Ruolo Delle Epatopatie Nella Fase Acuta del Lichen
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M
Ric31
Acc16
Dis7 m
*AuGian
gpb
e operato un monitoraggio dei markers sierologici dello stato di funzionalita
epatica in pazienti affetti da LPO.
Materiali e metodi. Novantasei pazienti con LPO ed epatopatie croniche
7
s
azi
gru
pa
i c
al
st
ossalacetica (SGOT),
deidrogenasi (LDH),
colinesterasi (PCHE), r
(AP), glucosio sierico (B
di Student. Le differen
PT
zie
e
ma
functional status of their liver in OLP patients by serological assays.
Material and methods. We selected 96 patients with CLD-related OLP-
CLD (mean age 62.28 years W 7.42, range 48-78 years; female:male
articolo originale(a due code).
Risultati. SGOT, SG
alterati in 33/48 pa
controllo, rispettivam
lesioni da LPO erasangue. Il rapporto di
significativamente piu
0011-8524/5 - see front ma
doi: 10.1016/j.cadmos.2011,42 anni, range 48-78 anni; rapporto femmine:
tati selezionati in una coorte di 476 pazienti con
enti con LPO erano affetti da infezione cronica da
ppo test. Quarantotto pazienti costituivano il gruppo
tia cronica ed erano affetti da epatite cronica far-
linici erano valutati secondo la scala di criteri utilizzati
. I campioni di siero dei pazienti venivano raccolti e
di funzionalita epatica: transaminasi glutammico-
transaminasi glutammico-piruvica (SGPT), lattato
gamma-glutamil-transpeptidasi (g-GT), pseudo-apporto albumina/globulina (AGR), fosfatasi alcalina
G). Per le analisi statistiche e stato utilizzato il test t
ze sono state giudicate significative per p < 0,05
, g-GT, PCHE e BG sono risultati significativamententi del gruppo test e in 9/48 pazienti del gruppo
nte. In entrambi i gruppi, il punteggio clinico delle
ggiore nei pazienti con alterazione degli esami del
incidenza delle esacerbazioni cliniche del LPO era
ratio 2.3:1) from a cohort of 476 OLP patients. As intervention group,
forty-eight out of 96 patients OLP patients had chronic HCV infection. As
controls, forty-eight of 96 OLP-CLD patients had a chronic drug-induced
hepatitis. The other 48 had a chronic drug-induced hepatitis (control
group). Clinical signs were scored according to the criteria reported by
Thongprasom et al. Serum samples from each patient were analyzed to
determine the following: serum glutamic oxaloacetic transaminase
(SGOT), serum glutamic pyruvic transaminase (SGPT), lactate dehydro-
genase (LDH), gamma-glutamyl transpeptidase (g-GT), pseudo-choline-sterase (PCHE), albumin/globulin ratio (AGR), alkaline phosphatase (AP),
and blood glucose (BG) levels. Statistical analysis was based on the
unpaired Student t-test. Differences were considered significant when
p was < 0.05 (two-tailed).
Results. SGOT, SGPT, g-GT, PCHE and BG were resulted significantlyaltered in 33/48 and 9/48 patients in the intervention group as well as
control group, respectively. In both groups, the clinical score of OLP lesions
was higher in patients with alterations of blood tests, mainly liver enzymes.
