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Papa Wojtyla è stato un papa buono, così buono che gli si attribuisce per- sino la caduta del comunismo ateo e materialista. E per ciò stesso l'anima sua sta eterna in Paradiso. Non c'era, dunque, bisogno di nessun salvacondotto verso Dio. Ma così non è stato. Viene dichiarato beato nel giorno del Primo Maggio, in questo modo fortemente oscurato. Questo i lavoratori da un Papa tanto buono non se lo sarebbero aspettato.

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Papa Wojtyla è stato un papa buono, così buono che gli si attribuisce per-sino la caduta del comunismo ateo e materialista. E per ciò stesso l'anima sua sta eterna in Paradiso. Non c'era, dunque, bisogno di nessunsalvacondotto verso Dio. Ma così non è stato. Viene dichiarato beato nelgiorno del Primo Maggio, in questo modo fortemente oscurato. Questo ilavoratori da un Papa tanto buono non se lo sarebbero aspettato.

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Controcopertina

Mai rassegnarsi. Mai ammettere che non ci sia più nulla da fare. Ma non si può non prendere atto che il Primo Mag-gio, destinato ad entrare per imperitura vita nella leggenda, come sognava Edmondo De Amicis, è ai nostri dìfuori moda. Soprattutto questo domenicale Primo Maggio, che affronta, dispari, lo scontro formidabile con laChiesa di Roma, ornata a festa, a festa internazionale, per la beatificazione del Papa polacco. E subisce una straor-dinaria anticipazione celebrativa che trova protagonista il Presidente della RepubblicaC''era una volta il Primo Maggio. Le piazze d'Italia, del Mezzogiorno, della Calabria erano colme, come un bicchiere di vino fino all'orlo, di popo-lo , che gridava il suo urlo redentore nella lingua pasticciata di Filippo Turati:” Il riscatto del lavoro dei tuoi figliopra sarà”. E Pietro Gori, il mite rivoluzionario anarchico, intonava: “ Vieni o Maggio, dolce Pasqua dei lavorato-ri”.Gli uomini di tartaro, con i figlioletti per mano, scuotevano la rassegnazione secolare e marciavano verso l'avveni-re , sicuri che sarebbe arrivato. E, murato nei loro petti, il Primo Maggio, a iniziare dall'anno della sua nascita , il1886, traversò tute le tempeste della storia: o celebrato alla luce del sole o ricordato clandestinamente nelle peri-ferie delle città, nelle campagne, nelle carceri, persino nei campi di concentramento nazista. Mai la sua voce tacque.Questo è. Questo dovrebbero ricordare i principi della modernità che hanno sfaldato la gloriosa memoria e inten-dono un Primo Maggio cafone e spendereccio con i negozi aperti nel giorno in cui i lavoratori di tutto il mondoincrociavano le braccia per dare dimostrazione che senza di loro né una fabbrica produce né un forno odora di panené un albero fiorisce. C'era una volta il Primo Maggio. E i conservatori di tutte le tinte, di centrodestra e di centrosinistra, chiosano conmeravigliosa dimenticanza della dialettica della storia: e ora non c'è più. Per nulla. C'era una volta il Primo Maggio e c'è ancora. C'è ancora chi ricorda, chi lotta, chi spera, chi non piega la schiena.Da tenere alta quando il 15 maggio si andrà alle urne. Con il Primo Maggio dentro il cuore.

C’è ancora. C'è ancora chi ricorda, chi lotta, chi spera,

chi non piega la schiena

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Stenta, balbetta, ma alla fine,anche quest'anno, la Primaveraesploderà. Anche la tetra Pada-nia sarà un po' più allegra, qual-che fiore ornerà il paesaggio

cupo. La penisola si rivestirà di profumi ecolori, da nord a sud sarà un tripudio d'amo-re. I nordici si scalderanno i cuori, e anche isudici, pur se dal divano, avranno un ranto-lo di passione. Anche gli animali cederannoal nobile sentimento e tuberanno comecolombe, anche se colombe non sono. Ogniessere si arrenderà, lieti saranno i cuori.Unici, ad astenersi, dal rimbambimentogenerale, come sempre, saranno volpi efaine. In loro comanda il cervello, che forseil cuore nemmeno lo hanno. La vita per loroè un agguato, perenne. Sono in giro, attor-no ai pollai. E quando il controllo allenta,offuscato dal miele dell'aria, scattano impie-tose le fiere a decretare la fine dei polli. Perdire che un uomo sia scaltro, spesso lo siaccomuna alla volpe o alla faina. Sbaglian-do, perché l'intelletto è diverso. La faina èingegnosa, non furba. Studia il pollaio, eprima o poi ci entra. Quando lo fa è strage,perché non domina mai l'istinto. Ammazzatutto quello che incontra, ma via porteràsolo un pollo. Quel pollaio non gli darà piùcarne. La faina è carnefice e vittima dellasua brama, che si chiama killing surplus.Uccide più di quanto gli serve e si ipoteca ilfuturo. La volpe che studia il pollaio, primao poi lo farà suo. Ogni tanto scannerà unpollo. Con cura sceglierà il più mal messo.Le sue visite saranno rare, strettamentenecessarie. Lei l'istinto lo domina. Ha ilfuturo garantito. E' furba oltre che ingegno-sa. Voi che avete i pollai preferite la volpealla faina. Ma si che un pollo ogni tanto lopotete sostituire. Il trauma non è forte dafarvi rinunciare alle uova. Vi adoperereteper ammazzare la faina, con ogni mezzo, eprima o poi ci riuscirete. Quindi sudicimeglio essere volpi e pensare al futuro, chefar le faine per un unico pasto. Ma scherzo,non vi preoccupate, che tanto voi siete polli.E sia volpe o faina chi vi mangia, sempre inbocca a qualcuno dovete finire. E forse èmeglio finirci subito che prolungare l'ago-nia. Si, morire insieme consola, che il malecomune è sempre stato meno doloroso. IlSud è un pollaio aperto, senza custodi. Volpie faine gli fanno la posta, entrandoci aturno.

Volpi e faineGIOCCHINO CRIACO

NORDICI E SUDICI

Durante l'assemblea organizzata da Fenalf - cub, il 28 aprile a Samo,gli operai idraulico forestali hanno contestato il contratto firmato daisindacati confederali con la Regione. Carmelo Nucera, segretarioregionale Fenalf, ha proposto di ricorrere al Tar per ricusare ilcontratto.

I FORESTALI CONTESTANO IL NUOVO CONTRATTO

GIOIA TAURO ABBATTUTE LE TASSE DI ANCORAGGIO PER RILANCIARE IL PORTOIl 27 aprile l'Autorità Portuale di Gioia Tauro, del presidente Gio-vanni Grimaldi, attraverso una nota stampa ha fatto sapere che: “IlComitato portuale ha approvato, all'unanimità, un regolamentoche permette all'Autorità portuale di Gioia Tauro di abbattere finoal 100% le tasse di ancoraggio per le navi di grandi dimensioni, pari

a 100mila tonnellate e oltre, negli scali portuali che ricadono nellasua circoscrizione”. L'obiettivo dichiarato è quello di dotare i propri scali di strumentiidonei a garantire stabilità nella crescita dei traffici, collegando l'in-centivo alla grandezza delle navi. (P.C.)

la settimana

Jean-Jacques Rousseau preferiva i paradossi ai pregiudizi. E ai suoi tempi non c’era l’euro. Già, perché la mone-ta unica ha aumentato i prezzi soprattutto al Sud. Uno studio Istat rielaborato dalla Cgia ci dice che dal 2001 almarzo 2011 la media italiana di incremento dei prezzi è stata del 22,9 %. E, con somma sorpresa, la Calabria èla regione che ha subito l’aumento più elevato: + 29,2 %. All’ultimo posto c’è la “carissima” Toscana (+ 20,2%). Ma, spiega Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre: «La maggior crescita dell’inflazione non deveessere confusa con il costo della vita. Vivere al Nord è molto più costoso che nel Mezzogiorno. Altra cosa, invece,è analizzare, come abbiamo fatto noi, la dinamica inflattiva registrata in un determinato lasso di tempo. Certo,l’euro ha le sue responsabilità, ma riteniamo che la forte impennata registrata al Sud sia legata alla base di par-tenza dei prezzi che, nel 2001, era molto più bassa nel Mezzogiorno rispetto a quella registrata nel resto del Paese».Tesi interessante e, in apparenza, sorprendente. Sembri affiorare, al sorgere dell’euro, un approccio, da parte dei

calabresi, privo di critica e controlli. Ma la colpa non è dell’euro che invece ci ha salvati dalla bancarotta. Dunque, nel decennio, c’è stato unrecord inflattivo al Sud e un picco in Calabria. Le criticità del Sud si sono anche nutrite del deficit infrastrutturale e della presenza delle orga-nizzazioni criminali che condizionano molti settori economici e produttivi, alla poca concorrenza nel campo dei servizi e, soprattutto, ad unsistema distributivo delle merci molto arretrato e poco efficiente. Vediamo qualche dato disaggregato, partendo dalla dinamica inflattiva nelperiodo 2001-2011 per la parte generale che, ripetiamo, ci racconta come la Calabria sia la prima regione d’Italia con un indice del 29,2 %.Nel capitolo di spesa dedicato ai prodotti alimentari e bevande analcoliche la Calabria è posizionata al secondo posto col 34,0 %. Per lebevande alcoliche e tabacchi è al terzo posto col 58,6 %. Per l’abbigliamento e calzature è al secondo posto col 31,8 %. Continua la hit para-de inflattiva: abitazione, elettricità e combustibile siamo al 6° posto col 38,5 %; mobili, articoli e servizi per la casa: di nuovo primi col 26,2%; servizi sanitari e spese per la salute: 10° posto con il 3,8 %. Al secondo posto nei trasporti dietro le Marche col 36,2 %. Crolliamo all’ul-timo posto nelle settore delle comunicazioni con meno 34,1 %. Infatti l’unico settore merceologico che ha subito una diminuzione dei prezziè stato quello delle comunicazioni (- 27,6%, media nazionale), vale a dire il costo dei servizi telefonici e di quelli postali. Restiamo bassi nelsettore cultura e spettacoli, 17° posto, con l’8,7 %. A metà classifica nell’istruzione con il 26,1 %, mentre risaliamo al 3° posto nel compartoalberghiero e ristorativo con il 34,4 %. L’ultima tabella, altri beni e servizi, ci vede di nuovo al primo posto con il 45,5 % inflattivo nel decen-nio esaminato. Conclusione: con una spesa media mensile familiare pari a 100, le spese per l’abitazione (27,99), per i mobili e gli elettrodo-mestici (5,45), per i trasporti (13,76) e per gli altri beni e servizi (assicurazione vita e malattie, servizi finanziari, prodotti per la cura della per-sona, etc.) incidono del 58 % sul totale. Gli alimentari, le bevande ed i tabacchi, invece, solo del 18,88 %.

di Bruno Gemelli

Calabria in testa grazie all’euro

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Sulla rivista francese “Sortir” (settimanale di culturaarte e spettacolo con una tiratura di 220 mila copie)questa settimana il romanzo d’esordio di GioacchinoCriaco, tradotto e pubblicato dalla prestigiosa casa edi-trice “Métailiè” (“Les ames noires”, Métailiè, 2011Û18) è segnalato nella rubrica “Scelti per voi” (Coup decoeur). La recensione è molto lusinghiera:”scritturabrillantissima e storia appassionante: un tuffo neimeandri della mafia, ma anche nell’interiorità, questotesto scritto in prima persona, afferra immediatamen-te il lettore. […]Tre adolescenti, ancora ingenui, riesco-no un giorno in un’impresa formidabile: farla sotto ilnaso alla ‘Ndrangheta, di cui essi rifiutano di far parte”.(C.B.)

IL DIAVOLO NERODALLA LOCRIDE L’ITALO-AMERICANO PIÙ POTENTE DEGLI USA

UNA NUOVANAVE SOLCHERÀ LO STRETTO

MIGLIOR LIBRO PER IL SETTIMANALE SORTIR

Pier Ferdinando Casini non èpapa, ma pontifica ugual-mente. I suoi pulpiti sono i

salotti televisivi, e il nemico da abbat-tere è Silvio Berlusconi, che, diversa-mente da san Domenico Savio, nonoffre modelli di virtù cristiana. Esatta-mente il contrario. Infatti, come il Dia-volo, è il padre della menzogna. Unbuon cristiano deve avere, perciò, asuo scopo l'abbattimento di questonemico del genere umano, che, avendoun'anima di mercante, vende e comprasecondo la sua riposta vocazione, ed hail tradimento come condimento dellasua vita pubblica e privata. Ultimo afarne le spese è stato Gheddafi. Masuggerisce la Santanché che al rais lamano gliela voleva mordere, nonbaciare.Noi siamo beatamente d'accordo conil Capo dell'Udc nella guerra sacracontro Silvio Berlusconi , ma c'è qual-cosa che ci indigna e ci stupisce delBello della Politica. Indigna, tanto perintenderci, e stupisce che Pier Ferdi-nando Casini arresti la crociata con-tro Silvio Berlusconi a Napoli e non lapromuova anche in Calabria, banco diprova della sua mancanza di serietàpolitica. Non avrebbe dovuto anchequi affermare la necessità della listadel Terzo polo? E non è proprio quiche casca l'asino in vena di raglio versoil Pdl nelle cui liste si sdraia l'Udc delprodigioso Dima con punizione di chi,come Pasquale Tripodi, intendeva eintende applicare in Calabria e in pro-vincia di Reggio Calabria la lineanazionale, quindi locale, di Casini? Alquale è sempre lecito domandare aquale gioco vuole giocare. E se davve-ro pensa di camuffare il suo trasformi-smo, gridando nei salotti contro Berlu-sconi e tramando nei palazzi del pote-re calabrese con i suoi rappresentantiperiferici, che danno l'impressione diavere una schiena solo per il piacere dicurvarla di fronte ai capi periferici delPdl.

Casini il nemico, ma a Nord, di Berlusconi

La dea bendata ha sorriso a un anonimo scommettitorecosentino che nella notte tra il 28 ed il 29 aprile ha avutoquarantasette milioni di motivi, sotto forma di euro, perfesteggiare, dopo aver centrato il sei nel concorso Sisal.

COSENZA: 6 AL SUPERENALOTTO

LEON PANETTA DIFENSORE D’AMERICA

“ANIME NERE” APPRODA IN FRANCIA ED È GIÀ COLPO DI FULMINE

Giacchino Criaco, scrittore di Africo

Un altro tassello si aggiunge alla prestigiosa carriera di Leon Panetta, sidernese d’origini. L’attuale Direttore della CIA, il serviziosegreto USA, è stato nominato dal Presidente americano, Barak Obama, segretario alla Difesa, al posto di Robert Gates. In un quadro internazionale particolarmente complesso, basti pensare ai fronti aperti in Afghanistan e Iraq e al recente impegnomilitare contro il regime di Gheddafi in Libia, Obama ridisegna la mappa del potere americano e, in vista delle elezioni per il rin-novo del mandato presidenziale, in programma per il prossimo anno, si affida ad un esperto di questioni strategiche, Leon Panet-ta, già primo collaboratore di Bill Clinton. La nomina di Panetta era nell’aria da qualche mese. Obama, per gestire la successionea George W. Bush, aveva deciso due anni fa di non provocare scossoni nell’ambito della Difesa e si era affidato al ministro nomi-nato dal suo predecessore, il repubblicano Gates. Oggi, però, la situazione è mutata. Il primo presidente afro-americano non godedella stessa popolarità di quando è stato eletto e per fronteggiare le criticità sul piano interno edinternazionale ha deciso di affidarsi ad uomini di provata fedeltà ed affidabilità, ecco, quindi,che ascende a maggior peso proprio Panetta, che diventa, dopo il presidente, il più impor-tante responsabile della sicurezza nazionale negli USA. Ma chi è il nuovo segretario alla Difesa americano?Leon Edward Panetta è nato il 28 giugno 1938 a Monterey, da genitori immigrati italiani,il padre era nativo di Siderno e possedeva un ristorante. Leon Panetta ha dedicato granparte della sua vita al servizio pubblico. Prima di entrare nella CIA, ha trascorso dieci annidirigendo con la moglie Sylvia, il Leon & Sylvia Panetta Institute for Public Policy, consede presso la California State University. L’Istituto è apartitico, senza fini di lucro e cercadi instillare nei giovani, le virtù e i valori del servizio pubblico. Nel marzo 2006 è stato sceltocome membro del Gruppo di studio sull’Iraq, una commissione bipartisan istituita su pressio-ne del Congresso, per condurre una valutazione indipendente della guerra in Iraq.Dal luglio 1994 al gennaio 1997 ha prestato servizio come capo dello staff del presidenteBill Clinton.In precedenza era stato Direttore dell’Ufficio di Gestione e Bilancio, una posi-zione costruita nei suoi anni di lavoro alla Commissione Bilancio della Came-ra. Leon Panetta fu eletto al Congresso degli Stati Uniti come rappresentantedel California dal 1977 al 1993, durante i suoi ultimi quattro anni al Congres-so divenne presidente della Commissione Bilancio.Leon Panetta, ora, è atteso dalla sfida forse più importante della sua carriera:difendere e garantire la sicurezza della più importante potenza mondiale.Buon lavoro.

CRISTINA BRIGUGLIO

Giorno 27 aprile a Palermo èstata affidata da Rfi a Nca lacommessa per la progettazione,costruzione e fornitura di unanuova nave per il trasporto dicarrozze e carri ferroviari, pas-seggeri e mezzi gommati. L'inve-stimento complessivo sarà di49,5 milioni di euro.

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Provincia

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Esiste una Questione Calabrese o la QuestioneCalabrese è da considerare una questione cri-minale?Ci sono i bianchi e i neri. Ci sono i colori forti edecisi. Poi ci sono i grigi. Intendere la questio-ne calabrese una questione criminale significavoler ancora alimentare i coni d’ombra. Siamodavanti a un bivio: si può continuare a starefermi, a non fare, a non creare e a non darelavoro, “perché altrimenti la ‘ndranghetamonopolizza tutto”, senza accorgersi che è pro-prio l’immobilismo ad alimentare e consolidarela criminalità organizzata. Oppure si può faretutto il possibile, e anche l’impossibile, per crea-re uno sbocco occupazionale serio. Esistonopossibilità reali. Una per tutte: il 60% deiComuni della nostra Provincia non ha persona-le in grado di progettare, di accedere ai bandi difinanziamento. Basterebbe una formazioneseria dei nostri neolaureati per immetterenuova linfa nelle piccole amministrazioni.Ma si può davvero governare la provincia diReggio Calabria in coerenza con le linee delgoverno Berlusconi?Rispondo con una domanda: se esiste, comedovrebbe esistere, almeno sulla carta, una forzapolitica in grado di pretendere azioni forti dalgoverno nazionale, dove sono i risultati? Dovesono i diritti dei cittadini? Dov’è la politica?Mancano le risposte a queste domande. Basila-ri. Altro che coerenza.

Quali sono le malattie gravi della provincia diReggio Calabria?La ‘ndrangheta, anche se nessuno si chiededove sia lo Stato.La nostra provincia sta vivendo scollata da séstessa e dalle istituzioni che dovrebbero gover-narla. Il mondo degli imprenditori da una parteche lottano contro pizzo ed estorsioni, usura ebanche, i giovani che si scontrano con la disoc-cupazione dall’altra. Tanto per parlare dei due

blocchi sui quali si può e si deve rivitaliz-zare il sistema economico. Ciascunoparla a sé stesso. Come le istituzioni: tuttiintenti alla sopravvivenza. Comprendereche questa malattia non può essere cura-ta con la pillolina prima dei pasti signifi-cherebbe mettersi in condizione di poteriniziare ad operare davvero.Quali sono invece i rimedi e chi soprat-tutto dovrebbe rimediare ?Il bisturi, appunto. E le cuciture. Dialo-gare è ancora poco: bisogna lavorareinsieme senza cercare i colpevoli o lerivincite, ma inseguendo soprattutto irisultati.In questo senso l’amministrazione pro-vinciale deve riappropriarsi del ruolo dicollante tra le tante eterogenee realtà delterritorio.E le priorità a breve termine per risolle-vare una provincia che viaggia dritta

verso il punto di non ritorno?Mettere sul mercato tutte le risorse disponibili.Se i soldi ci sono (e anche i provvedimenti del-l’ultima ora lo dimostrano in modo inequivoca-bile) ma non abbiamo la capacità di utilizzarliportando risultati sul territorio, cosa aspettia-mo? Preferiamo continuare a parlare di disoc-cupazione nei convegni e nelle tavole rotonde?Area Metropolitana: ciondolo da esibire o levada utilizzare ?Molti lo vedono ancora come un ciondolo, erischia di diventarlo davvero, se non si inizia alavorare in modo serio. La prima cosa da fare,senza perdere tempo, è coinvolgere l’istitutonazionale di geografia economica affinchéstudi nei dettagli tutti i possibili sbocchi, e diaalle istituzioni coinvolte le chiavi per iniziare adutilizzarla come leva.Todos Caballeros non possono essere. Quale ilsuo giudizio sui candidati a presidente dellaprovincia di Reggio Calabria?Sono tutti ottimi professionisti, ma non ritengoche esista tra loro un candidato idoneo a guida-re il processo urgente di rivitalizzazione dellanostra provincia: a destra come a sinistra, alme-no per parlare delle due coalizioni più grandi, icandidati non sono in una posizione di autono-mia rispetto al governo centrale, e sarebberodestinati al solito gioco del cerchiobottismo,che tanti danni ha provocato finora.

Pietro Fuda: «Esistono possibilità reali di sviluppo, ma bisogna formare i nostri neolaureati»

Nostra intervista ai candidati alla presidenza Pietro Fuda e Giovanni Nucera

Continuiamo a parlare didisoccupazioni nei convegni enelle tavole rotonde. Basta con leesperienze che ammazzano esviliscono le generazioni future

Esiste una Questione Calabrese o la Questio-ne Calabrese è da considerare una questionecriminale?La ‘ndrangheta rapina la nostra economia eporta i soldi al Nord o nel paesi dell’Est. A noirimangono le conseguenze dei crimini e la dif-fidenza di tutto il mondo. I benefici vanno allaborse ed alle aziende del Nord. Ma si può davvero governare la provincia diReggio Calabria in coerenza con le linee delgoverno Berlusconi?Torniamo al discorso di prima. Non è che laCalabria non decolla perché è colpita da unamaledizione! Le scelte politiche del GovernoBerlusconi sono totalmente appiattite sugliinteressi della Lega. Il Porto di Gioia Tauroche, con i conflitti nel Nord Africa, dovrebbeincrementare la sua attività, nonostante la pro-paganda di questi giorni sta perdendo attratti-va a vantaggio di Genova, Trieste e addiritturadi Amsterdam. Perché? Perché al Nord si sonofatti gli investimenti infrastrutturali e a GioiaTauro attorno al Porto c’è il deserto; eppurecon il Governo Prodi i progetti di sviluppoerano stati avviati. Tutto cancellato per gli inte-ressi della Lega.Quali sono le malattie gravi della provincia diReggio Calabria?Spesso riusciamo a farci del male da soli. Nonabbiamo eletto forse un deputato della LegaNord a Reggio Calabria, oggi si è inventato

una specie di Lega meridionalista e il rimedioè peggiore del male.Quali sono invece rimedi e chi soprattuttodovrebbe rimediare?Una delle priorità ritengo sia quella del poten-ziamento della mobilità, il rilancio del nostroaeroporto per esempio, sarebbe senz’altro unadelle priorità, considero un reato lasciarlomorire. Così come il porto di Gioia Tauro chedovrebbe essere rafforzato come porto pas-

seggeri oltre che mercantile diventandoanch’esso fulcro del traffico continenta-le tra l’Europa e l’Africa e non solo,penso sarebbe interessante ipotizzarecollegamenti diretti con la Sicilia, altroche la chimera del ponte sullo stretto,opera inutile oltre che irrealizzabile. E le priorità a breve termini per risolle-vare una provincia che viaggia drittaverso il punto di non ritorno?Il lavoro nei settori tecnologicamenteavanzati, a cominciare dalla produzionedi energia pulita, dall’agricoltura dinuova generazione e del turismo cultu-rale. E’ fondamentale la promozionedelle iniziative volte all’utilizzo su vastascala delle energie alternative, il solare,l’eolico, il biometano, le biomasse rap-presentano il futuro e pertanto il suoutilizzo va incoraggiato e programmato.Mi lasci concludere con una nota sul

turismo, il rilancio di questa fondamentalerisorsa passa attraverso la riorganizzazione delsettore promuovendo le iniziative ed incorag-giando gli investimenti nel settore, ma va fattaincontrare la domanda ad un’offerta di unturismo legato alla nostra Università, allanostra Accademia, ai Musei. Unire il godi-mento della nostra natura alla ricchezza dellanostra offerta culturale. Il turismo del tiporiviera adriatica da noi non regge la concor-renza ne con altre località italiane ma soprat-tutto con Spagna, Portogallo, Grecia, Croazia,ecc.. Area Metropolitana: ciondolo da esibire o levada utilizzare? Ha detto bene Area Metropolitana, per oraabbiamo una legge sulla Città Metropolitana,una piattaforma programmatica che se nonviene riempita di contenuti condivisi con leamministrazioni comunali reggine e messinesi,con le università e con le imprese rischia dirimanere solo un’ipotesi scolastica.Todos Caballeros non possono essere. Quale ilsuo giudizio sui candidati a presidente dellaprovincia di Reggio Calabria?Sinistra Ecologia e Libertà è assolutamentealternativa alla destra, quindi il nostro obietti-vo è battere il candidato della destra. Con glialtri candidati del Centrosinistra o terzisti sipuò dialogare ma solo in funzione di questoobiettivo: battere la destra.

Non è che la Calabria nondecolla perchè è colpita da unamaledizione! La Calabria nondecolla poiché la politica digoverno è appiattita sulla Lega

Giovanni Nucera: «La ‘ndrangheta rapina la nostraeconomia a favore del Nord e dei paesi dell’Est»

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La copertina

GIOVANNI DROGO

Con tutta la buona volontà che ci mette la cri-minalità per far credere alla Calabria di esse-re un territorio “forte”, la realtà è che lanostra Regione ha sempre preso più botte diquante ne abbia mai date. Ma esiste, nel cal-cio, nella boxe e anche nella vita, il colpo riso-lutore, quello che al ’93 mette la palla all’in-crocio e salva una squadra dalla retrocessio-ne, il gancio di destro che atterra l’avversariofino a quel momento padrone del ring, masoprattutto l’orgoglio di appartenere a unagenia che con tutto il nero che gli è piovutoaddosso riesce a sbiancarsi con un colpo dispazzola, un coup de scene. L’indiscrezione,che poi indiscrezione non è, è che il Governa-tore Giuseppe Scopelliti ha promesso di spo-sare un progetto che potrebbe rivoluzionareil modo di concepire la Locride a livello mon-diale. Oggi c’è una città in Spagna, Benicas-sim, una sorta di Rimini iberica, in cui ognianno si tiene un festival di musica indipen-dente che oltre a raccogliere il meglio dei

gruppi musicali della scena mondiale, calami-ta migliaia di giovani, e non giovani, che pertre o quattro giorni fanno di Benicassim laWoodstock moderna. Ed ecco che la magiadell’esempio, del buon esempio, ha illumina-to un produttore “indigeno”, ma abituato ai

grandi eventi, che ha deciso di clonare il siste-ma Benicassim nella Locride, tra Africo eBianco, o giù di lì. Un festival di musica indi-pendente che per tre o quattro giorni riesca afar diventare questa lingua di inferno unparadiso di normalità e cultura, di sfogo e

divertimento. La Calabria non ha bisogno digeni che debbano inventare la fusione fred-da, ma ha necessità di uomini che sappianooperare in modo professionale anche “clo-nando” ciò che in altri luoghi riesce perfetta-mente. L’esempio, lo abbiamo ripetutoall’infinito, il buon esempio, salverà la Cala-bria. I maghi del turismo del nostro territo-rio tirano a campare senza prendere spuntoda chi il turismo lo sa fare a livello interna-zionale. Copiare bene è arte difficile, tantoquanto vendere fumo per anni. Lo stessofumo denso di bugie che abbiamo respiratoper decenni. Oggi c’è un’idea, clonata,copiata o semplicemente un’idea che puòfar diventare la Locride centro del mondo.C’è chi ha le capacità organizzative e c’è chi,come Scopelliti, può trovare un significativoapporto economico. Resta da combatterecontro due cose: la prima è l’astio che il

Nord della Calabria, Cosenza e Catanzaro,dimostreranno al Governatore se dovessefare una sola cosa per la Locride. Il secondoè che gli organizzatori avranno da sudare perfare capire a politici e amministratori, vecchi,incolti e arroganti, che l’idea di una Benicas-sim nella Locride è il falò risolutore dellarinascita. Compito arduo, il secondo, se sipensa al livello culturale della nostra politica.Il progetto c’è, è pronto, operativo, studiatoin ogni minimo dettaglio. Ci sono gli accordicon i gruppi, nomi come RadioHead, Subso-nica, Manu Chao e tanti altri. Manca lavolontà della politica che oggi più che maideve dimostrare quanto tiene alla Locrideveramente, senza pensare di dover dare incambio qualcosa ad altri. I giovani voglionosentirsi al centro del mondo e oggi il tempo dicambiare è arrivato. Il numero dieci è davan-ti alla palla, pronto a calciare, il boxeur haschivato il colpo ed ha caricato il gancio, tuttisono colo fiato sospeso davanti alla Tv, nonstaccate anche stavolta la spina.

La Locride baricentodel rock internazionale

Bruno Bruzzaniti, originario di Africo è un promoter internazionale di grandi eventi

Giuseppe Scopelliti,crede molto agli eventidi grandissima risonanza

Dal 28 al 30 Luglio, in 40 ettari della spiaggia tra Africo e Bianco, siesibiranno, su un palco allestito da Massimo Ferrante, numero uno nel panorama europeo, le più famose band della musica indipendente

“La Zefirolive”, animatada Leopoldo Lombardi e

Bruno Bruzzaniti,lavora da tre anni a un progetto cherivoluzionerà la

Locride.Scopelliti,presente alla Bit di

Milano, ci sta: ilGovernatore ha

garantito il suo appoggio

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FRANCESCO LADDARINA

Arenili bianchi e deserti, econo-mia inesistente. Novanta chilo-metri di coste desolate. Benicas-sim qualche decennio fa. Spiaggeaffollate, miracolo economico,costa viva e attiva. Benicassimoggi, nonostante la crisi che affos-sa la Spagna, la città e l'interacosta prosperano. Il motivo? Ilrock, la musica che cambia ilmondo, che ti porta il mondo incasa, che ti obbliga all'evoluzione.Che mostra vie diverse, integra ecoinvolge. Tutto nasce con unfestival musicale, subito esplosonell'intera Europa. Un eventoche convoglia in Spagna centinaiadi migliaia di persone, che graziealla musica arriva e vi abbina levacanze. Migliaia di ragazzi chevengono assunti nella sicurezza,ristorazione, svago. Che hannotrovato un lavoro stabile e si sonocostruiti un futuro diverso. Unmiracolo spagnolo che qualcunovorrebbe replicare in Calabria.Locride, arenili bianchi e deserti,economia inesistente, novantachilometri di coste desolate.Oggi. La situazione di partenza èanaloga a Benicassim di qualche

decennio fa. Oggi qualcuno ha unprogetto che potrebbe replicare ilmiracolo spagnolo, forse miglio-rarlo. Un gruppo che ha l'espe-rienza e le idee per farlo. Dallaconsistenza delle risorse messe incampo dipenderà la grandezzadell'impresa. Una politica forte,intelligente, farebbe ponti d'oro achi guarda alla nostra terra perinvestire e progettare. Una politi-ca dell'idee serve e non dei pro-clami. Una politica che apra gliocchi sulla Locride. Che smetta di

finanziare eventi che non hannomai portato da nessuna parte.Che sappia passare dalla sagradella zeppola alla musica deiChemical Brothers. Che vadaoltre la logica delle caserme ecostruisca futuro. Che alla lega-lità dia il senso della normalità.Che alle parate sostituisca folle digiovani. Perché i nostri ragazzipossono fare altro che non fre-garsi la vita. Per una politica così,se ci fosse, si potrebbe lottare.Millecinquecento chilometri qua-dri, centoquarantamila persone,vogliono sperare, esistere, conta-re. E l'enfasi e la retorica nasconofacili, ma tutto è lecito per chi èstanco di partire, e ha il diritto direstare. Stare nella propria terrain modo diverso, senza dipenden-za e favori. Perché le mafie, lesopraffazioni si combattono conogni arma, e quelle utilizzatefin'ora non hanno prodotto gran-ché. E che lo Zefiro sia propizio,alla Locride e alle menti. Che rin-novi l'aria stantia dei palazzi dellapolitica e sgombri un po' di nuvo-le dall'orizzonte. Le idee cambia-no il mondo, e la musica è la piùbella delle idee.

