Rutìn.it n°6 Gennaio 2012

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Porta a Porta Gentil Pixel Nuove Leve N°6 Anno II - Gennaio 2012 - www.rutin.it - Tabloid Gratuito a Fumetti n.6 Gli Uomini preferiscono le Blu EMERGENCY: Impegno a Fumetti

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Rutìn.it n°6

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Gli Uomini preferiscono

le BluEMERGENCY:Impegno a Fumetti

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EDITORIALEEDITORIALE

Grafica, marchi e contenuti di tutte le pagine sono di esclusiva proprietà di Eggs Press s.r.l. e dei rispettivi autori.

INDICEINDICE

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Registrato presso il Tribunale di Roma n. 83/2011 del 16 Marzo.

12 MIRAdi Viola D.

9 DEBUGdi Nevitz

4 PELVIUSdi Vano

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Buoni propositi per il 2012Si spengono le luci, tacciono le voci e dopo l’euforia della festa an-che per questo inizio 2012 un accenno di risolutezza sembra scuo-tere le nostre coscienze. La domanda è sempre la stessa: quali sono i buoni propositi per l’anno nuovo? Ragioniamo per numeri, pronti ad attizzare i neuroni!

Le mille proposte si affollano nella testa con un carico di speranza e buoni intenti. Negli ultimi anni i nostri desideri si sono concentrati su questioni pratiche: ecco perché nella top ten dei buoni propositi alla decima posizione risiede la volontà di coltivare atteggiamenti ‘zen’, seguita alla nona dalla necessità di perdere i 10 kg accumulati causa abbandono amoroso/a e all’ottava dal desiderio d’imparare a dosare bene il detersivo in lavatrice. Ma non manca la spinta eco-logista e così alla settima c’è la fervida determinazione a capire fi-nalmente cosa mettere nell’umido e alla sesta, per gli over settanta, l’ambizione di riuscire a usare la posta elettronica. Ma la top ten entra nel vivo al quinto posto: la ricerca del principe azzurro per le donne (a quelle più disperate basta anche un principe azzurro ‘stin-to’, il rimando è al punto otto: imparare a dosare il detersivo). Alla quarta posizione accontentarsi di vivere in affitto, perché un mutuo no, non te lo concedono nemmeno se ipotechi la tua vita. Nel podio della felicità troviamo al terzo posto un contratto a tempo indeter-minato, anche se l’unico lavoro a tempo indeterminato su piazza è ottenere un lavoro. Ultime due: guardare al futuro con ottimismo e, in pole position, lottare per realizzare i nostri buoni propositi. E per chi amasse Roberto Giacobbo, non ascoltatelo: il 21 dicembre 2012 il sole sorgerà lo stesso, qualcuno si sveglierà felice di aver concluso un anno appagante, qualcun altro deciderà che tutto sommato la sfi-ga dovrà pur finire. In tutti i casi godiamoci la vita che, come diceva Woody Allen, anche se è piena di solitudine, miseria e infelicità, disgraziatamente dura troppo poco! Buon anno a tutti!

Anna Barison

15 EMERGENCY LANCIA IL ...di Anna Maria Possidente

3 35 MQdi Stefano Frassetto

www.rutin.itN° 6 - Anno II - Gennaio 2012Editore: Eggs Press s.r.l.Direttori Editoriali:Guido MuziEmanuele [email protected] Legale:Via Yser, 21 00198 RomaSede Operativa:Via G. Paisiello, 32 00198 Roma

Direttore Responsabile: Francesco SicilianoRedazione:Tanina CordaroFrancesco Saverio RussomannoJlenia CurròPaola [email protected] Marketing:Luca Maria PolaccoAnna Maria [email protected]

Art Director:Damiano MontiCopertina, Grafica e Impaginazione:Alessandro Di BaccoFoto a cura di: Romina Nizar

Stampa:Centro Stampa Quotidiani S.p.a.Via dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS)www.csqspa.it

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Nato a Torino nel 1968,

dove tutt’ora risiede, comin-cia disegnando per piacere in una scomoda stanzetta situa-ta all’interno di un palazzo decadente. Sposato, con due figli, sviluppa la passione per il disegno più per pigrizia nei con-fronti della scrittura, per poi farne una professione intorno ai 18 anni. Studia architettura e inizia l’attività di illustratore e fumettista. Nell’am-bito della stesura della sua tesi, si trasferisce e lavora a Parigi, presso il quotidiano Libération.

