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1 SCHEDE ANMS Queste schede operative nascono dall’elaborazione di alcune delle proposte Queste schede operative nascono dall’elaborazione di alcune delle proposte Queste schede operative nascono dall’elaborazione di alcune delle proposte Queste schede operative nascono dall’elaborazione di alcune delle proposte didattiche più didattiche più didattiche più didattiche più accattivanti ed efficaci accattivanti ed efficaci accattivanti ed efficaci accattivanti ed efficaci realizzate dai musei scientifici italiani. Le attività suggerite vogliono essere realizzate dai musei scientifici italiani. Le attività suggerite vogliono essere realizzate dai musei scientifici italiani. Le attività suggerite vogliono essere realizzate dai musei scientifici italiani. Le attività suggerite vogliono essere di supporto, a chiunque lo ricercasse (scuole, di supporto, a chiunque lo ricercasse (scuole, di supporto, a chiunque lo ricercasse (scuole, di supporto, a chiunque lo ricercasse (scuole, insegnanti, musei e privati), per affrontare il tema insegnanti, musei e privati), per affrontare il tema insegnanti, musei e privati), per affrontare il tema insegnanti, musei e privati), per affrontare il tema evoluzione in modo semplice e divertente. Ci auguriamo che questi moduli operativi possano essere evoluzione in modo semplice e divertente. Ci auguriamo che questi moduli operativi possano essere evoluzione in modo semplice e divertente. Ci auguriamo che questi moduli operativi possano essere evoluzione in modo semplice e divertente. Ci auguriamo che questi moduli operativi possano essere un prezioso aiuto per diffondere la teoria evoluzionistica e per rendere comprensibili a tutti i un prezioso aiuto per diffondere la teoria evoluzionistica e per rendere comprensibili a tutti i un prezioso aiuto per diffondere la teoria evoluzionistica e per rendere comprensibili a tutti i un prezioso aiuto per diffondere la teoria evoluzionistica e per rendere comprensibili a tutti i con con con concetti ad essa collegati. cetti ad essa collegati. cetti ad essa collegati. cetti ad essa collegati. In particolare In particolare In particolare In particolare, in occasione dell’imminente bicentenario della nascita di , in occasione dell’imminente bicentenario della nascita di , in occasione dell’imminente bicentenario della nascita di , in occasione dell’imminente bicentenario della nascita di Charles Darwin, riteniamo fondamentale il ruolo dei musei nell’educazione ad un moder Charles Darwin, riteniamo fondamentale il ruolo dei musei nell’educazione ad un moder Charles Darwin, riteniamo fondamentale il ruolo dei musei nell’educazione ad un moder Charles Darwin, riteniamo fondamentale il ruolo dei musei nell’educazione ad un moderno no no no pensiero evoluzionistico e pensiero evoluzionistico e pensiero evoluzionistico e pensiero evoluzionistico e auspichiamo che auspichiamo che auspichiamo che auspichiamo che essi essi essi essi possano qui trova possano qui trova possano qui trova possano qui trovare re re re suggerimenti suggerimenti suggerimenti suggerimenti original original original originali per per per per differenziare e potenziare differenziare e potenziare differenziare e potenziare differenziare e potenziare la comunicazione col pubblico. la comunicazione col pubblico. la comunicazione col pubblico. la comunicazione col pubblico. Buon Lavoro Buon Lavoro Buon Lavoro Buon Lavoro ADM ADM ADM ADM Troverete tutte le soluzioni tra gli allegati ANMS 1. . . . DARWIN, IL VIAGGIO, LE INTUIZIONI DARWIN, IL VIAGGIO, LE INTUIZIONI DARWIN, IL VIAGGIO, LE INTUIZIONI DARWIN, IL VIAGGIO, LE INTUIZIONI 1.1 1.1 1.1 1.1 IL TACCUINO DI Mr. DARWIN IL TACCUINO DI Mr. DARWIN IL TACCUINO DI Mr. DARWIN IL TACCUINO DI Mr. DARWIN (sc. primaria e secondaria I g) Durante il viaggio sul brigantino Beagle, Darwin ha visitato luoghi sperduti e quasi sconosciuti, ha incontrato creature mai viste e ha potuto studiare da vicino reperti fossili dei quali aveva solo sentito parlare. Tutte le sue riflessioni e le sue osservazioni sono state riportate su un “diario di viaggio” che gli è servito per rielaborare le idee e arrivare alla sua più grande intuizione: L’evoluzione. Viene qui proposto di ricostruire il taccuino di Charles Darwin, con appunti, schizzi, immagini e note. Potete divertirvi a costruirlo, colorarlo e personalizzarlo per averne uno tutto vostro! Per stampare il taccuino vai alla sezione allegati ANMS : allegato1.1 RIFLESSIONI RIFLESSIONI RIFLESSIONI RIFLESSIONI E SUGGERIMENTI E SUGGERIMENTI E SUGGERIMENTI E SUGGERIMENTI Certo C. Darwin non era un uomo qualunque, ma le sue grandi intuizioni sono scaturite dall’attenta osservazione della natura e dall’immenso stupore che le meraviglie del mondo hanno suscitato in lui. Questa facile attività vi permette di immedesimarvi nel viaggio avventuroso che ha vissuto Charles da ragazzo, di conoscerne la storia e l’entusiasmo. Inoltre con questo divertente lavoro taglia-incolla potrete ripercorrere il meticoloso lavoro di descrizione ed elaborazione dei dati raccolti che hanno permesso a Darwin di formulare la sua teoria. Attività proposta da ADM per il Museo di Storia Naturale di Milano

