Rovigo nov2014 n145

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Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 145 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it di Rovigo 1994 - 2014 Incredibile sulla carta, unico sulla strada: lasciati sorprendere da Mitsubishi ASX, il crossover compatto dai numeri straordinari! Diesel, benzina e GPL, oggi anche con cambio automatico. **Prezzo promozionale chiavi in mano su ASX 1.6 benzina Inform 2WD esclusa IPT e PFU, comprensivo di sconto di € 3.300 offerto in collaborazione con i concessionari Mitsubishi che aderiscono all’iniziativa, per auto disponibili in rete. Offerta valida per immatricolazioni fino al 31/12/14. Annuncio pubblicitario con finalità promozionale. Esempio rappresentativo di finanziamento: ASX Prezzo € 15.950 anticipo € 5.693; importo totale del credito € 10.257 da restituire in 60 rate mensili ognuna di € 199; importo totale dovuto dal consumatore € 12.121,40; TAN 4,95% (tasso fisso) - TAEG 7,03% (tasso fisso). Spese comprese nel costo totale del credito: interessi € 1.382,40, istruttoria € 300, incasso rata € 2,50 cad. a mezzo SDD, produzione e invio lettera conferma contratto € 1; comunicazione periodica annuale € 3 cad.(bolli inclusi); imposta di bollo € 16. Eventuali contratti relativi a uno o più servizi accessori (es. polizza assicurativa) sono facoltativi. Offerta valida dal 01/10/14 al 31/12/14. Condizioni contrattuali ed economiche nelle “Informazioni europee di base sul credito ai consumatori” presso i Concessionari. Salvo approvazione di Santander Consumer Bank. Versione fotografata Intense Panoramic. ***Consumo extraurbano 4.5 l/100 km riferito a ASX 1.8 2WD Diesel 116 CV. Consumi ciclo medio combinato da 5,1 a 7,7 l/100 km. Emissioni CO2 da 125 a 153 g/km. *3.300 euro di sconto sulle versioni 2WD e 4.000 euro di sconto sulle versioni 4WD. info 800-369463 seguici su mitsubishi-auto.it SCOPRI TUTTI I NUMERI DI DA 199 EURO AL MESE TAN 4,95% TAEG 7,03% TUO DA 15.950 ** FINO A 4.000 DI SCONTO * 22 KM CON UN LITRO *** FINO A 1.400 KM CON UN PIENO *** TI ASPETTIAMO PER UNA PROVA ANCHE IL SABATO Rovigo Viale Porta PO 165 Tel. 0425 27000 [email protected]

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Rovigo nov2014 n145

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Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 145 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

di Rovigo1994 - 2014

Incredibile sulla carta, unico sulla strada: lasciati sorprendere da Mitsubishi ASX, il crossover compatto dai numeri straordinari! Diesel, benzina e GPL, oggi anche con cambio automatico.

**Prezzo promozionale chiavi in mano su ASX 1.6 benzina Inform 2WD esclusa IPT e PFU, comprensivo di sconto di € 3.300 offerto in collaborazione con i concessionari Mitsubishi che aderiscono all’iniziativa, per auto disponibili in rete. Offerta valida per immatricolazioni fi no al 31/12/14. Annuncio pubblicitario con fi nalità promozionale. Esempio rappresentativo di fi nanziamento: ASX Prezzo € 15.950 anticipo € 5.693; importo totale del credito € 10.257 da restituire in 60 rate mensili ognuna di € 199; importo totale dovuto dal consumatore € 12.121,40; TAN 4,95% (tasso fi sso) - TAEG 7,03% (tasso fi sso). Spese comprese nel costo totale del credito: interessi € 1.382,40, istruttoria € 300, incasso rata € 2,50 cad. a mezzo SDD, produzione e invio lettera conferma contratto € 1; comunicazione periodica annuale € 3 cad.(bolli inclusi); imposta di bollo € 16. Eventuali contratti relativi a uno o più servizi accessori (es. polizza assicurativa) sono facoltativi. Offerta valida dal 01/10/14 al 31/12/14. Condizioni contrattuali ed economiche nelle “Informazioni europee di base sul credito ai consumatori” presso i Concessionari. Salvo approvazione di Santander Consumer Bank. Versione fotografata Intense Panoramic. ***Consumo extraurbano 4.5 l/100 km riferito a ASX 1.8 2WD Diesel 116 CV.

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Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 145 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

di Rovigo1994 - 2014

continua a pag. 8

Intervento

ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio

“Sono le 10 di sera e sono in uffi cio tra le ultime carte della giornata, che però non è ancora fi nita. Un uomo è venuto a chiamare l’ambulanza: la moglie era andata a raccogliere

l’erba per riparare il tetto, si è fermata in un villaggio a passare la notte e lì è stata sorpresa dalle doglie.

In Africa quando si nasce alla fi ne del mondo

di Don Dante Carraro*

continua a pag. 8

Intervento

“Sono le 10 di sera e sono in uffi cio tra le ultime carte della giornata, che però non è ancora fi nita. Un uomo è venuto a chiamare l’ambulanza: la moglie era andata a racco-

gliere l’erba per riparare il tetto, si è fermata in un villaggio a passare la notte e lì è stata sorpresa dalle doglie.

In Africa quando si nasce alla fi ne del mondo

*Direttore di Medici con l’Africa Cuamm

di Don Dante Carraro*

*Direttore di Medici con l’Africa Cuamm

App

Giù i cancelli,ora si discuteràdei posteggi

Via Fuà Fusinato

pag. 8

Nuovo espostoalla Cortedei conti

Passante Nord

pag. 9

pag. 6

Terremoto politico: “Coppola decaduta”Clamorosa decisione del giudice civileMa adesso il futuro è tutto da scrivere

Isi Coppola, bassopolesana, consigliere re-gionale e assessore con importanti deleghe, è stata dichiarata decaduta dalla sentenza

della Corte di Appello, sezione civile, di Vene-zia. Una decisione arrivata in un contenzioso che ha già vissuto vari gradi di giudizio, ap-prodando sino in Cassazione e tornando poi in Corte di Appello a Venezia, sezione civile.

Al centro di tutto il ricorso che era stato presentato da Luca Rossetto, fedelissimo di Renzo Marangon, rodigino, ex sindaco di

Rovigo ed ex assessore veneto, sconfitto alle scorse elezioni regionali proprio da Coppola. Il ricorso di Rossetto ipotizzava uno sforamento del tetto fissato per legge alle spese elettorali da Coppola nel corso della campagna elet-torale. La Corte di Appello, valutando anche una consulenza, ha ritenuto che in effetti sforamento vi sia stato. Dichiarando quindi la decadenza di Isi Coppola dalla carica di consigliere regionale. E ora cosa succede? Rispondere non è immediato. Numerosi gli

scenari che potrebbero aprirsi. Starà infatti al Consiglio regionale dare corso alla decadenza. Con un atto che potrebbe essere impugnato al Tar. Non solo: contro la sentenza è possibile un ulteriore ricorso in Cassazione. Il tutto senza contare che il presidente della Regione Luca Zaia potrebbe decidere di tenere comunque in giunta l’assessore Coppola.

Sullo sfondo di tutto, le imminenti elezio-ni regionali, fissate per la prossima primavera.

criminalita’, i datipremiano il polesine

I più recenti dati su criminalità e reati commessi a livello nazionale fano tirare un sospiro di sollievo a rodigini e

polesani: calano i furti in abitazione e la nostra provincia rimane a tutti gli effett

un’isola felicepag. 14

commercio, natalepieno di polemiche

Magari sarà un sereno Natale, ma le premesse non sono certo il massimo per i commercianti di Rovigo centro. A

pochi giorni dalle Feste, ancora si sa ben poco sulle luminarie e sulle iniziative

messe in campo a sostegno dei negozipag. 10

L’EDITORIALE

Buon natale e felice anno nuovola Redazione*

Fino a non molti anni fa questo era il tempo in cui si compilava una lista con i nomi delle persone a cui mandare gli

auguri per le feste. A volte sui biglietti si scrivevano frasi

di rito altre volte, invece, ci si impegnava a fondo per mandare davvero i migliori auguri.

Nell’era digitale, invece, tutto passa dai social, Facebook in primis. E accade che, se durante le feste non sei connesso, rispondi a chi ti ha fatto gli auguri per Nata-le quasi a carnevale. L’idea per queste feste in arrivo, allora, potrebbe essere quella di esercitare il proprio diritto alla disconnessio-ne e la propria volontà di presenza dove davvero si vuol essere presenti.

Abbiamo tutti più bisogno di vicinanza e di calore, come insegnano le tante storie di volon-tariato che vi raccontiamo in que-sto numero del nostro giornale. Le diffi coltà del momento se si affrontano insieme ad altri possono fare meno male e costruire, invece, nuove vie di futuro, di speranza e di pace.

E da parte nostra, che ogni mese da più di vent’anni entriamo a casa vostra per raccontarvi come va il mondo, un messag-gio speciale: Sentiti auguri a tutti di Buon Natale e Buon anno nuovo!

*[email protected]

Ambulatoripediatrici, verso la nuova verifica

Sanità

pag. 10

Speciale Natale

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È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Rovigo per un numero complessivo di 15.317 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Lisbona 10Tel. 049 8704884 Fax 049 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabile (ad interim)Germana urbani [email protected] Jovane [email protected] in redazione il 27 novembre 2014Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

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è un marchio registrato di proprietà

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Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

accaduto acca-dra rovigo

Rovigoparte la caccia

al Killer dei platani

A dare l’allarme sono stati i tecnici di Asm: qualcuno aveva avvelenato almeno tre platani che si trovano in viale Regina Margherita, in centro a Rovigo. Gli accer-tamenti sono stati immediatamente presi

in mano dalla Forestale. Lo sconosciuto killer ha iniettato una sostanza caustica

nel tronco delle piante dopo avervi praticato un foro con un trapano

Scuolasentenza storicaper i prof precari

Una decisione che a livello nazionale riguarda circa 250mila docenti precari

della scuola, centinaia e centinaia a livello polesano. La Corte di giustizia

europea ha infatti preso duramente posi-zione contro questa specie di “precariato

a tempo indeterminato”. All’orizzonte si profi lano maxi risarcimenti e molto

probabilmente una stabilizzazione

Rovigoanziana sfrattataprotesta in piazza

Una manifestazione non eclatante, magari, ma che ha lanciato un segnale

forte contro l’emergenza sfratti. Una anziana rodigina rischia infatti di resta-re senza casa. Così, a fi ne novembre,

è scattata in piazza a Rovigo, sotto al Comune, una manifestazione con

appello al commissario.

Ficaroloistituti, prestosi sapra’ il futuro

Entro la fi ne dell’anno dovrebbe essere reso noto il futuro degli Istituti Polesani, struttura di Ficarolo che offre un servizio essenziale sia agli anziani che ai non autosuffi cienti che alle persone con disabilità psichiatriche. Due recenti inchieste giudiziarie hanno fatto parlare anche di una possibile chiusura della sezione per gli psichiatrici: per reazione, tante le proteste.

politicareGionali, i 5 stellesi presentano

E’ ormai conto alla rovescia verso il voto alle prossime elezioni regionali. I componenti del Movimento 5 Stelle, come al solito, sceglieranno i componenti della propria lista tramite le consultazioni online. A questo scopo si presenteranno nei vari capoluoghi e nelle varie città espo-nendo i contenuti del proprio programma. La corsa è insomma aperta.

giustiziail trasloco ormaie’ alle porte

I lavori sono conclusi e ormai anche i traslochi di arredi sono stati ultimati: è insomma imminente il trasferimento di parte degli uffi ci giudiziari di Rovigo nella nuova sede “allargata” di via Mazzini. Una scelta improrogabile dopo che sono state assorbite anche le sedi distaccate di Este e di Adria

accaduto acca-dra rovigo

Rovigoparte la caccia

al Killer dei platani

A dare l’allarme sono stati i tecnici di Asm: qualcuno aveva avvelenato almeno tre platani che si trovano in viale Regina Margherita, in centro a Rovigo. Gli accer-tamenti sono stati immediatamente presi

in mano dalla Forestale. Lo sconosciuto killer ha iniettato una sostanza caustica

nel tronco delle piante dopo avervi praticato un foro con un trapano

Scuolasentenza storicaper i prof precari

Una decisione che a livello nazionale riguarda circa 250mila docenti precari

della scuola, centinaia e centinaia a livello polesano. La Corte di giustizia

europea ha infatti preso duramente posi-zione contro questa specie di “precariato

a tempo indeterminato”. All’orizzonte si profi lano maxi risarcimenti e molto

probabilmente una stabilizzazione

Rovigoanziana sfrattataprotesta in piazza

Una manifestazione non eclatante, magari, ma che ha lanciato un segnale

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è scattata in piazza a Rovigo, sotto al Comune, una manifestazione con

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Ficaroloistituti, prestosi sapra’ il futuro

Entro la fi ne dell’anno dovrebbe essere reso noto il futuro degli Istituti Polesani, struttura di Ficarolo che offre un servizio essenziale sia agli anziani che ai non autosuffi cienti che alle persone con disabilità psichiatriche. Due recenti inchieste giudiziarie hanno fatto parlare anche di una possibile chiusura della sezione per gli psichiatrici: per reazione, tante le proteste.

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E’ ormai conto alla rovescia verso il voto alle prossime elezioni regionali. I componenti del Movimento 5 Stelle, come al solito, sceglieranno i componenti della propria lista tramite le consultazioni online. A questo scopo si presenteranno nei vari capoluoghi e nelle varie città espo-nendo i contenuti del proprio programma. La corsa è insomma aperta.

giustiziail trasloco ormaie’ alle porte

I lavori sono conclusi e ormai anche i traslochi di arredi sono stati ultimati: è insomma imminente il trasferimento di parte degli uffi ci giudiziari di Rovigo nella nuova sede “allargata” di via Mazzini. Una scelta improrogabile dopo che sono state assorbite anche le sedi distaccate di Este e di Adria

L’INTERVENTO

Presidente Anci Veneto e sindaco di Mirano“In questi giorni in cui e’ stata presentata dal Governo la nuova legge di stabilità, Anci e’ critica su molte

disposizioni che vi sono contenute. Disposizioni che paiono penalizzare ancora una volta i comuni, ciò nonostante continuano, in maniera serrata tra i due soggetti, gli incontri per richieste di modifi ca alla nuova

legge di stabilità. Ulteriori tagli ai comuni non sono giusti né sostenibili. Non sono giusti perché, come spiegato dal presidente nazionale Fassino, è dal 2007 che i comuni continuano a contribuire al risanamento della fi nanza pubblica, per una cifra totale di 16,4 miliardi di euro. E, mentre, la spesa dei comuni diminuisce, quella statale aumenta. I tagli non sono più sostenibili perché, semplicemente, non c’è proprio più nulla da tagliare. I comuni già non riescono a far fronte alle spese indispensabili. Il miliardo concesso dall’allentamento del Patto di stabilità non è suffi ciente ed è vanifi cato dai provvedimenti della legge di stabilità. Legge che, nelle intenzioni del Governo, dovrebbe andare a determinare altri 1,2 miliardi di tagli (più 300 milioni che discendono da provvedimenti del 2013 e 2014). Sono cifre troppo alte che mettono in ginocchio i comuni: sembra che chi scrive la legge non si renda conto che quei soldi servono ai comuni per servizi essenziali. Ma, soprattutto, sbagliano a continuare ad applicare tagli lineari. Bisogna ragionare in termini di costi standard, andando a vedere la spesa per un servizio nel concreto della realtà locale. Se, per esempio, la spesa di un comune per un asilo è già ben al di sotto della media nazionale, perché e come si dovrebbe tagliare ancora? Quest’aspetto tocca in particolar modo il Veneto, dove la maggior parte dei comuni amministra in maniera virtuosa. Viene quasi voglia di riconsegnare la fascia tricolore e far amministrare direttamente il Governo. Che provino loro, a queste condizioni”.

di Maria Rosa Pavanello - Presidente Anci Veneto e sindaco di Mirano

Delta Regioneex baldetti

pag. 9

Dopo le ruspeil nulla: lavori fermiLa gente è stanca

sanita’

pag. 12

Eterologa e scandaliagli Istituti Polesani di Ficarolo, parla Guglielmo Brusco

la presentazione

pag. 12

Due giornalistiraccontanoi “Pepenadores”

politica

pagg. 18-19

Parte la corsa alla Regione

acquisti

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4 Argomento del mese

la banca del tempo come funziona

Scambiarsi competenze ed idee

Se è vero che il tempo è denaro, questa è l’unica banca dove non circolano monete ma minuti. E gli interessi vengono condivisi

e non applicati. Questa la nuova iniziativa del pa-norama del no profi t polesano che fi n da subito non ha mancato di suscitare curiosità ed interes-se: la banca del tempo. “Rovigo Potluck”, questo il nome dell’insolito istituto di credito, è un luogo in cui le persone possono scambiare competenze, servizi, saperi, utilizzando il tempo come unità di

misura al posto del denaro. Chiunque può aderire. In una banca del tempo, dun-que, ogni socio mette a disposizione un’ora per dare ad un altro socio una certa competenza. Si possono scambiare attività o lezioni in cucina, baby sitting, cura del verde, piccole manutenzioni domestiche, cura degli animali, ripetizioni sco-lastiche, lezioni di lingua, organizzazione di iniziative, prestito di attrezzature, forme di baratto e molto altro. La banca del tempo “Rovigo Potluck” è realizzata grazie ad Arcisolidarietà e Legambiente Veneto ed il suo insolito “sportello” sarà aperto al laboratorio “La Formichina” di Arcisolidarietà, in via Giordano Bruno, 15 a Rovigo, il lunedì e il giovedì dalle 17 alle 19. Per ogni ulteriore informazio-ne, si può scrivere all’indirizzo mail [email protected]. Fr.Ca.

Nella mappa della generosità, il Nordest giganteggia e, con oltre 24mila associazioni no profi t, il Veneto è, in-sieme alla Lombardia, la Regione con il più alto tasso

di volontariato. Anche in Polesine questa vocazione è parti-colarmente radicata, con circa 1.200 associazioni attive sul territorio ed un numero di volontari che nel censimento Istat 2011 viene calcolato in 22mila. Una cifra, è bene chiarirlo, da prendere con le molle, dal momento che molti volontari prestano servizio in più associazioni contemporaneamente. Qualunque sia il loro numero, è evidente che il no profi t sia particolarmente diffuso in provincia di Rovigo.

Delle associazioni polesane, 187 sono organizzazioni di volontariato iscritte al registro regionale, 84 sono associa-zioni di promozione sociale iscritte, mentre 937 non risul-tano iscritte ad alcun registro. Gran parte delle associazioni, circa il 27% opera nei settori tradizionali del volontariato, l’assistenza alla persona e l’ambito socio-sanitario. Da non sottovalutare, poi, il 14% di associazioni dell’ambito sporti-vo che rispecchia la presenza radicata e diffusa delle realtà sportive dilettantistiche locali, che costituiscono in molti con-

testi, specie nei piccoli comuni, insostituibili e spesso unici spazi di aggregazione non solo per i giovani. Consistente an-che la quota di associazioni, pari al 20%, che si occupando di attività ricreative e culturali, di istruzione ed educazione.

Guardando ai benefi ciari dell’opera dei volontari , i più “seguiti”, sono gli anziani, con ben 115 associazioni che si occupano di loro, 72 invece si rivolgono a persone con disabilità fi sica o psichica, 66 alle persone indigenti, 53 agli immigrati, 17 a persone con problemi di alcol o tossicodi-pendenza, 8 a detenuti o ex detenuti.

Per quanto riguarda la geografi a dell’associazioni-smo, la maggior parte delle realtà si concentra nel medio Polesine, l’area centrale della provincia, che comprende il capoluogo, che conta quasi la metà delle organizzazioni. Segue l’alto Polesine, con 365 associazioni. Infi ne, il basso Polesine conta 257 associazioni.

Dal punto di vista anagrafi co, invece, si riscontra una prevalenza di volontari adulti o anziani e una partecipazio-ne più limitata dei giovani al volontariato. Pur non essendo disponibili dati completi e organici sui volontari attivi nel

territorio, meno del 10% dei volontari del territorio sono under 30, circa il 13% delle associazioni dichiara di avere volontari giovani. “Questo – spiega il direttore del Csv di Rovigo Luca Dall’Ara – per tre ordini di fattori. In generale fra i giovani vi è una crescente ritrosia ad appartenere ad organizzazioni, quasi che una tessera potesse condizionarne la libertà. In secondo luogo va considerato anche il muta-mento demografi co in atto, con un progressivo invecchia-mento della popolazione. In sostanza, nelle associazioni si trovano meno giovani perché i giovani sono numericamente minoritari nella società. Vero è che anche da parte delle as-sociazioni troppo spesso vi è un eccesso di rigidità che tende a scoraggiare la partecipazione giovanile. Alcune liturgie del volontariato suscitano diffi denza, mentre la partecipazione e singoli eventi ha tendenzialmente risposte molto positive. Per avvicinare i giovani servono proposte credibili e non al-tisonanti: a volte piccole iniziative portano frutti insperati. Si può dire che giovani costretti a vivere nella precarietà lavorativa e, spesso, affettiva, tendono ad intendere anche il volontariato come qualcosa di precario”.

di Francesco Campi

Le associazionicensite sono

1200, non tutte sono iscritte

ai registri

I benefi ciari sonospesso persone

anziane. Il mondo del volontariato è alla vigilia di una riforma

SOLIDARIETÀ I dati pongono la provincia

di Rovigo, come la Regione,ai primi posti per impegno

e per numero di associazionipresenti. Il futuro tuttavia

non appare del tutto roseo:cresce il disimpegno tra

i giovani, restii a impegnarsi e legarsi ad associazioni

Un dato che deve fare rifl ettere: “Oggi una tessera

spaventa i ragazzi” Il Polesine, terra (per ora) di volontari

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5Argomento del mese

di Francesco Campi

In tanti alla fi nestra per vedere cosa accadrà nel settore La legge delega Molti annunci ma nessuna certezza. E timore dei tagli

Il mondo del volontariato è alla vigilia di una riforma. La legge delega “Riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale” è stata approvata a giugno. Clima di attesa quindi fra le associazioni polesane, che si sono incontrate già tre volte per discutere dell’argomento, una ad Occhiobello, una ad Adria ed una a Rovigo. Qui ha partecipato

il sottosegretario alle Politiche sociali, Luigi Bobba. Le aspettative delle associazioni polesane, è emerso negli incontri, sono molto alte, così come lo è l’ottimismo: si spera che la riforma proceda fi nalmente ad una semplifi cazione che tagli la burocrazia.

Ad una promessa ancora da venire, una realtà che si avvicina: con la legge di stabilità, la “Finanziaria”, incombono i tagli alle fondazioni bancarie. Se è vero che ultimamente vi sono state vicende legate alle fondazioni che ne suggerirebbero un maggior controllo da parte degli enti preposti, così come è vero che l’incremento del 20% della tassazione è sui dividendi percepiti, è vero anche che questa sarà retroattiva e che i circa 8 milioni di euro che verranno chiesti con le nuove imposte si traducono in cospicui tagli al terzo settore ai quali non fa riscontro nessun maggior fi nanziamento. E si perderebbero iniziative meritorie come quella appena ripartita in provincia di Rovigo, con cento polesani che lavoreranno grazie al Fondo straordinario di solidarietà, nato nel 2009. Per sei mesi con contratti part time di 16 ore settimanali saranno impegnati in progetti di pubblica utilità: biblioteche, musei, scuole, cimiteri, verde pubblico, assistenza anziani ed altri impieghi individuati dai Comuni per un compenso mensile netto di 500 euro. Il progetto, vede insieme Regione, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Provincia, Camera di Com-mercio, Consvipo, 38 Comuni (fra i quali non vi è Rovigo), Federsolidarietà-Confcooperative e Caritas di Adria-Rovigo e Chioggia. Tutti hanno partecipato economicamente, con un investimento totale di circa 750 mila euro.

L’intervista

parla Remo Agnoletto“Volontari sì,supplenti no”“Serve una nuova etica del volontariato”. Ne è convinto Remo Agnoletto, pre-

sidente uscente di Polesine Solidale, l’associazione delle associazioni (l’as-semblea di Polesine Solidale è l’organo d’indirizzo del Centro di servizio per

il volontariato di Rovigo ed il suo bilancio comprende quello del Csv, che ne rappresenta l’attività principale), che ha guidato per tre anni dopo esserne prima stato tesoriere. Da un trentennio nel mondo del volontariato, alla guida del celeberrimo Centro di documentazione polesana, ne ha potuto constatare tutti i cambiamenti, nel bene e nel male. La sua analisi è lucida e nient’affatto buonista.

“Il terzo settore deve essere più cattivo e più lento”, sottolinea con un ossimoro provocativo che riassume un ragionamento approfondito del sistema: “Innanzitutto, non si può più accettare in silenzio di essere l’alibi per il progressivo taglio dei servizi pubblici: la sussidiarietà non signifi ca sostituzione e non si può caricare sulle spalle del volontariato lo svolgimento di intere funzioni essenziali. Dall’altro lato va, invece, recuperato il valore profondo della gratuità del no profi t. Lo stato generalizzato di crisi e la sempre più grave carenza di lavoro hanno portato un numero crescente di persone a vedere nei rimborsi una sorta di stipendio. Un passaggio, questo, che snatura l’essenza stessa del volontariato, ma che in un’ottica di contenimento della spesa pubblica viene in qualche modo agevolato anche dalle istituzioni, che vedono nelle as-sociazioni strutture leggere in grado di svol-gere per loro conto servizi con costi ridotti”. Il terzo ed ultimo punto di un volontariato “sanamente cattivo”, riguarda il modo stesso di aiuto delle persone che, come le defi nisce Agnoletto, “non sono bisognose, ma in debito di giustizia”: “Bisogna passare dalla logica dell’assistenzialismo a quella della responsabilizzazione. Ovvero, accantonare ogni impostazione caritatevole per imboccare una strada che affronti alla radice i problemi ed aiuti le persone più deboli a camminare con le proprie gambe. E’ il cosiddetto welfare rigenerativo, una strada più diffi cile e che offre meno gratifi cazioni immediate, ma nel lungo periodo assicura le più grandi soddisfazioni a chi assiste ed a chi è assistito. In questo senso è importante la lentezza, perché il terzo settore non deve farsi travolgere dall’immediatezza e dalla frenesia della quotidianità, ma osservare e camminare con un passo diverso. Anche in questo caso serve un pizzico di cattiveria, necessaria per educare alla sobrietà”.

Quest’ultimo aspetto formativo è, secondo Agnoletto uno dei valori aggiunti del volon-tariato: “In un mondo dominato da spinte individualistiche e consumistiche, recuperare la cultura della solidarietà, del confronto con gli altri, dell’aiuto gratuito sono fondamentali. E’ per questo che, negli ultimi anni, ci siamo impegnati molto nelle scuole, incontrando oltre 2mila ragazzi. Non tutti i semi che gettiamo germoglieranno, ma è un lavoro necessario e che la scuola, nel momento di diffi coltà che sta vivendo, non è in grado di svolgere a pieno”. La carta vincente in questa battaglia culturale, in un’ Italia dove oltre 2 milioni di giovani tra 25 e 35 anni sono “neet”, fuori da ogni circuito di lavoro o di formazione c’è già, ma deve essere giocata al meglio: “Il servizio volontario europeo è uno strumento po-tentissimo di formazione ed educazione e potrebbe permettere ai nostri giovani di scuotersi dal loro torpore e di scoprire mondi e realtà che nemmeno immaginano”.

“Rifi utiamolo scaricabariledelle istituzioniche non riesconoa fare il proprio”

Fra. Ca.

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6 Rovigo

Isi Coppola è stata dichiarata decaduta dal ruolo di consigliere regionale per aver speso, nel corso della campagna elettora-

le del 2010, più di quanto dichiarato effetti-vamente e, comunque, più del tetto fissato per legge a 40mila euro.

Proprio per questo sforamento è scat-tata anche la sanzione amministrativa di centodiecimila euro, più tutte le spese legali e del Ctu (il consulente tecnico d’ufficio): lo ha deciso il giudice della corte d’Appello di Venezia accogliendo il ricorso di Luca Ros-setto, fedelissimo di Renzo Marangon, sto-rico sfidante nell’agone politica polesana di Isi Coppola. Pur essendo entrambi in quota Pdl, la signora del Delta ha superato brillan-temente il test dell’urna, più di quattro anni fa, aggiudicandosi quasi 10mila preferenze in più dello sfidante azzurro.

E ora, se il consiglio ratificasse la de-cisione del giudice e la Coppola decadesse, si procederebbe alla surroga. E sarebbe proprio Marangon a sedere sullo scranno di palazzo Ferro Fini come primo dei non eletti

- dopo anni di strenua attesa e dopo che il procedimento contro Coppola era arrivato più volte in Cassazione, e per altrettante essere tornato indietro. Il tutto, comunque, a pochi mesi dalle elezioni che scompiglie-ranno le carte a palazzo Balbi.

A complicare il quadro c’è poi la no-mina di Isi Coppola ad assessore regiona-le e le ulteriori deleghe alle Infrastrutture che il presidente Zaia le ha recentemente trasferito da Chisso, che è ai domiciliari per la vicenda Mose. Resta da vedere ora che decisione prenderà il governatore, in merito

alla permanenza o meno in giunta dell’az-zurra polesana. Per il momento ha preso tempo, decretando che “le motivazioni della sentenza verranno valutate dall’Avvocatura regionale”. La Coppola, intanto, non rimane alla finestra e promette battaglia: “Ricorre-remo contro la Corte d’appello di Venezia per far rispettare la volontà e l’indicazione degli elettori. Abbiamo a disposizione non uno ma ben due livelli di giudizio, la Cassa-zione ed il Tar”, ha dichiarato. Ecco i numeri della vicenda giudiziaria che emergono dal-le pagine della relazione di Mauro Voltan, il

consulente tecnico d’ufficio nominato dalla Corte di Appello di Venezia: Isi Coppola aveva dichiarato spese, per la campagna elettorale del 2010, di 39.579,17 euro (i soldi di ristoranti, catering, aperitivi, camion a vela, pubblicità su autobus e per gli Isi point sarebbero stati non indicati, almeno stando a questa valutazione); mentre il Ctu ha quantificato in 82.126,65 euro le spese e in 125.978,21 euro i servizi e i contributi, per un totale di 208.104,86 euro.

Sulla vicenda comunque non è ancora scritta la parola fine, dal momento che ci

sono varie considerazioni che è doveroso fare. In primo luogo quella emessa dalla Corte di Appello di Venezia è una sentenza non definitiva e che quindi potrà legittima-mente essere fatta oggetto di impugna-zione. Quelo dei giudici lagunari è infatti l’ennesimo pronunciamento di una vicenda che ha spesso regalato pronunce giudiziarie spesso molto differenti tra loro. Non è quin-di escluso che un ulteriore grado di giudizio possa portare a un ennesimo colpo di scena. Ne paiono convinte infatti non solo la stessa Coppola, ma anche l’avvocato che sempre l’ha assistita nel corso di questo contenzio-so, la nota professionista rodigina Paola Malasoma, che aveva ottenuto anche sen-tenze decisamente favorevoli all’assessore regionale.

Infine, anche qualora la giustizia civile dovesse confermare la fondatezza del ricor-so presentato da Rossetto, rimarrebbe sem-pre da giocarsi la carta del Tar, il Tribunale amministrativo regionale che ha la propria sede a Venezia.

di Elisa Dall’Aglio

Accolto il ricorso di Luca Rossetto, fedelissimo del rivale storico dell’assessorel’ex collega di giunta veneta ed ex sindaco di Rovigo Renzo Marangon

Il caso Ennesimo colpo di scena nel contenzioso sulle spese elettorali del 2010

Il giudice fa decadere Isi Coppola

Isi Coppola, polesana, è assessore regionale con importanti deleghe in giunta veneta

Cautela. Questa la parola d’ordine che pareva fondamentale

osservare a fine novembre, quando è divampato il caso dell’assessore regionale Isi Coppola, dichiarata decadu-ta dallo scranno di consiglie-re regionale dalla sentenza pronunciata dalla Corte d’Appello, sezione civile, di Venezia.

Il dispositivo dei giudici parla infatti, appunto, di de-cadenza. Ma quest’ultima non discende in automatico dalla decisione dei magi-strati civili. Spetta infatti al consiglio regionale portare all’ordine del giorno questo passo e metterlo in atto. Pas-so che comunque, come ogni atto ammi-nistrativo, può essere impugnato di fronte al Tar Veneto. In questo caso si innescherebbe un nuovo contenzioso, passibile poi di appello al Consiglio di Stato.

Non solo: anche la sentenza della Corte di Appello potrà essere impugnata in Cas-sazione. Il tutto senza poi perdere di vista una questione fondamentale: al di là della carica di consigliere regionale, Isi Coppola al momento figura come componente della

giunta regionale. E non con una posizione marginale. Prova ne è il fatto che il governa-tore Luca Zaia, all’indomani del terremoto giudiziario che ha coinvolto anche l’asses-

sore Renato Chisso, ha “dirottato” parte delle deleghe di quest’ultimo proprio sulla Coppola, a ripro-va della fiducia. Non è quindi impossibile

che l’assessore polesano possa comunque mantenere il proprio posto in giunta. Infine, non si deve dimenticare quella che potrebbe essere la chiave di volta dell’intera questio-ne: a breve si vota.

Anche decadendopotrebbe peròconservareil posto in giunta

glI SCENARI NullA E’ SCONTATO CI SONO vARIE OpZIONI pOSSIbIlI

El. Da.

La vicenda perònon è ancora chiusaCi sono altri gradidi giudizio possibili Sarà battaglia

Luca Zaia

DAL 07-01-2015INIZIANO I SALDI SU STUFE E CAMINETTIShow room in Viale Porta Po, 81/A 45100 ROVIGO

Caldi Auguri di Buone Feste da...

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un VENETOin SALUTELa nostra priorità

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segue da pag. 1Il cielo è nero, nerissimo, la luna e le stelle brillano con

una intensità che toglie il fi ato: è la natura che qui rivela la sua forza come in nessun altro posto, in un silenzio solenne. La meraviglia lascia presto il posto allo sconforto: perché quella stessa natura diventa ostile se sei incinta e devi camminare chi-lometri per raggiungere l’ospedale, tra acquitrini impenetrabili anche per un Land Cruiser e insondabili anche per la vista “da cacciatore” dell’autista? perché il buio è solo buio, gli astri luci troppo deboli, ogni crepa in quel silenzio un segnale da ascol-tare con apprensione? Potrebbe essere una iena? Siamo fermi a bordo pista, con i fari lanciamo segnali al drappello di gente che intuiamo avanzare verso di noi. Abraham al mio fi anco so-spira: “Le nostre donne soffrono davvero” e per queste donne lui e l’ambulanza che guida sono un’ancora di salvezza, forse un miracolo, qualcosa di scontato dall’altra parte del mondo. Un’ombra di sollievo passa sul volto della donna che carichiamo a bordo. La vecchietta che l’accompagna mi stringe la mano, gli occhi che ridono tra le rughe: “Hospitala, hospitala?”, “Ospe-dale, ospedale” ripete. “Sì, è là che andiamo“”. A parlare è Arianna, volontaria di Medici con l’Africa Cuamm a Wolisso in Etiopia. Le sue parole ci portano dentro la vita delle tante mam-me e bambini salvate grazie al Progetto “Prima le mamme e i bambini”, un intervento realizzato dal Cuamm per contrastare la mortalità materna e infantile in Africa. Un progetto che coinvolge 4 ospedali, 22 centri di salute periferici in 4 distretti di 4 paesi africani (Angola, Etiopia, Tanzania, Uganda) e si rivolge a una popolazione di 1.300.000 abitanti con l’obiettivo di garantire progressivamente 125.000 parti negli ospedali e nei distretti di riferimento. A tre anni dall’avvio del progetto i risultati sono davvero importanti: 69.803 i parti assicurati per un totale di 139.606 mamme assistite insieme ai loro bambini in tre anni. Risultati che ci rendono orgogliosi perché non solo rappresen-tano il buon lavoro che continuano a fare i nostri operatori sul campo ma sono soprattutto il simbolo della vita: molte di quelle mamme e di quei bambini, infatti, senza un adeguato intervento sanitario, ora non sarebbero vivi. La nostra strada è una sola e ci porta ancora lì, nell’ultimo miglio, dove si consuma la vita di tante persone che non possiamo lasciare sole”.

Per info e donazioni: www.mediciconlafrica.org*Direttore di Medici con l’Africa Cuamm

Intervento

di Don Dante Carraro*

In Africa quando si nasce alla fi ne del mondo

8 Rovigo

I cancelli sono stati abbattuti. E, sparite le recin-zioni, i lavori di sistemazione di via Fuà Fusinato possono ripartire a pieno ritmo.

Viste le numerose pause “burocratiche”, ancora è presto per dire quando la strada rodigina che colle-ga il quartiere Commenda con il centro storico potrà presentarsi nella sua nuova veste, con tanto di mar-ciapiedi, pista ciclabile ed aiuole. Anche se questo ha significato dire addio ai platani che costeggiavano la carreggiata. Intanto, però, i lavori riprendono e questo grazie al Tar di Venezia che verso la fine di novembre ha respinto la richiesta di sospensiva dei lavori presentata, appunto, dai residenti di via Fuà Fusinato.

Vista la decisione del tribunale amministrativo veneto, il cantiere ha potuto rimettersi in moto con l’intervento di riqualificazione che prevede, oltre alla sistemazione della carreggiata, anche la realizzazione di una pista ciclabile e del marciapiede. I lavori erano stati sospesi per alcune settimane in attesa che i giudi-ci si pronunciassero.

Gli effetti dell’ordinanza del Tar si sono visti quasi subito: nel giro di pochi giorni alcuni operai sono inter-venuti per rimuovere le cancellate che delimitavano una parte di marciapiede includendola nelle aree pri-vate delle abitazioni affacciate sulla strada.

Quattro metri di larghezza per oltre 30 di lunghezza: tanta era la porzione di marciapiede che era stata recintata e, quindi, sottratta all’uso pubblico.

La decisione del Tar ha dato una svolta al contenzioso tra il Comune ed i residenti che durava da una decina d’an-ni. Già, perché la questione di via Fuà Fusinato è stata una vicenda giudiziaria che si è svolta a colpi di ricorsi

e controricorsi e, di fatto, non si è ancora conclusa.Tra le tappe salienti, una sentenza della Corte

d’Appello che stabilisce come la porzione di marciapie-de recintata sia sì privata ma che l’uso pubblico debba essere tutelato.

In altre parole: l’interesse della collettività deve prevalere sull’interesse privato.

Nei mesi scorsi è stato vano anche il tentativo dei residenti di arrivare ad una soluzione condivisa con l’amministrazione comunale. In quell’occasione i frontisti avevano proposto di

dimezzare (portandola da quattro a due metri) la porzione di marciapiede recintata.