La complessità sta nel passaggio, dal niente al tutto.Nell'irrompere prepotente e rischioso del compimento senzafasi e passaggi.Da Samuel Bono ai Chemical Brothers è un'occasionissima edè un rischio immenso.Ma va corso. Non devono cancellarci anche questo treno.Non ingannateci ancora.Vi spiego.La musica è fatta da artisti che raggiungono una certa fama inun genere musicale, che vengono riconosciuti culturalmente edi conseguenza apprezzati, soprattutto, se inventano qualcosadi nuovo: ciò che sentiranno i nostri nipoti, direbbe un amico.Il post-rock ha delle divinità come i Mogwai. L'elettronica ha degli idoli come 2many dj's o chemicalbrothers. L'alternative-rock è governato da Kaiser Cheifs, Killers,Wombats, White Lies. Il rock contemporaneo urla i nomi di Skunk Anansie, PJHarvey.La patchanka l'ha inventata Manu Chao.Sono uomini e donne che ogni giorno fanno sognare,emozionare, muovere, pensare, riflettere miliardi di persone.Uomini e donne che un sogno poco chiaro mi ha fattointravedere in un crepuscolo estivo nel bel mezzo di unasconfinata campagna: lo jonio a sinistra, l'aspromonte a destra,la stanchezza come piacevole commozione. Un concerto infinito di tre lunghi giorni nell'arsura e l'ariditàricercata e allontanata dalla limpidezza di un mare splendidoblu notte.E non ero fuori. Non ero a Valencia, in uno dei miei viaggi.Ero in Calabria, nella locride. Dove la quotidianità diffonde incubi e sempre più spessoregala sogni meravigliosi.

EDITORIALEDi RUGGERO BRIZZI

Dal niente al tuttoLa musica come svoltaDa Benicassim a Locri

L’ESSENZIALE

La situazione di partenza è analogaa Benicassim di qualche decenniofa.. Oggi qualcuno ha un progettoche potrebbe replicare il miracolospagnolo, addirittura migliorarlo

LA PERSONA GIUSTA

Può rinnovare l'aria stantia deipalazzi della politica e sgombrareun po' di nuvole dall'orizzonte

UN ANTICICLONE

Nelle foto Paolo Nutini - Manu ChaoKaiser Chiefs -Skunk AnansieChemical Brothers

Si sono Primal Scream - Pulp- Mogwayresi Brandon Flowers(The Killers)disponibili PJ Harvey - 2 Many Dj’s per “Zefiro Live Subsonica - Wombatts Festival” anche White - Lies - Radiohead

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Attualità

Se un tempo si pagavano fior di milioni per assicurare il posto fisso al figlio, oggi si spendono 10-15 mila euro per un fantomatico posto alla Leonia o alla Multiservizi. Ha incassato più di 100 milaeuro promettendo posti di lavoro che non c’erano, il sindacalista della Cgil Giuseppe Postorinoarrestato dai Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria.(M.G.C.)

Reggio eProvincia

e, come si vocifera, Reggio Calabria farà da sfondo all'elezione della nuova MissItalia nel Mondo in onore del connubio di bellezza paesaggistica e splendoreumano, possiamo consolarci. Ci hanno fatto un complimento. Il patto fra ilgovernatore calabrese Scopelliti e Patrizia Mirigliani ha portato i suoi frutti.Quaranta bellezze sfileranno sullo sfondo dello Stretto di Messina. Sarà anche

conseguenza della senile nostalgia del patron Mirigliani per la sua terra d'origine, abban-donata all'età di diciassette anni, che in qualche modo, scegliendo la Calabria, sovrappo-ne idealmente la propria storia a quella delle concorrenti, tutte residenti all'estero ma conradici italianissime. Un ritorno a quello che è stato, per Mirigliani e per le ragazze, anchese in scala diversa. Forse un valore aggiunto il coinvolgimento sentimentale di mr. “la piùbella d'Italia”, che, nell'esporre le ragioni della scelta, ricorda con onore e orgoglio lepotenzialità di una terra che potrebbe offrire molto di più. “Miss Italia può diventare l'im-magine di una Regione che può puntare sul turismo” , affermava entusiasta, richiaman-do un azzardato parallelismo fra Sanremo e la festa della canzone e fra Venezia e il festi-val del cinema. Il vero problema è che non sarà una sfilata di bellezze quasi nostrane aregalarci visibilità e, dato che siamo in tema di sconosciute che tentano di abbandonarela grande categoria dell'anonimato, è lecito pensare che Reggio reciterà la parte di Cene-rentola, cavalcando il sogno per una sera ma senza compiere il salto di qualità a mezza-notte scoccata. Ma d'altronde, ogni grande calabrese si adopera per la propria terra nelcampo che gli è più congeniale. Mirigliani da solo non ci regalerà certo un futuro miglio-re, e lo sa bene anche lui, ma come si dice, grazie del pensiero.

S

ILSINDACALISTAPETER PAN PROMETTE ILLAVORO CHE NON C’È

Reggio fa la “miss”

Una reggina sulla strada della Montalcini

GIOVANNA CENTO

MARIA GIOVANNA COGLIANDRO

Giovanna Tripepi a capo di un’importante ricerca farmacologica contro “la Malattia di Huntington”

Non ha neanche la metà dei suoi anni ma è già sulle sue orme. La più grande scienziata italiana, Rita LeviMontalcini, che qualche giorno fa ha spento ben 102 candeline, avrà un’erede di tutto rispetto. Si chiamaGiovanna Tripepi e nelle sue vene scorre sangue reggino. È una ricercatrice della Siena Biotech – societàche opera nel settore della ricerca scientifica e delle biotecnologie – ed è Group Leader in Farmacodinami-ca e Farmacocinetica. Studia, cioè, gli effetti biochimici e fisiologici dei farmaci sull'organismo e gli effettiche i processi dell'organismo hanno sul farmaco (assorbimento, distribuzione, metabolismo, eliminazione).In Siena Biotech ha fondato un laboratorio di bioanalitica e, mentre si occupa di tutte le attività di bioanali-tica quantitativa dell’azienda sienese, coordina anche il progetto europeo di Paddington. Un progetto chesupporta gli sviluppi di un nuovo composto della Sirtuina 1, che verrà impiegato nel trattamento dellamalattia di Huntington. La Malattia di Huntington (MH) è una patologia ereditaria neurodegenerativa cheporta a morte neuronale progressiva con conseguente compromissione delle capacità motorie, disturbi delcomportamento, talvolta molto gravi, e decadimento delle funzioni intellettive fino alla demenza. Nel gen-naio 2010 la Sirtuina 1 ha ottenuto lo status di Farmaco Orfano sia dalla Food and Drug Administrationnegli Stati Uniti d’America che dall’Agenzia Europea di Valutazione dei Medicinali (EMEA). Lo status diorfano viene riconosciuto ad un determinato farmaco che è potenzialmente utile per trattare una malattiarara, al fine di incoraggiarne lo sviluppo, dal momento che non ha un mercato sufficiente per ripagarne lespese. È detto, quindi, “farmaco orfano” perché manca l’interesse da parte delle industrie farmaceutiche adinvestire su un farmaco destinato a pochi pazienti. Grazie a questo riconoscimento la Siena Biotech riceveràuna serie di incentivi economici e regolatori per i suoi studi clinici che consentiranno di curare la malattia diHuntington . Alla testa di questa futura conquista nel campo della medicina neurodegenerativa c’è Giovan-na Tripepi, una ricercatrice di altissimo livello che dà lustro non solo alla città di Reggio ma all’Italia interae che, in tempi di tagli, anzi di estirpazioni alla ricerca, non si è lasciata demoralizzare.

LA PIÙ BELLA DEL MONDO

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La propaganda elettorale non vi convince? Siete ancora indecisi? No problem! Chi vogliaapprofondire la lettura dei programmi elettorali, potrà farlo all'interno degli antichi resti esposti sulCorso Garibaldi. Accanto alle colonne bizantine, capitelli e stemmi nobiliari troverete le effigie dei“salvatori della patria”, i “santini”, con lo slogan “ Tutela del patrimonio artistico”!(F.R.)

FRANCESCA RAPPOCCIO

Il Direttivo della UIL Pensionati diReggio, deciso a portare avanti la cam-pagna nazionale UIL “Meno costi dellapolitica = meno tasse”, si è riunito neigiorni scorsi presso l'Hotel Regent diCatona per sensibilizzare le istituzionial recupero di risorse destinate allo svi-luppo.Hanno partecipato all'incontro ilSegretario Regionale UILP AlfonsoCirasa, il Segretario Generale Provin-ciale della UIL reggina Pino Zito, ilSegretario della UIL sanità di R.C.Nuccio Azzarà.Dopo il saluto di rito rivolto ai presentiil Presidente ha invitato Mario Zavet-tieri, Segretario Provinciale della UILpensionati a svolgere la sua relazione.Fedele al tema della giornata egli hasottolineato come le risorse ottenuteattraverso la riduzione dei costi dellapolitica potrebbero apportare beneficialle fasce deboli della popolazione e inspecie, se ad essi destinate, ai pensiona-

ti.Attraverso l'analisi dei dati relativi alleprevisioni di bilancio e l'osservazionesui costi della politica in CalabriaMario Zavettieri ha evidenziato comequesti - assieme a quelli delle altreregioni del sud ma anche del Lazio - sirivelino molto più elevati rispetto allealtre regioni d'Italia.Ne scaturisce una forte indignazionesol che si mettano a confronto stipendimodesti, inadeguatezza dei servizi for-niti in quasi tutti i settori pubblici equantità elevatissime di risorse finan-ziarie assorbite dalla politica.Zavettieri riconosce da un lato che nonè facile ridurre nell'immediatezza icosti e gli sprechi, anche se si puòapprezzare nella nostra regione, qual-che piccolo provvedimento mirato altaglio delle spese negli anni 2010-2011,ma dall'altro indica come sarebbe faci-le - se vi fosse la volontà - ridurreimmediatamente del 20% i costi direttie indiretti della politica: si otterrebbe-ro, ad esempio, cifre sufficienti ad azze-

rare del tutto le addizionali regionali ecomunali Irpef.Se poi questa recuperata risorsa sidirottasse a favore dei lavoratori dipen-denti e dei pensionati, si potrebbe otte-nere una permanente detassazionedella tredicesima con vantaggi econo-mici pari a circa 400 euro in busta paga.Tutto ciò potrebbe rappresentare uncontributo all'avvio di quel volano indi-spensabile a determinare una ripresaeconomica che stenta a venire.Il Segretario Zavettieri ha infine con-cluso constatando un’amara situazione:mentre in Calabria parecchie aziendechiudono i battenti per mancanza difondi; mentre la disoccupazione giova-nile supera di gran lunga il 29% dellamedia nazionale; mentre anche gli sti-pendi del cosiddetto “ceto medio” nonconsentono più una vita decorosa; siapprende che il mese scorso il Parla-mento Nazionale, con voto bipartisan,ha approvato un consistente aumentodegli emolumenti dei parlamentari,pari a 1135 euro.

Dopo la relazione Zavettieri si è apertoun dibattito che ha registrato numerosiinterventi, tra i quali quello di PinoZito, Segretario della Camera Sindaca-le che, sottolineando la gravità dellacrisi economica che sta vivendo ilnostro paese, ha espresso il timore chenon essendoci più la possibilità diaumentare il debito pubblico sarà gio-coforza alzare ulteriormente le tasse aicittadini.Non è ovviamente questa, a suo avviso,la strada da seguire, ed ecco perché ècosì importante diffondere gli obiettividella “campagna”. Sono poi intervenu-ti gli altri componenti del Direttivo:Francesco Puleo, Mario Neto, Ferdi-nando Marzano, Antonio Alessi e haofferto il suo contributo il SegretarioF.P.L. Nuccio Azzarà. Ha concluso ilavori il Segretario Regionale AlfonsoCirasa, che ha sottolineato l'importan-za di questa iniziativa della UIL nazio-nale tesa a migliorare le condizioni divita dei cittadini e degli anziani in par-ticolare.

I “SANTINI” CHE VI POTREBBERO CONVINCERE

Meno costi della politica =meno tasseMobilitazione UIL a favore dei lavoratori e dei pensionati

Non sarebbe la prima volta sentire tra le vocidella variegata fauna urbana reggina, e diquella più genuina, la classica considerazio-ne “Riggiu è nu paisazzu” (= “Reggio è ungrosso paese”). È un'affermazione frutto delpiù classico dei malcontenti popolani, tutta-via descrive una situazione non molto dissi-mile da quella della realtà. Come concepitaodal disegno di Giuseppe De Nava dopo ilsisma del 1908, l'impianto urbano di Reggioè principalmente concentrato nelle vie delcentro storico, tra la collinare via ReggioCampi, in corrispondenza dell'antico Tra-bocchetto, che segnava il confine montano,e la via Marina, in corrispondenza dellemura greche che proteggevano anticamentela città dagli attacchi viamare. Dunque la “vera”Reggio sarebbe concen-trata tra il Museo archeo-logico nazionale dellaMagna Grecia e la stazio-ne centrale, o per esserepiù precisi tra il torrenteAnnunziata e il torrenteCalopinace. Uno spazio,questo, tessuto da unascacchiera di viuzze e davie principali, importanti arterie del trafficocittadino: le sopracitate via Marina e viaReggio Campi, e la via Torrione, via Asche-nez (il nipote di Noè, fondatore, secondo latradizione, della città) e il corso Garibaldi,chiuso al traffico solo da pochi anni. Su que-sto disegno si concentra il centro cittadino.Tuttavia, ed è qui il nodo cruciale, Reggio,ormai, non è solo questo. La “grande Reg-gio”, elaborazione urbana del periodo fasci-sta, ha allargato i confini cittadini oltre l'An-nunziata e oltre il Calopinace, dando cosìalla città una dimensione, ma solo sullacarta, di grande città. Perché solo sulla carta?Perché a moltissimi anni di distanza non si ètrovato un vero collante tra le frazioni e lacittà in se, e parliamo in special modo di tra-

sporti. Il modus agendi dell'ATAM di Reg-gio Calabria si sviluppa pressoché sul model-lo degli anni venti, quando a fare da spola trastazione e ponte della Libertà era un tramche soddisfava l'esigenze di spostamentidella popolazione. Il registro, nel 2011, noncambia. I trasporti tra stazione, museo e ter-minal del ponte della libertà agiscono conestrema precisione, con corse che si susse-guono a distanza di pochi minuti; il tutto, infunzione di un turista che vuole visitare l'in-tero centro storico, o di un cittadino cheinvece vi ci abita. I nodi vengono al pettinequando si inizia a parlare dell'efficienza oltrecentro urbano. Ore per aspettare un bus checolleghi il centro ad una delle tante frazioni,

corse del tutto limitate agliorari “caldi”, ovveroquando gli studenti devo-no andare o tornare dallascuola, o un lavoratoreraggiungere la postazionedi lavoro. Ma dopo le 18?Il niente. La vita delle fra-zioni si spegne con ilmotore del bus che rag-giunge il deposito, e i citta-dini che vogliano raggiun-

gere il centro storico dopo quell'orario devo-no farlo con mezzi propri, contribuendo adaumentare l'inquinamento, in quella che èuna città con gravi problemi di gestione deltraffico e con delle strade non proprio fun-zionali. Questo perché manca una dimen-sione urbana. Va bene che da una piccolarealtà quale Reggio non bisogna aspettarsiinnovazioni, tuttavia bisognerebbe allargaregli orizzonti anche oltre il centro cittadino,perché oltre questo ci sono migliaia di perso-ne che vivono isolate, come se non fosseroparte dell'antica polis, perché la dialettica diun trasporto efficiente è necessaria per spie-gare e descrivere una grande città, in termi-ni di efficienza e vivibilità.

ATAM, un modello anni 20ANTONIO CORMACI

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PIETRO CRIACO

Mercoledi 27 aprile,alle ore 17, si è tenu-ta, presso il comunedi Siderno, la riu-nione del Comitato

direttivo, in forma allargata, dell'Associ-azione dei Comuni della Locride.Molti e delicati i temi all'ordine delgiorno: dall'emergenza rifiuti al proble-ma della depurazione, dalla questione

trasporti, treni e fondi per la Jonio - Tir-reno in testa, al problema del malfun-zionamento del servizio postale, dallamancata erogazione dei fondi della legge24 per il recupero dei centri storici, allapresa di posizione, a favore della popo-lazione di Platì, dopo l'infelice ed offen-sivo reportage pubblicato da CalabriaOra. L'apertura dei lavori, come dacopione, è stata del presidente Ammen-

dolia il quale ha snocciolato tutti i prob-lemi sul tappeto dando alcune importan-ti comunicazioni: una delegazione deisindaci incontrerà i rappresentanti diPoste Italiane, lunedì 2 maggio alle ore15 a Reggio Calabria. Il problema della depurazione saràaffrontato nella riunione del 5 maggioinsieme al dott.Melandri, Commissarioemergenza rifiuti, e all’ing. Gualtieri

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Chiude la discarica di Casignana

È caos rifiuti

Riunione Comitato Sindaci

Per motivi di “saturazione” (ovvero è stato raggiunto il limite consentito di abbanco di sessantamila tonnellate)la discarica di Casignana resterà, nellamigliore delle ipotesi, chiusa per circa tre/quattro mesi. Sono già in corso due progetti che mirano a risolvere il problema. Il primo, è quello dell'amplia-mento della discarica, previsto da un ordinanza del Consiglio dei Ministri (la 3731 del 16 gennaio 2009). Il secondo, invece è un progetto esecutivo perl'abbanco di altre trentamila tonnellate.Tutto si concluderà in tempi, lunghi, compresi fra otto o dieci mesi. La chiusura della discarica di Casignana haportato tutti i comuni del comprendorio e oltre a conferire nella discarica di Siderno, comportando gravi disagi generali, ma soprattutto di smaltimen-to. (Matteo Raschellà)

Siderno: continuano le problematiche sui rifiuti

RIFIUTI

Di necessità virtùCRISTINA BRIGUGLIO

In molti lo avevano da tempo previsto, ildato è allarmante e le previsioni non sonorassicuranti: la Locride è sommersa dairifiuti, la discarica di Siderno è al collassoe quella di Casignana chiuderà per lavoridi ampliamento. Questi sono i fatti.Non è questa la sede per analizzare lecause del fenomeno o le eventuali colpedei nostri amministratori (locali e non),ma ciò non toglie che anche i cittadinihanno delle responsabilità se cumuli dirifiuti maleodoranti hanno invaso marci-apiedi, viali e perfino i parchi-giochi, dellaLocride. Non saranno scesi in strada dasoli quei rifiuti, qualcuno ce le avrà por-tati! Eppure la legge dell'impenetrabilitàdei corpi parla chiaro: se un cassonetto èarrivato al colmo della sua capienza nonposso inserirci dentro altra immondizia.Non è difficile da ricordare. Però siccometutti gettano i loro rifiuti per terra accantoal contenitore, ci sentiamo quasi giustifi-cati a fare lo stesso, e ci convinciamo chenon è colpa nostra ma di quelli che lihanno gettati prima di noi. E così la mon-tagna cresce. Senza contare i casi in cui la"prova cassonetto" non viene neppurefatta. Come quando in autogrill per nonbussare aspettiamo per decine di minutidavanti a un bagno che in realtà è libero.E così spesso accanto a cassonetti appenasvuotati si formano cumuli inutili di spaz-zatura. E ci capita di avvicinarci perbuttare il nostro sacchetto e di accorgerci,con sorpresa, che il cassonetto è desolata-mente vuoto. Sembra quasi triste, nonpotendo espletare la sua funzione pri-maria. Che cosa è accaduto allora?Niente di strano, nulla di paradossale,nessun controsenso, semplicemente ènato un nuovo sport: il lancio del sacchet-to della spazzatura. Non sappiamo sepresto o tardi verrà inserito tra le disci-pline olimpiche, una cosa è certa: dallenostre parti è straordinariamente pratica-to. C’è il lancio della spazzatura dallamacchina in corsa. C’è la caduta del sac-chetto appoggiato sul cofano dellamacchina, non dovesse sporcare il veico-lo, che orrore. C’è anche il recordman cheriesce a guidare, portare il sacchetto conuna mano fuori dal finestrino e con un’al-tra magari telefonare. Ovviamente, fuordi battuta, tutto ciò mette una tristezzainfinita. Molto spesso, infatti, chi si lamen-ta dell’incuria, della sporcizia, del pocodecoro urbano, è lo stesso cittadino che,nel privato, si abbandona a così tantainciviltà.Chi non conserva in casa una collezione dibuste di plastica con cui darsi al lancio aostacoli, e chi si è stancato di cedere ilparcheggio sotto casa ai cumuli di rifiuti,qualche domanda se la pone. Ad esem-pio: perchè i rifiuti aumentano (anche sesappiamo che ci terranno compagnia alungo per strada) e la raccolta differenzia-ta no? Perchè anche nei comuni in cui èpartita la raccolta "porta a porta" si contin-uano a vedere per terra accanto ai cas-sonetti mucchi di sacchetti colorati conte-nenti vetro, plastica, carta e lattine?Come hanno fatto gli amministratori delcomune di Salerno a diminuire di oltre il60% la quantità di rifiuti domestici con-feriti in discarica? Ognuno di noi producecirca un chilo e mezzo di spazzatura algiorno (530 kg di spazzatura all'anno perabitante) di cui almeno il 50% è costituitodalla frazione umida, il 20% dalla carta, il10% da materie plastiche e metalli e il 7%da rifiuti di vetro e ceramica. Proviamoanche noi, in questa situazione di emer-genza, a fare di necessità virtù, differenzi-

attualità

Casignana, giovedì 28 aprile. Piove. E piove da tregiorni. Verso le 16.00 un leggero vento apre le nubiche presto sono trafitte da un sole quasi estivo. E' ilmomento giusto. Decido di recarmi alla discaricadi Casignana, perché dopo tanta pioggia potròvalutare come stanno le cose. A spingermi in que-sto viaggio non sono state solo le tante pagine aper-te in questi giorni su Facebook, relative alla discari-ca, ma soprattutto la preoccupazione di chi quoti-diniamente ci scrive per chiederci cosa sta succe-dendo. Non so cosa rispondere. Come posso fidar-mi di una pagina Facebook di cui non si conosce ilnome di chi l'amministra? Perché dovrebbero esse-re delle persone attendibili? Eppure la gente chenon conosce il nostro territorio rimane sconvolta.Ad aumentare la perplessità la pubblicazione(seguita dalla scritta NO COMMENT) della fotodi una vasca della discarica contenente percolato.Allora? Le vasche per accogliere percolato sonostate costruite proprio per trattenere percolato(affinché questo non si disperda nel terreno). L'an-no scorso un sabotaggio, immediatamente denun-ciato, avvenuto attraverso la manomissione delgruppo elettrogeno della pompa di aspirazione edelle tubazioni collegate, ha provocato una fuoriu-scita di percolato che è stato dirottato nel torrenteRambotta. Erano i giorni senza pioggia della primametà di marzo. Lo stesso pomeriggio ho partecipa-to personalmente alla conferenza stampa indettadall'Amministrazione Comunale. Su Facebook lefoto del 2010, per chi non conosce l'episodio, sem-brano recenti. Ma torniamo al mio viaggio. Arrivoalla discarica e noto subito che la puzza non è cosìnauseabonda e forte come mi aspettavo. Ero pre-venuto o forse sono stato fortunato, non so. Giaddetti alla manutenzione mi aprono il cancello ed

VIAGGIO NELLA DISCARICA DI CASIGNANA

Tutta la verità

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direttore Generale Assessorato all’Am-biente. Il Comitato direttivo, visto ilcostante tentativo di criminalizzare l'areadella Locride ed in particolare alcunicentri, ha programmato una riunione aPlatì per il 5 maggio, invitando il diret-tore di Calabria Ora e di tutti gli altriquotidiani e delle televisioni, perapprovare un documento che ribadisca ilproprio impegno attivo contro la'ndrangheta e qualsiasi forma di violen-

za, per il rispetto dei diritti sanciti dallaCostituzione, ribadendo, altresì, la pro-pria vicinanza alle persone oneste e per-bene che sono la grande maggioranzadella popolazione della Locride e cherappresentano il primo avamposto ed ilprimo argine contro la criminalità orga-nizzata. Scontata e doverosa, in tutti gli interven-ti, la condanna, dell'articolo contro Platìe di tutta la stampa che “vive” denigran-

do la Locride. Altrettanto scontata edoverosa è stata l'espressione di solidari-età ai cittadini di Platì. Temi dominantidella riunione sono stati l'emergenzarifiuti ed il problema depurazione. Parti-colarmente importante in questo sensol'intervento del sindaco di CasignanaPietro Crinò, che ha comunicato lachiusura della discarica, ormai satura, el'inizio dei lavori per ottenere l'autoriz-zazione all'abbanco di ulteriori trentamilatonnellate oltre la soglia consentita, cosache si potrebbe realizzare in due, tre mesi.Crinò ha annunciato, anche, l'inizio deilavori di ampliamento della discarica,opera prevista in otto, dieci mesi.Vista la chiusura di Casignana la speran-za dei sindaci è di poter conferire nelladiscarica di Siderno. L'alternativa, Pia-nopoli, ha costi troppo alti per le casse deicomuni. Dopo Crinò ha preso la parola ilsindaco di Bianco Scordino, che si èinizialmente soffermato sul problemadella depurazione muovendo pesantiaccuse contro gli autospurgo rei di scari-care abusivamente nei tombini dellafogna mandando in tilt il sistema di depu-razione, e contro i comuni che nonattuano in modo adeguato la depu-razione. Scordino ha, inoltre, suggerito aicolleghi che non hanno gli impianti didepurazione di ricorrere al “così dettolagunaggio” pratica illegale, ma, secondoil sindaco bianchese, meno criminaledello scarico in mare.

DALLA PRIMA

A PlatìILARIO AMMENDOLIA

Nel 1955 Rosa Parks rifiutò di lasciare l'autobus riser-vato ai soli bianchi. Un gesto apparentemente dipoco conto. Un gesto che fece storia. Noi martedìprossimo saremo a Platì. Anche questo potrebbeessere un gesto retorico e di poco conto. Potrebbe,ma non dovrà essere così. Noi siamo la Calabria cheresiste. La Calabria che non vuole indossare il vesti-to che altri hanno confezionato . Il 25 aprile è appe-na passato ma il vento non cessa di fischiare. La lottaè impari, è difficile come lo fu durante la Resistenza!Lotta di liberazione ! Il tallone della ndrangheta cipesa ma ancora di più pesa su di noi il sistema dipotere e di menzogne che rappresenta il ventrefecondo che la ndrangheta genera. Abbiamo l'asso-luta consapevolezza che il crimine organizzato nonsarà sconfitto dai professionisti dell'antimafia, nonsarà sconfitto da chi griderà più forte per nasconderestrategie fallimentari. La ndrangheta sarà sconfitta dalpopolo calabrese o non lo sarà ! Un popolo cheresiste nonostante tutto. A Platì un sindaco è statoucciso e certo non è stato ammazzato dai frances-cani scalzi. Non saprei dire i motivi della sua morte.So che la prova principe dell'assoluzione degliimputati si trovò nella caserma dei carabinieri diBianco dove questi avevano l'obbligo di firma. Lasensazione chiara che ebbero i giudici fu che fosserostati dati in pasto all'opinione pubblica, giustamentescossa, degli imputati che però erano, quantomenoprocessualmente, innocenti. “Passata la festa, gabba-to lo santo” Lo Santo è stato gabbato tante volte enon solo a Platì! Nello stesso periodo è stato uccisoil segretario della sezione comunista, unitamente allamoglie. Anche in questo caso mancarono i colpevoli! Tuttavia mostrarono una Platì non genuflessa, nonprona ai voleri della ndrangheta. Un sindaco, un mil-itante comunista e sua moglie simbolo d'una Platìorgogliosa che lo Stato non ha saputo né proteggere,né ricordare, né trovare i responsabili della loromorte. L'altro giorno, abbiamo giustamente ricordato,a S.Luca, il brigadiere Carmine Tripodi. Giustamente edopportunamente il giudice Scopelliti viene ricordatoogni anno. Una domanda sorge però spontanea:Perché selezionare le vittime ? Perchè dimenticare il sindaco Maio? Perché dimenticare i Prestia?Probabilmente, secondo alcuni, ci sono morti chebisogna rimuovere dalla memoria collettiva. Prenestìe sua moglie, il sindaco Maio sono vittime dindrangheta che alcuni vorrebbero nascondere per-ché la loro morte mette in discussione diagnosi fal-laci e l' antimafia di facciata . Tra l'altro, gli “eroi” debbono essere solo esterni allenostre comunità, non debbono frequentare le stessestrade, gli stessi bar, altrimenti vengono contaminati.Guai se passasse la logica delle condanne di massa !Alla sbarra non può esserci un intera comunità e gliinnocenti tali restano aldilà del Paese di provenien-za. Anzi , se proprio volessimo dirla tutta, è molto piùfacile dichiararsi contro la mafia quando si è benprotetti e in una bella stanza del potere,ma molto piùeroico, è il comportamento di chi rimane estraneoalla logica mafiosa frequentando le strade e le piazzedei nostri paesi. I pellirossa furono prima criminaliz-zati come barbari, incivili e crudeli e poi sterminati!Se oggi facessimo passare la logica della “Platìmafiosa” domani si direbbe che tutta la Locride èterra di mafia e , progressivamente lo si direbbe dellaCalabria e dell'intero Sud.La criminalizzazione è congeniale a chi ci vuole sub-alterni e sottomessi !La criminalizzazione di massa è l'artiglieria pesanteattraverso cui far tacere il dissenso.Noi resistiamo!Noi resisteremo!E' un dramma troppo serio quello che si consuma inCalabria . La nostra “meglio gioventù” consuma isuoi giorni tra disoccupazione di massa, umiliazioni,amarezze, carcere, morte.Ecco perchè noi andremo a Platì, con lo stesso spir-ito con cui siamo andati a Polsi all'indomani di Duis-burg.Andremo con la schiena dritta di chi è consapevoledi combattere una lotta giusta.

entro nel “luogo del dissenso”. L'immondizia non sivede, è coperta da teloni neri. Scatto delle foto. Miaccorgo che ci sono varie vasche per la raccolta dipercolato. Addirittura l'ultima, dopo tanta pioggia, èvuota. Ci sono anche dei pozzi neri, tutti provvisti dipompe di raccolta. Mi dicono che i camion ognigiorno portano via 30 tonnellate di percolato. Ilgruppo elettrogeno ed il sistema elettrico sono chiu-si, super blindati (soprattutto dopo il sabotaggio del2010). Scatto altre immagini. Non avevo idea dicome si presentasse una discarica. Penso che chiscrive su Facebook, cose che diventano (ahimè!)notizia, dovrebbe recarsi sul posto. E' legittimo par-larne male, chiederne la chiusura, dire che è un'a-stronave ufo.....ma solo dopo averla visitata. Percerti discorsi, inoltre, soprattutto quando si parla ditumori ecc..., bisognerebbe essere in possesso di datiscientifici. Altrimenti non si ha veramente rispettoper gli ammalati e tutto diventa strumento di un'ot-tica virtuale. Durante il tragitto di ritorno mi fermo a Bianco, sulponticello del torrente Rambotta. Eseguo altre foto,ma non vedo scie di percolato. Torno a casa pensan-do che il “problema spazzatura” è complesso. Gior-ni fa il Commissario per l'emergenza rifiuti, Grazia-no Melandri, ha dichiarato che la Calabria rischiauna crisi simile a quella della Campania. Se chiudia-mo le discariche qual'é la soluzione per smaltire irifiuti che si accumulano d'innanzi alle nostre case,ai nostri marciapiedi? Non so darmi una risposta.Forse sono troppo giovane, difetto di saggezza. Nonpotrò mai raggiungere il giudizio e l'esperienza dichi scrive certi moniti su Facebook visto che, essen-do nato/a nel 1911, il 15 maggio di questo mese rag-giungerà la veneranda età 100 anni. Complimenti!