The incidence of OLPCE was also significantly higher among OLP-CLD
patients with alterations of the laboratory data. The atrophic-erosive form(eta media 62,28Wmaschi 2,3:1) sono
LPO. Quarantotto p
HCV e formavano il
controllo LPO-epato
maco-indotta. I segn
da Thongprasom et
controllati per i tePATOLOGIA ORALE
Ruolo delle epaacuta del lichenRole of hepatitis in thelichen planus
G.P. Bombeccaria,*, F. Spadaria, S. G
a Dipartimento di Scienze Chirurgiche RicosClinica Odontoiatrica e Stomatologica, AmbOspedale Maggiore Policlinico FondazionebUnita di Anatomia Patologica, FondazioneMangiagalli e Regina Elena, Milanoc A.I.R.M.E.B. Associazione Italiana Ricerca
evuto ilmaggio 2011
ettato ildicembre 2011
ponibile onlinearzo 2012
tore di riferimento:Paolo Bombeccari
Riassunto
Obiettivi. Il lichen planus orale (LPO) e considerato una manifestazione
extraepatica in corso di malattie croniche del fegato. Al fine di controllare
lincidenza di esacerbazioni cliniche del LPO nelle lesioni atrofico-erosive, sialto tra i pazienti LPO-epatopatia cronica che
tter 2012 Elsevier Srl. Tutti i dirtti riservati..12.003opatie nella faseplanus oraleexacerbation of oral
errieria, F. Pallottib, G. Guzzic, F. Santoroa
ttive e Diagnostiche,atorio di Patologia e Medicina Orale,CCS Ca Granda, MilanoCSS Ca Granda, Ospedale Maggiore,
etalli e Biocompatibilita, Milano
Abstract
Objectives. Oral lichen planus (OLP) is considered an extrahepatic mani-
festation of chronic liver disease (CLD). To survey the incidence of OLP
clinical exacerbations (OLPCE) in atrophic-erosive lesions, we assessedwas the one most frequently observed.
DENTAL CADMOS | 2012;80(4):171-181 | 171
-
La
da
iche del LPO. Lalterazione
indurre tali esacerbazioni,
coo
olta
zza
ne
e *
tus
use
th
oral pathologists and hep
ses levels are observed
c li
hen
con possibile prevalenza di queste ultime
nelle fasi acute del decorso cronico [3].
La significativa correlazione statistica
de
ne
do
de
LP
rep
ma
de
HL
spi
gra
altr
da
che in corso di epatopatie croniche,
lobiettivo della seguente indagine e stato
quello di esaminare, in due gruppi di
, il decorso clinico
porto al monitorag-
nz
stin
vit
e
nd
collo dello studio era approvato dal
Comitato Etico locale in accordo con gli
standard etici stabiliti nella Dichiarazione
di Helsinki del 1964.
Il primo gruppo (test) era costituito da
G.P. Bombeccari et al.
172l LPO con le epatopatie croniche
lla popolazione mediterranea e ben
cumentata [4]. Nel caso del virus
llepatite C (HCV) lespressione del
O, quale possibile conseguenza della
licazione virale nei tessuti affetti dalla
lattia, sembra essere associata a un
terminato aplotipo genetico, lallele
A-DR6, che potrebbe parzialmente
egare la peculiare eterogeneita geo-
fica [5]. A sostegno di tale ipotesi, in
pazienti affetti da LPO
delle lesioni orali in rap
gio degli indici di fu
due gruppi erano di
positivita e la negati
HCV.
2. Materiali e m
Lo studio e stato coi Paesi con alta prevalenza di infezione
HCV (Egitto e Nigeria) si stima una
dati clinici e di laborato
di soggetti, nellambito
| DENTAL CADMOS | 4/2012ionalita epatica. I
ti tra loro per la
a allinfezione da
todi
otto utilizzando i
48 pazienti con LPO visitati consecutiva-
mente (36 femmine e 12 maschi; eta
media 62,28W 7,42 anni) con associata
diagnosi di infezione cronica da HCV,
determinata attraverso la ricerca anticor-
pale con test immunoenzimatici di terza
generazione (Ortho Diagnostic System,
Raritan, New Jersey, USA), mentre
lHCV-RNA e stato rilevato con metodicaassociandosi alle forme atrofico-erosive, delle possibili manifestazioni extraepati- 2003 da van der Meij et al. [14]. Il proto-evidenziavano alterazioni dei dati di laboratorio.
stata la piu frequentemente osservata.
Conclusioni. Lo stato di infezione da HCV e
non sembra essere causa di esacerbazioni clin
dei parametri ematologici del fegato puo
indipendentemente dalla patologia di base. La
orale e lepatologo e di vitale importanza ogni v
livelli di transaminasi in pazienti con LPO, finali
clinico della malattia.
