scg abc guida 15 105 - Alto Belice Corleonese

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I tetti di GiulianaThe roofs of Giuliana

Giuliana2.000 abitanti circa

Sorge alle pendici di una rupe, sulla

quale svetta il castello di Federico, a

circa 77 km da Palermo e 84 da Agri-

gento, ovvero quasi a metà strada tra

le due coste siciliane. Il suo territorio

è compreso nel Sito naturalistico di

Interesse Comunitario di “Monte

Genuardo e Santa Maria del Bosco”,

oltre che in quello della Zona a Pro-

tezione Speciale “Monti Sicani”.

Giuliana inizia a comparire nei documenti

ufficiali dal 1185, quando il re Guglielmo II il

Buono assegna alla Chiesa di Monreale il “ca-

sale di Juliana”. Il casale tuttavia non sorgeva

dove ora si trova Giuliana: quasi sicuramente

doveva essere stato edificato in contrada

Santo Casale, ma necessità difensive spinse-

ro i suoi abitanti a trasferirsi sulla collina.

(about 2,000 inhabitants)

It is on the slopes of a cliff, on which the

castle of Frederick stands, about 77 kilo-

metres from Palermo and 84 kilometres

from Agrigento, i.e. almost halfway

between the two Sicilian coasts. Its ter-

ritory is in the “Monte Genuardo and

Santa Maria del Bosco” Nature Site of

Community Interest, and also in that of

the “Sicani Mountains” Special

Protection Area.

Giuliana began to appear in official docu-

ments in 1185, when King William II the

Good assigned the “hamlet of Juliana” to the

Church of Monreale.The hamlet was certainly

not where Giuliana now is: almost certainly it

was built in the Santo Casale area, but defen-

sive needs drove its inhabitants to move onto

the hill.

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GUIDA AI COMUNI - GIULIANA COMMUNES GUIDE

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SP35

SP35SP44bSP118

SP118

SP118

SP118

S. Martino delle Scale

Santuario Madonnadel Balzo

Madonnadi Tagliavia

Madonnadelle Grazie

Madonnadella Dayna

Madonna della Provvidenza

Santa Mariadel BoscoSanta Mariadel Bosco

Torre del Bosco

La Montagnola

Montagnola

Castello diCalatamauro

Castello GristiaCastello Gristia

Castellaccio

Castello diMaranfusa

Real Casinadi Ficuzza

PalazzoFilangeri

Castellaccio

Palazzo Principidi Camporeale

Gibilrossa

Pulpitodel Re

Pietra diSalomone

Jetas

Ponte diCalatrasi

Adranone

Makella

TermeArabe

Rocca di Entella

���Interc.16

AltofonteBelmonte

Mezzagno

BisacquinoBisacquino

Bolognetta

Campofiorito

Marineo

Piana degli Albanesi

S. Cristina Gela

Monreale

San Giuseppe Jato

San Cipirello

Godrano

Cefalà Diana

Villafrati

Mezzojuso

Prizzi

Palazzo AdrianoChiusa SclafaniChiusa SclGiulianaGiuliana

Contessa Entellina

Roccamena

Camporeale

Corleone

RISERVA MONTE CÁRCACI

RISERRISERVA MONTI DI PALAZZO ADRIANOE VALLE DEL SOSIO

NUARDORISERVA DI MONTE GENUARDOBOSCO E SANTA MARIA DEL BOSCO

RISERVA DI SERREDELLA PIZZUTA

RISERVA NATURALEGROTTA DI ENTELLA

RISERVA DI BOSCO DELLA FICUZZA, ROCCA BUSAMBRABOSCO DEL CAPPELLIERE E GORGO DEL DRAGO

RISERVA DI BAGNIDI CEFALÀ DIANAE CHIARASTELLA

M. dei Cavalli

M. Triona1214

M. Lucerto738

La Chiesa MadreThe Parish Church

Panoramica sul paeseA panoramic view on the village

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GIULIANA - GUIDA AI COMUNI COMMUNES GUIDE

Bella la descrizione che ne fa lo storiografo

Gian Giacomo Adria che nel Cinquecento la

definisce urbs opulentissima,“eccelsa città

situata sull’alta vetta di un colle, sotto cui è

un’altissima rupe, dove fanno i loro nidi le

aquile”.

