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SCHEDA 1/B SCHEDA PROGETTO PER L’IMPEGNO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN EMILIA-ROMAGNA ENTE 1)Ente proponente il progetto: ASSOCIAZIONE COMUNITA’ PAPA GIOVANNI XXIII 2)Codice di accreditamento: CARATTERISTICHE PROGETTO 3) Titolo del progetto: PROGETT-AZIONE 4) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3 D.M. 30/5/2014): SETTORE: E-Educazione e Promozione Culturale AREA DI INTERVENTO:07-Educazione alla pace 5) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto e i destinatari delle stesse, con particolare riferimento alle attività dei giovani in servizio civile regionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 5.1 Complesso delle attività realizzate dall’Ente e identificazione dei destinatari OBIETTIVO SPECIFICO Incrementare la consapevolezza sui temi della cittadinanza europea, dei diritti, della pace, delle migrazioni mediante l’implementazione di progettualità (europee, nazionali, regionali e locali) e la realizzazione di attività di sensibilizzazione e comunicazione dedicate a queste tematiche. AZIONI – Attività MESI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 AZIONE 1- ANALISI, RICERCA ED ELABORAZIONE DI BANDI ORIENTATI ALLA PROMOZIONE SOCIALE E ALL’EDUCAZIONE ALLA PACE NZ00394

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SCHEDA 1/B

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPEGNO DI GIOVANI IN

SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN EMILIA-ROMAGNA

ENTE

1)Ente proponente il progetto:

ASSOCIAZIONE COMUNITA’ PAPA GIOVANNI XXIII

2)Codice di accreditamento:

CARATTERISTICHE PROGETTO

3) Titolo del progetto:

PROGETT-AZIONE

4) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3 D.M. 30/5/2014):

SETTORE: E-Educazione e Promozione Culturale

AREA DI INTERVENTO:07-Educazione alla pace

5) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal

progetto e i destinatari delle stesse, con particolare

riferimento alle attività dei giovani in servizio civile

regionale, nonché le risorse umane dal punto di vista

sia qualitativo che quantitativo:

5.1 Complesso delle attività realizzate dall’Ente e

identificazione dei destinatari

OBIETTIVO SPECIFICO Incrementare la consapevolezza sui temi della cittadinanza europea, dei

diritti, della pace, delle migrazioni mediante l’implementazione di progettualità (europee, nazionali, regionali e locali) e la realizzazione di attività di sensibilizzazione e comunicazione dedicate a queste tematiche.

AZIONI – Attività MESI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

AZIONE 1- ANALISI, RICERCA ED ELABORAZIONE DI BANDI ORIENTATI ALLA PROMOZIONE SOCIALE E

ALL’EDUCAZIONE ALLA PACE

NZ00394

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1.1 Analisi delle proposte progettuali presentate e

dei risultati ottenuti

1.2 Analisi territoriale e

programmazione

1.3 Analisi dei bandi e studio di fattibilità per la presentazione di proposte progettuali

AZIONE 2: PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI ATTIVITA RIVOLTE AI GIOVANI

2.1. Sviluppo dell’idea

progettuale secondo le linee del project cycle management

2.2 stesura della proposta progettuale (descrittivo)

2.3 definizione del progetto

e controllo della documentazione

2.4. organizzazione di attività rivolte ai giovani per promuovere la cittadinanza

europea

AZIONE 3: NETWORKING E SENSIBILIZZAZIONE

3.1. realizzazione di un report di sensibilizzazione sul tema dei diritti umani,

della pace e dell’intercultura

3.2. attività di sensibilizzazione sul tema dei diritti umani e della pace attraverso il web, i network sociali ed eventi

3.3. Creazione di sinergie con volontari ed altri enti e servizi

AZIONE 5: VALUTAZIONE DEI RISULTATI

4.1. Valutazione ed analisi degli interventi effettuati

4.2. Esame di nuove proposte e progettualità

Descrizione dettagliata delle attività

AZIONE 1- ANALISI, RICERCA ED ELABORAZIONE DI BANDI ORIENTATI ALLA PROMOZIONE SOCIALE E ALL’EDUCAZIONE ALLA PACE

Con quest’azione si intende fare un’analisi dei progetti presentati dall’ente inerenti l’integrazione, la promozione sociale e l’ educazione alla pace cosi come declinate nelle attività pratiche dell’ente, dai progetti di risoluzione non violenta dei conflitti nelle scuole e con i giovani ai progetti per l’integrazione dei migranti, in particolare rifugiati e richiedenti asilo. L’analisi dei progetti presentati permetterà di evidenziare buone crasse e criticità. Tale

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attività è realizzata in maniera sinergica alla raccolta dei bisogni emergenti dal contesto territoriale per quanto riguarda i temi su cui l’ente è impegnato e permette la programmazione di interventi coordinati ed efficaci.

