SCUOLA DELL’INFANZIA PARROCCHIALE PARITARIA...

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1 SCUOLA DELL’INFANZIA PARROCCHIALE PARITARIA FEDERATA ALLA FISM “SANTA TERESA DEL BAMBIN GESÙ” Via P. Veronese, 7 31010 CRESPIGNAGA DI MASER (TV) Orario segreteria: Dal lunedì al venerdì dalle 08:00 alle 15:00 Telefono e fax: 0423529381 e-mail: [email protected] e-mail PEC:[email protected] www.asilocrespignaga.altervista.org Codice meccanografico:TV1A085006 P.T.O.F. 2016/2019 Piano Triennale dell’Offerta Formativa Piano redatto ai sensi della Legge n. 107 del 13 Luglio 2015

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SCUOLA DELL’INFANZIA PARROCCHIALE PARITARIA FEDERATA ALLA FISM

“SANTA TERESA DEL BAMBIN GESÙ” Via P. Veronese, 7 31010 CRESPIGNAGA DI MASER (TV)

Orario segreteria: Dal lunedì al venerdì dalle 08:00 alle 15:00 Telefono e fax: 0423529381 e-mail: [email protected] e-mail PEC:[email protected] www.asilocrespignaga.altervista.org Codice meccanografico:TV1A085006

P.T.O.F. 2016/2019 Piano Triennale dell’Offerta Formativa Piano redatto ai sensi della Legge n. 107 del 13 Lu glio 2015

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INDICE PREMESSA pag.3

CENNI STORICI DELLA SCUOLA E CONTESTO, SEDE E IDENTITÀ DELLA SCUOLA pag.4

PROGETTO EDUCATIVO pag.5

FINALITÀ DELLA SCUOLA / OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO pag.7

INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA (IRC), progetto IRC a.s 2016/17 pag.10

PROFILO DELLE COMPETENZE DEL BAMBINO IN USCITA pag.12

PROGETTAZIONE / LO STILE EDUCATIVO DELLA SCUOLA, Progetto accoglienza a.s 2016/17 pag.13

Progetto educazione ambientale a.s 2016/17 pag.16

PROGETTI PER IL MIGLIORAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA pag.18

RAPPORTI CON IL TERRITORIO, ORGANICO pag.19

ORGANI COLLEGIALI pag.20

FORMAZIONE DEL PERSONALE / RISORSE pag.21

MOMENTI SIGNIFICATIVI E DI FESTA DELLA SCUOLA / CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA pag.22

ORGANOZZAZIONE SCOLASTICA: tempi della giornata scolastica, organizzazione della settimana pag.24

ORGANIZZAZIONE DELLE SEZIONI, SPAZI pag.27

REFEZIONE E MENÙ a.s 2016/17 pag.28

SERVIZIO DI TRASPORTO SCOLASTICO pag.29

PROGETTO CONTINUITÀ SCUOLA INFANZIA / SCUOLA PRIMARIA pag.29

ALLEANZA SCUOLA E FAMIGLIA pag.30

OSSERVAZIONI, VERIFICA E VALUTAZIONE, DOCUMENTAZIONE pag.31

SCUOLA INCLUSIVA, PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA pag.32

PAI (Piano Annuale per l'Inclusione) pag.34

REGOLAMENTO DELLA SCUOLA pag.37

TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO pag.42

VALUTAZIONE DEL PTOF pag.42

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PREMESSA Il PTOF ovvero il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale della nostra scuola, espressione della sua identità culturale e progettuale ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa. Il P.T.O.F è un documento dinamico che definisce l’orientamento e la direzione dell’istituzione scolastica disegnandone il percorso evolutivo. La sua redazione si richiama alle norme rappresentate dal D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche”,ai sensi dell’art. 21 della legge 15 marzo 1997,n.59, dalla Legge 10 marzo 2000 n. 62 art.3 “Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione”dalla Legge 13 Luglio 2015 n. 107 comma 1-2-3 e 14 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, dal decreto del MIUR 16 novembre 2012, n. 254 “Regolamento recante indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione,a norma dell’articolo 1, comma4,del decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009,n.89. Il PTOF è uno strumento di pianificazione e si propone obiettivi su base pluriennale, che trovano progressiva realizzazione nelle progettazioni annuali, mantenendo la sua caratteristica di flessibilità: è uno strumento “aperto”, pertanto nel corso del triennio saranno possibili integrazioni e modifiche annuali (entro il mese di ottobre), da assumere con la stessa procedura che la legge 107/2015 prevede per l’adozione e l’approvazione del documento generale. Il PTOF è strutturato per il triennio 2016 – 2019 (L.107/2015) con spazio per adeguarsi annualmente, attraverso l’aggiornamento delle sue parti, in relazione: • agli esiti dell’autovalutazione; • ai nuovi bisogni che emergono dall’utenza; • ai nuovi bisogni che emergono dal territorio in cui la Scuola svolge la sua funzione educativa e formativa; • ad eventuali nuove proposte; Il P.T.O.F. intende favorire il pieno sviluppo delle potenzialità dei bambini che la frequentano in un adeguato contesto cognitivo, ludico e affettivo, garantendo, così, il loro diritto ad avere pari opportunità di educazione, di cura, di relazione, di gioco e di istruzione anche attraverso l’abbattimento delle disuguaglianze e le eventuali barriere territoriali, economiche,etniche e culturali per attuare una vera inclusione, favorendone la crescita armonica. Il PTOF è stato elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione del consiglio di gestione. Il PTOF è il documento che richiama al principio di corresponsabilità ed alleanza educativa tra Famiglia e Comunità Educante (Legale Rappresentante, Presidente, Amministratori, Coordinatrice, Docenti, Personale Ausiliario, Volontari) intesa come assunzione di precisi stili educativi e compiti per il conseguimento delle finalità condivise con le famiglie. Il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 29 ottobre 2016. Il piano è stato approvato dal legale Rappresentante in data 31 ottobre 2016. La pubblicazione del documento è fatta attraverso l’affissione all’albo della scuola, l’invio al MIUR attraverso il sistema SIDI e la pubblicazione sul sito della scuola.

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CENNI STORICI DELLA SCUOLA E CONTESTO: Storia della scuola L’attività della Scuola dell’infanzia “S. Teresa del Bambin Gesù’” è iniziata nel 1948 per offrire un servizio educativo ai bambini dai tre ai sei anni e alle loro famiglie. La scuola aveva come sede la Villa dei Conti Querini situata sempre a Crespignaga in via Bassanese. Questa era di proprietà della contessa Teresa Querini che trovatasi nel 1947 in gravi difficoltà economiche, chiese aiuto al parroco don Luigi Cappello, il quale acquistò la Villa. La contessa Teresa Querini rimase comunque nella Villa come usufruttuaria; solo dopo la morte della contessa avvenuta nel 1947 il parroco divenne il proprietario della villa e del terreno annesso, e decise di adibirla al bene morale, spirituale e sociale della popolazione di Crespignaga, istituendo un asilo infantile e chiedendo aiuto alle suore Carmelitane di S. Teresa di Firenze. Le suore arrivarono a Crespignaga il 20 maggio 1948, svolgendo attività di catechesi, scuola materna e servizio alla Chiesa. Nel 1978 fu stipulata una convenzione definitiva tra il parroco e l’Istituto delle suore Carmelitane per questo l’asilo diventò parrocchiale a tutti gli effetti. Successivamente la Villa Querini risultò inadeguata ad ospitare i bambini per cui fu costruita la nuova scuola materna , situata in via P. Veronese, ai piedi delle verdi colline, la nuova scuola è stata inaugurata nel 1986. A causa di una progressiva carenza di vocazioni religiose, nel dicembre del 1990 le suore furono ritirate dalla Casa Madre. Da allora la scuola continua la sua attività nella comunità con la presenza di due insegnanti laiche. La nostra scuola dell’infanzia è l’unica realtà educativa presente sul territorio, dopo la chiusura della scuola primaria avvenuta circa dieci anni fa. La nostra scuola opera in una comunità di circa 1500 abitanti con un livello di vita (culturale ed economico) medio. La situazione demografica relativa alla popolazione scolastica nel prossimo triennio prospettiamo possa subire un aumento. Il presidente della scuola, don Fabio Bertuola è il parroco pro- tempore della suddetta frazione, il garante del rispetto dell’identità cattolica della scuola e delle finalità educative della proposta formativa. La scuola è stata riconosciuta paritaria con decreto N° D.M. 488/5067del 28/02/01 ai sensi della legge n.62 del 10 marzo 2000.

SEDE: La scuola dell’infanzia Parrocchiale Paritaria “Santa Teresa del Bambin Gesù“ è situata in via P. Veronese, 7 a Crespignaga di Maser (TV) CAP 31010 Telefono e fax 0423529381 - Email: [email protected]

IDENTITÀ DELLA SCUOLA: La Scuola dell’infanzia “Santa Teresa del Bambin Gesù” è gestita dalla Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo allo scopo di assicurare la piena realizzazione del diritto allo studio per i bambini dai tre ai sei anni, liberamente iscritti dalle famiglie. La nostra scuola dell’infanzia è d’ispirazione cristiana, dove il bambino come persona, nella sua libertà e dignità, è al centro di tutto l’impegno educativo. Una scuola dell’infanzia d’ispirazione cristiana dove il bambino è riconosciuto come Figlio di Dio e dove la religione in un clima ospitale e familiare viene vissuta in ogni momento della quotidianità. La scuola s’impegna a creare un ambiente comunitario scolastico permeato dalla figura di Gesù, un luogo in cui si fa esperienza educativa, di carità, rispetto, testimonianza di valori autentici, dei quali Lui si fa maestro. La guida per le educatrici in questo percorso è il Sacro Libro del Vangelo.

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PROGETTO EDUCATIVO DELLA SCUOLA:

“ Poiché chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è grande“

Dal Vangelo di Luca (9,47-48): allora Gesù, prese un fanciullo, se lo mise vicino e disse: “ Chi accoglie questo fanciullo nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Poiché chi è il più piccolo tra voi, questi è grande”. Il progetto educativo della nostra Scuola dell’Infanzia d’ispirazione cristiana cattolica è finalizzato allo sviluppo delle potenzialità di ciascuno, affinché questo diventi “… pur essendo il più piccolo tra di noi…” il più grande. La Scuola dell’infanzia “Santa Teresa del Bambin Gesù’ “ è gestita dalla Parrocchia San Bartolomeo Apostolo, allo scopo di assicurare la piena realizzazione del diritto allo studio per i bambini dai tre ai sei anni. Nel percorso formativo è posta la persona al centro dell’interesse e degli interventi d’educazione, istruzione, formazione, mirati alla costruzione della personalità. La scuola s’impegna a creare un ambiente comunitario scolastico permeato dalla figura di Gesù un luogo in cui si fa esperienza educativa, di carità, rispetto, testimonianza di valori comuni autentici, dei quali proprio lui si fa maestro. Nell’ambiente educativo niente è lasciato alla causalità e all’improvvisazione, ma tutto è predisposto con intelligenza educativa in uno stile accogliente, semplice, spontaneo, con clima di famiglia caratterizzato da bontà, simpatia, ascolto, rispetto, delicatezza. La nostra Scuola dell’Infanzia pone al primo posto i valori: della vita, dell’accoglienza, della condivisione, della solidarietà, della tolleranza, della pace. La nostra Scuola dell’Infanzia d’ispirazione cristiana - cattolica parla di Dio, di Gesù, della Chiesa; cura la dimensione religiosa, favorisce l’incontro con Dio ed una prima conoscenza di Gesù, attraverso i racconti del Vangelo e le feste della Chiesa vissute con tutta la Parrocchia. La Scuola inoltre attribuisce continua attenzione e priorità alla QUALITÀ’: • Dell’esperienza quotidiana, nella quale i bambini apprendono la cultura positiva della vita, la trasmissione

dei valori, il rispetto della persona, l’amore alla vita, l’apertura all’altro. • Delle azioni educative e didattiche, come risposta alla domanda di conoscenza, di crescita, di significato

dei bambini. • Della preparazione professionale dei docenti. • Dell’interazione scuola-famiglia nell’azione educativa. La scuola sulla base di una precisa scelta evangeli ca, offre il proprio servizio a tutti: • Alle famiglie che fanno una precisa scelta cristiana; • Alle famiglie che sono comunque disponibili ad accettare il messaggio evangelico per un cammino di

crescita; • Alle famiglie che stimano la nostra scuola per la valida formazione educativa e culturale. La scuola è aperta a tutti i bambini, indipendentemente dalle loro differenze culturali e sociali e dall’appartenenza a diverse etnie. La scuola s’impegna a favorire in modo particolare, l’accoglienza degli alunni con disabilità,con disturbi evolutivi specifici,con svantaggio socioeconomico,linguistico,culturale. La scuola quindi mette in atto tutte le strategie idonee alle caratteristiche di ognuno, dando alla propria offerta formativa un senso inclusivo. L’accoglienza e la cura dei bambini è intenzionalmente finalizzata alla loro crescita globale, retta ed armoniosa, sotto il profilo corporeo, intellettuale, affettivo, sociale, spirituale e religioso. Il nostro Progetto Educativo, tende in particolare: • A formare personalità libere, armoniche ed autonome attraverso lo sviluppo ed il potenziamento delle

capacità espressive e conoscitive di ciascun bambino. • Ad offrire diverse occasioni di socializzazione, di collaborazione e di vicendevole aiuto. Nel rispetto della valorizzazione delle diversità individuali, sociali e culturali, la scuola si pone come finalità il raggiungimento d’avvertibili traguardi di sviluppo, in ordine: • All’IDENTITÀ dell’alunno e del cristiano, sviluppando il senso di appartenenza alla famiglia, ma anche

all’appartenenza al più ampio contesto della comunità ecclesiale e dell’ intera famiglia umana; • All’AUTONOMIA , non alla fuga dei legami, ma all’esercizio libero dell’amore che lega il cristiano al

prossimo; capacità di orientarsi, di compiere scelte autonome in contesti diversi. • Alla COMPETENZA: primo approccio alle conoscenze e agli strumenti culturali (linguaggi, scienze, arti); • Alla CITTADINANZA: scoprire gli altri,i loro bisogni, condividere le regole.

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Aspetti e momenti delle situazioni educative: • L’incontro vivo e reale con la realtà; • L’assimilazione “sistematica“ e “critica” della cultura nella sua visione intercultuale. • La ricerca del senso della vita. • La centralità della persona. • La formazione integrale della persona umana, attraverso l’attenzione a tutti gli aspetti della vita e

dell’esperienza personale e sociale, compreso quindi l’aspetto religioso. • L’attenzione particolare alle situazioni di svantaggio. • L’attenzione a coltivare una cultura della pace, anche valorizzando l’originalità ed il confronto d’ogni

espressione culturale e religiosa. • L’attenzione ai rapporti interpersonali che si sostanziano nello “spirito di comunità” e al tempo stesso,

nell’attenzione alla singola persona. La Progettazione L’azione educativa si rende comprensibile attraverso la “progettazione” scegliendo metodologie, strumenti e verifiche in relazione: • Ai bambini che la scuola accoglie nell’anno scolastico. • All’ambiente socio-culturale in cui la scuola opera. Si intendono valorizzare sia i percorsi individuali sia le situazioni di gruppo, le storie ed i contributi personali. La progettazione, sarà dunque: 1. flessibile ed aperta alle esigenze dei bambini. 2. motivante e stimolante. 3. aggiustata e messa a punto continuamente in base ai modi di essere, all’apprendimento, alle potenzialità

e allo sviluppo dei nostri bambini. Il modello di progettazione usato è quello per “progetti”. Rapporto Scuola – Famiglia Il principio che la famiglia sia l’ambiente naturale, all’interno del quale si realizza la prima educazione dei figli, fonda, giustifica e sorregge le scelte riguardanti la collaborazione Scuola-Famiglia. La Scuola, nel rispetto delle competenze e dei ruoli specifici, ricerca la cooperazione ed il sostegno dei genitori per il conseguimento dei comuni obiettivi. La famiglia ha un ruolo attivo: • Nella condivisione dei valori educativi, cui la scuola si ispira; • Nella disponibilità a proporre, sostenere e animare le iniziative funzionali al raggiungimento delle mete

educative; • Nella collaborazione per un corretto funzionamento degli organi collegiali; • Nella partecipazione agli incontri d’informazione e formazione. La scuola diventa così occasione d’incontro e di confronto, quindi luogo di crescita delle famiglie.

