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Itinerari e Sapori City Break Architettura e Design Plein Air Vino e Dintorni Alberghi e Ristoranti Visite in Cantina
Nella terra delle Rocche e dei sapori contadini http://www.thewinetraveller.it/hide/723.html
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Nella terra delle Rocche e dei sapori contadiniSabato 21 Maggio 2011
Il Roero è tra le destinazioni enoturistiche più interessanti del Piemonte. A nord del fiumeTanaro, in un paesaggio modellato da fenomeni di erosione naturale, è il regno del vino,del miele e del tartufo
testi di Antonella Burdi
Il profilo aspro e imponente delle Rocche, con la superficie ruvida e rocciosa, le profonde voragini che si
aprono nella morbida ondulazione delle colline sono l’elemento più caratteristico del RoeroRoeroRoeroRoero. E’ il
territorio a nord del fiume Tanaro, che lo separa dalle Langhe, contrapposte sull’altra sponda del corso
d’acqua. Il Roero comprende ventiquattro Comuni, la gran parte in provincia di Cuneo. Il territorio vanta
vini bianchi e rossi importanti: come il Roero Arneis DocgRoero Arneis DocgRoero Arneis DocgRoero Arneis Docg, ottenuto dal vitigno a bacca bianca arneis; etra i rossi il Roero DocgRoero DocgRoero DocgRoero Docg, il Langhe DocLanghe DocLanghe DocLanghe Doc, la BarberaBarberaBarberaBarbera e il Nebbiolo d’AlbaNebbiolo d’AlbaNebbiolo d’AlbaNebbiolo d’Alba. Nei vigneti sono coltivati
vitigni di antiche origini: tra quelli a bacca rossa il nebbiolo è decisamente l’uva più diffusa. Tra le altre
varietà troviamo la barbera, la croatina, il moscato.
Le RoccheRoccheRoccheRocche presero origine da un antico fenomeno geologico di erosione
naturale. Nell’antichità Langhe e Roero formavano un unico altopiano,
ma i movimenti naturali del sottosuolo spostarono la confluenza del
Tanaro con il Po dalla pianura di Carmagnola a quella di Valenza, più a
est. Il processo di erosione dell’altopiano originario portò alla sua
suddivisione in due zone con microclimi diversi: a nord-ovest resta una
parte della piana originaria, a sud- est troviamo un sistema di colline
digradanti fino alla riva del fiume. Sulle colline del Roero piove poco e il
clima è tipicamente continentale. E’ in questi contesti che oggi si coltiva
la vite, con grandi risultati in vigna e in cantina.
Il territorio si può esplorare
percorrendo molti itinerari naturalistici.
A Monteu Roero ci possiamo perdere
lungo il Sentiero della CastagnaSentiero della CastagnaSentiero della CastagnaSentiero della Castagna
GrandaGrandaGrandaGranda, che prende il nome
dall’omonimo albero catalogato dalla
Regione nel volume Alberimonumentali del Piemonte, vecchio di400 anni. Un altro è il Sentiero dellaSentiero dellaSentiero dellaSentiero della
Fossa dei CinghialiFossa dei CinghialiFossa dei CinghialiFossa dei Cinghiali, così chiamato per gli animali che numerosi abitano un’area acquitrinosa. Lungo il
Sentiero Religioso di MontàSentiero Religioso di MontàSentiero Religioso di MontàSentiero Religioso di Montà, che ripercorre le tappe dei pellegrinaggi tradizionali, si incontra la chiesa
dei Santi Giacomo minore e Filippo, detta anche Santuario dei PiloniSantuario dei PiloniSantuario dei PiloniSantuario dei Piloni, tra boschi e anfratti. Sempre a
Montà i più golosi possono camminare lungo il Sentiero dell’ApicolturaSentiero dell’ApicolturaSentiero dell’ApicolturaSentiero dell’Apicoltura, che si ispira alla produzione
artigianale di miele di varietà diverse, su tutte quelli di castagno e acacia. C’è anche la Strada del MieleStrada del MieleStrada del MieleStrada del Miele
del Roerodel Roerodel Roerodel Roero, un corridoio paesaggistico e culturale di 38 chilometri che congiunge Bra e Cisterna d’Asti,
passando per undici Comuni, i cui centri sono posti lungo la dorsale delle Rocche: Pocapaglia,
Sommariva Perno, Baldissero, Montaldo Roero, Monteu Roero, Ceresole d’Alba, Santo Stefano, Montà e
Canale.
