S. Colombo - La gestione integrata dei rifiuti in Provincia di Varese - Ecomondo 2010

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326 La gestione integrata dei rifiuti in provincia di Varese: i risultati di dieci anni di politiche per la raccolta differenziata e la riduzione rifiuti Silvia Colombo [email protected], Giorgio Ghiringhelli, Michele Giovini – Osservato- rio Rifiuti della Provincia di Varese Riassunto Il Rapporto sulla gestione dei rifiuti in Provincia di Varese a cura dell’Osservatorio Provinciale Rifiuti (OPR), che giunge quest’anno la sua decima edizione, rappresenta un documento impor- tante di aggiornamento e confronto a disposizione dei Comuni e delle Aziende che si occupano di gestione operativa dei rifiuti urbani. In particolare l’analisi dei dati sul periodo temporale di un decennio permette di evidenziare gli effetti positivi delle politiche poste in essere e volte all’incre- mento della raccolta differenziata, mediante in particolare l’incentivazione della raccolta della frazione organica, e l’introduzione delle prime iniziative per il contenimento della produzione di rifiuti. Summary The Report on Waste management in the Province of Varese, edited by the Waste Monitoring Office (OPR), celebrating this year its tenth edition, represents an important document with updates and comparisons addressed to Municipalities and companies involved in municipal waste management. In particular, data analysis performed on a ten-year period allows to highlight posi- tive effects of the implemented policies, aimed at increasing separate collection in general and especially food waste, and the implementation of the first campaigns addressed at decreasing overall waste production. 1 Introduzione Il Rapporto Rifiuti 2010 [1], in occasione del decennale dell’OPR, analizza la produzione ed i risultati di gestione dei rifiuti urbani oltre che per l’anno di riferimento (dati 2009) anche per un arco temporale di un decennio che va dal 2000 al 2009, suddivisi per le differenti tipologie merceologiche raccolte in modo differenziato, ed effettua anche un’analisi economica dei costi di gestione del ciclo integrato dei rifiuti urbani. Le informazioni che si riferiscono al decennio 2000-2009 per i rifiuti urbani contengono una serie di approfondimenti che consentono di valutare le performance ambientali raggiunte dal 2000 ad oggi dai Comuni, dalle Comunità Montane, dai Consorzi della Provincia di Varese. Per quanto attiene alla produzione totale di rifiuti urbani essa fa registrare una netta diminu- zione per l’anno 2009 e scende a 418.503 tonnellate rispetto alle 431.137 del 2008, con un decremento del 2,9% come produzione totale e del 3,5% come quantitativi pro-capite, por- tando il dato annuale di produzione per abitante a 478 kg/abitante, di contro ai 496 kg/abitan-

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10 anni di iniziative dell'OPR - Osservtorio Provinciale Rifiuti - hanno portato i 141 Comuni al'eccellenza nella raccolta differenzata e ad attivare inziative per la riduzione rifiuti

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La gestione integrata dei rifiuti inprovincia di Varese: i risultati di dieci

anni di politiche per la raccoltadifferenziata e la riduzione rifiuti

Silvia Colombo [email protected], Giorgio Ghiringhelli, Michele Giovini – Osservato-rio Rifiuti della Provincia di Varese

RiassuntoIl Rapporto sulla gestione dei rifiuti in Provincia di Varese a cura dell’Osservatorio ProvincialeRifiuti (OPR), che giunge quest’anno la sua decima edizione, rappresenta un documento impor-tante di aggiornamento e confronto a disposizione dei Comuni e delle Aziende che si occupano digestione operativa dei rifiuti urbani. In particolare l’analisi dei dati sul periodo temporale di undecennio permette di evidenziare gli effetti positivi delle politiche poste in essere e volte all’incre-mento della raccolta differenziata, mediante in particolare l’incentivazione della raccolta dellafrazione organica, e l’introduzione delle prime iniziative per il contenimento della produzione dirifiuti.

SummaryThe Report on Waste management in the Province of Varese, edited by the Waste MonitoringOffice (OPR), celebrating this year its tenth edition, represents an important document withupdates and comparisons addressed to Municipalities and companies involved in municipal wastemanagement. In particular, data analysis performed on a ten-year period allows to highlight posi-tive effects of the implemented policies, aimed at increasing separate collection in general andespecially food waste, and the implementation of the first campaigns addressed at decreasingoverall waste production.