Da vedere

Il centro di Giuliana è la piazza della

Repubblica, vero cuore pulsante della vita

quotidiana della cittadina.

Qui prospetta il Santuario di Maria SS.

dell’Udienza che custodisce la vara (otto-

centesca) con la statua in alabastro della

Madonna, opera che si data al XVI secolo.

La scuola del Bagnasco (XIX secolo) ha pro-

dotto il gruppo ligneo all’altare maggiore,

San Giuseppe e il Bambino.

Da piazza della Repubblica si accede nella

piazzetta della Libertà e da qui, scegliendo

la via della Chiesa Madre, si giunge alla

Matrice cittadina, ricostruzione novecen-

tesca del duomo del Trecento di cui non

resta più nulla. Al suo interno, il bel fonte

battesimale ottocentesco, mentre in sacre-

stia è custodita l’Assunzione della Vergine

(1815), pala d’altare di Gerlando Marsiglia,

pittore giulianese allievo del Patania.

Una delle vie più importanti è senz’altro la

via Roma, lunga la quale si trovano tre belle

We are given a beautiful description of it by

the historian Gian Giacomo Adria, who in the

sixteenth century describes it as urbs opulen-

tissima,“a sublime town situated on the high

peak of a hill, under which there is a very high

cliff where eagles nest.”

Things to see

The centre of Giuliana is Piazza della

Repubblica, the true pulsating heart of the

daily life of the place.

Here there is the Sanctuary of Maria

Santissima dell’Udienza, where there is the

bier (nineteenth-century) with the statue in

alabaster of the Madonna, a work dated to the

16th century.The school of Bagnasco (nine-

teenth century) produced the wooden group

over the high altar, St. Joseph and the Child.

From Piazza della Repubblica you get to the lit-

tle Piazzetta della Libertà, and from here, choos-

ing via della Chiesa Madre,you reach the Parish

Church, a twentieth-century reconstruction of

the fourteenth-century cathedral, from which

anything is extant. Inside it there is the beauti-

ful nineteenth-century baptismal font, while in

the sacristy there is The Assumption of the Virgin

(1815),an altarpiece by Gerlando Marsiglia,a

Giuliana painter who was an alumnus of Patania.

One of the most important streets is certainly

via Roma, along which there are three beauti-

chiese. A cominciare da quelle che si affac-

ciano l’una di fronte all’altra all’inizio della

strada, ovvero le chiese dedicate a San

Nicolò di Bari e al SS. Crocifisso. Se la

prima, con impianto cinquecentesco, con-

serva tracce del pavimento maiolicato, la

Chiesa del SS. Crocifisso, del 1738, ha

un’unica navata e decori in stucco eseguiti

da Nicolò Curti da Castelvetrano nel 1752.

La chiesa è la “sede” del Crocifisso della

pioggia, in legno e di stile rinascimentale.

Al lato opposto di via Roma si incontra la

Chiesa del Collegio, edificata tra il 1771

e il 1817. Al suo interno la Madonna col

Bambino, una statua in legno dipinto che

potrebbe essere stata realizzata dalla bot-

tega del gangitano Quattrocchi, il Santo

Antonio Abate in legno policromo datato

tra il XVII e il XVIII secolo, e il bel dipinto

sull’Adorazione dei Magi, opera realizzata

da Giuseppe Genzaldi nel 1818.

Ovviamente, il “pezzo forte” di Giuliana è il

castello di Federico II. L’ipotesi più avvalo-

rata da specifici studi vuole sia stato l’ara-

ful churches, starting from the ones that stand

opposite one another at the beginning of the

street, dedicated to St. Nicholas of Bari and

the Most Holy Crucifix.While the former, with

a sixteenth-century plan, preserves only a few

traces of the majolica floor, the Santissimo

Crocifisso Church, done in 1738, has a single

nave and decorations in stucco done by Nicolò

Curti from Castelvetrano in 1752.

