Scuola dell’Infanzia...

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Via Roma, 19 - Castel d’Azzano (VR) P. Iva 01543330235 – C. F. 80022100236 Tel. 045.512194 e-mail: [email protected] mail certificata: [email protected] sito: scuolainfanziasantamaria.it Scuola dell’Infanzia Paritaria “S. Maria Annunciata”

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Via Roma, 19 - Castel d’Azzano (VR) P. Iva 01543330235 – C. F. 80022100236

Tel. 045.512194 e-mail: [email protected]

mail certificata: [email protected] sito: scuolainfanziasantamaria.it

Scuola dell’Infanzia Paritaria

“S. Maria Annunciata”

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Scuola dell’Infanzia Paritaria

“Santa Maria Annunciata” Castel d’Azzano –Vr-

P.T.O.F PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA

FORMATIVA A.S.2017/2018

Ex ART.1, Comma 14, Legge n°107/2015

Approvato dal Collegio Docenti e Comitato di Gestione il 28 settembre 2017

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Indice

CAPITOLO

PAGINA

PREMESSA: CHE COS’E’ IL P.T.O.F.? 5

STORIA La storia della scuola

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IDENTITÀ E MISSION DELLA SCUOLA La scuola dell’infanzia è il luogo che…. Idea di bambino

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IL CONTESTO Il territorio

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ORGANIZZAZIONE, RISORSE E GESTIONE DELLA SCUOLA Spazi Il tempo della scuola Calendario scolastico La giornata del bambino a scuola Servizi aggiunti Criteri formazione sezioni Organigramma e risorse umane Personale docente Orario settimanale del personale docente Personale non docente La comunità religiosa Comitato di gestione Risorse finanziarie Retta di frequenza

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LINEE GUIDA DEI PERCORSI EDUCATIVO-DIDATTICI Valori del Vangelo La cultura del rispetto Valore dell’accoglienza Valore dell’inclusività Finalità educative e campi di esperienza Fasi della programmazione Campi di esperienza Traguardi per lo sviluppo della competenza Insegnamento I.R.C. L’I. R. C. nei campi di esperienza Metodologia La nostra programmazione annuale

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I NOSTRI PROGETTI Progetti fondativi Progetti di potenziamento dell’offerta formativa Progetti Extracurricolari LE RELAZIONI Con la famiglia Incontri rivolti ai genitori Organizzazione degli organi collegiali Con il territorio Strutture del territorio a disposizione della scuola

18 18 20 20 21 22

INCLUSIONE SCOLASTICA 22

FORMAZIONE, AUTOVALUTAZIONE, INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO Valutazione globale dell’esperienza Documentazione Documentazione delle attività del bambino Documentazione utile all’insegnante Documentazione visionabile dai genitori

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DOCUMENTI ALLEGATI P.d.p. P.e.i P.a.i. Patto di corresponsabilità educativa

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“Per aiutare un bambino, dobbiamo fornirgli un ambiente che gli consenta di svilupparsi

liberamente”

(Maria Montessori)

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PREMESSA CHE COS’E’ IL P.T.O.F.?

Il Piano triennale dell’Offerta Formativa ( P.T.O.F.) è il “documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche” ed esplicita la progettazione curricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia coerentemente con le direttive ministeriali e tenendo conto del contesto storico, geografico, sociale, economico e culturale del territorio e delle esigenze formative dell’utenza. Costituisce una direttiva per l'intera comunità scolastica; delinea l'uso delle risorse della scuola e la pianificazione delle attività curricolari, extracurricolari, di sostegno, recupero, e formazione integrata. Il P.T.O.F. ha come riferimento normativo la legge n. 107/2015. Legge 107/2015 Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni, costituito dai sevizi educativi per l'infanzia e dalle scuole dell'infanzia, al fine di garantire ai bambini e alle bambine pari opportunità di educazione, istruzione, cura, relazione e gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali, nonché ai fini della conciliazione tra tempi di vita, di cura e di lavoro dei genitori, dalla promozione della qualità dell'offerta educativa e della continuità tra i vari servizi educativi e scolastici e la partecipazione delle famiglie, attraverso:... La dimensione triennale del P.T.O.F. rende necessario mantenere due piani di lavoro tra loro intrecciati: uno destinato ad intrecciare l’offerta formativa a breve termine e comunicare alle famiglie e agli alunni lo status della scuola, i servizi attivi, le linee pedagogiche che si è scelto di adottare; l’altro è orientato a disegnare lo scenario futuro, l’identità della scuola auspicata al termine del triennio di riferimento e i processi di miglioramento continuo che si intendono realizzare. Il P.T.O.F riflette in ogni suo aspetto ciò che le Indicazioni Nazionali del 2012 prevedono per il curricolo della scuola dell’infanzia. Dalle Indicazioni del Curricolo 2012: Continuità ed unitarietà del curricolo pag 12. L'itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola caratterizzate ciascuna da una specifica identità educativa e professionale, è progressivo e continuo. La presenza, sempre più diffusa, degli istituti comprensivi consente la progettazione di un unico curricolo verticale e facilita il raccordo con il secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione. Negli anni la scuola dell'infanzia accoglie, promuove e arricchisce l'esperienza vissuta dei bambini in una prospettiva evolutiva, le attività educative offrono occasioni di crescita all'interno di un contesto educativo orientato al benessere, alle domande di senso e al graduale sviluppo di competenze riferibili alle diverse età, dai tre ai sei.

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LA STORIA STORIA DELLA SCUOLA La Scuola dell’infanzia di Castel d’Azzano ha avuto inizio nel 1909. Tale data non è documentata, ma è facilmente desumibile dal confronto con due documenti conservati nell’Archivio Comunale. Dal primo si apprende che a Forette, nel 1908, c’era già un asilo; questo, sebbene si trovasse nel territorio di Vigasio, era frequentato da 23 bambini di Castel d’Azzano e riceveva un contributo annuo di £ 50, di cui 30 dal Comune e 20 dal sindaco Lodovico Violini Nogarola. Nel secondo documento, datato 1910, il Sindaco stesso, rispondendo alla richiesta degli abitanti di Azzano di costruire un fabbricato adibito ad asilo, dice di voler provvedere a proprie spese e aggiunge di aver provveduto anche ai bambini del Castello, destinando “…. a scopo di asilo infantile un apposito locale nella casa di recente fabbricazione in Beccacivetta ed ora abitata dal Segretario ….”. Il Segretario comunale era Marcellino Bianchi, che ricoprì la carica dal 1904 al 1918; egli viveva con due sorelle, Colomba e Rosina, che appunto presero ad occuparsi della Scuola materna; la prima, che era diplomata maestra d’asilo, sarebbe rimasta fino alla fine degli anni Cinquanta. Dopo Colomba, altre maestre diplomate si succedettero, fino all’arrivo delle Suore di Gesù Buon Pastore il 4 ottobre 1966, venute per aiutare in parrocchia e in particolare per attendere alla Scuola Materna. Allo scopo era stato restaurato il vecchio edificio. Dal 15 febbraio 1978 l’asilo viene trasformato in associazione denominata Scuola Materna S. Maria Annunciata di Castel d’Azzano, gestita da un Comitato presieduto dal parroco pro tempore di Castel d’Azzano. La scuola ha poi ottenuto la parità scolastica in ottemperanza al decreto del ministero della Pubblica Istruzione n° 488/5407 del 28702/01 e da allora è denominata Scuola dell’Infanzia Paritaria “S. Maria Annunciata”. Si vuole qui sottolineare come la presenza della comunità religiosa, all’interno della scuola, abbia contribuito ad infondere alla stessa un’impronta cristiana che l’ha caratterizzata negli anni a venire; si tratta di una presenza religiosa che è rimasta solida e viva nella formazione di numerose generazioni di bambini e che ha affiancato le figure educative laiche, intervenute e succedutesi nel tempo all’interno della scuola, sino ad arrivare alla realtà scolastica dei nostri giorni. Pertanto, a tutt’oggi, la nostra scuola si impegna sulla base dei valori cristiani di cui è permeata, a rispondere a una delle necessità più urgenti e primarie del nostro tempo: l’educazione.

IDENTITA’ E MISSION DELLA SCUOLA La scuola dell’infanzia “Santa Maria Annunciata” si propone di educare il bambino in collaborazione con la famiglia, ispirandosi ai principi dell'educazione cristiana. Essa promuove una accoglienza senza distinzione volta all’integrazione e al pieno sviluppo dell’individuo sia come singolo nella sua unicità sia come persona inserita in una socialità.

v La scuola pertanto sostiene i valori fondanti l’esperienza cristiana, al fine di permeare della loro essenza la propria proposta educativa e formativa in un’ottica di centralità della persona

• della vita, • dell'accoglienza, • della condivisione, • della solidarietà, • della tolleranza, • della pace

LA SCUOLA DELL’INFANZIAÉIL LUOGO CHE: -valorizza tutte le dimensioni strutturalmente connaturate nell'uomo, nella consapevolezza che l'intervento educativo debba promuovere la formazione di una personalità completa ed equilibrata. -pone al centro del proprio operare i valori della vita, dell'accoglienza, della condivisione, della solidarietà, della

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tolleranza, della pace -intende favorire, in una visione cristiana:

Þ a maturazione dell'identità umana della persona,

Þ lo sviluppo del senso di appartenenza ad un gruppo sociale,

Þ l’acquisizione dell'autonomia vera che consente di aprirsi alla realtà esterna,

Þ il rafforzamento della competenza tramite l'acquisizione dei primi strumenti "culturali", i quali permettono al soggetto di organizzare la propria esperienza, esplorare e ricostruisce la realtà conferendo significato e valore alle azioni e ai comportamenti.

