Ruolo Delle Epatopatie Nella Fase Acuta del Lichen

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Descrizione del ruolo delle epatopatie nella genesi del lichen orale

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  • tu

    truulIRIR

    M

    Ric31

    Acc16

    Dis7 m

    *AuGian

    gpb

    e operato un monitoraggio dei markers sierologici dello stato di funzionalita

    epatica in pazienti affetti da LPO.

    Materiali e metodi. Novantasei pazienti con LPO ed epatopatie croniche

    7

    s

    azi

    gru

    pa

    i c

    al

    st

    ossalacetica (SGOT),

    deidrogenasi (LDH),

    colinesterasi (PCHE), r

    (AP), glucosio sierico (B

    di Student. Le differen

    PT

    zie

    e

    ma

    functional status of their liver in OLP patients by serological assays.

    Material and methods. We selected 96 patients with CLD-related OLP-

    CLD (mean age 62.28 years W 7.42, range 48-78 years; female:male

    articolo originale(a due code).

    Risultati. SGOT, SG

    alterati in 33/48 pa

    controllo, rispettivam

    lesioni da LPO erasangue. Il rapporto di

    significativamente piu

    0011-8524/5 - see front ma

    doi: 10.1016/j.cadmos.2011,42 anni, range 48-78 anni; rapporto femmine:

    tati selezionati in una coorte di 476 pazienti con

    enti con LPO erano affetti da infezione cronica da

    ppo test. Quarantotto pazienti costituivano il gruppo

    tia cronica ed erano affetti da epatite cronica far-

    linici erano valutati secondo la scala di criteri utilizzati

    . I campioni di siero dei pazienti venivano raccolti e

    di funzionalita epatica: transaminasi glutammico-

    transaminasi glutammico-piruvica (SGPT), lattato

    gamma-glutamil-transpeptidasi (g-GT), pseudo-apporto albumina/globulina (AGR), fosfatasi alcalina

    G). Per le analisi statistiche e stato utilizzato il test t

    ze sono state giudicate significative per p < 0,05

    , g-GT, PCHE e BG sono risultati significativamententi del gruppo test e in 9/48 pazienti del gruppo

    nte. In entrambi i gruppi, il punteggio clinico delle

    ggiore nei pazienti con alterazione degli esami del

    incidenza delle esacerbazioni cliniche del LPO era

    ratio 2.3:1) from a cohort of 476 OLP patients. As intervention group,

    forty-eight out of 96 patients OLP patients had chronic HCV infection. As

    controls, forty-eight of 96 OLP-CLD patients had a chronic drug-induced

    hepatitis. The other 48 had a chronic drug-induced hepatitis (control

    group). Clinical signs were scored according to the criteria reported by

    Thongprasom et al. Serum samples from each patient were analyzed to

    determine the following: serum glutamic oxaloacetic transaminase

    (SGOT), serum glutamic pyruvic transaminase (SGPT), lactate dehydro-

    genase (LDH), gamma-glutamyl transpeptidase (g-GT), pseudo-choline-sterase (PCHE), albumin/globulin ratio (AGR), alkaline phosphatase (AP),

    and blood glucose (BG) levels. Statistical analysis was based on the

    unpaired Student t-test. Differences were considered significant when

    p was < 0.05 (two-tailed).

    Results. SGOT, SGPT, g-GT, PCHE and BG were resulted significantlyaltered in 33/48 and 9/48 patients in the intervention group as well as

    control group, respectively. In both groups, the clinical score of OLP lesions

    was higher in patients with alterations of blood tests, mainly liver enzymes.

    The incidence of OLPCE was also significantly higher among OLP-CLD

    patients with alterations of the laboratory data. The atrophic-erosive form(eta media 62,28Wmaschi 2,3:1) sono

    LPO. Quarantotto p

    HCV e formavano il

    controllo LPO-epato

    maco-indotta. I segn

    da Thongprasom et

    controllati per i tePATOLOGIA ORALE

    Ruolo delle epaacuta del lichenRole of hepatitis in thelichen planus

    G.P. Bombeccaria,*, F. Spadaria, S. G

    a Dipartimento di Scienze Chirurgiche RicosClinica Odontoiatrica e Stomatologica, AmbOspedale Maggiore Policlinico FondazionebUnita di Anatomia Patologica, FondazioneMangiagalli e Regina Elena, Milanoc A.I.R.M.E.B. Associazione Italiana Ricerca

    evuto ilmaggio 2011

    ettato ildicembre 2011

    ponibile onlinearzo 2012

    tore di riferimento:Paolo Bombeccari

    [email protected]

