Saturday_Night_and_Sunday_Morning_studio sociologico

15
1 INTRODUZIONE Lo scopo del mio lavoro è quello di esaminare gli aspetti della cultura della classe lavoratrice inglese in due romanzi di Alan Sillitoe: Saturday Night and Sunday Morning (1958) e Birthday (2001). Nei suoi romanzi, l’autore descrive la cultura e lo stile di vita del ceto proletario fornendone un’immagine realistica e dettagliata, senza ricorrere a toni paternalistici e compassionevoli, ma identificandosi spesso coi protagonisti, di cui condivide ansie e opinioni. La ricerca è stata condotta sulla base delle tematiche che servono a esemplificare lo stile di vita del ceto lavoratore. Il secondo dopoguerra fu teatro di profondi cambiamenti nel modo di vivere della classe operaia: sono di quegli anni, infatti, il boom economico, la piena occupazione nonché la rivoluzione dei costumi sessuali. Nel primo capitolo ho introdotto la vita dell’autore, accennando alle sue opere maggiori e al modo in cui furono accolte dalla critica. Ho poi esaminato il periodo storico e culturale che vide gli esordi di Sillitoe. Negli anni cinquanta si assiste al sorgere del movimento letterario degli “Angry Young Men”, di cui Sillitoe fu considerato uno dei maggiori esponenti. Mi sono soffermata ad analizzare le principali tematiche della Narrativa Arrabbiata, nonché il rapporto dell’autore col nuovo movimento letterario. L’ultima parte del capitolo è stata dedicata all’analisi di Sillitoe come scrittore della working-class. Alla pubblicazione del suo primo romanzo, molti critici videro in lui un autentico scrittore della classe lavoratrice, sebbene egli sia sempre stato ostile alle etichette.

description

Night and Sunday Morning (1958) e Birthday (2001). a toni paternalistici e compassionevoli, ma identificandosi spesso coi “Angry Young Men”, di cui Sillitoe fu considerato uno dei maggiori teatro di profondi cambiamenti nel modo di vivere della classe operaia: Lo scopo del mio lavoro è quello di esaminare gli aspetti della cultura Negli anni cinquanta si assiste al sorgere del movimento letterario degli esponenti. Mi sono soffermata ad analizzare le principali tematiche della 1

Transcript of Saturday_Night_and_Sunday_Morning_studio sociologico

Page 1: Saturday_Night_and_Sunday_Morning_studio sociologico

1

INTRODUZIONE

Lo scopo del mio lavoro è quello di esaminare gli aspetti della cultura

della classe lavoratrice inglese in due romanzi di Alan Sillitoe: Saturday

Night and Sunday Morning (1958) e Birthday (2001).

Nei suoi romanzi, l’autore descrive la cultura e lo stile di vita del ceto

proletario fornendone un’immagine realistica e dettagliata, senza ricorrere

a toni paternalistici e compassionevoli, ma identificandosi spesso coi

protagonisti, di cui condivide ansie e opinioni.

La ricerca è stata condotta sulla base delle tematiche che servono a

esemplificare lo stile di vita del ceto lavoratore. Il secondo dopoguerra fu

teatro di profondi cambiamenti nel modo di vivere della classe operaia:

sono di quegli anni, infatti, il boom economico, la piena occupazione

nonché la rivoluzione dei costumi sessuali.

Nel primo capitolo ho introdotto la vita dell’autore, accennando alle sue

opere maggiori e al modo in cui furono accolte dalla critica. Ho poi

esaminato il periodo storico e culturale che vide gli esordi di Sillitoe.

Negli anni cinquanta si assiste al sorgere del movimento letterario degli

“Angry Young Men”, di cui Sillitoe fu considerato uno dei maggiori

esponenti. Mi sono soffermata ad analizzare le principali tematiche della

Narrativa Arrabbiata, nonché il rapporto dell’autore col nuovo

movimento letterario. L’ultima parte del capitolo è stata dedicata

all’analisi di Sillitoe come scrittore della working-class. Alla

pubblicazione del suo primo romanzo, molti critici videro in lui un

autentico scrittore della classe lavoratrice, sebbene egli sia sempre stato

ostile alle etichette.