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SCHEDE ANMS

Queste schede operative nascono dall’elaborazione di alcune delle proposte Queste schede operative nascono dall’elaborazione di alcune delle proposte Queste schede operative nascono dall’elaborazione di alcune delle proposte Queste schede operative nascono dall’elaborazione di alcune delle proposte didattiche più didattiche più didattiche più didattiche più

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evoluzione in modo semplice e divertente. Ci auguriamo che questi moduli operativi possano essere evoluzione in modo semplice e divertente. Ci auguriamo che questi moduli operativi possano essere evoluzione in modo semplice e divertente. Ci auguriamo che questi moduli operativi possano essere evoluzione in modo semplice e divertente. Ci auguriamo che questi moduli operativi possano essere

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Charles Darwin, riteniamo fondamentale il ruolo dei musei nell’educazione ad un moderCharles Darwin, riteniamo fondamentale il ruolo dei musei nell’educazione ad un moderCharles Darwin, riteniamo fondamentale il ruolo dei musei nell’educazione ad un moderCharles Darwin, riteniamo fondamentale il ruolo dei musei nell’educazione ad un moderno no no no

pensiero evoluzionistico epensiero evoluzionistico epensiero evoluzionistico epensiero evoluzionistico e auspichiamo che auspichiamo che auspichiamo che auspichiamo che essi essi essi essi possano qui trovapossano qui trovapossano qui trovapossano qui trovare re re re suggerimentisuggerimentisuggerimentisuggerimenti originaloriginaloriginaloriginaliiii per per per per

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Troverete tutte le soluzioni tra gli allegati ANMS

1111. . . . DARWIN, IL VIAGGIO, LE INTUIZIONIDARWIN, IL VIAGGIO, LE INTUIZIONIDARWIN, IL VIAGGIO, LE INTUIZIONIDARWIN, IL VIAGGIO, LE INTUIZIONI

1.11.11.11.1 IL TACCUINO DI Mr. DARWIN IL TACCUINO DI Mr. DARWIN IL TACCUINO DI Mr. DARWIN IL TACCUINO DI Mr. DARWIN (sc. primaria e secondaria I g)

Durante il viaggio sul brigantino Beagle, Darwin ha visitato luoghi sperduti e quasi sconosciuti, ha

incontrato creature mai viste e ha potuto studiare da vicino reperti fossili dei quali aveva solo sentito

parlare. Tutte le sue riflessioni e le sue osservazioni sono state riportate su un “diario di viaggio” che

gli è servito per rielaborare le idee e arrivare alla sua più grande intuizione: L’evoluzione.

Viene qui proposto di ricostruire il taccuino di Charles Darwin, con appunti, schizzi, immagini e note.

Potete divertirvi a costruirlo, colorarlo e personalizzarlo per averne uno tutto vostro!

Per stampare il taccuino vai alla sezione allegati ANMS : allegato1.1

RIFLESSIONI RIFLESSIONI RIFLESSIONI RIFLESSIONI E SUGGERIMENTIE SUGGERIMENTIE SUGGERIMENTIE SUGGERIMENTI

Certo C. Darwin non era un uomo qualunque, ma le sue grandi intuizioni sono scaturite dall’attenta

osservazione della natura e dall’immenso stupore che le meraviglie del mondo hanno suscitato in lui.