Conclusa l’esperienza france-se, torna in Italia, dove comincia a collaborare con una striscia sull’in-serto Voci dell’Avvenire, poi Ippo.it sul Giornalino e con La Stampa di Torino. Insieme a Pierpaolo Rovero realizza il libro Gate22: il domani. Ha una passione malata per la mu-sica degli anni ‘80. Sogna di giocare a golf con Mort Walker, il creatore di Beetle Bailey, in qualche club del Connecticut con un caddy che se-gue portando i bicchieri di Martini bianco. Esordisce su Rutìn.it con la striscia 35MQ, già presente su 20 minuti, quotidiano svizzero, sul blog Balloons e su Facebook con una pa-gina a lui dedicata.

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Stefano Frassetto

di Stefano Frassetto

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Vano

È l’autore di Ghenga, il

fumetto seriale a tiratura nazionale uscito alcuni anni fa in edicola, in-centrato sul tema degli studenti fuo-risede e al quale

hanno collaborato solo disegnatori e grafici italiani. La sua particola-rità sta nel parlare dell’argomento con un suo stile personalissimo, presentando le avventure di Sara, Sabrina e Arianna in chiave ironica e surreale.

Francesco Rivano, detto Vano, ha anche realizzato il video anima-to di Safari rmx di Jovanotti, con il quale ha vinto il premio della criti-ca su Qoob; ha collaborato con Left nelle vesti di vignettista satirico e curato la sigla del documentario Le Dame e il Cavaliere, uscito in dvd in tutte le librerie. Inoltre, proprio su Ghenga è stato realizzato un do-cumentario, andato in onda sul ca-nale tematico Current TV.

Attualmente, oltre a collaborare con Rutìn.it sta preparando la sua prima graphic novel, che si intitole-rà Nutrirsi d’Avanzi. La sua scelta di sposare il progetto alla base della nostra rivista è legata al fatto che ne appoggia lo spirito di condivisione libera.

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È diventata famosa per aver indos-sato e creato lo Snorlax Dress,

l’abitino senza maniche che riprende le sembianze di un Pokémon. Oggi Betty Felon è una blogger famosa e di successo, che ha fatto del connubio tra moda e fumetti un vero e proprio fashion trend. Nel suo blog persona-le, dall’esplicito titolo Fashion tips from comics strips, ogni giorno Betty propone look ‘a base di fumetti’. Una vera e propria rassegna dei capi degli stilisti e dei brand più famosi che hanno esportato il mondo dei superoi su maglie, capotti e capel-li. Ma non solo. Grande è lo spazio concesso allo street style, ovvero alle proposte che giungono dalla strada, dai look fai-da-te, ai pezzi da mercatini vintage. Scopriamo così che in giro per il mondo non vanno di moda solo le celebri felpe di Superman, ma anche la manicure ispirata a Batman e Robin, il cion-dolo di kryptonite e perfino i boxer di Flash. Da ‘vecchia’ appassionata di cosplay, Betty ogni tanto osa e per una serata particolare propone total look ironici e aggressivi, ispi-rati a Catwoman o Wonder Woman.

Look da favola? No, da fumetto!

Serena De DomenicoStudentVille.it

Betty Felon, la guru della moda a fumetti

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Damien Hirst, capofila del grup-po YBAs (Young British Ar-

tists), è uno degli artisti più discussi e controversi del nostro periodo. È sua una delle opere più costose di sempre: un teschio tempestato di diamanti dal valore di 18,8 milioni di dollari. Come la maggior parte delle sue creazioni, ha come tema centrale la vita e la morte.

È però un artista trasversale, noto anche per i suoi spin painting, opere realizzate dipingendo su superficie circolare in rotazione, e per gli spot painting, che consistono in righe e cerchi colorati.

Proprio quest’ultima collezione è al centro di una delle più peculiari esposizioni. Le oltre 300 opere di Hirst, tra le più iconiche dell’arte contemporanea, saranno infatti in mostra simultaneamente in undici gallerie Gagosian nel mondo (tra cui quelle di Roma, New York, Londra, Parigi, Los Angeles, Atene, Ginevra e Hong Kong).

Fino al 10 marzo 2012 potre-te così ammirare quelle che sono divenute un vero e proprio sim-bolo riconosciuto universalmente: il primo spot painting realizzato nel 1986, ma anche il più recente, completato nel 2011, che contiene 25781 spot dal diametro di 1 mm e i cui colori non sono mai ripetuti.