Page 2: Saturday_Night_and_Sunday_Morning_studio sociologico

2

Nel secondo capitolo, dopo aver illustrato i principi e le usanze della

cultura della classe lavoratrice sulla base dello studio effettuato da

Richard Hoggart nel 1969, ho analizzato il modo in cui Sillitoe affronta

tali tematiche in Saturday Night and Sunday Morning. Il romanzo si

sviluppa intorno al personaggio di Arthur Seaton, un giovane operaio

inglese degli anni ’50 di cui l’autore narra la crisi esistenziale. Sillitoe

presenta la cultura della working-class attraverso il punto di vista di un

giovane scontroso ed impulsivo, il cui comportamento mira a stravolgere

gran parte dei principi della cultura cui appartiene.

Nel terzo capitolo ho preso in esame l’ultimo romanzo dell’autore,

Birthday. L’opera ha un’ambientazione contemporanea; Arthur Seaton,

ormai sessantenne, ripercorre la sua vita facendo chiari riferimenti alla

cultura d’origine, della quale scopre a poco a poco l’inadeguatezza.

Anche in questo caso, mi sono soffermata ad analizzare gli aspetti

principali della cultura proletaria, evidenziando, di volta in volta, il modo

in cui il protagonista si rapporta ad essa. Nel romanzo, è evidente il

legame tra Arthur Seaton e Sillitoe il quale, dopo anni, torna a scrivere di

Nottingham e della sua cultura d’origine, che viene ora presentata

attraverso il punto di vista di un uomo anziano che si sente ormai

prossimo alla morte.

Seguendo le tematiche ricorrenti nelle due opere, mi sono concentrata

soprattutto sugli aspetti che riguardano il difficile rapporto tra la classe

lavoratrice e l’autorità politica ed economica; ho quindi affrontato il tema

del lavoro, soffermandomi ad analizzare il modo in cui l’operaio si

rapporta col mondo della fabbrica, per poi esaminare le caratteristiche

della famiglia proletaria e il ruolo della donna all’interno di essa.

Page 3: Saturday_Night_and_Sunday_Morning_studio sociologico

3

In entrambe i romanzi Sillitoe fa numerosi riferimenti ai luoghi chiave

della cultura proletaria: la casa, i pubs e la fabbrica, accompagnati da

descrizioni accurate della sua città natale, Nottingham.

A mio parere, la parte più interessante del lavoro è stata quella di rilevare

il modo in cui l’autore giudica i cambiamenti che hanno toccato lo stile di

vita del ceto lavoratore; se nel primo romanzo tutto è visto con gli occhi

di un giovane impulsivo ed esuberante, in Birthday, Sillitoe descrive

Nottingham attraverso il punto di vista di una persona anziana che vede il

passato con un misto di nostalgia e malinconia.

Trovo che Alan Sillitoe sia stato molto abile nel descrivere le

problematiche sociali ed economiche della classe lavoratrice, miscelando

senso di partecipazione e spirito critico.

Page 4: Saturday_Night_and_Sunday_Morning_studio sociologico

4

CAPITOLO I

1. La vita e le opere di Alan Sillitoe.

1.1. La vita e l’ambiente.

Alan Sillitoe nasce a Nottingham il 4 Marzo 1928 “in the front bedroom

of a red-bricked council house”1; è il secondogenito di cinque figli e la

sua è una famiglia numerosa che da diverse generazioni appartiene al ceto

lavoratore.

Alan nasce nel bel mezzo della grande crisi economica dei primi anni ’30

e la sua famiglia, come molte altre in quel tempo, ne subì le gravi

conseguenze, quali la disoccupazione e il senso di precarietà. La ripresa

ci fu soltanto con la partecipazione dell’Inghilterra alla Seconda Guerra

Mondiale. Con lo scoppio del conflitto aumentarono le richieste di ogni

bene materiale come pure l’offerta di lavoro associata all’economia di

guerra.

