SCUOLA DELL’INFANZIA ITALIANA MADRID · carico dell’accoglienza dei bambini in un ambiente non...

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1 SCUOLA DELL’INFANZIA ITALIANA MADRID PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2014/2015

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SCUOLA DELL’INFANZIA ITALIANA

MADRID

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA

Anno Scolastico 2014/2015

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Premessa Ogni istituzione ha una sua evoluzione che si riflette nel nome che la significa. Fino al 1969 quella che oggi denominiamo «scuola dell’infanzia» veniva chiamata comunemente «asilo». Nei vigenti programmi d’insegnamento, gli Orientamenti, i termini «scuola materna» e «scuola dell’infanzia», come pure, talvolta, «scuola del bambino», sono usati indifferentemente. La denominazione «scuola dell’infanzia» è però ritenuta più rispondente alla realtà dell’istituzione allo stato attuale, a designare quella che è a tutti gli effetti una scuola, la prima vera scuola che si fa carico dell’accoglienza dei bambini in un ambiente non familiare. Chiamarla in questo modo significa riconoscere le peculiarità di questa scuola, darle finalmente il posto che le compete, rispettarne l’alto livello di professionalità, conoscerla e valorizzarla, e con essa le persone che ci lavorano e ci vivono. Lineamenti di metodo La metodologia della Scuola dell’Infanzia riconosce come suoi connotati essenziali: la valorizzazione del gioco Il gioco costituisce, in questa età, una risorsa privilegiata di apprendimento e di relazioni. Esso, infatti, favorisce rapporti attivi e creativi sul terreno sia cognitivo sia relazionale, consente al bambino di trasformare la realtà secondo le sue esigenze interiori di realizzare le sue potenzialità e di rivelarsi a se stesso e agli altri in una molteplicità di aspetti, desideri e funzioni. L’insegnante invia al bambino, attraverso la ricchezza e la varietà delle offerte e delle proposte di gioco (utilizzando quando possibile il materiale ludico a disposizione della scuola) una vasta gamma di messaggi e di stimolazioni, utile alla strutturazione ludica dell’attività’ didattica nei diversi campi di esperienza. l’esplorazione e la ricerca Le esperienze promosse dalla scuola tendono ad inserire l’originaria curiosità del bambino in un positivo clima di esplorazione e di ricerca, nel quale gli alunni si attivino confrontando situazioni, ponendo problemi, costruendo ipotesi, elaborando e confrontando schemi di spiegazione e strategie di pensiero. L’insegnante, attraverso una regia equilibrata e attenta, guida il bambino a

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prendere coscienza di noi e delle proprie risorse, a adattarsi alla realtà e a conoscerla, confrontarla e modificarla per iniziare a costruire la propria storia personale all’interno del contesto in cui vive. E’ essenziale, in quest’ottica, dare il più ampio rilievo al fare, alle esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali e l’ambiente sociale e culturale, valorizzando le proposte e le iniziative dei bambini. la vita di relazione Il ricorso a varie modalità di relazione (nella coppia, nel piccolo gruppo, nel gruppo più allargato, con o senza la presenza dell’insegnante) favorisce gli scambi e rende possibile un’interazione che facilita la risoluzione dei problemi, il gioco simbolico e lo svolgimento di attività complesse, spinge alla problematizzazione, sollecita a dare e ricevere spiegazioni. Un clima sociale positivo è favorito anche dalla qualità delle relazioni tra adulti e adulti e tra adulti e bambini. Quest’ultima richiede, da una parte, un’attenzione continua e competente ai segnali inviati dai bambini stessi e all’emergere dei loro bisogni di gratificazione e autostima e, dall’altra, la capacità di attivare forme interattive e circolari di comunicazione didattica. la mediazione didattica La Scuola dell’infanzia si avvale di tutte le strategie e le strumentazioni che consentono di orientare, sostenere e guidare lo sviluppo e l’apprendimento del bambino. In questo senso, l’attivazione di abilità generali di assimilazione ed elaborazione delle informazioni (memorizzare, rappresentare, comprendere relazioni spaziali e causali) ed il ricorso a materiali sia informali sia strutturati da manipolare, esplorare e ordinare, innescano specifici procedimenti di natura logica e avviano alla conquista di una maggiore sicurezza e di una prima organizzazione delle conoscenze. l’osservazione, la progettazione, la verifica All’interno dell’azione professionale degli insegnanti l’osservazione occasionale e sistematica consente di valutare le esigenze dei bambini e di riequilibrare via via le proposte educative in base alla qualita’ delle risposte. L’osservazione, inoltre, è uno strumento essenziale per condurre la verifica della validità e dell’adeguatezza del processo educativo. Una programmazione aperta, flessibile, da costruirsi in progressione, è coerente con il dinamismo dello sviluppo infantile e, di conseguenza, capace di sollecitare tutte le potenzialità, i linguaggi e le forme di intelligenza.

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la documentazione L’itinerario educativo e didattico che si compie nella scuola assume pieno significato per i soggetti coinvolti nella misura in cui può essere adeguatamente rievocato, riesaminato, analizzato, ricostruito e socializzato. Il progetto educativo, infatti, si rende concretamente visibile attraverso un’attenta documentazione e un’adeguata comunicazione dei dati relativi alle attività, tramite strumenti di tipo verbale, grafico e audiovisivo. Tali documentazioni, da raccogliere in modo agile ma continuativo, offrono ai bambini la possibilità di rendersi conto delle proprie conquiste e forniscono a tutti i soggetti della comunità educativa varie possibilità di informazione, riflessione e confronto, anche in un’ottica di rafforzamento della continuità. Contenuti Finalità (dalle “Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione, 2012”)

La Scuola dell’Infanzia “La scuola dell’infanzia, statale e paritaria, si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea. Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza. Consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli. Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando

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progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli. Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi. Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura. Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento di qualità, garantito dalla professionalità degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la comunità”. Campi di esperienza Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo. L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori, permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti. Ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri. Nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va

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intesa in modo globale e unitario. IL SÉ E L’ALTRO

I bambini formulano tanti perché sulle questioni concrete, sugli eventi della vita quotidiana, sulle trasformazioni personali e sociali, sull’ambiente e sull’uso delle risorse, sui valori culturali, sul futuro vicino e lontano, spesso a partire dalla dimensione quotidiana della vita scolastica. Al contempo pongono domande di senso sul mondo e sull’esistenza umana. I molti perché rappresentano la loro spinta a capire il significato della vita che li circonda e il valore morale delle loro azioni. Nella scuola hanno molte occasioni per prendere coscienza della propria identità, per scoprire le diversità culturali, religiose, etniche, per apprendere le prime regole del vivere sociale, per riflettere sul senso e le conseguenze delle loro azioni. Negli anni della scuola dell’infanzia il bambino osserva la natura e i viventi, nel loro nascere, evolversi ed estinguersi. Osserva l’ambiente che lo circonda e coglie le diverse relazioni tra le persone; ascolta le narrazioni degli adulti, le espressioni delle loro opinioni e della loro spiritualità e fede; è testimone degli eventi e ne vede la rappresentazione attraverso i media; partecipa alle tradizioni della famiglia e della comunità di appartenenza, ma si apre al confronto con altre culture e costumi; si accorge di essere uguale e diverso nella varietà delle situazioni, di poter essere accolto o escluso, di poter accogliere o escludere. Raccoglie discorsi circa gli orientamenti morali, il cosa è giusto e cosa è sbagliato, il valore attribuito alle pratiche religiose. Si chiede dov’era prima di nascere e se e dove finirà la sua esistenza. Pone domande sull’esistenza di Dio, la vita e la morte, la gioia e il dolore. Le domande dei bambini richiedono un atteggiamento di ascolto costruttivo da parte degli adulti, di rasserenamento, comprensione ed esplicitazione delle diverse posizioni. A questa età, dunque, si definisce e si articola progressivamente l’identità di ciascun bambino e di ciascuna bambina come consapevolezza del proprio corpo, della propria personalità, del proprio stare con gli altri e esplorare il mondo. Sono gli anni della scoperta degli adulti come fonte di protezione e contenimento, degli altri bambini come compagni di giochi e come limite alla propria volontà. Sono gli anni in cui si avvia la reciprocità nel parlare e nell’ascoltare; in cui si impara discutendo. Il bambino cerca di dare un nome agli stati d’animo, sperimenta il piacere, il divertimento, la frustrazione, la scoperta; si imbatte nelle difficoltà della condivisione e nei primi conflitti, supera progressivamente l’egocentrismo e può cogliere altri punti di vista.

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Questo campo rappresenta l’ambito elettivo in cui i temi dei diritti e dei doveri, del funzionamento della vita sociale, della cittadinanza e delle istituzioni trovano una prima “palestra” per essere guardati e affrontati concretamente. La scuola si pone come spazio di incontro e di dialogo, di approfondimento culturale e di reciproca formazione tra genitori e insegnanti per affrontare insieme questi temi e proporre ai bambini un modello di ascolto e di rispetto, che li aiuti a trovare risposte alle loro domande di senso in coerenza con le scelte della propria famiglia, nel comune intento di rafforzare i presupposti della convivenza democratica.

Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città. IL CORPO E IL MOVIMENTO I bambini prendono coscienza del proprio corpo, utilizzandolo fin dalla nascita come strumento di conoscenza di sé nel mondo. Muoversi è il primo fattore di apprendimento: cercare, scoprire, giocare, saltare, correre a scuola è fonte di benessere e di equilibrio

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psico-fisico. L’azione del corpo fa vivere emozioni e sensazioni piacevoli, di rilassamento e di tensione, ma anche la soddisfazione del controllo dei gesti, nel coordinamento con gli altri; consente di sperimentare potenzialità e limiti della propria fisicità, sviluppando nel contempo la consapevolezza dei rischi di movimenti incontrollati. I bambini giocano con il loro corpo, comunicano, si esprimono con la mimica, si travestono, si mettono alla prova, anche in questi modi percepiscono la completezza del proprio sé, consolidando autonomia e sicurezza emotiva. Il corpo ha potenzialità espressive e comunicative che si realizzano in un linguaggio caratterizzato da una propria struttura e da regole che il bambino impara a conoscere attraverso specifici percorsi di apprendimento: le esperienze motorie consentono di integrare i diversi linguaggi, di alternare la parola e i gesti, di produrre e fruire musica, di accompagnare narrazioni, di favorire la costruzione dell’immagine di sé e l’elaborazione dello schema corporeo. Le attività informali, di routine e di vita quotidiana, la vita e i giochi all’aperto sono altrettanto importanti dell’uso di piccoli attrezzi e strumenti, del movimento libero o guidato in spazi dedicati, dei giochi psicomotori e possono essere occasione per l’educazione alla salute attraverso una sensibilizzazione alla corretta alimentazione e all’igiene personale. La scuola dell’infanzia mira a sviluppare gradualmente nel bambino la capacità di leggere e interpretare i messaggi provenienti dal corpo proprio e altrui, rispettandolo e avendone cura. La scuola dell’infanzia mira altresì a sviluppare la capacità di esprimersi e di comunicare attraverso il corpo per giungere ad affinarne le capacità percettive e di conoscenza degli oggetti, la capacità di orientarsi nello spazio, di muoversi e di comunicare secondo immaginazione e creatività.

Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso

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di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento. IMMAGINI, SUONI, COLORI

I bambini esprimono pensieri ed emozioni con immaginazione e creatività: l’arte orienta questa propensione, educando al piacere del bello e al sentire estetico. L’esplorazione dei materiali a disposizione consente di vivere le prime esperienze artistiche, che sono in grado di stimolare la creatività e contagiare altri apprendimenti. I linguaggi a disposizione dei bambini, come la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione dei materiali, le esperienze grafico-pittoriche, i mass-media, vanno scoperti ed educati perché sviluppino nei piccoli il senso del bello, la conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà. L’incontro dei bambini con l’arte è occasione per guardare con occhi diversi il mondo che li circonda. I materiali esplorati con i sensi, le tecniche sperimentate e condivise nell’atelier della scuola, le osservazioni di luoghi (piazze, giardini, paesaggi) e di opere (quadri, musei, architetture) aiuteranno a migliorare le capacità percettive, coltivare il piacere della fruizione, della produzione e dell’invenzione e ad avvicinare alla cultura e al patrimonio artistico. La musica è un’esperienza universale che si manifesta in modi e generi diversi, tutti di pari dignità, carica di emozioni e ricca di tradizioni culturali. Il bambino, interagendo con il paesaggio sonoro, sviluppa le proprie capacità cognitive e relazionali, impara a percepire, ascoltare, ricercare e discriminare i suoni all’interno di contesti di apprendimento significativi. Esplora le proprie possibilità sonoro-espressive e simbolico-rappresentative, accrescendo la fiducia nelle proprie potenzialità. L’ascolto delle produzioni sonore personali lo apre al piacere di fare musica e alla condivisione di repertori appartenenti a vari generi musicali. Il bambino si confronta con i nuovi media e con i nuovi linguaggi della comunicazione, come spettatore e come attore. La scuola può aiutarlo a familiarizzare con l’esperienza della multimedialità (la fotografia, il cinema, la televisione, il digitale), favorendo un contatto attivo con i “media” e la ricerca delle loro possibilità espressive e creative.

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Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione …); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.

Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali.

Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.

I DISCORSI E LE PAROLE

La lingua, in tutte le sue funzioni e forme, è uno strumento essenziale per comunicare e conoscere, per rendere via via più complesso e meglio definito, il proprio pensiero, anche grazie al confronto con gli altri e con l’esperienza concreta e l’osservazione. È il mezzo per esprimersi in modi personali, creativi e sempre più articolati. La lingua materna è parte dell’identità di ogni bambino, ma la conoscenza di altre lingue apre all’incontro con nuovi mondi e culture. I bambini si presentano alla scuola dell’infanzia con un patrimonio linguistico significativo, ma con competenze differenziate, che vanno attentamente osservate e valorizzate. In un ambiente linguistico curato e stimolante i bambini sviluppano nuove capacità quando interagiscono tra di loro, chiedono spiegazioni, confrontano punti di vista, progettano giochi e attività, elaborano e condividono conoscenze. I bambini imparano ad ascoltare storie e racconti, dialogano con adulti e compagni, giocano con la lingua che usano, provano il piacere di comunicare, si cimentano con l’esplorazione della lingua scritta. La scuola dell’infanzia ha la responsabilità di promuovere in tutti i bambini la padronanza della lingua italiana, rispettando l’uso della lingua di origine. La vita di sezione offre la possibilità di sperimentare una varietà di situazioni comunicative ricche di senso, in cui ogni bambino diventa capace di usare la lingua nei suoi diversi aspetti, acquista fiducia nelle proprie capacità espressive, comunica,

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descrive, racconta, immagina. Appropriati percorsi didattici sono finalizzati all’estensione del lessico, alla corretta pronuncia di suoni, parole e frasi, alla pratica delle diverse modalità di interazione verbale (ascoltare, prendere la parola, dialogare, spiegare), contribuendo allo sviluppo di un pensiero logico e creativo. L’incontro e la lettura di libri illustrati, l’analisi dei messaggi presenti nell’ambiente incoraggiano il progressivo avvicinarsi dei bambini alla lingua scritta, e motivano un rapporto positivo con la lettura e la scrittura. I bambini vivono spesso in ambienti plurilingui e, se opportunamente guidati, possono familiarizzare con una seconda lingua, in situazioni naturali, di dialogo, di vita quotidiana, diventando progressivamente consapevoli di suoni, tonalità, significati diversi.

Traguardi per lo sviluppo della competenza

Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole. Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media. LA CONOSCENZA DEL MONDO

I bambini esplorano continuamente la realtà e imparano a riflettere sulle proprie esperienze descrivendole, rappresentandole, riorganizzandole con diversi criteri. Pongono così le basi per la successiva elaborazione di concetti scientifici e matematici che verranno proposti nella scuola primaria. La curiosità e le domande sui fenomeni naturali, su se stessi e sugli organismi viventi e su storie, fiabe e giochi tradizionali con riferimenti matematici, possono cominciare a trovare risposte guardando sempre meglio i fatti del mondo, cercando di capire come

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e quando succedono, intervenendo per cambiarli e sperimentando gli effetti dei cambiamenti. Si avviano così le prime attività di ricerca che danno talvolta risultati imprevedibili, ma che costruiscono nel bambino la necessaria fiducia nelle proprie capacità di capire e di trovare spiegazioni. Esplorando oggetti, materiali e simboli, osservando la vita di piante ed animali, i bambini elaborano idee personali da confrontare con quelle dei compagni e degli insegnanti. Imparano a fare domande, a dare e a chiedere spiegazioni, a lasciarsi convincere dai i punti di vista degli altri, a non scoraggiarsi se le loro idee non risultano appropriate. Possono quindi avviarsi verso un percorso di conoscenza più strutturato, in cui esploreranno le potenzialità del linguaggio per esprimersi e l’uso di simboli per rappresentare significati. Oggetti, fenomeni, viventi I bambini elaborano la prima “organizzazione fisica” del mondo esterno attraverso attività concrete che portano la loro attenzione sui diversi aspetti della realtà, sulle caratteristiche della luce e delle ombre, sugli effetti del calore. Osservando il proprio movimento e quello degli oggetti, ne colgono la durata e la velocità, imparano a organizzarli nello spazio e nel tempo e sviluppano una prima idea di contemporaneità. Toccando, smontando, costruendo e ricostruendo, affinando i propri gesti, i bambini individuano qualità e proprietà degli oggetti e dei materiali, ne immaginano la struttura e sanno assemblarli in varie costruzioni; riconoscono e danno un nome alle proprietà individuate, si accorgono delle loro eventuali trasformazioni. Cercano di capire come sono fatti e come funzionano macchine e meccanismi che fanno parte della loro esperienza, cercando di capire anche quello che non si vede direttamente: le stesse trasformazioni della materia possono essere intuite in base a elementari modelli di strutture “invisibili”. Il proprio corpo è sempre oggetto di interesse, soprattutto per quanto riguarda i processi nascosti, e la curiosità dei bambini permette di avviare le prime interpretazioni sulla sua struttura e sul suo funzionamento. Gli organismi animali e vegetali, osservati nei loro ambienti o in microambienti artificiali, possono suggerire un “modello di vivente” per capire i processi più elementari e la varietà dei modi di vivere. Si può così portare l’attenzione dei bambini sui cambiamenti insensibili o vistosi che avvengono nel loro corpo, in quello degli animali e delle piante e verso le continue trasformazioni dell’ambiente naturale.

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Numero e spazio La familiarità con i numeri può nascere a partire da quelli che si usano nella vita di ogni giorno; poi, ragionando sulle quantità e sulla numerosità di oggetti diversi, i bambini costruiscono le prime fondamentali competenze sul contare oggetti o eventi, accompagnandole con i gesti dell’indicare, del togliere e dell’aggiungere. Si avviano così alla conoscenza del numero e della struttura delle prime operazioni, suddividono in parti i materiali e realizzano elementari attività di misura. Gradualmente, avviando i primi processi di astrazione, imparano a rappresentare con simboli semplici i risultati delle loro esperienze. Muovendosi nello spazio, i bambini scelgono ed eseguono i percorsi più idonei per raggiungere una meta prefissata scoprendo concetti geometrici come quelli di direzione e di angolo. Sanno descrivere le forme di oggetti tridimensionali, riconoscendo le forme geometriche e individuandone le proprietà (ad esempio, riconoscendo nel “quadrato” una proprietà dell’oggetto e non l’oggetto stesso). Operano e giocano con materiali strutturati, costruzioni, giochi da tavolo di vario tipo.

Traguardi per lo sviluppo della competenza

Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi. Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

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Dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria

Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento, ma contribuisce allo stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre ai sei anni, in termini di identità (costruzione del sé, autostima, fiducia nei propri mezzi), di autonomia (rapporto sempre più consapevole con gli altri), di competenza (come elaborazione di conoscenze, abilità, atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione alle dimensioni etiche e sociali). Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale. Riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati d’animo propri e altrui. Ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto. Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l’ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti. Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici. Ha sviluppato l’attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e morali. Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza. Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana. Dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie. Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana. È attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta. Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze.

