Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

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/ V /

DELLE QUINTE SUCCESSIVE

NEL CONTRAPPUNTOE DELLE REGOLE DEGLI

ACCOMPAGNAMENTI

Lettera

Del P. D. Giovenale Sacchi C. R. B.

dell' Accademia dell' Infiituto di Bolo-

gna y Profejfore d'Eloquenza nel Collegio

Imperiale de* Nobili di, Milano

Al Sig. V^incislao Fichi Accademico

filarmonico , Direttore della Mujica

di S. A. R. il SereniJJìmo Arciduca

Ferdinando .

In Milano, mdcclxxx. /y&&^ «ii jj iinn ni m i . .1

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Per Cefare Orena Stamperia Malatefta*

j•'

Con licenza de' Superiori.

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Tantum feries , juttèluraquc pallet .

Hor.

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o( 5 )o

ggegaas s

/V • ^)* RiT.ma troppo mi onora

giudicandomi atto a rifolvere ku.

mufkale quefljonc , che l'è pia-

ciuto propormi . Come potrò io

trovar quello , che già tanti uo-

mini infigni hanno cercato indar-

no ? Come fcorgere quella ragion

ne ultima, che V. S, fornita di

tante cognizioni teoriche , e pra-

tiche , e dotata di cosi fino fguar-

do dice di non vedere? Grande»»

opinione ha Ella conceputo della

mia perfona , e rifpondendo nou^farà a me facile il confervarmela

,

potendo molto bene avvenire, eh*

Ella trovili ingannata della fua^

^. a % afpet-

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©( 4 )o

afpettazione . Nondimeno io nonvoglio efcufarmi dal farle rilpofta;

e dirò liberamente fecondo il miofolito tutto il meglio

?che (o , o

che mi par iapere nel propofìto .

Perchè io deiìdero di darmele a

conofcere in effetto quel buono,

e fedeljfervitore , e affezionatiffi-

mo amico , che io le fono . Della

dottrina , e del giudizio mio nelle

cofe mufiche tanto fia poi, quan-

to a V, S. ne parrà ; e non farà

mai tanto poco , che dalla genti-

lezza fua non mi li conceda affai

più di quello, che a me foffe le-

cito di richiedere .

V. S. mi domanda per qual ra-

gione fieno dispiacevoli ad udire

nel Contrappunto due giufte Quiri-

te ogni qual volta fi afcoltino

l'ima appretto dell' altra , e proce-

dano per moto* retto . I termini,

in cui la domanda mi fi propone

mi

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o( 5 )o

mi fanno a primo afpetto com-prendere due cofe . L/una ,• che_*

V. S. non è contenta delle raeio-

ni , che da' Maeftri dell' arte in-

lino ad ora fono ftate prodotte \

L'altra, che ciò non ofiante Ella

giudica, che il divieto delle dueQuinte nel modo, che abbiamodettò, debba averli per legittimo 5

e fia da oflervarfi . In aniendue le

parti io penfo , come Ella penfa ì

Il numero de' libri mulìcali oggidì è tanto moltiplicato, che troppo

è diffidi cofa V accertarli ,di averli

letti tutti quanti, o almeno di aver

letto i migliori , ed i più autore-

voli di tutti. Ma in quelli, cheio ho trafcorfi (che ne ho trafcorfi

buon numero) non ho io trovato mairagione alcuna intorno al dubbiopropofto

5che mi appagale , anzi

purel che mi parefle avere alena

pe{b, a fembianza di verità.

a 2 Cer-

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o( 6 )p

Ragiom,che Certi de' più antichi hanno

non valevo? dèfto , che le due Quinte difpiac-

*^, ciono per la foverchia loro dol-

cezza . Nettuno ha negato mai,

né io negherò , che la ecceffiva—

Aoltttm non poffa cangiarli ìji^

difpiacere : laonde per quella ragio-

ne potremmo nói bene intendere

che dòvelTe difpiacere , e nojarci

una ferie continuata di dieci, o

di quindici Quinte , e ciò non fa-

ria cofa inverifimile . Ma che il

eplicare la Quinta una volta fo-

,pur per quefta ragione fola-»

della fua molta foavità, debba fu-

bito difpiacere , e divenirci mo-ietta, non s'intende -

Altri pure degli antichi ( noflL*

faprei ben dire , fé con più limi-

le , o contrario concetto ) hannopenfato , che il progreflb di Quin-

ta in Quinta difpiaccia all'udito,

perchè in quello manca la varie-

tà,

e

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o( 7 )o

ti , cui elfo attendeva , e cui de-

fiderà fopra ogni altra cofa . Se^ciò folle anche difpiacere dovreb-

bono due Terzere due Serte della

medefima fpecie, cioè a dire amen-'due maggiori , ù minori

,quando

immediatamente fuccedono l'una-

all' altra . Ma neir ufo quali conti-

nua, che delle Tet2te e delU Sefte

fiamo noi foliti fare , un cafo tale

non è raro , né perciò l'udito di-

fpiacere alcuno ne fente, fl^a bendiletto. Egli è il vero, che al-

cuni dal falfo principio, che le_»

due Quinte di {piacciano per difetto

di varietà, hanno tratta la falfa con-

feguenza , che finalmente debba^difpiacere la replica delle Terze ,

e delle Sefle , quando fieno della—

medefima fpecie , e perciò l'hanno

vietate ; ma il divieto loro non fu

ricevuto dai Pratici , i quali ammae-ftrati dall' efperienza guardanli be-

a 4 ne

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o( 8 )o

ne dal raddoppiare le Quinte , madel raddoppiamento delle Terze , e

delle Sefte della medefima fpecie^

niente fi curano (a) . Vana è adun-que altresì la ragione, che fi trae dal

defiderio della varietà?la quale fé

vera foife ugualmente varrebbe in

tutte ie confonanze; anzi più var-

rebbe nelle imperfette , che nelle^»

perfette;

perciocché alla fine do-

vrebbe all' orecchio efler cofa più

tollerabile il dimorarli .'nella più

dolce confonanza, che nella meno.Tra moderni alquanti hanno im-

maginato , che le due Quinte di-

slacciano per là foverchia diffe-

;

'

reil- '

il il i—l— m i li » il m i i n li

'

i l i i ir n ili i li i i

(a) //: chìar. P,. Martini nei Saggio Fondamentaleproponendo un efempio di A/effandro Scarlatti dice ;

Qtstefte tre terze rmnori , abbenchè , come e* infegna

la Teorica , la ferie di due confonanze dell' irteiTa_.

fpecie di feguito una dietro V altra (eccettuatene

Portava) fornù eoa i termini eiìremi diflonanza ,

ciò non oftante ® fia per la loro difpoflzione, e col-

locazione , o fia, per PafTuefazione dell' udito , fono f

maiTìaie a' giorni rioftri , frequentemente praticate f

e aggradite .

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o( 9 ì?

retila delle fcale , che poffono ila-

fcere dalle loro bafi > Fingafi a ca-

gione d' efempio , che la prima^

Quinta fi contenga tra il C, e il G,e la feconda tra il D , e TA . Le_,

bafi d'effe due Quinte faranno G ,

e D; Ora la fcala del D coti Terza

maggiore differifce di due corde~>

dalla fcala del G ,pure con Terza

maggiore; perchè quella ha due

diefis , quella non ne ha alcuno i

Effendo dunque diffmiili le due-»

fcale non di una fola corda , ma di

due, non verrebbòno ali1

orecchio

aggradevoli , fé immediatamente-»1 una icala appreffo dell' altra il tra-

fcorreflero . Per la fteffa ragione,

effi dicono , anche non potranno ef-

ferci aggradevoli' le bafi loro tocche

all' ifìeffo modo l'una appreffo dell'

altra . Sembrano quelli procedere^

alquanto piti oltre 9che gli antichi

non facevano.. Nondimeno o nonhaflb.

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o( io )o

hanno interamente fpiegato nel di-

fcorfo ciò , che avevano in animo,o effi pure al bifogno non fatisfan-

no . Perchè febbene la fcala , che

nafee dal D abbia due corde non-,

comuni* alla fcala, che nafee dal Cvolendo noi presupporre , che amen-due fieno di Terza maggiore, ella

tuttavia potrebbe anche non varia-

re, che d'una corda fola , folo che

noi voleffimo prefupporre , che la-,

prima fcala l'offe pure di Terza mag-^ giore, ma la feconda folle di mino-

reili Così tolta di mezzo quella dif-

ferenza di due corde (la quale effi

fanno tanto grande , e in verità

non e. però gran cofa,eflendo profu-

ma alla minima poffibile , che è

d'una corda) anche la ragione , per

, . cui le due Quinte diconfi divenire

{molefte, farebbe tolta. Ma oltre aLi

quefto come mai poffonmi offende-

re quei due diefis5che io ancora

i>. non

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0( II )o

non afcolto? Pyò egli avelli lo ef-

fetto , dóve la. cagione npn fu già

ira innanzi? Mi diranno , che io

poflb immaginarmi , anzi che io

veramente mi immagino i due die-

fis, che io non afcolto , e più oltre

non richieder^ , acciocché pofTanmi

offendere. Quello farà forfè vero,

fé io avrò innanzi immaginato la

fcaìa con Terza maggiore ; ma-,

avendola immaginata con Terza

minore , non farà. Or chi mi obbli-

ga ad immaginare piuttoflo l'una

fcala , che l'altra ? quella , che hadue voci, le quali poiTonmi offen-

dere, piuttoflo che quella, che noti

le ha? Finalmente tutto queito di-

morfo troppo gran forze attribuifce

all' immaginazione . Le quattro cor-

de , che formano le due Quinte di

feguito , delle quali andiamo noi

difputando , appartengono ad unafcala medefima , ed io nop le im-

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0( 12 )o

magino , ma le ho nell'orecchio,

e le fento . Or come mai la dolcez-

za di quattro corde., le quali cop-

pia a coppia otiimaiTjente concio-

nano ,* e che io fento, potrà efTer-

mi turbata , o diminuita, anzi pure

convertita in difpiacere in mole-

ftia da due 'voci proprie d'un altra_*

fcala , le quali io non fento, mache falò io m'immagino; anzi a

parlar meglio, che io folo mi pollo

immaginare ? Certamente non po-

trà in alcun modo;perchè le cofe

immaginate , e che poffono effere,

non mai prevalgono a quelle , che

fono , e che fi fentono . Né tampo-co adunque quefta terza ragione

,

che da' moderni ci fi porge, è da ri-

cerverfi . EflTa è piùfottile, che ve-

ra, edalbifogno non bafta

.

Or io non fo , fé la memoria-*

m'inganni , ma al penfiero mi ..fi

offre una quarta Spiegazione, e par-

mi

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o( 13 )o

mi aver già letto in alcuno, che-»

non debbanfi ufàre le. due Quinte,,

perchè fanno mala r^ azione . Fer-

ie chi ciò ha fcritto non altro in-

tefè affermare, fé non che le Quin-

te fuggire fi debbono y perchè nonfuggite offendono. Così l'effetto ri-

cordando, alla cagione dell' effetto

non riguardava . Ma nel piti co-

mune linguaggio degli Scrittori di-

confi far mala relazione quelle vo-

ci , le quali effendo vicine poffono.

agevolmente riferirfi luna all' altra

in più modi, e fecondo alcuno di

effi capifeono intra fé alcuno inter-,

vallo fproporzionato , e fono . diffb-

nanti . Se quello fcrittore qualun-

que fia ha prefo il nome di mala re--

lazione in quello fecondo fenfo,egli

avrebbe accennata una ..Tr-rmfa--' ca-

gione, del dispiacere , differènte.,

dalle altre9che abbiamo fitiutate ;

ma non avria però accennato unaca~

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ó( 14 )o

cagiòn v<ff à. , o punto migliore di

quelle , Prenda chi vuole a confe-

derare i numeri , da' quali ci fi rap-

prefentano le quattro voci, che ibr-

xnaiió le due Quinte fucceflive . Pa^-

ragoni l'un numero con l'altro ia_.

tutti i modi poflìbili . Egli troverà

in.. quelli, oltre i due intervalli di

Quinta , due Seconde non contem-

poranee y ma fucceflive , una Quar-

ta, ed una Sefta; delle quali rela-

zióni neffuna ci ha , che non fia_.

buona, e ben proporzionata, ficchè

pòfla àddurfi per cagione dell' effet-

to difaggradevole , il quale dicefi

proprio della Quinta , ogni volta

che fi replichi

.

le Quinte Neftbna adunque delle ricordate

V^mk n$l0ni giuftifica il divieto delle.,

proibtfcoiwfc Quinte . Il divieto delle Quinte

nondimeno dubitar non fi può irui

aleuti modo, che non fia ragione-

vòlifTimò , e, giuftiflimo . I Maeftri

così

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\o( 15 )o

cosi moderni , come antichi , dap-

poiché l'acre, ha cominciato arraffi- ,.

narfi , concordemente tutti ci $rffò

fcrivono quella Legge , irte ffa:.>

:

I

Pratici tutti ingegnati fi fono#£%.s'ingegnano di QfTeEvarla . Neffuno

è generalmente , che dubiti y! che.:

violandola non fi commetta errore

.

Quegli iftefli de' moderni i qyali a -/

per difetto di fapere , o per- fov:er--

chia animofità pochiffimo , e quali'

neffun penfiero fi danno delle-'.àlnre

leggi tutte del Contrappunto, a que-?

fla non rifiutano di fottoporfi , Tan-^

ta uniformità, tanta concordia, tan-

ta coftanza non farebbe in alcunamodo poflìbile , dove la legge fteffa

non aveffe altro fondamento , che

nella opinione. Le opinioni fi mul-

tano di di in di, né però eofa, alcu-

na , che coftante fia,può effere fon-

data in opinione . Il divieto ^delle

Quinte adunque dee aver fonda-

mene

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e( 16 )o

mento in natura , cioè a dire , ( fc

ragione alcuna teorica allegare nonne fapeffimo) nella pratica efperien-

ZdL del malo effetto, che le due Quin-te producono nelP armonìa. Difatto

le due Quinte fucceflive non pure

offendono V orecchio degli eruditi

Jiella Mufica , ma di quegli fteffi,

che non ne hanno perizia alcuna,

folo che fortito abbiano nafeendo

orecchio buono, e fortile , e choafcoltando pongano attenzione .

Perchè dove altri non. .attenda^

quale delle diffonanze non pafferà

innoffervata?

e fenza offendere ?

S'egli è adunque il vero , che le

due Quinte polle di feguito offen-

dono, e noi non poffiamo fofpettare,

che l'orecchio c'inganni, ma le ra-

gioni, che di tale .ode-faci fono in-

fino ora fiate recate falfe fono

tutte, quale farà la vera? Quello è

quello^hp 'V. S, al prefente a medi-

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o( 17 )o

dimanda . Quefto è quello , che io

pure un tempo andava ricercando

affai curiofamente , e ricordomig

che molti penileri indarno vi con-

fumai . Quefto fteflb è quello , che

generalmente innanzi a noi hannocercato , e tuttavia infieme con noi

cercando vanno gli amatori , e col-

tivatori ingegnofi dell' arte Mufica.

Né quefta tanta foUeeitudine fi puòdire non ragionevole, o fòverchia *

La cofa è per fé notabile, e il difco-

prime la cagione vera non potreb-

be non eflerci utile . Finalmente ci

muove , e ftimola una giufta am-mirazione . E d'onde mai può egli

avvenire, che una tanto dilettevole

consonanza replicata una volta fola

di feguito ci fi faccia moietta? Madi grazia, Signoresche farebbe, fé

noi tutti andaflìmo cercando il cap-

pello, che portiamo in tefta ? Certo

a me fembra , che ci troviamo nel

b cafo;

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o( 18 )o

cafo;perchè il vero principio, d'on-

de viene (fé iodi molto non xrùim

ganno) la folida, e compiuta rifpofta

al quefiro, non è punto recondito :

ma è cofa nòtifàma a tutti, né altro

manca , Te non che alcuno indican-

dolo , bene lo applichi al bifogno ,

Anzi da quei principio medefimof

d'onde può derivarfi il divieto delle

Quinte, pare a me , che derivino

altresì , e quatfi inficine ad un parto

nafcano le più comuni , e più gè*

nerali leggi del Contrappunto . Di-co le leggi vere, e neceftarie, cioè

ouelle , che violare non fi pofibno

lenza cKe l'armonia fi guattì; perchè

io non nomino, né credo effer leggi

del Contrappunto quelle, che i Con-

trappuntifti alcuna volta volontà-

riamante impongono a fé medefimi,

volendo fcrivére piuttofto in quello,

the in quel modo . Quefti fono dif-

ferenti metodi di fcrivére, non leg-

gi

Page 23: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

<H ìp )ó

gì dell' arte . Eziandio in altro mò-do potrebbefi affai bene , e lodevol*

jn^ntc fcrivere , Anzi quelle tali

condizioni volontariamente offer-

iate, fìccome tutte, qual più?qua!

meno , reftringono la libertà dello

fcrittore ; cosi Tempre rendono il la-

voro più difficile , non Tempre il

rendono più perfetto ; o quanto al

primo?e più immediato fine della

Mulìca , che è il diletto , o quanto

al fecondo , e più nobile , che è la

efpreflione degli affetti, e la rapffre-

fentazjone delle cofe . Il Sig. Gioa-

Chimo Quamz (a) inculcando la fu-

ga delle Quinte afferma efler quefla

la principale, e quqfì runica rego-

la direttrice de' Contrappuntifti mo-

derni, Sembra quefio fuo detto affai

derogare alla perfezione della rno-

h z der-'lj.1 . 9.JV . - f

(a) Muf. de la Chambre de fa M. le IUi dc-§Prufle; Eflai d'une method pour apprender a jouer£e & Fi«e Trar. Introduci. p# 13.

Page 24: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 20 )o

derna mufica. Ma non è il vero . Io

affermerò altrettanto delle più cele-

bri compofizioni degli antichi Con-trappunti fi: i , e porta la diftinzione

data delle vere leggi del Contrap-

punto, e dei metodi differenti, nonmi crederò di errare . V. S. fi com-piaccia di féguire pazientemente di

paffo in palio il difcorfo , che io

verrò facendo ; e giudichi poi5

io fogno , o fé le cofe veramente-*

così ftanno , come a me fembra

.

Natura dell* L/Armonìa nafce dalla vicende-Armonia, ì -i ii_ - £ r

vole relazione , che hanno intra le

le corde , che la formano . Laondein un buon concento tutte le corde

lì riferifcono le une alle altre ili-*

qualche modo , cioè a dire fotto

qualche buona , e fenfibile propor-

zione , ma ad una principalmente

fotto la proporzione più perfetta ;

perchè prefe tutte iniìeme formano

con quella corda la fomma maggiore

poffi-

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o( 21 )o

poflibile delle proporzioni più fem-

plici , e confeguentemente più feri-

libili, e più atte a dilettare . Quella

è condizione neceiìaria; altrimenti

le voci mufiche non avrebbono in-

tra fé alcun ordine , e la varie-

tà delle loro acutezze differenti

non ridurrebbefi air unità in alcun

modo : e cosi noi* avrebbono in fé

ragione alcuna di Bellezza, né po-

trebbono altrui porgere alcun di-

letto : perchè le differenti voci della

Mufica in tanto piacciono, in quan-

to che air orecchio, e per la via-,

dell' orecchio alla mente, efibifeono

una forma di bellezza, la quale nonè più dubbio alcuno , che confitta

nella varietà ridotta air unità (a)

.

Onde apparifee , che ottimamente

b 3 è

(a) V. Introduzione allo Audio della Religione dell9

'Eminentìflìmo Gerdil nella Diff. dell' Origine del SenfoMorale, dove acutiffimamente fi propone , e dichiara

9piti che mai altri abbia fatto , U Tem* del Belk .

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ó( il )ó

è fiata appellata la Mufica da' rìòftri

maggiori : concofs difcordia vocuni^

Una concorde difcordia di voci < Male voci difcordi, cioè a dire di cjifì

ferente acutezza5

in finto concor-

dano j in quanto che. fi rapportano

ad una$che è la bafe comune ; e iti

qual altro modo pdtrebboilo all' u-*

nita ridutfi fuori , che in quefto ?

Egli è adunque cofa neceitariai fe-

condo che io diceva pur dianzi $ che

la bafe comune del caino non {ìdu

più che uria , .

ffttS ?* quefto però noti kguiti

,

fecondarla: che fecondo diverfi fifpetti ndii_^

SSTfÉ jSfe «che darfl il nome di ba-

genere. fe a più d'uria cofda ; ed io gè*

neralriiénre ftirrid doverfi dillin-

guere due gérìeri.di bali * Tarie delle

quali chiamo bajl primarie , e fìabilì^

le akre hafi fecondariè ie paffaggiefe

,

Procedendo fi vedrà , che non inu-

tilmente introduco io nel!' irte que~>

ite

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o( 23 )0

ùc nuove appellazioni < jBo/2j prima*

ria è la primiera corda della fcala ,

dir vogliamo del Tuono$verfo la

quale tutte, IV;..corde di quella fcala

iftefla fanno la maggior fomm&-*

delle proporzioni più perfette . Equella altresì , come da me è ftata

chiamatafè bafe fiabile ;

perchè la

prima corda della fcala potrebbe^

continuamente fonare infino a»,

tanto | che il concento è formato

dalle corde di quella fcala. Anziquantunque attualmente effa non_-

(boni, deefi tuttavia intendere, che,

filoni; coficchè , o nell'orecchio,

o nella memoria di chi afcolta, fera-

pre duri « Appello bafe fecondarla

ciafcuna dejle corde del Baffo conti-

nuo , a cui il maeftro , che fiede al

Cembalo,attribuifce di mano in pia^

no le consonanze5che convengono,

fecondo che l'afte prefcrive. Ciafcu-

na delle corde, onde il baffo conti-

b 4 fluo

Page 28: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 24 )o

nuo è comporto , nell' atto , che fi

afcolta, è bafe . Ma fono tutte bali

fecondarle, perchè effe '-pure fi rife-

rifcono alla principale . Ne anche_>

fono ftabili5ma paffaggiere

,perchè

intanto fono confiderate per bafi,

in quanto che sr

aicoltano , e nonpiù oltre , mutandoli di continuo

,

e fuccedendo l'una all' altra , fecon-

do il vario penfiero del compofito-

re . Ora tanto la bafe primaria

,

quanto la fecondarla vogliono effe-

re una fola , e non più , cioè ali

dire ali* una , e all' altra di quelle

riferire fi debbono tutte le voci

,

che fi afcoltano , neffuna eccet-

tuata.

Acciocché bene apparifca ciò, che

io intendo dire, fingafi, che ad una

voce qualunque , come a bafe fecon-

darla , io debba dare per accompa-

gnamento la Terza , la Quinta , e

la. Settima; il che avviene alcuna^

voi-

Page 29: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 25 )o

volta . In quello cafo la Settima fi

confiderà Tèmpre come diffonante,

quantunque rifpetto alla Quinta effa

formi una giufta Terza ; e cosi ri-

portandoli ad effa, come a fua bafe,

doveffe confiderariì per confonante

.