Giuseppe Ritorto

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DOMENICA1MAGGIO2011

Siderno: Elezioni, programmi, polemiche

E' ormai ufficiale il primocittadino di Gioiosa Jonica,Mario Mazza, ha azzerato lagiunta; da tempo, del resto,si avvertiva nell'aria il disagiotra i consiglieri del gruppodi maggioranza “Unità ePartecipazione. E' tramon-tata così la lista che tre annifa aveva stravinto alle elezio-ni politiche mentre si vaavanti con foga una crisipolitica. Unprovvedimentodrastico quellodel sindaco “alfine di favorireil confronto edil dialogo all'interno dellamaggioranza digoverno dellacittà” come dalui stesso sottolineato. Unintervento deciso e miratoad evitare un peggioramen-to della situazione; chiareerano, del resto, le paroledel consigliere Aldo Rossiche evidenziavano questarotta: “ in molti settori sipoteva fare di più e meglio”,concetto poi ribadito daRocco Lobianco, nella lette-

ra con la quale si era dimes-so da capogruppo. Ma ricor-diamo ancora: “la giunta eradiventata autonoma e indi-pendente”, “si era consoli-dato uno slegamento”, tuttociò delinea a chiare lettere lasituazione che ha portatodopo mesi alla rottura defi-nitiva. Il divario di idee eratroppo grande e non potevaportare giovamento, come

stimolo o con-fronto. Il prov-vedimento èstato così attua-to e per la suadrasticità ha delclamoroso, cia u g u r i a m o ,dunque, che astupirci la pros-sima volta sia

una notizia più “felice”. Sispera in un miglioramentodella situazione politicalocale che possa portare aun sano sviluppo e a unaforte crescita. Elementi,questi, che non gravanosulla cittadina, a differenzadi un sistema politico insta-bile.

Sara Caccamo

Stilo è un piccolo comune dell'entroterra,circa 2800 abitanti e alle imminenti elezionicomunali si contenderanno il governo delpaese tre liste. La lista n°1, “Scarfone sinda-co per Stilo”, lancia lo slogan “RialzatiStilo”. Il programma elettorale si configuracome due bracci che percorrono stradediverse ma con un unico obiettivo: il riporta-re il paese ai fasti di un tempo. Nel programma viene sottolineata la neces-sità di far riemergere Stilo attraverso misuremirate a inglobare il paese in un più ampioambito, provinciale, regionale, nazionale. Siparla di un “programma aperto”, che cam-bia, adattandosi mano a mano. Il “cavallo dibattaglia” è essenzialmente una sana ammi-nistrazione, che risponda pienamente aibisogni del cittadino. Concretamente, gliobiettivi riguardano il risanamento finanzia-rio, servizi sociali, cimitero civico, urbanisti-ca e tutela dell'ambiente, interventi per l'a-gricoltura, centro storico e arredo urbano,promozione immagine del comune e realiz-zazione circonvallazione. La lista n2 dell'at-tuale sindaco Giancarlo Miriello, “Liberiper Stilo”, si propone come una lista di cit-tadini uniti dall'idea che il governare il paesesia un atto d’amore verso la propria comu-nità. Il programma si divide in ambiti diinterventi che spaziano in tutti i settori dellavita comunale. Le politiche sociali mirano aporre la famiglia al centro della società. Ver-ranno valorizzati LSU e LPU. Altro aspettorimarcato è il rapporto tra ambiente e uomoquindi valorizzare gli aspetti architettonici eambientali, i monumenti, gli spazi verdi;solo in questo modo Stilo potrà diventare

un paese a vocazione turistica. La lista“Liberi per Stilo”, si propone come promo-trice di cultura. Punterà, in particolare, apotenziare la biblioteca e la ristrutturazionedegli edifici scolastici. Inoltre propone diportare a termine la strada di circonvallazio-ne e risolvere le difficoltà della carenza idri-ca nei mesi caldi. La lista n°3 con lo slogan “La svolta stilese,Grillo sindaco”vorrebbe rendere i cittadiniprotagonisti della vita sociale, attraversouna forte partecipazione attiva. “La svoltastilese” cercherà di valorizzare il passato inuna chiave moderna, incentivando l'innova-zione e l'uso di tecnologie. Le politichesociali mireranno a diminuire le diversità,attraverso interventi a favore dei più disa-giati promuovendo iniziative contro la soli-tudine degli anziani. “La svolta stilese” pun-terà verso un'offerta scolastica qualificata inmodo da creare più stimoli nei giovani,debellando l'abbandono degli studi. Unaspetto nuovo è l'attenzione verso i dirittidegli animali, con l'obbligo di rispettare lenormative vigenti. Cercherà poi di valoriz-zare le risorse ambientali, storiche, artistichee una maggiore manutenzione delle struttu-re pubbliche. L'economia del paese verràrisollevata con incentivi al turismo. La viabi-lità avrà una precisa regolamentazione. I treprogrammi sembrano validi e pieni didescrizioni precise e dettagliate sugli obietti-vi che si intendono realizzare. La speranza èche una volta vinte le elezioni, questi pro-grammi rimarranno ben saldi nella mente dichi li ha così minuziosamente scritti.

Antonella Papaleo

Elezioni 2011, a Stilo è lotta a treIrrompe la crisi politica e trascinacon se la giunta di Mario Mazza Scarfone, Miriello e Grillo mirano alla carica di primo cittadinoIl disagio della maggioranza diventa realtà.

Mario Mazza azzera la giunta

ERCOLE MACRÌ

Credevo di essere stato chiaro dicendo chesul Programma Ritorto non potevo pro-nunciarmi perché non era ancora statopubblicato (lo sarà soltanto questa sera).Anche se le indiscrezioni sostengono cheesso non si discosta da quello di Panettaquanto a semplice elencazione di punti,nella sostanza anch’esso man-cante di un progetto. Spero nonsia così, vedremo.Nel frattempo tuttavia l’essermi“permesso” di manifestare per-plessità su quanto MimmoPanetta ha esposto nel suo pro-gramma elettorale ha già deter-minato giudizi drastici: il più softè che mi sono schierato a favoredi Ritorto. Altri invece, come aesempio Pietro Multari, cuirispondo, difendono quell’ela-borato.Che dice Multari? Che a me pare piacevo-le e facilmente consultabile visto che in cia-scuna pagina vi è un titolo dell’argomentoche si vuol affrontare ed una immagine cheintende visivamente collocarne il contenuto,lo scoraggiamento della lettura risulta essereimpossibile anche per un pigro lettore.E’ un normale programma che vuol dareindicazioni sulle cose da fare, toccando tuttii temi ritenuti sensibili per la collettività:dalla raccolta differenziata della spazzatura ,

riqualificazione urbana , spazi verdi , viabi-lità , attrezzature sportive , legalità , cose dafare nei primi 100 giorni per dar decoro allacittà, alle direttive sullo sviluppo ed occupa-zione.Va bene, ognuno è libero di pensarla comevuole, non ho nulla da obiettare. Salvoquando dice: Non capisco il senso di “Rivo-luzione Copernicana”. Pazienza, ho spiega-to cosa intendevo con quella espressione emi sembra francamente tutto chiaro.Comunque - lo avevo anticipato - tornerò

domenica prossima sull’argomento conalcune mie “suggestioni” riguardanti ilfuturo turistico di Siderno. Perché di que-sto si tratta: nel programma panettianonon c’è alcuna prefigurazione di scenario,nessuna idea progettuale utile a delineareun profilo della Siderno che sarà, una indi-cazione concreta circa il suo sviluppo.Mancanza assai grave: perché Siderno

aveva al 1° gennaio 2011(dati ISTAT) ben 1460 gio-vani disoccupati di etàcompresa tra i 15 e i 34anni (questo dato noncomprende tutti coloro cheancora studiano) ovveropersone in cerca di primaoccupazione che natural-mente si vanno ad assom-mare al ben più cospicuonumero di individui (speciedonne) che il lavoro lohanno perso o lo svolgono

in modo precario.A me pare che ciò su cui una nuovaAmministrazione deve concentrarsi inmodo assolutamente prioritario è comedeterminare sviluppo e creare nuova occu-pazione.Se questo drammatico aspetto sociale edeconomico non se lo pone Siderno, capita-le economica del comprensorio, qualealtra località della Locride può rimediarea questa omissione?

Siderno aveva al 1 gennaio 2011 (dati ISTAT) ben 1460 giovanidisoccupati. Èevidente quindi sucosa la futura amministrazionedovrebbe concentrarsi. Ma...

Il 15 e 16 maggio, insieme, alle elezioniprovinciali, a Taurianova si vota per il rin-novo del consiglio comunale. Cinque icandidati a sindaco: Domenico Romeo,sindaco uscente, Francesco Leva,Giuseppe Ciano detto Pino, DomenicoZucco e Giuseppe Rigoli. Diciotto le listecollegate agli aspiranti sindaci: CasiniUnione di Centro, ULC unione liberi cit-tadini, la Destra e Movimento Democra-tici Riformisti, Federazione della Sinis-tra, INM, PDL, Taurianova Ricomincia,Crescere Insieme, Movimento Popolari eLiberali nel PDL, Democrazia Cristiana,Movimento Sociale Fiamma Tricolore,Forza Nuova, noi SUD, API, ADC Pio-nati, Forza Taurianova, Libertas DC.Il programma politico del sindacouscente Domenico Romeo, sostenutodalle liste, Casini Unione di Centro, ULCunione liberi cittadini, la Destra e Movi-mento Democratici Riformisti, nel segnodella continuità, prevede dodici punti:rispetto del patto di stabilità; risanamen-to del bilancio comunale; occupazione,sanità; famiglia; volontariato; scuola; cul-tura; frazioni; urbanistica; immagine diTaurianova; sport.Il programma politico amministrativo diGiuseppe Ciano, collegato alla lista Fed-erazione della Sinistra, propone ai citta-dini, come punti salienti: una città al cen-tro della Piana, un piano per gli insedia-menti produttivi, un piano per le attivitàcommerciali, un piano per il lavoro, unanuova organizzazione dei servizi, partico-lare attenzione ai beni culturali, allascuola ai servizi sociali, ad ambiente eterritorio.L'avvocato Francesco Leva, appoggiatoda INM, PDL e Taurianova Ricomincia,pone al centro del suo progetto politico;ambiente, risorse idriche, verde urbano,scuole, edilizia, viabilità urbana, politichesociali, giovani e cultura.Il Dottor Domenico Zucco, sostenutodalla lista civica Crescere Insieme, dalMovimento Popolari e Liberali nel PDL,dalla Democrazia Cristiana, dal Movi-mento Sociale Fiamma Tricolore e daForza Nuova, articola il suo programmadi governo in dieci punti fondamentali:pianificazione territoriale, riorganiz-zazione della macchina amministrativa,raccolta differenziata dei rifiuti,riduzione TARSU (tassa per lo smalti-mento dei rifiuti solidi urbani),definizione agevolata delle imposte pre-gresse, agricoltura, politiche sociali, cul-tura, scuola ed energia alternativa.Il Dottor Giuseppe Rigoli, appoggiatodalle liste noi SUD, API, ADC Pionati,Forza Taurianova e Libertas DC, concen-trerà la sua azione di governo su: costodei buoni mensa, assegnazione gratuitalibri scolastici, aiuto concreto alle per-sone anziane, politiche di stimolo ai gio-vani, difesa dell'ambiente, realizzazionedi strutture sportive innovative, rivalu-tazione delle politiche culturali e sociali,riduzione sprechi del comune attraversol'adeguamento alle nuove tecnologie.

TAURIANOVA

Cinque in corsa per la poltrona di Sindaco

Tre anni di insulti, minacce, vessazioni sono costati gli arresti a una trentaduenne di Taurianova, CaterinaPrinci, che dal 2008 perseguitava una coppia di sposi. La Princi, dalle telefonate minatorie era passata aifatti, infatti con veri e propri raid contro il negozio dei due, distruggeva e trafugava la merce in vendita.Venerdì, l’arresto, dopo essere stata colta in fragrante dai carabinieri della locale stazione

Delianuova. Stalking, manette per una donna

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DOMENICA1MAGGIO2011

ILFLI SI PRESENTAALPUBBLICOOggi, alle ore 10,30, presso il Palazzo della Cultura di Locri, si svolgerà una manifestazione di FLI per lapresentazione dei candidati dell’area ionica alla Provincia e per il rinnovo dei consigli dei comunilocridei. Alla riunione interverranno Angela Napoli, coordinatore regionale e Patrizia Pelle, candidataalla presidenza della Provincia. I lavori saranno introdotti dal coordinatore dell’area ionica, FrancoRomeo. Saranno presenti altresì tutti gli altri candidati alla Provincia del territorio ionico reggino

PRESENTATI LISTE E PROGRAMMI ELETTORALI A LOCRI

Moderatori attori protagonisti

A differenza delle mie colleghe, sono l’unico a non essere della zona.Per me dovrebbe essere più difficile trovare dei motivi per votare ilcandidato a sindaco Macrì, ma non lo è vista la grandissima amicizia,che da tempo ci lega. Infatti per la seconda volta sono stato felice diaccettare il suo invito.

Locri ha bisogno di carattere, e Francesco, di sicuro non difet-ta in questo. La sua forza potrebbe essere ancora la forza di

Locri, in un momento politico “debole”anche a livello nazionale. Ho constatato con piacere che il 25% dellasquadra politica che ha allestito è compo-sto da donne. Abbiamo bisogno del carat-tere, dell’entusiasmo del sesso femmini-le. Questo è un altro punto a suo favore,e poi, io che conosco la locride solo inmodo indiretto, noto come negli ultimianni sia cambiata la “reputazione” diquesto paese, prima tristemente noto solo per fattispiacevoli, mentre ora nella provincia risuona quelloche Francesco in questi anni è riuscito a costruire. Dia-

mogli la possibilità di poter proseguire il suo lavoro.

ANNUNZIATO LACQUANITI

Macrì ha migliorato l’immagine di Locri

Dagli interventi registratidurante la serata di presenta-zione della lista CIVICASOLIDALE-Pepè Lombar-do, è emerso che votare perquesta Lista significa, primadi tutto, esercitare il costi-tuzionale diritto politico,essendo consapevoli che,con il pro-prio voto, siconsentirà atutti i citta-dini di esse-re parteattiva nelg o v e r n o

della Città.Significa, poi,

avere certezze: che i propridiritti saranno esigibili nelle

forme previste dalle leggi enon sottoforma di favore; che

sarà prestata attenzione, con otti-ca globale e concretamente solida-

le, a tutti i settori della vita quoti-diana; che si guarderà al presentepensando anche al futuro dellenuove generazioni; che tutto ciò sipuò realizzare soltanto se al gover-no della città ci sono consolidateesperienze politiche mixate a gio-vani energie.

Partecipare alla presentazione della listadi Giovanni Calabrese “Leali alla città”,tenutasi a Locri lo scorso 17 aprile, è

stata un'esperienza singolare. Era“la mia prima volta” su un palcoa condurre un evento, soprattut-to politico, e l'emozione è stataabbastanza forte, visto di fronte

a me ho trovato una sala gre-mita. Ma è andata bene. Ec r e d oanche perl 'energiageneraleche sirespiravatra ilg r u p p oche ho

presentatoal pubblico. Emozionatianche loro certo, specie chitra i candidati era al suodebutto, ma devo dire moltodeterminati . E energia ,determinazione e volti nuovicredo siano elementi di cui, aprescindere da tutto, lanostra realtà politica, sociale

e lavorativa ha davvero biso-gno. E di cui non può più fare a

meno. M.C.

L'entusiasmo nel presentare questa lista mi èstato trasmesso dai candidati che si sonopresentati come delle persone umili, mi hacolpito la loro caparbietà, la voglia di cam-biare, migliorare e riesumare le origini diuna Locri che è stata il gioiello della costa!

In loro ho visto un “team”, col soloobiettivo di far risalire la città sul gra-dino più alto! Tutti insieme sono deigrandi battaglieri che voglionoriprendersiLocri, che fufulcro dellaciviltà. “Iosenza voinon sononiente… non

vado da nes-suna parte!”con questa

frase di Raffaele ho capito che difronte a me avevo una squadra,dove il capitano aveva solo il nomescritto con dei caratteri un po' piùgrandi ma in campo avranno tutti un

proprioruolo! Non parteciperò diret-tamente alle elezioni, ma sono stata affa-scinata dalla loro voglia di “fare” . Quan-do l'architettura comincia ad essere testi-monianza dell'aspirazione dell'uomo rie-scirà ad innalzare l'conomia, solo il raffor-zamento dei nostri meravigliosi paesaggipuò aumentare il turismo, solo una

buona amministrazione riescirà quindi arendere Locri uno “spettacolo”

Votare Lombardo significa essereparte attiva nel governo della città

Va premiata la coesione del gruppo di Sainato

Calabrese e i suoi, pieni dientusiasmo e determinazione

MARGHERITA CATANZARITIIRENE PICCOLOMARA RECHICHI

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16la RivieraDOMENICA1 MAGGIO2011

Stasera dalle 17,00 in piazza Portosalvo concerto dei “Zona Briganti” dalle 21,30“Marvanza Reggae Sound” in concerto

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO [email protected]

CARA MILANA

Puoi consigliare al tuo amico di affidare questo ruolo a qualcunaltro, oppure puoi cominciare a credere in Dio per il tuo miglioramico. Non è difficile.Proprio oggi ho consigliato a un amico ateo di cominciare a cre-dere in Dio, perché la vita sarebbe più interessante. Confuso, miha chiesto quale dio scegliere: quello cristiano, una divinitàorientale oppure l’antico pantheon greco? Il mio amico ancoranon capisce che è sempre lo stesso dio. Credo che l’ateismo siadestinato a chi non vuole scervellarsi con i pensieri sull’invisibi-le. A volte anche i credenti si arrabbiano perché lui è invisibile.È la cosa che viene criticata di più. Un’altra è che sa tutto e si

ricorda tutto. La terza è che non ci sostiene nei nostri desideriprofondi: il successo, la gloria, la ricchezza. Sogna sempre altroper noi: è l’unico capo a cui non interessano i soldi.Nel nome di Dio l’uomo è sceso in guerra, ha ucciso, rubato ebruciato. Ha perseguitato e torturato le streghe. È triste tuttoquello che l’uomo ha fatto nascondendosi dietro la religione.Ma questo spiega com’è fatto l’uomo, non Dio. Sono d’accordocon il filosofo Rudolph Steiner quando dice che Dio ha il sensodell’umorismo. Sarebbe inconcepibile immaginare un essereperfetto che non sia anche infinitamente spiritoso. Perché non èpoi così facile affrontare sempre l’incredulità.

Tratto da * [email protected]*

Egregio Direttore, i rappresentanti dell'Arciconfraternita e gli abitan-ti di Bovalino Superiore denunciano con forza che lo stato di abban-dono della Frazione ha raggiunto ormai il limite della decenza. E'veramente triste constatare l'assoluto disinteresse da parte dell'Ammi-nistrazione comunale ai reiterati appelli della cittadinanza. La man-canza di tabelle stradali e di segnaletica dei punti di maggior interessestorico e turistico, la sporcizia e le strade dissestate hanno evidenzia-to- anche alla moltitudine di persone presenti in occasione dei ritipasquali - lo stato di completo degrado dei luoghi. L'ultimo episodio alquanto grave si e' verificato nel corso del tradizio-nale rito religioso del Venerdì Santo quando i fedeli hanno dovutopercorrere le strade che, oltre ad essere dissestate, erano assoluta-mente prive di adeguata illuminazione pubblica e, pertanto, doppia-mente pericolose per la incolumità dei partecipanti. Difatti, nonostan-te le numerose e reiterate richieste degli abitanti del luogo tese adottenere idonei interventi per garantire condizioni di incolumità ai cit-tadini e, nel contempo, valorizzare l'unico Borgo antico ancora esi-stente nel territorio comunale, il governo cittadino ha puntualmenteignorato tali appelli. Il Movimento NOVA BOVALINO, in occasionedi questo nuovo episodio, prosegue nel suo intento di dare forza evoce a queste ennesime proteste dei cittadini che continuano a vede-re disattese le loro istanze. Non e' possibile né accettabile che borghiantichi come quello di Bovalino Superiore, di evidente interesse stori-co-archeologico, possano essere dimenticati da chi, nel governo dellaCittà, si sta irresponsabilmente sottraendo allo specifico compito divalorizzare, custodire e promuovere i luoghi della propria storia.Comportamento, quest'ultimo, in netta ed assoluta controtendenzarispetto a quanto attuato da alcuni comuni viciniori.

Movimento “Nova Bovalino”Giriamo la lettera-protesta del Movimento “Nova Bovalino” al

sindaco, prof. Tommaso Mitiga, per la replica. Se riterrà..

Premetto che sono ultrasessantacin-quenne e sono stata dipendente dal1965 al 1969. Poi commerciante auto-noma dal 1972 al 1990, anno in cui èsubentrata la malattia e la pensione diinvalidità. Ho versato quindi, dal 1965al 19...90, 25 ANNI DI CONTRIBUTI.IL DANNO: La rata della mia pensio-ne di invalidità era, al 1° Aprile 2011,di 842,00 euro. La pensione del coniu-ge, con decorrenza 1° Aprile 2011, è di465,00 euro. Della mia pensione di vec-chiaia nessuno ne parla e, consideratigli anni di contribuzione, mi sarebbe

toccata a 60 anni. Non mi sembra dirientrare nelle ultime disposizioni chehanno innalzato tale soglia di età che,comunque, ho già raggiunto e supera-to. Il “pesce d’aprile” che mi ha riserva-to l’INPS arriva il 26 di Aprile con unaRacc.ta AR, datata 15 Marzo, di cuisegue uno stralcio della parte saliente:Gentile Signore/a. Le comunichiamoche, per il periodo dall’1.1.2011 al30.04.2011 sono stati pagati euro1.402.44 in più sulla sua pensione cat.AS n. 04300989 per i seguenti motivi: inseguito a concessione di trattamentopensionistico al coniuge, è stato ride-terminato l’importo dell’assegno socia-le. La informiamo che, nella fattispe-cie, non è possibile applicare la sanato-ria di cui all’art. 38 della legge n.448/2001, ne quella prevista dall’art. 13della legge 412/1991. Per consentirle dieffettuare il pagamento le allego unbollettino di conto corrente postale, giàcompilato, con il quale potrà recarsipresso qualsiasi agenzia bancaria opostale. Qualora non le sia possibilerestituire la somma in unica soluzione,potrà richiedere la rateazione del paga-mento, utilizzando il modello allegato,che dovrà essere restituito entro il ter-mine di trenta giorni. Le ricordiamoche, decorso infruttuosamente il termi-ne di trenta giorni dalla data di ricezio-ne della presente, la pratica verrà invia-ta all’ufficio legale dell’Istituto per pro-cedere al recupero coattivo dellesomme. La mia pensione, sempre diinvalidità, DIVENTA, con la rata del1° Maggio 2011 e senza comunicazionealcuna, di 492,00 euro. Ancora non hocapito bene il motivo e la pratica è pas-sata al patronato per gli accertamentidel caso. A parte le date, pesce d’Apri-le e Festa del lavoro (forse il mio, deci-samente perduto). LA BEFFA: Larichiesta di “restituzione” di 1.402,44che mi vengono chieste dall’INPS per ilperiodo da Gennaio ad Aprile 2011definendoli “pagati in più”. Sembraoltremodo evidente che se il motivo è,come dichiarato,: “ la concessione dellapensione al coniuge”, a qualcuno è“sfuggita” la data di erogazione diQUEST’ULTIMA pensione. Nei mesiriportati in periodo la pensione delconiuge……….. NON ESISTEVA !!! Iltono della richiesta non è tra i più gen-tili e cordiali dato che, prima ancora diqualsiasi mia risposta, si accenna all’uf-ficio legale e a “recupero coattivo”. Michiedo come sopportare queste conti-nue, snervanti, ossessive e persecutorieazioni che l’INPS mette in atto neiconfronti di persone estremamentedeboli . Azioni altamente lesive dellagià precaria stabilità economica e men-tale di chi è COSTRETTO a subirle.Dico “persecutorie” perché quantosopra è SOLO cronologicamente l’ulti-ma delle azioni che mi riguardano. Acapodanno infatti la mia pensione hasubito una arbitraria quanto illecita“decurtazione” di 150 euro al mese.Meno 150 euro a Gennaio e meno 150euro a Febbraio 2011, sempre senzacomunicazione alcuna, restituite aMarzo 2011 con la motivazione di una“anomalia di calcolo”. Pensando aquale bolletta non riuscirò a pagare perqueste “anomalie”, non mi viene altroda dire che: Vergogna ! Vergogna !!Vergogna !!!

T.B.

Primo maggio, festa dei lavoratori, ma sarà durafesteggiare per molti italiani e per moltissimi cala-bresi. Cosa festeggeranno i disoccupati, i cassain-tegrati, i precari, i lavoratori in nero,i part time e viadiscorrendo. C'è chi ha festeggiato ieri, festeggia oggi e festeg-gerà anche domani con l'unica preoccupazione diinvestire al meglio i milioni di euro depositati inbanca. Il 1° maggio è una delle poche feste che sicelebrano in tutto il mondo. Un po' come il Natale.Forse non tutti sanno che tale Festa del Lavoro èriconosciuta dagli Stati Uniti dal 1882, dall'Europa

dal 1889 e dall'Italia dal 1891.Ricorda le battaglie operaie perconquistare quei diritti dei lavo-ratori di cui ancora oggi benefi-ciamo (tipo le 8 ore). Fin da allora, con eccezione peralcune inevitabili cause di forzamaggiore (come i conflitti belli-ci), si è sempre considerata lagiornata del 1° maggio idealeper astenersi dal lavoro o perriunirsi in cortei commemorativio in, più allegri, mega concerti.Per la sua valenza sociale, eco-nomica e storica è dunque

assai sentita e importante. I lavoratori di tutte lecategorie in questo giorno, senza distinzione dicolore, razza o ceto sociale, alza le gambe e restain panciolle sdraiato sul divano di casa. O, per meglio dire, potrebbe. Sì, perchè, a pensar-ci bene, non tutti la casa ce l'hanno, tanto meno ilcomodo divano su cui riposare. E, a pensarciancora meglio, veramente oggi manca, a grantanta gente, pure il lavoro. Proporrei, dunque, per quest'anno di cambiare tito-lo alla memorabile giornata. La chiamerei Festadei Disoccupati. Non aiuta a trovar lavoro, ma perun giorno avrebbero anche loro un momento disana gloria.Buon Primo Maggio

Pasquale Patania

Gentile direttore,vorrei approfittare dell'ospitalità che midai per esprimere alcune considerazionisui programmi dei candidati a sindacodella nostra Siderno, e questo non perfare polemica inutile e sterile, ma solo esemplicemente perché, essendo ioappartenuto alla classe politica ammini-strativa negli anni 70 cui per altro èappartenuto anche il compagno Panet-ta, non sono abituato all' ascolto dei pro-grammi fumosi che dicono e non dico-no , che dicono tutto e il contrario ditutto, basati sui faremo e cercheremo difare sarà nostra cura ecc. Bensì attentipiù alla politica del fare e del dire allaconcretezza delle cose, a quella genera-zione politica che prima faceva le cose epoi le esprimeva. Ed allora se è verocome è vero che al centro dell'attenzio-ne dei candidati al sindaco è la creazio-ne di posti di lavoro per i giovani ed ioaggiungo , anche per i meno giovani,dicano essi, ma con parole chiare senzadare adito ad altre interpretazioni checosa vogliono fare della nuova zonaindustriale in contrada Romano forte-mente voluta dall' allora amministrazio-ne Panetta-Sgarlato .Ricordano o nonricordano i candidati a sindaco ed anchei candidati a consigliere che, in data 14giugno 2003 è stato presentato , inpompa magna , presso il centro polifun-zionale il P.I.P. in zona Missinari-roma-no? Da allora cosa è stato fatto per con-cretizzare questo piano, giace esso inqualche sperduto cassetto negli ufficidel nostro comune, lo si vuole riprende-re o, se si pensa che sia troppo costosoperché è stato intrapreso, perché sonostati sperperati soldi oer la sua realizza-zione e non solo, ma anche immolati 20ettari di terreno sul altare di chi ? terre-ni tra l'altro ad alta produttività agrico-la.E qui mi viene in mente l'altra lacunadei nostri candidati al sindaco.L'agricol-tura .Agricoltura presentata come unadei volani della nostra economia .Maesiste a Siderno l'agricoltura? si puòchiamare agricoltura la vendita al mer-catino domenicale della bottiglia dell'o-lio o della bottiglia del vino che tra l 'atronon è locale perché a Siderno i vitignisono scomparsi da un bel pezzo o lavendita del programma di ortaggi o diverdure? a Siderno una delle pochezone che poteva meritare l'appellativodi zona agricola era “la pellegrina “cheun tempo terra fiorente di agrumetiaranceti ,gelsomini ed ortaggi di ognitipo che invadeva il nostro mercatocoperto ora è diventata un ammasso dicemento ed attraversata dalla strada dicongiungimento con Locri che non haaltro scopo se non quello di incrementa-re la speculazione edilizia ed allora, perquanto mi riguarda, l'unico riferimentoall'agricoltura che si possa fare è la gran-de distesa di uliveti. Ma anche questihanno bisogno dell'assistenza umana,vale a dire lo smaltimento delle morchiesmaltimento che non può essere affida-to solo ai singoli comuni ma all'associa-zione dei comuni con il contributodeterminante della provincia e della

E' quella bacheca pubblica di legnocon due spioventi per ripararla dallapioggia,che la ex comunità montanaStilaro-Allaro aveva pensato e realiz-zato per tutti i paesi che facevanoparte di essa.C'era anche a Placanica,nella centra-lissima piazza municipio. Su un lato viera rappresentata la mappa delle areeche facevano parte della C.M. L'altrolato era libero. Poteva fungere,tra lealtre cose, per informazioni al cittadi-no e comunque era ormai diventatauno spazio per chiunque volessecomunicare informazioni utili,avvisipubblici, riflessioni, e quant'altro.Tal-volta vi si poteva leggere anche qual-che momento didisapprovazione(come democraziavuole) nei confronti dell'operato onon operato dell'amministrazionecomunale o di qualsiasi altra istituzio-ne.Sono entrati in azione i vandali el'hanno distrutta. Forse infastiditidalla critica verso il potere,visto chetutti i vandali sono schiavi di un pote-re,sia esso politico,economico,religio-so mediatico o peggio ancora il pote-re di Bacco che conduce alla paranoiae alla strafottenza. Ma tant'è…Sta di fatto che la “casetta del dissen-so” ora non c'è più.Peccato! In paese era diventato unangolo di democrazia. Ma non saran-no,di sicuro, questi sistemi chepotranno reprimere il dissenso e col-pire il libero pensiero. L'auspicio èche chi di dovere si attivi per ripristi-narlo.

Pasquale Aiello

regione, soli enti qualificati per questaproblematica .Io mi fermo qui ma gra-direi una risposta dagli interessati qua-lunque sia il mezzo con cui essa vienedata, non per me, ma per i cittadini cuiandrete a chiedere il voto.

Cosimo D’AgostinoMa è la regola promettere in campa-gna elettorale. Se non esistesseo le pro-messe, i candidati resterebbero muti.Non tutti, s’intende.

ILMIO MIGLIORE AMICO MI HACHIESTO DI FARE DAPADRINOALBATTESIMO DI SUO FIGLIO, MAIO SONO ATEO. CHE FARE?

E se nonpromettessero?

Bovalino Superiore, kaputt

Festa dei disoccupati

RISPONDEIl direttore

SIDERNO

La casetta del dissenso

STILARO-ALLARO

Inps il danno e... la beffa!!!

