SARLUX Consolidare la presenza in Sardegna

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La dipendenza energetica, unitamente al modesto grado d’innovazione di numerose attività produtti- ve, costituisce una tra le principali concause della crisi generalizzata che investe vari settori industriali, portanti per l’economia del Paese. Risulta quindi fondamentale far ricorso a fonti energetiche rinno- vabili e alternative che possano operare sfruttando tecnologie “made in Italy”. In tale ottica, una valida alternativa ai combustibili di origine fossile potrebbe essere rappresentata dai biocarburanti di terza generazione ottenibili mediante la tecnologia basata sull’utilizzo di microalghe, recentemente brevet- tata dalla Biomedical Tissues Srl. La tecnologia prevede l’utilizzo della CO2 emessa da impianti indu- striali per alimentare opportuni fotobioreattori all’interno dei quali specifici ceppi algali sono in grado di sfruttare l’energia del sole per convertire la CO2 in bio-petrolio. Le microalghe sono caratterizzate da produttività che possono essere anche cento volte superiori a quelle tipiche delle piante oleaginose, uti- lizzate per produrre biocarburanti di prima generazione. Inoltre, le coltivazioni di microalghe possono essere ubicate in zone aride e/o industriali e/o da bonificare e non devono necessariamente far leva sullo sfruttamento di terreni agricoli. Infine, oltre al biopetrolio, possono essere estratti dalle microal- ghe anche svariati composti ad elevato valore aggiunto quali vitamine, antiossidanti e antimicrobici, collocabili sul mercato con ritorni economici e finanziari potenzialmente molto elevati. Sebbene queste caratteristiche la rendano molto promettente, la tecnologia basata sull’utilizzo di mi- croalghe non si è ancora completamente sviluppata e pertanto la sua applicazione su scala industriale necessita di un’intensa attività di ricerca volta ad individuare soluzioni innovative che ne consentano l’ottimizzazione tecnico-economica. In tale ottica, una “task force” composta da ricercatori del Diparti- mento di Ingegneria meccanica, chimica e dei materiali dell’Università di Cagliari (UNICA), del Cen- tro di Ricerca Sviluppo e Studi superiori in Sardegna (CRS4) e della Biomedical Tissues Srl è impegna- ta, nell’ambito del progetto BIOPILOT finanziato dalla Regione Sardegna, allo sviluppo, su scala pilota, di un processo innovativo basato sull’utilizzo di microalghe anche geneticamente ingegnerizzate, per la cattura di CO2 e la produzione di bio-petrolio e composti ad elevato valore aggiunto. Nell’ambito di questa ricerca, coordinata dal Prof. Giacomo Cao, ordinario di Principi di Ingegneria Chimica presso l’Ateneo cagliaritano nonché responsabile del Programma di Bioingegneria del CRS4, si stanno sviluppando e sperimentando nuove configurazioni reattoristiche per l’ottimizzazione dei diversi parametri di processo che influenzano la crescita algale, la biosintesi lipidica e la fissazione della CO2. Si stanno inoltre mettendo a punto protocolli sperimentali innovativi di estrazione del bio-petro- lio e/o di composti ad elevato valore aggiunto quali antiossidanti, omega3 e vitamine. La “task force” è inoltre impegnata nella messa a punto di protocolli di modificazione genetica che consentano di creare ceppi ingegnerizzati caratterizzati da maggiore produttività in biopetrolio e/o composti ad elevato va- lore aggiunto, nonché da un’elevata efficienza di cattura della CO2. Sebbene iniziato da appena quattro mesi, il progetto ha già fornito importanti risultati che hanno trovato collocazione su prestigiose riviste scientifiche internazionali. Microalghe per la cattura di CO2, la produzione di bio-petrolio e di composti ad elevato aggiunto UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Università di Cagliari Eventi Lunedì 22 dicembre 2014 Expo 2015 59 di Sarlux è “certificata” dalla società cui fa capo: il Gruppo Saras che, fondato da Angelo Moratti nel 1962, conta circa 1.800 dipendenti e presenta un valore totale dei ricavi di circa 11,2 miliardi di euro al 31 dicembre 2013. Il gruppo è attivo nel settore energe- tico ed è uno dei principali ■■ SARLUX / Con sede a Sarroch (Cagliari), la