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FINALITÀ DELLA SCUOLA “La scuola dell’infanzia paritaria, liberamente scelta dalle famiglie, si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni d’età ed è la risposta al loro diritto di educazione” (dalle indicazioni per il curricolo). La scuola dell’infanzia concorre all’educazione del bambino promuovendone le potenzialità di relazione, di autonomia, di creatività e di apprendimento. Le finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento di elevata qualità, garantito dalla professionalità dei docenti e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e la comunità. Nel percorso formativo è posta la persona al centro dell’interesse e degli interventi di educazione, istruzione, formazione, mirati alla costruzione della personalità. Nell’ambiente educativo niente è lasciato alla casualità e all’improvvisazione, ma tutto è predisposto con intelligenza educativa in uno stile accogliente e semplice. L’ispirazione cristiano-cattolica della scuola parla di Dio, di Gesù, della Chiesa, cura la dimensione religiosa, favorisce l’incontro con Gesù, attraverso i racconti del vangelo e le feste della Chiesa vissute anche con tutta la parrocchia. OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO (dal curr icolo della scuola) Scuola dell’Infanzia concorre allo sviluppo armonico del bambino in ordine a: LA MATURAZIONE DELL’IDENTITÀ • Il bambino è condotto a: • Acquisire atteggiamenti di stima di sé, sicurezza, di fiducia nelle proprie capacità, di motivazione al

passaggio dalla curiosità alla ricerca. • Sviluppare la capacità di esprimere e controllare le emozioni e i sentimenti, rendendolo sensibile a quello

degli altri. • Riconoscere e apprezzare l’identità personale ed altrui nelle connessioni con le differenze di sesso,

cultura e di valori. CONQUISTA DELL’AUTONOMIA Il bambino è portato a: • Riconoscere le dipendenze dall’ambiente sociale, essere in grado di orientarsi in maniera personale alla

realtà e di compiere scelte innovative. • Collaborare con i singoli e i gruppi nella scoperta. • Rispettare i valori della libertà, della cura di sé, degli altri, dell’ambiente, della solidarietà, della giustizia,

dell’impegno ad agire per il bene comune. SVILUPPO DELLE COMPETENZE Il bambino è portato a: • Incontrare le prime forme di lettura. • Conoscere le diverse realtà: sociale, artistica, urbana e storica, tradizionale. • Produrre messaggi attraverso numerose attività rappresentative e codici comunicativi. • Mostrare coerenza cognitiva e di comportamenti pratici, insieme a intuizione, immaginazione, creatività e

gusto estetico. SVILUPPO DEL SENSO DELLA CITTADINANZA Il bambino è portato a: • Porre attenzione al punto di vista dell’altro. • Scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise. • Definire le regole attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio pensiero.

I CINQUE CAMPI DI ESPERIENZA: TRAGUARDI PER LO SVIL UPPO DELLE COMPETENZE E OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO: Gli obiettivi generali sopra descritti si declinano poi in maniera più particolareggiata in obiettivi specifici, articolati in cinque aree come indicato dalle Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell'infanzia e del Primo Ciclo d'istruzione - 2012. Nella scuola dell'infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all'insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario. L’organizzazione del curricolo per “campi di esperienza” consente di mettere al centro del progetto educativo le azioni, la corporeità, la percezione, gli occhi, le mani dei bambini. Un fare e un agire, sia individuale sia di gruppo, che permettono percorsi di esperienze da utilizzare per compiere operazioni fondamentali quali: classificare, discriminare, descrivere, argomentare, interpretare l'ambiente in cui è in rapporto. I cinque “campi di esperienza”, denominati IL SÉ E L’ALTRO - IL CORPO E IL MOVIMENTO - IMMAGINI, SUONI E COLORI - I DISCORSI E LE PAROLE - LA CONOSCENZA DEL MONDO, sono un legame tra l'esperienza vissuta prima dell'ingresso nella scuola dell'infanzia e quella successiva nella scuola di base; sono opportunità di riflessione e di dialogo attraverso i quali i bambini vengono progressivamente introdotti nei sistemi simbolici culturali.

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1. IL SÈ E L’ALTRO Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme. “I bambini formulano le grandi domande esistenziali e sul mondo e cominciano a riflettere sul senso e sul valore delle loro azioni, prendono coscienza della propria identità, scoprono le diverse attività e apprendono le prime regole necessarie alla vita sociale.”

Traguardi per lo sviluppo della competenza � Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. � Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. � Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. � Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. � Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. � Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. � Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.

2. IL CORPO IN MOVIMENTO Identità, autonomia, salute “I bambini prendono coscienza e acquisiscono il senso del proprio sé fisico, il controllo del corpo, delle sue funzioni, della sua immagine, delle possibilità sensoriali ed espressive e di relazione e imparano ad averne cura attraverso l’educazione alla salute” Traguardi per lo sviluppo della competenza � Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. � Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. � Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. � Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. � Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento. 3. IMMAGINI, SUONI, COLORI Gestualità, arte, musica, multimedialità “I bambini sono portati a esprimere con immaginazione e creatività le loro emozioni e i loro pensieri.” Traguardi per lo sviluppo della competenza � Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. � Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. � Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione…); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte. � Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. � Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. � Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. 4. I DISCORSI E LE PAROLE Comunicazione e lingua “I bambini apprendono a comunicare verbalmente a descrivere le proprie esperienze e il mondo, a conversare e dialogare a riflettere sulla lingua, e si avvicinano alla lingua scritta.”

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Traguardi per lo sviluppo della competenza � Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. � Sa esprimere e comunicare agli altri: emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. � Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. � Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole. � Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. � Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media. 5. LA CONOSCENZA DEL MONDO Oggetti, fenomeni, viventi, numeri e spazio “I bambini esplorano la realtà, imparando a organizzare le proprie esperienze attraverso azioni consapevoli quali il raggruppare, il comparare, il contare, l’ordinare, l’orientarsi e il rappresentare con disegni e parole.” Traguardi per lo sviluppo della competenza � Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. � Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. � Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. � Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. � Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi. � Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità. � Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. LE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA Il nostro sistema scolastico italiano, attraverso le Indicazioni per il curricolo, ha assunto il quadro delle Competenze-Chiave definite dal Parlamento Europeo e dal consiglio dell’Unione europea per il cosiddetto “apprendimento permanente” che sono il punto di arrivo odierno sulle competenze utili per la vita, con l’obiettivo e l’impegno di farle conseguire a tutti i cittadini europei. Le otto competenze - chiave europee sono: 1) Comunicazione nella madrelingua : capacità di esprimere ed interpretare concetti, pensieri, sentimenti,

fatti ed opinioni in forma orale e scritta ed interagire in modo creativo in un’intera gamma di contesti culturali e sociali.

2) Comunicazione nelle lingue straniere : oltre alle abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua, richiede la mediazione e la comprensione interculturale.

3) Competenza matematica e competenze di base in scien ze e tecnologia : abilità di applicare il pensiero matematico per risolvere problemi in situazioni quotidiane. Tale competenza è associata a quella scientifico- tecnologica che comporta la comprensione dei tanti cambiamenti determinati dall’uomo stesso e che sono una sua responsabilità.

4) Competenza digitale : capacità di saper utilizzare con spirito critico le tecnologie per il lavoro, il tempo libero, la comunicazione.

5) Imparare a imparare : comporta l’acquisizione, l’elaborazione, e l’assimilazione di nuove conoscenze ed abilità che potranno poi essere applicate nel futuro in vari contesti di vita: casa, lavoro, istruzione e formazione.

6) Competenze sociali e civiche : riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo costruttivo alla vita sociale e lavorativa.

7) Spirito di iniziativa e imprenditorialità : capacità di una persona di tradurre le idee in azione dove rientrano la creatività, l’innovazione e la capacità di pianificare e gestire progetti per raggiungere obiettivi.

8) Consapevolezza ed espressione culturale : si da spazio all’espressione creativa di idee, esperienze, emozioni in una vasta gamma di mezzi di comunicazione compresi musica, spettacolo, letteratura ed arti visive.

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L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA (IRC) L’insegnamento della religione cattolica (I.R.C.) è occasione di sviluppo integrale della personalità dei bambini, perché apre alla dimensione religiosa, promuove la riflessione sul patrimonio di esperienze di ciascuno e contribuisce a rispondere al bisogno di significato. La Nuova Intesa sull’Insegnamento della Religione Catt olica nelle scuole pubbliche (statali e paritarie) è stata firmata da CEI e MIUR il 28 giugno 2012 ed emanata con il DPR 175 del 20.8.2012, accompagnata dalla Nota del 6.11.2012 recante norme per l’esecuzione dell’Intesa. L’I.R.C. è parte integrante del nostro Progetto Educativo secondo il dettato della L.62/2000 e deve essere accettato da chi sceglie di iscrivere i propri figli nella nostra scuola dell'infanzia paritaria, inteso come momento culturale alla portata di tutti i bambini della sezione. L'I.R.C. viene svolta in ogni sezione con cadenza settimanale per oltre 60/65 ore annue dalla Docente titolare di sezione idonea all'IRC. «La scuola dell’infanzia concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale delle bambine e dei bambini» (L. 53/03, art. 2e); essa fa parte del “sistema educativo di istruzione e formazione”, il quale prevede per i suoi principi i criteri direttivi, anche “il conseguimento di una formazione spirituale e morale” (art. 2b). La nostra Scuola dell’infanzia per “concorrere all’educazione armonica e integrale dei bambini e delle bambine” tiene presente e cura anche la dimensione religiosa dello sviluppo del bambino, in quanto è una scuola di ispirazione cristiana, nella quale il Progetto Educativo sta alla base della proposta educativa che si ispira al Vangelo di Gesù e quindi è ancorata ad una precisa visione della vita e della persona. OBIETTIVI DI RELIGIONE CATTOLICA Le attività in ordine all’insegnamento della religione cattolica offrono occasioni per lo sviluppo integrale della personalità dei bambini, aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola, promovendo la riflessione sul loro patrimonio di esperienze e contribuendo a rispondere al bisogno di significato di cui anche essi sono portatori. I traguardi relativi all’IRC sono distribuiti nei vari campi di esperienza. Di conseguenza ciascun campo di esperienza viene integrato come segue: Il sé e l’altro Il bambino scopre nei racconti del vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose. Il corpo e il movimento Il bambino riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per comunicare e manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni. Immagini, suoni, colori Il bambino riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. I discorsi e le parole Il bambino impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi espressi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso. La conoscenza del mondo Il bambino osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà abitandola con fiducia e speranza.

PROGETTO IRC 201672017: Parola di Dio “LA PARABOLA DEI TALENTI” (Matteo 25 14,30) MOTIVAZIONE: Questa Parabola ci accompagnerà in un percorso nel quale scopriremo che la vita è un dono e che è piena di tanti doni straordinari e preziosi che “qualcuno” ci ha donato. Il bambino deve passare da come viene visto dagli altri (dalle aspettative altrui)a scoprire le sue ricchezze,il suo essere unico e speciale, il suo essere dono per chi l’ha desiderato e atteso. Dopo questa scoperta aiuteremo il bambino ad intuire che questo suo essere dono non va impacchettato, ma va fatto fruttificare senza paura.

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COMPETENZE EUROPEE - LE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE - LA COMUNICAZIONE NELLA MADRE LINGUA CAMPI DI ESPERIENZA - IL SÈ E L’ALTRO - I DISCORSI E LE PAROLE TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE - Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa

esprimerli in modo sempre più adeguato. - Sa di aver una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità. - Sa esprimere e comunicare agli altri: emozioni, sentimenti, argomentazioni, attraverso il linguaggio verbale

che utilizza in differenti situazioni comunicative. - Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni,usa il linguaggio per

progettare attività e per definire regole. - Sperimenta drammatizzazioni.

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE IRC - Il bambino riconosce, nei racconti del Vangelo la persona e “i doni” di Gesù - Il bambino riconosce e consapevolizza i grandi doni che ha… quelli che rappresentano il suo mondo fisico,

emotivo ed affettivo, attivando atteggiamenti di gratitudine, verso Dio. - Il bambino impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i

contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso.

ABILITÀ (il bambino è capace di...) - Riflettere sui doni che abbiamo ricevuto e il loro senso; - Utilizzare i propri doni in modo adeguato; - Capacità di cogliere le proprie peculiarità e capacità: (cosa so fare? Come sono capace di essere?) - Scoprire il dono più grande che è in noi ….GESÙ.. che nasce nel nostro cuore; - Ascoltare e cogliere le dimensioni profonde che ci sono nelle parole di Gesù (nella Parabola) - Intervenire autonomamente nei discorsi di gruppo; - Rispettare il proprio turno per parlare; - Mettere a frutto le proprie capacità, nella vita quotidiana,con atteggiamenti spontanei di

accoglienza,aiuto,amore verso gli altri (la famiglia, gli amici, la scuola); - Intuire quali sono gli atteggiamenti che “non fruttano”; - Riflettere sulle esperienze vissute e condividerle con gli altri e i propri genitori; - Riflettere sulla persona di Gesù; - Esprimere piccoli pensieri personali e stati emotivi;

CONOSCENZE - la propria storia personale(chi sono?,come sono fatto?,cosa mi piace di me?come so essere?). - La storia della nascita di Gesù. - La storia della Pasqua di Gesù. (“Gesù” si dona a noi con la sua vita (Santa Pasqua), donandoci tutto di sé,

(faremo l’esperienza di riconoscere i doni che Gesù ha dentro di sé. Lui li dona a noi con la sua vita.) DESTINATARI: tutti i bambini TEMPI: tutto l’anno scolastico METODOLOGIA: discussione attiva, lavoro di gruppo,drammatizzazioni ESPERIENZE POSSIBILI • Arrivo del pacco dono che ci porta il brano del Vangelo di Matteo “La parabola dei Talenti”; • Disegno del racconto; • Drammatizzazione del racconto in grande gruppo; • Conversazioni con i bambini; • Arriva a scuola il personaggio guida di questo progetto: “Gino il Cuoricino” che andrà alla scoperta dei

talenti visitando le famiglie dei bambini; • Lettura della storia sulla Nascita di Gesù;

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• Realizzazione del calendario dell’Avvento (periodo dell’Attesa),cartellone con scatoline-dono nelle quali metteremo i doni che i bambini hanno capito di aver ricevuto e saranno frutto per tutti e impegno per prepararci a ricevere il Dono più grande Gesù;

• Preparazione della recita natalizia, nella quale i bambini racconteranno e drammatizzeranno alle famiglie il percorso fatto in preparazione al Natale per scoprire Gesù come un dono per ognuno di noi;

• Realizzazione del presepe: Io nel presepe porto a Gesù qualcosa di me, un dono che sento di aver ricevuto;

• Costruzione di un libretto personale che viene portato a casa per poter raccontare a mamma e papà le esperienze vissute.