Come detto, i lavori sono stati sbloccati ma la

vicenda non si è ancora conclusa.Due sono le questioni ancora aperte. Dal punto

di vista giudiziario, nell’aula del tribunale ammini-strativo veneto resta ancora da definire la questione degli espropri avanzata dal Comune nei confronti dei residenti. Nel caso in cui i giudici dovessero accogliere il ricorso (dando quindi ragione all’amministrazione), il Comune sarà tenuto a corrispondere ai residenti un indennizzo maggiorato rispetto a quello già stabilito. Dal punto di vista amministrativo, invece, il Comune dovrà definire la faccenda dei parcheggi. Alcuni resi-denti hanno infatti presentato la richiesta di usufruire di un posto auto riservato proprio in via Fuà Fusina-to. Richiesta sulla quale il Comune non si è ancora pronunciato dato che il piano parcheggi non è ancora stato definito.

di Francesco Campi

Urbanistica Il Tar ha bocciato la richiesta di sospensiva avanzata dai residenti della strada

Via Fuà Fusinato: giù i cancelliOra resta il nodo dei posteggi

Per i giudici l’interesse pubblicoprevale su quello dei privati. In tanti ora vogliono il posto auto

E’ ancora in ballola questionedel corrispettivoper l’espropriodelle aree

Dopo le proteste dei residenti esasperati dal passaggio di auto e camion, le scritte sull’asfalto contro il traffico, la carreggiata dissestata da numerose buche causate dai

rattoppi eseguiti alla bell’e meglio, viale Trieste è ancora nell’oc-chio del ciclone. A partire da martedì 26 novembre, nel tratto compreso tra largo Luccotti Fabbron (all’altezza dell’incrocio con viale della Pace e viale Gramsci) e via Mazzini è infatti vie-tata la circolazione e la sosta. A deciderlo, il comando di Polizia municipale di Rovigo con un’apposita ordinanza per regolamen-

tare la circolazione, nella quale si stabilisce inoltre l’inversione del senso unico di marcia nel tratto di viale Trieste compreso tra via Magro e via Mazzini. Il motivo dell’interruzione al traffico? Permettere a Polesine Acque, azienda pubblica che distribuisce l’acqua ai polesani, di intervenire per eseguire alcuni lavori di scavo. Sono passate poche settimane da quando viale Trieste è stato chiuso al traffico per via di un intervento analogo durato più di un mese (dall’inizio di settembre fino alla metà di otto-bre), con i relativi disagi alla circolazione e ai residenti.

Nell’ordinanza non si spiega la durata prevista di questo nuovo intervento e si parla genericamente “di una o due set-timane”. Insomma, i disagi per la principale arteria del centro città sembrano non finire mai. A risentirne sono in particolare i cittadini che in viale Trieste ci vivono. Un centinaio di loro si è riunito in un comitato che da oltre un anno sta segnalando all’amministrazione comunale i problemi della zona anche se con l’arrivo del commissario Claudio Ventrice la situazione sem-bra essersi sbloccata.

il caso In corso un intervento analogo a quello di alcune settimane primanuova bufera su viale trieste: ancora lavori e divieto di sosta e transito

Fr. Ca.

Page 11: Rovigo nov2014 n145

9Rovigo

I conti del Passante nord di Rovigo sono di nuovo sotto i riflettori: otto ex consiglieri comunali hanno, infatti, integrato l’esposto presentato alla Corte dei conti di

Venezia il 22 febbraio 2013 e lo hanno inviato al so-stituto procuratore Chiara Imposimato che ha in mano il fascicolo.

A riaprire la questione dei costi dell’opera viaria mai terminata sono stati Barbara Businaro, Michela Furin, Matteo Masin, Silvia Menon, Federico Frigato, Nadia Romeo, Franco Ruzzante e Giovanni Nalin. Al loro fianco sono schierati anche i componenti della rete dei comita-ti, tra i quali Vincenzo Bellinello, Enrico Paparella ed Eri-ka Alberghini, da sempre contrari all’ipotesi di realizzare

l’ultimo tratto del Passante nord a sud del canale Cere-solo, abbattendo una parte degli alberi di bosco Langer. Il parco, vale la pena ricordarlo, dal 21 gennaio 2014 è stato decretato “sito di interesse culturale” tant’è che il Ministero dei beni culturali lo ha vincolato.

Tornando all’integrazione dell’esposto alla Corte dei conti, l’ex consigliere Silvia Menon spiega che “a rende-re doverosa l’integrazione sono stati i fatti che si sono verificati da febbraio 2013 in poi”. Su tutti, il pagamen-to da parte del Comune di Rovigo del saldo dell’opera: 544mila euro. Gli ultimi di oltre 8 milioni.

“I mandati di pagamento – spiega Menon - sono stati emessi il 10 dicembre 2013, su determina diri-

genziale di 11 mesi prima, pubblicata solo dopo il pagamento”. Ma quale opera è stata saldata, si chie-dono gli ex consiglieri, dato che il Passante è ancora incompiuto? “Viene chiamato Passante nord – chiarisce Menon - il collegamento stradale, ad oggi non realizza-to, tra la Tangenziale e viale Porta Adige all’altezza di via Calatafimi. Dal 2004 il progetto era previsto su via Calatafimi, a nord del Ceresolo. Il cambio di tracciato, ora a sud, è avvenuto su parere di Veneto Strade (so-cietà della Regione e stazione appaltante) ed è stato accettato dal consiglio comunale il 21 febbraio 2013, a maggioranza”.

Sull’intera vicenda, che presenta diversi punti di do-

manda a cui la Corte dei conti dovrà dare delle risposte, pesa inoltre il fatto che i consiglieri comunali di opposi-zione si sono sempre visti negare l’accesso ai documenti relativi ai costi dell’opera chiesti più volte agli uffici di palazzo Nodari.

di Francesco Campi

Nel mirino i costi dell’opera mai finita e i pagamenti del ComuneSegnalato anche il diniego a visionare le carte sulla questione

L’esposto Otto ex consiglieri comunali hanno inviato nuove integrazioni

Il Passante torna all’attenzione della corte

Uno scenario postapocalittico, con tanto di ruderi e cratere, rappresentato dall’enorme vasca vuota che per tanti anni è stata la piscina di Rovigo. Ora è un deserto. Lo stabile

è stato demolito lo scorso febbraio. Poi i lavori si sono fermati.

Sull’intera area è prevista la realizzazione di alcuni condomini. Il progetto fa parte del project financing siglato dalla giunta Avezzù insieme ad alcune ditte private, tra cui Veneto nuoto, Reale e Guerrato, ovvero i costruttori del polo natatorio di via-le Porta Po. In cambio, i privati hanno ottenuto l’acquisizione dell’area ex Baldetti e la gestione per 25 anni del nuovo polo natatorio. Tra il Comune ed i privati, da anni, è in corso una battaglia legale scoppiata a causa del ritardo con cui il Comune

ha ceduto l’area dell’ex piscina ai costruttori. Il contenzioso pesa sulle casse del Comune per oltre 1,3 milioni di euro. A tanto ammonta infatti la cifra che il Comune deve versare ai privati. Lo ha stabilito la sentenza del lodo arbitrale emessa ad aprile 2014. Ma il Comune ha dato mandato al proprio avvoca-to Ferruccio Lembo di presentare ricorso alla Corte d’Appello di Venezia per ottenere l’annullamento di quella sentenza.

Fr.Ca.

e il contenzioso non è ancora finitodopo le ruspe tutto si e’ fermatol’ex piscina adesso è un deserto

Baldetti

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10 Rovigo

Parativi per il Natale ancora in alto mare a meno di un mese dalla festa più sen-tita dai rodigini. La consueta atmosfera

dicembrina, fatta di luci intermittenti e jingle ad ogni angolo di strada, potrebbe risultare più pasticciata degli anni scorsi e celare un dietro le quinte inaspettato, con disorganizzazione, egoismi e polemiche a prevalere nell’ombra.

A fare da portabandiera del malcontento dei commercianti del centro è Alberto Borella, del consorzio Tutt’in piazza: “Siamo a fine no-vembre e non è stato deciso ancora niente di concreto dal Comune, siamo in una situazione che rasenta l’incredibile. Sembra che le lumi-narie siano la panacea per il rilancio economico della città, eppure, fino a ora, non si sa ancora chi se ne sobbarcherà i costi. L’unico evento natalizio completamente auto-finanziato sarà il nostro - – sottolinea Borella – dei proprietari delle attività di via Cavour. Ci siamo auto-tassa-ti, io ho tirato fuori 500 euro, così da non pe-sare sul Comune o la Camera di commercio”.

E così Max Mara, Thun, di proprietà di Borella, Ninnoli e Bomboniere, la profumeria Manfrin, la Benetton, il Crimi bar e l’osteria ai Trani, tra gli altri, renderanno la via un’appen-

dice della Lapponia. “Tutti i sabato e domenica di dicembre la stradina si popolerà di elfi. Sarà allestito il villaggio degli elfi, con casette dove a tutti quelli che vorranno sarà scattata una foto ricordo con queste creature magiche della mitologia nordica”.

Non possono mancare barbe bianche e casacche rosse.

“Avremo i babbi Natale pieni di doni sia per i bambini buoni che per i cattivi” – sottoli-nea - le lanterne appese fuori da ogni ingresso di via Cavour e gli animatori per i piccoli che li faranno giocare e li truccheranno mentre le mamme si dedicheranno allo shopping”.

Il nodo da sciogliere quest’anno è, manco a dirlo, la presenza del commissario prefettizio Claudio Ventrice e quindi, di fatto, “la mancan-za di un assessorato forte – continua Borella – che, come nelle passate edizioni, dirottava i fondi di palazzo Nodari dove e a chi servivano. Zangirolami si batteva per far avere al centro un Natale degno di questo nome e lo faceva per tempo”.

Altro ostacolo, infatti, oltre alla caduta della giunta Piva è il mantra con cui ormai le amministrazioni apostrofano chiunque chieda sostegno concreto: “Non ci sono soldi”. “L’al-bero di Natale” – prosegue il rappresentante di Tutt’in piazza, “ci sarà solo perché il grande pino è stato donato al comune di Rovigo da una cittadina dell’Alto Adige, non certo perché qualcuno si sia preoccupato di comprarlo”.

di Elisa Dall’Aglio

“Siamo stati costretti ad autotassarci, si sentela mancanza di un assessore che si batta per noicome accadeva in passato con Zangirolami”

Caso luminarie Alberto Borella parla dei problemi degli esercenti del centro

Per i commercianti, Natale con malcontento

L’ex assessore Zangirolami

Calendario variegato quello degli appunta-menti allestiti nelle due piazze principali, ma tutto dedicato ai piccoli, in collaborazio-

ne con gli animatori di Conciati per le feste: L’8 dicembre la popolare Peppa Pig ha aspettato i bambini per risate e foto; Il 14 dicembre, a par-tire dalle 17, sarà la volta dello spettacolo delle bolle giganti; Il 21 dicembre, sempre dalle 17, gli animatori truccheranno chiunque lo vorrà e distribuiranno palloncini gratuiti; il giorno di Natale, dopo il consueto pranzo, ci saranno i clown che si alterneranno in vari spettacoli. Per finire, il must delle feste: I pomeriggi del 7, 13, 20 e 24 dicembre, babbo Natale trasformerà il suo sacco in una fabbrica di caramelle colorate per tutti.

Vitaliano Bressanin, presidente della Confesercenti, riguardo a queste iniziative, racconta che “l’associazione ha cercato di creare anche quest’anno un perfetto clima natalizio, ma va considerato che le regole sono cambiate per la presenza del commissario prefettizio”.

Anche il numero uno di Confesercenti infine ammette: “Sulle luminarie il punto è stato più complesso, perché è stata una questione di soldi”. “Ascom e Confeser-centi possono contare sul finanziamento della Camera di commercio” – commenta a margine Borella – senza contare che per ogni bancarella che aprirà al Censer, per Strenne di Natale, le associazioni di commercio chiedono un cospicuo contributo: non è un regalo al cittadino, è un guadagno”.

Insomma: pur con tutte le difficoltà del caso anche per queste Feste quello che si poteva fare è stato fatto. Con la speranza di evitare un “Natale in tono minore” e di garantire comunque che il centro si vesta a festa, per aiutare lo shopping e dare una boccata d’ossigeno ai commercianti.

il proGrammaPeppa Pig ha dato il via alle iniziative in centroPoi il centro storico si veste a festa con clownspettacoli e truccabimbi

La città comunquenon resterà spentaCi saranno elfie i Babbi Natale

L’ospedale di Rovigo si fa il lifting con i fondi della Regione e della

fondazione Cariparo, in totale 4 milioni di euro. La grossa novità è relativa all’apertura del pronto soc-corso pediatrico all’interno del relativo reparto, di cui sono già dotati da tempo i nosocomi dei capoluoghi più grandi, come Padova o Ferrara.

A essere interessato dalla ristrutturazione sarà, nello specifico, il corpo M del Santa Maria della Misericordia, ala che, spiega il direttore generale dell’Ulss 18, Arturo Orsini, “risale a un progetto realizzato negli anni 70. Ab-biamo già fatto partire il bando per l’appalto dei lavori di messa a nuovo del punto nascita, del reparto di ostetricia e ginecologia e della pediatria. Dopo l’area materno – infantile andremo avanti sistemando due piani alla volta. Saranno cambiate le obsolete piastrelle ed eliminate le stanze con quattro letti, per migliorare la degenza delle partorienti e delle pazienti dell’area ginecologica, nonché dei più piccoli, per i quali apriremo il pronto soccorso pediatrico. Servono più luce, comfort ed efficienza a queste unità operative da sempre considerate il fiore all’occhiello della sanità locale. Gli interventi riguarderanno anche il punto nascita, con sale parto e travaglio, visto che la programmazione regionale classifica il nosocomio rodigino come hub (termi-ne modulato dal linguaggio aeroportuale per indicare la struttura cui quelle minori, sul territorio, devono far riferimento)”.

Ne parla il direttore generale Orsiniospedale, partono i lavori per il pronto soccorso pediatrico

El. Da.

neWs

Ritrovarsi con un finanziamento di 192mila approvato

dal Ministero degli Interni per Migrando, un progetto socio-culturale di accoglien-za risalente al 2008, ma correre il rischio di dover restituire l’intera somma, per di più appesantita dagli interessi di sette anni: è quanto potrebbe capitare al Comune di Rovigo se non dovessero risultare ultimati nei tempi accordati i lavori di messa a nuovo della chiesetta di san Michele. A denunciarlo è l’ex sindaco Gianni Saccardin. “Una proposta da parte della giunta Piva di allargare l’area interessata dalla ristrutturazione prima, l’avvicendamento tra i prefetti, poi, hanno dilatato i tempi. Quindi hanno tardato le risposte che ci si aspettava da Roma che, intanto, aveva già richiesto un rendiconto finale dell’intera opera già per sei mesi fa”. All’ex numero uno di palazzo Nodari fa eco Flavio Ambroglini, assessore dal 2001 al 2006 nella giunta Avezzù: “Premesso che sono sempre stato contrario a ospitare migranti in una struttura che secondo me ha tutt’altra vocazione, giudico demagogico sollecitare ora, come sta facendo Saccar-din, il commissario prefettizio Ventrice: io ravviso responsabilità politiche e l’inerzia di un’amministrazione che ha brillato negli ultimi tempi solo nella distribuzione di premi ai dirigenti del Comune. Sarebbe utile, se il contributo statale dovesse essere restituito per scadenza dei termini, che chi ha sbagliato paghi”.

l’ex sindaco Saccardin lancia l’allarmechiesetta di san michele: a rischioi fondi per riqualificarla

El. Da.

I bambini delle scuole elementari monsignor Mattioli, nel quartiere

Tassina, hanno piantu-mato un albero nell’area verde di via Curiel, parte-cipando all’iniziativa pro-mossa da Legambiente su tutto il territorio polesano: si tratta della festa dell’al-bero, giunta alla 21esima edizione. A dare il la è partito l’istituto comprensivo di Villadose il giorno prima, in cui gli alunni hanno letteralmente abbracciato un tronco secolare. Il giorno dopo rispetto ai piccoli alunni del capoluogo è toccato a quelli dell’elementare Pasini – Grisetti di Baruchella, che hanno scelto con le loro maestre di creare delle piante di carta colorata.

“Questo gesto – dichiara Giorgia Businaro, direttrice di Legambiente Rovigo – serve a ricordarci l’importanza dell’albero come vero e proprio presidio contro il rischio idrogeologico, l’impoverimento di suolo e l’aggra-varsi dei cambiamenti climatici. E’ importante coinvolgere i bambini e i ragazzi per trasmettere alle nuove generazioni non solo l’amore per la na-tura ma anche la consapevolezza che solo grazie alle azioni di tutti, grandi e piccoli, si può riuscire a salvaguardare il nostro territorio”. L’associazione ambientalista, già famosa per ripulire le spiagge dai rifiuti, ha cercato di dare risalto mediatico alla festa coinvolgendo i più piccoli nel tagliare un traguardo: battere il record mondiale per il più grande abbraccio simultaneo di alberi di tutto il mondo.

Hanno piantumato un albero con legambientescuole mattioli, Gli alunnidiventano piccoli Giardinieri

El.Da.

El. Da.

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12 Rovigo

E’ Stato presentato il 19 novembre a Palazzo Celio il libro “Pepenadores. In-sieme ai cacciatori di rifiuti”. Un repor-

tage sulla dignità del lavoro dei riciclatori in-formali della discarica di Oaxaca (Messico) scritto dai giornalisti rodigini Milena Furini e Andrea Nalio, volontari dell’associazione Barbujani e dell’organizzazione internazio-nale SiKanda.

L’opera, edita da Gieffe Edizioni, documenta la vita dei protagonisti attraverso una serie di interviste e fotografie ed è resa ancora più preziosa dalla prefazione di don Luigi Ciotti, presidente di Libera e Gruppo Abele. Gli autori, Andrea Nalio e Milena Furini, sono giornalisti rodigini iscritti all’Albo del Veneto che nel 2013 hanno trascorso due mesi con i Pepenadores, grazie ad un progetto condiviso con l’organizzazione non governativa italo-messicana SiKanda – Solidaridad Internacional Kanda. I presidenti della Ong, Aurelia Annino e José Carlos Léon Vargas, nel libro raccontano il cammino dell’associazione, nata nel 2009 e da allora impegnata con gli ultimi degli ultimi in un cammino impervio verso l’uscita dalla povertà e dall’isolamento. “Abbiamo deciso di lavorare con le persone con cui nessun altro aveva mai voluto lavorare prima”, raccontano, tra l’altro. Oaxaca è il secondo Stato più povero del Messico e con il più alto numero di gruppi indigeni. Gli alti tassi di disuguaglianze socio-economiche fanno sì che molti gruppi sociali rimangano isolati e vivano in condizioni di povertà ed emarginazione.

la presentazione

E’ il libro “pepenadores” sui cacciatori di rifiutiun bel reportaGe tutto rodiGino

M.D.P.

Dopo dieci anni da assessore provin-ciale Guglielmo Brusco ha dovuto abbandonare Palazzo Celio. Ma fin

da subito ha dimostrato che il suo impegno in difesa dei temi che ha sempre avuto a cuore, a cominciare dalla sanità non verrà meno.

Ne ha già dato prova con il caso dell’obiezione di coscienza delle due bio-loghe del centro di procreazione assistita dell’ospedale San Luca...

“Un caso molto grave: ad aprile la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale il divieto di fecondazione eterologa. E al re-parto del San Luca è ripresa l’attività, ma solo attivando l’incarico a tempo ad un ter-zo medico, visto che le due biologhe hanno fatto obiezione di coscienza. Scaduto l’inca-rico, le donne che erano state preparate me-dicalmente al primo intervento di novembre si sono sentite rispondere che questo non sarebbe più stato possibile. Finalmente però il direttore dell’Ulss ha conferito un incarico provvisorio di 6 mesi per 24 ore settimanali

ad una nuova dottoressa”.Su questo caso la sua voce è stata

l’unica a levarsi. Si dà una spiegazione?“No, non lo riesco proprio a capire.

Perché la sanità è un tema fondamentale e quello che sta accadendo al Polesine è di un taglio pesantissimo dei posti letti: nella sola Ulss 18 sono stati perso 145 posti letto e 9 primariati. A Belluno, che è un territorio paragonabile al nostro non sono state prese misure così drastiche”.

Quello che viene da più parti ripetuto è che non ci sono più soldi e bisogna rior-ganizzare i servizi, è d’accordo?

“Tagliare servizi essenziali non è mai una buona risposta. Sicuramente, nel re-cente passato, alla sanità privata sono stati letteralmente regalati almeno un centinaio di milioni di euro. Un controsenso assoluto andato avanti per anni”.

A proposito di sanità privata, che giudi-zio dà al caso degli Istituti Polesani?

“E’ la conferma della cattiva gestione di marca leghista della sanità privata da parte della Regione che ha fatto perdere di vista che il primo obiettivo di una struttura sanitaria è garantire la sicurezza dei pazienti e non pro-durre reddito. Nel corso di questi anni sono stati erogati fondi ad una struttura che non aveva i requisiti. Da una visura fatta il 31 marzo scorso risultano infatti 160 addetti e non 198 come da convenzione. Il fatto che proprio in questi giorni sia stato deciso di stipulare un contratto con un’azienda di pulizie è una conferma ulte-riore: chi le faceva fino ad oggi?”.

di Francesco Campi

Ha preso posizione sulla questione dell’eterologaE segue il caso degli Istituti Polesani di Ficarolo

Il personaggio Non è più assessore provinciale, ma la sanità resta la sua priorità

La battaglia di Guglielmo Brusco va avanti

Guglielmo Brusco

Grande soddisfazione a Crespino per l’inaugura-zione del Museo di Arte

Sacra, tenutasi lo scorso 15 Novembre, a conclusione di complessi lavori di consolida-mento e restauro del palazzo Bevilacqua - Turchi, adiacente alla chiesa.

Affollato dalla cittadinan-za il teatro parrocchiale dove si è tenuta la presentazione del progetto attuato, con l’intervento dei protagonisti dell’importante opera. Raggiante il parroco don Graziano Secchiero, strenuo assertore dell’opportuni-tà dell’iniziativa, concretizzatasi soprattutto grazie ad un consistente intervento econo-mico congiunto della Fondazione Cariparo e della Regione Veneto. Don Graziano, oltre ai ringraziamenti, ha brevemente tracciato la storia del plurisecolare palazzo divenuto proprietà della parrocchia grazie al lascito della nobildonna Virginia Turchi. L’importan-te intervento di recupero, oltre che al con-solidamento dell’immobile, ha assicurato il restauro di stucchi e parti affrescate, sco-prendo fra l’altro affreschi quattrocenteschi sotto altri del settecento. Ma c’è di più, in quanto lo storico edificio ha ora iniziato una nuova vita caratterizzandosi come Museo di Arte sacra, dato che nelle sue stanze sono stati collocati pregevoli quadri, in particolare della scuola del Guercino, nonché storici ar-redi e paramenti legati al culto. Tutti beni di

pregio artistico di proprietà della parrocchia, che finalmente potranno essere apprezzati e valorizzati.

Il vivo compiacimento della cittadinan-za per la qualificante realizzazione è stato espresso dal sindaco di Crespino Angela Zambelli, cui sono seguite le parole del ve-scovo, Lucio Soravito de Franceschi, che ha sottolineato l’importanza dell’operazione. L’assessore regionale Isi Coppola da parte sua ha rimarcato il valore dell’iniziativa che arricchisce il patrimonio artistico e culturale del Veneto, mentre il dottot Sergio Fioravan-ti della Fondazione Cariparo ha sottolineato l’opportunità del recupero, del quale il tec-nico Stefano Geddo ha illustrato i principali aspetti.

E’ seguita la visita al Museo, precedu-ta da una breve cerimonia di benedizione impartita dal vescovo, mentre nell’atrio del recuperato palazzo i visitatori sono stati accolti da interventi musicali a cura del ma-estro Carlo Barbierato.

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14 Rovigo

Alzi la mano chi, sfogliando i quotidiani locali, non si è imbattuto in notizie di cronaca relative a furti in abitazioni.

Sarebbero in pochi a farlo, considerando che nel 2013 i topi d’appartamento si sono messi all’opera ben 1045 volte in Polesine: facendo un po’ di conti, quasi tre al giorno.

E’ il questo dato fornito dal ministero dell’Interno ed elaborato dal Sole 24 Ore. Un dato che parla comunque di un decre-mento, in controtendenza a livello nazio-nale, visto che nello Stivale questo tipo di reato è segnalato in aumento. Purtroppo i ladri sono sempre più scatenati con i sog-getti soli e indifesi, ovvero gli anziani. Basti pensare ai numerosi episodi descritti dalle cronache, per esempio il reato commesso a San Martino di Venezze ai danni di una 82enne. Alla sua porta si sono presentate due finte dipendenti Inps. Le hanno chiesto di verificare il numero del suo libretto della pensione. L’anziana è andata a prenderlo. Una delle due ladre l’ha tenuta impegnata, la complice ha cominciato a girare per casa e ha trovato i 700 euro che l’82enne custo-diva nascosti. Subito spariti. O all’89enne tenuto sotto controllo da un malvivente mentre altri tre rovistavano ovunque, a Badia Polesine.

Il quotidiano di Confindustria ha stilato la classifica delle città in relazione ai vari tipi di crimini commessi. Per quanto riguar-da i furti nelle abitazioni il primato spetta ad Asti, mentre all’ultimo posto si piazza Crotone. Guardando il grafico elaborato da viale dell’Astronomia, balza agli occhi il

rapporto Nord – Sud: i ladri preferiscono forzare porte e finestre nelle succulente province piemontesi, emiliano-romagnole, lombarde e venete. Rovigo si piazza nella parte alta della classifica nazionale: siamo, infatti, al 48esimo posto su 106 province, per numero di furti nelle case in rapporto agli abitanti.

Rispetto al 2012 a Rovigo, lo scorso anno, c’è stato un vero e proprio boom di scippi, che sono saliti addirittura del 20%, raggiungendo quota 234: più di uno ogni due giorni. Aumento a doppia cifra anche per rapine e truffe, incluse quelle informa-tiche, cresciute del 15,3% e del 14,6% ri-spettivamente. In assoluto, le truffe messe a segno tra Adige e Po sono state 503, mentre il podio per questo tipo di reato, in relazione agli abitanti, spetta a Trieste. Da precisare che i furti con destrezza o borseg-gi (quelli in cui viene per esempio sfilato il

di Elisa Dall’Aglio

In diminuzione i furti in abitazione,mentre a livello nazionale cresconoAlcuni reati sono in aumento,ma non mutano il quadro di fondo

Lo Studio I dati del ministero ben fotografano la situazione

Criminalità: il Polesineè ancora un’isola felice

portafogli dalle borse al mercato o al centro commerciale) sono reati diffusi soprattutto in città turistiche molto frequentate, in cui i marioli sfruttano appunto la confusione per agire indisturbati e infilare le mani dove non dovrebbero: Rimini, Milano, Venezia, Firenze, manco a dirlo, si piazzano ai primi posti.

Possono invece tirare un sospiro di sol-lievo gli automobilisti polesani: i furti d’auto sono in calo rispetto al 2012 e anche l’an-no scorso il dato pone Rovigo tra le ultime province per questo tipo di crimine.

Dati comunque da prendere cum grano salis. In Polesine alcuni reati sono segnalati in aumento, è vero. Ma lo è altrettanto il fatto che la loro incidenza per numero di abitanti resta comunque molto al di sotto della media nazionale.

Nel mirino spessogli anziani solifatti oggettodi raggiri e colpimolto pesanti

Mentre la lotta alla criminalità si fa sempre più dura, sulla poli-zia - ma anche sulle altre forze

dell’ordine - pesa la scure dei tagli im-minenti. Non si tratta di voci, ma di cer-tezze. La presenza della polizia di Stato sul territorio sarà infatti pesantemente rivista, in un’ottica di spending review. Le ultime previsioni in Polesine - quasi definitive - a fine novembre parlavano della soppressione della squadra nautica del commissariato di Porto Tolle, che ver-rebbe però ripristinata durante il periodo estivo.

Chiusura definitiva invece per la se-zione di polizia postale di Rovigo, il cui personale dovrebbe venire accorpato a quello della squadra mobile, andando a costituire un reparto investigativo specia-lizzato nei reati informatici e telematici. Non manca comunque una nota positiva per il territorio, dal momento che il di-staccamento di polizia stradale di Badia Polesine dovrebbe accorpare quello di Legnago, andando a costituire una sot-tosezione da oltre 30 uomini che avrà competenza sia sulla viabilità ordinaria che sull’autostrada.

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2 Cultura Adria

L’opera del cieco di Adria, Luigi Groto, ritorna in volume, dopo 4 secoli dall’ultima stampa, quella veneziana del 1610. Questa nuova

edizione critica è intitolata “Le Rime di Luigi Groto, Cieco d’Adria“ ed è curata da Barbara Spaggiari. L’insigne docente universitaria, con cattedra in fi lologia romanza a Ginevra, per anni si è dedicata alle “Rime” di Luigi Groto curan-done l’edizione critica dopo quattro secoli dalla prima e unica pubblicazione integrale risalente al 1610. Il Groto stesso aveva curato una editio minor delle “Rime, col titolo di “Prima parte”, pubblicate per nove volte tra il 1577 ed il 1605.

A tale scopo ha soggiornato in più occasioni nella città etrusca per studiarne i testi conservati nella biblioteca comunale e nell’archivio antico. Ne è risultata una ponderosa pubblicazione di tutte le “Rime” del Groto in due volumi di quasi duemila pagine a cura dell’editore adriese Apo-geo. L’operazione è stata resa possibile grazie all’intervento della Fondazione Cassa di Rispar-mio di Padova e Rovigo, il cui presidente Antonio Finotti ha voluto scrivere la prefazione all’opera.

Lo stesso presidente Finotti ha presenziato le

due presentazioni, ad Adria presso la sala dell’ex Circolo Unione lunedì 24 novembre, e a Rovigo presso l’Accademia dei Concordi, martedì 25

novembre. La monumentale opera è occasione per riscoprire, come ben sottolinea la curatrice Spaggiari, il troppo trascurato autore adriese la cui fama si è estesa ben oltre i confi ni italiani per rappresentare, soprattutto in Spagna e in Inghilterra, tanta parte della cultura del nostro Seicento. Personaggio di spicco della letteratu-ra cinquecentesca, il Cieco di Adria deve la sua notorietà alle opere drammatiche da lui scritte e rappresentate, oltre che all’attività di oratore e epistolografo testimoniata da due raccolte a stampa, le Orationi volgari (1586) e le Lettere Famigliari (1601). A causa di questa prospettiva parziale, instauratasi precocemente nella storia della critica letteraria, è stata fi nora elusa la questione delle Rime, dal Groto assiduamente composte fi no alla vigilia della morte. Si tratta di oltre mille e trecento poesie, delle quali una Prima Parte uscì in due edizioni curate dall’autore stesso (1577 e 1584).

La Seconda e Terza Parte furono invece rac-colte e edite dal Dei nel 1610, in una silloge per più versi benemerita. Ad esse è legato lo straordi-nario successo del Groto.

di Melania Ruggini

La pubblicazione arriva a quattro secoli di distanzadall’ultima stampa, avvenuta addirittura nel 1610

Il libro Edito da Apogeo, l’opera costituisce una vera pietra miliare

Finalmente le rime del “cieco di Adria”

Si è chiusa in bellezza la rassegna “Musica e Pittura”: giunta alla XIX edizione, è un’iniziativa di Fondazione Banca del Monte di Rovigo, Conservatorio “Francesco Venezze” e Ac-

cademia dei Concordi. Due strumenti, violino e chitarra, sono stati i “protagonisti” del concerto di domenica 23 novembre in occasio-ne di “Danze da suonare”: un interessante confronto tra la lezione cinque-seicentesca e il successivo canone vivaldiano. È all’interno di questi due estremi che ha preso corpo la suite strumentale di danze - sintesi di precedenti ritratti di vita reale colti da svariate tra-dizioni europee - che trova il suo apice in Johann Sebastian Bach. Il programma è stato eseguito dalla violinista Claudia Lapolla e dal chitarrista Mauro Lombardo.

La rassegna, conclusasi il 30 novembre scorso, è proposta come un unico corpus insieme agli incontri di Musica e Poesia, realizzati nel mese di ottobre. I tre enti promotori, Fondazione Banca del Monte di Rovigo, Conservatorio Venezze e Accademia dei Concordi, consolidano la collaborazione proponendo l’elevato messaggio di coesione che rafforza la consapevolezza del valore identitario del territorio , intendendo divulgare la cultura, con par-ticolare riferimento al patrimonio e ai talenti del Polesine. Giunta alla XIX edizione, la tradizionale proposta di coniugare musica e pittura s’innova di continuo in quanto propone un tema diverso ogni anno mentre porta alla conoscenza dei cittadini di Rovigo il patrimonio pittorico della locale Pinacoteca Concordiana, cui si ac-compagnano brani di grande valore musicale, eseguiti da maestri e allievi del Conservatorio, vanto cittadino noto a livello mondiale. Tema della rassegna era il ritratto nel Barocco veneto, tratteggiato sia nell’aspetto fi gurativo che musicale. Attraverso l’arte dei suoni è infatti possibile “dipingere” ritratti naturali e antropici, attraverso lo sviluppo di fi gure melodiche e armoniche che da un lato sotten-dono a canoni ben precisi sul fondamento del basso continuo che

governa sia le composizioni vocali sia quelle strumentali, mentre dall’altro acquistano una straordinaria forza espressiva attraverso sinuose e complesse linee orizzontali da cui scaturisce un ricco catalogo delle molteplici passioni umane, a iniziare dal grande capolavoro dei Madrigali guerrieri e amorosi di Claudio Montever-di, e di numerosi aspetti del mondo naturale, vegetale e animale.

Per quanto riguarda la pittura, il tema del ritratto nel Seicento Barocco veneto è stato messo in luce dai pittori di cui la Pinacoteca dei Concordi conserva ed espone alcune opere.

la rasseGna

Assieme Conservatorio venezze, Concordi e Fondazione banca del Monte

pER “MuSICA E pITTuRA” E’ ARRIvATA lA CHIuSuRA IN bEllEZZA

Me.Ru.

I l simbolo architettonico per eccellenza della città di Rovigo, il tempio della Beata Vergine del Soccorso, meglio noto come la Rotonda,

potrebbe chiudere a fi ne anno.Il problema è sempre lo stesso: il comune

di Rovigo, proprietario della chiesa, ha dovuto tagliare pesantemente sui fi nanziamenti. E così se nel 2012 destinava qualcosa come 30mila euro, si passa ai 25mila euro dell’anno succes-sivo, mentre quest’anno, in ritardo di 10 mesi, ne sono stati stanziati soltanto la metà, ossia 12.500 euro. E i soldi sono arrivati solo ad ot-tobre. La drastica riduzione dei fondi starebbe provocando dei forti disagi all’ente, dato che il fi nanziamento non è suffi ciente a gestire il monumento e i suoi dipendenti, che tra l’altro si trovano in pesante ritardo con i pagamenti se si pensa che l’ultima mensilità riscossa dai sacristi risale a luglio.

Considerando che la Rotonda si presta anche alle funzioni religiose, c’è da segnalare un altro dato negativo, ossia la riduzione dei fedeli che frequentano le celebrazioni, con la conseguente diminuzione delle offerte. Tuttavia non si dà per vinto Giovanni Boschetti, ex pre-sidente del sindacato che segnala il problema e vuole correre ai ripari: “Il monumento stori-co ed artistico della città non merita di essere trascurato – sottolinea Boschetti - La Rotonda custodisce una galleria della pittura barocca ve-neziana in cui sono visibili grandi tele del 1600 e 1700 dal valore di 5milioni di euro. Inoltre all’interno è presente un organo di Gaetano Callido usato per numerosi concerti importanti”.

La situazione rimane grave: se entro fi ne anno non arriveranno altri aiuti economici da parte del comune, si paventano le dimissioni del cda composto da Orazio Capellari, presidente del sindacato della Rotonda, e da quattro con-siglieri. Gabriele Cappato e Luciano Zanforlini, due dei componenti del cda, hanno già dato le loro dimissioni mentre Graziella Andreotti non intende dimettersi fi nché non sarà il comune a provvedere. Da parte sua racconta come abbia fatto da guida nella chiesa e come abbia de-nunciato alla Soprintendenza i danni al Tempio. “Ho scritto al commissario Claudio Ventrice che non abbandonerò la nave che affonda e che sono pronta a traghettarla da sola fi no al nuovo sindacato; è mio dovere rimanere”. E propone come soluzione al taglio dei fondi l’ingresso a pagamento: in questo caso la Rotonda potreb-be essere addirittura autonoma rispetto alla gestione comunale.

La salvezza potrebbearrivare prevedendol’ingresso all’internosolamentea pagamento

TEMpIO DRASTICO TAglIO DI FONDIlA ROTONDA pOTREbbE CHIuDERE

Me.Ru.

L’iniziativa si è idealmentelegata agli incontriavvenuti nella cornicedi “Musica e poesia”organizzati a ottobre

E’ stata allestita fi no all’8 dicembre per visitare, a Fratta Po-

lesine, la mostra storico-documentaria “Giacomo Matteotti” in occasione del novantesimo anni-versario della morte del politico socialista e antifa-scista polesano.

Allestita in villa Badoer la mostra, nata per il cinquantenario dell’as-sassinio, fu originariamente presentata il 25 novembre 1976 all’Archivio centrale dello Stato e successivamente a Rovigo, Urbino e in altri centri italiani. Si compone di una vasta selezione documentaria di oltre 385 pezzi, provenienti da più collezioni e archivi di stato, tra cui quello di Rovigo. Come sottolinea lo storico Adriano Romagnolo: “La mostra del 1976 resta una testimonianza unica di collaborazione tra istituzioni e di sinergia di forze, con uno straordinario e ancora validissimo apparato didascalico e soprattut-to iconografi co e costituisce una valida sintesi tra l’esigenza di presentare a un pubblico non iniziato la fi gura del socialista divenuto mito con il suo martirio e quella di promuovere nuovi indirizzi di ricerca in grado di aprire fi loni inesplorati o quasi”. L’istallazione, è stata restaurata grazie alla col-laborazione tra associazioni e istituzioni del Polesine. In abbinamento alla mostra è stato presentato il documentario inedito, realizzato da Romagnolo su “Giacomo e i Matteotti nel Polesine”.

la mostraRivive la fi gura di Matteotti

Me.Ru.

Spesso misconosciutoin patria, all’esteroil talento del letteratoè da tempo noto,stimato e celebrato

16 Cultura

Page 19: Rovigo nov2014 n145

3Sport Adria

Sembra non esserci pace per il Delta. Nella gara contro l’Abano, tredicesima d’andata di serie D, è andato in scena

un altro tsunami, dopo l’esonero dell’alle-natore Luca Tiozzo, avvenuto alla nona giornata. A saltare, il direttore sportivo Fa-bio Artico che ha portato alla corte del pre-sidente Mario Visentini, giocatori del calibro di Cozzolino, Lauria, Capellupo, Pandiani, Procida, Cammaroto.

I motivi? Uffi ciali non ce ne sono. Tra gli uffi ciosi un undici di partenza nella partita persa con l’Abano non gradito, con il forfait di Politti e Baldrocco, sostituiti da Procida e Pandiani, certamente non due under. “Nessuno mi detta la formazione, questo è poco ma sicuro, ne va della mia dignità”, ha detto l’allenatore Alessandro Rossi, dopo la domenica stregata. “E anche contro l’Aba-no ho fatto scelte ponderate dopo il lavoro svolto in settimana. Se qualcuno pensa che mi si imponga la formazione, ha sbagliato tutto”.

La società deltina ha perso un pezzo di organigramma societario non indifferente: del resto, come giudicare negativo il lavo-ro di Artico che ha costruito una squadra di qualità e anche quantità? Un lavoro non

facile per il piemontese cominciato ai primi di luglio quando Lorenza Visentini gli affi dò l’incarico: i due si conobbero nel 2013 al corso per direttore sportivo a Coverciano. Un Artico che dovette correre fi n dall’inizio: doveva costruire una squadra quasi da zero, nell’incertezza della categoria in un periodo di cambiamento societario che se ne andò da Porto Tolle per venire a Rovigo.

Insomma, caos. In più c’era in ballo la questione ripescaggio, data per certa dai Visentini ma che il 31 luglio premiò Torres,

Martina e Aversa Normanna. Poi il suo lavo-ro ha portato alla corte dei Visentini giocato-ri importanti e anche di categoria superiore come Pandiani e Guccione e una batteria di giovani, su tutti i portieri Vimercati e Bianco.

