Ricerca sull'origine delle idee del sublime e del bello...bello e il sublime, che per l'innanzi eran...

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Edmond Burke Ricerca sull'origine delle idee del sublime e del bello www.liberliber.it Edmond Burke Ricerca sull'origine delle idee del sublime e del bello www.liberliber.it

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Page 1: Ricerca sull'origine delle idee del sublime e del bello...bello e il sublime, che per l'innanzi eran considerati due gradi del medesimo «bello di natura». Oggi, poi, l'este-tica

Edmond BurkeRicerca sullorigine delle idee del

sublime e del bello

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sublime e del bello

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QUESTO E-BOOK

TITOLO Ricerca sullorigine delle idee del sublimee del belloAUTORE Burke EdmondTRADUTTORE CURATORE Baratono AdelchiNOTE CODICE ISBN E-BOOK n d

DIRITTI DAUTORE no

LICENZA questo testo egrave distribuito con la licenzaspecificata al seguente indirizzo Internethttpwwwliberliberitonlineoperelibrilicenze

COPERTINA n d

TRATTO DA Ricerca sullorigine delle idee del su-blime e del bello Edmund Burke a cura di AdelchiBaratono - Milano Minuziano 1945 - 306 p 17cm

CODICE ISBN FONTE n d

1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL 21 giugno 2018

2

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TRATTO DA Ricerca sullorigine delle idee del su-blime e del bello Edmund Burke a cura di AdelchiBaratono - Milano Minuziano 1945 - 306 p 17cm

CODICE ISBN FONTE n d

1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL 21 giugno 2018

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INDICE DI AFFIDABILITA 1 0 affidabilitagrave bassa 1 affidabilitagrave standard 2 affidabilitagrave buona 3 affidabilitagrave ottima

SOGGETTOPHI001000 FILOSOFIA Estetica

DIGITALIZZAZIONEPaolo Alberti paoloalbertiiolit

REVISIONERaffaele Fantazzini raffaelefantazzinigmailcom

IMPAGINAZIONEPaolo Alberti paoloalbertiiolit

PUBBLICAZIONECatia Righi catia_righitinit

3

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SOGGETTOPHI001000 FILOSOFIA Estetica

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4

Indice generale

Liber Liber4INTRODUZIONE12INTRODUZIONE41

IL GUSTO41PARTE PRIMA66

I ndash LA NOVITAgrave66II ndash DOLORE E PIACERE67III ndash DIFFERENZA FRA CESSAZIONE DI DOLO-RE E PIACERE REALE70IV ndash DILETTO E PIACERE COME OPPOSTI LUNO ALLALTRO72V ndash GIOIA E ANGOSCIA74VI ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONOALLA PRESERVAZIONE DI SE STESSI76VII ndash IL SUBLIME77VIII ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONO ALLA SOCIETAgrave78IX ndash LA CAUSA ULTIMA DELLA DIFFERENZA FRA LE PASSIONI CHE RIGUARDANO LA PRE-SERVAZIONE DI SE STESSI E QUELLE CHE RI-GUARDANO LA SOCIETAgrave DEI SESSI80X ndash LA BELLEZZA81XI ndash SOCIETAgrave E SOLITUDINE83XII ndash SIMPATIA IMITAZIONE E AMBIZIONE 84

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Indice generale

Liber Liber4INTRODUZIONE12INTRODUZIONE41

IL GUSTO41PARTE PRIMA66

I ndash LA NOVITAgrave66II ndash DOLORE E PIACERE67III ndash DIFFERENZA FRA CESSAZIONE DI DOLO-RE E PIACERE REALE70IV ndash DILETTO E PIACERE COME OPPOSTI LUNO ALLALTRO72V ndash GIOIA E ANGOSCIA74VI ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONOALLA PRESERVAZIONE DI SE STESSI76VII ndash IL SUBLIME77VIII ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONO ALLA SOCIETAgrave78IX ndash LA CAUSA ULTIMA DELLA DIFFERENZA FRA LE PASSIONI CHE RIGUARDANO LA PRE-SERVAZIONE DI SE STESSI E QUELLE CHE RI-GUARDANO LA SOCIETAgrave DEI SESSI80X ndash LA BELLEZZA81XI ndash SOCIETAgrave E SOLITUDINE83XII ndash SIMPATIA IMITAZIONE E AMBIZIONE 84

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XIII ndash LA SIMPATIA85XIV ndash GLI EFFETTI DELLA SIMPATIANELLE DISGRAZIE DEGLI ALTRI86XV ndash GLI EFFETTI DELLA TRAGEDIA88XVI ndash LIMITAZIONE91XVII ndash LAMBIZIONE93XVIII ndash RICAPITOLAZIONE94XIX ndash CONCLUSIONE96

PARTE SECONDA100I ndash LA PASSIONE CAUSATA DAL SUBLIME 100II ndash IL TERRORE101III ndash LOSCURITAgrave102IV ndash DIFFERENZA FRA LA CHIAREZZA E LOSCURITAgrave RIGUARDO ALLE PASSIONI104V ndash LA POTENZA111VI ndash LA PRIVAZIONE120VII ndash LA VASTITAgrave121VIII ndash LINFINITAgrave123IX ndash LA SUCCESSIONE E LUNIFORMITAgrave124X ndash LA GRANDEZZA NELLE COSTRUZIONI127XI ndash IL NON-FINITO NEGLI OGGETTIPIACEVOLI128XII ndash LA DIFFICOLTAgrave129XIII ndash LA MAGNIFICENZA130XIV ndash LA LUCE132XV ndash LA LUCE NELLA COSTRUZIONE135XVI ndash IL COLORE CONSIDERATO COME CAU-SA DEL SUBLIME136XVII ndash IL SUONO E LO STREPITO137

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XIII ndash LA SIMPATIA85XIV ndash GLI EFFETTI DELLA SIMPATIANELLE DISGRAZIE DEGLI ALTRI86XV ndash GLI EFFETTI DELLA TRAGEDIA88XVI ndash LIMITAZIONE91XVII ndash LAMBIZIONE93XVIII ndash RICAPITOLAZIONE94XIX ndash CONCLUSIONE96

PARTE SECONDA100I ndash LA PASSIONE CAUSATA DAL SUBLIME 100II ndash IL TERRORE101III ndash LOSCURITAgrave102IV ndash DIFFERENZA FRA LA CHIAREZZA E LOSCURITAgrave RIGUARDO ALLE PASSIONI104V ndash LA POTENZA111VI ndash LA PRIVAZIONE120VII ndash LA VASTITAgrave121VIII ndash LINFINITAgrave123IX ndash LA SUCCESSIONE E LUNIFORMITAgrave124X ndash LA GRANDEZZA NELLE COSTRUZIONI127XI ndash IL NON-FINITO NEGLI OGGETTIPIACEVOLI128XII ndash LA DIFFICOLTAgrave129XIII ndash LA MAGNIFICENZA130XIV ndash LA LUCE132XV ndash LA LUCE NELLA COSTRUZIONE135XVI ndash IL COLORE CONSIDERATO COME CAU-SA DEL SUBLIME136XVII ndash IL SUONO E LO STREPITO137

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XVIII ndash LA SUBITANEITAgrave138XIX ndash LINTERMITTENZA139XX ndash GLI URLI DEGLI ANIMALI140XXI ndash LODORATO E IL GUSTOCOSE AMARE E ODORI CATTIVI141XXII ndash LA SENSIBILITAgrave ndash IL DOLORE143

PARTE TERZA145I ndash LA BELLEZZA145II ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSA DEL-LA BELLEZZA NEI VEGETALI147III ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSA DEL-LA BELLEZZA NEGLI ANIMALI151IV ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSA DEL-LA BELLEZZA NELLA SPECIE UMANA153V ndash ALTRE CONSIDERAZIONISULLA PROPORZIONE161VI ndash LA CONVENIENZA NON Egrave CAUSA DI BEL-LEZZA164VII ndash I VERI EFFETTI DELLA CONVENIENZA168VIII ndash RICAPITOLAZIONE171IX ndash LA PERFEZIONE NON Egrave CAUSA DI BEL-LEZZA172X ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POSSA ES-SERE APPLICATA ALLE QUALITAgrave DELLA MENTE173XI ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POSSA ESSERE APPLICATA ALLA VIRTUgrave175XII ndash LA CAUSA REALE DELLA BELLEZZA 176

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XVIII ndash LA SUBITANEITAgrave138XIX ndash LINTERMITTENZA139XX ndash GLI URLI DEGLI ANIMALI140XXI ndash LODORATO E IL GUSTOCOSE AMARE E ODORI CATTIVI141XXII ndash LA SENSIBILITAgrave ndash IL DOLORE143

PARTE TERZA145I ndash LA BELLEZZA145II ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSA DEL-LA BELLEZZA NEI VEGETALI147III ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSA DEL-LA BELLEZZA NEGLI ANIMALI151IV ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSA DEL-LA BELLEZZA NELLA SPECIE UMANA153V ndash ALTRE CONSIDERAZIONISULLA PROPORZIONE161VI ndash LA CONVENIENZA NON Egrave CAUSA DI BEL-LEZZA164VII ndash I VERI EFFETTI DELLA CONVENIENZA168VIII ndash RICAPITOLAZIONE171IX ndash LA PERFEZIONE NON Egrave CAUSA DI BEL-LEZZA172X ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POSSA ES-SERE APPLICATA ALLE QUALITAgrave DELLA MENTE173XI ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POSSA ESSERE APPLICATA ALLA VIRTUgrave175XII ndash LA CAUSA REALE DELLA BELLEZZA 176

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XIII ndash LE COSE BELLE SONO PICCOLE176XIV ndash LA LEVIGATEZZA178XV ndash LA VARIAZIONE GRADUALE179XVI ndash LA DELICATEZZA181XVII ndash LA BELLEZZA NEL COLORE182XVIII ndash RICAPITOLAZIONE183XIX ndash LA FISONOMIA184XX ndash LOCCHIO185XXI ndash LA BRUTTEZZA186XXII ndash LA GRAZIA186XXIII ndash LELEGANZA E LA VISTOSITAgrave187XXIV ndash IL BELLO NEL TATTO188XXV ndash LA BELLEZZA NEI SUONI190XXVI ndash IL GUSTO E LODORATO192XXVII ndash CONFRONTO TRA IL SUBLIME E IL BELLO193

PARTE QUARTA1961 ndash LA CAUSA EFFICIENTE DEL SUBLIME E DEL BELLO196II ndash LASSOCIAZIONE198III ndash LA CAUSA DEL DOLORE E DELLA PAURA199IV ndash CONTINUAZIONE201V ndash COME SI DETERMINA IL SUBLIME203VI ndash COME IL DOLORE PUOgrave ESSERECAUSA DI GODIMENTO204VII ndash LESERCIZIO Egrave NECESSARIO PER GLI OR-GANI PIUgrave DELICATI206VIII ndash PERCHEgrave COSE NON PERICOLOSE PRO-

8

XIII ndash LE COSE BELLE SONO PICCOLE176XIV ndash LA LEVIGATEZZA178XV ndash LA VARIAZIONE GRADUALE179XVI ndash LA DELICATEZZA181XVII ndash LA BELLEZZA NEL COLORE182XVIII ndash RICAPITOLAZIONE183XIX ndash LA FISONOMIA184XX ndash LOCCHIO185XXI ndash LA BRUTTEZZA186XXII ndash LA GRAZIA186XXIII ndash LELEGANZA E LA VISTOSITAgrave187XXIV ndash IL BELLO NEL TATTO188XXV ndash LA BELLEZZA NEI SUONI190XXVI ndash IL GUSTO E LODORATO192XXVII ndash CONFRONTO TRA IL SUBLIME E IL BELLO193

PARTE QUARTA1961 ndash LA CAUSA EFFICIENTE DEL SUBLIME E DEL BELLO196II ndash LASSOCIAZIONE198III ndash LA CAUSA DEL DOLORE E DELLA PAURA199IV ndash CONTINUAZIONE201V ndash COME SI DETERMINA IL SUBLIME203VI ndash COME IL DOLORE PUOgrave ESSERECAUSA DI GODIMENTO204VII ndash LESERCIZIO Egrave NECESSARIO PER GLI OR-GANI PIUgrave DELICATI206VIII ndash PERCHEgrave COSE NON PERICOLOSE PRO-

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DUCONO UNA PASSIONE SIMILE AL TERRORE207IX ndash PERCHEgrave GLI OGGETTI VISIVI DI GRANDI DIMENSIONI SONO SUBLIMI207X ndash PERCHEgrave LUNITAgrave Egrave NECESSARIA PER LA VASTITAgrave209XI ndash LINFINITO ARTIFICIALE211XII ndash LE VIBRAZIONI DEVONOESSERE SIMILI212XIII ndash LEFFETTO DELLA SUCCESSIONENEGLI OGGETTI VISIVI213XIV ndash LOPINIONE DEL LOCKE RIGUARDO ALLOSCURITAgrave216XV ndash LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILEPER PROPRIA NATURA218XVI ndash PERCHEgrave LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILE220XVII ndash GLI EFFETTI DEL NERO222XVIII ndash EFFETTI ATTENUATI DEL NERO224XIX ndash LA CAUSA FISICA DELLAMORE225XX PERCHEgrave LA LEVIGATEZZA Egrave BELLA227XXI IL CARATTERE DELLA DOLCEZZA228XXII ndash LA DOLCEZZA RILASSANTE231XXIII ndash PERCHEgrave LA VARIETAgrave Egrave BELLA233XXIV ndash INTORNO ALLA PICCOLEZZA235XXV ndash IL COLORE239

PARTE QUINTA241I ndash LE PAROLE241II ndash LEFFETTO COMUNE DELLA POESIA NON IN QUANTO SUSCITA LE IDEE DELLE COSE 242

9

DUCONO UNA PASSIONE SIMILE AL TERRORE207IX ndash PERCHEgrave GLI OGGETTI VISIVI DI GRANDI DIMENSIONI SONO SUBLIMI207X ndash PERCHEgrave LUNITAgrave Egrave NECESSARIA PER LA VASTITAgrave209XI ndash LINFINITO ARTIFICIALE211XII ndash LE VIBRAZIONI DEVONOESSERE SIMILI212XIII ndash LEFFETTO DELLA SUCCESSIONENEGLI OGGETTI VISIVI213XIV ndash LOPINIONE DEL LOCKE RIGUARDO ALLOSCURITAgrave216XV ndash LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILEPER PROPRIA NATURA218XVI ndash PERCHEgrave LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILE220XVII ndash GLI EFFETTI DEL NERO222XVIII ndash EFFETTI ATTENUATI DEL NERO224XIX ndash LA CAUSA FISICA DELLAMORE225XX PERCHEgrave LA LEVIGATEZZA Egrave BELLA227XXI IL CARATTERE DELLA DOLCEZZA228XXII ndash LA DOLCEZZA RILASSANTE231XXIII ndash PERCHEgrave LA VARIETAgrave Egrave BELLA233XXIV ndash INTORNO ALLA PICCOLEZZA235XXV ndash IL COLORE239

PARTE QUINTA241I ndash LE PAROLE241II ndash LEFFETTO COMUNE DELLA POESIA NON IN QUANTO SUSCITA LE IDEE DELLE COSE 242

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III ndash LE PAROLE GENERICHE PRECEDONO LE IDEE245IV ndash LEFFETTO DELLE PAROLE246V ndash ESEMPI IN CUI LE PAROLE POSSONO COL-PIRE SENZA SUSCITARE IMMAGINI248VI ndash LA POESIA NON Egrave STRETTAMENTE UNARTE IMITATIVA255VII ndash COME LE PAROLE INFLUISCONO SULLE PASSIONI256

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III ndash LE PAROLE GENERICHE PRECEDONO LE IDEE245IV ndash LEFFETTO DELLE PAROLE246V ndash ESEMPI IN CUI LE PAROLE POSSONO COL-PIRE SENZA SUSCITARE IMMAGINI248VI ndash LA POESIA NON Egrave STRETTAMENTE UNARTE IMITATIVA255VII ndash COME LE PAROLE INFLUISCONO SULLE PASSIONI256

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EDMUND BURKE

RICERCA SULLORIGINE DELLEIDEE DEL SUBLIME E DEL BELLO

a cura di

Adelchi Baratono

Titolo originaleA PHILOSOPHICAL INQUIRY INTO THE ORIGIN OF

OUR IDEAS OF THE SUBLIME AND BEAUTIFUL1756

Traduzione di E C e R B

11

EDMUND BURKE

RICERCA SULLORIGINE DELLEIDEE DEL SUBLIME E DEL BELLO

a cura di

Adelchi Baratono

Titolo originaleA PHILOSOPHICAL INQUIRY INTO THE ORIGIN OF

OUR IDEAS OF THE SUBLIME AND BEAUTIFUL1756

Traduzione di E C e R B

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INTRODUZIONE

12

INTRODUZIONE

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Durante la laquogrande guerraraquo venne curata unedizio-ne completa delle Opere e Discorsi di Edmund Burkefilosofo e avvocato del secolo illuminista nato a Dubli-no nel 1729 da madre cattolica e da padre luteranotrasferitosi ventiduenne a Londra per terminare i suoistudi e abbracciar presto la vita politica morto nel1797 a Beaconsfield Sono otto volumi1 ai quali se nedebbon aggiungere altri quattro di Corrispondenza2migliaia di pagine che pochi fra noi cercheranno di co-noscere Forse ai liberali inglesi del 1917 ndash lanno dellaRivoluzione russa ndash interessava far rivivere il Burke po-litico tribuno dei whigs alla Camera dei Comuni maostile al movimento rivoluzionario francese al punto daprovocare infine (1791) la scissione del Partito liberalee la rottura col Fox suo costante amico I suoi scrittiantigiacobini durante e dopo la sua partecipazione allavita parlamentare esprimono molto chiaramente e confoga irlandese i sentimenti del liberalismo ingleseamante dellordine tradizionalista non meno dei tory ein fondo aristocratico messo di fronte agli eccessi del

1 Works and speeches Bohns Standard Library 8 voll 1917Ci sono anche tre volumi di Select Works ed Payne 1897

2 Corrispondence of E B Fitzwilliam and Burke 1844 An-che di questa ci sono le Select letters ed Laski 1922

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Durante la laquogrande guerraraquo venne curata unedizio-ne completa delle Opere e Discorsi di Edmund Burkefilosofo e avvocato del secolo illuminista nato a Dubli-no nel 1729 da madre cattolica e da padre luteranotrasferitosi ventiduenne a Londra per terminare i suoistudi e abbracciar presto la vita politica morto nel1797 a Beaconsfield Sono otto volumi1 ai quali se nedebbon aggiungere altri quattro di Corrispondenza2migliaia di pagine che pochi fra noi cercheranno di co-noscere Forse ai liberali inglesi del 1917 ndash lanno dellaRivoluzione russa ndash interessava far rivivere il Burke po-litico tribuno dei whigs alla Camera dei Comuni maostile al movimento rivoluzionario francese al punto daprovocare infine (1791) la scissione del Partito liberalee la rottura col Fox suo costante amico I suoi scrittiantigiacobini durante e dopo la sua partecipazione allavita parlamentare esprimono molto chiaramente e confoga irlandese i sentimenti del liberalismo ingleseamante dellordine tradizionalista non meno dei tory ein fondo aristocratico messo di fronte agli eccessi del

1 Works and speeches Bohns Standard Library 8 voll 1917Ci sono anche tre volumi di Select Works ed Payne 1897

2 Corrispondence of E B Fitzwilliam and Burke 1844 An-che di questa ci sono le Select letters ed Laski 1922

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Terrore e la preoccupazione delle conseguenze euro-pee3 Oggi del pari il laburismo inglese che si accingea mantenere le promesse fatte ai Domini in questa piugravegrande guerra potragrave consultare le pagine del Burke di-fensore dellIndia per oltre ventanni

Ma per noi il Burke fu ed egrave lautore di questa giova-nile sua Ricerca4 alla quale unicamente egrave legata la suafama E neppure si tratterebbe di unopera di grandeimportanza se fosse giusto il giudizio degli storici dellafilosofia secondo cui il suo maggior pregio consistereb-be nellaver precorso il Kant con la distinzione fra ilbello e il sublime che per linnanzi eran considerati duegradi del medesimo laquobello di naturaraquo Oggi poi leste-tica idealista con la sua faziosa saccenteria ha svalu-tato ancor piugrave il Burke che a suoi occhi ha limperdo-nabile colpa di cercare le cause del piacere estetico (ilbello) e del dolore estetico (il sublime) nella forma sen-sibile delle cose invece che nella spiritualitagrave dellintui-zione sgorgante soltanto dalla laquofantasia creatriceraquo

3 I due scritti piugrave importanti sono Reflexions on the Revolu-tion in France (1790) e Letters on a regicide Peace (1794)

4 Il titolo completo egrave A Philosaphical inquiry into the originof our ideas of the Sublime and Beautiful (1756) Qui dobbiamosubito avvertire il lettore che il termine laquoidearaquo presso i filosofiinglesi egrave usato col significato letterale di laquovisioneraquo ossia primadi tutto sensazione (immagine diretta ciograve che apprendiamo colsenso) in secondo luogo sulle idee semplici (come un colore unsuono ecc) si formano le idee composte e complesse (i laquoconcet-tiraquo) Si noti anche il termine laquomenteraquo che significa animo in ge-nere e non soltanto intelletto o memoria

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Terrore e la preoccupazione delle conseguenze euro-pee3 Oggi del pari il laburismo inglese che si accingea mantenere le promesse fatte ai Domini in questa piugravegrande guerra potragrave consultare le pagine del Burke di-fensore dellIndia per oltre ventanni

Ma per noi il Burke fu ed egrave lautore di questa giova-nile sua Ricerca4 alla quale unicamente egrave legata la suafama E neppure si tratterebbe di unopera di grandeimportanza se fosse giusto il giudizio degli storici dellafilosofia secondo cui il suo maggior pregio consistereb-be nellaver precorso il Kant con la distinzione fra ilbello e il sublime che per linnanzi eran considerati duegradi del medesimo laquobello di naturaraquo Oggi poi leste-tica idealista con la sua faziosa saccenteria ha svalu-tato ancor piugrave il Burke che a suoi occhi ha limperdo-nabile colpa di cercare le cause del piacere estetico (ilbello) e del dolore estetico (il sublime) nella forma sen-sibile delle cose invece che nella spiritualitagrave dellintui-zione sgorgante soltanto dalla laquofantasia creatriceraquo

3 I due scritti piugrave importanti sono Reflexions on the Revolu-tion in France (1790) e Letters on a regicide Peace (1794)

4 Il titolo completo egrave A Philosaphical inquiry into the originof our ideas of the Sublime and Beautiful (1756) Qui dobbiamosubito avvertire il lettore che il termine laquoidearaquo presso i filosofiinglesi egrave usato col significato letterale di laquovisioneraquo ossia primadi tutto sensazione (immagine diretta ciograve che apprendiamo colsenso) in secondo luogo sulle idee semplici (come un colore unsuono ecc) si formano le idee composte e complesse (i laquoconcet-tiraquo) Si noti anche il termine laquomenteraquo che significa animo in ge-nere e non soltanto intelletto o memoria

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Speriamo che questa edizione italiana faccia conoscereanche da noi lopera del Burke nella sua vera luce

Avanti tutto ci dobbiam collocare nel clima culturaleinglese intorno alla metagrave del sec XVIII Il primo e piugraveevidente carattere del tempo egrave lo laquoscientismoraquo di tuttiquesti autori di laquosaggiraquo e di laquoricercheraquo paralleloallenciclopedismo francese Dalla prefazione al Saggiosu lintelligenza umana di Giovanni Locke che apreletagrave dellilluminismo (1690) alla conclusione dei Prole-gomeni ad ogni futura metafisica che voglia presentarsicome scienza di Emanuele Kant che la chiudono(1783) non vha scritto filosofico il quale non tributi unincondizionato elogio al sapere scientifico e non mostridisdegno per le laquoragnatele della metafisicaraquo e per i volidella filosofia dei laquograndi sistemiraquo teologica o laicache fosse Da una parte le scienze matematiche e lameccanica razionale promosse da Cartesio e dallaltrale scienze fisiche e sperimentali promosse da Galileo eda Bacone serano incontrate sulla fine del Seicentonella fisica celeste del grande Newton sposando il rigo-re del calcolo alla scoperta delle leggi naturali mentreche sulla stessa via dellosservazione e dellesperimentosi aprivano i nuovi orizzonti della chimica e della biolo-gia alla conquista dei segreti della natura Tutti gli spi-riti serano orientati verso questa forma di sapere chesembrava la sola capace di una conoscenza certa edanche praticamente utile nelle sue applicazioni allavita ed avevano abbandonato la filosofia pura ossiarazionale ma metafisica per la scienza che oggi chia-

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Speriamo che questa edizione italiana faccia conoscereanche da noi lopera del Burke nella sua vera luce

Avanti tutto ci dobbiam collocare nel clima culturaleinglese intorno alla metagrave del sec XVIII Il primo e piugraveevidente carattere del tempo egrave lo laquoscientismoraquo di tuttiquesti autori di laquosaggiraquo e di laquoricercheraquo paralleloallenciclopedismo francese Dalla prefazione al Saggiosu lintelligenza umana di Giovanni Locke che apreletagrave dellilluminismo (1690) alla conclusione dei Prole-gomeni ad ogni futura metafisica che voglia presentarsicome scienza di Emanuele Kant che la chiudono(1783) non vha scritto filosofico il quale non tributi unincondizionato elogio al sapere scientifico e non mostridisdegno per le laquoragnatele della metafisicaraquo e per i volidella filosofia dei laquograndi sistemiraquo teologica o laicache fosse Da una parte le scienze matematiche e lameccanica razionale promosse da Cartesio e dallaltrale scienze fisiche e sperimentali promosse da Galileo eda Bacone serano incontrate sulla fine del Seicentonella fisica celeste del grande Newton sposando il rigo-re del calcolo alla scoperta delle leggi naturali mentreche sulla stessa via dellosservazione e dellesperimentosi aprivano i nuovi orizzonti della chimica e della biolo-gia alla conquista dei segreti della natura Tutti gli spi-riti serano orientati verso questa forma di sapere chesembrava la sola capace di una conoscenza certa edanche praticamente utile nelle sue applicazioni allavita ed avevano abbandonato la filosofia pura ossiarazionale ma metafisica per la scienza che oggi chia-

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miamo laquopositivaraquo e che allora si chiamava laquophiloso-phia naturalisraquo avente per suo oggetto reale la laquonatu-raraquo sostituita alla ricerca duna causalitagrave dordine spi-rituale dichiarata laquoimpossibileraquo perchegrave irraggiungibi-le dallumano intelletto seguendo perciograve il metodo del-la ricerca obbiettiva comera stato stabilito fino dalSaggiatore di Galilei e dal Novum Organum di Baconee rovesciando lantropocentrismo e lantropomorfismomedievali

Ben presto anche lo studio delluomo chera il campodella filosofia laquomoraleraquo con lintento di definire e dispiegare i valori umani (il vero e il certo il bene e luti-le il giusto e il santo il bello e il sublime) corrispon-denti alle nostre finalitagrave conoscitive e pratiche morali ereligiose scientifiche e artistiche si venne ad allinearesopra lo stesso piano di lavoro per fondare delle vere eproprie scienze morali alla scoperta della laquonaturadelluomoraquo Il maggiore dei filosofi inglesi DavidHume iniziando il suo Trattato della natura umana(1740) si proponeva di trasportare nel mondo dello spi-rito lo stesso metodo dindagine che Newton aveva usa-to nel mondo della natura per raggiungere una speciedi laquogeografia della menteraquo altrettanto chiara quanto lopuograve essere una geografia fisica Il metodo per questaindagine diciam cosigrave obbiettiva del soggetto umanoera giagrave stato teorizzato nel citato Saggio del Lockecome a traverso le sensazioni che ci fanno percepire lequalitagrave degli oggetti noi conosciamo il mondo esternoe sottoponendolo allosservazione e allanalisi ne sco-

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miamo laquopositivaraquo e che allora si chiamava laquophiloso-phia naturalisraquo avente per suo oggetto reale la laquonatu-raraquo sostituita alla ricerca duna causalitagrave dordine spi-rituale dichiarata laquoimpossibileraquo perchegrave irraggiungibi-le dallumano intelletto seguendo perciograve il metodo del-la ricerca obbiettiva comera stato stabilito fino dalSaggiatore di Galilei e dal Novum Organum di Baconee rovesciando lantropocentrismo e lantropomorfismomedievali

Ben presto anche lo studio delluomo chera il campodella filosofia laquomoraleraquo con lintento di definire e dispiegare i valori umani (il vero e il certo il bene e luti-le il giusto e il santo il bello e il sublime) corrispon-denti alle nostre finalitagrave conoscitive e pratiche morali ereligiose scientifiche e artistiche si venne ad allinearesopra lo stesso piano di lavoro per fondare delle vere eproprie scienze morali alla scoperta della laquonaturadelluomoraquo Il maggiore dei filosofi inglesi DavidHume iniziando il suo Trattato della natura umana(1740) si proponeva di trasportare nel mondo dello spi-rito lo stesso metodo dindagine che Newton aveva usa-to nel mondo della natura per raggiungere una speciedi laquogeografia della menteraquo altrettanto chiara quanto lopuograve essere una geografia fisica Il metodo per questaindagine diciam cosigrave obbiettiva del soggetto umanoera giagrave stato teorizzato nel citato Saggio del Lockecome a traverso le sensazioni che ci fanno percepire lequalitagrave degli oggetti noi conosciamo il mondo esternoe sottoponendolo allosservazione e allanalisi ne sco-

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priamo quei rapporti costanti che si chiamano le leggidella natura cosigrave a traverso la laquoriflessioneraquo o perce-zione interna che oggi diremmo lintrospezione possia-mo osservare le nostre attivitagrave subiettive e stabilirne leleggi Egli stesso ne dava lesempio mostrando il modocon cui si formano le idee composte e complesse per as-sociazione delle idee semplici o sensitive

Era cosigrave aperta la via alle scienze psicologiche dicui lassociazionismo fu un risultato riguardante lo stu-dio dellattivitagrave conoscitiva medesima La psicologia delSettecento fu lo studio obbiettivo delluomo in quantolaquoattivitagraveraquo (gli oggetti sono laquopassiviraquo) che per gli Ingle-si significa fondamentalmente volontagrave mossa dal senti-mento eccitato dagli oggetti e diretto dalle idee dellaconoscenza ma derivante a sua volta da impulsi istintiinteressi e laquogustiraquo di natura soggettiva Lo psicologi-smo (specialmente inglese) sperava in tal guisa di sco-prire luomo e le sue leggi come la fisica newtonianaaveva scoperto le leggi che regolano il cosmo visibile

Questa era infatti limpresa dellilluminismo fondareanche i piugrave alti valori umani non piugrave sopra la fede olautoritagrave o la rivelazione o altro qualsiasi principio in-dimostrabile e a priori bensigrave sopra la conoscenza laquodifattoraquo dei bisogni e dei sentimenti che stanno sotto lenostre attivitagrave e ci dirigono a finalitagrave oggettivamentevalide e universali A lor volta le scienze della naturadovevano fornire gli strumenti utili e le conoscenze pra-tiche per raggiungere quei fini inaugurando il periododellindustrialismo e del meccanicismo Il motto del Ri-

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priamo quei rapporti costanti che si chiamano le leggidella natura cosigrave a traverso la laquoriflessioneraquo o perce-zione interna che oggi diremmo lintrospezione possia-mo osservare le nostre attivitagrave subiettive e stabilirne leleggi Egli stesso ne dava lesempio mostrando il modocon cui si formano le idee composte e complesse per as-sociazione delle idee semplici o sensitive

Era cosigrave aperta la via alle scienze psicologiche dicui lassociazionismo fu un risultato riguardante lo stu-dio dellattivitagrave conoscitiva medesima La psicologia delSettecento fu lo studio obbiettivo delluomo in quantolaquoattivitagraveraquo (gli oggetti sono laquopassiviraquo) che per gli Ingle-si significa fondamentalmente volontagrave mossa dal senti-mento eccitato dagli oggetti e diretto dalle idee dellaconoscenza ma derivante a sua volta da impulsi istintiinteressi e laquogustiraquo di natura soggettiva Lo psicologi-smo (specialmente inglese) sperava in tal guisa di sco-prire luomo e le sue leggi come la fisica newtonianaaveva scoperto le leggi che regolano il cosmo visibile

Questa era infatti limpresa dellilluminismo fondareanche i piugrave alti valori umani non piugrave sopra la fede olautoritagrave o la rivelazione o altro qualsiasi principio in-dimostrabile e a priori bensigrave sopra la conoscenza laquodifattoraquo dei bisogni e dei sentimenti che stanno sotto lenostre attivitagrave e ci dirigono a finalitagrave oggettivamentevalide e universali A lor volta le scienze della naturadovevano fornire gli strumenti utili e le conoscenze pra-tiche per raggiungere quei fini inaugurando il periododellindustrialismo e del meccanicismo Il motto del Ri-

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nascimento laquosapere auderaquo (osa conoscere) fu la paro-la dordine di tanti infaticabili ricercatori i quali vede-vano nella scienza il piugrave potente strumento anche pervincere i pregiudizi e i preconcetti che tenevano gli uo-mini nellignoranza e nel servaggio allautoritarismopolitico e religioso e per educarli alla libertagrave di pensie-ro Questo aspetto pedagogico egrave in particolar modo vi-sibile nellilluminismo francese che doveva prepararela Rivoluzione in Inghilterra che la sua rivoluzionelaveva giagrave fatta ed estendeva felice il suo dominio oltremare lamore del sapere egrave piugrave disinteressato e la laquocu-riositagraveraquo di spiriti fini ed acuti quali il Locke il Berke-ley lo Hume (e il Burke con essi) predominando su ra-gioni pratiche e polemiche da un tono piugrave profonda-mente filosofico allopera loro

Perchegrave sottentrando la scienza la filosofia non eramorta Aveva soltanto cambiato il suo punto di vistaCome segrave accennato nel secolo precedente la filosofiadei grandi sistemi volando con le ali della pura ragio-ne al di lagrave del mondo fenomenico sperava di raggiun-gere lessenza (o sostanza) dellEssere partendo daprincipicirc giagrave dati quali la veritagrave (o Ragione) di Carte-sio la causalitagrave (o Natura) di Spinoza la finalitagrave (oSpirito) di Leibniz e deducendo da essi lordine e il di-venire del mondo reale e morale Il Settecento invecelimitando la conoscenza nei confini della nostra possi-bile esperienza e laquoriflettendoraquo sopra le nostre stesse at-tivitagrave per definirne i caratteri e le leggi venne a trattarela filosofia come una laquocriticaraquo di quei valori medesimi

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nascimento laquosapere auderaquo (osa conoscere) fu la paro-la dordine di tanti infaticabili ricercatori i quali vede-vano nella scienza il piugrave potente strumento anche pervincere i pregiudizi e i preconcetti che tenevano gli uo-mini nellignoranza e nel servaggio allautoritarismopolitico e religioso e per educarli alla libertagrave di pensie-ro Questo aspetto pedagogico egrave in particolar modo vi-sibile nellilluminismo francese che doveva prepararela Rivoluzione in Inghilterra che la sua rivoluzionelaveva giagrave fatta ed estendeva felice il suo dominio oltremare lamore del sapere egrave piugrave disinteressato e la laquocu-riositagraveraquo di spiriti fini ed acuti quali il Locke il Berke-ley lo Hume (e il Burke con essi) predominando su ra-gioni pratiche e polemiche da un tono piugrave profonda-mente filosofico allopera loro

Perchegrave sottentrando la scienza la filosofia non eramorta Aveva soltanto cambiato il suo punto di vistaCome segrave accennato nel secolo precedente la filosofiadei grandi sistemi volando con le ali della pura ragio-ne al di lagrave del mondo fenomenico sperava di raggiun-gere lessenza (o sostanza) dellEssere partendo daprincipicirc giagrave dati quali la veritagrave (o Ragione) di Carte-sio la causalitagrave (o Natura) di Spinoza la finalitagrave (oSpirito) di Leibniz e deducendo da essi lordine e il di-venire del mondo reale e morale Il Settecento invecelimitando la conoscenza nei confini della nostra possi-bile esperienza e laquoriflettendoraquo sopra le nostre stesse at-tivitagrave per definirne i caratteri e le leggi venne a trattarela filosofia come una laquocriticaraquo di quei valori medesimi

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scientifici o morali o religiosi che apparvero non piugravepremesse dogmatiche ma risultati ideali di cui luomofosse autore e protagonista In altre parole gli stessiconcetti comuni di laquoragioneraquo laquonaturaraquo e laquospiritoraquolaquoDioraquo venivano criticati mutandosi in altrettanti pro-blemi che cosegrave la veritagrave cegrave una realtagrave materiale inche senso si puograve parlare dellanima e di Dio

Per restringerci al pensiero inglese il problema diDio agitograve i primi decenni del secolo illuministanellurto fra questo nuovo modo di vedere la religionecome religione laquonaturaleraquo nascente spontaneamentedal bisogno comune di trascendere lesperienza per ri-salire a un principio assoluto di valore universale com-prensibile con la nostra ragione (Deismo) e il Teismotradizionale che cercava di dimostrare la veritagrave dellarivelazione e la razionalitagrave dei dogmi della Chiesa Maquesto problema venne poi riassorbito nel problemamorale Moralitagrave e religiositagrave sottoposte allesame psi-cologico di una larga schiera di moralisti inglesi furo-no ricondotte alla loro origine umana e fatte scaturireda un sentimento disinteressato di simpatia e daltrui-smo detto laquosenso moraleraquo regolato ma non causatodallintelletto e dal giudizio Eticitagrave e fede religiosa sa-rebbero dunque dei valori laquopraticiraquo di natura umanapercheacute scaturiti da esigenze e sentimenti e non dallaragione la quale deve soltanto obbedire per assecon-darli costruendo una religione naturale come uneticasecondo natura (il giusnaturalismo) che regolino la so-cietagrave in modo conforme ai bisogni degli individui

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scientifici o morali o religiosi che apparvero non piugravepremesse dogmatiche ma risultati ideali di cui luomofosse autore e protagonista In altre parole gli stessiconcetti comuni di laquoragioneraquo laquonaturaraquo e laquospiritoraquolaquoDioraquo venivano criticati mutandosi in altrettanti pro-blemi che cosegrave la veritagrave cegrave una realtagrave materiale inche senso si puograve parlare dellanima e di Dio

Per restringerci al pensiero inglese il problema diDio agitograve i primi decenni del secolo illuministanellurto fra questo nuovo modo di vedere la religionecome religione laquonaturaleraquo nascente spontaneamentedal bisogno comune di trascendere lesperienza per ri-salire a un principio assoluto di valore universale com-prensibile con la nostra ragione (Deismo) e il Teismotradizionale che cercava di dimostrare la veritagrave dellarivelazione e la razionalitagrave dei dogmi della Chiesa Maquesto problema venne poi riassorbito nel problemamorale Moralitagrave e religiositagrave sottoposte allesame psi-cologico di una larga schiera di moralisti inglesi furo-no ricondotte alla loro origine umana e fatte scaturireda un sentimento disinteressato di simpatia e daltrui-smo detto laquosenso moraleraquo regolato ma non causatodallintelletto e dal giudizio Eticitagrave e fede religiosa sa-rebbero dunque dei valori laquopraticiraquo di natura umanapercheacute scaturiti da esigenze e sentimenti e non dallaragione la quale deve soltanto obbedire per assecon-darli costruendo una religione naturale come uneticasecondo natura (il giusnaturalismo) che regolino la so-cietagrave in modo conforme ai bisogni degli individui

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Analoga e piugrave acuta la critica come filosofia teoreti-ca iniziata dal Locke che si rivolge allattivitagrave conosci-tiva e alla scienza rivedendone tutti i principi e metten-do capo a una ndash oggi diremmo ndash epistemologia (scienzadella scienza) che stabilisce i limiti e il valore delle ve-ritagrave scientifiche e i metodi di una indagine rigorosa esenza ipotesi superflue Giagrave per il Locke le veritagrave mate-matiche come le veritagrave morali sono certe perchegrave le co-struiamo noi stessi ma sono astratte o irreali non cor-rispondendo a nulla di esterno a noi le idee indotte in-vece su lesperienza sensibile sono reali ma soltantolaquoprobabiliraquo non potendo noi controllare se le sostanzee le cause dei fenomeni sian proprio le stesse che ne in-feriamo tanto piugrave che le conoscenze sperimentali sonoindefinitamente aumentabili con sempre nuove espe-rienze La scienza sarebbe dunque una approssimazionecontinua e progressiva alle veritagrave reali limitata dallenostre possibilitagrave e dai mezzi e strumenti dindagineMa un altro filosofo irlandese Giorgio Berkeley di-strugge il concetto di laquomateriaraquo come sostrato dei fattifisici dimostrando che si tratta di un semplice nomeastratto a cui non corrispondono che percezioni relati-ve ai nostri sensi ossia qualitagrave visive uditive tattili eccriferite a quelle fra loro che per essere piugrave costanti(come peso volume ecc) formano le qualitagrave che il Loc-ke aveva chiamato laquoprimarieraquo La realtagrave per il Berke-ley egrave sempre spirituale percheacute percepita e la ricerca diuna sostanza materiale egrave illusoria Per David Humeche prosegue su questo cammino anche il principio di

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Analoga e piugrave acuta la critica come filosofia teoreti-ca iniziata dal Locke che si rivolge allattivitagrave conosci-tiva e alla scienza rivedendone tutti i principi e metten-do capo a una ndash oggi diremmo ndash epistemologia (scienzadella scienza) che stabilisce i limiti e il valore delle ve-ritagrave scientifiche e i metodi di una indagine rigorosa esenza ipotesi superflue Giagrave per il Locke le veritagrave mate-matiche come le veritagrave morali sono certe perchegrave le co-struiamo noi stessi ma sono astratte o irreali non cor-rispondendo a nulla di esterno a noi le idee indotte in-vece su lesperienza sensibile sono reali ma soltantolaquoprobabiliraquo non potendo noi controllare se le sostanzee le cause dei fenomeni sian proprio le stesse che ne in-feriamo tanto piugrave che le conoscenze sperimentali sonoindefinitamente aumentabili con sempre nuove espe-rienze La scienza sarebbe dunque una approssimazionecontinua e progressiva alle veritagrave reali limitata dallenostre possibilitagrave e dai mezzi e strumenti dindagineMa un altro filosofo irlandese Giorgio Berkeley di-strugge il concetto di laquomateriaraquo come sostrato dei fattifisici dimostrando che si tratta di un semplice nomeastratto a cui non corrispondono che percezioni relati-ve ai nostri sensi ossia qualitagrave visive uditive tattili eccriferite a quelle fra loro che per essere piugrave costanti(come peso volume ecc) formano le qualitagrave che il Loc-ke aveva chiamato laquoprimarieraquo La realtagrave per il Berke-ley egrave sempre spirituale percheacute percepita e la ricerca diuna sostanza materiale egrave illusoria Per David Humeche prosegue su questo cammino anche il principio di