La scuola “S. Maria Annunciata” mira ad essere:

Þ una scuola inclusiva in grado di accogliere tutte le persone nella loro originalità, differenza e dignità;

Þ una scuola di tutti e di ciascuno che investe nella realizzazione di un’alleanza educativa con la famiglia; Þ una scuola del fare e dell’agire, dove si valorizza e si promuove l’esperienza diretta del bambino attraverso i

cinque campi di esperienza;

Þ una scuola attenta ai tempi e ai ritmi del bambino, alle sue dimensioni di sviluppo (affettiva, sociale e cognitiva), che lo sostiene, guardando la sua maturità globale, nella valorizzazione dei suoi processi di evoluzione;

Þ una scuola caratterizzata dalla flessibilità data dalla presenza di bambini anticipatari che richiede una più forte attenzione al progetto accoglienza e al progetto continuità;

Þ una scuola che offre orientamenti di lavoro per i docenti e percorsi formativi e di sostegno alla genitorialità. IDEA DI BAMBINO La nostra scuola dell’infanzia parte da un’idea di bambino attivo e competente, protagonista del proprio sapere, persona unica e irripetibile, sorgente di emozioni e bisogni speciali. In quest’ottica, l’intero team si impegna a compiere un’azione di regìa educativa, valorizzando ed arricchendo tutti e ciascun bambino, ciò si concretizza in alcune azioni: -rispetto dei tempi dei bambini (un tempo scandito da routine, quindi rassicurante ma anche un tempo disteso) -osservazione dei bisogni -valorizzazione della dimensione ludica (promozione di momenti di gioco libero o guidato, in gruppo misto o in gruppi omogenei) -ascolto attivo (empatia dell’insegnante che accoglie e risponde prontamente ai bisogni dei bambini) -predisposizione di ambienti rassicuranti e stimolanti (interni ed esterni alla scuola, con attenzione alla strutturazione di spazi flessibili) IL CONTESTO IL TERRITORIO La scuola dell’infanzia “S. M. Annunciata” è situata nella pianura a Sud di Verona, nel paese di Castel d’Azzano in Via Roma 19, a circa 10 km dalla città. L’assetto economico-territoriale del paese è di tipo agricolo, industriale, artigianale e commerciale. Il tessuto sociale presente sul territorio è costituito da famiglie prevalentemente italiane, però vi è anche una modesta presenza di nuclei di stranieri europei: rumeni, polacchi, albanesi, ma anche africani e arabi; pertanto sussistono situazioni di natura multiculturale e plurietnica. Negli ultimi anni Castel d’Azzano ha avuto un notevole sviluppo demografico a seguito della crescente edificazione urbana sul suo territorio. Oltre alla nostra scuola operano nel nostro paese: un asilo nido e una scuola dell’infanzia aderenti FISM, l’Istituto Comprensivo comprendente un asilo nido, una scuola dell’infanzia, tre sedi di scuola primaria (di cui una a tempo pieno) e una scuola secondaria di primo livello (scuola media). Nel paese inoltre operano molti gruppi ed associazioni nel campo della politica, dello sport, dell’arte, dell’educazione e del volontariato. L'edificio dove ha sede la nostra scuola, è di proprietà del Comune di Castel d'Azzano che lo ha concesso in uso gratuito all'associazione dei genitori del comitato con atto di comodato. La struttura scolastica, pur se non di recente costruzione, è disposta in un unico piano (al piano terra) ed è priva di barriere architettoniche (L.118/71). Il piano superiore dell’edificio ospita la comunità delle suore. La manutenzione ed eventuali opere di adeguamento sono a carico del Comune, per quanto concerne i lavori straordinari; mentre spetta alla scuola intervenire sui lavori ordinari.

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ORGANIZZAZIONE, RISORSE E GESTIONE DELLA SCUOLA

SPAZI

La scuola dell’infanzia “S. M. Annunciata”, pur non essendo di costruzione recente, offre spazi sufficientemente ampi e ideali per lo svolgimento delle varie attività. Situata su un unico piano (al piano terra) è priva di barriere architettoniche (L.118/71) e consta di:

• un ingresso che dà accesso al salone ampio per il gioco e attività varie; • una cappellina; • una cucina; • una segreteria (munita di telefono fisso-fax, cordless, fotocopiatrice, 1 computer e 1 stampante) • un salone dotato di finestre su una zona del soffitto e di una finestra e una porta-finestra da un lato; sugli altri

lati vi è l'accesso alle 3 sezioni, alla sala riposo, alla sala psicomotricità, ai 4 bagni, a un ripostiglio e a una stanza che funge da deposito materiale didattico e di cancelleria. Le pareti della sala sono arredati con pannelli rivestiti di stoffa colorata sui quali vengono appesi periodicamente la documentazione inerente l’attività didattica, svolta dai bambini durante l’anno. Il salone è strutturato per l'attività libera o guidata, per dare al bambino la possibilità di manifestarsi, di esprimersi, di muoversi. Esso è arredato da file di armadietti in legno, contrassegnati dalle foto dei bambini, per riporre gli oggetti personali (giacche, cappelli, sacchettini, ecc.),

• quattro bagni: ogni bagno è dotato di batteria di lavabi, tazze dei water separate da pareti divisorie; • una sala per il riposo pomeridiano dei bambini che frequentano il primo anno di scuola dell’infanzia, con

comodi lettini muniti di coperte e cuscini di materiale ignifugo; • un’altra sala di medio-grandi dimensioni adibita allo svolgimento dei laboratori di musica e psicomotricità con

un angolo dedicato alla biblioteca; • tre aule spaziose e luminose dotate ciascuna di una porta d'ingresso e di una porta antipanico che dà sul cortile

e una grande finestra, sempre con veduta sul cortile; le aule sono munite di arredamento a misura di bambino e sono strutturate con:

v un angolo per favorire le attività di gioco simbolico (angolo della casa) v un angolo lettura v uno spazio attrezzato per il travestimento v uno spazio per l’espressione grafica e le attività didattiche v un luogo in cui i bambini raccolgono i loro disegni v un angolo attrezzato con giochi logico-matematici

I bambini svolgono le attività secondo i loro bisogni e le proposte dell'insegnante usando il materiale che si trova nelle aule: materiale per le attività grafico-pittoriche (libere e strutturate), per la pittura, per il gioco. Gli alunni possono utilizzare un tappeto per il gioco libero con costruzioni di vario genere. Inoltre le aule vengono utilizzate anche per il pranzo e la merenda. Un grande risorsa è rappresentata dallo spazio esterno caratterizzato da un ampio cortile alberato, dove vi sono: uno spazio soleggiato e uno ombreggiato, attrezzati con giochi fissi (scivolo, castello, altalena con tappeto anti trauma, sabbiera, canestro) e giochi mobili (palette, secchielli, tricicli e biciclettine con rotelle). IL TEMPO DELLA SCUOLA La Scuola dell’Infanzia “S. Maria Annunciata” è aperta dalla prima settimana di settembre al 30 giugno, nei giorni feriali, escluso il sabato, dalle ore 7.30 alle ore 16.00. La scuola segue in parte il calendario scolastico previsto dalla Regione. Il Comitato di Gestione in accordo con il Collegio Docenti stabilisce l’articolazione del calendario delle attività e delle iniziative della scuola. Il calendario viene consegnato a tutte le famiglie dei bambini entro i primi di ottobre. Il Comitato di Gestione stabilisce i giorni di sospensione delle lezioni non obbligatori. CALENDARIO SCOLASTICO PER L’ANNO 2017/2018 LE LEZIONI SARANNO SOSPESE SECONDO IL SEGUENTE CALENDARIO

Mercoledì 1 novembre 2017 Festa di tutti i Santi Venerdì 8 dicembre 2017 Immacolata concezione Da lunedì 25 dicembre 2017 a venerdì 5 gennaio 2018 Vacanze natalizie Da lunedì 12 a mercoledì 14 febbraio 2018 Vacanze di Carnevale

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Inizio lezioni: da lunedì 11 settembre 2017 è prevista l’apertura anticipata solo per i piccoli al fine di favorire il loro inserimento nel nuovo ambiente. Dal 13 settembre è previsto l’arrivo dei bambini medi e grandi (con orario ridotto). Dal 18 settembre la scuola offre il servizio con orario completo. Termine lezioni: martedì 29 giugno 2018 alle ore 13.00.

LA GIORNATA DEL BAMBINO A SCUOLA La giornata alla nostra scuola dell’infanzia si svolge secondo i seguenti tempi:

7.30-08.00

Entrata anticipata a servizio gratuito per le famiglie che ne facciano richiesta, è presente Suor Evelina.

8.00–8.15

Accoglienza in una sezione con la presenza di una insegnante.

8.15-8.30

Accoglienza in due sezioni.

8.30-9.00

Accoglienza nelle tre sezioni di appartenenza.

9.00-9.30 Iniziano le routine nelle tre sezioni con la preghiera, l’attività di spazio-tempo, le presenze, la merenda e la predisposizione delle attività seguenti.

9.30-10.00

Cerchio del mattino, in salone, tutti insieme.

10.00-11.15 Formazione di gruppi di sezione/intersezione nei quali ciascuna insegnante svolge l’attività didattica predisposta,

11.15-11.45 Gioco libero, attività di riordino, preparazione tavoli per il pranzo e attività di igiene personale.

11.45-12.30

Pranzo in sezione.

12.30-13.00

Gioco libero in giardino, in sezione o in salone.

12.45-13.00

Prima uscita

13.00–15.00 I piccoli di tre anni vanno a riposare seguiti in dormitorio da due insegnanti; i medi e i grandi (4 e 5 anni) svolgono attività di intersezione con le rispettive insegnanti.

15.00-15.30

Merenda suddivisi nelle sezioni

15.45-16.00

Seconda uscita.

SERVIZI AGGIUNTI La scuola offre:

Þ un servizio gratuito di apertura anticipata dalle ore 7.30 alle 8.00 per eventuali esigenze lavorative dei genitori;

Þ un servizio pullman gestito dal Comune per tutte e tre le scuole dell’infanzia operanti nel territorio;

Þ un servizio di mensa interna curato da personale interno competente che offre qualità e garanzie dietetiche dei cibi secondo le indicazioni dei menù stagionali (approvati dall’ Asl) anche per coloro che presentano allergie o intolleranze alimentari.

CRITERI DI ISCRIZIONE E DI FORMAZIONE DELLE SEZIONI Alla scuola dell’infanzia “S. Maria Annunciata” vengono accolti bambini di età compresa tra i 2 anni e mezzo e i 5 anni.

Da giovedì 29 marzo a martedì 3 aprile 2018 compreso Vacanze pasquali Mercoledì 25 aprile 2018 Festa della Liberazione Lunedì 30 aprile e martedì 1 maggio 2018 Ponte festa del lavoro Lunedì 21 maggio 2018 Festa del Santo Patrono Venerdì 9 febbraio 2018 festa di Carnevale Venerdì 29 giugno 2018 ultimo giorno di scuola

Le lezioni termineranno alle ore 12.45

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Le iscrizioni sono accolte per tutto il mese di gennaio dalla Coordinatrice didattica e dalla segretaria secondo i seguenti criteri:

- bambini di 3 anni; - bambini che compiono i 3 anni dopo il 31 dicembre e non oltre il 31 gennaio (Legge 55/03) solo se non

sono esauriti i posti disponibili; - bambini con una età minima di due anni e quattro mesi (compiranno i tre anni entro gli otto mesi successivi

e, comunque, entro il 30 aprile), solo se non sono esauriti i posti disponibili sulla base dei criteri precedenti. Successivamente alla formazione delle sezioni non potranno avvenire spostamenti di bambini da una sezione all’altra ad esclusione di particolari casi vagliati dalla Coordinatrice didattica e dalle insegnanti. Legge di riferimento per iscrizioni Alla scuola dell’infanzia, statale o paritaria, si possono iscrivere i bambini di età compresa tra i tre e i cinque anni compiuti o da compiere entro il 31 dicembre dell’anno in corso. I provvedimenti legislativi del 2008 e, soprattutto, un Regolamento di attuazione dell’art. 64 della legge 133/2008 (dpr 89/2009) ne hanno però consentito il ripristino a partire dall’anno scolastico 2009-2010. Ora, pertanto, con l’anticipo di ammissione alla scuola dell’infanzia, possono iscriversi e partecipare alle attività educative fin dall’inizio dell’anno scolastico i bambini con una età minima di due anni e quattro mesi (compiranno tre anni di età entro gli otto mesi successivi e, comunque, entro il 30 aprile). Per l’accoglimento in anticipo nella scuola dell’infanzia di bambini che compiono i tre anni dopo il 31 dicembre, si devono, però, verificare due condizioni: che sia stata data la precedenza di ammissione ai bambini nati entro il 31 dicembre e che vi siano posti disponibili nella scuola. Nel caso in cui il numero dei nati dopo il 31 dicembre (anticipatari) sia superiore al numero dei posti disponibili, l’ammissione avviene secondo criteri di precedenza definiti preventivamente da ciascuna scuola. Per favorire l’accoglienza di bambini anticipatari la scuola deve inoltre disporre di spazi adeguati e prevedere apposite condizioni di accoglienza per loro.