    Riassunto

    Obiettivi. Il lichen planus orale (LPO) e considerato una manifestazione

    extraepatica in corso di malattie croniche del fegato. Al fine di controllare

    lincidenza di esacerbazioni cliniche del LPO nelle lesioni atrofico-erosive, sialto tra i pazienti LPO-epatopatia cronica che

    tter 2012 Elsevier Srl. Tutti i dirtti riservati..12.003opatie nella faseplanus oraleexacerbation of oral

    errieria, F. Pallottib, G. Guzzic, F. Santoroa

    ttive e Diagnostiche,atorio di Patologia e Medicina Orale,CCS Ca Granda, MilanoCSS Ca Granda, Ospedale Maggiore,

    etalli e Biocompatibilita, Milano

    Abstract

    Objectives. Oral lichen planus (OLP) is considered an extrahepatic mani-

    festation of chronic liver disease (CLD). To survey the incidence of OLP

    clinical exacerbations (OLPCE) in atrophic-erosive lesions, we assessedwas the one most frequently observed.

    DENTAL CADMOS | 2012;80(4):171-181 | 171

  • La

    da

    iche del LPO. Lalterazione

    indurre tali esacerbazioni,

    coo

    olta

    zza

    ne

    e *

    tus

    use

    th

    oral pathologists and hep

    ses levels are observed

    c li

    hen

    con possibile prevalenza di queste ultime

    nelle fasi acute del decorso cronico [3].

    La significativa correlazione statistica

    de

    ne

    do

    de

    LP

    rep

    ma

    de

    HL

    spi

    gra

    altr

    da

    che in corso di epatopatie croniche,

    lobiettivo della seguente indagine e stato

    quello di esaminare, in due gruppi di

    , il decorso clinico

    porto al monitorag-

    nz

    stin

    vit

    e

    nd

    collo dello studio era approvato dal

    Comitato Etico locale in accordo con gli

    standard etici stabiliti nella Dichiarazione

    di Helsinki del 1964.

    Il primo gruppo (test) era costituito da

    G.P. Bombeccari et al.

    172l LPO con le epatopatie croniche

    lla popolazione mediterranea e ben

    cumentata [4]. Nel caso del virus

    llepatite C (HCV) lespressione del

    O, quale possibile conseguenza della

    licazione virale nei tessuti affetti dalla

    lattia, sembra essere associata a un

    terminato aplotipo genetico, lallele

    A-DR6, che potrebbe parzialmente

    egare la peculiare eterogeneita geo-

    fica [5]. A sostegno di tale ipotesi, in

    pazienti affetti da LPO

    delle lesioni orali in rap

    gio degli indici di fu

    due gruppi erano di

    positivita e la negati

    HCV.

    2. Materiali e m

    Lo studio e stato coi Paesi con alta prevalenza di infezione

    HCV (Egitto e Nigeria) si stima una

    dati clinici e di laborato

    di soggetti, nellambito

    | DENTAL CADMOS | 4/2012ionalita epatica. I

    ti tra loro per la

    a allinfezione da

    todi

    otto utilizzando i

    48 pazienti con LPO visitati consecutiva-

    mente (36 femmine e 12 maschi; eta

    media 62,28W 7,42 anni) con associata

    diagnosi di infezione cronica da HCV,

    determinata attraverso la ricerca anticor-

    pale con test immunoenzimatici di terza

    generazione (Ortho Diagnostic System,

    Raritan, New Jersey, USA), mentre

    lHCV-RNA e stato rilevato con metodicaassociandosi alle forme atrofico-erosive, delle possibili manifestazioni extraepati- 2003 da van der Meij et al. [14]. Il proto-evidenziavano alterazioni dei dati di laboratorio.

    stata la piu frequentemente osservata.

    Conclusioni. Lo stato di infezione da HCV e

    non sembra essere causa di esacerbazioni clin

    dei parametri ematologici del fegato puo

    indipendentemente dalla patologia di base. La

    orale e lepatologo e di vitale importanza ogni v

    livelli di transaminasi in pazienti con LPO, finali

    clinico della malattia.

