Romagolf issue 2

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IN ATTESA DI REGISTRAZIONE PRESSO IL TRIBUNALE DI ROMA numero 1 - giugno - 2012 MENSILE SUL MONDO DEL GOLF DELLA CAPITALE !"#$ olf LA NOTIZIA PARCO DI ROMA CAMPIONE D’ITALIA IL PERSONAGGIO CLAUDIO AMENDOLA DAI “CESARONI” AL GOLF Olgiata torna la voglia di Open In viaggio: Canton Ticino Il Ristorante: Parco de’ Medici Wellness: St. Peter’s Spa g

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The second issue of Romagolf

Transcript of Romagolf issue 2

IN ATTESA DI REGISTRAZIONE PRESSO IL TRIBUNALE DI ROMA numero 1 - giugno - 2012

MENSILE SUL MONDO DEL GOLF DELLA CAPITALE!"#$ olf

LA NOTIZIA

PARCO DI ROMACAMPIONE D’ITALIA

IL PERSONAGGIO

CLAUDIO AMENDOLADAI “CESARONI” AL GOLF

Olgiatatorna la voglia

di Open

In viaggio:Canton Ticino

Il Ristorante:Parco de’ Medici

Wellness:St. Peter’s Spa

g

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Cari amici, eccoci di nuovo qui. Il secondo numerodi “Romagolf” è più ricco di notizie e di pagine.Speriamo di averlo migliorato anche nell’aspettoe nella grafica. Il nostro obiettivo è far diventarequesta rivista un punto di incontro per tutti gli

appassionati. E un riferimento anche per i circoli e le as-sociazioni. Alcuni hanno già capito lo spirito e la funzionedi queste pagine. Altri ancora no. Ed è per questo cherinnoviamo l’invito a scriverci, a inviarci mail a telefonarci,per mandarci notizie, curiosità, annunci. Insomma tuttoquello che vi piacerebbe trovare su un giornale che parladi golf della nostra Regione.

Un saluto e tanti complimenti alla squadra del Parco diRoma che al termine di un appassionante e combattutoderby con gli amici/rivali dell’Olgiata, si è aggiudicata iCampionati Nazionali Assoluti a Squadre. Una importanteaffermazione che porta onore non solo al golf club di viadei Due Ponti ma a tutta la nostra città, sempre più pro-tagonista a livello nazionale in questo sport.

E un saluto va anche al circolo dell’Olgiata, che ha sìperso il derby della Capitale, ma ha vinto, eccome, lascommessa del rinnovamento e del rilancio. I lavori di ri-facimento hanno restituito un percorso che è risalito aivertici nazionali. Tanto che in futuro potrebbe tornaredegnamente ad ospitare gli Open d’Italia. In questonumero vi raccontiamo storia e curiosità di questosplendido golf club.

Oltre all’Olgiata troverete anche un invito al viaggio,poco oltre confine, nel Canton Ticino che accanto anatura, storia, arte ed enogastronomia di qualità, offre tresplendidi percorsi pieni di fascino e tradizione. Abbiamopoi visitato il ristorante del Parco dei Medici, una piacevolesorpresa che accoglie i golfisti alla fine delle canoniche 18buche. Poi giovani, tecnica, wellness, psicologia, insommaun bel po’ di notizie e approfondimenti che speriamosiano di vostro interesse.

Concludiamo con un appello. Questa rivista, la suanascita e la sua sopravvivenza, sono una vera sfida. Cirendiamo conto che il periodo non è fra i più favorevoli,ma chi ama il golf non può farsi spaventare da un piccolosacrificio. E allora fatevi avanti! Basta poco. Siamo convintiche sia interesse di tutti far sopravvivere questa pubblicazione.Ci rivolgiamo in particolare agli eventuali inserzionisti.Volete farvi conoscere? Volete far conoscere la vostraattività? Volete aiutarci a parlare di golf? Allora acquistatequalche piccolo spazio pubblicitario. Ve ne saremo grati.Non solo noi, ma tutti i golfisti laziali che potranno con-tinuare a leggere e a essere informati sulle attività che sisvolgono sul nostro territorio. !

EDIT0RIALE

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LA NOTIZIA

Il Parco di RomaCampione d’Italia

PAG. 3

EDITORIALE

PAG. 1

UNDER DICIOTTO

Renato e Vittoriacampionidel futuroDI DANIELA PERSIA

PAG. 26

IL PARERE DELLO PSICOLOGO

Parliamo di stressDI ANNA MACI

PAG. 30

GOLF IN ROSA

In compagniao da soli?DI STEFANIATAMBURELLO

PAG. 31ASSOCIAZIONI E CIRCOLI

News ed eventi

PAG. 32

CONTROEDITORIALE

Mario Camiciauno, solo,inimitabileDI RUGGIERO PALOMBO

PAG. 40

IL CIRCOLO

Olgiata,voglia di OpenDI BENEDETTO LATTANZI

PAG. 4

L’ANGOLO DELLA TECNICA

Addressarsisulla pallaDI PIERLUIGI COLONNA

PAG. 28

L’EVENTO

Profumodi Romaal Marco Simone

PAG. 20

MONTE DEI PASCHI DI SIENA

IL GREEN DEI FAMOSI

IL RISTORANTE PARCO DE’ MEDICI

Piatti tradizionali e familiarità

DI ANDREA CUOMO PAG. 22WELLNESS

La St. Peter’s Spasi veste a festa

DI DANIELA CIRRINCIONE

PAG. 24

RomaGOLF

MENSILE SUL MONDO DEL GOLF

DELLA CAPITALEnumero in attesa di registrazione

DIRETTORE RESPONSABILESandro Marini

EDITORE: MemoriPiazza Grazioli 18, 00186 RomaSTAMPA: Del Gallo editoriZI Santo Chiodo06049 Spoleto

Hanno collaborato a questo numero

FRANCESCO ACAMPORADANIELA CIRRINCIONEPIERLUIGI COLONNAANDREA CUOMOBENEDETTO LATTANZIANNA MACIRUGGIERO PALOMBODANIELA PERSIASTEFANIA TAMBURELLO

CONTRIBUTI FOTOGRAFICISERGIO FANTONIDARIO SARTINI

La foto di copertina è di DARIO SARTINIClaudio Amendola

Dal set al golfDI FRANCESCO ACAMPORA

PAG. 10IN VIAGGIO CON LA SACCA

[email protected]

Canton Ticinoil paradiso dietro l’angoloDI DANIELA CIRRINCIONE

PAG. 14

Pensioni, “Previsionari”uno stumento per i giovani PAG. 19

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G&CC. La squadra del clubdi Via due Ponti si è impostasui cugini per 4/3. L’entu-siasmante finale si è decisasull’ultimo match e alla 20ªbuca, la seconda supple-mentare, quando MicheleCea ha dato il punto decisivo

I ragazzi del Parco diRoma hanno vinto iCampionati NazionaliAssoluti a Squadre 2012in un tiratissimo derby

con l’Olgiata disputato afine aprile sul percorso delCastello di Tolcinasco

e il titolo alla sua squadraprevalendo su Edoardo Tor-rieri. I numeri sono elo-quenti: dei sette incontri di-sputati, quattro sono andatialle buche di spareggio edue si sono conclusi alla 18.I doppi sono terminati inparità con le vittorie degliolgiatini Valerio Pelliccia/Philip Geerts (2 up su En-rico Di Nitto/Andrea Sara-cino) e di Renato Paratore/Fabrizio Marzilli (alla 22ªsu Stefano Pitoni/EdoardoTorrieri). Nei singoli c’èstata botta e risposta con i

successi per il Parco di Romadi Andrea Saracino (2 upsu Philip Geerts) e di EnricoDi Nitto (alla 20ª su StefanoPitoni) e per l’Olgiata diFilippo Troiani (4/3 su Fa-brizio Marzilli) e di ValerioPelliccia (alla 19ª su RenatoParatore). Poi, sul 3-3, laprodezza di Cea. Per arrivarein finale i vincitori hannoeliminato nei match playGardagolf (5-2) e i campioniuscenti di La Margherita(5-2). L’Olgiata ha sconfittoMilano (4,5-2,5) e RoyalPark I Roveri (5-2). !

LA NOTIZIA

Il Parco di Roma si aggiudica i Campionati Nazionali Assoluti a Squadre, battendo l’Olgiata in un entusiasmante derby

Il Parco di RomaCampioned’Italia

Nelle foto, il pres. FIG Franco Chimenti e il pres. FIG Lazio Carlo Scatena alla serata di premiazione della squadra del Parco di Roma

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Dopo un accurato restyling firmato da Jim Fazio, il prestigioso percorso dell’Olgiata è ancora più affascinante

diBENEDETTO

LATTANZI

FOTO DI DARIO SARTINI

IL CIRCOLO

Olgiata,voglia di Open

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Se fino a qualche mese fa il percorso dell’Olgiata Golf Club era consideratouno dei più belli e di maggior prestigio della Penisola, oggi, dopol’importante restyling, concluso da poco, il campo è diventato davverostraordinario e pronto per accogliere nuovamente un Open nella Capitale.«Se la Federazione domani ci chiedesse di organizzare l’Open d’Italia noi

saremmo pronti», dice con una punta di soddisfazione il direttore del circoloMauro Guerrini. Negli ultimi tempi sono state realizzate importanti modifiche al

percorso che hanno cam-biato il volto di gran partedelle buche. «Il grosso deilavori è terminato un mesefa, stiamo lavorando sugliultimi dettagli», spiega Guer-rini.

Restyling firmato da Jim Fazio

Per adeguare il campo alleesigenze dei giocatori e so-prattutto per mantenerlo alpasso con i nuovi materialiutilizzati, il Consiglio diret-tivo dell’Olgiata ha richia-mato l’architetto statunitenseJim Fazio che già nel 1996aveva messo la firma su al-cune modifiche apportateal disegno originale dell’in-glese Charles Kenneth Cot-ton. «Solo tre buche nonsono state coinvolte nel re- 6

styling: la 2, la 3 e la 12.Tutte le altre, per un mo-

tivo o per un altro, sonostate trasformate con mo-difiche più o meno profon-de. Alla 5, per esempio, èstato allargato il fairway esono stati creati cinque pic-coli bunker. Alla 6 è statorealizzato un lago di circa4.000 metri quadrati mentrelungo la buca 8 è stato creatoun ruscello di 400 metri dilunghezza che passa davantial green. L’ostacolo interessasia il primo colpo dal teeche il secondo al green»,precisa Guerrini.

«Per quanto riguarda leseconde nove, variazioni so-stanziali sono state apportatealla buca 10, dove è stataraddoppiata la superficie delgreen, davanti al quale è

stato creato un ruscello adifesa della buca. Questocorso d’acqua passa poi da-vanti al tee della buca 18 earriva al green della buca15 che è stato avanzato di80 metri rispetto alla posi-zione precedente. Un’altramodifica apportata alla 15è stata quella di eliminarela pendenza di 30 gradi emodellarla per rendere lazona d’atterraggio della pallapiù morbida. Sono stati ag-giunti dei bunker e modifi-cati anche i tee di partenza.Forse la 15 è diventata labuca più bella del campo»,dice Guerrini.

Novità anche alle strutture sociali

Ma il restyling, costatocirca 1,5 milioni di euro,

non ha interessato solo ilcampo da gioco. Il Consiglioha programmato importantiinterventi anche alle strutturesociali del circolo che loscorso anno ha festeggiato isuoi primi 50 anni. «Nel-l’area attuale del caddy ma-ster verrà spostato il pro-shop e sarà realizzata un’am-pia zona di passaggio pertutti i giocatori che andrannonel nuovo spazio più fun-zionale e accogliente occu-pato dal caddy master.

I maestri avranno un’areaper le lezioni video in cuitroveranno posto anche unsimulatore di gioco e unputting green interno in sin-tetico. Verrà allargata la pa-lestra e saranno creati nuovispogliatoi anche per gli ospi-ti».

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SILVIO GRAPPASONNI: L’OLGIATA È IL MIO CAMPOL’ex pro, oggi apprezzato commentatore di Sky Sport, golfisticamente è nato suquesto percorso. “Ho l’imprinting ‘olgiatino’”, afferma Silvio ricordando le sueprime lezioni con il padre Ugo, uno dei più importanti golfisti italiani.

