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PIANO DI MIGLIORAMENTO Anno scolastico 2017/2018 Istituto Indirizzo via piazzale Oppi 4 Codice meccanografico viic820008 Numero di telefono 0444350021 Indirizzo e-mail [email protected] Sito internet www.icbolzanoquinto.gov.it Dirigente scolastico dott.ssa Martina Polo Composizione del NIV (Nucleo interno di valutazione) Nome e cognome Ruolo Partecipazione al percorso di AV (SI/NO) Martina Polo Dirigente scolastico SI Mariarosa Bruni Vicario NO Raffaella Biasi secondo collaboratore NO Catia Coccarielli docente scuola primaria Montegrappa SI Luciano Crestani docente scuola secondaria Zanella Bolzano NO Matteo Garbuggio docente scuola secondaria Zanella Quinto NO Anna Volpe docente scuola primaria Giovanni XXIII NO Francesca Zanotto docente scuola primaria Perlasca NO

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PIANO DI MIGLIORAMENTO Anno scolastico 2017/2018 

Istituto Indirizzo  via piazzale Oppi 4 Codice meccanografico  viic820008 Numero di telefono  0444350021 Indirizzo e-mail  [email protected] Sito internet  www.icbolzanoquinto.gov.it   Dirigente scolastico dott.ssa Martina Polo   Composizione del NIV (Nucleo interno di valutazione) Nome e cognome  Ruolo  Partecipazione al percorso di AV (SI/NO) Martina Polo  Dirigente scolastico  SI Mariarosa Bruni  Vicario  NO Raffaella Biasi  secondo collaboratore  NO Catia Coccarielli  docente scuola primaria Montegrappa  SI Luciano Crestani  docente scuola secondaria Zanella Bolzano  NO Matteo Garbuggio  docente scuola secondaria Zanella Quinto  NO Anna Volpe  docente scuola primaria Giovanni XXIII  NO Francesca Zanotto  docente scuola primaria Perlasca  NO 

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PRIMA SEZIONE

SCENARIO DI RIFERIMENTO E OBIETTIVI DEL PdM  

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Offrire agli alunni un percorso educativo e didattico condiviso ed                   

omogeneo, sia a livello orizzontale che verticale all'interno               

dell'istituto diminuendo il numero di alunni in uscita alla scuola                   

secondaria collocati nella fascia del 6 

Diminuire il numero di alunni con voto appena sufficiente (6) all'esame di                       

stato conclusivo del primo ciclo allineandolo alla media provinciale 

 

Diminuire le differenze degli esiti degli alunni in matematica e                   

italiano in classe 4^ primaria e in classe 2^ secondaria di 1° grado 

 

Diminuire la varianza degli esiti degli alunni in matematica e italiano in                       

classe 4^ primaria e in classe 2^ secondaria di 1° grado allineandoli di 1                           

punto/0,5 pt 

I RISULTATI DELL’AUTOVALUTAZIONE a.s 2016-17

I RISULTATI DEL PERCORSO DI AUTOVALUTAZIONE ESITI DEGLI STUDENTI Indicatori Punti di forza

Punti di debolezza Giudizio

assegnato 2.1. Risultati scolastici  2.1.a Esiti degli scrutini  

2.1.b Trasferimenti e abbandoni - Eventuali indicatori elaborati dalla scuola:  

Il numero degli studenti non ammessi alla classe successiva risulta inferiore alla media nazionale e veneta. L’Istituto registra un basso livello di bocciature. I trasferimenti e gli abbandoni in corso d’anno sono nettamente al di sotto della media nazionale e veneta; di contro si evidenziano inserimenti di nuovi alunni.   

Nonostante i progressi registrati negli ultimi anni e l’aumento delle risorse umane e professionali, permangono alcune difficoltà nel garantire il successo formativo agli alunni non italofoni. 

Positivo (5)  

Motivazione del giudizio assegnato: La percentuale di dispersione scolastica dell’Istituto risulta minima. La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una situazione di equilibrio e l’emergere di qualche eccellenza. I corsi di alfabetizzazione attivati garantiscono risultati soddisfacenti. La scuola monitora le criticità e mette in atto le opportune strategie per superarle.  

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2.2. Risultati nelle prove standardizzate 

nazionali 

2.2.a Risultati degli studenti nelle prove di italiano e matematica 2.2.b Variabilità dei risultati nelle prove di italiano e matematica 2.2.c Effetto scuola - Eventuali indicatori elaborati dalla scuola:  

I dati medi dell'anno scolastico 2015/16 registrati nei due ordini di scuola nelle prove Invalsi evidenziano un andamento positivo, in particolar modo: 5^ primaria: risultati leggermente superiori alla media nazionale in italiano (2 punti percentuali), di oltre 5 punti superiori in matematica; 3^ secondaria di primo grado: 8 punti sopra la media nei risultati di italiano e 6 punti in matematica. Nella scuola secondaria di primo grado si evidenzia un alto numero di alunni collocati nelle fasce di livello medio-alte. 

I risultati della classe 2^ primaria sono mediamente di 4 punti percentuali al di sotto dei risultati nazionali e veneti in italiano, mentre in matematica ci si attesta sulla media. Nella scuola primaria si evidenzia un significativo numero di alunni posizionati nella fascia di livello più basso. Le diversità dei risultati si spiegano con: - la complessità delle classi; - le scelte metodologiche iniziali degli insegnanti possono portare a risultati diversi soprattutto nel primo periodo; - la presenza di alunni stranieri o con difficoltà di apprendimento e di comportamento incide nettamente sui risultati finali della singola classe.  

Positivo ma con 

qualche criticità 

(4) 

Motivazione del giudizio assegnato: 

I punteggi delle classi non si discostano molto dalla media della scuola. Alcune classi superano la media nazionale e veneta. 