Le tre voci foperiori adunque tutte

infieme riferifconfi alla inferiore ,

nefluna eccettuata ; ed una fola è

la bafe fecondaria di tutte le confo-

nanti contemporanee . Se avere ii

poteffero ad un tempo due ball fe-

condane , la Prima , e la Quinta,

nel cafo efpofto farebbero inficine

l'officio di bafe , e avrebbe cialcuna

una Terza a fé corrifpondente, cioè

queir accompagnamento tanto co-

mune , che quafi va replicandofi di

continuo . Cederebbe dunque 1&-,

Settima di effere diffonante . Maciò non avviene giammai . Neil'

efpofto cafo la Terza della Quinta

fempre da noi li confiderà cornoSet*

Page 30: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 26 )o

Settima della Prima . Seniore è con-

fiderata per diftbnante . L'orecchio

fempre naturalmente riferifce tutte

le voci , che ad un tempo ricevef

alla più grave ; e cosi la baie fé-

condaria, e paffaggiera nell' armo-

nia contemporanea , o come dico-

no nel Contrappunto , è Temprouna fola.

Ma anche una fola è fempre k-*

bafe primaria , e /labile non pure

neir armonia contemporaneai e_^

come abbiamo detto nel Contrap-

punto , mi sì eziandio nella armo-

nia fuccejjìva 9 e come oggi molti

parlano nella melodia . È quella è

la ragione , per cui le confonanze,

che fi danno a ciafeuna corda del

baffo continuo, debbono effere prefe

dalle corde proprie d'una fcala iftef-

fa , cioè a dire di quella , che ri-

fponde alla bafe primaria . Le altre

corde llraniere ufare non fi poffono

.

Effe

Page 31: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

6( 27 )ò

Effe per avventura converrebbero

affai meglid alla baie fecondarla^

che di prefènte afcoltianid§ma Udii

così cdilverrebbond alla baie primà-

ria ^ alla cjuaìe il baffo cdiitinuo

ifteffo^ cioè tutte le bafi fecondar ie*

coti tutte le confòiiatóe^ che lord fi

aggiungono $ inficine li riferifcorìd^

e debboiifi riferire. Sia il concento^

che io afcoltd fdtidato nella corda

C con Ter^a maggióre i noti mait'àcdompagnàtdre adoperà aìcuinU

diefis ^ ó àlcuil bimolle eli quegli

irteffi^cùi le corde intermedie dell'

ifteffo tudiiO C di tiecefìita richiede-

ràniio, quàiidd non iaratliid più bali

fccòiidarie^mà primàrie. Manifefta-

mente adunque eziandio la bafe^*

primaria del concento è titìà fdlà. * CòmiDiftiiìte le due bàfLé confiderai óper le q^ii

H J • . £ i'.' a *" i > 4 . n 1 "uria , e i al-

11 diritto di ciafcuiìà5egli e ora dà tra bafe ali

1

vedere per quali condizioni ^[èr^^^Athia fi ffianifeiliiio l'una^ e lUltrà.eprimadeU

tizioni

Page 32: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 28 )o

Nel concento ciafcuna delle corde

tanto vale,quanta è la diftanza

,

che tiene dalla bafe . Laonde è fom-

mamente necèffario , che le bali

fieno man iferte . Se le ball fodero

incerte , incerto farebbe il valore

di tutte le voci fuperiori , che li

afcoltano;perche non avendo elle

nella Muiica valore alcuno affoluto,

ma folo relativo, tanto è ciafcuna in

fé ileifa, quanta è la dillanza , che

tiene dalla bafe . La prima condizio-

ne adunque, per cui le bafi udendoci fi danno a conofcere,edalla turba

delle altre corde fi diftinguono , 11

è la materiale loro collocazione nel

luogo più baffo; perchè qualunque

delle corde, nell'atto che prende

officio di bafe , dee trovarli nella

parte grave , e occupare il luogo in-

fimo. Quefta condizione è comunealla bafe primaria, e alla feconda-

rla . Ma noi ragionando diftinguia-

mo-

Page 33: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

0( 2p )Q

mole , e facciamo capo dalla fecon-

darla .

Le note del baffo coririnuo9

co-

me tutte fono bali fecondarle nelP

atto , che fi afcoltano , così tuttodebbono effere le più gravi del con-

cento : Se liberamente le parti fupe-

riori poteffero difcendere fotto le_»

note del baffo continuo , I-orecchio,

in quel cafo non più come bafi le

comprenderebbe , o certo obbligato

farebbe a dubitarne. Or chi potreb-

be conofcere , e mifurare le diftan-

ze , fé la bafe , cioè il punto , d'on-

de la mifura è da prendere, non è

ben nota , e chiara? Alla ifteffa no*

ta del baffo continuo , offia alla^

fteffa corda della fcala, non fempre

lo fteffo accompagnamento fi attri-

buifce; perchè l'accompagnamentomolte fiate varia , foftituendofi.-, o

aggiungendofi alle fue corde pro-

prie5ed ordinarie altre corde non

prò-

Page 34: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

§d 5© )q

proprie , e ftraprdinarie ; fia perchè

scosi vuole il compofitore affine di

sfpnmere alcuna gonfia perchè l'i tu

treccio? e movimento vario delle

parti cosi dimandi , Quindi avvie-

ne , ghe dalla combinazione delle

corde , che ad un tempo fuonano?

non può l'orecchio.,, ne l'intelletto

ancora, argomentare con certezza^

quale (ìa, o effer debba la bafe ,

laddove effa trovifi contufa collotltre voci }

il che forfè poffibjle fa-*

ria, quando la combinazione foffe

quella fletta fempre , e non foffrif-

fe mai cangiamento * Dirà forfè al^

£uno , che i più periti di mufica ri-'

conofcono alcuna volta la bafe con*

fufa tra l'altre corde , lo non vo 1

negarlo , Ma cotefto fanno effi ne'

foli eafi più facili ; non fempre il

fanno ; e appreso il fanno in mo.do , che egregiamente conferma-*

tiò $ che è inabilito . Perchè i buo^

ni

Page 35: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( Ji )o

ni Pratici allora immaginano di ri-

dire l'Ottava baffa di quella corda,

che afcoltano . Cesi la distinguono

dalle altre , e riducono la bafe al

luogo fuo proprio, ammaestrati ii^*

certo modo a ciò iare dalla natura .

Suppìifcono dunque alla compofi-

ziorie . Se la bafe non dovette effe-

re la più grave, la compofizione nonfarebbe difettuofa, né bifogno avreb-

be di fupplimento. Quindi ne Ti dà

a vedere, quanto viziofo. iìa , oquanto a ragione da' più periti fi

riprenda, l'ufo de' Contrabalfi da tre

corde;perchè in quefti,non avendo

effi maggiore e-ftenfione , che di

una fola Ottava, tutte le voci den-

tro quella fi efiguifeono , elevando

alla Ottava fuperiore quelle note,

che nella carta fono fegnate più

fotto , e abbaffando alla inferiore-*

tutte quelle , che fono fegnate di

fopra , Nel qua! cafo oltre al nota-

bile

Page 36: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 32 )o

bile incomodo , che la cantilena;

del baffo (quando il baffo aveffe

la fua cantilena ) tutta fi fconcia,

e perde ; anche è neceffario9 che

foventi volte la fmfonia difeenda

fotto le voci de* Contrabaffi iftefii;

il che non avviene mai , che il

penfiero dello Scrittore , e l'armo-

nìa tutta della compofizione , con

fuo graviffimo fdegno (fé prefen-

re ritrovifi egli fteffo ) malamen-te non fi fcompiglj , e confonda.

Tutti gli fteflì incomodi , ( falvo

che la cantilena non fi distrugge )

avvengono altresì ogni voltaiche.

i Sonatori di Violoncello elegui-

feono nella Ottava fuperiore ciò

,

che nella inferiore è fcritto. Così

fatta libertà , o piuttofto licenza^

( volendola noi chiamare col fuo

proprio nome ) è degna di grave.*

riprensione . Effi tolgono alla com-pofizione il fuo proprio baffo, cioè

quello%

Page 37: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 33 )o

quello , che dal compofitore le è

iìato affegnato . Fanno, che le^

Quarte tratto tratto {\ convertano

in Quinte • E in una parola vo-

lontariamente cagionano nel? ar-

monia tutti gli altri fconci -•-, che

il difettuofo Contrabaffo da trocorde vi produce per neceffità , nonpotendo far meglio che in quei,

modo i E delle bafi fecondanotanto bafti aver detto . La bafe

primaria vuoili confiderare in duecafi. Prima y quando attualmente

fuona ; dipoi quando più non Tuo-

na , ma tuttavia fi prefuppone ,_

che continui a fonare , come hogià fpiegato innanzi . Nel primocafo effa trovafi fempre tra le no-te del baffo continuo ; laonde^vale di effa ciò , che delle altre

abbiamo detto

.

Non km-

Ma prima di paffar oltre, egli non ^"Voè da omettere una offervazione ago- ^ituirfi

° air altia •

c vo-

Page 38: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 34 )o

voliflima a farfi in quello luogof e

infieme di momento grandiffimo per

la chiarezza , e folidità xiella dot-

trina, che a poco a poco andremoesponendo . Un concerto a cagione

di eiempio di tre voci fi fuol com-piere con quelle tre confonanze_»

Prima , Terza , e Quinta , le quali

da' Maeftri Triade Armonica fi ap-

pellano . La Prima fempre trovali

collocata nel luogo infimo , nei

medio la Terza , la Quinta nel fu-

periore ; Ora fi finga, che trafportan-

dofi la Prima alla Ottava acuta9ri-

manga nel luogo infimo la Terza .

L'orecchio non ne rimane più fod-

disfatto -, Non più fembra , choquel concerto fi conchiuda. Quivi

il concento a quella corda , onde

elfo ha prefo , e riconofee il fuo

principio , e in cui fola può ripo-

farfi , e finire , non fentefi che fia

tornato ancora . Apertamente fi co^

no-

Page 39: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 35 )o

nofce , che l'armonia è fofpefa ,

Quella prima voce nondimeno nonè omeffa , Noi altro non abbiamo

fatto , che dall' infimo luogo , dove

flava , trafportarla al fuperiore . An-cora abbiamo noi neir orecchio le

tre corde iftefle , Come dunque^n^ìV effetto di tutte così gran can-

giamento è flato fa^tto ? U immagi-

narfi di udire la Ottava grave d'una

eorda acuta, che noi attualmente^»

afcolriamo , è cofa agevoliffima a

ciafcuno . In quefto modo adun-

que potremmo noi fupplire ai di-

fetto , riponendo in fantasia la^

vera bafe nel luogo , d'onde fu tol-

ta. Ciò fatto noi avremmo quella

voce principale a noi prefente in

due luoghi, cioè nella parte acuta,

dove l'ascoltiamo, e infieme nella

grave , dove la immaginiamo . L' -o-

recchio noftro nondimeno non fa-

lda pago ancora . Ancora noi none % , udi-

Page 40: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( $6 )o

udiremmo il perfetto accordo,queir

accordo , che conchiude . E perchè

ciò ? Perchè la forza della acuta^.

voce , che veramente afcoltaii di

troppo naturalmente prevale alla

forza della voce grave , che folo

farebbe immaginata . Il fenfo dell'

orecchio , che è il naturai giudi-

ce dell'armonia, ingannar non fi

lafcia dalla immaginazione . ElTo

tuttavia riferirebbe le due prime

voci , che vere fono , e cui vera-

mente fente , alla Terza , cui pur

fente, e che è vera ; e cosi l'ar-

monia tuttavia fi rimarrebbe im-

perfetta . Non già le riferirebbe^

alla Quarta , che è immaginaria

,

e a cui fola riportandoci le due-»

corde fuperiori potrebbono mutare

le proporzioni loro , e renderfi atte

a conchiudere . Quella fempliciffi-

ma offervazione , la qual cade fo-

pra una efperienza a tutti nota ,

e da

Page 41: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 37 )o

e da ogni dubbio lontana, ci fa co-

nofcere , che il comun detto , che

l'una Ottava vai l'altra richiede al-

cuna limitazione . In un gran_-

numero di cali il detto è vero,

ma non in tutti . Singolarmente

Tempre è falfo , dove parlili delle

corde , che fanno officio di bafe ,

le quali mutandofi ^di luogo, mu-tano natura , e fanno mutar na-

tura a tutte l'altre , alle quali fi

Sottraggono .

Or fé la cofa fta cosi (di cho E^fme del

rr y rr • \moderno li-

neiìuno e, che polla dubitare ) co- ftemade'n-

me mai potrà riputarli5o vera, o voltl °

verifimile almeno , la novella dot-

trina de' Rivolti , la quale oggitanto fi celebra, come cofa utilif-

fima all' arte , e forfè il più nobil

arcano , che fia ancora flato di-

scoperto nell' armonia ? Io venero,

il nome del Sig. Rouffeau, o co-

me dicono del novello Cartefio

e 3 della

Page 42: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 38 )o

della Mufica , che l'ha prodottaf

e degli altri ingegtìofi Scrittori,

che l'hanno poi coltivata ^ ed am-pliata; ma richiajmandola all' efa-

me , altro a me non fembra di ri-

conoscerviiche errore

%ed ingan-

no. Quelli, che nella fcienza de' ri-

volti ci vogliono introdurre, comin-

ciano dal collocare le tre voci, che

fanno la Triade armonica , come»debbono effer collocate , acciocché

formino il più perfetto accordo t

Aggiungono anche alle tre fl&ji

Settima , dipoi vanno follevando

all' Ottava acuta ór l'ima, or l'altra

di quelle tre , o di quelle quattra

corde , e cosi mi vanno ràpprefen-

tando agli occhi tutte le di verte

combinazioni , che fé ne fanno .

Soffermiamoci alquanto, e dicanmti

di grazia quelli maeftri novelli

,

che intendono eiTi d' infegnarmi

con tutto quello ? intendono forfè

Page 43: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 3P )o

di farmi avvertire , che quelle tre,

e quelle quattro voci, in qualunque

modo lì combinino , Tempre fanno

un accoppiamento aggradevole air

orecchio colla fola differenza del

più, e del meno ? Quefto verrebbe a

dire, che quelle fono corde muficali;

perchè le corde muficali , cioè ad-

dire tutte le corde proprie di unagiufta fcala mufica hanno quefta_*

proprietà, che combinandoli qua-

lunque con qualunque replicano il

maggior numero di volte , che fia

poffibile (a) quelle proporzioni me-defimé , che effe avevano inver-

fo la prima , e più grave corda della

fcala , e Tempre tutte infieme il

meno, che fia poffibile , fi dirotta-

no dal più perfetto grado di rela-

zione , che è quello della ugua-

glianza . Ma fé altra dire non mie 4 ' _ vo-.

(a) V. rAuu Difs. I. della Mufica de' Greci*

Page 44: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 40 )o

vogliono,

quefto già fi conofceva

aliai chiaramente,

per quanto ba«

ila alla pratica; e quanto alla dimo-ftrazione teorica , non folo che così

fia, ma che cosi effer debba, il me-todo delle varie combinazioni di

tre , e di quattro corde > che effi

mi pongono innanzi , nulla mi ar-

reca r che fia utile . La ragione del

fatto fta nelle dimenfioni delle

corde . Ciò avviene ,perchè le^>

corde muiìche hanno ciafeuna quel-

le tali dimenfioni . Se altre ne.-»

aveflero , ciò non avverrebbe . Midiranno forfè, che intendono foì-

tanto di moftrarmi il modo , e l'or-

dine , con che le proporzioni delle

corde fi vanno fcambiando 9 co-

me effi dicono rivoltando l'una nel?

altra , fecondo che o di fopra, di

fotto polle fi trovano? Ottimamen-te . In tutte le cofe l'ordine è de-

gno d'effere oifervato , e confiderà-

to j

Page 45: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

c( 41 )o

to , ma quello ordine già dagli an-

tichi mi fu efibito molto più evi-

dentemente > con metodo aliai mi*

gliore ,• e più comodo. Ragionandogli antichi delle varie maniere di

Contrappunto ^0/^/0, Cogliono porci

innanzi due corde , V una acuta ^ e

1 altra grave, -confìderandole comeinabili ; Dipoi tanto ali* una

,quan-

to all' altra riportando a mano &^mano ciafeuna delle corde interme-

die ci fanno vedere per ordine tutte

le inverfioni , che avvengono , o

poflbno avvenire nelle proporzioni

loro , fecondochè o alla corda inte-

riore, o alla fuperiore fi vogliono

riferire. Quale facilità,quale chia-

rezza maggiore di metodo potreb-

be defiderarfì ? Confrontili con que-

llo il metodo de* modernii

i qua-

li non ieparano corda da corda,

ma Tempre infieme tre > quat-

tro ne comprendono ; e apertamene

te

Page 46: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 42 )p

te fi vedrà , che tanto gli cede

nella perfezione. ( cioè a dire i&jtutte le doti proprie di un buonmetodo) quanto nella conipofiziò-

ne, o fia nella complicazione lo

fupera . Ma via, della perfeziono

del metodo non parliamo. Riguar-

diamo unicamente alla utilità delia

dottrina . L'artifizio de' Contrap-

punti doppj, in cui propoiito gli

antichi parlano de* rivolti , tutto

pende dalla qualità di effi rivolti,

fecondo la varia diftanza dei due

eìiremi , a cui le corde interpone

fi riferifcono . Di qui nafce ad untempo una regola generaliffima, e

nelle cofe muficali di grandiflimo

momento , fecondo la quale può

il compofitore efaminare un fuò

penfiero qualunque , e conofcere ,

fé quello fia idoneo a teffere fe-

licemente una buona fuga , ovve-

ro un Canone . In così fatti arti-

ficiofi

Page 47: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

ó( 43 )o

ficiod lavori il penderò ifteffo rin

trovad alcuna voltai nella parte_>

fuperiore , alcuna volta liell' infi-

ma . La regola dunque fa cono-

scere quale delle nòte , onde il pen-

fiero è comporto $ nell'uno >o nell'

altro cafo diverrà clifibUànte , e ri-

pugnerà alla buona armoniaiPo-

ila la quale cognizione , o il eonnh

pofitore corregge il fuo penderò$

t leva via la corda ^ che prevede^

dovergli edere moietta * fé levar

fi può fen^a che il penderò H gua-

iti ; o iion potendod3

rifiuta quel

penderò j e trovane un' altro $che

da opportuno alla fna intensione;

i inutilmente non confuma l'ope-

ra $ ed il tempo . Bene è egli ve-

ro^ che non tutte le fpezie de1

Contrappunti doppj meritano egua-

le dima $ còme giudi^iofàineritc^

àVverte il chiariffinto Sig. Conte

Giordano Riccati fieli' aureo fuo

Page 48: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 44 )o

Saggio fopra le leggi dei Contrappun-

to (a). Alquante fpezie nondimenofono di tanta utilità alla perfezio-

ne del cantoy

e a chi lo componedi tanto comodo , che io mi me-raviglio , come tal dottrina , la-.

qaal pure è faciliflìma ad appren-

derli9non Ila oggi tra profeffòri

aliai più comune , che non è . Leconlìderazioni adunque , che gli

antichi al modo loro hanno fatto

fopra dèi rivolti non furono infrut-

tuofe , anzi il loro frutto è ben gran-

de. Ma le fpeculazioni , i difcorfi,

le difpute , che i moderni ne han-

no fatte, e tuttavia ne tanno,

quale vantaggio mai hanno arre-

cato al? arte? In quale parte per efiì

o più perfetto , o più facile è di-

venuto l'artificio muficale? Dicanlo

i profeflbri9 fé lo fanno . Io non

lo

(a) Caftcl Franco ì yé 2,

Page 49: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 45 )o

Io fo . Il Sig. Rouifeau, il quale

come a me fcmhra è il più dili-

gente , e più felice cfpoiìtore del

iiilema de* rivolti , afferma air arti-

colo Renverfementj che l'accordo di-

retto fi può Tempre cangiare in »

qualunque de' fuoi rivolti , fenza

che l'armonia fi guafti . „ Partout,

„ dice egli j où un Accord direct

& fera bien place ,fes Renvcrfemens

„ feront bien placés auffi , quant à

„ l'Harmonie; car c'eft toujours la

„ mème fucceffion fondamentale .a

Cosi grande libertà farebbe a' com-pofitori dì gran comodo , e po-

trebbe quello confiderarfi come unnotabile vantaggio nuovamente^recato alla proieffione . Ma il Sig,

RouflTeau iiìeflb non fi tien fermo

nella proporzione , anzi in più

luoghi, e Angolarmente all'arti-

colo Accord verfo il fine, moftra^»

d effer ben perfuafo , che la libera

fofti-

Page 50: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

folliamone di un' accordo all' al~

rro?non folo rifpetto alla efpre&

fione , ma anche rifpetto all' ar*

monìa, non debba effer lecita9 per-

chè dice : „ Cefi une grande er^.

5,reur de penfer que le choix des

„ _renverfemen$ d'un mème Accord

n foit indifférent pour PHarmonie

„ pu pour Pexpreffion . Il n'y a_»

p pas un de ces renverfemens qui

„ n'ait fon carattere propre, Tour

„ le monde fent Poppofition qui

„ fé trouve entre la douceur deu„ la Fauffe-Quinte , & l'aigreur du

5, Triton , & cependant l'uri do„ ces Inrervalles eli renverfé de

„ Pautre :" con tutte l'altre ofTer-

vazioni?che feguono . Che gio-

vava adunque infegnarmi , e por-?

mi dinanzi agli occhi tanti modif

in cui ciafeuno accordo , diretto

può. rivoltare , fé poi né il rivoli

?P al direttopné Puno all' altro

ri-

Page 51: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

b( 47 )o

rivolto generalmente fi può fofli-

tuire ? Per quefte ragioni a me__,

fembra , che il novello iìiìema.'de'

rivolti fia affatto ingannevole. A.

primo afpetto per l'autorità degli

Scrittori , che lo favorifcono , per

l'opinione della novità5che lo ac-

compagna , molto più per certa-,

apparenza non io fé iodica di Fi-

losofia y o di mifterio , fotto di

cui ci fi prefenta^quafi^in un ricco,

e nobil manto inviluppato , e co-

perto, impone altrui ; e dà .molto

a fperare di fé medefimo ; Ma con-

fidcrato che fia da vicino , e tan-

to quanto ricercato nel fuo inter-

no5 fi fcopre non effer folido , e la

,illufione fvanifce , Volendo i Pra-

tici apertamente dire ciò,. che fen-

tono , confefferanno , che effi il

trovano, inutile nelle confeguenze;

e t Teorici diranno5che falfo il co-

nofeono nel 'fuo principio., m®£&effen-

Page 52: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 48 )o

efTendo cofa poffibile , che gli

accordi rivoltati differifcano dal

diretto nel modo folamente > e_»

non già nella foflanza ; dappoiché

la efperienza trivialiffima , e cer-

tiflìma , che noi abbiamo ricor-

dato ci ha fatto conofcere adevidenza ,v che trafportata la bafe

d'uno accordo qualunque alla Ot-tava fuperiore, tutte le corde f cheIo formano y mutano il valore % e

l'effetto y comecché non mutino i

nomi loro . Negherà forfè alcu-

no y che la foftanza degli accor-

di fi muti 5 benché la corda più

grave fi t.rafporti al luogo fupe-

riore y opponendo y che la vera_-*

bafe di tutti gli accordi è il Baf-

fo fondamentale , il quale tuttavia

fi prefuppone effere quello fteffo .

