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SALA VERDI DEL CONSERVATORIO Coro della Radio Svedese Anders Eby direttore Brahms - Fest- und Gedenksprüche op. 109 Lidholm - De Profundis Mendelssohn - Richte mich Gott op. 78 n. 2 - Denn er hat seinen Engeln MWV B53 - Warum toben die Heiden op. 78 n. 1 Brahms - Es ist das Heil uns kommen her op. 29 n. 1 - Schaffe in mir, Gott, ein rein Herz op. 29 n. 2 Sandström - En ny Himmel Brahms - Warum ist das Licht op. 74 n. 1 17 Martedì 21 marzo 2017, ore 20.30

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  • SALA VERDI DEL CONSERVATORIO

    Coro della Radio SvedeseAnders Ebydirettore

    Brahms - Fest- und Gedenksprüche op. 109Lidholm - De ProfundisMendelssohn - Richte mich Gott op. 78 n. 2 - Denn er hat seinen Engeln MWV B53- Warum toben die Heiden op. 78 n. 1

    Brahms - Es ist das Heil uns kommen her op. 29 n. 1- Schaffe in mir, Gott, ein rein Herz op. 29 n. 2Sandström - En ny HimmelBrahms - Warum ist das Licht op. 74 n. 1

    17Martedì 21 marzo 2017, ore 20.30

  • Di turnoNicoletta Geron Mathias Deichman

    Direttore artisticoPaolo Arcà

    5 minuti prima di ascoltare: Oreste Bossini

    Con il contributo e il patrocinio di

  • Johannes Brahms(Amburgo 1833 - Vienna 1897)

    Fest- und Gedenksprüche op. 109 (1890) (ca. 12’)1. Feierlich bewegt 2. Lebhaft und entschlossen 3. Froh bewegt

    Ingvar Lidholm(Jönköping 1921)

    De Profundis da “Ett Drömspel” (1992) (ca. 7’)

    Felix Mendelssohn(Amburgo 1809 - Lipsia 1847)

    da Tre Salmi op. 78 (1844)n. 2 Salmo 43. Richte mich Gott (ca. 4’)

    Denn er hat seinen Engeln MWV B53 (1844) (ca. 3,5’)

    da Tre Salmi op. 78n. 1 Salmo 2. Warum toben die Heiden (ca. 8’)

    Johannes BrahmsZwei Motetten op. 29 (1860)1. Es ist das Heil uns kommen her (ca. 5’)2. Schaffe in mir, Gott, ein rein Herz (Aus dem 51. Psalm: Andante moderato - Andante, espressivo - Andante) (ca. 7’)

    Sven-David Sandström(Motala 1942)

    En ny Himmel och en ny Jord (1890) (ca. 8’)

    Johannes BrahmsDa Zwei Motetten op. 74 (1879) 1. Warum ist das Licht (ca. 13’)