• Esperienza dei talenti: consegneremo ai bambini alcuni talenti da far fruttare a scuola e a casa; • Presentiamo ai bambini un talento molto importante: IL PERDONO (percorso della Pasqua) i bambini

dovranno impegnarsi a fruttarlo nella loro quotidianità; • Conversazioni sulle esperienze fatte e sull’uso di questo dono; • Lettura della passione, Morte e Risurrezione di Gesù; • Conversazione sui doni di Gesù, • Con questi doni componiamo la croce; PROFILO DELLE COMPETENZE DEL BAMBINO IN USCITA dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale. Riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati d’animo propri e altrui. Ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto. Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l’ambiente e le persone, percependone le reazioni e i cambiamenti. Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici. Ha sviluppato l’attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etico e morali. Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati,utilizza gli errori come fonte di conoscenza. Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana. Padroneggia prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio- temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie. Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana. È attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta. Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze.(dalle Indicazioni Nazionali 2012 )

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PROGETTAZIONE: La progettazione è elaborata ogni anno dalle docenti. La progettazione educativo-didattica individua la traccia di base sulla quale impostare il percorso educativo per le varie sezioni. L’azione educativo/didattica viene sviluppata per “progetti”. L’insieme delle attività previste dalla progettazione che il bambino esperimenta nella scuola dell’infanzia sono organizzate secondo le cinque aree di apprendimento (campi di esperienza) predisposte dalle Indicazioni Nazionali, le quali, pur avendo una specifica identità, risultano collegate attraverso obiettivi trasversali, che armonizzano tra di loro le diverse attività. L’itinerario educativo è un percorso flessibile ed aperto, modificabile in base al variare della situazione operativa ed agli interessi dei bambini. Ciò nonostante rispetta la scadenza di alcuni periodi ben precisi che si susseguono e si ripetono ogni anno: � Un periodo per l'inserimento, l'analisi e l’osservazione della situazione iniziale. � Un periodo operativo per lo sviluppo del progetto. � Il momento di sintesi del lavoro svolto. LO STILE EDUCATIVO DELLA SCUOLA La nostra scuola dell’infanzia paritaria intende il bambino persona unica e si propone come luogo dove: � Il bambino può costruire una base “sicura” in ambito cognitivo, affettivo ed emotivo relazionale. � I bambini e le bambine provano se stessi, prendono coscienza, fanno esperienza delle cose, delle

situazioni, degli eventi, delle persone, dei sentimenti, delle emozioni. � Tutte le proposte didattiche sono legate alla sfera dell’AUTONOMIA, dell’IDENTITÀ e delle

COMPETENZE e partono dall’esperienza del bambino. � La scuola svolge la funzione di filtro, di arricchimento e valorizzazione delle esperienze extrascolastiche. � L’osservazione e l’ascolto rappresentano i punti centrali e qualificanti da cui partire con la progettazione

per restituire al bambino l’esperienza in forma più ricca e chiara, attraverso i codici dei sistemi simbolico culturali.

� Il bambino gioca un ruolo attivo perché protagonista.

PROGETTO ACCOGLIENZA ANNO SCOLASTICO 2016/2017: “ TANTI BAMBINI, TANTI DONI…” MOTIVAZIONE: Questo progetto accoglienza ci accompagnerà per tutto l’anno scolastico, la parola chiave sarà: ”DONO”. Tutti noi siamo un Dono gli uni per gli altri e a ciascuno di noi Dio ha dato dei doni. Aiuteremo i bambini a diventare consapevoli dei doni che ognuno ha attorno a sé (la famiglia-la scuola-gli amici a scuola - i nonni - gli amici di altre scuole) e dentro di sé (i doni che ci sono nel mio cuore). Accompagneremo i bambini alla scoperta delle proprie ricchezze, un tesoro che ci rende persone uniche e irripetibili:COSA SO FARE?COSA MI PIACE DI ME? COSA HO DI BELLO DENTRO DI ME? Ci stupiremo nel metterle al servizio degli altri… Aiuteremo il bambino a percorrere un cammino di conoscenza di sé, incontrando aspetti positivi e negativi, pregi e difetti, potenzialità e limiti, riflettendo insieme su chi sono? Quali doni porto dentro? Come usare questi doni? Il progetto accoglienza ha come punto di partenza un atteggiamento da parte degli educatori volto ad ascoltare per conoscere e capire il modo di essere e di vivere del bambino. Il progetto è aperto a molteplici esperienze: motorie, affettive, relazionali, manipolative ma soprattutto di autonomia e inserimento nel gruppo. COMPETENZE EUROPEE • LE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE • LA COMUNICAZIONE NELLA MADRE LINGUA • CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE (IL CORPO E IL MOVIMENTO) • COMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA, SCIENZA E TECNOLOGIA. CAMPI DI ESPERIENZA • IL SÉ E L’ALTRO • I DISCORSI E LE PAROLE • LA CONOSCENZA DEL MONDO • IL CORPO E IL MOVIMENTO

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TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE: • Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le

proprie ragioni con adulti e bambini. • Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa

esprimerli in modo sempre più adeguato. • Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico,comprende parole e discorsi, fa

ipotesi sui significati. • Il bambino sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni, attraverso il

linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. • Il bambino ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il

linguaggio per progettare attività e per definire regole. • Il bambino sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. • Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo,

matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. • Il bambino osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali,

accorgendosi dei loro cambiamenti. TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPENZE IRC: • Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù,da cui apprende che Dio è Padre di

tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome ,per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri,anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.

• Impara alcuni termini del linguaggio cristiano,ascoltando semplici racconti biblici,ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi,per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso.

• Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo…. Come dono di Dio Creatore…

ABILITÀ: (il bambino è capace di …) • Riconoscere ed esprimere verbalmente i propri sentimenti e le proprie emozioni. • Attivare atteggiamenti di distacco dalla famiglia,con un sereno inserimento a scuola • Collaborare con gli altri. • Rispettare i tempi degli altri. • Manifestare il senso di appartenenza:riconoscere i compagni, le maestre, il proprio contrassegno, la

propria sezione, gli spazi, i materiali, i contesti, i ruoli. • Accettare e gradualmente rispettare le regole, i ritmi, le turnazioni. • Interagire con gli altri, mostrando fiducia nelle proprie capacità comunicative, ponendo domande,

esprimendo sentimenti e bisogni, comunicando azioni e avvenimenti. • Ascoltare e comprendere i discorsi altrui. • Riassumere con parole proprie una breve vicenda presentata come racconto. • Descrivere e raccontare eventi personali, storie, racconti e situazioni. • Osservare ed esplorare attraverso l’uso di tutti i sensi. • Mettere in successione ordinata fatti e fenomeni della realtà. • Collocare fatti e orientarsi nella dimensione temporale:giorno/notte,scansione attività legate al trascorrere

delle giornata scolastica, giorni della settimana, le stagioni. • Porre domande sulle cose e la natura • Alimentarsi e vestirsi, individuare e nominare le parti del corpo e descriverne le funzioni. • Padroneggiare gli schemi motori di base statici e dinamici. • Controllare la motricità fine in operazioni di routine: colorare, piegare, tagliare, eseguire semplici compiti

grafici. • Eseguire giochi di movimento individuali e di squadra rispettando i compagni, le cose, le regole. CONOSCENZE • Regole della vita a scuola. • Gli ambienti della scuola con i diversi materiali presenti. • Il nome dei compagni e delle insegnanti e il ruolo delle persone presenti a scuola. • I tempi e i ritmi della giornata scolastica. • I vari nuclei affettivi: scuola, amici, famiglia. • Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali. • Concetti temporali (prima – dopo – durante - mentre) di successione, contemporaneità, durata. • Periodizzazioni: giorno/notte; fasi della giornata, giorni; settimane; mesi, stagioni, anni.

DESTINATARI: TUTTI I BAMBINI TEMPI: DA SETTEMBRE A GIUGNO

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METODOLOGIA: • DISCUSSIONE ATTIVA (INTERAZIONE VERBALE) • LAVORO INDIVIDUALE (RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE-ATTIVITA’ MANUALI- CREATIVE) • LAVORO DI GRUPPO (GIOCHI GUIDATI) • ESPERIENZE ATTIVE (ESPERIENZE CORPOREE) ESPERIENZE POSSIBILI: • Preghiera del mattino (i bambini hanno la possibilità di riflettere e fare delle preghiere spontanee). • Attività di routine: contiamo i doni (i bambini) che sono arrivati a scuola …; il gioco dell’appello verrà fatto

con i pacchi regalo. • Che giorno è? Il tempo di oggi? In quale mese siamo? In quale stagione? • A scuola arriverà il pacco dono con dentro un’immagine dei nonni. • Festeggiamo un dono speciale “i nostri nonni”: festa dei nonni (canzone per i nonni “Nonni in Allegria”;

realizziamo un pacco dono con dentro i nonni fatti con la pasta di das con il messaggio “cari nonni voi siete un dono per me”.

• Conversazione con i bambini: “Perché i nonni sono un dono speciale per me? • A scuola arriverà il pacco dono con dentro l’immagine deli amici in girotondo. • Coinvolgimento delle famiglie per conoscere la storia del nome dei bambini. • Conosciamo gli amici presenti a scuola e scopriamoci tutti doni di Dio (i nostri nomi, i nostri contrassegni, il

posto di ciascuno,gli oggetti di ciascuno). • Conversazione con i bambini: ”Perché gli amici sono un dono per me?”. • Conversazione con i bambini per elaborare “LE REGOLE DEGLI AMICI” • A scuola arriverà un pacco dono con dentro la foto della nostra scuola, seguirà una caccia al tesoro con

degli indovinelli per conoscere i diversi ambienti,il materiale presente, le regole. • Conosciamo la nostra scuola e impariamo ad orientarci. • Libretto da colorare con le stanze della scuola. • Incontriamo Gino il Cuoricino che ci accompagnerà in questo progetto. • Gino il Cuoricino va a casa di ogni bambino alla scoperta dei doni preziosi e speciali presenti nel nostro

cuore e nel cuore di mamma e papà. • Lettura mese di settembre: ”tutti hanno bisogno di un amico”. • Festa dell’accoglienza a scuola: scatoline con dentro il disegno di un compagno”Tu sei un dono per me”. • Giochi di conoscenza tra bambini, giochi di ascolto tra bambini. • Il trenino dei bambini, tutti in fila partiamo per andare (in classe, in sala da pranzo, in bagno, in giardino, in

sala giochi). • La Nuvola Olga ci viene a trovare per raccontarci le stagioni. • Ad ogni stagione i suoi frutti, colori, odori, sapori. • Con i miei sentimenti ed emozioni: tante cose posso raccontare. • Gioco libero e guidato. • Doniamo il nostro tempo e un sorriso agli anziani ospiti del centro anziani di Maser (tutti i bambini). • Realizziamo per loro un dono • A scuola arriverà il pacco dono con dentro l’immagine di una famiglia, raccontiamo la nostra famiglia,

disegno la famiglia, la mia famiglia un dono per me, perché? • Letture di Natale. • A Natale arriva un Dono Speciale: Gesù (seguirà il percorso IRC). • Letture di carnevale • A carnevale incontriamoci per fare festa con le nostre famiglie. • A scuola arriverà il pacco dono… dentro ci sono io. • Conversazioni con i bambini “Io sono un Dono”. • Io come sono fatto? Costruiamo una sagoma per contenere tutte le nostre scoperte. • Incontriamo i bambini della scuola primaria (gruppo bambini grandi) • Incontriamo Pierello Spiritello e il mondo dei libri, presso la biblioteca comunale (gruppo bambini grandi) • Festa del papà: papà tu sei un dono per me. • Festa della mamma: mamma tu se un dono per me • Festa intercultura. • Incontriamo tanti amici delle scuole dell’infanzia di Coste e Maser per una festa tutti insieme. • Disegni, esperienze manipolative creative, pittura, manipolazione di diversi materiali.

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PROGETTO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE ANNO SCOLASTICO 2 016/2017: LO SCATOLONE RICICLONE: “ IO NON SPRECO”

MOTIVAZIONE Il laboratorio annuale di educazione ambientale “Lo scatolone Riciclone” è stato avviato due anni fa per sensibilizzare i bambini: • Ad amare il proprio pianeta, come dono di Dio a grandi e piccini: in particolare ad amare responsabilmente

gli ambienti più vicini a loro (la scuola, il giardino della scuola, la propria casa…) anch’esse meraviglie del creato;

• A prendersi cura dell’ambiente vicino attraverso piccoli gesti (raccolta differenziata, riciclo di materiali di uso comune per creare qualcosa di nuovo,assumere comportamenti quotidiani di “non spreco”: spegnere la luce quando usciamo da una stanza,dosare l’acqua,chiudere la porta,non sprecare il cibo, uso corretto dei materiali presenti a scuola)

Attraverso questo laboratorio aiuteremo i bambini a scoprire che le meraviglie della natura sono un tesoro prezioso creato da Dio e donato ad ognuno di noi, ognuno di noi infatti è responsabile del creato, ogni giorno viviamo dei doni di Dio. Le parole chiave di questo progetto sono: RICICLAGGIO – RACCOLTA DIFFERENZIATA - NON SPRECO. Coinvolgeremo le famiglie nella raccolta di ciò che non ci serve più, ma che con un pizzico di fantasia diventa una novità! Che grande gioia stupirsi, infatti, quando attraverso il riciclo e il proprio lavoro si può realizzare qualcosa di bello! Con il nostro piccolo contributo riciclando nella nostra scuola e nella nostra casa renderemo il mondo più bello e pulito. Quest’anno lo scatolone riciclone sarà di colore giallo perché il materiale che andremo a riciclare sarà la carta.

COMPETENZE EUROPEE • Comunicazione nella madre lingua. • Competenze d base in matematica,scienza e tecnologia • Spirito di iniziativa e intraprendenza CAMPI DI ESPERIENZA • I discorsi e le parole • La conoscenza del mondo • Tutti

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE • Il bambino ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il

linguaggio per progettare attività e per definire regole. • Il bambino pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni, azioni. • Il bambino Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura ed altre

attività manipolative, utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative. • Il bambino esplora i materiali a disposizione e li utilizza in maniera personale. • Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà,

confronta e valuta quantità.

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPENZE IRC • Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di

tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.

• Il bambino riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani, per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.

ABILITÀ: (il bambino è capace di...) • Collaborare con i compagni per la realizzazione di un progetto comune (realizzare insieme dei cartelloni o

altro...) • Riassumere con parole proprie una breve vicenda presentata come racconto. • Descrivere e raccontare eventi personali, storie, racconti e situazioni. • Esplorare i materiali a disposizione ed utilizzarli in modo personale. • Porre domande sulle cose e la natura. • Osservare ed esplorare attraverso l’uso di tutti i sensi.

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• Raggruppare e seriare secondo attributi e caratteristiche. • Ipotizzare semplici procedure o sequenze di operazioni per lo svolgimento di un compito o la realizzazione

di un oggetto. • Esprimere valutazioni sul proprio lavoro e sulle proprie azioni. • Rappresentare sul piano grafico, pittorico, plastico: sentimenti, pensieri, fantasie, la propria e reale

visione della vita.

CONOSCENZE • Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali. • Lessico inerente al progetto: rifiuto – riciclo - raccolta differenziata. • Riconoscere il materiale di un rifiuto: carta, plastica, umido, secco. • Colori dei bidoni per la raccolta differenziata. • Concetti temporali (prima, dopo, durante, mentre) di successione, contemporaneità, durata. • Concetti spaziali e topologici (vicino, lontano, sopra, sotto, avanti, dietro, destra, sinistra). • Raggruppamenti (in base al materiale, forma, colore, grandezza o altro).

DESTINATARI: Tutti i bambini TEMPI: Mesi di ottobre - maggio METODOLOGIA: DISCUSSIONE ATTIVA, CIRCLE TIME, LAVORO DI GRUPPO, ESPERIENZE ATTIVE,

PROBLEM - SOLVING

ESPERIENZE POSSIBILI • Ascolto di letture sul tema del riciclo. • Verbalizzazioni e produzioni grafiche dei bambini. • Ricerca delle parole riciclone (rifiuto-raccolta differenziata - riciclo-operatore ecologico). • Giochi in giardino per distinguere i rifiuti e saperli poi riporre nei cestini corretti. • Creare i cartelloni ricicloni che ci aiutano a differenziare i rifiuti a scuola. • Fare la raccolta differenziata a scuola. • Creare la carta riciclata. • Creare addobbi di Natale e carnevale con il riutilizzo di rifiuti di carta (rotolini, scatole di varie misure). • Costruzione di un libretto personale che viene portato a casa per poter raccontare a mamma e papà le

esperienze vissute a scuola. • Progettare e assemblare con la carta per realizzare dei piccoli progetti. • Nel mese di gennaio i bambini del gruppo dei grandi svolgeranno due incontri con gli operatori della

Contarina, dal titolo: 1. ALLA RICERCA DEI RIFIUTI: Attraverso il racconto di una storia scopriamo cos’è un rifiuto.

Aiuteremo la rana Bice ed Enrico il lombrico a ripulire lo stagno imparando a riconoscere i materiali. 2. RICICLARE CHE MAGIA : Assieme ai nostri amici Bice ed Enrico conosciamo i contenitori per la

raccolta differenziata e proviamo a raccogliere i rifiuti. Grazie alla “Macchina Trasforma rifiuti” scopriamo in cosa si possono trasformare le cose che buttiamo via ogni giorno.

