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Rorschach nella clinica adulta

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IL RORSHACH NELLA CLINICA ADULTA Catherine Chabert

Introduzione Operazione mentali effettuate durante il test => traducono il modo di funzionamento psichico del soggetto Contenuto manifesto VS contenuto latente => risonanza fantasmatica e riattivazione di contenuti latenti – pluralità di sensi Le modalità di comprensione sottendono i meccanismi di difesa nell’approccio al mondo esterno e all’universo interiore.

PARTE PRIMA: Premesse metodologiche Carattere necessariamente relazionale e personalizzato della situazione di test, che comprende tre termini: soggetto, test e clinico. Test proiettivi => funzionamento psichico.

• Oggetto reale: appello alla percezione • Oggetto potenziale: elaborazione della percezione in funzione delle preoccupazioni essenziali del

soggetto, fantasmi e affetti • Interferenze proiettive e percettive: doppia esigenza; facilita i moti proiettivi, sollecitando

meccanismi di adattamento al reale; costante shift tra meccanismi proiettivi e percettivi; integrazione tra esigenze interne e esterne

Concetto di area transizionale (Winnicott) => differenziazione tra reale e immaginario => la macchia è investita della funzione di portavoce di uno scenario fantasmatico Soggetto:

- desiderio di una buona riuscita - sfiducia -> aggressività - pretesto per l’espressione massiccia di affetti - angoscia paralizzante <- inibizione al contatto

Clinico:

- neutralità benevola ≠ assenza di interventi => evitare ogni forzatura, rispettare un limite negli interventi

- posizioni controtransferenziali - concezione di normalità => stessa consegna sottesa da aspettative diverse

Elementi obiettivi e lavoro associativo

} Necessità di integrare nell’analisi del protocollo degli elementi che potrebbero apparire estranei o privi di rapporto con il testo. Confronto con altri dati => lavoro di collegamento.

Consegna:

- esigenza del doppio invito proiezione/percezione - “Ora le mostrerò dieci tavole e lei mi dirà tutto ciò a cui la fanno pensare, quello che immagina

partendo da queste tavole.” Inchiesta (il tipo di inchiesta orienta lo scopo):

- fase destinata allo scambio, ricerca comune - invito alla libera associazione; privilegia il vissuto oggettivo - correzione basata sulla realtà Serve: - al soggetto -> migliore espressione di se stesso - al clinico -> facilita il lavoro

Inchiesta dei limiti: distingue l’uso difensivo o creativo dell’originalità da un’inadeguatezza più fondamentale. Prova delle scelte: appello agli affetti.

Contenuto manifesto e contenuto latente Contenuto manifesto => questione del rapporto con il reale Livello percettivo => consenso sociale – processo di socializzazione Dimensione strutturale:

- tavole unitarie: immagine del corpo umano (tavole I, IV, V, VI, VII, IX, X)

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- tavole bilaterali: rappresentazioni di relazioni (tavole II, III, VII, VIII) Dimensione sensoriale:

- tavole grigio-nere - tavole nero-bianco-rosse

Contenuto latente => sollecitazioni fantasmatiche, simboliche o affettive L’elaborazione del contenuto latente del materiale dipende da: - l’aspetto percettivo; - le associazioni fornite dai soggetti; - i riferimenti teorici dei clinici. Il test di Rorschach consente la concentrazione su tutto ciò che riguarda la rappresentazione di sé (differenziazione soggetto/oggetto e sessuale) e le rappresentazioni relazionali. Immagine di sé Tavole compatte: sollecitano la proiezione del corpo. TAV. I: - Le capacità di stabilire relazioni si instaurano su un’immagine del corpo relativamente solida. - Sensibilità alle lacune => fragilità dell’immagine del proprio corpo TAV. IV: - Potenza: immagini organizzate in funzione di un’integrazione della costruzione corporea più o meno

ben definita. TAV. V: - Problematica dell’identità, concetto di sé. Tavole bilaterali: sforzo di globalizzzazione => ricerca disperata di un’unità Tavole pastello: adatte a suscitare preoccupazioni ipocondriache e/o di angoscia di frammentazione. Intensa regressione => vissuto di insoddisfazione e mancanza, immagini di sofferenza Rappresentazione di doppi:

- Tavole compatte: frattura interna tra due parti identiche e estranee -> meccanismi di scissione - Tavole bilaterali: problematica di ordine narcisistico / meccanismo di identificazione proiettiva