Manufatti storici destinati all’apicoltura, come la Casa delle Api di Montà, e pannelli didattici, guidano il
visitatore verso le aziende apistiche e i centri storici di incantevoli borghi. Si possono degustare mieli
monoflorali, di acacia, castagno, melata di bosco, melata di abete, tarassaco, tiglio. A Bra, ad esempio,
l’Apicoltura AbrateApicoltura AbrateApicoltura AbrateApicoltura Abrate produce un delicato miele di acacia e uno di castagno aromatico e amarognolo. C’è
anche il millefiori liquido o cristallizzato, in una tipica cascina del Roero con vendita diretta in azienda
(www.apicolturaabrate.it). A Montà d’Alba, Cauda MieleCauda MieleCauda MieleCauda Miele ha un punto vendita di monofloreali che
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produce praticando la transumanza delle api, in montagna e sulle colline del Roero. Organizza
degustazioni guidate ed escursioni alla Casa delle Api (tel 0173.975219). A Monteu Roero si possonoacquistare mieli, caramelle al miele e propoli presso l’Apicoltura BrezzoApicoltura BrezzoApicoltura BrezzoApicoltura Brezzo (www.brezzo.it). A Sommariva
Bosco, all’interno della pasticceria Il Trovarobe di Cose BuoneTrovarobe di Cose BuoneTrovarobe di Cose BuoneTrovarobe di Cose Buone, di Tonino Strumìa, la mieloteca propone
un assortimento di varietà anche esotiche, oltre a dolci e piccole specialità gastronomiche, dai
cioccolatini al Roero allo zabaione al Passito d’Arneis (www.iltrovarobedicosebuone.it).
Un altro pregiato prodotto delle Rocche è il Tuber Magnatum Pico, meglio noto come tartufo bianco,
conosciuto fin dai tempi di Plinio il Vecchio. Il profumo è delicato, la forma tonda regolare, il colore
bianco-giallastro. A Baldissero d’Alba la Trattoria del RoeroTrattoria del RoeroTrattoria del RoeroTrattoria del Roero propone un risotto mantecato con fonduta
al tartufo. Si può mangiare in una delle due sale: la più piccola, al primo piano, ha grandi vetrate a volta e
vista sul Castello di Baldissero (conto 35€ www.trattoriadelroero.it). Cucina roerina e fonduta con tartufoanche al ristorante MiralangheMiralangheMiralangheMiralanghe di Guarene (conto 32€ www.miralanghe.it).
Altrettanto interessante l’itinerario del
vino. Partendo dalla parte meridionale
del Roero incontriamo Guarene con il
suo Castello, esempio di architettura
barocca piemontese, circondato dal
giardino all’italiana, ricco di giochi
prospettici. Da qui si vede uno dei
panorami più singolari, che spazia dal
Monte Rosa alle Alpi Marittime, fino alle
Langhe. La piccola cantina GhiomoGhiomoGhiomoGhiomo, nata ai primi dell’800 in quello che un tempo era un convento di
frati, produce Roero Arneis, Nebbiolo d’Alba e Barbera d’Alba (www.ghiomo.it). Verso nord-est, a
Castagnito, nell’azienda Casa Massucco si può pranzare nel ristorante Le vigne e i falòLe vigne e i falòLe vigne e i falòLe vigne e i falò che propone
specialità gastronomiche locali come gli agnolotti al plin e la carne cruda di fassona piemontese battuta
al coltello (conto da 40€ a 50€, vini esclusi www.levigneeifalo.com). E acquistare prodotti tipici nel
negozio Cose Buone di Campagna: frutta conservata sotto vetro, confetture come la Cognà, una mostardad’uva con il gusto aspro e dolce del mosto, le tume sott’olio, e tra i dolci i capricci alle nocciole tostate
ricoperte di cioccolato. A Castellinaldo, più a nord, la Cantina MarsagliaCantina MarsagliaCantina MarsagliaCantina Marsaglia produce vini e li custodisce per
l’affinamento e invecchiamento in un crutin, una grotta naturale, scavata da secoli nel tufo, alla quale si èaggiunta la parte moderna. Nella sala degustazione la famiglia offre assaggi di vini insieme a piatti della
cucina roerina e piemontese (www.cantinamarsaglia.it).
