Sceneggiatura - Lezione 3-4

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PARENTHETICALS Quando serve, nei dialoghi è possibile indicare, tra parentesi, il tono della battuta, la presenza di pause, i piccoli gesti compiuti dal personaggio mentre pronuncia le sue linee di dialogo o altre indicazioni rivolte agli attori. In parte lo avete già constatato negli esempi precedenti. MARIO (sottovoce) Dove stai andando? ANNA (prendendo lo zaino) Io me la squaglio. MARIO (perplesso) Dici sul serio? ANNA (ridendo) Che problema c'è? LE PAUSE: per quanto riguarda le pause recitative, hanno diverse modalità di segnalazione, a seconda della durata della pausa stessa: 1) se la pausa è molto lunga, è necessario segnalarla nella descrizione. 2) Se la pausa è breve ma incisiva. Si ricorre all'utilizzo della parentesi che la evidenzia: (pausa), che va posta centrata tra la prima e la seconda parte della battuta. 3) Se la pausa è molto breve è sufficiente segnalarla con i puntini di sospensione. Esempio: MARIO E così, insomma, mi chiedevo... mi chiedevo se ti andrebbe di sposarmi ANNA Mio Dio. (pausa) Questa poi. MARIO E' una specie di sì? Lunga pausa. Anna sorseggia la Pepsi che ha in mano. Mario forza un sorriso. ANNA Dico, ti sembro così disperata?

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Sceneggiatura - Lezione 3-4

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  • PARENTHETICALSQuando serve, nei dialoghi possibile indicare, tra parentesi, iltono della battuta, la presenza di pause, i piccoli gesti compiuti dal personaggio mentre pronuncia le sue linee di dialogo o altre indicazioni rivolte agli attori. In parte lo avete gi constatato negli esempi precedenti.

    MARIO (sottovoce)

    Dove stai andando?

    ANNA(prendendo lo zaino)

    Io me la squaglio.

    MARIO (perplesso)

    Dici sul serio?

    ANNA(ridendo)

    Che problema c'?

    LE PAUSE: per quanto riguarda le pause recitative, hanno diversemodalit di segnalazione, a seconda della durata della pausastessa:

    1) se la pausa molto lunga, necessario segnalarla nelladescrizione.

    2) Se la pausa breve ma incisiva. Si ricorre all'utilizzodella parentesi che la evidenzia: (pausa), che va postacentrata tra la prima e la seconda parte della battuta.

    3) Se la pausa molto breve sufficiente segnalarla con ipuntini di sospensione.

    Esempio:

    MARIO E cos, insomma, mi chiedevo... michiedevo se ti andrebbe di sposarmi

    ANNAMio Dio.

    (pausa)Questa poi.

    MARIO E' una specie di s?

    Lunga pausa. Anna sorseggia la Pepsi che ha in mano. Mario forza un sorriso.

    ANNA Dico, ti sembro cos disperata?

  • Un altro importante utilizzo dei parentheticals lo abbiamo quando,in presenza di pi personaggi, la battuta rivolta specificamentead un solo personaggio, oppure prima ad un personaggio e poi ad unaltro.

    ALLENATORE (a Gentile)

    Tu ti prendi Maradona. (a Cabrini)

    Tu segui Bertoni.

    E' importante capire questo: cos come le indicazioni tecnichenella sceneggiatura rappresentano un'intrusione nel territorio delregista, queste note di direzione segnano uno sconfinamento nelcampo degli attori. E' bene quindi centellinarle. Esse sonoinoltre superflue quando il tono della battuta implicito nel suocontenuto.

    GUERCIO (minaccioso)

    Se non fai come ti dico ti spezzo un braccio.

    Come vedete la parentesi "(minaccioso)" aggiunge poco. Se inveceuna frase simile fosse pronunciata a una cena di gala e chi lapronuncia preferisse non farsi notare potremmo avere un usoappropriato del parenthetical:

    ANNALa vedi questa forchetta?

    (sorridendo)se non la fai finita te la ficco in un occhio.

    Un ulteriore campo di applicazione riguarda i casi in cui laqualit del sonoro influenzata dalla fonte di emissione, peresempio quando udiamo le parole provenienti dalla TV.