Questa facile attività vi permette di immedesimarvi nel viaggio avventuroso che ha vissuto Charles da

ragazzo, di conoscerne la storia e l’entusiasmo. Inoltre con questo divertente lavoro taglia-incolla

potrete ripercorrere il meticoloso lavoro di descrizione ed elaborazione dei dati raccolti che hanno

permesso a Darwin di formulare la sua teoria.

Attività proposta da ADM per il Museo di Storia Naturale di Milano

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1.2 1.2 1.2 1.2 CRUCIPUZZLE EVOLUZIONISTICO CRUCIPUZZLE EVOLUZIONISTICO CRUCIPUZZLE EVOLUZIONISTICO CRUCIPUZZLE EVOLUZIONISTICO (per tutti)

Ricercate nella griglia i termini riportati qui sotto: aguzzate la vista perché possono essere nascosti

tra le lettere in verticale, in orizzontale, in diagonale e anche al contrario.

adattamento ambiente atollo barba beagle cambridge

cirripedi creazionisti darwin dinosauri dna diversità

ereditarietà evoluzione fossili fringuelli galapagos geologia

giraffe lamarck lombrichi lotta naturalista novità

origine selezione sopravvivenza specie viaggio vita

D K L Y J E G L G V D J J O M W X A B C H V

I Y O Z H D L J Y I A Z E T N E I B M A S K

V H T I P Z M Y O Q R Z O I G G A I V A S E

E V T L B W J Y E Y W A B E T U C V R O O R

R W A L D U L A O N I S F D M E T H G I S E

S D L E I M J T H T N R J F Q R F A O G O D

I N P U N T S O L L U F I R E Z P C R M P I

T A P G O F U L R I O R M H N A I A I I R T

A T A N S Q X L J R M G U G L Q H M G D A A

J U T I A M Y O A B R A B A A G B B I E V R

N R E R U S E M Q H Q Q G W C H Y R N P V I

O A L F R X S E L E Z I O N E D Q I E I I E

V L U L I V D B Z G O C D O L J K D D R V T

I I B Y A H E E E T A D B N C B Y G S R E A

T S P Q E A X O E M D R B N A L A E S I N H

A T I K G E L V X A A M P D C D H D G C Z T

N A E L C O Y T C R E A Z I O N I S T I A E

O M E D G A I P U D E A B T I L I S S O F I

B U A I J L A M A R C K K V G I O H G I X C

U L A R S S U O T N E M A T T A D A U Q L E

A S L O M B R I C H I Q O R D C C Q V K G P

J O P G E N O I Z U L O V E D X V I T A E S

RIFLESSIONIRIFLESSIONIRIFLESSIONIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTIE SUGGERIMENTIE SUGGERIMENTIE SUGGERIMENTI

Alla fine di questo divertente gioco avrete più confidenza con i termini che fanno parte del

vocabolario dell’evoluzione! Per provare la vostra conoscenza in materia provate a spiegare per

quale motivo queste parole hanno un legame con Charles Darwin. Per diventare ancora più esperti

vi suggeriamo di fare una piccola ricerca.

Attività proposta da Associazione DIDO’ per il Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara

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1. 1. 1. 1. 3. QUIZ3. QUIZ3. QUIZ3. QUIZ----STORYSTORYSTORYSTORY ((((per tutti)

Per scoprire qualche curiosità in più su C. Darwin e la sua vita vi consigliamo di rispondere a

questo simpatico quiz!

1. Quali dei seguenti libri è opera di Darwin?

a) L’Origine della specie

b) Il mondo perduto

c) Tutto sui mammut

2. La pianta preferita di Darwin era…

a) La dionea: una pianta carnivora

b) Il cetriolo c) Il cavolfiore

3. Darwin era esperto mondiale di:

a) Scimmie

b) Pulci c) Cirripedi (una particolare famiglia di crostacei)

4. Un giorno, mentre era a caccia di coleotteri, ne adocchiò un esemplare interessante.

Peccato che ne avesse uno già in ciascuna mano. Allora decise di:

a) Mettersi gli altri due nel cappello e prendere in mano il terzo

b) Mettersi in bocca uno dei due insetti, per avere una mano libera

c) Schiacciarlo sotto un tacco

RIFLESSIONI E SUGGERIMENTIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTI

Se non conoscete ancora la vita e gli interessi di Charles Darwin questo curioso quiz può essere un

punto di partenza per avvicinarvi al personaggio! Per conoscerlo meglio vi suggeriamo le attività

1.1.e 1.2 che trovate nella stessa sessione.