I bambini iscritti alla scuola dell’infanzia “S. Maria Annunciata” sono 65, suddivisi in tre sezioni eterogenee contrassegnate dai seguenti colori e così strutturate:

1. sezione rossa: 22 alunni 2. sezione gialla: 21 alunni 3. sezione blu: 22 alunni

Attualmente nelle sezioni non sono presenti bambini certificati

ORGANIGRAMMA E RISORSE UMANE IL PERSONALE DOCENTE È composto da quattro insegnanti e una coordinatrice: FAEDO MARTINA

Coordinatrice e insegnante

STRADIOTTO IRENE

Insegnante titolare sezione blu

PACHERA CHIARA

Insegnante titolare sezione gialla

SEZIONE Bambini di 3 anni Bambini di 4 anni Bambini di 5 anni Tot.

maschi

femmine maschi femmine maschi femmine

ROSSA 5 2 5 5 1 4 22

GIALLA 5 3 5 6 1 1 21

BLU 5 3 3 6 3 2 22

Totale 15 8 13 17 5 7 65

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PATTERI DANIELA

Insegnante titolare sezione rossa

RECCHIA BARBARA Insegnante di supporto e corresponsabile del gruppo medi e sezione eterogenea del pomeriggio

La scuola si avvale di tre esperti esterni per l’attività di inglese, psicomotricità, musica e nuoto. ORARIO SETTIMANALE DEL PERSONALE DOCENTE Il rapporto di lavoro tra il personale docente e il Comitato di Gestione è basato sul Contratto Fism. La coordinatrice didattica ha un contratto full-time di 32 ore (con insegnamento). Due insegnanti hanno un contratto a tempo pieno di 32 ore frontali; un’insegnante è a 22 ore frontali e un’altra a 20 ore. Le insegnanti si incontrano un pomeriggio a settimana in collegio docenti per la programmazione, l’organizzazione, l’aggiornamento e la verifica. Ogni mattina dalle 7.30 alle 8.00 suor Evelina (volontaria presso la nostra scuola) si offre ad accogliere i bambini con entrata anticipata in salone. IL PERSONALE NON DOCENTE

È composto dal seguente personale a tempo part-time: LA COMUNITA’ RELIGIOSA È composta da 4 suore della congregazione Suore di Gesù Buon Pastore, che pur non intervenendo nell'attività didattica, contribuisce assieme alla scuola ad educare secondo i valori cristiani.

COMITATO DI GESTIONE La Scuola è gestita da un Comitato di Gestione formato dai genitori eletti dall’Assemblea Generale con carica triennale, dal Presidente, dal vice-Presidente, dalla Coordinatrice, da un responsabile amministrativo, dal Parroco, dal rappresentante dell’Amministrazione Comunale. Il presidente in carica è il signor Schiavo Marcello. Il comitato si riunisce a cadenza mensile. Il Comitato di Gestione adempie ai seguenti compiti di ordinaria e straordinaria amministrazione:

Ø recepisce il Piano Triennale dell’Offerta Formativa predisposto dal personale docente e ne dà parere, Ø approva il calendario scolastico inerente l’attività scolastica ed extra-scolastica predisposto dal collegio

docenti, Ø gestisce le risorse umane e finanziarie, Ø mantiene i rapporti con gli enti locali, con gli organismi statali e con la Fism, Ø assicura la rispondenza delle strutture scolastiche e dei materiali in uso alla

normativa, Ø esamina e dà un parere sui bilanci preventivi e consuntivi; Ø prescrive il regolamento interno; Ø fissa le rette mensili; Ø valuta eventuali o particolari condizioni nel formalizzare la retta; Ø esprime parere sulla stipula di convenzioni con altri Enti; Ø suggerisce tutti quegli interventi atti a migliorare il servizio della scuola.

Il Presidente, o il Comitato di Gestione, possono adottare provvedimenti di organizzazione e di ordinamento del lavoro del personale in relazione al buon funzionamento della attività scolastica e alla promozione di iniziative che favoriscano i momenti di aggregazione dei genitori e i rapporti con la comunità locale.

CATTANI GIOVANNA

Ausiliaria

FINEZZO CHIARA

Cuoca

GASPARINI MONICA

Segretaria amministrativa

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RISORSE FINANZIARIE La scuola per soddisfare il proprio fabbisogno può ricorrere a varie fonti di finanziamento, tra queste le principali sono:

- contributo mensile da parte dei genitori di euro 135,00 (residenti); di euro 155,00 (non residenti) - iscrizione annuale per un importo di euro 90,00 - contributi erogati da: stato, regione, comune.

RETTA DI FREQUENZA La scuola non ha scopi di lucro. La retta si versa con bonifico bancario, anticipatamente, entro il 15 di ogni mese, ed è stabilita dal comitato di gestione. La quota d’iscrizione è di euro 90,00 (per assicurazione e materiale didattico). La retta è di euro 135,00 per i residenti, di euro 155,00 per i non residenti. La retta è ridotta in caso di assenza di tutto il mese ad euro 120,00. Due fratelli residenti versano 255,00 mensili, mentre per i non residenti si versano 295,00 euro. LINEE GUIDA DEI PERCORSI EDUCATIVO- DIDATTICI

“Per educare un bambino occorre un villaggio” (proverbio africano)

Il nostro curricolo corrisponde al progetto formativo che progettiamo, realizziamo e documentiamo nella nostra realtà educativa. VALORI DEL VANGELO La nostra scuola, essendo di ispirazione cristiana, pone nella figura di Gesù la guida principale che ispira l’azione educativa-didattica delle insegnanti verso gli alunni. Le insegnanti predispongono il Progetto Religioso (IRC) per accompagnare i bambini alla scoperta di Dio Padre e dei valori del Vangelo (indicazioni Nazionali per il curricolo per la scuola dell’infanzia allegate al DM 31/7/2007). LA CULTURA DEL RISPETTO • rispetto per il bambino come soggetto che collabora attivamente alla propria crescita ed al proprio sviluppo psicofisico-etico e culturale; • rispetto come valore formativo per il bambino stesso: nel quotidiano impegno dei docenti e di tutti coloro che sono nella scuola. Questo valore viene attuato tramite obiettivi formativi e specifici di apprendimento, con particolare attenzione al rispetto verso: • di sé; • del compagno; • dei genitori; • degli insegnanti; • dell’ambiente; • della natura; • delle cose; • della salute; • delle regole condivise; • delle modalità che consentano l'interazione sociale. VALORE DELL’ACCOGLIENZA L'accoglienza è un momento fondamentale all'interno della Scuola dell'Infanzia poiché è lì che si creano le basi del rapporto di fiducia tra il bambino e gli insegnanti. Qui l'esperienza scolastica diventerà opportunità di vita sociale fondamentale ed il lavorare a scuola sarà occasione privilegiata su cui sviluppare il pensiero autonomo, la creatività, la stima di sé. VALORE DELL’INCLUSIVITÀ Con riferimento alla Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e alla successiva Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 la prospettiva è quella di attuare una scuola inclusiva che sia di tutti e di ciascuno, considerando l'accoglienza della diversità come un valore irrinunciabile. Particolare attenzione verrà riservata a chi ha maggiormente bisogno di aiuto sforzandosi di rendere tutto talmente flessibile da accogliere il nuovo venuto, in modo tale che ogni momento diventi occasione di maturazione e di crescita individuale e collettiva. Con la prospettiva inclusiva vogliamo condividere e coinvolgere attivamente nella progettazione dell'offerta formativa della scuola, le famiglie dei bambini e il territorio: associazioni, presidi socio-sanitari, enti locali, organizzazioni sportive. Con le famiglie condivideremo il senso del percorso formativo dei figli,

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mentre a livello territoriale si tratterà di costruire quella rete di conoscenze e risorse che possono ampliare il campo delle possibili occasioni di formazione e valorizzazione della specificità. Il lavoro di personalizzazione ed inclusione si esprimerà attraverso il PAI (Piano Annuale per l'Inclusione) che

diventerà parte integrante del PTOF.

FINALITA’ EDUCATIVE E CAMPI DI ESPERIENZA A partire dalla visione antropologica cristiana della tradizione cattolica e dalla proposta pedagogica didattica delle indicazioni curricolari secondo i riferimenti legislativi, la nostra Scuola si pone le seguenti finalità educative: Sviluppo dell'identità: significa imparare a star bene e a sentirsi sicuri nell'affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irrepetibile.

Sviluppo dell'autonomia: comporta l'acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi contesti; avere fiducia nelle proprie capacità e fidarsi degli altri; provare piacere nel fare le cose da solo ma saper anche chiedere aiuto; esprimere le proprie emozioni e sentimenti; comprendere le regole quotidiane; motivare le proprie opinioni, scelte e comportamenti.

Sviluppo della competenza: significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto; descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise, rievocando, narrando e fatti significativi; sviluppare l'attitudine a fare domande, rappresentando riflettere.

Sviluppo della cittadinanza: significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l'espressione del proprio pensiero, l'attenzione al punto di vista dell'altro; significa porre le fondamenta di un ambito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura.

Tali finalità si concretizzano nei seguenti campi di esperienza:

• Il sé e l'altro: l'ambiente sociale, il vivere insieme, le domande dei bambini

• Il corpo e il movimento: identità, autonomia, salute

• Immagini, suoni, colori: linguaggi, creatività, espressione

§ I discorsi e le parole: comunicazione, lingua, cultura

• La conoscenza del mondo: oggetti, fenomeni e viventi; numero e spazio

L'organizzazione del curricolo per campi d'esperienza consente di mettere al centro del progetto educativo la corporeità, le azioni, le percezioni, le sensazioni, le emozioni dei bambini. Il campo, però, non è solo il luogo dell'operatività perché le immagini, le parole, gli strumenti, gli artefatti culturali lo rendono un contesto fortemente evocativo, che stimola i bambini a dare significato, a riorganizzare e a rappresentare le proprie esperienze e i propri vissuti. Ogni campo infatti delinea una prima mappa di linguaggi, alfabeti, conoscenze, in forma di traguardi di sviluppo, che poi troveranno una loro evoluzione nel passaggio alla scuola primaria. (“Indicazioni per il curricolo” settembre 2012) FASI DELLA PROGRAMMAZIONE

“La scuola dell'Infanzia dovrebbe avere l'atmosfera di una buona casa e

la programmazione di una buona scuola “(S. Adcock) Gli obiettivi esplicitati nella programmazione annuale sono legittimati dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 nelle quale sono descritti i campi di esperienza su cui elaborare la programmazione didattica. Fasi: • Osservazione iniziale per individuare i bisogni educativi dei bambini.