  • La nostra immagine di Brahms è largamente basata sulle grandi forme strumentali, come le Sinfonie, i Concerti, le Sonate. In realtà gran parte della sua produzione riguarda la musica corale, sia d’ispirazione religiosa che profana. L’interesse di Brahms per la scrittura corale nasce dal desiderio di impadronirsi delle tecniche contrappuntistiche, che nella fase matura della carriera diventano il fulcro del suo linguaggio musicale. Schumann esortò il giovane amico a studiare i maestri della musica antica, che Brahms lesse avidamente nella biblioteca di casa Schumann. La polifonia classica di Palestrina, Ingegneri, Schütz, Praetorius, accanto al contrappunto strumentale di Bach, forma la trama invisibile del nuovo linguaggio di Brahms, che trova la forma peculiare del suo stile nella perfetta eguaglianza della condotta delle voci. Il primo esempio dello stile maturo di Brahms sono i due Motetten op. 29, composti nel 1860, subito dopo il clamoroso insuccesso del Primo Concerto per pianoforte. Il più vecchio è il n. 2, tratto dal Salmo 51. La strofa iniziale mette in luce l’arte altissima della polifonia di Brahms, che scrive per esempio le voci di soprano e basso con un canone per aumentazione, in modo che il soprano canti due volte il soggetto e il basso una sola. Questo gioco di rapporti e proporzioni s’irradia sull’intera scrittura a cinque parti, per la gioia degli analisti musicali, ma senza far pesare sull’ascoltatore uno stile così sofisticato, anche quando dal canone si passa alla più complessa tecnica della fuga nella parte centrale. Il successivo Mottetto guarda in maniera più evidente allo stile di Bach e comincia con un corale armonizzato, che introduce una Fuga a 5. Il contrappunto raffinato di Brahms qui non è messo tanto al servizio del testo, come nel Salmo 51, ma piuttosto dei valori assoluti della bellezza musicale. Quindici anni dopo, al culmine della maturità stilistica, Brahms torna a scrivere per coro a cappella, con i due Motetten per coro misto op. 74, dedicati al curatore della storica Edizione di Bach Philipp Spitta. Il primo, “Warum”, mette in musica alcuni versetti della Bibbia di Lutero scelti da Brahms, come nel Deutches Requiem, completati da un inno di Martin Lutero “Mit Fried und Freud ich fahr dahin”. La dedica a Spitta è altamente simbolica, per un lavoro che guarda in maniera evidente al magistero di Bach, anche se interpretato con una tinta armonica completamente romantica. Il grido angoscioso “Warum” punteggia il lavoro, creando un profondo contrappunto emotivo con lo stile polifonico delle varie sezioni.Anche se non sono definiti mottetti, i tre Fest- und Gedenksprüche op. 109, eseguiti nel 1889, rientrano tutto sommato in questa categoria. Composti in ringraziamento della cittadinanza onoraria ricevuta dalla città natale, Amburgo, i tre versetti festivi guardano in questo caso all’antica polifonia veneziana. La scrittura infatti è per doppio coro a 4 voci e impiega tecniche contrappuntistiche di forma più libera, rispetto ai canoni e le fughe dei precedenti lavori. Anche in questo caso Brahms sceglie dei versetti dell’Antico e del Nuovo Testamento, adatti a interpretare lo spirito del lavoro e a incarnare lo stile luminoso e aperto della scrittura vocale.

  • Mendelssohn, com’è noto, ha avuto un ruolo di primo piano nel recupero e nella riscoperta della grande polifonia di Bach, nel primo Ottocento. L’amore per la musica corale era frutto della partecipazione alla Sing-Akademie di Berlino, fondata nel 1791 dal suo maestro Carl Friedrich Zelter su solidi principî illuministi. L’associazione infatti era aperta a uomini e donne di qualunque fede religiosa, “come un giardino ricco di fiori diversi”, per cantare assieme antichi e moderni lavori di musica sacra. L’impronta aperta e pluralista di Zelter, che ricordava l’umanesimo filosofico del nonno Moses, è rimasta impressa nella musica di Mendelssohn, che ha sempre sentito il dovere e la necessità di alimentare con nuovi lavori il repertorio corale. Il legame con la tradizione polifonica antica è l’altra faccia della sua formazione. Mendelssohn ha ricevuto da Zelter un’istruzione impeccabile nella tecnica del contrappunto, che si è mescolata poi con le nuove tendenze classiche e romantiche assorbite dal giovane autore negli anni Venti. I primi lavori polifonici mostrano addirittura un voluto arcaismo, temperato in seguito con uno stile meno severo. Uno dei migliori esempi di questo stile conservatore, ma non estremista, di Mendelssohn sono i Tre Salmi dell’op. 78, che risalgono al periodo tra la fine del 1843 e gli inizi del 1844. Il primo, musicato sul testo del Salmo 2, ha una scrittura antifonale per doppio coro, che conferisce al mottetto un carattere solenne. Le varie sezioni del lavoro seguono in maniera espressiva il testo del salmo, che culmina nel “Gloria” finale con un canone a quattro voci che riunisce i due cori. L’ultimo verso del Salmo 43, “Was betrübest du dich, meine Seele? ” (cosa ti affligge, anima mia?), riprende la musica di un analogo Mottetto scritto nel 1837, l’op. 42. Questa autocitazione mostra come lo stile polifonico di Mendelssohn si fosse nel frattempo prosciugato e alleggerito, in un lavoro come il Salmo 43 dove l’armonia a 8 voci riesce ad avvolgere in maniera trasparente il testo, che spesso viene sfruttato in maniera coloristica con lunghe note tenute a pedale. “Denn er hat seinen Engeln befohlen über dir” è un mottetto per coro misto a 8 voci del 1844, che Mendelssohn ha in seguito ripreso e inserito nell’oratorio Elias. I versetti consolatorî del Salmo 91 in effetti si adattano bene ad accompagnare la vicenda del profeta Elia, incalzato da un angelo a cercare acqua fresca al torrente di Cherit.