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Itinerari didattici 3 anni La proposta formativa di quest’anno scolastico ruoterà intorno ad un personaggio che accompagnerà i bambini attraverso giochi, scoperte e nuove esperienze. Il personaggio scelto è Giulio Coniglio. Giulio è un coniglio generoso e leale, con un cuore pieno di bontà e un carattere aperto e generoso. Malgrado la sua timidezza, ha una gran voglia di conoscere, giocare, scoprire ed ascoltare. Con i suoi amici, il topo Tommaso, l’Oca Caterina, l’Istrice Ignazio, per citarne alcuni, condivide i piccoli riti di ogni giorno e le semplici avventure in cui ogni bambino può identificarsi. Con il loro aiuto, Giulio vive semplici avventure ambientate in luoghi diversi, affrontando e superando le difficoltà e le sue paure grazie al loro sostegno e incoraggiamento. Suddividendo l’anno scolastico in circa quattro diverse unità educative, che combaceranno grosso modo con i cambi stagionali, ai bambini verranno proposte numerose attività destinate a stimolare le cinque aree di sviluppo(il corpo e il movimento, i discorsi e le parole, il sè e l’altro, immagini suoni e colori, la conoscenza del mondo)e a stimolare la percezione alla trasformazione tanto dell’ambiente che li circonda, quanto di se stessi. Accompagnati da questo personaggio ci avventureremo, attraverso numerosi percorsi, cognitivi e relazionali, alla scoperta della scuola, degli amici, dei colori, dei libri ma soprattutto all’acquisizione dell’identità personale e dell’identità affettiva all’interno del gruppo classe. Accoglienza La scuola dell’infanzia segna, per i bambini, il passaggio ad una vita più autonoma dalla famiglia non priva di implicazioni emotive, tali da meritare, da parte del contesto scolastico, un’attenzione e un’accoglienza adeguata. Accogliere i bambini significa aiutarli a stabilire relazioni positive con adulti e coetanei, offrendo loro un contesto educativo strutturato piacevole e stimolante che li aiuti a sviluppare sentimenti di fiducia, appartenenza e curiosità. Accogliere è, perciò, un prendere per mano ciascun bambino per trasmettergli fiducia nel nuovo mondo, dargli sicurezza in ciò che è, in quello che sa fare e in tutto quello che potrà scoprire e imparare. È proprio per questo che è di fondamentale importanza l’attiva

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collaborazione scuola-famiglia che è condizione indispensabile e preliminare per l’avvio del processo di socializzazione. Questo primo periodo rappresenta il trampolino di lancio che proietterà i bambini verso gli altri, alla scoperta dell'amicizia e della gioia di vivere insieme. Il periodo dell'accoglienza non è un momento veloce e di passaggio, l 'atteggiamento accogliente, infatti, si protrae nel tempo, è un elemento di continuità, un'attenzione costante alle dinamiche affettive e ai bisogni che emergono dai bambini. L ’inserimento dei bambini non si esaurisce in un breve periodo di tempo ma, prosegue gradualmente per tutto l’anno scolastico con modalità diverse. Nelle prime settimane l’inserimento è graduale con un orario flessibile che dia modo di abituarsi ai ritmi della giornata scolastica, fino al raggiungimento della frequenza. Le attività iniziali vertono su canti, filastrocche e conversazione che aiutano ciascun bambino a presentarsi ai compagni e ad ascoltare la presentazione degli altri amici, imparando i nomi e riconoscendoli. Dopo che le prime attività proposte hanno permesso di acquisire maggiore sicurezza e scioltezza, vivendo gioiosamente la giornata scolastica, si iniziano a strutturare le prime regole del vivere insieme. Le attività quotidiane offrono un indispensabile supporto di tipo organizzativo, ma anche un importante contesto di apprendimento a livello psicologico e cognitivo: la ripetizione quotidiana di sequenze di azioni, rassicura i bambini fornendo punti di riferimento. Inoltre, attraverso il coinvolgimento sistematico in attività di tipo pratico, i bambini divengono maggiormente autonomi, capaci di assumersi compiti e piccole responsabilità. Infine, il concatenarsi di attività di routine, favorisce il consolidamento di concetti logico e spazio-temporali. Obiettivi Rafforzare l’ identità personale e l’ autostima Vivere in modo equilibrato i propri stati affettivi Assumere regole di comportamento sociale Instaurare prime relazioni comunicative Vivere l’ ambiente scolastico come positivo ed accogliente Attività Filastrocche Canzoni Ascolto di semplici racconti Gioco libero Gioco strutturato

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L’ AUTUNNO CON GIULIO CONIGLIO Il primo paesaggio che scopriremo con Giulio Coniglio è quello del bosco in autumno.Leggeremo alcune storie di Giulio e dei suoi amici. Inviteremo i bambini ad osservare i fenomeni naturali della realtà circostante, comprendendo le caratteristiche della stagione autunnale. Li inviteremo, inoltre, a cogliere le modificazioni dell’ambiente naturale (suoni, colori, odori), a rappresentare a livello grafico-pittorico gli aspetti stagionali ed a comunicare esperienze personali relative all’autunno. Obiettivi specifici Osservare, analizzare e conoscere gli aspetti fisici della stagione autunnale. Cogliere le trasformazioni della natura. Esplorare ed utilizzare con creatività materiali raccolti dalla natura. Individuare i cambiamenti dell’ambiente. Attività Pitture con colori a tempera e cere. Frottage stencil utilizzando le foglie come stampi. Collage con carta velina e carta crespa. Costruzione dell’albero delle stagioni (Autunno). Letture di storie Canzoncine I colori dell’autunno. Profumi e sapori: la frutta dell’autunno Gli animali vanno in letargo Utilizzo di materiale amorfo Collage con pongo L’ INVERNO CON GIULIO CONIGLIO Insieme a Giulio ed ai suoi amici ci introdurremo nella stagione invernale.Entreremo gradualmente nell’atmosfera dell’inverno scoprendo le trasformazioni della natura e coglieremo la gioia dell’ambiente festivo in occasione delle due grandi feste invernali: Natale e Carnevale. Obiettivi specifici Rappresentare con tecniche diverse gli aspetti dell’inverno. Conoscere, denominare la frutta invernale, i suoi benefici e le sue caratteristiche.

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Osservare e captare i colori dell’inverno. Cogliere le trasformazioni naturali. Ascoltare e raccontare esperienze personali e/o brevi storie. Attività Realizzazione di pitture, disegni, collage, e cartelloni con diverse tecniche espressive. Pittura con tempere e colori a cera. Collage con carta velina, carta crespa , materiali naturali e reciclati. Poesie e canzoncine. Storie e racconti. I colori dell’inverno. Profumi e sapori di stagioni. Realizzazione di un dono da offrire ai genitori Realizzazione di un grande albero natalizio con l’ aiuto dei genitori, “L’ Albero dei desideri”. Scambio di auguri con i genitori e i bambini ed adulti della scuola. La neve Realizzazione di semplici maschere GIULIO CONIGLIO E LA PRIMAVERA Con l’arrivo della primavera in compagnia di Giulio e i suoi amici i bambini saranno in grado di riconoscere i mutamenti ambientali che caratterizzano il periodo, di conoscere alcuni animali che si svegliano dal letargo e alcuni uccelli migratori, di intuire le relazioni esistenti tra i mutamenti climatici e le trasformazioni nelle abitudini, nell’abbigliamento, nei giochi. Obiettivi specifici Cogliere le trasformazioni naturali Verbalizzare esperienze ed emozioni Utilizzare con creatività i colori tipici della primavera Rappresentare con tecniche diverse gli aspetti tipici della stagione Riprodurre graficamente paesaggi, animali e piante osservati Potenziare le capacità di osservare, toccare, sentire, scoprire e rispettare il mondo vegetale, maturando comportamenti responsabili ed attenti Attività Pittura con i colori a tempera e gli acquerelli Pittura con i gessetti Collage con carta velina, carta crespa Festa del papà Pasqua Festa della mamma

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Filastrocche Storie GIULIO CONIGLIO E L’ESTATE Con l’aiuto di Giulio coniglio e i suoi amici i bambini saranno stimolati a individuare gli aspetti che caratterizzano la stagione estiva, assumendo informazioni che riguardano l’ambiente marino, acquisendo la capacità di vivere in modo positivo, gratificante e arricchente l’esperienza di contatto con l’acqua. Obiettivi specifici Scoprire il calore del sole Cogliere le trasformazioni naturali Verbalizzare esperienze ed emozioni Utilizzare con creatività i materiali e i colori tipici dell’estate Rappresentare con tecniche diverse aspetti tipici della stagione Riprodurre graficamente con i colori caldi i paesaggi e la natura Percepire il passare del tempo come elemento di crescita Attività Giocare con l’acqua la sabbia e la terra Travasi Colorazione dell’acqua Esperimenti di galleggiamento Filastrocche Storie I colori dell’estate Profumi e sapori di stagione Progetto orto "Curiosi per Natura" L'orto permette di far "sporcare" le mani ai nostri alunni, riavvicinandoli alla terra e facendo loro dimenticare, per qualche ora alla settimana, il cemento della città in cui sono abituati a vivere.Ogni bambino potrà cimentarsi nella favolosa arte del "fare orto". Il giardino diventa un'aula a cielo aperto. Fare orto è entrare a far parte dell'eterno ciclo delle stagioni. È un apprendimento attivo e un'esperienza di vita, è riconoscere il colore, il sapore, il profumo della terra e dei suoi frutti.

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Finalità del progetto Accostare il bambino al gusto di esplorare e di scoprire l'ambiente utilizzando i cinque sensi, affinando in lui abilità ed atteggiamenti di tipo scientifico come:la curiosità, lo stimolo ad esplorare , il gusto della scoperta. Obiettivi Il progetto prevede i seguenti obiettivi: collaborare insieme per un progetto comune;l'esperienza comune, legata ad un obiettivo, favorisce la socializzazione e la solidarietà di gruppo potenziare le capacità di osservare, toccare,sentire, scoprire e rispettare il mondo vegetale, maturando comportamenti responsabili ed attenti. acquisire l'importanza della biodiversità percepire lo scorre del tempo legato alla ciclicità delle stagioni sviluppare la necessità dell'attesa usare strumenti di lavoro potenziando la motricità fine della mano. Contenuti I bambini semineranno in cassette o vasi. Si potranno seminare alcune piante aromatiche che i bambini continueranno a coltivare in classe o a casa. Si svilupperanno argomenti diversi quali: la terra, il ciclo vitale delle piante e le loro differenze, i frutti e i semi. Strumenti vasche, terra, piccoli attrezzi da giardinaggio, lente di ingrandimento, annaffiatoio, semi, piante, macchina fotografica Tempi di realizzazione L'attività si snoda durante la stagione primaverile Modalità Il percorso prevede attività in aula, attività pratica periodica nel piccolo coltivo in giardino. Si prevede l'articolazione del gruppo sezione in piccoli gruppi di 7 o 8 bambini durante le ore di compresenza. Sezione coinvolta: 3A Verifiche previste L'accertamento delle competenze e il controllo dei processi di insegnamento-apprendimento avverranno attraverso l'osservazione diretta e osservazione degli elaborati.

