Rivista Aeronautica 2 Febbraio

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TEBBRAIO 20I3ANNO TUII

In copertinaFormazione di F-86F al Nell is Air-show 2012.(foto Aldo Bidin0

In 4" di copertinaPattugl ia acrobatica del la PLAAF(Aeronaut ica Mi l i ta re c inese) suChengdu J-1 OAY/SY.

ffoto di Dario Cocco)

MiG-29 special color dell'Aeronautica Milita-re polacca in atterraggio al RIAT 2012.(Foto di Piotr Trojan)

AERONAUTilCAAnno di fonclazione 1956Pubblicazione mensile eclita dall'Associazione Arma Aeronautica

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Chiuso in redazione il l8 febbraio 2013.

Numero di copie stampate nel mese precedente: 31 .430

ll periodico satà inviato in omaggio a "sostenitori" che versennno almeno unasomma annuale dì € 21,00; íl predetto invio si riferisce al solo teftitorio naziona-le. Per spedizioni all'estero si invita a prendere contattÌ con I'amministruzione.

ISSN: 0391-7630

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I

I:

LAeronautica Militare

Revisione dello strumento militare aerospaziale

Lesercitazione "Winter Hide"

Nuovo Centro della NATO in Italia

Rinnovato il trattato per il RSSTA

Storia aeronautical 0

Lattività dei SAS durante l'assedio di Gondardi Massimo Civoli

Scienza, spazio, tecnica e industria

Constellation: nascita e declino del programmaUSA per la riconquista della Lunadi Luca Rizzo

13

Sul filo dei ricordi

Desiderio di volare15

Varie1 8

Le due verità giudiziarie sul caso Usticadi Vincenzo Ruggero Manca

Edward "Eddie" Vernon Rickenbackerdi Alessandro Rao

Aerei famosi: il Macchi M.8di Gregory Alegi

Nuovo test atomico nordcoreano

Legislazione, pensionistica e trattamenti economici 30

r"f-fi

A LAssociazione Anna Aeronautica

@33

Libri 43

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Per aggiornare ilpersonale in congedo sulle più importantiattività relative all'Aeronautica Militare, riteniamoopportuno portare a conoscenza dei nostri lettori la nota che, apparsa il 5 febbraio sul sito ufficiale della For-za Armata, fa il punto sul processo di trasformazione - peraltro non ancora concluso - che Ia riguarda.

Revisione dello strumento militare aerospaziale

tAeronautica Militare negli ultimi vent'anni ha perse-guito un progetto di trasformazione, tuttora in corso,awiando e realizzando un ampio processo di con-

trazione della propria struttura e dei mezzi per adattarsiprogressivamente alle mutate esigenze e a un quadro di ri-ferimento in dinamica evoluzione che I 'ha vista sempre piùimpegnata in missioni internazionali in ambito NATO, UE eONU per la sicurezza e la pace, dai Balcani all ' lraq, Afgha-nistan, Libano e Libia.Si è trattato, in pratica, di una consistente riduzione del nu-mero degli aeroporti, dei velivoli e del personale mirata almantenimento delle capacità operative fondamentali, infunzione del l ivello di ambizione del Paese. Una riduzionesulla ouale si è innestata la recente crisi economica che hadeterminato un'ulteriore contrazione della soesa oubblica eha richiesto un uti l izzo ancor più attento delle l imitate risor-se d isoonib i l i .Questi due fattori, i l processo di revisione e la contrazioneeconomica, si sono uniti e hanno prodotto un forte ridimen-sionamento di tutto lo strumento aerospaziale, reso possi-bile dalla razionalizzazione dei orocessi e delle struttureordinative e organiche ma soprattutto dalla progressiva so-stituzione di mezzi obsoleti con velivoli tecnologicamenteavanzati che privilegiano la qualità (e quindi l 'eff icienza el'efficacia) sulla quantità.ll principio ispiratore della riforma è stato quello di dare prio-rità alle c.d. capacità operative irrinunciabili che sono: difesaaerea, ingaggio di precisione, ISTAR (lntell igence, Surveil-lance, Target Acquisit ion and Reconnaissance), CombatSupport (trasporto tattico e strategico, rifornimento in volo,ricerca e soccorso e Combat Search and Rescue), difesaBMD (Ballistic-Missile Defense) e accesso allo spazio.

In l inea di massima, gli interventi più significativi hanno ri-guardato:

1 . I nf rastruttu relo rga nizzazione.

L'intervento di riordino ha riguardato i l passaggio da unastruttura territoriale ad una funzionale, sostenendo ed ali-mentando parallelamente il processo interforze. Ulteriori re-visioni hanno permesso di semplif icare e snell ire le strutturedi comando per razionalizzare, evitare le duplicazioni, velo-cizzare ed armonizzare i processi interni favorendo, da unlato, icoordinamenti orizzonlali e facilitando, dall'altro, i col-legamenti esterni, in particolare - ma non solo - quell i con lestrutture interforze. Si è poi proseguito con il ridurre la pian-ta organica e la dislocazione di depositi e magazzini, accor-pando e contraendo i sedimi, riducendo e razionalizzando il ivell i delle scorte e velocizzando la movimentazione deimateriali e dei ricambi. E stato poi accuratamente valutatoun più diffuso ricorso all'insourcing, al fine di massimizzarel'uti l izzo delle risorse interne attraverso la rioualif icazione dipersonale per assicurare alla F.A. una maggior autonomia,esigenza particolarmente sentita in caso di Operazioni Fuo-ri dai Confini Nazionali (OFCN). Prosegue il processo di ri-duzione del parco infrastrutturale, in l inea con la riduzionedei sedimi e delle realtà attuali.nonché la semplif icazionedella struttura dei servizi di supporlo, affinando I'organizza-zione e la distribuzione sul territorio dei servizi di Sanità,Commissar iato e Amminist raz ione, Demanio e Support i .Relativamente alla struttura organica, in definit iva, è oppor-tuno sottolineare che il processo di riorganizzazione awiatoa suo tempo ha già conseguito significativi risultati in quan-to ispirato, come detto, a criteri di efficienza ed economicità(accorpamenti, soppressio ni, riorganizzazion i). Per quantoriguarda la struttura operativa, dal 1990 ad oggi gli aeropor-ti armati sono passati da oltre a0 agli attuali 19; gli Stormida23 a 18; i Gruppi di Volo da 41 a 34. I principali prowe-dimenti organici hanno riguardato la soppressione del 30'Stormo di Elmas (Cagliari) e del 53" Stormo di Cameri (No-vara) e la collocazione in "posizione quadro" dell '8' e del 5'Stormo di Cervia (Rimini). Significativa anche la riduzionedei Gruppi Radar: le misure attuate, rese possibil i anche

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AERONAUTICA MILITARE

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grazie alla rapida evoluzione tecnologica che ha interessatoil settore, hanno comportato la contrazione da 14 a 3 delnumero dei Gruppi Radar (di cui uno di prevista chiusuranel 2014) con la contestuale remotizzazione delle funzioni ela chiusura delle due Squadriglie Radar dipendenti. Lo stes-so approccio è stato riservato al settore Meteo, in cui iTele-posti (meteo e telecomunicazioni/meteo) sono passati da65 a 45. E stata inoltre disposta la chiusura dei Centri Me-teorologici Regionali di Brindisi e Pratica di Mare e la tra-sformazione dell 'Ufficio Generale per la Meteorologia,confluito nell'Ufficio Generale Spazio Aereo e Meteorologia.La contrazione dei Reparti operativi ha determinato unaconseguente razionalizzazione anche nei confronti degliEnti logistici: nel periodo in esame si rileva la soppressionedi 40 Enti elariorganizzazione di ulteriori 37.

2. Vel ivo l i .

Contestualmente sono stati awiati programmi di rinnova-mento delle linee di volo che avrebbero terminato la propriavita operativa nel periodo 1990 - 2025 (B-7O7, C-130H, G-222, F-16, Atlantic, HH-3F, AMX, Tornado, AB-212, MB-3394, Sistema Missilistico Spada), avendo ben chiaro chela sostituzione dei sistemi d'arma, per la loro complessità,richiede azioni anticipate di almeno 10 anni.La dotazionecomplessiva dei velivoli si è quindi ridotta da 925 a 593C36%) complessivie da 671 a354 (-47"k) per quanto attie-ne alla front-line (numero di velivoli assegnati ai reparti effi-cienti e pronti allo svolgimento delle attività operative).Segnatamente per la componente da combattimento, dai339 velivoli presenti in inventario agli inizi degli anni novan-ta, l'Aeronautica disporrà di 96 Eurofighter, che a regimepotranno essere ridotti a 72, e 75 Joint Strike Fighter (JSF)(60 CTOL. Convent ional Take Off and Landino. e 15

STOVL, Short Take Off and Landing). Relativamente aimezzi, quindi, farà premio la qualità rispetto ai numeri, por-tando il focus sulle consistenze in front-line. In altre parole,si è preferito disporre di meno velivoli ma tutti (o quasi) di-sponibili, concentrando I'attenzione sull'attività manutentivae logistica. In tale ottica si è operato, spesso a fronte digrossi sacrifici, al fine di mantenere, e quando possibile mi-gliorare, le capacità operative peculiari del potere aereo at-traverso la sostituzione dei sistemi d'arma divenuti obsoleti.

3. Personale.

ll personale militare si è ridotto passando dalle 79.095 unitàdel 1990 alle 42.350 del2012 (-46%).In particolare, si os-serva che il numero degli Ufficiali è passato da 8.275 a5.866 (-24%), quello dei Sottufficiali da 38.042 a 28.893 (-24/"), quello del personale di Leva/Truppa da 28.510 a6.288 (- 76/") e quello degli Allievi da 4,268 a 7ffi tez%).La riforma dello strumento militare prevede, a regime,150.000 unità che per l'Aeronautica significa una riduzioneal di sotto delle 35.000 unità da conseguire entro il 2024, tlche comporterà un graduale adeguamento delle dotazioniorganiche (TOO - Tabelle Ordinative Organiche) dei varienti e reparti della F.A.; in attesa delle naturali fuoriuscitedel personale per limiti d'età o altro, verranno progressiva-mente distinte le posizioni organiche che non saranno piùoggetto di ripianamento. Con riferimento ai limiti finanziari,in corso di definizione da parte dello Stato Maggiore dellaDifesa, sono allo studio differenti ipotesi di rimodulazionedelle consistenze di Ufficiali, Primi Marescialli, Marescialli,Sergenti, Volontari in Servizio Permanente e Volontari inFerma Prefissata (VFP4 e VFPI), indispensabile per salva-guardare le esigenze funzionali delle Forze Armate nel ri-spet to d i un l imi te complessivo pref issato. In f ine, perrimanere in tema di futuro, le linee d'indirizzo generali per ladefinizione della oianta caoacitiva al 2025 indicano una ul-teriore serie di prowedimenti in itinere che consentiranno ilconseguimento degli obiettivi imposti dai disposti legislativiche interesseranno sia l'Area di Vertice con l'attuazione delprogetto "Governance AM", sia l'Area Operativa e Logisticacon la soppressione di Enti operativi - si prevede che ne sa-ranno soppressi 4 (di cui 2 Stormi) e altrettanti (di cui 3Stormi) saranno riorganizzati - mentre di impatto certamen-te non minore sarà la orevista razionalizzazione dell'areaformazione (Comando Scuole) che si inserirà in un ampioprocesso di accorpamento di funzioni omogenee nel setto-re della gestione delle Risorse Umane e della componenteTerritoriale. t

AERoNAitfillcA 2120l13 5r-

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AERONAUTICA MILITARE

ll gen. Bernardis incontra Delegazione del JAPCG alloil personale AM in Afghanistan Stato Maggiore AM

| | 28 gennaio, una delegazione del Jo int Ai r PowerI Competence Center (JAPCC)del la NATO sie reca-I ta in visita allo Stato Maggiore dell 'AM allo scopo diraccogliere informazioni e pioposte su come migliora-re i rapporti e la collaborazione con le nazioni parteci-pant i a l Centro. Nel l 'occasione, i rappreseniant i delJAPCC, guidat i dal l 'Ass is tant Di rector Capabi l i t ies,gen. BAAlessio Cecchetti, hanno presentato gli studie i lavori che sono stati recentemente effettuati dalCentro e, tra gli argomenti trattati, vi e stato, in partico-lare, quello relativo alle possibil i future iniziative di col-l abo raz ione t ra i Paes i de l l 'A l l eanza A t l an t i ca ne lsettore della difesa missilistica.I rappresentanti dello Stato Maggiore AM, a loro volta,hanno presentato aicune proposte intese a migliorarela coilaborazione con il Centro stesso e alcune iniziati-ve che laForzaArmata sta portando avanti nell'ambitodell'Air Power Competence e che il JAPCC potrebbesupportare con la propria esperienza.

!8 febbraio, i l capo d i Stato Maggiore del l 'AM, gen.SA Giuseppe Bernardis , che t ra breve lascerà ta lealto incarico, si è recato in Afghanistan per incontra-

re i l personale del la ForzaArmata che, r ischierato pressoil Regional Command West, fa parte dell 'Airbase SupportAir Advisory Team (ASAAT) di Shinciand e del Joint Air Ta-sk Force (JATF) d i Herat . l l gen. Bernardis , r ivo igendosiper primo al personale che svolge attività di "advising" perimil itari appartenenti alle diverse articolazioni dell 'aeronau-t ica afghana sul l 'aeroporto d i Shindand, futuro polo adde-st rat ivo d i tu t to i l personale d i quel la ' iorza armala, haespresso il suo vivo apprezzamento per I'ecceilente lavorosvolto a favore del Paese asiatico. Successivamente, sullabase di Herat, i l capo di S.M. dell 'AM - rivolto al oersonaledella JATF - ha detto di aver voluto "lerminare qui, i l miomandato dal punto di vista "operativo", perché questa èuna delle punte che meglio esprimono il cambiamento del-I'AM di questi ultimi annl,, sottolineando poi che "voi sietei terminali di un'azione corale che l'AM è oggi in grado diesprimere al meglio".

Al 4' Stormo I'esercitazione"Winter Hide"

!8 febbraio, sulla base aerea di Grosseto, è termina-ta l 'esercitazione "Winter Hlde", che ha visto I 'Aero-nau t i ca danese p rosegu i re un c i c i o addes t ra t i vo

congiunto assieme ai piloti dei nostri F-2000 Eurofighter.l l d is taccamento danese, r ischierato a Grosseio oal 14gennaio 2013, era formato da d iec i caccia F16 e da c i rca120 uomini del 730th Fighter Squadron, repar io operat ivodel F ighter Wing del la Royal Danish Ai r Force d i s ianza aSkrydstrup.Nel corso dell 'esercitazione - che è stata organizzala nell 'ambito di un accordo bilaterale tra idue Paesi allo scopodi ottimizzare I 'addestramento avanzato al combattimento aereo tra i piloti della Royal Danish Air Force ed i colle-ghi i ta l ian i - sono state programmate d iverse t ipo logie d i operazioni , inc lus i vo l i d iurn i e not turn i , "Close Ai r Sup-port", rifornimenti in volo, attacco al suolo e combattimento manovrato.(Testo e foto di Luigi Sani)

Concluso il primo corso per "Specialisti F-35 JSF"| | 1 febbraio, sull 'aeroporto di Cameri, sono stati consegnati ai primi sottufficiali dell 'AM gli attestati di qualif ica rela-I t ivi al corso di cambio specialità per poter operare quali specialisti sul velivolo F-35 JSF (Joint Strike Fighter). AlI termine dell ' i ter addestrativo, iniziato i l 14 gennaio e svoltosi presso la Direzione Addestramento del 1" RepartoManutenzione Velivoli (RMV), i l col. GArn Flavio Guercio, direttore del RMV stesso, ha consegnato al personale,proveniente dal 32' Stormo di Amendola, gli attestati di f ine corso relativamente alle specialità di "Meccanico JSF"che, unitamente a quelle di "Avionico JSF" e "Armiere JSF", caratterizzera gli specialisti incaricati di operare sullanuova macchlna. Specialisti che, in un prossimo futuro, frequenteranno anche i corsi tecnici specifici presso la baseaerea USAF di Eglin (Florida) per conseguire la piena capacità manutentiva dell 'F-35."La Direzione Addestramento del 1' RMV - si legge in una nota diramata in proposito dall'AM - già deputata alla for-mazione di tufto il persanale tecnico, ufficiali e sottufficiali, destinato ad operare sui sistemi d'arma Tornado ed Euro-fighter, entra ora in una nuova fase, iniziando a confrontarsi con le esigenze didattiche legate alla prevista entrata inIinea del nuovo sistema d'arma di quinta generazione, dalle caratteristiche progettuali, costruttive e operative sicura-mente innovative. Tale attività rientra tra i compiti del Centro Polifunzionale Velivoli Aerotattici (Ce.Po.V.A.) di Came-ri, da cui il 1' R.M.V. dipende, relativi all'implementazione dei fattori logistici e di sviluppo del programma F-35 JSF".

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:-.. AfRONAUTICA MILITARE

"Aquile turrite" al 61o Stormot8 febbraio, a Galatina, sede del 61' Stormo, cinque all ievi uf-

f iciali oiloti del corso "Grifo V" e due ufficiali delle Forze aereedella iìepubblica di Singapore hanno ricevuto l 'aquila turrita,

simbolo del pilota militare. I nuovi piloti mil itari i taliani verranno oraassegnati ai Reparti di destinazione per essere impiegati sui velivoliconvenzional i u t i l izzat i nel le l inee d i t rasporto, supporto, r icerca esoccorso aereo. I piloti singaporiani, invece, proseguiranno per altrisei mesi i l proprio addestramento presso il 61'Stormo, frequentan-do il corso LIFT (Lead In Fighter Training) propedeutico per la suc-cessiva assegnazione alle l inee aerotattiche del Paese di origine.La cer imonia, a l la quale erano present i - o l t re a i fami l iar i de i p i lo t ivarie autorità civil i e militari, è stata presieduta Comandante delle Scuole dell 'Aeronautica Militare-3" Regione Ae-rea, gen. SA Mario Renzo Ottone, che, come da lradizione, ha appuntato l 'ambito distintivo sul petto dell 'al l ievo pri-

mo classificato.

Nuovo Centro della NATO in ltaliaI | 1o qennaio, suil la base dell 'Aeronautica Militare di Poggio Renatico ove ha sede il Co-

I manlo delle OperazioniAeree (COA), è stato attivato i l DACCC (Deployable Air Com-I mand e Control Centre - Centro rischierabile di comando e controllo) della NATO, primaunità del suo genere, concepita per assicurare flessibil i tà alla struttura di comando e con-trollo aereo della NATO stessa.

"La missione del DACCC - reca in proposito una nota dell'AM - si integra direttamentenel nuovo concetto di struttura di Comando e Controllo NATO ed ottimizza la capacità didispiegamento dette relative forze in aree d'interesse, grazie anche all'unità radar rischie-rabile, interna allo stesso DACCC".

"La necessità di questo nuovo Ente - viene spiegato nella nota citata - nasce dalla consi-degli scenari internazionali con !'accresciuta esigenza di poter controllare operazioni ae-territorio dei Paesi dett'Alteanza. Da qui il bisogno di dotarsi delle capacità di Comando e

de razio ne dell'evol uzio neree anche ben al di là delControlto tipiche di un CAOC (Combined Air Operations Centre - Centro per Ie operazioni aeree combinate), attra-verso strutture mobiti e proiettabili, cosi come sono ormai da tempo mobili e proiettabili le forze operative" '

Cambi di comando e assunzioni d' incarico nell 'AMl l 24 gennaio, sulla base aerea di Pratica di Mare, i l col. GArn Maurizio Nastasi ha assunto la direzione del 6' RepartoManutenzione Elicotteri subentrando al pari grado Maurizio Pennarola.

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AERON AUT I C A IIIILIT A RE

Rinnovato I'accordo italo-tedesco per il RSSTAI | 5 febbraio, presso il Reparto Sperimentale e di standardizzazione al

I T i ro Aereo insSfnt d i t jec imomannu, i capi d i Stato Maggiore del -

I l,Aeronauticà Vltitaró e della Luftwaffe, gen. SA Giuseppe Bernardis e

ten. gen. Karl Mullner, hanno firmato i l nuovo trattato internazionale che

regoia per i prossimi sei anni l 'ul i l izzo delle strutture della base aerea

da parte delle nazioni contraenti.*Cbn ta firma dett'accordo - si legge in una nota dell'AM - viene ulterior-

mente rafforzato il legame di collaborazione con il "coutente" tedesco, la

cui presenza sutl'isdta risale ormai al 1959, rappresentando una realtà

ben integrata nel tessuto sociale della Sardegna" 'E da ricòrdare in proposito che il RSSTA assicura i l supporto logistico-

operat ivo a l le vai ie component i aeree d i vo l ta in vol ta r ischierate sul -

iàeroporto di Decimomannu, operando inoltre a favore della collettività

con aitiuità di ricerca e soccorso, i l servizio meteorologico e i l controllo

di awicinamento del traffico aereo civile e militare.

Visite straniere a enti e reparti dell'AMll Royal Jordanian Geographic Center al CIGA

| | 5 dicembre, una oetefiai 'ùné oet noyar Jordanian Geographic center del Regno Hascemita di Giordania, guidata dal

I suo direttore, B. Gen. Àwni Moh,d salóh Kasawneh, ha compiuto una visita al Òentro Informazioni Geotopografiche Ae-

I i. l ,ì"ì,ì ióiìà iórenjot rratica di Mare. Netcorso del'evento sono proseguite.le discussionifinalizzate all ' implementazio-

ne del l , in tesa tecnica u igànte t ra i due paesi nel set tore del le in iorma2ioni geograf iche e, in par t ico lare, sono state

esaminate le possibil i forme di collaborazione in campo aeronautico.

