Rum-ore magazine ottobre 2012

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ATTENDERE... ATTENDERE... L‘OPERAZIONE POTREBBE RICHIEDERE L‘OPERAZIONE POTREBBE RICHIEDERE QUALCHE ANNO QUALCHE ANNO UNIPA UNIPA Installazione programma in corso... Installazione programma in corso... ON ON OFF OFF CAMBIA CANALE CAMBIA CANALE

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Rum-ore magazine è un giornale ideato da Rete Universitaria Mediterranea, uno spazio di approfondimento su temi che riguardano l’Università degli Studi di Palermo, uno sguardo ad altre realtà universitarie per comprenderne differenze, somiglianze per cercare di migliorare il nostro campus. Ma Rum-ore è anche cultura, ambiente, inchieste, satira e uno sguardo al mondo degli studenti che vivono all'estero, in città e fuori sede.

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Rum-ore magazine è un giornale ideato da Rete Universitaria Mediterranea, uno spazio di approfondimento su temi che riguardano l’Università degli Studi di Palermo, uno sguardo ad altre realtà universitarie per comprenderne differenze, somiglianze per cercare di migliorare il nostro campus. Ma rumore non è solo questo, è la voce degli studenti, una “ vucciria” di informa-zioni che va dai diari di Facoltà alla Cultura e l’ambiente passando attraverso interviste, inchieste, satira, sport, progetti di scambio internazionale, orosco-po e una simpatica rubrica di cucina.

Rum-ore è quella “vucciria” di persone, colori e caratteri che convivono e si ritrovano all’Università degli Studi di Palermo e che la caratterizzano.

Ogni mese insieme all’inchiesta sull’Università e ai vari approfondimenti Rum-ore magazine sarà accompagnato da un video visibile sul canale youtu-be di Rete Universitaria Mediterranea. Inoltre, è possibile seguirci su Face-book digitando Rete Universitaria Mediterranea oppure sul nostro sito www.reteuniversitariamediterranea.it

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Lo studente modello di IngegneriaSport: I Cardinarls Palermo, intervista al capitanoOroscopo UniversitarioLa cucina dello studente fuori sedeDai nostri le�oriSe�mana della Matricola, gli appuntamen�

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Calcolatrici, numeri, matema�ca, sta�s�ca … secondo voi la Facoltà di Economia è solo questo? La Facoltà di Econo-mia di Palermo offre diversi corsi di Laurea agli studen� che vogliono intraprendere un percorso di studi in questo campo: dalle ben note lauree triennali in economia e amministrazione aziendale ed economia e finanza a lauree interfacoltà nel campo della ges�one dei servizi turis�ci e della cooperazione internazionale. Inoltre, è stato a�vato di recente un corso di studi in lingua inglese. I corsi sono quasi tu� a numero chiuso… ma una volta supera� i test, aver sudato e sostenuto le difficili materie matema�che e affrontato qualche lungaggine burocra�ca (che non manca mai), le sta�s�che s�mano che l’inserimento nel mondo per lavoro non dovrebbe essere affa�o difficile … del resto gira tu�o, o quasi, a�orno all’economia, no?

Il laureato in Scienze Motorie ha ampie competenze per ciò che concerne le discipline spor�ve ed il corpo umano, con il suo funzionamento e con la sua riabilita-zione. E’ una facoltà completa, con insegnamen� che spaziano dalla psicologia alla pedagogia, dal diri�o all’economia, dall’anatomia alla fisiologia. Purtroppo è un percorso tortuoso: in una società come la nostra, infa�, la professionalità del laureato in Scienze Motorie non è sempre riconosciuta. Le prospe�ve lavora�ve sono tante, sta a noi “scienzia� del movimento” far riconoscere la nostra figura con impegno e determinazione.

Riccardo Lo Bue

Al giorno d'oggi il mondo si presenta, agli occhi dei giovani, come sconvolto dagli effe� di una delle mag-giori crisi economiche della Storia Contemporanea. Iscriversi ad un Corso di Laurea di stampo scien�fico e dare il proprio contributo alla Ricerca, ed indire�a-mente, slancio all'Economia può, a mio parere, essere un'o�ma soluzione per chi guarda al futuro con intelli-genza e passione. In par�colare il CdL in Scienze Fisiche offre il connubio giusto tra bellezza formale ed u�lità pra�ca che non deluderà di certo l'aspirante studioso.

Emanuele Marino

Pres�giosa, situata nel palazzo che fino a qualche anno fa ospitava la sede centrale dell’Università e giudicata una fra le poche facoltà “da salvare” dell’intero ateneo palermita-no, in crisi ormai da troppi anni.È pur vero che la Facoltà di Giurisprudenza resta, innegabil-mente, una tra quelle che presenta più “pro” che “contro”. Non significa che di “contro” non ce ne siano, a�enzione: l’ingente numero di iscri� che popolano la facoltà, deter-minando la scelta dei professori di adoperare nei primi anni una “selezione naturale”, dalla quale ogni anno si contano mor� e feri�; docen� che scelgono arbitrariamen-te le date d’esame, senza curarsi delle esigenze del singolo studente; esami che, per via dei mol� prenota� e di man-cate calendarizzazioni, arrivano a durare fino a tarda sera (quando non vengono rinvia� all’indomani dopo una gior-nata di a�esa!).Che dire, i dife�, eccome se ci sono. Quando però poi ci appres�amo a salire le scale dell’Aula Magna, una lapide ci ricorda un o�mo mo�vo per essere orgogliosi di questa facoltà: su quelle scale, prima di noi, hanno camminato 2 eroi della storia italiana. Si chiamavano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Riccardo Lo Bue

La Facoltà è tra le più belle dell’Ateneo. Presenta al suo interno molto spazi verdi nei quali è possibile conoscere e socializzare con altri futuri agronomi. Per me, studen-te di agraria, è stato facile operare una scelta una volta terminato il liceo, perché l’offerta forma�va è molto vasta. I qua�ro corsi di laurea triennali, infa�, ricopro-no quasi tu� i campi dell’agricoltura, dalla germinazio-ne alla trasformazione. Un piccolo punto nero: la pra�ca sul campo, a mio avviso molto importante, è pressoché minima, per non dire inesistente. Gli avvisi agli studen�, poi, arrivano sempre in ritardo, posto che arrivino. Nel complesso, è una Facoltà che consiglio vivamente a chi ama l’agricoltura e la natura, sopra�u�o per la serietà e la preparazione della maggior parte dei professori.

Armando Virzì

Il gruppo R.U.M. di ingegneria, oltre agli impegni di rappresentanza, ha puntato ad a�vità che coinvolges-sero più da vicino i colleghi: Giorgia Grillo, delegata del Preside per i conta� con le aziende e protagonista nell’organizzazione delle due edizioni del “Recrui�ng Week” a cui hanno partecipato più di 600 studen� di ogni facoltà; Paolo Bartolo�a, insieme alla Prof.ssa Clara Celauro, si occupa della ges�one dei servizi per i diver-samente abili, tema di notevole importanza che ha portato alla creazione della campagna “Segnala la barriera”. Chiunque voglia segnalare un barriera archi-te�onica, un problema o un disservizio può conta�are via mail Paolo (Paolo.bartolo�[email protected]) o la Prof.ssa Celauro ([email protected]).

Paolo Bartolo�a

Le innovazioni tecnologiche hanno mutato la comunicazione…e la facoltà di Le�ere e Filosofia ne rimane all’oscuro!! Imba�ersi nel sito di facoltà non è cosa da poco conto; ci vogliono tanta pazienza e determi-nazione, ma anche intelligenza, astuzia, logica. Negli ul�mi mesi le lamentele più comuni riguardavano la modifica del piano di studi. Nella “ facoltà delle materie a scelta”, la scelta diviene cosa molto ardua. Procedure burocra�che interminabili spingono tan� ragazzi alla rinuncia delle scelta di materie par�colarmente gradite non presen� nel proprio piano di studi. Novità dell’anno: la modifica si può effe�uare tramite il portale degli studen�! Ma quanto è stato efficiente questo servizio? La risposta si trovava nelle segreterie, anzi nei suoi corridoi: pieni zeppi di studen� “incapaci” di effe�uare la modifica tramite web. Un piccolo esempio di mancata innovazione, per un’affascinante facoltà che spesso vuol rimaner vecchia e lontana da altri mondi, inconsapevole che essi potrebbero renderla ancora più affascinante.

Maria Cris�na Ciaravella

Da quando sono entrato in medicina sono passa� appena due anni, ma già mi sento "marchiato" da questa facoltà. Certo, tra i la� posi�vi c'è la soddisfazione di studiare per diventare un medico (che è immensa), ma è sicura-mente pareggiata dalla difficoltà del percorso di studio e dalla sua lunghezza. Due anni sono sta� supera� ed ancora non si avvista la meta. Ma ci si rassicura pensan-do a quando si terminerà e non si avranno (in teoria) problemi a trovare lavoro.

N.V.

La Facoltà di Farmacia di Palermo è sicuramente una delle migliori sul territorio nazionale per quanto riguar-da la dida�ca.Non si può dire lo stesso se consideriamo complessiva-mente l'organizzazione stru�urale, che sicuramente potrebbe essere migliorata so�o mol� profili.Inoltre, il suo decentramento rispe�o alle altre facoltà di Viale delle Scienze molte volte esclude i futuri Do�ori in Farmacia dalla quo�diana vita universitaria che viene svolta in via Ernesto Basile.A tal proposito, la Facoltà stessa dovrebbe maggior-mente impegnarsi a colmare questa distanza a�raverso l'ausilio di una con�nua ed efficace informazione.Un ulteriore disagio degli studen� è nato dallo sposta-mento della segreteria di Farmacia, da via Archirafi a via Maqueda.Nelle linee generali, l'insegnamento offerto dai docen� è da considerarsi indiscu�bilmente tra i migliori dei vari atenei italiani.

Agos�no Ga�uso

Le Scienze della Formazione sono l’insieme di quelle discipline che studiano in modo sistema�co l'educazio-ne e la formazione dell'uomo. Si tra�a quindi dell’approfondimento di materie che traggono princi-palmente le proprie basi dalla psicologia, dalla sociolo-gia, dalla filosofia e dalla storia dell'educazione. La cara�eris�ca principale di Scienze della formazione sta nell’offrire alla futura matricola un’ampia possibilità di scelta, grazie al numero elevato di corsi di laurea presen�. Il rovescio della medaglia comporta, però, delle conseguenze. Avere una stru�ura così ampia e complessa richiede un apparato burocra�co efficiente ma, purtroppo, la realtà dei fa� non coincide mai con la perfezione e spesso i “temerari” studen� si ritrovano ad affrontare palesi problemi logis�ci, che determinano la loro con�nua migrazione di edificio in edificio ed il costante rinvio delle lezioni.

Andrea Trapani

Salve a tu� voi le�ori, qui si parlerà dei la� posi�vi e nega�vi della facoltà di Archite�ura (sicuramente più nega�vi che altro).Iniziamo bene l’ar�colo con un problema segnalato da più studen�. Al 4° piano della facoltà vi è un “dife�o” di costruzione (alla faccia degli archite�!) e quando le piogge si fanno più intense cade acqua dal te�o; la quan�tà è tale che gli studen� hanno inde�o una gara di surf per tu�o il quarto piano. Il problema è oramai evidente, ma nonostante ciò il preside preferisce che qualche studente armato di cazzuola ripari il danno. Prego quindi di stare a�en� durante lo svolgimento delle gare di surf, non vorrei che qualcuno si facesse male!

Andrea Vizzì

Diario di FacoltàDiario di Facoltà: pro e contro

Il numero di studen� iscri� ai vari Corsi di Laurea, rispe�o alle altre facoltà, non è eccessivamente elevato e ciò facilita l'instaurazione di rappor� interpersonali con altri studen�, vol� ad una sana collaborazione nello studio delle materie. I Corsi di Laurea ben si a�agliano alle aspirazioni di coloro che vorrebbero intraprendere la carriera diploma�ca ovvero a coloro che vorrebbero inserirsi nel management di imprese pubbliche e priva-te. L'offerta forma�va è par�colarmente a�enta ai processi ed alle dinamiche della globalizzazione nonché alla disciplina riguardante l'Unione Europea.Un dife�o da so�olineare: l'esiguo numero di sessioni d'esami e la corrispondente distribuzione nell'arco dell'anno accademico.

