Discorsi Di Gandhi
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Mohandas Gandhi
Discorsi
Guglielmo Laguardia
Il Sito della Pace
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Ricordiamo a tutti che lopera fruibile in modo del
tutto gratuito. Diffondetela altrettantogratuitamente cos come lavete ricevuta.
Il Sito della Pace
G. Laguardia
Discorsi su Gandhi
2008
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Sommario
Introduzione ..................................................6Alla Benaras Hindu University...........................9Alla vigilia della storica marcia di Dandi ...........23Allaccoglienza in Madras ...............................29Il problema del Kashmir ................................35
Alla Conferenza Della Tavola Rotonda..............41Alla vigilia dellultimo digiuno .........................47Sulle regole da seguire nel Grande Processo del1922...........................................................53 A Bombay per A.I.C.C. sulle linee guida del suopiano dazione..............................................67
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Introduzione
Questo e-book si affianca alla raccolta di articolisu Gandhi ed alla sua biografia completando unpo tutto il lavoro svolto sul Mahatma. Dellaincredibile raccolta di scritti esistenti, molto pisemplicemente ne abbiamo scelti alcuni che inqualche modo sono considerati i pi rilevanti edanno unidea non solo della grande capacitoratoria di questo grande personaggio masoprattutto delineano la sua incredibile capacit diparlare al cuore della gente e ad interpretarne ibisogni e le aspirazioni.Le storie di disgrazia che Gandhi ascoltavabruciavano nella sua anima ma non cambiarono la
sua convinzione per cui solo lamore e la non-violenza potevano porre fine alla spirale di odio eviolenza. innegabile che nei suoi discorsi egliabbia toccato questi problemi. Spesso hastressato la futilit della violenza e dei rancori, si speso sempre nel rieducare la gente eascoltando le lamentele, con la sua capacit di
vedere i problemi da tutti i punti di vista, hasuggerito soluzioni, ha incoraggiato ed ammonito isuoi numerosi interlocutori consapevole che lemasse non sempre sono pronte alla nonviolenza ealla non-cooperazione. Quello che evidente neisuoi discorsi la continua ricerca della veritconsiderando sempre i punti di vista degli
interlocutori considerando che il suo sia un
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modello esemplare di impegno al servizio dellaricerca e del rispetto dei diritti umani. Ma il
Mahatma non si ferma alla loro enunciazione, vaoltre; fornisce strumenti e mezzi di gestione tantodei conflitti quanto degli approcci e delle modalitdi identificare le soluzioni agli stessi. Spesso, illettore lo noter anche lui, i suoi messaggi sonorivolti ad unanalisi a tutto tondo dei problemi edelle loro implicazioni e le soluzioni enunciate non
sono mai a senso unico e non tendono mai amettere in difficolt la contro parte nel senso chetendono sempre a prenderne in considerazione leragioni per analizzare quanto di buono essecontengano.Le riflessioni della Grande Anima dellIndiacostituiscono a mio avviso una indiscussa e
sempre viva attualit del suo esempio di vita cheda un lato continua a esercitare un fascinoindiscusso e dallaltra rappresenta anche oggi unraro punto di riferimento per le donne e gli uominidi tutto il mondo.
G. Laguardia
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Alla Benaras Hindu University
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[Pandit Malaviya aveva invitato Gandhi a parlarein occasione dell'apertura dell'universit ind diBanaras. Lord Hardinge, il vice re, avevaassicurato la sua speciale partecipazione per porrela prima pietra dell'universit. Per proteggere lasua vita la polizia aveva preso delle precauzionisupplementari. Erano onnipresenti e tutte le case
lungo l'itinerario erano state controllate. Banarasera, per cos dire, in stato dassedio. Personeeminenti erano venute da tutta lIndia. Molti diloro fecero discorsi. Il 4 febbraio 1916 tocc aGandhi parlare al pubblico, il quale consistevaprincipalmente di giovani impressionabili. Unagalassia di principi, ornati e ingioiellati, aveva
occupato i dias. Il maharaja di Darbhangaoccupava una poltrona. Gandhi che era vestito diun piccolo, rozzo dhoti, un mantello di Kathiawadie di un turbante cominci a parlare. Leprecauzioni della polizia ed il lusso intorno lui loamareggiarono profondamente. Girandosi verso ilpubblico, Gandhi disse che avrebbe desiderato
pensare ad un discorso udibile senza riserve:]
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Desidero porgere le mie umili scuse per il lungo
ritardo avvenuto prima che io abbia potutoraggiungere questo posto. Ed accettereteprontamente le scuse quando vi dir che non sonoresponsabile del ritardo n che esso siaattribuibile a qualche fattore umano. Il fatto che sono come un animale in mostra ed i mieicustodi, nella loro eccessiva bont, riescono
sempre a trascurare un evento possibile di questavita e, cio, l'incidente puro. In questo caso, nonhanno potuto nulla contro la serie di incidenti chesono accaduti a me, ai miei custodi stessi ed aimiei mezzi di locomozione. Quindi questo haprodotto il ritardo.Gli amici, sotto l'influenza delleloquenza
incomparabile della sig.ra Besantche si appenaseduta, prego, non credono che la nostrauniversit si sia trasformata in un prodotto finito eche tutti i giovani che vengono all'universit, chedevono ancora crescere ed incominciareun'esistenza, devono anche essere ricevuti erestituiti da essa come rifiniti cittadini di un
grande impero. Non cedete a tale impressione ese il mondo degli studenti cui le mie osservazionisi suppone siano indirizzate questa sera,considera per un momento che la vita spirituale,per cui questo paese si contraddistingue e per ilquale questo paese non ha rivali, pu esseretrasmessa con le labbra, vi prego, credetemi, inerrore. Non sarete mai in grado di daresolamente tramite le labbra, il messaggio che
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l'India, io spero, un giorno consegner al mondo.Io stesso sono stufo di discorsi e conferenze.
Escluderei le conferenze che sono state tenute quidurante gli ultimi due giorni da queste persone, inquanto necessarie. Ma mi permetto di farvinotare che ora abbiamo raggiunto quasi la finedelle nostre possibilit di fare discorsi; non abbastanza che le nostre orecchie si dilettano, chei nostri occhi si dilettano, ma necessario che i
nostri cuori siano toccati e che le mani ed i piedicomincino a muoversi.Durante gli ultimi due giorni ci siamo detti quanto necessario, se dobbiamo ritenere di sostenere lasemplicit del carattere indiano, le nostre mani edi nostri piedi dovrebbero muoversi allunisono coni nostri cuori. Ma questo soltanto la via per
incominciare. Voglio dire che motivo diprofonda umiliazione e vergogna per noi esserecostretti questa sera, all'ombra di questa grandeuniversit ed in questa citt sacra, a parlare aimiei connazionali in una lingua che mi estranea.So che se fossi nominato esaminatore, esaminaretutti coloro che hanno assistito durante questi due
giorni a questa serie di conferenze, la maggiorparte di coloro che potrebbero essere esaminaticirca queste conferenze sbaglierebbe. E perch?Perch non sono stati toccati.
Ero presente alle sessioni del grande Congressodel mese di dicembre. Cera un uditorio molto pivasto e mi crederete se vi dico che i soli discorsiche abbiano toccato quellimmenso uditorio furono
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i discorsi tenuti in Industano? A Bombay,ricordate, non a Benarasdove tutti parlano Hindi.
Ma tra i vernacoli della Presidenza di Bombaydaun lato e lHindi dallaltra non esiste una grandelinea di demarcazione come c tra lInglese ed idialetti dellIndia; e luditorio della Conferenza erapi in grado di seguire gli oratori Hindi. Vogliosperare che questa universit faccia sua questaesperienza, che i giovani ricevano la loro
istruzione attraverso la mediazione dei lorovernacoli. I nostri linguaggi espressione di noistessi, e se mi dite che sono troppo poveri peresprimere i migliori pensieri, allora tanto prima cene libereremo tanto meglio sar per noi. Cqualcuno che sogna che lInglese possa maidiventare la lingua nazionale dellIndia? Perch
questo handicap per la nazione? Considerate perun momento che unuguale razza dei nostriragazzi debba poter interagire con ogni ragazzoinglese.Ho avuto il privilegio di fare conversazione conalcuni professori di Poona. Mi hanno assicuratoche ogni giovane indiano, poich ha raggiunto la
sua conoscenza con la lingua inglese, ha persoalmeno sei anni preziosi di vita. Moltiplicatequesto per il numero di allievi che sono usciti dallenostre scuole ed universit e scoprirete da soliquante migliaia di anni sono state perse dallanazione. Il nostro problema che non abbiamoiniziativa. Come possiamo averne, se dobbiamodedicare anni preziosi della nostra vita allapadronanza di una lingua straniera? E
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manchiamo anche in questo tentativo. Per ognioratore era possibile impressionare ieri ed oggi il
proprio pubblico alla stessa stregua di quantofosse possibile per il sig. Higginbotham? Non eraun difetto degli oratori precedenti il non riuscire araggiungere il pubblico. Hanno avuto picontenuti di noi nei loro discorsi. Ma i lorodiscorsi non ci sono risultati familiari. Ho sentitodire che dopo tutto stato lInglese ad istruire
l'India e che sta guidando e che sta facendo tuttele cose per la nazione. Sarebbe mostruoso sefosse al contrario. L'unica educazione chericeviamo leducazione inglese. Certamente glidobbiamo delle dimostrazioni. Ma supponiamo diaver dovuto ricevere, durante gli ultimi cinquantaanni, una educazione attraverso i nostri vernacoli,
cosa avremmo noi oggi? Oggi dovremmo avereun'India libera, dovremmo avere la nostra genteistruita, non come se fosse straniera nella loropropria terra ma in grado di parlare al cuore dellanazione; avrebbero lavorato fra i pi poveri deipoveri e qualsiasi guadagno avessero fattodurante questi cinquanta anni, sarebbe stato
un'eredit per la nazione. Oggi anche le nostremogli non fanno parte dei nostri pensieri migliori.Guardate il professor Boseed il professor Rayedalle loro brillanti ricerche. Non una vergognache loro ricerche non siano propriet comunedelle masse?
Passiamo ad un altro argomento.