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causa naturale sul quale si fondano le scienze per de-terminare le leggi costanti e necessarie della concate-nazione dei fatti dipende da una illusione subiettivadovuta alla costante e abituale associazione dei feno-meni nel tempo Nella pura esperienza nulla ci autoriz-za a credere che un legame necessario esista tra i fattiche noi conosciamo direttamente coi nostri sensi e lavera scienza egrave quella che si contenta di descrivere i fe-nomeni nel loro ordine e di farne la storia cosigrave nelcampo fisico come in quello morale Tutto il resto egrave cre-denza della nostra fantasia

Come si scorge lilluminismo partito con lintenzio-ne di fondare una religione una morale e una scienzatutte laquonaturaliraquo diventando criticismo termina con loscetticismo di Hume corrodente le basi medesime dellareligione della morale e della stessa scienza ricondottea valori umani e subiettivi e partito dal desiderio diconciliare ragione e scienza e scienza e religione fini-sce col dimostrarne linconciliabilitagrave Ma lo scetticismoegrave e sempre fu il sale della filosofia sopra lilluminismoinglese si formograve la critica kantiana che ne chiude leraper aprirne una nuova

In questo quadro succintamente delineato e in parti-colare fra la schiera degli psicologi e moralisti inglesiintenti allanalisi dei sentimenti umani possiamo oracollocare la Ricerca filosofica sullorigine delle nostre

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causa naturale sul quale si fondano le scienze per de-terminare le leggi costanti e necessarie della concate-nazione dei fatti dipende da una illusione subiettivadovuta alla costante e abituale associazione dei feno-meni nel tempo Nella pura esperienza nulla ci autoriz-za a credere che un legame necessario esista tra i fattiche noi conosciamo direttamente coi nostri sensi e lavera scienza egrave quella che si contenta di descrivere i fe-nomeni nel loro ordine e di farne la storia cosigrave nelcampo fisico come in quello morale Tutto il resto egrave cre-denza della nostra fantasia

Come si scorge lilluminismo partito con lintenzio-ne di fondare una religione una morale e una scienzatutte laquonaturaliraquo diventando criticismo termina con loscetticismo di Hume corrodente le basi medesime dellareligione della morale e della stessa scienza ricondottea valori umani e subiettivi e partito dal desiderio diconciliare ragione e scienza e scienza e religione fini-sce col dimostrarne linconciliabilitagrave Ma lo scetticismoegrave e sempre fu il sale della filosofia sopra lilluminismoinglese si formograve la critica kantiana che ne chiude leraper aprirne una nuova

In questo quadro succintamente delineato e in parti-colare fra la schiera degli psicologi e moralisti inglesiintenti allanalisi dei sentimenti umani possiamo oracollocare la Ricerca filosofica sullorigine delle nostre

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idee del sublime e del bello che il Burke ventisettennepubblicograve nel 1756 perfettamente intonata allo spiritodel tempo e agli interessi culturali del mondo intellet-tuale raffinato e curioso spesso ironico e arguto sem-pre nobilmente disinteressato dellilluminismo inglese

Come tutti il Burke procedeva sulla via della rifles-sione psicologica tracciata dal Locke come tutti neaveva ereditato anche quello stile semplice e bonariocomune ai saggisti inglesi irlandesi e scozzesi apparen-temente facile e trascurato quasi in forma di appuntipresi annotando via via le riflessioni suggeritedallesperienza spogli dogni pretesa di dar fondo aiproblemi e di costruire un trattato vero e proprio Piugravedogni altro il Burke ci richiama il suo conterraneoBerkeley quando studente nel medesimo Trinity Colle-ge dondegli usciva aveva scritto quelle sue note ardita-mente vivaci originalissime in cui traspare la soddisfa-zione di pensarla diversamente da tutti col piacere diaccentuare il distacco fino al paradosso Anche nelBurke lindipendenza del pensiero e la novitagrave di vedutesebbene in questioni meno importanti di quelle affronta-te dal Berkeley tengono acceso linteresse del libroqualunque sia la gravitagrave dei problemi qui la filosofia egravesoprattutto il filosofo

Attualissimo era anche largomento della RicercaAbbandonato come per ogni altro problema il cielo delplatonismo estetico-metafisico di cui lo Shaftesbury erastato al principio del secolo il piugrave grande rappresen-tante gli estetisti erano alla ricerca di quel particolare

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idee del sublime e del bello che il Burke ventisettennepubblicograve nel 1756 perfettamente intonata allo spiritodel tempo e agli interessi culturali del mondo intellet-tuale raffinato e curioso spesso ironico e arguto sem-pre nobilmente disinteressato dellilluminismo inglese

Come tutti il Burke procedeva sulla via della rifles-sione psicologica tracciata dal Locke come tutti neaveva ereditato anche quello stile semplice e bonariocomune ai saggisti inglesi irlandesi e scozzesi apparen-temente facile e trascurato quasi in forma di appuntipresi annotando via via le riflessioni suggeritedallesperienza spogli dogni pretesa di dar fondo aiproblemi e di costruire un trattato vero e proprio Piugravedogni altro il Burke ci richiama il suo conterraneoBerkeley quando studente nel medesimo Trinity Colle-ge dondegli usciva aveva scritto quelle sue note ardita-mente vivaci originalissime in cui traspare la soddisfa-zione di pensarla diversamente da tutti col piacere diaccentuare il distacco fino al paradosso Anche nelBurke lindipendenza del pensiero e la novitagrave di vedutesebbene in questioni meno importanti di quelle affronta-te dal Berkeley tengono acceso linteresse del libroqualunque sia la gravitagrave dei problemi qui la filosofia egravesoprattutto il filosofo

Attualissimo era anche largomento della RicercaAbbandonato come per ogni altro problema il cielo delplatonismo estetico-metafisico di cui lo Shaftesbury erastato al principio del secolo il piugrave grande rappresen-tante gli estetisti erano alla ricerca di quel particolare

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sentimento chiamato laquogustoraquo (taste) onde deriverebbeil valore che attribuiamo alla laquoformaraquo chiamato bellez-za Infatti contemporaneamente al Burke lavoravanointorno alla stessa ricerca il Gerard che in quellanno1756 vinceva il premio di Edimburgo col suo Saggio sulgusto e lo Hume che lanno seguente pubblicava le sueQuattro dissertazioni una delle quali sul medesimo ar-gomento Egrave anzi curioso e istruttivo il fatto chenellIntroduzione del Burke alla Ricerca dedicata ap-punto al gusto si trovano giagrave espresse opinioni su diesso formulate dagli altri due e allinsaputa lunodellaltro il concetto del Gerard che nel gusto concor-rano col sentimento anche limmaginazione (intesacome il giuoco delle immagini mnemoniche) e il giudi-zio discriminativo sempre migliorabile (il laquobuon gu-storaquo) e il criterio metodologico dello Hume secondocui si puograve fare una scienza estetica anche se i gusti sonodel tutto subiettivi negrave si lasciano ricondurre a una leg-ge giacchegrave vi si trova ugualmente una laquouniversalitagravepraticaraquo ndash Milton egrave un grande poeta per tutti e Ciceroneun grande oratore anche se muta il giudizio sopra lecose che hanno detto ndash la quale ci permette di fondarcisopra una probabilitagrave diciamo cosigrave statistica in quan-to esiste un laquosenso comuneraquo del sentimento piugrave univer-sale della stessa ragione

Ora lintroduzione di Edmund Burke ugualmente ri-conosce contro la tesi dei relativisti luniformitagrave delgusto in rapporto alle forme sensibili che deve pertantoavere un fondamento comune che ora si tratteragrave di sco-

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sentimento chiamato laquogustoraquo (taste) onde deriverebbeil valore che attribuiamo alla laquoformaraquo chiamato bellez-za Infatti contemporaneamente al Burke lavoravanointorno alla stessa ricerca il Gerard che in quellanno1756 vinceva il premio di Edimburgo col suo Saggio sulgusto e lo Hume che lanno seguente pubblicava le sueQuattro dissertazioni una delle quali sul medesimo ar-gomento Egrave anzi curioso e istruttivo il fatto chenellIntroduzione del Burke alla Ricerca dedicata ap-punto al gusto si trovano giagrave espresse opinioni su diesso formulate dagli altri due e allinsaputa lunodellaltro il concetto del Gerard che nel gusto concor-rano col sentimento anche limmaginazione (intesacome il giuoco delle immagini mnemoniche) e il giudi-zio discriminativo sempre migliorabile (il laquobuon gu-storaquo) e il criterio metodologico dello Hume secondocui si puograve fare una scienza estetica anche se i gusti sonodel tutto subiettivi negrave si lasciano ricondurre a una leg-ge giacchegrave vi si trova ugualmente una laquouniversalitagravepraticaraquo ndash Milton egrave un grande poeta per tutti e Ciceroneun grande oratore anche se muta il giudizio sopra lecose che hanno detto ndash la quale ci permette di fondarcisopra una probabilitagrave diciamo cosigrave statistica in quan-to esiste un laquosenso comuneraquo del sentimento piugrave univer-sale della stessa ragione

Ora lintroduzione di Edmund Burke ugualmente ri-conosce contro la tesi dei relativisti luniformitagrave delgusto in rapporto alle forme sensibili che deve pertantoavere un fondamento comune che ora si tratteragrave di sco-

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prire e linfluenza del criterio estetico sopra la merasensibilitagrave per cui il giudizio estetico (o giudizio di gu-sto) puograve raggiungere una sicurezza obbiettiva Ciograve cheal Kant appariragrave un problema insolubile ndash come mai ilvalore estetico del tutto subiettivo e quindi indeducibi-le da un principio universale dagrave luogo a giudizi altret-tanto universali quanto quelli morali ndash qui nel Burke egravegiagrave risolto poichegrave egli non esita a cercare il fondamen-to obbiettivo del giudizio estetico (di natura subiettivaperchegrave sentimento) nei rapporti fra le qualitagrave sensibilicostituenti le forme delle cose e la nostra stessa realtagrave

Invero loriginalitagrave del Burke sta tutta nella ricchezzadelle osservazioni particolari accumulate nelle cinqueparti di questa Ricerca il suo atteggiamento filosoficorimane in ombra come un sostrato presupposto nonmai portato ad una chiarificazione critica tanto chelautore se ne mostra spesso inconsapevole tuttaviaquesto sostrato cegrave necessariamente come lo sfondo egravenecessario al quadro ed egrave quello che mette in valore leosservazioni particolari alcune delle quali in relazioneappunto alla filosofia del tempo aprono nuovi orizzon-ti visibili unicamente su quello sfondo Vale dunque lapena di chiarire che cosa Burke presuppone per com-prendere che cosa vuol dimostrare

La Parte Prima egrave una breve e parziale analisi delsentimento che deve servire di premessa alle definizionidei sentimenti del sublime e del bello di cui trattano leparti seguenti Essa egrave occasionata dal rilievo di quelparticolare stato danimo destato dalla laquonovitagraveraquo degli

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prire e linfluenza del criterio estetico sopra la merasensibilitagrave per cui il giudizio estetico (o giudizio di gu-sto) puograve raggiungere una sicurezza obbiettiva Ciograve cheal Kant appariragrave un problema insolubile ndash come mai ilvalore estetico del tutto subiettivo e quindi indeducibi-le da un principio universale dagrave luogo a giudizi altret-tanto universali quanto quelli morali ndash qui nel Burke egravegiagrave risolto poichegrave egli non esita a cercare il fondamen-to obbiettivo del giudizio estetico (di natura subiettivaperchegrave sentimento) nei rapporti fra le qualitagrave sensibilicostituenti le forme delle cose e la nostra stessa realtagrave

Invero loriginalitagrave del Burke sta tutta nella ricchezzadelle osservazioni particolari accumulate nelle cinqueparti di questa Ricerca il suo atteggiamento filosoficorimane in ombra come un sostrato presupposto nonmai portato ad una chiarificazione critica tanto chelautore se ne mostra spesso inconsapevole tuttaviaquesto sostrato cegrave necessariamente come lo sfondo egravenecessario al quadro ed egrave quello che mette in valore leosservazioni particolari alcune delle quali in relazioneappunto alla filosofia del tempo aprono nuovi orizzon-ti visibili unicamente su quello sfondo Vale dunque lapena di chiarire che cosa Burke presuppone per com-prendere che cosa vuol dimostrare

La Parte Prima egrave una breve e parziale analisi delsentimento che deve servire di premessa alle definizionidei sentimenti del sublime e del bello di cui trattano leparti seguenti Essa egrave occasionata dal rilievo di quelparticolare stato danimo destato dalla laquonovitagraveraquo degli

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stimoli e che ha per sua conseguenza linteresse elattenzione Mentre che luniformitagrave oggettiva dello sti-molo e labitudine soggettiva ottundono o annullano ilsentimento la novitagrave lo ridesta e vi si aggiunge Infattileconomismo inglese pose poi la novitagrave anche tra i fat-tori del valore economico ma egrave evidente chessa debbagiuocare soprattutto su lefficacia dei sentimenti menofondamentali e piugrave complessi quali sono i sentimentiestetici e la curiositagrave conoscitiva

Ma che significa la parola laquosentimentoraquo Essa indicalaspetto soggettivo dogni esperienza la pura subietti-vitagrave (llaquoioraquo) Dolore e piacere ne sono per cosigrave dire idue poli passivitagrave (passione) rispetto alloggetto senti-to ma principio attivo del soggetto che fugge il dolore ecerca il piacere determinandosi come volere ed azioneOgni sentimento egrave quello che e osserva il Burke ndash eanche lo Hume nella citata dissertazione sul gusto dice-va la stessa cosa (laquoall sentiment is rightraquo) ndash perchegrave ilsentimento egrave lo stesso soggetto psichico e perciograve comeaveva visto anche il Berkeley non si puograve definire per-chegrave definire significa oggettivare partecipare a tutti Inaltre parole il sentimento non egrave mai il suo oggetto esi-ste in me che lo sento cosigrave come lo sento ma non ve neposso parlare che in quanto anche voi lo provate (persuggestione non per dimostrazione) Quando si volessedefinire il soggetto (lanima ciograve che vagamente lingle-se chiama laquomindraquo) bisognerebbe considerarlo nellasua realtagrave oggettiva ossia corporea ciograve che il Burke faarditamente sul principio della Parte Quarta laddove

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stimoli e che ha per sua conseguenza linteresse elattenzione Mentre che luniformitagrave oggettiva dello sti-molo e labitudine soggettiva ottundono o annullano ilsentimento la novitagrave lo ridesta e vi si aggiunge Infattileconomismo inglese pose poi la novitagrave anche tra i fat-tori del valore economico ma egrave evidente chessa debbagiuocare soprattutto su lefficacia dei sentimenti menofondamentali e piugrave complessi quali sono i sentimentiestetici e la curiositagrave conoscitiva

Ma che significa la parola laquosentimentoraquo Essa indicalaspetto soggettivo dogni esperienza la pura subietti-vitagrave (llaquoioraquo) Dolore e piacere ne sono per cosigrave dire idue poli passivitagrave (passione) rispetto alloggetto senti-to ma principio attivo del soggetto che fugge il dolore ecerca il piacere determinandosi come volere ed azioneOgni sentimento egrave quello che e osserva il Burke ndash eanche lo Hume nella citata dissertazione sul gusto dice-va la stessa cosa (laquoall sentiment is rightraquo) ndash perchegrave ilsentimento egrave lo stesso soggetto psichico e perciograve comeaveva visto anche il Berkeley non si puograve definire per-chegrave definire significa oggettivare partecipare a tutti Inaltre parole il sentimento non egrave mai il suo oggetto esi-ste in me che lo sento cosigrave come lo sento ma non ve neposso parlare che in quanto anche voi lo provate (persuggestione non per dimostrazione) Quando si volessedefinire il soggetto (lanima ciograve che vagamente lingle-se chiama laquomindraquo) bisognerebbe considerarlo nellasua realtagrave oggettiva ossia corporea ciograve che il Burke faarditamente sul principio della Parte Quarta laddove

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osserva che anche le emozioni come il timore e il terro-re dovute allopera occulta delle associazioni immagi-native per cui per esempio un oggetto nocivo fa pauraal solo vederlo si attuano con gli stessi caratteri orga-nici delle sensazioni reali e viceversa rimettendocinelle stesse condizioni organiche dun sentimento (peresempio imitando il riso o il pianto) rinasce anche quelsentimento

Secondo lempirismo inglese ogni nostra conoscenzareale si fonda sopra le sensazioni esterne e interne co-stituenti lesperienza in senso stretto Affinchegrave io abbialidea di questo foglio di carta (diceva il Locke) egrave neces-sario che un gruppo di qualitagrave come bianco leggerotiepido liscio ecc sia presente a miei sensi e me nefornisca le idee semplici mentre altre sensazioni inter-ne come lo sforzo dellattenzione laccomodamento deimuscoli dellocchio i movimenti della mano che palpail foglio ecc mi daranno lidea reale (la conoscenza) dime stesso Ma llaquoioraquo che avverte queste sensazioni chesta attento ecc e in una parola la laquocoscienzaraquo ndash ag-giungeva il Berkeley ndash non egrave negrave bianco negrave liscio negrave inmovimento egrave lavvertire il muovere che non si puograve co-noscere oggettivamente perchegrave e laquochiraquo conosce e se nepuograve avere soltanto una laquonozioneraquo subiettiva in quantolo si vive come principio attivo del percepire e dellagi-re A questo punto sopravviene lo Hume che chiarisceancor meglio questo problema essenziale il problemadel rapporto di soggetto a oggetto in cui si attuano laconoscenza e il volere

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osserva che anche le emozioni come il timore e il terro-re dovute allopera occulta delle associazioni immagi-native per cui per esempio un oggetto nocivo fa pauraal solo vederlo si attuano con gli stessi caratteri orga-nici delle sensazioni reali e viceversa rimettendocinelle stesse condizioni organiche dun sentimento (peresempio imitando il riso o il pianto) rinasce anche quelsentimento

Secondo lempirismo inglese ogni nostra conoscenzareale si fonda sopra le sensazioni esterne e interne co-stituenti lesperienza in senso stretto Affinchegrave io abbialidea di questo foglio di carta (diceva il Locke) egrave neces-sario che un gruppo di qualitagrave come bianco leggerotiepido liscio ecc sia presente a miei sensi e me nefornisca le idee semplici mentre altre sensazioni inter-ne come lo sforzo dellattenzione laccomodamento deimuscoli dellocchio i movimenti della mano che palpail foglio ecc mi daranno lidea reale (la conoscenza) dime stesso Ma llaquoioraquo che avverte queste sensazioni chesta attento ecc e in una parola la laquocoscienzaraquo ndash ag-giungeva il Berkeley ndash non egrave negrave bianco negrave liscio negrave inmovimento egrave lavvertire il muovere che non si puograve co-noscere oggettivamente perchegrave e laquochiraquo conosce e se nepuograve avere soltanto una laquonozioneraquo subiettiva in quantolo si vive come principio attivo del percepire e dellagi-re A questo punto sopravviene lo Hume che chiarisceancor meglio questo problema essenziale il problemadel rapporto di soggetto a oggetto in cui si attuano laconoscenza e il volere

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Lesperienza dice lo Hume egrave fondamentalmente laquoim-pressioneraquo cioegrave sensazione sentita realtagrave unitaria disoggetto e oggetto Loggetto egrave dato nelle qualitagrave pre-senti (come bianco e sforzo di guardare) che non dipen-de dallio fare che siano quelle che sono Il soggetto egravesentimento che non egrave qualitagrave o cosa ma oggi direm-mo laquovaloreraquo della cosa che infatti noi valutiamo Lavalutiamo oggettivamente (la conosciamo o riconoscia-mo reale) perchegrave la sentiamo laquocertaraquo nella percezionela valutiamo subiettivamente perchegrave la sentiamo piace-vole o dolorosa Piacere e dolore sono il valore o disva-lore subiettivo dellesperienza (siamo laquonoiraquo) certezza odubbio veritagrave o falsitagrave i valori obbiettivi (sono il mon-do) sempre perograve valori del sentimento ma dipendentidalle esistenze di fatto

Egrave ormai chiara la posizione della filosofia moraleEssa partiragrave dai sentimenti che appariscono la radiceprima dogni valore conoscitivo etico religioso o este-tico chesso sia ma per segrave indefinibili come dice subitoil Burke perchegrave vissuti e attivi Lesistenza subiettiva egravelaquopraticitagraveraquo in senso largo non egrave un essere ma un valu-tare e un volere Per caratterizzare un sentimento equindi per giudicare i valori coi nomi che abbiam lorodato bisogna rimetterlo nel rapporto col suo oggetto esu questo rapporto formulare la teoria dei valori Egravedunque perfettamente legittimo per lempirismo cercarela ragione anche dei valori morali nel loro rapporto og-gettivo sia loggetto il semplice stimolo sensibile sianole idee dellimmaginazione che ne traiamo col processo

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Lesperienza dice lo Hume egrave fondamentalmente laquoim-pressioneraquo cioegrave sensazione sentita realtagrave unitaria disoggetto e oggetto Loggetto egrave dato nelle qualitagrave pre-senti (come bianco e sforzo di guardare) che non dipen-de dallio fare che siano quelle che sono Il soggetto egravesentimento che non egrave qualitagrave o cosa ma oggi direm-mo laquovaloreraquo della cosa che infatti noi valutiamo Lavalutiamo oggettivamente (la conosciamo o riconoscia-mo reale) perchegrave la sentiamo laquocertaraquo nella percezionela valutiamo subiettivamente perchegrave la sentiamo piace-vole o dolorosa Piacere e dolore sono il valore o disva-lore subiettivo dellesperienza (siamo laquonoiraquo) certezza odubbio veritagrave o falsitagrave i valori obbiettivi (sono il mon-do) sempre perograve valori del sentimento ma dipendentidalle esistenze di fatto

Egrave ormai chiara la posizione della filosofia moraleEssa partiragrave dai sentimenti che appariscono la radiceprima dogni valore conoscitivo etico religioso o este-tico chesso sia ma per segrave indefinibili come dice subitoil Burke perchegrave vissuti e attivi Lesistenza subiettiva egravelaquopraticitagraveraquo in senso largo non egrave un essere ma un valu-tare e un volere Per caratterizzare un sentimento equindi per giudicare i valori coi nomi che abbiam lorodato bisogna rimetterlo nel rapporto col suo oggetto esu questo rapporto formulare la teoria dei valori Egravedunque perfettamente legittimo per lempirismo cercarela ragione anche dei valori morali nel loro rapporto og-gettivo sia loggetto il semplice stimolo sensibile sianole idee dellimmaginazione che ne traiamo col processo

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conoscitivo sia la vita naturale sia il rapporto sessua-le sia infine la vita sociale Ciograve appunto fa il nostro au-tore molto sommariamente e alquanto confusamenteistituendo una classificazione delle laquopassioniraquo secondotali rapporti oggettivi e il medesimo faragrave poi in parti-colare circa il gusto

Quello che piugrave importa notare in questa Parte Primadella Ricerca del Burke egrave la sottile distinzione fra pia-cere e laquodilettoraquo (delight=compiacimento) che gli deveservire per specificare il sentimento del sublime Cisono le emozioni semplici i dolori e i piaceri attuali epositivi irrelativi gli uni agli altri e ci sono sentimentirelativi e mescolati (emozioni complesse) che si potreb-bero chiamare laquostati danimoraquo Per segrave la cessazionedun dolore non sarebbe un piacere negrave la interruzione olallontanamento dun piacere sarebbe un dolore giac-chegrave la mancanza di emozione non egrave unemozione ma egravela calma e lindifferenza Tuttavia la mancanza di unpiacere puograve arrecare un sentimento di disappunto e per-fino dangoscia che somiglia al dolore e il venir menodel dolore puograve lasciare una tranquillitagrave adombratadallorrore Per esempio lo stupore egrave un piacere o undolore E il fatto che spesso noi amiamo il nostro cruc-cio la nostra malattia la nostra angoscia e che anzilangoscia consiste nel ricercare e fissare la causa checi produca dolore non implica un compiacimento deldolore E il veder imitato un dolore (come nella trage-dia) non ci puograve dare un piacere Questo piacere relati-vo al dolore si dovrebbe chiamare con un nome diverso

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conoscitivo sia la vita naturale sia il rapporto sessua-le sia infine la vita sociale Ciograve appunto fa il nostro au-tore molto sommariamente e alquanto confusamenteistituendo una classificazione delle laquopassioniraquo secondotali rapporti oggettivi e il medesimo faragrave poi in parti-colare circa il gusto

Quello che piugrave importa notare in questa Parte Primadella Ricerca del Burke egrave la sottile distinzione fra pia-cere e laquodilettoraquo (delight=compiacimento) che gli deveservire per specificare il sentimento del sublime Cisono le emozioni semplici i dolori e i piaceri attuali epositivi irrelativi gli uni agli altri e ci sono sentimentirelativi e mescolati (emozioni complesse) che si potreb-bero chiamare laquostati danimoraquo Per segrave la cessazionedun dolore non sarebbe un piacere negrave la interruzione olallontanamento dun piacere sarebbe un dolore giac-chegrave la mancanza di emozione non egrave unemozione ma egravela calma e lindifferenza Tuttavia la mancanza di unpiacere puograve arrecare un sentimento di disappunto e per-fino dangoscia che somiglia al dolore e il venir menodel dolore puograve lasciare una tranquillitagrave adombratadallorrore Per esempio lo stupore egrave un piacere o undolore E il fatto che spesso noi amiamo il nostro cruc-cio la nostra malattia la nostra angoscia e che anzilangoscia consiste nel ricercare e fissare la causa checi produca dolore non implica un compiacimento deldolore E il veder imitato un dolore (come nella trage-dia) non ci puograve dare un piacere Questo piacere relati-vo al dolore si dovrebbe chiamare con un nome diverso

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come laquodilettoraquo e ci spiega subiettamente il formarsi disentimenti misti come il sublime che non andrebberoconfusi col semplice piacere qualegrave il sentimento delbello

Dei sentimenti estetici il Burke tratta nella Parte Ter-za ritornandovi al termine della Quarta Fu giagrave notatoche lautore si preoccupa di definire il bello secondo ilsuo gusto particolare che del resto corrisponde al gu-sto del tempo raffinato e lezioso Egrave la bellezza godutacon tutti i sensi la bellezza delle cose piccole levigatesoffici colorite che ama e si compiace delle forme cur-ve e delicate dei toni di colore e delle sfumature dellavarietagrave senza urti che cullano i sensi la bellezza chesoprattutto egrave dolcezza e grazia Ma accentuando questicaratteri del bello il Burke intende provare la tesi sot-tostante che la bellezza sia oggettivamente definibilecome qualitagrave laquopositivaraquo degli oggetti e cioegrave come unvalore (perchegrave apprezzato subiettivamente col sentimen-to) laquoesistenteraquo (presente) nelle forme che agiscono sulanimo per mezzo dei sensi (cfr Parte Terza XII)

Giova metter in evidenza questo concetto risultanteda tutta lopera del Burke in contrasto con lestetica in-tellettualista del secolo precedente e col romanticismodi quello seguente Il bello egrave un valore che non riguardalintelletto negrave quindi la veritagrave logica infatti la propor-zione e la perfezione delle forme non sono per il Burkequalitagrave estetiche e il compiacimento che suscitanocome quello suscitato dal ritrovare ciograve che si attendesecondo lordine abituale non egrave un sentimento estetico

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come laquodilettoraquo e ci spiega subiettamente il formarsi disentimenti misti come il sublime che non andrebberoconfusi col semplice piacere qualegrave il sentimento delbello

Dei sentimenti estetici il Burke tratta nella Parte Ter-za ritornandovi al termine della Quarta Fu giagrave notatoche lautore si preoccupa di definire il bello secondo ilsuo gusto particolare che del resto corrisponde al gu-sto del tempo raffinato e lezioso Egrave la bellezza godutacon tutti i sensi la bellezza delle cose piccole levigatesoffici colorite che ama e si compiace delle forme cur-ve e delicate dei toni di colore e delle sfumature dellavarietagrave senza urti che cullano i sensi la bellezza chesoprattutto egrave dolcezza e grazia Ma accentuando questicaratteri del bello il Burke intende provare la tesi sot-tostante che la bellezza sia oggettivamente definibilecome qualitagrave laquopositivaraquo degli oggetti e cioegrave come unvalore (perchegrave apprezzato subiettivamente col sentimen-to) laquoesistenteraquo (presente) nelle forme che agiscono sulanimo per mezzo dei sensi (cfr Parte Terza XII)

Giova metter in evidenza questo concetto risultanteda tutta lopera del Burke in contrasto con lestetica in-tellettualista del secolo precedente e col romanticismodi quello seguente Il bello egrave un valore che non riguardalintelletto negrave quindi la veritagrave logica infatti la propor-zione e la perfezione delle forme non sono per il Burkequalitagrave estetiche e il compiacimento che suscitanocome quello suscitato dal ritrovare ciograve che si attendesecondo lordine abituale non egrave un sentimento estetico

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ma se mai logico e intellettivo Lammirazione delleproporzioni geometriche e della perfezione formale puograveaccompagnare il sentimento estetico ma non egrave necessa-rio a caratterizzarlo Del pari ladeguamentodelloggetto al suo scopo e ogni carattere riguardantelutilitagrave di una cosa ai fini pratici oppure morali non co-stituisce un fattore della bellezza In tali distinzionilautore veniva a stabilire lautonomia del valore esteti-co rispetto alla veritagrave e alla scienza come rispetto allavita pratica e alla moralitagrave Egrave giagrave questo un gran passoche oggi tutti dovrebbero riconoscere

In secondo luogo il bello egrave intuitivo Oggi per intui-zione estetica si vuole intendere limmagine creata fan-tasticamente dal soggetto piugrave giustamente per il Burkeintuizione significa rapporto immediato di soggetto eoggetto apprensione delloggetto secondo la sua pre-senza ossia secondo la sua forma sensibile Il senti-mento estetico egrave amore della forma direttamente intuitaindipendentemente dallatto conoscitivo (percezione)come dai valori pratici per cui amiamo quelloggetto olodiamo lo cerchiamo o fuggiamo interessatamenteEsso in questo somiglia allamore dei sessi e vi si fondenel sentimento della bellezza feminea Ne discende cheil bello egrave un valore presente esistente come dicevamonellintuizione medesima diversamente da tutti gli altrivalori i quali esistono soltanto come nostre idee (saragravela critica di Kant)

Quanto infine allaver delimitato i valori estetici nelleforme piugrave strettamente legate al gusto per la laquograziaraquo

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ma se mai logico e intellettivo Lammirazione delleproporzioni geometriche e della perfezione formale puograveaccompagnare il sentimento estetico ma non egrave necessa-rio a caratterizzarlo Del pari ladeguamentodelloggetto al suo scopo e ogni carattere riguardantelutilitagrave di una cosa ai fini pratici oppure morali non co-stituisce un fattore della bellezza In tali distinzionilautore veniva a stabilire lautonomia del valore esteti-co rispetto alla veritagrave e alla scienza come rispetto allavita pratica e alla moralitagrave Egrave giagrave questo un gran passoche oggi tutti dovrebbero riconoscere

In secondo luogo il bello egrave intuitivo Oggi per intui-zione estetica si vuole intendere limmagine creata fan-tasticamente dal soggetto piugrave giustamente per il Burkeintuizione significa rapporto immediato di soggetto eoggetto apprensione delloggetto secondo la sua pre-senza ossia secondo la sua forma sensibile Il senti-mento estetico egrave amore della forma direttamente intuitaindipendentemente dallatto conoscitivo (percezione)come dai valori pratici per cui amiamo quelloggetto olodiamo lo cerchiamo o fuggiamo interessatamenteEsso in questo somiglia allamore dei sessi e vi si fondenel sentimento della bellezza feminea Ne discende cheil bello egrave un valore presente esistente come dicevamonellintuizione medesima diversamente da tutti gli altrivalori i quali esistono soltanto come nostre idee (saragravela critica di Kant)

Quanto infine allaver delimitato i valori estetici nelleforme piugrave strettamente legate al gusto per la laquograziaraquo

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sottospecie della bellezza il Burke lha fatto anche permeglio distinguere il bello dal sublime che della graziae amabilitagrave delloggetto egrave proprio il contrario Volendoescludere il sublime dalla categoria estetica si doveva-no cogliere gli estremi opposti la elegante delicatezzadun ninnolo squisito e lorrore sublime dellinfinito edella morte

Nella Parte Seconda ripreso nella Quarta il concet-to di sublime egrave la grande scoperta del Burke Qui la ri-cerca si fa acutissima e diviene un modello danalisipsicologica Il bello e il sublime vi appariscono valoridi natura diversa ed opposta luno fondato sul piacerelaltro sul dolore luno intuitivo e sensibile laltro fan-tastico per associazioni didee e derivanti da cause og-gettive distinte laquoche non deve dimenticare chi si propo-ne (nellarte) di suscitare emozioniraquo Subiettivamente ilsentimento del sublime egrave unemozione complessa asfondo doloroso perchegrave relativa al timore e al terroreoppure allo stupore e alla reverenza o ad altri similisentimenti che insorgono di fronte alle cose piugrave grandidi noi come la morte le forze scatenate della natura lapotenza il vuoto e la solitudine e uno per tuttiquellinfinito nello spazio e nel tempo che ci sovrasta eci sgomenta Si tratta dunque dun sentimento che sca-turisce dal rapporto fra quelle emozioni risuscitate dal-la grandiositagrave degli oggetti e dalla violenza dei fenome-

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sottospecie della bellezza il Burke lha fatto anche permeglio distinguere il bello dal sublime che della graziae amabilitagrave delloggetto egrave proprio il contrario Volendoescludere il sublime dalla categoria estetica si doveva-no cogliere gli estremi opposti la elegante delicatezzadun ninnolo squisito e lorrore sublime dellinfinito edella morte

Nella Parte Seconda ripreso nella Quarta il concet-to di sublime egrave la grande scoperta del Burke Qui la ri-cerca si fa acutissima e diviene un modello danalisipsicologica Il bello e il sublime vi appariscono valoridi natura diversa ed opposta luno fondato sul piacerelaltro sul dolore luno intuitivo e sensibile laltro fan-tastico per associazioni didee e derivanti da cause og-gettive distinte laquoche non deve dimenticare chi si propo-ne (nellarte) di suscitare emozioniraquo Subiettivamente ilsentimento del sublime egrave unemozione complessa asfondo doloroso perchegrave relativa al timore e al terroreoppure allo stupore e alla reverenza o ad altri similisentimenti che insorgono di fronte alle cose piugrave grandidi noi come la morte le forze scatenate della natura lapotenza il vuoto e la solitudine e uno per tuttiquellinfinito nello spazio e nel tempo che ci sovrasta eci sgomenta Si tratta dunque dun sentimento che sca-turisce dal rapporto fra quelle emozioni risuscitate dal-la grandiositagrave degli oggetti e dalla violenza dei fenome-

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ni e lo stato attuale di sicurezza o immunitagrave dal doloreche ci permette di contemplare queste medesime causecompiacendoci aggiungeragrave il Kant di poterle dominarecol nostro spirito

Nella contemplazione del sublime la nostra immuni-tagrave e il sentirci sicuri dal pericolo (contemplando peresempio il mare in tempesta dalla sponda) egrave una laquocon-dizioneraquo (non una causa) del sentimento di laquodilettosoorroreraquo (laquodeligthful horrorraquo) che ne caratterizza lemo-zione Lesser noi in calma ci libera dagli interessi pra-tici e ci permette di contemplare disinteressatamenteloggetto entrando cosigrave nella sfera dei sentimenti esteti-ci in senso largo Ma questo disinteresse egrave relativo per-chegrave il dolore egrave presente e tinge di segrave la nostra calmaquantunque perciograve moderato e mescolato di sentimentiquali lo stupore la reverenza lammirazione prodottidalla grandiositagrave statica o dalla forza dinamica dellostimolo Questultimo inoltre non agisce immediata-mente per solo effetto della sua forma sensibile comeavveniva nel sentimento estetico puro (il bello) ma atraverso idee connessevi per i tramiti profondi dei lega-mi mnemonici e dellimmaginazione evocativa

Cegrave dunque nel sublime un valore ancora caldo deisentimenti pratici che ci trattiene dentro la vita Il com-piacimento estetico ossia il diletto della forma non egravepuro come il piacere del bello egrave un piacere commossoagitato quantunque meno intenso delle emozioni realidi terrore e di dolore Il dolore vi egrave divenuto una sor-gente di godimento esercitando (perchegrave esenti dal vero

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ni e lo stato attuale di sicurezza o immunitagrave dal doloreche ci permette di contemplare queste medesime causecompiacendoci aggiungeragrave il Kant di poterle dominarecol nostro spirito

Nella contemplazione del sublime la nostra immuni-tagrave e il sentirci sicuri dal pericolo (contemplando peresempio il mare in tempesta dalla sponda) egrave una laquocon-dizioneraquo (non una causa) del sentimento di laquodilettosoorroreraquo (laquodeligthful horrorraquo) che ne caratterizza lemo-zione Lesser noi in calma ci libera dagli interessi pra-tici e ci permette di contemplare disinteressatamenteloggetto entrando cosigrave nella sfera dei sentimenti esteti-ci in senso largo Ma questo disinteresse egrave relativo per-chegrave il dolore egrave presente e tinge di segrave la nostra calmaquantunque perciograve moderato e mescolato di sentimentiquali lo stupore la reverenza lammirazione prodottidalla grandiositagrave statica o dalla forza dinamica dellostimolo Questultimo inoltre non agisce immediata-mente per solo effetto della sua forma sensibile comeavveniva nel sentimento estetico puro (il bello) ma atraverso idee connessevi per i tramiti profondi dei lega-mi mnemonici e dellimmaginazione evocativa

Cegrave dunque nel sublime un valore ancora caldo deisentimenti pratici che ci trattiene dentro la vita Il com-piacimento estetico ossia il diletto della forma non egravepuro come il piacere del bello egrave un piacere commossoagitato quantunque meno intenso delle emozioni realidi terrore e di dolore Il dolore vi egrave divenuto una sor-gente di godimento esercitando (perchegrave esenti dal vero

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pericolo) le nostre facoltagrave piugrave delicate piugrave spirituali eperciograve piugrave feconde come il lavoro (osservazione pro-fonda) egrave un dolore moderato in cui si esercitano le fa-coltagrave piugrave istintive e vi si fecondano

Il nostro Irlandese passa quindi a descrivere comeper il bello le forme e qualitagrave degli oggetti che a tra-verso ogni senso ci appariscono nelle condizioni su-biettive sopra stabilite ora un sublime matematico (perconservare la distinzione kantiana) ora un sublime di-namico Cosigrave la magnificenza e la luce espansa come laripugnanza di certe sensazioni e loscuritagrave misteriosa epaurosa cosigrave limmensitagrave e linfinitezza delle forme spa-ziali come lintensitagrave del colore e del suono o la succes-sione di forme intercalate e ripetute sono esempi delprimo genere ogni stimolo forte e istantaneo ognigrande ostacolo ogni strepito intermittente urlo bellui-no o spettacolo di dolore e di terrore insomma ogniespressione di forza senza legge puograve fornire esempi delsecondo genere Sintende perograve che il Kant non avrebbemai detto che un fischio lacerante sia una cosa sublimeo che il colore nero sia piugrave sublime del bianco Rileg-gendo queste pagine che accumulano esempi tanto di-sparati ci si accorge finalmente che il sublime burkianoe quello kantiano appartengono a due cerchi didee di-versi che sintersecano soltanto per un segmento masono oppostamente orientati

Per il Kant mentre il piacere estetico sta nellaccor-do fra la spiritualitagrave del soggetto (rivolto al sovrasensi-bile) e le forme sensibili lo stupore o sgomento del su-

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pericolo) le nostre facoltagrave piugrave delicate piugrave spirituali eperciograve piugrave feconde come il lavoro (osservazione pro-fonda) egrave un dolore moderato in cui si esercitano le fa-coltagrave piugrave istintive e vi si fecondano

Il nostro Irlandese passa quindi a descrivere comeper il bello le forme e qualitagrave degli oggetti che a tra-verso ogni senso ci appariscono nelle condizioni su-biettive sopra stabilite ora un sublime matematico (perconservare la distinzione kantiana) ora un sublime di-namico Cosigrave la magnificenza e la luce espansa come laripugnanza di certe sensazioni e loscuritagrave misteriosa epaurosa cosigrave limmensitagrave e linfinitezza delle forme spa-ziali come lintensitagrave del colore e del suono o la succes-sione di forme intercalate e ripetute sono esempi delprimo genere ogni stimolo forte e istantaneo ognigrande ostacolo ogni strepito intermittente urlo bellui-no o spettacolo di dolore e di terrore insomma ogniespressione di forza senza legge puograve fornire esempi delsecondo genere Sintende perograve che il Kant non avrebbemai detto che un fischio lacerante sia una cosa sublimeo che il colore nero sia piugrave sublime del bianco Rileg-gendo queste pagine che accumulano esempi tanto di-sparati ci si accorge finalmente che il sublime burkianoe quello kantiano appartengono a due cerchi didee di-versi che sintersecano soltanto per un segmento masono oppostamente orientati

Per il Kant mentre il piacere estetico sta nellaccor-do fra la spiritualitagrave del soggetto (rivolto al sovrasensi-bile) e le forme sensibili lo stupore o sgomento del su-