PARTE SECONDA: Metodi di analisi dei fattori

Modi di apprensione Quadro percettivo in cui si modella il contenuto della risposta. Considerati parte di un tutto. • MAGGIORANZA DI G:

- Capacità di elaborazione VS pigrizia cognitiva - Controllo del materiale VS dipendenza dall’oggetto - Riconoscimento della propria integrità VS fragilità (globalizzazione ad ogni costo)

• MAGGIORANZA DI D: - Ancoraggio nel reale VS incapacità di apprensione - Meccanismi di isolamento VS eccesso di isolamento

• Dd NUMEROSE: - Pensiero originale VS disinvestimento rispetto al reale

Risposte globali Lettura facile del materiale – tavole compatte Adattamento percettivo di base => ancoraggio alla realtà [banalità <-> frequenza] Carattere adattivo del funzionamento cognitivo. > G semplici: rimozione o lotta contro l’emergere di una realtà interna / diffidenza nei rapporti

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< G semplici: minima capacità di discriminazione soggetto/oggetto <-> vaghezza di identità Contenitore della proiezione dell’immagine del corpo. G VAGHE: passività - vaghe: determinante formale: meccanismo di difesa contro un coinvolgimento - impressionistiche: determinante sensoriale: suggestionabilità, permeabilità

funzionamento rigido (v) ≠ labilità affettiva (i) -> rimozione <-

G ELABORATE: operazione mentale dinamica: utilizzazione positiva della realtà esterna -> ristrutturazione -> linee direttive di un’immagine interna

- qualità buona: creatività - qualità cattiva: eccessiva ingerenza degli elementi proiettivi

Risposte D Indice di adattamento e socializzazione. D F+ => criteri statistici, capacità di inserimento nel reale Stretta relazione con le determinanti. Significati adattivi e difensivi ≠ espressione proiettiva del soggetto (associate a determinanti pure / abbandono del controllo formale) Permettono di evitare certi aspetti delle tavole -> spostamento ed esitamento Risposte Dd Localizzazione riscontrata raramente. Dd PICCOLE: piccole porzioni della tavola - se associate a buona qualità percettiva -> procedimento intellettivo meticoloso / regime difensivo

rigido Dd ARBITRARIE: pensiero confuso, desocializzato, talora disintegrato Associate ai contenuti contribuiscono l’intepretazione - difese rigide, ossessive - pensiero illogico Db: inversione “figura/sfondo” - Rorschach: atteggiamento di opposizione - Attrazione per il vuoto -> meccanismi fobici (interpretazione riduttiva) - Carenza affettiva <-> mancanza fondamentale nella relazione primaria

Determinanti formali [La forma rinvia alla percezione, la sinestesia alla proiezione, il colore agli affetti.] Identificazione percettiva di un engramma => movimento adattativo realista < F: lacuna nella prova di realtà – invasione da parte dei processi primari > F: rigidità dei meccanismi difensivi – esitamento dell’espressione soggettiva => organizzazioni difensive ossessive o paranoiche (vigilanza e diffidenza) Risposte formali di qualità buona: F + Risposte correnti date da una popolazione di riferimento. Estremamente eterogenee. Adattative / difensive VS originali VS problematiche Risposte formali di qualità buona: F –

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Comparsa: indicano la capacità del soggetto di sbagliare. Certo numero: - disadattamento al mondo reale => disinvestimento della realtà obiettiva / disorganizzazione del

pensiero - scacco di difese rigide che tenderebbero a evitare implicazioni proiettive Risposte F ± Oscillazione del soggetto tra due o più immagini. Confusione nel pensiero => disturbo nell’approccio al mondo Eccesso di precauzione => modalità ossessiva

Determinanti cinestetiche 1° CRITERIO: L’elemento formale K F+ -> adattamento percezione – proiezione Doppio compito -> paradosso della consegna 2° CRITERIO: L’elemento proiettivo Potenzialità creative del soggetto -> svincolarsi dal concreto, ragionare in termini ipotetici. Play – game (Winnicott) Se K privo di forma -> decifrazione del discorso (es.: vissuto corporeo intenso => depersonalizzazione) K = Io ≠ Es (elemento proiettivo) ≠Mondo esterno (ancoraggio al reale) Elaborazione dei conflitti attraverso i personaggi.