2.3. Competenze chiave europee  

Eventuali indicatori elaborati dalla scuola:  

Nell’Istituto vengono proposti progetti e percorsi didattici per attivare competenze di cittadinanza (uso consapevole delle tecnologie, educazione alla solidarietà, alla pace, …) 

L’istituto non ha formalizzato curricoli comuni verticali sulle competenze di cittadinanza ad entrambi gli ordini di scuola. 

Positivo ma con qualche criticità (4).  

Motivazione del giudizio assegnato: Nell’ Istituto non sono emersi casi gravi di bullismo né comportamenti problematici tali da richiedere particolari interventi di carattere disciplinare. La maggior parte degli studenti raggiunge una adeguata autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento. Manca ancora una definizione collegiale di criteri e obiettivi comuni al fine di sviluppare le competenze di cittadinanza.  

2.4. Risultati a distanza  2.4.a Risultati degli studenti in italiano e matematica nei livelli scolastici successivi 2.4.b Prosecuzione negli studi universitari 2.4.c Rendimento negli studi universitari 2.4.d Inserimenti nel mondo del lavoro - Eventuali indicatori elaborati dalla scuola:  

All’interno dell’istituto si svolgono incontri di presentazione alla scuola del grado successivo e incontri di restituzione, nei quali emerge che nel passaggio, tra i due ordini di scuola, i risultati degli alunni rimangono sostanzialmente invariati. Il consiglio orientativo è seguito da una percentuale di studenti in linea con la media regionale.  

Il passaggio dalla scuola primaria alla secondaria è comunque un forte cambiamento sia per le richieste che per i parametri valutativi.   

Positivo ma con qualche criticità (4).  

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Motivazione del giudizio assegnato: 

I risultati degli studenti della Primaria che si iscrivono alla Secondaria dell’Istituto sono in linea con quelli degli anni precedenti; non emergono particolari difficoltà dovute al cambio di ordine di scuola, anche se si evidenzia un necessario primo momento di adattamento alla nuova realtà. I dati rivelano che il grado di preparazione con cui gli alunni affrontano la scuola secondaria di 2 grado è buono; i cambi di scuola interessano in prevalenza coloro che non hanno seguito il consiglio orientativo.  

I RISULTATI DEL PERCORSO DI AUTOVALUTAZIONE

PROCESSI PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE Giudizio assegnato PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE Giudizio assegnato 3.1 Curricolo, progettazione e valutazione Positivo ma con

qualche criticità (4) 3.5 Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Positivo ma con qualche criticità (4)

3.2 Ambiente di apprendimento

Positivo ma con qualche criticità (4)

3.6 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Positivo ma con qualche criticità (4)

3.3 Inclusione e differenziazione Positivo (5) 3.7 Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Positivo ma con qualche criticità (4)

3.4 Continuità e orientamento

Positivo (5)

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LE PRIORITÀ E I TRAGUARDI – LE MOTIVAZIONI DELLA SCELTA

LE PRIORITÀ E I TRAGUARDI INDIVIDUATI DALLA SCUOLA PER IL TRIENNIO AREA DEGLI ESITI Indicatori Descrittori Descrizione delle priorità Descrizione del traguardo 2.1. Risultati scolastici

Offrire agli alunni un       percorso educativo e     didattico condiviso ed     omogeneo, sia a livello       orizzontale che verticale     all'interno dell'istituto   diminuendo il numero di       alunni in uscita alla scuola         secondaria collocati nella     fascia del 6. 

Diminuire le differenze     degli esiti degli alunni in         matematica e italiano in       classe 4^ primaria e in         classe 2^ secondaria di 1°         grado.  

Diminuire il numero di alunni         con voto appena sufficiente (6)         all'esame di stato conclusivo       del primo ciclo allineandolo alla         media provinciale. 

Diminuire la varianza degli esiti         degli alunni in matematica e         italiano in classe 4^ primaria e           in classe 2^ secondaria di 1°           grado allineandoli di 1       punto/0,5 pt.

Da Miur-Invalsi “Rapporto di Autovalutazione, Guida all’autovalutazione” marzo 2017:

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Le priorità si riferiscono agli obiettivi generali che la scuola si prefigge di realizzare nel lungo periodo attraverso l’azione di miglioramento. Le priorità che la scuola si pone devono necessariamente riguardare gli esiti degli studenti [… ] Si suggerisce di individuare un numero limitato di priorità (1 o 2 per scuola) selezionandole all'interno di una stessa area o al massimo di due aree degli Esiti degli studenti. I traguardi sono di lungo periodo e riguardano i risultati attesi in relazione alle priorità. Si tratta di risultati previsti a lungo termine (3 anni). Essi articolano in forma osservabile e/o misurabile i contenuti delle priorità e rappresentano le mete verso cui la scuola tende nella sua azione di miglioramento. Per ogni priorità individuata deve essere articolato il relativo traguardo di lungo periodo. Illustrare il percorso di analisi svolto dalla scuola e le motivazioni alla base della scelta delle priorità:

a. I bisogni del contesto interno ed esterno (es. riportare in sintesi i risultati delle analisi del contesto e della rilevazione delle esigenze svolta con le parti interessate, le caratteristiche della popolazione scolastica, del personale, ecc.).

Dall’analisi del contesto è emersa l’esigenza di favorire la formazione degli insegnanti relativamente alle Indicazioni Nazionali, con riferimento alla

didattica per competenze e quindi alla creazione di unità di apprendimento condivise, anche tra i diversi ordini di scuola.

Si ritiene necessario dotare gli ambienti scolastici di adeguate attrezzature informatiche atte a promuovere le nuove metodologie e a sviluppare una

didattica laboratoriale.