raffineria è controllata dal gruppo Saras, attivo nel settore energetico Consolidare la presenza in Sardegna operatori europei nella raffi- nazione del petrolio. Inoltre, Saras vende e distribuisce prodotti petroliferi nel mer- cato nazionale e internazio- nale, produce e vende anche energia elettrica (attraverso le controllate Sarlux Srl e Sardeolica Srl), offre servizi di ingegneria industriale e ricerca scientifica per il set- tore petrolifero, dell’energia e dell’ambiente (attraverso la controllata Sartec Spa) e ope- ra nel campo della ricerca di idrocarburi gassosi. Nel terzo trimestre del 2014 i margini di raffinazione sono miglio- rati sensibilmente, grazie so- prattutto alla brusca flessione delle quotazioni del grezzo. In un mercato sfidante, la congiuntura diventa più fa- vorevole per Saras, che con il capitale umano e gli impianti all’avanguardia di Sarlux può sfruttare le opportunità sul fronte degli approvvigiona- menti di materia prima. No- nostante la crisi del settore, Sarlux ha completato i lavori della “fermata” allo stabili- mento di Sarroch (intervento di manutenzione migliora- tiva ogni cinque anni), inve- stendo ben 48 milioni di euro per rendere più efficienti gli impianti a livello produttivo ed energetico-ambientale e dispensando, in 53 giorni, un milione di ore di lavoro per 3.500 addetti e 160 ditte. L’azienda ha siglato un accordo per l’acquisizione dello stabilimento Versalis di Sarroch S ono anni difficili per tante imprese italiane, alle prese con tagli, cessioni e perfino fallimenti. Forte della propria solidità e di una gestione scru- polosa, la raffineria Sarlux Srl (refining and power), che ha sede a Sarroch (Cagliari) ed è controllata dal Gruppo Saras, si sta espandendo per supera- re il periodo nero del settore della raffinazione. L’azienda sarda ha di recente raggiunto un accordo preliminare con il Gruppo Eni per la cessione di alcuni impianti dello stabili- mento Versalis di Sarroch, e di parte del personale, assi- curando così la prosecuzio- ne del rapporto di lavoro a 239 dipendenti. Sarlux si sta adoperando per perfezionare gli ultimi dettagli dell’acqui- sizione. “Questa operazio- ne - spiega Vincenzo Greco, amministratore delegato di Sarlux - potrebbe avere va- rie sfaccettature. Sul fronte industriale, ci consentirebbe di ottimizzare i processi e rafforzare il sito di Sarroch, in un mercato sempre più competitivo, con player in- ternazionali molto forti. Sul versante socio-economico, significherebbe consolidare la nostra presenza in Sarde- gna e dare una prospettiva di lungo respiro all’intera area industriale del Cagliaritano, una delle poche attive rima- ste nell’isola. E non dobbia- mo dimenticare che siamo in un contesto di forte crisi della raffinazione”. Tra l’altro, il posto per i 239 lavoratori di Versalis verrebbe garan- tito da Sarlux alle medesime condizioni contrattuali e re- tributive attualmente rico- nosciute, comprensive degli accrediti del Tfr maturato e del premio di partecipazione 2014, in base a un accordo già sottoscritto con i sindacati al- la Confindustria di Cagliari. Se confermata, sarebbe una buona notizia per il territo- rio di Sarroch e Cagliari, ma anche per l’economia e l’occu- pazione di tutta la Sardegna. L‘obiettivo è che l’integrazio- ne del ramo d’azienda Versa- lis in Sarlux generi sinergie industriali che, attraverso una maggiore flessibilità nell’otti- mizzazione della produzione integrata e degli interscam- bi, garantirebbero un’ulte- riore efficienza, oltre che un posizionamento di mercato più solido. Confindustria e i sindacati chiedono ora alla Regione e alle altre istituzioni un’attenzione concreta per un sito industriale importante qual è Sarroch, che da più di 50 anni crea reddito diffuso, occupazione e competenze. Vengono in sintesi richie- sti servizi all’altezza del sito, una formazione adeguata, il completamento delle in- frastrutture necessarie, pro- gettate, finanziate e attese da decenni (viarie, idriche) e, in primis, soluzioni al proble- ma della disponibilità della risorsa metano. L’affidabilità Vincenzo Greco, amministratore delegato di Sarlux Srl La raffineria Sarlux del Gruppo Saras a Sarroch (Cagliari)

