Raccolta elaborati presentati dalle scuole

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Catalogo delle opere per

il CONCORSO

Differente ma uguale, la scuola in parità

Se riconosci le differenze, riconosci anche te stesso

La Commissione Regionale Pari Opportunità della Basilicata, con l’intento di diffondere il tema delle pari

opportunità e della non-discriminazione, per sensibilizzare la popolazione giovanile studentesca

all'educazione e al rispetto della differenza di genere, ha bandito un concorso a premi, rivolto agli studenti

delle terze classi della scuola secondaria di primo grado – anno scolastico 2012-2013 - della Basilicata, sul

tema della parità tra uomo e donna.

Hanno partecipato gli studenti iscritti, nell’anno scolastico 2012-2013, all’ultima classe della scuola

secondaria di primo grado della Basilicata

TEMA DEL CONCORSO

I valori della differenza e delle pari opportunità per tutti, con lo scopo di sfidare pregiudizi, arretratezze e

stereotipi ed affermando e valorizzando le persone, indipendentemente dal genere.

Sezioni

�letteraria: testo narrativo, articolo di giornale o poesia

�artistica: pittura, scultura, grafica e fotografia

�multimediale: filmati, documentari, spot, cortometraggi e blog

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La scuola e, dunque, la cultura, i saperi, la conoscenza, rappresentano per l’intera società un efficace presidio dei principi della democrazia, della tutela dei diritti, della necessità dei doveri, del riconoscimento e della valorizzazione delle differenze. A partire dai ragazzi, si può immaginare un percorso che aiuta a sconfiggere pregiudizi e stereotipi, concorre allo sviluppo di una cultura del rispetto reciproco e impone una riflessione sulla necessità di informare il nostro agire alla centralità della persona.Le tante opere artistiche, letterarie e multimediali, prodotte dagli studenti e oggetto di questa raccolta, sono la testimonianza delle grandi potenzialità che possono essere attivate con poche risorse economiche e, invece, con un patrimonio inestimabile di risorse umane composto da alunni, docenti, dirigenti scolastici e da tutte le componenti la Commissione Regionale Pari Opportunità di Basilicata. Un lavoro corale ha reso possibile questo piccolo grande miracolo che diventa patrimonio della società lucana e spunto importante per continuare il nostro impegno.A tutti va il mio ringraziamento

La Presidente Antonietta Botta

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sezione letteraria sezione artistica sezione multimediale

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sezione letteraria

I.C. Statale Mario Pagano - Bella (PZ)

I.C. Statale - Pignola (PZ)

opera vincitrice

I.C. ex S.C. Domenico Savio - Potenza

I.C. ex S.M. Francesco Torraca - Potenza

I.C. Lorenzo Milani – IV Circolo - Potenza

I.C. “A. Il Vento” - Grassano (MT)

I.C. Statale Plesso S.giorgio - Pietragalla (PZ)

I.C. Statale - Viggianello (PZ)

I.C. Statale - Irsina (MT)

I.C. S.M.S. F.P. Castronuovo - Carbone (PZ)

I.C. Statale Pitagora - Bernalda (MT)

I.C. P. Berardi - Melfi (PZ)

I.C. Orazio Flacco Marconia di Pisticci (MT)

I.C. Castelluccio Inferiore (PZ)

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«Bastaaa!»Sedendo e mirando la pagina 384 del libro di meccanica e di autoveicoli, Laura era stufa! Era una ragazza di vent’anni e il suo desiderio era quello di diventare una meccanica e di essere continuamente alle prese con ciò che era la sua passione: i motori, le ruote, la carrozzeria…lei voleva ed era disposta, ma…ahimè, a volte il giudizio della gente porta fuori strada … e non si può essere “diversi” da ciò che troppe volte appare!«Laura, sei una ragazza, non puoi disonorare te e la tua famiglia facendo un lavoro simile, una fanciulla come te deve incamminarsi verso altre strade! Fai come me, pensa alla carriera della modella o dell’estetista, come Anna, o ancora dell’insegnante professionista di danza, come Deborah!»«Ma io non voglio!» Ripeteva Laura piangendo per la disperazione.«Non è possibile che io non possa inseguire il mio sogno per colpa di chi mi circonda! Non è giusto!Comunque ora devo andare, mia mamma mi sta chiamando, ci si sente, ciao!»Riattaccò la telefonata e si stese sul letto a pensare, riflettere, con un velo di malinconia e di lacrime che colmavano i suoi occhi. Non sapeva davvero cosa fare, le sue amiche non la aiutavano e non aveva persone con cui sfogarsi e parlare. Tuttavia ciò che ignorava Laura era che poco distante dal suo palazzo, in una villa, abitasse un ragazzo di nome Gianmarco, un

ventenne diplomato, apparentemente sereno ma che, purtroppo, si trovava nella sua stessa situazione. Questi , infatti, avrebbe voluto fare l’estetista poiché amava truccare le donne, realizzare acconciature originali, provvedere alla cura e alla bellezza dei corpi altrui; ma anch’egli incontrava l’opposizione degli amici e dei genitori, i quali mai avrebbero accettato l’idea di un “figlio” che svolgesse una professione “da donna”!«Questo è un lavoro da ragazze, devi diventare un uomo forte, coraggioso, devi intraprendere una carriera che ti faccia valere davvero, come quella del medico, del militare!»«Papà, ma questo è il mio sogno, è tutto quello che desidero. Se avessi la possibilità di essere un estetista, sarei l’uomo più felice del mondo, ci tengo davvero tanto. Domenica ci sata il concorso per estetisti, fammi provare,per favore.»«Ti ho detto di no! La tua famiglia è sempre stata forte, nobile, si è sempre impegnata a mantenere alto il suo nome, non puoi rovinare tutto, tra una settimana proverai ad accedere all’Arma dei Carabinieri e vedrai che lì, tra veri uomini, ti sentirai realizzato! Ora vai in camera tua e smettila di dire baggianate!»Tutti e due i ragazzi, anche se di geni diversi, si trovavano nella stessa situazione ed entrambi non sapevano come uscirne: perché le persone continuavano a distinguere nettamente il “mondo maschile” da “quello femminile”?Una settimana dopo, loro malgrado, Laura si presentò ad un concorso per modelle, mentre, Gianmarco partecipò alle selezioni nella caserma dei carabinieri della sua cittadina.

“Il sogno nel cassetto”

I.C. Statale - Pignola (PZ)

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Entrambi i ragazzi, ottennero molto successo, accrescendo l’orgoglio dei propri familiari, ma, in fondo, si sentivano scoraggiati, sconfitti, costretti a fare qualcosa che non volevano. Un giorno, per, qualcosa cambio: la ragazza ed il ragazzo si incontrarono, per la prima volta, in un parco e casualmente i loro sguardi si incrociarono.Gianmarco era malinconico, seduto su una panchina ad ascoltare musica, Laura, poco distante, sfogliava una rivista. Eppure qualcosa li univa, quegli occhi chiedevano un confronto, le labbra accennavano un sorriso…«Ehm, ciao!» disse.«Ciao» rispose timidamente.«Io mi chiamo Laura, e tu?»«Il mio nome è Gianmarco, piacere!»«Scusa ma..mi parso che fossi triste, ecco perché mi sono avvicinata a te! Forse come me, anche tu hai qualche problema e se ti va, potresti raccontarmi cosa è successo!»«Ehm, non so se potrebbe interessarti la mia situazione…non ci conosciamo e non vorrei che anche tu, come i miei amici, mi prendessi in giro!»«Non ti preoccupare, sono buona come il pane! A differenza delle mie amiche, io desidero il meglio per la gente, anzi, per dimostrartelo, ti racconto prima io la mia situazione! Sono una ragazza alla quale piacciono molto i veicoli, sono appassionata di auto d’epoca, di motori, di macchine, e a casa ho tantissime collezioni di macchinine, motorini telecomandati, trenini elettrici

e quanto altro! Mi piacerebbe diventare, a breve, una meccanica, nessuno me lo vieta, ma in giro ci sono solo pregiudizi, tutti mi consigliano di cambiare attività e purtroppo temo che questo resterà per sempre il mio sogno nel cassetto; è da quando ero piccola che aggiustavo la mia bicicletta, desideravo essere una donna specializzata, ma….nessuno….Aspetta, cos’è quella faccia? Ho detto qualcosa che non va? Anche tu mi trovi strana, come tutti?»«No, anzi..» Diceva Gianmarco balbettando.Era rimasto a bocca aperta. I due ragazzi si conobbero, si raccontarono tutto, compresero i problemi l’uno dell’altro, si sfogarono ed arrivarono ad una conclusione: bisognava inseguire i propri sogni! Finalmente, grazie a questo incontro erano riusciti a trovare una risposta alla domanda che li sovrastava: “Cosa faccio?”. Ad un certo punto, dopo aver parlato per oltre due ore il ragazzo disse:«Basta, non ne posso più! Devo inseguire i miei sogni, oggi devo creare le basi per il mio futuro e non posso accettare di fare un lavoro che non mi piace, dovrò essere appassionato a ciò che faccio e fiero di me stesso. Non mi importa se l’estetista sia un lavoro femminile o meno, a me piace e questo è l’importante… Domani mi presenterò al concorso, nessuno me lo vieterà!»«Bravissimo! Sono d’accordo con te! Ed io mi presenterò dal meccanico qui di fronte. Diventerò bravissima e la gente non potrà fare a meno di me!»Il giorno successivo, i due “sognatori” iniziarono un nuovo cammino essendo assunti, rispettivamente, come “meccanico” ed

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“estetista”. Da quel momento, i due ragazzi lavorarono felici, comunicando a chi li circondava, di realizzare i propri sogni, perché non ci sono differenze tra uomini e donne, tra bianchi e neri, tra cattolici e musulmani, tutti possono fare ciò che si sentono di fare. Tutti sono uguali e i pregiudizi stanno solo nella mente di chi li crea. Grazie alla tenacia e buona volontà di Laura e Gianmarco, molte amiche della giovane iniziarono ad occuparsi di attività “maschili” e molti compagni di lui si interessarono a lavori considerati esclusivamente del mondo femminile, tanto che ancora oggi esistono al mondo ragazze militari, calciatrici, benzinaie, camioniste e ragazzi ballerini, estetisti, commessi e modelli.