Per quanto riguarda la comunicazione scuola-famiglia, si considera opportuno estendere l’utilizzo del registro elettronico a tutti gli ordini di scuola

dell’Istituto per rendere proficuo, immediato e trasparente il rapporto tra alunni, docenti e genitori.

b. Come le priorità e i traguardi scelti possono rispondere ai bisogni.

Una didattica per competenze e l’utilizzo sistematico delle nuove tecnologie favoriscono il coinvolgimento degli alunni anche meno motivati e il

conseguente raggiungimento di risultati in linea con le attese.

Una maggiore trasparenza, insita nell’utilizzo quotidiano del registro elettronico, rafforza la sinergia tra scuola e famiglia e favorisce la tempestività

degli interventi, premesse indispensabili per il benessere degli allievi.

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c. I criteri principali che hanno orientato la scelta (es. livello di criticità; impatto sulla scuola; urgenza del miglioramento) – illustrare le valutazioni operate in base ai criteri analizzati.

Data la carenza e l’inadeguatezza della strumentazione tecnologica in tutti gli ambienti di apprendimento, si ritiene urgente dotare tutte le scuole

dell’Istituto dell’apparato informatico e connessione internet necessari per sviluppare percorsi formativi e nuove pratiche educative.

d. Quali nessi sono rilevabili tra le priorità e gli obiettivi strategici della scuola illustrati nel PTOF.

Gli alunni, inseriti in un contesto di didattica innovativa e più accattivante, rendono più significativi i loro apprendimenti, migliorando i risultati

scolastici finali.

Illustrare il percorso di analisi svolto dalla scuola e le motivazioni alla base della scelta dei traguardi:

e. Con quali criteri sono stati definiti i traguardi di ciascuna priorità (es. come ogni traguardo risulti contemporaneamente realistico e sfidante).

Per definire i traguardi di ciascuna priorità, si sono analizzati e confrontati sistematicamente i dati derivanti dalle rilevazioni interne (prove comuni

di Istituto, esiti dell’esame di Stato) ed esterne (Invalsi).

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GLI OBIETTIVI DI PROCESSO – LE MOTIVAZIONI DELLA SCELTA

GLI OBIETTIVI DI PROCESSO CHE LA SCUOLA SI PREFIGGE DI RAGGIUNGERE nell’a.s. corrente PRIORITÀ TRAGUARDI AREA DI PROCESSO Descrizione degli obiettivi di processo correlati a

ciascuna priorità e congruenti con i traguardi  

Offrire agli alunni un percorso educativo e didattico condiviso ed omogeneo, sia a livello orizzontale che verticale all'interno dell'istituto diminuendo il numero di alunni uscita alla scuola secondaria collocati nella fascia del 6

 

Diminuire il numero di alunni         con voto appena sufficiente (6)         all'esame di stato conclusivo del         primo ciclo allineandolo alla       media provinciale 

   Formalizzare un curricolo verticale in ogni disciplina nell’ottica               dello sviluppo delle competenze chiave  Organizzare corsi di formazione per il personale docente sulla didattica per competenze e la costruzione di rubriche di valutazione

GLI OBIETTIVI DI PROCESSO CHE LA SCUOLA SI PREFIGGE DI RAGGIUNGERE nell’a.s. corrente  Diminuire le differenze degli       esiti degli alunni in matematica         e italiano in classe 4^ primaria e             in classe 2^ secondaria di 1°           grado 

Diminuire la varianza degli esiti         degli alunni in matematica e         italiano in classe 4^ primaria e           in classe 2^ secondaria di 1°           grado uniformandoli di 1       punto/0,5 pt 

    Formalizzare un curricolo verticale in ogni disciplina nell’ottica               dello sviluppo delle competenze chiave  Organizzare corsi di formazione per il personale docente sulla didattica per competenze e la costruzione di rubriche di valutazione

Da Miur-Invalsi “Rapporto di Autovalutazione, Guida all’autovalutazione” marzo 2017: Gli obiettivi di processo rappresentano una definizione operativa delle attività su cui si intende agire concretamente per raggiungere le priorità individuate. Essi costituiscono degli obiettivi operativi da raggiungere nel breve periodo (un anno scolastico) e riguardano una o più aree di processo […] Si suggerisce di identificare un numero limitato di obiettivi, collegati con le priorità e congruenti con i traguardi.

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Illustrare il percorso di analisi svolto dalla scuola e le motivazioni alla base della scelta degli obiettivi:

a. Le possibili cause delle criticità alla base delle priorità scelte e gli obiettivi di processo che possono contribuire al loro superamento. Duplicare la tabella per ciascuna delle priorità individuate

Priorità n.1:

Traguardo:

Possibili cause delle criticità: Al fine di rendere più omogenea l’azione educativa nell’istituto comprensivo e di evitare passaggi di grado che possono risultare difficoltosi per gli alunni più fragili, si è valutato di attivare strategie e momenti condivisi tra i docenti dei due ordini. La condivisione e il confronto all’interno dei due ordini di scuola può creare il presupposto per un percorso didattico educativo sempre più coerente e proficuo. Gli obiettivi di processo scelti contribuiscono a creare maggiore professionalità, consapevolezza e motivazione nei docenti. L’aggiornamento è arricchimento e stimolo al miglioramento per gli insegnanti e rende più efficace la relazione didattico-educativa. Il coordinamento dei curricoli tra i due ordini di scuola garantisce continuità e percorso educativo comune. Obiettivi di processo che possono contribuire alla realizzazione della priorità : 1

Area di processo Descrizione dell’obiettivo di processo Curricolo, progettazione e valutazione

Formalizzare un curricolo verticale in ogni disciplina nell’ottica dello sviluppo delle                     competenze chiave.  Organizzare corsi di formazione per il personale docente sulla didattica per competenze e la costruzione di rubriche di valutazione 

Ambiente di apprendimento

1 Gli obiettivi evidenziati sono quelli scelti per l’anno corrente. Per quanto riguarda gli altri obiettivi di processo indicati in tabella, si sono comunque svolte attività di miglioramento.