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case intorno sono costruite dappertutto. I viottolisono tortuosi e stretti. Se neppure i nostri tempi
sono modelli di spaziosit e pulizia, che cosa puessere il nostro auto-governo? Saranno i nostritempi residenze di santit, di pulizia e di pace nonappena gli inglesi avranno portato via dall'Indiaborse e bagagli, di loro spontanea volont o percostrizione?Sono pienamente d'accordo con il Presidente del
Congresso che prima di pensare allauto-governo,noi di debba fare lentamente quanto necessario.In ogni citt ci sono due zone, quella militare e lacitt propriamente detta. La citt per lo pi unatana maleodorante. Ma siamo gente non abituataalla vita di citt. E se desideriamo una vita dicitt, non possiamo riprodurre la vita semplice del
villaggio. Non di conforto pensare che la gentecammina per le vie dellindiana Bombay con iltimore continuo che gli abitanti dei piani bassisputino su loro. Faccio largo uso delle ferrovie nelmio viaggiare. Osservo le difficolt dei passeggeridi terza classe. Ma lamministrazione ferroviaria incolpevole del loro duro destino. Non
conosciamo le leggi elementari della pulizia.Sputiamo dovunque sul pavimento della carrozza,senza pensare che usato spesso come spazioper dormire. Non ci poniamo il problema di comelo usiamo; il risultato sporcizia indescrivibilenello scompartimento. I passeggeri della cosdetta classe migliore intimidiscono i loro fratellimeno fortunati. Fra loro ho visto anche il mondodegli studenti; a volte non si comportano meglio.
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Possono parlare inglese ed hanno vestiticonsumati della Norfolk e, pertanto, esigono il
diritto di forzare il loro ingresso e di comandaresui posti a sedere.Ho acceso i riflettori dappertutto e mentre miavete dato il privilegio di parlavi, sto ponendo anudo il mio cuore. Certamente dobbiamo porrequeste cose giuste nel nostro progresso versolauto-governo. Ora vi introduco ad un'altro
scenario. Sua Altezza il Maharaja che hapresieduto ieri le nostre discussioni, ha parlatodella povert dell'India. Altri oratori hanno postoun grande accento su di essa. Ma cosa abbiamotestimoniato nel grandepandalin cui la cerimoniadi fondazione stata effettuata dal vice re?Certamente una magnifica mostra, unesibizione
di gioielli che ha reso una splendida festa agliocchi del pi grande gioielliere che ha scelto divenire da Parigi. Confronto i nobili uomini,riccamente adornati, ai milioni di poveri. E sentodi dover dire a questi nobili uomini non csalvezza per l'India a meno che non vi private diquesti gioielli e li teniate fiduciariamente per i
vostri connazionali indiani. Sono sicuro che non desiderio del re-imperatore o di LordHardingemostrare la lealt pi autentica al nostro re-imperatore e che sia necessario per noisaccheggiare i portagioie e comparire adorni dallatesta a i piedi. Vorrei, a costo della mia vita,portarvi un messaggio dello stesso re Giorgio chenon considera niente del genere.
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Signore, ogni volta che sento dire di un grandepalazzo che viene innalzato in una grande citt
dell'India, sia essa britannica o governata dainostri grandi capi, divento immediatamentegeloso e dico: Oh, sono i soldi venuti dagliagricoltori. Oltre il settantacinque per cento dellapopolazione sono agricoltori ed il sig.Higginbothamla notte scorsa ci ha detto nella suafelice lingua, che essi sono gli uomini che
sviluppano due fili derba al posto di uno. Ma nonpu esserci molto spirito di auto-governo in noi,se gli portiamo via o se permettiamo che altritolgano da loro quasi tutto il risultato del lorolavoro. La nostra salvezza pu venire soltanto dalcontadino. Ne gli avvocati, ne i medici, ne iproprietari ricchi potranno assicurarcela.
Ora infine, ma non ultimo, mio proprio doveremenzionare quello che ha agitato le nostre mentidurante questi due o tre giorni. Tutti noi abbiamoavuto molti momenti di ansia mentre il vice repassava per le vie di Banaras. Cerano poliziottidisposti dappertutto. Siamo stati sconvolti. Cisiamo chiesti: perch questa diffidenza? Non
meglio che persino Lord Hardinge debba morirepiuttosto che vivere una vita di morte? Ma unrappresentante del potere sovrano non pu.Potrebbe trovare necessario imporci questipoliziotti? Possiamo spumeggiare, possiamocorroderci, possiamo risentirci, ma nondimentichiamoci che l'India di oggi, nella suaimpazienza, ha prodotto un esercito di anarchici.Io stesso sono un anarchico, ma di un altro tipo.
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Ma c un gruppo di anarchici fra noi e se potessiraggiungere questo gruppo, gli direi che il loro
anarchismo non ha posto in India, se l'India fosseun conquistatore. un segno di paura. Se cifidiamo e temiamo Dio, non dovremmo temerenessuno, non i maharajas, non i vice re, non ipoliziotti e neppure re Giorgio.Io onoro l'anarchico per il suo amore verso ilpaese. Lo onoro per il coraggio di essere disposto
a morire per il suo paese; ma gli chiedo: uccidere onorabile? il pugnale dellassassino unprecursore adatto di una morte onorata? Lonego. Non c giustificazione di tali metodi intutte le scritture. Se per la salvezza dell'Indiatrovassi necessario il ritiro degli inglesi, o il loroallontanamento, non esiterei a dichiarare che
dovrebbero lasciare il paese sperando di esserepreparato a morire in difesa di questaconvinzione. Questa, a mio parere, sarebbe unamorte onorata. Chi lancia bombe crea disegnisegreti, ha paura di venire fuori allo scoperto eduna volta sorpreso paga la pena di uno zelo malriposto.
Mi sono detto: non lo abbiamo mai fatto questo,delle persone non hanno tirato bombe, nondovremmo mai guadagnare quello che abbiamoottenuto con riferimento ad un movimentodiviso. (Sig.ra Besant: la prego lo fermi.)Questo quello che ho detto nel Bengala quandoil sig. Lyon ha presieduto lincontro. Penso chequanto sostenuto sia necessario. Se mi dite difermarmi obbedir. (girandosi verso il
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presidente) Attendo vostri ordini. Se considerateche col mio discorso io non stia servendo il paese
e l'impero, certamente mi fermer. (grida dicontinua) (Il Presidente: per favore, spieghi ilsuo pensiero.) Sono semplicemente ... (un'altrainterruzione). Amici miei, vi prego, nonrisentitevi per questa interruzione. Se la sig.raBesant questa sera mi invita a fermarmi, fa cosperch ama l'India cos bene e considera che io
stia sbagliando nel pensare chiaramente davanti avoi giovani. Ma nondimeno, dico semplicementequesto, che desidero ripulire l'India da questaatmosfera di sospetto, da qualsiasi lato arrivi, sedobbiamo raggiungere il nostro obiettivo;dovremmo avere un impero che deve esserebasato sullamore reciproco e sulla fiducia
reciproca. Non meglio che noi si parli all'ombradi questa universit di quanto facciamoirresponsabilmente nelle nostre case? Credo chesia molto meglio comunicare apertamente diqueste cose. Ho fatto cos con risultati eccellentiprima dora. So che non c nulla che gli studentinon sappiano. Quindi, giro i riflettori su di noi.
Ho cos caro il nome del mio paese che scambioquesti pensieri con voi e vi dico che non c postoper l'anarchismo in India. Diciamoci francamenteed apertamente qualunque cosa desideriamo direai nostri governanti ed affrontiamo leconseguenze di quello che non sia di lorogradimento. Ma senza abusarne.Stavo parlando l'altro giorno con un membro dellatanto-ingiuriata Amministrazione Civile. Non ho
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molto in comune con i membri di quel servizio,ma non potevo ammettere il modo in cui mi
parlava. Ha detto: Il sig. Gandhi, vuole per unmomento supporre che tutti noi, funzionaridellAmministrazione Civile, siamo un gruppo diincapaci, che desideriamo opprimere la gente chesiamo stati chiamati a governare? No" ho detto."Allora se ne ha occasione metta una parola perquesta Amministrazione Civile molto ingiuriata.
E sono qui a mettere quella parola. S, moltimembri dell'Amministrazione Civile indiana sonodecisamente prepotenti; sono dei tiranni, qualchevolta degli sconsiderati. Molti altri aggettivipossono essere usati. Gli attribuisco tutti questiepiteti e gli dico anche che dopo aver vissuto inIndia per un certo numero di anni, alcuni di loro
sono caduti piuttosto in basso. Ma che cosaindica questo? Che prima che venissero qui eranodei signori e se hanno perso qualcosa della lorofibra morale, una riflessione su noi stessi.Pensate per un attimo da voi, ad un uomo che ieriera buono e poi diventato cattivo dopo esserevenuto a contatto con me, lui responsabile del
suo cattivo cambiamento o lo sono io?L'atmosfera da leccapiedi e di falsit che licirconda quando vengono in India li demoralizza,come molti di noi. bene prendersi a volte lacolpa. Se dobbiamo ricevere lauto-governo,dovremo prendercelo. Non dovremo mai dare perscontato lauto-governo. Guardate la storiadell'impero britannico e come la nazionebritannica amata; la libert: non sar un partito
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a dare la libert alla gente se non laconquisteranno essi stessi. Se volete, imparate la
lezione dalla guerra dei Boeri. Coloro che soltantoalcuni anni fa erano nemici di quell'impero orasono diventati amici
(A questo punto ci fu una interruzione ed unmovimento sul palco che fu abbandonato. Ildiscorso, quindi, fin qui brutalmente)
Riferimenti:
Mahatma, pp. 179-84, Edn. 1960.
Questo discorso tratto da lavori selezionati diMahatma Gandhi Volume-Sesto
The Voice of Truth Part-I Some Famous Speechespage 3 to 13
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Alla vigilia della storica marcia di
Dandi
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[L11 marzo 1930, si radunata una folla di10.000 persone alla preghiera serale tenuta sullaspiaggia di Sabarmati a Ahmedabad. Alla fine,Gandhi ha tenuto un discorso memorabile alla
vigilia della sua storica marcia:]Con tutta probabilit questo sar per voi il mioultimo discorso. Anche se il governo mipermetter di marciare domani mattina, questosar il mio ultimo discorso sulle sacre sponde delSabarmati. Probabilmente queste possono esserele ultime parole della mia vita qui.Vi ho gi detto ieri quello che avevo da dire. Oggimi limiter a quello che dovreste fare dopo che ioed i miei compagni saremo arrestati. Ilprogramma di marciare verso Jalalpur deveessere portato avanti come stabilitooriginariamente. La scelta dei volontari perquesto fine dovrebbe essere limitata al soloGujarat. Da quello che ho sentito nell'ultima
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quindicina, sono propenso a credere che il flussodei dimostranti civili fluisca ininterrotto.