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• Identificazione del “campo di esperienza” e dei traguardi di competenza e/o i traguardi IRC (insegnamento religione cattolica). • All'interno dei traguardi, vengono individuati gli obiettivi di apprendimento.

• A questo punto si pensa alle varie attività che si possono proporre ai bambini, mirate a far raggiungere gli obiettivi di apprendimento attraverso esperienze concrete da vivere individualmente o nel gruppo.

• Osservazione finale per la valutazione degli apprendimenti. • Documentazione. Osservare valutare, documentare

L’attività di valutazione nella nostra scuola risponde ad una funzione di carattere formativo che riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita, evita di classificare e giudicare le prestazioni dei bambini, perché è orientata ad esplorare ed incoraggiare lo sviluppo di tutte le loro potenzialità. Lo strumento privilegiato è l’osservazione occasionale e sistematica mediante la quale conosciamo sempre più i bambini e teniamo monitorato il nostro intervento educativo-didattico. Un’autovalutazione continua della scuola, unitamente alla valutazione esterna e alla rendicontazione sociale, permettono un miglioramento continuo della qualità educativa per modificare o consolidare le scelte fatte, in ordine ad obiettivi, modalità operative, strategie e strumenti. La documentazione va intesa come processo che produce tracce, memoria e riflessione, negli adulti e nei bambini, rendendo visibile le modalità e i percorsi di formazione e permettendo di apprezzare i progressi dell’apprendimento individuale e di gruppo. Per documentare i progetti vengono prodotte fotografie, videoregistrazioni, elaborati dei bambini, cartelloni, diari di bordo. I CAMPI DI ESPERIENZA Il sé e l’altro - In questo campo si fa riferimento all'identità personale, alle grandi domande esistenziali, al senso morale anche attraverso la scoperta dell'altro come bambino, rispettandone la diversità di lingua, di tratti, di tradizioni, di stili di vita.

Il corpo e il movimento - E’ riferito al sé fisico, al controllo del corpo, alla scoperta delle sue funzioni e potenzialità attraverso sia l'esperienza sensoriale e percettiva (il movimento e i gesti mimici), sia le attività informali (di routine e di vita quotidiana), la vita e i giochi all'aperto. In parallelo la scuola dell'infanzia mira a sviluppare l'educazione alla salute, aiutando il bambino a capire e interpretare i segnali del corpo e ad averne cura attraverso una corretta alimentazione e all'igiene personale. Immagini-suoni-colori - In questo campo si fa riferimento ai diversi linguaggi espressivi come la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione, la trasformazione dei materiali, le esperienze grafico-pittoriche, i mass-media, … per educare al senso del bello, alla conoscenza di sé, degli altri, della realtà. La scuola favorisce l'incontro dei bambini con l'arte, la musica e altre forme di comunicazione. I discorsi e le parole - In questo campo si fa riferimento alla comunicazione verbale, sia orale che scritta, attraverso la consapevolezza della lingua materna e di altre, consolidando l'identità personale e culturale ma aprendosi verso altre culture. La conoscenza del mondo - In questo campo si fa riferimento all'esperienza della realtà in chiave logica e scientifica, sia attraverso azioni quali raggruppare, comparare, contare e ordinare (rappresentando attraverso disegni e parole), sia attraverso l'organizzazione spazio-temporale e fisica del mondo naturale. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE 1 - Il sé e l’altro Il bambino: • gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini; • sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato; • sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette al confronto con le altre; • riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta; • pone domande sui temi esistenziali e religiosi, su ciò che è bene o male, sulla giustizia e raggiunge una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme; • si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e

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autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise; • riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il

funzionamento delle piccole comunità e della città;

2 - Il corpo e il movimento Il bambino: • vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola; • riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione; • prova piacere nel movimento e sperimenta schemi postulai e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto; • controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva; • riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento; 3 - Immagini-suoni-colori Il bambino: • comunica, esprime emozioni, racconta utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente; • inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; • utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; • esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie; • segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione ecc.); • sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte; • scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo ed oggetti; • sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali; • esplora i primi alfabeti musicali utilizzando anche i simboli di una annotazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli; 4 - I discorsi e le parole Il bambino: • usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati; • sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative; • sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni, inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati; • ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede ed offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e definire regole; • ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia; • si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media; 5 - La conoscenza del mondo Il bambino: • raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; • utilizza simboli per registrarle, esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata; • sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana; • riferisce correttamente eventi del passato recente, sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo; • osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti; • si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi; • ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità; • individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra ecc; • segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali;

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INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA (I.R.C.)

“Si può insegnare senza volerlo:

si chiama esempio” La nostra Scuola dell’infanzia per “concorrere all’educazione armonica e integrale dei bambini e delle bambine” tiene presente e cura anche la dimensione religiosa. La nostra proposta educativa si ispira al Vangelo di Gesù ed è ancorata ad una precisa visione della vita e della persona. La nostra scuola promuove la maturazione dell’identità della dimensione religiosa, valorizzando le esperienze personali, orientando i bambini e le bambine a cogliere i segni espressivi della religione cristiana/cattolica, ed eventualmente di altre espressioni religiose, presenti nell’ambiente. Il team delle insegnanti predispone contesti e momenti in cui vengono messi in luce e vissuti nella quotidianità i valori universali della PACE, dell’AMORE, della FRATELLANZA, del PERDONO. L’I.R.C. NEI CAMPI DI ESPERIENZA Il sé e l’altro: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l'insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose. Il corpo e il movimento: identità, autonomia, salute Riconosce nei segni del corpo l'esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l'immaginazione e le emozioni Immagini, suoni, colori: gesti arte, musica, multimedialità Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. I discorsi e le parole: comunicazione, lingua, cultura Impara alcuni termini del linguaggio cristiano ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso. La conoscenza del mondo Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza METODOLOGIA L’insegnante assumerà il ruolo di facilitatore, fornendo al bambino le occasioni, i contesti adatti e gli strumenti necessari, affinchè egli possa essere protagonista del proprio sapere, costruendo la conoscenza attraverso l’esperienza concreta. L’insegnante guiderà gli alunni nella riflessione costante sulle loro esperienze e favorirà momenti di condivisione e cooperazione. Per rendere possibile tutto ciò, l’insegnante si avvarrà di alcune tecniche e dinamiche:

• l’osservazione del gruppo come strumento attraverso il quale poter progettare o rivedere l’intervento educativo-didattico;

• il circle time, come momento di accoglienza all’inizio di ogni incontro. Tale pratica, grazie alla vicinanza fisica e alla disposizione in cerchio, seduti sul tappettone, è particolarmente adatta a favorire il confronto e la disponibilità all’ascolto reciproco, in un clima sereno;

• il gioco del microfono, per stabilire il turno di parola e favorire il rispetto reciproco; • il lavoro a coppie, per favorire l’interscambio; • il lavoro individuale, per consentire a ciascuno di esprimersi liberamente all’interno di uno spazio dato. • esperienze legate alla manipolazione di elementi naturali attraverso cui rielaborare esperienze e vissuti

emozionali per mezzo dell’immediatezza dei materiali; avviare la mente al pensiero operatorio e alle prime operazioni logico- matematiche

• il lavoro in piccolo gruppo per permettere a ciascuno di essere valorizzato anche nel confronto con l’altro; • in alcuni momenti i bambini lavorano in gruppi di età omogenea, e questo per rinforzare le modalità relazione

e l’identità di gruppo. • in alcuni momenti vengono promosse attività di intersezione fra età diverse

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Verrà dedicata una particolare attenzione ai contesti di: gioco libero e guidato; di esplorazione; di dialogo in piccolo gruppo, in situazione spontanea o semicondotta e affiancata dall'adulto, proprio per facilitare i percorsi tutoranti e il modeling tra coetanei e con gli insegnanti.

Anche la professionalità docente “si arricchisce attraverso il lavoro collaborativo” e si accresce grazie all'affiancamento di colleghi che condividendo uno stile educativo, si confrontano sul pensiero pedagogico, sulle

strategie e le possibili soluzioni da mettere in atto, rispetto alla quotidiana emergenza educativa. La qualità della scuola dell'infanzia è strettamente connessa al buon funzionamento di un gruppo di lavoro, che struttura metodi e progettualità in modo cooperativo, sa utilizzare modalità riflessive per valutare e implementare metodologia didattica e stile relazionale. Il gruppo di insegnanti diventa quindi un gruppo di ricerca, capace di esplicitare il senso delle scelte educative e didattiche, aperto al confronto di diversi punti di vista per ritrovare piste metodologiche condivise, disponibile allo scambio di saperi. LA NOSTRA PROGRAMMAZIONE ANNUALE La programmazione è flessibile e prevede momenti di attività in sezione (gruppi eterogenei) e momenti di intersezione (gruppi omogenei), tenendo sempre presenti le necessità dei bambini. Essa viene condivisa con i genitori all'inizio dell'anno scolastico in occasione della prima assemblea. Vengono offerte diverse opportunità al bambino di fare esperienze sia in piccolo che nel grande gruppo, sia per età omogenee che eterogenee. Il tema della programmazione viene scelto dal collegio docenti, ogni anno, dopo un periodo iniziale di osservazione dei bambini e dei loro bisogni. L’obiettivo generale della progettazione è quello di dare metodicità ed intenzionalità educativa all’attività didattica. Si tratta di un lavoro mirato a motivare il bambino ad integrarsi con le diverse realtà concrete in cui si trova a vivere per scoprire e costruire insieme il significato delle cose e degli avvenimenti. La progettazione nella nostra scuola coinvolge tutti gli ambiti d’apprendimento a cui si fa costante riferimento e viene proposta attraverso lo sviluppo di unità di apprendimento e laboratori, tenendo conto delle finalità della scuola dell’infanzia: Nell’anno scolastico in corso vengono attuati i seguenti progetti sia a livello didattico sia sul piano educativo, vertenti sulla diversità di ciascuno all’interno di un’ottica di integrazione e di inclusione. La progettazione educativa viene elaborata ogni anno con la Coordinatrice e le docenti della scuola, secondo le linee guida, i suggerimenti della FISM e le direttive ministeriali (Indicazioni per il Curricolo settembre 2012). Alla base del progetto educativo della nostra Scuola vi è la centralità del bambino all'interno dell'ambiente sociale che quotidianamente lo circonda; il percorso verso la costruzione delle autonomie sarà esperito dal bambino con il sostegno della presa in carico dell’adulto che si assume la responsabilità educativa, offrendo adeguate proposte. La finalità del servizio scolastico è la realizzazione di un contesto socio-educativo che soddisfi i bisogni affettivi, relazionali, cognitivi e psico-motori del bambino e ne promuova la cura e l’apprendimento. La conoscenza del percorso di crescita sarà presupposto degli interventi educativi del servizio che si esprimeranno attraverso:

- la strutturazione dell’ambiente, - le progettazioni e le attuazioni di verifiche pedagogiche-didattiche, - la formazione permanente del personale docente.