    Parole chiave: * Epatopatie croniche * Infezio* Lichen atrofico-erosivo * Lichen planus oral

    1. Introduzione

    Il lichen planus (LP) e una patologia

    muco-cutanea di natura infiammatoria

    cronica, la cui prevalenza e stimata

    intorno al 2% della popolazione generale,

    con predilezione per leta media e il sesso

    femminile [1]. Le lesioni orali sono presenti

    nel 70-77% dei pazienti dermatologici

    affetti da LP [2]. Il pleomorfismo clinico

    del lichen planus orale (LPO) si manifesta

    con la forma reticolare nelle fasi subacute,perazione tra il patologo

    che si osservano elevati

    ta a migliorare il decorso

    HCV

    Transaminasi sieriche

    disease.

    Key words: * Chroni* Atrophic-erosive lic

    negativa o insignificante associazione

    delle due patologie, suggerendo che tale

    comorbilita non possa essere spiegata

    sulla base del solo tasso di prevalenza

    nella popolazione generale [6]. A oggi, la

    diretta correlazione del LPO con linfe-

    zione da HCV rimane comunque contro-

    versa, con alternanza di risultati positivi

    [710] e negativi [1013].

    A fronte della persistente disomogeneita

    di risultati e considerando che la forma

    atrofico-erosiva del LPO e ritenuta unaforma atrofico-erosiva e

    epatite tossica da solo

    Conclusions. The sta

    not seem to be the ca

    trigger OLPCE with borio di due gruppi

    di una coorte diof HCV infections and of toxic hepatitis alone does

    of OLPCE. Altered liver function parameters may

    types of CLD. Interdiscilinary cooperation between

    atologists is vital whenever elevated transamina-

    in OLP patients, to improve the clinical course of

    ver diseases * HCV infection* Oral lichen planus * Serum transaminases

    476 pazienti di razza caucasica affetti da

    LPO visitati presso il nostro Dipartimento

    da gennaio 2004 a dicembre 2010. La

    raccolta dei dati aveva inizio dal momento

    in cui ogni singolo paziente era conside-

    rato idoneo allarruolamento nel gruppo

    di riferimento. Entrambi i gruppi erano

    controllati longitudinalmente nel tempo

    per un periodo medio di 59,6 W 9,2 mesi

    (deviazione standard). La diagnosi di LPO

    era formulata in accordo con i criteri clinici

    e istopatologici rivisti e modificati nelPCR con primer per la regione 5-NC del

    virus.

  • Il secondo gruppo (controllo) era

    costituito da 48 pazienti affetti da LPO

    (32 femmine e 16 maschi; eta media

    60,82W 8,12 anni) con esami sierologici

    negativi per linfezione da HCV. Ciascun

    paziente del secondo gruppo era arruo-

    lato con modalita casuale successiva-

    mente alla diagnosi di ogni nuovo

    paziente eleggibile nel primo gruppo, al

    fine di ottenere due gruppi numerica-

    mente e temporalmente comparabili.

    I criteri di esclusione, per entrambi i

    gruppi, erano i seguenti:

    * pazienti trattati con interferone allepo-

    ca del reclutamento;

    * pazienti trattati con ribavirina;

    * pazienti con epatite cronica correlata a

    m

    disfunzioni tiroidee, diabete mellito.

    Esami ematochimici periodici, transami-

    nasi glutammico-ossalacetica (SGOT),

    transaminasi glutammico-piruvica

    (SGPT), gamma-glutamil-transpeptidasi

    (g-GT), lattico deidrogenasi (LDH), rap-

    porto albumina-globulina (AGR), pseudo-

    colinesterasi (PCHE), fosfatasi alcalina

    (AP), glucosio sierico (BG), con frequenza

    semestrale, erano prescritti per valutare il

    profilo epatico in ogni paziente dei due

    gruppi. Gli esami clinico-obiettivi segui-

    vano una periodicita quadrimestrale,

    salvo nelle fasi di esacerbazione del

    LPO. I dati clinici riguardavano il numero

    delle fasi acute e il grado di severita,

    inteso come rappresentazione dei segni

    * score 3, area atrofica > 1cm2;

    * score 4, area erosiva 1cm2;* score 5, area erosiva > 1cm2.