INVALIDITÀ

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ELEZIONI PROVINCIALI 15/16 MAGGIO 2011

Messaggio dell’Assessore Provinciale Rocco Agrippo agli elettori

ELEZIONI PROVINCIALI

Care Elettrici e cari Elettori,il 15 e 16 maggio prossimo siamo chiamati a recarci alle urne per il rin-novo del Consiglio Provinciale e per eleggere il Presidente dell'Ammini-strazione Provinciale. Si tratta, indubbiamente, di un appuntamentoimportante per il Nostro territorio in quanto la Provincia assolve funzio-ni molto rilevanti per la qualità della vita dei suoi cittadini.Nel corso di questa legislatura ho ricoperto la carica di Consigliere, peril periodo dal 27 giugno 2006 al 3 agosto 2008, essendo risultato il primodegli eletti nel partito dei Socialisti, e successivamente, dal 3 agosto 2008a tutt'oggi, la carica di Assessore Provinciale al demanio e patrimonio,autoparco, emigrazione ed immigrazione. Ho seguito in qualità di dele-gato dell'ATO5 le questioni relative agli interventi da programmare erealizzare negli impianti di depurazione presenti nel territorio provincia-le.La Provincia ha il compito principale di curare gli interessi della comu-nità locale, nonché promuovere e coordinare lo sviluppo. Ad essa sonoaffidate funzioni importanti che vanno dai settori dell'ambiente, territo-rio ed infrastrutture al settore dei servizi alla persona ed alla comunità,compresa l'edilizia scolastica, la formazione professionale, i servizi all'im-piego e gli interventi nel settore della cultura.L'impegno che deve assumere una buona politica è quello di sviluppareun'attenta amministrazione e di essere vicino ai bisogni ed alle necessitàdei cittadini. Per questo motivo il mio impegno sarà per la concretezzadelle cose, cosi come è stato fino ad ora, sempre al servizio della gente esempre disponibile a recepire le istanze del territorio. Occorre riscattarela nostra terra dall'indifferenza e dalla rassegnazione, proiettandolaverso il livello che merita ed aiutandola ad affrontare le sfide che impon-gono i tempi, lottando contro ogni forma di ingiustizia e di screditamen-to del territori.Nella mia qualità di commissario provinciale dell' MPA dichiaro che ilMovimento per le Autonomie sostiene con grande convinzione la candi-datura del Presidente avv. Giuseppe Morabito per l'ottimo lavoro svoltoin questi cinque anni, grazie anche all'ampia maggioranza che lo ha soste-nuto, per le sue capacità di amministratore concreto e per le sue indub-bie doti morali ed umane.Vi chiedo il voto per consentirmi di proseguire il cammino intrapreso alservizio della gente e per realizzare con le idee e con i fatti concretamen-te le scelte migliori per rendere la Provincia più competitiva e più moder-na.

Rocco Agrippo

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DOMENICA1 MAGGIO 201119

Giuseppe Cusato scrive agli elettoriELEZIONI AMMINISTRATIVE

“IL BENE INCOMUNE”

è una lista civica,dieci persone che

credono nellacrescita economica

di Gerace.

“IL BENE INCOMUNE”

mira alla creazionedi ricchezza e

all'occupazione duratura di unluogo che può

attrarre tutto l'anno.

“IL BENE INCOMUNE”

ha un'enormeenergia per farbrillare il gioiello

della Locride.

Personalmente è una gioia essere figlio di una città straor-dinaria, appartenere a una comunità che quotidiana-mente mi dimostra affetto. Credo che la rivitalizzazioneeconomica e sociale sia l'obiettivo per il futuro; macredo anche che lo sviluppo di una collettività abbia perlocomotiva la partecipazione della comunità nella suainterezza, dunque gli abitanti, gli operatori economici,senza naturalmente prescindere dalle Istituzioni pubbli-che.Il primo passo sarà perciò quello della sensibilizzazione,dell'illustrazione, se necessario anche casa per casa, diciò che si pensa di avviare, del coinvolgimento più omeno totale della popolazione.C'è un grande spirito che anima i geracesi e credo chequesta comunità si possa permettere di guardare oltre ilbasso orizzonte a cui l'avevano abituata. Gerace ha lecarte in regola per eccellere, per stare con i migliori e neltessuto sociale, ribadisco, vi è questa aspirazione: i gera-cesi, giustamente, hanno il desiderio di una meta alta.Sono un Uomo delle Istituzioni, ma non sono legato anessuna poltrona. Sto anzi per lasciarne una di poltro-na, quella del mio lavoro, e non voglio attaccarmi aquella da sindaco. Certamente non starò dietro a unascrivania, non l'ho mai fatto da comandante di peniten-ziario e non lo farei da sindaco. Io sarò sempre in trin-cea, all' ascolto, in mezzo alla gente.Metto in campo e rilancio il mio impegno, la mia pas-sione, la mia affidabilità, la mia esperienza professiona-le maturata al servizio dello Stato, della Giustizia, dellaLegalità, della Sicurezza e della Solidarietà.Ogni persona è legata al destino dell'intera società. Ne è parte integrante. Gli uomini dipendono gli unidagli altri e la solidarietà è “una virtù umana e cristia-na” (Giovanni Paolo II): DA QUI NASCE L'AP-PARTENENZA SOCIALE E LA RESPONSABI-LITA’ CONSAPEVOLE: IL NOSTRO PRO-GETTO POLITICO.

Giuseppe Cusato

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ELEZIONI AMMINISTRATIVE 15/16 MAGGIO 2011

Tommaso Raschillà, io amo LocriELEZIONI AMMINISTRATIVE

ELEZIONI AMMINISTRATIVE

Carissimo,una lunga esperienza amministrativa, che lentamente si è riversata dentro la mia vita,diventandone parte essenziale , mi spinge ancora a proporre la mia candidatura alla guidadella grande e nobile città di Locri.Ho avuto la fortuna di poter espletare la mia professione ad un passo dal Palazzo di Città, chefin da ragazzo ammiravo come sede superba della democrazia e della libertà del nostropopolo; proprio quella che gli antenati Greci insegnarono al mondo intero, dandoci persempre il primato della civiltà, nell'armonia del pensiero e dell'arte.Emozioni giovanili, che pian piano ho coltivato nel mio intimo, fino a farle diventare una verae profonda passione sociale ardente e determinata, un reale bisogno di dare alla mia gente ilmassimo possibile, nelle non facili congiunture di questa epoca.Ho accumulato, dicevo, esperienza e conoscenze nel campo delle pubbliche necessità ed hogioito di ogni passo felicemente compiuto, come ho affidato sempre al lavoro del giorno dopoogni tentativo non andato bene.Perchè la politica sentita nell' animo è una strada che si innamora dei sogni e tu la segui ecombatti e procedi, ma alla fine ti brucia dentro sempre qualcosa che non hai potutocompletare.Nei 5 anni passati abbiamo sofferto molto, non tanto e non solo per le obiettive difficoltà delcompito, ma per una strana ed imprevedibile serie di turbolenze interne, che rendevanodifficoltoso convivere e ragionare con chi, più che a programmi da realizzare, pensavaesclusivamente a rampe di lancio per futuri teatri di personale esibizione.La Città di Locri aveva tributato alla squadra del Sindaco Macrì un largo mandato di fiduciae di stima, ma quasi da subito, e, comunque, prima degli stessi tempi tecnici che potesserorendere comprensibile una scissione, si sono aperte dopo tante tensioni pretestuose, vie difuga indecorose, che insieme alla linearità politica, creavano offesa alla fiducia degli elettoried alle loro comprensibili attese.Nell'ultimo anno si è potuto finalmente lavorare in serenità ed in armonia, con azione disquadra, e Francesco Macrì, che io considero tra i più capaci, dinamici e preparati sindacidell'Italia non soltanto del sud, insieme a tutta la compagine amministrativa, ha dato il megliodi sé, realizzando una serie importante di opere, che sono sotto gli occhi di tutti e che hannorestituito a Locri la dignità che storicamente le compete.In alcuni casi mancano soltanto le rifiniture, così come manca, e da molti è febbrilmenteattesa, la possibilità di vedere all' opera ed a pieno regime per un tempo ragionevole lasquadra amministrativa di Francesco Macrì.Oggi mettiamo in campo un gruppo che crede negli stessi valori: di serietà, di lealtà, diperbenismo, di semplicità, di studio appassionato dei problemi, di coerente ed affidabilededizione.Amico carissimo, Tu hai nel tuo voto il potere di aiutare Locri a proseguire perquesta strada. Ti invito serenamente a meditare e ad effettuare gli opportuni confronti. Edove trovi belli e confezionati dei pacchetti siglati da logiche spartitorie e da leganti di meroopportunismo, non ti lasciare sorprendere o trarre in inganno, ma pensa alla tua Città, a testesso, al grande futuro che andremo a cogliere insieme.Pensa che io si AMO Locri.

Con affettoTommaso Raschellà

divenuto ormai meta di molti turisti e visi-tatori non solo durante la bella stagione,ma per tutto l'anno.Tra esse voglio ricordare alcune che, per laloro valenza ed importanza hanno cambia-to l'aspetto di due meravigliosi scorci stori-ci di Siderno Superiore: PalazzoFalletti(dichiarato monumento nazionale)e Palazzo De Mojà i cui lavori di ristruttu-razione ammontano a Û 550.000,00 perl'uno e Û 1.638.000,00 per l' altro.Le 7 botteghe artigiane ristrutturate, perun importo di Û 600.000,00, con una pro-grammazione oculata, potranno far rina-scere la tradizione artigiana di cui per lun-ghissimi anni Siderno è andata orgogliosa.La realizzazione di una Piazza in ViaCavone e del campo di calcetto in via S.Sebastiano,i cui lavori, per un importo di Û450.000,00, sono già stati appaltati in data6 aprile 2011, incontreranno sicuramentel'approvazione dei nostri giovani cheavranno un luogo dove passeggiare ediscutere ed uno dove svolgere le loro atti-vità sportive. L'ampliamento e la riqualifi-cazione dell'Anfiteatro, il cui progetto, peruna spesa di Û 650.000,00 è in fase diappalto, potranno dare una sede idonea atutte le manifestazioni culturali che Sider-no Superiore ospiterà.L'istituzione del senso unico in Via SalitaArco, da me sollecitato, sta contribuendoad una pianificata circolazione, evitantonotevoli disagi ai residenti ed ai turisti.Il mio impegno per la realizzazione diquanto sopra è stato sicuramente pressan-te e costante, ma nulla avrei potuto se nonci fosse stata un'Amministrazione Comu-nale, guidata dal Sindaco ing. AlessandroFigliomeni, attenta e disponibile versoSiderno Superiore . A loro voglio rivolgereun sentito e vivo ringraziamento assieme alCommissario prefettizio dott.ssa RosalbaScialla per la fattiva collaborazione.

Nella fiduciosa speranza di una Sidernosempre migliore

Aldo Caccamo

In occasione delle prossime elezioni del 15e 16 maggio 2011, l'ex consigliere comuna-le del PDL Aldo Caccamo, delegato per leproblematiche del Centro Storico, informai cittadini che, durante il suo mandato diconsigliere e precisamente dell'anno 2006all' anno 2010 sono state realizzate a Sider-no Superiore molte opere che hanno rida-to vita al nostro incantevole Borgo Antico,

Aldo Caccamo: questi sono fatti e non parole

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DOMENICA1 MAGGIO201121

Gent.ma/mo elettrice/elettoredopo cinque anni di esperienza amministrativa sento, ancora più di prima, il preciso dovere di ripresentarela mia candidatura al Consiglio Comunale della mia Città, col pensiero di portare a compimento il quadroampio delle iniziative già avviate ed evidenti, con le quali vorrei lasciare il mio modesto segno d’amore sullanobile Città di Locri.Devo, di fatto, confessare che il mio incontro con la politica è stato e continua ad essere un meravigliosoATTO D’AMORE, cosciente e libero, che ancora oggi mi coinvolge profondamente e mi sostiene. Il per-corso della mia vita, che mi ha portato nel mondo a temprare capacità e conoscenza, un bel giorno mi hariconsegnato alla mia terra di appartenenza, imponendomi quasi di restituire in qualche modo tutto il beneche avevo ricevuto nella mia prima formazione d’uomo e di cittadino.La politica, che io intendo come offerta costante delle proprie risorse intellettuali e morali al servizio dellacittà e della gente, mi è parsa la strada più invitante e rischiosa, che comunque dovevo accettare, anche permettere alla prova quello che il Sommo Poeta, con sottile arguzia, chiama “NOBILITATE”.All’inizio del mio mandato, di Locri se ne parlava con i retaggi di una tradizione negativa, frutto dell’incon-sistenza anche di una certa politica del passato che non ha saputo o inteso affrontare e risolvere il problemadi porre al centro del programma la Cultura quale strumento principale di legalità, democrazia e libertà.Locri si ama, e lo si deve fare con il cuore e con l’impegno do ogni singolo cittadino. E’ per questo che hointeso promuovere una nuova frontiera della cultura, iniziando dalla nostra storia, quella vera, quella allaquale tutti noi apparteniamo e che vogliamo riprenderci per tornare ad essere culla di civiltàdell’occidente,rinnovato faro di cultura del nostro comprensorio. Mi sono occupato soprattutto di fatti cul-turali, proprio quelli che sentivo congeniali alla mia inclinazione naturale. Il gruppo di lavoro che nel temposi è selezionato accanto alla figura di galantuomo quale è Francesco Macri’, è riuscito a produrre una serieinfinita di iniziative che ritengo veramente capaci di operare una rivoluzione culturale nella città e che meri-tano certo di essere portate a compimento. Abbiamo fatto cultura con centinaia di presentazioni di libri emanifestazioni artistiche che hanno ottenuto il giusto riconoscimento non solo a livello regionale. Ne è unesempio su tanti il rinnovato Giugno Locrese che, ormai, è divenuto un appuntamento a livello nazionaletanto da aver richiamato l’attenzione di Rai Uno. Vogliamo continuare a fare cultura utilizzando il Palazzodella Cultura che abbiamo fortemente voluto aprire, ultimando i lavori iniziati più di venti anni fa, e che, inbreve, è già divenuto un preciso punto di riferimento per tutti gli artisti che hanno idee da trasmettere almondo. Vogliamo continuare a fare cultura d’eccellenza puntando a ridare a Locri il ruolo di Città educati-va, attraverso una serie di progetti che costituiscono un percorso culturale di straordinaria importanza ad ini-ziare dalla prossima inaugurazione del Teatro al chiuso, sito presso l’entrata nord della città, il quale avrà tuttauna sua programmazione teatrale invernale che, collegata con quella estiva del Magna Graecia Festival, rap-presenta un nuovo biglietto da visita per Locri.Guardiamo infine al futuro della nostra cultura con l’obiettivo di istituire un Museo di Arte Contemporaneadella Locride, nei rinnovati locali dell’ex Liceo Scientifico, il trasferimento della Biblioteca Comunale, inte-sa più come importante momento di aggregazione sociale che non semplice deposito di libri, nei locali delpiano terra di Palazzo Nieddu del Rio. In questo percorso culturale si inserisce anche l’istituzione del MuseoCivico della Magna Graecia nei locali di Palazzo Zappia che sarà completamente restaurato e riportato alsuo originario splendore. Intorno a questi progetti si innesca automaticamente un meccanismo di interesseturistico-culturale di rilevante importanza anche ai fini di un maggiore flusso di persone che andranno adincidere positivamente sul tessuto economico locale, creando un indotto che consentirà a Locri di ritrovarequel rinnovato sviluppo economico indispensabile per creare nuovi posti di lavoro e nuove attività produtti-ve. Per questo motivo ti chiedo di sostenermi, con un VOTO LIBERO da ogni condizionamento, alle pros-sime Elezioni Amministrative della Nostra Città, sicuro che il nostro percorso di rinnovamento potrà cam-biare in meglio la nostra amata Città di Locri.

Francesco Commisso

Lettera agli elettori di LocriELEZIONI AMMINISTRATIVE

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2222la RivieraDOMENICA1 MAGGIO2011

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23

Serie A

Al Milan è iniziato il countdownscudetto. Inter, vittoria nel recuperograzie a Super Pazzini

S P O R T

23la RivieraDOMENICA1 MAGGIO2011

Eccellenza

La Bovalinese cerca di salvarel’Eccellenza. Oggi l’andata della doppiasfida col Bocale

Promozione

Siderno e Marina di Gioiosa incerca dell’Eccellenza. San Luca -Africo, festeggerà solo una

Cinque anni fa, il 30 aprile2006, la Reggina vinse il derbyin casa e spedì il Messina in B.Momentaneamente, perchécon l'avvento di Calciopoli isiciliani vennero ripescati, nonriuscendo comunque a salvarsil'anno successivo. Quandol'impresa la compì la Reggina,mettendo insieme 51 punti,vanificando gli 11 di penalizza-zione.

A Bergamo ci sono pezziimportanti di storia, comequello spareggio, il secondo inSerie A, che vide gli amarantoaffondare l'Atalanta. Si giocò ilritorno con un giorno di ritar-do proprio per un violentonubifragio abbattutosi sullacittà lombarda. L'indomani,però, fu festa grande.

Tornando ai giorni nostri,sabato si è giocato solamenteper un quarto d'ora scarso. Iltempo di vedere Danti man-giarsi un gol su cross di Bonaz-zoli (2') e Mingazzini trovareuna deviazione di Cosenza suun tiro da fuori, beffando cosìPuggioni. Poco dopo, l'arbitroTommasi sospende l'incontro.Campo allagato e qualchechicco di grandine.

Vani i sopralluoghi dei minu-ti successivi. La palla non rim-balza, anche per un drenaggiotutt'altro che impeccabile del-l'impianto, l'“Atleti Azzurri d'I-talia”. Di comune accordo coni capitani, Regonesi e Bonaz-zoli, il direttore di gara sospen-de definitivamente il match,rinviato a data da destinarsi.

Sicuramente non si giocheràa breve, visto che Reggina eAlbinoleffe avranno dei posti-cipi nelle prossime gare cheimpediranno loro di sostenere,come da regolamento, più par-tite in pochi giorni. Molto pro-babilmente si giocherà tra lapenultima e l'ultima giornatadi campionato, intorno al 25maggio.

Simone Vazzana

Non uno solo, ma addi-rittur ben due Mourinho,l’anno prossimo, potrebbe-ro sbarcare o risbarcare inItalia. Il primo è quello ori-ginale, Josè da Madeira,fuggito al Real Madrid soloun anno fa, e pronto a tor-

nare in Italia, tra le bracciadi quel Moratti pronto ariaccogliere il figliol prodigoche ha fallito la missioneChampions con le meren-gues. L’altro ha un altrocognome, ma identico stile,vestiario, taglio, spocchia,

arroganza, ma differenteappeal e altezza; in praticaun copia malriuscita.

Di cognome fa VillasBoas, già secondo di Josèprima che il tecnico spiccas-se il volo internazionale,rimasto in Portogallo e pro-mosso primo allenatore, alPorto, dove, per la verità, haanche vinto lo scudetto.

Il mini Mou è un’alterna-tiva della Juventus (un’altratrovata geniale?) che si

rivolgerebbe a lui in casonon riuscisse ad arrivare aMancini.

Il primo, quello originale,ha iscritto i figli a Lugano,una mezza ammissione delsuo paventato ritorno in Ita-lia, il secondo, brama alpensiero di potersi confron-tare col suo alter ego famo-so. Sarà una bella lotta,sicuramente. Ma di Mou-rinho non ne bastava unosolo?

I due Mourinhosbarcano in Italia

[email protected]

Reggina, un brutto quarto d’ora

L’angoloRitorto

Dopo il rinvio di Albinoleffe-Reggi-na hanno parlato diversi protagonistiamaranto. A cominciare dal massimodirigente, Pasquale Foti: «Abbiamodelle difficoltà a trovare una data perrecuperare questa partita, l'unica sulcalendario disponibile è quella tra lapenultima e l'ultima giornata di cam-pionato. I posticipi di Reggina e Albi-noleffe, già in programma nelle prossi-me giornate, ci creano dei problemi allaluce degli impegni che sono in calenda-rio. Abbiamo preso un gol per una pallache si è fermata su una pozzanghera, mipare che l'arbitro abbia tentato in tuttele maniere di far riprendere il gioco mail campo non si prestava ad una partitadi campionato. Gli stessi dirigenti del-l'Albinoleffe dicono che il drenaggiodello stadio di Bergamo non è ottimale.Adesso c'è da fare una trasferta in più,l'approccio da parte nostra a questapartita era stato buono con l'occasionedi Danti, poi la loro realizzazione è arri-vata con un po' di casualità determinatadal fattore meteorologico».

Amareggiato il tecnico, GianlucaAtzori: «Speravo che l'arbitro rinviassela partita prima. Basta vedere comeabbiamo subito gol, hanno tirato alla

cieca, preso uno stinco e fatto gol. Ave-vamo avuto un'occasione limpidissimacon Danti che non capisco come abbiafatto a non prendere lo specchio dellaporta. Comunque era impossibile gio-care con un terreno del genere. Deci-sione saggia per l'incolumità dei gioca-tori». Gli fanno eco Cosenza e DeRose: «Quando calci un pallone cosìinzuppato d'acqua assume un effettostrano, è andata così. Rimane un gros-so rammarico. L'arbitro poteva sospen-dere prima, purtroppo il caso ha volutoquesto quindi ci rimbocchiamo le mani-che. Peccato perché in dieci minutisiamo riusciti a prendere in modo cosìfortuito gol. Si riparte dallo 1-0 per loro,ma noi sappiamo che squadra siamo».

Queste invece le parole di Rizzato:«Tutto è ancora in discussione, ci prepa-reremo al meglio per affrontare questagara. È un peccato perché le condizionidel campo ci hanno giocato un bruttoscherzo, avevamo fatto un ottimo ini-zio, aggressivo, creando una palla golcon Danti. C'è un pizzico di rammaricoper il gol subito, ma c'è ancora tanto dagiocare. La ripresa degli allenamentidoveva essere martedì, adesso vedremocosa deciderò il mister».

Infine, l'esperto Giacomo Tedesco:«Sabato col Novara quando ho fattoquel cross ho sentito una fitta. Non soloal top, ma ora ho un'altra settimana percercare di recuperare definitivamente ilproblema al ginocchio. Col diluvio lorohanno trovato questo gol, sappiamoche verremo qui con un risultato a sfa-vore, ma si può fare. Era impossibilegiocare, con questo campo sarebbevenuta fuori una partita come quella diPescara dove le squadre si annullano.Forse in quel caso il terreno di gioco erapersino messo peggio. I playoff sonoalla nostra portata, è un peccato buttarvia una stagione. Con il Novara abbia-mo dimostrato che questa è una buonasquadra che sa anche fare divertire ilpubblico. Ora ci attende il Varese, unadelle squadre rivelazioni del campiona-to come il Novara: una bella sfida».

Sala Stampa

Il presidente Foti, “difficilestabilire una data per il recupero”

Le gare di venerdì

Colpaccio del Pescara. Il Torino non convince

La Reggina resta al quintoposto nonostante la (momenta-nea) sconfitta. In attesa del recu-pero della gara con l'Albinoleffe,infatti, può contare sui passi falsidi quasi tutte le inseguitrici. Acominciare dal Torino, che nono-stante il favorevole turno casalin-go con il Piacenza, non riesce ad

andare oltre l'1-1. Emiliani in van-taggio con Guzman nel primotempo, raggiunti in avvio di ripre-sa da un rigore inesistente trasfor-mato da Bianchi. Cacia si faespellere a circa mezzora dallafine, ma i granata non riescono aconquistare l'intera posta, aggan-ciando la Reggina a 53 punti.Senza superarla.

Il colpo di giornata èquello del Pescara, che approfittadegli altri risultati per portarsi a52 punti grazie al successo sulcampo del Portogruaro, firmatoda Soddimo e Bonanni.

Il Livorno vince l'antici-po serale con l'Atalanta e si portaa 50 punti, raggiungendo il Pado-va, fermato sullo 0-0 in casa delVarese. Stesso bottino anche peril Crotone, corsaro a Vicenza gra-zie ai gol di Vinetot e Djuric.

Brutta sconfitta perl'Empoli sul campo del Sassuolo,cui basta il gol di Quadrini al 2'.Toscani ridotti in nove uomini peri rossi comminati a Soriano e Fab-brini. Rallenta il Modena, rag-giunto dal Cittadella per opera diPiovaccari, capocannoniere delcampionato forte dei suoi 20 gol.Bene invece il Grosseto, cheabbatte la Triestina (2-0), semprepiù lontana dalla salvezza cosìcome il Frosinone, crollato adAscoli.

Danti sfiora il gol, Mingazzini porta i lombardi in vantaggio. Poi il diluvio ferma tutto

CLASSIFICA

7271616053535250505049

SIENAATALANTAVARESENOVARAREGGINATORINOPESCARAPADOVALIVORNOCROTONEEMPOLI

20 RETIPIOVACCARI (CITTADELLA)

18 RETIBIANCHI (TORINO)

17 RETICACIA (PIACENZA)

16 RETIABBRUSCATO (VICENZA)

15 RETISUCCI (PADOVA), CORALLI

(EMPOLI), BONAZZOLI (REGGINA)

4948484544434343403735

VICENZAMODENAGROSSETOSASSUOLOCITTADELLAASCOLIALBINOLEFFEPIACENZAPORTOGRUAROTRIESTINAFROSINONE

LIVORNO - ATALANTAALBINOLEFFE - REGGINAASCOLI - FROSINONECITTADELLA - MODENAGROSSETO - TRIESTINAPORTOGRUARO - PESCARASASSUOLO - EMPOLITORINO - PIACENZAVARESE - PADOVAVICENZA - CROTONENOVARA - SIENA

2-1sos3-11-12-01-21-01-10-01-2

GIORNATA 37 MARCATORI

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2424la RivieraDOMENICA1 MAGGIO2011

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2525la RivieraDOMENICA1 MAGGIO2011

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A Cesare Prandelli il premio BearzotÈ Cesare Prandelli, c.t. della Nazionale, il vinci-tore della prima edizione del premio EnzoBearzot, istituito dall'Unione sportiva Acli, inmemoria dell'ex selezionatore, campione delmondo nell'82, scomparso lo scorso dicembre.

Il premio è stato assegnato oggi a Roma e verràconsegnato il 18 giugno a Bologna, in occasionedell'Assemblea organizzativa dell'Us Acli. "In tanti hanno visto bene la Nazionale perchèal di là dei due successi, molto importante quel-

lo con la Slovenia, la squadra di Prandelli ha tra-smesso la sua capacità di fare gioco, passandoper le giocate del gruppo e non del singolo gio-catore". Speriamo che il premio porti bene aPrandelli

It’s the final countdown

26la RivieraDOMENICA1 MAGGIO2011

Serie A

It' s the final countdown. Èquello che hanno iniziato sabatoscorso i tifosi rossoneri dopo lavittoria sul Brescia che porteràmeritatamente alla conquistadel diciottesimo scudetto nellastoria della società di via Turati.Demeriti altrui a parte - in ognicampionato ci sono - la squadrarossonera ha, nel corso dell'an-no, mantenuto una continuitàeccezionale. Grande merito loha avuto Massimiliano Allegri,che oltre a dare una chiaraimpronta tattica alla squadra, leha ridato la mentalità da prima-tista. Oggi, il Milan dovrebbefesteggiare in casa contro ilBologna, che a quaranta puntinon è ancora salvo. Ancorasenza Ibrahimovic e Pato, lacoppia d'attacco sarà compostada Cassano e Robinho, matchwinner contro le rondinelle.Allegri è alle prese col dubbioNesta, visto che il centrale difen-sivo, acciaccato, potrebbe nonessere della partita. Malesani,che spera di rinviare la festa aipadroni di casa, opta per unaformazione più coperta, cercan-do di conquistare un punto comeobiettivo massimo. Per il Cata-nia invece l'obiettivo massimo

sono i tre punti da conquistarecontro il Cagliari. Dopo il pareg-gio ottenuto in extremis controla Juventus domenica scorsa,una vittoria oggi vorrebbe direuna grossa fetta di salvezza intasca. Per Simeone stessi undiciiniziali di Torino, con l'eroe Lodiche inizia ancora una volta dallapanchina. Il Cagliari che a qua-rantaquattro punti non ha piùnulla da chiedere alla classifica,schiera il classico 4-3-2-1; i soliPisano e Nené indisponibili perDonadoni. Sfida al cardiopalmaquella che va di scena al Bente-godi tra il Chievo e il Lecce. Isalentini che al momento occu-pano il terzultimo posto in clas-sifica con trentacinque punti, seperdono vedono profilarsi all'o-rizzonte lo spettro della retro-cessione. I padroni di casa conquattro punti di vantaggio,hanno quel leggero margine chepermette loro di gestirsi meglioda qui al ventidue maggio. L'U-dinese, ancora in piena corsaChampions, nonostante la bruttasconfitta casalinga del turno pre-cedente contro il Parma, fa visi-ta alla Fiorentina. Nei violaCerci titolare dopo la doppiettavittoriosa contro il Cagliari,

Kroldrup al posto di Natali,Gilardino e Muti in attacco.Guidolin ancora senza il cilenoSanchez, affianca Denis a DiNatale. Il Parma che si è rilan-ciato alla grande dopo le due vit-torie consecutive contro Inter eUdinese, cerca la terza vittoria,sfruttando il turno casalingo,contro il Palermo. Non può esse-re altrimenti se non vuol ripiom-bare nelle paludi della bassaclassifica. Sempre Giovinco eAmauri in attacco, mentre neisiciliani Pastore alle spalle diHernandez e Ilicic. Vero e pro-prio spareggio salvezza traSampdoria e Brescia. Un puntonon servirebbe a nessuno, inquanto aumenterebbe l'agoniada qui alla fine. Una sconfittasancirebbe la quasi certa retro-cessione dei lombardi, vinceredarebbe il giusto sprint ai blu-cerchiati che si giocherebbero lechances salvezze negli ultimi 270minuti. Tutti a disposizione diCavasin, Iachini ripropone glistessi che hanno perso colMilan. Un Bari oramai retroces-so ospita la Roma, che dopo lavittoria contro il Chievo, rivedela zona Champions. Ancora pan-china per Marco Borriello,attacco affidato a Totti e al mon-tenegrino Vucinic che spera disbloccarsi dopo l'incredibileserie di errori sotto porta delleultime partite. Mutti che daràspazio a chi ne ha avuto pocofino ad oggi, sostituisce lo squa-lificato Rudolf con Ghezzal. Inattesa di Lazio - Juventus che sigiocherà domani sera, non restache goderci questa domenica.Motivi ce ne sono, a partire daSan Siro.

Massimo Petrungaro

Il Rompipallone

Mario Balotelli è ilcalciatore italiano piùpagato all’estero: prende6 milioni e mezzo aneurone

Sport

I rossoneri hanno iniziato il conto alla rovescia per loscudetto. La vittoria dei cugini però rimanda la festa

CLASSIFICA

74696560595653504645

MILANINTERNAPOLILAZIOUDINESEROMAJUVENTUSPALERMOFIORENTINAGENOA

1-2

44403938373735353021

CAGLIARIBOLOGNACHIEVOPARMACESENACATANIASAMPDORIALECCEBRESCIABARI

CESENA - INTERNAPOLI - GENOACATANIA - CAGLIARICHIEVO - LECCEFIORENTINA - UDINESEMILAN - BOLOGNAPARMA - PALERMOSAMPDORIA - BRESCIABARI - ROMALAZIO - JUVENTUS

26 RETIDI NATALE (UDINESE), CAVANI (NAPOLI)20 RETIETO ‘O (INTER),19 RETIDI VAIO (BOLOGNA)18 RETIMATRI (JUVENTUS)14 RETIIBRAHIMOVIC (MILAN), PATO (MILAN)

GIORNATA 34 MARCATORI

L’ anticipo

Inter, 5 minuti da scudettoNei cinque minuti di recupero, Pazzini con unadoppietta regala la vittoria ai nerazzurri

All’11 del secondo tempo,l’attaccante cesenate Budan,favorito da un’ingenuità delduo Lucio-Ranocchia,realizza una rete che faesultare non solo i tifosi dellasua squadra ma, soprattutto, itifosi milanisti.Non è consueto raccontareuna partita iniziando dalsecondo tempo. Ma la sfidatra Cesena ed Inter va,addirittura, inquadrata oltre itempi regolamentari. Difattiun super Pazzini, nei cinqueminuti di recupero finali, dal92° al 95°, ragalaun’incredibile vittoria ainerazzurri, rimandando lafesta dei tifosi milanisti. Epensare che all’inizioLeonardo preferisce Militoall’ex sampdoriano (che

parte dalla panchina). MaleThiago Motta acentrocampo. Eppure l’Interha il merito di averci credutofino alla fine, imprimendoalla gara uno spietatoepilogo. Il pareggio, difatti,arriva al 92°, dopo un crosspennellato di Eto’o e grantiro al volo di Pazzini chetrafigge Antonioli. Ilraddoppio giunge proprio al95°: cross di Maicon eincornata letale ancora diPazzini. L’inter, cos’,mantiene il secondo posto. IlCesena, invece, perde trepunti d’oro per la corsasalvezza e, pur disputandouna partita aggressiva, pagala scarsa precisione inattacco.

Walter Strati

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2727la RivieraDOMENICA1MAGGIO2011

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28

Penultima fatica ufficiale sta-gionale per la Bovalinese chedopo un altalenante torneo ècostretta agli straordinari permantenere la categoria.Determinanti, in negativo, imolti infortuni e le tantegiornate di squalifica rime-diate dai calciatori amaranto,forse anche un po bersagliatidai vari direttori di gara chenel corso della regular seasonhanno spesso condizionatolegare degli uomini di misterPanarello.