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I NOSTRI PROGETTI

PROGETTI FONDATIVI

PROGETTO OSSERVAZIONE L’osservazione rappresenta, come si evince dalle Indicazioni Nazionali “uno strumento fondamentale per conoscere e accompagnare il bambino in tutte le sue dimensioni di sviluppo, rispettandone l'originalità...” Nella scuola dell’infanzia, l’osservazione è uno strumento imprescindibile, utile per conoscere le competenze e le risorse potenziali dei bambini, i loro interessi ma anche per orientare o reindirizzare l'azione progettuale e l'organizzazione dei contesti da parte del team docente L'azione osservativa condivisa, discussa e interpretata dal gruppo di insegnanti, può permettere un livello di conoscenza dei bambini o del gruppo più approfondito e attendibile. Da qui la possibilità di identificare strategie di accompagnamento più efficaci e adeguate. É posta attenzione a mantenere continuamente lo sguardo, non solo sul/i soggetto/i osservato/i ma anche sul contesto che può generare un certo comportamento, come la relazione con l'insegnante o coi bambini, lo spazio che lo contiene e le regole che lo governano. Con questo progetto vogliamo raccogliere le tracce lasciate dai bambini e rilevare da queste le loro abilità, le loro strategie operative e le eventuali difficoltà. DESTINATARI: bambini di 5 anni DURATA: da settembre a maggio PROGETTO ROUTINE Nella scuola dell’infanzia attribuiamo molta importanza alle attività che si ripetono regolarmente, chiamate "routine". Le routine rappresentano una serie di momenti che si ripresentano nell'arco della giornata in maniera costante e ricorrente, caratterizzati da cura, benessere, intimità, relazione affettiva. Soddisfano bisogni fondamentali dei bambini (usare il bagno, essere puliti, mangiare, dormire…) ma possiedono una valenza importante di orientamento rispetto ai tempi e al succedersi delle diverse situazioni nella giornata a scuola; inoltre, potenziano molte competenze di tipo personale, comunicativo, espressivo, cognitivo. Le routine facilitano la memorizzazione degli script, vale a dire di semplici sequenze di azioni comuni e rendono i bambini partecipi a livello cosciente di gesti e comportamenti che spesso noi adulti eseguiamo e facciamo eseguire in modo meccanico, senza prestare grande attenzione I bambini le vivono con piacere, in un clima di condivisione, con la sicurezza che proviene dai gesti abituali, dal rispetto di orari consueti; sanno cosa aspettarsi e partecipano attivamente, attratti sia dalla riproposizione di azioni conosciute che da piccole novità e cambiamenti che introduciamo al momento giusto o che loro stessi suggeriscono. Nelle attività di routine, ben presto i bambini si sentono capaci e responsabili e possono assumere una funzione di tutor nei confronti di compagni che hanno bisogno di aiuto. Anche i bambini disabili e con difficoltà trovano in questi momenti uno spazio di partecipazione significativo. Ogni routine può essere connotata in modo accogliente ed evolvere nel corso dell’anno, in relazione alle conquiste dei bambini, per consentire nuovi apprendimenti e autonomie. DESTINATARI: i bambini di 3,4,5 anni DURATA: tutto il tempo dell’anno REFERENTI: tutte le insegnanti

PROGETTO FESTE FINALITA’: far conoscere ai bambini e condividere con loro le feste della tradizione socio-culturale e quelle religiose, che contraddistinguono e caratterizzano la realtà in cui è inserita la nostra scuola. In questo contesto sono contemplate anche le feste legate al percorso scolastico del bambino. DESTINATARI: piccoli, medi, grandi. DURATA: annuale. PROGETTO IRC FINALITA': tradurre nell’esperienza quotidiana di ciascun bambino i valori e i principi della religione cattolica. DESTINATARI: bambini di 3, 4, 5 anni DURATA: da novembre a maggio.

PROGETTO ACCOGLIENZA FINALITA’: far vivere al bambino l’ingresso nella scuola come esperienza positiva, attraverso giochi di aggregazione e socializzazione DESTINATARI: bambini di 3,4,5 anni DURATA: da metà settembre a metà novembre

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PROGETTO INGLESE FINALITA’: promuovere un approccio alla lingua straniera attraverso attività ludiche che mantengano comunque

l’esperienza stimolante e interessante. DESTINATARI: medi e grandi. DURATA: da gennaio a maggio REFERENTE: esperta Francesca Girella PROGETTO MUSICA Perché abbiamo scelto di promuovere l’aspetto musicale nella nostra scuola dell’infanzia? L’apprendimento della musica, se eseguito in maniera informale e tenendo conto delle naturali necessità e tempi di attenzione/apprendimento del bambino permette a ciascuno non solo di padroneggiare in modo consapevole e creativo saperi musicali primariamente legati al linguaggio musicale (intonazione, ritmo, dinamiche, connotazioni emotive) ma anche di sviluppare capacità secondarie a tale attività strettamente correlate, che possono essere di relazione, coordinazione psicomotoria, linguistiche e creative. FINALITÀ: favorire nel bambino la conoscenza di un linguaggio alternativo che esprima i suoi sentimenti, le sue emozioni e la sua personalità. Per il bambino significa far esperienza di un linguaggio logico-matematico diverso dai sistemi tradizionalmente conosciuti. DESTINATARI: bambini di 3,4,5 anni DURATA: da gennaio ad aprile REFERENTE: esperto Gregorio Cristante PROGETTO PSICOMOTRICITA’ Perché abbiamo scelto di promuovere l’aspetto psicomotorio nella nostra scuola dell’infanzia? La scuola dell’infanzia è un ambiente facilitante e stimolante per il bambino e l’approccio psicomotorio ritrova in essa un terreno fertile su cui lavorare. Lo sviluppo psicomotorio in questa fase, rappresenta un momento fondamentale in cui il bambino vive e crea le proprie competenze, ma anche le proprie aspettative, le proprie potenzialità e le proprie risorse presenti e future. La psicomotricità è parte integrante del percorso scolastico, in quanto, come attività interdisciplinare, affianca e struttura i processi di apprendimento e formazione dei vari linguaggi, utilizzando il vissuto corporeo attraverso il gioco. Le esperienze grafo motorie e gli esercizi specifici di pre-scrittura, permetteranno al bambino di organizzare, coordinare, precisare e consolidare la propria attività grafica. Grazie a questo tipo di attività, il bambino afferma le proprie competenze in merito all’ambito grafico e conseguentemente la propria identità. FINALITA’: far vivere al bambino un percorso scolastico integrato in cui l’attività interdisciplinare si affianca a processi di apprendimento e di formazione, utilizzando l’esperienza corporea per il consolidamento di competenze specifiche, a seconda dell’età evoluta trattata. DESTINATARI: bambini di 3, 4,5 anni. DURATA: da gennaio a maggio REFERENTE: esperto Gregorio Cristante PROGETTO BIBLIOTECA FINALITA’: stimolare nei bambini l’interesse per la lettura degli albi illustrati, la voglia di ascoltare storie, comprendere e fare, usando i libri con rispetto e cura. DESTINATARI: bambini di 3,4,5 anni DURATA: tutto l’anno PROGETTO CONTINUITÀ FINALITA’: condurre il bambino, attraverso un progetto, dal suo storico personale verso un continuum nei vari ordini e gradi della scuola. DESTINATARI: bambini piccoli (che hanno frequentato l’asilo nido); bambini di 5 anni che inizieranno la scuola primaria. DURATA: annuale. PROGETTO ACQUATICITÀ Perche’ proporre un percorso di acquaticita’ alla scuola dell’infanzia? L’acqua è un elemento fondamentale per la nostra vita. E’ importante quindi sviluppare fin da piccoli un buon rapporto di fiducia tra il nostro corpo e tale elemento. I corsi di acquaticità che vengono proposti aiutano i bambini a vincere le proprie paure e a sperimentare, attraverso il gioco, nuove forme di movimento che stimolano in essi una crescita psicofisica armonica e serena.

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Il collegio docenti ritiene significativa questa esperienza, al fine di offrire ai bambini ed alle bambine la possibilità di compiere nuove e stimolanti esperienze, di permettere loro di affrontare situazioni inusuali, di far scoprire la propria corporeità, vivendola in una dimensione nuova e aumentando la propria autonomia. Nell’ambiente acquatico i

bambini/e avranno l’opportunità di migliorare il coordinamento dei movimenti, potranno scoprire sensazioni ed emozioni nuove e si troveranno talvolta a dover superare ansie e paure, acquistando sicurezza e fiducia in se

stessi e nelle proprie capacità. FINALITA’: L’obiettivo primario non è quello di imparare a nuotare, ma quello di avvicinarsi all’acqua con consapevolezza, autocontrollo, piacere e divertimento. DESTINATARI: i bambini di 4 e 5 anni, accompagnati da 2 insegnanti. DURATA: una volta alla settimana, da marzo a maggio. REFERENTI: istruttori delle piscine di Isola della Scala PROGETTO PREGRAFISMO-PRECALCOLO FINALITA’: accompagnare il bambino nell’acquisizione e nel consolidamento di competenze grafico-motorie e logico-matematiche attraverso l’uso di strategie specifiche per rafforzare le abilità legate alla fine-motricità e all’organizzazione spazio-temporale. DESTINATARI: grandi. DURATA: da novembre a maggio PROGETTI DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

• Esperienze nel territorio visite in chiesa, uscita in paese con i vigili, visite alle scuole primarie, visita alla biblioteca comunale.

• Uscite didattiche a tema PROGETTI EXTRACURRICOLARI La scuola dell’infanzia organizza con le famiglie alcuni momenti di aggregazione:

ü Festa dei nonni ü Festa di S. Lucia ü Festa di Natale ü Festa di saluto finale ai Gabbiani ü Festa di fine anno a giugno con tutti i bambini e rispettive famiglie ü Serate di formazione di genitori su temi concordati e tenute da esperti.