Paola Faedda

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Le opere di Damien Hirst in mostra

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Ct rera una volta ... e forse non c’è più. Il mondo delle fiabe

come lo conosciamo, quello rac-contato dai fratelli Grimm e dalla Disney, ora non esiste più. Grazie a Edward Kitsis e Adam Horowitz, sceneggiatori di una delle serie più fortunate della televisione (Lost, ndr.), le favole non sono più le stes-se. E ve ne accorgerete.

Dal 17 gennaio 2012 su Fox va infatti in onda una nuova serie tv, C’era una volta, che unisce il mon-do delle fiabe a quello presente. Come già ci avevano abituato con Lost, la serie segue due binari tem-porali: il coloratissimo mondo delle fiabe e il grigio mondo reale.

Ma attenzione, abbiamo detto che non è il mondo classico delle fiabe: ad esempio incontriamo Biancane-ve come non l’abbiamo mai vista, con tanto di spada e pancione.

L’attenzione non si focalizza sul mondo, quanto sui personaggi, che da piatti e stereotipati come appari-vano nel mondo classico, si trasfor-mano in persone complicate e reali.

Lasciatevi allora raccontare la favola della buona notte che avreste sempre voluto sentire, quella dopo il fatidico “e vissero tutti felici e contenti”.

Paola Faedda

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Nuova serie TV per gli autori di Lost

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Si chiama Shepard Fairey, ma è diventato celebre in tutto il

mondo con il nome-slogan di Obey. Dopo aver contribuito in maniera determinante alla campagna elet-torale del presidente statunitense Barack Obama, il suo stile è di-ventato oggetto del desiderio per gli appassionati d’arte sparsi in tutti i continenti. Intorno al suo lavoro serigrafico, incentrato sui temi del-la critica sociale o dedicato a per-sonaggi di assoluta rilevanza della cultura popolare, si è creato un vero e proprio culto.

In Italia, il merito di aver organ-izzato la prima grande mostra di Shepard Fairey è di Mondo Biz-zarro Gallery di Roma che, dopo la personale tributata allo street artist americano nel 2011, replica pro-ponendo – fino al 12 febbraio 2012 – una retrospettiva che, tra opere in tiratura limitata e pezzi unici, conterà oltre 120 pezzi firmati da Obey, coprendo un arco temporale compreso tra l’ormai lontano 1997 e i nostri giorni.

Una mostra-spettacolo di grande attrattiva, imperdibile per chiunque desideri accostarsi da vicino ai ca-polavori di un artista ultra-contem-poraneo come Fairey sposandone genio creativo e sensibilità.

A cura della Redazione

RetrospettivaShepard Fairey

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Classe 1984, disegnatore

professionista dal 2005.

Passa la sua vita viaggiando e disegnando ad ogni occasione che gli si presenta.

Animatore in Giappone, designer di giocattoli a Hong Kong, illustra-tore in Spagna e in Italia.

Tra gli altri lavori ha pubblicato tavole pubblicitarie per McDonalds e strisce a fumetti per un quotidiano di Hong Kong.

Ora sta per uscire in Italia il suo primo manga: Adventure Hunter.

http://futurechoco.tumblr.com/

Nevitz

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LfIstituto Italiano di Cultura della capitale francese acco-

glierà fino al 17 febbraio 2012 la mostra Graphicnovel.it, un’esposi-zione di 150 tavole originali estratte dai lavori di 15 autori italiani.

Realizzata in collaborazione con l’associazione Vivacomix e la Gale-rie Martel, l’esposizione compren-de un’ampia panoramica del fumet-to italiano: da Lorenzo Mattotti e Igort (per citare due dei maggiori protagonisti dei primi anni ’80), a Gabriella Giandelli, Manuele Fior, Davide Toffolo, Sara Colaone, Gia-como Nanni, Francesco Cattani, Stefano Ricci, Piero Macola, Gipi, Alessandro Tota, Leila Marzocchi, Vittorio Giardino e Davide Reviati.

Ogni autore sarà rappresentato da una sua opera all’interno del Salon de Lecture dell’Istituto: Gipi dal suo romanzo autobiografico La mia vita disegnata male, Davide Toffolo da Pasolini, Igort da Quaderni ucrai-ni, Lorenzo Mattotti da Stigmate, e ancora Manuele Fior sarà presente con 5000 chilometri al secondo, Gabriella Giandelli con Interiorae, Alessandro Tota con Fratelli.

