Rivista Effepielle n.4

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Effepielle - pag. 1 N° 4 del 06/08/2012 Anno Iº n. 1/2012 - INFORMARE FPLmensile di informazione politico-sindacale Redazione e Direzione: Piazza Gorizia, 1 - Potenza - 85100 - Tel. 0971/650496- Fax 0971/51098- [email protected] AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI ROMA-N.420/87 (GIA’ PROPOSTA FLASH) - Direttore Responsabile Sarli Gerardo

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Magazine di informazione della Uil Fpl di Basilicata

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Effepielle - pag. 1

N° 4 del 06/08/2012

Anno Iº n. 1/2012 - INFORMARE FPL– mensile di informazione politico-sindacale Redazione e Direzione: Piazza Gorizia, 1 - Potenza - 85100 - Tel. 0971/650496- Fax 0971/51098- [email protected]

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N° 4 del 06/08/2012

Anno Iº n. 1/2012 - INFORMARE FPL– periodico di informazione politico-sindacale Redazione e Direzione: Piazza Gorizia, 1 - Potenza - 85100 - Tel. 0971/650496- Fax 0971/51098- [email protected]

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Effepielle - pag. 2

Care/i, se mai vi fosse stato bisogno di un ulteriore motivo per confermare la mobilitazione delle categorie

dei servizi pubblici e lo sciopero del 28 Settembre oggi lo abbiamo.

L’incontro con il Ministro della Funzione Pubblica Patroni Griffi ha avuto esattamente l’esito che

tutti, ad eccezione di pochi, si aspettavano: il decreto e la posizione del Governo sulla spending review non

cambiano, i tagli lineari a organici e spesa sono confermati, il sistema di partecipazione delle organizzazio-

ni sindacali ai processi di riorganizzazione delle Pubbliche Amministrazioni è ridotto a mero ruolo di ese-

cutore delle scelte dell’Esecutivo.

L’accordo del 3 maggio, che qualcuno continua ad agitare quale strumento di tutela e garanzia an-

che di tenuta dei livelli occupazionali, è nei fatti annichilito: il tavolo di confronto che qualcuno chiede di

aprire a settembre con il Ministro della Funzione Pubblica e attraverso il quale si pensa sia possibile azze-

rare gli effetti del decreto “Spending” è semplicemente una certificazione postuma di quelle scelte che tut-

ti, all’atto dell’emanazione del Decreto 95, hanno giudicato sbagliate e pericolose, anche per la tenuta com-

plessiva del sistema dei servizi .

Uil Fpl e Uil Pa non ci stanno: il lavoro pubblico e i suoi livelli occupazionali, i diritti delle lavora-

trici e dei lavoratori dei servizi pubblici e quelli dei cittadini che usufruiscono di prestazioni pubbliche van-

no difesi anche e soprattutto con la mobilitazione e la lotta, a maggior ragione di fronte all’atteggiamento

unilaterale del Governo che non ha mai inteso aprire un vero confronto.

Il percorso intrapreso, quindi, va rafforzato e rilanciato: la mobilitazione contro il decreto non cessa,

a cominciare da un imminente altra giornata di protesta, dopo quelle già realizzate nelle settimane scorse,

davanti alla Camera dei Deputati in occasione del successivo passaggio Parlamentare nella conversione del

decreto legge.

Dobbiamo mantenere alto il livello di iniziative anche durante il mese di Agosto con presidi, volan-

tinaggi ed assemblee nei luoghi di lavoro per poi intensificare, già dai primi giorni di settembre, la mobili-

tazione che sfocerà nella giornata di sciopero generale dei servizi pubblici già proclamato per il 28 settem-

bre 2012.

Uil Fpl Uil PA

Torluccio Attili

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Titolo notiziario

Hewlett-Packard

Effepielle - pag. 3

SUBITO UN TAVOLO REGIONALE SULLE PROVINCE

Le Province sono diventate gli agnelli sacrificali

di una Spending Review assurda, iniqua ed insostenibile.

Un provvedimento che, come una mannaia, cancella la

provincia di Matera e taglia di alcuni milioni il bilancio

di quella di Potenza, milioni che si aggiungono ai 14

milioni già tagliati per il biennio 2011 2012.

Si stanno facendo tutti gli sforzi per evitare una

simile sciagura, ma se il disegno sconsiderato del Gover-

no dovesse realizzarsi, il nostro territorio ne uscirebbe

fortemente ridimensionato. Le conseguenze più imme-

diate sarebbero da una parte l’incremento ulteriore della

pressione fiscale,dall’altra un abbassamento della qualità

dei servizi.