Ma che non sembri una rottura della pace anchedopo che tutti noi saremo stati arrestati. Abbiamodeciso di utilizzare tutte le nostre risorse nelperseguire una lotta esclusivamente non-violenta.Non permettete che qualcuno commetta un tortoper rabbia. Questa la mia speranza e la miapreghiera. Desidero che queste mie parole
raggiungano tutti gli angoli della terra. Il miocompito sar svolto anche se perir e lo stessovarr per i miei compagni. Allora sar il ComitatoEsecutivo del Congresso a mostrarvi la strada esar con voi per farvi seguire le sue indicazioni. Acondizione che raggiunga Jalalpur, che niente siafatto in contravvenzione all'autorit conferitami
dal Congresso. Ma se dovessi essere arrestatoche lintera responsabilit ritorni al Congresso.Nessuno che creda alla non-violenza comedottrina religiosa ha bisogno, quindi, di fermarsi.Il mio impegno con il Congresso si conclude nonappena sono arrestato. In questo casovolontariamente. Ove possibile, dovrebbe essere
avviata la disobbedienza civile sul sale. Questeleggi possono essere violate in tre modi. un'offesa produrre il sale ovunque ci siano glistrumenti per farlo. Il possesso e la vendita delsale di contrabbando, che include tanto il salenaturale quanto il salgemma, sono inoltreun'offesa. Gli acquirenti di questo sale sarannougualmente colpevoli. Portare via i depositi disale naturale dalla spiaggia ugualmente una
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violazione della legge. Cos vendere per stradatale sale. In breve, potete scegliere uno o tutti
questi modi per spezzare il monopolio del sale.Tuttavia, non dobbiamo essere soddisfatti solocon questo. Non c alcun divieto del Congresso edovunque gli operai locali siano consapevoli,possono essere adottate altre misure idonee.Voglio stressare soltanto un concetto e cio quellodi conservare fedelmente la nostra promessa di
verit e non-violenza quali unici mezzi per ilraggiungimento dello Swaraj. Per il resto, ognunoabbia mano libera. Ma, che non sial'autorizzazione a tutti quanti di perpetuare leproprie responsabilit. Ovunque ci siano leaderlocali, i loro ordini vengano seguiti dalla gente.Dove non ci sono leader e soltanto una manciata
di uomini hanno fede nel programma, possonofare quello che ritengono giusto, se sonoabbastanza sicuri di se stessi. Ne hanno diritto erifiutare un loro dovere nel comportarsi cos. Lastoria piena di esempi di uomini che sonocresciuti nella capacit direzionale, con lasemplice forza della sicurezza in se, col coraggio e
la tenacia. Anche se aspiriamo sinceramente alloSwaraj e siamo impazienti di raggiungerlo,dovremmo avere una identica sicurezza in noistessi. I nostri ranghi cresceranno ed i nostricuori si rinforzeranno, cos come aumenter ilnumero dei nostri arresti da parte del governo.Molto pu essere fatto in tante altre maniere oltrea queste. I liquori ed i negozi di abbigliamentostranieri possono essere picchettati. Possiamo
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rifiutare di pagare le tasse se abbiamo la forza perfarlo. Gli avvocati possono rinunciare al loro
esercizio. Il pubblico pu boicottare i tribunaliastenendosi dalle controversie. Gli impiegatigovernativi possono dimettersi dai loro posti. Inmezzo alla disperazione che regna tutta intorno,la gente trema di fronte al timore di perderelimpiego. Tali uomini sono inadatti per lo Swaraj.Ma perch questa disperazione? Il numero di
impiegati governativi nel paese non eccede chepoche centinaia di migliaia di unit. E per ilresto? Dove devono andare? Neppure l'Indialibera potr giustificare un numero pi grande difunzionari. LEsattoria allora, non avr bisognodello stesso numero di impiegati che ha oggi.Sar il suo stesso impiegato. I nostri milioni di
affamati non possono affatto permettersi questodispendio enorme di energie. Se, quindi, saremoabbastanza ragionevoli, dovremo dire arrivederciagli impieghi governativi, senza preoccuparci chesia il posto di un giudice o di un facchino. Chetutti coloro che cooperano con il governo in unmodo o nell'altro, sia pagando le tasse, che
comprando titoli, o che mandano i bambini nellescuole ufficiali, ecc. neghino la loro cooperazionein tutti gli ambiti possibili. Allora ci sarannodonne che possono stare spalla a spalla con gliuomini in questa lotta.Potete considerarlo il mio testamento. Era ilmessaggio che ho voluto comunicare a voi primadi avviarmi verso la marcia o la prigione. Miauguro che non ci sia sospensione o abbandono
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Allaccoglienza in Madras
21 aprile 1915
In risposta al discorso di benvenuto letto dal sig.G. A. Natesan a nome della Indian South AfricanLeague, ad una riunione nella Victoria Public Halldi Madras, il 21 aprile 1915, con la presidenza delDott. Sir Subramania Iyar, Gandhi ha detto:
Sig. presidente ed amici, a nome mio e di miamoglie, sono profondamente riconoscente perquesto vostro grande onore resoci qui a Madras,io dico, da questa Presidenza, ed all'affetto che stato prodigato abbondantemente verso di noi daquesta grande ed illuminata - non benevola -Presidenza. Se c qualche cosa che abbiamo
meritato, come stato dichiarato in questostupendo discorso, posso soltanto dire che lometto ai piedi del mio Padrone sotto la cuiispirazione ho lavorato tutto questo tempo nel mioesilio in Sud Africa. (stanno tutti a sentire). Allostesso modo i sentimenti espressi in questodiscorso sono soltanto profetici. Sir (rivolgendosi
al Presidente), li accetto da voi e da questa
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grande assemblea come benedizione e comepreghiera affinch tanto mia moglie quanto io
stesso si possa avere la forza, l'inclinazione e lavita da dedicare a qualunque cosa noi si possarealizzare in questa nostra sacra terra a serviziodella Madrepatria. (acclamazioni).Non c da meravigliarsi se siamo venuti aMadras. Come il mio amico, il sig. Natesan, forsevi dir, c stato un ritardo ed abbiamo trascurato
Madras. Ma non abbiamo fatto niente del genere.Sappiamo di avere riservato un angolo nei vostricuori ed abbiamo saputo che non ci avreste malgiudicato se non fossimo venuti a Madras prima diandare in altre presidenze e in altre citt. Ma, Sir,se ci siamo meritati un decimo delle parole usatein questo discorso, che termini proponete di usare
per coloro che hanno perso la vita e quindi hannosvolto il loro compito a favore dei vostriconnazionali che soffrono nel Sud Africa? Cheparole proponete di usare per Magappan eNarayansawmy, ragazzi di diciassette o diciottoanni, che hanno affrontato coraggiosamente e confede semplice tutte le prove, tutte le sofferenze e
tutte le umiliazioni per lonore della Madrepatria(acclamazioni). Che parole proponete di usareper quanto riguarda Valliamma, quella dolceragazza di diciassette anni che stata liberatadalla prigione di Maritzburg, ridotta pelle ed ossache ha sofferto per la febbre e per cui mortadopo circa un mese di tempo (urla di vergogna).Era il Madrassis che di tutti gli indiani statoscelto dalla grande Divinit per guidarci in questo
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grande lavoro. Sapete che nella grande citt diJohannesburg, il Madarasis considera il Madrassis
come disonorato se questi non ha attraversatoalmeno una volta o due volte le prigioni durantequesta terribile crisi che i vostri connazionali delSud Africa hanno vissuto durante questi ottolunghi anni? Avete detto che ho ispirato questigrandi uomini e donne, ma non posso accettarequesta considerazione. Sono state loro, le
persone di semplice pensiero, che hanno lavoratocon fede, senza mai prevedere la minimaricompensa, ad avermi ispirato, a mantenermi adun livello adeguato, che mi hanno ispirato col lorogrande sacrificio, con la loro grande fede, la lorogrande fiducia in un grande Dio, a farmi fare illavoro che sono stato in grado di fare
(acclamazioni). stata una sfortuna che miamoglie ed io siamo stati obbligati a lavorare senzaavere grande importanza mentre voi aveteingrandito le proporzioni (crisi di 'No? No?') diquesto piccolo lavoro che abbiamo potuto fare.Credetemi, miei cari amici, se voi nonconsiderate, sia in India che nel Sud Africa, che
noi siamo poveri mortali, stessi individui, dellamedesima sostanza di cui voi stessi siete fatti, sevoi non considerate che impossibile per noi farequalsiasi cosa senza il vostro aiuto e senza che voifacciate le stesse cose che noi siamo preparati afare, voi sareste perduti, e anche noi saremmoperduti, ed il nostro servizio sarebbe inutile,neanche per un momento ho creduto che noicostituissimo ispirazione per qualcuno.
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L'ispirazione stata data da loro a noi e potevamoessere solo mediatori fra i poteri che si definivano
governanti e quegli uomini per i quali lariparazione era cos necessaria. Eravamosemplicemente collegamenti fra le due parti eniente di pi. Era mio dovere, ricevereleducazione che mi stata data dai miei genitoriper interpretare quello che doveva essere da noicontinuato in mezzo a quella gente semplice ed
essi hanno approfittato dellopportunit. Hannocapito il potere della forza religiosa ed stato cosche ci hanno ispirati, hanno completato il lorolavoro e sono morti per voi e per me; lasciamoche siano loro ad ispirare voi e noi.Stiamo ancora vivendo e chi sa se il diavolo non ciposseder domani e non abbandoneremo il posto
del dovere prima che qualche nuovo pericolo nonci si presenti, ma questi tre sono andati persempre. Un uomo anziano di 75 anni dalle UnitedProvinces, Harbart Singh, riuscito a costruireuna maggioranza ed morto in prigione in SudAfrica; egli ha meritato la corona che cercate diposare su di noi. Questi giovani meritano tutti gli
aggettivi che avete cos affezionatamente, maciecamente rivolto a noi. Erano non soltanto indquelli che hanno lottato, ma cerano musulmani,parsi e cristiani e quasi tutte le zone dell'Indiasono state rappresentate nella lotta. Hannocapito il pericolo comune ed hanno realizzatoanche quale fosse il loro destino di Indiani e sonostati loro, solo loro, che hanno opposto la forza
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dellanima contro le forze fisiche. (Applausoforte.)
Fonte: Speeches and Writings of Gandhi
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Il problema del Kashmir
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Oggi si parla di guerra dappertutto. Tutti temonoche scoppi una guerra fra i due paesi. Se questoaccadr sar una calamit sia per l'India che per ilPakistan. L'India ha scritto allO.N.U. perch ognivolta che da qualche parte c il timore di unaguerra, allO.N.U. chiesto di promuovere un
accordo e di fermare lo scoppio del conflitto.L'India quindi ha scritto al O.N.U. e per quanto iltentativo sembrato essere insignificante, hapotuto condurre ad una guerra fra i due paesi. un lungo memorandum ed stato cablato (inviatovia cablogramma n.d.t.). I capi del PakistanZafrullah Khan e Liaquat Ali Khan hanno da allora
ricevuto la dichiarazione pubblicamente. Sareitentato di dire che i loro argomenti non hannoattrattiva per me.Potete chiedere se approvo lapproccio delGoverno dellUnione verso lO.N.U.; posso direche per un verso lo approvo e per un altro nonapprovo quello che hanno fatto. Lo approvo,
perch dopo tutto che altro potevano fare? Sono
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Ora alcune parole circa Delhi.Sono venuto a sapere di avvenimenti che sono
accaduti la scorsa sera nel Brijkishan. Ero andatonel Campo per la preghiera serale. Sono venutovia dopo la preghiera ma poi sono rimasto ancoral per parlare alla gente nel Campo. Ci sonoalcune case musulmane a poca distanza dalCampo. Circa quattro o cinquecento internati delCampo, la maggior parte donne e bambini ma
anche alcuni uomini sono usciti dal Campo perprendere possesso delle case. Mi sono detto chenon si sono dedicati ad alcun genere di violenza.Alcune case erano libere. Alcune erano occupatedai proprietari. Hanno provato a prenderepossesso anche di queste ultime. La polizia era lvicino a portata di mano. Sono immediatamente
andati sul posto e secondo le informazioni che ho,hanno riportato la situazione sotto controllo versole nove. La polizia rimasta l. Capisco che hadovuto usare il gas lacrimogeno. Il gaslacrimogeno non uccide ma pu essereabbastanza doloroso. Mi sono detto che qualcosa accaduto ancora oggi.