«L’Olgiata? È il mio campo, quello con la ‘C’ maiuscola». Non ha dubbi SilvioGrappasonni, ex golfista professionista e oggi commentatore di golf per Sky Sport.«Anche se da tanti anni vivo a Milano, quando mi chiedono da quale club vengodico sempre l’Olgiata: ho l’imprinting ‘olgiatino’, quello è e quello rimarrà»,afferma Grappasonni, figlio d’arte (suo padre Ugo è stato uno dei più importanti

golfisti italiani). «Siamo stati i pionieri all’Olgiata. Mio padre si è trasferito a Roma con la famiglia nel 1967. Ricordo ancorache l’ingresso principale veniva aperto a mano dal guardiano», racconta Grappasonni, all’Olgiata dal 1969/70 al 1998-99.«Golfisticamente sono cresciuto qui, con mio padre Ugo che mi dava le lezioni. Era il maestro un po’ di tutti i soci chefrequentavano il circolo. Qui ho fatto le mie prime gare a livello nazionale, i miei primi campionati italiani individuali, icampionati a squadre ottenendo le prime vittorie con i colori dell’Olgiata: eravamo davvero forti», sottolinea Grappasonni.«Il nostro era uno dei circoli di punta nell’ambito del golf nazionale con tanti giovani promettenti» racconta ancoraGrappasonni. «Tre o quattro sono arrivati anche in nazionale maggiore. Ricordo Francesco Piermarini, Marco Zonchello chesono ancora soci dell’Olgiata, Andrea Pischiutta che è l’attuale presidente del club. Ma la scuola dell’Olgiata ha continuato econtinua a raccogliere successi. Uno degli ultimi nomi più importanti usciti da lì è Andrea Pavan, golfisticamente cresciutocon il maestro Filippo Del Piano, che ha insegnato all’Olgiata dal 1972 al 2000», evidenzia il commentatore di Sky che inun’ipotetica classifica dei migliori campi italiani mette l’Olgiata sul podio, al secondo posto a pari merito con BogognoBonora e dietro Castelconturbia.

I giovani sono il futurodell’Olgiata

Come tutti i circoli che sirispettano un’attenzione par-ticolare è dedicata alla scuolaper le giovani leve. «Ci te-niamo moltissimo all’attivitàdei nostri soci più giovaniperché rappresentano il fu-

turo dell’Olgiata inteso comevalore sportivo», prosegueGuerrini. «Sono i giovaniche partecipano ai campio-nati nazionali, alle gare fe-derali. Sono i giovani cheportano il nome dell’Olgiatain giro per l’Italia. I nostrimaestri sono molto bravi e

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IL PRESIDENTE, ANDREA PISCHIUTTAAndrea Pischiutta, 54 anni, è l'attuale presidente dell’Olgiata Golf

Club, di cui è socio dal 1968. Imprenditore, ottimo giocatore di golf, hainiziato a calcare i green nello stesso periodo di Sivlio Grappasonni. Havinto due campionati Italiani di golf. Le sue esperienze, da dirigente lohanno visto dal 1984 al 1990, e poi dal 1993 al 2001, consigliere del-l’Olgiata Golf Club; dal 1984 al 1986 Segretario del Comitato Giovaniledella Federazione Italiana Golf; nel 1986 membro del C.O. del 53° Opend’Italia a Bergamo; dal 2002 al 2008 Presidente del Comitato RegionaleLaziale della Federazione Italiana Golf; dal settembre 2008 ConsigliereNazionale della Feder Golf; dal novembre 2008 Responsabile del settoreformazione e Scuola di Golf.

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hanno contribuito a far ec-cellere negli ultimi anni inostri giovani in diversi cam-pionati italiani: uno su tutti,Mattia Miloro, che è passatoprofessionista lo scorso annoinsieme con Marco FabioMari. Stanno facendo le pri-me gare dei circuiti profes-sionistici», sottolinea il di-rettore. «Attualmente i gio-vani agonisti sono 43, poi

c’è una larga base formatada altri ragazzi e ragazze al-trettanto bravi da cui, ognitanto emerge qualcuno. Peri successi dei nostri giovanidobbiamo dire grazie algruppo dei maestri guidatoda Aldo Trillini e compostoda Alessandro Trillini, il fi-glio, Carlo Basciu, Gian-franco Riandi e Daniele Ba-gliano». !

LA CURIOSITÀL’Olgiata Golf Club in una tesi universitariaL’Olgiata Golf Club materia di studio all’università. Nell’anno

accademico 2008/2009, uno studente della Luiss GuidoCarli di Roma, Gianmarco Bortignoni Fidis si è laureato inEconomia e gestione delle imprese con una tesi sulle“Strategie competitive nel settore del golf italiano: il casoOlgiata Golf Club Roma”.

CLUB DEI GIOVANIL’attenzione e il rispetto dell’etichetta sono fondamentali

per poter partecipare al Club dei Giovani e, in generale, perfar parte del Circolo. Ecco le norme di comportamento chei giovani golfisti devono rispettare:1) Mantenere sempre un comportamento educato e spor-

tivamente ineccepibile sul campo, nei locali del Circoloe nei circoli di golf ospitanti.

2) Indossare, in occasione delle sedute di allenamento edelle gare, divise del Circolo (sono vietati i jeans, le T-shirts, i pantaloni “cargo”, i bermuda da spiaggia).

3) Partecipare alle lezioni e agli allenamenti tecnico sportivipianificati dallo staff tecnico, salvo valide giustificazionifornite in tempo utili.

4) Mantenere i telefoni cellulari spenti durante l’allenamentoe le competizioni.

5) Concludere sempre qualunque giro di gara (il ritiro èconsentito solo in caso di problemi fisici).

6) Informare tempestivamente il Circolo in caso di impos-sibilità a partecipare alle competizioni alle quali si èiscritti.

7) Presenziare alle premiazioni, sopra tutto in caso divittoria.

8) Divieto assoluto di fumare e bere alcolici (allontanamentoimmediato).

9) Puntualità agli appuntamenti. 10)Tenere sempre in ordine il proprio equipaggiamento.

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IL GREEN DEI FAMOSI

«Tutto è cominciato girando una puntata de I Cesaroni al Parco di Roma- racconta l’attoreromano - da lì è scattatauna passione immediata»

Dal setal golf

Claudio Amendola

diFRANCESCO ACAMPORA

foto diSERGIO FANTONI

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Cosa rappresenta il golfnella tua vita?

Per adesso rappresenta unagrandissima valvola di sfogo.Un modo divertentissimoper scaricare tanta tensione,per stare all’aria aperta, cheè uno dei grandi valori ag-giunti di questo sport, el’occasione per coniugare ilviaggiare, che è una dellecose che mi piace di più almondo, con una passione.È innegabile che i campi dagolf sono sempre nei postipiù belli del mondo, conalberghi meravigliosi.

Sei arrivato anche abbastanza tardi a questosport. Qual è la storia dell’avvicinamento?

È nato dal fatto che inuna puntata de I Cesaronila famiglia veniva a giocarea golf. Che era un fatto epo-cale per i Cesaroni! E quindisono venuto qui al Parco diRoma, che era la locationin cui si girava, esattamentecome su qualunque altro setdi tutti i giorni. Ho giratole scene che dovevamo farenormalmente, guardandomiun po’ intorno, anche conun aria un po’ snob, scettica.«Ma che è sto’ sport un po’così?».

Poi c’era questa inquadra-tura in cui dovevo simulareun colpo da golf: m’hannomesso un ferro in mano, hotirato… e ho preso la palla!Allora mi sono detto: «Allorase po’ fa, allora se po’ prendesta palla!». Quindi, sonouscito da quella giornatacon la convinzione che cipotevo provare.

E appena ho finito di gi-rare ho preso l’appuntamen-to con Carlo Lattanzi (prodel Parco di Roma,n.d.r.),

che conoscevo solo a livellodi saluti, e da lì è scoppiatauna passione immediata.Ho capito che era uno sportche si poteva imparare, chenon era impossibile. E poimi è scattata subito unagrande costanza, una grandevoglia di migliorare, che èfondamentale in questosport. La voglia di migliorarticontinuamente. Non daremai nulla per acquisito, in-somma. Infatti, ancora oggi,tutti i giorni sono diversi: ilgiorno prima pensi d’averacquisito una cosa, e il gior-no dopo vai in campo enon te la ricordi più.

Però è stato proprio questoche mi ha affascinato: la vo-glia di misurarsi con se stessiprima che con l’avversario.In fondo l’avversario nelgolf esiste solo nel match-play; se no esisti tu. Tu e iltuo gioco.

Al di là dell’approccio che ci hai raccontato, la tua idea del golf prima di conoscerlo qual era?

Quella di uno sport snob,non competitivo. Non unvero sport, insomma. Lastessa cosa mi era già successacon la vela. Anche quellomi sembrava uno svago, enon uno sport. Poi ho co-nosciuto dei velisti che mihanno portato a fare unaregata. È finita che mi sonocomprato la barca! Poi hopreso la mazza da golf è misono venduto la barca.Il golf è uno sport totalizzante. E questo ad alcuni crea anche problemi nella gestione del rapporto con la famiglia. Tu come te la cavi?

Premesso che mi consideroun uomo molto fortunatoper tutto quello che mi è

successo nella vita, avere in-contrato una donna (l’attriceFrancesca Neri, n.d.r.), averlasposata ed aver scoperto chela sua massima gioia è sa-permi a giocare a golf, èstata la conferma che ci hopreso nella scelta. Francescaè molto tollerante, perchémi dice che quando tornoa casa dopo aver fatto 18buche sono l’uomo più buo-no del mondo. Sono appa-gato, sono tranquillo, sonofelice e sono disponibile perloro. Ed è vero!Tu hai un figlio con Francesca, no?

Sì, un figlio di 13 anni,che d’estate gioca a golf.D’inverno gioca a calcio,invece. Non è ancora statopreso completamente. Maè vero che il golf è totaliz-zante, secondo me. Almeno,i primi anni deve esserlo.Se no il miglioramento tardaa venire; hai bisogno di im-pegno, di costanza, hai bi-sogno di crederci, di entu-siasmarti, di pensare al golfanche quando sei a casa. Ea me capita. A casa sto sem-pre a puttare… Beh, Sylvester Stallone inun’intervista disse che luiviveva per il golf: mangiavagolf, respirava golf e pensava al golf in qualunque momento: da quando si faceva la doccia ai momenti piùintimi. Mentre girava un film a Roma, appenapossibile scappava a giocare con tre maestri as-sieme.

Lo capisco. Lo capiscoperché, come dicevamo, ilgolf è totalizzante. È veropure che, e a me è già capi-tato anche se gioco solo dadue anni, che ci sono dei

momenti in cui capisci chedevi mollare un attimo. Die-ci giorni di stop ogni tantofanno bene.Qual è il tuo handicap attuale?

Gioco 20. Ero arrivato a18.4 ma sono risalito. È loscalino, no? Mi sono resoconto che ci sono degli step.A un certo punto, e ci sonoquasi, c’è un altro passo dafare; poi ce ne sarà un altrofra un paio d’anni, poi unaltro ancora. È lunga!Sono passi che si fanno,come tu hai già capito, quando ci si rimette in discussione.

Sì, e anche capendo che sipuò cambiare qualcosa nelloswing. Si cresce settimanadopo settimana, e bisognaessere pronti a rivedere deipiccoli vizi che si sono presiin questi anni. È bello proprioper questo. Perché c’è unmiglioramento non solo le-

gato a quanto si gioca: «giocotanto, e quindi ora la prendobene». Invece, no. La prendosempre meglio se faccio de-terminati movimenti. Dopo quanto hai compratola tua prima sacca?

Non subitissimo, perchévolevo essere sicuro. Dopoun paio di mesi, direi. Sonosempre pochi, no?In questo periodo, come capita nella vita di un attore,non stai lavorando. Quindi stai giocando molto?

Sì, è stato proprio scien-tifico. Io sto molto lavoran-do. Sul campo, però! Misono proprio preso un pe-riodo libero per stare un po’a casa con la famiglia e pergiocare e migliorare. Per for-tuna il mio lavoro me lopermette. Quando lavori lasveglia è presto e la giornataè totalmente impegnata,quindi non giochi; peròt’iscrivi a tutte le gare senza

aver giocato durante la set-timana. E non la pigli mai!E collezioni virgole su vir-gole. Per questo nei periodifermo ne approfitto per gio-care di più. Ma rimane co-munque, uno svago, unapassione; il lavoro è lavoro.Hai detto che sei un uomofortunato, e mi pare di capire che le cose nella vita ti sono sempre un po’capitate per caso. Anche il tuo esordio nel lavoro da figlio d’arte.

