Rivista n.76

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Tempo Cultura, sport, turismo, servizi Libero Iscrizione al tribunale di Roma nel Registro della Stampa n. 76/2008 ANNO XII° N. 76 FEBBRAIO/MARZO 2013 Trame al Femminile: 2^ edizione “Ricordando Daniela” Parlamento più giovane e al femminile “Lavoro in corsa” - MaratonaPrimoMaggio Catania - Bellezza e poteri occulti del corallo rosso Teatro Sociale “Proscenio Aggettante” festeggia 15 anni

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FITeLNotiziario

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TempoCultura, sport, turismo, servizi

Libero

Iscrizione al tribunale di Roma nel Registro della Stampa n. 76/2008

ANNO XII° N. 76

FEBBRAIO/MARZO 2013

Trame al Femminile: 2^ edizione “Ricordando Daniela”

Parlamento più giovane e al femminile

“Lavoro in corsa” - MaratonaPrimoMaggio

Catania - Bellezza e poteri occulti del corallo rosso

Teatro Sociale “Proscenio Aggettante” festeggia 15 anni

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SommarioEditoriale di Luigi Pallotta 1

ATTUALITA’

Buon lavoro Papa Francesco!a cura della redazione 2

TURISMO

SPORT E BENESSERE

ConiMalagò nuovo Presidentea cura della redazione 9

Parlamento più giovane e al femminile.Un deputato su tre è donna e provengono anchedallo sportdi Rossella Ronconi 3

Viterbo: Workshop del turismo associativoConclusa la 13^ edizione della Borsa del TurismoAssociativodi Antonio Castello 5

Rilanciare il settore turisticodi R.R. 6

Giornata europea per la parità retributivadi Silvana Paruolo 4

“Lavoro in corsa”MaratonaPrimoMaggiodi R.R. 7

A tu per tu con Emanuele BlandamuraIl Sioux della Boxe Italianadi Francesca D’Emilio 8

AMBIENTE E NATURA

“Sea Heritage Best Communication CampaignAward”di Antonietta Di Vizia 10

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MUSICA

Archiviata la querela per “Uno studente di nomeAlessandro”Un grazie a chi mi ha sostenutodi Enzo De Camillis 22

“Lincoln” e “Djanco Unchained”Il tema della schiavitù visto dall’obiettivo di duegrandi registidi F.D. 13

L’America in cerca di identitàdi L.M 14

Sanremo 2013: ha vinto la qualitàdi Valerio Mileto 15

Serie Tv: uno sguardo alla nostra Italiadi F.D. 23

Invito a Cena con DelittoUn mix fra gusto ed intrigodi F.D. 21

La Casa della Musica di Portodi Marta Romano 16

CINEMA

Oscar 2013di Francesca D’Emilio 11

Il mondo dell’illusionedi Loretta Masotti 12

CULTURA

TEATRO

Trame al Femminile2^ edizione di “Ricordando Daniela”di Carla Albarello 20

Giuseppe Dossetti - Cento anni dalla nascitaUno dei padri della Costituzionedi Alfredo Magnifico 24

Iran: ricorrenze e tradizionidi Moris Zarbafian 25

Il Teatro Sociale FITeL “Proscenio Aggettante” fe-steggia i suoi 15 anni di Giovanni Ciarlone 18

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Milano, Palazzo RealeGli artisti maledetti di Montparnassedi Aldo Savini 26

Bitonto (BA), Galleria Nazionale della PugliaPuglia e Venezia unite nell’artedi A.S 28

Padova, Palazzo ZabarellaUn italiano tra gli impressionistidi A.S 29

Catania, Palazzo Valle, Fondazione Puglisi CasentinoBellezza e poteri occulti del corallo rossodi A.S 30

Forli, Musei di San DomenicoTra modernità e tradizione: l’arte del Ventenniodi A.S 31

MOSTRE

Firenze, Palazzo StrozziLa magia della nuova bellezza universaledi A.S. 27

Ravenna, MARCreatività, normalità e folliadi A.S 32

CRAL e TERRITORIO

Convegno promosso dalla FITeL UmbriaIl “modello Pietramontecorvino” a Folignodi Giovanni Ciarlone 34

BolognaFesteggiato il 20° compleanno della FITeLdi Loris Mingarini 35

8 marzo, giornata internazionale della donna Fitel Umbria, Festa o Lutto?di Rita Tomassini 36

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VOLONTARIATO E ASSOCIAZIONISMO

Andrea CarandiniNuovo Presidente del FAIdi R.T. 37

ENOGASTRONOMIA

Bignè di San Giuseppe al fornoa cura della redazione 40

LIBRERIA

Susanna Camusso“Il lavoro perduto”di R.R. 41

Forum 3^ SettorePietro Barbieri nuovo Presidentea cura della redazione 39

Il ritorno di Paesereale su Rai3a cura della redazione 39

La FITeL a Terra Futuraa cura della redazione 38

Fabio Capozzoli“Jazz Club 47. La commedia dell’essere”di Augusto Gallo 42

Nicola Mastronardi“Viteliù. Il nome della libertà”di A.M. 42

A questo numero hanno collaborato:Carla Albarello, Antonio Castello, Enzo De Camillis,Francesca D’Emilio, Antonietta Di Vizia, AugustoGallo, Loretta Masotti, Valerio Mileto, Loris Mingarini,Marta Romano, Aldo Savini, Moris Zarbafian.

Direzione e Redazione

ph di copertina: Simone Parolo

C/o FITeL - VIA SALARIA, 80 - 00198 Romatel. 06.85353869 fax 86.8546541E-mail: [email protected] www.fitel.it

Anno XII° n. 76febbraio - marzo 2013

Direttore Luigi PallottaDirettore Responsabile Rossella RonconiCapi Redattori Aldo Albano

Rita Tomassini

Redazione Teresa BlandamuraGiovanni CiarloneAlfredo MagnificoLuigi MaielloPasquale RuzzaFerruccio Valletti

LiberoTempo

Cultura, sport, turismo, servizi

Pubblicità Maratona 1° Maggio

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Editorialedi Luigi Pallotta

A poche settimane dalle elezionila situazione appare ingovernabile.Il risultato del voto e l'atteggia-mento sin qui avuto dagli elettidel movimento Cinque stelle nonlasciano intravedere una via diuscita. Siamo un Paese fermo, doveil debito pubblico e' drammatica-mente in crescita da oltre un ven-tennio e che va sempre più avvi-tandosi pericolosamente in un si-stema recessivo, gravati da un de-ficit che ormai si avvicina al 130%del Pil e dove la pressione fiscaleeffettiva ha superato il 50%. È statoquesto il contenitore all'internodel quale a poco a poco la sfiduciasi è andata trasformando in ras-segnazione e via via mutata in unaprotesta rabbiosa. Se poi a questoaggiungiamo gli scandali infinitiche hanno visto protagonisti moltidegli attori della politica, l'attualeinadeguatezza della classe politica,i sacrifici a senso unico prodottidal Governo dei tecnici, senza darealcun segnale sulla diminuzionedei costi della politica, arriviamoalla miscela esplosiva che ha datocome risultato elettorale quello diun Paese ingovernabile. Lo scenarioche si è aperto appare drammatico.Il Paese ha bisogno di un accordoistituzionale per eleggere il nuovoPresidente della Repubblica, edancor prima è necessario eleggerei presidenti di Camera e Senato.Tutto questo mentre ancora nonsi riesce a trovare la chiave pergestire il Parlamento, per dare ungoverno al Paese e affrontare ilnodo dei nodi che è quello del ri-

lancio dell'economia e dell’occu-pazione. La mossa fatta dal Partitodemocratico, con il suo leader Ber-sani, di decidere di presentarsi inParlamento con un programma li-mitato di otto punti con al centrole emergenze dell'Italia non sem-bra, al momento in cui scriviamo,avere molte possibilità di successo.Avrà comunque il merito di farechiarezza sulle intenzioni delleforze politiche elette in Parlamento.Appare ovvio che chi come noi,che siamo la rappresentanza dellelavoratrici e dei lavoratori nel si-stema dei CRAL aziendali e del-l'associazionismo del tempo libero,auspicherebbe una soluzione dellacrisi che non riporti a nuove ele-zioni e che, al contrario, individuimisure che possano ridare fiato alpotere di acquisto di stipendi epensioni.

E' in questo quadro, difficile edrammatico per l'avvenire di tuttinoi ed in particolare dei giovani,che quest'anno si inquadrano dueavvenimenti importanti per la no-stra organizzazione: il festeggia-mento del ventennale della fon-dazione della FITeL e la celebrazionedel VII Congresso. Dovremo esserecapaci di sfruttare questi due eventiper portare con forza all'attenzionedell'opinione pubblica il tema deltempo di non lavoro. Per il ven-tennale abbiamo previsto il fe-steggiamento attraverso la realiz-zazione di una serie di eventi, cul-turali e sportivi in modo da rap-presentare quella che è la nostra

attività a favore delle lavoratrici edei lavoratori. I festeggiamenti siapriranno il 1 maggio a Roma conla maratonina " In corsa per il la-voro " e proseguiranno con la staf-fetta ciclistica nell'anniversariodella strage dei Georgofili a Firenzecon la parola d'ordine "Ricordareil passato per progettare il futuro".Proseguendo con il premio Pellicolad'oro, il Festival del cortometraggio,le borse di studio del Premio Ca-ravillani. I festeggiamenti sarannoconclusi a settembre nella setti-mana dedicata alla Rassegna diTeatro Sociale dove, realizzeremola 2^ Assemblea Nazionale deiCRAL e la 1^ Assemblea Nazionaledelle Associazioni aderenti alla FI-TeL. La manifestazione si conclu-derà con la premiazione dei fon-datori della nostra organizzazione.A fine novembre celebreremo, in-vece, il VII Congresso della FITeL,un congresso nel quale dovremoproseguire la discussione avviatanella conferenza di organizzazionesull'insediamento della nostra strut-tura, sulla sua apertura al territorioe alla relativa fase di trasforma-zione che ne deve scaturire. Il con-gresso ci vedrà inoltre impegnatinella discussione intorno al welfareaziendale ed al ruolo dei CRAL inun mondo del lavoro fortementetrasformatosi. Queste, le sfide chedobbiamo affrontare nel 2013 peraffermare con forza il ruolo dellaFITeL e per dare le giuste rispostealle aspettative di lavoratrici e la-voratori sui temi del tempo libe-ro. 1

FITeL

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Attualità

11 febbraio Papa Benedetto XVI comunicava la sua rinuncia al ministero di vescovo di Roma, suc-cessore di San Pietro. Un mese dopo il Conclave si è riunito per eleggere il nuovo pontefice e circa alle ore20.00 del 13 marzo, la folla di fedeli presenti sotto San Pietro ha accolto con fervore, gioia ed emozione,Papa Francesco.Jorge Mario Bergoglio è così il 266° vescovo di Roma e papa della Chiesa Cattolica. Originario dell’Argentina,ma figlio di un ferrovieri piemontese, è il primo papa - dopo undici secoli - ad adottare un nome nuovo,mai utilizzato da un predecessore. Papa Francesco. Un nome importante, in riferimento a San Francesco d’Assisi, che richiama sinonimi di sem-plicità e di povertà, ma anche e soprattutto di fratellanza, implicando la necessità di una comunità di egualie di solidarietà fra di essi. Il nuovo Pontefice, nonostante i suoi numerosi impegni, ha sempre dedicato del tempo a quelle che sonole sue passioni.Passioni, da ritagliarsi nel tempo libero che riesce a dedicare per lui. Calcio, musica classica, tango e letteratura. A conferma che nella vita è giusto avere quel tempo personale, quel tempo che permette ad ogni personadi sentirsi realizzata attraverso i propri hobby.Quello che ne esce è quindi il ritratto di un uomo normale. E questa è la prima impressione che Papa Francesco ha dato ai suoi fedeli, ma non solo a loro.

L’

Buon lavoroPapa Francesco!a cura della redazione

Il papa con la maglia del San Lorenzo de Almagro

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Attualità

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Il Parlamento della XVII legislatura sarà il più giovane e il più "rosa" della storia repubblicana. Camera e Senato, dopo le ultime elezioni, pullulano di giovani e di donne: l'età media è di 48 anni (45 aMontecitorio, 53 a Palazzo Madama) e le donne rappresentano il 31%. L’arrivo dei “grillini” ha notevolmente determinato l’abbassamento dell’età. Per quanto riguarda lapresenza del genere femminile che cresce del 11%, l’onore va, invece, al Pd, che con il 42% di gentil sessoha fatto la parte del leone. Questi i numeri dalla nuova compagine parlamentare che scaturiscono da unanostra elaborazione dati del Ministero Esteri e da un’indagine della Coldiretti che caratterizzano edefiniscono il nuovo Parlamento come il più giovane e con una presenza femminile come mai nel passato.L’età media diminuisce. I deputati hanno un’età media di 45 anni e i senatori di 53 anni. Il che significa unconsistente ringiovanimento rispetto alla scorsa legislatura, in cui l'età media dei deputati era di 54 anni(9 anni di differenza) mentre quella dei senatori di 57 anni (4 anni di differenza). Le donne aumentano. La presenza femminile, che nella legislatura scorsa era pari al 21% alla Camera e al19% al Senato, nel nuovo Parlamento passa al 32% alla Camera e al 30% al Senato. Nell’ambito dei maggiori partiti , quelli con il più alto numero di donne si trova nelle liste del Pd, con il41%, che precede Movimento Cinque Stelle al 38%, Pdl e Lista Monti-Udc entrambi al 22%, Sel al 20%,Lega Nord al 14% e Pdl, con il 25,8%.Sfida generazionale. La nuova composizione del Parlamento, al di là dei diversi schieramenti e alleanze,rappresenta un segnale di rinnovamento e soprattutto una sfida generazionale per i tanti giovani che si ap-prestano a svolgere compiti istituzionali in un Paese come l’Italia che risulta avere la classe dirigente piùvecchia in Europa.Sportivi e Coni approdano in Parlamento. Due ori olimpici in Parlamento, Josefa Idem e Valentina Vezzali.La prima eletta senatrice Pd, la seconda per Scelta Civica alla Camera. New entry, Josefa Idem, canoista e campionessa di lunghissimo corso, eletta in Emilia Romagna senatricedel Pd. Alla Camera arriva Valentina Vezzali, supercampionessa di scherma, che correva nelle Marche conScelta civica di Mario Monti. Altra olimpionica, ex fondista, dirigente e politica, la Di Centa, ancora incertoil suo arrivo, al momento in cui scriviamo, per problemi di conteggi con il Pdl.Un olimpionico che giunge in Parlamento, è Marco Marin, oro nella sciabola ai Giochi di Los Angeles, elettoin Veneto con il Pdl. Esordio parlamentare anche per Laura Coccia, campionessa paralimpica di atletica,deputata Pd in Campania. Densa anche la presenza di dirigenti sportivi e uomini del Coni. Approda con ilPdl in Senato Franco Carraro, ex presidente della Figc, politico, già al vertice dello sport italiano neidecenni trascorsi e membro Cio. In Emilia diventa deputato per Scelta Civica di Mario Monti, Bruno Molea,consigliere nazionale Coni e presidente dell'Aics, associazione di promozione sportiva. Col Pd, eletto inToscana, il leader dell'Uisp Filippo Fossati. Un posto al Senato con il Pdl anche per Ulisse Di Giacomo,delegato provinciale del Coni di Isernia, eletto in Molise e per Luciano Rossi, presidente della federazionetiro a volo, eletto in Umbria. Onorevole anche Enrico Costa, presidente della federazione di pallapugno,eletto in Piemonte con il Pdl. E’ giunto alla Camera, in Lombardia, con la Lega Nord, Giancarlo Giorgettidella federazione pallavolo. Seggio alla Camera anche per il presidente del Coni in Friuli Giorgio Brandolin,eletto nella sua regione con il Pd. Infine, entra alla Camera, eletto in Campania sempre con il Pd, ancheLuciano Cimmino, della società che sponsorizza, fra l'altro, Federica Pellegrini e Carolina Kostner.