1.1. Analisi delle proposte progettuali presentate e dei risultati ottenuti Analisi della valutazioni ottenute dai progetti in relazione alle priorità e alle griglie lettura delle relazioni intermedie e finali dei progetti realizzati analisi degli output realizzati analisi dei rischi e degli imprevisti emersi in fase di realizzazione delle attività e

delle soluzioni adottate Analisi dei punti di forza e delle criticità della proposta Individuazione delle proposte migliorative

1.2 Analisi territoriale e programmazione

monitoraggio dei principali indicatori statistici territoriali contatto e condivisione con stakeholder presenti e significativi raccolta dei bisogni emergenti attraverso gli operatori sul territorio analisi degli interventi già in atto e verifica sull’opportunità di azioni complementari

o rafforzative individuazione di eventuali sinergie analisi dei bollettini informativi (siti web, newsletter) e ricerca del “matching”

rispetto a bisogni emergenti dal territorio approfondimento della regolamentazione, delle priorità e dei programmi tematici di

interesse 1.4 Analisi dei bandi e studio di fattibilità per la presentazione di proposte progettuali

Analisi dei requisiti di partecipazione e della tempistica prevista verifica preliminare di fattibilità in relazione a:

o bisogni rilevati ed emergenti dal territorio; o bisogni, opportunità, criticità settoriali rilevate dai referenti dei servizi

generali interessati (s. immigrazione, s. giovani, s. obiezione di coscienza e

pace, s. operazione colomba); o rete di partenariato presente sul territorio;

Raccolta dei dati specifici utili alla progettazione

analisi dei risultati auspicabili e degli indicatori per verificarli analisi delle attività proposte analisi della sostenibilità dei risultati una volta terminato il progetto

AZIONE 2- PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI ATTIVITA RIVOLTE AI GIOVANI Con quest’azione si vuole potenziare l’attività di progettazione e promozione della mobilità

giovanile e del volontariato strutturato rivolto a giovani del territorio per promuoverne il protagonismo, al consapevolezza e l’impegno civico. Sarà favorita l’implementazione di progettualità legate sinergicamente ai programmi di mobilità europea la realizzazione di interventi di educazione alla pace che da anni Apg23 porta avanti nelle scuole, con i giovani (in servizio civile e non), con i migranti rifugiati etc. Saranno inoltre organizzati alcuni eventi nelle scuole del territorio per sensibilizzare i giovani sul tema della cittadinanza europea.

2.1. sviluppo dell’idea progettuale secondo le linee del project cycle management approach

Lettura dei report sul contesto in cui si vuole progettare Identificazione dei bisogni Identificazione degli obiettivi da raggiungere Identificazione dei risultati da ottenere

Identificazione delle attività (workplan, cronogramma) Identificazione dei rischi e dei fattori esterni ed interni di interferenza/opportunità

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2.2 stesura della proposta progettuale (descrittivo) Contatto con giovani del territorio interessati ad esperienze di mobilità Presentazione dei programmi e analisi delle opportunità disponibili

Stesura della proposta sulla base del formulario predisposto se presente Lettura della proposta da parte di più membri dello staff, suggerimenti e correzioni Eventuale traduzione della proposta nella lingua richiesta o correzione da parte di

un madrelingua 2.3 definizione del progetto e controllo della documentazione

Compilazione delle parti formali del progetto Descrizione delle risorse necessarie e richieste Calendarizzazione per l’ìnvio della proposta Controllo e conferma dell’avvenuta ricezione della proposta

2.4. organizzazione di attività rivolte ai giovani per promuovere la cittadinanza europea

Monitoraggio di documenti e materiale di interesse sui temi della cittadinanza

europea, del diritto alla pace, dello sviluppo sostenibile, delle migrazioni Analisi della situazione sul territorio riminese Raccolta informazioni da stakeholder e operatori sul territorio Contatti con le scuole del territorio Contatti con le associazioni giovanili del territorio Organizzazione di incontri in 3 scuole superiori Promozione dei programmi europei rivolti ai giovani

Organizzazione di una festa dell’Europa AZIONE 3: NETWORKING E SENSIBILIZZAZIONE Per valorizzare le esperienze maturate all’interno del progetto PROGETT-AZIONE! si condivideranno attraverso prodotti audiovisivi e strumenti del web i contenuti emersi così da renderli fruibili ad un pubblico più ampio.

3.1. Realizzazione di un report di sensibilizzazione sul tema dei diritti umani, della pace e dell’intercultura

Gestione delle attività della segretaria (tenuta contatti, pianificazioni attività…) Individuazione delle tematiche su cui realizzare il report Attività di archiviazione e catalogazione del materiale disponibile Diffusione del materiale prodotto attraverso le piattaforme partner

Partecipazione ad eventi promossi dall’Associazione e/o su temi propri del progetto

3.2. Attività di sensibilizzazione sul tema dei diritti umani e della pace attraverso il web, i network sociali ed eventi

- Stesura di un piano di comunicazione - Ricerca e analisi del materiale disponibile - Organizzazione del materiale e predisposizione per la sua pubblicazione online

secondo gli standard comunicativi web - Gestione delle piattaforme web e interazione con gli utenti

3.3. Creazione di sinergie con volontari ed altri enti e servizi

ricerca di associazioni del territorio che operano sul tema dei diritti, dell’educazione alla pace, dei migranti;

contatti telefonici;

incontri per realizzare ed elaborare programmi ed eventi comuni; definizione delle attività da realizzare in sinergia.