Parole chiave: * Epatopatie croniche * Infezio* Lichen atrofico-erosivo * Lichen planus oral
1. Introduzione
Il lichen planus (LP) e una patologia
muco-cutanea di natura infiammatoria
cronica, la cui prevalenza e stimata
intorno al 2% della popolazione generale,
con predilezione per leta media e il sesso
femminile [1]. Le lesioni orali sono presenti
nel 70-77% dei pazienti dermatologici
affetti da LP [2]. Il pleomorfismo clinico
del lichen planus orale (LPO) si manifesta
con la forma reticolare nelle fasi subacute,perazione tra il patologo
che si osservano elevati
ta a migliorare il decorso
HCV
Transaminasi sieriche
disease.
Key words: * Chroni* Atrophic-erosive lic
negativa o insignificante associazione
delle due patologie, suggerendo che tale
comorbilita non possa essere spiegata
sulla base del solo tasso di prevalenza
nella popolazione generale [6]. A oggi, la
diretta correlazione del LPO con linfe-
zione da HCV rimane comunque contro-
versa, con alternanza di risultati positivi
[710] e negativi [1013].
A fronte della persistente disomogeneita
di risultati e considerando che la forma
atrofico-erosiva del LPO e ritenuta unaforma atrofico-erosiva e
epatite tossica da solo
Conclusions. The sta
not seem to be the ca
trigger OLPCE with borio di due gruppi
di una coorte diof HCV infections and of toxic hepatitis alone does
of OLPCE. Altered liver function parameters may
types of CLD. Interdiscilinary cooperation between
atologists is vital whenever elevated transamina-
in OLP patients, to improve the clinical course of
ver diseases * HCV infection* Oral lichen planus * Serum transaminases
476 pazienti di razza caucasica affetti da
LPO visitati presso il nostro Dipartimento
da gennaio 2004 a dicembre 2010. La
raccolta dei dati aveva inizio dal momento
in cui ogni singolo paziente era conside-
rato idoneo allarruolamento nel gruppo
di riferimento. Entrambi i gruppi erano
controllati longitudinalmente nel tempo
per un periodo medio di 59,6 W 9,2 mesi
(deviazione standard). La diagnosi di LPO
era formulata in accordo con i criteri clinici
e istopatologici rivisti e modificati nelPCR con primer per la regione 5-NC del
virus.
-
Il secondo gruppo (controllo) era
costituito da 48 pazienti affetti da LPO
(32 femmine e 16 maschi; eta media
60,82W 8,12 anni) con esami sierologici
negativi per linfezione da HCV. Ciascun
paziente del secondo gruppo era arruo-
lato con modalita casuale successiva-
mente alla diagnosi di ogni nuovo
paziente eleggibile nel primo gruppo, al
fine di ottenere due gruppi numerica-
mente e temporalmente comparabili.
I criteri di esclusione, per entrambi i
gruppi, erano i seguenti:
* pazienti trattati con interferone allepo-
ca del reclutamento;
* pazienti trattati con ribavirina;
* pazienti con epatite cronica correlata a
m
disfunzioni tiroidee, diabete mellito.
Esami ematochimici periodici, transami-
nasi glutammico-ossalacetica (SGOT),
transaminasi glutammico-piruvica
(SGPT), gamma-glutamil-transpeptidasi
(g-GT), lattico deidrogenasi (LDH), rap-
porto albumina-globulina (AGR), pseudo-
colinesterasi (PCHE), fosfatasi alcalina
(AP), glucosio sierico (BG), con frequenza
semestrale, erano prescritti per valutare il
profilo epatico in ogni paziente dei due
gruppi. Gli esami clinico-obiettivi segui-
vano una periodicita quadrimestrale,
salvo nelle fasi di esacerbazione del
LPO. I dati clinici riguardavano il numero
delle fasi acute e il grado di severita,
inteso come rappresentazione dei segni
* score 3, area atrofica > 1cm2;
* score 4, area erosiva 1cm2;* score 5, area erosiva > 1cm2.
La fase di esacerbazione era definita tale
con un punteggio 2. La remissionecompleta dei segni clinici, dopo la terapia,
era definita come la scomparsa di tutte le
lesioni atrofico-erosive, nonostante la
permanenza delle lesioni ipercheratosi-
che. I vari punteggi potevano essere
combinati per specificare le caratteristi-
che individuali dei diversi quadri clinici.