Alla ripresa economica si accompagnò però la paura di non poter vivere

abbastanza a lungo da godersi tale benessere. Iniziarono i raid aerei

(anche su Nottingham) e si prese coscienza del fatto che la morte poteva

colpire chiunque e in qualsiasi momento, da cui l’attitudine al carpe diem

e al fatalismo, temi presenti in gran parte dell’opera di Sillitoe.

Nel 1942, ad appena quattordici anni, Sillitoe lascia gli studi per andare a

lavorare come tornitore alla “Raleigh Bicycle Factory”. Pur essendo

ancora molto giovane, Alan possiede già una forte passione per i libri ed

è fortemente determinato a scrivere e pubblicare un romanzo. Il suo

primo “sforzo letterario”, andato perduto, si ispirava alle avventure dei

suoi cugini, la famiglia Seaton.

1 Alan Sillitoe, Life Without Armour: An Autobiography, London, Flamingo, 1995, p. 7.

Page 5: Saturday_Night_and_Sunday_Morning_studio sociologico

5

A soli sedici anni, Sillitoe si sentiva “in every respect a fully integrated

workman.” L’autore sostiene che per un operaio era quasi normale nutrire

degli ideali socialisti2.

Il ‘Labour Party’, infatti, stava guadagnando forza soprattutto nell’ambito

del ceto operaio; dopo aver vinto lo scontro elettorale del 1945, i

Laburisti rimasero al potere fino al 1951. In sei anni apportarono diverse

riforme sociali che toccarono soprattutto la classe lavoratrice:

l’“Educational Act” del 1944, attraverso il quale molti giovani della

classe operaia poterono accedere all’istruzione secondaria; il “National

Healthcare Service” del 1946 e i diversi provvedimenti relativi alla

Nazionalizzazione delle industrie del ferro, dell’acciaio, del gas, del

carbone, dell’elettricità e dei trasporti; eventi che cambiarono il modo di

vivere di tutti gli inglesi, anche se per nessuno il cambiamento fu così

evidente come lo fu per la classe lavoratrice.

Per molti, la nuova prosperità durò solo fino alla fine del conflitto

mondiale; gran parte della letteratura degli anni ’50, infatti, riflette lo

scontento e la rassegnazione del ceto proletario che si scopre defraudato

dall’economia di guerra. A diciassette anni Sillitoe si arruola volontario

nella “Royal Air Force” e, dal 1946 al 1947, vive nello Wiltshire, dove

lavora come operatore radiofonico, mansione che poi svolgerà per

diciotto mesi in Malesia. E’ qui che l’autore inizia a leggere opere di

vario genere e sviluppa la sua passione per la letteratura.

Mentre si trova ancora in Malesia gli viene diagnosticata la tubercolosi e

viene ricoverato in un ospedale militare dove rimane per un lungo

periodo. L’isolamento contribuisce a rafforzare la sua vena artistica; sono

di questi anni, infatti, le sue prime opere letterarie di vario genere.

2 Ibidem, p. 75. “In the factory we talked about how politics were interesting to us now that Labour had won. There was a feeling that government had come just that bit nearer to ordinary people”.

Page 6: Saturday_Night_and_Sunday_Morning_studio sociologico

6

1.2. Le opere.

Tra il 1952 e il 1959 Sillitoe vive a Majorca dove scrive il manoscritto

del suo primo romanzo, Saturday Night and Sunday Morning, il poema

The Rats e sei racconti che appariranno nella sua prima raccolta. Dopo

diversi tentativi andati falliti, riesce a mandare alle stampe solo una

piccola raccolta di poesie, Without Beer or Bread (1957). Tornato in

Inghilterra nel 1958, iniziano le fortune professionali con la casa editrice

W. H. Allen, che pubblica Saturday Night and Sunday Morning -

vincitore dell’ “Authors’ Club Prize” per il migliore primo romanzo

inglese nel 1958. L’anno seguente viene pubblicata la raccolta di racconti

dal titolo The Loneliness of the Long-Distance Runner, che ottiene

l’“Hawthornden Prize” della Letteratura. Le prime due opere di Alan

Sillitoe hanno dunque un enorme successo critico anche se, come

sottolinea Peter Hitchcock, gran parte del successo tra i lettori della classe

lavoratrice, arriva solo dopo che questi due lavori sono trasformati in

opere cinematografiche3.

