Scheda Tecnica Demolizione
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Anas, scheda tecnica relativa alle attività di demolizione dell’impalcato del ponte sul
fiume Po e del viadotto di accesso lato Lodi
Finalità dei Lavori
La finalità dell’intervento di demolizione è quella di decostruire l’impalcato metallico
del ponte sul fiume Po, preservando l’integrità delle pile in alveo, e di demolire
completamente il viadotto di adduzione lato Lodi.
Organizzazione ed articolazione dei lavori
Le attività di demolizione si articoleranno come di seguito descritto:
a) demolizione del viadotto di accesso lato Lodi:
demolizione di un tratto di impalcato compreso fra due pile mediante due
escavatori da 300-400 quintali, attrezzati con braccio speciale da
demolizione e pinza frantumatrice, agenti da un lato dell'impalcato e
procedendo verso l'altro lato. Un terzo escavatore sarà posizionato dietro
agli altri per operare una prima riduzione di pezzatura del materiale
demolito, in modo da facilitare il successivo carico ed evacuazione delle
risulte.
Anas SpA Società con Socio UnicoCap. Soc. € 2.269.892.000,00 – Iscr. R.E.A. 1024951 – P.IVA 02133681003 – C.F. 80208450587Sede legale: Via Monzambano, 10 – 00185 Roma – Tel. 06 44461 - Fax 06 4456224Sede Compartimentale: Via Corradino d’Ascanio 3 - 20142 Milano - Tel. 02.826851 - Fax. 02.82685501
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demolizione delle travi che compongono gli impalcati partendo dagli
elementi più esterni. Ogni trave oggetto della demolizione sarà alleggerita
progressivamente su tutta la sua lunghezza asportando la componente
inerte e liberando così la parte in acciaio annegata nella struttura; alla
fine dell'operazione gli stessi saranno sezionati ed accompagnati a terra.
Terminata la demolizione dell’impalcato, seguirà la demolizione della pila
liberata fino ala quota del piano di campagna, mediante escavatore con
pinza oleodinamica o, al bisogno, martellone.
In parallelo alla demolizione (sia dell'impalcato che delle pile), il materiale di
risulta sarà allontanato dal piede dell'opera in demolizione mediante pala
meccanica e sottoposto a frantumazione primaria mediante il terzo escavatore,
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attrezzato con pinza frantumatrice, che provvederà alla prima riduzione di
pezzatura ed alla separazione dei ferri di armatura. Il materiale così lavorato
sarà caricato su autocarri, mediante l’escavatore stesso o le pale meccaniche
presenti, che provvederanno a trasportare il materiale al destino finale.
b) demolizione dell’impalcato metallico del ponte sul fiume Po:
Considerando la non accessibilità del ponte e quindi onde evitare il transito del
personale sul ponte in questione, la demolizione della soletta in cemento
armato, sarà condotta agendo con l’ausilio di macchinari che sono in grado di
intervenire in completa sicurezza e nel rispetto delle problematiche ambientali
presenti.
Infatti, si interverrà con un pontone ancorato in prossimità della campata da
demolire, sul quale sarà allestita una autogru con il compito di sostenere un
escavatore da 130 quintali (o similare), che provvederà a frantumare la soletta in
elementi di ridotta pezzatura.
Le porzioni di cemento armato così sconnesse saranno raccolte sul pontone
stesso o altro pontone, in modo da evitare la loro dispersione in fiume, e poter
essere facilmente raccolte e poi evacuate per successiva deferizzazione in
cantiere e conferimento a destino finale.
Per lo smontaggio della struttura portante in acciaio, si opererà mediante tagli
locali al fine di sezionarla. Successivamente sezionato l’elemento, questo verrà
calato a terra mediante l’utilizzo di autogru o altro sistema di sollevamento che
potrà essere posta o su lato della golena in direzione Lodi o su quello in
direzione Piacenza oppure per la parte centrale del ponte sul pontone
precedentemente detto.
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Gli elementi strutturali verranno sezionati in una sequenza tale da non
pregiudicare la stabilità della struttura che è ancora in essere.
c) demolizione dell’impalcato metallico centrale, in area golenale, verrà eseguita in
analogia con quando descritto per il viadotto di accesso lato Lodi. Tuttavia, per la
demolizione/smontaggio dell’impalcato metallico verrà utilizzata un’autogru
agente direttamente dal piano sottostante il ponte, sempre tramite la formazione
di piste di accesso;
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Le fasi di demolizione si articoleranno, presumibilmente, secondo l’elencazione sopra
riportata, a partire dalla decostruzione del viadotto lato Lodi.
Al fine di garantire la massima operatività dei mezzi e limitare l’accumulo dei
materiali di risulta sui terreni in golena si è previsto di intervenire tramite apposite piste di
cantiere, della larghezza di 12 metri, realizzate con lastre metalliche dello spessore di 30
millimetri.
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