ROMA CAPITALE - MUNICIPIO III (ex IV) DEMOLIZIONE ... · - Metodo calcolo invernale UNI EN 12831; -...

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Data prima stesura Tavola ROMA CAPITALE - MUNICIPIO III (ex IV) Stabilimento AMA - Via Salaria, 981 DEMOLIZIONE-RICOSTRUZIONE NUOVA OFFICINA 0 Revisione Data Scala FEBBRAIO 2012 RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: ING. DARIO BONANNI PROGETTO DEFINITIVO 1:100 T1 RELAZIONE IMPIANTI TECNOLOGICI PROGETTO ARCHITETTONICO: ARCH. ROBERTO PANEI ARCH.GIANLUCA BROZZI ING. LUCA MARFOLI G. PROGETTO STRUTTURE: ING. LUCA MARFOLI G. PROGETTO IMP. TECNOLOGICI: ING. LUCA LATINI ARCH.GIANLUCA BROZZI PROGETTO IMP. ELETTRICO: ING. FRANCESCO PAOLETTI ING. LUCA MARFOLI G. COMPUTO MET. ESTIMATIVO: ARCH. PAOLO RATTO GEOM. LUCIANO SCRICCIOLO COLLABORATORI: SIG. EMANUELE MARINI SIG. ANTONIO LUCCHETTO DIREZIONE INDUSTRIALE - SILF -STAFF OPERE CIVILI E IMPIANTI UFFICIO PROGETTAZIONE NUOVE STRUTTURE PROGETTAZIONE GENERALE: ARCH. ROBERTO PANEI PROGETTO IMP. OFFICINE ING. LUCA MARFOLI G. PROGETTO IMP. ANTINCENDIO ING. FRANCESCO PAOLETTI Nome file 1 2 Febbraio 2012 Progetto definitivo T1.pdf Modifica Intestazione Cartiglio Aprile 2015 T1_1.pdf Modifica Intestazione Cartiglio Gennaio 2016 T1_2.pdf

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Data prima stesura

Tavola

ROMA CAPITALE - MUNICIPIO III (ex IV)

Stabilimento AMA - Via Salaria, 981DEMOLIZIONE-RICOSTRUZIONE NUOVA OFFICINA

0Revisione Data

Scala

FEBBRAIO 2012

RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: ING. DARIO BONANNI

PROGETTO DEFINITIVO 1:100

T1 RELAZIONE IMPIANTI TECNOLOGICI

PROGETTO ARCHITETTONICO:ARCH. ROBERTO PANEIARCH.GIANLUCA BROZZIING. LUCA MARFOLI G.

PROGETTO STRUTTURE:ING. LUCA MARFOLI G.

PROGETTO IMP. TECNOLOGICI:ING. LUCA LATINI

ARCH.GIANLUCA BROZZI

PROGETTO IMP. ELETTRICO:ING. FRANCESCO PAOLETTI

ING. LUCA MARFOLI G.

COMPUTO MET. ESTIMATIVO:ARCH. PAOLO RATTO

GEOM. LUCIANO SCRICCIOLO

COLLABORATORI:SIG. EMANUELE MARINI

SIG. ANTONIO LUCCHETTO

DIREZIONE INDUSTRIALE - SILF -STAFF OPERE CIVILI E IMPIANTIUFFICIO PROGETTAZIONE NUOVE STRUTTURE

PROGETTAZIONE GENERALE:ARCH. ROBERTO PANEI

PROGETTO IMP. OFFICINEING. LUCA MARFOLI G.

PROGETTO IMP. ANTINCENDIOING. FRANCESCO PAOLETTI

Nome file

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Febbraio 2012Progetto definitivo T1.pdfModifica Intestazione Cartiglio Aprile 2015 T1_1.pdfModifica Intestazione Cartiglio Gennaio 2016 T1_2.pdf

1 GENERALITA’ La presente relazione tecnica è relativa al “progetto” degli impianti di climatizzazione e idrico-sanitario, a servizio dell’officina meccanica per riparazione dei mezzi aziendali, sita all’interno dello stabilimento Roma Nord. L’edificio è distribuito su tre piani. Sono parte integrante del progetto i seguenti documenti:

- Planimetria impianti di climatizzazione; - Planimetria impianto idrico-sanitario; - Planimetria impianto estrazione aria; - Planimetria impianto di scarico acqua sanitaria.