Parlamento più giovane e al femminile.Un deputato su tre è donna eprovengono anche dallo sport

di Rossella Ronconi

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Attualità

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Giornata europea per la parità retributiva

di Silvana Paruolo*

Perché celebrare la Giornata europea per la parità retributiva (giunta alla sua terza edizione) proprioquesto giorno? Perché il 28 febbraio corrisponde al 59° giorno dell’anno, e 59 sono i giorni che una donnadovrebbe lavorare in più per guadagnare quanto un uomo. “La giornata europea per la parità retributiva –precisa Viviane Reding (Vicepresidente della Commissione europea e Commissaria per la Giustizia) - servea ricordarci le disparità di condizioni retributive che ancor oggi le donne subiscono sul mercato del lavoro.Anche se negli ultimi anni il divario si è ridotto, non c’è da rallegrarsi. Le disparità continuano ad essereconsiderevoli e il lieve livellamento cui assistiamo è in buona parte dovuto al fatto che gli uomini – a causadella crisi - guadagnano di meno e non a un miglioramento delle condizioni salariali delle donne! Ilprincipio della parità di retribuzione per uno stesso lavoro è sancito dai trattati dell’Unione fin dal 1957 esarebbe ora di farlo valere ovunque. Perciò diamoci da fare per ottenere risultati concreti 365 giorniall’anno e non solo in occasione della Giornata per la parità retributiva!”.In effetti dalle ultime cifre - appena rese note – risulta che nell'Unione europea, il divario retributivo digenere - cioè la differenza media tra la retribuzione oraria di uomini e donne - è ancora del 16,2% ( “5,3%”in Italia).Il progetto “Equality Pays Off” (l’uguaglianza paga) intende sensibilizzare le imprese ai vantaggi economiciche possono venire dall’uguaglianza e dalla parità di retribuzione tra i sessi. L’iniziativa intende agevolarel’accesso delle imprese al potenziale della forza lavoro femminile, ad esempio attraverso attività diformazione, eventi e strumenti che consentano di ridurre il divario retributivo. E vuole contribuire araggiungere l’obiettivo della Strategia Europa 2020 di portare il tasso di occupazione al 75%. Tra i suoieventi figura il “Business Forum” del 21 marzo 2013 (Bruxelles) : occasione di uno scambio di esperienze inmateria. Resta in corso di elaborazione una Relazione sull’applicazione della Direttiva 2006/54/CE sullaparità di trattamento retributivo, che dovrebbe essere adottata la prossima estate. Intanto, per aiutare aridurre le disparità retributive, la Commissione europea ha reso note delle buone pratiche di impreseimpegnate in tal senso (http://ec.europa.eu/justice/gender-equality/gender-pay-gap/index_it.htm). Traqueste, un suo Comunicato stampa si sofferma su queste: “La società editoriale tedesca Axel Springer AGha varato nel 2010 il programma “Chancen: gleich!” (Stesse opportunità!) con l’obiettivo di portare al 30%la percentuale di donne con posizioni dirigenziali nell’arco di 5-8 anni; “La Kleemann Hellas SA, impresagreca che fabbrica ascensori, intende aumentare il numero di donne addette ai servizi vendita e assistenzatecnica, rompendo gli stereotipi e riducendo la segregazione di genere. Il progetto “Diversità e uguaglianzadi genere” ha permesso di portare la presenza femminile nel dipartimento vendite dal 5% del 2004 al 30%nel 2012; In Lituania, la compagnia di telefonia mobile Omnitel ha realizzato il progetto “Creare unambiente di lavoro favorevole alle famiglie” che intende rendere l’equilibrio tra vita lavorativa e vitaprivata parte integrante della cultura organizzativa dell’impresa dando al personale la possibilità dilavorare in modo flessibile. Il progetto ha fatto salire la percentuale di donne manager nell’impresa; “InGermania, il “German Women’s Leadership Council” dell’IBM incoraggia le donne a intraprendere unacarriera nel settore delle telecomunicazioni fornendo un tutoraggio personalizzato e a distanza allestudentesse nelle scuole e offrendo un tutoraggio anche alle colleghe più giovani che si avviano ad unacarriera specialistica o manageriale.

*Segretariato Europa – CGIL Nazionale

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Turismo

VITERBO: WORKSHOP DEL TURISMO ASSOCIATIVOConclusa la 13^ edizione della Borsa del

Turismo Associativo

di Antonio Castello*

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O ttantacinque operatori della domanda, pro-venienti da tutta Italia e tante delegazioni estereBulgaria, Danimarca, Germania, Inghilterra, Norvegia,Olanda, Polonia, Romania, Svezia e Ungheria, in rap-presentanza di Cral, dopolavori, associazioni culturali,circoli e associazioni sportive, parrocchie, ecc. e 400operatori dell’offerta in rappresentanza di 450 aziende(agenzie di viaggio, tour operator, enti di promozioneturistica, consorzi, compagnie aeree, ferroviarie emarittime, società di trasporto pubbliche e private,società di servizi, aziende del ricettivo alberghieroed extra alberghiero, ecc.) si sono incontrati a Viterboin occasione del grande Workshop del Turismo As-sociativo. Numerosissimi i contatti alla fine dellagiornata e il dato rappresenta una delle percentualipiù alte per ogni borsa di prodotto nazionale. Sonoquesti, in estrema sintesi, i dati che hanno caratte-rizzato questa manifestazione che, ancora una volta,ha dimostrato come la partnership pubblico/privatosia fondamentale per la riuscita di ogni iniziativa diquesto livello. Accanto alla Società Rete System Srl,titolare del marchio “BTSA - Borsa del Turismo Socialee Associato” e al CAT, Centro Assistenza Impresedella Confesercenti di Viterbo, promotori dell'iniziativa,hanno operato, infatti, la Provincia, il Comune e laCamera di Commercio di Viterbo oltre all'UnioncamereLazio. La manifestazione ha goduto anche del sostegnodell'Enit/Agenzia e ha avuto il patrocinio del Ministerodel Turismo. Per Nicola Ucci, Patron della manifestazione, “laBTSA, dopo solo 5 edizioni a Viterbo (prima era iti-nerante) sembra aver convinto anche i più scettici,senza aver espresso, tuttavia, tutte le sue forti po-tenzialità. I segnali di crescita sono evidenti e lo di-mostrano non solo i numeri, quanto, soprattutto, ilforte interesse che hanno mostrato e continuano amostrare i partners che ravvisano nella manifestazione

una grande occasione di sviluppo sia a livello terri-toriale che occupazionale”. Per Vincenzo Peparello,Presidente del CAT/Confesercenti, invece, “la BTSAsi colloca, oggi, a pieno titolo fra le maggiori mani-festazioni di settore a livello nazionale con la differenzache mentre le altre borse mostrano un certo “affati-camento”, i segnali di crescita per questa borsa sonodavvero esponenziali se è vero, come è vero, chesiamo giunti alla necessità di limitare la partecipazionesoprattutto per le richieste pervenute oltre i terminiprefissati”. Grande interesse ha riscosso il Convegno: “Program-mazione negoziata e sviluppo del turismo associato.Il ruolo degli Enti locali“ cui hanno preso parte pergli Enti locali, l'Unioncamere Lazio, la Regione Lazio-Agenzia per il Turismo di Roma e Lazio, la CCIAA diViterbo, la Provincia di Viterbo e il Comune diViterbo, mentre le Associazioni private di categoriaerano rappresentate dalla FITUS, dalla FITEL, dallaConfesercenti, dalla Federalberghi/Confcommercio,dalla SL&A, oltrechè dalla Soc.Rete System e dalC.A.T. Sviluppo Imprese. Al centro del dibattito lecriticità del turismo, il persistere della poca attenzionenei confronti del settore, il Piano Nazionale del Mi-nistro Gnudi e, soprattutto, le preoccupazioni generatedai risultati delle recenti votazioni che non hannoespresso una maggioranza chiara e definita, con ilrischio concreto di vedere il nostro turismo perdereulteriori quote di mercato. Molto soddisfatti gli ope-ratori, soprattutto stranieri, che hanno avuto mododi visitare, attraverso i due educational tour orga-nizzati, un territorio straordinariamente bello ed in-teressante ma anche per la qualità del workshopche ha consentito loro si instaurare molteplici e pro-ficui contatti di lavoro.

* giornalista

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Turismo

Rilanciare il settore Turistico

di R.R.

Il 31 gennaio scorso si è svolta a Roma la Conferenza nazionale per il turismo del Pd dedicata alle'Potenzialità del turismo per la crescita ed il lavoro’. Nell’ambito della conferenza, a partire dal programmadi governo per il turismo, sono state espresse idee chiare e forti, che nascono da un lungo percorso diconfronto tra le organizzazioni degli imprenditori, i sindacati, le associazioni del turismo sociale e dei con-sumatori.Tra le priorità del Partito Democratico nel nuovo governo: collocare l'impresa al centro delle strategie perla crescita del turismo; ricostituire il "Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo", altresìcon compiti di coordinamento tra i ministeri che incidono sullo sviluppo del settore (ambiente - beniculturali - trasporti - agricoltura - rapporti con le Regioni), per mettere in equilibrio poteri nazionali eregionali realizzando una strategia complessiva. Inoltre, tra gli obiettivi del Pd, c’è quello di valorizzare,all'interno del portale italia.it, quelli che sono appunto i portali regionali ed implimentare il sistema dibooking on-line da esternalizzare, concordando le modalità di gestione con le principali organizzazionidegli imprenditori. Altri punti qualificanti, per il Pd, sono l'istituzione dell'Osservatorio Nazionale del Turismo, l'introduzionedel Conto Satellite del Turismo e l'applicazione del Regolamento Comunitario sulle statistiche del turismo,con l'obiettivo di migliorare l'affidabilità dei dati statistici e di disporre di basi quantitative che indirizzinole politiche pubbliche e le strategie aziendali.

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Sport e benessere

"Lavoro in corsa”MaratonaPrimoMaggiodi R.R.

rogrammi fuori porta?Il 1° maggio per tradizione è da trascorrere all’aria aperta ed in una giornata che metta d’accordo tutta lafamiglia.Quale miglior opportunità, quindi, di partecipare alla maratona a Roma? Per gli appassionati del podismo,gli amanti dell’arte e della cultura, la Capitale offre il meglio. La maratona "Lavoro in corsa"della FITeL del1° Maggio, in collaborazione con Podistica Solidarietà, è un’occasione per tutti anche dal punto di vistaturistico, enogastronomico e culturale.La 5Km competitiva/amatoriale aperta a quanti vogliono parteciparvi, non è da considerare solo podismoma un appuntamento ludico-sportivo che coinvolge dagli atleti agli amatoriali, dai giovani ai meno giovaniappassionati di sport all’aria aperta.

Per saperne di più su www.fitel.it - www.fitellazio.it - www.podisticasolidarieta.it

P

La 1^ Edizione del 2012

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Sport e benessere

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A tu per tu con Emanuele BlandamuraIl Sioux della Boxe Italianadi Francesca D’Emilio

Emanuele Nicola Blandamura, 33 anni e campione WBC dei pesi medi, si racconta per noi.Un ragazzo che all’età di 18 anni trova la sua guida nella boxe, sfogando i dubbi ed i problemi che ogniragazzo deve affrontare, tirando pugni a quel sacco che l’ha portato fin dove è ora.19 sono state le sue vittorie e tuttora rimane imbattuto, mentre punta al suo sogno del Mondiale.Accanto a lui, a dargli sempre manforte e ad incoraggiarlo in questa sua passione, i suoi maggiori fan, inonni e la zia Teresa che fanno il tifo per lui.

D: Parlaci della tua prossima sfida, l’asta per il titoloitaliano contro Matteo Signani. Cosa porterà nel tuofuturo, in caso di vittoria?Emanuele: L'asta l'abbiamo vinta noi, intendo i mieiManager Salvatore e Cristian Cherchi, con il prezio-sissimo aiuto dell’emergente in campo organizzativoAlessandra Branco e il suo staff. Diciamo che, ad oggi, qualcosa è cambiato e MatteoSignani non disputerà più il titolo contro di me.Stiamo quindi aspettando delle risposte dal fronteavversario.Ci tengo a dire che, qualsiasi sarà il mio contendente,sarò ben felice di affrontarlo e per qualsiasi titolo. Ilmio scopo nel pugilato è quello di dare sempre ilmeglio. Vincere? Certamente!!

D: Eri un ragazzo quando ti sei appassionato a questosport. Come ti sei avvicinato alla boxe e quanto hainciso nella tua vita?Emanuele: Ho abbracciato la boxe in un momentodella mia vita molto difficile e particolare: ero unnormalissimo ragazzo che affrontava la sua vita duracome l'acciaio, dura per un ragazzo cresciuto senzagenitori, ma con la meravigliosa fortuna di averricevuto ospitalità e un amore incondizionato daimiei nonni e zii impeccabili. Certo che a ripensarcibene, ero davvero un uragano.Forse se non avessi avuto in primis la mia famiglia,insieme al merito che do alla boxe, oggi raccontereiun’altra storia. Sono entrato nella mia prima palestraa 18 anni ed oggi ne ho 33 quindi penso proprio chepotrei narrare di una vita fra le corde. E sono orgogliosodi come è andata. Rifarei tutto quel che ho fatto perarrivare ad essere l’uomo che sono ora.