Emanuele Sceusi

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La Facoltà di Economia si presenta come uno dei poli più importan� dell’Università degli Studi di Palermo. Come altre facoltà, a�ualmente si trova so�o i rifle�ori per un’inchiesta riguardante presun� esami “compra�” a cifre modeste e per lauree non proprio legali, manifestando con ques� even� un disagio di cui il nostro sistema di istru-zione soffre da molto tempo. Purtroppo la Facoltà di Economia da alcuni anni a questa parte non riesce ad uscire da questo tornado che sta anche investendo molte delle sue “colleghe”, come dimostrano i numerosi disservi-zi di cui la facoltà soffre e che, nonostante le promesse e gli impegni presi dalle rappresentanze studentesche, ancora restano invaria� da anni, come la sempre maggiore difficoltà nel sostenere gli esami a causa di un calendario troppo frene�co rispe�o al carico di lavoro degli studen� ed al �po di materie dei nostri corsi di laurea. Qualcosa dovrà cambiare inevitabilmente, ma quale sarà la chiave di volta che perme�erà questo mutamento?

Eric il Rosso

Essere uno studente di Scienze motorie non è affa�o semplice.La maggior parte delle facoltà dell’ateneo palermitano vanta di un’appropriata sede dove poter dignitosamen-te seguire le lezioni, sostenere esami e, sopra�u�o, svolgere un’adeguata “vita di facoltà” che invece Scien-ze motorie sconosce del tu�o. Quando la propria sede, da condividere con un liceo, dispone di semplici aule scolas�che e si trova in un quar�ere diametralmente opposto alla ci�adella universitaria (San Lorenzo) diventa tu�o abbastanza complicato, specialmente per i fuori sede. Sicuramente un aspe�o posi�vo riguarda l’accesso alle stru�ure spor�ve del C.U.S., o�mo per lo svolgimento delle lezione pra�che.

Davide Rizzo

All'interno del Diario di Facoltà di questo mese vorrei rendere pubblico un grave problema che affligge il Dipar�mento di Fisica di Via Archirafi 36: i topi. Ul�ma-mente noi studen� ci siamo resi conto della presenza di tali animale� che sfrecciano velocissimi per i corri-doi dei so�erranei, trovando rifugio tra i libri e gli scaf-fali bui e colmi di riviste dimen�cate. Il problema deriva dalla presenza di porte-finestre troppo spesso dimen�cate aperte, che invogliano gli abitan� del mondo esterno ad entrare in Dipar�mento, non di certo alla ricerca di cultura ma del calore che l'inverno nega loro. Chiediamo si agisca con tempes�vità al fine di evitare un ritorno nella Milano manzoniana del 1630!

Emanuele Marino

La Facoltà viene riconosciuta come una delle più importan-� del Paese. Essa vanta mol� aspe� posi�vi, ma anche nega�vi, che da matricola ho avuto modo di osservare: sussiste una ca�va organizzazione della segreteria e del COT, nonché dei luoghi dei luoghi di lezioni ed esami; aule inidonee a contenere un certo numero di studen� e il problema di spostarsi, tra una lezione e l’altra, rischiando di perdere minu� di lezione, dalla sede centrale (Via Maqueda) alla secondaria (Ex Edison - Ballarò). Nonostan-te ciò sono sempre in programma molte a�vità integra�-ve, ma sopra�u�o è presente un o�mo corpo docen� grazie ai quali formare al meglio il proprio percorso di studi per un fiducioso futuro lavora�vo.

Riccardo Megna

Si è concluso, con grande successo, il proge�o messo in campo dall’associazione universitaria AGROETHICA, patrocinato dall’Ordine degli Agronomi della Provincia di Palermo in collaborazione con i consigli di interclasse afferen� alla Facoltà e l’associazione R.U.M. “Agronomi on the job”, proge�o accolto e finanziato dall’Ateneo, ha visto l’organizzazione di 8 seminari professionalizzan�, riguardan� la professione dell’agronomo, dalla proge�azione in PSR alla sicurezza in azienda. Ad ogni incontro hanno partecipato circa 120 studen�, a cui verranno accredita� 3 CFU, oltre che numerosi ospi� tra professori dell’ateneo palermitano, liberi professionis�, agronomi, imprenditori e psicologi di fama nazionale. Il proge�o ha così riscosso grande apprezzamento da parte degli adde� ai lavori, degli studen� e della Facoltà tu�a. AGROETHICA e R.U.M. si ritroveranno presto insieme per una nuova esperienza forma�va, già presentata all’Ateneo.

Giulio Piva (Vice-Presidente Ass. AGROETHICA)

Ingegneria sì, Ingegneria no.. Io sono più forte di questa facoltà!La Facoltà di ingegneria è una scelta difficile, impegna�-va, direi quasi coraggiosa. Il piano di studi è pesan�ssi-mo, i laurea� in 3 anni sono pochissimi. Ci si iscrive pensando probabilmente agli zeri delle parcelle che si firmeranno o perché ci si scrive un amico, si va avan� quasi come se fosse una scommessa con se stessi: io sono più forte di questa facoltà! Per affrontarla ci vogliono volontà, passione e tanta determinazione. Ci sono le 6-8 ore giornaliere di lezione, bisogna rinunciare ad un pò di vita sociale, ma alla fine ne vale la pena.. Che soddisfazione dopo anni di sacrfici, rinunce e dedi-zione allo studio sen�rsi chiamare Ingengere! E perchè no, anche firmare quelle famose parcelle che ci hanno "spinto" ad iscriverci a questa facoltà.

Rosanna Romano

Oltre a Le�ere e Filosofia, puoi studiare Storia dell’arte, Archeologia, Antropologia, Cinema, Comunicazione, Lingue, Musica, Teatro e molte altre materie nei Corsi di Laurea triennale e magistrale.È una facoltà a misura di studente, in una ci�à a misura d’uomo. Ha una biblioteca a scaffale aperto, dotata di una grande sala di le�ura ed aperta dalle 8.00 alle 18.30; inoltre c’è un BLOG di Facoltà dove puoi trovare on-line tu�e le no�zie u�li ed i materiali dida�ci dei corsi da poter scaricare anche da casa.La facoltà di Le�ere e Filosofia di Palermo non è solo un luogo dove seguire lezioni, ma un luogo in cui il sapere si costruisce a�raverso il confronto con gli altri studen� e con i docen�.

Nadia Vinci

La facoltà di medicina e chirurgia di Palermo è una tra le facoltà più s�mata e ambita di tu�a la Sicilia, e non solo …. entrare a farvi parte e davvero un’ardua impresa!!A monte, infa�, a�raverso un durissimo test d’ingresso viene effe�uata una seria selezione. Il test è nazionale ma nella ci�à di Palermo è ancora più difficile riuscire ad entrarci, a causa dell’elevato numero di studen� che ogni anno vi partecipa.Nonostante il lungo e a volte tempestoso“viaggio” la possibilità di lavoro per chi intraprende ques� studi dell’area sanitaria è molto prome�ente, affrancata sopra�u�o dall’a�vo e intenso �rocinio svolto durante il corso di laurea.

Clara Aleccia

Se dovessi consigliare a qualcuno di iscriversi alla Facol-tà di Farmacia di Palermo, non avrei dubbi: iscrivetevi! Sebbene il nostro ateneo non sia così rinomato per organizzazione, la Facoltà di Farmacia rappresenta un caso a sé: tan�ssimi laboratori, possibilità di fare pra�ca sin da subito, organizzazione eccellente. Senza contare poi l’ampia scelta di lavoro che tale �po di studi offre. E in un momento di crisi occupazionale come quello in cui ci troviamo, l’ul�mo elencato è un fa�ore da non trascurare! Chiaramente, bisogna amare le materie scien�fiche. Se al liceo discipline come chimica, biologia e matema�ca non erano le più amate, meglio lasciar perdere. Ma se al liceo ragionavate in termini H2O e CO2, questa è la facoltà che fa per voi.

Alessandra Bruno

Essa è una facoltà che abbraccia una miriade di corsi di laurea, ognuno dei quali con piani di studio molto diffe-ren� tra loro ma che perme�ono diverse opportunità e sbocchi nel mondo del lavoro.La scelta forma�va è molto ampia ma purtroppo spesso succede che le ca�edre di alcuni insegnamen� previs� nel piano di studi non vengano ricoperte. Altre volte invece ci sono delle materie che hanno poco a che vedere col il corso di riferimento e che nonostante ciò sono obbligatorie; mentre ce ne sono altre, apparte-nen� alla sezione “materie a scelta dello studente”, che oltre ad essere più interessan�, sono anche più “azzec-cate” per il corso di laurea di appartenenza. A coloro che definiscono questa “la facoltà di Scienze delle MERENDINE”, noi studen� rispondiamo che è una facoltà che “forma” lo studente culturalmente so�o diversi pun� di vista.

Gabriella Alba

Diario di Facoltà: pro e controDiario di Facoltà

Ul�me dalla facoltà. - “La guerra dei bagni”-Tra lezioni, esami e sessioni di laurea un mistero invade la Facoltà di Scienze Poli�che. Dentro un’aula alquanto trafficata, “l'aula studen�”, le voci si rincorrono e le paure ci perseguitano. “Perché mai - gli studen� si chie-dono - non si apre quella porta?”; “perché mai un nuo-vissimo ed a�rezzato bagno disabili è in disuso da tre mesi?” Perché? Mistero! Mille le ipotesi: c'è chi dice che è colpa del Governo Mon�, chi se la prende coi sindaca�, chi consiglia di aspe�are l'elezione del nuovo sindaco. Sta di fa�o, scherzi a parte, che quest'aula è di fondamentale importanza, specie per il tutorato verso i nostri colleghi con disabilità che sono costre� ad u�lizzare il bagno al piano di sopra con molte difficoltà. Spero, dopo il Consi-glio di marzo, di poter sciogliere questo “Mistero”. Nel fra�empo, dilagano panico e paura.

Roberto Mancuso

La Facoltà di Archite�ura presenta il notevole pregio, unico in tu�o l'ateneo palermitano, di essere ospitata in una stru�ura assolutamente moderna, all'interno di un edificio di recen�ssima costruzione che vede al suo interno una delle più grandi sale di le�ura di tu�a l'Uni-versità.Spesso mol� studen� di altre facoltà la frequentano, più degli stessi “archite�”, perché è molto accogliente e accessibile a tu�. Purtroppo, però, c’è sempre un doppio lato della medaglia. La Facoltà, infa�, per la sua grandezza è molto cao�ca; alcuni professori sono spesso “introvabili” e, proprio perché è frequentata da mol� studen� di altri dipar�men�, è quasi sempre diffi-cile trovare un posto in cui studiare.Per chi sogna un giorno di “COSTRUIRE” e “PIANIFICA-RE” edifici, case o altro è un’o�ma facoltà.

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“IL MANUALE”…attenzione! Potrebbe avere effetti collaterali…

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Politica e società: il Manuale

Tutti noi l’abbiamo sognato almeno una volta, non vedevamo l’ora che accades-se: quanta ansia, quante speranze, quante aspettative… Ma abituatevi all’idea, già da adesso, che l’Unipa è ben altra cosa!Cari studenti e care studentesse, vi aspettano anni di duro lavoro: lezioni, profes-sori, semestri ed esami. Sarà un vortice che vi trascinerà nella pazzia più totale. Mi permetto quindi da, ormai, veterana e da ben due volte matricola, di sugge-rirvi qualche idea per una sopravvivenza a denti serrati all’interno dei vostri corsi.

N.1 Dannato Ed. 2L’ edificio 2. Che mistero. Cosa facciano dentro quegli uffici non si saprà mai. Vi capiterà parec-chie volte di prendere il cosiddetto “numeretto” ed attendere un numero indefinito di ragazzi che hanno già messo radici, in attesa che le loro pratiche venissero espletate.Più snervante sarà la compilazione, ad intervalli regolari, del modulo per l’inserimento delle materie nel piano di studi: armatevi di molta, moltissima calma e pazienza; discutere con gli addetti alla segreteria non vi aiuterà.

N.2 Professori lunaticiQuesta è una singolare specie. Sono ovunque, in ogni facoltà ne trovere-te almeno uno. Assecondateli. I loro deliri dilagano, prima dopo e duran-te la sessione d’esame.

N.3 I colleghiIndividui atipici. Ne incontrerete di tutti i tipi: Gli ansiosi: “oh mio dio, non so niente, non mi ricordo niente…”, trasmettono nervosismo a pelle;i saccenti: “ma certo, questa cosa è ovvia!”, anche se non sanno neanche di che cosa stiamo parlando;gli “sculati”: “va bè ragà, come và, và”, questi sono quelli che non hanno studiato neanche una settimana… misteriosamente prenderanno 30;i tradizionalisti: “io devo avere un voto non inferiore a 27, altrimenti mi si rovina il libretto”;gli scaramantici: “ho dimenticato la zampa di coniglio a casa; adesso l’esame andrà malissi-mo!!!”. In genere questi sono soggetti che neanche si siedono per sostenere l’esame;gli amici per finta: (in vista dell’esame) “sono nella cacca! Mi presteresti i tuoi appunti? Oh ma che capelli morbidi che hai…te l’ha mai detto nessuno!?”;Diffidate da tutti questi soggetti!