LE RELAZIONI

CON LA FAMIGLIA INCONTRI RIVOLTI AI GENITORI Per sostenere e rafforzare una collaborazione con le famiglie la scuola dell’infanzia durante l’anno scolastico organizza: - due Assemblee con il Comitato di Gestione e due riunioni di sezioni (ottobre-maggio) nelle quali i genitori possono discutere di eventuali criticità insieme alle insegnanti e ai membri del Comitato di gestione, per affrontare in sintonia gli aspetti educativi; - i colloqui personali con le insegnanti che si svolgono nei mesi di settembre/dicembre/aprile; su richiesta specifica delle famiglie altri colloqui possono essere svolti anche in altri periodi dell’anno. In questa prospettiva, il soggetto educante non è più il singolo nella persona dell'educatore, ma è una comunità che coopera composta da:

BAMBINI GENITORI

INSEGNANTI PERSONALE NON DOCENTE

Tutte queste componenti sono impegnate responsabilmente, secondo il proprio ruolo e le proprie competenze nella realizzazione del progetto educativo. In armonia con l'articolo 30 della Costituzione Italiana, la nostra scuola riconosce alla famiglia la primaria funzione educativa, chiedendo ai genitori di collaborare e compartecipare alla realizzazione del progetto educativo sulla base di scelte coordinate e coerenti in ordine ad un progetto di vita cristiano. I genitori dunque sono i primi responsabili dell'educazione dei figli. Essi comunicano, collaborano ed offrono la loro

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esperienza educativa alla scuola divenendo primo anello di giunzione tra bambino ed insegnante. Si delinea così un PATTO DI CORRESPONSABILITA' EDUCATIVA tra scuola e famiglia che comporta per i genitori la possibilità di poter conoscere e condividere il progetto educativo e le varie attività proposte dalle insegnanti, le iniziative all'interno

della scuola, le feste e le attività interne ed esterne la scuola in un clima di PARTECIPAZIONE e COLLABORAZIONE.

Ci si preoccupa di favorire inoltre l'integrazione dei genitori nella vita scolastica attraverso la partecipazione agli organi collegiali della scuola stessa, la comunicazione e l'informazione periodica. Il gruppo docente potenzia inoltre progetti in una continuità orizzontale e verticale, attraverso momenti di formazione ed apertura alla famiglia ed al territorio. Ogni insegnante si impegna a portare il proprio contributo ed offre la sua professionalità al servizio di bambini, famiglie e colleghe. All'interno della nostra scuola tutte le insegnanti lavorano in equipe: lavorare insieme significa programmare collegialmente obiettivi, traguardi di sviluppo ed attività scambiando idee, esperienze ed arricchendosi reciprocamente. Alle insegnanti la scuola richiede:

• competenze psico-pedagogiche, culturali, metodologiche-didattiche ed organizzative; • maturità umana e relazionale;

• accettazione e condivisione dei valori che stanno alla base del Progetto Educativo della scuola;

• disponibilità al lavoro collegiale;

• impegno nella formazione in servizio;

• disponibilità ad un lavoro comune con le realtà che interagiscono con la scuola;

• disponibilità alla condivisione della responsabilità educativa.

ORGANIZZAZIONE DEGLI ORGANI COLLEGIALI La nostra scuola sostiene la cooperazione con i genitori e le famiglie in una prospettiva di crescita e di educazione permanente; pertanto, per attuare e dare significato a tale collaborazione e partecipazione, essa si avvale dei seguenti Organi e Gruppi Collegiali:

Þ ASSEMBLEA GENERALE DEI GENITORI: è formata da tutti i genitori iscritti ed è presieduta dal Comitato di Gestione, dal personale docente e non docente. Si riunisce due volte all’anno: la prima all’inizio (a ottobre) ed è conoscitiva ed informativa, la seconda è a fine anno (a maggio) e serve per approvare il Bilancio consuntivo e preventivo.

Þ COLLEGIO DOCENTI: è composto da tutte le insegnanti della scuola ed è guidato dalla Coordinatrice didattica; si riunisce settimanalmente per predisporre il piano dell’Offerta Formativa, per rivisitare il Progetto Educativo e il Piano Annuale dell’attività didattica, per integrare il Piano dell’Offerta Formativa con attività extracurriculari.

Þ ASSEMBLEA DI INTERSEZIONE: è formato da tutte le insegnanti e dai rappresentanti di sezione, presiede la coordinatrice; esso propone la realizzazione di feste, uscite didattiche e altre attività, mette al corrente e discute di questioni e problematiche emerse dalle famiglie o dal corpo docente; si riunisce tre volte all’anno con la possibilità da parte dei rappresentanti di chiedere un’ulteriore incontro.

Þ ASSEMBLEA DI SEZIONE: è composta dall’insegnante di sezione e dai genitori. Viene convocata una volta all’anno per:

l’elezione dei rappresentanti, confronto sull’andamento del gruppo classe, presentazione dei progetti.

Nella nostra scuola è presente anche la commissione di CONTINUITÀ: è formata dalle insegnanti della scuola d’infanzia e da quelle della scuola primaria; essa propone e organizza attività di raccordo tra i due ordini scolastici per favorire l’inserimento dei bambini alla scuola primaria. CON IL TERRITORIO STRUTTURE DEL TERRITORIO A DISPOSIZIONE DELLA SCUOLA - spazi gestiti dal Comune (biblioteca, parco del castello …) - impianti sportivi - parrocchia (chiesa e teatro) - servizi ASL per:

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• Consulenza psicologica • Interventi specialistici • Consulenza dietetica per la predisposizione dei menù

INCLUSIONE SCOLASTICA

La scuola dell'infanzia, volta all'inclusione di tutti i bambini/e, promuove un clima relazionale sereno e positivo improntato alla cooperazione e non alla competizione. Lo stile educativo è basato sull'ascolto e sull'osservazione. Il concetto di “inclusione” si applica a tutti i bambini e bambine, come garanzia diffusa e stabile di poter partecipare alla vita scolastica e di raggiungere il massimo possibile in termini di apprendimento e partecipazione. Decisioni strategiche e operative:

• occuparsi in maniera efficace ed efficiente di tutti i bambini che presentano una qualsiasi difficoltà di funzionamento educativo;

• accorgersi in tempo delle difficoltà e delle condizioni di rischio; • accorgersi di tutte le difficoltà, anche di quelle meno evidenti, in tutti i bambini; • rispondere in modo inclusivo, efficace ed efficiente alle difficoltà, attivando tutte le risorse dell'intera comunità

scolastica e non. La costruzione del Piano educativo individualizzato e la sua applicazione concreta non sono delegate unicamente all'insegnante di sostegno, bensì tutti gli insegnanti ne sono partecipi perché l'inclusione dei bambini in difficoltà riguarda tutti gli ambiti della vita scolastica. L'insieme della comunità scuola, composto di insegnanti, personale tecnico, bambini e altre persone significative mobiliterà tutte le risorse disponibili, formali e informali, per soddisfare i bisogni formativi e educativi speciali dei bambini, in relazione al tipo e al grado di difficoltà che presentano. FORMAZIONE, AUTOVALUTAZIONE, INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO Al fine di garantire un continuo miglioramento dell’offerta formativa e una continua crescita professionale del gruppo docente, la scuola dell’infanzia “S. Maria Annunciata” si impegna ad offrire alle insegnanti corsi di aggiornamento sia sul piano didattico, sia sul piano della formazione personale per far crescere sempre più in ciascuna di esse, la consapevolezza di una appartenenza ad un gruppo di lavoro che intende crescere professionalmente in modo collaborativo e costruttivo e per poter fornire alle docenti, strumenti culturali e scientifici per sostenere la sperimentazione, la ricerca-azione, l'innovazione didattica favorendo la costruzione dell'identità della scuola stessa. L’aggiornamento diventa dunque un aspetto fondamentale poiché risponde ad alcuni bisogni: • il bisogno di rafforzare le competenze progettuali, valutative, organizzative, pedagogiche e relazionali; • l'attenzione alla sicurezza e alla salute nell'ambiente di lavoro; • la necessità di ampliare e consolidare la relazione con le famiglie, il territorio e i referenti istituzionali, con attenzione a specifiche problematiche, all'inclusione e alle difficoltà di apprendimento; • l'esigenza di conoscenza di nuove metodologie didattiche. Tale formazione prevede:

Þ la “Giornata Pedagogica-Fism” (inizio anno scolastico) con tutti gli insegnanti delle scuole Fism di Verona, che mira a mantenere vivo nei docenti lo spirito educativo, ad una conoscenza reciproca e ad uno scambio di esperienze tra scuole;

Þ Corso Fism “I.R.C.” Þ Corso d’aggiornamento primo soccorso

Þ Corso d’aggiornamento Antincendio

Þ Corso d’aggiornamento sicurezza e somministrazione alimenti Þ Le insegnanti seguiranno varie proposte di aggiornamento-formazione organizzate dalla coordinatrice di zona

Elena Facchinetti o altre figure responsabili. A fine anno, a giugno, sono previsti collegi docenti di verifica dei progetti. Anche il personale non docente partecipa a corsi di formazione proposti dalle agenzie competenti presenti sul territorio.

VALUTAZIONE GLOBALE DELL’ESPERIENZA All’interno dell’azione professionale dell’insegnante, l’osservazione, appresa ed esercitata attraverso specifici itinerari formativi, assume due funzioni essenziali, secondo gli Orientamenti:

- consente di valutare le esigenze dei bambini e di riequilibrare via via le proposte educative in base alla qualità delle loro risposte;

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- verificare la validità e la corrispondenza con il processo educativo degli strumenti messi in atto. Si tratta di osservare e valutare i risultati del lavoro didattico e i processi del curricolo attraverso la rilevazione dei livelli di sviluppo.

La verifica e la valutazione dei progetti si effettuano:

nei confronti dei bambini attraverso § l’osservazione del grado di coinvolgimento e di motivazione § l’utilizzo di schede di verifica § il fascicolo personale

nei confronti dell’insegnante attraverso § gli incontri collegiali

DOCUMENTAZIONE La documentazione nella scuola dell’infanzia è importante perché è traccia di modalità e percorsi di formazione e consente di valutare i progressi dell’apprendimento di ogni singolo alunno sia nel suo percorso di crescita individuale, sia nella crescita all’interno di un gruppo. La documentazione dunque risulta fondamentale per:

- non smarrire il senso delle cose fatte e per potervi ritornare con spirito critico, - poter rileggere le esperienze fatte e riflettere sui vissuti maturati, da altre prospettive e a distanza di tempo, - potersi raccontare e potersi riascoltare; - permettere anche a un bambino di rintracciare i propri elaborati e dunque i propri vissuti esperienziali e

rivisitarli con consapevolezza. Specificatamente nella scuola d’infanzia “S. M. Annunciata” vi sono due tipologie di documentazione una riferita al bambino e l’altra utile all’insegnante. DOCUMENTAZIONE DELLE ATTIVITA’ DEL BAMBINO Le attività svolte dal bambino durante l’anno scolastico sono traccia concreta e documentazione certa del suo percorso; tale documentazione consta di: elaborati frutto di attività manuali, schede, cartelloni, filmati, prodotti informatici (power point, word..), fotografie e fascicoli. Il tutto è reso visibile ai genitori nella bacheca della scuola, nei pannelli appesi in salone e negli incontri di sezione. Il lavoro dei bambini viene raccolto in cartelline individuali e consegnato ai genitori a fine anno scolastico. DOCUMENTAZIONE UTILE ALL’INSEGNANTE La documentazione riferita al bambino è altrettanto utile all’insegnante poiché le consente di recuperare le tappe del percorso didattico svolto e sviluppare una riflessione e una valutazione delle metodologie attuate durante lo svolgimento della programmazione e dei risultati ottenuti; consente inoltre alla docente di meditare sul proprio ruolo in relazione alle competenze che il bambino raggiunge alla fine del percorso didattico e formativo. DOCUMENTAZIONE VISIONABILE DAI GENITORI

- P.T.O.F. (Piano Triennale dell’Offerta Formativa) - Progetto Educativo (P. E.) - Piano di lavoro Annuale (P. A.) - Statuto dell’ente gestore - Regolamento interno - Il piano di sicurezza degli ambienti - Il bilancio economico annuale preventivo e consuntivo - Raccolta di elaborati vari dei bambini - Raccolta degli avvisi, delle varie circolari - Raccolta di informazioni personali del bambino al momento dell’ingresso (questionario d’ingresso) - Registri di sezione - Certificati di malattia

DOCUMENTI ALLEGATI

• modello PDP; • modello PEI; • piano annuale per l’inclusione (P.A.I.); • patto educativo di corresponsabilità (art.3 DPR235/2007);

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I documenti riportati qui di seguito, sono reperibili presso la segreteria della scuola:

• lo statuto; • copia del documento di riconoscimento della parità della scuola; • pianta definitiva della scuola;

• piano di evacuazione; • menù; • deleghe per ritiro bambino; • autorizzazione somministrazione farmaci salvavita; • griglia del progetto osservazione • regolamento della scuola.