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Inclusione e differenziazione

 

Continuità e orientamento

Formalizzare un curricolo verticale in ogni disciplina nell’ottica dello sviluppo delle                     competenze chiave.

Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

b. Le motivazioni che hanno permesso di individuare, tra le varie possibilità, gli obiettivi “prioritari” (pochi ma significativi) da attuare

nell’anno in corso:

b.1. La valutazione di impatto e fattibilità (se la scuola ha utilizzato la matrice impatto/fattibilità, inserirla e duplicarla per ciascuna priorità).

Per il raggiungimento della priorità n.1 Obiettivi Impatto

(0-5) Fattibilità (0-5)

Livello di priorità

 Formalizzare un curricolo verticale in ogni disciplina             nell’ottica dello sviluppo delle competenze chiave  

 4 

 3 

 12 

 Organizzare corsi di formazione per il personale docente sulla didattica per competenze e la costruzione di rubriche di valutazione

  4    

  

  

20 

Da Nota Miur n. 7904 dell’1.9.2015: È […] necessario analizzare in dettaglio i nessi esistenti tra i processi e i traguardi, valutando con attenzione l'impatto e la fattibilità di ogni processo, in modo da finalizzare al meglio le risorse umane e finanziarie da mettere in campo nel processo di miglioramento.

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b.2. Eventuali altri fattori che hanno orientato la scelta. Si sono presi in considerazione i bisogni formativi emersi a settembre all’interno del Collegio dei Docenti tramite questionario.

c. Le condizioni interne ed esterne che possono favorire l’attuazione del miglioramento.

Una maggiore disponibilità economica, derivante dal contributo scolastico dei genitori e dai fondi ministeriali (PON e PNSD), renderà possibile

implementare la dotazione informatica essenziale nei diversi plessi.

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SECONDA SEZIONE

GLI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO Il piano di miglioramento deve essere strutturato in tanti progetti quanti sono gli obiettivi individuati. Compilare la seconda sezione per ciascun obiettivo di processo previsto per l’a.s. corrente. OBIETTIVO DI PROCESSO n.1 AREA DEGLI ESITI  PRIORITÀ  TRAGUARDO Risultati scolastici   

Offrire agli alunni un percorso educativo e didattico condiviso ed omogeneo, sia a livello orizzontale che verticale all'interno dell'istituto diminuendo il numero di alunni in uscita alla scuola secondaria collocati nella fascia del 6 

 Diminuire le differenze degli esiti degli alunni             in matematica e italiano in classe 4^ primaria               e in classe 2^ secondaria di 1° grado  

 Diminuire il numero di alunni con voto appena               sufficiente (6) all'esame di stato conclusivo del             primo ciclo allineandolo alla media provinciale 

  Diminuire la varianza degli esiti degli alunni in               matematica e italiano in classe 4^ primaria e in                 classe 2^ secondaria di 1° grado uniformandoli             di 1 punto/0,5 pt 

AREA DI PROCESSO  OBIETTIVO DI PROCESSO CONNESSO CON LA PRIORITÀ  Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane  

 Organizzare corsi di formazione per il personale docente sulla didattica per competenze e la costruzione di rubriche di valutazione    

RISULTATI ATTESI  INDICATORI  TARGET    

- n.partecipanti  

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- sperimentazione di un compito autentico in ogni classe 

- costruire un linguaggio comune di progettazione per competenze (format UDA, rubrica, evidenze, compito autentico, …) 

- n.classi coinvolte nella sperimentazione 

- livello di gradimento 

Corso di aggiornamento sulla didattica per competenze: n.presenze docenti 

 Responsabile dell’obiettivo di processo: NIV    Data prevista di avvio: settembre 2017  Data prevista di conclusione: giugno 2018 

DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO DI PROCESSO

Illustrare l’obiettivo di processo, il nesso con le priorità, con il contesto e i destinatari:

a. L’obiettivo di processo e le modalità con cui può contribuire al raggiungimento della priorità e del traguardo atteso. - per offrire agli alunni un percorso omogeneo occorre formare i docenti su un linguaggio comune di progettazione e valutazione - per valorizzare le risorse umane occorre fornire opportunità di crescita professionale - personale qualificato e maggiormente consapevole contribuisce in modo più efficace qualitativamente al miglioramento dell’Istituto - confronto e condivisione contribuiscono alla costituzione di una comunità scolastica 

 b. I destinatari dell’intervento di miglioramento. 

In maniera diretta i docenti; in maniera indiretta i discenti. 

 c. L’eventuale apporto di soggetti esterni. 

Esperti e formatori esterni

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PIANIFICAZIONE Completare il Project Management sottostante indicando in dettaglio la sequenza di azioni in cui l’obiettivo di processo si articola, responsabili, risultati attesi, indicatori, target e modalità di monitoraggio (v. note di pag.14). PROJECT MANAGEMENT

Azioni * 

 

Responsabile  Risultati attesi alla fine di ogni azione 

Indicatori Target atteso Modalità di monitoraggio

Ricerca e Individuazione dei formatori  Docente/DS/Vicario  Individuazione rosa esperti qualificati 

- curricula presentati e livello esperienze formative e professionali svolte 

- n.contatti formatori - esperienze similari 

in altri istituti e grado di soddisfazione rilevato 

n.4 curricula presentati n.esperienze analoghe in altri Istituti 

 

    n.frequenza docenti al corso   n.risposte positive al questionario Contatti  Vicario  Accettazione disponibilità  - risposte ricevute  n.4 risposte positive 

Presentazione del programma  DS/Vicario/Collegio  Individuazione dei nodi concettuali e condivisione con il Collegio 

- delibera del Collegio dei Docenti 

maggioranza favorevole alla proposta- unanimità 

Organizzazione del corso  DS/Vicario  Progettazione funzionale ed efficace del corso 

