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DEFINIZIONE DI STIPSI DEFINIZIONE DI STIPSI
Passaggio delle feci attraversoPassaggio delle feci attraverso colon e/ocolon e/o retto retto
rallentatorallentato e/oe/o difficoltosodifficoltoso
condizione dell’alvo caratterizzata dall’emissione con
difficolta’ (sforzo) e/o con
frequenza ridotta (< 33 volte la settimana)
feci dure di piccolo volumeDrossman
Cos’è la stipsi
• E’ un SINTOMOSINTOMO di numerose condizioni morbose
• Ha dimensioni e riflessi socioeconomici tali che non può essere lasciato all’ignoranza, ai preconcetti dei pazienti o alla schiavitù della pubblicità, o nella migliore delle ipotesi alla discrezione di medici disinformati
W.Montorsi
La stipsi è un disturbo di frequente riscontro nella pratica clinica, interessa infatti dal 2 al 27 per cento della popolazione generale a seconda della definizione utilizzata.Si tratta probabilmente di prevalenze sottostimate, poiché almeno il 65 per cento dei pazienti affetti da stipsi non ricorre alle cure del proprio medico o dello specialista, ma tende ad automedicarsi utilizzando lassativi da banco.
Stewart FC 1999 - Pare P 2001
Si è dimostrata una correlazione tra stipsi e displasia della mammella (Petrakis N.L. Lancet,2:1203,1981)
I tumori del colon-retto sono più frequenti nei pazienti stitici
per cui la stipsi da qualcuno viene considerata un
FATTORE DI RISCHIO
Femmine72%
Maschi28%
Walter et aql. Scand J Gastroenterol 2002
STIPSI: PREVALENZA PER SESSOSTIPSI: PREVALENZA PER SESSO
16
4,5
2,3
5,34,2
12
4,8
1,83 2,9
0
3
6
9
12
15
18
Totale <Transito Espulsiva IBS Mista
Prev
alen
ce p
erce
nt FM
Stewart, Am J Gastroenterol, 1999
STIPSI: PREVALENZA PER SESSOSTIPSI: PREVALENZA PER SESSOStudio EPOC in USStudio EPOC in US
PREVALENZA DELLA STIPSI NELLA POPOLAZIONE GENERALEPREVALENZA DELLA STIPSI NELLA POPOLAZIONE GENERALE
Dipende dalla definizioneDipende dalla definizione!!
Stipsi cronicaEpidemiologia
1. Dipende dalla definizione adottata:a. Definizioni internazionalib. Tempi di transito prolungati c. Frequenza evacuazionid. Autodefinizionee. Impiego di lassativi
• Prevalenza 3<<27% (in Italia ≅ 10%)
1. Uso (7%) e abuso di lassativi (4%)
Barbara L. et al. Chronic Constipation; Saunders 1996
Stipsi cronicaFattori Predisponenti
• Sesso femminile
• Età avanzata
• Elevato livello sociale e di scolarità (maschi)
• Scarso apporto calorico
• N° di farmaci assunti
• Sedentarietà
• Storia di abusi fisici o sessuali
Leroi et al. Int J Colorectal Disease 1995 Steward et al. Am J Gastroenterol 1999
Arq Gastroenterol. 2005 Jan-Mar;42(1):24-9. Epub 2005 Jun 22.
[Prevalence and factors associated with intestinal constipationin postmenopausal women]
de Oliveira SC, Pinto-Neto AM, Góes JR, Conde DM, Santos-Sá D, Costa-Paiva L.
Departamento de Tocoginecologia, Universidade Estadual de Campinas, SP.
CONCLUSIONS: The prevalence of constipation in postmenopausal women was high. The history of perianal surgery was significantly associated with constipation, even when the influence of other variables were taken into consideration.
Aliment Pharmacol Ther. 2007 Dec;26(11-12):1521-8. Epub 2007 Oct 5.
Cumulative incidence of chronic constipation: a population-based study 1988-2003.
Choung RS, Locke GR 3rd, Schleck CD, Zinsmeister AR, Talley NJ.
Dyspepsia Center and Division of Gastroenterology and Hepatology, Mayo Clinic College of Medicine, Rochester, MN 55905, USA.