Tanina Cordaro

Il fumetto italiano protagonista a Parigi

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Incanto: capacità di destar diletto, stupore, ammirazione. Oppure

la nona edizione di Supermagic, il festival della magia, in scena al Teatro Olimpico di Roma fino al 29 gennaio 2012.

Sul palco si susseguono i miglio-ri prestigiatori di tutto il mondo, re-galando al pubblico uno spettacolo mozzafiato di due ore.

Diventando adulti si perde la ca-pacità di credere alle cose impossi-bili, si perde la capacità di sognare. Fortunatamente l’arte in tutte le sue forme ci aiuta a recuperarne un po’, soprattutto quando ci mette davanti a immagini strabilianti, magiche, incantate. L’intensa miscela tra televisione, cinema e video-arte, oltre ovviamente alla magia e allo spettacolo teatrale, ci regalano la possibilità di credere nell’incredi-bile, di abbandonare anche per un solo momento la razionalità. Ecco perché Supermagic è diventato ne-gli anni un punto di riferimento, una manifestazione non solo di straordi-nario interesse, ma anche un richia-mo molto forte di pubblico e critica.

Non è un semplice spettacolo di magia, ma un’esperienza teatrale che ha come unico limite la fantasia.

Paola Faedda

Abracadabra, l’Incanto è in città!

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Viola D. è nata a

Roma ma cre-sciuta ad Aielli, un piccolo pae-se in provincia de L’Aquila. Dopo il diplo-ma superiore ha

conseguito con il massimo dei voti il diploma presso la Scuola Interna-zionale di Comics, sede di Roma, con specializzazione in fumetto umoristico. Ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti in alcuni concorsi di fumetto ed illustra-zione; ha collaborato e collabora con la 80144 edizioni, con la casa editrice Il Ciliegio, con Design Bank Licensing, la Dreams Time, la Provincia de L’Aquila, il centro culturale Affabulazione di Ostia. Attualmente è iscritta al corso di laurea “Arti e Scienze dello spet-tacolo”, indirizzo “Cinema” presso l’ Università La Sapienza di Roma.

www.violinoviola.blogspot.com

Viola D.

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Un reportage disegnato per rac-contare un viaggio attraverso

la storia recente. Igort ha pubblicato per Mondadori Quaderni russi, una graphic novel che segue il progetto già avviato con Quaderni ucraini in cui l’autore cerca di capire cosa sia stata l’ex Unione Sovietica.

“Quando, il 7 ottobre del 2006, Anna Politkovskaja fu assassinata nell’ascensore di un anonimo pa-lazzo moscovita, rimasi scioccato – ha dichiarato Igort –. Non sapevo che avrei ripercorso i suoi passi alla ricerca di un senso, e che per ogni risposta che avrei trovato sarebbero sorte mille nuove domande. Dopo aver preso casa in Ucraina, ho co-minciato a viaggiare in compagnia dei miei quaderni da disegno. Ho letto documenti, trovato confes-sioni che divorano le coscienze in erba dei giovani militari russi di stanza in Cecenia, il sanguinoso palcoscenico della guerra dimen-ticata che infiamma il Caucaso. Ho incontrato uomini e donne co-muni, non eroi, persone piccole e modeste il più delle volte scolpite dal dolore. Così è nato Quaderni russi, un libro di storie di persone piccole, che attraverso il racconto mi hanno aiutato nel mio intento di dare dei contorni, delle chiavi di let-tura del mistero russo”.

A cura della Redazione

Igort sulle tracce di Anna Politkovskaja

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Cosa è l’arte? Cosa è la scienza? Dove si trova il confine tra le

due? La mostra del dottor Von Ha-gens mina le nostre certezze.

Alle Officine Farneto di Roma è possibile visitare, fino al 22 feb-braio 2012, quella che può essere da alcuni definita una macabra mo-stra. Il ‘dottor morte’, come è stato soprannominato, ci dimostra come anatomia e arte possano fondersi e confondersi in un percorso che espone 20 corpi umani e 200 orga-ni, rendendo accessibile al grande pubblico alcune informazioni che altrimenti resterebbero relegate al solo ambito scientifico.