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PROGETTI PER IL MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIV A: PROGETTO INGLESE ”BABY ENGLISH” (PER I BAMBINI DI 3 ANNI) “ENGLISH AT SCHOOL: PLAY WITH ENGLISH” (PER I BAMBINI DI 4-5 ANNI) Il bambino, attraverso il gioco e l'attività strutturata, è messo nelle condizioni di accostarsi alla musicalità e al significato della lingua straniera secondo le medesime dinamiche con cui impara la lingua materna. L'approccio esclusivamente ludico è caratterizzato da autenticità linguistica e mira a promuovere partecipazione e creatività. Questo progetto viene finanziato dalle famiglie. PROGETTO MUSICA “MUSICANDO SI IMPARA (PER TUTTI I BAMBINI) Il progetto sarà incentrato sull’esplorazione delle sonorità di numerosi strumenti musicali provenienti da ogni parte del mondo. L’indice delle attività prevedrà inoltre ascolti musicali, il gioco in musica a partire dalle quattro dimensioni del suono (durata,altezza,intensità e timbro), la costruzione di semplici strumenti musicali e lo sviluppo del concetto di “musica insieme”.Questo progetto viene finanziato dalle famiglie. PROGETTO ATTIVITÀ MOTORIA ”CORPO IN MOVIMENTO” (PER TUTTI I BAMBINI) La finalità di questa attività consente al bambino la sperimentazione e il potenziamento degli schemi motori di base e lo sviluppo dello schema corporeo attraverso il gioco strutturato,libero e simbolico e garantisce una corretta percezione spazio/temporale in rapporto a sé e agli altri. Questo progetto viene finanziato dalle famiglie. PROGETTO ACQUATICITÀ “LA SCUOLA VA IN PISCINA” (BAMBINI 4-5 ANNI) Per familiarizzare con l’acqua e vivere nell’acqua esperienze divertenti di gioco e movimento. Questo progetto viene finanziato dalle famiglie. PROGETTO “CONTINUITA” CON LA SCUOLA PRIMARIA (BAMBINI DI 5 ANNI) Per favorire in modo sereno il passaggio da un ordine all’altro di scuola. Questo progetto viene finanziato dalla scuola che sostiene le spese di trasporto dei bambini. PROGETTO PREGRAFISMO-PRESCRITTURA (BAMBINI DI 4-5 ANNI) Il bambino fa esperienza diretta con la lingua scritta prima di imparare a leggere e a scrivere, mediante l’osservazione dei segni, che incontra quotidianamente nei libri di lettura, sui cartelloni presenti a scuola, nei luoghi pubblici o nelle pubblicità, e anche attraverso le interazioni, che crea con i genitori e gli insegnanti, diventando poi fonte di discussione ed esperienza diretta. Il Progetto vuole avvicinare il bambino in modo spontaneo e giocoso, alla conoscenza e all’utilizzo di questi segni, chiamati lettere; oltre a voler valorizzare e favorire il patrimonio linguistico, con il quale il bambino si presenta a scuola, aiutandolo attraverso specifici percorsi didattici ad una corretta pronuncia dei suoni, parole , frasi e a sviluppare nuove capacità, quali imparare a raccontare piccole esperienze vissute, ad interagire con i compagni, ad ascoltare e comprendere storie, a dialogare. Tutto ciò lo aiuterà ad avvicinarsi così un po’ alla volta alla lingua scritta. PROGETTO MATEMATICA “CONTIAMO I TALENTI” (BAMBINI DI 4-5 ANNI) Il bambino nasce con una predisposizione a sviluppare il senso del numero e a comprenderlo e questo progetto mira ad aiutare i bambini ad interiorizzare ciò. Nel mese di Gennaio, i bambini attraverso la costruzione dei talenti (presentati nella Parabola dell’anno), saranno impegnati a familiarizzare con il mondo dei numeri ed acquisiranno così le prime fondamentali competenze sul contare,ragionando poi sulle quantità e le numerosità. Le attività saranno presentate sotto forma di gioco (esempio: ”Il gioco del mercatino”; “Il gioco riempiamo i bicchieri con i tappi”), perché ai bambini piace molto giocare e giocare con i numeri sarà un gioco nuovo e divertente e riusciranno così ad imparare e a conoscere il numero in tutte le sue forme: simboli, quantità, piccole operazioni. PROGETTO LETTURE ANIMATE IN BIBLIOTECA (BAMBINI DI 5 ANNI) Per familiarizzare con i libri, vivere l’esperienza del prestito del libro, sviluppare la capacità di ascolto di storie animate. Questo progetto si avvale dell’aiuto di un animatore di storie il progetto viene finanziato dal comune di Maser.

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RAPPORTI CON IL TERRITORIO La scuola dell’infanzia collabora con: • la FISM (Federazione Italiana Scuole Materne) di Treviso, partecipando con il collegio dei docenti ai corsi

di aggiornamento e orientamento educativo didattico. Partecipando sempre con il collegio dei docenti al coordinamento zonale fism n° 12. La scuola può richiedere la consulenza e la collaborazione del coordinatore pedagogico fism, avere consulenza per la parte gestionale ed amministrativa, avere informazioni e aggiornamenti in merito alla normativa scolastica.

• il comune di Maser aderendo a diverse iniziative e progetti (festa degli anziani, festa della ciliegia, progettazione esperienza “letture animate nella biblioteca comunale”).

• La parrocchia San Bartolomeo Apostolo di Crespignaga, attraverso la sensibilizzazione dei parrocchiani ad alcuni momenti di aggregazione (santa messa di inizio anno scolastico,partecipazione dei bambini alla bancarella pro-missioni, festa natalizia presso la chiesa della parrocchia, santa messa delle famiglie).

• Le due scuole dell’infanzia limitrofe (di Coste e di Maser), per organizzare momenti d’incontro dei bambini delle tre scuole,per organizzare serate formative per i genitori,feste e momenti ricreativi che hanno come obiettivo l’intento di far conoscere le scuole sul territorio.

• Il “Centro Sollievo comunale” con iniziative mirate a sensibilizzare i bambini sulla figura dell’anziano (visita al centro - creazione di un piccolo dono da donare agli anziani ospiti).

• Il servizio di Neuropsichiatria infantile dell’ ULSS N° 8 di Asolo, intrattenendo rapporti con diverse figure professionali a beneficio dei bambini in carico all’azienda ospedaliera e frequentanti la nostra scuola dell’infanzia (neuropsichiatri, logopedisti, psicomotricisti...)

• Alcune associazioni sportive comunali e non per organizzare le giornate dello sport. • La scuola primaria “Andrea Palladio” plesso di Maser 1 sita in via Callesella, 8 e la scuola primaria“Andrea

Palladio” plesso di Maser 2, sita in via Motte n°45 per il progetto “continuità” approvato dal Dirigente dell’Istituto Comprensivo di Cornuda.

• L’Istituto Comprensivo di Cornuda, partecipando agli incontri della commissione continuità scuola dell’infanzia-scuola primaria, collaborando per il passaggio di dati e informazioni inerenti i bambini del gruppo dei grandi. La scuola inoltre aiuta l’Istituto Comprensivo nella consegna della documentazione alle famiglie che devono iscrivere i propri figli alla scuola primaria.

• Il C.T.I (Centro Territoriale Integrazione),partecipando al progetto:”Per un intervento precoce sulle difficoltà di lettura e scrittura e costruzione del pensiero matematico” le insegnanti partecipano inoltre ad alcuni incontri formativi organizzati dal C.T.I stesso.

In prospettiva di un ampliamento dell’offerta formativa, la scuola si prefigge di aumentare la partecipazione ad iniziative sul territorio, cercando di coinvolgere bambini – famiglie - comunità, (esempio: partecipare a mostre o eventi culturali sul territorio, progetti vari).

ORGANICO Sono presenti a tempo pieno due insegnanti una ricopre anche il ruolo di coordinatrice della scuola con nomina scritta da parte del Legale Rappresentante: Zalunardo Nadia (insegnante e coordinatrice) Merlo Federica (insegnante) Le insegnanti sono in possesso dei titoli di abilitazione previsti dalla normativa vigente per le scuole dell’infanzia, il loro fascicolo personale è depositato presso l’ufficio della scuola. Le docenti inoltre seguono per ogni anno scolastico specifici corsi di aggiornamento. Le insegnanti sono entrambe in possesso dell’attestato di idoneità per l’insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole dell’infanzia Paritarie e svolgono l’annuale aggiornamento e formazione. Le insegnanti si incontrano mensilmente per il collegio docenti della scuola. Un’insegnate svolge anche l’attività di pre-scuola. Insegnanti esterni: Sono inoltre presenti a scuola con cadenza di una volta alla settimana tre insegnanti esterni : Renoso Gianluca al quale è affidato il progetto di musica. Binotto Francesca alla quale è affidato il progetto d’inglese, (appartenente alla cooperativa “Il Delfino”di Montebelluna). Gatto Saverio al quale è affidato il progetto di educazione motoria, (appartenente alla cooperativa “Il Delfino” di Montebelluna). Altri operatori: Autista per il trasporto scolastico Autista volontario per le uscite didattiche Coordinatrice amministrativa

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Addetta alle pulizie Gruppo di volontari per l’assistenza ai bambini in pulmino. Alunni iscritti per l’anno scolastico 2016/2017: Per il corrente anno scolastico gli alunni iscritti sono 39 così suddivisi: 16 bambini del gruppo dei grandi 11 bambini del gruppo dei medi 12 bambini del gruppo dei piccoli (di cui 3 piccolissimi). ORGANI COLLEGIALI: Nella nostra scuola dell’infanzia sono istituiti i seguenti organi collegiali improntati alla partecipazione democratica: • Consiglio di gestione • Collegio dei docenti della scuola • Assemblea generale dei genitori • Consiglio di intersezione • Assemblea di sezione • Collegio dei docenti di zona Per ognuno dei suddetti incontri è redatto il verbale dalla coordinatrice e depositato nell’ufficio della scuola. Consiglio di gestione : esercita le funzioni di supervisione su tutte le attività della scuola (educative -didattiche – economiche - gestionali), si ritrova in media due o tre volte all’anno a seconda delle problematiche che emergono durante l’anno scolastico. Il consiglio è formato da: • Il Legale rappresentante • La coordinatrice della scuola/segretaria • Quattro consiglieri Collegio dei docenti della scuola: Formato da tutte le docenti della scuola e dalle educatrici di sostegno (se presenti), convocato e presieduto dalla Coordinatrice, si riunisce una volta al mese in orario extrascolastico, per l’elaborazione della progettazione annuale e la valutazione della stessa, per la revisione del PTOF, per esaminare i casi di alunni in difficoltà, scegliere i piani di formazione, elaborare il calendario delle attività extracurricolari, formulare ipotesi e idee da presentare al Consiglio di Gestione, per stabilire e mantenere contatti con il territorio. È redatto un verbale per ogni incontro. Il collegio docenti è formato da: • La coordinatrice • Le insegnanti

Assemblea generale dei genitori: è costituita da tutti i genitori dei bambini che frequentano la scuola. Gli insegnanti durante la prima assemblea presentano ai genitori i progetti e l’organizzazione scolastica dell’anno, nel corso dell’incontro vengono anche eletti i rappresentanti dei genitori (due per sezione) L’assemblea generale viene convocata in media una volta, all’inizio dell’anno scolastico, ma può venire convocata nuovamente per eventuali necessità o importanti comunicazioni. L’assemblea generale dei genitori è formata da: • Tutti i genitori dei bambini iscritti • Il legale rappresentante • La coordinatrice • Le insegnanti • I consiglieri del consiglio di gestione Consiglio d’intersezione: ha il compito di tenere i contatti con le famiglie degli alunni, cercare le modalità più idonee di collaborazione e sostegno all’impegno formativo della scuola, informare e coinvolgere i genitori nelle decisioni e nelle iniziative della scuola e per la scuola. Il consiglio d’intersezione viene convocato dalla coordinatrice ogni due mesi circa. Il consiglio d’intersezione è formato da: • I rappresentanti dei genitori (due per sezione) • La coordinatrice • Le insegnanti Assemblea di sezione: è costituita dai genitori di sezione, durante l’incontro l’insegnante di riferimento presenta l’andamento dei progetti annuali. L’assemblea di sezione viene convocata una volta nell’arco dell’anno scolastico. L’assemblea di sezione è formata da:

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• I genitori dei bambini divisi per gruppo sezione • La coordinatrice • Le insegnanti La rete dei collegi docenti di zona: La FISM (Federazione Italiana Scuole Materne) della provincia di Treviso ha organizzato la rete delle scuole dell'infanzia paritarie suddividendo il territorio in Collegi Zonali che coinvolgono Docenti e Coordinatrici, promuovendo, numerose iniziative di formazione ed aggiornamento. La nostra scuola appartiene al Collegio della zona di 12. ed è formato da tutte le Docenti e le Coordinatrici delle scuole appartenenti a questa zona (comuni Cornuda, Crocetta del Montello, Segusino, Valdobbiadene, Vidor, Maser, Pederobba). È convocato e presieduto dalle coordinatrici di zona e si riunisce tre o quattro volte all’anno per: • Approfondire le linee generali della progettazione educativa e didattica; • Individuare e suggerire riferimenti contenutistici comuni e/o itinerari di lavoro su tematiche di interesse

generale; • Prendere in esame strumenti di osservazione del comportamento degli alunni, modalità di verifica, modelli

e procedure di monitoraggio/valutazione dei processi e degli esiti; • Prendere in considerazione o studiare gli strumenti per verificare la “qualità del servizio” e della proposta

formativa delle singole scuole, finalizzati alla loro autovalutazione; • Analizzare ed elaborare strategie e programmi per il miglioramento dei rapporti scuola famiglia, onde

favorire la più completa condivisione del progetto educativo; • Scegliere di propria iniziativa o fra quelli proposti dalla FISM provinciale, gli argomenti su cui riflettere e

dibattere negli incontri. È redatto un verbale al termine di ogni incontro. Il collegio dei docenti di zona è formato da: • Tutte le insegnanti appartenenti al coordinamento fism della zona 12. • Le coordinatrici interne del gruppo.

FORMAZIONE DEL PERSONALE: “Per la qualificazione e l’aggiornamento pedagogico – professionale del personale, la Scuola aderisce alle iniziative della Fism Provinciale di cui fa parte, ivi compresi eventuali corsi di formazione/lavoro previsti dalla normativa in vigore, e di altri enti culturali, associazioni di categoria e/o ditte specializzate. RISORSE: Materiali: La scuola è dotata di sussidi didattici e di materiale in base alle esigenze della progettazione. La scuola è dotata di strumenti multimediali: personal computer-stampante, fax. La scuola è dotata di schermo usato solo per la visione video inerenti la progettazione e fotocamera. per documentare le esperienze educative - didattiche. Si utilizzano inoltre materiali da riciclo per la progettazione di educazione ambientale. Finanziarie: Le risorse finanziarie sono così suddivise: • Contributi di enti pubblici quali: Miur, Regione del Veneto, Comune di Maser.

Con quest’ultimo è stata stipulata una convenzione triennale. • Partecipazione delle famiglie attraverso una retta mensile. • Interventi dell’ente gestore (parrocchia San Bartolomeo Apostolo). • Fondi raccolti dai genitori nelle varie iniziative pro-scuola.

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MOMENTI SIGNIFICATIVI E DI FESTA DELLA NOSTRA SCUOL A I momenti di festa organizzati ed allestiti nella nostra scuola e le ricorrenze annuali richiamano momenti significativi, che riportano alla identità della nostra realtà educativa e sono per i bambini esperienze importanti per rafforzare il sentimento di appartenenza, consolidare le relazioni interpersonali ed evidenziare l’identità di ciascuno. Inoltre, sono anche occasioni per coinvolgere i genitori, promuovendo uno spirito di collaborazione e di rete tra di loro, e per condividere esperienze di gioia, di serenità, di solidarietà, di collaborazione, di divertimento tra i bambini, e tra bambini ed adulti. Nella nostra scuola i momenti più significativi e d i festa sono: • FESTA DEI NONNI • FESTA DEL SANTO NATALE • FESTA DI CARNEVALE • FESTA DELLE FAMIGLIE • FESTA DELL’INERCULTURA • FESTA DI FINE ANNO “ULTIMO GIORNO DI SCUOLA” • USCITE DIDATTICHE vengono organizzate dal Collegio Docenti nella progettazione didattica.