RESULTS: In all, 5507 (79%) subjects responded to the initial survey and 2298 (55%) subjects responded to the second survey in which chronic constipation could be defined. Over 12 years, the cumulative incidence of chronic constipation was17.4% (14.5, 20.5). Among those less than age 50 years at baseline, the incidence of chronic constipation differed by gender (9.2% in men vs. 18.3% in women). In thoseover 70 years, the incidence of chronic constipation was more similar for men and women (20.6% vs. 25.0%). The other risk factor associated with new onset chronic constipation was the presence of abdominal pain at baseline [OR = 2.0 (1.3, 3.0)].
I disturbi dell'alvo costituiscono un fenomeno frequente nell'anziano anche perché le modificazioni fisiologiche che l'apparato intestinale subisce con l'invecchiamento, possono contribuire a rendere la persona più esposta alle disfunzioni intestinali.
Gli anziani (>65 anni) rappresentano circa il 30-40 per cento dei soggetti stitici , ma anche l'età pediatrica deve essere attentamente valutata: fino al 29 per cento dei bambini può presentare stipsi.
Van Den Berg MM 2006 – Mc Crea GL 2009
CORRELAZIONE TRA EVACUAZIONI E STIPSI PERCEPITA IN BASE ALL’ETA’
0
2
4
6
8
10
12
<40 40-49 50-59 60-69 70-79 >80
%
Pre
vale
nza n= 42.375 / età > 18 aa
≥ 2 /sett
percepita
Harari, Arch Int Med,1996
J Am Geriatr Soc. 2009 Apr;57(4):647-52.
Prevalence of constipation symptoms in fecally incontinentnursing home residents.
Schnelle JF, Simmons SF, Beuscher L, Peterson EN, Habermann R, Leung F.
Division of General Internal Medicine and Public Health, Center for Quality Aging, School of Medicine, Vanderbilt University Medical Center, Nashville, TN 37232, USA. [email protected]
CONCLUSION: Low rates of bowel movements during the day that are potentially indicative of constipation were immediately improved during a 2-day trial of toileting assistance in approximately 68% of the residents, although other symptoms of constipation remained in a subset of residents who increased toileting frequency.
COMPLICANZE DELLA STIPSI nell’ANZIANO
Fecaloma con sub-occlusione intestinale
Soiling
Sovradistensione del colon con volvolo del sigma
Emorroidi
Ragadi anali
Sovraccrescita batterica nel colon con diarrea
Peritonite stercoracea da perforazione
• Nel 2007 sono stati spesi in Italia 250 milioni di euro per lassativi ed erbe
• Tale largo consumo di lassativi è spesso ingiustificato e privo di un razionale terapeutico. Molti soggetti si autoprescrivonolassativi per regolarizzare la frequenza, quantità e consistenza delle feci considerando tale controllo benefico per la propria salute. Alcuni individui abusano di questi farmaci a fine dimagrante. Si tratta in questi casi di comportamenti estremi, compresi vomito ed abuso di diuretici, sul controllo del peso corporeo. Questa è una situazione che si verifica più spesso in giovani donne affette da bulimia e/o anoressia nervosa
• I pazienti spesso manifestano un indice di insoddisfazione della terapia con lassativi tradizionali e ciò è dovuto alla mancanza di efficacia e/o a spiacevoli effetti indesiderati.
Johanson J 2007- Tack J 2009
• Un’indagine europea condotta su 744 pazienti con stipsi cronica, quasi la metà dichiarava di utilizzare trattamenti alternativi come l'agopuntura o l'omeopatia -
Tack J 2009
EZIOLOGIA
Alla base della stipsi come per la diarrea vi è un
meccanismo paradosso.
A parte la stipsi da atonia intestinale, il tipo più frequente è
quello causato da un’ipertonia spastica con
ipersegmentazione del colon con vere stenosi funzionali
del viscere e rallentamento del transito
DEFINIZIONE
• < 3 evacuazioni / settimana
• Nel 99% dei soggetti sani in UK evacuazioni comprese tra 3/sett. e 3/die
Connell et al. BMJ 1965
• Solo 1/3 dei soggetti stitici lamenta evacuazioni infrequenti - la maggioranza evacuazioni difficoltose
Sandler e Drossman DDS 1987
CRITERI DIAGNOSTICI DI ROMA III. STIPSI FUNZIONALE
1. Devono essere inclusi > 2 dei seguenti sintomi/segni
• Eccessivo ponzamento durante > 25% delle evacuazioni
• Feci aride o bozzolute in > 25% delle evacuazioni
• Sensazione di evacuazione incompleta per > 25% delle evacuazioni
• Sensazione di ostruzione anorettale/blocco per > 25% delle evacuazione
• Necessità di manovre facilitatorie manuali in > 25% delle evacuazioni
• < 3 evacuazioni a settimana
2. Feci liquide rare se non in caso di uso di lassativi
3. Insufficienti criteri per la sindrome dell’intestino irritabile
Sintomi presenti per >3 mesi, con esordio da > 6 mesi dalla diagnosi
Longstreth et al. Gastroenterology 2006
STIPSISTIPSI
Dal punto di vista fisiopatologico la condizione di stitichezza è legata sia ad anormalità motoria, ma anche ad anormalità di altre funzioni del colon:secrezione di mucoriassorbimento di acqua
STIPSI
Nelle stipsi con rallentamento colico vi è un’aumentata attività motoria di segmentazione che agisce
fermandofermando il transito del contenuto in seguito a stimoli nervosi
è quello che succede nel colon irritabile (Irritable Bowel Syndrome)
e nella
diverticolosi del colon
STIPSI
Nel colon-retto la velocità di transito è in funzione della pressione e delle resistenze.