    COSTANZO(alla tv)

    E se va bene a me, buona camicia a tutti.

    Quando le parole provengono da mezzi di comunicazione (come iltelefono, il citofono, il megafono o laltoparlante dello stadio)che snaturano pesantemente il timbro della voce, il termine picorretto da inserire nello script "filtrato" (dallinglese"filtered").

  • ASSISTENTE DI VOLO(filtrato)

    Signore e signori, benvenuti a bordo del volo TBE 451 diretto allaeroporto internazionale di Montevideo.

    I parentheticals sono anche usati per personalizzare il propriostile di scrittura. Al di l dei casi segnalati infattipossibile farne un uso creativo, impiegandolo per risolveresituazioni che affrontate con i tradizionali paragrafi didescrizione appesantirebbero il testo, penalizzando lascorrevolezza della scena. Leggete ad esempio questo brano tratto dalla sceneggiatura diAlmost Famous (questa scena non compare nella versione finale delfilm, scritto e diretto da Cameron Crowe). La scena prevede undialogo tra Russell, chitarrista di una band anni 70, e PennyLane, la regina delle groupies che gli ha appena comunicato unimprobabile "ritiro" a vita privata:

    RUSSELL (sorridendo)

    Certo, ti sei ritirata comesi ritirato Frank Sinatra...

    Ridacchia. Si avvicina alla macchinetta del ghiaccio con in mano un bicchiere.

    RUSSELL(continuing)

    Miss Penny Lane. Lascia cheti dica cosa perder ilRock and roll il giorno in cui ti ritirerai veramente.

    Russell fa cadere i cubetti di ghiaccio nel bicchiere uno ad uno.

    RUSSELL (continuing)

    Il modo in cui trasformi una stanza dalbergo in una casa.(cubetto)

    Il modo in cui raccatti derelitti in ogni posto. Come il pifferaio magico.

    (cubetto)Il modo in cui conosci le parole di tutte le canzoni.Ogni canzone. Anche quelle brutte. Specialmente quelle brutte.

    (cubetto)Quel cappottino verde in piena estate.

    (cubetto)Il tuo vero nome, che non vuoi rivelare.

    (cubetto)E potrei continuare. Ma il mio bicchiere pieno...

  • In questa scena lazione di mettere un cubetto nel bicchiere non esattamente contemporanea alle parole del dialogo (come nel caso"alzandosi dalla sedia"), i gesti sono "alternati" alle parole,servono a scandire i vari "punti" del discorso. Ma proprio perchsvolgono pi una funzione di "punteggiatura" del dialogo (che nondi azione drammaticamente significativa) la loro collocazionenella colonna del dialogo appropriata ed efficace.

    EXTENSIONSSpesso nella colonna dei dialoghi accanto al nome del personaggio compaiono abbreviazioni come (V.O.) oppure (O.S.).

    MARIO (O.S.)

    ANNA (V.O)

    Sono le cosiddette extensions e hanno la funzione di individuarequelle battute di dialogo in cui le voci che udiamo non sonocollegate al labiale dei personaggi che vediamo sullo schermo.

    (V.O.) sta per "voice over". Implica una voce scollegata daidialoghi pronunciati sullo schermo, ad es. una voce narrante,oppure un monologo interiore del personaggio.

    EXT. DUOMO GIORNO

    Cielo coperto, qualche turista e molti piccioni.

    ANNA (V.O.)Era lestate del 1993, e la nostrafamiglia si era appena trasferita da Genova a Milano.

    INT. SALA DA PRANZO GIORNO Marito e moglie stanno mangiando una strana zuppa esotica.

    MOGLIEStavolta mi venuta proprio buona.

    MARITO (V.O.) Buona questo roba? Ma ti seivenduta le papille gustative?

  • (O.S) sta per off screen. Si distingue dal Voice Over per ilfatto che nellO.S. la battuta non ha nulla a che fare conmonologhi interiori o narratori esterni. La Voice Over appartienea un personaggio che non inquadrato dalla macchina da presa (edel quale dunque udiamo solo la voce) ma che per il resto produceun dialogo normale.

