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Salute e povertà: la cooperazione internazionale nell’era della globalizzazione GLI IMPEGNI DEI PAESI RICCHI CONTRO LA POVERTA’: GLI OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL MILLENNIO Obiettivi di sviluppo del Millennio 1. Eliminare la povertà estrema e la fame 2. Assicurare l’istruzione primaria universale 3. Promuovere l’uguaglianza di genere e l’autonomia delle donne 4. Ridurre la mortalità infantile 5. Migliorare la salute materna 6. Combattere l’HIV/AIDS, la malaria e altre malattie 7. Assicurare la sostenibilità ambientale 8. Sviluppare un partenariato globale per lo sviluppo

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Salute e povertà: la cooperazione internazionale nell’era della globalizzazione

GLI IMPEGNI DEI PAESI RICCHI CONTRO LA POVERTA’: GLI OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL MILLENNIO

Obiettivi di sviluppo del Millennio 1. Eliminare la povertà estrema e la fame

2. Assicurare l’istruzione primaria universale

3. Promuovere l’uguaglianza di genere e l’autonomia delle donne

4. Ridurre la mortalità infantile

5. Migliorare la salute materna

6. Combattere l’HIV/AIDS, la malaria e altre malattie

7. Assicurare la sostenibilità ambientale

8. Sviluppare un partenariato globale per lo sviluppo

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L’importanza degli 8 Obiettivi e della Dichiarazione del Millennio

CHIARISCONO LE PRIORITA’

HANNO UNA SCADENZA TEMPORALE

SONO RAGGIUNGIBILI

RICHIEDONO IL NOSTRO CONTRIBUTO

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PAESI IN VIA DI SVILUPPOSalute

968 milioni di persone non hanno accesso a fonti d’acqua pulita (1998)2,4 miliardi di persone non hanno accesso ai servizi sanitari di base (1998)34 milioni di persone sono affette dal virus HIV/AIDS (fine 2000)2,2 milioni di persone muoiono ogni anno a causa dell’inquinamento atmosferico (1996)

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PAESI IN VIA DI SVILUPPOIstruzione

854 milioni di adulti sono analfabeti, 543 milioni dei quali donne (2000)325 milioni di bambini non frequentano la scuola al livello primario e secondario, 183 milioni dei quali bambine (2000)Un bambino su 5 non conclude il ciclo di studi primari

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PAESI IN VIA DI SVILUPPOPovertà di reddito

1,2 miliardi di persone vivono con meno di un dollaro USA al giorno

2,8 miliardi di persone vivono con meno di 2 dollari USA al giorno

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PAESI IN VIA DI SVILUPPOBambini

163 milioni di bambini sotto i 5 anni di età sono denutriti e 11 milioni sotto i 5 anni muoiono annualmente per cause che si potrebbero prevenire (1998)

Nel 2001 più di 14 milioni di bambini hanno perso un genitore o entrambi a causa dell’AIDS e si prevede che entro il 2010 si arriverà alla cifra di 28 milioni di malati di AIDS

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OBIETTIVO 1ELIMINARE LA POVERTA’ ESTREMA E

LA FAME

La povertà non è un destino ma una condizione; non è una disgrazia ma un’ingiustizia

Oggi la comunità mondiale ha le risorse per sconfiggere la povertà

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OBIETTIVO 1 ELIMINARE LA POVERTA’ ESTREMA E

LA FAMEIl concetto di povertà umana include anche:

- La mancanza di libertà di espressione politica

- L’esclusione dai processi decisionali- La mancanza di sicurezza personale- L’impossibilità di partecipare ad una vita

di comunità

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OBIETTIVO 1 ELIMINARE LA POVERTA’ ESTREMA E

LA FAME

Libertà culturale e sviluppo umano

L’indice di Sviluppo Umano (ISU)

