Scuola Primaria Paritaria San Vincenzo · stimolando l’approccio alla risoluzione dei problemi)....

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Scuola Primaria Paritaria San Vincenzo a. s. 2017/2018

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Scuola Primaria Paritaria San Vincenzo

a. s. 2017/2018

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“Oggi profonde radici

domani grandi ali.”

Anno scolastico 2017/2018

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UNA CERTEZZA EDUCATIVA,

SINTESI DI ESPERIENZA,

INNOVAZIONE,

PROGETTUALITA’.

Lo stile è il solidale cammino di ricerca, valore e cultura,

la linea di continuità è il desiderio di crescere come persone autentiche nella storia, nella città, nel cuore,

riferendo al Vangelo ogni passo evolutivo.

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La nostra scuola rinnova ogni anno, la sua offerta formativa, ma

ancor meglio si pone obiettivi che la introducano sempre di più in una dimensione più allargata. UNA SCUOLA PER L’EUROPA: atti-va, serena, innovativa, curiosa, che diventa famiglia e terreno dei saperi.

Con l’esperienza vogliamo puntare in modo specifico sul “ragionare” e “argomentare” per comprendere la LOGICA. (CODING, programmare, abbattendo le barriere informatiche e stimolando l’approccio alla risoluzione dei problemi).

Classi che non si sentano inserite in spazi ristretti, ma abbiano voglia di sperimentare (Learning by doing).

L’approccio del CLIL viene gestito in un’ottica di cooperazione e lavoro di squadra , per poter parlare, gestire discipline, tematiche molteplici

Desideriamo inoltre che i bambini e le bambine si mettano in viaggio, conoscano luoghi e persone, sempre accompagnati (nel nostro libro l’APPRODO di Shaun Tan da un animale guida), attra-verso la magia delle parole, suoni e lingue sconosciute.

Cosi prepariamo generazioni non solo connesse, ma cultural-mente, spiritualmente, umanamente.

Apriamo ed educhiamo all’accoglienza che è la sola via della libertà e propria di una cittadinanza universale

Suor Giuse Marzagalli

Novara, novembre 2017

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RIFERIMENTI LEGISLATIVI E INDICAZIONI MINISTERIALI

La Scuola Primaria Paritaria San Vincenzo aderisce al piano legislativo

in vigore ed il riferimento è legato al Disegno di Legge “LA BUONA SCUOLA” (legge 13 luglio 2015, n. 107).

Viene attuato il rapporto di Autovalutazione (RAV), che è predisposto secondo il modello fornito dal MIUR e pubblicato nell’apposita sezione “Scuola in Chiaro, non più solo condiviso all’interno dell’Istituto Sco-lastico, ma monitorato e visualizzato dall’Amministrazione Centrale e Periferica.

Altri documenti essenziali per la nostra Scuola:

il Regolamento di Istituto a cui tutti devono fare riferimento presente nel Diario Scolastico e nel POF;

PTOF ovvero il Piano Triennale dell’Offerta formativa al quale fa riferimento il POF annuale

E’ altresì attivo e a regime il Registro Elettronico per tutte le classi del-la Primaria, accessibile attraverso codice, attribuito alla famiglia di ogni alunno/a.

Ricordiamo inoltre che le classi II e V parteciperanno al Rilevamento delle Prove INVASLSI (italiano, matematica e inglese) che si articolerà secondo il seguente calendario:

3 maggio 2018 → inglese (V primaria)

9 maggio 2018 → italiano (II e V primaria)

11 maggio 2018 → matematica (II e V primaria) e Questionario Studente (V primaria)

Ulteriori e successive indicazioni regolamentari e legislative, in corso d’anno scolastico, saranno comunicate attraverso Circolare, Diario e Re-gistro Elettronico.

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CRITERI ISPIRATORI

In base ai criteri ispiratori dell’art.3 del D.P.R. 275 08/03/1999, il Colle-gio Docenti della Scuola Primaria San Vincenzo e il decreto Inter Mini-steriale dell’ 1/02/2002 che consente autonomia didattica, organizzativa e gestionale e che prevedono la possibilità di variare il curricolo scolasti-co del 15% nella scuola dell’obbligo elabora in tutti i suoi contenuti, il Piano dell’offerta Formativa, costitutivo dell’identità culturale e pro-gettuale della nostra Istituzione scolastica. Essa si pone essenzialmente come luogo di incontro, assume con-

notati educativi creativi, flessibili ed efficaci. In ogni sua componente stabilisce sintesi tra vissuto e coscienza, tra vita e cultura, tra cultura e fede. La scuola primaria San Vincenzo, si pone a servizio del Territorio, della Famiglia e dei Bambini, qualificando la consapevolezza di educare gio-vani e cittadini alla vita e alla storia.

INCONTRO ACCOGLIENZA INTERAZIONE sono i valori co-struttivi e progettuali che poniamo alla base del nostro intervento edu-cativo. L’esperienza ci ha portato ad affrontare nell’ambito scolastico, le proble-maticità interiori ed esteriori che portano il bambino a perdere le tracce della sua originale verginità. Come comunità educante ci siamo spesso rese conto dell’urgenza di “spendere” con i bambini più disponibilità, che essi oggi reclamano a viva voce e nel contempo di non desistere mai dall’inventare luoghi, spazi più vivibili: tanti bambini oggi si stanno perdendo“ in solitudine”, occorre cercarli e ritrovarli con passione e simpatia nuova. Sicuramente il filo conduttore del nostro agire è la MEMORIA che in opposizione al contesto emergente, SI FA SOGNO DEL VALORE. L’invito che rivolgiamo ad ogni membro della nostra comunità è di far sì che la MEMORIA che “DIMENTICA PER RICORDARE”, o-peri sostanziali scelte e induca a visualizzare il mondo e i rapporti uma-ni, nello spazio autentico del CONFRONTO.

Ma perché una memoria che si fa sogno? Perché è l’ingiunzione ad ascoltare, è l’appello totale di un soggetto ad un altro.

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FONDAMENTI PROGETTUALI

La progettualità fondante il progetto educativo richiama alcune voci di essenziale importanza:

ANTROPOLOGICI: le singole persone, l’educando in particolare,

non sono umanità diverse, ma modi irrepetibilmente diversi di realizza-re l’umanità. E’ importante far sorgere nel bambino una nuova concretizzazione della dignità umana.

PSICO - PEDAGOGICI: posto che educare “è portare all’essere

ciò che non è”, all’educando devono essere offerte esperienze che con-sentono alla sua realtà psicologica di prenderne coscienza.

CULTURALI: è necessario offrire strumenti di lettura, criticità,

intuizione. Il bambino deve essere membro attivo di cultura e perciò stesso CITTADINO.

RELIGIOSI: avvicinare i bambini al mondo religioso, ai valori cri-

stiani, alla figura di Gesù. È importante sottolineare il valore educativo della ricerca che porterà gradualmente l’alunno a scoprirsi parte di una famiglia più universale, la Chiesa.

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ASPETTI PSICO - PEDAGOGICI

Alla base del nostro “edificio scolastico” poniamo l’attenzione al bambino e alla sua realtà più profonda. La premessa generale dedicata all’approfondimento e alle sue Regole di sviluppo, è proposta dalla Dott. Gisella Ranghino, che lavora in equipe con le Docenti e si pone a servizio delle famiglie, nello Sportello appositamente creato dalla Scuola. L’apprendimento non è un fatto esclusivamente intellettuale e non dipende solo dallo sviluppo delle strutture neurologiche, ma anche dallo sviluppo del mondo emotivo che determina la qualità e il tipo di incontro con gli oggetti del mondo esterno. Quando un bambino impara, la percezione e successiva introiezione dell’esperienza, è mediata dal suo mondo interno cioè dalle emozioni, dalle fantasie e dagli affetti.

L’ingresso nella scuola è una tappa di fondamentale importanza per il bambino. Essa è vissuta generalmente in modo ambivalente: se da un lato è fonte di soddisfazione e segna l’ingresso nel mondo dei grandi, dall’altro può suscitare forti tensioni, perché andare a scuola significa anche andare incon-tro a responsabilità, regole e frustrazioni. Il bambino vede l’ambiente scolastico inizialmente come un luogo affettivamente neutro, in cui deve svolgere compiti ben precisi, ubbidire, stare attento e in cui si troverà attorniato da ben pochi volti noti. Si sente quindi come abbandonato a se stesso in questo ambiente tanto diverso da quello familiare.

L’apprendimento implica sempre il confronto con il nuovo e con ciò che è sconosciuto e come tale è ansiogeno e frustrante. L’ambivalenza, oltre che nei bambini, è presente anche nei genitori: la scuola rappresenta un banco di prova su cui si verificano le capacità acquisite fino ad ora dai propri figli e le aspettative su di essi. Entra in gioco la dimensione del giudizio dato, in modo formale, dagli insegnanti nei confronti dei bambini. In effetti, per poter affrontare le nuove prove che l’ingresso nella scuola comporta, occorre che il bambino abbia raggiunto e superato tappe di svi-luppo che costituiscono prerequisiti essenziali anche per poter apprendere. Per esempio, dal punto di vista psicologico, il bambino deve aver superato il complesso processo di separazione - individuazione che comporta il ricono-scimento della differenziazione e l’acquisizione di un’ identità stabile.

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L’ingresso nel mondo della scuola e la nuova vita sociale richiede di abban-donare il proprio egocentrismo, di essere uno tra tanti, e se non si è aiutati si rischia di non riuscire a fare amicizia, per esempio quando i genitori ostaco-lano involontariamente i contatti con gli altri bambini ritenuti dannosi per i propri figli. E’ importante, inoltre, che il bambino abbia superato il complesso edipico che comporta il raggiungimento dell’identificazione con il genitore dello stesso sesso e l’introiezione di norme e regole. L’ingresso in latenza, che se-gue tale tappa, gli consentirà di concentrarsi sui compiti dell’apprendimento e della socializzazione, accettando figure di riferimento al di fuori della fami-glia. Ancora, a livello cognitivo, il superamento dell’egocentrismo permette il rag-giungimento dello stadio delle operazioni concrete. Tale situazione è una condizione ideale, differenze e regressioni momentanee rientrano nello sviluppo normale. Altre situazioni implicano invece il mancato superamento di queste tappe e comportano la difficoltà di apprendere ed essere aperti a nuove esperienze, rendendo indispensabile un lavoro individualizzato che miri al recupero ed al consolidamento degli obiettivi della fasi di sviluppo precedenti. In questo contesto si inseriscono gli insegnanti che mai come oggi si trovano a svolgere un ruolo delicato e complesso. La crescita della mente e della per-sonalità sono possibili solo all’interno di una relazione. Competenze stru-mentali ed espressive, vale a dire di sostegno e comprensione, devono intrec-ciarsi.