Gran parte dei critici vedono in Saturday Night and Sunday Morning un

esempio perfetto di “Working-Class Novel” con il protagonista, Arthur

Seaton, che è spesso presentato come l’emblema dell’ “Angry Young

Worker”. Allo stesso modo Smith, il protagonista di The Loneliness of the

Long-Distance Runner, per la critica viene a rappresentare l’istinto

ribelle e anarchico di cui la generazione degli “Angry Young Men”

sembrava essere portavoce.

Negli anni a venire Sillitoe continua a scrivere infaticabilmente; egli

stesso dichiarerà che molte delle opere pubblicate in quel tempo erano già

state scritte in anni precedenti e furono solo revisionate.

3 Peter Hitchcock, Working-Class Fiction in Theory and Practice, London, UMI Research Press, 1989, p.76. “Both the price and availability of the novel precluded wide working-class readership.”

Page 7: Saturday_Night_and_Sunday_Morning_studio sociologico

7

Nel 1960 scrive un altro romanzo: The General che si presenta sotto

forma di favola. La critica, che aveva sottolineato il realismo dei primi

due lavori dell’autore, in questo caso non si esprime in maniera

favorevole. R. A. Penner sostiene che The General, “was not the type of

material expected of a writer who in his first two books seemed

appropriately classified as a chronicler of English lower-class life”.4

Nel 1961 Sillitoe pubblica Key to the door, la tanto attesa sequela a

Saturday Night and Sunday Morning. Con quest’opera l’autore torna ad

affrontare in chiave realistica i problemi della classe lavoratrice, la quale

viene ora fotografata nel periodo in cui fu maggiormente minata dalle

difficoltà economiche, gli anni ’30. Del romanzo Irving Howe apprezza:

“the rich evocation of life in an English industrial town during the

depression years.”5

Nel 1963 viene pubblicata una raccolta di racconti dal titolo The

Ragman’s Daughter, dove Sillitoe si concentra per lo più sul conflitto tra

gli “haves” e gli “have-nots”; anche in questo caso la critica accoglie

l’opera con grande entusiasmo.

Continua intanto la pubblicazione di diverse raccolte di poesie e di altri

romanzi, tra i quali la sequela a Key to the Door, The Open Door (1989);

fino ad arrivare all’ultimo romanzo, Birthday (2001), dove Sillitoe torna a

scrivere del protagonista di Saturday Night and Sunday Morning, Arthur

Seaton.

Sillitoe è anche autore di numerose raccolte di racconti e di diverse opere

autobiografiche, tra le quali la più recente è Life Without Armour del

1995.

4 Allen Richard Penner, Alan Sillitoe, New York, Twayne Publishers, 1972, p. 91. 5 Irving Howe, citato in A. R. Penner, Alan Sillitoe, cit., p. 113.

Page 8: Saturday_Night_and_Sunday_Morning_studio sociologico

8

Nella sua carriera di scrittore (dal 1958 ad oggi ha scritto quasi cinquanta

libri), vanta anche la pubblicazione di guide di viaggio e numerosi testi

per bambini, oltre ai diversi interventi (raccolti in antologie e saggi) in

materia letteraria e sociale.

Page 9: Saturday_Night_and_Sunday_Morning_studio sociologico

9

2. Alan Sillitoe e il suo tempo.

2.1. La Società Inglese del Secondo Dopoguerra.

Negli anni ’50 la Gran Bretagna entra nell’era della stabilità e

dell’abbondanza; sono gli anni del benessere economico e della vasta

diffusione di beni materiali: quasi ogni famiglia può permettersi un

televisore e il tenore di vita, anche dei ceti finora più disagiati, è

nettamente migliorato.