Le guerre creano povertà

Il debito contribuisce a mantenere la povertà

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OBIETTIVO 2ASSICURARE L’ISTRUZIONE PRIMARIA

UNIVERSALE

Diritto all’educazioneDiritto alla non discriminazione di genereEducazione e istruzioneUniversalità e gratuità dell’educazione primariaEducazione e genereEducazione e sviluppo

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OBIETTIVO 3PROMUOVERE L’UGUAGLIANZA DI GENERE

E L’AUTONOMIA DELLE DONNE

Le donne hanno un’influenza enorme sul benessere delle famiglie e delle societàTuttavia il loro potenziale umano non si realizza pienamente a causa di norme sociali ed economiche e di ostacoli giuridici che le discriminano ancora oggi

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OBIETTIVO 4RIDURRE LA MORTALITA’ INFANTILE

Il diritto di un bambino alla sopravvivenza è la prima forma di uguaglianza, opportunità e libertàOltre 11 milioni di bambini muoiono ogni anno nel mondo prima di raggiungere i 5 anni; 30.000 al giorno; 1.200 ogni oraIl 99% dei decessi si verifica nei Paesi poveri

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OBIETTIVO 5MIGLIORARE LA SALUTE MATERNA

Disuguaglianze sociali, sfruttamento, violenze ed ingiustizia sono le radici della mancanza di salute e della morte precoce di persone povere ed emarginate

Nei PVS 1.400 donne muoiono ogni giorno per cause legate alla gravidanza o al parto; 529.000 ogni anno

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OBIETTIVO 6COMBATTERE L’HIV/AIDS, LA

MALARIA ED ALTRE MALATTIEOgni giorno circa 8.000 persone muoiono a causa dell’AIDSNel mondo 40 milioni di persone sono infettate dal virus; il 95% vivono nei Paesi del Sud del mondoLa malaria, ogni anno, uccide da 1 a 2 milioni di persone; un bambino ogni 30 secondi

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OBIETTIVO 7ASSICURARE LA SOSTENIBILITA’

AMBIENTALE

Lo sviluppo economico deve essere pensato in termini di sviluppo sociale e non può decollare senza un innalzamento della qualità della vita che sia direttamente proporzionale alla qualità ambientale che l’uomo vive

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OBIETTIVO 8SVILUPPARE UN PARTENARIATO

GLOBALE PER LO SVILUPPOMAGGIORE E MIGLIORE COOPERAZIONE ALLO SVILUPPORIDUZIONE DEL DEBITOVERSO ALTRE RELAZIONI COMMERCIALITECNOLOGIE: CONDIVIDERE I FRUTTI DELLA CONOSCENZA GLOBALE

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Le Campagne di Opinione

Strumento di informazione e di pressione a livello nazionale ed internazionale

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TEMATICHE PRINCIPALI

Le Campagne di Opinione focalizzano l’attenzione sugli squilibri Nord- Sud del mondo in particolare:tutela dei diritti umanidisuguaglianze socialiboicottaggio

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Obiettivi

informare, sensibilizzare, mobilitare, fare pressione, educare per…..CAMBIARE E PER...ESSERE CITTADINI DI UN MONDO PIU’ GIUSTO!

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Informare Sensibilizzare

INFORMARE è un “PRIMO LIVELLO” di coinvolgimento. Far conoscere il PROBLEMA e SENSIBILIZZARE costituiscono una base solida per creare un PERCORSO CRITICO, attraverso canali di facile divulgazione e diffusione (es. stampa di settore; siti internet)

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MobilitareE’ il SECONDO LIVELLO di una C.d.O, ossia la “Traduzione in AZIONI CONCRETE, affinché la tematica oggetto della campagna possa avere una risonanza diretta e pratica, nell’opinione pubblica sensibile.(manifestazioni, cartoline, seminari etc.)