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DonnaDonna abbandonata,Donna scoraggiata,Donna discriminata,

Donna sfruttata,è questo, che vedo negli occhi di una Donna

Donna scienzata,Donna architetto,Donna manager,

questo non lo vedo per ora nel mondo,Donna casalinga,

Donna velina,Donna solo carina,

É questo che vedo nel mondo.É questo che è una Donna.

manuela Acquaviva

I.C. Statale mario Pagano - Bella (PZ)

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I .C. ex S.C. Domenico Savio - Potenza

DI DOnnA …In DOnnAun giornalista racconta

Più della metà della popolazione mondiale femminile è vittima di molteplici forme di violenza. A ogni latitudine, in qualsiasi paese, in contesti sociali diversi per ricchezza, cultura, tradizione, una parte della popolazione mondiale non vede pienamente riconosciuto il diritto alla libertà e alla giustizia.

Jack un giornalista americano incaricato di scrivere un articolo sulla condizione delle donne del mondo, racconta…

OmeRTÀ SuLL’AuT OBuSJack arrivato in India intervista un uomo che aveva assistito ad una scena agghiacciante.Non dimenticherò mai quello che accadde quel giorno. Ero sull’autobus e stavo tornando a casa, dietro di me c’era una coppia di fidanzati che parlava tranquillamente tra loro, quando all’improvviso l’autista fermò l’autobus e si unì ad un gruppo di 5 o 6 uomini che si lanciarono contro la coppia. Due di loro immobilizzarono il ragazzo a terra, picchiandolo ferocemente, poi si diressero tutti verso la ragazza, circondandola ed aggredendola selvaggiamente senza nessun rispetto per lei. Mentre tutto questo succedeva, io leggevo il mio giornale rimanendo indifferente, perché qui in India cose del

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genere succedono ogni giorno e quindi non è affatto una novità. La ragazza intanto cercava disperatamente di liberarsi dalle grinfie degli assalitori, che dopo poco tempo, stanchi ormai del giocattolo la buttarono fuori dall’autobus, il quale aveva ormai ripreso il suo percorso come se non fosse successo nulla. Jack scandalizzato da ciò che aveva appena appreso congedò l’uomo e si ritirò nel suo albergo, riflettendo sulle atrocità che affliggono questo Paese.

SOLAmenTe PeR un nOJack, proseguendo il viaggio, si fermò in Afghanistan. Vicino il suo alloggio c’era una baracca dove viveva un uomo con una ragazza che sembrava non uscisse mai.Nei giorni seguenti Jack scoprì la triste storia della ragazza e quindi colse l’occasione per intervistarla. La ragazza si chiamava Sahar, aveva 15 anni e veniva da Kabul. Raccontò che sette mesi prima fu venduta dai suoi genitori ad un ricco soldato che le rese la vita un inferno, infatti dopo essersi rifiutata di prostituirsi fu violentata con ferocia. Finì in ospedale con gli occhi gonfi, il collo tumefatto, un orecchio bruciato da un ferro da stiro, il corpo debilitato e le unghie strappate. Sahar ha in seguito denunciato queste violenze, o meglio, suo zio perché lei non ne avrebbe avuto il potere.La famiglia venne condannata a diversi giorni di carcere e suo marito è ancora ricercato.

Finita la macabra storia, Sahar tornò a vivere con lo zio nonostante non abbia ancora gli stessi diritti dell’uomo.

PeR unA CASSeT TA DI PeSCeJack durante il suo viaggio attorno al mondo si fermò in Cina dove incontrò il suo amico Han. Lo trovò con la fede al dito quindi si fece raccontare come aveva conosciuto la sua attuale moglie.Han, un coltivatore di riso a Pechino, mentre passeggiava tra le bancarelle, vide un mercante schiaffeggiare una sua dipendente. Han corse verso di lei per soccorrerla e vide che stava piangendo. L’unica colpa che aveva era aver fatto cadere una cassetta di pesce per terra. Han guardandola in viso si accorse che non era la prima violenza che subiva. Lei però non si poteva ribellare perché il proprietario era suo padre e no voleva lasciarlo da solo. Han, dopo numerosi ripensamenti, andò dal padre della ragazza a chiarire la situazione e mentre si guardava intorno si accorse che tutte le ragazze che lavoravano per il mercante erano piene di lividi e nei vicoli c’erano prostitute e spacciatori. Arrivato davanti al mercante gli disse che il modo in cui trattava la figlia era orribile e che le donne sono una parte importantissima della civiltà e vanno rispettate. Il padre diventò rosso dalla rabbia, così cercò di accoltellarlo. Han si girò di scatto e fuggì con la ragazza, che diventò sua moglie.

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unA VITA In AFFIT T OJack era alla ricerca di notizie per il suo articolo, nella città di Quena, Egitto. Mentre girava per la città, venne a conoscenza della storia della famiglia Mihar. Questa famiglia, per guadagnare un po’ di soldi, era disposta ad affittare la figlia più grande, Arina, ad un ricco arabo, Isham Kandul, che l’avrebbe tenuta per tutte le vacanze.I genitori camuffarono l’illegalità di questa vicenda come un accordo tra loro e l’atabo, secondo il quale la ragazza doveva far finta di essere sua moglie. Per questo periodo di tempo Arina, venne trattata come una schiava dal suo padrone; ricevette solo violenze e proibizioni, nemmeno una parola, né un sorriso. Passati tre mesi Arina tornò a casa e come se tutte le violenze subite non bastassero, la famiglia la ripudiò lasciandola sola.

LIBeRTÀ COnQuISTATANelle famiglie di tradizione musulmana, superata l’età della pubertà, le donne osservano il purdah, sono cioè tenute lontane da qualsiasi uomo al di fuori della famiglia e quando si incontrano degli sconosciuti alla donna è consigliato non incrociare gli sguardi, mantenere una conversazione formale e non avventurarsi in lunghi discorsi. A Peshawar, una ragazza di nome Sahier e suo padre passeggiavano per le vie della città, quando per sbaglio un turista americano incrociò lo sguardo di Sahier e la colpa, come al solito, ricadde su di lei, dopo

essere stata picchiata brutalmente ed umiliata davanti a tutti. Il giornalista americano sentendosi in colpa la portò urgentemente in ospedale, nonostante il padre non volesse. Dopo qualche giorno di ripensamento Jack andò a trovare Sahier all’ospedale proponendole di seguirlo in America. “Lascia questo Paese, vieni con me”, le disse “No”, rispose. “Io sono fiduciosa, prima o poi cambierà la nostra condizione. Abbiamo ottenuto tante vittorie. Guarda la 34enne Hina Rabbari Khar, è la prima donna capo della diplomazia di Islamabad”.

DOnne DeL COnGOUn giorno, durante il suo viaggio, Jack decise di fare tappa in una città di nome Kivu. Di mattina prese l’aereo e giunse nel luogo. Decise di girare le strade dove vide molta povertà e maltrattamento nei confronti delle donne e delle persone di ceto sociale povero. Queste persone vivevano in condizioni disastrose a causa della guerra avvenuta in passato. Jack ebbe il piacere di incontrare una donna molto conosciuta in Africa. Si chiamava Colette e gli raccontò la sua storia: “Andai in Italia a 14 anni per mantenere la promessa fatta a mia madre: diventare dottoressa ed aiutare la gente del mio Paese. Ho ottenuto la laurea in medicina all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e la specializzazione in Sanità Pubblica, dopo gli studi sono ritornata qui a Kivu”. “E sei riuscita a mantenere la promessa fatta a tua madre?” le chiese Jack.

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“Si, ho fondato il centro Mater Misericordae, pensato per accogliere i neonati orfani. Nel 1996 scoppiò una guerra e provocò molte vittime che ho accolto nel mio centro. In seguito la mia attività di occupò delle ragazze stuprate e violentate in Congo. Le donne violentate o malate sono anche donne abbandonate ed espulse dalla comunità per una colpa che non hanno commesso” rispose la donna.“Ancora oggi le donne sono considerati oggetti e maltrattate?” continuò il giornalista.“Si, infatti la violenza sessuale viene considerata dalle famiglie come una vergogna e per questo le donne violentante vengono allontanate dalla famiglia. Gli uomini considerano le donne come esseri inferiori, ma quest’ultime cercano di far valere i propri diritti e per questo sono partiti progetti per liberare le donne dal maltrattamento”, concluse Colette.“Grazie Colette, ammiro molto quello che hai fatto per queste donne, so che posso contare su di te. Spero con tutto il cuore che molto presto questa violenza verso le donne finisca perché siamo tutti uguali e anche loro meritano rispetto e libertà. Arrivederci Colette e buona fortuna” le augurò Jack.“Grazie, arrivederci Jack”, rispose, rincuorata Colette.