AZIONE 4: VALUTAZIONE DEI RISULTATI La fase di valutazione servirà per comprendere i risultati raggiunti dalle azioni previste, rispetto agli obiettivi prefissati. Sarà necessaria per migliorare azioni e progetti educativi

successivi.

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4.1. Valutazione ed analisi degli interventi effettuati Incontri di verifica delle attività svolte con tutti gli operatori ed il personale

coinvolto;

Confronto con gli operatori; Confronto con i presidi e/o direttori delle scuole dove si sono realizzati gli interventi; Analisi dei punti di forza e debolezza delle attività proposte.

4.2. Esame di nuove proposte e progettualità

Confronto con tutti gli operatori sui risultati raggiunti;

Generazione di idee e proposte; Valutazione della fattibilità delle proposte emerse; Valutazione del budget disponibile; Elaborazione di nuovi programmi e progetti educativi.

DESTINATARI DEL PROGETTO

Il progetto prevede attività dirette rivolte a circa 300 studenti delle scuole superiori dell’area del riminese e a circa 100 giovani che frequentano le associazioni giovanili del territorio. Prevede poi attività di comunicazione e sensibilizzazione sul tema della cittadinanza europea, dei diritti, della pace, delle migrazioni, da diffondere nella provincia di Rimini e attraverso i canali web ai giovani italiani.

INDIVIDUAZIONE/IDENTIFICAZIONE/DESCRIZIONE DEI BENEFICIARI I beneficiari che il progetto andrà a raggiungere sono molteplici:

I giovani delle scuole beneficeranno dalle attività educative del progetto contribuendo a ridurre la diffidenza nei confronti dei migranti e promuovendo una maggior consapevolezza rispetto ai diritti umani;

la provincia di Rimini ed i suoi Comuni, beneficeranno della maggior consapevolezza rispetto al tema delle migrazioni che potrà creare il progetto;

gli insegnanti potranno apprendere nuove tecniche e modalità educative per poter

migliorare la gestione del gruppo classe con modalità cooperative e di collaborazione;

le istituzioni scolastiche potranno incrementare la qualità della sua funzione educativa;

i tavoli per la pace e le associazioni di promozione ed educazione alla pace presenti sul territorio vedranno aumentare il contributo collettivo per il raggiungimento della pace e della nonviolenza.

5.2 Risorse umane complessive necessarie per

l’espletamento delle attività previste, con la specifica

delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le

predette attività

N. RUOLO SPECIFICA

PROFESSIONALITA’ ATTIVITA’

1 Responsabile della progettazione

Laurea Magistrale in Cooperazione e Sviluppo Locale e Internazionale, esperienza pluriennale nella redazione, gestione e rendicontazione di progetti ed esperienza di monitoraggio e valutazione di progetti in Italia e all’estero

1.1 Analisi dei risultati ottenuti dai progetti implementati

1.3 analisi dei bandi e studio di fattibilità per la presentazione di proposte progettuali

2.1. sviluppo dell’idea progettuale secondo le linee del project cycle management approach 3.1. Realizzazione di un report di sensibilizzazione

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sul tema dei diritti umani, della pace e dell’intercultura 3.3. Creazione di sinergie con volontari ed altri enti e servizi 4.1. Valutazione ed analisi degli interventi effettuati

3 Progettisti A. Laurea Magistrale in Scienze Politiche, esperienza pluriennale nella redazione, gestione e rendicontazione di progetti B. Dottorato in Sociologia, esperienza pluriennale nella redazione, gestione e rendicontazione di progetti e nel tutoraggio di giovani partecipanti a progetti di scambio C. Laurea Magistrale in Antropologia Culturale, Master in Fund Raising per il no-profit e gli enti pubblici, redazione di progetti e ricerca fondi

1.1 Analisi delle proposte progettuali presentate e dei risultati ottenuti

1.2 analisi territoriale e programmazione

1.3 analisi dei bandi e studio di fattibilità per la presentazione di proposte progettuali 2.2 stesura della proposta progettuale (descrittivo) 2.3 definizione del progetto e controllo della documentazione 2.4. organizzazione di attività rivolte ai giovani per promuovere la cittadinanza europea 3.2. Attività di sensibilizzazione sul tema dei diritti umani e della pace attraverso il web, i network sociali ed eventi 4.2. Esame di nuove proposte e progettualità

1 Responsabile amministrativo/gestionale.

Laureato in Economia ha esperienza pluriennale nella rendicontazione di progetti

2.3. definizione del progetto e controllo della documentazione 4.2. Esame di nuove proposte e progettualità