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blime vi si aggiunge nel dislivello fra la nostra immagi-nazione e la vastitagrave o la potenza dei fenomeni che sol-tanto la ragione (per esempio nellidea dinfinito) puograve inun secondo tempo abbracciare Perciograve anche llaquoorridoraquopuograve parere duna bellezza sublime quando appunto ilnostro spirito riesce a dominarlo traducendo la paurain contemplazione Ma per il Burke egrave il contenuto dolo-roso che rende sublime una forma o qualitagrave sensibile laquale esteticamente sarebbe brutta ed egrave qui che siapre un orizzonte allestetica e in particolare alla filo-sofia dellarte che negrave il Kant negrave altri fino ai nostrigiorni hanno mai intravveduto

laquoRitengo dice il Burke (Parte Terza XXI) che labruttezza abbia un certo rapporto con lidea di sublimeMa non insinuerei affatto che la bruttezza per se stessasia unidea di sublime a meno che non sia unita a qua-litagrave tali da eccitare un forte terroreraquo Allantico e mai ri-solto problema come mai larte puograve far bello anche ilbrutto il Burke risponderebbe non lo puograve far bello inquanto egrave brutto ma lo puograve far sublime Nella Ricercasembra che manchi la teoria dellarte ma a traverso leosservazioni intorno al sublime opposto al bello se nepuograve costruire una piugrave profonda di quante altre se nesiano tentate Eccola

Se chiamiamo laquoformaraquo lunitagrave sensibile vale a dire ilrapporto puramente intuitivo fra le qualitagrave presenti inunimmagine visiva in una figura musicale o altra cosaqualsiasi la bellezza negrave il valore formale misurato dalpiacere disinteressato di essa forma La sensibilitagrave este-

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blime vi si aggiunge nel dislivello fra la nostra immagi-nazione e la vastitagrave o la potenza dei fenomeni che sol-tanto la ragione (per esempio nellidea dinfinito) puograve inun secondo tempo abbracciare Perciograve anche llaquoorridoraquopuograve parere duna bellezza sublime quando appunto ilnostro spirito riesce a dominarlo traducendo la paurain contemplazione Ma per il Burke egrave il contenuto dolo-roso che rende sublime una forma o qualitagrave sensibile laquale esteticamente sarebbe brutta ed egrave qui che siapre un orizzonte allestetica e in particolare alla filo-sofia dellarte che negrave il Kant negrave altri fino ai nostrigiorni hanno mai intravveduto

laquoRitengo dice il Burke (Parte Terza XXI) che labruttezza abbia un certo rapporto con lidea di sublimeMa non insinuerei affatto che la bruttezza per se stessasia unidea di sublime a meno che non sia unita a qua-litagrave tali da eccitare un forte terroreraquo Allantico e mai ri-solto problema come mai larte puograve far bello anche ilbrutto il Burke risponderebbe non lo puograve far bello inquanto egrave brutto ma lo puograve far sublime Nella Ricercasembra che manchi la teoria dellarte ma a traverso leosservazioni intorno al sublime opposto al bello se nepuograve costruire una piugrave profonda di quante altre se nesiano tentate Eccola

Se chiamiamo laquoformaraquo lunitagrave sensibile vale a dire ilrapporto puramente intuitivo fra le qualitagrave presenti inunimmagine visiva in una figura musicale o altra cosaqualsiasi la bellezza negrave il valore formale misurato dalpiacere disinteressato di essa forma La sensibilitagrave este-

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tica (il gusto) egrave dunque la capacitagrave di apprezzare la for-ma delle cose condizionata dal fatto che se nabbia lacalma La bellezza egrave un valore che esiste nella pura for-ma in quanto questa egrave unificazione (accordo armonia)di rapporti fra colori suoni ecc il suo disvalore ilbrutto saragrave dovuto alla disarmonia allurto di elementiche resistono alla forma (come un rumore rispetto a unsuono un poliedro scabroso di fronte a una sfera levi-gata ecc)

Ora quantunque il valore estetico venga sentito indi-pendentemente dagli altri valori delloggetto essendoindifferente che questa sfera levigata per piacere sia diquesta o quella materia e serva a questo o quello sco-po ndash che cioegrave significhi (rappresenti) qualcosaltro(qualche idea) che ne diviene il laquocontenutoraquo reale omorale ndash ci saragrave una relazione tra la forma e i suoi con-tenuti e quindi tra il valore formale e quelli conoscitivio pratici Lunificazione formale che appare come bel-lezza corrisponderagrave ad una unitagrave e individuazione rea-le delloggetto e brutto saragrave invece ciograve che non giungead essere o che si distrugge comegrave degli stimoli piugrave di-namici e violenti Avevano quindi la loro ragione ancheglintellettualisti quando dicevano che il bello egrave il veroUn laquobelraquo frutto egrave anche un frutto sano un laquobruttoraquo al-bero egrave anche un albero malato Ma soprattutto il bruttoegrave quellinforme che rimane uno stimolo pratico comesarebbero specialmente gli stimoli dei sensi interni oquelli esterni piugrave dolorosi e non riesce a prender for-ma a unificare questi stimoli con le altre qualitagrave

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tica (il gusto) egrave dunque la capacitagrave di apprezzare la for-ma delle cose condizionata dal fatto che se nabbia lacalma La bellezza egrave un valore che esiste nella pura for-ma in quanto questa egrave unificazione (accordo armonia)di rapporti fra colori suoni ecc il suo disvalore ilbrutto saragrave dovuto alla disarmonia allurto di elementiche resistono alla forma (come un rumore rispetto a unsuono un poliedro scabroso di fronte a una sfera levi-gata ecc)

Ora quantunque il valore estetico venga sentito indi-pendentemente dagli altri valori delloggetto essendoindifferente che questa sfera levigata per piacere sia diquesta o quella materia e serva a questo o quello sco-po ndash che cioegrave significhi (rappresenti) qualcosaltro(qualche idea) che ne diviene il laquocontenutoraquo reale omorale ndash ci saragrave una relazione tra la forma e i suoi con-tenuti e quindi tra il valore formale e quelli conoscitivio pratici Lunificazione formale che appare come bel-lezza corrisponderagrave ad una unitagrave e individuazione rea-le delloggetto e brutto saragrave invece ciograve che non giungead essere o che si distrugge comegrave degli stimoli piugrave di-namici e violenti Avevano quindi la loro ragione ancheglintellettualisti quando dicevano che il bello egrave il veroUn laquobelraquo frutto egrave anche un frutto sano un laquobruttoraquo al-bero egrave anche un albero malato Ma soprattutto il bruttoegrave quellinforme che rimane uno stimolo pratico comesarebbero specialmente gli stimoli dei sensi interni oquelli esterni piugrave dolorosi e non riesce a prender for-ma a unificare questi stimoli con le altre qualitagrave

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dellessere (il brutto insomma resta subiettivo comesentimento pratico)

Cegrave dunque una parentela intravista dal Burke frabrutto e doloroso E siccome gli stimoli che rappresen-tano emozioni (le forme emotive si potrebbero chiama-re) sono le forme laquoespressiveraquo del soggetto che ne di-viene il contenuto il brutto egrave quella forma che nel suodisvalore formale (per esempio un grido rauco un fi-schio acuto) esprime un contenuto emotivo Se standonoi al sicuro apprezziamo tale forma sensibile insiemecol sentimento che simpateticamente ci suggerisce pro-viamo quel sentimento di dolore estetico o laquodilettoraquo deldolore perchegrave contemplato e non piugrave vissuto che ilBurke chiama sublime Questo termine implica allora lasubiettivitagrave o emotivitagrave della forma sensibile implicainsieme con la forma obbiettiva il contenuto subiettivoe morale

Ma non egrave proprio questo il campo dellarteLarte egrave quellartificio che serve a dar forma a un

contenuto morale ad attuare lo spirito in una formaEssa trova nel brutto di natura nel dolore nel terrorenella morte il suo laquosoggettoraquo e a tutti quegli stimoli na-turali per segrave brutti e riluttanti alla forma impone tutta-via una struttura formale chiamata lo laquostileraquo che pia-cendo per se stessa rende bello il brutto e dilettoso ildolore Di qui si puograve meglio scorgere il nuovo orizzonteaperto dallestetica burkiana e megrave sembrato che lori-ginalitagrave di certe osservazioni meritasse di accentuarnela portata

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dellessere (il brutto insomma resta subiettivo comesentimento pratico)

Cegrave dunque una parentela intravista dal Burke frabrutto e doloroso E siccome gli stimoli che rappresen-tano emozioni (le forme emotive si potrebbero chiama-re) sono le forme laquoespressiveraquo del soggetto che ne di-viene il contenuto il brutto egrave quella forma che nel suodisvalore formale (per esempio un grido rauco un fi-schio acuto) esprime un contenuto emotivo Se standonoi al sicuro apprezziamo tale forma sensibile insiemecol sentimento che simpateticamente ci suggerisce pro-viamo quel sentimento di dolore estetico o laquodilettoraquo deldolore perchegrave contemplato e non piugrave vissuto che ilBurke chiama sublime Questo termine implica allora lasubiettivitagrave o emotivitagrave della forma sensibile implicainsieme con la forma obbiettiva il contenuto subiettivoe morale

Ma non egrave proprio questo il campo dellarteLarte egrave quellartificio che serve a dar forma a un

contenuto morale ad attuare lo spirito in una formaEssa trova nel brutto di natura nel dolore nel terrorenella morte il suo laquosoggettoraquo e a tutti quegli stimoli na-turali per segrave brutti e riluttanti alla forma impone tutta-via una struttura formale chiamata lo laquostileraquo che pia-cendo per se stessa rende bello il brutto e dilettoso ildolore Di qui si puograve meglio scorgere il nuovo orizzonteaperto dallestetica burkiana e megrave sembrato che lori-ginalitagrave di certe osservazioni meritasse di accentuarnela portata

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Negrave si pensi che con questo cenno troppo rapido a unpossibile sviluppo del pensiero del Burke lo si sia volu-to forzare oltre le sue intenzioni La piugrave chiara dimo-strazione egrave la Parte Quinta ed ultima dellopera doveimprovvisamente si entra a trattare della parola e dellapoesia Egrave la parte della ricerca di gran lunga piugrave inte-ressante che purtroppo gli estetisti hanno trascurata e iglottologi ignorata

Il linguaggio egrave forma espressiva per eccellenza Undiscorso egrave come un disegno di suoni che significano og-getti (li rappresentano) ed esprimono sentimenti Glioggetti rappresentati e i sentimenti suggeriti dalla for-ma del discorso ne sono dunque i contenuti una parolarappresenta una cosa in quanto ne rievoca limmaginementale ed esprime un sentimento facendolo rivivereper suggestione ma osserva il Burke con la solita per-spicacia la parola puograve commuovere senza bisogno dievocare nessuna immagine (per esempio unesclama-zione di dolore un comando ecc) e si puograve sostituirealla cosa rappresentata Il linguaggio ha pertanto treeffetti uno come semplice suono ed egrave il suo valore laquofo-neticoraquo dato dal timbro dal tono (accenti cadenzeecc) e dallintensitagrave dei suoni un secondo del signifi-cato ed egrave il valore laquosemanticoraquo (conoscitivo) contenu-to obbiettivo della sua forma e un terzo valore laquoespres-sivoraquo che negrave il contenuto subiettivo In altri termini laparola egrave una forma sonora che tesaurizza lesperienzaobbiettiva in quanto egrave un nome aggettivo verbo ecced esprime tanto il soggetto conoscente (per esempio

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Negrave si pensi che con questo cenno troppo rapido a unpossibile sviluppo del pensiero del Burke lo si sia volu-to forzare oltre le sue intenzioni La piugrave chiara dimo-strazione egrave la Parte Quinta ed ultima dellopera doveimprovvisamente si entra a trattare della parola e dellapoesia Egrave la parte della ricerca di gran lunga piugrave inte-ressante che purtroppo gli estetisti hanno trascurata e iglottologi ignorata

Il linguaggio egrave forma espressiva per eccellenza Undiscorso egrave come un disegno di suoni che significano og-getti (li rappresentano) ed esprimono sentimenti Glioggetti rappresentati e i sentimenti suggeriti dalla for-ma del discorso ne sono dunque i contenuti una parolarappresenta una cosa in quanto ne rievoca limmaginementale ed esprime un sentimento facendolo rivivereper suggestione ma osserva il Burke con la solita per-spicacia la parola puograve commuovere senza bisogno dievocare nessuna immagine (per esempio unesclama-zione di dolore un comando ecc) e si puograve sostituirealla cosa rappresentata Il linguaggio ha pertanto treeffetti uno come semplice suono ed egrave il suo valore laquofo-neticoraquo dato dal timbro dal tono (accenti cadenzeecc) e dallintensitagrave dei suoni un secondo del signifi-cato ed egrave il valore laquosemanticoraquo (conoscitivo) contenu-to obbiettivo della sua forma e un terzo valore laquoespres-sivoraquo che negrave il contenuto subiettivo In altri termini laparola egrave una forma sonora che tesaurizza lesperienzaobbiettiva in quanto egrave un nome aggettivo verbo ecced esprime tanto il soggetto conoscente (per esempio

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con le desinenze le preposizioni i nessi logici del di-scorso) quanto il soggetto sentimentale col tono istessoe laccento del discorso col significato emotivo dei vo-caboli e con tutte le laquofigureraquo chiamate laquoretoricheraquo (tra-slati figure di parola come la forma esclamativa ecc)destinate ad accentuarne leffetto

Orbene larte che si serve della parola come mezzo egravela poesia essa costruisce coi vocaboli delle forme este-tiche cioegrave piacevoli per la forma stessa poetica In chequesta consiste Se il poeta si servisse delle parole uni-camente per il loro valore sonoro farebbe come il musi-co se se ne servisse per il loro valore semantico e rap-presentativo farebbe come il pittore che lavora sulleimmagini Ma osserva il Burke il poeta non puograve com-petere col pittore nella chiarezza delle immagini rievo-candole come se fossero reali negrave questo importa per-chegrave la poesia non egrave unarte imitativa (salvo che neldramma) e del resto quello che importa non egrave la chia-rezza (che interessa la scienza) ma la forza (che interes-sa la morale) il linguaggio piugrave chiaro egrave quello che hameno forza La poesia anche quando descrive sostitui-sce col suono il senso delle parole perchegrave il suono por-ta seco per abitudine il senso Ma piugrave in generale laforma poetica riesce a impressionare per effetto di sim-patia o suggestione in quanto il suono delle parole con-serva lespressivitagrave subiettiva (il sentimento) delle coseche significa Quella parola che per segrave egrave unespressionedellanimo ma in quanto suono non avrebbe alcunabellezza ed anzi sarebbe quanto piugrave espressiva tanto

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con le desinenze le preposizioni i nessi logici del di-scorso) quanto il soggetto sentimentale col tono istessoe laccento del discorso col significato emotivo dei vo-caboli e con tutte le laquofigureraquo chiamate laquoretoricheraquo (tra-slati figure di parola come la forma esclamativa ecc)destinate ad accentuarne leffetto

Orbene larte che si serve della parola come mezzo egravela poesia essa costruisce coi vocaboli delle forme este-tiche cioegrave piacevoli per la forma stessa poetica In chequesta consiste Se il poeta si servisse delle parole uni-camente per il loro valore sonoro farebbe come il musi-co se se ne servisse per il loro valore semantico e rap-presentativo farebbe come il pittore che lavora sulleimmagini Ma osserva il Burke il poeta non puograve com-petere col pittore nella chiarezza delle immagini rievo-candole come se fossero reali negrave questo importa per-chegrave la poesia non egrave unarte imitativa (salvo che neldramma) e del resto quello che importa non egrave la chia-rezza (che interessa la scienza) ma la forza (che interes-sa la morale) il linguaggio piugrave chiaro egrave quello che hameno forza La poesia anche quando descrive sostitui-sce col suono il senso delle parole perchegrave il suono por-ta seco per abitudine il senso Ma piugrave in generale laforma poetica riesce a impressionare per effetto di sim-patia o suggestione in quanto il suono delle parole con-serva lespressivitagrave subiettiva (il sentimento) delle coseche significa Quella parola che per segrave egrave unespressionedellanimo ma in quanto suono non avrebbe alcunabellezza ed anzi sarebbe quanto piugrave espressiva tanto

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piugrave breve e sgradita unificata in poesia dalla formamusicale produce la bellezza del dolore e dellamorechessa esprime Egrave qui nellarte che si ottiene il subli-me ogni volta che la passione umana restando qualcontenuto della forma artistica si estetizza nello stileche attua sensibilmente i piugrave profondi valori delluomo

Sono questi gli scorci e gli orizzonti che la lettura delBurke puograve aprire allestetica doggi

La Ricerca appare forse nulla piugrave che una fenomeno-logia estetica alquanto disordinata ma ancor una voltaquesta filosofia empirica ci offre una ricca problemati-ca che lidealismo ha poi livellata nella sua sistematicama generica laquofilosofia dello spiritoraquo

ADELCHI BARATONO

NB ndash Tutte le citazioni contenute nel presente volume sonoconformi ai testi usati dal Burke eccettuate le citazioni in grecoper le quali abbiamo seguito il testo e la grafia delledizione criti-ca della Bibliotheca scriptorum Romanorum et Graecorum Teub-neriana Homerus Ilias ediderunt W Dindorf G Hentze Lipsia1921 Homerus Odyssea ediderunt W Dindorf G Hentze Lip-sia 1918

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piugrave breve e sgradita unificata in poesia dalla formamusicale produce la bellezza del dolore e dellamorechessa esprime Egrave qui nellarte che si ottiene il subli-me ogni volta che la passione umana restando qualcontenuto della forma artistica si estetizza nello stileche attua sensibilmente i piugrave profondi valori delluomo

Sono questi gli scorci e gli orizzonti che la lettura delBurke puograve aprire allestetica doggi

La Ricerca appare forse nulla piugrave che una fenomeno-logia estetica alquanto disordinata ma ancor una voltaquesta filosofia empirica ci offre una ricca problemati-ca che lidealismo ha poi livellata nella sua sistematicama generica laquofilosofia dello spiritoraquo

ADELCHI BARATONO

NB ndash Tutte le citazioni contenute nel presente volume sonoconformi ai testi usati dal Burke eccettuate le citazioni in grecoper le quali abbiamo seguito il testo e la grafia delledizione criti-ca della Bibliotheca scriptorum Romanorum et Graecorum Teub-neriana Homerus Ilias ediderunt W Dindorf G Hentze Lipsia1921 Homerus Odyssea ediderunt W Dindorf G Hentze Lip-sia 1918

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RICERCA FILOSOFICASULLORIGINE DELLE NOSTRE IDEE

DEL SUBLIME E DEL BELLO

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RICERCA FILOSOFICASULLORIGINE DELLE NOSTRE IDEE

DEL SUBLIME E DEL BELLO

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INTRODUZIONE

IL GUSTO

Da un punto di vista superficiale puograve sembrare chedifferiamo molto considerevolmente luno dallaltro neinostri ragionamenti e non meno nei nostri piaceri manonostante questa differenza che ritengo piugrave apparenteche reale egrave probabile che la ragione e il gusto abbianoin tutte le creature umane le stesse caratteristiche Poi-chegrave se non vi fossero principicirc di giudizio cosigrave come disentimento comuni a tutti gli uomini non si potrebbefare nessun affidamento sulla loro ragione o sulle loropassioni tale da permettere lordinario rapporto di vitaAppare infatti generalmente ammesso che riguardo allaveritagrave e alla falsitagrave vi sono alcuni principicirc stabiliti Tro-viamo che le persone nelle loro discussioni continua-

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INTRODUZIONE

IL GUSTO

Da un punto di vista superficiale puograve sembrare chedifferiamo molto considerevolmente luno dallaltro neinostri ragionamenti e non meno nei nostri piaceri manonostante questa differenza che ritengo piugrave apparenteche reale egrave probabile che la ragione e il gusto abbianoin tutte le creature umane le stesse caratteristiche Poi-chegrave se non vi fossero principicirc di giudizio cosigrave come disentimento comuni a tutti gli uomini non si potrebbefare nessun affidamento sulla loro ragione o sulle loropassioni tale da permettere lordinario rapporto di vitaAppare infatti generalmente ammesso che riguardo allaveritagrave e alla falsitagrave vi sono alcuni principicirc stabiliti Tro-viamo che le persone nelle loro discussioni continua-

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mente si appellano a forme di giudizio sotto ogni aspet-to accettate il cui fondamento si suppone sia nella no-stra natura comune Ma non vegrave lo stesso chiaro accordonello stabilire principicirc costanti e fissi che si riferiscanoal gusto si suppone anzi comunemente che questa fa-coltagrave delicata ed aerea che sembra troppo sfuggente pertollerare anche solo il vincolo di una definizione nonpossa essere propriamente verificata mediante alcunmodello negrave regolata su alcun tipo Vi egrave un cosigrave inces-sante appello allesercizio della facoltagrave razionale ed essaegrave tanto rafforzata da una continua controversia che al-cune massime della vera ragione sembrano essere tacita-mente stabilite tra i piugrave ignoranti I dotti hanno fattoprogredire questa scienza rozza e ridotto quelle massimea sistema Se il gusto non egrave stato cosigrave felicemente colti-vato non era che il soggetto fosse sterile ma che coloroche vi si applicavano erano pochi o negligenti poichegrave adire il vero a indurci a definire un gusto non vi sono glistessi interessanti motivi che ci sollecitano a ricercare ea stabilire ciograve che egrave vero e ciograve che egrave falso E insommase gli uomini differiscono nelle loro opinioni circa taliargomenti questa divergenza non determina le stessegravi conseguenze daltronde io non ho alcun dubbioche la logica del gusto se mi egrave concessa lespressionepossa molto probabilmente essere altrettanto ben co-struita e si possa discutere su argomenti di questo generecon tanta sicurezza come di quelli che sembrano piugrave im-mediatamente rientrare nel campo della pura ragione Inveritagrave egrave assolutamente necessario allinizio di una ricer-

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mente si appellano a forme di giudizio sotto ogni aspet-to accettate il cui fondamento si suppone sia nella no-stra natura comune Ma non vegrave lo stesso chiaro accordonello stabilire principicirc costanti e fissi che si riferiscanoal gusto si suppone anzi comunemente che questa fa-coltagrave delicata ed aerea che sembra troppo sfuggente pertollerare anche solo il vincolo di una definizione nonpossa essere propriamente verificata mediante alcunmodello negrave regolata su alcun tipo Vi egrave un cosigrave inces-sante appello allesercizio della facoltagrave razionale ed essaegrave tanto rafforzata da una continua controversia che al-cune massime della vera ragione sembrano essere tacita-mente stabilite tra i piugrave ignoranti I dotti hanno fattoprogredire questa scienza rozza e ridotto quelle massimea sistema Se il gusto non egrave stato cosigrave felicemente colti-vato non era che il soggetto fosse sterile ma che coloroche vi si applicavano erano pochi o negligenti poichegrave adire il vero a indurci a definire un gusto non vi sono glistessi interessanti motivi che ci sollecitano a ricercare ea stabilire ciograve che egrave vero e ciograve che egrave falso E insommase gli uomini differiscono nelle loro opinioni circa taliargomenti questa divergenza non determina le stessegravi conseguenze daltronde io non ho alcun dubbioche la logica del gusto se mi egrave concessa lespressionepossa molto probabilmente essere altrettanto ben co-struita e si possa discutere su argomenti di questo generecon tanta sicurezza come di quelli che sembrano piugrave im-mediatamente rientrare nel campo della pura ragione Inveritagrave egrave assolutamente necessario allinizio di una ricer-

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ca come la nostra rendere questo punto il piugrave chiaropossibile poichegrave se il gusto non ha principicirc stabiliti selimmaginazione non egrave impressionata secondo leggi in-variabili e certe la nostra fatica sembra debba essereimpiegata per uno scopo molto esiguo dal momento chedeve essere giudicata impresa inutile se non assurda lostabilire norme a capriccio e spacciarsi per un legislato-re di fantasie e di immaginazioni

Il termine gusto come ogni altro termine figuratonon egrave estremamente esatto ciograve che noi intendiamo conquesta parola egrave ben lontano dallessere unidea semplicee determinata nella mente dei piugrave ed egrave perciograve soggetto aincertezza e confusione Io non ho grande stima di unadefinizione il celebrato rimedio contro tale confusionePoichegrave quando diamo una definizione sembra che cor-riamo il rischio di circoscrivere la natura entro i limitidelle nostre nozioni che spesso assumiamo a caso o ab-bracciamo in piena fiducia o ci formiamo traendole dauna considerazione limitata e parziale delloggetto che cista dinnanzi anzichegrave estendere le nostre idee a com-prendere tutto ciograve che la natura abbraccia secondo lasua legge di associazione Siamo limitati nella nostra ri-cerca dalle severe leggi alle quali ci siamo sottomessifin da principio

Circa vilem patulumque morabimur orbemunde pudor proferre pedem vetat aut operis lex5

5 laquoIndugeremo nel mondo vile e comune donde il pudore o lalegge del lavoro ci vieta di uscireraquo (Orazio Epistulae II 3 De

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ca come la nostra rendere questo punto il piugrave chiaropossibile poichegrave se il gusto non ha principicirc stabiliti selimmaginazione non egrave impressionata secondo leggi in-variabili e certe la nostra fatica sembra debba essereimpiegata per uno scopo molto esiguo dal momento chedeve essere giudicata impresa inutile se non assurda lostabilire norme a capriccio e spacciarsi per un legislato-re di fantasie e di immaginazioni

Il termine gusto come ogni altro termine figuratonon egrave estremamente esatto ciograve che noi intendiamo conquesta parola egrave ben lontano dallessere unidea semplicee determinata nella mente dei piugrave ed egrave perciograve soggetto aincertezza e confusione Io non ho grande stima di unadefinizione il celebrato rimedio contro tale confusionePoichegrave quando diamo una definizione sembra che cor-riamo il rischio di circoscrivere la natura entro i limitidelle nostre nozioni che spesso assumiamo a caso o ab-bracciamo in piena fiducia o ci formiamo traendole dauna considerazione limitata e parziale delloggetto che cista dinnanzi anzichegrave estendere le nostre idee a com-prendere tutto ciograve che la natura abbraccia secondo lasua legge di associazione Siamo limitati nella nostra ri-cerca dalle severe leggi alle quali ci siamo sottomessifin da principio

Circa vilem patulumque morabimur orbemunde pudor proferre pedem vetat aut operis lex5

5 laquoIndugeremo nel mondo vile e comune donde il pudore o lalegge del lavoro ci vieta di uscireraquo (Orazio Epistulae II 3 De

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Una definizione puograve essere esattissima eppure espri-mere solo approssimativamente la natura della cosa de-finita ma ammesso che il valore di una definizione siaquello che si propone di essere nellordine delle cosesembra piuttosto seguire che precedere la nostra ricercadella quale anzi deve essere considerata come il risulta-to Bisogna riconoscere che i metodi di ricerca e di inse-gnamento possono essere talvolta diversi e indubbia-mente con buona ragione ma da parte mia sono con-vinto che il metodo di insegnamento che piugrave strettamen-te si avvicina al metodo di ricerca egrave incomparabilmenteil migliore dal momento che insoddisfatto di dare po-che veritagrave aride e prive di vita esso conduce alla lorogenesi e tende a porre lo stesso lettore sulla tracciadellinvenzione e a dirigerlo verso quei sentieri chelautore ha percorso per giungere alle sue scoperte sequesti egrave tanto fortunato da aver compiuto scoperte cheabbiano valore

Ma per tagliar corto a ogni sofisticheria con la parolagusto non intendo altro che quella facoltagrave o quelle facol-tagrave della mente che sono impressionate dalle operedellimmaginazione e dalle belle arti o che formulano ungiudizio su di esse Questa egrave ritengo lidea piugrave generaledi detta parola e quella che meno ha relazione con alcu-na particolare teoria Il mio scopo in questa ricerca egrave ditrovare se vi siano dei principicirc in base ai quali limmagi-nazione egrave colpita cosigrave generali cosigrave fondati e certi da

arte poetica 132 e 135)

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Una definizione puograve essere esattissima eppure espri-mere solo approssimativamente la natura della cosa de-finita ma ammesso che il valore di una definizione siaquello che si propone di essere nellordine delle cosesembra piuttosto seguire che precedere la nostra ricercadella quale anzi deve essere considerata come il risulta-to Bisogna riconoscere che i metodi di ricerca e di inse-gnamento possono essere talvolta diversi e indubbia-mente con buona ragione ma da parte mia sono con-vinto che il metodo di insegnamento che piugrave strettamen-te si avvicina al metodo di ricerca egrave incomparabilmenteil migliore dal momento che insoddisfatto di dare po-che veritagrave aride e prive di vita esso conduce alla lorogenesi e tende a porre lo stesso lettore sulla tracciadellinvenzione e a dirigerlo verso quei sentieri chelautore ha percorso per giungere alle sue scoperte sequesti egrave tanto fortunato da aver compiuto scoperte cheabbiano valore

Ma per tagliar corto a ogni sofisticheria con la parolagusto non intendo altro che quella facoltagrave o quelle facol-tagrave della mente che sono impressionate dalle operedellimmaginazione e dalle belle arti o che formulano ungiudizio su di esse Questa egrave ritengo lidea piugrave generaledi detta parola e quella che meno ha relazione con alcu-na particolare teoria Il mio scopo in questa ricerca egrave ditrovare se vi siano dei principicirc in base ai quali limmagi-nazione egrave colpita cosigrave generali cosigrave fondati e certi da

arte poetica 132 e 135)

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fornire i mezzi per ragionare in modo soddisfacente in-torno ad essi E tali principicirc del gusto io ritengo vi sia-no per quanto paradossale ciograve possa sembrare a coloroche da un punto di vista superficiale ritengono che visia tanta diversitagrave di gusti sia nel genere che nel gradoche nulla possa esservi di piugrave indeterminato

I poteri naturali nelluomo a me noti che sono in rap-porto con gli oggetti esterni sono i sensi limmagina-zione e il giudizio E prima di tutto i sensi Noi credia-mo e dobbiamo credere che come la conformazionedei vari organi egrave del tutto o quasi la medesima in tutti gliuomini cosigrave il modo di percepire gli oggetti esterni egrave intutti gli uomini lo stesso o lievemente diverso Noi sia-mo convinti che ciograve che appare luminoso a un occhioappare luminoso allaltro che ciograve che sembra dolce a unpalato egrave dolce per laltro che ciograve che egrave oscuro e amaroper questuomo egrave ugualmente oscuro e amaro per quelloe cosigrave per il grande e il piccolo il duro e il molle il cal-do e il freddo il ruvido e il liscio e insomma per tutte lequalitagrave naturali e gli attributi dei corpi Se permettiamoa noi stessi dimmaginare che i sensi offrano ai diversiuomini immagini diverse delle cose questo scetticismorenderagrave vano e insignificante ogni sorta di ragionamentosu ogni soggetto persino quello stesso ragionamentoscettico che ci ha indotto a formulare un dubbio circalaccordo delle nostre percezioni Ma poichegrave saragrave benlieve il dubbio che i corpi non presentino allintera spe-cie umana immagini simili si deve necessariamente ri-conoscere che i piaceri e i dolori che ogni oggetto eccita

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fornire i mezzi per ragionare in modo soddisfacente in-torno ad essi E tali principicirc del gusto io ritengo vi sia-no per quanto paradossale ciograve possa sembrare a coloroche da un punto di vista superficiale ritengono che visia tanta diversitagrave di gusti sia nel genere che nel gradoche nulla possa esservi di piugrave indeterminato

I poteri naturali nelluomo a me noti che sono in rap-porto con gli oggetti esterni sono i sensi limmagina-zione e il giudizio E prima di tutto i sensi Noi credia-mo e dobbiamo credere che come la conformazionedei vari organi egrave del tutto o quasi la medesima in tutti gliuomini cosigrave il modo di percepire gli oggetti esterni egrave intutti gli uomini lo stesso o lievemente diverso Noi sia-mo convinti che ciograve che appare luminoso a un occhioappare luminoso allaltro che ciograve che sembra dolce a unpalato egrave dolce per laltro che ciograve che egrave oscuro e amaroper questuomo egrave ugualmente oscuro e amaro per quelloe cosigrave per il grande e il piccolo il duro e il molle il cal-do e il freddo il ruvido e il liscio e insomma per tutte lequalitagrave naturali e gli attributi dei corpi Se permettiamoa noi stessi dimmaginare che i sensi offrano ai diversiuomini immagini diverse delle cose questo scetticismorenderagrave vano e insignificante ogni sorta di ragionamentosu ogni soggetto persino quello stesso ragionamentoscettico che ci ha indotto a formulare un dubbio circalaccordo delle nostre percezioni Ma poichegrave saragrave benlieve il dubbio che i corpi non presentino allintera spe-cie umana immagini simili si deve necessariamente ri-conoscere che i piaceri e i dolori che ogni oggetto eccita

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in un uomo deve suscitarli in tutta lumanitagrave quandoagisca in forma naturale semplice e solo in base ai suoiprecisi poteri poichegrave se neghiamo questo dobbiamoimmaginare che la stessa causa operante nello stessomodo e su soggetti dello stesso genere produca effettidiversi il che sarebbe assolutamente assurdo Conside-riamo innanzi tutto questo punto nellambito del gustodal momento che la facoltagrave suddetta ha preso il suonome da quel senso Tutti gli uomini sono daccordo neldefinire laceto acido il miele dolce e laloe amara ecome sono tutti daccordo nel riscontrare queste qualitagravein quegli oggetti cosigrave non differiscono affatto circa glieffetti di piacere e di dolore Tutti concordano nel chia-mare la dolcezza piacevole e lasprezza e lamarezzaspiacevoli Non vegrave diversitagrave in tali impressioni e cheessa non vi sia appare chiaramente dallaccordo genera-le riguardo le metafore che sono prese dal senso del gu-sto Un temperamento acido espressioni amare amareimprecazioni un amaro destino sono termini da tuttibene intesi Daltra parte siamo altrettanto bene compre-si quando diciamo una dolce disposizione un caratteredolce una dolce condizione e cose simili Egrave noto chelabitudine ed altre cause hanno determinato molte de-viazioni dai piaceri o dai dolori naturali che apparten-gono a questi gusti ma allora la capacitagrave di distinguerefra linclinazione naturale e quella acquisita rimane finoallultimo Un uomo spesso giunge a preferire il gustodel tabacco a quello dello zucchero e il sapore dellacetoa quello del latte ma questo non porta confusione nei

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in un uomo deve suscitarli in tutta lumanitagrave quandoagisca in forma naturale semplice e solo in base ai suoiprecisi poteri poichegrave se neghiamo questo dobbiamoimmaginare che la stessa causa operante nello stessomodo e su soggetti dello stesso genere produca effettidiversi il che sarebbe assolutamente assurdo Conside-riamo innanzi tutto questo punto nellambito del gustodal momento che la facoltagrave suddetta ha preso il suonome da quel senso Tutti gli uomini sono daccordo neldefinire laceto acido il miele dolce e laloe amara ecome sono tutti daccordo nel riscontrare queste qualitagravein quegli oggetti cosigrave non differiscono affatto circa glieffetti di piacere e di dolore Tutti concordano nel chia-mare la dolcezza piacevole e lasprezza e lamarezzaspiacevoli Non vegrave diversitagrave in tali impressioni e cheessa non vi sia appare chiaramente dallaccordo genera-le riguardo le metafore che sono prese dal senso del gu-sto Un temperamento acido espressioni amare amareimprecazioni un amaro destino sono termini da tuttibene intesi Daltra parte siamo altrettanto bene compre-si quando diciamo una dolce disposizione un caratteredolce una dolce condizione e cose simili Egrave noto chelabitudine ed altre cause hanno determinato molte de-viazioni dai piaceri o dai dolori naturali che apparten-gono a questi gusti ma allora la capacitagrave di distinguerefra linclinazione naturale e quella acquisita rimane finoallultimo Un uomo spesso giunge a preferire il gustodel tabacco a quello dello zucchero e il sapore dellacetoa quello del latte ma questo non porta confusione nei

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gusti poichegrave egli sente che il tabacco e laceto non sonodolci e sa che soltanto labitudine ha conciliato il suopalato con questi strani piaceri Anche con tale personanoi possiamo parlare e con sufficiente precisione ri-guardo ai gusti Se si dovesse trovare perograve un uomo chedichiari che per lui il tabacco ha lo stesso sapore dellozucchero e che non puograve distinguere fra il latte e lacetoe che il tabacco e laceto sono dolci il latte amaro e lozucchero acido immediatamente concluderemmo chegli organi di questuomo sono in disordine e che il suopalato egrave profondamente viziato Siamo tanto lontanidallessere daccordo con tale persona riguardo ai gustiquanto lo siamo dal ragionare circa i rapporti di quantitagravecon chi negasse che tutte le parti messe insieme sonouguali allintero Non diciamo che uomo di tal genere haconcetti errati ma che egrave un pazzo Eccezioni simili inogni modo non infirmano affatto la nostra regola gene-rale negrave ci fanno concludere che gli uomini hanno diver-si principicirc riguardo ai rapporti della quantitagrave o al gustodelle cose Cosicchegrave quando si dice che il gusto nonpuograve essere discusso possiamo soltanto intendere chenessuno puograve esattamente rispondere quale piacere o do-lore particolare un uomo trovi nel gusto di una partico-lare cosa Questo in veritagrave non puograve essere discusso mapossiamo discutere ed anche con sufficiente chiarezzariguardo alle cose che sono naturalmente piacevoli ospiacevoli al senso Quando perograve parliamo di uninclina-zione peculiare o acquisita dobbiamo conoscere le abi-tudini i pregiudizi o le alterazioni del gusto di quella

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gusti poichegrave egli sente che il tabacco e laceto non sonodolci e sa che soltanto labitudine ha conciliato il suopalato con questi strani piaceri Anche con tale personanoi possiamo parlare e con sufficiente precisione ri-guardo ai gusti Se si dovesse trovare perograve un uomo chedichiari che per lui il tabacco ha lo stesso sapore dellozucchero e che non puograve distinguere fra il latte e lacetoe che il tabacco e laceto sono dolci il latte amaro e lozucchero acido immediatamente concluderemmo chegli organi di questuomo sono in disordine e che il suopalato egrave profondamente viziato Siamo tanto lontanidallessere daccordo con tale persona riguardo ai gustiquanto lo siamo dal ragionare circa i rapporti di quantitagravecon chi negasse che tutte le parti messe insieme sonouguali allintero Non diciamo che uomo di tal genere haconcetti errati ma che egrave un pazzo Eccezioni simili inogni modo non infirmano affatto la nostra regola gene-rale negrave ci fanno concludere che gli uomini hanno diver-si principicirc riguardo ai rapporti della quantitagrave o al gustodelle cose Cosicchegrave quando si dice che il gusto nonpuograve essere discusso possiamo soltanto intendere chenessuno puograve esattamente rispondere quale piacere o do-lore particolare un uomo trovi nel gusto di una partico-lare cosa Questo in veritagrave non puograve essere discusso mapossiamo discutere ed anche con sufficiente chiarezzariguardo alle cose che sono naturalmente piacevoli ospiacevoli al senso Quando perograve parliamo di uninclina-zione peculiare o acquisita dobbiamo conoscere le abi-tudini i pregiudizi o le alterazioni del gusto di quella

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determinata persona e da questi trarre la nostra conclu-sione Il principio del piacere tratto dalla vista egrave lo stes-so in tutti La luce egrave piugrave piacevole del buio Lestatequando la terra egrave ricoperta di verde quando il cielo egrave se-reno e luminoso egrave piugrave piacevole dellinverno quandoogni cosa assume un diverso aspetto Non ricordo cheuna cosa bella sia un uomo una bestia un uccello o unapianta sia mai stata mostrata fosse anche a un centinaiodi persone senza che immediatamente esse non fosserodaccordo sulla sua bellezza sebbene alcuni potesseroaver pensato che aveva deluso la loro aspettativa o chealtre cose erano ancora piugrave belle

Credo che nessun uomo pensi che unoca sia piugrave belladi un cigno o immagini che una gallina di Frisia superiun pavone Si deve anche osservare che i piaceri dellavista non sono cosigrave complicati e confusi e alterati daabitudini e associazioni non naturali come lo sono i pia-ceri del gusto perchegrave i piaceri della vista sono di solitotali per se stessi e non sono cosigrave sovente alterati da con-siderazioni indipendenti dalla vista stessa Ma le cosenon si presentano spontaneamente al palato come allavista con esso vengono generalmente a contatto comecibo o come medicina e in conseguenza delle qualitagraveche posseggono per scopi nutritivi o medicinali spessoabituano il palato gradatamente e in forza di quelle asso-ciazioni Cosigrave loppio piace ai Turchi per la gradevoleestasi che produce Il tabacco egrave la delizia degli Olandesipoichegrave diffonde uno speciale torpore e una piacevole in-sensibilitagrave Le bevande alcooliche piacciono in genere al

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determinata persona e da questi trarre la nostra conclu-sione Il principio del piacere tratto dalla vista egrave lo stes-so in tutti La luce egrave piugrave piacevole del buio Lestatequando la terra egrave ricoperta di verde quando il cielo egrave se-reno e luminoso egrave piugrave piacevole dellinverno quandoogni cosa assume un diverso aspetto Non ricordo cheuna cosa bella sia un uomo una bestia un uccello o unapianta sia mai stata mostrata fosse anche a un centinaiodi persone senza che immediatamente esse non fosserodaccordo sulla sua bellezza sebbene alcuni potesseroaver pensato che aveva deluso la loro aspettativa o chealtre cose erano ancora piugrave belle

Credo che nessun uomo pensi che unoca sia piugrave belladi un cigno o immagini che una gallina di Frisia superiun pavone Si deve anche osservare che i piaceri dellavista non sono cosigrave complicati e confusi e alterati daabitudini e associazioni non naturali come lo sono i pia-ceri del gusto perchegrave i piaceri della vista sono di solitotali per se stessi e non sono cosigrave sovente alterati da con-siderazioni indipendenti dalla vista stessa Ma le cosenon si presentano spontaneamente al palato come allavista con esso vengono generalmente a contatto comecibo o come medicina e in conseguenza delle qualitagraveche posseggono per scopi nutritivi o medicinali spessoabituano il palato gradatamente e in forza di quelle asso-ciazioni Cosigrave loppio piace ai Turchi per la gradevoleestasi che produce Il tabacco egrave la delizia degli Olandesipoichegrave diffonde uno speciale torpore e una piacevole in-sensibilitagrave Le bevande alcooliche piacciono in genere al