Tutto quello che posso dire che tutto ci devefarci vergognare. I rifugiati non hanno ancoraimparato dalla loro immensa sofferenza acontenersi? veramente inconcepibile occuparele case della gente. un dovere del governotrovare loro riparo o qualsiasi altra cosa di cuipossano aver bisogno. Oggi il governo proprionostro. Ma se rifiutiamo di obbedire al nostroproprio governo e rifiutiamo di obbedire alla
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polizia e occupiamo con forza le case, il governo probabile che non tolleri oltre la cosa. Ed
ancora peggio che tali cose accadano nella cittcapitale dell'India in cui ci sono tanti ambasciatoridi tutto il mondo. Vogliamo mostrare loro lospettacolo di gente che occupa qualunque cosa? tanto pi spiacevole che le donne ed i bambinisiano stati usati come schermo. inumano. come se i sovrani musulmani mantenessero un
gregge di mucche sotto il tiro delle loro armi perassicurarsi che gli ind non combattano. incivile, un comportamento barbaro. Ed ancorapi barbaro mettere davanti donne e bambini perfarsi scudo contro la polizia quando carica. abusare della femminilit. Devo chiedereumilmente a tutti i rifugiati - donne e bambini - di
non comportarsi in questo modo. Li lascinoperdere. Se non lo fanno, oltre ad una guerra fraindiani e pakistani, ci uccideremo in una disputareciproca. Possiamo perdere Delhi e renderci glizimbelli del mondo. Se vogliamo che l'Indiarimanga un paese libero, dobbiamo fermare lecose che stanno accadendo oggi.
Fonte: - Collected works-Vol. 90, Pp 356-58
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Alla Conferenza Della Tavola Rotonda
30 novembre 1931
Sar dopo tutto e nel migliore dei casi, unasoluzione di carta. Ma non appena togliete quelpaletto, i legami nazionali, l'affetto nazionale, laconoscenza delle origini comuni - credete chetutto questo conter per niente?Gli ind, i musulmani ed i sik erano sempre inguerra tra loro quando non cerano le leggibritanniche, quando non si vedeva un faccia
inglese? Abbiamo capitoli e versi di storici ind emusulmani per dire che persino allora vivevamo inuna pace relativa. E ind e musulmani ancoraoggi neppure litigano nei villaggi. In quei giorninon hanno conosciuto affatto litigi. LultimoMaulana Muhammad Ali me lo ha detto spesso edegli stesso un p uno storico. Ha detto: Se
Dio Allah come lo ha definito mi d vita,proporr di scrivere la storia delle normemusulmane in India; ed allora mostrer, con queidocumenti che i britannici hanno conservato, chenon erano cos disgustose come stato descrittodagli storici britannici; che la regola del Mogulnon era cos cattiva come ci stato indicato dalla
storia britannica; e cos via. E cos hanno scritto
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gli storici ind. Questa disputa non vecchia;questa disputa coesa a questa acuta vergogna.
Oso dire che stata originata con l'avventobritannico ed immediatamente questo rapporto,sfortunato, artificiale, un rapporto innaturale fra laGran Bretagna e l'India si trasformato in unrapporto naturale, quando diventer, se bendiventer, una collaborazione volontaria dacontinuare, per concludersi in funzione della
volont di una o dellaltra parte, quando accadrtroverete ind, musulmani, sik, europei, anglo-indiani, cristiani, intoccabili, tutti in tensioneinsieme come una persona sola.Non intendo dire molto stasera circa i Principi, mafarei loro torto e farei torto al Congresso se nonregistrassi una mia dichiarazione, non con la
Conferenza della Tavola Rotonda ma con iPrincipi. chiaro che i Principi possono esprimerei loro termini sulla base dei quali si uniranno allaFederazione. Ho fatto appello a loro per rendere ilpercorso pi facile per quelli che abitano dall'altraparte dell'India e quindi, posso formulare soltantoquesti suggerimenti per la loro considerazione
favorevole, per la loro considerazione sincera.Penso che se accettassero, senza preoccuparsi diquello che sono, alcuni diritti fondamentali comela propriet comune di tutta l'India, e seaccettassero questa posizione e permettesseroche quei diritti fossero esaminati dalla Corte, chesar ancora creata da loro e se introducessero glielementi - soltanto gli elementi - della lororappresentanza, penso che intraprenderebbero
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una lunga strada per conciliare i loro soggetti (iltermine soggetti penso faccia riferimento al
nuovo stato giuridico auspicato per i Principin.d.t.). Sarebbero andati su una lunga strada permostrare al mondo ed allIndia intera che sonoanche infiammati da uno spirito democratico, chenon desiderano rimanere autocrati inamovibili, mache desiderano diventare monarchi costituzionaliproprio come lo re Giorgio di Gran Bretagna.
Una Provincia Autonoma di Frontiera
Che sia l'India a definire quello che autorizzata afare e a prendere, ma qualunque cosa ottenga edogni volta che lo ottenga, si consenta che la
provincia di frontiera ottenga oggi la completaautonomia. La frontiera allora sar unadimostrazione palese per tutta l'India e quindi cheil voto dellintero Congresso sia dato alla Provinciadi Frontiera per ottenere domani l'autonomiaprovinciale. Primo ministro, se potete convincereil vostro Governo a firmare la proposta che da
domani la Provincia di Frontiera diventi unaprovincia autonoma a tutti gli effetti, allora avruna posizione adeguata fra le trib di frontiera ele convincer ad assistermi quando quelli oltre ilconfine lanceranno un occhio cattivo verso lIndia.
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Ringraziamenti
Infine, il mio ultimo compito piacevole per me.Questa forse l'ultima volta che seder con voi intrattative. Non che lo desideri. Vorrei sedermiallo stesso tavolo con voi nei luoghi a voi pifamiliari e negoziare e supplicare con voi edinginocchiarmi prima di eseguire il comando finaleed accomiatarmi.
Ma se avr o no la buona fortuna di continuare adoffrire la mia cooperazione questo non dipende dame. In gran parte dipende da voi. Dipende dacos tante circostanze che ne voi ne noi possiamodel tutto controllare. Lasciatemi allora svolgerequesto compito piacevole di fare i mieiringraziamenti a tutte le Loro Maest ed agli
uomini pi poveri dell'estremit orientale in cuivivo.In quella comunit, che rappresenta la gentepovera dell'estremit orientale di Londra, sonodiventato uno di loro. Mi hanno accettato comemembro e come membro favorito della lorofamiglia. Sar uno dei pi ricchi tesori che
porter con me. Anche qui , non ho trovato altroche cortesia e affetto genuino da tutti quelli concui sono venuto a contatto. Ho incontrato tantiinglesi. stato un privilegio impagabile per me,ho ascoltato quello che spesso a loro devesembrare sgradevole, sebbene sia vero. Anche sesono stato spesso obbligato a dire loro questecose non hanno mai indicato la minimaimpazienza o irritazione. impossibile che mi
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dimentichi queste cose. Qualunque cosa miaccada, qualunque sorte possa seguire questa
Tavola Rotonda, una cosa certamente porter conme, cio, che in tutti non ho trovato altro che lamassima cortesia ed il massimo affetto.Considero che questa visita in Inghilterra mi abbiaben ripagato trovando questo affetto umano.Ha sviluppato ed approfondito la mia fedeirreprensibile nella natura umana nonostante gli
uomini e le donne inglesi siano stati alimentaticon bugie, che vedo cos spesso sfigurare sullavostra stampa, come accaduto nel Lancashire;la gente del Lancashire ha avuto forse certomotivo di essere irritata contro di me, ma non hotrovato irritazione e nessun rancore tra ilavoratori. Loro, uomini e donne, mi hanno
abbracciato. Mi hanno curato come uno di loro.Non dimenticher mai questo.Porter con me migliaia e migliaia di amicizieinglesi. Non li conosco ma leggo quell'affetto neiloro occhi quando presto, al mattino, cammino trale vostre strade. Tutta questa ospitalit, tuttaquesta bont non sar mai rimossa dalla mia
memoria, qualunque cosa accada alla mia terrainfelice. Vi ringrazio per la vostra pazienza.
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Alla vigilia dellultimo digiuno
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Il mio digiuno come protesta.
Si digiuna nell'interesse della salute secondo leleggi che governano la salute, si digiuna comepenitenza per aver fatto uno sbaglio e perritenerlo tale. In questi digiuni, chi li intraprendenon necessariamente crede nellAhimsa. C,
tuttavia, un digiuno che un seguace della non-violenza a volte ritiene impellente intraprendereper protestare contro un certo torto fatto dallasociet e questo accade quando ad un seguacedellAhimsa non viene lasciata alternativa. Mi capitata una occasione simile.Quando il 9 settembre, sono tornato a Delhi da
Calcutta, era per proseguire verso lovest delPunjab. Ma non accadde cos. Una felice Delhisembr una citt di morti. Mentre scendevo daltreno ho osservato la tristezza su ogni faccia chevedevo. Anche Sardar, a cui l'umore e la gioiafanno si che non sia mai solo, questa volta facevaeccezione. Non capivo la causa di tutto questo.
Era sul marciapiede ad attendermi. Non ha perso
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tempo nel darmi la triste notizie dei disordini cheerano avvenuti nella metropoli dell'Unione.