Io ho difiinto la bafe primaria^

dell' armonìa , e la fecondarla , edamendue le tengo per neceffaric ,

Ma

Page 53: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 45? )o

Ma ciò non faria vero , fé gli ac-

cordi rivoltati fi potettero avere per

limili , ed eguali al diretto nella

foftanza , folo che la bafe dell' ac-

cordo diretto fi prefupponga ftar

ferma nel baffo fondamentale . Dinuovo io ho detto , e provato an-

cora , che le voci vere rifpondo-

no alle vere , non alle immagina-te . Ora il Baffo fondamentale nel

fiftema de' rivolti è comporto di

voci , altre delle quali debbonft

riputare immaginarie , ed altre no,fecondoche potrà conofeere chi vor-

rà attendere a quello , che io dirò

dappoi .Nondimeno non volendo io

al prefente distinguere gli accordi

,

che rifpondono alle voci vere del

Baffo fondamentale , o che tali fi

poffono prefupporre , da quelli,

che rifpondono alle immaginarie

C perchè faria troppo lungo , e_#

intricato difeorfo ) dico, che co-

d tetto

Page 54: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 50 )o

tefto Baffo fondamentale , che fi

prefuppone ftar fermo, qualunque^fia, è dubbio , e perciò inutile. Elio

tante volte è dubbio,quante volte

occorre , che fia dubbia la qualità

del rivolto , cioè a dire,qualun-

que volta uno accordo rivoltato

può egualmente venire da quefto

,

o da quello , che fia diretto ; il che

fpezialmente avviene negli accor-

di [cernì ,quando non fi impiegano

tutte le corde, che fono loro proprie,

ovvero ne* foprabbondanti,

quan-

do alle corde proprie alcuna noix^

propria loro fi aggiunge , come di-

cono, per fottopofizione ; In quefti

cafi il baffo è dubbio ; perchè nel

propofto ftftema tal baffo prefup-

pone tale accordo ; e vicendevol-

mente un tale accordo prefuppone

un baffo tale . Quivi la qualità

dell' accordo è dubbia . Altrettan-

to dubbia farà dunque lavoce del

baffo,

Page 55: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 51 )o

baffo , che fi fuppone ; ed effendo

la fuppofizionc reciproca , cornopotrà rifoiverfi ? Veramente dun-

que valleranno gli accordi rivol-

tati dal diretto /d'onde nafeono,

nella foftanzaje l'allegata ragione,

che li vuol dedurre dal baffo , che

fta fermo , non bafta a difendere

il fifìema;

perchè qualunque fia

quel baffo, effendo dubbio, nonmerita effere confiderato, né puògiovare in alcun modo

,

Quelle fono le mie difficoltà con-

tro la celebre opinione del Sig, Ra-meau ; il cut pefo io non dubito che

gli ammiratori, e feguaci fuoi fenti-

ranno affai bene . Io d'altra parte,

fé alcuno troverà modo di rifol-

verle; e mi dimoftrerà , che Ter-

rore Ita dal mio canto, non farò

tardo a conoscerlo , e di buon»,

animo applaudirò alla perfpicacia

del difenditore . Che già non le

d % ho

Page 56: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 5 2 )° • i

ho io prodotte, perchè k> ami di

contrattare alle opinioni di chi

che fia ; ma perchè parvemi ne-

eeffario il torre di mezzo un' in-

ciampo : acciocché le cofe , che_»

ho dette , e l'altre , che a dire

mi rimangono , come fono tutte

femplici , e piane, cosi anche pof-

fano interamente dimoftrarii nella

chiarezza, e certezza loro propria;

troppo fpeflb occorrendo, che le-»

cofe mirabili gittano ombra , e

dubbio nelle vere (a) . Rimettiamo*ci

. (a) Non è da ommetterfi, che i nomi di corda—tonica , corda fenfibile , dominante, fottodominante ,

media, febbene non fembrino del tutto inutili, e per-

ciò fieno flati ricevuti da* molti, che nel refto nonfeguono la dottrina del Sig. Rameau , non però fono

i più opportuni,

perche non indicano Povricio di

ciafcuna corda con (ufficiente precisone , e chiarez-

za, e così danno occafione a divede vane, e confufe

immaginazioni. Eccone un efetnpio n^W Arte pratica

di Contrappunto dimoflrata con efempj: Opera affai

pregevole del P, Giufeppe Pao/ucci Min. Conven. ftam-

patain Venezia per Antonio de Caftro 1765. Tom, 1.

fagina 153. dicefi: ogni qualvolta il Compofitore fi

vitro-

Page 57: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 53 )o

ci ora nel noftro cammino, e pro-

cediamo .

La bafe primaria ) e flabile , Condizioni

come detto abbiamo, non altri-

P

roPrjede

.

1-

., ,.

9. r la bafe pn-

menti, che la lecondana5

e pai- maria,

faggiera5quando ella attualmente

fuona (cioè a dire o quando. dàprincipio al concento , o, quando

d 3 lo

ritrovi nella quinta del tuono, non potrà pajfare alla

quarta [e prima non tocca la fondamentale ,perchè non

fi pub parure agli eftremi , fé nonfi,

tocca il mezzo.JE facile da vedere, che la tonica è la corda media frala dominante , e la fottodominante ec. Acciocché fi av-

veri che la tonica , cioè la fondamentale fia mediatra la dominante , e la fottod'mùnante , cioè tra la__.

quinta, e la quarta, è neceflario, che la quarta illeiTa

muovali dal loco fuo proprio trafporrandofi alla otta-

va grave. Or non è un tale trafporto affatto contra-

rio alla buona ragiona? Di poi come potremo noi

ritrovare una corda media all' ifteffo modo in tutti i

pafTaggi, che fi fanno da tuona a tuono? e nondi-meno ritrovar fi dovrebbe ; perché le regole, e le ra-

gioni delle regole debbono effere generali . Quantoera cofa piti fpedita, e più chiara il dire, che la—quarta non può divenire bafe primaria, fé avanti nonfi tocca la fua Guida , cioè la fua quinta ; e la fua

quinta eCTeie Quella appunto, che innanzi era bafe^*ella* iìefTa .

Page 58: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 54 )o

lo conchiude ) dee neceffariamen*

te fonare nella parte infima , e^più grave * Quella condizione non-dimeno non le bafta * Alla bafe_>

primaria , e ftabile^ acciocché effà

all' udito chiaramente fi maniie-

fti ^ e chiaramente conofciuta , dai

fenfo palli$ ed imprimafi nella

memoria di chi afcolta $ una-*

feconda condizione fi richiede ,

tutta fua propria ; e quefta ci ri«

mane a ricercare - Égli è fuori

d'ogni dubbio iche la bafe pri-

maria del concento dee fempre^

effere una delle due corde princi-

pali di quella fcala^ a cui il con-*

cento fteflb appartiene ^ cioè a dire

o T Ut5o il Sol i

o la prima cor-

da della fcala $ o la fua quinta i

Quindi è che i timpani fono mol-

to utili nelle gran finforiie 5co-*

mechè non rendano altre voci f

eh©

Page 59: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 55 )°

che quelle due fole (a) . Poflbno

quelle due corde bene a ragione

appellarli in ciafcuna fcala i dut~>

ejìremi della armonia,perchè accen-

dendo dall' Ut al Sol l'armonia vadi continuo crefcendo ; ma da indi

in poi decrelce intino alla ottava

,

in cui di nuovo ricomincia un' or-

dine fimigliante . Quella è cof&-*

faciliffima a notarli 5perchè la ter-

za corda meglio confuona colla-»

prima3 che la feconda non fa .

La quarta meglio5che non la ter-

za ; e ciò deefi intendere quando

d 4 la

(a) Ciò intende/i quando fieno introdotti a luogo , e

con dìfcretezza ; altrimenti il $ig. D. Tomas de Yriarte

nel feto Poema , La Mufica,

pieno di verità , e fom-tnamente idoneo a propagare il buon gufìo ne* profefforì^

e dilettantii fiampato con regia magnificenza in Ma-

drid tanno 1779., a ragione dice: Canto IV.Clarinetes Marciales

Anaden los modernos ; y abominati

El ufo de Timbales,

Cuyo eflruetido importuno

,

Acfarando el compas groferamente

La Melodia offufca, y no confienfe

. Grata hermendad con inftrumento alguno »

Page 60: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( $6 )o

la ter^a > e la quarta unicamentefi riferifcono (a) alla prima

5e non

inficme ad altre voci n Finalmen-te la quinta meglio confuona colla

prima corda5che tutte l'altre pre-

cedenti é Nella fettaòche feguita,

la dolcezza della confonanza col-

la prima manifellamente è menoferifibile * e vie meno fenfibile è

nella fettima. Veramente adunquela corda [7r

5ela corda Sol fono i

due eftremi dell'armonia » Ma anche

quefti due efiremi vicendevolmen-

te il ajutano l'uno l'altro a farli

coiiofcere;

perchè io non poffo

fapere?

fé una corda qualunque^

fia la prima della fcala , a cui il

concento appartiene , Te non ho

udito innanzi nella melodia?o Te

di preferite non odo fopra di quella

nel Contrappunto la fùa quinta ...

: vi-

(a) Auu Del numero , e delle mifure cleUe Corde

Mufiche, e loro corrispondenze §. 74« 75. 7^»

Page 61: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 57 )o

Vicendevolmente io non conofce*

rò, fé una corda qualunque fia quin-

ta?

fé l'orecchio mio non la rife-

rifce ad un' altra , che fia la prima .

Tolta via una tale relazione io di

neceffità mi rimarrei fempre ambi-

guo;perchè qualunque delle cor-

de può tenere qualunque luogo >

La relazione fola dell* una corda

ali* altra mi fa attualmente cono**

fcere il luogo9

che effe tengonodi fatto , e per conferente l'offi*

ciòò e il valore di ciafcutia . Ora

le corde di tutta la (cala fatino

colla prima di effa la fomma mag-giore poflibile delle più perfette^

confonanze | e per quello VXJt pre-

vale alquanto al Sol j Ma le corde

medefime anche ottimamente tutte

rifpondono al Sòl ; d onde avviene ;

che il più facile, e più naturale-*

piaggio di tuono a tuono , che fi

fuol fare, è .dalla prima alla quinta;

anzi

Page 62: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

ó( 58 }ó

anzi dirò pure, che generalmente,

e quali neceilariamente lì fa ìpòs,

qualfivoglia buona cantilena. Ecco

dunque difeoperta la feconda con-

dizione , che noi andavamo cercan-

do . Qualunque fia la corda , 111^

cui il compolitore voglia fermarli,

ficcome in bafe primaria , egli fa-

rà neceffario , che inlìeme coirai

quella , ovvero innanzi a quella ,

facciafi fenrire la fua quinta;per-

chè quello è il modo , in cui foio li

può manifestare , che quella fia la

bafe lìabile , e primaria del concen-

to. Molto giovano all'ifteffo effetto

la feconda, e la fettima, le quali pa-

re che diftolgano la fantasia di chi

afcolta dalla bafe , che il compofi-

tore abbandona , e a quella il chia-

mino, a cui il compofitore ifteflb fi

reca . Nondimeno alla totale di-

chiarazione della bafe quelle due

corde non battano ; l'indizio della

quin-

Page 63: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

©( 5P )o-

quinta uetl* armonìa affolutamente

è neceffario » Apparifce di qui là_*

cagione,perchè tanto frequente-

mente fi ufìno nelle compoiìzioni

di qualunque genere * e Angolar-

mente nella parte del baffo * i due

falci di quatta in fu ^ e quinta in

giù ; e per contrario di quinta in

fu ^ e quarta in giù , Il primo mo-do di procedere (il quale chiara-

mente appaga più l'orecchioòper-

chè con elfo l'armonìa Ritorna alla

prima voce ^ cioè alla fua origine )

ci fa conoscere ^ che il concento

paffa dalla cotda Sol alla corda Ut^

ficcome a bafe primaria * K il fe-

condò (che alquanto meno ci appa-

asperelle con effo l'armonìa fi va al-

ontanando dal fuó princìpio , e ci

tiene tuttavia alquanto fofpéfì ) ci fa

fentire ^ che l'armonia trapaffa dall'

Vt al Sol put come a baie primaria *

Tanto neir un progreffo $quanto

nell'

ì

Page 64: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 60 )o"

nelr altro affai tóaOi^fisfftetòfè li

coiiofce?che mutali la ioiidameii-

tale . In un cafo abbandonando- unadata corda qualunque 5 coniiderata-,

come prima?palliamo ad un' altra-

,

che pigliali per fua quinta . Neil"

altro calcolale iando una corda con-

fìderata da noi come quinta3pallia-

mo alla prima , che alla quinta_*

fteffa fi riferifee .Sono dunuue duele condizioni

yche concorrono a_^

dichiarare la bafe primaria nell'atto,

che Tuona ; una la collocazione nel-

la parte più grave5che ad effa è

comune colla fecondarlaaj L'altra

non comune , e fua propria , ed è

la relazione della quinta , che le

precede , o che Faccompagna .. Po-

fte le quali due condizioni non più

l'orecchio confonde quella corda-,

con qualunque delle altre. Effa è

pur fernpre la bafe principale , ed

ultima del concento 5 e per tale lì

fa

Page 65: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 61 )o

, fa conofcere9

infinchè all' ifleffo

modo un' altra non le ila .foftitiiita.

Da indi in poi quella corda più

non fuona , e tuttavia.il prefappone,

che Tuoni. Più non tiene il più

'baffo luogo, e tuttavia ad eifa tutte

l'altre corde fi riferifeoeo ; e da_,

dia tutte numerandoli prendonoil nome , e il valore loro pro-

prio , come fé pure nel più balio

luogo fi ritroyatle '. La • ferie delle

bali fecondarie , cioè .le note del

baffo continuo, afeendono, e difen-dono fopra , e fotto di quella; non-

dimeno a chi afcolta femore è chia-

ro , che tutte a quella fervono i

Ciafcuna delle ball fecondarie co-

manda alle corde , che foiliene fo-

pra di fé , cioè adegua a ciafchedu-

na le proporzioni loro proprie , fe-

condo le relazioni5che feco han-

no . Ma effe , e tutte quelle corde

infieme, fervono all'ifteffa bafe.. pri-

ma-

Page 66: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

Cf( 6% )o

maria ; a quella tutte ubbidirono '•

e per tal modo tutta la varietà del«

le armoniche voci alla unità è ri-

dotta , Né qui dubiti alcuno, che

io fletto alla fine contro quello, che

ho detto, venga a concedere , che le

voci vere , e che fi afcoltano, ad unavoce non vera, la quale non fi afcol-

ta,ma fi immagina, poflano riferirfi

,

Io quello concederei, fé la bafe pri-

maria del concento , la quale tut-

tavia è bafe , quantunque più nonfuonì , non ci fofTe entrata nella^

memoria per la via dell' orecchio ,

Ma avendola noi innalzi avuta nel

fenfo , e dal fenfo ricevutala poi

nella memoria fotto le condizioni,

che abbiamo dette, le quali d*uogni altra la ci fanno diiìinguere

,

non più quella voce né dee , népuò in alcun modo effere confide-

rata come immaginaria. Effa è vo^

ce vera , e affatto propria del canto^

ch'io

Page 67: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 67, )o

eli io afcolto, non già puntò imma-ginaria ; come immaginarie non_.

fono le parole tutte di un difeorib,

che altri mi fa ; non pure la parola,

ch'io odo di prefente , ma tuttoquelle , che fono già ite innanzi , e

più nell'orecchio non mi Tuonano;

tra le quali è forfè la più neceffaria,

cioè quella , che tutte infieme le

congiunge; e così fa che ciafeuna

concorra alla lignificazione delwpen-

fiero, che effe unitamente mi rap-

prefentano.

Entriamo qui nel difeorfo del ^Tndl!Baffo detto fondamentale , che ab- mentale,

biamo ricordato poco innanzi. Noicosi condurremo la dottrina dellobaft al fuo ultimo termine , e me-glio infieme comprenderemo, quan-

to imperfetto fia in ogni fa* partoil novello fiftema de

7

rivolti , Delbailo fondamentale molti in quefto

fecolo molte cofe hanno ferino, manon

Page 68: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 6*4 )o

non molto felicemente ; laonde la

materia è tuttavia piena di bu}o ,

e di dubbiezze . Tentiamo noi al

prefente di darle chiarezza , fé ci

fia poffibile , e incominciamo dal

definire. La definizione è neceffa-

ria a chi afcolta , acciocché poffa_«

intendere con facilità ; e molto più

a chi parla, acciocché non vada er-

rando , né inutilmente affatichi fé ,

ed altrui .

Io chiama baffo fondamentale il

fiìt profondo , e femplice baffo y cht~*

regga l'armonia fopra di fé . In quàn-to è il baffo più profondo potrà

concepirti come il baffo del baffo

continuo . Inquanto è il più fem~

flice non dovrà avere , che il mi-nimo numero poffibile di note , cioè

a dire, le fole note neceffarie . Do-vranno altresì quelle poche voci

effere replicate in modo , che mar-

chino perfettamente la mifura , e la

fpe-

Page 69: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 6$ )o

fpezic delle battute;perchè il baf-

fo , che foftiene l'armonia, dee al-

tresì regolare il movimento della-,

cantilena , ficcome è cofa palefe per

fé medefimà , comecché la più par-

te a quefto non badi . Pofto ciò io

dico , che effendo aflolutamentc*

neceffarie all' armonia le bafi pri-

marie del canto, dovranno tutte-»

quelle ritrovare fenza dubbio nel

baffo fondamentale. Effo adunquefarà per quella prima ragione una-,

ferie di corde , che tutte portano il

nome o di 17* , o di Sol ( da che_,

abbiamo offervato , che tanto VUt ,

quanto il Sol è bafe primaria) le qua-

li corde andranno di mano in manomutandofi

9 fecondochè la cantile-

na fuperiore va trapalando da tuo-

no a tuono . Ma a ben paffare dall'

uno fiir alito tuono è neceffaria an-cora ima corda comj|ie ad amenduei tuoni , la qaakl kwyaetta ; ^

Page 70: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

noi pure abbiamo innanzi avverti-

to, che la prima corda della fcala~»

guida alla quinta , e vicendevol-

mente la quinta guida alla prim*L#

per la manifefta , e fenfibiliffima

relazione , che hanno infra fé i

due eftremi deli' armonia . Supporto

adunque , che la ferie delle bafi

primarie forjnifi tutta di note , che

ci rapprefentino l'Ut , la corda co-

mune, che fervirà al paffaggio dall'

uno all' altro Uf , farà uà &>/, cioè

a dire , farà fempre una corda , che

potrà portare quefto nome, iion già

ri/petto air Ut antecedente, ma ri-

fpetto al fèguente; perchè in verfo

di quello farà fempre una giufhu.

quinta, qualunque &% il nome, o il

numero che effa tenga verfo 1 ante-

cedente , che potrà variare di mol-

to . Supponendo per contrario , che

il baffo fondai ifcptale , o dire vo-

gliamo hJà tle Uili primarie,

fia

Page 71: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( <$y )o

fi& tutta formata di note , che rap~

pmkmino il Sol,U corda comune

,

e intermedia, farà Tèmpre mio Ut;

il che yuolfì intendere nelV ifteffo

modo , e fotto le ifteffe condizioni,

fono le quali abbiamo detto nella

fappofizione fuperiore, che la corda

intermedia farà fempre un Sol .

Quelle, quanto alla foftanza, faranno

le corde , che formeranno il baffo

fondamentale ; le quali come ognunvede, volendole noi confiderare-/

rifpetto all' offizio?che fanno , non

fono veramente più che due corde

fole delia fcala. Ma confiderandolc

materialmente fecondo il nome , o

la lettera , che le fegna^ potranno

effere molte , e varie ; tantoché chi

prendeffe a confiderai un tal baffo

fondamentale fcritto in carta , e_»

non foffe iftruito della fua regola,

agevolmente rimarrebbe perfuafo ,

ehe tutte le corde della fcala vi

e z po£

Page 72: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 68 )o

póffano entrare , e di fatto vi en-

trino , febben forfè l'una alquanto

più fpeilo , che l'altra . E trovan-

dofi confufo da quella moltitudine ,

e varietà di corde, non potrebbe per-

venire a conofcere la fua vera natu-

ra . Ho parlato delle corde , le quali

formano il baffo fondamentale-,

quanto alla foftanza . Quanto al

modo due cofe fono da notare ;

la prima fi è, che le bafi prima-

rie o fieno VUt9o fieno il Sol, quan-

do fi mutano , debbono generalmen-

te venire in battere , non in levare ;

e ciò perchè la regola , e il temporichiede , che la mutazione di tuo-

no facciafi nella fua parte più fendi-

bile, non nella meno . La feconda

fi è , che i falti , che a mano a ma-no fi fanno .dalle bafi primarie alla

corda comune , ed intermedia , o

dir vogliamo alla guida (perchè

tal nome molto bene conviene all'

• -- offi»

Page 73: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( <5> )o

offizio, che effa fa) e vicendevol-

mente dalla guida alla nuova bafe

primaria del tuono, che fuccede ,.

non dovranno mai efiere fpropor-

zionati , cioè contenere alcuno

degli intervalli diffonanti , che fi

proibiscono. Perchè il baffo, che

ìbftiene tutta l'armonia delle voci

contemporanee , non è difobbligato

dalle leggi dell' armonia fucceffiva ,

alle quali anche ubbidifce ciafcuna

delle altre parti . Tali condizioni

non mai mancheranno al baffo fon-

damentale , fé il progreffo della

cantilena fuperiore farà regolare ;

cioè a dire , fé irregolarmente nonfi trafporterà da tuono a tuono, tra-

paffando fènza toccare i debiti mez-zi

9 a tuoni rimotiffimì , ein neffun

modo fubordinati al precedente *

In altro cafo ad una licenziofa , e-*

affatto irregolare cantilena non po-

trà mai fottoporfi un buont ^ e ben

e 3 te-

Page 74: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

c( 70 )a

regolato baffo fondamentale ; della

cui natura parmi òggi mai aver

detto tutto quello i che bifognava ,

Un baffo più Semplice di quefto3

che io ho rapprefentato i non puòimmaginarli

;perchè non contie^

ne5che le corde affolutamente ne*

ceffafie^ la bafe primaria di ogni

tuono, e la guida dall' un tuono

all' altro < Altrettanto è facile éucomprendere f che fia il più pro-

fondo poffibile i I mufici compofì-*

tori hanno la fantasìa piena di fuo-

ni giuftl, e telativi l'uno all' al*

tro « Quindi avviene * che dato uit

progreflb qualunque di note5

faci^

infimamente immaginano altre no^

te fuperiori ] o inferiori , che ±aquelle rifpondano, E quefta facili*

tà è quella , che gli rende idonei

a comporre , Ma fttictj chi vuole ,

Non potri mai fottoporre alle bafi

primarie $0 alle note comuni* che

Page 75: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 71 )0

fervono di paflaggio ^ altre note 9

che egualmente bene foftengano

l'armonia, fé non fc le loro otta-

ve . Ma il procedere in quello ca-

fo di ottava in ottava ^ non è pro-

cedereima iiarc , Il deformo baffo

adunque come è il più fetnplico

poflibilefcosi anche è il più profon-

do fuori d'ogni dubitazione . Effb

dunque fari il veto baffo fondamen-tale . Della cui utilità non è da omet-

tere ^ che potrà effb in pratica effer

giovevole ad un novello compolito-

re neir atto , che ferive5 per avverti-

re il procreilo di tuono a tuono 5

anche nella efecuziorte ad una ma^no di giovani ^ che abbiano bifo-

gno di effere ajutati per bene in-

tonare , e ben procedere in tempo.,

ma non più oltre;perchè la ripeti-

zione continua delle voci ifteflo

offende l'orecchio , e farebbe del

tutto fuperflua;perchè le bufi pri<*

e 4 fft#~

Page 76: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 72 )o

marie mai non mancano nel baffo

continuo , e le voci intermedie,

cioè le guide, fé nel baffo continuo

non fi odono, odonfi nelle parti fu-

periori , e tanto baila . Intorno alla

fuperfluità del baffo fondamenta-le nella efecuzione, generalmente_j

quelli , che ne parlano , concordi

fono , ma differirono affaiffimo in

tutto il refto . Affai lungamente neragionano . Molte , e molte regole

affegnano , né ancora alla fine fi

tengono ficuri di aver detto quanto

baila. Il Sig. Rouffeau tra gli altri

conchiude il difeorfo in quello mo-do : „ ne croyons pas que la Baffe,

„ qui eft le guide, e le foutien de

„ l'Harmonie , l'ame &, pour ainfi

„ dire , l'interprete du Chant , fé

„ borne à des règles fi fimples ;

„ il y en a d'autres qui naifent

„ d'un principe plus fur 5 & plus

„ radicai ,principe fécond , mais,

„ ca*

Page 77: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 73 )o

55cache

,qui a été fenti par tous

„ Ics Artiftes de genie , fans avoir

5,eté développé par perforine . Jo.