1 Amministrativo

Laureata in Economia del no-profit, esperienza in rendicontazione di progetti

2.3. definizione del progetto e controllo della documentazione

5.3 Attività e ruolo previsti per i giovani nell’ambito

del progetto OBIETTIVO SPECIFICO

Incrementare la consapevolezza sui temi della cittadinanza europea, dei diritti, della pace, delle migrazioni mediante l’implementazione di progettualità (europee, nazionali, regionali e locali) e la realizzazione di attività di sensibilizzazione e comunicazione dedicate a queste tematiche. AZIONI-Attività ATTIVITA’ DEL VOLONTARIO

AZIONE 1- ANALISI, RICERCA ED

ELABORAZIONE DI BANDI

ORIENTATI ALLA PROMOZIONE SOCIALE E ALL’EDUCAZIONE ALLA PACE

1.1 Analisi delle proposte progettuali

presentate e dei risultati ottenuti

Il volontario affianca lo staff dei progettisti nell’analisi delle proposte progettuali già presentate in modo da conoscere e approfondire le attività dell’ente nel campo dell’educazione alla pace e all’integrazione.

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1.2 Analisi territoriale e programmazione

Il volontario su indicazione dello staff predispone una scheda sintetica da utilizzare e partecipa alla raccolta dei dati Supporta lo staff nella compilazione delle schede sintetiche che riportano le informazioni utili alla predisposizione dei bandi.

1.3 Studio di fattibilità per la presentazione di proposte progettuali su specifici bandi individuati

Il volontario affianca lo staff nell’analisi delle caratteristiche dei bandi e nella raccolta e analisi dei bisogni. Il volontario su indicazione del responsabile della progettazione raccoglie informazioni utili e prende contatti con i referenti per lo studio di fattibilità dei progetti.

AZIONE 2- PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI ATTIVITA RIVOLTE AI GIOVANI

2.1. sviluppo dell’idea progettuale secondo le linee del project cycle management approach

Il volontario affianca il responsabile della progettazione nel reperimento di informazioni ed elementi del contesto utili a sviluppare l’idea progettuale.

2.2 stesura della proposta progettuale

(descrittivo)

Il volontario affianca i progettisti nella redazione della proposta progettuale, compilando in autonomia parti del formulario. Il volontario affianca i progettisti nella traduzione della proposta progettuale

ove necessario (italiano/inglese, italiano/spagnolo).

2.3. definizione del progetto e controllo della documentazione

Il volontario affianca i progettisti e il responsabile amministrativo nel reperimento dei materiali necessari e nella loro predisposizione.

2.4 preparazione e controllo della

documentazione richiesta e invio della proposta

Il volontario su indicazione dei progettisti predispone la documentazione necessaria all’invio della proposta.

2.5. organizzazione di attività rivolte ai giovani per promuovere la cittadinanza europea

Il volontario collabora all’organizzazione degli eventi, allo studio dei programmi specificamente indirizzati ai giovani e all’organizzazione della festa dell’Europa.

AZIONE 3: NETWORKING E

SENSIBILIZZAZIONE

3.1. Realizzazione di un report di sensibilizzazione sul tema dei diritti umani, della pace e dell’intercultura

Il volontario collabora alla realizzazione del report nei diversi passaggi Si occupa della diffusione attraverso i canali previsti dall’ufficio. Contribuisce all’organizzazione e all’archiviazione dei materiali.

3.2. Attività di sensibilizzazione sul tema dei diritti umani e della pace attraverso il web, i network sociali ed

eventi

Il volontario predispone i materiali di pubblicazione e collabora alla gestione dei network sociali. Collabora alla stesura del piano di comunicazione e lo valuta in progressione assieme agli operatori.

3.3. Creazione di sinergie con volontari

ed altri enti e servizi

Il volontario cerca altre organizzazioni del territorio che operano nello stesso settore.

AZIONE 4: VALUTAZIONE DEI RISULTATI

4.1. Valutazione ed analisi degli interventi effettuati

Il volontario contribuisce all’analisi degli interventi. Partecipa all’individuazione delle

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criticità e delle buone prassi.

4.2. Esame di nuove proposte e progettualità

Il volontario partecipa agli incontri di equipe in cui si discutono strategie e priorità per il futuro alla luce dell’analisi svolta.

5.4 Nel caso di specifici target a cui rivolgere il

progetto o in presenza di una quota di posti riservata:

specificare perché e in che modo per questi giovani il SCR

è un’opportunità di crescita e di inclusione sociale:

6) Obiettivi: A. delle attività previste

Incrementare la consapevolezza sui temi della cittadinanza europea, dei diritti, della pace, delle migrazioni mediante l’implementazione di progettualità (europee, nazionali, regionali e locali) e la realizzazione di attività di sensibilizzazione e comunicazione dedicate a queste tematiche.

B. per i giovani impegnati nelle attività di SCR

Migliorare e qualificare le proprie capacità professionali, in particolare quelle inerenti la progettazione sociale e le attività di promozione sul tema dei diritti e dell’educazione alla pace. Incrementare la consapevolezza rispetto alla situazione del territorio di riferimento e delle opportunità di sviluppo complessivo offerte attraverso lo sviluppo di progettualità

sociali.