IL nOBeL nOn È DOnnAJack, in cerca di notizie, entrò in una biblioteca, lì lesse di Rosalind Elsie Franklin, una chimica, fisica e cristallografa britannica che

dette importanti contributi alla scienza, nacque il 15 luglio 1920, un periodo che appare molto lontano ma non lo è: molti parenti di Jack nacquero in quegli anni e alcuni sono viventi.È considerata da non molti anni purtroppo, una grande donna, fondamentalmente per la storia e il progresso scientifico.Linus Pauling, scienziato inglese che lavorava contemporaneamente alla Franklin, diffuse la notizia della sua imminente riuscita nella scoperta dell’enigma del DNA. Watson e Crick, due giovani rampanti scienziati che ambivano anch’essi allo stesso traguardo, contattarono Wilkins, il quale mostrò loro copie di fotografie scattate dalla Franklin, con cui aveva collaborato per un periodo, tra cui la n.51, la più importante. Erano foto riprodotte di nascosto all’ignara scienziata. Dopo pochi anni Watson e Crick vinsero meritatamente il premio Nobel, grazie anche però alle foto di Rosalind alla quale non fu attribuito nessun merito. Pochi anni fa, quando anche grazie al lavoro delle scuole, tutte la vicenda è diventata di dominio pubblico. Jack immaginò questa donna nel buio del suo laboratorio, tutto il giorno bombardata dai raggi x insieme ai suoi studi, portata via prematuramente da un tumore. Non fu considerata perché donna? Il dubbio è forte. Solo dopo si seppe dei contrasti che vi erano tra lei ed i suoi colleghi, tra cui Watson, accusato di minogimia per averla descritta come una “bisbetica vestita da liceale che considerava gli uomini ragazzini”. La giovane Franklin rappresentava, all’epoca, l’unica contraddizione allo stereotipo di scienziato: l’unica donna capace di studiare il DNA come un uomo.

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LICenZIATA PeRCHÉ BeLLA…Jack, concluso il suo viaggio, nella sua redazione di New York incontrò una sua amica di vecchia data, Melissa. Jack era molto sorpreso dal fatto che lei volesse incontrarlo. Aveva saputo del suo incarico e voleva raccontargli la sua storia.Un giorno, di punto in bianco, il suo capo Mark, un dentista, l’aveva licenziata perché rappresentava un pericolo per il suo matrimonio. Lei non accettò il licenziamento, lo ritenne ingiusto, per questo lo denunciò. Quando andarono in tribunale, Mark raccontò la sua versione della storia. Stando a quanto diceva, da qualche tempo Melissa si presentava allo studio con vestiti stretti e corti che erano impossibili da non notare. Questo rappresentava un pericolo per il suo matrimonio, quindi giustificava il suo licenziamento perché irresistibile. Continuò a raccontargli la sua storia. Lei era una donna sposata con una figlia e non si sognerebbe mai di fare una cosa così. La corte era composta da soli uomini che naturalmente hanno dichiarato il licenziamento legale, perché l’uomo non è responsabile dei suoi desideri sessuali, ma è bensì la donna a non doverli provocare.Che strana storia, Jack sapeva che sono state licenziate perché incinte o perché si assentavano da lavoro per assistere i figli, ma non perché ritenute “IRRESISTIBILI”.Jack dopo aver incontrato Melissa, sedette alla scrivania un po’ scoraggiato; durante la sua carriera da giornalista si era sempre interessato alla lotta delle donne per la loro libertà, dal suo recente passato, al terzo mondo, alla società odierna.

Si rese conto che la storia si ripete, violenze fisiche, psicologiche…non cambia nulla, pensò: Farò mai un reportage che racconti di donne serene, contente e rispettate, donne che sono riuscite a far valere i propri diritti?

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Due parti interscambiabili,

due facce di un’unica medaglia:

stesso carico di responsabilità,

l ’uomo è donna,

la donna è uomo

Anche se porto la gonna.

Non importa il color della mia pella

Perché tutte le donne sono belle.

Non importa la mia nascita o razza

Perché io tanto sono una ragazza!

La lingua non fa differenza

Ma quello che conta è l ’esistenza.

Non importa qual è il mio credo

Io la mia religione sacra vedo.

Ciò che conta è che sia trattata al pari

dell ’uomo che vive al mio fianco

Senza che mi faccia venire motivi di pianto

Diversi e uguali non importa se sono donna

I.C. ex S.m. Francesco Torraca - Potenza

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Introduzione e Intervista a nonna e mammaNon c’erano cellulari, non c’era il vestitino comprato una settimana si e una no, la Barby, la musica, facebook… il tempo della passeggiata, l’università, magari il motorino o il macchinino, il fare l’alba, la discoteca, gli amici e i fidanzati che si presentano periodicamente ai genitori, tento capiscono! Non c’era la libertà di dire e fare ciò che si riteneva opportuno, a meno che non si volesse essere massacrate di botte da padri, fratelli, fidanzati, mariti o parenti vari. Non si poteva fumare in pubblico senza essere prese per poco di buono.

Quello che so io Oggi si ritiene che una donna sia un essere umano libero e capace di far parte della società in maniera paritetica con gli uomini o quasi (art. 3 della costituzione)In realtà la libertà delle donne è stata conquistata con fatica, sacrificio e spesso sangue,Prima dell’800 noi donne eravamo considerate esseri inferiori da un punto di vista intellettuale e soprattutto civile. Le donne non potevano votare, non potevano avere lo stesso stipendio degli uomini pur a parità di orario e di impegno. Se aspettava un figlio venivano licenziate e l’unico modo che avevano per

vivere in quella società era sposarsi e accettare che l’uomo fosse il padrone, anche dei figli e del loro destino. Alle donne era interdetta la scuola, tutt’al più si terminavano gli studi di quinta elementare, ma questa era una fortuna, in realtà erano analfabete, oppure in possesso della prima o seconda elementare, non si poteva tenere il proprio stipendio per sé, dovevi aiutare la famiglia d’origine e se ti sposavi consegnavi il tuo miserabile stipendio al marito. Un amante provocava il delitto d’onore per cui c’erano le attenuanti, così si poteva uccidere la moglie e cavarsela con pocoSe eri povera venivi stuprata ripetutamente senza che il signore ti sposasse e nonostante i figli che continuavano a nascere per quell’uomo eri una povera bestia, mi viene in mente la figura di Diodata, così ben descritta da G. Verga in Mastro don Gesualdo.

Ricerca su internetCi sono voluti die secoli di lotte, di sangue e di sudore solo per spiegare che siamo esseri umani che abbiamo idee e sentimenti e che abbiamo sempre lavorato molto più degli uomini.Questa forma persistente di schiavitù – afferma Stuart Mill – viene esercitata da tutti gli uomini su tutte le donne e si realizza innanzi tutto e in forma compiuta nel luogo privato della famiglia. Essa è resa possibile dalla maggior forza muscolare dell’uomo, ma si esercita anche con l’affetto: Gli uomini tranne i più brutali, vogliono avere nella donna che è più legata non una schiava forzata ma una schiava volontaria, non una pura e semplice schiava, ma una favorita. L’idea che tale servitù sia necessaria e naturale è stata

La Questione Femminile

I.C. – L. don milani - Potenza

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inculcata nelle menti delle donne fin dall’infanzia. Esse sono state educate a pensare di dover essere l’opposto dell’uomo: non devono esprimere una libera volontà e un comportamento auto-controllo, ma una sottomissione e una subordinazione al controllo altrui. Tutte le morali dicono che è dovere delle donne, e tutti i sentimenti correnti affermano che è proprio della loro natura vivere per gli altri, compiere una totale abnegazione di sé e non avere altra vita che la vita affettiva.Nel secolo XIX cominciarono a comparire in Inghilterra e negli Stati Uniti i primi movimenti e gruppi di cosiddette “suffragette”. Erano le donne che prendevano coscienza dei propri diritti e reclamavano la possibilità di votare. L’obiettivo era che il suffragio fosse realmente universale, e non universale solo degli uomini.Il movimento di emancipazione rimase comunque legato a piccole minoranze operaie o intellettuali, senza coinvolgimento consistente. L’unica eccezione fu rappresentata dal movimento delle Suffragette di Emmeline Pankhurst, attivo in Gran Bretagna nei primi anni del XX secolo, che si proponeva di allargare il suffragio alle donne (obiettivo che sarà raggiunto nel 1918) e che utilizzava metodi di protesta anche duri come scioperi della fame, marce, persino attentati.Dal punto di vista politico, i movimenti femminili non furono molto considerati dai partiti anche quelli di sinistra, che vedevano nel voto alle donne la possibilità di affermazione delle formazioni politiche di ispirazione religiosa, oppure addirittura vedevano

la soluzione del problema in un ritorno della donna al focolare domestico.Prima della prima guerra mondiale, le donne rimanevano ancora fortemente discriminate e prive di voto.Le condizioni cambiarono notevolmente nel periodo delle due guerre mondiali, durante le quali le donne svolsero un ruolo fondamentale sostituendo gli uomini impegnati in combattimento, in tutte le attività lavorative, creando non pochi problemi per il reinserimento dei reduci nei dopoguerra e aumentando l’indipendenza e la consapevolezza dei propri diritti. Alla fine della seconda guerra mondiale il suffragio universale femminile era ormai dovunque una realtà.Esauritasi la battaglia per i diritti politici, la lotta per la parità dei sessi si rivolse al mondo del lavoro, rivendicando parità di trattamento economici e di diritti, e rimettendo in gioco il ruolo della donna nella società e anche all’interno della famiglia stessa.Tra gli anni 69 e 70, in coincidenza con il movimento di contestazione nei confronti dei valori della cosiddetta società “borghese”, il movimento femminista si rivitalizzò e assunse caratteri molto radicali, rivendicando un “punto di vista femminile” sul mondo che comprendeva la revisione di tutti quei modelli culturali che venivano considerati legati al maschilismo: quindi anche i movimenti politici e le organizzazioni tradizionali, nonché l’immagine convenzionale della donna proposta delle culture tradizionali e dalla pubblicità:Nel contempo si portavano avanti battaglie per la riforma del diritto di famiglia, l’aborto, l’accesso alle professioni.