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nostro popolo perchegrave cancellano le preoccupazioni etutte le considerazioni dei mali futuri e presenti Tuttequeste cose sarebbero completamente trascurate se leloro proprietagrave non fossero andate fin da principio piugrave inlagrave del gusto ma tutte assieme al tegrave e al caffegrave e ad alcunealtre sono passate dal negozio del farmacista alle nostretavole e furono prese in vista della salute molto primache si pensasse ad esse in vista di un piacere Leffettodella droga ha fatto sigrave che noi lusassimo frequentemen-te e luso frequente unito al piacevole effetto ha reso in-fine piacevole il gusto stesso Ma questo non rende af-fatto difficile il nostro ragionamento perchegrave distinguia-mo fino allultimo il gusto acquisito da quello naturaleNel descrivere il gusto di un frutto sconosciuto difficil-mente direste che esso abbia un sapore dolce e piacevo-le come quello del tabacco delloppio o dellaglio an-che se parlaste a quelli che fanno uso abituale di questedroghe e trovano un grande piacere in esse Tutti gli uo-mini ricordano le cause originali del piacere abbastanzada essere in grado di riportare tutte le cose offerte ai lorosensi a quel tipo e di regolare le loro impressioni e leloro opinioni in base ad esso Supponiamo che uno ab-bia il palato cosigrave viziato da provare maggior piacere nelgusto delloppio che non in quello del burro o del mielee che gli si regali una pillola di scilla difficilmente sipuograve dubitare che egli preferisca il burro o il miele a que-sto nauseante boccone o a qualche altra droga alla qualenon sia stato abituato il che prova che il suo palato eranaturalmente simile a quello degli altri uomini in ogni

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nostro popolo perchegrave cancellano le preoccupazioni etutte le considerazioni dei mali futuri e presenti Tuttequeste cose sarebbero completamente trascurate se leloro proprietagrave non fossero andate fin da principio piugrave inlagrave del gusto ma tutte assieme al tegrave e al caffegrave e ad alcunealtre sono passate dal negozio del farmacista alle nostretavole e furono prese in vista della salute molto primache si pensasse ad esse in vista di un piacere Leffettodella droga ha fatto sigrave che noi lusassimo frequentemen-te e luso frequente unito al piacevole effetto ha reso in-fine piacevole il gusto stesso Ma questo non rende af-fatto difficile il nostro ragionamento perchegrave distinguia-mo fino allultimo il gusto acquisito da quello naturaleNel descrivere il gusto di un frutto sconosciuto difficil-mente direste che esso abbia un sapore dolce e piacevo-le come quello del tabacco delloppio o dellaglio an-che se parlaste a quelli che fanno uso abituale di questedroghe e trovano un grande piacere in esse Tutti gli uo-mini ricordano le cause originali del piacere abbastanzada essere in grado di riportare tutte le cose offerte ai lorosensi a quel tipo e di regolare le loro impressioni e leloro opinioni in base ad esso Supponiamo che uno ab-bia il palato cosigrave viziato da provare maggior piacere nelgusto delloppio che non in quello del burro o del mielee che gli si regali una pillola di scilla difficilmente sipuograve dubitare che egli preferisca il burro o il miele a que-sto nauseante boccone o a qualche altra droga alla qualenon sia stato abituato il che prova che il suo palato eranaturalmente simile a quello degli altri uomini in ogni

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cosa che egrave ancora simile al palato degli altri uomini inmolte cose e soltanto viziato in alcuni punti particolariPoichegrave nel giudicare una cosa nuova anche di un gustosimile a quello che labitudine lha assuefatto a predili-gere il suo palato saragrave colpito in maniera naturale e inbase a principicirc generali Cosigrave il piacere di tutti i sensidella vista e anche del gusto che egrave il piugrave ambiguo deisensi egrave lo stesso in tutti nobili e plebei eruditi e igno-ranti

Oltre alle idee che sono offerte dal senso con i dolorie piaceri connessi la mente umana possiede una speciedi potere creatore suo proprio o nel rappresentare a pia-cere le immagini delle cose nellordine e nel modo in cuifurono percepite dai sensi o nel combinare quelle im-magini in un nuovo modo e secondo un ordine diversoQuesto potere egrave chiamato immaginazione e ad esso ap-partiene tutto ciograve che si chiama intelletto fantasia in-venzione e simili Ma si deve osservare che il poteredellimmaginazione egrave incapace di creare una cosa deltutto nuova puograve soltanto variare la disposizione di quel-le idee che ha ricevuto dai sensi Ora limmaginazione egraveil piugrave esteso campo del piacere e del dolore poichegrave egrave ilcampo dei nostri timori e delle nostre speranze e di tuttele passioni ad essi connesse E qualsiasi cosa si ritienepossa suscitare nellimmaginazione queste idee fonda-mentali per virtugrave di una originale e naturale impressio-ne deve avere lo stesso potere quasi ugualmente su tuttigli uomini Poichegrave dal momento che limmaginazione egravesoltanto la rappresentazione dei sensi puograve soltanto esse-

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cosa che egrave ancora simile al palato degli altri uomini inmolte cose e soltanto viziato in alcuni punti particolariPoichegrave nel giudicare una cosa nuova anche di un gustosimile a quello che labitudine lha assuefatto a predili-gere il suo palato saragrave colpito in maniera naturale e inbase a principicirc generali Cosigrave il piacere di tutti i sensidella vista e anche del gusto che egrave il piugrave ambiguo deisensi egrave lo stesso in tutti nobili e plebei eruditi e igno-ranti

Oltre alle idee che sono offerte dal senso con i dolorie piaceri connessi la mente umana possiede una speciedi potere creatore suo proprio o nel rappresentare a pia-cere le immagini delle cose nellordine e nel modo in cuifurono percepite dai sensi o nel combinare quelle im-magini in un nuovo modo e secondo un ordine diversoQuesto potere egrave chiamato immaginazione e ad esso ap-partiene tutto ciograve che si chiama intelletto fantasia in-venzione e simili Ma si deve osservare che il poteredellimmaginazione egrave incapace di creare una cosa deltutto nuova puograve soltanto variare la disposizione di quel-le idee che ha ricevuto dai sensi Ora limmaginazione egraveil piugrave esteso campo del piacere e del dolore poichegrave egrave ilcampo dei nostri timori e delle nostre speranze e di tuttele passioni ad essi connesse E qualsiasi cosa si ritienepossa suscitare nellimmaginazione queste idee fonda-mentali per virtugrave di una originale e naturale impressio-ne deve avere lo stesso potere quasi ugualmente su tuttigli uomini Poichegrave dal momento che limmaginazione egravesoltanto la rappresentazione dei sensi puograve soltanto esse-

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re o non essere soddisfatta dalle immagini per lo stessoprincipio per cui il senso egrave o non egrave soddisfatto dallarealtagrave e di conseguenza vi deve essere un accordo nelleimmaginazioni altrettanto stretto che quello esistente neisensi Una breve riflessione ci convinceragrave che cosigrave devedi necessitagrave accadere Ma nellimmaginazione oltre aldolore o al piacere che deriva dalle proprietagrave di un og-getto naturale si puograve percepire un piacere dalla somi-glianza che limitazione ha con loriginale limmagina-zione credo non puograve aver altro piacere che quello cherisulta dalluna o dallaltra di queste cause E queste cau-se agiscono quasi uniformemente su tutti gli uomini per-chegrave agiscono in base a principicirc esistenti in natura e nonderivati da abitudini o interessi Il Locke molto giusta-mente e acutamente osserva che lintelletto egrave principal-mente versato nel tracciare rassomiglianze e nota nellostesso tempo che il compito del giudizio egrave piuttostoquello di trovare le differenze Puograve forse sembrare inbase a questa ipotesi che non vi sia una sostanziale di-stinzione fra intelletto e giudizio poichegrave sembrano risul-tare entrambi da differenti attivitagrave della medesima facol-tagrave di confronto Ma in realtagrave siano o no dipendenti dallostesso potere della mente differiscono tanto sostanzial-mente sotto molti aspetti che una perfetta unione di in-telletto e di giudizio egrave una delle cose piugrave rare che vi sia-no al mondo Quando due oggetti distinti sono dissimililuno dallaltro ciograve non ci stupisce le cose stanno comesono solite stare e quindi non impressionano limmagi-nazione ma quando due oggetti distinti presentano una

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re o non essere soddisfatta dalle immagini per lo stessoprincipio per cui il senso egrave o non egrave soddisfatto dallarealtagrave e di conseguenza vi deve essere un accordo nelleimmaginazioni altrettanto stretto che quello esistente neisensi Una breve riflessione ci convinceragrave che cosigrave devedi necessitagrave accadere Ma nellimmaginazione oltre aldolore o al piacere che deriva dalle proprietagrave di un og-getto naturale si puograve percepire un piacere dalla somi-glianza che limitazione ha con loriginale limmagina-zione credo non puograve aver altro piacere che quello cherisulta dalluna o dallaltra di queste cause E queste cau-se agiscono quasi uniformemente su tutti gli uomini per-chegrave agiscono in base a principicirc esistenti in natura e nonderivati da abitudini o interessi Il Locke molto giusta-mente e acutamente osserva che lintelletto egrave principal-mente versato nel tracciare rassomiglianze e nota nellostesso tempo che il compito del giudizio egrave piuttostoquello di trovare le differenze Puograve forse sembrare inbase a questa ipotesi che non vi sia una sostanziale di-stinzione fra intelletto e giudizio poichegrave sembrano risul-tare entrambi da differenti attivitagrave della medesima facol-tagrave di confronto Ma in realtagrave siano o no dipendenti dallostesso potere della mente differiscono tanto sostanzial-mente sotto molti aspetti che una perfetta unione di in-telletto e di giudizio egrave una delle cose piugrave rare che vi sia-no al mondo Quando due oggetti distinti sono dissimililuno dallaltro ciograve non ci stupisce le cose stanno comesono solite stare e quindi non impressionano limmagi-nazione ma quando due oggetti distinti presentano una

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rassomiglianza ne siamo colpiti prestiamo loro atten-zione e ne proviamo piacere La mente delluomo ha pernatura una alacritagrave maggiore e prova una soddisfazionedi gran lunga superiore nel tracciare le somiglianze piut-tosto che nel cercare le differenze poichegrave rilevando lesomiglianze noi produciamo nuove immagini coordi-niamo creiamo allarghiamo la nostra esperienza manel fare distinzioni non offriamo alcun elementoallimmaginazione il compito stesso egrave piugrave severo e no-ioso e il piacere che ne abbiamo egrave di natura negativa eindiretta Una notizia egrave riferita al mattino questo mi dagraveun certo piacere in quanto notizia in quanto egrave un fattoche si aggiunge alla mia esperienza Alla sera scoproche non era vera Che cosa ci guadagno se non il dispia-cere di trovare che sono stato ingannato Donde derivache gli uomini sono molto piugrave inclini per natura allafede che non allincredulitagrave Ed egrave in base a questo princi-pio che le piugrave ignoranti e barbare nazioni che sono statedeboli e retrograde nel distinguere e nellordinare le loroidee spesso hanno facilitagrave nelle similitudini nei parago-ni nelle metafore e nelle allegorie Ed egrave in base a questoprincipio che Omero e gli scrittori orientali sebbeneamino le similitudini e spesso ne inventino di ammire-voli ben di rado si curano che siano esatte cioegrave essisono colpiti da una rassomiglianza generale la ritraggo-no con forza e non osservano invece la differenza che sipuograve trovare fra le cose paragonate Ora dal momentoche egrave il piacere della rassomiglianza quello che princi-palmente lusinga la nostra immaginazione tutti gli uo-

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rassomiglianza ne siamo colpiti prestiamo loro atten-zione e ne proviamo piacere La mente delluomo ha pernatura una alacritagrave maggiore e prova una soddisfazionedi gran lunga superiore nel tracciare le somiglianze piut-tosto che nel cercare le differenze poichegrave rilevando lesomiglianze noi produciamo nuove immagini coordi-niamo creiamo allarghiamo la nostra esperienza manel fare distinzioni non offriamo alcun elementoallimmaginazione il compito stesso egrave piugrave severo e no-ioso e il piacere che ne abbiamo egrave di natura negativa eindiretta Una notizia egrave riferita al mattino questo mi dagraveun certo piacere in quanto notizia in quanto egrave un fattoche si aggiunge alla mia esperienza Alla sera scoproche non era vera Che cosa ci guadagno se non il dispia-cere di trovare che sono stato ingannato Donde derivache gli uomini sono molto piugrave inclini per natura allafede che non allincredulitagrave Ed egrave in base a questo princi-pio che le piugrave ignoranti e barbare nazioni che sono statedeboli e retrograde nel distinguere e nellordinare le loroidee spesso hanno facilitagrave nelle similitudini nei parago-ni nelle metafore e nelle allegorie Ed egrave in base a questoprincipio che Omero e gli scrittori orientali sebbeneamino le similitudini e spesso ne inventino di ammire-voli ben di rado si curano che siano esatte cioegrave essisono colpiti da una rassomiglianza generale la ritraggo-no con forza e non osservano invece la differenza che sipuograve trovare fra le cose paragonate Ora dal momentoche egrave il piacere della rassomiglianza quello che princi-palmente lusinga la nostra immaginazione tutti gli uo-

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mini sono pressochegrave simili in questo fin dove si estendela loro conoscenza delle cose rappresentate e paragona-te Il principio di questa conoscenza egrave assai accidentalepoichegrave dipende dallesperienza e dallosservazione enon dalla forza o dalla debolezza di alcuna facoltagrave natu-rale ed egrave da questa differenza nella conoscenza che de-riva ciograve che noi comunemente sebbene non con grandeesattezza chiamiamo una differenza di gusto Un uomoa cui la scultura riesce nuova se vede il manichino di unbarbiere o un comune pezzo di statuaria ne egrave immedia-tamente colpito e soddisfatto perchegrave vede qualcosa disimile alla figura umana e interamente preso dalla ras-somiglianza non bada affatto ai suoi difetti Nessunocredo vedendo per la prima volta unimitazione dal verose ne occupograve Immaginiamo che qualche tempo dopoquesto inesperto si imbatta in unopera piugrave artistica dellamedesima natura egli incomincia allora a considerarecon disprezzo ciograve che prima ammirava non che lo am-mirasse per la sua scarsa rassomiglianza con luomo maper quella somiglianza generica sebbene poco esattache esso presentava con la figura umana Ciograve che egliammirograve in momenti diversi in queste figure cosigrave diverseegrave esattamente la stessa cosa e sebbene la sua conoscen-za sia migliorata il suo gusto non egrave mutato Prima il suoerrore era dovuto a una mancanza di conoscenza in artederivante dalla sua inesperienza ma egli puograve essere tut-tora deficiente per una mancanza di conoscenza in natu-ra Poichegrave egrave possibile che luomo in questione si fermi aquesto punto e che il capolavoro di una mano geniale

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mini sono pressochegrave simili in questo fin dove si estendela loro conoscenza delle cose rappresentate e paragona-te Il principio di questa conoscenza egrave assai accidentalepoichegrave dipende dallesperienza e dallosservazione enon dalla forza o dalla debolezza di alcuna facoltagrave natu-rale ed egrave da questa differenza nella conoscenza che de-riva ciograve che noi comunemente sebbene non con grandeesattezza chiamiamo una differenza di gusto Un uomoa cui la scultura riesce nuova se vede il manichino di unbarbiere o un comune pezzo di statuaria ne egrave immedia-tamente colpito e soddisfatto perchegrave vede qualcosa disimile alla figura umana e interamente preso dalla ras-somiglianza non bada affatto ai suoi difetti Nessunocredo vedendo per la prima volta unimitazione dal verose ne occupograve Immaginiamo che qualche tempo dopoquesto inesperto si imbatta in unopera piugrave artistica dellamedesima natura egli incomincia allora a considerarecon disprezzo ciograve che prima ammirava non che lo am-mirasse per la sua scarsa rassomiglianza con luomo maper quella somiglianza generica sebbene poco esattache esso presentava con la figura umana Ciograve che egliammirograve in momenti diversi in queste figure cosigrave diverseegrave esattamente la stessa cosa e sebbene la sua conoscen-za sia migliorata il suo gusto non egrave mutato Prima il suoerrore era dovuto a una mancanza di conoscenza in artederivante dalla sua inesperienza ma egli puograve essere tut-tora deficiente per una mancanza di conoscenza in natu-ra Poichegrave egrave possibile che luomo in questione si fermi aquesto punto e che il capolavoro di una mano geniale

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non gli piaccia di piugrave dellopera mediocre di un artistavolgare e questo non per la mancanza di un gusto mi-gliore o piugrave elevato ma perchegrave tutti gli uomini non os-servano con attenzione sufficiente la figura umana sigrave damettersi in grado di giudicare acconciamente unimita-zione di essa Che il gusto critico non dipenda da unprincipio superiore negli uomini ma da una superioreconoscenza appare evidente da parecchi esempi Egrave assainota la storia dellantico pittore e del calzolaio Il calzo-laio corresse il pittore per qualche errore che gli erasfuggito nella scarpa di una delle figure e che il pittoreil quale non aveva mai osservato altrettanto attentamen-te le scarpe e si accontentava di una somiglianza generi-ca non aveva mai notato Ma questo non era un difettodel gusto del pittore mostrava piuttosto solo una man-canza di conoscenza nellarte di fare le scarpe Immagi-niamo ora che un anatomista si rechi nello studio delpittore il suo quadro egrave in complesso ben fatto la figurain questione egrave posta in un buon atteggiamento e le partiben accordate ai vari movimenti tuttavia lanatomistacritico nella sua arte puograve criticare laggetto di qualchemuscolo come non perfettamente adattantesi al partico-lare gesto della figura Qui lanatomista osserva ciograve cheil pittore non ha osservato e trascura quello che il calzo-laio aveva notato Ma una mancanza di profonda cono-scenza critica in anatomia non ha influito sul buon gustonaturale del pittore o di qualsiasi comune osservatore diquestopera piugrave che la mancanza di una esatta cono-scenza nella fabbricazione di una scarpa Un bel quadro

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non gli piaccia di piugrave dellopera mediocre di un artistavolgare e questo non per la mancanza di un gusto mi-gliore o piugrave elevato ma perchegrave tutti gli uomini non os-servano con attenzione sufficiente la figura umana sigrave damettersi in grado di giudicare acconciamente unimita-zione di essa Che il gusto critico non dipenda da unprincipio superiore negli uomini ma da una superioreconoscenza appare evidente da parecchi esempi Egrave assainota la storia dellantico pittore e del calzolaio Il calzo-laio corresse il pittore per qualche errore che gli erasfuggito nella scarpa di una delle figure e che il pittoreil quale non aveva mai osservato altrettanto attentamen-te le scarpe e si accontentava di una somiglianza generi-ca non aveva mai notato Ma questo non era un difettodel gusto del pittore mostrava piuttosto solo una man-canza di conoscenza nellarte di fare le scarpe Immagi-niamo ora che un anatomista si rechi nello studio delpittore il suo quadro egrave in complesso ben fatto la figurain questione egrave posta in un buon atteggiamento e le partiben accordate ai vari movimenti tuttavia lanatomistacritico nella sua arte puograve criticare laggetto di qualchemuscolo come non perfettamente adattantesi al partico-lare gesto della figura Qui lanatomista osserva ciograve cheil pittore non ha osservato e trascura quello che il calzo-laio aveva notato Ma una mancanza di profonda cono-scenza critica in anatomia non ha influito sul buon gustonaturale del pittore o di qualsiasi comune osservatore diquestopera piugrave che la mancanza di una esatta cono-scenza nella fabbricazione di una scarpa Un bel quadro

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rappresentante S Giovanni Battista decollato fu mostra-to a un imperatore turco egli lodograve molti pregi ma os-servograve un difetto cioegrave che la pelle non era raggrinzatanella parte del collo che era stata colpita Il sultano inquestoccasione sebbene la sua osservazione fosse piugraveche esatta non rivelograve un gusto naturale migliore di quel-lo del pittore che aveva eseguito lopera o di quello diun gran numero di critici europei che probabilmentenon avrebbero mai fatto la stessa osservazione Il sulta-no invero aveva una perfetta conoscenza di quel terribilespettacolo che gli altri potevano soltanto raffigurarsicolla loro immaginazione Fra le critiche che queste trepersone muovono vi egrave una differenza derivata dal diver-so genere e dalla diversa profonditagrave delle loro cognizio-ni ma vegrave qualcosa di comune al pittore al calzolaioallanatomista allimperatore turco ed egrave il piacere chenasce da un oggetto naturale fin dove ognuno lo vedeimitato con esattezza la soddisfazione di vedere una fi-gura piacevole la simpatia destata da un caso strano ecommovente Finchegrave si tratta di gusto naturale esso egravecomune a quasi tutti gli uomini

Nella poesia e in altre opere dimmaginazione pos-siamo osservare la medesima analogia Egrave vero che unuomo puograve essere attratto da Don Bellianis e leggeresenza entusiasmo Virgilio mentre un altro si esalta allalettura dellEneide e lascia Don Bellianis ai fanciulliSembra che questi due uomini abbiano gusti molto di-versi ma in realtagrave essi differiscono ben poco In questedue opere che suscitano cosigrave opposti sentimenti si svol-

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rappresentante S Giovanni Battista decollato fu mostra-to a un imperatore turco egli lodograve molti pregi ma os-servograve un difetto cioegrave che la pelle non era raggrinzatanella parte del collo che era stata colpita Il sultano inquestoccasione sebbene la sua osservazione fosse piugraveche esatta non rivelograve un gusto naturale migliore di quel-lo del pittore che aveva eseguito lopera o di quello diun gran numero di critici europei che probabilmentenon avrebbero mai fatto la stessa osservazione Il sulta-no invero aveva una perfetta conoscenza di quel terribilespettacolo che gli altri potevano soltanto raffigurarsicolla loro immaginazione Fra le critiche che queste trepersone muovono vi egrave una differenza derivata dal diver-so genere e dalla diversa profonditagrave delle loro cognizio-ni ma vegrave qualcosa di comune al pittore al calzolaioallanatomista allimperatore turco ed egrave il piacere chenasce da un oggetto naturale fin dove ognuno lo vedeimitato con esattezza la soddisfazione di vedere una fi-gura piacevole la simpatia destata da un caso strano ecommovente Finchegrave si tratta di gusto naturale esso egravecomune a quasi tutti gli uomini

Nella poesia e in altre opere dimmaginazione pos-siamo osservare la medesima analogia Egrave vero che unuomo puograve essere attratto da Don Bellianis e leggeresenza entusiasmo Virgilio mentre un altro si esalta allalettura dellEneide e lascia Don Bellianis ai fanciulliSembra che questi due uomini abbiano gusti molto di-versi ma in realtagrave essi differiscono ben poco In questedue opere che suscitano cosigrave opposti sentimenti si svol-

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ge un racconto che desta meraviglia entrambe sono ric-che di avvenimenti sono appassionate descrivono viag-gi lotte trionfi e continui cambiamenti di fortuna Chiammira Don Bellianis forse non comprende il linguag-gio elegante dellEneide eppure se questo fosse abbas-sato allo stile del Viaggio del pellegrino6 egli ne senti-rebbe forse tutta la forza per lo stesso principio per cuiammira Don Bellianis

Nel suo autore preferito egli non egrave urtato dalle conti-nue violazioni alla verosimiglianza dalla confusione deitempi dalle offese contro gli usi dal disprezzo dellageografia poichegrave non conosce nulla di geografia e dicronologia e non ha mai esaminato i fondamenti dellaverosimiglianza Legge per caso di un naufragio sullecoste della Boemia del tutto assorto in un fatto cosigrave in-teressante e unicamente preoccupato della sorte del suoeroe non egrave minimamente turbato da questo stravaganteerrore Infatti per quale motivo dovrebbe essere sorpresodi un naufragio sulle coste della Boemia egli che non sase la Boemia sia o no unisola dellOceano Atlantico Edopo tutto quale riflesso puograve avere tutto ciograve sul buongusto naturale della persona in questione

Il gusto dunque per ciograve che riguarda limmaginazio-ne si basa su un principio uguale in tutti gli uomini nonvegrave nessuna diversitagrave nel modo in cui essi sono commos-si negrave nelle cause della loro commozione ma vegrave una

6 The Pilgrims progress opera allegorica di John Bunyan(1628-1688) ispirata alla fede puritana

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ge un racconto che desta meraviglia entrambe sono ric-che di avvenimenti sono appassionate descrivono viag-gi lotte trionfi e continui cambiamenti di fortuna Chiammira Don Bellianis forse non comprende il linguag-gio elegante dellEneide eppure se questo fosse abbas-sato allo stile del Viaggio del pellegrino6 egli ne senti-rebbe forse tutta la forza per lo stesso principio per cuiammira Don Bellianis

Nel suo autore preferito egli non egrave urtato dalle conti-nue violazioni alla verosimiglianza dalla confusione deitempi dalle offese contro gli usi dal disprezzo dellageografia poichegrave non conosce nulla di geografia e dicronologia e non ha mai esaminato i fondamenti dellaverosimiglianza Legge per caso di un naufragio sullecoste della Boemia del tutto assorto in un fatto cosigrave in-teressante e unicamente preoccupato della sorte del suoeroe non egrave minimamente turbato da questo stravaganteerrore Infatti per quale motivo dovrebbe essere sorpresodi un naufragio sulle coste della Boemia egli che non sase la Boemia sia o no unisola dellOceano Atlantico Edopo tutto quale riflesso puograve avere tutto ciograve sul buongusto naturale della persona in questione

Il gusto dunque per ciograve che riguarda limmaginazio-ne si basa su un principio uguale in tutti gli uomini nonvegrave nessuna diversitagrave nel modo in cui essi sono commos-si negrave nelle cause della loro commozione ma vegrave una

6 The Pilgrims progress opera allegorica di John Bunyan(1628-1688) ispirata alla fede puritana

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differenza nel grado che deriva da due principali moti-vi o da un piugrave intenso grado di sensibilitagrave naturale o dauna piugrave vicina e prolungata attenzione per loggetto Perspiegare ciograve secondo il procedimento dei sensi in cui sitrova la stessa differenza supponiamo che una tavola dimarmo ben levigata sia posta dinnanzi a due uomini en-trambi notano che egrave levigata ed entrambi si compiaccio-no di tale qualitagrave Fin qui essi sono daccordo Ma sup-poniamo che unaltra tavola e poi unaltra ancora la se-conda piugrave levigata della prima siano loro poste dinnan-zi Egrave molto probabile che questi uomini perfettamentedaccordo su ciograve che egrave levigatezza e sul piacere che nederiva siano discordi quando vengano a stabilire qualesia la tavola che presenta la levigatura migliore

La grande differenza fra i gusti appare quando si con-frontano leccesso o il difetto di caratteristiche giudicatesecondo il loro grado e non secondo la qualitagrave Non egrave fa-cile quando si riscontri una simile differenza stabilire ilgrado se leccesso o il difetto non sono evidenti Se sia-mo di diversa opinione riguardo a due quantitagrave possia-mo ricorrere a una misura comune sigrave da risolvere laquestione con la massima esattezza e ciograve egrave quello chedagrave alla conoscenza matematica una certezza maggioreche ad ogni altra scienza Ma riguardo a quelle cose lacui variazione non si giudica in base a differenze diquantitagrave la levigatezza e la ruvidezza la durezza e lamorbidezza loscuritagrave e la luce le gradazioni dei varicolori egrave possibile fare una distinzione quando la diffe-renza egrave in un certo senso considerevole non quando egrave

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differenza nel grado che deriva da due principali moti-vi o da un piugrave intenso grado di sensibilitagrave naturale o dauna piugrave vicina e prolungata attenzione per loggetto Perspiegare ciograve secondo il procedimento dei sensi in cui sitrova la stessa differenza supponiamo che una tavola dimarmo ben levigata sia posta dinnanzi a due uomini en-trambi notano che egrave levigata ed entrambi si compiaccio-no di tale qualitagrave Fin qui essi sono daccordo Ma sup-poniamo che unaltra tavola e poi unaltra ancora la se-conda piugrave levigata della prima siano loro poste dinnan-zi Egrave molto probabile che questi uomini perfettamentedaccordo su ciograve che egrave levigatezza e sul piacere che nederiva siano discordi quando vengano a stabilire qualesia la tavola che presenta la levigatura migliore

La grande differenza fra i gusti appare quando si con-frontano leccesso o il difetto di caratteristiche giudicatesecondo il loro grado e non secondo la qualitagrave Non egrave fa-cile quando si riscontri una simile differenza stabilire ilgrado se leccesso o il difetto non sono evidenti Se sia-mo di diversa opinione riguardo a due quantitagrave possia-mo ricorrere a una misura comune sigrave da risolvere laquestione con la massima esattezza e ciograve egrave quello chedagrave alla conoscenza matematica una certezza maggioreche ad ogni altra scienza Ma riguardo a quelle cose lacui variazione non si giudica in base a differenze diquantitagrave la levigatezza e la ruvidezza la durezza e lamorbidezza loscuritagrave e la luce le gradazioni dei varicolori egrave possibile fare una distinzione quando la diffe-renza egrave in un certo senso considerevole non quando egrave

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piccola poichegrave mancano misure comuni che forse nonsi potranno mai scoprire In questi casi particolari sup-ponendo che lacutezza del senso sia uguale riuscirannomeglio allo scopo lattenzione piugrave accurata e labitudineRitornando allargomento delle tavole il levigatore delmarmo indubbiamente potragrave dire la sua parola con lamaggior competenza Ma nonostante vi sia la suddettamancanza di una misura comune per risolvere molte di-scussioni relative ai sensi e relative allimmaginazioneche li rappresenta notiamo che i principicirc sono uguali intutti e che non vegrave disaccordo almeno fino a quando ciponiamo ad esaminare la superioritagrave o la differenza del-le cose allora entriamo nel campo del giudizio

Finchegrave siamo a conoscenza delle qualitagrave sensibili del-le cose ben difficilmente sembra che sia impegnatoqualche cosa di piugrave dellimmaginazione qualcosa di piugravedellimmaginazione sembra esserlo invece quando ven-gono rappresentate le passioni perchegrave per virtugrave di unasimpatia naturale esse vengono sentite da tutti senza ilconcorso della ragione e la loro efficacia egrave riconosciutada ognuno Amore dolore timore ira gioia tutte que-ste passioni hanno a turno colpito lanimo dognuno enon in modo arbitrario o casuale ma secondo principicirccerti naturali e costanti

Ma poichegrave molte delle opere dellimmaginazione nonsi limitano alla rappresentazione degli oggetti sensibilinegrave allo sforzo della volontagrave sulle passioni ma si esten-dono ai modi ai caratteri alle azioni e alle intenzionidegli uomini ai loro rapporti alle virtugrave e ai vizi entrano

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piccola poichegrave mancano misure comuni che forse nonsi potranno mai scoprire In questi casi particolari sup-ponendo che lacutezza del senso sia uguale riuscirannomeglio allo scopo lattenzione piugrave accurata e labitudineRitornando allargomento delle tavole il levigatore delmarmo indubbiamente potragrave dire la sua parola con lamaggior competenza Ma nonostante vi sia la suddettamancanza di una misura comune per risolvere molte di-scussioni relative ai sensi e relative allimmaginazioneche li rappresenta notiamo che i principicirc sono uguali intutti e che non vegrave disaccordo almeno fino a quando ciponiamo ad esaminare la superioritagrave o la differenza del-le cose allora entriamo nel campo del giudizio

Finchegrave siamo a conoscenza delle qualitagrave sensibili del-le cose ben difficilmente sembra che sia impegnatoqualche cosa di piugrave dellimmaginazione qualcosa di piugravedellimmaginazione sembra esserlo invece quando ven-gono rappresentate le passioni perchegrave per virtugrave di unasimpatia naturale esse vengono sentite da tutti senza ilconcorso della ragione e la loro efficacia egrave riconosciutada ognuno Amore dolore timore ira gioia tutte que-ste passioni hanno a turno colpito lanimo dognuno enon in modo arbitrario o casuale ma secondo principicirccerti naturali e costanti

Ma poichegrave molte delle opere dellimmaginazione nonsi limitano alla rappresentazione degli oggetti sensibilinegrave allo sforzo della volontagrave sulle passioni ma si esten-dono ai modi ai caratteri alle azioni e alle intenzionidegli uomini ai loro rapporti alle virtugrave e ai vizi entrano

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nel campo della ragione Tutto ciograve costituisce una parteconsiderevole di quelli che sono gli oggetti del gusto eOrazio ci manda alle scuole di filosofia e in mezzo almondo affinchegrave possiamo istruirci in essi Lo stessogrado di certezza che si deve acquistare nella moralitagrave enella scienza della vita noi lo dobbiamo acquisire in ciograveche si riferisce ad esse nelle opere di imitazione Inveroper lo piugrave nella intelligenza dei costumi nella osserva-zione del tempo e del luogo e in generale della conve-nienza (che si deve soltanto imparare in quelle scuolealle quali Orazio ci trae) consiste quello che egrave chiamatogusto diciamo cosigrave per distinguerlo e che in realtagrave nonegrave altro che un giudizio piugrave raffinato Da tutto ciograve a mesembra che quello che chiamiamo gusto nella sua piugravegenerica accezione non egrave una semplice idea ma egrave inparte prodotto in primo luogo da una percezione dei pia-ceri del senso in secondo luogo dai piaceri dellimmagi-nazione e dalle conclusioni della ragione la quale con-sidera i vari rapporti di questi piaceri considera le pas-sioni delluomo gli usi le azioni Tutto ciograve egrave richiestoper formare il gusto la cui base egrave la medesima in ognimente umana poichegrave come i sensi sono le grandi sor-genti originali di tutte le nostre idee e per conseguenzadi tutti i nostri piaceri che non siano incerti e arbitrariil fondamento del gusto egrave comune a tutti ed abbiamoperciograve un elemento sufficiente onde trarre logiche con-clusioni su tale argomento

Mentre consideriamo il gusto soltanto per ciograve che ri-guarda la sua natura e i suoi aspetti riscontriamo che i

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nel campo della ragione Tutto ciograve costituisce una parteconsiderevole di quelli che sono gli oggetti del gusto eOrazio ci manda alle scuole di filosofia e in mezzo almondo affinchegrave possiamo istruirci in essi Lo stessogrado di certezza che si deve acquistare nella moralitagrave enella scienza della vita noi lo dobbiamo acquisire in ciograveche si riferisce ad esse nelle opere di imitazione Inveroper lo piugrave nella intelligenza dei costumi nella osserva-zione del tempo e del luogo e in generale della conve-nienza (che si deve soltanto imparare in quelle scuolealle quali Orazio ci trae) consiste quello che egrave chiamatogusto diciamo cosigrave per distinguerlo e che in realtagrave nonegrave altro che un giudizio piugrave raffinato Da tutto ciograve a mesembra che quello che chiamiamo gusto nella sua piugravegenerica accezione non egrave una semplice idea ma egrave inparte prodotto in primo luogo da una percezione dei pia-ceri del senso in secondo luogo dai piaceri dellimmagi-nazione e dalle conclusioni della ragione la quale con-sidera i vari rapporti di questi piaceri considera le pas-sioni delluomo gli usi le azioni Tutto ciograve egrave richiestoper formare il gusto la cui base egrave la medesima in ognimente umana poichegrave come i sensi sono le grandi sor-genti originali di tutte le nostre idee e per conseguenzadi tutti i nostri piaceri che non siano incerti e arbitrariil fondamento del gusto egrave comune a tutti ed abbiamoperciograve un elemento sufficiente onde trarre logiche con-clusioni su tale argomento

Mentre consideriamo il gusto soltanto per ciograve che ri-guarda la sua natura e i suoi aspetti riscontriamo che i

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suoi principicirc sono del tutto uniformi ma che il grado incui essi prevalgono nei singoli individui egrave tanto diversoquanto simili sono i principicirc stessi Poichegrave sensibilitagrave egiudizio le qualitagrave cioegrave che costituiscono ciograve che comu-nemente si chiama gusto mutano notevolmente da per-sona a persona Da un difetto nella prima di queste qua-litagrave deriva una mancanza di gusto una debolezza nellaseconda rende il gusto falso o cattivo Vi sono uomini lacui sensibilitagrave egrave cosigrave ottusa il cui temperamento egrave cosigravefreddo e flemmatico che difficilmente si puograve dire sianodesti durante lintero corso della loro vita Su tali perso-ne gli oggetti piugrave notevoli producono soltantounimpressione debole e oscura Vi sono altri semprecosigrave agitati da piaceri volgari e puramente sensuali ocosigrave asserviti alle basse cure dellavarizia o cosigrave infiam-mati alla caccia di onori e di gloria che le loro menticontinuamente abituate alla bufera di queste passioniviolente e tempestose difficilmente possono essere im-pressionate dal gioco delicato e raffinato dellimmagina-zione Questi ultimi sebbene per un motivo ben diversodiventano stupidi e insensibili quanto i primi ma gli unio gli altri ogni volta che siano colpiti da un oggetto ele-gante o grandioso o da queste stesse qualitagrave in unoperadarte sono mossi dallo stesso principio

La causa di un gusto falso egrave un difetto del giudizioche puograve nascere da una innata debolezza di comprensio-ne (in qualsiasi cosa possa consistere la forza di questafacoltagrave) o e questultimo caso egrave molto piugrave comune puograve

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suoi principicirc sono del tutto uniformi ma che il grado incui essi prevalgono nei singoli individui egrave tanto diversoquanto simili sono i principicirc stessi Poichegrave sensibilitagrave egiudizio le qualitagrave cioegrave che costituiscono ciograve che comu-nemente si chiama gusto mutano notevolmente da per-sona a persona Da un difetto nella prima di queste qua-litagrave deriva una mancanza di gusto una debolezza nellaseconda rende il gusto falso o cattivo Vi sono uomini lacui sensibilitagrave egrave cosigrave ottusa il cui temperamento egrave cosigravefreddo e flemmatico che difficilmente si puograve dire sianodesti durante lintero corso della loro vita Su tali perso-ne gli oggetti piugrave notevoli producono soltantounimpressione debole e oscura Vi sono altri semprecosigrave agitati da piaceri volgari e puramente sensuali ocosigrave asserviti alle basse cure dellavarizia o cosigrave infiam-mati alla caccia di onori e di gloria che le loro menticontinuamente abituate alla bufera di queste passioniviolente e tempestose difficilmente possono essere im-pressionate dal gioco delicato e raffinato dellimmagina-zione Questi ultimi sebbene per un motivo ben diversodiventano stupidi e insensibili quanto i primi ma gli unio gli altri ogni volta che siano colpiti da un oggetto ele-gante o grandioso o da queste stesse qualitagrave in unoperadarte sono mossi dallo stesso principio

La causa di un gusto falso egrave un difetto del giudizioche puograve nascere da una innata debolezza di comprensio-ne (in qualsiasi cosa possa consistere la forza di questafacoltagrave) o e questultimo caso egrave molto piugrave comune puograve

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derivare da una mancanza di esercizio appropriato e bendiretto che solo puograve rendere il gusto attivo e vivace

Inoltre lignoranza o la disattenzione il pregiudiziola sconsideratezza la leggerezza lostinazione in brevetutte le passioni e tutti i vizi che sviano il giudizio in al-tri campi lo pregiudicano pure e in forma non minorein questa che egrave la sua sfera piugrave raffinata ed elegante

Queste cause producono opinioni diverse su tutto ciograveche egrave oggetto di conoscenza senza indurci a supporreche la ragione non abbia dei principicirc ben determinati Einvero si puograve osservare che fra gli uomini riguardo allequestioni di gusto vegrave una discordia minore piugrave che nonriguardo alla maggior parte di quelle cose che dipendo-no dalla pura ragione e che gli uomini si trovano moltopiugrave facilmente daccordo nel giudicare pregevole unadescrizione di Virgilio che nel discutere sulla veritagrave osulla falsitagrave di una teoria di Aristotele

Una rettitudine di giudizio in arte che si puograve chiama-re buon gusto dipende in gran parte dalla sensibilitagravepoichegrave se la mente non egrave portata a gustare i piaceridellimmaginazione non si applicheragrave mai a lavori di talgenere abbastanza da acquistarne unadeguata cono-scenza Ma sebbene per formare un buon giudizio si ri-chieda un certo grado di sensibilitagrave pure un buon giudi-zio non sorge di necessitagrave da una sensibilitagrave vivace so-vente accade che un modestissimo giudice solo in forzadi una piugrave acuta sensibilitagrave sia colpito da unopera me-diocre piugrave di quello che non sia colpito il miglior giudi-ce dellopera piugrave perfetta poichegrave dal momento che un

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derivare da una mancanza di esercizio appropriato e bendiretto che solo puograve rendere il gusto attivo e vivace

Inoltre lignoranza o la disattenzione il pregiudiziola sconsideratezza la leggerezza lostinazione in brevetutte le passioni e tutti i vizi che sviano il giudizio in al-tri campi lo pregiudicano pure e in forma non minorein questa che egrave la sua sfera piugrave raffinata ed elegante

Queste cause producono opinioni diverse su tutto ciograveche egrave oggetto di conoscenza senza indurci a supporreche la ragione non abbia dei principicirc ben determinati Einvero si puograve osservare che fra gli uomini riguardo allequestioni di gusto vegrave una discordia minore piugrave che nonriguardo alla maggior parte di quelle cose che dipendo-no dalla pura ragione e che gli uomini si trovano moltopiugrave facilmente daccordo nel giudicare pregevole unadescrizione di Virgilio che nel discutere sulla veritagrave osulla falsitagrave di una teoria di Aristotele

Una rettitudine di giudizio in arte che si puograve chiama-re buon gusto dipende in gran parte dalla sensibilitagravepoichegrave se la mente non egrave portata a gustare i piaceridellimmaginazione non si applicheragrave mai a lavori di talgenere abbastanza da acquistarne unadeguata cono-scenza Ma sebbene per formare un buon giudizio si ri-chieda un certo grado di sensibilitagrave pure un buon giudi-zio non sorge di necessitagrave da una sensibilitagrave vivace so-vente accade che un modestissimo giudice solo in forzadi una piugrave acuta sensibilitagrave sia colpito da unopera me-diocre piugrave di quello che non sia colpito il miglior giudi-ce dellopera piugrave perfetta poichegrave dal momento che un

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oggetto nuovo straordinario commovente puograve colpirequesta persona mentre non lo colpiscono gli errori cheesso presenta il suo piacere egrave piugrave puro e piugrave schietto epoichegrave un piacere che deriva dalla pura immaginazioneegrave molto piugrave intenso di quello che puograve derivare da ungiudizio retto il giudizio egrave in gran parte occupato nel ri-scontrare motivi di errore sulla via dellimmaginazionenel dissipare le scene del suo incanto e nellavvincerci algiogo molesto della nostra ragione perchegrave quasi lunicopiacere che gli uomini hanno nella coscienza di avere ungiudizio migliore degli altri consiste in una specie diconsapevole orgoglio e di superioritagrave derivante dal benpensare ma allora questo egrave un piacere indiretto un pia-cere che non risulta immediatamente dalloggetto con-templato Allalba dei nostri giorni quando i sensi sonoancora teneri e non logori quando lattenzionedelluomo egrave piugrave acuta e una apparenza di novitagrave alita sututti gli oggetti che ci circondano quanto vive in quelmomento sono le nostre sensazioni ma come falsi e tra-scurati i giudizi sulle cose Io non credo che osservandole piugrave nobili opere di genio proverograve mai piugrave lo stessogrado di piacere che conobbi in quelletagrave osservandoopere che il mio attuale giudizio considera come insi-gnificanti e spregevoli Ogni motivo triviale di piacere egraveadatto a colpire un uomo dal temperamento troppo ar-dente il suo appetito egrave troppo acuto per sopportare ungusto delicato Egli egrave sotto ogni riguardo ciograve che Ovidiodice di se stesso in amore