7) Numero di giovani da impegnare nel progetto SCR:

di cui: - SCR “Garanzia

giovani”

-Numero posti con vitto e alloggio:

-Numero posti senza vitto e alloggio:

-Numero posti con solo vitto:

8) Numero ore di servizio settimanali dei giovani in SCR, ovvero monte ore: 25

9) Giorni di servizio a settimana dei giovani (minimo 4, massimo 5) :

10) Nr.mesi durata impegno dei giovani (fino a 11 mesi)

2

5

11

0

2

0

2

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11) Eventuali particolari obblighi dei giovani durante il periodo di SCR:

I volontari durante lo svolgimento del servizio civile sono tenuti a:

1. rispettare le norme in materia di igiene, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro 2. rispettare le regole della struttura: orari, linguaggio e abitudini consolidate 3. mantenere la necessaria riservatezza per quanto attiene a dati, informazioni o

conoscenze acquisite durante lo svolgimento del servizio civile 4. essere disponibili a trasferimenti in Italia per incontri di formazione,

sensibilizzazione e promozione del servizio civile 5. flessibilità oraria dovuta alla particolarità delle persone destinatarie del servizio 6. partecipare ad eventi particolari previsti dal programma delle attività (uscite

domenicali, campi invernali ed estivi)

Saltuariamente potrà essere chiesto di svolgere il proprio servizio anche nel giorno festivo di Domenica oppure il Sabato, fatto salvo il diritto a recuperare il giorno di

riposo di cui non si è usufruito Si ricorda, inoltre, che la formazione è obbligatoria e quindi, nelle giornate di formazione non è possibile prendere giornate di permesso.

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12) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Tutor

N.

Sede di

attuazione

del

progetto

Comune Indirizzo

(1)

Cod.

ident.

sede

(2)N.

giovani

per

sede

SCR|G.G

(3) Nominativi degli Operatori

Locali di Progetto Nominativo del tutor

Cognome

e nome

Data di

nascita C.F.

Cognome

e nome

Data di

nascita C.F.

1

UFFICI

AMMINIST

RATIVI

RIMINI

VIA

VALVERDE

10/B

11080

2 ZANNI

SARA 23/05/

1983

ZNNSRA83E6

3H294A

STEFANI

GIORGIA 02/07/84 STFGRG84L42C5

73Z

2

3

4

5

6

totale

Codice progetto SCN denominazione progetto

SCN (1) (2) (3) (3) (3)

NON ASSEGNATO

EDUCARE,

PROGETTARE,

COMUNICARE

11080

1 ZANNI

SARA 23/05/

1983

ZNNSRA83E6

3H294A

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13) Attività di sensibilizzazione del servizio civile:

Il testo del Progetto sarà pubblicato sul sito web dell’Ente e segnalato attraverso la propria rete di contatti (mailing list e presenze su social network) per tutta la durata del bando. Per realizzare le attività inserite all’interno Protocollo d’intesa con il Copresc di Rimini,

come specificato dall’allegata Scheda di attuazione (allegato 1 alla Scheda), durante l’intero arco dell’anno, gli Enti aderenti concordano di collaborare alla realizzazione di attività coordinate e congiunte di sensibilizzazione rivolte all’intera comunità e specificatamente ai giovani :

- sul Servizio Civile svolto sia in Italia che all’estero: la sua storia, i suoi valori di riferimento, la normativa nazionale, le sue finalità, le opportunità offerte dal territorio provinciale e regionale, gli Enti attivi, anche attraverso le dirette

testimonianze dei giovani volontari già coinvolti nell’esperienza di Servizio Civile, - sui principi ispiratori e le linee guida delineate nella Carta d’impegno etico e nelle previsioni della L.R.20/03 (in particolare dell'art.2, lettere a-f-g), nonché principi e attualità dell’obiezione di coscienza e delle tematiche ad essa collegate (nonviolenza, difesa civile, povertà, solidarietà, mondialità e intercultura, pace e

diritti umani, ecc.),

-sulla realtà territoriale, attinenti i bisogni dei giovani. - autonomamente, con attività di sensibilizzazione sul servizio civile, all’interno dell’Ente e rivolte alla cittadinanza, mantenendone informato e partecipe il Co.Pr.E.S.C.

La promozione può essere realizzata attraverso iniziative coordinate dal Co.Pr.E.S.C. e realizzate insieme agli Enti aderenti possibilmente nell’università, nella scuola secondaria e anche nella scuola primaria, nei centri d’aggregazione giovanile e nei

luoghi d’incontro e di ritrovo dei giovani e delle famiglie. In occasione della pubblicazione dei bandi per la selezione di giovani da impegnare in progetti di Servizio Civile, l’Ente concorda di promuovere il Servizio Civile sul territorio provinciale, realizzando attività di promozione, coordinata e congiunta, del bando e di orientamento dei giovani alla scelta del progetto ed evitando che ognuno promuova solo il/i proprio/i progetto/i di Servizio Civile. Verranno individuati strumenti congiunti di presentazione dei progetti e meccanismi