„ penfe en avoir jetté le germe dans

.„ ma lettre fur le Muflque Fran-

„ Soife ." Ma cotefto germe, che -

egli ci dice contenerli nella (uà,*

lettera , farà effo il vero? E quanto

fpazio di tempo dovremo noi afpct-

tare avantichè fi (pieghi, e ci fi

dia in tutto a conofcere ? In verità

o il baffo fondamentale è tutt* altra

cofa , che io non ho immaginato ;

o certo la fua natura non è punto

mifteriofa (a) , come dalle cofe dette

ognuno potrà raccogliere .

Par-

ca) Anche gli antichi Teorici hanno ferino con mi-

fterio ; e perciò i libri di moiri fono pieni di numeri , e

voti di mufica ; né abbastanza fi pub lodare la faggia

ammonizione del Sig. D'Alembert il qual dice (pre-

fazione agli Elementi di Mufica. Lione 1766. ) non

imitiamo que* Mu/lci , che credendofi Geometri ,quer

Geometri , che credendofi d'}

effe\r Mufìci , ammalano nu-*

meri /opra numeri, immaginandoli forfè che quefP ap-

parato fia neceffario ali* arte , La brama di dare alfe

Page 78: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 74 )o

sì rifoiTf Parmi di avere mandato innaffila propofta

.. 4 , .

queiUon^, tutto ciocche era neceiiariOj ao

biVionePdet bocche il difcorfo ^ che mi rimane

le Quinte* a tare5

fia a tutti chiarifTniìo ^ e nonpaja effere l'ondato in areila, Verrò

dunque oggi mai a pagare le ntie_i

prcune ffe5incominciando da quello,

diama r-in-g-

yì»^ produzioni uri* a/petto fcientifxco , impone fólamente

agli ignorantii e non ferite che a rèndere i loro trae*

tati pili ofeuri i e meno infìruttivi . Un reCerirMimo

Scrittore (i( quale per altro nella pratica e ftafo a

ragione iri quelli fenici molto celebre ) ha voluto

procedere per l'antica via ; e di più' infulta ali* avvi fo

del dottiffirrìO Fìlofofo , e Matematico dicendo :' feber-

zi per tanto a fuo talento quel beilo fpirito : fé n>^tfaccia pute feudo il pràtico Profsffjre : e fé ne formifeimitarta quel tal Matematico per tutto diJìrungere , e

far della Mu/ica un Caos ; mentre noi feguendo /»__j>

traccie di Claudio 'Tolomeo , di Severino Boezio$

3

e

eTaltri fimili Autori « ci adopereremo a ftabilire , ed aconfervar la Mu/tca net fuo diritto di feientet Mate-matica i Io vorrei ^ che V Illuftre Autore aveiTe prefo

altro cammino, che beri poteva , e Tapeva ; e che_>da quefle parole, con troppo Confidenza dette, il

forte attenuto * Certamente la Nluficaicioè la fua—

prima parte PAcUflica , appartiene alia Matematica ,

fecondo che io pertfo; ma le noi non Vorremo inco-

minciare troppo di lontano * e ci contenteremo di

efprimere le vere mifure delle corde , e delle Voci , e

le vere proporzioni delle eonioriaflze, beri pòchi nu-meri ci balleranno

.

Page 79: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

a( 75 )o

dì che V. S. Rìviru mi ha richiedo, e

discendendo poi alle altre cofe 5 alle

quàlimi fon' io obbligato volonta-

riamente *

Porto il calo5che all' orecchio

mio vengano di feguito due Quin-te afeendenti ^ o difendenti per

moto retto > Tuna apprettò dell* al-

tra | cioè come dicono di grado , io

avrò quivi udito due volte nella-*

parte baffa l'Ut > e altrettante volte

il Sol nella parte fuperiore, V orec-

chio mìo adunque$per le ragioni

fopra efpofte^ non potrà dubitare di,

avere ascoltata la tkfè primaria del

concento j cioè quella corda$

alla

quale tutte le altre 5che il concen-

to formanoidebbonfi riferire* Ma**

quella bafe primaria quale farà delle

due corde gravi5che io ho udito ?

L'una j e l'altra parimenti mi rap-

prefentano Vlft . Sarà dunque kuprima , o la feconda? Dì néceflltà

io:

Page 80: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( J6 )0

io mi rimango ambiguo ;perchè

non ho alcuna ragione {ufficiente ,

per cui io debba riferire la feconda

corda alla prima, o per contrario la

prima alla feconda . Amendue quel-

le corde hanno il medeiimo vantag-

gio , e quanto alla collocazione^

nella parte grave , e quanto alla

corrifpondenza manifefta, che ten-

gono colla quinta loro propria ,

cioè a dire, coir altro eftremo dell'

armonìa , che ftabilifce , e dichiara

la bafe del concento . Cosi nefluna

delle due corde è vinta , neffuna

è vincitrice. Potrebbemi dire alcu-

no , che io debbo riferire il fecon-

do Ut al primo, perchè il fuono del

primo ha già preoccupato il mioorecchio . Ma con egual ragion e_>

mi dirà un'altro , che il primo Utdeefi riferire al fecondo

,perchè

ftando tutte le altre cofe pari , la-,

fenfazione prefènte , come più viva,

è da

Page 81: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 77 )o

è da antiporfi alla paflata . La fò~

fpenfione adunque non il toglie;

ed io pure ambiguo, indeterminato,

pendente , mi ritrovo tra due diffe-

renti corde , ciafeuna delle quali

,

fenza differenza alcuna,può effere

confiderata come bafe primaria *

Ora potrà egli ammetterli nell'ar-

monia cosi fatta duplicità della ba-

fe ? Né V. S. , né qualunque altro

intelligente confentirà . Quella è

cofa affatto contraria alla natura

,

ed eifenza dell' armonia. Ecco adun-

que la ragione vera , che noi an-

diamo cercando . Le due Quintefucceffive nel!' armonìa non poffo-

no ammetterfi;perchè ammettere

non 11 poffono due bafi a un tempo m

Quefta ragione non è fifica ; e_/

fiilca non effendo né tampoco ri-

cercare fi dovea o nel fuono del-

le corde fteffe , o nella troppo

dolcezza , o nella poca varietà , o

nella

Page 82: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 78 )©

nella memoria dei differenti accor-

di j che per quelle in noi fi rifve-

glino , Quefta ancora non è matema-tica ; onde non fi dovea fimilmen-

te ricercare nella mifbra delle cor-

de itteffe , o nella vicendevolezza

de' rapporti loro , Effa èmetafifiea,

e Ita nella forma propria del eorh

cento , alla quale la unità della-*

bafe è neceffaria, Se altrimenti fo£

fé, non farebbe l'armonia ycome-*

gli antichi 1? hanno definita , una

concorde difeordia di voci differen^

ti , Anche appellare non fi potrebbe

l'arte mufica, come con fignificazio-*

ne più efficace, e più profonda nelle

{acre Lettere fi appella Studium puhchrituìmis (a) ; da che egli è cer^

to 5 chg la unità è la forma propria

della bellezza ; Cosi la definifee^

Agoftino forma fulchritudinis eji

unì- .

(a) tOk V*?> XUV*

Page 83: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 79 )o i\

unitaspné da hai in quello i buoni

metafiiicihaijno potuto allontanai

.

Io ben fo , che alquanti deJ moderni

filQfofi no& fono punto amici delle

ragioni metafilìche7 e van dicendo,

£he tali ragioni altro non fono, che

parole , Ma i più favj non hannoportato mai , né oggi portano tale

opinione ; anzi tutti altamente ap*

prezzano la Metafifica,come madreunivcrfale di ogni feienzaj tra qua-

li il Sig, Francefco Maria Canotti

uno de' più recenti , e infieme de*

più grandi, infigni , e famofi, aper-

tamente afferifee , che tutte le faen-

ze hanno tolto i loro principj àallct-*

MgtafijìKc#

pné Jt tengono certe , e Jlcu-

rey fé non quanto feguono quelli (a)

.

Sarà dunque della feienza armonica

quello , jche e di tutte l'altre faen-

ze j e le fue leggi fondamentali de-

ri-

J" 1 ', J '_"l !""- - l

' I; 8 '. '

». B ' . IMI*.

(a) Della forza de' corpi pi#L III9

Page 84: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 80 )o

rivarc fi dovranno dalla metafifica

confiderazione della forma attratta

dell' armonia ifteffa. Anzi chiunque

reputa,che i metafific?i ci ingannino,

né altro ci porgano mai y che inu-

tili distinzioni di parole , confidcri

il prefente cafo ; e chiaramente ve-

drà , che l'avere una bafe fola , e_^

Taverne due non è una cofa ifteffa,

né già quefto è un vano9 e inu-

tile divario di parole .

Difpiacciono adunque le Quin-

te ogni volta che fi replichino ,

l'una appretto dell' altra y per 1&-

ambiguità, e fofpenfione , in cui ci

lafciano% né della forza di cosi fat-

ta ragione parmi , che alcuno poffa

dubitare . Ma fé tuttavia foffe alcu-

noyche ne dubitafle,egli potrà con-

vincerti offervando , che le Quinte

ifteffe non più vengono moleftoall' orecchio , e liberamente ufare

fi poflbno , anzi da molti fi ufano -

y

ogni

Page 85: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

©( 8i )o

Ogni qualvolta introducali]! neir

armonia fotto tali condizioni , che

non producano ambiguità intorno

alla vera bafe del concento , Que-fio in tre cafi appunto

?fccondochè

Ja memoria mi porge ,può avveni-

re , ed avviene , Primo, quando le

Quinte fi comprendono tra le parti

di mezzo9non tra le due eflreme ;

Secondo?quando la Quinta

3cho

fi fa col bailbj è coperta dalla Sefia,

Terzo?quando le due Quinte fono

polle in modo, che la prima Quin-ta compifce un periodo , e la fecon-

da Quinta ad un altro periodo dàprincipio , Quefto terzo cafo è mol-to raro ; ma chi vuole ne potrà ave-

re Tefempio in un Autore graviffi-*

nio , cioè nel quinto de' Salmi Mar-celliani

?il qual comincia : Le voci

querule . In quefto più d'una volta

compiendofi il periodo armonico , e

infìeme coir armonico il poetico 9

f cioè

Page 86: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( Sz )o

cioè la ftanza di quel metro, in una,

corda ; il baffo fubiro afcende uil,

grado , e in quella feconda corda ,

come in tuono fuo proprio , fi dàprincipio air altro periodo armoni-

co , e air altra ftanza . Quivi l'ac-

compagnatore attribuendo la Ter-

za , e la Quinta di feguito all' unae all' altra nota del baffo, non fen-

te moleilia alcuna . Anzi come il

paffo è nuovo , e bene opportuno

a quel luogo, cosi anche diletta-.

affai. In ciafcuno de' tre cafi nume-rati non poilono le due Quinte^,

rendere dubbiofa la vera bafe del

concento . Non nel primo; perchè

Ja vera bafe dee effere collocata^.

nella parte infima , fecondochè già

abbiamo detto . Però neffuna delle

parti intermedie, che formino Quin-

ta intra fé, può effere confiderata^.

come bafe . Non nel fecondo,per-

chè effendo quivi la Quinta coper-

ta

Page 87: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 83 )o

tu dalla Sefta , non può quella con*

fonanza farfi abbaftanza diftingue-

re . Molto più della Quinta è quivi

fenfibile la Sefta , perchè le parti

eftreme fono quelle , che più col-

pirono l'orecchio , e a cui fi volge

la maggiore attenzione . Di più le

due corde proffime , cioè Sefta, e_»

Quinta , fanno intra fé diffonanza,

cioè come dicefi acciaccatura; e l'ef-

fetto dell' acciaccatura è upa certa-,

fofpenftone, e dubbiezza di fuono,

la quale ci fa afpettare la rifoluzio-

ne ; cofa affatto contraria alla di-

chiarazione attuale di una nuovabafe. Nel terzo cafo finalmente^

le due Quinte non rendono in-^

certa la bafe ,perchè neffuno

può dubitare, che la nota, in cui

fi compifce , e quella, in cui fi co-

mincia l'armonìa , non fieno le_#

bafi vere dell' armonìa ifteffa . L'u-

Ha , e l'altra è vera bafe , e comef 2 tale

Page 88: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 84 )ò

tale ciafcuna ha la fua Quinta , nè^

vicendevolmente poffono renderti'

ambigue;perchè vicendevolmente

luna all'altra non fi riferisce, rie

fi dee riferire. Apparifee adunquecolla maggiore chiarezza , che al-

tri polla defiderare , che l'ambigui-

tà della bafe è la vera , ed unica ca-

gione,per la quale le Quinte repli-

cate ci difpiacciono;perei ìb tolta ,

che fia l'ambiguità, le Quinte iiìeffe

più non difpiacciono ,

Moderazto- Le Quinte fucceffive tra le parti

% neTgiu- intermedie non rade volte ufate fi

dicare delle trovano nelle più eccellenti com~Quinte fuc- ir • u- ^cefFive. polizioni degli antichi; e 1 riiae-

ftri generalmente non le difendo-

no , ma feufare le fogliono comeerrori , in cui di leggieri può in-

correre ogni più diligente ferito-

re fenza avvederfene • Negli altri

due cafi più facilmente induconfi

a difenderle . A me pare , che di-

feù-

Page 89: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 85 )o

fendere fi debbano, e non ifcufate

in tutti e tre;perchè in nefluno,

di effi le Quinte producono .anlbi-*

guità , né però/ fonò errori % Ben.

fono aperti errori, e da non poterli

difendere negli altri cafi xutti y

dove la producono < Non per tanta

non lafcerò io d'avvertire , che la.

perfezion muiìcale non dipende^*

dalla efatta offcrvanza d'una legge

fola dell' arte , e molto meno di

quefta ; la. quale , comecché fia_ì

principalifiima , affai agevolmentecon due note, porte , o non polle

in tal modo, e fi viola, e fi adem*pie . Buoni, e giufti giudici non fono

dunque certuni,! quali, venendo Io-?

ro alle mani alcuna celebre compo-i

fiorone, vanno in quella ricercan-

do con acuto fguardo le Quinte^fucceffive ; e fé per forte in alcun

luogo le trovano , fubitamente con-

dannano9e difprezzano la compo-

£3 fizio-

Page 90: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

©( 86 )o

flzione , e il competitore , niente

coniiderando là bellezza, e la no*

vita de' penfieri5 niente la regola*

rità5 e l'artifizio della condotta*

niente la eleganza , e la chiarezza-»

delle cantilene?

l'unità del dife-

gno , la forza dell' efpreffione , la

convenevolezza del coiìvme . Le^quali doti bellirfvme , e fpleiididif-

fime, avendo efli innanzi degli oc-

chi5io non fo intendere ^ come da

tanta luce non fi rimangano abba-

gliati9 e poflano tuttavia vedere

cosi minuta cofa , come fono due

note in centomila , che bene nonrifpondono alla regola . Che di-

remmo noi d'un Poeta, che giudi-

cando all' ifteflb modo d'alcuna no*

bile compofizione poetica , niente^

curafTe la fublimità de' penfieri , e

l'eleganza dello ftile , e unicamen-

te ricercale la efatezza della verfi-

fieazione? Noi diremmo^ e diremmo

Page 91: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 87 )o

a ragione , che egli è ben fornito

degli occhi della fronte , ma di

quelli della mente affatto è cieco.

E forfè potrebbe egli in altro mo-do meglio, che in quello, affidi*-

rarci d'eilere ignaro affatto dell'

arte v di cui il fa giudice ? iUtret-

tanto fanno nella mufica quefti di*

ligentiffimi ricercatori delle Quin-te, i quali io non vorrei , che-»

più animofi fi rendeffero per le co-

fe da me dette in confermazione^del precetto . Una bella compoiì-

2ion mulkale , dove occorrono le

due Quinte tra le parti efireme, conun tratto di penna fi correggerà.

Ma una compofizione ignobile -, e

mefchina., dove accuratamente il

divieto fia offervato , migliorare^

non fi potrebbe , fé tutta non fi mu-tale . E verifimilmente quello an-

cora non baderà ; non effendo forfè

poffibile all' autore ifteffo di farne

f 4 una

Page 92: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

P( 88 )ù

tìiìà migliore9 fé egli medefimo in*

nanzi non fi muta ^ e del tatto li

rifonde . Moftrinfi adunque in av^

Venire più benigni ; o le loro pia*

ce etfer rigidi, a tutte le .preroga-

tive $ a tutti i pregila tutte le vir*

tù 5 a tutte le vaghezze iftendand

la coniìderazione 5 della offervanza

d'una legge: fola non cdntentinfi[

E.quanto aì divieto delle Quinte^

fecondo il giudizio mio $ nulla più

oltre a dire mi rimane * Zaffiamo

adunque a quella parte del di-

fcorfo , alla quale il detto del Sig.

Quantz ci ha invitati . Egli afferà

ma , che la fuga delle Quinte è for^

fé l'unica regola direttrice de' Coti*

trappuntiiti moderni, Se ciò è il ve--

ro^ e nondimeno i moderni Contrap-

punti vi^iofi tutti non fbno^cdnvien

dire, che oiTervandoii quella legge

^

altre molte infìenìe l*e\ne oilérvino^

Ora egli è così veramente per ìa^

n&-

Page 93: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

©( §p )ò

nèceffaria comi effioné^ che hanno le

une colle altre ... Ma noi alquanto

più oltre fpingeremo le noilre^*

confiderazioni » Richiameremo ad

efame le più comuni5 e più certe

regole del Contrappunto ( non ar*

cìifeo dir tutte f che farebbe troppo

lunga òpera p né da tanto io mitengo | che fperi di potere io folo

rifolvere tutti i nodi ) e a manoa mano andremo offervaiido ^ co*

ìiìe quelle traggano origine dal

principio medefimo * d'onde na^

fee il divieto delle Quinte } cioè

a dire * dalla unità della bafe f

the àìk forma òed effettua del?

armonia è neceflfaria * Tanto è fé**

condo nella Mufica quel princi-

pio ; e tanto è il veros ?

che alle

leggi attratte 3 e generali dettai

metafificà ^ come tutte le altrei*

teien^e ^ Cosi anche k Mufica è

fottopofta^ ; :

Pri*

Page 94: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( pò )o

J»si««K-» Primo \ Dalla unità della bafe,

fondamen- che vuol eiTere manifertifTmia , di-

motid

.

ei Ue cend°no le regole generali dei tre

moti retto , obliquo , e contrario5

cioè quelle , che fen za controverlia

alcuna fono il primo fondamentod'ogni lavoro muficale . Il dotto , e

dabbene Fux con quella fua aurea

iìmplicità pronuncia che da ciTe^*

pendono Lex , & prophetee . Pone il

medefimo Fux didimamente quat-

tro leggi ; ma veracemente tutte e

quattro in una fola fi riftringono

,

fé noi diremo5che da confortante

perfetta , o imperfetta , alla perfetta

pojfbno le parti paffare per qualunque

dei tre moti; ma dalla confonante per-

fetta 9o imperfetta alla perfetta, ne-

ceffario è, che le parti paffino o col moto

obliquo, o col contrario . Certamente

le parti non t'ormano mai perfette

confbnanze infra loro , fé non quan-

do il loro baffo è la vera bafe prima-

ria .

