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S A N P A O L O I M I BILANCIO SOCIALE 2006

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Per illustrare questo Bilancio Sociale è stato chiesto alle persone che lavorano nel Gruppo di inviare le loro foto più belle che illustrassero il tema della sostenibilità.Ne sono state selezionate 26 che, insieme al nome dell’autore, vengono pubblicate in questa edizione. Si ringraziano tutti coloro che hanno voluto partecipare all’iniziativa.

Intesa Sanpaolo S.p.A.

Sede legale:Piazza San Carlo, 15610121 TorinoTel. 011 5551

Sede secondaria:Via Monte di Pietà, 820121 MilanoTel. 02 87911

Unità Corporate Social ResponsibilityTel.: +39-02-87963435Fax: +39-011-555.5211e.mail: [email protected] Internet: www.intesasanpaolo.com

Investor RelationsTelefono 02 879 43180Telefono 02 879 42622e-mail: [email protected]

Rapporti con i MediaTelefono 02 879 63531Telefono 02 879 63010

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Bilancio Sociale 2006

SANPAOLO IMI S.p.A.

SOCIETÀ ISCRITTA ALL’ALBO DELLE BANCHE

CAPOGRUPPO DEL GRUPPO BANCARIO SANPAOLO IMI

ISCRITTO ALL’ALBO DEI GRUPPI BANCARI

SEDE SOCIALE IN TORINO, PIAZZA SAN CARLO N. 156

SEDI SECONDARIE:

- ROMA, VIALE DELL’ARTE N. 25

- BOLOGNA, VIA FARINI N. 22

CAPITALE SOCIALE EURO 5.400.253.255,68 INTERAMENTE VERSATO

CODICE FISCALE, PARTITA I.V.A. E NUMERO ISCRIZIONE

REGISTRO DELLE IMPRESE DI TORINO: 06210280019

CODICE ABI 1025-6

ADERENTE AL FONDO INTERBANCARIO DI TUTELA DEI DEPOSITI

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Luigi Arcuti Presidente Onorario

Enrico Salza* Presidente

Maurizio Barracco Consigliere

Pio Bussolotto* Consigliere

Giuseppe Fontana Consigliere

Ettore Gotti Tedeschi* Consigliere

Alfonso Iozzo* Amministratore Delegato**

Virgilio Marrone Consigliere

Iti Mihalich Consigliere

Anthony Orsatelli Consigliere

Emilio Ottolenghi* Consigliere

Orazio Rossi* Vice Presidente

Gian Guido Sacchi Morsiani* Consigliere

Alfredo Saenz Abad Consigliere

Mario Sarcinelli Consigliere

Leone Sibani Consigliere

Alberto Tazzetti Consigliere

Josè Manuel Varela* Consigliere

* Membri del Comitato Esecutivo**Amministratore Delegato sino al 12 dicembre 2006 e Consigliere sino al 31 dicembre 2006

Maurizio Dallocchio Presidente

Aureliano Benedetti Sindaco Effettivo

Gianluca Ferrero Sindaco Effettivo

Augusto Franchini Sindaco Effettivo

Paolo Mazzi Sindaco Effettivo

Carlo Pavesio Sindaco Supplente

Paolo Piccatti Sindaco Supplente

Pietro Modiano

Consiglio di Amministrazione

Collegio Sindacale

Direttore Generale

Cariche sociali sino al 31 dicembre 2006

Al 31 dicembre 2006 gli organi sociali sono decaduti in relazione al venir meno del soggetto giuridico SANPAOLO IMI S.p.A. che,

a far data dal 1° gennaio 2007, si è fuso per incorporazione in Banca Intesa S.p.A. che ha assunto la nuova denominazione di Intesa Sanpaolo S.p.A..

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Giovanni Bazoli

Antoine Bernheim

Rodolfo Zich

Carlo Barel di Sant’Albano

Pio Bussolotto

Rosalba Casiraghi

Giovanni Costa

Franco Dalla Sega

Gianluca Ferrero

Angelo Ferro

Pietro Garibaldi

Fabrizio Gianni

Alfonso Iozzo*

Giulio Lubatti

Eugenio Pavarani

Gianluca Ponzellini

Gianguido Sacchi Morsiani

Ferdinando Targetti

Livio Torio

* L’Assemblea Ordinaria degli Azionisti riunitasi il 3 maggio 2007 ha nominato Consigliere di Sorveglianza Giuseppe Mazzarello, in sostituzione del consigliere dimissionario Alfonso Iozzo

(nominato il 2 gennaio 2007)

Enrico Salza

Orazio Rossi

Corrado Passera

Elio Catania

Gianluigi Garrino

Giuseppe Fontana

Giovanni Battista Limonta

Virgilio Marrone

Emilio Ottolenghi

Giovanni Perissinotto

Marcello Sala

Pietro Modiano

Francesco Micheli

Bruno Picca

Consiglio di sorveglianzaPresidente

Vice Presidenti

Consiglieri

Consiglio di gestionePresidente

Vice Presidenti

Consigliere delegato e Chief Executive Officer

Consiglieri

Direzione GeneraleDirettore generale vicario

Direttore generale

Dirigente preposto alla redazione

dei documenti contabili societari

Cariche sociali dal 1° gennaio 2007

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Indice

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2.LA RELAZIONE ECONOMICA

3.LA RELAZIONE SOCIALE

I clienti

I collaboratori

Gli azionisti

La comunità

I fornitori

4.LA RELAZIONE AMBIENTALE

5.OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO

6.ATTESTAZIONE DI CONFORMITÀ DA PARTE DI PRICEWATERHOUSECOOPERS

7.ALLEGATI

Prospetto degli indicatori e dei contenuti

Codice Etico

Glossario

Lettera agli stakeholder

Introduzione e nota metodologica

1. IDENTITÁ E GOVERNANCE

Mission e valori di riferimento

L’evoluzione storica

Le Linee strategiche

Il profilo del Gruppo Intesa Sanpaolo

L’assetto organizzativo

Il governo dell’impresa

La nostra Responsabilità Sociale

Gli strumenti di gestione della Governance

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8 Bilancio Sociale 2006

Nel corso del 2006 Intesa e Sanpaolo IMI hanno concluso un accordo strategico per la creazione di unnuovo protagonista dell’industria bancaria italiana e europea.

Questo ambizioso progetto – che ha portato il 1° gennaio 2007 alla nascita di Intesa Sanpaolo – è il fruttodi una visione condivisa: la sostenibilità quale capacità di creare valore economico, sociale e ambientalenel lungo periodo, contribuendo nel contempo alla crescita delle economie e delle comunità in cui ilGruppo opera.

Intesa Sanpaolo vuole connotarsi sul mercato non solo per i risultati economico-finanziari che si èimpegnata a conseguire, ma soprattutto per come svolge la propria attività.Vogliamo essere riconosciuti come la banca al servizio delle persone, che risolve i problemi e contribuisce aprogetti di crescita, mettendo a disposizione le proprie competenze specialistiche, operando a tutto campocon le diverse fasce di clientela, su scala nazionale e internazionale.

Il Piano d’Impresa del Gruppo formula obiettivi di miglioramento e di crescita che ereditano un patrimoniodi tradizione e cultura che ha visto le due banche protagoniste d’eccellenza nel proprio legame con iterritori e nella valorizzazione di quelle componenti della società civile che contribuiscono alla creazione dibenessere finalizzato all’utilità sociale.

Attraverso l’accesso al credito e la disponibilità più larga di strumenti e prodotti finanziari possiamofavorire il dinamismo sociale. Il legame tra la nostra tradizione e il futuro si evince quando per esempioabbiamo dato vita a progetti di microcredito (in collaborazione con la Compagnia di San Paolo) e quandoabbiamo posto le basi per la creazione di una banca dedicata al Terzo settore.

Il nostro impegno a promuovere lo sviluppo sostenibile si esprime anche nel sostenere importantiprogrammi promossi dalle Nazioni Unite (in particolare il Global Compact e l’UNEP–Finance Iniziative) enell’aderire a principi internazionali per la salvaguardia dell’ambiente e dei diritti umani (EquatorPrinciples). Abbiamo inoltre esteso al Gruppo la certificazione ambientale e promulgato una nuova policy ambientale,nella convinzione che sia importante lavorare per migliorare costantemente i processi e disporre di sistemidi gestione e di controllo sempre più efficaci.

La nostra attenzione è focalizzata su tutti gli interlocutori che in maniera diversa intrattengono relazionicon la Banca: non solo gli azionisti, i clienti e i collaboratori, ma anche i fornitori e i partner commerciali,le comunità e i territori in cui la banca opera e non ultimo l’ambiente.

Sappiamo che questo sistema di relazioni è fondato sulla fiducia, frutto prezioso di impegni che vengonorispettati nel tempo. Attraverso il Bilancio Sociale vogliamo dunque presentare un rendiconto completo etrasparente di ciò che abbiamo fatto e dichiarare i nostri impegni per il futuro, integrando le istanze cheemergeranno dal dialogo con i nostri stakeholder.

La verifica costante della nostra capacità di soddisfare le aspettative degli stakeholder ci consentirà diconservare nel tempo la coerenza con i nostri valori di riferimento e alimenterà la fiducia necessaria percompiere al meglio la nostra missione aziendale.

Lettera agli stakeholder

Enrico SalzaPresidente

Corrado PasseraCEO

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9Bilancio Sociale 2006

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10 Bilancio Sociale 2006

Questo Bilancio Sociale viene pubblicato in un periododi transizione in seguito alla fusione per incorporazionedi Sanpaolo IMI in Banca Intesa approvata il 1 dicembre2006 dalle due Assemblee degli Azionisti che ha datovita, dal 1° gennaio 2007, ad Intesa Sanpaolo. Perquesto motivo questa quinta edizione del BilancioSociale di Sanpaolo IMI rappresenta un momento didiscontinuità, riferendosi ad un’entità giuridica che alladata della pubblicazione non esiste più. Si è volutocomunque, in continuità con gli scorsi anni, rendereconto agli stakeholder delle attività svolte nel corso del2006, a dimostrazione della capacità di operare incoerenza con i valori dichiarati e con l’ideale di svilupposostenibile, lungo le tre dimensioni della sostenibilitàeconomica, sociale e ambientale.La struttura stessa del documento rispecchia talediscontinuità, con una prima parte di Identità eGovernance che si riferisce al nuovo Gruppo bancario,una parte centrale di rendicontazione economica,sociale e ambientale riferita alla realtà Sanpaolo IMI edun’ultima parte che definisce gli impegni diresponsabilità sociale che Intesa Sanpaolo si assume peril prossimo triennio. Tutti i dati presentati nella parte di rendicontazione siriferiscono all’esercizio 2006 e, ove non diversamentespecificato, al perimetro del Gruppo Sanpaolo IMI cosìcome rappresentato nel Bilancio Consolidato. Nel documento il termine “banche commerciali”indica l’aggregato di Sanpaolo IMI, Sanpaolo Banco diNapoli, Cassa di Risparmio di Venezia, Cassa diRisparmio di Padova e Rovigo, Cassa di Risparmio inBologna, Friulcassa e Sanpaolo Banca dell’Adriatico,ciascuna con la sua rete di sportelli (è esclusa Cassa deiRisparmi di Forlì e della Romagna). I dati sono raffrontati con quelli dei due precedentiesercizi (salvo nei casi in cui il raffronto non siagiudicato significativo).

In dettaglio, il documento è articolato nelle seguentisezioni:

• Identità e Governance ha lo scopo di presentarel’identità del Gruppo Intesa Sanpaolo - mission evalori di nuova istituzione - ed il profilo della nuovaentità. Un’attenzione particolare è dedicata allastruttura di corporate governance adottata dalGruppo e al governo della responsabilità socialedell’impresa. Vengono presentati in tabelle riassuntivei vari strumenti di governo (policy e sistemi di gestionecertificati da enti esterni accreditati) già introdottinella gestione del nuovo Gruppo.

• La relazione economica presenta la performanceeconomica del Gruppo Sanpaolo IMI e laripartizione del valore aggiunto fra i diversistakeholder secondo le linee guida del modello ABI.

• La relazione sociale esamina per ciascunostakeholder del Gruppo Sanpaolo IMI le politiche, leattività svolte e i risultati raggiunti rispetto agliobiettivi fissati nel Bilancio Sociale 2005. All’internodella relazione sono presenti appositi riquadridedicati ad alcune Società specializzate.

• La relazione ambientale presenta la performanceambientale del Gruppo Sanpaolo IMI sia per gliaspetti ambientali diretti sia per quelli indiretti.

• Gli Obiettivi di miglioramento indicano gli impegniprospettici del Gruppo Intesa Sanpaolo verso glistakeholder in un’ottica pluriennale, definitinell’ambito dell’attività di predisposizione del Pianod’Impresa 2007-2009.

• L’Attestazione di conformità da parte diPricewaterhouseCoopers.

• In allegato, il Prospetto degli indicatori e deicontenuti: prospetto di sintesi degli indicatori diperformance e delle informazioni sull’approcciogestionale relativo ai diversi aspetti oggetto direndicontazione (Gruppo Sanpaolo IMI) e sul profilodel Gruppo Intesa Sanpaolo, con l’indicazione dellaloro collocazione all’interno del documento; ilCodice Etico; il Glossario.

Analoga struttura è stata seguita nella predisposizionedel Bilancio Sociale e Ambientale di Banca Intesa.

Il Bilancio Sociale è stato predisposto secondo lelinee guida di rendicontazione G3 del GRI (GlobalReporting Initiative), che costituiscono il principaleriferimento internazionale in materia di reportingsociale e ambientale. In allegato è consultabile unatabella riepilogativa dei contenuti del documentosecondo lo schema G3; tale prospetto elenca eindica la collocazione degli indicatori diperformance, delle informazioni sul profilo delGruppo e delle informazioni sull’approcciogestionale (Disclosure Management Approach)relativo a ciascuno degli aspetti definiti all’interno diciascuna categoria di indicatori. Sono indicati anchegli indicatori il cui valore è nullo o è riferito ad azionio comportamenti previsti da norme di legge o altriregolamenti. Il documento fa inoltre riferimento, in particolare peril calcolo e la ripartizione del valore aggiunto, alle

Introduzione e nota metodologica

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linee guida di redazione del Bilancio Sociale per ilsettore del credito (“Il rendiconto agli stakeholder:una guida per le banche”) elaborato da ABI incollaborazione con EconomEtica (CentroInteruniversitario per l’etica economica e laresponsabilità sociale di impresa).

Il Bilancio Sociale 2006 è stato sottoposto all’esamedella società di revisione PricewaterhouseCoopers, inbase ai principi ed alle indicazioni contenutinell’International Standard on AssuranceEngagement 3000 (ISAE3000). Tale analisi permettedi verificare non solo la corrispondenza di dati einformazioni riportati nel bilancio rispetto a quantorealmente avvenuto, ma anche che il documentorifletta i risultati di una gestione permeata da sceltedi responsabilità sociale e che il documento siaredatto conformemente a quanto indicato neiprincipi di redazione di riferimento.L’autodichiarazione del livello di applicazione (B+)prevista dalle linee guida GRI nella versione G3 el’attestazione di conformità da parte diPricewaterhouseCoopers sono disponibili nelpresente documento. I contenuti del documento sono stati raccolti edelaborati da un gruppo di lavoro composto darappresentanti delle diverse aree funzionali e societàdel Gruppo, coordinato dall’Unità Corporate SocialResponsibility. La fonte dei dati è costituita daisistemi informativi utilizzati nella gestione ordinaria enella contabilità delle attività aziendali.

L’approvazione del Bilancio Sociale quest’anno haseguito un iter semplificato rispetto agli scorsi anni esvincolato dalla tempistica di approvazione delBilancio d’Esercizio in ragione delle esigenze legateall’integrazione fra Sanpaolo IMI e Banca Intesa.Infatti è prevalsa l’esigenza di legare il processo delBilancio Sociale, quale strumento di gestione dellaresponsabilità sociale, alle attività di predisposizionedel Piano d’Impresa 2007-2009 Intesa Sanpaolo,approvato il 14 aprile 2007. Gli impegni diresponsabilità sociale definiti nel Piano d’Impresa,infatti, costituiscono la base degli impegni prospetticiverso gli stakeholder contenuti nel Bilancio Sociale.

Il Bilancio Sociale, realizzato in 7.000 copie, vienedistribuito ai principali interlocutori del Gruppoinsieme al Bilancio Sociale e Ambientale 2006 di BancaIntesa ed è disponibile sul sito internet istituzionale.

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Alcuni elementi di novità nei contenuti, nella formae nel processo di redazione del Bilancio Sociale sonostati introdotti per migliorare l’aderenza ai principidi rendicontazione presi a riferimento.

InclusivitàNel 2005 era stato svolto un approfondimento permeglio identificare l’articolazione dei diversiinterlocutori all’interno di ciascuna macrocategoriadi stakeholder, rappresentato in una mappa deglistakeholder. Tale mappatura è stata riesaminata econsolidata nel corso del 2006.

Rilevanza Per definire i temi rilevanti per il BilancioSociale sono stati presi come riferimento gliambiti di responsabilità sociale individuati nellamissione e nei valori del Gruppo ed i contenutie gli indicatori previsti dalle linee guida GRI eABI. Inoltre è stata effettuata una ricognizionedei temi di rilevanza per il settore, compresiquelli più controversi, e della normativanazionale ed internazionale. Tale ricognizioneha determinato, fra l’altro, l’introduzione neldocumento di nuovi indicatori, ritenuti

Principi di redazione secondo la Global Reporting Initiative

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particolarmente significativi o disponibili per laprima volta, ed un maggiore approfondimentosull’approccio gestionale della bancariguardante alcune aree rilevanti, in particolarequella sul personale.

Contesto di sostenibilitàIl documento presenta la concezione diSanpaolo IMI di sviluppo sostenibile e permettedi inquadrare l’attività del Gruppo in uncontesto più ampio (ad esempio, lo sviluppo delsistema imprenditoriale, i fenomeni migratori, lapovertà e i problemi di accesso al credito, ilsurriscaldamento del globo).

CompletezzaI dati riportati nel documento fanno riferimentoall’aggregato delle Società del Gruppo (dovenon diversamente indicato). Dove il dato èriferito alle Banche commerciali si intendeesclusa Cassa dei Risparmi di Forlì e dellaRomagna. Le informazioni inserite sonocoerenti con il periodo temporale di riferimento(esercizio 1/1/2006 - 31/12/2006). Qualora visiano stati sviluppi importanti nei primi mesi del2007 se n’è dato conto.

EquilibrioNella stesura del documento sono state inseriteinformazioni tratte da documentazioneverificabile e le informazioni sono presentate inmodo da evidenziare sia gli andamenti positivisia quelli negativi.

Comparabilità Il documento consente una comparazione delleperformance del Gruppo negli anni (i datiriportati sono infatti raffrontati ove possibilecon quelli dei due precedenti esercizi) ed ilconfronto con altri operatori del settore, grazieall’inserimento di dati di sistema laddovedisponibili da fonti attendibili.

AccuratezzaLa maggior parte dei dati deriva da rilevazionidirette, salvo alcune stime (segnalate in nota)formulate per alcuni dati ambientali. La sezione“La Relazione Economica” è stata predispostautilizzando i dati del Bilancio Consolidatoredatto sulla base dei principi contabili IFRS.

TempestivitàL’approvazione del Bilancio Sociale quest’annoha seguito un iter semplificato rispetto agliscorsi anni e svincolato dalla tempistica diapprovazione del Bilancio d’Esercizio in ragionedelle esigenze legate all’integrazione fraSanpaolo IMI e Banca Intesa. Il Bilancio Socialeè stato approvato dal Consiglio di Gestione inseguito all’approvazione del Bilancio d’Esercizioe del Piano d’Impresa 2007-2009 IntesaSanpaolo il 14 aprile 2007. La diversa tempisticadi quest’anno risponde infatti all’esigenza diadattarsi con prontezza al mutato contesto diriferimento interno e di saldare il processo delBilancio Sociale alle attività di predisposizionedel nuovo Piano d’Impresa.

ChiarezzaIl principio di chiarezza è stato preso comeriferimento sia nell’impostazione della strutturadel documento sia nella stesura dei testi.Continua infatti lo sforzo di semplificazione deldocumento, nel quale vengono inseriti unconsistente numero di grafici, tabelle eprospetti e si è cercato di utilizzare unlinguaggio più chiaro e accessibile anche ai nonaddetti ai lavori.

Verificabilità Questa edizione del Bilancio Sociale èsottoposta a verifica di conformità ai principi diredazione e alle indicazioni previste dalle lineeguida GRI e ABI da parte della società direvisione contabile PricewaterhouseCoopers inlinea con quanto previsto dallo standardISAE3000.

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Identità e Governance

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Lavoriamo insieme per fornire servizi bancari e finanziari di eccellenza ainostri clienti, attivando leve di sviluppo per tutte le realtà territoriali

nelle quali operiamo. Consapevoli del valore della nostra attività in Italiae all’estero, promuoviamo uno stile di crescita attento alla sostenibilitànel tempo dei risultati e alla creazione di un circolo virtuoso basato sulla

fiducia che nasce dalla soddisfazione dei clienti e degli azionisti, dalsenso di app artenenza dei collaboratori e dalla vicinanza ai bisognidella collettività e dei territori. Competiamo lealmente nel mercato,pronti a cooperare con gli altri soggetti economici, privati e pubblici,ogniqualvolta sia necessario per rafforzare la capacità complessiva di

crescita dei sistemi Paese in cui operiamo. Ci assumiamo laresponsabilità della gestione prudente dei risparmi, ci impegniamo perl’ampliamento dell’accesso al credito e agli strumenti finanziari per tutti

i cittadini, nonché per lo sviluppo sostenibile del sistemaimprenditoriale, consci che le nostre decisioni hanno importanti effetti,

diretti e indiretti, sull’ambiente naturale e sulla collettività, al cuibenessere non solo materiale vogliamo contribuire, sostenendo o

realizzando iniziative culturali e di utilità comune.

Mission

16 Bilancio Sociale 2006 – Identità e Governance

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Valori

Perseguiamo i nostri obiettivi con onestà,correttezza e responsabilità, nel pieno esostanziale rispetto delle regole, dell’eticaprofessionale e dello spirito degli accordisottoscritti.

Ci poniamo l’obiettivo di migliorarecontinuamente, guardando lontano, anticipandole sfide, coltivando la creatività diffusa efinalizzata all’innovazione, valorizzando il merito.

Poniamo la trasparenza alla base delle nostreazioni, della nostra comunicazione e dei nostricontratti per consentire a tutti i nostriinterlocutori di fare scelte autonome econsapevoli.

Vogliamo coniugare la grande dimensione con ilradicamento territoriale, essere una banca cheriesce a pensare in grande e non perdere di vistal’individuo.

Siamo impegnati a eliminare ogni discriminazionedalle nostre condotte e a rispettare le differenzedi genere, età, razza, religione, appartenenzapolitica e sindacale, lingua o diversa abilità.

Il valore della persona in quanto tale guida ilnostro modo di agire: adottiamo l’ascolto e ildialogo come leve di miglioramento continuonelle relazioni con tutti i nostri interlocutori.

Miriamo a utilizzare in modo attento tutte lerisorse, promuovendo comportamenti improntatiall’ottimizzazione e a evitare spreco eostentazione, privilegiando le scelte rivolte allasostenibilità nel tempo.

La nostra strategia di crescita mira alla creazionedi valore solido e sostenibile sotto il profiloeconomico e fiananziario, sociale e ambientale,costruito sulla fiducia di tutti i nostri interlocutorie basato sui seguenti valri:

Valore della persona

Equità

Responsabilità nell’utilizzo delle risorse

Integrità

Eccellenza

Trasparenza

Rispetto delle specificità

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18 Bilancio Sociale 2006 – Identità e Governance

L’attività di Sanpaolo ha inizio nel 1563, quando a Torino laconfraternita della Compagnia di San Paolo pone le basi delMonte di Pietà cittadino che si impegnerà a prestare denaroa bassissimi saggi di interesse per sottrarre i bisognosi dalricorso all'usura.L’evoluzione verso la realtà di ente creditizio porta l’Istituzionea diventare una vera e propria banca nel XIX secolo, abilitataad esercitare anche il credito fondiario.Superata senza danni la crisi bancaria di fine Ottocento, laBanca, che a partire dal 1928 assume la denominazione diIstituto di San Paolo di Torino – Beneficenza e Credito, si affacciaal nuovo secolo come protagonista creditizio dello sviluppoindustriale di Torino e della crescita economica del Paese.Nel 1932 la Banca diventa istituto di credito di dirittopubblico, status che verrà mantenuto fino allatrasformazione in Società per Azioni il 1° gennaio 1992.Nel 1950 il Ministero del Tesoro approva il nuovo statutoorganico e il cambio di denominazione in Istituto BancarioSan Paolo di Torino. Negli anni a seguire si assiste ad unaumento dell’attività della Banca tale da farla passare nellaclassifica mondiale dell’American Banker di New York dal148° posto del 1958 all’85° del 1962, quando conta oltrecinquantamila conti correnti.Risalgono alla seconda metà degli anni ’50 l’autorizzazione aistituire una apposita sezione per il finanziamento di operepubbliche e impianti di pubblica utilità, e l’entrata in funzionedel centro meccanografico, che si evolverà tecnologicamentenella struttura di Moncalieri, costruita poi nel 1964.Agli inizi degli anni 60, l’Istituto è già attivo sullo scenariointernazionale con quattro uffici di rappresentanza (Zurigo,Londra, Francoforte e Parigi). L’Istituto persegue un processo di crescita che lo vedeespandere la propria rete a livello nazionale negli anni '60 e'70 e avviare nella seconda metà degli anni '70 unaprogressiva internazionalizzazione.Negli anni '90, anche attraverso l'acquisizione di altrebanche, Sanpaolo prosegue il proprio rafforzamentodimensionale e territoriale, sviluppando ulteriormente anchela presenza estera. Nel 1997 viene completato il processo di privatizzazione e,l'anno successivo, si realizza l'integrazione con l’IMI, natonel 1931 per sostenere la ricostruzione del sistemaindustriale nazionale. È l’integrazione di due prestigiosebanche private con forti complementarietà: una bancacommerciale con spiccata vocazione verso le famiglie everso le Pmi e una banca di investimento con importanti

linee di business nei settori dell’intermediazione sui mercatidei capitali, del credito a medio e lungo termine e dellagestione del risparmio. La Banca assume la denominazione di Sanpaolo IMI e dal1998 è la sola banca italiana ad essere quotata presso il NewYork Stock Exchange. Dopo una fase di integrazione con banche locali, nel 2000Sanpaolo IMI acquisisce il Banco di Napoli una delleistituzioni creditizie più antiche d’Europa, le cui originirisalgono al 1539 , anno in cui venne fondato il SacroMonte di Pietà, pia associazione improntata a spirito dicarità verso i bisognosi. Nei due anni successivi è realizzata l’integrazione con lebanche facenti parte del Gruppo Cardine, nato nel1999 dall’unione di banche sorte per favorire ilrisparmio popolare e sostenere lo sviluppo economicodelle comunità locali del Nord Est dell’Italia e delladorsale adriatica.Completata l’integrazione di tutte le Banche commerciali delGruppo, che adottano il medesimo modello organizzativo ecommerciale e la stessa piattaforma informatica, nel 2005viene presentato il Piano strategico triennale che prevedecome punto fondamentale lo sviluppo del modello dellaBanca Nazionale dei Territori.Nello stesso anno si avvia il progetto per il nuovo poloassicurativo che porterà agli inizi del 2006 alla nascita diEurizon Financial Group.

L’evoluzione storica

IL MARCHIO

Il logotipo del gruppo bancario nato il 1° gennaio2007 è costruito partendo dal carattere "trajan",così chiamato perché ispirato alle antiche iscrizionivisibili sulla base della Colonna Traiana, simbolo disolidità e stabilità. È caratterizzato dal colore verdedell'originario marchio Sanpaolo IMI e dallapresenza delle caratteristiche "A" inclinate.

Intesa Sanpaolo nasce il 1° gennaio 2007 dalla fusione di Banca Intesa e Sanpaolo IMI. I primi passi verso il processo di integrazioneiniziano il 26 agosto 2006 quando i Consigli di Amministrazione delle due Banche approvano le linee guida del progetto di fusione,ratificato poi il 12 ottobre e convalidato dalle rispettive Assemblee Straordinarie il 1° dicembre dello stesso anno.

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19Bilancio Sociale 2006 – Identità e Governance

Banca Intesa nasce dall’unione di tre grandi Istituti dicredito, protagonisti della storia del sistema bancarioitaliano sin dal XIX secolo.

Il Banco Ambrosiano Veneto nasce nel 1989 dallafusione fra Nuovo Banco Ambrosiano e Banca Cattolica delVeneto, due banche radicate sul territorio che vantano più dicento anni di storia e di attività.Negli anni immediatamente successivi, l'acquisizione diistituti di credito a vocazione locale consente alla Banca diproiettare in breve tempo l'esperienza maturata nelle regionisettentrionali d'origine, soprattutto Lombardia e Triveneto,su tutto il territorio nazionale. Contemporaneamentel'Istituto rafforza la propria posizione sui mercati finanziariinternazionali con l'acquisto di Caboto, destinata adiventare una delle maggiori strutture di investmentbanking europee.

La Cassa di Risparmio delle Provincie Lombardenasce nel 1823, per impulso del conte Giovanni PietroPorro, in una delle più fiorenti regioni dell'imperoaustriaco: la sua funzione è quella di favorire laformazione del risparmio familiare nell'area lombarda.Durante la seconda metà del secolo XIX il Regno d'Italiamuove i primi passi e l'Istituto allarga il suo campo diintervento al finanziamento delle attività rurali,imprenditoriali e commerciali.

Agli albori del Novecento, la Cassa di Risparmio delle ProvincieLombarde ha già raggiunto una notevole solidità, che la renderàpresto un punto di riferimento irrinunciabile per le aziendecolpite dalla crisi della Grande Guerra. Nel secondo dopoguerra, la Cassa è fra i protagonisti dellaricostruzione di Milano. Gli anni Cinquanta, quelli del boomeconomico italiano, vedono accrescere l'impegno nel credito amedio termine, soprattutto a favore delle imprese di minoridimensioni, attraverso la fondazione di Mediocredito Lombardo. A partire dagli anni Sessanta, l'Istituto è ormai di fatto unabanca commerciale e nel ventennio successivo si assiste allagrande espansione territoriale della Cassa in ambito nazionalee internazionale. A partire dal 1991 L’Istituto viene privatizzatoe assume la denominazione di Cariplo Spa.

La Banca Commerciale Italiana, nata nel 1894 aMilano con il concorso di capitali tedeschi, austriaci esvizzeri, è stata per più di un secolo un importante attoredel sistema bancario italiano e l'istituto con la maggiorepresenza all'estero. Dopo aver costituito, in compartecipazione con due banchefrancesi, un istituto per l'America del Sud, nel 1911 Comitinaugura a Londra la prima filiale di una banca italiana in unpaese straniero, seguita nel 1918 da quella di New York;negli anni successivi le presenze e partecipazioni diventanosempre più numerose in diversi Paesi del mondo. Fino agli inizi degli anni '30, Comit opera anche come bancad'investimento, acquisendo partecipazioni in imprese industriali. Nel 1933 l'IRI acquisisce il controllo della Banca che, tre annipiù tardi, con l'emanazione della Legge Bancaria, diventaun'azienda di credito ordinario. L'anno successivo, il 1937, assieme al Banco di Roma e alCredito Italiano, la Comit è designata “Banca di interessenazionale”. Con queste due banche, negli anni successivialla seconda guerra mondiale, Comit fonda Mediobanca. A partire dagli anni ’60 e nei decenni a seguire, Comitaccentua l'espansione della propria rete in Italia e all’estero.Nel 1994 anno del centenario della sua fondazione, la BancaCommerciale Italiana viene privatizzata.

Banca Intesa nasce nel 1998 dall’integrazione di Cariplo eBanco Ambrosiano Veneto. Nel 1999 la Banca CommercialeItaliana entra a far parte del Gruppo Intesa. Con la successivafusione di Comit in Banca Intesa (maggio 2001) il Gruppoassume la denominazione di IntesaBci. Nel dicembre 2002l’Assemblea delibera, con effetto 1° gennaio 2003, la modificadella denominazione sociale in Banca Intesa.

Il logotipo rappresenta l'unione delle duedenominazioni originarie, Banca Intesa e Sanpaolo IMIcollegate dal marchio, raffigurato da un pittogrammaquadrato (forma perfetta, armoniosa ed equilibrata)nel quale appare il disegno stilizzato di un acquedottoromano, simbolo di solidità e sviluppo, nonché di vitae prosperità, unione di culture e di genti.Il marchio si propone quale elemento di distinzione edespressione di concetti chiave quali trasparenza,semplicità e chiarezza.

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20 Bilancio Sociale 2006 – Identità e Governance

Le linee strategicheCon il nuovo Piano di Impresa 2007-2009, proposto dalConsiglio di Gestione e approvato dal Consiglio diSorveglianza ad aprile 2007, Intesa Sanpaolo si ponel’obiettivo di crescere significativamente e in modosostenibile assieme a tutti gli stakeholder. Il nuovo Gruppointende dunque essere una banca per il Paese checontribuisce allo sviluppo dell’economia e delle comunitànelle quali opera sulla base di un rapporto di fiduciasviluppato con tutti i portatori di interesse.Il percorso di crescita fissato dal Piano poggia su una solidabase di partenza, rappresentata dai risultati 2006 raggiuntisia da Banca Intesa sia da Sanpaolo IMI, e segue trefondamentali direttrici: crescita sostenibile in tutte le aree dibusiness, costi e investimenti orientati all’efficienza e allacrescita, ottimizzazione della gestione dei rischi, dellepartecipazioni e degli immobili.

Gli obiettivi indicati sono certamente ambiziosi ma alcontempo ragionevoli in quanto basati su uno scenarioeconomico conservativo. Il nuovo Piano unisce agli ambiziosi obiettivi finanziari dimedio - lungo periodo un importante impegno allacreazione di valore esteso a tutti gli stakeholder, inparticolare attraverso:

• Il consolidamento dell’eccellenza nel rapporto con laclientela. Il Gruppo intende assicurare l’accesso al creditoe il supporto agli investimenti offrendo prodotti e servizidi qualità internazionale e sostenere l’economia italiananei piani di investimento in innovazione einternazionalizzazione. La ricerca dell’eccellenza nellerelazioni con le aziende, le famiglie, i privati, poggia sulmodello di Banca dei Territori, sulla sua forte capillarità sulterritorio e sull’elevato livello di competenze delle personeche lavorano a stretto contatto con il cliente.

• La valorizzazione della crescita umana e professionale deicollaboratori, al fine di accrescerne la qualità e lamotivazione. La creazione di un Gruppo leader in Italia econ prospettive di crescita a livello internazionale offre,infatti, nuove opportunità di sviluppo professionale siaper i collaboratori attuali, sia per le risorse di talento che ilnuovo Gruppo sarà in grado di attrarre.

• Il sostegno allo sviluppo del settore pubblico. IntesaSanpaolo intende contribuire all’ammodernamento delloStato e della Pubblica Amministrazione, anche attraverso ilfinanziamento delle grandi opere del Paese, e allo sviluppodelle infrastrutture immateriali, con particolare riferimentoa ricerca e formazione, in una prospettiva di crescentecollaborazione con il sistema universitario e scolastico.

• Il supporto alla comunità. Al fine di aumentare il focus sulTerzo settore, il Gruppo creerà una banca specializzata nelsettore dell’assistenza finanziaria alle imprese sociali,capace di offrire il meglio degli strumenti e dei prodottiesistenti sul mercato, e che convertirà gli utili della suaattività in disponibilità di credito a favore del settore.

• La protezione ambientale e la valorizzazione del territorio.Il Gruppo pone inoltre una grande attenzioneall’ambiente, al risparmio energetico, alla tutela evalorizzazione del territorio e del patrimonio artistico eculturale con una serie di iniziative a sostegno degliinvestimenti ecologici, fondi speciali, supporto allacreazione di imprese specializzate.

La Presentazione del Piano di Impresa 2007-2009, èdisponibile sul sito internet di Gruppowww.intesasanpaolo.com.

ROE rettificato2 15% 21%

Cost/income 52% 42%

Risultato netto (€mld) 4,4 7,0

2006 pro-formagestionale1 2009

Antonio Serbolisca

1) Fonte: Piano di Impresa 2007-2009, dati pro-forma,esclusi oneri di integrazione non ricorrenti contabilizzati nel 2006.

2) Risultato netto annuo, esclusi oneri di integrazione non ricorrenti e l’ammortamento del costo di fusione rapportato alla somma dei dati di fine anno di capitale, sovrapprezzi emissione, riserve e riserve di rivalutazione, esclusa la differenza di fusione.

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21Bilancio Sociale 2006 – Identità e Governance

Il profilo del GruppoIntesa Sanpaolo

Intesa Sanpaolo è una banca che nasce forte. Si colloca tra i primi gruppi bancari dell'areaeuro con una capitalizzazione di mercato di 75miliardi di euro1.Il Gruppo occupa una posizione significativa inItalia e grazie ad una rete di circa 5.700 filialicapillare e ben distribuita su tutto il territorionazionale offre i propri servizi a oltre 11milioni di clienti.Il Gruppo ha una presenza di rilievo in Europa,in particolare nell’area centro-orientale e nelbacino del Mediterraneo, grazie ai circa 1.250sportelli e circa 7 milioni di clienti. Vantainoltre una rete internazionale specializzata nelsupporto alla clientela corporate, che presidia35 paesi, in particolare il bacino delMediterraneo e le aree in cui si registra ilmaggior dinamismo delle imprese italiane,come Stati Uniti, Russia, Cina e India.Intesa Sanpaolo è l'unione di due grandi realtàbancarie italiane, caratterizzate da valoricomuni, che hanno scelto di mettere insieme leloro forze per essere una banca per il Paese eun importante attore europeo deciso acompetere a livello internazionale. Il nuovo Gruppo intende crescere e contribuirea far crescere in modo sostenibile l’economia e

la società ponendosi come benchmark nellacreazione di valore nel settore bancarioeuropeo.

Raccolta da clientela

Impieghi con clientela

Risparmio gestito3

Public finance4

20,4%

20,4%

31,6%

25,5%

24,6%

1) Dato ad aprile 20072) Dati a fine 2006 pro-forma includendo gli effetti delle operazioni di compravendita con Crédit Agricole. Quote di mercato basate sulleseguenti grandezze: per il risparmio gestito, fondi comuni; per la bancassicurazione, nuova produzione assicurazione vita.3) Fondi comuni, il dato comprende il patrimonio gestito ex Nextra.4) Solo impieghi delle società BIIS e Banca OPI.

Bancassicurazione

INDICATORI SINTETICI

QUOTE DI MERCATO DOMESTICHE2

Dipendenti 99.891

Filiali Italia 5.653

Filiali Banche estere 1.214

Totale attività 576.784 € mln

Crediti verso clientela 327.410 € mln

Raccolta da clientela 343.899 € mln

Patrimonio netto 55.971 € mln

Risultato netto 4.056 € mln

Dicembre 2006

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22 Bilancio Sociale 2006 – Identità e Governance

L’assettoorganizzativo

6 Business Unitcon responsabilità di business, alle quali sono statiaffidati tutti i clienti del Gruppo

CEOCorrado Passera

Banca dei TerritoriP. Modiano(DG Vicario)

Public Finance Banche EstereCorporate

& Investment BankingEurizon Financial Group

Strutture di Staff*

Finanza di Gruppo

Direzioni Centrali

• Banca Intesa• Sanpaolo• Banca di Trento e Bolzano • Biverbanca• Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna• Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo• Cassa di Risparmio di Venezia• Cassa di Risparmio in Bologna• Friulcassa • Intesa Casse Centro• Sanpaolo Banca dell’Adriatico• Sanpaolo Banco di Napoli

• American Bank of Albania• Banca Italo Albanese• Banka Koper• Banca Intesa Beograd• Bank of Alexandria• CIB Bank• Inter-Europa Bank• KMB Bank• LTG Banka• Panonska Banka• Privredna Banka Zagreb• Sanpaolo IMI Bank Romania• UPI Banka• VUB Banka

• Banca Caboto• Banca IMI• Banca Intesa France• IMI Investimenti• Intesa Bank Ireland• Intesa Mediofactoring• Sanpaolo IMI Bank Ireland• Société Européenne de Banque• Zao Banca Intesa

• Banca Fideuram• Eurizon Capital Sgr• EurizonVita

• Banca Intesa Infrastrutture Sviluppo• Banca OPI

Presidente Consiglio di Gestione

Enrico Salza

(*) Operazioni strategiche e Progetti speciali, Corporate Social Responsibility, Laboratorio Banca eSocietà e International Affairs (rappresentanza di Bruxelles).

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23Bilancio Sociale 2006 – Identità e Governance

4 Aree di Governo 16 Direzioni Centralicon responsabilità di indirizzo e controllospecifiche e con precise missioni, in parteraggruppate in Aree di Governo.

Presidente Consiglio di Sorveglianza

Giovanni Bazoli

SegreteriaGenerale CdS

• Personale e Organizzazione• Sistemi Informativi• Servizi Operativi• Immobili e Acquisti• Sicurezza

Affari Societari e Partecipazioni

Relazioni Esterne

Internal Auditing

• Pianificazione, Capital Management e Controllo Sinergie• Controllo di Gestione• Risk Management

• Amministrazione e Fiscale• Legale e Contenzioso• Recupero Crediti

• Decisioni Creditizie• Politiche e Processi Creditizi

Governo delle RisorseF. Micheli (DG)

Governo del ValoreC. Messina

Governo Amministrazione

B. Picca

Governo del CreditoF. Venturini

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24 Bilancio Sociale 2006 – Identità e Governance

Le reti di sportelli in ItaliaQuote di mercato sportelli

> 20%

15% < 20%

10% < 15%

5% < 10%

Altre società controllate

Nell’ottica di fornire un’assistenza finanziaria realmentecompleta, accanto all’attività di banca commerciale siaffiancano i servizi e l’assistenza di alcune societàspecializzate.

Con provvedimento del 20 dicembre scorso,l’Autorità Garante della Concorrenza e delMercato, nell’autorizzare la fusione, avevasubordinato la stessa ad una serie diadempimenti relativi, tra l’altro, alla distribuzioneterritoriale delle filiali e alle attività dibancassurance. Intesa Sanpaolo ha sinorarispettato i termini concordati perl’adempimento di tali impegni e sono stati postiin atto tutti gli interventi preparatori necessariper eseguire in modo tempestivo le restantimisure richieste dall’Autorità.

Intesa Private Banking Private banking

Intesa Previdenza Fondi pensione

Setefi Sistemi di pagamento

Neos Banca Credito al consumo

Intesa Mediocredito, Banca Cis Credito Industriale

Intesa Leasing, Sanpaolo Leasint Leasing

Sirefid, Sanpaolo Fiduciaria, Sanpaolo Bank Luxemburg Attività fiduciaria

Intesa Trade Intermediazione mobiliare

Società Attività

Dati a fine 2006 pro-forma includendo gli effetti delle operazioni di compravendita con Crédit Agricole.

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25Bilancio Sociale 2006 – Identità e Governance

A queste reti di sportelli si aggiungono la Cassa Risparmiodi Parma e Piacenza e la Banca Popolare Friuladia che sono

state cedute nei primi mesi del 2007 a seguito dellafusione tra Banca Intesa e Sanpaolo IMI.

Ex rete - Banca Intesa

Ex rete - Sanpaolo

Banca di Trento e Bolzano

Biverbanca

Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna

Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo

Cassa di Risparmio di Venezia

Cassa di Risparmio in Bologna

Friulcassa

Intesa Casse del Centro

Sanpaolo Banca dell’Adriatico

Sanpaolo Banco di Napoli

Banca Intesa forte di un solido radicamento sul territorio nazionale, conprevalenza nelle aree settentrionali del Paese, serve circa 6 milioni diclienti, costituiti da famiglie e Piccole e Medie Imprese, e 20.000 tragrandi aziende, istituzioni finanziarie e enti pubblici. Opera attraversooltre 2.100 filiali e circa 30.000 dipendenti.

Sanpaolo mette al servizio dei clienti oltre 20.500 dipendenti e circa 1.400 filiali sututto il territorio nazionale, con una particolare concentrazione nelle zone diradicamento storico della Banca: Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta. È anche fortissimala presenza in Lombardia, in Sicilia e nella Capitale.

La Banca rappresenta una importante realtà economica per il Trentino AltoAdige e comprende 91 filiali distribuite prevalentemente nelle province diTrento e Bolzano.

L’attività della Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli, che conta oltre 700 dipendenti siconcentra, per origini storiche, in Piemonte, nell’area delle province di Biella e diVercelli dove sono situati gli oltre 100 sportelli.

La Banca è essenzialmente attiva nel territorio della Romagna attraverso una rete dioltre 80 sportelli e circa 800 dipendenti.

La Cassa, che conta circa 3.300 dipendenti, rappresenta un’importante realtàeconomica per tutto il Veneto e comprende oltre 340 filiali, presenti in prevalenzanelle province di Padova, Rovigo, Treviso, Vicenza e Belluno.

La rete commerciale della Cassa di Risparmio di Venezia comprende oltre 120 filiali,servite da circa 1.400 dipendenti, con una presenza particolarmente capillare a Venezia.

La Cassa di Risparmio in Bologna ha oltre 2.000 dipendenti, con una strutturadistributiva di oltre 200 filiali, dislocate prevalentemente in Emilia Romagna, conparticolare concentrazione su Bologna e provincia.

Friulcassa - Cassa di Risparmio Regionale - nasce a fine 2003 dalla fusione della Cassadi Risparmio di Udine e Pordenone e della Cassa di Risparmio di Gorizia. Le oltre 140filiali e gli oltre 1.100 dipendenti sono presenti in tutto il Friuli Venezia Giulia.

Intesa Casse del Centro è la holding che coordina le otto Casse di Risparmiopresenti con oltre 300 filiali in Umbria, Lazio e Marche: la Cassa di Risparmio diAscoli Piceno, la Cassa di Risparmio di Città di Castello, la Cassa di Risparmio diFano, la Cassa di Risparmio di Foligno, la Cassa di Risparmio di Rieti, la Cassa diRisparmio di Spoleto, la Cassa di Risparmio di Terni e Narni e la Cassa di Risparmiodella Provincia di Viterbo.

Le circa 200 filiali di Sanpaolo Banca dell’Adriatico - che conta circa 1.700dipendenti - sono diffuse nelle regioni della dorsale adriatica: Marche, Abruzzo e Molise.

I circa 5.800 dipendenti di Sanpaolo Banco di Napoli - la più grande banca delMezzogiorno - sono a disposizione della clientela in circa 680 filiali, presenti in modocapillare in Campania, Puglia, Calabria e Basilicata.

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26 Bilancio Sociale 2006 – Identità e Governance

George Town

NassauCittà del Messico

New York

Los Angeles

Buenos Aires

Santiago del Cile

San Paolo

Il Cairo

TeAnkara

BeirutCasablanca

La presenza internazionale*

Filiali

Uffici di rappresentanza

*Dati pro-forma al 31 dicembre 2006

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27Bilancio Sociale 2006 – Identità e Governance

eheran

DubaiMumbai

Bangkok

Singapore

Albania

Bosnia-Erzegovina

CroaziaEgittoFederazione Russa

Francia

GreciaIrlandaLussemburgo

Regno Unito

Repubblica CecaRomaniaSerbia

SlovacchiaSloveniaSvizzera

Ungheria

American Bank of Albania (ABA)Banca Italo Albanese (BIA)LTG BankaUPI bankaPrivredna Banka Zagreb (PBZ)Bank of AlexandriaKMB BankZAO Banca IntesaBanca FideuramBanca Intesa France3

American Bank of Albania (ABA)Intesa Bank IrelandBanca FideuramSociété Européenne de Banque (SEB)Banca CabotoBanca ImiVseobecna Uverova Banka (VUB)Sanpaolo Imi Bank RomaniaBanca Intesa BeogradPanonska BankaVseobecna Uverova Banka (VUB)Banca KoperBanca FideuramSanpaolo Bank SuisseCentral-European Internat. Bank (CIB)Inter-Europa Bank

196

2518

219188511112111111

3916865

2374321

9836

Paese Controllate Filiali

1)Filiali della controllata italiana Banca di Trento e Bolzano2)Ufficio “International and European Affairs”3)A partire dal 2008, è prevista la trasformazione in filiale di Banca Intesa France (Parigi)Il Gruppo è presente con un Italian desk a Kuwait City

Hong Kong

Shanghai

Seoul

Pechino

Barcellona

Londra

Amsterdam

Stoccolma

Varsavia

Praga

Vienna

Zagabria

Atene

Mosca

Madrid

Tokyo

Tunisi

Istambul

Innsbruck1

FrancoforteBruxelles2

MonacoDornbirn1

Parigi

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28 Bilancio Sociale 2006 – Identità e Governance

Il governo dell’impresa

CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA

• Nominato dall'Assemblea degli Azionisti.

• Consiglieri indipendenti: 141 su 19.

• Ha la supervisione delle attività del Consiglio di Gestione.

• È responsabile dell'approvazione delle iniziativestrategiche proposte dal Consiglio di Gestione.

CONSIGLIO DI GESTIONE

• Nominato dal Consiglio di Sorveglianza.

• Consiglieri indipendenti: 5 su 11.

• È responsabile della gestione del Gruppo inaccordo con le linee guida strategiche definite dalConsiglio di Sorveglianza.

Il sistema dualistico assicura una più chiara separazione

tra proprietà e gestione garantendo una maggiore trasparenza e un minor

rischio di potenziali conflitti di interesse

Il 1° gennaio 2007 ha avuto efficacia la fusione perincorporazione di Sanpaolo Imi S.p.A. in Banca IntesaS.p.A. che ha assunto la nuova denominazione sociale diIntesa Sanpaolo S.p.A. con sede legale a Torino.In linea con il modello di governo largamente utilizzatonelle società di più grandi dimensioni in altri paesidell’Unione Europea - sia pure con le caratteristichespecifiche che lo distinguono nei singoli ordinamenti - eper garantire una corporate governance adeguata alleesigenze poste da un processo di integrazione ampio ecomplesso, Intesa Sanpaolo ha adottato un sistemadualistico nel quale sono separate le funzioni di controlloe di indirizzo strategico, esercitate dal Consiglio diSorveglianza, e quelle di gestione dell’impresa, esercitatedal Consiglio di Gestione, consentendo di delineare almeglio ruoli e responsabilità degli organi sociali, anche agaranzia di una sana e prudente gestione della Banca.Il sistema dualistico assicura inoltre una più chiaraseparazione tra proprietà e gestione in quanto ilConsiglio di Sorveglianza si interpone tra gli azionisti e ilConsiglio di Gestione garantendo una maggiore

trasparenza e un minor rischio di potenziali conflitti diinteresse. Il coordinamento dell’azione degli Organi è assicurato daun articolato meccanismo di proposte e pareri preventivinelle materie più rilevanti attribuite alla competenza diciascun Organo.Il sistema di governance della Banca si ispira ai principicontenuti nel Codice di Autodisciplina delle SocietàQuotate promosso da Borsa Italiana S.p.A., del qualetiene conto insieme con le raccomandazioni dellaConsob formulate in materia nonché, in generale, con lebest practice riscontrabili in ambito nazionale einternazionale. Detto sistema è ampiamente trattatonella Relazione sul Governo Societario (disponibile sulsito www.intesasanpaolo.com) cui si rimanda perulteriori dettagli.

1) A seguito della nomina da parte dell’Assemblea ordinaria degli Azionisti del 3 maggio 2007 diGiuseppe Mazzarello in sostituzione del Consigliere dimissionario Alfonso Iozzo, il numero deiConsiglieri indipendenti è salito a 15.