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Sport e benessere

D:Non sei solo un campione ma anche un allenatore. Quale è la prima cosa che insegni ai tuoi allievi?Emanuele: Un campione vorrei dimostrare davvero di esserlo con un titolo "Mondiale". Ho scommessotutto sulla boxe, ma nella vita si va un passo alla volta, ed io ho ancora voglia di fare quelli giusti. Di unacosa sono sicuro: non mi arrenderò mai.Ho fatto una promessa a me stesso nella vita e questa è troppo importante per la mia persona. Il risultatonon sarà solo l'esito di una vittoria o meno, ma il poter dire “Io ho vissuto per un sogno. Qualcosa in cui hocreduto. Esserci stato, averci provato”.Questo sarà già un grande risultato. Allenatore? Si, è un compito difficile e dai miei ragazzi mi faccio chiamare con il mio nome di battesimo. Per loro, fraquelle corde, sono il loro trainer ma allo stesso tempo sperimento insieme a loro il sano divertimento ecerco, attraverso le mie esperienze, di portare il giusto esempio con l'intento di renderli sì capaci dei proprimezzi e delle proprie capacità ma anche, e soprattutto, di una maggiore consapevolezza della loro vita so-ciale.

Quindi, viva boxe!Ma ovviamente quella fatta di rispetto e coraggio!!

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Giovanni Malagò è il nuovo presidente del Coni. È stato eletto con 40 voti a favore a Roma durante il Consiglio Nazionale del comitato olimpico battendo asorpresa l'altro candidato, il favorito Raffaele Pagnozzi. Il presidente del Circolo canottieri Aniene, appenaavuto certezza dei risultati, è corso ad abbracciare la moglie e le due figlie, giunte per l'occasione dagliStati Uniti. Malagò succede a Giovanni Petrucci ed è il 15esimo presidente del Coni, il sesto del dopoguerra. Malagò, nato e residente a Roma, dopo essersi laureato in economia e commercio con 110 e lode hainiziato a giocare a calcio, vincendo tre campionati italiani con la Roma RCB e quattro Coppe Italia. Hapraticato anche altri numerosi sport sia a livello agonistico che amatoriale, dal tennis, allo sci, al nuoto e alcanottaggio. Ha inaugurato la carriera da dirigente sportivo nel 1997, come presidente del Circolo canottieriAniene.Approda al Coni nel 2000, come membro della giunta esecutiva.

CONI Malagò nuovo Presidente

a cura della redazione

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L’assegnazione dei premi ai vincitori della IV Edizione “Sea Heritage Best Communication CampaignAward” (Premio alla migliore comunicazione per la difesa, promozione e tutela del mare), di particolareimportanza per la divulgazione scientifica, la comunicazione e la cultura del mare si è tenuta venerdì 22febbraio al Salone internazionale della Nautica e del Mare - Fiera di Roma. Quattro le categorie in concorso, numerosi i progetti presentati. Menzione speciale alla Guardia Costiera per l’alta professionalità nella gestione della comunicazione degliscenari di crisi e per la capacità divulgativa sui temi della sicurezza e della cultura del mare. Presso l’isola culturale Pelagos, si è svolto l’evento conclusivo del “Sea Heritage Best CommunicationCampaign Award”, il prestigioso premio per la comunicazione ideato dall'associazione MAR e organizzatoin partnership con Big Blu - Salone della Nautica e del Mare di Roma e con Fiera di Roma, destinato asoggetti pubblici e privati che hanno sviluppato progetti o interventi per la valorizzazione e la promozionedel patrimonio marittimo, giunto alla sua IV edizione. La giuria, della quale facevano parte, tra gli altri, Renato Sorace, presidente di Radio Città Futura, igiornalisti Donatella Bianchi, conduttrice del programma televisivo Linea Blu in onda su Rai Uno, AntonellaAlberici, del canale tematico ANSA MARE, Vanni Galgani, direttore della rivista Fare Vela. Inoltre ilprofessore Antonio Speranza del CINFAI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Fisica delle Atmosferee delle Idrosfere), Renata Montesanti di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale),Pietrangelo Pettenò (presidente Marco Polo System Geie), hanno attribuito i premi per ciascuna categoriain concorso.

Categoria: Architetture della Natura e dell'Uomo Primo Classificato: Un viaggio nei Parchi marini della Sardegna e della Corsica - Parco Naturale Regionaledi Portoconte Menzione speciale: Cittadini del Porto - Genoa Port Center

Categoria: Arte, Storia, Cultura e Turismo Primo Classificato: Perdipiave - Phil Fresh s.n.c. Menzione speciale: Rotte del Mediterraneo - New Line spa Video and Multimedia Division

Categoria: Ricerca Scientifica e Innovazione Tecnologica Primo Classificato: I delfini di Taras - Jonian Dolphin Conservation Menzione speciale: Design, tecnologie, sostenibilità - Istituto Europeo di Design Nella stessa categoria, è stata assegnata una borsa di studio per la frequentazione di un master del valoredi 8.000 euro, offerta dall’Istituto Europeo del Design (IED) alla tesi di laurea: “L’efficienza del commerciointernazionale marittimo nel rispetto dell’ambiente marino”.

Categoria: Energie Rinnovabili e Sviluppo Sostenibile

Menzione speciale: La spiaggia ricorda - Gruppo Roncaglia

“Sea Heritage Best Communication CampaignAward” di Antonietta Di Vizia

Ambiente e Natura

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I

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OSCAR 2013di Francesca D’Emilio

Cinema

l 24 febbraio di quest’anno si è svolta la85ma edizione degli Academy Awards, presentatadal comico Seth MacFarlane.Una grande serata che ha visto succedersi personaggifamosi ed esibizioni spettacolari, come quella delcast di Les Misérables che ha riproposto, dal vivo,alcune delle canzoni più emozionanti del film.Molti i protagonisti e ancor di più gli ospiti famosi apremiarli.L’Oscar per il miglior film di questa edizione, annun-ciato da una coppia di “big” composta dall’attoreJack Nicholson e dalla Firts Lady Michelle Obama, èstato il film di Ben Affleck “Argo”.La pellicola, tratta dall'omonimo libro di Tony Mendeze Matt Baglio, racconta dei fatti realmente accadutia Teheran dopo la rivoluzione iraniana del 1979.

Il film di Affleck, quindi, si concentra su quello cheviene definito il “Canadian Caper”, cioè l'operazionesegreta congiunta tra Stati Uniti e Canada per portarealla liberazione dei cittadini americani rifugiati nel-l’ambasciata canadese della capitale iraniana.Il momento è stato reso solenne anche dalla presenzadi Michelle Obama, che ha definito il cinema unperno importante per i giovani di oggi, che attraversole pellicole possono e riescono ad imparare a sognarein grande e a non arrendersi mai.Anche se Ben Affleck ha vinto questa 85ma edizione,dal punto di vista numerico non possiamo non citareAng Lee con il suo “Life of Pi”, vincitore di ben 4Oscar, tra cui migliore regista.

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Cinema

Ambientato in una città mitteleuropea, presumibilmente Trieste, questo thriller atipico dissemina tracce eoffre tasselli per ricostruire una storia che oscilla sempre tra verità e finzione. Viene in mente “Vertigo. Ladonna che visse due volte” di Alfred Hitchcock. Anche qui al centro del film troviamo una formidabiletruffa, la fascinazione e l’innamoramento tra due esseri fragili e problematici, l’impossibilità del lieto fine.Nessun personaggio è positivo: non lo è il protagonista, il battitore d’aste Virgil Oldman (Geoffrey Rush,premio Oscar per “Il discorso del re”) che si è procurato una fortuna truffando il prossimo, non lo è Claire(Sylvia Hoeks) apparentemente agorafobica auto reclusa nella fatiscente villa di famiglia, non lo èsoprattutto il grande amico di Virgil, Billy (Donald Sutherland) compagno di una vita di truffe.Dovremmo cautamente diffidare di Virgil, ma la bravura notevole di Rush finisce per avere il sopravvento.Quando ci appare, inizialmente è un uomo rinchiuso nel suo bozzolo difensivo, addirittura porta i guantiper preservarsi da ogni contatto con l’esterno, ha scarsissime relazioni e un’unica grande passione: labellezza artistica. Possiede una galleria personale di quadri che hanno il medesimo soggetto: la donna.L’universo femminile è amato e adorato in modo virtuale, sublimato dall’arte.Il film racconta il suo innamoramento di una donna in carne ed ossa per la prima volta, appunto Claire. Male conseguenze dell’amore, ci insegna Paolo Sorrentino, possono essere devastanti. Perché i sentimentiumani, come le opere d’arte, si possono simulare, anche se “in ogni falso si nasconde sempre qualcosa diautentico”. Tornatore ha detto che, costruendo questo film, si è molto divertito a giocare sul vero e sulfalso. E questo ci riporta a “Nuovo cinema paradiso”, alla costante riflessione del regista sul cinema,memoria della società, che è falso per definizione. Anche quando vuole dire il vero, il cinema lo facostruendo una finzione, una simulazione. Non è il film, sempre e comunque, il mondo dell’illusione?

“La migliore offerta” di Giuseppe Tornatore - 2013.

Il mondo dell’illusionedi Loretta Masotti

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la locandina del film

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Cinema

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Agli inizi del 2013 sono usciti nelle sale cinematografiche due film molto interessanti per quanto concerneil tema della schiavitù. Tema del quale raramente gli americani – i film in questione sono di produzioneUSA – tendono a parlare.Due grandi registi come Steven Spielberg, con ‘Lincoln’, e Quentin Tarantino con il suo ‘Django Unchained’.Entrambi i film parlano del tema della schiavitù, in periodi storici nei quali questa era soggetta ai peggiortrattamenti possibili.Da un lato, un uomo potente – il Presidente degli Stati Uniti Abramo Lincoln – che tenta di lottare per lalibertà dell’animo umano e quindi dell’umanità stessa, di qualsiasi razza sia, in un Paese diviso fra Sudisti eNordisti dove a combattere non saranno solo le due fazioni, ma anche l’uomo stesso alla ricercadell’abolizione della schiavitù attraverso voti comprabili e persone corruttibili; dall’altro lato, la storia diuno schiavo nero – Django - che oltre a riconquistare la sua di libertà, cercherà di lottare per quello dellasua amata, “comprata” da un ricco proprietario di cotone, dedito al combattimento fra “Mandingo”,aiutato dal Dott. Schültz, un uomo bianco decisamente contrario alla schiavitù.Due film diversi. Due generi diversi, ma che, a modo loro, affrontano un tema che ancora oggi è presentenel mondo.Gli “schiavi” non saranno più quelli di un tempo, quelli destinati a coltivare il cotone o a lottare fra loro perla sopravvivenza, ma la schiavitù contemporanea prende molte forme e riguarda persone di tutte le età,sesso e razza.

“LINCOLN” e “DJANGO UNCHAINED”Il tema della schiavitù visto dall’obiettivo di duegrandi registi.

di F.D.

le locandine dei due film

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Il regista Anderson ci ha abituato a film corali in cui rap-presenta un’America in cerca d’identità, segnata dallasolitudine e dal disorientamento. Questo era evidentein “Magnolia”, Orso d’Oro al festival di Berlino 2000, onel bellissimo ”Il petroliere”. In “The master” (Leoned’Argento a Venezia) si racconta una struggente storiad’amore tra due uomini apparentemente antitetici, main realtà molto simili. Sono due personaggi negativi:Freddie, reduce dalla Seconda guerra mondiale, è violento,ubriacone, bugiardo, ossessionato dal sesso; LancasterDodd, capo carismatico della Causa, un movimento cherichiama Scientology come filosofia e che pratica terapiecialtronesche, è autoritario, dogmatico, dominatore. En-trambi hanno comportamenti devianti, anche se soloLancaster sa controllarli e gestirli. Tra loro c’è una forteattrazione e inizialmente il rapporto è squilibrato a van-taggio di Dodd, padrone di questo servo che ha intenzionedi plasmare totalmente. Ma la dialettica hegeliana tendegradualmente a capovolgersi, anche perché Freddie noncambia mai e il progetto di dominio di Lancaster è desti-nato al fallimento. Freddie non si emancipa dai suoiistinti animaleschi, si allontana senza prendere coscienzadi sé, ma perde la cieca fiducia in Dodd.

L’America in cerca d’identitàdi L.M.

Cinema

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Il film si apre e chiude nella stessa spiaggia in cui Freddie assembla le fattezze di un’enorme donna nuda(l’America? La libertà?) con cui all’inizio simula un amplesso e vicino alla quale, nella scena finale, siaccuccia in posizione fetale. Come a suggerire l’ambivalente bisogno di protezione e libertà dell’uomoamericano. Superba l’interpretazione di Joaquin Phoenix e Philip Seymour Hoffman (coppa Volpi ex equoper migliore attore) e molto efficace anche quella di Amy Adams nel ruolo della moglie di Dodd. Anche seil regista ha detto che la principale fonte d’ispirazione del film è stata il documentario bellico del 1946 diJohn Huston “Let There Be Light” sui reduci di guerra negli ospedali psichiatrici, questo non è il temacentrale, e neppure è solo una forte satira sui movimenti pseudo - religiosi, come Scientology, chedilagano, non solo in America, in modo preoccupante. E’ più un film sul non senso della vita e sulla mancanza di prospettive.