Assolutamente sì! È statoil frutto di un incontro tramia madre e il regista FrancoRossi, con cui erano moltoamici. Lui cercava un ragazzodi 18 anni, romano, conuna certa corporatura. Ioaveva appena finito la scuolae non avevo ben capito checosa fare. Però sapevo chequalcosa avrei fatto. Eranoanni, 35 anni fa, in cui po-tevi ancora dire «Vabbè, un

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lavoro lo troverò». Oggi nonè più così. E in effetti unlavoro l’ho trovato. Ma i tuoi (padre e madresono stati due attori e tra ipiù famosi doppiatori italiani, n.d.r.) spingevanoper questo?

No, assolutamente no.Non mi spingevano, ma spe-ravano solo che nella vitafacessi qualcosa che mi pia-cesse. Ed è quello che iospero per i miei figli. E ineffetti quell’occasione l’hosfruttata bene. Ma non vo-lendo, direi. Con la legge-rezza che non avevano glialtri che partecipavano alprovino, perché loro ci te-nevano. A me non impor-tava nulla, e lo stavo facendosolo per mamma. Eviden-temente questo ha funzio-nato, e poi probabilmentec’era una dote che ha con-tribuito, un dna che contaabbastanza.

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dato. Questa è una cosa cheva migliorata e che in Italiaè ancora un po’ da insegnare.Poi, sono un po’ di parteforse, ma non trovo tantidifetti nel golf italiano. Sidovrebbero aprire più campipubblici, si potrebbero farepiù iniziative coinvolgendole scuole. Insomma, conti-nuare a svecchiare un po’l’immagine. Poi vecchio ilgolf non lo è. Questo circoloè pieno di ragazzi e ragazzini.Si pranza assieme e poi siva a giocare, come al Circolotennis. Ed è molto aggre-gante.A che handicap punti d’arrivare?

Punto alla prima categoria.Spero di arrivarci nel girodi 5 anni. Voglio entrare inseconda entro l’anno, e ciriuscirò (ci sono quasi). Poiio dico 5 anni, ma se sonotre, meglio.

Poi fra pochi anni sonosenior, e me ne voglio ap-profittare! !

E questa è stata la primadelle casualità importantidella tua vita. E poi c’è l’incontro con tuamoglie.

Eravamo in quel momen-to, tra gli attori più noti inItalia, ma stranamente nonci eravamo mai sfiorati. Ap-pena ci siamo sfiorati… ec-coci qua dopo 16 anni. Lachimica ha funzionato.Tornando al golf, quali sonosecondo te pregi e difettidel golf in Italia oggi?

Il pregio che non mi aspet-tavo di trovare, soprattuttoin questo circolo, è aver tro-vato un’amalgama di per-sone d’estrazione diversa,ma legati da una passioneche li rende tutti uguali.Credevo di trovare personemolto, molto diverse daquelle che ho trovato. È unosport molto popolare il golf.Non è vero che è uno sportd’élite, ed è anche falso chesia uno sport troppo di-spendioso.

È chiaro che andare a cor-rere costa meno, ma ormainon è più così inaccessibile.Credo che sia un pregio,perché lo sport più è ampio,più è trasversale e più fun-ziona. I difetti risiedono an-cora in qualche eccesso d’eti-chetta, in qualche atteggia-mento in determinati circoliche a me non piace molto ein un po’ troppa disatten-zione da parte dei golfistinel rispetto dei campi. Unosi rende perfettamente contose ha tirato un colpo ingreen che può aver lasciatoun pitch-mark; te lo deviandare a cercare e rimetterloa posto. Allo stesso modo,rimettere a posto un bunkerè come pulire la tazza delgabinetto dopo esserci an-

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Terra di contrasti na-turali straordinari,il Ticino è un Can-tone svizzero dallapersonalità singo-

lare. È interamente adagiatoa sud delle Alpi, ha comelingua ufficiale l’italiano e,lungo i 100 km che separanoil San Gottardo dal Men-drisiotto, offre l’intera tavo-lozza dei paesaggi europei.Ghiacciai scintillanti, selvaggevallate alpine, verdi colline

ricoperte di ulivi e viti, laghiazzurri e incantevoli immersiin parchi dalla vegetazionerigogliosa, tipicamente me-diterranea. E non mancanooasi dal clima subtropicale,come le isole di Brissago,circondate dalle acque delLago Maggiore: un vero gio-iello naturale che affascinacon le sue piante e fiori eso-tici e tropicali dai mille colorie profumi.

«In estate qui è così bello

- raccontano i ticinesi - chedi notte le stelle si accalcanonel cielo per trovare un po-sticino da cui ammirare que-sto paradiso». E, in effetti,l’estate è la stagione magicadel Ticino, meta predilettadagli escursionisti, dagliamanti della natura, ma an-che della cultura e della buo-na gastronomia. Direi unadestinazione dalle mille sfac-cettature, in cui l’atmosferacordiale e familiare tipica

IN VIAGGIO CON LA SACCA

diDANIELA

CIRRINCIONE

Drive e approccitra montagneimponenti, verdi colline e laghi azzurri

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della cultura italiana si uniscealla qualità e all’efficienzapropriamente elvetiche.

Qui la storia, le tradizionie i dialetti ticinesi s’intrec-ciano con quelli delle vicineregioni italiane. Anche l’artee l’architettura sono di casain Ticino. E i musei, le col-lezioni private, le grandiesposizioni annuali, le ma-nifestazioni musicali e cine-matografiche dimostrano chequesta tradizione culturale

è tuttora vivacissima. Ricor-diamo, ad esempio, che ognianno ad agosto Locarno pre-senta con orgoglio quelloche viene definito il più im-portante evento culturaledella Svizzera: il profumodella celluloide inebria lacittà per undici giorni di ci-nema mondiale. Oltre al fa-moso Festival del film, Lo-carno in estate ospita ancheMoon and Stars, kermesseinternazionale che trasforma

Piazza Grande in un tempiodella musica rock e pop.

Un’altra città da visitare èsicuramente Bellinzona, ca-pitale del Cantone, sovrastatadalla presenza magnifica eimponente dei tre castellimedievali, Castelgrande,Montebello e Sasso Corbaro,dichiarati patrimonio Une-sco. Mentre le regioni deilaghi, le colline che li incor-niciano, le borgate conser-vano numerose residenze si-

gnorili barocche e neoclas-siche. Qui, inoltre, si puòscoprire l’autenticità dellagastronomia tradizionale ti-cinese, ancora viva in parti-colare nei grotti, piccole trat-torie e tipici ritrovi popolari,che derivano dalle dispenseinvernali di vino e salumi.

A chi non sa rinunciarealle spiagge e al relax, il Ti-cino, definito l’angolo me-diterraneo della Svizzera, dàil suo benvenuto nei nume-

Canton Ticinoil paradiso

dietro l’angolo

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rosissimi lidi che caratteriz-zano la zona centrale dei la-ghi. Da Locarno a Caslano,passando per Castagnola,Melide e Astano, non restache prendersi qualche mi-nuto per scegliere in qualestabilimento balneare ap-prodare.

Ma il Canton Ticino èanche golf. Tre percorsi, duedei quali risalgono agli anniVenti. Il più antico è il GolfClub Lugano, fondato nel1923, un 18 buche (par 70- 5.575 m.) molto tecnicoinserito in uno splendidopaesaggio prealpino. Si trovaa pochi chilometri da Luga-no, nei pressi dell’aeroportodi Agno. È il più vicino alconfine con l’Italia. Dise-gnato originariamente dal-

l’architetto Donald Harra-dine, si sviluppa su un ter-reno pianeggiante, tra boschidi betulle, querce, pini, ro-dodendri e azalee.

A partire dal 1992 sonostate realizzate importantimodifiche dall’architetto Ca-bell B. Robinson. Il percorsoè considerato molto tecnicoed impegnativo per la pre-senza quasi costante di osta-coli d’acqua e di fairwaysstretti, spesso limitati dallaricca vegetazione. Inoltre lapresenza del fiume Maglia-sina che viene attraversatoo costeggiato in ben ottooccasioni. Il campo alternabuche lunghe, adatte ad ungioco potente, e buche piùcorte e meno ampie che esi-gono maggior precisione. I

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green si presentano sempreben protetti dagli ostacolinaturali o artificiali. Per gio-care è sufficiente avere unhandicap pari a 36.

Il Golf Club PatrizialeAscona nasce nel 1928. Le18 buche, par 71 di 5948m, si affacciano sul LagoMaggiore e si snodano fraalberi maestosi, in un pae-saggio naturale di rara bel-lezza. Il percorso è pianeg-giante e presenta un livellotecnico di tutto rispetto. Perpoter giocare occorre avereun handicap non superiorea 30.

Infine il Golf Gerre Lo-sone, anche questo sul LagoMaggiore. Un bellissimo per-corso inaugurato nell’estatedel 2001. Costruito fra vallie boschi di castagno, il trac-ciato presenta notevoli dif-ficoltà e varia di buca in

buca. L’architetto ticinesePeter Harradine è riuscitoad esaltare le bellezze naturalidella zona e a creare un per-corso interessante per gio-catori di ogni livello. Losoneha green velocissimi e condifficili pendenze. Dopo unavvio con buche corte madelicate, il campo si fa viavia più difficile e tecnicofino alla 18. Una buca im-

18

INFO! DOVE DORMIREGrand Hotel Eden, storico ed elegante 5 stelle a Lugano, Tel. +41(0)919859200, Fax +41(0)919859250, [email protected] del Sole, hotel 5stelle di lusso ad Ascona, Tel. +41(0)917910202, Fax +41(0)917921118,[email protected], www.castellodelsole.ch.! COME ARRIVAREL’aeroporto di Lugano-Agnoè raggiungibile giornalmenteda Roma con collegamentioperati da Darwin Airline, Ali-talia e Swiss. Inoltre, gli aero-porti di Milano Linate, MilanoMalpensa e di Milano Orio alSerio, sono raggiungibili dalTicino in circa un'ora.Con l’auto o l’autobus si giungeda nord con l’A2 e il tunneldel Gottardo o, nella stagioneestiva, valicando i passi alpini.Da sud è raggiungibile conl'Autostrada dei Laghi A9 daMilano o la A8 da Varese. La rete ferroviaria svizzeradelle FFS collega il Ticino aMilano con partenze ogni ora.! CONTATTITicino Turismo, Tel. +41 918257056, Fax +41 918253614, [email protected], www.ticino.ch

pressionante, un lungo par4 che finisce proprio dinanzialla terrazza della club-house.Anche se è l’ultimo arrivato,il Golf Gerre Losone ha giàtrovato il suo spazio a livellointernazionale. Dal 2006,infatti, a giugno ospita ilDeutsche Bank Ladies SwissOpen, con le migliori gioca-trici del Tour europeo e mon-diale. !

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P arlare il linguaggio della generazione del futuro per av-vicinare i giovani alla previdenza: è questa la novità diPrevisionari, www.previsionari.it, l’ambiente web pensato

da Axa Mps e BMps completamente dedicato alla previdenza,presentato da Alessandro Profumo, presidente di Banca Montedei Paschi di Siena, Fabrizio Viola, amministratore delegato diBMps, e Frederic de Courtois, amministratore delegato di AxaMps.

Un’occasione di dibattito e confronto nel corso della quale ivertici di banca e compagnia assicurativa hanno illustrato lapartenza delle Settimane della previdenza, una serie di eventie attività promozionali tra Roma, Catania, Parma e Sienavarate con l’obiettivo di sensibilizzare sui vantaggi dellaprevidenza complementare e su quanto sia importante prepararsiper tempo alla pensione.