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29Bilancio Sociale 2006 – Identità e Governance

Il Consiglio di Sorveglianza

Lo Statuto prevede che il Consiglio di Sorveglianza siacomposto da un minimo di 15 a un massimo di 21componenti, anche non soci, nominati dall'Assembleadegli Azionisti mediante voto di lista, i quali durano incarica per tre esercizi; possono presentare una lista i sociche rappresentino almeno lo 0,5%, ovvero la diversapercentuale stabilita dalla disciplina vigente, del capitalerappresentato da azioni ordinarie. Il Consiglio di Sorveglianza in carica è stato nominatodall'Assemblea di Banca Intesa S.p.A. il 1° dicembre 2006 -con efficacia dal 1° gennaio 2007 - ed è composto da 19Consiglieri, di cui 141 indipendenti ai sensi del Codice diAutodisciplina delle Società Quotate promosso da BorsaItaliana S.p.A.. I componenti il Consiglio di Sorveglianza sono in possesso,oltre che dei requisiti di professionalità, onorabilità eindipendenza richiesti per i Consiglieri di Amministrazionedelle banche dalla disciplina legale e regolamentare, anchedi quelli richiesti dalla legge per i componenti dell’organodi controllo delle società quotate. Il Presidente delConsiglio di Sorveglianza possiede anche dei requisiti diprofessionalità stabiliti per il Presidente del Consiglio diAmministrazione delle banche.Al Consiglio di Sorveglianza lo Statuto attribuisce compiti efunzioni non solo di vigilanza - che nel modello tradizionaledi amministrazione e controllo sono proprie del CollegioSindacale - ma anche di alta amministrazione, con specificoriferimento all'approvazione degli indirizzi strategici eprogrammatici, dei piani industriali e finanziari, dei budgetdella Società e del Gruppo predisposti dal Consiglio diGestione, nonché delle operazioni strategiche e di maggiorrilievo economico-finanziario.Il Consiglio di Sorveglianza svolge anche compiti che, nelcitato modello tradizionale, sono di competenzadell’Assemblea degli Azionisti; in particolare:

• nomina e revoca i Consiglieri di Gestione e fissa il lorocompenso;

• esercita l’azione sociale di responsabilità nei confrontidei Consiglieri di Gestione;

• approva il Bilancio di Esercizio.In aggiunta alle suddette funzioni, il Consiglio svolge altresìun compito di controllo, anche di merito, sulla gestionedella società tipicamente svolto dall’Organo Sindacale; inparticolare:

• approva gli orientamenti strategici e le politiche digestione del rischio;

• valuta il grado di efficienza e di adeguatezza del sistemadei controlli interni, con particolare riguardo al controllodei rischi, al funzionamento dell’internal audit e alsistema informativo contabile;

• verifica il corretto esercizio dell’attività di controllostrategico e gestionale svolto dalla Capogruppo sullesocietà del Gruppo.

L’Assemblea di Banca Intesa S.p.A. ha fissato il compensoannuo per ciascun Consigliere di Sorveglianza conriferimento agli esercizi 2007/2008/2009.Successivamente il Consiglio di Sorveglianza, suproposta del Comitato Remunerazioni, ha stabilito icompensi per il Presidente, per i Vice Presidenti e per iConsiglieri di Sorveglianza ai quali sono stati attribuiteparticolari cariche e funzioni. Detti compensi, annui eintegrativi, sono stati determinati in misura fissa.

Il Presidente del Consiglio di SorveglianzaNominato dall’Assemblea ordinaria a maggioranzarelativa, il Presidente del Consiglio di Sorveglianza, chenon è titolare di deleghe operative e dunque èconsiderato non esecutivo, coordina i lavori del Consigliodi Sorveglianza e riveste un rilevante ruolo nellasupervisione e nell’attivazione delle procedure e deisistemi di controllo sull’attività della Società e del Gruppoe nelle relazioni tra il Consiglio di Sorveglianza e ilConsiglio di Gestione.In particolare, il Presidente:

• formula al Consiglio di Sorveglianza le proposterelative all’attività di controllo della gestione dellaSocietà ed esercita la funzione di supervisione e diattivazione degli organi sociali, delle procedure e deisistemi di controllo interni;

• vigila sulla coerenza della gestione con gli indirizzigenerali impartiti dal Consiglio di Sorveglianza;

• attiva gli strumenti di informazione necessari per ilmonitoraggio della correttezza e dell’adeguatezzadella struttura organizzativa, del sistemaamministrativo e contabile adottati dalla Società edal Gruppo;

• progetta e cura la realizzazione delle iniziativeculturali della Società e del Gruppo da sottoporre alConsiglio di Sorveglianza e la gestione del “Fondo diBeneficenza ed opere di carattere sociale eculturale”;

• per le materie di competenza del Consiglio diSorveglianza, sovrintende alla gestione dellacomunicazione esterna delle informazioni riguardantila Banca, d’intesa con il Presidente del Consiglio diGestione e con il Consigliere Delegato;

• sovrintende alla gestione dei rapporti con i Soci epresiede l’Assemblea degli Azionisti;

• cura, nell’ambito dell’attività di controllo, i rapporticon le Autorità di Vigilanza.

1) A seguito della nomina di Giuseppe Mazzarello in sostituzione del Consigliere dimissionarioAlfonso Iozzo, il numero dei Consiglieri indipendenti è salito a 15.

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Giovanni Bazoli1

Antoine Bernheim2

Rodolfo Zich2

Carlo Barel di Sant’Albano

Pio Bussolotto

Rosalba Casiraghi

Giovanni Costa

Franco Dalla Sega

Gianluca Ferrero

Angelo Ferro

Pietro Garibaldi

Fabrizio Gianni

Alfonso Iozzo3

Giulio Lubatti4

Eugenio Pavarani5

Gianluca Ponzellini6

Gianguido Sacchi Morsiani

Ferdinando Targetti

Livio Torio

30 Bilancio Sociale 2006 – Identità e Governance

I Comitati Il Consiglio di Sorveglianza ha costituito nel proprio ambitospecifici Comitati con funzioni propositive, consultive e dicontrollo al fine di incrementare l’efficienza e l’efficacia dei suoilavori. In particolare, sono stati attivati i seguenti organi:

• il Comitato per il Controllo, con competenze propositive,consultive e istruttorie sulle materie attribuite al Consiglio diSorveglianza in tema di controlli interni, gestione dei rischi esistema informativo e contabile. Il Comitato supporta, inoltre,il Consiglio di Sorveglianza nelle sue funzioni di AuditCommittee ai sensi della normativa statunitense (Sarbanes-Oxley Act), ove applicabile; infine il Comitato svolge i compitie le funzioni di Organismo di Vigilanza ai sensi del D. Lgs. 231del 2001 in tema di responsabilità amministrativa dellesocietà, vigilando sul funzionamento e l’osservanza deiModelli di organizzazione, gestione e controllo;

• il Comitato Nomine, con funzioni selettive e propositive in

merito alle nomine dei componenti del Consiglio di Gestione;

• il Comitato Remunerazioni, con funzioni propositive econsultive in materia di compensi, ai sensi di legge e di Statuto;

• il Comitato per le Strategie, incaricato di assistere il Consigliodi Sorveglianza e il Presidente nell'esame delle propostepervenute dal Consiglio di Gestione in materia diorientamenti e operazioni strategiche, formulando propostein ordine all'approvazione o alla richiesta di integrazioni o dimodifiche da indirizzare agli organi preposti alla gestione;

• il Comitato per il Bilancio, incaricato di assistere il Consiglio diSorveglianza e il Presidente nell'approfondimento delleproblematiche connesse alla formazione del Bilancio d'Esercizioe del Consolidato, formulando, tra l'altro, raccomandazioni inordine all'approvazione dei documenti di bilancio e procedendoa richieste di approfondimenti e chiarimenti da indirizzare agliorgani preposti alla gestione.

•• •

••

•••••

Comitatoper il Controllo

Comitato Remunerazioni

Comitato per il Bilancio

Comitato per le Strategie

• •

• • • • • • •

• • • • • •

• • •

• • •

Iscrizione RegistroRevisori ed esercizioattività di controllo

legale dei conti

Comitato Nomine

Requisitidi indipendenza

del Codicedi autodisciplina

1) Presidente del Consiglio di Sorveglianza, del Comitato Nomine e per le Strategie2) Vice-Presidente del Consiglio di Sorveglianza3) L’Assemblea ordinaria degli Azionisti riunitasi il 3 maggio 2007 ha nominato Consigliere di Sorveglianza Giuseppe Mazzarello,in sostituzione del Consigliere dimissionario Alfonso Iozzo. Giuseppe Mazzarello ha dichiarato di possedere i requisiti diindipendenza previsti dal Codice di Autodisciplina ed è iscritto nel registro dei revisori contabili.

4) Presidente del Comitato per il Controllo5) Presidente del Comitato per il Bilancio6) Presidente del Comitato Remunerazioni

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA

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31Bilancio Sociale 2006 – Identità e Governance

Il Consiglio di Gestione svolge

le funzioni che nel modello

tradizionale spettano al Consiglio

di Amministrazione

Al Consiglio di Gestione spetta

la gestione dell'impresa in coerenza

con gli indirizzi generali

programmatici e strategici

Il Consiglio di Gestione svolge le funzioni che nel modellotradizionale spettano al Consiglio di Amministrazione ed ècomposto da un minimo di 7 a un massimo di 11 membri,anche non soci, nominati dal Consiglio di Sorveglianza, chene determina il numero all'atto della nomina. I componentidurano in carica, secondo le determinazioni del Consiglio diSorveglianza, per un periodo non superiore a tre esercizi escadono alla data della riunione del Consiglio diSorveglianza convocata per l'approvazione del bilanciorelativo all'ultimo esercizio della loro carica. Tutti icomponenti del Consiglio di Gestione, tranne il ConsigliereDelegato, sono da considerarsi non esecutivi in quantosingolarmente non sono titolari di deleghe di gestione né

ricoprono uno specifico ruolo nell’elaborazione dellestrategie aziendali.Al Consiglio di Gestione spetta la gestione dell'impresa incoerenza con gli indirizzi generali programmatici e strategiciapprovati dal Consiglio di Sorveglianza e la facoltà dicompiere tutte le operazioni di ordinaria e straordinariaamministrazione necessarie per il raggiungimentodell'oggetto sociale, salva l'autorizzazione del Consiglio diSorveglianza prevista per alcune operazioni strategiche.

Il Consiglio di Sorveglianza nella seduta del 2 gennaio 2007ha determinato in 11 il numero dei componenti il Consigliodi Gestione e ne ha nominato all'unanimità i membri:

Il Consigliodi Gestione

Enrico Salza (Presidente) *

Orazio Rossi (Vice Presidente)

Corrado Passera (Consigliere Delegato e CEO)

Elio Catania *

Gianluigi Garrino *

Giuseppe Fontana

Giovanni Battista Limonta

Virgilio Marrone *

Emilio Ottolenghi

Giovanni Perissinotto *

Marcello Sala

* In possesso dei requisiti di indipendenza di cui all’art.148, D.Lgs.24 febbraio 1998, n.58.

Il Consiglio di Sorveglianza ha stabilito i compensi delConsiglio di Gestione e dei suoi componenti investiti diparticolari incarichi. Dette remunerazioni comprendonoanche una parte variabile commisurata al raggiungimentodei risultati di budget e relativi al Piano di Impresa2007/2009.

Il Presidente del Consiglio di GestioneIl Presidente del Consiglio di Gestione, nominato dalConsiglio di Sorveglianza su proposta del Comitato Nominee considerato non esecutivo poiché privo di delegheoperative, svolge funzioni di coordinamento dei lavori delConsiglio di Gestione, convocandone le adunanze efissandone l’ordine del giorno. Spetta al Presidente delConsiglio di Gestione la facoltà di promuovere azioniinnanzi a qualsiasi autorità giudiziaria o amministrativa e dicurare i rapporti con l’Autorità di Vigilanza, d’intesa con ilConsigliere Delegato. Cura, inoltre, d’intesa con ilPresidente del Consiglio di Sorveglianza, la comunicazioneesterna delle informazioni riguardanti la Banca.

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32 Bilancio Sociale 2006 – Identità e Governance

Il Consigliere Delegato, nominato dal Consiglio di Gestionesu indicazione del Consiglio di Sorveglianza, riveste anche lacarica di Direttore Generale ed è Capo dell’Esecutivo.Sovrintende alla gestione aziendale nell’ambito dei potericonferitigli in conformità con gli indirizzi generaliprogrammatici e strategici determinati dagli Organi sociali.In particolare il Consigliere Delegato:

• è preposto alla gestione del personale;

• determina e impartisce le direttive operative;

• esercita poteri di proposta nei confronti del Consiglio di Gestione;

• cura l’esecuzione delle deliberazioni del Consiglio di Gestione;

• cura che l’assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società sia adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa.

Il Consigliere Delegato assicura la gestione operativaunitaria della Banca e del Gruppo, con ogni facoltà diordinaria e straordinaria amministrazione, nell’ambito degliindirizzi strategici del Consiglio di Sorveglianza e delConsiglio di Gestione e sotto la vigilanza dei Consigli stessi edei loro Presidenti.I componenti il Consiglio di Gestione, il Presidente delConsiglio di Gestione e il Consigliere Delegato oltre airequisiti di onorabilità previsti per i membri del collegiosindacale delle società quotate, devono possedere i requisitidi onorabilità e professionalità stabili per gli esponentiaziendali delle banche.Lo statuto prevede infine la nomina, da parte del Consigliodi Gestione - su proposta del Consigliere Delegato e previoparere del Consiglio di Sorveglianza - di uno o più DirettoriGenerali, di cui uno con funzioni vicarie, i quali fanno capoal Consigliere Delegato e lo coadiuvano nella gestionedell’impresa secondo le rispettive funzioni e competenze.

Il Consigliere Delegato

Sorveglianza e, fermi i poteri in materia attribuiti dallo Statutoal Consiglio di Sorveglianza, anche sulla responsabilità deicomponenti del Consiglio di Gestione. L’Assemblea ordinariadelibera sulla distribuzione degli utili e approva il Bilancio diEsercizio in caso di sua mancata approvazione da parte delConsiglio di Sorveglianza. Ha inoltre facoltà di conferire erevocare l’incarico di revisione contabile su proposta motivatadel Consiglio di Sorveglianza.L’Assemblea straordinaria delibera sulle modifiche delloStatuto, sulla nomina, sulla revoca, sulla sostituzione e suipoteri dei liquidatori.

L’Assemblea degli Azionisti è l’organo che esprime lavolontà sociale, le cui determinazioni, adottate inconformità alla legge e allo Statuto, vincolano tutti i soci,compresi quelli assenti o dissenzienti. L’Assemblea degli Azionisti può riunirsi in seduta ordinariae straordinaria.L’Assemblea ordinaria nomina, previa determinazione delloro numero, e revoca i componenti del Consiglio diSorveglianza, ne determina il compenso e ne elegge ilPresidente e i due Vice Presidenti. Ha facoltà di deliberaresulla responsabilità dei componenti del Consiglio di

L’Assembleadegli Azionisti

Il capitale sociale sottoscritto e versato è pari a euro6.646.547.922,56, suddiviso in n. 12.781.822.928 azioni del valore nominale di euro 0,52 ciascuna, di cui:

• n. 11.849.332.367 azioni ordinarie

• n. 932.490.561 azioni di risparmio non convertibili. Alla data del 4 maggio 2007 l’azionariato di Intesa Sanpaolorisulta così composto (titolari di quote superiori al 2%):

Attualmente alla Società non consta l’esistenza di accordi fra azionisti.

Compagnia di San Paolo

Crédit Agricole S.A.

Assicurazioni Generali

Carlo Tassara S.p.A.

Fondazione Cariplo

Fondazione C.R. Padova e Rovigo

Fondazione C.R. in Bologna

Giovanni Agnelli e C. S.a.p.A.

Fondazione Cariparma

7,96%

5,67%

5,07%

4,95%

4,68%

4,18%

2,73%

2,45%

2,20%

L’Azionariato

Azionista% di possesso

su capitale ordinario

DIRITTI DEGLI AZIONISTI

• Ogni azione dà diritto ad un voto (le azioni di risparmiovotano solo nell’Assemblea speciale dei possessori di azionidi risparmio).

• I Soci che rappresentano almeno 1/20 del capitale possonorichiedere la convocazione dell’Assemblea.

• I Soci che rappresentano almeno 1/40 del capitale possonorichiedere l’integrazione delle materie da trattare in Assemblea.

• Presenza di un Codice Etico che definisce le modalità direlazione del Gruppo nei confronti degli Azionisti.

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33Bilancio Sociale 2006 – Identità e Governance

Il nostro concetto di responsabilità sociale è frutto di unpercorso di maturazione che si è arricchito dell’esperienza didue grandi banche che condividono una visione comune: ilconcetto di sostenibilità inteso come capacità di coniugarecittadinanza di impresa con obiettivi finanziari di lungoperiodo. In altre parole crescere, stimolando anche lacrescita dell’intero sistema economico, prestando lamassima attenzione alla creazione di valore non soloeconomico, ma anche sociale e ambientale, sostenendo lacomunità e l’ambiente in un’ottica di lungo periodo.Ne è emersa a tutto tondo una visione strategica che nonlimita la responsabilità sociale a opere benefiche eumanitarie - che pure sono espressione di un principio disolidarietà nel quale crediamo - ma la consideramanifestazione del dovere di interpretare sempre meglio ilruolo proprio di una istituzione bancaria: essereintermediaria non solo di risorse economiche, ma diprogetti, e quindi di futuro, tutelando il risparmio e con essola fiducia di chi lo affida.Questa visione pone al centro delle strategie di sviluppodella banca il nostro impegno nei confronti di tutti glistakeholder (clienti, collaboratori, azionisti, fornitori,ambiente e comunità in generale); impegno che èespressione diretta della mission aziendale e presuppostoper la nascita di una identità forte e condivisa da parte ditutti i collaboratori del Gruppo.

L’Unità Corporate Social ResponsibilityLa struttura organizzativa dedicata alla progettazione,pianificazione e gestione delle politiche e degli strumentiche consentono di integrare i criteri di sostenibilità eresponsabilità sociale e ambientale nell’attività della Bancaè l’Unità Corporate Social Responsibility, in staff alConsigliere Delegato.L’ambito di attività dell’Unità prevede:

• affiancare i vertici aziendali nella definizione dellepolitiche e delle strategie di responsabilità sociale eambientale e prestare supporto nell’implementazionedelle azioni intraprese dalla Banca in materia,garantendone la verifica dell’efficacia;

• prestare consulenza alle strutture della Banca al fine diintegrare negli obiettivi di business considerazioniambientali e sociali e fornire supportonell’implementazione dei programmi e azioni daintraprendere in materia di responsabilità sociale. L’UnitàCorporate Social Responsibility ha inoltre prestato attivitàdi assistenza e consulenza, in particolare nellaindividuazione degli impatti diretti e indiretti creati dalleoperazioni, prodotti e servizi della Banca, già nellaelaborazione del Piano di Impresa 2007-2009;

• assicurare un flusso di comunicazione continuativo verso ivertici aziendali e coordinare e garantire il processo direndicontazione, fra cui il bilancio sociale, su tutti i temi diresponsabilità sociale e ambientale;

• analizzare gli scenari a livello nazionale ed internazionale alfine di garantire il corretto posizionamento della Bancanell’ambito delle strategie di responsabilità sociale eambientale, proponendo inoltre la partecipazione alleprincipali iniziative in tema di sostenibilità;

• definire e mantenere una mappatura aggiornata delleaspettative degli stakeholder rilevanti per la Bancafacilitando l’attivazione e il mantenimento di relazioni didialogo continuative, attraverso le quali identificare i rischie le opportunità associate.

Il modello di gestione della responsabilità sociale e ambientaleIl modello che abbiamo adottato prevede la pienaresponsabilizzazione delle strutture interne che sonoimpegnate a garantire l’applicazione dei valori e principi diresponsabilità sociale nella propria attività ordinaria dibusiness. Questo significa che le tematiche di CSR non sono dipertinenza di un solo ufficio specializzato, ma devono esserefatte proprie e agite da tutte le strutture, divenendo parteintegrante di ogni attività della Banca. L’Unità CSR svolge inquesto contesto un ruolo di supporto, di consulenza e, ovenecessario, di coordinamento, ma ogni struttura è in primapersona protagonista e titolare di impegni, azioni e relazioni. Per rendere efficace e operativo questo principio di auto-responsabilizzazione sono stati individuati all’interno di ognifunzione dei “referenti CSR”, figure che collaborano inmodo particolare con l’Unità CSR, sono state formate peravere sulle tematiche di CSR competenza e sensibilità, mavivono e operano quotidianamente all’interno delle rispettivestrutture. Attraverso questo network (di circa 50 persone),formate per avere sulle tematiche di CSR competenza esensibilità, si mira ad ottenere una osmosi rapida, efficace epermanente tra l’attività di business e i principi di CSR.Sottesa a questo modello vi è la precisa scelta di favorire lacircolazione a rete, non centralizzata ma flessibile e connessain più punti, delle idee e delle informazioni. Tale modello èstato ritenuto più adatto alla complessità connaturata allagestione di temi come quelli legati alla CSR che, per essere“vivi”, debbono seguire i mutamenti ormai estremamenteveloci della società e dei suoi bisogni, in un dialogo costantecon i suoi rappresentanti. Questo dialogo deve essereintrattenuto a più livelli, e ancor più fondamentale è chevenga intrattenuto da chi deve fornire direttamente lerisposte più operative.

La nostra Responsabilità Sociale

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34 Bilancio Sociale 2006 – Identità e Governance

Gli strumenti di gestionedella GovernanceLa gestione strategica di una organizzazione si avvale didiversi strumenti che pur apparendo eterogeneirappresentano un sistema gestionale articolato, ma unicoe coerente nel complesso.

Le PolicySin dai primi mesi di attività l’impegno del Gruppo è statorivolto allo sviluppo di policy interne finalizzate a garantiretrasparenza e professionalità nelle relazioni con i diversistakeholder, nonché sicurezza e qualità nei processi digestione di aree chiave per le attività della Banca.Per quanto riguarda le attività operative, ci siamo dotati diLinee Guida comuni di CSR che fungono da cornice allenorme sviluppate nel corso degli ultimi anni da parte delledue Banche e sulla base delle quali stiamo lavorando peruna progressiva integrazione. La prima policy definita èstata quella ambientale.

Le CertificazioniCon l’obiettivo di verificare l’adeguatezza dei propriprocessi rispetto ai migliori standard nazionali e

internazionali il Gruppo ha richiesto in diversi ambiti lacertificazione da parte di un ente esterno accreditato.

Codice Etico

Policyambientale

2007

2007

Il Consiglio di Gestione e il Consiglio di Sorveglianza hanno approvato il nuovo Codice Eticodi Gruppo che, oltre a contenere la declinazione dei valori aziendali e i principi di condottanelle relazioni con gli stakeholder, fissa i meccanismi di attuazione e controllo, attraverso iquali i più alti organi di governo ricevono una comunicazione continuativa riferita sia allagestione ordinaria sia alla gestione delle situazioni impreviste.

Approvata dal Consiglio di Gestione, definisce l’approccio nel prevenire, gestire e, ovepossibile, ridurre gli impatti ambientali generati, direttamente o indirettamente, dalle attivitàdel Gruppo, ribadendo l’importanza di integrare gli aspetti economici con gli aspetti sociali eambientali a tutela delle generazioni future.

Policy Anno di avvio Ambito applicativo

PattiChiari

ISO 14001

ISO/IEC27001:20051

2003

2005

2002

L’iniziativa è volta a fornire al cliente strumenti semplici e concreti che facilitino la comprensione deiprodotti bancari e consentano di paragonare agevolmente l’offerta di più banche per scegliere ilprodotto più adatto alle proprie esigenze. In tal modo i clienti, resi più consapevoli, possonoassumere un ruolo più attivo nei rapporti con la Banca. Sul sito www.pattichiari.it è disponibilel’elenco delle inziative a cui è stata data adesione da parte delle singole banche del Gruppo.

Certificazione del Sistema di Gestione Ambientale (SGA) per la gestione dei processi interni e delle relativeperformance ambientali riferite ad alcuni immobili. Gli aspetti ambientali gestiti da tale sistema sono i consumienergetici e le conseguenti emissioni inquinanti, le attività di manutenzione degli impianti tecnologici, i consumidi carta, la produzione di rifiuti, la limitazione della presenza di sostanze nocive e il sistema delle forniture.

Certificazione del Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni per l’analisi, la progettazione,lo sviluppo, la manutenzione e l’erogazione di servizi Internet Banking Retail dal sito web Sanpaolo.

Certificazioni Anno di avvio Ambito applicativo

1) Dal 2005 la certificazione ISO27001 ha sostituito la precedente versione BS7799

Carlo Cannizzaro

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35Bilancio Sociale 2006 – Identità e Governance

UNEP – Finance Initiative (Iniziativa del Settore Finanziariodel Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente):partnership fra le Nazioni Unite e il settore dei servizifinanziari che promuove un dialogo sul collegamento frasviluppo economico e performance finanziarie, protezioneambientale e sviluppo sostenibile.www.unepfi.org

UN Global Compact: iniziativa promossa dalle NazioniUnite che mira a promuovere la responsabilità sociale delleimprese attraverso l’adesione a 10 principi relativi ai dirittiumani, ai diritti del lavoro, alla tutela dell’ambiente e allalotta alla corruzione.

www.unglobalcompact.org

Equator Principles - Linee guida internazionali ad adesionevolontaria sviluppate sui criteri dell’International FinanceCorporation (sussidiaria della Banca Mondiale) diretti agestire i profili di rischio sociale e ambientale per l’attività diproject finance.www.equator-principles.com

Forum per la Finanza Sostenibile: associazione multi-stakeholder con l’obiettivo di diffondere la cultura dellosviluppo sostenibile presso la comunità finanziaria erappresentante italiano dell’EuroSIF (European Forum forSustainable and Responsible Investments).www.finanzasostenibile.it

Gruppo di lavoro ABI sulla Responsabilità Sociale delleimprese bancarie. Gruppo di lavoro ABI sulle Associazionidei consumatori. Consorzio Abienergia, punto diriferimento per attività legate all’ottimizzazionedell’efficienza energetica nel sistema bancario. www.abi.it

Sodalitas, Associazione per lo sviluppo del Terzo settore eper la diffusione della responsabilità sociale d'impresa.

www.sodalitas.it

Il Global Business Coalition on HIV/AIDS, Tuberculosis and Malaria(GBC): principale organizzazione impegnata nella raccolta di fondi pressola comunità internazionale a sostegno della lotta contro l’HIV/AIDS, latubercolosi e la malaria. La Coalizione, che ha riscosso in breve tempo unampio consenso, comprende 220 multinazionali - in possesso di forticapacità ed esperienze - attive nella lotta contro queste malattie.www.businessfightsaids.org

CSR Europe: organizzazione non profit che si propone disupportare gli associati nell’implementazione delle azioni intema di responsabilità sociale.

www.csreurope.org

Il Gruppo Intesa Sanpaolo oltre ad aderire a importantiiniziative internazionali in tema di sostenibilità, in particolare

UNEP e UN Global Compact, partecipa e supporta associazionio gruppi di lavoro sui temi della responsabilità sociale.

Partnership di sostenibilità e adesione a principi

CSRE U R O P E

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La Relazione Economica

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Silv

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38 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Economica

I risultati dell’esercizio 2006 del Gruppo Sanpaolo IMIhanno evidenziato rispetto al 2005 un significativomiglioramento delle componenti reddituali, grazie al forteimpulso impresso ai ricavi. Il ROE (calcolato rapportando ilrisultato netto al patrimonio di fine periodo escluso l’utile)è salito al 17,6% dal 17,2% del precedente esercizio,nonostante l’iscrizione a conto economico degli oneri diintegrazione e l’incremento delle riserve da valutazioneincluse nel patrimonio. Il cost/income ha visto un nettomiglioramento passando dal 56,8% del 2005 al 53,8%dell’esercizio 2006. Gli indici di rischiosità del credito sisono mantenuti su valori di assoluta eccellenza.Il margine di intermediazione lordo è aumentato del

10,9% grazie all’espansione delle principali componentidi ricavo. Il margine di intermediazione netto,nonostante il leggero aumento delle rettifiche di valore,è salito dell’11,4% rispetto al 2005. L’incrementodell’utile dell’operatività corrente è stato pari al 21,5%,traendo vantaggio essenzialmente dal favorevoleandamento dei ricavi e scontando un incremento dellespese di funzionamento dell’esercizio del 5,2% rispettoal passato esercizio. L’utile netto conseguito nel 2006 è stato pari a 2.148milioni di euro, con un incremento dell’8,3% inraffronto al 2005, determinando un utile netto perazione di 1,15 euro.

La performance economico-finanziaria nel 2006

1) Nel corso del 2006 le principali modifiche che hanno riguardato il perimetro di consolidamento del Gruppo sono riferibili all’inclusione, a fine anno, di Cassa dei Risparmi di Forlì, Panonska Banka e Bank of Alexandria nonché, già a partire dal secondo trimestre, di Banca Italo Albanese. Tali variazioni, essendo in prevalenza avvenute in chiusura di esercizio, non hanno determinato effetti sostanziali sul conto economico.

2) I coefficienti di solvibilità al 31/12/2005 sono stati rielaborati rispetto a quanto esposto nel Bilancio 2005 per tener conto delle disposizioni definitive “a regime” nonché di specifiche norme di transizione agli IAS/IFRS rese pubbliche dalla Banca d’Italia nel mese di aprile 2006.

3) Utile netto / Patrimonio netto di fine periodo (escluso l’utile).4) Spese per il personale, altre spese amministrative e ammortamenti / Margine di intermediazione lordo. L’indicatore è calcolato sulla base dei valori espressi nel conto economico riclassificato.

DATI ED INDICATORI ECONOMICI E FINANZIARI 1

INDICI DI EFFICIENZA DEL PERSONALE

Crediti verso clientela / Numero medio dei dipendenti

Margine di intermediazione netto / Numero medio dei dipendenti

Raccolta diretta e indiretta da clientela / Numero medio dei dipendenti

INDICI PATRIMONIALI

Patrimonio netto / Crediti verso clientela

Patrimonio netto / Raccolta diretta e indiretta da clientela

COEFFICIENTE DI SOLVIBILITÀ 2

TIER 1 ratio (patrimonio di base / attività di rischio ponderate)

Total capital ratio (patrimonio di vigilanza / attività di rischio ponderate)

INDICI REDDITUALI

ROE 3

Cost/income ratio 4

INDICI DI RISCHIOSITÀ

Sofferenze nette su crediti verso clientela / Crediti verso clientela

Incagli netti su crediti verso clientela / Crediti verso clientela

Rettifiche di valore su crediti verso clientela in sofferenza / Sofferenze lorde su crediti verso clientela

20052006

3,42

0,19

9,66

9,1%

3,2%

7,0%

9,2%

17,6%

53,8%

0,7%

0,7%

77,5%

3,21

0,18

9,25

9,7%

3,4%

7,4%

9,4%

17,2%

56,8%

0,8%

0,8%

74,9%

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39Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Economica

Il valore aggiunto di un’impresa esprime la ricchezzaprodotta dall’azienda nell’esercizio, come differenza traricavi netti e consumo di beni e servizi e rappresenta ilraccordo contabile tra il Bilancio Consolidato ed il BilancioSociale. Il suo calcolo avviene infatti attraverso una diversaclassificazione delle voci del conto economico, finalizzataad evidenziare sia il processo di formazione del valoreaggiunto aziendale sia la sua distribuzione, esprimendo inquantità monetarie i rapporti tra l’impresa ed il sistemasocio-economico con cui interagisce, con particolareriferimento ad alcuni dei principali stakeholder:

• le risorse umane sotto forma di stipendi, oneri sociali,trattamento di fine rapporto, di quiescenza e simili,remunerazione della rete dei promotori finanziari;

• l’aggregato Stato, Enti ed Istituzioni e collettività, sottoforma di imposte (dirette ed indirette) e beneficenza;

• il sistema impresa in forma di accantonamento di risorsenecessarie agli investimenti produttivi. In particolare, perle banche si deve considerare anche l’obbligo (fissatodagli specifici requisiti patrimoniali minimi imposti dagliorgani di Vigilanza) di mantenere adeguati presidipatrimoniali a tutela dei depositanti;

• gli azionisti, sotto forma di dividendi.

Sotto il profilo metodologico, tra le diverse configurazioniche può assumere il valore aggiunto (a seconda del livellodi aggregazione dei componenti reddituali), si è presa ariferimento quella del Valore Aggiunto Globale adottatanel modello ABI (Associazione Bancaria Italiana) direndiconto agli stakeholder, che tiene conto dellespecificità del mondo bancario.

Il valore aggiunto globale lordo prodotto dal Gruppo nel2006 ha subito un incremento di circa 668 milioni di eurorispetto all’esercizio precedente (da 6.703 milioni di euro a7.371 milioni di euro). Tale aumento è determinato dallacrescita del valore aggiunto caratteristico lordo per effettodell’incremento dei ricavi netti. La ripartizione del valore aggiunto 2006 ha risentitodell’operazione di fusione intervenuta tra Sanpaolo IMI eBanca Intesa. Si evidenzia infatti un notevole incremento deifondi distribuiti ai soci, privati e fondazioni, attraverso ildividendo e alle risorse umane, anche attraverso i piani diincentivazione all’esodo. In particolare:

• le risorse umane hanno beneficiato di un maggior contributoin termini percentuali del 18,7% osservando un incrementodel valore aggiunto distribuito di 603 milioni di euro rispettoal 2005. L’incremento trova spiegazione sia nel già citatopiano di incentivazione all’esodo (451 milioni di euro) sianella maggiore remunerazione dei dipendenti per 106 milionidi euro e dei promotori finanziari per 46 milioni di euro;

• il dividendo distribuito agli azionisti ha registrato unincremento del 97,5% rispetto al 2005 attestandosi a2.220 milioni di euro. Tale dividendo è costituito da unaquota di dividendo ordinario di 0,22 euro e da una quotadi dividendo straordinario di 0,18 euro per ogni azioneordinaria Intesa Sanpaolo S.p.A.;

• l’aggregato Stato, Enti ed Istituzioni e collettività non hapresentato significative variazioni in termini assoluti,diminuendo conseguentemente in termini percentualidal 15% al 13%. Il complesso delle risorse attribuite a taleaggregato sfiora 1 miliardo di euro;

• il sistema impresa, a seguito della distribuzione del dividendoordinario e straordinario, ha visto sostanzialmente azzerarsila quota di utile patrimonializzata ed ha beneficiato solodella quota di ammortamento delle immobilizzazioni delGruppo pari a 401 milioni di euro.

Il calcolo e la ripartizione del valore aggiunto

La metodologia

La ripartizione del valore aggiunto

Sistema Impresa5%

Azionisti30%

Risorse umane52%

Stato, Enti e Istituzioni

e Collettività13%

RIPARTIZIONE DEL VALORE AGGIUNTO GLOBALE

2006 2005

Sistema Impresa20%

Azionisti17%

Risorse umane48%

Stato, Enti e Istituzioni

e Collettività15%

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40 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Economica

2006

(€/mil)

2005

(€/mil)Voci di bilancio

PROSPETTO ANALITICO DI DETERMINAZIONE DEL VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO

10.

40.

70.

80.

90.

100.

110.

220.

240.

A

20.

50.

180 b.

130.

190.

200.

210.

260.

B

150.

160.

C

D

250.

270.

310.

E

F

180. a

180. b

180. b

G

290.

330.

H

Interessi attivi e proventi assimilati

Commissioni attive

Dividendi e proventi simili

Risultato netto dell'attività di negoziazione

Risultato netto dell'attività di copertura

Utili (perdite) da cessione di riacquisto di:

a) crediti

b) attività finanziarie disponibili per la vendita

c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza

d) passività finanziarie

Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value

Altri oneri/proventi di gestione

Utili (perdite) delle partecipazioni

TOTALE RICAVI NETTI

Interessi passivi e oneri assimilati

Commissioni passive 1

Altre spese amministrative (al netto di imposte indirette ed elargizioni e liberalità) 2

Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di:

a) crediti

b)attività finanziarie disponibili per la vendita

c) attività finanziarie detenute sino a scadenza

d) altre operazioni finanziarie

Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri

Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (esclusi ammortamenti) 2

Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (esclusi ammortamenti) 2

Rettifiche di valore dell'avviamento

TOTALE CONSUMI

Premi netti

Saldi altri proventi/oneri della gestione assicurativa

RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE ASSICURATIVA

VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO

Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali

Utili (perdite) da cessione di investimenti

Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte

VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO 3

Ammortamenti (4)

VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO

Spese per il personale

Altre spese amministrative: imposte indirette 4

Altre spese amministrative: elargizioni e liberalità 4

RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE

Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente

Utile (perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi

RISULTATO D'ESERCIZIO DI PERTINENZA DELLA CAPOGRUPPO

9.837

4.084

259

715

(6)

540

80

456

-

4

(127)

53

128

15.483

(4.914)

(451)

(1.563)

(449)

(410)

(5)

-

(34)

(179)

-

-

-

(7.556)

2.865

(3.469)

(604)

7.323

-

28

20

7.371

(401)

6.970

(3.823)

(49)

(2)

3.096

(894)

(54)

2.148

8.235

4.166

475

104

(4)

394

57

347

-

(10)

219

74

70

13.733

(3.786)

(377)

(1.456)

(442)

(437)

(1)

-

(4)

(53)

-

-

(1)

(6.115)

3.599

(4.496)

(897)

6.721

-

17

(35)

6.703

(437)

6.266

(3.220)

(56)

(2)

2.988

(948)

(57)

1.983

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41Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Economica

1) Il dato differisce da quello del Conto Economico esposto nel fascicolo di bilancio a seguito della riclassifica di 381 milioni di euro per il 2005 e 427 milioni di euro per il 2006 relativa a compensi alla rete dei promotori finanziari Fideuram, riclassificati nella voce 180.a Spese per il personale.

2) Il dato differisce da quello del Conto Economico esposto nel fascicolo di bilancio a seguito della specifica evidenziazione a voce propria degli importi contrassegnati nella nota (4).

3) Si evidenzia che la voce Rettifiche di valore su avviamenti che nel 2005 presentava un importo di 47 milioni di euro (voce 240 del conto economico) e che nel prospetto di ripartizione del Valore Aggiunto Globale Lordo è stata inserita nel Sistema Impresa, nel 2006 in base alle nuove disposizioni dell'ABI tale voce è stata esposta nella parte relativa al Totale Ricavi netti.

4) Dato esposto a voce propria nello schema di determinazione del valore aggiunto.

5) Il dato si riferisce ai dividendi corrisposti da Sanpaolo IMI alle varie Fondazioni partecipanti al capitale della Banca la cui missione è individuabile nell'attuazione di interventi in campo sociale, artistico e scientifico a favore della collettività.

6) L'importo si riferisce ai compensi alla rete dei promotori finanziari.

2006

(€/mil)

2005

(€/mil)Voci di bilancio

PROSPETTO DI RIPARTO DEL VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO

A

B

C

D

E

1.

2.

3.

4.

5.

TOTALE RICAVI NETTI

TOTALE CONSUMI

RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE ASSICURATIVA

VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO

VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO

Ripartito tra:

SOCI - Dividendi distribuiti ai soci

Privati

Fondazioni 5

Risorse umane

a) Spese del personale:

- costo lavoratori subordinati: spese del personale

per contratti a tempo indeterminato e determinato

- costo altre collaborazioni 6

Sistema, enti, istituzioni (Amministrazione Centrale e Periferiche)

Imposte e tasse indirette e patrimoniali

Imposte sul reddito dell'esercizio

Collettività e ambiente

Elargizioni e liberalità

Sistema impresa

Riserve non distribuite

Ammortamenti

VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO

15.483

(7.556)

(604)

7.323

7.371

2.220

1.532

688

3.823

3.823

3.396

427

943

49

894

2

2

383

-18

401

7.371

13.733

(6.115)

(897)

6.721

6.703

1.124

747

377

3.220

3.220

2.839

381

1.004

56

948

2

2

1.353

916

437

6.703

Page 41: S A N P A O L O I M I

La Relazione Sociale

Page 42: S A N P A O L O I M I

Gia

nfra

nco

Cip

riani

Page 43: S A N P A O L O I M I

Clientili tlientiClientinnnCC

44 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Sociale

Page 44: S A N P A O L O I M I

45Bilancio Sociale 2006 – I Clienti

I clienti del Gruppo Sanpaolo IMI erano a fine dicembre2006 circa 7 milioni, di cui circa 6,5 milioni clienti privati e small business (professionisti, negozianti, piccoleimprese familiari, ecc.) e oltre 80.000 imprese. I clienti delle Banche estere del Gruppo ammontanocomplessivamente a oltre 2,2 milioni.

Le Banche del Gruppo hanno erogato crediti, sotto formadi finanziamenti a breve e lungo termine, mutui, prestitipersonali, per un totale di circa 160 miliardi di euro a fine2006. Le imprese medio/grandi e i grandi gruppirappresentano insieme circa il 25% del portafoglioimpieghi mentre piccole e medie imprese e famiglieproduttrici, che comprendono professionisti, artigiani,commercianti e altri piccoli operatori economici, sonodestinatarie di circa il 27% del totale dei crediti.

CLIENTI PER FASCE DI ETÀ*

oltre a 67 anni20%

da 33 a 42 anni20%

da 43 a 52 anni19%

da 53 a 67 anni24%

IMPIEGHI PER TIPO DI DESTINATARIO

Assicurazioni efinanziarie 8%

Impresemedio/grandi19%

Impreseestero8%

Piccole e medie imprese23%

Grandi Gruppi6%Famiglie

20%

Famiglieproduttrici

4%

fino a 32 anni17%

IMPIEGHI A IMPRESE E FAMIGLIE PRODUTTRICI PER SETTORE

Beni diconsumo10%

Tecnologico3%

Estrattiva ed energia8%

Industriale11%Servizi

38%

Altro 3%

Commercio4%

* Dati riferiti alle Banche commerciali.

Amministrazionipubbliche 12%

Agricoltura eindustria alimentare8%

Edilizia 15%

QUOTE DI MERCATO REGIONALI DEGLI IMPIEGHI A CLIENTELA

x > 15%

10% < x < 15%

8% < x < 10%

5% < x < 8%

x < 5%

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46 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Sociale

Rafforzare la relazione di fiducia con i clienti a partire da un’attenta analisi dei loro bisognie attraverso un servizio altamentespecializzato per rispondere in modo miratoalle specifiche esigenze dei diversi segmenti di clientela.

Mantenere il forte impegno sulla trasparenza,anche tramite la semplificazione di prodotti eservizi, e sviluppo di nuovi canali e modalità dicomunicazione ed informazione da e verso iclienti.

Incentivare l’uso dei canali diretti da partedella clientela ampliando le funzionalitàdisponibili e ponendo la massima attenzionealla tutela della sicurezza, per aumentare la comodità di utilizzo dei prodotti e servizi bancari.

Sono stati effettuati consistenti investimenti per migliorare il presidio del territorio: sono state create figure professionali appositamente formate, per il supporto dei gestori family, personal e small business sul territorio, con approccio commerciale differenziato per garantire la specializzazione del servizio. Sulla base dell’analisi dei bisogni dei clienti imprese, è stata ampliata la gamma di prodotti con particolare attenzione alle tematiche ambientali e sono stati sottoscritti diversi accordi (Confindustria Mezzogiornoper la ricerca, accordi con banche estere, Bond di Distretto, ecc.). È stato promosso il MAC per facilitare l’accesso delle PMI al capitale di rischio.

Semplificazione della contrattualistica (Programma Lean Bank).Razionalizzazione della gamma di offerta e delle procedure di concessionedel credito (nuovo Prestito Sanpaolo, nuovo mutuo a durata variabile).Iniziativa di rinegoziazione dei mutui a tasso variabile.

Ampliamento della gamma dei servizi disponibili su Internet, nuove funzionalità di pagamento e nuovi servizi dispositivi.Sistemi di sicurezza innovativi (OTP - one time password key)Diffusione di nuovi ATM web.

OBIETTIVI E RISULTATI RAGGIUNTI

Obiettivi di miglioramento dichiarati nel Bilancio Sociale 2005

Azioni e risultati raggiunti nel 2006

Obiettivo presente nel Bilancio Sociale 2004

Azioni e risultati raggiunti nel 2006

Redazione e diffusione di una policycontenente i principi che guidano icomportamenti verso i clienti impreserelativamente ai prodotti derivati, al fine digarantire l’omogeneità dei comportamenti edi creare un’occasione di condivisione deivalori sui temi suddetti

Diffusione della policy sui derivati a tutti i dipendenti a dicembre 2006.

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47Bilancio Sociale 2006 – I Clienti

L’organizzazione della Banca al servizio dei clientiLa Banca Nazionale dei Territori è un modelloinnovativo che supera le concezioni tradizionalmentecontrapposte di modello accentrato e di modellofederale. Si fonda su un corporate centre che svolgeuna fondamentale funzione di indirizzo,coordinamento e stimolo all’innovazione e sullacontemporanea valorizzazione delle radici locali edelle opportunità derivanti dalla prossimità e dallerelazioni storiche e consolidate con la clientela.In questo contesto quindi la rete non è solo rete divendita, ma banca di relazione in cui il territorio è alcentro: un complesso sistema distributivo e dicontatto con le comunità locali.In quanto serbatoio di conoscenze, talenti epotenziale inespresso, ai Territori viene consegnatauna particolare responsabilità nella definizione diobiettivi, approcci, strumenti.

Vicinanza al cliente, servizio personalizzato per idiversi segmenti di clientela, professionalità,proattività e competenza per gestire una relazionecon il cliente duratura nel tempo sono gli elementidistintivi del modello di Banca Nazionale dei Territori,che presuppongono l’effettivo coinvolgimento ditutte le risorse su obiettivi, strategie, logiche eprocessi commerciali.

Ivano Bernardi

Coerentemente con il modello di Banca Nazionaledei Territori, il piano commerciale 2007 è fruttodel dialogo con i mercati territoriali. Le azionicommerciali sono correlate con le specificheesigenze e opportunità locali. Il percorso dicostruzione del piano è stato avviato nellaprimavera del 2006, con un incontro con iresponsabili di mercato dedicato alla condivisionedelle logiche. Sono stati quindi costituiti dei gruppidi lavoro per formulare le linee guida dellapianificazione commerciale. In autunno si èproceduto alla stesura del piano e alla raccolta deifeed back dei mercati. Il processo si è concluso nelnovembre 2006, con una sessione di due giornidedicata alla revisione congiunta e alla stesuradefinitiva del piano. Il piano è costituito da 14azioni strategiche che devono essere realizzate datutte le filiali del Gruppo e 37 azioni integrativeterritoriali, inserite in un menù commerciale,all’interno del quale i mercati possono decidere,trimestralmente, quali azioni attivare e quali filialicoinvolgere.Si è così realizzata una pianificazione commercialepersonalizzabile sulle esigenze del mercato e piùefficiente nelle soluzioni a disposizione, chegarantisce allo stesso tempo omogenei standardmetodologici e qualitativi alle azioni territorialidiffondendo su tutta la Rete uno stilecommerciale distintivo del Gruppo.

IL PIANO COMMERCIALE 2007

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48 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Sociale

DISTRIBUZIONE TERRITORIALE AL 31/12/20062.782 Filiali Privati e Small Business

169 Filiali Imprese73 Team distaccati Imprese94 Punti Private specialistici

320 Altri sportelli ripartiti sull’intero territorio nazionale1

Nord OvestFiliali Privati e Small Business: 879

Filiali Imprese: 78Team distaccati Imprese: 33

Private banking: 35

SudFiliali Privati e Small Business: 627Filiali Imprese: 20Team distaccati Imprese: 4Private banking: 15

IsoleFiliali Privati e Small Business: 108

Filiali Imprese: 7Team distaccati Imprese: 6

Private banking: 2

Nord EstFiliali Privati e Small Business: 792

Filiali Imprese: 39Team distaccati Imprese: 21

Private banking: 32

CentroFiliali Privati e Small Business: 376Filiali Imprese: 25Team distaccati Imprese: 9Private banking: 10

La specializzazione dei punti operativi

Il Gruppo ha inoltre una rete di oltre 4.0002 ATM(Bancomat), di cui è proseguita nel corso del2006 l'attività di sostituzione conapparecchiature dotate di tecnologia Web(rappresentavano il 9% degli ATM a fine 2005, il17% a fine 2006). Gli ATM Web sonoapparecchiature che consentono di gestire unapiù ampia gamma di servizi tra cui la disposizionedi bonifici, il prelievo veloce, il versamento dicontanti e di assegni. Grazie alla tecnologia

Internet Protocol (IP) è stato inoltre possibileintrodurre sulle apparecchiature schermi sensibili altatto (touch screen), che permettono l’utilizzo ditasti a video (pur senza rinunciare alle tradizionalitastiere). Le macchine più evolute, inoltre,consentono anche il riutilizzo del denaro versato peroperazioni di prelievo (secondo le norme previstedalla Banca Centrale Europea) garantendo, di fatto,una maggiore disponibilità del prelievo di contanteper la clientela.

1) Distaccamenti di filiali, punti di consulenza, Punti Domus, sportelli di Tesoreria, ecc.2) Dato riferito alle Banche commerciali

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49Bilancio Sociale 2006 – I Clienti

I canali direttiAccanto alla prossimità fisica delle filiali, il Gruppomette a disposizione i suoi servizi anche attraverso altricanali - internet, telefono e televisione - checonsentono al cliente un accesso diretto e sicuroall’operatività bancaria.Nel corso dell’anno la gamma di servizi disponibilitramite i canali diretti è stata ulteriormente arricchita, inparticolare con nuove funzionalità di pagamento RAVsul canale internet, e l’ampliamento dell’offerta per lanegoziazione in titoli, grazie al lancio di una nuovapiattaforma di trading on line con funzionalità evolute.Il numero di contratti ha registrato nel corso dell’announa crescita costante, che ha portato a chiudere il 2006con oltre 1.200.000 contratti multicanale in vita. Taleincremento è stato ancora più significativo negli ultimimesi dell’anno, grazie al lancio della nuova gamma diconti correnti, che prevedono condizioniparticolarmente vantaggiose per gli utilizzatori deicanali diretti.Sempre elevati i livelli di automazione delle operazioni,che su bonifici e titoli hanno raggiunto rispettivamenteil 34% e il 72% del totale delle transazioni.

La comodità di accesso dei servizi bancari

Nel corso dell’anno è stata completata anche l’attività direvisione del layout grafico dei siti internet del Gruppo,in modo da offrire ai clienti un’esperienza di navigazionesemplice e piacevole al tempo stesso, anche tenendoconto di alcune delle principali raccomandazioni delW3C relative alla "Web Accessibility", per renderliconsultabili in modo più agevole anche ad utentiportatori di handicap. È stata introdotta ad esempio lapossibilità di attivare i principali link di navigazioneanche attraverso apposite combinazioni di tasti inalternativa al click del mouse.