Attività proposta da Associazione DIDO’ per il Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara

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2. LA VARIABILITA’ INTRASPECIFICA E LA 2. LA VARIABILITA’ INTRASPECIFICA E LA 2. LA VARIABILITA’ INTRASPECIFICA E LA 2. LA VARIABILITA’ INTRASPECIFICA E LA

SELEZIONE NATURALESELEZIONE NATURALESELEZIONE NATURALESELEZIONE NATURALE

2.1 2.1 2.1 2.1 PESCI A MATITAPESCI A MATITAPESCI A MATITAPESCI A MATITA (per tutti)

Dividetevi in quattro gruppi. Ognuno di voi dovrà avere 10 fogli di carta numerati dall’1 al 10 e una matita

(non la gomma!). Mettete il pesce-campione al centro del gruppo e disegnate sul primo foglio di carta un pesce

il più possibile simile al pesce-campione (FIG.1)

1. 2. 3.

Senza guardare i disegni, un componente del gruppo sceglie una caratteristica (es. “lunghezza delle

pinne”). Ora confrontate i vostri disegni e scegliete il pesce che meglio esprime quella caratteristica

(nel nostro esempio, quello con le pinne più lunghe. FIG 2.). Ponete il pesce selezionato al centro del

gruppo e usatelo come pesce-campione, cercando di riprodurlo sul foglio n°2.

Un altro componente del gruppo sceglie una nuova caratteristica in base alla quale individuerete, tra

i pesci disegnati sui fogli n°2, un nuovo pesce-campione (FIG 3.). Continuate in questo modo per 3-4

volte scegliendo caratteristiche diverse.

RIFLESSIONIRIFLESSIONIRIFLESSIONIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTIE SUGGERIMENTIE SUGGERIMENTIE SUGGERIMENTI

Questa attività simula l’effetto della selezione nel determinare le modificazioni delle specie nel

tempo, cioè l’evoluzione dei viventi.

Confrontando i pesci dell’ultima generazione con il primo pesce-campione, si notano differenze

davvero notevoli, come pure confrontando i pesci di una stessa generazione disegnati da gruppi

diversi. In effetti, i pesci disegnati da diverse mani non sono mai perfettamente uguali tra loro anche

se il modello è lo stesso e, allo stesso modo, negli organismi che si riproducono sessualmente, i figli

non sono identici ai genitori. Su questa grande varietà di caratteristiche agisce la selezione naturale,

che consente solo ad alcuni individui di sopravvivere e riprodursi. La selezione naturale fa sì che alcuni

individui, nati con caratteristiche vantaggiose per l’ambiente in cui si trovano, sopravvivano e si

riproducano meglio degli altri, cosicché le caratteristiche vantaggiose passano alla generazione

successiva e si diffondono sempre più nella popolazione. Nell’attività proposta, la caratteristica

“vantaggiosa” veniva scelta dopo avere eseguito i disegni, non prima. Lo stesso avviene in natura: le

differenze tra un organismo e un altro compaiono casualmente, e possono rivelarsi vantaggiose,

svantaggiose o indifferenti a seconda dell’ambiente in cui vive l’organismo considerato.

Attività proposta da ADM per il Museo di Storia Naturale di Milano

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2.2.2.2.2 2 2 2 PREDATORI DI COLORIPREDATORI DI COLORIPREDATORI DI COLORIPREDATORI DI COLORI (per tutti)

Disponete su un tavolo un foglio di carta verde, rappresentante l’ambiente e, sopra a questo, 100 cartoncini di

colori diversi (anche verdi), simboleggianti individui di specie diverse, ben separati tra loro in modo che non si

tocchino. Registrate su una tabella il numero di individui per colore (partendo da un totale di 100, i vostri

valori corrisponderanno a dati percentuali).Fig.1.

Fig.1

Fig.2

Fig.3

Impersonate dei predatori che, girando intorno al tavolo-habitat, catturano una preda (un cartoncino

colorato, che riporrete ai lati del foglio)Fig.2. Continuate a “cacciare” fino a lasciare sul foglio 25

cartoncini. Suddividete i cartoncini “sopravvissuti” per colore, contateli e registrate i dati. Ora

immaginate che ogni “sopravvissuto” si riproduca, generando 3 figli.

Per ogni cartoncino rimasto, aggiungetene 3 dello stesso colore (Fig.3.). Rimescolateli e spargeteli tutti

sul foglio, quindi simulate nuovamente la “predazione“. Ripetete l’operazione per almeno 4 volte,

registrando accuratamente i valori ad ogni passaggio. Ci sono cambiamenti nelle percentuali di ogni

colore tra la 1°, la 2°, la 3° e la 4° generazione? Se sì, quali? Perché?