    EXT. CASA DI ANNA GIORNO

    Mario BUSSA ripetutamente alla porta. Nessuno apre.

    MARIO Aprimi, ti prego!

    ANNA (O.S.) Se devi dirmi qualcosa scrivi almio avvocato.

    Noi non vediamo Anna pronunciare la battuta semplicemente perch al di l della porta, e locchio umano non vede attraverso illegno. Tuttavia la sua voce off screen rientra nello spaziodiegetico, fa parte cio del normale mondo della storia.

    Nel caso invece di voce narrante o monologo interiore (voice over)la voce invece su un altro "piano narrativo" (anchetecnicamente, dato che sar registrata a parte e sovrapposta allascena).

    ATTENZIONE! In Italia talvolta viene usata al posto di O.S.labbreviazione F.C. (fuori campo) o anche V.O. (voce off) e quici possono essere problemi di chiarezza dato che tale siglasolitamente indica il ben diverso concetto di Voice Over. La cosa migliore quella di inserire nella prima pagina delloscript, prima del FADE IN: una piccola legenda chiarificatrice:ABBREVIAZIONI: (V.O) VOICE OVER ; (O.S.) OFF SCREEN.

    IL MONTAGGIO ALTERNATO (INTERCUT)Vediamo ora come comportarsi nella stesura dello script quando,nel caso ad esempio di una comunicazione telefonica, si sceglie dimostrare entrambi gli interlocutori, nei rispettivi ambienti,alternando le immagini dei due. Abbiamo allora due scene separate girate in due location separate.Queste due scene per si alternano con grande rapidit, in quantopassiamo continuamente con le immagini, ad esempio, dallufficiodi Anna allappartamento di Mario. Come abbiamo detto pi volte lo script deve essere anzituttoscorrevole e sarebbe allora controproducente inserireripetutamente (ad ogni battuta di dialogo) un nuovo titolo discena che segnala il cambio di location.

  • La soluzione migliore in queste situazioni quella del montaggioalternato, indicante il fatto che durante la telefonata la personache parla da ritenersi inquadrata. Il cambio di location ad ognibattuta di dialogo quindi implicito. Qui di seguito un esempio.

    INT. UFFICIO DI ANNA GIORNO

    Una piccola stanza con vista sul fiume. Al centro una scrivania sommersa da fascicoli e oggetti di cancelleria.

    Anna affacciata alla finestra sta componendo un numero al cellulare.

    INT. CASA DI MARIO (CUCINA) GIORNO

    Un ampio locale arredato in stile moderno.

    Mario sta scolando la pasta. SQUILLA il telefono.Mario si libera dello scolapasta e prende il cordless sul tavolo.

    MARIO Pronto?

    ALTERNATO TRA LUFFICIO DI ANNA E CASA DI MARIO.

    ANNA Ciao, sono io.

    MARIO Dove diavolo eri finita?

    Naturalmente il montaggio alternato pu essere segnalato in ognioccasione in cui le immagini rimbalzano continuamente da una scenaall'altra. Non solo nel caso della telefonata.

    I SOTTOTITOLI nei dialoghi in lingua stranieraQuando volete scrivere dei dialoghi in una lingua straniera epermettere al lettore-spettatore di seguirne il significato graziea dei sottotitoli, tale soluzione va indicata nella sceneggiatura"sdoppiando" la colonna dei dialoghi. Da una parte il nome delpersonaggio e le battute nella lingua straniera, dallaltra ladizione SOTTOTITOLI e la traduzione.

    ANNA SOTTOTITOLI Get out of my way! Togliti di mezzo!