- presentazione di un programma articolato in obiettivi, tempi e contenuti 

 n.contenuti coerenti con l’idea progettuale 

Calendarizzazione dell’intervento  Vicario/Segreteria  Definizione di tempi e modalità  - definizione di tempi precisi e compatibili con il piano delle attività 

date e n.5 incontri 

realizzati a partire dal 

mese di marzo fino ad 

aprile 2018 

Predisposizione della documentazione amministrativa correlata: curricula, incarichi 

Segreteria  Organizzazione amministrativa e regolarità delle procedure 

- contratti ed 

incarichi 

predisposti 

n.contratti ed incarichi 

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Organizzazione degli ambienti di apprendimento 

Collaboratori scolastici  Organizzazione funzionale al lavoro degli spazi 

- organizzazione 

degli spazi con 

attrezzature e 

materiale presente 

n.spazi predisposti per 

l’attività laboratoriale 

Svolgimento del corso: organizzazione 

dei gruppi di lavoro 

Formatori  Organizzazione di gruppi coerenti e ben equilibrati 

- individuazione 

criteri nella 

formazione dei 

gruppi di lavoro 

n.criteri quantitativi e 

qualitativi 

 

Predisposizione del questionario di 

gradimento 

DS/NIV  Rilevazione del grado di 

soddisfazione del corso 

- n.risposte docenti 

- livello 

soddisfazione 

emerso 

n.risposte positive 

Raccolta del materiale prodotto  Coordinatori di plesso    - n.materiale 

prodotto 

n.UDA prodotte 

Definizione di un compito autentico 

da realizzare entro il termine dell’a.s. 

Docenti- Consigli di 

classe 

  - n.classi coinvolte  n.consigli di classe 

coinvolti (almeno il 

60% delle classi 

coinvolte) 

Restituzione alle famiglie  Alunni    - n.famiglie 

partecipanti 

n.risposte positive da 

parte delle famiglie 

* Poiché il monitoraggio costituisce lo strumento per giudicare l’andamento dei progetti e risolvere i problemi durante il percorso, è necessario, già in fase di pianificazione, inserire nel Project Management i check point ovvero la valutazione da svolgere nei momenti significativi del percorso sulla base della documentazione raccolta (v.allegato n.1). Si consiglia di compilare la riga corrispondente a tale attività nel modo seguente:

CHECK POINT

Note: Azioni: ogni intervento di miglioramento va scomposto in una serie di azioni correlate e sequenziali finalizzate al raggiungimento dei risultati attesi. “Le azioni vanno indicate ad un livello di dettaglio tale da esplicitare i compiti assegnati a ciascun soggetto coinvolto” (Nota Miur 7904/2015).

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Responsabile: per rendere operativo il miglioramento è necessario definire chi fa/che cosa/entro quando; è altresì necessario che ogni responsabile effettui il monitoraggio delle attività che gli competono secondo le modalità previste dalla pianificazione. Risultati attesi: i risultati che le azioni previste dovranno essere in grado di produrre, in termini di miglioramento/sviluppo. Indicatore: è un’informazione qualitativa o quantitativa sintetica associata ad un fenomeno/processo/risultato sotto osservazione che consente di: a. valutare come il fenomeno cambia nel tempo; b. verificare se gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti; c. prendere decisioni in modo corretto. L’indicatore deve essere: significativo-misurabile-verificabile. Target: È il valore quantitativo che si intende raggiungere; è correlato all’indicatore. Modalità di monitoraggio: i dati e le informazioni necessarie - gli strumenti di rilevazione. Descrivere strategie, metodologie, strumenti che saranno utilizzati nell’intervento di miglioramento (es. nel caso di un’attività di formazione, indicare se in presenza/a distanza, per piccoli gruppi, con laboratori…). L’attività si svolgerà nei mesi di marzo ed aprile e coinvolgerà tutti i docenti dell’istituto. La formazione sarà articolata in n.5 incontri, di cui n.1 collegiale e                                                     n.4 incontri laboratoriali: il primo incontro per il lancio d'avvio sarà seminariale della durata di 2 ore, condotto in plenaria da un formatore, rivolto a tutti                                                    e 100 i docenti riuniti; gli altri 4 incontri saranno laboratoriali, rivolti a gruppi di circa 25 docenti (a loro volta suddivisi poi per le fasi operative in                                                       sottogruppi di circa 6-10 docenti) seguiti ciascuno da un formatore. Gli incontri laboratoriali prevederanno una fase di avvio di gruppo di circa 45 minuti e                                                 una fase di lavoro in sottogruppo di circa 2 ore e 15 minuti. Formatori: dott.ssa Antonia Moretti, dott.ssa Maria Renata Zanchin, dott. Renato Tomasella e dott. Alberto Ferrari. Ipotesi di calendario: 16 marzo (incontro di lancio), 23 marzo (primo laboratorio), 5 aprile (secondo laboratorio), 11 o 12 aprile (terzo laboratorio), 18 aprile (quarto laboratorio).  

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CRONOPROGRAMMA

Azioni *

Responsabile Data prevista di

avvio e conclusion

e

Tempificazione azioni Situazione Rosso = in grave ritardo Giallo = in ritardo Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

Ricerca e Individuazione dei formatori  Docente/DS/Vicario  x                       

Contatti  Vicario    x  x                   

Presentazione del programma  DS/Vicario/Collegio      x                   

Organizzazione del corso  DS/Vicario      x                   

Calendarizzazione dell’intervento  Vicario/Segreteria      x                   

Predisposizione della documentazione amministrativa correlata: curricula, incarichi 

Segreteria        x  x               

Organizzazione degli ambienti di apprendimento 

Collaboratori scolastici 

            x           

Svolgimento del corso: organizzazione 

dei gruppi di lavoro 

Formatori              x  x  x       

Predisposizione del questionario di 

gradimento 

DS/NIV                    x     

Raccolta del materiale prodotto  Coordinatori di plesso                         

Definizione di un compito autentico 

da realizzare entro il termine dell’a.s. 