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La dipendenza energetica, unitamente al modesto grado d’innovazione di numerose attività produtti-ve, costituisce una tra le principali concause della crisi generalizzata che investe vari settori industriali, portanti per l’economia del Paese. Risulta quindi fondamentale far ricorso a fonti energetiche rinno-vabili e alternative che possano operare sfruttando tecnologie “made in Italy”. In tale ottica, una valida alternativa ai combustibili di origine fossile potrebbe essere rappresentata dai biocarburanti di terza generazione ottenibili mediante la tecnologia basata sull’utilizzo di microalghe, recentemente brevet-tata dalla Biomedical Tissues Srl. La tecnologia prevede l’utilizzo della CO2 emessa da impianti indu-striali per alimentare opportuni fotobioreattori all’interno dei quali specifi ci ceppi algali sono in grado di sfruttare l’energia del sole per convertire la CO2 in bio-petrolio. Le microalghe sono caratterizzate da produttività che possono essere anche cento volte superiori a quelle tipiche delle piante oleaginose, uti-lizzate per produrre biocarburanti di prima generazione. Inoltre, le coltivazioni di microalghe possono essere ubicate in zone aride e/o industriali e/o da bonifi care e non devono necessariamente far leva sullo sfruttamento di terreni agricoli. Infi ne, oltre al biopetrolio, possono essere estratti dalle microal-ghe anche svariati composti ad elevato valore aggiunto quali vitamine, antiossidanti e antimicrobici, collocabili sul mercato con ritorni economici e fi nanziari potenzialmente molto elevati. Sebbene queste caratteristiche la rendano molto promettente, la tecnologia basata sull’utilizzo di mi-croalghe non si è ancora completamente sviluppata e pertanto la sua applicazione su scala industriale necessita di un’intensa attività di ricerca volta ad individuare soluzioni innovative che ne consentano l’ottimizzazione tecnico-economica. In tale ottica, una “task force” composta da ricercatori del Diparti-mento di Ingegneria meccanica, chimica e dei materiali dell’Università di Cagliari (UNICA), del Cen-tro di Ricerca Sviluppo e Studi superiori in Sardegna (CRS4) e della Biomedical Tissues Srl è impegna-ta, nell’ambito del progetto BIOPILOT fi nanziato dalla Regione Sardegna, allo sviluppo, su scala pilota, di un processo innovativo basato sull’utilizzo di microalghe anche geneticamente ingegnerizzate, per la cattura di CO2 e la produzione di bio-petrolio e composti ad elevato valore aggiunto.Nell’ambito di questa ricerca, coordinata dal Prof. Giacomo Cao, ordinario di Principi di Ingegneria Chimica presso l’Ateneo cagliaritano nonché responsabile del Programma di Bioingegneria del CRS4, si stanno sviluppando e sperimentando nuove confi gurazioni reattoristiche per l’ottimizzazione dei diversi parametri di processo che infl uenzano la crescita algale, la biosintesi lipidica e la fi ssazione della CO2. Si stanno inoltre mettendo a punto protocolli sperimentali innovativi di estrazione del bio-petro-lio e/o di composti ad elevato valore aggiunto quali antiossidanti, omega3 e vitamine. La “task force” è inoltre impegnata nella messa a punto di protocolli di modifi cazione genetica che consentano di creare ceppi ingegnerizzati caratterizzati da maggiore produttività in biopetrolio e/o composti ad elevato va-lore aggiunto, nonché da un’elevata effi cienza di cattura della CO2. Sebbene iniziato da appena quattro mesi, il progetto ha già fornito importanti risultati che hanno trovato collocazione su prestigiose riviste scientifi che internazionali.

Microalghe per la cattura di CO2,la produzione di bio-petrolioe di composti ad elevato aggiunto

UNIONE EUROPEA

REPUBBLICA ITALIANA Università di Cagliari

EventiLunedì 22 dicembre 2014 Expo 2015 59

di Sarlux è “certificata” dalla società cui fa capo: il Gruppo Saras che, fondato da Angelo Moratti nel 1962, conta circa 1.800 dipendenti e presenta un valore totale dei ricavi di circa 11,2 miliardi di euro al 31 dicembre 2013. Il gruppo è attivo nel settore energe-tico ed è uno dei principali

■■■ SARLUX / Con sede a Sarroch (Cagliari), la raffineria è controllata dal gruppo Saras, attivo nel settore energetico