Three successive Conservative general election victories […] began to fuel speculation that class divisions had been eroded, that the working class was undergoing a process of ‘embourgeoisement’, and that traditional ‘cloth cap’ loyalties to socialism had been washed away in a flood of consumerism.6

Si è nel pieno della nuova “società materialistica” e i giovani, pur avendo

maggiori disponibilità economiche rispetto alle precedenti generazioni,

sembrano comunque gravati da ciò che Davies e Saunders definiscono:

“lack of direction or ‘moral purpose’”7.

Autorità religiose, accademiche e politiche sostengono che la causa

dell’attuale decadenza giovanile sia da rintracciarsi nell’alienazione

sociale creatasi con il diffondersi della nuova cultura materialistica. A tal

proposito Davies e Saunders citano proprio come conseguenza di questo

forte senso di alienazione, il fatto che molti giovani finiscono per

identificarsi nella figura di James Dean , “rebel without a cause”8.

Anche il mondo della politica sembra segnato da una profonda crisi degli

ideali. La sinistra, che da sempre è stata portavoce della protesta sociale,

6 Alistar Davies e Peter Saunders, “Literature, Politics and Society”, in Alan Sinfield, a cura di,

Society and Literature 1945-1970, London, Methuen, 1983, p. 21 7 Ibidem. 8 Ibidem.

Page 10: Saturday_Night_and_Sunday_Morning_studio sociologico

10

proprio in questi anni subisce un forte contraccolpo. La tradizione

Marxista ha dimostrato il suo fallimento negli orrori dello Stalinismo e gli

Inglesi assistono, quasi in contemporanea, al fallimento del ‘Labour

Party’ che, dopo la sconfitta alle elezioni del 1951, viene fortemente

criticato dall’opinione pubblica: il ‘Welfare State’ laburista non è stato

sufficientemente rivoluzionario e ha creato un sistema eccessivamente

burocratico.

A ciò va aggiunto il fatto che, con la guerra, la Gran Bretagna perde la

vecchia posizione di predominio economico sull’Europa; ora sono infatti

gli Stati Uniti ad occupare un ruolo primario nel panorama mondiale.

Tuttavia, l’influenza culturale americana non riesce ad intaccare il

patrimonio culturale inglese: gli scrittori degli anni ’50 e ’60 continuano

infatti ad essere ostili alle innovazioni letterarie d’oltreoceano.

Page 11: Saturday_Night_and_Sunday_Morning_studio sociologico

11

2.2. La narrativa degli “Angry Young Men”. L’etichetta “Angry Young Men” fu coniata da alcuni giornalisti nel

Maggio del 1956 in occasione della rappresentazione del dramma di

John Osborne Look Back in Anger. In poco tempo quest’etichetta venne

estesa a molti altri giovani romanzieri degli anni ’50, i cui scritti

contenevano elementi di protesta contro le ingiustizie sociali e contro

l’‘Establishment’.

Il movimento letterario dei Giovani Arrabbiati si inserì in un periodo di

profonda crisi culturale. Kenneth Allsop descrive le condizioni degli

ambienti letterari del tempo:

There was a growing atmosphere of concern about the literary wasteland, a growing agreement that, somehow, it must be irrigated with new talent. […] So, every work of promise, containing a mere hint of originality, was received with generous warmth.9

Il nuovo movimento letterario fu accolto in maniera discorde da gran

parte della critica. Hitchcock insiste sul fatto che molti tra coloro che

vennero definiti “Angry Young Men”, seppure rifiutassero a chiari toni

quest’etichetta, ne compresero ben presto il valore commerciale10. Nel

1957 Tom Maschler pubblicò una raccolta di saggi scritti da questi

scrittori. Il titolo della raccolta era Declaration e aveva l’intento, tramite

l’intervento dei singoli, di invalidare l’etichetta “Angry Young Men”.

Nonostante ciò, Osborne e molti altri che intervennero in Declaration,

continuarono, nel corso delle loro carriere, a far uso di quell’etichetta

tanto disprezzata.