Delegazione slovena al 72' Stormo

I r zs"gennaio, una delegazione stovena ha visitaro i l 72" stormo assistendo all ' i l lustrazione dei compiti istituzionali della

I siudra diVoio Basico Éiicotreried approfondeÀoo poi tefasi*l l ' i ter addestrativo degli all ievi pilotisoffermandosi.prima

| ór;; ir cruppo lstruzione professiódale e poi preòso il 208' Gruppo Volo e nell 'Aula INSIAU del citato Gruppo lstruzio-

ne professionate, oove, graiie ào un particolàre .ist"ra informatico, gli all ievi hanno la possibil i tà di seguire.le lezioni in

modalità ,,e-learning,,. La delegazione ha successivamente visitato anche il Gruppo Efficienza Aeromobili, dove è stato

presentato l'elicotteio TH-500B da addestramento basico in dotazione al Reparto'

Gli "spadini" al Pegaso VI I 21 dicembre, presso l ,Accademia Aeronautica, ha avuto luogo la cerimonia per la consegna degll "spadini" agl i al l ievi del l "Pegaso V",

I attuale prima classe dei corsi regolari del massimo lst i tuto diTormazione del l 'AM. come da tradizione, lo "spadino", simbolo di apparte-

I i l i ]Jf i ; ; .*nià Àìi i t"r", è srato consegnaro agti ai l ievi del prìmo anno dai frequentatori deìla terza classe a simboleggiare i l pas-

saggìo di consegne, tradizioni 'e valori che sì iramandano, di generazrone in generazione, tra i frequentatori del l 'Accademia Aeronautica'

presenti al la cerimonia, tra gl i al tr i - tutt ì accolt i dal comanda-nte del l ' lst i tuto gen. BA umberto Baldi - i l comandante del le scuole A M-3"

Regione Aerea, gen. SA Maio Renzo Ottone, i l padrìno del Corso, gen. SA Càrlo Magrassi, i l capo del Corpo deì Genio Aeronautico, gen'

isp. capo GArn Domenico Esposito, i l capo del Corpo di Commissai iato Aeronautico, gen. isp. capo CCrn Raffaele Tortora, Ì l gen div AA-

ra Giuseppe Li causi in rappresentanza del generale del Ruolo del le Armi, e ì l br ig. gen. csrn Michele Losito, in rappresentanza del capo

del Corpo Sanitario Aeronautico.

ll 21o anniversario del "LYra 35"I | 13 oennaio, a Montemurlo. ha avuto luogo la commemorazioneI Oet Zi o anniversario della caduta, awenuta l '8 gennaio 1992 sulI monte lavel lo , del G.222 "Lyra 35" impegnato in una miss ioneaddestrat iva, con la morte del l 'equipaggio composto dal magg'

Carlo Stoppani, ten. Paolo Dutto e m.llo Cesare Nieri 'A l la cer imbnia - che ha v is to la celebrazione d i un r i to re l ig iosonella chiesa di Fornacelle e la deposizione di una corona al monu-

mento eretto nei giardini della stessa località a ricordo dei tre ca-

dut i - erano presént i numerose autor i tà c iv i l i e mi l i tar i , una fo l ta

rappresentanza della 46" Brigata Aerea e di all ievi della Scuola Mi-

l itàie AM "Dohuet", i l gonfalone di Montemurlo e molte rappresen-tanze con l aba r i de l i e Assoc iaz ion i d 'A rma l oca l i con i n t es ta

ouella dell 'AAA di Prato.

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AERONAUTICA MILITARE

Al col. Piccolomini la "Legion of Merit" degli USA

| | 29 gennaio, al Comando Scuole dell 'AM-3' Regione Aerea di Bari, i l col. USAF Christopher D. Cook, addetto aeronau-I t ico presso I 'ambasciata statunitense in Roma, ha consegnato al col. pil. Gianluca Piccolomini la decorazione "Legion ofI Merit" conferitagli dal presidente degli Stati Uniti d'America.Nella lunga motivazione viene esaltata l 'opera svolta dal col. Piccolomini quale ltalian Senior National Representative(SNR), tra i l 2008 e i l 2013, nell 'ambito del programma multinazionale Euro-NATO Joint Jet Pilot Training (ENJJPT), consede presso l '80" Flying Training Wing nella Sheppard AFB,Texas, evidenziando, in particolare, che l 'uff iciale italiano èstato ideatore di numerosi ed innovativi progetti, volti alla ri-cerca di ollimizzazione tra"budgeting and quality of trainin$',oltre ad aver promosso, quale "Spokesman" del gruppo degliSNRs, un'immagine di estrema efficienza e capacità del con-sesso ENJJPT.È da soitolineare in proposito che la consegna della "Legionof Merit" è stata un'occasione di particolare rilevanza, in quan-to mai, nel passato, un Senior National Representative è statoinsignito di questa significativa onorif icenza.La "Legion of Merit" è una decorazione militare degli Stati Uni-ti d'America, istituita dal presidente Franklin D. Roosevelt nel1942, ed è l 'unica decorazione americana suddivisa in gradi,sesta nell 'ordine delle più alte decorazioni di quel paese, dopola Medaglia al Servizio Superiore di Difesa e prima della Cro-ce al Valore Aeronautico.

Gli "Annual Awards" all ' ENJJPT di Sheppard

| | 2 febbraio, su l la base USAF di Sheppard nel Texas, s i è svol ta la cer imonia per la consegna degl i "Annual Awards"

I nell 'ambito del programma ENJJPT (Euro NATO Joint Jet Pilot Training). I r iconoscimenti, suddivisi per categorie, sonoI stati consegnati al personale che nel corso dell 'anno si è distinto per impegno, competenza e professionalità in base aduna classifica sti lata da una commissione dell '80' Flight Training Wing che ospita i l programma ENJJPT.Nell 'ambito dei vari riconoscimenti,.sono stati premiati, quali "Flight Commander of the Year", anche due ufficiali i taliani pr-loti istruttori appartenenti alla Rappresenlanza dell 'AM (RAMI) di Sheppard, istituzione che ha i l compito di monitorizzarelo svolgimento dell ' i ter istruzionale degli all ievi piloti delle nazioni aderenti ai programmi ENJJPT e JSUPT (Joint Speciah-zed Undergraduate Pilot Training).E da sottolineare in proposito che, f ino ad oggi, oltre cinquecento piloti mil itari i taliani hanno ottenuto i l brevetto di volonella base di Sheppard.

Hanno giurato i maresciall i del corso "Phoenix"| | 21 novembre, a l la Scuola Marescia l l i de l l 'Aeronaut ica Mi l i tare d i V i terbo, i 67 neo-marescia l l i de l 13 'corso "Phoenix" ,

I promossi lo scorso 6 settembre (v. anche pag. 4 di Aeronautica n. 1012012), hanno prestato giuramento in forma indivr-I duale davant i a l la Bandiera d ' ls t i tu to e del comandante dei cors i e v ice comandante del la Scuola, co l . p i l . Eugenio Ro-vazzant.

Raduni nell 'AM89'Corso AUPC

I n occasione del 40' anniversario del loro arruolamento inI nU, it 29 gennaio i frequentatori dell '89' Corso all ievi uffi-I ciali piloti di complemento "Polaris" si sono ritrovati pressol'Accademia Aeronautica, lstituto che per primo li accolse.Nel corso del raduno i partecipanti - oltre ad aver ricordatopresso la Cappella i l compagno di corso, ten. col. pil. MarcoBetti, medaglia d'oro al VM, caduto con il suo equipaggio i l 3set tembre 1992 nel c ie lo d i Konj ic (Bosnia - Erzegovina)nell'effettuazione di un volo umanitario - hanno visitato con vi-va emozione le aule, g l i a l loggi ed a l t r i luoghi che l i v iderogiovani ed entusiasti allievi piloti.

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Dal 10 maggio al 30 novembre 1941

L'attività dei SAS durante I'assedio di Gondar

l î ot to la pressione del le forze\br i tanniche e abissine, i l ducalvlAmedeo di Savoia Aosta ordi-na alle forze italiane di proseguire lalotta nei ridotti dell 'Amba Alagi, delGal la Sidama e del l 'Amhara. Che-ren cade il 27 marzo 41 ed apre lastrada oer Asmara che cade i l 1 'apr i le, i l 19 maggio è la vol ta del-l 'Amba Alagi seguita da Gimma il 21giugno. Resiste il caposaldo di Gon-dar. l l gen. Gugl ielmo Nasi avevaprovveduto a fortificare la città, nelterr i tor io del l 'Amhara in prossimitàdel lago Tana, con quattro capisaldiesterni (Culquaber, Blaf i r , Tucul eUelag); alla difesa dovevano prov-vedere 13 battagl ioni nazional i , 15coloniali (ascari) e qualche squadro-ne di caval ler ia indigena per circa40.000 uomini in totale. Le nostreforze aeree sull'aeroporto di Gondare r a n o c o s t i t u i t e d a d u e c a c c i aCR,42 e da un Ca.133 mult i ruolo.In previsione del l 'assedio che sa-rebbe presto diventato una realtà, ilgen. Nasi procede al la requisiz ionee all 'acquisto di tutto quello che puodiventare ut i le, in part icolare le r i -sorse alimentari che devono soddi-s f a r e a n c h e l e e s i g e n z e d i u n agrossa comunità di connazionali ci-vili. Quando le forze britanniche in-ves tono la c i t tà , uno a l la vo l ta icapisaldi esterni cadono dopo stre-nua resistenza, gli atti di eroismosono innumerevoli. Paradigmatico èquel lo del ten. pi l . l ldebrando Mala-volta, MOVM al la memoria, i lquale,al r ientro da una r icognizione conl 'ul t imo CR.42 r imasto e dopo unimpari e vi t tor ioso combatt imentocontro la caccia avversaria, v ieneattaccato da un terzo caccia nemicoe colpito a morte riuscendo, primadi morire, ad atterrare nella savana.ll giorno seguente un aereo nemicolascia cadere sul l 'aeroporto i l se-guente messaggio: "Un omaggio alpilota del Fiat; è stato un valoroso -South African Air Force,,. Era il 23novembre. l l 27 novembre i l gen.Nasi invia plenipotenziari per tratta-re la resa. ll 30 novembre depongo-no le armigl i ul t imi presidi .

di Massimo Civol i

G ià da l mese d i magg io lo S ta toMaggiore della Regia Aeronautica sirende conto di dover fare il possibilee I ' imposs ib i le per mantenere uncordone ombel icale con Gondar ealleviarne le condizioni: la città è di-ventata una isoletta italiana in mez-zo a un oceano britannico.L'esigenza primaria è rappresentatadai soldi (per gli acquisti) e dai me-dicinali, più tutto quello che è oppor-t u n o f a r a r r i v a r e ( i n f o r m a z i o n i ,quest ioni amministrat ive ecc.) . lm-perativo è che i gondarini sentanol ' l ta l ia vic ina. Al Nucleo Comunica-zioni Ala Littoria dei SAS, i ServiziAerei Speciali della R.A., viene ordi-nato di organizzare voli per Gondarcon vel ivol i SM.75 con una l ivreamolto appariscente che indica la na-tura umanitaria del volo (ma questonon servirà a molto). Gli equipaggisono su base volontaria; i rischi delvolo, a parte uno spazio aereo total-mente in mano al nemico, sono al-t i ss imi . Come ass icuraz ione su l lavita è previsto per tutti un cospicuopremio in danaro: ai capi equipag-gio andranno 50.000 l i re. La mis-

sione prevede le trat te Guidonia-Bengasi-Gondar (aeroporto di Azo-zo)-Gibuti (Somalia Francese per ilrifornimento) - Bengasi-Guidonia, intutto circa 10.000 km per 54 ore,40delle quali in volo. I capi equipaggiodi questi voli al limite dell' impossibi-Ie si guadagnano anche una splen-d i d a M e d a g l i a d ' O r o a l V a l o r eAeronaut ico ; ques t i sono i l s . ten .Emil io Orlandini , i l ten. Max Perol i , i lcap . Eg id io Pe l l i zzar i , i l ten . Lu ig iBalletti, i l cap. Leonardo Bonzi. L'ul-t i m a m i s s i o n e d e l 1 2 n o v e m b r e1941 del ten. Bertolini finisce tragi-camente in località Magdala. Gon-dar si arrende pochi giorni dopo.Durante le mie ricerche sono venutoin possesso di un articolo del giorna-le "Le vie dell'aria" del 30 novembre194'1 scritto dal giornalista e pilotaManer Lua ld i , secondo p i lo ta de ls. ten. Orlandini in uno dei vol i perGondar; dopo la guerra continuerà lasua brillante carriera di giornalista epilota sportivo. Chi meglio di un pro-tagonista può rappresentare i pen-sieri, le paure e I'atmosfera di unamissione dai contorni così epici?

Ascaro delle truppe regolari di colore con un SM.75 su un aeroporto dell'A.O.I.fSM.75, per le sue caratteristiche e prestazioni, era l'aereo preferito per effet-tuare, nella versione Grande Autonomia (GA), voli a lunghissimo raggio comequell i di cui trattasi, i l volo Roma-Tokio-Roma e I 'attacco a Porto Sudan eAsmara partendo da Rodi.

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STORIA AERONAUTICA

Lucido della zona di Gondar consegnato al s, ten, pil. orlandini. lnteresanti le

annotazione su Alomatà e Dessié.

datta bellezza naturale, dalla vege-tazione eccessiva es7lodente, d'uncolore verde denso, violento, umi'do. Descrivere la nostra commozio-ne nel posare le ruote doPo trediciore di volo consecutive, su questaterra affidata all'ineguagliabile eroi-smo dei nostrÌ soldati è lmpossibile'Molti ufficiali si erano adunativicinoall'apparecchio. Un automezzo siera portato accanto alla macchinaper ricevere la posta e i medicinali.Cinquecento metri Più lontano eraun gruppo di soldati e sottufficiali.Osservavano in silenzio lo scaricodell'apparecchio. Ho consegnato adun ufficiale della Milizia un plico in-viato dal Gen. Galbiati. ll plico con'teneva i nuovi gradi degli ufficialipromossi per merito di guerra' Hoparlato con il Colonnello pilota Bu-soni. Mi ha, in Poche Parole, confer-mato lo spirito formidabile deigondarini. Del resto è sufficienteguardarli negli occhi. "E per i uive-riZ". Uo chiesto. "ll pane di ceci ab-biamo scoperto che è buonissimo!"'Mi hanno risposto. Essi sono riuscitia convogliare nell'interno del territo-rio da loro conservato alla Patria,motti capi di bestiame. Hanno quin-di un certo quantitativo di carne.Tutti mi hanno Parlato con commo-zione di un messaggio inviato, mipare. it giorno prima del nostro arri-vo dal Duce. "ll Duce ci segue mol-to, ci è molto vicino". Mi hannodetto. E di questo erano particolar-mente felici. "Dite in ltalia che resi-steremo fino at limite delle forze!".Ero tanto commosso che non avevoforza di profferir parola' Eran tra-scorsi 20 minuti. Era necessario ri-partire subito.Motori in moto. Attardarsi avrebbepotuto significare l'offerta al nemicodel nostro apparecchio. Salutiamocon la mano. A bordo siamo tuttimuti. Rotta per la Somalia francese.Si inizia Ia seconda parte della no'stra missione: il recupero dell'equFpaggio di Peroli. Sono le otto delmattino di mercoledi. Da 24 ore sta-mo praticamente in volo. Effettuiamouna rotta un Po'tormentosa' Dob-biamo evitare le basi aeree nemiche(Nota 2). Noi raPPresentiamo unapreda faciie ed allettante' Ci trovia-'mo

a pochi chilometri in linea d'ariadalla principale base aerea inglesedella Somalia britannica: Zeila. Nonesiste modo di ricoverare I'aereo. llsolleone batte implacabile' Più di 50

segue +

,,... Là nostra missione si dividevain due parti: recare agli eroi di Gon'dar medicinali e tentare il salvatag-gio di Perol i e com7agni nel laSomalia francese (l'9M.75 di Peroliera stato distrutto in una incursionenemica a Gibuti durante Ia Prece-dente missione, NdA). ll volo avevacarattere di urgenza. Le notizie cheprovenivano da Gibuti non eranomolto chiare. Si sapeva che il brevetratto di terra francese è sottopostoquotidianamente al feroce controlloingtese. Era necessario, quindi, arri'vare al più presto. Prowediamo allamessa a punto dell'aereo. La mac-china viene controllata in modo ri-goroso. Sarà certamente sottopostaad uno sforzo inverosimile. Il nostroprogramma Prevede infatti un volopressoché cont inuato di c irca10.000 km. Un martedi (nota 1) alle8.10 del mattino abbiamo lasciatoun aeroporto (notal) dell'ltalia e do-po cinque ore atterriamo in un cam-po dett'Africa settentrionale (nota 1)'Molticompagni ci attendono. ll rifor'nimento (parecchie migliaia di litridibenzina) implica poche ore di sosta.Assistiamo ad un'incursione ingle'se, e alla reazione formidabile dellanostra difesa contraerea. ll cielo èsaturo di suoni laceranti. Gli inglesidileguano con rapidità impressio'nante, inseguiti dalla nostra caccia.Si riparte. E pomeriggio inoltrato'Con un balzo solo di circa 3.000 kmci dobbiamo portare attraverso tuttoterritorio nemico, fino a Gondar. Abordo ha inizio la silente attività di

ognuno. La navigazione è Proble-matica. tnfatti, Per ragioni owie, ènecessario conservare un assolutosilenzio con la radio. Si sta in ascol-to; e si è confortati dall'assistenza diuna formidabile stazione italiana di'stante ormai migliaia dichilometri' Eormai notte. Il deserto assume uncolore violaceo. Le vaste dune per-dono fisionomia: si uniscono tra diloro in un colossale connubio' Daore ormai voliamo. Qualche volta abordo si è colti da forme di fissazio'ne. Sembra imPossibile che quellaelica non debba stancarsi. E si ini-zia cosi un segreto colloquio quasiamoroso, appassionato. I nostri oc-chi sono in attività tormentosa. Sia-mo al t raverso di Kerna' Orapercorreremo un tratto del desertoNubico, poi il Nilo riapparirà. Il Niloè stata la nostra muta autentica sta-zione radio. lt punto è fatto. Si inne-stano i gradi in bussola' Siamoormai in regione El Butana. La metaè vicina. La nostra Posizione a ri-dosso (albeggia ormai) degli altimonti dell'Ahmara. Piove a diluvio:ai diluvi si alternano schiarite chesembrano facilmente raggiungibili.Sono dodici ore che voliamo conse'cutivamente. Si costringe I'apparec-chio a raggiungere una quotamaggiore: sotto di noi celate dallenubi si elevano cime di considere-vole vigore. Attraverso un grandespiraglio scorgiamo, in lontananza'prima itdelineare dei monti, poi il la-go Tana. L'apParecchio discende aspirale e viene anche egli ubriacato

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STORIA AERONAUTICA

gradÌ di calore. Dopo pochi minutidall'atterraggio arrivano Perol| GaFloni e compagni. L'abbraccio è lun-go, quasi c inematograf ico e lacommozione, questa volta è per-messa. Tanto il sudore si confon-derà eventualmente con le lacrime!Ma come proteggere ora l'apparec-chio! C'è forse la speranza che gliinglesi siano tanto distratti da nonscorgerlo nell'immensa piana deser-tica? Bisogna tentare di partire al piùpresto. Solo un miracolo può salvar-ci. Con una pompa a mano più disettemila litri di benzina fanno in-gresso nei capaci serbatoi del no-stro magnifico "Savoia". E i motori?Un'occhiata e poi grande speranzanella prowidenza divina. Ad un cer-to momento ecco l'allarme. Un rico-gnitore è comparso. Ci ha visti? Nonci ha visti? Awiserà subito la cac-cia? Non si sa. Ci toglie dal dubbioun francese. E se si facesse in tem-po a decollare prima? Forza ragazzi!E con una lena formidabile l'aereo èmesso in condizioni di partire. Saràancora fedele? Non sl sa. Ma è ne-cessario it tufto per tufto. E il pome-riggio del mercoledi. l'aereo, saturodi benzina , si accinge alla partenzache sarà faticosa e drammatica. llcaldo terribile rende assai difficile idecolli con forte earico. Al momentodel decollo mi accorgo che c'è unpasseggero in più. E piccolo, bello e

vestito in cachi. E il figliodi un combattente diGondar che ritorna a ca-sa. L'ha portato fin quiPerolie ha seguito le sor-ti dell 'equipaggio. Glichiedo:"Dove va il signo-re?". "A Salerno!". "Unaparola!". Dico io. Miguar-da, e sorride. Siamo innove a bordo. Dopo il de-collo non osiamo espri-mere la felicità che ècollettiva. Non si sa mai!ll sole tramonta per la se-conda volta. La luna nonnasce, le stelle brillano; ilnostro aereo riprende illungo cammino. Dopoquattordici ore divolo ab-biamo atterrato al mattinodel giovedi in Africa set-tentrionale. Un riforni-mento rapidissimo eabbiamo puntato la pruaverso l'ltalia. E permessoora d'essere felici. Ri-mandiamo di qualcheora. Non si sa mai. AIIequattro del pomeriggio delgiovedi, dopo altre sei oredi volo atterriamo a Ro-

Carta personale del s. ten. pil. Orlandini con larotta per Gondar, Gibuti e Bengasi da lui stessodisegnata (p.g.c. Franco Orlandini).

ma. I nervi si sono abbandonati ad no di Salerno. Mi dice "Grazie". Mauna quiete inusitata, dolcissima. A piange. ll suo cuore è rimasto asera ho accompagnato alla stazione Gondar col papà vestito in cachi, an-il piccolo gondariio. E salito sul tre- che lui, ma con il fucile vero".

Nofa l. L'assenza nel testo di riferimenti di date e di luoghi è dovuta alla riservatezza connessa allo stato di belligeranza.Nota 2. ll Comando aeroporlo di Azozo ha fornito al s.ten. Orlandini un lucido che riporta l'area di Gondar e la pista ingrandita. Riportaanche la rotta iniziale per Gibuti con I'awiso di tenersi a debita distanza da Alornaià e Dessiè, sedi probabili di reparti della South AlricanAir Force.