  • IL "MONTAGGIO" (MONTAGE)Per montaggio nello script si intende quel genere di sintesinarrativa che illustra una fase della storia tramite unasuccessione di immagini prive di dialoghi, girate in locationdiverse ma unite dal tema trattato e spesso accompagnate da uncommento musicale. Ad esempio una sequenza che, attraverso leimmagini di vari match vinti da uno stesso pugile, ne raffiguralirresistibile ascesa. Oppure una sequenza di quadretti ispiratial viaggio di nozze di una coppia di sposi, attraverso la quale siintende mostrare la felicit dei due. Il film sulla vita di unadiva del teatro conterr probabilmente un montaggio che sintetizzile sue trionfali tournes, e cos via. Anche in questo caso adessere pignoli si tratterebbe di tante singole scene (visto checambia sempre la location). Ma sulla pagina si perderebbe coslunit della sequenza. Ecco dunque come indicare questicapitoletti del film:

    MONTAGGIO ANNA E MARIO RISTRUTTURANO LA CASA DI CAMPAGNA

    Anna dirige il lavoro degli imbianchini nel soggiorno. Mario taglia lerba del giardino. Anna dipinge un vecchio cancello. Mario aiuta un operaio a trasportare un tavolo allinterno Anna appende un quadro in una camera semi-arredata. Mario mostra ad Anna due campioni di moquette. Anna pulisce i vetri del soggiorno. Mario toglie un televisore dallimballaggio. Mario e Anna ammirano soddisfatti il lavoro terminato.

    Tali quadretti possono essere numerati o contrassegnati da lettere successive.

    IL FLASHBACK

    Il flashback, ovvero la rappresentazione di eventi passati, deveessere indicato nello script con molta chiarezza. Questo perch,come abbiamo detto allinizio, al cinema esiste solo il tempopresente e la semplice lettura delle scene potrebbe non chiarireche si tratta di eventi ambientati nel passato.Bisogna distinguere il flashback composto da una sola scena e ilflashback composta da una sequenza di pi scene.

    Il flashback composto da una sola scena baster indicarlo comesegue nel titolo di scena:

    EXT. SPIAGGIA GIORNO FLASHBACK

  • Talvolta viene specificato il periodo in cui ambientato ilflashback (cosa che altrimenti verr specificata nelle successivelinee di descrizione).

    INT. QUIRINALE GIORNO FLASHBACK (1948)

    Se il flashback composto da pi scene dobbiamo indicare che sitratta di una sequenza. La soluzione pi comoda quella dianteporre la nota "sequenza flashback" in maiuscolo e allineata asinistra, dopodich indicare le scene del flashback come sefossero scene qualsiasi:

    SEQUENZA FLASHBACK - FIRENZE 1951

    EXT. PIAZZA SANTA CROCE NOTTE

    Infine ricordatevi sempre di segnalare la fine del flashback nelmodo che segue:

    INT. SCUOLA ELEMENTARE GIORNO FLASHBACK (1986)

    Anna, allet di dieci anni, siede al suo banco in unauladeserta. Si alza, raggiunge la porta della classe e laapre. Anche i corridoi sono vuoti. Torna al banco, prendelo zaino e lascia di corsa l'aula.

    FINE FLASHBACK

    Ci che stato detto per i flashback vale generalmente anche perle sequenze oniriche:

    EXT. CIELO SOPRA MILANO NOTTE SOGNO

    Ma nulla ovviamente impedisce di omettere tale indicazione. Se nelfilm vogliamo confondere le idee allo spettatore, possiamo tentarelo stesso gioco con il lettore dello script. E allora scriveremole scene "sognate" normalmente e alla fine chiuderemo con...

    INT. CAMERA DI MARIO NOTTE

    Mario si sveglia di soprassalto. Guarda la sveglia: 04h51.Tira un sospiro di sollievo. Era solo un sogno.

  • TRANSITIONSUna sceneggiatura dovrebbe essere composta soltanto da titoli discena, descrizioni e dialoghi, nella cui categoria sono ricompresii parentheticals e le extensions.

    Tra la fine di una scena e linizio di unaltra non sononecessarie indicazioni che segnalino il "taglio" tra le varieunit. E implicito che ogni volta che iniziamo una nuova scena,vi sar un taglio che la separa dalla precedente. E dunqueinutile, pi che sbagliato, chiudere una scena con lindicazione"CUT TO:"

    Le uniche due transitions di un certa utilit finiscono dunque conlessere "DISSOLVE TO:", che potete usare per enfatizzare ilpassaggio del tempo tra una scena e laltra (magari scrivendo"SLOWLY DISSOLVE TO" per indicare una dissolvenza particolarmentelenta) e "FADE OUT:" che scriverete alla fine dellultima scenadel vostro film, a contraltare delliniziale "FADE IN:", indicandocos il passaggio al nero e la fine del film. Anche "DISSOLVE TO:" e "FADE OUT" vanno scritti in maiuscolo eallineati a destra.