NUMERO DI CONTRATTI MULTICANALE

800.000

1.001.000

1.200.000

2004 2005 2006

Accanto alla prossimità

fisica delle sue filiali,

il Gruppo Sanpaolo IMI

mette a disposizione i suoi servizi

bancari anche attraverso altri

canali - internet, telefono

e televisione - che consentono al

cliente un accesso diretto e sicuro

all’operatività bancaria

Il programma Lean Bank è nato con l’obiettivo di industrializzare le procedure della Banca in mododa garantire modalità di interazione con il clientecaratterizzate da un miglior livello di servizio (minoritempi di esecuzione, diminuzione della frequenza di errori, ecc.) e ottenere contemporaneamente più risorse, in termini di persone e di tempo, da destinare al rafforzamento delle attivitàcommerciali e relazionali.Il miglioramento dei processi permette di ridurrel’impegno del personale di filiale nelle attivitàamministrative ad alto assorbimento di tempo-risorse (operatività di sportello, processo del credito,gestione dei contratti, applicazione di condizioniparticolari, back office, corrispondenza, informativa e archivi), aumentandolo in attività a piùalto valore aggiunto e offrendo al cliente un serviziosempre più efficiente. Al personale coinvolto nel progetto sarà dedicata una specificaprogrammazione di interventi formativi per il miglior utilizzo delle innovative procedureinformatiche messe a disposizione.

LEAN BANK

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50 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Sociale

La struttura dell’internet banking dedicata ai clientiimprese è stata arricchita per rispondere alle loromolteplici esigenze, offrendo una gamma di servizisempre più qualificati ed innovativi.La risposta ai bisogni manifestati è stata ricercata ancheattraverso una rimodulazione dell’intera offerta (NuovoContratto Remote Banking), sia in termini di contenutidi servizio sia nell’ottica di personalizzazione del costoalle effettive esigenze operative del cliente. Si è inoltreprovveduto ad una completa revisione dei contrattifinalizzata al miglioramento della trasparenza degliaccordi e delle relazioni.

I clienti imprese che utilizzano i servizi di InternetBanking sono passati da 30.363 di fine 2005 a 35.931 afine 2006 con un incremento di circa il 20%.

Il sito internet informativo dedicato alle imprese hacontinuato la promozione dei contenuti diaggiornamento e approfondimento in tema di gestioneaziendale: notizie e dossier, schede agevolazioni,scadenzari e banche dati.In quest’ambito sono stati sistematicamente pubblicatifocus d’attualità riguardanti la competitività delleaziende: innovazione, efficienza energetica,internazionalizzazione, con particolare attenzione agliincentivi pubblici collegati a questi investimenti.Oltre al tema della razionalizzazione dei consumi,l’innovazione di processo è stata in generale promossacon rubriche di approfondimento dedicate alla ricerca

applicata e all’innovazione tecnologica. Sono statepubblicate storie di successo, al fine di offrire unservizio di visibilità alle aziende innovative e diffonderetramite le best practice descritte la culturadell’innovazione. È continuato inoltre l’aggiornamento del canaleOrizzonti Europei al fine di presentare l’evoluzionedella finanza agevolata comunitaria anticipando laprogrammazione delle risorse UE per il 2007/2013.La rubrica “Fare Impresa in Cina” ha inoltre aiutato leimprese a valutare le opportunità e le modalità perampliare il business in estremo oriente. Incollaborazione con il Sole 24 Ore Radiocor, SanpaoloImprese propone mensilmente una newsletterdedicata alla Cina: studi di settore, ricerche, casiaziendali di successo.

La tutela della sicurezza informatica e transazionaleIl 2006 ha registrato un costante incremento di tentatividi truffe online, rivolte a carpire in modo fraudolento icodici di accesso degli utilizzatori dei servizi di homebanking sia tramite l’invio di false e-mail che sembranoprovenire dalla banca stessa ma invece rimandano al sitodel truffatore sia attraverso virus informatici cheriescono a registrare i tasti digitati dall’utente all’accessodei siti (Keylogging). La sicurezza e la tutela non solo delpatrimonio, ma anche della privacy dei nostri clienti èper noi una priorità assoluta, che contraddistingue ilreciproco rapporto di fiducia e collaborazione.Il servizio di Internet Banking Sanpaolo è stato il primo inItalia ad ottenere nel 2002 il certificato di conformitàallo standard BS 7799 relativo al sistema di gestionedella sicurezza delle informazioni, ed è oggi certificatosecondo lo standard internazionale ISO/IEC 27001 cherecepisce la norma BS 7799.Per proteggere i nostri clienti da possibili truffe, alleattività già messe in piedi nell’anno precedente – tra lequali ricordiamo diverse azioni di informazione ededucation rivolte alla clientela, una continua attività dimonitoraggio e controllo, e il servizio gratuito di avvisotramite SMS dell’esecuzione di bonifici disposti tramite ilsito internet – si è aggiunto nel corso del 2006 un

CLIENTI IMPRESE DI INTERNET BANKING

30.363

35.931

2005 2006

Anna Iandolino

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51Bilancio Sociale 2006 – I Clienti

accordo con Symantec, società leader di mercato neiservizi di disponibilità e sicurezza dell'informazione, checonsente ai titolari del Servizio di Banca Diretta diacquistare i prodotti Norton Internet Security 2007 conil 40% di sconto. Queste attività hanno consentito alGruppo di contenere significativamente il fenomenodelle frodi.Ad integrazione e completamento di questo percorso,nel 2006 sono inoltre iniziate le attività di analisi eprogettazione finalizzate ad allineare le procedure diautenticazione sui canali diretti ai migliori standardinternazionali in tema di accesso sicuro, salvaguardandonel contempo il più possibile la facilità di utilizzo daparte dei clienti.A partire dai primi mesi del 2007 infatti le procedure diautenticazione del servizio Banca Diretta su tutti i canalidisponibili (Internet, Phone, Mobile, Digitale Terrestre eCustomer Service) verranno modificate, con l’adozionedi un unico sistema di autenticazione a due fattori, ditipo One Time Password, al momento dell’accesso delcliente ai sistemi informativi e/o in fase di attivitàdispositiva. Per accedere ai servizi di Banca Diretta ilcliente dovrà inserire il suo Codice Titolare, un PIN di 5

caratteri numerici da luidefinito e la One TimePassword dinamica,generata da un appositodispositivo.I dispositivi One TimePassword verranno

distribuiti attraverso le nostre filiali a tutti i clientiutilizzatori dei canali diretti in comodato d’uso gratuito,nell’arco del primo semestre 2007 (periodo ditransizione che vedrà la temporanea coesistenza dellavecchia e della nuova modalità di autenticazione).Nel 2006 sono proseguiti gli ingenti investimenti miratiall’utilizzo della tecnologia Microchip EuropeanMastercard & Visa (EMV) che consente di incrementaresensibilmente la sicurezza nelle transazioni effettuatecon carte di pagamento. Si stima che a fine 2006fossero già abilitate per la tecnologia Microchip EMV il50% delle apparecchiature POS, circa il 15% delle cartedi debito (circa il 60% delle carte di credito sono giàdotate di microchip) e oltre il 15% degli ATM.Continuando a perseguire l’obiettivo di garantiremaggiore sicurezza nell’uso delle carte di pagamento edi ridurre le frodi, Sanpaolo IMI, in occasione dei GiochiOlimpici invernali 2006 di Torino, ha introdotto nuovetipologie di carte prepagate ricaricabili, caratterizzatedalla presenza del chip e di un Pin da digitare per laverifica dell'autenticità del titolare. Il 2006 è stato inoltre caratterizzato dall'adozione pertutte le carte di debito della Banca di una nuovamodalità autorizzativa (denominata OLI, acronimo di“On line to Issuer”) che consente, a fronte di ogni

Il servizio di internet banking

è stato il primo della Banca

ad essere certificato per la sicurezza

prelievo o pagamento effettuato con la carta in Italia eall'estero, di verificare in tempo reale il saldo disponibiledi conto corrente su cui è rilasciata la carta stessa; taleinnovazione, consentendo un contenimento del rischiocollegato alla carta, aumenta la possibilità per laclientela di accedere sia agli strumenti di debito (cartedi debito) sia, indirettamente, a quelli legati al credito(carte di credito, carte revolving, finanziamenti,aperture di credito).Al fine di fornire alla clientela un ulteriore strumentoper la riduzione dell’uso del contante, coerentementecon le strategie adottate in materia sia in ambitoeuropeo sia in ambito nazionale, sono state introdottele nuove Soldintasca Borsellino: si tratta di tessereemesse in forma anonima, con le quali è possibileattivare più borsellini di moneta elettronica(sostituendo nel tempo con borsellini nuovi quelliesauriti), che possono essere utilizzati per prelevare inItalia e all’estero e per effettuare acquisti sul circuitointernazionale Visa Electron. Tra le iniziative progettuali condotte nel corso del2006, ma le cui funzionalità saranno rilasciate nellaprima parte del 2007, si segnala l’estensione anchealle carte di debito2 della conferma via SMS delletransazioni effettuate, finalizzata al monitoraggiodell’operatività e alla prevenzione delle frodi(implementazione collegata alla citata introduzionedell’OLI).

2) Il servizio è già attivo per le carte di credito emesse da Cartasì e CFS

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52 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Sociale

Le trasformazioni che negli ultimi anni hannocaratterizzato il mercato finanziario hanno incisoprofondamente sul rapporto tra la banca e i clienti.La fiducia dei nostri clienti si può raggiungere soloattraverso una più approfondita conoscenza delleloro aspettative, dei loro bisogni e delle loroopinioni. Riteniamo che approfondire il confrontocon i clienti - sia chiedendo loro un giudizio suinostri servizi sia analizzando le segnalazioni e ledomande che ci vengono inviate - possa consentircidi continuare a migliorare la qualità e l’efficienzadei servizi offerti.

I canali di comunicazione e di ascoltoAccanto alla presenza costante e attenta delle personeche lavorano in tutti i punti operativi, la Bancamantiene aperti numerosi altri canali di ascolto edialogo con i clienti.In particolare attraverso i diversi siti internet del Gruppo èpossibile contattare il Servizio Clienti, per avereinformazioni sui prodotti, assistenza all’utilizzo dei canalidiretti e chiarimenti operativi sui servizi della Banca.

Anche le comunicazioni rivolte verso i clienti hanno vistonel corso dell’anno un allargamento dei canali dicontatto, con la possibilità, grazie allo sviluppo di nuovefunzionalità di messaggistica “One to One”, di offrire aiclienti comunicazioni personalizzate all’interno dell’areaoperativa del sito internet.Nel corso dell’anno i servizi di contatto telefonico, tramiteil numero verde “La Tua Banca Risponde”, dedicati adinformazioni ed assistenza a 360 gradi verso clienti e nonclienti delle Banche del Gruppo, hanno visto una continuacrescita di utilizzo e gradimento, arrivando a gestire circa70.000 chiamate nel corso dell’anno.

Riteniamo che approfondire

il confronto con i clienti

possa consentirci di continuare

a migliorare la qualità

e l’efficienza dei servizi offerti

L’apertura al dialogo e all’ascolto

Le indagini sulla soddisfazione dei clientiIl miglioramento della qualità percepita e del livello disoddisfazione dei clienti sono obiettivi verso i quali sidirigono gli sforzi quotidiani del nostro Gruppo. L’attenzione verso il cliente e la sua soddisfazione everso l’evoluzione dei suoi bisogni e delle suepreferenze hanno indotto la Banca a definire un pianodi indagini attraverso il quale monitorare la qualitàattesa e le variazioni del livello di soddisfazione deiclienti a fronte delle attività intraprese. Nello svolgimento di tale attività la Banca pone la massimaattenzione alla tutela della privacy e cerca di ridurre alminimo il livello di invasività nei contatti con i clienti. Nel corso del 2006 è stato messo a punto uno specificoprogetto di miglioramento della soddisfazione deiclienti che segue lo schema di interventorappresentato qui di seguito.L’obiettivo di questo progetto è di legare in manierasistematica le informazioni derivate dalle indagini sullasoddisfazione dei clienti ad iniziative concrete ecoerenti con quanto evidenziato dalle indagini stesse.

1 2 3 4 5

Definizione degli attuali livellidi soddisfazione

Individuazionedegli elementicritici cheimpattano sullasoddisfazione

Definizione dei piani di miglioramento

Applicazione dei piani di miglioramento

Misurazione deglieffetti del piano di miglioramentosulla customersatisfaction

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53Bilancio Sociale 2006 – I Clienti

Indagine sullasoddisfazione deiclienti Retail

Indagine sui clienti Private

Indagine sui clientiImprese

Indagine sui nuoviclienti Sanpaolo IMI

Indagine di customerdefection Friulcassa

Indagine Carive

Indagine di mercato sul “Prestito Sanpaolo”

Indagine di mercato sulla campagna“previdenza”

Indagine di mercato “nuova gamma dei conti correnti(Contutto -Zerotondo)”

Indagine quali-quantitativa

• Monitorare il grado di soddisfazione e recepire le valutazioni dei clienti sull’attuale offerta di prodotti e sull’adeguatezza dei servizi offerti

• Rilevare il grado di soddisfazione e valutare la percezione del cliente rispetto all’evoluzione del modello di servizio

• Monitorare il grado di soddisfazione e recepire le valutazioni dei clienti sull’attuale offerta di prodotti e sull’adeguatezza dei servizi offerti

• Analizzare e comprendere il processo decisionale dei clienti e le motivazioni che hanno indotto i nuoviclienti ad aprire il proprio conto corrente presso una della banche del Gruppo Sanpaolo IMI

• Individuare le ragioni di abbandono della clientela,confrontando quanto emerso con il punto di vista del personale

• Analizzare l’attuale modello relazionale e di servizioesistente tra banca e cliente

• Individuare le aree critiche

• Analizzare l’efficacia delle campagne pubblicitarie di prodotto attivate

• Analizzare l’efficacia delle campagne pubblicitarie di prodotto attivate

• Analizzare l’efficacia delle campagne pubblicitarie di prodotto attivate

• Approfondire punti di eccellenza e punti di criticitàdelle Banche commerciali

• Analizzare il processo di formazione delle aspettative e valutazione dei rendimenti degli investimenti

• Definire il livello di cultura finanziaria dei clienti e l’efficaciadelle campagne pubblicitarie di prodotto attivate

PROSPETTO DELLE INDAGINI CONDOTTE NEL CORSO DEL 2006

Attività Obiettivi

Clienti famiglie ealto profilo delleBanche commerciali

Clienti Private delleBanche commerciali

Clienti imprese delleBanche commerciali

Clienti delle Banchecommerciali

Clienti retailFriulcassa

Clienti retail Carive

Clienti retail delleBanche commerciali

Clienti retail delleBanche commerciali

Clienti retail delleBanche commerciali

Clienti retail delleBanche commerciali

• 17.200 interviste telefoniche

• Questionario inviato a circa40.000 clienti Private.

• Interviste telefoniche ad un campione di 3.800 clienti e di 3.800 non clienti distribuitiuniformemente sul territorio

• 1.200 interviste telefoniche anuovi clienti (nuovi codici fiscali)

• 200 clienti che hanno lasciato la Banca

• Gestori Family e Personal di Friulcassa

• Focus group: 2 gruppi di discussione con clienti famigliee 2 gruppi con clienti alto profilo

• 500 interviste telefoniche agli acquirenti del prodotto

• 300 interviste al personale delleBanche commerciali coinvoltonella vendita del prodotto

• 500 interviste telefoniche agli acquirenti del prodotto

• 300 interviste al personale delleBanche commerciali coinvoltonella vendita del prodotto

• 600 interviste telefoniche agli acquirenti dei nuovi conticorrenti (Contutto - Zerotondo)

• Fase qualitativa: 50 colloqui in profondità

• Fase quantitativa: 525 interviste di persona

Target Metodologia/campionamento

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54 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Sociale

Indagine sulla customer satisfaction dei clienti RetailIl piano delle ricerche di customer satisfaction 2006/2007prevede da ottobre 2006 e per tutto il 2007 larealizzazione di una indagine continuativa sulla clientelaappartenente ai segmenti delle famiglie e dei clienti adalto profilo delle Banche commerciali del Gruppo.Nel 2006 l’indagine è stata condotta attraverso larealizzazione di 17.200 interviste telefoniche e haperseguito i seguenti obiettivi:

• la valutazione del livello di soddisfazione della clientelanei confronti del personale e dell’agenzia, dei prodotti eservizi, della relazione commerciale, dell’esperienza infiliale, del rapporto con la banca, il passaparola e gliatteggiamenti futuri;

• l’analisi della relazione del cliente con il mondobancario.

Il disegno di ricerca ha previsto anche un’indagine perconfrontare la soddisfazione dei clienti del Gruppo conquella dei clienti dei concorrenti all’interno di ogni area diriferimento.I risultati evidenziano che la valutazione media disoddisfazione complessiva dei clienti Sanpaolo IMI è 7,6statisticamente superiore al dato relativo al mondobancario, e come nel passato spiccano i positivi giudizi sulpersonale di filiale (8,4).L’indagine ha inoltre evidenziato che il 56% della clienteladel Gruppo Sanpaolo IMI esprime giudizi di eccellenzaattraverso i massimi voti della scala.

L’indagine includeva anche un focus sulla percezione esulla conoscenza dell’iniziativa PattiChiari, il progetto ABIpromosso da un consorzio di banche italiane permigliorare i rapporti tra sistema bancario e clientela, da cuiemerge che oltre il 56% degli intervistati conoscel’iniziativa (nel 2005 la percentuale si attestava al 50%).

TREND DEL GRADO DI SODDISFAZIONE DEI CLIENTIDEL GRUPPO SANPAOLO IMI

7%

37%

56%

12%

41%

47%

7,6 7,3

Gruppo Sanpaolo IMI Benchmark

% voti 1-5

% voti 6-7

% voti 8-10

Media 2006

Indagine sui nuovi clienti di Sanpaolo IMI Nel 2006 il numero dei clienti è aumentato di oltre 117.000unità (flusso netto di codici fiscali).Dalla ricerca di mercato realizzata nel corso del 2006 sullaclientela di recente acquisizione, con l’intento di analizzaree comprendere il processo decisionale e le motivazioni chehanno indotto i nuovi clienti a scegliere proprio una dellabanche del Gruppo, emerge che il passaparola, latradizione familiare (“è la banca di famiglia”) e lareputazione di Sanpaolo IMI sono le ragioni che hannomaggiormente influito sulla scelta della nostra Banca. Il passaparola e l’immagine sono quindi le motivazioniprincipali per le quali i nuovi clienti scelgono SanpaoloIMI, mentre i costi e la qualità del servizio/prodotti sono icriteri di scelta più importanti per i nuovi clienti delsistema (così come emerge dai dati di MultifinanziariaEurisko 2006).

La soddisfazione della clientela vista dai colleghiPer costruire un rapporto di fiducia con i clienti è necessarioil costante impegno delle persone che lavorano a direttocontatto con loro, la loro disponibilità, professionalità ecortesia. Proprio la conoscenza diretta e approfondita deiclienti da parte del personale di filiale ha indotto a realizzareun’indagine, che ha coinvolto quasi 7.000 persone, perottenere un quadro complessivo della soddisfazione deiclienti retail attraverso la percezione di chi li conosce meglio.Sono state prese in considerazione 6 aree tematiche:

Poiché il valore di una banca si esprime anche nellacapacità di saper comprendere le diverse e mutevoliesigenze del mercato e di saper fornire rispostetempestive ed efficaci al fine di aumentare lasoddisfazione dei clienti, il Gruppo Sanpaolo IMI haprogettato un’attività di ricerca specifica basata suinterviste e focus group, per ampliare ed innovare lagamma di prodotti offerti. Tra le indagini condotte, lepiù interessanti si sono rivelate quelle sul modello dibusiness da adottare nei confronti della clientelastraniera (realizzata attraverso l’organizzazione di 12focus group e 11 interviste individuali con personaledelle filiali), e l’indagine sui nuovi mutui per lavoratoriatipici, attuata attraverso 4 focus group. Entrambe leindagini hanno mirato ad individuare, rispetto allaproposta complessiva, eventuali aree diottimizzazione, ricavare informazioni utili per lamessa a punto dei prodotti, nonché esplorare ilvissuto del rapporto tra le tipologie di clienticonsiderate nell’indagine e la Banca in generale.

L’ASCOLTO ALLA BASEDELL’INNOVAZIONE DI PRODOTTO

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55Bilancio Sociale 2006 – I Clienti

relazione con il personale, ambiente interno all’agenzia,prodotti e servizi, investimenti, relazione con la banca eprofilo d’immagine. Le risposte al questionario hannoevidenziato una forte collaborazione e sensibilità da parte deicollaboratori coinvolti, offrendo numerosi spunti perindividuare aree di miglioramento della soddisfazione dellaclientela.

Indagine sui clienti ImpreseNell’ottica di incrementare la soddisfazioni dei clientifornendo un servizio sempre adeguato alle loro aspettative,nel corso del 2006 l’indagine di customer satisfaction è stataestesa ai servizi finanziari. In considerazione del costanteimpegno di Sanpaolo IMI nel sostenere le imprese durante illoro processo di crescita, l’interesse si è concentrato suifinanziamenti per gli investimenti in Ricerca e Sviluppo.Oltre alla misurazione della soddisfazione dei clienti, si èvoluto valutare se le imprese fossero effettivamente riuscitea sviluppare nuovi progetti grazie a questo specifico tipo di finanziamento.A circa un anno dalla sua introduzione sul mercato, sono stati intervistati personalmente i direttori finanziari di un campione significativo di aziende a cui il finanziamentoè stato erogato.La ricerca ha ripercorso tutto il processo di sottoscrizione deiclienti e ha rilevato:

• i motivi che portano alla scelta di questo specificofinanziamento;

• i punti di forza e di debolezza dello stesso;

• il livello di gradimento complessivo;

• le aree di miglioramento.I risultati hanno evidenziato un livello di customer satisfactionmolto elevato: il 96% dei clienti ha espresso un giudizio disoddisfazione complessivo molto positivo.Tutte le imprese intervistate hanno portato a termine il loroprogetto e il 37% di loro ha dichiarato che non avrebbe potutorealizzarlo diversamente, ovvero con un altro tipo difinanziamento. Infine, la snellezza delle procedureburocratiche, i tempi rapidi relativamente a tutte le fasi delprocesso di erogazione e la professionalità dei consulenti,sono risultati i principali punti di forza del prodotto indicatidalle imprese.

Luigi Dalli Cani

Monitoraggio Customer Satisfaction Imprese 2006 - 2007Con la prima indagine approfondita di customersatisfaction realizzata nel 2005 sono state poste le basiper la creazione di un osservatorio interno, finalizzatoal monitoraggio del livello di soddisfazione nel tempo.Coerentemente con questa impostazione, nel corso del2006 è stata pianificata la nuova indagine di customersatisfaction, che è attualmente in corso. Al fine di uncontinuo miglioramento del servizio alla clientela, laricerca analizza in modo capillare il grado disoddisfazione delle imprese clienti del GruppoSanpaolo IMI relativamente ai principali ambiti dellarelazione con la Banca, con particolare attenzioneverso l’adeguatezza dell’offerta e le eventuali esigenzeancora insoddisfatte. Inoltre, volendo verificare lacorrispondenza delle nostre performance alla media dimercato, si sta effettuando in parallelo un’indagine sulsistema finanziario nazionale.La metodologia prevede l’uso integrato di rilevazioniqualitative e quantitative, con interviste dirette einterviste telefoniche, che coinvolgono nella rilevazioneoltre 8.000 imprese. I risultati, oltre a fornireindicazioni sull’attuale livello di soddisfazione dellaclientela del Gruppo Sanpaolo IMI rispetto alle medie dimercato, mostreranno l’andamento dellasoddisfazione degli ultimi due anni e daranno la primainformazione di trend.

Il valore di una banca si esprime

anche nella capacità di saper

comprendere le diverse e mutevoli

esigenze del mercato e di saper

fornire risposte tempestive ed efficaci

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56 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Sociale

2004 2005 2006 Var. 2006/2005

Conti correnti e depositi 2.175 1.712 1.486 -13%

Investimenti 6.131 3.082 2.978 -3%

Finanziamenti 1.233 924 855 -7%

Sistemi di pagamento 1.566 1.007 1.233 +22%

Altro 617 515 550 +7%

Totale 11.722 7.240 7.102 -2%

Anatocismo 1.864 6.221 325 -95%

NUMERO RECLAMI*

La gestione della relazione con il cliente

L’attenzione nei confronti delle esigenze dei clienti edelle loro aspettative ha portato nel corso dell’anno allacostituzione presso la Capogruppo, nell’ambito dellaFunzione Relazioni Clientela, dell’Ufficio Rapporti con laClientela e Reclami, al quale è stata demandata laresponsabilità della gestione dei reclami della clientela diSanpaolo IMI e delle Banche del Gruppo. Nel corso del2006, proseguendo l’attività di integrazione già avviata,è stata inoltre estesa a tutte le Banche commerciali delGruppo la procedura informatica dedicata alla gestionedegli esposti della clientela.L’attività è stata orientata alla costituzione di un canaleprivilegiato di ascolto del cliente, funzionale anche almiglioramento dei processi operativi interni.L’interazione ed il confronto con le Reti commerciali econ le Funzioni centrali, hanno garantito ai clienti latrasparenza e l’uniformità dei criteri di valutazioneadottati dal Gruppo Sanpaolo IMI nonché la chiarezza ela tempestività dei riscontri alle istanze dei clienti. Nel corso del 2006, i ricorsi inoltrati all’OmbudsmanGiurì Bancario da parte di clienti non soddisfatti deiriscontri ricevuti dagli Uffici Reclami del Gruppo sonostati complessivamente 178, rispetto ai 185 registrati nel2005. Si è confermato quindi il trend di progressivadiminuzione del fenomeno già rilevato negli anniprecedenti, nonostante l’innalzamento a 50.000 eurodella soglia massima di accesso alla procedura arbitrale el’estensione della stessa anche ai clienti Imprese.Sono inoltre proseguite le attività preparatorie all’avvio -previsto nel corso del 2007 - delle attivitàdell’Associazione per le Alternative Dispute Resolution dicontroversie societarie, bancarie e finanziarie promossadall’Associazione Bancaria Italiana.

La gestione degli esposti InvestimentiI reclami riguardanti l’area degli investimenti dei clienti nonevidenziano significative variazioni rispetto al 2005,confermando il superamento delle criticità emerse nel corsodel 2004 con particolare riferimento alle contestazioni legatealla negoziazione di obbligazioni emesse da entità resesisuccessivamente insolventi. A tale proposito, nel 2006 si èconfermata la sostanziale cessazione dei reclami relativi adinvestimenti in corporate bonds emessi dai gruppi Cirio eParmalat; è invece proseguita la ricezione di esposti relativi adinvestimenti in obbligazioni “Argentina”. Negli ultimi mesi dell’anno il fenomeno ha registrato unsignificativo incremento riconducibile al diffuso timore dellapossibile prescrizione dei diritti esercitabili nei confrontidell’emittente. Ciò ha indotto numerosi clienti - anche inragione di indicazioni in tal senso apparse su vari organi distampa - a formalizzare una contestazione, anche generica,nei confronti delle banche.

Conti correnti, finanziamenti e sistemi di pagamentoNel 2006 si è verificato, pur in un quadro di generalizzatadiminuzione del numero degli esposti, il significativoincremento dei reclami relativi ai sistemi di pagamento, dovutoall’aumento del fenomeno dell’indebito prelievo di denaro daiconti dei clienti, attraverso nuove e più sofisticate tecniche diacquisizione e di duplicazione fraudolenta delle carte e deirelativi codici d’accesso.Il Gruppo ha adottato e perfezionato - in collaborazione con ilSistema bancario e con gli esercizi commerciali titolari diservizio POS - nuovi strumenti di tutela della sicurezza,intervenendo sia sulle apparecchiature bancomat e POS sia

*Dati relativi alle Banche commerciali

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57Bilancio Sociale 2006 – I Clienti

sulle carte consegnate al cliente.In tale ambito si è consolidata la prassi aziendale di procedere alrimborso integrale del cliente a fronte di casi di accertataclonazione degli strumenti di pagamento a sua disposizione.È invece risultato quasi del tutto irrilevante, nell’ambito delGruppo, il fenomeno del cosiddetto “phishing”, che è statocomunque oggetto di una specifica attività di sensibilizzazionenei confronti dei clienti attraverso i canali di comunicazionededicati all’internet banking. Il fenomeno del “phishing” è unamodalità di truffa on-line che consiste nell’invio da parte deitruffatori di una e-mail, in apparenza proveniente dalla banca,nella quale si richiede di accedere ad un link (che sembrariportare al sito ufficiale della banca) e di inserire i codici diaccesso, adducendo generici motivi di sicurezza: in realtà,seguendo le istruzioni riportate, il cliente si collega al sito deltruffatore e ad esso trasmette le informazioni personali inserite.

Tematiche di ordine etico-socialeNel 2006 sono pervenuti alle Banche commerciali delGruppo Sanpaolo IMI 23 reclami riferibili a tematichedi ordine etico-sociale, compresi nella voce “Altro”della tabella esposta in premessa.Di questi, 15 richiedevano chiarimenti in merito allapolitica adottata dal Gruppo in tema di concessione difinanziamenti a soggetti attivi nel mercato degliarmamenti; 6 lamentavano difficoltà nell’accesso allestrutture della Banca da parte di persone con difficoltàdi deambulazione, per la presenza di barrierearchitettoniche. Tali segnalazioni sono state trasmessealle competenti strutture tecniche per gli accertamentie gli eventuali interventi del caso. I rimanenti 2richiedevano che il Gruppo si astenesse dal forniresostegno finanziario al progetto alta velocitàferroviaria nella Val di Susa.Inoltre, 11 reclami - anch’essi ricompresi nella voce“Altro” - hanno riguardato disservizi che il clienteriteneva di aver rilevato nello svolgimento, da parte diBanche del Gruppo, di attività riconducibili alle iniziativepromosse dal consorzio interbancario PattiChiari.

AnatocismoI reclami riferiti alla contestazione dell’anatocismo -motivati dall’asserita illegittimità della capitalizzazionetrimestrale degli interessi passivi sugli utilizzi di contocorrente prima della riforma legislativa del 2000 - sisono ridotti, nel 2006, a 325, con una drasticariduzione rispetto al dato registrato nei due anniprecedenti. La gestione di tali esposti è proseguita,anche nel 2006, a cura delle Funzioni legalicompetenti per territorio, che nei riscontri alla clientelaevidenziano (sulla base di argomenti non affrontatidalla Cassazione ma spesso accolti da una parte dellaGiurisprudenza di merito) la ritenuta legittimità delcomportamento adottato dalla Banca anche neiperiodi precedenti alla riforma del 2000.

Rispondere ai bisogni dei clientiI servizi di assistenza agli investimentiL’attenzione di Sanpaolo IMI nell’assistere i clienti intema di investimenti è testimoniata, fin dal 2002,dall’introduzione delle “Linee guida in materia diattività di vendita/collocamento al pubblico diprodotti di risparmio e gestione del rischio”. L’annosuccessivo è stata emessa l’Investment Policy,documento che descrive analiticamente i principiispiratori che guidano l’attività di assistenza ai clientiin materia di investimento del patrimonio finanziarioe dei flussi di risparmio. L’Investment Policy, oltre amigliorare il livello di servizio offerto, ha contribuitoad accrescere la professionalità dei gestori che hannopotuto beneficiare nel corso degli ultimi anni di unintenso programma di formazione, sia in tema diinvestimenti sia in ambito di finanzacomportamentale3.L’applicazione pratica dei principi dell’InvestmentPolicy avviene grazie a strumenti informatici e servizidi pianificazione finanziaria personalizzati(WorkStation Mercati e Client Financial Planning).Tutti i clienti vengono profilati tramite un questionarioper individuare il reale obiettivo d’investimento e,attraverso un processo costante di monitoraggio delportafoglio, il gestore può verificare la coerenza degliinvestimenti effettuati rispetto agli obiettivievidenziati nel corso della profilatura.Il controllo e la verifica della corretta attribuzione delprofilo finanziario rappresentano l’elementodiscriminante ed il valore aggiunto riconosciuto aquesto modello di servizio.

L’impegno per la trasparenza e l’accessibilità ai servizi bancariPattiChiariNel corso del 2006 il Progetto interbancarioPattiChiari, che si propone di migliorare alcuni aspetticritici della relazione fra sistema bancario ecollettività, si è arricchito di due nuove iniziative:“Investimenti finanziari a confronto” e “Cambioconto”. Ad oggi 32 banche hanno aderito ai dieciprotocolli PattiChiari; sette di queste fanno parte delGruppo Sanpaolo IMI.Le due iniziative avviate nel 2006 rispondono adesigenze particolarmente sentite dal mercato.Con "Investimenti finanziari a confronto: capire escegliere i prodotti finanziari" le banche aderentiintendono accrescere la consapevolezza della clientelanelle scelte di investimento. Utilizzando gli strumenti

3) La finanza comportamentale studia gli impatti che la percezione e gli atteggiamenti indivi-duali o le interazioni ed i comportamenti collettivi hanno sulle decisioni e sulle azioni (o inazio-ni) compiute nei mercati finanziari o, più in generale, nei rapporti economici (si parla in questocaso di economia comportamentale), evidenziando in modo particolare quanto queste sceltesi allontanino dai canoni di perfetta razionalità e ottimizzazione.

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58 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Sociale

Rinegoziazione mutui casa retail a tasso variabileUn tasso di interesse particolarmente contenuto haspinto molti clienti a preferire negli ultimi anni lastipula di mutui a tasso variabile: lo stock dei mutuicasa retail del Gruppo Sanpaolo IMI è rappresentatoquindi per circa il 70% da mutui a tasso variabile conuna vita residua media piuttosto elevata (pari a oltre19 anni). Lo scenario macroeconomico attualedell’area euro in ripresa ha visto il susseguirsi dimanovre di rialzo dei tassi, che hanno comportato laprogressiva crescita dell’onere mensile di rimborso.Questa situazione di incertezza è avvertita con ansiada molti clienti che temono di non essere in grado infuturo di continuare ad onorare puntualmente gliimpegni assunti, a fronte di introiti, nella maggiorparte dei casi, ancora costanti.L’iniziativa di trasformazione totale o parziale deimutui a tasso variabile in tasso fisso per la vita residuadel finanziamento, partita a luglio 2006, è rivolta aiclienti titolari di un mutuo indicizzato, in corrente conil pagamento delle rate.L’operazione si connota per semplicità e flessibilità,non prevede oneri e risulta di assoluta trasparenza dalmomento che le condizioni di rinegoziazione a tassofisso sono quelle standard di catalogo, pubblicizzatesui Fogli Informativi. Non comporta l’acquisto daparte dei clienti di strumenti finanziari sofisticati ecomplessi e offre al cliente la possibilità di allungare ladurata residua del mutuo fino a 30 anni in modo daattenuare l’eventuale impatto economico derivantedal passaggio al tasso fisso. In questi mesi di attivitàsono stati rinegoziati quasi 3.000 mutui per un totaledi oltre 260 milioni di euro.

messi a disposizione da “Investimenti finanziari aconfronto” il risparmiatore potrà valutare la coerenzadei propri investimenti rispetto alla sua propensione alrischio e disporrà, in modo chiaro e semplice, di tuttigli strumenti di informazione necessari per investire ilproprio risparmio in modo responsabile e maturo.L’iniziativa è stata realizzata recependo le indicazioninormative in tema di investimenti finanziariattualmente in vigore e costituisce il naturale sviluppodelle attività già da tempo avviate dal GruppoSanpaolo IMI in tema di assistenza agli investimenti.Il Protocollo dell’iniziativa descrive inoltre un itercomportamentale del gestore impegnato nellavendita di strumenti finanziari che sia certo,verificato e tracciato informaticamente e chevalorizzi i momenti di comunicazione e di educationdella clientela.“Cambio Conto. Come cambiare il conto corrente” èla risposta del Consorzio PattiChiari alle richieste delpubblico (sistema dei media, istituzioni, autorità divigilanza, consumatori) per l’abbattimento dellecosiddette barriere all’uscita, vale a dire all’insiemedei vincoli procedurali ed informatici che un clientedeve superare quando decide di cambiare conto.L’iniziativa, avviata ad ottobre 2006, ha comportatotre fasi successive: la realizzazione di una guida peri clienti in cui vengono illustrati i passi che èopportuno fare per cambiare conto corrente e pertrasferire i servizi appoggiati su un rapporto apertopresso una nuova banca; la predisposizionedell’elenco dei servizi regolati sul suo specificoconto corrente e infine il trasferimento automaticoalla nuova banca delle domiciliazioni gestite con ilsistema RID4.Da luglio 2007 le banche renderanno noti i tempimediamente impiegati per la chiusura dei conticorrenti. Il dato medio verrà calcolato in giornilavorativi, suddividendo i conti estinti in quattrodiverse categorie, in relazione alla complessità e allatipologia dei servizi appoggiati sul conto stesso.

4) Il servizio RID (Rapporti Interbancari Diretti) consente ad una azienda fornitrice di servizi(acqua, luce, gas) di addebitare automaticamente sul conto del cliente gli importi fatturati.Tutte le principali aziende (elettriche, telefoniche, del gas, aziende emittenti carte di credito esocietà finanziarie) adottano tale procedura e ogni anno si registrano in Italia circa 500milioni di operazioni RID.

L’assistenza ai clienti nella gestione

del risparmio è una delle attività

più importanti e, al tempo stesso,

più complesse fra quelle offerte

dalla nostra BancaChiara Toselli

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59Bilancio Sociale 2006 – I Clienti

Eurizon Financial Group è il primo operatore integratonei servizi assicurativi e previdenziali e nella gestionedel risparmio in Italia. Il Gruppo controlla EurizonVita,una delle principali compagnie nel settore Vita, BancaFideuram, prima rete italiana di promotori finanziari(private banker) e Eurizon Capital Sgr, leader nelrisparmio gestito. La distribuzione avviene attraverso:

• oltre 4.200 private banker di Banca Fideuram eSanpaolo Invest;

• gli sportelli della rete del Gruppo Sanpaolo IMI;

• le reti terze (Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna,Farbanca, Cassa di Risparmio di Firenze);

• la rete di consulenti previdenziali EurizonVita, operativada gennaio 2007.

La trasparenza nella comunicazioneNel 2006 Eurizon Financial Group ha avviato ilprogetto “A Chiare Lettere”, volto ad assicuraresemplicità e trasparenza nella comunicazione allaclientela, a partire dalle lettere obbligatorie diEurizonVita alla clientela e proseguendo con larevisione della corrispondenza di tutte le controllate.Gli obiettivi del progetto sono di rendere lacomunicazione al cliente semplice e diretta,consentendogli di prendere le decisioni più idoneealle sue esigenze. Anche nell’ambito dellacomunicazione interna l’attenzione è stata rivoltaverso la condivisione e la circolazione delleinformazioni, anche attraverso il nuovo portaleintranet OneGate, nato per offrire un flussoinformativo continuo tra i dipendenti e l’azienda eper agevolare il processo di integrazione tra le diversesocietà e la condivisione dei valori aziendali.

L’attenzione alle pari opportunitàÈ interesse primario di Eurizon Financial Groupfavorire lo sviluppo del personale attraverso il rispettodella dignità degli individui, la prevenzione di ognidiscriminazione e abuso, un’adeguata formazione, ladefinizione di ruoli e responsabilità, luoghi di lavoroadeguati quanto a sicurezza e salute, l’uso corretto eriservato dei dati personali. Alla fine del 2006 le risorse umane del Gruppo,distribuite tra le varie società, hanno raggiunto le 2.850unità con una crescita dell’ 8,5% rispetto al 2005. La popolazione femminile rappresenta circa il 42%del totale dei dipendenti. Più del 30% dei ruoli di

maggiore responsabilità (dirigenti, funzionari e quadri)è inoltre rappresentato da donne.

Attività di sostegno alla comunitàProgetto ItacaOgni anno Eurizon Financial Group seleziona un entenon profit a cui destinare supporto finanziario. Per il2006 ha scelto di collaborare con l’Associazione ProgettoItaca Onlus: fornendo un contributo di 140.000 euroEurizon Financial Group ha sostenuto una iniziativarivolta a persone con una storia di disagio psichico persostenerle nello sviluppo della propria autonomia socialee professionale, attraverso l’impegno in attività interne ela sperimentazione del lavoro in azienda, in vista di unsuccessivo inserimento lavorativo.

Special Olympics European Youth GamesDal 30 settembre al 5 ottobre 2006 si sono tenute aRoma gli Special Olympics European Youth Games, ilpiù grande appuntamento interamente dedicato allepersone con disabilità intellettiva che il nostro Paeseabbia mai ospitato (1.400 atleti dai 12 ai 21 anniprovenienti da 57 Paesi europei ed Eurasiatici).Nell’ambito di questo evento, il Gruppo Eurizon ha“adottato” la squadra italiana di nuoto, mettendo adisposizione 25.000 euro per la copertura dei costi dipartecipazione ai giochi e offrendo ai dipendenti lapossibilità di dare il proprio contributo in prima personain qualità di volontari. Un team Eurizon di 21 volontari,dopo un’apposita formazione, ha fornito un concretocontribuito allo svolgimento dell’evento.

San PatrignanoAnche nel 2006 Eurizon Financial Group erogando uncontributo di 15.000 euro ha sostenuto la comunità diSan Patrignano, che si occupa del recupero di personeemarginate e tossicodipendenti.

Le società controllateEurizonVita è una delle principali compagnie in Italianel settore delle polizze vita e opera anche nelsettore Danni attraverso EurizonTutela. Controlla inoltre Universo Servizi, societàspecializzata nei servizi amministrativo-contabili,informatici e organizzativi in ambito assicurativo, edEurizonLife, compagnia Vita con sede in Irlanda. Nella seconda metà del 2006 EurizonVita ha avviato ilreclutamento e la formazione di consulentispecializzati nelle tematiche previdenziali al fine dicostruire un canale distributivo diretto e proprietario,rivolto al mercato di massa. Una peculiarità del modello di business adottato dalla retedi consulenti previdenziali EurizonVita è la gestione dellaclientela e del servizio post-vendita attraverso ServizioAmico che risponde a un numero verde.

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60 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Sociale

Banca Fideuram è la prima rete in Italia per numerodi private banker e masse amministrate. I promotorifinanziari sono professionisti altamentespecializzati, in grado di rispondere alle esigenze dipianificazione finanziaria, previdenziale eassicurativa di clienti affluent. L’offerta di BancaFideuram comprende soluzioni di investimento eassicurative di Fideuram Investimenti Sgr eEurizonVita. La società opera inoltre con una logicadi architettura aperta attraverso un’offertamultibrand delle principali case di investimentointernazionali. Nel corso del 2006 Banca Fideuram ha resodisponibile al personale dipendente nella propriapiattaforma e-Learning il corso in autoistruzione“La responsabilità sociale d’impresa”, realizzato daABI Formazione. Il corso, di tipo info-formativo,affronta temi etici, approfondisce i contenuti dellepolitiche di responsabilità sociale, la relazione congli stakeholder esterni e interni dell’impresa.Il Gruppo Banca Fideuram pubblica dall’esercizio2004 un proprio Bilancio Sociale, disponibile sul sitowww.fideuram.it.

Eurizon Capital Sgr (già Sanpaolo IMI AssetManagement Sgr) è la società del Gruppo Eurizonspecializzata nella gestione del risparmio sia per laclientela retail della rete del Gruppo Sanpaolo IMI(fondi comuni di investimento e gestioni patrimoniali)sia per la clientela istituzionale, alla quale offreun'ampia gamma di specifici prodotti e servizid'investimento. La società a sua volta controllaEurizon Capital SA, specializzata nella gestione difondi comuni lussemburghesi, e Eurizon AlternativeInvestments Sgr, specializzata nella gestione dei fondidi fondi hedge. Nel corso del 2006 Eurizon Capital SGR ha aderitoalle Linee Guida di Trasparenza di Eurosif, entepaneuropeo non profit che ha la finalità diincoraggiare e sviluppare pratiche di investimentosocialmente responsabili e migliori modelli dicorporate governance. Eurizon Capital SGR, aderendoalle Linee Guida, si impegna a fornire informazioniaccurate, adeguate e tempestive al fine di permetterealle parti interessate, e in particolare ai clienti, dicomprendere le politiche e i processi seguiti per gliinvestimenti socialmente responsabili. Eurizon CapitalSGR si unisce in questo modo ad altre prestigiosesocietà di asset management internazionalinell'utilizzo di elevati standard di comunicazione neiconfronti dei sottoscrittori e conferma la propriavolontà di rappresentare un solido punto diriferimento per gli investimenti socialmenteresponsabili in Italia. Sempre nel corso del 2006 Sanpaolo IMI ha

partecipato per il quinto anno consecutivo al gruppodi lavoro in seno alla divisione sul programmaambientale delle Nazioni Unite denominato UNEP FIAsset Management Working Group. Il frutto diquesta collaborazione è stato condiviso dallacomunità finanziaria grazie alla pubblicazione di undocumento (Show Me The Money: LinkingEnvironmental, Social and Governance Issues toCompany Value) edito sotto l'egida delle NazioniUnite e fruibile gratuitamente dal sitowww.unepfi.org. I contenuti del lavoro svolto sonostati altresì presentati in diverse occasioni di incontroad eventi internazionali.Inoltre, Eurizon Capital SGR ha aderito anche per il2006 all’iniziativa Carbon Disclosure Project (CDP4). Ilprogetto CDP raccoglie un elevato numero diinvestitori istituzionali sensibili al tema deicambiamenti climatici indotti dalle emissioni di gasserra. Questi investitori, collettivamente, hannosottoscritto un documento nel quale si chiede alle piùgrandi aziende del mondo di dare informazionitrasparenti sul trattamento delle emissioni di CO2 ealtri tipi di gas.

Il Sistema Etico di Eurizon Capital SGR si compone di3 fondi gestiti secondo criteri etici, sociali eambientali: Azionario Internazionale Etico,Obbligazionario Etico ed Etico Venezia Serenissima. Afine dicembre 2006 il loro patrimonio complessivoammontava a 641 milioni di euro (1,5% del totale deifondi di diritto italiano gestiti dalla SGR).

Criteri di investimentoIl processo di investimento dei fondi etici prevedeche gli investimenti vengano selezionati utilizzandocriteri di tipo sia positivo (principio inclusivo) sianegativo (principio esclusivo). I criteri positiviservono ad individuare la presenza di caratteristicheetiche nelle società o enti analizzati, i criterinegativi di selezione individuano invece le aree diattività ritenute in contrasto con i principi eticidichiarati dai fondi. Contestualmente viene anche

I FONDI ETICI

Patrimonio* Rendimento 2006

Azionario Int. Etico 290 +3,5%

Obbligazionario Etico 336 -0,9%

Venezia Serenissima 15 +1,7%

DATI PATRIMONIO E RENDIMENTO

*Milioni di euro al 31/12/06

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61Bilancio Sociale 2006 – I Clienti

utilizzato il principio “best in class”, che permettedi coniugare i criteri positivi e negativi di selezione,allo scopo di individuare società che, all’interno dideterminati mercati a rischio (es. settore petrolifero)si distinguono comunque per i meriti conseguiti sutematiche socio-ambientali. Nel corso del 2006,l’applicazione di questi criteri ha determinato lavariazione dell’universo investibile e di conseguenzal’inclusione o l’esclusione di alcuni emittenti dalportafoglio dei fondi. Tra le agenzie federalistatunitensi è stata confermata l’esclusione diFannie Mae a motivo di irregolarità contabiliriscontrate nel bilancio. Per quanto concerne invecele società, i principali titoli esclusi sono stati: BHPBilliton Ltd (coinvolgimento nella produzione dienergia nucleare); Canadian Imperial Bank ofCommerce (implicazione in attività di insidertrading, violazioni dei diritti dei consumatori);SunTrust Banks Inc (rilevazione di pratiche contabiliscorrette); Takefuji Corp. (violazione dei diritti deilavoratori e coinvolgimento in casi di corruzione),PNC Financial (coinvolgimento diretto con letesorerie di stati dittatoriali) e Newmont Mining(aver causato inquinamento che ha portato gravimalattie a danno delle popolazioni locali nelle zonedi estrazione e trattamento di minerali). Sono stateinvece ritenute conformi ai criteri di selezionenumerose società attive nel settore delle energierinnovabili. La consulenza e la ricerca riguardantetematiche ambientali, sociali e di governance èfornita da Avanzi SRI Research, società italiana diricerca SRI del network SiRi, e dalla statunitenseKLD. Gli indici utilizzati come benchmark delSistema Etico sono forniti da E. Capital Partners,società di consulenza nel campo dell’investimentosocialmente responsabile.

Il Comitato EticoAl fine di assicurare la rispondenza delle sceltegestionali ai principi etici dichiarati dai Fondi, ilConsiglio di Amministrazione di Eurizon CapitalSGR si è avvalso della collaborazione di unComitato Etico indipendente ed autonomocostituito nell’ambito dell’associazione Ethica -Associazione per una finanza socialmenteresponsabile e presieduto dal Cardinale ErsilioTonini. Tale Comitato ha cessato la propriacollaborazione con Eurizon in data 31 dicembre2006. Dal 1° gennaio 2007 al suo posto si èinsediato un nuovo Comitato Etico caratterizzato daprofili professionali dei suoi membri eterogenei, ingrado di rispondere in modo eccellenteall’allargamento e alla crescente complessità delleistanze che gli investimenti socialmente responsabilisi trovano a fronteggiare.

Le devoluzioniIl regolamento dei fondi prevede che EurizonCapital SGR si impegni a finanziare progetti ediniziative di carattere umanitario tramite ladevoluzione dello 0,01% del patrimonio nettomedio giornaliero dei fondi del Sistema Etico. Ifondi devoluti nel 2006 - pari a 71.000 euro - sonostati erogati a favore di:

• Vivere aiutando a vivere, onlus operativa nellaprovincia di Milano dal 1995 con lo scopo di sostenere imalati terminali di cancro, AIDS e altre patologie gravi.

• Fasolux, associazione sorta in Lussemburgo nel 2005 eattiva nel Burkina Faso, uno dei Paesi più poveridell’Africa, con lo scopo di avviare e sostenere progettidi sviluppo, favorire l’alfabetizzazione e lascolarizzazione, informare e sensibilizzare l’opinionepubblica sulle condizioni di vita del Paese.

• CESVI Cooperazione e Sviluppo ONLUS,organizzazione umanitaria indipendente, fondata inItalia nel 1985 che opera in tutti i continenti conprogetti di lotta alla povertà, iniziative di svilupposostenibile volte a mobilitare le risorse locali e lepopolazioni beneficiarie, e azioni per la ricostruzionedella società civile dopo guerre o calamità.

• Fondazione Monza e Brianza per il bambino e la sua mamma, fondazione costituita nel 2005 il cui scopo è promuovere la ricerca clinica, epidemiologica e di base, in particolare sulle leucemie ed emopatie infantili.

• Pro-Africa, fondazione promossa e sostenuta dalCardinale Ersilio Tonini che dedica il proprio impegno aldrammatico problema della sanità nei paesi in via disviluppo con l’obiettivo di portare non sempliceassistenza ma sviluppo, costruendo le basi per una realeautonomia.

Per quanto riguarda il Fondo Etico VeneziaSerenissima, sono stati devoluti alla Fondazione diVenezia 5.000 euro, che sono stati destinati persostenere le attività della Fondazione Teatro la Fenicedi Venezia e della Fondazione per gli alti Studi sull’arte.

Fondi pensione gestiti con criteri eticiEurizon Capital SGR gestisce con criteri etici,sociali ed ambientali 5 portafogli di clientelaistituzionale, per un ammontare complessivoinvestito in titoli etici di oltre 39 milioni di euro a fine 2006. Si tratta in particolare di un mandatoobbligazionario, di un fondo azionario, il fondopensione Previambiente (lavoratori del settoreambientale), e di tre fondi bilanciati, Fon.Te (settorecommercio), Eurofer (Gruppo Ferrovie dello Stato) eFamiglia (casalinghe). Gli aderenti ai fondi pensioneetici sono oltre 86.000 al 31 dicembre 2006.