Il progetto degli impianti prevede quindi un impianto di climatizzazione ( riscaldamento e raffrescamento), costituito da una pompa di calore, collegata ad un sistema di fancoil distribuiti sui tre piani dell’edificio e una centrale termica per la produzione di acqua calda sanitaria, costituita da un caldaia, due boiler a doppia serpentina a cui sono collegati i pannelli solari. 1.1 Norme e leggi di riferimento Gli impianti meccanici sono stati progettati e dovranno essere realizzati secondo i più recenti criteri della tecnica impiantistica e con l'osservanza delle Norme e Leggi vigenti in materia Il rispetto delle Norme di seguito indicate è inteso nel senso più restrittivo, cioè non solo la realizzazione dell’impianto sarà rispondente a queste Norme, ma altresì ogni singolo componente dell’impianto stesso. Resta inteso che devono essere rispettate anche tutte le altre normative vigenti alla data di realizzazione degli impianti, anche se non richiamate nei testi di progetto. − Decreto Legge n. 37/08 "Norme per la sicurezza degli impianti" ; − Decreto Legge n. 10/ 91 Norme per il contenimento del consumo energetico per usi termici negli edifici, e relativo decreto D.P.R. 412/93 di attuazione e successive modifiche. − Regolamento locale di igiene-tipo, approvato dalla Giunta Regionale; - Norma tecnica per il calcolo dell’energia primaria UNI/TS 11300-2 (UNI EN ISO 13790:2008); - Calcolo scambio con ambienti non climatizzati (UNI EN ISO 13789:2008); - Tipo calcolo per la capacità termica UNI EN ISO 13786; - Metodo calcolo invernale UNI EN 12831; - Metodo calcolo estivo ASHRAE. 2. Impianti previsti Gli impianti sono progettati in modo tale da permettere un corretto funzionamento delle apparecchiature, una manutenzione più semplice possibile ed una gestione economica. Si è operato in modo tale da minimizzare le dispersioni termiche passive in conformità a quanto stabilito dalla L.10/91 e da quanto dettato dalla buona tecnica di esecuzione, e da una equilibrata distribuzione del calore. Sono stati previsti all’interno degli ambienti i seguenti impianti di base:

- Impianto di riscaldamento e raffrescamento, costituito da una pompa di calore presente in uno dei due locali tecnici, posti al secondo piano. La pompa di calore ha un potenzialità di 74 kw.

- Le unità terminali, sono costituite da fancoil posizionati a soffitto, ciascuno con le potenzialità necessarie per ciascun ambiente che vanno a servire;

- Le tubazioni, sono in rame coibentate e sono a soffitto con le calate in corrispondenza di ciascun terminale. Inoltre sono presenti due montanti che collegano i tre piani.

- L’impianto dell’acqua calda sanitaria e costituito da un generatore, anch’esso posto nel locale tecnico, in cui è presente la pompa di calore, ed è alimentato da gas- metano, a premiscelazione a basse emissioni di NOx;

− Impianto di distribuzione acqua fredda e calda sanitaria in acciaio zincato; − Impianto rete scarico acque nere in materiale plastico; − Impianto rete scarico condensa in materiale plastico; − Sanitari ;

− Rete di distribuzione acqua sanitaria, con tubazioni in Pead per la parte interrata di collegamento tra la zona contatori e l’ingresso dell’officina, ed in acciaio zincato per quanto riguarda la distribuzione interna nei vari piani; − Rete di distribuzione gas-metano, con tubazioni in Pead per la parte interrata di collegamento tra la zona contatori e l’ingresso dell’officina, ed in acciaio zincato per quanto riguarda la distribuzione interna. 2.1 Dati alla base del progetto 2.1.1 DATI GEOCLIMATICI. Dati della località Località – Roma Escursione termica (°C ) 11.5 Fattore Foschia (0.85-1.25) = 0.85 Riflettività ambiente circostante (0 – 1)= 0.2 Terreno Temperatura del terreno (°C) 5 (A) Lambda terreno 2 Temperatura invernale esterna Temperatura esterna b.s. (°C) 0 Temperatura esterna b.u. (°C) -1 U.R. (%) 81 Temperatura estiva esterna Temperatura esterna b.s. (°C) 33 Temperatura esterna b.u. (°C) 26.4 U.R. (%) 61 2.1.2 Condizioni termoigrometriche interne Inverno uffici +20°C; 65% U.R. Estate uffici +26°C; 50% U.R. Ricambi d’aria Inv. uffici 0,5 vol/h Est. uffici 0,5 vol/h Affollamento massimo 8 persone/ ufficio Carichi interni Carico sensibile 65 Carico latente 40 Illuminazione e apparecchiature Fissa 20 W/mq Tipo di illuminazione: lampade fluorescenti non ventilate Profilo orario: 7-12 e 16-20 Estrazioni d’aria DA DEFINIRE Velocità dell’aria DA DEFINIRE Tolleranze Temperatura invernale + 1° C Temperatura estiva + 1° C Umidità + 5% 2.1.8 Livello sonoro I livelli sonori massimi ammessi con impianti funzionanti sono, nella zona appartamento pari a 40 dB(A)