Le resistenze dipendono dalla lunghezza del viscere, dalla viscosità del contenuto e dall’inverso del raggio del viscere stesso.
La terapia medica dovrà tendere ad impedire che aumentino le resistenze
CLASSIFICAZIONE della STIPSInell’ANZIANO
IDIOPATICA
(o funzionale)
SECONDARIA• Farmaci
• Patologie o altre condizioni
STIPSICause sistemiche
IATROGENEAntispasticiAnalgesici ed AnesteticiAntidepressivi, SedativiAntipertensiviAntiacidiDiuretici depletori di KAntiparkinsoniani
STIPSICause sistemiche
ENDOCRINO - METABOLICHE
Ipotiroidismo
DiabeteGravidanzaIpercalcemia - iperparatiroidismoDisidratazione
STIPSICause Organiche
TumoriMesenteritiVolvoliErnieBriglie aderenziali
TubercolosiMorbo di CrohnDiverticolitePoliposiSclerodermia
Principali farmaci potenzialmente causa di stipsi cronica
Oppiacei
Simpaticomimetici
Antiparkinsoniani
Antidepressivi triciclici (SERT-i)
Antipsicotici
Calcio antagonisti
Diuretici
Antispastici
5HT3-antagonisti
Prescrizione Medica
Antidiarroici
Antiacidi
Anticolinergici
Antistaminici
Terapie marziali
FANS
Autoprescrizione
TRATTAMENTO della STIPSI CRONICA nell’anziano
Step 1Sospendere farmaci in grado di
provocare stipsi quando possibile
Step 2 Modificare abitudini di vita
Step 3 Aggiungere lassativi
Step 4 Clistere
Step 5 Colectomia totale
Classificazione della stipsi cronica idiopatica
Ano-rettale(ostruttiva,dischezia)
IBSColica(“Rallentato transito”) ± ±
Alterata motilità colica
Alterata motilità intestinale
Disturbi funzionali
Complicanze anatomiche
Disturbi psicologici
Alterata motilità GI
Ipersensibilità visceraleAlterato assorbimento/secrezione
Tempi di transito gastrointestinali con pellets a 96 ore (v.n.>80%)
Stipsi espulsivaStipsi colica Transito normale
Anoressia nervosa…
Disordine isolato delle defecazioneInertia coli (neuromiopatia intrinseca)
rallentato distalmenterallentato diffusamente
Alterata percezione di funzione normale, IBS
Insensibilità del test,Disfunzione intermittente
normale
Stipsi espulsiva – Disturbi funzionali
• Dissinergia del pavimento pelvico (contrazione paradossadel pubo-rettale)
• Sindrome del pubo-rettale che non si rilascia
• Anismo (sindrome del pavimento pelvico spastico)
• Iposensibilità rettale (funzionale, megaretto)
SINTOMI E SEGNI DELLA STIPSI nell’ANZIANO
AnoressiaVomitoAddominalgiaDischeziaAritmiaTachipneaFebbreDelirium
Le principali modificazioni dell’intestino nell’anziano
perdita del tono della muscolatura della parete addominale
riduzione dell'area di superficie (circa 10%) dell'intestino tenue
riduzione della capacità di assorbimento di alcune sostanze nutritive come carboidrati, proteine, acqua, sali minerali
ridotta secrezione di acido cloridrico con conseguente proliferazione della flora batterica
perdita del tono dello sfintere dell'intestino crasso
diminuzione del tono muscolare, della motilità e della lubrificazione dell'intestinomodificazioni della flora batterica intestinale con prevalenza di funghi e di bacilli
coliformi e diminuzione del numero di lattobacilli e di germi anaerobi
diminuzione della sensibilità della parete alla pressione endoluminale.