N.4 Gli esami balleriniEsami soppressi, assistenti inesistenti, professori malata. Sessione salta-ta! Per questo potete, anzi dovete, rivolgervi ai vostri rappresentanti! Loro ci sono e lavorano per voi!

N.5 Il divertimento delle matricoleEsserlo credo che sia l’esperienza più bella nella vita di un/a ragazzo/a. Le feste, i nuovi gruppi, l’ansia per i primi esami, i pianti e le gioie degli esiti…Ragazzi miei, godetevela, godetevela tutta! 18 anni arrivano una volta sola e avete l’obbligo di viverli con spensieratezza; giocate ad essere liberi, perché tra qualche anno il peso delle responsabilità sarà differente.

Ed. 2

A cura di Martina Schembri

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ERSU PALERMO

Politica e società: il Manuale Politica e società: Ersu

L’ERSU è l’Ente Regionale degli Studenti Universitari della Regione Sicilia destinato per offrire servizi agli studenti dell’Ateneo di Paler-mo e di recente anche per gli studenti del Conservatorio, dell’Accademia di Belle Arti e della Libera Università Maria Santissima Assunta (LUMSA). L’attività dell’Ersu si fonda sull’art. 34 della Costituzione Italiana, che sancisce il diritto allo studio quale diritto a conseguire, per tutti i cittadini, i massimi titoli di studio con maggior attenzione per gli studenti economicamente svantaggiati ma che dimostrano grande impegno negli studi.Guardando ai servizi erogati dall’ERSU per gli studenti dell’ateneo palermitano, e non solo, questi vengono attribuiti mediante concorsi pubblici i cui bandi vengono solitamente pubblicati nel mese di luglio sullo stesso sito dell’ente e scadono nei primi del mese di agosto; per partecipare ai concorsi è necessario possedere determinati requisiti sia patrimoniali, basati sul reddito familiare, sia di merito. Proprio riguardo alla presentazione delle domande per i concorsi, dal 2007 é prevista la possibilità di inviare la candidatura direttamente via internet: basta compilare il form nel sito dell’ERSU, stampare tutto quello che viene indicato, firmarlo, allegare una fotocopia del documento di identità e quindi inviarlo tramite Raccomandata A/R all’indirizzo indicato.

I servizi erogati dall’Ente sono i seguenti:

Servizi CulturaliDa sempre l’Ente presta la massima attenzione per le attività culturali in una terra ricca di storia e tradizioni come la Sicilia e Palermo in particolare, gestendo diretta-mente numerosi abbonamenti teatrali, servizi presso la biblioteca, una sala di ascol-to musica; è recente l’istituzione di una videoteca dove vengono organizzate mostre cinematografiche presso la sala del Pensionato San Saverio; infine tra i servizi culturali spicca una sala dedicata a mostre, fotografiche e non, sia collettive che individuali.

AlloggiPer gli studenti fuori sede da sempre sono disponibili numerosi posti letto che l’ERSU ha a disposizione tra i diversi Pensionati presenti sul territorio della città di Palermo; ricor-dando i vari pensionati: Santi Romano (350 posti), San Saverio (220 posti), Goliardo (44 posti), Schiavuzzo (69 posti), Santissima Annunziata (55 posti), Biscottari (50). In totale l’ERSU offre 788 posti letto dislocati nei vari pensionati e ciascuno di essi offre particolari servizi ai suoi ospitanti e non; tutti i servizi sono elencati dettagliatamente sul sito dell’Ente.

RistorazioneTutti gli studenti dell’Ateneo di Palermo possono usufruire del servizio di risto-razione offerto dall’ERSU presso i due Pensionati Santi Romano e San Saverio. Tramite apposita domanda è possibile per lo studente ottenere un tesserino mensa che, a seconda della fascia reddituale e patrimoniale della famiglia, concede particolari sconti. Tutte le specifiche possono essere trovate sempre sul sito dell’Ente.

Aule di InformaticaPresso i Pensionati San Saverio e Santi Romano sono altresì predisposte due aule di informatica rispettivamente di 20 e 19 posti attraverso cui gli studenti possono accedere ad Internet ma anche utilizzare programmi di elaborazione testi e imma-gini. Orari e regolamento delle due aule sono disponibili sul sito dell’Ente.

Borse di StudioLe borse di studio ERSU costituiscono il servizio ed il bene primario offerto dall’Ente agli studenti meritevoli e con determinati requisiti dell’Ateneo di Palermo, concesse mediante concorso pubblico ed assegnate in base ad una graduatoria di punteggio. Esse consistono in un beneficio monetario che riceve lo studente sia per un sostegno legale alle spese universitarie sia come compenso per l’impegno profuso e dimostrato nel corso della propria carriera universitaria. Lo studente che in base alle graduatorie risulti essere VINCITORE sarà esentato dal pagamento delle tasse universitarie ed avrà diritto alla ristorazione gratuita presso le mense ERSU; a ciò si unisce una borsa che verrà corrisposta in proporzione al reddito familiare ed alla situazione anagrafica dello studente. Se lo studente sarà IDONEO ma non vincitore, avrà diritto all’esenzione delle tasse universitarie ed alla ristorazione gratuita ma non riceverà alcuna borsa. Per visua-lizzare i bandi ed i regolamenti per ottenere una borsa di studio, il consiglio è sempre quello di visitare il sito.S.A.P – Servizio Accoglienza per il PubblicoIl SAP costituisce quello che per altri enti è l’Ufficio Relazioni per il Pubblicato: rappresenta una struttura di raccordo e comunicazione tra gli utenti e l’amministrazione dell’Ente. Al SAP si occupa di fornire informazioni sui servizi forniti dall’ERSU, in particolar modo: borse di studio, assegnazione posti letto e ristorazione, nonché tutto ciò che riguarda le attività dell’Ente, la sua struttura ed il suo funziona-mento. L’ufficio è situato in Viale Delle Scienze, Edificio 1 Pensionato Santi Romano 1° Piano ed è aperto al pubblico il Lunedì e Venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00, il Martedì Mercoledì e Giovedì dalle ore 15.30 alle 17.30.A chiusura di questo breve squarcio informativo sull’ERSU vi segnaliamo i contatti e gli indirizzi utili per ottenere maggiori informazio-ni.Recapito Telefonico SAP: 091-6546050/6E-m@il: [email protected] Internet: www.ersupalermo.it

pag. 5Massimiliano Rini

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Poli�ca e società: Servizio Mensa

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Servizio Mensa

Cos’è il servizio mensa Ersu e dove si trovano le mense dell’Ersu Palermo? A Palermo sono due: San� Romano (viale delle Scienze) e San Saverio (via Di Cris�na, dietro l’ospedale dei bambini). Par�amo dall’inizio, se non avete ancora il tesserino o dovete rinnovarlo andate su h�p://www.ersupalermo.it/ e lì troverete tu� i moduli. Ora che ho il mio tesserino (per fasce e prezzi fate riferimento al sito, chiarissimo) come lo uso? Par�amo dal presup-posto che il tesserino è stre�amente personale. Ogni studente ha diri�o a due pas�: pranzo e cena. Ogni pasto è composto da: primo, secondo, contorno, bibita e fru�a. Ma se oggi la pasta non mi va, non posso prendere altro? La risposta è si. Il primo vale uno e il secondo due. Cosa significa? Che al posto del primo posso prendere una scatole�a di tonno o una mozzarella o un insaccato, due nel caso del secondo. Il contorno, invece, non può essere sos�tuito da altro. Al posto della fru�a è invece possibile prendere

un’altra bibita o uno yogurt. Ci sono comunque delle piccole ecce-zioni; capita spesso di voler dividere il pasto con un/una collega, cosa faccio? Soluzione molto usata e consen�ta è quella di pren-dere due primi, due contorni e due bibite. Veniamo ora alla cena. La mensa San� Romano offre anche il servizio pizzeria. Con ogni tesserino è possibile avere pata�ne, pizza e bibite. Un’altra varian-te al servizio, ma fornito esclusivamente per cena, è la linea verde. A cosa ho diri�o? Una zuppa (legumi o minestrone), una insalata (solitamente decisamente abbondante), bibita e fru�a. Un piccolo consiglio? Evitare orari di punta, cioè gli orari in cui finiscono le lezioni, cioè le 13 e le 14, eviterete di perdere molto tempo in coda.

Tesserino mensa studen� di primo anni che partecipano alla Borsa di Studio

TIPOLOGIA FUORI SEDE PENDOLARE - IN SEDE

VINCITORI 2 Pas� gratui� giornalieri Pranzo gratuito Cena secondo fascia

IDONEI € 1.00 a pasto € 1.00 a pranzo Cena secondo fascia

Tesserino mensa studen� anni successivi al primo

TIPOLOGIA FUORI SEDE PENDOLARE - IN SEDE

VINCITORI 2 Pas� gratui� giornalieri Pranzo gratuito Cena secondo fascia

IDONEI 2 Pas� gratui� giornalieri Pranzo gratuito Cena secondo fascia

Fasce tesserino mensa

1° FASCIA ISEEU da € 0,00 a € 8.310 1,00 euro

2° FASCIA ISEEU € 8.311 a € 13.810 1,50 euro

3° FASCIA ISEEU da € 13.811 a € 20.124 2,00 euro

4° FASCIA ISEEU € 20.125 a € 40.000 3,50 euro

5° FASCIA ISEEU superiore a € 40.001 4,50 euro

Fonte da�: Ersu Palermo www.ersupalermo.it

Paolo Bartolo�a

Fasce e prezzi

Page 9: Rum-ore magazine ottobre 2012

Poli�ca e società: l’inchiesta

Decaden� e Decadu�Qualcuno ricorderà “Le Décadent ”, nota rivista francese che diffonderà in tu�a Europa quel movimento ar�s�co e le�era-rio, tra la seconda metà dell'O�ocento e gli inizi del XX secolo, noto con il nome di “De-caden�smo”.Secondo l'interpretazione francese, il termine “décadent” ha due significa�: 1) Nega�vo, scandalo creato dai poe�, dovuto al loro modo di scrivere; 2) Posi�vo, nuovo modo di pensare.Queste poche righe, estrapolate da Wikipe-dia, all'apparenza tecnicis�che solo per la materia in essere, trovano, invece, delle analogie con la situazione del sistema universitario italiano.Se paragonassimo l'operato dei cosidde� “Poe� malede�” , all'operato dei ministeri chiama� in causa, anche li troveremmo delle analogie.Torniamo al termine “décadent” analizzan-do i due significa� partendo da quello nega-�vo.Sembrerà strano, ma in Germania lo studente non decade, sarà che lì guardano ancora a Federico II di Prussia ed al suo Illuminismo; in altre parole accade sempli-cemente quanto segue.

Le università tedesche dipendono dai Land, sono completamente autonome e ciascun Land ha il diri�o di seguire un modello proprio di educazione e formazione.La differenza di qualità tra le università tedesche è notevole. Ad esempio, il budget di tu�'e tre le università di Berlino è inferio-re al budget di una sola delle università di Monaco.Tra il 2005 ed il 2007, viene promossa la cosidde�a “Inizia�va d'Eccellenza”, un bando che prevede l'assegnazione di finan-ziamen� per lo sviluppo di centri d'eccel-lenza per la ricerca e non per l'insegnamen-to (2 miliardi di euro per un totale di 4 anni). Scopo del proge�o: differenziare centri d'eccellenza per l'insegnamento da centri d'eccellenza per la ricerca. Situazione dello studente: Università gratuita. Lo studente ha diri�o, qualora ne facesse richiesta, ad un sovvenzionamento (sino a 900 euro mensili) per mantenersi gli studi. In questo modo si crea una forma di “dare/avere”, dove lo studente viene messo nella condizione di poter terminare gli studi entro gli anni previs� regolarmente; di conseguenza da parte del Land, o dello Stato, vi è l'interesse di recuperare il corri

spe�vo sovvenzionato con una modalità “semplice”, ossia l'immissione dello studen-te nel mondo del lavoro. In Germania esiste la dicitura “Fuori-Corso” ma, udite- udite, non decade. Semplice-mente non ha più diri�o alle sovvenzioni pubbliche. S� tedeschi l'hanno cosi tanto col Diri�o da rispe�arlo.Passando al significato posi�vo di “déca-dent” verrebbe voglia di intonare la “Can-zone dell'appartenenza” semplicemente perchè anche a quest'Europa appartenia-mo.L'uso del termine “Decaduto” crea quasi l'impressione che lo studente sia come un nobile, dove per espropriarlo dei propri averi devi togliergli il �tolo.Se decade lo studente decade un diri�o.