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Fare Pressione

Il termine “fare pressione”, in inglese LOBBYING, è il TERZO LIVELLO di questa ipotetica scala. E’ una mobilitazione che dal “basso” arriva fino ai vertici del potere decisionale. Si tratta di agire sui “Policy maker”, i decisori pubblici, coloro in grado di incidere anche sulle “nostre sorti”

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BoicottaggioNelle Campagne di boicottaggio, lo strumento principale è EVITARE L’ACQUISTO DEL PRODOTTO “INCRIMINATO”. Partendo dal principio che ogni consumatore può agire sul “destino” di un prodotto, il non acquisto equivale ad una dichiarazione di gradimento non solo sul bene di consumo in sé, ma su tutta la politica aziendale dell’impresa che lo produce

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Boicottaggio: i “casi”

Banane Solidali: lavoratori non tutelati e mancanza delle essenziali condizioni di sicurezza e salute sul lavoro (boicot CHIQUITA, DOLE, DEL MONTE)

Esso: fornitura dei carburanti ai convogli statunitensi coinvolti nella guerra in Iraq; già la company aveva finanziato la campagna elettorale di G.W.Bush

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Il caso Nestlè

Nascita della RIBN (RETE ITALIANA BOICOTTAGGIO NESTLE’)*La Rete, costituita nel 1994, ha lo scopo di difendere l’allattamento al seno nei paesi a basso reddito. Nel 1992 si formò INBC (International Nestlè Boycott Committee) Secondo l’UNICEF, l’uso improprio del latte in polvere causa vittime “...come l’esplosione della bomba di Hiroshima”

*AIFO aderisce alla RIBN

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Nel 2000 la risoluzione del 20/09 viene adottata dall’Assemblea Generale dell’ONU, con la firma di tutti i Capi di Stato. Con tale risoluzione gli Stati, si sono impegnati a ridurre la povertà entro il 2015, stabilendo 8 Obiettivi (Millennium Goals) da realizzare. Nasce la Campagna dell’ONU “No Excuse 2015”. Le stesse Nazioni Unite propongono di monitorare ed informare su quanto i paesi firmatari fanno per la loro realizzazione. Anche in Italia la campagna è attiva www.millenniumcampaign.it

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G.C.A.P.

Nel contesto internazionale le Associazioni, le ONG e le altre realtà di volontariato si “mettono insieme” e formano la Global Call to Action against Poverty International. Obiettivo incidere sui governi affinché si rispettino i Millennium Goals.

Marzo 2005 nasce la GCAP Italia, piattaforma italiana della campagna mondiale.

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Limiti di una C.d.O.

Effettiva incisività sul cambiamento “reale”

Penetrazione nell’opinione pubblica dopo l’impatto emotivo

Utilizzo di un linguaggio accessibile a tutti

Spesso si rimane in un ambito di “nicchia” per addetti ai lavori

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CITTADINI DEL MONDO

Per mezzo delle Campagne di Opinione riusciamo, in una società globalizzata, ad affinare i nostri “sensori sociali”, ad esercitare i nostri diritti di cittadini capaci di dare una sterzata di “positività”, nei contesti in cui viviamo senza dimenticare che….

il Sud del mondo comincia appena fuori le nostre case!

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Filosofia moderna...Papà come facciamo a dormire quando milioni di persone muoiono di fame?

- Figliola, spegniamo la luce!

Non spegniamo la luce!

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Che cos’è la Global Call to Action against Poverty?

A Johannesburg nel settembre 2004 centinaia di gruppi, sindacati e organizzazioni della società civile nel Nord e nel Sud del mondo, hanno dato vita alla più grande coalizione mai esistita, la G-CAP. E’ un’alleanza globale per sollecitare i governi a mantenere le promesse per raggiungere gli Obiettivi del Millennio. La coalizione chiede:- regole più eque nel commercio internazionale- cancellazione del debito- maggiori e più efficaci aiuti allo sviluppo (APS)

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G-CAP Italia

- Nel marzo del 2005 nasce anche in Italia la Coalizione contro la povertà. AIFO è tra le prime Associazione ad aderire.- La Piattaforma ha una struttura aperta ed è in linea con le altre campagne tematiche sugli Obiettivi del Millennio (Campagna ONU “No Excuse 2015”; Campagna CIDSE).- La Piattaforma ha un documento (manifesto) programmatico, condiviso da tutte le Associazioni.