«Si tratta di una sfida che Banca Monte dei Paschi e AxaMps hanno scelto di raccogliere con decisione - ha sottolineatoProfumo - sia sul fronte della costruzione di un nuovo modellodi protezione per rispondere ad aspettative crescenti, sia suquello della comunicazione e dei nuovi modi di raccontare untema ancora scarsamente percepito e poco conosciuto comela previdenza. Grazie alla partnership strategica con Axa,puntiamo con decisione a declinare l’ambizione condivisa difare della banca un luogo di protezione, un evento profondamenteinnovativo in Italia che arricchisce il mestiere tradizionaledella banca, trasformando ogni filiale bancaria in un polo di ri-ferimento, in cui la clientela possa soddisfare le sue necessitàdi protezione e sicurezza affidandosi a soluzioni assicurativechiare e semplici, nell’ottica di un rapporto improntato su im-mediatezza, vicinanza, qualità della relazione e fiducia».

«C’è ancora molta strada da fare per favorire la diffusione diuna cultura previdenziale», ha commentato de Courtois. «Trale sfide, la più importante è la necessità di sostituire il concettodi previdenza integrativa con quello di previdenza “integrata”,ovvero un approccio d’insieme ai temi della longevità e dellaprevidenza, capace di inglobare la previdenza integrativa e la

Long Term Care. A questo si aggiunge un altro tema chiave: lascoperta di modi nuovi di raccontare la previdenza, con parti-colare attenzione ai giovani. È in questo contesto che nascePrevisionari, il nuovo ambiente web sulla previdenza capacedi parlare il linguaggio della generazione del futuro, in un’otticadi responsabilizzazione sull’importanza di pianificare per tempoil proprio futuro e la propria pensione. Parlare di previdenzaoggi deve andare al di là del business. È un dovere sociale cheabbiamo a livello di singoli individui, ma soprattutto a livellodi operatori del mercato. E anche questo vuol dire essere Pre-visionari per una compagnia, Axa Mps, che si colloca fra ileader di questo mercato».

«È più che mai importante rilanciare il tema previdenziale,con particolare attenzione alle nuove generazioni, maggiormentecolpite dalle trasformazioni in atto», ha sottolineato Viola.«Banca Monte dei Paschi di Siena lo sta facendo insieme adAxa Mps promuovendo le Settimane della Previdenza, iniziativedi education e dibattito aperto sulle nuove sfide previdenzialiattraverso tutta la rete Montepaschi e rivolte al mondo istitu-zionale, alla stampa e ai nostri clienti.

Il welfare privato è una sfida che banca e compagnia hannoraccolto da tempo: insieme vogliamo dare certezze sul futuro,in particolare ai più giovani, perché la previdenza è oggi piùche mai un’opportunità». !

MONTE DEI PASCHI DI SIENA

Pensioni, “Previsionari”uno strumento per i giovani

Da sinistra: Fabrizio Viola Ad MPS, Alessandro Profumo PresidenteMPS, Frédéric de Courtois, presidente Axa-MPS, Michele Spagnuolo Axa-MPS

La Città Eterna è dasempre nei pensieridella stilista LauraBiagiotti che non acaso ha dedicato al

Natale di Roma una garadi golf all’insegna della sua

fragranza più famosa: Roma.La prestigiosa Roma Classicby Laura Biagiotti Parfums,nel solco della grande tra-dizione golfistica della Ca-pitale, è stata giocata il 21aprile, sullo splendido campo

del Marco Simone di Gui-donia abilmente modellatodall’architetto statunitenseJim Fazio con tanti perso-naggi del mondo dello sport,della cultura e delle istitu-zioni.

In competizione GiacomoCrosa del Tg5 ma anche at-tori come Michael Reale eDavide Devenuto di Un po-sto al sole e campioni comeMichael Mair. In campo an-che il principe Filippo Pa-celli. In premiazione il pre-sidente del club Fabio Vir-gilii, Laura Biagiotti, Saba-tino Leonetti, vice presidentedel Consiglio Provinciale,Silvana Giacobini e il presi-dente della Fig, Franco Chi-menti, che ha promesso diportare di nuovo al MarcoSimone l’Open d’Italia, col-pito dalla sua bellezza.

Primo premio di primacategoria a Stefano D’Orazioche con 39 ha battuto ditre lunghezze Fabrizio Ave-nati. In seconda categoriavittoria di Sandro Balsamàcon 39, a un punto da Ade-laide Ventura. In terza vit-toria di Leonardo Pagni checon 42 ha battuto di duepunti proprio Michael Reale.Ladies a Carla Barattelli con38 e seniores a Caterina DeGasperis con 38. I lordocon 39 a Marco Moriconi.

Competizione ma anchespazio per i neofiti, che dalle14 alle 16 hanno potutousufruire presso il drivingrange delle lezioni gratuitedei maestri del club.

Grande novità poi con laprova di ballo - dalle 16 alle18 - a cura dei personaldancer di Simone Di Pa-squale e fruibile da tutti.

Tutto ciò ha rappresentatoun grande appuntamento 20

L’EVENTO

Sfilata di vip alla Roma Classic by Laura BiagiottiParfums al ClubMarco Simonedi Guidonia

Profumo...di Roma

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per il Gruppo Biagiotti, cheha sempre creduto e investitomolto nel golf, ama e seguelo sport ed è stato tra i primisponsor dell’ambiente. «Ilcrescente desiderio di verdedi ognuno di noi e uno stiledi vita sano e sportivo -spiega Lavinia Biagiotti Ci-gna, vice presidente GruppoBiagiotti - rappresentano ilnostro obiettivo principa-le».

Leit Motiv della gara labellezza e l’eleganza ben rap-presentate dal prestigiosoprofumo Roma by LauraBiagiotti.

Il Marco Simone - checomprende 27 buche estesesu 110 ettari di natura in-contaminata - è a soli 17chilometri dal Campidoglioed è un circolo unico almondo con la vista, dallabuca 18, della cupola di SanPietro: uno spettacolo che

aggiunge decisamente emo-zione al gioco.

Il tracciato vanta inoltreuna club house di ben 7.000metri quadrati, ha ospitatonel 1994 l’Open d’Italia edè considerato uno dei mi-gliori campi d’Europa.

Insomma un polo di at-trattiva non solo per appas-sionati golfisti ma anche pertutti coloro che amano esserecircondati dalla natura. !

photo RIPARI YOUNG GROUP photo RIPARI YOUNG GROUP

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S. S. Golf Marco Simone

Via di Marco Simone 84/8800012 - Guidonia - Roma

Tel.: 0774.366469

Nelle foto:Michael Mair,

Giacomo Crosa, Filippo Pacelli,

Lavinia Biagiotti Cigna e gli attori Michael Reale

e Davide Devenuto

Come a casa. L’at-mosfera e la cucinadel ristorante dellaclub house delGolf Club Parco

de’ Medici piace a chi ri-cerca, tra una buca e l’altra,rifocillarsi in una dimensionedomestica. Fuori e dentroil piatto. Nessuna forzatura,nessun esperimento, nessunatrasgressione, anche se unpizzico di creatività nonmanca. Ma non è questo illuogo per folli avventure ga-stronomiche. Per esperienzesensoriali, come si dice oggicon un po’ di snobismo.No, qui si parla il vernacolo

della tradizione,declinato conuna pronunciacorretta e senza

sbrachi. Ma, lasciatecelo dire,si sta davvero bene. Comea casa, appunto.

Lo chef è Luciano Elia,38 anni, romano di originecampane, figlio d’arte (lamamma è una cuoca). Ognigiorno prepara il pranzo perchi prima o dopo essersiespresso sul green (o magaria metà della fatica golfistica:essendo il ristorante in pros-simità della buca 1, della 10e della 18) vuole una pausaristoratrice senza stress. Nes-sun menu: la proposta è abuffet, per non penalizzarechi a tavola vuol trascorrerepoco tempo. La linea è quelladella cucina regionale ita-liana, con ispirazione pre-valentemente romana e me-ridionale e qualche tocco di

internazionalità che garan-tisce anche il consenso dellaclientela straniera dell’alber-go. Tutto realizzato con curae rigore. Ricco il tavolo degliantipasti caldi o freddi, chepossono fungere da horsd’oeuvre o da contorno. Ilmeglio, per confessione deigiocatori-clienti e dello stessochef, sta nelle verdure, sem-pre fresche di mercato: nellanostra visita tardo primaverilesui piatti di portata c’eranopeperoni grigliati, melanzane,cicoria ripassata, un’allettanteinsalata nizzarda, una fre-schissima insalata di polpo,una carnosissima mozzarelladi bufala al taglio. E poidelle alici marinate. E ancorauna impeccabile Parmigianadi melanzane, unico piattoche Luciano è costretto apreparare sempre. «Non pos-so farlo mancare ai soci, senon lo propongo poi loro silamentano», si lagna lascian-do trasparire l’orgoglio. Edopo averlo assaggiato com-prendiamo il perché di taleplebiscito. Con buona pacedegli ossessionati dalla linea.«Nella parmigiana le melan-zane vanno fritte. È inutileinventarsi soluzioni light.Semmai, meglio prederneuna porzione più piccola»,avverte lo chef.

Due i piatti principali, unprimo e un secondo tenutisempre in caldo. Noi ab-biamo potuto assaggiare unfresco Risotto con zafferano,asparagi e pancetta e unumoroso Arrosto di vitellacon i funghi. Lo chef è sem-pre a disposizione per ac-contentare qualche richiestaalternativa dettata da regimialimentari, gusti e allergie.Una pasta con un sugo frescodi pomodori e basilico si 22

IL RISTORANTE PARCO DE’ MEDICI

La gastronomiaregionale, con un toccointernazionale,servitain un’atmosferadomestica

Piatti tradizionalie familiarità

Golf Club Parco de’ Medici

Via Salvatore Rebecchini 3900148 Roma, tel. 0665287345, fax 0665287366, [email protected]

diANDREACUOMO

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può sempre avere: e guai achi pensi che chiunque sa-rebbe in grado di improv-visarla. In cucina come nelgolf la vera bravura sta nelnon sbagliare i colpi appa-rentemente più semplici.Quelli in cui si perde la par-tita e la faccia…

Uno dei vanti dello chefè la pasticceria, che cura dasé. Una pasticceria tradizio-nale, che punta tutto su unapasta frolla fatta come sideve, con le uova fresche e

il burro; e fatta tutti i giorni.Luciano ne ricava crostatefresche tutti i giorni. Comequella di visciole che con-cludeva il buffet nel giornodella nostra visita. E quellaa noi servita dallo stessochef tiepida con ricotta ecioccolato che è tra i rarivanti della pasticceria ro-mana e che è un altro mustdi Luciano. Che lui ci guardamangiare attendendo condiscrezione cenni di appro-vazione.

Il pranzo è accompagnatodai vini selezionati dai som-melier del vicino albergo, equindi non esiste una verae propria carta. Gli enoap-passionati non resterannoperò delusi. Il maitre, Clau-dio Vergara, è cortese e ap-passionato. Come del restoil direttore del circolo, Giu-seppe Bernava, che quasitutti i giorni mangia nel ri-storante. E che orgogliosoci anticipa la novità del-l’estate: «Da giugno ad ago-

LA CANTINA: CASALE DEL GIGLIO

H a tanti ammiratori e qualche detrattore l’opera di Antonio Santarelli nel territoriodi Aprilia, prima di lui fuori dalle mappe degli enoappassionati. I primi nelodano la lungimiranza e la qualità dei vini; i secondi lo accusano di fare

prodotti troppo standardizzati, ma forse sono solo invidiosi del suo successo. Perchécon Casale del Giglio Santarelli ha scritto una delle poche “case history” di successonel sonnacchioso panorama enologico laziale. I vini con l’inconfondibile etichettaottagonale sono ormai dei classici contemporanei. Frutto di un ambizioso progetto diricerca e sperimentazione condotto per molti anni in un terreno enologicamente vergine, sono chiaramente ispirati almodello bordolese e californiano, per la vicinanza al mare del territorio; e per i vitigni scelti, per lo più internazionali. Tra leetichette, il proscenio spetta a due rossi: l’opulento Mater Matuta, prodotto solo nelle annate adatte da uve Syrah (85 percento) e Petit Verdot; e il balsamico Madreselva, composto in uguali percentuali da Merlot, Cabernet Sauvignon e PetitVerdot. Un vino quest’ultimo che pur essendo meno blasonato dell’altro, ha nelle ultime annate convinto di più. Imonovarietali Petit Verdot, Cabernet Sauvignon, Syrah, Merlot (rossi), Sauvignon, Chardonnay, Petit Manseng (bianchi), gliuvaggi bianchi Satrico (Chardonnay, Sauvignon, Trebbiano) e Antinoo (Chardonnay e Viognier), il rosato Albiola e il dolceAphrodisium completano una collezione che non ha pari per ricchezza e qualità nella nostra regione. !

sto faremo dei barbecue interrazza per soci ma nonsolo”.