    Ingvar Lidholm è stato uno dei giovani musicisti protagonisti del cosiddetto Måndagsgruppen (gruppo del lunedì), un movimento ispirato nel 1944 da Karl-Birger Blohmdal per rinnovare e svecchiare la vita musicale svedese. Dopo la guerra Lidholm ha rappresentato questo fermento sia come autore, sia come dirigente della Radio Svedese prima e docente alla Reale Accademia di Musica a Stoccolma poi. Nel 1992 Lidholm ha composto la sua seconda opera Ett Drömspel, tratta dall’omonimo dramma di Strindberg Il sogno. Da questo lavoro proviene anche il De profundis per coro misto a cappella, che nell’opera riveste un ruolo preminente. Il coro infatti chiude l’Atto I, esprimendo attraverso le parole di Strindberg e passi del Libro dei Salmi il disperato

  • bisogno di fede di un’umanità oppressa dagli affanni della vita. Lidholm, che festeggia i 60 anni di collaborazione con il Coro della Radio Svedese, ha trovato in questo lavoro una delle pagine più belle e intense della sua vasta produzione di musica corale. Come Lidholm, il suo allievo Sven-David Sandström ha portato avanti nella generazione successiva questo interesse per la musica corale. L’autore stesso ha dichiarato la sua intenzione di collegarsi con la tradizione vocale di Bach, naturalmente interpretata in uno stile del tutto personale e con un linguaggio armonico e melodico moderno. Sandström ha attraversato molte esperienze nel corso della sua lunga vita creativa, cercando di arrivare a una definizione sempre più precisa del proprio stile poetico e musicale. Agli inizi degli anni Ottanta la sua ricerca ha prodotto diversi lavori per coro a cappella, nel quale sperimentare una scrittura più semplice e immediatamente espressiva. En ny Himmel och en ny Jord, assieme al gemello Agnus Dei, rappresenta uno dei frutti migliori di questa nuova stagione, volta a stabilire un rapporto più diretto con il pubblico, come si annuncia fin dal do centrale all’unisono intonato dal coro a 8 voci. Da questo colore terso e immobile si sviluppa un lento flusso di consonanze di varia natura, di volta in volta dolci e aspre, che riflettono il dualismo del testo tratto dall’Apocalisse di Giovanni.

    Oreste Bossini

  • In te confidarono i nostri padri,confidarono e tu li liberasti;a te gridarono e furono salvati,in te confidarono e non rimasero delusi.

    Il Signore darà potenza al suo popolo,il Signore benedirà il suo popolo con la pace.

    Quando un uomo forte, bene armato,fa la guardia al suo palazzo,ciò che possiede è al sicuro.

    Ma: Ogni regnodiviso in se stessova in rovina e una casa cade sull’altra.

    Quale grande nazioneha gli dèi così vicini a sé,come il Signore, nostro Dio, è vicino a noiogni volta che lo invochiamo.

    Ma bada a tee guardati bene dal dimenticare

    le cose che i tuoi occhi hanno visto,

    Johannes Brahms

    Fest- und Gedenksprüche op. 109

    n. 1Unsere Väter hofften auf dich;und da sie hofften, halfst du ihnen aus.Zu dir schrieen sie und wurden errettet;sie hofften auf dich und wurden nicht zu Schanden. Salmo 22, 5 e 6

    Der Herr wird seinem Volk Kraft geben,der Herr wird sein Volk segnen mit Frieden. Salmo 29, 11

    n. 2Wenn ein starker Gewappneterseinen Palast bewahret,so bleibet das Seine mit Frieden. Luca 11, 21

    Aber: ein jeglich Reich,so es mit ihm selbst uneins wird,das wird wüste;und ein Haus fället über das andere. Luca 11, 17

    n. 3Wo ist ein so herrlich Volk,zu dem Götter also nahe sich tunals der Herr, unser Gott,

    so oft wir ihn anrufen.