Si giunge infine a Canale (Cuneo) dove ha sede l’EnotecaEnotecaEnotecaEnoteca
Regionale del RoeroRegionale del RoeroRegionale del RoeroRegionale del Roero che vanta una bella cantina di etichette
locali e un’ampia sala di esposizione e degustazione. Da non
perdere il ristorante stellato All’EnotecaAll’EnotecaAll’EnotecaAll’Enoteca, in due ampie sale
al piano superiore. La cucina è tradizionale piemontese
rivisitata dallo chef Davide Palludachef Davide Palludachef Davide Palludachef Davide Palluda ed è proposta in
abbinamento a vini selezionati. Chiuso domenica e lunedì a
pranzo (conto medio 60€ www.davidepalluda.it). Spostandosiverso ovest, a Monteu Roero si incontra l’azienda agricola
NegroNegroNegroNegro: una moderna cantina circondata da bei vigneti, con
un’estensione di 60 ettari tra la storica cascina Perdaudin a
Monteu Roero, la cascina San Vittore a Canale e Basarin a
Neive. La famiglia coltiva la vite dal 1670. Da visitare le belle
cantine storiche, con ampie volte rivestite di mattoni disposti in motivi artistici (www.negroangelo.it).
Nel Roero si può dormire anche in cantina. A Canale, nell’agriturismo Le Querce del VareglioLe Querce del VareglioLe Querce del VareglioLe Querce del Vareglio, in un
cascinale seicentesco tra i vigneti, in un’area naturalistica e nel Parco delle Rocche. La cascina ha una
cantina ricavata in cunicoli scavati nel tufo (doppie da 60€ a 150€ www.lequercedelvareglio.com).
Sempre a Canale, la Cantina MalviràCantina MalviràCantina MalviràCantina Malvirà produce, da oltre sessant’anni, vini del Roero (www.malvira.it) e
nell’agriturismo Villa TiboldiVilla TiboldiVilla TiboldiVilla Tiboldi offre ospitalità in ambienti raffinati con vista suggestiva sui vigneti. La
ristorazione è affidata allo chef Alberto Macariochef Alberto Macariochef Alberto Macariochef Alberto Macario, che trasforma le materie prime locali in ricette
deliziose abbinate ai vini del territorio (doppia da 80€ a 180€ www.villatiboldi.it).
I CastelliI castelli sono un'altra caratteristica del
paesaggio del Roero. Il Castello diCastello diCastello diCastello di
Cisterna d’AstiCisterna d’AstiCisterna d’AstiCisterna d’Asti al suo interno ospita il
Museo d’arti e mestieri di un tempo(www.museoartiemestieri.it). Sempre in
tema di edifici storici il Castello diCastello diCastello diCastello di
GovoneGovoneGovoneGovone è una delle residenze sabaude
piemontesi che l’Unesco ha inserito
nella lista del patrimonio artistico
mondiale (www.comune.govone.cn.it), e il CastelloCastelloCastelloCastello medievale di Monticello d’AlbaMonticello d’AlbaMonticello d’AlbaMonticello d’Alba, perfettamente
conservato, è visitabile nelle domeniche prestabilite (tel 0173.64113). Altre antiche fortezze si possonovedere dall’esterno. Come il Castello MirafioriCastello MirafioriCastello MirafioriCastello Mirafiori, a Sommariva Perno, acquistato nel 1857 da Vittorio
Emanuele II, che ne fece una residenza di caccia e di soggiorno con la moglie morganatica Rosa
Vercellana, conosciuta come la bela Rosin. Si può osservare da fuori anche il Castello di Monteu RoeroCastello di Monteu RoeroCastello di Monteu RoeroCastello di Monteu Roero.
