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PARROCCHIA SS. IPPOLITO e CASSIANO OLGIATE COMASCO

MISTERI DELLA GIOIA

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Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. O Dio vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

«La gioia è la più bella creatura

uscita dalle mani di Dio dopo l’amore». San Giovanni Bosco

I misteri della gioia contemplano l’incarnazione di Dio: Dio che dal suo infinito amore per tutti gli uomini si è fatto Figlio dell’Uomo. Meditare questi misteri ci aiuta quindi a entrare nella gioia di essere cri-stiano, cioè salvato da Cristo, riconciliato con il Padre per opera dello Spirito Santo. Maria ci svela la profondità della fede cristiana come invito alla gioia, a gettarci nelle braccia di Dio con la fede pura e semplice di un bambino.

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Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce.

Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni luce dei cuori.

Consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo.

Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto.

O luce beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli.

Senza la tua forza, nulla è nell’uomo, nulla senza colpa.

Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina.

Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato.

Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni.

Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna.

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PRIMO MISTERO DELLA GIOIA L’annuncio dell’Angelo a Maria

DAL VANGELO SECONDO LUCA

L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’-angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.”

(Lc 1,26-31)

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Su Maria, una ragazza di Nazaret, un paesino lontano, si è posato lo sguardo del Signore, che la sceglie per essere la madre del suo Figlio. Per questo Maria viene preservata dal peccato originale, quella frattura nella comunione con Dio, con gli altri e con il creato che ferisce in profondità ogni essere umano. L’Immacolata è scritta nel disegno di Dio: è frutto del-l’amore di Dio che salva il mondo. E la Madonna non si allontana da quell’amore: tutta la sua vita, tutto il suo essere è un «sì» a quell’amore, è un «sì» a Dio, che posa il suo sguardo su ogni uomo e ogni donna!

(Angelus, 8 dicembre 2013) Ti preghiamo, Maria: aiutaci ad accogliere con gioia la Parola di Dio come tu hai fatto, con fede e disponibilità.

PREGHIAMO O Dio, che all’annunzio dell’Angelo hai voluto che il tuo Verbo si facesse uomo nel grembo di Maria, concedi al tuo popolo, che la onora come ve-ra Madre di Dio, di godere sempre della sua intercessione presso di Te. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

PADRE NOSTRO AVE MARIA

GLORIA AL PADRE

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SECONDO MISTERO DELLA GIOIA La visita di Maria alla cugina Elisabetta

DAL VANGELO SECONDO LUCA

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.

(Lc 1,39-41)

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«Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta». E, dopo quel saluto, E-lisabetta si sente avvolta da grande stupore. Non dimenticatevi questa pa-rola: stupore. «A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?». Il primo luogo dello stupore nella nostra vita quotidiana è l’altro, nel quale riconoscere un fratello, perché da quando è accaduto il Natale di Gesù, ogni volto porta impresse le sembianze del Figlio di Dio. Soprattut-to quando è il volto del povero, perché da povero Dio è entrato nel mon-do e dai poveri, prima di tutto, si è lasciato avvicinare.

(Angelus, 20 dicembre 2015) Ti preghiamo, Maria: accompagnaci nel portare con gioia Cristo ai fratelli, attraverso la testimonianza della nostra fede e della nostra carità.

PREGHIAMO O Dio, salvatore di tutti i popoli, che per mezzo della beata Vergine Maria hai recato alla casa di Elisabetta la salvezza e la gioia, fa' che possiamo an-che noi portare Cristo ai fratelli e lodare il tuo nome con la santità della vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

PADRE NOSTRO AVE MARIA

GLORIA AL PADRE

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TERZO MISTERO DELLA GIOIA La nascita di Gesù a Betlemme

DAL VANGELO SECONDO LUCA

Mentre si trovavano a Betlemme, si compirono per Maria i giorni del par-to. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio. C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si pre-sentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce.

(Lc 2,6-9)

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Quando sentiamo parlare della nascita di Cristo, restiamo in silenzio e la-sciamo che sia quel Bambino a parlare; imprimiamo nel nostro cuore le sue parole senza distogliere lo sguardo dal suo volto. Questo Bambino ci insegna che cosa è veramente essenziale nella nostra vita. Nasce nella po-vertà del mondo, trova riparo in una stalla ed è deposto in una mangiatoia per animali; eppure, da questo nulla, emerge la luce della gloria di Dio: a partire da qui, per gli uomini dal cuore semplice inizia la via della vera li-berazione. Da questo Bambino, che porta impressi nel suo volto i tratti della bontà, della misericordia e dell’amore di Dio, scaturisce per tutti noi l’impegno a rinnegare l’ingiustizia e la ricchezza del mondo, per vivere con sobrietà, con giustizia e con pietà.

(Omelia, notte di Natale 2015) Ti preghiamo, Maria: concedici un cuore capace di accogliere nella gioia il Cristo, nostra unica "via, verità e vita".

PREGHIAMO Guarda, o Padre, il popolo cristiano che celebra la nascita del tuo Figlio disceso dal cielo; concedi a noi di riceverlo nella fede come lo accolse Maria per manifestarlo al mondo con opere di giustizia e di pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

PADRE NOSTRO AVE MARIA

GLORIA AL PADRE

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QUARTO MISTERO DELLA GIOIA La presentazione di Gesù al tempio

DAL VANGELO SECONDO LUCA

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: Ogni maschio primogeni-to sarà sacro al Signore – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.