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Scuola dell’Infanzia Paritaria “Santa Maria Annunciata”

Castel d’Azzano –Vr-

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

P. d. P.

Anno scolastico 2017/2018

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Dalle Nuove Indicazione per il Curricolo 2012:

La scuola italiana sviluppa la propria azione educativa in coerenza con i principi dell'inclusione delle persone e dell'integrazione delle culture, considerando l'accoglienza della diversità un valore irrinunciabile. La scuola consolida le pratiche inclusive nei

confronti di bambini di cittadinanza non italiana, promuovendone la piena integrazione. Favorisce inoltre, con specifiche strategie e piani personalizzati, la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica e del fallimento formativo precoce;

a tal fine attiva risorse e iniziative mirate anche in collaborazione con enti locali e le altre agenzie educative del territorio. Tali scelte sono ben espresse in alcuni documenti di forte valore strategico per la scuola, quali “La via italiana per la scuola interculturale e l'integrazione egli alunni stranieri” del 2007, “Linee guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità” del 2009, e “Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento” del 2011, che sintetizzano i criteri che devono ispirare i l lavoro quotidiano degli insegnanti.

ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA

ESPERIENZA CORPOREA (globale, fine…)

ESPERIENZA DELLA COMUNICAZIONE E DEL LINGUAGGIO (Verbale e non verbale) Comprensione Produzione

ESPERIENZA EMOTIVO-AFFETTIVA DI RELAZIONE CON I COMPAGNI E L’INSEGNANTE:

IL GIOCO:

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SUGGERIMENTI PROPOSTE

MOMENTI DA RICORDARE

ESPERIENZA GRAFICA

IL PENSIERO (aspetti cognitivi e dell’apprendimento)

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CULTURA DEL GRUPPO PERSONE COINVOLTE

• L’insegnante di sezione • L’insegnante d’intersezione • La Coordinatrice

DESCRIZIONE DELLE ESPERIENZE (contiene anche la motivazione) Strategie Metodologiche e Didattiche

Þ giochi sull'ascolto

Þ giochi sul ritmo

Þ giochi di rinforzo dei movimenti

Þ giochi e attività fonologica

Þ giochi di parole

Þ le routines

Þ l'appello

Þ gli incarichi

Þ il calendario

Þ che tempo fa

Þ il menù

Þ disegno e scrittura spontanea

Þ le rime

Þ la biblioteca

RUOLO DELL’INSEGNANTE:

• Predispone un ambiente accogliente • Stimola e guida la conversazione • Sviluppa le capacità programmate • Crea situazioni stimolanti • Osserva e registra. • Personalizza l’intervento a seconda dei bisogni rilevati. • Stimola, incanala la curiosità e le emozioni del bambino aiutandolo nel godere a pieno l’esperienza. • Crea situazioni stimolanti per accrescere il piacere di assaggiare il prodotto finito • Tiene i contatti con l’equipe di intervento.

DOCUMENTAZIONE ________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

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VALUTAZIONE

________________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

Il presente piano didattico personalizzato è stato concordato e redatto da: Le insegnanti ________________________________________________________ La famiglia di: _______________________________________________________ Gli operatori riabilitativi: _______________________________________________ Coordinatrice della scuola _______________________________________________

CONSENSO INFORMATTIVO I sottoscritti (madre)_________________________________(padre)__________________________ genitori del bambino/a___________________________________ nato/a a______________________________________________ acquisita cognizione della disciplina vigente e dei propri diritti a tutela della privacy, individuato il ben delimitato ed indispensabile ambito di comunicazione e diffusione dei dati che saranno raccolti o prodotti, preso atto dell’adozione di ogni cautela e salvaguardia della riservatezza di dette informazioni,, esprimono il proprio consenso al trattamento ed alla comunicazione dei dati personali che riguardano il proprio figlio, ivi compresi quelli strettamente sensibili ai fini assolutamente necessari (D.legs. 30.06.2003, n.196) Firma della madre Firma del padre ____________________________ ____________________________

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Scuola dell’Infanzia Paritaria “Santa Maria Annunciata”

Castel d’Azzano –Vr-

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

P.E.I.

Anno scolastico 2017/2018

ALUNNO ____________________________

SEZIONE ____________________________

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DATI RELATIVI ALL’ALUNNO

Cognome e nome …..............................................................................................................................................................

Luogo e data di nascita ..........................................................................................................................................................

Indirizzo .................................................................................................................................................................................

Tel. .........................................................................................................................................................................................

COMPOSIZIONE NUCLEO FAMILIARE

NOME E COGNOME ETA’ PROFESSIONE

PADRE

MADRE

GRUPPO DI LAVORO Coordinatrice: ........................................................................................................................................................................ Insegnante di sezione: ………………………........................................................................................................................ Insegnante di sostegno: ......................................................................................................................................................... Operatori ASL e loro qualifica: ............................................................................................................................................. Altri eventuali specialisti con i quali l'alunno è in rapporto ………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

CONOSCENZA DELL'ALUNNO

Dati relativi alle precedenti scolarizzazioni Informazioni raccolte dal colloquio con i genitori o pervenute da altra fonte. Stato di salute e prospettive dei familiari per il futuro del bambino/a, comportamenti e abitudini a casa, rapporti con l'ambiente esterno, attività quotidiane... ….....................................................................................................................................

….....................................................................................................................................

….....................................................................................................................................

.........................................................................................................................................

.........................................................................................................................................

….....................................................................................................................................

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.........................................................................................................................................

….............................................................................................................................

...........................................................................................................................................

....................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................

INTERVENTI SOCIO EDUCATIVI

Attestazione disabilità e sua gravità:

...................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................

pervenuta da:

……………..............................................................................................................................

....................................................................................................................................................

Diagnosi clinica funzionale:

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....................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................

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1. INTERVENTI RIABILITATIVI IN ORARIO SCOLASTICO

Operatore di riferimento

Tempi (quante ore e per quanto tempo)

2. INTERVENTI RIABILITATIVI IN ORARIO EXTRASCOLASTICO Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

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ORARIO SETTIMANALE

ORARIO FREQUENZA ALUNNO

GIORNO Dalle ore Alle ore Totale ore

LUN.

MAR.

MER.

GIO.

VEN.

ORARIO DI PRESENZA INSEGNANTE DI SOSTEGNO

GIORNO Dalle ore Alle ore Totale ore

LUN.

MAR.

MER.

GIO.

VEN.

ORARIO DI PRESENZA OPERATORE SANITARIO

GIORNO Dalle ore Alle ore Totale ore

LUN.

MAR.

MER.

GIO.

VEN.

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INCONTRI CON I GENITORI

Settembre

Ottobre

Novembre

Dicembre

Gennaio

Febbraio

Marzo

Aprile

Maggio

Giugno

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INCONTRI SCUOLA OPERATORI SERVIZI SOCIALI E RIABILITATIVI

Settembre

Ottobre

Novembre

Dicembre

Gennaio

Febbraio

Marzo

Aprile

Maggio

Giugno

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PROFILO DELL’ALUNNO (OSSERVAZIONI EFFETTUATE A.......................................)

si possono ripetere nel corso dell'anno scolastico asse 1: AFFETTIVO-REAZIONALE Inserimento nel gruppo si In

par. no si In

par.

no si In par

.

no

Prima osserv. Oss. intermedia Oss. finale conosce le regole rispetta le regole sa stare con gli altri fa proposte ai compagni accetta proposte esegue proposte si irrita se contrariato/trascurato tende a rivestire un ruolo primario imponendosi

si isola viene emarginato imita i compagni si impone sui compagni si integra nel piccolo gruppo Si integra nel gruppo numeroso Attività scolastica si In

par. no si In

par.

no si In par

.

no

Prima osserv. Oss. intermedia Oss. finale interviene nelle discussioni partecipa alle attività della classe lavora da solo in classe lavora al di fuori della classe lavora nel piccolo gruppo Rapporti con i compagni si In

par. no si In

par.

no si In par.

no

Prima osserv. Oss. intermedia Oss. finale

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stabilisce rapporti con le insegnanti stabilisce rapporti con l’insegnante di sostegno

stabilisce rapporti con gli operatori ( es. assistente)

stabilisce rapporti con persone dello stesso sesso

preferisce persone del sesso opposto Interessi si In

par. no si In

par. no si In

par. no

Prima oss. Oss. intermedia

Seconda os.

manifesta interesse per attività manipolative manifesta interesse per attività ludico-motorie manifesta interesse per attività musicali manifesta interesse per attività di lettura di immagini

manifesta interesse per attività grafico-pittoriche

mostra interesse per la comunicazione orale mostra interesse per la comunicazione scritta mostra interesse per le attività proposte svolge le attività proposte asse 2: AUTONOMIA Autonomia motoria si In

par. no si In

par.

no si In par

.

no

Prima osserv. Oss. intermedia Oss. finale cammina sale le scale scende le scale raggiunge la sua aula raggiunge altri locali della scuola sa muoversi negli ambienti esterni alla scuola

evita gli ostacoli

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Autonomia personale si In

par. no si In

par.

no si In par

.

no

Prima osserv. Oss. intermedia Oss. finale si veste si sveste è autonomo ai servizi è autonomo in mensa è autonomo nell’igiene personale si veste si sveste Autonomia scolastica si In

par. no si In

par.

no si In par

.