Si doveva occupare del mercato certo, ma dovette far fronte a molteplici emergen-ze, organizzative soprattutto. Il mercato appunto: il punto debole di questo Delta è rappresentato dal centrocampo, ma Artico aveva indicato alla proprietà i suoi suggeri-menti, ma sono arrivati altri giocatori.

di Cristiano Aggio

Delta, altro terremoto: via pure Articocalcio

Organizzato dall’Aiac (associazio-ne allenatori di calcio di Rovigo), delegata del settore tecnico della

Figc, dal 19 gennaio 2015 al 18 aprile, si svolgerà a Rovigo il corso allenatore di base Uefa – B.

Il bando si può scaricare al sito www.assoallenatori.it o www.settoretecnico.fi gc.it e formerà quaranta nuovi allenato-ri, abilitati a guidare formazioni di tutte le categorie dilettantistiche e dei settori giovanili: le lezioni verteranno sulla parte teorica con materie di tecnica e tattica calcistica, metodologia di allenamento, psicologia dello sport, con una serie di stage comprensivi della visione di alcu-ne sessioni di allenamento specifi che, a discrezione del docente. Che sarà Franco Varrella, che già lo scorso anno era stato docente al corso che si era tenuto, sempre in Polesine precisamente a Fratta Polesine. Varrella, classe ’53, da calciatore giocò nelle giovanili della Juventus a fi ne anni sessanta e iniziò la carriera di allenatore nel corso degli anni ottanta, alla guida di formazioni dilettantistiche dell’Emilia-Romagna. Dall’estate 1995 al dicembre 1996 è stato il vice di Arrigo Sacchi. Per informazio-ni è possibile fare riferimento a Giuseppe Nasti (presidente Aiac Rovigo) cell. 335.8110363, Roberto Bacchiega (segretario) cell 347.0677070.

Ecco come fare per parteciparead aprile 2015 parte a roviGoil corso per allenatori uefa

Cr.Ag.

Calcio La decisione presa dalla proprietà, nonostante il buon lavoro fatto

Giuseppe Nasti

Ancora gloria per la rodigina Benedet-ta Tridello, che con la maglia della Reyer basket Venezia ha conquista-

to, in Ungheria, l’ambita Coppa Campioni Under 16.

Il prestigioso torneo, organizzato per la terza volta a Sopron, rappresenta una sorta di Euroleague di categoria, vista la partecipazione delle migliori squadre dell’est provenienti da Repubblica Ceca, Slovacchia, Croazia, Lituania, Russia, e dalla stessa Ungheria. In fi nale le venezia-ne hanno battuto 69-65 lo Sparta Praga, trascinate da Elisa Pinzan, autrice di ben 32 punti, dimostrando una forza e una co-esione di gruppo che hanno sorpreso tutti gli addetti ai lavori, sovvertendo i pronosti-ci avversi della vigilia grazie soprattutto ad una prova superba a livello di carattere e di concentrazione.

Il contributo di Benedetta in questa mani-festazione è stato più che positivo: ha giocato cinque partite segnando 21 punti totali. “Per me è stata una esperienza unica, dice la rodi-gina, perché questo torneo è il più importante in Europa in cui partecipano le migliori società che hanno vinto il campionato nazionale: ho affrontato le migliori giocatrici d’Europa con una statura da un 1 metro 85 in su. E’ la prima volta che vince una squadra italiana e sono onorata e orgogliosa di aver contribuito alla vittoria”.

Benedetta Tridello, classe 1999, provie-ne dalla Rhodigium basket e lo scorso anno ha giocato in prestito nella Reyer Venezia,

dove ha vinto lo scudetto e anche quest’an-no veste la maglia orogranata nel ruolo di play-guardia. “Sono contenta di essere alla Reyer, perché mi allena e mi prepara ad es-sere sempre più competitiva”. Ad accrescere la soddisfazione di coach Da Preda e del vice Marco Battisti, il fatto che la Reyer fosse composta da ragazze di un anno più giovani rispetto alle altre atlete partecipanti. “Questo successo, pur di prestigio - dice coach Da Pre-da - rappresenta solo un traguardo intermedio nel progetto di crescita sportiva e umana di ogni atleta e, pertanto, va vissuto come tale.”

basket. Ha vinto la Coppa Campioni di categoriauna rodiGina sul tetto d’europa

Cr.Ag.

Benedetta Tridello, cestista rodigina, ha

conquistato la Coppa dei Campioni Under 16 con la

maglia della Reyer

Adria Nuoto Partono ke sfi de del nuovo anno

Inizia con Buoni Risultati la Stagione dei Giovani Nuotatori Adriesi. Domenica 16 novembre si è svolta a Rovigo la prima

giornata di gara del girone d’andata del campionato interprovinciale Veneto per i giovani nuotatori appartenenti alle categorie esordienti A e B.

Buon esordio degli atleti Adria Nuoto al primo appuntamento della stagione che pur senza acuti hanno dimostrato di essere sulla strada giusta per prendersi buone soddisfa-zioni nel corso dell’anno.

Le gare sono iniziate con gli esordienti B, tutti alla prima esperienza nella categoria e per questo motivo i loro risultati sono sicu-ramente da considerare di buon auspicio per il seguito della stagione.

Cominciamo con Sofi a Ferrari che ottie-ne due ottimi quarti posti nei 100 stile libe-ro e nei 200 misti mentre Niccolò Pellizzari conquista la 6° posizione nei 50 stile libero e la 7° nei 200 misti.

Giulia Stocco arriva al 10° posto nei 50 stile libero e al 9° nei 100 dorso con due buone prove di carattere.

Nella categoria degli esordienti A spicca la bella medaglia vinta da Federico Dan nei 100 misti dove per un solo decimo deve ac-contentarsi del gradino più basso del podio

mentre nei 100 stile libero ottiene l’ 8° po-sto con un’ottima prestazione cronometrica che vale il personale.

Ricordiamo poi le buone prove di David Pezzot e Tommaso Brunelli alla sua prima gara, giunti rispettivamente 26° e 39° nei 100 stile libero mentre nei 100 misti arriva-no al 12° e 25° posto.

Concludiamo con le ragazze, nei 100 stile libero Anna Tessarin arriva sedicesima, Beatrice Dan ventiseiesima, Sara Tobaldo è trentaduesima e Sara Casetto trentatreesi-ma. Nei 100 misti buona prova di Beatrice Dan e Anna Tessarin che conquistano il 7° e 10° posto mentre Sara Tobaldo e Emma

Casetto arrivano al 21° e 16° posto.La giornata si è conclusa con le staffette

4x50 mista. I ragazzi conquistano la terza piazza del podio ( Dan Federico, David Pezzot, Stefano Belluco e Thomas Ferrari) con una gara in cui mettono in mostra tutta la loro voglia di vincere mentre le ragazze sono seste con una prova di carattere al cospetto di squadre con atlete decisamente superiori dal punto di vista fi sico.

La prima giornata ha quindi dato ottime indicazioni ci sarà da lavorare divertendosi per continuare a crescere e a migliorare.

La prossima prova a metà dicembre nella piscina di Sant’Urbano.

Prima giornata di gare per gli esordienti A e B

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IL VENETOin PRIMO PIANO

Cambiare la ‘storia’ del Veneto, di una regione governata da un ventennio dal centrodestra, prima con i cinque lustri

a fi rma Giancarlo Galan poi dal 2010 con il leghista Luca Zaia. Alessandra Moretti, che ha vinto la sfi da per le primarie del cen-trosinistra in Veneto, si carica sulle spalle un compito non certo facile, vista anche la tradizione politica del Veneto, ma le urne delle primarie l’hanno designata e comincia la corsa per arrivare all’obiettivo.

“E’ la certezza del merito: il Veneto merita questa vittoria. A vincere non sono io, ma tutti noi veneti”, dichiara. L’euro-parlamentare nella sfi da a tre ha battuto la compagna di partito Simonetta Rubinato e Antonino Pipitone, consigliere regionale dell’Idv. E’ la prima volta che una donna concorre nel confronto diretto per la guida della Regione. E una volta incassata la vittoria rilancia. “IlVeneto merita questa vittoria. Anche il Veneto è Europa. Vogliamo portarlo in Europa, qualcuno dovrà farsene una ragione”.

A fi ne giornata, negli oltre 600 seggi messi in piedi dalla macchina organizzati-va - a forte impronta Pd -, hanno espresso la loro preferenza circa 40mila persone. Un dato considerato “buono”, in linea con quelle che erano le aspettative delle ultime settimane, anche se erano state stampate circa 70mila schede.

“Un grandissimo risultato e un gran-dissimo ringraziamento a tutte le persone che hanno lavorato per raggiungere questo risultato”.

Con queste parole il segretario regiona-le del Partito Democratico Veneto Roger De Menech ha commentato a caldo i risultati delle primarie di fi ne novembre. “Ora - ha ribadito - mettiamo nel mirino la sfi da vera: la sfi da a una Regione ferma rispetto ai successi di un passato troppo lontano; la sfi da ad una Regione lacerata dalle lotte

interne alla sua maggioranza; la sfi da ad un sistema di potere falcidiato dalle inchieste della magistratura. Quasi 40 mila veneti chiedono di cambiare: da domani saremo tutti uniti per offrire ai cittadini e alle impre-se della nostra regione un Veneto giusto, onesto e prospero”.

Si sono espressi per scegliere il candi-dato governatore del centrosinistra oltre 35 mila veneti che chiedono a gran voce di cambiare questa regione.

“Le primarie sono state un grande eser-cizio di partecipazione - ha sottolineato con

soddisfazione il segretario De Menech. “Nonostante i tantissimi gufi , il Pd si

conferma il partito della partecipazione. Abbiamo doppiato il numero rispetto ai tesserati. Il Pd non accetta lezioni di parteci-pazione da nessuno e sfi do qualsiasi partito o movimento a mobilitare tante energie positive come facciamo noi”.

Dall’altra parte della barricata il Gover-natore in carica dichiara che la sua “campa-gna sarà non fare campagna. Farò il gover-natore “h 24”, non sprecherò neanche un istante in discussioni politiche inutili”.

“Non commento le primarie in Vene-to - ha aggiunto interpellato su Alessandra Moretti. Ma ci pensa qualcun altro a com-mentare con il solito stile che lo contrad-distingue. Il segretario della Lega, Matteo Salvini non si è risparmiato una battuta sarcastica rivolta alla Moretti: “Auguri, sono terrorizzato...”.

Eppure lei, già Lady like, a questa sfi da ci crede davvero e è già al lavoro per co-struire un Veneto trasparente, autorevole e vicino ai cittadini.

“Dobbiamo creare - ice nel suo pro-gramma elettorale - una volta arrivati al governo, un uffi cio indipendente guidato da una fi gura di grande competenza e autore-volezza che operi insieme al Commissario nazionale anticorruzione sul fronte della prevenzione del malaffare soprattutto per

di Maria pavan

Ora l’obiettivo è sconfi ggere Luca Zaia. La campagna elettorale per le regionali 2015 è partita

Politica

Alessandra Moretti è il candidato governatore del centrosinistra

Alessandra Moretti

Salvini, segretario della Lega, alla Moretti: “Auguri, sono terrorizzato...”

quello che riguarda le opere pubbliche. Maggiore trasparenza, attività di controllo sugli appalti, amministrazione più snella: questi saranno i compiti affi dati all’uffi cio. La legalità è il punto di partenza per la crescita”.

In campo sanitario Moretti ha in pro-gramma di Metteremo in piedi presidi medici di base, uno ogni 10mila abitanti, aperti dalle 8 alle 20. Dai percorsi di cura

per i pazienti cronici a una gestione delle liste d’attesa che tenga conto delle priorità e delle emergenze fi no agli studi medici aperti anche il sabato e la domenica. “ E’ un altro passo avanti per essere più vicini ai pazienti - spiega la candidata Governa-tore - a partire dai problemi e i disagi che incontrano ogni giorno anche per prenotare un esame o un controllo”.

18

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1Il Veneto in primo piano

Approvare in tempi rapidi la doppia preferenza di ge-nere. E’ l’appello che il consigliere regionale del PD, Lucio Tiozzo, lancia ai suoi colleghi commentando,

in una nota, il voto regionale che in Emilia Romagna ha registrato un astensionismo mai visto prima. “Di tutti i dati e le discussioni sul voto in Emilia-Romagna, - scrive - credo che quello in grado di mettere tutti d’accordo sia il numero delle donne elette in Consiglio regionale: ben 17 su 50, con una crescita-boom della rappresentanza femminile, che passa dal 20 al 34%. E tutto questo – sottolinea l’esponente democratico - so-prattutto grazie all’introduzione della doppia preferenza di

genere. Siamo di fronte ad un dato lampante, che deve spingere anche il Veneto ad approvare questa norma. Il Veneto – ribadisce - deve dimostrare di essere una Regione aperta al cambiamento. Non vorrei che anche nella prossi-

ma legislatura emergesse ancora una volta uno scenario obiettivamente imbarazzante, come quello che, sem-pre nella tornata di domenica scorsa, si è verifi cato in Calabria. Qui infatti è stata eletta solo una donna su 31 consiglieri: non a caso, malgrado la

strenua battaglia del centrosinistra, era stata rigettata l’intro-duzione della doppia preferenza nella legge elettorale. Una regione come la nostra, che ha l’ambizione di essere mo-

derna ed europea, non può privarsi di una legge elettorale, che consenta maggiori opportunità alle donne che vogliono impegnarsi nell’attività pubblica ed istituzionale. Ciò - precisa l’esponente democratico - non signifi ca aprire corsie privile-giate, perché la doppia preferenza sarebbe facoltativa e non obbligatoria: è questione invece di garantire condizioni di ef-fettiva parità”. Nel concludere la nota Tiozzo invita “tutte le forze politiche, in primo luogo quelle di centrodestra, ad una rifl essione rapida che porti ad una altrettanto rapida appro-vazione della doppia preferenza di genere. E chi si rifi uterà di compiere questo passo di civiltà, abbia almeno il coraggio di spiegare in modo trasparente le motivazioni di un no che, oggettivamente, appare ingiustifi cato”.

Il capogruppo del Pd ha accolto con favore le dieci richie-

di Nicola Stievano

Legge elettorale Occorre garantire condizione di effettiva parità

Tiozzo rilancia: “Subito la doppia preferenza di genere”

focus

Con una doppia iniziativa legislativa e una risoluzione il gruppo consiliare veneto di Italia dei Valori intende fare chiarezza e pulizia sulla questione dei vitalizi per ex consiglieri ed ex parlamentari. Antonino Pipitone e

Gennaro Marotta, i due consiglieri veneti di Italia dei Valori, hanno depositato un progetto di legge regionale che cancella il diritto all’assegno pensionistico non solo per gli ex consiglieri condannati in via defi nitiva (come già prevede il decreto Monti del 2012) ma anche per quanti hanno patteggiato. E nel

contempo annunciano un imminente un progetto di legge, da inviare al Parla-mento nazionale, per vietare il cumulo tra vitalizi erogati da istituzioni diverse (consiglio regionale, parlamento, europarlamento).

“Le recenti inchieste giudiziarie che hanno riguardato i fi nanziamenti e la costruzione del Mose e i conseguenti procedimenti penali che hanno coinvolto politici e amministratori che hanno scelto la via del patteggiamento – spiegano Pipitone e Marotta – pongono una questione di natura etica. E’ giusto che

chi è stato eletto per fare il bene comune dei cittadini e ammette, accettando una pena su richiesta, di aver commesso dei reati connessi al suo ruolo pub-blico, possa benefi ciare di un assegno pensionistico pagato dalla collettività? Secondo noi chi viene condannato, come chi ha patteggiato, non può vantare alcun diritto all’assegno vitalizio. Per questo siamo i primi in Italia a chiedere di estendere, con un atto legislativo, lo stop ai vitalizi anche a chi ha scelto la via della pena su richiesta, cioè il cosiddetto patteggiamento”.

vitaliziidv, stop al cumulo e revoca asseGno per chi ha patteGGiato

Dopo il voto in Emilia Romagna un dato su tutti è lampante:la presenza femminile passa dal 20 al 34%

ste contenute nel ‘decalogo’ consegnato a consiglieri e as-sessori dalla consigliera di parità del Veneto e dalla commis-sione regionale per le pari opportunità. “Accanto alla riforma elettorale – conclude Tiozzo - è necessario introdurre anche il bilancio regionale di genere, essenziale per fare scelte ed investimenti capaci di promuovere realmente l’ugua-glianza di opportunità tra uomini e donne”.

Lucio TiozzoNon si aprirebbero corsie privilegiate, la doppia preferenza sarebbe facoltativa

19Il Veneto in primo piano

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Dove puoi trovare l’atmosfera del Natale

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Quando viene data la possibilità di interpretazione a ogni

singolo evento in apparenza oggettivo, la verità non esiste.

Esiste UNA verità che può risultare difforme da un’altra verità

frutto di una differente interpretazione dello stesso fatto.

Ma la verità per definizione dovrebbe essere unica e univoca.

NO. LA VERITà NON ESISTE.

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di Rovigo (Piazza Vittorio Emanuele II) e di Adria (c/o il centro comm.le Il Porto)

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Quest’anno il Natale si annuncia tutto all’insegna dei pic-coli rodigini, con spettacoli e animazione tutti dedicati a loro. E a riempire i fine settimana dicembrini non pensa

più solo Babbo Natale: il tradizionale nonno panciuto e barbuto, con la casacca rossa e il sacco di doni sulle spalle, sarà affiancato da nuovi protagonisti di spicco della tv come la famosissima Peppa Pig.Conciati per le feste, in collaborazione con Confesercen-ti, in piazza Vittorio Emanuele II e Garibaldi, hanno un calendario fitto di eventi:

8 dicembre dalle ore 17.00: Una Peppa Pig alta 2 me-tri distribuisce caramelle e riceve le letterine di Natale dei bambini. La sera stessa, il pupazzo si sposta alla pizzeria La spiaggia, dalle 20, con pizza, patatine e bibita a prez-zo fisso a 10 euro. A fine serata gran lotteria di Natale.

14 dicembre 2014 dalle 17.00 spettacolo delle bolle giganti. Della durata di 25 minuti, lo spettacolo consiste nel produrre bolle di sapone sempre più grandi a tempo di musica a scandirne il ritmoAnche i bambini potranno farne con l’aiuto degli animatori.

Dal 20 dicembre, sarà allestito in piazza Vittorio Ema-nuele II il gazebo del pacco di Natale: fino alla Befana, gli animatori aiutano grandi e piccoli a confezionare il pac-co che finirà sotto l’albero.

21 dicembre dalle 17.00 truccabimbi e palloncini distri-buiti gratuitamente.

25 dicembre dalle 10 alle 12 e dalle ore 16.00 alle 19.00 arriva Mister Daddy: il famoso personaggio darà vita a uno spettacolo di clowneria professionale interagen-do anche con i piccoli spettatori.

Il 24 e 25 dicembre, sempre dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00 le animatrici aspetteranno i bimbi vestite da Babbo Natale: saranno distribuite dolci caramel-le colorate.In via Cavour, i titolari dei negozi affacciati alla via paral-lela al Corso organizzano, nei pomeriggi dei week end di dicembre, spettacoli con Babbo Natale e con gli elfi del villaggio degli elfi. Nelle loro magiche casette, i perso-naggi fantasy dalle orecchie a punta si metteranno in posa per scatti fotografici con i bambini.

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Pollice verso di Asm Set ai fondi per le luminarie a Rovigo: quello di quest’anno ha rischiato di an-nunciarsi come un Natale sottotono, segnato dalla

crisi. Così i negozianti di Corso del popolo si autofinan-ziano per accendere le luci: da fine novembre, infatti, sono state installate contribuendo a conferire alla strada principale un’aura festosa. L’iniziativa presa da questi esercenti fa il paio con un’altra simile messa in piedi sempre in centro città: in via Cavour i titolari hanno sborsato soldi di tasca propria per fare il lifting alla loro strada. Così, tutti i fine settimana di dicembre gli usci saranno rischiarati dalle fiamme delle lanterne appese e farà la sua comparsa il villaggio fantasy degli elfi. E Babbo Natale, è quasi superfluo ricordarlo, sarà il must di tutte le edizioni polesane. Così, se nel capoluogo l’an-ziano lappone distribuirà caramelle, ad Adria grandi e piccoli potranno scrivergli una letterina. Qualsiasi testo andrà bene, quello che conta è che sia stilato o dise-gnato rigorosamente a mano e non con il computer. Le missive potranno essere imbucate nella magica cassetta della posta di Natale, in corso Vittorio Emanuele II.

Con un occhio al profano e uno al sacro, la città etrusca, come ogni anno, ha installato il presepe sull’ac-qua del Canalbianco. La vigilia, come di consueto, il vescovo Soravito benedirà il bambinello.

L’anziano barbuto con la casacca rossa non poteva mancare neppure nel Delta: a Taglio di Po farà la sua apparizione nel corso del week-end del 13 e 14 dicem-bre, a Cioccolatajo. I bambini lo potranno trovare nel Santa Klaus Village ad affiancare le numerose bancarel-le di miele e dolciumi. Il 23 dicembre sarà proiettato, nella sala conferenze, il film Frozen. Mentre Il 5 genna-io toccherà alla Befana distribuire calze e doni, a partire dalle 21 al PalaVigor

Spicca per originalità, invece, l’iniziativa pensata dall’amministrazione comunale a Porto Viro: si tratta della navetta dello shopping, grazie alla quale i cittadini potranno lasciare a casa l’automobile per dedicarsi a comprare i regali. Il punto di partenza e d’arrivo sarà in piazza Marconi, passando per via Roma, piazza Garibaldi e via Gorghi. Le fermate del bus, addobbato per l’occasione, saranno riconoscibili per la presenza di cartelli rossi a segnalarle. Il servizio bus sarà gratuito il 7, l’8, il 14 e il 21 dicembre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

E come da tradizione e fortemente suggestivo il 6 gennaio? a Loreo si svolgerà il Grande falò con la befa-na, “la vecia” che arde al centro del Canale Naviglio e a seguire spettacolo pirotecnico. Uno spettacolo davvero unico da seguire da sotto gli antichi portici.

Rovigo ricchissima di eventi, Adria rilancia e mette al centro il suo classico presepe sull’acqua. I comuni deltini non sono da meno

Il Natale polesano torna in tutto il suo splendore e con tante novità

Dicembre è un mese magico, a det-ta di tutti, siano credenti o meno. E gli adriesi non fanno eccezione,

ben sapendo che, come anno, la cittadina etrusca si vestirà a festa, le strade si riem-piranno di pini addobbati e i negozi di luci e di panettoni.

Adriashopping e la pro loco sono pron-ti allo start, mettendo d’accordo sacro e profano: dal presepe sull’acqua del cana-le, come da tradizione visibile dal ponte del castello, all’incontro con babbo Na-tale, ai doni della Befana, senza contare l’ampia offerta dei negozi per la corsa al regalo: la macchina dello svago si è messa in moto. L’assessore alle attività produtti-ve Federico Simoni spiega che “l’ammini-strazione comunale si prenderà in carico, come ogni anno, il costo delle luminarie non solo in centro ma anche nelle otto frazioni attorno. Inoltre, metteremo a di-sposizione anche operai e attrezzature per appenderle. Adria Shopping sta lavorando da tempo per garantire il pieno successo delle iniziative che coinvolgeranno bambi-ni e adulti”. Il presidente dell’associazio-ne, Enrico Franzoso, fa sapere: “Abbiamo lanciato il concorso per l’allestimento del più bel presepe in vetrina nel periodo dal 13 dicembre al 6 gennaio. Possono par-tecipare tutti i commercianti, aderendo al bando che scadrà il 18 dicembre”. Non poteva mancare una gara anche per i più piccini: “Babbo Natale aspetta i bambini

nelle vie del centro e sarà pronto a parlar loro, raccontando della sua casa in Lappo-nia, e a farsi scattare fotografie. Inoltre, abbiamo pensato che, essendo questo il periodo delle letterine da indirizzargli, grandi e piccoli potranno scrivergli”. Non importa cosa, libero spazio alla fantasia e alla genuinità, l’importante è solo che il testo sia stilato o disegnato rigorosamente a mano e non con il computer. Le missive potranno essere imbucate nella magica cassetta della posta di Natale, in corso Vittorio Emanuele II (di fronte all’ex Cassa di risparmio).

La pro loco il 13 dicembre allestirà in piazza Bocchi il solito mercato dell’hob-bistica e dell’antiquariato, ma in chiave natalizia. “Il nostro fiore all’occhiello” – racconta una volontaria – è il prese-pe sull’acqua del Canalbianco. La vigilia, come di consueto, il vescovo Soravito be-nedirà il bambinello nel corso di una sacra cerimonia”.

Natale Adria

un mese ricco di iniziativeA PADOVA IN ANTEPRIMA LA DISCOVERY SPORT

Grande successo di pubblico alla pre-sentazione della nuova Discovery Sport, in anteprima per il Veneto. Ol-

tre mille persone erano presenti venerdì 21 novembre a Padova al Kube – Net Center per la presentazione organizzata dal Grup-po Autoserenissima, concessionario Land Rover per le provincie di Padova, Venezia e Vicenza. A fare gli onori di casa l’ammini-stratore delegato del Gruppo Autoserenissi-ma, Stefano Brunazzetto.Il design della location ha fatto da cornice ad uno spettacolo emozionante. Tra giochi di luci e ombre, passi di danza classica e note di violino suonate dal vivo è stata svelata al pubblico presente la nuova Disco-very Sport, il SUV compatto premium più versatile del mondo, e primo membro della nuova famiglia Discovery.Unica nel segmento, la Discovery Sport abbina linee dinamiche e configurabilità dei 5+2 posti all’integrità ingegneristica e pro-gettuale, il tutto in un veicolo dall’impronta a terra compatta. Con la nuova Discovery Sport debutta un ventaglio di novità Land Rover mirate alla massima resistenza, si-curezza ed efficienza. La Discovery Sport è stata progettata per la massima sostenibili-tà sia ambientale sia in termini di economia di gestione.Fra i particolari caratteristici emergono il co-fano a conchiglia, la griglia a due barre con maglie esagonali e gli stilemi caratteristici

che integrano proporzioni perfettamente bilanciate. Il cofano scende rapidamente, con un gradino pronunciato, verso la linea di cintura, creando un assetto spettacolare, mentre il tetto leggermente assottigliato verso il basso, conferisce al veicolo ancora maggiore dinamismo.

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L’arte del regalo non è facile, specie se ci si riduce agli ultimi giorni per decidere cosa prendere a chi. A quel punto capita sempre di pensare che ci vorrebbe qualcuno capace di dirci cosa potrebbe davvero far piacere alle persone. Perché in fondo quando si compra qualcosa per qualcuno si spera sempre di fare centro.Ecco, dunque, alcuni consigli per gli acquisti raccolti tra gli esperti delle nostre città: i titolari di alcuni dei più

eleganti esercizi commerciali del Veneto.

Il regalo giusto spesso fa tendenza, regala benessere o è una specialità eno-gastronomica d’alta qualitàdi germana urbani

IsabellaNinfea Adria

“Secondo me il regalo giusto è quel che riesce a far sognare le persone che lo ricevono. E a questo scopo le ceramiche Thun sono

l’ideale: si può scegliere tra gli addobbi per l’albero oppure andare sulla dolcezza e “adottare” l’Orso Teddy, la nostra mascotte. Se si vuol scegliere un oggetto per la casa la novità di quest’anno sono le lanterne, Virginia casa, ad esempio le propone in ceramica, raffinatissime. E chi vuole davvero stupire con la luce regali una stella di stella di Swarovski che illuminerebbe il cielo di chiunque”.

PieraArte della Tavola Piove di Sacco

“Per un regalo d’effetto che arricchisca le ta-vole di Natale consiglierei, a chi vuol stare nel segno della tradizione e dell’eleganza,

le ceramiche della collezione natalizia Villeroy & Boch. L’ultima novità è la linea dedicata a Cene-rentola, una favola in edizione limitata. Per chi inve-ce ama le linee più moderne un oggetto per la tavola firmato Alessi è sempre di gran classe. Una chicca, invece, sono le tazze della linea Bacimilano con eleganti fasce in silicone per non scottarsi”.

RossellaMela Rossa Mira

“Un gioco per i più piccoli è sempre graditis-simo ma anche i grandi non disdegnano: restano un must i giochi da tavolo come il

Monopoli e il Risico, degli intramontabili! Credo però che la scelta giusta, e anche coraggiosa in questi tempi in cui non si legge molto, sia regalare un libro e proprio a bambini e ragazzi. Così si abituano a ma-neggiarli e ad amarli. Ce ne sono per tutte le fasce d’età: da quelli per la prima infanzia, tattili, cartonati e sensoriali, a quelli del Battello a Vapore dai 5 anni in su. Il libro è un viaggio da fare sin da piccoli”.

Maria StellaStil Bimbi Porto Viro

“Quest’anno il trend che va per la maggiore sia la donna che per le giovanissime è la pelliccetta ecologica, un capo vezzoso molto alla moda.

L’altro elemento moda sui capi di questo autunno-inverno è l’immancabile inserto in ecopelle, un vero must nei capi d’abbigliamento femminili. Anche qui sia per grandi che per piccole donne. E se volete fare un regalo gradito alle teeneger ottimi i completi formati da leggins e maxi maglia. Un buon regalo per un ragazzo, invece, potrebbe essere un capo in felpa colorata, sono intramontabili, pratici e adesso anche molto curati”.

GiancarloEkle Conselve

“Regalare alle persone care qualcosa da indossare è sempre una buona scelta. Quest’anno il nostro con-siglio è scegliere tenendo conto che la stagione non

è per nulla rigida, anzi! Se si punta sulla maglieria, sempre gradita, scegliamo il misto chachemire, leggero e sempre bel-lo. Ma ultimamente abbiamo molti filati che ben sostituiscono la lana e sono giovani e piacevoli. Per le donne sicuramente gli abitini Desigual o Morgan sono molto apprezzati. E se si vuol regalare un bel capo spalla ad un ragazzo ma anche ad un uomo il Parka è irrinunciabile ormai per tutti, pratico per tutte le occasioni. Per la donna, invece, cappottini Gaudì hanno un ottimo rapporto qualità-prezzo”.

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Shopping di Natale: i consigli degli esperti

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Natale CompagnoEnoteche Piave Spinea

“Sul regalo il classico la fa sempre da padrone: Amarone, Brunel-lo, Barolo e un po’ di Toscana classica sono i vini più richiesti e anche i più indicati per far bella figura. Se poi guardiamo alle

bollicine il Prosecco va per la maggiore, poi il Franciacorta e lo champagne francese ma, tra i venti, anche il Trento doc, il Ferrari. Se si è invitati a cena e si vuol portare un vino da accompagnare con il dolce occorre fare attenzione. Se accompagnato con pasticceria secca va benissimo un passito tipo un Ramandolo, un Soave o Gambellara o un passito dei Colli Euganei ma se si porta per brindare alla fine di uno dei lunghi pranzi delle Feste meglio scegliere un Moscato Fior d’Arancio: una bollicina che solleva piacevolmente dalla pesantezza”.

LauraArgenteria Touch Conselve

“Quest’anno il gioiello più richiesto è l’anello o il ciondolo Tuum, entrambi oggetti in cui sono incisi i testi del Padre Nostro o dell’Ave Maria. In questi anni le persone stanno apprezzando

molto questi oggetti legati al sacro. Indossarli li fa sentire protetti, forse è anche l’effetto di Papa Francesco e del suo modo di comunicare la fede. Per i più giovani, invece, il trend del momento è sicuramente la linea Ops che crea orologi e braccialetti colorati in policarbonato. Per Natale c’è un’edizione lux con gemme e stampe floreali! Poi, si sa, una donna davanti ad un diamante si scioglie. Chi vuol far colpo senza spendere troppo può farlo scegliendo un modello artigianale o uno di Giorgio Visconti. Un diamante è per sempre”!

MichelaFratelli Magagna Carni

Cartura

“Credo che se si decide di regalare del cibo, si debba sceglie-re solo prodotti d’alta qualità. Non si può semplicemente farsi fare un cesto qualsiasi in un posto qualsiasi. Conosce-

re la filiera del prodotto che si sceglie, oggi è importantissimo per garantirsi. Chi compra da noi, per esempio, sa dove sono i nostri allevamenti e come lavoriamo il prodotto. Credo che chiunque, di questi tempi, ricevesse in dono un trancio di coppa, un buon salame affumicato o dei cotechini sarebbe lieto di aprire il pacco. Ma adesso va molto di moda regalere un buono acquisto. Noi ne proponiamo di diverso “peso” e li confezioniamo come fossero gioielli! Pare piaccia molto a tutti e soprattutto toglie l’imbarazzo della scelta”.

Michele RagazzoMi.Ko, parrucchiere

uomo-donna Robegano

“Se un regalo significa - Ti voglio bene - allora regalare una fidelity card per entrare dal parrucchiere e uscire con un nuovo look penso sia la cosa migliore! È come consigliare

ad un’amica: abbi cura di te stessa, regalati del tempo. Non c’è niente di più prezioso per una persona, donna o uomo, che il piacere di sentirsi belli e in ordine. Aiuta a vivere meglio. Le tendenze colore di quest’anno vedono il rosso acceso farla da padrone e per i tagli va per la maggiore un caschetto sfilato senza spessore sulle punte. Tor-na alla grande la frangia…per chi può permettersela, naturalmente. Se per le feste pensate ad un’acconciatura sappiate che le passerelle hanno abolito tutto ciò che è rigido: via libera a cose morbide e semplici, altrimenti sciolto e mosso sulle punte va benissimo”.

Roberto PeronSunline & Beauty Vigonza

“Cosa c’è di meglio che regalare la Bellezza e il Benessere a Natale? Non c’è modo migliore per iniziare l’anno nuovo che godersi un trattamento

viso e corpo, che abbandonarsi al rito degli olii sottoponendosi ad un trattamento Divina Ambrosia, Choko relax o Affinità elettive? Io credo che regalare un cofanetto con una crema corpo e un buono per un trattamento di questo genere sia davvero un pensiero azzeccato. Ma certo in un centro estetico si può fare molto altro e tutto va bene quando si tratta di sentirsi bene nel proprio corpo: dai piedi alle unghie tutto ha bisogno e diritto alle cure degli esperti. Non resta che scegliere e si va sempre sul sicuro”.

Ivano e Manola Bruggin

La Gusteria Miranese

“Il trend del momento in fatto di food è regalare prodotti d’alta qualità, magari presidi slow food, confezionati però, con grande eleganza. Stop ai cesti di paglia perché oltre alla bontà anche la

presentazione dice molto di un regalo e di chi lo consegna. Noi consiglia-mo sempre di scegliere una varietà di prodotti che aiutino chi li riceve a riscoprire l’importanza della cultura del cibo. Ogni Paese, ogni regione ha delle specialità anche rarissime che nei negozi di quartiere sono spesso valorizzati e comunicati alla clientela nel modo migliore. In un pacco io metterei sicuramente dei formaggi, i pecorini, sardi o toscani, per esem-pio. O del Vezzena stravecchio! Dei salumi, della pasta di germe di grano, dei pomodorini al tonno liguri, biscotti al vino, caffè aromatici… Tutto di nicchia, delizioso e non particolarmente costoso”.

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segue dalla pagina precedente

Che caratteristiche deve avere un regalo per colpire al cuore chi lo riceve? Se è un ogget-to, sicuramente dovrebbe essere “nuovo” nel senso che dovrebbe essere una novità magari creata in edizione limitata per il Natale 2014. Se è un capo d’abbigliamento deve seguire la moda e, se possibile, essere anche di una firma conosciuta. Per i gioielli certamente il classico diamante va sempre benone ma la gamma di idee che si possono trovare sul bancone di

una gioielleria è davvero molto vasta così come i prezzi. Molto apprezzati sono i pacchetti regalo per farsi belle e belli dall’estetista o dal parrucchiere, perché sentirsi bene con se stessi oggigiorno è davvero importante. Ma tornano di gran moda anche i cesti o le belle scatole contenenti prodotti eno-gastronomici d’alta qualità. Un piacere per il palato e per lo spirito!

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1 Cultura veneta

L’ex ambasciatore propone al pubblico uno sguardo sul mondo solare, curioso e malinconico al tempo stesso

La Casa dei Carraresi di Treviso comunica, in anteprima, la mostra d’arte dell’Ambasciatore d’Italia Stefano Benaz-zo, nell’ambito degli eventi collaterali programmati per

l’esposizione “Giappone. Dai Samurai a Mazinga”. A piano terra della storica residenza, con ingresso gratuito, è visibile dal 17 gennaio al 1 febbraio la personale “Stefano Benazzo. La Naturalezza dell’Istante”. Per la prima volta in un luogo prestigioso di Treviso, l’artista propone all’attento pubblico una selezione di fotografi e scattate nel corso del suo agire internazionale.

Stefano Benazzo, classe 1949, è un uomo d’arte pe-rennemente in viaggio. Come diplomatico è stato sempre in itinere, ma oggi che può dedicare, non più la parzialità, bensì la totalità della sua vita alla Musa artistica, continua a esserlo. Un cammino sempre conscio della realtà esisten-te che lo porta a fi ltrare con analiticità quanto gli è attorno. Saper cogliere un istante visivo è la naturale risultante di un processo innato sentito e cresciuto anno dopo anno. La possi-bilità di entrare in contatto con realtà umane e paesaggistiche diverse ha permesso a Benazzo di esplorare l’arte che ferma l’istante, ossia la fotografi a. Una naturalezza che gli consente di cogliere la vera linfa generatrice dell’universo, attraverso un’ispirazione che si crea dalla natura e da tutte le sue forme. Continenti quali Asia, America, Europa hanno codifi cato in un

click frammenti di realtà, di luoghi e sogni che realmente ha vissuto. Benazzo percepisce e identifi ca costanti situazioni che traduce senza mancamenti nella pellicola, tramite una continua lettura personale, perché è necessario senza alcun dubbio osservare, ponderare ma essere pronti a cogliere la situazione migliore.

L’internazionalità lavorativa acquisita si è riversata posi-tivamente lungo tutta la sua vita, permettendogli di bloccare paesaggi e istanti universali. Come Franco Fontana, Benazzo crea un processo costituito da “un’operazione di cancellazio-ne in favore di un’elezione. Quello che rimane è un paesag-gio tra virgolette che non ha località”. In una recente mostra, proprio lo stesso Fontana, nel conoscere l’arte di Stefano, gli ha dedicato una frase positiva dove nella sua essenza lo esor-tava a continuare e perseguire questa passione artistica nella pellicola. Benazzo dunque lavora costantemente traducendo, con sentimento, quello che evidenziò Tiziano Terzani “foto-grafare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea”. In sintesi una mostra fotografi ca d’impatto dove Stefano Benazzo, alla prima in uno spazio museale quale Casa dei Carraresi di Trevi-so, capoluogo della Marca, indica nel suo incessante viaggio come sia possibile scoprire, emozionare, catturare attraverso la sua arte.

di Alain Chivilò

Fotografi a artistica Momenti che si stagliano in modo universale sulla linea del tempo

L’istante colto da Stefano Benazzo

La sera e i notturni dagli Egizi al Nove-

Con queste parole il curatore Marco Goldin introduce la sua ultima creazione: “il pro-getto di questa mostra, una volta di più,

nasce dal contatto e dallo sfregamento ruvidis-simo, proprio con la vita. Nasce dal desiderio di raccontare in altro modo qualcosa che è accaduto, pensando a come la notte raccol-ga ogni volto e ogni cosa, in una dispersione che ci fa partecipare, corpo e anima, di quello stesso spazio”. Dunque dal 24 dicembre a Vicenza, Basilica Palladiana, parte “Tutankha-mon Caravaggio Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento”: un’avventura che si concluderà il 2 giugno. Un’apertura insolita per il panorama dell’Italia, che si ferma per le festività, ma che in quest’occasione inau-gura proprio alla Vigilia di Natale. Nel classico stile enciclopedico di Goldin, l’esposizione individua storie di notturni lungo quasi tutta la vita dell’arte, coprendo circa 5000 anni di storia. Divisa in 6 sezioni di carattere tematico e non cronologico, è composta da 115 opere, provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo. In una rapida disamina complessiva, la prima sezione con 22 tra sculture e oggetti ricostruisce l’idea che gli Egizi avevano della notte, la seconda “Figure sul limitare della vita. Da una fi nestra viene la notte” racconta la vita di Cristo tra sera e notte con opere tra fi ne Quattrocento e Novecento con nomi quali Tintoretto, El Greco fi no ai contemporanei. La terza con 16 lavori si sofferma sull’incisione seicentesca di Rembrandt e settecentesca di Piranesi, mentre la quarta focalizza l’Ottocen-

to di Turner, Corot, Millet, Monet, Pissarro, arri-vando a Van Gogh e Mondrian. A conclusione, le ultime due sezioni se da un lato una chiude l’iter espositivo della storia dell’arte, l’altra defi nisce una summa di opere. Infatti “Sere e notti del Novecento. Il cielo e lo spirito” omag-gia Rothko, Morris Louis e Noland insieme a Pietro Guccione e Andrew Wyeth, nell’ultima “In queste sere e notti ci si perde. La mostra in una stanza” il curatore unisce esempi di alta rappresentazione millenaria. In sintesi, un nuovo capitolo antologico dell’Arte che la città di Palladio presenterà a lunghe code di visitatori.