- Immaginario: tendenza a sognare / ripiegamento nel narcisismo - K interpretative: prende per obiettivo ciò che è soggettivo -> meccanismi paranoici - Identificazione proiettiva (Klein): abolizione della distinzione tra soggetto e oggetto - Deliranti: costruite sull’arbitrario -> perdita di contatto con la realtà; lotta contro l’angoscia di

frantumazione o annientamento 3° CRITERIO: I processi di identificazione Immagine umana -> rappresentazione. Costruzione della persona in relazione al suo ambiente. Contenuti ambigui, relazione simbiotica o doppio, punti di congiunzione => delimitazione poco chiara tra il soggetto e l’altro. Identificazione sessuale stabile e armoniosa => rappresentazioni umane chiaramente maschili e femminili. Identificazione sessuale conflittuale => modelli sessuali caricaturali. Esitamento dell’identificazione sessuale => riconoscimento della differenza è insopportabile. Cinestesie minori

- Animali (kan) Dimensione aggressiva e/o libidinale Meccanismo dello spostamento -> nega l’appartenenza ad una rappresentazione umana <-> ritorno del rimosso. - Oggetti (kob) Eccitazione corporea -> scopo: sopprimere una tensione - Piccole cinestesie (kp) Meccanismi di identificazione proiettiva.

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Determinanti sensoriali Eccesso: invasione dell’affettività – eccessiva fragilità del confine dentro / fuori Penuria: assenza di affettività – eccessiva rigidità Certo numero di risposte C:

- constatazione percettiva: equivalenze primarie - rappresentanti simbolici - Difesa massiccia contro l’emergere di fantasmi

Assenza di C:

- segno di chiusura, disinteresse - barriere contro gli affetti

FC:

- conformismo, sottomissione allo stereotipo - mondo concreto e sociale - minimizza l’impatto fantasmatico

Colore acromatico :

- umore depresso, inquieto, ansia diffusa - contenuti disforici

Tavole rosse: rappresentanti pulsionali, forti moti pulsionali Tavole pastello: tendenze tenere o regressive Clima affettivo:

- introtensivo -> K -> tipo cinestetico - extratensivo -> C - > tipo C -> labilità

Estompage:

- di superficie (tattile): sensibilità molto precoce, primaria; ricerca di un sostegno, di un involucro ≠ assenza => difficoltà a lasciarsi andare verso posizioni regressive

- di diffusione: valore difensivo (risposte vaghe, schermo, rimozione) e implicazioni proiettive (fragilità dell’identità, assenza di consistenza)

- di prospettiva: narcisismo, insoddisfazione narcisistica del soggetto -> sforzo per porvi rimedio

I contenuti 30% < A < 45% -> integrazione adattiva e socializzante; conformismo A > 45% -> corazza sociale per evitare una relazione vera H -> capacità di identificazione, di rappresentare se stessi -> empatia > (H) -> ritiro in un universo solipsistico HD -> approccio fobico alla rappresentazione umana Rimozione delle rappresentazioni sessuali -> angoscia di castrazione Assenza integrità corporea -> angoscia di frantumazione

PARTE TERZA: Modalità del funzionamento psichico Angoscia nevrotica: rinvia all’angoscia di castrazione.

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- Protocollo labile: gli affetti sono utilizzati contro l’emergere delle rappresentazioni - Protocollo rigido: rinforzo delle difese -> aumento di G e F -> valorizzazione della realtà - Protocollo inibito: restrizione del campo percettivo; affetti appaiono in modo brutale ->

focalizzazione su immagini portatrici di angoscia Angoscia psicotica: perdita dell’essere, dell’identità

- disorganizzazione generale - affetti “tutto-o-niente” - angoscia di frantumazione: contenuti che rimandano all’integrità corporea - coazione a ripetere: difetto dei meccanismi di adattamento alla realtà

I meccanismi di difesa

Ricorso alla realtà esterna Procedimenti rigidi: evidenziano l’utilizzazione dei dati percettivi per evitare la realtà interna -> ricorso alla realtà esterna. Fuori dalle risposte:

- precauzioni verbali, dubbio, ruminazione, negazione, attaccamento ai dettagli, precisazioni numeriche, formazioni reattive

Sequenze di risposte: - negazione, formazione reattiva, dubbio tra due immagini

Fattori specifici: - descrizione, espressione minima di affetti, dubbio (aumento delle F), preoccupazione di controllo