“L'appartenenza non è un insieme casuale di persone, non è il consenso a un'apparen-te aggregazione, l'appartenenza è avere gli altri dentro di sé”. (Giorgio Gaber, 1997, Canzone dell'appartenenza)

Valerio Lo Iacono

Carlo�a Provenza

Decadenza: uno sguardo all’estero

Come sicuramente tu� saprete la ci�adella universitaria non è mai stata un luogo sicuro, ma con il passare degli anni e con la Crisi che avanza sempre più giovani si “but-tano” nel se�ore della delinquenza, ciò comporta che la ci�adella universitaria diventa sempre meno vivibile e più perico-losa sul far della sera. Gli scippi, i fur� e le violenza sono all’ordine del giorno. Bande di criminali, composte da “piccio�” di età inferiore ai 18 anni, che, a seguito di minac-ce a mano armata, pretenderebbero un corrispe�vo in denaro dagli studen� è ormai una rou�ne. Diversi sono gli studen� e non che hanno raccontato alla redazione di Rumore Magazine episodi di aggressioni all'interno o nelle zone vicine alle stru�ure di viale delle Scienze.A tal proposito abbiamo voluto chiedere il parere di due esponen� del persone docen-te, non docente del Campus Universitario sul tema sco�ante della SICUREZZA:Renato LombardoRicercatoredell’Università di Palermo;Federico BrunoStudente Universitario

1) Cosa si intende per sicurezza?RIC: La lingua inglese aiuta a chiarire il significato del termine "sicurezza", u�lizzato in italia-no con molteplici accezioni. Per safety si intende la prevenzione, protezione di persone da even� accidentali (calamità, inciden� sul lavoro, etc…)Per security si intende la protezione di persone e/o cose da terzi che agiscono volontaria-mente (fur�, scippi, violenze etc…);STUD: La sicurezza totale si ha in assenza di pericoli. In senso assoluto, si tra�a di un concet-to difficile da spiegare nella vita reale anche se l'applicazione delle norme di sicurezza rende più difficile il verificarsi di even� pericolosi e di inciden�;2) Che giudizio darebbe sulla sicurezza all’interno del Campus UniversitarioRIC: Insufficiente in quanto è difficile garan�rla vista la mancanza di strumen� di controllo adegua� e di personale;STUD: Abbastanza scarso, vista la rapina subita giorno 12.03 alle ore 8:00 di fronte edificio 16.3) Quali sono i pregi della sicurezza all’interno del Campus Universitario?RIC: Il fa�o che il campus sia recintato e che abbia pochi cancelli di accesso è un vantaggio che però non viene sfru�ato al massimo del potenziale.STUD: Vista l’esperienza avuta non penso ci possano essere pregi, qualora .ve ne siano non ne sono tu�’ora a conoscenza.4) Quali sono i “problemi” della sicurezza all’interno della Campus Universitario?RIC: I problemi sono molteplici partendo dalla presenza di cani randagi, dalla poca manu-tenzione e, fondamentalmente, dal poco personale adde�o alla sicurezza e dalla mancanza di registrazione agli accessi.STUD: Accesso libero a chiunque. 5) Come si possono risolvere i problemi della sicurezza all’interno della Campus Universi-tario?RIC: Accesso degli autoveicoli regolamentato tramite una forma di iden�ficazione e parcheggio chiuso al pubblico, maggior numero di personale e video sorveglianza ad ogni accesso del recinto.STUD: Ad ogni accesso una pa�uglia di sicurezza e aumento della vigilanza che perlustri costantemente il campus.

L‘intervista

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Poli�ca e società: CUS Palermo

CUS: Centro Universitario Spor�vo..dal 1947

Il Centro Universitario Spor�vo Palermo è una delle società spor�ve più com-plete e compe��ve d'Italia.Fondata nel 1947, la società ha svolto sempre un ruolo guida nella diffusione dello sport per gli universitari, per gli spor�vi e gli appassiona� della nostra ci�à.In oltre mezzo secolo di storia il C.U.S. Palermo è diventato un simbolo, un esempio da imitare nella pra�ca dello sport in Ci�à.Quando all'indomani della seconda guerra mondiale, un gruppo di studen� formò il CUS Palermo, non poteva certo immaginare che il sodalizio sarebbe diventato una delle polispor�ve meglio organizzate dell'isola e che decine di migliaia di studen� e non avrebbero, nel corso degli anni, ves�to la gloriosa maglia giallo rossa e nera.

ATTIVITÀFitness-Body Building Step Aerobic Gym Music Total Gym Total Body Workout Supertonic Step Spinbike Corso di nuoto Nuoto Libero Corso Sub KickBoxing (San Saverio) Corso di Pallavolo (San Saverio) * Per queste a�vità è previsto ogni anno lo svolgimento di un torneo.

Ginnas�ca DolceGinnas�ca a corpo liberoDanze CaraibicheAerobica e G.A.G. (San Saverio)Acqua Gym Acqua Spin Corso di TennisCalcio*Calcio a 5 (maschile e femminile)*Pallamano*Pallanuoto*

Tariffe (Comprensive di copertura assicura�va)

Mese di Iscrizione Studen� - C.A.S. Dip. Univ. e Altri

Se�embre - O�obre Novembre DicembreGennaioFebbraioMarzoAprileMaggioGiugnoLuglioAgosto

€ 22,00 € 20,50 € 19,50 € 17,00 € 15,50 € 14,00€ 12,00€ 10,50€ 9,00 € 7,00 € 5,50

€ 38,50€ 35,50€ 32,50€ 30,00€ 26,50€ 23,00€ 20,00€ 16,50€ 13,00€ 10,00€ 8,00

Orario Ricevimento Segreterialunedi, mercoledi e venerdi

9:00 - 13:15 e 15:30 - 18:00martedi e giovedi

9:00 - 13:15

Come arrivare al Cus: Da Viale delle Scienze1. Procedi in direzione nordest su Viale delle Scienze 2. Svolta a destra verso Via Ernesto Basile 3. Svolta a destra e imbocca Via Ernesto Basile 4. Esci su Viale della Regione Siciliana Sud – Est 5. Svolta a destra e imbocca Via Altofonte!

Come iscriversi al CUSL'iscrizione è aperta a chiunque voglia fare dello sport in un luogo capace di offrire competenza e a�rezzature di o�mo livello. Il centro spor�vo è aperto sia a studen� universitari, che ad uten� esterni, adul� e bambini. Dopo aver scelto l'a�vità da svolgere, scarica il modulo di iscrizione che trovi sul sito, compilalo e consegnalo, alla segreteria, sita in Via Altofon-te n.80, insieme a n. 2 foto tessera; copia Codice Fiscale; cer�ficato di iscrizione all'Università o fotocopia della ricevuta delle tasse universita-rie; a�estato di servizio o Busta Paga (per i dipenden� universitari); cer�ficato medico per lo svolgimento di a�vità spor�va non agonis�ca (con apposita dicitura che ne specifichi il periodo di validità ai sensi del D.M. Sanità del 28/02/83. Si precisa inoltre che per lo Spinbike e l'Indoor Cycling è obbligatorio anche l'ele�rocardiogramma).Per iscriver� è necessario pagare una quota di iscrizione annuale più la quota dell'a�vità che si vuole frequentare. La quota di iscrizione annuale va dal mese in cui ci si iscrive sino al 31 agosto dell'anno in corso; diminuisce dunque a seconda del mese in cui si effe�ua l'iscrizio-ne.

(Sul sito è disponibile la versione PDF sulle condizioni della copertura assicura�va!).Gli uten� che hanno frequentato nelle preceden� stagioni, per rinnova-re l'iscrizione devono presentare il vecchio tesserino e, se scaduto, il cer�ficato medico. L'abbonamento potrà essere a�vato dal giorno successivo. Per le iscrizioni riguardan� le a�vità che si svolgono presso il Pensionato San Saverio, rivolgersi alla segreteria di quest'ul�mo.

Modalità di pagamento e condizioniIl pagamento della quota di iscrizione può essere effe�uato tramite BANCOMAT, Carta di Credito, Assegno di C/C bancario o versamento su C/C Postale n° 19085901 intestato a CUS Palermo. Non si acce�ano contan�! Ricordiamo che...1. Le a�vità proposte sono a numero chiuso. Verificare la disponibilità in segreteria prima effe�uare il pagamento.2. Il periodo di frequenza dell'abbonamento ha validità solare, decorre cioè, dal primo all'ul�mo giorno del mese. Fanno eccezione Fitness e Body Building e Nuoto Libero.3. Il rinnovo dell'abbonamento dovrà avvenire entro e non oltre il 27 del mese. Il pagamento dovrà essere presentato in segreteria. Il mancato rinnovo entro tali termini verrà inteso come rinuncia da parte dell'inte-ressato. L'inizio della frequenza potrà avvenire dopo due giorni (sono esclusi il sabato e la domenica).

Per ulteriori informazioni riguardan� agevolazioni e promozioni; ul�me news su a�vità e tornei e per richiedere la carta scon� CUSCARD, colle-gatevi al sito, www.cuspalermo.it e www.cuscard.it.

La SedeLa segreteria e le stru�ure principali delCentro Universitario Spor�vo Palermosi trovano inVia Altofonte n.80Tel. 091 422750 - 091 484561Fax 091 423917 Ulteriori stru�ure sono presen� inVia Andrea Vesalio n.7(Pensionato Universitario San Saverio)90134 Palermo Tel. 091.6512748Conta�Email: [email protected]: [email protected]: [email protected] Amministrazione: [email protected] Sez. Agonis�che: sezioniagonis�[email protected]: www.cuspalermo.itFacebook: www.facebook.com/cus.palermo

A cura di Giorgia Perez

Page 10: Rum-ore magazine ottobre 2012

Poli�ca e società: nei dintorni

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Nel bel mezzo della Riserva Naturale Orientata Sughereta di Niscemi, in provincia di Caltanisse�a, fra l’indifferenza di mol� e l’a�vismo di pochi, il dio di tu�e le guerre sputa dal suo ventre infecondo l’ennesimo mostro: il Mobile User Objec�ve System (MUOS), una rete di mega-antenne e satelli� per telecomunicazioni veloci. Sistema per propagare, dilatare, mol�plicare gli ordini di a�acco convenzionale, chimico, ba�eriologico e nucleare.Inizia� nel 2009, con�nuano imperterri� i lavori per l’installazione di tre grandi antenne paraboliche del diametro di 18,4 metri, funzionan� in banda KA per le trasmissioni verso i satelli� geostazionari e due trasme�tori elicoidali in banda UHF (Ultra High Frequency), di 149 metri d’altezza, per il posizionamento geografico. Le tre antenne trasme�eranno con frequenze che raggiungeranno valori compresi fra i 30 e i 31 GHz. I due trasme�tori avranno una frequenza di trasmissio-ne tra i 240 e i 315 MHz. Sono a�ve altre tre stazioni: Virginia, Hawaii ed Australia, installate in zone deser�che. La quarta si trova, appunto, nella base di C.da Ulmo di Niscemi, ove dal 1991 si trova un’importante centrale di telecomunicazione della Marina Militare USA, la Naval Radio Transmi�er Facility (NRTF).Il proge�o MUOS è stato presentato dall’Us Navy nel 2005. Nonostante l’importanza della ques�one, le implicazioni e le cara�eris�che del sistema MUOS non vengono discusse in Consiglio dei Ministri né in Parlamento. A valutare la documen-tazione è chiamato il III Reparto: Poli�ca militare e pianificazione dello Stato Maggiore della difesa che il 9 marzo dà la propria autorizzazione. Sito iniziale era Sigonella, ma la Marina degli STATI UNITI, preoccupata dei possibili effe� nega�vi delle microonde del MUOS sul traffico aereo militare, decide di diro�are il nuovo impianto nella ci�adina di Niscemi. Ma la NRTF, produ�rice, già di suo, di intense emissioni ele�romagne�che, suscita for� preoccupazioni nella popolazione niscemese. Per questo mo�vo, dal 2009 l’amministrazione comunale e la popolazione del paesino esprimono preoccupa-zione ed opposizione alla realizzazione del MUOS nel medesimo sito. L’analisi dei rischi associa� alla realizzazione della stazione MUOS presso l’NRTF di Niscemi, valuta� dapprima in forma parziale ed incompleta dall’agenzia ARPASICILIA e poi, bonariamente, nella relazione dei professori Zanforlin-Livreri dell'Università degli Studi di Palermo, viene compiuta-mente svolta da Massimo Zucche�, professore ordinario di Impian� Nucleari del Politecnico di Torino e Research Affiliate del Massachuse�s Ins�tute of Technology (USA) e Massimo Coraddu, consulente esterno del dipar�mento di Energe�ca del Politecnico ed ex ricercatore dell’Is�tuto Nazionale di Fisica Nucleare: ’’ Le nostre valutazioni mostrano come la sola entrata in funzione, in modo corre�o, dei trasme�tori del MUOS, potrebbe avere come conseguenza patologie legate al sistema emolinfa�co, leucemie, specialmente infan�li. Il dato più recente è l’evidenza di queste mala�e in popolazioni che vivono vicino agli ele�rodo�, che ha portato ad ampliare le distanze. Tra gli effe� non letali c’è per esempio l’ipertermia. Per cer� tessu�, come il cristallino dell’occhio, questo può provocare l’insorgenza di catara�a. Poi c’è la fauna, che verrebbe danneggiata dai campi. Ulteriori interferenze vi sarebbero, poi, nel traffico aereo: gli aeropor� di Sigonella, Comiso e Fontanarossa sono vulnerabili’’ –con�nuano - ’’ non si possono prendere in considerazione proge� di nuove stazioni come quella del MUOS, da realizzarsi nella medesima stazione NRTF di Niscemi, in prossimità della quale le emissioni risultano già ora oltre i limi� di tollerabilità per la popolazione, secondo quanto stabilito dalla legislazione vigente’’. Niscemi, diverrà così il nuovo Auschwitz? La ci�adina conquisterà con tu�a probabilità la sua pagina nella storia, ma dei crimini di guerra. L’arma sterminatrice: il MUOS, silenzioso e letale.