(Lc 2,22-24)

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Davanti al nostro sguardo c’è un fatto semplice, umile e grande: Gesù è portato da Maria e Giuseppe al tempio di Gerusalemme. È un bambino come tanti, come tutti, ma è unico: è Gesù, il volto della misericordia del Padre. Nel tempio contempliamo l’incontro con il vecchio Simeone, che rappre-senta l’attesa fedele di Israele e l’esultanza del cuore per il compimento delle antiche promesse. Simone è l’attesa e la profezia, Gesù è la novità e il compimento: si presenta a noi come la perenne sorpresa di Dio; in questo bambino si incontrano il passato, fatto di memoria e di promessa, e il fu-turo, pieno di speranza.

(Omelia, 2 febbraio 2016) Ti preghiamo, Maria: aiutaci a vivere ogni giorno con stupore l’incontro del Signore, fedele promessa della gioia che non tramonta.

PREGHIAMO O Padre, risplenda sempre la vergine Chiesa, sposa del Cristo per l'incon-taminata fedeltà al patto del tuo amore; e sull'esempio di Maria, umile tua serva, che presentò nel tempio l'Autore della nuova legge, custodisca la purezza della fede, alimenti l'ardore della carità, ravvivi la speranza nei beni futuri. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

PADRE NOSTRO AVE MARIA

GLORIA AL PADRE

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QUINTO MISTERO DELLA GIOIA Gesù è ritrovato nel tempio

DAL VANGELO SECONDO LUCA

Trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Ge-sù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupo-re per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo».

(Lc 2,43.46-48)

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Invece di tornare a casa con i suoi, Gesù si ferma a Gerusalemme nel Tem-pio, provocando una grande pena a Maria e Giuseppe che non lo trovano più. Per questa sua piccola fuga, probabilmente anche Gesù dovette chie-dere scusa ai suoi genitori. La domanda di Maria manifesta un certo rimprovero, rendendo evidente la preoccupazione e l’angoscia sua e di Giuseppe. Tornando a casa, Gesù si è stretto certamente a loro, per dimostrare tutto il suo affetto e la sua ob-bedienza. Anche questi momenti fanno parte del viaggio di una famiglia e, con il Signore, si trasformano in opportunità di crescita, di occasione per chiedere perdono e di riceverlo, di dimostrare l’amore e l’obbedienza. (Omelia, 27 dicembre 2015) Ti preghiamo, Maria: Insegnaci la gioia del perdono, primo strumento per poter amare.

PREGHIAMO Signore nostro Dio, che hai fatto della Vergine Maria il modello di chi ac-coglie la tua Parola e la mette in pratica, apri il nostro cuore alla beatitu-dine dell'ascolto, e con la forza del tuo Spirito fa' che noi pure diventiamo luogo santo in cui la tua Parola di salvezza oggi si compie. Per il nostro Si-gnore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

PADRE NOSTRO AVE MARIA

GLORIA AL PADRE

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Signore, pietà! Signore, pietà! Cristo, pietà! Cristo, pietà! Signore, pietà! Signore, pietà! Cristo, ascoltaci. Cristo, ascoltaci. Cristo, esaudiscici. Cristo, esaudiscici. Padre del cielo, che sei Dio, abbi pietà di noi. Figlio, Redentore del mondo, che sei Dio, abbi pietà di noi. Spirito Santo, che sei Dio, abbi pietà di noi. Santa Trinità, unico Dio, abbi pietà di noi. Santa Maria, prega per noi. Santa Madre di Dio, Santa Vergine delle vergini, Madre di Cristo, Madre della Chiesa, Madre della divina grazia, Madre purissima, Madre castissima, Madre sempre vergine, Madre immacolata, Madre degna d’amore, Madre ammirabile, Madre del buon consiglio, Madre del Creatore, Madre del Salvatore, Madre di misericordia, Vergine prudentissima, Vergine degna di onore, Vergine degna di lode, Vergine potente, Vergine clemente, Vergine fedele, Specchio della santità divina, Sede della Sapienza,

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Causa della nostra letizia, Tempio dello Spirito Santo, Tabernacolo dell’eterna gloria, Dimora tutta consacrata a Dio, Rosa mistica, Torre di Davide, Torre d’avorio, Casa d’oro, Arca dell’alleanza, Porta del cielo, Stella del mattino, Salute degli infermi, Rifugio dei peccatori, Consolatrice degli afflitti, Aiuto dei cristiani, Regina degli Angeli, Regina dei Patriarchi, Regina dei Profeti, Regina degli Apostoli, Regina dei Martiri, Regina dei veri cristiani, Regina delle Vergini, Regina di tutti i Santi, Regina concepita senza peccato originale, Regina assunta in cielo, Regina del santo Rosario, Regina della famiglia, Regina della pace. Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, perdonaci, o Signore. Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, ascoltaci, o Signore. Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.

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Prega per noi, Santa Madre di Dio. E saremo degni delle promesse di Cristo. PREGHIAMO Concedi ai tuoi fedeli, Signore Dio nostro, di godere sempre la salute del corpo e dello spirito, per la gloriosa intercessione di Maria salvaci dai ma-li che ora ci rattristano e guidaci alla gioia senza fine. Per Cristo nostro Signore. Amen.

SALVE REGINA, Mater misericórdiae,

vita, dulcédo et spes nostra, salve. Ad te clamámus, éxsules filii Evae.

Ad te suspirámus geméntes et flentes in hac lacrimárum valle.

Eia ergo, advocáta nostra, illos tuos misericórdes óculos

ad nos convérte. Et Iesum,

benedíctum fructum ventris tui, nobis, post hoc exsílium, osténde.

O clemens, o pia, o dulcis Virgo María!

Salve, o Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva: a te sospiriamo, gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.