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G-CAP Italia:il manifestoQuesto è quanto la Coalizione Italiana richiede al Governo:- mantenere gli impegni presi;- promuovere un commercio più equo;- cancellare “..senza ulteriori inganni..” il debito;- aumentare allo 0,7% del PIL le risorse per la

Cooperazione internazionale;- ritirare le FF.AA. dalle missioni, in violazione dell’art.11

della Costituzione e della Carta ONU;- definire una nuova legge sulla cooperazione

internazionale- agire per restituire potere all’ONU;- promuovere una corretta informazione sugli MDG’s.

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I care…

“…. la povertà può essere sconfitta, non dalla generazione dei nostri nipoti ma dalla nostra”

Jeffrey Sachs, economista

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I care….“…non troverete mai per i poveri, per nutrirli, per educarli, la millesima parte di quanto per lunghi anni avete speso per uccidere, per odiare, per distruggere”

Raoul Follereau, “Lettera ai nostri signori della guerra e della pace” - 1955

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Campagna Target 2015

Obiettivo della campagna

La campagna EaS è stata lanciata da Volontari nel Mondo-FOCSIV, la Federazione di ONG di ispirazione cristiana della

quale AIFO è organismo associato.

L’Obiettivo principale della campagna è porre in essere azioni e iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni sul drammatico problema della mortalità infantile e l’impegno preso dagli Stati per la sua riduzione dei 2/3 entro il 2015.

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Campagna Target 2015

Obiettivo della campagna

In termini di Educazione allo Sviluppo:

costruzione di una nuova cultura che parta dal basso, coscientizzazione di una “massa critica”

(anche perché i risultati politici sono molto più lenti e incerti)

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PERCORSO DIDATTICO

SVILUPPO IN CRESCENDO- Esplorazione degli 8 obiettivi- Restituzione per ciascun obiettivo- Attività di informazione e

sensibilizzazione- Rappresentazioni teatrali auto-prodotte- Brani musicali, video, foto

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O CAMINHO O CAMINHO

SE FAZ SE FAZ

CAMINHANDOCAMINHANDO

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AIFOAIFOTIPOLOGIA DELLE AZIONI TIPOLOGIA DELLE AZIONI

ALL’ESTEROALL’ESTERO

LEBBRA E SALUTE DI BASE LEBBRA E SALUTE DI BASE

(PRIMARY HEALTH CARE - PHC)(PRIMARY HEALTH CARE - PHC)

RIABILITAZIONERIABILITAZIONE

INFANZIAINFANZIA

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AIFO AIFO NUMERO DELLE AZIONI NUMERO DELLE AZIONI

(2008)(2008)Numero totale delle iniziative Numero totale delle iniziative (progetti): 115 (in 28 Paesi) di cui 97 (progetti): 115 (in 28 Paesi) di cui 97 gestiti direttamente da AIFO, 15 gestiti direttamente da AIFO, 15 attraverso l’ILEP e 3 consortili attraverso l’ILEP e 3 consortili

- 66 Lebbra/Sanità di Base 66 Lebbra/Sanità di Base - 28 Riabilitazione 28 Riabilitazione - 16 Infanzia16 Infanzia- 5 Coordinamenti AIFO Paese 5 Coordinamenti AIFO Paese

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AIFO AIFO BASE ASSOCIATIVABASE ASSOCIATIVA

AIFO: 1.036 SOCI AIFO: 1.036 SOCI

AIFO: 65 GRUPPIAIFO: 65 GRUPPI

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““Lasciate che le persone gestiscano i Lasciate che le persone gestiscano i propri progetti, esercitino propri progetti, esercitino pienamente le proprie abilità e pienamente le proprie abilità e riconquistino fiducia e dignità”riconquistino fiducia e dignità”

Mr. Zhang Lian HuaMr. Zhang Lian HuaJiangsu, Yunnan Jiangsu, Yunnan

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