LA CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA

Le insegnanti: La presenza di insegnanti motivati, preparati, attenti alle specificità dei bambini e dei gruppi di cui si prendono cura, è un indispensabile fattore di qualità per la costruzione di un ambiente educativo accogliente,sicuro ben organizzato, capace di suscitare la fiducia dei genitori e della comunità. Lo stile educativo dei docenti si ispira a criteri di ascolto,accompagnamento,interazione partecipata, mediazione comunicativa, con una continua capacità di osservazione del bambino, di presa in carico del suo “mondo”,di lettura delle sue scoperte, di sostegno e incoraggiamento all’evoluzione dei suoi apprendimenti verso forme di conoscenza sempre più autonome e consapevoli (dalle Indicazioni nazionali 2012) L'’insegnante della scuola dell’infanzia è una professionista colta, sensibile, riflessiva, ricercatrice, progettista, che opera nella prospettiva dello sviluppo professionale continuo (dovere di miglioramento). Possiede titoli di studio specifici, competenze psico-pedagogiche ed opera col principio dell’essere insegnante” e non del “fare l’insegnante”. La scuola richiede al docente di essere un professionista dell’insegnamento e quindi di uscire dall’ottica di un lavoro di routine, aprendosi a confronti e aggiornamenti continui, considerando il rapido evolversi della società e delle normative. È indispensabile rendere significative, sistematiche, motivanti, le attività didattiche attraverso una progettazione flessibile, che implica decisioni rispetto a obiettivi, aree di conoscenza, metodi didattici. Quindi: • Ascolta il bambino e ricerca la comprensione dei suoi bisogni non solo fisici, ma anche emotivi, sociali e

cognitivi; • Cura la relazione col bambino e lo accompagna nel suo percorso di crescita; • Organizza con l’aiuto dei bambini l’ambiente e un contesto ricco di stimoli; • Organizza tempi di apprendimento distesi e riconosce a ciascun bambino il proprio tempo di

apprendimento; • Sostiene, guida, stimola, gratifica, offre materiali, strumenti, sostegni pertinenti alle diverse esperienze ed

è regista dell’attività; • Non si sostituisce al bambino; È compito delle insegnanti: All’inizio dell’anno scolastico e durante partecipare ad incontri di aggiornamento per una formazione

continua; • Impegnarsi a conoscere adeguatamente, ad assimilare ed attuare il Progetto Educativo della scuola,

partecipare attivamente ai diversi momenti della progettazione, verificare i progetti educativo - didattici; • Elaborare, condividere e attuare il P.TO.F della scuola; • Mantenere la massima riservatezza su ogni informazione professionale,rispettando le norme

deontologiche della professione; • Essere tutte corresponsabili e collegialmente unite e impegnate nella progettazione,, nell’attuazione e

nella verifica; • Programmare le uscite didattiche, le iniziative extra scolastiche, le feste curriculari, le attività ricreative; • Definire le iniziative per la continuità orizzontale e verticale;

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• Promuovere la partecipazione e l’interesse in un clima di fiducia e serenità di tutti i soggetti (genitori, consiglio di gestione, personale non docente, territorio);

• Offrire metodi e strategie finalizzati al raggiungimento di uno sviluppo globale della persona; • Instaurare con le famiglie un dialogo costruttivo mirato alla condivisione e all’assunzione di responsabilità

nel cammino di maturazione e di apprendimento del loro figlio/a.

La famiglia:

Le famiglie sono il contesto più influente per lo sviluppo affettivo e cognitivo dei bambini. Nella diversità di stili di vita, di culture, di scelte etiche e religiose, esse sono portatrici di risorse che devono essere valorizzate nella scuola,per far crescere una solida rete di scambi comunicativi e di responsabilità condivise. L’ingresso dei bambini nella scuola dell’infanzia è una grande occasione per prendere più chiaramente coscienza delle responsabilità genitoriali. Mamme e papà sono stimolati a partecipare alla vita della scuola,condividendone finalità e contenuti, strategie educative e modalità concrete per aiutare i piccoli a crescere e imparare,a diventare più “forti” per un futuro che non è facile da prevedere e decifrare (dalle Indicazioni Nazionali 2012).

È compito della famiglia:

• Rispettare e condividere le linee educative della scuola; • Conoscere il regolamento, il funzionamento e l’organizzazione della scuola e concorrere perché si rispetti; • Partecipare agli incontri formativi su tematiche educative inerenti all’età degli alunni della scuola

dell’infanzia; • Entrare in dialogo e confrontarsi con le rispettive insegnanti nel rispetto dei metodi educativi - didattici; • Collaborare e partecipare all’organizzazione di feste curriculari o uscite didattiche.

I bambini: I bambini sono espressione di un mondo complesso e inesauribile, di energie, potenzialità, sorprese e anche di fragilità, che vanno conosciute,osservate e accompagnate con cura, studio, responsabilità e attesa. I bambini sono alla ricerca di legami affettivi e di punti di riferimento,di conferme e di serenità e al contempo, di nuovi stimoli emotivi, sociali, culturali, di ritualità, ripetizioni, narrazioni, scoperte (dalle Indicazioni Nazionali 2012). I bambini sono soggetti attivi all’interno del loro processo di crescita, protagonisti della vita della scuola in modo personale e autentico nel rispetto della vita comunitaria e in relazione con le insegnanti, hanno diritto:

• Ad una scuola organizzata in funzione dei propri bisogni personali ed inerenti alla propria età; • Ad avere un’educazione fondata sul rispetto dei diritti fondamentali e sulla libertà della persona; • Alla tutela della valorizzazione della personalità individuale etnica – culturale – religiosa; • Ad un insegnamento individualizzato ed efficace; • Ad un’informazione chiara e completa sul funzionamento e regolamento della scuola; • A ricevere una valutazione corretta e trasparente nei criteri, nelle forme e nei tempi della loro espressione.

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ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA: La scuola svolge la propria attività da settembre a giugno dell’anno successivo, per cinque giorni alla settimana, dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 15.30. Per i genitori che ne fanno richiesta è previsto il servizio di pre-scuola a pagamento, dalle ore 7.45 alle ore 8.00. E’ prevista alle ore 13.00 un’uscita intermedia per le eventuali necessità delle famiglie. Nel mese di luglio la scuola può ospitare le attività del centro estivo a turno con le altre due scuole dell’infanzia presenti sul territorio.

Tempi della giornata: Il tempo costituisce una risorsa fondamentale per lo sviluppo del curricolo, per cui il suo impiego ottimale eviterà il più possibile le ripartizioni innaturalmente rigide per consentire una distribuzione ordinatamente varia delle opportunità educative nella giornata scolastica.(dagli Orientamenti 91) La giornata scolastica è scandita da diversi momenti che si ripetono quotidianamente e diventano abitudini rassicuranti per il bambino: • Momento dell’accoglienza che si svolge in entrata e nella sala giochi: i bambini vivono un momento

d’incontro e saluti, di gioco libero per ritrovare i compagni di scuola, la preghiera, i canti, la presentazione della giornata, lo spuntino di frutta.

• Momento in sezione o giardino: per lo svolgimento delle attività di routine e dei progetti annuali che nella bella stagione si possono svolgere anche in giardino.

• Momento dell’igiene personale: per la cura di sé, sviluppare l’autonomia e assumere corrette pratiche quotidiane di igiene personale.

• Momento del pranzo: i bambini vivono un momento conviviale con tutti i compagni riuniti insieme, apprendere corrette abitudini alimentari, socializzare con gli altri bambini.

• Momento del gioco libero in giardino o nella sala giochi: i bambini vivono in questo tempo momenti significativi di vita di relazione.

• Momento del riposino per i bambini del gruppo piccoli: per rispettare il bisogno fisiologico dei bambini piccoli di riposare.

• Momento delle attività pomeridiane per i bambini del gruppo medi e grandi. • Momento della merenda e saluti: in questo momento i bambini fanno la memoria della giornata, i saluti ai

compagni e alle insegnanti.

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LA GIORNATA SCOLASTICA La giornata scolastica tipo: La strutturazione della giornata scolastica è pensata per dare al bambino punti di riferimento sicuri e costanti, salvaguardare il suo benessere psico-fisico, proporre un armonico alternarsi di attività che richiedono una diversa intensità di impegno: attività libere e strutturate che permettono di fare e riflettere. L’orario di attività didattica è ripartito in cinque giorni settimanali tra le ore 7.45 e le ore 15:30. È attivo il servizio di pre-scuola (7:45/8:00) gestito da un’insegnante interna.

TEMPI ATTIVITÀ SPAZI MATERIALI

07.45 - 8.00 Entrata anticipata A pagamento e su richiesta

Incontro, saluti, accoglienza Ingresso Sala giochi o sezioni

Giochi di costruzioni, puzzle, Giochi strutturati dalle insegnanti; Libri per bambini Materiale per disegnare

08.00 - 9.15 Entrata: accoglienza

Incontro, saluti, accoglienza Ingresso Sala giochi o sezioni

Giochi di costruzioni, puzzle, Giochi strutturati dalle insegnanti; Libri per bambini Materiale per disegnare

09.15 - 10.00 Routine e attività organizzate in sala giochi e sezione

Preghiera, appello, conta, il giorno di oggi, il mese, la stagione filastrocche, lettura, cantiamo in gruppo Presentazione della giornata Festeggiamo un compleanno. Spuntino di frutta

Sala giochi Bagno

Libri Pannello delle presenze Materiali audio-sonori

10.00 - 11.15 Attività dei progetti annuali

Attività dei progetti specifici. Sezioni Sala giochi giardino

Materiali strutturati e no Vari tipi di mediatori didattici Materiali audio-sonori Materiali di riciclo

11.30 - 12.30 Preparazione al pranzo Pranzo

Momento del bagno:cura di sé,autonomia,pratiche quotidiane di igiene personali, Momento del pranzo:momento, conviviale/apprendimento di corrette abitudini alimentari/socializzazione

Bagno Sala da pranzo

Materiali specifici per i diversi ambienti

12.30 - 13.30/14.00 Gioco 13.00 riposino per i bambini del gruppo piccoli

Gioco libero o guidato Giardino Sezioni Sala giochi

Giochi presenti nella sezione Materiale per il gioco in giardino

14.00 - 15.00 Attività organizzate in sezione o per età omogenee a seconda dell’organizzazione settimanale.

Attività costruttive espressive, manipolative del laboratorio annuale di educazione ambientale “lo scatolone riciclone: “Io non spreco”. Percorsi specifici per la “continuità scuola primaria” in alcuni periodi dell’anno(bambini di 5 anni) Progetto Pregrafismo -prescrittura (bambini di 4 e 5 anni). Progetto matematica “contiamo i talenti” (bambini di 4-5 anni). Pulizia personale Merenda Canti, giochi, saluti Memoria della giornata

Sezioni Sala giochi giardino

Materiali di riciclo Materiali specifici per i diversi progetti.

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ORGANIZZAZIONE DELLA SETTIMANA

LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

MA

TT

INO

Attività organizzate in sala giochi inerenti il progetto accoglienza e progetto irc.

Progetto inglese con la maestra Francesca (bambini di 3 -4 -5 anni) I bambini vengono divisi per gruppi d’età

Attività organizzate in sezione inerenti il progetto accoglienza e progetto irc.

Progetto di attività motoria svolto dal maestro Saverio (bambini 3-4-5 anni) i bambini vengono divisi per gruppi d’età

Attività organizzate in sezione inerenti il progetto accoglienza e progetto irc.

PO

ME

RIG

GIO

Giochi, racconti, attività di: esplorazione, manipolazione, ascolto, conversazione, grafico-pittoriche, manuali-costruttive, ludico-motorie inerenti il laboratorio annuale di educazione ambientale.

Giochi, racconti, attività di: esplorazione, manipolazione, ascolto, conversazione, grafico-pittoriche, manuali-costruttive, ludico-motorie inerenti il laboratorio annuale di educazione ambientale. DA GENNAIO Progetto “continuità “ Progetto pregrafismo-prescrittura (4/5 anni) Progetto matematica “Contiamo i talenti” (4/5 anni).

Giochi, racconti, attività di: esplorazione, manipolazione, ascolto, conversazione, grafico-pittoriche, manuali-costruttive, ludico-motorie inerenti il laboratorio annuale di educazione ambientale.

Giochi, racconti, attività di: esplorazione, manipolazione, ascolto, conversazione, grafico-pittoriche, manuali-costruttive, ludico-motorie inerenti il laboratorio annuale di educazione ambientale. DA GENNAIO Progetto “continuità “ Progetto pregrafismo-prescrittura (4/5 anni) Progetto matematica “Contiamo i talenti” (4/5 anni).

Giochi, racconti, attività di: esplorazione, manipolazione, ascolto, conversazione, grafico-pittoriche, manuali-costruttive, ludico-motorie inerenti il laboratorio annuale di educazione ambientale.

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ORGANIZZAZIONE DELLE SEZIONI La vita di relazione all’interno della Scuola dell’Infanzia, si esplica attraverso varie modalità: Il gruppo sezione : rappresenta un punto di riferimento stabile per tutto l’anno scolastico. All’interno della sezione si sviluppano relazioni di amicizia, di cura, di solidarietà e cooperazione e si creano le condizioni per il raggiungimento delle finalità educative. Il gruppo omogeneo :organizzato per fasce di età è formato da bambini di sezioni diverse e permette la relazione tra bambini di sezioni diverse e l’instaurarsi di nuovi gruppi amicali. Il gruppo omogeneo lavora su un progetto e una progettazione studiati sulla base dei bisogni specifici dell’età degli alunni (progetto inglese- progetto musica- progetto di attività motoria – progetto letture animate-progetto continuità). La nostra scuola dell’infanzia nell’anno scolastico 2016/2017 ha due sezioni eterogenee, per un totale di 39 bambini. Le sezioni vengono composte in modo da creare un equilibrio tra maschi e femmine, con riserva da parte delle insegnanti di valutare l’eventuale cambiamento tenuto conto della personalità e della predisposizione del bambino. Il numero di bambini è conforme a quanto indicato dal CCNL della FISM attualmente in vigore (massimo 29 bambini). L’organizzazione delle sezioni è un elemento d’importanza fondamentale, poiché l’ambiente influenza l’atteggiamento del bambino nello sviluppo affettivo, sociale e cognitivo. Il bambino, infatti, ha bisogno di trovare nell’ambiente i mezzi per compiere scoperte e conquiste autonome, le sezioni vengono quindi organizzate per angoli: angolo lettura (con mensola libri), angolo creativo (con diversi tipi di costruzioni ). La sezione diventa così uno spazio di riferimento peri bambini, all’interno delle sezioni si svolgono le attività della routine: le registrazioni delle presenze, del giorno, del tempo, della stagione, il gioco libero, la lettura da parte dell’insegnante nell’angolo morbido e tutte le attività costruttive, espressive, manipolative inerenti i progetti annuali. SPAZI: L’organizzazione degli spazi definisce la scuola come ambiente finalizzato non artificioso. Lo spazio, infatti, si carica di risonanze e connotazioni soggettive attraverso precisi punti di riferimento, rappresentati da persone, oggetti, e situazioni che offrono al bambino il senso della continuità, della flessibilità e della coerenza. La scuola, infatti, diviene educativamente vissuta quando spazi ed arredi non vengono lasciati alla casualità ed all’ improvvisazione, ma sono predisposti al fine di facilitare l’incontro di ogni bambino con le persone, gli oggetti e l’ambiente. (dagli Orientamenti 91). L’organizzazione degli spazi è momento pedagogico. Gli spazi si presentano accoglienti e ben organizzati, governati da regole chiare che tutelano la sicurezza degli alunni e danno punti di riferimento, belli perché non impersonali, da rispettare e conservare con ordine, invitanti per fare esperienze di apprendimento. Gli spazi sono così strutturati: Spazi interni: L’entrata: dove il bambino viene accolto dall’insegnante presente, attrezzata con armadietti colorati dove i bambini ripongono gli oggetti personali. In questo spazio si vive il momento dei saluti e del ritrovarci insieme. La sala giochi: attrezzata con giochi per il gioco libero dei bambini nei diversi angoli, qui sono riuniti i bambini di entrambe le sezioni per il momento dell’accoglienza. In sala giochi si vive il momento d’inizio giornata con la preghiera del mattino, la conta dei bambini, la presentazione della giornata e delle attività. Questo spazio viene anche usato per il progetto “Corpo in movimento”. Il bagno: nel quale i bambini accedono divisi per sezione accompagnati dall’insegnante di riferimento, qui i bambini vivono la cura di sé, sviluppano l’autonomia e pratiche quotidiane di igiene personale. La sala da pranzo: nella quale si svolge il pranzo di tutti i bambini riuniti insieme. La sala è attrezzata di tavoli e sedie e di tutto l’occorrente per il pranzo. I bambini più grandi sono coinvolti nella preparazione delle tavole e vivono la dimensione del servizio, aiutando i compagni più piccoli. In sala da pranzo i bambini vivono un momento conviviale e apprendono corrette abitudini alimentari,socializzando tra di loro e con i compagni dell’altra sezione. Le due sezioni: ampie e ben illuminate, organizzate con angoli d’interesse e fornite di materiale per svolgere le attività dei progetti annuali. La stanza per il riposino pomeridiano: ampia e arredata con l’occorrente per il riposino, munita di radio per la ninna-nanna ai bambini, questo spazio ci permette di rispettare il bisogno fisiologico di riposare dei bambini più piccoli. L’ufficio: per la gestione amministrativa della scuola Spazi esterni: All’esterno la struttura offre un ampio giardino di verde naturale, recintato e dotato di strutture fisse e mobili per le attività ludiche: sabbiera richiudibile, scivoli, giochi a molla, panchine e tavoli dove nella stagione favorevole si svolgono le attività dei progetti annuali. In giardino i bambini possono vivere esperienze a stretto contatto con la natura, toccare, sperimentare con l’uso dei cinque sensi, manipolare, inventare giochi e relazionarsi tra loro per organizzare giochi di gruppo.

