Rivistedigitali CN 2013 004 Pag 010

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aprile 2013 10 La notizia di frode viene colta dall’opi- nione pubblica in maniera diversa a seconda della sensibilità della popola- zione, e ciò dipende da diversi fattori culturali e sociali. I gusti e i disgusti riguardo al consumo di una determinata specie animale dipendono fortemente dalle tradizioni e dalla coltura di una popolazione, ma anche dalle nuove ten- denze; tutto dipende dal livello di analisi che vogliamo dare al fenomeno. In un paese di cultura islamica sarebbe incon- cepibile il consumo di carne di maiale e il ritrovamento di tale tipo di carne in preparati destinati a una popolazione TROPPI INGREDIENTI ANCHE NEL BIO Il buonsenso dovrebbe guidarci verso scelte ben fatte, quantomeno etiche secondo il nostro grado di consapevo- lezza. Il problema, secondo me, non è tanto il fatto che abbiano trovato carne di cavallo non dichiarata, o qualsivoglia altro animale, il fatto preoccupante è che anche nel mondo del bio si trovino sempre più alimenti con etichette lun- ghe come l’elenco del telefono, che vogliono assomigliare sempre più a quella lunga lista di prodotti “fast” che troviamo nei comuni supermercati. Allora mi chiedo se accostarci ad uno stile alimentare più naturale voglia dire acquistare poche cose, ottime materie prime e con un po’, ma davvero solo un po’ di tempo e di attenzione, portare in tavola una pietanza sana di cui si ricono- scano ingredienti e provenienze, oppure “mentire a se stessi” pensando che tutto ciò che esce dal negozio bio, anche se molto lavorato, metta a posto la nostra coscienza di consumatori “etici”. Elisa Dondi le vostre lettere Se volete ricevere per posta elettronica la nostra newsletter con l’anticipazione dell’editoriale scrivete a: [email protected] indicando anche l’indirizzo postale MESSAGGIO AGLI ONNIVORI Ciò che direi a un onnivoro provocatoria- mente è: di che ti lamenti? Non è sem- pre carne? Perché il nocciolo della que- stione per me è tutto lì, le persone si devono decidere: o fanno una scelta alimentare (e di vita aggiungerei) che prevede di non mangiare nessun essere vivente, oppure se decidono di man- giare carne non possono fare delle distinzioni tra maiali, cavalli, tacchini ecc... perché gli animali hanno pari dignità e diritto a vivere. Tutti. Michela FIDUCIA NEI PRODUTTORI BIOLOGICI Sono d’accordo, bisognerebbe vera- mente limitare il più possibile il consumo di carne. Per quanto riguarda il biologico si può stare più tranquilli; sì certo, non solo e non tanto per il controllo da parte degli enti certificatori, ma, e soprattutto, confidando nella serietà e nella traspa- renza del produttore. Nadia Rossetti Rispettare le sensibilità personali MANGIARE LOCALE FA BENE Il processo di industrializzazione e glo- balizzazione degli alimenti espone a tutti quegli inconvenienti da lei segnalati ma evidenzia alcune cose che, come medico omeopata, sottolineo spesso con i miei pazienti. La prima è che glo- balizzazione e industrializzazione fanno scomparire la “memoria della tradizione locale alimentare” a scapito della salute dell’essere umano a qualunque latitu- dine. La complessità delle preparazioni industriali in realtà nasconde per natura la frode e l’adulterazione, per non parlare della sofisticazione, e ciò è sotto l’occhio di qualunque consumatore saggio. Ben vengano quindi questi “scandali alimentari” perché mi auguro che il consumatore si svegli, pena “pagare” in termini di salute un prezzo ancora più salato, e compri in modo più attento, legga bene le etichette e torni ad acquistare solo prodotti locali, regio- nali e nazionali, rispettando i consumi, gli usi e le tradizioni alimentari di ogni popolazione! Cosimo Manigrasso araba sarebbe uno scandalo molto sen- tito. Cosa succederebbe se nei preparati kebab venisse ritrovata carne di maiale? Allo stesso modo, una frode alimentare in cui si riscontrasse l’utilizzo di qualsiasi ingrediente di origine animale in prodotti destinati a consumatori vegani, sicura- mente urterebbe la sensibilità di questa categoria di persone. La sensibilità e la suscettibilità delle per- sone e delle varie comunità sono impor- tanti, qualunque esse siano, e vanno rispettate anche quando non riusciamo a condividerle o a comprenderle. Lorenzo Zambini