Natale museale a Vicenza

Se dovessimo individuare quali arti-sti italiani, a livello internazionale, stiano riscuotendo ulteriori conferme

anche a livello di mercato: Piero Manzoni, Enrico Castellani, Lucio Fontana e Alberto Burri sono i nomi più altisonanti. Partendo da questo presupposto, la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia propone fi no al 19 gennaio la mostra “AZIMUT/H. Continuità e nuovo”.

Una sequenza di 77 opere che van-no a tracciare l’arte e gli esponenti tra la fi ne degli anni Cinquanta e Sessanta. Una domanda sorge però spontanea: che cos’è e cosa rappresenta Azimuth? Prima di tutto non bisogna commettere l’errore di considerarlo un gruppo di artisti come Forma 1, Gruppo T e Gruppo N. Azimuth è stata invece una rivista d’arte fondata da Piero Manzoni e Enrico Castellani nel 1959, uscita in soli due numeri (n. 1 nel 1959 e n. 2 nel 1960). Partendo da que-sta nel dicembre 1959, sempre Manzoni

e Castellani aprirono a Milano la galleria “Azimut” senza H fi nale, che propose in un biennio una decina di mostre d’arte. Un’esposizione che rende tributo a quel fervore artistico, individuale di gruppo, che caratterizzò il decennio ‘50/’60. Quasi tutte le principali forme espressive contem-poranee furono esplorate da artisti divenuti icone mondiali. Ai fondatori citati, opere di Lucio Fontana, Alberto Burri, Jasper Johns, Yves Klein, Jean Tinguely, Günther Uecker, Agostino Bonalumi, Mimmo Rotella, Gianni Colombo, Dadamaino e altri. Una mostra che rappresenta e vuole divulgare il fervore

artistico che, dal dopo guerra, unì persona-lità differenti. Partendo da Piero Manzoni con le sue scatole di “Merda d’artista” e gli “Achrome”, attraverso le infi nite estro-fl essioni di Castellani e i chiodi di Uecker, ci si apre all’internazionalità di Klein per chiudere con l’esperienza cinetica italiana dei Gruppi T e N nell’ambito delle ricerche gestaltiche e del movimento. Qui la perce-zione dell’opera non è la stessa ma varia, a seconda di come il nostro corpo si ponga in essa e a come l’occhio umano si focalizzi rispetto a determinate associazioni di linee e colori.

Collezione peggy guggenheim

“AZIMuT/H. CONTINuITÀ E NuOvO”

Al.Ch. Al.Ch.

24 Cultura

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1 Cultura veneta

L’ex ambasciatore propone al pubblico uno sguardo sul mondo solare, curioso e malinconico al tempo stesso

La Casa dei Carraresi di Treviso comunica, in anteprima, la mostra d’arte dell’Ambasciatore d’Italia Stefano Benaz-zo, nell’ambito degli eventi collaterali programmati per

l’esposizione “Giappone. Dai Samurai a Mazinga”. A piano terra della storica residenza, con ingresso gratuito, è visibile dal 17 gennaio al 1 febbraio la personale “Stefano Benazzo. La Naturalezza dell’Istante”. Per la prima volta in un luogo prestigioso di Treviso, l’artista propone all’attento pubblico una selezione di fotografi e scattate nel corso del suo agire internazionale.

Stefano Benazzo, classe 1949, è un uomo d’arte pe-rennemente in viaggio. Come diplomatico è stato sempre in itinere, ma oggi che può dedicare, non più la parzialità, bensì la totalità della sua vita alla Musa artistica, continua a esserlo. Un cammino sempre conscio della realtà esisten-te che lo porta a fi ltrare con analiticità quanto gli è attorno. Saper cogliere un istante visivo è la naturale risultante di un processo innato sentito e cresciuto anno dopo anno. La possi-bilità di entrare in contatto con realtà umane e paesaggistiche diverse ha permesso a Benazzo di esplorare l’arte che ferma l’istante, ossia la fotografi a. Una naturalezza che gli consente di cogliere la vera linfa generatrice dell’universo, attraverso un’ispirazione che si crea dalla natura e da tutte le sue forme. Continenti quali Asia, America, Europa hanno codifi cato in un

click frammenti di realtà, di luoghi e sogni che realmente ha vissuto. Benazzo percepisce e identifi ca costanti situazioni che traduce senza mancamenti nella pellicola, tramite una continua lettura personale, perché è necessario senza alcun dubbio osservare, ponderare ma essere pronti a cogliere la situazione migliore.

L’internazionalità lavorativa acquisita si è riversata posi-tivamente lungo tutta la sua vita, permettendogli di bloccare paesaggi e istanti universali. Come Franco Fontana, Benazzo crea un processo costituito da “un’operazione di cancellazio-ne in favore di un’elezione. Quello che rimane è un paesag-gio tra virgolette che non ha località”. In una recente mostra, proprio lo stesso Fontana, nel conoscere l’arte di Stefano, gli ha dedicato una frase positiva dove nella sua essenza lo esor-tava a continuare e perseguire questa passione artistica nella pellicola. Benazzo dunque lavora costantemente traducendo, con sentimento, quello che evidenziò Tiziano Terzani “foto-grafare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea”. In sintesi una mostra fotografi ca d’impatto dove Stefano Benazzo, alla prima in uno spazio museale quale Casa dei Carraresi di Trevi-so, capoluogo della Marca, indica nel suo incessante viaggio come sia possibile scoprire, emozionare, catturare attraverso la sua arte.

di Alain Chivilò

Fotografi a artistica Momenti che si stagliano in modo universale sulla linea del tempo

L’istante colto da Stefano Benazzo

La sera e i notturni dagli Egizi al Nove-

Con queste parole il curatore Marco Goldin introduce la sua ultima creazione: “il pro-getto di questa mostra, una volta di più,

nasce dal contatto e dallo sfregamento ruvidis-simo, proprio con la vita. Nasce dal desiderio di raccontare in altro modo qualcosa che è accaduto, pensando a come la notte raccol-ga ogni volto e ogni cosa, in una dispersione che ci fa partecipare, corpo e anima, di quello stesso spazio”. Dunque dal 24 dicembre a Vicenza, Basilica Palladiana, parte “Tutankha-mon Caravaggio Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento”: un’avventura che si concluderà il 2 giugno. Un’apertura insolita per il panorama dell’Italia, che si ferma per le festività, ma che in quest’occasione inau-gura proprio alla Vigilia di Natale. Nel classico stile enciclopedico di Goldin, l’esposizione individua storie di notturni lungo quasi tutta la vita dell’arte, coprendo circa 5000 anni di storia. Divisa in 6 sezioni di carattere tematico e non cronologico, è composta da 115 opere, provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo. In una rapida disamina complessiva, la prima sezione con 22 tra sculture e oggetti ricostruisce l’idea che gli Egizi avevano della notte, la seconda “Figure sul limitare della vita. Da una fi nestra viene la notte” racconta la vita di Cristo tra sera e notte con opere tra fi ne Quattrocento e Novecento con nomi quali Tintoretto, El Greco fi no ai contemporanei. La terza con 16 lavori si sofferma sull’incisione seicentesca di Rembrandt e settecentesca di Piranesi, mentre la quarta focalizza l’Ottocen-

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Se dovessimo individuare quali arti-sti italiani, a livello internazionale, stiano riscuotendo ulteriori conferme

anche a livello di mercato: Piero Manzoni, Enrico Castellani, Lucio Fontana e Alberto Burri sono i nomi più altisonanti. Partendo da questo presupposto, la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia propone fi no al 19 gennaio la mostra “AZIMUT/H. Continuità e nuovo”.

Una sequenza di 77 opere che van-no a tracciare l’arte e gli esponenti tra la fi ne degli anni Cinquanta e Sessanta. Una domanda sorge però spontanea: che cos’è e cosa rappresenta Azimuth? Prima di tutto non bisogna commettere l’errore di considerarlo un gruppo di artisti come Forma 1, Gruppo T e Gruppo N. Azimuth è stata invece una rivista d’arte fondata da Piero Manzoni e Enrico Castellani nel 1959, uscita in soli due numeri (n. 1 nel 1959 e n. 2 nel 1960). Partendo da que-sta nel dicembre 1959, sempre Manzoni

e Castellani aprirono a Milano la galleria “Azimut” senza H fi nale, che propose in un biennio una decina di mostre d’arte. Un’esposizione che rende tributo a quel fervore artistico, individuale di gruppo, che caratterizzò il decennio ‘50/’60. Quasi tutte le principali forme espressive contem-poranee furono esplorate da artisti divenuti icone mondiali. Ai fondatori citati, opere di Lucio Fontana, Alberto Burri, Jasper Johns, Yves Klein, Jean Tinguely, Günther Uecker, Agostino Bonalumi, Mimmo Rotella, Gianni Colombo, Dadamaino e altri. Una mostra che rappresenta e vuole divulgare il fervore

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Istituto Istruzione Superiore “E. De Amicis”Rovigo - via Parenzo, 16 - Succursale: via Parenzo, 17 (di fronte alla sede)tel. 0425.21240 - fax 0425.422820 - [email protected] - www.iisdeamicis-rovigo.gov.it

Indirizzi: SETTORE ECONOMICO SETTORE TECNOLOGICO - Amministrazione Finanza e Marketing - Grafi ca e Comunicazione - Sistemi Informativi Aziendali - Relazioni Internazionali per il Marketing - Turismo

Open Day: Sabato 13 - Domenica 14 Dicembre 2014 Orario di apertura Sabato 10 - Domenica 11 Gennaio 2015 Sabato ore 15,00-18,00 Sabato 17 - Domenica 18 Gennaio 2015 Domenica ore 10,00-12,00 Sabato 24 - Domenica 25 Gennaio 2015 15,00-18,00Nelle domeniche 18 e 25 gennaio 2015 l’uffi cio studenti sarà aperto per ricevere i genitorie dare consulenze per le iscrizioni.

Istituto Professionale “Marco Polo”Rovigo - via A. De Gasperi, 17 - tel. 0425 360112 - fax [email protected] - www.iisdeamicis-rovigo.gov.itIstituto Marco Polo è aggregato all’IIS E. De AmicisPresidenza e Uffi ci di Segreteria: IIS E. De AmicisRovigo, via Parenzo, 16 - Succursale: via Parenzo, 17 (di fronte alla sede)tel. 0425.21240 - fax 0425.422820 - [email protected] - www.iisdeamicis-rovigo.gov.it

Indirizzi: SETTORE SERVIZI - Servizi Commerciali - Servizi Socio Sanitari

Open Day: Sabato 13 - Domenica 14 Dicembre 2014 Orario di apertura Sabato 10 - Domenica 11 Gennaio 2015 Sabato ore 15,00-18,00 Sabato 17 - Domenica 18 Gennaio 2015 Domenica ore 10,00-12,00 Sabato 24 - Domenica 25 Gennaio 2015 15,00-18,00

I SERVIZI OFFERTIL’Istituto organizza “corsi di recupero”, per matematica, lingue straniere, ecc. ecc., corsi di italiano per gli alunni stranieri.

L’Istituto attiva inoltre un progetto contro la dispersione scolastica, volto al rafforzamento delle conoscenze, abilità e competenze degli studenti in situazioni di disagio scolastico.

Corsi di Informatica con rilascio di certifi cazione ECDL Base, Full Standard e Standard

certifi cazione EBCL (Certifi cazione economica europea),

corsi di potenziamento delle lingue curriculari,

certifi cazioni linguistiche,

Gruppo Sportivo.

Sono previsti attività e percorsi di orientamento all’Università, al mondo del lavoro e alla formazione.

L’Istituto propone agli studenti di 4ª progetti di Alternanza Scuola-Lavoro con tirocini di tre/quattro settimane in collaborazione con Unioncamere, Unindustria e U.S.R., stage linguistici per tutti gli studenti. Tutti gli studenti di 3ª e 4ª possono svolgere stage estivi.

La scuola partecipa a programmi con diversi paesi comunitari, nell’ottica della promozione dei Diritti Umani e della cittadinanza europea e dell’intercultura.

Gli studenti esprimono creatività ed acquisiscono competenze per personalizzare prodotti e servizi

Istituto Professionale: una risorsa per il futuro

L’istituto Professionale G. Marchesini fa parte del sistema dell’istruzione secondaria superiore, finalizza-to al conseguimento di un diploma quinquennale di istruzione secondaria superiore.L’obiettivo dei percorsi dell’Istituto Professionale G. Marchesini è di far acquisire, nell’ambito di settori produttivi, capacità operative, di progettazione e rea-lizzazione di soluzioni.L’integrazione tra una solida base di istruzione gene-rale e la cultura professionale consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli operativi nei settori di riferimento del-la manutenzione e assistenza tecnica: Manutenzione mezzi e impiantistica.Attraverso le due opzioni:• Manutenzione mezzi di trasporto• Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e

civiliL’Istituto offre una cultura polivalente di filiera, comun-que caratterizzata da una solida base di istruzione ge-nerale e tecnico-professionale, capace di rispondere alle esigenze del mondo del lavoro e atte a favorire la prosecuzione degli studi.I percorsi di studio sono suddivisi in due bienni più un quinto anno, al termine del quale lo studente sostiene l’esame di stato per il conseguimento del diploma di maturità professionale.

Istituto di Istruzione Superiore “Viola-Marchesini”- RovigoIstituto Tecnico Tecnologico

“Ferruccio Viola”Istituto Professionale

“Marchesini”

La cultura tecnico-scientifica è la forza motrice dello sviluppo.

La preparazione tecnica e scientifica è la carta vincente per il tuo futuro.

L’Istituto Tecnico “F. Viola” di Rovigo è l’unica scuola secondaria della provincia in grado di coniu-gare una decennale esperienza nel settore dell’istru-zione tecnica industriale con il più ampio numero di indirizzi innovativi del settore Tecnologico. La collabo-razione continua con Università ed Aziende permette il costante aggiornamento dei contenuti didatticiAttraverso le nostre cinque specializzazioni:• Meccanica, Meccatronica ed Energia• Elettronica ed Elettrotecnica:

· Articolazione Elettrotecnica · Articolazione Automazione

• Informatica e Telecomunicazioni• Chimica, Materiali e Biotecnologie• Sistema Moda:

· Articolazione “Tessile, abbigliamento e moda” · Articolazione “Calzature e moda” (novità 2015/16)

I nostri studenti raggiungono competenze culturali e professionali che li rendendo in grado di rispondere alle esigenze del mondo produttivo e di affrontare con successo tutte le Facoltà Universitarie.Il Corso di Studi, della durata di 5 anni, con 32 ore settimanali si articola in:• un primo Biennio comune a tutte le specia-

lizzazioni dedicato all’acquisizione dei sa-peri e delle competenze che introducono progressivamente agli indirizzi e consentono l’as-solvimento dell’obbligo scolastico. Alla fine del 2° anno gli studenti confermano o meno la specializzazione indicata al momento dell’i-scrizione.

• un secondo Biennio e un Quinto anno che costi-tuiscono un complessivo Triennio in cui gli indirizzi possono avere diverse articolazioni. Al quinto anno si introduce l’insegnamento di una disciplina tecnico-professionale in lingua inglese.

Il percorso si conclude con l’esame di Stato ed il con-seguimento del Diploma di Istruzione Tecnica

Non solo lezioni!Ma anche progetti e attività per approfondire e divertirsi:• ACCoglIEnzA• olIMpIAdI dI MATEMATICA,• gIoChI dI AnAClETo (fISICA)• gArE dI ChIMICA,

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pSICologICo• gruppo SporTIvo

Attività per gli studenti• gite scolastiche e uscite didattiche• viaggi studio• partecipazione ad eventi culturali• partecipazione a gare nazionali• visite ad aziende• progetti alternanza scuola - lavoro• fiere ed eventi di settore• gare ed attività sportive• stages di orientamento universitario• ampio uso di tecnologie informatiche

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Liceo ArtisticoIl Liceo Artistico offre tre indirizzi: “arti figurative”, “grafica”, “architettura e arredamento”. I percorsi prevedono un biennio comune e una diversifi-cazione nel triennio. Il biennio ha il compito di avviare gli allievi agli studi artistici e alle nuov e metodologie disciplinari. Gli insegnamenti impartiti nell’area di indirizzo tendono a favorire un rapporto costante e di verifica tra le nozioni teoricamente apprese e la loro applicazione, sviluppando le competenze in ambito progettuale e valorizzando la pratica di laboratorio come momento fondamentale di produzione e verifica.

Liceo ClassicoIl Liceo Classico è un corso di studi che, nella completezza ed articolazione delle discipline, riesce a garantire una formazione globale dello studente, attraverso la riflessione sui modelli culturali della classicità e lo sviluppo delle capacità critiche e di astrazione. Per queste sue caratteristiche il per-corso liceale prepara gli studenti ad affrontare problemi complessi e alla prosecuzione degli studi in qualsiasi facoltà universitaria. L’approfondimen-to delle discipline scientifiche ancora il curriculum alla modernità in un approccio matematico-sperimentale. Il percorso si rivolge a studenti che abbiano a cuore la propria formazione intellettuale per un gusto personale di completezza e piena realizzazione di sé.

Liceo LinguisticoIl percorso del Liceo Linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi lin-guistici e culturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le co-noscenze e le abilità, a maturare le competenze necessarie per acquisire la padronanza comunicativa di tre lingue, oltre l’italiano e per comprende-re criticamente l’identità storica e culturale di tradizioni e civiltà diverse. Questo modello di studi liceale è adatto in modo particolare a chi trovi gratificante l’atto comunicativo e a chi si senta incuriosito di fronte a realtà geografiche e culture diverse cui la padronanza linguistica offra una valida chiave di comprensione.

Liceo Delle Scienze UmaneIl percorso del Liceo delle Scienze Umane è indirizzato allo studio delle teo-rie esplicative dei fenomeni collegati alla costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida lo studente ad approfondire e a svi-luppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi. Assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane.

Liceo Economico-SocialeIl percorso del Liceo Economico Sociale fornisce allo studente competen-ze particolarmente avanzate negli studi afferenti alle scienze giuridiche, economiche e sociali, necessarie, nella società attuale, per sviluppare e maturare atteggiamenti finalizzati alla convivenza tra gli individui, i grup-pi e i popoli. Accompagna lo studente nell’individuazione delle categorie antropologiche e sociali utili per la comprensione e la classificazione dei fenomeni culturali.

Via Carducci, 8 - 45100 Rovigo tel. 0425/21012 - fax 0425/422710

Via Badaloni, 2 - 45100 Rovigo tel. 0425/22807 - fax 0425/422715

Succursale di Palazzo Campo: Via Silvestri, 27 - tel. e fax 0425 23813

[email protected] - www.roccati.com

Offerta FormativaL’offerta formativa del Liceo Statale “Celio-Roccati” è arricchita con la realizzazione di attività integrative, quali:• Teatro in diverse espressioni linguistiche• Coro ed educazione musicale• Stage lavorativi con enti pubblici e privati di Rovigo• Progetto lingue: stage, scambi, certificazioni europee, EsaBac• Attività sportive a carattere provinciale e regionale• Partecipazione a concorsi nazionali nei vari indirizzi• Laboratori scientifici, olimpiadi, corso di astronomia• Partecipazione a concorsi di educazione ambientale• Stage archeologici in collaborazione con il Museo dei Grandi Fiumi e il

Museo di Adria• Premio “M. Biasin” per la valorizzazione degli studi classici• Accoglienza ed orientamento• Corsi di recupero• Visite e viaggi di istruzione in Italia e all’estero

Scuola ApertaGli studenti e i loro famigliari, guidati da docenti ed allievi, potranno visitare gli istituti e acquisire informazioni su:• Licei Classico e Linguistico

presso la sede del “Celio” in Via Badaloni 2• Licei delle Scienze Umane, Economico-Sociale ed Artistico

presso la sede del “Roccati” in Via Carducci 8.

Calendario degli IncontriSabato 13 Dicembre 2014 ore 15.00-18.00 Domenica 14 Dicembre 2014 ore 10.00-12.00 e 15.00-18.00Mercoledì 17 Dicembre 2014 ore 18.00-19.00 solo Roccati: Artistico, Scienze Umane, Economico SocialeGiovedì 18 Dicembre 2014 ore 18.00-19.00 solo Celio: Classico, LinguisticoSabato 10 Gennaio 2015 ore 15.00-18.00Domenica 11 Gennaio 2015 ore 10.00-12.00 e 15.00-18.00Sabato 17 Gennaio 2015 ore 15.00-18.00Domenica 18 Gennaio 2015 ore 10.00-12.00 e 15.00-18.00Sabato 24 Gennaio 2015 ore 15.00-18.00Domenica 25 Gennaio 2015 ore 10.00-12.00 e 15.00-18.00Mercoledì 17 Dicembre alle ore 18.00, si presenterà l’Offerta Formativa dei Licei delle Scienze Umane, Economico-Sociale ed Artistico presso l’Aula Magna del Liceo “Roccati” in Via Carducci 8.Giovedì 18 Dicembre alle ore 18.00, si presenterà l’Offerta Formativa dei Licei Classico e Linguistico presso l’Aula Magna del Liceo “Celio” in Via Badaloni 2.Agli incontri presenzierà il Dirigente Scolastico prof.ssa Isabella Sgarbi

Formazione umana e critica della personalitàIl Liceo “Paleocapa” prospetta ai suoi studenti una qualificata forma-zione culturale, sviluppando attitudine al rigore logico e mentalità spe-rimentale. Permette di intraprendere gli studi universitari e i percorsi formativi superiori con i migliori presupposti in tutte le facoltà e con-sente un agevole inserimento nel mondo del lavoro e nella vita sociale.

PERCORSI DI STUDIO:Liceo Scientifico: integra cultura scientifica e tradizione umanistica; assicura una preparazione culturale ampia e completa.Liceo Scientifico - Scienze Applicate: sviluppa competenze avan-zate nell’area scientifico - tecnologica attraverso una più intensa pra-tica laboratoriale.Liceo Scientifico Sportivo: approfondisce la conoscenza teorica e pratica delle discipline sportive in un’ottica scientifica.

Competenza e flessibilità al servizio dello studenteIl Liceo Scientifico “Paleocapa” accompagna lo studente nel percor-so di studi fin dal primo giorno con il progetto accoglienza, lo sostie-ne nello studio con attività di recupero, sostegno e potenziamento, ne orienta le scelte per il futuro con specifiche attività, ne stimola gli interessi con varie proposte formative.L’offerta Formativa del Liceo “Paleocapa” prevede infatti:

ACCOGLIENZA e TUTORAGGIO STUDENTI delle CLASSI PRIME

ATTIVITÀ di ORIENTAMENTO

POTENZIAMENTO della DIDATTICA:• Corsi di Recupero curricolari ed extracurricolari• Sportelli didattici• Giochi Matematici di Archimede e di Anacleto

• Corso di preparazione alla I e alla II^ prova dell’Esame di Stato• Progetto ’Tazebao’ - il quotidiano in classe

VALORIZZAZIONE delle ECCELLENZE:• Giochi Matematici “A. Morelli”• Olimpiadi di Matematica, di Fisica, di Chimica, di Italiano• Certificazione esterna di lingua Inglese (PET e FCE)

OPPORTUNITÀ FORMATIVE:• Corsi integrativi facoltativi: ECDL (Patente europea per l’uso del

computer), AUTOCAD, Lettorato di Lingua Inglese, Psicologia, Astrofisica, Economia, Logica

• Viaggi d’istruzione e scambi culturali internazionali• Mobilità studentesca internazionale• Progetto “Educazione alla salute”• Centro Sportivo Scolastico• Laboratorio teatrale• Coro della Joska

ATTIVITÀ CULTURALI APERTE AL TERRITORIO• Iniziative di formazione e aggiornamento• Convegni di studio• Incontri culturali

Mini StageAgli studenti che frequentano la terza Media, previa richiesta scritta per appuntamento, è offerta la possibilità di sperimentare una giornata di lezione in classe e in laboratorio, insieme ai loro colleghi liceali: tutti i Lunedì, Martedì e Venerdì a partire dal 24 Novembre fino al 19 Dicembre.

Open Day - Scuola ApertaNovembre 2014 Domenica 30 - ore 15.00-18.30Dicembre 2014 Domenica 14 - ore 15.00-18.30

Domenica 21 - ore 15.00-18.30Gennaio 2015 Domenica 25 - ore 15.00-18.30

Via A. De Gasperi, 19 ROVIGO

tel. 0425 410833 fax 0425 410835 [email protected]

Liceo Scientifico Statale “Pietro Paleocapa”

Page 30: Rovigo nov2014 n145

Fino all’11 gennaio il Centro Culturale Altinate San Gaetano ospiterà le opere di un grande artista, testimone e pro-

tagonista dell’arte contemporanea italiana. “Renato Mambor. Pensieri Nativi”, curata da MV Eventi e Enrica Feltracco, è una mostra antologica che intende ripercorrere la carriera del maestro attraverso settanta lavori che ne documentano le fasi salienti, dagli esordi all’attività più recente.

Renato Mambor nasce a Roma nel 1936, ed esordisce come cartellonista per il cinema. Nel 1959 è nel cast della “Dolce vita” di Fellini e lo stesso anno lo vede esor-dire nel mondo dell’arte assieme a Mario Schifano e Cesare Tacchi presso la Galleria Appia Antica fondata da Emilio Villa. Negli anni Sessanta è parte della famosa Scuola di Piazza del Popolo, di cui faranno par-te, oltre ai già citati amici e compagni di viaggio, anche Franco Angeli, Pino Pascali, Sergio Lomabrdo, Jannis Kounellis, Tano Festa e Mario Ceroli. Mambor visse appieno la stagione di ricerca nelle arti visive e di

rinnovamento culturale degli anni Sessanta e Settanta, dedicandosi non solo alla pittura ma anche al cinema e al teatro.

Il cardine della sua esperienza artistica è il principio della serialità, i suoi segni sono ripresi dal mondo massmediatico, sono sa-gome ridotte ai minimi termini, l’immagine di un’immagine che va appiattendosi in forma di traccia.

Considerato il caposcuola della cosiddet-ta “neofigurazione concettuale” ha esposto in numerose gallerie d’arte private in Italia e all’estero e sono state allestite mostre personali presso prestigiose istituzioni quali Palazzo Reale a Milano, la Galleria d’Arte Moderna a Roma e Palazzo Tè a Mantova. Alcuni tra i più importanti musei d’arte con-temporanea espongono sue opere e si sono occupati della sua arte autorevoli critici, a cominciare da Achille Bonito Oliva, che su di lui scrive: “attratto dalla moltiplicabilità anonima dell’immagine, Mambor arriva alle “campionature” di uomini “statistici”, avendo ridotto la matrice delle figure a

timbro, per poi giungere ad illustrazioni di azioni e verbi elementari (camminare, ab-bracciare, asciugarsi, chiudere la porta) con conseguente riappropriazione del loro signi-ficato, dove è l’arte a produrre un rinnovato ed innocente apprendimento elementare, ma attraverso un’esibita neutralità esecu-tiva che discende dal rifiuto di considerare l’artista come un individuo privilegiato nella società”. E, già nel 1968, il critico Filiber-to Menna affermava: “occorre dare atto a

Mambor della sua lucidità critica, della sua capacità di condurre una doppia riflessione sulla pittura, una affidata alla pittura stessa, mediante un esercizio raffreddato dei mez-zi della rappresentazione che stacca netta-mente il segno dal referente, l’altra a un esercizio teorico, a un diario critico che non esiterei a considerare uno dei più lucidi testi di artisti sulla propria opera, e sui processi che presiedono alla costituzione dell’opera stessa”.

di laura Organte

Classe 1936, dopo l’esordio come “cartellonista” per il cinemasi è dedicato con successo all’arte, nel segno della “serialità”

La mostra al Centro San Gaetano Fino all’11 gennaio la ricca antologica

I “pensieri nativi” di Mambor

Mambor posa con una delle sue opere

Le feste natalizie, per chi

rimane in città, sono l’occasione per riscoprire Padova e i suoi tesori. Al Museo Diocesano, fino al 6 gennaio, sarà esposta al pubblico un’opera d’arte di grande importanza,

offerta ai visitatori nella sua veste rinnovata dopo il restauro. Si tratta della Madonna con Gesù bambino in trono, un dipinto su tavola realizzato negli anni quaranta del Quattrocento da Antonio Vivarini e Giovanni d’Alemagna. In origine era parte di un trittico destinato alla chiesa di San Moisé a Venezia, ma i due pannelli laterali si trovano oggi alla National Gallery di Londra, mentre la parte padovana, donata nei Settecento ai padri Filippini, è di proprietà della parrocchia di San Tomaso Becket. La preziosa opera viene presentata nell’ambito di un’esposizio-ne che ne ricostruisce le fasi del restauro e ne svela i contenuti simbolici consentendone una lettura approfondita.

restaurato

L.O.

Madonna con Gesùal Museo Diocesano

Un particolare dell’opera

Palazzo Zuckermann Mostra dedicata al grande imperatore romano

Padova celebra il bimillenario della morte di uno degli uomini politici più grandi di tutti i tempi: Cesare Ottavano Augusto.

Una mostra dedicata al fondatore dell’Impe-ro romano sarà allestita fino al 1 marzo pros-simo nelle sale per esposizioni temporanee di Palazzo Zuckermann, dove sarà esposta una selezione di reperti appartenenti al patri-monio dei Musei Civici cittadini.

Ma perché una mostra su Augusto a Pa-dova? Il titolo scelto per l’evento, “Opulen-tissima Patavium”, è già un indizio: durante l’era augustea, la città, divenuta municipium romano tra il 49 e il 42 a.C., era la seconda più importante dopo Roma e Cadice, nonché una delle più ricche, anche grazie al commer-cio di cavalli, di cui i patavini erano da sempre rinomati allevatori. A dare lustro a Patavium fu anche un cittadino illustre, che con la sua opera rese omaggio all’impero consegnando-ne ai posteri la storia millenaria. Si tratta di Tito Livio, lo storico che con i 142 libri della celebre Ab urbe condita raccontò le vicende di Roma dalle origini alla morte di Druso, il figliastro di Augusto, nel 9 a.C.

Di questo passato di prosperità e splen-dore non resta quasi nulla: dal V al VII secolo d.C. le invasioni barbariche, che culminano con la distruzione della città ad opera dei Longobardi, cancellarono secoli di storia eli-

minandone quasi del tutto le testimonianze. Per fortuna non tutto è andato perduto, e la mostra allestita a Palazzo Zuckermann con-sente di ricostruire quell’epoca straordinaria.

Una parte del percorso espositivo si foca-lizza in modo specifico sul ruolo di Patavium

nel tessuto economico dell’impero, che in età augustea conobbe un inusitato sviluppo economico, sostenuto da una riforma mone-tale.

Essa prevedeva monete d’oro, d’argen-to, di ottone e rame, coniate in una serie di nove nominali, tra loro in rapporto di cambio fisso e costante. Un riscontro del successo di questo intervento epocale è ancor oggi leggibile nei ritrovamenti monetali di Padova e del suo territorio, particolarmente cospicui per questo periodo.

Il “municipium”era il secondopiù importantedopo Romae Cadice

L.O.

I fasti della città sotto Augusto“Opulentissima Patavium”

Una moneta romana con l’effigie di Ottaviano Augusto

teatro e musica

LE PIù bELLE cANZONI DI NAtALE Sabato 27 dicembre torna, spettacolare come non mai, l’appuntamento con le più belle canzoni natalizie al Gran teatro Geox, un evento irrinunciabile per calarsi in pieno nell’atmosfera delle feste. Sul palco patavino dalle 21.30 l’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana, diretta da Diego Basso, il tenore Francesco Grollo, il compositore Francesco Sartori, 100 coristi e 80 orchestrali. Spettacolo assicurato.

PREmIO gALILEO, LA gIuRIAÈ già tutto pronto per la nona edizione del Premio Letterario Galileo: a presiedere la prestigiosa giuria scientifica che avrà il compito di premiare il vincitore sarà, quest’an-no, Vittorio Andreoli, noto psichiatra già Direttore del Dipartimento di psichiatria di Verona/Soave e membro della New York Academy Sciences. Si attende ora il 16 novembre per conoscere la cinquina finalista, dalla quale verrà scelto il vincitore che sarà premiato la prossima primavera, per la precisione l’8 maggio 2015 nel corso della consueta cerimonia ufficiale.

bALLEttO AL gEOxDoppietta con la grande danza a Padova in occasione del Natale. Come ormai da tradizione, il Balletto di Mosca “La Classique”, diretto da Elik Melikov, si esibirà sul palco del Gran teatro Geox con due spettacoli del più classico repertorio: il 25 dicembre alle 21.30 andrà in scena il Lago dei cigni, mentre il pomeriggio del 26 sarà la volta dello Schiaccianoci, entrambi opera del genio musicale di Cajkovskij.

a cura di Laura Organte

28 Cultura

Page 31: Rovigo nov2014 n145

Damy Cucciolo di circa 3-4 mesi, taglia media contenuta, circa 12-15

chili. Ancora cuccioli non voluti ed abbandonati

a causa della mancata sterilizzazione. Questo maschietto aspetta una famiglia che lo voglia

adottare.

per le adozioni: loretta, associazione protezione animali di chioggia onlus - 3289620233

Oliver Maschio di 3 mesi circa. Futura taglia grande, 25 Kg circa, ultimo di 5 fratellini. Sembra che nessuno si interessi a lui. Oliver è una meraviglia tutta bianca. Futura taglia Labrador, dal carattere socievole. Passate in rifugio e venite a vederlo.

Diesel Maschietto piccolo, circa 5-6 kg, circa 3 anni. Sembra un volpinet-

to, tutto peloso e tanto piccino. E’ stato legato ad un distributore

in tarda serata! Ora Diesel cerca casa ed affetto.

Il suo carattere è tranquillo e buono.

Jack Un anno, maschio, taglia media contenuta, circa 15 kg.

Jack ha una storia di abbandono tormenta-ta. Ora è un ospite fi sso a.p.a in cerca di casa. Carattere buono, equilibrato, adatto

per tutti i contesti familiari. Se cerchi un peloso d’amare Jack è perfet-to. Saprà ricambiare in modo esagerato il

bene che gli vorrai.

Argo Bassottone maxi, maschio. Circa 3-4 anni recuperato in un maneg-gio, visibilmente disorientato. Argo è un peloso tranquillo, non aggressi-vo e molto denutrito. Moltissimi visitatori del rifugio lo ignora-no. Argo non è un peloso bellissimo, ma ha un carattere d’oro. Cerchiamo una persona che apra il suo cuore e vada oltre al fatto estetico!

Nino Cucciolo maschio bellissimo, circa 2-3 mesi, futura taglia medio-contenuta. Max 15 kg. Questo cucciolo è penalizzato, gli manca

un pezzettino di zampetta. Davanti Nino è un cucciolo normalissimo e fa esattamente tutto quello che fanno i suoi 2 fratellini. Cerchiamo

qualcuno che gli voglia bene, anche con la sua piccola imperfezione.

Simba Maschio, di circa 2-3 anni. taglia medio-contenuta, circa 15-18

kg. Carattere un po’ schivo, diffi dente. Non dà confi denza subito alle persone,

ma dopo capisce che si può fi dare e si lascia coccolare. L’inverno è arrivato

vogliamo lasciare che soffra dentro una gabbia? Cerchiamo una famiglia

amorevole.

Maya Femmina, sterilizzata, circa 8 kg, 2 anni. Carattere peperino e un po’ diffi dente. Maya nei 2 anni della sua vita è stata un pacchetto postale. Spostata da una famiglia all’altra comprese pensioni di ogni tipo. Per Maya serve un posto sereno ed equilibrato. Basterebbe solo un po’ di pazienza e Maya diventerebbe la compagnia ideale.

prossimamente: i consigli dell’esperto

scrivici alla mail:[email protected]

tel. 049 8704884

Jack. Mini cagnetto maschio giovane circa 2 anni tg piccola circa kg. 10 forse meno. Questa meraviglia è arrivato all’a.p.a dopo avere vissuto l ‘abbandono. I volontari non hanno storia ,ma vorrebbero scrivere la parolina magica nel suo appello. Per jack cerchiamo una famiglia tutta per lui che lo ami e lo coccoli come un fi glio.

Italia. Femmina taglia media circa kg.20 4-5 anni Carattere buono e molto coccola. Italia ha un passato

da scordare ed un futuro da scrivere. Oggi avrei voluto fare delle foto legata a qualche palo per intenerire il

cuore di alcune persone, ma non avrebbe senso Guardate i suoi occhi e vi perforeranno il cuore

ugualmente.

Page 32: Rovigo nov2014 n145

1 sport piazza

Una festa bellissima è stata la CXP organizzata la settimana prima presso la storica pista di Atletica Leggera all’Arcella in-titolata all’olimpionico Daciano Cobachini che si è riempita di

colori e di gioia come non mai; le stime sul numero di partecipanti variano tra le 1400 e i 1600 presenze: un grande risultato se con-sideriamo la stagione che sta andando verso l’inverno, con le prime serate nebbiose a ricordarcelo.

Sicuramente questo successo è dovuto anche alla presenza del Sindaco di Padova Massimo Bitonci che non ha voluto mancare alla partenza anche se poi non ha corso come voleva, causa un fastidioso torcicollo (siamo tutti umani).

Fondamentale anche la partecipazione alla serata di Ruggero Pertile, straordinario campione nello sport e nella vita che dopo aver dato il via al gruppone è rimasto tutta la sera a disposizione dei runners che se lo sono coccolato nell’incontro organizzato da Assin-dustria Sport.

OTTIMA lA SERATA IN ARCEllA

Dopo la presentazione della new-entry Eumedica, continua per vecchi e nuovi iscritti la possibilità, dopo aver compilato la sceda nell’apposito form presente nel sito, di versare la quota diretta-

mente al Villaggio CXP: dopo il pagamento e la consegna della scheda verrà consegnata la tesserina provvisoria che dovrà essere utilizzata per il ritiro del Gilet presso lo stand di Un Sesto Acca.

Una raccomandazione per gli utilizzatori dell’Acqua Goccia di Car-nia: è più che evidente che gli organizzatori non possono portare al Villaggio CXP ogni settimana 2000 bottigliette per accontentare tutti e quindi dobbiamo iniziare a “razionare” la disponibilità, dato che c’è sempre qualcuno che ne approfi tta un pò troppo allegramente, lasciando sistematicamente a secco (è proprio il caso di dirlo) chi arriva dopo; pertanto sarà offerta ai Runners che corrono alle varie andature iniziando dai 5.00 Km al minuto, la prossima settimana solo ai 5.30, la terza solo ai 6.00 e la quarta ai camminatori... e i 4.30? per loro ci sono a disposizione fi no ad esaurimento gli integratori Pro Action presso il gazebo Un Sesto Acca riservato a chi affronta l’allenamento alle andature più veloci. Ricordiamo che comunque il Thè offerto dagli Alpini è sempre a disposizione di tutti.