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Nel corso degli anni 70 il movimento si diffuse in tutto l’occidente, poi cominciò una fase di ripiegamento, dovuto soprattutto al conflitto tra diverse rivendicazioni: da una parte la parità con gli uomini, dall’altra la specificità femminile.Le parole d’ordine del femminismo sono comunque ormai entrate a far parte del dibattito politico moderno, e continuano tutt’oggi a farsi sentire.Le donne hanno ormai vinto la battaglia per la libertà e l’uguaglianza combattuta dalle femministe? Secondo Henriette Moore 8Direttrice dell’Istituto della London School of Economics che si occupa dei rapporti tra sessi “ la libertà delle donne è ancora fortemente condizionata dalla disuguaglianza di cui soffrono. Sono libere le donne benestanti, non le altre. Benestanti per la loro condizioni sociale nella società in cui vivono, ma soprattutto perché vivono nei paesi giusti, negli Stati del nord del mondo. Le altre donne – quelle ancora dipendenti e discriminate – sono nel mondo ancora la stragrande maggioranza.La condizione della donna al di fuori del mondo occidentale evoca immediatamente immagini poco confortanti di discriminazione sessuale, sfruttamento del corpo, disparità nelle cure e nell’alimentazione, carichi di lavoro eccessivo e socialmente poco riconosciuto. Alcuni esempi• 120 milioni di donne africane hanno subito e continuano a

subire mutilazioni genitali come l’escissione e l’infibulazione• Il fondamentalismo islamico – in Afghastan come in Algeria –

annienta moralmente e talora anche fisicamente le donne;

• ogni anno decine di migliaia di ragazze dell’Europa orientale e dell’Estremo oriente vengono coinvolte in una lucrosa tratta costrette alla prostituzione, voce sempre più importante nel bilancio della criminalità organizzata internazionale;

• le bambine cinese o indiane, considerate socialmente inutili e quindi impedite a nascere, o addirittura soppresse o abbandonate dopo la nascita.

Eppure il quadro della condizione femminile nel mondo non è pienamente negativo. Gli organismi internazionali come l’ONU cercano d i promuovere riflessioni e azioni per il miglioramento della condizione della donna.Cresce l’istruzione femminile. Le donne entrano sempre più spesso nel campo dell’occupazione esterna remunerata.Vengono maggiormente valorizzate le loro capacità imprenditoriali, anche grazie a finanziamenti di organizzazioni come la Women’s Worid Banking e la Grameen Bank.Oggi non è raro incontrare donne che esercitano la professione di dirigente aziendale, magistrato, ingegnere , e molti altri mestieri considerati fino a non molto tempo fa monopolio maschile. Tuttavia ciò ha comportato una situazione di svantaggio poiché il lavoro extradomestico si è sommato a quello domestico tradizionalmente di loro competenza. Può capitare che la donna quindi finisca per vivere con stress e insoddisfazione sia la sua vita di lavoratrice che quella di madre. Non bisogna dimenticare poi che nonostante il nuovo diritto di famiglia abbia messo fine ad un’assurda discriminazione tra i due sessi, esistono ancora dei pregiudizi nei

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confronti della donna sia nel mondo del lavoro che nella sfera familiare e sociale. Purtroppo nel nostro paese vi è una mentalità conservatrice radicata da noi molto più che altrove. La donna riesce a conquistare posizioni di prestigio nel mondo del lavoro spesso sacrifica il desiderio di formarsi una famiglia, oppure, se decide di averne una, deve necessariamente delegare a qualcun altro la cura dei propri figli e la gestione della casa. In Italia la divisione dei compiti tra lavoro domestico e lavoro retribuito sul mercato è più sperequata fra uomo e donna… All’interno delle mura domestiche le donne italiane fanno molto di più dei loro compagni; sei – sette ore di lavoro casalingo al giorno contro meno di tre ore:Sommando il lavoro nel mercato e a casa, sono gli uomini ad apparire cicale mentre le donne, come formiche operose e questo accade indipendentemente dal livello di istruzione. È vero sia per le donne con licenza elementare che per le laureate.Le donne italiane lavorano poco fuori casa si pensa che sia la mamma a doversi occupare dei figli piccoli. Quando si riesce a farli i figli, crisi e difficoltà oggettive permettendo.Inoltre al momento della promozione “spesso le imprese preferiscono gli uomini, magari non semplicemente per discriminazione di genere, ma perché sanno che in caso di conflitto fra esigenze familiari e aziendali un uomo darà più disposto di una donna ad anteporre le esigenze dell’azienda a quella della famiglia

Commento mio di mamma e di nonnaDove sta scritto che le donne debbano lavorare a casa e per i figli e senza nessuna retribuzione, assicurazione e fondo pensionistico? Il lavoro non pagato è il lavoro della schiavo.E se si potesse scegliere, sia uomini che donne, di fare i casalinghi oppure esercitare un’altra professione, in quanto entrambi i lavori vengono retribuitiPer noi donne è cambiato qualcosa? SI: lavoriamo il doppio di prima!!!! Eppure abbiamo i cellulari, abbiamo facebook, andiamo in discoteca, andiamo in moto , guidiamo automobili, diciamo quello che pensiamo, fumiamo in pubblico siamo ancora “gli angeli del focolare” e a parità di condizioni con un uomo, veniamo scartate da posti di lavoro ben retribuiti e per lavorare sicuro sicuro, studiamo fisica nucleare, salvo poi di dovercene andare all’estero e c’è sempre qualche uomo ottuso che ti dice “sta Zitta” o forse un marito o un fidanzato che ti uccide.

Benedetta Telesca

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Page 20: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

Le Donne

Silvia Picerni

Le donne

Un cielo di stelle,

le donne

son sempre belle,

le donne

un abbraccio dolce del mattino,

le donne ti stan sempre vicino,

le donne da stringere

le donne da rimpiangere

le donne da amare

le donne per non sprofondare

le donne per gioire,

le donne per non soffrire

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Page 21: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I l duelloUomini e donne, uomini e donne

come sempre un duello folle!L’Orlando “furioso” può diventare

e la foresta deve spaccarese la sua donna gli fa saltare

la mosca al naso la deve ammazzare!

E Desdemona viene uccisa da Otello,ma ora viene il bello:

Amleto dice ad Ofelia: “Va in convento!”Se poi se una strega di Benevento

“Al rogo! Al rogo! Devi bruciare!E quanto ncora ci dovranno tormentare?Da tutte le donne sale un urlo straziante

Questo odio così strisciantedacosa nasce? Perchè permane?

Le nostre speranze sono solo vane?In tante famiglie la violenza è atroce

e tante donne non hanno voce!ma se non ce l’hanno noi gliela diamo,

Noi che soltanto ragazzi siamo!Uomini e donne, uomini e donnela differenza la vede solo un folle!

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Page 22: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

DonnaLa donna piangendo e soffrendo

Si scortica le mani, facendo

Sempre a tempo a dare, dare e dare

Se il “sesso forte” fosse un pò più umano

E disponibile a dare anche una mano

Forse un gran sorriso

Le illuminerebbe il viso,

Invece l’ago nel pagliaio le chiedono di trovare

E se ciò non accade la possono massacrare

Quanta violenza devono sopportare

Queste creature che sono solo da amare?

Giuseppe Capece

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Page 23: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

Poesia sulla DonnaLa donna è un fiore

se non curata appassisce e muore

è come il sole,

con il suo sguardo brillante ti rallegra il cuore.

Lei non è un oggetto,

ma un essere umano perfetto

e in quanto tale esige rispetto.

Eppure in tanti paesi viene maltrattata,

peggio di un animale trattata,

odiata, tradita e disprezzata.

Le donne non meritano questo dolore

perchè sanno dare soltanto amore.

Troppe violenze hanno vissuto,

e senza di loro il mondo è perduto.