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I servizi agli immigratiI clienti immigrati di Sanpaolo IMI a fine 2006 sono circa270.000, con un incremento di oltre il 130% in 18 mesi(il dato disponibile a metà 2005 era di 117.000 persone).I dati in costante ascesa della presenza di migranti sulterritorio nazionale hanno indotto la Banca già da alcunianni a mettere a punto iniziative mirate alla loroinclusione finanziaria, con il desiderio di rispondere inmodo adeguato al loro bisogno di integrazione.Partendo dai 5 Multiethnic Point già esistenti in Italia si èdeciso di estenderne il numero (operazione conclusasi inuna prima fase all’inizio del 2007) portando a 7 le cittàinteressate: Torino, Padova, Milano, Genova, Pescara,Poggiomarino (NA) e Venezia.I Multiethnic Point si caratterizzano per la presenzaall’interno della filiale di personale che parla arabo,cinese, francese e inglese - in alcuni casi si tratta dipersone straniere - e offrono, con l’ausilio di brochurededicate in 10 lingue, consulenza personalizzata eprodotti bancari per l’investimento dei propri risparmi,l’acquisto di una casa o di altri beni, il trasferimento difondi verso i paesi d’origine e l’avvio di attivitàimprenditoriali. L’obiettivo è quello di accompagnare icittadini stranieri lungo un percorso di integrazioneaffinché possano usufruire dei servizi bancari senzaalcuna difficoltà linguistica, culturale e tecnica.La scelta della collocazione dei Multiethnic Point derivada studi effettuati per verificare le reali necessità deiterritori e identificare le etnie maggiormente presenti

Sanpaolo IMI dedica un’attenzione particolare aigiovani con un’offerta bancaria attenta alle loroesigenze, caratterizzata da costi contenuti ed iniziativedi carattere extrabancario rivolte soprattutto all’ambitodella formazione. L’offerta dedicata a bambini e ragazzi sotto i 18 anni èorientata a permettere loro di gestire autonomamentele piccole spese e va incontro ai genitori chedesiderano costruire un capitale per il futuro dei lorofigli, ad esempio per la formazione universitaria. Inparticolare i libretti di risparmio per i giovani under 18presentano un tasso di interesse più favorevole enessun costo di tenuta conto (compreso il bollo). Perquanto riguarda le iniziative di carattere extra-bancario,oltre alla componente educativa, si sottolinea lafunzione di sensibilizzazione ai valori sociali degliomaggi offerti in sede di accensione del rapporto ed inparticolari occasioni:

• libri, atlanti, dizionari d’inglese e d’italiano;

• iscrizione al WWF;

• per i ragazzi di età compresa tra gli 11 ed i 17 anni, ilDiario Agenda “Tremenda” realizzata dalla OnlusFondazione Exodus di Don Mazzi impegnata nellasoluzione di situazioni di disagio giovanile.

Ai giovani dai 18 ai 30 anni è dedicato Esprit, unprogramma relazionale che ha preso avvio nel giugno2004 e che registra a fine 2006 oltre 210.000 aderenticon un’età media di 24 anni. Si articola in tre ambiti di attività:1. offerta bancaria dedicata che comprende carte dicredito, mutui per la prima casa, prestiti personali econti correnti dedicati con condizioni economicheagevolate e canone annuo zero;2. benefit extra bancari in collaborazione con alcunipartner esterni che offrono servizi nelle aree diinteresse per i giovani (musica, internet, giochi, viaggi,cinema);3. University Network, un programma informativorealizzato in collaborazione con il ConsorzioInteruniversitario Almalaurea, che fornisce informazioniselezionate relative alla formazione post-universitariaed all’accesso al mondo del lavoro. È stata predispostainoltre una newsletter elettronica che viene inviata atutti gli aderenti a Esprit con cadenza quindicinale. Nell’ambito delle iniziative di carattere formativo, èproseguito nel 2006 il programma “Carta di CreditoFormativo” promosso dalla Regione Campaniafinalizzato alla diffusione delle conoscenzeinformatiche ed all’innalzamento del tasso dioccupazione. Attraverso tale iniziativa si intende offrirefinanziamenti a tasso agevolato per l’acquisto dihardware, software e formazione a distanza utilizzandoun conto di appoggio a condizioni favorevoli.

L’attenzione verso i giovani

Sanpaolo IMI dedica

un’attenzione particolare

ai giovani con un’offerta bancaria

attenta alle loro esigenze

Ezio Dal Cin

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nelle singole realtà, con la finalità di arrivare a poterservire meglio questo segmento di clienti attraversol’intera rete di filiali italiane. Con questo obiettivo sistanno progettando interventi formativi ad hoc per chiopera nelle realtà a più alto tasso di presenza di migrantie sono stati organizzati incontri con alcuni mediatoriculturali per riuscire ad interpretare le reali esigenze diqueste persone.Anche il servizio di rimesse GETMONEY TO FAMILY,attualmente disponibile verso 18 Paesi5 (erano 11 nel2005) sulla base di accordi commerciali stipulati conimportanti banche dei Paesi di origine dei migranti,dimostra l’attenzione verso le loro necessità. Il serviziopermette di effettuare trasferimenti di denaro conmodalità semplici e livelli di servizio garantiti per quantoconcerne i tempi massimi di esecuzione dell’operazione,le modalità di pagamento del beneficiario (conto,contanti, assegni a seconda delle specificità locali) e lecommissioni (concorrenziali e predeterminate per tuttala catena del pagamento). Il servizio ha riscosso uncrescente apprezzamento da parte dei clienti: nel 2006sono state effettuate circa 4.800 transazionicorrispondenti ad un importo di quasi 8 milioni di euro,con un incremento superiore al 450% rispetto all’annoprecedente (circa 1 milione e 700.000 euro).

Per venire incontro ai bisogni

delle persone immigrate, sono state

messe a punto iniziative mirate

alla loro integrazione e a rispondere

alle esigenze finanziarie più diffuse

5) Le nazioni attualmente coperte dal servizio di rimesse GETMONEY TO FAMILY sono: Albania,Bangladesh, Brasile, Bulgaria, Ecuador, Egitto, Filippine, India, Mali, Marocco, Moldavia, Perù,Romania, Serbia, Thailandia, Tunisia, Ucraina e Vietnam.

La Banca svolge una funzione fondamentale nelsupportare il sistema imprenditoriale e promuoverel’economia dell’intero Paese. Nel mettere a disposizionedella nostra clientela l’esperienza, le competenze e lemigliori soluzioni finanziarie e partendo dallecaratteristiche del sistema imprenditoriale italianoabbiamo concentrato in particolare i nostri sforzi in tredirezioni che costituiscono altrettante leve per accrescerela capacità competitiva del sistema: il sostegno ai processidi cambiamento e di crescita delle imprese, il supportoalla ricerca e sviluppo ed infine il sostegnoall’internazionalizzazione.

Il sostegno alle attività e alla crescita delle impreseAttraverso un’attenta analisi delle esigenze delle impresee del territorio, sono state avviate numerose iniziative asostegno della crescita economica del Paese e per losviluppo di nuove realtà imprenditoriali.

I nuovi bond di distrettoI Confidi costituiscono un importante strumento dicollegamento con il territorio: la collaborazione tra iConfidi e la Banca è un momento essenziale delladefinizione del percorso di sviluppo di una economiaterritoriale. Nel corso del 2006 Sanpaolo IMI ha stipulato accordicommerciali con i Confidi più rilevanti e con laprincipale associazione dei Confidi artigianifinalizzati a garantire alle piccole e medie impreseassociate una maggiore facilità di accesso al creditoa medio-lungo termine. Tutti gli accordi si basano sulla concessione difinanziamenti a sostegno di progetti di sviluppo delleimprese associate, di nuovi programmi di spesa perinvestimenti o per allungare la vita media del debitofinanziario da parte del Gruppo Sanpaolo IMI, a frontedel rilascio di garanzia da parte dei Confidi. Il rischio dicredito legato alla garanzia viene successivamenteceduto al mercato dei capitali tramite un’operazione dicartolarizzazione che consentirà l’emissione dei NuoviBond di Distretto collocati da Banca IMI presso gliinvestitori istituzionali. Per la realizzazione dell’operazione il Gruppo SanpaoloIMI attribuisce un rating interno ai Confidi e, su questabase, accetta, in conformità con le regole stabilite daBasilea 2, le garanzie della società cooperativa a valeresul suo patrimonio per innalzare il merito di creditodelle imprese associate con rating inferiore, applicandodi conseguenza un pricing più competitivo suifinanziamenti. La Banca ed i Confidi condividono uno strumento di

Il sostegno al sistemaimprenditoriale

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64 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Sociale

valutazione del merito di credito delle aziende cherichiedono il finanziamento. I Confidi mettono adisposizione della Banca il proprio patrimonio diconoscenza delle imprese associate; tale apportoinformativo, soprattutto di natura qualitativa, vienevalorizzato attraverso l’utilizzo di metodologie divalutazione conformi allo standard della Banca. In talmodo Banca e Confidi intraprendono un percorso dipartnership innovativo che va a vantaggio delle piccolee medie imprese.

Il sostegno alla ricerca e sviluppoA due anni dall’avvio della campagna di finanziamenti allaricerca applicata a favore delle piccole e medie imprese,nella quale la Banca si è impegnata non solo in veste di merofinanziatore, ma in un’ottica di reale condivisione delprogetto aziendale, molti dei progetti finanziati sono staticompletati e alcuni hanno cominciato a produrreinteressanti risultati industriali ed economici. Il Gruppo Sanpaolo IMI ha finanziato negli ultimi due annioltre 650 progetti di ricerca applicata per un investimentocomplessivo prossimo ai 700 milioni di euro.Nel 2006, nell’ambito del plafond “Ricerca Applicata” - ilfinanziamento volto allo sviluppo diretto e interno dei nuoviprodotti e processi - sono stati valutati 130 progetti estanziati oltre 130 milioni di euro, mentre con “Innovationbuy”, che finanzia invece l’acquisto sul mercato diinnovazione tecnologica o organizzativa per l’impresa, sonostati valutati positivamente 63 progetti e sono stati stanziaticirca 80 milioni di euro. Leva di questo importante successo è stata l’offerta di unesclusivo servizio di consulenza - fornita dalla strutturaspecializzata interna alla Banca - volto a far emergere ifabbisogni inespressi di innovazione, a strutturare informa progettuale le attività di R&S svoltequotidianamente dalle imprese (anche se spesso senzauna pianificazione organica), a valutare il rischio e laredditività dei progetti da affrontare.

Sanpaolo IMI e Confindustria Mezzogiorno: insieme per la ricercaIn un contesto competitivo sempre più pressante, la ricerca el’innovazione costituiscono una priorità strategica perl’intero settore produttivo nazionale e in particolare perquello delle regioni meridionali.Con l’obiettivo di unire i propri sforzi per promuovere la ricercae l’innovazione nel Mezzogiorno, la Banca ha siglato nel 2006un accordo con Confindustria per il Mezzogiorno, cheidentifica il Gruppo Sanpaolo IMI come partner per ladiffusione della cultura dell’innovazione e come tutor per leimprese del Mezzogiorno e prevede l’assistenza sul territorioalle imprese, la promozione e la premiazione dei casi dieccellenza e una reciproca azione promozionale. L’obiettivo èdi fare emergere i bisogni soggettivi di innovazione e di aiutarele imprese a tradurre in progetto l’innovazione quotidiana,basata su interventi anche poco appariscenti ma costanti,caratteristici di un tessuto industriale contraddistinto daun’imprenditoria giovane che aspira a riposizionarsi in nicchiedi mercato e a dispiegare la propria capacità di businesscompetendo sulle prestazioni e non sui costi.In base all’accordo è stata attivata nel Mezzogiorno una retestabile di collegamenti tra le sedi di Confindustria e la retedelle filiali imprese della Banca, in grado di indirizzareprontamente le imprese interessate verso un esperto internoper una tempestiva consulenza tecnologico-industriale el’assistenza nella formulazione delle richieste di

Banca IMI, banca d’intermediazione del GruppoSanpaolo IMI, è uno tra i principali intermediari finanziariitaliani, attivo nei collocamenti azionari e obbligazionari,nelle operazioni di finanza straordinaria e nellanegoziazione di titoli.Uno dei progetti più significativi sviluppati da Banca IMInel corso del 2006 è stato quello relativo al MAC.Il Mercato Alternativo del Capitale è un Sistema diScambi Organizzati riservato agli investitori professionaliche faciliterà l’accesso delle piccole e medie imprese alcapitale di rischio. L’avvio è previsto entro il 2007 e saràcostituita una società di promozione a cui aderiscono già15 banche e 7 istituzioni. L’obiettivo è quello di creareun nuovo canale per il rafforzamento patrimoniale dellePMI accelerando la crescita del tessuto produttivoitaliano e valorizzando l’innovazione. Il MAC si fonda susemplicità dei requisiti d’ammissione e fortecollegamento con le banche di riferimento del territorioin cui operano le imprese.L’accesso avverrà attraverso una procedura semplice epoco onerosa che l’impresa potrà compiere rapidamenterivolgendosi a una delle banche autorizzate (Sponsor)attive nel proprio territorio, che la seguirà anche dopol’ammissione al MAC. La procedura richiederà almassimo sei settimane dal momento del contatto con labanca Sponsor. Per essere ammessa, l’impresa dovràessere costituita in forma di società per azioni e garantirela libera trasferibilità dei titoli, e disporre dell’ultimobilancio certificato da una società di revisione iscrittaall’albo Consob. Il MAC favorirà la ricerca di nuovi socioffrendo una vetrina aperta a investitori professionali(italiani ed esteri) e un riferimento trasparente per ladeterminazione del valore dell’impresa. Il Mercatopermetterà di aumentare la dotazione di capitaledell’impresa, senza incidere su governance e strutturaorganizzativa, e ne valorizzerà i progetti d’investimentoa medio e lungo termine, essendo apertoesclusivamente agli investitori professionali.

BANCA IMIE IL MERCATO ALTERNATIVO DEI CAPITALI

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65Bilancio Sociale 2006 – I Clienti

finanziamento. Una semplice scheda di prenotazione contatto,con la quale le imprese possono richiedere direttamente laconsulenza, è disponibile anche su un sito dedicato(www.innovazionemezzogiorno.it). Sono stati individuati anchealtri nuovi strumenti e approcci operativi, che consentono agliesperti in ricerca e sviluppo di supportare i gestori di filiale,attraverso l’uso di canali telematici, numeri telefonici dedicatiall’assistenza e strumenti di orientamento commerciale perpersonalizzare meglio l’offerta per l’impresa cliente.L’accordo con Confindustria Mezzogiorno non ha trascuratol’aspetto della promozione e del premio delle eccellenze: saràinfatti costituito un comitato tecnico congiunto che ogni seimesi selezionerà - fra i progetti in corso - quelli di maggiorcontenuto innovativo. Le imprese selezionate potrannoincontrare la stampa specializzata e beneficiare di una tribunadi eccezione. Ogni anno, i cinque progetti migliori sarannopremiati nell’ambito di un’apposita manifestazione.

A dicembre 2006 è stata emanata e diffusa a tuttii dipendenti del Gruppo la Derivatives Policy, cheregola e detta i principi che guidano l’offerta diprodotti derivati non regolamentati (OTC).Il Gruppo Sanpaolo IMI opera già da alcuni anninel definire e divulgare regole di trasparenza ecorrettezza a cui ispirare i comportamentinell’agire quotidiano con i clienti e con gli altriinterlocutori aziendali. La Derivatives Policy completa quindi le lineegenerali del sistema di governance del settore,richiamando i principi deontologici di buongoverno che il Gruppo adotta nella distribuzionedei prodotti derivati OTC in particolare ai clientiimprese, e riepilogando i principi organizzativiche conciliano la gestione commerciale conquella dei rischi della controparte. Il governodell’offerta di tali prodotti è affidato ad unospecifico Comitato Derivati che presidial’evoluzione commerciale del comparto,definisce le strategie di vendita ed operative,autorizza i nuovi prodotti immessi nel mercato epromuove le iniziative di riordino dei processidel settore, in modo da assicurare a tutte lefiliali un più organico quadro gestionale.L’offerta di prodotti da parte della Banca deveessere coerente con la sostenibilità dei rischicreditizi e finanziari complessivi al fine digarantire un processo di vendita compatibile conl’assunzione ponderata e consapevole dei rischi.In tale ottica, la proposta deve nasceredall’esame analitico delle esigenze bancarie efinanziarie del cliente e deve essere effettuatadopo aver fornito allo stesso la necessariainformativa. Il gestore, affiancato da strutturespecialistiche, cura anche il monitoraggio dellaevoluzione delle diverse posizioni, peridentificarne i rischi e concordare le eventualiazioni correttive.

LA POLICY SUI DERIVATI

Attraverso un’attenta analisi

delle esigenze delle imprese

e del territorio, sono state avviate

numerose iniziative a sostegno

della crescita economica del Paese

Nell’ottica di facilitare l’accesso al credito e di prestareattenzione a categorie specifiche di clienti, il Gruppo hastipulato una serie di convenzioni con enti regionali finalizzateallo sviluppo della neo imprenditoria, in particolare giovanile efemminile. Nel corso del 2006 Sanpaolo IMI ha finanziato245 progetti erogando finanziamenti per circa 5,5 milioni dieuro per l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali e dicooperative nelle Regioni Lombardia, Piemonte e Molise.

SOSTEGNO ALLA NEO IMPRENDITORIA

A novembre 2006 il Gruppo Sanpaolo IMI e LegaCoop, la LegaNazionale delle Cooperative e Mutue, hanno siglato un’intesache permetterà alle società cooperative associate di beneficiaredi finanziamenti a medio e lungo termine finalizzati asupportare piani di investimento a sostegno dello sviluppo.Nell’ambito dell’accordo, Sanpaolo IMI ha predisposto unametodologia di valutazione del merito creditizio innovativa, ingrado di valorizzare le specificità delle cooperative. Sulla base diquesta metodologia, alla cooperativa viene attribuito un rating,che determina il rapporto tra il finanziamento erogato daSanpaolo IMI e l’investimento pianificato dalla società. Questainnovativa metodologia di valutazione del merito creditiziopermette di mantenere o migliorare il rating delle societàcooperative, e quindi le loro condizioni di accesso al credito,anche a fronte della realizzazione di nuovi piani di investimento.L’accordo prevede inoltre la possibilità, una volta raggiunta unadimensione efficiente del portafoglio di finanziamenti, ditrasferire il rischio di credito al mercato dei capitali tramite ilcollocamento del Bond delle Cooperative.

SANPAOLO IMI E LEGACOOP, INSIEME PER LO SVILUPPO

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66 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Sociale

L’industria alimentare italiana con oltre 100 miliardidi euro di fatturato è il secondo compartomanifatturiero dopo quello metalmeccanico; sesommata ad agricoltura e distribuzione alimentaredà origine alla prima filiera economica del Paese.Sanpaolo IMI ha analizzato le criticità del comparto,in particolare il sottodimensionamento delleimprese e, con la collaborazione di esperti di altoprestigio, ha organizzato nel 2006 una serie diworkshop sul territorio con imprenditori dieccellenza, che proseguiranno nel 2007. Filoconduttore degli incontri è stato il ruolo dellafinanza strategica all’interno delle imprese non soloper le decisioni di ampio respiro riguardanti i grandiinvestimenti e lo sviluppo ma anche per le scelte ditutti i giorni.Oltre all’indispensabile sostegno all’incrementodimensionale sono emerse altre priorità:dall’internazionalizzazione ai progetti diintegrazione di filiera, dalla valorizzazione deiprodotti certificati di qualità ai progetti per laproduzione di energia rinnovabile.

ALIMENTARE LO SVILUPPO: LA FINANZASTRATEGICA PER LE IMPRESE AGROALIMENTARI

Il rilancio di un settore che rappresenta già oggi l’11%del PIL ma che può diventare veicolo fondamentale disviluppo del territorio rappresenta uno strumento perinnescare un circuito virtuoso di risorse vitali, unmotivo per “fare sistema”.Nel corso del 2006 sono state sottoscritte forme dicollaborazione con organizzazioni di albergatori sulterritorio ed è stato siglato un accordo nazionale conAICA – Associazione Italiana Catene Alberghiere. Taliaccordi si propongono di supportare gli operatori nelloro percorso di crescita per valorizzare le miglioririsorse operanti sul territorio.

TURISMO: VALORIZZARE LE SINERGIE TRALE ATTIVITÀ ECONOMICHE SUL TERRITORIO

Paolo Paracchini

A fine settembre 2006 è divenuta operativa la fusione perincorporazione di Sanpaolo IMI Private Equity in IMIInvestimenti. È nato così il polo dell’equity investments inimprese industriali e di servizi per l’intero gruppo SanpaoloIMI, presidiato da un centro qualificato di competenzespecialistiche dedicate all’individuazione, gestione emonitoraggio dei singoli investimenti. La mission di IMIInvestimenti è quella di presidiare l’attività di investimento dicapitale di rischio in partecipazioni industriali e commercialiper il Gruppo sia attraverso l’impiego di capitali propri, siaattraverso la gestione di capitali di terzi, investiti in fondichiusi di private equity orientati alle piccole e medie imprese.

Fondo di promozione del capitale di rischio per il MezzogiornoIl Fondo, lanciato a fine 2003, con un capitale di 100 milioni dieuro sottoscritto da investitori italiani ed esteri e gestito dallacontrollata Sanpaolo IMI Investimenti per lo Sviluppo SGR hagià investito quasi 45 milioni di euro, suddivisi in 8 operazioni,in imprese prevalentemente di piccole e medie dimensione,localizzate nelle regioni Campania, Abruzzo e Puglia.Nell’esercizio 2006 i nuovi investimenti hanno riguardato inparticolare un’impresa di servizi di diagnostica di retiferroviarie, un’impresa operante nella progettazione eproduzione di componenti strutturali e materiali per il settoreaeronautico e una azienda che gestisce laboratori diagnostici.Gli interventi del fondo riguardano imprese neocostituite o infase di sviluppo alle quali sono stati apportati non solo mezzifinanziari a titolo di capitale proprio, ma anche competenzegestionali e manageriali che possono validamente contribuire alraggiungimento dei loro obiettivi di sviluppo. In tal modo si ècontribuito alla crescita del sistema produttivo locale conpossibilità di impiego di manodopera specializzata evalorizzazione di iniziative espresse dall’imprenditoria sia neisettori più tradizionali sia verso settori innovativi.

Altri fondi multiregionaliGli altri due fondi regionali (Centro Impresa e Nord OvestImpresa) avviati nel corso del 2005 e gestiti dalla controllataSanpaolo IMI Fondi Chiusi SGR, hanno realizzato nel corsodel 2006 i primi investimenti in 6 piccole medie impreselocalizzate nelle regioni di rispettiva competenza, per unvalore complessivo di oltre 28 milioni di euro. Si tratta dioperazioni volte allo sviluppo e consolidamento diimportanti realtà territoriali attive in comparti diversificatiquali la produzione di fertilizzanti speciali, sementi, opereinfrastrutturali, articoli per belle arti e somministrazione dilavoro interinale, a testimonianza dell’impegno profuso dalGruppo in modo capillare sul territorio. Nel corso del 2006sono state anche poste le basi per il lancio - da effettuarsientro il 2007 - di un nuovo fondo regionale a copertura delleulteriori regioni situate nel nord est d’Italia, a completamentodel presidio territoriale del Paese.

IMI INVESTIMENTI

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I processi di internazionalizzazioneSanpaolo IMI favorisce e sostienel’internazionalizzazione delle imprese italiane epromuove gli investimenti e le attività dellemultinazionali estere in Italia grazie ad un’offertafinanziaria dedicata ed un esteso networkinternazionale, perché la capacità di attrarreinvestimenti esteri e di aprire il sistema imprenditorialenazionale all’estero costituiscono processi fondamentaliper il futuro del sistema imprenditoriale italiano. Il Gruppo è presente direttamente in 36 Paesi attraversola rete internazionale della Capogruppo, composta di13 filiali wholesale, la sussidiaria irlandese Sanpaolo IMIBank Ireland, 19 rappresentanze e due desk operativi,cui si aggiungono le 377 filiali delle banche esterecontrollate operanti in Europa e nel Mediterraneo. Iclienti del Gruppo Sanpaolo IMI possono avvantaggiarsianche degli accordi stipulati con Banche presenti inCina, Tunisia, Emirati Arabi Uniti, Marocco, India,Tailandia e in numerosi paesi dell’America Latina. Ilsupporto alla clientela italiana orientata ad intensificaregli scambi commerciali e gli investimenti nell’Est Europa,oggi già garantito dalla presenza del Gruppo inUngheria tramite Inter Europa Bank, in Romaniaattraverso Sanpaolo IMI Bank Romania e in Sloveniatramite Banka Koper, è stato consolidato nel 2006grazie all’acquisizione di banche locali in Paesistrategici per le imprese italiane. In particolare inAlbania si è proceduto all’acquisizione di unapartecipazione del 76,1% della Banca Italo Albanese ealla sigla di un accordo per l’acquisizione dell’80%dell’American Bank of Albania e in Serbia è statoacquisito l’87,4% della Panonska Banka che ha unarete commerciale di 65 punti operativi e un focusparticolare sulla clientela imprese. Va infine ricordato il forte impegno del Gruppo nelsostenere le imprese italiane che si vogliono affacciarenel bacino Mediterraneo. A novembre 2006 il GruppoSanpaolo IMI ha acquistato l'80% della Bank ofAlexandria, terza banca egiziana, con una rete di 188sportelli sull'intero territorio nazionale, una quota dimercato del 10% tra le banche commerciali e oltre1.500.000 clienti. Nel corso del 2006 è terminata l’istruttoria delle praticheconnesse ai programmi di ristrutturazione delle impreseitaliane operanti nei Paesi colpiti dallo tsunami deldicembre 2004, a valere sulla linea di credito SACETsunami che offre un finanziamento a cinque anni perla ricostruzione parziale o totale delle iniziativeeconomiche danneggiate.Inoltre, al fine di sostenere le esportazioni italiane dibeni strumentali, ma anche di partecipare attivamenteallo sviluppo delle PMI brasiliane, Sanpaolo IMIunitamente a SACE e PROMOS sta lavorando per ilperfezionamento di uno strumento finanziario

innovativo - Joint Credit Facility (JCF) - che consente dipartecipare al finanziamento delle PMI brasiliane cheimportano beni strumentali dall’Italia con l’assunzionediretta del rischio commerciale brasiliano. Al fine di favorire l’internazionalizzazione delle impresemeridionali, il 21 dicembre 2006 è stato firmatol'accordo di partenariato a servizio delle imprese tral'Istituto Nazionale per il Commercio con l'Estero (ICE) eil Sanpaolo Banco di Napoli. La Carta Servizi, riservataesclusivamente alla clientela imprese della ReteSanpaolo Banco di Napoli, consente di accedere, concondizioni di favore, a determinati servizi e prodottipresenti nell'offerta dei due soggetti proponenti.

67Bilancio Sociale 2006 – I Clienti

Sanpaolo IMI favorisce e sostiene

l’internazionalizzazione

delle imprese italiane e promuove

gli investimenti e le attività

delle multinazionali estere in Italia

Paolo Arcagni

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68 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Sociale

Banca OPI si colloca nel panorama finanziarioitaliano come banca altamente specializzata evicina alle esigenze espresse dalle comunità locali,in grado di coniugare grande dimensione especializzazione con il radicamento territoriale. Nelcorso del 2006 Banca OPI ha proseguito il suoforte impegno verso il settore di clienti costituitodagli enti pubblici, dalle realtà da essi controllate edai promotori di investimenti infrastrutturali,fornendo un’ampia gamma di servizi finanziari chericomprende ogni tipologia di supporto creditiziodi medio e lungo termine (finanziamenti,sottoscrizione di titoli, leasing, garanzie, projectfinancing), prodotti derivati finalizzati all’ottimalegestione dei rischi, e consulenza. Mantenendo unostretto legame ed una proficua interazione con ilterritorio e le economie locali, Banca OPI si ponel’obiettivo di contribuire alla crescita economicadel Paese attraverso la valorizzazione del territorioed il finanziamento del sistema infrastrutturalecivile e industriale. Anche nel 2006 la quota diinterventi rivolti allo sviluppo socio-ambientale delterritorio si è mantenuta su livelli significativi (36%del totale), per un importo complessivo difinanziamenti pari a 2,4 miliardi di euro6.

I settori che hanno maggiormente beneficiato delsupporto finanziario di Banca OPI sono statiquello dei trasporti intermodali e quelli dellariqualificazione urbana, edilizia sociale e trasportourbano, confermando così l’impegno della Bancaverso l’ambiente ed il territorio. Particolareattenzione è stata inoltre rivolta verso i settoridell’energia (fonti rinnovabili), dell’istruzione,della sanità e dei servizi idrici ed ambientali. Sisegnalano in particolare, per quanto riguardal’istruzione, un finanziamento in project financingper la realizzazione della Scuola di Biotecnologiedi Torino (13,1 milioni di euro) ed all’estero ilfinanziamento per la realizzazione di un nuovocomplesso scolastico a Northampton (10,4 milionidi euro). Nel settore idrico si segnala ilfinanziamento al Registro Italiano Dighe per lamessa in sicurezza di 12 importanti dighedislocate in varie regioni italiane (3 in Toscana, 2in Piemonte, Liguria e Sicilia, 1 nel Lazio, nelleMarche ed in Basilicata) per un investimentototale di 25,6 milioni di euro e, nel settore deiconsorzi di bonifica, il finanziamento di interventiin diverse aree d’Italia per un totale investimentosuperiore ai 30 milioni di euro.

6) Per quanto riguarda i finanziamenti agli investimenti del 2006 di Regioni, Province e Comuni, per i quali non risulti chiaramente definita la destinazione, viene stimataforfetariamente una percentuale di investimenti con valenza socio-ambientale pari al 50% del totale. La stima si basa sull’analisi del dato storico relativo alla ripartizione degliinvestimenti delle Regioni e degli Enti Locali italiani nel corso degli ultimi anni (2003-2004 – fonte: MEF, relazione generale sulla situazione economica del Paese 2005), dalla qualerisultano investimenti in ambito socio-ambientale sempre ampiamente superiori alla suddetta percentuale.

SETTORI ATTIVITÁ DI CONSULENZA(Totale investimenti: 11 miliardi di euro)

Risorse idriche4%

Altro 15%

Trasporti e Logistica

86%

Gestione rifiuti4% Riqualificazione

urbana1%Parcheggi2%

Ediliziasociale3%

FINANZIAMENTI CON VALENZA SOCIO-AMBIENTALE(Totale finanziamenti: 2,4 miliardi di euro)

Servizi idrici5%

Energia, ambiente e fontirinnovabili 14%

Riqualificazioneurbana,

edilizia sociale,trasporto urbano

28%

Ferrovie e autostrade25%

Istruzione, fieristica,cultura, sport

7%

Sanità2%

Serviziambientali3%

Consorzibonifica e svil.Industriale1%

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69Bilancio Sociale 2006 – I Clienti

Nel settore dell’edilizia sociale, risultano di rilievoi finanziamenti concessi per la realizzazione dinuove strutture residenziali nelle aree di Milano eBrescia (per complessivi 54,7 milioni di euro),nonché quelli per la realizzazione di casepopolari nella città di Goteborg (38,7 milioni dieuro). Nell’ambito della sanità sono statifinanziati, tra gli altri, interventi per laristrutturazione e potenziamento di una strutturaricreativo-termale ad Agnano (3 milioni di euro) eper la realizzazione di una casa di riposo peranziani a Rovigo (2 milioni di euro).Nel settore dell’energia (fonti rinnovabili) sisegnala il finanziamento per la realizzazione diuna centrale idroelettrica nel territorio dellacomunità montana di Valle Maira (Cuneo) per uninvestimento totale di 5 milioni di euro, mentrenel settore dei servizi ambientali risultano di uncerto rilievo gli interventi di finanziamento rivoltialla costruzione di impianti di depurazione nellaprovincia di Lecco (complessivi 7,9 milioni dieuro), e quelli per l’ampliamento dell’impianto didepurazione e per la realizzazione di un nuovocollettore fognario nella città di Cologno al Serio- Bergamo (2,6 milioni di euro).

Costante l’attenzione di Banca OPI per ilMezzogiorno, come dimostra la partecipazionealla Fondazione Mezzogiorno Tirrenico,costituita dalle Associazioni degli Industrialidelle cinque province campane, oltre che dallastessa Banca OPI e dal MPS, al fine dipromuovere lo sviluppo economico e sociale delMezzogiorno tirrenico, attraverso l’erogazionedi contributi volti alla progettazione diinfrastrutture, opere di riqualificazioneterritoriale, sistemi industriali e turistici. Tra leattività del 2006 si possono segnalare laconclusione dello studio di fattibilità del “Polologistico integrato di Mercato San Severino”nella provincia di Salerno e l’avvio dello studiodi fattibilità del progetto “Distretto tecnologico- Technodistrict” nel Comune di Caserta.Tra i settori nei quali la Banca ha svolto lapropria attività di consulenza, circa l’86% deltotale investimenti ha riguardato i settori deitrasporti e logistica (9,5 miliardi di euro). Tra glialtri settori si segnalano in particolare le risorseidriche (4%), la gestione dei rifiuti (4%), lariqualificazione urbana ed i parcheggi (3%) edinfine l’edilizia sociale (3%).

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Collaboratoribll b tollaboratoroo

70 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Sociale

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Investire nelle competenze e nella qualitàprofessionale delle persone per favorire lapiena realizzazione delle potenzialitàindividuali e per attrarre, mantenere evalorizzare le persone più qualificate,puntando anche su percorsi di crescita chetengano in considerazione le diversecaratteristiche ed esigenze delle persone

Rafforzare la corporate identity di Gruppo, con particolare attenzione alla sensibilitàetica, valorizzando al contempo le diverseculture delle aziende che sono state integratenei recenti processi di razionalizzazione del Gruppo

Integrare nei sistemi incentivanti l’ottica di brevecon quella di medio periodo attraverso lo sviluppodi nuovi strumenti retributivi a supporto del Pianotriennale, focalizzati sul raggiungimento diobiettivi quantitativi e qualitativi

OBIETTIVI E RISULTATI RAGGIUNTI

Obiettivi di miglioramento dichiarati nel Bilancio Sociale 2005

Azioni e risultati raggiunti nel 2006

71Bilancio Sociale 2006 – I Collaboratori

• È stato introdotto il nuovo modello di gestione delle competenzeche responsabilizza e coinvolge direttamente le personeattraverso l’autovalutazione del livello di competenza espresso.

• È stato ampliato il sistema gestionale relativo ai percorsiprofessionali.

• È stata ultimata la progettazione di un sistema di valutazione eclassificazione che fornisce le logiche per interpretare il sistemaprofessionale aziendale e per supportare la definizione di lineeguida e politiche gestionali, in particolar modo quelle legate alleretribuzioni, per i differenti segmenti di persone e di attività.

• È stato approfondito ed ampliato l’utilizzo del sistema diValutazione del Capitale Umano (Human Capital Value), che èfinalizzato a comprendere il contributo del capitale umano nelledinamiche di generazione del valore aziendale.

• È stato sviluppato un sistema specifico per il controllo e lagestione dei rischi operativi associati alle risorse umane,nell’ambito del modello di analisi e di diagnosi degli eventi diperdita (Basilea 2).

• È stato ridisegnato l’impianto delle Comunità, per renderlomaggiormente coerente con le esigenze aziendali e individuali.

• Sono stati innovati i modelli di supporto alle scelte di gestionedel personale ed è stato realizzato un percorso di sviluppo per iresponsabili del personale, che risponda ai cambiamenti dicontesto e consenta lo sviluppo di azioni orientate ad instaurareun clima di benessere fra le persone.

• È stato avviato un programma, denominato Indaco (INcludere leDiversità per Aumentare la COmpetitività), finalizzato allavalorizzazione delle pluralità e delle differenze all’interno di uncomune contesto valoriale.

• Due nuovi fattori - compliance e business ethics - sono statiintrodotti nell’ambito del sistema di valutazione deicomportamenti professionali 2006 del personale delle Banchecommerciali (che coinvolge il 100% delle persone), qualeconcreta applicazione dei principi sanciti dai diversi documentiaziendali (codice etico, policy aziendali, ecc.). Tali comportamentisono valutati per tutte le figure professionali/fasce di ruolo eprevedono due livelli, “conforme/non conforme”, con riflessi sulcomplessivo giudizio di valutazione e di conseguenza anche suglieventuali premi maturati nell’ambito dei sistemi diincentivazione.

• Sono stati definiti diversificati strumenti retributivi a supporto delpiano, rivolti alle diverse categorie di personale in un’ottica dibreve/medio/lungo periodo, anche attraverso la partecipazionedei dipendenti al capitale (azionariato diffuso).

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72 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Sociale

ETÀ E ANZIANITÀ MEDIEEtà media Anzianità media

Dirigenti

49,0

18,9

Quadridirettivi

45,5

20,7

Areeprofessionali

39,3

14,6

Totale

41,6

16,7

*Fonte: Rapporto ABI 2006 sul mercato del lavoro nell’industria finanziaria.

RIPARTIZIONE PER GENERE

RIPARTIZIONE PER CATEGORIA DI CONTRATTO

Uomini51,3%

Donne48,7%

Aree professionali64,3%

Quadri direttivi33,7%

Dirigenti 2,0%

RIPARTIZIONE PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO

RIPARTIZIONE PER SCOLARITÀ

Tempoindeterminato97,4%

Tempo determinato0,7%

Formazione lavoro/inserimento 0,3%Apprendistato 1,6%

Diploma60,6%

Laurea30,7%

Altro 8,7%

• Donne: 39,3% Uomini: 60,7%• Dirigenti: 2,2% Quadri direttivi: 35%

Aree professionali: 62,7%• Tempo indeterminato: 97,6%

Tempo determinato: 1,5% Formazione lavoro/inserimento: 0,8%Apprendistato: 0,1%

• Età media: 42,3 anni (Dirigenti: 49,7 Quadri Direttivi: 45,8 Aree Professionali: 40,1)

• Laurea: 25,9% Diploma: 65,1% Altro: 9,1%

Dati medi di sistema*

Al 31 dicembre 2006 il Gruppo Sanpaolo IMIcomprende 42.727 persone cui si aggiungono 178lavoratori atipici. Il personale del Gruppo sicaratterizza per un’elevata componente femminile(quasi il 49%), un alto tasso di scolarità (oltre il 30% èlaureato), un’età media più bassa rispetto al sistema. Nel corso del 2006 sono entrate a far parte delperimetro di consolidamento Banca Italo Albanese,Panonska Banka (Serbia), Bank of Alexandria (Egitto) eCassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna per untotale di 7.166 risorse, considerando le qualil’organico del Gruppo si attesta complessivamente a50.071 risorse, delle quali 209 lavoratori atipici.

La composizione del personale

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ETÀ E ANZIANITÀ MEDIEUominiDonne

73Bilancio Sociale 2006 – I Collaboratori

PRESENZA FEMMINILE IN AZIENDA

2004

19.890 20.303 20.792

47,8%48,2%

48,7%

2005 2006

Età media

44,039,2

18,514,6

Anzianità media

PERSONALE DIRETTIVO FEMMINILEQuadri direttiviDirigenti

2004

+10,6% +6,9%

78 88 97

3.866 4.275 4.565

2005 2006

PERSONALE PART-TIMENumero% sul totale

2004

3.356

3.588 3.6738,1%

8,5% 8,6%

2005 20061) I dati relativi al 31/12/2005 sono stati riesposti per tenere conto degli scorpori di filiali dovuti al riordino territoriale delle Banche commerciali del Nord Est e alla nascita di Sanpaolo Banca dell’Adriatico avvenuti neltrimestre maggio-luglio 2006 e dell’uscita di Gest Line dal perimetro di consolidamento di Gruppo.2) I dati sono stati ricostruiti, per omogeneità di confronto con il 31/12/2005, escludendo le risultanze di Banca Italo Albanese, Panonska Banka, Bank of Alexandria e Cassa dei Risparmi di Forlì, entrate nel perimetrodi consolidamento nel 2006.

Nel corso del 2006 l’organico del Gruppo, al nettodelle acquisizioni realizzate nel 2006, ha registratouna crescita di 579 risorse (+1,4%) rispetto a fine2005 ricostruito pro forma1. L’incremento èessenzialmente riconducibile al personaledipendente, di cui circa il 60% nel settore dell’attivitàbancaria, in particolare in relazione al potenziamentodella presenza nell’est Europa ed agli investimenti delsettore del consumer banking.In evidenza la crescita nel comparto del Polo Risparmio ePrevidenza (+241 persone, +9,2%), legata alconsolidamento della struttura di governo ed agliinserimenti a supporto dello sviluppo del business. L’evoluzione del personale nel corso del 20062 è in lineacon quanto registrato negli ultimi anni:

• continua a crescere la componente femminile(+2,4%), oggi pari al 48,7%, grazie alla notevoleincidenza delle donne nelle nuove assunzioni;

• è aumentato il personale direttivo femminile (+6,9%)con tassi di crescita superiori alla componentemaschile (+1,9%) a dimostrazione della politica di

pari opportunità nella crescita professionale attuatanell’ambito del Gruppo;

• si è incrementato il numero dei laureati (+7,9%), parial 30,7% del totale, in seguito all’ingresso di personeprevalentemente in possesso di diploma di laurea;

• è cresciuta l’incidenza percentuale dei contratti diapprendistato e di inserimento, che rispetto al 2005 èpiù che raddoppiata. Al contrario, i contratti a tempodeterminato si sono ridotti di oltre il 75% rispettoall’anno scorso a seguito della trasformazione incontratti a tempo indeterminato, la cui incidenzapercentuale sul totale dell’organico nel 2006 è la piùelevata degli ultimi 3 anni;

• sono rimaste sostanzialmente stabili l’età media (41,6anni) e l’anzianità media (16,7 anni), grazieall’inserimento di giovani risorse; nel Gruppo l’etàmedia delle donne è inferiore di 5 anni rispetto aquella degli uomini;

• sono aumentate le persone in part-time (+2,4%),oggi pari all’8,6% del totale.

L’evoluzione del personale

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74 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Sociale

Anche per l’anno 2006 è proseguita la politica di sviluppo dicarriera fondata sul riconoscimento del merito individuale, inun’ottica di accrescimento delle competenze e di nuove epiù complesse responsabilità assegnate alle persone. La politica retributiva è uno degli strumenti principali per ilriconoscimento del merito e consente l’utilizzo nel Gruppo didiversi strumenti: le promozioni (passaggi diinquadramento), le erogazioni di importi una tantum el’assegnazione di incrementi fissi ad personam. Nel 2006 gli interventi sulla retribuzione fissa (inquadramentie incrementi fissi ad personam) nel Gruppo hannoriguardato oltre 4.050 persone pari al 9,5% dellapopolazione. Le promozioni in particolare hanno coinvolto oltre 2.650persone corrispondenti al 6,2% del personale (7,0% sultotale uomini e 5,4% sul totale donne). La ripartizionedelle promozioni (42,3% donne e 57,7% uomini), purinfluenzata dalla diversa composizione dell’organico,conferma sostanzialmente l’andamento degli anniprecedenti secondo una politica di equità e di pariopportunità, anche a livello retributivo, tra uomini edonne. In particolare, si evidenzia che nell’ambito della

dirigenza, il 7,2% delle donne dirigenti è stata nominatanell’anno 2006 (contro il 4,4% degli uomini) mentre ledonne promosse a quadro sono state il 6,9% (contro il4,0% degli uomini).

Evoluzione delle carriere e politica retributiva

PROMOZIONI 2006*

DonneUomini

Alla dirigenza

1.126

1.537

Nelle areeprofessionali

Da non direttivoa Quadri direttivi

516566

Nei Quadri direttivi

390315

337

Totalepromozioni

598

238

*Dati riferiti alle Banche commerciali

*Dati riferiti alle Banche commerciali

TOTALE 308 426 734 472 234 706

% 42,0% 58,0% 100,0% 66,9% 33,1% 100,0%

Dirigenti 5 2 7 42 2 44

Quadri direttivi 45 14 59 220 52 272

Aree professionali 258 410 668 210 180 390

Tempo indeterminato 107 75 182 439 196 635

Tempo determinato 53 70 123 19 22 41

Formazione lavoro/inserimento 23 21 44 3 0 3

Apprendistato 125 260 385 11 16 27

Nel corso del 2006 le assunzioni a livello diGruppo sono state 1.720, di cui oltre 700 nelleBanche commerciali. Le cessazioni sono state1.183, di cui circa 700 nelle Banche commerciali.Le assunzioni dell’anno si sono caratterizzate per

una prevalenza del personale femminile elaureato (oltre il 50% del totale delleassunzioni) e per un massiccio ricorso alletipologie contrattuali previste dalla cosiddettaLegge Biagi.

Turn-over

ASSUNZIONI E CESSAZIONI 2006*

Assunzioni

Uomini Donne Totale

Cessazioni

Uomini Donne TotaleRipartizione per categoria di contratto

Ripartizione per tipologia di contratto

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75Bilancio Sociale 2006 – I Collaboratori

Le retribuzioni annue lorde medie a livello di Gruppo si attestano acirca 30.000 euro per le aree professionali, a circa 49.000 euro per iquadri direttivi e a circa 120.000 euro per i dirigenti. Tali valori sonosostanzialmente allineati ai dati medi delle Banche commerciali perquanto riguarda i quadri direttivi, mentre il livello medio di Gruppodelle retribuzioni delle aree professionali e dei dirigenti è differente,il primo perché influenzato dall’incidenza delle retribuzioni erogatenei Paesi dell’Est Europa, in presenza di un minor costo della vita, eil secondo perché è correlato a retribuzioni crescenti nei settoridell’Investment Banking e del Risparmio e Previdenza.Nelle Banche commerciali, le retribuzioni annue lorde rimangonosostanzialmente costanti rispetto al 2005 e comunque in linea con

In termini di retribuzione variabile, si evidenzia una politica di continuoinvestimento in premi, bonus e incentivi al personale a livello diGruppo, portando la percentuale di incidenza della parte variabilerispetto alla retribuzione fissa al 10,5% per le aree professionali, al19% per i quadri direttivi e al 56% per i dirigenti. In particolare, a

livello di Banche commerciali i positivi risultati aziendali dell’anno2005 e il Piano di Azionariato Diffuso (PAD) hanno compensato lastabilità delle retribuzioni fisse; si registra infatti un incremento dellaretribuzione variabile nell’anno 2006 pari al 16% per le areeprofessionali, al 24% per i quadri direttivi e al 45% per i dirigenti.

Il PAD avviato a giugno/luglio 2006 per tutto il personaledipendente delle Banche commerciali con contratto di lavoro atempo indeterminato, è stato promosso nell’ambito dei rinnovidei contratti integrativi delle Banche commerciali qualestrumento di incentivazione a sostegno del Piano Industriale, conl’obiettivo di legare le performance operative dei dipendenti allacreazione di valore per gli azionisti e di rafforzare lo spirito diappartenenza al Gruppo. Il Piano offriva la possibilità dirichiedere l’assegnazione gratuita di azioni ordinarie di SanpaoloIMI per un controvalore individualmente determinato in baseall’inquadramento ricoperto al 31 dicembre 2005. Le azioniassegnate sono gravate da un vincolo di indisponibilità per treanni dalla data di assegnazione (sino al 27 luglio 2009

compreso). A fronte della partecipazione volontaria al Pianoé stata definita l’attribuzione di un controvalore di azionidifferenziato per categoria contrattuale pari al doppio dellaquota di ristrutturazione del premio aziendale di produttività2005, individualmente spettante. L’operazione è stata perfezionata a fine luglio ed hadeterminato il riconoscimento ai 24.246 dipendenti delleBanche commerciali che hanno aderito al Piano (pari al 70%degli aventi diritto) di circa 2,3 milioni di azioni. L’operazioneverrà ripetuta anche nel 2007 con le stesse modalità dipartecipazione volontaria e sarà rivolta a tutto il personalecon contratto a tempo indeterminato, di inserimento e diapprendistato.

la media delle banche italiane, come risulta dall’indagineretributiva condotta dall’ABI nel settore del credito per l’anno2006. Unica eccezione si riferisce ai dirigenti per i qualil’incremento registrato nel 2006 consegue alla politica di gradualeriallineamento ai livelli di mercato. La diversa composizione delpersonale in uscita rispetto a quello in entrata e la mancanza discatti contrattuali in conseguenza di un Contratto CollettivoNazionale di Lavoro scaduto nel 2005 hanno contribuito a tenerele retribuzioni annue lorde stabili nell’ambito dei quadri direttivi edelle aree professionali (le retribuzioni minime applicate sonosempre quelle previste dal CCNL di settore per le diverse categoriedel personale).

*Dati riferiti alle Banche commerciali.

Dirigenti 115.038 115.038 3,2% 103.190 103.190 1,7% 113.889 113.889 3,0% 119.983

Quadri direttivi 50.839 50.898 -0,2% 44.929 45.893 -0,2% 48.992 49.422 -0,3% 48.932

Aree professionali 32.950 33.072 0,0% 29.903 30.918 -0,6% 31.198 31.959 -0,3% 29.979

RETRIBUZIONE LORDA FISSA (medie per categoria contrattuale)*

Uominieuro al netto dei var. 06/05

part-time

Donneeuro al netto dei var. 06/05

part-time

Mediaeuro al netto dei var. 06/05

part-time

Media Gruppo

Media Gruppo

Media Gruppo

*Dati riferiti alle Banche commerciali, esclusi i part time. RAL: Retribuzione annua lorda (componente fissa di retribuzione). RGA: Retribuzione Globale Annua (somma della componente fissa e variabile della retribuzione)

Dirigenti 51,2% 53,6% 51,4% 55,9% 33,9% 34,9% 34,0% 35,8%

Quadri direttivi 18,1% 17,1% 17,8% 18,9% 15,3% 14,6% 15,1% 15,9%

Aree professionali 10,6% 11,0% 10,8% 10,5% 9,6% 9,9% 9,7% 9,5%

INCIDENZA RETRIBUZIONE VARIABILE (medie per categoria contrattuale)*

% RALUomini Donne Media

% RGAUomini Donne Media

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76 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Sociale

donne risultano notevolmente più basse di quelle degliuomini (età media: 39,7 anni contro 45; anzianitàmedia: 16 anni contro 20,2) e le donne rappresentano idue terzi dell’intero personale con età fino a 32 anni.Sotto il profilo della scolarità, le donne rappresentanopiù della metà del totale dei laureati, a fine 2006 circa 1donna su 3 è laureata, circa 1 su 2 considerando ledonne fino a 32 anni delle Banche commerciali.Le donne con funzioni direttive rappresentano il 31%del totale della categoria (+2,3 punti percentuali diincidenza rispetto al 2004), risultando in crescita del18% rispetto al 2004 (+24% le sole donne dirigente),incremento doppio rispetto a quello totale delpersonale direttivo.Nelle Banche commerciali le donne che ricoprono ilruolo di direttore sono aumentate di circa il 10%rispetto al 2004, contro una sostanziale stabilitàdegli uomini; oggi un direttore su 5 è donna.Considerando i direttori con età fino a 40 anni, ilrapporto diventa 1 a 3.Le donne con orario part-time rappresentano il 95% deltotale delle risorse in part-time e il 17% dellapopolazione femminile ed evidenziano un incrementodel 10% rispetto al 2004 (+2,6% nell’ultimo anno). Inparticolare, nelle Banche commerciali, l’incrementodelle donne con orario part-time ha riguardato le areeprofessionali (+9% rispetto al 2004), ma soprattutto iquadri direttivi (+30% rispetto al 2004).In generale, i contratti part-time sono cresciuti del9,4% nel corso del biennio 2004-2006 e pesano perl’8,6% sul totale (+0,5 punti percentuali rispetto aldato del 2004).Inoltre, altre 3.886 persone (di cui 2.492 donne e 1.394uomini) appartenenti alle aree professionali fruiscono diflessibilità di orario.