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REFEZIONE: Il pranzo è fornito dalla mensa privata “Dal Bello Sas” di Cavaso del Tomba (TV). Il menù viene consegnato alle famiglie all’inizio dell’anno scolastico con in allegato la modulistica per segnalare eventuali intolleranze / allergie alimentari che vanno sempre accompagnate da un certificato medico. Per i bambini muniti di certificazione medica viene predisposto un menù personalizzato. Sia al mattino che al pomeriggio la scuola fornisce un’adeguata merenda.

Menù estivo a partire dal 25-04-2016

Menù invernale a partire dal 17-10-2016

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SERVIZIO DI TRASPORTO SCOLASTICO: IL servizio di trasporto scolastico viene effettuato con pulmino di proprietà della scuola, l’autista proviene dalla ditta autoservizi Gazzola di Altivole (TV). La scuola predispone un regolamento per le famiglie che usufruiscono del servizio di trasporto, al quale tutti si devono attenere. Tale documento prevede il rispetto di alcune norme di comportamento da parte dell’adulto che accompagna il bambino alla fermata, norme che hanno come obiettivo tutelare la sicurezza del bambino. Il pulmino della scuola dell’infanzia inizia la raccolta degli alunni al mattino alle ore 8.15 e al pomeriggio parte dalla scuola alle ore 15.00. I bambini al mattino vengono sorvegliati da un’insegnante interna della scuola e al pomeriggio da un volontario del gruppo accompagnatori volontari. PROGETTO DI CONTINUITÀ EDUCATIVA SCUOLA INFANZIA - SCUOLA PRIMARIA La continuità educativa è molto importante: segue i processi di sviluppo di ogni bambino in modo organico ed armonico e dovrebbe essere il più lineare possibile per garantire, in ogni momento, la serenità dell’apprendimento. Tutto ciò è possibile se la famiglia e tutti gli educatori hanno un obiettivo comune: il benessere e la crescita del bambino, quindi collaborano per raggiungerlo,dialogando e confrontandosi fra loro. Per questo prestiamo attenzione sia alla continuità in senso orizzontale, che si realizza attraverso una sinergia tra scuola,famiglia, e territorio,che alla continuità verticale che richiede il raccordo tra gli enti di formazione (scuola dell’infanzia - scuola Primaria). La continuità orizzontale con la famiglia avviene t ramite: • Colloqui individuali • Assemblee di scuola • Consegna alle famiglie di una documentazione dei progetti attraverso il “Giornalino della scuola” • Partecipazione delle famiglie ai momenti di festa organizzati dalla scuola La continuità verticale con la scuola Primaria avvi ene tramite: • Visite concordate dei bambini presso la scuola primaria di Maser. • Compilazione del questionario IPDA (individuazione precoce disturbi di apprendimento) da parte delle

insegnanti della scuola dell’infanzia, prima in entrata (mese di ottobre) e poi in uscita (mese di maggio). • Somministrazione del Protocollo Erickson per la rilevazione oggettiva degli antecedenti cognitivi e la

valutazione di abilità linguistiche e visuo - spaziali che precedono e supportano gli apprendimenti scolastici successivi.

• Momento di aggregazione e festa tra i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e i bambini delle classi di prima primaria;

• Colloquio con le insegnanti della scuola primaria per uno scambio di informazioni circa la storia del bambino e il suo percorso educativo – didattico alla scuola dell’infanzia;

Il progetto Continuità si pone i seguenti obiettivi : - Aiutare l’alunno a riflettere, a diventare sempre più consapevole del proprio percorso scolastico secondo

modi e tempi legati all’età. - Facilitare la conoscenza dell’ordine di scuola successivo in modo graduale e sereno. - Intervenire per segnalare precocemente difficoltà di apprendimento. Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, ci si attende che il bambino abbia acquisito alcune competenze di base nell’ottica di uno sviluppo armonico dell’identità (costruzione di sé,autostima,fiducia nei propri mezzi),di autonomia (rapporto sempre più consapevole con gli altri),di competenza (come elaborazione di conoscenze,abilità,atteggiamenti) di cittadinanza (come attenzione alle dimensioni etiche e sociali).

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ALLEANZA SCUOLA E FAMIGLIA “Nella scuola dell’infanzia più che in qualsiasi grado di scuola risulta necessaria e irrinunciabile: • la condivisione della proposta educativa; • la collaborazione e cooperazione con la famiglia. Sono queste le condizioni essenziali per sviluppare le potenzialità di ogni bambino. Collaborare e cooperare comporta: • Condividere le finalità. • Dividere i compiti senza creare separazione tra le due agenzie. • Assumersi le proprie responsabilità”. La famiglia è la sede primaria dell’educazione dei propri figli, è l’ambiente dove il bambino impara a vivere e a stare di fronte alla realtà. All’ingresso nella scuola dell’infanzia ogni bambino porta una sua storia personale che gli consente di possedere un patrimonio di conoscenze e atteggiamenti. Risulta fondamentale costruire una continuità educativa e un’alleanza con la famiglia, condividendo le finalità ed il progetto educativo e al tempo stesso, attuare e valorizzare la divisione dei compiti senza creare separazioni, ma vivendo la corresponsabilità educativa. Per la crescita di ogni singolo bambino e per la buona riuscita del progetto educativo la nostra scuola offre e chiede collaborazione con la famiglia e promuove incontri atti a facilitare la conoscenza reciproca quali: L’OPEN DAY Previsto due volte all’anno nel periodo tra novembre e gennaio, è un momento di scuola aperta alla comunità, per conoscerne la proposta Educativa, la struttura e le risorse umane. In questo incontro si consegna ai genitori la modulistica che porteranno compilata all’atto di iscrizione. L’ISCRIZIONE DI BAMBINI E BAMBINE 3-6 ANNI Le iscrizioni si aprono, salvo diverse indicazioni del MIUR, a metà gennaio e chiudono a fine febbraio, tenendo indicativamente le tempistiche indicate anche per le scuole statali, pur non essendo queste date vincolanti per le nostre scuole dell'infanzia paritarie. I genitori in questa occasione possono recarsi a scuola ed avere le necessarie informazioni in un momento di scambio con la Coordinatrice e/o le Insegnanti per presentare il proprio bambino e consegnare i documenti di iscrizione compilati. L’ISCRIZIONE di BAMBINI ANTICIPATARI Il MIUR, salvo diverse indicazioni con propria circolare sulle iscrizioni, consente, ove non vi siano bambini in età 3-6 in lista di attesa e ci siano posti disponibili, di accogliere anche le iscrizioni di bambini che compiano i 3 anni entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento. I PRIMI INCONTRI CON I GENITORI E CON I BAMBINI I genitori invitati tra marzo e giugno dalla scuola conoscono e condividono il progetto educativo e il piano dell’offerta formativa; ricevono utili indicazioni di buone prassi per prepararsi ed affrontare il momento di inserimento del bambino a scuola e il distacco e sono intesi come incontri di supporto alla genitorialità. I bambini vengono invitati tre mezze mattine a giugno per giocare negli spazi della scuola, alla presenza dei genitori e delle insegnanti che attuano le prime osservazioni utili a formare delle sezioni il più equilibrate possibili. INCONTRI DURANTE L’ANNO SCOLASTICO La scuola inoltre propone alle famiglie i seguenti momenti d’incontro per confrontarsi con la famiglia sul percorso di crescita del bambino: NOVEMBRE/DICEMBRE Partecipazione delle famiglie all’assemblea generale. La scuola organizza in collaborazione con le altre scuole dell’infanzia del comune di Maser un incontro formativo per i genitori dei bambini gruppo grandi sul tema “L ‘ alfabetizzazione emergente”. L’’incontro è tenuto da una psicopedagogista che presenta ai genitori anche i questionari che la scuola somministra ai bambini. GENNAIO/FEBBRAIO La scuola convoca gli incontri individuali con i genitori. MARZO/APRILE La scuola convoca un incontro dell’assemblea di sezione. APRILE/MAGGIO/GIUGNO La scuola organizza in collaborazione con le altre scuole del comune di Maser, alcune serate formative per tutti i genitori, con l’intervento di esperti esterni. Le tematiche scelte, variano di anno in anno e vengono individuate sulla base dei bisogni che emergono durante l’anno, dalle tre coordinatrici delle scuole: ruolo dei genitori-difficoltà linguistiche - l’importanza regolatrice delle regole - l’importanza e il valore del gioco ..)

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OSSERVAZIONE, VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione ricopre un compito di monitoraggio e riscontro del percorso fatto in base agli obiettivi e

definisce i miglioramenti o cambiamenti da attuare. L’osservazione continua, occasionale e sistematica consente di valutare le esigenze del bambino e di riequilibrare via via le proposte educative e i progetti in base ai ritmi di sviluppo e agli stili di apprendimento di ognuno. La valutazione è intesa, principalmente come un supporto alla progettazione e prevede dei momenti iniziali, dei momenti intermedi e dei bilanci finali che consentono di analizzare e comprendere i percorsi dei bambini della nostra scuola. L’osservazione quotidiana, la documentazione, il confronto, consentono di descrivere l’esperienza scolastica mettendo in evidenza i processi che hanno portato il bambino alla maturazione delle competenze e i traguardi raggiunti in riferimento alle finalità. Le docenti valutano il percorso formativo/educativo dei singoli alunni in tre fasi: INIZIALE : riguarda l’accertamento delle capacità in possesso del bambino al momento del suo ingresso a scuola INTERMEDIA mirata a eventuali interventi personalizzati sul bambino e sul gruppo classe FINALE riguarda gli esiti formativi dell’esperienza educativa. La valutazione, resa possibile dall’osservazione attenta delle docenti, garantisce la corrispondenza dei processi educativi ai bisogni degli alunni. Le osservazioni dei bambini vengono condivise periodicamente dalle docenti, in sede di consiglio. La ''scheda di osservazione sistematica iniziale e fin ale del bambino'' (una scheda preordinata che comunica i traguardi raggiunti dal bambino in ordine allo sviluppo affettivo, relazionale e cognitivo) viene condivisa con le famiglie nei colloqui individuali e con osservazioni finali, alla fine dell’anno scolastico. Attraverso la verifica la scuola descrive e rileva dati, coglie elementi di cambiamento.

La documentazione La documentazione costituisce uno strumento utile per la qualità dell’azione educativa,allo scopo di aiutare a non perderne memoria, a ricordare a distanza, a riconoscere il divenire del tempo, a individuare nelle tracce del passato le linee per il futuro. La nostra documentazione rappresenta una traccia, una memoria di eventi considerati significativi, di stili educativi, di scelte effettuate con attenzione che si intende controllare. Essa assume pieno significato quando serve a rievocare, riesaminare, ricostruire e socializzare; serve soprattutto a se stessi per ripensare a ciò che è stato fatto, ma serve anche agli altri per socializzare le esperienze. I mezzi utilizzati per documentare sono: • Fascicoli che illustrano le attività realizzate nei diversi progetti e descrivono le attività del percorso

didattico. • La sequenza fotografica. • La trascrizione di conversazioni. • L’archivio dei progetti didattici; • I cartelloni esposti; • Il giornalino della scuola redatto ogni due mesi.

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SCUOLA INCLUSIVA - PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA

La nostra scuola: “ È scuola inclusiva, cioè capace di vera accoglien za dove si impara a vivere con le differenze e le diversità perché, il rispetto, la partecipazione e la convivenza non sono solo parole, ma essenza stessa della nostra scuola”. La nostra scuola accoglie “le diversità, come una ricchezza per valorizzare e promuovere l’identità personale e culturale di ciascuno” La direttiva Ministeriale 2012 individua tre grandi aree: 1 – La disabilità La scuola accoglie tutti per valorizzare le abilità di ognuno nella consapevolezza che ogni bambino è portatore della sua storia e deve trovare nella scuola capacità di ascolto e di proposta. La scuola vuole valorizzare le potenzialità di ogni alunno e dare ad ogni alunno l’opportunità di procedere serenamente nel percorso educativo sentendosi accolto, valorizzato e messo nelle condizioni di dare tutto ciò che può. Particolare attenzione viene data ai bambini diversamente abili. La scuola tiene presente il bisogno del bambino diversamente abile organizzando una corretta assistenza, ma, soprattutto, guardando ai suoi diritti: • il diritto ad essere accolto, valorizzato, amato; • il diritto a vivere in modo diverso gli stessi diritti di tutti gli altri bambini; • il diritto ad essere messo in condizione di dare il meglio di se stesso; • il diritto a trovare risposte ai suoi bisogni educativi speciali; • il diritto a sentirsi uguale e diverso. Per questo accanto alle attività in sezione, si prevedono attività sia nel piccolo gruppo, sia individuali con il sostegno dell’insegnante di sezione e dell’assistente educatore per offrire proposte personalizzate e individualizzate sulla base degli effettivi bisogni educativi. Per ciascun bambino diversamente abile la scuola deve avere la diagnosi clinica e funzionale e il verbale di accertamento dell’ASL ed alla luce di questi documenti, in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti del servizio territoriale di Neuropsichiatria infantile, predispone il profilo dinamico funzionale (PDF) da cui discende il Progetto Educativo Individualizzato (PEI). 2- Disturbi evolutivi specifici: Ogni Bambino, con continuità o per determinati periodi, può manifestare una difficoltà evolutiva di funzionamento in ambito educativo e apprenditivo legata a fattori fisici, biologici,fisiologici o anche psicologici, familiari, sociali, ambientali rispetto ai quali è necessario che la scuola offra adeguata risposta. Il 27 dicembre 2012 è stata firmata la Direttiva relativa agli “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali ed organizzazione territoriale p er l’inclusione scolastica”(B.E.S.) che precisa la strategia della scuola italiana, al fine di realizzare pienamente il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà. La scuola redige un Piano Annuale di Inclusione (PAI) che fa parte di questo stesso P.T.O.F. e della programmazione che si propone di: • Favorire un clima di accoglienza e di inclusione; • Favorire il successo scolastico e formativo di tutti i bambini; • Definire pratiche condivise con la famiglia; • Promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione tra scuola e famiglia ed Enti

territoriali coinvolti (Comune, ASL, Provincia, Regione, Enti di formazione, ...). Nel Piano Annuale di Inclusione sono coinvolti: i Bambini in difficoltà ai quali è esteso il diritto di personalizzazione dell’apprendimento, le famiglie che in collaborazione con la scuola partecipano alla costruzione del “progetto di vita” e del PEI/PDP, il Legale rappresentante in quanto garante dell’offerta formativa che viene progettata e attuata dalla scuola, la coordinatrice e il personale docente, il personale non docente, gli operatori sanitari ed il territorio. Nella scuola il Collegio delle Docenti con le insegnanti di sostegno,svolge i compiti del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) coinvolgendo anche i genitori e gli specialisti. Il GLI svolge le seguenti funzioni: • Rilevare i Bisogni Educativi Speciali presenti nella scuola; • Elaborare e aggiornare il Piano Annuale per l’Inclusione; • Proporre una progettazione degli obiettivi da perseguire e delle attività da realizzare anche con eventuali

progetti; • Stilare i PEI (Piani Educativi Individualizzati) e i PDP (Piani Didattici Personalizzati) e, nel caso in cui

dovesse mancare la certificazione clinica, procederà, nel rispetto della normativa, ad attuare interventi pedagogici e didattici opportuni.