Mar�na Alario

Niscemi e il MUOStro

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Poli�ca e società: l’inchiesta

Decaden� e Decadu�Qualcuno ricorderà “Le Décadent ”, nota rivista francese che diffonderà in tu�a Europa quel movimento ar�s�co e le�era-rio, tra la seconda metà dell'O�ocento e gli inizi del XX secolo, noto con il nome di “De-caden�smo”.Secondo l'interpretazione francese, il termine “décadent” ha due significa�: 1) Nega�vo, scandalo creato dai poe�, dovuto al loro modo di scrivere; 2) Posi�vo, nuovo modo di pensare.Queste poche righe, estrapolate da Wikipe-dia, all'apparenza tecnicis�che solo per la materia in essere, trovano, invece, delle analogie con la situazione del sistema universitario italiano.Se paragonassimo l'operato dei cosidde� “Poe� malede�” , all'operato dei ministeri chiama� in causa, anche li troveremmo delle analogie.Torniamo al termine “décadent” analizzan-do i due significa� partendo da quello nega-�vo.Sembrerà strano, ma in Germania lo studente non decade, sarà che lì guardano ancora a Federico II di Prussia ed al suo Illuminismo; in altre parole accade sempli-cemente quanto segue.

Le università tedesche dipendono dai Land, sono completamente autonome e ciascun Land ha il diri�o di seguire un modello proprio di educazione e formazione.La differenza di qualità tra le università tedesche è notevole. Ad esempio, il budget di tu�'e tre le università di Berlino è inferio-re al budget di una sola delle università di Monaco.Tra il 2005 ed il 2007, viene promossa la cosidde�a “Inizia�va d'Eccellenza”, un bando che prevede l'assegnazione di finan-ziamen� per lo sviluppo di centri d'eccel-lenza per la ricerca e non per l'insegnamen-to (2 miliardi di euro per un totale di 4 anni). Scopo del proge�o: differenziare centri d'eccellenza per l'insegnamento da centri d'eccellenza per la ricerca. Situazione dello studente: Università gratuita. Lo studente ha diri�o, qualora ne facesse richiesta, ad un sovvenzionamento (sino a 900 euro mensili) per mantenersi gli studi. In questo modo si crea una forma di “dare/avere”, dove lo studente viene messo nella condizione di poter terminare gli studi entro gli anni previs� regolarmente; di conseguenza da parte del Land, o dello Stato, vi è l'interesse di recuperare il corri

spe�vo sovvenzionato con una modalità “semplice”, ossia l'immissione dello studen-te nel mondo del lavoro. In Germania esiste la dicitura “Fuori-Corso” ma, udite- udite, non decade. Semplice-mente non ha più diri�o alle sovvenzioni pubbliche. S� tedeschi l'hanno cosi tanto col Diri�o da rispe�arlo.Passando al significato posi�vo di “déca-dent” verrebbe voglia di intonare la “Can-zone dell'appartenenza” semplicemente perchè anche a quest'Europa appartenia-mo.L'uso del termine “Decaduto” crea quasi l'impressione che lo studente sia come un nobile, dove per espropriarlo dei propri averi devi togliergli il �tolo.Se decade lo studente decade un diri�o.

“L'appartenenza non è un insieme casuale di persone, non è il consenso a un'apparen-te aggregazione, l'appartenenza è avere gli altri dentro di sé”. (Giorgio Gaber, 1997, Canzone dell'appartenenza)

Valerio Lo Iacono

Carlo�a Provenza

Decadenza: uno sguardo all’estero

Come sicuramente tu� saprete la ci�adella universitaria non è mai stata un luogo sicuro, ma con il passare degli anni e con la Crisi che avanza sempre più giovani si “but-tano” nel se�ore della delinquenza, ciò comporta che la ci�adella universitaria diventa sempre meno vivibile e più perico-losa sul far della sera. Gli scippi, i fur� e le violenza sono all’ordine del giorno. Bande di criminali, composte da “piccio�” di età inferiore ai 18 anni, che, a seguito di minac-ce a mano armata, pretenderebbero un corrispe�vo in denaro dagli studen� è ormai una rou�ne. Diversi sono gli studen� e non che hanno raccontato alla redazione di Rumore Magazine episodi di aggressioni all'interno o nelle zone vicine alle stru�ure di viale delle Scienze.A tal proposito abbiamo voluto chiedere il parere di due esponen� del persone docen-te, non docente del Campus Universitario sul tema sco�ante della SICUREZZA:Renato LombardoRicercatoredell’Università di Palermo;Federico BrunoStudente Universitario

1) Cosa si intende per sicurezza?RIC: La lingua inglese aiuta a chiarire il significato del termine "sicurezza", u�lizzato in italia-no con molteplici accezioni. Per safety si intende la prevenzione, protezione di persone da even� accidentali (calamità, inciden� sul lavoro, etc…)Per security si intende la protezione di persone e/o cose da terzi che agiscono volontaria-mente (fur�, scippi, violenze etc…);STUD: La sicurezza totale si ha in assenza di pericoli. In senso assoluto, si tra�a di un concet-to difficile da spiegare nella vita reale anche se l'applicazione delle norme di sicurezza rende più difficile il verificarsi di even� pericolosi e di inciden�;2) Che giudizio darebbe sulla sicurezza all’interno del Campus UniversitarioRIC: Insufficiente in quanto è difficile garan�rla vista la mancanza di strumen� di controllo adegua� e di personale;STUD: Abbastanza scarso, vista la rapina subita giorno 12.03 alle ore 8:00 di fronte edificio 16.3) Quali sono i pregi della sicurezza all’interno del Campus Universitario?RIC: Il fa�o che il campus sia recintato e che abbia pochi cancelli di accesso è un vantaggio che però non viene sfru�ato al massimo del potenziale.STUD: Vista l’esperienza avuta non penso ci possano essere pregi, qualora .ve ne siano non ne sono tu�’ora a conoscenza.4) Quali sono i “problemi” della sicurezza all’interno della Campus Universitario?RIC: I problemi sono molteplici partendo dalla presenza di cani randagi, dalla poca manu-tenzione e, fondamentalmente, dal poco personale adde�o alla sicurezza e dalla mancanza di registrazione agli accessi.STUD: Accesso libero a chiunque. 5) Come si possono risolvere i problemi della sicurezza all’interno della Campus Universi-tario?RIC: Accesso degli autoveicoli regolamentato tramite una forma di iden�ficazione e parcheggio chiuso al pubblico, maggior numero di personale e video sorveglianza ad ogni accesso del recinto.STUD: Ad ogni accesso una pa�uglia di sicurezza e aumento della vigilanza che perlustri costantemente il campus.

L‘intervista

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Poli�ca e società: nei dintorni

Chi dice che bisogna percorrere chilometri e fare lunghi e costosi viaggi per mirare un bel panorama? Abbiamo la fortuna di stare sull'"isola delle meraviglie" che già tu�o ha da offrire, dalle spiagge dorate al paesaggio mozzafiato. Che vi troviate a Taormina, a Ragusa o ad Enna non impor-ta, la Perla del Mediterraneo comunque vi regalerà un ricordo di Lei che difficilmente uscirà dalla mente.Di storie che ne raccontano la bellezza la Sicilia ne è piena, dalle gloriose imprese omeriche di Ulisse, a Cerere, sino ad arrivare a Cicerone; sono solo alcuni dei nomi che si sono trova� a confrontarsi con lo splendore di questa terra. La Sicilia bene si presta a chi non ha molte risorse nella "sacche�a" e per chiunque voglia trascorrere una vacanza senza per questo spendere un capitale. Per gli aman� dell'avventura ad esempio non c'è soluzione migliore del campeggio per una vacanza low-cost, a base di sole, musica, mare e, aimè, zanzare! Se scegliete questa opzione ricordate di fare scorta di "munizioni" contro ques� paras-si�! Consigli della casa.Se invece avete voglia di scatenarvi dalla costa occidentale fino a quella orientale, la Sicilia vi offre Fes�val per tu� i gus�, dal rock al reggae, dalla musica balcanica a quella selvaggia della drum'n 'bass. L'anno corso a Scicli (RG), ad esempio, si è svolta la prima edizione del Sicily Music Villa-ge, un Fes�val dove a dominare era la musica più varia, che ha a�rato migliaia di ragazzi provenien� da tu�a la Sicilia e oltre con il solo desiderio di lasciarsi andare al piacere, della musica e non! Insomma, di alterna�ve per diver�rsi l'isola ne offre parecchie, ma niente è paragonabile alla giusta compagnia. Del resto come cantava Stefano Rosso in una "Storia Disonesta" l'importante è essere due amici, una chitarra e uno spinello!

Sicilia on the road!

A cura diGiovanni Gulino

Scala dei Turchi

Agrigento

Noto

Siracusa

Riserva naturale dello Zingaro

Page 12: Rum-ore magazine ottobre 2012

pag. 10

Cultura

Arte

pag. 10

‘NON PENSARE, SCATTA!’- LA LOMOGRAPHY

-rio, primi anni ’90. Trovano una macchina

LOMO, acronimo del luogo di produzione

Ob’’edinenie) e rivoluzionano il modo di foto-grafare di un’intera generazione, creando un

La LOMO che trovano è una Kompakt Auto--

-ne e ad incorniciare le foto una divertente

-grafica, ora conosciuto con il nome di Lomo-

e tentano un accordo per una nuova commer-cializzazione delle macchine fotografiche. Firmato l’accordo, la LOMO viene rimessa in commercio, si diffonde e diventa un cult.

Nascono le prime mostre, in cui la chiave di condivisione di quest’arte fotografica sono le

-missioni, i lomoconcorsi e le lomboambascia-

tecnica mostrano le loro opere.-

focale di 32 mm, che si può paragonare ad un grandangolare medio e la luminosità f/2,8, le immagini risultano estremamente sature e

-

La filosofia della Lomography è semplice: fotografare senza pensare, cliccare senza

persino le 10 regole d’oro della lomografia,

ritenendo la macchina fotografica una parte integrante di sé, senza preoccuparsi prima di

stesse.

-si programma di modificazione delle foto, come Photoshop, ma in analogico, con il brivi-do dello sviluppo senza previa visione, con il fascino di una tecnica ‘vintage’ e con la facilità

inconfondibile.

Uno sguardo su Palermo...

“Panormus”Roberto Rinella Olio su tela; 240x140cm L’opera dal �tolo “Panormus”, esposta il 14 e 15 Luglio 2012 presso Palazzo Costan�no in occasione della mostra “La peste”, dove l’ar�sta inserisce circa 70 stampe che ritraggono diverse vedute del centro storico di Palermo, riassemblate su unico pannello (240 x 140 cm), conferendo all’immagine finale un potere tanto disorientante quanto fantas�co.

NOTE BIOGRAFICHERoberto Rinella nasce a Palermo l’8 Genna-io 1984. Sin da piccolo nutre una grande passione per le ar� ed in par�colare per la fotografia, passione che si concre�zza a�raverso gli studi presso l’ Accademia di Belle Ar� di Palermo dove si laurea nel Luglio del 2011.Durante e dopo gli studi affina la propria tecnica fotografica partecipando a�va-mente e professionalmente alla realizzazio-ne di lavori fotografici che spaziano dal reportage alla fotografia di scena e ancora, alla esecuzione di servizi per musical, concer� e saggi musicali. Nell’ul�mo periodo la sua ricerca ar�s�ca si canalizza verso un u�lizzo sperimentale del mezzo fotografico e della stessa stampa che gli perme�e di realizzare la serie “Intersec-�on”. La tecnica prevede l’impiego di stampe fotografiche (effe�uate dallo stesso ar�sta) che, intersecate tra loro con metodo analogico, ri-creano scenari imma-ginari traendo ispirazione dalla realtà.