Page 95: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

"ò( pi )q

ria, ovvero almeno quando la bafe

kcondaria fa per un momento ìt^

Veci della primaria . À quello che

io dico , che la bafe fecondarla ci

rapprefenta alcuna volta la prima-

ria j e fa le fue veci , febbene per

poco , io procedendo darò lume in

luogo più opportuno . Per ora balla

avvertire , che l'accordo , che im-

mediatamente precede al perfetto,

e quello , che immediatamente lo

feguita, dee neceflariamente effere

imperfetto; acciocché l' afcóltatore

non oda mai , o non s'immaginidì udire due bafì primarie l'ima ap-

pretto dell' altra . Comanda adun*

que la legge , che le parti accollali-

dofi al perfetto accordo movanft con

moto obliquo , o contrario,perchè

ciò porto non farà mai poffibile unafucceitione di Quinte ; cioè di quella

perfetta confbnan^a , che veramen-te determina , e dichiara la bafe del

con-

Page 96: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 92 )o

concento; Perchè in. quanto alla-*,

Oi-Pava , che è l'altra consonanza,che,perfstta il chiama , egli non è

dubbio , che lenza offefa alcuna-*,

dell' orecchio fé ne poffono fare

cento, e mille luna dopo dell'ai-

tra ;.co.pne avviene dovunque le Ot-

tave fi contano pei* unifoni , Laon-de allora {blamente e neceffario ,

che le parti eziandio alla Ottava fi

accollino per moto- obliquo, e con-

trario;, quando effa forma perfetto

accordo infieme con la Quinta; e__»

contandoli per una parte effenziale-

d'una fpecie data di Contrappunto,

di tre , di quattro , o di più voci ,

non può averli per un femplice rad-

doppiamento d'un' altra voce qua-

lunque ; nel qual cafo anche l'Ot-

tava veramente concorre a dichia-

rare il baflo come la Quinta fa ;

non però mai con altrettanta forza ,

e certezza , .come in efperienza fen—

ria-

Page 97: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

ò( 9% )ò

damo , che fa la Quinta. Offervarf-

doli adunque nel Contrappuntò quel-

le leggi , o dir piuttofto vogliamo

quella legge generaliffima , cheimaeftri hanno prefcritto a tutte tèJ»

parti, che cantano, quanto allo

ìlare , ed al moverti ; iieffuno mai

degli afcoltatori potrà dubitare , Te

il baffo , che attualmente fi fa loro

fentìre , tenga luogo di bafe pri-

maria , o no;perchè il baffo , che

farà tale non folo porterà fopr-a di fé

il perfetto accordo , ma fùccederà

fempre ad un altro accordo, che avrà

alcuna corda meno perfetta , e per-

ciò palefemente non farà tale. Qué-fio è l'effetto, e quelia è la ragio-

ne5

in cui la legge de' tre moti

è fondata ; alla quale nondimenoaggiiigneiì un'altro comodo tanto

grande , che non è da Daffare fonoiìleiìpzio ; e quello fi è , che occor-

rendo quali fempre i perfetti accor-

di

Page 98: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( ^4 )o

di in battere , fèguira , che gli ac-

cordi imperfetti, che gli precedono,

e che gli feguono , faccianfi in le-

vare ; il che rende più fenfibile all'

orecchio la mifura del tempo , e la

fpezie propria della battuta : cofa ,

che nella mufica vuolfi confiderai

affaifTimo;perchè forfè la metà del

diletto.dell' armonia nafee dalla per-

fezione delle confonanze ; P altra

metà nafee dall' efattezza , con che

il tempo fi mifura, e fa fentirer

Ragioni Secondo . Deriva dal principio

pagnamen!" ifteffb , o per meglio dire può deri-todeiiapri- varfì una dottrina utiliiTima, e già

mufiCiìe. da gran tempo defiderata dagli itu-

dioti di mulica; cioè la ragionodelle comuni regole degli accom-

pagnamenti delle fcale . Sono que-

lle regole un tardo parto della lun-

ga efperienza ; che già non furono

effe difeoperte da' teorici con alcu-

na fattile fpèculazione . E di tanto

mo-

Page 99: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( £5 )o

momento fono nella mufica, che la

più femplice, e la più pura armonìa,

la più dilettevole , la più collan-

te , e più univ<erfale, in quelle tutta

li racchiude'; come i più faggi con-

cordemente fenza alcuna dubita/io-

ne concederanno. Ora, poiché for«,

tunatamente quelle regole tanto

neccdane fono fiate trovate, ecco

come a me femhra , che nói dob-

biamo difcorrere intorno ad effe a

fine di renderne ragione. La Prima^

e la Quinta corda della fcala, fecon-

do che abbiamo detto, fono i dueejiremi dell' armonia , e cpnfiderare

fi vogliono amendue come bafi pri-

marie ', Lo ITteffb lenza dubitazio-

ne dee afFerrnarii della Ottava;per-

chè in eflfa ricomincia un' ordine-,

fimilc all' antecedente , e non è ,

che una replica della prima. Aciafcuna di quelle tre corde adun-

que,ficcome a bafi primarie, lì dovrà

aj>

Page 100: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

a( 96 )o

appropiare la Quinta > che le dia a,

eonofcere per tali . Volendoli poi

aggiungere ad effe una terza voce

per pienezza maggiore del concen-

toynon fi potrà dar loro alcuna

consonanza y che fia più acuta della

Quinta, falvo che P Ottava ; la^,

quale efkndo perfetta confonanza,

e cóme abbiamo detto una replica

della prima , ottimamente concorre

infieme colla Quinta a far l'effetto

medefimo , cioè a dichiarare la ba^

fé , Chi toccaffe o la Sella,, o la

féttima?

che fono fuperiori alla-.

Quinta , otturerebbe la bafe irteffa 5

perchè le parti eftreme fono le più

fénfibili air orecchio ; e cosi quella

Serta, o quella Settima impedireb-

be in parte l'effetto proprio della_»

Quinta . Neffuna confonanza dun-

que più acuta della Quinta potrà

ufariì, fuorichè la fola Ottava . Bene

potrà ufarfene alcuna meno acuta \

Ma

Page 101: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 91 )°

Ma quefta non potrà effere \ né MSeconda , che fa acciaccatura colla-*

Prima, né la Quarta , che fa acciac-

catura colla Quinta . 1/ acciaccatura

al modo delle diffonanze richiede

rifoluzione , e però non può aver

luogo , dove la cantilena , e l'ar-

monia fi eompifce , e fi ripofà fopra

fa propria bafe, Refta dunque , che

la fola Terza corda in tal cafo ci fia

lecito di ufare f Come quefte fono

ottime ragioni , e facilmente' eia-

feuno le può comprendere per vere ,

così perfettamente concordano col-

la pratica , la quale affegna alle tre

eorde nominate Faccompagnameinodi Terza, Quinta, Ottava f Bene è

qui da avvertire , che efTendo lai^

eompofizione di tre parti fole , me-glio le fi darà compimento colla_*

Ottava , che colla Terza,perche

l'armonia dell- Ottava è più dolce,

e più femplice ; laonde , come tale

g effa,

Page 102: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( p8 )o

cfTa è più atta rapprefentarc il ripo-

fo del cantoyche è pervenuto al

filo termine

.

Paffiamò a confederare 1'accom-,

pagnamento , che la pratica ifteffa,

attribuire alla corda Settima , che.

procede alla Ottava, e alla Quarta ,

che fimilmente procede alla Quin-

ta -, il qual accompagnamento fuol

ciTere per amendue di Quinra , c->

Scfta . Gonfidcrando noi l'officio,

che quelle due corde hanno nell'

armonia con affai proprio nome

,

come a me fembra , appellare le-»

potremo preparatorie9perchè la Set-

tima prepara , e conduce l'orecchio

al tuono dell' Ottava , e altrettanto

fa la Quarta conducendolo al tuono

della Quinta,quando la cantilena

inftno a quella pervenga . Quefte

due corde adunque, come tali affai

convenevolmente portano l'accom-

pagnamento , che è detto, di Quin-

ta.

Page 103: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( p<> )o

ta , e Sefta, il quale in primo luogo

formando acciaccatura fofpende l'a*

{pettazione delP orecchio , e colla_#

ambiguità fua propria diftrae la me-moria dell* uditore dalla bafe ante-

cedente , con cui non ha, che uiu,

rimoto rapporto , e lo fa affettare la

feguente . In fecondo luogo la &~.

y?a di quello accordo ftando ferma

cangiali nella Quinta del baffo fuffe-

guente ; e così lo fa riconofcere co-

me bafe primaria , fecondo che bi-

fognava . Ecco come l'accordo at-

tribuito dalla pratica alle due cor-

de preparatorie è fommamente ra-

giorìevole;

perchè ottimamente-,

feconda, ed adempie l'officio, cheè loro proprio , cosi rifpetto al tuo-

no , che fi lafcia, come rifpetto all'

altro , che fi prende

.

Per le cofe già dette io non cre-

do , che alcuno dubiterà 9 che la^.

Quinta corda della fcala , cioè la

g 2 voce

Page 104: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( ioo )o

voce Sol , debbafi. confiderare comevera bafe primaria . Ma chi ne da-

bitafle,^attenda in quefto luogo alla

feguente confideraziona. Accompa-gnando la fcaladi G con terze*

maggiore neli' afccndere non fi a-

doperano,che le corde proprie dello

fteffo C , le quali non hanno mainé bimolii , né dieiis . Ma ritor-

nando indietro dalla Ottava, ufirfì la

corda F .diefis9che è corda affatto

ftraniera al tuono fondamentale G

.

Per qual ragione diremo, che fi fac-

cia tale cambiamento? Certo noiì_.

per altra ragione , fé non perchè

l'orecchio afcoltando la corda Quin-

ta , cioè il G, dimenticafi della-»

Prima , né più a quella riferifce le

corde intermedie , ma bene a que-

lla ;perciò divien neceffaria lali

corda F diefis, come innanzi era ne-

cefTaria la corda F naturale . E per-

chè lo fteffo avviene generalmente

.; in

Page 105: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

0( 101 )o

in tutte h leale- ( parlo delle mag-giori , le quali effendo più collan-

ti , fono anche più idonee a darci

un chiaro efèmpio del fatto ) fé-

guita <, che nel discendere fempre fi

ufi una corda nuova ; e quella è

fempre la Settima giufia del tuo-

no9 che li prende , cioè del tuono

della Quinta ; e la Quarta falfa di

quello f che fi abbandona , cioè

del tuono della Prima . Potrebbe,

alcuno opporre : perchè dunque.-*

neir accordo , che li attribuifee alla

Sella voce attendendo r non fi fuole

piai porre quella nuova voce, chcL>

pure entrare vi potrebbe ma tutta-

via fi adopera quella corda , che iì

ufava innanzi ? Cioè , ftarido tut^

tavia neir efempio del tuono C 5

perchè ancora afeendendo fi ado-

pera nel!' accompagnamento leu,

corda F naturale , non F diefis ?

Rifpondo5perchè il tuono della-.

g 3 Quin-

Page 106: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

0( 102 )0

Quinta , cioè il tuono G non è àn-

cora, abbastanza dichiarato , ren-

dendoti dubbio principalmente per

la corda F naturale , che immedia-tamente gli precede , e che di ne-

ceffità dovea effere naturale, cioè

fenza dieìis per la fuppolizioneL*

in cui iiamo di una falita collan-

te , cioè tale , che tutte le corde

del baffo il più , che li può5 il ri-

ferivano alla bafe fondamentale^già da noi eletta , Effendofi adun-

que udito un momento innanzi la

corda F naturale nella parte del baf-

fo9cioè immediatamente avanti

5

che fi toccaffe il G 5non potrebbe^

un momento dopo venire aggrade-

vole all' orecchio la corda F dieiis

njelle parti fuperiori . Perciò il nuo-

vo tuono della Quinta fi rimanotuttavia ofcuro ; ma procedendo l'ar-

monìa verfo T Ottava a poco a poco

fi dichiara$perchè le corde ileffe^

del

Page 107: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 103 )o

del baffo meglio col G medefimoconsuonano, che non col C prece-

dente . Facendoli poi fentire di

nuovo nel retrocedere la fua Quin-ta, che è Terza della Settima di

G , e Seconda della Prima , togliefi

alla fine ogni dubbio , e neceffaria

diviene la corda F dieiìs, che è del

tutto propria del G , né più è tol-

lerabile la F naturale, che era altret-

tanto propria del tuono G . Non-,abbiamo noi adunque ragione alcu-

na di dubitare, che la corda Sol 9

cioè il fecondo eftremo dell' armo-

nìa nella (cala , debbafi confidefare

come bafe prirììaria,quantunque^

la còrda Ut nel progrefib che è

detto, non fubito le ceda il fuo di-

ritto , ma in tutta la falita le pre-

valga, pur pei* ciò , che quello è il

fecondo eftremo , e non il primo .

Ma ritorniamo alle corde prepara-

torie i

g 4 Speffe

Page 108: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

ò( 104 )©

SpefTe volte. avviene5che la cafri

tìlena (avendo il compofitore così

fcritro ) arriva a. toccar la Quarta*poi non va più oltre , ma fubito ri-*

trocede ; e in tal calo la pratica af-

fegna a quella corda il perfetto ac-*

compagnamet)to di Ter^a , e Quin-

ta . Quale farà la ragione? Ricor-

diamoci di quello ?che abbiamo

innanzi detto dei due irequentiffi-*

mi falti di Quarta 3 e di Quinta $ fià

dal grave air acuto , ila dall'acuto

al grave ; e riflettendo , dhe il .prò*

grello ordinato y in cui fi tocchino

tutte le corde intermedie 9non dee

.diftruggere l'effetto proprio del (al-

to* che immediatamente patta .dal

primo grado all'ultimo* apertamene

te conofeeremo j .che allora la Quar-

ta non è più Quarta f ma bensì uno

de' due eiìxemi dell' armonia j onde

come a tale non più le conviene^

l'accompagnameinto delle corde pre*

Page 109: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

paratone, ma il proprio delle bafi>

Ofleryiii la co fa nella pratica , e_*

generalmente fi vedràbche la_j

Quarta nel cafo detto vuolfi confi-*

derare cotlìé Ottava , cVUt antece-*

dente , che fi rimane fotto di queir

la* cangiali nella fm:Quinta , Ma_*

fpeffe volte ancora la Quarta fallì

maggiorerò per meglio, dire cre*

fcente » E quivi è jnanifefto ,. che il

baffo non. procede collantemente 9

ina e$q fteflb abbandona la prima-*

fcala .*. Quefto è il cafo * in cui la

cantilèna Ambitamente paffa al tuo*

Ho della Quinta \ e cohie queito paf-

fàggio è prontiffimo 5 e chiariffimo f

cosi ancìie .ha maggiore vivacità *

L'altro modo di pàflare alla Quintaritrocedendo ^ di cui .parlavamo pur

/dianzi,perchè è più lento

5e pro-

cede grado a grado > e fi dimora al-

quanto in certa ambiguità brie-

fce meno feniìbile9 e per tal ra*

Page 110: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

C( IQÓ )0

gione può eziandio parere più (ba-

ve . Quella Quarta maggiore adun-

que , e crefcente , o come altri di-

cono Quarta faifa ( perchè vera-

mente diffuona coli' Ut fottopo-

fìo ) vuolfi confiderare come una»,

vera Settima , che ci conduce alla

Quinta non più Quinta , ma Otta-

va, e vera faafe ; e come a tale l'ac-

compagnamento, che già augnatole abbiamo di Quinta , e Sella le_,

conviene per le ragioni già dette .

I pratici aflegnano l'accompagna-

mento di Quinta , e Setta a tutte le

voci , che crefeano d un femituono ,

ed afeendano. Sì confiderino ì cafi,

dove tal* accompagnamento fi co-

rtuma , e fi vedrà, che tutti quei fe-

mituoni fono Settime procedenti

alla vicina Ottava , che è lo fteffo ,

che dire alla Prima d'un nuovotuono .

Ci retta a render ragione degli

ac-

Page 111: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 107 )o

accompagnamenti , che fi danno alle

tre corde Seconda , Terza , e Sefla ,

a ciafcuna delle quali fi attribuifce

la Ter^a, e la Sella. Per poco, che

altri attenda , comprenderà , che al-

tro accompagnamento fyori , che^.

quello folo, non fi poteva ad elfi at-

tribuire . Quelle non fono corde_>

principali , o dire vogliamo ellremi

di armonia, che formino bafe;*ma

né anco fono corde preparatorie ,

che V armonia dall'una all'altra^,

bafe conducano i Perchè non fono

principali5non può loro convenire

l'accompagnamento perfetto con-

fonante ; e il diflbnante non puòloro convenire

,perchè non fono

corde preparatorie ; Seguita adun-

que , che neceflariamente debbafi

loro appropiare uno accompagna-mento medio

5il quale né dillrugga

il tuono precedente , ne \m nuovone dichiari , e fiabilifca ." E quello

non

Page 112: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 108 )o

non può effere, che- l'accompagna-»

mento già ricordato di Terzane Se^

ila . Tale accompagnamento da_*

molti chiamafi ambiguo ; ed io per

non lafciare fenza nome le tre cor-

de della itala, di cui effo è proprio*

le chiamerò fervili < E veramente^quelle corde altro non fanno nel

bailo continuo, che fedelmente fer-

vire , e corrifpondere in qualche-*

modo alla baie , a cui fonoSubordi-

nate ,

Alcuni alla Scconàa fogliono darq

l'accompagnamento di Tèrza , e_-*

Quarta , In quello caio vuolfi con-

fiderare la Seconda verfo la Prima ,

come la Settima verfo l'Ottava ,

cioè come corda preparatoria ; e

T accompagnamento fuo è il mede-fimo

;perchè come accendendo la

Sella della Settima è Quinta dell'

Ottava, così difendendo la Quarta

dellaSeconda è Quinta della Prima a

Tale

Page 113: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

Tale accompagnamento è lodevole;

anzi da alcuni fi giudica neceffario

ne' Contrappunti multiplici , affine

di evirare le Quinte facceffive , che

fenza di effo frequentemente occor-

rerebbono . Nondimeno a me fem~

bra9che non fi pollano condeHnare

gli altri Pratici?i quali per lo più

affegnano alla Seconda il femplice

accompagnamento diTetza,e Sefta,

Perchè la primaria bafe della fcalaj

quando l'armonìa difendendo adeffa ritorna-, è già manifeftiffima

,

eflendofi pur dianzi fentita la fua_.

Quinta; ed afcendendo quella ac~

ciaccatura , che il fa fopra la Secon*

da,-quantunque non offenda, per-

chè già è preparata9pare nondime-

no ., che alcun poco ofFufchi la lim-

pidezza della cantilena .

<**< Dichiarata la tegola degli accor«

di ,quando la fcala .afcende , fegui-

ra che prendiamo a confederare gli

,- ac*

Page 114: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( I i o )o

accordi medefimi,quando la fcala

difcende , Mutati laccordo cfella^.

Settima , e della Quarta, non. fa-,

cendofi alcun cangiamento in nef-

fimo degli altri . La Settima difen-

dendo non è più corda preparato-

ria , ma fervile, come è manifefto .

Effa ancora vuoili piuttofto confide-

rare come Terza della Quinta + che

come Settima della Prima ; e però

acquifla in tal caio il folito accom-

pagnamento delle corde fervili,

cioè la Terza , e la Sefta . La Quar-

ta come già falendo, cosi 'anche di-

fendendo dimanda particolare con-

fiderazione . Neil' accordo , che_,

immediatamente precede alla corda

G ; cioè alla Quinta, noi abbiamonel difcendere fatto fentire la corda

F diefis , cioè la Settima giu.fta del

medefimo tuono G ; e così era ne^

cellario, perchè l'armonia veniva

a cadere in elfo , ficcome in bafe

pri-

Page 115: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( I I i )o

primaria . Procedendo nella difcefa

dee fubito farfi fentire la corda Fnaturale , acciocché il canto fi re-

ftituifea alla prima bafe. Or comequella corda dovrà nel? armonia^

introdurli > in modo che non offen-

da? e quale farà il fuo proprio ac-

compagnamento ? La pratica afle-

gna in tal cafo alla quarta corda-*

l'accompagnamento di Quarta , Se-

fta, e Nona , o dir vogliamo Se-

conda ; il che riviene allo fteffo ;4

e l'effetto n' è così' buono , che_,

dubitar non fi può , che quello

non fia il fuo proprio . Or quak~»

farà la ragione? Primieramente li

confideri , che quelle corde , che_»

fanno QuartaySefta, e Nona fopra

la Quarta , facevano Terza, Quinrtu , e Ottava fopra la Quinta . So-

no dunque voci , che fi replicano ,

o per meglio dire fono corde feF-

me . Quivi adunque introducefi la

cor-

Page 116: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

0( 112 )o

corda F naturale , fecondo il coffe

ine delle diffònanzè, le quali tutto

fi formano movendoti una parte^

contro d'un altra , che fta ferma , e

in quefto modo non offendono .

Ma quefto ancora è poco . Si con-^

fideri,che la corda G, cioè la Quin-ta , ghe fi replica, nel primo cafo era,

bafe primaria, e come tale aveva il

perfetto accordo , che è fuo proprio;

Nel fecondo cafò è guida , $ comqa tale, ad effa appartiene la cordai

diflfonante; perchè tale è l'officio

proprio della guida, cioè a dire,

portare due accordi uno confonan-

te, e l'altro diffonante , e in quefUguifa connettere i due tuoni , a cui

efla appartiene . Nel cafo noftro la

eorda, che forma Nona, è G, efifen-

do l'Ottava della Quinta. S'imma-gini chi legge , che quella eorda^

fia fcritta nel baffo fondamentale ,

Lg immaginazione non è vana$

per*

Page 117: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 113 )o

perchè le bafi vivono , e durano

nella memoria , e fempre fi presup-

pongono nel più profondo luogo .

Fatto ciò apparirà , che il detto Gla prima volta portava un accompa-

gnamento perfetto , comporto tutto

di corde proprie della fua fcala ; di-

poi ftandofi fermo porta un' accom-

pagnamento imperfetto , nel quale

entra una corda non fua , ma pro-

pria della fcala del G , a cui l'armo-

nia fi reftituiice . Così la guida ,' odire vogliamo la corda, comune a

due differenti tuoni , rifponde ella

fteffa a due accordi; e cosi faffi il

cangiamento , Quella oITervazione

aggiugnerà lume a quello , che ab-

biamo detto di fopra parlando degli

accordi , che accompagnano la fcala

afeendente , oltre la Quinta ; e gio-

verà infieme a foddisfare ad una ri-

chiefta , che rimane intorno alle

corde preparatorie, perchè il cafo

h è

Page 118: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 114 )®

è fimiliffimo, ed una ifteffa è la ra*

gione . Alla Quarta, che va alla-*

Quinta , ed alla Settima , che va

alla Ottava , dafiì un medefijno ac-

compagnamento di Quinta, e Setta.

Ma quello medefinpio accompagna^

mento ha in fé una differenza ben

grande;perchè la Settima manca

dall' Ottava d'una mezza voce fola*

mente, la Quarta manca dalla Quin-.-

ta d' una voce intera [ Laonde nel

primo cafo la Quinta è giufta , e nel

fecondo è fcema d'una mezza voce,

e perciò falfa # Qual è la ragione

della differenza? Io ho già fatto av~

vertire, che alcuna volta la Quar^ta accendendo alla Quinta fi fa_*

maggiore ; e in tal cafo l'accompa^

gnamento fuo xion ha differenza aUcuna dall' accompagnamento della

Settima , che procede ali* Ottava *

E quivi è manifefto , che l'armonia

trapaffa da tuono a tuojip ; e quella

Quia-

Page 119: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

©( uj )o

Quinta, e quella Ottava ugualmen-

te conlìderare fi debbono come vere

bafi primarie \ Ma qualunque volta

la Quarta non facciali maggiore9

intendefi, che l'armonia quivi nonrecafi alla Quinta, come a bafe pri-

maria , e affatto indipendente ; macome a femplice eftremo di armo-

nia?come a guida , come a bafe_*

media , fé così abbiamo a parlare .