L’azione educativa si declina attraverso l’elaborazione di strategie metodologiche didattiche di apprendimento adatte a tutti, ma che si differenziano per ciascuno: • Attività laboratoriali centrate sull’ascolto e sul coinvolgimento del gruppo classe;

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• Utilizzo di misure dispensative e/o strumenti compensativi; • Rispetto dei tempi di apprendimento. Tali metodologie potranno essere applicate: a classe intera, in piccolo gruppo;individualmente o mediante percorso personalizzato. Il Piano Annuale di Inclusione verrà sottoposto a verifica ogni volta che se ne avvertirà la necessità. 3 - Svantaggio socioeconomico, linguistico, cultura le Incontrarsi attorno al valore della persona e aprirsi all’incontro tra culture significa costruire insieme una società interculturale. La scuola assume come strategia e linea guida lo sguardo interculturale che apre al dialogo mettendo al centro la persona e valorizzando la storia di ognuno per costruire una storia comune di cui ogni bambino è una parola importante. La diversità di ognuno diventa, allora, risorsa e ricchezza per tutti. In Modalità per l’accoglienza dei bambini stranieri: • Vengono attivati momenti di conoscenza del bambino e della sua famiglia. • Viene fatto conoscere l’ambiente e spiegate le sue regole e le modalità di inserimento. • Viene data assistenza e aiuto per la compilazione della scheda d’iscrizione e per la modulistica. • La scuola collabora con gli enti preposti per poter accogliere e aiutare questi bambini e le loro famiglie. La scuola inoltre è attenta ai bisogni alimentari specifici (in presenza di bambini con allergie o intolleranze alimentari) segnalati dalla famiglia alla scuola con apposita modulistica e accompagnati da certificazione medica. E’ previsto per questi bambini un menù personalizzato che viene consegnato alle famiglie. Nel caso di necessità speciali dei bambini riguardo l’assunzione di farmaci salvavita la Scuola attiverà la procedura prevista dalla normativa in vigore in accordo col medico pediatra.

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Piano Annuale per l’Inclusione: Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità Rilevazione dei BES presenti: n° 1) disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, com mi 1 e 3)

� minorati vista � minorati udito � Psicofisici

2) disturbi evolutivi specifici

� ADHD/DOP � Borderline cognitivo � Altro

3) svantaggio (indicare il disagio prevalente) � Socio -economico � Linguistico -culturale � Disagio comportamentale/relazionale � Altro

Totali % su popolazione scolastica

N° PEI redatti dal col legio docenti N° di PDP redatti dal collegio docenti in presenza di certificazione sanitaria N° di PDP redatti dal collegio docenti in assenza di certificazione sanitaria Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo

gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

Funzioni di coordinamento per inclusione Referenti di Istituto (disabilità, BES)

Psicopedagogisti e aff ini esterni/interni Altro:

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Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatore della scuola

Rapporti con famiglie Progetti didattico - educativi a prevalente tematica inclusiva

Altro:

Docenti con specifica formazione

Rapporti con famiglie Progetti didattico - educativi a prevalente tematica inclusiva

Altro:

Altri docenti

Rapporti con famiglie Progetti didattico - educativi a prevalente tematica inclusiva

Altro:

Coinvolgimento personale ATA Assistenza alunni disabili Progetti di inclusione / laboratori integrati Altro:

Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

Coinvolgimento in progetti di inclusione Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

Altro:

Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS (centro territoriale di supporto a livello provinciale)/ CTI (centro territoriale per l'integrazione)

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento su disagio e simili

Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con CTS / CTI Altro:

Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Progetti a livello di reti di scuole

Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva

Didattica interculturale / italiano L2 Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)

Altro: Sintesi dei punti di forza e di criticità ri levati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

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Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

Altro: Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

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REGOLAMENTO DELLA SCUOLA: (Approvato dal legal e rappresentante il 01/09/2016) ART.1 IDENTITÀ DELLA SCUOLA La Scuola dell’Infanzia Parrocchiale Paritaria "Santa Teresa del Bambin Gesù" è nata e si è sviluppata come espressione della comunità parrocchiale che ha inteso assumersi spontaneamente l'impegno di soddisfare l'esigenza sociale dell'educazione prescolare, avvertendola come espressione della propria identità religiosa ed ideale, affinché ogni bambino, esercitando il diritto a frequentare la Scuola, possa sviluppare pienamente la sua personalità. Questa Scuola dell’Infanzia, nel rispetto del primario diritto e dovere dei genitori di educare i figli, intende radicare la propria proposta educativa, nella concezione cristiana della vita, che genitori ed insegnanti si impegnano a coltivare, in spirito di collaborazione. L'iscrizione alla scuola comporta per i genitori questa presa di coscienza dell'identità della scuola e l'impegno a rispettarlo. La Scuola è aperta a tutti, anche ai bambini di diversa nazionalità e di altro credo religioso. La Scuola rispetta le loro credenze, senza per altro rinunciare ad essere fedele alla propria identità della quale i genitori sono informati. La Scuola non persegue fini di lucro, e intende costituire l'occasione per il concreto esercizio di primari diritti riconosciuti dalla Costituzione della Repubblica Italiana, personali e comunitari, di iniziativa sociale, di libertà educativa e religiosa. Contribuisce insieme alle altre scuole dell’infanzia, paritarie, statali, degli enti locali, alla realizzazione dell'obiettivo di uguaglianza sociale, nel rispetto del pluralismo delle istituzioni. Si propone un’attenzione privilegiata nell'accoglienza e nell'attività educativa, dei bambini svantaggiati e per gli stessi chiede che lo Stato e gli Enti locali assicurino i necessari presidi e interventi, senza i quali non è possibile l'integrazione. In particolare rivendica il diritto all'insegnante di sostegno e all'assistente polivalente qualora ne sia prescritta la necessità dall'équipe dell'ULSS. In caso di contrasti tra gestione, operatori, genitori, dovrà essere data prevalenza, nel rispetto dell'identità della scuola, ai superiori interessi del bambino. La Scuola aderisce alla Federazione Italiana Scuole Materne (F.I.S.M.) mediante la Federazione Provinciale di Treviso e ferma restando la concezione pedagogica di fondo, che la ispira, adotta le Indicazioni Nazionali per il curricolo relative alle scuole dell’infanzia. ART.2 FINALTÀ E CARATTERE DELLA SCUOLA La Scuola dell’Infanzia, in armonia con la finalità e gli aspetti che la caratterizzano e che vengono esplicitati nel "Progetto Educativo" e nel Piano Triennale dell'Offerta Formativa: a) Promuove la partecipazione delle famiglie e degli operatori delle scuole negli organi di gestione comunitaria, come espressione

della comunità educante, previsti dallo statuto; b) Considera la qualificazione e l'aggiornamento del proprio personale, condizione fondamentale dell'impegno educativo e ne

assume la responsabilità e l'onere finanziario; al personale è fatto obbligo di partecipare alle iniziative di aggiornamento e qualificazione; Favorisce i rapporti con le altre istituzioni presenti nel territorio e un confronto costruttivo e una verifica delle proprie attività;

c) È aperta ai contributi della comunità ecclesiale e civile, in cui esprime la propria originalità educativa nella ricerca e nella sperimentazione didattica;

d) Collabora con le iniziative della FISM e di altri enti culturali; e) Tiene i rapporti con gli organismi ecclesiali che operano nel campo dell'educazione e collabora con questi per l'attuazione e lo

sviluppo del piano pastorale della famiglia e della scuola; f) Tiene i rapporti con gli enti locali e con le strutture centrali e periferiche dello Stato, nel rispetto delle reciproche autonomie; g) Attua e sviluppa rapporti e convenzioni con gli enti locali, nel rispetto del presente regolamento. ART. 3 FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA CALENDARIO, ORARI E FUNZIONAMENTO La Scuola dell’Infanzia funziona da settembre a giugno, tutti i giorni feriali dell’anno, dal lunedì al venerdì compresi, comunque secondo il calendario fissato annualmente dalla Scuola in sintonia con le disposizioni scolastiche ministeriali. Tale calendario viene riportato qui di seguito. La Scuola dell’Infanzia offre: - entrata anticipata: dalle ore 7.45 alle ore 8.00 a pagamento e su richiesta. - pulmino: con servizio disponibile tutti i giorni con itinerario ed orari stabiliti di anno in anno (la quota relativa a tale servizio non è compresa nella retta).Nel giro del mattino svolge l’assistenza in pulmino un’insegnante interna e al pomeriggio un volontario. - refezione: con menù, vistato dall'ULSS, uguale per tutti (salvo diversa prescrizione medica), esposto a scuola e consegnato a tutti i genitori all’inizio dell’anno scolastico. La refezione è ritenuta un momento educativo di grande valore e per questo viene considerata una attività educativa per eccellenza; - riposo pomeridiano: tutti i bambini del primo anno, dopo la refezione e un periodo di gioco libero, osserveranno il riposo. La suddivisione della giornata è così scandita: • ore 7.45 – 8.00 servizio di entrata anticipata • ore 8.00-9.15 entrata ed accoglienza; • ore 9.15 – 11.30 attività che seguono la progettazione annuale • ore 11.30 – 12.30 preparazione al pranzo e pranzo; • ore 13.00 uscita intermedia (per eventuali necessità) • ore 12.30-13.30 gioco libero in giardino o sala giochi • ore 13.00 riposo per i bambini del gruppo”piccoli”

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• ore 14.00 attività inerenti la progettazione annuale • ore 15.00 partenza del pulmino • ore 15.15-15:30 uscita per tutti È molto importante rispettare gli orari previsti per permettere uno svolgimento ottimale delle attività educative. La prima settimana sarà dedicata all’inserimento e gli orari d’ ingresso e d’ uscita sono concordati fra genitori ed educatori in funzione del buon andamento dell’inserimento stesso. Al fine di favorire l’operato del Corpo docente, si raccomanda di: • comunicare con delega scritta, per i genitori che non ritirino o accompagnino personalmente i loro figli, il nome delle persone

autorizzate a fare le loro veci; • telefonare entro le ore 9.15 se il bambino resterà assente; • per chi usufruisce del servizio di trasporto scolastico telefonare entro le ore 8.15 se il bambino rimane assente; • le insegnanti sono reperibili telefonicamente solo in alcune fasce orarie: dalle ore 12.00 alle 13.00, salvo casi di urgenza . • presentare certificato medico di avvenuta guarigione e di riammissione a scuola in caso di assenza, che superi i sette giorni

(festivi compresi), in caso di malattia infettiva serve il certificato medico per la riammissione a scuola anche se il bambino è rimasto assente meno di sette giorni. Il certificato va consegnato alle insegnanti il primo giorno di rientro a scuola;

• si raccomanda la frequenza dei bambini in buona salute; • segnalare eventuali problemi di allergie alimentari o intolleranze, presentando apposita dichiarazione medica; • non mandare a scuola bambini con giochi o oggetti preziosi; la scuola declina ogni responsabilità per eventuali smarrimenti o

rotture; • non lasciare alcun materiale (giochi, dolci, oggetti vari) all’interno dell’armadietto ad esclusione del cambio. • Per motivi assicurativi si chiede ai genitori di sostare nelle aree interne ed esterne della scuola solo per il tempo necessario per

l’entrata del mattino e l’uscita del pomeriggio. • Il giorno in cui ci sarà lezione di educazione motoria far indossare ai propri bambini la tuta con felpa munita di cerniera per

favorire l’autonomia dei bambini e portare un paio di calzini antiscivolo (contrassegnati con nome e cognome del bambino) che resteranno a scuola;

• far fare colazione ai bambini prima di portarli a scuola. Non consegnate merendine, biscotti, succhi, ecc.. • per rispetto di tutti i bambini Vi preghiamo di gestire privatamente ed esternamente alla scuola eventuali inviti a feste e/o

compleanni. L’attività della scuola dell’infanzia inizia a Settembre e termina a Giugno. CALENDARIO SCOLASTICO AS 2016/2017 Inizio dell’ attività scolastica: lunedì 5 settembre 2016 (decisione degli organi collegiali) Ponte per festività di tutti i Santi: lunedì 31 ottobre e martedì 1 novembre 2016 Festività Immacolata Concezione: giovedì 8 e venerdì 9 dicembre 2016 Vacanze del Santo Natale: da sabato 24 dicembre 2016 a domenica 8 gennaio 2017 Santo Patrono (Conversione di San Paolo): mercoledì 25 gennaio 2017 (decisione degli organi collegiali) Vacanze di Carnevale: lunedì 27 febbraio e martedì 28 febbraio 2017 Giornate dello sport: giovedì 2 e venerdì 3 marzo 2017 Vacanze della Santa Pasqua: da giovedì 13 aprile a lunedì 17 aprile 2017 Festa della liberazione: martedì 25 aprile 2017 Festa del lavoro: lunedì 1 maggio 2017 Festa della Repubblica: venerdì 2 giugno 2017 Fine attività didattica: venerdì 30 giugno 2017 (garanzia del servizio all’utenza) Il calendario scolastico è stato adattato dalla consulta delle coordinatrici delle scuole materne del comune di Maser (30/08/2016) ART.4 ALUNNI Non vengono accettati i bambini di età inferiore all’età minima stabilita dalla Legge per la frequenza alle scuole dell’infanzia. Sono ammessi alla frequenza tutti bambini aventi diritto senza alcuna discriminazione etica – sociale – religiosa che condividono il progetto educativo della scuola e l’orientamento cristiano cattolico. La scuola da sempre favorisce l’inserimento di bambini/e diversamente abili cercando di reperire i necessari presidi ed interventi tramite lo Stato e gli Enti locali, senza i quali non è possibile l’integrazione. In particolare cerca di assicurare la presenza dell’insegnante di sostegno e dell’assistente polivalente qualora ne sia prescritta la necessità dall’équipe dell’ULSS. Pertanto il servizio viene loro garantito compatibilmente con l’idoneità della struttura e la disponibilità di personale di sostegno. Modalità d’inserimento: le modalità d’inserimento verranno annualmente definite e comunicate ai genitori dei nuovi iscritti tramite riunione esplicativa, mentre ai genitori dei frequentanti con circolare. ART.5 ISCRIZIONI Possono essere iscritti i bambini che compiano i tre anni nell’anno solare di riferimento. Come previsto dalla Legge n° 53/2003, la Direzione della Scuola può accogliere anche bambini nati entro il 30 aprile dell’anno solare successivo il secondo anno di età: ciò nel rispetto della libera scelta delle famiglie ed in presenza delle condizioni di fattibilità, secondo criteri di gradualità, in forma di sperimentazione, e comunque compatibilmente con la disponibilità dei posti e delle risorse della Scuola. La domanda d’ iscrizione su apposito modulo fornito dalla scuola, deve essere presentata entro fine Febbraio di ogni anno. All’atto dell’iscrizione dei bambini devono essere presentati: • domanda di iscrizione completa in ogni sua parte e firmata; • eventuale prenotazione per le varie attività;