Il ristorante della clubhouse del Parco de’ Mediciconta un centinaio di copertiin un’atmosfera resa con-fortevole dall’uso del legnoe da un design non troppoinvadente. È aperto tutti igiorni a pranzo tranne ilmartedì (quando il circoloè chiuso) e a cena solo pereventi o feste private.

Chiuso per ferie, cometutto il circolo, a cavallo diFerragosto.

Nella bella stagione è pos-sibile mangiare in uno spet-tacolare déhors con vista sulgreen. Gli amanti della pri-vacy possono invece contaresu un romantico soppalco.Il prezzo del menu a buffetcompleto è di 20 euro per isoci (25 il sabato e la do-menica) e di 34 per gli ospitiesterni. Il vicino bar consenteun pranzo leggero (panini,gelati), e una prima colazionecon cornetti e ciambellanifreschi. Ampio parcheggioa pagamento. !

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La storica Spa dell’Hotel Crowne Plaza Rome St.Peter’s è uno dei centri benessere più all’avanguardiadella Capitale nell’offerta di trattamenti professionalispecifici per la cura del viso e del corpo, che disera si trasforma in una location di lusso per serate

romantiche in coppia, divertenti feste tra amici e originalieventi aziendali all’insegna del benessere.

Aperto 365 giorni l’anno, il centro si estende suuna superficie di 900 mq all’interno dell’albergo,una struttura 4 stelle superior completamenteimmersa nel verde di Villa Doria Pamphili, a pochi

minuti dal Vaticano, e avvolge gli ospiti in un’atmosferaintima e raffinata. Oltre all’area beauty, con sei cabinededicate ai trattamenti viso e corpo e all’estetica, la Spaoffre un esclusivo Bagno Romano con sauna, bagno turco,

La St.Peter’s Spasi veste a festa

WELLNESS

diDANIELA

CIRRINCIONE

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donare benessere alle donnein stato di gravidanza. Mail nostro grande vanto è laMicrovibrazione compressivaEndosphères Therapy, un ri-voluzionario trattamento an-ticellulite che rimodella ilcorpo attraverso un’appa-recchiatura medicale d’avan-guardia, che agisce medianteoscillazioni meccaniche abassa frequenza».

Oltre ai trattamenti be-nessere su misura, la St. Pe-ter’s Spa propone diverseformule di abbonamento,per accedere al Bagno Ro-mano ogni qual volta lo sidesideri, ma anche pacchettigiornalieri, come il Day SpaBreak, che include l’ingressoal Bagno Romano e un trat-tamento viso o corpo a scelta,e poi gli originalissimi pac-chetti serali per trasformare

il centro benessere in unavera e propria Spa privata.

«Su richiesta, è possibileavere in esclusiva tutta laSpa dalle 21.30 fino a mez-zanotte - spiega Enrica An-tinarelli - per festeggiareun’occasione speciale a bordopiscina, in coppia o con gliamici. Si può allestire il Ba-gno Romano a proprio pia-cimento e rilassarsi sulle chai-se longue o in acqua sorseg-giando champagne e degu-stando finger food. Abbiamoanche organizzato divertentiserate per aziende di presti-gio, ospitando fino a 200persone all’interno della Spa».

La St. Peter’s Spa proponeanche numerose attività permigliorare la propria formafisica. Oltre a una sala conmacchinari cardiotonici Te-chnogym, dispone di una

docce massaggio, idromas-saggio, grotta Zen e una lus-suosa zona relax a bordo pi-scina, con chaise longue, ca-minetto e degustazione ditisane. Mentre menu salutarie bilanciati sono disponibilisia in piscina che al ristorantedell’hotel. La St. Peter’s Spaè quindi l’indirizzo giustoper ritrovare non solo ar-monia e benessere, ma anchesalute e bellezza, attraversoprogrammi personalizzatiabbinati a una consulenzaspecializzata in tema di ali-mentazione, nutrizione estile di vita.

«L’efficacia dei nostri trat-tamenti - spiega Enrica An-tinarelli, responsabile dellaSpa - è garantita dall’espe-rienza, dalla professionalità,dall’alta qualità dei prodottiscelti, quali Esthederm e Per-ricone, e dall’utilizzo di ap-parecchiature rivoluzionarie.Abbiamo proposte per tuttii gusti ed esigenze, dal mas-saggio ayurvedico a quellocaliforniano, fino all’inno-vativo Oriental fusion mas-sage, ideale per alleviare ten-sioni muscolari, e al Mater-nity massage, studiato per

palestra per corsi collettividi Gymmusic, Step, Yoga,G.A.G., Total body, Stret-ching, Tone-up, Body scul-pture, Ginnastica posturale,Pilates, mentre in piscina sisvolgono lezioni di Aquagyme Aquabike. Inoltre sono di-sponibili lezioni one to onecon personal trainer e lifecoaching di altissimo livello,tra cui il dottor Alfredo Stec-chi.

«Docente Universitario dal2003 - racconta Antinarelli- e autore di diversi libri sulfitness, sullo sport e il be-nessere, Stecchi si è specia-lizzato nella valutazione fun-zionale e corporea. Attua ilFunctional Training e orga-nizza sistemi di alimenta-zione ottimali per il benesseree la performance».

Non mancano infine leattività per chi preferisce glisport all’aria aperta: gli ospitidella Spa possono usufruireanche di due campi da ten-nis, di piacevoli percorsi jog-ging immersi nel verde diVilla Doria Pamphili e, conl’arrivo della bella stagione,della magnifica piscina ester-na dell’albergo. !

ST. PETER’S SPA Via Aurelia Antica 415 - 00165 Roma

Tel. +39 06 6642740 Fax +39 06 6642744E-mail: [email protected] www.stpeters-spa.com

Trattamenti professionali e serate esclusive

nel centro dell’Hotel Crowne Plaza

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F in dagli esordi, il GolfClub Parco di Roma, doveha sede la TGA, ha pun-

tato la propria politica di svi-luppo sui giovani. Professio-nisti di elevata esperienza econ una visione comune delloswing, Alessandro Bandini, Fi-lippo Del Piano, Luca Giansantie Pancrazio Venanzi, deciserodi unire le proprie forze cre-ando così un mix di esperienzae novità, per dar vita alla TourGolf Academy, una scuola al-tamente qualificata, intesacome centro formativo e diavviamento al golf che per-mette ai bambini, a partire dai6 anni, di ricevere e apprenderei fondamentali di questo sport.

«Il fine del corso - ci raccontaAlessandro Bandini - è sicu-ramente quello di far scoprireil golf ai bambini e, nello stessotempo, di educarli al rispettodelle regole, alla disciplina ealla cultura del sacrificio perottenere poi i risultati e gliobiettivi prefissati».

I corsi, che hanno frequenzasettimanale per un totale di34 ore, si svolgono nel periodocompreso fra ottobre e maggioe si chiudono con una garafinale alla quale partecipanotutti i bambini suddivisi insquadre capitanate da ognimaestro della Tour Golf Aca-demy.

«Ogni anno - conclude ilmaestro Bandini - circa 70bambini partecipano ai corsi,numeri che consentono unacontinua crescita del vivaiodel Parco di Roma e spieganoi 25 titoli italiani vinti dal clubin appena 12 anni di vita».

I GIOVANI UNDER 18al femminile e al maschile

Due tra le giovani promesseche frequentano il corso delTour Golf Academy, Renato

Paratore e Maria Vittoria Can-tarini, ci hanno raccontatocom’è cominciato l’amore peril gioco del golf.

! Quando è iniziata la pas-sione per il golf e perché?Renato: La mia passione peril golf è iniziata all’età di ottoanni perché il fine settimanaseguivo amici di mia madreche giocavano a golf, e ungiorno provando, è stato amo-re a prima vista.Maria Vittoria: A 11 anni, in

un corso alle Querce, mi sonodivertita molto.

! I tuoi genitori giocano agolf?R.: Mia madre gioca a golf.M. V.: Solo mia madre.

! Come concili la scuolacon la pratica del golf e iltuo tempo libero?R.: Io riesco a conciliare benela scuola con il golf perchédurante il giorno gioco poi lasera a casa studio.

M. V.: La scuola è la mia prio-rità, vado al golf quattro voltealla settimana e mi alleno conla mia squadra, tutti i momentiliberi li spendo con gli amici.

! Qual è il tuo hcp e gliobiettivi che ti sei prefissa-to/a.R.: Il mio hcp è -0.9 e i mieiobiettivi futuri sono di arrivarea giocare con successo l’Eu-ropean Tour e di vincere quindile gare più salienti.M. V.: Il mio hcp è 1, i mieiobiettivi sono fare dei buonirisultati alle gare all’estero chegiocherò, essere una buonagiocatrice con buona tecnicae mentalità in campo.

! Pensando al tuo futuro,sorridi ed esulti per il rag-giungimento dei risultati gol-fistici oppure per quelli pro-fessionali? Che cosa vorraifare da grande?R.: Sono molto contento quan-do faccio un buon risultato agolf però non perdo mai divista lo studio. Da grande cer-tamente vorrei confrontarmia livello professionale, suicampi da golf.M. V.: Professionali, tra dueanni mi piacerebbe studiareall’università e lavorare nel-l’azienda di famiglia, fare lamanager e viaggiare.! Qual è il tuo mito tra iBIG del golf? Tendi a imitar-lo/a?R.: Il mio giocatore preferitoè Luke Donald e vorrei imi-tarlo.M.V.: Jimenez è il mio idoloanche perché ho giocato conlui varie volte andando a scuolacon il figlio, pero non cercodi imitarlo. !

UNDER DICIOTTO

diDANIELA

PERSIA

Renatoe Vittoriacampionidel futuro

Renato Paratore e Maria Vittoria Cantarini.

Due giovani promesse del Parco di Roma

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ne, da una posizioneeretta, distendiamo lebraccia di fronte al cor-po. Mentre il busto sipiega in avanti, lascia-mo che le braccia ca-dano libere verso il bas-

so fino a toccare con ilbastone a terra. Flet-tiamo appena le ginoc-chia per togliere ten-sione alle gambe. Al-larghiamo i piedi quan-to la larghezza della

spalle. Questo dovreb-be darci la possibilitàdi effettuare una rota-zione completa e dimantenere un buonequilibrio dinamico.Ruotiamo la punta del

L’address è la po-sizione del cor-po di fronte alla

palla. Si divide in dueparti: il set up, ovverola posizione degli angolidel corpo, e l’allinea-mento, ovvero le lineedel corpo e del basto-ne.

Un address correttoè fondamentale per riu-scire a fare uno swingperfetto. Un giusto setup ci dà la possibilitàdi effettuare uno swingsu un piano corretto econ un buon equilibrio;un giusto allineamentoci mette in relazionecon il bersaglio.

Iniziamo con l’ana-lizzare il set up.

Una volta impugnatocorrettamente il basto-

piede destro legger-mente verso l’esterno.Anche la punta del pie-de sinistro dovrà essereruotata verso l’esternoma con un movimentoun po’ più accentuato.Se siete un po’ tropporigidi vi consiglio di av-vicinare leggermente ipiedi per favorire unamaggiore rotazione. Sesiete dei picchiatori, al-largate i piedi per avereun equilibrio maggioredurante lo swing.

Posizioniamo la pallain relazione al bastonescelto: davanti tallonesinistro per il drive; ap-pena più a sinistra delcentro dei piedi per unsand iron.

Abbiamo assunto orauna posizione corretta

L’ANGOLO DELLA TECNICA

Addressarsisulla palla

Una posizione corretta e ben allineata è fondamentale per la riuscita del colpo

di Pieluigi Colonna, maestro presso G.C. Arco di Costantino - [email protected]

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29

del corpo. In relazione al ba-stone che abbiamo scelto ilcorpo avrà una determinataposizione di fronte alla palla:con un wedge, essendo unbastone corto, siamo sicura-mente più piegati in avanti ri-spetto ad un drive che è piùlungo. Quando iniziate loswing, non pensate al pianocorretto che dovete mantenere;tale piano sarà disegnato dallaposizione del corpo. (FOTO1). In sostanza quindi nonpensate a fare uno swing piùverticale con un wedge e piùpiatto con un drive… il risul-tato del movimento dovrebbeessere assolutamente spon-taneo e involontario.