    Hüte dich nur und bewahredeine Seele wohl, dass du nicht vergessestder Geschichten, die deinen Augen gesehen haben,

  • und dass sie nicht aus deinem Herzen kommenalle dein Leben lang;und sollst deinen Kindern und Kindeskindern kundtun. Amen Deuteromio 4, 7 e 9

    Ingvar Lidholm

    De profundis

    De profùndis clamàvi ad te, Dòmine;Dòmine, exàudi vocem meam.Fiant àures tuae intendèntesin vocem deprecatiònis meae.Sustìnuit ànima meain verbo ejus,speràvit ànima mea in Dòmino. Salmo 130, 1, 2 e 5

    Förbarma dig! Hör oss!Medlidande med de dödlige!Evige! Evige! Hör oss!Ja, ur djupen ropa vi iNäd, Evige!Fräls oss för din barmhärtighetsSkull! Förskona dina barn, Herre, och var ickeVredgad emot oss!

    Felix Mendelssohn Richte mich Gott op. 78 n. 2

    Richte mich, Gott, und führe meine Sachewider das unheilige Volkund errette mich von den falschen und bösen Leuten.Denn du bist der Gott meiner Stärke;Warum verstößest du mich?

    non ti sfuggano dal cuore

    per tutto il tempo della tua vita;le insegnerai anche ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli. Amen

    Dal profondo a te grido, o Signore;Signore, ascolta la mia voce.Siano le tue orecchie attentealla voce della mia supplica.Io spero, Signore.Spera l’anima mia,attendo la sua parola.

    Abbi pietà di noi! Ascoltaci!Abbi compassione per noi mortali!O Dio eterno! Signore! Ascoltaci!Sì, dal profondo noi gridiamo:Pietà, Signore!Salvaci con la tua misericordia.Risparmia i tuoi figli, o Signore, e non esserein collera con noi!

    Fammi giustizia, o Dio,difendi la mia causa contro gente spietata;liberami dall‘uomo perfido e perverso.

    Tu sei il Dio della mia difesa:perché mi respingi?

  • Warum lässest du mich so traurig geh’n,wenn mein Feind mich drängt?Sende dein Licht und deine Wahrheit,daß sie mich leitenzu deinem heiligen Berge,und zu deiner Wohnung.Daß ich hineingehe zum Altar Gottes,zu dem Gott, der meine Freude und Wonne ist,und dir, Gott, auf der Harfe danke, mein Gott.Was betrübst du dich, meine Seele,und bist so unruhig in mir?Harre auf Gott! Denn ich werde ihm noch danken,daß er meines Angesichts Hülfe, und mein Gott ist. Salmo 43

    Denn er hat seinen Engeln befohlen MWV B 53

    Denn Er hat seinen Engeln befohlen über dir,daß sie dich behüten auf allen deinen Wegen,daß sie dich auf den Händen tragenund du deinen Fuß nicht an einen Stein stoßest. Salmo 91, 11 e 12

    Warum toben die Heiden op. 78 n. 1

    Warum toben die Heiden,und die Leute reden so vergeblich?Die Könige im Lande lehnen sich auf,und die Herr’n ratschlagen miteinanderwider den Herr’n und seinen Gesalbten.

    Perché triste me ne vado,oppresso dal nemico?Manda la tua luce e la tua verità:siano esse a guidarmi,mi conducano alla tua santa montagna,alla tua dimora.Verrò all’altare di Dio,a Dio, mia gioiosa esultanza. A te canterò sulla cetra, Dio, Dio mio.

    Perché ti rattristi, anima mia, perché ti agiti in me? Spera in Dio: ancora potrò lodarlo,

    lui, salvezza del mio volto e mio Dio.

    Egli per te darà ordine ai suoi angeli

    di custodirti in tutte le tue vie.