The church houses the Crucifix of the rain, in

wood and in the Renaissance style.

On the opposite side of Via Roma you find the

Collegio Church, built between 1771 and

1817. Inside it there is a Virgin with Child, a

statue in painted wood that could have been

done by an artist in the workshop of the Gangi

artist Quattrocchi, St. Anthony Abbot in poly-

chrome wood dating from between the 17th

and 18th centuries, and a beautiful painting on

The Adoration of the Magi, done by Giuseppe

Genzaldi in 1818.

Obviously, the “pride and joy” of Giuliana is the

castle of Frederick II.The hypothesis most

confirmed by specific studies says that it was

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GUIDA AI COMUNI - GIULIANA COMMUNES GUIDE

Natali d’artista

A Giuliana è nato Giacomo Santoro, detto Jacopo Siculo, valente pittore del XVI secolo che

operò a Roma - nella cerchia di Raffaello - prima di trasferire le proprie attività artistiche

nell’Umbria meridionale. Stesso secolo anche per Antonino Ferraro,“padre” della decora-

zione plastico-pittorica a stucco, la cui opera ha anticipato la stagione barocca dei Serpotta.

Artists’ birthplaceAt Giuliana Giacomo Santoro, known as Jacopo Siculo, was born. He was a skilful painter of the

16th century who operated in Rome – in the entourage of Raphael – before transferring his

artistic activities to southern Umbria; the same century also saw the birth of Antonino

Ferraro, the “father” of plastic-pictorial decoration with stucco, whose work looked forward to

the Baroque season of the Serpottas.

Curiosità/Curiosity

Dettaglio della Torre campanariadell’ex monastero della SS.Trinità

Detail of the bell-tower of the SS.Trinità Monastery

A destra, l’interno del castello duecentesco

Right, inside the Castle from the 13th century

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GIULIANA - GUIDA AI COMUNI COMMUNES GUIDE

L’accesso al CastelloThe entrance to the Castle

gonese Federico II a restaurare un prece-

dente fortilizio, probabilmente duecentesco

e di fattura sveva, come rivelato dalle men-

sole su cui poggia l’arcata centrale del salo-

ne principale e gli archi a sesto acuto del

castello, realizzati “a piramide rovesciata”.

Il castello oggi si presenta con l’impianto

aragonese, suddiviso in due ali con una

torre a base pentagonale che si innalza al

vertice settentrionale.

La torre è alta una ventina di metri ed è

costituita da due stanze, una sull’altra, col-

legate tra loro solo da una scala esterna.

Il corpo principale del castello si alza su due

livelli: il livello superiore ospita la fortezza

vera e propria, di forma trapezoidale, recen-

temente restaurata; in basso, c’è l’ex mona-

stero Olivetano del Seicento cui è annessa

la chiesa eponima nella cui sacrestia, oltre

al bell’armadio settecentesco finemente

intagliato, si conserva il Gesù Bambino di

Fra’ Felice da Sambuca (sec. XVIII).

the Aragonese Frederick II that restored a small

existing fortress, probably built in the thir-

teenth century and with Swabian facture, as

revealed by the corbels supporting the central

arcade of the main salon and the Gothic arches

of the castle, done in an “inverted pyramid”

shape.

Today the castle exhibits an Aragonese plan,

divided into two wings with a tower with a

pentagonal base at the north vertex.

The tower is about twenty metres high and is

made up of two rooms, one over the other,

connected only by an external staircase.

The main part of the castle is on two levels.

The upper level contains the fortress proper, a

trapezoidal shape, recently restored; below

there is the former seventeenth-century

Olivetan monastery, to which there is attached

the eponymous church in whose sacristy, in

addition to the fine elegantly carved eigh-

teenth-century cupboard, there is a Baby Jesus

by Brother Felice from Sambuca (18th century).

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