Il Gruppo persegue una politica di pari opportunità dicrescita professionale e personale, di equilibrio fral’attività lavorativa e privata delle persone che simanifesta nell’impegno verso le donne lavoratrici, nelricorso ad orario part-time, nell’inserimento di lavoratoridiversamente abili.Negli ultimi due anni l’incidenza delle donne sul totaleorganico di Gruppo - oggi pari al 48,7% - è cresciuta diquasi 1 punto percentuale rispetto al 2004 ed ènettamente superiore al dato medio delle maggioribanche (39,4% del totale nel 2005 secondo il RapportoABI 2006 sul mercato del lavoro nell’industriafinanziaria). Tale maggiore incidenza è il risultato di unandamento delle assunzioni che ha visto negli ultimianni la prevalenza di personale femminile. Nelle Banche commerciali l’età e l’anzianità media delle

Pari opportunità, conciliazionecasa-lavoro, flessibilità

Totale 187 1,0% 3.486 16,8% 3.673 8,6%

Uomini Donne Totalenum. Part time sul num. Part time sul num. Part time sul

totale uomini totale donne totale

PART-TIME

*Fonte: Rapporto ABI 2006 sul mercato del lavoro nell’industria finanziaria

• Uomini: 1,0% Donne:19,7% Totale: 8,3%

Dati medi di sistema*

RIPARTIZIONE PERSONALE DI FILIALE*

DonneUomini

Direttori2006

2005

Gestori2006

2005

Altri ruoli2006

2005

2.309682

2.310640

2.932 3.070

2.792 3.090

9.009 7.405

9.134 7.748

*Dati riferiti alle Banche commerciali

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77Bilancio Sociale 2006 – I Collaboratori

Nel corso del 2006 è stato avviato un programma,denominato Indaco (INcludere le Diversità per Aumentarela COmpetitività), finalizzato alla valorizzazione dellepluralità e delle differenze, nell’ambito del quale sonostate sviluppate diverse iniziative:

• avvio di un intervento formativo destinato adonne con alto potenziale di crescita, per losviluppo di modelli manageriali al femminile;

• progettazione di un portale web dedicato aridurre le distanze fra l’azienda e il personaleassente per lunghi periodi (in particolare permaternità), attraverso la messa a disposizione diinformazioni e servizi;

• realizzazione di un progetto denominato “lafabbrica delle esperienze” finalizzato a valorizzarele conoscenze/esperienze delle persone conelevata seniority e a metterle a disposizione dellapopolazione aziendale più giovane.

Quest’ultima iniziativa ha visto coinvolte 144 persone -metà senior e metà junior - che hanno realizzato untravaso di memoria, competenze ed esperienzefinalizzate allo sviluppo dell’attività strategica dellaBanca e alla condivisione dei valori. L’obiettivo è statoquello di valorizzare le differenze, di ridurre le fratturegenerazionali e di competenze e di consolidare lamotivazione nel rapporto tutore/ discente.

Lo sviluppo professionale all’interno dell’azienda èstrettamente legato all’analisi e al miglioramento deimodelli gestionali delle risorse umane eall’approfondimento della valutazione delle competenzedi ogni singola persona. Nel corso del 2006 sono stateprogettate e realizzate numerose iniziative nell’ambito dellavalutazione e dello sviluppo manageriale. In particolare èstato applicato il nuovo modello di gestione delle

Dirigenti 0 0 0 0,0%

Quadri direttivi 26 311 337 2,8%

Aree professionali 1.541 5.401 6.942 29,8%

- part-time 147 2.909 3.056 13,1%

- flessibilità diversa dal part-time 1.394 2.492 3.886 16,7%

TOTALE 1.567 5.712 7.279 20,2%**

PART-TIME E FLESSIBILITÀ*

Uomininum.

Totalenum. % sul totale

di categoria

Donnenum.

competenze a tutta la popolazione dei quadri direttivi edelle aree professionali della sede centrale e delle Banchecommerciali. Il nuovo sistema responsabilizza e coinvolgedirettamente le persone nel processo di continuoaccrescimento di competenze necessarie alle diverse attivitàaziendali. Si articola in due fasi: la prima consiste nelladefinizione, attraverso un processo di autovalutazione, dellivello di competenze espresso, cui hanno risposto il 95%delle persone coinvolte; la seconda fase comporta unavalidazione da parte dei responsabili diretti (conun’adesione del 100%) seguita da un incontro percondividere le motivazioni di eventuali differenze digiudizio. E’ stato inoltre ampliato il sistema gestionalerelativo ai percorsi professionali, che accanto ai percorsigià da tempo applicati sulla rete filiali, prevede un piùampio sistema di mappe di sviluppo professionaleriguardanti i collegamenti tra i differenti mestieri.L’obiettivo è quello di indirizzare e governare la crescitaprofessionale delle persone in coerenza con le esigenzeaziendali e di individuare percorsi professionali trasversalifinalizzati alla creazione di professionalità e di mestieriad alto contenuto strategico e innovativo.Sono stati innovati anche i modelli di supporto alle sceltegestionali, che forniscono criteri specifici per le diverseazioni da attivare sulle persone, in particolare per quantoriguarda l’individuazione del bacino di persone con altopotenziale di sviluppo e dei destinatari di possibiliinterventi di promozione o adeguamento retributivo, leazioni di sviluppo delle competenze e delle capacitàprofessionali e manageriali e infine lo stile di coaching daattivare rispetto alle diverse caratteristiche delle persone.È stato realizzato inoltre un percorso di sviluppodestinato ai responsabili del personale, con l’obiettivo diconsolidare un orientamento allo sviluppo dellepotenzialità individuali attraverso l’attenta valutazionedel ruolo in termini di risorse da investire e azioni daintraprendere, rispondendo ai cambiamenti di contestoe sviluppando azioni affinché si instauri un clima dibenessere fra le persone, motivante rispetto alraggiungimento degli obiettivi.

L’innovazione nei sistemi per la gestione e lo sviluppodelle persone

*Dati riferiti alle Banche commerciali**% su totale dipendenti

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78 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Sociale

Le attività di formazione sono uno dei punti di forza delGruppo e rappresentano una delle principali leve per suppor-tare la crescita individuale e professionale delle persone, aiu-tando i singoli a meglio orientarsi nelle fasi di cambiamento efornendo le competenze necessarie per contribuire efficace-mente al raggiungimento degli obiettivi aziendali.

L’investimento nella formazione

*Dati riferiti alle Banche commerciali

*Dati riferiti alle Banche commerciali

TOTALE GIORNI DI FORMAZIONE IN ORARIO DI LAVORO*

192.556

242.506

203.038

2003 2004 2005

175.916

2006

MEDIA ORE PRO-CAPITE PER ALCUNE FIGURE PROFESSIONALI*

Direttore filiale retail 53

Gestore family 35

Direttore filiale imprese

43

Gestore private

60Small business

49

Gestore personal 52

61

Gestore imprese

Addetto imprese 25

IL SISTEMA DI VALUTAZIONEDEL CAPITALE UMANO

Il sistema di valutazione del capitale umanorealizzato da Sanpaolo IMI è un modello dimisurazione e valutazione del patrimoniointangibile e risponde all’obiettivo di comprendereil ruolo del capitale umano nelle dinamiche digenerazione del valore aziendale.Attraverso il sistema di Valutazione del CapitaleUmano sono state realizzate nel corso del 2006numerose analisi sugli indicatori legati a processidi gestione delle risorse umane (selezione eassunzioni, gestione ed amministrazione,formazione, gestione della prestazione, sviluppoprofessionale) e sul loro rapporto con gli indicatoridi business (asset & liability, prodotti/servizi,clienti) relativi a strutture di rete, al fine di definirecon le strutture competenti le più appropriateazioni da attivare. E’ stato inoltre messo adisposizione dei diversi responsabili decentrati delpersonale uno strumento di controllo operativo(HR Tableau de Bord) volto a monitorarel’efficienza e l’efficacia delle azioni rivolte allagestione delle persone.

ROE

Indicatori di sintesi del valore

del Capitale Umano

Relazione tra indicatori risorse umane

e business

Indicatori risorse umane aggregati, alimentati dagli indicatori di processo HR

Indicatori sulle risorse umane

Valore del Capitale Umano

Impatto delle risorse umane sul business

Tableau de Bord delle risorse umane

2002

172.628

Le persone che hanno fruito di formazione nel corso del2006 rappresentano oltre il 96% dell’organico, per unamedia pro-capite di circa 37 ore.

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79Bilancio Sociale 2006 – I Collaboratori

I dati statistici rappresentano un 2006 caratterizzato dalvenir meno dei progetti ad elevato impatto dimensionaleche avevano contraddistinto gli anni precedenti (trend cheha avuto il suo apice nel 2004), con particolare riferimentoalla formazione a supporto della riconversione professio-nale e dell’integrazione dei sistemi informativi delle Ban-che commerciali. In funzione degli obiettivi da raggiungere sono utilizzatidiversi canali:

• l’aula tradizionale, gestita in particolare dadocenti interni (circa 1.000) per le tematichetecniche/professionali e docenti esterni inparticolare per le iniziative di naturacomportamentale/commerciale;

• l’e-learning attraverso la piattaforma diformazione a distanza Campus Sanpaolo, qualestrumento integrato con iniziative d’aula e periniziative di particolare impatto quantitativoquali ad esempio quelle su tematicheistituzionali e procedurali;

• il training on the job quale efficace strumento ditrasmissione delle conoscenze, particolarmenteutilizzato nei casi di cambiamento o nuovoinserimento in diversa attività lavorativa.

Sul fronte dei contenuti, nel 2006 l’attenzione è stata rivol-ta in particolar modo allo sviluppo delle competenze pro-fessionali con un focus specifico sull’area relazionale ecomportamentale, determinando un aumento della per-centuale di aula rispetto ad altri canali formativi.Tra le principali iniziative formative che hanno caratterizzatoil 2006 vi sono progetti orientati a supportare diverse figureprofessionali nell’evoluzione del loro ruolo, focalizzati sia sulmiglioramento delle competenze necessarie per la gestionecommerciale e per l’assistenza e la consulenza finanziariaalla clientela, sia sulle capacità comunicative per migliorareil rapporto di relazione con i clienti.

La nuova tipologia contrattuale dell’apprendistato con laquale a partire dalla fine del 2005 sono state realizzate le as-sunzioni del personale ha comportato la progettazione dispecifici percorsi formativi della durata di 120 ore annue perciascun profilo di apprendista. Nel corso del 2006 sono pro-seguite le attività formative legate ad iniziative istituzionali,fra cui quelle a maggiore impatto quantitativo sono statequelle relative a Responsabilità Amministrativa delle Impresee Codice Etico (D.L.g. 231/2000) e quelle dell’area Privacy eSicurezza. Sulla base di questionari anonimi raccolti in aula afine corso (circa 50.000) l’indice di qualità e di gradimentodei corsi è risultato pari a 4 su una scala da 1 a 5.

*Dati riferiti alle Banche commerciali

DISTRIBUZIONE PER CANALE*

Corsi online22%

Corsi esterni 4%On job 6%

Tecnico professionale32%

Lingue straniere 2%

Organizzazione e gestione risorse 7%

Marketing31%

Aula68%

Istituzionali12%

PRINCIPALI INIZIATIVE PER NUMERO DI GIORNATE*

*Dati riferiti alle Banche commerciali*Dati riferiti alle Banche commerciali

DISTRIBUZIONE PER ARGOMENTO*

Office automation 3%

Comunicaz.e svil. abilità

10%

Comunità 3%

Prodotti assicurativi 9.500

Apprendistato 8.500

Progetto Personal 8.200

PattiChiari 6.500

Nuovo sistemavalutazione prof.

5.400

Privacy e sicurezza 4.500

Resp. Amm. e Codice Etico

3.300

ProgettoSmall Business

3.300

Comunicazioneinterna

2.500

Progetto Direttori 1.600

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80 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Sociale

L’esigenza di individuare, accanto etrasversalmente ai mestieri aziendali, segmenti dipopolazione rilevanti per l’azienda, ha portato alladefinizione di comunità di persone a cui dedicaresistemi e strumenti di gestione differenziati.La gestione per comunità consente infatti diattivare azioni mirate di sviluppo professionale emanageriale e diventa un fattore di integrazione eaggregazione a livello di Gruppo.Nel corso del 2006 è stato aggiornato l’impiantodelle comunità per renderlo maggiormentecoerente con l’evoluzione demografica dellapopolazione aziendale, cogliendo anche leopportunità derivanti dalle nuove formecontrattuali con cui le assunzioni sono staterealizzate.Le comunità aziendali sono attualmente tre:

• Comunità Giovani (comprende tutte le personeinserite in azienda per i primi 4 anni di permanenza),con l’obiettivo di gestire e monitorare il processo diinserimento e sviluppo dei giovani, creare senso diappartenenza, sviluppare motivazione e far emergerele potenzialità presenti orientando i successiviprogrammi di crescita;

• Comunità Evidenze (comprende le persone concompetenze medio-alte, potenziale di sviluppo emotivazione alla crescita), con l’obiettivo di accelerarela crescita e garantire la copertura di ruoli di maggiorcomplessità o di maggior contenuto manageriale;

• Comunità Dirigenti, con l’obiettivo di orientare icomportamenti verso logiche strategiche eorganizzative, costruendo un terreno comuneattraverso un unico modello di competenzemanageriali. Nell’ambito dello sviluppo managerialedei dirigenti sono stati diffusi nuovi strumenti (portaleintranet dedicato alla comunità dei dirigenti) finalizzatiad accompagnare e promuovere lo sviluppo di abilitàmanageriali e sono stati realizzati piani individuali diautosviluppo di competenze, mediante la sceltaautonoma di leve di apprendimento da parte deisingoli dirigenti.

Accanto a queste comunità ne sta nascendo unaquarta, la Comunità delle Esperienze, dedicata avalorizzare l’esperienza degli uomini e delle donnecon significativa seniority.Nel corso dell’anno è stato reso disponibile ai gestoridel personale - con il progetto di diffonderlo ancheai responsabili diretti - un sistema informatico per lagestione delle persone inserite nella Comunità,progettato per favorire l’integrazione delle iniziativedi sviluppo delle potenzialità individuali.

Le comunità aziendali

La gestione per comunità

è un fattore di integrazione

e aggregazione a livello di Gruppo

Giovani* 4.638 1.686 2952 2.232 2.265

Evidenze* 1.645 881 764 391 1305

Dirigenti 840 742 98 259 1.044

Totale 7.123 3.309 3.814

CONSISTENZE ED INIZIATIVE DELLE COMUNITÀ

Iniziative realizzatepersone gg/aulacoinvolte

ConsistenzeAppartenenti Uomini Donnealla comunità

CONSISTENZE COMUNITÀUominiDonne

Dirigenti 742 98

Evidenze 881 764

1.686 2.952Giovani

evidenze

Emanuela Fava

*Dati riferiti alle Banche commerciali

Page 80: S A N P A O L O I M I

In tutte le società del Gruppo Sanpaolo IMI i dirittigarantiti ai lavoratori dai sistemi giuridici dei Paesioccidentali trovano piena e incondizionataattuazione.

L'evento più rilevante avvenuto nel corso del 2006 èla sottoscrizione, nel mese di maggio, pressoSanpaolo IMI, dell’accordo di rinnovo del ContrattoIntegrativo Aziendale, cui ha fatto seguito,nell’ambito del processo di omogeneizzazione delladisciplina del rapporto di lavoro avviato nel 2005,l’estensione delle principali previsioni (sia di caratterenormativo che relative al "welfare aziendale") alleBanche commerciali. Tra le innovazioni piùsignificative si segnalano gli impegni assunti dalleparti al fine di favorire la diffusione della cultura, deiprincipi e dei valori connessi alla responsabilitàsociale d'impresa e, al di là delle previsioni legislativee contrattuali, per individuare modalitàconcretamente volte a conciliare il rispetto degliinteressi delle varie parti interessate, con il comuneobiettivo di perseguire una crescita economicasostenibile, anche attraverso la costituzione diun'apposita commissione tecnica mista tra Azienda eOrganizzazioni Sindacali. Contestualmente le parti,nel riaffermare la centralità delle risorse umane comeelemento strategico dello sviluppo, hanno intesoribadire in maniera espressa all'interno dei testisottoscritti che lo sviluppo non deve prescindere dalrispetto di valori etici fondamentali quali i principi dideontologia professionale e di rispetto dellaprofessionalità e della dignità delle persone.In un’ottica di riconoscimento di più ampie garanziee tutele per tutte le categorie, sono state inoltredelineate previsioni normative di maggior favorerispetto a quelle di legge e di settore per gli assunticon contratto di apprendistato professionalizzante.In occasione dei rinnovi dei contratti integrativi, leparti hanno inoltre stabilito di dare attuazione, per glianni 2006 e 2007, ad un piano di azionariato diffusoa beneficio del personale delle Banche commerciali.Negli ultimi mesi dell'anno infine gli sforzi si sonoconcentrati nella direzione di creare le condizioni perpoter dare inizio al confronto con le OrganizzazioniSindacali in vista del processo di fusione con BancaIntesa. In particolare nel mese di dicembre, le parti, alfine di prevenire almeno in una prima fase possibilitensioni occupazionali, hanno sottoscritto intese a livellodi Gruppo - replicate poi nelle sedi aziendali - in materiadi accesso alle prestazioni del Fondo di Solidarietà delsettore del credito. Nel frattempo hanno anche siglato

accordi sindacali volti ad individuare la normativaapplicabile al personale coinvolto dall'operazione, nellemore degli interventi di omogeneizzazione che sarannorealizzati nel corso del 2007.Nelle Banche commerciali il tasso disindacalizzazione del personale è di circa il 79%, inlinea con le medie nazionali del settore.

Altre motivazioni di assenza dal lavoro sono:

Nelle Banche commerciali 2.557 persone, pari al 7,1%del totale, appartengono alle categorie protette secondola legge 68/99 (invalidi, disabili ecc.).

Le relazioni industriali

I rapporti con le Organizzazioni Sindacali

Le categorie protette

81Bilancio Sociale 2006 – I Collaboratori

Giornate2005 2006

Giornate2005 2006

Sciopero 6 3

Assenza per sciopero 5.109 1.159

Permessi sindacali 49.419 54.017

Chiara Toselli

Dati riferiti alle Banche commerciali

Maternità 376.421 276.442

Motivi familiari 32.102 31.247

Congedo matrimoniale 9.542 9.829

Donazione sangue 3.963 3.998

Malattia 345.269 293.896

Visite mediche 11.674 13.348

Dati riferiti alle Banche commerciali

Page 81: S A N P A O L O I M I

82 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Sociale

Biasimo scritto e rimprovero verbale o scritto 46 20 39 59

Riduzione retribuzione (fino a 4 ore) 8 8 11 19

Sospensione dal servizio con privazione della retribuzione (da 1 a 10 giorni) 61 17 1 35 53

Licenziamento per causa giusta o giustificato motivo 14 7 3 3 13

Totale 129 7 48 1 88 144

PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI2005

Totale

2006Tipologia provvedimento

Appropriazione in-debita/distrazione

fondi amministrativi

Irregolaritàerogazione e

gestione credito

Irregolaritàgestione

investimenti

Irregolaritàoperativa e

negligenze varie

Totale

FONDI PENSIONE

A novembre 2005 è stato istituito un nuovo comparto agestione etica, che arricchisce l’offerta di gestione deifondi pensione del personale del Gruppo. Il comparto,attivo da gennaio 2006, ha raccolto oltre 260 adesioni, perun patrimonio gestito di oltre 11,4 milioni di euro. Gliinvestimenti del comparto sono concentrati per il 40% delpatrimonio nel Fondo Azionario Internazionale Etico diSanpaolo IMI e per la restante parte in titoli obbligazionarigovernativi dell’Area Euro.

Risoluzione rapporto di lavoro 9 7

Costituzione e svolgimento del rapporto di lavoro 43 43

Mansioni e qualifiche 83 78

Previdenza e assistenza 13 16

Trattamento economico 31 46

Comportamenti antisindacali ex art. 28 0 1

Attive (promosse dalle Banche del Gruppo verso i dipendenti) 6 4

Varie 5 5

Totale 190 200

Numero cause

2005 2006

CONTENZIOSO

Umberto Vicenzi

I contenziosi e le controversie in corso

Il contenzioso lavoristico con dipendenti inservizio permane estremamente modesto erappresenta una percentuale dello 0,56% in

rapporto al numero complessivo dei dipendentidelle Banche del Gruppo, in linea con il dato2005 (pari allo 0,53%).

Page 82: S A N P A O L O I M I

83Bilancio Sociale 2006 – I Collaboratori

Presso le diverse società del Gruppo la contrattazioneintegrativa garantisce tutele e trattamenti sensibilmentemigliorativi, in via generalizzata, rispetto a quelli di legge edel contratto collettivo nazionale di settore.In particolare:

• sono previste molteplici forme di contribuzione aziendalea favore del personale: fondi pensione, alimentati conapporti contributivi minimi pari attualmente al 3% dellabase retributiva; coperture sanitarie integrative a favoredel personale in quiescenza e in servizio (con possibilità diestensione anche al nucleo familiare ed individuazione,nel corso del 2006, di specifiche garanzie economiche incaso di perdita dell'autosufficienza a seguito di malattiaod infortunio); polizze assicurative per infortuniprofessionali ed extraprofessionali; assegni di studio epremi di laurea per dipendenti e figli di dipendenti chefrequentino le scuole medie inferiori o superiori o corsi distudio universitari; provvidenze a favore dei familiari incaso di gravi menomazioni fisiche o psichiche;

• sono istituite una vasta gamma di agevolazionicreditizie a favore del personale (tra cui finanziamentiagevolati per lavoratori disabili), che nel corso del2006 sono state oggetto di modifiche migliorative intermini di importi massimi concedibili;

• sono attivi vari Circoli Ricreativi Aziendali, cheoperano direttamente e/o tramite strutturedecentrate su tutto il territorio italiano.

Presso Sanpaolo IMI, le Banche commerciali e leprincipali aziende del Gruppo, inoltre:

• esistono numerose ed articolate previsioni in materiadi permessi per assistenza figli e familiari, graviinfermità e giustificati motivi personali sostitutive, inquanto complessivamente migliorative, delleanaloghe previsioni di cui alla legge 53/2000 ed alD.Lgs. 151/2001; ad esempio, viene garantito ilrientro della madre lavoratrice o del padre lavoratore,che abbia fruito dei congedi previsti dal D.Lgs.151/2001, presso lo stesso punto operativo in cui eraprecedentemente assegnato o in altro ubicato nelmedesimo Comune;

• al fine di tutelare in maniera più efficace la maternità,è riconosciuto, a richiesta, un periodo di aspettativaulteriore rispetto a quanto stabilito dalle disposizionidi legge, per un massimo di tre mesi e sino alcompimento del 3° anno di età del figlio; è inoltreprevista la concessione di permessi retribuiti per lapartecipazione al corso di preparazione al parto, perla durata del corso medesimo;

• al fine di rispondere alle esigenze personali in materiadi flessibilità di orario è contemplata,compatibilmente con le esigenze di servizio, lapossibilità di ottenere una elasticità di orario inentrata, sino a 45 minuti, nonché quella di effettuarein via non occasionale un intervallo meridiano delladurata di 30 minuti;

• in caso di decesso di dipendente in servizio lanormativa aziendale interviene in favore del coniuge edei figli, prevedendone la possibilità di assunzione.

Presso le diverse società del Gruppo,

la contrattazione integrativa

garantisce tutele e trattamenti

sensibilmente migliorativi rispetto

a quelli di legge e del contratto

collettivo nazionale di settore

L’assistenza, la previdenza e le agevolazioni per i dipendenti

Ezio Dal Cin

Mutui 22.891 23.124

Finanziamenti con piano di rientro 15.294 17.217

Aperture di cassa 17.032 17.880

Contrattiin essere al31/12/2005

in essere al31/12/2006

Page 83: S A N P A O L O I M I

84 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Sociale

Il 2006 è stato un anno particolarmente significativoper le attività di comunicazione interna, il cui ruolostrategico di contributo e servizio alla qualità dellavita in azienda del personale è stato sottolineatodagli eventi che hanno caratterizzato l’evoluzionedel Gruppo, soprattutto nella seconda metàdell’anno.Il 2006 ha visto un impegno costante dicomunicazione delle attività e dei risultati collegatial Piano Industriale 2006-2008. In quest’ambito,nella prima parte dell’anno è stato realizzato edistribuito a tutto il personale delle Banche delGruppo un fascicolo intitolato “La Banca nazionale

I primi mesi del 2006 sono stati caratterizzatidall’evento straordinario delle Olimpiadi edelle Paralimpiadi Invernali di Torino, di cuiSanpaolo IMI è stato Sponsor Principale. Gli strumenti di comunicazione interna, inparticolare il portale intranet Green Village elo stesso Sanpaolo Magazine, hanno offertoampia copertura all’evento, sottolineando ilruolo e l’impegno di tutte le personedell’azienda per la riuscita dell’evento. Il primo numero del 2006 dell’house organ,pubblicato pochi giorni prima dell’inizio deiGiochi, ha dedicato all’evento e al ruolo della Banca in esso un’ampia sezione, ed è stato prodotto in una tiraturastraordinaria per la distribuzione anche pressopubblici esterni all’azienda e legati alleOlimpiadi e alle Paralimpiadi, con particolareriferimento agli ospiti della Banca invitati adassistere alle gare.Un’attività di comunicazione interna integrataha caratterizzato tre rilevanti iniziative attivatedall’azienda nel 2006:

• il lancio e l’attuazione di un Piano diAzionariato Diffuso rivolto al Personale;

dei Territori. Il percorso del Piano Industriale”, cheha raccolto le testimonianze degli incontri sul Pianotenuti dal Direttore Generale in tutti i territori in cuisi articolava la presenza nazionale della Banca.Anche la rivista aziendale Sanpaolo Magazine haaccompagnato l’avvio dell’attuazione del Pianocon articoli e approfondimenti, ed ha riorganizzatola scansione dei propri contenuti per renderlasempre più coerente al modello della Bancanazionale dei Territori, sottolineando la centralitàdelle persone impegnate quotidianamente alservizio dei clienti privati, imprese e delle comunitàin cui il Gruppo è presente.

La comunicazione interna

Nel 2006 è stato rafforzato il ruolo strategico

dell’attività di comunicazione interna verso

un miglioramento del benessere organizzativo,

per consentire alle persone di partecipare meglio

e più consapevolmente alla vita aziendale

Page 84: S A N P A O L O I M I

LA COMUNICAZIONE COMMERCIALENELLA RETE RETAIL

Nel corso del 2006 la comunicazione commercialeinterna destinata alle filiali retail e private è stataoggetto di una razionalizzazione dei flussi informativie ha visto un più stretto coinvolgimento di tutti iTerritori, nell’ottica di agevolare la condivisione dellebest practice e la comunicazione bottom up. L’informativa, canalizzata attraverso un portaleintranet dedicato, consente ai dipendenti diavvicinarsi più facilmente alle logiche, agli obiettivi ealle policy commerciali della rete retail, mentre glispazi riservati ai singoli Territori consentono divalorizzare le specificità locali e di accelerare ilprocesso di condivisione di best practice checostituisce un elemento caratterizzante del modellodi Banca nazionale dei Territori. Quest’ultima finalità è perseguita anche attraversogli spazi di comunicazione on line a due vie aperti daalcuni anni: i forum di discussione (attualmente sono26) e i canali mail “Scrivi alla Redazione” e “Scriviall’esperto”. In particolare i forum, oltre arappresentare uno spazio in cui, senza vagliopreventivo, ognuno può inserirsi per proporre temi didiscussione, esprimere opinioni e suggerimenti,raccontare esperienze, sono ormai divenutistrumento quotidiano di dialogo, sia tra personedelle filiali sia fra filiali e responsabili centrali. Nelcorso del 2006 alcuni forum sono stati utilizzati daspecifici gruppi di progetto per raccogliere,direttamente dall’esperienza delle persone di filiale,indicazioni mirate sui temi concreti (lasemplificazione della contrattualistica e ilmiglioramento degli strumenti commerciali).

85Bilancio Sociale 2006 – I Collaboratori

• la diffusione capillare dei modelli aggiornati perl’attuazione delle disposizioni in materia diresponsabilità previste dal D.Lgs 231 e successivenorme collegate;

• la presentazione e l’attuazione preliminare delSistema di Autorilevazione delle CompetenzeProfessionali.

La pianificazione di queste tre iniziative hasempre compreso azioni di comunicazione, svoltecon approccio multimediale: incontri dipresentazione a cascata, diffusione on linedell’informazione, predisposizione di sezioni adhoc del portale intranet Green Village.Il costante arricchimento dei contenuti informativie di servizio del portale intranet Green Village e latempestiva informazione sugli eventi aziendalirilevanti dell’anno si sono tradotti in un ulterioreaumento degli accessi con valori intorno a 35-38.000 e livelli massimi di oltre 50.000, inconcomitanza con momenti e iniziative diparticolare importanza per la vita dell’azienda.A questo proposito dal 26 agosto - giorno dellaprima decisione dei Consigli di Amministrazione -il portale ha accompagnato l’evoluzionedell’operazione con articoli e notizie. A fine annoè stata poi creata una sezione dedicata agliAggiornamenti sulla fusione, contenente ledisposizioni e le azioni collegate all’attuazionedella fusione.La intranet aziendale, caratterizzata dallapresenza di una pluralità di siti tematici dedicatiai diversi ambiti professionali, è stata oggetto diun progetto di integrazione con l’obiettivo dimigliorare l’efficienza e l’efficacia dei processi dicomunicazione di supporto al business e alleattività professionali. Questo progetto, in seguitoalla fusione con Banca Intesa, è confluito in unpiù generale piano di integrazione delle intranetdelle due banche, la cui attuazione sarà collegataalla convergenza dei sistemi informativi.Nel corso del 2007 è inoltre prevista l’estensioneal personale proveniente da Sanpaolo IMI delservizio di WebTV già presente in Banca Intesa,con un contestuale adeguamento anche dellaproduzione di contenuti.Nel corso del 2006 è stato portato a termine, conil coinvolgimento dei Direttori delle filiali impresee dei capi intermedi di strutture centrali, ilprogetto formativo, avviato nel 2004, sul “ruolodel capo come interprete di valori aziendali edindividuali” attraverso lo sviluppo dellecompetenze comunicazionali. Complessivamente,

nel biennio 2005-2006 si sono tenute 9.445giornate di formazione con il coinvolgimento diun totale di 3.481 persone. Gran parte di esseha svolto anche una specifica attivitàprogettuale sul campo, finalizzata almiglioramento dei processi di comunicazioneinterna nel proprio contesto lavorativo.

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86 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Sociale

Nel corso del 2006 è proseguita l’indagine volta arilevare, nelle strutture di Rete, lavoratoriqualificabili come addetti ai videoterminali, cheverranno inseriti nel programma di sorveglianzasanitaria curato dai medici competenti (il Gruppo neannovera 14 su tutto il territorio nazionale). È statoinoltre messo a disposizione per tutti ivideoterminalisti un corso di formazione on line conle informazioni sui rischi della prolungataesposizione al video, le indicazioni sulla correttapostura da adottare e sul comportamento daseguire per limitare le conseguenze negative; sonoinoltre presentati diversi esercizi da svolgere senzadover abbandonare la postazione di lavoro perevitare l’insorgere di stati dolorosi o di patologie.Il supporto sanitario è stato attivato anche permonitorare l’insorgenza del disturbo posttraumatico come possibile conseguenza di eventirapina caratterizzati da particolare violenza. Nel2006 sono stati effettuati 72 interventi pressoaltrettante filiali oggetto di rapina con colloquiindividuali ai lavoratori coinvolti.

Per quanto attiene alla valutazione dei rischi relativiall’ambiente di lavoro sono state aggiornate leprecedenti valutazioni e ne sono state introdotte di

nuove quali il “rischio rumore” ed il “rischiovibrazioni” con riferimento, rispettivamente, alpersonale addetto ai centri stampa ed a quello conqualifica di autista.Inoltre è stata completata la campagna per ilrilevamento della concentrazione di gas radonpresso i punti operativi e sono stati avviati ovenecessario gli approfondimenti chiesti dalledisposizioni normative.

Safety

Numero infortuni 376 383 420 +9,7%

Frequenza infortuni (numero infortuni/giorni lavoro annui) 1,61 1,64 1,91 +16,5%

Gravità infortuni (numero infortuni/numero giornate di assenza) 0,05 0,04 0,04 -

INFORTUNI*

*Dati relativi alle Banche commerciali

2004 2005 2006 var. 06/05

Luciano Pavesio

Page 86: S A N P A O L O I M I

87Bilancio Sociale 2006 – I Collaboratori

L’azione a tutela della sicurezza dei dipendenti,dei clienti e degli asset delle Banche commercialidel Gruppo ha registrato, nel corso del 2006,risultati positivi grazie al consolidamento delpresidio del territorio e al potenziamento dellestrutture operative periferiche.In particolare è proseguita la sostituzione dellestrutture obsolete e si è proceduto ad estenderel’uso di misure ad elevata efficacia deterrente,quali ad esempio le apparecchiature di cash in /cash out (sistemi temporizzati di custodia deldenaro) e i dispositivi per la rilevazione delleimpronte digitali. A questo proposito, persalvaguardare il rispetto della privacy dei clienti, èstata emanata una stringente normativa internaed è stata istituita la figura del vigilatore dei datial quale è stata affidata la responsabilità dellagestione e salvaguardia delle informazionisensibili. Nel 2006, attraverso più di 2.000 sopralluoghi, èstata posta particolare attenzione al contattodiretto con le filiali quale momento di verifica emonitoraggio delle condizioni territoriali dirischio, consentendo di sperimentare nuovi e piùaffidabili dispositivi di gestione del contante esoluzioni evolute per la selezione della clientela

all’ingresso delle dipendenze bancarie.La collaborazione costante della Banca con leForze dell’Ordine si è concretizzata inoltre nellasottoscrizione dei Protocolli di Intesa per laPrevenzione della Criminalità in Banca, di cuiSanpaolo IMI è stato promotore: tali accordiprevedono uno scambio permanente diinformazioni tra Banche e Forze dell’Ordine sullepotenziali situazioni di rischio, nonché l’adozionedi misure minime di sicurezza.È proseguita l’intensa attività di formazione sullasicurezza fisica nelle filiali per sensibilizzare ilpersonale sul valore dei corretti comportamentiatti a prevenire gli eventi criminosi e sullacondotta da tenere in caso di rapina: nel 2006 ilpiano formativo in aula ha coinvolto più di 700dipendenti delle aree Campania, Puglia e CalabroLucana.

Security

Sanpaolo IMI* 263 225 208 -7,6% 8,7 7,4 6,8

Sistema** 2.684 2.735 2.774 +1,4% 8,7 8,8 8,8

RAPINENumero rapine

2004 2005 2006 var. 06/05

Numero rapine/100 sportelli

2004 2005 2006

Sanpaolo IMI* 24 32 17 -46,9% 0,6 0,8 0,4

Sistema** 236 211 195 -7,6% 0,6 0,6 0,5

Numero furti

2004 2005 2006 var. 06/05

Numero furti/100 bancomat

2004 2005 2006

FURTI BANCOMAT

*Dati relativi alle Banche commerciali**Fonte: ABI

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Azionistii iAzionistoo

88 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Sociale

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i

89Bilancio Sociale 2006 – Gli Azionisti

Il 12 ottobre 2006 i Consigli di Amministrazionedi Banca Intesa S.p.A. e Sanpaolo IMI S.p.A.hanno approvato il progetto di fusione, dopoaverlo reso noto al mercato nelle sue linee guidail 26 agosto.Il progetto di fusione è stato quindi approvatodalle rispettive Assemblee il 1° dicembre,stipulato il 28 dicembre ed è divenuto efficace il1° gennaio 2007. A seguito della fusione leazioni in cui era suddiviso il capitale sociale diSanpaolo IMI (1.590.903.918 ordinarie e284.184.018 privilegiate) non sono più quotate esono state concambiate nel rapporto di 3,115nuove azioni Intesa Sanpaolo per ciascuna azioneSanpaolo IMI.La fusione ha rappresentato un’occasione unicaper costituire un’entità di primo piano a livellointernazionale.

Consolidare la leadership italiana el'appartenenza alla top league finanziariaeuropea secondo le linee individuate nel Pianotriennale.

Conservare un modello di corporate governancein linea con i migliori standard internazionali, con particolare attenzione a garantire lamassima trasparenza.

Mantenere forte l’impegno sulla trasparenza,tempestività, facilità di accesso e completezzadella comunicazione verso la comunitàfinanziaria.

La fusione con Banca Intesa ha portato alla creazione di una realtà bancariache riveste una posizione di leadership in Italia e si colloca tra i primissimigruppi in Europa.Su base stand alone sono stati raggiunti i seguenti risultati economici:Utile netto: 2.148 milioni di euro (+8,3%)ROE: 17,6% (+0,4 punti percentuali)Cost/income: 53,8% (-3 punti percentuali)

Il modello duale - Consiglio di Sorveglianza e Consiglio di Gestione - sceltoper Intesa Sanpaolo garantisce piena trasparenza sulle decisioni prese eampia rappresentatività per le minoranze.

•Gli investitori istituzionali incontrati sono stati 197 nel corso di 160meetings: nel 72% degli incontri ha partecipato anche il management eil top management. L’attività di investor targeting ha inoltre consentito diaumentarne l’efficacia.

•Miglioramento del contenuto e fruibilità del sito internetistituzionale, testimoniato dal progresso di 8 posizioni (dal 90°al 82° posto) nel WebrankingTM relativo alle 150 principalisocietà europee*.

OBIETTIVI E RISULTATI RAGGIUNTI

Obiettivi di miglioramento dichiarati nel Bilancio Sociale 2005

Azioni e risultati raggiunti nel 2006

* Classifica gestita dalla società Hallvarsson & Halvarsson.

Valentina Ferrari

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90 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Sociale

Organo che esprime la volontà sociale e opportunità privilegiata di dialogo tra soci e Amministratori

28 aprile 2006 (ordinaria): 1. Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2005, relazioni del Consiglio di Amministrazionee del Collegio Sindacale; destinazione dell'utile di esercizio; Bilancio consolidato diGruppo al 31 dicembre 2005;2. Autorizzazione all'acquisto e all'alienazione di azioni proprie;3. Deliberazioni in ordine ai compensi degli Amministratori;4. Modifica del Regolamento Assembleare.

28 aprile 2006 (straordinaria): 1. Aumento gratuito del capitale sociale.

1 dicembre 2006 (straordinaria): 1. Proposta di fusione per incorporazione in Banca Intesa S.p.A. di Sanpaolo IMI S.p.A.

Assemblea del 28 aprile (ordinaria): 48,5% del capitale ordinario Assemblea del 28 aprile (straordinaria): 56,3% del capitale complessivoAssemblea del 1 dicembre (straordinaria): 58,6% del capitale complessivoPer favorire una più ampia partecipazione, agli azionisti non è stato richiesto alcundeposito preventivo delle azioni. Gli azionisti hanno potuto inoltre indicare un delegatoper esercitare il proprio diritto di voto (proxy voting).

Ogni azione dà diritto a un voto. Alle azioni privilegiate non spetta il diritto di votonelle assemblee ordinarie.

Funzioni

Assemblee convocatenel 2006 e punti all’ordine del giorno

Partecipazione

Modalità di votazione

Assemblea degli Azionisti

Nel corso del 2006 il titolo Sanpaolo IMI haregistrato un incremento del 33,2% a frontedell’aumento del 23,4% evidenziato dal MIBbancario.

L’utile per azione nel 2006 è di 1,15 € in crescitadell’8,5% rispetto al 2005.L’overperformance del titolo rispetto all’indicenazionale di settore è stata pari all’8%.

PERFORMANCEPerformance Sanpaolo IMI 2006Performance Sanpaolo IMI vs MIBBANK

gennaio

90

100

110

120

130

140

marzo aprilefebbraio maggio luglio agostogiugno settembre novembreottobre dicembre

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91Bilancio Sociale 2006 – Gli Azionisti

Al 31 dicembre 2006 Sanpaolo IMI erapresente in alcuni dei principali indici eticieuropei (FTSE4Good, Ethibel SustainableIndex, ASPI Eurozone, Ethical Index Euro,Avanzi SRI Index) che si caratterizzano per icriteri di selezione dei titoli che ne fannoparte. La scelta avviene privilegiando,accanto alla performance finanziaria,comportamenti improntati alla responsabilitàsociale delle imprese.

Nella tabella sono riportati i rating assegnatidalle principali società di rating a IntesaSanpaolo dal 1° gennaio 2007, data didecorrenza della fusione tra Banca Intesa eSanpaolo IMI. Il giudizio delle agenzie dirating si è mantenuto coerente con quelloespresso fino alla fine del 2006 relativamentea Sanpaolo IMI.

RATING

Fitch

Debito a medio-lungo termine AA-

Debito a breve termine F1+

Moody’s

Debito a medio-lungo termine Aa3

Debito a breve termine P-1

Standard & Poor’s

Debito a medio-lungo termine AA-

Debito a breve termine A-1+

Relazioni con gli investitori e con il mercatoLa Funzione Investor Relations garantisce lacontinuità, la correttezza e la trasparenza dellacomunicazione finanziaria con gli Azionisti.Attraverso l’aggiornamento del sito internet diGruppo e con costanti contatti diretti, lacomunità finanziaria viene tenuta al correntedelle attività, delle strategie e dei risultati delGruppo, nel pieno rispetto della normativa sulleinformazioni price sensitive.

Nel corso del 2006 l’attività dellacomunicazione verso l’esterno è consistita in:

•160 incontri con investitori istituzionali con una partecipazione del management edel top management pari al 56%;

•16 giornate di roadshow in Europa e Stati Uniti;

•6 conferenze bancarie, organizzate daiprincipali broker internazionali;

•5 incontri con le agenzie di rating;

•5 group meetings con analisti finanziari, con la partecipazione del management nel 60% dei casi.

Nel quadro delle iniziative di comunicazionerivolte ai principali investitori SRI europei, oltreai questionari provenienti da investitori, societàdi ricerca ed analisti SRI, nel corso dell’anno èstata organizzata una conference call specificasui temi di CSR.

Sanpaolo IMI ha continuato a stimolare ilconfronto con il mercato e con gli stakeholderattraverso gli incarichi a società di ratingindipendenti per realizzare analisi e valutazionisui processi di responsabilità sociale nelGruppo. In questo ambito la società di ratingAvanzi SRI Research ha espresso a marzo 2006una valutazione complessiva di 7,29 su unascala da 1 a 10.

Rossano Zanin

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Comunità

92 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Sociale

Page 92: S A N P A O L O I M I

93Bilancio Sociale 2006 – La Comunità

La promozione delle economie locali,

il supporto al territorio e al settore

pubblico e la crescita economica

del sistema Paese nel lungo periodo,

costituiscono impegni prioritari

del Gruppo Sanpaolo IMI

Il contributo allo stakeholder Comunità

La promozione delle economie locali, il supporto alterritorio e al settore pubblico e, più in generale, lacrescita economica del sistema Paese nel lungoperiodo, costituiscono impegni prioritari del GruppoSanpaolo IMI. Il sostegno al sistema imprenditoriale -tra cui le iniziative a favore dell’innovazione,dell’internazionalizzazione e della crescita delle imprese- è stato ampiamente trattato nella sezione dedicata aiclienti. Nell’ambito del sostegno al settore pubblicoopera invece Banca OPI, la società del Gruppospecializzata nel finanziamento e nei servizi diconsulenza agli enti pubblici.

Attività caratteristiche

Antonella Bernasconi

L’intervento del Gruppo a favore dei territori e della società incui opera è vasto e composito. I diversi contributi allacomunità sono stati classificati per semplicità secondo quattrotipologie: le attività più caratteristiche dell’impresa, che nelcaso di un’istituzione finanziaria sono i finanziamenti ed iservizi di consulenza rivolti alla promozione delle economielocali e al sostegno del territorio; le attività commerciali nellacomunità (sponsorizzazioni); le collaborazioni con enti eassociazioni non profit e il coinvolgimento a lungo termine ininiziative sociali; le attività occasionali a sostegno di iniziative eprogetti in ambito sociale e culturale, sotto forma dierogazioni liberali.

Nel corso del 2006 le Banche commerciali del Gruppohanno mantenuto un’intensa attività di sponsorizzazionedi eventi e iniziative di carattere sportivo, culturale,scientifico sia a livello locale sia a livello nazionale, per unammontare di oltre 13 milioni di euro. Le iniziative di sponsorizzazione seguite da Sanpaolo IMInel 2006 hanno interessato in primo luogo ilcompletamento delle attività progettuali relative ai XXGiochi Olimpici e ai IX Giochi Paralimpici Invernali di Torino2006. Nel contempo si sono avviate iniziative divalorizzazione del nostro ruolo di Top Partner della XXIIIUniversiade Invernale di Torino 2007, in particolare con lapartecipazione ad un road show organizzato nei principalicentri universitari nazionali. Sempre in ambito sportivoSanpaolo IMI è intervenuto nelle Olimpiadi degli Scacchi enei LXXX Mondiali di Scherma, due importanti eventiospitati dalla Città di Torino, e nella ventesima edizionedella Turin Marathon. È stato inoltre accordato uncontributo al quinto appuntamento del Paralympic Day,giornata dedicata allo sport della disabilità, dove atletidisabili si misurano in gare e dimostrazioni il cui obiettivoper una volta non è una medaglia, bensì l´avvicinamentodella città e dei suoi abitanti allo sport per disabili.Sanpaolo IMI è sponsor del Paralympic Day per il quintoanno consecutivo. Per quanto attiene all’ambito culturale, nel 2006 SanpaoloIMI ha sponsorizzato - in collaborazione con la Cassa diRisparmio di Venezia - la tradizionale Regata Storica dellaLaguna. Sono inoltre da rammentare gli interventi infavore del Teatro Lirico di Trieste per il FestivalInternazionale dell’Operetta in collaborazione conFriulcassa, e del Rossini Opera Festival di Pesaro in parallelocon Sanpaolo Banca dell’Adriatico. In ultimo, si ricorda lasponsorizzazione - concordata con l’Istituto di Culturadell’Ambasciata d’Italia a Pechino - di una tournée delCorpo di Ballo del Teatro alla Scala in Cina.

Le sponsorizzazioni

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94 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Sociale

Nel 2006 Sanpaolo IMI ha poi sostenuto alcune iniziativenel campo del sociale. Fra queste, si inserisce il contributoalla realizzazione di un convegno organizzato dallaFondazione Pangea in occasione della GiornataInternazionale per l’eliminazione della Violenza contro leDonne (giornata sancita dall’ONU nel 1999). Il convegno,dal titolo “Giornata Internazionale contro la violenza sulledonne. Perché la questione sulla violenza di genere èsempre di attualità? Dal macro al micro, il casoAfghanistan” era diretto ad approfondire il tema dellaviolenza sulle donne in presenza di esperti, associazioniitaliane e straniere ed istituzioni.Per quanto riguarda la ricerca scientifica, nel 2006Sanpaolo Banca dell’Adriatico ha affiancato la StrutturaComplessa di Cardiologia dell’Ospedale San Salvatore diPesaro sostenendo economicamente il programma diepidemiologia clinica per il biennio 2006-2007. Inparticolare è stato avviato un progetto di studio cheprevede un’analisi delle risorse umane, tecnologiche efarmacologiche impiegate nell’assistenza delle personecolpite da infarto, della tempistica e dei risultati conseguiti.

RIPARTIZIONE SPONSORIZZAZIONI 2006 PER SETTORE

Comitati, proloco, aziende di soggiorno5%

Enti culturali,letterari, teatrali

17%

Entiterritoriali

12%

Tra le attività del Gruppo a favore della collettivitàrisultano di particolare interesse il coinvolgimento direttoe le collaborazioni di lungo periodo con enti non profit,enti locali e altri settori della società civile, volti asviluppare attività a favore di particolari segmenti debolidi popolazione e a affrontare specifiche problematichesociali, sanitarie, umanitarie.

Progetti di microcredito Tra le iniziative più significative che legano direttamente lespecifiche caratteristiche della Banca con il suo ruolo positivonella società, vi sono i progetti di microcredito.Il microcredito non è solo uno strumento finanziariosupplementare rispetto ai classici servizi finanziari, marappresenta un modo nuovo di concepire il credito, il creditore ela valutazione del merito creditizio. Consente di creareopportunità di occupazione e l’avvio di iniziative imprenditoriali,facilitando l’accesso al credito anche a chi non può forniregaranzie reali e sarebbe escluso dai canali bancari tradizionali.Sanpaolo IMI ha rivolto già da tempo la propria attenzione versosegmenti di clientela non sempre compresi nei confini dellatradizionale attività bancaria. La prima iniziativa di microcreditoa cui Sanpaolo IMI ha aderito è il Progetto di MicrocreditoSociale della Compagnia di San Paolo lanciato nel 2003. LaFondazione ha messo a disposizione quasi 2,1 milioni di euroripartiti tra fondi di garanzia – 1,6 milioni di euro – e fondidestinati alla gestione operativa, al monitoraggio e alle azioni dicomunicazione. Sanpaolo e Sanpaolo Banco di Napoli hannoassunto il ruolo di partner operativi con il compito di concluderel’istruttoria ed erogare – a tassi particolarmente vantaggiosi – ilcredito richiesto. Inoltre le due banche assumono una parte delrischio di credito ed hanno dato disponibilità ad erogarefinanziamenti fino al doppio dell’importo dei fondi di garanziamessi a disposizione dalla Compagnia di San Paolo.Si tratta di una delle più vaste esperienze in Italia e riguardaquattro aree geografiche: le province di Genova, Roma e Napoli,nonché quella di Torino, allargata ad alcuni Comuni del cuneesee dell’astigiano. L’iniziativa vede l’attivo coinvolgimento diquattro Enti non profit quali partner di riferimento sui rispettiviterritori: la Fondazione Antiusura Santa Maria del Soccorso diGenova, la Fondazione Risorsa Donna di Roma, la FondazioneSan Giuseppe Moscati di Napoli e la Fondazione Don MarioOperti. Gli Enti di riferimento hanno ricevuto in parti uguali ifondi di garanzia e hanno quindi assunto il ruolo di garanti;inoltre raccolgono le richieste, valutano i progetti, seguonol’attività istruttoria ed affiancano i beneficiari nello sviluppo delprogetto, con un’attività di verifica e di accompagnamentosvolta da volontari che hanno maturato adeguata esperienzanel settore bancario o imprenditoriale.

Le collaborazioni con entinon profit e gli investimentinella collettività

Nel corso del 2006 le Banche

commerciali del Gruppo hanno

mantenuto un’intensa attività

di sponsorizzazione di eventi

e iniziative di carattere sportivo,

culturale, scientifico

Altro33%

Società ed enti sportivi29%

Scuole2%

Enti di ricercascientifica

2%

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95Bilancio Sociale 2006 – La Comunità

Secondo i dati di fine dicembre 2006, sono state finorapresentate oltre 1.000 domande, di cui 191 (49 nel 2006)approvate e finanziate con un importo complessivo dioltre 2 milioni di euro e un importo medio di circa 12.000euro. Gli ultimi dati disponibili indicano che i beneficiarisono per la maggior parte donne (il 55%), mentre il 51%sono stranieri. Sono soprattutto giovani: oltre il 60% hameno di 40 anni e solo il 12% supera i 50. I progettifinanziati riguardano in particolare l’avvio di attività incampo commerciale e nei servizi, ma anche la ristorazione

e le attività manifatturiere; il 4% dei fondi erogati sonoinoltre stati utilizzati nell’ambito della formazione (corsiper infermiere, corsi per conseguire la patente di guida,ecc.). Altri esempi sono l’avvio di un’attività di export divino, la realizzazione di un asilo nido, l’inaugurazione diuna galleria d’arte, l’apertura di un caffè letterario dove sisvolgono attività culturali.Sono 12 i finanziamenti già rimborsati interamente e il cuiammontare è quindi rientrato a far parte del fondorotativo a disposizione di nuovi progetti.