    Sulle mani essi ti porteranno, perché il tuo piede non inciampi nella pietra.

    Perché le genti sono in tumulto e i popoli cospirano invano?Insorgono i re della terra e i prìncipi congiurano insieme contro il Signore e il suo consacrato:

  • Laßt uns zerreißen ihre Bande,und von uns werfen ihre Seile!Aber der im Himmel wohnet, lachet ihrer,und der Herr spottet ihrer.Er wird einst mit ihnen reden in seinem Zorn,und mit seinem Grimm wird er sie schrecken.Aber ich habe meinen König eingesetztauf meinem heiligen Berge Zion.Ich will von einer solchen Weise predigen,daß der Herr zu mir gesagt hat:Du bist mein Sohn, heute hab ich dich gezeuget.Heische von mir, so will ich dir die Heiden zum Erbe geben,und der Welt Ende zum Eigentum.Du sollst sie mit eisernem Zepter zerschlagen,wie Töpfe sollst du sie zerbrechen.So lasset euch nun weisen, ihr Könige,und lasset euch züchtigen, ihr Richter auf Erden.Dienet dem Herrn mit Furcht,und freuet euch mit Zittern!Küsset den Sohn, daß er nicht zürne,und ihr umkommet auf dem Wege,denn sein Zorn wird bald anbrennen.Aber wohl allen, die auf ihn trauen.

    Ehre sei dem Vater, und dem Sohne,und dem heiligen Geiste,wie es war von Anfang, jetzt und immerdarund von Ewigkeit zu Ewigkeit.Amen!

    Spezziamo le loro catene, gettiamo via da noi il loro giogo!Ride colui che sta nei cieli, il Signore si fa beffe di loro.Egli parla nella sua ira, li spaventa con la sua collera:

    Io stesso ho stabilito il mio sovrano sul Sion, mia santa montagna.Voglio annunciare il decreto del Signore. Egli mi ha detto: Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato.Chiedimi e ti darò in eredità le genti

    e in tuo dominio le terre più lontane.Le spezzerai con scettro di ferro,

    come vaso di argilla le frantumerai.E ora siate saggi, o sovrani;lasciatevi correggere, o giudici della terra.Servite il Signore con timoree rallegratevi con tremore.Imparate la disciplina,perché non si adiri e voi perdiate la via:in un attimo divampa la sua ira.Beato chi in lui si rifugia.

    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo,come era nel principio e ora e sempre,

    nei secoli dei secoli. Amen!

  • Johannes Brahms

    Es ist das Heil uns kommen her op. 29 n. 1Paul Speratus

    Es ist das Heil uns kommen herVon Gnad’ und lauter Güte.Die Werke helfen nimmermehr,Sie mögen nicht behüten.

    Der Glaub’ sieht Jesum Christum an,Der hat g’nug für uns all’ getan,

    Er ist der Mittler worden.

    Schaffe in mir, Gott, ein rein Herz op. 29 n. 2

    Schaffe in mir, Gott, ein rein Herz,und gib mir einen neuen, gewissen Geist.Verwirf mich nicht von deinem Angesichtund nimm deinen heiligen Geist nicht von mir.Tröste mich wieder mit deiner Hülfe,und der freudige Geist erhalte mich. Salmo 51, 12-14

    Sven-David Sandström

    En ny himmel och en ny jord

    Och jag såg en ny himmel och en ny jord.Ty den första himlen och den första jorden var borta,och havet fanns inte mer.Och jag såg den heliga staden, det nya Jerusalem,komma ner ur himlen, från Gud,

    Ci sarà donata la salutePer grazia e per pura bontà.Le opere non danno alcun aiuto,non possono proteggerci.

    È la fede che sa vedere Gesù Cristo,Lui che tutto ha fatto per noi, con pienezza,Lui, divenuto il nostro intercessore.

    Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo.Non scacciarmi dalla tua presenza e non privarmi del tuo santo spirito.

    Rendimi la gioia della tua salvezza, sostienimi con uno spirito generoso.