COSA OFFRE Il vIllAggIO CXpA fi ne novembre la “Corri x Padova” ha fat-to tappa a la Mandria, un’occasione per tutti per visitare questo straordinario centro

sportivo, che sta assumendo importanza a livello nazionale ed internazionale per la sua ricettività ottimale offerta alle persone disabili.

Già molte federazioni del mondo paralimpi-co hanno eletto qui la loro base per allenamenti, stages e manifestazioni; in avvio dei lavori per la costruzione di un centro benessere polivalente, di una pista per l’atletica leggera e tante altre strut-ture che diventeranno patrimonio impiantistico della nostra città.

Per appassionati e non solo Padova capitale di chi ama la corsa

CXP, continua la festa dei runners che tutti i giovedì si godono la cittàAnche il sindaco Bitonci indossa le scarpe e si unisce al gruppo

L’aspetto educativo dell’Associazione si com-pleta con la gestione, in collaborazione con la Polizia Municipale, della bellissima struttura per l’educazione stradale che è stata utilizzata come

zona di riscaldamento, tutta illuminata per l’occa-sione, con grande gioia di Luigino Vendramin (il ciclista con la bandiera della CXP che “chiude” i camminatori) che svolge ogni giorno attività di istruttore volontariato (da bravo pensionato) inse-gnando ad andare in bici e rispettare il codice del-la strada ai bambini di tutte le scuole della città.

Foto di Francesco Pertini – Fotoclub Padova

30 Sport

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1 sport piazza

Una festa bellissima è stata la CXP organizzata la settimana prima presso la storica pista di Atletica Leggera all’Arcella in-titolata all’olimpionico Daciano Cobachini che si è riempita di

colori e di gioia come non mai; le stime sul numero di partecipanti variano tra le 1400 e i 1600 presenze: un grande risultato se con-sideriamo la stagione che sta andando verso l’inverno, con le prime serate nebbiose a ricordarcelo.

Sicuramente questo successo è dovuto anche alla presenza del Sindaco di Padova Massimo Bitonci che non ha voluto mancare alla partenza anche se poi non ha corso come voleva, causa un fastidioso torcicollo (siamo tutti umani).

Fondamentale anche la partecipazione alla serata di Ruggero Pertile, straordinario campione nello sport e nella vita che dopo aver dato il via al gruppone è rimasto tutta la sera a disposizione dei runners che se lo sono coccolato nell’incontro organizzato da Assin-dustria Sport.

OTTIMA lA SERATA IN ARCEllA

Dopo la presentazione della new-entry Eumedica, continua per vecchi e nuovi iscritti la possibilità, dopo aver compilato la sceda nell’apposito form presente nel sito, di versare la quota diretta-

mente al Villaggio CXP: dopo il pagamento e la consegna della scheda verrà consegnata la tesserina provvisoria che dovrà essere utilizzata per il ritiro del Gilet presso lo stand di Un Sesto Acca.

Una raccomandazione per gli utilizzatori dell’Acqua Goccia di Car-nia: è più che evidente che gli organizzatori non possono portare al Villaggio CXP ogni settimana 2000 bottigliette per accontentare tutti e quindi dobbiamo iniziare a “razionare” la disponibilità, dato che c’è sempre qualcuno che ne approfi tta un pò troppo allegramente, lasciando sistematicamente a secco (è proprio il caso di dirlo) chi arriva dopo; pertanto sarà offerta ai Runners che corrono alle varie andature iniziando dai 5.00 Km al minuto, la prossima settimana solo ai 5.30, la terza solo ai 6.00 e la quarta ai camminatori... e i 4.30? per loro ci sono a disposizione fi no ad esaurimento gli integratori Pro Action presso il gazebo Un Sesto Acca riservato a chi affronta l’allenamento alle andature più veloci. Ricordiamo che comunque il Thè offerto dagli Alpini è sempre a disposizione di tutti.

COSA OFFRE Il vIllAggIO CXpA fi ne novembre la “Corri x Padova” ha fat-to tappa a la Mandria, un’occasione per tutti per visitare questo straordinario centro

sportivo, che sta assumendo importanza a livello nazionale ed internazionale per la sua ricettività ottimale offerta alle persone disabili.

Già molte federazioni del mondo paralimpi-co hanno eletto qui la loro base per allenamenti, stages e manifestazioni; in avvio dei lavori per la costruzione di un centro benessere polivalente, di una pista per l’atletica leggera e tante altre strut-ture che diventeranno patrimonio impiantistico della nostra città.

Per appassionati e non solo Padova capitale di chi ama la corsa

CXP, continua la festa dei runners che tutti i giovedì si godono la cittàAnche il sindaco Bitonci indossa le scarpe e si unisce al gruppo

L’aspetto educativo dell’Associazione si com-pleta con la gestione, in collaborazione con la Polizia Municipale, della bellissima struttura per l’educazione stradale che è stata utilizzata come

zona di riscaldamento, tutta illuminata per l’occa-sione, con grande gioia di Luigino Vendramin (il ciclista con la bandiera della CXP che “chiude” i camminatori) che svolge ogni giorno attività di istruttore volontariato (da bravo pensionato) inse-gnando ad andare in bici e rispettare il codice del-la strada ai bambini di tutte le scuole della città.

Foto di Francesco Pertini – Fotoclub Padova

Argos, energiA “trAspArente” Al servizio dellA fAmigliA e dell’impresA

Affidabilità, competenza, capillarità dei servizi, trasparenza della fatturazione, competitività delle tariffe: tutti buoni motivi per scegliere Argos Energia.

www.argosenergia.com Numero verde 800-178997

Le chiavi vincenti di una società in espansione: tanti sportelli, una presenza capillare sul territorio, rapporto personalizzato con il cliente, tariffe gas e luce chiare e competitive, risparmio con l’autolettura

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Nel cuore del Nordest, Argos Energia Spa (www.argosenergia.com) festeggia il de-cennale di attività nel settore della forni-tura di gas naturale ed energia elettrica per famiglie e imprese.Oggi la società di Sarmeola di Rubano, alle porte di Padova, ha un portafoglio di 100 mila clienti gas e luce in tutta Italia, ma si prepara a un ulteriore salto di qualità nei servizi offerti e nella presenza territo-riale. Attualmente sono operativi sportelli a Padova (Sarmeola, Fossona, Monselice, Conselve), Vicenza (Noventa Vicentina e lo stesso capoluogo berico), Rovigo (Adria), Treviso (Castelfranco) e Pordenone. Nei prossimi mesi la società sbarcherà anche a Roma (dove si trova la sua sede legale) e Milano, città in cui la presenza commercia-le di Argos è già consolidata. «Devo dire con piacere che, nonostan-te l’attuale quadro economico genera-le dell’Italia sia complicato, da quando siamo nati, nel 2004, siamo in crescita costante – spiega Alberto Peruzzo, presi-dente della società –. La chiave vincente di

Argos è semplice e tutta incentrata sulla fiducia e sulla percezione dei nostri clien-ti. Gli elementi decisivi sono infatti la ca-pillarità della rete di vendita e la forza del servizio di customer service. In altri termini, a determinare il successo di Argos Energia è la qualità del servizio che siamo in grado di offrire, più che lo stesso sconto del 15% sulle forniture che garantiamo per sempre a tutti i nostri clienti».Sia per le utenze private sia per le azien-de, Argos offre tre tipologie di contratto: solo Gas, solo Elettricità, Luce + Gas. A tutte le categorie di clienti e per ogni ti-pologia di contratto la società riconosce a vita uno sconto del 15% rispetto alle tariffe correnti.Ma i veri punti di forza di Argos, come detto, sono la forza e la qualità della rete di vendita e di assistenza. Innanzitutto, gli sportelli sono gestiti direttamente da personale aziendale, e non affidati a ter-zi. L’assistenza telefonica viene garantita attraverso il numero verde gratuito 800-178997, attivo dalle 8 alle 20 dal lunedì al

venerdì, e dalle 9 alle 12,30 il sabato.Anche l’area clienti online sul sito www.ar-gosenergia.com è gestita direttamente da addetti Argos ed è ottimizzata per rendere intuitivi e immediati il fai-da-te e il con-trollo di ogni fase della fornitura. A partire dall’autolettura, che garantisce all’utente il controllo totale dei suoi consumi e del-la relativa spesa, mettendolo al riparo da qualsiasi brutta sorpresa in bolletta. E an-che quest’ultima è trasparente e semplice da leggere: tutte le voci sono comprensibili e ogni mese si paga solo quanto effettiva-mente consumato. In questo modo è facile tenere d’occhio la spesa.«Con noi il cliente è tutelato a 360 gradi – continua Peruzzo –, perché non solo co-nosce direttamente la persona con cui ha

stipulato il contratto, ma può anche con-tattarla personalmente per ogni esigenza di informazione o chiarimento. La nostra filosofia è semplice: l’utente, che sia una famiglie o un cliente business, si deve sen-tire sempre accolto e ascoltato. Il risulta-to di tutto questo è che ogni sua esigenza trova sempre accoglienza diretta e qua-lificata. Il suo interlocutore non sarà mai impreparato, né tanto meno gli risponderà un call center ubicato chissà dove, senza alcun legame con il territorio e con il ser-vizio erogato». Affidabilità, competenza, capillarità dei servizi, personalizzazione del rapporto, trasparenza della fatturazione, competi-tività delle tariffe: tutti buoni motivi per scegliere Argos Energia.

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Ritengo interessante portare all’attenzione del lettore alcune recenti significative pronunce della Corte di Cassazione in materia di apparecchi rilevatori della ve-

locità (Autovelox). Con ordinanza 7 agosto 2014 n. 17766 la Sezione Seconda della Corte di Cassazione ha dichiarato “non manifestamente infondata, in relazione all’art. 3 della Costituzione, la questione di legittimità costituzionale dell’art. 45, comma 6, Codice della Strada, nella parte in cui non pre-vede che le apparecchiature di accertamento della violazione dei limiti di velocità siano sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e taratura”. Con l’ordinanza interlocutoria in com-mento la S.C. ritorna sul tema della taratura degli apparecchi di rilevamento della velocità, dichiarando non manifestamen-te infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 45 Codice della Strada nei termini di cui in massima.

Attraverso un breve ma efficace excursus normativo e giurisprudenziale sull’argomento, la S.C. perviene a conclu-sioni che si pongono in netto contrasto con il precedente, consolidato, orientamento secondo cui le apparecchiature elettroniche regolarmente omologate e utilizzate per rilevare le violazioni dei limiti di velocità non devono essere sottopo-ste ai controlli previsti dalla L. n. 273 del 1991, istitutiva del sistema nazionale di taratura che attiene alla materia c.d. me-

Alcuni spunti sulla validita’ dell’accertamento della velocita’ mediante autovelox favorevoli all’utenteDiritto automobilistico

trologica diversa rispetto a quella della misurazione elettronica della velocità. La decisione in epigrafe ha l’indubbio pregio di aver sottolineato la palese irragionevolezza di un sistema e di una Amministrazione che non si è adeguata alla richiamata normativa interna riportando “un incredibile risultato” a cui rapportarsi: “… una qualunque bilancia di un mercato rio-nale è soggetta a periodica verifica della taratura, nel mentre non lo è una complessa apparecchiatura, come quella per la verifica della velocità, che svolge un accertamento irripetibile e fonte di gravi conseguenze per il cittadino proprietario e/o conducente di veicolo”. (Analisi tratta da Commento alla sen-tenza pubblicato in Arch. giur. circ. e sin. strad. n. 10/2014).

Pertanto sull’argomento la parola passa alla Corte Co-stituzionale.

Con sentenza 14 marzo 2014 n. 5997 la Sezione Se-sta della Corte di Cassazione ha deliberato che “La preventiva segnalazione della presenza e del carattere temporaneo o permanente dei sistemi elettronici di rilevamento della veloci-tà costituisce un obbligo specifico ed inderogabile degli organi di polizia stradale demandati a tale tipo di controllo, imposto a garanzia dell’utenza stradale, la cui violazione si ripercuote sulla legittimità degli accertamenti, determinandone la nul-lità”. Orbene, alla stregua di tali elementi, con riferimento

all’attività di accertamento in capo agli agenti verbalizzanti, è necessario ai fini della legittimità della verbalizzazione delle inerenti operazioni, che gli accertatori attestino, nel relativo verbale da redigersi ai sensi dell’art. 200 Codice della Strada, tale indispensabile modalità dell’accertamento e quindi, an-che il carattere temporaneo o permanente della postazione di controllo per il rilevamento elettronico della velocità, proprio al fine di porre l’assunto contravventore nella condizione di poter valutare la legittimità o meno dell’accertamento eseguito in relazione ai prescritti adempimenti normativi e regolamentari. In altre parole qualora tale compito da parte della P.A. (agenti rilevatori) non sia stato assolto adeguatamente mediante indicazione nel verbale del carattere temporaneo o perma-nente della postazione di controllo, ne consegue che l’attività di verbalizzazione delle operazioni riguardanti l’accertamen-to eseguito non può considerarsi legittima, pena l’invalidità dell’impugnato verbale.

Con una terza e significativa ordinanza del 20 maggio 2014 n. 11018 la Sezione Sesta Civile della Corte di Cassa-zione ha deliberato quanto segue: “ Poiché, ai sensi dell’art. 104 Reg. Codice della Strada i segnali di divieto devono es-sere ripetuti dopo ogni intersezione, la limitazione di velocità imposta da un segnale precedente l’intersezione stessa viene

meno dopo il superamento dell’incrocio, qualora non venga ribadita da nuovo apposito segnale; in mancanza di tale nuo-vo segnale, rivive la prescrizione generale dei limiti di velocità relativi al tipo di strada, salvo quanto disposto da segnali a validità zonale o da altre condizioni specifiche”.

Alla luce del suddetto principio in occasione di un ricor-so presentato da un cittadino, la Suprema Corte ha ritenuto che, non essendo stato ripetuto il segnale impositivo del li-mite massimo di velocità di 50 km. orari dopo lo svincolo in direzione del Comune di Portigliola, per il tratto di strada successivo a tale svincolo valesse il limite di velocità di 90 km. orari, previsto dall’art. 142 del Codice della Strada per quel tipo di strada. Pertanto il ricorrente, viaggiando ad una velocità di 60 km. orari (come da rilevazione dell’Autovelox) non aveva commesso alcuna violazione del limite di velocità.

Per concludere la “ratio” che accomuna le tre decisioni della Suprema Corte è rinvenibile nell’obbligo di civile traspa-renza gravante sulla Pubblica Amministrazione il cui potere sanzionatorio, in materia di circolazione stradale, non deve tanto essere ispirato dalla sorpresa ingannevole dell’automo-bilista indisciplinato, in una logica patrimoniale captatoria, quanto da uno scopo di tutela della sicurezza ad esclusiva garanzia dell’utenza stradale.

Avv. Elisabetta Ponzetti

Avvocato Elisabetta Ponzetti Corso Del Popolo 161 - 45100 Rovigo (RO) - tel: 0425 21610 - fax: 0425 22580 - [email protected]

Le violazioni in ambito civile possono riguardare o aspetti patrimoniali (la mancata corresponsione della quota di mantenimento per i figli, ovvero del rimborso al 50% del-

le spese scolastiche, sanitarie, ecc.) ovvero non patrimoniali (quale il mancato rispetto del diritto di visita).

1. Se il credito è quantificato in un provvedimento ese-cutivo, si ha diritto di procedere con l’esecuzione forzata. Ciò presuppone la notifica del titolo esecutivo e dell’atto di precet-to, nonché il pignoramento dei beni del debitore in vari modi (mobiliare, che aggredisce i beni mobili; immobiliare, che colpisce il patrimonio immobiliare; presso terzi, che tenta di “intercettare” i crediti che il debitore vanta verso soggetti ter-zi, quali banche e datore di lavoro). Con riguardo alle spese ripartite al 50% tra i genitori (scolastiche, sanitarie, sportive, ecc.), dato che non è possibile prevederne l’ammontare si verificano spesso prolungati contenziosi tra i genitori. In tali casi non si può direttamente aggredire il patrimonio con l’ese-cuzione forzata, perché il proprio credito non è stato ancora quantificato e pertanto occorre prima ricorrere all’Autorità giudiziaria con il c.d. decreto ingiuntivo, e successivamente procedere con l’esecuzione forzata, naturalmente nel caso in cui il decreto sia reso esecutivo. L’ingiunto può opporsi al decreto ingiuntivo, instaurando una causa ordinaria.

La tutela civile e penale in caso di mancato rispetto dei provvedimenti giudiziali relativi ai figliDiritto civile e penale

L’art. 316 bis del codice civile consente ora di rivolgersi direttamente al Presidente del Tribunale, che può ordinare con decreto che una parte dei redditi dell’obbligato sia versa-ta direttamente all’altro genitore; tale decreto è titolo esecu-tivo, pur potendosi proporre opposizione.

2. Se le violazioni riguardano aspetti non patrimoniali (la collocazione abitativa ed il diritto di visita), l’art. 709 ter del codice di procedura civile consente ora di rivolgersi al Giudice del procedimento in corso. Quest’ultimo adotta i provvedimenti opportuni e, in caso di gravi inadempienze o di atti pregiudizievoli per i minori, può ammonire il genito-re inadempiente, disporre il risarcimento dei danni o anche condannare al pagamento di una sanzione pecuniaria, fino ad un massimo di 5.000,00 euro. Sono misure dissuasive, volte ad indurre il rispetto di tutte le statuizioni giudiziali. L’art. 614 bis nel codice di procedura civile anticipa poi la tutela alla fase precedente a quella esecutiva, consentendo al Giudice, con la condanna, di stabilire una somma di denaro per ogni violazione o inosservanza successiva agli obblighi di fare c.d. infungibili o di non fare, ovvero anche per ogni ritardo nell’esecuzione. Tale provvedimento è già di per sé titolo esecutivo.

Nei casi più gravi l’ordinamento appresta anche una

tutela penale, con la repressione della condotta prevista dalla legge come reato. Il codice penale punisce la mancata esecu-zione dolosa di un provvedimento del giudice ai sensi dell’art. 388 c.p. Tale norma è generale in quanto punisce chiunque, per sottrarsi all’adempimento degli obblighi nascenti da un provvedimento dell’autorità giudiziaria, compie, sui propri o sugli altrui beni, atti simulati o fraudolenti; il secondo comma del predetto articolo, invece, fa riferimento alla violazione dei provvedimenti in materia di affidamento dei figli o di persone incapaci. L’elusione di un provvedimento del giudice civile che riguardi l’affidamento di minori può concretarsi in un qualunque comportamento da cui derivi la “frustrazione” delle legittime pretese altrui. Sono compresi anche gli atteg-giamenti di carattere omissivo, se finalizzati ad ostacolare ed impedire il diritto di visita e di frequentazione dei figli. Anche in caso di separazione dei coniugi il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi.

Un’altra fattispecie penale rilevante è quella prevista dall’art. 570 c.p., che punisce il coniuge/convivente che si sottrae agli obblighi di assistenza inerenti alla responsabilità genitoriale o alla qualità di coniuge. Deve sussistere, da un lato, lo “stato di bisogno” dell’avente diritto e dall’altro la

“concreta capacità economica” dell’obbligato. Per “stato di bisogno” si intende la mancanza di risorse economiche proprie del soggetto avente diritto, ma tale condizione non è esclusa dal fatto che quest’ultimo abbia trovato un lavoro per sopperire alla condizione di indigenza, né dall’intervento di altri familiari che aiutino il congiunto in difficoltà, anzi tali circostanze comprovano l’effettività dello stato di bisogno. Quanto alla “capacità economica” dell’obbligato, la perdita del lavoro non libera dai doveri connessi alla genitorialità, a meno che la disoccupazione sia incolpevole e comunque in tali casi dovrà essere l’imputato a dimostrare di essere nell’impossibilità di ottemperare agli obblighi di assistenza familiare. Il ricorso alla giustizia penale non consente di veder ristabilito in tempi brevi l’esercizio del diritto leso. L’eventuale sentenza di condanna infatti non determina, di per sé sola, il ristabilimento dell’equilibrio violato, ma si limita a punire il coniuge/convivente. Il ricorso alla tutela penale deve essere sempre considerato l’extrema ratio, perché con la querela e con l’intervento delle forze dell’ordine si rischia di provocare un danno al minore, spesso travolto dalla conflittualità dei genitori.

Non vi è dubbio però che in molti casi il ricorso alla tutela penale è inevitabile.

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Page 35: Rovigo nov2014 n145

Nel febbraio del 1993, alcuni avvocati che si occupavano abitual-mente di questioni di diritto di famiglia hanno costituito a Roma l’Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e per i Minori (AIAF). Oggi l’AIAF riunisce in tutta Italia oltre 1800 avvocati, è presente in quasi tutte le regioni e in numerosissime provincie tra cui quella di Rovigo. Lo scopo della nostra Associazione, formata da avvocati che esercitano la professione prevalentemente nel settore del diritto di famiglia, dei minori e delle persone, è prin-cipalmente di FORMARE e QUALIFICARE continuamente i propri associati mediante una incessante attività formativa specialistica fatta di convegni, corsi, pubblicazioni e una scuola di alta specia-lizzazione.La sezione rodigina dell’AIAFNella provincia di Rovigo l’AIAF è presente dal 2007, in questi anni ha organizzato numerosi eventi formativi e creato una rete di confronto e collaborazione tra i propri associati e altri professio-nisti che si occupano delle relazioni personali e familiari (psicologi e psicoterapeuti, medici, mediatori familiari, operatori consulto-riali). La formazione professionale degli avvocati è a servizio del cittadino

Che cos’è l’AIAF

Il bene costituito dalla “casa familiare”.La “casa familiare” è l’ambiente ove si svolge prevalentemente la vita della famiglia. Quan-do la famiglia entra in crisi, la casa familiare assume un valore ed un signifi cato particolare per il benessere dei fi gli, soprattutto se mino-ri. Nella separazione, nel divorzio e nella fi ne delle unioni di fatto, il godimento della casa familiare è disciplinato dall’art. 337 sexies del codice civile. Secondo questa norma, il Giu-dice, nel decidere a quale dei due coniugi o ex conviventi assegnare la casa familiare in godimento, deve pensare prima di tutto al bene dei fi gli minori; questi hanno diritto di continuare a vivere nella casa familiare con il genitore che si prenderà cura di loro preva-lentemente, per non vedere stravolta la loro quotidianità e per conservare quelle certezze che derivano dall’ambiente a loro noto e a loro caro. Dunque il Giudice assegna la casa in godimento al genitore che abita con i fi gli, affi nchè questi continui ad abitarvi con loro. Quando il Giudice assegna la casa familiare, deve tenere conto dei rapporti economici tra i genitori, cioè delle loro situazioni economico reddituali, ed anche del diritto di proprietà su questa; ma per il superiore bene dei fi gli, può decidere di assegnare la casa in godimento ad un genitore (non proprietario), così sacrifi -cando il diritto di proprietà dell’altro. Gli stessi principi si applicano al caso in cui via siano fi gli maggiorenni non autonomi economicamente, cioè bisognosi di essere mantenuti, per tutto il tempo che serve loro a formarsi per il mondo del lavoro - con diligenza e zelo - e a trovare un impiego retribuito adeguatamente.

Il coniuge che vive con i fi gli e che è as-segnatario della casa coniugale mantie-ne il diritto a godere delle casa nel caso in cui stabilisca una relazione di convi-venza con altra persona o contragga un nuovo matrimonio?Il legislatore ha stabilito che in questi casi il diritto al godimento della casa familiare viene meno.Tuttavia, nella pratica giudiziaria, l’assegna-zione in caso di convivenza di fatto o di nuo-vo matrimonio non viene meno a priori o non

viene revocata a priori in caso di nuova rela-zione dopo l’assegnazione, in quanto quello che conta deve sempre essere l’interesse del minore (o del fi glio maggiorenne non econo-micamente autosuffi ciente), sicchè dovrà va-lutarsi caso per caso.Se - ad esempio – dopo la separazione, il ge-nitore assegnatario consolida una nuova rela-zione affettiva e di convivenza con una terza persona, il fi glio minorenne, che è inserito in un determinato gruppo amicale, scolastico ed extrascolatico, potrebbe subire un evidente disagio dalla necessità di dover lasciare quella che è sempre stata la sua casa, e magari, di conseguenza, an-che scuola e quar-tiere.

Cosa accade se la casa familia-re è di proprietà dei genitori del coniuge che non abita con i fi gli ?Si tratta di un’ipo-tesi diffusa, quella in cui i genitori di uno dei componenti della coppia, per agevo-lare la nascita di una nuova famiglia “diano in prestito” un immobile di loro proprietà al fi glio (o alla fi glia) a tempo indeterminato e a titolo gratuito (verosimilmente sino a quando i neo sposi avranno la possibilità economica di acquistarne una autonomamente, se ciò accadrà).Il contratto che si stipula fra le parti (e che non necessita della forma scritta) è il como-dato gratuito in virtù del quale i genitori (co-modanti) potranno – semmai - chiedere la restituzione del bene solo in ipotesi di un so-praggiunto urgente ed imprevedibile bisogno.Tutto bene, sino a quando – malaugurata-mente – i coniugi addivengano alla sepa-razione personale e vi siano fi gli minori o maggiorenni non autosuffi cienti che venga-no collocati - ad esempio - presso la madre, mentre i proprietari della casa coniugale sono i genitori del padre. Appare evidente la contrapposizione che si

L’assegnazione della casa coniugale nella separazione, nel divorzio o quando finisce la convivenza

 

Damiana Stocco, avvocato del Foro di Rovigo, referente della Sezione Territoriale di Rovigo AIAF, componente

del direttivo regionale e nazionale AIAF

Paola Fracassi, avvocato del Foro di Rovigo – Socio AIAFCristina Guasti, avvocato del Foro di Rovigo – Socio AIAF

www.aiaf-avvocati.it.

viene a creare in questo caso tra due dirit-ti che meritano entrambi tutela: quello della proprietà dei nonni sull’immobile e quello dei fi gli alla conservazione dell’habitat familiare.I tribunali che hanno giudicato casi del genere non hanno sempre dato risposte univoche.Da ultimo è stato deciso che - se è accerta-to che l’immobile è stato ceduto in comodato con la volontà di destinarlo alle esigenze abi-tative del neo nucleo familiare - dovrà esse-re accordata la prevalenza al diritto dei fi gli alla stabilità e dunque a rimanere nella casa familiare. I nonni potranno chiedere la re-stituzione dell’immobile solo in ipotesi di un

sopravvenuto ur-gente ed impre-vedibile bisogno (ad esempio una grave malattia che richieda assisten-za continuativa, diurna e notturna e solo nella casa adibita a residenza coniugale vi sia lo spazio necessario per ospitare una

terza persona che svolga il ruolo di badante).

E’ possibile l’assegnazione della casa fa-miliare direttamente a favore dei fi gli?Talvolta si è pensato di risolvere il problema della casa familiare in caso di separazione o divorzio assegnandola direttamente ai fi gli, mentre i genitori si alternano nell’abitazione, ad esempio una settimana per ciascuno.E’ un’ipotesi coltivabile quando il Giudice non abbia altre vie per mantenere in equilibrio le posizioni economiche dei coniugi.Se, ad esempio, la casa coniugale è di pro-prietà esclusiva di un solo coniuge, che cor-risponde da solo la rata del relativo mutuo, e questo non può ricevere la casa in asse-gnazione perché non è lui che si prende cura

in prevalenza della prole, il Giudice dovrà fare necessariamente delle rifl essioni. Vero-similmente quel coniuge, dovendo pagare il mutuo, non avrà le risorse economiche per procurarsi un diverso alloggio, adeguato ad ospitare i propri fi gli nei giorni a loro dedicati. Sarà per lui più semplice alternarsi presso la casa familiare con il coniuge separato e, per il periodo residuo, tornare a vivere con i propri genitori. Ma – si badi bene - trattasi di una so-luzione che richiede una grande collaborazio-ne ed equilibrio fra le parti interessate (cosa molto diffi cile quando la coppia è in crisi), a causa delle molteplici ed inevitabili occasioni di incontro e condivisione che essa comporta.Per questo rimane una soluzione del tutto re-siduale.

Cosa succede nell’ipotesi in cui la casa familiare fosse in locazione ed il con-tratto lo avesse sottoscritto uno solo dei coniugi? E se quest’ultimo non fosse quello assegnatario della casa?In questo caso il coniuge assegnatario della casa subentrerà nel contratto e diverrà il sog-getto obbligato al pagamento del canone, con estinzione del rapporto di locazione in capo all’altro coniuge.

Se l’immobile è stato acquistato con un mutuo, in caso di assegnazione della casa ad uno dei due, chi sarà gravato dall’onere di corrispondere le residue rate?La regola è che continui a pagare la rata quel-lo dei due che lo ha fatto sino a quel mo-mento, indipendentemente dall’assegnazione della casa. Il Giudice potrà però decidere di-versamente nella logica di equilibrio dei rap-porti economici fra le parti. Il Giudice, peral-tro, può imporre al coniuge non collocatario e non assegnatario l’obbligo di versare la rata di mutuo della casa coniugale per contribuire al mantenimento dei fi gli.

Gli avvocati sono impegnati in una continua attività di formazione professionale per rispondere al diritto di ogni cittadino - che si accinge ad affi dare una problematica di tipo legale ad un pro-fessionista - di scegliere tra coloro che si distinguono per una

particolare preparazione tecnica e specialistica.Che cosa fa l’AIAF oltre all’attività formativa?Con i nostri convegni e le nostre pubblicazioni contribuiamo a pro-muove il dibattito sulle tematiche della famiglia, della persona, della condizione dei bambini e dei giovani. Da anni siamo impegnati, anche presentando disegni di legge, affi nchè siano riformati e quindi miglio-rati i procedimenti che hanno ad oggetto la materia della famiglia e dei minori, ovvero perchè siano trattati con una unica procedura, snel-la e veloce, davanti ad un Giudice specializzato in diritto di famiglia.Perché L’AIAF sulla “PIAZZA”?Abbiamo accolto l’invito di affrontare, per alcuni mesi, alcune questio-ni “giuridiche” legate all’esperienza della “crisi familiare”, con l’intento di illustrare alcuni principi di diritto che la regolano. In questo numero del giornale affronteremo alcune questioni riguardanti la “destinazio-ne” della casa coniugale quando due coniugi si separano, divorziano o quando cessa la convivenza tra persone non sposate. Cercheremo, quindi, di rispondere ad alcune delle molte domande che ci pongono le persone che incontriamo nella nostra esperienza professionale.

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RUBRICHEneWS - SI vIaGGIare - SalUte e beneSSere - tenDenZe - eSpertI & proFeSSIonIStI - oroSCopo e CrUCIpIaZZa www.lapiazzaweb.it

Se la vedessero i maghi di Hollywood, c’è da giurarci, Fratta avrebbe già una, dieci, cento repliche. Perché il suo centro costellato di ville e palazzetti veneti è così

ricco di scorci e di contesti armoniosi che sembra fatto appo-sta per girarci dei fi lm a sfondo storico. A far la diva sotto la luce dei rifl ettori Fratta Polesine, che fra gli architetti che l’hanno resa seducente annovera anche tale Andrea Palladio, c’è comunque abituata. L’ultima produzione cinematografi ca ambientata a Fratta risale al 2004 quando Villa Badoer ha ospitato il set del fi lm “Notte senza fi ne” di Elisabetta Sgarbi, con Laura Morante e Toni Servillo, secondo dei tre episodi della trilogia “Amore - tradimento - incesto”. Il sogno nel cassetto è un fi lm sulla vita di Lucrezia Gonzaga che nella cittadina visse nel ‘500, quando al posto della palladiana Villa Badoer c’era ancora il palazzo-castello che la gentidon-na mantovana condivise con il marito, il capitano di ventura

veneziano Giampaolo Manfrone.A Fratta è appena calato il sipario sulla grande rievocazio-

ne dedicata alla Carboneria (“Le giornate della Carboneria”, che da tredici anni rievocano un fatto storico importante, ov-vero l’arresto da parte austriaca di un primo nucleo di patrioti carbonari avvenuto l’11 novembre 1818, è l’unica manife-stazione di questo genere in Italia), che ora, con l’avvicinarsi del Natale, la cittadina polesana si accinge a rimettere il fard per riproprorre ai suoi ammiratori un ricco calendario di even-ti. Che spazieranno nella memoria di più periodi storici. Si va dalla mostra storico-documentaria dedicata nel sontuoso salone di Villa Badoer a Giacomo Matteotti, il parlamentare socialista illustre fi glio di Fratta fatto assassinare da Mussolini nel 1925 (a Fratta c’è ancora la sua casa-museo e, nel cimi-tero, comunale, la tomba di famiglia dove è stato sepolto), alla mostra fotografi ca dedicata a Giandomenico Tiepolo e

alla sua famosa Via Crucis, quella rubata (e mai più ritro-vata) dalla chiesa parrocchiale di Fratta nella notte fra l’11 e il febbraio 1999. Si tratta di un viaggio fra arte, storia e memoria con al centro un’opera d’arte che è ancora nel cuore di tutti gli abitanti di Fratta. La mostra si tiene, dal 7 al 14 dicembre, al palazzo del Manegium (ovvero palazzo Grindati Boniotti, sede del museo etnografi co). L’appendice sarà de-dicata ad una curiosa esposizione di vecchi ferri da stiro.

L’excursus storico allestito quest’anno dal Comune di Fratta e da associazioni locali propone anche un salto nel primo Novecento con uno sguardo carico d’affetto agli emi-granti di allora: tanti, tantissimi anche a Fratta e in Polesine. Povera gente che partiva con la classica valigia di cartone alla volta delle Americhe, del Nord Europa o dell’Australia. L’evento “Mamma mia dammi cento lire...”, sottotitolato

Continua alla pagina seguente

LA CITTADINA CARA AL PALLADIOE A LUCREZIA GONZAGA

E FAMOSA PER LE SUE VILLE VENETEIN VISTA DELLE FESTIVITÀ NATALIZIE

PROPONE UN RICCO “MENU” CULTURALEDEDICATO ALLA FIGURA DI MATTEOTTI

ALLA PERDUTA VIA CRUCIS DEL TIEPOLOALL’ARCHEOLOGIA E ALL’EMIGRAZIONE

MA NON MANCHERANNO EVENTIPIÙ TRADIZIONALI COME CONCERTI

MOSTRE DI PRESEPI ARTISTICIE RAPPRESENTAZIONE DELLA NATIVITÀ

C’È PURE UNA MOSTRADI VECCHI FERRI DA STIRO

Natale a Fratta luminarie sulla storia

nella Foto Di CopeRtina (e sotto) Villa Molin aVeZZÙ, la noBile ResiDenZa DoVe l’11 noVeMBRe 1818 gli

austRiaCi aRRestaRono il nuCleo CaRBonaRo Di FRatta. a DestRa alCune iMMagini Della ManiFestaZione

“le gioRnate Della CaRBoneRia). sotto: luCReZia gonZaga, Villa BaDoeR e giaCoMo Matteotti (Con

uno sCoRCio Della sua Casa Museo). nella pagina seguente: Dall’alto Due sCoRCi Di FRatta, Villa

BaDoeR, un MoMento Della RieVoCaZione CaRBonaRa a Villa Molin aVeZZÙ, l’esteRno Di Casa Matteotti e Due

iMMagini Di Villa BaDoeR (FRa Cui un inteRno)

polesine

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“Storie di vita e di migrazione fra novelle e poesie”, incontro inserito nella Settimana dei beni culturali in Polesine, si tiene alle 16 di domenica 14 dicembre nella sala consilia-re del municipio, che pure è una villa storica affacciata sullo Scortico, il corso d’acqua che attraversa Fratta. Immancabile anche una rivisitazione della Natività: il 26 dicembre, alle 15, si terrà lungo le vie del centro stori-co la rappresentazione del presepe vivente, suggestiva messa in scena con personaggi in costume calati nella realtà della Betlemme del tempo che, in caso di maltempo, sarà rinviata al 28 dicembre.

Ad un periodo ancora più lontano si rifà, invece, l’incontro “Tessere e fi lare nell’età del Bronzo” che esperti di archeologia am-bienteranno sabato 20 dicembre alle 15,30 nella ideale cornice del Museo Archeologico Nazionale, istituzione culturale di cui Frat-ta va fi era per la ricchezza dei reperti della tarda età del Bronzo esposti, in particolare quelli rinvenuti in quarant’anni di ricerche archeologiche nel villaggio di Frattesina e nelle sue necropoli. Nell’occasione sarà inau-gurato un nuovo telaio verticale che si rifà ai modelli dell’epoca. Lo ha costruito un arti-

giano locale, Carlo Prando, in collaborazione con l’associazione culturale Manegium. Poco prima, alle 15, Federica Gonzato, direttrice del museo, terrà una conferenza su “Trame preziose dal Mediterraneo a Frattesina”. Appuntamento culturale di rilievo anche il 7 dicembre: lo stesso Museo Archeologico Nazionale propone alle 11 la proiezione di un video dedicato agli scorci più suggestivi di Fratta realizzato dal Fotoclub Adria, mentre alle 15,30 il professor Gianfranco Cordella presenterà “Magico Iran”, un documentario di viaggio sull’Iran archelogico e moderno.

Non di sola storia sarà comunque con-dito il Natale a Fratta Polesine. Per chi non sa rinunciare alle atmosfere più familiari, ovvero a mercatini, luminarie, albero di Na-tale, vetrine illuminate e cioccolata a gogò (una goduria specialmente per i bambini) è previsto un 8 dicembre da incorniciare: la magia del Natale più popolare andrà in onda, sempre sotto i soliti familiari rifl ettori, nel centro storico della cittadina che i patrizi della Serenissima vollero così bella e così unica. Lo spettacolo, se così si può chiamare, si ripeterà durante tutte le giornate festive che precederanno il Natale e anche durante

le vacanze. Il 14 dicembre, nella graziosa chiesetta di San Francesco, sarà alzato il sipario sulla ventesima mostra dei presepi artistici, un appuntamento che ormai ha fi -delizzato un pubblico numeroso. Lo stesso giorno alle 16 nella casa Sacra Famiglia i protagonisti saranno gli allievi della scuola di musica che offriranno un saggio della loro bravura.

Il 20 dicembre alle 20,45 nella chiesa parrocchiale dedicata ai santi Pietro e Pao-lo è in programma un grande concerto di Natale.

Domenica 21 dicembre sarà ancora lo straordinario scenario architettonico e na-turale del centro storico a fare da sfondo all’evento “Dai quattro cantoni per cantare il Natale”, canzoni e nenie natalizie lungo le vie e sotto l’albero. Il 22 dicembre la città, sindaco Tiziana Virgili in testa, farà gli auguri a tutti alle 19 nella sala civica “Giacomo Matteotti”: una bella usanza. Ma il momen-to più atteso, e qui anche l’aristocratica Frat-ta deve inchinarsi, è l’arrivo di Babbo Nata-le con i suoi pacchi di doni. E’ atteso la vigilia di Natale in piazza Matteotti. Verso le 17, puntualità del servizio slitte permettendo.