Per cui, accanto alle competenze curricolari, si richiede all’insegnante:

una maggior consapevolezza personale sul modo di relazionarsi con colleghi ed allievi,

saper elaborare un sistema efficace di comunicazione, affinare i metodi di osservazione delle dinamiche che si verificano nel gruppo - classe, conoscere in modo più approfondito la fase evolutiva che i bambini

stanno attraversando, dunque conoscere e comprendere la normalità all’interno della quale contestualizzare la preoccupazione o la difficoltà che possono emergere nella singola situazione o nei confronti del sin-golo allievo.

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ORGANIZZAZIONE DIDATTICA ANNUALE

Per le cinque classi della Scuola Primaria la progettazione educativo - didattica e la conseguente organizzazione delle attività si articola intorno alle seguenti aree disciplinari:

Area linguistico - artistico - espressiva Italiano Lingue comunitarie (inglese e tedesco) Musica* Arte e immagine Corpo movimento sport

Area storico - geografico Storia Geografia

Area matematico - scientifico - tecnologico Matematica Scienze naturali e sperimentali Tecnologia

Religione cattolica E’ disciplinata dagli accordi concordatari in vigore e in sintonia con i principi ispira-tori della Scuola Cattolica.¹

Educazione musicale* Il corso di educazione musicale si articola dalla prima alla quinta elementare seguendo un approccio graduale e, tra le altre cose, mirando a sviluppare nel bambino un proprio senso musicale interno. Il programma di prima e seconda elementare si basa sull'esplorazione dei suoni ambientali e sulla comprensio-ne ed individuazione delle fonti sonore che li hanno prodotti. Tali attività di ascolto vengono integrate da semplici esercizi che favoriscono lo sviluppo del senso ritmico del bambino e, come naturale conseguenza, il coordina-mento motorio. Canti (corali e non), filastrocche, percussioni sul proprio fisi-co, uso dello strumentario Orff saranno un supporto fondamentale in questa fase. La successiva è, invece, caratterizzata dalla compresione e dall'apprendimen-to delle proprietà del suono in senso più formale: durata, altezza, intensità, timbro. Verranno proposte diverse attività di ascolto finalizzate al riconosci-

1 ora con il docente specialista

1 ora con la docente prevalente

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mento dei timbri dei vari strumenti musicali e quindi del nesso tra questi ulti-mi ed i materiali con cui sono costruiti. Verrà dato spazio, inoltre, alla descri-zione di suoni prodotti in aula con l'ausilio di diversi strumenti, utilizzando le proprietà del suono. La musica a programma (descrittiva) assume un ruolo importante: verrà analizzata anche mediante l'uso di testi poetici che conten-gono forti richiami musicali, contenuti sia nel ritmo dei versi sia nelle imma-gini descritte dal testo medesimo. La fase successiva, che comprende il quarto e quinto anno di scuola primaria, è caratterizzata dall'apprendimento graduale della notazione musicale e del flauto dolce, che consente ai bambini di padroneggiare con soddisfazione un vero e proprio strumento musicale. Verrà approfondito il tema della musica come linguaggio universale e come mezzo di aggregazione tra i popoli. Il flauto dolce, in particolare, verrà esaminato attraverso una panoramica più ampia, toccando con mano che esistono nel mondo tante tipologie di flauti e che ciascuno di questi è legato alla cultura del popolo dove è nato. Per quan-to riguarda l'apprendimento della scrittura musicale verranno utilizzati mezzi di scrittura convenzionali e non. I rebus musicali, che divertono i bambini e che danno molta soddisfazione una volta risolti, verranno utilizzati per l'ap-prendimento del sistema musicale legato al pentagramma. L'obiettivo prima-rio sarà quello di portare il bambino alla conoscenza e alla padronanza delle note naturali, dei valori principali delle note musicali (semibreve, minima, se-miminima, croma), le pause relative, il punto di valore, la legatura di valore. Nel complesso, i bambini comprenderanno la bellezza di stare insieme facen-

do musica e di come questa disciplina sia un linguaggio che cementifica i rap-

porti umani, ingentilisce il carattere e l'animo, rende più rigorosa e precisa la

capacità di analisi del bambino.

L’équipe pedagogica coordina le attività didattiche ed educative delle

classi e ha cura di documentare l’intero percorso formativo.

La proposta educativa fissata dagli ambiti disciplinari obbligatori è ar-

ricchita e completata da specifici percorsi formativi, progetti ed attività labo-ratoriali che, integrandosi, concorrono alla maturazione di una “nuova citta-dinanza”.²

_______________________________________________________ ¹ (cfr. Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’Infanzia e per il primo ciclo di Istruzione - Ministero della Pubblica Istruzione, Roma, settembre 2012) ² Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’Infanzia e per il primo ciclo di Istruzione - Ministero della Pubblica Istruzione, Roma, settembre 2012

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SPUNTI PER UN PER UN PERCORSO IN 4 TAPPE

di Shaun Tan ed. Tunuè

PROGETTO EDUCATIVO

Il nostro libro è un grande albo a colori tenui, fatta di immagini, sensazioni ed emozioni. E’ una graphic novel! Sembra lontano ed è vicinissimo! Tanti, tutti partiamo in cerca di fortuna e soprattutto non ci capiamo, riesce

impossibile comunicare, dobbiamo trovare un canale, il protagonista ha trova-

to il disegno e da lì parte in questo approdo della terra promessa!

PERCORSI A TAPPE:

1. L’APPRODO Cos’e’ un approdo: oggi è il tempo dell’approdo! E noi quante volte cerchiamo una direzione, questa volta lo chiamiamo porto! Leggiamo un po’ la storia delle migrazioni e domandiamoci: Che direzio-ne prendiamo?

2. DIVERSO = PERICOLO? Ci riferiamo libro su animali musicisti. Una domanda nasce spontanea: ciò che è diverso da noi ci spaventa? Perché? Andiamo oltre i “brutti e catti-vi”e ci accorgiamo che lo splendido disegno di Shaun Tan, è un linguag-gio.

3. ACCOGLIENZA DI CHI E’ DIVERSO La diversità è ricchezza e valore aggiunto: perché ci è cosi difficile capirlo? Dobbiamo conoscerci e accettarci ( tu sei un ragno, io una jena), sappia-mo fare cose diverse e arricchenti, dunque ecco apparire la tolleranza. Che noia, essere tutti uguali!

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4. RICERCA DI UN LINGUAGGIO COMUNE Naturalmente non sono solo le parole, visto che i nostri legami parlano di cibo, musica,tradizioni. Proviamo a pensare agli uccelli migratori, non siamo così tanto diversi da loro! Viaggiano liberi, senza passaporto, ma nel contempo sono legati ai loro territori di origine, in cui è giusto tornare. E sapete il potere della narrazione silenziosa è la nota dominante di que-sto grande classico contemporaneo. Dunque quattro parole che danzano nella vita di questo uomo: migrazione, perdita, ignoto, speranza! Tanto non siamo uguali lo stesso, anche se abitiamo la stessa terra: ab-biamo sensibilità diverse, capacità molteplici Allora scegliere L’APPRODO è sfogliare un album di vecchie foto, una se-rie di immagini in ordine cronologico che riempiono gli occhi e toccano il cuore. E la comunicazione per immagini ci rapisce, le parole sarebbero state di ingombro Una immagine su tutte, un ORIGAMI…, muovere mani, carta diventa lin-

guaggio comune ed apre al sorriso.

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Modalità attuativa didattica generale

La modalità Didattica assunta dal Collegio Docenti, per il piano di la-voro annuale, sono le unità di apprendimento, un’occasione per co-struire apprendimenti significativi.

Classe 1ª

U.A.

TEMATICA

O. F.

TEMPISTICA

n° 1

Inizia una nuova avventura: l’“approdo” alla scuola primaria.

Interagire rispettando i turni di parola. Com-prendere il significato e il valore delle regole.

ottobre/novembre

n° 2

Le dimensioni spa-zio-temporali.

Organizzare le informa-zioni delle esperienze da ricostruire e raccontare.

dicembre/gennaio

n° 3

Alla scoperta del Sé.

Stare bene con se stessi: avere maggiore coscien-za di sé, dei propri biso-gni, tempi e interessi.

febbraio/marzo

n° 4

L’inizio della sco-perta dell’Altro.

Stare bene con gli altri: conoscere meglio l’Altro attraverso il potenzia-mento della comunica-zione verbale e non.

aprile/maggio

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Classe 2ª :

U.A.

TEMATICA

O. F.

TEMPISTICA

n° 1

Io Ascoltatore

Prendere parola negli scambi comunicativi rispettando i turni, i empi e il pensiero

degli altri

ottobre/novembre

n° 2

Io Osservatore

Prevedere il contenu to di testi semplici in base ad alcuni ele-menti (come titolo, immagini)

Riconoscere la propria posizione e quella di ciò che mi circonda, in riferimento ad uno spazio e ad un tempo

dicembre/gennaio

n° 3

Io Narratore

Rappresentare verbal-mente e graficamente le esperienze vissute e narrate

Applicare le cono-scenze possedute al fine di produrre ela-borati significativi

febbraio/marzo

n° 4

Io Ricercatore

Individuare le tracce e usarle come fonti per produrre conoscenze

aprile/maggio

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Classe 3ª : Il mio viaggio

U.A.

TEMATICA

O. F.

TEMPISTICA

n° 1

Alla scoperta del mondo dentro di me

Saper osservare la realtà da un punto di vista sog-gettivo e descriverla uti-lizzando modi e forme diverse

ottobre/novembre

n° 2

Alla scoperta del mondo intorno a

Saper osservare la realtà da un punto di vista og-gettivo e descriverla uti-lizzando modi e forme diverse

dicembre/gennaio

n° 3

Alla scoperta delle

differenze

Sviluppare comporta-menti di empatia e colla-borazione valorizzando le diversità acquisendole come forma di arricchi-mento per l’intero grup-po e per se stessi

febbraio/marzo

n° 4

Alla scoperta del mondo delle storie

Essere consapevoli dello scorrere del tempo e sa-per riconoscere i singoli elementi narrativi di un’esperienza oggettiva e soggettiva

aprile/maggio

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Classe 4ª : La fabbica delle meraviglie

U.A. O. F. TEMPISTICA

n°1

Sviluppo di atteggiamenti di curiosità

e modi di guardare il mondo che sti-

molino a cercare spiegazioni di quello

che vede succedere.

Ottobre

Novembre

n°2

Progettare e realizzare una raccolta da-

ti in situazioni legate all’esperienza

Dicembre Gennaio

n°3

Arricchire il patrimonio lessicale attra-verso attività comunicative orali,di scrittura e di lettura

Febbraio Marzo

n°4

Riconoscimento, iniziale, in modo cri-

tico delle funzioni e i limiti della tec-

nologia attuale

Aprile

Maggio

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Quante meraviglie! Percorso che si sviluppa attraverso varie tematiche allo scopo di

favorire il dialogo,il confronto,l’approfondimento e la cooperazione.

