SCIENZA DELLE FINANZE - moodle2.units.it · SCIENZA DELLE FINANZE Le politiche ... non si ha...
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Ludovico Carrino
SCIENZA DELLE FINANZELe politiche pensionistiche
Ludovico Carrino
[email protected] ore 12-13, lunedì e venerdì quinto piano via Tigor (o
via email)
Ludovico Carrino
• Cos'è la previdenza e perché interviene lo Stato
• I principali metodi di calcolo e loro conseguenze
• Storia e attualità dei sistemi previdenziali
• Pensionamento e benessere
Come affrontiamo il tema
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• Il sistema pensionistico è un meccanismo redistributivo che trasferisce risorse prodotte dalla popolazione attiva verso chi:◦ ha cessato l'attività lavorativa per ragioni di età anagrafica (pensioni di
vecchiaia)◦ Ha cessato l’attività lavorativa per ragioni di età contributiva (pensioni
anticipate, chiamate «pensioni di anzianità» fino alla riforma Fornero 2011-2012)
◦ Non è più in grado di lavorare per sopravvenuta incapacità (pensioni di invalidità)
◦ pur senza aver fatto parte della forza lavoro, è legato da rapporti familiari con persone decedute che hanno maturato pensioni (pensioni ai superstiti)
◦ è sprovvisto di reddito e non è in grado di lavorare (pensioni sociali)
• Il sistema è finanziato dai contributi sociali versati dai lavoratori e dai datori di lavoro agli enti che erogano prestazioni pensionistiche.
• In presenza di squilibrio tra spese pensionistiche ed entrate contributive, lo Stato interviene ricorrendo alla fiscalità generale.
DEFINIZIONI
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• funzione assistenziale: la collettività assicura a tutti i cittadini un reddito adeguato ad una dignitosa sopravvivenza◦ La funzione assistenziale richiede una dissociazione tra contributi versati
e pensioni percepite in modo da favorire i redditi bassi;
• funzione previdenziale: il sistema garantisce all'individuo il mantenimento di un tenore di vita non troppo diverso da quanto raggiunto nella fase terminale della vita lavorativa (supposto abbia adeguatamente contribuito al finanziamento del sistema)◦ la funzione previdenziale, collegando le pensioni ai redditi percepiti
nell'ultima fase lavorativa, implica una preferenza per le carriere caratterizzate da una crescita salariale rapida
• funzione assicurativa: all'individuo è restituito, in età anziana, quanto ha accantonato attraverso il versamento dei contributi sociali nel corso dell'età lavorativa, coprendolo da rischi di caduta di reddito associata alla cessazione dell'attività lavorativa.◦ Income smoothing◦ la funzione assicurativa associa strettamente il trattamento pensionistico
ai contributi versati.
Funzioni del sistema pensionistico
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• equità assistenziale: tutti i cittadini possono raggiungere un livello di reddito minimo, determinato in base alle circostanze economiche e ai valori sociali prevalenti;
• equità previdenziale: a tutti gli individui, a parità di durata della vita lavorativa, viene garantito lo stesso tasso di sostituzione
◦ Tasso di sostituzione = Pensione/Ultima retribuzione
• equità attuariale: a tutti gli individui è garantito lo stesso tasso di rendimento interno
◦ TIR = tasso che eguaglia in un dato istante di tempo il valore attuale dei contributi versati al valore attuale del flusso di pensioni
Equità perseguibile dal sistema
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• L’assicurazione pensionistica pubblica è obbligatoria nella maggior parte dei paesi sviluppati
• Paternalismo: l'individuo non sa di prevedere i propri bisogni effettivi nel lungo periodo e non risparmierebbe abbastanza
• Fallimenti di mercato:◦ Asimmetrie informative: per un cittadino non è facile valutare la gestione
degli enti di previdenza privata e quindi la loro solvibilità di lungo periodo (azzardo morale e selezione avversa)
◦ Selezione avversa: l’assicuratore non è in grado di distinguere pienamente la rischiosità degli individui non è in grado di offrire a tutti copertura completa (o lo fa a costi elevati)
◦ rischi individuali non indipendenti. Un'assicurazione privata non può garantire copertura con rischi non indipendenti• l'indicizzazione delle pensioni per l’inflazione è garantita dallo stato (ECCEZIONE
2011-2014), gli enti di previdenza privati garantiscono solo il valore nominale
◦ inadeguatezza dei mercati finanziari in alcuni paesi (instabilità dei rendimenti di capitale)
◦ previdenza e vecchiaia possono esser viste come beni di merito
Motivazioni per l’intervento pubblico
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• Le modalità di finanziamento:
◦ Capitalizzazione (fully funded)
◦ Ripartizione (pay-as-you-go, PAYGO)
• I criteri di definizione delle prestazioni:
◦ contributivi
◦ retributivi.