Benedetta Telesca

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Page 24: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I l Fanciullo e laDonna

I.C. “A. Il Vento” – Grassano (mT)

Per me fanciulloLa donna è un mondo sconosciuto.Ma quella piccola parte del mondo

Che ho conosciutoMi ha dato la vita, l’amore e la gioia

Quella piccola parte di mondoÈ il mio caldo sole in inverno

È la voce rassicurante della mia fanciullezzaÈ la melodia della mia vita

È il conforto nei miei momenti difficiliÈ il faro del mio cammino

È la parte che colma il mio vuoto.A volte io mi chiedo:

perché tutto ciò vien dimenticato dal mondo avverso?Come si può calpestare una terra così fertile,

con abusi, violenza e disprezzo, rendendola arida e amara…..?A me , umile fanciullo, tutto ciò intristisce

E vorrei che tutti gli uominipossano guardare la donna,

come un fanciullo guarda la propria mamma

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Page 25: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Statale Plesso S.giorgio - Pietragalla (PZ)

Mary capì che era proprio quello che voleva diventare: Salverò vite umane, diventerò un famosissimo chirurgo e tutti qui, a Londra conosceranno il mio nome”.Mentre assisteva all’ennesimo intervento chirurgico di suo padre, fu questo che le balenò in mente. Fare il chirurgo era il suo sogno e lo era sempre stato, anche se lo aveva capito solo ora.Dopo l’intervento, mentre si recavano a casa, Mery continuò a fare domande al padre “papà pensi che io da grande possa diventare come te?”E il padre rispose: “ Si Mary, lo penso che con un po’ d’impegno e di buona volontà si possono raggiungere i propri sogni. Basta solo non lasciarsi sfuggire l’occasione per realizzarli”Cos’altro potevo dirle? Non avevo altra scelta. Certo non potevo dirle che quel lavoro alle donne non era permesso, ma se la sarebbe sentita di distruggere i sogni di sua figlia? Da quando era piccola non si era mai persa un intervento chirurgico e ad ogni intervento imparava sempre qualcosa di nuovo.Erano così tante le cose che aveva imparato che ormai era lei che dava lezioni al padre.Man mano che cresceva, diventava sempre più determinata a riuscirci. Inoltre le nuove scoperte di quegli anni facevano la loro parte: gli aerei, il telegrafo elettrico, il telefono elettrico senza fili, il cinema, la fotografia, ma ancora di più il vaccino, la sterilizzazione, l’anestesia ecc….

Poi, anni dopo incominciò a capire come andava veramente il mondo e anche a scoprire ciò che il padre le aveva tenuto nascosto per così tanto tempo.Andando a scuola aveva cominciato a notare che tutte le professioni di prestigio, come il medico, il professore, il sindaco, erano esclusivamente riservate agli uomini, che le donne venivano pagate meno, che non avevano diritto di sciopero, che a loro toccava stare in casa, accudire i figli e non dire una parola.Incuriosita e arrabbiata, un giorno chiese al padre: “Papa, perché noi donne siamo escluse da tutte le cose importanti? E’ come se ci avessero cancellato dalla faccia della Terra”.Parole decise e sicure, che allarmarono il padre: sapeva troppe cose, era giunto il momento di raccontare a sua figlia tutta la verità.“ma no” rispose “non è Vero”Ma Mary era irremovibile: “smettila di mentirmi, lo sai che ho ragione! Perché non mi dici la verità invece di tenermi all’oscuro di tutto come se fossi una bambina?”“Ha ragione”, pensò il padre devo rivelarle quello che non le ho mai detto prima, non è più un’immatura bambina ma un’adolescente.E così Mary seppe la triste verità che finì per sconvolgere la sua vita e distruggere le sue aspettative. É tutto perduto.Erano passati anni dalla morte di suo padre, che era stato per lei colui che aveva fatto sorgere e svanire l’aspirazione di chirurgo. Aveva cercato di dimenticare.Ora quindici anni dopo, era sposata con un avvocato e aveva due figli.

medico……..Finalmente

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Page 26: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

Il suo passato sembrava messo da parte ma, nei suoi sogni Mary continuava ad essere il chirurgo più famoso di Londra, che aveva portato avanti quello che aveva iniziato il padre.Fino a quando arrivò il titolo di giornale che le cambiò la vita.Lo vide scritto in prima pagina, la notizia del giorno: OPERAIE PROTESTANO: VOGLIAMO LA PARITÀ DEI DIRITTI IN TUTTI I LAVORI”.Le vennero in mente le parole di suo padre “Basta solo non lasciarsi sfuggire l’occasione per realizzarli”.Così fece tutto per unirsi a quelle operaie e loro la accolsero molto serenamente, desiderose di avere nuove adesioni.Fece tutto quello che era possibile per raggiungere il loro obiettivo: andò in giro per le case a raccogliere firme, organizzò degli scioperi di protesta, andò persino a parlare con le autorità locali, regionali, e nazionali.Quando il Ministro del lavoro chiese perché fosse così determinata e diventare chirurgo e a far si che anche gli altri potessero realizzare i propri sogni, lei rispose: fare il chirurgo è sempre stato il mio sogno, perché non dovrei avere la possibilità di realizzarlo? Perché noi donne non dobbiamo avere la possibilità di fare il lavoro che ci piace? E perché dobbiamo essere discriminate da voi uomini ed essere pagate di meno? Noi pretendiamo di essere trattate allo stesso modo degli uomini, è un nostro diritto.Le proteste continuarono e alla fine le donne riuscirono ad ottenere la parità dei diritti sul lavoro, tra cui quella retributiva, venne vietato il licenziamento per matrimonio, per gravidanza e

successivamente vennero punite le discriminazioni e le molestie.Mary studio, si laureò in medicina.Ma naturalmente pochi erano quelli che si fidavano delle donne come dottore, professore eccc.Una nuova sfida attendeva le donne: guadagnarsi la fiducia degli uomini.Mary ci riuscìFino ad ora, ed erano passati quasi due mesi che lavorava in ospedale, non aveva mai praticato un intervento e non le avevano neanche fatto assistere ad un’operazione.Un giorno che il personale medico era assente e rimaneva solo lei, le toccò fare un intervento al cuore. Riuscì a salvare il paziente e si guadagnò la stima di tutti i suoi colleghi.Anche la sua famiglia era orgogliosa di lei, soprattutto i suoi figli.Ben presto il suo nome fu conosciuto in tutta Londra, imparò molte nuove cose e riuscì anche a progredire nella carriera, tenendo alto il nome di suo padre.Ce l’aveva fatta, aveva realizzato il suo sogno.Questa fu una delle tante vittorie che le donne ottennero da quel periodo in poi.

Anna maria Lancieri

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Page 27: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

E’ una cosa bellissima

Lavorare insieme a te

Perché sei sempre felicissima

Quando lavoro con Saverio

Dovevo essere sempre serio serio

Noi facciamo i carabinieri

Infatti a te era vietato fino all’altro ieri

Ma quando hanno deciso di pagarti quanto me

il lavoro va diviso

Meno male che l’hanno capito

Che tutti i lavori sono anche per te

Dato che sei capace quanto me!

Santoro Antonio

In questo mondo siamo tutti uguali,

non mettetevi le ali!

Siamo uguali dappertutto

Nel lavoro soprattutto!

Uomini e donne devono avere la stessa retribuzione

Non fate distinzioni

Prima abbiamo fatto finta di niente

Ma poi ci siamo fatte sentire chiaramente!

Non credete che sia finita,

vogliamo la vostra stessa vita!

Non vogliamo essere discriminate

Non credeteci imbranate,

donne fatevi sentire

non nascondete le vostre ire!

Uomini non ci maltrattate

Siamo degne di essere rispettatePepe Rossella

Siamo tutti ugualinoi……Carabinieri

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Page 28: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

uomo – DonnaUomo o donna che sia

Bianco o bianca che sia

Nero o nera che sia

Li ospiterò a casa mia.

Possono essere di un’altra nazione

Ma non cambieranno la mia intenzione.

Non conta la lingua o il colore della pelle,

basta che mi facciano ridere a crepapelle!

Sono uguali a me hanno il mio stesso cuore

Quindi si meritano anche il mio amore!

Il mondo è bello perché vario…….

E ognuno di noi è sempre straordinario

De bonis Fabio

DonneRagazza, che lotti e resisti

Instacabile,

Incompresa da sempre,

verrà il giorno del sorriso!

Donna, che da secoli sopporti

Insulti e pregiudizi,

resisti!

Madre, seppur

fiore appassito,

calpestato sotto la tempesta,

spargi ancor

profumo di vita!

Anima bella e incompresa,

non ancor totalmente libera,

libera vivi,

tu che sei la luce di gioia,

scrigno d’amore!