Immediatamente ho capito che dovevo essere aDelhi per fare o morire. Cera una calmaapparente determinata dalla rapida azione dellapolizia e dei militari. Ma cera tempesta nel petto(della gente n.d.t.). Poteva scoppiare in ognimomento. Mi consideravo come un insoddisfattodel voto di fare che solo poteva conservarmi
dalla morte, amica incomparabile. Desideraiardentemente unamicizia di cuore fra gli ind, isik ed i musulmani. Che esisteva fra loro finoall'altro giorno. Oggi non pi. una condizioneche nessun patriota indiano degno di tale nomecontempla con serenit. Sebbene la Voce internasia stata chiamata a lungo, ho chiuso le mie
orecchie ad essa per paura che potesse essere alcontrario la voce di Satana invocata dalla miadebolezza. Non mi piace mai ritenere senzarisorse un Satyagrahi, non dovrei mai farlo. Ildigiuno la sua ultima risorsa al posto dellaspada - sua o di altri. Non ho una risposta dadare agli amici musulmani che mi vedono giorno
per giorno quanto a quello che dovrebbero fare.La mia impotenza mi sta erodendo per il ritardo.Andr via immediatamente e qualcosa sarintrapresa velocemente. Sto rimuginando su diessa gi da tre giorni. La conclusione finale mi hailluminato e mi rende felice. Nessun uomo, se puro, ha qualche cosa di pi prezioso da daredella sua vita. Spero e prego di possedere quellapurezza in me per giustificare il passo.
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Degno di benedizione
Chiedo a tutti voi di benedire il mio sforzo e dipregare per me e con me. Il digiuno comincerdal primo pasto di domani. Il periodo indefinitoe posso bere acqua con o senza sali ed altreaggiunte. Finir quando sar convinto che ci siauna unit di cuori di tutte le comunit, senza
imposizioni esterne ma con un risvegliato sensodel dovere. La ricompensa sar il riguadagno delprestigio dellIndia che si sta affievolendo per viadel suo rapido capriccio di sovranit sui cuoridellAsia e da l del mondo. Che nessun amico, onemico se ve ne fosse, mi segua in questodigiuno. Ci sono amici che non credono nel
metodo del digiuno per purificare la menteumana. Essi si mostreranno con me e miconsentiranno la stessa libert di azione che loropossono dichiarare per se stessi. Con Dio comemio supremo ed unico consigliere sento di doverprendere la decisione senza altro consigliere. Secommetter un errore e lo scoprir, non avr
alcuna esitazione a dichiararlo dai tetti delle casee a ripercorrere i miei passi sbagliati. C unachiara indicazione, come dichiaro che ci sia, dellaVoce Interiore, che non sar contraddetta. Pregoperch non ci siano litigi e inevitabili contrastiverso liniziativa. Se lintera India sar solidale, ose lo sar almeno Delhi, il digiuno potrebbe esserepresto interrotto.
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Nessuna dolcezza
Che si concluda presto, tardi o mai, lasciate chenon ci sia dolcezza trattando ci che pu esseredefinita una crisi. I critici hanno consideratoqualche mio precedente digiuno come coercitivoed hanno sostenuto che in merito lesito sarebbeandato contro il mio stesso atteggiamento per lapressione esercitata dal digiuno. Che valore pu
avere un verdetto avverso quando lo scopo sanoin modo dimostrabile? Un digiuno puro, comedovere, ricompensa per se stesso. Non lointraprendo per il risultato che pu portare. Lofaccio perch devo. Quindi, invito tuttispassionatamente ad esaminare lo scopo ed alasciarmi morire, se devo, nella pace che spero sia
garantita. La morte per me sarebbe una gloriosaliberazione piuttosto che un testimone impotentedella distruzione dell'India, dellInduismo, delSikismo e dellIslam. Questa distruzione sarcerta se il Pakistan non assicurer uguaglianza dicondizione, sicurezza di vita e propriet per tuttele varie professioni di fede del mondo e se l'India
seguir la sua stessa strada. Soltanto alloralIslam morir nelle due Indie, non nel mondo.Ma lInduismo ed il Sikismo non sono radicati nelmondo fuori dallIndia. Coloro che si differenzianoda me saranno da me onorati per la lororesistenza comunque implacabile. Lasciate che ilmio digiuno sproni la coscienza, per nontramortirla. Solo a contemplare le stupidagginiche si sono stabilite nelladorata India proverete
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piacere a pensare che ci sia un suo umile figlioche abbastanza forte e possibilmente
abbastanza puro per intraprendere una feliceiniziativa. Se non nessuna delle due cose, alloracostituisce un peso per la terra. Pi presto sparire ripulir l'atmosfera indiana del suo fardellomeglio sar per lui e per tutti gli interessati.Vorrei pregare tutti gli amici di non precipitarsialla Birla Housene a provare a dissuadermi o ad
essere in ansia per me. Sono nelle mani di Dio.Piuttosto, dovrebbero girare i riflettori versol'interno, perch questo essenzialmente unmomento di prova per tutti noi. Coloro cherimangono al loro posto ed effettuano il lorodovere diligentemente e bene, ora pi di prima,aiuteranno me e la causa in tutti i sensi. Il
digiuno un processo di auto-purificazione.
Fonte: Harijan, 18-1-1948, p. 523
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Sulle regole da seguire nel
Grande Processo del 1922
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[Lo storico processo al Mahatma Gandhi ed a ShriShankarlal GhelabhaiBanker, redattore, tipografoe editore di Young India, accusati in baseallArticolo 124 A del codice penale indiano, stato tenuto sabato, 18 marzo 1922; presieduto
dal sig. C. N. Broomfield, I. C. S., giudicedistrettuale e sezionale diAhmedabad.Sir J. T. Strangman, Avvocato Generale, con RaoBahadur Girdharlal Uttamram, PubblicoProcuratore di Ahmedabad comparso per laCorona. Era inoltre presente il sig. A. C. Wild,Depositario delle questioni giuridiche. Il MahatmaGandhi e Shri Shankarlal Ghelabhai Banker nonavevano un difensore.Tra il pubblico presente per l'occasione cerano:Kasturba Gandhi, Sarojini Naidu, Pandit M. M.Malaviya, Shri N. C. Kelkar, Smt. J. B. Petit eSmt. Anasuyaben Sarabhai.Il giudice, che si insediato alle 12:00, disse checera stato un lieve errore nelle accuse rilette poi
ad alta voce dal cancelliere. Queste accuse erano
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di portare o tentare di suscitare il malcontentoverso il Governo di Sua Maest stabilito per legge
nellIndia britannica e quindi di aver commessoreati punibili dallArticolo 124 A del Codice Penaleindiano, offese riportate in tre articoli pubblicatinella Young India del 29 settembre e del 15dicembre 1921 e del 23 febbraio 1922. Gli articoliin questione allora sono stati letti ad alta voce: ilprimo di essi era, Tampering with Loyalty
(Manomettere con Lealt n.d.t.); il secondo, ThePuzzle and its Solution, (Il puzzle e la suaSoluzione n.d.t.) e l'ultimo Shaking the Manes(Agitando le Criniere n.d.t.).Il giudice disse che la legge richiedeva che leaccuse non fossero lette ad alta voce maspiegate. In questo caso per lui non ci sarebbe
stato molto da spiegare. Laccusa in ogni casoera quella di portare o di tentare di suscitare odioo di oltraggiare o di suscitare o di tentare disuscitare il malcontento verso il Governo di SuaMaest, stabilito per legge nellIndia britannica.Ad entrambi gli accusati vengono contestate le treviolazioni in base allArticolo 124 A, relativamente
ai contenuti degli articoli letti ad alta voce, scrittida Mahatma Gandhi e stampati da Shri Banker.Le accuse sono state lette, il giudice ha invitatolaccusato a difendersi dalle accuse. Ha chiesto aGandhi se si difende dallaccusa o se dichiara diessere giudicato.Gandhi disse: Mi dichiaro colpevole di tutte leaccuse. Osservo che il nome del re stato
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omesso dallaccusa ed stato omessocorrettamente.]
Il giudice fece a Shri Bunker la stessa domandaed anche lui prontamente si dichiar colpevole.Il giudice si era augurato di dare il suo verdettosubito dopo che Gandhi si era dichiaratocolpevole, ma Sir Strangmanha insistito sul fattoche la procedura si sarebbe dovuta svolgere in
pieno. L'avvocato generale invit il giudice aconsiderare i casi a Bombay di Malabare ChauriChaura, per sommossa ed omicidio. Egliammise, infatti, che in questi articoli trovate chesi insiste sulla non-violenza come elemento dellacampagna e della dottrina religiosa, ma aggiunseche valore ha insistere sulla non-violenza, se
predicate incessantemente il malcontento verso ilgoverno e lo considerate come un governo perfidoistigando altri apertamente e deliberatamente arovesciarlo? Queste furono le circostanze chechiese al giudice di tener conto nel pronunciare lasentenza verso laccusato.Per quanto riguardava Shri Bunker, il secondo
imputato, laccusa era meno pesante. Avevapubblicato ma non scritto. Sir Strangman,poichShri Bunker era un uomo facoltoso, si indirizzalla corte chiedendo di imporre una multasostanziosa oltre ai termini di imprigionamento ladove si fossero potuti applicare.
La Corte: Sig. Gandhi, vuole fare qualchedichiarazione in merito alla sentenza?
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di Chauri Chaura o dai pazzi oltraggi di Bombay. abbastanza giusto quando egli dice, che come
uomo di responsabilit, che ha ricevuto una giustadose di formazione e che ha avuto una giustadose di esperienza in questo mondo, dovreiconoscere le conseguenze di ognuna delle mieazioni. Le conosco. Sapevo che stavo giocandocon fuoco. Ho corso il rischio e se fossi liberofarei ancora lo stesso. Ho avvertito questa
mattina che sarei venuto a mancare al miodovere, se non avessi detto quello che sto dicendoqui ora.Ho desiderato evitare la violenza. la Non-violenza il primo articolo della mia fede. Ed anchel'ultimo articolo della mia dottrina religiosa. Maho dovuto fare la mia scelta. Ho dovuto o
sottomettermi ad un sistema che ho consideratoaver fatto un danno irreparabile al mio paese, osubire il rischio della pazza furia della mia genteche scoppia quando ha capito la verit dalle mielabbra. So che la mia gente a volte impazzita.Sono profondamente spiacente per essa e sono,quindi, qui ad invitarvi e felicemente subire la
pena pi alta che pu essermi inflitta. Non lochiedo per misericordia. Non supplico alcunaattenuante. Sono qui, quindi, a invitare e asottomettermi felicemente alla pi alta pena chemi possa essere inflitta per quello che secondo lalegge un crimine deliberato e che a me invecesembra essere il pi alto dovere di un cittadino.L'unica possibilit aperta a voi, Giudice, , mentresto andando a leggere la mia dichiarazione, o
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dimettervi dal vostro incarico, o infliggermi lapena pi severa se credete che il sistema e la
legge che state aiutando ad amministrare sianobuoni per la gente. Non eccepisco questo generedi conversione. Ma nel momento in cui finir lamia dichiarazione vedrete di sfuggita quello chesta infuriando nel mio seno per correre questopazzo rischio che un uomo sensato non dovrebbecorrere.