CLASSIFICAZIONE DEI SISTEMI PENSIONISTICI
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• sistema a ripartizione: il gettito contributivo Ct (somma dei contributi sociali versati) è destinato al finanziamento delle pensioni Pt erogate nello stesso periodo ai pensionati.◦ L'erogazione individuale è determinata sulla base di criteri specifici.◦ non si ha esigenza di accumulare riserve per il pagamento delle pensioni◦ Ct = Pt patto intergenerazionale
• sistema a capitalizzazione (SC): le pensioni di ciascun individuo sono finanziate mediante i contributi precedentemente versati dallo stesso individuo◦ ogni lavoratore versa, nel suo periodo di attività, contributi che vengono
investiti sul mercato dei capitali (es.: in Svezia una parte dei contributi versati allo stato sono investiti sul mercato)
◦ Nel periodo di pensionamento la pensione percepita dallo stesso lavoratore è il montante «accumulato» (con un tasso di rendimento), riscosso sotto forma di rendita e distribuito per il periodo di vita attesa
◦ accumulazione di riserve per il periodo che, per ogni individuo, incorre tra il versamento dei contributi e il pagamento della pensione.
◦ Pt+1 = Ct (1+i) prospettiva assicurativa individuale
Modalità di finanziamento
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• Dividiamo la vita di ciascuno in due periodi (giovani, anziani)
• n = Tasso di crescita della popolazione
• Nt+1 = Nt + nNt = (1+n) Nt
t-1 t t+1 t+2
Gt-1 = Nt-1
GiovaniGt-1 = Nt-1
Anziani
Generazioni sovrapposte
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Gt = Nt
GiovaniGt = Nt
Anziani
Gt+1 = Nt+1
GiovaniGt-1 = Nt-1
Anziani
Gt+2 = Nt+2
Giovani
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• Consideriamo la generazione Gt :
◦ Nt individui con stipendio w
◦ pensioni finanziate con contributi sociali
◦ Wt = wNt =monte salari al tempo t (al lordo dei contributi sociali)
◦ n = tasso di crescita della popolazione (e dell’ occupazione)
◦ m = tasso di crescita della produttività (= degli stipendi)
◦ α = aliquota di contribuzione (uguale per tutti)
◦ Wt+1= Wt (1+n)(1+m) = monte salari al tempo t+1
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• Al tempo t ogni individuo versa una quota α del suo stipendio wt su un fondo pensione. Questi contributi ct sono investiti sul mercato dei capitali al tasso di rendimento i
• A livello aggregato avremo Ct = α Wt
• Le pensioni Pt+1 erogate al tempo t+1 corrispondono al montante◦ Pt+1 = Ct (1+i) = α Wt (1+i)
• Il rendimento implicito ottenuto dalla generazione t è uguale al tasso i:◦ (Pt+1/Ct) -1 = [ α Wt (1+i) / α Wt ] -1 = i
◦ Un sistema pensionistico a capitalizzazione garantisce un rendimento pari al tasso di rendimento garantito sui mercati dei capitali
Sistema a capitalizzazione
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• Contributi versati al tempo t = Pensioni erogate al tempo t
◦ Pt = Ct= αWt
• Contributi versati al tempo t+1 = Pensioni erogate al tempo t+1
◦ Pt+1 = Ct+1= α Wt+1= α Wt(1+n)(1+m)
• Il rendimento implicito ottenuto dalla generazione t, che lavora e versa contributi al tempo t e riceve la pensione al tempo t+1 è:
◦ (Pt+1/Ct) -1 = [α Wt(1+n)(1+m) / α Wt ] -1 = m + n + mn ≈ m + n
◦ Un sistema pensionistico a ripartizione garantisce un rendimento implicito pari (circa) alla somma del tasso di crescita dell’occupazione e della produttività (salari)
• Supponiamo:
◦ tassi di interesse attesi sul mercato dei capitali nei prossimi 40 anni = 5%,
◦ il tasso di crescita atteso della popolazione è del 1%
◦ la previsione di crescita della produttività è del 3%,
◦ Quale regime pensionistico è da preferire?