RIFLESSIONIRIFLESSIONIRIFLESSIONIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTIE SUGGERIMENTIE SUGGERIMENTIE SUGGERIMENTI

Con questo gioco avete simulato la selezione naturale provocata dai predatori su una popolazione di

prede. Se durante la “predazione” avete raccolto i cartoncini velocemente, dovreste notare un

aumento della percentuale di cartoncini verdi generazione dopo generazione. Può anche succedere

che i cartoncini dai colori più vistosi scompaiano completamente dalla popolazione.

I cartoncini verdi hanno maggiori probabilità di “sopravvivere” perché si confondono meglio con

l’ambiente: la stessa cosa avviene in natura per gli individui dotati di colori mimetici. Invece gli

individui troppo vistosi, o troppo facili da catturare (ad esempio quelli capitati verso il bordo del

tavolo nel gioco proposto) difficilmente riusciranno a sopravvivere e a riprodursi. Di conseguenza, le

caratteristiche vantaggiose saranno presenti nella generazione successiva con maggiore frequenza

rispetto a quelle non vantaggiose.

Secondo l’attuale teoria scientifica, è proprio la selezione naturale il fenomeno alla base

dell’evoluzione delle specie viventi.

Attività proposta da ADM per il Museo di Storia Naturale di Milano

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3. 3. 3. 3. GLI ADATTAMENTIGLI ADATTAMENTIGLI ADATTAMENTIGLI ADATTAMENTI

3. 3. 3. 3. 1111 CURIOSI ANIMALI CURIOSI ANIMALI CURIOSI ANIMALI CURIOSI ANIMALI (sc. primaria e secondaria I g)

Associate ognuna delle caratteristiche qui sotto elencate agli animali che la possiedono, unendoli con

una freccia.

1. ZAMPE PALMATE 2. BECCO D’ANATRA

3. CODA USATA COME TIMONE 4. UNA PELLICCIA IMPERMEABILE

RIFLESSIONI E SUGGERIMENTIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTI

Tutti questi animali hanno particolari caratteristiche fisiche che li rendono adatti a vivere al meglio in

ambiente acquatico. Inoltre, in natura è facile riscontrare come a volte animali appartenenti anche a

classi molto diverse, vivendo in ambiente simile, abbiano caratteristiche morfologiche analoghe (nel

nostro caso, ad esempio, zampe adatte al nuoto). Questo risultato, opera della selezione naturale che

promuove il carattere vantaggioso per la vita in quell’ambiente, viene detto convergenza adattativa.

Attività proposta da ADM per il Museo Civico di Storia Naturale di Milano

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3.2 3.2 3.2 3.2 LA FORMA DEL BECCO LA FORMA DEL BECCO LA FORMA DEL BECCO LA FORMA DEL BECCO (sc. primaria e secondaria I g)

Sono qui rappresentati quattro uccelli tipici del bosco temperato europeo. Osservate con attenzione le

caratteristiche morfologiche soprattutto dei becchi: quali differenze potete notare? Queste differenze

sono importanti? Per quale motivo?

RIFLESSIONI E SUGGERIMENTIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTI

Questi 4 uccelli vivono nello stesso ambiente e ne condividono le risorse (spazio, cibo, nascondigli….).

La forma del becco, che in questi animali è molto differente, ci dà un indizio sulle scelte alimentari e

sulle tecniche per procacciarsi il cibo. Il becco robusto e appuntito del picchio è perfetto per stanare

insetti sotto le cortecce, mentre quello adunco e tagliente del gufo è adatto a catturare una preda e

strapparne piccoli lembi. Ognuno di questi uccelli ha un becco specializzato che lo avvantaggia nel

procurarsi il cibo preferito, diverso da quello degli altri, procurato in modo diverso. E’ possibile

dunque comprendere come, a volte, la specializzazione così spiccata e la differenziazione di un

carattere (forma del becco) all’interno di uno stesso gruppo di animali (uccelli) possa essere

vantaggiosa ed eviti la competizione.

Attività proposta dal Museo Civico di Zoologia di Roma

GUFO COMUNE

UPUPA

PICCHIO ROSSO

MAGGIORE

COLOMBACCIO

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3.33.33.33.3 DINOSAURI….CHE FORZA!!DINOSAURI….CHE FORZA!!DINOSAURI….CHE FORZA!!DINOSAURI….CHE FORZA!! (sc. primaria e secondaria I g)

I dinosauri hanno dominato la Terra per quasi tutto il mesozoico, eppure anch’essi sono stati

sostituiti da organismi con nuove caratteristiche! Risolvete il cruciverba e scoprirete in

verticale, evidenziata, la classe di animali che trasse beneficio dalla loro estinzione.