Consolidare la presenza in Sardegnaoperatori europei nella raffi-nazione del petrolio. Inoltre, Saras vende e distribuisce prodotti petroliferi nel mer-cato nazionale e internazio-nale, produce e vende anche energia elettrica (attraverso le controllate Sarlux Srl e Sardeolica Srl), offre servizi di ingegneria industriale e ricerca scientifica per il set-tore petrolifero, dell’energia e dell’ambiente (attraverso la controllata Sartec Spa) e ope-ra nel campo della ricerca di idrocarburi gassosi. Nel terzo trimestre del 2014 i margini di raffinazione sono miglio-rati sensibilmente, grazie so-prattutto alla brusca flessione delle quotazioni del grezzo.

In un mercato sfidante, la congiuntura diventa più fa-vorevole per Saras, che con il capitale umano e gli impianti all’avanguardia di Sarlux può sfruttare le opportunità sul fronte degli approvvigiona-menti di materia prima. No-nostante la crisi del settore, Sarlux ha completato i lavori della “fermata” allo stabili-mento di Sarroch (intervento di manutenzione migliora-tiva ogni cinque anni), inve-stendo ben 48 milioni di euro per rendere più efficienti gli impianti a livello produttivo ed energetico-ambientale e dispensando, in 53 giorni, un milione di ore di lavoro per 3.500 addetti e 160 ditte.

L’azienda ha siglato un accordo per l’acquisizione dello stabilimento Versalis di Sarroch

Sono anni difficili per tante imprese italiane, alle prese

con tagli, cessioni e perfino fallimenti. Forte della propria solidità e di una gestione scru-polosa, la raffineria Sarlux Srl (refining and power), che ha sede a Sarroch (Cagliari) ed è controllata dal Gruppo Saras, si sta espandendo per supera-re il periodo nero del settore della raffinazione. L’azienda sarda ha di recente raggiunto un accordo preliminare con il Gruppo Eni per la cessione di alcuni impianti dello stabili-mento Versalis di Sarroch, e

di parte del personale, assi-curando così la prosecuzio-ne del rapporto di lavoro a 239 dipendenti. Sarlux si sta adoperando per perfezionare gli ultimi dettagli dell’acqui-sizione. “Questa operazio-ne - spiega Vincenzo Greco, amministratore delegato di Sarlux - potrebbe avere va-rie sfaccettature. Sul fronte industriale, ci consentirebbe di ottimizzare i processi e rafforzare il sito di Sarroch, in un mercato sempre più competitivo, con player in-ternazionali molto forti. Sul versante socio-economico, significherebbe consolidare la nostra presenza in Sarde-gna e dare una prospettiva di lungo respiro all’intera area industriale del Cagliaritano, una delle poche attive rima-ste nell’isola. E non dobbia-mo dimenticare che siamo in un contesto di forte crisi della raffinazione”. Tra l’altro, il posto per i 239 lavoratori di Versalis verrebbe garan-tito da Sarlux alle medesime condizioni contrattuali e re-tributive attualmente rico-nosciute, comprensive degli accrediti del Tfr maturato e del premio di partecipazione

2014, in base a un accordo già sottoscritto con i sindacati al-la Confindustria di Cagliari. Se confermata, sarebbe una buona notizia per il territo-rio di Sarroch e Cagliari, ma anche per l’economia e l’occu-pazione di tutta la Sardegna. L‘obiettivo è che l’integrazio-ne del ramo d’azienda Versa-lis in Sarlux generi sinergie industriali che, attraverso una maggiore flessibilità nell’otti-mizzazione della produzione integrata e degli interscam-bi, garantirebbero un’ulte-riore efficienza, oltre che un posizionamento di mercato più solido. Confindustria e i sindacati chiedono ora alla Regione e alle altre istituzioni un’attenzione concreta per un sito industriale importante qual è Sarroch, che da più di 50 anni crea reddito diffuso, occupazione e competenze. Vengono in sintesi richie-sti servizi all’altezza del sito, una formazione adeguata, il completamento delle in-frastrutture necessarie, pro-gettate, finanziate e attese da decenni (viarie, idriche) e, in primis, soluzioni al proble-ma della disponibilità della risorsa metano. L’affidabilità

Vincenzo Greco, amministratore delegatodi Sarlux Srl La raffineria Sarlux del Gruppo Saras a Sarroch (Cagliari)