I dati statistici sono riportati come
medie e deviazioni standard, se non
con
21
con
Ruolo delle epatopatie nella fase acuta del lichen planus orale[(Fig._1)TD$FIG]Fig. 1
21(10):456-8Fig.. 1 Espressione clinica suggestiva di punteggio 1 se(10):456-8
2 Espressione clinica suggestiva di punteggio 5 seFigorbosi extraepatici come ipertensione,diprocessi autoimmuni;
* epatopatie associate a infezione cro-
nica da virus dellepatite B (HBV).
Una dettagliata anamnesi patologica di
tutti i soggetti veniva raccolta al fine
registrare leventuale presenza di stati[15] (figg. 1 e 2):
* score 0, nessuna lesione;
* score 1, lesione ipercheratosica;
* score 2, area atrofica 1cm2;
[(Fig._2)TD$FIG]Fig. 2
do Thongprasom K, et al. J Oral Pathol Med 1992;
do Thongprasom K, et al. J Oral Pathol Med 1992;(score) proposta da Thongprasom et al.punteggio secondo una scala di valoriclinici, prevedendo una valutazione aDENTAdiversamente indicato. Il test t di
Student non accoppiato e stato utiliz-
zato per le analisi statistiche. Le diffe-
renze sono state giudicate significative
con p < 0,05 (a 2 code) e con intervallo
di confidenza al 95%.
Gli autori dichiarano che lo studio presen-
tato e stato realizzato in accordo con gli
standard etici stabiliti nella Dichiarazione
di Helsinki, e che il consenso informato e
stato ottenuto da tutti i partecipanti prima
del loro arruolamento allo studio.L CADMOS | 2012;80(4):171-181 | 173
-
uttuar
o A
CV)
7,32
2
,9)
,4)
i e
orbilita
,3)
,5)
G.P. Bombeccari et al.Tabella I Dati anamnestici patologici e vol
ai due gruppi di studio
Dati anamnestici Grupp
(LPO-H
N. soggetti 48
Eta (anni) 61,91W
Sesso (M/F) 36/1
Abitudine al fumo di sigaretta 11 (22
Abitudine allalcol 5 (10
Diagnosi d
Epatite C cronica 48
Cirrosi epatica HCV-correlata 1
Epatopatie non virali 0
Com
Ipertensione 14 (29
Disfunzione tiroidea 6 (123. Risultati
Durante la prima visita, conseguente alla
diagnosi clinico-istologica di LPO, 22 dei
48 soggetti test (45,9%) e 19 dei 48 sog-
getti controllo (39,7%) mostravano evi-
denza clinica di una marcata forma
atrofico-erosiva di LPO. Manifestazioni
extraorali di LP si osservavano in 9/48
pazienti del gruppo test (7 cutanee,
2 genitali) e in 6/48 pazienti del gruppo
controllo (5 cutanee, 1 genitale). La storia
medica dei due gruppi di pazienti con
LPO e sintetizzata nella tabella I.
Durante il periodo medio di follow-up
(59,6W 9,2 mesi) per ogni paziente
si sono effettuati, complessivamente,
13 esami clinico-obiettivi e 9 indagini ema-
tochimiche del profilo di funzionalita
epatica.
Diabete mellito 9 (18,8)
Neoplasie maligne extraepatiche 3 (6,3)a
I valori mostrano numero di pazienti (N), percentuali (tra parentesi) o
Legenda: NS = non significativo.a Tipi di neoplasia nel gruppo A: cancro laringeo (1); carcinoma gab Tipi di neoplasia nel gruppo B: cancro tiroideo (1); cancro della p
174 | DENTAL CADMOS | 4/2012*
*
*
me
stric
rost0
0
9
10 (20,9) NS
3 (6,3) 0,033pato(LPO) (A vs B)
48 NS
60,82W8,12 NS
32/16 NS
9 (19) NS
4 (8,5) NS
patiai dei pazienti affetti da LPO appartenenti
Gruppo B Valore di pValori elevati e persistenti dei markers
di funzionalita epatica erano osservati
in 33/48 (68,8%) soggetti del gruppo
test. Di questi, 20/33 presentavano un
LPO atrofico-erosivo, 13/33 un LPO
ipercheratosico.