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Page 29: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

Se fossi una ragazzaVorrei PoterGiocare a palloneUscire con gli amiciAndare in bici

Se fossi un ragazzo Vorrei Poter Danzare o decorareO aiutare a cucinare

Se fossi una donna Vorrei PoterGuidare un aeroplanoFare il fisico o il politicoL’analista o il farmacistaIl reporter o il dottoreE perché no, Il meccanico, il macellaio o il muratore

Se fossi un uomoVorrei Poter Fare la disegnatrice o la costumistaCommessa o segretariaE perché noIl casalingo

Se potessi Vorrei Dare a ciascuno:A casaA scuolaIn ufficioPARI DIGNITÀPARI SOLIDARIETÀPARI OPPORTUNITÀ

Simone Cilis

Vorrei

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Page 30: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Statale - Viggianello (PZ)

Libertà di vivereVita……..La vita è il più bel dono che possediamoUn dono che non fa differenzeNon ha sesso, religione, coloreLa vita non ha formaNon ha quella sinuosa di una donna,non ha quella lineare di un uomo.La persona è vitalo è da quando vieni al mondo,lo è mentre cresce, lo è in età adulta, lo è invecchiaia,lo è fino a quando i suoi occhi lasciano questo mondo.Il cielo della vita non conosce differenze di genere,che sia uomo o donna.Una persona vive, esplora il mondoama, soffre, sorride,prova emozioni e sentimenti legati al proprio essere, al proprio “IO”non ad una semplice diversità fisica.Noi non siamo soltanto ciò cha appare

noi siamo ciò che abbiamo dentro,ciò che non è visibile al solo sguardo.Siamo anime, anime cui non basta essere classificate in base alla gentilezza di un voltoo alla rudezza di uno sguardo.La storia ci ha insegnato le lotte condotte, dalle donne per cercare di affermare il proprio genere come pari a quello dell’uomoOh, quanti sforzi impegnati in questa battaglia, sudore, lacrime, urla e dolore per riuscire in questa impresaSconfiggere l’arretratezza di una societàChe voleva madri e mogli, l’arretratezza che le relegava alle mura domestichesenza avere la possibilità al loro essere di trapelare al di fuori di uno sguardo, forse triste,che cela quella vita che essa può esprimere a metà.Perché questo? Perché una donna rinchiusa tra le sbarre di un ottuso stereotipo,

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Page 31: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

Non potrebbe guardare l’universo, assaporare gioie e dolori, al pari di un uomo?Il pregiudizio sulle diversità di generecui siamo stati abituatiNon è altro che un giudizio basato su argomenti di cui ha una blanda conoscenza,un giudizio legato all’ignoranza degli avi i cui strascichi, ahimè,sono ancora presenti nell’odierna società.Ma noi,noi giovani, che vogliamo liberarci da quest’incivile uso di pensare alla diversità femminilici ribelliamo,dobbiamo farlo, finchè un giorno agli occhi del mondocolei dalla quale la vita ha origine possa essere guardata per le sue meravigliose diversitàriconoscendo le opportunità di cui anch’essa deve goderein quanto essere umano diverso ma uguale.

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Page 32: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I.C. Statale - Irsina (mT)

Donne diverse ma ugualiTu piccola donna,

che hai tanta voglia di crescere,e di scoprire il mondo dei grandi,

vuoi essere una grande stella luminosa anziché un piccolo granello di sabbiaamata, desiderata per quello che sei.

Tu piccola donna che in punta di piedi silenziosamente ti aggrappi alla vita.Tu donna e mamma

generi una nuova vita con tenerezza e carezzafonte di sicurezza e di amore.

Si è realizzato in te un desiderio innatoquando già cullavi tra le tue braccia le tue compagne della tua infanzia

delle speranze che riponevi nei sogniTu donna che urli la tua sofferenza sempre con dolcezza,

anche quando ti impongono il silenzio, riesci a vivere la tua femminilità.Se cadi nel baratro sai rialzarti,

il sorriso, la tua grande forza per sconfiggere il dolore della vitaDonne ricordiamo chi siamo…….

Il nostro essere pazienti con tutti della famigliaSappiamo amare con sofferenza

Sappiamo essere complicate, umili e sensibili.Ci sono tante piccole donne, mamme lavoratrici e coraggiose

ma dopo tutto pur diverse siamo sempre ugualiSIAMO DONNE!

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Page 33: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .c. S.m.S. F.P. Castronuovo - Carbone (PZ)

La bellezza di una donna

Non si può paragonare ad un foglio vuoto,

troppo piccolo per esprimerla.

La donna è amore,

è coraggio…..

la sua unica vanità è la ricerca della sapienza

come mezzo di riscatto sociale e umano.

Il cuore di una donna

è un profondo oceano di segreti,

infiniti e straordinari.

Non sfregiarla,

non sottometterla,

ma apprezzala

e rispettala!

Alunne: Tufaro Valeria, Iorio marta, La Grotta Giusy

Donna= più diritti, più opportunitàmeno soprusi

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Page 34: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Statale Pitagora - Bernalda (mT)

Nel pensiero dell’uomo c’è sempre stato un abisso tra uomini e donne. A parer mio è una cosa enormemente stupida! Alcuni trattano questa faccenda come un argomento di attualità superficiale, di conversazione che riguarda i “grandi”, ma non è così, io come donna, anzi donna è troppo maturo per me, usiamo il termine “femmina”, mi sento chiamata completamente in causa quando mi viene detto “ci sono cose che tu non puoi fare!”Cos’hanno gli uomini che io non ho? Cosa? Sanno prenderci in giro? Sanno non provare sentimenti ed emozioni? Sanno sopportare il dolore? Ma non prendiamoci in giro! Ci sono uomini che piangono come bimbi appena nati per un semplice crampo. Ci sono donne che hanno più di un uomo e io non le giudico, anzi, le ammiro, perché io ne sopporto a mala pena uno. Se avessi l’opportunità manderei un messaggio a tutte le donne, sarebbe questo: “Non importa se sei troppo alta, se ti vedi troppo magra, se quei tuoi fianchi un po’ larghi non ti piacciono o se cerchi di nasconderti sempre dalla gente, tu esisti. Esisti e devi iniziare a capire che sei bella, comunque sei. Sei bella con gli occhiali, ti rendono sofisticata. Sei bella con le lentiggini sulle guance, ti rendono dolce. Sei bella un po’ più magra, a qualcuno verrà voglia di abbracciarti per proteggerti. Sei bella formosa, perché trasmetti simpatia, perché sei bellissima anche cosi e le persone lo sanno. Siamo belle, siamo tutte belle. Siamo belle perché dentro di noi c’è differenza. Siamo capci di amare tanto, di stravolgerci la vita per un uomo, di fare cose pazzesche. Siamo capaci di piangere la notte senza che nessuno se ne accorga, moriamo dentro e sorridiamo lo stesso perché le persone non si preoccupino, perché ci convinciamo che stiamo bene insomma. Siamo meravigliose perché proviamo sempre a rendere gli uomini migliori, anche se per certi versi idioti non c’è niente da fare. Siamo così, siamo fragili e piene d’amore, ma arriva un momento in cui diventiamo muri fortissimi che si rialzano e di ricostruiscono. Siamo belle: noi donne!”In queste parole c’è tutto quello che credo e penso. E se devo dirla tutta, saremo noi donne il sesso forte, se un uomo dovrebbe partorire, morirebbe al secondo mese. Noi donne abitiamo in tutti quei respiri trattenuti e nei sorrisi seguenti, abitiamo in cinque lettere che voi “uomini”, non avete mai il coraggio di dirci. Ma noi sappiamo bastarci, sappiamo dirci “Ti Amo” da sole.

“IO PICCOLA DOnnA”

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Page 35: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

Secondo me, l’uomo e la donna sono due creature che sono considerate diverse solamente per quanto riguarda il sesso. Vorrei ora parlare dell’evoluzione dell’importanza della donna nel corso del tempo. Nell’antichità, riferendomi al paleolitico, mesolitico e neolitico, la donna veniva considerata una divinità, una creatura pura perché essendo in grado di riprodursi era quindi molto apprezzata dagli uomini infatti proprio in onore della donna venne creata una statua chiamata: ”MADONNA DI WILLENDOLF” però nel corso del tempo la donna si considerò un essere vivente inferiore all’uomo perché si rivalutarono i principi religiosi in cui si prende in considerazione il testo sacro della Bibbia, che nella genesi, il primo libro, narra che l’uomo, Adamo fu il primo essere vivente umano ed Eva, la donna fu il secondo e ultimo genere umano, quindi visto come un personaggio secondario, soprattutto quando fu tentata a peccare. Ciò però non vuol dire che bisogna condannare la donna a vivere una vita di privazioni, sempre sottomessa alla “potenza” e al “prestigio” dell’uomo che considera le donne una proprietà ed essendo il leader che le domina, non accetta che loro siano autonome e indipendenti e spesso le costringono a non studiare, a non lavorare. Certo, la condizione di oggi però è molto cambiata rispetto a prima, perché la donna ha diritto al voto, mentre prima c’era solo il suffragio universale maschile. Alcuni lavori che prima svolgevano solo gli uomini, ora può svolgerli anche la donna tranne alcuni. Però è nato un nuovo termine attribuito alla morte di molte donne uccise dagli uomini: femminicidio che nasce in un anno tra il 2011 e il 2012 sono morte 116 donne da uomini che commettono omicidi perché non accettano di essere lasciati da queste dopo un precedente rapporto, perché vengono sfruttare, prima stuprate e poi uccise.

I l mio punto di vista

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Page 36: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

Siamo tutti diversi ma uguali,diversi nel vestire e nel parlare,

nell’amare e nel gioire.Tutti con il proprio corpo:

alti e bassiCon il proprio cervello, cuore e anima,

tutti uguali nello stesso camminoSiamo uguali nei diritti e nei doveri,

C’è l’italiana, l’inglese, l’americana, il cinesema tutti uguali

Siamo ricchi e poveri,senza distinzione e di sesso e religione.

Vi è l’uomo per la casa e la donna per il lavoroSiamo nati da un’unica mamma,che ci ha creati allo stesso modo.