Grazie alla tecnica della plasti-nazione, che sostituisce i liquidi corporei con polimeri di silicone, i muscoli appaiono in ottimo stato ed è così possibile ammirare e studia-re la perfezione del corpo umano. Niente di macabro quindi? Il dottor Von Hagens risponde: “La morte è un fatto normale, è parte della vita. È la vita ad essere eccezionale”. E la sua mostra ne è la prova, alla quale, volendo, si può anche ‘parte-cipare’. L’Institute for plastination si occupa infatti del programma di donazioni dei corpi … Fateci un pensierino!

Paola Faedda

Body Worlds,il confine tra arte e scienza

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Giustizia sociale, solidarietà e rispetto dei diritti umani: l’Associazione Emergency in-traprende nuovi percorsi per continuare a seguire il proprio impegno sociale. Anche at-traverso i fumetti.

Fin dalla sua prima uscita, quasi un anno fa, il mensile E conteneva tavole illustrate con racconti di diversi autori di comics.

Maso Notarianni, direttore della rivista insieme a Gianni Mura e Gino Strada, ci ha raccontato in un’intervista com’è nata l’idea e in che modo le storie a fumetti possono rappresentare uno stru-mento di divulgazione stimolante e apprezzato dal pubblico.

Perché l’idea di inserire i fumetti in un maga-zine come E?Perché E ha l’ambizione di parlare a un pubblico vasto, non già abituato ai temi che trattiamo, non necessariamente già ‘consapevole’. Quello del fumetto è un linguaggio che si presta benissimo per la divulgazione e per avvicinare pubblici ‘di-versi’ a temi anche seri e impegnati. Ed è un gran bel linguaggio, peraltro.

I fumetti possono rappresentare una forma di comunicazione rapida ed efficace?Certamente sì, possono esserlo. Come possono essere – e spesso sono – una forma di comuni-cazione che contiene più livelli di lettura. Credo che sia più efficace – per dirla un po’ schematica-mente – un buon numero di Dylan Dog che non un numero di una rivista impegnata e seriosa, per accendere i neuroni di molte persone su problemi che sono di tutti, ma che sono nascosti dai grandi media, o che dai grandi media sono trattati ide-ologicamente.

Chi sono gli autori?I nostri autori sono per la maggior parte prove-nienti dalla scuderia di Becco Giallo, perché la collaborazione con la casa editrice padovana ha radici antiche. Con loro abbiamo fatto anche uno splendido lavoro , il web documentario The Iron Curtain Diaries.

E i protagonisti delle storie?In genere sono personaggi che hanno avuto a che fare con la storia recente del nostro Paese o con la cronaca. Le storie che preferiamo pubblicare sono storie ‘giornalistiche’, storie che abbiano elementi di realtà e di riflessione sulla realtà.

Qual è stato il riscontro da parte dei lettori?Molto positivo, ma ce lo aspettavamo a dire il vero, sia perché facciamo molta attenzione alla qualità, sia perché è un linguaggio comunque po-polare, quello del fumetto.

Esiste un personaggio dei comics al quale si

sente particolarmente vicino?Ce ne sono molti, e dipende dal momento e dall’umore. A volte mi sento il Paolino Paperino di Barks, quello incazzato nero. Altre volte mi sento Calvin, quando sogna mondi e avventure impossibili, o vorrei esser Corto, che mondi e avventure impossibili le ha vissute.

Con quale autore dei fumetti vi piacerebbe col-laborare in futuro?Ci piacerebbe continuare a lavorare con chi crede che un mondo diverso è possibile e necessario, con chi crede nei nostri valori, e con chi, come ab-biamo fatto noi, mette al servizio di questi valori la sua professionalità, la sua arte, la sua bravura. Indipendentemente dalla fama o dal successo.

A proposito di progetti per l’avvenire. Ci sono novità in cantiere?Ce ne sono sempre tantissime, ma non ne parlia-mo per scaramanzia, comprenderete…

Una sua opinione sull’idea di un free press a fumetti come Rutìn.it?Ottimo progetto, con il quale speriamo di colla-borare!

Anna Maria Possidente Credo che un buon numero di Dylan Dog sia più efficace di una rivista impegnata e seriosa per accendere i neuroni di molte persone su problemi che sono di tutti

Vorremmo lavorare con chi crede nei nostri valori e mette al servizio di questi la sua professionalità, la sua arte, la sua bravura

L’intervista integrale suwww.rutin.it

Emergency lancia il fumetto d’impegno sociale