Perciò nella falita ordinaria del

tuono C, fecondo che delcritta l'ab-

biamo , confiderandofi il baffo con-

tinuo, come relativo all'iftefla bafe

C , non mai fi adopera la corda Fdiefis, ma fempre la naturale , la^*

quale non diffuona dal detto C nefopra, né fotto , cioè a dire , ne in

quanto è Prima, né in quanto è Ot-tava della fcala . Però non ci diftrae

dalla \>zfe già {labilità , come efla-,

fa certamente,quando fia accrefeiu^

tà del diefis, e trovandofi cosi prof*

h 2 fima

Page 120: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 1 1 6 )o

fima al G , come la Settima mag-giore d'ogni tuono, trovafi proffima

alla fua Ottava . La quale Ottava è

femprc bafe primaria niente menoche la prima ; contro quello , che_*

avviene della Quinta ; la quale nel

primo ilato è Quinta , cioè fecondo

eflremo d'armonia , come già dettò

abbiamo ; e nel fecondo rtato alla

prima fi foftituifce , e acquifta mag-gior diritto , che innanzi non ave-

va. Il bailo fondamentale nell' uno,

e nell' altro cafo farebbe , o potreb-

be effere la corda D, Quinta del tuo-

no G, cioè come noi nominata^l'abbiamo la fua guida ; e verfo di

quella la corda F non può in alcun

modo diffbnare né col diefis , né

fenza diefis: perchè fenza diefis fa

con effa una affai dolce confonan-

za , cioè la Terza minore ; e col

diefis ne fa una più dolce, cioè la

Terza maggiore , Vero è , che la_.

detta

Page 121: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 117 )o

detta guida D manca nella parte

grave ,perchè il baffo fondamenta-

le non li fcrive ; ma nella parte-*

acuta non manca mai,perchè la

detta corda è comune ai due accom-

pagnamenti della Quarta , e della-»

Quinta ; ed è quella che fta ferma .

E cosi verio di effa nuovamentela F fenza diefis fa una ben dolce

confonanza , cioè la Sefta maggio-re ; e col diefis ne fa una più dolce,

cioè la Sefta minore . E quefta è la

ragione, per la quale è lecito al baf-

fo continuo ommettere la fua Quar-

ta giufta , e trapaffare alla falfa; e

l'orecchio non ne rimane offefo .

Infino ad ora ho parlato de' foli pei Tuoni

. -.r/n . r i.di Terza—

tuoni di Terza maggiore lotto le- minore,

fempio del C , come dicono natu-

rale ; il che ho fatto per la maggio-re chiarezza del difcorfo . Per li

tuoni di Terza minore foggiungerò

una breve offervazione , e batterà ;

h 3 feb-

Page 122: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

febberìe la differenza è tanta $ étti

a primo alpetto fèmbra richiederei

tur lungo difcorfo , Effendo il tuo*

no di Terza minore una inverfione

del tuono di Terza maggiore (a),

elfo dovrebbe avere di Tua natura

la Secondale la Settima minori s

Ma quefto per l'ordinario iion av-

viene, perchè ìli pràtica le corde

tutte a tutte debbono rifpondere $

non alla bafe unicamente \ di che

altrove ho ragionato (b) . Nel tuo-2

ìio di Terza miriore adunque fpfft

fiffime volte là Settima è maggio-

re;perchè dove queftà non facciali

maggiore , V armonìa non paffk mai

all' Ottava come a vera bafe prima-*

ria fecondo quello , che dicevamo

pur dianzi parlando della Quin-

ta.

(a) Aut. Difs* del rìtimérò , é delle rnifaré éc*

£*& Pi-

(b) Àut. delta Mufica de' Greci pa£ 17* Ietterà M? D* Angelo Gaftaldi 1

Page 123: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

Ò( tip }$

t& * Ne' paflaggi da tuono a tuo*

no la Settima a rifpetto dell' Ot-

tava è quafi. un ifteffa cofa > che là

Quarta rifpetto alla Quinta . SimiUmente la Seconda^ o Tempre , o quafi

fempre è maggiore; perchè fé foffe

minore , non mai la Quinta della^»

Quinta farebbe giufta . E cosi in

tutti i tuoni minori verrebbe me-no la guida dal primo al fecon-

do eftremo dell' armonia ; il chonon può eflere , Quefta offerva-

^ione era affatto neceffaria ; e_>

quefta fa fubito fparire tutte le

irregolarità , e incostanze$dho

pajono effere proprie de* tuoni mi-nori, Le altre cofe tutte fono- lomeddime , che già notate abbiamoragionando de' maggiori , Tantobatti adunque aver detto della pri-

ma fcala muficale i nella quale il

baffo va di paffo in paffp -moven-dofi infieme col tempo; efprimen-

li 4 do

Page 124: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

0( 120 )o

do effe fteffo una data fpezie di

battuta, offia un ritmo . la ho giù-

ilificati gli accompagnamenti , che

fi danno a ciafeuna delle corde, ed

attendendo alle ragioni ognuno fa-

cilmente vedrà, che -tutti fono ordi-

nati a quella corda , dalla quale il

concento prende la neceffaria do-

te della unità . Perchè altri degli

accompagnamenti ci fanno afpetta-

re la baie ; altri afpettata , che l'ab-

biamo , la ci prefentano , e fanno ri-

conofeere ; altri finalmente cono-

feiuta, che fu, a quella coftante-

mente fervono, Tempre ad effa fotto

buona proporzione corrifpondendo,

ma non mai rendendocele eguali

nella perfezione dell' accordo *

Delia fecon- Procediamo innanzi , e preiidia-da itala. mQ ^ conf1(jerare ]e &\#e fcale, che

alcuna volta occorrono nella mufi-

ca Noi nella varietà de' loro ac-

compagnamenti riconofeeremo ut!

ifteffo

Page 125: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

C( 121 )0

ìfteffo principio regolatore , cioè

quello5

che abbiamo già ricp-

nofciuto negli accompagnamentidella prima . Afcende , e difcendei^

alcuna volta il baflo di grado ìil^

grado con note , che i Pratici chia-

mano di valore3ciafcuna delle qua-

li riempie una battuta » La pratica

in tal cafo afiegna a ciafcuna cor-

da non un foìo accompagnamento

,

ma due , contro a quello, che nella

prima fcala , e più comune fi fuol

tare. Seguita dunque , che di que-

lla differenza in primo luogo la ra-

gione fi ricerchi. Or la ragione del

doppio accompagnamento , fecondo

che a me fembra, non trovali nella

natura dell'armonia, ma nella for-

ma della mufica battuta , alla cui in-

tegrità fono affolutamente neceffa«

rie due partiicioè come gli antichi

dicono , TArfi , e la Tefi , ovvero

come noi parliamo il battere, e il

le*

Page 126: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

d( 121 )ó

levare (a);perchè. ne uni fola fil-

laba forma un vero piede poeti*

co , né un Colo movimento un**

vero paflb da ballo$né una voce

fola una intera mufica battuta « Nonefprimendofi adunque dalle note^di valore, le quali formano il baf*

fo , le due legittime parti della-*

battuta, perchè una nota loia em-pie una intera mifura, neceflaria*

mente la.

diftinzione omelia dee_^

fupplirfi dalle voci fuperiori . Io nonfo , fé tale rìeceffità ila ftata avver-

tita da alcuno de' Teorici; ma ella

non ha già potuto fuggire all' acu*

to orecchio de' Pratici, i quali per-

ciò attribuirono a ciafcuna nota-*

due accompagnamenti , e gli ac-

compagnamenti fono tali 8 Quando

(a) Aut. Difs. Della divifione del Terilpò fletta^

Mofica , nel Ballo, e nella Foefia; dove fi efpone la

Teoria univerfale della Hjerfìflcazione* , qualunque fta il

linguaggio , in cui il uerfo fia ferino *

Page 127: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

ó{ ti3 )o •

it baffo afccnde dafli a ciafcunà cor-

da primieramente Terza , Quinta ,

Ottava ; dipoi Terza , Sefta?Otta-

va di continuo , E quando il baffo

difcende daffi alla prima corda Ter^

za , Quinta i Ottava ; dipoi Terza >

e Sefta ; ma a tutte le altre primie-

ramente Terza, e Settimi; dipoi

Terza5

e Sefla ; avvertendo gene-

ralmente ^ che il primo ^ e Fultimo

accordo d'ogni fcala cosi nel falirei

come nel difcendere ^ feiìipre dee-*

efiere il confonante^non il difcorde*

Stabilite le cofe in ejuefto modo, fe^

guita , che il moto delle parti fupe^

tiori (come ciafcuno offervànclo unofcritto facilmente comprenderà) è

totalmente Umile al moto dell' infe-

riore * Il ballò muovefl di battuta irl

battuta* poi fi ferma. Le parti fupe-

tioti tarino altrettanto ^ cori quefta_*

differenza nondimenoiche la parte

grave Tempre comincia il Tuo motodal

Page 128: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 124 )o

dal principio della battuta jjle parti

fuperiori il cominciano dalla metà.

Per la qual differenza fanno intra fé

le parti il giuoco proprio del Con-trappunto , il quale richiede, che-*

quando una parte fi move5l'altra fi

tenga ferma . Nel medelimo tempofi vanno alternando le confonanze,

e le diffonanze, cioè le Sefte 3 e le

Settime , dove fono; e quefte lì pre-

parano , e rifolvono di mano in ma-no , fecondo tutte le leggi mulìcali

.

Fatte quefte confiJerazioni, appari-

le, che l'accompagnamento, appli-

cato da* Pratici alla fcala delle no-

te di valore , non folo è femplice

,

ed armoniofo molto , ma anche è

fommamente proprio;

prefuppofta_»

la condizione , che le parti fupe-

riori debbano imitare il movimen-to della inferiore , cioè del baffo .

Non prefuppofta una tale condizio-

ne le parti fuperiori farebbono libe-

re «

Page 129: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 125 )o

re , e potrebbono variamente mo-verfì m cento modi differenti . Main tal cafo le regole dell' accompa-

gnamento tutte ceffano; perchè il

baffo,qualunque volta Ita fermo ,

\uolii confiderare come una bafe

fìabile , fopra di cui può venire^

qualunque delle corde , che appar-

tengono a quella fcala, a cui la cor-

da grave ifteffa appartiene . Perciò i

compofitori in cafo tale aggiungonoal baffo fermo i numeri ; né fenza

quelli faprebbe l'accompagnatore co-

me regolarli,perchè la regola pren-

defi dalle bafi fecondane, e paffeg-

gere, cioè da quelle note, che forma-

no il baffo continuo, e il baffo con-

tinuo quivi manca ; o certamente^

patifce eccezione . Ho detto , che

l'accompagnamento, applicato dai

Pratici alle note di valore , è fom-

mamente propio . Non ofcrei però

di affermare , che fia l'unico potàbi-

Page 130: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 126 )p

le. Altre confonanze diffami i3 \t^

qua1; all' ifteffo modo fi preparino f

e rifolvano, e fimilmente moven»dofi, all' andamento del baffo fi con-

formino (corrie a cagion d'efempia

pare che farebbero la Quarta , e la

Sella , le quali afcend^ndo il baffo

fi convertono in Terza , e Quinta5

£ fimil#ient§ la Terza, e la Quinta^

che dUcendendQ il baffo , pei? con-*

trario fi itjutano in Quarta, *lp Sefta )

potrebbero forfè formare un accorci

pagnamento equivalente. E fé ciò

è il vero,perchè l'avremmo noi a xi~

fiutare ì Ma foffermiamoci alquan-r

to , e rifpondiamo a due interroga-?

zioni, che fono di momento;per-

chè ci danno occafione di meglio

conofcere il fondamento dell'armo^

oìa , confiderandolo in tutti gli

afpetti , fotto de' quali ci fi prefenta

,

hfbaìf me»La Pr ima interrogazione è que«?

die. Ila'. Nj^IU prefcnte fcala?detta dell^

nate

Page 131: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 127 )o

note di valore , ciafcuna nota del

baffo quando afcende , fecondo l'ac-

compagnamento , che generalmen-

re è ricevuto,porta fopra di fé in .

certo tempo il perfetto accordo di

Terza?Quinta, Ottava, Ora in tal

tempo dovremo noi coniiderare^

quella nota del ballo come bafè pri-

maria, o come fecondaria ? Rifpon*-

do?dove noi volefftmo confiderarla

feparatamente dalle altre, e per fé

iteffa, dovrebbe dirfi bafe primaria

perchè porta fopra di fé il perfetto

accordo; pollo che ivi occorrano

veramente le Quinte giufle , e nonvolendo per ora confiderare la pre-

parazione , cioè la qualità delle vo-

ci , che precedono , Ma fi noti 9

che alia bafe primaria del concento

io anche ho dato il nome di {labi-

le ; e quella nota certamente non è

baie (labile, perchè gli accompa-

gnamenti q\\' ifteffo modo procedo-

no.

Page 132: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( izZ )o

no, e di battuta in battuta trafpor-

tano l'orecchio ad altra , e ad altra

bafe • E per quefta ragione debbonfi

tutte chiamare , e veramente tuttofono, bafi paffeggere , e non già la-

bili , Gonfiderando infieme luna ,

e l'altra ragione , io le chiamerei

bafi medie ; e veramente tali io logiudico, perchè confiderando la lo-

ro fucceffione fono , come ho det-

to , tutte paffeggere, e però bafi

fecondarie ; ma considerando la-»

qualità dell* accordo perfetto pajo-

no bafi primarie , e come tali ci fi

dimoftrano per quel picciolo fpa-

zio , che durano . Or via , fieno

quefte corde in cafo tale , e chia-

minfi bafi medie . Dovranno lobafi medie aver luogo nel baffo fon-

damentale , o fi dovranno efclude-

re ? Quefta è la feconda interroga-

zione, alla quale rifondendo dicos

che io nella coftituzione del baffo

fon*

Page 133: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

fondamentale non ho nominato le

bafi medie;perchè avendo io defini-

to, che il baffo fondamentale ha il

più femplice potàbile 9 non eflendo

quefte note affolutamente neceffa-

rie, egli non m'era lecito nominar-

le . Potrebbe nondimeno alcuno

penfare , che fi dovettero aggiunge-

re, conliderandole , come utili alla

maggiore armonia, quantunque nonneceffarie . Ma io di nuovo avver-

tirò, che volendo noi andar dietro

a cosi fatta ragione della utilità ,

non folo quefte , ma altre , ed altre

note di mano in mano fi dovranno

aggiungere al baffo fondamentale ,

fecondo la varietà de' cafi , che^occorreranno , Cosi il detto baffo

prenderà la forma d'un baffo conti-

nuo , il quale varia affaiffimo fotto

una ifteffa cantilena ,potendo avere

maggiore, o minor numero di no-

te9e piuttofto quefte, che quelle.,

i £>arei.

Page 134: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 130 )o

Sarà dunque vario air iiieflb modoeziandio il baffo fondamentale

;

tale effondo come potranno poi con*

venire nella coftituzione della fuà-*

forma propria quelli , che ne ragio-

nano ? E le queftioni intorno alla

fua natura , e perfezione come maipotranno aver termine ?

Eagion^ ora pafiìam' oltre , Anche al ee-QC211 aC^ .

compagna, nere delle fcale debbonfi riferire i

Sniffi duc Pafl!di Qi'aru , e di Quinta ,

de* quali già più volte abbiamo tat-

to menzione, cioè V accendente di

Quinta in fu, e di Quarta in giù ,

e il difeendeme di Quarta in fu , e di

Quinta in giù,quando i detti falti

fuccefBvamente fi vanno replican-

do; perchè in eflì la corda inferio-

re , e la fuperiore procedono di gra-

do in grado , e fanno fcala , Per le

cofe già dette egli è qui manifefto,

che l'armonìa nel primo movimen-to, cioè nell' afeendeme trafportafì

dall'

Page 135: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

b( *3* )W

dall' Uìf al 5(9/ , e nel fecondo , cioè

Pel difendente, per contrario fi re-

fìmiifce dal Sol glP Ut , Le corde

nondimeno , che nel]/ uno , e nell'

altro progreffo formano di manoin mano le Quarte , e le Quinte

,

poffonp da noi conilderarfl in due

modi affai differenti, cioè a dire

,

o come relative tutte ad una cor-

da fola , ed a quella obbligate , co-

me a bafe comune ( nel qual modaabbiamo noi confiderata la feala^,

antecedente ) j o come /ciotte affat-

to da quello vincolo , Nella pri*

ma fuppofizione , fé la bafe a ca*

gioii di efempio farà la corda C,rutto il progreffo delle corde , che

fanno quelle Quarte , e quellg^.

Quinte, potrà effer formato di vp^ci naturali

9cioè tali , che nort-,

importino , né bimolle , né diefis

alcuno . Né anche in tal cafo lo.

Quarte , e le Quinte faranno tutte

i z per-

Page 136: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 132 )o

perfette,perchè neceflariamentc-»

vi interverrà la Quarta fcerna , e

crefcente, cioè la re 9 fa fi y e la-*

Quinta fcema , e crefcente , cioè re

la , fi fa , le quali nondimeno nonverranno punto moiette all' orec-

chio pur per la ragione , che tutte

quelle corde corrifpondono ad unadata bafe .In tal calo le corde, che

intra fé diffuonano, confuonano col-

la bafe, di cui fono proprie ; e quello

balta a falvare la diffonanza loro ;

fia per la ragione comune delle dif-

fonante , le quali non pure non ci

fono moiette , ma ci piacciono ef-

fendo fiate confonanti , o come di-

cono legate un momento innanzi ;

fia per la natura della fcala mufica ,

intorno alla quale abbiamo avverti-

to , che la confonanza meno per-

fetta rispetto alle bafi paffeggiere 3

ma proprie di quella fcala, fi prefe-

rirono alle più perfette , che noiu*

fieno

Page 137: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 133 )o

fieno proprie di quella fcala , madi un* altra * Tanto è il potere^

della bafe , cioè di quella corda5

che più non rifonando nell' orec-

chio continua tuttavia a rifonare-»

nella imaginazione . Prefupponen-

do noi adunque , che tutte le corde

del baffo appartengano ad una ifte£

fa bafe,gli accompagnamenti fono

i feguenti . Se il progreffo afeen-

de , daffi a ciafeuna nota del baffa

primieramente Quarta , e Sefta, e_*

Ottava ; dippoi Terza ^Quinta , e

Ottava é Se il progreffo difeende ,

prima a ciafeuna fi darà Terza , e

Quinta, e Ottava , dippoi Terza7Se-

fla , e Ottava ; avvertendo , che la

prima nota eziandio nel progreffo

afeendente dimanda il perfetto ac-

cordo di Terza, e Quinta . Il giuo-

co , che le parti fanno intra' ìe in

quefti due movimenti, non èlo'fteC-

fo, che noi abbiamo di fopra ofler-

i 3 vato

Page 138: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 134 )ó

Vatd nella più Tempi ice fcala delle

note di valore « Effb nondimeno è

fiitiiliffifflo ; e fìftli lì {lime ^ an2i af-

fatto le medefime$ fono le ragioni f

colle quali fi conferma5come ogn'

uno potrà avvertire da féfTra le_^

quali Angolarmente è da notare

quella vicenda3 che le parti Supe-

riori fi movano* quando il baffo fi

tien fermo ; e per contrario quelle

ferme fi tengano^quando il baffo

fi muove • la qual vicenda è di tan-^

to momento jche raccompagnamen-to di Teftfa , e Quinta 5

è appreffo

di Tet^ai e Sefta ,che conviene al

progrelTo , che difcende , dovrebbe

egualmente convenire eziandio al

pfògreffo $ che àfcende i fé il difet*

to non folle di quefta fola condi^ior-

ile , Cosi a me fembra , e fembrerà

cted' io a chiunque attenderà alla

ftfcceffione delle confohanze , che

fi limerebbero , Mutata la fuppafr

Page 139: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 135 )o

zìone $ e non elfendo il baffo ob-

bligato ad una dati bafe , ma fciol-

to5non più ali* orecchio fono tolle-

rabili le imperfezioni delle Quarte ,

e delle Quinte5che fuccedono Tu-

lle alP altre * Quindi Sebbene il

movimento aveffe principio dal

tuono G naturale ^ le corde proce-

dendo non potranno effere tutte na-

turali 2 cioè non avere mai né bi-

molli9né diefis^ iìu inderanno di

mano. in. mano acquiftàndo quegli

accidenti , che faranno neceffarj 5

acciocché ciafcuno de* fatti 5o di

Quarta3

di Quinti fia in fuo ge-

nere perfetto : altrettanto farannole voci che formano 1 loro accor-

di 4 In quefta feconda fuppofizio-

ne egli è facile 1* avvertire* chetutto il progreffo fi rìfoìve in unaferie continuata di vere Cadenze,che vanno di tuono a tuono $ mu-tandoli ogni volta la bafe « Le flette

i 4 fca-

Page 140: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

0( 1$6 )ò

cadenze nondimeno fono in certo

modo legate runa coir altra per la

vicenda già indicata del moverli\

e dello ftàre;per la quale non mai

le parti inficine compifcono affatto

il loro officio9 falvo che nelP ulti-

ma nota?dove al compofitore pia-

ce \ che quel moto fi ripofi . Gli

accompagnamenti fono i fèguenti \

Se il progreffo afcende * daffi a eia-

feuna nota del baffo primieramente

Quarta \ Quinta , e Ottava$

dippoi

Terza > e Quinta > e fé difeende \

daffi a cialcuna in primo luogo Ter-

za ,Quinta^ e Nona

idippoi Terza

f

Quinta , € Ottava5 dove è da no-

tare * che le due diffonaiize la_-*

Quartale la Nona ottimamente pre-

parano l'orecchio al feguente ac-

cordo , e rifolvendofi ci fanno ben

fentire la nuova bafe ; alla quale_>

io non do nome di media>perchè

febbene fi muova5potrebbe fermarfi,

ed

Page 141: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

ed effendo affatto indipendente^

non ha relazione ad alcun' altra

,

che abbia vantaggio, o diritto fopra

di fé.