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Classe 5ª : Pronti a spiccare … il volo (basato sul racconto “Il Piccolo Principe)

U.A. TEMATICA O. F. TEMPI-STICA

n°1

Un tempo lontano, Quando avevo sei anni

Unità dedicata alla possibilità

di raccontarsi facendo emer-

gere i propri sentimenti, i

propri interessi, le peculiarità,

ma anche i bisogni, le paure

e le insicurezze nei rapporti

con l’altro

Ottobre Novembre

n°2

Andiamo a veder un tramonto

Uno sguardo verso tutto ciò che

ci circonda che è diverso da noi,

ma che va ugualmente rispettato.

Arricchendo, così, il nostro baga-

glio di conoscenze.

Dicembre Gennaio

n°3

Fate attenzione ai baobab!

Proposte di situazioni com-plesse e multiability da risol-vere in gruppo attraverso un modello di equo scambio del-le risorse. Permettendo, quin-di, lo sviluppo di un atteggia-mento collaborativo

Febbraio Marzo

n°4

Credo che egli appro-fittò

Alla fine di questo percorso si

a r r iverà ad una co -

costruzione di un sapere con-

diviso ed anche ad una rifles-

sione ed ad una autovaluta-

zione del cammino fatto in-

sieme.

Aprile Maggio

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L’APPRENDIMENTO DELLE LINGUE COMUNITARIE

Nelle Nuove Indicazioni per il curricolo per la scuola di base” l’apprendimento in più lingue si trova in linea con i documenti del Consiglio d’Europa e con le politiche europee. Le lingue sono considerate infatti una chiave di accesso a culture diverse dalla propria, nell’ottica dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita. “L’apprendimento di almeno due lingue europe-

e, oltre alla lingua materna, permette all’alunno di acquisire una competenza plurilingue e pluriculturale e di esercitare la cittadinanza attiva oltre i confini del territorio nazionale. Con la padronanza di più lingue, l’alunno riconosce che esistono differenti sistemi linguistici e diviene consapevole che i concetti veicolati attraverso lingue diverse possono essere, di volta in volta, analoghi oppure no”. Secondo il programma di lingua inglese, il traguardo da raggiungere al termi-ne della scuola primaria consiste nell’acquisizione e nello sviluppo delle co-siddette “four skills”, ossia delle abilità di comprensione orale (listening), let-tura /reading), scrittura (writing) e produzione orale (speaking) di argomenti che si riferiscono ad esperienze concrete di vita quotidiana. Il programma favorisce anche un completo lavoro di riflessione sulla lingua e una prima sistematizzazione delle conoscenze grammaticali, tenuto conto dell’esigenza di sanare l’impatto, spesso traumatico, del bambino che si affac-cia alla scuola Secondaria con la formulazione esplicita e schematica di regole grammaticali. L’insegnamento della seconda lingua straniera, il tedesco, ha come obiettivo principale quello di creare le basi per un eventuale futuro approfondimento dello studio della lingua. Lo studio del tedesco offre ai bambini la prima op-portunità di familiarizzare con i suoni, il ritmo e l’intonazione del tedesco e di acquisire il lessico e le strutture linguistiche di base. Stefania Guardiano (Docente lingue straniere)

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METODOLOGIA CLIL IN CLASSE

Le lezioni di inglese saranno concepite con una forte impronta

all’interdisciplinarietà.

Verranno proposti percorsi didattici in L2 applicando la metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning). I contenuti sono stabiliti dalle insegnanti componenti il team in relazione alla programmazione svolta nelle diverse discipline (Science, History, Geography and IT).

Il CLIL offre l’opportunità di esporre gli alunni ad un maggior contatto con la L2 avvalendosi di una molteplicità di metodologie di insegnamento/apprendimento: le attività di brainstorming, la gestione atti-va della classe con ricorso ad approcci basati sul Cooperative Learning, l’approccio basato sullo svolgimento di compiti mirati o Task Based Lear-ning e lʼenfasi sui diversi tipi di comunicazione (linguistica, visiva e cine-stetica). Per promuovere l’acquisizione linguistica negli alunni, la memo-rizzazione delle parole chiave e dei concetti principali, lʼinput viene pro-posto agli alunni in maniera semplificata e ridondante con forte suppor-to di elementi non linguistici (immagini sulla LIM, video, schemi, mappe concettuali…).

Il Clil non sostituisce le normali lezioni di inglese, ma affianca

l’insegnamento linguistico curricolare. Si viene quindi a creare una mag-

giore esposizione alla lingua straniera e un ambiente di apprendimento

meno artificiale e più legato alla vita reale della classe.

Stefania Guardiano

(Docente lingue straniere)

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Cos'è il CODING? Programmazione informatica: è questo il significato della parola inglese “coding”. E non si tratta solo di insegnamenti per informatici e ingegneri: il coding è anche alla portata dei bambini. Il coding possiamo intenderlo come una nuova lingua che permette di “dialogare” con il computer per assegnargli dei compiti e dei comandi in mo-do semplice. Giocando a programmare si impara ad usare la logica, a risolvere proble-mi e a sviluppare il “pensiero computazionale”, un processo logico-creativo che consente di scomporre un problema complesso in diverse parti, per af-frontarlo più semplicemente un pezzetto alla volta, così da risolvere il pro-blema generale. Con il coding quindi anche i bambini potranno risolvere problemi “da grandi”, e diventare soggetti attivi della tecnologia, creando un piccolo videogioco e delle storie in pochissimo tempo.

Come funziona il pensiero computazionale

Vediamo, in pratica, come funziona il coding: con il computer o il tablet si possono fare giochi ed esercizi interattivi per far svolgere ai perso-

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naggi sullo schermo le azioni utili al raggiungimento di un obiettivo. Basterà spostare blocchi, mattoncini o oggetti grafici sul monitor, creando una se-quenza che permetta al vostro personaggio di completare il livello. O-gni blocco corrisponde ad un codice in JavaScript, uno dei linguaggi di pro-grammazione più utilizzato al mondo, che tuttavia in questo modo non avre-te bisogno di digitare. Ogni blocco corrisponde ad un codice in JavaScript, un linguaggio di pro-grammazione, che tuttavia non avrete bisogno di digitare. | Code.org Piattaforme per imparare il coding 1. Code.org Per chi parte da zero, la piattaforma ideale è code.org, dove con giochi e vi-deo si impara a vincere le sfide e a risolvere i problemi: basterà leggere le i-struzioni, osservare con attenzione i tranelli e ragionare sulla migliore solu-zione per portare il vostro personaggio alla fine dei labirinti che vi verranno mostrati volta per volta; si possono svolgere lezioni tradizionali utilizzando carta e penna, oppure con delle lezioni tecnologiche con varie ambienta-zioni.

2. Scratch Un’altra piattaforma divertente è Scratch, che permette di creare program-mare storie interattive, videogiochi e altre animazioni da condividere con gli altri membri della comunità utilizzando i blocchi e senza scrivere alcuna riga di codice. Sarà così facile e divertente familiarizzare fin da subito con al-goritmi, cicli, procedure e variabili. Coding a scuola: programmare in classe Così come la storia, l’inglese e l’italiano, secondo alcuni il “coding” è una materia fondamentale per le nuove generazioni di studenti. Anche per questo in Italia il Ministero dell’Istruzione (Miur) ha cominciato dal 2014, con il progetto “Programma il Futuro”, a sperimentare nelle scuole l’introduzione di lezioni di programmazione informatica. L’idea è quella di arrivare a sempre più studenti, per introdurli nel mondo di questo linguaggio. Alle scuole sono stati quindi dati alcuni semplici strumenti per fornire agli studenti i concetti base dell’informatica, attraverso il gioco e le attività di gruppo.

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ATTIVITÀ DIDATTICHE

Vengono di seguito delineate le attività che servono a creare “luoghi” di apprendimento efficaci:

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Fare scuola per “laboratori, lavorando con piccoli gruppi, classi aperte:

per offrire occasioni di riflessioni ed approfondimento,

per facilitare scambi di esperienze,

per la conoscenza del sistema sociale, ambientale, storico, geo-grafico in cui gli alunni vivono,

per l’analisi di punti di vista diverse delle varie realtà culturali.

per promuovere la prima alfabetizzazione culturale,

per maturare progressivamente le proprie capacità di esplora-zione, di riflessione, di verifica e studio personale,

per acquisire la consapevolezza dei propri limiti e delle poten-zialità come contributo al processo di maturazione dell’identità personale,

per sviluppare capacità logiche, di riflessione operative,

per acquisire conoscenze, competenze, capacità,

acquisire la padronanza dei saperi, dei linguaggi e delle tecno-logie più diffuse,

per maturare lo spirito partecipativo come capacità di lavorare con gli altri,

per condurre i bambini all’incontro con i valori cristiani e all’incontro con Dio,

consolidare le abilità acquisite attraverso attività di recupero.

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per incentivare il lavoro di gruppo attraverso attività Laboratoriali, per scoprire e valorizzare le proprie attitudini, per potenziare le attitudini sportive, per verificare il proprio percorso orientativo, per approfondimento della lingua inglese, per l’insegnamento e la valorizzazione della catechesi cattolica.

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per coinvolgere la famiglia nella vita della scuola, per sostenere la famiglia nell’impegno educativo, per offrire occasioni di confronto tra adulti.

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per sensibilizzare gli alunni ai problemi dell’ambiente e del-

la società contemporanea, con particolare attenzione alla realtà locale di appartenenza.

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Le attività didattiche possono essere organizzate e svolte con modalità

diverse allo scopo di rendere più efficace l'intervento formativo, senza trascurare la necessità di personalizzare gli interventi formativi rivolti agli alunni.

"Lezione" collettiva a livello di classe Si ricorre all'uso della lezione collettiva per economizzare il tempo scolastico nel momento in cui si comunicano informazioni uguali per tutti o si utilizzano mezzi audiovisivi o altri strumenti fruibili contemporaneamente da un grande gruppo. La lezione collettiva è quindi vista come superamento della pura trasmis-sione di saperi. Nello specifico si ricorre alla metodologia del “cooperative learning”.

Attività di piccolo gruppo Il lavoro di gruppo, visto come alternativa all'insegnamento collettivo è essenziale per la sua funzione formativa (sia sul piano dell'apprendimento che sul piano rela-zionale). Si basa sulla condivisione e sulla disponibilità.

Interventi individualizzati L'individualizzazione come trattamento differenziato degli alunni è una strategia che consente di soddisfare le necessità di formazione di ciascuno. Ciò comporta l'assunzione dell'inalienabile principio psicopedagogico secondo il quale non si può insegnare/educare se non attraverso un processo individualizzato di insegnamento/apprendimento che per essere realizzato necessita di:

analisi delle pre-conoscenze e individuazione delle potenzialità;

osservazione in itinere degli sviluppi nelle diverse aree che compon-gono la personalità nella sua globalità; impostazione di un rapporto docente/discente adeguato alle esigenze del sog-getto; riflessione sullo stile personale di apprendimento degli alunni e sulle condizio-ni che determinano situazioni favorevoli agli apprendimenti; adeguamento delle proposte didattiche (e quindi anche dei materiali) alle reali potenzialità dei singoli alunni in maniera tale da sfruttare l'area di sviluppo prossimale nel cui ambito l'insegnante può essere certo che i singoli alunni possano perseguire gli obiettivi prefissati e raggiungere un livello di competen-ze adeguate.