Secondo Allsop, le ragioni dell’enorme e immediato successo dei

Giovani Arrabbiati sono nel fatto che questi nuovi scrittori seppero

9 Kenneth Allsop, The Angry Decade, London, Peter Owen Limited, 1958, p. 21. 10 Cfr. Peter Hitchcock, op. cit., p.28.

Page 12: Saturday_Night_and_Sunday_Morning_studio sociologico

12

riempire un vuoto nel panorama letterario inglese, e furono molto abili

nell’utilizzo delle nuove tecniche pubblicitarie.11

La tematica principale della Narrativa Arrabbiata era la protesta contro

l’‘Establishment’.

Giuseppe Carinelli spiega le ragioni politiche, sociali e morali della

rivolta degli “Angry Young Men”; questa, era di natura estetica e

consisteva nel rifiuto del romanticismo (che giudicavano come precursore

del Nazismo) e di tutti i movimenti letterari da esso derivati. La sostanza

del romanzo arrabbiato era l’impegno morale, inteso come interesse e

preoccupazione per le sorti dell’umanità; un romanzo, quindi, alla cui

base stava la tematica sociale e ciò, nella convinzione che una letteratura

impegnata potesse prevenire nuove catastrofi ad opera di totalitarismi

irresponsabili.12

Il quadro della realtà proposto dagli “Angry Young Men”, mirava

soprattutto a mostrare il conflitto generazionale in atto nell’Inghilterra

degli anni ’50. Un conflitto tra un mondo vecchio e un mondo nuovo che

viene presentato in uno stile immediato e realistico privo di qualsiasi

ricercatezza formale, come c’era d’aspettarsi data l’opposizione degli

“Angry Young Men” ad ogni forma di sperimentalismo. E’ proprio per

questo, infatti, che il Romanzo Arrabbiato riuscì a raggiungere un folto

numero di lettori13.

La protesta dei Giovani Arrabbiati è alquanto singolare; per molti critici

la loro non è nemmeno una protesta. Dal panorama descritto da Davies e

Sauders, quello che sembra chiaro nell’ambiente culturale inglese degli

11 Cfr. Kenneth Allsop, op. cit., p. 23. 12 Cfr. Giuseppe Carinelli, “The Angry Young Men: Una Specie di Romanzo”, Annali della

Facoltà diLettere dell’Università di Macerata, 1977, pp. 7, 8. 13 Ibidem, pp. 13, 14. “Ai meriti del romanzo Arrabbiato, va aggiunto quello di aver ristabilito i

ponti di comunicazione col pubblico dei lettori. Il dialogo tra lettore e scrittore era stato interrotto, soprattutto, dal romanzo dello ‘Stream of Consciousness’, che, se di difficile lettura per l’intellettuale, è pressoché incomprensibile per il comune lettore”.

Page 13: Saturday_Night_and_Sunday_Morning_studio sociologico

13

anni ’50, è che esso non presenta nessuna: “coherent theoretical or

political position for a young and radical intelligentsia”14. Negli anni ’50,

infatti, sembravano non esserci cause per cui un “Angry Young Man”

avrebbe potuto combattere.

The men of the thirties had proved themselves in the Spanish Civil War; the men of the forties had defeated Hitler. In the fifties, in a world cynically divided between the superpowers and immobilized by fear of atomic war, there were no brave causes left in which young men might fight to prove themselves.15

Gli “Angry Young Men” degli anni ’50 sono i giovani che usufruirono

dell’‘Educational Act’ varato nel 1944 dal governo Laburista, sono

quindi gli uomini che sul finire degli anni ’50 rivendicano una posizione

sociale più consona al loro grado d’istruzione, seppure sentano di non

potersi allontanare completamente dalle loro origini.

Kenneth Allsop usa il termine ‘dissenso’, anziché ‘rabbia’; e si riferisce

ai Giovani Arrabbiati chiamandoli “the dissentients”16. Il critico sostiene

che i “dissentients” non sentivano né entusiasmo per il grado culturale

raggiunto, né riconoscenza nei confronti degli idealisti, le cui lotte – nella

passata generazione – hanno permesso loro di divenire ciò che sono.