Giada Genua

Chi volesse essere citato nella rubrica mensile può inviare un’e mail che contenga nome, breve biografia e descrizione della propria opera a [email protected]

contemporaneamente a New York e a Mosca, con enormi

Praga.

LomoWall nel primo negozio Lomography di Vienna

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Cultura

Musica

Teatro

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venivo da tre dischi da solista; Jahmento è uno dei pionieri della roots music italiana,

validissimo "musicista", mentre la Shakala-ska band è un’affiatata formazione di amici

Trapani, Calatafimi. • Cosa vuol dire suonare reggae in Sicilia?

-chisce ancora di più di significato. Non per nulla il parallelismo con la Giamaica funzio-

• Parlaci del disco, cosa dobbiamo

L'uscita del disco Shakalab è prevista per l'autunno 2012. Al suo interno ci saranno

il primo lavoro ufficiale come Shakalab.• “I poteri crollano” è il primo singolo

-re a chi ascolta la vostra musica?L'uscita de "I poteri crollano" è stata in

estremamente difficile non potevamo non dire la nostra e con la nostra musica abbia-

messaggi a chi ci ascolta.

riesca ad arrivare a quanta più gente possi-bile, STAY TUNED.

Ciao ragazzi!-

mo farvi respirare ancora un po’ d’aria fresca -

mo un’intervista non a un semplice gruppo, ma a una vera e propria All Stars Band. Sto parlando degli Shakalab, formazione siciliana

music…

formata da me (Lorrè), Jahmento, dj Delta e la

Alessio “Duster” Migliazzo

Questo mese è stato dedicato a Puccini. A pochi anni di distanza, è tornata Madama Bu�erfly, opera basata su un omonimo dramma di David Belasco. La vicenda della tenera ma passionale Cho Cho San, geisha adolescente sedo�a e abbandonata da un capitano della marina americana, infine, suicida dopo aver visto svanire il sogno di amore e libertà, colpì indelebilmente la fantasia musicale di Puccini, che ricreò al meglio l’incontro/scontro di due culture e di due mondi, quello occidentale e quello orientale, facendo della storia della bambina/farfalla una delle opere più note al mondo. Quella proposta la se�mana scorsa è una coproduzione con il Teatro dell'Opera di Roma. Daniela Dessì, la Madama del primo cast, ha emozionato il pubblico palermitano con la sua splendida

voce accompagnandola con una spiccata abilità nel comunicare i sen�men� della giovane Bu�erfly. Il soprano ha saputo conciliare virtuosismo canoro e credibilità interpreta�va del ruolo dell'eroina pucciniana. Per gli stessi pregi spiccava Alberto Mastromarino nel ruolo di Sharpless. Una menzione par�colare va al regista ed allo scenografo di questo alles�-mento, rispe�vamente Giorgio Ferrara, Dire�ore del Fes�val di Spoleto, e il Premio Oscar Gianni Quaranta. Hanno portato in scena un alles�mento sobrio ma elegante fa�o di ripide scale, abitazioni in legno �picamente nipponiche, pare� componibili in base alle esigenze sceniche e finissime sete. Si è notato una prevalenza del bianco che, dice il regista, nel mondo orientale è il simbolo del lu�o. A fine mese si è tenuto il concerto dire�o da Omer Meir Wellber ed eseguito dall' Orchestra del Teatro Massimo. I brani esegui� sono sta� tra� dal celebre Romeo e Giulie�a di Sergej Sergeevič Prokof’ev e della Sinfonia n. 8 in Do minore op. 65 di Dmitrij Dmitrievič Šostakovič.

La prima parte del concerto è tra�a dalla colonna sonora della coreografia di Ivo Váňa-Psota e ispirato all'omonimo dramma shakespeariano. Alcune musiche del ballet-to, infa�, furono raccolte dal compositore in tre suites per orchestra e pianoforte.Il Teatro ha già proposto alcuni di ques� brani lo scorso gennaio nella versione del 1938 ed esegui� dall'Orchestra di San Pietroburgo dire�a dal Maestro Yuri Termikanov. La Sinfonia, invece, venne composta nel 1943 ed eseguita per la prima volta so�o la direzione di Mravinskij il 4 novembre dello stesso anno. Definita la seconda sinfonia "bellica", essa esprime il cordoglio del mae-stro per i cadu� della seconda guerra mon-diale. Tra la precedente se�ma, che descri-ve la guerra, e la successiva, che omaggia la Russia, Šostakovič infa� scrive questa sinfonia impostandola come un "requiem" . La ricerca di una compa�ezza spinse il mae-stro ad unire gli ul�mi tre movimen�, che contrastano con una gigantesca prima parte-movimento bipar�to.Arrivederci al prossimo mese!

Se�embre al Teatro Massimo

Conny Catalano

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Sa�raSa�ra

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ErosI par�colari dell’eros

“Ho deciso, da grande farò il medico!”. Quan� di noi, da bambini, abbiamo espresso almeno una volta questo desiderio? E quan� quelli che hanno provato realmente a diventarlo? E quan� quelli che ci sono riusci�? La risposta all’ul�mo quesito è immediata e dramma�ca al tempo stesso: pochissimi. – “Si vede che non erano in grado” – mi direte voi. Ed è proprio lì che vi sbagliate.Erano circa 3000, anche quest’anno, a provare il fa�dico test d’accesso alla facoltà di Medici-na, uno dei pochi test che, una volta passato, � garan�sce con una buona percentuale di probabilità di riuscire a trovare al termine del tuo corso di studi un buon posto di lavoro: un’utopia di ques� giorni. Ecco perché il test di medicina diventa quasi una ba�aglia per la vita, una vera e propria “guerra” per la quale i ragazzi sono intenziona� anche a sacrificare un’estate, a frequentare corsi priva�, ad ammazzarsi no�e e giorno sui libri. Ed ecco perché, con soli 400 pos� disponibili, entrare a medicina diventa quasi un terno al lo�o. Un terno che, se azzeccato, � ha pra�camente trovato una sistemazione ben retribuita a vita. Previo il completamento del piano di studi previsto, si intende. Ma ditemi voi, chi è quel pazzo che si ri�ra da medicina, dopo un simile test? Vinta la guerra, ci si gode il bo�no fino in fondo, anche se il bo�no non è più quello che si ci aspe�ava. Trado�o: una volta dentro, da lì non si ci schioda più nessuno.Anche in 10 anni e con la media del 18. Magari non si sarà nemmeno in grado di prescrivere il giusto dosaggio di Tachipirina, ma pazienza. Almeno si ha già la quasi certezza di un posto di lavoro. E cosa si può cercare di più, al giorno d’oggi?Se ci imba�amo poi nei contenu� dei test, quello che ci si pone innanzi non è niente di confortante.In ogni test d’accesso che si rispe�, di norma, l’obie�vo è quello di verificare le conoscenze iniziali dello studente, in modo da stabilire se il giovine neodiplomato è in grado o meno di approcciarsi con le materie che di lì a poco andrà ad affrontare. Come si fa quindi a non so�oporre allo studente delle “semplici” domande di cultura generale? Cosa vuoi che sia rispondere a una domanda sullo Spread? Non puoi fare il medico se non sai cos’è lo spread. Oppure ancora, il calcolo dell’IMU: è ovvio che sia ogge�o di domanda nel test, come farai

poi ad aprire uno studio privato se non sai quante tasse devi pagare per quello studio? Ah già, ci sono già i commercialis� per questo. Ma bisogna essere ecle�ci, no? Magari chissà, in questo girone infernale di 3000 persone, avrebbe avuto spazio anche chi un giorno avrebbe potuto essere uno dei migliori medici in circolazione. Avrebbe, però; se solo avesse saputo chi è che vinse Sanremo nel ’69. Tu�o per colpa di Iva Zanicchi e Bobby Solo!

Riccardo Lo Bue

Il dubbioMEDICINA: Test meritocra�co?

La parola “entusiasmo” è una delle mie preferite. Deriva dal greco an�co “enthusia-smòs” - è formata da “en” (in) e “theos” (dio) – e significa qualcosa come avere “un dio dentro di sé”, essere “anima� da una divinità”. In noi ne abitano diverse di divini-tà, e la nostra natura dipende dal culto che riserviamo a ciascuna di esse. Tra loro giace Eros, il più potente, an�co e contradditorio tra gli dei, capace col suo furore di travolgerci nelle esperienze più intense che la vita possa riservarci, e allo stesso tempo minuzioso cultore dei più piccoli par�colari. Lui abita in noi, sonnec-chia annoiato e si lamenta della scarsa con-siderazione in cui spesso lo teniamo, ma non appena diven�amo capaci di ascoltar-ne il richiamo, di lasciarci trascinare e pervadere, lui si anima, i nostri sensi si risvegliano, si amplificano, ed esplode l’entusiasmo ero�co. Anche noi allora diven�amo aman� di quei minimi par�co-

lari capaci di risvegliare un’enorme energia.Un neo in un posto in cui non ci saremmo mai aspe�a� di trovarlo; una ciocca di capelli fuori posto che scivola verso il basso guidando il nostro occhio a fermarsi su una par�colare sfumatura delle labbra; una bretella leggermente calata; un improvviso profumo, un odore; uno sguardo che trasu-da intensità, profondità; un par�colare modo di camminare, sedersi, accavallare le gambe; la lucentezza della pelle, il suo colore, il suo profumo; l’archite�ura delle mani nell’a�o di accendere una sigare�a; il �mbro della voce, le sue linee melodiche, la disposizione can�lenante degli accen�…Ciascuno di ques� par�colari ci colpisce come un’onda, fondendosi in una marea in crescendo che travolgendoci ci entusiasma.Nasce allora in noi l’assordante desiderio di circumnavigare leggermente con le dita quel neo; di me�ere al suo posto quella ciocca tra i capelli per a�raversarne la

trama e sen�rne la consistenza, per poi sfiorare quella sfumatura della forma delle labbra appoggiandoci le nostre; di annusa-re intensamente e lentamente quel profu-mo e quell’odore; di ricambiare con altret-tanta intenzione quello sguardo; di sen�re col senso del gusto il sapore della pelle; di disar�colare l’archite�ura delle mani; di accompagnare fino alla fine della sua corsa quella bretella; di disaccavallare le gambe; e di sen�re il �mbro della voce e le sue melodie trasformarsi in armonie volu�uo-se.Il resto è alchimia, un’an�chissima pra�ca di ricerca incessante della formula giusta per trasformare il metallo in oro.L’ero�smo è la sola forza che renda il sesso l’esperienza più totalizzante che si possa vivere.Il resto è mera fisiologia.

Ciccio Bari

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VucciriaVucciria

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Lo studente �po...Lo studente modello di Ingegneria

I Cardinals Palermo hanno sconfi�o i ragazzi del presidente Damiani 53 a 16 dai nella finale di southconference. I giocatori nero-oro hanno pagato caro gli errori commessi nell'incontro e hanno dovuto cedere il passo ai siciliani. Quella dei Cardinals Palermo è stata una par�ta meritata in cui hanno mostrato una forma fisica decisamente migliore davan� ai Patriots che hanno giocato in modo discon�nuo. Riguardo il match, Filippo Percon� , capitano dei Cardinals, dice:” Quando giochi una finale, i risulta� fa� si azzerano, non contano più nulla. Abbia-mo affrontato una bellissima squadra, forte, fisica, ta�camente messa bene, che come noi era pronta a portare a casa il �tolo...E' stata una par�ta nella quale si affrontavano le migliori due difese e i migliori due a�acchi...lo spe�acolo era assicurato ed è stato così..”…”.è sempre difficile spiegare le emozioni che provi e i pensieri che crescono in testa quando me� i piedi nel campo da gioco, quando guardi i tuoi com-pagni negli occhi, quando tu� insieme por�amo la palla in touchdown, e quando sempre tu� insieme fermiamo gli avversari, ecco cos'è stata questa par�ta...è uscito il cuore Cardinals...i cuori di più di 50 persone tra dirigen�, giocatori e coach che lavorano insieme da 4 anni a questa parte…è uscita la voglia di dire che i Cardinals sono qui pron� a dare ba�aglia, a comba�ere e tornare a casa da vincitori... cuore e fiducia nel tuo compagno...questo ci ha fa�o vincere...la nostra arma vincente per questo bel successo è stata sicuramente la tenuta fisica, l’efficacia del gioco aereo e di un a�acco che comunque è bilanciato e ama correre mescolando velocità e potenza, e il gang tackle di una difesa di veri leoni. Una Grande linea d’a�acco, un ruolo oscuro ma fondamentale.” Adesso le vacanze. Si torna in campo a se�embre con reclutamento e allenamen� e con un unico obie�vo:”Vincere”!