    La fase di esacerbazione era definita tale

    con un punteggio 2. La remissionecompleta dei segni clinici, dopo la terapia,

    era definita come la scomparsa di tutte le

    lesioni atrofico-erosive, nonostante la

    permanenza delle lesioni ipercheratosi-

    che. I vari punteggi potevano essere

    combinati per specificare le caratteristi-

    che individuali dei diversi quadri clinici.

    I dati statistici sono riportati come

    medie e deviazioni standard, se non

    con

    21

    con

    Ruolo delle epatopatie nella fase acuta del lichen planus orale[(Fig._1)TD$FIG]Fig. 1

    21(10):456-8Fig.. 1 Espressione clinica suggestiva di punteggio 1 se(10):456-8

    2 Espressione clinica suggestiva di punteggio 5 seFigorbosi extraepatici come ipertensione,diprocessi autoimmuni;

    * epatopatie associate a infezione cro-

    nica da virus dellepatite B (HBV).

    Una dettagliata anamnesi patologica di

    tutti i soggetti veniva raccolta al fine

    registrare leventuale presenza di stati[15] (figg. 1 e 2):

    * score 0, nessuna lesione;

    * score 1, lesione ipercheratosica;

    * score 2, area atrofica 1cm2;

    [(Fig._2)TD$FIG]Fig. 2

    do Thongprasom K, et al. J Oral Pathol Med 1992;

    do Thongprasom K, et al. J Oral Pathol Med 1992;(score) proposta da Thongprasom et al.punteggio secondo una scala di valoriclinici, prevedendo una valutazione aDENTAdiversamente indicato. Il test t di

    Student non accoppiato e stato utiliz-

    zato per le analisi statistiche. Le diffe-

    renze sono state giudicate significative

    con p < 0,05 (a 2 code) e con intervallo

    di confidenza al 95%.

    Gli autori dichiarano che lo studio presen-

    tato e stato realizzato in accordo con gli

    standard etici stabiliti nella Dichiarazione

    di Helsinki, e che il consenso informato e

    stato ottenuto da tutti i partecipanti prima

    del loro arruolamento allo studio.L CADMOS | 2012;80(4):171-181 | 173

  • uttuar

    o A

    CV)

    7,32

    2

    ,9)

    ,4)

    i e

    orbilita

    ,3)

    ,5)

    G.P. Bombeccari et al.Tabella I Dati anamnestici patologici e vol

    ai due gruppi di studio

    Dati anamnestici Grupp

    (LPO-H

    N. soggetti 48

    Eta (anni) 61,91W

    Sesso (M/F) 36/1

    Abitudine al fumo di sigaretta 11 (22

    Abitudine allalcol 5 (10

    Diagnosi d

    Epatite C cronica 48

    Cirrosi epatica HCV-correlata 1

    Epatopatie non virali 0

    Com

    Ipertensione 14 (29

    Disfunzione tiroidea 6 (123. Risultati

    Durante la prima visita, conseguente alla

    diagnosi clinico-istologica di LPO, 22 dei

    48 soggetti test (45,9%) e 19 dei 48 sog-

    getti controllo (39,7%) mostravano evi-

    denza clinica di una marcata forma

    atrofico-erosiva di LPO. Manifestazioni

    extraorali di LP si osservavano in 9/48

    pazienti del gruppo test (7 cutanee,

    2 genitali) e in 6/48 pazienti del gruppo

    controllo (5 cutanee, 1 genitale). La storia

    medica dei due gruppi di pazienti con

    LPO e sintetizzata nella tabella I.

    Durante il periodo medio di follow-up

    (59,6W 9,2 mesi) per ogni paziente

    si sono effettuati, complessivamente,

    13 esami clinico-obiettivi e 9 indagini ema-

    tochimiche del profilo di funzionalita

    epatica.

    Diabete mellito 9 (18,8)

    Neoplasie maligne extraepatiche 3 (6,3)a

    I valori mostrano numero di pazienti (N), percentuali (tra parentesi) o

    Legenda: NS = non significativo.a Tipi di neoplasia nel gruppo A: cancro laringeo (1); carcinoma gab Tipi di neoplasia nel gruppo B: cancro tiroideo (1); cancro della p

    174 | DENTAL CADMOS | 4/2012*

    *

    *

    me

    stric

    rost0

    0

    9

    10 (20,9) NS

    3 (6,3) 0,033pato(LPO) (A vs B)

    48 NS

    60,82W8,12 NS

    32/16 NS

    9 (19) NS

    4 (8,5) NS

    patiai dei pazienti affetti da LPO appartenenti

    Gruppo B Valore di pValori elevati e persistenti dei markers

    di funzionalita epatica erano osservati

    in 33/48 (68,8%) soggetti del gruppo

    test. Di questi, 20/33 presentavano un

    LPO atrofico-erosivo, 13/33 un LPO

    ipercheratosico.