=> attaccamento ai dettagli, intellettualizzazione, negazione dei legami (isolamento percettivo), formazioni reattive (R -> FC)

Di tipo ossessivo: F% elevato -> realtà esterna come difesa contro realtà interna -> ritorno del rimosso Meccanismi di isolamento. Esitazione tra immagini diverse. Annullamento retroattivo. Difese rigide del carattere:

• Assenza di articolazione: - non c’è congruenza tra manifestazione fuori dalle risposte, associazioni e fattori specifici - condotte comportamentali: F% elevato, assenza di ritorno del rimosso - estrema rigidità dei meccanismi di isolamento • Efficacia relativa delle difese.

Ricorso alla fantasia e agli affetti Procedimenti labili: ricorso alla realtà interna => difesa contro le rappresentazioni. Fuori dalle risposte:

- commenti (reattività immediata), drammatizzazione, labilità delle reazioni emotive, accento sul mancato riconoscimento, manipolazione labile del linguaggio

Sequenze di risposte: - rimozione, negazione (investito un contenuto-schermo), erotizzazione delle relazioni, esibizione

della reattività emotiva Fattori specifici:

- rimozione: distanza dalle tavole, ricorso intenso a manifestazioni sensoriali, suggestionabilità, reattività soggettiva, simbolismo trasparente, desideri contraddittori

- caduta della rimozione: fuga in avanti nell’interpretazione, ritmo discontinuo della produzione, manifestazioni emotive intense, perdita di controllo della realtà (F% basso), contenuti crudi

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Di tipo isterico: Rimozione. > protocolli labili: produzione a carattere labile, TRI extratensivo, reazioni specifiche al simbolismo sessuale, spessore simbolico dei contenuti, oscillazione tra difesa e ritorno del rimosso. Difese maniacali: procedimenti labili eccessivi e caricaturali. Logorrea, elementi ipersignificanti, affetti massicciamente proiettati. Inibizione Procedimenti che denotano inibizione: ≠implicazione proiettiva. Fuori dalle risposte:

- restrizione nella produzione, nella partecipazione soggettiva, nella verbalizzazione - latenze lunghe, silenzi, rifiuti - comportamento ansioso

Sequenze di risposte: - anonimato di H, vaghezza o assenza di K, riduzione di movimenti proiettivi, evitamento di

localizzazioni particolari, banalizzazione Fattori specifici:

- approccio globale superficiale / spezzettamento del materiale -> evitare un confronto - F% elevato -> difficoltà coinvolgimento - Reattività sensoriale specifica al nero - Contenuti fobici, carichi di angoscia, banalizzati

Di tipo fobico: proiezione nel reale del pericolo pulsionali -> spostamento. Evocazione di immagini ansiogene. Contesto restrittivo. Evitamento e fuga. Inibizione non nevrotica: vuoto ideativo / attività fantasmatica assente -> ricorso a immagini di oggetti concreti, mancanza di spessore simbolico, nessuna associazione, carattere superficiale. Difese psicotiche Emergere di processi primari: Fuori dalle risposte:

- diffidenza, vigilanza, reticenza - osservazione => vissuto persecutorio - prolissità, verbalizzazione confusa -> bizzarria e discordanze

Sequenze di risposte: - localizzazioni arbitrarie, risposte F-, risposte K con valore delirante, risposte C, contenuti ≠

integrità corporea Fattori specifici:

- aspetto massiccio delle manifestazioni precedenti -> dimensione quantitativa dei processi primari - debolezza di ancoraggio alla realtà obiettiva -> carenza di F+ - sconfinamento fantasmatico -> K a valenza delirante - mole massiccia di affetti -> C pure - contenuti: nessuna banalità, immagini di corpi mozzi, personalità cereali e persecutorie,

frammentazione, bestiario arcaico - coazione a ripetere

Meccanismi di difesa psicotica:

• Proiezione: - assenza di distinzione esterno/interno: vissuto corporeo spezzettato -> dissociazione schizofrenica

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- impedita distinzione dentro/fuori: metter fuori ciò che è minaccioso -> paranoico • Negazione • Scissione

Difese narcisistiche: sensibilità eccessiva alle determinanti (C’), assenza di scenari relazionali, relazione speculari, contenuti a valenza narcisistica, immagini irrigidite, F% alto.