RIPARTIZIONE PROGETTI PER ATTIVITÀ*RIPARTIZIONE DEI PROGETTI PER DESTINATARIO*

Attivitàmanifatturiera

14%

Servizi34%

Attività commerciali 38%

Bar/ristorazione10%

Corsi diformazione4%

Donne55%

Uomini44%

Cooperative1%

RIPARTIZIONE GEOGRAFICA PER IMPORTO*

Genova29%

Torino35%

Genova27%

Roma11%

Roma17%

* Dati riferiti a tutti i progetti finanziati dal 2004 al 2006 nell’ambito del Progetto di Microcredito della Compagnia di San Paolo.

Napoli25%

Napoli14%

Torino42%

RIPARTIZIONE GEOGRAFICA PER NUMERO DI PROGETTI*

Nuove iniziative di microcredito sono state inoltre attivate daaltre Banche del Gruppo con l’obiettivo di poter disporre diuna modalità di intervento adatta ad un’economiasviluppata, come l’Italia, dove tuttavia risiedono persone cheper condizione sociale o economica, presentano difficoltà diaccesso al credito.

Il primo progetto, avviato nel 2005, relativo alla Provincia diVenezia, è rivolto a donne immigrate per favorire il loroaccesso al credito e lo sviluppo di attività lavorative. LaFondazione di Venezia - promotrice del progetto - ha messoa disposizione 200.000 euro come fondi a garanzia ed hacoinvolto la cooperativa Terre in Valigia Servizi onlus. La

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96 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Sociale

Cassa di Risparmio di Venezia svolge il ruolo di partneroperativo. Nell’ambito di tale iniziativa sono state finanziate15 richieste per un importo complessivo di 99.800 eurocirca ed un importo medio di 6.700 euro (situazione a finefebbraio 2007). Tra le operazioni finanziate rientrano l’avviodi un’attività di restauro di antichi tappeti persiani, l’acquistodi un’autovettura per consentire ad una richiedentemediatrice culturale di raggiungere le scuole diffuse nelterritorio; l’apertura di una copisteria.Il secondo progetto, lanciato nell’aprile 2006, è statopromosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova eRovigo nel proprio territorio di riferimento ed ha comepartner operativo la Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.Si tratta di un’iniziativa volta a sostenere, mediante unapposito fondo di garanzia, la concessione di prestiti infavore di persone, residenti nelle aree territoriali delleDiocesi di Padova e di Rovigo, in situazione di disagio socialeche possono incontrare difficoltà di accesso al credito.L’intervento della Fondazione si è concretizzatonell’erogazione in favore della Caritas di Padova e della Caritasdi Rovigo di un contributo complessivo di 200.000 euro per lacostituzione presso la Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo diun fondo di garanzia destinato a garantire integralmentel’importo di ciascun finanziamento erogato. Dall’avviodell’iniziativa sono stati finanziati 23 progetti per un importo di84.500 euro: i prestiti sono stati erogati prevalentemente perrispondere a necessità di natura personale e familiare e siripartiscono in ugual misura tra le diverse categorie dibeneficiari (uomini-donne; italiani-stranieri).Il terzo progetto, lanciato nel settembre 2006, promossodalla Cassa di Risparmio di Venezia in collaborazione con laCaritas-Diocesi di Venezia, è relativo al territorio della Diocesidi Venezia. Attraverso l’istituzione di un Fondo di garanzia di50.000 euro da parte della Caritas, si intende introdurre unnuovo modello di microcredito, destinato a persone fisiche,finalizzato al credito al consumo. In questi primi mesi dioperatività Cassa di Risparmio di Venezia ha erogato 19finanziamenti per un importo totale di 49.000. Al fine di comprendere nell’originario target di riferimentoindividuato per il progetto Microcredito Sociale soggetticonsiderati a rischio usura, sono stati avviati due specificiprogetti.Il primo, avviato nel 2005 nella regione Abruzzo, vedecoinvolti l’Area Adriatica di Sanpaolo e la FondazioneAntiusura Jubilaeum. La Fondazione accompagna al creditoi potenziali beneficiari dei finanziamenti e presta la garanziaper la concessione del prestito a valere sul Fondo StataleAntiusura, mentre Sanpaolo è partner operativo con le 38filiali presenti nella Regione Abruzzo. L’obiettivo è preveniree combattere l’usura attraverso la possibilità di concederefinanziamenti a singole persone ed a famiglie. Il secondo progetto, avviato nel 2006, vede coinvolti ilSanpaolo Banco di Napoli, in qualità di partner operativo eFINETICA Onlus quale Ente di riferimento che ha costituitoun fondo di garanzia a valere sul Fondo Statale Antiusura.

FINETICA Onlus svolge l’opera di pre-istruttoria oltre cheun’azione di informazione, consulenza e accompagnamentoal credito nei confronti dei soggetti richiedenti (persone fisichee piccole imprese). Si ricorda infine un’iniziativa resa operativa nel 2006 che hacome protagonisti la Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo,Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo eFondazione La Casa onlus ed è finalizzato a supportare lepersone che si trovano in situazione di disagio abitativo,nell’acquisto della loro prima casa. L’iniziativa nasce conl’obiettivo di offrire l’opportunità ai cittadini in situazione didisagio sociale, che possono incontrare difficoltà nell’accessoal credito bancario, di accedere a mutui per l’acquisto o laristrutturazione della prima casa (con erogazioni sino al 100%del valore dell’immobile) agevolandone, conseguentemente,l’integrazione nel tessuto sociale ed economico locale. Ne èrisultato l’avvio di un fondo a rotazione, istituito dallaFondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo per 1milione di euro ed assegnato in gestione alla Banca perconsentire l’applicazione di tassi agevolati. L’iniziativaconsentirà di attivare mutui per un importo complessivo dioltre 12 milioni di euro per l’acquisto di 100 abitazioni.

Le iniziative di collaborazione con enti e associazioninon profit impegnate nell’ambito socio-assistenziale,culturale, artistico, scientifico e sportivorappresentano un aspetto importante del rapporto diSanpaolo IMI con la società e il territorio. Alcuneiniziative nascono dalla vicinanza ai problemi e allenecessità degli ambiti locali, altre hanno unarilevanza nazionale o internazionale. In diversi casiSanpaolo IMI ha messo a disposizione le propriefiliali a livello locale per la raccolta di fondi, tramiteconti correnti esenti da spese e con il supporto diapposito materiale informativo apposto in filiale eveicolato tramite il sito internet. Come gli scorsi anni

Le collaborazioni con enti non profit

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97Bilancio Sociale 2006 – La Comunità

Sanpaolo IMI ha rinnovato l’invito ai propri clienti asostenere i progetti UNICEF per l’infanzia, acquistandocartoncini augurali e piccoli oggetti regalo durante ilperiodo di Natale. L’iniziativa ha portato alla raccoltadi oltre 161.000 euro (+5% rispetto all’annoprecedente). Nel 2006 è continuata la collaborazionecon Piera Cutino Onlus, Associazione per la ricercavolta a promuovere, migliorare e sostenere l'assistenzasanitaria ai pazienti affetti da talassemia eemoglobinopatie e a sensibilizzare l'opinione pubblicarispetto a queste patologie. In prossimità delle festivitànatalizie sono stati acquistati 30.000 cd musicali “Ildono di Natale” promossi dalla Piera Cutino Onlus edestinati ad iniziative locali di contatto nei confrontidei giovani clienti. Il corrispettivo pagato per questibeni (quasi 100.000 euro) è destinato al sostegnodelle attività della Piera Cutino Onlus, ed in particolarealla costruzione di un padiglione a Palermo in cuipoter svolgere attività di ricerca scientificaall’avanguardia sulla talassemia e curare i piccolidegenti affetti da questa malattia, garantendo altresìdei posti letto ai loro familiari.

Continua il programma di devoluzioni legato ai conticorrenti della linea giovani. Terminata lacollaborazione con Magis sul progetto umanitario“Acqua a Dissin”, si è avviata una nuova partnershipcon Telefono Azzurro, ente che da circa vent’annifornisce gratuitamente assistenza alle richieste diaiuto che arrivano da bambini e adolescenti susituazioni di disagio e abuso. All’accensione delconto, la Banca devolve un euro a favore diun’iniziativa di Telefono Azzurro volta a sostenere leattività svolte presso i Centri Polivalenti esistenti ed infase di apertura. I Centri Polivalenti di TelefonoAzzurro nascono con l’obiettivo di garantire unapresenza capillare sul territorio affinché le risposte diintervento siano più efficaci; in modo particolare gliambiti di intervento sono la consulenza telefonica edi pronta accoglienza a bambini e ragazzi che hannosubito maltrattamenti, la creazione di ludoteche espazi nido all’interno delle carceri e, infine, larealizzazione di corsi all’interno delle scuole perinformare e sensibilizzare i ragazzi su tematicheparticolari. Il programma ha consentito di versare nel2006 a Telefono Azzurro circa 31.000 euro. Tale iniziativa umanitaria è presentata sul sitointernet del Gruppo e permette a chiunque di seguirelo stato avanzamento dei lavori sulla costruzione deicentri polivalenti o di altre attività svolte nellestrutture già esistenti.

Le devoluzioni a enti non profit legate ai prodotti

Nel 2006 le erogazioni liberali effettuate dalleBanche commerciali del Gruppo a favore deiterritori di riferimento ammontano a circa 2,4milioni di euro, frazionati in importi unitariamentecontenuti. Per rispondere meglio alle esigenze disostegno che si manifestano localmente, è previstal’autonomia delle aree territoriali e delle diverseBanche commerciali di intervenire direttamente sulterritorio. Per quanto riguarda Sanpaolo e SanpaoloBanco di Napoli i plafond vengono assegnatiannualmente alle aree e si mantengono a livellocentrale i necessari meccanismi di supervisione econtrollo, utilizzando un sistema informaticocomune. La selezione dei progetti e degli entidestinatari delle erogazioni avviene secondo unapolicy che prevede tra l’altro il rispetto da partedelle onlus beneficiarie dei canoni di legalità,correttezza, onestà e buona fede dettagliati nelCodice Etico ed un principio di rotazione.

Le donazioni

RIPARTIZIONE EROGAZIONI 2006PER TIPOLOGIA DESTINATARIO

Enti eassociazioni

culturali24%

Fondazioni e istituti di ricercatecnologica, medica

e scientifica 7%

Università e scuola

6%

Altro23%

Enti religiosi18%

Associazioni di assistenza sociale 22%

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98 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Sociale

produttive meridionali) l’Associazione ha curato,insieme ad altri importanti istituti di ricerca, larealizzazione del rapporto annuale “La Finanza Localein Italia”. Nel corso delle attività di studio, SRM attivainoltre stages e contratti per giovani laureati percontribuire ulteriormente alla crescita della culturaeconomica dei giovani nel territorio meridionale; glistages sono diretti a coinvolgere i giovani negliargomenti più sensibili per lo sviluppo infrastrutturale eimprenditoriale del Sud. Nel 2006 il Ministero delleInfrastrutture e dei Trasporti ha incluso l’Associazionenella speciale Commissione che dovrà elaborare il Pianodi Sviluppo dei Porti Italiani. Sempre nel 2006,l’Associazione ha ottenuto la certificazione di qualitàUNI EN ISO 9001:2000 relativamente alla progettazionee realizzazione di studi, ricerche, convegni e seminari,allo sviluppo editoriale e alla gestione della produzionedi periodici.

L’attività di scambio e confronto con il territorioconsente di adattare l’attività del Gruppo alle diverseesigenze delle realtà locali. Essa viene in primo luogosvolta dalle persone che lavorano nel Gruppo nelcorso delle loro relazioni ed interscambi quotidiani.Inoltre, sono stati attivati organismi specifici diconsultazione dei territori e di ricerca (le Consultesulle economie locali e l’Associazione Studi e Ricercheper il Mezzogiorno) che, per la loro localizzazione el’oggetto della loro attività, testimoniano l’attenzionedel Gruppo verso il Sud Italia. Nel processo di scambioe di comunicazione con la collettività svolgono poi unruolo importante i media.

L’Associazione “Studi e Ricerche per il Mezzogiorno”(www.srmezzogiorno.it), costituita da Società delGruppo Sanpaolo IMI e Fondazioni ad esso collegate, èun consolidato centro di ricerca economica e dipromozione culturale per le tematiche relative allosviluppo del Sud Italia, in particolare quelle attinenti ilsistema produttivo, le politiche di sviluppo, il ruolo delleamministrazioni locali, gli investimenti infrastrutturali eil terzo settore. L’Associazione svolge inoltre attività diinformazione e di comunicazione attraverso laredazione delle pubblicazioni periodiche (la RassegnaEconomica, il Focus sull’economia del Mezzogiorno e ilDossier Unione Europea in cui sono contenute lerisultanze dell’Osservatorio sul Project Financing) el’organizzazione di convegni e seminari. Nel 2006 oltre alla pubblicazione di quattro volumi(L’industria idrica italiana; Il mondo del volontariato;L'internazionalizzazione delle imprese; Le filiere

Fabio Rocca

L’Associazione Studi e Ricerche per il Mezzogiorno

DONATORI DI SANGUE

Nel 2006 i Donatori di Sangue del Gruppo SanpaoloIMI hanno festeggiato i 40 anni dalla costituzione delGruppo. È ormai tradizione consolidata per la Bancaaccogliere ogni tre mesi nelle proprie sedi di Torino,Moncalieri, Roma, Napoli e Milano i prelievi collettivie sostenere direttamente questo importante servizioalla comunità, che coinvolge ogni anno migliaia dicolleghi in servizio ed in quiescenza e loro familiari. Per l’anno 2006, i dipendenti delle Banche delGruppo hanno usufruito di oltre 4.000 giornate dipermesso retribuito per effettuare le donazioni.

Piero Fogar

Ricerca e scambio con la collettività

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99Bilancio Sociale 2006 – La Comunità

I rapporti con i media nel corso del 2006 sono stati mantenutidalla Funzione Relazioni Esterne, che ha operato sulla base dicriteri di trasparenza, chiarezza e tempestività, nel pienorispetto della normativa in vigore per la divulgazione ai mercatidelle informazioni price-sensitive e in stretta collaborazione conla Direzione Affari Generali e Legale e con la Funzione InvestorRelations, in modo da fornire la migliore informazione possibilesia ai media, sia alla comunità finanziaria e agli investitori.Nel corso del 2006, dopo l’entrata in vigore della normativa sulMarket Abuse, si è perfezionato il processo finalizzatoall’informazione continua rivolta alle Autorità di Vigilanzacompetenti in materia, agli organi di stampa e, tramite essi, almercato, con un coordinamento dei flussi informativi e dellapredisposizione e presentazione al Consiglio diAmministrazione dei comunicati stampa concernenti laSocietà e le Controllate del Gruppo. Il sito Internet del Gruppo (www.grupposanpaoloimi.com) hacontinuato a costituire un altro efficace strumento dicomunicazione verso l’esterno. È proseguita nel corso di tuttoil 2006 l’attività di restyling della sezione “Ufficio Stampa”,con l’introduzione di una serie di approfondimenti e link, conlo scopo di rendere più agevole la ricerca e la consultazionedelle principali informazioni riguardanti il Gruppo. Il sito internet è stato costantemente aggiornato in tuttele sue sezioni:

• Press-kit, contenente tutte le informazioni utili sulGruppo (dati finanziari e di bilancio, azionisti,organigramma, corporate governance);

• Conferenze Stampa, in cui i giornalisti possonotrovare il materiale distribuito durante le conferenzestampa;

Nel corso del 2006 l’attività di comunicazioneufficiale di Relazioni Esterne si è espressa attraversoi seguenti interventi:

Comunicati stampa

- di cui relativi ai risultati periodici del Gruppo

- di cui relativi alla fusione con Banca Intesa

Conferenze e incontri con la stampa (al di fuori dell’impegno olimpico)

Incontri quotidiani dal 10 al 26 febbraio, durante le Olimpiadi invernali a Torino,con un incontro conclusivo a Palazzo Madama di Torino fra il Top Management del Gruppo e i rappresentanti della stampa

Interviste

Dichiarazioni ufficiali

276

4

12

88

93

104

I rapporti con i media

Anna Iandolino

• Rassegna Stampa, che contiene le principaliinterviste con il Top Management;

• Campagna Pubblicitaria;

• Fotografie del Top Management;

• Curricula del Top Management. Nel sito è inoltre possibile ricercare tutti icomunicati stampa a partire dal 2000, classificatisia per anno, sia per argomento. È possibileiscriversi ad una mailing-list per ricevere icomunicati stampa in tempo reale e scaricaredirettamente sul proprio computer le fotografiedel Top Management del Gruppo e delle sedi.

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FornitoriitornitorFornitorinnnFF

100 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Sociale

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Bilancio Sociale 2006 – I Fornitori

Nel corso del 2006 Sanpaolo IMI ha intrattenuto rapporti commercialicon circa 15.000 fornitori per un fatturato complessivo di circa 1miliardo di euro. Gli acquisti sono gestiti in forma accentrata per leBanche commerciali del Gruppo secondo una logica di accesso allemigliori condizioni praticate nei diversi mercati di riferimento, salvospecifiche autonomie di spesa per acquisizioni minori per gli Enti diSede Centrale e per le Banche commerciali. I processi di selezione deifornitori, il confronto di mercato e l’assegnazione delle fornitureavvengono secondo precisi e definiti criteri che garantisco oggettività,trasparenza, efficienza ed efficacia delle scelte. Gli accordi definiti coni fornitori prevedono l’estensione delle condizioni contrattuali a tuttele restanti società del Gruppo, in particolare per quanto riguarda gliacquisti di beni e servizi ove sono realizzabili economie di scala.

Nel corso del 2006 è stato ulteriormente alimentato e rafforzatol’Albo Fornitori di Gruppo in cui sono confluiti i fornitori provenientidalle diverse realtà bancarie oggetto di integrazione oltre a nuovinominativi di potenziale interesse, secondo una logica dirazionalizzazione ed omogeneizzazione dei rapporti con le aziende,dei criteri di valutazione e selezione delle stesse, dei rapporticontrattuali in essere. È stato consolidato l’utilizzo del questionariostandard da inviare alle aziende potenziali fornitrici, mirato adacquisire informazioni significative, omogenee e strutturate, edesteso anche a società già presenti in Albo ai fini di unaggiornamento della loro posizione. Ciò in ottica di semplificare efacilitare le comunicazioni da parte dei fornitori, consentendo lorodi portare a conoscenza della banca con maggiore celerità eventualivariazioni, sviluppi, evoluzioni societarie, nuove attività, ecc.. Tra leinformazioni previste vi sono notizie relative al possesso dicertificazioni di qualità ed ambientali, allo svolgimento di attività diricerca e sviluppo, all’esecuzione di controlli sui prodotti e serviziforniti, all’espletamento di verifiche di trasparenza sui processioperativi ed amministravi, all’esistenza di piani di formazione edaggiornamento del personale, alle attività subappaltate. In materia di subappalto, nel corso del 2006 sono stati rafforzati gliobblighi del fornitore relativi alla verifica del rispetto, da parte delsubappaltatore, di tutti gli obblighi contributivi, fiscali e di sicurezza.

Nelle condizioni generali di fornitura è stato inoltre ribadito il divietodi subappalto, se non dietro espressa autorizzazione scritta rilasciatadalla struttura del Gruppo indicata in contratto. L’individuazione diun’unica struttura accentrata a cui tutti i fornitori inviano le fatture,avviata nel 2005 e consolidata nel corso del 2006, ha consentito ilmiglioramento della gestione delle fatture emesse dai fornitori. Nel2006 si sono registrati tempi medi di liquidazione, per oltre il 65%dei casi, entro 60 giorni dalla data di emissione della fattura e peroltre l’85% entro i 90 giorni, nel sostanziale rispetto degli accordi trale parti. Tale statistica include le verifiche di regolarità e congruitàdella fornitura ricevuta effettuate dalla Banca, oltre ai casi disospensione del pagamento per motivi non dipendenti dalla Banca,bensì in conseguenza di inadempimenti (irregolarità, incompletezzao altro) del fornitore. La predetta struttura ha il presidio e il costantemonitoraggio delle fatture pervenute, dei ritardi, dei sospesi, dieventuali disguidi, ecc. ed opera quale referente nei confronti deifornitori, interessando ed attivando di volta in volta le funzioniinterne competenti al fine di dare opportuno riscontro ai fornitori. Iregolamenti interni ribadiscono la necessità - in caso di contestazioniriguardanti le forniture - di comunicare formalmente al fornitore gliinadempimenti rilevati, opportunamente documentati e dettagliati,informando dei provvedimenti intrapresi, fino alla sospensione delpagamento per i casi più gravi.

L’informativa ai fornitori relativa alla necessità di condividere icontenuti del Codice Etico di Gruppo, all’obbligo - nell’esecuzionedelle attività contrattuali - del rispetto dei principi contenuti ed alleconseguenze che si determinano qualora vengano disattesi, avviatanel 2004, è stata consolidata nel 2005 e nel 2006, riguardando latotalità dei nuovi contratti e di quelli oggetto di rinnovo stipulatidagli Acquisti. Le clausole contrattuali ribadiscono inoltre l’obbligoper il fornitore di verificare la condivisione e conoscenza da parte dieventuali subappaltatori dei principi del Codice Etico. Il fornitore èinoltre tenuto ad adeguare le modalità di svolgimento delleprestazioni contrattuali ai modelli organizzativi e gestionali adottatidal Gruppo in coerenza con i principi di trasparenza e responsabilitàsociale espressi nel Codice.

Il contenzioso con i fornitori si attesta, come negli anni precedenti,su livelli estremamente contenuti. Nel 2006 infatti è statoinstaurato un solo nuovo contenzioso giudiziale e sono stativiceversa positivamente definiti i precedenti principaliprecontenziosi pendenti.Tale risultato viene perseguito attraverso una particolare attenzioneai presupposti che consentono una costruttiva impostazione deirapporti commerciali: la selezione dei fornitori in base alla qualità, lastipula di accordi con clausole chiare ed efficaci che prevedano alloro interno strumenti contrattuali per la gestione amichevole delleeventuali criticità, l'esecuzione del contratto secondo principi dicorrettezza e buona fede e, comunque, con l'obiettivo di evitare perquanto possibile l'insorgere di controversie.

Software22%

Elaborazione datiBanche dati 8%

Immobiliari21%

Utenze 6%

Spese generali 10%Professionali e assicurative10%

Costi indiretti del personale 6%

Promo-pubblicitarie emarketing 7%

Mobili macchinari eattrezzature 10%

RIPARTIZIONE DEL FATTURATO 2006 PER CATEGORIA MERCEOLOGICA*

L’Albo Fornitori di Gruppo

Contenzioso

La condivisione del Codice Etico

*Dati riferiti alla Banche commerciali

101

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La Relazione Ambientale

Page 102: S A N P A O L O I M I

Mar

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Ambiente

104 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Ambientale

Page 104: S A N P A O L O I M I

La dimensione ambientale interessa il nostro Gruppo inrelazione a due tipi di aspetti ambientali, quelli diretti equelli indiretti. Fra gli aspetti ambientali diretti, quelli su cuiil Gruppo esercita influenza e controllo diretto, risultanosignificativi i consumi di energia con le relative emissioni e iconsumi di carta, mentre la produzione di rifiuticonseguenti all’utilizzo dei beni di consumo ed il consumodi acqua generano effetti minori.Gli aspetti ambientali indiretti sono quelli legati ad attivitàdi organizzazioni terze con cui il Gruppo si relaziona (clientie fornitori). Nello svolgimento delle nostre attività e tramitei servizi e prodotti offerti possiamo infatti influire sulcomportamento dei nostri interlocutori nei confrontidell’ambiente.Nel 2002 Sanpaolo IMI ha aderito alla Dichiarazione UNEPdegli istituti finanziari sull’ambiente e sullo svilupposostenibile, affermando così il proprio impegno adadottare pratiche sostenibili e rispettose dell’ambiente atutti i livelli di operatività. Gli impegni presi hanno trovatorealizzazione in una serie di progetti ed iniziative.

L’impegno di Sanpaolo IMI per l’ambiente

Nel 2002 Sanpaolo IMI ha aderito

alla Dichiarazione UNEP

degli istituti finanziari sull’ambiente

e sullo sviluppo sostenibile,

affermando così il proprio impegno

ad adottare pratiche sostenibili

e rispettose dell’ambiente a tutti

i livelli di operatività

Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Ambientale

Perseguire una riduzione dell’impatto direttodell’attività sull’ambiente, in particolare delleemissioni in atmosfera, attraverso:

• un progressivo miglioramentodell’efficienza energetica, avendo curadi garantire un adeguato livello diconfort per le persone e ispirandosi aqualificati standard di best practiceesistenti;

• un incremento, ove possibile,dell’utilizzo di fonti di energiarinnovabile.

Le emissioni sono diminuite del 28 % nel 2006 grazie ad una serie di azionivolta a migliorare l’efficienza energetica e grazie all’incremento dell’utilizzodi fonti di energia rinnovabile (circa 70% dell’energia elettrica complessiva) Azioni intraprese per migliorare l’efficienza energetica:

• Sono state adottate le soluzioni di maggiore efficienza energetica inoccasione di ristrutturazioni e nuovi allestimenti. Gli interventi più significativihanno interessato una superficie complessiva di circa 43.000 mq. Si segnalain particolare che, in occasione di sostituzioni di impianti termici, sono stateinstallate a titolo sperimentale sei caldaie a condensazione, soluzionetecnologica che massimizza i rendimenti energetici.

• Sono stati effettuati interventi di miglioramento dell’efficienza degliimpianti di illuminazione in ulteriori 59 punti operativi che verrannoinseriti nel programma GreenLight. Inoltre in una delle sedi piemontesi (ilcentro contabile di Moncalieri) è stato sperimentato, per l’area delparcheggio esterno, un sistema di illuminazione che consente unariduzione di circa il 22% dei consumi di energia elettrica corrispondentead una riduzione annua di circa 12 tonnellate di emissioni di CO2.

• Nel corso dell’anno sono state dotate di monitor a cristalli liquidi le nuovefiliali e quelle oggetto di ristrutturazione. Nuove dotazioni sono statemesse a disposizione presso alcuni palazzi di sede centrale e in varie filiali.L’intervento, che ha riguardato nell’anno più di 10.000 postazioni dilavoro, consente una riduzione dei consumi energetici elettrici delleapparecchiature ed una conseguente riduzione di emissioni di CO2 pari a500 tonnellate (senza considerare le emissioni evitate grazie alla minorenecessità di condizionamento dell’aria). I posti di lavoro dotati di monitora cristalli liquidi ammontano a fine 2006 a circa 17.700.

OBIETTIVI E RISULTATI RAGGIUNTI

Obiettivi di miglioramento dichiarati nel Bilancio Sociale 2005

Azioni e risultati raggiunti nel 2006

105

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106 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Ambientale

1. Impegno allo sviluppo sostenibile “Consideriamo lo sviluppo sostenibile unacomponente essenziale per condurre le aziendecon successo.”

2. Management ambientale e istituti finanziari “Miriamo ad usare i metodi migliori delmanagement ambientale.”

“Miriamo a tener conto delle esigenzeambientali in tutte le nostre attività, nellagestione patrimoniale e nelle altre decisionid'affari su tutti i mercati.”

“Incoraggiamo l'industria dei servizi finanziari asviluppare prodotti e servizi favorevoli allaprotezione dell’ambiente.”

• È stato implementato un Sistema di GestioneAmbientale certificato ISO 14001.

• Per quanto riguarda gli aspetti ambientali diretti, lapolitica del Gruppo è volta al monitoraggio e, ovepossibile, alla riduzione dei consumi energetici, alprogressivo incremento dell’approvvigionamentoenergetico da fonti rinnovabili, alla riduzione delleemissioni in atmosfera, ed alla corretta gestione deirifiuti prodotti dalle unità operative diffuse sulterritorio e alla riduzione dell’utilizzo di carta.

• I Fondi Etici prevedono criteri ambientali nellaselezione degli investimenti.

• Applichiamo gli Equator Principles, linee guidasociali e ambientali per la finanza di progetto.

• Effettuiamo finanziamenti per interventi di tutelae sviluppo del territorio e consulenza finanziarianel settore dei servizi ambientali (Banca OPI) eanalisi e sviluppo di progetti in campo ambientale(FIN.OPI).

3. Opinione pubblica e comunicazione“Auspichiamo che gli istituti finanziari elaborino epubblichino una dichiarazione sulla loro politicaambientale e informino regolarmente sulle misureadottate per promuovere l'integrazione delleesigenze ambientali nell'ambito delle loro attività.”

“Nel campo delle questioni ambientali, ciimpegneremo per l'apertura e il dialogo.”

L’impegno allo sviluppo sostenibile è parte delsistema valoriale di Sanpaolo IMI ed èriaffermato nella politica ambientale.

• Nel Bilancio Sociale vengono pubblicate le politiche,le procedure e le misure adottate dal Gruppo perpromuovere l'integrazione delle esigenze ambientalinell'ambito delle proprie attività.

• L’expertise del Gruppo è resa accessibile sia tramite lerelazioni e gli scambi quotidiani con i clienti, siatramite il sito internet di Gruppo e il portale intranet.

• Il Gruppo partecipa a iniziative multistakeholder suproblematiche ambientali (UNEP FI e Carbon DisclosureProject) e sviluppa un’azione propositiva nell’ambito diABIENERGIA, con riflessi su tutto il settore bancarionazionale. Tramite il Carbon Disclosure Project ilGruppo comunica annualmente le implicazionifinanziarie, i rischi e le opportunità e le strategie inmerito al cambiamento climatico (www.cdproject.net).

• A tutti i nuovi assunti è stata distribuita una guidacon indicazioni per un uso più consapevole dellerisorse energetiche sul posto di lavoro, già diffusa atutto il personale nel 2005.

DICHIARAZIONE UNEP L’IMPEGNO DI SANPAOLO IMI

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107Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Ambientale

La certificazione ambientale Nel 2005 Sanpaolo IMI si è dotato di una PoliticaAmbientale e di un Sistema di Gestione Ambientale(SGA) certificato secondo la norma internazionale ISO14001. Il SGA è un sistema che consente di gestire gliaspetti ambientali diretti che sono stati individuati comerilevanti per il Gruppo: i consumi energetici e le relativeemissioni inquinanti, la produzione di rifiuti, i consumi dicarta, la limitazione della presenza di sostanze nocive, leattività di manutenzione degli impianti tecnologici. IlSistema prevede anche obiettivi di miglioramento dellaprestazione ambientale e specifici processi perconseguirli. Il rispetto delle procedure (nella gran parteapplicate a tutto il Gruppo) e dei programmi è assicuratoda periodici audit interni. Inoltre il personale coinvolto èstato formato sia mediante corsi in aula sia direttamentein filiale per gli aspetti applicativi. Il SGA si estende alsistema delle forniture e dunque i fornitori e gliappaltatori sono tenuti al rispetto delle procedure delSGA che interessano lo svolgimento delle proprie attivitàcon significativi impatti sull’ambiente. Il SGA haottenuto nel mese di maggio del 2006 la conferma dellacertificazione sui 72 siti pilota.

Sustenergy Il Gruppo dal gennaio 2007 è partner di“Sustenergy – Energia sostenibile perl’Europa”, campagna di sensibilizzazionepubblica per l’energia sostenibile in Europaprevista per il periodo 2005 – 2008 epromossa dalla Commissione Europea. Lapartnership consiste in una rete dicooperazione fra attori, pubblici e privati,impegnati nel campo dell’energia sostenibileper raggiungere gli obiettivi della politicaenergetica comunitaria, che mira ad unaumento della quota delle energie rinnovabiliutile a conseguire nei 27 Paesi membri dell’UEuna percentuale del 21,1% entro il 2010.

A Sustenergy possono aderire in qualità di partner organismipubblici o privati che siano impegnati nella realizzazione di unprogetto o un programma che, secondo una valutazione dellaCommissione Europea, avrà importanti conseguenze per ilpanorama energetico dell’Europa. Il Gruppo Sanpaolo IMI haottenuto tale riconoscimento - unica banca in Europa - grazie adue progetti. Il primo riguarda l’offerta di prodotti difinanziamento nel comparto energetico a sostegno dell’energiapulita, dell’efficienza energetica e della bioedilizia, oltre chel’attività di supporto nella valutazione tecnica ed economica deiprogetti più complessi o innovativi nel settore energeticosviluppati dal settore pubblico od in partenariato pubblicoprivato. Il secondo progetto riguarda le attività di risparmioenergetico attuate dal Gruppo stesso con interventi specifici:l’utilizzo di energia elettrica rinnovabile, interventi impiantistici edotazione di macchine ad elevata efficienza energetica e unacampagna di sensibilizzazione ai dipendenti per il contenimentodei consumi energetici.

Aspetti ambientali diretti

Nel 2005 Sanpaolo IMI si è dotato

di una Politica Ambientale e di

un Sistema di Gestione Ambientale

certificato secondo la norma

internazionale ISO 14001

Roberto Ferrero

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108 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Ambientale

1) Secondo una stima di ABIENERGIA il dato 2006 è pari al 12% del consumo elettrico del sistema bancario nazionale.2) Per alcune Società del Gruppo il valore è stimato sulla base della spesa sostenuta. 3) La forte riduzione del dato relativo all’utilizzo di bobine è dovuta all'affidamento all'esterno di parte delle stampe per la clientela.4) Non sono ricompresi i servizi di raccolta rifiuti effettuati dalle amministrazioni comunali.5) Valori ottenuti utilizzando i nuovi coefficienti di trasformazione per il calcolo delle emissioni proposti per il 2006 da ABIENERGIA. Il calcolo delle emissioni correlate allaproduzione di energia elettrica di rete (emissioni indirette), in considerazione del progressivo ammodernamento delle centrali, è stato effettuato utilizzando un coefficiente ditrasformazione pari a 0,501 anziché 0,6.

Energia elettrica1 (milioni di kWh) 261,2 262,5 260,2 -0,9%

Energia termica2 (milioni kWh) 160,5 140,6 116,3 -17,3%

da gas metano (milioni di mc) 13,9 11,8 9,9 -16,1%

da gasolio e altri combustibili liquidi (milioni di litri) 2,72 2,67 2,10 -21,3%

Energia totale2 (milioni kWh) 421,7 403,2 376,5 -6,6%

Carta (kg) 5.088.000 5.325.000 5.081.000 -4,6%

bobine per grandi stampanti3 1.207.000 1.397.000 1.225.000 -12,3%

carta per fotocopia, lettere 3.400.000 3.369.000 3.362.000 -0,2%

altra carta 481.000 559.000 494.000 -11,6%

PRINCIPALI INDICATORI AMBIENTALI (I dati si riferiscono al Gruppo a livello nazionale, con esclusione di Eurizon Financial Group per i dati su energia elettricaed emissioni e con esclusione della sola Banca Fideuram per i dati su rifiuti e carta)

2004Consumi 2005 2006 var. 06/05

2004 2005 2006 var. 06/05

Rifiuti prodotti4 (Kg) 5.139.000 5.120.000 4.106.000 -19,8%

carta e cartoni 3.512.000 3.630.000 2.613.000 -28,0%

imballaggi 874.000 1.026.000 1.111.000 +8,2%

cartucce nastri e pellicole 104.000 99.000 1.119.000 +20,2%

rifiuti pericolosi 104.000 76.000 39.000 -48,7%

macchine da ufficio 246.000 195.000 235.000 +20,5%

altri rifiuti 299.000 94.000 70.000 -25,5%

Recupero rifiuti4 (%)

recupero carta e cartoni 99 99 99

recupero imballaggi 60 60 60

recupero cartucce nastri e pellicole 40 50 50

recupero rifiuti pericolosi 0 90 90

recupero macchine da ufficio 15 60 60

recupero di altri rifiuti 0 0 0

Emissioni5 (milioni Kg di CO2) 104,3 90,9 65,4 -28,1%

da energia elettrica 66,8 57,7 40,5 -29,8%

da gas metano e gasolio 37,5 33,2 24,9 -25,0%

Rifiuti ed emissioni in atmosfera

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Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Ambientale

Consumi energeticiI consumi di energia si possono ricondurre, in ordine diimportanza, a:

• Energia elettrica utilizzata per alimentare le macchineda ufficio e gli elaboratori centrali, i sistemi diclimatizzazione e di refrigerazione e, ove il climaesterno invernale è più mite, i sistemi di riscaldamentoa pompa di calore, alternativi ai sistemi tradizionali acombustibile;

• Combustibili utilizzati per il riscaldamento degliambienti e dell’aria di rinnovo nel periodo invernale (inqualche punto operativo il riscaldamento avvieneattraverso reti di teleriscaldamento).

Il presidio di questo aspetto ambientale è affidatoall’Energy Manager. Le politiche e le procedure delGruppo in materia di energy management prevedono:

• la progressiva applicazione su tutto il territorionazionale di soluzioni impiantistiche standardizzate el’installazione di macchine di ufficio di elevataefficienza energetica;

• l’assenza di prodotti nocivi per le persone e, ovepossibile, la sostituzione di prodotti lesivi perl’ambiente con altri a minore impatto ambientale;

• la manutenzione di tutti gli impianti per assicurare ilmantenimento della massima efficienza energetica;

• il progressivo incremento dell’approvvigionamento dafonti energetiche rinnovabili (che nel 2006 haraggiunto circa il 70% dell’energia elettricacomplessiva);

• il monitoraggio dei consumi energetici, reso semprepiù efficace anche grazie ad un progressivomiglioramento di procedure informatiche dedicate.

Per quanto riguarda l’attività di monitoraggio, è statorecentemente acquisito un database dei Gradi Giorno(parametro empirico utilizzato per il calcolo delfabbisogno termico di un edificio) dei vari comuniitaliani per consentire la parametrizzazione dei consumioltre che riferita all’unità di superficie anche allecondizioni climatiche del sito. Inoltre, per gli immobili dimaggiori dimensioni, si è effettuata un’analisigiornaliera ed oraria degli assorbimenti di energiaelettrica che ha consentito di individuare in qualche casoperiodi della giornata con picchi di assorbimento outilizzo di impianti in periodi extralavorativi. Taliinformazioni saranno utilizzate nel 2007 per eventualiottimizzazioni.

1) Per il calcolo si fa riferimento ai seguenti parametri:- superficie netta calpestabile: 1.872.198 mq (-4,4 % rispetto al 2005) - posti di lavoro (considerando la presenza di altri operatori/società esterne operanti nel perimetro in esame): 39.965- organico effettivo (al netto del personale assente con continuità): 39.6222) Consumi stimati sulla base delle spese sostenute per consumi idrici (nel 2006 attraverso un’individuazione più puntuale per ciascuna Società del Gruppo).

2004 2005 2006 var. 06/05

Energia elettrica per posto di lavoro (kWh/ posti di lavoro) 6.589 6.547 6.567 +0,3%

Energia elettrica per superficie (kWh/mq) 140,0 134,2 139,3 +3,8%

Energia termica per superficie (kWh/mq) 86,0 71,9 62,3 -13,4%

Energia totale per superficie (kWh/mq) 225,5 206,1 201,6 -2,2%

Acqua2 (mc/anno per addetto) 23,1 24,5 30,2 +23,3%

Carta per dipendente (kg/ organico effettivo) 127 141 132 -6,4%

Numero fogli consumati al giorno per dipendente 79 85 81 -4,7%

Rifiuti prodotti per dipendente (kg/organico effettivo) 139 136 109 -19,9%

Emissioni per superficie (kg di CO2 al mq) 56,0 46,5 35,1 -24,5%

da energia elettrica 36,0 29,5 21,8 -26,1%

da gas metano e gasolio 20,0 17,0 13,3 -21,8%

Emissioni per dipendente (kg di CO2 /organico effettivo) 2.632 2.267 1.651 -27,2%

INDICATORI DI PERFORMANCE AMBIENTALE1

Consumi, rifiuti ed emissioni

Alberto Capettini

109

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110 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Ambientale

CONSUMI DI ENERGIA TERMICA (tep)

13.865

10.059

12.172

2004 2005 2006

CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA (tep)

65.30965.049

65.636

CONSUMI TOTALI DI ENERGIA (tep)

79.174

75.108

77.808

CONSUMI DI ENERGIA IDROELETTRICA (% su consumi totali di energia elettrica)

57%

69%63%

Nel 2006 si sono registrati i seguenti andamenti:

• i consumi complessivi di energia elettrica sono rimastisostanzialmente stabili (-0,9% rispetto al 2005)nonostante il netto incremento dei consumi nei Centri diElaborazione Dati (CED) dovuto allo sviluppo dell’attivitàinformatica a supporto della crescita del Gruppo;

• i consumi totali di energia termica hanno registratoun’evidente diminuzione (-17,3%) dovuta essenzialmentea condizioni climatiche più favorevoli ed a interventiimpiantistici (sostituzione di caldaie con pompe di caloree utilizzo di caldaie a maggiore efficienza).

Dati di confronto sui consumi complessivi di energia

Uno studio del Politecnico di Torino indica, per la zonaclimatica del Nord Italia, i seguenti parametri diconsumo energetico medio negli uffici:• Gas Metano = 8 - 9 tep*10-3/mq • Energia elettrica = 42,5 - 45 tep*10-3/mq

CONSUMI DI ENERGIA PER SUPERFICIE(tep*10-3/mq)

Gas Gasolio e altri

combustibili

Energiaelettrica

Gas Gasolio e altri

combustibili

Energiaelettrica

Gas Gasolio e altri

combustibili

Energiaelettrica

2004

1,36,1

35,0

1,04,4

34,8

2005

1,25,0

33,5

2006

2004 2005 2006

2004 2005 2006 2004 2005 2006

Stefania Lusona

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Ogni persona che lavora per il Gruppo collaboranell’azione di riduzione dei consumi. Per questo motivoal personale neoassunto è stata distribuita una guidapratica (già consegnata nel 2005 a tutti i dipendenti)che contiene una serie di indicazioni utili per aiutare autilizzare gli strumenti di lavoro e gli impianti disponibiliin modo più consapevole. La brochure, "Salval'ambiente con un click", è stata realizzata daABIENERGIA con il patrocinio del Ministerodell’Ambiente e della Federazione Italiana per l’usorazionale dell’Energia e in collaborazione con gli EnergyManager di alcune delle banche associate, tra le qualiSanpaolo IMI. Tale guida è anche disponibile sul sito

intranet aziendale.Il Gruppo ha proseguito nella fattiva collaborazionenell’ambito di ABIENERGIA, con la realizzazione diiniziative quali la stipula di convenzioni per l’acquisto dienergia sul mercato libero, interventi in convegni e corsidi formazione per Energy Manager del settore bancario,approfondimenti su temi diversi fra cui le problematichedi business continuity.

111Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Ambientale

CONSUMI DI ENERGIA PER ADDETTO, ESCLUSI I CED(tep/addetto)

0,350,30

0,25

2004 2005 2006

Dati di confronto sui consumi per il riscaldamento

Un’analisi di ABIENERGIA effettuata nel 2006 su uncampione di 17 banche stima i seguenti parametri diconsumo per addetto (esclusi i CED): 0,34 tep/addetto (gas)0,30 tep/addetto (gasolio) Per il Gruppo Sanpaolo IMI il parametro corrispondenteè pari a circa 0,25 tep/addetto.

ENERGIA ELETTRICA PER POSTO DI LAVORO (CON CED) (kWh/posti di lavoro)

6.589 6.547 6.567

2004 2005 2006

ENERGIA ELETTRICA PER POSTO DI LAVORO (SENZA CED) (kWh/posti di lavoro)

5.9305.879

5.821

2004 2005 2006

Dati di confronto sui consumi di energia elettrica

Riferendosi ai più aggiornati dati forniti dal GRTN -Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale - (anno2003), il consumo del settore del credito rapportatoal numero degli addetti del settore, consente distimare un consumo medio annuo di 6.800 kWh perdipendente bancario. Un’analisi di ABIENERGIA effettuata nel 2006 su uncampione di 17 banche stima in circa 6.300 kWh ilconsumo annuo di energia elettrica per dipendente(senza considerare i consumi dei CED). Per il GruppoSanpaolo IMI il parametro corrispondente è pari acirca 5.820 kWh per addetto, valore che indica unaelevata efficienza energetica del Gruppo se siconsidera che per i grandi gruppi bancari comeSanpaolo IMI i valori medi sono superiori, a causadella maggiore incidenza di macchine da ufficio (PC,stampanti, fotocopiatrici, ecc.) e della maggioredotazione impiantistica degli sportelli. Inoltre lapresenza di siti nel centro sud Italia comporta unamaggior richiesta di raffrescamento,prevalentemente soddisfatta con impianti alimentatida energia elettrica.

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112 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Ambientale

Programma GreenLight In tema di efficienza energetica sta conquistando unruolo sempre più decisivo l’illuminazione. Ilmiglioramento dei sistemi di illuminazione puòcontribuire significativamente al risparmio di energia edalla conseguente riduzione delle emissioni di gas adeffetto serra, oltre che all’ottimizzazione della qualitàdella illuminazione artificiale a beneficio del personale.Dal 2003 Sanpaolo IMI aderisce al ProgrammaGreenLight, che si basa su accordi volontari che i grandiutenti di illuminazione del terziario, della pubblicaamministrazione e industriali stipulano con laCommissione Europea, impegnandosi a realizzareinterventi di miglioramento delle tecnologie e dellemodalità di gestione dell’illuminazione dei propri edifici.Nel 2006 le nuove realizzazioni di impianti diilluminazione prevedono l’installazione di apparecchidotati di reattore elettronico, che consentono unrisparmio di almeno il 15% rispetto ad apparecchi diqualità elevata con reattori tradizionali. A fine 2006 sonostati inseriti nel Programma Green Light altri 59 puntioperativi (il numero complessivo risulta pari a 255).

Emissioni atmosfericheL’utilizzo di energia per la gestione delle attività nellesedi del Gruppo è all’origine di emissioni di anidridecarbonica, il gas ritenuto principale responsabile delprogressivo riscaldamento del pianeta. Le emissioni in atmosfera sono minimizzate grazie alleseguenti azioni:

• utilizzo di energia idroelettrica, che non generaemissioni di gas serra;

• utilizzo prevalente di gas naturale, che genera minoriemissioni in atmosfera rispetto ad altri combustibili;

• impiego, presso i centri di calcolo, di impianti direcupero del calore prodotto dagli elaboratorielettronici;

• utilizzo nei punti operativi, ove possibile per lecondizioni climatiche, di pompe di calore;

• utilizzo di auto aziendali di recente produzione equindi meno inquinanti.

Vengono quantificate le emissioni di CO2 generate dagliimpianti degli immobili del Gruppo (combustione per il

funzionamento di impianti di riscaldamento) e leemissioni derivanti dall’utilizzo di energia elettricaprodotta da centrali termoelettriche.Le emissioni atmosferiche hanno registrato unariduzione attribuibile principalmente al maggiore usodi energia idroelettrica e al contenimento di consumienergetici registrati. Le emissioni per dipendente risultano pari a 1.651 kg diCO2 in un anno, a fronte di un valore medio del settorebancario stimato pari a 3.633 kg di CO2 per addetto inun anno (la stima è stata effettuata da ABIENERGIA suun campione di 17 banche).Dal 2006 vengono calcolate anche le emissioni di CO2

legate agli spostamenti dei dipendenti durantel’attività di lavoro con auto di servizio aziendale.Considerate le tipologie di auto in uso presso ilGruppo le emissioni legate agli spostamenti in autoaziendale si possono stimare pari a 2.354 ton/anno,di cui 895 tonnellate per l’uso di benzina e 1.459tonnellate per l’uso di gasolio.

EMISSIONI (milioni kg di CO2)da energia elettrica da gas metano e gasolio

2004

37,5 24,9

66,8

104,3

40,5

65,4

33,2

57,7

90,9

2005 2006

EMISSIONI PER SUPERFICIE (kg di CO2 /mq)da energia elettrica da gas metano e gasolio

20 13

36

56

22

35

17

29

46

Le emissioni hanno registrato una

riduzione attribuibile al maggiore uso

di energia idroelettrica (69%

del totale di energia utilizzata) e

al contenimento di consumi energetici

2004 2005 2006

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113Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Ambientale

Spese ed investimenti per l’ambiente La determinazione delle spese e degliinvestimenti complessivi effettuati per laprotezione dell’ambiente e per mitigare gliimpatti del Gruppo dovrebbe consentire, neltempo, di valutare l’efficacia con cui il Gruppoutilizza le proprie risorse per migliorare laperformance ambientale. Nel 2006 sono stati spesi 17,5 milioni di eurocirca per l’ambiente. Tale dato comprende icosti relativi alla gestione dei rifiuti speciali, lespese di manutenzione degli impianti (solospese correnti e non spese progettuali), le speseper il Sistema di Gestione Ambientale, per lacertificazione e per la sensibilizzazione deidipendenti verso il risparmio energetico. Nel 2006 sono inoltre state comminate aSanpaolo IMI tre sanzioni amministrative pernon compliance a norme ambientali per untotale di circa 46.000 euro.

Mobility management Una migliore organizzazione della mobilità puòcontribuire a ridurre i livelli di congestione del trafficourbano e di inquinamento atmosferico, con conseguentivantaggi a livello ambientale, sociale ed economico. Intale ambito, sia le aziende sia i singoli lavoratori giocanoun ruolo importante. Per questo motivo il MobilityManager di Sanpaolo IMI, con un approccio basatosull’informazione, il coinvolgimento, il coordinamento el’organizzazione del lavoro, persegue l’obiettivo diincoraggiare gli individui e le organizzazioni all’usoefficiente ed integrato di tutti gli strumenti a disposizione(mezzi di trasporto, tecnologie, modelli organizzativi),orientandoli alla scelta di modalità sostenibili dal punto divista ambientale e sociale. Nelle città italiane ove per il Gruppo operano almeno800 dipendenti è stato nominato un responsabile dellamobilità per ognuna delle aziende con presenza didimensioni significative: Sanpaolo IMI, Banca IMI,Eurizon Capital SGR e Leasint a Milano; Cassa diRisparmio di Padova e Rovigo a Padova; Cassa diRisparmio di Venezia a Venezia Mestre, Cassa diRisparmio in Bologna e Neos Banca a Bologna;Sanpaolo IMI a Roma, Sanpaolo Banco di Napoli aNapoli. Tali figure si affiancano al Mobility Managerdella Capogruppo che cura le logiche organizzativegenerali e coordina l’azione delle singole realtà, oltre amantenere il presidio diretto sulle attività per la città diTorino. Nel 2006 a Torino è stato varato il Piano degliSpostamenti Casa-Lavoro per il Palazzo Uffici di ViaLugaro: si tratta di un documento programmatico diprogettazione e di attuazione di iniziative per la mobilitàsostenibile, finalizzato alla riduzione dell’uso dei mezzi

di trasporto privato individuale. Partendo da una faseinformativa e di analisi, svolta anche attraversoquestionari rivolti ai circa 630 dipendenti che operano nelpalazzo in oggetto, sono state individuate cinqueproposte programmatiche: promozione dell’uso dellebiciclette, incentivazioni al car pooling, interventi sulleautovetture di servizio, collaborazione con il Comune diTorino ed il Gruppo Torinese Trasporti (GTT),rafforzamento degli strumenti di divulgazione delleinformazioni. Processi analoghi sono stati avviati - coordinandosi con gliEnti Locali competenti - in tutte le altre sopra citate realtàdel Gruppo; in particolare, a Milano ( in tre delle quattrosocietà prese in esame) e a Mestre sono state svolteindagini attraverso questionari rivolti alle rispettivepopolazioni aziendali per un totale di oltre 1.300dipendenti.Va inoltre ricordato il successo di un progetto che hapermesso ad Eurizon Capital SGR di ottenere unamenzione speciale nell'ambito del Premio Città Amichedella Bicicletta organizzato da Euromobility, la cuipremiazione si è tenuta a novembre a Rimini nel corsodella decima edizione di Ecomondo. L'intervento hariguardato la realizzazione di un parcheggio per unnumero complessivo di oltre 70 biciclette o motociclinella sede di Milano. L'obiettivo è quello di diffondere edincentivare l’abitudine all’utilizzo della bicicletta,rimuovendo alcuni tra i principali ostacoli alla scelta ditale modalità di trasporto, grazie all'utilizzo di unparcheggio privato che protegge sia dal rischio di furtosia dagli agenti atmosferici.