Analizziamo ora l’allinea-mento.

La linea più importante èquella della faccia del bastoneche, in tutti i colpi, deve pun-tare al bersaglio. Per quantoriguarda il corpo, invece, tutte

le linee dovranno essere pa-rallele alla linea di tiro (FOTO2): piedi, ginocchia, fianchi,gomiti, spalle, occhi. Di questesei la posizione più importanteè quella delle spalle: ci deter-minerà su quale linea si muo-verà la testa del bastone du-rante l’impatto. Qualche con-siglio. Se siete dei giocatoripotenti, mirate con il corposempre leggermente a sinistradel bersaglio ed effettuate deicolpi leggermente tagliati(fade), così da avere più con-trollo. Se invece dovete cercareun po’ di lunghezza, mirateleggermente a destra del ber-saglio e provate a fare deidraw (palla al bersaglio dadestra a sinistra) per allungareleggermente il colpo.

Troverete nei prossimi arti-coli consigli ancora più spe-cifici e dettagliati sui colpi vo-lontari (draw, fade, palla altae palla bassa). !

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S tress? Devo con-fessarvi che que-sta parolina mi

affascina, m’intriga,m’incuriosisce da tantotempo e, modestia aparte dopo tanti anniche mi occupo di que-sto argomento, mi con-sidero quasi un’ “esper-ta” in materia, quindimi ritengo onorata diintrodurvi nei meandridella disamina di ter-mini un po’ astrusi econfusi. In effetti nellalingua inglese già nelXVII secolo era inseritoquesto termine con unsignificato di “difficoltà,avversità o afflizione”.

Nei secoli successiviil significato rappre-sentava “forza, pres-sione o sforzo”, masolo in tempi recentiparlando di stress vo-gliamo significare unasituazione tensiva dioggetti o eventi in op-posizione ad equilibriinterni.

Dobbiamo comun-que essere grati adHans Selye che ha de-finito questo effettocome “la risposta nonspecifica dell’organi-smo ad ogni richiestaeffettuata su di esso”.

Selye individuaun’unità esogena for-mata da stimoli esterni(fisici, biologici o psi-cosociali) che agiscesull’individuo a secon-da della sua strutturacognitiva. La forma at-tuale del concetto distress nasce nel 1936a seguito di studi perla ricerca di un nuovoormone sessuale su

animali da laboratorio.Selye osservò una sin-drome di adattamentogenerale (G.A.S. = Ge-neral Adaptation Syn-drome) sviluppatasi intre fasi successive: unaprima di allarme, unaseconda di resistenzae a conclusione conuna fase di esaurimen-to.

Successivamente sievidenzia che ognievento stressante ester-no agisce sul soggetto

attivando una rispostaspecifica dell’asse ipo-t a l a m o - i p o f i s i -corticosurrene che siconcretizza con un’im-mediata secrezione diACTH (Adeno CortiTro-pe Hormone o adre-nalina) e di ormoni cor-ticosteroidi.

La conseguenza det-ta nel modo più sem-plice è che si attiva unainvoluzione del timo,conseguente atrofia deilinfonodi, inibizione del-

le reazioni infiamma-torie e ulcere gastroin-testinali. A seguito distudi sull’uomo si ègiunti alla conclusioneche lo stress “non èuna condizione pato-logica dell’organismo”anche se per alcuni chenon sanno come farvifronte diventa una si-tuazione di allarme. Bi-sogna però parlarne einformare circa la me-todica migliore da porrein essere per gestirlo

nel migliore dei modi.E noi siamo qui perparlarne ampiamenteanche se in tempi suc-cessivi. Oggi comin-ciamo sulle informa-zioni propedeutiche enel prossimo numerone diremo di più e setutto andrà per il meglioci dovrebbe essere an-che una sorpresina perquelli che vorranno ap-profondire l’argomen-to.

Scusatemi comun-que per l’apparente dif-ficoltà del testo ai nonaddetti ai lavori, cer-cherò di spiegarmi inun modo semplice.

La prima cosa dasottolineare è che senzastress si muore, ovvero“uccide più gente lanoia, la mancanza distimoli che l’attività”.

Dunque lo stress nondeve e non può essereevitato, si potrebbe bensostenere che è l’es-senza della vita stessa.Dopo anni di ricerca estudi iniziati nel lontano1936, Selye scrive nel1976 «La completa li-bertà dallo stress è lamorte. Contrariamentea quanto si pensa disolito, noi non dobbia-mo, e in realtà non pos-siamo, evitare lo stress,ma possiamo incon-trarlo in modo efficace,e trarne vantaggio im-parando di più sui suoimeccanismi ed adat-tando la nostra filosofiadell’esistenza ad esso».

Per oggi vi lascio eil prossimo articolo viintrodurrà sul “come”gestire lo stress! !

IL PARERE DELLO PSICOLOGO

Parliamodi stress

Riflessioni intriganti di una mente golfista di ANNA MACI psicologa e psicoterapeuta - www.annamaci.it

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«G iochiamoassieme?»,è la do-

manda magica, la chia-ve della porta della so-cializzazione che il golfpuò aprire. E che permolti, soprattutto mol-te, è una spinta impor-tante verso tale sport.Anche perché appare,in non pochi casi, eforse più della salsa odel tango, un preziosodiversivo dopo qualcheseparazione sentimen-tale disastrosa. Qual-cuna confessa aperta-mente di essere in cer-ca di un nuovo amore,qualcun’altra dice diaver bisogno di allar-gare la cerchia di amici.Quanto agli uomini, unabuona parte di loro,ma senza confessarlo,cerca invece una zonafranca per stemperareil peso dell’abitudinefamiliare: cosa c’è dimeglio del lungo tra-gitto delle 18 buche,magari percorso biset-timanalmente, per iso-larsi da mogli, fidan-zate, figli e pranzi do-menicali? È molto get-tonato, nella compo-nente maschile dei gio-catori, anche il golf perbusiness, all’americanaper stringere rapportidi lavoro. Fatto sta chesui campi ci si cerca,sempre. Con qualcheeccezione.

I circoli innanzitutto.I tesserati aumentanoogni anno anche se dipoche centinaia: nel2011, secondo le sta-tistiche della Fig, hannoraggiunto i 101.817,

un numero che può ap-parire imponente mache è irrisorio nel con-fronto internazionale.In ogni caso sui nostricampi, se si tolgono iprofessionisti che spes-so di golf vivono, do-vrebbero circolare pocopiù di 100 mila gioca-tori, in maggioranzauomini ed in maggio-

ranza over 44. Più inparticolare tra i 44 e i51 anni gli uomini etra i 51 e i 60 le donne.Beh si tratta delle fascedi età in cui gli impegnifamiliari sono vissuticon meno passione, operché i figli sono di-ventati grandi, o perchéle coppie scoppiano operché si vuole fare

qualcosa di diverso aldi là del lavoro per di-strarsi. Il profilo deitesserati confermereb-be dunque l’appeal delgolf come veicolo diconoscenze. Se nonche i dati non distin-guono tra chi scendein campo per farle echi invece si ferma pri-ma privilegiando - e

pare che non siano po-chi, anzi poche - qual-che altro passatempoofferto dai circoli, comei tornei di burraco. Chesono forse divertentianche se ci si muovepoco e rigorosamentesenza sacca, ferri e pal-line al seguito.

E poi ci sono le ec-cezioni tout court,come siamo io e le mieamiche. Non so perché,non lo faccio conscia-mente, giuro, ma quan-do decido di avviarmial Tee per iniziare ilgiro, mi avvicino quasidistrattamente.

Mi guardo attornocon circospezione, ten-tando di assumereun’aria il più possibilenaturale, se ci sono al-tre persone in attesadi partire. E solo quan-do non ne vedo scattovelocemente col drivegià in mano e le duepalline in tasca, prontaa tirare prima che qual-cuno possa arrivarmialle spalle e farmi lafatidica e indeclinabiledomanda: giochiamoassieme? Il tragitto insolitaria è una vera go-duria. Ma di conoscen-ze poche. La mia amicaMarina, che pure è fi-danzata - ma è del tuttocasuale - con un golfi-sta e che ho interpellatoper l’occasione, fa lostesso. Anche Sandra,che fa tante gare, midice che cerca di starein squadra sempre congli stessi compagni. Leiperò, che gira di più dime, conferma che sia-mo un’eccezione. !

GOLF IN ROSA

In compagniao da soli?

di STEFANIA TAMBURELLO giornalista Corriere della Sera

Cronache semiserie di una Lady sui green

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ASSOCIAZIONI E CIRCOLIRomaggoollff

AITGOLF: FINALISSIMA A DUBAI

A tutti coloro che risulteranno vincitori nella finale nazionaledel Circuito Italiano Tennisti Golfisti 2012, l’AITGOLF hadeciso di riservare una Finalissima a Dubai, la famosa localitàdegli Emirati arabi fatta di grattacieli di vetro, giardini artificiali,

isole con ville faraoniche e alberghi a 7 stelle, ma anche nu-merosissimi campi da golf, con percorsi anche notturni,illuminati a giorno.

La Finale Internazionale, che si terrà dal 20 al 27 novembre2012, si trasformerà così in un’indimenticabile vacanza golfisticaper i fortunati associati vincitori del Circuito Italiano organizzatodall’AITGOLF.

Info: www.aitgolf.com

AITGOLF: TRASFERTA AL VOLTURNO GOLF CLUB

Il 25 maggio 36 soci dell’AITGOLF sono partiti per il VolturnoGolf Club, un gioiello paesaggistico immerso nella pineta me-diterranea con vista su Ischia e Procida, per tre giorni full im-mersion di golf, tennis, burraco e sole. Appena arrivati a de-

stinazione, i parteci-panti hanno dispu-tato una gara di con-tatto col campo: unaLouisiana a squadre.Tee time per novebuche sul mare, per-corso bellissimo an-che se difficile. Al

termine della gara, ogni capitano ha consegnato lo score al-l’addetto di segreteria per poi andare a rilassarsi nella Spa, trapiscina con idromassaggio, sauna, bagno turco, solarium edocce con acqua profumata. In serata, cena nell’ampia e ac-cogliente sala riservata all’AITGOLF, per degustare “paccherial pesce e melanzane” annaffiati da squisiti vini.

Poi, la premiazione delle due squadre vincitrici della Louisiana,con un premio riservato anche agli ultimi classificati, e infinetutti a giocare a burraco. Il giorno seguente si sono svolte ledue gare “ufficiali” di golf, poi di nuovo tutti nella Spa, mentredopo cena ha preso il via la finalissima di burraco. La domenicamattina tee time per la seconda gara di golf e infine lepremiazioni della divertente due giorni. Sono state premiate letre coppie vincitrici del burraco e i vincitori delle gare di golf“ufficiali”. Sono stati inoltre estratti premi a sorpresa per tuttii partecipanti allatrasferta. Prossimo appuntamento, in Croaziadal 17 al 24 giugno, per un altro dei coinvolgenti viaggiorganizzati dall’AITGOLF.

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LE ASSOCIAZIONIQuesto spazio è dedicato alla vita delle associazioni

presenti nella nostra Regione. Vi invitiamo a contattarciper pubblicare notizie che vi riguardano e che possonoessere di pubblico interesse.

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LA PAROLA AI LETTORIQuesto spazio è a disposizione dei lettori. Aspettiamo le

vostre comunicazioni, naturalmente su argomenti golfistici,e le pubblicheremo volentieri.

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ALLE TERME DI SATURNIA GOLF CLUBIL “SUMMER CAMP U.S. KIDS 2012”

È in arrivo un nuovo appuntamento per i baby-golfistifirmato U.S. Kids Golf Academy, la più importantefondazione golfistica internazionale nata per promuovere ediffondere il gioco del golf tra i bambini di età compresa fra i6 e i 13 anni: si tratta del Summer Camp U.S. Kids 2012 inprogramma da domenica 17 a sabato 23 giugno 2012 sulpercorso da campionato 18 buche di Terme di Saturnia Spa& Golf Resort, nel cuore della Maremma toscana.