Bramerà forfè alcuno dì vedere

una chiara immagine del baffo fon-

damentale , fecondo che noi lab-

biamp innanzi defcritto . Egli con-

ilderi quelli due ultimi movimen*ti, e la vedrà* Nel progreffo difcen-

dente Sol , Ut, Sol, Ut, noi abbia-

mo una ferie di bafi primarie , le

qqalì rapprefentate ci vengono dal-

le corde Ut > E nelle corde Sol in»

terpofte ci fi rapprefentano le guUde » Per contrario nel progreffo à-

fcendente la ferie delle bafi prima*

rie ci viene rapprefentata dalle cor-

de Sol , e la ferie delle guide dalie

corde Ut , che s' interpongono . Ledue corde Ut , e Sol , cioè a dire ì

due eftremì del? Armonia ,poffo-

no effere amendue e guida , e ba»

in

Page 142: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 138 )o

fé 9 e vicendevolmente fervono 5 e

comandano runa, all' altra ; e nel

prefente cafo tanto Tana,quanto

V altra fanno amendue gli offizj;

ma Puno officio prevale all' altro 5

e quindi è ^ che nel progrelTo afcen^

dente la Quinta vuolfi piuttofto con-

fiderarc come bafe , che come gui-

da , e nel difeendente piuttofto co-

me guida j che come bafe

,

Ma il difeorfo di quefta fcala *

che vien formata dal baffo con unafucceffione di falti di Quarta , cl*

Quinta$ ( il quale è molto utile a

chi vuol confiderare i giuochi 5 ola natura dell' armonìa ,

quantun-

que generalmente poco fi curi) nonè finito ancora. Io ho fuppofto in-

fino a qui , che il baffo proceda con

note di valore9ciafeuna delle qua-

li ammette un doppio accompagna-mento , anzi affolutamente lo ri-

chiede per la ragione già indicata 9

la

Page 143: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

la qual nafce dalle due parti necef-

farie alla battuta < Ma il baffo può

egualmente bene procedere con no-

te di minor tempoia ciafcitna delle

quali non fi conceda che Mi folo

accompagnamento , In quella lilti^

ftla fuppofizione, fé il baffo afcen-

de , a ciàfcuxla ilota fi da terzai e

Quintaie à ciafcurla

ifé difceiide

,

Terza, e Settima , eccettuata la pri-^

ma* e l'ultima, colile già più volte

abbiamo detto t Nel priffiò movi-;

mento la Quinta ftàtìdo ferma fi

converte iri Ottava, e nel fecondo

le Ter^e in Settime fi tramutano ,

indi ìe Settime in Terze fi rifolvo-

ilo ; e così tutte le parti procedono

tegolàriffimamente . J7 ultima còr-

dai

irì cui al cdmpofitdre piacerà

di fermarti $ dee effere corifiderata

come bafe primaria ; ma l'altre note

intermedie, eccettuata la penulti-

ma f jta quale rifpoilde alla lèguente

bafe«

Page 144: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 140 )o

bafe , corrifpondono a quella corda

,

onde il movimento ha principio .

Laonde non acquietano , né perdo-

no alcun' accidente, oltre a quelli,

che già forfè avevano . E le Quarte,

e le Quinte , o perfette, o non per-

fette, egualmente dall' orecchio be-

ne fi ricevono . U ultimo movi-mento , del quale abbiamo parlato,

cioè il difendente col? accompa-

gnamento continuo di Terza , e_^

Settima era predo i vecchj uiìtatiffi-

mo . Al prefente non fi adopera, e

già fono forfè partati cinquanta an-

ni , che fu rifiutato come antico,

con altrettanta ragione, con quanta

fu rifiutato,perchè era nuovo, l'ufo

del trillo nella parte grave appunto

nove anni fa .

V. S. Rivma dee ricordarli delle

gioconde fefte , che fi celebrarono

in Milano per le fauftiffime nozze-/

delle Loro AA. RR. il Sereniffimo

Ar-

Page 145: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 141 )o

Arciduca Ferdinando , e la Sereni!*

finia Arciduchefla Maria BeatricePrincipefTa di Modena. In quei lie-

riffimi giorni i Signori Milanefi.

ebbero la forte di ammirare il gen-

tiliffimo Dramma del Ruggiero, no-

vellamente comporto dal Chiariffi-

mo Sig. Abate Metaflaiio , e degnoveramente di quella illuftre occa-

sione : sì per le glorie dell' antichi!-

fima ftirpe degli Eftenfi, che fi ri-

cordano; come per la qualità ftraor-

dinana del fatto fomjnamente acco-

modato al dolciffimo animo de^Se-

renicimi Spofi; perchè i perfonaggì

tutti , che intervengono nell' azio-

ne , fono virtuoiì , e innocenti . Al-

cun reo , e fcellerato non è mefeo-

lato tra buoni; e tuttavia la favola

è grande , e paffionata9e vi fi efer-

citano quegli atti di magnanima^virtù, a' quali generalmente i mal-

vagi fògliono dar' occafione. Ave-

va

Page 146: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

q( J4ì |S

va veftito il nuovo dramma ɧHc>fue auree note il Sig ? Adolfo Hafle

j

e cosi accoppiate vedeanfi fortuna-

tamente una perfettiflima poefia del

più efimio poeta del fecolo , e la~*

nobiliffima mufica d'uno de?

più

grandi efemplari dell' arte , chomai fbffero . Altamente applaudirò^

no i buoni conofcitori tanto alla-*

Poefia, quanto alla Mufica, ficco*

me era giudo j nondimeno rifpetto

alla Mufica ecco quello, che awen-?ne ? Ne' primi efperimenti avverti-

rono i profeffori di Contrabaffo , chq

in certi luoghi della loro parte era

porto il trillo , Era quello ornameneto affei opportunamente collocato

;

tuttavia ai profefforj pgrve così nuo-

va cofa , che nella parte loro foffe

un trillo , che rifiutarono di efe-

guirlo ; né furono baftevoli a per-

fuadcrli , e piegarli in cofa così

lieve 5 o T autorità grandiffima di

tanto

Page 147: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

0( 143 )o

tanto maeftro famofo , e riverito datutte le colte nazioni, le ragioni

buone , che egli adduceva , inlkmecon quelle fue maniere nobili*, e*dolci , che tanto amabile -a tutti lo

fendono.?quanto a' conofeitori dell'

arte per la Angolarità del fuo fape-

re è venerabile. Né potrebbe già

dire alcuno , che a' profeffori man-caffè abilità , o che la mano fentiffe

alcuna difficoltà , non effondo av-

vezza . Effi potevano molto bene»*

tuttociò, che aveffero voluto; mal'animo era meno fieffibile della-,

mano, Io non ho voluto omettere

quello efempio della ecceiìiva forza

della opinione negli uomini; -per-

chè mi fernbra notabile , anzi in_.

fuo genere {ingoiare , Ma ben vor-

rei , che ognuno leggendo avver-

tiffe generalmente ,.che" il riprova-

re alcuna cofa buona, o -perchè nuo-

va, o perchè vecchia, è un errore^

ifteffo,

Page 148: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 144 )o

ìfteflb , una eguale irragionevole^-

za, ed egualmente biafimevole. In

ogni tempo furono, e nacquero de'

buoni , e de* mali ufi; né però giu-

dicando abbiamo noi a fondare i!

giudizio , o nelP antico tempo , o

nel moderno , ma nella natura delle

cofe iftefle , e nelle condizioni loro

proprie , Errarono i Sonatori ., che

non vollero fare il trillo, perchè

non l'avevano mai fatto ; ma anche

s'ingannano i compofitori , i quali

più non vogliono ufàre i paffi di

Settima , perchè gli antichi gli ufa*

vano . Forfè dagli antichi fi ufarono

troppo fpeffo;perchè in tutto quel-

lo 5 che di natura fua è molto fenfU

bile , noi dobbiamo efler parchi, e

il progreffo delle Settime è fenfibi-

Jiflìmo ; perchè fuccedendo l'una_.

all' altra , e quella fuccefiìone noninterrompendofi mai con alcuna^,

bafe media , tengono V orecchio in

con-

Page 149: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

b( 145 )o

continua fofpenfione , e cosi poi

l'ultima nota, che conchiude, viene

all' orecchio gratiflìma ,perchè è

fiata affai afpettata , e defiderata

,

Non fi dee dunque ufar cotal paffo

di frequente , ma ne tampoco deefi

efcludere dall' arte , come gli Tenta-

tori oggi fanno . Qua! pittore fu

mai, che interdiceffe a fé medefimoTufo di alcun colore? Io non credo,

che alcuno mai ciò faceffe , e fé al-

cuno fatto lo aveffe , faria da tutti

numerato tra gli ftolti; e ben a ra-

gione,perchè fiocamente avrebbe

egli privata la fua arte d'un mezzoutile alla perfezione di effa . Orperchè non dovremo noi affermare^

altrettanto d'un compofitore di Mu-^

fica , che volontariamente rifiuti

alcun* armonico movimento ,il qua^

le per altro fia legittimo , e buono ?

I movimenti varj nel? armonìa fono

fonili a varj colori nella Pittura ; ed

k eìTen-

Page 150: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 146" )o

eflendo tutti utili , e forfè in certe

occafioni affatto necefiarj , tutti fo-

no da apprezzare , nefluno è dkì£

metterli in non cale.

Delia quar- Ricordate le fcale, di cui Tufotei ìcala

nella iMufica è più frequente , co-

me anche fono le più femplici ; nonvoglio ometterne una, la quale ra~

riflime volte occorre;perchè tutta-

via molto merita la noilra confide-

razione; eflendo infieme fotto afpet-

to diverfo la più femplice9 e la più

compofta delle fcale, che imagina-

re fi poffano. Quefta fi può chia-

mare la fcala de1

femituoni ; e fallì

afeendendo , e difendendo dallau

Prima all' Ottava , toccandofi per

ordine fui cembalo tutti i tafti in-

termedj lunghi , o brevi , che fieno;

un folo tafto omeflb , cioè quello,

che Ila tra la Quarta , e la Quinta

del tuono . Trovafi tifata quefta fca-

la alcuna volta nella grande Operade'

Page 151: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

©( 147 )o

de' Salmi Marcelliani , che debbo-

no effere coniìderati , come il più

eccellente efemplare , che fi vedef-

fe , o che vedere fi poffa del yero

Bello ; e fingolarmente di quel Bel-

lo fublime , cui V immortale Gio-

vanni "Winchelmann riconofce, ed

ammira con tanto entufiafmo ne*

lavori di Fidia , di Policleto , di

Scopa9 e fomiglianti , Io ho pre-

fentemente alle mani la fua nobi-

liflima Iftoria7che è ftata qui tra-

dotta di frefco affai elegantemen-

te (a)7e con mio grandiiTimo pia-

cere offervo9che i caratteri dello

flile fublime , che ringegnofo Au-tore nota , e defcrive ragionandodella Pallade della villa Albani 9

o della Niobe della villa Medici

,

tutti perfettamente convengono al-

la grandiofa , ed efpreffiva armonìa

k 2 di

(a) Pai Sìg. D. Carlo Amoretti»

Page 152: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 148 )o

di Marcello / Per quefta ragionole compofizioni di quelV Eccmo Di-

lettante dovrebbono effere Tefem-pio

?e la guida de' profeffori , che

fervono alla Chiefa , a eui altra ar-

monìa, o più mollerò men nobile,

convenire non può in alcun modo .

Ma quefto forfe non farà mai; perchè

le anime elevate , che comprenda-

no il pregio d'un Bello veramente

fublime , la fua forza , la fua perfe-

zione , la fmcerità , e quafi la in-

nocenza fua propria , e che lo gu-

idino, e fono, e furono , e faranno

Tempre rariffime , Veggafi il Salmo

V. al verfo X.Sul labro lor mai verità non fieàe ,

Nel loro cor fol vanitade ha regno f

E il Salmo XVII. ai verfo XVILDa un orrendo tremuoto

Si divifero Vacque , e il mar s'aperfe i

E fi vedrà opportuniflìmamente adat-

ta laicala?che noi abbiamo appel-

lata

Page 153: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

lata pur dianzi de* femituóni . Là^bafe nel primo efempio è G ; onde

lafciafi la corda C diefis , che fareb-

be la fua Quarta falla . E nel fecon-

do efempio la bafe della fcala è C;e però lafciafi la F diefis,.che è

parimente la fua Quatta falfa . An-che nel primo efempio il baffo pro-

cede unifòno'colla voce; e ì^el fe-

condo l'autore non attribuite^ alla

fcala altro accompagnamento , che

quello folo dei due eftreffii dell' ar-

monia , cioè delle due corde C , e

G , facendole fentire , e tenendole

ferme,quando quella , e quando

quella , ora nella parte fuperiore , e

ora nella infima - Tale fcala non fi

può in altro modo ufare , che in que-

llo . La ragione,per cui la Quarta

falfa fempre fi dee omettere, è mani-fefta

; perchè tutte l'altre corde ap-

partengono a all' iiiio,o all'altro de*

tuoni maggiore , e minore, che all'

k 5 iftefla

Page 154: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

e( 150 )o

iftefTa bafe corrifpondono (a) . Ma la

Quarta falfa non già . Laonde?co-

me corda affatto llraniera^ e nóii^

corrifpondente alla bafe, deefi omet-tere , La bafe iileffa poi , o la Quin-ta ottimamente fi può far fentire eli

continuo , odi fopra , o di lotto |

perchè in quello modo più mani-

feftamente ci fi danno a conofce-

re le proporzioni proprie di ciaf-

cheduna corda verfo di effa . L' o-

recchio fenteiido quelle proporzio-

ni didimamente, più fé ne com-piace , e in grazia loro anche .me-

glio distingue le piccole differen-

ze fiiccefliye di corda a corda; Ìzlj

quali quanto fono più picciole ,

tanto fono meno commenfurabili ,

e per confeguente meno atte per

fé a dilettare , e più facili a con-

fonderli . Per quelle ragioni il con-

froti-

(a) A.uu D'tfci del numero ec. pag. 91. §« IV-

Page 155: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 151 )ó

fronto attuale delle corde , che_>

procedono di femituono inferratilo-

no colla bafe comune , o coir eitre-

1110 dfeffa,che fi tenga fermo, e così

tutti infieme gli leghi , fa otti-

mo effetto . Per la ragione contra-

ria qualunque altro accompagna-mento farebbe inopportuno , e no-civo : si perchè neffun' altra corda

può trovarli, a cui tutta la data fe-

rie poffa convenire; ma altre , edaltre corde fi dovrebbono omettere,

le quali cosi diffonerebbono verfo

di 'effe , come verfo la bafe. loro di£

fonava quella Quarta falfa , che ab-

biamo omeffa ; si perchè dividen-

dofi l'attenzione dell' orecchio in—più parti non più rimarrebbe all'

uditore attività {ufficiente per fen-

tire , e conofcere quella minuta di-

gradazione . Quindi per neceffità

nafcerebbe confufioiie , e ogni di-

letto perirebbe - La fcala intera de.'

k 4 fé-

Page 156: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

feifrituoni,come io l'ho rappresen-

tata^ è di rariflimo ufo ,nè a me al-

tri efempj fi prefentano5che quelli,

che ho ricordato * Ma gli Scrittori

alquanto più di frequente collima-

no di ufarla divifa per metà , cioè

a dire , afcendendo \ e discenden-

do , o dall' Ottava alla Quinta , o

dalla Quinta alla Prima » In quella

guifa trovafi non di rado nelle com-polìgoni iftrumentali de* moder-ni * Io fono ancora di parere , che:

li potrebbe forfè tentare di raddop-

piare la fcala ifteffa intera afcen^

dendo , e difendendo ad un tempoper moto contrario * In quefto modoconcorrerebbe la Prima corda con__,

l'Ottava , la Settima maggiore colia

Seconda minore; là Settima minore

colla Seconda maggiore, e così pro-

cedendo . Cioè à dire , concorre-

-irebbero infietne di continuo quelle

corde, Je cui vibrazioni, fatte in

tem-

Page 157: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

ó( 153 )0

tempi eguali, multiplicate infiemodanno conftantemente un prodotto

medefimob fecondo che (a) nell

1

Acuftica ho dimoftrato *

Quelli* che a mano a mano io fon ©e§u àltr*

. *j ,.

j. ,

.

accompa-venuto ricordando , fono gli accora- giumenti,

pagn amenti * che comunemente fi

applicano alle fcale -muficali t E per

le ragioni * che ho detto , altri ac-

compagnamenti * che pur queffci

fteffi, applicare alle fcale non fi po~

trebborio ^poftochè le corde ftìufiche

in tanto fieno muficbe , irì quanto

£he le une fi riferifcono alle altre * e

tutte infieme finalmente ad una fa*

laiche è il fondamento comune y

la quale di mano in mano fi puòmutare ^ e mutafi ; ma tuttavia ferft-

pre mutar fi dee in modo § che il

càn-

Ca) V. Difs. dell' Aut. del numerò ec. , è pifs.

della divifione ec* pa.%. 189. Ietterà al Chiariflimtf

5ig. D. Sebaftiano dariterzani Ségret dell' Accad* delFInflittilo é

Page 158: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 154 )o

cangiamento rendati manifefto ; fe-

condo cne avvertimmo a principio

difeoprendo la cagione del difpia-

cere , che fogliono recar feco le^

Quinte raddoppiate , che fi proibii

cono . Or nell' ifteffo modo, e coli8

iiteifo principio agevolmente po-

trebbe chi voleffe procedere, e. ren-

dere, la ragione degli altri accompa-

gnamenti, che neìla Malica occor-

rono alcuna volta fuori d'ordine . Il

numero nondimeno di tali accom-

pagnamenti ftraordinarj , i quali va-

riano dalle regole comuni delle-»

leale , è affai minore , che a primo

afpetto non fembra. Quella verità

ci fi fa in primo luogo fentire dalla

efperienza;perchè un giovane , che

fappia bene accompagnare la prima

delle quattro fcale nominate (nella

quale il baffo movendofi marca il

tempo da fé, ed efprime tutte le bafi

fecondarle) e che fappia replicarla

in

Page 159: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

ó( 155 )d

iti ciafcuno de' tuoni potàbili (che

fono Ventiquattro, non più , némeno , cioè dodici con Terza mag-giore

i e dodici con Terza minore )

il può quafì dire , che fia già fatto

accompagnatore . Quello è il meto-

do , col quale infegnarono i buoni

vecchji i quali fubito applicavano

il giovane all' efertizio della mede-fìma fcala per tutti i tuoni . Egli fem-

bra a prima villa lungo, e nojofo ;

ma in verità è il miglioreie più

fpedito d'ogni altro , come affer-

mato mi hanno per la loro propria»*

efperienza i due eccellenti Scrittori,

t noftri buoni amici Saiieri , e Ma-riani * Ben (aria cofa utiliflima, fé-

dondochè io ftimo i una ferie di

efèmpj , in cui rtudiofamence foffero

ordinati tutti ipaffaggi, che occor-

rono da tuono a tuono ; acciocché i

giovani efercitandofi fopra di quel-

li, poteffefo apprendere a prevedere

il

Page 160: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

il cangiamento del tuono , e cosa

pronti fi rendeffero a mutare la nu-merazione , Io anche bramerei, che

la detta ferie di efempj foflfe propo-

Ila in modo5e con tale avverten-

za , che il nuovo tuono non mai il

chiamaffe col nome affoluto il tuo-

no di A , il tuono di B , ma Tempre

col nome relativo al precedente 5

cioè a dire , il tuono della Seconda,il tuono della Terza, il tuono della

Quarta . Così con chiarezza mag-giore darebbonfi altrui a conofcerc^

le maniere varie di pafiare da tuono

a tuono . Effe tutte verrebbono al-

trui innanzi fotto la formola più

univerfale , e cosi la fomma de' varj

modi di cangiar tuono ridurrebbefi

al minor numero potàbile ; feparan-

dofi le diiferen^e vere dalle appa-

renti5 cioè da quelle , che nafco-

no dalla materiale difpofizione_*

della taratura , e dalla varietà de'

fé-

Page 161: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

©( 157 )o

fegni , che fpeffe volte pajono con-*

trarj , e fegnano la ilefla cofa ,

Ma prendanfi a ricercare le origini

delle eccezioni , che in pratica-,

fi fannopo fembrano farfi alle re-

gole principali delle fcale , e An-

golarmente alle regole della Pri-

ma. Conofciute, e numerate le ori-

gini delle eccezioni noi inconti-

nente comprenderemo5quanto la_*

coftanza , e la eftenfione delle re-

gole fia maggiore5che altri noji_*

immagina -, Se io non m'ingannoj

le eccezioni tutte5che poffono oc-

correre a chi accompagna, derivano

da tre capi , Il primo è l'ufo delle-»

diffonanze , che il compofitore può

a fao arbitrio introdurre nella ar-

monia , folo che prima le leghi , e

dippoi le rifolva,giufta la legger

loro propria . Il fecondo è la foiH-

tuzione5che il compofitore ifteflb

può fare d'alcuna corda propria dell8

or-

Page 162: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 158 )o

ordine maggiore alla fua corrifpon»

dente del minore , e per contrario;

il che faffi alcuna volta affine di

maggiore efpreffione . Il terzo è la

diminuzione del baffo continuo.Air una di quefte tre claffi le ecce-

zioni generalmente fi riducorio ,."