Docenti- Consigli di 

classe 

                        prossimo a.s.2018/2019 

Restituzione alle famiglie  Alunni                          prossimo a.s.2018/2019 

  prossimo a.s.2018/2019 

● Indicare anche i tempi dei check point.

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Il diagramma di Gantt mostra in modo immediato la durata dell’intervento di miglioramento e delle singole azioni. In fase di realizzazione permette di individuare facilmente eventuali ritardi.

LE AZIONI SPECIFICHE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO DIMENSIONI PROFESSIONALI INTERESSATE

Individuazione bisogni della comunità scolastica - atto di indirizzo  definizione dell'identità, dell'orientamento strategico e della politica dell'istituzione scolastica 

Individuazione esperto  gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane  

organizzazione piano attività  gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane 

costituzione e nomina gruppo di lavoro  gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane 

condivisione risultati  monitoraggio, valutazione e rendicontazione 

formalizzazione protocollo  monitoraggio, valutazione e rendicontazione 

Da Nota MIUR n.7904/2015: La tabella, replicata per ciascun obiettivo di processo, riprende e sviluppa le azioni specifiche che rappresentano il "contributo del dirigente al perseguimento dei risultati per il miglioramento del servizio scolastico previsti nel rapporto di autovalutazione" (Legge n.107/20 15, art.1, comma 93) e chiede di collegare ciascuna di esse ad una possibile dimensione professionale: l. definizione dell'identità, dell'orientamento strategico e della politica dell'istituzione scolastica; 2. gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane; 3. promozione della partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto; 4. gestione delle risorse strumentali e finanziarie, gestione amministrativa e adempimenti normativi; 5. monitoraggio, valutazione e rendicontazione.

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MONITORAGGIO E VALUTAZIONE IN ITINERE Indicare le modalità di svolgimento del monitoraggio e della valutazione in itinere, indirizzati a verificare se l’intervento di miglioramento procede secondo quanto stabilito o se è necessario introdurre opportune modifiche:

a. Periodicità.  I check point scandiscono i momenti significativi di svolgimento dell’intervento di miglioramento. La loro periodicità è indicata nel Project Management.   

b. Modalità e soggetti coinvolti (indicare se le riunioni di monitoraggio e valutazione devono avvenire attraverso incontri in presenza e chi deve                                         prenderne parte). Febbraio - Giugno: monitoraggio e verifica finale obiettivo realizzato (questionario di gradimento) 

c. Criteri  - rispetto dei tempi - regolare svolgimento - partecipazione docenti - grado di disseminazione - risposta alunni e famiglie 

 d. Modalità di introduzione di eventuali correttivi. 

Saranno valutati in corso.

VALUTAZIONE FINALE E RIESAME Indicare le modalità di svolgimento della valutazione finale e del riesame dell’intervento di miglioramento.

a. Modalità e soggetti coinvolti (indicare se le riunioni di valutazione finale e di riesame devono avvenire attraverso incontri in presenza e chi

deve prenderne parte). Incontro finale con NIV e restituzione finale collegio dei docenti 

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b. Criteri (indicare quali criteri devono essere utilizzati per la valutazione finale dell’intervento di miglioramento: es. raggiungimento del target

atteso; livello di soddisfazione dei destinatari, ecc.). - livello soddisfazione positivo rilevato - numero consigli di classe coinvolti nella disseminazione - risposte positive famiglie 

c. Modalità di introduzione di eventuali correttivi nel Piano di miglioramento.

 Saranno valutati in corso di realizzazione dell’obiettivo di processo. 

OBIETTIVO DI PROCESSO n.2 AREA DEGLI ESITI PRIORITÀ TRAGUARDO Esiti degli studenti  Offrire agli alunni un percorso educativo e didattico 

condiviso ed omogeneo, sia a livello orizzontale che verticale all'interno dell'istituto diminuendo il numero di alunni in uscita alla scuola secondaria collocati nella fascia del 6 

Diminuire la varianza degli esiti degli alunni in matematica                 e italiano in classe 4^ primaria e in classe 2^ secondaria di                       1° grado uniformandoli di 1 punto/0,5 pt

  Diminuire le differenze degli esiti degli alunni in matematica                 e italiano in classe 4^ primaria e in classe 2^ secondaria di                       1° grado.

AREA DI PROCESSO OBIETTIVO DI PROCESSO CONNESSO CON LA PRIORITÀ Curricolo, progettazione e valutazione   Formalizzare un curricolo verticale in ogni disciplina nell’ottica dello sviluppo delle                     

competenze chiave 

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 RISULTATI ATTESI INDICATORI TARGET

● realizzazione curricolo verticale ● pubblicazione del curricolo dell’istituto nel 

sito  ● costruire un linguaggio comune di 

progettazione per competenze (format UDA, rubrica, evidenze, compito autentico, …) 

 ● n. incontri dipartimento ● completezza del curricolo (presenza di tutte 

le discipline) 

  n.percorsi offerta formativa omogenei, comuni e condivisi 

Responsabile dell’obiettivo di processo: NIV

Data prevista di avvio: inizio secondo quadrimestre Data prevista di conclusione: giugno 2018

DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO DI PROCESSO

Illustrare l’obiettivo di processo, il nesso con le priorità, con il contesto e i destinatari:

a. L’obiettivo di processo e le modalità con cui può contribuire al raggiungimento della priorità e del traguardo atteso. 