1 D T D N

2 R C O

3 T R

4 M I

5 S Z

6 O I

7 R

8 T S

9 R T O

1. Rettile pelicosauro posto sulla linea evolutiva che ha dato origine ai mammiferi.

2. Periodo nel quale si è verificata l’estinzione in massa dei dinosauri

3. Corpo extraterrestre possibile causa dell’estinzione dei dinosauri

4. Animali marini dotati di conchiglia a spirale, estinti in massa contemporaneamente ai dinosauri

5. Scomparsa definitiva di una specie

6. Resti pietrificati di organismi vegetali o animali antichi milioni di anni.

7. Nome abbreviato di uno dei più feroci dinosauri carnivori

8. Ordine di rettili del Mesozoico adattati all’ambiente marino

9. Grande dinosauro erbivoro dal muso a tre corna

RIFLESSIONI E SUGGERIMENTIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTI

Spesso il concetto di “adattato” viene erroneamente confuso con quello di “forte”. In realtà, come

Darwin sostenne, un essere vivente adattato non necessariamente deve essere forte fisicamente, così

come un organismo forte può risultare, di fronte a un cambiamento dell’ambiente, assolutamente

non adattato alle nuove condizioni e quindi facilmente vulnerabile. A tal proposito ne sono un

esempio i grandi dinosauri come i t-rex e i triceratopi: nonostante la loro indubbia forza, quando un

evento ancora da chiarire ha modificato le condizioni ambientali, essi si sono estinti perché le loro

caratteristiche non sono risultate adatte a superare la crisi.

Attività proposta da ADM presso il Museo Civico di Storia Naturale di Milano

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4. EVOLUZIONE E BIODIVERSITA’4. EVOLUZIONE E BIODIVERSITA’4. EVOLUZIONE E BIODIVERSITA’4. EVOLUZIONE E BIODIVERSITA’

4.14.14.14.1 LA LUNGA STORIA DELLA TERRA LA LUNGA STORIA DELLA TERRA LA LUNGA STORIA DELLA TERRA LA LUNGA STORIA DELLA TERRA (sc. primaria e secondaria I g)

Prendete confidenza con l’evoluzione degli esseri viventi giocando con i dadi! Per giocare serve: un

dado, almeno 2 giocatori, una pedina per ognuno….e tanto coraggio per affrontare il lungo percorso

della vita sulla Terra!!! Ricordate che per ogni casella dovete seguire le istruzioni del tabellone!!

Per stampare tabellone ed istruzioni vai alla sezione allegati ANMS: allegato 4.1

RIFLESSIONI E SUGGERIMENTIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTI

Il nostro pianeta ha una lunga storia: 4,5 miliardi di anni! Un tempo lunghissimo durante il quale si

sono susseguiti eventi geologici e atmosferici di grande entità. Un ambiente sempre così in

trasformazione ha permesso alla selezione naturale di operare sulle prime forme di vita garantendone

la continua evoluzione verso forme sempre meglio adattate.

Il lento ma inesorabile ”lavoro” della selezione naturale, come già sosteneva Charles Darwin, è

testimoniato da ritrovamenti fossili di esseri viventi, oggi estinti, ma che per caratteristiche

anatomiche ricordano forme attuali.

A cura di Associazione Didattica Naturalistica per il museo di Scienze Naturali “E. Caffi” - Bg

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4.2. TRAPPOLE 4.2. TRAPPOLE 4.2. TRAPPOLE 4.2. TRAPPOLE (sc. primaria e secondaria I g)

Quasi ovunque, intorno a noi, vivono tantissimi piccoli animali. Avete mai provato a guardare

negli angoli della casa, sulle foglie e sui fiori del giardino? Oppure sotto i sassi o i legni?

Anche Darwin fin da bambino andava per campi attrezzato per la “caccia”. Queste raccolte sono

state il suo primissimo approccio alla natura e allo studio dettagliato dei particolari che

dimostrano la biodiversità.

Per catturare ed osservare un buon numero di esemplari potete usare queste semplici ma efficaci

trappole. Alla fine delle osservazioni ricordatevi di liberare gli animaletti dove li avete trovati.