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4 anni

SAPER STARE AL MONDO COME CI INSEGNA L’ELEFANTE ELMER Il percorso della nostra programmazione di quest’anno scolastico 2014/2015 intende seguire ed approfondire le nuove Indicazioni Nazionali del 30 Maggio del 2012. Curiosamente rispecchiano le parole di Dario Fo, premio Nobel della Letteratura, in una recente intervista lasciata nel Settembre del 2014 al giornale El Pais: “Per salvarci è necessario tornare al valore del cittadino, al valore della generosità, per essere in grado di allontanarci dall’avidità.” Le ultime Indicazioni Nazionali sostengono “La scuola raccoglie con successo una sfida universale di apertura, verso il mondo, di pratica dell’uguaglianza, nel riconoscimento delle differenze”. Sarà appunto il valore del rispetto, delle differenze, lo sfondo integratore della nostra programmazione, e sarà il piccolo elefante Elmer, l’unico variopinto, tra tanti elefanti grigi, ad accompagnare la crescita di un futuro cittadino che, essendo in grado di valorizzare le differenze culturali ed etniche, sarà aperto all’incontro ed interazione con gli altri. Come insegnanti della Scuola dell’Infanzia, sottolineamo l’ampia necessità ed importanza della collaborazione ed impegno della famiglia per condividere le nostre modalità educative, con l’obiettivo di educare i nostri bambini e bambine ad avere relazioni positive con tutti. Il nostro percorso metodologico e didattico intende avvicinare i bambini alla comprensione ed apertura del diverso, dell’insolito, attraverso vari linguaggi che spaziano dalla lettura, alla pittura, al teatro, alla musica, alla danza. Come insegnanti favoriamo la cultura dell’accoglienza per creare un clima sereno, gioioso e creativo. “….Perché la cultura è qualcosa di vero, la cultura mette da parte la violenza, l’allontana perché fa ragionare l’uomo, gli da una morale e una coscienza civica” dice Dario Fo. La nostra scuola dell’Infanzia vuole favorire un benessere integrale dei bambini, attraverso la valorizzazione delle ricchezze di ogni persona nelle sue diversità vissute come profonde risorse ed opportunità di crescita per tutti. “….Riconoscere che non vi è un solo modo di pensare, che non vi è un solo modo di vestirci, di mangiare, di amare…Il miscuglio è un arricchimento reciproco, sappi che ogni faccia è un miracolo, è unica….Ciascun volto è il simbolo della vita, e tutta la vita merita

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rispetto. E trattando gli altri con dignità che si guadagna il rispetto per se stessi”. T. Ben Jelloun da “Il razzismo spiegato a mia figlia” PERCORSO 1 ACCOGLIENZA “MI PRESENTO E TI CONOSCO” “UN NUOVO AMICO PER ELMER” ll progetto dedicato all’accoglienza ha come obiettivo principale quello di instaurare un clima rassicurante dove tutti i bambini possano intraprendere un percorso di crescita in un contesto di relazioni significative. L’inizio di un nuovo anno scolastico, rappresenta un momento importante e ricco di significato. Il significato etimologico del verbo accogliere, è anche "accettare-contenere in sè", e questo non deve limitarsi ai primi mesi di scuola ma richiede un'attenzione che inizia sì, ma prosegue riconoscendo la centralità del bambino durante tutto l’anno. Una scuola che ha la cultura dell'accoglienza è una scuola nella quale si sta bene, in cui i bambini frequentano con gioia, gli insegnanti lavorano con piacere, le famiglie si affidano con fiducia, in cui si creano legami veri, solidi e si cresce tutti insieme. Per tutti questi presupposti pedagogici, le attività di accoglienza saranno proposte non come singole attività ma come un percorso da condividere per vivere l'avventura della Scuola dell'Infanzia. OBIETTIVI Star bene a scuola: con gli insegnanti, con i compagni, con il personale Favorire un buon approccio con l’ambiente scolastico Conoscersi reciprocamente Giocare insieme, saper condividere Esprimere bisogni, pensieri e esperienze Acquisire autonomia fisica e psicologica; fiducia in sé e nelle proprie capacità ATTIVITÀ Stiamo allegramente tutti insieme Incontro con il personaggio Elmer Momenti di routine

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Regole della classe Giochi di conoscenza Racconti, Storie, Filastrocche, Canti, Drammatizzazioni PERCORSO 2 MI VOGLIO BENE, TI VOGLIO BENE Il bambino, come essere umano, possiede cento linguaggi, cento modi di pensare, di esprimersi, di capire, di incontrare l’altro attraverso un pensiero che intreccia e non separa le dimensioni dell’esperienza. I cento linguaggi sono metafora delle straordinarie potenzialità dei bambini, dei processi conoscitivi e creativi, delle molteplici forme con cui la vita si manifesta e la conoscenza viene costruita. I cento linguaggi sono da intendersi come disponibilità che si trasformano e si moltiplicano, nella cooperazione e nell’interazione tra linguaggi, tra bambini e tra bambini e adulti. Ogni bambino è diverso ed ha modalità differenti d’apprendimento e sviluppo. I bambini si sviluppano e imparano in modi diversi e in tempi diversi. Tutti i campi di apprendimento e sviluppo sono ugualmente importanti e interconnessi. OBIETTIVI Il bambino compie osservazioni su di sé e su immagini proposte, racconta ciò che vede e prova a dare un significato Il bambino usa il proprio corpo come mezzo di comunicazione Il bambino esprime colori, gusti ecc…preferiti Il bambino riconosce e denomina le parti del corpo ATTIVITÀ Storia “Elmer l’elefante variopinto” Sequenze delle trasformazioni di Elmer (prima-dopo-dopo ancora) Giochiamo con il corpo: giochi motori, di travestimento-trucco, di ruolo

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PERCORSO 3 TUTTO CAMBIA: OSSERVIAMO L’AMBIENTE E LE SUE TRASFORMAZIONI La natura ha un ruolo importante nella vita di ogni giorno. I bambini entrano in stretta relazione con essa, convivendo con le sue più svariate manifestazioni. E per questo che durante l’anno usando diversi materiali affronteremo il tempo che passa, la natura che si trasforma. Attraverso la nostra proposta con l’amico Elmer e le sue avventure avvicineremo i bambini alla conoscenza dell’ambiente natura che con la sua varietà e con la sua ricchezza di manifestazioni, affascina, sollecita la loro curiosità, e li stimola a porre domande e a formulare ipotesi, arricchendo i propri linguaggi e le proprie competenze. Inoltre inviteremo i bambini ad osservare, contemplare, apprezzare e rispettare ogni essere vivente e con gradualità a comportarsi correttamente ed acquisire un atteggiamento di responsabilità e rispetto verso l’ambiente naturale. OBIETTIVI Sviluppo delle capacità di osservazione, analisi, giudizio Assumere comportamenti e abitudini tesi al rispetto della natura Sviluppare la capacità di cogliere le bellezze della natura Focalizzare l’attenzione sul concetto di spreco Rilevare elementi delle stagioni e descrivere ciò che si vede Riprodurre colori e forme dell’ambiente ATTIVITÀ Storia: “Il ritorno di Elmer” Caratteristiche e colori elle stagioni Festività e ricorrenze Attività manipolative Realizzazione di cartelloni Filastrocche, canzoni Drammatizzazioni di storie e racconti

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PERCORSO 4 “LEGGIAMO INSIEME UNA STORIA” "Leggimi subito, leggimi forte Dimmi ogni nome che apre le porte Chiama ogni cosa, così il mondo viene Leggimi tutto, leggimi bene Dammi la rosa, dammi la rima Leggimi in prosa, leggimi prima" (Bruno Tognolini) La scuola dell’infanzia è sicuramente un luogo privilegiato per accendere e coltivare nel bambino un rapporto positivo e duraturo con le storie considerandole come qualsiasi gioco di divertimento, di conoscenza e sostegno per le abilità linguistiche. I racconti che gli adulti, genitori e insegnanti leggono insieme ai bambini constituiscono le fondamenta dell’interesse necessario all’apprendimento e al piacere della lettura. Il momento della narrazione è lo spazio delle emozioni, mentre narriamo diamo ai bambini la possibilità di sviluppare la fantasia, la creatività per così conquistare le competenze immaginative. La famiglia verrà coinvolta a partecipare allo spazio lettura secondo tempi e modalità che verranno determinati dalle insegnanti. Ci riuniremo nell’angolo morbido con i bambini per raccontare una storia, un racconto sempre inerente alla nostra programmazione. La lettura di storie, di racconti diventerà durante il nostro percorso didattico, testo-pretesto per una continua esplorazione della lingua italiana. OBIETTIVI Ascoltare con attenzione un racconto, storia Motivare i bamini al piacere della lettura Stimolare la curiosità Riconoscere e verbalizzare i nuclei essenziali di un racconto Coinvolgere le famiglie nel piacere della lettura Comprendere il racconto letto Individuazione e osservazione dei personaggi e degli ambienti nei quali si articolano le storie Sviluppare la capacità di produzione verbale in italiano

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ATTIVITÀ Narrazione di storie, racconti, fiabe, poesie Attività grafico-pittoriche e manipolative Verbalizzare elementi salienti di una storia Saper leggere le immagini Drammatizzazione PERCORSO 5 ELMER E I COLORI I colori nell'infanzia sono un canale privilegiato per poter esprimere e riconoscere emozioni, sentimenti. I bambini sono sensibili alle loro variazioni, manifestano una passione spontanea per il colore che permette loro di comunicare l'intrecciarsi del loro mondo interno, con i suoi desideri, bisogni e timori, ed il mondo esterno fatto dall'ambiente che li circonda. Il linguaggio giocoso dei colori aiuta all'analisi dei cambi che si verificano nella natura, è un sostegno nelle esperienze percettive; stimola la creatività, libera l'immaginazione del bambino. La scuola dell'infanzia è un luogo privilegiato per accompagnare i bambini nelle loro esplorazioni. La ricerca e sperimentazione del colore diventa un canale comunicativo privilegiato per aiutare la crescita del bambino nelle sue relazioni con sé stesso e le sue emozioni, nella relazione con gli altri, nella scoperta e condivisione e con il mondo colorato che lo circonda. OBIETTIVI Riprodurre colori e forme dell'ambiente Osservare i colori della natura e i loro cambiamenti Discriminare e denominare i colori primari e derivati Sviluppare la capacità di osservazione, esplorazione e manipolazione Esprimere emozioni attraverso le emozioni Condividere il gioco colore con il gruppo classe ATTIVITÀ Sperimentare tecniche conosciute e nuove di pittura Filastrocche e storie Giochi con macchie di colori e loro combinazioni Disegni per raccontare e raccontarsi