· per offrire agli alunni un percorso omogeneo occorre condividere un percorso curricolare 

· per valorizzare le risorse umane occorre fornire opportunità di confronto e crescita professionale  

· personale qualificato e maggiormente consapevole contribuisce in modo più efficace qualitativamente al miglioramento dell’Istituto 

· confronto e condivisione contribuiscono alla costituzione di una comunità scolastica 

1. I destinatari dell’intervento di miglioramento. 

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In maniera diretta i docenti; in maniera indiretta i discenti. 

1. L’eventuale apporto di soggetti esterni. 

Nessuno. 

PIANIFICAZIONE Completare il Project Management sottostante indicando in dettaglio la sequenza di azioni in cui l’obiettivo di processo si articola, responsabili, risultati attesi, indicatori, target e modalità di monitoraggio (v. note di pag.14). PROJECT MANAGEMENT

Azioni *

Responsabile Risultati attesi alla fine di ogni azione

Indicatori Target atteso Modalità di monitoraggio

Organizzazione degli incontri DS/Vicario Progettazione funzionale ed 

efficace  presentazione di un 

programma articolato in 

obiettivi, tempi e contenuti

n.contenuti coerenti 

con l’idea progettuale n.frequenza docenti agli 

incontri 

n.risposte positive al 

questionario

Calendarizzazione dell’intervento DS/ Vicario/Segreteria  Definizione di tempi e modalità  definizione di tempi precisi e 

compatibili con il piano delle 

attività 

date e incontri realizzati a partire dal mese di febbraio fino a giugno 2018 

Organizzazione degli ambienti di apprendimento 

Collaboratori scolastici  Organizzazione funzionale al lavoro degli spazi 

organizzazione degli spazi 

con attrezzature e materiale 

presente 

n.spazi predisposti per l’attività  

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Svolgimento degli incontri: organizzazione dei gruppi di lavoro verticale 

DS/Vicario  Organizzazione di gruppi coerenti e ben equilibrati 

individuazione criteri nella 

formazione dei gruppi di 

lavoro 

gruppi che coprono 

tutte le aree disciplinari 

e gli ordini di scuola 

(gruppi equieterogenei) 

Raccolta del materiale prodotto  Coordinatori di dipartimento 

Curricolo verticale di Istituto materiale prodotto  n.curricoli prodotti 

Pubblicazione nel sito Vicario/Segreteria Visibilità della progettazione 

curricolare 

Accessibilità e trasparenza  N. di curricoli pubblicati

* Poiché il monitoraggio costituisce lo strumento per giudicare l’andamento dei progetti e risolvere i problemi durante il percorso, è necessario, già in fase di pianificazione, inserire nel Project Management i check point ovvero la valutazione da svolgere nei momenti significativi del percorso sulla base della documentazione raccolta (v.allegato n.1). Si consiglia di compilare la riga corrispondente a tale attività nel modo seguente:

CHECK POINT

Note: Azioni: ogni intervento di miglioramento va scomposto in una serie di azioni correlate e sequenziali finalizzate al raggiungimento dei risultati attesi. “Le azioni vanno indicate ad un livello di dettaglio tale da esplicitare i compiti assegnati a ciascun soggetto coinvolto” (Nota Miur 7904/2015). Responsabile: per rendere operativo il miglioramento è necessario definire chi fa/che cosa/entro quando; è altresì necessario che ogni responsabile effettui il monitoraggio delle attività che gli competono secondo le modalità previste dalla pianificazione. Risultati attesi: i risultati che le azioni previste dovranno essere in grado di produrre, in termini di miglioramento/sviluppo. Indicatore: è un’informazione qualitativa o quantitativa sintetica associata ad un fenomeno/processo/risultato sotto osservazione che consente di: a. valutare come il fenomeno cambia nel tempo; b. verificare se gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti; c. prendere decisioni in modo corretto. L’indicatore deve essere: significativo-misurabile-verificabile. Target: È il valore quantitativo che si intende raggiungere; è correlato all’indicatore. Modalità di monitoraggio: i dati e le informazioni necessarie - gli strumenti di rilevazione.

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Descrivere strategie, metodologie, strumenti che saranno utilizzati nell’intervento di miglioramento (es. nel caso di un’attività di formazione, indicare se in presenza/a distanza, per piccoli gruppi, con laboratori…). L’attività si svolgerà nel secondo quadrimestre a seguito della formazione specifica sulla Didattica per competenze e coinvolgerà tutti i docenti                                       

dell’istituto.  

L’attività sarà articolata in n.3 incontri, con un primo momento collegiale, di 2 ore ciascuno. 

 

Ipotesi di calendario: da fissare nel piano annuale delle attività dei docenti dopo la formazione.

CRONOPROGRAMMA

Azioni *

Responsabile Data prevista di avvio e conclusione

Tempificazione azioni Situazione Rosso = in grave ritardo Giallo = in ritardo Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

Organizzazione e calendarizzazione 

degli incontri di dipartimento verticali 

nel piano delle attività 

DS/Vicario agosto 2018  x                        a.s.2018/2019 

Approvazione Collegio dei Docenti piano attività 

Docenti Istituto    x                       

Predisposizione dei materiali e organizzazione verticali 

DS/Vicario    x                       

Dipartimenti verticali  Coordinatori di dipartimento - Docenti Istituto 

  x  x  x  x                 

Restituzione finale al Collegio dei Docenti 

DS - Coordinatore dipartimenti 

                  x  x     

● Indicare anche i tempi dei check point.

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Il diagramma di Gantt mostra in modo immediato la durata dell’intervento di miglioramento e delle singole azioni. In fase di realizzazione permette di individuare facilmente eventuali ritardi.