L’allenatore della Bovalinesespesso ha dovuto fare i saltimortali per mettere su unundici equilibrato. Addirittura fino all'ultimoturno giocato (domenica 10aprile) si era prospettata lapossibilità di una salvezzadiretta, che sarebbe stata unvero e proprio miracolo dopouna stagione difficile sottotutti i punti di vista. Poi la vittoria del Castrovilla-ri a Gioia Tauro che ha condi-zionato anche la gara che la

truppa del presidente Ferri-gno stava giocando ovvia-mente in concomitanza aSoverato, i locali hannopareggiato nei minuti finali,ha spento definitivamente lesperanze. La realtà appunto è un'altra.Per giocare anche nella pros-sima stagione nel massimotorneo dilettantistico regio-nale si dovrà avere la megliosull'Isolab Bocale, antagoni-sta che sarà affrontata oggi intrasferta nella gara di andata

dei play out.In virtù delm i g l i o r epiazzamen-to alla finedelle trenta

giornate.Ai bovalinesi sarebbero suffi-cienti comunque anche duepareggi, che gli danno senzadubbio una tranquillità mag-giore nei due match che sidovranno disputare. In casa bovalinese si respiraun'aria tranquilla, i giocatorisembrano molto concentrati,e di sicuro daranno il massi-mo per centrare la salvezza,visto che la Bovalinese dovràdare tutto per mantenerel’Eccellenza. Comunque i ragazzi di Pana-rello sanno di non potersicullare in considerazione delfatto che questi tipi di matchsono imprevedibili ed arischio.

Sambiase, Nissa battuto ePlay Off centrati

28la RivieraDOMENICA1 MAGGIO2011

Eccellenza

Bovalinese, tutto in 180 minuti

Sport

Oggi la prima sfida del doppio scontro per la salvezza contro i reggini del Bocale. Agli amaranto di Panarello basterebbero due pareggi

Dopo 15 giorni di stop si gioca, con una promozione da assegnare

Il Bocale vuole la salvezza, paroladel presidente Cogliandro

PLAY OFFISOLA C.R. - MONTALTO

SOVERATO - SCALEA

PLAY OUT

ANDATA 1 MAGGIO, RITORNO 8 MAGGIO

BOCALE - BOVALINESERETROCESSE: SERSALE E CUTRO

CLASSIFICA

83806759565449484744

EBOLITANA

FORZA E CORAGGIO

CASERTANA

SAMBIASE

NISSA

TURRIS

VALLE GRECANICA

HINTERREGGIO

MESSINA

SAPRI

43424038363231309

INTERPIANA

REAL NOCERA

ACIREALE

MODICA

NOTO

MARSALA

ROSSANESE

MAZARA

ATLETICO NOLA

GIORNATA 37

MARSALA - ACIREALEF. & CORAGGIO - ACIREALEV. GRECANICA - EBOLITANANOTO - MAZARATURRIS - MODICASAMBIASE - NISSAHINTERREGGIO - R. NOCERANOLA - ROSSANESEMESSINA - SAPRIRIPOSA: INTERPIANA

Il Sambiase centra matema-ticamente la quarta posizio-ne, consolidandola nelloscontro diretto con la Nissa,vinto per 2-1. Giallorossi invantaggio con Martello nelprimo tempo, il raddoppiadel Sambiase arriva con diLio durante la seconda fra-zione di gioco nonostante

siano rimasti in dieci per l'e-spulsione di Morelli. I sici-liani accorciano con Manca,ma il risultato non cambia. IlSambiase ora potrà pensarea preparare i play off nono-stante l'ultimo impegno conl'Acireale attualmente inlotta per evitare i play out eche ora avrà di fronte un'av-

versario senza motivazioni.Ormai escluse dalla lotta peri play off Valle Grecanica eHinterreggio. Per quanto riguarda le posi-zioni basse, la Rossanesespera ancora di poter dispu-tare i Play Outcome alterna-tiva alla retrocessione diret-ta.

"Un girone di ritorno cheriscatta quello di andata,decisamente poco brillan-te. Siamo stati bravi a risol-vere i problemi iniziali, eadesso dobbiamo sfruttarele ultime forze rimaste, percentrare la salvezza pas-sando dai play-out”. Que-sta la disamina principaledel copresidente del Boca-le Filippo Cogliandro, checrede fermamente nellasalvezza della sua squadra.Per rimanere in Eccellen-za, questo Bocale avràun'arma in più: mister Gio-vinazzo. “Una personastraordinaria- dichiaraCogliandro ai microfoni didel sito web Reggionelpal-lone.it - sia sotto il profiloumano, sia sotto il profilo

tecnico. Quando ci siamomessi d’accordo a gennaio,non abbiamo parlato di sti-pendio o compensi, inquanto è stato lui perprimo, a dirci che la salvez-za del Bocale sarebbestata la più ricca ricompen-sa che gli potesse spettare.Abbiamo comunque avutodifficoltà durante l’arcodella stagione, consideran-do soprattutto i tanti infor-tuni che ci hanno condizio-nato, e che hanno colpitosoprattutto gli elementiacquistati nel mercato diriparazione; siamo statisfortunati, ma nonostantetutto, siamo ancora qui agiocarcela fino alla fine”.Ad attendere il Bocale cisarà la Bovalinese: “E' una

squadra una che fa dellaforza fisica e della grinta lesue armi migliori. Questesono qualtà che non devo-no mancare neanche a noi-prosegue il massimo diri-gente- perchè altrimentinon so proprio come fare-mo a batterli. Non dimen-tichiamoci che loro sono invantaggio a livello di posi-zionamento in classifica, eperciò avranno il benefi-cio, non da poco, di gioca-re la gara di ritorno incasa. Noi ci proveremo lo stesso,anche perchè abbiamodimostrato di meritarequesta categoria, soprat-tutto con le ultime uscitestagionali”.

Reggionelpallone.it

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29la RivieraDOMENICA1 MAGGIO2011

Promozione

PLAY OFFTAURIANOVESE - SIDERNO

MARINA DI GIOIOSA - REGGIO SUD

PLAY OUT

ANDATA 1 MAGGIO, RITORNO 8 MAGGIO

Africo - San Luca, è derby sopravvivenzaPlay Out

Oggi si gioca l’andata dei Play Off. Impegnate due squadre della Locride. I biancazzurridi scena a Taurianova, gli uomini di Cosimo Silvano ricevono il temibile Reggio Sud

Siderno e Marina di Gioiosa, tocca a voi

AFRICO - SAN LUCACITTANOVESE - BAGNARESE 2-1

Inizia oggi la scalata delSiderno, verso l’Eccellen-za, una categoria persa trestagioni fa, ma allo stessotempo una categoria chenessuno, a Siderno hadimenticato, forse unadimensione più realisticaper una formazione blaso-nata come quella biancaz-zurra.

Anche se tutto dovesseandare bene, sarà una sca-lata lunga e faticosa, eprima dell’eventuale inco-ronazione, ci sono ben cin-que scontri delicatissimida affrontare.

Oggi il primo, quando afermare il Siderno ci pro-verà la Taurianovese, for-mazione temibile e che hachiuso il campionato conl’entusiasmo di una quali-

ficazione che sembravastesse svandendo nelnulla.

Gli uomini di GianniFiorenza, in settimana, sisono allenati bene, con lavolontà di ritrovare unaconcentrazione chepotrebbe essere determi-nante per il buon esito diquesti spareggi promozio-ne.

Di sicuro, oggi a Tauria-nova, non si deve scenderein campo per un pareggio,anche se sarebbe un risul-tato da non buttare via, mail Siderno deve mettere incampo tutta la propriaforza, la preparazione tec-nica, e un organico di sicu-ro più forte di quello gial-lorosso.

Pr

Qui Siderno

Qui Marina di Gioiosa

Va oggi in scena un derby importantissimo. Solo una salverà la categoriaAfrico - Oggi ad Africo va

in scena un'intrigante “coda”di questo emozionantissimotorneo. La lotta per nonretrocedere vedrà, infatti,scontrarsi, in un attesissimoderby Africo e San Luca.

Per questo match, i titoligià si sprecano, dai “Lancia-tori di Fango” di professio-ne, che lo definiscono derbydi 'ndrangheta ai più mode-sti analisti, o più che altroappassionati, tra i quali ciannoveriamo anche noi, chesi aspettano e si auguranodue partite molto sentite ecombattute capaci di riac-cendere una rivalità anticama sempre inquadrata neibinari della correttezza elealtà sportiva. Gli “Africoti”di mister Gioacchino Molli-ca hanno dalla loro la tradi-zione che li vede da un ven-tennio militare in Promozio-ne, i ragazzi di Caridi, inve-

ce, da vera matricola “terri-bile”, possono contare sul-l'entusiasmo di un gruppoche, nonostante le difficoltàsocietarie e la rinuncia pergran parte del campionato adue “pezzi da novanta” delcentrocampo come Dome-nico Carbone e CostantinoCriaco, è andato vicino allasalvezza diretta.

Abbiamo chiesto un pare-re sull'incontro a due sicuriprotagonisti. Per l'Africo haparlato “l'immortale” Salva-tore “Timogna” Favasuli:«Sarà una sfida difficilissima- ha ammesso l'esperto cen-trocampista - anche perchéquest'anno eravamo partiticon l'intenzione e la convin-zione di fare un campionatodi vertice e ritrovarci qui aquesto punto non è facile.La permanenza - ha conclu-so la bandiera africese - èsicuramente alla nostra por-

tata, l'importante è riuscire arecuperare la grinta e l'u-miltà che forse ci è mancatanelle fasi cruciali del tor-neo».

Per quanto riguarda il SanLuca abbiamo dato la parolaall'ex di turno CostantinoCriaco: «Nonostante diversiproblemi, societari e d'infor-tuni, e l'inesperienza di moltidei nostri, - ha esordito ilgrintoso centrocampista -siamo quasi riusciti a rag-giungere la salvezza diretta esiamo determinati a daretutto in queste ultime duepartite. Per me - ha conclusoCriaco - sarà uno scontroparticolarmente emozionan-te, essendo africese, edanche se in caso di vittorianon potrò essere contento alcento per cento m'impe-gnerò al massimo per farvincere il San Luca».

Pietro Criaco

E’ il giorno della primasfida playoff per la Tauriano-vese che oggi ospiterà il Sider-no. La squadra giovedì hadisputato anche un’amiche-vole contro una squadramista nella quale figuravanodiversi giocatori pianigiani.Match vinto dai giallorossiper 1-0 grazie alle bella rete diCarbone. Un buon test invista di una sfida, quella con-tro la squadra di Fiorenza,nella quale sarà importantis-sima l’esperienza dei piùgrandi, Iannello su tutti. “E’un periodo in cui stiamoriprendendo i lavori che face-vamo, senza caricare moltissi-mo però. Un allenamento permantenere la condizione chesecondo me nelle ultime par-tite era buona. Infatti quandoc’è stato da lottare e da corre-re la squadra l’ha fatto.

Qui Taurianovese

Tanta speranza in casa Reg-gioSud in vista dell’andatadella semifinale Play Off, cheoggi vedranno i reggini con-trapposti al Marina di Gioio-sa. Fiducioso il presidente,che spera che questi spareggipromozione possano essere iltrampolino verso l’Eccellen-za, “Dopo la sconfitta con ilBrancaleone, avevamo dettoche il nostro obiettivo sarebbestato il terzo posto, e fortuna-tamente siamo riusciti. Senzadubbio tre settimane di pausasono tante, ma ci siamo pre-parati nel migliore dei modi,disputando due amichevoliche ci hanno permesso di veri-ficare le condizioni del grup-po. Siamo pronti per questospareggio, sappiamo di averele carte in regola per superareil Marina di Gioiosa. Il calcionasconde sempre quel pizzicodi fortuna e imponderabilità,speriamo di averle dallanostra parte, loro sono unabuona squadra, lo testimoniala classifica che li ha visti arri-vare un solo punto dietro dinoi. Dopo un brutto inizio sisono ripresi alla grande. Eancoea sul futuro “Non pos-siamo fare alcuna valutazionetutto dipenderà da comeandranno i play-off. In caso dipromozione è scontato chedovremo cercare di rinforzareadeguatamente la squadra,l’allenatore ha svolto un buonlavoro, ma soltanto a fine sta-gione tireremo le somme”.

Qui Reggio SudOggi è il giorno della

verità per il Marina diGioiosa che sul proprioterreno per la gara diandata dei play off di Pro-mozione girone B ospi-terà il Reggio Sud. Nonsarà una partita facile pernoi visto che la formazio-ne di Reggio Calabria èstata quella che ci hamesso più in difficoltà,non scopro certo io laforza della compagine dimister Casciano, con ele-menti di valore e di cate-goria superiore. Questoquanto detto ai nostri tac-cuini da mister Silvano.Marina di Gioiosa arriva-to a giocare per tentare diapprodare al torneosuperiore dalla portasecondaria, a conclusio-ne di un girone di ritornoda primo posto, che si èconcluso con i giallo rossiappaiati in graduatoriaalla Taurianovese, dietroal Brancaleone promossoin Eccellenza, al Sidernoe al Reggio Sud, avanti diun solo punto. Ma in virtùdi una migliore differenzareti generale rispetto allaformazione della piana,dopo i due scontri si è inparità di punti e di goal,la squadra di mister Silva-no comunque è conside-rata quarta. E questo

consente a Frascà e com-pagni almeno nella semi-finale di play off di evita-re il derby della locridecol Siderno. Sarà unagara dove i tifosi dovran-no essere il dodicesimouomo in campo, così daspingere i propri benia-mini ad ottenere il diciot-tesimo risultato utile con-secutivo dopo le dodicivittorie e i cinque pareg-gi, se una affermazionepiena ancora meglio.Importante comunquenon prendere goal incasa. Ci sarà poi da dispu-tare fra sette giorni lagara di ritorno ovviamen-te in campo esterno aCroce Valanidi. Tornandoalla gara che verrà gioca-ta nella giornata odierna,c'è da dire che il tecnicolocrese non potrà utiliz-zare causa infortunio ildifensore Errigo, in com-penso ha recuperato tuttigli effettivi, compresocapitan Ieraci e soprattut-to il fantasista Carbone,un giocatore che dall'altodella sua classe potrebbefare la differenza, spin-gendo la propria squadraal successo, anche se nonsarà agevole, consideran-do la forza degli avversa-ri.

GB

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DOMENICA1 MAG-GIO2010

Prima Categoria

SportOggi il Monasterace nell’ultima gara della stagione sarà impegnato in trasferta sul terreno dellaneo promossa Nuova Curinga. Partita di festeggiamenti per entrambi i team. I locali ovviamenteper aver raggiunto già da qualche settimana il proprio obiettivo con la promozione al torneosuperiore mentre i bianco rossi per la salvezza ottenuta senza passare dai play out...

IL MONASTERACE CHIUDE LA STAGIONE IN BELLEZZA

Gli ultimi 90 minuti dellastagione celebrano il GioiosaOggi pomeriggio va in archivio il campiona-to di prima categoria. Si chiude una stagionericca di colpi di scena ma soprattutto uncampionato giocato a buoni livelli dalle for-mazioni del nostro comprensorio. il GioiosaJonica festeggerà la promozione con unagrande festa organizzata dalla società che sisvolgerà oggi pomeriggio allo stadio comu-nale tra musica , premi per tutti e tantacoreografia. Oggi la neo promossa chiuderà il campiona-to contro il Santa Cristina una gara che ilGioiosa vuole vincere per chiudere allagrande una stagione che la squadra di misterRocco Logozzo ha disputato a ottimi livelli.I meriti vanno divisi fra tutti, dalla societàdiretta da Celestino Rossi, all'allenatoreRocco Logozzo, al gruppo compatto dei gio-catori ed al grande pubblico che ha sempreseguito la compagine della vallata del torbi-do. Con l'Antonimina prima della sostaPasquale è stata una partita tosta, combattu-ta e difficile; il Gioiosa ha dominato e vintograzie ad un eurogol di Sainato, che ad unquarto d'ora dalla fine, dalla lunga distanzaha insaccato il pallone all'incrocio dei pali,mandando in visibilio i numerosissimi tifosi,con in testa il Sindaco della città MarioMazza . Nel frattempo L'allenatore RoccoLogozzo in queste ore ha smentito categori-camente di essere sul piede di partenza e diessere stato contattato come riportato inalcuni giornali da altre formazioni di catego-ria superiore. Il tecnico Gioiosano ha ribadi-to di essere legato da contartto fino al 30

giugno con il Gioiosa, l'allenatore subitodopo questa data si siederà con i dirigentidella società per parlare del suo futuro cheper i beni informati sarà ancora nel Gioiosaanche per la prossima stagione per guidare ibiancorossi nel difficile campionato di Pro-mozione. Oggi pomeriggio ultimi verdetti per la gri-glia play off e play aut con Lazzaro e Mam-mola che secondo il risultato di oggi diNuova Deliese Polistena potrebbero giocar-si lo spareggio per un posto play off già mer-coledì prossimo. Il Mammola sfida al comu-nale l'ultima della classe il già retrocessoMaropati dell'ex Tommaso Tavernese prossi-mo a ritornare nel Mammola la prossimastagione. Per il prossimo campionato nellaformazione Mammolese possibile il divorziodi diversi giocatori ( Laarib, Lombardo,Maida, Panaja e Papaleo ) tutti giocatoririchiesti da società di categoria superiore.La società guidata dal presidente SalvatorePazzano e dal direttore tecnico IsidoroMacrì sono impegnati a ricostruire condiversi innesti di giovani la squadra del pros-simo anno che potrebbe avere in panchinaanche un nuovo allenatore sono tanti i nomiche circolano per la successione di GinoLarosa che dopo 2 stagioni potrebbe lascia-re la panchina. Antonimina , Caulonia eBenestareNatilese chiudono oggi un campio-nato molto positivo con le rispettive societàche sono già impegnate a pensare al futurodelle proprie compagini tra tante confermee tanti addii.

Arti Marziali

Dopo l'ulteriore straordinaria pre-stazione alla quinta tappa di qualifi-

cazione di Napoli, l'Ac-cademia di Arti Mar-ziali diretta dal pro-

fessore Giusep-p e

Caval-lo, frescadi accor-do conl aRu r e -d i l ,aziendamilane-se leaderin camponaziona-

le nella vendita di prodotti per l’edi-lizia, si prepara ad affrontare la fina-lissima di Velletri (Roma) che desi-

gnerà i campioni italianiassoluti delle varie cate-

gorie dicombatti-mento, delsettore viet-

namita dellaFiwuk (federazione

italiana wushu kung fu),kickboxing e kung fu.

Saranno ben ventiquattro gliallievi del maestro Cavallo, delle

palestre di Siderno, Caulonia ePolistena, che combatteranno ilprimo maggio, la finalissima per con-quistare, nelle varie categorie e clas-si d'età, il titolo di campione d'Italiaassoluto e ambire ad indossare laprestigiosa maglia azzurra dellanazionale nelle prossime competi-

zioni europee e mondiali. Dopoaver superato le varie fasi di qua-lificazione, nei gironi del centro

sud Italia, i magnifici 24, dovrannodimostrare la loro leadership assolu-

ta in campo nazionale. I protagonistidi questa storica impresa sono: i tregemelli Silvia, Micaela e CarloCataldo, Giuseppe Romanello,Francesco Antonio Sgambelluri,Rocco e Greta Garelli, Isabella, Gio-vanni e Giuseppe Amato, MatteoSantacroce, Giuseppe Bellino, Tere-sa Bruzzì, Valeria Crucitti, DeboraPalumbo, Dario Riggio, PierangeloPerrucci Tundo, Matteo Renna,Giovanni Briguglio, Mery Minniti,Domenico Legato, Antonio Congiu-sta, Giorgia e Giulia Scarfò. Moltidegli atleti del team Cavallo fannogià parte della nazionale italiana e,per questo, la squadra si presentacome la più combattiva in camponazionale. Per sostenerla, al seguitodella squadra del professore Cavallo,ci saranno: il presidente dellaDepaim, Enzo Sgambelluri, l'allena-tore Vincenzo Coluccio, l'ufficiale digara nazionale Francesco Garelli, imembri dello staff giudici Sud Italia:Gabriella D'Angelo, Antonio Rig-gio, Rosetta Foriglio, Ilaria Floccari.Un augurio di successo è giunto almaestro, ai dirigenti e, naturalmen-te, ai giovani atleti, delle varie cate-gorie e classi d'età, dai cadetti aisenior, da parte del fiduciario delCONI reggino, il professore Papa eda varie figure istituzionali del terri-torio. Tutti sperano che l'AccademiaCavallo rappresenti degnamente laCalabria in campo nazionale.

L’Accademia Depaim si apprestaa conquistare anche Roma

Da venerdì la squadra è in viaggio per l’impegno neiCampionati Nazonali. Importante accordo con la Ruredil

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DOMENICA24APRILE2010

Atletica Leggera

Si è trattato dell'evento sportivoitaliano più partecipato di tutti itempi con oltre 8 mila stranieri inrappresentanza di 85 nazioni ,aquesto avvenimento sportivoINTERNAZIONALE non pote-va mancare Sisì Bruzzese che ègiunto all'arrivo classificandosi al226 posto in assoluto nella classi-fica generale,percorrendo i 42chilometri e 195 metri in 2 ore 57minuti e 52 secondi,migliorandoil suo personale rispetto l'ultimamaratona di FIRENZE di 3minuti,(cosa da far venire i brivi-di), per chi si cimenta in questadisciplina da pochi anni avendosuperato i 50 anni ( portati abba-stanza bene),in quanto tale inquesto sport i tempi di migliora-menti di gara in gara sono diSECONDI,è davvero stratosferi-co per i risultati che riesce adottenere,la sua condotta digara è frutto di intelligenzae tecnica di base, la suasemplicità - scioltezza nellefalcate di gambe - umiltà -forza fisica, nell'uscire dalgruppo nella parte finaledella gara,ove lastanchezza siafisica che men-tale si fa sen-tire,nonchéun pizzicodi spre-g iudica-tezza et a n t avoglia diosare èstata pre-miata.C o n q u i -stando il podionella sua catego-ria MM 55 arri-vando 2° a solo8° secondi dalprimo un risulta-to che sa di ecce-zionale,..Parlavamo all'i-nizio di doppiasoddisfazione intutto l'ambientelocale- provincialeche regionale, perl'atleta Sisì inquanto essendo lostesso Agente diP.M.si sta affer-mando in camponazionale sia nellacorsa su strada chequelle campestre,riservate alla PoliziaMunicipali d'Italia, alcampionato nazionale che si èsvolto a ROMA il 16/04/2011ha ottenuto un risultato pre-stigioso nella corsa campestredi 7 chilometri competizionealquanto velocissima nel“PARCO DEGLI ACQUE-DOTTI ROMANI “ottenen-do la 4° posizione nella gene-

rale con un tempo di 25minuti,confermandosi campioned'Italia di categoria,bissando aquella dell'anno scorso nella cittàdi PALERMO corsa su strada di10 chilometri.Ecco le riflessioni del maratonetadi Grotteria. “Normalmente nei giorni cheprecedono le maratone,le emo-zioni e le paure che mi trasmettesono uniche è in questi giorni ilpensiero vola spesso alla gara chesi avvicina: ho paura di non farce-la di avere crisi che non passa-no,di avere problemi fisici, tiemoziona la sola idea di partireper non parlare poi dell'emozio-ne alla sola idea di raggiungerel'arrivo attraversando tutto il cen-tro storico di ROMA p.zza San

Pietro,cui la maratona si snodasul Lungotevere,e rag-giungere la Moschea diRoma la Basilica di SanPaolo Fuori le Mura,per partire dai FORIIMPERIALI e arri-varci al COLOSSEO,posti incantevoli che

ricorderai a VITAdove il calore di

milioni diRomani aibordi dellastrade sa dieccezionale.E' un avven-tura per chi ècoragg iosoad affronta-re una delleclassiche piùbelle almondo, una

manifestazio-ne che va oltre loSPORT dovediventa avveni-mento culturale,momento di festae di turismo itine-rante per le viedella capitale d'I-TALIA.

Tutto questo allafine per il nostro

maratoneta diRAZZA viene ripa-

gato ad ottenere unagrande affermazione

alla 17° maratona diRoma di km. 42.195metri,che si è corsa il20 Marzo 2011 conpartenza dai FORIIMPERIALI di quasi17.000 maratoneti

iscritti, ma arrivati sultraguardo in 12.600,

almeno 86.000 parteci-panti alla ROMA FUN la

stracittadina, il totale dipartecipante tra maratona

agonistica e stracittadinaè stato di oltre 100.000unità”.Lr

Isidoro Bruzzese,storica doppietta aRoma

Gli stati Generali delloSport a Reggio Calabria

Si sono svolti, nell'ex sede dell'Amministra-zione provinciale, gli “Stati Generali delloSport di Reggio Calabria”, promossi dal-l'Assessorato comunale alla politiche per losport ed organizzati dal Coni Calabria conla collaborazione dello Studio Ghiretti.Presenti il sindaco Giuseppe Raffa, l'asses-sore alle Politiche per lo sport, GiuseppeCapua, i presidenti del Coni regionale,Mimmo Praticò e provinciale, GiovanniFilocamo ed il docente dell'Università diParma, Roberto Ghiretti. L'evento rientranel più vasto progetto “Magna Grecia:radici, oggi e futuro. Reggio Calabria, unfuturo per lo sport” il quale, come afferma-to dall'assessore Capua, “intende promuo-vere la città dello Stretto a divenire parte diquei circuiti sportivi nazionali ed interna-zionali che tanto giovano alle economie cit-tadine producendo sul territorio un consi-stente indotto”. Un'iniziativa che ha offer-to allo sport del territorio un'occasione diriflessione unica per analizzare lo statoattuale dell'attività sportiva e proporre unaserie di linee programmatiche. “Questa -ha dichiarato il presidente del Coni Cala-bria, Mimmo Praticò - è una preziosa occa-sione per comprendere l'importanza dellostare uniti in nome dello sport e del futurodella nostra società. Il nostro è un ambitoche potrebbe sviluppare turismo e fornirenuove opportunità lavorative supportatodalla candidatura di Reggio Calabria a“Città europea dello sport” attualmente infase di valutazione dalla commissione dell'“European capitals and cities of sport asso-ciation” (ACES)”. La condizione generaledell'impiantistica sportiva è deficitaria.Molte sono le strutture non a norma, altre

versano in stato di abbandono e quei pochiimpianti funzionanti risultano costosi allamaggior parte delle società che autofinan-ziano la propria attività. Chi svolge attivitàagonistica portando lustro alla nostra terrain campo nazionale ed internazionale, deveessere privilegiato rispetto a quanti ne uti-lizzano gli impianti nel tempo libero. Biso-gna, dunque, far in modo che lo sportvenga gestito dalla gente dello sport, edaffidare gli impianti alle federazioni oppu-re, ancora meglio, a cooperative”. “Altroproblema è la dispersione degli atleti. Glielevati costi e la carenza di strutture, comegià detto, creano il danno maggiorecostringendo gli sportivi ad abbandonarel'agonismo o ad “emigrare” per inseguire ipropri sogni. Quindi è importante aiutarequelle realtà agonistiche meritevoli e queigiovani promettenti e campioni che laCalabria possiede. Sempre più bassa è lapercentuale di giovani che si avvicinanoallo sport ed, “Continuare - ha dichiaratoMimmo Praticò - a percorre la strada del-l'ospitare in città grandi eventi sportiviinternazionali, oltre che a migliorare l'im-magine del nostro territorio, contribuiràsostanzialmente allo sviluppo del turismoed avvicinerà i giovani, soprattutto, adappassionarsi alle discipline”. “Quest'ex-cursus nel panorama sportivo - ha conclusoil presidente del Coni Calabria - ovviamen-te, deve servire anche alle Amministrazio-ni pubbliche per imparare a capire l'impor-tanza di mantenere gli impegni presi,rispettare i tempi e riconoscere lo sportcome fondamentale attività che puòmigliorare concretamente la qualità e lasalute della nostra società”.

Domani, si svolgerà, in quel di San Lucido, l’andata dei play off. Sembra che la carica agonistica sia quellagiusta e che si sia pronti ad affrontare questa prima "battaglia". I calciatori azzurri favoritissimi, dovrebberoessere tutti a disposizione del mister. Dal lato tifosi si prevedono oltre 300 spettatori al seguito della squadrache prova a giocarsi la promozione tramite quegli spareggi che solo in una circostanza gli hanno sorriso

PLAYOFF PROMOZIONE, NELGIRONE AFAVORITALAPAOLANA

Sport [email protected]

Manifestazioni

Arti Marziali

Ogni volta in cresci-ta il CampionatoRegionale diKARATE e ArtiMarziali C.S.A.In.-C.O.N.I. segno tan-gibile della ottimao r g a n i z z a z i o n e ,della qualità dellavoro svolto dallaC o m m i s s i o n eRegionale, masoprattutto dellagrande passione ,del senso di aggre-gazione, dell'amici-zia, della collabora-zione, del daresenza nulla preten-dere nel volontaria-to, nel credere nel-l'Associazione enello spiritoC.S.A.In. che maiviene a mancare. Raggiante ladott.ssa MariaLABATE , Presi-dente provincialedell’ Ente di Promo-zione Sportiva, che

ha letteralmentefatto funzionare lagara in modo egre-gio grazie anche allapreziosa collabora-zione di AlessioCanton. Due tatami di garache ininterrotta-mente hanno lavora-to per due giorni enei quali si sonoconfrontati un centi-naio di atleti indiverse categorie divarie specialitàcome i Kata indivi-duali, Kata a squa-dre, Kata con lamusica, Kata con learmi, Combattimen-ti e Self defence. Mattatore dell’even-to il CENTROSTUDI KARATEdel M° VincenzoURSINO primasocietà classificatagrazie ai numerosis-simi podii conqui-stati.

Il centro studi karate, mattatore aicampionati regionali

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32 32la RivieraDOMENICA1 MAGGIO2011

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DOMENICA1MAGGIO2010

Le note di Mara Rechichi

Hanno detto, dico-no, diranno. Manon la dicono tutta.Quel che dicono losentiamo e lo leg-giamo, quello chenon dicono, lo dob-biamo dedurre.Mumble... Mum-ble... Mumble... Il vero problema è ilvocabolario! Trop-pe parole, troppi

lemmi che fanno pesare il tomo sem-pre più e fanno occupare sempre piùspazio nella nostra memoria. Basta, èora di restringere i files! Ecco che allo-ra, togliendo dal vocabolario la parolaACQUA e i suoi derivati, tutto divienepiù leggero, più easy. E anche il lin-guaggio e le situazioni divengono piùscorrevoli. In gioielleria entra un uomo, visibil-mente emozionato. “Buongiorno,voglio fare un regalo a mia moglie. Unanello, ecco sì, un anello con sopra unapietra preziosa. Lei adora la marina.”“Ecco, le faccio vedere questo: è fattocon fondo di bottiglia levigato, è similealla marina, o in alternativa, ho unesercito di altre pietre!”Alla ferramenta arriva un imbianchinoe chede della ragia, ha le mani imbrat-tate di vernice e deve rimuoverla. Lacommessa gli consegna un pacchettinocon fuori scritto: maneggiare con curae solo se si è veramente ma veramenteindignati, da non poterne fare a meno!Una signora è in un megastore e chie-de un rio per il suo bambino appassio-nato di pesci. Il responsabile del repar-to l'ammonisce garbatamente e si pre-senta con un detergente per pavimentiall'ammoniaca e con una scatoletta ditonno. A lei la scelta!In chiesa è rimasta solo la santiera,senza santa, e il diavolo si sciala.Voleva inebriarsi, fece per riempire ilbicchiere di vite ma rimase puntellato.L'ingegnere ha presentato il suo pro-getto per un nuovo parco tico, consuper scivolo, gli han dato finanzia-menti per un campo di calcio inMozambico e per una discoteca latino-americana. Mentre per il progettodella messa in sicurezza del dotto glihanno accordato una fornitura di nanida giardino.I bambini si sa, amano disegnare esoprattutto dipingere con i colori arello. Il cartolaio ha dichiarato grossiaffari perchè ad ogni richiesta rispondecon un voucher viaggi destinazionezona compresa tra Castiglia e Leòn, èlì che si trova.Insomma, provate voi a continuarepensando anche che non ci son piùbustine di litina, quanti sane digestioniche si perdono! ed è inutile prepararvidi tutto punto, l'aulico non suonerà ilcampanello, non è nel suo stile... Togliete anche frasi usate in musica oin poesia, espressioni comuni, come: mare migrante; prelievo alla fonte;restare di ghiaccio; doccia fredda;acqua siamo noi; dalla pace del marelontano; com'è profondo il mare; sor-gente, ruscello, cloppete cloppete,cascata, fiume, fiumara, affluente, poz-zanghere; chiare fresche dolci acque...Infine, un pensiero a quel poveroArchimede: ma quante dracme avreb-be dovuto dare per la sua tesi?