Tali livelli si intendono derivanti sia dalle apparecchiature installate all’interno, sia da quelle, sempre inerenti agli impianti, installate all’esterno dell’ambiente ove vengono fatte le misure. Tali limiti valgono inoltre in presenza di livello sonoro di fondo ottenuto con misurazioni, nei medesimi locali controllati, con tutti gli impianti fermi ed ambienti senza attività, inferiore di almento 3 dB (A) dei sopracitati livelli. Con livelli di fondo più elevati, il funzionamento degli impianti non deve comportare aumenti di livello sonoro maggiori di 3 db (A) 2.2 Fabbisogno termico Il fabbisogno termico invernale ed estivo dei singoli ambienti è assicurato da una pompa di calore. Il gruppo termico sarà installato all’interno di uno dei due locali tecnici posti al secondo piano dell’edificio. Ogni ambiente, sarà corredato da una centralina di comando e regolazione remotizzata. Il fabbisogno di potenza degli ambienti è schematizzato nella tabella allegata al progetto. 2.3 Unità terminali Nei vari ambienti quali uffici e spogliatoi, sono stati previsti dei fancoil a soffitto con velocità regolabile con pannello di controllo e regolazione installato a bordo. 2.4 Valutazione del comfort ambientale Di seguito è riportato lo studio di valutazione del comfort ambientale determinato dal sistema di condizionamento progettato.. Il corpo umano reagisce agli stimoli termici esterni in modo da mantenere costante la temperatura media del corpo stesso (ca. 37°C). Tale temperatura dipende da una situazione di equilibrio dinamico tra la quantità di calore prodotta dall’organismo umano e la quantità di calore scambiata dallo stesso con l’ambiente in cui vive. Il bilancio di energia termica che interessa il corpo umano è influenzato dall’attività fisica, dall’abbigliamento, dalla temperatura dell’aria, dalla temperatura media radiante, dall’umidità e dalla velocità dell’aria. Quando questi parametri sono misurati e/o stimati è possibile prevedere la sensazione termica per il corpo nel suo complesso calcolando l’indice PMV (Predicted Mean Vote). A partire dall’indice PMV è possibile ricavare l’indice PPD (Predicted Percentuale of Dissatisfied) il quale fornisce un’informazione sul disagio termico, o sul malessere termico, prevedendo la percentuale di persone che sentirebbe troppo caldo o troppo freddo in un certo ambiente. Inoltre il disagio termico può essere causato da un indesiderato raffreddamento/riscaldamento locale del corpo dovuto fondamentalmente a correnti d’aria, a gradienti termici locali troppo elevati o ad asimmetrie della temperatura radiante dovuto a particolari elementi a temperatura sensibilmente difforme (finestre, elementi radianti etc..). Le metodologie di calcolo dei predetti indici sono stabilite dalla norma internazionale UNI EN ISO 7730, tale norma stabilisce anche i limiti di benessere per la temperatura operativa. Il PMV è un indice che predice il valore medio dei voti di un consistente gruppo di persone sulla seguente scala di sensazione termica: PMV sensazione termica +3 molto caldo +2 caldo +1 leggermente caldo 0 neutro -1 leggermente freddo -2 freddo -3 molto freddo L’indice PMV viene calcolato tramite un’equazione per differenti combinazioni di energia metabolica, abbigliamento, temperatura dell’aria, temperatura media radiante, velocità dell’aria ed umidità dell’aria. I requisiti di benessere raccomandati per locali destinati ad essere occupati dall’uomo prevedono un valore di PPD minore del 10% corrispondente ad un valore dell’indice PMV compreso tra –0,5 e +0,5. Le ipotesi di calcolo per la determinazione delle grandezze necessarie alla valutazione dell’indice PMV ed i risultati sono riportati nelle tabelle seguenti suddivise per la condizione estiva e quella invernale: ESTATE Abbigliamento previsto [CLO]: 0,70 Energia metabolica [MET] 1,00 Lavoro esterno [MET] 0