coordinati per l’orientamento dei giovani alla scelta degli stessi, con l’obiettivo di facilitare l’accesso consapevole al Servizio Civile del maggior numero possibile di

giovani e di puntare alla copertura di tutti i posti disponibili sul territorio provinciale, evitando in tal modo inutili concentrazioni di domande su pochi progetti, utilizzando le indicazioni provenienti dai tavoli tematici regionali, cui partecipa l’operatore del Copresc, che riporterà in ambito provinciale quanto emerso a livello regionale, per

l’adozione di tali indicazioni in base alle specificità locali. Le iniziative coordinate e congiunte di sensibilizzazione riferite all’esperienza di Servizio Civile Regionale, in particolare, verranno approfondite attraverso incontri diretti nelle realtà e con i soggetti interessati. Le attività coordinate e congiunte di sensibilizzazione e di promozione di cui sopra, dettagliate nella scheda annuale d’attuazione del protocollo d’intesa:

1. prevedono l’attivazione di un gruppo di lavoro, coordinato da un referente

individuato dal Co.Pr.E.S.C., per la definizione di un sistema condiviso di sensibilizzazione e di promozione e per la programmazione delle singole attività da realizzare;

2. coinvolgono in qualità di testimoni i giovani del Servizio Civile impegnati nei progetti in cui il Co.Pr.E.S.C. risulta inserito quale partner;

3. prevedono la partecipazione dei referenti degli Enti coinvolti; 4. impegneranno i giovani e/o i referenti degli Enti aderenti.

Verranno realizzate, con il coinvolgimento dei giovani in Servizio Civile e dei referenti, le seguenti azioni:

- Creazione di un pieghevole/depliant con i progetti a bando e la data di scadenza (per la creazione dei materiali informativi verranno coinvolti i giovani in servizio

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civile e i responsabili dei diversi enti) - Distribuzione dei pieghevoli attraverso lettere inviate dai Comuni (ai volontari in

Servizio Civile verrà richiesta la collaborazione per l’imbustamento) - uscita sulle testate locali, trasmissioni radio e tv, conferenza stampa, (ai giovani

volontari si richiederà la disponibilità per le pubblicazioni e le trasmissioni radio e tv, attraverso brevi testimonianze sulla loro esperienza).

- realizzazione di iniziative Co.Pr.E.S.C.: feste, eventi sul Servizio Civile, create sia come momenti aggregativi che come momenti di sensibilizzazione alla comunità. Le iniziative annualmente ricorrenti e pertanto da ritenersi consolidate sono: 1. la festa di inizio servizio, che ha la finalità di far incontrare e conoscere tutti i

volontari che svolgono il servizio civile nella Provincia di Rimini: nell’occasione

si invitano le Istituzioni politiche del territorio. Giovani e responsabili di Servizio Civile degli Enti parteciperanno sia alla ideazione che alla festa stessa.

2. Celebrazione della ricorrenza del 15 dicembre, giornata dell’obiezione di coscienza, all’interno della manifestazione dedicata al commercio equo ed alla solidarietà internazionale denominata “Equamente”, in Rimini P.zza Cavour .

3. prosecuzione del progetto di educazione alla pace nelle scuole con la partecipazione dei volontari come testimoni con le modalità sperimentate negli

anni precedenti ed illustrate in premessa. 4. diffusione di materiale informativo negli Urp, centri per l’impiego e Università.

L’impegno complessivo previsto è di 22 ore annue.

14) Criteri e modalità di selezione dei giovani del

progetto SCR (NON applicabile a “Garanzia giovani”):

15) Piano di monitoraggio interno per la valutazione

dell’andamento delle attività del progetto:

MONITORAGGIO INTERNO Per quanto riguarda strumenti e metodologie del piano di monitoraggio finalizzato alla

rilevazione periodica dell’andamento delle attività previste dal progetto, l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII farà riferimento al sistema di monitoraggio accreditato. PARTECIPAZIONE AL PERCORSO COORDINATO E CONGIUNTO A LIVELLO PROVINCIALE PER LA CONDIVISIONE DEL MONITORAGGIO INTERNO DEI

PROGETTI L’ente si impegna a realizzare un sistema di monitoraggio interno al progetto di Servizio Civile, elaborando un sistema condiviso nelle metodologie e nei risultati in ambito Co.Pr.E.S.C. che, oltre ad indicare strumenti e metodologie, comprenda i seguenti standard minimi di qualità: - strumenti idonei di rilevazione delle seguenti dimensioni:

l’esperienza del giovane; il raggiungimento degli obiettivi; il rapporto con gli operatori/volontari dell’Ente e con gli utenti; la crescita del giovane; il percorso formativo;

- rilevazioni ex-ante, in itinere, ex-post, anche attraverso il coinvolgimento dei

giovani impegnati, o meno, nel Servizio Civile, finalizzato alla riprogettazione;

- modalità e strumenti per comunicare gli esiti complessivi del monitoraggio e quindi l’andamento del progetto, rendendo pubblici i risultati e mettendo a disposizione del Co.Pr.E.S.C. il materiale rilevato.