1 IntroduzioneIl Rapporto Rifiuti 2010 [1], in occasione del decennale dell’OPR, analizza la produzione ed irisultati di gestione dei rifiuti urbani oltre che per l’anno di riferimento (dati 2009) anche perun arco temporale di un decennio che va dal 2000 al 2009, suddivisi per le differenti tipologiemerceologiche raccolte in modo differenziato, ed effettua anche un’analisi economica dei costidi gestione del ciclo integrato dei rifiuti urbani. Le informazioni che si riferiscono al decennio2000-2009 per i rifiuti urbani contengono una serie di approfondimenti che consentono divalutare le performance ambientali raggiunte dal 2000 ad oggi dai Comuni, dalle ComunitàMontane, dai Consorzi della Provincia di Varese.Per quanto attiene alla produzione totale di rifiuti urbani essa fa registrare una netta diminu-zione per l’anno 2009 e scende a 418.503 tonnellate rispetto alle 431.137 del 2008, con undecremento del 2,9% come produzione totale e del 3,5% come quantitativi pro-capite, por-tando il dato annuale di produzione per abitante a 478 kg/abitante, di contro ai 496 kg/abitan-

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te dell’anno precedente (circa 18 kg/abitante in meno rispetto al 2008). Anche considerando ildato di produzione pro-capite 2009 in confronto con il dato 2000, esso risulta inferiore dello0,5%, rilevando come un mix tra politiche di riduzione e contrazione dei consumi, dovuto allarecente crisi economica globale, hanno permesso di limitare la crescita complessiva della pro-duzione di rifiuti. Nello stesso periodo di tempo si è assistito ad un rilevante incremento delleraccolte differenziate, aumentate complessivamente, in valore assoluto, del 73%. La Provinciadi Varese è quindi passata dal 35% di 10 anni fa al 58% odierno, livello che ci colloca al disopra dell’obiettivo nazionale del 50%, previsto per il 2009 dalle vigenti normative nazionali.Nei 10 anni trascorsi il panorama provinciale della gestione dei rifiuti è cambiato in modorilevante soprattutto per quanto riguarda le modalità di prelievo dei rifiuti; infatti si è assistitoad un progressivo spostamento da sistemi principalmente basati su campane e cassonetti stra-dali a sistemi integrati a domiciliarizzazione avanzati (così detti sistemi “porta-a-porta”), pres-soché adottati oggi in tutti i Comuni. In particolare, la frazione che maggiormente ha contribu-ito all’incremento della raccolta differenziata è stata quella composta dai rifiuti organici dome-stici (scarti di cucina), la cui intercettazione, che coinvolgeva solo 12 Comuni nel 2000, coin-volge nel 2009 140 Comuni su 141.

Fig. 1 – Rappresentazione dei Comuni con attivata la raccolta della frazione organica domestica nel 2000 enel 2009.

Parallelamente allo sviluppo della raccolta differenziata si è consolidato, anche in provincia diVarese, un sistema industriale per il riciclo dei materiali raccolti separatamente riguardantealcune delle frazioni principali (carta, plastica, vetro e verde). L’industria varesina ha confer-

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mato di essere in grado di assorbire tali flussi di materie seconde, in assenza dei quali l’approv-vigionamento direttamente da materie prime avrebbe maggiori impatti sull’ambiente.

2 Principali dati sulla gestione rifiuti urbaniLa produzione complessiva dei rifiuti dal 2000 al 2009 in Provincia di Varese è aumentata del6,2%, a fronte di un aumento della popolazione residente del 6,8%; se analizziamo il datodella produzione pro-capite osserviamo pertanto che nell’arco di 10 anni la produzione deirifiuti è diminuita dello 0,5%.

Tab. 1 – Principali dati sulla gestione rifiuti in provincia di Varese.

Le raccolte differenziate hanno avuto un rilevante incremento, passando dalle 140.511 t del2000 alle 293.065 t del 2009, con un incremento assoluto del 73% sui quantitativi totali.Due dati molto importanti sono il decremento del 30,7% della produzione di rifiuti ingom-branti destinati a smaltimento ed il decremento dei quantitativi di rifiuti indifferenziati (il co-siddetto “sacco viola” o “sacco nero”) del 35,5% in 10 anni.