La dieta nell’anziano
Spesso inadeguata sia da un punto di vista qualitativo che da un punto di vista quantitativo.
Si consumano spesso carboidrati raffinati (farina bianca e zuccheri semplici), altamente digeribili e ad elevato contenuto calorico.
Talvolta non è proporzionata e ben suddivisa nelle varie razioni giornaliere e non riesce quindi ad evocare il riflesso gastroileocecale in forma sufficientemente ripetuta, cosa fondamentale ai fini della progressione del chilo fino al colon pelvico.
Spesso un contenuto di scorie minore rispetto a quello normalmente consigliato (100 mg. per Kg. di alimentazione/die), con un conseguente rallentato transito intestinale ed una riduzione del volume e della quantità di acidi organici nella massa fecale.
STIPSI
FECI RISTAGNANTI NEL COLON
MAGGIOR ASSORBIMENTO
DI ACQUA DALLE FECI
FECI DURE
ESPULSIONE DIFFICOLTOSA E
DISTANZIATA
SCARSO APPORTO DI LIQUIDI
Ulteriori fattori predisponenti
Il diaframma, i muscoli della parete addominale, gli elevatori dell'ano contraendosi determinano la pressione intraaddominale necessaria per ottenere l'espulsione delle feci dal canale anale. L'eventuale difetto della forza contrattile di tali gruppi muscolari, come può verificarsi nei soggetti anziani affetti da enfisema polmonare, ernie diaframmatiche, ictus, può contribuire a peggiorare la stipsi.
Conseguenze della stipsi
- formazione di fecaloma;
- stato subocclusivo o occlusivo intestinale;
- dipendenza da farmaci lassativi;
- lesioni proctologiche (ragadi, emorroidi, papilliti, ulcere
stercoracee);
- incontinenza fecale e/o urinaria.
- causa alterazioni psicologiche con modificazioni del tono
dell'umore (ansia, depressione, stato confusionale acuto).
Il fecaloma
Viene definito come una massa fecale di dimensioni apprezzabili e di durezza aumentata presente nella parte distale del colon.
La formazione di un fecaloma richiede la presenza di una stipsi cronica di qualunque natura che si associa ad una notevole disidratazione della massa fecale per aumento del riassorbimento di acqua ed elettroliti, con formazione di feci di consistenza aumentata.
Alla palpazione dell'addome, se non è presente una passiva distensione delle anse intestinali, è possibile palpare una massa di grandezza variabile, di consistenza dura, indolore, piuttosto mobile, prevalentemente in fossa iliaca sinistra.
La stipsi, uno stato di subocclusione intestinale, dolori e/o distensione addominale, perdita o ritenzione di urina, nausea, vomito, feci liquide o poco formate leggera ipertemia, segni di disidratazione, dolore toracico, dispnea, ipotensione, stato confusionale acuto, possono essere tutte condizioni spia della presenza di un fecaloma
Il fecalomaIl trattamento consiste nel:
attuare misure atte al rammollimento ed alla disgregazione del fecaloma, in modo che poi possa essere eliminato spontaneamente o con procedimenti manuali o strumentali. I clisteri di glicerina o di vasellina o di acqua saponata rappresentano il mezzo più sicuro per il rammollimento della massa fecale.
Nell'estrazione manuale con dito guantato coperto di vasellina, previa dilatazione dello sfintere anale, si frammenta il fecaloma e si estraggono i frammenti.
In genere all'estrazione manuale si fanno seguire ulteriori clisteri evacuativi.
L'estrazione manuale deve essere effettuata da personale adeguatamente preparato dato l'alto rischio di complicanze quali la perforazione intestinale.