    Nel gruppo controllo, valori costante-

    mente elevati dei parametri ematochi-

    mici si registravano in 9/48 soggetti

    (18,8%); di questi, 6/9 (tra i 6 soggetti,

    5 erano affetti da vari gradi di danno

    epatico farmaco-indotto) presenta-

    vano un LPO atrofico-erosivo, 3/9 un

    LPO ipercheratosico.

    Alterazioni statisticamente rilevanti

    dei valori di transaminasemia (SGOT

    e SGPT), della g-GT, della PCHE,

    rispetto ai limiti di riferimento per la

    normalita nella popolazione generale

    [16], erano osservate in entrambi i

    ke

    m

    cia

    de

    ac

    ge

    15

    7 (14,6) NS

    2 (4,2)b

    dia W deviazione standard.

    o (1); cancro della tiroide (1).

    ata (1).rs epatici alterati, rispettivamente una

    edia di 3,5 e 3,3 episodi acuti/anno in

    scuno dei 20/33 e 13/23 soggetti

    l gruppo test e di 3,1 e 3,3 episodiSisottogruppi di pazienti del gruppo test

    (33/48) e del gruppo controllo (9/48)

    indipendentemente dalla forma cli-

    nica di LPO.

    * Nei restanti pazienti con LPO di

    entrambi i gruppi, 15/48 del gruppo

    test e 39/48 del gruppo controllo, la

    stabilita o lintermittente alterazione

    dei parametri epatici non appariva sta-

    tisticamente significativa rispetto ai

    valori limite di riferimento.

    I valori medi dei parametri ematochimici

    per gruppo di pazienti e per forma clinica

    di LPO sono illustrati nella tabella II. I

    distretti orali piu colpiti da LPO atrofico-

    erosivo erano, in ordine descrescente, le

    gengive (12/22 del gruppo test, 10/19 del

    gruppo controllo), le mucose geniene

    (8/22 del gruppo test, 9/19 del gruppo

    controllo), la lingua (2/22 del gruppo test,

    1/19 del gruppo controllo). Il grado di

    severita delle lesioni, espresso con una

    media del punteggio clinico (grado di

    severita nellespressione dei segni clinici)

    e per frequenza degli episodi di esacer-

    bazione in ogni singolo paziente, e ripor-

    tato nella tabella III.

    I dati circa lentita clinica delle aree colpite

    da LPO registravano, nel gruppo test, un

    punteggio medio di 4,2 nei soggetti con

    parametri epatici alterati e di 1,8 nei sog-

    getti con parametri normali. Nel gruppo

    controllo, tale punteggio clinico era sti-

    mato in una media di 4,1 nei soggetti

    con parametri epatici alterati e di 1,6 nei

    soggetti con parametri nella norma.

    sono osservati, tra i pazienti con mar-uti/anno in ciascuno dei 6/9 e 3/9 sog-

    tti del gruppo controllo. I rimanenti

    /48 soggetti del gruppo test (13 con

  • lab tti

    upp pp

    ) PEN (N=15) PEA (N=9)

    0,

    0

    6

    3

    0

    Ruolo delle epatopatie nella fase acuta del lichen planus oraleTabella II Comparazione dei parametri di

    del gruppo controllo (LPO)