Sei giorni di full immersion sul campo pratica e lungo leesclusive 18 buche del Terme di Saturnia Golf Club disegnatedalla matita del noto architetto Ronald Fream dello studiocaliforniano Golfplan; ogni giorno, lezioni collettive di 6 oresuddivise in analisi dello swing, allenamento personalizzato,lezioni sul campo e sul putting green, test di gioco corto,gare singole e di squadra. Info: tel. 0564 600.844

IMPARARE L’INGLESE A COLPI DI SWING

Inghilterra, Australia, Nuova Zelanda, Usa: una vacanzatra studio, golf e divertimento nelle più belle destinazionidel mondo. Imparare le lingue con Esl è il modo miglioreper mantenersi in forma!

Con Esl, imparare una lingua straniera può trasformarsinella più divertenti della esperienze: non i soliti soggiornilinguistici, bensì una proposta che permette di unire ildovere al piacere. Con i programmi “corso + sport”, ognicorsista può contemporaneamente migliorare le proprieconoscenze e dedicarsi al proprio sport preferito, scegliendotra surf, immersione, vela, golf, tennis, sci e snowboard.Lezioni al mattino e attività per il tempo libero nel pomeriggio,per tenere in allenamento il fisico… e l’inglese. Tutti i corsisono soggetti a disponibilità limitata.

Info: www.esl.it o contattare lo 06 45 47 73 76.

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CIRCUITO SCHOLTES

Golf e cucina di alta gammanella tappa romana del circuito

Passa anche nella Capitale, al Parco di Roma (9-10giugno), lo Scholtès Golf Trophy 2012, un circuito didodici tappe, otto in Italia e quattro in Francia, che hapreso il via al Circolo del Golf dell’Ugolino (Firenze) loscorso 29 aprile.

Per ciascuna tappa vengono premiati quattro giocatoricon un week end esclusivo per due persone in duemete golfistiche prestigiose: il San Domenico GolfClub, in Puglia, per i vincitori italiani, e lo ChateauTaulane di La Martire, per i golfisti francesi.

Durante ogni gara Scholtès, brand di elettrodomesticida cucina di alta gamma, organizzerà speciali “cokinglesson”, in cui gli chef stellati Moreno Cedroni eAndrea Ribaldone, insegneranno a preparare gustosericette all’interno della Club House Scholtès.

Il circuito è aperto anche ai principianti che possonopartecipare a una lezione di golf gratuita.

CIRCUITO PILSNER

La birra ceca sponsor del Pro Tourper il quarto anno consecutivo

Dieci gare in programma per ilPilsner Urquell Pro Tour. Il circuitodelle gare nazionali è arrivato alsettimo anno di vita e per la quartavolta consecutiva ha come Title

Sponsor lo storico marchio di birradella Repubblica Ceca. Il tour è partito

il 10 e 12 maggio con il Servizitalia Open,disputato al Golf Club Lignano. Gara vinta allaprima buca di spareggio dall’inglese Jack Seniorcon 205 colpi (-11) sullo spagnolo Jesus Legarrea.Da segnalare l’ottimo terzo posto del 21enne ro-mano Mattia Miloro che ha chiuso con 208 colpi,otto sotto il par.

Il tour si concluderà nella nostra Regione con il Campionato Nazionale Open dall’8 all’11 novembre al Golf Nazionale (exLe Querce). Il montepremi complessivo del Pilsner Urquell Pro Tour è di 1.100.000 euro.

Dalla sua nascita, nel 2006, sono state organizzate più di 60 gare con circa 7.500 partecipanti, di cui quasi 5.700 stranieri.Per Antonio Bulgheroni, consigliere nazionale della Federgolf, «l’organizzazione di questi tornei è una delle iniziative piùimportanti della Federazione che ha dato l’opportunità ai nostri giocatori di poter competere subito in campo internazionale».

Soddisfazione è stata espressa dal responsabile Pilsner Urquell Italia, Luca Beretta. «Questa sponsorizzazione - hadichiarato Beretta - rappresenta un territorio di comunicazione importante in quanto ci permette di entrare in contatto conuna fascia di consumatori in linea con il nostro marchio».

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per il primo anno connumerosi sconti sui gre-en fee in oltre 100 cam-pi da golf in tutta italiae Card Trophy consconti fino al 50% sulgreen fee per 90 garenei circoli convenzio-

nati della catena;• Carnet completo di Voucher

Golf 2x1: che offre la pos-sibilità di giocare in coppiain oltre 20 prestigiosi campiitaliani al prezzo di un sologreen fee;

• Servizio di prenotazione delGreen Fee on line suwww.greenpassgolf.net.

Disponibile a partire dal 16maggio 2012, Diners ClubGolf garantisce l’accesso a ol-tre 450 VIP Lounge nei miglioriaeroporti del mondo e includeautomaticamente un ampiopacchetto di assicurazioni viag-gio gratuite in caso di infortuni,rimborso delle spese sostenuteper albergo e ristorante perritardo o cancellazione del voloe rimborso delle spese soste-nute per gli acquisti indispen-sabili in caso di ritardata con-segna del bagaglio.

Diners Club Golf può essererichiesta sul sito www.diner-sclub.it e tramite la rete com-merciale specializzata DinersClub, presente anche presso iClub International Golf Cor-poration.

PARCO DI ROMA - APGLIn onore dei migliori giocatori dell’Italia centrale, l’Apgl -

associazione professionisti golf Lazio - ha deciso di fare lecose in grande: ottimo campo, sponsor munifici, partecipantidi livello e spettatori di prestigio. E, per non farsi mancarenulla, anche un bel vento teso, di quelli che richiedonoacrobazie per tenere la palla dritta.

Così, martedì 15 maggio presso il circolo Parco di Roma,si è disputata la gara di doppio che ha visto imporsi lacoppia composta da Alessandro Bandini e Alessandro Trillinicon 67, 5 colpi sotto al par.

Ad assistere alla competizione, il numero uno al mondodel ranking tennistico: Novak Djokovic, più divertito intornoai green che a farsi prendere a pallate da collega Nadal.

Ultima menzione per il fortunato vincitore, tra gli oltre150 partecipanti alla pro-am inaugurale, del “nearest to thepin”. Grazie agli sponsor - Prestige immobiliare di GalimiRocco Maurizio e farmacia Kutschera - si è portato a casauna bicicletta (valore oltre mille euro). Una metafora diquanto si debba pedalare per imparare a giocare bene agolf?

Diners Club Italia lancia Di-ners Club Golf per offrire aigolfisti l’opportunità di dedi-carsi alla propria passione an-che durante lo shopping, econsentendo di mettersialla prova in oltre 100 percorsidella penisola.

Diners Club Golf, oltre aitradizionali plus tipici dellecarte Diners, offre ainuovi Soci vantaggi unici pergli appassionati di Golf quali:• Rivoluzionario sistema re-

warding - tramite il quale èpossibile trasformare ognispesa effettuata con la cartaDiners Club Golf, in !bonusda usare per acquisti di ser-vizi offerti dal circuito In-ternational Golf Corporation,consentendo fino all’1% di!bonus;

• Quota di iscrizione gratuitaalle gare del torneo Inter-national Golf CorporationChallenge by Diners Club.E benefici esclusivi firmatiInternational Golf Corpora-tion;

• Green Pass Card: gratuita

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NOTIZIE DAI CIRCOLISpazio dedicato a tutti i circoli di Roma e del Lazio. Se

avete notizie che possono essere di interesse per tutti igolfisti laziali, vi invitiamo a comunicarcele. Le pubblicheremomolto volentieri.

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LIONS GOLF TROPHY ANZIO-NETTUNO -12 maggio 18 buche Greensome Stableford

1ª CATEGORIA

1° netto SARAD’ANSELMO pt.381° lordo MARCO DEBENEDETTI pt.332° netto MARCOD’ANSELMO pt.36 2ª CATEGORIA

1° netto MATTEO DEMICHELI pt.412° netto SETTIMIOGUALANDRI pt.373ª CATEGORIA

1° netto ITALOPENCO pt.422° netto PAOLOFEDELI pt.391° LADY MIRANDAALLEGRI pt.301° SENIOR FRANCESCOPAOLOMATARRESE pt.381° LIONS VITTORIOSIST pt.281° JUNIOR GIOVANNI DEBENEDETTO pt.26

IBL BANCA GOLF CUP – 13 maggio - 18buche stableford1ª CATEGORIA

1° netto STEFANO MIOR pt.391° lordo SARAD’ANSELMO pt.372° netto GIANLUCABASILE pt.372ª CATEGORIA

1° netto MASSIMOBOVA pt.392° netto RINALDOROSSI pt.383ª CATEGORIA

1° netto ERIKAMARI pt.382° netto MARCOGIORGETTI pt.371° Lady LUISAPINCI pt.321° Senior LAUROMASI pt.371° Lady N.C. FRANCESCA RENNA pt.18

ARGENTERIE BOSCHI by D.I.G.A. - 27 maggio

1ª CATEGORIA

1° netto PUGLIESE MARCO pt.361°lordo BIANCONI STEFANO pt.262° netto D’ANSELMO MARCO pt.31

2ª CATEGORIA

1° netto GATTI CLAUDIO pt.372° netto ROSSI RINALDO pt.36

3ª CATEGORIA

1° netto BOVA LUCA pt.392° netto BRAMBILLA MATTEO pt.381° LADY VIVIANI VIVIANA pt.19 1° SENIOR ANTONELLI GIOVANNI pt.34

OASI GOLF CLUB

Oasi Golf Club - Via Cogna, 3/5 - Via Nettunense Km 26,40004011 Aprilia (RM) - Tel.06. 92746252 - 9268120 - Fax 06 9268502

www.oasigolf.it - email: [email protected]

Sabato 12 maggio all’Oasi Golf Club di Aprilia si è svolta la gara del Lions Golf Trophy Anzio Nettuno, che ha visto lapartecipazione di oltre 100 golfisti, Lions e amici, nella gara organizzata ormai da 10 anni dall’attuale Presidente del LionsClub di Anzio Nettuno, Vittorio Sist, socio dell’Oasi. Di grande prestigio e originalità i premi messi in palio, tra cui le sculturerealizzate dall’artista Enzo Pollastrini. La gara inoltre ha avuto, come nella tradizione dei Lions, una finalità benefica,quest’anno rivolta al restauro del monumento alla pace di Anzio.

Domenica 13 maggio il circolo ha poi ospitato l’IBL Banca Golfcup, circuito sponsorizzato dal gruppo bancario IBL. Anchequest’evento ha visto la partecipazione di golfisti da tutto il Lazio.

Infine weekend internazionale all’Oasi, come sempre quando si svolgono i circuiti organizzati dalla D.I.G.A, DiplomaticInternational Golf Association. Per il 20° circuito Argenterie Boschi, nota ditta specializzata nella produzione di trofei pertornei di golf, il 27 maggio sono giunti infatti al club diplomatici di diversi paesi stranieri accomunati dalla passione per ilgolf e affascinati dalla cordiale accoglienza del club. L’Oasi intanto, grazie ai prezzi competitivi, alle continue promozioni ealle formule “easy golf”, dall’inizio dell’anno registra un sensibile aumento di giocatori di una fascia giovanile, under 35, chestanno cambiando il volto del circolo ed il suo standard di handicap. Si registra anche un maggiore radicamento nelterritorio: finalmente si stanno coinvolgendo Latina, Aprilia, Cisterna, Anzio, Nettuno e numerose altre zone limitrofe.

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19ª BUCA WINERY

Una vera sorpresa per gli appassionati di golf. Un green con18 buche all’interno di un’antica cisterna dove si può giocarepotendo sorseggiare un buon bicchiere di vino. Si può fare al19ª buca winery, una raffinata enoteca che si trova nel cuore

dei Sassi di Matera. Il locale offre una caffetteria con salalettura, un virtual golf con la possibilità di giocare nei miglioripercorsi italiani, e un green sintetico con 18 buche. Provareper credere.

AGIS: I RISULTATI DELLE GARE

L’AGIS, associazione che raggruppa oltre 8.000 giocatoriseniores in tutta Italia, di cui più di 600 nel Lazio, presenta irisultati delle ultime gare organizzate nei circoli della nostraregione.