LE AZIONI SPECIFICHE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO DIMENSIONI PROFESSIONALI INTERESSATE

Organizzazione del Piano delle attività  definizione dell'identità, dell'orientamento strategico e della politica dell'istituzione scolastica 

Definizione dell’organigramma: coordinatori di dipartimento  definizione dell'identità, dell'orientamento strategico e della politica dell'istituzione scolastica 

Organizzazione gruppi di lavoro  gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane 

Avvio primo incontro: definizione dell’obiettivo - steps del lavoro - condivisione dei materiali 

gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane 

Monitoraggio con coordinatori dipartimento  monitoraggio, valutazione e rendicontazione 

Restituzione finale  monitoraggio, valutazione e rendicontazione 

Da Nota MIUR n.7904/2015: La tabella, replicata per ciascun obiettivo di processo, riprende e sviluppa le azioni specifiche che rappresentano il "contributo del dirigente al perseguimento dei risultati per il miglioramento del servizio scolastico previsti nel rapporto di autovalutazione" (Legge n.107/20 15, art.1, comma 93) e chiede di collegare ciascuna di esse ad una possibile dimensione professionale: l. definizione dell'identità, dell'orientamento strategico e della politica dell'istituzione scolastica; 2. gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane; 3. promozione della partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto; 4. gestione delle risorse strumentali e finanziarie, gestione amministrativa e adempimenti normativi; 5. monitoraggio, valutazione e rendicontazione.

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MONITORAGGIO E VALUTAZIONE IN ITINERE

Indicare le modalità di svolgimento del monitoraggio e della valutazione in itinere, indirizzati a verificare se l’intervento di miglioramento

procede secondo quanto stabilito o se è necessario introdurre opportune modifiche:

a. Periodicità.

I check point scandiscono i momenti significativi di svolgimento dell’intervento di miglioramento.

La loro periodicità è indicata nel Project Management.

1. Modalità e soggetti coinvolti : le riunioni avverranno in presenza con obbligo di partecipazione da parte di tutti i docenti  

1. Criteri per verificare l’andamento dell’intervento di miglioramento:

● rispetto dei tempi 

● regolare svolgimento 

● partecipazione docenti (firma dei presenti) 

● grado di disseminazione 

 

VALUTAZIONE FINALE E RIESAME

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Indicare le modalità di svolgimento della valutazione finale e del riesame dell’intervento di miglioramento.

Il piano di miglioramento è stato rivisto in data 21 giugno 2018 dal NIV (Nucleo Interno di valutazione) e verrà posto all’attenzione del Collegio dei Docenti                                                   del 26 giugno 2018. All’avvio del prossimo a.s.2018/2019 il NIV si riunirà per il riesame del cronoprogramma e la pianificazione dell’obiettivo di processo                                             n.2. 

   

TERZA SEZIONE

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COMUNICAZIONE DEL PdM

PIANIFICAZIONE

REALIZZAZIONE

Annotare le evidenze della comunicazione avvenuta, gli

eventuali scostamenti, le osservazioni

In quali fasi del percorso comunicare

I contenuti della comunicazione I destinatari Le modalità Gli strumenti

Collegio dei Docenti - 8 novembre 2017 

Comunicazione del PDM, priorità, traguardi e obiettivi di processo rivisti 

docenti  Collegiale  videoproiettore, pc  sono stati ridotti rispetto al PDM precedente gli obiettivi di processo 

Pubblicazione del PTOF con integrazione del PDM sul sito web 

priorità, traguardi e obiettivi di processo 

docenti e utenza  Telematica  sito web istituzionale   

monitoraggio  PDM - compilazione nuovo format 

NIV  gruppo di lavoro  pc, drive  inserimento del PDM nel nuovo format 

Collegio dei Docenti Giugno 2018 

comunicazione obiettivi di processo raggiunti al Collegio dei Docenti 

Docenti  collegiale  pc, videoproiettore  verifica finale e riesame al Collegio dei Docenti 

Da Nota Miur n. 7904 dell’1.9.2015: Uno dei fattori di successo dei PdM sta […] nella partecipazione di tutta la scuola alle azioni di miglioramento, nella condivisione a tutti i livelli della direzione strategica che la scuola adotta, nella consapevolezza diffusa del percorso intrapreso e dei risultati che esso produce.

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QUARTA SEZIONE

RISORSE UMANE E FINANZIARIE Obiettivo di processo n.1

  Tipologia attività    

Ore aggiuntive 

Spesa  Fonte finanziaria 

Obiettivo di processo 1       

Personale interno:       

Docenti       

Ata       

Personale esterno:       

Formatori  costo formatori  4.470,05  Bilancio 

Consulenti       

Attrezzature  videoproiettore, pc     

Documentazione e diffusione  telematica     

Obiettivo di processo 2       

    nessuna spesa prevista   

  Coordinatori di dipartimento  5h per coordinatore  FIS 

  Coordinatore dei dipartimenti  15 h   

Completare per ogni obiettivo di processo.

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INDICE

ANAGRAFICA e COMPOSIZIONE NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE

p.1

PRIMA SEZIONE - SCENARIO DI RIFERIMENTO E OBIETTIVI DEL PDM

p.2

I RISULTATI DELL’AUTOVALUTAZIONE p.2

I RISULTATI DELLA VALUTAZIONE ESTERNA p.4

LE PRIORITÀ E I TRAGUARDI – LE MOTIVAZIONI DELLA SCELTA p.5

GLI OBIETTIVI DI PROCESSO – LE MOTIVAZIONI DELLA SCELTA p.8

SECONDA SEZIONE – GLI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO

p.11

DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO DI PROCESSO p.12

PROJECT MANAGEMENT

p.13

CRONOPROGRAMMA

p.15

LE AZIONI SPECIFICHE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

p.16

MONITORAGGIO E VALUTAZIONE IN ITINERE

p.17

VALUTAZIONE FINALE E RIESAME

p.18

TERZA SEZIONE - COMUNICAZIONE DEL PDM

p.19

p.20

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QUARTA SEZIONE – RISORSE UMANE E FINANZIARIE