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  • aprile 201310

    La notizia di frode viene colta dallopi-

    nione pubblica in maniera diversa a

    seconda della sensibilit della popola-

    zione, e ci dipende da diversi fattori

    culturali e sociali. I gusti e i disgusti

    riguardo al consumo di una determinata

    specie animale dipendono fortemente

    dalle tradizioni e dalla coltura di una

    popolazione, ma anche dalle nuove ten-

    denze; tutto dipende dal livello di analisi

    che vogliamo dare al fenomeno. In un

    paese di cultura islamica sarebbe incon-

    cepibile il consumo di carne di maiale e

    il ritrovamento di tale tipo di carne in

    preparati destinati a una popolazione

    TROPPI INGREDIENTI ANCHE NEL BIOIl buonsenso dovrebbe guidarci verso

    scelte ben fatte, quantomeno etiche

    secondo il nostro grado di consapevo-

    lezza. Il problema, secondo me, non

    tanto il fatto che abbiano trovato carne

    di cavallo non dichiarata, o qualsivoglia

    altro animale, il fatto preoccupante

    che anche nel mondo del bio si trovino

    sempre pi alimenti con etichette lun-

    ghe come lelenco del telefono, che

    vogliono assomigliare sempre pi a

    quella lunga lista di prodotti fast che

    troviamo nei comuni supermercati.

    Allora mi chiedo se accostarci ad uno

    stile alimentare pi naturale voglia dire

    acquistare poche cose, ottime materie

    prime e con un po, ma davvero solo un

    po di tempo e di attenzione, portare in

    tavola una pietanza sana di cui si ricono-

    scano ingredienti e provenienze, oppure

    mentire a se stessi pensando che tutto

    ci che esce dal negozio bio, anche se

    molto lavorato, metta a posto la nostra

    coscienza di consumatori etici.

    Elisa Dondi

    l e v o s t r e l e t t e r e

    Se volete ricevere per posta elettronica la nostra newsletter con lanticipazione delleditoriale scrivete a: [email protected] indicando anche lindirizzo postale

    MESSAGGIO AGLI ONNIVORICi che direi a un onnivoro provocatoria-

    mente : di che ti lamenti? Non sem-

    pre carne? Perch il nocciolo della que-

    stione per me tutto l, le persone si

    devono decidere: o fanno una scelta

    alimentare (e di vita aggiungerei) che

    prevede di non mangiare nessun essere

    vivente, oppure se decidono di man-

    giare carne non possono fare delle

    distinzioni tra maiali, cavalli, tacchini

    ecc... perch gli animali hanno pari

    dignit e diritto a vivere. Tutti.

    Michela

    FIDUCIA NEI PRODUTTORI BIOLOGICISono daccordo, bisognerebbe vera-

    mente limitare il pi possibile il consumo

    di carne. Per quanto riguarda il biologico

    si pu stare pi tranquilli; s certo, non

    solo e non tanto per il controllo da parte

    degli enti certificatori, ma, e soprattutto,

    confidando nella seriet e nella traspa-

    renza del produttore.

    Nadia Rossetti

    Rispettare le sensibilit personali

    MANGIARE LOCALE FA BENEIl processo di industrializzazione e glo-

    balizzazione degli alimenti espone a tutti

    quegli inconvenienti da lei segnalati ma

    evidenzia alcune cose che, come

    medico omeopata, sottolineo spesso

    con i miei pazienti. La prima che glo-

    balizzazione e industrializzazione fanno

    scomparire la memoria della tradizione

    locale alimentare a scapito della salute

    dellessere umano a qualunque latitu-

    dine. La complessit delle preparazioni

    industriali in realt nasconde per natura

    la frode e ladulterazione, per non

    parlare della sofisticazione, e ci sotto

    locchio di qualunque consumatore

    saggio. Ben vengano quindi questi

    scandali alimentari perch mi auguro

    che il consumatore si svegli, pena

    pagare in termini di salute un prezzo

    ancora pi salato, e compri in modo pi

    attento, legga bene le etichette e torni

    ad acquistare solo prodotti locali, regio-

    nali e nazionali, rispettando i consumi,

    gli usi e le tradizioni alimentaridi ogni

    popolazione!

    Cosimo Manigrasso

    araba sarebbe uno scandalo molto sen-

    tito. Cosa succederebbe se nei preparati

    kebab venisse ritrovata carne di maiale?

    Allo stesso modo, una frode alimentare

    in cui si riscontrasse lutilizzo di qualsiasi

    ingrediente di origine animale in prodotti

    destinati a consumatori vegani, sicura-

    mente urterebbe la sensibilit di questa

    categoria di persone.

    La sensibilit e la suscettibilit delle per-

    sone e delle varie comunit sono impor-

    tanti, qualunque esse siano, e vanno

    rispettate anche quando non riusciamo

    a condividerle o a comprenderle.

    Lorenzo Zambini