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PROGETTO ALIMENTAZONE L'apertura al mondo, la disponibilità ai cambiamenti, la fiducia con la quale si affronta ciò che non si conosce si può stimolare, incoraggiare e sostenere con una buona educazione alimentare. Portare i bimbi a scoprire le caratteristiche e le bontà di cibi permette di rompere barriere e preconcetti. Li educa ad una curiosità sana verso il mondo esterno, stimola un approccio positivo verso ciò che è diverso dai nostri gusti e per tanto prepara, anche seduti ad un tavolo, dei futuri cittadini aperti a culture nuove e lontane. L’ora del pasto non è un semplice intervallo nell’organizzazione della giornata. Il pranzo a scuola é un momento conviviale ricco di significati sociali e affettivi. Mangiare insieme costituisce una forma di comunicazione intensa tanto quanto quella verbale. Le relazioni che i bambini mantengono tra di loro e con gli adulti, insegnanti e personale scolastico, permette una fiducia e una confidenza tale da poter trasmettere una buona, sana e responsabile relazione con il cibo ed acquisire corrette abitudini alimentari. Questo progetto si propone quindi di accompagnare i bambini in un percorso gioioso e stimolante di scoperta del cibo, delle abitudini alimentari, la scoperta della provenienza dei cibi e dell’importanza di una dieta sana ed equilibrata. Attraverso letture di storie, filastrocche, canzoni, drammatizzazioni si introduce il discorso sull’alimentazione e si permette ai bambini di riflettere sulle proprie abitudini alimentari e sull’importanza di nutrirsi in modo sano ed equilibrato. Il “Gioco dell’assaggio” incoraggerà e stimolerà i bimbi nella scoperta degli alimenti mediante un approccio sensoriale: il gusto, l'olfatto, la vista ed il tatto ci aiuteranno a scoprire i sapori fondamentali, ciò che è dolce, salato, acido, amaro. I laboratori di cucina permetteranno di giocare con gli alimenti e è imparare ricette semplici, i piccoli cuochi scopriranno che stanno diventando grandi e che sono in grado di fare cose buone. L'ultima fase del progetto vuole permettere ai bambini la scoperta dell'origine degli alimenti. Da dove arrivano, se mescolati e miscelati con altri cosa permettono di fare? È il mondo della scoperta si apre alla fantasia della cucina. Le conversazioni guidate ci spingeranno verso le libere curiosità degli esploratori, dove il latte non arriva dal frigo e la zucca non nasce con la faccia arrabbiata. Insomma dove si gioca a scoprire delle verità senza nulla togliere alla poesia della fantasia. (Gianni Rodari "la cucina spaziale")

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OBIETTIVI Scoprire la funzione degli organi di senso Cogliere la funzione alimentare del cibo Intuire l'importanza di una dieta sana ed equilibrata Riconoscere le principali categorie di alimenti (carboidrati, proteine, vitamine) Conoscenza dell'importanza del cibo e della sua funzione alimentare Sperimentare un rapporto "diretto" con il cibo (laboratorio di cucina) Scoprire l'origine dei principali alimenti ATTIVITÀ Filastrocche Riconoscimento attraverso il senso del gusto di quattro sapori fondamentali: dolce, salato, acido, amaro Esperienze di assaggio e degustazione di alcuni alimenti. Individuazione dei principali pasti

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5 ANNI “IN VIAGGIO… VERSO IL MAGICO MONDO DI OZ” Il meraviglioso mago di Oz, celebre romanzo di L. Frank Baum, ci accompagnerà durante quest’anno scolastico. Con la lettura del romanzo verranno analizzati alcuni temi importanti quali: l’amicizia, la diversità come valore, l’autostima come presa di coscienza delle proprie capacità. I bambini, attraverso le meravigliose avventure di Dorothy, impareranno ad esprimersi con il corpo, con la parola, con il suono, scopriranno il valore simbolico degli oggetti trasformati dalla fantasia in modo creativo e verranno incoraggiati a comunicare le proprie esperienze e le proprie emozioni. Lo spaventapasseri, l’uomo di latta e il leone, simboleggiano le diverse aree di intervento educativo: l’area cognitiva, l’area affettiva e l’area valoriale, dimensioni di cui si compone la Persona nella sua interezza ed ognuna di questa è educabile. Al termine di varie prove, il Mago farà riflettere i quattro amici: per superare tutte le prove avranno fatto affidamento sulle loro capacità, quindi li inviterà a cercare dentro di sé,e non fuori, ciò di cui necessitano. Il Mago non crea nulla! Attraverso le varie prove a cui sottopone i quattro amici, osservandoli da lontano e intervenendo dove possibile, permette loro di sviluppare le capacità che già posseggono e di acquisire gli strumenti per continuare a “fare da soli “. Il fine ultimo di ogni percorso educativo è lo sviluppo dell’autonomia di ogni singolo bambino, autonomia indispensabile per affrontare con fiducia le innumerevoli e variegate esperienze della vita. Inno alla libertà, alla tolleranza, all’amicizia ed al rispetto per qualsiasi creatura (uomini, animali, piante e, come ci ricorda l’omino di latta, cose), Il Mago di Oz accoglie e comunica valori universali. Il messaggio di fondo è infatti chiaro: se il nostro mondo diventasse come quello di Oz, limpido come la Città di Smeraldo e allegro come i Ghiottoni, la terra sarebbe il posto della gioia e della fratellanza fra gli uomini. Obiettivi - favorire lo sviluppo delle capacità senso-percettive e cognitive. - favorire lo sviluppo delle capacità motorie. - favorire lo sviluppo affettivo-emotivo. - favorire lo sviluppo sociale.

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Attività Rielaborazione verbale, con conversazione di gruppo e domande stimolo, e rielaborazione grafica della storia. Allestimento della scenografia per contestualizzare il tema della programmazione. Attività manipolative per la scoperta delle caratteristiche dei vari materiali. Percorsi e giochi motori per stimolare l’acquisizione di concetti topologici, spaziali, dimensionali, geometrici. Andature e drammatizzazione. Costruzione con tecniche varie dei personaggi per aiutare i bambini a individuare qualità e proprietà dei materiali e degli oggetti. Riordinare sequenze della storia e schede logiche. Giochi mnemonici con uso di flash card, filastrocche. Attività con i colori secondari e sfumature. Schema corporeo e il funzionamento del proprio corpo mediante giochi motori ed elaborati grafici. Drammatizzazione degli stati d’animo. Scopriamo le nostre emozioni. Colori ed emozioni. Attività con i colori secondari e sfumature Durante il corso dell’anno verranno realizzati anche i seguenti progetti: “Parole, parole…” (Linguistico) “1…2…3… gioca con me” (Logico-matematico) “Reciclabilandia” (Rispetto all’ambiente) “Accoglienza in prima” (Continuità con la scuola primaria). Inoltre, come tutti gli anni, verrà dato uno spazio importante alla relazione scuola-famiglia non solo con le assemblee e gli incontri individualizzati ma anche con la realizzazione dei seguenti laboratori: L’albero dei sogni (Natale) Costruiamo una maschera (Carnevale) Inventiamo una storia… (Libro Viaggiatore) “PAROLE, PAROLE…” Questo laboratorio linguistico è stato progettato con l’intento di accompagnare i bambini alla scoperta della lingua scritta in modo graduale e naturale; la scuola dell’infanzia, infatti, non ha tra i propri traguardi per lo sviluppo delle competenze il saper scrivere e leggere,

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ma ha comunque il compito di aiutare i bambini ad acquisire una serie di abilità che rappresentano prerequisiti fondamentali per la successiva acquisizione delle abilità della letto-scrittura. Prima di lavorare con i simboli scritti come le lettere, verrà offerta ai bambini la possibilità di giocare in modo divertente e creativo con la lingua, di osservarla e riconoscerla nella propria quotidianità, in modo da poterla conoscere meglio in modo naturale e spontaneo, ed arrivando alla sua decodifica in modo del tutto intuitivo. Solo al termine di un percorso ludico e quotidiano con la lingua orale è possibile cominciare a coinvolgere i bambini in attività di lettura: i bambini che hanno ascoltato e lavorato attivamente con le parole giungono a formulare le prime ipotesi sul significato dei segni scritti. Obiettivi Parlare, descrivere, raccontare e dialogare con adulti e compagni avendo fiducia nelle proprie capacità di espressione e comunicazione. Ascoltare,comprendere, esprimere narrazioni, fatti, eventi. Individuare gli atti del parlare, ascoltare, leggere e scrivere. Inventare brevi storie. Ascoltare rispettando tempi ed opinioni altrui. Dialogare adeguatamente. Esprimersi con una pronuncia corretta e con ricchezza di vocaboli. Memorizzare ed esporre oralmente in maniera corretta canti e poesie. Rispondere adeguatamente ai quesiti posti dall’adulto e dai compagni. Attività Giochi di parole che richiamano caratteristiche fonologiche simili e con inizio e/o finale uguale (arriva un bastimento carico di...,staffetta di parole,catena di parole...). • Giochi di affinamento uditivo e tombole sonore. • Lettura di immagini e sequenze figurate. • Giochi di familiarizazione dei simboli grafici delle lettere attraverso vari materiali (plastilina, digitopittura...) e con il proprio corpo. • Giochi ed attività di associazione parola-figura. • Giochi di riconoscimento delle lettere e delle parole nella propria realtà quotidiana (a caccia di parole). • Giochi di riconoscimento e scrittura, in varie modalità, del proprio nome.

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• Gioco delle parole ripetute con vari ritmi (come la pioggia, la neve, la rana, le onde del mare...). • Scansione ritmica del proprio nome e di semplici vocaboli. • Creazione e memorizzazione di rime e filastrocche. • Utilizzo di schede operative e di pregrafismi. “1…2…3…CONTA CON ME!” Il processo di scoperta e di utilizzo corretto dei numeri richiede una buona dose di esperienza concreta da parte del bambino, nonché di capacità di astrazione e di simbolizzazione. L’intento del progetto logico-matematico è quello di fornire un percorso di esperienze concrete e di giochi in cui i bambini si trovino a sperimentare i numeri e a familiarizzare con essi. I concetti di quantità e di numero nascono e si fondano infatti sulle esperienze concrete: manipolare gli oggetti, giocare in modo guidato con essi, osservare e riflettere sugli esiti delle proprie azioni è il primo passo per cominciare a costruire le categorie logiche e matematiche. Tale progetto si inserisce comunque all’interno dell’ottica generale secondo la quale l’insegnante deve avere un quotidiano “pensare matematico”, ovvero avere un linguaggio ed un agire matematico da utilizzare in tutte le attività della giornata scolastica. Obiettivi Conoscere, rappresentare e confrontare forme: cerchio, quadrato, triangolo e rettangolo Operare con le forme: raggruppare, classificare, trasformare Effettuare raggruppamenti e classificazioni in base a uno o più criteri Formare insiemi in base ad un attributo: forma/colore/dimensione Operare con materiale strutturato Conoscere le caratteristiche dei blocchi logici Operare con i blocchi logici Operare con i concetti dimensionali: alto/basso, lungo/corto Confrontare misure: più alto di/più basso di Operare con seriazioni di grandezza ( piccolo, medio, grande ), di lunghezza, di larghezza e di altezza Esercitare la manualità fine Porre se stesso e gli oggetti nello spazio in base a: dentro/fuori, sopra/sotto, vicino/lontano, davanti/dietro, da un lato/dall’altro