Il Mobility Manager

di Sanpaolo IMI, con un approccio

basato sull’informazione,

il coinvolgimento, il coordinamento

e l’organizzazione del lavoro, persegue

l’obiettivo di incoraggiare gli individui

e le organizzazioni all’uso efficiente

ed integrato di tutti gli strumenti

a disposizione orientandoli alla scelta

di modalità sostenibili dal punto

di vista ambientale e sociale

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Il sostegno alle energie rinnovabiliIl Gruppo è orientato a sostenere l’efficienzaenergetica e lo sviluppo del variegato settore delleenergie da fonti rinnovabili con iniziative nellediverse aree di attività.Tale orientamento si concretizza sia nella creazionedi appositi strumenti di finanziamento per impresee per privati sia tramite l’attività di supporto nellavalutazione tecnica ed economica dei progetti piùcomplessi e innovativi da parte di FIN.OPI, laFinanziaria per le Opere Pubbliche e leInfrastrutture del Gruppo.Nel 2006 sono state lanciate diverse linee diprodotto a supporto degli investimenti per larazionalizzazione dei consumi, la diversificazionedelle fonti e la produzione di energie rinnovabilied alternative. In particolare è stato lanciato unnuovo prodotto dedicato al sostegno diinvestimenti delle imprese che intendono realizzareinterventi aventi per scopo il risparmio energeticoo lo sfruttamento delle fonti rinnovabili. A questosi affiancano altri finanziamenti dedicati allepiccole imprese che intendono realizzare impiantiper la produzione ed eventuale vendita di energiaottenuta da fonti rinnovabili (collettori solaritermici, impianti fotovoltaici, impianti di

produzione di energia da biomassa, impianti di co-generazione, impianti distributivi) ed un prodottorivolto in particolare alle imprese agricole eagrituristiche. Per quanto riguarda i clienti privati,Sanpaolo IMI offre un prestito personale perprogettare ed installare presso l’abitazione pannellisolari fotovoltaici.Ancora nell’ambito delle iniziative per sostenere ilrisparmio energetico, Sanpaolo IMI offre unfinanziamento alle imprese del settore edilizio checostruiscono con i criteri dell’edilizia sostenibile. Inparticolare, vengono offerti tassi e condizioni difavore per le costruzioni che già nella faseprogettuale rispondono ai criteri di sostenibilitàprevisti dal Protocollo Itaca per la valutazione dellaqualità energetica ed ambientale di un edificio(certificazione sviluppata da un gruppo di lavorointerregionale in materia di bioedilizia). Leparticolari condizioni sono riservate sia all’impresa,nella fase di cantiere sulle erogazioni retail, sia agliacquirenti privati nella fase di accollo del mutuo. Tramite FIN.OPI, società del Gruppo con funzioni diequity investor nell’ambito del settore pubblico edel partenariato pubblico-privato, vengonomonitorate costantemente le opportunità diinvestimento nel comparto delle energierinnovabili, sia nei più tradizionali settori eolico emini-idroelettrico, sia in quelli della produzione dienergia da fonte fotovoltaica, da biomasse ebiogas. Il Nucleo Utilities e Ambiente è l’unitàspecialistica dedicata allo scopo. FIN.OPI sipropone in particolare di svolgere un ruolo dipartner finanziario di operatori industriali nellosviluppo di progetti per la produzione di energiada fonti rinnovabili. A tal riguardo nel corso del2006 sono state avviate alcune iniziative per lastrutturazione di società-veicolo a ciò dedicate,con lo scopo di acquisirne partecipazioni diminoranza. Tali iniziative sono state condotte afianco di primari operatori nazionali nei relativisettori d’intervento. FIN.OPI si propone altresì di partecipare al mercatodei diritti di emissione nato a seguito dell’entratain vigore del Protocollo di Kyoto e della Direttivadell’Unione Europea Emission Trading Scheme(ETS), che ne ha anticipato gli effetti all’internodegli Stati Membri in termini di impegno allariduzione delle emissioni di gas ad effetto serra. Atal fine è stata avviata, in partnership con unprimario operatore energetico nazionale,un’attività di monitoraggio di progetti per lariduzione delle emissioni in Marocco, Tunisia eBrasile (rientranti nel Clean Development

Aspetti ambientali indiretti

Daniela Gagliardi

Nel 2006 sono state lanciate

diverse linee di prodotto a supporto

degli investimenti

per la razionalizzazione

dei consumi, la diversificazione

delle fonti e la produzione di energie

rinnovabili ed alternative

114 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Ambientale

Page 114: S A N P A O L O I M I

Mechanism), con lo scopo di strutturare un veicoloper l’ottenimento di Certified Emission Reduction(CER). Inoltre, è stata avviata nel corso del 2006un’attività di consulenza per la valutazioneeconomico-finanziaria dei progetti nel settoredell’energia rinnovabile, a supporto delle deliberedi finanziamento di alcune business unit delGruppo. A completamento del servizio specialisticoofferto è stata anche svolta un’attività diformazione a beneficio delle unità del Gruppointeressate. FIN.OPI ha infine proceduto adicembre 2006, unica società appartenete a unnetwork bancario, all’affiliazione all’AssociazioneProduttori Energia da Fonti Rinnovabili (APER), checon oltre 300 operatori associati rappresenta unpunto di riferimento nazionale di orientamentonormativo e di mercato per gli operatori nelle fontirinnovabili, nonché un centro di discussioned’eccellenza sul tema energetico.

Equator PrinciplesAll’inizio del 2006 il Gruppo ha aderito agli EquatorPrinciples, un insieme di linee guida internazionali adadesione volontaria per l’attività di project financing,sviluppate da un gruppo di banche internazionali sullabase dei criteri dell’IFC (International FinanceCorporation), sussidiaria della Banca Mondiale. GliEquator Principles sono diretti a riconoscere e gestire iprofili di rischio sociale e ambientale al fine di assicurareche i prodotti finanziati, con particolare riferimento alleoperazioni di grande impatto ambientale quali gasdotti,dighe o centrali energetiche, vengano realizzati inun’ottica di responsabilità sociale e nel rispetto dellemigliori pratiche per quanto riguarda, per esempio, laprotezione della salute e della sicurezza umana, ilrispetto dei diritti umani, gli aspetti relativi al lavoro neicantieri, la protezione del patrimonio culturale e dellabiodiversità, gli impatti socio-economici sulle comunitàlocali. Gli Equator Principles vengono applicati a tutte leoperazioni internazionali di project financing per unimporto pari o superiore ai 10 milioni di dollari.In particolare Sanpaolo IMI partecipa a progetti disignificativo impatto socio-ambientale solo quando sonocoinvolti nell’operazione diversi istituti internazionali cheaderiscono agli Equator Principles ed enti internazionalicome la stessa IFC. Ciò garantisce l'esigenza comune atutti i finanziatori di rispettare tali principi. La verifica della rispondenza del progetto agli standardrichiesti dagli Equator Principles è demandata ad unconsulente terzo indipendente. Tali indagini sonopreliminari alla stipula del finanziamento e definisconouna condizione senza la quale il progetto non puòprocedere. Il monitoraggio è inoltre mantenuto anche in

fase di realizzazione del progetto: qualora si rilevasserodifformità rispetto agli Equator Principles, i finanziatorichiederebbero allo stesso consulente di indicare possibilisoluzioni, obbligando quindi il prenditore ad adeguarsiimmediatamente.

Rischio ambientaleOgni anno viene rilevato un indicatore di rischioambientale che indica la percentuale di impieghiutilizzati da imprese classificate come appartenenti adeterminati settori di attività produttiva ad alto rischioambientale. Tale classificazione segue le indicazionifornite dalla Banca Europea per la Ricostruzione e loSviluppo (BERS) nel suo manuale per la gestione delrischio ambientale in cui vengono individuate 24categorie di attività produttiva (Environmentalscreening categories) ad alto impatto ambientale.Per l’individuazione degli impieghi da considerare arischio ambientale le categorie di attività produttivaindividuate dalla BERS sono state “mappate” nei ramie sotto-rami di attività economica utilizzati nelleclassificazioni interne per associare un settoreproduttivo alle diverse controparti. È stato consideratol’intero portafoglio impieghi delle Banche commercialidel Gruppo escludendo solo le esposizioni che nonsuperano una soglia di materialità individuata, inmaniera estremamente conservativa, in un utilizzatopari a mille euro.I rami di attività economica individuati in tal modosono 29 (ad esempio il settore Edilizie e OperePubbliche, gli articoli di carta, i prodotti dellapetrolchimica, l’energia elettrica, le concerie, le fibreartificiali e sintetiche, ecc.). L’indicatore ambientale rappresenta dunque lapercentuale di impieghi utilizzati in settori di attivitàeconomica ad elevato rischio ambientale sul totaledegli impieghi delle Banche commerciali.

IMPIEGHI AD ALTO RISCHIO AMBIENTALE(% del totale portafoglio impieghi delle Banche commerciali)

6,3%

5,3%5,9%

2004 2005 2006

115Bilancio Sociale 2006 – L’Ambiente

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116 Bilancio Sociale 2006 – La Relazione Ambientale

Obiettivi di miglioramento

Page 116: S A N P A O L O I M I

Car

lo C

anni

zzar

o

Page 117: S A N P A O L O I M I

118 Bilancio Sociale 2006 – Obiettivi di miglioramento

CLIENTIRafforzare modalità di ascolto e dialogoefficaci che consentano di mantenere vivocon la clientela un rapporto duraturo basato sulla reciproca fiducia

• Istituire momenti di assessment e di ascolto sul territorio,per recepire le aspettative dei clienti sia in termini diofferta che di qualità del servizio e approfondire i temisensibili e rilevanti per orientare la strategia disostenibilità della Banca: rafforzamento delle indagini dicustomer satisfaction (estendendole anche alle bancheestere), sistematizzazione di focus group sulraggiungimento degli obiettivi aziendali, coinvolgimentodelle associazioni dei consumatori nella fase diprogettazione di nuovi prodotti/servizi, estensione dellerelazioni a livello locale con tali associazioni,rafforzamento del rapporto banca/impresa attraversoincontri mirati sul territorio con associazioni locali eimprenditoriali.

• Migliorare la gestione delle controversie e dei reclami:ampliamento a livello nazionale dell’accordo sullaconciliazione e dei tavoli permanenti con leassociazioni dei consumatori, diffusione alle diversestrutture aziendali di report periodici sulle principalitematiche di reclamo.

• Garantire semplicità e trasparenza nella comunicazione:rielaborazione e semplificazione delle comunicazioniinviate, miglioramento del contenuto e della fruibilità delsito Internet di Gruppo, sviluppo di un piano dicomunicazione sui valori aziendali, sulle policy adottate esulle realizzazioni.

Promuovere il ruolo di Bancadell’innovazione e dell’eccellenza del servizio ponendo al centro degli obiettiviaziendali la qualità della relazione con il cliente in una prospettiva di lungo periodo

• Assicurare ai nostri clienti una consulenzafinanziaria di qualità per assisterli nelle loroscelte di investimento e favorirne laconsapevolezza d’acquisto: per la clientela retailquesto significa arricchire le attività diprofilazione per determinarne il corretto profilodi rischio e promuovere iniziative diacculturazione in partnership con leassociazioni dei consumatori; per le imprese,aumentare i momenti di incontro sul territorio elo sviluppo di canali divulgativi.

• Estendere all’intero Gruppo specifiche policy elinee guida operative interne per orientare icomportamenti aziendali al mantenimento direlazioni di lungo periodo e per rispondere inmaniera coerente ai nostri valori: Linee Guidanel collocamento di prodotti finanziari ai clientiretail, Commercial Policy Imprese, Linee Guidaper l’internazionalizzazione delle imprese e iprogetti di delocalizzazione secondo criteri disostenibilità, Policy sui derivati, Policy sullalimitazione delle attività nel settore degliarmamenti.

• Favorire l’accessibilità ai servizi: investimentitecnologici e immobiliari per rendere piùefficienti le procedure e più efficaci ed efficientii canali diretti e fisici, agevolando i portatori didiverse abilità (estensione del nuovo layout difiliale), piano di apertura filiali nelle province aminore copertura.

collaboratori sia presso tutti gli altri stakeholder.Rendiconteremo anno per anno il livello di attuazione deiprogetti nell’ambito di questo quadro organico,consolidando la pratica di engagement per coinvolgerenella definizione delle priorità d’azione i nostriinterlocutori impegnandoci a dare ampia diffusione albilancio sociale. Infine, nell’ambito della rendicontazionedel prossimo bilancio sociale, ci poniamo quale obiettivol’estensione e l’affinamento dei processi per la raccoltadei dati all’interno del Gruppo Intesa Sanpaolo e una piùampia copertura delle informazioni sulle attività chepresentano margini di miglioramento.

Gli obiettivi di miglioramento che presentiamo, distinti perciascuno stakeholder, verranno attuati nell’ambito delPiano d’Impresa 2007-2009. Il livello di attuazione deglistessi sarà modulato sulle diverse realtà territoriali, sia inItalia che all’estero, nel rispetto del valore delle specificitàlocali e del principio di autoresponsabilizzazione di tutte lestrutture dichiarati nel Codice Etico del Gruppo IntesaSanpaolo. Per far sì che i valori espressi nel Codice Etico siconcretizzino sempre più nei progetti aziendali e neicomportamenti di ciascuno, utilizzeremo tutti i canaliformativi e informativi per ottenere un massimo livello diconoscenza e condivisione degli stessi, sia presso i

OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO

ti

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119Bilancio Sociale 2006 – Obiettivi di miglioramento

Diversificare l’offerta commercialepuntando a prodotti/servizi di qualità e mantenendo una particolare attenzioneal contenimento dei costi

• Perseguire un continuo miglioramento della qualitàdel servizio offerto, sia in termini di prodottidisponibili sia nell’ambito della relazione con iclienti, mantenendo una particolare attenzione alcontenimento dei costi: rinnovo dell’offertanell’ottica di offrire i migliori prodotti e servizidisponibili sul mercato alle condizioni più favorevoli;aumento significativo delle persone dedicate allarelazione con il cliente; adozione di un sistema digestione PattiChiari per determinare processi stabilie monitorabili attraverso indicatori oggettivi.

• Modulare l’offerta commerciale con riferimentoalle specificità delle realtà locali, dei segmenti diclientela e all’inclusione finanziaria dei soggettideboli: adozione per l’intero Gruppo del modello“Banca dei Territori” che prevede tra i suoiobiettivi un forte radicamento locale e lavalorizzazione della specializzazione del servizio;definizione di proposte commerciali a condizionieconomiche vantaggiose e trasparenti sia per lagestione del risparmio (es. fondi garantiti, gestioneinvestimenti per la terza età) che per l’offerta dellemigliori soluzioni di finanziamento per la famigliae per nuove fasce sociali (es. pensionati, studentiuniversitari, lavoratori atipici, lavoratoricassaintegrati, anziani disabili, immigrati).

Promuovere l’interesse generale del Paese in collaborazione con gli attori dei territori nei quali operiamo

• Promuovere il ruolo della Banca come punto diriferimento del sistema imprenditoriale, asostegno dell’innovazione, internazionalizzazionee della competitività delle imprese: progetti volti afavorire l’innovazione tecnologica delle imprese inpartnership con centri di ricerca applicata per lavalutazione delle iniziative sia in Italia che presso leBanche estere del Gruppo; sostegno alle impresenel reperimento di capitali per lo sviluppomediante il collocamento al MAC (mercato deicapitali dedicato alla piccola e media impresa);sviluppo di fondi di private equity nei settori arilevante impatto socio-ambientale.

• Contribuire all’ammodernamento dello Stato edella Pubblica Amministrazione: progetti asupporto dello sviluppo delle infrastrutture delPaese; promozione dell’innovazione della PubblicaAmministrazione.

COLLABORATORIPromuovere la coesione aziendale e garantiretrasparenza nelle relazioni con i collaboratoriattraverso tutti gli strumenti di comunicazioneinterna e le occasioni di ascolto e dialogo

• Realizzare iniziative di integrazione culturaleattraverso specifici programmi di formazionemanageriale per consolidare l’identità, ilpatrimonio di valori, la cultura e icomportamenti aziendali.

• Migliorare la qualità della leadership dei capi,perchè siano capaci di una vicinanza autenticache supporti le persone nel cambiamento efavorisca l’interiorizzazione dei valori del Gruppo.

• Incrementare le iniziative di comunicazione percoinvolgere le persone, migliorando i livelli dicomunicazione sulle strategie della Banca eintegrando gli strumenti di comunicazioneinterna (nuovo giornale aziendale,intranet,WEB-TV).

• Perfezionare i meccanismi utilizzati per l’ascoltoe l’assessment dei collaboratori e delleorganizzazioni sindacali (focus group, indaginimirate, contact center multimediale, nuoviforum tematici) programmando anchemeccanismi di feed-back.

Valorizzare le professionalità di tutti i collaboratori e promuovere il loro sviluppopersonale e professionale tenendo in considerazione le specificità individuali eil contesto territoriale di riferimento

• Improntare l’azione formativa quale levastrategica a sostegno del cambiamentofinalizzata a favorire l’innovazione e la crescitaanche verso una dimensione internazionale.

• Sostenere l’evoluzione e la crescita dellecompetenze professionali e managerialiattraverso un articolato piano formativospecializzato per professionalità ed esigenze delbusiness (percorsi formativi al ruolo, nuoviorientamenti professionali, piani formativi mirati).

• Supportare la riconversione professionale e lavalorizzazione dell’esperienza attraverso azionispecifiche finalizzate a diffondere una cultura diimpresa basata sull’apprendimento continuo esul riallineamento costante delle competenze.

• Estendere e diffondere lo strumento del “jobposting” per agevolare la diffusione dellepolitiche di mobilità interna.

atori

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120 Bilancio Sociale 2006 – Obiettivi di miglioramento

• Definire iniziative di valorizzazione versospecifiche comunità aziendali (giovani, risorsechiave, talenti) accompagnando la crescitapersonale e professionale delle persone.

• Identificare le criticità nei percorsi di sviluppofemminili, promuovere soluzioni innovative percreare una cultura della valorizzazione delledonne anche attraverso l’attivazione della Commissione paritetica “Pari opportunità” e lacollaborazione di esperti esterni.

• Progettare e realizzare un sistema di misurazionedell’efficacia degli investimenti nella formazioneper adeguare costantemente l’offerta formativaalle esigenze rilevate, far evolvere lemetodologie, i canali e i processi formativi versonuove tecnologie per supportarel’apprendimento e l’efficacia degli interventi.

• Attivare con le organizzazioni sindacalil’Organismo paritetico sulla formazione percoinvolgere i rappresentanti dei lavoratori nellostudio, nell’analisi e nella ricerca su formazione eriqualificazione professionale.

Adottare sistemi di valutazione delleposizioni, delle prestazioni e del potenzialeequi e trasparenti, introdurre sistemi di incentivazione che valorizzino il meritoindividuale e di squadra

• Implementare una piattaforma per la gestioneintegrata dei sistemi che supportano le diverseiniziative di gestione e sviluppo professionaledelle persone fondate sulla cultura del merito esul rafforzamento della motivazione.

• Sviluppare iniziative formative per accrescere ilsignificato del processo di valutazione e motivarei responsabili alla cultura del feed back verso icollaboratori per cogliere le opportunitàrappresentate dal dialogo e dall’ascolto.

• Definire un nuovo modello di competenzemanageriali ispirato ai valori del Gruppo eprevedere nei sistemi di valutazionemanageriale elementi che valorizzino lecomponenti del capitale intellettuale.

• Definire i trattamenti retributivi in un’ottica diequità interna, di competitività con il mercato edi razionalizzazione dei costi del personale.

• Adottare sistemi incentivanti differenziati peraree di business in grado di valorizzare icontributi di ciascuno, prevedendol’assegnazione di obiettivi possibili eraggiungibili anche di tipo qualitativo (quali, adesempio, la soddisfazione del cliente), perorientare verso il raggiungimento di risultatid’eccellenza.

• Raccogliere e analizzare i bisogni qualitatividelle unità organizzative per valutarel’attivazione di processi interni di job rotation epresidiare la corretta allocazione delle risorse.

Adottare politiche e offrire condizioni per sviluppare un ambiente lavorativo di qualità per tutti i collaboratori

• Sviluppare e implementare applicazioni in gradodi migliorare sempre più e semplificarel’accessibilità delle informazioni da parte dellepersone.

• Armonizzare le principali normative conl’obiettivo di creare regole di riferimento comunie favorire una rapida integrazione delle struttureanche in un’ottica di semplificazione deiprocessi di gestione delle persone.

• Attivare con le organizzazioni sindacalil’Osservatorio in materia di Sviluppo Sostenibilee Sicurezza per prevenire e superare possibilicriticità nello svolgimento dell’attivitàcommerciale e in materia di sicurezza fisica.

• Adottare politiche/pratiche che favoriscano ilbilanciamento delle esigenze della vitalavorativa e di quella privata attraverso iniziativedi formazione finalizzate a sensibilizzare ilmanagement sull’uso consapevole deglistrumenti disponibili (part time, congediparentali, flessibilità).

• Mantenere sempre alta l’attenzione verso latutela della salute e della sicurezza elaborandoprocessi e sviluppando strumenti informatici ebuone prassi per la gestione ottimale delsistema integrato ambiente, salute e sicurezza.

• Realizzare progetti per la promozione dellasalute dei collaboratori.

• Migliorare l’integrazione del personalediversamente abile individuando soluzioniottimali negli ambienti di lavoro, nella gestionedegli spazi e negli strumenti di relazione.

Page 120: S A N P A O L O I M I

121Bilancio Sociale 2006 – Obiettivi di miglioramento

AZIONISTIAttenzione alla crescita del ritorno dell’investimento dei nostri azionisti

• Gli azionisti (dagli istituzionali ai singoli privati)potranno contare su una Banca solida, con livellidi efficienza al vertice europeo, ambiziosiprogrammi di crescita in tutti i settori e unavisione lungimirante che non trascurerà nessunaoccasione né interna né esterna di sviluppo e dicreazione di valore.

• Il Piano d’Impresa 2007-2009 prevede obiettivi direndimento per gli azionisti molto ambiziosi (18miliardi di euro di dividendi complessivi e unrendimento complessivo delle azioni IntesaSanpaolo nel periodo pari ad almeno il 52%).

• Garantire la massima trasparenza e tempestivitànella comunicazione al mercato, impegnandosi inun continuo miglioramento del contenuto e dellafruibilità del sito internet istituzionale.

FORNITORIAssicurare trasparenza e correttezza nel processo di selezione dei fornitori e improntare il rapporto di collaborazione al dialogo e alla fiducia reciproca

• Implementare ed estendere al Gruppo il PortaleAcquisti e l’utilizzo di gare on line; sviluppare eintegrare l’Albo dei fornitori; attivare azioni permigliorare i tempi di pagamento stabiliti daicontratti.

• Definire piani di Supplier Satisfaction affinché larelazione Banca/Fornitore porti beneficireciproci. Temi di indagine possono essere:rispetto dei termini di pagamento definiti dalcontratto, grado di trasparenza nella relazione,comunicazione efficace.

Promuovere la sostenibilità ambientale dei fornitori per ridurre l’impatto lungola catena di fornitura

• Qualificare i fornitori in base a requisitiambientali e sociali, definiti anche sulla base distandard internazionali e certificazioni.

• Migliorare l’approccio al processo diapprovvigionamento al fine di ridurre gli impattiambientali (mezzi/sistemi di consegna cheriducano il consumo di energia, preferenza per ifornitori locali, ecc.).

isti tori

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122 Bilancio Sociale 2006 – Obiettivi di miglioramento

AMBIENTEPromuovere l’uso responsabile delle risorseambientali: efficiente utilizzo dell’energia,ottimizzazione dell’impiego di carta ecorretta gestione dei rifiuti

• Estendere il sistema di gestione ambientalecertificato ISO 14001 a nuovi siti.

• Adottare soluzioni di maggiore efficienzaenergetica in occasione di ristrutturazioni e nuoviallestimenti ed effettuare costanti manutenzionidi tutti gli impianti, prevedendo anche specifichecontrattuali volte a coinvolgere le ditte appaltatricinel raggiungimento degli obiettivi di efficienzaenergetica: migliorare le tecnologie e le modalitàdi gestione dell’illuminazione degli edifici edestendere progressivamente l’adesione alprogramma europeo GreenLight; diffondere lamodalità di spegnimento notturno dellepostazioni di lavoro informatizzate (PC), conconcentrazione del flusso dati in determinati elimitati orari notturni; completare la sostituzionedei monitor a tubo catodico con monitor aschermo piatto.

• Ridurre progressivamente le emissioni dianidride carbonica: estendere il numero dipunti operativi alimentati con energiaelettrica da fonte rinnovabile (energiaidroelettrica); utilizzare prevalentemente gasnaturale per il riscaldamento; impiegarepresso i centri di calcolo impianti di recuperodel calore prodotto dagli elaboratorielettronici e impianti dicogenerazione/trigenerazione (produzionecontemporanea di elettricità, calore e freddoutilizzando un solo combustibile); utilizzarenei punti operativi pompe di calore insostituzione di caldaie tradizionali o caldaie acondensazione; estendere l’iniziativa delMobility Management ad altre province eacquistare automezzi a basso impattoambientale.

• Ridurre i consumi di carta ed estendere l’uso dicarta ecologica (intesa sia come riciclata sia comeottenuta da lavorazioni a basso impattoambientale), anche per la pubblicazione dellareportistica periodica obbligatoria.Acquisti verdi: applicare standard di acquistoin linea con il principio di eco-compatibilitàanche allo scopo di una conseguente minorproduzione di rifiuti.

• Rifiuti: introdurre azioni di verifica perindividuare interventi di miglioramento;ottimizzare le procedure di smaltimento.

• Acqua: adottare soluzioni tecnologiche chelimitino l’utilizzo di risorse idriche.

Tenere in considerazione il rischio ambientale nella valutazione del merito creditizio

• Integrare modalità di valutazione del rischiosocio-ambientale all’interno della complessivavalutazione del merito creditizio.

• Implementare gli Equator Principles nelleoperazioni di Project Finance internazionale:sviluppare strumenti e procedure per laclassificazione dei progetti in categorie dirischio e per il loro monitoraggio.

Promuovere la sostenibilità ambientaleattraverso l’offerta di prodotti e servizispecifici e la partecipazione a iniziative nel campo della sostenibilità ambientale

• Ampliare l’offerta di prodotti di finanziamentonel comparto energetico a sostegnodell’energia pulita, dell’efficienza energetica edella bioedilizia; continuare l’attività disupporto nella valutazione tecnica edeconomica dei progetti più complessi oinnovativi nel settore energetico sviluppati dalsettore pubblico o in partenariatopubblico/privato; lanciare nuovi prodotti per ilfinanziamento di centrali per la produzione dienergia da fonti rinnovabili (centraliidroelettriche, parchi eolici, produzione dienergia da biomasse, pannelli fotovoltaici).

• Partecipare a iniziative legate alla tuteladell’ambiente (es. fondi della Carbon Finance,partnership promosse dal Ministerodell’Ambiente, quali ad es. il Kyoto Club).

Ampliare formazione, informazione e sensibilizzazione del personale su temi ambientali

• Sensibilizzare i collaboratori su specifici ambiti:utilizzo responsabile delle risorse (es.distribuzione della guida “Salva l’ambiente conun click” di ABI Energia); Equator Principles econsiderazione del rischio ambientale nellaconcessione del credito; cambiamentoclimatico (corsi di formazione per le figurecoinvolte).

nte

Page 122: S A N P A O L O I M I

123Bilancio Sociale 2006 – Obiettivi di miglioramento

COMUNITÀSostenere il terzo settore e l’inclusione finanziaria dei soggetti deboli

• Avviare le attività di una banca specializzata per ilsettore delle imprese sociali che operi unendo lafocalizzazione e il livello di servizio di unastruttura dedicata, la forza e il radicamento delnostro gruppo bancario e le caratteristiche di unanon profit al fine di sostenere il terzo settore ininterventi di utilità comune.

Supportare iniziative di solidarietà sociale nazionale e internazionale

• Sostenere progetti in partnership con il terzosettore per interventi di solidarietàinternazionale.

• Erogare donazioni a sostegno delle comunitàsociali bisognose sulla base di un’appositapolicy a livello di Gruppo; sviluppare sistemi dicoinvolgimento degli stakeholder nei principaliprogetti sostenuti (es. volontariato aziendale).

Sostenere iniziative in campo culturale, musicale, sportivo e della salvaguardia del patrimonio artistico

• Implementare una policy di Gruppo che fissi lelinee guida delle attività di sponsorizzazione;promuovere la salvaguardia e la pubblicafruizione del patrimonio d’arte del Gruppo;intervenire in partnership con istituzioni dieccellenza a favore della valorizzazione deibeni culturali del Paese.

nità

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124 Bilancio Sociale 2006 – Attestazione di conformità da parte di PricewaterhouseCoopers

Attestazione di conformità da parte di PricewaterhouseCoopers

Page 124: S A N P A O L O I M I

Bilancio Sociale 2006 – Attestazione di conformità da parte di PricewaterhouseCoopers 125

Page 125: S A N P A O L O I M I

Allegati

Page 126: S A N P A O L O I M I

Nic

olò

Circ

asso

Page 127: S A N P A O L O I M I

128 Bilancio Sociale 2006 – Allegati

CLivello di applicazione C+ B B+ A A+

Livello di applicazione delle linee guida G3 del GRI

INFORMATIVA STANDARDProfilo

Modalità di gestione

Indicatori di performance e indicatori di performance dei supplementi di settore

Rendicontazione su iseguenti indicatori:1.12.1 - 2.103.1 - 3.8, 3.10 - 3.124.1-4.4, 4.14-4.15

Non richiesta

Rendicontazione su unminimo di 10 Indicatoridi Perfomance,comprendenti almenoun indicatore perciascuna delle seguenticategorie: sociale,economica, ambientale.

REND

ICO

NTAZ

IONE

SO

TTO

POST

A A

REVI

SIONE

EST

ERNA

Rendicontazione sututti gli indicatoriprevisti per il livello C esu:1.23.9, 3.134.5-4.13, 4.16-4.17Rendicontazione sullemodalità di gestioneper ciascuna categoriadi indicatori.Rendicontazione su unminimo di 20 Indicatoridi Perfomance,comprendenti almenoun indicatore perciascuna delle seguenticategorie: economica,ambientale, lavoro,diritti umani, società,responsabilità diprodotto.

Rendicontazione comerichiesta per il livello B.

Rendicontazione sullemodalità di gestione perciascuna categoria diindicatori.Nell'ambito di unaattenta applicazione delprincipio dellamaterialità, è fornitainformativa su tutti gliIndicatori core G3, e gliIndicatori deiSupplementi diSettore*,alternativamente:a) rendicontandosull'indicatore,b) illustrando le ragionidell'omissione.

REND

ICO

NTAZ

IONE

SO

TTO

POST

A A

REVI

SIONE

EST

ERNA

REND

ICO

NTAZ

IONE

SO

TTO

POST

A A

REVI

SIONE

EST

ERNA

* Versione finale dei Supplementi di Settore

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129Bilancio Sociale 2006 – Prospetto degli indicatori e dei contenuti

Prospetto degli indicatori e dei contenuti

IndicatoreGRIDescrizione

Coperturaindicatore Pagina Commenti

PROFILO

STRATEGIA E ANALISIDichiarazione della più alta autorità del processodecisionale in merito all'importanza della sostenibilità per l'organizzazione e la sua strategiaDescrizione dei principali impatti, rischi e opportunitàPROFILO DELL'ORGANIZZAZIONENome dell'organizzazionePrincipali marchi, prodotti e/o serviziStruttura operativa dell'organizzazione,considerando anche principali divisioni, aziende operative, controllate e joint-ventureLuogo dove ha sede il quartier generale dell'organizzazioneNumero di paesi nei quali opera l'organizzazione,nome del paesi nei quali l'organizzazione svolge la maggior parte della propria attività operativa oche sono particolarmente importanti ai fini delle tematiche di sostenibilità richiamate nel reportAssetto proprietario e forma legaleMercati serviti (includendo analisi geografica, settori serviti, tipologia di consumatori/beneficiari)Quote di mercato operatività Italia:- sportelli (dettaglio per Regione)- raccolta (quota di mercato nazionale)- impieghi (dettaglio per Regione)Dimensione dell'organizzazioneCambiamenti significativi nelle dimensioni,nella struttura o nell'assetto proprietario avvenuti nel periodo di rendicontazione. Premi/riconoscimenti ricevuti nel periodo di rendicontazionePARAMETRI DEL REPORTPeriodo di rendicontazione delle informazioni fornite Data di pubblicazione del report di sostenibilità più recentePeriodicità di rendicontazione Contatti e indirizzi utili per richiedere informazionisul report di sostenibilità e i suoi contenutiProcesso per la definizione dei contenutio del report inclusi:- determinazione della rilevanza- priorità degli argomenti all'interno del report- indivuduazione degli stakeholder

a cui è rivolto il report

1.1

1.2

2.12.22.3

2.4

2.5

2.62.7

2.7

2.82.9

2.10

3.1

3.2

3.33.4

3.5

●●●

●●

●●

●●

8-9

20; 33; 88-91; 116-123

Copertina18-19; 21-27

18-35

Frontespizio

21-27

28; 3221-27

21

21

18-19; 21-33; 72-73

107

10-11

10-11Seconda di copertina

10-11

Il Bilancio Sociale 2005 è stato pubblicato ad aprile 2006

Indicatore GRI copertoIndicatore GRI parzialmente copertoIndicatore non GRIGRI sector supplements

●◗▲SS

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130 Bilancio Sociale 2006 – Allegati

PROFILO

Perimetro del report (Paesi, strutture, joint venture, fornitori ecc.)Dichiarazione di qualsiasi specifica limitazione dell'obiettivo o del perimetro del reportInformazioni relative a joint venture,controllate, impianti in leasing, attività inoutsourcing e altre entità che possonoinfluenzare significativamente la comparabilità tra periodi e/o organizzazioniTecniche di misurazione dei dati e basi di calcolo, incluse assunzioni e tecnichesottostanti di stima applicate al calcolo degli indicatori e alla compilazione delle altre informazioni del reportSpiegazione degli effetti di qualsiasi modificadi informazioni inserite nei report precedenti e motivazioni di tali modificheCambiamenti significativi di obiettivo,perimetro o metodi di misurazione utilizzatinel report, rispetto al precedente periodo di rendicontazione Tabella esplicativa dei contenuti del report che riporti il numero di pagina o del sito internet di ogni sezionePolitiche e pratiche attuali al fine di ottenere l'assurance esterna del report. GOVERNANCE, IMPEGNI,COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDERStruttura di governo dell'organizzazione,inclusi i comitati che rispondono direttamenteal più alto organo di governo, responsabili di specifici compiti come la definizione della stragia o il controllo organizzativoIndicare se il presidente del più alto organo di governo ricopre anche un ruolo escutivo Numero dei componenti che sono indipen- denti e non esecutivi negli organi di governoMeccanismi a disposizione degli azionisti e dei dipendenti per fornire raccomandazioni o direttive al più alto organo di governoLegame tra compensi degli Amministratori,Senior manager ed Executives (inclusa labuona uscita) e performance dell'organizzazio-ne (inclusa la performance sociale e ambientale)Attività in essere presso il più alto organo di governoper garantire che non si verifichino conflitti di interessiProcessi per la determinazione delle qualifiche e competenze dei componenti del più alto organodi governo per indirizzare la strategiadell'organizzazione in funzione degli aspetti economici, ambientali e sociali

3.6

3.7

3.8

3.9

3.10

3.11

3.12

3.13

4.1

4.2

4.3

4.4

4.5

4.6

4.7

10-11

10-11

10-11; 22-27

53; 108-109

10-11; 72-73

10-11

129-137

10-13

28-32

29; 31

28; 30; 31

32

29; 31

30

28-32

Non ci sono forme rappresentative dei dipendenti negli organi sociali

DescrizioneIndicatore

GRICoperturaindicatore Pagina Commenti

Page 130: S A N P A O L O I M I

131Bilancio Sociale 2006 – Prospetto degli indicatori e dei contenuti

PROFILO

Mission, valori, codici di condotta, principirilevanti per le performance economiche, sociali e ambientali sviluppati internamente e stato di avanzamento della loro implementazione Procedure del più alto organo di governo percontrollare le modalità di identificazione e gestione delleperformance economiche, ambientali e socialidell'organizzazione, includendo i rischi e le opportunitàrilevanti e la conformità agli standard internazionali, ai codici di condotta e ai principi dichiarati (includere la frequenza con cui il più alto organo di governo verifica le performance di sostenibilità)Processi per valutare le performance deicomponenti del più alto organo di governo, in particolare in funzione delle performance economiche, ambientali e sociali

Spiegazione dell'eventuale modalità di applicazione del principio o approccio prudenzialeSottoscrizione o adozione di codici di condotta,principi e carte sviluppati da enti/associazioniesterne relativi a performance economiche,sociali e ambientali Partecipazione ad associazioni di categoria nazionali e internazionaliElenco di gruppi di stakeholder con cui l'orga- nizzazione intrattiene attività di coinvolgimentoPrincipi per identificare e selezionare i principalistakeholder con i quali intraprendere l'attività di coinvolgimentoApproccio all'attività di coinvolgimento degli stakeholder, specificando la frequenza per tipologia di attività sviluppata e per gruppo di stakeholderArgomenti chiave e criticità emerse dall'attività di coinvolgimento degli stakeholder e in che modo l'organizzazione ha reagito alle criticità emersePolitiche di CSR

Struttura organizzativa relativa alla CSR e principali responsabilità e procedure adottateCSR Audit - n. di visite ispettive e ore/uomo per attività di verifica di: compliance con policy di CSR, gestione delle procedure, gestioneindicatori (attività sia interna che di certificatori)Gestione di casi sensibili descrizione delleprocedure per fornire risposte agli stakeholder

4.8

4.9

4.10

4.11

4.12

4.13

4.14

4.15

4.16

4.17

CSR1

CSR2

CSR3

CSR4

SS

SS

SS

SS

16-17; Codice Etico

34

65; Codice Etico

34-35

35

12

12-13

52-55; 85

52-55; 85

33; 47; 76-80; 93- 101; 105-106

33

34

Codice Etico

Il Piano industriale 2007-20009, contenente gli obiettividi performance economica ambientale e sociale, è statoapprovato dal Consiglio di Gestione e dal Consiglio diSorveglianza, che dunque verranno valutati in base alraggiungimento degli obiettivi medesimi

Con il nuovo Codice Etico di Gruppo è statoistituito il processo di audit etico

DescrizioneIndicatore

GRICoperturaindicatore Pagina Commenti

Page 131: S A N P A O L O I M I

132 Bilancio Sociale 2006 – Allegati

Descrizione Pagina

INFORMATIVA SULLE MODALITÀ DI GESTIONE

DIMENSIONE ECONOMICAPerformance economicaPresenza di mercatoImpatti economici indirettiDIMENSIONE AMBIENTALEMaterialiEnergiaBiodiversitàEmissioni e rifiutiProdotti e ServiziComplianceTrasportiAspetti generaliDIMENSIONE SOCIALE: PRATICHE LAVORATIVEOccupazioneRelazioni industrialiSalute e sicurezzaFormazioneDiversità e pari opportunitàDIMENSIONE SOCIALE: DIRITTI UMANIPratiche negli investimenti e negli acquisti Non discriminazioneLibertà di associazione e contrattazione collettivaGestione delle controversieSicurezzaDiritti dei nativi DIMENSIONE SOCIALE: SOCIETÀComunitàCorruzionePolitiche pubblicheComportamento anti-competitivoDIMENSIONE SOCIALE: RESPONSABILITÀ DI PRODOTTOSalute e sicurezza del clienteInformazione su prodotti e serviziComunicazioni di MarketingPrivacy del clienteCompliance

16-17; 20; 36-41; 78; 89-91; 116-12316-17; 20; 116-123

16-17; 63-65; 68-69; 94-96; 98

122109; 122

115112; 122

114-115; 122107; 113 113; 122

34; 105-115; 122

74; 11981

86-87 78-79; 119 76-77; 120

115; 121 17- 76; 81

81 56-57; 82; 100

87115

92; 12330

65-66; 94-96; 114 16-17

49-51; 57-58; 6534; 118

123 49-51

34

Page 132: S A N P A O L O I M I

133Bilancio Sociale 2006 – Prospetto degli indicatori e dei contenuti

INDICATORI DI PERFORMANCE

INDICATORI DI PERFORMANCE ECONOMICAValore economico direttamente generato edistribuito, inclusi ricavi, costi operativi, remunerazioniai dipendenti, donazioni e altri investimenti nellacomunità, utili non distribuiti, pagamenti ai finanziatori e alla pubblica amministrazioneImplicazioni finanziarie e altri rischi/opportunitàper le attività dell'organizzazione dovute ai cambiamenti climaticiRapporto tra lo stipendio standard dei neoassunti e lo stipendio minimo locale nelle sedi operative più significativeSviluppo e impatto di investimenti ininfrastrutture e servizi forniti principalmente per"pubblica utilità" attraverso impegni commerciali,donazioni di prodotti e servizi, attività pro bonoAnalisi e definizione dei principali impattieconomici indiretti considerando le esternalità generateINDICATORI DI PERFORMANCE AMBIENTALEMaterie prime utilizzate per peso e volumeConsumo diretto di energia suddiviso per fonte energetica primariaConsumo indiretto di energia suddiviso per fonte energetica primariaRisparmio energetico dovuto alla conservazione e ai miglioramenti in termini di efficienzaIniziative per fornire prodotti e servizi a efficienzaenergetica o basati su energia rinnovabile e conseguenti riduzioni del fabbisogno energetico come risultato di queste iniziativeIniaziative volte alla riduzione del consumo dell'energia indiretta e riduzioni ottenutePrelievo totale di acqua per fonte Emissioni totali dirette e indirette di gas ad effetto serra per pesoAltre emissioni indirette di gas ad effetto serra significative per pesoIniziative per ridurre l'emissione di gas ad effetto serra e risultati raggiuntiPeso totale dei rifiuti per tipologia e per metodi di smaltimentoPeso dei rifiuti classificati come pericolosi in base alla convenzione di Basilea che sonotrasportati, importati, esportati o trattati e loro percentuale trasportata all'esteroValore monetario delle multe significative e numerodelle sanzioni non monetarie per mancato rispetto di regolamenti e leggi in materia ambientaleImpatti ambientali significativi del trasporto di prodottie beni/materiali utilizzati per l'attività dell'orga- nizzazione e per gli spostamenti del personale

EC1

EC2

EC5

EC8

EC9

EN1EN3

EN4

EN5

EN6

EN7

EN8EN16

EN17

EN18

EN22

EN24

EN28

EN29

●●

◗●

39

74

68-69

64; 68-69; 94-96

108108

108

105; 109-110

105; 112

109

109108

113

112

108

108

113

112

Tramite il Carbon Disclosure Project il Gruppo comunica le implicazioni finanziarie, i rischi e le opportunità e le strategiein merito al cambiamento climatico (www.cdproject.net)

DescrizioneIndicatore

GRICoperturaindicatore Pagina Commenti

Page 133: S A N P A O L O I M I

134 Bilancio Sociale 2006 – Allegati

INDICATORI DI PERFORMANCE

Spese e investimenti per la protezione dell'ambiente, suddivise per tipologiaINDICATORI DI PERFORMANCE SULLE PRATICHE DI LAVORO E SULLE CONDIZIONI DI LAVORO ADEGUATENumero totale dei dipendenti, suddiviso per tipologie, tipo contratto e distribuzione territorialeNumero totale e tasso di turnover del personale, suddiviso per età sesso e area geograficaBenefit previsti per i lavoratori a tempo pieno, ma non per i lavoratori part-time e a terminePercentuale dei dipendenti coperti da accordi collettivi di contrattazionePercentuale dei lavoratori rappresentati nel Comitato per la salute e la sicurezza,composto da rappresentanti della direzione e dei lavoratori, istituito al fine di controllare e fornire consigli sui programmi per la tutela della salute e della sicurezza del lavoratoreTasso di infortuni sul lavoro, di malattia, di giornata di lavoro perse, assenteismo e numerototale di decessi, divisi per area geograficaProgrammi di educazione, formazione,consulenza prevenzione e controllo dei rischiattivati a supporto dei lavoratori, delle rispettivefamiglie o della comunità relativamente a disturbi o malattie graviAccordi formali con i sindacati relativi alla salute e sicurezzaOre medie di formazione annue per dipendente, suddiviso per categorie di lavoratoriProgrammi per le gestione delle competenze e per promuovere una formazione/aggiornamento progressivo a sostegnodell'impiego continuativo dei dipendenti e per la gesitone della fase finale delle proprie carrierePercentuale dei dipendenti che ricevonoregolarmente valutazioni delle performance e dello sviluppo della propria carrieraComposizione degli organi di governodell'impresa e ripartizione dei dipendenti per categoria in base a sesso, età, appartenenza a categorie protette e altri indicatori di diversità Rapporto dello stipendio base degli uomini rispetto a quello delle donne a parità di categoriaINDICATORI DI PERFORMANCE SUI DIRITTI UMANIPercentuale e numero totale di accordisignificativi di investimento che includono clausole sui diritti umani o che sono sottoposti ad una relativa valutazione

EN30

LA1

LA2

LA3

LA4

LA6

LA7

LA8

LA9

LA10

LA11

LA12

LA13

LA14

HR1

113

72

72; 74

83

81

86

86

78-79

80

71

30; 31; 72

74

115

La Commissione Tecnica Mista in materia di sicurezza fisicaera composta rispettivamente: per le Organizzazioni Sin-dacali da 2 componenti designati da ognuna delle Orga-nizzazioni firmatarie del Protocollo delle Relazioni Sindaca-li; per l’Azienda, da esponenti delle funzioni aziendali com-petenti in materia

Non vi sono stati accordi formali

DescrizioneIndicatore

GRICoperturaindicatore Pagina Commenti

Page 134: S A N P A O L O I M I

135Bilancio Sociale 2006 – Prospetto degli indicatori e dei contenuti

INDICATORI DI PERFORMANCE

Numero totale di episodi legati a pratiche discriminatorie e azioni intrapreseIdentificazione delle attività in cui la libertà di associazione e contrattazione collettiva può essere esposta a rischi significativi e azioni intraprese in difesa di tali dirittiNumero di violazioni dei diritti della comunità locale e azioni intrapreseINDICATORI DI PERFORMANCE SULLA SOCIETÀNatura, obiettivo ed efficacia di qualsiasiprogramma e attività che valuta e gestisce gli impatti delle operazioni su una determinatacomunità, incluse le fasi di inizio attività, di operatività e di dismissionePercentuale e numero di divisioni interne monitorate per rischi legati alla corruzionePercentuale dei lavoratori che hanno ricevutoformazione sulle politiche e procedure anticorruzione dell'organizzazione Totale dei contributi finanziari e benefici prestati a partiti, politici e relative istituzioni per Paese Numero totale di azioni legali riferite a concorrenza sleale, anti-trust e pratiche monopolistiche e relative sentenzeValore monetario delle sanzioni significative e numero totale di sanzioni non monetarie per non conformità a leggi o regolamentiINDICATORI SULLA RESPONSABILITÀ DI PRODOTTOFasi del ciclo di vita dei prodotti/servizi per i qualigli impatti sulla salute e sicurezza dei consumatorisono valutati per promuoverne il miglioramento e percentuale delle principali categorie di prodotti/servizi soggetti a tali procedure Tipologia di informazioni relative ai prodotti e servizi richieste dalle procedure e percentuale di prodotti e servizi significativi soggetti a tali requisiti informativi Pratiche relative alla customer satisfaction, inclusii risultati delle indagini volte alla sua misurazione Numero di reclami documentati relativi a violazioni della privacy e a perdita dei dati dei consumatori Valore monetario delle principali sanzioni per non conformità a leggi o regolamenti riguardantila fornitura e l'utilizzo di prodotti o servizi Policy di CSR interna (descrizione dei temi di responsabilità sociale coperti nelle policy sulle risorse umane)

HR4

HR5

HR9

SO1

SO2

SO3

SO6

SO7

SO8

PR1

PR3

PR5

PR8

PR9

INT 1

SS

115

30

79

50-51; 87

34; 57

52-55

76;77-79; 81; 86

Non vi sono episodi da segnalare

Non vi sono attività da segnalare, nella pienaadempienza degli accordi sottoscritti per il contrattonazionale di lavoro di settore e per il contrattointegrativo Non vi sono episodi da segnalare

La policy sulle erogazioni liberali vieta l'erogazione dicontributi finanziari a partiti politici e relative istituzioniCfr. Bilancio d'esercizio Parte E, informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Pendenze legali

Cfr. Bilancio d'esercizio Parte E, informazioni sui rischi esulle relative politiche di copertura, Pendenze legali

I reclami relativi a privacy a livello di Gruppo sono 49

Cfr. Bilancio d'esercizio Parte E, informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Pendenze legali

DescrizioneIndicatore

GRICoperturaindicatore Pagina Commenti

Page 135: S A N P A O L O I M I

136 Bilancio Sociale 2006 – Allegati

INDICATORI DI PERFORMANCE

Bonus per incentivare il successo finanziario sostenibile Erogazioni liberali, investimenti nella comunità e sponsorizzazioniPolitiche di Retail Banking (elementi socialmente rilevanti)

Portafoglio impieghi

Impieghi per settori innovativi e ad alto valore sociale e ambientalePolitiche di Investment Banking (descrizione dei criteri sociali applicati nell'attività di investment banking) Fondi Etici

Descrizione della politiche ambientali sulle principali linee di business Descrizione dei processi di valutazione e screening del rischio ambientale nelle diverse linee di businessSoglie per l'applicazione della valutazione di rischio ambientale per ciascuna linea di business Descrizione dei processi per monitorarel'implementazione e la compliance da parte dei clienti degli aspetti ambientali individuati nei processi di valutazione del rischio Percentuale degli asset soggetti a screening positivo, negativo, best in classCaratteristiche e analisi della clientelaSistema di qualità (eventuali certificazioni, codici di condotta adottati)Canali direttiContenzioso (reclami della clientela per tipologia)Capitale sociale

Remunerazione del capitale investito

Descrizione delle attività di investor relationsDescrizione delle attività di comunicazione e qualificazione dei media utilizzatiTrasparenza chiarezza e fruibilità della comunicazioneSistemi di gestione ambientale e gestione del rischioQualificazione e analisi dei fornitoriFornitori: politiche di comunicazione e informazioneRapporti con associazioni e Fondazioni non bancarie

INT 5

SOC1

RB1

RB2

RB3

IB1

AM2

F1

F2

F3

F4

F9

SS

SS

SS

SS

SS

SS

SS

SS

SS

SS

SS

SS

75

93; 97-98

62; 94-96; 114

45

64

115

59-61

115

115

115

59-61

4534

49-5156-57

32

89-90

9199

99107; 115

101101

92-97

La Policy Ambientale è disponibile sul sito Internet di Gruppo

DescrizioneIndicatore

GRICoperturaindicatore Pagina Commenti

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137Bilancio Sociale 2006 – Prospetto degli indicatori e dei contenuti

Aree tematiche del Global Compact Principi del Global Compact Indicatori GRI rilevanti

TAVOLA DI RIFERIMENTO INCROCIATO FRA I PRINCIPI DEL GLOBAL COMPACT E GLI INDICATORI GRI

DIRITTI UMANI

LAVORO

AMBIENTE

LOTTA ALLA CORRUZIONE

1. Promuovere e rispettare i diritti umaniuniversalmente riconosciuti nell'ambitodelle rispettive sfere di influenza 2. Assicurarsi di non essere, seppurindirettamente, complici negli abusi dei diritti umani

3. Sostenere la libertà di associazione deilavoratori e riconoscere il diritto allacontrattazione collettiva4. Sostenere l’eliminazione di tutte le formedi lavoro forzato e obbligatorio5. Sostenere l’effettiva eliminazione dellavoro minorile6. Sostenere l'eliminazione di ogni forma didiscriminazione in materia di impiego eprofessione

7. Sostenere un approccio preventivo neiconfronti delle sfide ambientali8. Intraprendere iniziative che promuovanouna maggiore responsabilità ambientale9. Incoraggiare lo sviluppo e la diffusione ditecnologie che rispettino l'ambiente

10. Impegnarsi a contrastare la corruzionein ogni sua forma, incluse le estorsioni e letangenti

HR1; HR4; HR5; HR9LA4; LA13; LA14; SO1

HR1

HR5; LA4

HR1

HR1

HR4; LA2; LA13; LA14; HR1; EC5; LA3

Informativa sulle modalità di gestione ambientale

EN5–7; EN18; EN22; EN1; EN3-4; EN8; EN28-29;PR3EN5–7; EN18

SO2; SO3; S06

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138 Bilancio Sociale 2006 – Allegati

Il Codice Etico

La responsabilità sociale e ambientale di Intesa Sanpaolo Oggi le imprese sono chiamate ad assumere unaresponsabilità più ampia, che non si esaurisce congli effetti economici dell’attività che compiono.Esse, infatti, svolgono funzioni sempre più estese earticolate. Nel fornire risposte efficienti a una gamma semprepiù ampia di bisogni, le imprese devono dimostrarela piena consapevolezza del fatto che nei loro cicliproduttivi e nei prodotti che ne sono l’esito sonoinglobati interessi che toccano non solo il“consumatore” - il quale deve certamente trovarel’adeguata risposta in termini di convenienzaeconomica - ma riguardano il “cittadino”. Sono interessi che concernono la conservazionedell’ambiente naturale, la salute, il lavoro, ilfuturo, il benessere dell’intera collettività e lasalvaguardia del sistema di relazioni sociali.Insieme e parallelamente alla gamma di interessitoccati dall’attività dell’impresa, aumenta anche ilnumero degli interlocutori con i quali essa deveentrare in relazione.Occorre che siano riconosciuti come interlocutori - ostakeholder - tutti i soggetti, interni ed esterni, chehanno una posta in gioco nello svolgimentodell’attività aziendale, sia perchè contribuiscono -anche se in maniera diversa e specifica - allarealizzazione della missione, sia perchè di taleattività subiscono gli effetti, positivi o negativi, inmodo rilevante per il loro benessere, condividendo -in un caso e nell’altro - parte del rischio d’impresa.Questi soggetti sono i clienti, gli azionisti, icollaboratori, ma anche i fornitori, l’ambiente - omeglio i diritti che le generazioni future hannorispetto ad esso - e, in ultima analisi, l’interacollettività. Inoltre, sempre più spesso, le aziende si trovano aoperare in contesti territoriali differenti, con diversilivelli normativi cui fare riferimento. Per questo ladisciplina volontaria diviene rilevante quando, nelribadire il rispetto della normativa vigente, fissastandard più elevati, che l’impresa si propone dirispettare in tutti i territori in cui opera.Intesa Sanpaolo ha perciò deciso di dotarsi diquesto Codice Etico, costruito come una vera epropria “carta delle relazioni” della Banca con tuttii suoi stakeholder.