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Un SM.75 su un cÍìmpo africano

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SCIEI;IZA:' SPAEIO'TECIiU C A E TND, IIS TRT A),

Constellation: nascita e declino del programmastatunitense per la riconquista della Luna

| | programm a Conste l la t ion v ide laI sua or ig ine nei pr imi anni 2000, sot-I to le spinte del pres idente GeorgeW. Bush per i l r i lancio del volo spazia-le umano al l ' indomani del l ' inc identedelio Space Shuttle Columbia. L'o-biettivo ult imo era Io sbarco di astro-nau t i su l P iane ta Rosso , men t re i lr itorno alla Luna era cla considerarsicome un passo intermedio necessarios ia pe r l o sv i l uppo tecno log i co cheper l 'acquisizione di lulto i l know howoperat ivo. Le l inee guida d i sv i luppodel programma subirono differenti re-v is ioni nel corso cìegl i anni , ma l 'am-m i n i s t r a z i o n e B u s h s e m b r a v afermamente convinta dell ' importanzastrategica di una nuova conquista del-la Luna. Furono quindi f inanziati i pro-getti per lo sviluppo sia delle capsuleOrion che avrebbero dovuto traspor-tare astronaut i ed equipaggiamentosu l l a Luna , s i a de i s i s tem i d i i anc iodedicati (Ares led Ares lz). Tuttavia, ainizio 2010, i l neoeieito presidente de-g l i U S A , B a r a c k O b a m a , c a n c e l l ògran par te dei fondi dedicat i a l pro-gramma Constellation, ntenuto estre-mamente costoso e caratterizzato dascars i r i torn i s ia da un punto d i v is taindustriale che di sviluppo della tecno-logia necessaria per i l raggiungimentodel vero obiettivo, la conquista di Mar-te entro i l 2030. Furono mantenute invita solo le strutture dedicate alla rea-lizzazione della capsula ed all'ideazio-ne de i l a nuova a rch i t e t t u ra de ls is tema di lancio, resa ormai obbl iga-toria a causa del pensionamento degiiSpace Shuttle.

di Luca Rizzo

Come accennato, i l programma Con-stellation prevedeva in origine lo svi-luppo sia dei due nuovi lanciatori chedei veicoli per il ritorno sulla superficielunare: la capsula Orion per il traspor-to degli astronauti, il modulo Altair perlo sbarco sul la Luna e un s is tema dipar tenza dal l 'orb i ta terrestre denomi-nato Earth Departure Sfage (EDS).Pu r s im i l i come conce t to base a l l egloriose Apollo adoperate negli anni'60 e '70, le capsule Onbn sarebberostale un concentrato di nuova tecno-logia, che avrebbe consent i to d i im-p i e g a r e l a s e m p l i c i t à d e i s i s t e m ispaziali basati sul concetto di capsulada r ientro in tegrandola eon s is temielet t ronic i dr u l t ima generazione, conpo tenze d i ca l co lo asso lu tamen teinímmaginabi l i a l l 'epoca del la pr imacorsa aiia Luna.ll modulo Altair avrebbe portato quattroastronauti sulla superficie lunare, sfrut-tando il sistema brillantemente adope-ra to da i vecch i Luna r Modu le : undescent stage avrebbe consentito I'al-lunaggio sfruttando quattro motori RL-10 ( ve rs ione mod i f i ca ta d i que i l i g ràesis tent i ed in uso sul l 'upper s tageCentaur) , mentre un ascent s tageavrebbe riportato gli astronauti a bordodella capsula Orion, che sarebbe rima-st ra in orb i ta lunare senza equipaggioduranie le fasi di escursione lunare. Adifferenza delle missioni Apollo, il pro-gramma Conste l la t ion aveva comeobiettivo principale l'allunaggio sulle re-gioni polari, ritenute di interesse strate-g i co da l l a NASA pe r l a cos t ruz ionedelie future base lunari a causa della

disponib i l i tà d i ghiaccio d 'acqua e d ia ree pe rennemen ie i n ombra , nonesposte alla radiazione solare.L'Earth Departure Stage era statoconcep i t o co rne l a l ocomot i va cheavrebbe consentito al "treno lunare" diabbandonare la grav i tà terrestre. Adi f ferenza del vecchio prograrnmaApolto, tutiavia, il treno lunare sareb-be stato assemblato in orbita terrestre(Earth Orbit Rendez-vous). lnfatti, alloscopo di aumentare la massa utiie peril viaggio verso la Luna, erano previstidue l anc i d i f f e ren t i : g l i as t ronau t i abordo della capsula Orion sarebberodecoliati con il lanciatore Ares I /siste-ma bistadio formato da un srngolo So-lid Rocket Booster aerivato da quelliadoperati suilo Space Shuttle e da unsecondo stadio J-ZX a combustibile l i-quido, evoluz ione dei leggendar i J-2dei razzi Saturno), mentre l 'ÉDS ecj i lmodulo Altair sarebbero stati lanciaticon i l potente Ares t/(propulso da seiRS-68 e da due booster ausil iari).l l programma prevedeva uno sviluppograduaie, che avrebbe permesso dap-prima alla capsula Orion di divenire i lsostituto dello Space Shuttle nei volidi rifornimento e di trasporto equipag-gio per la Stazione Spaziaie Interna-z iona le ( lSS) . I n segu í to l a nave t taavrebbe raggiunto la Luna e negli an-ni successivi, intorno al 2030, avreb-be portato I'umanità alla conquista delPianeta Rosso. Tuttavia, le decisionidei la pres idenza Obama hanno dra-sticamente ridimensionato le ambizio-n i del programma Conste l la t ion,aprendo di fatto la strada agli investi-menti privati per lo sviluppo di sistemicomrnerc ia l i per i l r ì forn imento del laStzione spaàiale internazionale (lSS)(come la capsula Dragan sviluppatadalla società Space X), e lasciandoalla NASA il solo compito di sviluppa-re un potente razzo per l'espiorazioneinterp lanetar ia e d i proseguire nel larealizzazione delle capsule Orion chesarebbero state uti l izzate solo comernezzi di salvataggio per l 'evacuazio-ne del la lSS.L ' i dea d i r i conou i s ta de l l a l una sem-bra sostanzialmente abbandonata daparte degli USA, ma altri attori si stan-no lentamente preparando per rag-giungere I 'ambizioso obiettivo che nellontano 1969 consentì agli Stati Unitidi vincere la "Corsa allo spazio".

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SCIENZA, SPAZIO, TECNICA E NDASTRIA

La:NASA per un ambiente abitativo spaz,ialeI a NASA ha reso recentemente noto che dal l 'apr i le del 2012 staI sviluppando - sulla base di quanto già costruito ed impiegato perL.la Stazione spaziale internazionale (lSS) compresi imoduli itatia-ni MPLM (v. anche pag. 10 di Aeranautica n. 312011) - un dimostrato:re di fattibitità p-er la realizzazione di un "Deep Space Habitaf' (DSH)vofto a realizzare un possibile ambiente abitativo per una missioneumana nello spazio profondo o verso Marte e, quindi, oltre l'orbita ter-restre.ll DSH, ha preòisato la NASA, è composto da un modulo delle dimen-sioni del labotato:río'della lSS, un modulo MPLM e un tunnel di raccor-do dotato,di ' camera di compensazione e portel lone per te att iv i tàextraveicolari.A quanto sopra,,già in fase di montaggio, andranno in seguilo aggiuntiuna capsula Orion (v. pag. 1 1 di Aeronautica n. 312012 e articoli pre-cedenti in essa richiamati)e un MMSEV (Multi-mission Space Explo-ration Vehicle), cioè un roverper:bievi esplorazioni su corpi celesti a bassa gravità. ll DSH è stato pr:ogettato in dueversioni principali: la prima per una permanenza di 60 giorni e I 'altra per una permanenza di 500 giorni.

lf caccia iraniano Qaher 313el corso di una cerimonia trasmessa dalla TV di Stato lo scorso 2 febbraio in occasione delle celebrazioni per i l 34"anniversario della Rivoluzione islamica, l ' lran ha presentato i l suo nuovo caccia "stealth" Qaher F-313, progettato ecostru i to dal l 'A lO (Aviat ion Industr ies Organizat ion) una d iv is ione del min is tero del la Di fesa e del l ' lR lAF ( ls lamic

Republic of lran Air Force).l l min is t ro del la Di fesaAhmad Vahid i ha d ichiarato che i l monoposto è in grado d i operare a bassa quota ed è stato co-struito con "materiali avanzati" che contribuiscono a dare al velivolo una segnaiura radar molto bassa.ll velivolo, che dovrebbe avere capacità di decoilo ed atterraggio corto, ha una configurazione canard e, a quanto dettodalle autorità iraniane, dovrebbe avere una manutenzione semplif icata e prestazioni simil i a quelle dell 'F/A-18.l l Qaher ("conquistatore" in iraniano) ha la possibil i tà di portare due bombe da 2.000 libbre o un numero elevato di "smart gui-ded missiles" o almeno sei "air-to-air missiles" della categoriaPL-12.Considerate le p iccole d imensioni del ve l ivo lo e la conf igurazione "s ingle engine" secondo a lcuni g iornal i specia l izzat i i lvelivolo potrebbe montare una versione del motore General Electric J85, già in possesso dell ' lran, o dei più nuovi motori

russr o crnesr .l l success i vo 10 febb ra io i l m in i s te ro de l l a D i f esa , i n r i spos ta a l l eperplessi tà sol levate dal la s tampa internazionale re lat ivamente a lproget to, ha det to che erano infondate e che, mentre i l motore èstato provato, i l velivolo non ha ancora volato anche se le prove diru l laggio ed i l pr imo volo saranno imminent i .l l pres idente Mahmoud Ahmadinejad ha det to che i l ve l ivo lo d imo-stra la volontà dell'lran di "conquistare vette scientifiche" e che l'ae-reo "porta un messaggio di pace, amicizia e fratellanza. ll nostrosuccesso militare non costituìsce una minaccia per nessuno. E soloun deterrente". Poichè l ' lran non ha l 'abitudine di ri lasciare dettaglitecnic i del suo arsenale è improbabi le c fe s i abbiano in futuro deidati circa la verif ica delle capacità furtive del velivolo e, in generale,delle sue potenzialità.

G .C .N .

Ha volato il primo AW1 59 Wildcata recentemente compiuto i l suo primo volo i l prototipo dell 'el icotteroAgustaWestland AW1 59 Wildcat (precedentemente chiamato FutureLynxin quanto è una versione migliorata del Westland Super Lynx)

che nel 2015 enterà nel le l inee d i vo lo del la Royal Navy. Nel l 'occasione èstato ricordato che le 28 macchine di questo tipo della Marina britannica (allequali si aggiungono le 34 dello stesso modello per l 'Esercito) verranno impie-gate per compiti di guerra di superficie, anti-pirateria e anti-som.

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Pubbtichiamo il seguente ricordo, inviatoci tempo fa da un socio, e che - per uno degli errori che qualche vol-ta accadono - era stato dimenticato in quanto finito allegato ad un altro testo con ilquale è ...rimasto a riposonet fatdone detta posta evasa finché, fortunatamente - ha rivisto la luce. Nella vicenda, purtroppo, è andataperduta la lettera di trasmissione ditale articolo con l'indicazione delle generalità dell'autore che, pertanto,vengono ora omesse ma che saremo ben lieti di rendere doverosamente note in seguito qualora l'autoresfesso, perdonandoci generosamente per l'accad uto, vorrà contattarci.

Desiderio di volareio oadre, marescia l lo motor is ta del 13" Stormo distanza a Lonate Pozzolo, mi portava quasi tutte ledomeniche su quel campo di av iaz ione. Par lo del

periodo 1935-1937, quando avevo ' l 0-12 anni.Salivo su quasi tutti gli aerei che erano nell 'aviorimessa e,seduto al posto del pilota, immaginavo di volare passandoda una nuvola all 'altra, guardando la terra sotto di me.Mio padre, nel febbraio .l 938, decedeva in un incidente ae-reo e l 'anno dopo mia madre decise di mandarmi all ' lstitutoper gli orfani degli aviatori, l 'ONFA, di Gorizia.Mi d isp iaceva immensamente d i non poter p iu vedere etoccare un aereo e mi sfogavo con un temperino a costrui-re modell ini di velivoli r icavandoli in scala da riviste di avia-z ione . Ne l f r a t t empo e ra scopp ia ta l a seconda gue r ramondiale.Un g iorno del l 'estate 1941 , la 2u Squadra del l ' ls t i tu to cuiappartenevo, andò in visita ai Cantieri Riuniti dell 'Adriatico(CRDA) a Monfalcone. Al l 'àncora nel l ' idroscalo c 'era unamerav ig l i a d i i d rovo lan te : i l p ro to t i po de l quad r imo to reCanl.Z.511 che era allora in fase di collaudo.l l p i l o t a c o l l a u d a t o r e , i lgrande Mar io Stoppani , c iinv i tò a sal i re a bordo perf a r e u n v o l o s u l G o l f o d iTr ieste. Per me era i l bat-t es imo de l l ' a r i a e , qu ind i ,euforia a non finire!All ' interno non c'erano ool-trone, ma solo sacchetti disabbia oer stabil izzare l 'e-qui l ibr io del l 'aereo, e man-c a v a n o d e l v e t r o a n c h ealcuni oblò, così che l 'ar iaen t rava l i be ramen te ne l -l 'aereo. l l volo fu interessantissimo; mi meravigliò un parti-co lare: da quegl i oblò senza protez ione non s i r iusc iva asporgere le punte delle dita perché il vento a 300 km/h ri-schiava di f ratturarle.L'idrovolante era immenso, si poteva scendere, tramite l ' in-terno dei montanti, f ino agli scarponi che servivano da por-tabagagl i , ed a l l ' in terno del le a l i c 'era un passaggio che,percorso a carponi, conduceva ai motori. Fu un'esperienzabel l iss ima.Sempre nel per iodo est ivo, per noi a l l iev i che studiavamoall ' lstituto industriale di Fermo, l 'ONFA ci mandava per unavent ina d i g iorn i o a l la Sezione aeronaut ica dei CRDA aMonfalcone a fare esperienza sui velivoli in costruzione, op-oure al Centro Sudi ed Esperienze di Guidonia dove tutto i lmateriale aeronautico, dai motori agli strumenti, alle eliche eaerei prototipi, veniva meticolosamente collaudato e poi oapprovato per l 'omologazione o respinto, e dove tutti gli ae-rei awersari abbattuti venivano studiati nei loro particolari.In questo contesto mi feci amico di un sergente maggioremotor is ta addet to ad un t r imotore da bombardamentoCanl .Z.1OO7bis e che ogni t re o quat t ro g iorn i andava in

volo per contro l lare g l i s t rument i d i bordo. Riuscivo così ,con i l suo consenso, ad entrare al mattino presto nella par-te poster iore del la car l inga e a volare abusivamente conun p i lo ta i l quale d iceva immancabi lmente "ma chi è que-sfo?". Essendo anch'io in uniforme il mio amico mi giustif i-cava, così i l vo lo proseguiva consentendomi d i sedere a lposto del secondo pilota.In uno d i quest i vo l i raggiungemmo i 6.000 metr i d i quotausando l ' inalatore di ossigeno. Durante i voli in quota face-vo le mie pr ime considerazioni : guardandomi in torno midomandavo dove era l 'uomo, con i suoi egoismi , la prepo-tenza, i l desider io d i dominare; quando c i s i a l lontanava,sui 2.000 metr i , le s t rade d iventavano del le r ighe nere el ' uomo non l o s i vedeva p iù ; anco ra p iù i n a l t o , a 5 .000 -6.000 metri, sparivano i paesi.ln un altro volo, sui 1.500 metri, e seduto al solito posto delsecondo pilota, senti i una terribile imprecazione del pilotasegu i t a da l l a f r ase "S iamo senza benz ina ! " Po i eg l iaffondò l 'aereo verso i l campo d'aviazione per un atterrag-g io immediato e r iuscì a prendere terra con i motor i che

scopp ie t t avano pe rché s ierano raf f reddat i t roppo:La fortuna ci aveva assisti-t i e, nonostante l 'accaduto,i l desiderio di volare era ri-masto intatto.La settimana dopo succes-se un a l t ro caso; un p i lo tadi aerosiluranti S.79, deco-rato di medaglia d'argentoper le sue azioni di guerra,volle fare i l doppio coman-do con i l Cant .Z.1O07bis.lo ero in fondo a l la car l in-

ga. Alle 07,00 del mattino decollammo e dopo un brve giroc i f u i l p r imo a t t e r ragg io . l n que l momen to e ro d ie t ro a idue piloti e senti i i l primo dire all 'altro: "Stai attento, I 'ae'reo è veloce, non devi scendere sotto i 180 all'ora, altri'menti non sta su,. Per i l resto tLtto andò bene, i l velivolosi fermò e ne scese il primo pilota mentre i l secondo cam-bio di posto e prese i comandi. Ne approfittai e mi sedettial solito oosto.Si ripartì e dopo un giro campo il pilota si apprestò ad ef-fettuare l 'atterraggio, ma l 'aereo non stava su per la scarsavelocità e picchiò per due volte rimbalzando sul capo erbo-so. Nuovo decol lo , breve g i ro campo e i l p i lo ta s i preparòper i l terzo atterraggio che questa volta andò ancora peg-gio in quanto i l t r imotore fece t re sal t i su l campo, i l pr imofortissimo con gli ammorlizzalori del carrello che andaronoa fine corsa, i l motorisla che sparì f inendo al posto del mi-tragliere-puntatore ed io che mi ritrovai con i l volantino so-ora la testa,Fortunatamente i l carrello resisté: anche questa volta eraandata bene ed io non persi i l desiderio di volare che, for-se, era ormai diventato una malattia.

llCant.Z.5ll

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Dal senatore e generale SA Vincenzo Manca, già componente della Commissione parlamentare d'inchiestasulteaorismo in ltalia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili detle stragi (detta Commis-sione Stragi) e già presidente nazionale dell'Associazione Arma Aeronautica dal 1997 at 2004, riceviamo epubblichiamo:

Le due verità giudiziarie sul caso Ustica

l-\ u anni i l disastro aereo, avve-I f nuto i l 27 giugno 1980 sul trattoV di cielo tra l ' isola di Ponza e l ' i-sola di Ustica e nel ouale lrovarono lamorte ben 81 persone innclcenti, è av-volto da misteri e colpi di scena.La recente sentenza, emessa dal laCorte di Cassazione - l l l sezione civi-le in data 28 gennaio 2013 (n. 1871),ritenendo "abbondantemente e con-gruamente motivata" la tesi del missi-le come causa dell 'esplosione in volodel DC9 |TAVlA. addebitando al Mini-stero Difesa ed al Ministero dei Tra-sporti responsabil ità omissive in ma-teria di controllo, vigilanza e sicurezzadelle aerovie aperte al traffico civile,condannando gli stessi al pagamentodelle somme risarcitorie nei riguardidei familiari delle vitt ime titolari del ri-corso giudiziario, pone sorprendente-mente a l l 'a t tenzione del la oubbl icaopinione il problema dell 'esistenza di"due" delle cosìdette "verità giudizia-rie" relativamente alla medesima vi-cenda, dovendo r icordare che sul lastessa esiste già una sentenza emes-sa dalla Corte di Cassazione in sede"penale" in data 10 gennaio 2007. lnq u e s t ' u l t i m a s i c o n f e r m a q u a n t oemerso in Corte d'Assise di Appello i l15 dicembre 2005 che così si può sin-letizzare: assoluzione di Alti Ufficialidell 'Aeronautica Mili iare da gravi im-putazioni connesse con la stessa vi-cenda, impossibil i tà di poter affermarecon cerlezza la causa dell'esolosionein volo del DC9 dovendo escluderesia l ' ipotes i del miss i le dato che lacarcassa del l 'aereo non reca segnidel l ' impat to del miss i le s tesso (vdspag. 116 "Mot ivazioni" del la sentenza)e s ia quel la del la bomba a bordo, a l laquale si opponeva, non l 'assenza dievidenze dell 'esplosione interna nellacarcassa, ma il mancato riscontro del-la circostanza secondo cui l'ignoto at-t en ta to re , pe r po te r p rog rammareopportunamente i l t imer, fosse a co-noscenza del dato che l'aereo sareb-be par t i to da Bologna con 2 ore d iritardo come in effetti era avvenuto.

di Vincenzo Ruggero Manca

sottolineando infine che "tutto il resto,non essendo pravato, è solo fruttodetla stampa che si è sbizzarrita a tro-vare scenari di guerra calda e fredda,un intervento della Libia, la presenzasul posto del suo leader Gheddafi ecosi via fino a cercare di escogitareun (falso) collegamento con la cadutadi un aereo Mig, di nazionalità libicaawenuto in data successiva". A oro-posito della considerazione fatta dalGiudice sul ritardo dell 'aereo, meritacomunque che venga riferito, per do-verosa informazione, che esiste an-che una co r ren te d i oens ie ro chespiega la circostanza con l ' intenzionedell 'attentatore di programmare il t i-mer pe r un 'esp los ione de l l ' o rd ignonon in volo, ma dopo l 'a t terraggio aPalermo.Ciò puntualizzato, onde meglio com-prendere la diversa portata delle duesentenze c i ta te, appare necessar iofare riferimento ai due iter seguiti pergli specifici processi celebrati uno insede c iv i le ed uno in quel la penale.Ed il tutto allo scopo non solo di forni-re una corretta informazione sulle vi-cende ma anche e p r i nc ipa lmen teaffinché non si premi, come già si staver i f icando, i l convinc imento che la"ve r i t à g iud i z i a r i a " da p re fe r i r e s i aquella patrocinata dal processo civilee cioè quella del missile come causadella caduta del DC9.In iz iando dal l " ' i ter penale" , da quel locioè che è stato i l primo a prendereavvio ed a terminare, va r icordatoquanto segue; le indagini si concludo-no i l 31 agosto 1999 (ben 19 anni do-p o i l f a t t o ! ) c o n u n a s e n t e n z aistruttoria con la quale si prosciolgonoda accuse numerosi mil itari dell 'Aero-nautica Militare e nel contempo si or-d i n a i l r i n v i o a g i u d i z i o d i q u a t t r oGeneral i A.M.. Tale r inv io a g iudiz io eproposto dall ' "accusa", cioè dai trePubblici Ministeri (dottori Salvi, Rosel-l i, e Nebbioso) ed è accolto dal Giudi-ce i s t ru t t o re (do t t . P r i o re ) , i po t i z -zando, a carico dei Generali, il reatodi "Alto tradimento" per aver impedito,

tramite comunicazione di informazionierrate, I 'eserc iz io del le funzioni delGoverno (art. 289 cp ed art. 77 cpm).Per quanto attiene invece alla "causa"che aveva prodotto l 'esplosione delDC9, con riferimento alle principali "f i-gure istituzionali" chiamate ad espri-m e r s i i n s e d e i s t r u t t o r i a e d i b a t -timentale, vanno riportate alla memo-ria le conclusioni che seguono: i l Col-legio Peritale d'Ufficio, composto daben 11 esperti di fama internazionale,s i p ronunc ia a l l ' unan im i tà a f avo redell 'esplosione interna, dopo aver sot-toposto ad esame tl 94% del relittodell 'aereo portato nel frattempo in su-perficie. La parte deputata all" 'accu-sa", cioè i tre Pubblici Ministeri, a lorovolta così si esprimono: "l'esplosioneall'interno dell'aereo, in zona non de-terminabile, di un ordigno è dunque lacausa della perdita del DC9 per laquale sono stati individuati i maggiorielementi di riscontro", per poi afferma-re ancora: "certamente non vi sonoprove di un missile o di una sua testa-fa" (vds pagg. 404 - 405 RequisitoriaPubbl ic i Min is ter i , presentata e d i -scussa anche in Commissione Parla-mentare d ' inchiesta sul le "Stragi" ) . l lGiudice lstruttore perviene, invece, aduna conclusione secondo la ouale lacausa più probabile del disastro aereosarebbe da ricercare nell 'onda d'urtodi un missile o in una quasi coll isionecon un velivolo ad alta velocità vicinis-simo al DCg (i l Giudice lstruttore, purinvitato dalla Commissione Parlamen-tare d'lnchiesta sulle straoi. si rif iuta dipresentarsi a Palazzo.éan Macutoper rispondere ad alcuni quesiti - ine-ren t i a l l a sua i s t ru t t o r i a - i nv ia t i g l idall 'Organismo d'lnchiesta Parlamen-tare). Nel processo in Corte d'Assisedi appel lo (che per i l "mer i to" del lavertenza va considerato come ultimo' passo " de l l ' i t e r d i ba t t imen ta le ) , s iperviene a risultanze ben diverse daquelle ipotizzate dal Giudice lstruttoresia per quanto attiene al missile comecausa del disastro (vds. considerazio-ni di anzi riportate) e sia a riguardo