“The Master” di Paul Thomas Anderson

la locandina del film

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Musica

SANREMO 2013: ha vinto la qualitàdi Valerio Mileto*

Il 16 febbraio si è concluso il festival di Sanremo2013. Giunto alla 63ma edizione, il più importanteevento della canzone italiana ha saputo rinnovarsi etornare a essere quella grande manifestazione dimusica e parole che ha unito, in più di mezzo secolo,il popolo italiano. Rinnovata nella veste ma ancorpiù nei contenuti, questa edizione deve il suo successoa una direzione artistica di prim’ordine, che ha pre-ferito, questa volta per davvero, puntare tutto sullaqualità. Il team guidato da Fabio Fazio, affiancato daClaudio Fasulo, Pietro Galeotti, e soprattutto da ungrande Mauro Pagani alla direzione musicale, hainfatti dimostrato che è possibile dare vita a unospettacolo intenso, sempre coinvolgente, e allo stessotempo in grado di battere tutti i record di audiencesenza tuttavia scadere nella mediocrità o nell’avan-spettacolo. La professionalità del presentatore, unitaalla spigliata e mai volgare ironia di Luciana Littizzetto,ha contribuito al successo del Festival, in cui lamusica è finalmente tornata a essere protagonista.La lista dei campioni in gara, infatti, ci parla di un fe-stival ricco e variegato, in cui le classiche canzonid’autore (Max Gazzè, Daniele Silvestri, Simone Cri-sticchi) si incontrano con le sonorità mediterranee emultietniche degli Almamegretta; dove c’è spazioper il jazz di Raphael Gualazzi e lo swing dellasplendida coppia formata da Simona Molinari ePeter Cincotti; dove la tradizionale canzone napoletana(Maria Nazionale) si alterna al rock sperimentaledei Marta sui tubi. La classifica finale, che ha visto

trionfare il brano “L’essenziale” di Marco Mengoni,vincitore di X-Factor 2009, conferma il ruolo sempremaggiore svolto in Italia – e in tutta Europa – dai ta-lent-show, in grado di indirizzare i gusti del pubblicoverso le proprie proposte musicali, tanto da mono-polizzare il gradino più alto del podio di Sanremo findal 2010 (eccezion fatta per l’edizione 2011, merita-tamente vinta da Roberto Vecchioni). I veri vincitoridel festival, tuttavia, sono Elio e le storie tese, checon la loro “Canzone mononota”, una melodiaformata da una sola nota intorno cui ruota un’armoniasempre diversa e originale, hanno impartito unavera lezione di musica a tutti i concorrenti (e spetta-tori), impegnandosi in divertenti esibizioni dal saporeteatrale che ne hanno testimoniato l’estro e la ge-nialità. Non a caso, i secondi classificati hanno vintotutti gli altri premi in palio, da quello per il "MigliorArrangiamento", attribuito dalla Sanremo FestivalOrchestra al "Premio della Sala Stampa Radio, Webe Tv", fino al “Premio Lunezia” per il miglior testodel festival.In conclusione, l’ultima edizione del festival di San-remo sarà ricordata, oltre che per la classifica finale,anche e soprattutto per un’organizzazione perfetta,che ha saputo offrire agli spettatori tutto il bellodella musica italiana e una kermesse che ha fattodella cultura e della qualità i propri cavalli di batta-glia.

Musicista*

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Musica

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La Casa della Musica di Portodi Marta Romano

La Casa da Música di Porto, fondata dallo Stato portoghese e dal Comune di Porto, è stata inaugurata nel2005 ed è divenuta in pochi anni uno dei centri culturali più interessanti d’Europa. Dal design avanguardisticoe di grande effetto, la Casa da Música organizza a Porto una ricca stagione concertistica, corredata ditournée all’estero, allo scopo di promuovere la musica (in particolare quella nazionale) e lo scambio conaltre istituzioni culturali portoghesi e straniere.

L’olandese Rem Khoolaas, tra i più importanti e rivoluzionari architetti della scena internazionale, haideato un edificio a forma di poliedro di colore bianco che incuriosisce e affascina. Costruita sul portonell’area della Rotonda da Boavista, vicino al centro storico di Porto, la Casa da Música si estende su unasuperficie di ventidue mila metri quadrati. Opera di cerniera tra la vecchia e la nuova Porto, spaziomoderno e polivalente, la Casa da Música comprende due auditorium, uno spazio per la cyber music, duestanze per progetti educativi, uno spazio ricerca, un bar e un ristorante.

La Casa da Música è stata concepita nel 2001, l’anno in cui Porto è stata capitale culturale europea ed è ilprimo edificio in Portogallo a essere interamente dedicato alla musica, dal punto di vista della fruizione,dell’educazione e della creazione. Il progetto prese forma nel 1999 dopo che Rem Koolhaas & Ellen vanLoon - Office for Metropolitan Architecture vinsero l’appalto internazionale e la Casa da Música aprì alpubblico nel 2005. Inquadrato nella riqualificazione urbana di Porto e al contempo nella scena musicale in-ternazionale, questo progetto culturale abbraccia tutti i generi musicali, dalla classica al jazz, dal fado allamusica elettronica, dalle grandi produzioni internazionali alle proposte più sperimentali.Oltre ai concerti e agli altri tipi di performance, la Casa da Música organizza anche eventi per musicisti emusicologi e investe nella ricerca sulle origini della musica portoghese. Svolge inoltre un ruolo importantenell’ambito dell’educazione musicale per tutti i tipi di uditorio ed è un luogo di incontro tra la musica e lealtre aree artistiche.

Recentemente si è inaugurata la stagione della Casa della Mùsica dedicata al repertorio italiano, dallamusica rinascimentale al contemporaneo, senza trascurare jazz e dintorni.Per il settimo anno consecutivo (dopo la Spagna, i paesi Scandinavi, il Brasile, l’Austria, gli Stati Uniti e laFrancia) la Casa da Música sceglie un paese tema cui dedicare la programmazione musicale di un interoanno, puntando su un intenso rapporto artistico ed educativo con artisti, compositori e istituzioni diriferimento di quel paese.

L’Italia è il paese eletto per il 2013. Da gennaio a dicembre sono in programma capolavori del patrimoniomusicale italiano, dal Cinquecento alla musica contemporanea. Uno spazio considerevole è riservato aicapisaldi del Novecento italiano e ai compositori contemporanei come Luca Francesconi (Compositore inResidenza 2013), Salvatore Sciarrino (Compositore in Associazione 2013), Giorgio Battistelli (Artista in As-sociazione 2013) e Oscar Bianchi, con quattro prime esecuzioni e commissioni della Casa da Música. Per lamusica antica saranno ospitati invece Rinaldo Alessandrini (Artista in Associazione “À Volta do Barroco”),il suo ensemble Concerto Italiano (Gruppo in Associazione) e Ensemble Accordone (Gruppo in Associazione),dedito alla musica italiana per voce e basso continuo dal XVI al XVIII secolo.

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Musica

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Fra gli altri artisti italiani invitati a esibirsi in ambiti tra loro lontani ci saranno il soprano RobertaInvernizzi, i pianisti Andrea Lucchesini, Benedetto Lupo, Ludovico Einaudi, Stefano Bollani, L’Orchestra diPiazza Vittorio e l’Enrico Rava Duo. Il festival è scandito infatti dai ritratti dei compositori contemporaneiospiti, gli anniversari di Giuseppe Verdi (bicentenario dalla nascita), Carlo Gesualdo (quattrocentenariodella morte) e di Luciano Berio (decimo anno dalla morte).

L’affresco musicale italiano non passa solo da un excursus temporale della musica d’arte ma tocca ancheil jazz e la musica da film (ad esempio le colonne sonore di Nino Rota e Nicola Piovani con un focusspeciale sulle musiche dei film di Luchino Visconti), a testimonianza dell’impegno a tutto campo dellaCasa da Música, volto a un dialogo ad ampio raggio col suo uditorio. In programma si contano 100 com-posizioni di 40 compositori tra cui figurano Claudio Monteverdi, Alessandro e Domenico Scarlatti,Antonio Vivaldi, Luigi Cherubini, Gioachino Rossini e Gaetano Donizetti e tanti autori del Novecentostorico tra cui Giacinto Scelsi, Goffredo Petrassi, Luigi Nono, Bruno Maderna, Gianfrancesco Malipiero,Luigi Dallapiccola, Franco Donatoni.

Il tema ‘Italia’ costituisce anche un eccellente contesto per far ascoltare una selezione di veri capolavoridel patrimonio musicale portoghese del XVIII secolo, ricordando che c’è stato un tempo in cui unapleiade di compositori portoghesi ha usufruito in Italia del miglior insegnamento della musica, facendocarriera nel bel paese, e in alcuni casi, conquistando a partire dall’Italia fama su scala europea.

VISITE GUIDATE

Le visite guidate sono un modo eccellente per scoprire le tante sfaccettature della Casa da Música. Perun’ora e mezza circa, la visita guidata punta a rispondere a differenti gradi di interesse e conduce ivisitatori intorno ai diversi spazi dell’edificio mostrando come l’architettura, le funzionalità e la pro-grammazione artistica siano collegate le une alle altre.

Le opzioni del tour includono tour regolari tenuti ogni giorno, quelli ideati appositamente per i gruppi,in varie lingue, e quelli tecnici che permettono l’accesso al dietro le quinte della Casa da Música,coinvolgendo i visitatori nelle dinamiche giornaliere della preparazione dei concerti.

Per informazioniMarta Romano 3495856526Casa da Música Av. da Boavista, 604-610 4149-071 Porto www.casadamusica.com

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Teatro

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uindici anni non sono pochi per fare un bilancio e guardarsi alle spalle con la saggezza di uncammino di crescita e maturazione. E quest’anno in occasione delle quindici candeline da spegnere,“Teatro Sociale Proscenio Aggettante” - la manifestazione organizzata dalla FITeL - parte con la consapevolezzadi essere ormai un Festival adulto, atteso dal pubblico e seguito con attenzione su tutto il territorionazionale. In un periodo storico così complesso e nonostante le difficoltà oggettive dell’investire sullacultura, il teatro amatoriale continua con forza a ritagliarsi un suo spazio di passione e vitalità grazie alFestival “Proscenio Aggettante” a lui completamente dedicato. Una vetrina di grande prestigio alla qualelavora ininterrottamente uno staff di professionisti del settore coordinato dalla FITeL nazionale.Alla sua 15° edizione il Festival organizzato dalla FITeL, la Federazione che nel 2013 compie venti anni diattività, si sposta nel centro Italia, precisamente nella splendida cornice della Toscana, e in particolare nelGarden Club Toscana S. Vincenzo in provincia di Livorno, una location tra mare e natura, affacciata su untratto di costa particolarmente suggestivo, meta ideale per una vacanza all’insegna dello sport, del relax,del divertimento, e ovviamente, della cultura. Accanto al mare della costa livornese e ad un’incantevolespiaggia, l’Hotel offre infatti un teatro coperto di oltre 800 posti, location ideale per le serate del Festival.Facilmente raggiungibile da ogni parte d’Italia, il Garden Club si propone come un luogo ideale per il“Teatro Sociale FITeL Proscenio Aggettante”, vicino alle città ma con il valore aggiunto della splendidacosta toscana nella quale è collocato.

IL TEATRO SOCIALE FITeL “PROSCENIOAGGETTANTE” FESTEGGIA I SUOI 15 ANNI

di Giovanni Ciarlone

Teatro di San Vincenzo

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Teatro

Anche quest’anno ci sarà la partecipazione delle strutture regionali che ospitano le loro manifestazioni edaltrettanto grande sarà la partecipazione dei Cral aziendali e delle associazioni aderenti alla FITeL, realtànelle quali il teatro si colora di spontaneità e partecipazione.Il Festival porterà in scena numerose compagnie, che verranno selezionate in questi mesi in tutta Italia. Lecompagnie, provenienti dai Centri teatrali universitari così come dai Cral e dalle realtà dei dopolavoroitaliani, saranno infatti il frutto di una selezione lunga e accurata, un percorso ad ostacoli per scegliere lemigliori realtà del teatro amatoriale nazionale che sul palco del San Vincenzo, dal 14 al 21 settembre 2013,saranno giudicati da attori,critici e registi di grande rilievo. Dalla regia al testo, dall’interpretazione allascenografia, il Festival premia infatti i migliori di ogni singolo ruolo dello spettacolo teatrale.Classici e contemporanei, il programma degli spettacoli di “Teatro Sociale” spazia nella storia del teatrocon la leggerezza dell’amatorialità, per offrire al pubblico quanto vi è di meglio nel panorama nazionaleamatoriale.

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Il Garden Club Toscana S. Vincenzo in provincia di Livorno

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Teatro

Danza di "Stillati", Immagini di Antea Moro, Musica eseguita da Giulia Bertelli e Poesia commentata daAntonella Faggion: quattro linguaggi per esprimere relazioni fatte di incontro, ascolto, sentimenti edemozioni. Così è stata ideata la serata per ricordare Daniela, un’amica e una donna dalle grandi passioni che molto siè spesa nel sociale per la comunità. Accanto ai ricordi si sono mescolati i sentimenti e i desideri cheintrecciano "trame" di donne, trame al femminile. Trame che nel tempo si costruiscono e prendono formain un presente difficile ma carico di opportunità. Nella serata sono stati dati segnali forti di novità,raccogliendo la collaborazione dell'Associazione culturale Islamica del territorio, e con una grandepartecipazione di molte donne FITeL, in rappresentanza dei Cral e Associazioni affiliate.In questa 2^ edizione di “Ricordando Daniela” sono state poi premiate idealmente due donne: laricercatrice Roberta Benetti, che ha portato a compimento un'importantissima scoperta scientifica, mirataal blocco della proliferazione delle cellule tumorali, per una migliore qualità della vita, e la scrittrice IgiabaScego, per i suoi racconti sull’immigrazione, per le sue opere, non prive di riferimenti autobiografici, checaratterizzano il delicato equilibrio tra le due realtà culturali d'appartenenza, quella italiana e quella so-mala.Due donne che meritano attenzione, stima e ringraziamento per quanto hanno fatto. Un’avvincente premiazione è stata poi dedicata a Clara Tollardo (92 anni – cittadina di Montagnana)donna forte, coraggiosa e determinata, che nella Giornata della Memoria del 2012 ha dato la suatestimonianza alle giovani generazioni, riguardo le sofferenze e le atrocità della guerra e dei campi disterminio. Clara ha lanciato così un messaggio ai giovani di coraggio, di fiducia e di speranza per un viverein un mondo più pacifico e ricco di soddisfazioni.Inoltre, la serata è stata circondata da un’atmosfera particolare grazie alla scenografia curata, al video incontinua proiezione realizzato da Elisa Toniolo e alle sospensioni artistiche di Maria Michela Battistella. Altra importante novità è stato il battesimo/lancio di Chiara Bertelli 19 anni, al suo primo esordio comepresentatrice e conduttrice della serata. Bravissima, disinvolta e accattivante.Un pensiero particolare è rivolto a tutte le "eroine del quotidiano", donne che, giorno dopo giorno, passodopo passo, svolgono compiti e ruoli di non poco rilievo.

TRAME AL FEMMINILE2^ edizione di “Ricordando Daniela”

di Carla Albarello

alcune immagini della serata 20

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Teatro

Il teatro è emozione, sogno e divertimento e ancor di più lo è quando sul palco c’è da indagare su di unvero e proprio crimine.Avete mai avuto il desiderio di essere voi stessi parte integrante di un’indagine di omicidio?Se Poirot, Sherlock Holmes e Miss Marple sono per voi compagni di avventure perché non “dilettarvi conun bel delitto”?Per chi come me è appassionato di questo genere, posso garantire che “Cena con Delitto” è un mixperfetto fra un’esperienza gustativa e un’indagine investigativa.Una location particolare, un servizio accogliente e una compagnia teatrale grandiosa per uno spettacolodal vivo durante una cena fra amici. Noi eravamo un bel gruppo di persone, ma anche molte coppie opersone da sole erano presenti a questa cena “particolare”.Un’esperienza nuova e divertente dove gli attori interagiscono con noi commensali sottoponendosi adomande, interrogatori ed analisi dei fatti, al fine di farci scoprire il mistero, e decretare la “tavolata” vin-citrice.Cimentarsi in un vero e proprio gioco di ruolo, diventando dei piccoli detective.E voi riuscirete a scoprire l’assassino prima che gli attori vi svelino il giallo arcano?Mettetevi alla prova e non perdete quest’occasione!Se siete stati incuriositi, Cena con Delitto si trova in moltissime parti d’Italia, svolgendosi con cadenzasettimanale in diverse location in tutto il Nord e Centro Italia.