    Analisi di laboratorio Gr

    PEA (N=33

    SGOT (UI/L) [540] 44,5W22,5

    Valore di p

    SGPT (UI/L) [540] 45,2W20,1

    Valore di p

    LDH (UI/L) [340450] 144,6W105,

    Valore di p

    g-GT (UI/L) [428] 104,3W126,

    Valore di p

    AGR (g/dL) [0,6-1] 1,4W0,4LPO ipercheratosico, 2 con LPO atrofico-

    erosivo) e i 39/48 soggetti del gruppo

    controllo (29 con LPO ipercheratosico,

    10 con LPO atrofico-erosivo), con

    parametri epatici nella norma, evidenzia-

    vano nellordine una media di 1,23

    (p = 0,0027) e di 1,5 episodi acuti/anno,

    e una media di 1,27 (p = 0,0027) e 1,21

    (p = 0,0088) episodi acuti/anno, rispetti-

    vamente alle forme ipercheratosiche e

    atrofico-erosive. Nel gruppo test, tra i

    9 pazienti affetti da diabete mellito di

    tipo 2, 8/9 erano compresi tra i 33/48

    soggetti con parametri ematochimici

    alterati e 1/9 rientrava tra i 15/48 con fun-

    zionalita epatica nella norma. Nel gruppo

    controllo erano 7 i pazienti affetti da

    Valore di p

    PCHE (UI/L) [6.000-9.000] 6.356,1W250,4

    Valore di p

    AP (UI/L) [50190] 101,3W42,1

    Valore di p

    BG (mg/dL [65110] 119,2W43,1

    Valore di p

    I valori mostrano media W deviazione standard. Tra parentesi quad

    Legenda: PEA = parametri epatici alterati; PEN = parametri epatici

    g-GT = gamma-glutamil-transpeptidasi; AGR = rapporto albumina-*Significativita statistica in un solo gruppo.**Significativita statistica in entrambi i gruppi.27,2W6,8 53,5W19,3

    0,0027

    31,7W6,5 44,1W21,4

    0,0011

    243,4W48,1 180,5W131,7

    NS

    28,8W9,9 151,3W155,4

    0,0013

    1,7W0,4 1,3W0,2oratorio ematochimici (valori medi) tra i sogge

    o A (LPO-HCV) Grudiabete mellito di tipo 2, dei quali 4/7

    erano osservati tra i 39/48 soggetti con

    markers epatici nella norma, mentre 3/7

    erano compresi tra i 9/48 soggetti con

    parametri alterati. Entrambi i gruppi evi-

    denziavano un sensibile incremento del

    tasso glicemico tra i soggetti con funzio-

    nalita epatica deficitaria, rispettivamente

    con valori di p = 0,0035 e p = 0,039.

    4. Discussione

    A oggi, leziologia del LPO rimane scono-

    sciuta, sebbene una varieta di fattori

    putativi sia stata ipotizzata alla base del

    meccanismo patologico. Tra quelli

    0,01

    7.853,8W1.728,9 5.667,7W2,083,1

    0,021 0

    96,9W29,4 82,8W35,9

    NS

    91,3W19,6 125,4W41,11

    0,0035 0

    re, valori medi di popolazione attesi nei limiti della normalita (fonte:

    normali; SGOT = transaminasi glutammico-ossalacetica; SGPT = tra

    globulina; PCHE = pseudo-colinesterasi; AP = fosfatasi alcalina; BG

    DENdel gruppo test (LPO-HCV) e i soggetti

    o B (LPO) Valore di p

    (PEA vs PEN)PEN (N=39)

    29,5W10,5

    0054 **

    30,4W8,1

    ,013 **

    179,2W76,1

    NS

    27,5W8,9

    ,043 **

    1,6W0,3proposti, si ricordano i traumi, lo stress,

    le infezioni, la malnutrizione, lautoimmu-

    nita. Nelle ultime decadi, molti studi

    hanno indagato la correlazione eziologica

    e patogenetica tra LPO e infezione da

    HCV [1720]. Elevati tassi di incidenza

    sono stati riportati in Giappone (62%) e

    in Sud Italia (27%), pur senza identificare

    con certezza un ruolo eziologico del virus

    nellinduzione del LPO [21,22].

    Il presente studio ha analizzato gli episodi

    di esacerbazione clinica, occorsi nellarco

    temporale di 5 anni, in due gruppi di

    pazienti entrambi affetti da LPO e distinti

    tra loro dalla positivita o negativita

    allinfezione cronica da virus dellepatite

    C. Tra i criteri di esclusione erano

    NS *

    7.385,2W1.864,6

    ,054 **

    98,5W35,6

    NS

    92,1W22,04

    ,039 **

    Bonardi R, et al. [16]).

    nsaminasi glutammico-piruvica; LDH = lattico deidrogenasi;

    = glucosio sierico.