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'::ÉE:i;:- VARIE

dello scenario aereo ipotizzato nellev i c i nanze de l DC9 , a p ropos i t o de lquale la Corte così s i espr ime (vdspag. 68 "Mot ivazioni" sentenza) : '7a

oresenza di altri aerei deducibile daitracciati radar non raggiunge, in alcu-na analisi, il valore della certezza as-soluta e quindi di prova" (si rammentache la formula probatoria per i l pro-cesso penale è: "al di là di ogni ragio-nevole dubbio'\" Sempre nella stessasede, con riferimento alle perizie edal le consulenze tecniche, s i a f ferma(vds pag. 1l6 "Motivazionl")'. "in termi-ni di certezza nulla è emerso", ag-g iungendo che " t u t t o i l r es to èfantapolitica o romanzo che potrebbe-ro anche risultare interessanti se nonvi fossero coinvolte 81 vittime inno-centi", non senza aver prima sottoli-neato (pag. 49 "Mot ivazioni" ) che ivari tecnici e perit i, a proposito dellecause del disastro, hanno potuto for-mulare solo "iootesi".Riferendoci ora all" ' i ter civile" (f inaliz-zato solo al risarcimento dei danni) vaper pr imo evidenziato che lo s tessoprende awio con la "citazione" del 15aprile 1981 con la quale i ' lTAVlA (so-cietà cui apparteneva il DCg) convie-ne in g iudiz io, presso i l Tr ibunale d iRoma, i Ministeri della Difesa, dei Tra-soorti e dell ' lnterno (difesi dall 'Awoca-t u r a G e n e r a l e d e l l o S t a t o ) , c h i e -dendone la condanna al risarcimentodei danni per la sciagura nella qualeera andato distrutto un proprio aero-mobile (DC9). Allo svolgimento dique-sto "primo" procedimento "civile " siricollegano poi, dal punto di vista con-cettuale, altri procedimenti civili awiatia Roma (sig. Davanzali: socio. ammi-nistratore e presidente dell ' lTAVlA) esopratlutto a Palermo (eredi e familiari

delle vittime), Tutti questi ulteriori pro-ced imen t i ( uno , appena de f i n i t o i nCassazione, sul quale abbiamo già ri-fer i to ; quat t ro in t rat taz ione pressoCorti di Appello e due in corso di svol-g imento presso i l Tr ibunale Civ i le d iPalermo) sono stati di fatto condizio-nati, nel loro svolgimento, dagli svilup-p i de l l a p r ima ve r tenza p romossadall ' lTAVlA ed, in particolare, dal "pri-mo grado" del pertinente procedimen-to che si conclude con una sentenza,emessa nel 2003, dal Giudice Ordina-rio Aggregato (GOA - aw. FrancescoBatticani), con la quale i Ministeri con-venuti vengono condannati al risarci-mento dei danni in favore della parte"attrice". Tale precedente, che propen-de per uno scenario in cui sono pre-s e n t i p i u v e l i v o l i i n t o r n o a l D C 9 ,rappresenta, sebbene con diverse sfu-mature, un riferimento per tutti i suc-cessivi procedimenti giudiziari (f ino alpunto da far parlare l'Awocatura Ge-nerale dello Stato di "appiattimento"sulla pronuncia del GOA del 2003). Eciò nonostante che, in ambienti qualif i-catissimi in materia di diritto, ci si siapiù volte spinti a definire azzardalo aî-fidare ad un giudice - funzionario (nelcaso specifico onorario\, reclutato se-condo i modell i burocratici e quindi pri-vo di ouell 'autorevolezza che nascesolo dal prestigio conquistato in prece-denti esoerienze, la facoltà di decidereda solo, con sentenze esecutive, an-che controversie di grande rilievo (vdspagg . 111 -112 " l s t i t uz ion i e L ibe ra l i -smo" di V. Caianiello, a cura di FabioCint io l i . ed iz ione Rubbet t ino, 2005).In stretta sintesi, la sentenza "Battica-ni" nell 'anno 2003, allorquando, cioè,non si è ancora concluso ne i l dibatti-men to "psna le " d i 1 ' g rado ( l a cu i

sentenza è datate 30 aprile 2004), néquello di 2" grado (sentenza 5 dicem-bre 2005), né quel lo in Cassazione(sentenza 10 gennaio 2007), pervienealla conclusione che il DC9 possa es-sere stato abbattuto da un missile lan-ciato da altro aereo viaggiante lungola stessa rot ta del ve l ivo lo ITAVlA.Poiché, come già ricordato, tale giudi-zio condiziona poi, in modo più o me-no indiretto, tutti gli altri procedimentic i v i l i e non po tendo , pe r rag ion i d ispazio, prendere in esame le per t i -nent i numerose ar t ico laz ioni proces-s u a l i c i v i l i , s i s i n t e t i z z a i l t u t t ori levando che: i l primo procedimentopromosso da fami l iar i de l le v i t t ime,che è poi l 'unico a pervenire fino adora al giudizio di ult ima istanza - sen-tenza Corte d i Cassazione 28 gen-naio 2013 (lo abbiamo trattato nellaprima parte delle nostre note), ricalcala l og i ca "Ba t t i can i " non so lo pe rquanto attiene alla formula probatoria("i l più probabile che non"'" formulaconvalidata dalla Corte di CassazioneCiv i le) , ma è anche in consonanzacon le indicazioni fornite dalla "partecivile" a favore della tesi "missile", fa-cendo soecifico riferimento a: Perizia"Blasi" che si pronuncia a maggioran-za (tre periti a favore e due periti con-t r a r i ) p r o p e n d e n d o p e r l ' i p o t e s i"missile" dopo l 'esame del solo 34%del relitto e prima che si fossero con-solidati i r isultati del Collegio Peritaled'Ufficio "Misit i" già ricordato e che sipronuncia esaminando ben il 94% delrelitto; Perizia Radaristica "Dalle Me-se" favorevole ad uno scenario aereocon p iu vel ivo l i ne l le v ic inanze delDC9 (scenario poi "smentito" in sededi Processo Penale d 'Appel lo) ; non-ché 31 elementi interpretati dal solo

GOA e riguardanti una seriedi risultanze peritali che ren-derebbero, a parere di que-st'ult imo, improbabile l 'esplo-sione interna (evidenze qua-si tutte discendenti dalle giàcitale oerizie "Blasi" e "DalleMese" prodotte nell'istruttoriaBucarell i-Priore). C'è da ag-g iunge re anco ra che ne l l asentenza di Corte di Appello"Civile", sempre a propositodella stessa vertenza, si evi-

. denzia che, nel procedimen-to, non sono stati acquisit i gli

, atti dell'accertamento penalereiteratamente richiesti, dal

, Giudice lstruttore di ' l ' Gra-d o d i P a l e r m o , a l l ' U f f i c i o" ls t ruz ione" del Tr ibunale d i

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VARIE

Roma, così come è anche posto inevidenza il fatto che l'Awocatura Ge-nerale dello Stato, nel difendere i Mi-n is ter i , avrebbe potuto produrre ingiudizio (e non lo ha fatto) atti ulterioridell 'accertamento oenale abbondan-temen te comprovan t i l ' esc lus ionedell ' ipotesi "missile".In definit iva, I 'attuale ordinamento giu-diziario del nostro Paese con le modi-fiche apportate al codice di procedurapenale nel 1990, con le quali, a diffe-renza d i pr ima, s i prevedono per lostesso fatto percorsi differenti ed indi-pendent i (uno in sede "penale" perl 'accertamento - collegiale sin dal pri-mo grado - dei reati, uti l izzando la for-mula probator ia "a l d i là d i ogniragionevole dubbio" ed uno in sede"civile" - in configurazione monocrati-ca in primo grado GOA - per l'accerta-mento " r isarc i tor io" con la formulaprobatoria "il più probabile che non")può portare, così come awenuto peril caso Ustica, a due Sentenze diver-se e quindi a due "verità" giudiziariediverse. E ciò a fronte di oercorsi mi-n imamente confrontabi l i t ra d i loro.Quello "penale" infatti matura a seguitodi un lungo, approfondito e dispendio-

so iter (sempre in sede collegiale) che,nel caso Ust ica, è durato 27 anni(1980 - 2007) con 1.750.000 pagine diistruttoria, 4.000 testimoni e 277 udien-ze in contradditorio con le parti.L"'iter civile" abbraccia, invece ed es-senzia lmente, una soluz ione mera-mente documentale (fondata sull 'uti-l izzo di una minima parte delle risul-tanze dell ' i ter penale) che si concludecon una categorica e fuorviante co-struzione "fraseologica" (tesi del missi-le " abbondantemente e congruamentemotivata"), a sua volta frutto di un ela-borazione svolta in origine da un Giu-dice Onorario (G.O.A.) che, operandoin sede monocratica, nel caso Usticavaluta appunto solo una parte di mol-tissimi elementi tecnici e documentaliemers i nel procedimento penale (eche in quella sede producono afferma-z ioni g iudiz iar ie d i segno profonda-mente diverso). Tutto cio non vuolesignificare una censura allo sforzo del-la nostra Magistratura volto ad assicu-rare il dovuto risarcimento agli aventidiritto. Serve solo a puntualizzare chela pronuncia risarcitoria in sede civilenon puo confrontarsi né tanio menoconfondersi con quella penale che ob-

bedisce al ben più rigoroso e selettivoprincipio "dell'al di là di ogni ragione-vole dubbio". Osservazione ouestache serve anche ad evitare che oartide l c i rcu i to mediat ico, s t imolate inqualche caso da speculazioni di t ipovario e soprattutto dall'appeal della te-si del "missile", possano poi far assur-gere detta tesi a "verità definit iva edassoluta" nel l ' immaginar io col le t t ivo.Si possono così sovvertire importantiprincipi giuridici ed avallare, come ve-rità storico-giudiziali, sentenze che si li-m i tano so lo a so t t o l i nea re a i f i n irisarcitori "il lancio di un missile" comecausa più probabile della sciagura, inun quadro complessivo che esplicita-men te ammet te , con temp la e nonesclude altre oossibili cause. Ci sareb-be quindi molto da pensare ed ancheda fare negli ambiti competenti perchénon abbiano oiù a verificarsi confusio-ni, speculazioni ed anche "pigrizie isti-tuzionali" nelle azioni che potrebberofornire i tasselli che ancora mancano,per i l caso Ust ica, a l mosaico del lacompleta ver i tà s ia g iudiz iar ia e s iastorica, così come abbiamo più volteindicato e documentato in altri nostriinterventi pubblicistici e saggistici.

d '

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Era un Macchî Parasol, non un Macchi M.8ii, in batntale errore, nettitoto dethrtbob sugliaereifamosipubbticato a pag.22 diAeronautica n 1/2013_, itvetivoto preso in esame è stato indicato come Macchi M.8 Parasol mentre, invece, trattavasidel Macchi Pa-rasof . La storia det Macchi M.8 è quella che segue.

Aerei famosi: il Macchi M.8di Gregory Alegi

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ielaborazione finale del Lohner effettuata nel tardo1917 p resso l a N ieupo r t -Macch i , l ' i d rovo lan te ascafo M.8 da ricognizione e bombardamento leggero

presentava le maggiori novità soprattutto per l'introduzionedi una nuova velatura.

namente a Grado itenenti Granzarolo e Carmignani, direttiad Ajello per sottrarre due SVA da portare a Fiume. Unaseconda missione fu compiuta i l 25 per prelevare ricambi'Nonostante i l l imitato uso fattone in ltalia, I 'M.8 nell ' imme-diato dopoguerra riuscì a cogliere un modesto successod'esportazione: uno fu donato alla marina svedese nel no-vembre 1919 ed alcuni furono venduti in Polonia per l 'usonel Baltico. Senza esito invece la presentazione di un M'8a Texel, in Olanda, nell 'agosto 1919.Nel qennaio 1923 a lcuni M.8 r isu l tavano ancora in serv iz iocon ia Regia Marina presso la stazìone idrovolanti di Pola,che aveviuna dotazione mista di apparecchi. L'uso.si esaurìverosimilmente nei mesi immediatamente successivi.

Di mension i e caratteristicheApertura a lare 13,8 m; lunghezza9,25 mi a l lezza 3,15 m;superficie alare 40 mq; peso totale 1400 kg; a vuoto 900kg: velocità max 162 km/h; a 2000m 150; salita a 2.000 min 13min; autonomia max 4h; tangenza 5.000 m.

Pur mantenendo sulle semiali esterne la freccia di sei gradidell'L.3, l'M.8 abbinava infatti un'ala di corda e superficie ridot-te ad un nuovo profilo ed una travatura a W con montanti inlegno con lunghezza regolabile. Minori le variazioni allo scafoche. nonosiante una diversa sezione centrale e I'adozione diimpennaggi simil i a quell i dell 'M.5, restava di lunghezza im-mutata. L'armamento comprendeva due lanciabombe, una pi-stola mitragliatrice e una mitragliatrice su un anello girevole inposizione prodiera, manovrabile dall'osservatore solo abban-donando I'abitacolo. Le installazioni comprendevano macchi-na fotografica e radio. l l motore rimaneva l ' lsotta FraschiniV4B da 190 CV ma, nonostanie I 'aumentato carico uti le, lavelocità era maggiore di quella dell'L.3.Entrato in produzione presso la Macchi nel primo semestre1918 e a l laZar i d i Bovis io Mombel lo nel secondo, l 'M.8 furealizzalo in pochi esemplari, rispettivamente 30 e 27 per ledue aziende, che al momento dell 'armistizio erano in corsodi distribuzione ai reparti da ricognizione. Le squadriglie diVenezia, 251", presso la quale I ' impiego in iz io in agosto, e252' giunsero ad averne 12; la 264u di Ancona due (uno furit irato i l 1o settembre 191 8 a Varese dal STV Alberto Bri-ganti), Porto Corsini cinque, Varano due, Brindisi tre (il primousato dal TV Maugeri il 9 giugno), la scuola di Bolsena uno.Nel dopoguerra gli M.8 della 251" furono trasferit i a Fiumee nel l 'agosto 1919 uno ef fet tuo i l r i l ievo fotograf ico del lazona d i Buccar i . In set tembre, dopo I 'occupazione del lacittà da parte dei legionari dannunziani, alcuni furono usatidagli aviatori f iumani per ricognizioni, riprese cinematogra-fiche, lanci di volantini su Venezia e località dell ' lslria. l l 15settembre un M.8 pilotato da Briganti condusse clandesti-

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VARIE

Edward "Eddie" Vernon RickenbackerdiAlessandro Rao

ddie Rickenbacker, con le sue 26 vlttorie ottenute ingran pafte pilotando un biplano SPAD S.Xll l sul fronteeuropeo contro i tedeschi durante la pr ima guerra

mondiale, fu i l maggiore "asso" del Corpo di spedizione sta-tunitense che partecipò al confl itto. l l suo nome fu spessorievocato dai piloti da caccia delle squadriglie dell 'USAAFcombattenti nel secondo conflitto mondiale, soprattutto, perquel significativo numero 26. Esso, difatti, segnò un puntodi riferimento, vale a dire, i l record da raggiungere in minortempo possibile. In realtà, fu eguagliato per primo, nell 'apri-le 1944 dal capi tano Domenic "Don" Gent i le , la cui f iguraabbiamo ricordato in Aeronautica n. 312012.Rispetto ai piloti di altre nazioni, non fu i l maggiore "asso"come numero di vittorie, basta ricordare il tedesco Manfredvon Richtofen, famoso co-me "Barone Rosso" con 80v i t t o r i e , nonché , i l nos t roFrancesco Baracca con 34vittorie e molti altri ancora.Autore, f ra l 'a l t ro, nel 1919del l ibro autobiograf ico Fr-ghting the Flying Circus(Combattere il Circo volan-fe) che divenne un bestsel-ler per la descr iz ione del lasua lot ta contro ouel "c i rcovolante" a cui si riferiva i l t i-to lo, formato dal la squadr i -g l i a d e i p i l o t i t e d e s c h icomandata da von Richtho-fen, con i l quale, sembra, s is i a scon t ra to i n comba t t i -mento un paio d ivo l te (1) .Nonos tan te c i ò , f r a t u t t i iprotagonist i de l c ie lo nel lapr ima guerra mondia le, re-s ta una f i gu ra ec le t t i ca , e ,più di ogni altra cosa, per lasua intensa at t iv i tà svol tanei vari settori commerciali,s ia pr ima, s ia dopo i l per io-do bell ico. Prima della noto-r ie tà acquis i ta come pi lo tada caccia, aveva già riscos-so una certa popolarità alla guida delle veloci auto da cor-sa che gareggiavano nel le pr ime compet iz ioni su p is ta.Successivamente al 1918, diventò pilota civile in una com-pagnia aerea execut ive, mentre nel corso del la secondague r ra mond ia le f u nomina to consu len te m i l i t a re pe rl 'USAAF e, infine, diresse una compagnia aerea nazionale.Rickenbacker, nacque l '8 ot tobre 1890 a Columbus nel loStato dell 'Ohio da una famiglia d'emigranti provenienti dal-la Svizzera tedesca (2). Allorché, gli Stati Uniti entrarononella prima guerra mondiale contro la Germania i l 6 aprile1917,la famiglia pensò di anglicizzare i l suo originario co-gnome Reichenbacher in Rickenbacker per non incorrerein eventuali pregiudizi che andavano sempre più manife-standosi negli States.

ll più noto pilota statunitense della prima guerra mondiale

A causa della morte del padre, all 'età di dodici anni, fu co-st ret to ad abbandonare la scuola per a iutare la famigl ia .Trovò lavoro come operaio presso la fabbrica di automobiliCar Miller Fraye, formandosi presto in ottimo tecnico e, do-po , co l l auda to re de i p r im i mode l l i d i au to con mo to r i d inuova concezione. Da collaudatore a pilota sportivo i l pas-so fu breve, d iventando un campione del l 'automobi l ismosportivo, attività, che stava nascendo negli USA proprio inquegl i anni .Fu pertanto soprannominato "Fast Eddie" (Eddie i l veloce)per essers i d is t in to in t re compet iz ioni del la "500 Mig l ia"svoltesi nel circuito d'lndianapolis, guadagnando così, unagrande simpatia fra i l pubblico. Un particolare riportato dal-l e c ronache d i queg l i avven imen t i du ran te l ' es ta te de l

1909, ev idenziava che l 'a t -t enz ione de l pubb l i co , p i ùche alle veloci auto in pista,e ra a t t r a t t a anco r d i p i ù ,dal le colorate mongol f iereche si alzavano in volo nel-le v ic inanze del la p is ta, da-t o c h e o r m a i i c i e l i i n i z i a -v a n o a p o p o l a r s i . E n e l l os t e s s o t e m p o , a R i c k e n -backe r , I o spe t taco lo nonpoteva passare inosserva-to, maturando senza indu-gio, la sua immediata deci -s ione d i abbandonare le p i -s te per r ivo lgers i a l mondoaeronautico.All ' inizio del primo conflitto,g ià arruolato nel l 'Av iat ionSect ion, U.S. Signal Corps,si fece trasferire in Francia.Aveva allora i l grado di ser-g e n t e d i p r i m a c l a s s e eavanzò ai responsabil i mil i-t a r i u n a p r o p o s t a p e r l aq u a l e a v r e b b e r i u n i t o u ngrqppo d i vo lo cost i tu i to d ie l e m e n t i p r o v e n i e n t i d a lmondo delle corse automo-bi l is t iche; l ' idea non fu ac-

col ta e d i conseguenza r imase senza segui to. Tut tav ia, isuperiori, non rif iutarono i suoi servizi come semplice auti-sta di alt i ufficiali. Rickenbacker accettò ugualmente sem-p r e n e l l a s p e r a n z a d i u n a f o r t u n o s a o c c a s i o n e p e rdiventare pilota e soprattutto di scalare i l cielo con uno deiprimi caccia biplani che uscivano dalle fabbriche.All ' inizio, ebbe I' incarico di occuparsi a terra solo della par-te meccanica dei ve l ivo l i basat i nel campo di lssoudun(Francia centra le) ma l ' i r re f renabi le volontà d i vo lare erata le che r iusc iva ad in f i lars i f reouentemente nel l 'anoustoabitacolo di un aereo studiandohe attentamente tuttí i co-mandi. Tuttavia, i l suo desiderio, stava per realizzarsi a se-guito di una fortunosa coincidenza.Fra le tante precedenti giornate trascorse come autista, in

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una, ebbe l ' incar ico d i t rasportare n ientemeno che i l gen.Bil ly Mitchell, (1879-1936) capo dell 'Air Service dell 'Esercitoe precursore dell'USAAF. Molto scaltro, Rickenbacker non cipensò due volte a sollecitare un aiuto per fare accogliere lasua domanda d'ammissione ad un corso di pilotaggio, con-s iderando la sua età g ià d i 27 anni e pr ivo d i un t i to lo d iscuola superiore. Nonostante ciò, la sua richiesta, grazie aM i t che l l , f u acco l t a f avo revo lmen te . Dopo d i ve rs i ann i ,Rickenbacker, non dimenticò mai questo gesto, e lo ricam-biò coraggiosamente intervenendo come testimone in difesadello stesso Mitchell quando nel 1925 fu ingiustamente sot-toposto alla Corte Marziale per le sue idee circa l ' impiegodel mezzo aereo in un eventuale conflitto. Finalmente, otte-nuto il brevetto, diede prova delle sue qualità, fino allora nonesibite, di essere un abile pilota nel volo acrobatico. l l 24settembre 1918, con i l grado di capitano, assunse il coman-do del 94th Aero Squadron noto fra i piloti per la sua inse-gna "Hat-in{he-Ring" (cil indro nell 'anello) (3).Nel suo curriculum di cacciatore, i velivoli impiegati in com-battimento, furono il francese Nieuport 28 in un primo tem-po, con i l quale distrusse due Pfalz D.ll l e quattro AlbatrosD,V germanic i , e poi , I 'o t t imo SPAD S.Xl l l , sempre d i co-st ruz ione f rancese, con i l quale d is t russe t redic i FokkerD.Vll, i migliori velivoli che la Luftstreitkràfte avesse messoin l inea di combattimento. due Halberstadt C, un HannoverCL. l l e , in f ine, c inque pal loni da osservazione d i pr imar iaimportanza tattica (4).Con tutto ciò, si deve tener conto che conquistò tutte le 26vittorie nell 'arco di tempo compreso tra i l 29 aprile, quan-do abbatté i l suo primo aereo e i l 30 ottobre del 1918, dive-nendo cos ì "asso t ra g l i ass i " de i p i l o t i s ta tun i t ens i i nEuropa. Da parte dei francesi, fu insignito della "Croix deGuerre" in merito alla combattività dimostrata per le sueprime cinque vittorie ottenute in un solo mese.Nel 1920, trascorsi due anni dalla fine del confl itto, diven-tato molto popolare, con l 'appoggiq di tre soci, fondo e di-resse a Detroit (Michigan) una fabbrica di auto denominataRickenbacker Motor Company che mise sul mercato auto-vetture dotate di tutte le innovazioni tecnologiche riprese

dalle competizioni sportive. Per l 'occasione, volle mante-nere vivo i l r icordo del suo passato d'aviatore uti l izzandocome logo della ditta, i l suo vecchio simbolo del 94th AeroSquadron raffigurante i l ci l indro nell 'anello, che fu collocatosul le tut te le c i rca 11.000 auto spor t ive coupé real izzatedurante la sua permanenza nella ditta.Malgrado ciò, in seguito a contrasti interni di carattere eco-nomico, si dimise l 'anno precedente alla definit iva chiusuradella fabbrica nel 1927 , causata da una scarsa campagnapubblicitaria. Alla fine dello stesso anno, acquistò nella citta-dina di Speedway nello stato dell'indiana, il complesso strut-turale di Indianapolis e altre attività imprenditorialiìnerenti i lsettore automobilistico e aeronautico. All ' inizio della secon-da guerra mondiale, fu costretto a rallentare la sua attività.Subì un paio d'incidenti aerei, veramente gravi, dove ebbemo l ta f o r t una ad usc i rne fuo r i . l l p r imo , a f ebb ra io de l194' l , quando i l Douglas DC.3 del la Eastern Ai r L ines incui viaggiava nei pressi di Atlanta in Georgia, effettuò undisastroso atterraggio e Rickenbaker si salvò per miracoloassieme ad altri sopravvissuti dopo una nottata in attesadegli aiuti. Tuttavia, dovette sottoporsi per molti mesi a par-ticolari terapie mediche che lo spossarono non poco.Nonostante ciò, successivamente, con i l grado di maggio-re, rientrò nell 'USAAF che stava costituendosi come armaindipendente, dove svolse compiti ispettivi come consulen-te di guerra. Viaggiò in diversi Paesi alleati, e fra l 'altro fuscelto per una missione segreta: recapitare un messaggioda parte del presidente Roosveelt al generale Mac Arthurche s i t rovava nel la zona operat iva del la Nuova Guinea.Sfortunatamente, arrivò i l secondo incidente: l 'aereo in cuiviaggiava, un B-17 Flying Fortress, a causa di una avariaai motori, fu costretto ad ammarare nel Pacifico. Ricken-backer riuscì a trarsi in salvo assieme all 'equipaggio, no-nostante fossero rimasti per una ventina di giorni in baliadelle onde sopra i canotti di salvataggio, quando furono poirecuperati dalla Marina.Ancora un incarico di carattere polit ico-militare gli fu asse-gnato da parte del Dipartimento della Difesa con l 'autoriz-zazione a compiere una missione in Unione Sovietica che

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94th

stava subendo l 'attacco da oartedella Luftwaffe nella fase inizialedel conf l i t to . Lo scopo pr imar ioera ouel lo d i sostenere I 'a l leatocon una qua l i f i ca ta ass i s tenzatecnica in segui to a l la forn i turadei caccia Bel l P-39 Ai racobrasecondo quan to p rev i s to da l l afamosa legge "Affitt ie prestit i".Ancora una vol ta, in occasionede l l a f i ne d i una gue r ra , l a se -conda, dopo aver ottenuto i l gra-do di colonnello, bensì l 'età di 55anni e nonostante i diversi incon-venient i ost inatamente superat i ,non esi to a r iprendere l 'a t t iv i tàimprenditoriale guadagnando an-

cora larghi successi . Nel set tore aeronaut ico c iv i le , nel -l ' amb i to de l l a Eas te rn A i r L i nes de l l a oua le ne d i ven tòConsigliere e poi Presidente, fu l 'anticipatore di molte inno-vazioni per la maggiore funzional i tà dei co l legament i conl'acquisto dei famosi Lockheed Constellation e DouglasDC-4. Fra l 'altro, fu diretto collaboratore con i più eminentipionieri dell 'aeronautica dell 'epoca, fra i quali Donald Will isDouglas (1892-1981).l l suo definit ivo rit iro avvenne nel dicembre 1963 quando,dopo aver meditato a lungo, sentì i l r ichiamo delle sue ori-gini trasferendosi assieme alla moglie Adelaide nella Sviz-zera tedesca aZurigo. E qui trascorse gli ult imi anni di vitaf ino a l la sua morte awenuta i l 23 lugl io 1973. Un t ragicoepi logo lo ebbe la mogl ie , che malata, s i su ic idò nel 1977con un'arma da fuoco.Eddie Rickenbacker, "asso" della USAAS nella prima guer-ra mondiale, e che molto si prodigò durante la sua vita civi-le, è tuttora vivamente ricordato nell 'ambiente del volo. Datenere sempre presente, che g l i s tatuni tensi d i f f ic i lmentedimenticano i propri eroi di tutte le guerre.

