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4 Dicembre 2015
San Carlo News/ Supplemento San Carlo Magazine Registrazione Tribunale di Potenza n. 404 del 23 luglio 2010
Direttore responsabile: Ugo Maria Tassinari
Email: [email protected]
Telefoni: 0971-613646, 613199; cell. 3334804796
IL BILANCIO A DUE ANNI DI ATTIVIT NEUROCHIRURGICA CON UNA TECNICA MINI
INVASIVA CHE UTILIZZA LE RADIOFREQUENZE
La Neurochirurgia del San Carlo da circa due anni effettua il trattamento delle lombalgie e
sciatalgie prodotte da patologie degenerative benigne del rachide lombare, con una tecnica mini
invasiva condotta in anestesia locale che usa le radiofrequenze.
Le radiofrequenze sono un tipo particolare di elettricit: per intendersi quella utilizzata in
casa una corrente alternata con frequenza di 50 cicli/sec; nella radiofrequenza applicata in questo
trattamento, la frequenza molto pi alta, intorno ai 500.000 cicli/sec.
La procedura della discolisi nel tratto lombare si pratica in anestesia locale, richiede un
equipaggiamento di sala operatoria con la necessaria assistenza dellanestesista e il rispetto della
sterilit. La tecnica comporta lintroduzione sotto controllo scopico di un ago cannula particolare
che viene inserito fino dentro al disco o allinterno dellanulus, seguendo una via postero-laterale
extra-articolare. Attraverso lago cannula si introduce successivamente un elettrocatetere
termocoagulatore collegato ad un generatore di radiofrequenze. Successivamente, erogando
radiofrequenza continua, la punta attiva dell elettrocatetere si riscalda per il raggio di circa 1 cm
portando la sua temperatura a valori dai 50 agli 80 C (per un tempo variabile dai 2 ai 4 minuti) in
base al tipo di trattamento che si vuole ottenere, producendo termoablazioni (discolisi o
anuloplastica).
Dopo due anni di attivit presso la Neurochirurgia, il bilancio positivo: sono stati trattati
pi di 200 pazienti da gennaio 2013. Essi avevano una sintomatologia caratterizzata da lombalgia o
sciatalgia subacuta cronica, secondarie a patologia del disco nel tratto lombare. Inoltre sono stati
trattati anche pazienti affetti da sintomatologia dolorosa acuta resistente alle comuni terapie
mediche o difficilmente candidabili a un intervento chirurgico in anestesia generale per un rischio
clinico elevato.
4 Dicembre 2015
San Carlo News/ Supplemento San Carlo Magazine Registrazione Tribunale di Potenza n. 404 del 23 luglio 2010
Direttore responsabile: Ugo Maria Tassinari
Email: [email protected]
Telefoni: 0971-613646, 613199; cell. 3334804796
Durante il congresso nazionale di Neurochirurgia, tenutosi a Vicenza nel Settembre 2014,
stata presentata dal dr. Fiorangelo Di Nicola, neurochirurgo del San Carlo, una comunicazione
mediante poster della tecnica illustrata e dei risultati documentati con il follow up dei pazienti. Tale
procedura, per il suo carattere di mini-invasivit, viene a colmare il vuoto esistente tra una scelta
conservativa e la chirurgia a cielo aperto. Garantisce, se il paziente stato selezionato in modo
corretto, un benessere per lungo tempo. In alcuni casi si dimostrato un utile rimedio mininvasivo
per fronteggiare casi di recidiva di ernia discale o patologia da stenosi aderenziale in paziente pi
volte operati. La strategia di questo approccio cos poco invasivo parte proprio dalla considerazione,
oggi sempre pi forte, che in molti pazienti la sindrome dolore lombosciatalgico talmente
importante, che lo stesso non debba pi essere ritenuto solo un sintomo, ma una malattia con propri
risvolti personali e sociali.
Nella nostra esperienza afferma il dr. Di Nicola - la tecnica illustrata si dimostrata
sicura (azione mini invasiva, assenza di complicanze immediate ed a breve termine) ed efficace per
il buon controllo del dolore ed il conseguente miglioramento della funzionalit rachidea dei pazienti
condizionata dalla situazione antalgica. Tale metodica pu essere utilizzata dal neurochirurgo in una
fase intermedia della scelta del percorso terapeutico (terapia medica vs trattamento chirurgico) che
spesso risulta difficile per i complessi quadri clinici ed anatomopatologici dei pazienti, con il
vantaggio di non precludere un trattamento pi invasivo.