ASPIRATORE

PER INSETTI

TRAPPOLE A

CADUTA

RIFLESSIONI E SUGGERIMENTIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTI

Osservate le trappole al mattino presto, a mezzogiorno, al tramonto e nella tarda serata. Quando sono più

attivi gli animali? La loro attività è in rapporto alle condizioni atmosferiche?

Confrontate i tipi e i numeri degli animaletti intrappolati nelle diverse zone e micro-habitat, ci sono

differenze?

A cura del Museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Pavia

Per costruire un aspiratore

procuratevi una bottiglietta di

plastica, due tubicini di gomma,

una garzina e un elastico.

L’aspiratore serve per catturare

piccoli insetti direttamente dal

terriccio, da foglie, fiori o tronchi.

E’ sufficiente aspirare attraverso il

tubo A puntando il tubo B sulla

zona da vagliare. Gli animaletti

verranno raccolti nella bottiglietta

e potrete così osservarli da vicino.

Prendete un bicchiere di plastica a

bordi lisci e interratelo dopo

averne riempito il fondo di aceto

bianco. Riparate l’imboccatura

della trappola con un pezzo di

legno o altro, facendo attenzione a

non impedire l’ingresso agli

animali. Sistemate le trappole in

diversi microhabitat del giardino

(prato, aiuola di fiori, nell’orto..) e

dopo qualche ora controllate gli

animali caduti.

TUBO A

TUBO B

GARZA

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5555. . . . LA FOLLE IDEA DI Mr. DARWIN:LA FOLLE IDEA DI Mr. DARWIN:LA FOLLE IDEA DI Mr. DARWIN:LA FOLLE IDEA DI Mr. DARWIN: L’UOMO E LE SCIMMIE

5.15.15.15.1 DIVERSI MA UGUALIDIVERSI MA UGUALIDIVERSI MA UGUALIDIVERSI MA UGUALI (sc. primaria I g)

L ’analisi dettagliata di parti scheletriche di primati attuali e fossili permette di formulare un’ ipotesi

sulle “parentele” tra i primati a noi più vicini. Tra gli alberi filogenetici qui sotto quale, secondo voi,

rappresenta più correttamente questa ipotesi? Che cosa significa?

Alcuni esami particolari sono in grado di dirci quale, tra le scimmie antropomorfe, sia più simile a

noi. L’uomo in effetti condivide circa il 95% del patrimonio genetico con lo scimpanzé e questo fatto

spiega la strabiliante somiglianza che ci unisce. Nonostante ciò rimangono ben visibili alcune

differenze: osservando di profilo un uomo e uno scimpanzé, riuscite ad individuarle?

Aggiungiamo anche…:

SCIMPANZE’ UOMO

Postura occasionalmente eretta Postura eretta stabile

Cervello piccolo Cervello grande

Arti superiori lunghi Arti superiori più corti

Canini grandi e lunghi Canini lunghi come gli altri denti

RIFLESSIONI E SUGGERIMENTIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTI

L’uomo ha alcuni caratteri, e precisamente le unghie piatte, anziché gli artigli, il pollice opponibile e

quattro incisivi inferiori, in comune con altri mammiferi. Gli animali con questi caratteri si

chiamano Primati, quindi anche l’uomo è un primate, come tutte le scimmie e le proscimmie. Ecco

perché egli assomiglia di più a loro che a un cane o un cavallo.

A cura di Associazione Didattica Naturalistica per il museo di Scienze Naturali “E. Caffi” - Bg

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5.3 5.3 5.3 5.3 I PRIMATI I PRIMATI I PRIMATI I PRIMATI ATTUALI ATTUALI ATTUALI ATTUALI ((sc. secondaria II g)

L’uomo è un Primate come lo sono il gorilla, lo scimpanzé, il macaco, l’amadriade, il lemure o il

cebo. Il confronto fra la morfologia, l’intelligenza e il comportamento delle varie specie di Primati

non umani, con le quali abbiamo in comune tappe recenti della nostra storia evolutiva, ci

permette di ricostruire l’evoluzione della specie umana e di capire i meccanismi dell’evoluzione

biologica.