Qui merita una visita la Chiesa di San Nicolao, edificio di pregio architettonico e artistico, con facciata in
stile rinascimentale ricostruita nel 1920. Di tutt’altro genere, ma caratteristici del paesaggio, sono i
ciabòt, tipiche costruzioni di campagna simili a casette in muratura con copertura in coppi, un tempo
utilizzate come riparo dei braccianti in caso di forti e improvvisi temporali. Per il territorio del Roero
insieme a quello di Langhe e Monferrato è stata presentata la proposta di candidatura per il
riconoscimento quale Patrimonio Mondiale dell’Umanità e i commissari Unesco proprio in questo periodo
stanno valutando la richiesta.
Le Rocche del RoeroIl paesaggio ha ispirato la creazione dell’Ecomuseo delle Rocche del RoeroEcomuseo delle Rocche del RoeroEcomuseo delle Rocche del RoeroEcomuseo delle Rocche del Roero, con sede a Montà: un
museo a cielo aperto che riunisce otto Comuni con caratteristiche storiche, geografiche e culturali simili.
Per valorizzare le bellezze di questo territorio l’Ecomuseo ha individuato alcuni percorsi turistici formati
da sentieri tematici, percorribili a piedi, a cavallo oppure in mountain bike. Esplorare il territorio lungo
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questi tracciati può riservare interessanti scoperte. A volte nelle pareti delle Rocche si trovano fossili di
conchiglie e pesci che testimoniano l’antica presenza di fondali marini (www.ecomuseodellerocche.it).
L’Enoteca Regionale del RoeroNel negozio dell’Enoteca Regionale del Roero si possono degustare e acquistare i vini di circa cento
aziende insieme ad altri prodotti locali come frutta sciroppata e confetture di fragole, albicocche e pere
madernassa, miele, grappe. Per le degustazioni sono utilizzati calici di cristallo adatti a farne risaltare
l’eleganza e i profumi, prodotti nelle vetrerie austriache di Braunau, non lontano da Salisburgo. Hanno il
marchio registrato Anphorianum Roero. I calici di Pollenzo di proprietà dell’Enoteca Regionale, chericorda l’antica località vicina all’attuale Bra dove si producevano i calici in epoca romana. L’Enoteca
regionale del Roero, con sede a Canale in via Roma 57 offre anche informazioni enoturistiche
(www.enotecadelroero.it).
I viniIl Roero è terra di produzione di Doc e Docg. Vigneti specializzati producono le uve dalle quali si
ottengono i vini Roero, Roero Arneis, Langhe Doc. I vitigni coltivati sono nebbiolo, arneis, favorita,croatina, moscato bianco del Piemonte, brachetto dal grappolo lungo, barbera. La coltivazione delnebbiolo risale ai tempi antichi ed è documentata da attestazioni risalenti nel tempo a cominciare dal
1303. Il rosso con lo stesso nome di questa terra ha ottenuto la Doc nel 1985 e dopo vent’anni la Docg. Il
bianco Roero Arneis si ottiene dal vitigno arneis, riconducibile anche con definizioni diverse a varietàprodotte a partire dal ‘400. Vino Doc dal 1989, si fregia della Docg dal 2005.
Gli eventiI prossimi eventi enogastronomici e culturali? Ne segnaliamo alcuni. Il 29 maggio la Passeggiataenogastronomica: 9 km tra le colline e le rocche da Montà a Canale, rievocando il rito contadino diportare il pasto ai familiari impegnati nel lavoro delle vigne. In ciascun paniere ravioli al plin, carne alla
pietra, formaggi locali e vini del Roero (costo 35€, gratuito per i ragazzi sotto i 14 anni,www.portedisne.it). Sempre il 29 maggio a Vezza d’Alba c’è Le primizie del Roero, con l’assaggio delvino nuovo, mostra mercato dei prodotti agricoli ed escursione con merenda (www.comunevezzadalba.it).
Fino al 6 giugno a Sommariva Perno si svolge la Sagra della Fragola, con appuntamenti enogastronomici,
sportivi, musica e balli, e la Passeggiata con la bela Rosin inaugurazione del percorso museale a cielo
aperto, con il racconto di vicende storiche dell’Italia e del centro roerino
(www.comune.sommarivaperno.cn.it).
Altre informazioni su turismo e accoglienza si possono richiedere all’Ente Turismo Alba Bra LangheEnte Turismo Alba Bra LangheEnte Turismo Alba Bra LangheEnte Turismo Alba Bra Langhe
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