Un elemento didattico di notevole importanza riguarda secondo noi la "memoria storica" della classe: giornalini, cartelloni, mostre, uso multimediale, ecc... sono strumenti importanti per consolidare l'identità individuale e di gruppo degli alunni. Non va sottovalutata poi la funzione comunicativa che tali strumenti possono assolvere nei confronti delle famiglie.

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LA VALUTAZIONE Ci preme innanzitutto sottolineare come la valutazione sia parte integrante della programmazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell'intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo.

La valutazione accompagna i processi di insegnamento/apprendimento e consente un costante adeguamento della programmazione didattica in quan-to permette ai docenti di:

in situazione di insuccesso.

Tale valutazione, di tipo formativo, assolve funzione di:

rilevamento, finalizzato a fare il punto della situazione; diagnosi, per individuare eventuali errori di impostazione del lavoro; prognosi, per prevedere opportunità e possibilità di realizzazione del

progetto educativo.

Operativamente le procedure adottate dagli insegnanti in sede di pro-grammazione, prevedono e mettono a punto vere e proprie prove di ve-rifica degli apprendimenti che possono essere utilizzate:

in ingresso - diagnostica in itinere - formativa nel momento terminale-sommativa (utilizzo indicatori per disciplina

nella scheda di valutazione).

I test di valutazione intermedia (tre volte nell’anno scolastico)sono quindi la formula scelta dal Collegio Docenti per verificare la preparazione dell’allievo.

Tali prove sono test di tipo criteriale o normativo; l'uso di griglie di osser-

vazione facilita invece la rilevazione di aspetti non quantificabili.

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Sistemi di valutazione

La scheda di valutazione presenta una valutazione decimale, affiancata (nella sche-da di valutazione) da un giudizio analitico secondo gli indicatori di competenze presenti nella scheda stessa. Viene di seguito riportata uno schema riassuntivo della valutazione, con la precisa-zione, accanto al voto numerico, del giudizio sintetico, per migliore comprensione:

* La scelta di un solo voto intermedio unifica la soggettività della valutazione quo-tidiana e della scheda di valutazione.

Voto

Giudizio Sintetico

Giudizio Analitico Voto Intermedio*

10 eccellente ampio, completo e coerente

9,5

9 ottimo completo e approfondito

8,5

8 buono complessivamente corretto e adeguato

7,5

7 discreto adeguato e parzialmente corretto

6,5

6 sufficiente essenziale

5,5

5 non sufficiente lacunoso e frammentario

4,5

4 gravemente insufficiente

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Voto Giudizio Sintetico Giudizio Analitico

10 eccellente Corretto e responsabile

9 ottimo corretto

8 buono vivace, ma corretto

7 discreto non sempre responsabile

6 sufficiente poco responsabile

5 non sufficiente scorretto e manca di autocontrollo

C O M P O R T A M E N T O

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ORARIO SCOLASTICO

Secondo le INDICAZIONI NORMATIVE viene stabilito:

Un orario obbligatorio di 27 ore Un orario opzionale di 30 ore (27+3 di laboratorio) a scelta delle famiglie.

Il monte ore annuale è di 891 ore per tutte le classi + 99 opzionali.

Le discipline sono distribuite in modo da garantire, nell’anno scolastico, un monte ore settimanale compreso tra il minimo stabilito dal Ministero della Pubblica Istruzione e un massimo stabilito dal Collegio Docenti.

ORARIO SCOLASTICO

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ORARIO SETTIMANALE:

Le attività curricolari seguono la cadenza settimanale e secondo il se-guente orario:

pomeriggio mattino

GIORNO

ore entrata

dalle ore

alle ore

dalle ore

alle ore

LUN. 8.15 8.20 12.20 pranzo ricreazione

14.00 16.30

MART. 8.15 8.20 12.20 pranzo ricreazione

14.00 16.00

MERC. 8.15 8.20 12.50* pranzo assistenza dalle 13.45 alle 16.00

GIOV. 8.15 8.20 12.20 pranzo ricreazione

14.00 16.00

ATTIVITA’ OPZIONALI

VEN. 8.15 8.20 12.20** pranzo ricreazione

13.30** 16.30**

*Possibilità di uscita 12.50 e 13.45 (al termine del pranzo)

**Il venerdì le lezioni terminano alle ore 12.20;

si svolgeranno due laboratori facoltativi: primo laboratorio 13.30 - 15.00 secondo laboratorio 15.00 - 16.30 L’uscita pomeridiana sarà pertanto possibile : alle 13.15 (al termine del pranzo); alle 15.00 (al termine del primo laboratorio); alle 16.30 (al termine del laboratorio)

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Servizio dalle ore alle ore

PRE - SCUOLA 7.30 8.10

DOPO - SCUOLA Lunedì e venerdì

Martedì - mercoledì - giovedì

16.30 16.00

17.30 17.30

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STRUTTURE OPZIONALI

L’Istituto San Vincenzo, promuove da sempre la cultura in

campo musicale. È nata da quest'anno scolastico una ulteriore vincente collaborazione tra la Scuola di Musica Dedalo e l'Istituto stesso, questa sezione

prende il nome di Carillon.

Sezione Carillon Via Canobio 13 anno scolastico 2012-2013

I corsi sono aperti solo ad alunni o ex alunni della scuola Primaria San Vincenzo.

Corsi e attività

◊ Corso di Animazione Musicale

Scuola Materna (da 3 a 5 anni) “Sonor - iandoli”

◊ Corsi di strumento

• pianoforte • chitarra classica/elettrica • violino • flauto dolce e traverso • percussioni • arpa

◊ Orchestr’azione : laboratorio di musica di insieme

◊ Ghiri - coro” corso di educazione alla voce ( da 4 a 11 anni)

◊ Musicamp estivo, presso Villa Regina a Vanzone con S. Carlo,

nel periodo giugno / luglio

Maggiori informazioni e chiarimenti: Simona Panigati: [email protected] tel. 349 34115 65

Antonella Metrangolo: [email protected] tel. 0321. 32843

Scuola di Musica Dedalo - Via monte san Gabriele, 62 - 28100 Novara www.scuoladimusicadedalo.it / [email protected] tel.0321 432950

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INSERIMENTO ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Il diritto allo studio è esteso a tutti gli alunni e, in particolare, agli alunni in situazione di svantaggio, nel rispetto della normativa vigente e della legge quadro n.104/92. Nella nostra comunità scolastica, l'inserimento degli alunni portatori di handicap è una realtà dove insegnanti, specializ-zati e curricolari, condividono la responsabilità dell'integrazione, predi-sponendo piani di attività e progetti specifici.

La scuola, d'intesa con la famiglia e gli operatori sanitari, compie una puntuale valutazione iniziale attenta allo sviluppo delle potenzialità del singolo. Fine dell´intervento educativo-didattico è la massima valorizza-zione possibile delle capacità individuali e l´integrazione nel gruppo classe.

All´interno del Collegio Docenti vengono individuati gli obiettivi dell´area cognitiva e non cognitiva e si pianifica con il docente specializ-zato il Piano Educativo Individualizzato (PEI) che può seguire un per-corso semplificato o alternativo rispetto alla classe, svincolato dai Programmi ministeriali, sempre attento però allo sviluppo integrale dell'alunno.

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DISTURBI SPECIFICI

DI APPRENDIMENTO

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I D.S.A. sono quindi un gruppo eterogeneo di disturbi che si manifesta-no solamente nell’acquisizione delle abilità scolastiche quali la lettura, la scrittura e il calcolo. La loro caratteristica principale è quindi la speci-ficità: il disturbo riguarda uno specifico dominio di abilità in modo si-gnificativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intelletti-vo generale.

Disturbi Specifici Evolutivi di Apprendimento:

Dislessia La dislessia è la difficoltà a leggere in modo corretto e fluente.

Disgrafia La disgrafia è il disturbo correlato al linguaggio scritto, che riguarda le abilità esecutive della scrittura.

Disortografia La disortografia è il disturbo della competenza ortografica, cioè la difficoltà nel trasformare il linguaggio parlato nel linguaggio scritto.

Discalculia E’ definito discalculia il disturbo nell’apprendimento del calcolo e del sistema dei numeri.

Per affrontare al meglio ed evitare il peggioramento dei Disturbi Specifi-ci di Apprendimento occorre che l’intervento messo in atto sia di tipo globale, ossia è necessario coinvolgere tutte le risorse presenti: le perso-ne (famiglia,alunni, docenti, tecnici), le conoscenze (culturali, legislative, didattiche, pedagogiche e psicologiche) e gli strumenti (tradizionali, con-venzionali, compensativi, dispensativi.

Occorre che l’intervento sia in ambito scolastico sia anche di tipo pre-ventivo, attuato già nella scuola dell’infanzia, attraverso programmi di potenziamento dei pre-requisiti dell’apprendimento della letto-scrittura.

Alla prevenzione segue la diagnosi precoce, con l’attivazione di tratta-menti tempestivi nelle prime fasi di apprendimento della letto-scrittura.

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L’intervento per il bambino con D.S.A. deve essere realizzato conside-rando le caratteristiche individuali dell’alunno, i punti di forza e debolez-za delle risorse a disposizione e il rispetto degli stili di apprendimento dell’alunno. É quindi fondamentale che nella scuola tutto il Collegio Docenti sia in-formato su cosa sono i D.S.A. e sia coinvolto nell’intervento. Riferimento specifico alla legge n° 170 dell’ 8/10/2010, “Nuove norme in materia di disturbi specifici dell’apprendimento in ambito scolastico” Indicazioni in merito a valutazione certificazione delle competenze ed esame di stato nel-

le scuole del primo ciclo di istruzione del 10/10/2017

Cicolari regionali : USR del 13/09/2017 → disposizioni relative alle tempistiche per

la revisione e certificazione di DSA.

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INFORMAZIONE ALLE FAMIGLIE

Nella scuola primaria l’informazione alle famiglie sui livelli di ap-

prendimento e sul grado complessivo di maturazione raggiunto dagli alunni, sarà garantita mediante:

colloqui strutturati e adeguatamente calendarizzati con le sin gole fa-miglie in occasione della consegna della scheda di valutazione inter-media, del documento di valutazione (a conclusione del 1° quadrime-stre e al termine dell’anno scolastico) ai quali partecipa la docente con orario prevalente nella classe;

ore di disponibilità dei docenti di classe;

colloqui svolti singolarmente con i docenti che intervengono per un numero limitato di ore (lingua inglese, religione cattolica, musica,

educ. Motoria).

oltre a quelli calendarizzati, le famiglie possono richiedere ulteriori colloqui con gli insegnanti, attraverso il diario.