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La quantità di rifiuti organici intercettata è passata da 9.748,8 t a 54.847,3 t, con un incre-mento decennale in valore assoluto del 462,6%, e il segno positivo accomuna nel decennio leperformances di tutte le altre frazioni intercettate mediante RD. In ordine decrescente perincremento conseguito, la RD del legno registra un + 164,4%, quella degli imballaggi inplastica un + 135,1%, quella delle altre frazioni, tra cui il multimeteriale, un +129,9%, quel-la del vetro un +44,7%, quella del verde un +41,4%, quella della carta un +28,2% nei 10anni considerati.Le rese di intercettazione registrano un analogo balzo in avanti, con la frazione umida chepassa da 11,9 kg/ab nel 2000 (45,60 kg/ab, se il quantitativo allora intercettato viene ripartitosugli abitanti attivi) a 62,6 kg/ab nel 2009, le altre frazioni che dai 5,4 kg/ab intercettati nel2000, quando rappresentavano l’1,13% del RU totale, passano a 12 kg/ab nel 2009 (2,5% delRU totale), la plastica che dai 7,5 kg/ab nel 2000 passa a 16,5 kg/ab nel 2009.Osservando il dato relativo all’anno 2009, si rileva che la produzione complessiva di rifiutiurbani è diminuita in modo significativo rispetto al 2008, sia in valore assoluto (-2,9%) che alivello pro-capite (-3,5%), all’interno di un anno in cui la crisi economica mondiale si è acuitaed è stata avvertita pesantemente anche a livello territoriale sia sotto forma di aziende chiuseche di posti di lavoro persi (ricorso alla CIGS) ed in cui inoltre, si è andata diffondendo unamaggiore cultura del risparmio, abbinata ad una nuova attenzione ambientale rivolta alla ridu-zione dei rifiuti. Il trend di rallentamento nella crescita della produzione dei rifiuti, che siregistra da qualche anno a questa parte si è dunque mostrato compiutamente nel 2009 e ciriporta a livelli di produzione pro-capite registrati nel 2003.Questi dati, come anticipato, risentono sicuramente anche di un positivo influsso del radicarsidelle azioni di riduzione dei rifiuti messe in atto dalla Provincia di Varese negli ultimi 10 annie soprattutto nel 2009 (progetto Ecobebè, Bando Ecofeste, approvvigionamento di latte edacqua potabile mediante bottiglie riutilizzabili), volte a porre in pratica le iniziative che sonopreviste e imposte dalla normativa comunitaria e nazionale in tema di gestione dei rifiuti, chemette in primo piano la prevenzione sulle altre pratiche di gestione dei rifiuti.La raccolta differenziata complessiva, che raggiunge a livello provinciale il 58,1%, aumentan-do di quasi 1 punto percentuale rispetto allo scorso anno, conferma l’impegno dei cittadini edegli altri enti ed aziende della provincia di Varese coinvolti sul territorio nella filiera del rifiutourbano e conferma anche la qualità e l’efficacia dei modelli gestionali introdotti, che sonoormai giunti a maturità. L’aumento della percentuale di rifiuti avviati a riciclaggio è reso possi-bile dall’incremento della raccolta della frazione organica, che è cresciuta del 3,5% rispetto al2008, raggiungendo una media provinciale nel 2009 di 62,6 kg/ab.*anno, pari a 171,51 g/ab*giorno. Lievi cali si rilevano nella produzione delle frazioni secche quali carta (-3,3%),vetro (-0,8%), mentre gli imballaggi in plastica fanno registrare un lieve incremento (+1,3%).Anche i rifiuti verdi ed i legno segnano il passo (-4,6% e -8% rispettivamente), e la loro flessio-ne, insieme a quella ancor più marcata degli ingombranti (-13,6%) è legata ad una gestionesempre più attenta dei centri comunali di conferimento da parte dei Comuni, che via via neglianni tendono a limitare quanto più la possibilità di accesso agli utenti non autorizzati. Le “altrefrazioni” fanno registrare un deciso aumento rispetto al 2008 (+13,5%) per la confluenza, inesse, di quota della raccolta della plastica, condotta in alcuni comuni con modalità multi mate-riale, sia per gli alti flussi di raccolta fatti registrare dal sistema RAEE – Rifiuti da Apparecchia-ture Elettriche ed Elettroniche – che raggiungono un livello di intercettazione provinciale di5,4 kg/ab.anno, per un totale di 12 kg/ab*2009 di “altre frazioni”.All’andamento della raccolta differenziata, nel complesso positivo, si affianca una contrazione(che prosegue da alcuni anni) della produzione dei rifiuti indifferenziati, ovvero della frazionedei rifiuti non differenziabili e quindi destinati a smaltimento, che scende del 5,0% rispetto al2008 e di quasi il 31% rispetto al 2000. Grazie a questi dati, si va ulteriormente ampliando la“forbice” tra i rifiuti urbani smaltiti in discarica o termovalorizzatore (175.437,2 ton, pari al

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41,9%) e quelli raccolti in modo differenziato e avviati a recupero di materia (243.065,5 ton),con sempre maggiori vantaggi per l’ambiente.