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oggetto nuovo straordinario commovente puograve colpirequesta persona mentre non lo colpiscono gli errori cheesso presenta il suo piacere egrave piugrave puro e piugrave schietto epoichegrave un piacere che deriva dalla pura immaginazioneegrave molto piugrave intenso di quello che puograve derivare da ungiudizio retto il giudizio egrave in gran parte occupato nel ri-scontrare motivi di errore sulla via dellimmaginazionenel dissipare le scene del suo incanto e nellavvincerci algiogo molesto della nostra ragione perchegrave quasi lunicopiacere che gli uomini hanno nella coscienza di avere ungiudizio migliore degli altri consiste in una specie diconsapevole orgoglio e di superioritagrave derivante dal benpensare ma allora questo egrave un piacere indiretto un pia-cere che non risulta immediatamente dalloggetto con-templato Allalba dei nostri giorni quando i sensi sonoancora teneri e non logori quando lattenzionedelluomo egrave piugrave acuta e una apparenza di novitagrave alita sututti gli oggetti che ci circondano quanto vive in quelmomento sono le nostre sensazioni ma come falsi e tra-scurati i giudizi sulle cose Io non credo che osservandole piugrave nobili opere di genio proverograve mai piugrave lo stessogrado di piacere che conobbi in quelletagrave osservandoopere che il mio attuale giudizio considera come insi-gnificanti e spregevoli Ogni motivo triviale di piacere egraveadatto a colpire un uomo dal temperamento troppo ar-dente il suo appetito egrave troppo acuto per sopportare ungusto delicato Egli egrave sotto ogni riguardo ciograve che Ovidiodice di se stesso in amore

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Molle meum levibus cor est violabile teliset semper causa est cur ego semper amem7

Una persona di questo carattere non puograve mai essereun giudice raffinato negrave ciograve che il poeta comico chiamaun elegans formarurm spectator La nobiltagrave e la forza diuna composizione non devono sempre essere giudicatesolo in base agli effetti che producono sulla mente diqualcuno a meno che non siano noti lindole e i caratteridei suoi pensieri I maggiori effetti della poesia e dellamusica sono stati svolti e forse tuttora si svolgono lagravedove le arti non sono che in uno stato assai vile e imper-fetto Luditore rozzo egrave colpito dai principicirc che operanoin queste arti anche nel loro stato primitivo e non egrave ingrado di percepirne i difetti Ma quando le arti procedo-no verso la loro perfezione la scienza della critica avan-za di pari passo e il piacere dei giudici egrave sovente inter-rotto dagli errori scoperti nelle opere piugrave finite

Prima di abbandonare questo argomento non possofare a meno di rilevare unopinione che molte personehanno che il gusto cioegrave sia una facoltagrave della mente se-parata e distinta dal giudizio e dallimmaginazione unaspecie distinto per cui siamo naturalmente colpiti e alprimo sguardo senza alcun precedente ragionamentodai pregi o dai difetti di unopera Finchegrave sono impegna-te limmaginazione e le passioni credo sia vero che la

7 laquoIl mio cuore sensibile egrave aperto ai colpi di ogni leggero stra-le ed egrave la causa perpetua del mio perpetuo amareraquo (Ovidio He-roides XV 79 e sg)

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Molle meum levibus cor est violabile teliset semper causa est cur ego semper amem7

Una persona di questo carattere non puograve mai essereun giudice raffinato negrave ciograve che il poeta comico chiamaun elegans formarurm spectator La nobiltagrave e la forza diuna composizione non devono sempre essere giudicatesolo in base agli effetti che producono sulla mente diqualcuno a meno che non siano noti lindole e i caratteridei suoi pensieri I maggiori effetti della poesia e dellamusica sono stati svolti e forse tuttora si svolgono lagravedove le arti non sono che in uno stato assai vile e imper-fetto Luditore rozzo egrave colpito dai principicirc che operanoin queste arti anche nel loro stato primitivo e non egrave ingrado di percepirne i difetti Ma quando le arti procedo-no verso la loro perfezione la scienza della critica avan-za di pari passo e il piacere dei giudici egrave sovente inter-rotto dagli errori scoperti nelle opere piugrave finite

Prima di abbandonare questo argomento non possofare a meno di rilevare unopinione che molte personehanno che il gusto cioegrave sia una facoltagrave della mente se-parata e distinta dal giudizio e dallimmaginazione unaspecie distinto per cui siamo naturalmente colpiti e alprimo sguardo senza alcun precedente ragionamentodai pregi o dai difetti di unopera Finchegrave sono impegna-te limmaginazione e le passioni credo sia vero che la

7 laquoIl mio cuore sensibile egrave aperto ai colpi di ogni leggero stra-le ed egrave la causa perpetua del mio perpetuo amareraquo (Ovidio He-roides XV 79 e sg)

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ragione sia poco consultata ma quando entrano in cam-po la disposizione il decoro la convenienza in brevedovunque il gusto migliore differisce da quello peggio-re sono convinto che solo la conoscenza opera enullaltro e la sua azione egrave in realtagrave lungi dallesseresempre improvvisa e spesso lungi dallessere esattaUomini del miglior gusto giungono sovente per mezzodella riflessione a mutare quei giudizi avventati e preci-pitosi che la mente data la sua avversione alla neutralitagravee al dubbio ama formulare Si sa che il gusto (qualun-que esso sia) viene perfezionato esattamente come vieneperfezionato il nostro giudizio estendendo cioegrave la cono-scenza mediante una sempre maggiore attenzionealloggetto e un maggiore esercizio Quanto a coloro chenon hanno adottato questi metodi se il loro gusto for-mula un giudizio rapido questo giudizio egrave perograve sempreincerto e la loro rapiditagrave egrave dovuta a presunzione e av-ventatezza non a unimprovvisa luce capace di disper-dere in un momento ogni tenebra dalla mente Ma colo-ro che hanno coltivato quel tipo di conoscenza che egraveloggetto del gusto per gradi e attraverso labitudinenon solo raggiungono una fondatezza bensigrave anche unaprontezza di giudizio come tutti fanno con gli stessimetodi in tutte le altre occasioni In un primo temposono obbligati a scandire ma infine leggono con facilitagravee velocitagrave pure tale velocitagrave non prova che il gusto siauna facoltagrave diversa Nessuno credo ha seguito il corsodi una discussione che si svolge intorno ad argomentinella sfera della pura e nuda ragione senza osservare

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ragione sia poco consultata ma quando entrano in cam-po la disposizione il decoro la convenienza in brevedovunque il gusto migliore differisce da quello peggio-re sono convinto che solo la conoscenza opera enullaltro e la sua azione egrave in realtagrave lungi dallesseresempre improvvisa e spesso lungi dallessere esattaUomini del miglior gusto giungono sovente per mezzodella riflessione a mutare quei giudizi avventati e preci-pitosi che la mente data la sua avversione alla neutralitagravee al dubbio ama formulare Si sa che il gusto (qualun-que esso sia) viene perfezionato esattamente come vieneperfezionato il nostro giudizio estendendo cioegrave la cono-scenza mediante una sempre maggiore attenzionealloggetto e un maggiore esercizio Quanto a coloro chenon hanno adottato questi metodi se il loro gusto for-mula un giudizio rapido questo giudizio egrave perograve sempreincerto e la loro rapiditagrave egrave dovuta a presunzione e av-ventatezza non a unimprovvisa luce capace di disper-dere in un momento ogni tenebra dalla mente Ma colo-ro che hanno coltivato quel tipo di conoscenza che egraveloggetto del gusto per gradi e attraverso labitudinenon solo raggiungono una fondatezza bensigrave anche unaprontezza di giudizio come tutti fanno con gli stessimetodi in tutte le altre occasioni In un primo temposono obbligati a scandire ma infine leggono con facilitagravee velocitagrave pure tale velocitagrave non prova che il gusto siauna facoltagrave diversa Nessuno credo ha seguito il corsodi una discussione che si svolge intorno ad argomentinella sfera della pura e nuda ragione senza osservare

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lestrema prontezza con cui lintero processo dellargo-mento egrave condotto i terreni scoperti le obbiezioni solle-vate e controbattute e le conclusioni tratte dalle premes-se con una velocitagrave grande quanto quella con cui si puogravesupporre operi il gusto eppure in un campo dove nullatranne la pura ragione agisce o si puograve supporre che agi-sca Moltiplicare i principicirc per ogni diversa apparenza egraveinutile e del tutto irrazionale

Questo argomento poteva essere portato molto piugrave inlagrave ma non egrave lestensione del soggetto che deve fissare inostri limiti perchegrave quale soggetto non si estenderebbeallinfinito Ciograve che deve mettere fine alle nostre ricer-che sono la natura del nostro particolare schema e il sin-golo punto di vista da cui lo consideriamo

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lestrema prontezza con cui lintero processo dellargo-mento egrave condotto i terreni scoperti le obbiezioni solle-vate e controbattute e le conclusioni tratte dalle premes-se con una velocitagrave grande quanto quella con cui si puogravesupporre operi il gusto eppure in un campo dove nullatranne la pura ragione agisce o si puograve supporre che agi-sca Moltiplicare i principicirc per ogni diversa apparenza egraveinutile e del tutto irrazionale

Questo argomento poteva essere portato molto piugrave inlagrave ma non egrave lestensione del soggetto che deve fissare inostri limiti perchegrave quale soggetto non si estenderebbeallinfinito Ciograve che deve mettere fine alle nostre ricer-che sono la natura del nostro particolare schema e il sin-golo punto di vista da cui lo consideriamo

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PARTE PRIMA

I ndash LA NOVITAgrave

La prima e la piugrave semplice emozione che scopriamonellanima nostra egrave la curiositagrave Per curiositagrave intendoqualunque desiderio abbiamo per ciograve che egrave nuovo oqualunque piacere troviamo in esso Vediamo che ibambini corrono continuamente da un posto allaltro perscoprire qualcosa di nuovo afferrano con grande slancioe senza esitare nella scelta tutto ciograve che cade dinnanzi ailoro occhi la loro attenzione egrave attratta da qualunquecosa poichegrave ogni cosa ha in questo periodo della vita ilfascino della novitagrave Ma poichegrave quelle cose che ci attira-no soltanto per la loro novitagrave non possono dominarci permolto tempo la curiositagrave egrave il piugrave superficiale di tutti isentimenti e muta continuamente oggetto la sua aviditagrave

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PARTE PRIMA

I ndash LA NOVITAgrave

La prima e la piugrave semplice emozione che scopriamonellanima nostra egrave la curiositagrave Per curiositagrave intendoqualunque desiderio abbiamo per ciograve che egrave nuovo oqualunque piacere troviamo in esso Vediamo che ibambini corrono continuamente da un posto allaltro perscoprire qualcosa di nuovo afferrano con grande slancioe senza esitare nella scelta tutto ciograve che cade dinnanzi ailoro occhi la loro attenzione egrave attratta da qualunquecosa poichegrave ogni cosa ha in questo periodo della vita ilfascino della novitagrave Ma poichegrave quelle cose che ci attira-no soltanto per la loro novitagrave non possono dominarci permolto tempo la curiositagrave egrave il piugrave superficiale di tutti isentimenti e muta continuamente oggetto la sua aviditagrave

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egrave molto viva ma assai facilmente soddisfatta e presentasempre laspetto di vertigine di irrequietezza e di ansie-tagrave La curiositagrave egrave per sua natura una fonte attivissimascorre con rapiditagrave su gran parte dei suoi oggetti e subitoesaurisce la varietagrave che generalmente si riscontra nellanatura le stesse cose frequentemente ritornano e ritor-nano con un effetto sempre meno piacevole In breve icasi della vita dal tempo in cui ha inizio la nostra cono-scenza non sarebbero in grado di colpire la nostra men-te con altre sensazioni che quelle di disgusto e di noiase molte cose non fossero atte a colpire lanimo median-te altri poteri che non il potere della novitagrave e risveglian-do altre passioni oltre quella della curiositagrave Questi pote-ri e queste passioni saranno considerati al momento op-portuno Ma di qualunque natura siano questi elementi oin base a qualunque principio colpiscano la mente egrave as-solutamente necessario che essi non vengano applicati aquelle cose che luso quotidiano ha invilito e reso fami-liari e banali Un certo grado di novitagrave egrave uno degli ele-menti indispensabili di ciograve che agisce e la curiositagrave siunisce piugrave o meno a tutte le nostre passioni

II ndash DOLORE E PIACERE

Sembra quindi necessario che per eccitare le passionidelle persone giagrave adulte gli oggetti destinati a quello

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egrave molto viva ma assai facilmente soddisfatta e presentasempre laspetto di vertigine di irrequietezza e di ansie-tagrave La curiositagrave egrave per sua natura una fonte attivissimascorre con rapiditagrave su gran parte dei suoi oggetti e subitoesaurisce la varietagrave che generalmente si riscontra nellanatura le stesse cose frequentemente ritornano e ritor-nano con un effetto sempre meno piacevole In breve icasi della vita dal tempo in cui ha inizio la nostra cono-scenza non sarebbero in grado di colpire la nostra men-te con altre sensazioni che quelle di disgusto e di noiase molte cose non fossero atte a colpire lanimo median-te altri poteri che non il potere della novitagrave e risveglian-do altre passioni oltre quella della curiositagrave Questi pote-ri e queste passioni saranno considerati al momento op-portuno Ma di qualunque natura siano questi elementi oin base a qualunque principio colpiscano la mente egrave as-solutamente necessario che essi non vengano applicati aquelle cose che luso quotidiano ha invilito e reso fami-liari e banali Un certo grado di novitagrave egrave uno degli ele-menti indispensabili di ciograve che agisce e la curiositagrave siunisce piugrave o meno a tutte le nostre passioni

II ndash DOLORE E PIACERE

Sembra quindi necessario che per eccitare le passionidelle persone giagrave adulte gli oggetti destinati a quello

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scopo oltre ad essere in certo grado nuovi debbano es-sere capaci di suscitare dolore o piacere per altre causeIl dolore e il piacere sono semplici idee non suscettibilidi definizione La gente egrave soggetta a sbagliarsi nei suoisentimenti ma sbaglia molto spesso nei nomi che dagraveloro e nel ragionare intorno ad essi Molti sono dellopi-nione che il dolore nasca di necessitagrave dallallontanamen-to di un piacere poichegrave ritengono che il piacere sorgadalla cessazione o diminuzione di un dolore Da partemia sono piuttosto propenso a ritenere che il dolore e ilpiacere nel loro piugrave semplice e naturale modo di im-pressionare abbiano ciascuno una natura positiva e nondebbano affatto dipendere luno dallaltro La menteumana egrave spesso e credo che lo sia per la maggior partedel tempo in uno stato non di dolore e non di piacereche chiamo stato di indifferenza Quando passo da que-sto stato di indifferenza a uno stato di piacere effettivonon sembra necessario che debba passare attraverso unostato intermedio di dolore Se in tale stato di indifferen-za di quiete di tranquillitagrave chiamatela come volete voidoveste essere improvvisamente rallegrati da un concer-to di musica o supponiamo che un oggetto di belle for-me o di colori vivamente brillanti dovesse apparire din-nanzi a voi o immaginate che il vostro odorato fossedeliziato dalla fragranza di una rosa o che senza aversete voi doveste assaggiare un buon vino o gustare undelicato pezzo di carne senza essere affamati in tutti idiversi sensi delludito dellodorato e del gusto senzadubbio trovereste un piacere Pure se indagassi in che

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scopo oltre ad essere in certo grado nuovi debbano es-sere capaci di suscitare dolore o piacere per altre causeIl dolore e il piacere sono semplici idee non suscettibilidi definizione La gente egrave soggetta a sbagliarsi nei suoisentimenti ma sbaglia molto spesso nei nomi che dagraveloro e nel ragionare intorno ad essi Molti sono dellopi-nione che il dolore nasca di necessitagrave dallallontanamen-to di un piacere poichegrave ritengono che il piacere sorgadalla cessazione o diminuzione di un dolore Da partemia sono piuttosto propenso a ritenere che il dolore e ilpiacere nel loro piugrave semplice e naturale modo di im-pressionare abbiano ciascuno una natura positiva e nondebbano affatto dipendere luno dallaltro La menteumana egrave spesso e credo che lo sia per la maggior partedel tempo in uno stato non di dolore e non di piacereche chiamo stato di indifferenza Quando passo da que-sto stato di indifferenza a uno stato di piacere effettivonon sembra necessario che debba passare attraverso unostato intermedio di dolore Se in tale stato di indifferen-za di quiete di tranquillitagrave chiamatela come volete voidoveste essere improvvisamente rallegrati da un concer-to di musica o supponiamo che un oggetto di belle for-me o di colori vivamente brillanti dovesse apparire din-nanzi a voi o immaginate che il vostro odorato fossedeliziato dalla fragranza di una rosa o che senza aversete voi doveste assaggiare un buon vino o gustare undelicato pezzo di carne senza essere affamati in tutti idiversi sensi delludito dellodorato e del gusto senzadubbio trovereste un piacere Pure se indagassi in che

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stato fosse la vostra mente prima di questi piaceri bendifficilmente mi direste che si si trovavano in uno statodi dolore o dopo aver soddisfatto questi diversi sensicon diversi piaceri direste che sia poi subentrato un do-lore sebbene il piacere sia del tutto finito Supponetedaltro lato che qualcuno che si trovi in questo stato diindifferenza riceva un colpo violento o beva una bevan-da amara o che il suo orecchio venga colpito da un suo-no aspro e stridente in tutti questi casi non vegrave una dimi-nuzione di piacere eppure si avverte in ogni senso col-pito un dolore molto ben riconoscibile Si potrebbe for-se dire che il dolore in tal caso traeva la sua origine dal-la diminuzione del piacere di cui prima si godeva seb-bene questo piacere fosse cosigrave poco vivo da essere per-cepito solo nel momento in cui egrave scomparso Ma talesottigliezza non mi sembra riscontrabile in natura Poi-chegrave se prima del dolore io non sento alcun piacere effet-tivo non ho ragione di ritenere che tale piacere esistadal momento che il piacere egrave tale solo quando egrave percepi-to Analogamente e con ragione si puograve dire avvengadel dolore Non posso convincermi che piacere e doloresiano semplici relazioni che possono esistere solo comecontrari ma ritengo di poter chiaramente distinguerelesistenza di dolori e piaceri positivi del tutto indipen-denti luno dallaltro Nessuna percezione egrave per me piugravecerta di questa Non vegrave nulla che appaia al mio pensieropiugrave chiaro dei tre stati di indifferenza di piacere e di do-lore Posso percepirne ciascuno senza avere alcuna ideadella sua relazione con gli altri due Se uno dolorante

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stato fosse la vostra mente prima di questi piaceri bendifficilmente mi direste che si si trovavano in uno statodi dolore o dopo aver soddisfatto questi diversi sensicon diversi piaceri direste che sia poi subentrato un do-lore sebbene il piacere sia del tutto finito Supponetedaltro lato che qualcuno che si trovi in questo stato diindifferenza riceva un colpo violento o beva una bevan-da amara o che il suo orecchio venga colpito da un suo-no aspro e stridente in tutti questi casi non vegrave una dimi-nuzione di piacere eppure si avverte in ogni senso col-pito un dolore molto ben riconoscibile Si potrebbe for-se dire che il dolore in tal caso traeva la sua origine dal-la diminuzione del piacere di cui prima si godeva seb-bene questo piacere fosse cosigrave poco vivo da essere per-cepito solo nel momento in cui egrave scomparso Ma talesottigliezza non mi sembra riscontrabile in natura Poi-chegrave se prima del dolore io non sento alcun piacere effet-tivo non ho ragione di ritenere che tale piacere esistadal momento che il piacere egrave tale solo quando egrave percepi-to Analogamente e con ragione si puograve dire avvengadel dolore Non posso convincermi che piacere e doloresiano semplici relazioni che possono esistere solo comecontrari ma ritengo di poter chiaramente distinguerelesistenza di dolori e piaceri positivi del tutto indipen-denti luno dallaltro Nessuna percezione egrave per me piugravecerta di questa Non vegrave nulla che appaia al mio pensieropiugrave chiaro dei tre stati di indifferenza di piacere e di do-lore Posso percepirne ciascuno senza avere alcuna ideadella sua relazione con gli altri due Se uno dolorante

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per una colica per cui prova un dolore reale viene stesosulla ruota di tortura sentiragrave un dolore molto maggiorema questo dolore determinato dalla ruota deriva forse dauna diminuzione di piacere Lattacco di colica puograve es-sere un piacere o un dolore a seconda di come ci piaceconsiderarlo

III ndash DIFFERENZA FRA CESSAZIONE DIDOLORE E PIACERE REALE

Porteremo il problema ancora un passo piugrave in lagrave e cer-cheremo di stabilire che il dolore e il piacere non soltan-to non sono dipendenti necessariamente dalla loro reci-proca diminuzione o scomparsa ma che in realtagrave la di-minuzione o la cessazione di piacere non agisce comeun dolore positivo e che la scomparsa o la diminuzionedi dolore nei suoi effetti ha pochissima rassomiglianzacol piacere positivo8

La prima di queste affermazioni saragrave credo moltopiugrave facilmente accettata perchegrave egrave ben evidente che ilpiacere quando ha compiuto il suo corso ci lascia nello

8 Il Locke (Saggio sullintelletto umano II 20 16) ritiene chela cessazione o la diminuzione di un dolore sia considerata comeun piacere e agisca come tale e che la scomparsa o la diminuzio-ne di un piacere sia considerata e agisca come un dolore Egrave taleopinione che qui consideriamo (Nota di Burke)

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per una colica per cui prova un dolore reale viene stesosulla ruota di tortura sentiragrave un dolore molto maggiorema questo dolore determinato dalla ruota deriva forse dauna diminuzione di piacere Lattacco di colica puograve es-sere un piacere o un dolore a seconda di come ci piaceconsiderarlo

III ndash DIFFERENZA FRA CESSAZIONE DIDOLORE E PIACERE REALE

Porteremo il problema ancora un passo piugrave in lagrave e cer-cheremo di stabilire che il dolore e il piacere non soltan-to non sono dipendenti necessariamente dalla loro reci-proca diminuzione o scomparsa ma che in realtagrave la di-minuzione o la cessazione di piacere non agisce comeun dolore positivo e che la scomparsa o la diminuzionedi dolore nei suoi effetti ha pochissima rassomiglianzacol piacere positivo8

La prima di queste affermazioni saragrave credo moltopiugrave facilmente accettata perchegrave egrave ben evidente che ilpiacere quando ha compiuto il suo corso ci lascia nello

8 Il Locke (Saggio sullintelletto umano II 20 16) ritiene chela cessazione o la diminuzione di un dolore sia considerata comeun piacere e agisca come tale e che la scomparsa o la diminuzio-ne di un piacere sia considerata e agisca come un dolore Egrave taleopinione che qui consideriamo (Nota di Burke)

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stato in cui ci ha trovato Il piacere dogni genere soddi-sfa prontamente e quando egrave finito ricadiamo nellindif-ferenza o piuttosto in una dolce tranquillitagrave che ha in segraveil piacevole colore della sensazione precedente Ammet-to che a prima vista non sia cosigrave evidente che la cessa-zione di un grande dolore non assomigli a un piacerereale ma ricordiamoci della condizione in cui si trovavala nostra mente nello sfuggire a un pericolo imminente onel momento in cui ci liberavamo dalla crudezza di unatroce dolore In tali occasioni abbiamo trovato se nonmi sbaglio lanimo nostro ben lontano dal piacere effet-tivo ossia in uno stato di grande sobrietagrave improntata aun senso di terrore in una specie di tranquillitagrave adom-brata dallorrore In tali occasioni il contegno e latteg-giamento della persona sono cosigrave corrispondenti a que-sto stato danimo che chiunque pur essendo ignaro delmotivo che influisce sul nostro aspetto ci giudicherebbepiuttosto in preda a costernazione che intenti al godi-mento di un piacere positivo

Ὡς δ ὃτ ἄν ἄνδρ ἄτη πυϰινὴ λάβῃ ὃς τἐνὶ πάτρῃφῶτα ϰαταϰτείνας ἄλλων ἐξίϰετο δῆmicroονἀνδρὸς ἐς ἀφνειοῦ ϑάmicroβος δἒχει εἰσορόωντας9

Questa sorprendente manifestazione delluomo cheOmero suppone sia appena sfuggito a un pericolo sovra-

9 laquoCome quando una tremenda sventura colpisce colui cheomicida in patria giunge presso un popolo straniero alla casa diun potente lo stupore assale chiunque lo vedaraquo (Omero IliadeXXIV 480 e sgg)

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stato in cui ci ha trovato Il piacere dogni genere soddi-sfa prontamente e quando egrave finito ricadiamo nellindif-ferenza o piuttosto in una dolce tranquillitagrave che ha in segraveil piacevole colore della sensazione precedente Ammet-to che a prima vista non sia cosigrave evidente che la cessa-zione di un grande dolore non assomigli a un piacerereale ma ricordiamoci della condizione in cui si trovavala nostra mente nello sfuggire a un pericolo imminente onel momento in cui ci liberavamo dalla crudezza di unatroce dolore In tali occasioni abbiamo trovato se nonmi sbaglio lanimo nostro ben lontano dal piacere effet-tivo ossia in uno stato di grande sobrietagrave improntata aun senso di terrore in una specie di tranquillitagrave adom-brata dallorrore In tali occasioni il contegno e latteg-giamento della persona sono cosigrave corrispondenti a que-sto stato danimo che chiunque pur essendo ignaro delmotivo che influisce sul nostro aspetto ci giudicherebbepiuttosto in preda a costernazione che intenti al godi-mento di un piacere positivo

Ὡς δ ὃτ ἄν ἄνδρ ἄτη πυϰινὴ λάβῃ ὃς τἐνὶ πάτρῃφῶτα ϰαταϰτείνας ἄλλων ἐξίϰετο δῆmicroονἀνδρὸς ἐς ἀφνειοῦ ϑάmicroβος δἒχει εἰσορόωντας9

Questa sorprendente manifestazione delluomo cheOmero suppone sia appena sfuggito a un pericolo sovra-

9 laquoCome quando una tremenda sventura colpisce colui cheomicida in patria giunge presso un popolo straniero alla casa diun potente lo stupore assale chiunque lo vedaraquo (Omero IliadeXXIV 480 e sgg)

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stante quella specie di passione mista di terrore e di sor-presa che egli attribuisce agli spettatori dipinge a tintemolto forti il modo in cui ci troviamo colpiti in occasio-ni comunque simili Poichegrave quando abbiamo soffertouna violenta emozione la mente naturalmente permanenella stessa condizione dopo che la causa che primalha prodotta ha cessato di agire Lagitazione del marerimane anche dopo la tempesta e quando questo residuodi orrore egrave del tutto cessato limpressione che il casoaveva destato scompare con esso e la mente ritorna nelsuo abituale stato di indifferenza In breve il piacere (in-tendo dire qualunque cosa che o nella sensazione inter-na o nella manifestazione esterna sia simile al piacerederivante da una causa reale) non ha mai ritengo la suaorigine nella scomparsa del dolore o del pericolo

IV ndash DILETTO E PIACERE COME OPPOSTILUNO ALLALTRO

Ma diremo allora che la scomparsa del dolore o la suadiminuzione sia sempre semplicemente dolorosa O af-fermeremo che la cessazione o la diminuzione del piace-re sia sempre accompagnata da un piacere Niente affat-to Ciograve che intendo stabilire non egrave altro che questo inprimo luogo che vi sono piaceri e dolori di una naturareale e indipendente in secondo luogo che il sentimen-

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stante quella specie di passione mista di terrore e di sor-presa che egli attribuisce agli spettatori dipinge a tintemolto forti il modo in cui ci troviamo colpiti in occasio-ni comunque simili Poichegrave quando abbiamo soffertouna violenta emozione la mente naturalmente permanenella stessa condizione dopo che la causa che primalha prodotta ha cessato di agire Lagitazione del marerimane anche dopo la tempesta e quando questo residuodi orrore egrave del tutto cessato limpressione che il casoaveva destato scompare con esso e la mente ritorna nelsuo abituale stato di indifferenza In breve il piacere (in-tendo dire qualunque cosa che o nella sensazione inter-na o nella manifestazione esterna sia simile al piacerederivante da una causa reale) non ha mai ritengo la suaorigine nella scomparsa del dolore o del pericolo

IV ndash DILETTO E PIACERE COME OPPOSTILUNO ALLALTRO

Ma diremo allora che la scomparsa del dolore o la suadiminuzione sia sempre semplicemente dolorosa O af-fermeremo che la cessazione o la diminuzione del piace-re sia sempre accompagnata da un piacere Niente affat-to Ciograve che intendo stabilire non egrave altro che questo inprimo luogo che vi sono piaceri e dolori di una naturareale e indipendente in secondo luogo che il sentimen-

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to che proviene dalla cessazione o diminuzione di dolo-re non rassomiglia a un piacere reale abbastanza per es-sere considerato della medesima natura o indicato colmedesimo nome in terzo luogo che in base allo stessoprincipio lallontanamento o linterruzione di un piacerenon ha somiglianza alcuna con un dolore reale Egrave certoche la prima sensazione (lallontanamento o la diminu-zione del dolore) ha in segrave qualcosa che egrave lontanodallessere penoso o spiacevole per sua natura Questasensazione sovente cosigrave piacevole ma in ogni caso cosigravediversa da un piacere reale non ha nome chio sappiama ciograve non vieta che sia veramente reale e molto diversada tutte le altre Egrave certo che ogni specie di soddisfazioneo di piacere per quanto diversi siano nel loro modo diimpressionare egrave di natura positiva nellanimo di chi laprova Limpressione egrave senza dubbio reale ma la causapuograve essere come in questo caso egrave senzaltro una speciedi laquoprivazioneraquo Ed egrave logico che distinguiamo con ter-mini diversi due cose cosigrave distinte in natura come unpiacere che sia semplicemente tale senza relazione al-cuna e quel piacere che non puograve esistere senza una rela-zione e tanto piugrave senza la relazione col dolore Sareb-be molto strano che queste impressioni cosigrave diverse nel-le loro cause e nei loro effetti dovessero essere confuseluna con laltra perchegrave luso comune le ha riunite sottola stessa denominazione generica Ogni volta che ho oc-casione di parlare di questa specie di piacere relativo lo

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to che proviene dalla cessazione o diminuzione di dolo-re non rassomiglia a un piacere reale abbastanza per es-sere considerato della medesima natura o indicato colmedesimo nome in terzo luogo che in base allo stessoprincipio lallontanamento o linterruzione di un piacerenon ha somiglianza alcuna con un dolore reale Egrave certoche la prima sensazione (lallontanamento o la diminu-zione del dolore) ha in segrave qualcosa che egrave lontanodallessere penoso o spiacevole per sua natura Questasensazione sovente cosigrave piacevole ma in ogni caso cosigravediversa da un piacere reale non ha nome chio sappiama ciograve non vieta che sia veramente reale e molto diversada tutte le altre Egrave certo che ogni specie di soddisfazioneo di piacere per quanto diversi siano nel loro modo diimpressionare egrave di natura positiva nellanimo di chi laprova Limpressione egrave senza dubbio reale ma la causapuograve essere come in questo caso egrave senzaltro una speciedi laquoprivazioneraquo Ed egrave logico che distinguiamo con ter-mini diversi due cose cosigrave distinte in natura come unpiacere che sia semplicemente tale senza relazione al-cuna e quel piacere che non puograve esistere senza una rela-zione e tanto piugrave senza la relazione col dolore Sareb-be molto strano che queste impressioni cosigrave diverse nel-le loro cause e nei loro effetti dovessero essere confuseluna con laltra perchegrave luso comune le ha riunite sottola stessa denominazione generica Ogni volta che ho oc-casione di parlare di questa specie di piacere relativo lo

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chiamo laquodilettoraquo10 e cercherograve con la massima attenzio-ne di non usare questa parola in altri significati Ricono-sco che tale parola non egrave comunemente usata in questosenso ma ho ritenuto preferibile adottare una parola bennota e limitare il suo significato piuttosto che introdurneuna nuova che forse non potrebbe entrare con altrettan-ta facilitagrave nella lingua Non avrei mai osato fare la ben-chegrave minima alterazione nelle nostre parole se la naturadella lingua creata per luso degli affari piuttosto cheper luso della filosofia e la natura del mio soggetto chemi trae fuori dalla comune direttiva dei discorsi non mivi obbligasse in un certo senso Farograve uso di questa li-bertagrave con la massima prudenza possibile Come uso laparola laquodilettoraquo per esprimere la sensazione che accom-pagna lallontanarsi del dolore o del pericolo cosigrave quan-do parlerograve di un piacere reale lo chiamerograve per lo piugravesemplicemente laquopiacereraquo

V ndash GIOIA E ANGOSCIA

Si deve osservare che la cessazione del piacere colpi-sce la mente in tre modi Se finisce semplicementedopo esser continuato per un certo tempo leffetto egravellaquoindifferenzaraquo se si interrompe bruscamente ne derivaun senso di disagio che viene chiamato laquodisappuntoraquo

10 Nel testo laquodelightraquo

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chiamo laquodilettoraquo10 e cercherograve con la massima attenzio-ne di non usare questa parola in altri significati Ricono-sco che tale parola non egrave comunemente usata in questosenso ma ho ritenuto preferibile adottare una parola bennota e limitare il suo significato piuttosto che introdurneuna nuova che forse non potrebbe entrare con altrettan-ta facilitagrave nella lingua Non avrei mai osato fare la ben-chegrave minima alterazione nelle nostre parole se la naturadella lingua creata per luso degli affari piuttosto cheper luso della filosofia e la natura del mio soggetto chemi trae fuori dalla comune direttiva dei discorsi non mivi obbligasse in un certo senso Farograve uso di questa li-bertagrave con la massima prudenza possibile Come uso laparola laquodilettoraquo per esprimere la sensazione che accom-pagna lallontanarsi del dolore o del pericolo cosigrave quan-do parlerograve di un piacere reale lo chiamerograve per lo piugravesemplicemente laquopiacereraquo

V ndash GIOIA E ANGOSCIA

Si deve osservare che la cessazione del piacere colpi-sce la mente in tre modi Se finisce semplicementedopo esser continuato per un certo tempo leffetto egravellaquoindifferenzaraquo se si interrompe bruscamente ne derivaun senso di disagio che viene chiamato laquodisappuntoraquo

10 Nel testo laquodelightraquo

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se loggetto egrave cosigrave totalmente perduto che non rimanepossibilitagrave alcuna di goderlo ancora nasce nellanimouna passione che si chiama laquoangosciaraquo Ora nessuno ditutti questi sentimenti neppure langoscia che egrave il piugraveviolento io ritengo abbia somiglianza alcuna con un do-lore reale Una persona che si cruccia lascia che la suapassione aumenti e in fondo lama ma questo non capi-ta mai nel caso di un reale dolore che nessun uomo maisopportograve volentieri per un tempo prolungato Chelangoscia possa esser volentieri sopportata sebbene sialontana da una semplice sensazione piacevole non egravetanto difficile a comprendersi Egrave proprio dellangoscia iltenere il suo oggetto sempre dinnanzi agli occhi presen-tarlo nei suoi aspetti piugrave piacevoli ricordare tutte le cir-costanze che lo riguardano fino ai minimi particolaririassaporare ogni singolo godimento soffermarsi suognuno e scoprire in tutti infinite nuove perfezioni cheprima non erano state abbastanza notate nellangoscia ilpiacere egrave ancora predominante e lafflizione che soppor-tiamo non ha somiglianza col vero dolore che egrave sempreodioso e che cerchiamo di allontanare il piugrave presto pos-sibile LOdissea di Omero che abbonda di tante imma-gini naturali e commoventi non ne ha nessuna piugrave effi-cace di quelle che Menelao evoca riguardo al triste de-stino dei suoi compagni e al suo modo di sentirlo Egliinvero ammette di concedersi spesso una sosta nel corsodi tali riflessioni malinconiche ma osserva anche cheper quanto malinconiche gli fanno piacere

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se loggetto egrave cosigrave totalmente perduto che non rimanepossibilitagrave alcuna di goderlo ancora nasce nellanimouna passione che si chiama laquoangosciaraquo Ora nessuno ditutti questi sentimenti neppure langoscia che egrave il piugraveviolento io ritengo abbia somiglianza alcuna con un do-lore reale Una persona che si cruccia lascia che la suapassione aumenti e in fondo lama ma questo non capi-ta mai nel caso di un reale dolore che nessun uomo maisopportograve volentieri per un tempo prolungato Chelangoscia possa esser volentieri sopportata sebbene sialontana da una semplice sensazione piacevole non egravetanto difficile a comprendersi Egrave proprio dellangoscia iltenere il suo oggetto sempre dinnanzi agli occhi presen-tarlo nei suoi aspetti piugrave piacevoli ricordare tutte le cir-costanze che lo riguardano fino ai minimi particolaririassaporare ogni singolo godimento soffermarsi suognuno e scoprire in tutti infinite nuove perfezioni cheprima non erano state abbastanza notate nellangoscia ilpiacere egrave ancora predominante e lafflizione che soppor-tiamo non ha somiglianza col vero dolore che egrave sempreodioso e che cerchiamo di allontanare il piugrave presto pos-sibile LOdissea di Omero che abbonda di tante imma-gini naturali e commoventi non ne ha nessuna piugrave effi-cace di quelle che Menelao evoca riguardo al triste de-stino dei suoi compagni e al suo modo di sentirlo Egliinvero ammette di concedersi spesso una sosta nel corsodi tali riflessioni malinconiche ma osserva anche cheper quanto malinconiche gli fanno piacere

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Ἀλλ ἔmicroπης πάντας microὲν ὀδυρόmicroενος ϰαὶ ἀχεύωνπολλάϰις ἐν microεγάροισι ϰαϑήmicroενος ἡmicroετέροισινἄλλοτε microέν τε γόῳ φρένα τέρποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηρὸς δὲ ϰόρος ϰρυεροῖο γόοιο11

Daltro lato quando riacquistiamo la salute o quandoci sottraiamo a un pericolo sovrastante egrave dalla gioia chesiamo colpiti In tal caso limpressione egrave ben lungi dallamorbida e voluttuosa soddisfazione che la prospettivacerta di un piacere concede Il diletto che nasce dallamodificazione di un dolore rivela la propria origine perla sua natura solida forte e severa

VI ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONOALLA PRESERVAZIONE DI SE STESSI

La maggior parte delle idee capaci di produrre unaforte impressione sulla mente siano semplicemente ideedi dolore o di piacere o idee delle modificazioni di que-sti puograve essere ridotta con una certa approssimazione aqueste due principali idee la preservazione di se stessi ela societagrave ai fini delluna o dellaltra delle quali si calco-la rispondano tutte le nostre passioni Le passioni che ri-

11 laquoMa rimpiangendo tutti e lamentandomi sovente assisonelle mie stanze mi ristoro ora col pianto ora interrompo inveceil rapido sfogo delle tristi lagrimeraquo (Omero Odissea IV 100 esgg)

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Ἀλλ ἔmicroπης πάντας microὲν ὀδυρόmicroενος ϰαὶ ἀχεύωνπολλάϰις ἐν microεγάροισι ϰαϑήmicroενος ἡmicroετέροισινἄλλοτε microέν τε γόῳ φρένα τέρποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηρὸς δὲ ϰόρος ϰρυεροῖο γόοιο11

Daltro lato quando riacquistiamo la salute o quandoci sottraiamo a un pericolo sovrastante egrave dalla gioia chesiamo colpiti In tal caso limpressione egrave ben lungi dallamorbida e voluttuosa soddisfazione che la prospettivacerta di un piacere concede Il diletto che nasce dallamodificazione di un dolore rivela la propria origine perla sua natura solida forte e severa

VI ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONOALLA PRESERVAZIONE DI SE STESSI

La maggior parte delle idee capaci di produrre unaforte impressione sulla mente siano semplicemente ideedi dolore o di piacere o idee delle modificazioni di que-sti puograve essere ridotta con una certa approssimazione aqueste due principali idee la preservazione di se stessi ela societagrave ai fini delluna o dellaltra delle quali si calco-la rispondano tutte le nostre passioni Le passioni che ri-

11 laquoMa rimpiangendo tutti e lamentandomi sovente assisonelle mie stanze mi ristoro ora col pianto ora interrompo inveceil rapido sfogo delle tristi lagrimeraquo (Omero Odissea IV 100 esgg)

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guardano la preservazione di se stessi si riferiscono perlo piugrave al dolore o al pericolo Le idee di dolore malattiamorte riempiono la mente di forti emozioni di orrorema le idee di vita e di salute sebbene ci mettano in gra-do di provare un certo piacere non producono collasemplice gioia altrettanta impressione Le passioni quin-di che riguardano la preservazione dellindividuo si rife-riscono principalmente al dolore o al pericolo e sono lepiugrave forti di tutte le passioni

VII ndash IL SUBLIME

Tutto ciograve che puograve destare idee di dolore e di pericoloossia tutto ciograve che egrave in certo senso terribile o che riguar-da oggetti terribili o che agisce in modo analogo al ter-rore egrave una causa del laquosublimeraquo ossia egrave ciograve che producela piugrave forte emozione che lanimo sia capace di sentireDico lemozione piugrave forte perchegrave sono convinto che leidee di dolore sono molto piugrave forti di quelle che riguar-dano il piacere Senza dubbio i tormenti che siamo capa-ci di sopportare sono molto piugrave forti nei loro effetti sulcorpo e sulla mente che non qualsiasi piacere che il piugraveraffinato epicureo possa suggerire o che la piugrave viva im-maginazione e il corpo piugrave sano e piugrave squisitamente sen-sibile possa godere Anzi io dubito assai che si possatrovare un uomo disposto ad accettare una vita piena di