Nel gruppo controllo, valori costante-
mente elevati dei parametri ematochi-
mici si registravano in 9/48 soggetti
(18,8%); di questi, 6/9 (tra i 6 soggetti,
5 erano affetti da vari gradi di danno
epatico farmaco-indotto) presenta-
vano un LPO atrofico-erosivo, 3/9 un
LPO ipercheratosico.
Alterazioni statisticamente rilevanti
dei valori di transaminasemia (SGOT
e SGPT), della g-GT, della PCHE,
rispetto ai limiti di riferimento per la
normalita nella popolazione generale
[16], erano osservate in entrambi i
ke
m
cia
de
ac
ge
15
7 (14,6) NS
2 (4,2)b
dia W deviazione standard.
o (1); cancro della tiroide (1).
ata (1).rs epatici alterati, rispettivamente una
edia di 3,5 e 3,3 episodi acuti/anno in
scuno dei 20/33 e 13/23 soggetti
l gruppo test e di 3,1 e 3,3 episodiSisottogruppi di pazienti del gruppo test
(33/48) e del gruppo controllo (9/48)
indipendentemente dalla forma cli-
nica di LPO.
* Nei restanti pazienti con LPO di
entrambi i gruppi, 15/48 del gruppo
test e 39/48 del gruppo controllo, la
stabilita o lintermittente alterazione
dei parametri epatici non appariva sta-
tisticamente significativa rispetto ai
valori limite di riferimento.
I valori medi dei parametri ematochimici
per gruppo di pazienti e per forma clinica
di LPO sono illustrati nella tabella II. I
distretti orali piu colpiti da LPO atrofico-
erosivo erano, in ordine descrescente, le
gengive (12/22 del gruppo test, 10/19 del
gruppo controllo), le mucose geniene
(8/22 del gruppo test, 9/19 del gruppo
controllo), la lingua (2/22 del gruppo test,
1/19 del gruppo controllo). Il grado di
severita delle lesioni, espresso con una
media del punteggio clinico (grado di
severita nellespressione dei segni clinici)
e per frequenza degli episodi di esacer-
bazione in ogni singolo paziente, e ripor-
tato nella tabella III.
I dati circa lentita clinica delle aree colpite
da LPO registravano, nel gruppo test, un
punteggio medio di 4,2 nei soggetti con
parametri epatici alterati e di 1,8 nei sog-
getti con parametri normali. Nel gruppo
controllo, tale punteggio clinico era sti-
mato in una media di 4,1 nei soggetti
con parametri epatici alterati e di 1,6 nei
soggetti con parametri nella norma.
sono osservati, tra i pazienti con mar-uti/anno in ciascuno dei 6/9 e 3/9 sog-
tti del gruppo controllo. I rimanenti
/48 soggetti del gruppo test (13 con
-
lab tti
upp pp
) PEN (N=15) PEA (N=9)
0,
0
6
3
0
Ruolo delle epatopatie nella fase acuta del lichen planus oraleTabella II Comparazione dei parametri di
del gruppo controllo (LPO)
Analisi di laboratorio Gr
PEA (N=33
SGOT (UI/L) [540] 44,5W22,5
Valore di p
SGPT (UI/L) [540] 45,2W20,1
Valore di p
LDH (UI/L) [340450] 144,6W105,
Valore di p
g-GT (UI/L) [428] 104,3W126,
Valore di p
AGR (g/dL) [0,6-1] 1,4W0,4LPO ipercheratosico, 2 con LPO atrofico-
erosivo) e i 39/48 soggetti del gruppo
controllo (29 con LPO ipercheratosico,
10 con LPO atrofico-erosivo), con
parametri epatici nella norma, evidenzia-