Temperatura dell’aria [°C]: 26,0 Temperatura media radiante [°C]: 28.19 Temperatura operativa [°C] 26,90 Velocità relativa dell’aria [m/s] <0,1 Umidità relativa [%]: 50 PMV 0,44 PPD [%] 9,04 INVERNO Abbigliamento previsto [CLO]: 1,30 Energia metabolica [MET] 1,00 Lavoro esterno [MET] 0 Temperatura dell’aria [°C]: 21 Temperatura media radiante [°C]: 21,18 Temperatura operativa [°C] 20,02 Velocità relativa dell’aria [m/s] < 0,10 Umidità relativa [%]: 50 PMV -0,55 PPD [%] 11,37 Dagli indici ricavati in base al metodo conforme alla norma UNI EN ISO 7730 si evidenzia come il sistema a fancoil nella situazione in esame riesca a garantire un comfort ambientale più che sufficiente per la tipologia dell’immobile. 3 IMPIANTO IDRICO-SANITARIO L’alimentazione idrica di acqua potabile ai servizi è prevista a partire dal punto di consegna dell’acquedotto comunale. All’interno della Centrale termica posta al secondo piano dell’officina, è prevista l’installazione di una Caldaia con potenzialità di circa 52 KW. La caldaia sarà collegata a due boyler di circa 1.000 litri cadauno a doppia serpentina. Una serpentina collegata alla caldaia, mentre l’altra sarà collegata a un sistema di pannelli solari posti in copertura. 3.1 Dati base per il dimensionamento degli impianti - TEMPERATURA ACQUA FREDDA SANITARIA 15 °C. - TEMPERATURA ACQUA CALDA SANITARIA 40 ° C. - PRESSIONE ACQUA POTABILE ….. bar Le portate nominali, la pressione e la dimensione da utilizzarsi per il dimensionamento delle reti di distribuzione sono le seguenti Apparecchio Portata acqua fredda [l/s] Portata acqua calda[l/s] Pressione [bar] Min,? alim. [Inch] ? scarico [mm] Lavabo 0.15 0.15 1.0 1/2” 40 Bidet 0.10 0.10 1.0 1/2” 40 Vaso 0.10 0.5 1/2” 110 Al fine del calcolo della portata di acqua contemporanea, ci si è attenuti alla percentuale di contemporaneità in funzione del numero degli apparecchi serviti, derivante dalle seguenti tabelle: n. apparecchi serviti % contemporaneità Fino a 2 100 Fino a 3 80 Fino a 4 70 Il diametro minimo per la tubazione di alimentazione ad una sola utenza non sarà mai inferiore al ½”, con sola eccezione per quelle di raccordo alla cassetta di lavaggio al vaso igienico e dell’alimentazione all’orinatoio, prevista pari a 3/4”. Nel dimensionamento delle reti secondarie e primarie di distribuzione dell’acqua fredda potabile, calda di

consumo e riciclo non si superano le seguenti velocità massime di scorrimento dei fluidi: − diramazioni secondarie dalle colonne alle singole utilizzazioni da 0.8 a 1 m/s − colonne montanti e reti secondarie entro controsoffittatura da 1 a 1.2 m/s − collettori primari orizzontali e percorsi a soffitto di vani tecnici da 1.5 a 1.6 m/s − collettori primari di centrale idrica e percorsi interrati a 2 m/s 3.2 Distribuzione acqua sanitaria La tubazione di acqua fredda sanitaria sarà realizzata in acciaio zincato o in polietilene multistrato e correrà nel controsoffitto con relative calate in corrispondenza dei singoli singoli gruppi di servizi igienici. Le tubazioni di adduzione acqua calda (prodotta a 40°C) correranno accanto alle tubazioni di acqua fredda sanitaria. Tutte le tubazioni di acqua calda e fredda sanitaria facenti parte dell'impianto saranno coibentate mediante guaine in polietilene espanso a cellule chiuse. 3.3 Scarichi interni delle acque nere L'impianto sarà del tipo a ventilazione primaria e avrà origine dai singoli apparecchi e terminerà nella colonna di scarico esistente. Esso verrà realizzato con tubazioni, curve, braghe e pezzi speciali in polietilene termosaldabile ad alta densità.