La famiglia, chiamata a stipulare un patto educativo, si impegna, per contro, a:

intervenire alle assemblee e agli incontri che si ritengano neces- sario indire;

a rispettare la professionalità specifica dei docenti;

tenersi informata e al corrente delle iniziative della scuola;

contribuire all’arricchimento e alla realizzazione delle proposte sia sul piano ideativo che operativo;

sostenere i bambini nel mantenimento degli impegni assunti a scuola;

partecipare ai colloqui individuali;

cooperare perché a casa e a scuola il bambino ritrovi atteggiamenti educativi analoghi (pur consapevoli e rispettosi dell'assoluta specifici-tà della relazione interparentale).

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PATTO DI CORRESPONSABILITÁ EDUCATIVA INTRODUZIONE

La relazione con un bambino implica, da parte degli adulti, la conoscenza dello sviluppo affettivo, relazionale e intellet-tivo; il presupposto per una relazione autentica ed educante parte dalla capa-cità di riconoscerne le sue specificità in termini evolutivi. Impostare la relazione con il bambino, non può prescindere dalla consapevolezza che l’adulto, in quanto di-verso, diviene modello d’identificazione e “specchio”, da cui appren-dere comportamenti, norme e senso di responsabilità.

E’ da questa consapevolezza che na-sce il PEC, come strumento di con-trattazione ed alleanza tra adulti che condividono un patto educativo, ne-cessario allo sviluppo armonico del bambino.

L’accordo tra famiglie ed insegnanti, diviene indispensabile per ridur-re le differenze, per avvicinare gli stili educativi, per sancire le regole e i confini della relazione tra scuola e famiglia. In questo modo l’ingresso del bambino a scuola dovrebbe essere più armonico, la permanenza più rassicurante, la motivazione rinforzan-te e l’apprendimento maggiormente possibile.

Il bambino apprende ciò che vede: dai comportamenti degli inse-

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gnanti, dai comportamenti dei genitori e meno fratture incontra tra questi due funzionamenti e più sarà capace di affrontare l’apprendimento, tollerare la frustrazione e ricercare la relazione in caso di bisogno. La vera conquista del bambino in età scolare è il pensiero "REVERSIBILE" e l'uscita dall'egocentrismo, condizioni che permetto-no un continuo confronto tra attese e risultati ed il rilevamento di e-ventuali contraddizioni, accelerando il meccanismo di crescita della struttura mentale e rendendo possibile una percezione corretta di eventi concreti. Questa capacità lo aiuterà a mettere a confronto i comportamenti, le relazioni tra la famiglia e la scuola e a scorgere le cause e gli effetti delle proprie ed altrui azioni. Pensando con gli occhi di un bambino, a questo punto è in grado di “interiorizzare” le norme e valutarne i risultati, analizzare i compor-tamenti e riconoscere i confini concreti tra se e gli altri. Pensiamo a quanto sia importante a questo punto dello sviluppo co-dificare i comportamenti degli adulti, poiché se il bambino apprende ciò che vede, diventa ancora più importante la coerenza di compor-tamenti tra scuola e famiglia. Il PEC va letto e controfirmato con l’obiettivo di facilitare il processo di crescita del bambino attraverso un’alleanza tra adulti consapevoli del beneficio evolutivo che ne consegue e concordi sugli stili educati-vi da adottare per lo sviluppo armonico del proprio bambino.

BAMBINO ADULTI (SCUOLA/FAMIGLIA)

Fiducia Il bambino/a ha biso-gno di vivere un clima di fiducia

Gli adulti stabiliscono rapporti solidi mirati alla costruzione di un clima di sostegno, fiducia ed a-scolto reciproco

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Rispetto Il bambino/a ha bi-sogno di dare e ri-cevere rispetto.

Gli adulti promuovono il rispet-to dell'istituzione scuola e della famiglia.

Integrazione Il bambino/a ha bisogno di inte-grarsi per poter crescere. Il bambino/a ha bi-sogno di interioriz-zare le regole co-munitarie per po-tersi inserire al me-glio nel gruppo.

Gli adulti condividono i valori della solidarietà,il confronto interculturale e promuovono il gruppo come momento social-mente fondante. Gli adulti condividono e pro-muovono il rispetto delle rego-le comunitarie per l’integrazione del bambino nel gruppo classe.

Comportamenti Il bambino/a ha bi-sogno di essere a-iutato a compren-dere i confini del proprio comporta-mento.

Gli adulti mantengono e stabili-scono i confini educativi da proporre ai bambini.

Responsabilità e sicurezza

Il bambino/a ha bi-sogno di imparare ad assumersi le proprie responsa-bilità. Il bambino/a ha bi-sogno di imparare a garantire la sicu-rezza propria, altrui e dell’ambiente

Gli adulti facilitano la nascita del senso di responsabilità, ri-dando significato alle cause e agli effetti dei comportamenti. Gli adulti promuovono e so-stengono comportamenti sicuri all'interno dell'istituzione

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Comunicazione Il bambino/a ha biso-gno di comunicare con tutti i compagni e le fi-gure educative. Il bambino/a ha biso-gno di imparare ad a-scoltare.

Gli adulti consentono il dia-logo e la comunicazione tra i pari e con gli adulti di rife-rimento Gli adulti insegnano ai bam-bini ad ascoltare e a rispet-tare i ritmi del gruppo

Apprendimento Il bambino/a ha biso-gno di diventare il pro-tagonista dell'appren-dimento. Il bambino/a ha biso-gno di sviluppare le sue attitudini e comprende-re le sue capacità reali. Il bambino/a ha biso-gno di comprendere che errare è possibile come occasione di po-tersi sperimentare al meglio.

Gli adulti costruiscono e condividono percorsi mirati al raggiungimento del suc-cesso formativo di ciascun alunno. Gli adulti si impegnano a so-stenere la motivazione del bambino in tutti i momenti della vita scolastica (difficoltà/successo)

Autonomia Il bambino/a ha biso-gno di potersi speri-mentare in autonomia

Gli adulti supervisionano i bambini nell’organizzazione e pianificazione del lavoro scolastico nel rispetto della loro autonomia

Attività Il bambino/a ha biso-gno di partecipare alle attività sportive, intese come occasione di GIO-CO e di benessere psi-cofisico

Gli adulti promuovono la partecipazione alle attività di gioco-sportivo

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I fattori di qualità del servizio scolastico

La Direzione e il Collegio dei Docenti ritengono indispensabili alcuni indicatori di un buon modo di fare scuola:

la condivisione delle scelte educative,

la collaborazione di tutto il personale (docente, amministrativo e ausiliario) nella gestione dei problemi organizzativi della scuola,

il lavoro collegiale degli insegnanti,

l'attenzione al tema della continuità rivolta soprattutto all’ultima clas-se della scuola dell’Infanzia, in previsione dell’ingresso nella scuola Primaria,

l’attenzione alla "diversità",

l’attivazione di percorsi interculturali,

il raccordo interdisciplinare fra i docenti come strumento che possa garantire l'unitarietà dell'insegnamento,

l'individualizzazione delle procedure di insegnamento, l’esistenza di traguardi irrinunciabili comuni e definiti collegialmente,

la disponibilità degli insegnanti a intendere la valutazione come una operazione finalizzata alla correzione dell'intervento didattico più che alla espressione di giudizi nei confronti degli alunni,

la flessibilità organizzativa,

l’utilizzazione razionale degli spazi educativi,

il rapporto costante fra insegnanti e famiglie,

la disponibilità degli insegnanti alla sperimentazione, alla innovazione didattica e all'aggiornamento professionale.

Dall’anno scolastico 2014/15 è partito su tutto il territorio nazionale il programma di autovalutazione, che seguirà indicazioni inviate dal MIUR e che ogni scuola è tenuta ad assolvere nel proprio ambito strutturale.

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CALENDARIO SCOLASTICO

Per l’anno scolastico 2017/2018 il Dirigente Scolastico in accordo con il calendario del Ministero della Pubblica Istruzione e della Direzione Sco-lastica Regionale, predispone il piano del calendario scolastico, per me-glio rispondere alle esigenze degli utenti. Eventuali modifiche possono essere apportate per necessità dalla Scuola. INIZIO LEZIONI → 11 settembre 2017

VACANZE E PONTI

1

novembre

2017

Tutti i Santi

8

dicembre

2017

Immacolata Concezione

dal 22 al 7

dicembre gennaio

2017 2018

Vacanze natalizie

22

gennaio

2018

San Gaudenzio

dal 12 al 13

febbraio

2018

Carnevale

dal 29 al 3

marzo aprile

2018

Vacanze Pasquali

25

aprile

2018

Festa della Liberazione

dal 30 al 1

aprile maggio

2018

Festa dei Lavoratori

FINE LEZIONI → 8 giugno 2018

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RISORSE, COMPETENZE ED ORGANIZZAZIONE

√ Risorse e competenze

La scuola ha in servizio n° 11 Docenti in possesso dei titoli previsti e professionalmente qualificati, operanti educativamente nello stile e nei criteri ispiratori del nostro Istituto:

Al Dirigente Scolastico compete: l’organizzazione dei servizi per il funzionamento della scuola

primaria Il ruolo di mediazione con le Istituzioni competenti Il coordinamento del personale docente.

Nella scuola sono presenti cinque classi. Per affrontare problemi che emergono nell’evoluzione dei bambini e delle difficoltà di vario genere, le docenti di base sono coadiuvate da personale specializzato nell’ambito psicologico e pedagogico con il qua-le sistematicamente intessono rapporti di verifica e supervisione.

Nell’attuazione del progetto, i docenti affrontano la loro opera collabo-rando, nelle competenze, con personale qualificato:

esperti → intervengono nelle aree musicali, motorie e linguistiche (linguestraniere)

personale ausiliario → nel mantenimento di un buon livello igienico della struttura e nella preparazione del cibo si seguono le norme prescritte.

personale volontario → collabora con il personale educativo

personale specializzato → presenza di aiuto e sostegno con ruoli professionali specifici.

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√ Organizzazione della scuola

► Nel funzionamento dell’attività didattica la Scuola Primaria San Vincenzo si struttura e si sviluppa su due piani:

ingresso della scuola in Via Canobio, 13

atrio

2 palestre

servizi igienici

servizi per il personale

laboratorio informatico

laboratorio musicale cinque aule

una Direzione

ufficio amministrativo

un’aula insegnanti una biblioteca

due sale polivalenti una cucina

un’infermeria tre sale per la refezione

► Unitamente alla Scuola Primaria sono presenti nel complesso, un Asilo Nido, una Scuola dell’Infanzia, un Convitto Studen- tesco e Universitario.