Decorazioni ricevute:'Croix de Guerre","Medal of Honof', 7 "DistinguishedService Cross", "Victory Medal World War l","Legion ofHonor".

II biplano SPAD S.XlllA l l ' in iz io del la pr ima guerra mondia le, i b ip lani tedeschidella ditta Fokker progettati dal famoso ingegnere olande-se Antony Fokker in collaborazione con un altro ingegne-re tedesco, Reinhold Platz, come pure quel l i real izzal idall 'altra ditta tedesca Albatross Flugzeugwerke, predo-minarono i cieli europei contro le squadriglie francesi e in-glesi. Queste ultime, in realtà, tecnologicamente inferiori,f ino agl i u l t imi mesi del 1917 subi rono del le grav i perd i te.A ta le proposi to, s i r icorda i l mese d i apr i le del lo s tessoanno, quando la sopravvivenza d i un p i lo ta a l leato eraappena 17 ore.Con l 'entrata in l inea dei nuovi caccia b ip lani f rancesiSPAD, ben presto mutarono le sorti delle battaglie aeree.Furono cosiruit i dalla Société Anonyme Pour l 'Àviation etses Derivès, che in realtà, traeva origine dalla fall i ta So-c iété Pour les Avions Déperdussin r i levata nel 1914 daLouis Blériot (1872-1936). Tuttavia, fu la versione SPADS.Xl l l , l 'u l t ima del la ser ie, impiegata anche dal l 'USAAS(United States Army Air Service) a riscuotere i l maggiorfavore da parte dei piloti (5).Si r ive lò, senza dubbio, i l mig l iore b ip lano da caccia cheprese par te a l grande carosel lo aereo del 1915-18 neic ie l i europei , sost i tuendo in breve tempo i "sesquip lani"(6) Nieuport. Concretamente, risultava i l prodotto finale diuna successione di modell i più volte migliorativi, sia nellastruttura, sia soprattutto nell 'apparato propulsivo. La pri-ma vers ione fu lo SPAD A.2 che, nonostante l ' impegnodel proget t is ta, l ' ingegnere f rancese Louis Béchereau(1 880-1 970), si dimostrò tecnicamente insufficiente, spe-cialmente per i l motore rotativo Le Rhóne da 110 HP piut-tosto scarso.Pertanto, preparò successivamente lo SPAD S.V che, asua volta, sottoposto ad altre modifiche strutturali per ac-cogliere i l nuovo tipo di motore H.S. Hispano-Suiza 8 cil in-dri in l inea disposti a V da 140 HP, ne derivò lo SPAD S.Vllche diventò presto l'aereo preferito dal nostro asso Barac-ca e da altri piloti i taliani. Dopo il buon risultato verif icatoin battaglia e sulla base di esperienze e suggerimenti pro-venienti dagli stessi piloti, I ' ingegnere Béchereau, proseguìancora con ulteriori varianti progettando a dicembre del1916 la nuova vers ione denominata SPAD S.Xl l l , che de-collo per la prima volta i l 4 aprile 1917 raggiungendo subi-to la veloc i tà d i o l t re 200 km/h, va lore e levato per quelperiodo. .!Senz'altro, lo SPAD S.Xll l strutturalmente analogo al pre-cedente SPAD S.Vll si dimostrò preferibile a tutti gli altri.Era un t ip ico b ip lano, con le a l i in fer ior i leggermente p iùpiccole, ma non da essere considerato un "sesquiplano",unite per mezzo di quattro montanti metallici controventa-ti. Costruito in legno ricoperto di tela, ma dalle dimensionimaggiorate. La struttura realizzala "a guscio", peÍ mezzodi un r ivest imento por tante d i legno compensato senzal' impiego di centine e longheroni. Inoltre, la parte anterio-re era protetta mediante pannell i in alluminio rendendolofortemente solido nonostante un eccesso di oeso. l l car-rello era normale con gli ammortizzatori. Così modificato,i l biplano resisteva abbastanza bene agli strappi aerodi-namici generati nelle temerarie picchiate che, altri velivolidi allora, non avrebbero tollerato. Tuttavia, un difetto dis tabi l i tà del lo SPAD Xl l l a l le basse veloc i tà, che ooteva

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essere awertito e corretto tempestivamente dal pilota, di-pendeva dal profi lo alare molto sotti le, causa di una tem-poranea interruz ione del f lusso del l 'ar ia sot to l 'a la conconseguen te d im inuz ione d i p ress ione ve rso I ' a l t o e ,quindi, di portanza.Dotato d i eccezionale veloc i tà ascensionale, lo SPADS.Xl l l generalmente at taccava da una quota d i 5/6.000metri per picchiare poi ad una velocità di 450 km/h, inter-cettare, sparare e risalire in quota quasi in verticale, perripetere poi la stessa tattica fino all 'abbattimento o alla fu-ga dell 'awersario.In real tà la super ior i tà d i questo b ip lano, era dovuta so-prattutto al motore Hispano Suiza da 8 cil indri a V in l inearaf f reddat i a l iqu ido, ancora potenziato f ino a 235 HP.Inol t re, la sua col locazione nel la fusol iera ne r iduceva lasezione, dando origine ad una minore resistenza aerodi-

n a m i c a e d e l i m i n a n d oal lo s tesso tempo, quel -le t ip iche v ibraz ioni pro-dotte dai motori stellari.Un buon risultato anchep e r i l p i l o t a , i l q u a l e s is a r e b b e t r o v a t o n e l l em i g l i o r i c o n d i z i o n i d istabil ità per centrare piufac i lmente i var i bersa-g l i . l n p i ù , e r a s t a t a r i -s o l t a l a d i s p o s i z i o n ede l l ' a rmamen to con l acol locazione d i una se-c o n d a m i t r a g l i a t r i c eV icke rs , en t rambe s in -cr onizzale all' elica, az-z e r a n d o d i f a t t o , q u e ld ivar io of fensivo che lod i s t i ngueva da i cacc iagermanic i proget tat i daFokker, fra I 'altro ideato-re dello stesso dispositi-vo di sincroni zzazione.Complessivamente, so-l o pe r l a ve rs ione de l l oS P A D S . X l l l , g l i e s e m -plar i costru i t i furono o l -t r e 8 . 0 0 0 d i c u i c i r c a3.800 direttamente dallaF ranc ia . l n segu i t o , f u -

rono forn i t i a l le av iaz ioni d i una decina d i nazioni f ra lequali i l Belgio, Cecoslovacchia, Russia, Stati Unitie ltaliadove furono prodot t i su l icenza dal la Macchi . Le u l t imemodifiche al biolano si conclusero con la realizzazione dipoche decine di esemplari, tra lo SPAD XVI idrocaccia elo SPAD XV l l da l l e d imens ion i l egge rmen te p iù g rand i ,destinato alla ricognizione tattica.

Caratteristiche tecniche dello SPAD S.XillApe r tu re a la re : m 8 ,20 ; l unghezza im 6 ,30 ; a l t ezza : m2,42; moLore: Hispano Suiza - 8 c i l indr i a V da 235 HPraf f reddato a l iqu ido; peso:da kg 570 a kg 820; peso a ldecol lo : kg 820; ve loc i tà: kmlh 22Q a m 2.000 d i quota;sal i ta : a m 2.980 in 8 'e 45" ; armamento: 2 mi t ragl ia t ic iVickers 303 cal. mm 7,7: quota di tangenza: m 6.650; au-tonomia: 2 ore; equipaggio: pilota.

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NOTE(1)"Fighting the Ftying Circus" di Eddie Bickenbacker, 1919 (ristampa 1965) - Sulweb esiste una edizione online alla pag.http ://www. ri chthof e n. co m /ri cke n backe r/(2) GIi svizzeri, in realtà, a fine '800, in molti emigrarono negli USA dove fondarono numerosi centri abitati tuttora esisten'ti, fra i quati, denominati come la toro capitale, Bern nel Kansas e in Pennsylvania, New-Bern nel North Carolina.(3) Prima della costituzione del famoso 94th Aero Squadron, e prima ancora che gli USA dichiarassero guerra alla Ger'mania, motti pitoti statunitensi dat 18 aprile 1916, diedero il loro apporto arruolandosi volontari nella celebre squadriglia"Lafayette" integrata nella "Aviation militaire". ll nome fu scelto in ricordo del gen. "Gilbert du Motier de La Fayette" cheprese parte alla guerra d'indipendenza americana. lnoltre, I'attuale 94th Fighter Squadron di stanza a Langley Air ForceBase in Virginia, è la seconda squadriglia da caccia più antica nelle forze aeree degli Stati Uniti, originata dallo storico94th Aero Squadron il 20 agosto 1917.(4) ll pitota betga Witly Francois Coppens (1892-1986) fu I'asso dei "Buster balloon" con la distruzione di 34 palloni di os'servazione.(5\ L'aereo di Rickenbacker si trova nel Museo detl'Air Force a Wright-Patterson (Ohio-USA)(6) Tipica architettura del biplano con ali inferiori di minore superticie rispetto alle superiori. Fu ideata dall'ingegnerefrancese Gustave Delange (1 883-1 946).

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Niente aeromodelli nei cieli italiani?di Carlo d'Agostino e Franco Bugada

el dicembre scorso l 'Ente Nazionale Aviazione Civile(ENAC) ha indirizzato a "tutti gli interessati", quindianche agl i aeromodel l is t i regolarmente iscr i t t i ad

un'associazione ma anche a tutti i cosiddetti freelance, vo-latori della domenica e simpatizzanti occasionali che usa-no campi di volo allrezzali, campetti di periferia e pendii incoll ina o montagna, una circolare molto importante.Con essa proponeva labozza del Regolamento per i "Mez-zi Aerei a Pilotaggio Remoto" (APR), che verrà emesso inosservanza al disposto dall 'art. 743 del Codice della Navi-gazione, sollevando lo sconcerto nelle migliaia di aeromo-del l is t i , spor t iv i o non, che s i sono t rovat i d i f ronte ad uninsieme di norme alcune decisamente necessarie ed altrein deciso contrasto con le normali attività ludiche o sportive.La prevista l imitazione di quota di volo a 50 m, per esem-pio, è chiaramente in contrasto con l 'uso di un cavo di trai-no d i 50 m che v iene s teso tu t t o i n ve r t i ca le p r ima d ilanciare un veleggiatore sperando in una termica che lofaccia salire ancora. In vari paesi la quota massima di voloè 400'e c ioè 120 m.Le organizzazioni aeromodell istiche si sono subito mosse,prima f ra tutte la FIAM (Federazione ltaliana Aero Modell i-smo) e successivamente I 'Aero Club d'ltalia, che hanno of-ferto la loro collaborazione all 'ENAC e chiesto degli incontriper esaminare insieme la situazione. lncontri che sono av-venuti nello scorso gennaio e che si spera possano portarea risultati positivi ad evitare che norme troppo drastiche por-l ino alla scomparsa degli aeromodell i dai cieli i taliani.L'aeromodell ismo è nato - ricordiamolo - nella metà dell '800a Parigi con i l volo del "Planoforo" di Alphonse Penaud chevoleva dimostrare ai membri della Società per la Navigazio-ne Aereale le possibil i tà di volo del "più pesante dell 'aria".L'aeromodellismo è una passione/hobby, un'attività culturalee agonistica, interessante e propedeutica che in moltissimicasi si è evoluta nella vera e propria aviazione.Ingegner i aeronaut ic i qual i Ermenegi ldo Pret i , ErmannoBazzocchi e Stelio Frati, in gioventù, sono stati aeromodel-l isti. Non pochi appassionati sono poi diventati piloti o co-munque val id i tecnic i del set tore. La Gal ler ia del Vento d i

Pista di Milano-Linate anni'60: il presidente della Com-missione aeromodellismo dell'Aero Club d'Italia (di spalle)presenta al comandante della l" Zona Aerea la gara "Gior-nate Aeromodellistiche Ambrosiane" a carattere nazionale(C. d'Agostino).

Maximodelli presenti ad una famosa manifestazione inFrancia nel gÍugno 2Ol2 (F. Bugada)

Guidonia ebbe fra i suoi addetti dei valenti aeromodell istir ichiesti dall 'Aeronautica stessa per la costruzione dei mo-dell i sui quali effettuare gli esperimenti.Già fra le due guerre, l 'Aeronautica Militare seguì in modoparticolare l 'aeromodell ismo in tutti isuoi diversi aspetti r i-tenendolo una fuc ina d i fu tur i p i lo t i e tecnic i . Tradiz ional -m e n t e , a n c h e n e l d o p o g u e r r a , l ' A . M . h a a i u t a t o l eassociazioni aeromodell istiche con uomini e mezzi in occa-sione delle varie gare che si svolgevano sul territorio italia-no, mettendo anche a disposizione aeroporti e strutture.Ricordiamo a Milano con nostalgia gli anni '60 in cui venivadato i l pieno appoggio dell '4.M. di piazza Novell i alle garedi volo l ibero all 'aerooorto di Bresso o a ouelle di volo vin-colato sulla pista di Linate, organizzate dalla sezione aero-model l is t ica del l 'Aero Club Mi lano. lmoianto radio oer lospeaker e supporto fotografico non sono mai mancati.Anche ora, agli appuntamenti importanti, ai raduni di pre-stigio o alle gare di campionato l 'A.M è sempre presentein vario modo, almeno come supporter.Ora l 'ENAC, nell 'ambito delle sue attribuzioni, regolamentagli APR separandoli in "Aeromodell i" e "Sistemi Aeromobilia Pilotaggio Remoto" (SAPR). I primi sono esclusivamenteper impiego ricreazionale o sportivo, gli altri sono quell i im-piegati o destinati all ' impiego in operazioni specializzate.Labozza d i regolamento ENAC dist ingue i mezzi d i pesoinferiore a 20 kg e quell i di peso superiore con le relativeautorizzazioni ad operare.L'aeromodell ismo in questi ult imi 4nni, con lo sviluppo tec-nologico, si è spinto ben oltre la sLa essenza naturale conla comoarsa dei maximodell i e dei maximotori. Non è rarovedere poi motori a turbina che "girano" a 30.000 giri al mi-nuto anche in modell i con peso attorno a 6-7 kg. Abbiamovisto modell i da 2 kg sfrecciare a oltre 400 km/h grazie amotori a scoppio ultrapotenti.Una regolamentazione è necessaria anche in ltalia, comein a l t r i Paesi europei , per a lcuni g ià ben def in i ta per a l t r iancora in fase d i prova. Quindi ben venga l ' in terventodell 'ENAC che, tuttavia, ci auguriamo non penalizzi i l setto-re burocralizzandolo. E sufficiente sulle piste di volo prov-vede re a impor re zone s i cu re con ba r r i e re e re t i d iprotezione per i l pubblico nonché caschi adatti per i pilotipiuttosto che pretendere certif icazioni o controll i specialisugli aeromodelli che porterebbero a grosse difficoltà orga-nizzative per gli enti e le diverse associazioni ovviamentetutte gestite in termini di volontariato.

AER oNlAiUTilCfi 2l!1.ù I 3

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"Clemente PanerO", I'aviatore Cui è intitOlatOl 'aeroporto di Villanova d'Albenga

di Maurizio Lanza

lemente Panero, a cui è intitola-to I 'aeroporto, fu un bravissimomeccanico originario di Fossa-

no, appassionato di volo, manifestò lasua versat i l i tà co l laborando a l la co-struzione d'una macchina volante.Questo primo velivolo, denominato or-nitottero fu costruito su progetto deldr . Fuser i , ma non r iuscì a s taccars ida terra.Nel settembre del 1912 Clemente Pa-nero, entro a far parte del BattaglioneAviatori, dimostrandosi ottimo motorista.Nell 'autunno del 1917, doPo un breveperiodo di istruzione conseguì, i l bre-vetto di pilota, diventando ben prestouno degli "Assi" della nascente Avia-zione italiana e ottenendo una primamedaglia d'argento.Al l ' in iz io del 1917 la 28^ squadr ig l ia ,dotata d i 7 Farman al comando delcap. Ner i , Panero con la qual i f ica d imitragliere, coadiuva i l pilota ten. Al-tieri in una brillante azione.Con lo scioglimento della squadriglia,Panero viene assegnato nell'aprile del1917 a l la 82^ squadr ig l ia , dotata d ivelivoli Nieuport e operativa sul cam-po di S. Caterina di Udine.

La mattina del 29 novembre, Panero,da poco tempo brevettato pilota, de-col la con i l compi to d i scor ta ad unSAML, che difenderà efficacementeda l l ' a t t acco d i un cacc ia aus t r i acoche , con due p rec i se ra f f i che d i 25colpi, verrà da lui abbattuto nella zonadi Osteria di Fontanelle.Con l 'anno nuovo, volando ancora suapparecchio Hanriot, abbatte un cac-cia nemico in Val Galmarara.l l 28 gennaio abbat te un a l t ro aereonemico in Valbrenta ed un altro in Val-stagna.l l 29 genna io Pane ro , a l r i en t ro dauna scor ta, perde in volo una ruota,con la conseguenza che all 'atterrag-gio i l caccia (6127) cappotta e finiscefuori uso, ma il pilota miracolosamen-te si salva.ll destino volle che a fronteggiare I'As-so Barone Manf red Von Richtofenfosse nel gennaio del 1918 il soldato-pilota, Clemente Panero.l l nostro eroe riuscì coraggiosamenteed abilmente a tener testa all'awersa-rio ben più accreditato, costringendoloalle più svariate figure acrobatiche neltentativo di sopraffare il contendente'

l l 22 tebbraio 1 91 8, si off re sponta-neamente per una missione di scorta,ma per un ' improvvisa Panne del mo-tore dell 'aereo Clemente Panero pre-

cipita al suolo, riportando gravissimeferite; muore all 'ospedale da camPo,dopo 25 giorni di sofferenza, assistitodal fratello.

A"RON'lUTtuA l)rr$

Page 26: Rivista Aeronautica 2 Febbraio

VARIE

Terzo test atomico nordcoreano| | 12 febbraio la Corea del Nord ha

I ef fet tuato un nuovo test atomicoI sotterraneo, i l terzo dopo quell i del9 o t t ob re 2006 e de l 25 magg io2009, facendo esplodere a mille me-tri di profondità un ordigno della po-tenza di settelotto chilotoni che haprovocato una scossa tellurica cal-colata in 5,1 gradi del la scala Rich-ler. *Un test pienamente riuscito.,ha reso noto I'agenzia di stampa Kc-na, e che *è stato il primo passo fat-to con Ia maggior moderazionepossibi le ", suggerendo tuttavia altremosse s "più forti passi) se gli StatiUni t i reagi ranno con ost i l i tà versoPyongyang.

Secondo l ' ln ternat ional Peace Re-search Institute di Stoccolma (Sipri),i l test ora condot to conferma chePyongyang sta lavorando a una te-stata leggera e compatta nell ' intentodi sv i lupparne una per un rn iss i le alungo raggio.l l segretario generale dell 'ONU, BanK i Moon , ha condanna to l ' espe r i -mento, considerandolo "una chiarae grave violazion.e delle risoluzioniadottate dal Consiglio di Sicurezza".Ed una severa condanna è arrivataanche dai governi d i Russia, FìegnoUnito, Stati Unitie dal ministro degliEsteri italiano, Giulio Terzi. Tra gli al-t r i anche l ' l ran ha espresso d isap-

provazione per i l test, ritenendo che<nessun Paese" debba possederedelle armi atomiche, ma tutti abbia-no diritto allo sfruttamento oacificodel l 'energia nucleare, mentre i l pr i -mo ministro giapponese ha afferma-to trattarsi di "urla grave minacciache non Puo essere tollerata".Il ministero degli Esteri di Pyongyangha sostenuto che questo test rappre-senta una "prima risposta" alle mi-nacce degl i Stat i Uni t i e c i saranno,,misure di secondo e terzo livello piùintense,, se Washington manterrà lasua ost i l i tà . l l test , ha sostenuto, èuna ,,misura di autodifesa> che nonviola alcuna legge internazionale.

Z

La "Fondazione JonathanOnlus" di aerei storici

edalonews ha recentemente dato una notizia cheper i l suo par t ico lare in teresse r i ten iamo di r ipor-tare inteoralmente:

"Con grande soddisfaz ione ho i l p iacere d i annunciareche la famosa Jonathan Col lect ion, da me creata e sv i -luppata nel corso d i o l t re 30 anni d i a t t iv i tà , dal 1 ' gen-n a i o 2 0 1 3 c a m b i a i l p r o p r i o a s s e t t o o r g a n i z z a l i v oassumendo def in i t ivamente lo s tatus d i un museo aero-naut ico volante e la denominazione d i Fondazione "Jo-nathan Collection - Aerei Storici Famosi - ONLUS"."E quanto annuncia Giancar lo Zanardo, at tualmente im-pegnato nel la costruz ione d i una r iproduzione volantedel bombardiere Caproni Ca.3, in occasione del r icono-scimento quale organizzazione non lucrativa di uti l i tà so-c ia le (ONLUS). Tut te le sue at t iv i tà "present i e future" ,prosegue Zanardo, <saranno sv i luppate in nome e perconto del la nuova Fondazione-museo. In ouesto modoviene u l ter iormente amol i f icato i l va lore del l 'ooera d i d i -vu lgazione del la memor ia s tor ica del l 'av iaz ione e poten-z ia la l ' az ione d i o romoz ione de l l ' a t t i v i t à d i vo lo comevalore storico e sociale, attività per le quali la fondazioneè stata costituita".