    E vidi un cielo nuovo e una terra nuova:il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsie il mare non c’era più.E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova,scendere dal cielo, da Dio,

  • redo som en brud som är smyckad för sin man.Och från tronen hörde jag en stark röst som sade:Se, Guds tält står bland Människorna,och han skall bo ibland dem, och de skall vara hans folk,och Gud själv skall vara hos dem,och han skall torka alla tårar från deras ögon.Döden skall inte finnas mer, och ingen sorg ochingen klagan och ingen smärta skall finnas mer.Ty det som en gång var är borta. Och han som satt på tronen sade:Se, jag gör allting nytt. Apocalisse 21, 1-5a

    Johannes Brahms

    Warum ist das Licht op. 74 n. 1

    Warum ist Licht gegeben dem Mühseligenund das Leben den betrübten Herzen?Die des Todes warten und kommt nichtund grüben ihn wohl aus dem Verborgenen;die sich fast freuen und sind fröhlich,daß sie das Grab bekommen.Und dem Manne des Weg verborgen ist,und Gott vor ihm denselben bedecket? Giobbe 3, 20-23

    Lasset uns unser Herz samt den Händen aufheben zu Gott im Himmel. Lamentazioni 3, 41

    Siehe, wir preisen selig, die erduldet haben.

    pronta come una sposa adorna per il suo sposo.Udii allora una voce potente, che veniva dal trono e diceva:Ecco la tenda di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro ed essi saranno suoi popoli ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio. E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non vi sarà più la morte né lutto

    né lamento né affanno,

    perché le cose di prima sono passate.E Colui che sedeva sul trono disse:Ecco, io faccio nuove tutte le cose.

    Perché dare la luce a un infelice

    e la vita a chi ha amarezza nel cuore, a quelli che aspettano la morte e non viene, che la cercano più di un tesoro, che godono fino a esultaree gioiscono quando trovano una tomba,a un uomo, la cui via è nascosta e che Dio ha sbarrato da ogni parte?

    Innalziamo i nostri cuori al di sopra delle mani, verso Dio nei cieli.

    Ecco, noi chiamiamo beati quelli che sono stati pazienti.

  • Die Geduld Hiob habt ihr gehöret,

    und das Ende des Herrn habt ihr gesehen;denn der Herr ist barmherzig und ein Erbarmer! Giacomo 5, 11

    Mit Fried und Freud ich fahr dahin,In Gottes Willen,Getrost ist mir mein Herz und Sinn,Sanft und stille.Wie Gott mir verheißen hat,Der Tod ist mir Schlaf worden.

    Martin Lutero

    Avete udito parlare della pazienza di Giobbee conoscete la sorte finale che gli riserbò il Signore,perché il Signore è ricco di misericordia e di compassione.

    Nella pace e nella gioia m’incammino;la volontà di Dio è la mia meta.han conforto il mio cuore e la mia mente,dolce e sereno.Come Dio mi ha promesso:per me la morte è un lieve addormentarsi.

  • Anders Eby direttore

    Anders Eby ha studiato alla Royal Academy of Music di Stoccolma e si è per-fezionato in direzione corale in Italia, in Francia e negli Stati Uniti. Dal 1972 al 2001 è stato maestro di cappella della Chiesa di San Giovanni a Stoccolma, dal 2001 ricopre lo stesso ruolo nella Chiesa Adolf Fredrik sempre a Stoccolma.Oltre alla sua attività di direttore ospite, Anders Eby è stato dal 1977 al 1987 alla guida del coro giovanile di San Giovanni, dal 1974 al 1983 dell’Akade-miska Kammarkör di Uppsala e dal 1988 al 1992 del Pro Coro Canada di Edmonton. Dal 1970 ha intrapreso un’intensa collaborazione con l’ensemble Mikaeli Kammarkör con il quale ha avuto grandi riscontri anche a livello in-ternazionale. Nell’autunno del 2010 è stato insignito del titolo di Direttore di coro dell’anno.Attivo anche in ambito didattico, dal 1994 al 2009 è stato docente di direzione e canto corale alla Royal Academy of Music di Stoccolma, responsabile anche dei master e direttore artistico del coro da camera del prestigioso istituto. Nel 2009 è stato docente ospite alla Scuola di Musica di Piteå e dal 2011 è titolare della cattedra di direzione corale alla Robert Schumann Musikhochschule di Düsseldorf. Ha inoltre tenuto master class in numerose accademie musicali sia in Svezia sia all’estero. Anders Eby è spesso invitato a far parte di giurie in concorsi internazionali.È per la prima volta ospite della nostra Società.