Le tappe di lavoro ipotizzate per la realizzazione di un sistema di monitoraggio

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condiviso coinvolgono, in momenti diversi, due tipi di soggetti: - da un lato, le figure responsabili dell’Ente (OLP, referente per la progettazione,

il monitoraggio, la formazione, il SC) - dall’altro, il responsabile del monitoraggio e i volontari in servizio.

Pertanto le modalità di rilevazione comprenderanno: - incontri di riflessione fra i referenti dell’ente - incontri di riflessione fra il referente del monitoraggio dell’ente e i volontari - questionari di monitoraggio a risposta multipla o aperta per i volontari. I dati raccolti durante lo svolgimento del progetto saranno elaborati in un report finale,

finalizzato a - individuare elementi di criticità e di successo, che possano guidare la

riprogettazione, calibrando i progetti sulle esperienze precedenti o in corso e le indicazioni dei volontari

- rendere pubblici e disponibili alla cittadinanza i risultati ottenuti dal progetto e la loro ricaduta sul territorio

Schema del percorso di monitoraggio delle attività del progetto:

nello schema che segue si riportano tempistiche, modalità ed elementi di rilevazione del sistema di monitoraggio

Ex ante

Prima della partenza del

progetto

Incontro fra i referenti dell’ente

il progetto: dalla stesura alla realizzazione.

Possibile aggiustamento delle attività previste dal progetto

In itinere

Primo giorno di servizio

incontro fra i responsabili dell’ente ed i volontari in

servizio civile

Presentazione dell’Ente e del progetto, accoglienza, avvio delle attività

Verso il 5° mese

Somministrazione di un questionario ai volontari

Bilancio di metà servizio, esiti, aggiustamenti Somministrazione ai volontari di un questionario

per la rilevazione di: - grado di

soddisfazione dei volontari sull’andamento del progetto

- rapporto fra i

volontari e i referenti dell’ente

- rapporto fra i volontari e gli utenti del progetto

- realizzazione degli obiettivi previsti dal

progetto - realizzazione delle

attività previste dal

progetto - la formazione

generale e specifica

Verso il 10° mese

Somministrazione di un questionario ai

Preparazione e svolgimento di restituzioni interne

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volontari all’Ente e sul territorio sul tema: cosa sta producendo il SC in questo contesto

Somministrazione ai volontari di un questionario per la rilevazione di:

- grado di soddisfazione dei volontari sull’andamento del

progetto - accoglienza

- realizzazione degli obiettivi previsti dal progetto

- realizzazione delle attività previste dal

progetto

- competenze acquisite dai giovani durante il loro percorso di servizio civile

- percezione dei volontari sulla ricaduta sul territorio delle azioni realizzate dal progetto

Al termine del progetto

Redazione di un report conclusivo del monitoraggio

Ex post Incontro fra i referenti degli enti

Definizione di - elementi utili alla

riprogettazione

- elementi per la

realizzazione della mappa del valore del servizio civile

L’ Ente renderà pubblici a livello provinciale i risultati di reporting e valutazioni, anche ai fini della successiva programmazione provinciale del Servizio Civile e di una migliore progettazione futura.

L’ente partecipa inoltre: ad un percorso di condivisione del monitoraggio e dei suoi risultati realizzato in ambito

Co.Pr.E.S.C.

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

16) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

NESSUNO

17) Eventuali tirocini riconosciuti :

NESSUNO

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18) Competenze e professionalità acquisibili dai giovani

durante l’espletamento del SCR, certificabili e validi

ai fini del curriculum vitae (specificare il/i

soggetto/i competente a certificare e riconoscere le

competenze, allegando copia degli accordi):

NESSUNO

19) Reti a sostegno del progetto (copromotori e/o

partners):

La Parrocchia “La Resurrezione” mette a disposizione i propri locali per la realizzazione di incontri di educazione alla pace e integrazione culturale, mentre il Bar “Marecchia Tradizione e Gusto” mette a disposizione i propri locali e il proprio personale per l’organizzazione di una festa interculturale.

Formazione generale dei giovani in SCR coordinata dal

Co.Pr.E.S.C. e congiunta con altri Enti validata dalla Regione

20) Sedi di realizzazione formazione generale e

formazione specifica:

- Sede di Gestione del Servizio Civile, Via Dante Alighieri, snc – 61013 Mercatino Conca (PU)

- Sede amministrativa dell’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, via Valverde 10/A/B Rimini

- Sala del centro giovani Rm 25 in C.so d’Augusto 241, 47900 Rimini (RN) - La sala della Coop. Il Millepiedi in Via Tempio Malatestiano, 3, 47900 Rimini (RN) - La Sala Marvelli della Caritas diocesana di Rimini in Via Madonna della Scala,7, 47900 Rimini (RN) - L’aula didattica della Caritas diocesana di Rimini in Via Madonna della Scala,7, 47900 Rimini (RN)