IL FASCINO DEL MULINO

Non v’è dubbio che “Le giornate della Carboneria” rappresentino per Fratta il momento cruciale dell’attività culturale annuale. Hanno fruttato persino un gemellaggio con Brno, la città morava dove si trova lo Spielberg, il carcere duro dove fi nirono i carbonari arrestati per

cospirazione dagli Austriaci l’11 novembre 1818 a Villa Molin Avezzù. Evento questo ricordato con la riproposizione in chiave teatrale nella stessa Villa Avezzù Molin del banchetto durante il quale avvenne l’arresto dei patrioti seduti al tavolo di Cecilia Monti e del marito, il generale francese Jean Baptiste D’Arnaud. La domenica più vicina all’11 novembre poi Fratta si veste d’Ottocento per riproprre anche all’aperto i fatti dell’epoca. Una manifestazione curatissima. Durante le giornate carbonare aprono i battenti alle visite anche alcune ville private che appartennero a nobili legati alla Carboneria. Dal punto di vista turistico Fratta offre molto altro. Inserita in un percorso ciclabile che tocca molti altri interessanti centri polesani, la città cara a Lucrezia Gonzaga oltre alle sue splendide ville, a Casa Matteotti, al Museo Archeologico Nazionale, alle sue chiese, presenta inte-ressanti aspetti ambientali. Come il Mulino del Pizzon, oggi anche ristorante e locanda, posto alla confl uenza dello Scortico con il Tartaro - Canal Bianco. Un piccolo tesoro di archeologia industriale dove è stato allestito anche un interessante museo etnografi co.

Natale a Fratta luminarie sulla storia

POLESINE

3Sì, viaggiare

segue dalla pagina precedente

35Sì, viaggiare

Page 38: Rovigo nov2014 n145

1 Concerti e non solo

gran Teatro geox di padova, 11 dicembre 20142cellos

Giovedì 11 dicembre 2014 sul palco del Gran Teatro Geox di Padova saliranno i 2CELLOS, il duo di violoncellisti sloveno-croato che reinterpreta con il violoncello i più grandi successi della storia del rock e del pop.Con la loro musica i 2Cellos hanno stupito e conquistato alcuni tra i più grandi musicisti del pianeta: “la cosa più emozionante vista dal vivo dai tempi del concerto londinese di Jimi Hendrix al Marquee Club negli anni Sessanta” così il grande Elton John ha detto a proposito dei 2CELLOS, che

ha chiamato in mol-ti dei suoi tours e ha coinvolto anche nel docufi lm “Elton John – The Million Dollar Piano”.

N e l l ’ u l t i m o disco, “In2ition” ci sono collaborazioni eccellenti: Steve Vai nella rivisita-zione di “Highway to Hell” degli AC/DC, in “Clocks” dei Coldplay la star cinese del pianofor-te Lang Lang, che ad inizio febbraio in occasione del capodanno cinese ha suonato con i 2CELLOS davanti a 950 milioni di tele-spettatori, l’attrice Naya Rivera in “Su-permassive Black Hole” dei Muse e

Zucchero Fornaciari in “Il Libro dell’amore”, rivisitazione di “The Book of Love” dei Magnetic Fields e diventata famosa grazie a Peter Gabriel e “ov-viamente” Sir Elton John nella rivisitazione di “Oh well” dei Fleetwood Mac.

Un nuovo successo planetario senza precedenti per questi due giovani artisti, unitisi nel 2011, i cui nomi sono Luka Šulic’ e Stjepan Hauser, forti di un’eccellente preparazione classica, si scatenano nelle interpretazioni di grandi successi del rock, suonando pezzi di stars e bands di culto come AC/DC, Michael Jackson, Coldplay, Nirvana, Guns N’ Roses, Muse e tanti altri utilizzando solamente i loro due violoncelli. Dopo aver impressionato il pub-blico della rete e conquistato grandi musicisti, i 2Cellos si sono confermati anche dal vivo con concerti e tournée da tutto esaurito.

15 gennaio pADOvA – gran Teatro geoxposticipato a Gennaio 2015 il concerto di anastacia a causa di una forte larinGite

Ripianifi cate a Gennaio 2015 le date italiane di Anastacia, costretta a cancellare 3 delle 4 date a causa di una forte laringite, a Roma, Firenze e Padova. Anche la data di Milano verrà replicata a vantaggio degli spettatori del 27 ottobre 2014.

Che Anastacia sia un’artista fuori dal comune si è capito da tempo. Ma è dai dettagli che si comprende la vera grandezza della star e della persona. Costretta a cancellare tre delle quattro date del suo tour italiano, completamente sold out, a causa di una pesante laringite peggiorata pro-prio nel corso del concerto che si è tenuto al Fabrique di Milano, ha deciso di riprogrammare non solo i 3 concerti cancellati (previsti a Roma il 29 ottobre, Firenze il 30 e Padova il 1 novembre), ma in particolare quello di Milano che sarà un concerto speciale con cui Anastacia ringrazierà i suoi fans che l’hanno così calorosamente sostenuta durante la sua esibizione di lunedi scorso. Un caso unico, per un’artista che lo è altrettanto.

Anastacia ha dichiarato dopo aver dovuto rinviare le date del tour ita-liano dopo uno spettacolo molto emozionante a Milano: “Sono veramente addolorata di dover dire a tutti voi che devo per forza, su istruzioni del mio medico, spostare il resto del tour del mio tour europeo. Ho cercato di fare tutto quanto in mio potere per salvare la mia voce e continuare con gli spettacoli, come previsto, ma le istruzioni dei medici sono che non sarò in grado di cantare per le prossime 3 o 4 settimane. Questo purtroppo non ci dà abbastanza tempo per riprogrammare le date di questa parte dell’anno a causa delle vacanze di Natale e la disponibilità delle strutture.

Milano … sto tornando per te! Con la voce !!! Ero devastata all’idea di non poter dare a voi ragazzi la vera Resurrezione/Esperienza così insieme a tutti gli altri territori, ci vediamo presto … come avete detto voi ragazzi “Sono troppo dura da rompere … e allora grazie, grazie, grazie. mi sento così in colpa di dover farvi aspettare ancora ma il “RESURREC-TION TOUR 2015” sarà ancora più grande e migliore che mai. Vi amo tutti”

QUESTE LE NUOVE DATE del 201511 gennaio ROMA Auditorium Parco della Musica 12 gennaio FIRENZE

– ObiHall 14 gennaio MILANO Fabrique 15 gennaio PADOVA – Gran Teatro Geox

verona, Teatro Nuovo, 13 dicembre 2014cassandra Wilson, la siGnora del Jazz

Trent’anni di carriera alle spalle, due Grammy, un’infi nità d’altri premi, l’approvazione del pubblico e della critica, ed il titolo di “America’s best singer” attribuitole dal Times: la cantante e cantautrice Cassandra Wilson dalla voce scura, ruvida e calda, ha la capacità di fondere con naturalezza jazz, blues, country e world music. Classe 1955, Cassandra Wilson inizia la sua carriera musicale nei primi anni ’80 come vocalist per diversi gruppi jazz, tra cui quelli di Abbey Lincoln e Dave Holland, nel cui entourage incontra il sassofonista Steve Coleman e diventa la voce uffi ciale del M-Base Collective.

Dopo diversi albums composti di materiale originale, la svolta arriva nei primi anni ’90, con la fi rma per la storica Blue Note: il repertorio diven-ta più orientato verso il blues, e comprende estratti dal repertorio pop.

Brani originali anche per l’ultimo LP, “Another Country”, co- prodotto

con il chitarrista padovano residente a New York: Fabrizio Sotti. Registrato in Italia, New Orleans e New York, è stato pubblicato nel 2012. A Verona, Teatro Nuovo, il 13 dicembre 2014, sarà accompagnata da Gregoire Maret (armonica), Brandon Ross (chitarra), John Cowherd (pianoforte), Lonnie Plaxico (contrabbasso), John Davis (batteria). Il concerto di Cassandra Wilson è inserito all’interno della rassegna CultNet rassegna che coinvolge i maggiori teatri del Triveneto, organizzata da Veneto Jazz in collaborazione con Eventi.

tutte le info: www.ecoveneto.it - www.picklook.com

in veneto eventi

MILLE E ANCORA MILLE...pagina a cura di Graziano edi corazza

“50 anni di rocK: 1964 / 2014” nuovo aGGiornamento ed ebooK a dicembre 2014

e libro in inGlese nel 2015

Graziano Edi Corazza, il nostro musicologo, è sempre in giro per librerie, radio e tv per presentare “50 anni di rock! 1964/2014”.

Il libro è nuovamente aggiornato. Uscirà per Natale 2014 od al massimo nel nuovo anno 2015.

“Si tratta di non aumentare il numero di pagine, 700, ma semplicemente di aggiungere - dice Edi - fatti e dischi del 2014.”

Inoltre sempre per non tradire il progresso è pronto anche l’ebook aggiornato.

E per non farsi mancare niente Corazza dichiara che nel 2015 uscirà per il mercato mondiale il libro in inglese dal titolo

“50 YEARS of ROCK”.Il nostro musicologo giornalista ha iniziato dieci anni fa a

scrivere il “suo” libro di rock di 700 pagine (650 pagine scritte e 50 pagine di foto vintage).

Dopo avere ascoltato 15 mila dischi circa, visto 1140 con-certi, e letto decine di libri sul rock, ha terminato il libro (giusto giusto) in occasione del cinquantesimo compleanno del rock.

Il libro, pubblicato dalla AltroMondo Editore di Vicenza elen-ca ed analizza minuziosamente, in oltre 35 capitoli, tutti i generi e sottogeneri della famiglia del rock.

Nelle ultime pagine del libro un glossario spiega i termini musicali espressi nell’opera.

1141

Nella foto il chitarrista Filippo Piva

ed il bassista Luca Belloni

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1 Concerti e non solo

gran Teatro geox di padova, 11 dicembre 20142cellos

Giovedì 11 dicembre 2014 sul palco del Gran Teatro Geox di Padova saliranno i 2CELLOS, il duo di violoncellisti sloveno-croato che reinterpreta con il violoncello i più grandi successi della storia del rock e del pop.Con la loro musica i 2Cellos hanno stupito e conquistato alcuni tra i più grandi musicisti del pianeta: “la cosa più emozionante vista dal vivo dai tempi del concerto londinese di Jimi Hendrix al Marquee Club negli anni Sessanta” così il grande Elton John ha detto a proposito dei 2CELLOS, che

ha chiamato in mol-ti dei suoi tours e ha coinvolto anche nel docufi lm “Elton John – The Million Dollar Piano”.

N e l l ’ u l t i m o disco, “In2ition” ci sono collaborazioni eccellenti: Steve Vai nella rivisita-zione di “Highway to Hell” degli AC/DC, in “Clocks” dei Coldplay la star cinese del pianofor-te Lang Lang, che ad inizio febbraio in occasione del capodanno cinese ha suonato con i 2CELLOS davanti a 950 milioni di tele-spettatori, l’attrice Naya Rivera in “Su-permassive Black Hole” dei Muse e

Zucchero Fornaciari in “Il Libro dell’amore”, rivisitazione di “The Book of Love” dei Magnetic Fields e diventata famosa grazie a Peter Gabriel e “ov-viamente” Sir Elton John nella rivisitazione di “Oh well” dei Fleetwood Mac.

Un nuovo successo planetario senza precedenti per questi due giovani artisti, unitisi nel 2011, i cui nomi sono Luka Šulic’ e Stjepan Hauser, forti di un’eccellente preparazione classica, si scatenano nelle interpretazioni di grandi successi del rock, suonando pezzi di stars e bands di culto come AC/DC, Michael Jackson, Coldplay, Nirvana, Guns N’ Roses, Muse e tanti altri utilizzando solamente i loro due violoncelli. Dopo aver impressionato il pub-blico della rete e conquistato grandi musicisti, i 2Cellos si sono confermati anche dal vivo con concerti e tournée da tutto esaurito.

15 gennaio pADOvA – gran Teatro geoxposticipato a Gennaio 2015 il concerto di anastacia a causa di una forte larinGite

Ripianifi cate a Gennaio 2015 le date italiane di Anastacia, costretta a cancellare 3 delle 4 date a causa di una forte laringite, a Roma, Firenze e Padova. Anche la data di Milano verrà replicata a vantaggio degli spettatori del 27 ottobre 2014.

Che Anastacia sia un’artista fuori dal comune si è capito da tempo. Ma è dai dettagli che si comprende la vera grandezza della star e della persona. Costretta a cancellare tre delle quattro date del suo tour italiano, completamente sold out, a causa di una pesante laringite peggiorata pro-prio nel corso del concerto che si è tenuto al Fabrique di Milano, ha deciso di riprogrammare non solo i 3 concerti cancellati (previsti a Roma il 29 ottobre, Firenze il 30 e Padova il 1 novembre), ma in particolare quello di Milano che sarà un concerto speciale con cui Anastacia ringrazierà i suoi fans che l’hanno così calorosamente sostenuta durante la sua esibizione di lunedi scorso. Un caso unico, per un’artista che lo è altrettanto.

Anastacia ha dichiarato dopo aver dovuto rinviare le date del tour ita-liano dopo uno spettacolo molto emozionante a Milano: “Sono veramente addolorata di dover dire a tutti voi che devo per forza, su istruzioni del mio medico, spostare il resto del tour del mio tour europeo. Ho cercato di fare tutto quanto in mio potere per salvare la mia voce e continuare con gli spettacoli, come previsto, ma le istruzioni dei medici sono che non sarò in grado di cantare per le prossime 3 o 4 settimane. Questo purtroppo non ci dà abbastanza tempo per riprogrammare le date di questa parte dell’anno a causa delle vacanze di Natale e la disponibilità delle strutture.

Milano … sto tornando per te! Con la voce !!! Ero devastata all’idea di non poter dare a voi ragazzi la vera Resurrezione/Esperienza così insieme a tutti gli altri territori, ci vediamo presto … come avete detto voi ragazzi “Sono troppo dura da rompere … e allora grazie, grazie, grazie. mi sento così in colpa di dover farvi aspettare ancora ma il “RESURREC-TION TOUR 2015” sarà ancora più grande e migliore che mai. Vi amo tutti”

QUESTE LE NUOVE DATE del 201511 gennaio ROMA Auditorium Parco della Musica 12 gennaio FIRENZE

– ObiHall 14 gennaio MILANO Fabrique 15 gennaio PADOVA – Gran Teatro Geox

verona, Teatro Nuovo, 13 dicembre 2014cassandra Wilson, la siGnora del Jazz

Trent’anni di carriera alle spalle, due Grammy, un’infi nità d’altri premi, l’approvazione del pubblico e della critica, ed il titolo di “America’s best singer” attribuitole dal Times: la cantante e cantautrice Cassandra Wilson dalla voce scura, ruvida e calda, ha la capacità di fondere con naturalezza jazz, blues, country e world music. Classe 1955, Cassandra Wilson inizia la sua carriera musicale nei primi anni ’80 come vocalist per diversi gruppi jazz, tra cui quelli di Abbey Lincoln e Dave Holland, nel cui entourage incontra il sassofonista Steve Coleman e diventa la voce uffi ciale del M-Base Collective.

Dopo diversi albums composti di materiale originale, la svolta arriva nei primi anni ’90, con la fi rma per la storica Blue Note: il repertorio diven-ta più orientato verso il blues, e comprende estratti dal repertorio pop.

Brani originali anche per l’ultimo LP, “Another Country”, co- prodotto

con il chitarrista padovano residente a New York: Fabrizio Sotti. Registrato in Italia, New Orleans e New York, è stato pubblicato nel 2012. A Verona, Teatro Nuovo, il 13 dicembre 2014, sarà accompagnata da Gregoire Maret (armonica), Brandon Ross (chitarra), John Cowherd (pianoforte), Lonnie Plaxico (contrabbasso), John Davis (batteria). Il concerto di Cassandra Wilson è inserito all’interno della rassegna CultNet rassegna che coinvolge i maggiori teatri del Triveneto, organizzata da Veneto Jazz in collaborazione con Eventi.

tutte le info: www.ecoveneto.it - www.picklook.com

in veneto eventi

MILLE E ANCORA MILLE...pagina a cura di Graziano edi corazza

“50 anni di rocK: 1964 / 2014” nuovo aGGiornamento ed ebooK a dicembre 2014

e libro in inGlese nel 2015

Graziano Edi Corazza, il nostro musicologo, è sempre in giro per librerie, radio e tv per presentare “50 anni di rock! 1964/2014”.

Il libro è nuovamente aggiornato. Uscirà per Natale 2014 od al massimo nel nuovo anno 2015.

“Si tratta di non aumentare il numero di pagine, 700, ma semplicemente di aggiungere - dice Edi - fatti e dischi del 2014.”

Inoltre sempre per non tradire il progresso è pronto anche l’ebook aggiornato.

E per non farsi mancare niente Corazza dichiara che nel 2015 uscirà per il mercato mondiale il libro in inglese dal titolo

“50 YEARS of ROCK”.Il nostro musicologo giornalista ha iniziato dieci anni fa a

scrivere il “suo” libro di rock di 700 pagine (650 pagine scritte e 50 pagine di foto vintage).

Dopo avere ascoltato 15 mila dischi circa, visto 1140 con-certi, e letto decine di libri sul rock, ha terminato il libro (giusto giusto) in occasione del cinquantesimo compleanno del rock.

Il libro, pubblicato dalla AltroMondo Editore di Vicenza elen-ca ed analizza minuziosamente, in oltre 35 capitoli, tutti i generi e sottogeneri della famiglia del rock.

Nelle ultime pagine del libro un glossario spiega i termini musicali espressi nell’opera.

1141

Nella foto il chitarrista Filippo Piva

ed il bassista Luca Belloni

37Concerti e non solo

Page 40: Rovigo nov2014 n145

1 Crucilibro

di Germana Urbani · www.einaudi.it<>www.guinti.it<>www.skira.net<>www.guanda.it<

Eroe - Eroina Vanda, abbandonata dal marito Marta, trentenne siciliana Luisa Casati Dora Bruder, quindicenne

L’autoreL’alta società pariginaUn instancabile ottimismoAldo, il maritoAlter Ego

ParigiMilano e VeneziaMilanoNapoli e RomaLocation

I testimoni, la storiaGli artisti di inizio ‘900Un gruppo di amiciI ricordi, i giorni passati insiemeCo-Protagonisti

Dora, un’adolescente ebraica di origine francese in fuga nella Parigi

dell’Occupazione, forse con l’illusione di sfuggire ad Auschwitz scompare. A partire dall’annuncio di ricerca dei

genitori l’autore inizia la sua inchiesta

Luisa era nata ricchissima nel lusso di una borghesia settentrionale benestante e operosa. Già a 14 anni sfoggiava una fi sionomia impressionista, “sembrava la

modella ideale per Egon Schiele”

Dopo aver scoperto che la sua “grande occasione” lavorativa è in realtà una

bufala di dimensioni ciclopiche, Marta decide di non dire niente ai suoi e di

cercarsi un lavoro qualsiasi, in attesa di una nuova opportunità

Il marito di Vanda se n’è andato di casa, lasciandola in preda a una tempesta di rabbia impotente e

domande che non trovano risposta. Vive a Roma con una sconosciuta.

Si sono sposati forse troppo giovani, ma allora andava così. Oggi la

famiglia è un peso.

Intrigo

Patrick Modiano cerca indizi, i più lontani nel tempo, effettuando ricerche

in uffi ci, tra documenti personali, lettere, testimonianze, registri di polizia e archivi, ma dopo anni raccoglie solo

lacunose ricostruzioni

La ragazza, rimasta orfana ricchissima, sposa Camillo Casati

Stampa. Dopo aver avuto una bambina La Marchesa Casati è

“ormai pronta ad assumere il ruolo di moderna femme fatale della Belle Epoque italiana, il suo mito si andava

consolidando”

Si ritrova a fare tante cose fi nché decide di chiedere aiuto a un santo speciale... Armata di un gruppo di

amici fedeli e di un instancabile otti-mismo, Marta decide di conquistarsi

il suo posto al sole .

Niente è piú radicale dell’abbandono, ma niente è piú tenace di quei lacci invisibili che

legano le persone le une alle altre. E a volte basta un gesto minimo per far riaffi orare quello che si è

provato a mettere da parte. Ma si può perdonare?

Finale

Un’inchiesta appassionata che vuole dare un volto, una voce, una storia ad

una persona scomparsa tra le pieghe di una storia troppo feroce

Una biografi a appassionata che riscopre una donna regina

dell’eleganza, pioniera e anticipatrice di moda che ispirò gli

artisti più in voga dell’epoca

Un romanzo che parla della tenacia che serve a realizzare un sogno, anzi il sogno della vita e di tutto

l’aiuto di cui si ha bisogno per farlo

Una storia emozionante e fortissima, il racconto magistrale

di una fuga, di un ritorno, di tutti i fallimenti che sembrano insuperabili ma che ci fanno

compagnia per la vita

Cosa dire del libro

Patrick ModianoDora BruderGuanda, pp.142

€ 14.50

Luca ScarliniMemorie di un’opera d’arte

Skira, pp.112€ 14.00

Giorgio PonteIo sto con Marta!

Giunti, pp.420€ 16.00

Domenico StarnoneLacci

Einaudi, pp. 138€ 17.50

Leggere…

Domenica Starnone Giorgio Ponte Luca Scarlini Patrick Modiano

Un libro è come un profumo: strettamente personale

Finale

Leggere

Regalare un romanzo a Natale signifi ca donare una storia che parli al cuore e faccia sognare come non mai

38 Crucilibro

Page 41: Rovigo nov2014 n145

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Ritengo interessante portare all’attenzione del lettore alcu-ne recenti significative pronunce della Corte di Cassazione in materia di apparecchi rilevatori della velocità (Auto-

velox). Con ordinanza 7 agosto 2014 n. 17766 la Sezione Seconda della Corte di Cassazione ha dichiarato “non manife-stamente infondata, in relazione all’art. 3 della Costituzione, la questione di legittimità costituzionale dell’art. 45, comma 6, Codice della Strada, nella parte in cui non prevede che le apparecchiature di accertamento della violazione dei limiti di velocità siano sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e taratura”. Con l’ordinanza interlocutoria in commento la S.C. ritorna sul tema della taratura degli apparecchi di rilevamento della velocità, dichiarando non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 45 Codice della Strada nei termini di cui in massima.

Attraverso un breve ma efficace excursus normativo e giurisprudenziale sull’argomento, la S.C. perviene a conclusioni che si pongono in netto contrasto con il precedente, consoli-dato, orientamento secondo cui le apparecchiature elettroniche regolarmente omologate e utilizzate per rilevare le violazioni dei limiti di velocità non devono essere sottoposte ai controlli previsti dalla L. n. 273 del 1991, istitutiva del sistema nazio-nale di taratura che attiene alla materia c.d. metrologica diversa

Alcuni spunti sulla validita’ dell’accertamento della velocita’ mediante autovelox favorevoli all’utenteDiritto automobilistico

rispetto a quella della misurazione elettronica della velocità. La decisione in epigrafe ha l’indubbio pregio di aver sottolineato la palese irragionevolezza di un sistema e di una Amministra-zione che non si è adeguata alla richiamata normativa interna riportando “un incredibile risultato” a cui rapportarsi: “… una qualunque bilancia di un mercato rionale è soggetta a periodi-ca verifica della taratura, nel mentre non lo è una complessa apparecchiatura, come quella per la verifica della velocità, che svolge un accertamento irripetibile e fonte di gravi conseguenze per il cittadino proprietario e/o conducente di veicolo”. (Analisi tratta da Commento alla sentenza pubblicato in Arch. giur. circ. e sin. strad. n. 10/2014).

Pertanto sull’argomento la parola passa alla Corte Costi-tuzionale.

Con sentenza 14 marzo 2014 n. 5997 la Sezione Se-sta della Corte di Cassazione ha deliberato che “La preventiva segnalazione della presenza e del carattere temporaneo o permanente dei sistemi elettronici di rilevamento della velocità costituisce un obbligo specifico ed inderogabile degli organi di polizia stradale demandati a tale tipo di controllo, imposto a garanzia dell’utenza stradale, la cui violazione si ripercuote sulla legittimità degli accertamenti, determinandone la nullità”. Orbene, alla stregua di tali elementi, con riferimento all’attività

di accertamento in capo agli agenti verbalizzanti, è necessario ai fini della legittimità della verbalizzazione delle inerenti ope-razioni, che gli accertatori attestino, nel relativo verbale da re-digersi ai sensi dell’art. 200 Codice della Strada, tale indispen-sabile modalità dell’accertamento e quindi, anche il carattere temporaneo o permanente della postazione di controllo per il rilevamento elettronico della velocità, proprio al fine di porre l’assunto contravventore nella condizione di poter valutare la legittimità o meno dell’accertamento eseguito in relazione ai prescritti adempimenti normativi e regolamentari. In altre pa-role qualora tale compito da parte della P.A. (agenti rilevatori) non sia stato assolto adeguatamente mediante indicazione nel verbale del carattere temporaneo o permanente della posta-zione di controllo, ne consegue che l’attività di verbalizzazione delle operazioni riguardanti l’accertamento eseguito non può considerarsi legittima, pena l’invalidità dell’impugnato verbale.

Con una terza e significativa ordinanza del 20 maggio 2014 n. 11018 la Sezione Sesta Civile della Corte di Cassa-zione ha deliberato quanto segue: “ Poiché, ai sensi dell’art. 104 Reg. Codice della Strada i segnali di divieto devono essere ripetuti dopo ogni intersezione, la limitazione di velocità impo-sta da un segnale precedente l’intersezione stessa viene meno dopo il superamento dell’incrocio, qualora non venga ribadita

da nuovo apposito segnale; in mancanza di tale nuovo segna-le, rivive la prescrizione generale dei limiti di velocità relativi al tipo di strada, salvo quanto disposto da segnali a validità zonale o da altre condizioni specifiche”.

Alla luce del suddetto principio in occasione di un ricorso presentato da un cittadino, la Suprema Corte ha ritenuto che, non essendo stato ripetuto il segnale impositivo del limite mas-simo di velocità di 50 km. orari dopo lo svincolo in direzione del Comune di Portigliola, per il tratto di strada successivo a tale svincolo valesse il limite di velocità di 90 km. orari, previsto dall’art. 142 del Codice della Strada per quel tipo di strada. Pertanto il ricorrente, viaggiando ad una velocità di 60 km. ora-ri (come da rilevazione dell’Autovelox) non aveva commesso alcuna violazione del limite di velocità.

Per concludere la “ratio” che accomuna le tre decisioni della Suprema Corte è rinvenibile nell’obbligo di civile traspa-renza gravante sulla Pubblica Amministrazione il cui potere sanzionatorio, in materia di circolazione stradale, non deve tanto essere ispirato dalla sorpresa ingannevole dell’automobili-sta indisciplinato, in una logica patrimoniale captatoria, quanto da uno scopo di tutela della sicurezza ad esclusiva garanzia dell’utenza stradale.

Avv. Elisabetta Ponzetti

Avvocato Elisabetta Ponzetti Corso Del Popolo 161 - 45100 Rovigo (RO) - tel: 0425 21610 - fax: 0425 22580 - [email protected]

Le violazioni in ambito civile possono riguardare o aspetti patrimoniali (la mancata corresponsione della quota di mantenimento per i figli, ovvero del rimborso al 50%

delle spese scolastiche, sanitarie, ecc.) ovvero non patrimoniali (quale il mancato rispetto del diritto di visita).

1. Se il credito è quantificato in un provvedimento ese-cutivo, si ha diritto di procedere con l’esecuzione forzata. Ciò presuppone la notifica del titolo esecutivo e dell’atto di precet-to, nonché il pignoramento dei beni del debitore in vari modi (mobiliare, che aggredisce i beni mobili; immobiliare, che colpisce il patrimonio immobiliare; presso terzi, che tenta di “intercettare” i crediti che il debitore vanta verso soggetti terzi, quali banche e datore di lavoro). Con riguardo alle spese ripar-tite al 50% tra i genitori (scolastiche, sanitarie, sportive, ecc.), dato che non è possibile prevederne l’ammontare si verificano spesso prolungati contenziosi tra i genitori. In tali casi non si può direttamente aggredire il patrimonio con l’esecuzione for-zata, perché il proprio credito non è stato ancora quantificato e pertanto occorre prima ricorrere all’Autorità giudiziaria con il c.d. decreto ingiuntivo, e successivamente procedere con l’esecuzione forzata, naturalmente nel caso in cui il decreto sia reso esecutivo. L’ingiunto può opporsi al decreto ingiuntivo,

La tutela civile e penale in caso di mancato rispetto dei provvedimenti giudiziali relativi ai figliDiritto civile e penale

instaurando una causa ordinaria.L’art. 316 bis del codice civile consente ora di rivolgersi

direttamente al Presidente del Tribunale, che può ordinare con decreto che una parte dei redditi dell’obbligato sia versata di-rettamente all’altro genitore; tale decreto è titolo esecutivo, pur potendosi proporre opposizione.

2. Se le violazioni riguardano aspetti non patrimoniali (la collocazione abitativa ed il diritto di visita), l’art. 709 ter del codice di procedura civile consente ora di rivolgersi al Giudice del procedimento in corso. Quest’ultimo adotta i provvedimen-ti opportuni e, in caso di gravi inadempienze o di atti pregiudi-zievoli per i minori, può ammonire il genitore inadempiente, disporre il risarcimento dei danni o anche condannare al pa-gamento di una sanzione pecuniaria, fino ad un massimo di 5.000,00 euro. Sono misure dissuasive, volte ad indurre il rispetto di tutte le statuizioni giudiziali. L’art. 614 bis nel codice di procedura civile anticipa poi la tutela alla fase precedente a quella esecutiva, consentendo al Giudice, con la condanna, di stabilire una somma di denaro per ogni violazione o inos-servanza successiva agli obblighi di fare c.d. infungibili o di non fare, ovvero anche per ogni ritardo nell’esecuzione. Tale provvedimento è già di per sé titolo esecutivo.

Nei casi più gravi l’ordinamento appresta anche una tu-tela penale, con la repressione della condotta prevista dalla legge come reato. Il codice penale punisce la mancata esecu-zione dolosa di un provvedimento del giudice ai sensi dell’art. 388 c.p. Tale norma è generale in quanto punisce chiunque, per sottrarsi all’adempimento degli obblighi nascenti da un provvedimento dell’autorità giudiziaria, compie, sui propri o sugli altrui beni, atti simulati o fraudolenti; il secondo comma del predetto articolo, invece, fa riferimento alla violazione dei provvedimenti in materia di affidamento dei figli o di persone incapaci. L’elusione di un provvedimento del giudice civile che riguardi l’affidamento di minori può concretarsi in un qualun-que comportamento da cui derivi la “frustrazione” delle legit-time pretese altrui. Sono compresi anche gli atteggiamenti di carattere omissivo, se finalizzati ad ostacolare ed impedire il diritto di visita e di frequentazione dei figli. Anche in caso di separazione dei coniugi il figlio minore ha il diritto di mantene-re un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi.

Un’altra fattispecie penale rilevante è quella prevista dall’art. 570 c.p., che punisce il coniuge/convivente che si sottrae agli obblighi di assistenza inerenti alla responsabilità genitoriale o alla qualità di coniuge. Deve sussistere, da

un lato, lo “stato di bisogno” dell’avente diritto e dall’altro la “concreta capacità economica” dell’obbligato. Per “stato di bisogno” si intende la mancanza di risorse economiche proprie del soggetto avente diritto, ma tale condizione non è esclusa dal fatto che quest’ultimo abbia trovato un lavoro per sopperire alla condizione di indigenza, né dall’intervento di altri familiari che aiutino il congiunto in difficoltà, anzi tali circo-stanze comprovano l’effettività dello stato di bisogno. Quanto alla “capacità economica” dell’obbligato, la perdita del lavoro non libera dai doveri connessi alla genitorialità, a meno che la disoccupazione sia incolpevole e comunque in tali casi dovrà essere l’imputato a dimostrare di essere nell’impossibilità di ottemperare agli obblighi di assistenza familiare. Il ricorso alla giustizia penale non consente di veder ristabilito in tempi brevi l’esercizio del diritto leso. L’eventuale sentenza di condanna infatti non determina, di per sé sola, il ristabilimento dell’e-quilibrio violato, ma si limita a punire il coniuge/convivente. Il ricorso alla tutela penale deve essere sempre considerato l’extrema ratio, perché con la querela e con l’intervento delle forze dell’ordine si rischia di provocare un danno al minore, spesso travolto dalla conflittualità dei genitori. Non vi è dubbio però che in molti casi il ricorso alla tutela penale è inevitabile.

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L’Editoriale

Nonostante le differenze biologiche uomini e donne,a parte l’ ecce-zione della sfera riproduttiva,per

molto tempo sono stati considerati equivalenti dal punto di vista bio-fi siologico,con la donna considerata,così come il bambino come un “piccolo uomo”.

Questo ha fatto sì che le speri-mentazioni , gli studi di intervento ed i grandi trials con farmaci ,per la maggior parte riguardassero individui maschi e di contro un bassissimo numero di donne.

L’ attenzione alle donne è stata confi nata,possiamo dire fi no agli inizi del secolo scorso, all’ apparato genitale e alle mammelle defi nendo una sorta di medicina bikini che comunque ha avuto un suo esito positivo negli screening per la prevenzione dei tumori dell’utero e della mammella.

E’ nel 2001 infatti che viene rico-nosciuta dall’ Istituto Medico Americano una medicina delle differenze biologico-sessuali che studiando le diverse manife-stazioni cliniche delle malattie,derivanti dalla fi siopatologia diversa nei due ses-si, ne tiene conto ai fi ni della diagnosi e della terapia.

Vi sono differenze di prevalenza e di incidenza per le varie patologie.

di Francesco Noce*

LA MEDICINA DI GENERE VERSO LA TERAPIAAD PERSONAM

*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

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Cambia la medicina: uomini, donne e bambini hanno bisogno di cure diversifi cate

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Malattie da raffreddamento nei bambini

Cinque miti da sfatare a proposito di denti

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La neuropsicomotricità, questa sconosiuta

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L’EditorialeSegue da pag.

Il cervello degli uomini è più grande di quello delle donne,ma il rapporto fra sostanza grigia (deputata alla risoluzione dei problemi e alle funzioni cognitive) e bianca è maggiore nelle donne,che hanno anche mag-gior plasticità neuronale nel riparare danni cerebrali ad esempio dopo un ictus cerebrale. La malattia di Alzhei-mer è più frequente nelle donne così come la miastenia gravis, mentre la malattia di Parkinson ha una maggiore frequenza negli uomini. Le donne sono più soggette a malattie cardiache,la sintomatologia dell’ infarto è più subdola nella donna, che più spesso manifesta un dolore dorsale,irradiato alla mascella o alla mandibola,spesso mascherati da sintomi di influenza che traggono in inganno e infine arrivano tardi in Ospedale per ricevere cure adeguate perché sottostimano la sintomato-logia e hanno ancora cose da sistemare in casa. Sono anche più soggette ad ammalarsi di depressione,di osteoporosi,di malattie sessualmente trasmesse, di malattie tiroidee, di cefalea e di emicrania,di calcolosi,di malattie autoimmuni legate a fattori di rischio o meglio dei markers tipicamente donna. La proteina C reattiva è più elevata nella donna, l’anemia,la sindrome metabolica che si accompagna alla depressione alla ipoestrogenemia e l’artrite reumatoide sono accomunate da un problema ormonale e infiammatorio;sono carenti di un enzima gastrico che metabolizza l’ etanolo per cui presentano più alcool nel sangue. Il tumore della mammella,molto raro negli uomini, rappresenta il 50% degli 87000 nuovi casi ogni anno in Italia dei tumori che colpiscono le donne, percentuale che se da un lato trova spiegazione in una diagnostica precoce,dall’ altro aumenta perché le culle del nostro paese sono vuote, e viene meno la protezione ormonale di questa ghiando-la nelle sue funzioni; è in aumento nelle donne anche il cancro del polmone dovuto al fatto che ormai le donne fumano quanto o più degli uomini. Le donne vivono più a lungo ma si ammalano di più l’ 8,5% contro il 5,3% degli uomini,quindi vivono più anni di malattia e di disabilità (6% contro 3%), utilizzano di più il sistema sanitario ed assumono più farmaci verso cui presentano più effetti indesiderati e più gravi.

Nei due sessi vi sono differenze farmacocinetiche e farmacodinamiche per cui gli stessi farmaci hanno effetti diversi e quindi indicazioni diverse. Ad esempio è stato dimo-strato che l’ aspirina che consente una buona prevenzione dell’ infarto miocardico e dello stroke ischemico nell’uomo,si rivela efficace solo nella prevenzione dello srtoke ischemico nelle donne di età oltre 65 anni e farmaci per la cura dell’ ipertensione arteriosa hanno effetti diversi e così via. Ma sbaglia chi pensa che la medicina di genere sia la medicina delle donne; essa prende in considerazione sia la donna che il maschio e tien conto,oltre alla differenza del sesso, del vissuto, dell’ambiente,dello stile di vita, delle predisposizioni genetiche, degli aspetti culturali e sociali e quindi della sfera individuale per configurare una medicina equamente attenta sia alla donna che all’uomo ed arrivare a terapie appropriate e il più possibile mirate ad personam. L’equità della salute non consiste nel dare le stesse cure a tutti, ma la cura appropriata a ciascuna persona con la stessa possibilità di accesso alle cure.

LA MEDICINA DI GENERE VERSO LA TERAPIA AD PERSONAM

di Francesco Noce*

*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

Consulenza scientificaFaRmaCia- Farmacia Comunale n. 1Via Badaloni- Farmacia Comunale n. 2S. apollinare- Farmacia Comunale n. 3V.le Tre martiri- Farmacia Comunale n. 4Boara Polesine- Dispensario Farmaceutico Borsea

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L’interventoIl codice penale all’articolo 348 stabilisce che: “ chiunque abusivamente esercita una professione, per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello stato, e’ punito

con la reclusione fino a sei mesi o con la multa da euro 103 ad euro 516”. La professione di dentista, infatti, forse più di ogni altra, e’ influenzata e sovente messa in cattiva luce da pratiche professionali scorrette purtroppo radicate da malcostumi lavorativi che da sempre accompagnano lo svolgimento corretto delle pratiche odontoiatriche e vanno con queste di pari passo. Ci si riferisce, in particolare, alla sostituzione della figura del dentista con altri soggetti che non hanno le competenze per poter subentrare al profes-sionista. L’esercizio della professione e’ abusivo non solo allorché il soggetto sia sfornito del titolo richiesto (laurea in odontoiatria od in medicina e chirurgia ante 1985) ma an-che quando non sono state adempiute le formalità prescritte come, ad esempio, l’iscrizione all’Albo degli Odontoiatri. L’e-sempio emblematico e’ quello dell’odontotecnico che ese-gue operazioni proprie dell’Odontoiatra “mettendo le mani in bocca al paziente” andando oltre le proprie competenze. *Presidente dentisti Rovigo

ATTENzIONE ALL’ESERCIzIO AbuSIVO DELLA PROfESSIONE! di Dott. Bruno Noce*

L’ Odontotecnico e’ infatti colui il quale, sui modelli ottenuti dalle impronte fornite dai dentisti, costruisce protesi den-tarie impiegando materiali utilizzati nella scienza propria dell’odontotecnica. A differenza dell’odontoiatra quindi, all’odontotecnico e’ fatto assoluto divieto di operare a con-tatto col paziente. L’odontotecnico ha quindi il compito di: realizzare le protesi dentarie che gli vengono prescritte e di consegnarle al dentista che provvederà all’inserimento di tali manufatti protesici in bocca al paziente; non può operare prendendo il posto di un odontoiatra ed utilizzare strumenti come il trapano, le frese ecc.; non può prescrivere farmaci, per alleviare il dolore o per qualsiasi motivazione; e soprattutto non può avere un contatto diretto con il pa-

ziente. Tale fenomeno non può essere sottovalutato anche perché è pressoché esteso su tutto il territorio italiano. La confusione e’ spesso incrementata anche dalla similitudine dei due termini odontotecnico ed odontoiatra, il primo e’ un diploma professionale di scuola secondaria di secondo grado conseguito presso istituti professionali, il secondo è una laurea conseguita presso una Università della durata di ben sei anni. L’opera di sensibilizzazione operata dai mez-zi di comunicazione di massa sta portando nella collettività una sempre maggior consapevolezza sul fenomeno dell’a-busivismo operato da alcuni odontotecnici. Cio’ ha portato ad un numero sempre crescente di denunzie per attività abusiva. Ma non in tutti i casi ci si rivolge ad un abusivo

per mancanza di conoscenza ed informazione, in taluni casi la consapevolezza e’ proprio l’elemento distintivo. Chi si rivolge scientemente ad un abusivo lo fa credendo di risparmiare sempre a discapito della salute.