AGIS Archi di Claudio Golf Club, 12 aprile1° cat. Albino Petrucci; 1° Lordo Alberto Fiaschi; 2° cat. 1°Mirella Ballico; 3° cat. 1° Geltrude Helen David; 1° Lady LuciaPalomba; 1° Super Senior Scavizzi Luigi; 1° Master PieroSantoliniAGIS Golf Club Arco di Costantino, 20 aprile1° cat. Massimo Giacomini; 1° Lordo Fusco Stefano; 2° cat.1° Carlo Ventapane; 3° cat. Lucilla Cimini; 1° lady MirellaBallico; 1° Master Piero Santolini; 1° super senior Mario Santi AGIS Tarquinia Country Club, 26 aprile1° cat. Fulvio Zei; 2° cat. 1° Annie Dehon; 3° cat. 1° GiuliaDiana; 1° Lady Paola Meloni; 1° Master Stefano Fusco; 1°Super Senior Piero Santolini Golf Club Marco Simone, 3 maggio(selezione campionato interregionale)1° cat. 1° Stefano Fusco; 2° cat. 1° Lorenzo Brunialti, 3° cat.1° Giuseppe Calcagnini; 1° Lady Lucia Palomba; 1° supersenior Giorgio Gregori; 1° master Giuseppe PassaGolf Club Roma Acquasanta, 9 e 10 maggio(Premio Città di Roma - Trofeo Odorisio)1° cat. 1° netto Pirro Alpi; 1° lordo Antonella Barchiesi Ghenzi;2° cat. 1° netto Emilio Sita; 3° cat. 1° netto Francesca CastroAzzarone; 1° Lady Laura Belli; 1° supersenior lady GiuliaDiana; 1° supersenior man Enzo Gigliarelli

Info: www.agisgolf.com

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COME RIPARARE UN PITCH MARK

NON DIMENTICARE MAI L’ALZAPITCH

E IL “MARCHINO

METODO CORRETTOConsente una rapida rigenerazione

del manto erboso

1) Togliere il “pezzetto”di green sollevatodalla pallina

2) Inserire l’alza pitch come in figura3) Fare leva spingendo il bordo

del pitch mark verso il centro4) Ripetere l’operazione lungo tutto il bordo

del pitch mark5) Battere leggermente con il putter

la superficie.

METODO ERRATODanneggia ulteriormente il manto del green

1) NON rimettere aposto il “pezzetto” digreen staccato dalla palla

2) NON sollevare il fondodel pitch mark,come mostrato in figura. Così si ritardano i tempi di ricrescita

3) NON girare il pitchmark. Questa operazione aumenta i danni.

CHALLENGE AIGG CONTARINI

Ha fatto tappa a Roma e Perugia il Challenge Contarini dell’Associazionedei giornalisti italiani, l’Aigg. Numerosi i partecipanti alle due gare, fragiornalisti e amici. La prima giornata è stata condizionata dal maltempo; leprime due ore e mezzo di gara al Parco di Roma si sono disputate infattisotto una pioggia incessante. La seconda gara, al circolo dell’Antognolla,vicino Umbertide, si è invece svolta nelle migliori condizioni atmosferiche.Questi i risultati:

Parco di Roma (gara disputata il 28-5)

1ª CATEGORIA

1° class netto Prisca Taruffi2° class netto Renato D’Argenio1° class lordo Stefano Balducci

2ª CATEGORIA

1° class Bartolomeo Baldi 39 punti2° class Alessandro Lerbini 37 punti3° class Sandro Marini 36 punti

3ª CATEGORIA

1° class Benedetto Lattanzi 30 punti2° class Ruggero Palombo 30 punti3° class Alberto Carpinetti 30 punti

Antognolla (gara disputata il 29-5)

1ª CATEGORIA

1° class netto Prisca Taruffi 35 punti2° class netto Isabella Bronzini 31 punti1° class lordo Giacomo Crosa 27 punti

2ª CATEGORIA

1° class Francesca Acampora 35 punti2° class Bartolomeo Baldi 33 punti3° class Sandro Marini 31 punti

3ª CATEGORIA

1° class Paolo Pilla 29 punti2° class Alberto Carpinetti 29 punti3° class Massimo Colognola 28 punti

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CERCASI REPORTER

Sei giovane? Hai tempo libero? Ti piace scrivere? Ti piace fare foto?Se le tue risposte sono tutte sì, allora sei la persona giusta. Contattaci,

potrai collaborare con noi!!!

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Più di settanta iscritti il 26 maggio all’Arco di Costantino per la primaedizione della MULTI COM CUP by RICOH, con partenza shot gun. La garasponsorizzata da Multicom, società che opera nel settore della gestionedocumenti e dell’automazione ufficio, ha registrato un’ottima partecipazionee ha distribuito premi ai primi arrivati nelle tre categorie e a estrazione.

Qui di seguito le classifiche finali:

1ª CATEGORIA NETTO STABLEFORD

1° classificato Alessandro Ema (4 - J) 40 punti2° classificato Gaspare Di Ienno (12) 36 punti

2ª CATEGORIA NETTO STABLEFORD

1° classificato Federico Montanino (20) 38 punti2° classificato Manuela Falconi (20) 37 punti

3ª CATEGORIA NETTO STABLEFORD

1° classificato Marco Casucci (36) 34 punti2° classificato Sandro Borgiani (34) 33 punti

NUOVO PRO SHOP AL FIORANELLO

Il 2 giugno è stato inaugurato, in concomitanza con la Seconda Coppadella Repubblica, il nuovo pro shop del Circolo Fioranello, un punto diriferimento completo dove poter fare il proprio shopping golf con unascontistica vantaggiosa. Per ogni acquisto superiore a 80 euro, si potràusufruire di un buono sconto di 10 euro da utilizzare per green fee oiscrizione gara.Info: Via della Falcognana, 61 - 00134 Roma, Tel. 06.7138080/213

SHOT GUN ALL’ARCO DI COSTANTINO GOLF IN ANDALUSIA

Sotogrande, zona residenziale a 15 km da Gi-bilterra, in Andalusia, è una vera oasi di verde etranquillità ed è una meta ideale per tour culturali,passeggiate fra borghi e cantine, o per praticaregolf e surf. Qui sorge l’Hotel Almenara GolfResort, moderno complesso affacciato sul maree circondato dal campo da golf Almenara, pro-gettato dall’architetto Dave Thomas. La strutturadispone di camere lussuose, due ristoranti dilivello internazionale, una Spa all’avanguardia eoffre ben 27 buche suddivise in tre campi separatidi 9 buche ciascuno - il Los Pinos, il Los Alcor-noques e il Los Lagos. Inaugurati nel 1998, icampi sono ormai ben noti e costituiscono undifficile test per golfisti di ogni livello.

Los Pinos - Su un green rialzato con vista sulMediterraneo, la prima buca introduce un campoa prima vista facile, che tuttavia, a un esame piùattento, si rivela una vera e propria sfida per lapresenza di diversi ostacoli naturali e numerosifuori limite nei pressi di varie buche.

Los Lagos - Un breve viaggio con il golf cart esi raggiunge il “percorso d’acqua”. Una serie dilaghi entrano in gioco in diverse buche e per ot-tenere un buon punteggio bisogna essere audacisin dal tee.

Los Alcornoques - È il campo che comprendele maggiori variazioni di altitudine e qui la preci-sione è generosamente ricompensata. Lo schemaprevede una seconda buca di quasi 183 metricaratterizzata da un tuffo vertiginoso sulla bo-scaglia; il green presenta un grande bunker suciascun lato, con un fuori limite molto vicino asinistra e una discesa ripida sulla destra. Perderequalche palla è inevitabile!

Info: Hotel AlmenaraTel. +34.95.6582000 Fax: +34.95.6582001

e-mail: [email protected]

Questa non è un’orazione per Mario Camicia. Arguto, dissacrante espiritoso com’era, non ne avrebbe mai voluto sapere. Prima di avereil privilegio di conoscerlo personalmente, Mario è entrato in casamia via televisione, con le sue cronache capaci di stregare me e miamoglie ben prima che, 54enni, ci decidessimo a prendere un ferro in

mano. Eravamo divertiti da quel suo modo di raccontare, dall’anedotticainfinita, dal suo senso dell’umorismo, dalla leggerezza accompagnata da unacompetenza profonda e mai fatta pesare. Sembrava di averlo lì vicino, seduto

insieme a noi con un buon bicchiere in mano. Un modo incantevole di passare tante etante serate.

Se ora ne scrivo non è per celebrare colui che è stato il più grande divulgatore italianodi quel magnifico sport che è il golf. Ma per andare oltre, guardare avanti e inviare unaffettuoso ma al tempo stesso accorato messaggio a quanti, impresa durissima, ne hannodovuto raccogliere l’eredità televisiva. Ormai quasi tutte le settimane ci facciamoaccompagnare dalla quattro giorni golfistica di Sky, benemerita al pari della Federazione,che si tratti del tour europeo o di quello americano le differenze sono racchiuse solo nelladistanza emotiva che ci può essere tra la gara ‘con’ italiani e quella ‘senza’. E nelletelecronache che accompagnano questi eventi.

Premesso che di Mario Camicia ce ne è stato uno, solo e inimitabile, non vorrei peròche strada facendo si perdesse di vista il suo messaggio. Un messaggio comunicazionaleforte e al tempo stesso semplicissimo. Un po’ come quando si intraprende la strada delgiornalismo scritto: «scrivi semplice, scrivi come parli», è uno dei primi consigli che hofatto mio quando, poco più che ragazzo, ho intrapreso questa bellissima professione. Evale anche per la ‘scrittura’ televisiva.

L’idea di mettere giù queste poche righe mi è venuta per l’appunto dopo avere divoratola quattro giorni del Master di Augusta, l’appuntamento golfistico-televisivo fin qui piùintrigante del 2012. Ebbene, con tutto il rispetto per Silvio Grappasonni, che è e restaassai bravo e competente, e per la assai numerosa schiera di co-telecronisti che lo hannoaccompagnato, mai come in questa circostanza ho avvertito la mancanza di MarioCamicia. Vi domanderete perché. Cerco di spiegarmi prendendola un po’ alla larga. InItalia siamo ormai centomila e passa tesserati. Una buona metà di questi tesserati, anzidi più, sono dei terza categoria. Cioè, come un po’ brutalmente li (e mi) definisco, dellepippe. Però molto appassionate, come quell’altro esercito di non tesserati che segue il golfin tivvù pur senza praticarlo. Tutta gente che vuole sentirsi raccontare il golf in un certomodo, saziando la propria curiosità, scherzandoci sopra, imparando anche qualcosa (omolto), se è possibile, migliorandosi. Ma migliorandosi partendo da dove? Ecco quelloche non va scordato.

Per Augusta secondo me è stato commesso dalla squadra di Sky un piccolo errore diprospettiva: è stata schierata una squadra ipertecnica, ipercompetente, ipertutto. Colrisultato che l’emozione e la curiosità del neofita o dello scarso sono andate a farsibenedire. Guardate che è molto difficile annoiarmi e anche un po’ imbarazzarmidavanti a una diretta tv di golf: eppure è accaduto, complice un linguaggio troppocomplicato, per veri e propri iniziati. Ci si saranno ritrovati i professionisti e i primacategoria, forse. Gli altri, è la mia modesta opinione, penso proprio di no.

Credo che se mai leggerà queste poche righe Silvio Grappasonni, che da ‘tecnico’ èdiventato grazie a Camicia telecronista a tutto tondo, comprenda che cosa voglio dire.Ricordatevi sempre a chi state parlando, amici di Sky golf. E ricordatevi soprattutto chevi vogliamo bene. Come ne abbiamo voluto, tantissimo, a Mario Camicia. !

Ps. Domanda delle cento pistole: è mai possibile che negli Stati Uniti l’americano di turno in lotta perla vittoria tiri la pallina nel bosco e la ritrovi sempre, in mezzo a centomila persone e duecentomilaalberi, ‘acchittata’ in modo tale da poter puntare diritto al green? Negli ultimi anni, l’ho visto accaderediverse volte a Phil Mickelson. E ad Augusta, nel bel mezzo del playoff con Oosthuizen, a BubbaWatson. Mah!

CONTRO EDIT0RIALEdi RUGGIERO

PALOMBOvicedirettore Gazzetta dello Sport

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Mario Camicia

Mario Camiciauno, solo,inimitabile