Un Governo che continua nella sua politica reces-

siva e che non sta facendo nulla per ridurre i costi del

ceto politico, nella lotta agli sprechi e i costi ancora e-

sorbitanti dello Stato centrale e dei tanti enti strumentali,

agenzie, società partecipate e consorzi che impropria-

mente svolgono alcune funzioni.

Per la Basilicata, poi, tutto ciò aprirebbe la strada alla cancellazione della Regione , malgrado le

tante risorse idriche, energetiche ed ambientali che offre al Paese in cambio di nulla.

Il sindacato e la UILFPL non intendono mettersi di traverso rispetto alla necessità di contribuire al

risanamento dell’economia, ma questi provvedimenti tutto fanno fuorché stimolare la crescita.

E’ una vera follia far coincidere la Provincia con l’intera regione, poiché delle due l’una: o è super-

flua la Provincia, oppure non ha senso la Regione.

Le scelte sbagliate vanno corrette ed è ciò che bisogna fare dando alle due province quelle funzioni

di area vasta, comprese l’edilizia scolastica, la formazione e il mercato del lavoro, razionalizzando la mac-

china amministrativa e valorizzando le professionalità dei dipendenti, astenendosi dal mettere in campo

illogici processi di mobilità.

Come ricordava il Presidente dell’UPI, negli ultimi anni le Province lucane hanno già ridotto drasti-

camente i costi del personale e quelli per il funzionamento degli organi e della politica per un totale di circa

11 milioni di euro, perciò ci sono tutte condizioni perché si possa intervenire nell’interesse delle Comunità

locali.

La UIL FPL continuerà la sua battaglia in difesa delle nostre province ( ridisegnando per Matera

eventualmente un nuovo perimetro) e chiede pertanto alla regione di attivare immediatamente un tavolo di

confronto in modo da costruire una proposta condivisa da portare al Governo.

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SPENDING REVIEW:E’ UNA MANNAIA PER I SERVIZI PUBBLICI

PAGANO SEMPRE I LAVORATORI E I CITTADINI

Effepielle - pag. 4

Una manovra d'emergenza priva di proget-

tualità,una mannaia per i servizi pubblici

resi ai cittadini e per i lavoratori che li of-

frono. Questo il primo commento di Rossa-

na Dettori, Domenico Pantaleo,Giovanni

Torluccio, Benedetto Attili e Alberto Civi-

ca, rispettivamente Segretari Generali di Fp-

Cgil, Flc-Cgil, Uil-Fpl, Uil-pa e Uil-Rua, al

decreto sulla spending review approvato dal

Governo Monti.

Per fare cassa si è preferita una scorciatoia,

negando ogni confronto nonostante la di-

sponibilità mostrata appena un mese fa dalle

organizzazioni sindacali con la sottoscrizio-

ne di un'intesa unitaria frutto di una vera

mediazione. Una disponibilità che avrebbe

permesso una riforma e una revisione di

spesa incisive.

Siamo invece giunti alla confusa sommatoria di tagli lineari: al personale, alla spesa sanitaria, al sistema

formativo, alla presenza dello Stato sul territorio. Una mannaia che, dal taglio degli organici a quello ai

buoni pasto, passando per un'irrazionale riorganizzazione del sistema giudiziario e un'insopportabile colpo

alle autonomie locali si abbatterà, ancora una volta, sulla qualità dei servizi. Una riduzione del reddito im-

materiale delle persone in carne ed ossa che si aggiungerà al pesante aumento della pressione fiscale.

Quanto ai lavoratori pubblici – aggiungono Rossana Dettori, Domenico Pantaleo, Giovanni Torluccio, Be-

nedetto Attili e Alberto Civica - siamo di fronte alla solita operazione mediatica che punta all'odio sociale e

alla riduzione dello spazio pubblico.

Ci si accanisce su lavoratori già penalizzati dalle manovre economiche degli ultimi cinque anni e che hanno

subito pesanti perdite del proprio potere d'acquisto a causa del blocco della contrattazione. Manca invece il

coraggio per colpire i poteri forti, i costi della politica, la giungla di consulenze e clientele, il sistema degli

appalti e delle forniture.

Le misure adottate ieri dimostrano l’inaffidabilità di un Governo che da una parte sottoscrive gli accordi

con le parti sociali e dall’altra li cancella con un colpo di spugna: avvieremo un percorso di mobilitazione

che dai singoli posti di lavoro giunga fino a Palazzo Vidoni, per chiedere il rispetto dell'accordo sul lavoro

pubblico raggiunto il 3 maggio, senza escludere - concludono i cinque Segretari generali – l'indizione di

uno sciopero generale di categoria per il mese di settembre.