- La sala di Servizio Obiezione Pace dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII in via Dante Alighieri fnc, 61013 Mercatino Conca (PU) - Sala della Giunta del Comune di Cattolica, piazzale Roosevelt 5, 47841 Cattolica (RN) - Sala del Consiglio del Comune di Cattolica, piazzale Roosevelt 5, 47841 Cattolica (RN) - Sala della biblioteca di Coriano, via Martin Luter King, 13 47853 Coriano (RN) - Sala comunale di via piane, in via piane c/o vigili urbani 47853 Coriano (RN) - Sala delle riunioni del Comune di Santarcangelo, piazza Ganganelli, 1,

47828 Santarcangelo (RN) - Sala riunioni della CCILS via del lavoro,6 47814 Bellaria Igea Marina (RN)

- Salone MPA via fratelli Bandiera, 34 47900 Rimini - Sala del Buonarrivo della Provincia di Rimini in c.so d’Augusto 231, 47921 Rimini - Sala Associazione Arcobaleno Viale Principe Amedeo 11/21E, 47921 Rimini - altre possibili sale di enti accreditati soci del Co.Pr.E.S.C. di Rimini che eventualmente verranno comunicate entro i 15 giorni previsti dalla comunicazione del calendario

all’UNSC

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Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei

giovani

21) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

Nome cognome Luogo di

nascita

Data di

nascita

Codice fiscale

SARA ZANNI RIMINI (RN) 23/05/1983 ZNNSRA83E63H294A

GIORGIA GIRONI RIMINI (RN) 05/11/1986 GRNGRG86S45H294A

GIORGIA STEFANI CESENA (FC) 02/07/1984 STFGRG84L42C573Z

22) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

La metodologia su cui si basa la formazione specifica è la cosiddetta “Learning by

doing”: al volontario vengono da subito assegnati compiti operativi da svolgere sotto la supervisione di un mentore/tutor. Inoltre stando a diretto contatto con tutto lo staff dell’ufficio avrà la possibilità di migliorare le proprie competenze giorno per giorno. I formatori presentano gli obiettivi formativi da raggiungere, assegnano i compiti ai

volontari, fanno il punto della situazione delle competenze acquisite, assegnano il mentore/tutor per il raggiungimento degli obiettivi previsti scegliendolo tra lo staff(es. un progettista se l’obiettivo è la redazione della proposta oppure il responsabile ammnistrativo se l’obiettivo formativo è l’acquisizione di strumenti operativi utili alla rendicontazione o alla stesura del preventivo di spesa).

23) Contenuti della formazione:

1- Lavoro d'equipe e dinamiche di gruppo Lavorare in equipe è fondamentale, i volontari impareranno a conoscere alcune delle dinamiche tipiche che si creano nei gruppi di lavoro, soprattutto, in prospettiva di dover concludere progetti e prendere decisioni.

2- project cycle management approach

- Introduzione alla progettazione: principi, strumenti, terminologia - Le fasi del ciclo di vita di un progetto

3- fondi europei 2014-2020 (diretti)

stanziamenti previsti, regolamenti, programmi, modalità di presentazione delle proposte, calendario dei bandi emanati direttamente da Bruxelles.

4- fondi europei 2014-2020 (indiretti)

stanziamenti previsti dalla regioni e dalle autorità di gestione nazionali, modalità di presentazione delle proposte, calendario dei bandi e regolamenti di partecipazione e gestione.

5- redazione della proposta progettuale schema tipo per la redazione di un progetto, analisi di alcune tipologie di formulario

(concept note, full application form, formulari on-line), costruzione del contesto (ricerca della fonti, uso dei dati statistici e dei report etc.), identificazione degli obiettivi e dei risultati, descrizione delle attività e dei target, piano dei rischi e

sostenibilità post-progetto, individuazione degli indicatori oggettivamente verificabili

per la verifica dei risultati raggiunti. 6- redazione del piano finanziario di un progetto macrovoci più utilizzate e frequenti, regole per lo spostamento da una macrovoce

all’altra, ricerca e richiesta di preventivi, calcolo del costo del personale

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7- rendicontazione

conoscenza delle regole di base e delle procedure adottate dal sistema di contabilità dell’ente.

24) Durata:

La durata complessiva della formazione specifica è di 70 ore. 50 ore di formazione specifica

20 ore di eventuale formazione linguistica.

ALTRI ELEMENTI

25) Modalità di monitoraggio del piano di formazione

(generale e specifica) predisposto:

Il percorso formativo verrà monitorato dagli enti attraverso due rilevazioni: la prima in

itinere, a metà percorso, e la seconda finale, a conclusione dei momenti formativi.

Le rilevazioni prevedono l'utilizzo di questionari per i giovani volontari con risposte a scelta multipla e aperte.

Monitoraggi Rilevazioni

A metà percorso

Andamento del sistema formativo

Criticità

Correzioni da apportare

Conoscenze e competenze acquisite

Crescita dei volontari

Finale Verifica finale della formazione generale e specifica

Verifica finale di conoscenze e competenze raggiunte

Verifica finale del percorso di crescita dei volontari.