    TAL CADMOS | 2012;80(4):171-181 | 177

  • rm pu

    (LP

    nti

    6/4

    2/4

    3/3

    0/3

    3/2

    /22

    E ( L (1

    U (

    EA N 3

    EA N 1

    EA ,6

    l to ; PE

    ea;

    G.P. Bombeccari et al.compresi i pazienti trattati con interferone

    e con ribavirina, poiche tali molecole sono

    in grado di influenzare il decorso clinico-

    istologico del LPO [18]. Il dosaggio com-

    Tabella III Caratteristiche cliniche delle fo

    periodo di follow-up

    Caratteristiche cliniche

    I-LPO (N/T) 2

    AE-LPO (N/T) 2

    I-LPO-PEA (N/T) 1

    AE-LPO-PEA (N/T) 2

    I-LPO-PEN (N/T) 1

    AE-LPO-PEN (N/T) 2

    Localizzazione orale (N) G

    Altre localizzazioni (N) C

    Esacerbazioni I-LPO (MA%) P

    Esacerbazioni AE-LPO (MA%) P

    Punteggio dei segni clinici (MA%) P

    Legenda: (N) = numero di pazienti; (N/T) = numero di pazienti su

    GE = gengivale; MB = mucosa buccale; L = lingua; CU = cutanparativo dei markers di funzionalita epa-

    tica ha avuto lo scopo di esaminare se lo

    stato di infezione, da solo, sia in grado

    di determinare un decorso clinico piu

    aggressivo del LPO in ordine alle forme

    ipercheratosiche e atrofico-erosive. Con

    riguardo alla relazione tra i livelli di transa-

    minasi e il tipo di LPO, tra i soggetti con

    parametri alterati, la forma atrofico-ero-

    siva era prevalente in entrambi i gruppi.

    La media dei livelli di SGOT, SGPT, g-GT

    era piu elevata e quella della PCHE era piu

    ridotta nei pazienti con una maggiore

    quota di esacerbazioni, e tale tendenza

    era associata a un punteggio di severita

    clinica piu accentuato.

    In passato e stato dimostrato che un infil-

    trato linfocitario CD4+ e CD8+ HCV spe-

    cifico puo essere presente nelle mucose

    orali di pazienti affetti da forme croniche di

    epatite C associate a LPO, suggerendo

    178 | DENTAL CADMOS | 4/2012un possibile ruolo attivo del virus nella

    patogenesi del LPO stesso [23]. Non e

    pero ancora chiaro se lentita di tale infil-

    trato possa essere influenzata dal grado

    e di LPO, numero di episodi di esacerbazione e

    Gruppo A (LPO-HCV)

    (48 pazienti)

    Gruppo B

    (48 pazie

    8 29/48

    8 19/48

    3 3/9

    3 6/9

    6 26/29

    13/19

    12), MB (8), L (2) GE (10), MB (9),

    7), GN (2) CU (5), GN (1)

    42 (3,3), PEN 16 (1,23)* PEA 10 (3,3), PE

    70 (3,5), PEN 3 (1,5) PEA 19 (3,1), PE

    (4,2), PEN (1,8) PEA (4,1); PEN (1

    tale; I-LPO = LPO ipercheratosico; AE-LPO = LPO atrofico-erosivo

    GN = genitale; MA = media annuale per ogni paziente.di controllo dellenzimogramma epatico.

    Nel nostro studio si e infatti osservato che

    i soggetti con LPO-HCV che mostravano

    parametri epatici nella norma erano

    altres distinti da un decorso clinico piu

    favorevole, con una media di episodi

    acuti in linea con gli stessi soggetti LPO

    non HCV infetti. Al contrario, abbiamo

    rilevato che lalterazione dei marker di

    funzionalita epatica puo determinare un

    maggior grado dimorbilita non solamente

    nei soggetti LPO-HCV infetti, ma anche in

    pazienti LPO affetti da altri tipi di epato-

    patie, principalmente su base tossica.

    Per quanto concerne le forme cliniche di

    LPO, nei due gruppi di studio, latrofico-

    erosiva e apparsa essere prevalente nei

    soggetti con i parametri epatici alterati.

    Questo riscontro e conforme ai risultati

    dello studio di Bagan et al. [24], i quali

    hanno evidenziato che in 40/187 pazienticon LPO che presentavanomarkers epa-

    tici alterati la variante clinica piu frequente

    era latrofico-erosiva, ipotizzandone una

    maggiore aggressivita clinica. La nostra

    nteggio dei segni clinici osservati durante il

    O)

    )

    Valore di p

    (A vs B)

    NS

    NS

    NS

    NS

    NS

    NS

    ) NS

    NS

    7 (1,27)* 0,0027

    4 (1,21)* 0,0088

    ) NS

    A = parametri epatici alterati; PEN = parametri epatici normali;indagine integra tali risultati, sia in merito

    allentita media dellespressione clinica

    sia per quanto riguarda la frequenza degli

    episodi acuti della malattia.