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Effepielle - pag. 5

Tabella 1 - PROPOSTA DI RIMODULAZIONE DEL TICKET SULLA FARMACEUTICA

SISTEMA ATTUALE

ISEE < 14000 14001 < ISEE <

22000 22001 < ISEE <

30000 30001 < ISEE <

50000 ISEE > 50001

Ticket 0 1,5 2 2,5 2,5

Il giorno 12 luglio 2012 presso il Dipartimento Salute e Sicurezza

della Regione Basilicata è stato siglato un verbale di incontro tra i Segretari

Generali di CGIL, CISL e UIL e l’Assessore al ramo.

In un momento così particolare in cui il sistema sanitario regionale continua

a subire tagli ai finanziamenti, (ultimo quello contemplato dalla “Spendig

Review” che prevede tagli nel prossimo triennio 2012/2014 pari a circa 50

milioni di euro), si evidenzia il risultato raggiunto che permette ad una gran-

de platea di utenti di usufruire dell’esenzione tickets sulla farmaceutica e sul-

la somma aggiuntiva dei 10 euro sulla specialistica, che aumentava propor-

zionalmente rispetto al costo della prestazione.

Preme sottolineare anche l’importanza del lavoro svolto basato sul confron-

to e la partecipazione alle decisioni dove si è esaltata la forma della concerta-

zione, anche questa in un momento particolare in cui da parte di qualcuno è

stata messa in discussione.

Anche in questa fase la UIL si è caratterizzata per le sue idee che guardano e anticipano il futuro. La propo-

sta di rimodulazione dei tickets nasce in casa UIL, dopo una attenta analisi sullo stato sociale delle popola-

zioni lucane e sulla sostenibilità del sistema sanitario regionale pubblico.

Grande soddisfazione si è avuta anche dalle parole pronunciate dall’Assessore Martorano, che riportando

anche il pensiero del Presidente della Regione Vito De Filippo, ha espresso apprezzamento e condivisione

sulle proposte e i principi illustrati dal sindacato.

La UIL è questa, sempre attenta all’evoluzione della situazione economica regionale, a difesa dei diritti dei

cittadini e delle fasce più deboli, purtroppo sempre in aumento, con idee chiare e proposte sostenibili, che,

se ascoltate, porterebbero a risolvere qualche problema in più nella nostra Regione in soccorso a tutte

quelle famiglie, sempre più vicine allo stato di indigenza, e ai tanti giovani disoccupati, desiderosi di crear-

si un futuro autonomo senza appesantire le scarse risorse economiche dei propri genitori e dei propri nonni.

Si riportano di seguito le tabelle dei nuovi tickets sulla specialistica e sulla farmaceutica a cui si aggiungerà

il pagamento di un tickets unico per un kit di prestazioni che si legano alla stessa patologia.

Giuseppe Pietrantuono

Segretario Confederale UIL

con delega ai Servizi e Territori

UNA NUOVA RIMODULAZIONE DEI TICKETS SANITARI

Giuseppe Pietrantuono

Segretario Confederale UIL

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Tabella 2 - PROPOSTA DI RIMODULAZIONE DEL TICKET SULLA SPECIALISTICA

SISTEMA ATTUALE - DGR 1351/2011

RIF tutti

da 0 a 5 0

da 5,01 a 10 4

da 10,01 a 30 8

da 30,01 a 50 15

da 50,01 a 100 25

oltre 100 30

PROPOSTA CONGIUNTA

ISEE < 16000 16001 < ISEE <

25000 25001 < ISEE <

35000 35001 < ISEE <

50000 ISEE > 50001

Ricetta con prestazioni il cui Valore Economico è compreso

da 0 a 5 0 0 0 1 2

da 5,01 a 10 0 3 4 6 10

da 10,01 a 30 0 7 8 15 17

da 30,01 a 50 0 14 18 23 25

da 50,01 a 100 0 20 25 29 32

oltre 100 0 25 30 33 35

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Effepielle - pag. 6

PROPOSTA CON-GIUNTA

ISEE < 16000 16001 < ISEE <

25000 25001 < ISEE <

35000 35001< ISEE <

50000 ISEE > 50001

Ticket 0 1,5 2 2,5 2,5

Andrebbe cambiato il comma 1 dell'art. 17

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C’è un vuoto drammatico della classe dirigente italiana che, dentro le incognite di questa interminabile crisi,

rischia concretamente di minare la residua coesione sociale e la stessa tenuta democratica del paese.

In questo contesto, nascondersi dietro un capro espiatorio, non assolve alcuno dalle proprie responsabilità.