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guardano la preservazione di se stessi si riferiscono perlo piugrave al dolore o al pericolo Le idee di dolore malattiamorte riempiono la mente di forti emozioni di orrorema le idee di vita e di salute sebbene ci mettano in gra-do di provare un certo piacere non producono collasemplice gioia altrettanta impressione Le passioni quin-di che riguardano la preservazione dellindividuo si rife-riscono principalmente al dolore o al pericolo e sono lepiugrave forti di tutte le passioni

VII ndash IL SUBLIME

Tutto ciograve che puograve destare idee di dolore e di pericoloossia tutto ciograve che egrave in certo senso terribile o che riguar-da oggetti terribili o che agisce in modo analogo al ter-rore egrave una causa del laquosublimeraquo ossia egrave ciograve che producela piugrave forte emozione che lanimo sia capace di sentireDico lemozione piugrave forte perchegrave sono convinto che leidee di dolore sono molto piugrave forti di quelle che riguar-dano il piacere Senza dubbio i tormenti che siamo capa-ci di sopportare sono molto piugrave forti nei loro effetti sulcorpo e sulla mente che non qualsiasi piacere che il piugraveraffinato epicureo possa suggerire o che la piugrave viva im-maginazione e il corpo piugrave sano e piugrave squisitamente sen-sibile possa godere Anzi io dubito assai che si possatrovare un uomo disposto ad accettare una vita piena di

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ogni soddisfazione al prezzo di terminarla poi nei tor-menti che la giustizia inflisse in poche ore nellultimosciagurato regicidio in Francia Ma come il dolore nellasua azione egrave piugrave forte del piacere cosigrave la morte egrave in ge-nerale unidea molto piugrave impressionante del dolore poi-chegrave vi sono pochissimi dolori per quanto intensi chenon siano preferibili alla morte anzi ciograve che rende lostesso dolore piugrave doloroso se cosigrave posso esprimermi egraveil fatto che esso venga considerato come un emissario diquesta regina dei terrori Quando il pericolo o il doloreincalzano troppo da vicino non sono in grado di offrirealcun diletto e sono soltanto terribili ma considerati auna certa distanza e con alcune modificazioni possonoessere e sono piacevoli come ogni giorno riscontriamoIn seguito mi proverograve a ricercare la causa di tale fatto

VIII ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONOALLA SOCIETAgrave

Laltro punto sotto il quale classifico le nostre passio-ni egrave quello della laquosocietagraveraquo che puograve essere divisa in duecategorie prima la laquosocietagrave dei sessiraquo che risponde alloscopo della propagazione della specie e poi quella piugravelaquogenerale societagraveraquo che si unisce agli uomini e agli altrianimali e che possiamo in un certo senso dire ci uniscaanche col mondo inanimato Le passioni riguardanti la

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ogni soddisfazione al prezzo di terminarla poi nei tor-menti che la giustizia inflisse in poche ore nellultimosciagurato regicidio in Francia Ma come il dolore nellasua azione egrave piugrave forte del piacere cosigrave la morte egrave in ge-nerale unidea molto piugrave impressionante del dolore poi-chegrave vi sono pochissimi dolori per quanto intensi chenon siano preferibili alla morte anzi ciograve che rende lostesso dolore piugrave doloroso se cosigrave posso esprimermi egraveil fatto che esso venga considerato come un emissario diquesta regina dei terrori Quando il pericolo o il doloreincalzano troppo da vicino non sono in grado di offrirealcun diletto e sono soltanto terribili ma considerati auna certa distanza e con alcune modificazioni possonoessere e sono piacevoli come ogni giorno riscontriamoIn seguito mi proverograve a ricercare la causa di tale fatto

VIII ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONOALLA SOCIETAgrave

Laltro punto sotto il quale classifico le nostre passio-ni egrave quello della laquosocietagraveraquo che puograve essere divisa in duecategorie prima la laquosocietagrave dei sessiraquo che risponde alloscopo della propagazione della specie e poi quella piugravelaquogenerale societagraveraquo che si unisce agli uomini e agli altrianimali e che possiamo in un certo senso dire ci uniscaanche col mondo inanimato Le passioni riguardanti la

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preservazione dellindividuo si riferiscono esclusiva-mente al dolore e al pericolo mentre quelle che riguar-dano la generazione hanno la loro origine nel godimentoe nel piacere il piacere piugrave direttamente connesso aquesto scopo egrave di un carattere vivo estatico e violentoe indubbiamente egrave il piugrave intenso piacere del senso ep-pure la mancanza di questo godimento cosigrave forte di radodetermina uno stato di inquietudine e tranne in mo-menti particolari non penso affatto che debba affligge-re

Quando gli uomini descrivono in qual modo sianocolpiti da un dolore o da un pericolo non si soffermanosul godimento della salute e sul conforto della tranquilli-tagrave per lamentarsi poi della perdita di queste soddisfazio-ni ma parlano solo dei dolori e orrori concreti che sof-frono Ma se voi ascoltate le lamentele di un amante ab-bandonato osservate che egli insiste soprattutto sui pia-ceri che godette o che sperograve di godere e sulla perfezio-ne delloggetto del suo desiderio la laquoperditaraquo egrave lideache predomina nellanimo suo Gli effetti violenti pro-dotti dallamore che talvolta egrave giunto sino alla follianon costituiscono unobbiezione alla regola che cerchia-mo di stabilire Quando gli uomini hanno lasciato che laloro immaginazione fosse a lungo impressionata daqualche idea essa li occupa cosigrave interamente da scaccia-re a poco a poco quasi tutte le altre idee e da abbattereogni ostacolo del pensiero che potrebbe porle un limite

Ogni idea egrave sufficiente allo scopo come egrave evidentedallinfinita varietagrave delle cause che determinano la fol-

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preservazione dellindividuo si riferiscono esclusiva-mente al dolore e al pericolo mentre quelle che riguar-dano la generazione hanno la loro origine nel godimentoe nel piacere il piacere piugrave direttamente connesso aquesto scopo egrave di un carattere vivo estatico e violentoe indubbiamente egrave il piugrave intenso piacere del senso ep-pure la mancanza di questo godimento cosigrave forte di radodetermina uno stato di inquietudine e tranne in mo-menti particolari non penso affatto che debba affligge-re

Quando gli uomini descrivono in qual modo sianocolpiti da un dolore o da un pericolo non si soffermanosul godimento della salute e sul conforto della tranquilli-tagrave per lamentarsi poi della perdita di queste soddisfazio-ni ma parlano solo dei dolori e orrori concreti che sof-frono Ma se voi ascoltate le lamentele di un amante ab-bandonato osservate che egli insiste soprattutto sui pia-ceri che godette o che sperograve di godere e sulla perfezio-ne delloggetto del suo desiderio la laquoperditaraquo egrave lideache predomina nellanimo suo Gli effetti violenti pro-dotti dallamore che talvolta egrave giunto sino alla follianon costituiscono unobbiezione alla regola che cerchia-mo di stabilire Quando gli uomini hanno lasciato che laloro immaginazione fosse a lungo impressionata daqualche idea essa li occupa cosigrave interamente da scaccia-re a poco a poco quasi tutte le altre idee e da abbattereogni ostacolo del pensiero che potrebbe porle un limite

Ogni idea egrave sufficiente allo scopo come egrave evidentedallinfinita varietagrave delle cause che determinano la fol-

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lia ma questo tuttal piugrave puograve soltanto provare che la pas-sione damore egrave capace di produrre effetti molto straor-dinari non che le sue straordinarie emozioni abbiano al-cuna connessione con leffettivo dolore

IX ndash LA CAUSA ULTIMA DELLA DIFFEREN-ZA FRA LE PASSIONI CHE RIGUARDANO

LA PRESERVAZIONE DI SE STESSI E QUEL-LE CHE RIGUARDANO LA SOCIETAgrave DEI

SESSI

La causa ultima della differenza di carattere fra lepassioni che si riferiscono alla preservazione di se stessie quelle che sono dirette alla riproduzione della specieillustreragrave ulteriormente le precedenti osservazioni ed egraveritengo degna di osservazione anche per proprio contoPoichegrave ladempimento dei nostri doveri di qualunquegenere siano dipende dalla vita e ladempierli con forzaed efficacia dipende dalla salute noi siamo fortementecolpiti da tutto ciograve che minaccia di distruggere luna olaltra ma poichegrave non siamo fatti per accontentarci dellavita e della salute il semplice godimento di esse non egraveaccompagnato da alcun reale piacere e ciograve avviene perimpedire che soddisfatti di quelle noi ci abbandoniamoallindolenza e allinazione Daltro lato la generazione

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lia ma questo tuttal piugrave puograve soltanto provare che la pas-sione damore egrave capace di produrre effetti molto straor-dinari non che le sue straordinarie emozioni abbiano al-cuna connessione con leffettivo dolore

IX ndash LA CAUSA ULTIMA DELLA DIFFEREN-ZA FRA LE PASSIONI CHE RIGUARDANO

LA PRESERVAZIONE DI SE STESSI E QUEL-LE CHE RIGUARDANO LA SOCIETAgrave DEI

SESSI

La causa ultima della differenza di carattere fra lepassioni che si riferiscono alla preservazione di se stessie quelle che sono dirette alla riproduzione della specieillustreragrave ulteriormente le precedenti osservazioni ed egraveritengo degna di osservazione anche per proprio contoPoichegrave ladempimento dei nostri doveri di qualunquegenere siano dipende dalla vita e ladempierli con forzaed efficacia dipende dalla salute noi siamo fortementecolpiti da tutto ciograve che minaccia di distruggere luna olaltra ma poichegrave non siamo fatti per accontentarci dellavita e della salute il semplice godimento di esse non egraveaccompagnato da alcun reale piacere e ciograve avviene perimpedire che soddisfatti di quelle noi ci abbandoniamoallindolenza e allinazione Daltro lato la generazione

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della specie umana egrave un grande scopo ed egrave indispensa-bile che gli uomini siano spinti a perseguirla da un gran-de incentivo Perciograve essa egrave accompagnata da un piaceremolto intenso ma poichegrave non egrave affatto detto che sia lanostra costante preoccupazione non egrave logico che lamancanza di questo piacere debba essere accompagnatada un dolore Gli uomini sono in ogni momento quasiugualmente disposti ai piaceri dellamore perchegrave egrave la ra-gione che li guida circa il tempo e il modo di indulgeread essi Se un grande dolore fosse sorto per la mancanzadi questa soddisfazione la ragione temo troverebbegrandi difficoltagrave nelladempimento del suo compito Mai bruti che obbediscono a leggi nellattenersi alle qualila ragione non ha che una minima parte hanno le lorostagioni fissate in tali momenti egrave probabile che la sen-sazione derivante dalla mancanza sia molto tormentosaperchegrave il fine o deve essere raggiunto allora o da moltinon potragrave forse mai piugrave essere conseguito dal momentoche la disposizione ritorneragrave solo a suo tempo

X ndash LA BELLEZZA

La passione che riguarda la generazione solamentecome tale egrave pura concupiscenza Ciograve egrave evidente nei bru-ti le cui passioni sono piugrave semplici e che perseguono iloro scopi piugrave direttamente di noi La sola distinzione

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della specie umana egrave un grande scopo ed egrave indispensa-bile che gli uomini siano spinti a perseguirla da un gran-de incentivo Perciograve essa egrave accompagnata da un piaceremolto intenso ma poichegrave non egrave affatto detto che sia lanostra costante preoccupazione non egrave logico che lamancanza di questo piacere debba essere accompagnatada un dolore Gli uomini sono in ogni momento quasiugualmente disposti ai piaceri dellamore perchegrave egrave la ra-gione che li guida circa il tempo e il modo di indulgeread essi Se un grande dolore fosse sorto per la mancanzadi questa soddisfazione la ragione temo troverebbegrandi difficoltagrave nelladempimento del suo compito Mai bruti che obbediscono a leggi nellattenersi alle qualila ragione non ha che una minima parte hanno le lorostagioni fissate in tali momenti egrave probabile che la sen-sazione derivante dalla mancanza sia molto tormentosaperchegrave il fine o deve essere raggiunto allora o da moltinon potragrave forse mai piugrave essere conseguito dal momentoche la disposizione ritorneragrave solo a suo tempo

X ndash LA BELLEZZA

La passione che riguarda la generazione solamentecome tale egrave pura concupiscenza Ciograve egrave evidente nei bru-ti le cui passioni sono piugrave semplici e che perseguono iloro scopi piugrave direttamente di noi La sola distinzione

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che osservano nellaccoppiamento egrave quella del sesso Egravevero che essi si attengono alla propria razza a preferen-za che alle altre ma questa preferenza credo non derivida alcun senso di bellezza che trovano nella loro razzacome suppone Addison ma da una legge di qualche al-tro genere alla quale sono soggetti e questo lo possia-mo dedurre dal fatto che almeno in apparenza non fan-no alcuna scelta fra gli individui della loro razza

Ma luomo che egrave una creatura capace di una maggio-re varietagrave e complicazione di relazioni connette con lapassione in genere lidea di alcune qualitagrave sociali cheguidano e rendono piugrave acuto listinto che egli ha in co-mune con tutti gli altri animali e poichegrave non egrave destinatocome quelli a vivere in libertagrave egrave conveniente che debbaavere qualcosa che susciti in lui una preferenza e deter-mini la sua scelta e questa in linea generale egrave una quali-tagrave sensibile dal momento che nessunaltra puograve cosigraveprontamente ed efficacemente produrre tale effetto Per-ciograve loggetto di questa passione complessa che chiamia-mo amore egrave la laquobellezza del sessoraquo Gli uomini sono at-tratti dal sesso in genere come tale e in base alla leggecomune della natura ma sono attratti verso individui-particolari per la loro bellezza personale Chiamo la bel-lezza una qualitagrave sociale perchegrave quando gli uomini e ledonne e non solo essi ma anche altri animali ci dannoun senso di gioia e di piacere nel guardarli (e vi sonomolti che sono in grado di darlo) ci ispirano sentimentidi tenerezza e di affetto verso le loro persone ci piaceallora averli vicini ed entriamo volentieri in rapporto

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che osservano nellaccoppiamento egrave quella del sesso Egravevero che essi si attengono alla propria razza a preferen-za che alle altre ma questa preferenza credo non derivida alcun senso di bellezza che trovano nella loro razzacome suppone Addison ma da una legge di qualche al-tro genere alla quale sono soggetti e questo lo possia-mo dedurre dal fatto che almeno in apparenza non fan-no alcuna scelta fra gli individui della loro razza

Ma luomo che egrave una creatura capace di una maggio-re varietagrave e complicazione di relazioni connette con lapassione in genere lidea di alcune qualitagrave sociali cheguidano e rendono piugrave acuto listinto che egli ha in co-mune con tutti gli altri animali e poichegrave non egrave destinatocome quelli a vivere in libertagrave egrave conveniente che debbaavere qualcosa che susciti in lui una preferenza e deter-mini la sua scelta e questa in linea generale egrave una quali-tagrave sensibile dal momento che nessunaltra puograve cosigraveprontamente ed efficacemente produrre tale effetto Per-ciograve loggetto di questa passione complessa che chiamia-mo amore egrave la laquobellezza del sessoraquo Gli uomini sono at-tratti dal sesso in genere come tale e in base alla leggecomune della natura ma sono attratti verso individui-particolari per la loro bellezza personale Chiamo la bel-lezza una qualitagrave sociale perchegrave quando gli uomini e ledonne e non solo essi ma anche altri animali ci dannoun senso di gioia e di piacere nel guardarli (e vi sonomolti che sono in grado di darlo) ci ispirano sentimentidi tenerezza e di affetto verso le loro persone ci piaceallora averli vicini ed entriamo volentieri in rapporto

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con loro a meno che non abbiamo forti ragioni per fareil contrario Ma a qual fine in molti casi sia stato stabi-lito che debba essere cosigrave non sono capace di compren-dere poichegrave non vedo vi sia nessun maggior motivo perfare una connessione fra luomo e vari altri animali chesono attratti in modo cosigrave forte piuttosto che fra luomoed altri animali che sono completamente incapaci diquesta attrazione o la possiedono in grado molto mino-re Ma egrave probabile che la Provvidenza non abbia fattotale distinzione se non in vista di un fine piugrave alto seb-bene a noi sia vietato di penetrarlo chiaramente dal mo-mento che la sua sapienza non egrave la nostra e le nostre vienon sono le sue

XI ndash SOCIETAgrave E SOLITUDINE

Il secondo aspetto delle passioni sociali egrave quello chesi riferisce alla laquosocietagrave in generaleraquo Riguardo ad essaosservo che la compagnia dei nostri simili di per se stes-sa senza laggiunta di un interesse particolare non ci dagraveun reale piacere nel godimento ma lassoluta e completalaquosolitudineraquo cioegrave la totale e continua esclusione da ognisocietagrave egrave un dolore tanto grande che a stento possiamoimmaginarlo Quindi confrontando il piacere della co-mune societagrave e il dolore dellassoluta solitudine il dolo-re egrave lidea predominante Ma il piacere di qualsiasi parti-

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con loro a meno che non abbiamo forti ragioni per fareil contrario Ma a qual fine in molti casi sia stato stabi-lito che debba essere cosigrave non sono capace di compren-dere poichegrave non vedo vi sia nessun maggior motivo perfare una connessione fra luomo e vari altri animali chesono attratti in modo cosigrave forte piuttosto che fra luomoed altri animali che sono completamente incapaci diquesta attrazione o la possiedono in grado molto mino-re Ma egrave probabile che la Provvidenza non abbia fattotale distinzione se non in vista di un fine piugrave alto seb-bene a noi sia vietato di penetrarlo chiaramente dal mo-mento che la sua sapienza non egrave la nostra e le nostre vienon sono le sue

XI ndash SOCIETAgrave E SOLITUDINE

Il secondo aspetto delle passioni sociali egrave quello chesi riferisce alla laquosocietagrave in generaleraquo Riguardo ad essaosservo che la compagnia dei nostri simili di per se stes-sa senza laggiunta di un interesse particolare non ci dagraveun reale piacere nel godimento ma lassoluta e completalaquosolitudineraquo cioegrave la totale e continua esclusione da ognisocietagrave egrave un dolore tanto grande che a stento possiamoimmaginarlo Quindi confrontando il piacere della co-mune societagrave e il dolore dellassoluta solitudine il dolo-re egrave lidea predominante Ma il piacere di qualsiasi parti-

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colare godimento sociale supera molto considerevol-mente linquietudine causata dalla mancanza di quel par-ticolare godimento cosicchegrave le piugrave forti sensazioni circale abitudini di una laquoparticolare societagraveraquo sono sensazionidi piacere Una buona compagnia una conversazioneanimata e laffetto di unamicizia riempiono lanimo digrande piacere un temporaneo isolamento daltro latoegrave per se stesso piacevole Questo puograve forse provare chenoi siamo creature nate tanto per la contemplazione cheper lazione dal momento che lisolamento ha i suoi pia-ceri cosigrave come li ha la societagrave mentre dalla prima os-servazione noi possiamo dedurre che unintera vita disolitudine contraddice gli scopi del nostro essere perchegravela stessa morte egrave unidea di poco piugrave terribile

XII ndash SIMPATIA IMITAZIONE E AMBIZIONE

Sotto questa denominazione di societagrave rientrano pas-sioni di un genere complicato che si suddividono in va-rie forme adatte a quella varietagrave di fini a cui devonoservire nella lunga catena della societagrave I tre principalianelli di questa catena sono la laquosimpatiaraquo laquolimitazio-neraquo e laquola ambizioneraquo

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colare godimento sociale supera molto considerevol-mente linquietudine causata dalla mancanza di quel par-ticolare godimento cosicchegrave le piugrave forti sensazioni circale abitudini di una laquoparticolare societagraveraquo sono sensazionidi piacere Una buona compagnia una conversazioneanimata e laffetto di unamicizia riempiono lanimo digrande piacere un temporaneo isolamento daltro latoegrave per se stesso piacevole Questo puograve forse provare chenoi siamo creature nate tanto per la contemplazione cheper lazione dal momento che lisolamento ha i suoi pia-ceri cosigrave come li ha la societagrave mentre dalla prima os-servazione noi possiamo dedurre che unintera vita disolitudine contraddice gli scopi del nostro essere perchegravela stessa morte egrave unidea di poco piugrave terribile

XII ndash SIMPATIA IMITAZIONE E AMBIZIONE

Sotto questa denominazione di societagrave rientrano pas-sioni di un genere complicato che si suddividono in va-rie forme adatte a quella varietagrave di fini a cui devonoservire nella lunga catena della societagrave I tre principalianelli di questa catena sono la laquosimpatiaraquo laquolimitazio-neraquo e laquola ambizioneraquo

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XIII ndash LA SIMPATIA

Sotto limpulso della prima di queste passioni siamoportati a interessarci degli altri siamo toccati da ciograve cheli tocca e non possiamo piugrave rimanere spettatori indiffe-renti di alcuna cosa che gli uomini possono fare o subi-re Infatti la simpatia deve essere considerata come unaspecie di sostituzione per cui ci mettiamo al posto di unaltro uomo e siamo colpiti sotto molti aspetti da ciograveche colpisce lui cosicchegrave questa passione puograve o parteci-pare della natura di quelle che si riferiscono alla preser-vazione di se stessi e improntandosi al dolore puograve es-sere una causa del sublime oppure rivolgersi a idee dipiacere e allora tutto ciograve che egrave stato detto degli affettisociali sia che essi si riferiscano alla societagrave in genera-le o soltanto ad alcune forme di essa puograve essere qui ap-plicato Egrave per questo principio fondamentale che la poe-sia la pittura e le altre arti che destano commozionetrasmettono la loro passionalitagrave da un animo allaltro esono spesso capaci di un godimento nella disgrazia nel-la miseria e nella stessa morte Egrave unosservazione comu-ne che oggetti che nella realtagrave urterebbero sono spessocapaci di offrire un piacere molto elevato nelle rappre-sentazioni della sventura e di cose simili Questo fattoha dato adito a molti ragionamenti La soddisfazioneche ne deriva egrave stata comunemente attribuita prima ditutto al conforto che traiamo dal considerare che unastoria cosigrave malinconica egrave una pura invenzione e in se-

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XIII ndash LA SIMPATIA

Sotto limpulso della prima di queste passioni siamoportati a interessarci degli altri siamo toccati da ciograve cheli tocca e non possiamo piugrave rimanere spettatori indiffe-renti di alcuna cosa che gli uomini possono fare o subi-re Infatti la simpatia deve essere considerata come unaspecie di sostituzione per cui ci mettiamo al posto di unaltro uomo e siamo colpiti sotto molti aspetti da ciograveche colpisce lui cosicchegrave questa passione puograve o parteci-pare della natura di quelle che si riferiscono alla preser-vazione di se stessi e improntandosi al dolore puograve es-sere una causa del sublime oppure rivolgersi a idee dipiacere e allora tutto ciograve che egrave stato detto degli affettisociali sia che essi si riferiscano alla societagrave in genera-le o soltanto ad alcune forme di essa puograve essere qui ap-plicato Egrave per questo principio fondamentale che la poe-sia la pittura e le altre arti che destano commozionetrasmettono la loro passionalitagrave da un animo allaltro esono spesso capaci di un godimento nella disgrazia nel-la miseria e nella stessa morte Egrave unosservazione comu-ne che oggetti che nella realtagrave urterebbero sono spessocapaci di offrire un piacere molto elevato nelle rappre-sentazioni della sventura e di cose simili Questo fattoha dato adito a molti ragionamenti La soddisfazioneche ne deriva egrave stata comunemente attribuita prima ditutto al conforto che traiamo dal considerare che unastoria cosigrave malinconica egrave una pura invenzione e in se-

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condo luogo dal pensare che siamo liberi dai mali chevediamo rappresentati Temo che sia un metodo troppocomune nelle ricerche di questo genere attribuire lacausa di sentimenti che nascono semplicemente dallastruttura meccanica dei nostri corpi o dalla naturale co-stituzione delle anime nostre a certe conclusioni dellaragione sugli oggetti che ci vengono presentati poichegravesono propenso a credere che linflusso della ragione neldestare le nostre passioni non sia affatto cosigrave estesocome comunemente si crede

XIV ndash GLI EFFETTI DELLA SIMPATIANELLE DISGRAZIE DEGLI ALTRI

Per esaminare questo punto concernente gli effettidella tragedia in un modo appropriato dobbiamo primaconsiderare come siamo colpiti dai sentimenti del nostroprossimo nelle circostanze di una reale disgrazia Sonoconvinto che proviamo un certo diletto e non piccolonelle reali disgrazie e nei dolori degli altri poichegrave am-messo che laffetto sia ciograve che vuole essere in apparenzase non ci fa evitare alcuni oggetti se al contrario ci in-duce ad avvicinarli se ci fa soffermare su di essi riten-go che in tal caso noi dobbiamo provare un diletto o unpiacere di qualsiasi genere nel contemplarli Non leggia-mo forse le storie autentiche di simili scene con lo stes-

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condo luogo dal pensare che siamo liberi dai mali chevediamo rappresentati Temo che sia un metodo troppocomune nelle ricerche di questo genere attribuire lacausa di sentimenti che nascono semplicemente dallastruttura meccanica dei nostri corpi o dalla naturale co-stituzione delle anime nostre a certe conclusioni dellaragione sugli oggetti che ci vengono presentati poichegravesono propenso a credere che linflusso della ragione neldestare le nostre passioni non sia affatto cosigrave estesocome comunemente si crede

XIV ndash GLI EFFETTI DELLA SIMPATIANELLE DISGRAZIE DEGLI ALTRI

Per esaminare questo punto concernente gli effettidella tragedia in un modo appropriato dobbiamo primaconsiderare come siamo colpiti dai sentimenti del nostroprossimo nelle circostanze di una reale disgrazia Sonoconvinto che proviamo un certo diletto e non piccolonelle reali disgrazie e nei dolori degli altri poichegrave am-messo che laffetto sia ciograve che vuole essere in apparenzase non ci fa evitare alcuni oggetti se al contrario ci in-duce ad avvicinarli se ci fa soffermare su di essi riten-go che in tal caso noi dobbiamo provare un diletto o unpiacere di qualsiasi genere nel contemplarli Non leggia-mo forse le storie autentiche di simili scene con lo stes-

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so piacere con cui leggiamo romanzi o poemi ove tuttoegrave pura finzione Nessuna lettura che ci narri della pro-speritagrave di un impero o della grandezza di un re puogravecosigrave piacevolmente impressionare come la rovina delloStato di Macedonia e le calamitagrave del suo sovrano sven-turato Tale catastrofe ci impressiona nella storia cosigravecome la distruzione di Troia nella leggenda Il nostro di-letto in casi di questo genere risulta accresciuto se co-lui che soffre egrave una nobile persona che cade sotto i colpidi unindegna sorte Scipione e Catone sono entrambipersonalitagrave altamente dotate ma noi siamo piugrave profon-damente impressionati dalla morte violenta delluno edalla rovina della grande causa alla quale egli aderigrave chenon dai meritati trionfi e dalla ininterrotta prosperitagravedellaltro poichegrave il terrore egrave una passione che producesempre diletto quando non incalza troppo da vicino e lapietagrave egrave una passione accompagnata dal piacere poichegravenasce dallamore e dallaffetto sociale Ogni volta che lanostra naturale conformazione ci fa rivolgere a un datoscopo la passione che ci anima egrave accompagnata da undiletto o da un piacere qualunque sia lo scopo

Iddio poichegrave ha voluto che noi fossimo uniti dal lega-me della simpatia lo ha rafforzato con un piacere ade-guato e soprattutto lagrave dove piugrave occorre la nostra simpa-tia cioegrave negli affanni altrui Se questo sentimento fossesemplicemente doloroso noi eviteremmo con la mag-gior sollecitudine tutte le persone e i luoghi che susci-tassero una tale passione come fanno coloro che sonotanto impigriti nellindolenza da non tollerare piugrave alcu-

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so piacere con cui leggiamo romanzi o poemi ove tuttoegrave pura finzione Nessuna lettura che ci narri della pro-speritagrave di un impero o della grandezza di un re puogravecosigrave piacevolmente impressionare come la rovina delloStato di Macedonia e le calamitagrave del suo sovrano sven-turato Tale catastrofe ci impressiona nella storia cosigravecome la distruzione di Troia nella leggenda Il nostro di-letto in casi di questo genere risulta accresciuto se co-lui che soffre egrave una nobile persona che cade sotto i colpidi unindegna sorte Scipione e Catone sono entrambipersonalitagrave altamente dotate ma noi siamo piugrave profon-damente impressionati dalla morte violenta delluno edalla rovina della grande causa alla quale egli aderigrave chenon dai meritati trionfi e dalla ininterrotta prosperitagravedellaltro poichegrave il terrore egrave una passione che producesempre diletto quando non incalza troppo da vicino e lapietagrave egrave una passione accompagnata dal piacere poichegravenasce dallamore e dallaffetto sociale Ogni volta che lanostra naturale conformazione ci fa rivolgere a un datoscopo la passione che ci anima egrave accompagnata da undiletto o da un piacere qualunque sia lo scopo

Iddio poichegrave ha voluto che noi fossimo uniti dal lega-me della simpatia lo ha rafforzato con un piacere ade-guato e soprattutto lagrave dove piugrave occorre la nostra simpa-tia cioegrave negli affanni altrui Se questo sentimento fossesemplicemente doloroso noi eviteremmo con la mag-gior sollecitudine tutte le persone e i luoghi che susci-tassero una tale passione come fanno coloro che sonotanto impigriti nellindolenza da non tollerare piugrave alcu-

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na impressione forte Ma per la maggior parte degli uo-mini non egrave cosigrave non vegrave nessuno spettacolo che ricer-chiamo con tanto interesse quanto quello di una disgra-zia insolita e dolorosa cosicchegrave se tale disgrazia egrave din-nanzi ai nostri occhi o se ne veniamo a conoscenza at-traverso la storia essa ci procura sempre diletto Questonon egrave un diletto puro ma va unito ad una certa inquietu-dine Il diletto che proviamo in tali casi egrave quello che civieta di fuggire scene di miseria e il dolore che noi pro-viamo ci incita a confortarci nel consolare chi soffretutto ciograve previene qualsiasi ragionamento in forza di unistinto che ci porta ai suoi fini senza la nostra adesionerazionale

XV ndash GLI EFFETTI DELLA TRAGEDIA

Cosigrave avviene nelle calamitagrave reali Nella rappresenta-zione delle disgrazie invece la sola differenza sta nelpiacere che risulta dagli effetti dellimitazione essa nonegrave mai tanto perfetta da non lasciarci comprendere che egraveunimitazione e procurarcene di conseguenza un certopiacere In taluni casi invero traiamo altrettanto o mag-gior piacere da quella fonte che non dalla cosa stessaRitengo perograve che sbaglieremmo molto se attribuissimouna notevole parte della soddisfazione che proviamonella tragedia alla considerazione che la tragedia egrave un

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na impressione forte Ma per la maggior parte degli uo-mini non egrave cosigrave non vegrave nessuno spettacolo che ricer-chiamo con tanto interesse quanto quello di una disgra-zia insolita e dolorosa cosicchegrave se tale disgrazia egrave din-nanzi ai nostri occhi o se ne veniamo a conoscenza at-traverso la storia essa ci procura sempre diletto Questonon egrave un diletto puro ma va unito ad una certa inquietu-dine Il diletto che proviamo in tali casi egrave quello che civieta di fuggire scene di miseria e il dolore che noi pro-viamo ci incita a confortarci nel consolare chi soffretutto ciograve previene qualsiasi ragionamento in forza di unistinto che ci porta ai suoi fini senza la nostra adesionerazionale

XV ndash GLI EFFETTI DELLA TRAGEDIA

Cosigrave avviene nelle calamitagrave reali Nella rappresenta-zione delle disgrazie invece la sola differenza sta nelpiacere che risulta dagli effetti dellimitazione essa nonegrave mai tanto perfetta da non lasciarci comprendere che egraveunimitazione e procurarcene di conseguenza un certopiacere In taluni casi invero traiamo altrettanto o mag-gior piacere da quella fonte che non dalla cosa stessaRitengo perograve che sbaglieremmo molto se attribuissimouna notevole parte della soddisfazione che proviamonella tragedia alla considerazione che la tragedia egrave un

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artificio e che le sue rappresentazioni non sono realtagraveQuanto piugrave si avvicina alla realtagrave e quanto piugrave ci allonta-na da ogni idea di finzione tanto maggiore egrave il suo pote-re Ma sia esso di qual sorta si voglia non si avvicinamai a ciograve che rappresenta Scegli un giorno in cui rap-presentare la piugrave sublime e commovente tragedia chepossediamo impegna gli attori piugrave famosi non rispar-miare spese nello scenario e nelle decorazioni aggiungi-vi i piugrave grandi sforzi della poesia della pittura e dellamusica e quando avrai raccolto il tuo uditorio proprionel momento in cui gli animi sono intenti nellattesa faannunciare che un criminale politico dalto rango sta peressere decapitato nella vicina piazza il vuoto del teatroche si formerebbe in un attimo dimostrerebbe la debo-lezza delle arti imitative al confronto e proclamerebbeil trionfo della preferenza per la realtagrave

Ritengo che lopinione che abbiamo riguardo al fattodi provare un semplice dolore nella realtagrave e invece undiletto nella rappresentazione derivi dal fatto che nonfacciamo una distinzione sufficiente fra ciograve che non sce-glieremmo assolutamente di fare e ciograve che saremmo de-siderosi di vedere se mai si facesse Noi ci dilettiamonel vedere cose a cui ben lungi dal parteciparvi deside-reremmo ardentemente porre rimedio Questa nobile ca-pitale orgoglio dellInghilterra e dellEuropa credo chenon vi sia uomo cosigrave empio da desiderare di vederla di-strutta da una conflagrazione o da un terremoto perquanto egli possa trovarsi lontanissimo dal pericolo Masupponiamo che questo fatale incidente si sia verificato

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artificio e che le sue rappresentazioni non sono realtagraveQuanto piugrave si avvicina alla realtagrave e quanto piugrave ci allonta-na da ogni idea di finzione tanto maggiore egrave il suo pote-re Ma sia esso di qual sorta si voglia non si avvicinamai a ciograve che rappresenta Scegli un giorno in cui rap-presentare la piugrave sublime e commovente tragedia chepossediamo impegna gli attori piugrave famosi non rispar-miare spese nello scenario e nelle decorazioni aggiungi-vi i piugrave grandi sforzi della poesia della pittura e dellamusica e quando avrai raccolto il tuo uditorio proprionel momento in cui gli animi sono intenti nellattesa faannunciare che un criminale politico dalto rango sta peressere decapitato nella vicina piazza il vuoto del teatroche si formerebbe in un attimo dimostrerebbe la debo-lezza delle arti imitative al confronto e proclamerebbeil trionfo della preferenza per la realtagrave

Ritengo che lopinione che abbiamo riguardo al fattodi provare un semplice dolore nella realtagrave e invece undiletto nella rappresentazione derivi dal fatto che nonfacciamo una distinzione sufficiente fra ciograve che non sce-glieremmo assolutamente di fare e ciograve che saremmo de-siderosi di vedere se mai si facesse Noi ci dilettiamonel vedere cose a cui ben lungi dal parteciparvi deside-reremmo ardentemente porre rimedio Questa nobile ca-pitale orgoglio dellInghilterra e dellEuropa credo chenon vi sia uomo cosigrave empio da desiderare di vederla di-strutta da una conflagrazione o da un terremoto perquanto egli possa trovarsi lontanissimo dal pericolo Masupponiamo che questo fatale incidente si sia verificato

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Quanta gente da ogni parte si affollerebbe a contemplarele rovine e fra essi quanti che sarebbero stati lieti di nonaver mai visto Londra nella sua gloria

Nelle disgrazie reali o in quelle immaginarie non egrave lanostra immunitagrave che desta il diletto non riscontro in menulla di simile So che questo errore egrave dovuto a una spe-cie di sofisma a cui siamo soggetti esso nasce dal fattoche non distinguiamo fra ciograve che egrave realmente una condi-zione necessaria al nostro operare o al nostro subire unacosa in generale e ciograve che egrave la causa di un atto partico-lare Se un uomo mi uccide con una spada condizionenecessaria egrave che noi fossimo prima entrambi vivi edaltronde sarebbe assurdo affermare che lessere en-trambi creature vive fu la causa del suo delitto e dellamia morte Cosigrave pure egrave certo che egrave assolutamente neces-sario che la mia persona si trovi al riparo da qualunquepericolo prima che io possa provare un diletto per le sof-ferenze altrui reali o immaginarie o per altra cosa deri-vante da una qualsiasi causa Ma allora egrave un sofisma de-durre che questa immunitagrave sia la causa del mio diletto intali o in altre occasioni Credo che nessuno possa dimo-strare che questa egrave la causa di quel senso di soddisfazio-ne che percepisce lanimo suo anzi quando non soffria-mo nessun dolore acuto e non siamo esposti ad un peri-colo che minacci la nostra vita possiamo commuoverciper gli altri mentre noi stessi partecipiamo alla sofferen-za e spesso ancora di piugrave quando ci sentiamo inteneriredavanti a spettacoli di miseria noi osserviamo con com-

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Quanta gente da ogni parte si affollerebbe a contemplarele rovine e fra essi quanti che sarebbero stati lieti di nonaver mai visto Londra nella sua gloria

Nelle disgrazie reali o in quelle immaginarie non egrave lanostra immunitagrave che desta il diletto non riscontro in menulla di simile So che questo errore egrave dovuto a una spe-cie di sofisma a cui siamo soggetti esso nasce dal fattoche non distinguiamo fra ciograve che egrave realmente una condi-zione necessaria al nostro operare o al nostro subire unacosa in generale e ciograve che egrave la causa di un atto partico-lare Se un uomo mi uccide con una spada condizionenecessaria egrave che noi fossimo prima entrambi vivi edaltronde sarebbe assurdo affermare che lessere en-trambi creature vive fu la causa del suo delitto e dellamia morte Cosigrave pure egrave certo che egrave assolutamente neces-sario che la mia persona si trovi al riparo da qualunquepericolo prima che io possa provare un diletto per le sof-ferenze altrui reali o immaginarie o per altra cosa deri-vante da una qualsiasi causa Ma allora egrave un sofisma de-durre che questa immunitagrave sia la causa del mio diletto intali o in altre occasioni Credo che nessuno possa dimo-strare che questa egrave la causa di quel senso di soddisfazio-ne che percepisce lanimo suo anzi quando non soffria-mo nessun dolore acuto e non siamo esposti ad un peri-colo che minacci la nostra vita possiamo commuoverciper gli altri mentre noi stessi partecipiamo alla sofferen-za e spesso ancora di piugrave quando ci sentiamo inteneriredavanti a spettacoli di miseria noi osserviamo con com-

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miserazione le disgrazie al punto che le accetteremmoal posto delle nostre

XVI ndash LIMITAZIONE

Il secondo sentimento che riguarda la societagrave egrave limi-tazione o se volete un desiderio di imitare e per con-seguenza un piacere nellimitare Questo sentimento na-sce per lo piugrave dalla stessa causa da cui proviene la sim-patia Poichegrave come la simpatia ci fa provare un interes-se per tutto quello che gli uomini sentono cosigrave questosentimento ci induce a copiare tutto ciograve che essi fanno eper conseguenza noi proviamo un piacere sia nellimita-re sia in qualsiasi cosa riguardi limitazione cosigrave comeegrave senza alcun intervento della facoltagrave razionale esclusi-vamente in base alla costituzione della nostra naturache la Provvidenza ha disposto in modo che possa tro-vare piacere o diletto secondo la natura delloggetto pertutto ciograve che riguarda gli scopi del nostro essere

Egrave per via dellimitazione molto piugrave che per linsegna-mento che noi impariamo e ciograve che apprendiamo contale mezzo non solo lo apprendiamo in una forma piugravepratica ma anche piugrave piacevole Cosigrave si formano le no-stre abitudini le nostre opinioni le nostre vite Limita-zione egrave uno dei piugrave forti vincoli della societagrave egrave una spe-cie di reciproca condiscendenza che gli uomini hanno

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miserazione le disgrazie al punto che le accetteremmoal posto delle nostre

XVI ndash LIMITAZIONE

Il secondo sentimento che riguarda la societagrave egrave limi-tazione o se volete un desiderio di imitare e per con-seguenza un piacere nellimitare Questo sentimento na-sce per lo piugrave dalla stessa causa da cui proviene la sim-patia Poichegrave come la simpatia ci fa provare un interes-se per tutto quello che gli uomini sentono cosigrave questosentimento ci induce a copiare tutto ciograve che essi fanno eper conseguenza noi proviamo un piacere sia nellimita-re sia in qualsiasi cosa riguardi limitazione cosigrave comeegrave senza alcun intervento della facoltagrave razionale esclusi-vamente in base alla costituzione della nostra naturache la Provvidenza ha disposto in modo che possa tro-vare piacere o diletto secondo la natura delloggetto pertutto ciograve che riguarda gli scopi del nostro essere

Egrave per via dellimitazione molto piugrave che per linsegna-mento che noi impariamo e ciograve che apprendiamo contale mezzo non solo lo apprendiamo in una forma piugravepratica ma anche piugrave piacevole Cosigrave si formano le no-stre abitudini le nostre opinioni le nostre vite Limita-zione egrave uno dei piugrave forti vincoli della societagrave egrave una spe-cie di reciproca condiscendenza che gli uomini hanno

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luno per laltro spontaneamente e che egrave lusinghiera pertutti In essa la pittura e molte delle belle arti hanno po-sto una delle principali basi del loro potere E dal mo-mento che per linflusso sulle nostre passioni e sui no-stri costumi essa egrave di tanta importanza mi arrischierograve aesporre a questo punto una regola che puograve essermi vali-da guida per distinguere quando dobbiamo attribuire ilpotere delle arti allimitazione o solamente al nostrocompiacimento per la genialitagrave dellimitatore e quandodobbiamo attribuirlo alla simpatia o a qualche altra cau-sa attinente ad essa Quando loggetto rappresentato inpoesia o in pittura egrave tale che noi non potremmo aver de-siderio di vederlo nella realtagrave allora si puograve essere certiche la sua forza nella rappresentazione poetica o pittori-ca egrave dovuta al potere dellimitazione e non ad una ragio-ne inerente alla cosa stessa Cosigrave avviene nella maggiorparte delle opere che i pittori chiamano laquonatura mortaraquoIn esse una piccola villa un letamaio il piugrave modesto eordinario utensile da cucina possono destare in noi unsenso di piacere Ma quando loggetto della pittura odella poesia egrave tale che se fosse reale accorreremmo su-bito a vederlo anche se destasse in noi unimpressionestrana possiamo essere ben certi che lefficacia dellapoesia o della pittura egrave dovuta piugrave alla natura della cosastessa che al puro effetto dellimitazione a un apprezza-mento della capacitagrave dellimitatore per quanto eccellen-te Aristotele nella sua Poetica ha parlato in forma cosigraveestesa e precisa sulla forza dellimitazione da rendereinutile ogni ulteriore trattazione di questo argomento