    Epidemiologicamente, si calcola che oltre

    il 30% dei pazienti con epatite C cronica

    registri valori di transaminasi persistente-

    mente normali o unalterazione intermit-

    tente delle stesse [25]. Tale dato e in linea

    con la quota di pazienti appartenenti

    al gruppo test LPO-HCV, i quali mostra-

    vano una costante stabilita dellenzimo-

    gramma epatico lungo il periodo di osser-

    vazione, associata a una minore gravita

    delle lesioni orali. Per converso, linvaria-

    bile elevazione dei valori epatici tra i

    pazienti che registrano il maggior numero

    di riacutizzazioni di LPO porta a escludere

    che lo stesso decorso clinico del LPO

    possa in qualche modo influenzare lalte-

    razione degli indici di funzionalita epatica

  • di cui sopra. Tale riscontro prospettico,

    seppur registrato in una limitata coorte

    di soggetti indagati, aggiunge in via preli-

    minare elementi potenzialmente utili a

    stabilire se lesposizione al virus dellepa-

    tite C condizioni in qualche modo il

    decorso di una patologia orale associata

    [26]. Si ricorda, a sostegno di quanto

    esposto, che studi prospettici indicano

    nel 60-90% dei pazienti portatori cronici

    di HCV unipertransaminasemia persi-

    stente, comparabile con i risultati da noi

    registrati nel gruppo test [27]. Tali dati

    potrebbero risultare utili a tracciare un

    profilo di rischio relativo nella riesacerba-

    zione clinica su ampia scala del LPO nei

    pazienti con concomitante infezione da

    HCV, rispetto ai soggetti con LPO HCV

    negativi. A ulteriore ausilio, vamenzionato

    che anche nella popolazione generale si

    assiste a unalterazione persistente dei

    test di funzionalita epatica non virus e

    non alcol correlata che interessa circa il

    23% dei soggetti, come riportato da uno

    studio multicentrico condotto su una

    popolazione di donatori di sangue arruo-

    lati su tutto il territorio nazionale [28].

    Vi sono evidenze robuste per considerare

    la steatosi epatica non alcolica (Non-

    Alcoholic Fatty Liver Disease, NAFLD) la

    causa piu frequente di ipertransaminase-

    mia non virus e non alcol correlata con

    una prevalenza che oscilla tra il 45 e il

    70% [28].

    Si sono osservati inoltre, sul versante

    dellassetto glucidico, tassi di iperglice-

    mia marcatamente elevati tra i soggetti

    con parametri epatici alterati. Il diabete

    mellito, al pari del LPO, e considerato

    una manifestazione extraepatica asso-

    ciata a epatopatie croniche [29]. In unrecente studio, Nagao et al. [30] hanno

    osservato che linfezione da HCV puo

    indurre insulinoresistenza, la quale a sua

  • Gli autori dichiarano di non avere nessunconflitto di interessi.

    Finanziamenti allo studio

    Gli autori dichiarano di non aver ricevuto

    finanziamenti istituzionali per il presente

    studio.

    Bibliografia

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    che contestuale a unalta prevalenza di

    diabete mellito in soggetti affetti da LPO

    e stata rilevata, al pari dei nostri risultati,

    in uno studio osservazionale condotto

    sulla popolazione dellArabia Saudita

    [31].

    5. Conclusioni

    I dati emersi nel presente studio sem-

    brano avvalorare la tesi che lo stato di

    infezione cronica da HCV, da solo, non

    sia in grado di determinare un decorso

    clinico piu aggressivo del LPO. Conte-

    stualmente si osserva che lalterazione

    della transaminasemia e alla base di un

    comportamento clinico piu attivo del

    LPO in generale, con una maggiore

    quota di esacerbazioni sia in pazienti

    LPO-HCV infetti sia in pazienti con LPO

    associato a epatopatie indotte da altre

    cause. Tali episodi sono direttamente

    correlati con il grado di severita di espres-

    sione delle diverse forme cliniche orali,

    anche se la variante atrofico-erosiva

    risulta essere la piu rappresentata.

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