Sembra che tutti i mali dello Stato italiano siano riconducibili ai pubblici dipendenti, contro i quali da tempo

e, in misura crescente, si è orchestrato un vero e proprio squadrismo mediatico.

Non sono da assolvere i dipendenti che non fanno il proprio dovere, ma, rimanendo in ambito regionale, ci

chiediamo dov’è la politica! Di maggioranza e di opposizione!

Dove sono quei trenta consiglieri che dovrebbero studiare di più i problemi ed occuparsi con maggiore dedi-

zione della cosa pubblica, anziché limitarsi a proclami e slogan contro la burocrazia male del secolo!

Nelle tante riunioni della delegazione trattante abbiamo sempre chiesto, e melanconicamente ricordo che

sono anni che lo facciamo, che vogliamo lavorare meglio, che occorre rivedere l’organizzazione degli uffici

e dei dipartimenti, che va ridotto il panteismo e la discrezionalità della politica.

Abbiamo indicato un percorso per dare più efficienza, ridurre le spese, valorizzare il personale.

Siamo entrati nel merito, proponendo di abolire i dirigenti generali, ridurre il numero dei dirigenti, assumere

dirigenti esterni che siano effettivamente in grado di capire e dare qualcosa in più, ripristinare il dipartimen-

to alla programmazione, costituire organismi tecnici di programmazione in ogni dipartimento formati dai

funzionari responsabili di ogni settore, ecc..

E tutto questo ancor prima che arrivasse l’ulteriore scure del ragionier Monti. Le nostre buste paga stanno

subendo tagli già da prima della crisi: ricordiamo soltanto il blocco dei contratti, l’eccessivo peso fiscale,

l’intervento sulle pensioni. Continua l’utilizzo inoculato del personale regionale e disinvolto di quello cosid-

detto esterno, è scomparsa dietro la più piccola siepe la riforma istituzionale degli enti sub regionali, la task

force sulla sburocratizzazione prevista da Basilicata 2012 non si è capito cosa fosse e a cosa servisse.

Intanto ci chiedono ulteriori sacrifici: nel fondo accessorio 2012 è certo un taglio di circa 600.000 euro. Sarà

una trattativa molto difficile, dove preliminarmente chiediamo all’amministrazione di fornirci tutte le infor-

mazioni dettagliate sulle diverse voci di spesa che riguardano il personale, per avere il quadro completo su

cui discutere.

Ma i tanti sacrifici che stanno facendo i cittadini sono ancora sconosciuti alla politica!

Insensibilità ed ostinata arroganza, funzionali al circolo vizioso dell’autoreferenzialità, impediscono quella

discontinuità di comportamenti, quell’assunzione di responsabilità, quella riduzione dei costi della politica,

che ripetutamente chiediamo. Nell’emergenza tutto è più complicato, ma è altrettanto necessario ed urgente

fare le scelte. Serve una profonda revisione culturale, non solo della politica, ma anche del sindacato e del

dipendente pubblico. Vogliamo e dobbiamo, col coltello tra i denti, tutelare non i privilegi che rientrano nel

tornaconto del consenso elettorale, ma i diritti dei lavoratori che hanno contribuito a costruire la nostra de-

mocrazia e le nostre libertà. Reagiremo energicamente alla permanente e demagogica demonizzazione dei

dipendenti pubblici: tutti noi siamo consapevoli della battaglia culturale di controinformazione che dobbia-

mo portare avanti insieme per riaffermare diritti e dignità calpestata.

Effepielle - pag. 7

QUEI SACRIFICI SCONOSCIUTI ALLA POLITICA

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Effepielle - pag. 8

Rifuggiamo dall’alienazione del lavoro, vogliamo lavorare meglio, al servizio della società, sapendo che il

costo più alto della politica, che pesa negativamente sui cittadini e soprattutto sui ceti più deboli, è rappre-

sentato da una pubblica amministrazione poco efficiente che spesso è una zavorra insopportabile.

Bastano poche cose, semplici, ma da fare subito. Non servono task force. Ma la semplicità è difficile a far-

si!

La UIL, nella sua autonomia, con la sua proposta riformista e con spirito e comportamenti costruttivi che

ne hanno sempre contraddistinto l’azione, è pronta a fare la sua parte, unitariamente agli altri sindacati, per

incalzare l’amministrazione e la politica regionale ad avere un sussulto di responsabilità assumendo deci-

sioni immediate sui tagli agli sprechi ed ai costi della politica.