    Occorre una precisazione sul FADE IN/FADE OUT. Sebbene essicompaiano generalmente solo allinizio e alla fine dellasceneggiatura, possibile trovare un fade out anche prima, perisolare anche formalmente tale unit narrativa. Avremo dunque, nelfilm finito, una dissolvenza al nero, seguita da una nuovacomparsa dellimmagine, segnalata nella sceneggiatura da un nuovoFADE IN:.

    Questa possibile eccezione alla corrispondenza tra Fade out efine del film fa s che gravi sempre e comunque sullosceneggiatore lobbligo di concludere lo script con la parolaFINE, maiuscola, posta a centro pagina e preceduta da uno spaziovuoto. Pu sembrare unindicazione di poco conto ma, che cicrediate o no, ci sono un sacco di persone che arrivate alla finesi chiedono se per caso non hanno perso qualche pagina,soprattutto in presenza di finali aperti... quindi, visto che noncosta niente, terminate sempre con un bel

    FINE.

    NUMERI DI PAGINADevono essere posti nellangolo in alto a destra della vostrapagina. La Title page non fa parte della sceneggiatura vera epropria e non conteggiata. La prima pagina dello script (quellacon la prima scena), ovviamente conteggiata, non riporta pertradizione il numero 1. Il numero inizia a comparire dalla paginasuccessiva, che riporter il numero 2.

  • TABULAZIONIRiassumendo:

    La descrizione si estende per 60 battute. La colonna dei dialoghi "copre" 30 battute, partendo da 10

    spazi oltre il margine sinistro della descrizione. Il nome del personaggio che parla inizia a 20 spazi dal

    margine sinistro della descrizione. I parentheticals hanno una ampiezza di 15 battute e si

    situano a 16 spazi dal margine sinistro della descrizione. Una pagina di sceneggiatura comprende 60 righe di testo

    (comprese quelle vuote). Nessuna pagina pu finire con un titolo o sottotitolo di

    scena. In tali casi queste righe "finali" slittano allapagina successiva. E per questo che molte pagine delloscript finiranno per avere un numero di righe inferiore a 60.

    Se un dialogo spezzato dal cambio di pagina dovremocomportarci nel modo seguente:

    HARRY Ascolta... se tu mi avessi chiesto com fisicamente e io avessi risposto che ha grande personalitallora avrebbe voluto dire che non attraente.

    (more)

    --cambio di pagina-

    HARRY (contd) Ma dato che sono stato io a dirti che ha molta personalit, potrebbe essere entrambe le cose. Non attraente con molta personalit oppure attraente con molta personalit.

    Al posto del MORE potete mettere in italiano SEGUE. Al posto delCONTD potete mettere CONTINUA. Nellesempio sono riportati i termini in inglese perch questenote, pi che essere aggiunte manualmente, sono di regola inseritein automatico dai software per l'impaginazione dellasceneggiatura, i quali di solito mantengono la terminologiaanglosassone.

    LA RILEGATURA DELLO SCRIPTPoche regole da seguire, ma importanti. Per rilegare il vostroscript usate dei fermacampioni in ottone, inseriti in due buchi incima e in fondo alla sceneggiatura (grossomodo in corrispondenzadel primo e dellultimo buco di un normale foglio grande adanelli). Un paio di fermacampioni possono bastare, sonosufficienti per tenere insieme lo script. Potete acquistarli nei

  • negozi che vendono materiali per ufficio. La ragione di questometodo sta nella facilit con cui tali supporti possono esseretolti e poi rimessi al loro posto. Semplicit apprezzata quandoc bisogno di fare delle fotocopie. Per la stessa ragione(facilitare la copiatura) tradizionalmente si invita a nonstampare entrambi lati delle pagine che compongono lasceneggiatura.