Acqualess

Il Brizzolato di Ruggero Brizzi

Più che generaliz-zare mi piace spes-so concentrarmisui soggetti chevanno da una parteall'altra degli schie-ramenti politici.Su Ignaziotauro e ileghisti ho giàdato, ma sulla zonamediana, centrale,dei patti, degli

appoggi, dell'equilibrio e dei ricattipre-ballottaggio ancora no, e nep-pure sulla sinistra, ma solo per unmotivo: ogni settimana, mentre miappresto a criticare gli altri schiera-menti, la gara per chi la fa più gros-sa viene quasi sempre vinta dal cen-tro-destra. Così, questa settimana,volevo affrontare la questione dellatristezza funebre che regna nel PD,ma Carletto l'ha fatta nel letto dinuovo con puntualissima costanzaquadrimestrale.Il vigile urbano del centro destra,Carlo Giovanardi, infatti, con i suoiocchi un po' flosci, di un pensionatoche non riesce a muovere il mousecon la forza giusta per spostarlo sul-l'icona corretta e, dunque, rinunciaad imparare, esterna il proprio pen-siero.Pare infatti che intorno alle 20,45ormai assonnato, dopo aver abbon-dantemente concluso la cena delle19, non essere riuscito ad indovina-re la parola della ghigliottina (soloperchè non ha ancora capito comefunziona il gioco) ed essersi fattoquattro grasse risate sullo splendido“Radio Londra” del giorno dipasquetta in cui “riposano persinoimmeritatamente i giornalisti chenon fanno bene il proprio lavoro”(G. Ferrara), il Ministro con i rap-porti con il Parlamento, prima diandare a letto, sfogliando TV Sorri-si&Canzoni per la prima serata, èsobbalzato sulla sua poltrona allavista di una pubblicità.Due giovani, probabilmente, conalmeno uno dei due disoccupati(dati istat di ieri, ribadiscono ladisoccupazione al 30%), girati dispalle, si tengono per mano. In altocampeggia la scritta “Siamo aperti atutte le famiglie”. Il panico cresce ela comunicazione pubblicitariadiretta e semplice di Ikea, compren-sibile addirittura a Giovanardi, fascattare tutta la rabbia verso la mul-tinazionale svedese che rispettal'ambiente e permette anche ai pre-cari di comprarsi i mobiletti.Così, il geniale Giovanardi afferma:“L'Ikea è libera di rivolgersi a chivuole e di rivolgere i propri messag-gi a chi ritiene opportuno. Ma queltermine 'famiglie' è in aperto con-trasto con la nostra legge fonda-mentale che dice che la famiglia èuna società naturale fondata sulmatrimonio, in polemica contro lafamiglia tradizionale, datata e retro-grada”. Dopo qualche minuto si èaddormentato. Buonanotte.

W l’Ikea

Ha visto una grande partecipazione di pubblico,l’evento, organizzato da Jonica Spettacoli, e cheha visto il centro commerciale La Gru vestirsi afesta per un party imbottito di Vip, capitanati dalmanager più famoso d’Italia, Lele Mora.Insieme a lui, Francesca Cipriani, starlette delprogramma Tv La Pupa e il Secchione, MauroMarin, vincitore della passata edizione del Gran-de Fratello, Francesca Muggeri e Cristian Galella,tronista di un altro programma tv di successo,Uomini e Donne di Maria De Filippi. La serata, fortemente voluta dai ragazzi della

Jonica Spettacoli, è stata possibile anche grazieall’accordo che l’agenzia di spettacolo sidenese hastretto con la Lele Mora Managment. Il pubblico ha risposto alla grande, ansiosa dipoter conoscere da vicino, personaggi tv, spessoirragiungibili per i tanti fan. Bravissimo Emiliano, vocalist principe dellaLocride, a introdurre gli ospiti e condurre la sera-ta.. Ora si attende la prossima mossa della JonicaSpettacoli, che sicuramente starà gia lavorandoper regalarci un’altra serata magica, come quellache ha colorato La Gru, domenica scorsa.

L'attesa è finita dopo il rinvio del 10 aprile Alberto “Magico“ Alivernini potrà esibirsi a Siderno.Giovedì 5 maggio il comico di Zelig sarà ospite del Fifth Avenue. La serata vivrà di due parti: nellaprima, battezzata “Cameriere magico”, Alivernini allieterà la cena dei presenti con le sue magi-che e sempre garbate gag. Nella seconda, “lo so fare…lo faccio”, il comico proporrà il suo reper-torio classico, quello che l'ha reso uno degli artisti più completi ed apprezzati del panorama caba-rettistico italiano.

Il magico Alivernini finalmente si materializza a Siderno

Lele Mora, ma che spettacolo

Società

Un pieno di musica per il Primo Maggio a Siderno

Ieri una commossa Piazza Portosalvo ha ricordato Karol Wojtyla, oggi la musica dei cosentini degli “Zona Briganti” e dei Marvanza Reggae Sound

E’ proprio il caso di dire che “un fulmine aciel sereno”, la settimana scorsa, ha mandatoin bianco le tantissime persone accorse datutta la Locride per assistere a quella chedoveva essere la “Pasquetta Sidernese”, lamanifestazione organizzata dalle Asccocia-zioni “Eco di Siderno” e “World Village”. Lamanifestazione, comunque, non è andatapersa, e con delle sostanziali modifiche èstata ripropostaieri e vedrà ilsuo epilogooggi.Ieri, la parte più“sacra” dellamanifestazionecon la celebra-zione dellaSanta Messa inPiazza Porto-salvo officiatada Don Corne-lio Femia. A seguire, suun maxi scher-zo, allestito perl’occasione, le immagini sulla vita e le operedi Giovanni Paolo XXIII, in occasione dellabeatificazione, prevista per oggi a Roma, delPapa più amato di sempre. Tanta la commozione nei volti della gente,praticanti e non, segno dell’importantissimaopera del Pontefice scomparso solo qualcheanno fa. Importante che la città di Siderno lo abbiavoluto ricordare pubblicamente, permetten-

do così, ai tanti impossibilitati a recarsi nellacapitale di rivolgere una preghiera a unuomo che, senza dubbio, è esempio per tutti.Oggi invece, la parte più votata al divertimen-to e soprattutto alla musica. Infatti sin dal pomeriggio la musica la farà daprotagonista con i concerti degli Scarma e deiMarvanza Reggae Sound.Apriranno, nel pomeriggio, gli “Zona Bri-

ganti”, una forma-zione di Rogliano(Cs), composta daben 11 elementi,che con il lorotour “Canta ca tepassa”, farannooggi tappa aSiderno dove con-tinueranno la loromissione di “risco-perta del sud”,attraverso al ritmodella tarantella,nostro importantepatrimonio, edella valorizzazio-

ne della figura del “brigante”, come uomofedele alla sua terra, e non come bandito san-guinario, descrizione della storiografia attua-le.Poi, sarà la volta dei Marvanza e del loroReggae. Il gruppo di Monasterace, dopo lapartecipazione al Primo Maggio di Roma,l’anno scorso, resteranno, quest’anno, nellaloro terra nonostante siano diventati band diriferimento musicale a livello nazionale.

PR

Gli “Zona Briganti”

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DOMENICA1 MAG-GIO2010

Attualità

Società

"ZALEX ILNORMAL'EROE

DELLE REGOLE " ,

SCENEGGIATURANAIC PEZZDISEGNI MATTIAPAPP,

PER ENERGIECALABRIA-MOVIMENTO CREATIVO

Sarà presentato venerdì prossimo, 6 Maggio, presso la sede della Comu-nità Montana di Mammola il libro di Giuseppe Trimarchi, Cuba Oggi.L’autore, durante il suo viaggio nell’isola caraibica, ha avuto modo di osser-vare da vicino la realtà cubana, riuscendo a farne emergere un ritrattopuntuale e veritiero. Interverrà il direttore de La Riviera, Pasquino Crupi

CUBAOGGI, VIAGGIO NELLARIVOLUZIONE

"VALORIZZARE LEDIVERSITA',SIGNIFICA

VALORIZZARE LENOSTRE...

POSSIBILITA' ;-) "

UNDER COSTRUCTION

La Riviera e OfficinemAperto portano al cinema Corrado AlvaroLa Riviera “Under costruction” eOfficinemAperto insieme perinaugurare il progetto: “CorradoAlvaro al Cinema”Il percorso che il settimanale “LaRiviera” ha iniziato cinque mesi fa conle iniziative “Redazione aperta” e poi“Lavori in corso” per sollecitare lapartecipazione ad una riflessionecondivisa sui problemi della Locride eper stimolare i cittadini a fare lapropria parte, continua adessoabbracciando il progetto “CorradoAlvaro al Cinema”.Personaggi, idee e luoghi di Alvaro perraccontare fuori dai soliti stereotipiSan Luca e la Locride attraverso ilcinema, con il contributo di tutti!L'appuntamento per l'inaugurazione ela presentazione del progetto è per il 5maggio alle ore 18.30 presso la Casadella Cultura di Locri.Una vita spesa tra la Calabria e ilmondo: Corrado Alvaro approda alcinemaDopo “Memorie incantate”, il docu-film frutto del LaboratorioAudiovisivo Zaleuco, che parte dalla figura del legislatore magnogreco per riflettere in modo nuovo sul tema della legalità, distribuitoa livello nazionale in collaborazione con LIBERA nel 2010, il gruppodi OfficinemAPERTO - settore audiovisivo di EnergiE CalabriaMovimento Creativo intraprende un nuovo percorsocinematografico. Il “Laboratorio Drammaturgico Corrado Alvaro”prenderà il via ufficialmente il 5 maggio, con la presentazione delprogetto “Corrado Alvaro al Cinema” presso la Casa della Cultura diLocri alle ore 18,30.Gli scritti, le idee, i personaggi e i luoghi di Alvaro per raccontare fuoridai soliti stereotipi San Luca e la Locride, riaffermando al contempol'universalità delle tematiche e del pensiero dello scrittore. Con lostesso sguardo moderno e ampio che aveva Alvaro, partendo da una

logica laboratoriale sarà realizzato unlungometraggio al quale daranno illoro contributo sia attori che tecnici difama nazionale. L'obiettivo èraccontare momenti importanti dellastoria e dell'identità culturale dellaCalabria presso tutti i circuiti didistribuzione nazionali einternazionali. Dai laboratori dedicatialla sceneggiatura, alla fotografia, allascenografia e costumi, allarecitazione, deriveranno realiopportunità di formare nuoveprofessionalità e scoprire nuovitalenti, i quali a loro volta potrannodare vita a successive produzioni, conun non trascurabile indotto disviluppo socio-culturale per laCalabria, in un settore, l'audiovisivo,strategico per il futuro ma ancorapoco frequentato nel nostro territoriodi riferimento. In altre parole, lapromozione e la valorizzazione dellacultura calabrese si propongono come

motore di un cambiamento diffuso. Alla prima presentazioneufficiale del progetto, saranno presenti i componenti del gruppo dilavoro:Antonio Ciano (supervisione generale e regia del film), MatteoScarfò, Cristina Briguglio, Bernardo Migliaccio Spina, SergioMottola, Valeria Buccisano, Giovanni Scarfò, Riccardo Fazzolari,Antonio Tallura, Marò D'Agostino, Giuseppe Lombardo (webdesign), Maria Teresa D'Agostino (ufficio stampa). Interverrannoinoltre Rosario Condarcuri, Gioacchino Criaco e tutti coloro cheintendono dare un contributo fattivo alla realizzazione del film. I laboratori si svolgeranno nella Locride e sono APERTI a tutti, nonoccorre essere esperti del settore o aver avuto esperienze precedenti.Non ci sono limiti di età. E' necessario saper utilizzare (almeno un po')il computer, e i programmi di videoscrittura. L'iscrizione è gratuita.Info www.corradoalvaroalcinema.it http://energiacalabria.it

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Fase finale per la terza edizione di “Racconto breve”, il concorsoin ricordo di Simone Esposito, destinato agli studenti di scuolemedie e superiori della provincia di Reggio Calabria.

Nelle scorse settimane, dieci pre-giurie hanno lavorato alla sele-zione dei lavori da sottoporre alle giurie tecniche per la scelta deivincitori di ogni sezione.

Il comitato organizzatore, presieduto da Don Eugenio Fizzottie composto da Angelo e Antonella Espo-sito, Silvana Pollichieni, Marcello Pezza-no, Ugo Mollica, ha perciò resi noti inomi dei giurati che si accingono al nonfacile compito di premiare i migliori tra inumerosi elaborati pervenuti alla segrete-ria del concorso.

La giuria, che deciderà il vincitore traquanti hanno inviato un racconto di mas-simo cinque cartelle sui temi della solida-rietà, amicizia e rispetto per l'altro, è com-posta da Ugo Mollica, Carmine Barbaro,Vilma Tamburrini, Maria Marrara eManuela Campagna; la giuria, che valu-terà i racconti sull'importanza del rispettodelle Regole, nell'ambito della sezione di EnergieCalabria, è com-posta da Valeria Buccisano, Alessandra Fragomeni, Giuseppe Pel-legrino, Francesco Riggitano, Giovanni Scarfò; la giuria, che sem-pre sul tema delle Regole valuterà gli audiovisivi partecipanti, ècomposta da Antonio Ciano, Cristina Briguglio, Debora Cartisa-no, Bernardo Migliaccio Spina e Vittorio Zanninno.

Un premio speciale tra tutti i finalisti sarà assegnato dalla giu-ria di giornalisti composta da Emanuela Alvaro, Aristide Bava,Domenica Bumbaca, Rosario Condarcuri, Maria Teresa Criniti,Emanuela Ientile, Raffaella Rinaldis, Enzo Romeo e AntonioTassone.

Torna inoltre, per il secondo anno, il “Premio testimonianza”,destinato a uno studente non maggiorenne, che si sia distinto per

particolari gesti di bontà e solidarietà. Intanto è già stato presentato al pub-

blico il libro “Fiori di seta, quando ilpensiero si fa parola”, raccolta antologi-ca dei migliori scritti giunti al concorsonelle precedenti edizioni. Alla serata,allietata dall'orchestra dell'istituto com-prensivo di Grotteria-Gioiosa Ionica,hanno preso parte il sindaco FrancescoMacrì, l'assessore alla cultura France-sco Commisso, Don Eugenio Fizzotti,Ugo Mollica, la dirigente scolastica delLiceo Scientifico Zaleuco, Marra, laprofessoressa Polifroni del liceo lingui-stico-pedagogico “Mazzini” di Locri e

l'artista Sara Parlongo, curatrice dell'estemporanea di pittura,destinata agli studenti degli istituti d'arte della provincia, che que-st'anno si svolgerà domenica 22 maggio.

La cerimonia di premiazione si svolgerà sabato 28 maggio aLocri.

Tutte le info sul sito www.simoesposito.com.

“Racconto breve” III edizione

Sono già a lavoro le giurie il 28 maggio la premiazione a Locri

ILBLUE DAHLIAESPONE ILCEMENTODal cemento del ponte in Ndranghetown, il romanzo di Paola Bottero, a quellodelle sculture di Francesco Misuraca. Il Blue Dahlia di Ruggero Malgeri, ieri haospitato un incontro con i due autori dove si è discusso del male calabrese pereccellenza, la ndrangheta. A moderare la giornalista Alessandra Tuzza. Ospiteanche il Presidente dell’Associazione Gianluca Congiusta Onlus, Mario Congiusta.

Ad inaugurare il progetto “Lo spazio di un’emo-zione”, realizzato dall’associazione Ymca diSiderno grazie ai fondi regionali, è stata la rap-presentazione teatrale “Nozze di Sangue” diret-

ta dal regista Bernardo Migliaccio Spina, giovedì 28 Apri-le al Palazzo della Cultura di Locri. Lo spettacolo, trattodall’omonima tragedia di Federico Garcia Lorca, ha avutoun buon riscontro di pubblico ed è stato caratterizzato dalfatto che ogni singolo attore delcast era alla prima esperienza sulpalcoscenico. Tutti giovani gliattori, alcuni giovanissimi, chehanno lavorato per un anno alprogetto e che hanno dato ilmeglio di sé la sera della prima.L’emozione era palpabilissima, mala mano e l’occhio esperto diMigliaccio Spina hanno saputoguidare Abilmente un gruppo diesordienti, dando vita ad una rivi-sitazione originale del dramma diLorca, in cui si sono mescolatetematiche come l’amore per laterra e le proprie radici, il doloredella perdita, il sacrificio di un amore negato e la violenzadi una passione viscerale che tutto travolge. Tra le perfor-mance dei novelli attori spicca quella di Nicoletta Nesci, lamadre dello sposo, la cui fisicità e tensione interpretativahanno reso bene l’idea del dramma interiore del perso-naggio, segnato dal dolore dell’abbandono ripetuto. L’al-tra protagonista è stata Barbara Di Fabio, la sposa, che èriuscita a dare al suo personaggio il giusto mix di innocen-za e sensualità, in cui si alternano rabbia d’amore, deside-rio ribelle e un pizzico di follia, che scatenano la guerra dipassioni di “Nozze di sangue”. Da segnalare anche le sor-prendenti interpretazioni dei due piccoli del gruppo

Roberta Galasso, undici anni, e Giuseppe Futia, tredici,protagonisti di due ruoli emblematici ed inquieti, chehanno dato vita all’immancabile momento noir voluto daMigliaccio Spina, al quale abbiamo rivolto qualchedomanda: Perché proprio “Nozze di sangue” di Garcia Lorca?Perché volevo un testo che si avvicinasse il più possibile almodo di essere delle donne calabresi. Il cast è quasi tutto

al femminile e la donna, con lasua forza caratteriale, prevale sututto e su tutti. Prevale anche sul-l’uomo, che in questo caso nonsopravvive al confronto. E poi mipiaceva molto questo legame conla terra, forte quanto i legami disangue. Sangue che poi, nella tra-gedia di Lorca, torna di nuovoalla terra, chiudendo finalmenteil cerchio.”Soddisfatto dal risultato?Direi proprio di si: i ragazzierano alla loro prima esperienzae hanno creduto davvero moltoin questo progetto. Ci sono stati

momenti difficili ovviamente, li ho fatti lavorare parec-chio, ma ne è valsa la pena.Meglio il cinema o il teatro?Decisamente il teatro. Sono diplomato all’Accademia diArte Drammatica e il teatro per me è quello che consen-te di avere un approccio completo all’opera. Non ti puoinascondere al pubblico o modificare in un secondomomento quello che fai, come accade ad esempio con ilmontaggio di un film. Qui, il rapporto con lo spettatore èdiretto e istantaneo, quasi come se fossi anche tu in scenacon gli attori.”

Margh. Cat.

“Nozze di sangue” un focus di Spina sulle donne calabresi

Inaugurato al Palazzo della Cultura di Locri il progetto nato dalla collaborazione tra il regista locrese e L’Ymca di Siderno

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DOMENICA1 MAG-GIO2010

Cinema e Musica

Box officeLa classifica dei filmpiù visti al cinemaquesta settimana

Rio1

di Carlos Saldanhacon Anne Hathaway, Jesse Eisenberg,Jemaine Clement

€1.352.419

Habemus Papam2

di Nanni Moretticon Michel Piccoli,Jerzy Stuhr,Renato Scarpa

€ 1.021.797

Faccio un saltoall’Avana3

di Dario Baldicon Enrico Brignano,Francesco Pannofino,Aurora Cossio

€ 975.220

Reggio Calabria si trasforma in

“Dance Valley”La grande attesa per la prima edizione delDance Valley 2011 è terminata. L’evento, trai più grandi del Meridione, avrà comelocation la periferia Sud della città di ReggioCalabria: Punta Pellaro. L'associazioneEquipe vacanze, Enzino y, Ivan Cutrupi,Pasquale Cicciù e l’intero staff del Lido PeterPan con il supporto del Csi di ReggioCalabria e l'immagine di Red Bull hannodeciso di organizzare un momentoaggregativo per tutti i giovani di Calabria eSicilia. La manifestazione si svolgerà a PuntaPellaro via del mare, 13000 mq didivertimento, un palco live dove siesibiranno ben 12 gruppi provenienti daCalabria, Sicilia e Lazio. Ospite d'onore

Rocco Barbaro e la sua comicità; inoltre èprevista zona disco con 40 dj. Si esibirannoanche le “guest star” Helen Brown e DinoAngioletti; prevista anche la zona caraibica.All'evento saranno presenti 8 importantilocali notturni di Reggio Calabria e provinciache si occuperanno del beverage, 4 i puntifood all'interno dell'area "May Dance Valley"così e stato scelto di chiamare l'evento. Già da ieri notte sono molti a campeggiarenell'area espositiva, giovani che vengono datutta la Calabria, anche la Sicilia saràpresente con un numero cospicuo di amantidell'arte in genere, anche se l'evento avràinizio dalle ore 9.00 di stamattina eterminerà alle ore 2 .00 del 2 di maggio. All’interno dello spazio allestito per l’evento

The Next Three Days

ANTONIO FALCONE

Pittsburgh, Pennsylvania. Una famigliacome tante, John (Russel Crowe), pro-fessore, Lara (Elizabeth Banks), donnain carriera, un bambino, Luke (TySimpkins), riunita al mattino per la cola-zione, la tranquillità interrotta dall’im-provviso irrompere della polizia, munitadi un mandato d’arresto per Lara, accu-sata dell’omicidio della sua capoufficio,con la quale aveva avuto un’accesadiscussione la sera precedente: tutte leprove sono contro di lei, viene condanna-ta e le possibilità d’appello si esauriscononegli anni, arrivando alla sentenza defini-tiva della Corte Suprema, con la conse-gna ad un carcere di massima sicurezza.John, che in tre anni ha continuato comemeglio poteva il suo lavoro e a prendersicura del figlio, fermamente convinto del-l’innocenza della moglie, decide di attua-re un piano d’evasione …Remake di un film francese, Pour Elle (F.Cavayé, 2008), The Next Three Days,scritto e diretto da Paul Haggis, alla suaterza regia, si rivela un film riuscito ametà, ovviando con l’ottima interpreta-zione di Crowe a varie incongruenze ediscrepanze narrative, alla scarsa caratte-rizzazione dei personaggi secondari, Oli-via Wilde in testa e breve cammeo diLiam Neeson a parte, oltre che ad unacerta inverosimiglianza di molte situazio-ni e qualche lungaggine.La pellicola oscilla tra il thriller psicologi-co e l’action movie allo stato puro, unafacilmente individuabile divisione in dueparti, la prima, con qualche eccessivavirata al melodramma, giocata sia nelmettere in campo una sottile, astuta,suspense disseminando ambiguità edubbi sulla reale innocenza di Lara, sia,soprattutto, sulla visualizzazione dellaprogressiva trasformazione di John, lacui personale visione del mondo comin-cia a sfaldarsi tra tanti interrogativi edubbi morali, giungendo alla donchi-sciottesca conclusione che, non potendoveramente controllare alcuna parte dellanostra vita, sia meglio scegliere di vivereunicamente una realtà costruita da noi,comportandoci da folli, ma uscendo dalladisperazione; la seconda è la visualizza-zione pratica di tale lotta contro i mulinia vento del sistema, l’evasione, gli inse-guimenti, la fuga disperata in tre verso ilVenezuela. Il contrasto tra la legge scrittanei codici, la sua, a volte, inefficienza pra-tica e un personale concetto di giustizia,già evidente, pur tra le righe, nel corsodella narrazione, viene adeguatamenteresa nel finale, tramite un montaggioparallelo, la famiglia ricongiunta e la sco-perta della verità, vista in soggettiva, nel-l’ottica di un detective, con l’impossibilitàperò di provarla, complice il caso. Seautorialità e blockbuster, parafrasando,appaiono spesso “l’una contro l’altroarmati”, facendo avvertire la netta sensa-zione che Haggis sia più personale e “dipolso” come scrittore che nella regia,resta comunque la percepibile professio-nalità nel realizzare il classico “buon pro-dotto” d’intrattenimento, attendendoper le prossime prove una più fermacaratterizzazione e conseguente forzaempatica.

LA RECENSIONE

Musica Live, disco, caraibica, e poi arte, tattoo, writing, show aerei e zonesport. Punta Pellaro vuole diventare l’alternativa al 1 Maggio romano

Giulio Cesare Archinà

All’interno del M.A.D. (Moda Architettura Arte e Design ) di Roma, in ViaG. Pierluigi da Palestrina, 62, Archinà espone un gruppo di opere che raccon-tano una storia sentimentale del paesaggio calabrese, una ‘paesologia’ figura-ta del suo territorio attraverso i filtri della fotografia e del volo.Fotografo professionista per lo “Studio PrimoPiano” a Siderno, da lui fonda-to nel 1985, Giulio Archinà è specializzato in riprese aeree e in fotografie diopere d’arte, dal 2000 vola sulla Calabria con un deltaplano a motore, percogliere le sfumature più intense e delicate del nostro territorio, le bellezze ele qualità e poterle poi documentare attraverso le sue foto, fino a renderla artepura. Come fotografo d’arte collabora da anni a progetti di catalogazione delpatrimonio artistico con numerose istituzioni pubbliche e private (fra cuiMIBAC, SBAAS della Calabria e del Lazio, CEI, Fondo FEC, Universitàdella Calabria, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”). Le sue foto illu-strano numerosi cataloghi di mostre e monografie d’arte, fra cui i più recenti:La scultura in legno in Calabria dal XIV al XVIII secolo (2008), La pittura di sto-ria in Italia. 1785-1870. Ricerche, quesiti, proposte (2008), Argenti di Calabria.Testimonianze meridionali dal XV al XIX secolo (2006), La Stauroteca di Cosen-za (2006), Bertel Thorvaldsen (1770 – 1844) (2010). Nel 2009 ha presentatouna selezione dei suoi scatti a Milano, Circolo Arci Bellezza, in una mostra daltitolo “Archinà ai 4/quattro venti”. Nel 2010 una suite di sue fotografie è stataesposta nel padiglione Calabria alla XIII edizione del Salone Internazionaledel Libro di Torino. Ci racconta l’artista: “In tempi come questi diviene faciledimenticare che la Calabria sia anche un giardino fertile abbracciato da duemari, ad est lo Ionio ed a ovest il Tirreno. Dalle coste si raggiungono quattrogruppi montuosi, splendidi e totalmente diversi l’uno dall’altro: il Pollino, laSila, le Serre e l’Aspromonte. Per capire meglio il paesaggio di questa regione,senza alcuna barriera tra me e la terra, ho rivisitato dall’alto il territorio ser-vendomi appunto di un deltaplano a motore. E’ un progetto decennale, ormai,che continua ad appassionarmi ed a cui dedico molte energie. Dal cielo,arrampicato sullo stretto seggiolino che si erge alle spalle del pilota, conpazienza e inesauribile senso di meraviglia, ho fotografato tutta la Calabria,raccogliendo un archivio che ora conta oltre centomila scatti”. Ed in effetti i

suoi scatti riescono a trasmetterci la sua stessa carica emozionale, la Calabriache riesce a descrivere è quella dove ancora esiste la natura incontaminata,intensa, quasi senza tempo. Dai boschi della Sila all’immobilità dell’acqua bludel Mar Jonio, all’andamento irregolare delle nostre fiumare, all’ordine geo-metrico delle strade delle nostre cittadine, tutto gioca con i colori e le sfuma-ture della natura, vista dall’alto come da un altro mondo di inenarrabile bellez-za. Ma, come al solito, per essere apprezzati e conosciuti, i nostri artisti devo-no recarsi al “nord”. Dobbiamo invece credere nelle personalità della nostraterra, dobbiamo dare credito ai tanti artisti ed apprezzarli anche qui da noi.

Marilene Bonavita

Un sidernese espone al M.A.D. di RomaDal 16 marzo al 30 aprile, Giulio Cesare Archinà, uno degli artistidella locride, espone a Roma “ VOLO A VISTA” - fotografie e arte.

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DOMENICA1MAGGIO2010

Causa maltempo è saltata l’esibizione di domenica scorsa, quando, il gruppo di Guardavalle,avrebbe dovuto far ballare Siderno, in occasione della Pasquetta Sidernese. Tutti coloro chenon vedono l’ora di assistere alle performance dei tarantellati lo potrà fare oggi, visto che iLisarusa saranno protagonisti di un concerto a Marina di Gioiosa Jonica, precisamente inlocalità Madonna della Strada.

AMARINADI GIOIOSAI LISARUSA

MULTISALA LUMIERE Reggio Calabria, info: 0965/ 51036

CINEMA POLITEAMAGioia Tauro, info: 0966/ 51498

CINEMA GOLDENRoccella J. info: 0964/ 85409- 333/7672151

Dylan dog - il film/ 18.00 - 21.00

CINEMA VITTORIALocri, info: 339/7153696

CINEMA NUOVOSiderno, info: 0964/ 342776

Habemus Papam/ 18.00 - 20.00 22.00

Scream 4/ 18.15 - 20.30Faster/ 22.50

SALA DE CURTIS

SALA SORDI

SALA MASTROIANNI

SALA DE SICACappuccetto rosso sangue/ 18.45 - 21.00 - 23.00

Rio 3d/ 16.00 - 18.00 Il rito/ 20.00 - 22.00

Se sei così ti dico si/ 18.00 - 22.00 The next tree days / 20.00

Scream 4/ 18.00C’è chi dice no/ 20.00 - 22.00

Andiamoal CinemaCinemaCINEMA NUOVA PERGOLAReggio Calabria, info: 0965/ 21515

Limitless/ 21.00 - 23.00C’è chi dice no/ 19.00

Faccio un salto all’Avana/ 18.00 - 20.00 -22.00

El cantante/ 18.10 - 20.20 - 22.30

The next three days/ 16.30 - 19.15 -21.30

CINEMA ODEONReggio Calabria, info: 0965/ 898168

CINEMA AURORAReggio Calabria, info: 0965/ 45373

CINEMA GARIBALDIPolistena, info: 0966/ 932622

Thor 3d/ 17.00 - 19.30 - 22.00

di Antonio FalconeSUNSET BOULEVARD

anhattan. Isaac Davis (Woody Allen), 42enne scrittore televisivo nevrotico edinsicuro, è a cena in un ristorante con la sua ragazza, la 17enne Tracy (MarielHemingway), relazione che vive con una certa titubanza, causa la differenzadi età e due fallimentari matrimoni alle spalle, l’ultimo con Jill (Meryl

Streep), che l’ha lasciato per una donna; insieme a loro l’ amico professore Yale(Michael Murphy) e la moglie di questi, Emily (Anne Byrne); Yale confida ad Isaac diessersi innamorato di Mary (Diane Keaton), giornalista, che il nostro avrà occasione diconoscere durante l’inaugurazione di una mostra; abbandonato il programma tv perdedicarsi alla scrittura di un libro, Isaac rincontra Mary ad una festa: iniziano a frequen-tarsi, lei è convinta che Yale non divorzierà mai, lui ormai è deciso a lasciare Tracy, pros-sima alla partenza per Londra, dove frequenterà l’Accademia d’arte drammatica; dopoqualche mese, Mary riprende la storia con Yale ed Isaac, ormai solo, riflettendo sullecose più belle della vita, annovera tra queste il viso di Tracy e corre a perdifiato a casasua…Atto d’amore per la città natale, New York, e contemporaneamente riflessione dolce-amara sulle trasformazioni in atto nella società, in particolare nell’ambito dei rapportiumani e sentimentali, Manhattan rappresenta nella filmografia di Woody Allen una feli-ce unione tra un’esemplare gradevolezza estetica e formale e un motteggio morale dairisvolti psicoanalitici e riflessi esistenziali, caratterizzato da una disarmante leggerezza:riguardo la prima, “la Grande Mela”appare splendidamente fotografata in bianco enero da Gordon Willis, connotata ulteriormente dalle musiche di George Gershwin edall’essenzialità rigorosa delle riprese, ben resa poi nelle sue proporzioni visuali ed emo-zionali dal formato widescreen, il secondo invece fa affidamento su un valido lavoro discrittura (lo stesso Allen, insieme a Marshall Brickman) incentrato sui vezzi, idiosincra-sie, manierismi, tipici di esponenti del mondo intellettuale newyorkese, a partire, ovvia-mente, dallo stesso protagonista. L’ironia si rivela fondamentale per ovviare a quel sensodi inadeguatezza e di solitudine che ti prende quando vedi il mondo, il tuo mondo, cam-biare repentinamente, costringendoti o ad assecondare i suoi mutamenti, accompagnan-doli coi tuoi, o a restare sospeso in un’incertezza di fondo; nella dicotomia tra l’immuta-bilità esteriore di una città “idolatrata smisuratamente”, “metafora della decadenzadella cultura contemporanea”, e l’estrema mutabilità dei componenti di una “societàdesensibilizzata da droga, rumore, televisione, crimine e immondizia”, tra vuoto spiri-tuale e alienazione, l’unica certezza e salvezza possibile sono rappresentate dalla conti-nuità della vita e dalla consapevolezza del proprio apporto, da intendersi nella sua gene-ralità, oltre che nella specificità culturale e artistica dell’ autore.