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luno per laltro spontaneamente e che egrave lusinghiera pertutti In essa la pittura e molte delle belle arti hanno po-sto una delle principali basi del loro potere E dal mo-mento che per linflusso sulle nostre passioni e sui no-stri costumi essa egrave di tanta importanza mi arrischierograve aesporre a questo punto una regola che puograve essermi vali-da guida per distinguere quando dobbiamo attribuire ilpotere delle arti allimitazione o solamente al nostrocompiacimento per la genialitagrave dellimitatore e quandodobbiamo attribuirlo alla simpatia o a qualche altra cau-sa attinente ad essa Quando loggetto rappresentato inpoesia o in pittura egrave tale che noi non potremmo aver de-siderio di vederlo nella realtagrave allora si puograve essere certiche la sua forza nella rappresentazione poetica o pittori-ca egrave dovuta al potere dellimitazione e non ad una ragio-ne inerente alla cosa stessa Cosigrave avviene nella maggiorparte delle opere che i pittori chiamano laquonatura mortaraquoIn esse una piccola villa un letamaio il piugrave modesto eordinario utensile da cucina possono destare in noi unsenso di piacere Ma quando loggetto della pittura odella poesia egrave tale che se fosse reale accorreremmo su-bito a vederlo anche se destasse in noi unimpressionestrana possiamo essere ben certi che lefficacia dellapoesia o della pittura egrave dovuta piugrave alla natura della cosastessa che al puro effetto dellimitazione a un apprezza-mento della capacitagrave dellimitatore per quanto eccellen-te Aristotele nella sua Poetica ha parlato in forma cosigraveestesa e precisa sulla forza dellimitazione da rendereinutile ogni ulteriore trattazione di questo argomento

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XVII ndash LAMBIZIONE

Sebbene limitazione sia uno dei piugrave validi strumentiusati dalla Provvidenza per portare la nostra natura ver-so la sua perfezione tuttavia se gli uomini si dessero in-teramente allimitazione e ognuno seguisse laltro e cosigravevia in ciclo continuo egrave facile osservare come non po-trebbe mai esservi un progresso fra di loro Gli uominicome i bruti rimarrebbero alla fine identici a quello chesono oggi e che erano allinizio del mondo Per impedireciograve Dio ha posto nelluomo un senso di ambizione e unasoddisfazione che nasce dalla vista della sua superioritagravesui propri simili in qualcosa a cui essi attribuiscono va-lore Egrave questa passione che trascina gli uomini a tutti gliatteggiamenti che riscontriamo dovuti allo scopo di se-gnalarsi e che tende a rendere cosigrave piacevole tutto ciograveche suscita lidea di questa distinzione Ne venne cheuomini miseri traessero conforto dal fatto di vedersi inestrema miseria ed egrave certo che quando non possiamodistinguerci per qualche superioritagrave cominciamo a trar-re compiacimento da alcune singolari debolezze follie odifetti dogni genere Egrave in base a questo principio cheladulazione egrave tanto efficace poichegrave ladulazione altronon egrave se non ciograve che desta nella mente di un uomo lideadi una preminenza che egli non possiede Ora tutto quel-lo che con maggiore o minor fondamento tende a innal-zare luomo nella sua stessa opinione produce quasi unsenso di orgoglioso trionfo estremamente gradito

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XVII ndash LAMBIZIONE

Sebbene limitazione sia uno dei piugrave validi strumentiusati dalla Provvidenza per portare la nostra natura ver-so la sua perfezione tuttavia se gli uomini si dessero in-teramente allimitazione e ognuno seguisse laltro e cosigravevia in ciclo continuo egrave facile osservare come non po-trebbe mai esservi un progresso fra di loro Gli uominicome i bruti rimarrebbero alla fine identici a quello chesono oggi e che erano allinizio del mondo Per impedireciograve Dio ha posto nelluomo un senso di ambizione e unasoddisfazione che nasce dalla vista della sua superioritagravesui propri simili in qualcosa a cui essi attribuiscono va-lore Egrave questa passione che trascina gli uomini a tutti gliatteggiamenti che riscontriamo dovuti allo scopo di se-gnalarsi e che tende a rendere cosigrave piacevole tutto ciograveche suscita lidea di questa distinzione Ne venne cheuomini miseri traessero conforto dal fatto di vedersi inestrema miseria ed egrave certo che quando non possiamodistinguerci per qualche superioritagrave cominciamo a trar-re compiacimento da alcune singolari debolezze follie odifetti dogni genere Egrave in base a questo principio cheladulazione egrave tanto efficace poichegrave ladulazione altronon egrave se non ciograve che desta nella mente di un uomo lideadi una preminenza che egli non possiede Ora tutto quel-lo che con maggiore o minor fondamento tende a innal-zare luomo nella sua stessa opinione produce quasi unsenso di orgoglioso trionfo estremamente gradito

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allanimo umano e questa superbia non egrave mai percepitamaggiormente negrave opera con maggior forza di quandosenza pericolo noi ci troviamo in rapporto con oggettiterribili poichegrave lanima reclama sempre per segrave una partedella dignitagrave e dellimportanza delle cose che contemplaDi qui deriva ciograve che Longino ha osservato cioegrave quelsenso di gloria e di intima grandezza che invade lanimoalla lettura di passi di poeti e oratori sublimi ogni uomodeve averlo sentito in se stesso in tali occasioni

XVIII ndash RICAPITOLAZIONE

Per riassumere ciograve che egrave stato detto in pochi punti di-stinti le passioni che riguardano la preservazione di sestessi si fondano sul dolore e sul pericolo esse sono pe-nose quando le loro cause ci colpiscono direttamentesono invece dilettevoli quando abbiamo unidea del do-lore e del pericolo senza trovarci a contatto con essiquesto diletto non lho chiamato piacere perchegrave riguardail dolore e perchegrave egrave abbastanza diverso da unidea di rea-le piacere Tutto ciograve che suscita tale diletto lo chiamosublime Le passioni che riguardano la preservazione dise stessi sono le piugrave forti di tutte

Il secondo punto al quale le passioni si riferiscono inrelazione alla loro causa finale egrave la societagrave Vi sono duetipi di societagrave la prima egrave la societagrave del sesso La passio-

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allanimo umano e questa superbia non egrave mai percepitamaggiormente negrave opera con maggior forza di quandosenza pericolo noi ci troviamo in rapporto con oggettiterribili poichegrave lanima reclama sempre per segrave una partedella dignitagrave e dellimportanza delle cose che contemplaDi qui deriva ciograve che Longino ha osservato cioegrave quelsenso di gloria e di intima grandezza che invade lanimoalla lettura di passi di poeti e oratori sublimi ogni uomodeve averlo sentito in se stesso in tali occasioni

XVIII ndash RICAPITOLAZIONE

Per riassumere ciograve che egrave stato detto in pochi punti di-stinti le passioni che riguardano la preservazione di sestessi si fondano sul dolore e sul pericolo esse sono pe-nose quando le loro cause ci colpiscono direttamentesono invece dilettevoli quando abbiamo unidea del do-lore e del pericolo senza trovarci a contatto con essiquesto diletto non lho chiamato piacere perchegrave riguardail dolore e perchegrave egrave abbastanza diverso da unidea di rea-le piacere Tutto ciograve che suscita tale diletto lo chiamosublime Le passioni che riguardano la preservazione dise stessi sono le piugrave forti di tutte

Il secondo punto al quale le passioni si riferiscono inrelazione alla loro causa finale egrave la societagrave Vi sono duetipi di societagrave la prima egrave la societagrave del sesso La passio-

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ne che la riguarda si chiama amore e ha in segrave un elemen-to di lussuria il suo oggetto egrave la bellezza femminileLaltra egrave la vasta societagrave fra luomo e tutti gli altri anima-li la passione di cui essa si serve si chiama ugualmenteamore ma non egrave mista di lussuria e il suo oggetto egrave labellezza questo egrave il nome che io applicherograve a tutte quel-le qualitagrave nelle cose tali da destare in noi un senso di af-fezione e di tenerezza o qualche altra passione che aqueste si avvicini La passione dellamore ha la sua ori-gine nel reale piacere essa egrave come tutte le cose che na-scono dal piacere soggetta ad essere unita ad una formadi ansia il che si verifica quando unidea del suo oggettoegrave eccitata nella mente contemporaneamente allidea diaverlo irrimediabilmente perduto Questo sentimentomisto di piacere non lho chiamato dolore perchegrave ri-guarda il piacere attuale e perchegrave egrave sia nelle sue causeche nella maggior parte dei suoi effetti di una natura af-fatto diversa

Subito dopo il sentimento comune che proviamonellunione con loggetto alla cui scelta siamo guidatidal piacere il posto piugrave importante egrave occupato da quellapassione particolare chiamata simpatia La natura diquesta passione egrave tale che noi ci mettiamo al posto di unaltro in qualunque circostanza egli si trovi e proviamo lesue stesse emozioni Cosicchegrave questa passione puograve se-condo come richiede loccasione riguardare il dolore oil piacere con le modificazioni perograve ricordate nel capi-tolo XI Riguardo allimitazione e alla preferenza nonoccorre dire piugrave nulla

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ne che la riguarda si chiama amore e ha in segrave un elemen-to di lussuria il suo oggetto egrave la bellezza femminileLaltra egrave la vasta societagrave fra luomo e tutti gli altri anima-li la passione di cui essa si serve si chiama ugualmenteamore ma non egrave mista di lussuria e il suo oggetto egrave labellezza questo egrave il nome che io applicherograve a tutte quel-le qualitagrave nelle cose tali da destare in noi un senso di af-fezione e di tenerezza o qualche altra passione che aqueste si avvicini La passione dellamore ha la sua ori-gine nel reale piacere essa egrave come tutte le cose che na-scono dal piacere soggetta ad essere unita ad una formadi ansia il che si verifica quando unidea del suo oggettoegrave eccitata nella mente contemporaneamente allidea diaverlo irrimediabilmente perduto Questo sentimentomisto di piacere non lho chiamato dolore perchegrave ri-guarda il piacere attuale e perchegrave egrave sia nelle sue causeche nella maggior parte dei suoi effetti di una natura af-fatto diversa

Subito dopo il sentimento comune che proviamonellunione con loggetto alla cui scelta siamo guidatidal piacere il posto piugrave importante egrave occupato da quellapassione particolare chiamata simpatia La natura diquesta passione egrave tale che noi ci mettiamo al posto di unaltro in qualunque circostanza egli si trovi e proviamo lesue stesse emozioni Cosicchegrave questa passione puograve se-condo come richiede loccasione riguardare il dolore oil piacere con le modificazioni perograve ricordate nel capi-tolo XI Riguardo allimitazione e alla preferenza nonoccorre dire piugrave nulla

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XIX ndash CONCLUSIONE

Ritengo che un tentativo di ordinare e di distinguerealcune delle nostre piugrave importanti passioni sarebbe unabuona preparazione a una ricerca come quella che stoper fare nella seguente dissertazione Le passioni che horicordato sono quasi le sole che puograve esser necessarioconsiderare nel nostro presente schema sebbene la va-rietagrave delle passioni sia grande e degna di uno studio ac-curato in ogni suo ramo Con quanta maggior cura os-serviamo la mente umana piugrave forti piugrave vive tracce tro-viamo ovunque della saggezza di Colui che la creograve Seuna dissertazione sullutilitagrave delle parti del corpo si puograveconsiderare come un inno al Creatore lutilitagrave delle pas-sioni che sono gli organi della mente non puograve esserepriva di lodi a Lui negrave incapace di destare in noi quellanobile e singolare unione di scienza e di ammirazioneche solo una contemplazione delle opere dellinfinita sa-pienza puograve dare a una mente razionale mentre riferendoa Dio tutto ciograve che troviamo di giusto di buono o di bel-lo in noi stessi scoprendo la sua forza e la sua sapienzaanche nella nostra debolezza e imperfezione onorandoquelle lagrave dove noi chiaramente le scopriamo e adorandola loro profonditagrave lagrave dove ci perdiamo nella nostra ricer-ca noi possiamo essere indagatori senza impertinenzaed elevarci senza inorgoglirci possiamo essere ammes-si se cosigrave posso dire nel consesso dellOnnipotente at-traverso una meditazione delle sue opere Lelevazione

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XIX ndash CONCLUSIONE

Ritengo che un tentativo di ordinare e di distinguerealcune delle nostre piugrave importanti passioni sarebbe unabuona preparazione a una ricerca come quella che stoper fare nella seguente dissertazione Le passioni che horicordato sono quasi le sole che puograve esser necessarioconsiderare nel nostro presente schema sebbene la va-rietagrave delle passioni sia grande e degna di uno studio ac-curato in ogni suo ramo Con quanta maggior cura os-serviamo la mente umana piugrave forti piugrave vive tracce tro-viamo ovunque della saggezza di Colui che la creograve Seuna dissertazione sullutilitagrave delle parti del corpo si puograveconsiderare come un inno al Creatore lutilitagrave delle pas-sioni che sono gli organi della mente non puograve esserepriva di lodi a Lui negrave incapace di destare in noi quellanobile e singolare unione di scienza e di ammirazioneche solo una contemplazione delle opere dellinfinita sa-pienza puograve dare a una mente razionale mentre riferendoa Dio tutto ciograve che troviamo di giusto di buono o di bel-lo in noi stessi scoprendo la sua forza e la sua sapienzaanche nella nostra debolezza e imperfezione onorandoquelle lagrave dove noi chiaramente le scopriamo e adorandola loro profonditagrave lagrave dove ci perdiamo nella nostra ricer-ca noi possiamo essere indagatori senza impertinenzaed elevarci senza inorgoglirci possiamo essere ammes-si se cosigrave posso dire nel consesso dellOnnipotente at-traverso una meditazione delle sue opere Lelevazione

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della mente deve essere il principale scopo di tutti i no-stri studi poichegrave se essi non la conseguono in qualchemisura sono di scarsissima utilitagrave per noi Ma oltre aquesto grande scopo una considerazione di unanalisirazionale delle nostre passioni mi sembra necessaria pertutti coloro che vogliono comprenderle in base a princi-picirc solidi e sicuri Non egrave sufficiente conoscerle in genera-le per penetrarle sottilmente o per giudicare con pro-prietagrave di unopera intesa a penetrarle dovremmo cono-scere i limiti esatti del campo in cui agisce ciascuna diesse seguirle nella varietagrave di tutti i loro aspetti e pene-trare in profondo in quelle parti della nostra natura chepossono sembrare inaccessibili

Quod latet arcana non enarrabile fibra12

Anche senza tutto questo egrave possibile che un uomopur con un sistema confuso arrivi talvolta a illudersi diaver raggiunto la veritagrave della sua opera ma non puograve maiavere una regola determinata e sicura da seguire negrave puogravemai rendere le sue proposizioni sufficientemente chiareagli altri I poeti gli oratori i pittori e coloro che colti-vano altri rami delle arti liberali hanno avuto un buonsuccesso nei loro diversi campi e lo avranno anche sen-za questa conoscenza critica cosigrave come vi sono moltemacchine fabbricate da artefici e anche inventate senzauna esatta conoscenza dei principicirc su cui si basano Ri-

12 laquoCiograve che di inesprimibile si nasconde sotto unarcana fibraraquo(Persio Saturae V 29)

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della mente deve essere il principale scopo di tutti i no-stri studi poichegrave se essi non la conseguono in qualchemisura sono di scarsissima utilitagrave per noi Ma oltre aquesto grande scopo una considerazione di unanalisirazionale delle nostre passioni mi sembra necessaria pertutti coloro che vogliono comprenderle in base a princi-picirc solidi e sicuri Non egrave sufficiente conoscerle in genera-le per penetrarle sottilmente o per giudicare con pro-prietagrave di unopera intesa a penetrarle dovremmo cono-scere i limiti esatti del campo in cui agisce ciascuna diesse seguirle nella varietagrave di tutti i loro aspetti e pene-trare in profondo in quelle parti della nostra natura chepossono sembrare inaccessibili

Quod latet arcana non enarrabile fibra12

Anche senza tutto questo egrave possibile che un uomopur con un sistema confuso arrivi talvolta a illudersi diaver raggiunto la veritagrave della sua opera ma non puograve maiavere una regola determinata e sicura da seguire negrave puogravemai rendere le sue proposizioni sufficientemente chiareagli altri I poeti gli oratori i pittori e coloro che colti-vano altri rami delle arti liberali hanno avuto un buonsuccesso nei loro diversi campi e lo avranno anche sen-za questa conoscenza critica cosigrave come vi sono moltemacchine fabbricate da artefici e anche inventate senzauna esatta conoscenza dei principicirc su cui si basano Ri-

12 laquoCiograve che di inesprimibile si nasconde sotto unarcana fibraraquo(Persio Saturae V 29)

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tengo sia comune laver torto in teoria e ragione in prati-ca e siamo ben lieti che sia cosigrave Gli uomini soventeagiscono bene se seguono il loro sentimento ma ragio-nano poi male su di esso per i loro principicirc ma dal mo-mento che egrave impossibile evitare un tentativo di ragiona-mento ed egrave ugualmente impossibile prevenire il fattoche esso eserciti un influsso sulla pratica vale certo lapena affrontando pure qualche sofferenza di averloesatto e fondato sulla base di una sicura esperienza Po-tremmo aspettarci che gli artisti stessi ci fossero di gui-da ma essi si sono troppo occupati della pratica i filo-sofi hanno fatto poco e quello che hanno fatto egrave per lopiugrave improntato al punto di vista dei loro schemi e deiloro sistemi e quanto ai cosiddetti critici essi hanno ge-neralmente cercato la regola delle arti lagrave dove era sba-gliato cercarla la cercarono fra i poemi i quadri le inci-sioni le statue le costruzioni Ma larte non puograve maidare le regole che formano unarte Questa egrave io ritengola ragione per cui gli artisti in generale e principalmentei poeti si sono chiusi in un circolo ristretto sono statipiuttosto imitatori luno dellaltro che non della natura equesto con una fedeltagrave cosigrave uniforme e da tempi cosigrave re-moti che egrave difficile dire chi abbia dato il primo model-lo I critici li seguono e quindi valgono poco come gui-da Io non posso giudicare che in una forma molto im-perfetta una cosa qualsiasi finchegrave la misuro con la suastessa misura La vera misura delle arti egrave nel potere diogni uomo e una facile osservazione delle cose piugrave co-muni talvolta delle piugrave insignificanti in natura ci daragrave

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tengo sia comune laver torto in teoria e ragione in prati-ca e siamo ben lieti che sia cosigrave Gli uomini soventeagiscono bene se seguono il loro sentimento ma ragio-nano poi male su di esso per i loro principicirc ma dal mo-mento che egrave impossibile evitare un tentativo di ragiona-mento ed egrave ugualmente impossibile prevenire il fattoche esso eserciti un influsso sulla pratica vale certo lapena affrontando pure qualche sofferenza di averloesatto e fondato sulla base di una sicura esperienza Po-tremmo aspettarci che gli artisti stessi ci fossero di gui-da ma essi si sono troppo occupati della pratica i filo-sofi hanno fatto poco e quello che hanno fatto egrave per lopiugrave improntato al punto di vista dei loro schemi e deiloro sistemi e quanto ai cosiddetti critici essi hanno ge-neralmente cercato la regola delle arti lagrave dove era sba-gliato cercarla la cercarono fra i poemi i quadri le inci-sioni le statue le costruzioni Ma larte non puograve maidare le regole che formano unarte Questa egrave io ritengola ragione per cui gli artisti in generale e principalmentei poeti si sono chiusi in un circolo ristretto sono statipiuttosto imitatori luno dellaltro che non della natura equesto con una fedeltagrave cosigrave uniforme e da tempi cosigrave re-moti che egrave difficile dire chi abbia dato il primo model-lo I critici li seguono e quindi valgono poco come gui-da Io non posso giudicare che in una forma molto im-perfetta una cosa qualsiasi finchegrave la misuro con la suastessa misura La vera misura delle arti egrave nel potere diogni uomo e una facile osservazione delle cose piugrave co-muni talvolta delle piugrave insignificanti in natura ci daragrave

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la luce piugrave chiara lagrave dove la piugrave grande acutezza e attivi-tagrave che trascura questa osservazione ci lascia nelloscu-ritagrave o ciograve che egrave peggio ci diverte e ci inganna al ba-gliore di una luce falsa In ogni ricerca ogni cosadevessere posta sulla giusta strada Sono persuaso diaver fatto ben poco con quelle osservazioni consideratein se stesse ma non mi sarei preso la pena di svolgerlee tanto meno mi sarei arrischiato a pubblicarle se nonfossi stato convinto che nulla maggiormente contribui-sce alla corruzione della scienza quanto il permettereche essa ristagni Queste acque devono essere rimosseprima che possano esercitare il loro influsso Un uomoche opera al di lagrave della superficie delle cose per quantopossa cadere in errore chiarifica perograve la via agli altri epuograve capitare che i suoi errori servano alla causa dellaveritagrave

Nelle parti seguenti ricercherograve quali siano le cose chedestano in noi il sentimento del sublime e del bello cosigravecome in questa parte ho considerato i sentimenti stessiChiedo soltanto un favore che nessuna parte di questadissertazione venga giudicata per se stessa e indipen-dentemente dal resto poichegrave io so di aver disposto ilmateriale non in modo da affrontare una obbiezione ca-villosa ma un sobrio e indulgente esame poichegrave largo-mento non egrave dotato in nessun punto di armi per affronta-re una battaglia ma di elementi per avvicinarsi a coloroche sono disposti a concedere un pacifico adito alla ve-ritagrave

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la luce piugrave chiara lagrave dove la piugrave grande acutezza e attivi-tagrave che trascura questa osservazione ci lascia nelloscu-ritagrave o ciograve che egrave peggio ci diverte e ci inganna al ba-gliore di una luce falsa In ogni ricerca ogni cosadevessere posta sulla giusta strada Sono persuaso diaver fatto ben poco con quelle osservazioni consideratein se stesse ma non mi sarei preso la pena di svolgerlee tanto meno mi sarei arrischiato a pubblicarle se nonfossi stato convinto che nulla maggiormente contribui-sce alla corruzione della scienza quanto il permettereche essa ristagni Queste acque devono essere rimosseprima che possano esercitare il loro influsso Un uomoche opera al di lagrave della superficie delle cose per quantopossa cadere in errore chiarifica perograve la via agli altri epuograve capitare che i suoi errori servano alla causa dellaveritagrave

Nelle parti seguenti ricercherograve quali siano le cose chedestano in noi il sentimento del sublime e del bello cosigravecome in questa parte ho considerato i sentimenti stessiChiedo soltanto un favore che nessuna parte di questadissertazione venga giudicata per se stessa e indipen-dentemente dal resto poichegrave io so di aver disposto ilmateriale non in modo da affrontare una obbiezione ca-villosa ma un sobrio e indulgente esame poichegrave largo-mento non egrave dotato in nessun punto di armi per affronta-re una battaglia ma di elementi per avvicinarsi a coloroche sono disposti a concedere un pacifico adito alla ve-ritagrave

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PARTE SECONDA

I ndash LA PASSIONE CAUSATA DAL SUBLIME

La passione causata da ciograve che egrave grande e sublime innatura quando le cause operano con il loro maggiorepotere egrave lo stupore e lo stupore egrave quello stato danimoin cui ogni moto sospeso regna un certo grado di orro-re13 In questo caso lanima egrave cosigrave assorta nel suo ogget-to che non puograve pensarne un altro e per conseguenzanon puograve ragionare sulloggetto che la occupa Di qui na-sce il grande potere del sublime che lungi dallessereprodotto dai nostri ragionamenti li previene e ci spingeinnanzi con una forza irresistibile Lo stupore come hodetto egrave leffetto del sublime nel suo piugrave alto grado gli

13 Parte Prima III IV e VII

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PARTE SECONDA

I ndash LA PASSIONE CAUSATA DAL SUBLIME

La passione causata da ciograve che egrave grande e sublime innatura quando le cause operano con il loro maggiorepotere egrave lo stupore e lo stupore egrave quello stato danimoin cui ogni moto sospeso regna un certo grado di orro-re13 In questo caso lanima egrave cosigrave assorta nel suo ogget-to che non puograve pensarne un altro e per conseguenzanon puograve ragionare sulloggetto che la occupa Di qui na-sce il grande potere del sublime che lungi dallessereprodotto dai nostri ragionamenti li previene e ci spingeinnanzi con una forza irresistibile Lo stupore come hodetto egrave leffetto del sublime nel suo piugrave alto grado gli

13 Parte Prima III IV e VII

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effetti inferiori sono lammirazione la reverenza e il ri-spetto

II ndash IL TERRORE

Nessuna passione come la paura priva con tanta effi-cacia la mente di tutto il suo potere di agire e di ragiona-re14 Poichegrave essendo il timore lapprensione di un doloreo della morte agisce in modo da sembrare un dolorereale Tutto ciograve quindi che egrave terribile alla vista egrave puresublime sia che la causa della paura sia dovuta allagrandezza delle dimensioni oppure no poichegrave egrave impos-sibile considerare insignificante o disprezzabile unacosa che puograve essere pericolosa Vi sono molti animaliche sebbene non siano affatto grossi sono tuttavia ca-paci di suscitare lidea del sublime perchegrave sono conside-rati come oggetti di terrore come ad esempio i serpentie gli animali velenosi dogni genere E riguardo alle cosedi grandi dimensioni se non uniamo ad esse unidea ac-cidentale di terrore divengono senza paragone piugrave gran-di Una pianura orizzontale di vasta estensione non offrecerto unidea di mediocritagrave la veduta di tale pianura puograveessere tanto estesa quanto la veduta di un oceano mapuograve fare sulla mente un impressione cosigrave grandiosacome loceano

14 Parte Quarta III-VI

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effetti inferiori sono lammirazione la reverenza e il ri-spetto

II ndash IL TERRORE

Nessuna passione come la paura priva con tanta effi-cacia la mente di tutto il suo potere di agire e di ragiona-re14 Poichegrave essendo il timore lapprensione di un doloreo della morte agisce in modo da sembrare un dolorereale Tutto ciograve quindi che egrave terribile alla vista egrave puresublime sia che la causa della paura sia dovuta allagrandezza delle dimensioni oppure no poichegrave egrave impos-sibile considerare insignificante o disprezzabile unacosa che puograve essere pericolosa Vi sono molti animaliche sebbene non siano affatto grossi sono tuttavia ca-paci di suscitare lidea del sublime perchegrave sono conside-rati come oggetti di terrore come ad esempio i serpentie gli animali velenosi dogni genere E riguardo alle cosedi grandi dimensioni se non uniamo ad esse unidea ac-cidentale di terrore divengono senza paragone piugrave gran-di Una pianura orizzontale di vasta estensione non offrecerto unidea di mediocritagrave la veduta di tale pianura puograveessere tanto estesa quanto la veduta di un oceano mapuograve fare sulla mente un impressione cosigrave grandiosacome loceano

14 Parte Quarta III-VI

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Ciograve egrave dovuto a diverse cause ma soprattutto al fattoche questo oceano egrave un oggetto di non lieve terrore Inveritagrave il terrore egrave in ogni caso piugrave o meno manifesta-mente la principale causa del sublime Varie lingue pos-sono essere testimoni dellaffinitagrave di tali idee Esse spes-so usano la stessa parola per indicare indifferentementegli aspetti dello stupore dellammirazione e del terroreΘάmicroβος egrave in greco timore o stupore δεινός significa ter-ribile o rispettabile αἰδέω significa venerare o temereVereor egrave in latino quello che egrave αἰδέω in greco I Romaniusavano il verbo stupeo un termine che indica con forzalo stato di una mente stupita per esprimere leffetto o diun semplice timore o dello stupore la parola attonitus(colpito dal tuono) esprime anchessa laffinitagrave di taliidee e il francese eacutetonnement e linglese astonishment eamazement non indicano forse chiaramente le affiniemozioni che accompagnano timore e stupore Coloroche hanno una piugrave vasta conoscenza delle lingue po-trebbero portare non ne dubito molti altri esempiugualmente probativi

III ndash LOSCURITAgrave

Per rendere un oggetto molto terribile sembra in ge-nerale necessaria loscuritagrave15 Quando conosciamo linte-

15 Parte Quarta XIV-XVI

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Ciograve egrave dovuto a diverse cause ma soprattutto al fattoche questo oceano egrave un oggetto di non lieve terrore Inveritagrave il terrore egrave in ogni caso piugrave o meno manifesta-mente la principale causa del sublime Varie lingue pos-sono essere testimoni dellaffinitagrave di tali idee Esse spes-so usano la stessa parola per indicare indifferentementegli aspetti dello stupore dellammirazione e del terroreΘάmicroβος egrave in greco timore o stupore δεινός significa ter-ribile o rispettabile αἰδέω significa venerare o temereVereor egrave in latino quello che egrave αἰδέω in greco I Romaniusavano il verbo stupeo un termine che indica con forzalo stato di una mente stupita per esprimere leffetto o diun semplice timore o dello stupore la parola attonitus(colpito dal tuono) esprime anchessa laffinitagrave di taliidee e il francese eacutetonnement e linglese astonishment eamazement non indicano forse chiaramente le affiniemozioni che accompagnano timore e stupore Coloroche hanno una piugrave vasta conoscenza delle lingue po-trebbero portare non ne dubito molti altri esempiugualmente probativi

III ndash LOSCURITAgrave

Per rendere un oggetto molto terribile sembra in ge-nerale necessaria loscuritagrave15 Quando conosciamo linte-

15 Parte Quarta XIV-XVI

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ra estensione di un pericolo quando possiamo ad essaabituare il nostro sguardo gran parte del timore svani-sce Comprenderagrave ciograve chi considera quanto la notte au-menti il nostro terrore in tutti i casi di pericolo e comele nozioni di spettri e di fantasmi sui quali nessuno puograveformulare idee chiare impressionino gli animi che cre-dono alle favole popolari circa tali specie di esseri

Quei governi dispotici che si basano sulle passionidegli uomini e principalmente sul timore mantengonola loro autoritagrave per quanto egrave possibile influendo sulsenso della vista La linea di condotta egrave stata la stessa inmolti casi in cui si trattava di religione Quasi tutti itempli pagani erano oscuri anche nei templi barbari de-gli Americani del giorno doggi si conserva lidolo inuna parte oscura della costruzione consacrata al cultoPer tale motivo anche i Druidi compivano tutte le lorocerimonie nel cuore di oscurissimi boschi e allombradelle querce piugrave annose e piugrave maestose per ampiezzaNessuno meglio di Milton sembra aver compreso il se-greto di dar risalto a cose terribili o di porle se cosigrave pos-so esprimermi nella luce piugrave viva circondandole conuna sapiente oscuritagrave La sua descrizione della mortenel secondo libro egrave studiata in modo ammirevole ed egravesorprendente con quale tetro fasto con quale significati-va ed espressiva incertezza di tocchi e di colori egli ab-bia delineato il ritratto del re del terrore

The other shapeIf shape it might be calld that shape had none

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ra estensione di un pericolo quando possiamo ad essaabituare il nostro sguardo gran parte del timore svani-sce Comprenderagrave ciograve chi considera quanto la notte au-menti il nostro terrore in tutti i casi di pericolo e comele nozioni di spettri e di fantasmi sui quali nessuno puograveformulare idee chiare impressionino gli animi che cre-dono alle favole popolari circa tali specie di esseri

Quei governi dispotici che si basano sulle passionidegli uomini e principalmente sul timore mantengonola loro autoritagrave per quanto egrave possibile influendo sulsenso della vista La linea di condotta egrave stata la stessa inmolti casi in cui si trattava di religione Quasi tutti itempli pagani erano oscuri anche nei templi barbari de-gli Americani del giorno doggi si conserva lidolo inuna parte oscura della costruzione consacrata al cultoPer tale motivo anche i Druidi compivano tutte le lorocerimonie nel cuore di oscurissimi boschi e allombradelle querce piugrave annose e piugrave maestose per ampiezzaNessuno meglio di Milton sembra aver compreso il se-greto di dar risalto a cose terribili o di porle se cosigrave pos-so esprimermi nella luce piugrave viva circondandole conuna sapiente oscuritagrave La sua descrizione della mortenel secondo libro egrave studiata in modo ammirevole ed egravesorprendente con quale tetro fasto con quale significati-va ed espressiva incertezza di tocchi e di colori egli ab-bia delineato il ritratto del re del terrore

The other shapeIf shape it might be calld that shape had none

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Distinguishable in member joint or limbOr substance might be calld that shadow seemdFor each seemd either black it stood as nightFierce as ten furies terrible as hellAnd shook a deadly dart what seemd his headThe likeness of a kingly crown had on16

In questa descrizione tutto egrave oscuro incerto confusoterribile e sublime al massimo grado

IV ndash DIFFERENZA FRA LA CHIAREZZA ELOSCURITAgrave RIGUARDO ALLE PASSIONI

Una cosa egrave rendere chiara unidea e unaltra egrave far sigraveche colpisca limmaginazione Se io faccio il disegno diun palazzo di un tempio o di un paesaggio presento diquesti oggetti unidea ben chiara ma allora (aggiungen-do pure leffetto dellimitazione che vale qualcosa) lamia pittura puograve tuttal piugrave fare soltanto leffetto che unpalazzo un tempio o un paesaggio avrebbero fatto nella

16 laquoLalta figura se figura si puograve chiamare quella che non hadistinzione nelle membra nelle giunture o negli arti o se si puogravechiamare sostanza quella che sembrava ombra poichegrave ognuna pa-reva entrambe le cose stava immobile nera come la notte ferocecome dieci Furie terribile come linferno e scuoteva una frecciamortale qualcosa di simile a una corona regale posava su ciograve chepoteva sembrare una testaraquo (Milton Paradise lost II 666 esgg)

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Distinguishable in member joint or limbOr substance might be calld that shadow seemdFor each seemd either black it stood as nightFierce as ten furies terrible as hellAnd shook a deadly dart what seemd his headThe likeness of a kingly crown had on16

In questa descrizione tutto egrave oscuro incerto confusoterribile e sublime al massimo grado

IV ndash DIFFERENZA FRA LA CHIAREZZA ELOSCURITAgrave RIGUARDO ALLE PASSIONI

Una cosa egrave rendere chiara unidea e unaltra egrave far sigraveche colpisca limmaginazione Se io faccio il disegno diun palazzo di un tempio o di un paesaggio presento diquesti oggetti unidea ben chiara ma allora (aggiungen-do pure leffetto dellimitazione che vale qualcosa) lamia pittura puograve tuttal piugrave fare soltanto leffetto che unpalazzo un tempio o un paesaggio avrebbero fatto nella

16 laquoLalta figura se figura si puograve chiamare quella che non hadistinzione nelle membra nelle giunture o negli arti o se si puogravechiamare sostanza quella che sembrava ombra poichegrave ognuna pa-reva entrambe le cose stava immobile nera come la notte ferocecome dieci Furie terribile come linferno e scuoteva una frecciamortale qualcosa di simile a una corona regale posava su ciograve chepoteva sembrare una testaraquo (Milton Paradise lost II 666 esgg)

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realtagrave Daltro lato la piugrave viva e animata descrizioneverbale che io possa dare desta una idea molto oscura eimperfetta di tali oggetti ma egrave in mio potere suscitarecon una descrizione una emozione piugrave forte di quellache potrei suscitare con la migliore pittura Lesperienzaogni giorno lo prova Il modo piugrave appropriato per tra-smettere i sentimenti da unanima allaltra egrave quello delleparole tutti gli altri mezzi di espressione sono molto in-sufficienti e la chiarezza di unimmagine egrave tanto lungidallessere assolutamente necessaria per esercitare un in-flusso sulle passioni che esse possono venir notevol-mente eccitate da certi principicirc adatti a quello scoposenza il concorso di alcuna immagine del che abbiamouna sufficiente prova nei potenti effetti che sono bennoti della musica strumentale In realtagrave una grandechiarezza influisce ben poco sulle passioni poichegrave egrave inun certo senso nemica di qualsiasi entusiasmo

Vi sono due versi nella Poetica di Orazio che sembra-no contraddire a questa opinione per cui cercherograve dichiarirla meglio

Segnius irritant animos demissa per auresquam quae sunt oculis subiecta fidelibus17

17 laquoCiograve che egrave percepito per mezzo delludito eccita piugrave tardi-vamente lanimo di ciograve che cade sotto la vista che meno singan-naraquo (Orazio Epistulae II 3 De arte poetica 180-181)

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realtagrave Daltro lato la piugrave viva e animata descrizioneverbale che io possa dare desta una idea molto oscura eimperfetta di tali oggetti ma egrave in mio potere suscitarecon una descrizione una emozione piugrave forte di quellache potrei suscitare con la migliore pittura Lesperienzaogni giorno lo prova Il modo piugrave appropriato per tra-smettere i sentimenti da unanima allaltra egrave quello delleparole tutti gli altri mezzi di espressione sono molto in-sufficienti e la chiarezza di unimmagine egrave tanto lungidallessere assolutamente necessaria per esercitare un in-flusso sulle passioni che esse possono venir notevol-mente eccitate da certi principicirc adatti a quello scoposenza il concorso di alcuna immagine del che abbiamouna sufficiente prova nei potenti effetti che sono bennoti della musica strumentale In realtagrave una grandechiarezza influisce ben poco sulle passioni poichegrave egrave inun certo senso nemica di qualsiasi entusiasmo

Vi sono due versi nella Poetica di Orazio che sembra-no contraddire a questa opinione per cui cercherograve dichiarirla meglio

Segnius irritant animos demissa per auresquam quae sunt oculis subiecta fidelibus17

17 laquoCiograve che egrave percepito per mezzo delludito eccita piugrave tardi-vamente lanimo di ciograve che cade sotto la vista che meno singan-naraquo (Orazio Epistulae II 3 De arte poetica 180-181)

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Su questo lAbate Dubos18 fonda una critica nella qua-le antepone la pittura alla poesia quanto alla facoltagrave disuscitare le passioni soprattutto riguardo alla maggiorchiarezza delle idee che essa rappresenta ritengo chequesto eccellente giudice sia stato tratto in errore (se er-rore si puograve chiamare) dal suo sistema al quale egli latrovograve piugrave conforme di quello che io penso saragrave provatocon lesperienza Conosco parecchi che ammirano eamano la pittura e che pure considerano gli oggetti del-la loro ammirazione in quellarte abbastanza freddamen-te in confronto a quellardore da cui sono animati difronte a brani commoventi di poesia o di retorica Fra lagente comune non potei mai notare che la pittura avessegrande influsso sulle passioni Egrave vero che il piugrave elevatogenere di pittura come il piugrave elevato genere di poesianon egrave mai molto compreso in quellambiente Ma egrave an-cora piugrave certo che le loro passioni sono eccitate assaifortemente da un predicatore fanatico o dalle ballate diChevy chase19 o dei ragazzi nel bosco e da altri poemet-ti popolari e leggende note e diffuse in quel ceto Nonconosco nessuna pittura buona o cattiva che produca lo

18 Jean-Baptiste Dubos (1670-1742) dopo aver partecipatoalla vita politica del suo paese si dedicograve a studi storici e letterariSi allude qui alle Reacuteflexions critiques sur la poeacutesie et sur la pein-ture (1719 2 voll) che fu uno degli studi dellepoca in cui la teo-ria dellarte egrave trattata con maggior sagacitagrave e discernimento

19 Chevy chase [La caccia negli Cheviots] egrave la piugrave famosa trale ballate popolari inglesi a soggetto epico del XV e XVI secolofu come molte altre scoperta e pubblicata nel 1765 dal Percy

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Su questo lAbate Dubos18 fonda una critica nella qua-le antepone la pittura alla poesia quanto alla facoltagrave disuscitare le passioni soprattutto riguardo alla maggiorchiarezza delle idee che essa rappresenta ritengo chequesto eccellente giudice sia stato tratto in errore (se er-rore si puograve chiamare) dal suo sistema al quale egli latrovograve piugrave conforme di quello che io penso saragrave provatocon lesperienza Conosco parecchi che ammirano eamano la pittura e che pure considerano gli oggetti del-la loro ammirazione in quellarte abbastanza freddamen-te in confronto a quellardore da cui sono animati difronte a brani commoventi di poesia o di retorica Fra lagente comune non potei mai notare che la pittura avessegrande influsso sulle passioni Egrave vero che il piugrave elevatogenere di pittura come il piugrave elevato genere di poesianon egrave mai molto compreso in quellambiente Ma egrave an-cora piugrave certo che le loro passioni sono eccitate assaifortemente da un predicatore fanatico o dalle ballate diChevy chase19 o dei ragazzi nel bosco e da altri poemet-ti popolari e leggende note e diffuse in quel ceto Nonconosco nessuna pittura buona o cattiva che produca lo

18 Jean-Baptiste Dubos (1670-1742) dopo aver partecipatoalla vita politica del suo paese si dedicograve a studi storici e letterariSi allude qui alle Reacuteflexions critiques sur la poeacutesie et sur la pein-ture (1719 2 voll) che fu uno degli studi dellepoca in cui la teo-ria dellarte egrave trattata con maggior sagacitagrave e discernimento

19 Chevy chase [La caccia negli Cheviots] egrave la piugrave famosa trale ballate popolari inglesi a soggetto epico del XV e XVI secolofu come molte altre scoperta e pubblicata nel 1765 dal Percy

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stesso effetto Cosicchegrave la poesia con tutta la sua oscu-ritagrave ha un dominio piugrave generale e insieme piugrave forte sullepassioni che non laltra arte E ritengo che vi siano deimotivi in natura per cui lidea oscura quando sia pro-priamente adattata dovrebbe essere piugrave commovente diquella chiara

Egrave la nostra ignoranza delle cose che genera la nostraammirazione e principalmente suscita le nostre passioniLa conoscenza e la famigliaritagrave fa sigrave che le cause piugravecommoventi commuovano ben poco Cosigrave egrave per il vol-go e tutti gli uomini sono come il volgo in ciograve che noncomprendono Le idee delleternitagrave e dellinfinito sonotra le piugrave commoventi che noi possediamo e forse nonvegrave nulla da noi cosigrave poco compreso come linfinito eleternitagrave In nessun luogo incontriamo una descrizionepiugrave sublime di questa giustamente rinomata del Miltonin cui viene descritto Satana con una dignitagrave cosigrave adattaal soggetto