Roberta Oliva

Sport

Essere studente di Ingegneria non è di certo facile. All’inizio si è un po’ spaesa� in questo nuovo mondo, dai ritmi ben diversi da quelli a cui si era abitua� al liceo, eppure ci si entra pian piano in conta�o: si inizia dalla ricerca dell’aula dove seguire le lezioni, dalla conoscenza di colleghi e professori, dall’approccio con un nuovo modo di studiare e si arriva ai primi esami e con ques� alle prime soddisfazioni o a volte (può succedere) alle prime delusioni. Ma come deve essere lo studen-te modello di Ingegneria???Non ci sono trucchi o vie alterna�ve che perme�ano di aggirare gli ostacoli che si possono presentare lungo il percorso, è necessario impegnarsi ed avere tanta costanza nello studio. E’ importante seguire lo svolgimento delle varie a�vità didat-�che previste come lezioni, esercitazioni, laboratori, redazione di proge� e ricevimen� degli studen� per chiarimen� sullo svolgimento delle a�vità dida�che svolte; esse forniscono un valido supporto allo studio individuale e/o di gruppo di ogni studente e per questo mo�vo è fortemente consigliato seguirle anche se non obbligatorio.Sicuramente chi sceglie questa facoltà è consapevole del fa�o che si tra�a di una strada non semplice, lungo la quale si possono presentare delle difficoltà che bisogna essere pron� ad affrontare senza arrendersi, senza perdere la fiducia in se stessi e senza perdere la passione, che magari ci ha spin� a scegliere questa facoltà piu�osto che un’altra. Un po’ d’impegno, unito proprio alla passione per queste materie, può così portare ad o�enere grandi risulta� e a diventare validi professionis�.

Noemi Pucci

Finale di South Conference e SOGNO CARDINALS: Intervista al capitano Filippo Percon�

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VucciriaVucciria

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Oroscopo universitario

L'ingresso di Giove in Gemelli vi regala un'on-data di o�mismo e fiducia nelle vostre capaci-tà. Amplierà i vostri interessi, facendovi pesare di meno la maratona forzata sui libri. Non fatevi troppo distrarre da Venere, anch'essa in posizione favorevole, che potreb-be farvi provare improvvisi ba�cuore da tenere a bada almeno fino alla fine degli esami. Mercurio fino al 26 vi rende un po' più irruen� e chiacchieroni del solito. State a�en� a quello che dite: ve ne potreste pen�re!

A cura di Lady Star

Verso il viale delle [Scienze] Stelle...

Avete sicuramente beneficiato di Giove nel vostro segno fino ai primi di giugno. Quindi dovreste essere a buon punto nella vostra preparazione... vero? Se invece avete bighello-nato, siete ancora in tempo per recuperare. Ad ogni modo, siete pron� a concre�zzare. Realismo e senso pra�co vi aiuteranno a colmare le lacune e ad affrontare serenamen-te questo nuovo anno. Non mangiucchiate troppo e a�en� a Venere che vi suggerisce, se siete single, di lanciarvi in qualche avventura di poco conto.

Non avete nulla di cui lamentarvi. Grazie a Giove nel vostro segno godrete di un grossissi-mo appoggio per affrontare il nuovo anno. Fiducia, energia ed o�mismo vi accompagna-no per tu�o l'anno dopo un'estate un po' pesante. A�enzione però a prendere gli impe-gni so�o gamba! Rimanete con i piedi per terra e tenete a bada la vostra naturale irrequietezza. Venere, anch'essa nel vostro segno, vi rende più simpa�ci ed intraprenden-� con le nuove conoscenze. Valutate bene prima di bu�arvi a capofi�o in nuove storie.

La parola d'ordine è: cambiare! Abbandonate le vecchie abitudini, i vecchi schemi che vi fanno sen�re prote� ma che non vi fanno primeggiare. Il vostro cielo è abbastanza impegna�vo e ricco di sollecitazioni, per questo è bene che me�ate molta a�enzione nell'affrontare l'anno da matricola. Non vi distraete e non vi scoraggiate se qualcosa sembra non andare nel senso giusto. Avete le carte in regola per cavarvela alla grande!

Mercurio in Cancro vi regala una certa rilassa-tezza, voi però non v'impigrite: non perdetevi in feste e uscite ed organizzate bene i vostri impegni. Giove, tornato in posizione favorevo-le, vi offre nuovi s�moli e la voglia di inseguire nuovi proge� e nuovi amori. Ma siate pruden�! Affrontate lo studio con realismo tenendo sempre presente quelli che sono i veri obie�vi.

Sulla carta non avete bisogno di mol� consigli. Siete (di solito) metodici e pignoli. Marte nel vostro segno, poi, vi dona tanta energia per lo sprint di partenza per il nuovo anno. Tu�avia arrivate a dicembre con un lieve calo di ener-gie e di mo�vazioni. Niente paura, siete in una fase di trasformazione. Siate diploma�ci e pazien�. Vi aspe�ano grandi traguardi!

Raccoglierete i fru� di un ciclo che si conclu-de. Esami so�o o�mi auspici, anche grazie ad un cielo più leggero. Giove e Venere in Gemelli in o�ma posizione, vi invogliano ad ampliare i vostri orizzon� e ad affrontare lo studio con passione, accantonando per un po' il vostro abituale distacco. In questo periodo riuscirete a dare corpo alle vostre vere aspirazioni, forse comincerete veramente a capire cosa volete fare da grandi.

L'appuntamento con gli esami di ammissione vi ha messo, probabilmente, un po' so�otono. Ma il peggio è passato. Mercurio, Marte e Giove tornano in asse�o più fluido per voi. Questo significa che non vi mancheranno la grinta necessaria per affrontare gli esami ed una buona elas�cità mentale. Liberatevi dalle vostre piccole manie, parlate con gli altri e cercate di esprimere i vostri veri sta� d'animo.

Arrivate da una primavera molto nervosa e fa�cosa. Siete sta� al centro di input spesso discordan� ed è possibile che negli scorsi mesi vi siate sen�� un po' scoraggia�. Ma da o�o-bre la situazione si alleggerisce. E' il caso, però, che affron�ate gli esami con maggiore rigore e disciplina. Non abbandonatevi all'im-provvisazione. Disciplina e razionalità devono essere le vostre parole d'ordine!

Giove se ne va, ma non temete: avete ancora molte energie a vostro favore. Nell'arco del mese dovrete affrontare le dissonanze di Mercurio che dal Cancro vi rende meno lucidi e pron� per affrontare gli esami. Evitate le discussioni, non reagi-te alle provocazioni. In compenso, Marte in trigono vi renderà grintosi e risolu�. Non siate ansiosi e non pretendete di controllare tu�o.

O�obre in genere è un mese di ripresa. Non dovreste quindi avere grosse difficoltà nella pianificazione dello studio. Giove e Venere nei Gemelli, in aspe�o a voi congeniale, vi daran-no for� energie, o�mismo e proge�ualità. Affrontate quindi gli esami con fiducia. Occhio a Mercurio in opposizione a fine mese, evitate le discussioni inu�li.

Il mese non si prospe�a facilissimo. L'influen-za di Ne�uno, signore del vostro segno, vi rende ipersensibili e talvolta un po' straluna�. Me�ete da parte il vostro meraviglioso mondo fantas�co e tornate in voi stessi. Usate la crea�vità in maniera costru�va. Bando al pessimismo, comunicate meglio e di più con gli altri. Non evitate i confli�: meglio una sana li�gata che rimuginare a vuoto!

Ariete21/03 - 20/04segno di Fuocodominato da MARTE

Toro21/04 - 20/05segno di Terradominato da VENERE

Gemelli21/05 - 21/06segno d’Ariadominato da MERCURIO

Cancro22/06 - 22/07segno d’Acquadominato dalla LUNA

Leone23/07 - 23/08segno di Fuocodominato dal SOLE

Vergine24/08 - 22/09segno di Terradominato da MERCURIO

Bilancia23/09 - 22/10segno d’Ariadominato da VENERE

Scorpione23/10 - 22/11segno d’Acquadominato da MARTE

Sagi�ario23/11 - 21/12segno di Fuocodominato da GIOVE

Capricorno22/12 - 20/01segno di Terradominato da SATURNO

Acquario21/01 - 19/02segno d’Ariadominato da URANO

Pesci20/02 - 20/03segno d’Acquadomnato da NETTUNO

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La cucina dello studente fuori sede

Un primo pia�o gustosissimo e facile da preparare!

Ingredien� per qua�ro persone:Salsiccia Riso 400 gr. SalePepeOlioBirra (si consiglia una birra bionda non doppio malto) q.b.Prezzemolo

Primo passo

Secondo passo

Terzo passo

Quarto passo

Consiglio dello chef1 bo�glia e mezzo di birra dovrebbe bastare... con il resto riempite i vostri bicchieri!!! :)MESCOLARE IL RISO PER TUTTA LA SUA COTTURA

di RUMchef

Soffriggere la salsiccia tagliata a pezze� in una pentola

Una volta co�a la salsiccia, unire il riso e aggiungere un po’ di acqua �epida, unire sale e pepe a piacere

Quando si asciuga l’acqua procedere con l’aggiunta della birra poco alla volta, l’importante è non aggiungere in un solcolpo tu�a la birra!!!

Raggiunta la co�ura del riso potete servire la portata con un ciuffo di prezzemolo.