Anche se distinti dalle nostre qualitàNati nello stesso mondo:

diversi ma uguali

Antonio Russo- Roberto Foligno

Diversi ma uguali

I.C. P. Berardi - melfi (PZ)

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Page 37: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Orazio Flacco marconia di Pisticci (mT)

Il dizionario alla parola fanciullo recita così: persona ingenua o inesperta di cose che sono ancora all’inizio e lontano dalla maturità. Vi raccontiamo questa storia e lasceremo decidere a voi se questa definizione risponde a realtà.Parleremo di Maria, cronologicamente sicuramente una bambina. E’ bella Maria ha sempre il sorriso stampato sul viso e quegli occhi curiosi e impertinenti che esprimono la sua gioia di vivere, la voglia di scoprire quello che le stà intorno.Maria è agile come un’acrobata, con quei vestiti sempre fuori posto e i capelli arruffati come chi è si è appena svegliato la mattina. Lasciamo ora che sia lei a parlare e raccontare la sua storia.La mia vita era abbastanza felice quando un giorno, ricordo ancora l’11 agosto del 2000 all’età di otto anni, mia madre mi presentò un uomo molto avanti nell’età che doveva sposarmi.In quel momento non capii molto. ero ancora piccola, non conoscevo il vero significato del matrimonio e perciò provai a parlare con mia madre. Mi spiego che il matrimonio era un’unione sacra e solo la morte poteva dividere i due sposi. Le chiesi il perché ero costretta a maritarmi con un uomo che non conoscevo, lei mi rispose che la situazione economica della nostra famiglia era critica e quindi avevo bisogno di qualcuno

che mi assicurasse il pasto quotidiano. In quel momento rimasi interdetta, ma non ero tipo da abbattermi. Mi consolai pensando che quell’uomo, ormai anziano, sarebbe morto presto e perciò avrei riconquistato la mia libertà.Il giorno del matrimonio arrivò indossai un bellissimo abito bianco pieno di pajettes lucenti. Ero molto soddisfatta perché finalmente mi sentivo come una principessa al centro dell’attenzione.Quell’atmosfera, che quasi sembrava un sogno, svanì presto. Il giorno dopo mi trovai in un’enorme casa sconosciuta. Non c’erano più i miei fratello che mi gironzolavano intorno per giocare, non c’erano più i mei libri di scuola, i giochi che mi divertivano. Un vero incubo. Capii in quel momento che non avevo dato la giusta importanza e il giusto peso a ciò che mi era capitato. La mia vita era molto cambiata, in peggio, irrimediabilmente!! Non auguro a nessuna di fare la mia stessa esperienza. Questa storia deve indurci a riflettere sul ruolo della donna e su quanta strada deve essere ancora percorsa perché i suoi diritti vengano riconosciuti. Oggi il discorso sulle pari opportunità riguarda purtroppo tante donne che spesso vengono viste come “esseri inferiori all’uomo” come oggetti di “piacere”. In merito a tutto ciò molti paesi sono riusciti a portare l’attenzione su questo tema e, non potendo abolire la pratica dei

Le bambine sono uguali ovunque?La differenza tra me e te

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Page 38: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

matrimoni precoci, ha proposto almeno di far rispettare alcune norme che regolino i rapporti sessuali.Molti hanno manifestato l’intenzione di porre fine all’arbitrarietà delle famiglie che consentono di “vendere” le loro figlie a uomini troppo grandi di loro.Nessuno di queste proposte è stata ancora resa attuale e oggi, i dati relativi ai matrimoni delle spose bambine ci dicono che questi sono in continuo aumenti. Sono dati allarmanti su una situazione di vita diversa da quella di chi scrive. Nella storia, l’arretratezza di alcuni paesi provoca uno travolgimento della vita di alcune donne bambine che vengono costrette a sposare uomini molto più grandi di loro ed assoggettarsi sempre al volere degli uomini.Il sottosviluppo di molti Paesi fa si che i diritti della persona vengano negati ai soggetti più deboli della società come donne e bambini. Se ci fermiamo a considerare anche l’ambito lavorativo scopriamo quanto differenti sono le opportunità offerte alle donne : secondo una ricerca del 2012 le percentuale delle donne che lavorano in un ambito professionale e diminuita rispetto a quella di donne impiegate in ambiti meno qualificati, ovvero più colf r badanti e meno imprenditrici e libere professioniste.Questi dati non riguardano solo i Paesi vicini , ma anche la nostra cara Italia.L’Istat ha analizzato proprio questo fenomeno delle pari opportunità alla luce del lavoro femminile accertando che anche se la stabilisce l’obbligo di garantire uguale prospettive di vita

indipendentemente dal sesso di appartenenza.Siamo molto lontani da tutto ciò. Questo dimostra ancora una volta che le leggi possono sancire i diritti.Ma la cultura, il modo di pensare, l’educazione a considerare il bello della diversità possono cambiare le realtà. Tutti dobbiamo impegnarci su questo frante per cambiare in meglio il mondo e vivere la ricchezza dell’essere diversi nell’uguaglianza.

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Page 39: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Castelluccio Inferiore (PZ)

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Page 40: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

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Page 41: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

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Page 46: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I.C. Statale Mario Pagano - Bella (PZ)

sezione artiStiCa

I.C. Statale - Tito (PZ)

opera vincitrice

I.C. Padre Minozzi - Matera

I.C. M. Carlucci - Ruoti

I.C. ex S.C. Domenico Savio - Potenza

I.C. Statale - Scanzano Jonico (MT)

I.C. ex S.M. Francesco Torraca - Potenza

I.C. Lorenzo Milani – IV Circolo - Potenza

I.C. Statale Plesso S.giorgio - Pietragalla (PZ)

I.C. Statale - Pignola (PZ)

I.C. Statale Pitagora - Bernalda (MT)

I.C. P. Berardi - Melfi (PZ)

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Page 47: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Statale - Tito (PZ)

Gioco della donna

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Page 48: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

Questo gioco è nato per far capire che le donne non devono essere sottovalutate. Esse hanno diritti e doveri pari a quelli degli uomini.Si gioca con un massimo di 2 giocatori: un maschio e una femmina. Fino alla casella 33 si usano 2 dadi, dalla 34 in poi se ne usa uno solo. Ci sono 6 caselle positive e 6 negative.Quando si capita su una di queste si deve consultare la legenda per vedere se si deve avanzare o indietreggiare e di quante caselle. Quando il vincitore arriva al traguardo avrà capito l’importante ruolo che la donna ha!!

Regolamento

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Page 49: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

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Page 50: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

casella n. 4: Sostegno della famiglia = avanti di 4

casella n. 7: La donna è discriminata = indietro di 5

casella n. 11 : Nel passato la donna era schiava dell’uomo = indietro di 3

casella n. 13: La donna moderna ha conquistato diritti e doveri pari all’uomo = avanti di 6

casella n. 16: 1946 la donna ottiene il diritto al voto = avanti di 3

casella n. 20: Minoranza delle quote rosa nelle varie forme di governo = indietro di 5

casella n. 24: Nei paesi sottosviluppati le donne sono un accessorio = indietro di 2

casella n. 28: Nei paesi occidentali la donna occupa posti di rilievo in campo pilitico,

economico e sociale = avanti di 3

casella n. 30: Donne vittime di violenza = indietro di 4

casella n. 33: Donne coraggio denunciano le violenze = avanti di 5

casella n. 37: Matrimoni combinati da padri padroni: indietro di 2

casella n. 41: In occidente vige il matrimonio libero = avanti di 1

Legenda

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Page 51: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Statale - Tito (PZ)

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Page 52: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Statale mario Pagano - Bella (PZ)

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Page 53: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Statale mario Pagano - Bella (PZ)

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Page 54: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

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Page 55: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Padre minozzi - matera

Menzione Speciale

Una menzione particolare va all’opera di composizione articolata di immagini, di forte impatto emotivo, per il messaggio immediato sulla composizione della Donna.

All’interpretazione personale sono affidati i riferimenti storico-sociali e cutlurali attualizzati nell’odierno problematico contesto sociale.

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Page 56: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. m. Carlucci - Ruoti

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Page 57: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. ex S.C. Domenico Savio - Potenza

Differente ma uguale, la Scuola in Parita’

Se riconosci le differenze, riconosci anche te stesso

La donna in versi …

“Dio creò l’uomo a sua immagine;a immagine di Dio lo creò;maschio e femmina li creò.”

Genesi 1,27

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Page 58: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

Vorrei essere chiamata ministraGaia

Vorrei essere chiamata commissariaAngelica

Vorrei essere chiamata ambasciatrice Irene

Vorrei essere chiamata deputataValeria

Vorrei essere chiamata amministratrice delegata Lucia

…invece ci chiamano:cameriera , infermiera , sarta , parrucchiera…

Riconosciamo le differenze di genere per far valere la nostra identità.

La discriminazione di genere non è linguistica ma sociale.

I .C. ex S.C. Domenico Savio - Potenza

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Page 59: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

Siamo DonneSiamo donne del terzo millennio

vogliamo vivere con dignità.Siamo donne di famiglia

vogliamo educare alla libertà.Siamo donne di scuola

vogliamo istruire con serenità.Siamo donne di lavoro

vogliamo operare con professionalità.Siamo donne di politica

vogliamo governare con onestà.Siamo donne di sport

vogliamo partecipare con lealtà.

Siamo donne del mondovogliamo vivere in parità.

Leviamo in alto la nostra voce:il nostro no alla discriminante diversità

il nostro si alle pari opportunitàper progredire nel grado di civiltà.