The larger result is that the new dissentients feel unassimilated. They are a new rootless, faithless, classless class.[…] [For the Angry Young Men] the best and most trustworthy political motive is self-interest […] even their concern with the deeper plight of the pervading loss of spiritual direction is utterly introspective […] [Their anger is] a sort of neurological masturbation, deriving from the very problems they cannot bring

14 A. Davies e P. Sauders, op. cit., p. 24. 15 Ibidem, p. 27 16 K. Allsop, op. cit., p. 17. “I use that word in preference to dissenter, because that implies an

organised bloc separation from the Establishment, whereas dissentient has a more modulated meaning – more to disagree with majority sentiments and opinions.”

Page 14: Saturday_Night_and_Sunday_Morning_studio sociologico

14

themselves to confront. […] They are angry at having nothing they dare to be angry about.17

La loro protesta, secondo Carinelli, ha delle motivazioni piuttosto

squallide in quanto non è una lotta in favore dei ceti più disagiati, bensì

una battaglia combattuta a proprio vantaggio, “una lotta per inserirsi,

integrarsi, affermarsi” nella società borghese, alla quale sentono ormai di

appartenere per ‘diritto acquisito’. Per questo li definisce “pseudoribelli,

pseudo-eroi, anti-eroi o non-eroi” e descrive la loro rabbia come una

forma di ‘paranoia’.18

Secondo Kenneth Allsop, la maggior parte della narrativa dei Giovani

Arrabbiati ignora vaste aree della società e si impegna nell’analisi

dell’individuo e dei problemi incontrati da quest’ultimo nel rapportarsi

con la società stessa. A tal proposito, Allsop parla di “personality-

cultism”, riferendosi ad una delle caratteristiche maggiori della narrativa

arrabbiata19.

Allsop sottolinea il fatto che in Gran Bretagna, dopo l’esperienza del

‘Welfare State’, nulla era cambiato; l’individuo poteva scegliere di

aderire al modello del “good citizenship”, propagandato come criterio di

condotta oppure deviare da quel modello e quindi precipitare nel baratro.

L’uomo presentato dai Giovani Arrabbiati, passa dall’una all’altra

posizione, dando vita a due atteggiamenti contrapposti: il “go-getter” e il

“rebel”. Il “go-getter” è guidato dall’ambizione e dal desiderio di ascesa

sociale ma non vuole essere assimilato dal ceto borghese del quale

apprezza solo i privilegi e i vantaggi. Il “rebel” si tiene a distanza, non ha

credo politico e non si occupa del prossimo, il suo rancore personale cede

all’introversione. Egli non crede che sia rimasto alcun ideale per il quale

17 Ibidem, pp. 27-29. 18 Cfr. G. Carinelli, op. cit., pp. 24-28. 19 Cfr. K. Allsop, op. cit., pp. 204, 205.

Page 15: Saturday_Night_and_Sunday_Morning_studio sociologico

15

valga la pena lottare; vede la nazione in uno stato di continuo regresso e

decadenza.20

Concludo elencando quelle che, secondo Carinelli, sono le caratteristiche

principali del Romanzo Arrabbiato: l’aperto anti-intellettualismo, di pari

passo col rifiuto di ogni filosofia perché ritenute inutili astrattezze, realtà

illusorie, ma soprattutto perché i giovani scrittori vogliono perseguire un

modello di cultura accessibile ad un pubblico medio. Nel Romanzo

Arrabbiato vige una marcata accentuazione della vita istintiva dei sensi e

ciò nell’ottica di un romanzo che descriva la ‘vita vera’, aderente alla

realtà, dove l’uomo vive solo nel presente e, nelle parole di Carinelli,

“non conosce altre verità fuori di quelle del trinomio: denaro, sesso,

successo”.21

20 Ibidem, pp. 212-215. 21 G. Carinelli, op. cit., pp. 37-39. Carinelli prosegue criticando aspramente la mancanza di

indagine psicologica nel Romanzo Arrabbiato; sostiene che gli scrittori abbiano operato ‘nette semplificazioni’, in quanto le loro opere sono caratterizzate da un forte provincialismo “che mal si concilia con una visione della realtà della vita più al passo con la storia”.