VALUTAZIONE DELLA STIPSI nell’ANZIANO
Ispezione ed esplorazione digitale ano-rettale
Esami ematochimiciEmocromo, creatininemia, elettroliti, glicemia, calcemia, TSH, FT4
Esami strumentaliRx addome, colonscopia, clisma opaco, defecografia con bario e manometria ano-rettale
Gestione clinica del paziente con stipsi cronica
lassativifarmaci che possono indurre stipsi
Terapie in corso
soppressione stimolo, ⇑ ponzamenti,sedentarietà, ⇓ acqua / fibre
Errate abitudini di vita
evac. difficili anche per feci morbidemanovre digitali, precedenti danni ostetrici /metaboliche
Sospetta pat. pavimento pelvico
>50 aa, familiarità, IBD, rettorragie,anemizzazione, SOF+, massa palpabilre, febbre, ⇑indici di flogosi
Sintomi / segni d’allarme
dolore∼evac. = IBS⇓ frequenza ⇓ stimolo = inertia colievac. difficili/insoddisfacenti = espulsiva
Principale problema lamentato
CommentoDati anamnestici
DIETA E ABITUDINI DI VITA NELLA STIPSI FUNZIONALE
• Correlazione tra slow transit e: ⇓ idratazione, ⇓ intake calorico, ⇑ % proteine, (ma non fibre alimentari)
Towers et al, J Am Geriatr Soc 1994
• Fibre alimentari 25 g/die ⇑ frequenza evacuazioni in 173 pts constipsi funzionale; idratazione (1.5-2.0 l/die) ⇑ efficacia fibre
Anti et al, Hepatogatroenterology 1998
• Soppressione della defecazione ⇑ transito totale e segmentario(Dx / rettosigma)
Klauser et al, DDS 1990
USO DEI LASSATIVI NELLA STIPSI CRONICA IDIOPATICA: EVIDENCE-BASED MEDICINE
ScarsoScarsoScarsoLubrificanti
-ScarsoScarsoLattilolo
ModeratoScarsoScarsoStimolanti
ModeratoScarsoScarsoComposti Mg
ModeratoModeratoModerato
ModeratoScarsoScarso
Debole ScarsoScarso
Formanti massaPsyllium MetilcellulosaCrusca
AltoModeratoDeboleLattulosio
AltoAltoBuonoPEG
AltoAltoBuonoTegaserod
Grado di raccomandazioneGrado di raccomandazione
Livello di evidenzaLassativo
Am College GE, AJG 2005Ramkumar & Rao, AJG 2005
Corazziari et al, Gut 2000
0
15
30
45
60
75
90
4 8 12 16 20 24
PEG PLA
*
* p < 0.001
* * * *
wks
RUN IN
%pz
con
alvo
rego
lare
EFFICACIA LONG-TERM DEL PEG (17.5 gr. bid) vs PLACEBO NELLA NORMALIZZAZIONE DELLE EVACUAZIONI
IN 70 PZ CON STIPSI CRONICA FUNZIONALE
EFFICACIA LNG-TERM DEL PEG (17.5 gr. bid) vs PLACEBO SU METEORISMO E DOLORE ADDOMINALEIN 70 PZ CON STIPSI CRONICA FUNZIONALE
*p<0.01 Corazziari et al, Gut 2000
METEORISMO DOLORE ADDOMINALE
0
0,5
1
1,5
2
2,5
basale 20 settimane
PEG PLA
0
0,5
1
1,5
2
2,5
basale 20 settimane
PEG PLA
*
Score medio Score medio
EFFICACIA DEL PEG 3350 A BASSE DOSI vs LATTULOSIO
SU FREQUENZA EVACUAZIONI E DIFFICOLTA’ ESPULSIVE
*p<0.05 Attar et al, Gut 1999
FREQUENZA DELLE EVACUAZIONI DIFFICOLTA’ ESPULSIVE
0
0,5
1
1,5
PEG LATTULOSIO
*
*
N evac (media) Score medio
0
0,5
1
1,5
PEG LATTULOSIO
*
0
10
20
30
40
50
gonfiore flatulenza
PEGLattulosio
*
%pa
zien
ti as
into
mat
ici
Attar et al, Gut 1999
PEG 3350 A BASSE DOSI vs LATTULOSIO
EFFETTO SU GONFIORE E FLATULENZA
*p<0.05
PROPOSTA DI PROTOCOLLO DI TRATTAMENTO DELLA STIPSI CRONICA IDIOPATICA IN PAZIENTI AMBULATORIALI
Anamnesi di stipsi
Misure dieteticheAbitudini di vita
Miglioramento Insuccesso
Continua misure nonfarmacologiche
Lassativi di prima istanzaPrima sceltaSoluzione di PEGAgenti formanti massaSeconda sceltaLattulosio Stimolanti (difenilmetani)Lassativi salini osmotici
Lassatativi di seconda istanzaStimolanti antranoidi
Miglioramento Insuccesso
Recidiva
Continua terapia
Cambia lassativo
Consulto specialistico
Tytgat et al, APT 2003
Stipsi espulsiva – Terapia chirurgica
Trans-rettale, -vaginale, -perineale colpoperineoraffia posteriore ± Rettopessi transaddominale anteroposteriore
Rettocele ± Intussuscezione / prolasso rettale
Resezione parziale + rettopessiIntussuscezione rettale