Ora dove il baffo è diminuito?

l'accompagnatore dovrà attenderealle note iniziali di ciafeun quarto

;

perchè quefte neceffariamente fi deb-

bono accompagnare , non già le al^

tre . Ma le note 9che in tal cafo non

fi accompagnano non offendono la

regola di quelle, che fi accompagna-

no . I^a foftituzione d'una Terza,

d'una Sefta maggiore ad una mino*re , o per contrario , non è tale ecce-

zione?che offenda , e muti la rego-

la. Quivi la regola mutafi nel mo-do ; nella foftanza è pure quella^

ifteffa, Qltredichè così fatte fortini

zioni ben di raro fi coftumano 9 e gli

acci-

Page 163: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

accidenti , che apparirono efpreflì

nelle parti fuperiori, ne danno Inibi-

to avvifo. Le eccezioni dunque, che

nafeono dal fecondo , e dal terzo ca-

po, fono più apparenti , che vere . Levere eccezioni , le quali poffono

produrre alcuna difficoltà , al primo

capo lì riftringono5cioè alle lega-

ture , e diffonanze . Ma quivi alle_>

regole generali della fcala una re-

gola Umilmente generale fi foftitui-

fee; perchè le legature hanno un_.

moto loro proprio , determinato, eduniforme . Quefto adunque innanzi

bene fi apprenda, e confideri; dip-

poi fatto un convenevole efercizio ,

anche le legature non difficilmente

fi accompagneranno . Fuori d'ogni

dubbio il maggiore fUtdio è da porre

negli accompagnamenti regolari del-

le fiale,e fingolarmentedellaprima;

E acciocché tale eferciziò agli

ftudiofi riefea più utile, io iion^

ìa- '

Page 164: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

lafcerò di avvertire , che le fcale fi

vogliono efeguire in giufto tempo

,

efprimendo alcuna volta la battuta

dupla , e alcuna volta la tripla . Gli

ftudiofi faranno a quefto modo unavia, e due lervigi; faranno pratica

degli accompagnamenti , e infieme

fi accoftumeranno alla efatta mifura

delle mufiche battute « Ma a tal fine

egli è necefiario affolutamente , che

le tre note principali della fcala 9

la Prima , la Quinta , e l'Ottava ,

conflantemente faccianfi venire^,

nella prima porzione della battuta 5

cioè nel battere, non mai in leva-

re , Ciò non fi cura, ne fi fa ; e faci-

liffimamente potrà farfi o fermandoalquanto il movimento , o interpo-

nendo il filenzio? dove il bifogno lo

richiede. In altro modo la mifura^

del tempo non fi ofierva 9e quando

pure fi ofiervi^non fi rende all'orec-

chio fenfibile ; il che nell' effetto è

Tunaifteflacofa, Io

Page 165: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

$( idi )o

Io mi Iufìngo d'effermi meritata Delia prima

la erazia de' mufìci fcrittori ;perchè compofìzio-

il difcorfo mio ninno ad ora noiu, contronota

può in alcuna fua parte effer loro \J^^ingrato , e fpiacevole . Io ho rice- fua regola,

vute le regole , eh' efli date m'han-

no ; e fpeculando fòpra di quelle^»

con moke ragioni le ho conferma-

te . Né tampoco io diffimulo , che

l'obbligazione de1

Teorici verfo i

Pratici fia di molto maggiore , che

fin' ora non è la obbligazione deJ

Pratici verfo de?-- Teorici . Ma per

quello mio merito,qualunque fia

j

faranno efli contenti , che io pafli

ad efaminare una regola general-

mente da loro ammefla , e che_>

trovandola difeorde dalle cofé , che

abbiamo già innanzi ftabilite di

comune confenfo , io anche ardifea

di rifiutarla ? io fpero che sì . E nonvolendo punto dubitare della gen-

tilezza , e ragionevolezza loro fé-*

I gui-

Page 166: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( Itf2 )o

guirò producendo liberamente i

miei dubbj, e le mie conghiettu-

re , V. S, Rivma mi eonfervi la fua

amorevole attenzione , e raccolta

bene ogni cofa farà poi di ciafcuna

quel conto che le parrà di ragio-

ne , La prima regola generale , che

fogliono dare i Gontrappijntifti a'

loro discepoli, quando inconuncia-

no ad infegnare la più femplicofpezie del Contrappunto , la quale

non ammette alcuna dilTonanza , e

chiamafi compqjìziom di nota contro

nota5 fi è la feguente , Prefentano

effi al novello {colare alcuna por-

zione di Canto fermo9 o corno

effi dicono , una Intonazione ; e

aflegnando a ciafcuna nota una in-

tera battuta 9gli preferivono * eh'

egli ponga di mano in mano fopra

le note di quel baffo quelle confo-

nanze, che più gli piaceranno, con

quella fola condizione . che le con-

fo-

Page 167: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

fonanze perfette ( nelle quali il can-

to dee cominciare?

e finire ) nel

corfo di mezzo Tempre faccianfi per

moto obliquo , o contrario ; le im-

perfette con qualunque moto , Aquello fi riduce tutta la regola, e

tutto V infegnamento per la com-pofizione di nota contro nota • Ub-bidito , che abbia lo fcolaro alla^

pofta condizione, il lavoro appro-

vali per ottimoynon fi richiede-»

più oltre . E quello è il metodogenerale , Così fa il Sig, Giufeppe

Fux nella prima lezione della fua^

Salita al Pamajjb, E quello , che fa

il Sig, Fux , facevano già i migliori

Maelìri , che andarono innanzi *u.

lui ., e fecero poi i migliori , che lo

feguirono , Or ecco quello , che_*

a me difpiace in tale efercizio , che

fuol effere in tutti il primo , opiù generale fondamento della dot-

trina muficale. Difpiacemi in pru

1 2 ino

Page 168: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

, o( i<>4 )o

ino luogo5 che a ciafcuna delle no-

te del baffo un' intera battuta il alfe-

gni ; e panni di riconofcer in que-

llo un' errore graviffimo 9 perchè

non li ilabilifce la fpexie della bat-

tuta fé ila o dupla , o tripla , e lodue parti neceffarie , e legittime

della battuta ifteffa, non il diftin-

guono né dalla parte grave, né dalla

acuta , Potrebbe alcuno acutamente

rifpondere 5che l'afcoltatore uden-

do può unire a due a due , ovvero

a tre a tre,quelle note

5che l'oc-

chio vede in carta feparate 9e di-

ftinte; e eh' egli formerà in tal mo-do una ferie di vere battute muc-che 9 a ciafcuna delle quali norumancherà né l'Arfi

9né la Tefi 9

fecondochè io deildero. Che l'alcol-

tatore poffa udendo congiungere le

battute a due a due9ovvero a tre

a tre , io non lo nego ; ma non_*

poffo però concedere?che fatta tale

unio-

Page 169: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

unione egli fia per trovare nelle no-

te , che afcolterà , alcuna legittimi

forma di mufica battuta ; a tal ef-

fetto farebbe neceffario , che le vo-

ci più confonanti venifTero regolar-

mente in battere, e le meno con-

fonanti in levare . Ma verrannogli

effe innanzi con tal ordine ? noru.

già;perchè il giovane fcolaro ha

mefcolate le une alle altre difordi-

natamente \ né poteva egli altri-

menti fare , non prevedendo , fol'afcoltatore aveffe a congiungere le

battute a due a due , ovvero piatton-

ilo a tre a tre . Male adunque nonè fiata a principio {labilità una fpe-

zie di battuta, qualunque fofle . E per

tale incertezza, e indeterminazio-

ne , neceiTariamente dee la compo-Azione di nota contro nota effere^

difettuofa ,

In fecondo luogo non piacem?

quella general iflima pernii filone \

1 3 che

Page 170: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 1 66, )o

che fopra qualunque nota del baffo ^

qualunque confonanza poffa collo-

care colla fola condizione, che Ì$L>

perfette faccianfi con moto obliquo,

o contrario. Dalla ecceffiva ampiez-

za di tale permiffione nafce uccella-

riamente nell'armonìa un difetto,

e un difordinc nientemeno grave

dell' antecedente , che offervato ab-

biamo rifpetto alla mifura , o dire

vogliamo alla efpreffione del tem-

po . Lo fcolaro perfettamente adem-

piendo alla condizione dei tremoti,

che fola gli fi prefcrive, potrà tutta-

via ad arbitrio fuo dare la Quinta ,

cioè il perfetto accordo, alla feconda

corda del tuono, alla terza, alla fefta,

cioè a qualunque delle corde , che

che io ho chiamato fervili ; e nùn^darlo alla Quinta , che è uno degli

efiremi dell' armonia, a cui il per-

fetto accordo di ragione fi convie-

ne p Anzi fé per avventura l'efem-

pio

Page 171: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

pio tolto dal canto fermo non co-

mincerà , o non finirà nella bafe_>

primaria del tuono ( il che facilmen-

te potrà avvenire) anche potrà lo

fcolaro non dare il perfetto accordo

né alla Prima , né all' Ottava ; né

perciò fi farà egli meritata alcuna

riprendane, perchè avrà tuttavia-*

perfettamente efeguito quanto pre-

fcritto gli era . Di grazia conica

mai potremo noi ammettere per

buono , e lodare per legittimo unContrappunto cos'i fatto , fé nonchiudiamo l'orecchio alla ragione ?

Come potremo noi approvare unatompofizione , dove l'accompagna-

mento perfetto toglieìì alle corde,

che lo richedono , e alle altre ,

che non lo richiedono5

fi dona ì

Forfè alcuno penferà di potere aitai

bene difendere in ciò il coftumocomune de* Contrappuntifti , oppo-

nendo a me medefimo le dottrina

1 4 mie -,

Page 172: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

0( 1<$% )o

mìe; cioè a dire le offervazioni^

che ho dianzi fatto fopra gli accom-

pagnamenti , che li applicano alla.*

prima fcala delle note di valore ; le

quali offervazioni anche appaitene

gono alle fcale feguenti. Ogni volta

che i perfetti accordi vanno di paffd

in palio replicandoli. Quivi for-

manti quelle, che io ho chiamate^bafi medie ; né perciò la chiarezza

dell' armonia ne rimane otfefa. Airifteilb modo dunque diranno

9che

nella compofizione di nota contro

nota fi potranno dare alle corde fer-

vili gli accompagnamenti delle..*

principali fenza fcòncio . Così ve-

ramente può fembrare ad alcuno s

Ma il cafo è dittimi infimo ; che feb

bene negli accompagnamenti di

quelle fcale datfi di mano in manoil perfetto accordo alle cordi fervi-

li , non però togliefi alle principa-

li i Di più lo ftcffo perfetto accordo

va

Page 173: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 169 )o

va di continuo alternandoli col dif-

fonante , replicandofi lo fteffo palio,

e procedendo in tal modo per pic-

ciolo fpazio, e alrernandoii iniie-

me i movimenti delle parti acute

,

e della grave ; i quali mai affatto

non concorrono , che nel princi-

pio , e nel fine della fcala . Sotto

quelle condizioni abbaftanza gli ac-

cordi delle bafi medie, o dir voglia-

mo le loro Quinte, comecché Tem-

pre foflero pcrfettiffime ( il che nonè vero ) dagli accordi eflremi fi di-

stinguono ; non mai le bafi medioaffatto fi pareggiano alla primaria

;

né però in tutti quei Contrappunti

jiafce confusone , la quale è inevi-

tabile nella compofizione di nota-,

contro nota , per la ecceffiva libertà,

che i Maeflri le concedono . Altret-

tanta, o poco minore confufione tro^

vafi in certi Contrappunti laborio*

fiffimi , e fludiofiffimi , che fi afcoL

1 jta-»

Page 174: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 170 )ó

tano , conftituiti fopra il canto fer*

pio j i quali generano9e fempro

hanno generato molto maggior me-raviglia 3 che diletto ; di che molte

gravi conghieuure non ci lafóanodubitare . In tutti quelli alcuna volta

i perfetti accordi non afpettati ven-

gono air orecchio . Afpettati alcuna

volta non vengono, Quando più

,

e quando meno afpettare fi fanno;

né alcun' ordine certo offervano ne-

gli intervalli loro (a) , D'onde fegui-

ta , che l'armonia loro fempre tiene

l'orecchio fofpefo^ né mai a pieno lo

contenta. L'armonia di tali com^pofizioni (dico la contemporanea) è

molta ; ma I4 fueceffiva,3 cioè la can-?

ti-

(a) RimotifTìma da fimili intrecci, e affatto fem*>

plice e la MelTa in Qoena Uomini a due cori,pubbli-

cata da S, A. il chiariiTìmo , e dottiflimo Abate di

S. Biagio in Selva Nera Martino Gerbert: de Can-ti* , & Mufica facra tom. i. Typis San-blajlanis 1774»Nondimeno chi non farebbe contento di quella tarh

Sa armonia 3maeftà, pietà

9ed efprem*on.e ?

Page 175: Delle Quinte Successive Nel Contrappunto e Delle Regole Degli Accompagnamenti (1780)

o( 171 )©

tìlena, fparifce; perchè quefb noil

può effere fenfibile5fé non dove là

bafe primaria è ben palefe, e fi tien

ferma . Or quale fpezie di Contrap-

punto farà mai tanto eccellente ^

che perfettamente poffa appagarci 7

mancando di cantilena ì Mi diran-

no 5 che i Contrappunti defcritti * e

inabiliti in quel modo fui canto fer-

moipur perciò fono graviflìmi . Che

fieno graviffimi è il vero; ma che

lo fieno pur per quella ragione , che

mancano della cantilena, io non lo

poflfo concedete « ÉfTì potrebbono

eilere altrettanto gravii

e infieme

farebbono fenza comparazióne più

dilettevolii fé la cantilena alV ar-

monia fi aggiungere ; folo che la

tardità del movimento non fi fce-

maffeio anche

i fé tale fofle il bi-

fogno,fi accrefcefle . Parmi adunque,che la compófizioiie di nota contro

nota , fecondo il comune infegna-

1 6 men-

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mento de' Contrappunrifti , fia di

molto difettuofa , e nella forma del

tempo , che bene9e conitantemen-

te non fi efprime , e nella qualità

dell' armonia , che non è regolare;

e così lefercizio primiero9che i

giovani fanno nelle fcuole del Con-trappunto

,per la norma, con cui lo

fanno, non è punto idoneo a dar lo-

ro un' idea chiara , e g iurta della-*

buona Mufica, fecondo che nel prin-

cipio faria neceffario .

Siftema-, Anzi da che tant' oltre io già miPerfetto fi .

dimoftrati- fono condotto,aprirò del tutto il mio

«UdCon- an ^moi e dirà , che io ardentemen-

trappunro , te defidero , che alcun' uomo dotto ,

neTdèfide- e giudiziofo molto prenda ad efami-

rare • nare ad una ad una le regole tutte

della Compofizione in quel modo ,

che io ho qui efaminata la primiera,

diligentemente fepatatido quelle re-

gole, che hanno fondamento in na-

tura , da quelle, che V hanno nella

opi»

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ó( 173 )o

opinione . Fremeffo un* cfame così

fatto non dovria effere imponìbile,

anzi, come io vo immaginando, nà

tampoco molto malagevole , il for-

mare mi fiftema ordinato, e coeren-

te , in cui tutte le regole derivaffe-

ro Puna dall' altra quali geometri-

camente j coficchè inlìeme combi-

nandoli formaffero un corpo folo

,

effendo conlune prerogativa delle_*

leggi vere , che tutte con tutte be-

ne fi convengano è Anzi quella per-

fetta corrifpondenza,per cui vicen-

devolmente l'une le altre fi confer-

mano, potrebbe àverfi in luogo d'u-

na piena dimofhrazione * Fatto , che

ciò l'offe , la faticófiffima, e lunghif-

flma dottrina del Contrappunto di*

verrebbe , io fpero, molto più bre-

ve , e facile ; tantoché rimarrebbe-*

tempore comodo a' giovani di fivol-

gerfi alla confiderazione delle can-

tilenefallo ftudio della loro indole

Va*

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varia, e al buon modo di condurle i

primo ne medium , medio ne difcrepet

imum: cioè a dire, di attendere alla

parte più nobile , e più intellettuale

della Malica , che al prefente quali

in tutto lì lafcia alla naturale pru-

denza di ciafcuno con tanto nocu-

mento,quanto refperienzJa ci fa_»

fentire, Formerebbonfi allora , o di

nuovo al mondo apparirebbono i

perfetti compoikori ; cioè quelli i

che fàpeffero accoppiare l'eccellente

Contrappunto all' eccellente canti-

lena, come già fecero Gariflimi^ Ste-

fani, Scarlatti , Marcello iHandel,

e gli altri loro eguali ; fé altri furo-

no , che pollano a' cinque nomina-»

ti con ragione uguagliarli , Quella

SasgioFoD- °Pefa grande, e utiliflima , che io

dimentale defidero , fi può dire, che fia già

RMaSro S$fè Per metà efeguita dal Chiaria

fUManrimo Padre Maeilro Giambartifta_,

efuadifefa! Martini; perchè nel fuo Saggio Fon*

da-

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o( 175 )o

(lamentale?pubblicato Tanno 1775,

o egli ha già pollo il fondamento?

o cerro ha preparato il materiale^

all' edifizio. La prima cofa?che fe-

condo il propolto difegno farebbe^

necefTaria a farfi 9 è una compiu-ta

5e fedele raccolta degli infegna-

menti dell' antica fcuolape degli

efempj? in cui vedere fi poffa

3co-

me i più celebri degli antichi pra-

ticamente efeguiffero i precetti lo-

ro . E quefta raccolta9

eziandio

compofto , e pubblicato il nuovocodice , non diverrebbe inutile

;

perchè fempre gioverebbe a chi vo«

ieffe confrontare i nuovi precetti

cogli antichi 9 e così per fé me idì-

llio accertarfi ? da qual parte ftia il

vantaggio, oflia nella foftanza della

dottrina9 offia nell'ordine f e nella

conneffione. Ora una tale raccolta

nella detta opera del detto Padre^

è già fatta j anzi egli di più , fecon-

do

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do che le occafioni a mano a manogli fi porgevano, ha notati i luoghi^

in cui pare , che la pratica degli an«

tichi non bene fi concordi cogli in-

fegnamenti , anzi che gli infegna-

menti rteflì non bene fi combini-

no gli uni cogli altri . Porto ciò

altro non rimarrebbe 9falvochè ac-

cingerli all' irnprefa ; efaminare di-

ligentemente i cafi, e le regole^

quivi efprefie ; verificarle al doppio

cimento della efperienza 9 e delliu.

ragione ; unirle ; ridurle air efpref-

fione più generale; poi di tutte for-

mare il fiftema , che fi brama , Non-dimeno V. S. Rivma non ignora il

groffo volume9che contro il Saggi®

di quel dottiffimo 9 e modefiiffimo

Religiofo è flato pubblicato , in-

titolato il Dubbio . O infelice-»

condizione degli uomini anchepiù benemeriti del Pubblico ! Cer-

eamente quella lunga f e dottiflì«

ma

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ó( 177 )o.

ma fatica, l'ottimo animobcon

cui è fiata fatta , e i lumi d* in-

gegno , e di prudenza i di cui è

fparfa * non meritavano quello pre-

mio . Ma di grazia , che inten-

diamo noi di riprendere nel Saggio

Fondamentale ? Forfè la riverenza,

che l'Autore dimostra Verfo degli

antichi Macilfi ? Or non è quello

il dovere d'ogni Maellro ? Quantoingialli

iquanto ingrati faremmo

noi , fé non apprezzaffimo i nolìri

maggiori , i quali hanno fatto nell*

arti i primi pallii e più malagevoli ?

Non ftamo noi loro debitori di tutto

quello , che abbiamo , e che Tappia-

mo? Dirò più oltre; quanto fciocchi

faremmob fé difprezzando noi i più

vecchj infegnafllmo a' più giovani di

noi a difprezzare un giorno egual-

mente , più, noi medefiifii ? Si di*

fa forfèé che il rifpettare gli anti-

chi è cofa debita5e giulla

3ma che

in

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C( 178 )o

In tale offequio il Padre Martini ec-^

cede . Primieramente in queilo cafa

è molto meglio eccedere , che man-care ; sì confederando la cola per fé

fteffa ^effendo coftume proprio degli

uomini cordiali , e gentili abbon-dare nelle Iodi , e fcarfeggiare rielle

riprenfioni5 e nelle accufe ; cornea

confiderando gli effetti , che indi

poilbno derivare. Confrontiamo i

difordini , che derivare potrebbono

nella Giurifprudenza dalP attende-

re unicamente allo fpirito delle leg-

gi9 e niente alla lettera; o vicen-

devolmente dal feguire efattamente

la lettera della legge, e niente cu-

rarfi dello fpirito \ noimanifeftamen-te vedremo , che affai più frequen-

ti5 e gravi difordini nafeerebbono

dalla troppo licen/iofa interpreta-

zione , che dalla troppo fervile . Lofletto avvenir dee in qualfivoglk-.

delle arti, in cui o refperien/a, o il

fa-

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o( 17? )ù

fapere degli antichi ha già Affatole leggi < Ma lafciam quello , E' egli

il vero , che il Padre Martini cosi

Servilmente5 cosi ciecamente fegui-

tigli antichi? Se quello foffe, nonavrebbe il fuo ingegnofo oppoiitore

avuto occafione , ovvero ^ com'egli

s' immagina , cagione d'incolparlo

di tante contraddizioni . Le con-

traddizioni nondimeno, fé così vere

follerò ^ come egli ha immaginato,a torto a lui fi attribuirebbero

;per-

chè veramente non farebbero fue ,

ffià della fcuola5che egli ha intefo

di rapprefentarci « Il Padre Martini

non rifiuta mai l'autorità comune 3

o quafi comune degli antichi Mae-ftri ; e cosi doveva fare

>perchè egli

fonda il precetto In ella; né maiha intefo d'effete novatore , e di

formare una nuova fcuola fua pro-

pria * Egli nondimeno non lafciò

di notare le difficoltà di certi cafi ,

che

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o( 180 )o

che al precetto fanno contratto ; e^moilrò in quei cafi,come gli antichi

fteffi fono itati fallii di governarli «

Che altro più fi poteva richiedere^

da un Maeltro il più giurto , il più

lincerò, il più giudiziofo , e fé an-che dir vogliamo, il più indulgen-

te ? Male adunque V oppoiitore hariconofciuto il merito del Padre.,

Martini ; male ha diretto le Tue ae-

cufe contro di lui ; né a me in

alcun modo è lecito di approvare i

dubbjfuoi; comecché io ben m'ac-

corgo, che egli ferivendo defidera-

va nel fuo animo queir ifteflb efa-

me delle antiche leggi , che io de-

fidero. Né anche io vorrei, che-*

r efame fofle fatto nel modo, cheegli tiene fcrivendo ; ma con moltooflequio verfo degli antichi iftefli

,

dubitando fempre , che abbiano la

ragione dal canto loro , febbenenon appaja , e con tranquilliti 5 e

fen-

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©( i 8 i )o

fenza punto di bile ; comecché al-

quanti de' filofofì fentano, che la

bile renda gli uomini acuti , e in-

gegnoii . Nelle materie difficili, e

complicate, come quelle fono, ma-le può fcorgere il vero chi non ha

P animo affatto placido , e tran-

quillo.

Ma troppo oramai mi diftendo io Concio**

in quello difcorfò . lo dalla queitio-

ne propoftami fon paffato a cagio-

nare delle regole , le quali a mepare, che dxfcendano da quel prin-

cipio illeffo , onde la quetìione honfoluta . Poi dalle regole fono en-

trato a parlare de' miei defider)

.

Con altri ho imparato a ritenermi

dal molto ragionare di ccfe mu-ficali, Ma favellando con V. . S..

ho fecondata la mia naturale pro-

pendone5che fo efiere anche la-.,

fua . E cosi, fenza accorgermi, tro-

yomi ufcito dalla via ben dx lungo

trat-

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a( i8z )o

tratto . Torno dunque a me mede-fimo , e fo fine , Potrà forfè pare-

re ad alcuno?che io abbia detto

affai , avendo riguardo alla diiHn-

zione , che ho fatto delle bafi; al

diritto , e all' officio di ciafeuna9

che ho fatto rieonofeere ; agli ac-

compagnamenti delle varie fcale,

che indi ho fatto nafeere infieme

con le ragioni , che gli confermano;

e finalmente alla chiarezza , choingegnato mi fono di dare alla ofeu-

riffima dottrina de* rivolti , e del

baffo fondamentale . Ad altri per

contrario parrà , che pochifiimo di

nuovo io abbia detto?e anche nul-

la; perchè leggendo parrà forfè loro

di aver avuto già tra peniìeri le offer-

vazioni medefime , che io fono an-

dato facendo ; ficchè altro merito a

me non potrebbe rimanere , che^quello di avere ad effi ridotto in

memoria quello9che già fapevano

9

e

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c( 183 )©

e forfè di aver loro preflato alquante

parole comode a fpiegarfi , o al più

di avere quelle cofe iitefle illustrate

alquanto 9 e connette le une colite

altre , Del molto ^ o del pocopo

del nulla?che a me fi debba at-

tribuire?formi ciafcuno quel giu-

dizio?che più giuilo gli parrà ,

Io unicamente vorrei?che le co-

fe da me dette vere fofTero , e che

tali parefiero a chi leggerà 5 e An-golarmente a quel gemiliflìmo , e

ingegnofiiTimo , che mi ha dato

occafione di fcriverle , Io fono ec a

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