Manhattan (1979)

sarà realizzato un campo da calcetto e ungreen volley allestito per l’occasione dal Csi diReggio Calabria. Previste anche un’area writer, aerei in show,spinning (a cura dell'Esmas) art tatoo e tantoaltro ancora per non far perdere il gusto di unprimo maggio come è sempre stato,all'insegna del divertimento, dello sport edella musica. Incontrasi tra musica, sport earte per vivere una giornata all’insegna delsano divertimento. L’equipe organizzativa èpronta ad accogliere oltre diecimila persone.Infatti, tantissimi in queste ore, sono leprenotazioni per entrare all’interno delvillaggio Dance Valley. Reggio Calabria e inparticolare Pellaro vogliono farsi sentire,apprezzare e lasciare il segno con un eventoche punta a diventare un'alternativa al 1maggio Romano. Le organizzazionipromotrici hanno deciso di mettersi insiemeper sostenere un evento che possa diventareun punto di riferimento per tanti giovanicalabresi e nel tempo valorizzare le risorsemusicali, artistiche e sportive del territoriolocale. L’evento, patrocinato dal Comune di ReggioCalabria, ha inoltre l’obiettivo di dare risaltoalle bellezze del nostro territorio,valorizzando la spiaggia reggina, il ventopellarese, la musica locale e le capacitàorganizzative di tanti ragazzi che voglionoimpegnarsi per il territorio, promuovendo ilMade in Reggio. Il valore dell’iniziativa si percepisce dalletante realtà coinvolte. Infatti, la rete, è statouno dei pilastri fondamentali del progetto 1Maggio. Altro elemento importante è statol’aver coinvolto risorse locali, nelconvincimento che il nostro territorio è unarisorsa per i giovani. Informazioni sullapagina facebook Dance Valley.

Festa dei lavoratori

SIDERNO ASPETTA I MARVANZALa pioggia avrà fermato la festa di Pasquetta del 25 aprile manon la voglia di vedere i Marvanza Reggae Sound in concertoa Siderno. La band reggae monasteracese, infatti, si esibiràoggi sul Corso della Repubblica, special guest di una serata chesi preannuncia imperdibile. Ad un anno esatto dallo strepitososuccesso al contest Primo Maggio Tutto l'Anno, che li ha por-tati da vincitori sul palco di Piazza San Giovanni a Roma per ilconcertone.Una data importante nella carriera dei Marvanza, che li haportati sempre a stretto contatto con artisti di successo e unpubblico calorosissimo e sempre più numeroso. Nel 2006,infatti, il gruppo ha aperto il concerto di Locri gemellato con ilmaxi evento di Roma: Un'esibizione che li ha subito fatti nota-re al grande pubblico, segnando l'inizio di quel percorso chenel 2010 li ha portati a scavalcare ben 753 gruppi provenientida tutta Italia. Anche quest'anno il gruppo avrebbe dovutocalcare il mega palco di Piazza San Giovanni, un dirittoacquisito con la vittoria dello scorso anno maalcuni problemi economici hanno portato ilcontest ad uno stop. Tutto rimandato all'annoprossimo, dunque, ma i Marvanza non rispar-mieranno certo le loro energie, regalando alproprio pubblico un nuovo spettacolo perla festa dei lavoratori, il tutto in diret-ta su Trs, Promo Video e RadioSiderno La Cometa.I Marvanza Reggae Sound colore-ranno, dunque, con la loro musica ela loro ironia La festa dei lavoratoria Siderno, che quest'anno vivrà unevento unico, portando sul propriopalco gli artisti calabresi che mag-giormente rappresentano la nostraregione in giro per l'Italia.Un concerto che chiude un anno di

grandi traguardi, durante il quale i Marvanza hanno conquista-to le scene musicali più belle d'Italia, collaborando e condivi-dendo palchi con numerosi artisti. Un successo riconosciuto epremiato da istituzioni e, soprattutto, dai grandi risultati otte-nuti dal primo album del gruppo, “Frontiere”, esaurito inbreve tempo e subito in ristampa per un pubblico sempre piùgrande.I Marvanza Reggae Sound sono ormai a gran voce acclamaticome il gruppo simbolo della Calabria, quello che pur rompen-do lo schema delle tradizione mettetutti d'accordo con uno stile unico,inconfondibile e che unisce radici ecreatività come nessun altro è ingrado di fare.

MSi è svolta venerdì a Roccella la selezione provincialedi Miss Italia. Vincitrice dell’evento la bellissima Lore-na Mesiano, di Caraffa del Bianco, che così approdaalla fase regionale del concorso. Abbiamo incontrato la

giovane modella (che lo scorso anno ha mancato perpochissimo la partecipazione alla finale nazionale)subito dopo la conquista dell fascia.Innanzitutto, cosa pensi del mondo della moda, iltuo nuovo mondo?La moda è una dea creatrice, forse è la metaforadella vita. La “mortalità”dei prodotti garantisce,

infatti, “l’immortalità” della moda. Ma questo è soloil lato della produzione che, a me, interessa poco. Io,infatti, ho un costante rapporto con i vestiti cheindosso. La passerella è il mio piccolo mondo. Ed èbello sentire come mentre variano gli indumenti, ilcorpo che li indossa fa variare quel mondo. Qual’è la tua definizione di bellezza?Sono sempre stata attratta dalle riflessioni di grandipensatori riguardo il tema della bellezza. Ricordoche da ragazzina segnavo le frasi più belle sul miodiario. Alcune le ricordo ancora. Ma, tra i tanti, mipiace citare Stendhal, il quale scriveva che “la bellez-za non è che una promessa di felicità.”

LORENA MESIANO ALLA CONQUISTA DI MISS ITALIA

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38la RivieraDOMENICA1 MAGGIO2011

Settembre 1945, il Giappone ha firmato la resa, la Seconda Guerra Mondiale si è conclusa, permolti soldati è il mese del rimpatrio e nei campi di prigionia gli italiani coltivavano le speranze perun futuro diverso. Dal “Quaderno vetta” del campo di prigionia di Marsiglia. “Fra poco si compirà una specie di miracolo: per vie diverse ci dirigeremo tutti alla stessameta.E' tanto grande la gioia di questo momento, che non sembra vero. Abbiamo finito vera-mente di sospirare e di aspettare? Per questa volta si! Ma non sarà l'ultima volta che avremosospirato ed aspettato. La vita dell'uomo è fatta di sospiri e di attese che, di volta in volta, fini-scono, per dar luogo alla gioia dell'arrivo alla meta. Le mete delle piccole vicende quotidianesono innumerevoli. Ma una grande meta corona tutta la vita.Credente od ateo, uomo che vivi la grande prova, sai che due sono le strade che si possonoseguire, due sono le maniere di sospirare e d' aspettare.Sospireremo e aspetteremo ancora, ma, forse mai tanto acerbamente come questa volta. E, dalmodo in cui abbiamo superato questa più dura fase dell'esistenza umana, possiamo prevederecome supereremo le prove future.Come cittadini, come padri, come sposi avremo gravi responsabilità e gravi compiti da assolve-re. Alcuni di noi troveranno la casa distrutta e dovranno pensare a ricostruirla. Tutti noi trovere-mo la Patria nostra in rovina e dovremo ricostruirla. Sarà un lavoro lungo e difficile, che noipotremo soltanto incominciare, lasciando ai nostri figli il compito di portarlo a termine.Ma noi getteremo le fondamenta di questa ricostruzione! La quale dev' essere anzitutto mora-le e cominciare da noi stessi. Si esalti in noi e negli altri la legge dell'onore e dell'onestà, si con-danni senza reticenze e senza timori, la disonestà e il disonore, dovunque si trovino! Si pratichila via della mutua comprensione, se non della carità evangelica! Si consideri l'umana creaturacome opera di Dio, nella quale un'anima è signora e non già schiava del corpo! Solo così saremo sicuri di avere bene incominciato la grande impresa e, solo se avremo gettatola buona semente nell'animo dei nostri figli, potremo essere sicuri del buon raccolto.Il dolore, che tante volte ci hanno provocato le notizie provenienti dalla Patria circa i disordi-ni, le violenze, gli abusi e gli arbitrii commessi al riparo dei più fragili paraventi politici, ci servaa farci praticare nella vita pubblica i sani principi per cui la propria dignità non viene vendutaa nessuno, né per capriccio, né per disperazione, né per un tozzo di pane, ma viene conservataintegra in ogni caso, nella convinzione che la società umana non deve essere monopolio di nes-suno e che, da nessuno, può aspettarsi il toccasana per le proprie piaghe, se non da se stessa,organizzata secondo carità e giustizia.”

Amarcord

QUADERNI DI PRIGIONIASEGNI SULLA POLVERE

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3939la RivieraDOMENICA1 MAGGIO2011

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CULTURADISCORREDO CON PAOLA BOTTERO DI ‘NDRANGHETOWN

40la RivieraDOMENICA1 MAGGIO2011

INCHIOSTRO ROSSO PER UN ROMANZO NERO

CRISTINA BRIGUGLIO

La collana “Inchiostro rosso” (Noir di rivol-ta) della casa editrice milanese Agenzia Xviene inaugurata all’inizio di marzo 2011 con ilromanzo di Paola Bottero, ‘Ndranghetown (pp.

176, Û 9,50). L’autrice, piemontese di nasci-ta e calabrese di adozione, giornalista, èattiva nella nostra Regione da moltianni. Alla Calabria s‘ispirava il suo pre-cedente volume, Ius Sanguinis, uscito indue edizioni presso Città del Sole.E allora. Due anni fa usciva “Ius Sangui-nis”, che prendeva spunto da quattro sto-rie di cronaca. Adesso con “‘Ndranghe-town” , Lei approda al romanzo noir cheintreccia realtà e finzione. Cosa è cambia-to?Mi verrebbe da dire tutto e niente. Tutto perché il percorso che mi avevaportato a scrivere, vomitare fuori,come ho detto spesso, le storie dellemie protagoniste contaminate dalloius sanguinis è stato molto solitario,molto interiore. Allora avevo bisognodi rimarginare le ferite. Scrivere èstato terapeutico e doloroso. Urgentee lungo. Un travaglio che ha portatoalla prima stesura di un romanzosenza alcuna consapevolezza. Inrealtà, il mio obiettivo era tirare fuori

da me quelle storie, quella rabbia, quel-l’impotenza. La pubblicazione non era un

traguardo da raggiungere, anzi. E’ arrivatasenza darmi il tempo di accorgermene.‘NDRANGHETOWN, al contrario, è unromanzo consapevole. Ho iniziato a pensarlo, astudiarne l’architettura (o quantomeno le archi-travi) sapendo già alcuni fondamentali:. Dovevaessere un romanzo breve, bloccato nella lun-ghezza minima e massima. Doveva essere unnoir. Doveva essere impegnato, “di rivolta”. Hoiniziato a scriverlo avendo certezze assolute.Sapevo entro quando dovevo consegnarlo, chetempi avrei avuto per l’editing, quando sarebbeuscito, quale sarebbe stata la veste grafica, qualeil distributore e l’editore, ovviamente. Non sape-vo che avrei inaugurato la collana. Lo hannodeciso alla prima lettura. Per il resto è stata unascrittura consapevole. Decisamente consape-vole.In altre parole, tornando indietro a quel 2008in cui ho scritto ius sanguinis, mi accorgo che

nulla è cambiato. Continuo a credere nella funzio-ne terapeutica, personale e no, della scrittura edella lettura. Continuo a essere certa che la lottacontro ogni indifferenza è il fondamento di ognisocietà civile. Continuo ad amare questa terra ead avere l’urgenza di raccontarne bellezza e con-traddizioni a un pubblico sempre più vasto. Tutti noi sogniamo per il Sud un avvenire libero dalbisogno economico e senza ‘ndrangheta. Perché Leiha scelto d’ ambientare il suo romanzo in un cupofuturo in cui la Calabria è dominata stabilmentedalla criminalità organizzata?Ho usato il paradosso dei paradossi per dareforma alle mie paure, ai miei fantasmi. Racconta-re il presente da un futuro prossimo era un bell’e-sercizio, rendeva più interessante il processo aritroso nel tempo. Ho proiettato me stessa, i mieidue protagonisti e, di conseguenza, i lettori, nelpeggiore dei futuri possibili per dare una scossaforte, in grado di comprendere davvero perché sideve fare qualcosa oggi: per evitare quel domani.La ‘ndrangheta è un fenomeno pervasivo e violento,ma la Calabria è anche altro. Le piacerebbe raccon-tare gli aspetti che l’hanno fatta innamorare di que-sta terra, visto che in più occasioni si è definita “cala-brese d’adozione”? Voglio farlo. Anzi, e questa è un’assoluta anticipa-zione, ci sto lavorando dall’estate scorsa. Ma avròbisogno ancora di tempo, per completare questopercorso. La verità è che sono così profondi gliaspetti del mio amore, assoluto e incondizionato,per queste Calabrie, da intimorirmi. Ho paura dinon riuscire a restituire con la scrittura la bellezzae la profondità di una terra che ti entra dentro enon ti lascia più.Qual è il rapporto con la sua regione e con la suaterra d’origine?Qual è la mia terra di origine? Il Piemonte, dovesono nata e cresciuta? O il Perù, da dove è arriva-ta una mia ava incas? O Roma, dove ho scelto diabitare appena ho iniziato la mia vita lavorativa?O la Calabria, dove vivo da pendolare con la capi-tale?Amo il mio Piemonte. Amo le mie Alpi, che mimancano più dell’ossigeno, a volte. Ma ho impara-to che le nostre origini, le nostre radici, sono den-tro di noi. Le mie parlano italiano, con orgoglio. Avolte l’accento è più piemontese, a volte più reggi-no. A volte tronca le parole a mo’ di Trastevere.Ma è sempre la splendida lingua del nostro Bel-paese. Nonostante tutto.

CHI ÈPaola Bottero (Torino 26novembre 1967), giornalista,esperta di marketing ecomunicazione, sempre inviaggio, con le ali nelcuore tra Rom eCalabria, ha esorditoletterariamente conIus sanguinis. Poi s'èmessa sul terrenopiù insidioso e assigeneroso difallimenti: quello delromanzo di'ndrangheta con'Ndranghetown. Maha saputo evitareinsidie e fallimenti,evitando enfasi edesasperazione. Etoni propgandistici.Ne è venuto fuori unromanzo aspro esagace.

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41la RivieraDOMENICA1 MAGGIO 2011

BIBLIOTECAMERIDIONALISTA

IL PRIMO MAGGIO NELLE PAGINE DI FORTUNATO SEMINARA

FORTUNATO SEMINARA

Passano nella strada dietro una bandiera rossa, cantando e gridando; dico-no evviva! e abbasso! e altre cose che si perdono nel frastruono. Sono tuttieccitati e alzano i pugni in un gesto di minaccia, giovani, vecchi e ragazzi.Alcune donne camminano in testa a tutti, e le loro voci acute a volte copro-no quelle degli uomini. È un corteo vivace e tumultuoso, diverso dalle pro-cessioni. C’è anche Campisi1. Getta uno sguardo alla sfuggita verso la miacasa, e quando si è allontanato, alza il pugno e unisce la sua voce a quelladegli altri. Se domani mi vedesse in pericolo, mettiamo condotto alla forcadalle guardie rosse, come alcuni forsennati vanno dicendo che faranno, siricorderebbe del bene che gli ho fatto? Mi salverebbe? O sarebbe il primoad appiccare il fuoco alla mia casa? Suo genero, il capraio, cammina al suofianco: l’ha convertito2.Dalle finestre si sporgono dei visi a guardare, alcuni ostili, altri compiaciu-ti. Un uomo di mezza età in piedi sulla porta di una bottega guarda e sor-ride. - Si divertono, dice.A me queste cose danno da pensare. Ora sono pochi e non fanno paura.Ma se diventano molti e tutti infiammati della stessa passione?Prima parlavano sottovoce e con timore, ora gridano: vogliono la terra.Hanno fame di terra come di pane. Se fosse possibile soddisfarli tutti, tantomeglio… Ma chi deve dare la terra? Certamente quelli che ne possiedonomolta e non riescono a coltivarla tutta. È giusto. Conviene adoperare tantebraccia che restano inerti molta parte dell’anno. Inoltre, da una migliorecoltura della terra si ricava vantaggio tutti. Ma se si vuole spogliare tutti iproprietari, è un altro conto. Allora dico che quel che importa, non è tantodecidere a chi debba appartenere la terra, quanto trovare il modo che sipossa vivere tutti bene. Se togliete la terra a me, a chi la date? Ad un pove-ro? Allora il povero diventa ricco, e io divento povero; e così non si rime-dia a nulla. Bisogna invece studiare la maniera di soddisfare tutti, e che congli scontenti scompaiono anche le lotte che dilaniamo la società. Ad ognimodo, se mi togliete la terra, dovete giovarvi della mia esperienza…Ma finché non si sarà trovato il modo di assicurare a tutti tranquillità ebenessere, ognuno terrà i propri beni e li difenderà. Non cederò i miei benifinché non sarà assicurata a me e ai miei figli una vita decorosa come quel-la presente, e anche meglio.Persone venute dai paesi vicini riferiscono che ci sono state delle sommos-se con feriti e forse anche un morto3. La folla imbestialita ha assaltato bot-teghe e cantine, disperdendo tutto ciò che ha trovato. I proprietari sonostati picchiati; uno, legato per le mani con una fune, è stato sospeso a unatrave del soffitto e lasciato lì delle ore, finché non sono arrivati i carabinie-ri a liberarlo.Se tutto ciò è vero, è deplorevole. Queste violenze non possono essere giu-stificate nemmeno dalla fame. Che si guadagna a rompere porte, fracassa-re mobili, sfondare botti e disperdere quel poco che ancora rimane? Siaggiungono rovine a rovine. Non bastano quelle causate dalla guerra? L’o-dio contro i proprietari non ha senso, è un’aberrazione. Che colpa ha uno,se tiene in serbo qualche cosa: vino, olio, o grano? È roba che non consu-ma da solo… Ma deve regalarla? E se la regala, con che cosa paga le tassee l’opera?. Bisogna concludere che certa gente ha perduta la facoltà diragionare…Pare che la storia del proprietario sospeso al soffitto non sia vera: non fece-ro in tempo, o quello scappò, non lo so preciso. È sicuro invece che neltumulto è stato ucciso un mestatore sovversivo, uno di quelli che per le pro-prie mire fanno professione d’istigare il popolo. Per fortuna nel nostropaese la gente è ancora ragionevole. Fino a quando?Credo che sia venuto il tempo di pensare seriamente alla nostra difesa.Quanti lavori in campagna in questo mese: mietere l’erba da fieno, sarchia-re il grano, inzolfare e irrorare la vigna e zappare la terra per granturco efagioli. Non si ha un’ora di respiro. Bisognerebbe avere cento braccia edessere in cento luoghi nello stesso tempo. Non bisogna avere pietà, se pati-scono la fame. Le agitazioni per l’aumento delle paghe a poco a poco sisono propagate in tutta la provincia e sono arrivate al nostro paese. Hanno

chiesto cento lire in più al giorno, perché dicono che tutto è aumentato econ quello che guadagnano non possono vivere. Noi abbiamo rifiutato; estamani non si sono presentati al lavoro. Fanno sciopero come gli operaidelle fabbriche: una cosa che da noi ancora non si conosceva. La pestedella città coi giornali è arrivata anche nella campagna. Leggono: nella talecittà gli operai fanno sciopero da quindici giorni… Perché non proviamoanche noi? Facciamo anche noi sciopero e otteniamo quel che vogliamo.Ma un operaio prima di guadagnare deve andare a scuola e fare un lungotirocinio, invece il bracciante comincia a lavorare a dodici anni, e non sanemmeno se il pane gli fa bene…Meno male si mantengono calmi. Girellano per le strade con le mani intasca e con un’aria spavalda; passano davanti alle nostre case a testa alta,sghignazzando e parlando ad alta voce per farci udire quel che dicono:sono sicuri che ci piegheremo. Dicono: - Il pane costa tanto, l’olio tanto, ifagioli tanto, il vino tanto; con la paga che ci danno non possiamo vivere,noi e i nostri figli. I figli non vogliono mangiare? I figli dei ricchi non man-giano? I nostri figli mangiano più di noi. Il conto è facile. Non la conosco-no l’aritmetica? Noi che siamo ignoranti, questi conti li sappiamo fare; lorocosì istruiti non ci arrivano… Hanno bisogno del ragioniere? - Non convie-ne a loro. - aggiunge uno. - Ma sanno aumentare i prezzi del pane, dell’o-lio e dei fagioli.Qualcuno si scalda e manifesta propositi feroci, predice rovine per i ricchi.Parlano indirettamente, per non buscarsi una querela, o dare motivo aicarabinieri di dare fastidio. Dice uno rivolto a un altro: - Compare, questavolta le scarpe vi vanno strette -. Oppure: - La bietta5 è entrata: il legno sispaccherà -. E altre frasi più forti e parole a doppio senso e lazzi. È tuttoper noi.Dice qualcuno: - Io non sono socialista, tanto meno comunista, non so chesignifichino queste cose; sono un lavoratore. Non odio i proprietari, né dicoche voglio prendermi i loro beni, o voglio bruciare le loro case: ciò che mispetta. La vita aumenta ogni giorno, e la paga no? Perché no? Anche lapaga deve aumentare: questa è giustizia -. Proprio vero che non è comuni-sta.Hanno ancora qualche soldo; quando sono stanchi di girare, o stare impa-lati alle cantonate, vanno nelle bettole a bere.Si aspettavano che ci arrendessimo alla prima intimazione; invece abbiamodeciso di resistere. Abbiamo fatto questo ragionamento: - Se cediamo,dimostriamo di avere paura; e loro sono incoraggiati e domani vorrannoun altro aumento, poi un altro e un altro ancora. E dove si arriverà? Dare-mo a loro tutta la rendita dei nostri fondi? Noi possiamo resistere, perchéabbiamo denaro e riserve di viveri; loro no. Cederanno per fame -. Abbia-mo promesso che siamo disposti a esaminare la loro domanda e discuterea patto che tornino subito al lavoro. Per prendere tempo e stancarli. Hannoaccolto la nostra proposta con scherni.Stasera, forse eccitati dal vino, passano sotto le nostre finestre, cantando elanciando grida. Non c’intimoriscono. Se si muovono, badano i carabinie-ri a metterli a posto. Il maresciallo ci ha detto: - Lasciateli gridare e nonrispondete alle loro provocazioni. Di più non fanno.(da F. Seminara, Vento nell’oliveto, cit., pp. 188- 192)

NOTE

1 Si tratta del bracciante che ha mandato la figlia Michelina a servire incasa del proprietario, che è la voce narrante del romanzo.2 l’ha convertito: agli ideali del comunismo.3 Persone venute dai paesi vicini… e anche un morto: il tempo in cui si col-loca la vicenda raccontata ne Il vento nell’oliveto è quello della lotta perl’occupazione delle terre incolte nel secondo dopoguerra. Può darsi chequi alluda ai fatti di Melissa del 1949 dove si ebbero morti assassinati tra icontadini.

VOGLIONO LA TERRAI contadini - secondo lacruda espressione di un

grande meridionalista qualefu Francesco S. Nitti (1868-1953) - furono o briganti o

emigranti. Tra i due terminic’è un vuoto: è riempito dai

contadini che sulla terra stet-tero servi e rassegnati. Fu

storia che durò a lungo:interrotta dalle occupazioni

di terre, che avvenneroprima e dopo la conclusionedella Grande Guerra. Il ser-vaggio contadino fu definiti-vamente messo in crisi con ilMovimento di Rinascita del

Mezzogiorno, che, alla cadu-ta del fascismo, guidò i con-

tadini alla conquista dellatifondo e riuscì a frantu-

marlo. In questo luogo stori-co di rottura dei vecchi equi-libri e dell’antica oppressio-ne si collocano queste pagi-

ne di Fortunato Seminarasul primo maggio che regi-

strano, da una parte, ildispetto e la paura dei pro-

prietari, anche medi, e, dal-l’altra, la lenta maturazionedella coscienza di classe dei

contadini e dei bracciantiche vogliono mutare il corsodella loro vita. Ma quel checonta, qui, in queste pagine

del romanzo di FortunatoSeminara, “Il vento nell’oli-veto”, non è tanto lo scatto

di ribellione dei contadiniquanto le modificazioni dipensiero e le reazioni che igià servi della gleba, unen-

dosi e organizzandosi, deter-minano nel proprietario dia-rista. Il quale, suo malgrado,

sente scricchiolare un siste-ma di potere, ritenuto intoc-cabile ed eterno, corrispon-dendo quell’ordine pirami-

dale all’ordine naturale dellecose. Ma questo secondo la

vecchia cultura, infranta dalPRIMO MAGGIO e dalle

sue gloriose lotte.PC

CHI ÈFORTUNATO SEMINARA nasce a Maropati (Reggio Calabria) il 12 agosto 1903 e muore a Gros-seto il 1° maggio 1984. Con il suo primo romanzo Le Baracche ( Garzanti, Milano 1942; Pellegrini,Cosenza 2003) dà un contributo notevole alla nascita del realismo meridionale. Vi rappresenta unpaese sliricizzato, prosaico, quotidiano della Piana di Gioia Tauro. Poi, il sud geologico, affaticato distorpi, di cenciosi, di affamati de Le baracche cede il posto ne La Masseria (Einaudi, Torino 1952; Pel-legrini, Cosenza 2009) al Sud delle grandi lotte contadine, delle sollevazioni di massa. Masse contadinegià in movimento erano presenti in Il vento nell’oliveto (Einaudi, Torino 1951, Cosenza 2007). Il Sud diSeminara è anche il Sud dei tabù e della sessufobia, delle donne, sterilizzate sentimentalmente, chehanno da essere solo spose, madri, nonne, sorelle, figlie, reiette e disgraziate femmine. E questoromanzo dell’infelicità femminile si dispone ne La Fidanzata impiccata (Venezia 1956) e ne Il diario diLaura (Torino 1963): tutt’e due pubblicati in unico volume da Pellegrini Editore nel 2000 con il titoloLa fidanzata impiccata . Esce dopo la sua morte presso l’editore Pellegrini di Cosenza nel 1997 L’arca,scritto tra gli anni Sessanta e il principio degli anni Settanta. Fortunato Seminara si stacca dall’isolacontadina. Racconta un tentativo di fallita industrializzazione. Campagna in crisi e mancata industria-lizzazione continuano a premere sulla vita calabrese. Fortunato Seminara, scrittor della libertà conta-dina, conclude il suo viaggio narrativo con la sconfitta dei contadini, portati via dal vento di una storianemica. Di Fortunato Seminara sono usciti presso Pellegrini i romanzi inediti: Il Viaggio La dittatura, Terraamara.

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Desine fata deum flectisperare “votando”

Anche Criaco spera cheil fato aiuti Carbonella

Il fatale incontro tra i vecchi

amici del Barone oggi avversari

Antoinette,femme fatale

Il fatal trio diPromovideo

Salvatore dopo la fataleesperienza da

Costanzo si riposa

Blob Potete inviare al nostro account facebook le vostre foto. Selezioneremo le più interessanti, pubblicandole settimanalmente.of the week

La Poesia

Pensu a Befana i tanti anni arretuQuandu cu tanta ansia jeu à spettava.Ndavia a mamma chi sempi mi parrava:va, dormi, figghiu, ca Bifana arriva.I chilli tempi non avia televisioni E accussi jeu sempi prestu mi curcava,ma cu penseru cà Bifana arriva,jeu quasi mai m'addurmentava.Ndavia a fratina chi cummia si curcava e cu li pedi sempi mi spingia;Poi chianu chianu u sonnu m'arrivavae ncollu i fratina cadiae a Bifana sempi pamm'a nu sognu era.Quandu a matina jeu mi risbigghiavaGiocattuli nta carzetta non vidia,trovava fica, castagni e viscottina,ma puru cu chilli jeu cuntentu eraca chili eranu i itempi chi ndavia.Mò ndannu tutti sti contrari d'oratreni, apparecchi e camioncini,ma non su contenti mai com'era jeupure ca ndannu tuttu megghiu i mia.Sordi pagaria u tornamu arretu,ma soddisfazioni jeu vorrai,natta vota u turnu cotraru:u trovo a carzetta chi mpedia.