A ciò si aggiunga l’aspetto fiscale dato che l’abusivo non può emettere fattura e non può nemmeno essere assi-curato. Infine ma non in ordine di importanza il fenomeno del “prestanomismo” dove non è il paziente ad essere con-sapevole della condizione di irregolare ma lo è addirittura il sanitario. In definitiva il fenomeno dell’abusivismo è que-stione annosa e lungi dall’essere debellata. È’ all’esame delle camere in questi giorni l’inasprimento delle pene con l’arresto fino a due anni, 50.000 euro di multa e la con-fisca delle attrezzature. Vorrei infine ricordare che l’Ordine dei Medici si costituisce sempre, con l’ ANDI, parte civile nei processi di abusivismo ed infine controllate sempre nel sito della Fnomceo che chi vi mette le mani in bocca sia un professionista regolarmente abilitato ed iscritto all’Albo degli Odontoiatri.

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La NeuroPsicomotricità è una disciplina che considera la persona nella sua “globalità”, ovvero come correlazione di strutture soma-

tiche, affettive, cognitive. Punto d’incontro di tali strutture è il CORPO, canale per esprimere le pro-prie emozioni, comunicare e conoscere: il soggetto è stimolato a sentire, elaborare e trasformare le informazioni in idee, esperienze e vissuti. All’in-terno di questi momenti, il neuropsicomotricista applica modalità di comunicazione VERBALE, ma soprattutto tecniche a mediazione corporea di tipo NON VERBALE. Il bambino non gioca per imparare ma impara perché gioca. Allo stesso modo, nella neuropsicomotricità, il corpo viene stimolato alla spontaneità, al movimento, all’azione e alla rap-presentazione. Il piacere di agire, che scaturisce da queste esperienze, genera la scoperta e la conqui-sta del mondo e permette il passaggio al piacere di pensare: attraverso la neuropsicomotricità viene proposto un percorso evolutivo che, partendo dal piacere di giocare e di fare esperienza con il corpo, aiuta a rielaborare le proprie esperienze emotivo – affettive, a maturare a livello cognitivo e a sviluppare in modo armonico la propria per-sonalità. Come si può “ascoltare” l’altro se non si può ascoltare se stessi? La comunicazione non verbale, la relazione tonico-emozionale, sono in grado di avvicinare all’altro passando attraverso una migliore percezione di sé.

La NeuroPsicomotricità è specifi ca per diversi ambiti:

Per quanto riguarda l’aspetto educativo – pre-ventivo, essa è rivolta a tutti i bambini fi no agli 8 anni circa. Per il bambino costituisce un’esperienza di ricerca evolutiva che stimola le sue potenzialità e capacità.

All’interno di questi momenti, laddove si manifestino diffi coltà, si interviene perché sia superato l’ostacolo e sia permesso il refl uire del normale processo. In ambito rieducativo e tera-peutico la neuropsicomotricità è rivolta a bambini in età anche superiore agli 8 anni che presentino diffi coltà nella strutturazione dello schema corpo-

reo e dell’immagine di sé, nella comunicazione/relazione o negli apprendimenti (Diffi coltà e disturbi motori; Disabilità neuromotoria; Esiti della prematurità; Sindromi genetiche; Disturbi visuospaziali e visuocostruttivi; Ritardo mentale; Disturbi dell’attenzione ed iperattività; Autismo e disturbi dello sviluppo; Disturbi del comportamento (aggressitività, inibizione, ritiro sociale, ecc.)).

Il Neuropsicomotricista, inoltre, realizza:• Spazio psicomotorio mamma (o papà) –

bambino (0-3 anni)• Insegnamento in gruppo del massaggio

infantile (a mamme e/o papà con il loro piccolo)

Cosa accade durante una seduta?Durante la seduta il conduttore NeuroPsi-

comotricista struttura gradatamente gli spazi, defi nisce una sequenza di attività ed una logica temporale. Il bambino che partecipa alla seduta si sente rassicurato nel ritrovare spazi, luoghi, tempi e materiali a lui noti, da dove ripartire nel percorso di gioco ed apprendimento, evolvendo anche da un punto di vista cognitivo. Attraverso lo spazio della seduta il neuropsicomotricista si propone quindi di accogliere e rispondere adeguatamente alle richieste profonde del bambino, di favorirne gli aspetti creativi e la formazione del pensiero. Tenendo conto che l’attività neuropsicomotoria è qualcosa di unico e diverso per ogni incontro, si possono comunque distinguere rituali, regole e tempi defi niti:

- un momento iniziale in cui i partecipanti sono raccolti in cerchio, viene loro annunciato il materiale a disposizione e ricordate le regole del gioco (legate soprattutto al rispetto degli altri, di se stessi e del luogo);

- la seduta psicomotoria vera e propria in cui i partecipanti scelgono il materiale a disposizione per giochi di tipo sensomotorio e simbolico;

- un momento fi nale di dialogo su quanto avvenuto durante il gioco, di rappresentazione grafi ca e manipolativa, al fi ne di tradurre la pro-pria emotività in linguaggi diversi e più accessibili.

La sala di NeuroPsicomotricitàSolitamente si tratta di una palestra. Prima di

accedere alla sala ci si prepara, indossando un ab-bigliamento comodo e togliendosi le scarpe. Tale abitudine consente di separare, anche attraverso i gesti, il “fuori” (la vita all’esterno, regolata da tempi e leggi proprie) ed il “dentro”, lo spazio cioè in cui il piacere dell’individuo viene ricono-sciuto e trova la sua massima espressione nello sperimentare, creare, agire, comunicare. La sala di neuropsicomotricità si presenta ordinata, con gli oggetti presenti ben distribuiti: cuscini di stoffa colorata dalle varie forme e grandezze, magari impilati in alte torri; materassi capienti e morbidi, dagli spessori variabili; tessuti di svariate tonalità, raccolti, disposti in una cesta oppure aperti sul pavimento; cerchi di differenti grandezze; palloni, palline di spugna o plastica, maxi palloni ideali per il dondolio; spalliere o plance adatte per compiere salti e per stimolare la ricerca della verticalità, ba-stoni, moduli in legno per costruire torri, case ed altro ancora, un grande specchio dove incontrare la propria immagine e quella degli altri partecipan-ti; carta, colori, plastilina, argilla… tutto ciò che consente di esprimere le emozioni vissute durante l’attività, con un linguaggio anche non verbale. È dunque il luogo in cui esprimersi attraverso pro-prie modalità, da quelle più inibite a quelle meno controllate, accettando e canalizzando la pulsio-nalità. La seduta neuropsicomotoria si svolge in uno spazio e in un tempo costanti, è cadenzata da un rito iniziale, da uno fi nale e dalla presenza costante dei materiali proposti e delle persone che conducono il percorso; è il luogo della spontaneità e della libertà d’azione del bambino, che deve essere lasciato libero nel gioco.

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il riconoscimento e la “scarica” delle proprie tensioni ed emozioni accumulate nel corpo, ripristinando una condizione di maggior rilassatezza e vitalità. Conduttore: dott. Matteo Spagnolo, Psicologo e Psicoterapeuta. Date e orari: a partire da venerdi 30

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STUDIO LOGOPEDICO

dott.ssa Maria Cristina BerduscoNeuropsichiatra Infantile

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Formazione: laurea in Medicina e Chirurgia presso la Facoltà di Medici-na e Chirurgia dell’Università degli Studi di Padova e specializzazione in Neuropsichiatria Infantile presso l’Università degli Studi di Firenze

dott. Matteo SpagnoloPsicologo e Psicoterapeuta

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Formazione: laurea in Psicologia presso la Facoltà di Psicologia dell’U-niversità degli Studi di Padova e specializzazione in Psicoterapia presso l’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica di Milano.

Stefania StabelliniLogopedista

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STUDIO PEDAGOGICOSTUDIO NEUROPSICOMOTORIO

STUDIO NUTRIZIONISTICOdott.ssa Claudia Fenzi

Pedagogista e Consulente FamiliareCell. 333 3604742

Formazione: laurea in Scienze dell’Educazione presso la Facoltà di Let-tere e Filosofi a dell’Università degli Studi di Ferrara; specializzazione presso l’ISFAR Istituto Superiore Formazione e Ricerca di Firenze e presso la Scuola di Formazione per Consulenti Familiari e Operatori di Consultorio “La Famiglia” di Roma, riconosciuta dall’Associazione Italiana Consulenti Coniugali e Familiari (A.I.C.C.e F.)

Dott.ssa Martina VischiTerapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva

Cell. 349 5244278

Formazione: laurea in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva conseguita presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Uni-versità degli Studi di Padova

dott.ssa Barbara Marchi Biologa NutrizionistaCell. 346 6223921

Formazione: laurea in Biologia Molecolare e Biologia Sanitari presso la facoltà di Biologia dell’Università degli Studi di Padova

Psicosomatica & bioenergeticaLaboratorio esperienziale

Laboratorio rivolto a bambini dai 2 ai 5 anni per favorire, grazie all’esperienza nel piccolo gruppo, l’espressività psicomotoria e linguistico-comunicativa del bambino, la modulazione degli impulsi e la cooperazione tra pari a sostegno di uno sviluppo armonico sia motorio che espressivo – relazionale. Il percorso si svolgerà il lunedì dalle 17.00 alle 18.00, a partire dal mese di Gennaio 2015 fi no a Giugno 2015. La data di partenza verrà comunicata al raggiungimento del numero di iscritti (il laboratorio rimarrà aperto anche a chi volesse partecipare a percorso iniziato).

Per informazioni e iscrizioni: dott.ssa Martina Vischi - cell. 349 5244278

Stefania Stabellini logopedista, cell. 328 7554791

Dal movimento al pensiero le parole attraverso il corpo

Laboratorio di Psicomotricità-Logopedia

QUESTA SERA PARLIAMO DI...per genitori di bambini da 6 a 10 anni

Condotto da Dott.ssa Maria Cristina Berdusco, Neuropsichiatra Infantile e Psicoterapeuta

PICCOLI IMPERATORIPer genitori di bambini da 0 a 5 anni

Condotto da dott.ssa Claudia Fenzi, Pedagogista e Consulente Familiare

Entrambi i laboratori si terranno alle ore 20.45 presso gli Studi Logos venerdì 6 febbraio su “La disciplina”, venerdì 6 marzo su “L’empatia” e venerdì

3 aprile su “Esplorare la nostra infanzia da adulti”

VIETATO ENTRAREPer genitori di pre-adolescenti

Condotto da Dott.ssa Maria Cristina Berdusco, Neuropsichiatra Infantile e Psicoterapeuta

Il laboratorio si terrà alle 20.45 presso gli Studi Logos per tre venerdì al raggiungimento del numero minimo di iscritti.

Per informazioni e iscrizioni: [email protected] o cell. 347 4186423

Laboratorio per genitori

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Dott.ssa Vischi Martin - Neuropsicomotricista

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neare che non tutti i casi sono idonei a questo impianto ma quando ben tollerato, elimina la schiavitù dell’occhiale per lettura. Tecnicamente un’operazione in cui si impianta una lente premium deve rispettare alcune regole. Innanzitutto il calcolo delle lente deve essere quanto più preciso possibile per cui è indispensabile utilizzare sofisticati metodi per il rilievo della lunghezza oculare (interferometria ottica), poi la scelta di una possibile asfericità della lente è condizionata

da un’analisi delle aberrazioni corneali , le quali non devono superare un certo valore; in caso di impianto di lenti per astigmatismo (toriche) è necessario un particolare sistema fotografico dell’oc-chio che permetta di verificare il corretto inserimento della lente. Tecnicamente poi, tutte queste lenti intraoculari devono

essere impiantate nel sacco del vecchio cristallino e rimanere stabili. La stabilità è maggiormente garantita se l’apertura del cristallino (capsulo ressi) è perfettamente rotonda e con un diametro appena inferiore a quello della lente che si va ad impiantare. In definitiva quindi, questi impianti richiedo-no attrezzatura e competenza chirurgica per poter dare il meglio. L’intervento di cataratta negli ultimi anni è stato molto banalizzato mentre in realtà si tratta di una chirurgia che, seppur molto standardizzata, può essere eseguita in maniera molto differente. Ancora una volta la tecnologia ci permette di migliorare la vista dei nostri pazienti ma non dimentichiamo la nostra testa e le nostre mani!

Questa patologia è molto diffusa nelle persone anziane ma oggigiorno è frequente anche attorno ai 50 anni. La Cataratta è l’opacità del cristallino, piccola lente

posta dietro l’iride che ha lo scopo di focalizzare le immagini sulla retina. Questa piccola parte dell’occhio è inizialmente composta di materiale morbido, quasi una gelatina, ma dopo i 40 anni, progressivamente si indurisce. Questo in-durimento è responsabile della perdita di accomodazione chiamata presbiopia, per cui si assiste alla necessità di allontanare sempre più gli oggetti osservati. Quando il cristallino au-menta la propria durezza, nel corso degli anni diventa anche meno trasparente. La perdita di trasparenza ha un carattere pro-gressivo fino a diventare completamente bianco. Oggigiorno è raro vedere cataratte bianche perché il paziente consulta lo specialista e si opera precocemente. La scelta del momento in cui operare una ca-taratta è legata sicuramente alle esigenze visive del pazien-te; una persona anziana che deve solo badare ai propri ani-mali domestici avrà sicuramente meno esigenze visive di chi lavora per esempio utilizzando la vista per osservare dettagli o disegnando. Si decide quindi con il paziente se è giunto il momento di sostituire questa lente non più trasparente. La sostituzione del cristallino è stata resa possibile da non più di 40 anni, quando sono nati i cristallini artificiali, le cui caratte-ristiche ottiche sono molto cambiate soprattutto negli ultimi 10 anni. Oggi abbiamo la possibilità di inserire lenti asferiche che migliorano la nitidezza dell’immagine, lenti toriche che correggono l’astigmatismo e per le quali è fondamentale il corretto posizionamento all’interno dell’occhio e lenti bi o trifocali per permettere la visione sia per lontano che per vicino. In relazione a questi ultimi impianti, è bene sottoli-

Il Dr. Massimo Camellin

la Cataratta: Nuove lenti intraoculari “Premium”

Secondo l’Organizzazione Mondia-le della Sanità, la patologia de-pressiva è tra i disturbi psicologici

più diffusi nella nostra società ed è in continua crescita. La depressione è un disturbo dell’umore che si manifesta con vissuti di tristezza profonda, angoscia, disperazione, associati all’incapacità di provare gioia e piacere, che si propaga in tutti gli ambiti della vita dell’indivi-duo. E’ importante sottolineare che la tristezza è un’emozione naturale come risposta a situazioni spiacevoli; diventa patologica quando l’angoscia e il pes-simismo sono continui, persistono nel tempo e possono interferire significativa-mente con la capacità di funzionamento dell’individuo. I sintomi più comuni sono la perdita di energie, il senso di fatica, i disturbi della concentrazione e della memoria, l’agitazione motoria ed il ner-vosismo, la perdita o l’aumento di peso, i disturbi del sonno (insonnia o iperson-nia), il calo del desiderio sessuale, i dolori fisici. Dal punto di vista cognitivo ed emotivo la persona presenta pensieri

negativi su di sé, sul mondo e sul fu-turo; sperimenta sentimenti di colpa, di autocritica e di autosvalutazione. Le ma-nifestazioni comportamentali risultano essere la riduzione delle attività quoti-diane, la difficoltà nel prendere decisioni e nel risolvere i problemi, l’evitamento delle persone e l’isolamento sociale, i comportamenti passivi e nei casi più gravi i tentativi di suicidio. Le cause della depressione sono di solito un insieme di più fattori che convergono a produrre la crisi: esistenziali, affettivo-relazionali, biologici e genetici. Nei casi di disagio depressivo è opportuno rivolgersi ad uno specialista che aiuti il paziente a prende-re consapevolezza dei pensieri negativi, a comprenderne le cause e a metterli in discussione, al fine di costruire una nuova scheda di lettura della realtà, che non sia più fonte di sofferenza.

Depressione: vedere il mondo con le lenti scure

Dott.ssa Cristina Zago - Psicologa Clinica Riceve per appuntamento ad adria e Rovigo - Cell.: 348 3468022 - mail: [email protected]

Dott.ssa Cristina Zago

Le cause della depressione sono di solito un insieme di più fattori che convergono a produrre la crisi:

Il Natale si avvicina e anche quest’anno la Farmacia Tre Colombine di Rovigo ha selezionato per voi alcune idee, per aiu-

tarvi a scegliere regali utili al benessere dei vostri cari e per un Natale pieno di gradite sorprese.

La prima proposta si rivolge a tutti gli amanti di infusi e tisane: grazie alla collabo-razione con “Jade” infatti, potrete trovare in farmacia cofanetti di the, tisane e infusi preziosi e selezionatissimi, dai gusti più esotici ai gusti più classici, raccolti in origi-nali e preziose confezioni regalo pronte a sorprendere chiunque le trovi sotto il proprio albero.

Un regalo da condividere e da gustare soprattutto in questi mesi invernali.

Il secondo suggerimento riguarda in-vece Purae, la collezione di lampade da tavolo che, oltre a illuminare gli ambienti con luci dai colori particolarissimi, diffondo-no nell’ambiente le essenze che preferite

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Sono disponibili diversi modelli e stili, dai più classici e ricercati in legno e vetro alle forme più colorate e particolari, fino alla versione per bambini.

Un’idea innovativa che, oltre ad essere un piacere per i sensi, si sposa alla perfezio-ne con ogni tipologia di arredamento.

La terza proposta che la Farmacia Tre Colombine ha selezionato per voi è in voga da qualche anno ed è un regalo sempre ap-prezzato dagli amanti della cosmesi e della cura di sè.

In collaborazione con Lierac, una delle più rinomate e famose case di der-mocosmesi nel mondo, potrete scegliere tra numerosi cofanetti regalo: creme viso, prodotti per il corpo e per la cura della pelle saranno a vostra disposizione in preziosi cofanetti a tema, realizzati appositamente

il Natale alla farmacia Tre Colombine

Farmacia Tre Colombine della Farmacia San gaetano s.n.c.Dott.sse maddalena e Patrizia ZanettiVia leopoldo Baruchello, 30 - ROVigO tel.0425/412038 -www.farmaciatrecolombine.it

Guida ai regali del benessere

D o t t . s s a Maddalena Zanetti

per il Natale.Tre diverse proposte, tutte utili al be-

nessere di chi le riceverà!

Buon Natale dalla Farmacia Tre Co-lombine!

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454533

Il dentista, o meglio lo specialista in odontostomatolo-gia, non deve essere considerato solo un professionista in grado di restituire il sorriso o risolvere inattese si-

tuazioni di dolore. Deve piuttosto essere considerato un medico in grado di valutare nel suo complesso, l’intero apparato masticatorio e i tessuti che lo compongono.

Le statistiche riportano il tumore della bocca al se-sto posto nella classifi ca delle lesioni maligne; colpisce soprattutto l’età matura con un’incidenza che aumenta al di sopra dei 65 anni. Uno screening è consigliabile già dai 45 anni di età.

Anche se alcuni studi pongono tra le cause delle le-sioni maligne del cavo orale, l’intervento del papilloma virus (lo stesso che interviene in alcune forme del tumore dell’utero), è fuor di dubbio che le cause principali sono principalmente rappresentate da fenomeni irritativi cronici. Il ruolo del tabacco, sia esso sotto forma di fumo o masti-cabile, dell’alcool e fattori irritativi locali, sono pertanto ri-tenuti i principali responsabili della comparsa delle lesioni.

Piccole lesioni rossastre, ma soprattutto bianche, pos-sono costituire la leucoplachia che rappresenta una prima forma di alterazione cellulare individuabile come lesione precancerosa.

Particolare attenzione va posta alle protesi siano esse protesi rimovibili che protesi fi sse. Una semplice lesione da decubito (protesi non ribasata e controllata almeno una volta all’anno) che all’inizio è in grado di lanciare i se-gnali d’allarme con una sintomatologia dolorosa, può con il tempo trasformarsi in qualcosa di molto più serio.. Nel

passato era in uso il ricorso a ventose o di aree protesiche in cui si creava un “vuoto” che consentiva una migliore ritenzione della protesi: in realtà provocando ischemia dei tessuti e possibili trasformazioni di natura tumorale (noti soprattutto i casi di tumore del palato duro).

Ma anche protesi fi sse incongrue, con margini debor-danti, sono in grado con una continua irritazione delle mucose circostanze (soprattutto la mucosa della guancia) di ingenerare trasformazioni cellulari che inducono nel tempo alla comparsa del cancro orale.

Certo, non tutte le lesioni rossastre, e non tutti i picco-li noduli che possono comparire nella bocca, sono forma-zioni pericolose. Ma è bene che tutte vengano valutate.

Non esistono cure mediche (se non come intervento secondario) che possono far scomparire una lesione tumo-rale del cavo orale.

Esiste solo la chirurgia. E sappiamo, o comunque pos-siamo immaginare, quanto devastante possa essere un intervento chirurgico radicale che interessi la lingua, o il palato; le labbra o il faringe.

E’ questo il caso più chiaro di come la forma migliore di terapia sia non già la cura in se stessa quanto la pre-venzione.

Il tuo dentista, medico e stomatologo, è in grado con mezzi semplici clinici che comprendono l’ispezione basata sull’esperienza, la palpazione della lesione ed, eventual-mente uno striscio o prelievo per scopi bioptici, di salvarti la possibili di relazioni sociali e, in molti casi, la vita.

E ricorda che una visita non costa nulla.

i tumori della bocca

Da quasi 30 anni il Dott. Giuseppe Bertolini eser-cita la professione odontoiatrica: laureato in Me-dicina e Chirurgia e specializzato in Odontosto-

matologia e protesi dentaria, ha lavorato all’ospedale di Padova e di Monselice e dal 1999 è dirigente medico presso la Cittadella Socio Sanitaria dell’ASL 18 di Ro-vigo. E’ stato uno dei primi impiantologi del Veneto. Da sempre impegnato anche nella libera professione, dal 2011 ha aperto il suo studio a Rovigo, una struttura mo-derna, funzionale, attrezzata per le moltissime esigenze e richieste dei pazienti, ma anche accogliente e confor-tevole. Uno studio pensato per essere un punto d’incon-tro per le persone in quanto tali e non esclusivamente in quanto pazienti, tenendo sempre in massima considera-zione che la soluzione ai problemi dentali deve essere trovata conciliando la necessità di cura con l’esistenza di limitazioni, spesso dettate da fattori economici.

Dott. Giuseppe BertoliniMedico Chirurgo, specialista in Odontostomatologia e protesi dentaria

Le statistiche riportano il tumore della bocca al sesto posto delle lesioni maligne; uno screening è consigliabile già dai 45 anni di età

Studio Dentistico Dott. giuseppe Bertolinilargo Cappellini 1 – Rovigo0425-1680170 [email protected]

bertolini ok

Presso l’Ambulatorio Oculistico della Dottoressa Maria Grazia Crivellari, sito in via Contarini 39, vengono effettuate valutazioni ortottiche e tests

per individuare l’ambliopia.Queste valutazioni vengono eseguite in collabo-

razione con l’Ortottista ed Assistente in Oftalmologia, Dottoressa Elisabetta Piccolo.

L’Ortottista è il professionista sanitario che si occupa della valutazione e della riabilitazione dello strabismo e dell’ambliopia a qualsiasi età, della pre-venzione delle anomalie muscolari e dei disturbi visivi in età scolare e pre-scolare, della rieducazione del pa-ziente ipovedente e inoltre partecipa alla prevenzione dell’astenopia (affaticamento visivo) che può colpire chi lavora al videoterminale.

La prima valutazione verrà eseguita dall’Oculista che valuterà il Visus ovvero “quanto” vedono gli occhi.

In seguito, nella valutazione ortottica verranno osservati i movimenti oculari ed eseguiti alcuni tests per capire se gli occhi “lavorano” assieme.

Quindi vengono instillate delle gocce con lo scopo (mediante la dilatazione della pupilla) di osservare il fondo retinico e bloccare la messa a fuoco (ottenendo cosi il difetto visivo reale).

E’ importante individuare un apparato visivo affet-to da disturbi nella prima infanzia (periodo plastico, entro i 5 anni) poiché verrebbero altrimenti compro-messe le informazioni che raggiungono il cervello causando possibili problematiche a livello di appren-dimento e rapporti sociali.

Una delle anomalie sensoriali più comuni è l’am-bliopia (occhio pigro).

E’ una condizione sia di un singolo occhio o di entrambi, in cui non si arriva a vedere 10/10.

Attraverso i passaggi della visita sopra descritti,è possibile prevenirla o “curarla” attuando una terapia mirata a stimolare l’occhio che vede meno….

ambliopia o occhio pigroE’ una condizione sia di un singolo occhio o di entrambi,in cui non si arriva a vedere 10/10

Dott.ssa maria grazia Crivellari OculistaVia Contarini 39, 45014 Porto ViroVia Don minzoni 13, 30014 CavarzereTel:0426 631629, cell: 3391337446

La Dott.ssa Maria Grazia

Crivellari

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Quando iniziare una psicoterapia?L’incontro terapeutico come processo di cambiamento

Dott. Fabrizio Boscolo - Psicologo, Psicoterapeutaadria: Corso Vittorio emanuele ii, 5 Rovigo: Vicolo Castello, 3e-mail: [email protected] cell. 329 1483038

Il Dr. Fabrizio Boscolo

spontaneamente o in seguito all’esposizione solare.

La Pityruasi versico-lor è contagiosa:

Questa micosi, a differenza delle altre, non è contagio-sa. Infatti è frequente osservare tra coniugi uno solo affetto da Pityriasi versicolor. Il fungo è infatti un saprofita, cioè un abitante comune della cute umana, e la crescita delle colonie è un effetto straordinario che avviene solo in alcuni soggetti e/o in particolari condizioni.

Come si cura?I funghi che causano la Pityriasi versicolor, cioè il

Pityrosporum orbicolare o ovale, sono molto sensibili ai farmaci antifugini perciò è facile curare questa infezione.

Come appare la cute dopo il trattamento? Dopo il trattamento occorre sterilizzare gli in-dumenti?

Dopo il trattamento che ha causato il distacco delle co-lonie, la cute può apparire chiazzata di bianco. Le chiazze bianche, esito dell’infezione, non vanno più trattate. Esse scompariranno spontaneamente o in seguito a nuova espo-sizione solare. Non è necessario sterilizzare gli indumenti utilizzati o la biancheria poiché il fungo vive e si sviluppa solo sulla cute umana, E’ sufficiente un semplice lavaggio.

Dott. Stefano Spoladori Via Umberto i n. 31 45100 Rovigotel. [email protected]

Che cos’è?E’ una micosi, cioè un’infezione da funghi, che si svilup-

pa sul tronco di soggetti adulti. E’ una delle frequenti micosi umani.

Come si manifesta?Si manifesta con chiazze rotondeggianti, singole o

unite, disposte principalmente sul tronco, che hanno co-lore differente a seconda dello stadio d’infezione. Possono essere del colore della cute, di colore roseo, marrone o bianco. In una stessa persona si possono vedere chiazze di vario colore: di qui il nome di versicolor (cambio di colore) dato a questa micorsi. A volte le chiazze sono desquamanti in forma di forfora: di qui il nome Pityriasi (forfora).

Da cosa è causata?La Pityriasi versicolor è causata dalla crescita di un fun-

go denominato Pityrosporum orbicolare od ovale. Questi funghi vivono normalmente all’interno dei follicoli della cute nelle zone ricche di ghiandole come il tronco, in tutti i soggetti adulti.

Perché la cute cambia colore?Quando comincia la crescita dei funghi le colonie

rotondeggianti possono assumere un colore roseo o mi-metizzarsi con il colore della cute. Quando le colonie si distaccano per desquamazione o per trattamento o per esposizione al sole, la cute rimane più chiara. In questa fase è più facile identificare la micosi.

Cos’è il paradosso delle chiazze bianche?Le chiazze bianche, che sono molto evidenti soprat-

tutto durante l’estate quando la cute è abbronzata, richia-mano l’attenzione del paziente che si considera malato. Paradossalmente le chiazze bianche sono l’esito in gua-rigione della micosi, guarigione che può avvenire anche

Pityriasi versicolor: la micosi del tronco difficile da capire e da vincere

Dr. Stefano Spoladori

L’incidenza di queste malattie in età pediatrica durante la stagione invernale risulta essere notevole in quanto i bambini si portano spesso le mani o i giochi alla bocca, oppure la trasmissione avvie-

ne tramite le goccioline di saliva emesse con lo starnuto. A ciò aggiungiamo il fatto che i locali sono meno arieggiati e

le loro temperature spesso sono superiori ai 20-22°; questo comporta una maggior trasmissione del virus che già di per sé è molto contagioso. I sintomi sono naso chiu-so, starnuti, mal di gola, tosse, febbre e malessere generale.

Il punto più importante da sottolineare è che queste malattie generalmente han-no una guarigione spontanea, visto che i sintomi durano solo alcuni giorni e molto difficilmente superano la settimana per cui l’uso eccessivo dei farmaci è inutile.

Assolutamente da evitare l’uso dell’aspirina nei bambini sotto i 12 anni per il rischio di un effetto collaterale grave a livello neurologico.

Possono risultare utili tachipirina, efferalgan (paracetamolo) o an-talfebal, nurofen (ibuprofene) sotto forma di sciroppo con il dosaggio

in base al peso del bambino.Da evitare, inoltre, i decongestionati nasali (es vicks

sinex,rinazina) per i gravi effetti collaterali sia a livello cutaneo che sul sistema nervoso centrale. Si reputa preferibile ricorrere a lavaggi nasali con soluzione fisiologica o fare aerosol sempre con fisiologica

o con aggiunta di un mucolitico, purchè il bambino abbia più di due anni con lo scopo di lenire le mucose infiammate. Si può usa-re anche l’acqua di mare in quanto molto ricca di oligoelementi marini e sali minerali che contribuiscono a proteggere le mucose nasali dalle aggressioni esterne (freddo, allergeni etc).

E’ importante assumere molti liquidi, soggiornare in un ambiente privo di fumo

e, in caso di peggioramento dei sintomi, rivolgersi al proprio pediatra. Una cosa importante: MAI somministrare ai bambini farmaci per

gli adulti per i numerosi effetti collaterali annessi a questo uso impro-prio.

Articolo è a cura della Dott.ssa Monica Roccoberton del Dispensario Farmaceutico di Borsea

Indicazioni utili per gestire le malattie invernali

malattie da raffreddamento nei bambini

- Farmacia Comunale n. 1Via Badaloni- Farmacia Comunale n. 2S. apollinare- Farmacia Comunale n. 3V.le Tre martiri- Farmacia Comunale n. 4Boara Polesine- Dispensario FarmaceuticoBorsea

 

Per i bambini è utile evitare i decongestionati nasali per gli effetti collaterali sia a livello cutaneo che sul sistema nervoso centrale

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Il dentista, o meglio lo specialista in odontostomatolo-gia, non deve essere considerato solo un professionista in grado di restituire il sorriso o risolvere inattese si-

tuazioni di dolore. Deve piuttosto essere considerato un medico in grado di valutare nel suo complesso, l’intero apparato masticatorio e i tessuti che lo compongono.

Le statistiche riportano il tumore della bocca al se-sto posto nella classifica delle lesioni maligne; colpisce soprattutto l’età matura con un’incidenza che aumenta al di sopra dei 65 anni. Uno screening è consigliabile già dai 45 anni di età.

Anche se alcuni studi pongono tra le cause delle le-sioni maligne del cavo orale, l’intervento del papilloma virus (lo stesso che interviene in alcune forme del tumore dell’utero), è fuor di dubbio che le cause principali sono principalmente rappresentate da fenomeni irritativi cronici. Il ruolo del tabacco, sia esso sotto forma di fumo o masti-cabile, dell’alcool e fattori irritativi locali, sono pertanto ri-tenuti i principali responsabili della comparsa delle lesioni.

Piccole lesioni rossastre, ma soprattutto bianche, pos-sono costituire la leucoplachia che rappresenta una prima forma di alterazione cellulare individuabile come lesione precancerosa.

Particolare attenzione va posta alle protesi siano esse protesi rimovibili che protesi fisse. Una semplice lesione da decubito (protesi non ribasata e controllata almeno una volta all’anno) che all’inizio è in grado di lanciare i se-gnali d’allarme con una sintomatologia dolorosa, può con il tempo trasformarsi in qualcosa di molto più serio.. Nel

passato era in uso il ricorso a ventose o di aree protesiche in cui si creava un “vuoto” che consentiva una migliore ritenzione della protesi: in realtà provocando ischemia dei tessuti e possibili trasformazioni di natura tumorale (noti soprattutto i casi di tumore del palato duro).

Ma anche protesi fisse incongrue, con margini debor-danti, sono in grado con una continua irritazione delle mucose circostanze (soprattutto la mucosa della guancia) di ingenerare trasformazioni cellulari che inducono nel tempo alla comparsa del cancro orale.

Certo, non tutte le lesioni rossastre, e non tutti i picco-li noduli che possono comparire nella bocca, sono forma-zioni pericolose. Ma è bene che tutte vengano valutate.

Non esistono cure mediche (se non come intervento secondario) che possono far scomparire una lesione tumo-rale del cavo orale.

Esiste solo la chirurgia. E sappiamo, o comunque pos-siamo immaginare, quanto devastante possa essere un intervento chirurgico radicale che interessi la lingua, o il palato; le labbra o il faringe.

E’ questo il caso più chiaro di come la forma migliore di terapia sia non già la cura in se stessa quanto la pre-venzione.

Il tuo dentista, medico e stomatologo, è in grado con mezzi semplici clinici che comprendono l’ispezione basata sull’esperienza, la palpazione della lesione ed, eventual-mente uno striscio o prelievo per scopi bioptici, di salvarti la possibili di relazioni sociali e, in molti casi, la vita.

E ricorda che una visita non costa nulla.

i tumori della bocca

Da quasi 30 anni il Dott. Giuseppe Bertolini eser-cita la professione odontoiatrica: laureato in Me-dicina e Chirurgia e specializzato in Odontosto-

matologia e protesi dentaria, ha lavorato all’ospedale di Padova e di Monselice e dal 1999 è dirigente medico presso la Cittadella Socio Sanitaria dell’ASL 18 di Ro-vigo. E’ stato uno dei primi impiantologi del Veneto. Da sempre impegnato anche nella libera professione, dal 2011 ha aperto il suo studio a Rovigo, una struttura mo-derna, funzionale, attrezzata per le moltissime esigenze e richieste dei pazienti, ma anche accogliente e confor-tevole. Uno studio pensato per essere un punto d’incon-tro per le persone in quanto tali e non esclusivamente in quanto pazienti, tenendo sempre in massima considera-zione che la soluzione ai problemi dentali deve essere trovata conciliando la necessità di cura con l’esistenza di limitazioni, spesso dettate da fattori economici.

Dott. Giuseppe BertoliniMedico Chirurgo, specialista in Odontostomatologia e protesi dentaria

Le statistiche riportano il tumore della bocca al sesto posto delle lesioni maligne; uno screening è consigliabile già dai 45 anni di età

Studio Dentistico Dott. giuseppe Bertolinilargo Cappellini 1 – Rovigo0425-1680170 [email protected]

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Gli antiossidanti hanno funzione primaria di prevenire i RADICALI LIBERI. Quindi: A - Ritardano l’invecchiamento cellulare.

B - Prevengono malattie cardio-vascolari (partico-larmente la vitamina E). C - Riducono il rischio del cancro (vitamina A). D - Ritardano l’insorgenza di cataratta, opacita’ del cristallino, prevengono la degenerazione maculare (vitamina C-E). E - Prevengono malattie neurodegenerativeMA COSA SONO I RADICALI LIBERI?I radicali liberi sono molecole caratterizzate dalla presenza di elettroni spaiati, quindi responsabili della instabilita’ e reatti-vita’ delle molecole. Vengono prodotti dal nostro organismo durante le reazioni chimiche del metabolismo ossidativo ed in presenza di ossigeno. Le specie radicaliche cosi’ forma-te sono all’origine dei processi ossidativi che danneggiano le membrane cellulari, il DNA ed alterano i meccanismi di riparazione biologica. Si formano molti radicali liberi nei pro-cessi infi ammatori, nelle malattie metaboliche (es: obesita’, diabete), nell’eccessivo esercizio fi sico, nelle diete squilibrate e per cause esterne (es: fumo di sigaretta, inquinamento ambientale, radiazioni ionizzanti, pesticidi, solventi industria-li, ozono, luce ultravioletta). Gli ANTIOSSIDANTI esplicano la loro attivita’ esercitando un effetto di prevenzione nella for-mazione di radicali liberi e/o neutralizzando quelli gia’ for-mati. Una dieta variegata e ricca di frutta e verdura consente di integrare le naturali difese antiossidanti e contribuisce a preservare lo stato di salute dell’organismo. Gli ANTIOSSIDANI VITAMINICI sono: Vitamina C (acido ascor-bico) che si trova nei peperoni, peperoncini, prezzemolo, brassicacee, kiwi, agrumi, ciliegie, fragole, melone.

Suggerimenti del medico nutrizionistaFrutta e verdura sono essenziali perchè sono anche fonte di Antiossidanti

Dott.ssa Floriana BertaniSpecialista in Scienza dell’alimentazione e Dietologia - Poliambulatorio San martino - Via Carrarese 66/6 Piove di SaccoTel. 339 3558149

Dott.ssa Floriana Bertani

- Vitamina E (tocoferoli e tocotrienoli) che si trova in olio di germe di grano, oli di semi, frutta secca, germe di grano, olio extravergine d’oliva- Vitamina A (betacarotene) che si trova in carote, zucca, spinaci, peperoni, latte, uova.Gli ANTIOSSIDANTI MINERALI sono: - Selenio che si trova nel pesce, crostacei, frutti di mare, carni, fegato, cereali, legumi, carote, zuc-

chine. - Zinco che si trova nelle ostriche, germe di grano, crusca, semi di lino, fegato di maiale, prosciutto, pinoli.Gli ANTIOSSIDANTI FENOLICI sono: - Fenoli che si trovano nel vino rosso (resveratrolo) - Fla-vonoidi che si trovano nel the’ verde. Come cucinare le verdure per non perdere il loro patrimonio di sostanze salutari (ANTIOSSIDANTI):1- Ideale e’ consumare verdure crude.2- Le verdure congelate non hanno le stesse proprieta’ di quelle fresche perche’ prima della congelazione subiscono processi rapidi di bollitura (pochi minuti a 100° C).3- La cottura ideale e’ quella a vapore.4- La cottura peggiore e’ la bollitura in pentola.5- La cottura in olio delle verdure rende biodisponibili so-stanze salutari come le vitamine liposolubili ed i carote-noidi (attenzione pero’ al punto di fumo ed al contenuto calorico).

bertani ok

unix medica1 OK

L’osteoatrosi (OA) è una delle principali cause di disa-bilità in tutto il mondo secondo l’American Academy of Orthopaedic Surgeons. Si stima che quasi una

persona su due possa sviluppare artrosi sintomatica del ginocchio nel corso della vita. L’OA è una malattia dege-neativa catatterizzata da fenomeni distruttivi della cartila-gine articolare che porta dolore e limitazione funzionale spesso invalidante. Può coinvolgere uno o più comparti del ginocchio (mediale, laterale ed anteriore).

Il trattamento dell’OA del ginocchio prevede alcuni cambiamenti di stile di vita per ridurre lo stress sull’artico-lazione. Ruolo fondamentale hanno inizialmente terapie fi siche, farmaci per il controllo del dolore, farmaci anti-infi ammatori non steroidei (FANS), infi ltrazioni di steroidi e/o di acido ialuronico

Se i sintomi non rispondono a soluzioni non chirurgi-che si potrebbe essere un candidati alla chirurgia.