[Quindi ha letto ad alta voce la dichiarazionescritta:] Lo devo forse al pubblico indiano ed alpubblico in Inghilterra, per placare chi moltopreso da questo processo, dovendogli spiegareperch da uomo leale e da cooperatore fidato, iomi sia trasformato in un sobillatore ed un non-cooperatore intransigente. Alla corte ugualmente
dovrei dire perch mi dichiaro colpevole perlimputazione di promozione del malcontentoverso il Governo come stabilito dalla legge inIndia.La mia vita pubblica cominciata nel 1893 in SudAfrica in un clima pieno di problemi. Il mio primocontatto con lautorit britannica in quel paese
non ebbe un carattere felice. Ho scoperto checome uomo e indiano, non avevo diritti. Picorrettamente ho scoperto di non avere diritticome uomo perch ero un indiano.Ma non mi sono confuso. Ho pensato che questotrattamento degli indiani fosse unanomalia di unsistema che era intrinsecamente edessenzialmente buono. Ho dato al Governo la miavolontaria e calorosa cooperazione, criticando
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liberamente la dove ho ritenuto che fossesbagliato ma senza mai desiderare la sua
distruzione.Di conseguenza quando l'esistenza dell'impero stata minacciata nel 1899 dalla sfida dei Boeri, hoofferto i miei servizi ad esso, creando un corpovolontario di ambulanza e servendo in parecchieazioni che hanno avuto luogo col rilievo diLadysmith. Similmente nel 1906, ai tempi della
ribellione Zul ho promosso un gruppo diportantini ed ho servito fino alla conclusione dellaribellione. In entrambe le occasioni ho ricevutomedaglie e sono stato menzionato in dispacci.Per il mio lavoro in Sud Africa sono stato insignitoda LordHardingedi una medaglia doro Kaisar-i-Hind. Quando la guerra scoppiata nel 1914 fra
l'Inghilterra e la Germania, ho promosso unarruolamento volontario di autoambulanze aLondra, costituito dagli indiani allora residenti aLondra, la maggior parte studenti. Quel lavoro furiconosciuto utile dalle autorit. Infine, in India,quando stato fatto un appello speciale direclutamento al Congresso di guerra a Delhi nel
1918 da Lord Chelmsford, ho lottato a costo dellamia salute per creare un corpo in Kheda e larisposta ci era stata data quando le ostilit sonocessate e sono stati ricevuti ordini per cui non erapi necessario il reclutamento. In tutti questisforzi di servizio, sono stato incoraggiato acredere che da tali servizi sarebbe stato possibileottenere una condizione di completa uguaglianzanell'impero per i miei connazionali.
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ulteriormente l'India della sua ricchezza e diprolungarne la sua servit.
Ho raggiunto riluttante la conclusione che illegame britannico ha reso l'India pi impotentepoliticamente ed economicamente di quanto nonlo fosse prima. L'India disarmata non avrebbe laforza di resistere contro alcun aggressore sedesiderasse impegnarsi con lui in un conflittoarmato. Ci troviamo cos tanto in questa
condizione che alcuni dei nostri uomini miglioriconsiderano che per l'India ci vorrannogenerazioni, prima che possa realizzare uno StatoSovrano. diventata cos povera che ha pocaforza per resistere alle carestie. Primadell'avvento britannico in India si filava e tessevanelle sue innumerevoli case di campagna, si
produceva quel poco in pi che era necessarioaggiungere alle sue magre risorse agricole.Questa industria di cottage (le case di campagnan.d.t.), cos vitale per l'esistenza dell'India, stata rovinata da processi incredibilmenteinsensibili ed inumani come descritti da testimoniinglesi. Anche gli abitanti delle piccole citt, come
le masse semi-affamate dellIndia, stannoaffondando lentamente nella morte. Questi poverisanno che il loro misero reddito rappresenta lamediazione che ottengono dal loro lavoro svoltoper gli sfruttatori stranieri, i cui profitti e le cuimediazioni sono succhiate alle masse. Questipoveri si rendono conto che il governo stabilitodalla legge nellIndia britannica persevera inquesto sfruttamento di massa. Nessuna
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raffinatezza, nessun gioco di figure, pu toglieredall'occhio nudo la prova di quegli scheletri
presenti in molti villaggi. Non ho alcun dubbioche sia l'Inghilterra sia gli abitanti delle cittdell'India debbano rispondere, se c un Dio, perquesto crimine contro lumanit, che forse senzapari nella storia. La legge di per se, in questopaese, stata usata per servire lo sfruttatorestraniero. Il mio esame imparziale della legge
marziale del Punjabmi ha indotto a credere chealmeno il novantacinque per cento delle condannefossero del tutto improprie. La mia esperienza deicasi politici in India mi porta alla conclusione, innove casi su dieci, che gli uomini condannatierano del tutto innocenti. Il loro crimine eracostituito dall'amore per il loro paese. In
novantanove casi su cento, nelle corti dell'India lagiustizia stata rifiutata agli indiani rispetto aglieuropei. E questa non un'immagine esagerata. l'esperienza di quasi tutti gli indiani che hannoavuto qualche cosa a che fare con tali casi. A mioparere, la gestione della legge troppoprostituita, coscientemente o inconsciamente, a
favore dello sfruttatore.La sfortuna pi grande che gli inglesi ed i lorosoci indiani nella gestione del paese non sannoche sono accomunati nel crimine che ho tentato didescrivere. Sono soddisfatto che molti funzionariindiani ed inglesi abbiano onestamente inventatosistemi nel mondo e che l'India sebbene concalma stia facendo lenti progressi. Essi nonconoscono, quel sottile ma efficace sistema di
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terrorismo e di organizzata esposizione della forzasu una mano e la privazione di tutte le forze di
rappresaglia o di auto-difesa sull'altra, comemezzi per rendere impotente la gente ed indurrein loro l'abitudine alla simulazione. Questaterribile abitudine si aggiunta all'ignoranza edallauto-inganno degli amministratori. Larticolo124 A, per cui sono felicemente accusato, forseil principe fra le sezioni politiche del Codice Penale
Indiano destinato a sopprimere la libert delcittadino. L'affetto non pu essere costruito oregolato dalla legge. Se qualcuno non provaaffezione per una persona o un sistema, dovrebbeessere libero di esprimere nel modo pi completoil suo disaccordo, a condizione che non contempli,promuova, o inciti alla violenza. Ma secondo
larticolo la promozione pura del disaccordo uncrimine. Ho studiato alcuni casi ricaduti in esso;so che alcuni dei pi amati patrioti dell'India sonostati condannati in base ad esso. Considero unprivilegio, quindi, essere giudicato in base aquesto articolo. Tenter di dare per brevi linee imotivi del mio malcontento. Non ho alcuna
cattiva volont personale contro alcun singoloamministratore, e tanto meno posso nutriremalcontento verso la persona del re. Ma ritengoche sia una virt essere malcontenti verso ungoverno che nel suo insieme ha fatto pi dannoin India che tutto il sistema precedente. L'India meno coraggiosa secondo la regola britannica diquanto non fosse prima. Assumendo questo pervero da considerare come un peccato lavere
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affetto per questo sistema. Ed stato unprezioso privilegio per me essere in grado di
scrivere quello che ho presentato nei vari articoliche mi sono contestati.Infatti, credo di aver reso un servizio allIndia eallInghilterra mostrando con la non-cooperazionel'uscita dalla condizione artificiale in cui entrambistanno vivendo. A mio parere, la non-cooperazione unita alla cattiveria tanto un
dovere quanto lo la cooperazione con il bene.Ma in passato, la non-cooperazione stataespressa deliberatamente con violenza a chifaceva il male. Sto tentando di indicare ai mieiconnazionali che la non-cooperazione violentamoltiplica soltanto la malvagit e che mentre lamalvagit pu essere sostenuta soltanto dalla
violenza, lastenersi dal fare del male richiede ilcompleto disuso della violenza. la Non-violenzaimplica la sottomissione volontaria alla pena perla non-cooperazione con la malvagit. Sono qui,quindi, a invitare e sottomettermi felicemente allapi alta pena che possa essermi inflitta per quelloche la legge considera un crimine intenzionale e
che invece, a me, sembra essere il pi alto doveredi un cittadino. L'unica possibilit offerta a voi,giudice e funzionari, una: cio quella didimettervi dalle vostre cariche e dissociarvi cosdalla malvagit, se riterrete che la legge che sieteinvitati ad amministrare sia una malvagit e chein realt io sia non colpevole; altrimentiinfliggetemi la pena pi severa, se credete che ilsistema e la legge che state aiutando ad
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amministrare sia buona per la gente di questopaese e che la mia attivit sia quindi nociva al
bene comune.
Fonti:Questo discorso tratto dallopera del MahatmaGandhi Volume-Sesto ed inoltre daMahatma, Vol. II, (1951) pp. 129-33 e The Voiceof Truth Part-I alcuni Discorsi Famosi pagine da
14 a 24.
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A Bombay per A.I.C.C. sulle linee
guida del suo piano dazione
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Parte prima
Prima che discutiate la risoluzione, lasciate che vianticipi una o due cose, desidero che capiatemolto chiaramente due cose e che le consideriatedallo stesso punto di vista con cui ve le stopresentando. Vi chiedo di considerarle dal miopunto di vista, perch se le approvate, sarete tuttiincoraggiati a fare quello che dico. Sar unagrande responsabilit. C della gente che michiede se sono lo stesso uomo che ero nel 1920, ose c stato in me un cambiamento. Fate bene afare questa domanda.Lasciate, tuttavia, che vi assicuri velocemente chesono lo stesso Gandhi che ero nel 1920. Nonsono cambiato in alcun aspetto fondamentale.
Attribuisco la stessa importanza alla non-violenza
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che allora. Piuttosto, la mia enfasi su essa si sviluppata pi forte. Non c una reale
contraddizione fra il mio pensiero attuale e le miescritture ed espressioni precedenti.Le occasioni come la presente non avvengono intutti e raramente nella vita di qualcuno. Voglioche sappiate e sentiate che non c niente di pipuro dellAhimsa in tutto quello che dico o facciaoggi. La bozza di risoluzione del Comitato di
Lavoro basato sullAhimsa, la lotta in essacontemplata ha ugualmente le sue radicinellAhimsa. Se, quindi, c qualcuno fra voi cheha perso la fede nellAhimsa o stanco di essa,che non voti per questa risoluzione.Lasciate che spieghi chiaramente la mia posizione.Dio mi ha fatto un regalo prezioso con l'arma
dellAhimsa. Io e la miaAhimsaoggi camminiamosulla nostra strada. Se nella crisi attuale, in cui laterra sta bruciando per le fiamme dellHimsae stapiangendo per la liberazione, questo perch nonsono riuscito ad usare il talento datomi da Dio,Dio non mi perdoner e sar giudicato nonmeritevole del grande regalo. Ora devo agire.