Invito a cena con delittoUn mix fra gusto ed intrigo

di F.D.

Compagnia Stillati - gruppo di artisti emergentiph: Simone Parolo

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Cultura

I

Archiviata la querela per “Uno studente di nomeAlessandro”. Un grazie a chi mi ha sostenuto.

di Enzo De Camillis

l 24 dicembre del 2011, Francesca Mambromi querela per la realizzazione del cortometraggioda me diretto “Uno Studente di Nome Alessandro” ,in si racconta dell’ultima rapina dei NAR (NucleiArmati Rivoluzionari) avvenuta il 5 marzo del 1982durante la quale venne ucciso il 17 enne AlessandroCaravillani.Seguì quindi una petizione promossa da Articolo 21che raccolse migliaia di firme.Una proiezione con dibattito aperto, presentata dalgiornalista Santo Della Volpe, presso la Casa del Ci-nema, divulgò subito dopo la notizia grazie alla par-tecipazione di molti giornalisti di diverse testate,l’avvocato di parte civile Marcello Petrelli, i famigliaridi Alessandro Caravillani, il mio Avv. Enzo Sinopoli,e il Presidente della FITeL Luigi Pallotta (Produttoredel corto).Una giornata emozionante nel ricordare la storiama anche nel vedere tanti amici che condividevano

la mia stessa posizione.Il 12 febbraio del 2013 il mio amico e Avv. EnzoSinopoli ritira il Decreto di Archiviazione definitivodella querela, nel quale il giudice illustra immaginedopo immagine la storia del corto. apprezzandoneinoltre il lavoro svolto.Sentenza che può essere definita un riconoscimentonon indifferente per il mio lavoro e per la qualevorrei ringraziare tutti i firmatari dell’appello, le as-sociazioni, Articolo 21 in particolare, Beppe Giulietti,Tommaso Fulfaro, Stefano Corradino, Santo DellaVolpe, Luigi Pallotta (Il Produttore FITeL) che hacreduto nel progetto dal primo giorno, e l’avvocatoe amico Enzo Sinopoli che con convinzione mi ha se-guito in questa avventura.Un grazie anche a tutte quelle persone che non co-nosco ma che hanno aderito all’appello.

15 febbraio 2013

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Cultura

Serie – Tv: uno sguardo alla nostra Italia.

di F.D.

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Parliamo di Fiction!

Una delle grandi novità degli ultimi anni è rappresentata dalla passione per le serie tv: americane, inglesi,sudamericane ed anche italiane.Sempre più persone si appassionano alla grandi serie che vengono trasmesse e che tengono il fiatosospeso settimana dopo settimana. Un nuovo modo di fare del cinema sul piccolo schermo; un mododiverso, ma che oggi raccoglie sempre più seguaci.E per questo 2013, a detta del direttore di Rai Fiction Eleonora Andreatta, sono state programmati 120nuovi sceneggiati nel panorama nazionale.L’obiettivo è quello di valorizzare il Paese aiutando così le imprese produttive audiovisive italiane.Le nuove fiction potranno definirsi realmente innovative in quanto tre saranno i settori che andranno atoccare, portando una ventata di novità e differendo da quelle che si sono ormai consolidate come serienel nostro panorama: quelle in costume e storiche. I settori particolarmente sentiti, specialmente e soprattutto in questi ultimi anni, sono quelli che riguardanoi problemi giovanili, il ruolo della donna come madre e come lavoratrice e il repentino cambiamento dellasocietà sociale.Fiction come attualità. Fiction come un nuovo modo di osservare la realtà non più attraverso l’occhio delgrande schermo, ma nelle proprie case, seduti su un confortevole divano.I titoli dei Pilots non sono stati ancora resi noti, ma ci sembra doveroso puntare l’attenzione sulla serie“Qualunque cosa accada” che tratterà di un tema sociale particolare: l’assassinio di Giorgio Ambrosolidell’11 luglio 1979, ucciso per la sua fedeltà allo Stato Italiano e alla Costituzione.Questa nuova scelta attuata dalla Rai trova, inoltre, appoggio in Massimo Cestaro, segretario generale diSlc Ggil, che si è ritenuto soddisfatto di queste iniziative.

nella foto Pierfrancesco Favino che interpreterà Giorgio Ambrosoli

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Cultura

Vogliamo dedicare poche righe al ricordo di una figura della nostra storia politica e non solo, una personaspesso ignorata e trascurata dai libri di storia, nonostante il suo incredibile contributo nella stesura dellaCostituzione.Il 13 febbraio 2013 ricorreva il centenario della nascita di Giuseppe Dossetti, una delle figurecattoliche e politiche di spicco del secondo Novecento Italiano. La discreta condizione economica della suafamiglia, grazie al padre farmacista, gli permise di proseguire gli studi iscrivendosi nel 1930 alla facoltà diGiurisprudenza dell’Università di Bologna. In gioventù si iscrisse all’Azione Cattolica e collaborò con donDino Torreggiani presso l'oratorio don Bosco di Reggio Emilia; partecipò poi alla Resistenza italiana comepartigiano. Dopo la Liberazione intraprese una rapida e fruttuosa carriera politica nella DC, ricoprendo ilruolo di vicesegretario,il 2 giugno 1946 fu eletto per partecipare alla Costituente e divenne uno deimembri più attivi nella stesura della nostra Costituzione. Il richiamo della fede diventò sempre più forte,eppure Dossetti, obbedendo alla richiesta del Papa Pio XII, decise di presentare ancora una volta la suacandidatura nel 1948. Partecipò anche allo svolgimento del Concilio Vaticano II, come assistente delcardinale Lercaro di Bologna. Le sue idee riformiste e il suo desiderio di inserire all’interno della societàalcuni elementi propri del cristianesimo, si scontrarono con la mentalità di Alcide De Gasperi, più antica edi tradizione liberale. Nel 1951 Dossetti decide di lasciare per sempre la politica per seguire la fede.Quattro anni dopo prese i voti e fondò la comunità monastica “Piccola famiglia dell’Annunziata”. Morì il 15 dicembre 1996. Dossetti fu persona rigorosa ma allo stesso tempo aperta verso tutte le problematiche sociali.

Giuseppe Dossetti - Cento anni dalla nascitaUno dei padri della Costituzione. di Alfredo Magnifico

“L’unica possibilità e la condizione pregiudiziale

di una ricostruzione stanno proprio in questo: che una

buona volta le persone coscienti ed onesti si persuada-

no che non è conforme al vantaggio proprio restare as-

senti dalla vita politica e lasciare libero campo alle rovi-

nose esperienze dei disonesti e degli avventurieri”.

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Cultura

IRAN: RICORRENZE E TRADIZIONIdi Moris Zarbafian

L’Iran o meglio dire Persia, è un vasto paese medio orientale con una straordinaria storia millenaria checolpisce gli appassionati dell’arte, storia e architettura. Avvicinandosi alle sue radici si ha una sensazione travolgente che suscita una particolare curiosità.Un aspetto, un po’ curioso, è l’inizio dell’anno persiano (now ruz = nuovo giorno), una festa della rinascitacelebrata il 21 marzo cioè il primo giorno della primavera, seguendo il ritmo della natura. Questaricorrenza nasce nel ambito pre-islamico e inizialmente considerara festa sacra zoroastriana, il now ruzviene considerato una festa popolare ma non religiosa.L’anno che sta per finire è 1391 e alle ore 12:03 del mercoledì 20 marzo 2013 inizierà l’anno 1392. La seradell’ultimo martedì dell’anno viene definita ‘chahar shanbeh suri’ e si festeggia saltando sui piccoli falò, re-citando, riferendosi al fuoco una specie di formula: “ti lascio le mie impurità e prendo la tua purezzasalutando l’anno che sta per finire”, dando così il benvenuto all’anno nuovo.A casa di tutti gli iraniani, per tradizione, parte la gara per imbandire al meglio, secondo il gusto (un pòcome il presepe) facendo attenzione a predisporre sette cose/oggetti dove il loro nome inizia per S. Que-st’usanza, in lingua farsi (la lingua ufficiale dei persiani) è chiamata “haft seen = sette s”.

NOME PERSIANO (descrizione) SIMBOLO

1> sabzi (germogli di grano o lenticchie) : prosperità e abbondanza2> Sir (aglio) : purificante3> Sib (mela) : frutta del paradiso e salute4> Sombol (giacinto) : fiore simbolicamente primaverile intensamente profumato5> Sekkeh (moneta) : ricchezza6> Samanù: una pappa molto elaborata (nettare delle radici del grano) macinate e bollite per 24 ore

ottenendo un concentrato di color cioccolato molto dolce : affluenza7> Serkè (aceto) : pazienza

In più vengono posizionati un po’ per il loro significato unpo’ per Ornamento;

Senjed (le giuggiole) : amore e compassioneIl libro sacro : religioneLe uova colorate : fertilitàLo specchio : il cielo e la purezza Le candele : il fuocoGolab (acqua di rosa) : acquaPesciolino rosso : la vita e il movimentoDolci variFrutta

Le festività durano 13 giorni durante i quali si fanno le visite a parenti ed amici e il 13° giorno si festeggia“fuori porta” una scampagnata, un po’ come il lunedì di pasquetta.Ho avuto l’onore di raccontare alcuni cenni delle tradizioni persiane per un piacere esclusivamentepersonale, spero di averlo trasmesso anche a voi.

Esempio di un tavolo bandito (haft seen)

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MILANO, Palazzo RealeGli artisti maledetti di Montparnasse di Aldo Savini

medeo Modigliani arriva a Parigi nel 1906da Livorno, dove era nato nel 1884 e si stabilisce aMontparnasse che, in quegli anni, stava diventandoil quartiere bohémien degli artisti i quali, nonostantele misere condizioni di vita, erano convinti di esseregli artefici di una rivoluzione estetica che avrebbecambiato la storia dell’arte. Oltre a Soutine, Utrillo,Suzanne, Valadon, Kisling e altri, il quartiere era fre-quentato da scrittori, intellettuali rifugiati politici,tra cui Hemingway e Miller, Jarry e Cocteau, Lenin eTrockij, Diego Rivera e Picasso. Le trattorie a buonmercato e le bettole-cantine erano il luogo d’incontroe di ritrovo in cui, sino a tarda notte, si parlava diarte e politica e non di rado le discussioni terminavanoin risse. L’Impressionismo, pur avendo apportatouna rivoluzione nel modo di dipingere, rimanevalegato alle poetiche del naturalismo, mentre Modi-gliani, Soutine e Utrillo vogliono rendere l’arte au-tonoma dal soggetto ritratto e dalle tradizioni culturalie artistiche dei paesi di provenienza dei singoliartisti, perchè l’arte non può essere polacca, bulgara,russa, italiana o francese, ma assolutamente uni-versale. Molti riescono a sostentarsi grazie all’aiutodi Jonas Netter che, affascinato dall’arte e dallapittura, in seguito all’incontro col mercante d’arte epoeta polacco Léopold Zborowski, conosce Modigliani,Soutine, Utrillo ed entra in contatto con Valadon,Kisling, Krémègne, Kikoïne, Hayden, Ébiche, Antchere Fournier. Compra i loro lavori, diventa quasi un“mecenate” e realizza una straordinaria collezionedi capolavori che all’epoca erano considerati veri epropri obbrobri e che ora compongono la mostra“Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti. La colle-zione Netter”. Già allestita alla Pinacotèque di Parigi,si compone di oltre 120 opere, comprendente unnucleo di originali ritratti femminili di Modigliani,con i volti stilizzati su lunghi colli affusolati, tra cui

Elvire au col blanc e Fillette en robe jaune, insiemeai ritratti di Zborowski e dell’amico Chaim Soutine,del quale sono esposti oltre venti olii, una vera epropria mostra nella mostra. Inoltre tra gli altri, siimpongono le vedute urbane del cosiddetto periodobianco di Utrillo e i quadri della madre, Suzanne Va-ladon, valente e originale pittrice, quasi un’iconadella Parigi delle avanguardie.

Mostra: Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti.La collezione NetterSede: Palazzo Reale, MilanoPeriodo: 21 Febbraio 2013 - 8 Settembre 2013Orario: Lunedì: 14.30 – 19.30. Dal martedì alla do-menica: 9.30 – 19.30. Giovedì e sabato: 9.30 – 22.30Ingresso comprensivo di autoguida: intero euro 11,ridotto euro 9.50

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Mostre

opera “Elvire col colletto bianco” di A.Modigliani

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FIRENZE, Palazzo StrozziLa magia della nuova bellezza universale

di A.S.

La mostra ‘La Primavera del Rinascimento. La scultura e le arti a Firenze 1400-1460’ concepita e realizzatain collaborazione con il Museo del Louvre, che l’ospiterà dal 26 settembre al 6 gennaio dell’anno prossimo,con 140 opere, molte delle quali di scultura, esplora quel momento “magico” che a Firenze ha dato il viaalla rivoluzione del Rinascimento all’aprirsi del Quattrocento. Sono riuniti capolavori assoluti, provenientida musei di tutto il mondo, dalle sculture di Ghiberti, Donatello, Nanni di Banco, Luca della Robbia, Nannidi Bartolo, Agostino di Duccio, Michelozzo, Desiderio da Settignano, Mino da Fiesole, ai dipinti di Masaccio,Filippo Lippi, Andrea del Castagno, Paolo Uccello. In particolare le formelle di Filippo Brunelleschi e diLorenzo Ghiberti per il concorso della seconda porta del Battistero di Firenze, le sculture monumentali diDonatello per Orsanmichele e per il Campanile e le prime terrecotte invetriate di Luca della Robbiamettono in luce anche la costruzione del “mito” di Firenze, che andava proponendosi non solo come la“nuova Roma” e la “nuova Atene”, ma anche come la “nuova Gerusalemme”. Il modello di “bellezzauniversale” infatti rifletteva la bontà del suo governo repubblicano e l’armonia del vivere civile, sotto ilsegno della solidarietà e del sentimento cristiano.Il percorso espositivo è introdotto da una panoramica sulla riscoperta dell’Antico attraverso esempi della“rinascita” fra Due e Trecento, con opere di Nicola e Giovanni Pisano, Arnolfo di Cambio, Giotto, Tino diCamaino. Ma l’“età nuova” si apre con il nuovo secolo: il 1401 è l’anno della realizzazione dei due rilievicon il ‘Sacrificio di Isacco’ di Ghiberti e Brunelleschi. E proprio in quegli anni i successi politici dellaRepubblica fiorentina, la sua potenza economica e la pace sociale diffondono il mito di Firenze come erededella Repubblica romana e la scultura pubblica monumentale, con i capolavori realizzati per i grandicantieri della città – la Cattedrale, il Campanile, Orsanmichele – è la prima e più alta testimonianza dellacreazione di un nuovo stile. Fin dagli anni Venti del Quattrocento, i nuovi canoni della scultura, messi apunto dai grandi maestri, si moltiplicano attraverso una produzione sconfinata di rilievi in marmo, stucco,terracotta policroma e invetriata, destinati alla devozione privata. Ciò consente tra l’altro una capillarediffusione del gusto per la bellezza “nuova” in ogni strato sociale e nelle chiese, nelle confraternite e negliospedali. Verso la metà del secolo i ritratti scolpiti, i busti marmorei di Mino da Fiesole, Desiderio daSettignano e Antonio Rossellino prefigurano il passaggio dalla florentina libertas, rappresentata dalla com-mittenza pubblica e testimoniata dalla Cupola di Santa Maria in Fiore, a un mecenatismo privato cheanticipa l’egemonia culturale e artistica medicea.