vano nellordine una media di 1,23
(p = 0,0027) e di 1,5 episodi acuti/anno,
e una media di 1,27 (p = 0,0027) e 1,21
(p = 0,0088) episodi acuti/anno, rispetti-
vamente alle forme ipercheratosiche e
atrofico-erosive. Nel gruppo test, tra i
9 pazienti affetti da diabete mellito di
tipo 2, 8/9 erano compresi tra i 33/48
soggetti con parametri ematochimici
alterati e 1/9 rientrava tra i 15/48 con fun-
zionalita epatica nella norma. Nel gruppo
controllo erano 7 i pazienti affetti da
Valore di p
PCHE (UI/L) [6.000-9.000] 6.356,1W250,4
Valore di p
AP (UI/L) [50190] 101,3W42,1
Valore di p
BG (mg/dL [65110] 119,2W43,1
Valore di p
I valori mostrano media W deviazione standard. Tra parentesi quad
Legenda: PEA = parametri epatici alterati; PEN = parametri epatici
g-GT = gamma-glutamil-transpeptidasi; AGR = rapporto albumina-*Significativita statistica in un solo gruppo.**Significativita statistica in entrambi i gruppi.27,2W6,8 53,5W19,3
0,0027
31,7W6,5 44,1W21,4
0,0011
243,4W48,1 180,5W131,7
NS
28,8W9,9 151,3W155,4
0,0013
1,7W0,4 1,3W0,2oratorio ematochimici (valori medi) tra i sogge
o A (LPO-HCV) Grudiabete mellito di tipo 2, dei quali 4/7
erano osservati tra i 39/48 soggetti con
markers epatici nella norma, mentre 3/7
erano compresi tra i 9/48 soggetti con
parametri alterati. Entrambi i gruppi evi-
denziavano un sensibile incremento del
tasso glicemico tra i soggetti con funzio-
nalita epatica deficitaria, rispettivamente
con valori di p = 0,0035 e p = 0,039.
4. Discussione
A oggi, leziologia del LPO rimane scono-
sciuta, sebbene una varieta di fattori
putativi sia stata ipotizzata alla base del
meccanismo patologico. Tra quelli
0,01
7.853,8W1.728,9 5.667,7W2,083,1
0,021 0
96,9W29,4 82,8W35,9
NS
91,3W19,6 125,4W41,11
0,0035 0
re, valori medi di popolazione attesi nei limiti della normalita (fonte:
normali; SGOT = transaminasi glutammico-ossalacetica; SGPT = tra
globulina; PCHE = pseudo-colinesterasi; AP = fosfatasi alcalina; BG
DENdel gruppo test (LPO-HCV) e i soggetti
o B (LPO) Valore di p
(PEA vs PEN)PEN (N=39)
29,5W10,5
0054 **
30,4W8,1
,013 **
179,2W76,1
NS
27,5W8,9
,043 **
1,6W0,3proposti, si ricordano i traumi, lo stress,
le infezioni, la malnutrizione, lautoimmu-
nita. Nelle ultime decadi, molti studi
hanno indagato la correlazione eziologica
e patogenetica tra LPO e infezione da
HCV [1720]. Elevati tassi di incidenza
sono stati riportati in Giappone (62%) e
in Sud Italia (27%), pur senza identificare
con certezza un ruolo eziologico del virus
nellinduzione del LPO [21,22].
Il presente studio ha analizzato gli episodi
di esacerbazione clinica, occorsi nellarco
temporale di 5 anni, in due gruppi di
pazienti entrambi affetti da LPO e distinti
tra loro dalla positivita o negativita
allinfezione cronica da virus dellepatite
C. Tra i criteri di esclusione erano
NS *
7.385,2W1.864,6
,054 **
98,5W35,6
NS
92,1W22,04
,039 **
Bonardi R, et al. [16]).
nsaminasi glutammico-piruvica; LDH = lattico deidrogenasi;
= glucosio sierico.