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√ Organigramma

Dirigente Scolastico Sr. Giuse Marzagalli

Collaboratore Vicario Giovanna Metrangolo

Collegio Docenti

classe 1ª Stefania Fiocco

classe 2ª Lodigiani Eleonora

classe 3ª Loredana Saviolo Marisa Muletti

classe 4ª Giovanna Metrangolo

classe 5ª Maria Cristina Tomasoni

Ed. musicale Marcello Nardilli

Ed. religione Sr. Eva Marcelino Sr. Susanna Barni

Ed. lingua straniera Stefania Guardiano

Ed. motoria Arterio Donati

Informatica Sr. Eva Marcelino Docenti di classe

Consiglio d’Istituto

3 genitori eletti dalle famiglie della Scuola Primaria 2 genitori della Scuola della scuola dell’Infanzia 3 docenti della Scuola Primaria 2 docenti della Scuola dell’ Infanzia

Responsabile 0/6 anni Sr. Lorena Garau

Dirigente Scolastico Sr. Giuse Marzagalli

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√ Orario di RICEVIMENTO quindicinali delle Docenti (ogni 2ª e 4ª settimana del mese)

Classe

Docente

Giorno

Ora

Cl. I

Fiocco Stefania

lunedì

dalle 10.20 alle 11.15

Cl. II

Lodigiani Eleonora

giovedì

dalle 11.20 alle 12.20

Cl. III

Saviolo Loredana

Marisa Muletti

lunedì

martedì

dalle 15.30 alle 16.30 dalle 13.00 alle 14.00

Cl. IV

Metrangolo Giovanna

lunedì

dalle 9.20 alle 10.15

Cl. V

Tomasoni Maria Cristina

venerdì

dalle 9.20 alle 10.15

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mese dal al orario

Mattina Pomeriggio

OTTOBRE

2 6 7.30 - 9.30 15.30 - 17.30

9 13 7.30 - 9.30

NOVEMBRE

2 10 7.30 - 9.30 15.30 - 17.30

13 17 7.30 - 9.30

DICEMBRE 1 7 7.30 - 9.30 15.30 - 17.30

11 15 7.30 - 9.30

GENNAIO

8 12 7.30 - 9.30 15.30 - 17.30

15 19 7.30 - 9.30

FEBBRAIO

1 9 7.30 - 9.30 15.30 - 17.30

12 16 7.30 - 9.30

MARZO

1 9 7.30 - 9.30 15.30 - 17.30

12 16 7.30 - 9.30

APRILE

4 6 7.30 - 9.30 15.30 - 17.30

9 13 7.30 - 9.30

MAGGIO

2 4 7.30 - 9.30 15.30 - 17.30

7 11 7.30 - 9.30

GIUGNO

4 8 7.30 - 9.30 15.30 - 17.30

11 15 7.30 - 9.30

LUGLIO

2 6

7.30 - 9.30

15.30 - 17.30

√ Orari segreteria

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√ Consiglio d’Istituto

venerdì 2/11/2017 ore 17.30

venerdì 19/01/2018 ore 17.30

Ultimo da concordare a giugno

√ Consigli di classe

dal 20 al 24/11/2017

dal 23 al 26/01/2018

dal 16 al 20/01/2018

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ATTIVITÁ

OPZIONALI

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AREA OPZIONALE LABORATORI

I laboratori rappresentano una tappa importante delle strategie di ap-

prendimento. Sono gestiti dalle docenti prevalenti e da alcuni speciali-

sti, che collaborano agli stessi, facilitando l’apprendimento cooperati-

vo, essenziale per qualificare e personalizzare le proposte formative e

didattiche.

Laboratorio ludico - motorio (annuale)

“Pronti? Si gioca!” Lo scopo del laboratorio è favorire

la creazione, attraverso giochi ed e-

sercizi psico-motori, di un clima se-

reno, costruttivo e cooperativo. I

bambini, in particolare, avranno la possibilità di sperimentarsi in attivi-

tà volte a: acquisire una maggiore consapevolezza corporea, educare

alla socialità, favorire lo sviluppo della cooperazione, migliorare la ca-

pacità di lavorare insieme per uno scopo comune e consolidare

l’acquisizione del rispetto delle regole.

Responsabile di Laboratorio: Stefania Fiocco

classe interessata: cl.1ª

Laboratorio linguistico - espressivo (quadrimestrale)

“Storie da disegnare” Lo scopo del laboratorio è promuovere ne-

gli alunni un atteggiamento positivo nei con-

fronti della lettura e stimolare la loro creati-

vità attraverso la scoperta del valore comuni-

cativo ed emozionale delle storie. Verrà lo-

ro proposta una lettura animata di storie, rielaborate con disegni realiz-

zati a partire da linee e semplici forme geometriche (quadrato, cerchio,

triangolo, ecc.) attraverso tecniche diverse (pastelli, pennarelli, tempere

a dita).

Responsabile di Laboratorio: Stefania Fiocco

classi interessate: cl.1ª e cl.2ª

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Laboratorio multidisciplinare (annuale)

“Squadra InvestigAzione” Nel corso del laboratorio i bambini, lavorando

insieme in piccoli gruppi, si troveranno a risol-

vere semplici indovinelli, i quali richiederanno

di mettere in gioco non solo le conoscenze ac-

quisite, ma anche le proprie abilità personali e

relazionali.

Attraverso il gioco e il lavoro cooperativo i

bambini si troveranno a costruire classificazioni, scoprire relazioni,

sperimentare strategie, il tutto facendo ricorso alla logica, sia in ambito

linguistico che matematico.

Responsabile di Laboratorio: Eleonora Lodigiani

classe interessata : cl.1ª

Laboratorio muiltidisciplinare (quadrimestrale)

“In viaggio con Giovannino Attraverso la lettura de “I viaggi di Giovannino

Perdigiorno” di Gianni Rodari si cercherà di

stimolare il dialogo, la riflessione, l’immagina-

zione e la creatività, affinché il libro diventi un

mezzo per conoscere il mondo.

Responsabile di Laboratorio: Eleonora Lodigiani

classi interessate: cl.1ª e cl.2ª

Laboratorio artistico (annuale)

“Art...eggiando" Un cammino lungo il piacevole ed articolato

sentiero dell’arte, nella conoscenza e nell’uso

delle varie tecniche pittoriche e decorativo.

Responsabile di Laboratorio: Loredana Saviolo

classe interessata: cl.3ª

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Laboratorio multidisciplinare (annuale)

“Che fine ha fatto …

ovvero

L’isola del tempo perso”

Laboratorio multidisciplinare liberamente ispirato

al testo di Silvana Gandolfi, ed. Salani/Istrici.

“Sei stressato? Troppi impegni, compi-

ti,? Tutti ti dicono cosa fare? Non sai

più chi sei? Fermati ! Hai bisogno di

una vacanza speciale: nell’isola del tem-

po perso.”

Silvana Gandolfi, riesce a creare uno

spazio in cui il “reale” si fonde con il

“fantastico”, senza bisogno di magie o

apparati. Si ha la possibilità della scoperta di sé stessi. La proposta,

rispetto all'epoca in cui viviamo è alternativa: saper usare il tempo

senza forzatamente imbottirlo di eventi e cose da fare, ma goderselo,

tenendo lo spazio necessario per pensare, oziare e imparare a sceglie-

re. E’ un viaggio che inizia perdendosi come le protagoniste Giulia e

Arianna, amiche per la pelle; un viaggio su un’isola senza tempo, do-

ve le giornate, trascorse tra ogget-

ti, animali e persone, che il vulca-

no catapulta sull’isola, non hanno

durata. Si stringono nuove amici-

zie, si affrontano pericoli e si ri-

trovano oggetti che si pensava

perduti per sempre. Ma gli umani

producono troppo tempo spreca-

to e… pericolo!!!

I bambini, in compagnia di Giulia e Arianna, affronteranno pericoli,

avventure e troveranno il tempo…

Responsabile di Laboratorio: Giovanna Metrangolo

classe interessata: cl.4ª

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Laboratorio ludico - espressivo (quadrimestrale)

“Ragioniamoci su...”

Più si gioca , più si cresce!

E’ attraverso il gioco che i bambini imparano:

pertanto è importante proporre loro giochi

che facciano acquisire abilità e strategie.

In questo laboratorio vengono proposti giochi

che possano essere divertenti e contempora-

neamente formativi ,ragionandoci un po’ su.

I bambini potranno imparare a gestire al meglio le proprie emozioni,

ad avere maggior fiducia nelle proprie capacità di valutazione e di

decisioni.

Responsabile di Laboratorio: Giovanna Metrangolo

classe interessata: cl.4ª

Laboratorio storico - letterario (quadrimestrale)

“In lungo e in largo per il

mediterraneo con Enea” Il laboratorio si basa sulla lettura

dell’ Eneide, il poema epico di Virgilio.

Esso narra le avventure di Enea, eroe

troiano figlio di Anchise, fuggito dopo la

caduta della città di Troia, che viaggiò

per il Mediterraneo fino ad approdare

nel Lazio, diventando il progenitore del popolo romano. Enea, che si

imbatte in mille ostacoli e difficoltà, affronta innumerevoli prove in cui

intervengono il fato, il mito e la realtà.

I bambini saranno invitati, ripercorrendo il viaggio di Enea, ad amplia-

re la conoscenza dei miti e delle leggende greco-romane e a intrapren-

dere un lavoro di ricerca sulla vita quotidiana (il lavoro, la famiglia, i

mezzi di trasporto navali) e sulle abitudini degli antichi (l’ abbigliamen-

to, il cibo, l’ accoglienza, la solidarietà). Responsabile di Laboratorio: Maria Cristina Tomasoni

classi interessati: cl.3ª e cl.5ª

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Laboratorio annuale “Portami alla Meraviglia (due)

Viaggio nei musei del Mondo” Il laboratorio propone agli alunni di classe 5 la scoperta di alcuni fra i

più significativi musei d’ Italia, scrigni di capolavori antichi e moderni

di pittura, scultura,disegni, stampe…

Come in un grande gioco dell’ oca, e come fossero turisti, i bambini

conosceranno i musei, le pinacoteche, le gallerie delle principali città

italiane: Torino, Milano, Venezia, Roma, Napoli … partendo dalla gal-

leria degli Uffizi di Firenze, il più antico museo dell’ Europa moderna.

Utilizzando le più recenti tecnologie audiovisive, informatiche ed inte-

rattive, gli alunni entreranno virtualmente nelle sale e le potranno visi-

tare ammirando, analizzando ed infine riproducendo le opere dei più

grandi artisti di tutti i tempi.

Responsabile di Laboratorio: Maria Cristina Tomasoni

classe interessata: cl.5ª

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“Reading time!”

Let’s read, comprehend and dramatize short stories”

In classe 4ª vengono proposti

due testi di Oscar Wilde:

The Canterville Ghost

The Selfish Giant di Oscar Wilde.

“Can you solve a mistery?

Are you scared of ghosts?