Mostre

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Mostra: La Primavera del Rinascimento. La scultura e le arti a Firenze 1400-1460 Sede: Firenze, Palazzo Strozzi

Periodo: 23 marzo – 18 agosto 2013 Orario: tutti i giorni 9 – 20; giovedì 9 – 23

Ingresso: intero euro 12,50; ridotto euro 8,00; scuole euro 4,00 Info tel 055 2645155 www.palazzostrozzi.org

opera “Il sacrificio di Isacco” di F.Brunelleschi

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Mostre

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La presenza rilevante di opere d’arte del Cinquecentoveneziano in terra di Puglia, a cui non è stata prestatamolta attenzione dagli storici dell’arte, viene indagata,e quasi scoperta, dalla mostra “Tiziano, Bordon e gliAcquaviva d’Aragona. Pittori veneti in Puglia e fuo-riusciti napoletani in Francia”. L’attenta ricognizionestorico-topografica delle opere di artisti veneti, daiVivarini a Palma il Giovane, evidenzia come unaterra appartenente al regno di Napoli fosse profon-damente legata alla Serenissima, specialmente lungola costa adriatica. Al centro dell’esposizione dueopere: il ‘Ritratto di Giulio Antonio II Acquavivad’Aragona’, attualmente in raccolta privata inglese emai esposto prima d’ora, che grazie a un recente eaccurato restauro è stato possibile attribuirlo a ParisBordon, e il ‘Ritratto di gentiluomo’ di Tiziano. Adessi fanno da contorno opere coeve di autori veneticonservate presso la Galleria Nazionale della Puglia.Di particolare fascino le opere provenienti da pre-stigiose raccolte private italiane ed estere, come il‘Cristo portacroce’, attribuibile a Sebastiano delPiombo, due straordinari bozzetti di teste raffiguranti

Angelo e Tobiolo, “studi” conservati da Tiziano inbottega, forse riconducibili alla pala della sacrestiadella Chiesa veneziana di San Marziale realizzata sulfinire degli anni Quaranta e lo “studio” di Sebastianodel Piombo, un olio su carta con Maria ed Elisabetta,ritenuto il modello per la parte superiore dellafamosa Visitazione dell’artista conservata al Louvre.Sono presenti anche capolavori provenienti da edificidi culto del territorio che testimoniano l’importanzaassunta dalla pittura veneta in Puglia nel XVI secolo:tra questi la grande pala del Pordenone raffiguranteSan Francesco, proveniente dall’omonima chiesa aGallipoli, la Natività di Savoldo da Terlizzi e la cimasadella pala d’altare realizzata da Lorenzo Lotto per laChiesa di San Felice a Giovinazzo (successivamentetrasportata in San Domenico), datata 1542. Com-pletano la mostra medaglie del Cinquecento raffigu-ranti personaggi illustri, letterati, artisti, papi, impe-ratori e principi che hanno avuto rapporti con gli Ac-quaviva d’Aragona, insieme a libri antichi e documentidella storia di Bitonto e di Conversano.

BITONTO (BA), Galleria Nazionale della PugliaPuglia e Venezia unite nell’arte

di A. S.

Mostra: Tiziano, Bordon e gli Acquaviva d’Aragona. Pittoriveneti in Puglia e fuoriusciti napoletani in FranciaSede: Bitonto, Galleria Nazionale della Puglia “Girolamo eRosaria Devanna”Periodo: 15 dicembre 2012 – 8 aprile 2013Orario: tutti i giorni 9 – 20. (mercoledì chiuso) Catalogo: Claudio Grenzi Editore

opera “Giulio Antonio II Acquaviva d’Aragona ” di P.Bordon

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PADOVA, Palazzo ZabarellaUn italiano tra gli impressionisti

di A. S.

Mostre

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Dopo Hayez, Boldini, Signorini, i Macchiaioli, il Simbolismo in Italia, ora è la volta di Giuseppe De Nittis adarricchire il quadro della pittura dell’Ottocento italiano, inserito in un contesto internazionale con 120capolavori provenienti dai più prestigiosi musei e collezioni pubbliche italiane e francesi.De Nittis, il maggiore insieme a Boldini degli Italiens de Paris nella seconda metà dell’Ottocento, haintrattenuto rapporti con Manet, Degas e gli Impressionisti, condividendo, pur nella diversità del linguaggiopittorico, l’esigenza di rivoluzionare l’idea stessa della pittura, tendente a scardinare la gerarchia dei generiattraverso i temi del paesaggio, il ritratto e la rappresentazione della vita moderna nelle due metropoli cheerano in quegli anni le grandi capitali dell’arte e della mondanità: Parigi e Londra. La sua avventurapittorica trae ispirazione sia dal contesto naturale, ripreso en plein air, delle campagne della Puglia, dellependici del Vesuvio e delle rive della Senna e del Tamigi, sia dalla vita che scorreva frenetica e festosalungo i boulevard, nei parchi e nei luoghi della mondanità, dagli ippodromi al salotto della principessa Ma-tilde.Il percorso espositivo, ordinato in sezioni cronologiche, affronta in apertura il periodo napoletano dellaformazione, quando già è avvertibile l’esigenza di catturare nelle vedute naturali l’atmosfera dell’aria e delcielo al mutare delle stagioni e delle ore del giorno. Prosegue con il trasferimento a Parigi in un momentodi profondi cambiamenti, tra la fine del Secondo Impero e l’avvento della Terza Repubblica, quando èimpegnato nella ricerca dei luoghi privilegiati della mitologia del “moderno” e si conclude con lapermanenza a Londra e gli occasionali rientri in Italia.

opera “Avenue al bois de Boulogne” di G.De Nittis

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Mostre

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CATANIA, Palazzo Valle, Fondazione Puglisi Casentino

Bellezza e poteri occulti del corallo rosso

di A. S.

Il corallo rosso vive nel Mediterraneo di solito fino a200 metri di profondità, in luoghi poco illuminati econ scarsa vegetazione, formando colonie ramificateche possono superare i 20 e i 30 centimetri di altezza,composte di migliaia d'individui geneticamenteidentici detti polipi, ognuno grande solo pochi milli-metri. Secondo la mitologia, i coralli si formaronoquando il sangue che sgorgava dalla testa recisadella Medusa venne a contatto con l’aria e si solidificò.La loro forma, il colore e la misteriosa capacità di in-durirsi al contatto con l’aria hanno suggerito nel-l’immaginario la simbologia dell’Albero, inteso comeorigine e asse del mondo, collegamento tra i diversimondi e unione dei tre generi della natura: l’animale,il minerale e il vegetale. In medicina, tritato, venivaconsiderato un efficace rimedio per le emorragie ele anomalie del ciclo mestruale e un coagulante perferite, ulcere e cicatrici. Allontanava ogni malessere,persino le crisi epilettiche, e sapeva preservare ineonati dai pericoli del fulmine e dalla morte im-provvisa. I suoi rametti posti a forma di crocetenevano lontani Satana, i demoni e gli influssi mal-vagi. Negli adulti, poi, aiutava vitalità, vigore epotenza generatrice. Ma il corallo era soprattutto

simbolo della bellezza e perfezione del Creato e perquesto divenne la materia prima, insieme all’oro,per preziosi, meravigliosi oggetti di culto, per arredisacri e profani.La mostra “I grandi Capolavori del Corallo. I corallidi Trapani del XVII e XVIII secolo” riunisce manufattidell’antica arte del corallo di Trapani, raccolto inSicilia dai fondali delle Egadi, dal banco skerki eintorno all’isola di Tabarca, realizzati da numerosebotteghe artigiane. Sono oggetti di grande valoreartistico, sia gioielli che calici, ostensori, crocifissi,reliquari, presepi, scrigni, calamai, saliere e soprattuttoelementi di raffinato arredo, come specchiere, tavolida gioco, cornici, sino a monumentali trumeaux.Tale fiorente attività fu favorita anche dalla diffusionedel culto della Madonna di Trapani per la richiestadei pellegrini di rosari in corallo. I nuclei principalidelle opere in mostra provengono da prestigiosecollezioni, tra cui quelle della Banca di Novara, delMuseo Pepoli di Trapani (dove la mostra verrà tra-sferita dal 18 maggio al 30 giugno), della FondazioneWhitaker e del Museo Diocesano di Monreale,accanto a pezzi singoli di collezionisti privati italianie stranieri.

Giuseppe De Nittis, nato a Barletta nel 1846, dopo un primo apprendistato locale nel 1861 si iscriveall’Accademia di Belle Arti di Napoli dalla quale è espulso due anni dopo per indisciplina dovuta all’indoleindipendente e all’insofferenza per le nozioni e le esercitazioni accademiche. Nel 1866 a Firenze entra incontatto con i macchiaioli e, dopo aver girato l’Italia, nel 1867 si stabilisce a Parigi. La sua abitazionediventa il punto d’incontro di intellettuali e artisti, tra cui Zola, Oscar Wilde, Daudet, Dumas figlio, iGoncourt, Manet, Degas. Già due anni dopo espone per la prima volta al Salon e nel 1874 è presente allamostra presso lo studio del fotografo Nadar che segna la nascita dell’Impressionismo. Ritornato a Parigidopo un soggiorno londinese, nel 1884 muore per un ictus cerebrale fulminante.

Mostra: De NittisSede: Padova, Palazzo Zabarella

Periodo: 19 gennaio – 26 maggioOrario: tutti i giorni 9.30 – 19.00. Chiuso il lunedì non festivo

Ingresso: intero euro 12, ridotto euro 9Catalogo: Marsilio

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Mostre

FORLI, Musei di San DomenicoTra modernità e tradizione: l’arte del Ventennio

di A.S.

La grande esposizione dedicata a Wildt dello scorsoanno è stata un preludio a “NOVECENTO. Arte e vitain Italia tra le due guerre”, la mostra che quest’annoindaga il contesto culturale e artistico del ventenniofascista che ha lasciato una forte impronta urbanisticae architettonica a Forlì e in altri centri della Romagna. Dalla crisi delle avanguardie storiche, epilogo di unprocesso di dissolvimento dell’ideale classico iniziatocon il Romanticismo, a cui avevano fatto seguitol’Impressionismo, il Divisionismo e il Simbolismo,nasceva l’esigenza del rinnovamento delle arti al-l’insegna del cosiddetto “ritorno all’ordine” che coin-volse non solo architetti, pittori e scultori, ma anchedesigner, grafici pubblicitari, ebanisti, orafi, creatoridi moda. L’incontro tra tradizione e modernità per ilrecupero di una nuova classicità vide attivamenteimpegnati Felice Casorati, Achille Funi, Mario Sironi,Carlo Carrà, Adolfo Wildt e Arturo Martini e so-prattutto fu sostenuto sul piano organizzativo e pro-mozionale da Margherita Sarfatti e dal regime cheaspirava a un’Arte di Stato da utilizzare a fini propa-gandistici e di consenso, come attestano la Prima(1926) e la Seconda (1929) Mostra del NovecentoItaliano, la grande Mostra della Rivoluzione Fascista,allestita a Roma in occasione del decennale della

marcia su Roma, la V Triennale di Milano e la rassegnadell’E42 di Roma. La creatività di molti artisti siprestò a celebrare l’ideologia e i miti proposti dalFascismo, per dar vita a un’arte che facesse riviverela gloriosa tradizione italica con il recupero delQuattrocento italiano, di Giotto, Masaccio, Mantegna,Piero della Francesca, assunti come fonte di ispirazioneper il loro realismo misurato e preciso. La novità elo spirito dell’arte nazional popolare stanno nell’intimorapporto tra pittura murale, scultura e architetturache trova espressione nelle piazze monumentali,negli edifici pubblici solenni, nei palazzi di giustizia,delle poste, delle scuole e delle università.La mostra, evitando eccessi di retorica, offre unquadro di questo momento storico attraverso i dipintidi Severini, Casorati, Carrà, De Chirico, Balla, Depero,Oppi, Cagnaccio di San Pietro, Donghi, Dudreville,Dottori, Funi, Sironi, Campigli, Conti, Guidi, Ferrazzi,Prampolini, Sbisà, Soffici, Maccari, Rosai, Guttuso, ele sculture di Martini, Andreotti, Biancini, Baroni,Thayaht, Messina, Manzù, Rambelli che fanno risaltarela varietà delle esperienze personali, tra Metafisica,Realismo Magico e l’esaltazione delle mitologie delNovecento.

Mostra: I grandi Capolavori del CoralloSede: Catania, Palazzo Valle, Fondazione Puglisi Co-sentinoPeriodo: 3 marzo – 5 maggioOrario: da martedì a domenica 10 – 13 e 16 – 20.Lunedì chiuso.Catalogo: Silvana Editoriale

opera “Pendente con San Giovanni Battista”

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Mostre

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L’idea di modernità emerge, inoltre, dalle nuove arti, con-siderate sino allora “minori, come la grafica, la cartellonisticapubblicitaria e la produzione di oggetti della vita quotidiana,dagli splendidi mobili agli oggetti di arredo disegnati daPiacentini, Cambellotti, Pagano, Montalcini, Muzio, GioPonti, dalla moda ai gioielli realizzati da Alfredo Ravasco.