Sistema a ripartizione
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• I sistemi pensionistici a ripartizione si possono distinguere anche a seconda del criterio utilizzato per definire l’ammontare della pensione, che può essere calcolata facendo riferimento, alternativamente, all’ammontare del salario del lavoratore o ai contributi versati.◦ In ogni caso, con un Sistema a ripartizione, un lavoratore destina parte
dello stipendio per «contributi previdenziali»◦ Nel periodo lavorativo si formano diritti di pagamento di una pensione
• Metodo retributivo ◦ il salario considerato per definire la pensione può essere quello
dell’ultimo periodo dell’attività lavorativa o una media di quanto guadagnato nell’intera vita lavorativa
• Metodo contributivo ◦ l’intervento pubblico mira a vincolare i singoli a un «risparmio» forzoso
in vista del periodo di inattività. Il tasso di remunerazione del capitale «risparmiato» non è quello di mercato, come accade nei sistemi a capitalizzazione, ma è definito dalla legge a priori.
Sistema a ripartizione: metodi di calcolo
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• L’idea alla base del sistema retributivo è: assicurare al pensionato il mantenimento, nel secondo periodo della sua vita, di uno standard di consumi simile a quello goduto durante il periodo in cui lavorava.
• Ma il retributivo è iniquo: non redistribuisce risorse verso individui più bisognosi (occupazioni di bassa qualità, carriere interrotte, etc)
• In Italia, fino agli inizi degli anni ’90, il sistema previdenziale era a ripartizione di tipo retributivo◦ imponente debito previdenziale◦ marcate differenziazioni di trattamento tra categorie di lavoratori
(dipendenti e autonomi) e tra settori dell’economia (industria, agricoltura e servizi)
◦ uso distorto di alcune prestazioni: le pensioni di anzianità e quelle di invalidità sono state utilizzate al posto dei sussidi alla disoccupazione per gestire le fasi negative del ciclo economico e i processi di trasformazione della produzione.
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• Quali alternative al sistema a ripartizione-retributivo? ◦ Il sistema a capitalizzazione è molto esposto a crisi finanziarie
◦ Anni ’90, genesi del sistema contributivo italiano (NotionalDefined Contribution, NDC)
• Metodo contributivo: ◦ corrispondenza fra la prestazione e la contribuzione in precedenza
versata dal beneficiario: equità attuariale
◦ una ‘banca fittizia’ che ad ogni partecipante intesta un conto corrente sul quale sono prima versati i contributi e dal quale sono poi prelevate le annualità di pensione.
◦ gli interessi sono accreditati in base ad un tasso unico per tutti
◦ Il calendario dei prelievi è disegnato in modo da prosciugare esattamente il conto al termine della vita attesa dell’intestatario
◦ Il sistema rimane a RIPARTIZIONE: i contributi correnti non sono accantonati (come invece accade nel sistema a «capitalizzazione», ma finanziano la spesa corrente.
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