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Attività Conte e filastrocche gestuali e mimate. Riconoscimento dei numeri nella quotidianità. Giochi simbolici e motori (lancia il dado, gioco dei bruchi, la campana…) Utilizzo quotidiano dell’orologio e del timbro della data. Giochi di manipolazione dei numeri, di creazione del numero con il proprio corpo e giochi da tavolo (domino, dadi, regoli, blocchi logici, tangram). Creazione di storie a fasi e loro numerazione. Schede operative, pregrafismi e coloriture. Giochi di seriazione, di confronto, di insiemi. “RICICLABILANDIA” Il seguente progetto è stato pensato per sensibilizzare i bambini alla salvaguardia dell’ ambiente, avvicinarli alla conoscenza della raccolta differenziata e far capire loro l’importanza del riciclaggio dei rifiuti partendo dalla esperienza diretta. Attraverso conversazioni, esperimenti, giochi, storie, disegni, cercheremo di far comprendere ai bambini quanto sia importante rispettare l’ambiente e a sentirsi parte di un mondo di cui avere cura. In questo modo, educheremo i bambini al riuso dei vari materiali presenti e alla comprensione dell’utilità e dei vantaggi che si potrebbero trarre dalla raccolta differenziata. Obiettivi Sapere precepire e discriminare materiali diversi. Saper distinguere tra elementi naturali e artificiali. Conoscere le principali risorse della natura Intuire la responsabilità individuale nella salvaguardia dell’ambiente. Saper decodificare simboli relativi alla tutela ambientale ed alla raccolta differenziata. Stimolare la creatività attraverso il riutilizzo dei materiali di recupero. Attività Conversazioni guidate su: come attivarsi per salvaguardare l’ambiente; l’importanza del riciclaggio dei materiali; come viene effettuata la raccolta differenziata.

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Fare la raccolta differenziata dei rifiuti con l’ausilio di contenitori specifici. Laboratori sull’utilizzo di materiali di riciclo. Giochi, racconti, drammatizzazione. “ACCOGLIENZA IN PRIMA” La continuità nasce dall'esigenza primaria di garantire il diritto degli alunni a un percorso formativo organico e completo, che mira a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti dell'età evolutiva e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce così la loro particolare identità. Continuità ed Orientamento, infatti, favoriscono lo sviluppo organico ed integrale di ogni allievo e concorrono alla costituzione dell'identità di ciascuno di essi. La continuità tra i diversi ordini di scuola rappresenta l'asse portante affinché tale sviluppo avvenga in maniera armoniosa ed efficace. Il passaggio scuola dell'infanzia-scuola primaria, così come il passaggio verso i diversi gradi della scuola, rappresenta per il bambino un momento estremamente delicato attorno al quale si concentrano fantasie, interrogativi e timori. Entrare in un nuovo ordine di scuola significa per l'alunno cambiare il gruppo di amici, uscire dalle sicurezze affettive costruite nella vecchia scuola, affrontare nuovi sistemi relazionali, incontrare nuove regole e nuove responsabilità, ma è anche accompagnato da entusiasmo per il nuovo, trepidazione, desiderio di scoperta, speranza... Attraverso questo progetto, ci si prefigge di aiutare i bambini ad affrontare i sentimenti di confusione, preoccupazione e rassicurarli circa i cambiamenti che li aspettano. La proposta di un progetto di continuità verticale parte dal presupposto che il bambino continuerà la sua carriera scolastica nella scuola primaria, dove proseguirà, amplierà, approfondirà competenze, abilità, conoscenze che ha iniziato ad acquisire alla scuola dell'infanzia. Si intende quindi promuovere in modo positivo il passaggio degli alunni da un ordine di scuola all'altro, consapevoli che la continuità è un modo di intendere la scuola come un servizio appunto "continuo" in cui ogni alunno possa trovare l'ambiente e le condizioni più favorevoli per realizzare un percorso formativo completo In questa prospettiva sembra fondamentale che nel passaggio da un ordine di scuola all'altro si abbia "cura" dei bambini, li si accompagni sì con un "carico" d'informazioni e di resoconti sul loro percorso scolastico ma anche con momenti di passaggio ben definiti e riconoscibili, che

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segnano e mediano il cambiamento, aiutano a leggere la nuova situazione senza subirla completamente. Osservando, inoltre, l'esperienza di genitori e bambini nel passaggio dalla scuola dell'infanzia alla scuola primaria, è emerso come i genitori giochino un ruolo determinante nel tipo di approccio che il bambino avrà nei confronti della scuola primaria. Occorre perciò co-costruire una progettazione che sia un punto di riferimento nell'intero curricolo degli alunni, per garantire opportunità educative adeguate a tutti, attraverso: momenti di collaborazione e di confronto tra la scuola dell'infanzia e la scuola primaria momenti di incontro con i genitori, sia assembleari che individuali iniziative comuni ai due ordini di scuola per realizzare la continuità momenti per l'informazione reciproca sugli alunni che comprendano i nuovi ingressi, ma anche momenti di verifica sugli ingressi già effettuati (alunni classe prima). Scelta di una storia che diventa per i bambini una modalità per riconoscere la propria appartenenza alla scuola dell'infanzia e che nello stesso tempo è anche strumento per predisporsi al sereno passaggio alla scuola primaria. Proposta di vivere insieme ( tra i bambini dell'ultimo anno dell'infanzia e) con le classi prime della primaria alcune giornate significative in cui fare attività di laboratorio. Dal canto loro, gli alunni potranno: esplorare, conoscere, frequentare un ambiente scolastico sconosciuto, vissuto spesso con una sorta di curiosità desiderio ma che può anche creare ansie. Confrontarsi con altri bambini "più grandi"; nella scuola dell'infanzia i bambini grandi sono loro, nella scuola primaria il ruolo si sposta su altri Venire rassicurati dai racconti dei bambini più grandi. Conoscere e farsi conoscere dalle future insegnanti ed iniziare a relazionarsi con loro attraverso esperienze pianificate. Il progetto si concluderà con la realizzazione della Valigetta dei Ricordi della Scuola dell’Infanzia, importante per il primo giorno nella Scuola Primaria.

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Strutture di professionalità. Ruolo e professionalità docente. Essere insegnante di Scuola dell’Infanzia comporta un profilo di alta complessità e grande responsabilità e richiede la padronanza di specifiche competenze culturali, pedagogiche, psicologiche, metodologiche e didattiche. Il lavoro dell’insegnante si esplica nell’impegno personale e nella collegialità ai diversi livelli della sezione, dell’intersezione e dell’intero Istituto. Nel rispetto della libertà di insegnamento, l’organizzazione del lavoro si fonda sulla modularità degli interventi, sull’individuazione di ambiti di competenza e sulla corresponsabilità educativa di tutti gli operatori (docenti, educatori, personale ausiliario, personale specializzato). In particolare è garantita una finalizzazione unitaria, condivisa e coordinata del progetto educativo, attraverso la partecipazione di tutti gli insegnanti e educatori ai diversi momenti della programmazione, della gestione delle attività e della valutazione. In questo quadro, è favorita un’adeguata distribuzione dei compiti considerando anche la specificità di alcuni interventi educativi (insegnanti specializzati di psicomotricita’ e educazione al suono e alla musica) e dando spazio alla più ampia valorizzazione delle risorse umane e professionali disponibili nella scuola. In questo spirito la realizzazione del progetto pedagogico qui delineato richiede un pieno riconoscimento della professionalità del personale della Scuola dell’Infanzia, la quale si definisce per alcune note di qualità imprescindibili: -orientamento maturo e responsabile dell’attività’ educativa e didattica dell’età’ infantile - formazione in servizio mirata al perfezionamento della formazione personale e della professionalità - ambiente di lavoro valido sotto il profilo relazionale, culturalmente stimolante, fondato sulla collaborazione, finalizzato al miglioramento qualitativo della Scuola stessa e dei suoi rapporti con la Scuola Statale.

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VERIFICA E VALUTAZIONE Modalità di valutazione Osservazione e riflessione sui dati che emergono dalle caratteristiche dei bambini Verifica dell’idoneità del contesto Valutazione complessiva dell’interazione insegnante/bambino –bambino/bambino. Strumenti di valutazione Descrittori di competenza Scambio di informazioni nel contesto scolastico Informazioni dalla famiglia sull’indice di partecipazione dell’esperienza scolastica. Modalità di osservazione in funzione della valutazione. Osservazione dei bambini in situazione ludica spontanea Rilevazione delle prestazioni dei bambini in diverse situazioni di impegno didattico (es. lavoro guidato, autonomo, effettuato singolarmente o in gruppo ).

Strumenti e tecniche di rilevazione Osservazione degli elaborati individuali prodotti dai bambini Trascrizione di momenti di verbalizzazione Schede strutturate Documentazione fotografica di alcune esperienze. Fasi Verifica iniziale dei prerequisiti (periodo settembre / ottobre). Verifica in itinere (gennaio) Valutazione finale (periodo maggio / giugno).

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PROGRAMMAZIONE DI PSICOMOTRICITẤ

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Premessa

La psicomotoria è una pratica educativa rivolta ai bambini, che considera l’esperienza corporea come elemento fondamentale dello sviluppo dell’identità della persona e come espressione della vita emozionale e dell’evoluzione dei processi cognitivi. Nell’ attivita psicomotoria si focalizza l’attenzione sull’azione e sul corpo. L’azione viene interpretata come un movimento carico di significati anche a livello affettivo, emozionale e relazionale. Si può dunque dire che la pratica psicomotoria, lavorando sul corpo e sull’azione del bambino agisce non solo sull’attività motoria, ma anche sulla sfera emotiva, relazionale e cognitiva

Obiettivo della psicomotricità è acquisire l’adeguato sviluppo dell’identità personale, dello schema corporeo e la maturazione dell’identità

Obiettivi formativi L’attività saranno strutturate rispettando gli obiettivi formativi per livelli e competenze. Le lezioni saranno incentrate sulle attività per il raggiungimento delle relative competenze:

- Discriminazione percettiva: saper discriminare ed elaborare le informazioni provenienti dagli organi di senso.

- Conoscenza di sé : essere in grado di percepire, conoscere e

prendere coscienza dell´io corporeo. - Schemi motori dinamici e posturali: capacità di muoversi

con destrezza nello spazio.

- Coordinazione segmentaria, generale, dinamica: Capacità di muoversi con destrezza nello spazio.

- Organizzazione spaziale e temporale: saper utilizzare gli

apprendimenti motori in situazioni nuove.

- Equilibri: saper utilizzare gli apprendimenti motori in situazioni nuove.

- Svolgimento attività di gruppo : saper utilizzare il corpo

come strumento di rappresentazione.