Verso una società| | 21 gennaio, a San Paolo del Bra-

I sile, è stato firmato un promemoriaI d ' in tento con i l quale vengono po-ste le basi oer la costituzione di un'a-zienda con g i u nta tra Ag ustaWestalnded Embraer per la produzione d i e l i -cotteri nel Paese sudamericano rivoltial mercato dell'intera America latina.Nell 'occasione le due aziende hanno

Primo Euro Hawk SIGINT111 gennaio, sulla base aerea tedesca di Manching,

ha comoiuto con successo il suo orimo volo l 'EuroHawk (versione del ricognitore d'alta quota a pilo-

taggio remoto RQ-4 Global Hawk - v. anche pag. 13 di Ae-ronautica n.3120A7) dotato del sistema SIGINT (signalsintell igence) per l ' individuazione di sorgenti elettroniche edi comunicazioni. L'UAS (Unmanned Aircraft System) Eu-ro Hawk - realizzalo dalla divisione Cassidian di EADS im-p iegando come p ia t t a fo rma un RQ-4 de l l a No r th ropGrumman - ha compiuto un volo d i o l t re sei ore raggiun-gendo la quota di 15.000 metri dimostrando "/a validità delprogramma e la conformità della suite di sensori SIGINTsviluppata da Cassidian, con i requisiti del Bundeswehr" eprovando nel contempo "le capacità di missione del siste-ma, strategico per la protezione e la sicurezza delle forzearmate tedesche". Nell'occasione è stato sottolineato co-me l 'Euro Hawk - SIGINT s ia per la Northrop Grumman i lprimo esempio di cooperazione transatlantica con la Ger-mania e la Cassid ian e la or ima vers ione internazionaledel Global Hawk. lnoltre la macchina è anche il orimo hi-gh-altitude, long-endurance (HALE) SIGINT UAS in Euro-oa. L 'Euro Hawk. che ha un 'autonomia d i o l t re 30 ore epuò raggiungere la quota di circa 20.000 metri, sarà impie-gato quale sostituto dei Breguet 8y.1150 Atlantic uti l izzati idal 1972 al 2010 dalla Germania.

AgustaWestland-Embraer per el icotteridichiarato di "voler costruire modellimilitari e civili e di aver individuato unforte potenziale per gli elicotteri medibiturbina. in oarticolare a serviziodell'estrazionte di gas e petrolio "off-shore'\, aggiungendo slls "gli altrisegmenti di maggior interesse sonoquelli militare e di trasporto persona-lità""

Analisti del settore fanno notare chequanto ora st ipulato t ra AgustaWe-stland ed Embraer "rappresenteràuna sfida diretta a Eurocopter, chedetìene oltre metà del mercato brasi-liano dell'ala rotante grazie alla con-t ro l la ta Hel ibras" che, creata nel1979, è oggi l 'unico costruttore elicot-teristico del Brasile.

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L'ultimo B-17 ancora volantein Europa rischia la messa a terra"Sally 8", l 'ult imo esemplare ancora volante in Europa del bombardie-re quadr imotore Boeing B-17 del la seconda guerra mondia le, r ischiadi essere messo a terra per sempre. E l 'a l larme lanciato dal la fonda-zione "B-17 Preservation" che dal 1985 gestisce la"Forlezza volante"basata presso l 'aeroporto di Duxford, sede dell ' lmperial War Museum.A minacciare i l futuro operativo dell 'aereo - che vola regolarmente nelcorso di manifestazioni aeree ed eventi commemorativi - è soprattuttoil costo, calcolato in oltre 15.000 sterl ine per ora di volo. E da ricorda-re in proposito che l 'altro B-1 7 europeo , I 'F-AZDX "Pink Lady" gestitodalla francese "Fortresse Toujours Volante", è stato infatti fermato nelmarzo 2010 per analoghe ragioni economiche.Costruito nel 1944 dalla Lockheed Vega, su l icenza della Boeing, con la matricola 44-85784, nel dopoguerra "Sally B" èstato ut i l izzato dal l ' lnst i tu t Geographique Nat ional f rancese come vel ivo lo fotograf ico dal 1954 a l 1975 passando quindibrevemente sul registro civile americano per essere definit ivamente iscritta su quello britannico nel 1976, con le marcheG-BEDF, grazie all 'appassionato Ted White.

Prove rullaggio per i ldiPhantom Eye| | 6 febbraio, su l la base aerea cal i forn iana d iI Edwards l l prototipo dell 'aereo a pilotaggio re-I mo to (APR) Phan tom Eye cos t ru i t o da l l aBoeing Phantom Works, ha effettuato le prove dirullaggio in preparazione del secondo volo dopoquef lo, awenuto nel giugno 2012, nel corso delquale, in fase di atterraggio, i l carrello aveva su-bito un danneggiamento (v. anche pag. 13 di Ae-ronautica n. 612012).L'aereo, un bimotore alimentato a idrogeno liqui-do, ha raggiunto la veloc i tà d i 40 nodi ed è orapronto per tornare nuovamente in volo allo scopo

di sperimentare i recenti aggiornamenfi software e hardware che vi sono stati apportati e per prepararsi ai voli ad altitu-dini piu elevate.ll Phantom Eye è, infatti, un velivolo HALE (high altitude, Iong endurance) che ha come obiettivo anche il conseguimen-to d i un 'autonomia d i vo lo f ino a quat t ro g iorn i , con un car ico ut i le d i o l t re 200 chi l i , e i l raggiungimento del la quota d i20.000 metri.niàóiài"Àà à he it Phantom Eye - progettato per rispondere alle esigenze militari degli Stati Uniti quale "aereo spia" ingrado di acquisire importanti ínformaz-ioni e di svolgere missioni di ricognizione soprattutto in ae,ree nelle quali sono incorso operazioni bell iche - è I 'evoluzione dell 'aereo a pistoni senza pilota Boeing Condor che effettuò i l suo primo volonel 1988 conseguendo poi vari record di quota e durata.

Prodotto il 1000" esemplare dell'AsterBDA, i l principale consorzio europeo costruttore di missil i e tecnologie per la difesa,ha recentemente annunciato di aver prodotto i l mil lesimo esemplare del missile an-tiaereo superficie/aria Aster impiegato soprattutto dalla Marina francese e dall 'Eser-

cito italiano.La famiglia di questi missil i - progettati per essere uli l izzali sia da unità navali che da lan-ciatori terrestri - è composta da due varianti: Aster 1 5 con gittata di 30 km e Aster 30 congi t ta ta d i 120 km, l l s is tema di guida s i avvale d i un radar at t ivo nel la fase f ina le, mentrenella fase di crociera i l missile riceve aggiornamenti tramite un data-link. La produzione de-gl i Aster è cominciata nel 2006 con c inque miss i l i a l mese che nel 2008 sono d iventat i 15ogni 30 giorni per raggiungere la quota di oltre 20 esemplari al mese nel 2011 .

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opo una campagna d imostrat iva in volo nel corso del laquale sono stati r ifornit i vari aerei in l inea con l ' lndian Air

V Force, i l governo d i Dehl i ha selez ionato I 'A i rbus 4330MRTT (Multi Role Tanker Transoort) oer le esioenze della sua(Multi Role Tanker Transport) per le esigenze della suaîorza aerea.Airbus Military conta ora di ottenere entro quest'anno un ordi-nativo di sei esemplari di tale velivolo peraltro già commissio-nato da Australia, Arabia Saudita, Emirati Arabi e Regno Unito.

Otto AW159 per laCorea del SudI a Corea del Sud ha f i rmato con AgustaWest land

| ,n contratto, del valore di circa 560 milioni di dol-Elari, per la fornitura di otto esemplari dell 'el icottero4W159 (v. anche a l t ro ar t ico lo in questo numero sulprimo volo di tale macchina), compreso un pacchettodi supporto logistico e di addestramento.La consegna di questi elicotteri, necessari per soddi-sfare le esigenze della Marina militare sudcoreana, ini-zierà nel 2015 per concludersi I 'anno dopo.

L'lndia versoI'acquisizione dell'A330 MRTT

ll gen. Allen nonsarà il nuovo SaceurI lgenerale dei Mar ines USAJohn R. Al len, la cui no-

I mina a Saceur (Supreme Al l ied Commander in Eu-I r o p e ) e r a s t a t a c o n g e l a t a i n - a t t e s a d e l c o m -pletamento d i un ' indagine in terna re lat iva ad un pre-sunto scandalo a sfondo sessuale(v. pag.26 di Aero-nautica n. 1112012), indagine che lo aveva comunqueproscio l to , ha r inunciato a l l ' incar ico d i Comandantesupremo delle forze alleate in Europa in quanto ha la-sciato i l servizio attivo a causa di gravi problemi di sa-lute d i un fami l iare.

La NASA ricorda gli astronauti deceduti in incidenti spazialiI n occasione del decimo anniversario dell 'esplosione dello shuttle Columbia, avvenuta i l 1 febbraio 2003 in fase diI r i en t ro da l l a m iss ione spaz ia le STS-107 e ne l l a qua le pe rse ro l a v i t a R i ck Husband , W i l l i am McCoo l , Dav idI Brown, Kalpana Chawla, Laurel Clark e l ' is rael iano l lan Ramon, componente st raniero del l 'equipaggio, la NASAha voluto celebrare anche gli altri suoi astronauti perit i negli altri due gravi incidenti che hanno funestato l 'Agenziaspaziale americana.Come Virg i l "Gus" Gr issom, Edward H. Whi te l l e Roger B. Chaf fee, decedut i i l 27 gennaio 1967 nel l ' incendio del lacapsula durante un'esercitazione sulla rampa di lancio in vista della missione dell 'Apollo 7, primo volo di prova conequipaggio di un Modulo di comando e servizio (CSM) in orbita intorno alla Terra,E come Francis "Dick" Scobee, Michael J. Smith, Judith Resnik, Ell ison Onizuka, Ronald McNair, Gregory Jarvis eChrista McAuliffe perit i nell 'esplosione dello shutile Challenger avvenuta i l 28 gennaio 1986, 73 secondi dopo il lan-cio da Cape Canaveral per la missione STS-51-L.

Approvato il trasferimento degli aerei antincendio ai VV.F| | Consiglio dei ministri ha approvato i l regolamento che disciplina i tempiI e le modalità di attuazione del trasferimento della flotta aerea antincen-I d io del la Protez ione Civ i le a l Dipar t imento dei Vig i l i de l fuoco del Min i -stero dell'interno. ll testo del prowedimento è stato trasmesso al Consigliodi Stato per il prescritto parere. Nell'occasione è stato reso noto che "se /eoperazionÌ di trasferimento non saranno completate 30 giorni prima deil'i-nizio della campagna estiva esse saranno sospese e completate entro i30 giorni successivi alla fine della campagna" ll prowedimento prevede,inoltre, che i VV.F possano impiegare fino a venti persone - comandate odistaccate da altre amministrazioni - per garantire i l funzionamento dellaflotta dei Canadair CL.415 ora contrattualmente oestit i da INAER.

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VARIE

Pil lole dal webAvete mai pensato di prendere il vostro aeroplano e di atterrare sulla cima del Terminilletto?Non solo, ma di ridecollare prendendo velocità facendo scendere i l velivolo a rotta di collo giù per i l pendio dellamontagna?Non credo che lo abbiate fatto. Caso mai abbiate qualche idea in merito sappiate che è già stato fatto, anzi, vienefatto abitualmente (con un velivolo che parrebbe un Kitfox Super Sport) da qualcuno che non sembra abbia pauradi rompersi l 'osso del collo. Una splendida foll ia che vale la pena di vedere comodamente seduti nella poltrona delsalotto sfuggendo alla tentazione di provarlo per dawero.Cliccate:http //www.youtube.com/watch ?v=tHXnQC E0kG0

Per restare in tema di manovre spericolate gustatevi una vecchia ma splendida presentazione in volo del Cariboucon uno strepitoso basso passaggio fatto tenendo il ruotino anteriore a terra e tutto l 'aeroplano picchiato in avanticon la coda alzala.Da vedere assolutamente anche se sconsiglio di provarlo.Come direbbero i francesi in questi casi'. Chapeau!!Cliccate:http ://www.youtu be.com/watch?v=Otq-wlspDbS

Infine, diamo un'occhiata a quello che sta succedendo nel mondo delle pale rotanti. Tre sono i settori dove si puòpensare si sviluppi i l mercato futuro:- la formula ti l trotor (V-22 Osprey;AW609);- l 'el icottero con due rotori coassiali controruotanti (Sikorsky X2);- la formula compound che cerca di fondere le caratteristiche dell 'ala rotante con quelle dell 'ala fissa (Eurocop-

ter X3).Nel riquadro sottostante (tratto da una presentazione dell ' industria nazionale ad un convegno organizzalo dal CE-SMA) potete vedere a grandi l inee le caratteristiche in termine di generazione di portanza e di spinta, nonché dicontrollo della rotazione attorno all 'asse z delle tre soluzioni.L'Agusta Westland ha puntato sullo sviluppo del t i l trotor 4W609.ldue f i lmat i che v i present iamo r iguardano una presentazione in volo delY-22 Osprey a l sa lone d i Farnboroughdel2012 e dell 'AW609 all 'Heli Expo nelfebbraio 2012 ad Arlington.Cliccate:http ://www.youtube.comfuiatch?v=vglHpvcK-Jkhttp //www.youtu be.com/tvatch ?v=Mz1 4B9c-Xu U

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Page 30: Rivista Aeronautica 2 Febbraio

(a cura di Michele Mascia)

Delega al governo per il riordino delle Forze Armate.

Sul la Gazzetta Uff ic iale n. 13, del 16 gennaio 2013, è stata pubbl icata la legge n. 244, del 31 dicembre 2012,la quale conferisce al governo la delega per la riorganizzazione delle Forze Armate, con la f inalità di realizza-re un sistema nazionale di di fesa eff icace e sostenibi le, che assicur i i necessari l ivel l i d i operat iv i tà e la inte-grabilità dello strumento militare nei contesti internazionali. Per l 'attuazione del riordino il governo è delegatoad adottare, entro 12 mesidalla entrata in vigore della legge predetta (31 gennaio 2014), due o più decreti le-gislativi prevedendo Ia revisione, in senso riduttivo:- dell'assetto strutturale e organizzativo del Ministero della difesa, con particolare riferimento alla strumento

mil i tare;- del le dotazioni organiche del personale mi l i tare del le Forze Armate, nel l 'ot t ica del la valor izzazione del le re-

lative professional ità ;- delle dotazione organiche complessive del personale civile del Ministero della difesa, valorizzandone le pro-

fessionalità.Le r isorse recuperate a seguito del processo di revisione del la funzione di fesa sono dest inate al r iequi l ibr iodei principali settori di spesa del ministero della Difesa, con lo scopo di garantire il mantenimento in efficienzadel lo strumento mi l i tare e di sostenere le capacità operat ive, r imodulando la r ipart iz ione del le r isorse stessenella misura del 50% (dall'attuale 70"k), per coprire le spese per il personale, del 25o/o pet investimenti e del25"/" oer l'esercizio.Per il nuovo assetto strutturale e organizzativo del ministero della Difesa, i decreti legislativi dovranno essereadottati nel rispetto dei seguenti criteri:- razional izzazione del le strutture operat ive, logist iche, formative, terr i tor ial i e peri fer iche, anche mediante

soppressione e accorpamenti di Enti/Comandi, ottimizzando le relative funzioni, in modo da conseguire unacontrazione complessiva non inferiore al 30 per cento, entro sei anni dalla entrata in vigore del decreto legi-slativo;

- riorganizzazione e razionalizzazione dell'area tecnica-operativa e tecnico-amministrativa, con particolare ri-fer imento al l 'area di vert ice e centrale, perseguendo una maggiore integrazione interforze e una marcatastandardizzazione organizzaliva e prevedendo una diversa ripartizione di compiti e funzioni;

- revisione dei compiti e della struttura del Comando operativo interforze (COl).I predetti prowedimenti normativi, inoltre, dovranno prevedere:- la riduzione delle dotazioni organiche del personale militare delle tre Forze Armate a 150.000 unità da con-

seguire entro l'anno 2024;- la r iduzione del personale mi l i tare dir igente del le ForzeArmate a 310 unità di uf f ic ial igeneral ie ammiragl i e

a n. 1566 unità di colonnelli e capitani di vascello, da attuare rispettivamente entro 6 e '10 anni;- la r iduzione del le dotazioni organiche complessive del personale civ i le del ministero del la Difesa a 20.000,

da conseguire entro l'anno 2024.Inoltre, è prevista la soppressione del Consiglio superiore delle Forze Armate entro sei mesi dall'entrata in vi-gore del la norma predetta (31 lugl io 2013).

Cumulo delle pensioni ai superstiti con i redditi del beneficiario(art. 1, comma 41, della legge n. 335/95 - Tabella F).

Si riportano, qui di seguito, gli importi delle fasce di reddito previste dalla tabella F annessa alla legge 8 ago-sto 1995, n. 335, (per la def iniz ione del l imite di cumulabi l i tà del la pensione con i l reddito del benef ic iar io) ag-giornat i , per l 'anno 2013, in base al la nuova misura dei t rat tamenti minimi INPS, pari a€ 495,43 mensi l i lordi(annui € 6.440,59 lordi) .

Fasce di reddito (annuo lordo)

Fino a C 19.321,77da € 19.321,78 a€.25.762,36da€ 25.762,37 a€ 32.202,95da€ 32.202,96 in poi

(3 vol te i l minimo INPS)(da 3 a 4 vol te i l minimo INPS)(da 4 a 5 vol te i l minimo INPS)(5 vol te i l minimo INPS)

Percentuale cumulo pensione

100%75%60%50%

-JQ AERoNAUTIGA 2rÍ10il3

Page 31: Rivista Aeronautica 2 Febbraio

LEGISL AZIONE, Pf NSIO N IST IC A E TRATTAMENTI ECON O ilIICI

Ai fini della cumulabilità devono essere valutati i redditi assoggettabili all'IRPEF (al netto dei contributi prevr-

denziali e assistenziali), con esclusione dei trattamenti di fine rapporto (TFRffFS), del reddito della casa diabitazione e delle competenze arretrate Sottoposte a tassazione separata.

Adeguamento requisiti per I'accesso alle pensioni di anzianità/vecchiaia del perso-nale comparto Difesa-sicurezza, a partire dal 1o gennaio 2013.

Con messaggio n. 545 del 10 gennaio 2013, l ' INPS ha comunicato gl iadeguamentidei requisit ianagraficiecontributivi, per il personale del comparto Sicurezza-Difesa, agli incrementi della speranza di vita (tre mesi),previst idalcomma 12-bis alcomma'12-quinquies dell 'art. 12 deldecreto legge7Bl2010, convert i to in legge n.12212010.Ciò a seguito della mancata adozione del regolamento di armonizzazione dei requisiti pensionistici del perso-nale predetto a quelli in vigore nell'assicurazione generale obbligatoria, per il quale quindi continuano ad ap-plicarsi i requisiti vigenti soggetti a tale adeguamento, a partire dal 1 ' gennaio 2013.bui appresso si ripórtano i nuovi requisiti per l'accesso al pensionamento del personale del comparto Difesa-Sicurezza (ForzeArmate, Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Vigili del fuoco) in vigore dal 1.1.2013 e fi-no al31 .12.2015.

1- Adeguamento dei requisiti per I'accesso alla pensione divecchiaia'La penéione di vecchiaia si consegue al raggiungimento dell'età anagrafica massima prevista da ciascun or-dinamento, in relazione al grado o quali f ica dell 'assicurato, congiuntamente al requisito minimo contributivoprevista dalla normativa vigènte. ll collocamento in pensione continua ad awenire, senza I'adeguamento agliincrementi (tre mesi)dellaèperanza divita, nel l ' ipotesi in cui iprescrit t i requisit i per i lcol locamento in pensio-ne risultano già maturati al 1" gennaio 2013. Qualora il dipendente raggiunga il limite di età previsto per il gra-do o la qualifica nel 2013 e non abbia, a tale data, già maturato i requisiti previsti per la pensione dianzianità,il requisito anagrafico previsto per l'accesso al pensionamento di vecchiaia deve essere incrementato di tremesi. In ognicàso, r imane fermo i l regime delle decorrenze delle pensioniintrodotto dall 'art. 12, commi 1 e 2della legge n.12212010 (c.d. finestra mobile - vds n. 212011 di Aeronautica).

2- Adeguamento dei requisiti per l'accesso alle pensioni di anzianità.per effétto dell'adeguamento agli incrementi della speranza di vita (tre mesi), l'accesso al pensionamento an-ticipato (pensione di anzianità) awiene con i seguenti requisiti:- raggiungimento dell'anzianità contributiva di 40 anni e 3 mesi, indipendentemente all'età;- raggiungi*ento di un'anzianità contributiva non inferiore a 35 anni e con un'età di almeno 57 e anni e 3 mesi,- raggiungimento della massima anzianità contributiva corrispondente all'aliquota dell'80%, a condizione es-

sJJia siata raggiunta entro il 31 dicembre 2011 (attesa l'introduzione del contributivo pro-rata dal 1' gen-naio 2012), ed in presenza di un'età anagrafica di almeno 53 anni e 3 mesi.

Anche per le pensioni di anzianità resta fermo il regime delle decorrenze previsto dall'articolo 12, comma2della legge n.12212010 (c.d. f inestra mobile). In merito si rammenta che nel caso di accesso al la pensionecon il requisito dei 40 anni di contribuzione indipendentemente dall'età anagrafica (adeguato, come detto, agliincrementidella speranza divita a partire dal 1 gennaio 2013), occorre tenere presente che I'accesso altrat-tamento pensionistico subisce, rispetto ai 12 mesidifinestra mobile, un ulteriore posticipo di un mese per re-quisit i maturati nel l 'anno 2012,di due mesi per requisit i maturati nel l 'anno 2013 e Qitre mesi per irequisit imaturatiadecorrere dal2014 (art. 18, comma 22ler, deldecreto legge 6luglio 2011, n.98, convert i to in leg-ge 15 lug l i o 2011 , n . 111 ) .