  • Coro della Radio Svedese

    Il Coro della Radio Svedese è stato fondato nel 1925. Venticinque anni dopo, nel 1952, sotto la guida di Eric Ericson è diventato l’ensemble versatile che è oggi. Dopo di lui ogni direttore ha contribuito a creare la fisionomia peculiare del Coro aggiungendo successi sempre nuovi. L’attuale direttore principale, nomi-nato nell’autunno 2007, è Peter Dijkstra.Formato da trentadue cantanti professionisti, è un coro che spazia dalle più raffinate esecuzioni a cappella agli Oratori di enorme energia e dinamismo. Ad ogni singolo elemento è riservato un posto specifico all’interno del Coro così da poter contribuire in modo corretto con le proprie qualità espressive confe-rendo al Coro una sonorità distintiva.Il Coro vanta un repertorio molto ampio che abbraccia generi molto variegati, in una generosa mescolanza di musica antica e moderna. Oltre alle esibizio-ni a cappella e agli impegni con l’Orchestra Sinfonica della Radio Svedese, collabora anche con altre orchestre e direttori quali Riccardo Muti, Claudio Abbado, Valery Gergiev e Daniel Harding.Il Coro della Radio Svedese gode di grande popolarità – molti dei suoi concerti vengono trasmessi dal canale radiofonico nazionale P2 – dovuta anche alle sue incisioni. Tra le più recenti ricordiamo Nordic Sounds 1 & 2, che comprende musiche di Sven-David Sandström, Figure Humaine di Poulenc e un CD dedi-cato alla musica sacra di Brahms.Il successo internazionale del Coro è stato riconosciuto anche dal governo sve-dese che nel 2011 gli ha riconosciuto un’onorificenza speciale per gli straordi-nari risultati raggiunti nel promuovere e diffondere l’arte musicale svedese.Tra gli eventi delle ultime stagioni la partecipazione al Festival Pärt e tournée in Italia, Finlandia e Gran Bretagna.È stato ospite della nostra Società per Musica e poesia a San Maurizio nel 1999 (47° ciclo) e nel 2015.

    Marie Alexis, Lisa Carlioth, Jennie Eriksson Nordin, Karin Gylbert, Sofia Niklasson, Jenny Ohlson Akre, Marika Scheele, Ulla Sjöblom sopraniHelena Bjarnle, Annika Hudak, Christiane Höjlund, Inger Kindlund-Stark, Ulrika Kyhle, Mia Lundell, Tove Nilsson, Anna Zander Sand contraltiPer Björsund, Mats Carlsson, Thomas Köll, Fredrik Mattsson, Gunnar Sundberg, Love Tronner, Christian Wegmann, Magnus Wennerberg tenoriStaffan Alveteg, Mathias Brorson, Rickard Collin, Lars Johansson Brissman, Didier Linder, Stefan Nymark, Johan Pejler, David Wijkman bassi

  • Prossimo concerto:Martedì 28 marzo 2017, ore 20.30Sala Verdi del ConservatorioConcerto ItalianoRinaldo Alessandrini direttore

    Monteverdi - Notte. Storie di guerrieri e d’amantiIl nuovo progetto per il Quartetto del Concerto Italiano di Rinaldo Alessandrini ruota attorno al tema della notte, che attraversa in molteplici forme l’opera di Monteverdi. L’omaggio al padre della musica moderna, di cui ricorre il 250° anniversario della nascita, comprende immagini della notte tratte dalle varie raccolte di madrigali, intervallate da pagine di musica strumentale provenienti dal mondo del teatro e dell’opera, come le Sinfonie dell’Orfeo, dell’Incoronazione di Poppea e del Ritorno di Ulisse in patria.

    Società del Quartetto di Milano - via Durini 2420122 Milano - tel. 02.795.393www.quartettomilano.it - [email protected]

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