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- Utilizzo del movimento come linguaggio: saper utilizzare il corpo come strumento di relazione.

Metodologia Nella sala di psicomotricità possono attuarsi diversi tipi di giochi e attività: . Giochi senso-motori in cui il bambino sperimenta attività motorie globali come l 'arrampicarsi, scivolare, cadere, tuffarsi, fare capriole. . Giochi tonico-emozionali in cui il bambino sperimenta attività come lo sprofondare, spingere e respingere, trattenere e lanciare, che interessano la tonicità, la sensibilità labirintico-vestibolare che fanno vivere al bambino intense sperienze a livello emozionale; Giochi simbolici in cui il bambino "fa finta di ..." : i materiali, così come lo spazio e le persone sono trasformati in funzione del gioco (case, mamma. papà, trappole, mostri, lupi,) . Giochi di rappresentazione in cui il bambino attraverso le attività di manipolazione, le costruzioni, di legno, il disegno, il linguaggio, prende distanza e rielabora a livello cognitivo le azioni e le emozioni vissute nella seduta. OBIETTIVI SPECIFICI 3 ANNI Immagine e percezione corporea Conoscere le diverse parti del corpo. Coordinamento e dominio del proprio corpo. Usare i sensi per esplorare e conoscere. Riconoscere e controllare l´intensità del movimento. Attivare comportamenti importanti per la salute di benessere fisico. Coordinazione dinamica generale Affinare capacità di coordinazione globale. Sperimentare il controllo degli schemi dinamici e posturali. Equilibrio esperienza dell’equilibrio e disequilibrio. Abilità spazio-temporale Spaziali: dentro-fuori/ sopra-sotto/ vicino-lontano/ alto-basso. Temporali: oggi- domani.

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Paratonia Tecniche di rilassamento

Ritmo Accordare il movimento alla musica e al gruppo. 4 ANNI Immagini e percezioni corporee Controllo globale e segmentario del proprio corpo Elementi principali di ogni parte del corpo (articolazione). Iniziazione del controllo dell’inibizione volontaria della respirazione. Organizzazione della lateralità. Attivare comportamenti importanti per la salute di sé e degli altri.

Coordinazione dinamica generale Affinare il controllo degli schemi dinamici e posturali di base. Controllare e coordinare i movimenti del proprio corpo. Coordinazione viso-motoria coordinazione visiomanuale. coordinazione occulo podalica. Equilibrio Statico. Dinamico. Post - movimento. Abilità spazio-temporale Spaziali: dentro-fuori/ davanti-dietro/ da un lato-all’altro/ in alto-in basso/ vicino-lontano/ alto-basso Temporali: prima-adesso-dopo/ ieri-oggi-domani. Paratonia Tecniche di rilassamento Ritmo Riprodurre semplici strutture ritmiche con il corpo.

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5 ANNI Immagine e percezione corporea Identificazione delle parti del proprio corpo e configurazione dell’immagine di se stessi. Sensazioni del proprio corpo . Percezioni attraverso i sensi ( tattile, cinestetica, visuale e uditiva). Sentimenti ed emozioni proprie e degli altri e la sua espressione corporea. Conoscenza delle possibilità e dei limiti motori del proprio corpo. Consolidazione dello schema corporeo. La salute e la cura del proprio corpo. Coordinazione dinamica generale Coordinamento e controllo delle abilità motrici . Affiancare il controllo degli schemi dinamici e posturali di base. Coordinazione viso-motoria coordinazione visiomanuale. coordinazione occulo podalica. Equilibrio Statico Dinamico Post - movimento Lateralità Organizzazione della lateralità Uso e conoscenza della sinistra e della destra Paratonia Tecniche di rilassamento. Canalizzazione degli impulsi. Controllo del corpo: attività, movimento, respirazione, riposo, rilassamento. Orientamento spaziale Asse corporale e nozioni spaziali (in alto- in basso, sinistra-destra). Localizzazione degli oggetti in relazione a se stessi e in relazione agli altri.

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Ritmo Esperienza del proprio ritmo in relazione con il tempo e con lo spazio Adattamento al ritmo, spazio e tempo dell’altro VERIFICA Le verifiche si effettueranno prevalentemente in modo indiretto tramite l’ osservazione continua di ogni attività al fine di calibrare l’ intervento educativo in base alle esigenze e al ritmo di ogni gruppo di alunni.

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PROGRAMMAZIONE ATTIVITA

SONORO-MUSICALI

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PREMESSA Il presente progetto si fonda sulla convinzione che la musica è un fattore importante di formazione che permette al bambino di esprimersi attraverso i suoni, di stabilire relazioni con gli altri e con mondi culturali diversi. A questo scopo si attiverà un laboratorio musicale per l'uso della sonorità e del movimento e sarà fatto uso di strumentario didattico per la musica e materiale di recupero; radioregistratore, televisore e video-registratore per l'ascolto; tastiera elettronica; materiale vario per le attività ritmico-motorie. FINALITA' Sviluppare la sensibilità musicale; Usare consapevolmente i messaggi sonoro-musicali; Avviare i bambini alla musica d'insieme come forma di socializzazione. TRAGUARDI DI SVILUPPO DELL’ EDUCAZIONE MUSICALE Scoperta dei suoni: Riconoscere le sonorità dei diversi ambienti (casa, scuola, percorso casa-scuola, città...) Imitare e classificare rumori naturali e artificiali; Scoprire e riconoscere la direzione dei suoni; Discriminare le voci dei compagni; Scoprire e conoscere la propria immagine sonora (bocca, mani, piedi). Manipolare con tecniche diverse materiali diversi (cartone, legno, plastica metallo...); Sviluppo della sensibilità vocale: Recitare semplici poesie, filastrocche, conte. Pronunciare correttamente parole e frasi; Apprendere canti adatti all'estensione vocale; Usare i vari registri della voce (grave, media, acuta); Usare la voce nelle più svariate forme di espressione (paura, tristezza, allegria, pianto...); Individuare il ritmo di rime e filastrocche. Formazione del senso ritmico: Muoversi a ritmo di musica insieme ai compagni; Ritmare una musica, accompagnandola con strumenti vari; Inventare semplici sequenze ritmiche e melodiche.

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Qualità del suono Conoscere e simbolizzare i parametri del suono (altezza, intensità, timbro e durata); Discriminare le variazioni agogiche di un brano (allegro, adagio...) Riconoscere gli strumenti musicali all'interno di un brano ascoltato. Musica e socializzazione Rispettare le regole di un gioco; Riconoscere ed esprimere emozioni e sentimenti; Potenziare la concentrazione e l’ascolto; Canalizzare l'aggressività. STRUMENTI METODOLOGICI Esplorazione dell'ambiente sonoro. Uso di strumenti di registrazione per riascoltare suoni e rumori del corpo e dell'ambiente. Giochi per la scoperta del silenzio, del respiro, della fonazione... Produzione ritmico-espressiva di filastrocche, ninne nanne, canzoni e testi poetici: intonazione di semplici motivi; produzione ritmica con il corpo e lo strumentario didattico. Ascolto di brani di musica classica e moderna. Rappresentazione gestuale e grafica dei suoni. PERCORSI OPERATIVI Il progetto si svolge nell’intero arco dei tre anni della Scuola dell’Infanzia e si articola in più percorsi operativi mediante i quali i bambini saranno guidati nella comprensione e produzione dei messaggi sonori e nella loro traduzione-rielaborazione in codici di volta in volta diversi (corporeo, verbale, grafico-pittorico, drammatico-teatrale ecc.). I - IL PAESAGGIO SONORO. II- LA VOCE E LE SUE POSSIBILITÀ SONORE. III-IL RITMO. IV - LE QUALITÀ DEL SUONO. Il paesaggio sonoro Percorso di esplorazione e ricerca mirato a liberare la curiosità dei bambini per scoprire la musicalità nascosta nel vivere quotidiano, stimolare nuove emozioni e sensazioni attraverso l'ascolto e sviluppare le capacità percettive, in particolare la sensibilità uditiva.

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Obiettivi Scoprire il silenzio. Esplorare l'ambiente sonoro. Conoscere e rappresentare le caratteristiche sonore della realtà. Favorire un’atteggiamento d’attenzione e d’ascolto. Attività Giochi per la scoperta del silenzio. Prestare attenzione ai suoni e rumori della natura, della scuola, della casa, del percorso casa-scuola; scoprire i suoni prodotti dal corpo e dalla voce. Giocare per esplorare le potenzialità sonore degli oggetti di uso comune e degli strumenti musicali. Produrre e analizzare materiale acustico per classificare suoni e rumori. Raggruppare i suoni prodotti dall'uomo, dagli animali, dalla natura, dagli strumenti musicali, dagli oggetti ecc. Localizzare spazialmente l'origine dei suoni e delle voci, la loro lontananza o vicinanza attraverso giochi ad occhi bendati. Ascoltare brani di musica classica e moderna di breve durata e invitare i bambini a dare un'interpretazione verbale e/o grafico-pittorica del brano ascoltato. La voce e le sue possibilità sonore Questo percorso mira a potenziare la capacità di servirsi della voce per socializzare, comunicare ed esprimere sentimenti ed emozioni. Obiettivo Sviluppare la capacità di utilizzare la voce in maniera comunicativo-espressiva sia nel parlare che nel cantare. Attività L'appello musicale. Giochi per imparare a dosare il respiro durante il canto; giochi di fonazione e giochí onomatopeici; emissione di vocali su note libere o su una nota fissa; esecuzione di brevi cantilene su una nota sola (sol) o su due note (sol-mi).Eseguire ed illustrare canzoncine; cantare in maniera triste, allegra, arrabbiata, lamentosa ecc.; cantare lentamente/ velocemente, accelerare e rallentare; individuare semplici ritmi nei ritornelli di girotondi e canzoni. Sonorizzare storie con la voce per usare i diversi registri vocali. Produzione ritmico-espressiva di filastrocche, ninne nanne, canzoni e testi poetici.