Non posso esitare o soltanto stare a guardare,quando la Russia e la Cina sono minacciate.La nostra non una spinta verso il potere, masemplicemente una lotta non-violenta perlindipendenza dell'India. In una lotta violenta, ilsuccesso generale stato spesso necessario pereffettuare un colpo di stato militare o perinstaurare una dittatura. Ma per lo schema dellecose del Congresso, cos com essenzialmente
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non-violento, non ci pu essere posto per ladittatura. Un soldato non-violento della libert
non desiderer niente per se, egli combattesoltanto per la libert del suo paese. Il Congresso estraneo quanto a chi governer, quando sarraggiunta la libert. Il potere, quando verr,apparterr alla gente dell'India e saranno loro adecidere a chi affidarlo. Pu essere che le redinisiano affidate nelle mani dei Parsi, per esempio -
come amerei vedere accadere - o possono esserepassate a qualcun altro i cui nomi non si odonooggi nel Congresso. Allora non obietteretedicendo: questa comunit microscopica. Quelpartito non ha fatto la sua parte nella lotta per lalibert; perch dovrebbe avere tutto il potere?"Sin dal suo esordio il Congresso si mantenuto
meticolosamente fuori dalle beghe locali. Hapensato sempre in termini di intera nazione e si comportato di conseguenza So quanto sia imperfetta la nostra Ahimsa equanto lontano siamo ancora dallideale, manellAhimsa non c fallimento o sconfitta finale.Ho fede, quindi, che se, nonostante le nostre
imperfezioni, accadr una grande cosa, sarperch Dio avr desiderato aiutarci coronando colsuccesso il nostro silenzioso ed assiduo Sadhanaper gli ultimi ventidue anni.Credo che nella storia del mondo, non ci sia maistata una pi genuina e democratica lotta per lalibert come la nostra. Ho letto la risoluzionefrancese del Carlyle mentre ero in prigione ePanditJawaharlal mi ha detto qualcosa circa la
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rivoluzione russa. Ma mia convinzione chepoich queste lotte sono state combattute con
l'arma della violenza non sono riuscite a realizzarelideale democratico. Nella democrazia che hoprevisto, una democrazia stabilita dalla non-violenza, ci sar una uguale libert per tutti.Ognuno sar il suo proprio padrone. Vi invito oggiad unirvi ad una lotta per tale democrazia. Unavolta che realizzerete questo, dimenticherete le
differenze fra ind e musulmani e penserete a voisoltanto come Indiani, impegnati nella lottacomune per lindipendenza.Poi, c una questione circa il vostroatteggiamento nei confronti dei britannici. Honotato che c odio verso i britannici fra la gente.La gente dice che disgustata dal loro
comportamento. La gente non fa distinzione fral'imperialismo britannico e la gente britannica.Per loro, le due sono la stessa cosa e questo odioli inciterebbe persino ad accoglierefavorevolmente i Giapponesi. ancora pipericoloso. Significa che scambierebbero unaschiavit per unaltra. Dobbiamo eliminare questo
sentire. La nostra disputa non con la gentebritannica, noi combattiamo il loro imperialismo.La proposta di ritiro delle forze britanniche non uscita dalla rabbia. stata formulata perpermettere all'India di fare la sua partenellattuale congiuntura critica. Non unaposizione felice per un paese grande come l'Indiaessere aiutato con soldi e materiale ottenutivolente o nolente mentre le Nazioni Unite stanno
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Parte seconda
Mi congratulo con voi per la risoluzione che aveteappena approvato. E mi congratulo anche con itre compagni per il coraggio che hanno mostratonel sostenere i loro emendamenti di parte, anchese sapevano di una stragrande maggioranza allarisoluzione e mi congratulo con i tredici amici che
hanno votato contro la risoluzione. In tal modo,non hanno avuto niente di cui vergognarsi. Negliultimi venti anni abbiamo provato ad imparare anon perdere il coraggio anche quando eravamo indisperata minoranza e oggetto di scherno.Abbiamo imparato a conservare le nostreconvinzioni considerando di essere nel giusto.
Comportarsi bene coltiva il coraggio di essereconvinti, nobilita luomo e aumenta la sua staturamorale. Sono stato, quindi, felice di vedere chequesti amici erano intrisi di quel principio che hoprovato a seguire negli ultimi cinquantanni e pi.Essendomi congratulato per il loro coraggio,lasciatemi dire che quello che hanno chiesto a
questo Comitato di accettare, con i loroemendamenti, non era la correttarappresentazione della situazione. Questi amiciavrebbero dovuto ponderare l'appello fatto lorodal Maulana a ritirare i loro emendamenti;avrebbero dovuto seguire con attenzione lespiegazioni date daJawaharlal. Se avessero fattocos, sarebbe stato loro chiaro che il diritto che
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ora vogliono che il Congresso conceda era gistato concesso.
C stato un tempo quando ogni musulmano haconsiderato tutta l'India come la sua patria.Durante gli anni in cui i fratelli Alisono stati conme, il presupposto di tutti i loro discorsi e le lorodiscussioni era che l'India apparteneva tanto aimusulmani quanto agli ind. Posso testimoniare ilfatto che questa era la loro pi intima convinzione
e non una maschera; ho vissuto con loro peranni. Ho passato giorni e notti in loro compagnia.E dico a grandi lettere che le loro parole eranol'espressione onesta di quanto loro credevano. Soche ci sono alcuni che dicono che prendo le cosetroppo per il loro valore superficiale, che sono uncredulone. Non penso di essere un tal
sempliciotto, ne di essere cos credulone comequesti amici credono che io sia. Ma la loro criticanon mi irrita. Preferisco essere consideratocredulone piuttosto che perfido.Quello che questi amici comunisti hanno propostocon i loro emendamenti non niente di nuovo. stato ripetuto da migliaia di tribune. Migliaia di
musulmani mi hanno detto che, se la questioneind-musulmana dovesse essere risolta in modosoddisfacente, potrebbe realizzarsi nel corso dellamia vita. Dovrei ritenermi adulato; ma comeposso concordare con una proposta che non faappello alla mia ragione? L'unit ind-musulmananon una cosa nuova. Milioni di ind e dimusulmani lo hanno capito dopo. Ho tentatocoscientemente d'ottenerla fin dalla mia
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fanciullezza. Mentre ero a scuola, lho reso unpunto da coltivare con l'amicizia dei compagni di
scuola sia parsi che musulmani. Ho credutoanche, a quella tenera et, che se gli ind in Indiadesideravano vivere in pace ed amicizia con lealtre comunit, avrebbero dovuto coltivareassiduamente la virt di vivere col prossimo. Laquestione non era, ho ritenuto, che non facessiuno sforzo speciale per coltivare l'amicizia con gli
ind, ma che dovevo fare amicizia con almenoalcuni musulmani. Sono andato in Sud Africacome consulente legale per un commerciantemusulmano. L ho fatto amicizia con altrimusulmani, anche con avversari del mio cliente,ed ho guadagnato una reputazione per integrit ebuona fede. Ho avuto fra i miei amici e colleghi
sia musulmani che parsi. Ho catturato i loro cuorie quando infine sono ritornato in India, li holasciati tristi e addolorati per la separazione.In India ho ugualmente continuato i miei sforzisenza lasciare nulla di intentato per realizzarequell'unit. stata laspirazione di tutta la miavita offrire la pi ampia cooperazione ai
musulmani del movimento di Khilafat. Tutti imusulmani del paese mi hanno accettato come unloro vero amico.Come mai ora sono considerato cos cattivo edetestabile? Ho qualche ascia da affilare asostegno del movimento di Khilafat? Vero, lhofatto nel mio cuore nutrendo la speranza di poterpermettermi di salvare la mucca. Sono un devotodella mucca. Credo che la mucca ed io ci si debba
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considerare la creazione dello stesso Dio e sonopreparato a sacrificare la mia vita per salvarla.
Ma, nonostante la mia filosofia di vita e le mieultime speranze, ho aderito al movimento senzanessuno spirito di guadagno. Ho cooperatosolamente nella lotta per il Khilafat solo peradempiere al mio obbligo verso il mio vicino cheho visto in difficolt. I fratelliAli, se oggi fosserovivi, avrebbero testimoniato sulla veridicit di
questa asserzione. E cos molti altri loconfermerebbero in quanto non era mio interessesalvare la mucca. Alla mucca piace il Khilafat. Siregge da sola per merito suo (non ha cio bisognodellaiuto di Gandhi n.d.t.). Come uomo onesto,vero, vicino ed amico fedele, era dobbligo per mesostenere i musulmani nell'ora della loro prova.
In quei giorni, ho scosso gli ind sbalordendolibench da allora sono ormai abituati ad esso.Maulana Barimi ha detto, tuttavia, che comunquenon mi avrebbe permesso di pranzare con lui, perpaura di essere un giorno accusato per qualchebrutto motivo. E cos, ogni volta che ho avutooccasione da rimanere con lui, ha chiamato un
cuoco di Brahmana ed ha preso accordi per unacottura separata. A Firangi Mahal, la suaresidenza, una struttura vecchio stile con alloggilimitati, superava tuttavia allegramente tutte ledifficolt e metteva in pratica i suoi propositi dacui non avrei potuto dissuaderlo. Era lo spirito dicortesia, di dignit e di nobilt ad averci ispiratoin quei giorni. Hanno rispettato i sentimentireligiosi di un altro e hanno considerato un
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privilegio fare cos. Non una traccia di sospetto inagguato nel cuore di qualcuno. Dove sono spariti
ora tutta quella dignit e quella nobilt di spirito?Dovrei chiedere a tutti i musulmani, compresoQuaid-I-Azam Jinnah, di ricordare quei giornigloriosi per scoprire quello che ci ha portatiall'impasse attuale. Quaid-I-Azam Jinnah era eglistesso al contempo un membro del Congresso.Se oggi il Congresso ha subito la sua ira, perch
il cancro del sospetto entrato nel suo cuore.Possa Dio benedirlo con una lunga vita, maquando non ci sar pi, si render conto edammetter che non ho avuto progetti suimusulmani e che non ho mai tradito i lorointeressi. Dove troverei scampo, se ferissi la lorocausa o tradissi i loro interessi? La mia vita
interamente a loro disposizione. Sono liberi diporre termine ad essa, ogni volta chedesidereranno farlo. Tentativi in tal senso sonostati fatti in passato, ma Dio mi ha risparmiatoaffinch ora gli aggressori si pentano per la loroazione. Ma se qualcuno dovesse spararmicredendo di eliminare un mascalzone, lui
ucciderebbe non il Gandhi reale, ma quello che sembrato a lui un mascalzone.A coloro che si stanno impegnando in unacampagna di abuso e di vilipendio direi: lIslam viincoraggia a non insultare anche un nemico. Ilprofeta ha trattato anche i nemici con bont ed haprovato a vincerli con giustizia e generosit. Sieteseguaci di quellIslam o di qualcosaltro? Se sieteseguaci del vero Islam, esso vi induce a diffidare
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delle parole di chi fa una dichiarazione pubblicadella sua fede? Potete prendervela con me se un
giorno voi si rammaricherete del fatto che avetediffidato ed ucciso uno che era un vero e devotoamico vostro. Mi tocca sul vivo vedere chequanto pi faccio appello e quanto pi il Maulanaripeta lappello, tanto pi intensa si faccia lacampagna di vilipendio e si sviluppi. Questi insultisono per me come pallottole. Possono uccidermi,
proprio come una pallottola pu mettere fine allamia vita. Potete uccidermi. Non mi ferisce. Maperch costoro si abbandonano allingiuria?Portano discredito allIslam. Per il buon nomedellIslam, faccio appello a voi affinch desistiateda questa incessante campagna di insulti evilipendio.