Dirigente UIL FPL

Rocco Giorgio

Sono stati scritti fiumi di parole sull’Arpab. Con frequenza quasi quotidiana i

mass media sottolineano le presunte inadempienze e, cosa ancora più grave,

insinuano il dubbio sull’attendibilità dei dati forniti..

La conseguenza è l’istaurarsi di un clima di tensione continua che di certo non

agevola i lavoratori, impegnati nello svolgimento delle loro delicate funzioni.

A questo punto risulta doveroso sottolineare alcuni aspetti fondamentali, come

ad esempio la responsabilità della precedente Direzione Arpab, circa il dissesto

finanziario dell’Agenzia.

Alla luce dei fatti risulta quanto meno difficoltoso comprendere le motivazioni

per cui, “in illo tempore”,venivano approvati senza particolari remore i bilanci

dell’Arpab.

Di contro vi sono gli eventi recenti che hanno visto la messa in atto di ingiustificati tatticismi politici e

l’approvazione del recente bilancio dell’Agenzia solo alla terza convocazione del Consiglio Regionale.

Altro aspetto contraddittorio è che mentre si chiede a gran voce che l’Agenzia effettui maggiori controlli e

fornisca dati più dettagliati e trasparenti, di contro le risorse ad essa destinate sono appena sufficienti allo

svolgimento delle attività istituzionali obbligatorie e alla remunerazione dei lavoratori.

Si vuole veramente il rilancio dell’Arpab o forse a qualcuno potrebbe risultare vantaggioso che l’Agenzia

Regionale di Protezione dell’Ambiente rimanga un tassello debole su cui scaricare eventualmente colpe e

responsabilità?

Nel frattempo che si dia risposta a tali interrogativi, rimane di fatto la situazione dei dipendenti

dell’Agenzia, da anni in attesa che vengano loro corrisposte le spettanze di importanti e dovuti istituti con-

trattuali.

Gli stessi lavoratori, inoltre, auspicano che relativamente all’imminente accorpamento all’Arpab di parte

dei lavoratori dell’Agrobios, l’inserimento venga effettuato nel pieno rispetto della normativa vigente sul

pubblico impiego.

Rocco MARTOCCIA

R.S.U. ARPAB

MA SI VUOLE DAVVERO IL RILANCIO DELL’ARPAB?

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Effepielle - pag. 9

Nel quadro normativo delineato dal DPR 27 marzo 1992, oltre che dalle ulteriori

fonti costituite da normative regionali, l'attività professionale prestata nell'ambito

del soccorso pubblico si colloca all'interno di un sistema; il sistema dell'emergenza

è organizzato sulla base territoriale dei singoli sistemi 118.

Al sistema dell'emergenza territoriale, si associa il sistema di risposta alla grande

emergenza, regolato dal DPCM 13 febbraio 2001.

In termini di disciplina normativa e delle responsabilità, quindi, la figura dell' auti-

sta soccorritore è collocata in un contesto, le cui regole e discipline rappresenta il

primo e fondamentale fattore di riduzione del rischio di dover rispondere di condot-

te erroneamente tenute.

Seguire le indicazioni e i protocolli del sistema pubblico del soccorso, è il primo

dovere da adempiere perché la propria attività lavorativa sia corretta, utile e

garantita. Nel sistema rientrano più momenti e più soggetti. Ad ogni fatto potenzialmente lesivo con il quale si viene

a contatto corrisponderà una prima risposta sul territorio, in collegamento con la Centrale 118 che regola la gestione

delle risorse del soccorso.

Già in fase di prima risposta, l' autista soccorritore intervenuto sarà chiamato a istituire una relazione con i cittadini,

con eventuali altri operatori presenti sul posto, con la Centrale 118. Di seguito, lo sviluppo dell'attività di soccorso lo

porterà a contatto con un presidio ospedaliero e con la componente sanitaria del soccorso.

La riduzione delle proprie responsabilità potenziali corrisponde al riconoscimento dell'agire in un sistema fortemente

strutturato. La comunicazione con la Centrale 118 è di fondamentale utilità, sia perché istituzionalmente previ-

sta per la determinazione di modalità di condotta anche in casi critici, sia perché tutte le conversazioni sono

registrate e costituiscono documenti utilizzabili per determinare anche a posteriori la correttezza delle azioni

compiute.

Il nostro ordinamento giuridico contempla diverse forme di responsabilità.