Esso esplicita i valori in cui Intesa Sanpaolo crede esui quali vuole impegnarsi, declina i principi dicondotta che ne discendono nel contesto dellarelazione con ciascuno stakeholder e innalzanecessariamente il livello di coerenza che ciascu-no,all’interno dell’Azienda, dovrà tenere per meritare lafiducia di tutti gli interlocutori.I valori dichiarati in questo Codice sono espressionedelle culture aziendali da cui Intesa Sanpaoloproviene e rappresentano da un lato le “lenti”attraverso le quali osservare e interpretare le variesituazioni, dall’altro un obiettivo cui tendere, lameta di un percorso intrapreso che caratterizzerà lanostra attività nei prossimi anni.Questo Codice, strumento di governance, è parte diuna visione ampia della nostra responsabilità socialee ambientale, che pone al centro il rapporto con inostri stakeholder. Dal dialogo costruttivo con essideriva un processo che, attraverso l’ascolto delleistanze e il bilanciamento di queste rispetto allestrategie aziendali, si propone di attivare un circolovirtuoso verso un miglioramento continuo.Col Bilancio sociale e ambientale, che di anno inanno pubblicheremo, accanto alla rendicontazionetrasparente di ciò che avremo fatto, comunicheremole richieste che emergeranno dal dialogo continuocon i nostri stakeholder e dichiareremo gli obiettivicui tendere. La verifica costante della nostracapacità di fornire risposte agli stakeholder ciaiuterà a mantenere vivi e concretamente operantinella vita aziendale i valori che questo Codiceafferma.

La missione aziendaleLavoriamo insieme per fornire servizi bancari efinanziari di eccellenza ai nostri clienti, attivandoleve di sviluppo per tutte le realtà territoriali nellequali operiamo.Consapevoli del valore della nostra attività in Italia eall’estero, promuoviamo uno stile di crescita attentoalla sostenibilità nel tempo dei risultati e alla creazionedi un circolo virtuoso basato sulla fiducia che nascedalla soddisfazione dei clienti e degli azionisti, dalsenso di appartenenza dei collaboratori e dallavicinanza ai bisogni della collettività e dei territori.Competiamo lealmente nel mercato, pronti acooperare con gli altri soggetti economici, privati epubblici, ogniqualvolta sia necessario per rafforzare lacapacità complessiva di crescita dei sistemi Paese incui operiamo.Ci assumiamo la responsabilità della gestioneprudente dei risparmi, ci impegniamo perl’ampliamento dell’accesso al credito e agli strumentifinanziari per tutti i cittadini, nonché per lo sviluppo

I nostri valori

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139Bilancio Sociale 2006 – Codice Etico

sostenibile del sistema imprenditoriale, consci che lenostre decisioni hanno importanti effetti, diretti eindiretti, sull’ambiente naturale e sulla collettività, alcui benessere non solo materiale vogliamocontribuire, sostenendo o realizzando iniziativeculturali e di utilità comune.

I valori di riferimentoLa nostra strategia di crescita mira alla creazione divalore solido e sostenibile sotto il profilo economico efinanziario, sociale e ambientale, costruito sulla fiduciadi tutti i nostri interlocutori e basato sui seguenti valori:

IntegritàPerseguiamo i nostri obiettivi con onestà, correttezza eresponsabilità, nel pieno e sostanziale rispetto delleregole, dell’etica professionale e dello spirito degliaccordi sottoscritti.

EccellenzaCi poniamo l’obiettivo di migliorare continuamente,guardando lontano, anticipando le sfide, coltivando lacreatività diffusa e finalizzata all’innovazione,valorizzando il merito.

TrasparenzaPoniamo la trasparenza alla base delle nostre azioni,della nostra comunicazione e dei nostri contratti perconsentire a tutti i nostri interlocutori di fare scelteautonome e consapevoli.

Rispetto delle specificitàVogliamo coniugare la grande dimensione con ilradicamento territoriale, essere una banca che riesce apensare in grande e non perdere di vista l’individuo.

EquitàSiamo impegnati a eliminare ogni discriminazionedalle nostre condotte e a rispettare le differenze digenere, età, razza, religione, appartenenza politica esindacale, lingua o diversa abilità.

Valore della personaIl valore della persona in quanto tale guida il nostromodo di agire: adottiamo l’ascolto e il dialogo comeleve di miglioramento continuo nelle relazioni con tuttii nostri interlocutori.

Responsabilità nell’utilizzo delle risorseMiriamo a utilizzare in modo attento tutte lerisorse, promuovendo comportamenti improntatiall’ottimizzazione e a evitare spreco eostentazione, privilegiando le scelte rivolte allasostenibilità nel tempo.

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140 Bilancio Sociale 2006 – Allegati

Principi di condotta nelle relazioni con tutti gli stakeholderIntesa Sanpaolo mediante questo Codice esplicita i suoivalori e mira ad orientare a essi i comportamentiindividuali, anche nella consapevolezza che laconsiderazione delle istanze sociali e ambientalicontribuisce a minimizzare l’esposizione a rischi di creditoe di compliance e a rafforzare la reputazione aziendale.Pertanto, anche in linea con i principi del Global Compactpromosso dall’Onu, cui aderisce:

• si impegna a sostenere la protezione e la tutela deidiritti umani secondo i principi affermati nellaDichiarazione Universale del 1948

• riconosce i principi stabiliti dalle Convenzionifondamentali dell’ILO (International LabourOrganization) e in particolare il diritto di associazione edi negoziazione collettiva, il divieto di lavoro forzato eminorile, la non discriminazione nell’occupazione

• contribuisce alla lotta contro la corruzione, sostenendole linee guida dell’OECD (the Organization forEconomic Cooperation and Development) e i principianticorruzione statuiti dalle Nazioni Unite nel 2003

Intesa Sanpaolo si impegna a promuovere in tutte le societàdel Gruppo e in tutti i Paesi in cui opera comportamenticoerenti con tali principi nei confronti di tutti i suoistakeholder. Si sente altresì impegnata a diffondere i valori ei principi di questo Codice anche all’interno delle società incui detiene partecipazioni di minoranza.

Principi di condotta nelle relazioni con i clienti

Ascolto e dialogoCrediamo che il cliente debba essere sempre al centrodella nostra attenzione e che solo un costante dialogopossa consentirci di recepirne le reali aspettative emantenere la nostra relazione ad un livello di eccellenza:

• nello sviluppo di nuovi prodotti e servizi ci adoperiamoper attivare strumenti sistematici di dialogo così dacogliere i suggerimenti dei clienti stessi, delleassociazioni dei consumatori e delle associazionirappresentanti di specifiche categorie di clientela

• attraverso il dialogo con i nostri clienti identifichiamocon accuratezza il loro profilo di rischio, punto dipartenza fondamentale per offrire consulenza eprodotti finanziari coerenti con le loro esigenze, nellaconsapevolezza di svolgere un ruolo fondamentalenell’assistenza agli investimenti e nella gestioneprudente dei risparmi

• diamo tempestivo riscontro ai quesiti e ai reclami,mirando a una risoluzione sostanziale e non formaledelle controversie

TrasparenzaCrediamo che alla base di un rapporto duraturo e improntatoalla fiducia vi sia una comunicazione che mette il cliente ingrado di comprendere sempre le caratteristiche e il valore ditutti i prodotti e servizi disponibili che acquista o che glivengono offerti:

• semplifichiamo i prodotti, facilitiamo la comprensibilità deicontratti, riduciamo i possibili equivoci e le ambiguità conun’informativa chiara ed esaustiva. Segnaliamotempestivamente qualsiasi modifica al contratto e alle suecondizioni

• predisponiamo una comunicazione chiara su tutti i canalidisponibili, dando valore al tempo del cliente

EquitàCrediamo che i nostri servizi debbano essere accessibili a chiunque:

• non discriminiamo i nostri clienti in base alla loro nazionalità,religione o genere

• moduliamo la nostra offerta affinché tutte le fasce socialipossano trovare una risposta alle proprie esigenze

• ci adoperiamo per applicare una politica dei prezzi in linea conla qualità del servizio offerto

• ci impegniamo a rendere le nostre filiali accessibili alle personedisabili, eliminando eventuali barriere architettoniche

Accesso al creditoCrediamo che l’estensione dell’accesso al credito alle fascesociali più deboli rappresenti una leva fondamentale diinclusione sociale, consentendo alle persone di migliorare lapropria condizione e di poter esercitare appieno i propri diritti dicittadinanza. Pur tenendo nella dovuta considerazione principi diprudenza nella valutazione del merito creditizio che tutelanonon solo il nostro interesse ma anche quello dei clienti stessi:

• individuiamo le possibili aree di intervento e ampliamo diconseguenza la nostra offerta con prodotti e servizi cheassecondino le dinamiche sociali in continua evoluzione

• sosteniamo lo sviluppo di nuova imprenditoria per favorireattività che hanno un potenziale di creazione di valoreeconomico e sociale ancora inespresso

• poniamo particolare attenzione alle imprese sociali, non profite del terzo settore riconoscendo che la loro attivitàrappresenta un importante fattore di coesione sociale epromozione della persona

Sostegno allo sviluppo del PaeseCrediamo che una grande banca abbia responsabilitàspecifiche nel promuovere la crescita economica e sociale delPaese in cui opera:

• assistiamo le aziende nello sviluppo, nel miglioramento dellacompetitività, nell’innovazione e nell’internazionalizzazionedel business

Principi di condotta nelle relazioni con gli stakeholder

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141Bilancio Sociale 2006 – Codice Etico

• sosteniamo le imprese meritevoli e dotate di validi progettianche nei momenti di difficoltà, accompagnandole nellarealizzazione di soluzioni innovative di ristrutturazione erilancio

• supportiamo il settore pubblico e gli enti locali, secondocriteri di collaborazione e chiara distinzione dei ruoli,promuovendo soluzioni finanziarie che garantiscano unequilibrio di lungo periodo, in una visione di crescita emodernizzazione che concorra al miglioramento dellaqualità di vita dei cittadini

• nelle attività di project finance e in particolare per progettiinfrastrutturali, applichiamo i migliori standard e le lineeguida internazionalmente riconosciute per la valutazionedegli impatti ambientali e sociali

• sviluppiamo meccanismi innovativi di finanziamento amedio termine per favorire l’innovazione el’imprenditorialità di coloro che, pur privi di capitali, hannoidee e progetti vincenti

• non ci limitiamo a fornire credito, ma partecipiamo alcapitale di rischio delle imprese per sostenere progetti conforte potenzialità di crescita in settori innovativi

Promozione delle economie locali e radicamento neiterritori in Italia e all’esteroCrediamo che un efficace sostegno al territorio che coniughirisultati economici con il rispetto dei valori fondamentali dellecomunità locali possa attivare tutte le potenzialità inespressedel tessuto imprenditoriale costituito dalle piccole e medieaziende:

• riteniamo fondamentali il valore della relazione con lecomunità locali e la vicinanza alle esigenze dei territori incui operiamo. Per questo definiamo strumenti e processiorganizzativi interni volti alla semplificazione e allosviluppo di un’offerta adeguata, volendo essere banca direlazione e non solo rete di vendita

• studiamo l’evoluzione dei sistemi economici locali persupportare le imprese nelle proprie scelte strategiche eindirizzare le politiche di offerta del Gruppo a sostegnodelle esigenze finanziarie specifiche dei soggettieconomici operanti in ciascun territorio o distretto

• ci proponiamo non solo come fornitori di credito o dicapitale, ma anche come partner per la promozione e losviluppo

• siamo vicini alle persone e alle collettività nell’ottica disviluppare centri di eccellenza anche nelle aree chenecessitano di rilancio economico

• promuoviamo iniziative ad alto valore sociale, anche inpartnership con operatori che hanno specificacompetenza in tali campi di intervento

• sviluppiamo la multicanalità per favorire l’accessibilità deinostri servizi

Investimenti socialmente responsabiliCrediamo che gli investimenti debbano dare sempremaggior peso a criteri sociali, e ambientali e di buongoverno delle imprese al fine di promuovere uno sviluppoequilibrato e sostenibile. Offriamo ai nostri clientil’opportunità di scegliere prodotti gestiti secondo criterietici, sociali e ambientali sia in un’ottica di miglioramentodel profilo rischio/rendimento, sia con l’obiettivo di attivareun circolo virtuoso tra progressiva sensibilizzazione deiclienti stessi e impegno delle aziende verso comportamentisostenibili:

• ampliamo la nostra offerta con strumenti diinvestimento etico

• ci impegniamo, nell’ambito della nostra attività digestione di fondi etici, ad esprimere la nostra posizionerispetto alle scelte delle aziende in cui investiamo i nostriasset (azionariato attivo)

Tutela della sicurezzaCrediamo che la tutela della sicurezza dei nostri clienti, deiloro beni e delle loro informazioni non rappresenti soltantoun dovere primario, ma sia anche alla base del rapportofiduciario che con loro vogliamo mantenere:

• ci adoperiamo per la protezione delle persone, dei valorie dei beni, del patrimonio informativo e dei processiorganizzativi interni in modo da fornire un servizio chesoddisfi al massimo grado i requisiti di affidabilità,continuità e riservatezza

• assicuriamo la costante aderenza alle disposizioni dilegge

• osserviamo criteri di assoluta trasparenza nell’informare iclienti sui loro diritti alla privacy e sulle modalità con cuitrattiamo le loro informazioni personali

Valutazione del rischio socio-ambientaleCrediamo che le nostre decisioni di investimento e la nostrapolitica creditizia debbano tenere conto anche dei rischisocio-ambientali secondo il principio per cui una attività cheproduce valore economico può essere sostenibile solo senon distrugge contemporaneamente valore sociale oambientale:

• aderiamo a protocolli nazionali e internazionali per ilrispetto delle norme di tutela socio-ambientale

• escludiamo rapporti finanziari a supporto di attivitàeconomiche che contribuiscano anche indirettamente aviolare i diritti fondamentali della persona, a ostacolarnelo sviluppo, a ledere gravemente la salute e l’ambiente

• promuoviamo la convivenza pacifica anche evitando ilsupporto finanziario ad attività economiche che possanometterla a rischio

• privilegiamo i progetti ad alto valore ambientale e sociale

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142 Bilancio Sociale 2006 – Allegati

Principi di condotta nelle relazioni con gli azionistiIntesa Sanpaolo ha adottato il “sistema dualistico” nel qualesono separate le funzioni di controllo e indirizzo strategico,esercitate dal Consiglio di Sorveglianza, e quelle di gestionedell’impresa, esercitate dal Consiglio di Gestione.Nel delineare la nuova governance si è tenuto conto delleindicazioni contenute nel Codice di Autodisciplina dellesocietà quotate promosso da Borsa Italiana S.p.A., cui IntesaSanpaolo ha aderito volontariamente.Questo modello determina una migliore demarcazione traproprietà e gestione, in quanto il Consiglio di Sorveglianza sipone quale filtro tra gli azionisti e l’organo di gestione - ilConsiglio di Gestione - e può quindi rispondere piùefficacemente del modello tradizionale alle esigenze dimaggior trasparenza e riduzione dei potenziali rischi diconflitto di interessi.Il ruolo poliedrico attribuito dalla legge e dallo Statuto alConsiglio di Sorveglianza enfatizza il distacco tra la funzionedel controllo e degli indirizzi strategici, da un lato, e lafunzione della gestione dall’altro, consentendo di delineareal meglio ruoli e responsabilità degli organi sociali, anche agaranzia di una sana e prudente gestione della banca.Per rafforzare la rappresentatività del Consiglio diSorveglianza, quest’ultimo viene eletto con il meccanismodel voto di lista. Le liste possono essere presentate dagliazionisti secondo le modalità previste dall’art. 23 delloStatuto ed i Consiglieri vengono eletti sulla base di unsistema proporzionale “puro”.Al Consiglio di Gestione è affidata la gestione dell’impresa,nell’ambito degli indirizzi formulati dal Consiglio diSorveglianza, che provvede alla nomina dei suoicomponenti.Nella Relazione annuale sul governo societario, disponibilesul sito www.intesasanpaolo.com, viene illustrato il sistemadi Corporate Governance, ivi comprese indicazioni in meritoai requisiti dei membri del Consiglio di Gestione e delConsiglio di Sorveglianza e in particolare, con riferimento aquest’ultimo, ai requisiti di indipendenza.

Equità

• ci adoperiamo affinché per tutti gli azionisti il valore deicapitali investiti in Intesa Sanpaolo sia salvaguardato eaccresciuto in modo sostenibile nel tempo

• assicuriamo la parità di informazione e la migliore ecostante attenzione a tutti gli azionisti, senzadiscriminazione e senza comportamenti preferenziali

• riteniamo che le Assemblee rappresentinoun’opportunità privilegiata per instaurare un dialogoproficuo, nel rispetto del principio della parità informativae della disciplina sulle informazioni price sensitive. Allaluce di ciò la Banca incoraggia e facilita la più ampiapartecipazione degli azionisti alle Assemblee e si adoperaper consentire agli stessi un consapevole esercizio deldiritto di voto

• il Presidente del Consiglio di Sorveglianza presiede e guidale Assemblee con funzione di garanzia nei confronti ditutti gli azionisti

Trasparenza verso il mercatoTutta la comunicazione finanziaria di Intesa Sanpaolo cosìcome quella verso le Autorità di Vigilanza e Controllo,nazionali ed estere, è improntata a trasparenza, esaustività etempestività, oltre che al pieno rispetto della normativavigente e dei codici di autodisciplina adottati:

• garantiamo agli azionisti e alla comunità finanziaria unacomunicazione tempestiva e trasparente nell’intento difornire una chiara, completa e tempestiva informazionesullo stato di attuazione delle strategie e sui risultati dellabanca.

Per garantire la parità di informazione a tutti gli azionisti e gliinterlocutori a vario titolo interessati all’andamento delGruppo, questa viene resa disponibile attraverso unapluralità di canali, ivi compreso il sito web ove vengono inparticolare pubblicati:- il bilancio e le relazioni periodiche obbligatorie- la relazione annuale sul governo societario- l’informativa ai soci sui termini e le modalità di esercizio deiloro diritti, quali partecipazioni alle assemblee, incassodividendi, operazioni sul capitale, ecc- i comunicati stampa e le presentazioni al mercato deirisultati e delle strategie aziendali- i principali documenti societari - i dati sull’andamento dei titoli in Borsa e sull’azionariato - i rating assegnati dalle agenzie specializzate

• conformemente alle migliori prassi internazionali,svolgiamo periodicamente incontri e conferenze siatelefoniche sia via web con la comunità finanziaria, ita-liana ed estera, al fine di rafforzare rapporti duraturi econtinui che contribuiscano alla creazione di valoresostenibile nel tempo

Principi di condotta nelle relazioni con i collaboratori

Il rispetto delle personeCrediamo che il rispetto della personalità e della dignità diciascun collaboratore sia il fondamento per lo sviluppo di unambiente di lavoro permeato dalla reciproca fiducia, dallalealtà e arricchito dall’apporto di ciascuno:

• adottiamo modalità di reclutamento e gestione deicollaboratori improntate a comportamenti equi e coerenti,prevenendo favoritismi, abusi e discriminazioni basate sugenere, etnia, religione, appartenenza politica e sindacale,lingua, età o diversa abilità

• garantiamo pari opportunità di sviluppo e di crescitaprofessionale, di accesso ai percorsi formativi e alleiniziative di aggiornamento e di attribuzione dei ruoli

• riconosciamo a tutti i collaboratori la possibilità diesprimere la propria individualità e creatività nel lavoro e

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143Bilancio Sociale 2006 – Codice Etico

valorizziamo la diversità e le specificità di ciascuno, comespinta all’innovazione e contributo essenziale alla crescitadel Gruppo

• perseguiamo l’eccellenza dei risultati sotto il profilo siaquantitativo sia qualitativo, attraverso azioni commercialie politiche di budget indirizzate, pianificate e monitoratein coerenza con i principi etici del presente Codice e nelrispetto della professionalità e della dignità di ciascuncollaboratore, nonché delle specificità del contestoterritoriale in cui opera

• poniamo la massima attenzione nella definizione degliobiettivi favorendone la comprensione e la condivisione, alfine di promuovere comportamenti corretti e trasparentinella relazione con la clientela

• istituiamo sistemi incentivanti oggettivi e trasparenti,prevedendo obiettivi possibili e raggiungibili

• rendiamo più agevole il lavoro semplificando prodotti,procedure e forme di comunicazione e garantiamo lasalute e la sicurezza con misure sempre più efficaci

• promuoviamo politiche che agevolino l’equilibrio fra vitapersonale e professionale, favorendo forme di flessibilità erealizzando iniziative per la conciliazione tra impegnilavorativi e privati, nella consapevolezza che la sferaprivata rappresenta una parte fondamentale della vita diciascuno

Valorizzazione e motivazioneVogliamo porre equità e merito alla base della valutazione,valorizzazione, motivazione e sviluppo di carriera delle nostrepersone:

• riconosciamo che il complesso delle competenzerelazionali, intellettuali, organizzative e tecniche di ognicollaboratore è la nostra principale risorsa strategica, checi impegniamo a tutelare e a valorizzare perché fattorechiave di vantaggi competitivi sostenibili

• adottiamo sistemi di valutazione dei comportamenti, dellecompetenze, delle conoscenze e del potenziale secondocriteri di trasparenza e di valorizzazione del merito al finedi rafforzare la motivazione, premiare con equità e favorireil conseguimento di risultati di eccellenza

• sviluppiamo una formazione attenta anche alle esigenzeindividuali, convinti che l’ascolto dei bisogni espressi daicollaboratori sia fondamentale per la definizione deipercorsi formativi

• mettiamo ciascuno in condizione di interpretare al meglioil proprio ruolo, favorendo il miglioramento costante dellivello di competenza e sviluppando la capacità di lavorarein squadra per contribuire al raggiungimento degliobiettivi d’impresa

• promuoviamo la partecipazione responsabile dellepersone e richiediamo loro di impegnarsi sempre inmodo attivo affinché si sentano coinvolte nel progetto dicrescita del Gruppo, attraverso il quale raggiungere anchela propria realizzazione professionale

• chiediamo alle persone di concorrere a un utilizzoresponsabile di tutte le risorse che impiegano per svolgereil loro lavoro

Ascolto e dialogoRiteniamo che ascolto e dialogo siano alla base di relazioniche generano fiducia:

• promuoviamo il ruolo strategico della comunicazioneinterna per consentire alle persone di partecipare meglio epiù consapevolmente alla vita aziendale

• improntiamo la comunicazione a criteri di correttezza,completezza, semplicità e trasparenza

• sviluppiamo strumenti di condivisione di informazioni efavoriamo lo scambio di esperienze, che facilitino anche ilconfronto e l’integrazione fra le differenti entità territorialidel Gruppo

• ci adoperiamo per sviluppare, in chi ha compiti diresponsabilità, una specifica sensibilità nel cogliere ibisogni dei collaboratori, nonché di valorizzare i lorosuggerimenti e le differenze di opinione, qualeopportunità di miglioramento e crescita aziendale

CoesioneLa coesione è l’elemento distintivo di una comunità dipersone che lavorano bene insieme con l’orgoglio di farparte di una grande impresa.Per far crescere e consolidare, attorno a un’identità aziendaleforte e condivisa, lo spirito di appartenenza di tutti icollaboratori:

• esplicitiamo e diffondiamo i nostri valori, verificandonecontinuamente l’attualità in modo che ciascuno possariconoscersi in essi

• mettiamo a disposizione di tutti le informazioni sullestrategie e gli obiettivi del Gruppo, con lo scopo dicondividere gli elementi che caratterizzano la nostraidentità

• facciamo crescere in chi ha funzioni di responsabilità lacapacità di proporsi come guida e punto di riferimento peradottare azioni sempre coerenti con i principi eticiaziendali

• adottiamo politiche gestionali e premianti in grado diriconoscere e valorizzare il contributo individuale e digruppo al raggiungimento degli obiettivi

• prevediamo forme di compartecipazione ancheeconomica ai successi dell’impresa

• promuoviamo iniziative di solidarietà per sostenere icolleghi in difficoltà e per finalità socialmente rilevanti

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144 Bilancio Sociale 2006 – Allegati

Principi di condotta nelle relazioni con i fornitori

Ascolto e dialogoCrediamo che un comportamento improntato all’ascolto e alconfronto con i nostri fornitori favorisca un continuomiglioramento della relazione, la rafforzi e generi valorereciproco attraverso:

• un atteggiamento basato sulla fiducia che coinvolga ifornitori in un ruolo pro-attivo

• la rilevazione del livello di soddisfazione dei fornitori,individuando le aree di miglioramento, in modoparticolare per ciò che riguarda la trasparenza, lacomunicazione e il rispetto dei termini di pagamento

TrasparenzaCrediamo che un atteggiamento chiaro e trasparentecontribuisca a mantenere nel tempo il rapporto con ifornitori. Siamo convinti che l’integrità debba costituireirrinunciabile presupposto della relazione, e pertanto:

• scegliamo i nostri fornitori sulla base di criteri chiari edocumentabili, attraverso una procedura oggettiva etrasparente

• teniamo fede a politiche aziendali che improntino irapporti alla massima correttezza, soprattutto nellagestione e conclusione dei contratti, evitando situazioni diconflitto di interesse, anche potenziali

• nel caso specifico delle consulenze professionali, ispiriamole nostre scelte a criteri di professionalità e competenza,evitando conflitti di interesse, anche potenziali

• ci adoperiamo per comunicare all’esterno le nostrepolitiche in tema di relazione con i fornitori

EquitàCrediamo che una grande banca debba saper gestire inmaniera responsabile la posizione di forza contrattuale cheoccupa:

• garantiamo pari opportunità nella selezione dei fornitori edei partner commerciali, tenendo conto della lorocompatibilità e adeguatezza alle dimensioni e allenecessità della nostra azienda

• ci adoperiamo affinché i contratti stipulati con i nostriinterlocutori siano improntati all’equità, soprattutto conriferimento ai termini di pagamento e all’onerosità degliadempimenti amministrativi

Principi di condotta nei confronti dell’ambiente La tutela dell’ambiente è una delle dimensioni chiave delnostro impegno di responsabilità. Una delle dimensioni della nostra politica di responsabilitàsociale è il rifiuto dello spreco e l’attenzione alleconseguenze ambientali delle nostre scelte. Crediamo cheun grande Gruppo bancario come Intesa Sanpaolo possaesercitare un significativo impatto in termini di sostenibilitàambientale, in particolare nel contesto sociale e

ambientale in cui è presente con la sua operatività, sia nelbreve sia nel lungo periodo. Tale impatto è riconducibilesia al consumo di risorse e alla generazione di emissioni erifiuti direttamente legati alla propria attività (impattidiretti), sia ad attività e comportamenti che non controlladirettamente, in quanto posti in essere da soggetti terzicon i quali si relaziona, clienti e fornitori (impattiindiretti).In tale ottica:

• garantiamo il pieno e sostanziale rispetto delleprescrizioni legislative in materia ambientale

• ricerchiamo continuamente soluzioni innovative edefficaci in campo ambientale, anche tramite l’offerta diprodotti e servizi specifici alla clientela e di soluzioni per inostri fornitori

• ci adoperiamo per diffondere buone pratiche diresponsabilità ambientale anche attraverso l’attuazionedei principi internazionali sottoscritti, quali laDichiarazione UNEP, il Global Compact dell’ONU e gliEquator Principles, ai quali abbiamo aderito

• siamo aperti al dialogo e al confronto con tutti quegliinterlocutori che rappresentano la “voce” dell’ambiente

• è nostra cura rendere sempre accessibili al pubblico inostri dati ambientali tramite i diversi canali dicomunicazione disponibili

Utilizzo responsabile ed efficiente delle risorse

• perseguiamo un consumo consapevole delle risorsenecessarie per svolgere la nostra attività, ancheattraverso l’implementazione di un sistema di gestioneambientale e il progressivo miglioramento dell’efficienzaenergetica delle nostre attività

• anche attraverso il monitoraggio dei dati ambientali e lasensibilizzazione delle persone che lavorano nel Gruppo,puntiamo ad un miglioramento continuo del nostrocomportamento nei confronti dell’ambiente

Responsabilità ambientale e sociale lungo la catena di fornitura

• riconosciamo che la nostra responsabilità nei confrontidell’ambiente e della società si estende lungo tutta lacatena di fornitura e per questo ci preoccupiamo diorientare le politiche dei nostri fornitori e subfornitoriverso la tutela ambientale ed il rispetto dei dirittiumani e dei lavoratori

• valutiamo positivamente i fornitori che improntano laloro attività alla sostenibilità ambientale e sociale e cheadottano le misure e gli strumenti necessari aminimizzare gli impatti negativi causati dalla loroattività

• ci adoperiamo per sensibilizzare i nostri fornitori versoun atteggiamento responsabile, che favorisca laconsapevolezza dei rischi e delle opportunità ambien-tali, sociali ed etiche derivanti dalle loro attività

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145Bilancio Sociale 2006 – Codice Etico

Principi di condotta nella relazione con la comunità

Dialogo con le associazioni rappresentanti dei nostristakeholderRiteniamo che il dialogo con le associazioni sia di importanzastrategica per sviluppare la nostra attività in manierasostenibile:

• ascoltiamo e teniamo conto delle osservazioni sulla nostraattività espresse dalle diverse articolazioni della societàcivile

• manteniamo aperto un canale di comunicazione con leassociazioni che rappresentano gli interessi dei nostristakeholder, con l’obiettivo di cooperare nel rispetto deireciproci interessi e prevenire possibili situazioni diconflitto

• informiamo e coinvolgiamo attivamente su temi diinteresse specifico dei nostri stakeholder le associazioniche valutiamo essere le più rappresentative deglistakeholder stessi

Sostegno al settore non profitRiconosciamo il ruolo del settore non profit per lo sviluppoequo e coeso della società:

• sosteniamo il mondo non profit e le imprese sociali,sviluppando partnership per l’attivazione di progetti diutilità comune

• promuoviamo la costituzione di network di imprese socialiper la realizzazione di iniziative a favore di categoriesvantaggiate

• costituiamo o partecipiamo a enti non profit - comeFondazioni e Consorzi - finalizzati all’utilità sociale e alservizio delle comunità

• favoriamo lo sviluppo di forme di Welfare complementare

Responsabilità verso la comunità in senso globaleConsapevoli del fatto che l’equilibrio economico, ambientalee sociale a livello mondiale dipende dall’integrazione difattori locali, cerchiamo di influire sulla definizione delloscenario globale:

• tenendo nella massima considerazione la dimensionedella sostenibilità dello sviluppo, ogniqualvolta abbiamo lapossibilità di partecipare a processi che possano orientarescenari macroeconomici

• orientando le politiche delle imprese nostre clientiladdove, affiancandole nei processi diinternazionalizzazione, si trovino ad operare in Paesi conminori standard di protezione socio-ambientale

• sostenendo iniziative di solidarietà internazionale.

Sostegno alle comunità tramite contributi e sponsorizzazioniIndividuiamo le esigenze e i bisogni, non solo materiali, dellacollettività e li sosteniamo anche tramite erogazioni liberali esponsorizzazioni:

• nella scelta dei settori di intervento prestiamo particolareattenzione alla coerenza con i nostri valori di riferimento,al merito delle iniziative che ci vengono proposte eall’importanza dei bisogni sociali - tra cui la valorizzazionee tutela del patrimonio storico, artistico e culturale - cheintendono soddisfare

• operiamo secondo modalità trasparenti e rendicontabili eattraverso procedure che evitino ogni possibile conflitto diinteressi di ordine personale o aziendale

• facciamo sì che le erogazioni liberali prescindano dalperseguimento di interessi commerciali

Rapporti istituzionaliLe nostre relazioni istituzionali con lo Stato nelle sue variearticolazioni e con gli Organismi internazionali sonofinalizzate esclusivamente a forme di comunicazione volte avalutare le implicazioni dell’attività legislativa eamministrativa nei confronti di Intesa Sanpaolo, a risponderea richieste informali e ad atti di sindacato ispettivo(interrogazioni, interpellanze, ecc.), o comunque a renderenota la posizione su temi rilevanti:

• instauriamo canali di comunicazione dedicati e autorizzaticon tutti gli interlocutori istituzionali a livellointernazionale, domestico e locale;

• rappresentiamo i nostri interessi in maniera trasparente

• adottiamo specifici modelli organizzativi per prevenirereati nei confronti della Pubblica Amministrazione, esalvaguardare così gli interessi della società e di tutti i suoiportatori di interesse

• contribuiamo attivamente alle iniziative messe in atto dalleassociazioni e dagli organismi di categoria che sianorivolte alla crescita, alla stabilità e alla correttezza delsistema bancario e finanziario

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146 Bilancio Sociale 2006 – Allegati

I meccanismi di adozione, governo e controllo internoI meccanismi di adozione, governo e controllo quiesplicitati sono finalizzati ai seguenti obiettivi:

• integrazione delle strategie, delle politiche e delleprocedure aziendali con i principi ed i valori eticicondivisi

• verifica e controllo della conformità delle azioni e deicomportamenti rispetto alle norme etiche condivise

Adozione del Codice Etico Il Codice Etico, ed ogni eventuale futuroaggiornamento, è approvato dal Consiglio diGestione e dal Consiglio di Sorveglianza di IntesaSanpaolo.La responsabilità dell’aggiornamento del Codice èattribuita all’Unità Corporate Social Responsibility.

Governo del Codice Etico

Modalità di diffusione, partecipazione ecoinvolgimentoIl Codice Etico viene pubblicato sia sul sito internet(www.intesasanpaolo.com) accessibile alla clientelae ai soggetti interessati, sia nell’apposita sezionedella intranet aziendale.Una copia cartacea del Codice viene consegnata aciascun consigliere, dipendente o collaboratoreesterno all'atto, rispettivamente, della nomina,dell'assunzione o dell'avvio del rapporto dicollaborazione.I valori e i principi che Intesa Sanpaolo intendeaffermare attraverso il Codice Etico saranno trasfusinell’attività di formazione, mirata a crearecondivisione sui contenuti del Codice Etico,fornendo anche strumenti di consapevolezza e diconoscenza dei meccanismi e delle procedure pertradurre i principi etici in comportamenti da tenersiconcretamente nell’operatività quotidiana.In particolare, le iniziative formative sarannorealizzate con modalità e contenuti adeguati alruolo ricoperto in azienda da ciascun collaboratoree sviluppate secondo un percorso volto acompletarne la formazione professionale e adaccrescerne lo sviluppo personale.La cultura e i valori del Codice Etico saranno inoltresviluppati e diffusi anche mediante tutti glistrumenti di comunicazione interna disponibili.La valutazione della prestazione di coloro che hannoruoli di responsabilità terrà conto anche del rispettodei principi etici su cui si fonda la relazione con icollaboratori.

Modalità di gestione e controllo interno del Codice EticoIn Intesa Sanpaolo è vigente il Codice Interno diComportamento di Gruppo che, in coerenza con i valorie i principi etici di cui al presente Codice, definisce lenorme essenziali del comportamento di consiglieri,dipendenti e collaboratori esterni per la realizzazione ela tutela dei valori del Codice Etico.Il modello a cui Intesa Sanpaolo si ispira è basatosull’auto-responsabilità delle strutture che perseguono edifendono il valore reputazionale di un comportamentosocialmente responsabile.Intesa Sanpaolo si impegna a formulare e attuarepolitiche operative per ogni area di attività a forteimpatto etico e di reputazione.Ogni struttura aziendale presidia e garantisce l’aderenzadelle proprie azioni e attività ai principi e valori delpresente Codice Etico. È pertanto direttamenteresponsabile, nel proprio ambito di competenza, diindividuare e di formalizzare sia gli obiettivi, sia unconseguente piano di azioni e progetti per declinaretangibilmente i principi di condotta cui si ispirano icomportamenti della Banca nelle relazioni con tutti gliinterlocutori, anche in una logica multistakeholder.Ciascuna funzione, inoltre, è responsabiledell’esecuzione dei controlli di linea nel proprio ambito dicompetenza, della rilevazione delle inosservanzeverificatesi al proprio interno e della segnalazione dellestesse alle competenti funzioni secondo le modalitàpreviste dall’Azienda.I Responsabili delle Divisioni/Direzioni, per rendereoperante ed efficace il principio di auto-responsabilità,nominano i referenti per la Corporate SocialResponsibility (CSR) i quali, operando sia all’interno dellastruttura di riferimento sia in network tra di loro,collaborano con l’Unità Corporate Social Responsibilitynella identificazione degli obiettivi di responsabilitàsociale della struttura di appartenenza, nella gestione,nel monitoraggio, nella rendicontazione periodica deiprogetti in corso e nella cura delle relazioni con glistakeholder di riferimento.L’Unità Corporate Social Responsibility esplica un ruolodi supporto e consulenza alle strutture aziendali e cura lapredisposizione di efficaci modalità di monitoraggio perassicurare la coerenza di politiche, prodotti e processi alCodice Etico. A tal fine - di concerto con le funzionipreposte, tra cui in particolare la DirezionePianificazione, Capital Management e Controllo Sinergiee la Direzione Personale e Organizzazione - identificaspecifici indicatori che consentono di valutare i progressinel raggiungimento degli obiettivi sociali ed ambientaliai fini della loro rendicontazione a garanzia degli

Attuazione e controllo

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147Bilancio Sociale 2006 – Codice Etico

impegni assunti. Collabora inoltre con la DirezionePersonale e Organizzazione nello sviluppo e diffusionedella cultura e dei valori del Codice.Effettua i controlli di secondo livello con l’obiettivo diindividuare le potenziali aree di criticità, monitorarel’evoluzione delle stesse, nonché gestire, incollaborazione con le funzioni interessate, le azionicorrettive finalizzate a superare tali criticità.Propone le opportune modifiche per rendere il Codiceconsistente e attuale nella realtà aziendale.Con riferimento sia alla gestione ordinaria sia allagestione delle situazioni impreviste, provvede a garantireun adeguato flusso di comunicazione verso ilConsigliere Delegato e verso il Consiglio di Sorveglianza,anche attraverso il Comitato per le Strategie e ilComitato per il Controllo.La Direzione Internal Auditing assicura un’azione disorveglianza sul regolare andamento dell’operativitàe dei processi della Banca, nonché sul rispetto delleregole disciplinate nel Codice Interno diComportamento e sulla salvaguardia del valore delleattività fra le quali si ricomprendono anche quelleconnesse agli impegni etici e di responsabilitàsociale della Banca (ethical auditing).Supporta il Comitato per il Controllo nella vigilanzasul rispetto dei principi e dei valori contenuti nelpresente Codice. A tal fine, riceve ed analizza lesegnalazioni di violazione del Codice Etico.Il Comitato per il Controllo, nello svolgimento deicompiti e delle funzioni di Organismo di vigilanzaai sensi del Dlgs 231/2001, vigila anche sul rispettodei principi e dei valori contenuti nel presenteCodice. Anche al fine di riferirne al Consiglio diSorveglianza, riceve una relazione periodica,redatta congiuntamente dall’Unità CorporateSocial Responsibility e dalla Direzione InternalAuditing, circa l’esito delle azioni di controllo, deiprocessi interni di adeguamento svolti da ciascunastruttura aziendale, della gestione delle azionicorrettive, nonché circa le anomalie e leinosservanze ritenute gravi.

Interventi in caso di inosservanzeA fronte delle inosservanze del presente Codice, IntesaSanpaolo adotterà i conseguenti provvedimenti,ispirandosi - ove non si configurino comportamentifraudolenti o attuati in violazione di specifichenormative di legge, contrattuali o regolamentari - a unapproccio costruttivo che, anche tramite l’erogazione diinterventi formativi, rafforzi la sensibilità e l’attenzionedei singoli circa il rispetto dei valori e dei principiaffermati nel Codice.

Segnalazione di inosservanzeLa segnalazione di eventuali inosservanze delpresente Codice vanno indirizzate alla casella diposta elettronica [email protected] inoltrate a mezzo posta all’indirizzo: IntesaSanpaolo - Reclami etici, Via Lugaro 15 TorinoIntesa Sanpaolo garantisce chi effettuasegnalazioni in buona fede da qualsiasi forma diritorsione, discriminazione o penalizzazione,assicurando la massima riservatezza, fatti salvi gliobblighi di legge.

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148 Bilancio Sociale 2006 – Allegati

GlossarioABI: Associazione Bancaria Italiana.ATM: automatic teller machine (bancomat). Anatocismo: capitalizzazione degli interessi su uncapitale, affinché essi siano a loro volta produttivi di altriinteressi (in sostanza, è il calcolo degli interessi sugliinteressi). In caso di mancato pagamento degli interessi,l'applicazione dell'anatocismo comporta l'obbligo dipagare interessi calcolati, oltre che sul capitale, sugliinteressi maturati e non pagati.Asset under management: risparmio gestito. Benchmark: parametro oggettivo di riferimento degliinvestimenti finanziari, costituito da indici ritenutirappresentativi del profilo di rischio/rendimentodell’investimento. Best practice: migliori pratiche. Compliance: conformità.Conference call: conferenza via telefono fra piùpersone. Confidi: Consorzi di Garanzia Collettiva Fidi. Consob: Commissione Nazionale per le Società e la Borsa. Corporate governance: l’insieme dei criteri e deiprocessi di governo in un’azienda.Corporate identity: identità aziendaleCorporate Social Responsibility (Responsabilità Socialedell’Impresa): Il Libro Verde della Commissione Europea“Promoting a European framework for Corporate SocialResponsibility” definisce la responsabilità sociale d’impresacome “l’integrazione volontaria delle preoccupazionisociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazionicommerciali e nei loro rapporti con le parti interessate. […]Essere socialmente responsabili significa non solosoddisfare pienamente gli obblighi giuridici applicabili maanche andare al di là, investendo nel capitale umano,nell’ambiente e nei rapporti con le altre parti interessate”.Customer satisfaction: soddisfazione dei clienti. Disclosure: la rivelazione di un fatto o di una condizionein un bilancio o altro rendiconto finanziario. Lo stessotermine indica la rivelazione del segreto bancario in certecircostanze stabilite dalla legge. Focus group: gruppo di discussione. Fondo etico: fondo comune d’investimento che investesecondo criteri SRI. Internet banking: servizio bancario per i clienti fruitoattraverso un collegamento internet. Investment banking: attività di intermediazione nellacompravendita di strumenti finanziari e attività, unita oseparata dalla precedente, di gestione dei portafogli. Investor targeting: attività di analisi delle caratteristichedegli investitori su mercato. ISO (International Organization for Standardization):

federazione mondiale tra organismi di normazione tecnicanazionale. Fra i principali riferimenti normativi emanati, visono le norme ISO 14001 (relative ai sistemi di gestioneambientale) e ISO 9000 (relative ai sistemi di qualità). Leasing: contratto mediante il quale una parte concedea un'altra, dietro pagamento di un canone, ladisponibilità di un bene, con facoltà di acquisirne laproprietà allo scadere del contratto.Merito creditizio: capacità di una società o di unindividuo di ripagare il debito valutata sulla base dellasituazione economica e finanziaria. Mib bancario: indice azionario che raggruppa le banchequotate alla Borsa di Milano. Microcredito: prestiti di ammontare limitato a condizioniagevolate rivolti a soggetti che solitamente sono esclusidai circuiti bancari e finalizzati all’occupazione eall’imprenditorialità. Multicanalità: offerta di prodotti e servizi bancaritramite tradizionali canali fisici (sportello) e canalitelematici (terminali Pos, sportelli Atm, telefoni, personalcomputer e carte a microcircuito). Ombudsman - Giurì bancario: organismo collegialeistituito nel 1993, promosso dall’ABI per dirimere lecontroversie il cui valore non superi i 50.000 euro trabanche e clientela che non abbiano trovato soluzionepresso l’ufficio reclami delle banche.Overperformance: performance superiore rispetto adun indicatore di riferimento. Patrimonio intangibile: l’insieme delle caratteristicheintangibili possedute da un’azienda in grado di generarevalore economico, fra cui assumono particolare rilevanzail capitale intellettuale e la reputazione. Pay out ratio: percentuale di utile distribuito agliazionisti tramite i dividendi.PMI: piccole e medie imprese.Plafond: limite massimo, tetto.Policy: politica, linee guida.Price sensitive (informazioni): informazioni chepossono influenzare il prezzo di un titolo. Private banker: promotore finanziario. Private equity: attività di investimento nel capitale dirischio di imprese non quotate.Project financing: finanziamento in cui il prestatorevaluta la redditività di un singolo progetto, sia comefonte di rimborso sia come garanzia dell'esposizione,destinato generalmente a complesse e costoseinfrastrutture, (settori energetico, chimico, estrattivo, deitrasporti, dell'ambiente e delle telecomunicazioni). Public utility: azienda di servizio pubblico. Rating: valutazione del merito di credito di una

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controparte affidata o da affidare, attraverso laquantificazione della probabilità di insolvenza della stessa.RAV: un RAv (Riscossione Tributi mediante avviso) è unostrumento che permette, mediante avviso, di effettuarepagamenti utilizzando dei prestampati (fac-simile dibollettino postale) con un codice identificativo benprecisoRemote banking: servizio bancario per le imprese clientifruito attraverso un collegamento internet.Retail banking: mercato al dettaglio costituitoprevalentemente da clienti privati, piccole imprese efamiglie consumatrici.Roadshow: serie di incontri con investitori istituzionaliche hanno luogo in piazze finanziarie internazionali.ROE (Return on equity - rendimento dei mezzi propri):misura la redditività del patrimonio netto e quindi lacapacità di remunerazione del capitale di rischio. È datodal reddito netto diviso il patrimonio netto. ROI (Return on Investment - rendimento del capitaleinvestito): misura la remunerazione del capitale investitoe quindi la capacità di ottenere ritorni sugli investimenti.È dato dal rapporto tra reddito operativo e capitaleinvestito. Safety: salute e sicurezza nel posto di lavoro.SRI (Socially Responsible Investment): attività di gestionedel risparmio svolta secondo criteri ambientali e sociali.Si distinguono tre approcci: la selezione dei portafogli (ititoli vengono inclusi o esclusi a seconda del profilo diresponsabilità ambientale o sociale delle impreseemittenti); l'azionariato attivo (l'esercizio dei diritti, comeil diritto di voto in assemblea, che discendono dallaproprietà dei titoli al fine di influenzare le politiche diresponsabilità sociale dell'impresa); l'investimento dicomunità (l'indirizzo di capitali verso economie marginalicon obiettivi di sviluppo locale).Stakeholder: portatore di interesse. È il soggetto,privato o pubblico, singolo od organizzato, cheintrattiene relazioni, dirette o indirette, formali oinformali, con l’impresa.Stock picking: modalità di gestione degli investimentiche prevede la selezione titolo per titolo.Sviluppo sostenibile: lo sviluppo che soddisfa i bisognidelle generazioni presenti senza compromettere lapossibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.Tep (tonnellata equivalente di petrolio): unità di misurainternazionale che viene utilizzata quando si trattanoquantità rilevanti di energia. Ogni tep equivale allaquantità di energia ottenibile bruciando 1.000 Kg dipetrolio (41,8 GJ o 11,6 MWh).Wholesale (filiali): filiali dedicate ai clienti imprese.

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Il Bilancio Sociale è disponibile (in italiano e in inglese)

sul sito internet:www.intesasanpaolo.com

Osservazioni, suggerimenti o richieste di chiarimenti ed informazioni

possono essere indirizzati a:[email protected]

Progetto grafico: Partners - Torino