TAL CADMOS | 2012;80(4):171-181 | 177
-
rm pu
(LP
nti
6/4
2/4
3/3
0/3
3/2
/22
E ( L (1
U (
EA N 3
EA N 1
EA ,6
l to ; PE
ea;
G.P. Bombeccari et al.compresi i pazienti trattati con interferone
e con ribavirina, poiche tali molecole sono
in grado di influenzare il decorso clinico-
istologico del LPO [18]. Il dosaggio com-
Tabella III Caratteristiche cliniche delle fo
periodo di follow-up
Caratteristiche cliniche
I-LPO (N/T) 2
AE-LPO (N/T) 2
I-LPO-PEA (N/T) 1
AE-LPO-PEA (N/T) 2
I-LPO-PEN (N/T) 1
AE-LPO-PEN (N/T) 2
Localizzazione orale (N) G
Altre localizzazioni (N) C
Esacerbazioni I-LPO (MA%) P
Esacerbazioni AE-LPO (MA%) P
Punteggio dei segni clinici (MA%) P
Legenda: (N) = numero di pazienti; (N/T) = numero di pazienti su
GE = gengivale; MB = mucosa buccale; L = lingua; CU = cutanparativo dei markers di funzionalita epa-
tica ha avuto lo scopo di esaminare se lo
stato di infezione, da solo, sia in grado
di determinare un decorso clinico piu
aggressivo del LPO in ordine alle forme
ipercheratosiche e atrofico-erosive. Con
riguardo alla relazione tra i livelli di transa-
minasi e il tipo di LPO, tra i soggetti con
parametri alterati, la forma atrofico-ero-
siva era prevalente in entrambi i gruppi.
La media dei livelli di SGOT, SGPT, g-GT
era piu elevata e quella della PCHE era piu
ridotta nei pazienti con una maggiore
quota di esacerbazioni, e tale tendenza
era associata a un punteggio di severita
clinica piu accentuato.
In passato e stato dimostrato che un infil-
trato linfocitario CD4+ e CD8+ HCV spe-
cifico puo essere presente nelle mucose
orali di pazienti affetti da forme croniche di
epatite C associate a LPO, suggerendo
178 | DENTAL CADMOS | 4/2012un possibile ruolo attivo del virus nella
patogenesi del LPO stesso [23]. Non e
pero ancora chiaro se lentita di tale infil-
trato possa essere influenzata dal grado
e di LPO, numero di episodi di esacerbazione e
Gruppo A (LPO-HCV)
(48 pazienti)
Gruppo B
(48 pazie
8 29/48
8 19/48
3 3/9
3 6/9
6 26/29
13/19
12), MB (8), L (2) GE (10), MB (9),
7), GN (2) CU (5), GN (1)
42 (3,3), PEN 16 (1,23)* PEA 10 (3,3), PE
70 (3,5), PEN 3 (1,5) PEA 19 (3,1), PE
(4,2), PEN (1,8) PEA (4,1); PEN (1
tale; I-LPO = LPO ipercheratosico; AE-LPO = LPO atrofico-erosivo
GN = genitale; MA = media annuale per ogni paziente.di controllo dellenzimogramma epatico.
Nel nostro studio si e infatti osservato che
i soggetti con LPO-HCV che mostravano
parametri epatici nella norma erano
altres distinti da un decorso clinico piu
favorevole, con una media di episodi
acuti in linea con gli stessi soggetti LPO
non HCV infetti. Al contrario, abbiamo
rilevato che lalterazione dei marker di
funzionalita epatica puo determinare un
maggior grado dimorbilita non solamente
nei soggetti LPO-HCV infetti, ma anche in
pazienti LPO affetti da altri tipi di epato-
patie, principalmente su base tossica.
Per quanto concerne le forme cliniche di
LPO, nei due gruppi di studio, latrofico-
erosiva e apparsa essere prevalente nei
soggetti con i parametri epatici alterati.
Questo riscontro e conforme ai risultati
dello studio di Bagan et al. [24], i quali
hanno evidenziato che in 40/187 pazienticon LPO che presentavanomarkers epa-
tici alterati la variante clinica piu frequente
era latrofico-erosiva, ipotizzandone una
maggiore aggressivita clinica. La nostra
nteggio dei segni clinici osservati durante il
O)
)
Valore di p
(A vs B)
NS
NS
NS
NS
NS
NS
) NS
NS
7 (1,27)* 0,0027
4 (1,21)* 0,0088
) NS
A = parametri epatici alterati; PEN = parametri epatici normali;indagine integra tali risultati, sia in merito
allentita media dellespressione clinica
sia per quanto riguarda la frequenza degli
episodi acuti della malattia.