Attribuzione di assegni una tantum, per I'anno 2012, al personale delle Forze armate,compresa I'arma dei Carabinieri e delle Capitanerie di porto

La Direzione generale del personale mi l i tare (PERSOMIL), con circolare MDGMILl lV SGR 0009889 del 10

gennaio 2013, ha emanato le disposizioni atluative per l 'attribuzione degli assegni una tantum, definiti con

decreto del ministero della Difesa del data 3 dicembre 2012,in attuazione dell'art. 1, commi 1 e 3, della legge

n.2712011e del decreto legge n.7Bl2O10 converlito, con modificazioni, dalla legge 12212O10'Tali assegni compensano parzialmente il blocco delle retribuzione del personale militare per gli anni dal 2011

al 2013 1vOs. ,aeionaut ica612010). La misura degl iassegni predett i , in relazione al le disponibi l i tà f inanziar ieper il 20ì 2, è stata commisurata al 46/" dell' importo non corrisposto in attività di servizio, nel medesimo ?F

AF,ttoNAlnT[CA 2120113

Page 32: Rivista Aeronautica 2 Febbraio

LEGISL AZION E PEilSIONIS T IC A E TRATTAMENT I ECON O NIICI

no, per effetto delle penalizzazioni introdotte dal decreto legge 7812010, relativamente ai seguenti istituti retri-butivi maturati con decorrenza giuridica dal 1 " gennaio 2011 al 31 dicembre 2012:- assegno di funzione;- t rat tamento economico superiore correlato al l 'anzianità di servizio senza demeri to, compresa quel la nel la

qualifica e nel grado;- incrementi stipendiali parametrali non connessi a promozioni;- indennità operative non connesse a progressioni di carriera;- progressioni di carriera comunque denominate;- classi e scatti di stipendio.Per quanto riguarda l'adeguamento retributivo annuale del trattamento economico previsto dall'art. 24 dellalegge 44811998, a favore del personale dirigente e quello direttivo con trattamento economico dirigenziale,l'assegno una tantum è pari al 46% dell' importo derivante dall'appf icazione dell'aliquota dello 0,75/" sulla re-tr ibuzione in godimento al31 dicembre 2010. l l r i fer imento agl i ist i tut i icui trat tamentieconomicisono conge-lat i (al 31.12,2010) è ut i l izzato unicamente per la determinazione del l 'ent i ta del l 'assegno da erogare. Gl iassegn i unatan tum sono cons idera t ia i f in ide l la 13u mens i l i tà . Non sono u t i l i a i f in ide lca lco lo de l la buonu-scita e della quota di pensione di cui all 'art. 13, comma'1, lettera a, deldecreto legislativo n. 503/1992 (cosid-detta quota A), ma sono considerati esclusivamente ai fini del calcolo della cosiddetta quota B, di cui all 'arl. 2,commi 9,10 e 1 1 , della legge 335/1 995. La circolare predetta evidenzia che l'assegn o una tantum ha naturaaccessoria, pertanto, non è equiparabile alle voci fisse continuative del trattamento economico dei dipenden-ti, di conseguenza quest'ultimo non subirà, allo stato attuale, alcuna variazione. Dispone altresì la liquidazio-ne e I 'e rogaz ione deg l i assegn i una tan tum con la mens i l i tà de l mese d i febbra io , sa lvo d i f fe r iment i perproblematiche tecniche o indisponibilità di cassa.

Soggiorni stagione estiva anno 2013

Lo Stato Maggiore Aeronautica, con dispaccio in data 31 gennaio, ha diramato la circolare recante i soggiornimarinie montaniAM, per la stagione est iva 2013. In base a quanto disposto dal la diret t iva SMA-GEN-018,edizione 2007, possono beneficiare deiturni di soggiorno, oltre al personale in servizio:- ufficiali, sottufficiali e personale ditruppa dell'A.M. in quiescenza;- vedove ed orfani minorenni di .ex dipendent i mi l i tar i del l 'A.M. (decedut i per causa di servizio e non). Sonoescluse dal beneficio le vedove che abbiano contratto nuove nozze.L'ammissione può essere estesa anche a tutti i familiari compresi nello stato di famiglia o conviventi.Soggiorni montani- Dobbiaco : 9 turnidi giorni 10 cadauno, a decorrere dal22 giugno;- Montescuro: 14 turni di giorniB cadauno, a decorrere dal21 giugno;Soggiorni marini- Capo Mele: 14 turni di giorni 8 cadauno, a decorrere dal B giugno;- lsola Palmaria:7 turnidigiorni 14 cadauno a decorrere dal 10 giugno;- Furbara(bungalow):6 turnidigiorni 14 cadauno, a decorrere dal 15 giugno;- Furbara (campeggio): 4 turni di giorni 22 cadauno, a decorrere dal 15 giugno;- Alghero: 8 turni di giorni 14 cadauno, a decorrere dal 4 giugno;A causa di intervent i di r istrut turazione per i l soggiorno del Termini l lo non sarà garant i to lo svolgimento deiturni di soggiorno estivi.I richiedenti di cui sopra devono prowedere alla compilazione della domanda (Mod. annesso B), scaricabiledal sito www.assoaeronautica.it, e presentarla presso l'ultimo Comando ove è stato prestato servizio, pres-so I'Ente viciniore al proprio domicilio oppure direttamehte agli Enti gestori (Comando Squadra Aerea, Via diCentocelle, 301 - 00176 Roma, per Furbara; Comando 1u Regione Aerea, Piazza Novelli,l - 20129 Milano,per Dobbiaco, Capo Mele e lsola Palmaria; Comando del le Scuole-3u Regione Aerea, Lungomare NazarioSauro - 70121 Bari, per Montescuro e Alghero.Le vedove di personale deceduto per causa di servizio, per avvalersi del particolare favorevole punteggioprevisto devono allegare alla domanda copia del processo verbale dell' lML attestante che il decesso del co-niuge è stato riconosciuto, a suo tempo, dipendente da causa di servizio. E obbligatorio allegare copia di undocumento di identita. In caso di più domande nella stessa stagione per soggiorni con dipendenza diversa, ilrichiedente dovrà utilizzare un unico stampato di domanda da inviare ai Gestori interessati. Le domande do-vranno pervenire improrogabilmente entro il 31 marzo 2013 ai Comandi predetti. Quelle che perverranno oltrela suddetta data non potranno essere prese in considerazione.

AERCINIAUTICA 212CIX3

Page 33: Rivista Aeronautica 2 Febbraio

Primavera o autunno arabo?diGiancarlo Naldi

erata delle grandi occasioni quella del 18 gen-naio alla Casa dell'Aviatore quando è stato av-viato il ciclo di conferenze mensili per il 2013

dedicate all 'attualità con un intervento di Magdi Cri-stiano Allam che ha parlato sul tema "Primavera oautunno arabo?".Sala gremita, con blocco anticipato delle prenotazionie controlli agli ingressi per owi motividisicurezza. Sì,perché da quando ha deciso di rendere pubblica lasua conversione al cristianesimo, ricevendo il battesi-mo nella veglia pasquale del 2008 dal Pontefice Be-nedetto XVl, Magdi Cristiano Allam è stato in praticacondannato a morte per apostasia. Ora si muove sot-to scorta armata. "Si deve morire una giorno", diceMagdi Aflam nel libro "Grazie Gesù" dove parla dellasua conversione, "ma voglio morire una volta sola enon tutti i giorni in preda la panico per il terrorismo".D'altra parte si è sempre battuto per la verità e nonavrebbe potuto tacere nascondendo quella che lui ritie-ne essere stata la scelta più importante della sua vita.Nato al Cairo nel 1952, in epoca nasseriana, ha po-tuto studiare liberamente presso le Suore combonia-ne e presso i Salesiani, grazie alla saggia decisionedi una madre che, pur r imanendo per tut ta la vi tamusulmana, aveva scelto per lui la scuola che ritene-va essere più formativa.Vive in ltalia dal 1972. Laureato in scienze politichealla Sapienza, è divenuto citladino italiano nel 1987.E sposato con tre figli e due nipoti.Deputato al Parlamento europeo dal luglio 2009 nelgruppo indipendente "Europa della libertà e della de-mocrazia" Magdi Allam non ha abbandonato la suaattività di giornalista, scrittore, geo-politologo, opi-nionista che lo ha visto anche vice direttore ad per'sonam del Corriere della sera e inviato speciale diRepubblica.Ma non era il MagdiAllam politico che ci interessavaquella sera e, soprattutto, in quella sede vista la con-giuntura elettorale, come è stato sottolineato nellasua presentazione, bensì il MagdiAllam geo-politolo-go. Avevamo bisogno infatti di capire cosa stia suc-cedendo ne l mondo arabo perchè i segna l i chearrivano sono contraddittori.Può un popolo vivere il suo Risorgimento senza avervissuto il Rinascimento? Dov'è la stanza dei bottonidiAl Qaeda? Quale la strategia? Quale la posizioneda tenere consigliata?La conferenzanon ha tradito le aspettative ed il con-ferenziere, attraverso esempi concreti, ha cercato diil lustrarci dei conceiti che sembrano sfuggirci.Allam è partito, e non poteva che esser così vista lasua origine, con l'analizzare sinteticamente quelloche è successo in Egitto.

All'epoca di Nasser, sulla scia di una tradizione co-smopolita che fino agli anni '60 aveva visto la presen-za di grandi comunità straniere ( tra gl i a l t r i 80milaitaliani perfettamente integrati), vi era una società cheaveva come riferimento I'Europa. Lo Stato di diritto eragarantito come pure il rispetto della libertà religiosa.Sadat, per coalizzarsi contro i suoi awersari, si alleòcon i "Fratelli musulmani" che fino allora erano statiperseguit i r iaprendo loro le porte perché, dopo laguerra con lsraele, aveva bisogno dell'aiuto economi-co dell'Arabia Saudita. I Sauditi pretesero in cambiol'adesione ad un lslam radicale. A metà degli anni '70

nacquero movimenti che sostenevano il cosiddetto6" pilastro islamico, quello della Jihad, per intenderci,mentre tradizionalmente i pilastri sono solo 5."Fintanto che si fa riferimento ad una costituzione lai-ca, che ha alla base il rispetto dei diritti della personaumana, si ha a che fare con una società raziocinante.Nel momento in cui si afferma che il riferimento è ilCorano e Maometto cisi awia inevitabilmente su unachina che non ha più limite"ha detto testualmente.Cosa è successo nelfrattempo in Occidente?Fino al crollo del muro, le spese militari USA erano dicirca 300 mil iardi di dol lar i l 'anno. Nel 2001, dopol'attentato alle torri gemelle, la spesa sale 500 miliar-di di dollari. Nel 2011 la spesa arriva a 700 miliardi didollari. Complessivamente la spesa sostenuta dagliUSA per fronteggiare il problema islamico dal 2001al2011 è stata di 4mila miliardi di dollari cioè, a pa-rità di valore, quanto hanno speso complessivamen-te nella ll Guerra Mondiale.Questa spesa ha avuto un ruolo significativo nellacrescita del debito pubblico americano per cui è sta-to giocoforza ridurla.

Il ringraziamento del gen. Sciandra al conferenzieresegue +

AERoTNIAUT|ilCA 2/20X3

Page 34: Rivista Aeronautica 2 Febbraio

IL CESMA

Gli USA del presidente George Bush hanno immagi-nato che una possibi le soluzione potesse esserequel la di t rovare un punto d' incontro con i Fratel l imusulmani, r ival i interni nel la galassia is lamica. Han-no negoziato così un accordo in base al quale questis i sono impegnat i a co l laborare per contenere esconfiggere Al Qaeda. In cambio gli USA hanno legit-timato i Fratelli musulmani nella comoetizione demo-cratica per conquistare il potere. In ltalia lo abbiamo"scoperto" con un'intervista di Giuseppe Pisano, allo-ra ministro dell' lnterno, in un'intervista alla Radio Va-t icana in cui s i espresse un apprezzamento perquello che venne definito uno "sviluppo democratico"da parte dei Fralel l i musulmani e del l 'UCOI (Unionedel le Comunita ls lamiche in l tal ia).Nel gennaio 2006 ad Hamas fu così consent i to dipartecipare alle elezioni legislative nei territori e vin-se, fatto singolare perché questa organizzazione èancor oggi nella lista nera delle organizzazioni terro-r ist iche del le Nazioni Unite e degl i USA."ln Egitto, nonostante i Fratelli musulmani fosseroconsiderati fuori legge, a seguito delle pressioni USAsu Mubarak poterono partecipare alle elezionifacen-do eleggere 88 deputati in Parlamento.Noi ci siamo infervorati per delle manifestazioni dipiazza e la abbiamo viste come un fatto di esigenzademocratica. La realtà è che ll 40% della popolazio-ne egiziana è al di sotto della soglia di povertà e l'a-nalfabetismo arriva all'80 % in alcune località."In questo contesto il problema egiziano non è la de-mocrazia ma il pane.Ogni anno un milione di egiziani si affaccia sul mer-cato del lavoro mentre lo Stato non è in grado di as-s icurare lo ro a lcunché. A lcun i sondagg i hannodimostrato che i manifestanti sono scesi in oiazzaper il pane e solo il 3% di questi ha detto che era lìper la democrazia."Ci siamo inferuorati per le elezioni. Abbiamo voltato lespalle a dei leader come Mubarak, Gheddafi che ave-vamo considerato un argine al dilagare delfondamen-talismo" - ha proseguito Allam - "Ci siamo dimenticatiche le elezioni sono uno strumento della democraziama non sostanziano la democrazia (Hitler arrivò al po-tere con libere elezioni!!). Ciò che sostanzia la demo-crazia non sono le elezioni ma Ia condivisione di valorie di regole. Ed è cosi ci ritroviamo al potere, dopo li-bere elezioni, dei nemici della democrazia".Così è successo in Egitto, che ha modificato la costi-tuzione dicendo che il riferimento non sono più i dirittidel l 'uomo ma i l Corano."Abbiamo esasperato la conflittualità con lsraele cheoggi si trova contornato da nemici. ll portavoce delgoverno egiziano ha già detto che vogliono rivedereiltrattato di pace con lsraele e che tra l0 anni lsraelenon esisterà più.L'lran in aperta violazione delle risoluzioni dell'ONUsta proseguendo nel programma di produzione dell'u-ranio arricchito ed è a un passo dalla bomba atomica.Ahmadinejad e Kamanei hanno detto che voglionoche lsraele scompaia dalla carta geografica.

ln Siria Ia teocrazia islamica sarà molto peggiore diuna dittatura laica come quella di Hassad. Quantomeno con Hassad i cristiani avevano diritto alla vitaed aldiritto di culto. Cosi non sarà in futuro."Queste sono le realtà con cui ci confrontiamo e di cuiquesto Occidente è fortemente responsabile.Allam ha voluto poi evidenziare degli esempi concretiper evitare che si resti in balia di una rappresentazio-ne che è chiaramente ideologizzala e linalizzala alpersegu imento d i ob ie t t i v i che non sono que l l i d imettere al centro la persona, i suoi diritti fondamen-tali ed il nostro genuino interesse.C'è una sconvolgente sintonia tra chi in Occidentesta promuovendo il dominio della finanza speculativaglobalizzata e al tempo stesso la legittimazione dell' l-slam e I'accordo con i radicali islamici sull 'altra spon-da del Mediterraneo ed al l ' interno del l 'Europa.Tra queste forze ci sono anche delle forze cattoliche!Presso l'università di Padova è stato inaugurato unmaster di formazione degl i lmam, f inanziato dal leACLI con l'obiettivo di far accreditare l' lslam comereligione riconosciuta ufficialmente in ltalia.A Bologna, i magistrati i hanno assolto i facinorosiche avevano organizzalo nel 2009 una manifestazio-ne non aulorizzala orovocando scontri con la ooliziae bruciando una bandiera israeliana, cosa che in lta-lia è reato. La motivazione è stata che la bandieranon era di formato regolamentare per cui non si po-teva configurare il reato!La realtà è che abbiamo oaura. l l Corano non an-drebbe bruciato ma letto. E solo leggendolo che sipuò comprendere la situazione."La lítania della convergenza delle grandi religionimonoteiste" - ha poi concluso il conferenziere - "fini-sce per relativizzare il cristianesimo come religioneuniversale e ci porta anche a legittimare le altre reli-gioni prescindendo dai contenuti, inquadrando il tut-to nell'ottica di una nuova civiltà. Nel momento in cuinoi ci concepiamo come una terra di nessuno loro civedono come terra di conquista. A forza di ricatti e in-timazioni hanno diffuso in Europa moschee e addirit-tura tribunali islamici in materia di diritto coniugale.È un processo involutivo degenerativo. O noi riuicia-mo ad affermare uno stato di diritto in cuisi dimostrache esistono deivalori non negoziabili, che Ia sacra-Iità della vita non è negoziabile, che la pari dignità trauomo e donna non è negoziabile, che la libertà reli-giosa non è negoziabile, compresa la libertà di con-vertirsi al cristianesimo senza essere automatica-mente condannati a morte per apostasia, oppure ine-vitabilmente finiamo per sottometterci."Come diceva Renzo Arbore nella sua pubblicità aduna nota marca di birra: "Meditate, gente, meditate!"

(Coloro che volessero approfondire I'argomento pos-sono trovare l'intera registrazione della conferenzasu I sito www. ces m aweb. org ).

Page 35: Rivista Aeronautica 2 Febbraio

(a cura di Pier Luigi Bacchini)

La scomparsa del col. Ovidio Ferrante

Con il giornale in fase di stampa, è giunta la dolorosa notizia della morte del nostro collaboratore

col. AAian Ovidio Ferrante, già a lungo direttore del Museo Storico dell'AM a Vigna di Valle.

Un profilo dello scomparso sarà pubblicato nel prossimo numero.

Caudi1ta Ro,Ío.,Idí,

Presidente onorar io: Luig i Mainol f i ; pres idente:Tommaso De Mizio; vicepresidenti: Carmine Maiettae Carmine Todino; segretario: Domenico Fuccio;consiglieri: Francesco Cil lo, Domenico Cioffi e Mi-

chela Valente; rappresentante soci aggregati: LuigiStanzione.

Presidente: Gaetano Ingrosso; vicepresidenti: LuigiBergamo e Luigi Guido; segretario: Angelo Sperani;tesoriere: Domenico Ingrosso; consiglieri: PasqualeBaldassarre, Ludovico Malorgio, Lotenzo Pastore e

Carlo Antonio Rollo; rappresentante soci aggregati:Giuseppe Pascali.

,l,,l9ttuoPresidente: Umberto Mazzaviìlani; vicepresidenti:Antonio Chiusi e Adriano Maccolini; consiglieri: Do-menico Bertoni, Piergiorgio Dalpiaz, Leonida Erranie Silvano Spoglianti; rappresentante dei soci aggre-gat i : S i ìvano Montanar i .

!#'#rq.Presidente onorario: Antonio Caranti; presidente:

Franco Camaggi; vicepresidenti: Pierluigi Bacchilegae Piergiorgio Casadio Prati; segretario: GianfrancoBarbieri, Adolfo Barzagli e Ero Biagi.

Maelìeq r " , , . . , Y ; t t . " ;

Presidente: Antonio Stefanelli; vicepresidente: Nico-

la Avantaggiato; vicepresidente e tesoriere: RobertoDe Donno; segretario: Francesco Lil lo; consiglieri:Armando Cesari, Raffaele Macrì, Luigi Patera, Gian-carlo Presicce; rappresentante dei soci aggregati:Graziella Corsini.

,o'ffi,r,,f,f,,Presidente: Giorgio Ceccantini; vicepresidente: Fran-

cesco Simoncini; segretario: Mario Pollegri; tesorie-

re: Tul l io Ciucci; consigl ier i : Amerigo Bir i tognoìo,

Piero Catteruccia e Ugo GasParri.

P,ú,m9Vicepresidenti: Giovanni Iacona e Giuseppe Termini.

Palmanova

Consig l iere: Novel l ino Cet to lo in sost i tuz ione d iClaudio Covassi deceduto.

Pomeziai : , r : , :

Vice presidente: Enrichetto Ciato in sostituzione di

Salvatore Zappalà dimissionario.

Segnì

Presidente: Antonio Colaiacomo; vicepresidenti: Car-lo Bonanni e Gianfranco Sulis; segretario: AlbertoPennese; tesoriere: Mario Navarra; consiglieri: Otta-viano Barni e Silvano Deporzi; rappresentante sociaggregati: Luigia Caratelli.

utTtt&;tii:hlillt::ilklil

Presidente: Carlo Boseggia; vicepresidenti: MauroBelli e Salvatore Marcoaldi; tesoriere: Cesare Baghe-rini; consiglieri: Luigi Cappellacci, Ferrero Ferrari,Nando Lucci e Giovanni Tonicchi.

Y"#,p.,"Í,nPresidente: Oreste De Rosa; vicepresidente: MicheleMarcello Barone; consiglieri: Roberto Bruno, Giu-seppe Busico, Alfonso D'Intino, Bruno Giardino,Gianni Pasciuti e Vittorio Emanuele Russo.

irE.Ì,0iri/.rrtIieÀ 2 lÎ0 i 3 E r

Page 36: Rivista Aeronautica 2 Febbraio

L',ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUIICA .- i we_ i/.F#@@ :4, : .s

Per la destinazione a favore dell'AlMdel "5 per millen' dell'IRPEF 2013

a Presidenza Nazionale rende noto che, in rela-zione alla scelta del "5o/" pat mille" relativa all 'an-n o 2 0 1 0 , s o n o s t a t i v e r s a t i a l l ' A A A d a p a r t e

dell'Amm in istrazione Fi nanziaria dello Stato 25.451,43euro.Nel r ingraziare sent i tamente i soci sostenitor i ed isimpatizzanti, la Presidenza Nazionale comunica cheanche per i l 2013 si potrà operare la scelta di dest i -nare i l "5 per mi l le" del l ' IRPEF a sostegno, fra l 'a l t ro,delle associazioni e fondazioni.

Pertanto, s ia con i l Model lo Unico che con i l 730/1 -Redditi 2012, sarà possibile compiere tale scelta e diconseguenza si invitano tutti i soci e simpalizzanti del-I'AAA ad utilizzare tale strumento per sostenere gli im-pegni e le attività che la nostra Associazione svolge nelcontesto dell'articolo 2 dello Statuto sociale.

La scelta si può esprimere semplicemente apponendonel l 'apposita casel la - come indicato nel facsimi le afianco pubblicato - la propria firma ed inserendo il Co-dice Fiscale dell'Associazione Presidenza Nazionale802481 50585.

Questa fonte di finanziamenlo consentirà di svolgereal meglio la nostra opera morale e sociale nel conte-sto delle attività del nostro Sodalizio.

Si confida nella massima opera di divulgazione e pro-mozione da parte di tutti i responsabili delle nostre se-z i o n i e n u c l e i n e i c o n f r o n t i d e i s o c i e a n c h e d e isimpatizzantiAAA.

Ove i donatori dovessero incontrare delle difficoltà nella compilazione della scheda Mod. 730 essi possono contal-tare la Direzione amministrativa AAA al n. telefonico 06 3215145 interno 103 o per e.mail:assoaeroamministra@ libero. it

A conclusione deil'attività benefica pro terremotati si regi-

strano i seguenti risultati:- Scuola materna "Don Riccardo Adani" di Mirandola

€ 12.056,93, per arredi, materiali scolastici ed onorari

professionali per inter-venti di miglioramento sismico.- Scuola materna "Filippo Mantovani" di MirabeÌlo €

1I.449,87, per arredi e materiali scoÌastici.

MODELLOT30-1 rèdditi 2012Sodr Ér la r.dta flh mneh€8l'SFhlhdl'lRPSe&lSFmllleddl'lRp:F

" ;;;;'".e

LA $EIIA DTLU DESÎNAAOXE ÓEU'qNO PER IIUE IELLINPEf E OUEILADÉLCINOUE P:N U[6 DEIIAPEFNON AOXO I[ AICIN rcF ALÎÉRNATIVE FAAIOAO. FEffiANTO PSAONO ÉSFÉ SPNÉ36I:NTRAMgE LEACELE

In Bluù | quú ldft dl'lúrhaiú rulh(rmm ù ùt,.d||ú dgaragntt&t6ptbbt 6trtrùutod,.l prÉld ch lfll penddd.odlhsh Eilrnm ullEd ólo &l'AgrEl. db Edúp*.{urr.0 bh.