I .C. ex S.C. Domenico Savio - Potenza

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Page 60: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

IL mIO mOnDO

Lucia è la mia nonnaMaria Antonietta è la mia mamma

Lella è la mia speciale ziettaBetta è la mia dottoressa

Maria Vita è la mia professoressaAngelica è la mia cara compagna di classe

Lucia è la mia affettuosa amicaVanessa è la mia simpatica cuginettaLa Sirenetta è la mia fiaba preferita

Cristina D’Avena è la mia cantante più graditaFifì è la mia dolcissima gatta

La pizza è la cosa più buona da mangiareLa palestra è la cosa più bella da frequentare.

Sono tutte al femminilele cose a me care

che mi accompagnano lungo la stradadella vita in questo mondo

I .C. ex S.C. Domenico Savio - Potenza

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Page 61: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

un punto di vista… maschile Una notte ho sognato un mondo uguale

Tutti felici , tutti sinceriTanta gioia , niente pensieri

nessun razzismo ne discriminazionisolo un mondo di buone azioni.

Uguale stipendi uguali tasseche siano alte che siano basseUn girotondo di pace e amore

nessun rancore dentro il cuore.Ma il giorno dopo ahimè,che delusione!

Intorno a me un mondo oscuro“piccoli uomini” che voglion sembrar giganti

umiliano e mortificano con i loro sguardi fulminantimogli,compagne,figlie,colleghe e amanti

sporcano il loro cuore e il loro desiderio di amore.

I .C. ex S.C. Domenico Savio - Potenza

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Page 62: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Statale - Scanzano Jonico (mT)

L U N M A R M E R G I O V E N S A B D O M

1 2 3 4 5 6

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gennaio 2013

ISABELLA MORRA,

Poetessa lucana

Calendar io 2013

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Page 63: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

febbraio 2013

MARIA MONTESSORI, Pedagogista

L U N M A R M E R G I O V E N S A B D O M

1 2 3

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18 19 20 21 22 23 24

25 26 27 28

marzo 2013

GRAZIA DELEDDA, Premio Nobel per la letteratura

L U N M A R M E R G I O V E N S A B D O M

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I .C. Statale - Scanzano Jonico (mT)

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Page 64: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

aprile 2013

RITA LEVI-MONTALCINI, Premio nobel per la medicina nel 1986

L U N M A R M E R G I O V E N S A B D O M

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29 30

I .C. Statale - Scanzano Jonico (mT)

maggio 2013

LEONILDE IOTTI Presidente della Camera dei Deputati 1979-92

L U N M A R M E R G I O V E N S A B D O M

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Page 65: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Statale - Scanzano Jonico (mT)

MARIA FEDERICA MADDALENA Prima pilota di caccia dell’aeronautica militare

GIUGNO 2013

L U N M A R M E R G I O V E N S A B D O M

1 2

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luglio 2013

EMMA MARCEGAGLIA, Prima donna presidente di Confindustria

L U N M A R M E R G I O V E N S A B D O M

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Page 66: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

agosto 2013

MARIELE VENTRE, Direttrice del Coro dell’ Antoniano

Lucana L U N M A R M E R G I O V E N S A B D O M

1 2 3 4

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settembre 2013

ARISA, Cantante lucana

L U N M A R M E R G I O V E N S A B D O M

1

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30

I .C. Statale - Scanzano Jonico (mT)

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Page 67: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

ottobre 2013 ...la scuola in parità

TERESA, ORIANA, NILUFER Insegnanti di inglese

L U N M A R M E R G I O V E N S A B D O M

1 2 3 4 5 6

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IMM

A V

ITEL

LI

FRA

NC

ESC

A B

AR

RA

CARMEN LASORELLA

GIORNALISTELUCANE

LUNLUNLUNLUN MARMARMARMAR MERMERMERMER GIOGIOGIOGIO VENVENVENVEN SABSABSABSAB DOMDOMDOMDOM

1 2 3

4 5 6 7 8 9 10

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NOVEMBRE 2013

I .C. Statale - Scanzano Jonico (mT)

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Page 68: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

dicembre 2013

LE DONNE DEL FUTURO

L U N M A R M E R G I O V E N S A B D O M

1

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I .C. Statale - Scanzano Jonico (mT)

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Page 69: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. ex S.m. Francesco Torraca - Potenza

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Page 70: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. ex S.m. Francesco Torraca - Potenza

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Page 71: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. ex S.m. Francesco Torraca - Potenza

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Page 72: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. ex S.m. Francesco Torraca - Potenza

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Page 73: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. ex S.m. Francesco Torraca - Potenza

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Page 74: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Lorenzo milani – IV Circolo - Potenza

vogliamo essere così! come tutte coloro che hanno reso grande

l’umanità

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Page 75: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Lorenzo milani – IV Circolo - Potenza

ma neppure così!

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Page 76: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Lorenzo milani – IV Circolo - Potenza

non vogliamo diventare così!

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Page 77: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Lorenzo milani – IV Circolo - Potenza

siamo diventate così!

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Page 78: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Lorenzo milani – IV Circolo - Potenza

eravamo così!

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Page 79: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Statale Plesso S.Giorgio - Pietragalla (PZ)

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Page 80: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Statale Plesso S.giorgio - Pietragalla (PZ)

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Page 81: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Statale Plesso S.giorgio - Pietragalla (PZ)

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Page 82: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Statale Plesso S.giorgio - Pietragalla (PZ)

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Page 83: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Statale - Pignola (PZ)

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Page 84: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Statale - Pignola (PZ)

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Page 85: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Statale Pitagora - Bernalda (mT)

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Page 86: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Statale Pitagora - Bernalda (mT)

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Page 87: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Statale Pitagora - Bernalda (mT)

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Page 88: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Statale Pitagora - Bernalda (mT)

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Page 89: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Statale Pitagora - Bernalda (mT)

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Page 90: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Statale Pitagora - Bernalda (mT)

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Page 91: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Statale Pitagora - Bernalda (mT)

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Page 92: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. P. Berardi - melfi (PZ)

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Page 93: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. P. Berardi - melfi (PZ)

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Page 94: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

sezione multimediale

I.C. ex S.C. Domenico Savio - Potenza

opera vincitrice

I.C. Statale Mario Pagano - Bella (PZ)

I.C. M. Carlucci - Ruoti

I.C. Statale - Scanzano Jonico (MT)

S.S. Lorenzo Milani - Policoro (MT)

I.C. n. 4 ex 2° Circolo - Matera

I.C. Lorenzo Milani – IV Circolo - Potenza

I.C. “A. Il Vento” - Grassano (MT)

I.C. Statale - Tricarico (MT)

I.C. Statale Pitagora - Bernalda (MT)

I.C. P. Berardi - Melfi (PZ)

I.C. Castelluccio Inferiore (PZ)

I. C. Solimena Forenza (PZ) - Scuola secondaria di I Grado Fratelli Giura – Maschito

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Page 95: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. ex S.C. Domenico Savio - Potenza

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Page 96: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Statale mario Pagano - Bella (PZ)

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Page 97: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. m. Carlucci - Ruoti

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Page 98: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. m. Carlucci - Ruoti

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Page 99: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Statale - Scanzano Jonico (mT)

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Page 100: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

S.S. Lorenzo milani - Policoro (mT)

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Page 101: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

S.S. Lorenzo milani - Policoro (mT)

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Page 102: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. n. 4 ex 2o Circolo - matera

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Page 103: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Lorenzo milani – IV Circolo - Potenza

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Page 104: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. “A. Il Vento” - Grassano (mT)

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Page 105: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. “A. Il Vento” - Grassano (mT)

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Page 106: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. “A. Il Vento” - Grassano (mT)

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Page 107: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Statale - Tricarico (mT)

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Page 108: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Statale Pitagora - Bernalda (mT)

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Page 109: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. P. Berardi - melfi (PZ)

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Page 110: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Castelluccio Inferiore (PZ)

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Page 111: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I .C. Castelluccio Inferiore (PZ)

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Page 112: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

I . C. Solimena Forenza (PZ) Scuola secondaria di I Grado Fratelli Giura – maschito

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Page 113: Raccolta elaborati presentati dalle scuole

COMPOSIZIONE Commissione regionale per la parità e

le pari opportunità uomo donna della Basilicata

Componenti1. Maria Albano

2. Nunzia Maria Gabriella Armento

3. Angela Blasi

4. Loredana Bruno

5. Giuseppina D’Alessandro

6. Maria Anna D’Altorio

7. Rosetta Distasio

8. Giovanna Galeone

9. Caterina Giampetruzzi

10. Rosa Maria Giordano

11. Teresa Gullà Oliveri

12. Giuditta Lamorte

13. Antonietta Laviola

14. Giovanna Pepe

15. Ivana Enrica Pipponzi

16. Annunziata Pizzolla

17. Annamaria Russo

18. Giuseppina Anna Selvaggi

19. Angela Zifarone

Consiglio regionale della Basilicata

Ufficio Politiche della Rappresentanza e della Partecipazione

Commissione regionale per la parità e le pari opportunità uomo donna

Via Vincenzo Verrastro, 6 – 85100 Potenza

Struttura Dirigente Ufficio Dr.ssa Vesna Alagia

e-mail: [email protected]

P.O. Luciano Sabia Tel. 0971-44.71.30 – Fax 0971-447204

e-mail: [email protected]

Segreteria Rosaria La Torre Tel. 0971-44.71.21

e-mail [email protected]

sezione Commissione Pari Opportunità

PresidenteAntonietta Botta

www.consiglio.basilicata.it

Se riconosci le differenze, riconosci anche te stesso