L’intervento chirurgico più comune per l’OA del ginoc-chio è la sostituzione totale del ginocchio (protesizzazio-ne totale), entrata nella pratica clinica circa trent’anni fa. Durante questa procedura, l’articolazione viene sostituita con un impianto artifi ciale. Questa opzione di trattamen-to di solito è offerta a pazienti con artrosi avanzata del ginocchio.

Negli ultimi anni lo sviluppo tecnologico ha permesso lo sviluppo di modelli protesici che possano riprodurre al meglio la fi siologia articolare e di modelli che possano sostituire solo il comparto logorato del ginocchio (protesi

monocompartimentale), così da poter essere meno invasi-vi e garantire riprese più veloci e complete.

Per questi pazienti, MAKOplasty® Partial Knee Re-surfacing può essere la soluzione più appropriata. Essa sfrutta una tecnologia innovativa per diminuire l’invasività e migliorare il posizionamento della protesi monocompar-timentale, permettendo un posizionamento ben tre volte più accurato rispetto alla tecnica routinaria e permetten-do un risparmio di sostanza ossea: tutto ciò si traduce in migliori risultati sulla ripresa e sul controllo del dolore. Questo strumento offre al chirurgo la soluzione per il trat-tamento di pazienti per i quali un tempo non vi erano cure adeguate. Si riducono inoltre i tempi di degenza ospeda-liera a 2-3 giorni.

Dopo la consueta valutazione clinica del paziente, si procede all’acquisizione di una TAC 3D, mediante la quale il chirurgo può pianifi care il posizionamento ottimale della protesi. Una volta pianifi cato l’intervento al computer, si passa al tavolo operatorio, dove un sistema di telecamere ad infrarossi permette al chirurgo di riprodurre fedelmente il lavoro preimpostato. L’operazione viene seguita su un monitor ed è eseguita dal medico mediante un braccio robotico guidato dal software, che effettua la fresatura per l’alloggio della protesi.

Con questa metodica si limitano gli errori dovuti al gesto chirurgico e all’imprecisione dello strumentario. Con-cluso l’intervento, il paziente inizia il recupero funzionale a distanza di poche ore.

il robot: nuove frontiere in chirurgia protesica del ginocchio

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Padova nel 2002Specializzazione con il massimo dei voti in Ortope-

dia e Traumatologia presso la Scuola di Specializzazio-ne dell’Università degli Studi di Padova.Medico Sociale del Petrarca Rugby e responsabile del trattamento degli atleti per gli infortuni al ginocchio dal novembre 2003 al 2012.Da gennaio 2008 presta servizio nel Reparto di Chi-rurgia del Ginocchio del Policlinico di Abano Terme, diretto dal Dr. Roberto Nardacchione.Socio di ESSKA 2000 (European Society of Sports Trau-matology, Knee Surgery and Arthroscopy): ha parteci-pato all’attività scientifi ca di questa importante società con diversi studi sulle patologie del ginocchio e sul loro trattamento. Svolge l’attività ambulatoriale presso il Poliambulatorio Delta Medica di Monselice e Uni X Medica di Piove di Sacco. Attività chirurgica presso il Policlinico di Abano Terme.

Dott. Emanuele Furlan

Il trattamento può prevedere alcuni cambiamenti di stile di vita per ridurre lo stress sull’articolazione

Dott. emanuele Furlan - Ortopedia Piazza Dossetti 1, Piove di Sacco (Pd)www.unixpoliambulatorio.itTel. 049 9708688

Delta medica Srlmonselice (PD) - Via Rialto, 14 Tel. 0429 783000www.deltamedica.it

Lo Studio, con esperienza più che venten-nale, è organizzato per dare una pronta e disponibile assistenza con l’obiettivo

di identifi care il problema sanitario e le possibili cause con lo scopo di offrire le mi-gliori terapie. Si utilizzano le più aggiornate procedure e metodologie avvalendosi di col-laboratori altamente qualifi cati e tenendo in considerazione le possibilità economiche del paziente.Lo Studio Dentistico è situato al centro della città di Spinea in via Roma, 147 di fronte al Municipio.Lo studio è raggiungibile comodamente tramite le linea Actv, con fermata sulla stessa via Roma, oppure per coloro che utilizzano l’auto è disponibile un parcheggio privato o parcheggi pubblici gratuiti.Nei prossimi numeri vi farò conoscere i miei collabo-ratori.

SuggerimstaFrutta e verdura sono edi Antiossidanti

Dr. lorenzo Vecchiatomedico Chirurgo - OdontoiatraVia Roma, 147 - 30038 Spinea (Ve)Tel e Fax 041-998877

Dott. Lorenzo Vecchiato

PRESTAZIONI e COLLABORATORI:

IMPLANTOLOGIA Dr. Andrea Pavanetto CONSERVATIVA - ENDODONZIA Dr.ssa Aulona Haxhi NastoPARODONTOLOGIA - TRATTAMENTO LASER Dr. Rober-to BenvegnùPROTESI FISSA - PROTESI MOBILE Dr. Andrea BettetoORTODONZIA - GNATOLOGIA Dr.ssa Sonia BisonIGIENE E PROFILASSI Dr. Stefano Garbin

vecchiato

Page 49: Rovigo nov2014 n145

474799

Gli antiossidanti hanno funzione primaria di prevenire i RADICALI LIBERI. Quindi: A - Ritardano l’invecchiamento cellulare.

B - Prevengono malattie cardio-vascolari (partico-larmente la vitamina E). C - Riducono il rischio del cancro (vitamina A). D - Ritardano l’insorgenza di cataratta, opacita’ del cristallino, prevengono la degenerazione maculare (vitamina C-E). E - Prevengono malattie neurodegenerativeMA COSA SONO I RADICALI LIBERI?I radicali liberi sono molecole caratterizzate dalla presenza di elettroni spaiati, quindi responsabili della instabilita’ e reatti-vita’ delle molecole. Vengono prodotti dal nostro organismo durante le reazioni chimiche del metabolismo ossidativo ed in presenza di ossigeno. Le specie radicaliche cosi’ forma-te sono all’origine dei processi ossidativi che danneggiano le membrane cellulari, il DNA ed alterano i meccanismi di riparazione biologica. Si formano molti radicali liberi nei pro-cessi infi ammatori, nelle malattie metaboliche (es: obesita’, diabete), nell’eccessivo esercizio fi sico, nelle diete squilibrate e per cause esterne (es: fumo di sigaretta, inquinamento ambientale, radiazioni ionizzanti, pesticidi, solventi industria-li, ozono, luce ultravioletta). Gli ANTIOSSIDANTI esplicano la loro attivita’ esercitando un effetto di prevenzione nella for-mazione di radicali liberi e/o neutralizzando quelli gia’ for-mati. Una dieta variegata e ricca di frutta e verdura consente di integrare le naturali difese antiossidanti e contribuisce a preservare lo stato di salute dell’organismo. Gli ANTIOSSIDANI VITAMINICI sono: Vitamina C (acido ascor-bico) che si trova nei peperoni, peperoncini, prezzemolo, brassicacee, kiwi, agrumi, ciliegie, fragole, melone.

Suggerimenti del medico nutrizionistaFrutta e verdura sono essenziali perchè sono anche fonte di Antiossidanti

Dott.ssa Floriana BertaniSpecialista in Scienza dell’alimentazione e Dietologia - Poliambulatorio San martino - Via Carrarese 66/6 Piove di SaccoTel. 339 3558149

Dott.ssa Floriana Bertani

- Vitamina E (tocoferoli e tocotrienoli) che si trova in olio di germe di grano, oli di semi, frutta secca, germe di grano, olio extravergine d’oliva- Vitamina A (betacarotene) che si trova in carote, zucca, spinaci, peperoni, latte, uova.Gli ANTIOSSIDANTI MINERALI sono: - Selenio che si trova nel pesce, crostacei, frutti di mare, carni, fegato, cereali, legumi, carote, zuc-

chine. - Zinco che si trova nelle ostriche, germe di grano, crusca, semi di lino, fegato di maiale, prosciutto, pinoli.Gli ANTIOSSIDANTI FENOLICI sono: - Fenoli che si trovano nel vino rosso (resveratrolo) - Fla-vonoidi che si trovano nel the’ verde. Come cucinare le verdure per non perdere il loro patrimonio di sostanze salutari (ANTIOSSIDANTI):1- Ideale e’ consumare verdure crude.2- Le verdure congelate non hanno le stesse proprieta’ di quelle fresche perche’ prima della congelazione subiscono processi rapidi di bollitura (pochi minuti a 100° C).3- La cottura ideale e’ quella a vapore.4- La cottura peggiore e’ la bollitura in pentola.5- La cottura in olio delle verdure rende biodisponibili so-stanze salutari come le vitamine liposolubili ed i carote-noidi (attenzione pero’ al punto di fumo ed al contenuto calorico).

bertani ok

unix medica1 OK

L’osteoatrosi (OA) è una delle principali cause di disa-bilità in tutto il mondo secondo l’American Academy of Orthopaedic Surgeons. Si stima che quasi una

persona su due possa sviluppare artrosi sintomatica del ginocchio nel corso della vita. L’OA è una malattia dege-neativa catatterizzata da fenomeni distruttivi della cartila-gine articolare che porta dolore e limitazione funzionale spesso invalidante. Può coinvolgere uno o più comparti del ginocchio (mediale, laterale ed anteriore).

Il trattamento dell’OA del ginocchio prevede alcuni cambiamenti di stile di vita per ridurre lo stress sull’artico-lazione. Ruolo fondamentale hanno inizialmente terapie fi siche, farmaci per il controllo del dolore, farmaci anti-infi ammatori non steroidei (FANS), infi ltrazioni di steroidi e/o di acido ialuronico

Se i sintomi non rispondono a soluzioni non chirurgi-che si potrebbe essere un candidati alla chirurgia.

L’intervento chirurgico più comune per l’OA del ginoc-chio è la sostituzione totale del ginocchio (protesizzazio-ne totale), entrata nella pratica clinica circa trent’anni fa. Durante questa procedura, l’articolazione viene sostituita con un impianto artifi ciale. Questa opzione di trattamen-to di solito è offerta a pazienti con artrosi avanzata del ginocchio.

Negli ultimi anni lo sviluppo tecnologico ha permesso lo sviluppo di modelli protesici che possano riprodurre al meglio la fi siologia articolare e di modelli che possano sostituire solo il comparto logorato del ginocchio (protesi

monocompartimentale), così da poter essere meno invasi-vi e garantire riprese più veloci e complete.

Per questi pazienti, MAKOplasty® Partial Knee Re-surfacing può essere la soluzione più appropriata. Essa sfrutta una tecnologia innovativa per diminuire l’invasività e migliorare il posizionamento della protesi monocompar-timentale, permettendo un posizionamento ben tre volte più accurato rispetto alla tecnica routinaria e permetten-do un risparmio di sostanza ossea: tutto ciò si traduce in migliori risultati sulla ripresa e sul controllo del dolore. Questo strumento offre al chirurgo la soluzione per il trat-tamento di pazienti per i quali un tempo non vi erano cure adeguate. Si riducono inoltre i tempi di degenza ospeda-liera a 2-3 giorni.

Dopo la consueta valutazione clinica del paziente, si procede all’acquisizione di una TAC 3D, mediante la quale il chirurgo può pianifi care il posizionamento ottimale della protesi. Una volta pianifi cato l’intervento al computer, si passa al tavolo operatorio, dove un sistema di telecamere ad infrarossi permette al chirurgo di riprodurre fedelmente il lavoro preimpostato. L’operazione viene seguita su un monitor ed è eseguita dal medico mediante un braccio robotico guidato dal software, che effettua la fresatura per l’alloggio della protesi.

Con questa metodica si limitano gli errori dovuti al gesto chirurgico e all’imprecisione dello strumentario. Con-cluso l’intervento, il paziente inizia il recupero funzionale a distanza di poche ore.

il robot: nuove frontiere in chirurgia protesica del ginocchio

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Padova nel 2002Specializzazione con il massimo dei voti in Ortope-

dia e Traumatologia presso la Scuola di Specializzazio-ne dell’Università degli Studi di Padova.Medico Sociale del Petrarca Rugby e responsabile del trattamento degli atleti per gli infortuni al ginocchio dal novembre 2003 al 2012.Da gennaio 2008 presta servizio nel Reparto di Chi-rurgia del Ginocchio del Policlinico di Abano Terme, diretto dal Dr. Roberto Nardacchione.Socio di ESSKA 2000 (European Society of Sports Trau-matology, Knee Surgery and Arthroscopy): ha parteci-pato all’attività scientifi ca di questa importante società con diversi studi sulle patologie del ginocchio e sul loro trattamento. Svolge l’attività ambulatoriale presso il Poliambulatorio Delta Medica di Monselice e Uni X Medica di Piove di Sacco. Attività chirurgica presso il Policlinico di Abano Terme.

Dott. Emanuele Furlan

Il trattamento può prevedere alcuni cambiamenti di stile di vita per ridurre lo stress sull’articolazione

Dott. emanuele Furlan - Ortopedia Piazza Dossetti 1, Piove di Sacco (Pd)www.unixpoliambulatorio.itTel. 049 9708688

Delta medica Srlmonselice (PD) - Via Rialto, 14 Tel. 0429 783000www.deltamedica.it

Lo Studio, con esperienza più che venten-nale, è organizzato per dare una pronta e disponibile assistenza con l’obiettivo

di identifi care il problema sanitario e le possibili cause con lo scopo di offrire le mi-gliori terapie. Si utilizzano le più aggiornate procedure e metodologie avvalendosi di col-laboratori altamente qualifi cati e tenendo in considerazione le possibilità economiche del paziente.Lo Studio Dentistico è situato al centro della città di Spinea in via Roma, 147 di fronte al Municipio.Lo studio è raggiungibile comodamente tramite le linea Actv, con fermata sulla stessa via Roma, oppure per coloro che utilizzano l’auto è disponibile un parcheggio privato o parcheggi pubblici gratuiti.Nei prossimi numeri vi farò conoscere i miei collabo-ratori.

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Dr. lorenzo Vecchiatomedico Chirurgo - OdontoiatraVia Roma, 147 - 30038 Spinea (Ve)Tel e Fax 041-998877

Dott. Lorenzo Vecchiato

PRESTAZIONI e COLLABORATORI:

IMPLANTOLOGIA Dr. Andrea Pavanetto CONSERVATIVA - ENDODONZIA Dr.ssa Aulona Haxhi NastoPARODONTOLOGIA - TRATTAMENTO LASER Dr. Rober-to BenvegnùPROTESI FISSA - PROTESI MOBILE Dr. Andrea BettetoORTODONZIA - GNATOLOGIA Dr.ssa Sonia BisonIGIENE E PROFILASSI Dr. Stefano Garbin

vecchiato

Il Dott. Guido Bruno Boldrin ci spiega come cer-te convinzioni comuni riguardo ai denti siano in realtà errate, e in certi casi portino, seppur

in buona fede, a comportamenti dannosi per la salute stessa della bocca.

Lo spazzolino duro funziona meglioE’ opinione comune che uno spazzolino con

le setole dure sia in grado di rimuovere meglio la placca batterica. Falso. Lo spazzolamento dei denti con setole dure è una manovra traumatica e causa spesso recessioni gengivali nei punti in cui la gengiva è più sottile. In questi punti si sco-pre la radice del dente che spesso è causa di una eccessiva sensibilità bevendo o mangiando cibi freddi. E’ meglio usare uno spazzolino con setole morbide ed eseguire piccole e delicate manovre di spazzolamento posizionandosi pri-ma sulla gengiva e successimamente ruotando lo spazzolino verso la corona del dente.

Se le gengive sanguinano, meglio non usare filo interdentale e spazzo-lino

Al contrario di quanto si pensi, la causa del sanguinamento gengivale non è lo spazzola-mento, ma l’infiammazione indotta dai depositi batterici della nostra bocca. E’ fondamentale ri-muovere meccanicamente la placca dentale per permettere alla gengiva di guarire. Evitando di spazzolare i denti, invece, i batteri resteranno a

contatto con la gengiva che non avrà mai modo di tornare sana.

E’ utile inoltre affidarsi alle mani esperte dell’igienista dentale che, con appositi strumen-ti, può rimuovere completamente tutti i depositi batterici, anche quelli sottogengivali.

L’apparecchio ortodontico è una cosa da bambini

Molte persone credono che la posizione dei denti possa essere corretta solo nei bambini. Falso. L’apparecchio ortodontico può essere por-tato ad ogni età e a questo proposito si possono utilizzare apparecchi estetici o addirittura ma-scherine trasparenti da indossare ogni giorno. La correzione della posizione dei denti e dell’occlu-sione non è solo un fatto estetico, ma gioca un ruolo fondamentale nell’equilibrio della nostra catena posturale.

I denti dei bambini non sono im-portanti

La salute dei denti da latte spesso non desta preoccupazioni perché, comunque, sono destina-ti a cadere. Niente di più falso. Essi giocano un ruolo fondamentale nel mantenere lo spazio e guidare l’eruzione dei denti permanenti. E’ bene curarne l’igiene per evitare l’insorgenza di carie. In questo caso è necessario curare rapidamente il dentino per evitare o posticipare il più possibile l’estrazione.

E’ importante sapere che a 6 anni spunta il primo molare permanente, senza far cadere nessun dente da latte. Questo necessita fin da subito di un accurato spazzolamento per preve-nire l’insorgenza della carie. A questo proposito il dentista può sigillare il piccolo solco che si trova sulla parte masticante del dente, in modo da ot-tenere una superficie liscia e facilmente pulibile con il semplice spazzolino. E’ proprio questo punto del dente, infatti, che più facilmente si caria nei bambini.

Se non si mangia non c’è bisogno di spazzolare i denti

Falso. Lo scopo dello spazzolamento è quello di rimuovere la placca batterica, e non solo i residui di cibo. La nostra bocca, anche dopo la più accurata pulizia, è piena di batteri che nel giro di poche ore riescono a moltiplicarsi e a colonizzare nuovamente la superficie del dente. Il nutrimento dei batteri, infatti, non è costituito solo dagli zuccheri presenti in ciò che mangiamo, ma anche da tutte le sostanze deri-vate dal sangue che sono presenti nella saliva. Basti pensare che attraverso il nostro sangue è trasportato il glucosio (cioè uno zucchero) a tutte le cellule del nostro corpo. Bastano otto ore ai batteri della bocca per colonizzare inte-ramente la superficie dei denti, anche se non mangiamo niente.

Smascherando false convinzioni diamo utili consigli per la salute della bocca

5 miti da sfatare a proposito di denti

Certe convinzioni errate portano, seppur in buona fede, a comportamenti dannosi per la salute

Dott. Guido Bruno Boldrin

STUDiO DeNTiSTiCO DR. gUiDO BRUNO BOlDRiNROVigO - 45100 - (area Tosi) Viale l. einaudi, 24/int. 2 tel. 0425 475218

leNDiNaRa - 45026 (RO)Viale Santa Sofia, 22 b/2Tel. 0425 642150

www.studiodentisticoboldrin.it

Si può dire che la sordità sia una pa-tologia che oggi, nel nostro Paese, fa molto più “rumore” che in pas-

sato. E’ infatti la più diffusa fra le malattie che colpiscono gli organi di senso e in Italia interessa il 12% della popolazione totale. La sordità è associata in genere a persone adulte, ma si tratta di una patologia che colpisce in maniera diffusa fin dalla nascita.

Chi ha un problema di udito non è sordo: la sordità è la perdita totale dell’udito e riguarda solo casi rari. Il più delle volte ciò che si verifica è un semplice abbassamento dovuto all’età: l’udito c’è, ma è solo un po’ più debole. La questione non è solo terminologica: questa errata convinzione porta a negare il disturbo di udito, minimizzarlo, nasconderlo, “far finta di niente” e, assai peggio, a trascurarlo. Le conseguen-ze? La vergogna a chiedere di ripetere. Il timore che gli altri siano pronti a prenderci in giro, l’insicurezza negli incontri con gli amici; tutto questo non fa altro che accentuare l’iso-lamento evitando le quotidiane conversazioni e relazioni.Bisogna vincere ogni diffidenza

Il primo passo è prenotare un controllo dell’udito presso un centro acustico Dimensione Udire. Se il controllo rivela un calo dell’udito, lo specialista valuterà la situazione e ti consi-glierà la soluzione più adatta a te. Ogni soluzione è perso-nalizzata, per garantire il massimo livello di soddisfazione in ogni situazione di ascolto. Gli apparecchi acustici proposti da Dimensione Udire, infatti, sono molto piccoli, dal design pia-cevole e allo stesso tempo potenti. Proprio per le dimensioni ridottissime, possono anche essere nascosti nelle stanghette degli occhiali, posti dietro i padiglioni auricolari oppure nel

la sordità non si vede: è riconoscibile solo al momento di comunicare!

Dimensione Udire Rovigo: Via Pighin, 8 Tel. 0425 424563adria: Riviera matteotti, 14 Cell. 335 7390255

condotto uditivo, risultando quasi prati-camente invisibili. Consentono un ascolto chiaro e naturale, adattandosi alle differenti situazioni di ascolto, sonore ambientali.Il “fattore umano” dei centri acustici Dimensione Udire

Se si avverte un disturbo all’udito non si deve esitare a chiamare uno dei centri Dimensione Udire più vicini. Ritardare o non correggere tempestivamente la disabilità uditiva può comportare danni irreversibili.

I professionisti specializzati di Dimensione Udire sono di-sponibili ad effettuare un controllo dell’udito completamente gratuito. Svolgono da oltre 30 anni l’attività di prevenzione e cura dei problemi dell’udito.

Ma è la qualità della relazione audioprotesista-paziente, cioè il fattore umano che contraddistingue e garantisce il suc-cesso e il maggior beneficio della riabilitazione uditiva nei centri Dimensione Udire. In modo personale e specifico ogni paziente riceve una assistenza continua, fatta di dialogo, costruita attraverso un’adeguata informazione anche con i fa-miliari. Viene programmato il percorso rieducativo, tutelando il bene del paziente, il benessere fisico e relazionale, nell’os-servanza delle norme e standard etici, della promozione dei diritti della persona in cura, guidando nella scelta audioprote-sica più adatta alle esigenze e allo stile di vita.

nell’acne in fase attiva per l’azione cheratolitica e antibat-terica. Controindicazioni assolute per la presenza di acido retinoico la gravidanza e l’allergia ad uno dei componen-ti del peeling. Lo schema di trattamento vari a seconda dell’indicazione ma consiste generalmente in 2-3 sedute con cadenza mensile, con applicazione successive di più strati di yellow peel in ogni seduta. Non è assolutamente doloroso. A partire dal 3-5 giorno dopo il trattamento co-mincia una esfoliazione cutanea più o meno marcata, che si conclude dopo circa 1 settimana. E’ un peeling che per-mette la ripresa immediata dell’attività lavorativa e sociale.

Il peeling chimico (dall’inglese to peel = spellare) è un trat-tamento estetico che stimola,

attraverso l’applicazione di una sostanza chimica sulla pelle, la sua esfoliazione ed il suo con-seguente ricambio. Agisce nella pelle del viso, collo e decolté attraverso l’azione combinata di vari meccanismi. Prima di tutto stimola la rigenerazione (turnover) cellulare rimuovendo ed esfoliando le cellule morte, provocando una accelerazione del ricambio cellulare che avviene già naturalmente. Elimina le cellule danneggiate e degenerate che vengono sostituite da cellule nuove. Infine, stimola la produzione di collagene ed elastina, determinando una rivitalizzazione del derma con formazione di nuovo collagene. I peeling possono agire a diversi livelli, dal più superficiale al più profondo ma è consigliabile eseguire varie sedute di peeling superficiali o medi per ridurre al minimo il disagio post trattamento. Tra i peeling più recenti ed efficaci è da ricordare lo YELLOW PEEL, composto da una associazione di sostanze a bassa concentrazione ma in grado di potenziarsi tra loro, garan-tendo un risultato con il minimo disagio. È composto dall’as-sociazione di 7 sostanze che determinano la stimolazione della proliferazione cellulare, hanno azione antiossidante, antibatterica, schiarente e inibente la formazione di melani-na. Questo spiega il motivo per cui le indicazioni sono mol-teplici. Viene indicato come depigmentante nel trattamento delle macchie (ipermelanosi da varie cause); nel danno da foto invecchiamento perché agisce contro i radicali liberi;

Rinnovamento non invasivo della pelleChe cos’è un peeling chimico

Studio medico Dott.ssa Cristina RogatoViale dei mille 107a – [email protected]. 3282523160

Dott.ssa Cristina Rogato, medico

chirurgo specialista in chirurgia plastica

Page 50: Rovigo nov2014 n145

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cio due bei gemelli. L’uomo li guar-da un po’ in silenzio poi dice: “Ok! Prendo questo a destra!”• Durante una violenta discussio-ne con i genitori un adolescente si scatena contro le restrizioni im-postegli. “Voglio divertirmi, voglio

avventura, soldi e donne!” grida “A casa tutto questo mi è negato, quindi me ne vado, e non cercate di fermarmi!” Detto questo, il ra-gazzo si avvia verso la porta, ma il padre lo insegue. “Ti ho detto di non cercare di fermarmi!” “E chi

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Il PuzzleAdele

Chiave (7,2,3,4)Una sua canzone:……................................................................................................

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Avvocati… • Un avvocato e un ingegnere stanno pescando ai Caraibi. L’av-vocato dice: “Io sono qui perché la mia casa è bruciata e con lei tutto ciò che possedevo. L’assicurazione ha pagato tutto”. E l’ingegnere: “Ma guarda la coincidenza. Io sono qui perché la mia casa e tutti i miei beni sono stati distrutti da un’inondazione, e la mia assicura-zione ha pagato per tutto”. L’av-vocato rimane un po’ perplesso e poi chiede: “Ma come diavolo hai fatto a provocare l’inondazione?”Pierino…• È il primo giorno di scuola, il maestro chiama Pierino e gli dice: “Ascoltami con attenzione, io non amo dire molte parole, quindi quando io ti faccio un cenno alzan-do la mano e indicandoti, ti alzi e vieni subito qui, chiaro?” Pronta-mente Pierino risponde: “Sì, però quando io scuoto la testa vuol dire che non ho voglia e non vengo.”Le grandi domande della vita…• Zucchero soffre di diabete?• Aumentare le imposte sulla casa si-gnifica ritrovarsi con troppe finestre?• La via Crucis che CAP ha?

Chuck Norris…• Quando sul suo pickup Chuck Norris aziona le quattro frecce, non è per indicare che sta per fermarsi, ma per indicare che sta per svolta-re in quattro direzioni diverse.• Le ciabatte di Chuck Norris sono addestrate a riportargli il cane quando serve.All’università…• Esaminando ed esaminatore. “Mi dice che cos’è la frode?” “Profes-sore, vorrei spiegarlo con un esem-pio: se le mi bocciasse, commette-rebbe una frode!” “E come mai?” “Semplice, perché il codice penale definisce il reo di frode come colui che approfitta dell’ignoranza altrui per procurargli un danno!Umorismo demenziale…• Un calvo si guarda allo specchio e dice: “Quasi cinquant’anni e ne-anche un capello bianco.”• Lui: “Lo leggo nei tuoi occhi che non vedi l’ora di sposarmi!” Lei: “Analfabeta!”Nuovi papà…• Un neopadre è nella sala d’attesa del reparto maternità che aspetta fremente. Arriva una infermiera tutta sorridente che porta in brac-

CrittograficoA numero uguale corri-sponde lettera uguale. Completate lo schema.

Soluzioni:

ORIZZONTALI

1. Piccolo soldo - 7. Disossano, lavorano la terra - 8. Spada

- 11. Poco... sale - 12. Avanti Cristo - 13. Nome maschile -

14. Como - 15. Si ripete nel brindisi - 16. Congiunzione...

telegrafica - 17. Cagliari - 18. Roditore... dormiglione - 20.

Carezze, coccole.

VERTICALI

1. Corpulenti, compatti - 2. Materiale per sacchetti - 3. Non

è più - 4. Si usano per produrre sigarette - 5. Aggettivo

per... rimpicciolire - 6. In provincia di Napoli - 9. Oggetto per

esperimenti - 10. Derivato del vino - 16. Epoche - 18. Gorizia

- 19. Preposizione semplice.

Il Gioco del Mese

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Giochi e divertimento per tutta la famiglia

RIDIAMOCI SU…

vuole fermarti? Se aspetti un minuto, vengo con te!Suocere… • Sono appena tornato da un viaggio di piacere: ho accom-pagnato mia suocera all’aero-porto.

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2 Crucipiazza48 Crucipiazza

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Come scaricare l’App:dal sito www.lapiazzaweb.it &

Page 51: Rovigo nov2014 n145

4 A tavola

MANUELA E SILVIA BIZZO

La rubrica di cucina

WEB: SPIZZICHIANDBOCCONI.BLOGSPOT.COM

Per gli gnocchetti:

40g farina di castagne85g farina di grano tenero 00250g ricotta vaccinacannella sale

I negozi si stanno preparando per le festività natalizie e noi ci adeguiamo iniziando a pensare a quali piatti preparare. Protagonisti saranno sicuramente gli ingredienti immancabili delle feste, ma anche quelli tipici del nostro territorio e soprattutto i prodotti stagionali: gli gnocchi beneaugurali, il cotechino di Natale, le castagne ed il radicchio. In questa ricetta proponiamo semplici e delicati gnocchetti di ricotta, più leggeri dei classici di patate, aromatizzati con un po’ di farina di castagne e profumati alla cannella. Per condire, nostrano radicchio (preferibilmente quello tondo di Chioggia (VE), perché meno amaro del fratello lungo di Treviso (PD)) e del gustoso cotechino. Un piatto bilanciato nel gusto e ricco di sapore, proprio grazie alla semplicità degli ingredienti che lo compongono. Insomma un buon inizio per il pranzo di Natale.

Mondare e affettare il radicchio. Affettare la cipolla e ciocerla in padella con il burro; unire il radicchio e iniziare a cuocere bagnando con acqua. Cuocere il cotechino nel

suo involucro, ponendolo in una pentola con acqua bollente per circa 20 minuti. Toglierlo dalla confezione, scolarlo dal liquido e tagliarlo a pezzetti, quindi unirlo nella padella con il radicchio. Insaporire con salvia, cannella e gomasio; addolcire

con il miele ed unire, per ultimi, i semi di fi nocchio. Nel frattempo preparare gli gnocchetti: setacciare le farine, unire la ricotta ed insaporire con sale e cannella. Impastare a formare un composto leggermente umido ma lavorabile, tirare dei

cordoncini e ricavare gli gnocchetti (lunghezza circa 1 cm). Cuocere gli gnocchetti in acqua bollente salata, man mano che vengono a galla trasferirli nella padella con il radicchio (evitare di scolarli per mantenere la morbidezza dell’acqua di cottura).

Mescolare bene, aggiungere il parmigiano e servire.

Ingredienti per 2 personePer il condimento:1 cespo radicchio di Chioggia (VE) – 350g circa210g cotechino precotto¼ cipolla bianca7g burro aromatico alle erbe1 cucch.no miele millefi ori1 cucc.no gomasiosemi di fi nocchiosalviacannella

GNOCCHETTI DI RICOTTA E CASTAGNE CONDITI CON RADICCHIO DI CHIOGGIA E BRICIOLE DI COTECHINO

Procedimento

49A tavola

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Page 52: Rovigo nov2014 n145

50 Oroscopo1 Oroscopo

BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO Vi atten-

Dono ConosCenZe in-teRessanti gRaZie alla VostRa

spiCCata soCialitÀ. Buone pRospet-tiVe peR i single Da CoglieRe al Volo. SALUTE sentite FoRte il Bisogno Di ConFeRMe e tenDete aD esseRe pos-sessiVi. attenti a non alZaRe MuRi Dell’inCoMuniCaBilitÀ.

SCORPIONEDAL 23/10

AL 22/11FASCINO sentite

FoRte il Bisogno Di Con-FeRMe e tenDete aD esseRe posses-siVi. attenti a non alZaRe MuRi Dell’inCoMuniCaBilitÀ. SALUTE CeRCHeRete il Ben-esseRe FisiCo attRaVeRso la CuRa Dell’aliMentaZione, pRoVate RiCette non ConVenZionali senZa esageRaRe

SAGITTARIODAL 23/11

AL 21/12FASCINO siete Mag-netiCi e attiRate un iM-pRessionante nuMeRo Di

pRetenDenti. goDeteVi il FaVoRe Degli astRi Con passioneSALUTE Vi sentite pRopRio in FoRMaMa attenti a non esageRaRe Col Fit-ness. anCHe la Mente Va a Mille, È pRopRio un Bel peRioDo

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01

FASCINO alla Vos-tRa RelaZione ManCa Fantasia eD entusiasMo e Questo È peRiColoso peRCHÉ l’aMoRe potReBBe esseReeVanesCente. SALUTE CeRCate Di pRatiCaRe Delle DisCipline CHe possano aMMoRBiDiRVi CoMe il nuoto, il tai-CHi o Massaggi e aRoMateRapia

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO ViVRete

un’inieZione Di FiDuCia CHeVi RipagHeRÀ Delle pas-sate inCoMpRensioni. saRete spuMeggianti e

aFFasCinanti. SALUTE ReCupeRate FoRMa FisiCa e Mentale attRaVeRso la CoRsa, la DanZa e la MeDitaZione. sentiteVi liBeRi Di FaRe CiÒ CHe Vi passa peR la testa

PESCI DAL 20/02 AL 20/03FASCINO Fate at-

tenZione ai VostRiatteggiaMenti: RisponDeRe a tono eingaggiaRe lotte FRontali potReBBe non esseRe la stRategia giusta. SALUTE non CHieDete tRoppo al VostRo CoRpo e RegalateVi inVeCe QualCHe passeggiata Rilassante in spaZi apeRti e luMinosi

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO il VostRo natuRale entusiasMo

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TORO DAL 21/04

AL 20/05FASCINO sBilanCiateVi un po’ Di piÙ negli aFFetti puR ValutanDo aD-eguataMente il CanDiDato. ottiMo peRioDo peR FaRe nuoVe ConosCenZe. SALUTE la gRinta CHe Vi ContRaDDis-tingue È ai MassiMi liVelli, iniZiate unBel pRogRaMMa Di Fitness senZa poRVi gRossi liMiti

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO pRiMa Di iMpegnaRe seRia-

Mente il CuoRe CHieDeteVi se ne Vale VeRaMente a pena. non siate tRoppo sBaRaZZini, Valutate Con CuRa. SALUTE gaMBe e aRtiColaZioni potReBBeRo DaRVi pRoBleMi. tenetesotto ContRollo il neRVosisMo e sCegliete una DisCiplina spoRtiVa DolCe

CANCRODAL 22/06AL 22/07

FASCINO le Coppie Collau-Date RitRoVeRanno slanCio

gRaZie aD un atteggiaMento Meno intiMista. aFFRontate

tutto Con intRapRenDenZa.SALUTE sentite il Bisogno Di aR-Monia e Fl essuositÀ, sCegliete la DanZa, il pilates Ma anCHe DisCipline CHe si RiVolgono a CoRpo e spiRito

LEONEDAL 23/07

AL 23/08FASCINO sentite FoRte il Bisogno DiConQuista e le noVitÀ

sono DietRo l’angolo. sVagHi, aVVentuRe e RitoRni Di Fi-aMMa Vi teRRanno iMpegnati. SALUTE siete pieni Di VitalitÀ e il CoRpo CHieDeRÀ piÙ spaZio e teMpo peR il MoViMento. iMpostate una Bella taBella Di eseRCiZi tosti

VERGINEDAL 24/08AL 22/09FASCINO Questo Mese potReBBe pResentaRe Di-

VeRsi aspetti ConFlittuali nelle sFeRe piÙ intiMe. la VostRa tRanQuillitÀ tRaBalla. CoRaggio.SALUTE attenZione al neRVosisMo, non pensate tRoppo ai pRoBleMi e Date piÙ spaZio al CoRpo e al MoVi-Mento, Vi aiuteRÀ.

OroscopoIL 2014 ORAMAI VOLGE ALLA FINE

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Kranjska Gora che giace nella parte sud-occidentale della Slovenia, al confine fra Italia e Austria, è rinomata come il miglior centro sportivo, di ricreazione, intrattenimento e congressuale di tutte le Alpi Giulie. Quando la romantica valle delle Alpi viene ricoperta dal manto nevoso, Kranjska Gora si trasforma in una fiaba invernale dedicata a tutti gli appassionati dello sport e a chi, anche d'inverno, ama godersi la natura.

Kranjska Gora d'inverno offre attività sportive, ricreazione, divertimento ed il piacere di stare in compagnia. È una meta molto gettonata dalle giovani famiglie e da tutti coloro che desiderano imparare a sciare. Alcune delle possibilità di svago o ricreazione le presentiamo qui di seguito ma tante altre attendono di essere scoperte da voi: sci alpino e snowboard (30 km di piste perfettamente attrezzate che garantiscono neve artificiale e sci notturno), sci di fondo (su circa 40 km di piste ben mantenute, sci di fondo notturno, discese in slitta nelle zone previste o sulle apposite piste attrezzate, di giorno e di notte al lume delle fiaccole, meravigliose escursioni panoramiche in compagnia di una guida, fuoripista e sci estremo in compagnia di una guida alpina, arrampicata sulle cascate ghiacciate per principianti ed arrampicatori esperti, pattinaggio su piste di pattinaggio naturali ed artificiali di fronte al hotel Kompas dove quest'attività è praticabile anche di sera, fiaccolata.

E dopo tutta la giornata fuori, puo godere dei centri benessere degli Hotel Hit Holidays Kranjska Gora, dove provvederemo al totale relax del vostro corpo.

Il centro acquatico Larix comprende piscine, il mondo delle saune e nel centro Vita, potete concedervi trattamenti di bellezza e massaggi. Il centro relax dell’Hotel Kompas di piscina e massaggi in un’atmosfera un po’ più intima. Il mondo dei piaceri acquatici Špik con le sue piscine si estende su una superficie di 250 m2 con una piscina per rilassarvi, piscina con controcorrente e piscina per bambini. Il mondo delle saune dispone della sauna finlandese, sauna alle erbe e il bagno turco, di grotta ghiacciata e piscina rinfrescante in cui si svolgono quotidianamente diversi programmi. Nel Centro benessere Alpino Špik si nasconde l’inimitabile offerta del nostro centro benessere. L’ambiente alpino e il mondo di colori, aromi e suoni nelle cinque stanze a tema vi aiuteranno a dimenticare le preoccupazioni della vita quotidiana e a dedicarvi a voi stessi. Il Centro estetico Špik vi offre una gamma di massaggi e servizi estetici. Tutti i servizi hanno un forte legame con l’ambiente alpino.

Alcuni desiderano semplicemente godere della natura e ricreazione al aperto, altri invece decidono di sfidare la dea bendata ai tavoli da gioco o alle slot machine dei centri del gioco ed intrattenimento.

A Kranjska Gora ogni staggione si veste di un proprio colore con cui attrae gli ospiti, vicini e lontani che siano.

Venga quindi a Kranjska Gora e scopra le sue magie invernali!

Vacanze invernali a Kranjska Gora

L’offerta include:- 5 pernottamenti con colazione e cena self-service;- due volte ingresso libero nelle saune – solo per

adulti;- ingresso al Parco acquatico Aqua Larix, alla piscina

del Centro relax Kompas o al Mondo dell´acqua Špik;

- ski pass valido per 4 giorni per Kranjska Gora - con sci notturno incluso (o per non sciatori: buono del valore di 80 € - per centri benessere o ristoranti della Hit holidays Kranjska Gora);

- una volta al giorno ingresso gratuito alla pista di pattinaggio;

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