Sherlock Holmes – The Canterville Ghost”

Anche in classe 5 viene proposto il testo

The Canterville Ghost

e presentato il personaggio di

Sherlock Holmes

di Arthur Conan Doyle.

Il laboratorio Clil viene pro-

posto alle classi 4 e 5.

Quest’anno propone agli

alunni di entrambe le classi

la lettura, l’analisi, la com-

prensione, la rielaborazione

e la drammatizzazione di testi letterari. L’obiettivo è quello di utilizzare la

L2 per individuare e descrivere i personaggi delle storie presentate, per in-

dicare i luoghi dell’ambientazione, per fare un semplice summary del testo,

per rispondere a semplici domande e drammatizzare le storie usando frasi

semplici e brevi.

Responsabile di Laboratorio: Stefania Guardiano

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Il Progetto “OPERA D’ARIA” MISSIONE AMBIENTE BY BOSCH

Progetto per un’aria più pilita, per

una città migliore.

Faremo un disegno in stile graffito. Il

lavoro migliore verrà reinterpretato

da un writer e riprodotto sul muro

della scuola vincitrice. Il murale sarà ricoperto da biossido di titanio, una

sostanza che può contribuire ad assorbire l’inquinamento dell’aria.

classi interessate: cl. 2ª e 3ª

Il progetto “AIRC”

“LA SCATOLA GENEROSA” Cos’è un dono? Cosa significa davvero? La classe dovrà raccontarlo con una sca-

tola speciale, una “ scatola generosa”

che i bambini dovranno progettare e costruire e poi inserirci i più bei

pensieri su cosa vuol dire “donare”.

classe interessata: 3ª

Il progetto TELETHON

“INSIEME PIU’ SPECIALI” Progetto multidisciplinare per imparare il valore dell’amicizia, dell’accettazione dell’altro e della solidarietà verso chi ha bisogno del nostro aiuto morale e mate-riale.

classi interessate: 3ª e 4ª

Il progetto costituisce un supporto al percor-so didattico nell’ambito principalmente dell’Educazione Ambientale, con approccio multidisciplinare

classe interessata: 4ª

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Progetto “A scuola con i RE” Il progetto realizza le proposte educative, rieducative e formative del manuale scientifico teorico-pratico “A scuola con i Re. Educare e rieducare attraverso il gioco degli scacchi”. Il CONTESTO scacchistico su scacchiera gigante in-terdisciplinarietà didattica e pratica degli scacchi coin-volgerà gli alunni in questo gioco. Si realizzerà nel 1° quadrimestre. classe interessata cl. 4ª

Il progetto “”CyberKid

Il progetto ha l’obiettivo di svi-luppare, nei ragazzi e negli adulti, una maggiore consapevolezza tecnologica che vede nel web e nei dispositivi informatici degli strumenti importanti al nostro servizio e non da temere o evita-re. Solo promuovendo l’uso corretto delle nuove tecnologie, sin dalla gio-vane età, la navigazione in rete può diventare una risorsa e un’opportunità straordinaria, contrastando così il fenomeno sempre più in espansione del cyberbullismo.

classe interessata: 4ª

Progetto “Ettore il Riccio Viaggiatore” Ettore, il riccio viaggiatore – un’avventura a Roma Il progetto evoca una suggestiva passeggiata tra venticinque monumenti di Roma guidata da un simpatico riccio viaggiatore. Attraverso l’idea di viaggio e di ricerca, gli alunni scopriranno le meraviglie della città eter-na. Sarà allestita presso il Centro Commerciale San Martino2 un’area de-dicata ad ogni monumento riprodotto, le diverse aree andranno a com-porre la mostra e durante la visita ogni monumento sarà spiegato ai bam-bini da esperti in materia.

classe interessata: 4ª

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Progetto “Consiglio dei bambini

e delle bambini” Il consiglio (biennale) è formato da un bambino e una bambina di ogni plesso scolastico delle classi IV ele-mentare, in modo che possano rap-presentare i vari quartieri. Si riuni-sce secondo un calendario specifico presso una sede stabilita dal Co-mune in orario scolastico e avanza proposte per vivere meglio la cit-tà, con un occhio di riguardo ai bisogni dei bambini. Due volte l'anno si riunisce in seduta congiunta con il Consiglio Comunale. classe interessata: 4ª

Progetto “Telefono Azzurro” È un progetto di sensibilizzazione e prevenzione, promosso dall’Associazione “S.O.S. Il telefono Azzurro Onlus - Gruppo Locale di Novara”, che in qualità di Ente accreditato

dal Ministero dell’Istruzione, si occupa di promuovere i diritti dell’Infanzia e dell’adoloscenza. La classe 5ª aderisce al laboratorio “Il fenomeno del bullismo” proposto per quest’anno scolastico dall’Associazione. Il laboratorio intende a promuovere un processo di cambiamento che interessi l’intero gruppo e non solo il bullo e la vittima… È infatti la maggioranza silenziosa che determina lo svilupparsi degli eventi.

Il Progetto -“ESPRECO + ECO in collaborazione con NDA assessorato istruzione e co-mune di Novara.

Attività con la dottoressa Barbara Camilli promotri-ce di NUTRIZIOPOLI fianlizzata all’uso consapevo-le del cibo. In continuità con il progetto al teatro Coccia il musicla “Pinocchio”. Un pezzo di legno che si trasforma in … bambino! classe interessata: 5ª

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Progetto “Una pila alla volta” Differenziamo i rifiuti di pile e accumulatori

“Una pila alla Volta” è il più importante progetto educativo nazionale dedicato al tema della raccol-ta differenziata di pile e accumulatori. Questa iniziativa di sensibilizzazione punta a generare conoscenza e consapevolezza sull’argomento, ma soprattutto a promuovere buone prassi comportamentali legate al corretto smaltimento di questa par-ticolare tipologia di rifiuto. I destinatari, a queste età, sono “nativi digitali”, orientati all’uso delle tec-nologie e “nativi ambientali”, cresciuti in un’epoca di emergenza, ma an-che di operatività, in funzione di una sostenibilità presente e futura. Proprio per questo “Una pila alla Volta” ha scelto di parlare il linguaggio dei giovani e di utilizzare i loro media preferiti, così da generare un pro-cesso di interiorizzazione efficace e di cambiamento nelle abitudini degli italiani di oggi e di domani. Ad accompagnare le squadre durante tutta la campagna ci sarà B.En, un robot a basso impatto ambientale e alimentato a batterie che è un vero campione di raccolta differenziata di pile e accumulatori. Spiegherà il funzionamento delle pile e i comportamenti virtuosi per avviarle cor-rettamente al riciclo. classe interessata: cl.5ª

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Progetto “Apprendisti Cicerone” Un'esperienza di cittadinanza attiva

Apprendisti Ciceroni” è un progetto di formazione rivolto agli studenti, un’esperienza di cittadinanza attiva che vuo-le far nascere nei giovani la consapevolezza del valore che i beni artistici e paesaggistici rappresentano per il sistema territoriale. Gli Apprendisti Ciceroni vengono coinvolti in un percorso didattico di stu-dio dentro e fuori l’aula e hanno l’occasione di studiare un bene d’arte o naturale del loro territorio, poco conosciuto, e di fare da Ciceroni illu-strandolo ad altri studenti o ad un pubblico di adulti. Grazie alla loro partecipazione attiva e responsabile, gli Apprendisti Cice-roni si sentiranno coinvolti nella vita sociale, culturale ed economica della comunità e diverranno esempio per altri giovani in uno scambio educati-vo tra pari. classe interessata: cl.5ª

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Il Progetto “RAEE” è un progetto di comunicazione per sensibilizzare i bambini e le famiglie sui Rifiuti da Apparecchia-ture Elettriche ed Elettroniche (RAEE) e aumen-tare la raccolta differenziata. Sarà posizionato nel cortile un raccoglitore apposito fornito da ASSA.

PROGETTI PER TUTTE LE CLASSI

Progetto “Una buona occasione” Argomento molto attuale sul riciclo, nelle ore

di scienze, attenendoci alla programmazione,

tratteremo l’argomento del l’importanza del

riciclo e dello spreco alimentare, del valore

del cibo e dell’acqua e della necessità di ridur-

re l’inquinamento per la sopravvivenza del

nostro pianeta. Faremo partecipare attiva-

mente i ragazzi con le famiglie alla settimana

del “Dona cibo”.

Il Progetto “Giornata sullo spreco alimentare” Il 5 febbraio è giornata nazionale contro lo spreco alimentare, un appuntamento che ha l’obiettivo non solo di recuperare lo spreco ma anche di prevenirlo.

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Il Progetto “Mi curo di te” Un’iniziativa per educare i ragazzi a pensare in modo globale anche il Pianeta, a vivere il rappor-to con la Terra e le sue risorse con la consapevo-lezza che SIAMO TUTTI CONNESSI, che ogni

nostra azione, anche la più piccola, ha importanti conseguenze sugli equi-libri della natura e sul futuro di tutti.

Il Progetto “Chi legge … spicca il volo!” Un progetto rivolto alla promozione della lettura e alla valorizzazione della biblioteca scolastica. La biblioteca offre ai bambini la possibilità di decidere se e cosa leggere nel rispetto dell’individualità di ogni bimbo. I bambini potranno familiarizzare con il metodo PRESTITO/RESO vigente nelle biblioteche e che incontreranno nei loro successivi percorsi formativi, con l’idea della cura e della conservazione di oggetti appartenenti alla collettività, con l’amore per l’oggetto libro e per i suoi contenuti, amore che anche i genitori cercano di trasmettere loro attra-verso la lettura a casa.

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PROGETTO Indossa un maglione natali-

zio e festeggia con chi vuoi.

Donando una piccola cifra,

tutti insieme, regalerete gran-

di sorrisi a tanti bambini.

Il Progetto “Nessuno parli …” Un giorno di scuola: musica e arte oltre la parola.

Una giornata dedicata allo svolgimento di

un’attività musicale e artistica che coinvolge atti-

vamente tutti gli alunni, che in una giornata di

scuola dovranno solo cantare, suonare o svolgere

attività di produzione artistica, anche performati-

va, e coerenti con l’innovazione didattica e digitale.

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Di cosa si tratta?

L’idea è partita dagli Usa, do-ve Todd Bol ha costruito nel 2009 la prima “Little Free Li-brary”, una cassetta(come quelle utilizzate per gli uccelli o i pipi-strelli) che ospita libri accessibili a tutti, gratuitamente; con un altro americano, Rick Brooks, ha creato la prima rete che cataloga e associa tutte quelle esistenti nel mondo.

La nostra Scuola Primaria San Vin-cenzo, aderisce a questa associazio-ne Mondiale e colloca la Free Li-brary nel cortile dell’Istituto scola-stico.

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LIBRIAMOCI 2017

LIBRI A PALAZZO

Ogni classe diventa "casa dei libri"... O-gni momento è buono per leggere! Realizzeremo con i libri un "palazzo", attenti che, togliendo un libro, non si mini la sua stabilità. Perchè questo? Perchè cia-scuno, se dimenticasse, perdesse il proprio libro, lascerebbe un vuoto che si riempie solo facendo memoria del libro perduto.