Risotto alla BirraRisotto alla Birra

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VucciriaVucciria

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Dai nostri le�ori

Palermo 08/06/2012

Egregio Signor Dire�ore

In una nazione come l’Italia, dove la cultura e l’arte sono fa�scen�, relegate ad en�tà fantasmagoriche, dove le scuole cadono a pezzi e il mondo dell’insegnamento e della formazione universitaria ha subito nell’ul�mo decennio una decadenza mai vista prima a causa di riforme e controriforme che nulla hanno costruito e rilanciato. In un paese come il nostro dove diventare insegnante, oggi, è difficile come vincere alla lo�eria, perché ci si imba�e contro dei mostri burocra�ci elabora� dagli esper� tecnici del Ministero defini� requisi� di accesso, i quali sono distan� anni luce da quella stessa formazione universitaria che il Ministero ha imposto in ques� ul�mi anni con l’elaborazione delle lauree triennali, speciali-s�che e le odierne magistrali.Sono un’aspirante docente, laureata in Storia dell’Arte presso la facoltà di Le�ere dell’Università degli Studi di Palermo e intendo diffondere quello che io e i miei colleghi abbiamo definito “le aberrazioni dei requisi� di accesso” che il nostro Ministero ha elaborato nel 2005 con firma Le�zia Mora� (Decreto n. 22 del 9 Febbraio 2005) ai fini dell’insegnamento delle discipline ar�s�-che nelle scuole di primo e secondo grado, sicuramente solo la punta dell’iceberg di un sistema che nel suo complesso fa acqua da tu�e le par�. Mi scuso fin da ora se mi addentrerò in qualche tecnicismo, ma è essenziale per fare emergere quelle allarman� disfunzioni che comportano già da oggi e comporteranno in futuro, un mancato riconoscimento in questo paese, della figura professionale di noi laurea� in Storia dell’Arte. D’altronde siamo eredi di quella ideologia, de�ata da un ex Ministro dell’Economia, il cui mo�o era: “con la cultura non si mangia”.La riforma universitaria entrata in vigore nell’anno accademico 2001/2002 ha trasformato tu� i corsi di laurea quadriennale (oggi ad esaurimento) della facoltà di Le�ere in lauree triennali e lauree specialis�che. Ve ne erano addiri�ura 12 fra triennio e bien-nio, confronta� ai 5 dei vecchi corsi. Un proliferare di corsi di laurea dai nomi più impensabili, che ha comportato un dispendio di soldi ed energie finalizzate al nulla. Oggi mol� di quei corsi, dopo parecchi anni accademici di durata, sono sta� elimina�, altri hanno cambiato nome, il tu�o finaliz-zato solo a creare confusione, incertezze, ostacoli. Un cambiamento solo di facciata, di e�che�e, di nomi di materie e corsi di laurea, di se�ori scien�fici disciplinari, ma nulla si è modificato nelle stru�ure stesse della formazione universitaria, con�nuano ad insegnare gli stessi professori ordinari, fra i più vecchi del mondo che si riciclano fra una materia e l’altra, con�nuiamo ad essere vi�me di baronie e a�eggiamen� clientelari perché ancora oggi, chi ha intenzione di provare un Do�orato di Ricerca, deve simpa�zzare con il Professore Ordinario della disci-plina altrimen�, anche se sei capace, quel Do�orato non lo supererai mai.E poi, chi ha una formazione tecnico ar�s�ca e desidera entrare nel mondo della scuola, non si vede riconosciu� i propri �toli e competenze, perché chi sta nella stanza dei bo�oni opera scelte a suon di decre� ministeriali senza valutare con a�enzione e ogge�vità. Dunque, oggi non conviene in Italia laurearsi in Storia dell’Arte per proie�arsi verso una carriera da insegnante e tenterò di spie-gare le mo�vazioni che so�endono questo pensiero.Una delle lauree umanis�che del vecchio ordinamento, ed oggi a esaurimento, che perme�e l’insegnamento di discipline ar�s�-che è il DAMS (Discipline delle Ar�, Musica e Spe�acolo), laurea quadriennale, predisposta per l’insegnamento della Storia dell’Arte negli is�tu� superiori (classe A061) e se unita a carriera liceale ar�s�ca dà la possibilità di insegnare anche Disegno e Storia dell’Arte (A025) ed Educazione Ar�s�ca (A028), mentre se unita a liceo scien�fico gli ambi� aper� sono Educazione Ar�s�-ca e Storia dell’Arte. Fin qui pare tu�o abbastanza coerente nel ventaglio di opzioni. Ma cosa succede per i nuovi laurea� eredi di quel corso di laurea denominato DAMS? Il percorso quinquennale apertosi dalla prima riforma ha spalmato tu�e le vecchie discipline nel nuovo percorso del triennio denominato STASM (Scienze e tecnologie arte, spe�acolo, moda) e poi all’interno del biennio (Specialis�ca Storia dell’Arte classe 95/S, oggi denominata Magistrale 89/M). Tale tre più due in sostanza con�ene le stesse materie del vecchio ordinamento, non c’è stata certo una rivoluzione forma�va considerando la perdurante stagnazione della dida�ca nelle facoltà. Grazie alle riforme crea�ve che si sono succedute, il corso di laurea triennale STASM qualche anno dopo ha ripreso a chiamarsi DAMS, oggi è ad esaurimento. Poche materie nuove sono state aggiunte, come Legislazione dei BB. CC., Museologia, addiri�ura Disegno tecnico, quest’ul�ma tenuta qualche anno accademico e poi eliminata, disciplina però che allo stato a�uale, seguendo i requisi� di accesso impos� dal Ministero per le classi A025 e A028, sorprendentemente non ci serve a nulla.Qual è il risultato di questa stupefacente rivoluzione iniziata dalla Mora�, conclusa dalla Gelmini e ignorata da Profumo? Noi laurea� in Storia dell’Arte, pur avendo in tan� gli stessi requisi� richies� al DAMS, cioè una carriera liceale che perme�erebbe l’inserimento nelle altre due classi di concorso, Disegno e Storia dell’Arte ed Educazione Ar�s�ca, siamo fuori dalle citate classi e relega� ad un’unica classe di insegnamento come la Storia dell’Arte, in esubero come ci ricordano i sindaca� e notevolmente ridimensionata nel numero di ore se�manali grazie all’intervento dell’ex Ministro Gelmini. Una nicchia in sostanza, una classe di concorso inserita in pochi licei e affollata nelle graduatorie da una mol�tudine di lauree che nulla hanno a che vedere con la storia dell’arte.

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Se anche tu vuoi scrivere una le�era alla redazione, invia un’email a [email protected], Rete Universitaria Mediterranea vuole dare voce alle vostre idee. Scrivete un email a [email protected] con le idee, proposte, proge� per rendere migliore l’Università degli Studi di Palermo. I vostri pensieri saranno raccol�, pubblica� nel prossimo numero di Rum-ore magazine e presentate agli uffici competen�.

Scriveteci!

Chi può insegnare oggi la Storia dell’Arte (classe A061) alle luce di tali riforme? Bene, secondo il Ministero chiunque, basta racimolare una manciata di credi� forma�vi che vanno dai 24 ai 48 nei se�ori scien�fici ar�s�ci: gli antropologi, i filologi, i musi-cologi, i linguis�, i laurea� in scienze dello spe�acolo e delle religioni, informa�ca per le discipline umanis�che, percorsi di studio che non contengono materie obbligatorie e specifiche di storia dell’arte a differenza delle lauree specialis�che e magistrali in storia dell’arte. E visto che allo stato a�uale sono precluse le classi di insegnamento più coeren� al nostro percorso, che �po di possibilità abbia-mo, noi laurea� in Storia dell’Arte, per accedere ad altre classi di concorso? Potremmo racimolare 48 credi� per insegnare geografia, con 80 credi� Italiano, storia, geografia, educazione civica, con 72 credi� addiri�ura lingue straniere e ul�ma aberra-zione, addiri�ura la�no nei licei e negli is�tu� magistrali integrando un’anne�o di materie filosofico-linguis�che, ma poco impor-ta se il la�no lo hai studiato al liceo o non hai un percorso di laurea triennale con la�no obbligatorio, perché tanto servono solo 24 credi� di lingua e le�eratura la�na, cioè allo stato a�uale, solo due esami!Perché un laureato in Storia dell’Arte, con un curriculum quinquennale di esami storico ar�s�ci che vanno dalla iconografia alla storia dell’arte medievale, moderna, comparata, contemporanea, storia del disegno, storia della cri�ca d’arte, teoria del restauro etc. dovrebbe col�vare un interesse ad insegnare discipline come la geografia, lingue, la�no, italiano? Sono sicura che in questo paese esistono docen� in gamba per l’insegnamento di queste discipline perché possiedono il curriculum e la formazione specifi-ca. È mor�ficante per un docente doversi riciclare su materie che non rispecchiano la propria specifica formazione disciplinare; tale fenomeno non innalza il livello forma�vo degli insegnan� né degli allievi, ma plasma soltanto sogge� frustra� che si accontenta-no di insegnare quello che passa al convento per portare a casa la pagno�a. Chi può insegnare invece disegno e storia dell’arte e educazione ar�s�ca considerando le lauree specialis�che? Di certo non le lauree specialis�che o magistrali in Storia dell’Arte unite a carriera liceale ar�s�ca e liceo scien�fico, secondo il Ministero non sono all’altezza del compito, ma è giusto inserire lauree come Scienze dello spe�acolo, Informa�ca per le discipline umanis�che e Musicologia e Beni Musicali per l’educazione ar�s�ca, che non hanno un percorso specifico di storia dell’arte e devono racimo-lare 48 credi� nelle materie ar�s�che. A tu� loro è concesso inserirsi avendo la carriera liceale ar�s�ca ma poco importa quanta storia dell’arte abbiano studiato all’università.Non sarebbe più coerente dare l’opportunità a noi laurea� in storia dell’arte in possesso di una carriera liceale ar�s�ca, esa�a-mente come è richiesto dal decreto ministeriale n. 39/1998 per il vecchio ordinamento, di insegnare disegno e storia dell’arte ed educazione ar�s�ca, e coloro che sono privi della medesima carriera, poter integrare se�ori scien�fici tecnico disegna�vi, al fine di rendere spendibile il proprio �tolo nel mondo dell’insegnamento, piu�osto che integrare credi� forma�vi di discipline che non hanno alcuna coerenza col proprio �tolo di studio? Qual è il senso di tu�o ciò? Insomma, a cosa è servito introdurre le lauree specialis�che se i requisi� di accesso per l’insegnamento sono nella loro elaborazione, agli an�podi della nostra reale formazione disciplinare? Io non potrei mai insegnare Antropologia, Musicologia, Filologia, Linguis�ca, La�no, Spe�acolo, nemmeno integrando 48 credi� perché provengo da una diversa formazione, quindi non vedo per quale mo�vo altri corsi di laurea estranei alla mia disciplina, dovrebbero avere le com-petenze per insegnare una materia così complessa come la Storia dell’Arte, racimolando qualche esame in più.Se si ha bisogno di un cardiologo, si cerca un cardiologo non un oculista, certo sono entrambi medici e devono conoscere il corpo umano, ma ognuno ha la sua specializzazione, non penso che nessuno di noi si farebbe curare il cuore da un oculista. Poi ci può essere il cardiologo competente e quello idiota, ma questa è un’altra storia.Per non parlare delle nuove abilitazioni all’insegnamento per le scuole di primo e secondo grado, i TFA sos�tu�vi delle SISSIS, corsi a numero chiuso della durata di un anno, giungono a costare dai 2.400 ai 3000 euro e sono organizza� dalle Università. Corsi che dovrebbero insegnare ad insegnare, se non fosse che la stragrande maggioranza dei docen� che ne fanno parte, non ha mai visto un adolescente in tu�a la sua vita.Se in futuro, la poli�ca e gli esper� tecnici non cercheranno di porre rimedio a tale disastro, anche le odierne lauree magistrali avranno esa�amente gli stessi problemi, non ci sarà spazio per reclutare nuovi docen�, formarli nel modo più adeguato e coeren-te, non ci sarà ricambio generazionale in alcun ambito disciplinare.È davvero questa la scuola che vogliamo? Sono ques� gli insegnan� del futuro che desideriamo per i nostri figli? Credo di no.

Ringraziando per la gen�le a�enzione, porgo i miei più cordiali salu�.

Ta�ana Arnone

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VucciriaVucciria: La Se�mana della Matricola di R.U.M.

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1 OTTOBRE Seminario interfacoltà AGRARIA, INGEGNERIA, SCIENZE MM.FF.NN.“BILANCIO E ANALISI DEGLI INVESTIMENTI SUL RINNOVABILE IN SICILIA – 2012 il nuovo inizio”Aula Consiglio – Facoltà di Ingegneria – ore 15

Relatori:Gianni Pi�ella – Vice Presidente Parlamento EuropeoPietro Columba – Docente di AgrariaTullio Tucciarelli – Docente di IngegneriaFranco Gelardi – Docente di Scienze MM.FF.NNCarlo�a Provenza – Coordinatrice di Ateneo RUMMODERATORE – Giuseppe Salerno

2 OTTOBREBANCHETTI D’ACCOGLIENZA in tu�e le facoltà – dalle ore 9

3 OTTOBRESeminario interfacoltà Giurisprudenza, Le�ere e Filosofia, Scienze della Formazione“DA MADAME POMPADOUR A RUBY RUBACUORI- Profilo storico-giuridici della pros�tuzione nei secoli”Teatro Grego� – ore 15

Relatori:Rosaria Crupi – Docente di GiurisprudenzaGiovanni Melazzo – Ricercatore di Le�ere e FilosofiaGioacchino Lavanco – Docente di Scienze della FormazioneValen�na Castagna – Docente di Le�ere e FilosofiaMODERATORE: Maria Cris�na Ciavarella

ALLESTIMENTO ARTISTICO a cura di Lorenzo Maniscalco

*Sarà riconosciuto 1 CFU per gli studen� di Giurisprudenza

4 OTTOBRESeminario interfacoltà GIURISPRUDENZA, ECONOMIA, SCIENZE POLITICHE“ANTIMAFIA E COSTITUZIONE – Lezione sulla Cos�tuzione Italiana”Atrio della Facoltà di Giurisprudenza – ore 16

Relatori:Antonio Ingroia – Procuratore aggiunto di PalermoAntonio Scaglione – Preside di GiurisprudenzaGiovanni Fiandaca – Docente di GiurisprudenzaFabrizio Piraino – Docente di EconomiaPietro Violante – Docente di Scienze Poli�cheSalvo Di Chiara- Presidente di CONTRARIAMENTEMODERATORE: Riccardo Lo Bue

ALLESTIMENTO ARTISTICO a cura di Gaetano Porcasi

*Saranno riconosciu� 2 CFU per gli studen� di Giurisprudenza e 1 CFU per gli studen� di tu� i corsi di laurea di Economia

5 OTTOBRETORNEO DI SCACCHI E BURRACOResidenza Universitaria Schiavuzzo – dalle ore 15

FESTIVAL DELLA MUSICA – rassegna di band musicaliResidenza Universitaria Schiavuzzo – ore 20

PER QUALSIASI INFO CONTATTA:ACCOUNT RETE UNIVERSITARIA MEDITERRANEA SU FACEBOOKMAIL: [email protected]

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RedazioneGabriella AlbaIgnazio Correnti Carlotta Provenza

News ManagerFederica Matranga

GraficaDaniela MazzagliaFloriana Zerbo

Autori del meseMartina AlarioGabriella AlbaCiccio BariPaolo BartolottaAlessandra BrunoConny CatalanoGiada GenuaGiovanni GulinoRiccardo Lo BueEmanuele MarinoRiccardo MegnaAlessio MigliazzoRoberta OlivaGiorgia PerezNoemi PucciMassimiliano RiniRosanna RomanoEmanuele SceusiMartina SchembriNadia VinciArmando Virzì

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