Franco Futia

43la RivieraDOMENICA1 MAGGIO 2011

La befana

In alto da SinistraProf. Pino Filastro-Germano-Panatta-Alfredo Bulloni-Salvatore Muia detto chef-Gaetano D'agostino-Vincenzo Sgambelluri detto gazzosa-Domenico Commisso detto pantera-Alfredo Barranca-profAmato SantoIn basso da SinistraVincenzo Sacca detto un zugliu-Domenico D'agostino detto pegliaro-Giovanni Scafò detto Giannetta-Vincenzo Luly- Giorgio Frasca- Massimo Cerando detto gatta- Carlo Ferraro detto bambolina i gas -Raffaele Salerno

Questo 29 aprile ha compiuto 18 anni NataleCriseo, nipote del nostro Direttore. Un

traguardo, che è anche una festa. Un trapassodall'adolescenza alla giovinezza, che ha a sua

bandiera, come a Natale in versi è statoricordato, la fierezza del libero pensiero: Ora,

nta noscia famighhia rrivau nu figghiolo,/quandu ccumincia mi capisci pigghialu pe'manu./ Dinci ca noscia fammigghia non si

vindìu pe' oru./ Ca lu nosciu oru fu lu penseruliberu e sovranu

Il fato fa incontrare ilnostro Matteo con Lele Mora

Due vecchi compagni tornano sempre

sul luogo del delitto, fatalmente Il mago Bonetti mentre scruta

la sua fatale sfera di vetro

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Il termine “Anarco-capitalismo” è chia-ramente un ossimoro politico; è unacontraddizione in termini; è un nonsenso. Sarebbe come il NazionalSocia-lismo di Hitler o come i “fascio-comu-nisti” di Pennacchi o come “i fascistirossi” oppure come la formula “partitodi lotta e di governo” tanto cara alpovero Enrico Berlinguer. Nonostantela denominazione l'anarco-capitalismonon appartiene all'Anarchia storica diBakunin e Malatesta ed è ben lontanodai principi dell'egualitarismo, dell'an-tiautoritarismo e, soprattutto, dell'anti-militarismo. Per gli anarchici, a parte itentativi di confusione anche con i sim-boli e le bandiere, l'accostamento diquesti due termini, di per se incompa-tibili, non può significare altro che l'e-stremizzazione dell'individualismoliberale o, al limite, la sua degenerazio-ne più egoistica. Questa teoria politicaè apparsa sulla scena a metà degli anni'60 in coincidenza con i primi moti stu-

denteschi nelle università americane(Berkeley, Columbia University, etc.) evenne denominata, in modo quasispregiativo, “Libertarismo”. Si potreb-be dire che in Italia ha trovato neiRadicali di Pannella un'ottima spondadal momento che entrambi privilegia-no le libertà individuali e civili rispettoalle tematiche di natura economica,fiscale, assistenziale e sanitaria. Le dif-ferenze tra la dottrina anarchica e leteorie anarco-capitalistiche possonoessere facilmente colte individuandotre fondamentali aspetti: il modello diproduzione; la nozione di proprietà e ilconcetto di Stato. Gli anarco-capitalisti sono fautori di unsistema di produzione di libero merca-to puro, libero da condizionamenti, dacontrolli e da qualsiasi forma di interfe-renza pubblica o legale. “Solo chiun-que e in qualunque modo contribuiscaalla produzione ha diritto ad essa”,afferma Benjamin Tucker. Non esiste

lo sfruttamento del lavoro come pensa-va Marx e quindi non vi può essereoppressione perché il lavoro vieneregolarmente contrattato sulla base diun accordo di libero scambio. Il lavorosalariato si deve svolgere all'insegnadella “efficienza”, anche se questo puòvuol dire esercitare, all'interno dellefabbriche, un dominio o forme di coer-cizione. La gerarchia è una forma diorganizzazione logica e necessaria incui il potere decisionale spetta a coloroi quali dimostrano di avere una visioned'insieme della realtà. Strana idea quel-la di una libertà che si esercita attraver-so la coercizione sul lavoro dipenden-te!Per gli anarchici, come insegnaProudhon, “la proprietà è un furto”. Iteorici dell'anarco-capitalismo ricono-scono che si possono formare pro-prietà, chiamiamole così, “parassitarie”tipo alcuni monopoli, l'usura, le rendi-te, tuttavia la proprietà è il risultato

della produzione di ricchezza ed essaspetta a chi ha saputo produrla. Il con-trollo della ricchezza può creare disu-guaglianze, ma certo non impedisceagli altri di poter raggiungere gli stessirisultati. La difesa della proprietà attraverso lapolizia, i tribunali e le carceri diventauna esigenza diretta a mantenere l'e-quilibrio che si è determinato nel siste-ma. Questi apparati, denominati, non acaso, “agenzie di difesa”, possonoanche essere costituiti dai proprietaristessi ed essere usati “privatamente”ed in modo flessibile. Lo Stato per entrambe le correnti è ilvero nemico della libertà. Gli anarco-capitalisti, però, vogliono sostituire letradizionali istituzioni pubbliche condegli ordinamenti giuridici scelti dallepersone nel quadro di un mercatocompetitivo. Le agenzie pubbliche,strutturate ed organizzate come azien-de, sono impegnate a contendersi i

clienti attraverso il soddisfacimento almeglio delle loro esigenze. Tutto ciòdeve progressivamente condurre all'e-liminazione dell' imposizione fiscaledal momento che ciascuno soggettonon è altro che un utente ed utilizzerà“i servizi” secondo la propria persona-le disponibilità. E' ovvio che servizicome la sanità, i trasporti, l'istruzione,l'università, la cura e l'assistenza dellapersona, la previdenza non possonoche avere natura privatistica e quindidevono essere sottratti allo Stato. Que-ste cose, sostiene sempre Tucker, nonsono diritti perché le cose non hannopretese, esistono solo per essere riven-dicate, tuttavia, conclude “…il posses-so di un diritto non può essere predica-to da materia morta, ma solo da unapersona viva”. Allo Stato spetta il com-pito di tutelare la vita, la libertà e laproprietà degli individui e per evitareche esso abbandoni questa “missione”bisogna fissare alcune regole essenziali

Le prossime elezioni amministrative dovrebbero essere l'occasione anche persvolgere attente riflessioni sullo stato della politica nel nostro territorio, oltreche, ovviamente, indicare progetti concreti per risollevare le condizioni eco-nomiche e sociali. La Calabria e la provincia di Reggio sono agli ultimi postidi tutte le graduatorie degli indicatori economici e sociali, le condizioni di vita

delle persone sono fortemente peggiorate, non si avverte una adeguata reazione a que-sta drammatica situazione. Certamente, in questa situazione, hanno avuto pesantiresponsabilità certe classi dirigenti che hanno esercitato il proprio ruolo a difesa degliinteressi delle loro corporazioni, per consolidare il proprio potere senza rendere alcunservizio alla collettività. Sicuramente anche alcuni ex dirigenti del centro-sinistra hannoavuto pesanti responsabilità. La responsabilità maggiore di chi ha avuto in questi anni,nel centro-sinistra, ruolo e determinanti funzioni di direzione, è stata quella di non avereavuto un progetto per la collettività. E' stata, cioè, quella di sottomettere ai propri inte-ressi il bene comune e di avere costruito una rete di relazioni tutta tesa a costruire e arafforzare un vero e proprio sistema di potere.Almeno negli ultimi quindici anni, chi deteneva il potere nel maggior partito del centro-sinistra calabrese e nella provincia di Reggio ha abbandonato la missione fondamenta-le di rappresentanza degli interessi delle classi sociali a cui i partiti della tradizione rifor-mista italiana e calabrese avevano fatto storicamente riferimento. E non mi riferisco soloai ceti più deboli, ma anche al ceto medio che negli anni 70 e 80 aveva alimentato le spe-ranze maggioritarie del PCI di Berlinguer. In Calabria questo abbandono è coinciso conla degenerazione di pezzi importanti di classi dirigenti del centro-sinistra. Lo slogan con cui il centro-sinistra affrontò e vinse le regionali del 2005 era quello delbuon governo contrapposto a giusta ragione al fallimento della Giunta Chiaravalloti cheera stata la peggiore espressione di governo del regionalismo calabrese. Ed il fatto chela Giunta Loiero-Bova, eccetto alcune eccezioni,non abbia fatto meglio di quella espe-rienza evidenzia plasticamente il fallimento di una classe dirigente che ancora oggi siricandida candidamente a rappresentare un improbabile futuro.La provincia di Reggio rappresenta la punta più avanzata di questo fallimento e di que-sta degenerazione. Ed a pagarne le conseguenze sono stati interi pezzi del nostro terri-torio che, come tutta la jonica per esempio, non hanno trovato rappresentanza dentroil Consiglio regionale. Far guardare il dito mentre indichi la luna, e per altro riuscirci, èdavvero una impresa intelligente. Ed è cosi che alcuni potenti del centro-sinistra hannomantenuto un potere che ha contribuito a stritolare le condizioni di vita delle persone edi intere generazioni. La città metropolitana è l'esempio più lampante dell'intreccio per-verso dentro cui è rimasto intrappolato persino il dibattito, cioè il pensiero, in lunghimesi di inutili discussioni e che hanno indicato alle nostre popolazioni non la luna degliinteressi veri e di uno sviluppo armonioso del nostro territorio, ma il dito che nasconde-va, appunto, i problemi concreti e drammatici della provincia reggina. Ma ha consenti-to, è questa la degenerazione perversa, ad alcuni politici di centro-destra e di centro-sini-stra di farsi vittoriosamente alcune campagne elettorali. Scopelliti a Presidente dellaRegione e Bova a consigliere: una sorta di voto disgiunto! Ed anche questi benedettiBronzi di Riace hanno rappresentato per anni gli strumenti inconsapevoli di consensoelettorale. Sono fra coloro che pensano che l'unica battaglia vera e genuina sui Bronzisia stata quella contro la loro clonazione perché le opere d'arte non si duplicano e cheha visto la CGIL di Reggio, di cui allora ero segretario, svolgere un referendum popo-lare e l'unica manifestazione di massa. Per il resto, occorre lasciare ai tecnici le respon-sabilità del loro restauro ed ai politici la capacità di valorizzare negli interessi del territo-rio queste due opere d'arte. Ma quello che non bisogna fare è sfruttarle per fini perso-nali. Vi ricordate quando prima del G8 molti si dissero contrari a portare i Bronzi alla

Maddalena? E vi ricordate con quanta agilità cambiarono idea quando aggiunsero Reg-gio fra le città metropolitane? Già questo evidenzia la personale visione di chi ormai fapolitica solo per i propri interessi e non per quelli della collettività.E' la stessa cosa che sta succedendo adesso in questa campagna elettorale. A Reggio ein provincia. Bova si candida a sindaco della città e dice ai quattro venti: “vedete, mihanno accusato per anni di avere inciuciato con Scopellliti. Questa mia candidaturasmentisce questa illazione”. Niente affatto. Semmai ne è la conferma più evidente, per-ché contro un forte schieramento di centro-destra occorreva pensare di mantenere inte-gro il centro-sinistra per poter concorrere alla conquista del comune di Reggio. Ed inve-ce Bova si candida a sindaco pur sapendo che, in caso di ballottaggio, non sarà certa-mente lui a sfidare Arena. E lo fa solo per tentare di dare una spallata a quel partito cheper venticinque anni lo ha mantenuto in Consiglio regionale a fare il capogruppo, l'as-sessore, il vice-presidente della Commissione Autoriforma, il vice-presidente dellaGiunta, il vice-presidente del Consiglio, il presidente del Consiglio, eccetera. Ma ildanno che Bova fa al centro sinistra in questa campagna elettorale non è il peggiore deimali. Due sono le aberrazioni della sua personale visione antidemocratica su cui staincentrando la campagna elettorale: la prima è l'attacco frontale al Sindacato che consi-dera inutile e vecchio; la seconda è il messaggio che manda ai giovani ai quali implicita-mente dice: ma quali valori, quale funzione etica della politica, quale funzione socialedel sindacato, non perdete tempo con questi inutili orpelli ma state coi potenti se vole-te avere una chance o una opportunità. E' questa la degenerazione della politica chebisogna sconfiggere, allo stesso modo del trasformismo ormai dilagante. Nel centro-destra e nel centro-sinistra. Riportare i valori al centro della politica è la sfida più diffi-cile di questi anni ma è una sfida per cui vale la pena di battersi.

*Segretario generale FILT-CGIL

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DOMENICA1MAGGIO2010

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Note e schermaglie

la RivieraRegistrazione Tribunale di Locri (RC)n. 1 del 19/06/1998R.O.C. n°11602 del 02/11/98Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana AmministratoreUnico Rosario Vladimir Condarcuri

Direttore responsabile PASQUINO CRUPIIn redazione CRISTINA BRIGUGLIO

Responsabile Sport GIUSEPPE RITORTOArt Director PAOLA D’ORSAImpaginazione EUGENIO FIMOGNARI

HANNO COLLABORATO

Gioacchino Criaco, Filippo Todaro, AnnaLaura Tringali, Mara Rechichi, BenjaminBoson, Nik Spatari, Maria GiovannaCogliandro, Angelo Letizia, Marilene Bonavita,Francesca Rappoccio, Mario Labate, FrancoCrinò, Ruggero Brizzi, Marco Andronaco,Isabella Galimi,Maria Teresa D’agostino,Giovanna Mangano, Pietro Criaco.

ANTONIO ORLANDO

NINO COSTANTINO*

Berlusconi e l’anarco-capitalismo (2)

GLI INCIUCI SMENTITICORSIVO 12

Non risulta che il Pd abbia proprieliste al Comune e alla Provincia. AlComune e alla Provincia il Pd ènelle liste del centrosinistra azzoppa-to. Mancano alla Provincia Idv eSel, e al Comune Comunisti italia-ni, Idv, Sel. Questo lo vede ancheun cieco. E fa specie che non loveda il consigliere regionale avv.Demetrio Battaglia, che di occhi neha due, armati altresì di specialiocchiali. E infatti, dalle colonned'un giornale locale, lancia con voceimperiosa e imperativa : l'unicoostacolo al Pdl è il Pd. Per la corret-tezza storica: quel che resta del Pd,dopo l'uscita di Bova e dei suoiseguaci. Che un frantume di Pdpossa essere ostacolo al Pdl è unodi quei miracoli che la storia politicanon ha ancora visto. Comunque,ad ognuno i suoi sogni. L'on. Demetrio Battaglia è un pen-satore originale. Così originale daritenere che l'originalità stia nellaripetizione. Infatti, per fermare sullesoglie del Consiglio comunale icomunisti italiani, e non solo loro,lancia l'appello al voto utile, che èstata la tomba di Veltroni. Ed èl'incitamento osceno a votare perchi è più forte, a votare, cioè, per ilPdl. Questa la clamorosa conclusio-ne cui perviene l'on. Demetrio Bat-taglia. Ma non se ne accorge. Se ,invero, se ne accorgesse, sarebbesalvo. Ma il suo è un caso damanuale di perdizione. Come quel-lo di alcuni dirigenti di Rifondazio-ne comunista, che con la loromeccanica denuncia vanno toglien-do serie possibilità di voto unito ditutta la sinistra ove si vada al ballot-taggio al Comune e alla Provincia.

La perdizione del consigliereBattaglia

LOQUI E SPROLOQUI

MA... CHISSÀ(La confusione dell'italiano alto, medio e basso)

Come un alieno a New York. Così l'i-taliano in Italia. Se sapesse doveandare, chi ascoltare, a chi credere,cosa auspicare potrebbe anche spera-re in un'astronave di fortuna. Manulla. Neppure quella più a disposi-zione. Non ci resta che piangere. O,nella peggiore delle ipotesi, tenerciBerlusconi. E così sia! Qual è allora il

pensiero degli italiani?Ma … chissà.Nelle prossime elezioni? A destra o asinistra? Per fortuna esistono anchele rotatorie. Come insegna Scilipoti!Sono d'accordo con i bombardamen-ti in Libia o avrebbero preferito l'Ita-lia neutrale? Ma … chissà. Certo sechiamasi amicizia questa! Boh!E gliimmigrati? Meglio fuori dalle balle,

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Se anche Travaglio ha messo un puntofermo possiamo crederci tutti: Mancino,Ministro dell'Interno, non poteva non sape-re che i Ros trattavano con Vito Ciancimino;al pari di Ciampi, Primo Ministro, Scalfaro,Presidente della Repubblica, che il Ministrodella Giustizia Conso revocava il 41 bis a 334mafiosi, perché sennò ci sarebbero state lerevoche o le richieste di dimissioni.“Storia diversa per gente normale, storiacomune per gente speciale”Speciale è la raccolta della storia, proprioperché insabbiata e sputtanata.Fin'ora c'era stato il permesso di trasmette-re, non quello di parlare.Travaglio è sempre Travaglio: vorrà dedicar-si ancora alla pista Berlusconi/mafia ed è l'u-nico che dà ancora credito a Cianciminojunior le cui “costruzioni“ per ora gli hannogarantito la galera.Una parola certa se non definitiva fa luce suchi ha la custodia dei poteri dello Stato.La Magistratura non può operare con il col-

tello puntato alla gola, Berlusconisostiene di sentirlo sulla sua gola.Le verità servono non per dare armi

alla contesa politica ma per rafforzarela vita democratica.

La responsabilità pure... però, manca. Scrive Sergio Romano sul Corriere: “Accadespesso che le opposizioni preferiscano man-dare a casa il Governo piuttosto che dargliuna mano a vincere una partita nazionale(Mediobanca, Edison, Generali, BNL, oggiforse Parmalat, domani forse Alitalia)”.Ancora più delicato è il punto della missio-ne in LibiaSi comprende il timore di non mettere indiscussione il carcere duro, l'opinione pub-blica aspetta ancora garanzie sulla certezzadelle pene, perciò neanche l'opposizione“rischia” sull'argomento una posizione“umanitaria”.Ma non si comprende il fatto che non sidichiari d'accordo per tempi ragionevolmen-te brevi dei processi, sul grandissimo abusoche si fa delle intercettazioni, sulla ipotesi di“cura speciale” che viene riservata a Berlu-sconi rispetto a De Benedetti o a Monteze-molo.Prima c'erano i “progressisti” a puntate, fin-ché ci sarà Berlusconi staranno fuori servi-zio.Liberi da questa ossessione dovranno mette-re “la coda di riserva”, assumendo posizionicoerenti. Anzi no, non basta, dovrannoanche essere rassicurati.

CONTROMANO di FILIPPO TODAROI DRAGHI DEL GIAMBELLINO

I fetenti, della nostra ridente colonia penale d’Aspromonte, vanno avanti imperter-riti nella loro idea. Volevano diventare banchieri la settimana scorsa, ricordate? Behanno pecche di ogni genere, ma anche il dono della perseveranza. E mentre i Pla-tioti sono tornati a dedicarsi al pane, all’olio e al formaggio, rincuorati dal mieledel nostro direttore, abbandonando l’ idea di quotarsi in borsa. I nostri malacarneproseguono sulla via della beatificazione. Hanno scritto alle banche di mezzomondo per riavere i risparmi di una vita di ruberie. Ma la burocrazia incombe, itempi si dilatano. Nell’attesa si allenano coi soldi del monopoli, trovati nei pacchidono che l’ONU, periodicamente ci scarica dal cielo. I draghi, nel mondo esterno,che banchieri già lo sono, e santi, inevitabilmente, lo diventeranno, viaggiano. Quel-lo del Giambellino è volato a Parigi. In ginocchio, davanti a Notre Carlà de Paris,ha reso grazie al signore (sempre di Carlà). Ne cantato le lodi, ricordando il carita-tevole amore per i poveri del mondo, e l’accoglienza ai pellegrini che vengono dalontano. E lontano li andranno a trovare, in volo sopra i cieli libici a portare la novella, selet-tiva e non indiscriminata sia ben chiaro, dei draghi. Il drago di via Nazionale, conorigini nella periferia milanese, allena le ali. Vola da tanto, e agli spostamenti c’è abi-tuato, ma comunque un volo fino a Bruxelles è pur sempre impegnativo. E la BCE non sarà la BDA d’Aspromonte, ma dirigerla richiede doti che solo i dra-ghi hanno. Ma non tutti i salmi finiscono in gloria, neanche quando a cantarli sonoi draghi, che un po’ ai caccia ci assomigliano. Il loro fuoco per quanto amico qual-che vittima la fa. Di solito ci vanno di mezzo le anatre, che stupidamente tagliano ilpasso ai draghi, ignorando l’importanza del volo. Qualche volta le penne ce le rimet-tono anche i rapaci, che solitamente volano più in basso dei draghi. Sono i falchipadani, che hanno forma d’aquila e cuore di piccione. Mostrano artigli che quasisempre si trasformano in unghie laccate. Il mondo continua a essere sempre e solodei draghi, vengano dal Giambellino o meno. Chi non è drago non voli, che, inevi-tabilmente, farà la fine del pollo.

dirette a limitare il potere dei gover-nanti. Per raggiungere questo obietti-vo è sufficiente togliere al potere poli-tico il monopolio della forza e trasfor-mare i governanti (non c'è più bisognodi legislatori e perciò non c'è bisognodel parlamento) in persone incaricatedi amministrare, alla stregua degliamministratori delegati delle grandisocietà per azioni. La loro diventa una mera funzione ditutela, se sbagliano non rispondono dialcun reato, è sufficiente che risarci-scano il danno. Adesso possiamo pas-sare dalla teoria alla pratica. Lasciamostare le quotidiane esternazioni delPresidente del Consiglio, del suopotente ministro dell'Economia e ditutti i suoi fedeli seguaci; lasciamostare le c.d. “leggi ad personam” o diprotezione e concentriamoci unica-mente sui provvedimenti adottati negliultimi anni. E' sufficiente farne l'elen-co. La riforma Gelmini della scuolaprima e dell'Università poi; i tagli indi-scriminati e selvaggi all'istruzione; lariduzione del personale docente e tec-nico-amministrativo; le sovvenzionialla scuola privata; gli interventi delministro Brunetta sulla PubblicaAmministrazione; la regionalizzazio-ne forzata del servizio sanitario; leriforme federaliste di stampo feudale;la continua riforma del sistema pensio-

nistico che comprende occulte sforbi-ciate a pensioni e TFR, innalzamentodell'età pensionabile e rinvii nel paga-mento delle pensioni; tolleranza dell'e-vasione fiscale; “scudi” vari per i capi-tali; accanimento fiscale sui redditi dilavoro dipendente ed in ultimo, rifor-ma della giustizia civile medianteintroduzione della “conciliazioneobbligatoria”, cioè di una forma di pri-vatizzazione del processo civile, sonotutti esempi di applicazione concretadi teorie anarco-capitaliste. Mentre ilvolgo si diverte con le barzellette sala-ci del Premier, sghignazza con ilbunga-bunga e segue con crescenteinteresse le pruriginose avventure diRuby e compagne; mentre la presuntaOpposizione si arrovella e si affaticadietro le fantasmagoriche trovate diu-turne del Premier, “Lor Signori” -quelli di sempre - hanno trovato unanuova ideologia, per di più “anarchi-ca”, che gli permette di continuare acomandare alla faccia nostra. Berlu-sconi ha fatto proprio il vecchio mottodel marchese del Grillo, “perché Io sòio e voi nun siete un c….” E se luidovesse cadere, c'è pronto Luca Cor-dero di Montezemolo, altro anarco-capitalista di razza.L'importante è che il gioco continui.

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RUGGERO CALVANO

FUEGOdi FRANCO CRINÒ

DOVRANNOMETTERELA CODA DI RISERVA

forse. In fondo Bossi è un pazzo, masi sa che i folli dicon sempre la verità.Tanto è vero che Berlusconi è convin-to che verrà ri-votato, ri-osannato, ri-pescato, ri-assolto, ri-evocato. Ma …chissà. Certo l'alternativa? Ma …chissà. Si potrebbe guardare all'Italiadei Valori che con il congiuntivoappreso di Di Pietro ha ormai unvalore aggiunto: l'italiano. Oppure aBersani che, parliamoci chiaro, sastare anche sui tetti che scottano manon si scotta mai. Si scottano gli italiani. Bhe, si sa, ilculo bruciato degli altri fa sempremeno male. O ancora i vari Bocchi-no, Fini, Casini, Bindi … cribbioquanti ce ne stanno!Ma ne valesseuno, perdio!Gli italiani avrebbero daessere incazzati … invece? Ma…chissà. Sono indecisi. C'eravamotanto esagitati per il nucleare ma inu-tilmente. Non ci sarà più nessun refe-

rendum. Così è deciso!Bhe poi se lecentrali li avessero fatte al Sud, pocomale. Si sa, tra la mondezza, la crimi-nalità e tante altre fetecchie, potevastarci anche il nucleare! A pensarci cisarebbe da grattarsi la pancia dallerisate. Ma come! Tutte queste centra-li si sarebbero materializzate dallemani della classe dirigente italianacome il mondo dalle mani di nostroSignore in meno di sei giorni e, dia-mine, un po' di super poteri per finirela Salerno - Reggio Calabria, ripulireNapoli, stabilizzare i precari ( dellascuola e non), ripulire la Sanità, rifor-mare la classe politica e … infinetogliervi anche dalle balle, cara classepolitica italiana, no? Non è rimastopiù nulla per fare questo miracolo.Non ci resta che piangere, allora.Avendo ormai compreso che la poli-tica italiana è una gran cagata.

Filomena Cataldo

Nessuno me ne voglia. E nessuno immagini, per favore, che ce l’abbia con qualcunoin particolare o che sia improvvisamente preda di irrefrenabile attacco di gelosia o disterile presunzione. Ma il panorama dei candidati alle prossime elezioni amministrative nel nostro terri-torio, sia che corrano per il Comune che per la Provincia, mi appare alquanto insuffi-ciente. Non certamente nei numeri (anzi, ne sarebbero bastati la metà e forse anche

meno!) ma sicuramente nel bagaglio culturale che ciascuno ha avuto modo di manifestare fin qui,e che sicuramente metterà in mostra ancora nei prossimi giorni, nel corso delle varie manifesta-zioni pubbliche e nelle meritorie trasmissioni televisive private che ce li portano fin dentro casa. Sia ben chiaro sin dall’inizio: quando, a proposito dei candidati, scrivo di bagaglio culturale nonmi riferisco tanto al possesso di un diploma o di una laurea, o ad un certo patrimonio personaledi conoscenze e di erudizioni (che comunque non guastano mai, se non sono infruttuose e fini ase stesse), e neanche ad un decente uso, da parte loro, della grammatica e della sintassi (merceassai rara di questi tempi che in ogni modo sarebbe molto gradita), quanto soprattutto ad unadimestichezza col territorio e le sue peculiarità, ad una visione chiara dei problemi che affliggo-no l’area per la quale aspirano a rappresentarci e ad un conseguente (possibilmente intelligentee lungimirante) programma di intervento e di risanamento. Mi pare il minimo che si possa e sidebba pretendere da un candidato che si propone di amministrare in nome e per conto nostro.Ma da questo punto di vista, non so se l’avete notato, salvo qualche eccezione, nella quale natu-ralmente ognuno può a suo piacimento riconoscersi, buio totale.Ecco perché, dicevo, il panorama appare insufficiente, per usare un eufemismo.Santini ben occultati, ma a portata di mano, che tirano fuori, lesti, non si sa da dove con aria fur-tiva e complice allo stesso tempo, accennano ad un sorriso forzato, ti porgono il cartoncino colo-rato con la loro effige giuliva e ti chiedono il voto. Non ti dicono altro, praticamente neanche tiparlano. Non gli interessa altro: solo il voto. “Per farne che?” - chiede, più o meno, il giornalista di turno - “Con quali prospettive, per attua-re quale programma…?” E lì molti, su queste domande a tradimento, si inceppano. Quasi tutti annaspano, almeno per ilmomento iniziale. Ma poi si riprendono. Sguardo rivolto al cielo, nel vuoto, quasi a cercare l’ispi-razione, danno fondo a tutte le loro conoscenze. E farfugliano di Fini e Casini, di Berlusconi, Ber-sani e Bossi e anche di Libia e Gheddafi, come fossero al Bar dello Sport e stessero partecipandoal concorso su chi la spara più grossa e più surreale. Ma sì, parlano anche di problematiche locali. Ma non dicono niente di nuovo. Elencano i proble-mi che tutti conosciamo, danno ad intendere che possono risolverli e non accennano ad una solapossibile via (che sia una) da seguire, ad una programmazione percorribile (che sia una), per rag-giungere lo scopo.Non tutti, per fortuna!Non sarebbe male d’ora in poi se, come ha detto provocatoriamente Giuliano Amato nei giorniscorsi, anzi che delle quote rosa i diversi schieramenti politici si preoccupassero maggiormente diuna sorta di quota culturale, difficile da definire, ma di sicuro miglioramento generale.

ALTRO CHE QUOTE ROSA

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L’OROSCOPO

En CavaleZona Cesarini di Benjamin Boson

ARIETEGrandi soddisfazioni per chi è in attesa da tantotempo di novità. Non mancheranno infatti idee,spirito di inizìativa e genialità. La priorità agliimpegni più importanti. Tanto svago e pazienza peraffontare con forza tutti i bellissimi impegni futuri.

TOROAlcune situazioni vi spiazzeranno, ma non per-dete la calma e la pazienza. Troverete il buonumore grazie all’arrivo di una bella notizia edell’aiuto e del conforto degli amici più cari chevi faranno ritrovare la fiducia.

GEMELLILa settimana inizia alla grande! Non fate peròscelte affrettate delle quali potreste pentirvi inpreda all’euforia. Portate a termine tutti i vostriimpegni e non intraprendete nuove iniziativesenza che siano veramente necessarie. La giustapriorità ad ogni cosa.

CANCROIl vostro cervello ha bisogno di relax per fronteg-giare ostacoli e difficoltà ma non fatevi prenderedalla paura e dalla fretta. Piccoli problemi inamore e nel lavoro vi sconforteranno ma stiatetranquilli, si attendono periodi molto più positivi.

LEONEFascino e buonumore saranno le vostre armimigliori soprattutto in Amore grazie a nuovi incon-tri e nuove “conquiste”. Al lavoro, genialità e spiri-to di iniziativa vi porteranno a mettere in pienotutte le vostre qualità migliori, dando il meglio divoi stessi.

VERGINENell’aria novità, imprevisti e colpi di scena vipotranno spiazzare ma saprete fronteggiarlimolto bene. Ci saranno proposte di lavoro allet-tanti . Prendete le cose con calma valutando ipro e i contro della situazione !

BILANCIANon è un periodo rose e fiori per gli innamora-ti. Concedetevi una pausa e riflettete. La calmapotrà riportare il sereno nella coppia. Periodonon bello anche per i single attratti da soggetti“belli e impossibili”.

SCORPIONEMarte è con voi e se il vostro nome inizia per“P” ed avete un parente candidato, vincerete leelezioni comunali per 1 voto (grazie anche aivostri fantasioni brindisi in campagna elettora-le). Presto un corteggiatore busserà alla vostraporta seguito da 7 trattori carichi di rose rosse.SAGITTARIOE’ tornato a splendere il sole dopo i momentibui e di difficoltà passati anche con la personaamata. Determinazione, passione e intrapren-denza vi renderanno vincenti al lavoro e nellavita.

CAPRICORNOE’ un momento di forte stanchezza e debilita-zione sia al lavoro che in Amore. Evitate diprendere iniziative. Aspettate di essere dinuovo lucidi e sereni. Con molto relax questoperiodo passerà in fretta.

ACQUARIONuovi orizzonti e sbocchi in ambito lavorativo.Per i single ci saranno incontri emozionanti eper gli innamorati Venere sarà maestra dellaseduzione. Un viaggio con la persona amatasarà l’opportunità di chiarire stuazioni spiace-voli che vi portate indietro da un pezzo.

PESCISarà una settimana molto positiva sia per chi haun’attività autonoma che non. Avrete le armi giu-ste per vivere una settimana intensa e serena anchein ambito sentimentale. L’importante è non perde-re mai l’entusiasmo.

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Dai che alla fine non ci credevate più? Mi seguivate distrattamente, come si fa con i pazzi o con i vecchi. Come fa chicura le rubriche del giornale, che nonostante io da mesi abbia confessato il mio vero nome, Bowson, figlio dell'ar-cobaleno, continua a scrivere boson, come i frequentatori di via Stalingrado a Bologna. E invece è fatta. Siamo fuorida Pasqua. Abbiamo anticipato i tempi e colto tutti di sorpresa. E vi abbiamo detto qualche bugia, non era man-

canza di fiducia. C'era la certezza che fra voi ci fosse un giuda. Anzi, un traditore. Perché Giuda, sembra non sia più un sino-nimo del tradimento. Almeno ad andare dietro alle cavolate del pastorello, che afferma di aver trovato in Aspromonte docu-menti che metterebbero in discussione parecchie teorie, storiche e religiose. E lui approfittando del fatto che non si usano piùi bei roghi di una volta, le spara grosse. Ha trovato il Custode, dice. Un certo Leon Morgan, discendente di un antico popo-lo ormai in estinzione. Ma questa è un'altra storia, e ne riparleremo. Volpiani è stato bravo, con l'Huey ci sa fare, non c'è chedire. Certo non è ai miei livelli, ma il mezzo milione di dollari se l'è guadagnato. E' filato tutto liscio, i matons, per la festa,invece del foie gras di povere oche si sono rosi il loro, di fegato. Al posto della colomba pasquale hanno ingoiato lo schifosorospo che gli abbiamo servito. Siamo latitanti, o come dicono in Francia “en cavale”. E regola principe, per i ricercati che nonvogliono essere beccati, è tagliare i ponti col passato. Recidere i legami con gli affetti, soprattutto di letto. Fortuna che l'uni-co mio legame sia il mio rapporto epistolare con voi. Sono certo che non mi venderete, che terrete il segreto. Sono l'unicoevento eccitante della vostra vita, sarebbe stupido vendermi per qualche soldo. Quello che vi offro non ha prezzo, vi portofuori dalle regole. Avrete il buono dell'infrazione senza rischiare ammende. Continuerò a scrivervi. Vi farò avere mie notizie,e non prendetevela se ogni lettera avrà una provenienza diversa. Non è mancanza di fiducia, si chiama prudenza. Mi sonofidato già degli amici, ritrovandomi a Fleury. Ho già dato alla coglionaggine e non ci ricasco. Sono en cavale amici, e voi civerrete. Preparate un alloggio, chissà che non venga a trovarvi nelle vostre case. Guardatevi alle spalle, e occhio ai flics, aveteun amico latitante e l'attenzione è d'obbligo.

Cerimonia degli addi

La morte non è niente.Sono solamente passa-to dall'altra parte: ècome fossi nascosto

nella stanza accanto. Io sonosempre io e tu sei sempre tu.Quello che eravamo primal'uno per l'altro lo siamo anco-ra .Chiamami con il nome chemi hai sempre dato, che ti èfamiliare; parlami nello stessomodo affettuoso che hai sem-pre usato . Non cambiare tonodi voce, non assumere un'ariasolenne o triste. Continua aridere di quello che ci facevaridere, di quelle piccole coseche tanto ci piacevano quandoeravamo insieme. Prega, sorri-di, pensami! Il mio nome siasempre la parola familiare diprima: pronuncialo senza laminima traccia d'ombra o ditristezza. La nostra vita conser-va tutto il significato che hasempre avuto: è la stessa diprima, c'è una continuità chenon si spezza. Perché dovreiessere fuori dai tuoi pensieri edalla tua mente, solo perchésono fuori dalla tua vista?Non sono lontano, sono dall'al-tra parte, proprio dietro l'an-golo. Rassicurati, va tuttobene. Ritroverari il mio cuore,ne ritroverai la tenerezza puri-ficata. Asciuga le tue lacrime enon piangere, se mi ami: il tuosorriso è la mia pace.

S. Agostino

Nel ricordo di DOMENICO FIGLIOMENI

Il tuo sorriso è la mia pace

Le belle foto di Osvaldo Pieroni raccontano alcuni momenti delle ultime Corrireggio, appuntamento della primavera reggina, che Legambienteorganizza dal 1983. Mettono inoltre a fuoco altri momenti recenti di un lungo cammino di lotte: della manifestazione no 'ndrangheta del 25settembre scorso o quelle contro il ponte e per lo Stretto Patrimonio dell'Umanità, o del Primo Maggio dello scorso anno a Rosarno. Attraversola sequenza suggestiva di volti, di gruppi, di piedi, di sguardi, di colori vengono rappresentati frammenti di dialogo e solidarietà. La mostrafotografica è esposta sul tapis roulant di Reggio, da giovedì scorso.

OSVALDO PIERONI E LEGAMBIENTE RACCONTANO LACALABRIA

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