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• scheda informativa completa in ogni sua parte; • eventuale certificato medico per specifiche esigenze alimentari o altri problemi fisici di qualsiasi genere; • attestazione del versamento della quota di iscrizione pari ad euro 50,00 (non è prevista la restituzione in caso di annullamento

dell’iscrizione). ART.6 CRITERI DI AMMISSIONE Nell’ammissione alla frequenza vengono stabiliti i seguenti criteri di precedenza: • bambini che frequenteranno l'ultimo anno di scuola dell'infanzia • bambini portatori di handicap (compatibilmente con le disponibilità di servizio della scuola) • bambini che abbiano fratelli/sorelle già frequentanti la Scuola dell'infanzia • bambini che compiono il terzo anno di età entro il 31 dicembre residenti nella Parrocchia • bambini che compiono il terzo anno di età entro il 31 dicembre residenti nel comune • bambini che compiono il terzo anno di età entro il 31 dicembre non residenti nel Comune • bambini i cui genitori lavorano nel comune di Maser o dimorano presso parenti nello stesso comune • n° di bambini per creare annualmente un equilibrio tra le fasce d’età presenti nella scuola • bambini che compiono i tre anni entro il 30 aprile dell’anno solare successivo. Naturalmente tenendo conto dell’ordine cronologico di arrivo delle domande. ART.7 DECADENZA DEL POSTO ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA Su delibera del Comitato di Gestione il servizio scolastico potrà essere interrotto, in qualsiasi periodo dell'anno, nei confronti di quei bambini le cui famiglie risultano ripetutamente morose del contributo mensile. Trascorsi 15 gg. dalla data di ricevimento dell’avviso (Raccomandata A.R.) che contesta l’inadempienza, la mancata regolarizzazione causerà l'interruzione definitiva del servizio. La famiglia a seguito di trasferimento o altri comprovati motivi, può ritirare il proprio figlio dalla Scuola dandone comunicazione per iscritto almeno due mesi prima. ART.8 CONTRIBUTO GENITORI PER LA FREQUENZA Il contributo genitori è a parziale copertura di tutte le spese di gestione, che maturano indipendentemente dell’effettivo utilizzo o meno da parte del/la bambino/a, inoltre da diritto a godere di tutti i servizi offerti dalla scuola pertanto è sempre dovuto. I criteri di determinazione del "contributo genitori" e della quota d’ iscrizione sono decisi ogni anno dal Comitato di Gestione della scuola sulla scorta del Bilancio di Gestione. Al momento dell’iscrizione la famiglia sarà informata sul funzionamento della Scuola e sul contributo genitori in vigore e contestualmente verserà la quota d’iscrizione fissata annualmente. Tale quota non è, in alcun caso, rimborsabile. Il contributo spese per la frequenza alla scuola dell’infanzia deve essere versato per tutti i 10 mesi dell’anno scolastico a prescindere dalla frequenza. Il pagamento va effettuato anticipatamente entro il giorno 10 del mese per il quale si paga la frequenza a mezzo bonifico sul c/c n. 5004540 presso la Cassa di Risparmio del Veneto con sede a Casella d’Asolo (TV) intestato a: “Parrocchia San Bartolomeo Apostolo - Gestione Scuola Materna” codice IBAN: IT66K0622561480000005004540 segnando obbligatoriamente nella causale, il mese di pagamento ed il nome del bambino. (Vanno segnate nella causale anche le attività per le quali si effettua il pagamento. Musica, motoria, nuoto, inglese, ecc.) Si precisa che: L’iscrizione comporta l’impegno a corrispondere una “retta annuale” e non mensile, in quanto essa è a parziale copertura delle annuali spese di gestione ed è determinata in base agli iscritti, il mancato pagamento di parte di essa crea gravi dissesti al bilancio della scuola. La possibilità di frazionare l’importo in n. 10 rate viene concessa esclusivamente per agevolare il/i soggetto/i tenuto/i al pagamento. A chiusura dell’anno scolastico verranno effettuati gli eventuali rimborsi per le assenze. La quota fissa per l’anno scolastico 2016/2017 varia a seconda del periodo di permanenza scelto dai genitori per i propri bambini e precisamente: • Euro 140,00 mensili frequenza dalle 8.00 – 15.30 • Euro 10,00 mensili per entrata anticipata dalle 7.45 – 8.00 • Euro 20,00 mensili per il servizio di trasporto scolastico In caso di assenza prolungate il contributo sarà calcolato come segue: Assenza superiore a 15 giorni consecutivi (compresi festivi) Riduzione della retta del 30% Assenza totale del mese Riduzione della retta del 50% Casi più gravi che comportino assenze totali oltre i due mesi consecutivi potranno essere considerati di volta in volta a discrezione del Parroco. Nel caso vi sia già un fratello/sorella frequentante, gli altri fratelli/sorelle avranno uno sconto di 10 € sulla quota fissa scelta. Tale sconto non si applica alle riduzioni per malattia. Vengono organizzati corsi di nuoto, musica, attività motoria, inglese. Tali corsi sono facoltativi e a pagamento. ART. 9 - SEZIONI Il Collegio dei Docenti con la coordinatrice formano le sezioni in base ai seguenti criteri: • Osservazione nel periodo di inserimento a giugno; • Indicazioni dal Nido di provenienza; • Attribuzione per ogni sezione di equo numero di alunni e suddivisi in modo equo tra maschi e femmine e fasce d'età. • Inserimento alunni diversamente abili. ART. 10 - FREQUENZA

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La Scuola programma mete educativo - didattiche a misura di ogni singolo bambino; pertanto si richiede la costante frequenza dell’alunno medesimo ed il rispetto dell’orario, in particolare al momento dell’ingresso e dell’uscita. Pertanto, eventuali entrate e uscite fuori orario, devono essere preventivamente concordate e comunicate. ART.11 ASSENZE Le assenze del bambino, per qualsiasi motivo, sono così regolamentate: a) assenze per motivi di famiglia: comunicazione preventiva (eventuale autocertificazione); b) assenze per malattia infettiva: comunicazione immediata alla Scuola ed ammissione a scuola solo dopo presentazione del certificato medico; c) assenze per altre malattie, oltre i sette giorni (sabato-domenica e festivi compresi): presentazione di certificato medico. d) in caso di congiuntivite la riammissione avverrà dopo 24 ore di terapia antibiotica locale certificata dal pediatra di famiglia e) in caso di pediculosi la riammissione avverrà dopo aver eseguito adeguato trattamento; nel caso di recidiva avverrà solo dopo riscontro medico del pediatra di famiglia attestante l'efficacia del trattamento eseguito. ART.12 REGOLE SANITARIE Si ricorda che: • il personale non somministra farmaci ai bambini • nel caso di necessità speciali dei bambini riguardo l’assunzione di farmaci salvavita la Scuola attiverà la procedura prevista dalla

normativa in vigore in accordo col medico pediatra. • I genitori sono comunque pregati di ritirare tempestivamente il bambino una volta informati di alterazioni febbrili o altri problemi di

salute. ART. 13 CORREDO • Il bambino a scuola indosserà il grembiule di divisa (rosa/azzurro), sotto al grembiule abbigliamento comodo e pratico e scarpe

senza lacci. • LA DOTAZIONE PREVEDE: • zainetto con facile chiusura per tutti. • bambini di 3-4 anni bavaglino con sacchetto,tovaglietta di stoffa per il pranzo,asciugamano con asola; • bambini di 5 anni: tovagliolo con sacchetto,tovaglietta di stoffa per il pranzo, asciugamano con asola; • TUTTO L’OCCORRENTE DEL BAMBINO DEVE ESSERE CONTRASSEGNATO CON NOME E COGNOME DEL BAMBINO. • Ogni bambino inoltre, nel proprio zainetto, avrà un cambio completo a seconda della stagione. • Nel mese di giugno i bambini frequentano senza il grembiule di divisa. ART.14 ASSICURAZIONE Ogni bambino gode di un'assicurazione cumulativa contro gli infortuni che lo/la copre per tutto l'orario di permanenza alla scuola, per il trasporto in pulmino e durante le uscite didattiche organizzate dalla scuola. ART.15 REFEZIONE Il pranzo è fornito dalla mensa privata “Dal Bello S.a.s.” di Cavaso del Tomba (TV). Non sono ammessi da casa cestini con merende. La scuola, sia al mattino che al pomeriggio, fornisce un’adeguata merenda, inoltre, organizza un moderno servizio di mensa che si attua secondo tabelle dietetiche. La refezione è ritenuta un momento educativo di alto valore e per questo viene considerata una attività educativa per eccellenza. E’ previsto un menù dedicato per i bambini con allergie /intolleranze alimentari accompagnati da una certificazione medica. Per tutelare la salute e il benessere di tutti i bambini non è permesso portare cibo da casa. Ai bambini verranno somministrati solo cibi forniti dalla ditta di ristorazione. N.B. Per chi ha piacere, i compleanni dei bambini verranno festeggiati e in tale occasione si potranno portare a scelta del genitore: Caramelle Bonelle oppure Biscotti “Mulino Bianco” (tre tipologie di biscotti: Abbracci, Tarallucci o Macine), questo nella tutela dei bambini in modo da poter risalire agli allergeni presenti ( Regolamento UE n° 1169/2011 del parlamento europeo e dei ministri). ART.16 TRASPORTO Tra i servizi offerti dalla scuola vi è il servizio di trasporto, con adeguato automezzo di proprietà dell’ente gestore e con autista di una ditta esterna, riservato a chi ne fa richiesta e lo usufruisce in modo continuativo per tutto l’anno scolastico. I giri del servizio trasporto vengono organizzati, di anno in anno, tenuto conto delle esigenze della scuola. ART. 17 - GIOCATTOLI Per ragioni didattico - educative è opportuno che i bambini non portino a scuola giocattoli OPERATORI SCOLASTICI ART.18 TRATTAMENTO NORMATIVO Il personale viene nominato ed assunto a norma dello Statuto proprio della scuola, nel rispetto delle leggi vigenti in materia ed in particolare della L. n. 62/2000 per lo specifico tipo di scuola e delle norme previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro F.I.S.M. ART.19 TRATTAMENTO ECONOMICO Il rapporto di lavoro del personale è regolato dal Contratto Nazionale di Lavoro per i dipendenti delle scuole dell’infanzia aderenti alla FISM. ART.20 ORGANICO DELLA SCUOLA La Scuola dell’infanzia dispone del seguente personale dipendente: a) Coordinatrice dell’azione educativa – didattica che ricopre anche il ruolo d’ insegnante di sezione b) Personale docente (totale due insegnanti)

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c) Personale ausiliario provvisto dei requisiti di legge necessari per le attività che svolge, in base alla necessità di organico della scuola stessa, nel rispetto delle norme legislative e contrattuali vigenti;

d) Gruppo di volontari che prestano il servizio di assistenza in pulmino e) la scuola può avvalersi all’occorrenza della collaborazione di personale volontario regolarmente iscritto all’Organizzazione di

Volontariato delle Scuole Materne ed Asili Nido. Inoltre si avvale all’occorrenza di consulenti esterni quali: • Psicopedagogista; • Esperti / relatori in particolari settori inerenti al piano educativo della scuola; • Insegnanti specializzati in particolari materie non curriculari; • ditte specializzate in particolari settori di prevenzione e sicurezza ART.21 AGGIORNAMENTO “Per la qualificazione e l’aggiornamento pedagogico – professionale del personale, la Scuola aderisce alle iniziative della Fism Provinciale di cui fa parte, ivi compresi eventuali corsi di formazione/lavoro previsti dalla normativa in vigore, e di altri enti culturali,associazioni di categoria e/o ditte specializzate. ART.22 FIGURA GIURIDICA DELLA SCUOLA La Scuola dell’Infanzia Parrocchiale Paritaria “Santa Teresa del Bambin Gesù” si configura, giuridicamente ed amministrativamente, come attività della Parrocchia che la istituisce e la gestisce, a norma dell'art. 16,lettera b) della legge 222/85. Ne consegue che: • La Presidenza e Legale Rappresentanza della scuola spetta al Parroco Pro - tempore. • Amministrativamente e fiscalmente l'attività rientra nell'ambito della Parrocchia. ART.23 AMMINISTRAZIONE La Scuola dell’Infanzia è amministrata dal Presidente pro-tempore, dal Comitato di Gestione, dagli incaricati alla segreteria ed ai servizi contabili. Il Comitato di Gestione e presieduto dal Parroco pro-tempore, in esso sono rappresentate tutte le entità interessate al buon funzionamento della scuola (docenti, genitori, incaricati alla segreteria ed ai servizi contabili). Si riunisce su convocazione del Presidente, di regola ogni due mesi (riunioni ordinarie), o quando il Presidente lo ritenga necessario (riunioni straordinarie). RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA E ORGANISMI DI PARTECIPAZIONE Nello spirito dell'art. 2 dello statuto, bambini, genitori, personale docente e non docente costituiscono una comunità educante che interagisce con la più vasta comunità parrocchiale e civile e pertanto operano unitariamente ed in stretta collaborazione in una prospettiva dì crescita e di educazione permanente. La Scuola dell’Infanzia si propone, quindi, di conseguire i suoi fini con la collaborazione e Co - responsabilizzazione delle famiglie. Proclamandosi al servizio della famiglia ed inserendosi nel processo di formazione dei bambini come forza specializzata, essa non può fare a meno di interessarsi dei rapporti continui con le famiglie in tutti i settori che in qualche modo si riferiscono all’educazione dei bambini. La scuola si costituisce come guida nel patto educativo e, pertanto, la famiglia deve offrire gli elementi di informazione che sono necessari per una conoscenza costruttiva dei bambini e da il suo apporto all’educazione e realizzazione dei piani educativi. La scuola, tramite le insegnanti, è a disposizione dei genitori per informazione culturale sui problemi dei bambini ed organizza periodici incontri collegiali per scambi di esperienza fra genitori sui problemi della famiglia e dell’educazione. Per attuare e dare significato alla partecipazione e alla collaborazione dei genitori, nella elaborazione delle attività e nell'organizzazione interna della Scuola Materna, sono istituiti i seguenti Organi Collegiali: Collegio dei Docenti di Scuola - Collegio dei Docenti di Zona - Consiglio di Intersezione – Assemblea Generale dei Genitori - Assemblea di Sezione dei Genitori. Non è ammessa la presenza dei bambini durante le assemblee ed i colloqui individuali. ART.30 CONVENZIONI La nostra scuola dell’infanzia unitamente alle altre scuole dell’infanzia Parrocchiali Paritarie del territorio comunale, ha in essere una convenzione con l’amministrazione Comunale che, riconoscendone la validità e l’importanza del servizio sociale da esse fornito, assicura un sostentamento economico alle stesse, garantendone la piena autonomia di servizio. ART.31 RAPPORTI CON I SERVIZI DEL TERRITORIO La scuola è tenuta a raccordarsi con i servizi sociali, socio sanitari e scolastici del territorio, ai quali deve dare la piena collaborazione, al fine del soddisfacimento dei bisogni socio educativi dei bambini e della realizzazione di progetti e/o interventi tesi a migliorare la qualità del servizio e l’integrazione scolastica. La scuola collabora inoltre a progetti e iniziative con la parrocchia, il comune, le associazioni sul territorio.

CONCLUSIONE I genitori sono tenuti a rispettare il presente regolamento, nonché le sue eventuali variazioni o altre disposizioni che il Parroco Pro Tempore della Parrocchia San Bartolomeo Apostolo in Crespignaga di Maser può emanare durante l’anno scolastico dandone tempestiva comunicazione alle famiglie.

Il Presidente

Don Fabio Bertuola

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TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI D I LAVORO – D.Lgs. 81/2008 integrato D.Lgs 106/2009 Con il D.Lgs. 3 agosto 2009 n. 106 – integrativo e modificativo del D.Lgs. 81/2008 – viene confermato il dovere da parte del datore di lavoro di assicurare a ciascun lavoratore la formazione adeguata e sufficiente in materia di sicurezza. Anche i dirigenti e i preposti devono ricevere un’adeguata e specifica formazione ed un aggiornamento periodico in relazione ai propri compiti. Viene inoltre dato un peso ancor più rilevante al Preposto (persona che sovraintende all’attività lavorativa e garantisce l'attuazione delle direttive ricevute) per il quale è stata effettuata una formazione, specifica e periodicamente aggiornata, in materia di: - Principali soggetti coinvolti e i relativi obblighi; - Definizione e individuazione dei fattori di rischio; - Valutazione dei rischi; - Individuazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione. Dopo quanto premesso, in attuazione del D.Lgs. 81/08 integrato col D.Lgs. 106/09, la scuola ha provveduto alla frequenza di una serie di corsi previsti dalla legge, per il Legale Rappresentante in qualità di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), alla Coordinatrice in qualità di Preposto, al personale addetto all’Antincendio, al Pronto Soccorso, ecc. Presente a scuola il Documento di Valutazione Rischi. VALUTAZIONE DEL PTOF Il collegio docenti propone e il Legale Rappresentante approva il Piano Triennale Offerta Formativa (PTOF) 2016/2019. La scuola si propone di attuare una valutazione annuale del proprio PTOF, attraverso momenti di dialogo e confronto all’interno degli organi collegiali e attraverso una griglia di valutazione che verrà consegnata alle famiglie nel mese di giugno. La griglia di valutazione PTOF verrà elaborata dal collegio docenti.