Ravenna, MAR

Creatività, normalità e follia

di A.S.

opera “Donna allo specchio” di Cagnaccio di San Pietro

Mostra: NOVECENTO Arte e vita in Italia tra le due guerreSede: Forlì, Musei di San DomenicoPeriodo: 2 febbraio – 16 giugnoOrario: da martedì a venerdì 9,30 – 19; sabato, domenicae festivi 9,30 – 20Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, scuole euro 4Catalogo: Silvana Editoriale

opera “Autoritratto n.5” di M.Moreni

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Mostre

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Mostra: “Borderline. Artisti tra normalità e follia. Da Bosch a Dalì, dall’Art Brut a Basquiat”Sede: Ravenna, MARPeriodo: 2 febbraio – 16 giugno. Orario: martedì – giovedì 9 – 18, venerdì 9 – 21, sabato e domenica 9 – 19. Chiuso lunedì. Ingresso: intero 9 euro, ridotto 7 euro. Catalogo Mazzotta.

Michel Foucault nella Storia della follia nell'età classica individua nella scomparsa della lebbra in Europa,l'inizio dell'isolamento e il conseguente internamento dei folli negli ospedali e negli edifici sanitari cheprima ospitavano i malati di lebbra. Nel Medioevo, il folle è un personaggio accettato socialmente, oggettodi rappresentazione artistica e di allegorie, stereotipo dell'insensatezza della condizione umana e ricettacolodelle paure dei contemporanei. Hieronymus Bosch nella "Nave dei folli" lo rappresenta come il ghiottone,il sensuale, l'orgoglioso circondato da animali fantastici a volte mostruosi e da uomini dai visi deformi edagli arti mutilati, per farne il simbolo della sregolatezza. Ma il folle è anche il depositario di un sapereoscuro e proibito, capace di vedere realtà superiori che nascondono segreti misteriosi o rivelazionireligiose. Nel '600 con l'affermazione del razionalismo diventa una minaccia, un individuo superfluo da al-lontanare e rimuovere dalla coscienza sociale e da "correggere". Molto lentamente si va affermando ilconcetto di follia come malattia e quindi la possibilità di interventi terapeutici. Al di là della demenza, del-l'incapacità di giudicare e di ragionare, della frenesia, della mania e della malinconia, accompagnata datimore e tristezza, nella follia ogni cosa, anche la più assurda, è permessa, fino ad arrivare alla rivelazionedelle verità elementari dell'uomo e alla liberazione di una potente creatività che approda all'arte, perchéla malattia, secondo lo psichiatra terapeuta Hans Prinzhorn, è uno dei modi possibili di essere moderni esoprattutto artisti.La mostra “Borderline. Artisti tra normalità e follia. Da Bosch a Dalì, dall’Art Brut a Basquiat” intendeesplorare gli incerti confini dell’esperienza artistica, dove si incontrano artisti ufficiali ma anche quegliautori ritenuti “folli”, “alienati” o, comunemente detti, “outsider”. Il percorso espositivo, dopo un’ampiaintroduzione con opere di Hieronymus Bosch, Pieter Bruegel, Francisco Goya, Max Klinger e ThéodoreGéricault, procede per sezioni tematiche incentrate sulle forme del “disagio” a cui seguono ritratti esoprattutto autoritratti, una delle espressioni di autoanalisi inconsapevole più frequente nei pazienti dellecase di cura. Tra le altre, sono esposte opere di Francis Bacon, Enrico Baj, Jean-Michel Basquiat, PabloEchaurren, Sylvain Fusco, Pietro Ghizzardi, Theodor Gordon, Antonio Ligabue, Bengt Lindstrom, MattiaMoreni, Arnulf Rainer, Gino Sandri, Lorenzo Viani. Infine, la dimensione onirica è testimoniata da dipintidei surrealisti, tra cui Salvador Dalì, Max Ernst, André Masson, Victor Brauner, insieme alla presenza diPaul Klee, interessato all’arte infantile e degli alienati, e di Scottie Wilson, ispiratore dell’Art Brut.

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L’

Cral e territorio

esempio di Pietramontecorvino nella riqualificazione di centri storici e nella valorizzazione turisticadell’entroterra italiano è stato presentato a Foligno, il 26 gennaio 2013, dal sindaco Rino Lamarucciolanell’ambito del convegno intitolato “Dai Borghi il valore aggiunto necessario a implementare il turismo so-stenibile”.Il Convegno è stato organizzato dalla sezione umbra della FITeL in collaborazione con alcuni dei piùimportanti Cral (circoli ricreativi aziendali dei lavoratori) attivi sul territorio nazionale.L’incontro si è tenuto nella Sala Aristotele dell’Hotel “Le Mura” di Foligno.Ha introdotto i lavori del Convegno il Presidente della FITeL Umbria, Salvatore Lombardi che ha ringraziatotutti i relatori presenti sottolineando lo sforzo che da molto tempo la FITeL Umbria sta compiendo perconiugare lo sviluppo con l’occupazione nella regione. Ha poi invitato il sindaco di Pietromontecorvino arelazionare sulla sua proposta:“Per noi è un grande onore essere individuati come esempio positivo di riqualificazione urbanistica e valo-rizzazione territoriale”, ha detto Rino Lamarucciola. “Negli ultimi 10 anni abbiamo completamenteriqualificato il cuore del nostro borgo medievale, con importanti interventi su Terravecchia, sulla TorreNormanna e il Palazzo Ducale. Abbiamo investito impegno, tempo e risorse nella promozione delle nostrevocazioni turistiche e crediamo che ci sia ancora molto da fare in questa direzione”. Pietramontecorvino èuno dei “Borghi più belli d’Italia” e, nel 2010, il Touring Club Italiano ha promosso il paese con l’assegnazionedella “Bandiera Arancione”, marchio di qualità turistica e ambientale per i comuni dell’entroterra.

Convegno promosso dalla FITeL UmbriaIl “modello Pietramontecorvino” a Foligno

di G.C.

La zona medievale, vale a dire il quartiere di Ter-ravecchia, è stata ed è tutt’ora al centro di diversiinterventi di riqualificazione urbanistica. Il com-plesso monumentale del Palazzo Ducale, all’internodel quale svetta la Torre Normanna, è uno deisimboli di Pietramontecorvino, location di numerosieventi culturali durante tutto l’arco dell’anno. Apochi chilometri dall’abitato si trova uno dei sitiarcheologici più interessanti del Mezzogiorno,quello di Montecorvino. Si tratta di un luogo cheemoziona e apre uno squarcio sul connubio stra-ordinario di storia e natura espresso da Monte-corvino, dalla sua torre, dai resti della cattedralee, adesso, anche dalla parziale emersione di unacinta muraria ben conservata.

Attraverso diversi progetti in itinere, il Comune di Pietramontecorvino ha l’obiettivo di creare, per icittadini e i visitatori, una continuità e un’integrazione positiva fra le attrattive storico-architettonichedell’abitato e quelle paesaggistico-naturalistiche dei boschi che abbracciano il paese.

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Cral e territorio

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Mercoledì 13 Febbraio 2013 presso la sede delle Associazioni di Quartiere “CASALARGA” a Bologna si ètenuta la festa di compleanno della FITeL. La serata è iniziata con un aperitivo di benvenuto, in particolarea Paolo Bolognesi che ha presentato il libro “Stragi e Mandanti”.Gli onori di casa fatti dalla Presidenza FITeL Emilia Romagna ha colto l’occasione per promuovere due temiimportanti quali la cultura e i beni culturali del nostro paese da salvaguardare e da valorizzare anche sottol’aspetto economico e il contrasto al gioco d’azzardo, una realtà che coinvolge tanti e troppi cittadiniportandoli alla rovina.A Paolo Bolognesi, a cui abbiamo chiesto di rappresentarci nel nuovo parlamento, abbiamo formalmentechiesto di adoperarsi su questi temi per noi importanti e nel contempo lo abbiamo rassicurato che daparte nostra non mancherà il sostegno e l’aiuto perché completa giustizia sia fatta: i mandanti delle stragismascherati e puniti così come risarciti devono essere tutti i familiari delle vittime. Abbiamo inoltrechiesto a Bolognesi il patrocinio di tutte le Associazioni per la prossima iniziativa che la FITeL farà perricordare la strage dei georgofili in collaborazione con i ciclisti dei nostri cral con partenza dalla stazione diBologna e arrivo a Firenze in Piazza della Signoria dove si terrà l’incontro con le autorità e con i ciclistitoscani che poi arriveranno a Roma al Parlamento. Infine abbiamo dato a Bolognesi la bella notizia, lacausa intentata nei confronti della FITeL per la pubblicazione del cortometraggio “Uno studente di nomeAlessandro” è stata a nostro favore.Paolo Bolognesi nella presentazione del suo libro, ripercorre i fatti e gli eventi politici anche precedenti allastrage del 2 agosto 1980 evidenziando importanti fatti e particolari inediti e/o volutamente nascosti.Questo lavoro è stato possibile grazie all’impiego di moderne tecnologie informatiche messe a disposizioneda magistrati, avvocati e volontari che hanno ripercorso e rielaborato tutti gli atti processuali e le notiziefino a determinare le conclusioni del libro.La serata si è conclusa con il taglio della torta e brindisi per i vent’anni trascorsi dalla FITeL unitamente aicircoli aziendali del territorio e nel contempo un brindisi beneaugurante per un futuro migliore.

BOLOGNA Festeggiato il 20° compleanno della FITeL

di Loris Mingarini

Dopo il sindaco ha preso la parola il Presidente Nazionale dei Borghi d’Italia, Fiorello Primi, sostenendo erafforzando lo sforzo che gli amministratori dei comuni interessati stanno svolgendo per creare un modello“Borghi più belli d’Italia” che per la sua originalità e rispetto dell’ambiente paesaggistico lo renda semprepiù utile per rilanciare l’economia italiana. Il vice sindaco di Spello, Antonio Luna, e l’assessore alla cultura e al turismo del comune di Foligno,Elisabetta Piccolotti, hanno convenuto che da diversi anni stanno lavorando in questa direzione aggiungendoche tutto ciò è abbinato alla risorsa cultura presente in Umbria, rendendo questo brand turistico moltoappetibile sia in Italia che all’estero.La Presidente degli albergatori di Foligno, Elisa Cesarini, oltre a condividere le idee espresse dai relatoriche l’hanno preceduta, ha evidenziato che i suoi associati in questi anni hanno preso coscienzadell’importanza di migliorare l’offerta, la qualità e la professionalità per acquisire una potenziale domandache cresce di anno in anno sia a livello italiano che mondiale.Ha concluso i lavori del Convegno Giovanni Ciarlone, della Presidenza FITeL Nazionale, sostenendo chequesto modello di sviluppo sarà vincente per acquisire nuovi mercati in un settore fondamentale come ilturismo che può rappresentare il volano per lo sviluppo dell’economia nazionale. Occorre però fare retetra istituzioni e soggetti interessati sia all’offerta che alla domanda per rilanciare e creare nuova occupazione,soprattutto giovanile, nel nostro Paese.

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Cral e territorio

Il Presidente della FITeL Umbria, Salvatore Lombardi, aprendo l’incontro promosso per la ricorrenza dell’8marzo, mette subito l’accento sul crescendo inaccettabile dei casi di violenza sulle donne, registrati in Italianegli ultimi anni: “Oggi non c’è nulla da festeggiare, anzi, sarebbe da mettere il lutto al braccio. I dati sonoimpietosi, 2 mila donne uccise in Italia tra il 2001 e il 2010, più di 200 nel biennio 2011-2012. Quel che piùspaventa è che nella maggior parte dei casi la violenza avviene in contesti familiari, per l’incapacità tuttamaschile di accettare la fine di un rapporto”. Per questo Lombardi propone, oltre a lavorare su tutti i frontiper far si che la cultura della parità di diritti tra uomo e donna si affermi compiutamente, “il rafforzamentodi strutture come centri di ascolto e sportelli anti-stalking che sono già presenti sul territorio ma chespesso si trovano a corto di finanziamenti”. All’incontro, che si è tenuto nella Sala Aristotele dell’Hotel Le Mura di Foligno, hanno partecipato donne dinazionalità diverse ma accomunate dallo stesso problema di doversi difendere dalla prepotenza e dall’ag-gressività del proprio partner, ridotte a stato di oggetto di proprietà e condannate ad una solitudinedolorosa per l’arretratezza di un contesto sociale che spesso spinge a sopportare e non a rifiutarecomportamenti inaccettabili. E’ quello che propone all’attenzione Laura Betori denunciando “una cultura che ha fatto della subalternitàfemminile una questione di convenzione, un’educazione poco sensibile al rispetto delle donne a volterelegate dalla pubblicità al ruolo di mero oggetto”.Blerina Hasanbaslaj, che viene dall’Albania, mette invece l’accento sulla estrema solitudine delle donne.Mentre “è proprio in questi frangenti che le donne devono combattere e collaborare tra di loro” sottolineaMaria Perez,cubana. “E anche in assenza di aiuti economici o di altro tipo dobbiamo creare una rete per di-fenderci”. A questo fine si lavora al progetto di un’associazione finalizzata a fare prevenzione attraversol’informazione. Disponibile a dare assistenza legale si è dichiarato l’avvocato Alberto Maria Onori “perché,anche se senza soldi, bisogna partire dalle fondamenta creando una struttura che sia riconosciuta eoperativa”. E’ importante che iniziative, come quelle della FITeL Umbria, volte a sensibilizzare la collettivitàsul problema della violenza sulle donne, vengano riproposte capillarmente, a partire dalle altre struttureregionali FITeL, perché solo amplificando l’allarme sociale si può sperare di indurre alla riflessione,all’autocritica, alla assunzione di responsabilità quanti più cittadini e istituzioni.E dunque, al prossimo, si spera migliore, 8 marzo. Con il contributo di tutti.

8 marzo a New Yok

Sono venuti dalle sindacaliste presenti ai lavori della 57° Sessione delle Nazioni Unite gli slogan controtutte le forme e le pratiche che quotidianamente offendono e mortificano la dignità femminile, gridatidalle donne in marcia l’8 marzo a New York: “stop alla violenza; uguali opportunità per tutti; maggioresicurezza, solidarietà e sostegno alla povertà”.Dall’America, alla vigilia della giornata internazionale della donna è venuto intanto l’esempio più importantedi impegno, la firma da parte del presidente Obama del ‘Violence Against Women Act’, un provvedimentonato per dare nuovi strumenti di contrasto agli abusi sulle donne e sui cittadini omosessuali, all’interno delquale sono previsti finanziamenti per gli aiuti alle vittime e addestramenti per gli agenti di polizia.Un atto importante che riconosce il diritto fondamentale di ciascun individuo a vivere la propria vita senzaintimidazioni, esprimendo la propria identità di genere senza che questa venga umiliata da pratichecoercitive, violente e inique. L’auspicio è che ovunque siano presi provvedimenti simili.