3 Analisi di dettaglio della raccolta differenziataLa raccolta differenziata rappresenta uno strumento indispensabile affinché si possa giungeread una gestione integrata dei rifiuti ambientalmente sostenibile ed economicamente efficiente.Lo sviluppo delle raccolte sul territorio provinciale prosegue con un trend molto positivo, cheha consentito di raggiungere obiettivi ben superiori a quelli previsti dalle norme nazionali: il58,1% di raccolta differenziata colloca la provincia di Varese tra le più virtuose dell’interopanorama nazionale, senza considerare le punte di eccellenza, rappresentate da 7 Comuni par-ticolarmente innovativi e sensibili al tema che raggiungono livelli di RD superiori al 70% edaltri 70 che comunque raggiungono percentuali tra il 60 ed il 70%. Dei restanti Comuni, 53hanno una percentuale di RD compresa tra il 50 ed 60%, mentre i rimanenti 11 sono comun-que al di sopra del 40% di RD.

Fig. 2 – Distribuzione dei rifiuti nei diversi circuiti di raccolta.

A livello complessivo, la Provincia di Varese raggiunge e supera l’obiettivo nazionale, fissatodal D.lgs. 152/2006 e dalla Legge 296/2006 del 50% di RD nel 2009, con 129 Comuni su 141al di sopra del 50% di RD.Dal 2000 ad oggi le RD sono aumentate in valore assoluto del 73%, passando dal 35,7% del2000 al 58,1% del 2009.Come il grafico precedente mostra, del totale dei rifiuti prodotti nel 2009, il 31,6% è rappre-sentato da rifiuti indifferenziati, il 6,8% da ingombranti a smaltimento, il 3,5% da spazzamen-to stradale; a comporre il restante 58,1%, raccolto con modalità differenziata, hanno concorso,

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in ordine decrescente, i rifiuti organici (13,1%), in aumento di 3,5 punti percentuali rispetto al2008 (grazie all’attivazione di nuovi Comuni ed al rinnovo del sistema di raccolta mediantesostituzione del sacco nero con uno trasparente in altri 4 Comuni in Provincia di Varese) e del462,6% rispetto al 2000, quando vi erano 12 Comuni attivi. A seguire, il contributo maggioreviene dai rifiuti verdi (12,1%), di cui annualmente sono intercettati 57,7 kg/ab, con un calo del4,6% rispetto al 2008, da quelli cellulosici (carta, cartone, tetrapak), che hanno pesato per il10,4%, con un calo del 3,3% rispetto al 2008 e di cui si intercettano in media in Provincia 49,9kg/ab, con punte di raccolta di 80 kg/ab in alcuni Comuni (Saronno), dal vetro (9,8%), in calodello 0,8% rispetto al 2008, di cui sono stati intercettati 46,8 kg/ab*2009. Il legno ha pesatoper il 4,1%, per 19,5 kg/ab*2009, con un calo dell’8%, gli imballaggi in plastica hanno pesatoper il 3,5% con un incremento dell’1,3% rispetto al 2008 ed una resa individuale di 16,5 kg/ab*2009. Chiudono la classifica le ALTRE RD, che comprendono varie tipologie di RifiutiPericolosi raccolti in modo differenziato, tra cui in aumento, i Rifiuti da Apparecchiature Elet-triche ed Elettroniche (RAEE) grazie all’entrata a regime del sistema RAEE, istituito dal D.lgs.151/05, oltre alla raccolta multi materiale (plastica e metalli o plastica, tetrapak e metalli).Chiudono la classifica i materiali recuperati dai rifiuti ingombranti, che hanno costituito lo0,9% della percentuale complessiva di RD.

Bibliografia[1] Ghiringhelli G., Giavini M., Colombo S., “Rapporto rifiuti urbani – anno 2009”, Provincia di Varese,2010 (in press).

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CONVEGNO:RIFIUTI. RICERCHE INDUSTRIALI

LEGATE ALLA GESTIONE EVALORIZZAZIONE

Tecnologie innovative nelle varie fasi del Sistema Integrato di Gestione, dalla raccolta allavalorizzazione in materiali ed energia, ai controlli di processo ed ambientali, ai sistemi divalidazione e certificazione.La Direttiva Quadro 2008/98/CE, in via di recepimento ed il Sistri sulla tracciabilità deirifiuti, definiscono approcci fortemente innovativi che ricadranno nelle varie fasi del Ciclodi Vita per tecnologie innovative e strumenti necessari a nuove forme gestionali che richie-dono una ricerca industriale ed ecologica finalizzata ad un Design Ecologico legato allaprevenzione a target ambiziosi di recupero ed un controllo efficace.

A cura di Università di Bologna – Polo di Rimini e CTS Ecomondo

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