La responsabilità penale deriva dalla violazione delle norme sanzionatorie contenute nel codice penale e in leggi

penali speciali. Sono considerati reati i fatti più gravi e lesivi di beni e valori tutelati dall'ordinamento, la responsabi-

lità penale è strettamente personale e si accerta con un processo penale. Il processo penale nasce con una notizia di

reato, che perviene al Pubblico Ministero, magistrato della Procura della Repubblica, da forze di polizia, pubblici

ufficiali o incaricati di pubblico servizio, o anche come querela o denuncia di semplici cittadini; egli ne vaglia la fon-

datezza mediante indagini, al cui esito può chiedere l'archiviazione del caso o formulare un’ accusa davanti a un Giu-

dice Penale.

La responsabilità civile deriva dalla contrapposizione fra due soggetti. Si accerta con un processo, che nasce da una

domanda, rivolta al Giudice Civile in base ad un atto introduttivo del giudizio. La decisione del Giudice, fondata sul-

le prove addotte dalle parti, regola il rapporto tra i due soggetti ovvero produce obbligo di risarcire il danno. E’ tipica

della responsabilità civile, a differenza di quella penale, la possibilità di trasferimento dell'obbligo del risarcimento

su un altro soggetto. Le due forme di responsabilità e di giudizio di cui si è detto si collocano all'interno dell'ordina-

mento giudiziario statuale.

Non va tuttavia dimenticata la cosiddetta responsabilità amministrativa nei confronti della propria struttura di lavoro,

la responsabilità deontologica che deriva dalla violazione dei doveri morali di un incaricato di pubblico servizio e di

operatore sanitario quale e' l'autista soccorritore professionale; essa può essere formalizzata nel contratto di lavoro.

RESPONSABILITA’ DELL’AUTISTA SOCCORRITORE

Picarella Antonello

RSU autista 118

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Pubblico servizio. Ai sensi dell'art. 358 del Codice Penale, incaricati di pubblico servizio sono coloro i quali, a qua-

lunque titolo, prestano un pubblico servizio, cioè un'attività disciplinata nelle stesse forme della pubblica funzione

ma caratterizzata dalla mancanza dei poteri tipici di quest'ultima. L'autista soccorritore ed il soccorritore non possono

formulare diagnosi, né diagnosticare la morte, compiti esclusivi del medico.

In sintesi si può dire che manovre tipiche che il soccorritore può porre in essere utilmente sono:

rilevare e comunicare i parametri vitali e le alterazioni organiche evidenti

eseguire manovre rianimatorie di base per le quali si è stati addestrati

defibrillazione se addestrati ed autorizzati

immobilizzare e tutelare fratture

praticare un'emostasi

proteggere e medicare temporaneamente ferite

trasportare un malato/ferito in base alla patologia presunta comunicata

sottrarre un malato/ferito da imminenti situazioni di pericolo

tutelare la riservatezza del malato/ferito

Poiché nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge (art. 32

della Costituzione), la persona capace di intendere e di volere può rifiutare di essere soccorsa. E’ buona regola che la

volontà di non farsi curare sia documentata; il consenso può essere presunto (ed è questa la situazione tipica dell'in-

tervento su persona al momento priva di coscienza).

La legge prevede casi particolari nei quali si può prescindere dalla necessità del consenso (anche se costituisce dove-

re deontologico sia dei sanitari che dei soccorritori ricercarlo comunque).

Possono essere soggette a trattamento sanitario obbligatorio (T.S.O.), oltre alle malattie infettive e contagiose, le

malattie mentali che determinano condizioni tali da richiedere urgenti interventi terapeutici, quando gli stessi non

vengono accettati dal malato e non è possibile adottare tempestive ed idonee misure sanitarie extraospedaliere. In

questi casi se il soggetto non accetta volontariamente le cure, esse sono disposte con provvedimento del Sindaco nel-

la sua qualità di autorità sanitaria, su richiesta di un medico e convalida da parte di un altro medico (appartenente al

servizio sanitario pubblico). L'ordinanza del Sindaco deve essere sottoposta al Giudice Tutelare che valuta nel merito

la fondatezza della decisione.

Il soccorritore deve concorrere a tutelare attivamente la riservatezza della persona assistita. Egli, oltre a non

fornire a terzi informazioni sui cosiddetti "dati sensibili", la cui rivelazione è sanzionata dall'art. 22 della legge

675/96 sulla tutela della riservatezza (in particolare: "i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute"), dovrà por-

re al riparo la persona soccorsa dalla curiosità degli astanti. La circolazione alla guida di autoambulanze, auto-

mediche è regolata dall'art. 177 del Codice della Strada. I dispositivi sonori e visivi vanno utilizzati congiuntamente

e solo per l'espletamento dei servizi urgenti di istituto.

In questo caso i conducenti sono esentati dal rispetto degli obblighi, divieti e limitazioni della comune circolazione

stradale e hanno il diritto di farsi cedere il passo dagli altri veicoli; devono però comunque adeguarsi alle segnalazio-

ni degli agenti del traffico e rispettare le regole di comune diligenza e prudenza.