Classe prima

INDAFFARATI… A LEGGERE!

lettura del testo “Che cos’è un amico”. rielaborazione artistica di un personaggio a scelta tra quelli incontra-

ti (lepre, gallina, ecc.). giochi motori per stare bene con se stessi ("Sotto a chi tocca", "L'ape

indaffarata") e per stare bene con gli altri ("Le piazze", "Tre per tre"). Lettore in classe martedì 24 ottobre per animare libri e lettori

Classe seconda

UN GRANDE GIORNO DI NIENTE

Lettura di albi illustrati proposti dalla lettrice esterna con tema il tempo (Martedì 24/10)

Lettura dell’albo illustrato “Un grande giorno di niente” (B. Alema-gna)

Realizzazione del “Quadro della pioggia” (B. Alemagna); e del basto-ne della pioggia

Per imparare a filastroccare con la voce e con il corpo: “Il tempo” (A. Berti) Lettore in classe

Classe terza

SCARPE VERDI, LEGGERE PER CAPIRE COSE PREZIOSE

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Lettura animata del testo: SCARPE VERDI D'INVIDIA di Alberto Pellei

Tema trattato: IL BULLISMO Video sul BULLISMO della Cortellesi con musica suonata da vivo di 9 minuti Canzone di Marco Mengoni "GUERRIERO" Lettore in classe LAVORI DI GRUPPO A TEMA.

Classe quarta

N’OPIRA DI MAGGIA Lettura del testo: Magarìa (A. Camilleri) Fiabe, incantesimi e magie per conoscere la terra di Sicilia Brainstorming: il libro ha un solo finale! Non sempre, come vedremo

in questo, idee da condividere Lettore in classe

Classe quinta

NON BEVIAMOCI SU

Lettura da “LA COMPAGNIA DELLA PIOGGIA” Brainstorming: che cos’è la siccità? Tante migrazioni: per capire cause

ed effetti Video “Non beviamoci su” Lettore in classe

Teatro “COCCIA” di Novara

Per la stagione 2017/2018 è prevista la parteci-

pazione alla CARMEN di George Bizet dalla Compagnia Venti Lucenti.

La classe quinta sarà impegnata nell’allestimento teatrale dell’opera.

La scuola parteciperà anche ad alcuni spettacoli organizzati dal

Teatro “”FARAGGIANA”

Durante l’anno scolastico la scuola deciderà di aderire a giornate nazio-nali ed internazionali.

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PROGETTI ANNUALI ...

FormicAmica Progetto educativo per UNA CULTURA DEL DONO

“DONACIBO”

Raccogliete i pezzi avanzati perché nulla vada perduto (Gesù)

Vivendo l’esperienza del Banco Alimentare in particolare nella Gior-

nata Nazionale della Colletta Alimentare ci accorgiamo sempre più

che i fenomeni della povertà e dello spreco non sono problemi princi-

palmente politici, economici, sociali o ambientali.

La sfida è essenzialmente educativa. Noi siamo convinti che attraver-

so le iniziative che promuovono una cultura del dono, si può educare

alla responsabilità verso se stessi e verso gli altri cominciando a rida-

re il giusto valore anche alle cose.

La carità è un cuore che vede (Benedetto XVI)

La pedagogia del dono

La vera gratuità nasce dalla coscienza di avere ricevuto di “più”, non

dalla semplice emozione davanti a qualcuno che ha ricevuto “di

meno”

La carità cambia la vita

Condividendo i bisogni altrui, si scopre una corrispondenza con i pro-

pri perché l’esigenza della bontà, della giustizia, del vero, della felici-

tà, costituiscono il volto ultimo, l’energia profonda con cui gli uomini

di tutti i tempi e di tutte le razze accostano tutto.

Raccolta generi alimentari marzo 2015.

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La nostra scuola ripropone da molti anni un’iniziativa educativa fina-

lizzata a sviluppare nei bambini la capacità di scelte consapevoli ed

equilibrate per quanto riguarda il consumo della merenda di metà

mattina ( in relazione con la dieta proposta

dall’A.S.L. per la refezione scolastica - alla quale aderisce la stra-

grande maggioranza degli alunni - e in collegamento anche con i per-

corsi di educazione alimentare che, nell’arco dei 5 anni di scuola pri-

maria, vengono attivati nelle classi ).

Il PROGETTO “Merenda sana” - indicato nel P.O.F. - prevede la di-

stribuzione di frutta e verdura fresca; secondo gli anni, a discrezioni

del MIUR aderiamo a “FRUTTA NELLA SCUOLA: per l’anno in

corso rientra nel progetto.

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Sportello Psicoeducativo

“Spazio Famiglia”

A.S. 2017/18

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Istituto San Vincenzo Novara

Sportello Psicoeducativo

“Spazio Famiglia”

A.S. 2017/18

Spazio Famiglia” è un servizio a disposizione dei genitori, svolto all’interno

dell’Istituto San Vincenzo. È uno spazio dove i genitori possono fermarsi a riflet-

tere sui bisogni dei bambini e della loro famiglia.

Durante gli anni della scuola, i bambini affrontano importati passaggi evolutivi

che porteranno alla formazione globale della loro personalità.

Nell’apprendimento gli aspetti emotivi sono strettamente intrecciati a quelli co-

gnitivi, in ogni momento sostengono e permettono l’utilizzo dell’intelligenza.

Paure particolari, fobie, ansia e malesseri fisici (come mal di testa, mal di pancia,

dermatiti..) o comportamenti inadeguati (come esplosioni di rabbia, eccessiva

agitazione, distraibilità) sono segnali che il bambino ci manda perché non sa co-

me esprimere a parole le sue emozioni. Difficoltà scolastiche, un malessere

nell’andare a scuola o un calo nel rendimento possono essere un segnale di un

disagio.

Alcune volte, le famiglie si trovano a dover affrontare delle crisi, come una sepa-

razione, un lutto o altro, eventi che destabilizzano gli equilibri e richiedono a

tutti i componenti un grosso sforzo emotivo per essere gestite.

La dott.sa Gisella Ranghino Psicologa Psicoterapeuta specialista dell’Età Evoluti-

va, collabora stabilmente con le insegnanti dell’Istituto San Vincenzo e incontra i

genitori. “Spazio Famiglia” offre un supporto alla genitorialità al fine di aumenta-

re la consapevolezza delle proprie potenzialità educative, la fiducia di sapere e

poter educare, in modo da favorire il benessere emotivo e l’apprendimento dei

figli.

Quando rivolgersi allo psicologo? Quando le difficoltà persistono nel tempo e

condizionano la serenità del bambino e della famiglia.

Lo psicologo si occupa del benessere di tutta la famiglia, offre un supporto per

sbloccare la situazione di difficoltà e tornare a stare bene insieme e con se stessi.

Il lavoro dello psicologo è primariamente preventivo, perché evita che una situa-

zione di difficoltà si strutturi in una problematica conclamata.

“Spazio Famiglia” si occupa delle normali fatiche affrontate dalle famiglie, ha

una funzione preventiva per questo offre un numero limitato di incontri; nel ca-

so sia necessario un approfondimento è possibile indicare un adatto percorso

successivo.

La dott.sa Gisella Ranghino riceve a scuola il lunedì su appuntamento, contattan-

dola al numero 3386347741 (www.giesellaranghino.com).

Il servizio è a carico delle famiglie al costo convenzionato di 45€.

Istituto San Vincenzo Novara

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ATTIVITÁ 2017/2018

E ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE

La Comunità educativa si ritrova a vivere appuntamenti (per condividere

amicizia e riflessione):

√ religiosi: - preghiera

- S. Messe (nei diversi periodi dell’anno liturgico)

√ formativi: - per i bambini

- per le famiglie

√ ricreativi: - per i bambini, famiglie (a scuola e sul territorio)

Ricordiamo che i “saggi”, parte integrante del Piano dell’Offerta Formati-

va, sono un momento che crea continuità e diventa traguardo di apprendi-

mento per gli allievi.

Festa san Vincenzo 27 settembre 2017

Castagnata 15 ottobre 2017

Attività missionaria 23 ottobre 2017

Giornata mondiale dei poveri 11 novembre 2017

Giornata nazionale musica e arte 22 novembre 2017

Mercatino Natalizio 3 dicembre 2017

S. Messa Natale 14 dicembre 2017

Festa di Natale 19 dicembre 2017

Giornata della Memoria 27 gennaio 2018

Memoria dei “Giusti” 6 marzo 2018

Imposizioni Ceneri 14 febbraio 2018

Santa Messa Pasqua marzo 2018

Gite aprile 2018

Saggio Motorio maggio 2018

Festa fine anno giugno 2018

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INDICE

INTRODUZIONE …………………………………………………

pag. 7

RIFERIMENTI LEGISLATIVI…………………………………...

pag. 8

CRITERI ISPIRATORI…………………………………………….

pag. 9

FONDAMENTI PROGETTUALI………………………………..

pag. 10

ASPETTI PSICO - PEDAGOGICI………………………………...

pag. 11

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA……………………………….. Progetto educativo 2017/2018…………………………………. Modalità attuattiva generale …………………………………….. L’Apprendimento delle lingue Comunitarie……………………….. Coding ………………………………………………………….. Attività didattica………………………………………………... La valutazione………………………………………………….. Orario scolastico/orario settimanale……………………………… Strutture opzionali / Le Carillon………………………………... Inserimento alunni diversamente abili……………………………. DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento)………………………. Informazioni alle famiglie………………………………………..

pag. 13 pag. 15 pag. 17 pag. 22 pag. 24 pag. 26 pag. 29 Pag. 31 pag. 33 pag. 34 pag. 35 pag. 37

PATTO di CORRESPONSABILITÁ EDUCATIVA……… pag. 38

I fattori di qualità del servizio scolastico…………………………. pag. 42

CALENDARIO SCOLASTICO……………………………………..

pag. 43

RISORSE, COMPETENZE ED ORGANIZZAZIONE …. Organizzazione della scuola……………………………………... Organigramma………………………………………………….. Orario di ricevimento delle Docenti ………………………………. Orari segreteria …………………………………………………. Consiglio d’Istituto ………………………………………………

pag. 44 pag. 45 pag. 46 pag. 47 pag. 48 pag. 49

ATTIVITA’ OPZIONALI…………………………………………...

pag. 50

PROGETTI DI CLASSI ……………………………………………

pag. 57

PROGETTI ANNUALI ……………………………………………. pag. 67

SPAZIO FAMIGLIA ……………………………………………….

pag. 69

ATTIVITÁ a. s. 2016/2017…………………………………………

pag. 70

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Scuola Primaria Paritaria San Vincenzo - Via Canobio,13 - 28100 Novara - Tel. 0321 623781 - email : [email protected]