8 marzo, giornata internazionale della donna

Fitel Umbria, Festa o Lutto?

di Rita Tomassini

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l professor Andrea Carandini è stato eletto il 19 febbrario 2013 alla carica di Presidente del Fondoper l’Ambiente italiano.Queste le sue prime dichiarazioni: “Dopo aver operato nell'Università e nel Ministero per i Beni Culturalimi trovo, sorprendentemente, a presiedere il FAI. Espressione della società civile, la Fondazione fa viverela storia nei suoi monumenti, ben tutelati, messi in valore e gestiti con straordinaria efficacia; ispiraidealmente centinaia di migliaia di cittadini, ricevendone democratica energia; è tra i protagonisti influentinel dibattito pubblico sull'ambiente e sulla cultura. Si tratta di un artigianato culturale che ha raggiuntooggi la dimensione di un'industria, come si capisce visitando la Cavallerizza, sua nuova sede”. Il presidente rispetterà la tradizione del FAI innovando dove necessario, comunicando la sua missione eriuscita e operando perché cultura, ricerca, paesaggio e patrimonio storico e artistico siano protagonisti inuna nuova modalità di vita prospera, tutta da progettare, se si vuole rinascere dopo questa decadenza.Bisogna farlo subito, cooperando lealmente con lo Stato, cioè con il Ministero competente, che ha 90milioni per investimenti all'anno e poco personale sulla via della pensione.

Il professor Carandini è uno dei più eminenti archeologi italiani, noto soprattutto per la scoperta a Roma,negli scavi sulle pendici settentrionali del Palatino, delle mura che nell’VIII secolo a.C. circondavano ilcolle. La cronologia di questo rinvenimento è particolarmente importante, rendendo possibile una nuovaricostruzione delle prime fasi della città di Roma in accordo con quanto trasmesso dal racconto tradizionalesulla fondazione e sulle vicende dell'età regia: Romolo e Remo sono infatti collocati dalla tradizioneproprio alla metà dell’VIII secolo a.C., momento a cui è ora possibile far risalire la fondazione della città.Noti sono anche i suoi scavi nella villa romana di Settefinestre (vicino Capalbio, GR), anche per ladiffusione in Italia della tecnica archeologica di scavo stratigrafico e per aver condotto alla ricostruzionedel sistema di produzione agricolo e schiavistico delle ville romane.

Dal 1963, anno in cui è iniziata la sua carriera accademica, ha insegnato Archeologia e Storia dell’Artegreca e romana presso l’Università di Siena, Pisa e presso l’Università La Sapienza di Roma. Nel 2007 èstato Presidente della “Commissione paritetica per la realizzazione del Sistema Informativo Archeologicodelle città italiane e dei loro territori. Nello stesso anno è stato membro della “Commissione Mista Stato-Comune per la sistemazione dell’Area monumentale Centrale di Roma”.Dal 17 marzo 2009 è stato Presidente del “Consiglio Superiore dei Beni Culturali” da cui si è dimesso treanni dopo.

L’augurio è che la sua Presidenza possa rafforzare una delle istituzioni più benemerite nell’impegno allapreservazione del territorio e alla conservazione del patrimonio culturale, storico e paesaggistico italiano.

Volontariato ed Associazionismo

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I

ANDREA CARANDININuovo Presidente del FAIdi R.T.

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Alla Fortezza da Basso di Firenze dal 17 al 19 maggio si svolgerà la mostra convegno internazionale dellebuone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale.Al centro della manifestazione - promossa da Fondazione culturale Responsabilità etica per il sistemaBanca Etica, Regione Toscana e Adescoop-Agenzia dell’economia sociale, insieme ad altri partners dell’As-sociazionismo sociale – le buone pratiche di vita, di governo e di impresa all’insegna della sostenibilità.Prodotti, progetti e percorsi per lo più nati dal basso, che oggi, tanto sul piano teorico quanto su quellopratico, si rivelano percorsi obbligati, non solo alternative possibili.La mostra-convegno vuole, anche in questa decima edizione, alimentare il dibattito su un modello diversodi sviluppo e avanzare proposte concrete per nuovi modi di vivere, consumare, coltivare, abitare, produrre,viaggiare, comunicare, governare.I temi scelti per il convegno saranno organizzati secondo diverse sezioni tematiche: Abitare naturale(edilizia sostenibile, prodotti e tecnologie costruttive a basso impatto ambientale), Azioni globali&welfare(intercultura, pace, diritti umani, volontariato, sussidiarietà, welfare partecipativo, campagne disensibilizzazione, finanza etica e cooperazione internazionale), Mangiare e produrre sostenibile (agricolturabiologica e biodinamica, km zero, prodotti ecologici e tessile naturale), Comunicare la sostenibilità (media,editoria, web e comunicazione), Eco-Idea-Mobility mobilità sostenibile), EquoCommercio (commercioequo e solidale), Itinerari educativi per la sostenibilità (educazione, orientamento, formazione e ricerca),NuovEnergie (energie rinnovabili, risparmio energetico ed ecoefficienza), Governare responsabile (reti as-sociative pubbliche e istituzioni), Salute+Benessere (prevenzione, medicine non convenzionali e disciplinebionaturali), Turismo eco&esponsabile (viaggi e vacanze sostenibili e accessibili), TutelAmbiente (tuteladell’ambiente e della biodiversità, riciclo e riuso). Presenti enti e istituzioni, realtà del terzo settore (associazioni, cooperative, ong, fondazioni), impreseeticamente orientate.Ricco e articolato anche il programma culturale, che vedrà in calendario incontri, convegni, workshop edibattiti alla presenza di illustri esperti e noti personaggi del mondo del terzo settore, dell’economia, dellapolitica, della cultura. E ancora, spettacoli, momenti di animazione e laboratori, per coinvolgere direttamenteil pubblico. Per ulteriori informazioni :  www.terrafutura.it

LA FITEL A TERRA FUTURA Anche quest’anno la Fitel a Terra Futura con uno stand ed

un convegno sul Turismo eco sostenibile.

a cura della redazione

Volontariato ed Associazionismo

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orari: venerdì 17 ore 9 – 20; sabato 18 ore 9.30-21 (areaesterna fino alle 24); domenica 19 ore 10-20.

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Il programma lascia inoltre spazio a storie positive raccontate dai protagonisti, che riescono, con la loroforza narrativa e comunicativa, a diventare esempio per tutti. Un appello contro la crisi, temi sui quali informare i cittadini, storie che danno speranza. Questi i 3momenti fondamentali di PaeseReale che ogni sabato si colleherà in diretta anche con l’Agenzia RedattoreSociale.Un appello rivolto alle istituzioni e all’opinione pubblica per una presa di coscienza comune e per trovarepossibili soluzioni future.

Dal 9 marzo, alle 9.15, su Rai 3

Volontariato ed Associazionismo

Il ritorno di PaeseReale su Rai 3a cura della Redazione

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Pietro Barbieri, presidente della Fish, è il nuovo portavoce del Forum del Terzo Settore. E’ stato eletto nel corso dell’Assemblea Nazionale che ha nominato anche i membri del coordinamentonazionale, il collegio dei revisori dei conti e il collegio nazionale di garanzia.Per la prima volta un rappresentante dell'associazionismo delle persone con disabilità e dei loro familiariviene chiamato a ricoprire un incarico di così grande rilievo all'interno della maggiore organizzazione delterzo settore italiano, cui aderiscono 74 associazioni.Per Barbieri, il Forum è un’aggregazione di mondi e realtà diverse che deve rappresentare al meglio lasocietà civile, davanti alla crisi che si sta avendo negli ultimi anni.

Il presidente della Fish manifesta, però, anche apprensione per il conflitto che sta pian piano affiorando traalcune associazioni dei disabili e il mondo del Terzo settore. Il Forum sarà quindi il luogo della riequilibriodel conflitto e si farà interlocutore per l'obiettivo comune, che è quello di contrastare una politica miope,che non investe in maniera sistematica nelle politiche sociali.Barbieri si è detto predisposto a lavorare per sistemare insieme le disparate esigenze dove le organizzazioni,sapendo lavorare bene, saranno una reale opportunità.

Giovanni Anversa torna in Tv con la 2^ serie del programma “PaeseReale” al serviziodei cittadini. Un programma per informare e far conoscere quelle che sono le storie dipersone “particolari” e i fenomeni di attualità.Raccontare di un Paese che vede la sua situazione aggravarsi sempre di più a causa diciò che sta accadendo in questi ultimi tempi. Un punto di vista sulle notizie e sullenovità dal mondo delle associazioni e del volontariato italiano.

FORUM 3^ SETTOREPietro Barbieri nuovo Presidente

a cura della Redazione

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BIGNE’ DI SAN GIUSEPPE AL FORNO

a cura della redazione

Enogastronomia

La festa del Papà (19 marzo) è sempre un’occasione da festeggiare con delle dolci prelibatezze dal cuor dicrema.Fritti o al forno sono ottimi a tutte le ore del giorno come spuntino o come “premio” dopo una lunga gior-nata.

Ingredienti (per circa 12 bignè):

• 300 ml di acqua• 4 uova• 80 gr di burro o margarina• 150 gr di farina• un pizzico di sale• crema pasticcera per farcire ricetta qui• zucchero a velo vanigliato per decorare

Preparazione:Fare bollire in una pentola l’acqua del burro; buttare poi in una sola versata tutta la farina precedentementesetacciata ed un pizzico di sale. Lavorare il tutto a fuoco spento.Il risultato: una palla compatta e liscia.Rimettere sul fuoco, a fiamma bassa, ed iniziare ad aggiungere un uovo alla volta, lavorandolo bene

insieme all’impasto con un cucchiaio di legno; aggiungere poi un altro uovo e così via.Girare bene fino ad ottenere una specie di crema densa. A questo punto l’impasto del bignè è pronto![Se volete far gonfiare i vostri bignè ancora di più, aggiungere un paio di cucchiaini di lievito per dolciall’ultimo e girare bene tutto l’impasto]Prendere poi una sache à poche e ricoprire con carta da forno una teglia. Si può iniziare a fare i bignè ricordando di distanziarli fra di loro perché in cottura lieviteranno.Infornare poi il tutto a 170° per circa 17 minuti sino a quando non gonfieranno e assumeranno un aspettodorato. ATTENZIONE: Non aprire il forno in cottura altrimenti non si gonfieranno a dovere.Una volta cotti, raffreddate e farcite con la crema pasticcera, spolverando poi con zucchero a velo a piaci-mento.

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Libreria

Susanna Camusso IL LAVORO PERDUTOdi R.R.

“I l lavoro perduto”. E' il titolo del libro intervistaa Susanna Camusso curato dal giornalista de 'LaStampa', Stefano Lepri, (edito da Laterza), in libreriadal 25 ottobre scorso.

L’analisi del Segretario Generale della CGIL parte daun resoconto sul movimento dei lavoratori e loroassociazioni di sostegno nel corso del secolo corsoper approdare a un raffronto quanto mai critico conil contesto attuale.

“Nel XX secolo il movimento dei lavoratori e le sueistituzioni di riferimento erano associati alla speranza.Oggi questo sguardo rivolto al futuro sembra scom-parso, soprattutto nel nostro paese. La politica è incrisi e i partiti non hanno più la forza di attrazioneche avevano nel Novecento. Accanto a loro perdecredibilità anche la rappresentanza delle forze socialie i sindacati non godono di molta popolarità. Si è

infatti diffusa, in questi ultimi decenni, l'immagineche il sindacato difenda solo strati limitati di lavoratori,che non si faccia carico delle nuove generazioni edel mondo del precariato. È davvero così o il sindacatopuò offrire una spinta verso il cambiamento? Ha re-almente esaurito le sue energie e il suo operato sirivolge soprattutto a chi è in pensione e ha giàvissuto gran parte della propria vita? Oppure è ingrado di raccogliere la sfida che gli pone il nuovomillennio, con la rivoluzione informatica, la globa-lizzazione e un mercato. E ancora, da almeno unventennio il sindacato rivendica di occuparsi di"diritti" e non soltanto di condizioni materiali dilavoro: ma i diritti che rapporto hanno con le condi-zioni materiali? Quali sono inalienabili e quali no? Eperché da questi diritti sono sempre escluse ledonne, che pagano il prezzo più alto in termini di di-soccupazione e squilibri salariali?”Susanna Camusso, Segretario generale della CGIL,risponde a questi interrogativi.

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Libreria

Vi vogliamo proporre la lettura di un interessanteromanzo di esordio di Nicola Mastronardi, giornalistamolisano, che scrive dopo oltre duemila anni dallasconfitta dei Sanniti per mano dei Romani la storiacon l’occhio e l’orgoglio del vinto. Viteliú, dal termineosco antico e originario della parola latina “Italia”,rappresenta un viaggio nel mondo nascosto deipopoli italici. Questi sono infatti i i protagonisti diquesto sorprendente romanzo d’esordio: i Sanniti, iMarsi, i Peligni, i Piceni, i valorosi dodici popoli del-l’Appennino centrale uniti per combattere l’incon-trastata potenza romana.

Un incubo lontano. Un vecchio cieco che vuole ri-prendere in mano il proprio destino. Un giovane ra-gazzo (suo nipote) tratto in salvo dalle stragi deisicari di Silla.Graverà su di lui e sulla sua anima, il peso causatodalla distruzione del suo popolo martoriato. Unpopolo che cercherà di far riscattare, almeno nellamemoria.Un viaggio di un uomo, in compagnia del nipote,che diverrà un percorso emotivo e di riscoperta diun’identità perduta, esplorando la Marsica e la ConcaPeligna, verso l’Alto Sannio.

Fabio CapozzoliJAZZ CLUB 47. LA COMMEDIA DELL’ESSERE

di Augusto Gallo

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Un autore alla sua prima fatica letteraria ci presenta un testo incui riflette sull’Essenza Umana e sulla “Commedia dell’Essere”.Lo scrittore cerca di mettere in luce la realtà in cui si muove il“diverso”, quello che esce dal “gregge”, quello che è costretto avivere in un mondo dove l’importante è apparire e non essereveramente sé stessi, dove tutti sono disposti a “parlare” e troppopochi ad “ascoltare”. Sul palcoscenico della vita ciascuno recitauna parte che però non gli appartiene, veste una maschera nonsua che gli permette di essere identificato ma che non identificail suo “io” e il suo proprio “essere” più profondo. I protagonistiintrecciano il loro essere seguendo una unica logica certa:l’interesse per le forme di arte, dove il concetto di arte è scrittocon la “A” maiuscola.

Editore: CSAData di Pubblicazione: Dicembre 2012ISBN-13: 9788896703953Pagine: 180

Nicola MastronardiVITELIU’. IL NOME DELLA LIBERTA’

Un viaggio per scoprire l’essenza della Prima Italia

di A.M.

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