Maulana Saheb ha come obiettivo lingiuria piripugnante. Perch? Perch rifiuta di esercitaresu di me la pressione della sua amicizia. Egli sache un cattivo uso dellamicizia cercare dicostringere un amico ad accettare come veritquello che lui sa essere una falsit.AQuaid-I-Azamdirei: Qualunque cosa sia vera e
valida nella dichiarazione per il Pakistan ginelle tue mani. Ci che sbagliato edinsostenibile un regalo per nessuno, figurarsi sepu essere fatto a te. Anche se qualcuno dovesseriuscire a imporre una falsit ad altri, nonpotrebbe godere a lungo dei frutti di una talcoercizione. Dio ha antipatia per l'orgoglio e sitiene alla larga da esso. Dio non tollererebbelimpetuosa imposizione di una falsit.
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Il Quaid-I-Azam dice che costretto a dire coseamare ma che non pu contribuire a dare
espressione ai suoi pensieri e alla sua sensibilit.Gli direi ugualmente: mi considero un amico deimusulmani. Perch dovrei allora non dareespressione alle cose pi vicine al mio cuore,anche a costo di dispiacere? Come posso celare imiei pensieri pi intimi? Dovrei congratularmi conQuaid-I-Azam per la sua franchezza nel dare
espressione ai suoi pensieri e alla sua sensibilit,anche se suonano stonati ai suoi ascoltatori. Enondimeno: perch i musulmani che risiedono quidovrebbero essere insultati, se non lo vedononeanche? Se milioni di musulmani sono con voipotete non permettervi di ignorare quei pochimusulmani che possono sembrarvi essere
disorientati? Perch uno seguito da parecchimilioni di persone dovrebbe aver paura di unacomunit maggioritaria o del fatto che unaminoranza possa essere sommersa dallamaggioranza? Come ha agito il profeta fra gliarabi ed i musulmani? Come ha propagatolIslam? Ha detto che avrebbe propagato lIslam
soltanto se avesse comandato una maggioranza?Faccio appello a voi, per amore dellIslam, diponderare quello che dico. Non c ne correttezzane giustizia nel dire che il Congresso deveaccettare una cosa, anche se non crede in essa eanche se va contro i principi che ritiene cari.Rajajiha detto: Non ho fiducia nel Pakistan. Mai musulmani ed il sig. Jinnah invece si ed diventata una ossessione per loro. Perch allora
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non dirgli, si proprio ora? Lo stesso sig.Jinnahcapir pi tardi gli svantaggi del Pakistan e
rinuncer alla sua causa. Ho detto: Non giusto accettare per vera una cosa che ritengofalsa e chiedere ad altri di credere che nonsaranno fatte pressioni quando verr il momentoper una risoluzione finale. Se ritenessi la causagiusta, dovrei soddisfarla oggi stesso. Non dovreifarlo soltanto per tener buono Jinnah Saheb.
Molti amici sono venuti a chiedermi diaccondiscendere per il momento al sig.Jinnahperplacarlo, disarmare il suo sospetto e vedere la suareazione. Ma non posso aderire ad una linea dicondotta con una falsa promessa. Ad ogni modo,non il mio metodo.Il Congresso non pu alcuna sanzione, se non
quella morale, per far rispettare le sue decisioni.Crede che la vera democrazia possa esseresoltanto il risultato della non-violenza. Lastruttura di una federazione del mondo puessere realizzata soltanto sulle fondamenta dellanon-violenza e la violenza dovr esserecompletamente bandita dagli affari del mondo.
Se questo vero, anche la soluzione alla causadegli ind-musulmani non pu essere ottenutaricorrendo alla violenza. Se gli indtiranneggiassero i musulmani, con che faccia sipresenterebbero in una federazione mondiale? per la stessa ragione che io non credo nellapossibilit di stabilizzare la pace del mondo con laviolenza cos come propongono di fare gli statistiinglesi e americani. Il Congresso ha aderito a
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presentare tutte le differenze ad un tribunaleinternazionale imparziale e ad attenersi alle
relative decisioni. Se anche questa che la pigiusta delle proposte, fosse inaccettabile, l'unicastrada aperta sarebbe quella delle armi, dellaviolenza. Come posso persuadermi ad aderire auna cosa impossibile? Richiedere la vivisezione diun organismo vivente come chiedere la suastessa vita. come chiamare alla guerra. Il
Congresso non pu essere parte in causa in unaguerra fratricida. Gli ind che, come il Dott.Moonje e Shri Savarkar, credono nella dottrinadella spada possono cercare di mantenere imusulmani sotto la dominazione ind. Io nonrappresento quella parte. Rappresento ilCongresso. Volete uccidere il Congresso che
l'oca dalle uova doro. Se sfiduciate il Congresso,potete stare sicuri che ci sar una guerraperpetua fra gli ind ed i musulmani ed il paesesar condannato a continuare guerra e massacro.Se tale guerra deve essere il nostro destino, nonvivr per esserne testimone. per questa ragione che dico a Jinnah Saheb:
voi potete farmi qualunque richiesta per gliaccordi col Pakistan purch le vostre aspettativesiano in accordo con considerazioni di giustizia edi equit; qualunque richiesta contraria agiustizia ed equit potrete ottenerla soltanto conle armi ed in nessun altro modo.C molto nel mio cuore che vorrei esternare difronte a questa assemblea. Quella che era la pielevata nel mio cuore lho gi detta. Potete
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considerarla come me un aspetto di vita e dimorte. Se ind e musulmani vogliono realizzare
un'unit di cuori, senza il minimo pregiudiziomentale da parte di qualcuno, dobbiamo in primoluogo unirci nello sforzo di essere liberi dallecatene di questo impero. Se il Pakistan dopotutto deve essere una parte dell'India, cheobiezione possono fare i musulmani a condividerequesta lotta per la libert dell'India? Gli ind ed i
musulmani devono, quindi, unirsi in primo luogonel sostenere la lotta per la libert. Jinnah Sahebpensa che la guerra duri a lungo. Non sonod'accordo con lui. Se la guerra continuasseancora per altri sei mesi, come potremmo esserein grado di salvare la Cina?Io, quindi, desidero immediatamente la libert,
questa notte stessa, prima dell'alba, se puessere possibile. La libert non pu attendere larealizzazione di una unit locale. Se quell'unitnon realizzata, i sacrifici necessari per essadovranno essere molto pi grandi di quantosarebbe bastato al contrario. Ma il Congressodeve conquistare la libert o essere eliminato nel
tentativo. E non dimenticate che la libert per cuiil Congresso sta lottando non sar solo per imembri del Congresso ma per tutte le quarantacomunit della gente indiana. I membri delCongresso devono sempre rimanere umili servidella gente.Quaid-I-Azamha detto che la Lega Musulmana preparata ad assumere il controllo del potere daibritannici se loro sono preparati per passarlo alla
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Lega Musulmana, in quanto i britannici rilevaronol'impero dalle mani dei musulmani. Questo
vorrebbe dire un re musulmano. L'offerta fatta daMaulana Sahebe da me non implica l'istituzione diun re musulmano o della dominazionemusulmana. Il Congresso non crede nelladominazione di un gruppo qualsiasi o di unacomunit. Crede nella democrazia che includanella sua orbita musulmani, ind, cristiani, parsi,
ebrei ed ogni altra comunit che abiti questogrande paese. Se il re musulmano inveterato,allora che cos sia; ma come possiamo dargli lanostra approvazione? Come possiamo esseredaccordo che una comunit domini sopra le altre?Milioni di musulmani in questo paese vengono dalceppo ind. Come pu esserci una loro patria
diversa dall'India? Mio figlio pi grande haabbracciato lIslam qualche anno fa. Qualesarebbe la sua patria: Porbandar o il Punjab?Chiedo ai musulmani: Se l'India non la vostrapatria, a quale altro paese appartenete? In qualepatria da voi separata metter mio figlio che haabbracciato lIslam? Sua madre gli ha scritto una
lettera dopo la sua conversione, chiedendogli seavesse abbracciato lIslam rinunciando a berequello che lIslam proibisce ai suoi seguaci. Acoloro che hanno provato allegria nellaconversione, lei scrisse: non mi preoccupo dellasua conversione in un musulmano, cos come delsuo bere. Come pii musulmani, tollererete il suobere anche dopo la sua conversione? Bevendo si ridotto alla condizione di un libertino. Se
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cercherete di farne ancora un uomo, la suaconversione sar stata utile. Pregherete, quindi,
di vedere che egli come un musulmano abiuri ilvino e le donne. Se questo cambiamento nonaccade, la sua conversione sar inutile e la nostranon-cooperazione con lui dovr continuare.L'India senza dubbio la patria di tutti imusulmani che abitano questo paese. Ognimusulmano dovrebbe quindi contribuire alla lotta
per la libert dell'India. Il Congresso nonappartiene ad alcuna classe sociale o comunit;appartiene alla nazione intera. aperto a chetutti i musulmani ne facciano parte. Possono, sevogliono, sommergere il Congresso con i loronumeri e possono dirigerlo lungo il corso che pigli aggrada. Il Congresso sta combattendo non a
nome degli ind ma a nome dellintera nazione,compreso le minoranze. Sarebbe danneggiato sesi sentisse parlare di un singolo musulmano uccisoda un membro del Congresso. Nella ormaiprossima rivoluzione, i membri del Congressosacrificheranno le loro vite per proteggere imusulmani da un attacco ind e viceversa. una
parte della loro dottrina religiosa ed unacondizione necessaria della non-violenza. Sareteesclusi occasionalmente da questo solo per nonperdere le vostre teste. Ogni membro delCongresso, che sia ind o musulmano, devequesto all'organizzazione che render un servizioallIslam. La fiducia reciproca essenziale per ilsuccesso nella lotta nazionale finale che devevenire.
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Ho detto che questa volta dovr essere fatto unsacrificio molto pi grande, quale conseguenza
della nostra lotta, a causa dell'opposizione dallaLega Musulmana e degli inglesi. Avete visto lacircolare segreta emanata dal Sir FrederickPuckle. Ha preso un corso suicida. Contiene unaperto incitamento alle organizzazioni chespuntano su come funghi affinch si uniscano percombattere il Congresso. Abbiamo cos a che fare
con un impero le cui vie sono tortuose. Il