Provate anche voi a cimentarvi in uno studio comparato utilizzando le schede proposte che si

concentrano su questi aspetti anatomici:

a)a)a)a) GLI OCCHI DEI PRIMATIGLI OCCHI DEI PRIMATIGLI OCCHI DEI PRIMATIGLI OCCHI DEI PRIMATI

b)b)b)b) LE MANI DEI PRIMATILE MANI DEI PRIMATILE MANI DEI PRIMATILE MANI DEI PRIMATI

c)c)c)c) LA CAPACITA’ CRANICA DEI PRIMATILA CAPACITA’ CRANICA DEI PRIMATILA CAPACITA’ CRANICA DEI PRIMATILA CAPACITA’ CRANICA DEI PRIMATI

d)d)d)d) LA LOCOMOZIONE DEI PRIMATILA LOCOMOZIONE DEI PRIMATILA LOCOMOZIONE DEI PRIMATILA LOCOMOZIONE DEI PRIMATI

Per stampare le schede vai alla sezione allegati ANMS: allegato 5.3- a) -b)- c)-d)

RIFLESSIONI E SUGGERIMENTIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTI

Sarà molto interessante verificare come passando dalle proscimmie alle scimmie antropomorfe le

caratteristiche analizzate tendono via via ad essere sempre più vicine a quelle dell’uomo.

Attività proposta da Museo Civico di Zoologia di Roma

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5.5.5.5.2 UNO STUDIO ACCURATO2 UNO STUDIO ACCURATO2 UNO STUDIO ACCURATO2 UNO STUDIO ACCURATO (sc. primaria e secondaria I g)

Ancora oggi, guardando da vicino una scimmia, si rimane stupefatti per quanto ci somigli: le mani,

gli occhi e le movenze sembrano volerci ricordare qualcosa ma…… che cosa?

Uno studio attento delle caratteristiche dei crani ci può aiutare a capire quale sia il rapporto

evolutivo tra uomo e scimmie.

Verrebbe spontaneo dire che “l’uomo derivi dalle scimmie” ma in realtà non sarebbe davvero

corretto. Infatti, grazie a studi sempre più dettagliati dei resti fossili e ai moderni mezzi a servizio

della scienza è certo che l’uomo e le cosiddette scimmie non avessero altro che un antenato in

comune e non una discendenza diretta.

Prova anche tu a cimentarti in uno studio comparato di crani seguendo le schede.

Attività proposta da ADM per il Museo Civico di storia Naturale

Osservate con attenzione le immagini che si riferiscono al cranio di a) Homo sapiens e a quello di b)Gorilla.

Troverete le immagini tra gli allegati ANMS: allegato 5.2 -a)-b)

Leggete le caratteristiche elencate e assegnatele al cranio dell’uomo o a quello del gorilla riportandole nei

fogli A e B sopra.

1. HA LA TESTA TONDA 10 HA I CANINI PICCOLI

2. HA UNA CRESTA OSSEA SULLA TESTA 11 HA I CANINI MOLTO GROSSI

3. HA LA FRONTE ALTA E SPAZIOSA 12 HA IL MENTO PRONUNCIATO

4. HA LA FRONTE BASSA 13 NON HA IL MENTO

5. HA IL FORO OCCIPITALE SPOSTATO VERSO LA NUCA 14 HA MANDIBOLA FORTE E ROBUSTA

6. HA IL FORO OCCIPITALE AL CENTRO 15 HA MOLARI DI MODESTE DIMENSIONI

7. HA LA FACCIA PIATTA 16 HA MOLARI GROSSI E MASSICCI

8. HA IL MUSO SPORGENTE 17 HA IL CERVELLO GRANDE

9. HA LE SOPRACCIGLIA SPORGENTI 18 HA IL CERVELLO PICCOLO

Ora considerate le immagini relative a Australopithecus afarensis e Homo erectus (Troverete le immagini tra

gli allegati ANMS 5.2 c)-d) : confrontando questi crani con quelli precedentemente analizzati,

collocateli in quello che sembra l’ordine evolutivo più corretto.

RIFLESSIONI E SUGGERIMENTIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTIRIFLESSIONI E SUGGERIMENTI

Il gorilla è una scimmia antropomorfa e come tale molto somigliante all’uomo, ma, come si evince da

questo studio sui crani, ancora molte sono le caratteristiche che li distinguono. Il cranio di A. afarensis e

quello di H. erectus hanno in sé racchiuse sia caratteristiche scimmiesche che umane. Ciò ci permette di

affermare, come fece già Darwin, che uomo e gorilla abbiano un antenato in comune, da ricercarsi molto

indietro nel tempo, ma non un rapporto di discendenza diretta. Mentre, la sempre maggior somiglianza

tra A. afarensis, H. erectus e H. sapiens, fa dedurre che appartengano allo stesso ramo evolutivo staccatosi da

quello delle scimmie antropomorfe milioni di anni fa.

Attività proposta da ADM presso il Museo Civico di Storia Naturale di Milano

Gorilla- foglio B Uomo- foglio A