AvmnNZÉ Ps @iffiè la su a Mú d uù *[r nwè $ndbi .hnaflnbìr dèls aqa dèllóno @. dfn dclffi#É {édrbuènÉ ew w6m E Pwr. im! nd É!ffi €rd@dd. La sb d.w.sR btr .$hs6h.nE Fr unr d!ìb

!! M6e &lb lfma ìd unó drl nó!è fhud 9r6vbi s3ìnds r€|tr nfi .!gd.s& & prnè ù 6ntiM*è, h lat.ce, b n.pinEhe *lh quotà d'hwtÀ md drbùtr è{sllila h ÍopmlúÈ aE sli qras. La qudà mn dtbub strilé 4&Às4r.6drob . trl! irn! cns arer.r h ml! a ùc'irrurr u proro *di.e,

er.h',:'tu,", -qL oL ?r 4 la- l

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Page 37: Rivista Aeronautica 2 Febbraio

L' ASSOCIAZIONE ARMA AERON AANCA

Baiocchi LuigiBar"tolucci ItaloBrebbia Bn;noBresciani RinaldoCalvo SalvatoreCiori ClaudioCodagnone Sberlati Gr azieTlaD'Errico Carmelo GinoGiannandrea GiambattistaGiordani MassimoLalumera SilvioMedici LorenzoMilani Angelo AntonioNobilione Mario

€€

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2r ,0021,0025,002r ,0021,0021,002t ,oo21,0021,0025,0025,0025,0030,0025,00

Panato Orazio Stefano

Perreca Virgilio

Pischiutta Enzo

Ruggieri Alberto

Ruggiero Giuseppe

Semeraro Filomena

Spina Stanislao

Stanchina Vitaliano

Sussan Flavio

Turano Fausto

Turco Cosimo

Varvara Giuseppe

Vismara Floriano

€€€€€€€€€€€€€

21,0025,002r ,0021,0030,0025,0025,0025,0021,0021,0021,0025,0025,00

Chi ha notizie di una battaglia aerea sui cieli lucani?

Il gruppo ricerche storiche della sezione di Melfi (PZ) è impegnato nella ricostr-uzione di una battaglia aerea

svoltasi sui cieli lucani nell'agosto del 1943, in seguito ad una missione su Foggia. Quel giorno furono abbat-

tuti otto bombardieri B 24 D americani. Di questi, sei caddero in territorio lucano ed è stato possibile trovare

esattamente il loro punto di caduta. Del primo caduto subito dopo Foggia e delì'ultimo sulle coste calabresi,

tra Punta Alice e Catanzaro, non si hanno ulteriori noiizie. Per-tanto si chiede cortesemente ai soci di queste

zone che hanno informazioni,utili alla precisa localizzazione, di contattare il presidente di sezione av. sc. Gi-

no Monteleone o il socio Antonio Sedile inviando una mail al seguente indinzzo: [email protected] o

ch iamando i l numero 33968ó3595.

7o corso Marconisti operatoriNei giorni 22,23,24 e 25 maggio 2013 si terrà nella città di Asissi l'8o raduno di tutti gli appartenenti al 7"

Corso Marconisti Operatori di Caserta del 1955. Il personale interessato è pregato di contattare il coordina-

tore del comitato promotore: m.llo Enzo Cinotti - via dei Marsi 67 - 00185 Roma - TeL.06.4959631 - Cell.

347.9000757

@a@fu,eew@éeM

| | soc io ten. GAr i Umberto Francione del la

I sezione di Casamassima ci ha inviato que-

I s ta foto che r i t rae uno degl i o t to b imotor iidrovolanti jugoslavi da ricognizione Rogozar-sky SIM XIV H che, "preda bel l ica" e d is t in t ida un numero p rog ress i vo , anda rono a l l aScuola di Orbertello nel 1941 .

7 m

Page 38: Rivista Aeronautica 2 Febbraio

L' ASSOCIAZIONE ARMA AERON AATrcA

- LnLÍt"!

PROMOZIONI

A tenente colonnello- Luigi Romagnuolo (se-

zione di Rimini).

A maggiore- V i t a n t o n i o D a m i a n i

(sezione di Mola di Ba-

ri) .

A 1o maresciallo- Giovanni Montanarcr

(sez ione d i Casamass i -

ma).

MEDAGI.IA

MATruZIANA- lgt. Simeone Marfuggi

(nucleo di Badia Pole-sine);

- l g t . N i co ìa Pompon io(sezione di Sacile).

CONFERIMENTOO!{ORIFICENZA OX6RIA cavaliere- lgt. Nicola Pomponio

(sezione di Sacile).

SOCI C}IE SI FA.NNOONOREIl socio Sergio D'Amicoè stato eletto consiglie-re deì comitato territo-r i a l e de l l 'Un ione I t a -l iana Sport per tutti di

Trapani (sezione di Tra-pani).

LAUREEIn scienza della forma-zione- Elisa Bellagamba, fi-

gìia del socio Enzo (se-

zione di Rimini).

In tecniche audioprotesi-che- Patnzia Castaldo, figlia

del socio Umberto (se-

zione di Rimini).

In giurisprudenza- Mar ika Manca, f ig l ia

de l soc io Sa l va to re(sez ione d i R im in i ) .

In economia e gestionedelle imprese- Luca Montanaro, f igìio

del socio Paride (sezio-ne di Rimini).

In radiologia- Antonio Pascarella, fi-

g l i o d e J s o c i o L u i g i(sezione di Rimini).

In economia- Valentina Rotondo, fi-

glia del socio Donato(sezione di Montero-tondo Mentana).

In scienze organizzatire egestionali- i l soc io Agr ippino

Maggiore, (sezione diYizzini).

In ingegneria elettronica- Alessio Noto, figlio del

socio Raffaele (sezione

di Siracusa).

I{AZZE DI DIAMANTEHanno raggiunto l'am-bito traguardo:- i l soc io Nicola Pippa

c o n l a s i g n o r a E n r i -chetla (sezione di Gui-donia).

NOZ7,E D"OR.OLe hanno felicemente fe-steggiate:- il socio Franco Renzo-

ni con la signora MariaTeresa (sezione di A1-benga);

- i l soc io Lu ig i Marzocon la signora Amelia ei l soc io Beni to Paga-nelÌi con la signora Er-nes ta ( sez ione d iBrescia);

- il socio Ennio Milizia CENTO AAINIcon la signora Maria Ha raggiunto i l presti-Grazia (sezione di giosissimo traguardo ilGrosseto); soqio Battista Zane della

- i l socio Michele Da- sezione di Brescia.

miano con la signoraTe resa ( sez ione d iManfredonia);

- i l socio Rino Branca-lion con la signora Ma-risa e il socio DomenicoIorio con la signora Sa-ra (sezione di Rimini);

- i l socio Giuseppe Pencon l a s i gno ra Emi l i a(sezione di Sacile).

CT,}LLE- il socio Giuseppe Mar-

tina e la signora Nadiaannunciano la nascitadel secondogenito An-drea (sezione d i SanCesario di Lecce);

- iì socio cap. MaurizioGabriele e la signoraGiovanna annuncianola nasc i ra de l l a f i g l i aGiulia (sezione di Tra-pani);

- il socio Gianmarco Irr-ter landi e la s ignoi : rEnza annunc iano Ìanascita della primoge-nita Elisea Rita (sezio-ne di Vizzini).

Rettifica: Nel numero 12-2012 di Aeronautica nella oarle "Sezione e Nuclei" è stato indicato il nome di Toni Balas-so in Toni Salasso per un mero errore tipografico. Allo stesso "Aviatore di eccelso valore umano e tecnico profes-sionale" come è stato definito dal presidente della sezione di Vicenza gen. SAAlberto Frigo oltre all ' intitolazione diuna via di Schio è stato tracciato un profi lo da parte dello stesso gen. Frigo.

Precisazioni; l l presidente della sezione di Chioggia Paolo Belfiori chiede come mai non sia stato riportato i l cam-bio di comando avvenuto al 313" Gruppo AA tra i l comandante uscente e quello subentrante. A tal proposito si fapresente che i cambi di comando pubblicati sono solo per quell i di stormo e/o superiori (incarichi equivalenti) e chela nomina a comandante di gruppo, anche se prestigiosa rientra nella normale carriera di un pilota.

.-Ef rlf i Ull-[ ],.

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L' ASSOCIAZIONE ARMA AERON AUTICA

Programma 2013 sezioni AAA14 apr i le Vil lafranca in Lunigiana (MS) - Comm.ne MOVM Flavio Torello Baracchini sez. Massa Carrara

28 aprile Codognè (TV) - Inaugurazione piazza e monumento a Olivo De Nardi sez. Gaiarine

29 aprile Cassino (FR) - Commemorazione MAVM Secondino Pagano sez. Cassino

12 maggio Bovolone (VR) - Commemorazione MOVM Franco Cappa sez. Bovolone

12 maggio Cella dei Varzi (PV) - 9'Giornata Azzurra sez. Pavia

18/1 9 maggio Orbetello (GR) - 80" Anniversario 2^ Crociera Atlantica Ass.ne Transvolatori A.

19 maggio Lumezzane (BR) - Raduno regione Lombardia - 40" fondazione sez. Lumezzane

20 maggio San Vincenzo (Ll) - Commemorazione cap. Magdalo Ambrosino sez. Piombinonucleo San Vincenzo

23 maggio Palmanova (UD) - Commemorazione MOVM Giovanni Durli sez. Palmanova

26 maggio Cividate Camuno (BR) - Commemorazione pionieri del volo sez. Vallecamonicae Sebino

9 giugno Loreto di Costigliole D'Asti - Raduno interregionale 50' costituzione sez. Asti

16/23 giugno Avezzano (AQ) - Settimana azzurra sez. Avezzano

19 g iugno Lugo di Romagna (RA) - 95" anniversario Francesco Baracca sez. Lugo di Romagna

22 giugno Ciampino (RM) - Celebrazione 20o anniversario costituzione sez. Ciampino

10 l ug l i o Torsoli di Greve in Chianti (Fl) - 30'anniversario G.222 sez. Firenze

22 settembre Palmanova (UD) - Commemorazione cap. Valentino Jansa sez. Palmanova

29 settembre Desenzano del Garda (BS) - Commemorazione reparto alta velocità sez. Desenzano del G.

2 novembre Cimitero di Orbetello (GR) - Commemorazione caduti AM Ass.ne Transvolatori A.

9/10 novembre Roccagorga (LT) - 77' Incivolo sez. Roccagorga

StrZNON{T tr N{UCLtrT

FRTUTI VENEZTA GIUTIA

Tríeste, Istrìa,Fìurne e Dalmazìa

porlo di Trieste cap. vasc. Bon e al comandante del 2'

Stormo di Rivolto col. pil. Tessaro.

La sezione in titolo ha restaurato il monumento ai Ca-

duti di Trieste, dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia

inaugurato dalla stessa sezione il 29 settembre 2001 in

occasione del cambio della sua intitolazione. A,lla ceri-

monia, presieduta dal presidente nazionale gen. SA

Giovanni Sciandra erano presenti il vice prefetto vica-

rio, una rappresentanza della provincia e del comune

di Trieste, oltre al comandante della Capitaneria disegue +

AERoNAUT|rc,LZ[24ffi îon

Page 40: Rivista Aeronautica 2 Febbraio

L' ASSOCIAZIONE ARMA AERON AUTICA

Palmanova

Allo scopo di far conoscere ed alvicinare i giovani al-

l?eronautica Militare. la sezione di Palmanova ha or-ganizzato una conferenza per gli alunni delle terze

classi della scuola media di Gonars (Udine).

Alìa stessa sezione, in occasione dell'anniversario della

sua costituzione, iÌ presidente regionale AAA col. Rino

Romano ha donato una tarsa commemorativa.

TOMBARDIA

W"rqP

In occasione delle celebrazioni per i cento anni dell'ul-

timo volo del capitano di artiglieria pilota Gustavo

Moreno la sezione di Gallarate ha pubblicato un opu-

scolo che ricorda tale awenimento.

Capitano d'Artigilieria Piloîa

Gustavo Morenomînrlrc dell'ùltimo dffiollo

"I9B-m13

ó?mMAÀfoM{tr!út

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Gardone Rivíera

In occasione delle scorse festività il capo nucleo MarioSenti ha organizzato una manifestazione associativadurante la quale sono stati premiati alcuni soci. Pre-senti alÌa cerimonia oltre al sindaco di Gardone Rivie-ra, la madrina del nucleo stesso contessa MagnoniTurati ed il presidente della sezione di Salò PompeoGiottoli.

VENETO

W'"*?l*2ffi

Dal 2 al5 febbraio si è tenuta a Bovolone, a cura dellaIocale sezione AAA e del Circolo di cultura aeronautica"Quelli del 72" la seconda rassegna del cinema aero-nautico patrocinata dall'amministrazione comunale.

AERoNAUTICL 2[2413

Page 41: Rivista Aeronautica 2 Febbraio

L' ASSOCIAZIONE ARMA AERONAATrcA

TOSCANA

È stato inaugurato a Montepulciano il monumento 'îgli

Aviatori" dedicato ai caduti dell'Aeronautica Militare e

dell'aviazione civile. Lopera in marmo voluta dalla sezio-

ne in titolo ha voluto significare lînione e la soÌidarietà

fra tutti gli aviatori. Alla cerimonia erano presenti il sin-

daco di MontepuÌciano Andrea Rossi, il vescovo mons.

Rodolfo Cetoloni, e i labari delle varie sezioni MA della

Toscana. Il presidente regionale AAA col. Carlo Paciaroni

ed il sindaco di Montepulciano hanno prorveduto alla

scoprimento del monumento mentre eccheggiavano le

note della fanfara del comando 1'Regione Aerea.

MLa sezione "Tiansvolatori Atlantici" di Orbetello in oc-

casione della festività del patrono San Biagio ha orga-

nizzato una breve cerimonia in cattedrale presieduta

dal vescovo diocesiano mons. Guglielmo Borghetti e

alla presenza del sindaco Monica Paffetti, autorità ci-

vili e militari e soci della sezione con il relativo labaro.

Nell'occasione il vice presidente Luciano Cerulli ha

fatto dono di alcune sue opere pittoriche al vescovo

mons. Borshetti.

tAzlo

CerìmoniaAssociazíonì d'Arma

I1 12 gennaio, in Roma, alla presenza dei presidenti

delle associazioni o loro delegati è ar,'venuta la conse-

gna degli attestati ai partecipanti alla compagnia mista

di formazione delle Associazioni d'Arma in occasione

della sfilata del2 gtugno 2012.

PUGTIA

Gìoia del Colle

La sezione di Gioia del Colle ha elargito una somma di

denaro a favore delle famiglie indigenti del comune at-

traverso la Caritas, all'Associazione "Centro di Ascolto"

e all'Associazione "Volontarie Vincenziane", in occa-

sione delle festività di fine anno aÌla presenza anche

del comandante del 36' Stormo di Gioia del Colle col.

pil. Vito Cracas.

AElillÒlì11,r\ffllTllú. À, ? /?f0rl R 4l-

Page 42: Rivista Aeronautica 2 Febbraio

L' ASSOCI AZIONE ARM A AERON AATrcA

HISITE B} AÈEIEHEA*E*TE TEEE}68E EÌTE TEB}SEIEE.CEITEEETÌ

Gallarate al Gruppo Thales di Alenia Torino Gallarate al Primo Nucleo Elicotteri CC di Volpiano

Cagliari alla sezione di Ansoraa "

*1111 In Corslc

,F,fAe/,ru$ Cr{f{/s"$ {,x, ALî- sig.ra Vanda Badolucci Mus (sezione di Aosta);- av. sc. Walter Silverio (nucleo di Arta Ter:rne);- av. Elio Baldi (sezione di Biella);- ar,'. Giancarlo Biagini (sezione di Bologna);- s.ten. Tolmino Borelli (sezione di Brescia);- Paolo Strazzabosco (sezione di Camisano Vicentino);- ar,: Esperio MaÌr,ezzi (nucleo di Cerea);

1o ar,'. Bmno Pietrobelli (nucleo di Cogollo del Cengio);- Maurizio Bruschelli (sezione di Cortona);- sig. ra Rosina Nobile (nucleo di Fagagna);- ar'. Egidio Ripamonti (nucleo di Fara Gedda d'Adda);- Franco Greghi (sezione di Fenara);- m.lÌo sc. Giuseppe Fiorenza, m.llo sc. Alessandro Sar-

delli (sezione di Firenze);- sig.ra Francesca Quadrumani, vedova del m.l lo mot.

MOVM Nazzareno Quadmmani, ucciso a Kindu (sezio-ne di Foligno);1" m.llo Achille Marraffa (sezione di Francaviìla Fonta-

- av. Fabrizio Sesso (sezione di Gallarate);- av. sc. Rinaldo Romano (sezione di Gorizia);- Franco Bafile (sezione di llAquila);- m.llo sc. Felice Guerra (nucleo di Latem);- Carlo Zaffaroni (sezione di Legnano);

Il presidente nazionale dell'A.A.A., ricordando le elette virtù di questi commilitoni che ci hanno lascinto, a nomeproprio e di tutti i soci esprime ai familiari degli scomparsi il più sentito cordoglio.

- sig.ra Maria Mangialardi, Giuseppe Sblendorio (sezio-ne di Modugno);

- Giancario Biagini (sezione di Morciano di R.);- av. gov. Giovanni Forlani (nucleo di Morengo);- ar,. Brrrno Antoniazzi (nucleo di Oderzo);- m.llo Ottar.io Melpignano (sezione di Ostuni);- m.llo sc, Salvatore Ricci (sezione di Otranto);- 1" ar,l Gianfranco Destro (sezione di Padova);- s.ten. granatieri Renato Zampiní (sezione di Paiestri-

na):- ten. Claudio Covassi, socio fondatore; av. sc. Mario Ci-

gnola (sezione di Palmanova); r- Sergio Veronesi (nucleo di Pastrengo);- 1" m.llo Biagio Angelucci (nucleo di Portogruaro);- m.llo Antonio D'Agostino, socio onorario e presidente

regionale AAA; m.llo Domenico Ficara (sezione di Reg-gio Calabria);

- Francesco Dorini (sezione di San Cesario);- a'u Michele Chesi (nucleo di San Miniato);- lgt. AttiÌo Cassiano (sezione di Taranto);- av. sc. Sergio Bmzzichini (sezione di Vetralla);- Paolo Orsini (sezione di Viareggio);- m.llo sc. Giuseppe Tomaselli (sezione di Vicenza).

Cofl i Berici al 51" Stormo

42

Page 43: Rivista Aeronautica 2 Febbraio

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Lìbría ccza dé QzeTazq 4teqé

Ugo Squarciafichi, Lo CaccíaOgnítempo ìn ltalio dall'F-86Koll'F- 1 O4G. IJlmmagine, Trevi-so, 2O12. Crn 2l x 29,7, pp. 186.

Il periodo dopo la seconda gueramondiale è uno dei meno studiatinella storia dell'Aeronautica Mili-tare. Il contributo di Ugo Squar-ciafichi (corso Orione II dell'Acca-demia Aeronautica) sul periodotrascorso alla caccia ognitempo èdunque particolarmente apprez-zata, sia per le numerose belleimmagini sia per la riproduzioned i manua l i e d i spense spesso" f a t t e i n c a s a " p e r s p i e g a r e a ipiloti come utTlizzare al meglio ipropri F-86K o F-104G. Si scopro-no così i programmi per conse-guire la prorrtezza al combatti-mento sul K (204 ore di volo in186 missioni), i l funzionamentode l p r imo S idew inde r e a l t r iaspetti sconosciuti.La seconda metà del l ibro è unflorilegio a più voci, in verità unpo'frammentario, di aneddoti del-l 'autore o dei suoi colleghi, chegettano luce su episodi quale loscioglimento del 1'Stormo ("Ope-razione Polpetta" per gli apparte-nenti al reparto). Tra le immagini,in gran parte scattate in volo dallostesso Squarciafichi, spiccano gliF-8óK del 1" Stormo e sli F-104Gcon i codici del 21" Gruppo.Un tassello gradevole e utile perconoscere un periodo troppo velo-cemente dimenticato.

Il libro può essere richiesto all'edi-trice L'Immagine( e-mail: fradani 5 1 @tin.it )

Franco Storaro, Beechcraf tC-45, Douglas C-47-C-53, Faìr-chíld C-| 19 ìn ìtalían seryíce.IBN, Roma, 2012. Crn. 2Ox28,pp. 128. Euro 25,00.rsBN( r0) 88-7s6s-145-0.

Tre "mostri sacri" dell'Aeronauti-ca Militare del dopoguerra sono isoggetti di questo nuovo lavoro diStoraro, il settimo, dedicato agliaerei che sono stati nelle linee divolo della Forza Armata.Gli ormai leggendari "Bici" utiliz-zati dal 1949 aI 1979, i "Dakota"i n uso da l 1948 a l l a f i ne des l ia n n i

' 7 0 e i " V a g o n i v o l a n i i "

impiegati dal 1953 a tutto il 1978sono ampiamente descritti nelleloro varie versioni, con testo initaliano e inglese, e molto beneillustrati con numerose fotografieaterra e in volo.Schede tecniche con caratteristi-che e prestaz ioni dei t re aere iconsiderati e vari ricordi di parti-colari missioni svolte da alcunipiloti militari che ebbero il privi-legio di volare - sovente e a lungoanche in cieli lontani - con questiindimenticabili velivoli, completa-no quest'opera che reca ancheuna piccola appendice dedicataalla modellistica. (S.B.)

Disponibile presso le librerie spe-cializzate o l'editore (Via dei Marsi57, 00185 Roma; te lef . 064469828 ; i bn@av io l i b r i . i t ;tt'ww.ibneditore.it)

Carlo Posnante e Mario Olive-ro, Miflenereí ín mille giorni.Lazzaretti editore, Trana, 2Ol l.C m 1 7 x 2 4 , p p . 2 0 0 . E u r o20.00. rsBN 978-88-89196-16-8.

Durante la prima guerra mondia-le la Direzione Tecnica dell'Avia-zione Militare favorì la nascita dinumerose industrie aeronautiche,in particolare nell'area torinese.Ne l g i ro d i poch i ann i mo l tesarebbero confluite nell'Aeronau-tica d'Italia, salvando almeno inparte le proprie tradizione; altresoarirono con la stessa velocitàcòn la quale erano sorte.Tra queste vi fu la AER di Orbas-sano, sulla cui úcenda gli autorihanno raccol to in formazioni eimmagini nell'ambito di un pro-getto di recupero della memoria edelle rimanenti vestisia del sitoindustr ia le. Forse pei sempl ic i tàdi impaginazione, i l vo lume èdiviso in due parti di testo e diimmagini; in èntrambi i casi i lmateriale originale (come la fotodel prototipo dell'SP.S, sinora maivisto) è mescolato ad altro piùgene ra le ( "Cosa e ra necessa r i oper essere piloti", oppure le pub-blicità d'epoca). Gli spunti inte-ressanti non mancano, specie perquanto attiene ditte minori comelà Segheria Sguercio che produce-va eliche, ma in altri casi sarebbes ta ta ausp i cab i l e una magg io rsi stematic i tà nell'organizzazionee presentazione del materiale rac-col to. Anche se l 'esper to sapràindiv iduarv i a lcune per le, nelcomplesso I'interesse locale sem-bra prevalere su quello generale.

Disponibile presso le librerie spe-cializzate.

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