L'uso improprio dei dispositivi è sanzionato in via amministrativa

N° 4 del 06/08/2012

Anno Iº n. 1/2012 - INFORMARE FPL– periodico di informazione politico-sindacale Redazione e Direzione: Piazza Gorizia, 1 - Potenza - 85100 - Tel. 0971/650496- Fax 0971/51098- [email protected]

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Titolo brano interno

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Effepielle - pag. 11

Com’è facilmente intuibile alla base della nostra attività c’è la formazione del nostro personale.

La formazione è indispensabile in tutte le attività della vita, ma nella gestione di situazioni così delicate e

particolari come quelle che ci troviamo ad affrontare tutti i giorni, è fondamentale poter contare su persona-

le correttamente e costantemente formato, sempre aggiornato sulle regole e sui protocolli operativi che ci

guidano durante gli interventi.

L’attività di retraining è indispensabile ed obbligatoria per gli operatori 118.

Dopo la partenza nel lontano 2004, in via sperimentale del 118 in Basilicata, erano previsti corsi annuali di

aggiornamento, ma il tutto si è fermato al 2006 per gli Infermieri e al 2009 per gli Autisti Soccorritori. Fre-

quentare corsi di aggiornamento di BLSD, PBLSD, PTC, le Immobilizzazioni significa mantenere

“performance” elevate durante le missioni di soccorso.

Sarebbe opportuno costituire all’interno del DIRES una gruppo di lavoro, composto dagli stessi operatori,

il quale dovrebbe avere il compito di individuare i criteri e i percorsi formativi adeguati da svolgere a ca-

denza annuale.

FORMAZIONE SOCCORRITORI 118

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UN PIANO AMBIZIOSO CHE POGGIA SU BASI ECONOMICHE

MOLTO FRAGILI

Dopo un lungo confronto con le parti sociali e politiche, lo scor-

so 27 luglio il Consiglio Regionale ha approvato definitivamen-

te il nuovo Piano Socio-Sanitario. Un risultato frutto della ca-

parbietà dell’Assessore Attilio Martorano ma anche delle pres-

sioni e sollecitazioni del sindacato e della UIL FPL in particola-

re che ha posto l’accento sui poli di eccellenza, sull’integrazione

tra pubblico e privato, sul potenziamento dell’emergenza ur-

genza del 118 e sulla costruzione di una fitta rete e servizi sul

territorio. Perciò è senz’ altro da condividere il giudizio del Se-

natore Filippo Bubbico quando sostiene che il piano approvato

qualche giorno fa non è quindi l'aggiornamento del Piano sanitario

97 -99, ma rappresenta un “Piano di nuova generazione” che

proietta la propria funzione per il prossimo in coerenza con gli

obiettivi di "Europa 2020" con l'obiettivo di garantire condizioni

di benessere psico-fisico e di salute per i cittadini lucani. Al fine di poter però attuare tale piano- sanitario

bisognerà fare i conti con la crisi economica e finanziaria e con i tagli che si annunciano da lacrime e san-

gue. Perciò, la nostra preoccupazione e che questo Piano rimanga solo un bel libro dei sogni forte nei con-

tenuti ed apprezzabile nella forma, ma quindi irrealizzabile poichè poggia su basi economiche molto fragili.

Altra nota critica a parere della scrivente è quella di prevedere i posti letto per ogni Azienda Sanitaria ed

Ospedaliera già divisi per U.O..Sarebbe stato molto più coerente distribuire i vari posti letto totali ad ogni

singola Azienda e ciascuna li avrebbe meglio distribuito al proprio interno calibrandoli per le proprie esi-

genze. Un punto di forza invece è la centrale unica di committenza che, come previsto dal Piano, dovrebbe

far riuscire a risparmiare risorse. Speriamo solo che non venga dato l’ennesimo incarico oneroso a qualcu-

no e a quel punto faremmo di nuovo lievitare i costi per incarichi o consulenze. La UIL FPL inoltre ap-

prezza il mancato taglio dei posti letto al San Carlo, il più importante nosocomio lucano, che va rilanciato

ed adeguato alle esigenze della nostra comunità. Un Piano dunque molto ambizioso, capace di sostenere il

processo riformatore in atto, ma che deve poggiarsi su una forte alleanza tra i cittadini e le istituzio-

ni,eliminando gli sprechi che ancora ci sono. Se riusciremo a fare tutto ciò, daremo una nuova identità alla

Regione sottraendola dal rischio che tutti spaventa, ovvero il commissariamento.