no

Prima osserv. Oss. intermedia Oss. finale prepara e riordina il materiale conosce il susseguirsi delle attività scolastiche

rispetta l’andamento delle attività scolastiche

sa progettare un lavoro esegue un compito porta a termine un compito riordina i giochi utilizzati asse 3: COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO Mezzi comunicativi utilizzati si In

par. no si In

par.

no si In par

.

no

Prima osserv. Oss. intermedia Oss. finale la mimica il gesto la rappresentazione grafica il linguaggio Produzione si In

par. no si In

par.

no si In par

.

no

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Prima osserv. Oss. intermedia Oss. finale utilizza il proprio corpo utilizza gli oggetti utilizza simboli Comprensione si In

par. no si In

par.

no si In par

.

no

Prima osserv. Oss. intermedia Oss. finale un enunciato minimo frasi periodi più complessi asse 4: SENSORIALE PERCETTIVO si In

par. no si In

par.

no si In par

.

no

Prima osserv. Oss. intermedia Oss. finale funzionalità visiva funzionalità uditiva funzionalità tattile Asse 5: MOTORIO PRASSICO si In

par. no si In

par.

no si In par

.

no

Prima osserv. Oss. intermedia Oss. finale è lateralizzato riconosce su di sé le parti principali del corpo

riconosce sugli altri le parti principali del corpo

le sa rappresentare graficamente corre salta lancia oggetti afferra oggetti lanciati riproduce movimenti per imitazione

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acquisisce automatismi compie movimenti finalizzati costruisce movimenti associando quelli già acquisiti

utilizza nozioni spaziali si orienta nello spazio riconosce nozioni temporali

asse 6: NEUROPSICOLOGICO si In

par. no si In

par.

no si In par

.

no

Prima osserv. Oss. intermedia Oss. finale ha memoria è attento si distrae ha tempi brevi di attenzione si concentra si stanca facilmente porta a termine il lavoro iniziato asse 7: COGNITIVO Ambito cognitivo in generale si In

par. no si In

par.

no si In par

.

no

Prima osserv. Oss. intermedia Oss. finale è capace di fare esperienze usando il proprio corpo

è capace di fare esperienze usando oggetti è capace di partecipare a un’attività rivolta ad un unico obiettivo

è capace di fare previsione e di modificare la previsione sulla base dell’esperienza propria

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ambito logico-matematico si In

par. no si In

par.

no si In par

.

no

Prima osserv. Oss. intermedia Oss. finale mette in corrispondenza oggetti tra loro collegabili

associa immagini in relazione tra loro raggruppa oggetti per categoria raggruppa oggetti per funzione dispone tre oggetti in ordine di grandezza dispone più oggetti in ordine di grandezza esegue contemporaneamente la classificazione e la seriazione

ha il concetto di quantità asse 8: APPRENDIMENTO espressione orale e grafica si In

par. no si In

par.

no si In par

.

no

Prima osserv. Oss. intermedia Oss. finale usa poche parole e legate al vissuto sa associare parole agli oggetti sa associare parole ai concetti possiede un vocabolario minimo ripete vocaboli nuovi ricorda vocaboli nuovi riferisce le proprie esperienze esprime le proprie idee conta correttamente in senso crescente conta correttamente in senso decrescente descrive figure semplici riconosce lettere alfabetiche riconosce parole solo se abbinate alle immagini

comprende parole anche senza supporto di immagini

comprende semplici frasi comprende un testo riconosce i simboli numerici

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conosce le principali figure geometriche piane

riproduce segni pregrafici rispetta il formato del foglio copia le lettere alfabetiche comprende una frase a senso compiuto comprende un semplice testo associa oggetti ai simboli grafici numerici dispone una serie di numeri in ordine di grandezza

inserisce un elemento in una serie di grandezze

scarabocchio scarabocchio significativo disegno rappresentativo disegno descrittivo gioco si in parte no gioco corporeo gioco manipolativo gioco simbolico gioco imitativo

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PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA INDIVIDUALIZZATA

1.ASSE COMUNICATIVO – LINGUISTICO Campi di esperienza

Obiettivi individualizzati

Contenuti/attività

Metodologie

2.ASSE MOTORIO - PRASSICO Campi di esperienza

Obiettivi individualizzati

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Contenuti/attività

Metodologie

3. ASSE NEUROPSICOLOGICO Campi di esperienza

Obiettivi individualizzati

Contenuti/attività

Metodologie

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VERIFICHE E VALUTAZIONE

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DOCUMENTAZIONE

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STRATEGIE PER LE EMERGENZE

In presenza di crisi momentanee dell'alunno (determinate da fattori legati alle esperienze scolastiche o extrascolastiche o dall'assenza delle figure di riferimento) descrivere le caratteristiche dell'emergenza e le strategie elaborate per superarla. …....................................................................................................….....................................................................

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…...........................................................................................................................................................….............. PER CONSENTIRE L'ATTUAZIONE DEL PRESENTE PIANO EDUCATIVO CHE E' STATO CONCORDATO E REDATTO DA: nome: .................................................................. firma: ….......................................................... famiglia: .............................................................................................. referente del caso: ................................................................................................................................................................... operatori: ................................................................................................................................................... insegnanti: ...................................................................................................................................................................

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Per l'anno prossimo si richiedono: n° …............ore per il sostegno settimanale n° …............ore per l'intervento dell'ente locale n° …............ore per l'intervento di un operatore La coordinatrice........................................................ Data……………………………

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Scuola dell’Infanzia Paritaria “Santa Maria Annunciata”

Castel d’Azzano –Vr-

PIANO ANNUALE PER

L’INCLUSIONE

Anno scolastico 2017/2018

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Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti: n° 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

Ø minorati vista Ø minorati udito Ø Psicofisici

2. disturbi evolutivi specifici Ø DSA Ø ADHD/DOP Ø Borderline cognitivo Ø Altro

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Ø Socio-economico Ø Linguistico-culturale Ø Disagio comportamentale/relazionale Ø Altro

Totali % su popolazione scolastica

N° PEI redatti dai GLHO N° di PDP redatti dai docenti di sezione in presenza di certificazione sanitaria N° di PDP redatti dai docenti di sezione in assenza di certificazione sanitaria

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo

gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

AEC (assistenti educativi culturali)

Attività individualizzate e di piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

Funzioni strumentali / coordinamento Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)

Psicopedagogisti e affini esterni/interni Docenti tutor/mentor

Altro: Altro:

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C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatrice di scuola

Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Altro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Altro:

Altri docenti

Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Altro:

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili Progetti di inclusione / laboratori integrati Altro:

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

Coinvolgimento in progetti di inclusione Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

Altro:

F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

Procedure condivise di intervento sulla disabilità

Procedure condivise di intervento su disagio e simili

Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con CTS / CTI Altro:

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Progetti a livello di reti di scuole

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva

Didattica interculturale / italiano L2 Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

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Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)

Altro: Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

Altro: Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

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Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

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Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

Valorizzazione delle risorse esistenti

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data ___________________ Deliberato dal Collegio dei Docenti in data ___________________ Allegati:

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Ø Proposta di assegnazione organico di sostegno e altre risorse specifiche (AEC, Assistenti Comunicazione, ecc.)

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Scuola dell’Infanzia Paritaria “Santa Maria Annunciata”

Castel d’Azzano –Vr-

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ L’obiettivo che accomuna ogni grado e ordine di scuola è la crescita armonica del bambino come persona in continua evoluzione, che necessita di un percorso educativo coerente volto a coinvolgere tutti gli attori del sistema scolastico e familiare. In quest’ottica diventa fondamentale creare contesti appropriati in cui si sviluppi una buona e proficua unità d’intenti, attraverso la ricerca di obiettivi e strategie comuni. È importante che scuola e famiglia si parlino, si confrontino, concordino una proposta educativa chiara e coerente che trasmetta ai bambini interventi educativi programmati, concordati, condivisi e posti in essere in un sinergico processo educativo e biunivoco scuola-famiglia. Per queste ragioni, la Scuola dell’infanzia Paritaria “Santa Maria Annunciata” e la FAMIGLIA convergono di sottoscrivere il PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ (approvato dal comitato di gestione il 28 settembre 2016) che ha il centro nella “PERSONA-BAMBINO”. Il D.P.R. 235/07 ha introdotto il “Patto Educativo di Corresponsabilità” con l’obiettivo di definire i diritti, i doveri e gli impegni che sostengono il rapporto tra la Scuola, la Famiglia e l’Alunno allo scopo di promuovere il successo scolastico e prevenire situazioni di disagio. - Visto l’Art. 3 - D.P.R. 21 Novembre 2007 n. 235 L’Istituzione scolastica si impegna a garantire:

• un clima sereno, favorendo la maturazione di comportamenti adeguati alla convivenza civile, con adulti e compagni; • un’offerta formativa efficace, efficiente, improntata a criteri di qualità e di professionalità; • il diritto alla sicurezza dell’ambiente; • il diritto alla privacy; • il successo formativo attraverso attività idonee al raggiungimento degli obiettivi di autonomia, di sviluppo personale e di

apprendimento; • il dialogo con alunni e genitori attraverso stili comunicativi improntati all’ascolto partecipe, attivo e accogliente; • il diritto all’accoglienza e ad un ambiente idoneo alla crescita; • la massima sorveglianza sulla correttezza del comportamento dei bambini; • uno sviluppo e una crescita armoniosi e sereni di ogni singolo bambino, nel rispetto della sua individualità e specificità; • la massima collaborazione con la famiglia; • il coinvolgimento di tutto il personale scolastico al fine di instaurare un clima di rispetto e collaborazione; • spazi di discussione e di condivisione con i genitori.

La famiglia si impegna a: • conoscere la proposta formativa della scuola, condividere le linee educative con i docenti al fine di impostare un’azione

coerente ed efficace; • dare importanza alla buona educazione, al rispetto degli altri e delle cose di tutti; • condividere e rispettare le regole scolastiche; • leggere gli avvisi affissi all’ingresso della scuola o inviati alle famiglie; • non esprimere opinioni o giudizi negativi sugli insegnanti e sul loro operato in presenza dei figli, per non creare

disorientamento; • confrontarsi con i docenti, circa gli interventi educativi e didattici, nella sede opportuna; • partecipare alle riunioni di classe e ai colloqui individuali; • collaborare al progetto formativo della Scuola, partecipando alla quotidianità educativa della scuola, alle assemblee, alle

riunioni, ai colloqui

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• garantire la frequenza a scuola del proprio figlio, • far proposte e collaborare alla loro realizzazione; • rispettare l’orario di ingresso e di uscita da scuola accettato nel momento dell’iscrizione, presentandosi con puntualità • sostenere il proprio figlio nel percorso educativo; • dare informazioni utili per una migliore conoscenza del bambino; • rivolgersi ai Docenti e alla Coordinatrice in presenza di problemi didattici o personali; • educare il proprio figlio al rispetto delle regole scolastiche e del vivere civile, assumendosi la responsabilità in caso

contrario

Tale patto è letto, assunto e firmato dai genitori di …………………………………………………..

Firma dei genitori La Coordinatrice

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Castel d’Azzano, il …………………………….