Escissione parziale del pubo-rettaleDissinergia del pavimento pelvico
Colo-ano anastomosiMegaretto idiopatico
Duhamel, Soave and Swenson, emicolectomia Sncon colo-anoanastomosi
Hirschsprung
TrattamentoPatologia
Interventi sconsigliati in presenza di disturbi psicologiciFleshman et al, Bailliere’s 1992
0 50 100
diarrea
stipsi
Dolore addominale
distensione addominale GID (n=13)
NoGID (n=10)
% pazienti sintomatici a 5 aa
Redmond et al, AJGE 1995
OUTCOME POSITIVO POST-COLECTOMIA PER STIPSI INCOERCIBILE
CON (GID) E SENZA (NoGID) DISTURBI DIFFUSI DELLA MOTILITA’ INTESTINALE
n° tot pazienti = 488; 15 studi tra 1981 e 2001
0
50
100
No-GGID (n=21) GGID (n=16)
%pa
zien
ti
STEP
- Incrementare esercizio fisico
- Incrementare consumo di fibra alimentare fino a 20-35 g/die garantendo anche adeguato apporto di H2O (almeno 30 ml pro kg di peso corporeo)
- Agenti formanti massa (es psyllium 3-6 g/die)* incrementando ulteriormente H2O ( > 30 ml /Kg)
2
* NB da evitare in pz allettati, che assumono pochi liquidi, in presenza di fecalomi o di megacolon/megaretto
Modificare abitudini di vita
STEP 3
• Lassativo osmotico: lattulosio/lattilolo• Lassativo stimolante: senna• Lassativo iso-osmotico: polietilenglicole a basso dosaggio
In alternativa:• Lassativo osmotico salino: idrossido di Magnesio/ sodio fosfato (NB controindicati in presenza di IRC)
In presenza di disfunzione ano-rettale: esercizi di rinforzo della muscolatura pelvica e addominale o tecniche di biofeedback/ supposte di glicerina o di bisacodil/ clisma fleet
In presenza di fecalomi: polietilenglicole ad alti dosaggi +/- clistere
Aggiungere lassativi
INCONTINENZA FECALE
La continenza alle feci è il risultato dellainterazione tra diverse Strutture.
La lesione o l'alterazione di una o più di queste può portare all'incontinenza
Responsabili della perdita della continenza possono essere:
danni alla mucosa e/o alla zona anocutanea, conseguenze di operazioni sull'ano e sul retto
lesioni dell'apparato sfinterico muscolare, consecutiva a traumi accidentali, chirurgici od ostetrici
patologie neurologiche, per lesioni cerebrali o dei nervi periferici
diarrea continua con scariche incontrollabili
restringimento o scarsa elasticità del retto per malattie infiammatorie.
Fecaloma
Il fecaloma è la principale causa dell'incontinenza fecale, soprattutto nell'anziano o nei pazienti costretti ad una lunga degenza a letto.
In seguito a una condizione di stipsi cronica le feci si accumulano nel colon e nel retto e continuano a indurirsi per l'assorbimento dell'acqua, provocando la formazione di feci tipicamente dure e arrotondate
Le feci accumulate provocano l'iperdistensione del retto e determinano il rilassamento degli sfinteri anali interno ed esterno (che diventano beanti).
Spesso si riduce la capacità di sensazione e il paziente non è più in grado di avvertire la massa di feci nel retto.
Inoltre questo accumulo di feci irrita le pareti del retto e determina un'eccessiva produzione di muco, oltre alla proliferazione dei batteri. Si formano così feci più liquide che, come una falsa diarrea, fuoriescono oltre le feci più dure dallo sfintere anale beante.
CONCLUSIONI
• La stipsi cronica è un sintomo frequente nellapapolazione generale, causa di rilevanti costi sociali
• Una corretta gestione dei diversi tipi di stipsi cronicasi basa su: storia clinica / es. obiettivo accurati, semplicitest diagnostici, terapia appropriata
• Test diagnostici più sofisticati devono essere limitatiai non-responders
• Interventi chirurgici devono essere considerati solo per una minima proporzione di pazienti attentamenteselezionati
“ BATH “Fernando Botero