RSU A.O.R. San Carlo

Verrastro Giuseppe

Verrastro Giuseppe

RSU A.O.R. San Carlo

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I costi per la tenuta dei conti correnti,già da alcuni

anni, sono diventati esosi, rappresentano quasi un

lusso.

Con l’ultima manovra, però, le

norme antievasione per la trac-

ciabilità dei pagamenti obbliga-

no, di fatto, i cittadini

all’apertura dei conti correnti.

La UIL-FPL, con l’obiettivo di

continuare ad offrire servizi ai

propri iscritti, per dare risposta alle nuove esigen-

ze agevolando il più possibile la loro vita, propo-

ne

la possibilità di usufruire di una carta di credito

ricaricabile, la UIL FPL Card, che senza costi e

senza canone, funzione anche come conto corren-

te per importi fino a 10.000 euro. La UIL-FPL

card, che fa parte del circuito MasterCard, oltre a

consentire tutte le transazioni monetarie anche

all’estero e on-line, permette di effettuare acquisti

in più di 21.000 esercizi commerciali convenzio-

nati presso i quali si può usufruire di sconti che

vanno dal 5% al 25%.

La quota di sconto viene direttamente ricaricata

sulla carta e quindi “monetizzata”.

Tra gli altri vantaggi della UIL-FPL Card, che è

dotata di codice IBAN ed è regolata dalla norma-

tiva della Banca d’Italia, ricordiamo il servizio di

SMS Alert (invio di sms per avvertire

dell’utilizzo della carta in funzione anti-frode) e

l’estratto conto su internet. Da gennaio 2012

l’iscritto UIL-FPL interessato a richiedere la Card

deve sottoscrivere il contratto di adesione dispo-

nibile su sito internet www.uilfpl.net ed inviarlo

a: UIL-FPL, Via di Tor Fiorenza, 3500199 Roma.

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+SICUREZZA - Ideale per acquisti on line

- Servizio di SMS Alert e Contact Center dedicato

- Dotata di Codice IBAN personale slegato

da conto corrente

- Saldo ed estratto conto su http://uilfplcard.qnfs.it

+LIBERTÀ - Utilizzabile in tutto il mondo perché è MasterCard

- Senza conto corrente, senza spese di attivazione,

senza canone

- Prelievi di contante presso ogni sportello automatico

- Saldo e trasferimenti fondi via SMS

- Pedaggio dei percorsi autostradali

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- Pagamento delle Utenze

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RICHIEDILA SUBITO sul sito www.uilfpl.net

1 COMPILA in tutte le sue parti il modulo richiesta carta

2 FIRMA il modulo di richiesta e il contratto di adesione

3 ALLEGA la fotocopia di un documento di riconoscimento

(per i minorenni documento identità genitore o tutore legale)

4- SPEDISCI/CONSEGNA a UIL FEDERAZIONE POTERI LO-

CALI

VIA DI TOR FIORENZA, 35 - 00199 ROMA

5- RICEVI la carta con le indicazioni per attivarla

UIL CARD, LA CARTA CHE UNISCE SOLO RISPARMI E VANTAGGI !

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Effepielle - pag. 15

Tutte le professioni:

Salute e sicurezza sul lavoro per gli operatori sanitari Accreditato con n. 267/17614 Crediti 8

Aspetti transculturali della assistenza nelle differenze multietniche Accreditato con n. 267/17626 Crediti 6

Legislazione sanitaria D.Lgs. 150/2009 e sua applicazione in Sanità Accreditato con n. 267/17787 Crediti 8

La competenza dei professionisti sanitari: analisi e valutazione Accreditato con n. 267/19116 Crediti 8

Valutazione del rischio stress lavoro-correlato, criteri e metodologie Accreditato con n. 267/27231 Crediti 4

Gruppo di lavoro, lavoro di gruppo: la gestione efficace del team sanitario Accreditato con n. 267/34377 Crediti 8

Professioni : Infermiere

L'assistenza al paziente cardiopatico Accreditato con n. 267/26409 Crediti 5

Professioni : Infermiere – Ostetrica/o

L' infermieristica basata sull'evidenza Accreditato con n. 267/17774 Crediti 7

Competenze e abilità dell'infermiere/ostetrica insegnante Accreditato con n. 267/19633 Crediti 8

Professioni: Infermiere – Infermiere pediatrico –Ostetrica/o – Educatore professionale

L’operatore socio-sanitario: profilo, responsabilità, ruolo all’interno dell’équipe assistenziale

Accreditato con n. 267/37264 Crediti 6

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Effepielle - pag. 16

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