Epidemiologicamente, si calcola che oltre
il 30% dei pazienti con epatite C cronica
registri valori di transaminasi persistente-
mente normali o unalterazione intermit-
tente delle stesse [25]. Tale dato e in linea
con la quota di pazienti appartenenti
al gruppo test LPO-HCV, i quali mostra-
vano una costante stabilita dellenzimo-
gramma epatico lungo il periodo di osser-
vazione, associata a una minore gravita
delle lesioni orali. Per converso, linvaria-
bile elevazione dei valori epatici tra i
pazienti che registrano il maggior numero
di riacutizzazioni di LPO porta a escludere
che lo stesso decorso clinico del LPO
possa in qualche modo influenzare lalte-
razione degli indici di funzionalita epatica
-
di cui sopra. Tale riscontro prospettico,
seppur registrato in una limitata coorte
di soggetti indagati, aggiunge in via preli-
minare elementi potenzialmente utili a
stabilire se lesposizione al virus dellepa-
tite C condizioni in qualche modo il
decorso di una patologia orale associata
[26]. Si ricorda, a sostegno di quanto
esposto, che studi prospettici indicano
nel 60-90% dei pazienti portatori cronici
di HCV unipertransaminasemia persi-
stente, comparabile con i risultati da noi
registrati nel gruppo test [27]. Tali dati
potrebbero risultare utili a tracciare un
profilo di rischio relativo nella riesacerba-
zione clinica su ampia scala del LPO nei
pazienti con concomitante infezione da
HCV, rispetto ai soggetti con LPO HCV
negativi. A ulteriore ausilio, vamenzionato
che anche nella popolazione generale si
assiste a unalterazione persistente dei
test di funzionalita epatica non virus e
non alcol correlata che interessa circa il
23% dei soggetti, come riportato da uno
studio multicentrico condotto su una
popolazione di donatori di sangue arruo-
lati su tutto il territorio nazionale [28].
Vi sono evidenze robuste per considerare
la steatosi epatica non alcolica (Non-
Alcoholic Fatty Liver Disease, NAFLD) la
causa piu frequente di ipertransaminase-
mia non virus e non alcol correlata con
una prevalenza che oscilla tra il 45 e il
70% [28].
Si sono osservati inoltre, sul versante
dellassetto glucidico, tassi di iperglice-
mia marcatamente elevati tra i soggetti
con parametri epatici alterati. Il diabete
mellito, al pari del LPO, e considerato
una manifestazione extraepatica asso-
ciata a epatopatie croniche [29]. In unrecente studio, Nagao et al. [30] hanno
osservato che linfezione da HCV puo
indurre insulinoresistenza, la quale a sua
-
Gli autori dichiarano di non avere nessunconflitto di interessi.
Finanziamenti allo studio
Gli autori dichiarano di non aver ricevuto
finanziamenti istituzionali per il presente
studio.
Bibliografia
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graphic study. Community Dent Oral Epidemiolvolta potrebbe rappresentare un cofat-
tore eziologico nello sviluppo del LPO.
Unelevazione delle transaminasi epati-
che contestuale a unalta prevalenza di
diabete mellito in soggetti affetti da LPO
e stata rilevata, al pari dei nostri risultati,
in uno studio osservazionale condotto
sulla popolazione dellArabia Saudita
[31].
5. Conclusioni
I dati emersi nel presente studio sem-
brano avvalorare la tesi che lo stato di
infezione cronica da HCV, da solo, non
sia in grado di determinare un decorso
clinico piu aggressivo del LPO. Conte-
stualmente si osserva che lalterazione
della transaminasemia e alla base di un
comportamento clinico piu attivo del
LPO in generale, con una maggiore
quota di esacerbazioni sia in pazienti
LPO-HCV infetti sia in pazienti con LPO
associato a epatopatie indotte da altre
cause. Tali episodi sono direttamente
correlati con il grado di severita di espres-
sione delle diverse forme cliniche orali,
anche se la variante atrofico-erosiva
risulta essere la piu rappresentata.
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Ruolo delle epatopatie nella fase acutadel lichen planus oraleIntroduzioneMateriali e metodiRisultatiDiscussioneConclusioniConflitto di interessiBibliografia