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Il ritmo L'acquisizione del concetto di ritmo sarà stimolata dall'osservazione di azioni ed eventi naturali con carattere di ricorsività, con riferimenti sia alla dimensione temporale (la goccia di un rubinetto, il tic-tac del pendolo), sia a quella spaziale (una fila di alberi, i libri disposti sui piani della libreria ecc.). Obiettivo Acquisire consapevolezza della “ricorsività” presente nei fenomeni naturali, nella quotidianità, nel movimento, nei gesti, nelle parole. Attività Ritmo, musica e parole Esperienze ritmiche realizzate attraverso il linguaggio verbale: accompagnare insieme filastrocche e conte con il battito delle mani e con gli strumenti; scandire ritmi delle parole; ritmare parole nuove e sconosciute; inventare filastrocche utilizzando alcuni ritmi. Giochi di imitazione di formule ritmiche dapprima semplici e brevi, poi più complesse; dialoghi ritmici. Ritmo e il movimento Sincronizzare i movimenti del corpo per seguire il ritmo di un canto conosciuto; adeguare il movimento al ritmo cambiando la velocità del passo, battere le mani e seguirne il ritmo camminando; saltare ritmicamente su due piedi, su un piede solo, fuori e dentro un cerchio. seguendo un tracciato ecc. Le qualità del suono I bambini affineranno la capacità di discriminare il materiale sonoro: suoni acuti e gravi; suoni forti e deboli; timbri scuri e chiari degli strumenti musicali e delle voci. Inoltre, miglioreranno la capacità di ascolto, analisi e comprensione di brani musicali imparando ad esprimere le sensazioni e le impressioni suscitate dalla musica, anche attraverso l'uso del linguaggio gestuale e grafico-pittorico. Obiettivi Discriminare e classificare i suoni in base alle loro qualità (altezza, intensità e timbro). Tradurre i suoni in simboli. Attività Timbro Manipolare e suonare molteplici oggetti e strumentini per scoprire quanti suoni può emettere uno strumento.

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Classificare i suoni in base al materiale dello strumento che li produce (famiglia dei metalli, della plastica ecc.) Ascoltare brani di musica descrittiva e non, canzoni e registrazioni varie per conoscere le caratteristiche timbriche degli strumenti musicali. Distinguere il timbro dei principali strumenti dell'orchestra (gli archi, i legni, gli ottoni, le percussioni). Descrivere i suoni prodotti dagli strumenti per imparare ad usare una terminologia appropriata. Intensità Distinguere suoni forti e deboli e sperimentare con il proprio corpo le diverse intensità del suono. Cambiare l'intensità del suono gradualmente crescendo e diminuendo. Rappresentare graficamente l'intensità dei suoni. Altezza Confrontare due o più suoni diversi per fare ipotesi sui vari aspetti del suono. Ricercare suoni e rumori che abbiano la voce acuta o grave e classificarli. Sonorizzare grafici con la voce variando l'altezza. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA Le esperienze musicali si svolgeranno per gruppi di 8-15 bambini. I bambini impegnati saranno gli alunni di 3-4-5 anni della Scuola dell’Infanzia Italiana di Madrid. SPAZI: l’aula di musica; TEMPI: da ottobre a maggio; 1 ora settimanale per ogni gruppo di bambini. VERIFICA E VALUTAZIONE In ognuna delle fasi del progetto gli obiettivi dell'educazione musicale saranno utilizzati anche come indicatori di osservazione e di verifica. Le verifiche si effettueranno prevalentemente in modo indiretto attraverso l’osservazione continua nel corso di ogni attività al fine di calibrare l’intervento educativo in base alle esigenze e i ritmi di ogni gruppo di alunni.

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RELIGIONE CATTOLICA FINALITA’ Osservare il mondo che è riconociuto dai cristiani e dai tanti uomini religiosi dono di Dio Creatore. Educare e cogliere i segni della vita cristiana ed a intuirne i significati. Aiutare il bambino nella reciproca accoglienza; Far emergere domande ed interrogativi esistenziali ed aiutare le risposte. Educare ed esprimere e comunicare con parole e gesti. OBIETTIVI GENERALI

• Il bambino si mette in relazione con il proprio modo interiore ed esteriore, conquistando l’autonomia personale, attraverso esperienze di maturazione e di crescita.

• Riconosce e vive i valori sociali ed umani nel rapporto con gli altri: fraternità, amore e la pace.

• Dimostra rispetto, nei confronti delle persone che vivono scelte religiose diverse.

• Riconosce i segni e le esperienze della presenza di Dio nella natura, nella vita e nelle opere degli uomini;

• Conosce la vita, la persona ed il messaggio di Gesù, risposta della religione cristiana dell’attesa ed alle speranze dell’uomo;

• Il bambino scopre che gli uomini comunicano attraverso i segni ed i simboli e decodifica i significati religiosi.

METODOLOGIA Dal punto di vista metodologico gli interventi potranno iniziare con un gioco, un racconto, una canzone, oppure una conversazione, dvd´s, un osservazione o un dialogo su alcune immagini scoperti da bambini o trasmessi dall’insegnante.

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OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 3 ANNI Riconoscimento e accoglienza di sé e dell’ altro Scoprire che ciascun bimbo ha un nome ( che lo identifica).Sono stati mamma e papà ad accogliere la vita del loro bimbo e a dargli un nome. Aiutare ciascun bimbo a comprendere che a scuola incontra altri bimbi come lui con cui è bello fare amicizia . Comprendere l’ importanza di stare “bene” insieme. Conoscere la storia del Natale che ci presenta un nuovo amico Gesù. Conoscere la storia della nascita del bimbo Gesù:Egli è un dono d’ amore. Scoprire i segni del Natale, della festa intorno a noi Imparare da Gesù, un bimbo come noi, come diventare grandi. Comprendere che ciascun bambino ha una storia: si nasce, si cresce e si scoprono dei doni,della capacità, proprio come è stato per il bimbo Gesù ( un bimbo come noi) Capire che per crescere insieme è importante imparare il perdono e l’aiuto reciproco. La Pasqua è la festa della pace e della gioia Riconoscere l’importanza e la bellezza di vivere la pace (con la natura, con gli altri, con Dio). Conoscere i simboli della pace Scoprire che possiamo vivere in pace con la natura meravigliosa. Scopriamo di essere tutti diversi gli uni dagli altri, ma che possiamo comunque vivere in pace. 4 ANNI Il mondo è un dono di Dio L’osservazione della realtà, fa intuire che il mondo è affidato alla responsabilità dell’uomo. Ascoltiamo il racconto della creazione e scopriamo che Dio dona il mondo all’uomo per custodirlo e migliorarlo. Distinguiamo ciò che Dio crea e ciò che l’uomo costruisce.

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La gioia dello stare insieme, fa intuire, attraverso semplici domande. Scopriamo attraverso i racconti evangelici il significato di attesa e il senso del dono. Realizziamo un piccolo dono per la famiglia. Come il bimbo Gesù, cresciamo e incontriamo persone e amici Scopriamo le tappe della nostra crescita e le paragoniamo a quelle di Gesù. Conosciamo l’ambiente in cui è cresciuto Gesù e alcuni momenti significativi della sua vita attraverso i suoi gesti e le sue parole. Come ogni bimbo, Gesù ha incontrato persone e conosciuto amici. L’amicizia implica sentimenti di solidarietà, amicizia,perdono. L’osservazione della natura, introduce al significato della Pasqua. Scoprire la festa della Pasqua, come festa della vita che si rinnova. Attraverso l’esplorazione e la scoperta, osserviamo il risveglio della natura e la trasformazionedell’ambiente. Conosciamo il messaggio di amore e di pace lasciato da Gesù nell’ultima cena. Vivere in pace non è sempre facile; ma abbiamo bisogno di amici per vivere, crescere ed imparare. L’amicizia è un dono prezioso che richiede lealtà ed impegno. 5 ANNI Io e i miei amici Conoscersi e capire di non essere soli: condividiamo l’esperienza di sentirci amati da molte persone che ci sono vicine e ci circondano ( famigliari, parenti, amici, compagni di scuola,maestre). Impariamo a conoscere e a riconoscere gli altri bambini attraverso giochi di riconoscimento e di socializzazione. Alla scoperta del mondo Insieme possiamo scoprire senza paura e imparare a conoscere il mondo stupendoci e meravigliandoci: il mondo è bello e va rispettato. Il mondo è un dono che abbiamo trovato: conosciamo la natura Natale: festa dell’amore! Conosciamo la storia della natività. Gesù nasce per noi, per portarci l’amore.

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Scopriamo in quali e quanti modi anche i bambini possono diffondere amore ( a scuola,infamiglia, con gli amici). Riconosciamo i segni della festa intorno a noi. Alla scoperta dei doni Come Gesù anche noi abbiamo una storia, una famiglia, una casa e, come Lui, anche noi diventiamo grandi. Gesù vive insieme agli altri e ci insegna la fraternità e la condivisione (Gesù parla, mangia,sta insieme agli altri). storie di ciascun bimbo. Conosciamo la vita di Gesù, ricostruiamo la vita tipo di ciascun bimbo e poi le confrontiamo. Apriamo il cuore Gesù ci insegna a crescere e a fare il bene (parabole e miracoli):attenzione agli altri (tutti,senza distinzioni). La Pasqua ci porta la gioia; anche gli uomini fanno pace con Dio grazie a Gesù. Impariamo che “aprire il cuore” significa avere sempre voglia di ricominciare, di rappacificarsi, di perdonarsi. Osserviamo la natura che si risveglia e che ritorna alla vita. Impariamo che possiamo impegnarci a compiere buone azioni verso glia altri e che possiamo essere migliori. Attività alternativa alla Religione Cattolica 3, 4 e 5 anni Obiettivo generale Approfondimento del senso dell’amicizia, della fratellanza, della pace. Obiettivi specifici capacità di riflettere sui processi di socializzazione riconoscendo e distinguendo i rapporti di amicizia; favorire e valorizzare la conoscenza di aspetti di culture differenti incentivando meccanismi di comprensione e rispetto; sviluppare il senso di fratellanza universale, il rifiuto della violenza e di qualunque forma di prevaricazione. Attività lettura di racconti verbalizzazione di esperienze personali rielaborazione grafico-pittorica di vissuti

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commenti di immagini fotografiche e d audiovisive gioco simbolico Strumenti libri, riviste, materiale per attivitá grafico-pittoriche, audiovisivi. USCITE DIDATTICHE A.S. 2014-2015 Nell’ambito della programmazione annuale, si propongono le seguenti uscite e visite didattiche per l’anno scolastico 2014/15: 3 ANNI Fattoria “naturalcala”: 12 maggio 2015 Mirarte in classe “música e danza” 13 aprile 2015 “Drakulín” data da definire 4 ANNI Academia bellas artes 9 aprile 2015 Laboraatorio in classe 9-10 aprile 2015 Fattoria “naturalcala”: 12 maggio 2015 “Drakulín” data da definire Museo Sciencias Naturales: 4 e 6 marzo 2015 Teatralia data da definire 5 ANNI Museo Sorolla 25 novembre 2014 Laboratorio in classe: 25 e 27 novembre 2014 Teatro Real data da definire Fattoria “naturalcalà”: 12 maggio 2015 Academia bellas artes 14 aprile 2015 Laboratorio in classe: 14 e 15 aprile 2015 “Drakulín” data da definire Caixaforum “lineas en movimiento”: 23-24-26 febbraio 2015 Teatralia data da definire

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