He above the restIn shape and gesture proudly eminentStood like a tower his form had yet not lostAll her original brightness nor appeardLess than archangel ruind and thexcessOf glory obscurd as when the sun new risenLooks through the horizontal misty airShorn of his beams or from behind the moonIn dim eclipse disastrous twilight sheds

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stesso effetto Cosicchegrave la poesia con tutta la sua oscu-ritagrave ha un dominio piugrave generale e insieme piugrave forte sullepassioni che non laltra arte E ritengo che vi siano deimotivi in natura per cui lidea oscura quando sia pro-priamente adattata dovrebbe essere piugrave commovente diquella chiara

Egrave la nostra ignoranza delle cose che genera la nostraammirazione e principalmente suscita le nostre passioniLa conoscenza e la famigliaritagrave fa sigrave che le cause piugravecommoventi commuovano ben poco Cosigrave egrave per il vol-go e tutti gli uomini sono come il volgo in ciograve che noncomprendono Le idee delleternitagrave e dellinfinito sonotra le piugrave commoventi che noi possediamo e forse nonvegrave nulla da noi cosigrave poco compreso come linfinito eleternitagrave In nessun luogo incontriamo una descrizionepiugrave sublime di questa giustamente rinomata del Miltonin cui viene descritto Satana con una dignitagrave cosigrave adattaal soggetto

He above the restIn shape and gesture proudly eminentStood like a tower his form had yet not lostAll her original brightness nor appeardLess than archangel ruind and thexcessOf glory obscurd as when the sun new risenLooks through the horizontal misty airShorn of his beams or from behind the moonIn dim eclipse disastrous twilight sheds

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On half the nations and with fear of changePerplexes monarchs20

Ecco una nobilissima pittura in che consiste questapittura poetica Nelle immagini di una torre di un ar-cangelo del sole che sorge tra la nebbia o in un eclissenella rovina di monarchi e nella rivoluzione di regni Lamente egrave come portata fuori di segrave da un insieme di grandie confuse immagini che colpiscono perchegrave sono agglo-merate e confuse infatti se vi provate a separarle perde-te molto della loro grandezza unitele e infallibilmentene perdete la chiarezza Le immagini che nascono dallapoesia sono sempre di questo genere oscuro sebbeneper lo piugrave gli effetti della poesia non debbano affatto es-sere attribuiti alle immagini che essa desta questo puntolo esamineremo piugrave largamente in seguito21 Ma la pittu-ra una volta che siamo daccordo circa il piaceredellimitazione puograve soltanto colpire con le immaginiche rappresenta anche qui una misurata oscuritagrave in al-cune cose contribuisce alleffetto poichegrave le immagini

20 laquoSugli altri superbamente sovrastante per la figura e per ilgesto stava egli come una torre la sua forma non aveva ancoraperso tutta loriginale luminositagrave e sembrava un arcangelo deca-duto ed era lespressione massima di una gloria oscurata comequando il nuovo sole allalba scruta attraverso laria nebbiosadellorizzonte privo dei suoi raggi o da dietro alla luna in unafosca eclissi totale spande un tetro crepuscolo su metagrave della terrae cruccia i monarchi con il timore di novitagraveraquo (Milton ParadiselostI 589 e sgg)

21 V Parte Quinta

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On half the nations and with fear of changePerplexes monarchs20

Ecco una nobilissima pittura in che consiste questapittura poetica Nelle immagini di una torre di un ar-cangelo del sole che sorge tra la nebbia o in un eclissenella rovina di monarchi e nella rivoluzione di regni Lamente egrave come portata fuori di segrave da un insieme di grandie confuse immagini che colpiscono perchegrave sono agglo-merate e confuse infatti se vi provate a separarle perde-te molto della loro grandezza unitele e infallibilmentene perdete la chiarezza Le immagini che nascono dallapoesia sono sempre di questo genere oscuro sebbeneper lo piugrave gli effetti della poesia non debbano affatto es-sere attribuiti alle immagini che essa desta questo puntolo esamineremo piugrave largamente in seguito21 Ma la pittu-ra una volta che siamo daccordo circa il piaceredellimitazione puograve soltanto colpire con le immaginiche rappresenta anche qui una misurata oscuritagrave in al-cune cose contribuisce alleffetto poichegrave le immagini

20 laquoSugli altri superbamente sovrastante per la figura e per ilgesto stava egli come una torre la sua forma non aveva ancoraperso tutta loriginale luminositagrave e sembrava un arcangelo deca-duto ed era lespressione massima di una gloria oscurata comequando il nuovo sole allalba scruta attraverso laria nebbiosadellorizzonte privo dei suoi raggi o da dietro alla luna in unafosca eclissi totale spande un tetro crepuscolo su metagrave della terrae cruccia i monarchi con il timore di novitagraveraquo (Milton ParadiselostI 589 e sgg)

21 V Parte Quinta

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nella pittura sono esattamente simili a quelle in natura ein natura immagini scure confuse incerte hanno sullafantasia un potere emotivo maggiore di quello che nonabbiano quelle immagini che sono piugrave chiare e delinea-te Ma dove e quando questa osservazione possa esserein pratica applicata e fin dove essa possa essere estesasaragrave meglio suggerito dalla natura del soggetto edalloccasione che non definito da alcuna regola chepossa venir dettata Sono convinto che questa idea ha in-contrato opposizioni e probabilmente saragrave ancora rifiu-tata da parecchi Ma lasciatemi dire che a stento unacosa puograve colpire la mente con la sua grandezza se nonsi avvicina in un certo senso allinfinito che nulla puogravefare quando noi possiamo percepirne i limiti ma il ve-dere un oggetto distintamente e il percepirne i limiti egrave lastessa e identica cosa

Unlaquoidea chiararaquo egrave quindi un altro modo di dire unalaquopiccola idearaquo Vi egrave un passo nel Libro di Giobbe stu-pendamente sublime e questa sublimitagrave egrave dovuta princi-palmente alla terribile incertezza della cosa descritta

Nei pensieri derivati dalle visioni della notte quando il sonnoprofondo cade sugli uomini un timore mi assaligrave e un fremito miscosse tutte le ossa Allora uno spirito passograve dinnanzi al mio visoI peli del mio corpo si rizzarono Rimasi fermo ma non potei di-scernerne la forma unimmagine era davanti ai miei occhi verasilenzio e io udii una voce ndash Deve un mortale essere piugrave giusto diDio

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nella pittura sono esattamente simili a quelle in natura ein natura immagini scure confuse incerte hanno sullafantasia un potere emotivo maggiore di quello che nonabbiano quelle immagini che sono piugrave chiare e delinea-te Ma dove e quando questa osservazione possa esserein pratica applicata e fin dove essa possa essere estesasaragrave meglio suggerito dalla natura del soggetto edalloccasione che non definito da alcuna regola chepossa venir dettata Sono convinto che questa idea ha in-contrato opposizioni e probabilmente saragrave ancora rifiu-tata da parecchi Ma lasciatemi dire che a stento unacosa puograve colpire la mente con la sua grandezza se nonsi avvicina in un certo senso allinfinito che nulla puogravefare quando noi possiamo percepirne i limiti ma il ve-dere un oggetto distintamente e il percepirne i limiti egrave lastessa e identica cosa

Unlaquoidea chiararaquo egrave quindi un altro modo di dire unalaquopiccola idearaquo Vi egrave un passo nel Libro di Giobbe stu-pendamente sublime e questa sublimitagrave egrave dovuta princi-palmente alla terribile incertezza della cosa descritta

Nei pensieri derivati dalle visioni della notte quando il sonnoprofondo cade sugli uomini un timore mi assaligrave e un fremito miscosse tutte le ossa Allora uno spirito passograve dinnanzi al mio visoI peli del mio corpo si rizzarono Rimasi fermo ma non potei di-scernerne la forma unimmagine era davanti ai miei occhi verasilenzio e io udii una voce ndash Deve un mortale essere piugrave giusto diDio

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Noi siamo innanzi tutto preparati con la massima so-lennitagrave alla rappresentazione e siamo terrificati primaancora di essere introdotti nelloscura visione che deter-mineragrave la nostra emozione ma quando questa grandecausa di terrore fa la sua apparizione che cosa accadeNon egrave avvolta nelle ombre della sua incomprensibileoscuritagrave piugrave solenne piugrave commovente piugrave terribile diquello che la piugrave viva descrizione la piugrave chiara pitturapotessero rappresentare Quando i pittori hanno tentatodi darci chiare rappresentazioni di idee assai fantastichee terribili hanno credo quasi sempre fallito tanto chemi sono domandato in tutte le pitture che ho vistodellinferno se il pittore non intendesse forse esprimerequalcosa di ridicolo Parecchi pittori hanno trattato unsoggetto di questo genere con la mira di riunire tanti or-ribili fantasmi quanti la loro immaginazione poteva sug-gerire ma tutti i disegni che ho avuto occasione di vede-re delle tentazioni di S Antonio erano piuttosto una spe-cie di strano e selvaggio grottesco che non qualcosa ca-pace di produrre una seria passione In tutti questi sog-getti la poesia riesce in modo piugrave che felice Le sue ap-parizioni le sue chimere i suoi mostri le sue figure al-legoriche sono grandi e commoventi e sebbene la Famadi Virgilio e la Discordia di Omero siano oscure sonofigure magnifiche Nella pittura sarebbero abbastanzachiare ma temo che potrebbero diventare ridicole

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Noi siamo innanzi tutto preparati con la massima so-lennitagrave alla rappresentazione e siamo terrificati primaancora di essere introdotti nelloscura visione che deter-mineragrave la nostra emozione ma quando questa grandecausa di terrore fa la sua apparizione che cosa accadeNon egrave avvolta nelle ombre della sua incomprensibileoscuritagrave piugrave solenne piugrave commovente piugrave terribile diquello che la piugrave viva descrizione la piugrave chiara pitturapotessero rappresentare Quando i pittori hanno tentatodi darci chiare rappresentazioni di idee assai fantastichee terribili hanno credo quasi sempre fallito tanto chemi sono domandato in tutte le pitture che ho vistodellinferno se il pittore non intendesse forse esprimerequalcosa di ridicolo Parecchi pittori hanno trattato unsoggetto di questo genere con la mira di riunire tanti or-ribili fantasmi quanti la loro immaginazione poteva sug-gerire ma tutti i disegni che ho avuto occasione di vede-re delle tentazioni di S Antonio erano piuttosto una spe-cie di strano e selvaggio grottesco che non qualcosa ca-pace di produrre una seria passione In tutti questi sog-getti la poesia riesce in modo piugrave che felice Le sue ap-parizioni le sue chimere i suoi mostri le sue figure al-legoriche sono grandi e commoventi e sebbene la Famadi Virgilio e la Discordia di Omero siano oscure sonofigure magnifiche Nella pittura sarebbero abbastanzachiare ma temo che potrebbero diventare ridicole

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V ndash LA POTENZA

Oltre a quelle cose che direttamente suscitano lideadel pericolo e a quelle che producono un effetto simileper una causa meccanica non conosco nulla di sublimeche non sia connesso con il senso di potenza E talegruppo egrave determinato naturalmente come gli altri duedal terrore origine comune di tutto ciograve che egrave sublime Ilsenso di potenza a prima vista sembra appartenere allacategoria di quelle cose indifferenti che possono ugual-mente riferirsi al dolore o al piacere Ma in realtagrave lacommozione che nasce dallidea di unampia potenza egraveben lungi dallavere quel carattere neutro Innanzi tuttodobbiamo ricordare22 che lidea di dolore nel suo piugravealto grado egrave molto piugrave forte del piugrave alto grado di piace-re e che conserva la stessa superioritagrave attraverso tutte legradazioni inferiori Di qui deriva che lagrave dove sonouguali le occasioni di uguali gradi di sofferenza e di gio-ia lidea della sofferenza deve sempre essere prevalenteE invero le idee del dolore e soprattutto quella dellamorte sono cosigrave impressionanti che finchegrave ci troviamoin presenza di qualsiasi cosa si supponga abbia il poteredi suscitare in noi luna o laltra egrave impossibile che siamocompletamente liberi dal terrore Inoltre sappiamo peresperienza che per godere il piacere non egrave necessarioalcun grande sforzo sappiamo anzi che tali sforzi con-

22 V Parte Prima VII

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V ndash LA POTENZA

Oltre a quelle cose che direttamente suscitano lideadel pericolo e a quelle che producono un effetto simileper una causa meccanica non conosco nulla di sublimeche non sia connesso con il senso di potenza E talegruppo egrave determinato naturalmente come gli altri duedal terrore origine comune di tutto ciograve che egrave sublime Ilsenso di potenza a prima vista sembra appartenere allacategoria di quelle cose indifferenti che possono ugual-mente riferirsi al dolore o al piacere Ma in realtagrave lacommozione che nasce dallidea di unampia potenza egraveben lungi dallavere quel carattere neutro Innanzi tuttodobbiamo ricordare22 che lidea di dolore nel suo piugravealto grado egrave molto piugrave forte del piugrave alto grado di piace-re e che conserva la stessa superioritagrave attraverso tutte legradazioni inferiori Di qui deriva che lagrave dove sonouguali le occasioni di uguali gradi di sofferenza e di gio-ia lidea della sofferenza deve sempre essere prevalenteE invero le idee del dolore e soprattutto quella dellamorte sono cosigrave impressionanti che finchegrave ci troviamoin presenza di qualsiasi cosa si supponga abbia il poteredi suscitare in noi luna o laltra egrave impossibile che siamocompletamente liberi dal terrore Inoltre sappiamo peresperienza che per godere il piacere non egrave necessarioalcun grande sforzo sappiamo anzi che tali sforzi con-

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tribuirebbero molto a distruggere la nostra soddisfazio-ne poichegrave il piacere deve essere carpito e non impostoforzatamente a se stessi il piacere segue la volontagrave eperciograve generalmente proviamo piacere in molte cose do-tate di una forza assai inferiore alla nostra Ma il doloreegrave sempre inflitto da un potere in un certo modo superio-re poichegrave non ci sottomettiamo mai al dolore sponta-neamente Cosicchegrave la forza la violenza il dolore ilterrore sono idee che incalzano contemporaneamente ilnostro pensiero Osservate un uomo o un altro animaleche abbia una forza prodigiosa quale idea nasce in voiprima di ogni riflessione Lidea che questa forza saragraveutile a voi alla vostra tranquillitagrave al vostro piacere alvostro interesse in ogni senso No lemozione che senti-te nasce dal timore che questa enorme forza debba esse-re impiegata a scopi di rapina e di distruzione23 Che lapotenza tragga tutta la sua sublimitagrave dal terrore a cui ge-neralmente va unita appariragrave evidente dal suo effetto neipochissimi casi nei quali egrave possibile attenuare la sua ca-pacitagrave di nuocere Quando fate questo la private di ogniaspetto sublime ed essa diviene subito disprezzabileUn bue egrave un essere di grande forza ma egrave una creaturainnocente estremamente servizievole e per nulla peri-colosa per questa ragione lidea di un bue non egrave affattosublime Un toro egrave pure forte ma la sua forza egrave di altrogenere sovente capace di distruggere di rado per lomeno fra noi egrave di qualche utilitagrave per i lavori degli uomi-

23 V Parte Terza XXI

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tribuirebbero molto a distruggere la nostra soddisfazio-ne poichegrave il piacere deve essere carpito e non impostoforzatamente a se stessi il piacere segue la volontagrave eperciograve generalmente proviamo piacere in molte cose do-tate di una forza assai inferiore alla nostra Ma il doloreegrave sempre inflitto da un potere in un certo modo superio-re poichegrave non ci sottomettiamo mai al dolore sponta-neamente Cosicchegrave la forza la violenza il dolore ilterrore sono idee che incalzano contemporaneamente ilnostro pensiero Osservate un uomo o un altro animaleche abbia una forza prodigiosa quale idea nasce in voiprima di ogni riflessione Lidea che questa forza saragraveutile a voi alla vostra tranquillitagrave al vostro piacere alvostro interesse in ogni senso No lemozione che senti-te nasce dal timore che questa enorme forza debba esse-re impiegata a scopi di rapina e di distruzione23 Che lapotenza tragga tutta la sua sublimitagrave dal terrore a cui ge-neralmente va unita appariragrave evidente dal suo effetto neipochissimi casi nei quali egrave possibile attenuare la sua ca-pacitagrave di nuocere Quando fate questo la private di ogniaspetto sublime ed essa diviene subito disprezzabileUn bue egrave un essere di grande forza ma egrave una creaturainnocente estremamente servizievole e per nulla peri-colosa per questa ragione lidea di un bue non egrave affattosublime Un toro egrave pure forte ma la sua forza egrave di altrogenere sovente capace di distruggere di rado per lomeno fra noi egrave di qualche utilitagrave per i lavori degli uomi-

23 V Parte Terza XXI

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ni perciograve lidea di un toro egrave grandiosa ed esso trova so-vente posto in descrizioni sublimi e in nobili paragoniOsserviamo un altro forte animale sotto le due diverseluci nelle quali possiamo considerarlo Il cavallo sottolaspetto di un animale utile egrave adatto per laratro per lacarrozza per il tiro da ogni punto di vista di utilitagrave so-ciale il cavallo non ha nulla di sublime ma come avvie-ne che noi siamo impressionati da esso laquoil cui collo egravepieno di vigore le cui narici sono terribili a vedersiesso che pare trangugi la terra con foga e frenesia negravemai riconosce il suono della trombaraquo In questa descri-zione il senso dellutilitagrave del cavallo scompare del tuttoe balza evidente quello del terribile e del sublime Noisiamo continuamente a contatto con animali di una forzache egrave considerevole ma non dannosa Tra di essi noncerchiamo mai il senso del sublime questo senso ci co-glie nelloscura foresta e nellululante deserto alla vistadel leone della tigre della pantera o del rinoceronteOgni volta che la forza egrave soltanto utile e viene usata anostro beneficio o per il nostro piacere non egrave mai subli-me poichegrave nulla puograve agire in modo gradito a noi se nonagisce conformemente alla nostra volontagrave ma per agirein modo gradito alla nostra volontagrave deve dipendere danoi e quindi non puograve mai essere la causa didea grandio-sa che ci domini La descrizione dellasino selvatico nellibro di Giobbe egrave condotta in modo da raggiungere lasublimitagrave con linsistere sulla sua libertagrave e sulla sua sfidaallumanitagrave altrimenti la descrizione di tale animale nonavrebbe potuto avere nulla di nobile in segrave

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ni perciograve lidea di un toro egrave grandiosa ed esso trova so-vente posto in descrizioni sublimi e in nobili paragoniOsserviamo un altro forte animale sotto le due diverseluci nelle quali possiamo considerarlo Il cavallo sottolaspetto di un animale utile egrave adatto per laratro per lacarrozza per il tiro da ogni punto di vista di utilitagrave so-ciale il cavallo non ha nulla di sublime ma come avvie-ne che noi siamo impressionati da esso laquoil cui collo egravepieno di vigore le cui narici sono terribili a vedersiesso che pare trangugi la terra con foga e frenesia negravemai riconosce il suono della trombaraquo In questa descri-zione il senso dellutilitagrave del cavallo scompare del tuttoe balza evidente quello del terribile e del sublime Noisiamo continuamente a contatto con animali di una forzache egrave considerevole ma non dannosa Tra di essi noncerchiamo mai il senso del sublime questo senso ci co-glie nelloscura foresta e nellululante deserto alla vistadel leone della tigre della pantera o del rinoceronteOgni volta che la forza egrave soltanto utile e viene usata anostro beneficio o per il nostro piacere non egrave mai subli-me poichegrave nulla puograve agire in modo gradito a noi se nonagisce conformemente alla nostra volontagrave ma per agirein modo gradito alla nostra volontagrave deve dipendere danoi e quindi non puograve mai essere la causa didea grandio-sa che ci domini La descrizione dellasino selvatico nellibro di Giobbe egrave condotta in modo da raggiungere lasublimitagrave con linsistere sulla sua libertagrave e sulla sua sfidaallumanitagrave altrimenti la descrizione di tale animale nonavrebbe potuto avere nulla di nobile in segrave

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Chi ha allentato le briglie dellasino selvatico Io gli ho datocome casa il deserto per dimora la sterile landa Egli disprezza lamoltitudine della cittagrave e non rispetta la voce del carrettiere Lacerchia delle montagne egrave il suo pascolo

La magnifica descrizione del liocorno e del leviatanoin quel libro egrave ricca degli stessi particolari nobilitanti

Il liocorno ti vorragrave servire Legherai il liocorno con la suafune per farlo arare al solco Ti fiderai di lui perchegrave la sua forza egravegrande Puoi pescare un leviatano con un amo Verragrave egli a pat-ti con te Lo prenderai come servo per sempre Un uomo nonsaragrave abbattuto al solo vederlo24

In breve dovunque noi troviamo forza e da qualun-que punto di vista consideriamo il senso di potenza no-tiamo che il sublime egrave sempre concomitante con il terro-re e disprezziamo chi offre una forza servile ed innocuaLa razza dei cani in molte delle sue specie egrave dotata ge-neralmente di un certo grado di forza e di velocitagrave edessi esercitano queste e altre pregevoli qualitagrave per la no-stra convenienza e per il nostro piacere I cani inverosono gli animali piugrave socievoli piugrave affezionati e piugrave ama-bili di tutta la creazione bruta ma lamore si avvicina dipiugrave al disprezzo di quanto comunemente si pensi Ecosigrave per quanto noi accarezziamo i cani ci serviamo delloro nome come dellappellativo piugrave spregevole quandousiamo termini di rimprovero e questo appellativo egrave ilsegno comune dellestrema viltagrave e del massimo disprez-zo in ogni lingua I lupi non hanno una forza maggiore

24 Antico Testamento Giobbe 39 12 e sgg

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Chi ha allentato le briglie dellasino selvatico Io gli ho datocome casa il deserto per dimora la sterile landa Egli disprezza lamoltitudine della cittagrave e non rispetta la voce del carrettiere Lacerchia delle montagne egrave il suo pascolo

La magnifica descrizione del liocorno e del leviatanoin quel libro egrave ricca degli stessi particolari nobilitanti

Il liocorno ti vorragrave servire Legherai il liocorno con la suafune per farlo arare al solco Ti fiderai di lui perchegrave la sua forza egravegrande Puoi pescare un leviatano con un amo Verragrave egli a pat-ti con te Lo prenderai come servo per sempre Un uomo nonsaragrave abbattuto al solo vederlo24

In breve dovunque noi troviamo forza e da qualun-que punto di vista consideriamo il senso di potenza no-tiamo che il sublime egrave sempre concomitante con il terro-re e disprezziamo chi offre una forza servile ed innocuaLa razza dei cani in molte delle sue specie egrave dotata ge-neralmente di un certo grado di forza e di velocitagrave edessi esercitano queste e altre pregevoli qualitagrave per la no-stra convenienza e per il nostro piacere I cani inverosono gli animali piugrave socievoli piugrave affezionati e piugrave ama-bili di tutta la creazione bruta ma lamore si avvicina dipiugrave al disprezzo di quanto comunemente si pensi Ecosigrave per quanto noi accarezziamo i cani ci serviamo delloro nome come dellappellativo piugrave spregevole quandousiamo termini di rimprovero e questo appellativo egrave ilsegno comune dellestrema viltagrave e del massimo disprez-zo in ogni lingua I lupi non hanno una forza maggiore

24 Antico Testamento Giobbe 39 12 e sgg

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di quella che posseggono parecchie razze di cani magrazie alla loro indomabile ferocia lidea di un lupo nonegrave spregevole esso non viene escluso dalle nobili descri-zioni e dai nobili paragoni In tal modo siamo colpitidalla forza che egrave un potere laquonaturaleraquo

Il potere che in base a una legge costituita detengonoi re e i comandanti ha la stessa connessione col terrore Isovrani sono spesso designati col titolo di terribile mae-stagrave25 E si puograve notare che persone giovani poco a contat-to col mondo e non abituate ad avvicinare uomini al po-tere sono di solito colpite da un timore che toglie loro illibero uso dogni facoltagrave laquoQuando io preparai la mia di-mora sulla strada ndash dice Giobbe ndash i giovani mi videro esi nascoseroraquo In realtagrave egrave cosigrave naturale questa timidezzanei riguardi del potere ed egrave cosigrave fortemente connaturatain noi che pochissimi sono capaci di vincerla se noncol mischiarsi molto negli affari del gran mondo o conlusare non poca violenza alle loro naturali disposizioniSo che alcune persone sono dellopinione che nessun ti-more nessun grado di terrore accompagni lidea del po-tere e hanno osato affermare che noi possiamo contem-plare lidea stessa di Dio senza provare tale emozioneHo espressamente evitato allinizio di questa mia tratta-zione di introdurre lidea di quel grande e terribile Esse-re come esempio in un argomento cosigrave chiaro comequesto per quanto frequentemente mi sia ricordato dellemie nozioni in tale argomento non come di unobbiezio-

25 Nel testo laquodread majestyraquo

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di quella che posseggono parecchie razze di cani magrazie alla loro indomabile ferocia lidea di un lupo nonegrave spregevole esso non viene escluso dalle nobili descri-zioni e dai nobili paragoni In tal modo siamo colpitidalla forza che egrave un potere laquonaturaleraquo

Il potere che in base a una legge costituita detengonoi re e i comandanti ha la stessa connessione col terrore Isovrani sono spesso designati col titolo di terribile mae-stagrave25 E si puograve notare che persone giovani poco a contat-to col mondo e non abituate ad avvicinare uomini al po-tere sono di solito colpite da un timore che toglie loro illibero uso dogni facoltagrave laquoQuando io preparai la mia di-mora sulla strada ndash dice Giobbe ndash i giovani mi videro esi nascoseroraquo In realtagrave egrave cosigrave naturale questa timidezzanei riguardi del potere ed egrave cosigrave fortemente connaturatain noi che pochissimi sono capaci di vincerla se noncol mischiarsi molto negli affari del gran mondo o conlusare non poca violenza alle loro naturali disposizioniSo che alcune persone sono dellopinione che nessun ti-more nessun grado di terrore accompagni lidea del po-tere e hanno osato affermare che noi possiamo contem-plare lidea stessa di Dio senza provare tale emozioneHo espressamente evitato allinizio di questa mia tratta-zione di introdurre lidea di quel grande e terribile Esse-re come esempio in un argomento cosigrave chiaro comequesto per quanto frequentemente mi sia ricordato dellemie nozioni in tale argomento non come di unobbiezio-

25 Nel testo laquodread majestyraquo

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ne ma anzi come di una valida conferma Spero in ciograveche dirograve di evitare ogni presunzione lagrave dove egrave quasiimpossibile per ogni mortale parlare con stretta proprie-tagrave Affermo quindi che mentre consideriamo la Divinitagravepuramente come oggetto di conoscenza in quanto costi-tuisce unidea complessa di potere sapienza giustiziabontagrave qualitagrave tutte elevate a un grado che va molto al dilagrave dei limiti della nostra comprensione mentre conside-riamo la Divinitagrave sotto questo aspetto raffinato e astrat-to limmaginazione e le passioni sono poco o per nullaaffatto impressionate Ma poichegrave siamo costretti dallacondizione della nostra natura ad ascendere a questepure idee intellettuali mediante immagini sensibili e agiudicare queste divine qualitagrave dai loro aspetti e dalleloro manifestazioni evidenti diventa cosa estremamentedifficile districare la nostra idea della causa dalleffettodal quale siano indotti a conoscerla Cosigrave quando con-templiamo la Divinitagrave i suoi attributi e gli effetti di que-sti presentandosi insieme alla nostra mente formanouna specie di immagine sensibile e come tale possonocolpire limmaginazione Ora sebbene in unesatta ideadella Divinitagrave nessuno dei suoi attributi sia forse predo-minante pure per la nostra immaginazione la sua poten-za egrave di gran lunga il piugrave notevole Una riflessione unconfronto egrave necessario per convincerci della sua sapien-za giustizia bontagrave Per essere colpiti dal suo potere egravesolo necessario che noi apriamo gli occhi ma mentrecontempliamo un oggetto cosigrave vasto come se fossimosotto il braccio della sua onnipotenza e avvolti da ogni

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ne ma anzi come di una valida conferma Spero in ciograveche dirograve di evitare ogni presunzione lagrave dove egrave quasiimpossibile per ogni mortale parlare con stretta proprie-tagrave Affermo quindi che mentre consideriamo la Divinitagravepuramente come oggetto di conoscenza in quanto costi-tuisce unidea complessa di potere sapienza giustiziabontagrave qualitagrave tutte elevate a un grado che va molto al dilagrave dei limiti della nostra comprensione mentre conside-riamo la Divinitagrave sotto questo aspetto raffinato e astrat-to limmaginazione e le passioni sono poco o per nullaaffatto impressionate Ma poichegrave siamo costretti dallacondizione della nostra natura ad ascendere a questepure idee intellettuali mediante immagini sensibili e agiudicare queste divine qualitagrave dai loro aspetti e dalleloro manifestazioni evidenti diventa cosa estremamentedifficile districare la nostra idea della causa dalleffettodal quale siano indotti a conoscerla Cosigrave quando con-templiamo la Divinitagrave i suoi attributi e gli effetti di que-sti presentandosi insieme alla nostra mente formanouna specie di immagine sensibile e come tale possonocolpire limmaginazione Ora sebbene in unesatta ideadella Divinitagrave nessuno dei suoi attributi sia forse predo-minante pure per la nostra immaginazione la sua poten-za egrave di gran lunga il piugrave notevole Una riflessione unconfronto egrave necessario per convincerci della sua sapien-za giustizia bontagrave Per essere colpiti dal suo potere egravesolo necessario che noi apriamo gli occhi ma mentrecontempliamo un oggetto cosigrave vasto come se fossimosotto il braccio della sua onnipotenza e avvolti da ogni

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lato dalla sua onnipresenza ci rannicchiamo nella picco-lezza della nostra natura e ci sentiamo in un certo sensoannichiliti dinnanzi a lui E sebbene una considerazionedegli altri suoi attributi possa alleviare in certo senso lenostre apprensioni pure nessuna convinzione della giu-stizia con cui egrave esercitata negrave dalla misericordia da cui egravemitigata puograve completamente allontanare il terrore chenasce naturalmente dalla considerazione di una forza acui nulla puograve resistere Se noi gioiamo gioiamo con tre-more e persino nel momento in cui riceviamo un bene-ficio non possiamo fare a meno di rabbrividire dinnanzia una potenza che puograve distribuire benefici di tanta im-portanza Quando il profeta Davide contempla i miracolidi saggezza e di potenza che sono evidenti nella costitu-zione delluomo sembra essere colpito da una specie diorrore divino e grida laquoIn modo terribile e meravigliososono stato creatoraquo Un poeta pagano ha un sentimentodi analoga natura Orazio considera come ultimo sforzodi fortezza filosofica il guardare senza terrore e senzastupore questa immensa e stupenda struttura delluniver-so

Hunc solem et stellas et decedentia certistempora momentis sunt qui formidine nullaimbuti spectant26

26 laquoVi sono di quelli che senza alcun timore guardano questosole e le stelle e lattimo fuggenteraquo (Orazio Epistulae I 6 3 esgg)

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lato dalla sua onnipresenza ci rannicchiamo nella picco-lezza della nostra natura e ci sentiamo in un certo sensoannichiliti dinnanzi a lui E sebbene una considerazionedegli altri suoi attributi possa alleviare in certo senso lenostre apprensioni pure nessuna convinzione della giu-stizia con cui egrave esercitata negrave dalla misericordia da cui egravemitigata puograve completamente allontanare il terrore chenasce naturalmente dalla considerazione di una forza acui nulla puograve resistere Se noi gioiamo gioiamo con tre-more e persino nel momento in cui riceviamo un bene-ficio non possiamo fare a meno di rabbrividire dinnanzia una potenza che puograve distribuire benefici di tanta im-portanza Quando il profeta Davide contempla i miracolidi saggezza e di potenza che sono evidenti nella costitu-zione delluomo sembra essere colpito da una specie diorrore divino e grida laquoIn modo terribile e meravigliososono stato creatoraquo Un poeta pagano ha un sentimentodi analoga natura Orazio considera come ultimo sforzodi fortezza filosofica il guardare senza terrore e senzastupore questa immensa e stupenda struttura delluniver-so

Hunc solem et stellas et decedentia certistempora momentis sunt qui formidine nullaimbuti spectant26

26 laquoVi sono di quelli che senza alcun timore guardano questosole e le stelle e lattimo fuggenteraquo (Orazio Epistulae I 6 3 esgg)

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Lucrezio egrave un poeta di cui non si puograve sospettare chedia adito a terrori superstiziosi pure quando egli raffi-gura lintero meccanismo della natura svelato dal mae-stro della sua filosofia il suo rapimento a questa vistameravigliosa che egli ha rappresentato coi colori di unapoesia cosigrave ardita e viva egrave sovrastato da unombra di se-greto timore ed orrore

His tibi me rebus quaedam divina voluptaspercipit atque horror quod sic Natura tua vitam manifesta patet ex omni parte retecta27

Ma solo la Sacra Scrittura puograve offrire idee conformialla maestagrave di questo soggetto Nella Sacra Scrittura do-vunque Dio egrave rappresentato mentre appare o parla tuttociograve che vegrave di terribile in natura egrave chiamato a raccoltaper rafforzare il senso di timoroso rispetto e di solennitagraveche la divina presenza suscita I salmi e i libri dei profetisono densi di esempi di questo genere laquoLa terra tremograve ndashdice il salmista ndash il cielo pure si riversograve alla presenza delSignoreraquo Ciograve che egrave notevole egrave che la pittura conserva lostesso carattere non solo quando si suppone che Egliscenda a far vendetta dei cattivi ma anche quando eser-cita una simile alta potenza nel beneficare i mortali

Trema o terra alla presenza del Signore alla presenza del Diodi Giacobbe che cambiograve la roccia in acqua stagnante e la pietrain una fonte di acque

27 laquoPer questo verso di te mi attrae un piacere quasi divino elorrore poichegrave la Natura tua mercegrave cosigrave manifestamente apparevisibile ovunqueraquo (Lucrezio De rerum natura III 28 e sgg)

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Lucrezio egrave un poeta di cui non si puograve sospettare chedia adito a terrori superstiziosi pure quando egli raffi-gura lintero meccanismo della natura svelato dal mae-stro della sua filosofia il suo rapimento a questa vistameravigliosa che egli ha rappresentato coi colori di unapoesia cosigrave ardita e viva egrave sovrastato da unombra di se-greto timore ed orrore

His tibi me rebus quaedam divina voluptaspercipit atque horror quod sic Natura tua vitam manifesta patet ex omni parte retecta27

Ma solo la Sacra Scrittura puograve offrire idee conformialla maestagrave di questo soggetto Nella Sacra Scrittura do-vunque Dio egrave rappresentato mentre appare o parla tuttociograve che vegrave di terribile in natura egrave chiamato a raccoltaper rafforzare il senso di timoroso rispetto e di solennitagraveche la divina presenza suscita I salmi e i libri dei profetisono densi di esempi di questo genere laquoLa terra tremograve ndashdice il salmista ndash il cielo pure si riversograve alla presenza delSignoreraquo Ciograve che egrave notevole egrave che la pittura conserva lostesso carattere non solo quando si suppone che Egliscenda a far vendetta dei cattivi ma anche quando eser-cita una simile alta potenza nel beneficare i mortali

Trema o terra alla presenza del Signore alla presenza del Diodi Giacobbe che cambiograve la roccia in acqua stagnante e la pietrain una fonte di acque

27 laquoPer questo verso di te mi attrae un piacere quasi divino elorrore poichegrave la Natura tua mercegrave cosigrave manifestamente apparevisibile ovunqueraquo (Lucrezio De rerum natura III 28 e sgg)

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Sarebbe infinita lenumerazione di tutti i passi sia ne-gli scrittori sacri che in quelli profani che fissano il sen-timento generale dellumanitagrave circa linseparabile unio-ne di un timore sacro e rispettoso con le nostre idee del-la Divinitagrave Di qui la massima comune Primos in orbedeos fecit timor Questa massima riguardo alloriginedella religione puograve essere falsa ed io lo credo Lautoredella massima comprese come fossero inseparabili que-ste idee senza considerare che la conoscenza di ungrande potere doveva sempre essere precedente al no-stro timore riguardo ad esso Ma questo timore deve dinecessitagrave seguire lidea di tale potenza una volta cheessa egrave suscitata nella mente Egrave in base a questo principioche la vera religione ha e deve avere un cosigrave largo mi-scuglio di salutare timore e che le religioni false nonhanno di solito nullaltro tranne la paura per reggersiPrima che la religione cristiana avesse come avvenneumanizzato lidea della Divinitagrave e prima che lavesseportata per cosigrave dire piugrave vicina a noi si parlava ben pocodellamore di Dio I seguaci di Platone ne fanno un cen-no ma soltanto un cenno gli altri scrittori dellantichitagravepagana poeti o filosofi non ne parlano mai E coloroche considerano con quale infinita attenzione con qualenoncuranza di ogni oggetto mortale attraverso qualilunghe pratiche di pietagrave e di contemplazione un uomoarrivi a concepire un amore completo e una completadevozione verso la Divinitagrave facilmente comprenderan-no che non egrave quello il primo il piugrave naturale e il piugrave im-pressionante effetto che procede da quellidea Cosigrave noi

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Sarebbe infinita lenumerazione di tutti i passi sia ne-gli scrittori sacri che in quelli profani che fissano il sen-timento generale dellumanitagrave circa linseparabile unio-ne di un timore sacro e rispettoso con le nostre idee del-la Divinitagrave Di qui la massima comune Primos in orbedeos fecit timor Questa massima riguardo alloriginedella religione puograve essere falsa ed io lo credo Lautoredella massima comprese come fossero inseparabili que-ste idee senza considerare che la conoscenza di ungrande potere doveva sempre essere precedente al no-stro timore riguardo ad esso Ma questo timore deve dinecessitagrave seguire lidea di tale potenza una volta cheessa egrave suscitata nella mente Egrave in base a questo principioche la vera religione ha e deve avere un cosigrave largo mi-scuglio di salutare timore e che le religioni false nonhanno di solito nullaltro tranne la paura per reggersiPrima che la religione cristiana avesse come avvenneumanizzato lidea della Divinitagrave e prima che lavesseportata per cosigrave dire piugrave vicina a noi si parlava ben pocodellamore di Dio I seguaci di Platone ne fanno un cen-no ma soltanto un cenno gli altri scrittori dellantichitagravepagana poeti o filosofi non ne parlano mai E coloroche considerano con quale infinita attenzione con qualenoncuranza di ogni oggetto mortale attraverso qualilunghe pratiche di pietagrave e di contemplazione un uomoarrivi a concepire un amore completo e una completadevozione verso la Divinitagrave facilmente comprenderan-no che non egrave quello il primo il piugrave naturale e il piugrave im-pressionante effetto che procede da quellidea Cosigrave noi

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abbiamo delineato il senso di potenza attraverso le suediverse gradazioni fino alla piugrave alta di tutte dove la no-stra immaginazione si perde e troviamo che il terrore loaccompagna inseparabilmente per tutta la scala delle suegradazioni e cresce con esso fin dove possiamo seguirliOra poichegrave il senso di potenza egrave senza dubbio una delleprincipali fonti del sublime ciograve indicheragrave evidentementedonde deriva la sua energia e in quali categorie di ideedobbiamo inserirlo

VI ndash LA PRIVAZIONE

Tutte le privazioni laquogeneraliraquo sono grandi perchegravesono tutte terribili il vuoto loscuritagrave la solitudine e ilsilenzio Con quale vigore dimmaginazione ed anchecon quale austeritagrave di giudizio Virgilio ha radunato tuttiquesti aspetti lagrave dove sa che tutte le immagini di unameravigliosa dignitagrave devono essere unite davanti allaporta dellInferno Dove prima che egli apra i segretidel grande abisso sembra che si lasci prendere da un or-rore religioso e che si ritiri sbigottito dinnanzi allauda-cia stessa del suo disegno

Di quibus imperium est animarum umbraeque silentesEt Chaos et Phlegethon Loca nocte silentia lateSit mihi fas audita loqui Sit numine vestroPandere res alta terra et caligine mersas

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abbiamo delineato il senso di potenza attraverso le suediverse gradazioni fino alla piugrave alta di tutte dove la no-stra immaginazione si perde e troviamo che il terrore loaccompagna inseparabilmente per tutta la scala delle suegradazioni e cresce con esso fin dove possiamo seguirliOra poichegrave il senso di potenza egrave senza dubbio una delleprincipali fonti del sublime ciograve indicheragrave evidentementedonde deriva la sua energia e in quali categorie di ideedobbiamo inserirlo

VI ndash LA PRIVAZIONE

Tutte le privazioni laquogeneraliraquo sono grandi perchegravesono tutte terribili il vuoto loscuritagrave la solitudine e ilsilenzio Con quale vigore dimmaginazione ed anchecon quale austeritagrave di giudizio Virgilio ha radunato tuttiquesti aspetti lagrave dove sa che tutte le immagini di unameravigliosa dignitagrave devono essere unite davanti allaporta dellInferno Dove prima che egli apra i segretidel grande abisso sembra che si lasci prendere da un or-rore religioso e che si ritiri sbigottito dinnanzi allauda-cia stessa del suo disegno

Di quibus imperium est animarum umbraeque silentesEt Chaos et Phlegethon Loca nocte silentia lateSit mihi fas audita loqui Sit numine vestroPandere res alta terra et caligine mersas

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Ibant obscuri sola sub nocte per umbramPerque domos Ditis vacuas et inania regna28

VII ndash LA VASTITAgrave

La grandezza29 di dimensione egrave una forte causa delsublime Ciograve egrave troppo evidente e losservazione egrave troppocomune per avere bisogno di spiegazione alcuna manon egrave cosigrave comune il considerare in qual modo la gran-dezza di dimensioni la vastitagrave dellestensione o dellaquantitagrave producano fortissimi effetti Poichegrave certamentevi sono mezzi e modi nei quali la stessa quantitagrave diestensione produrragrave effetti maggiori che in altri Lesten-sione egrave o in lunghezza o in altezza o in profonditagrave Diqueste la lunghezza colpisce meno cento iarde di terre-no uniforme non produrranno mai un effetto simile aquello che produce una torre alta cento iarde appunto ouna rupe o una montagna della medesima altezza Sonopropenso ugualmente a ritenere che laltezza sia meno

28 laquoDei che avete il governo delle anime ed ombre silenti ECaos e Flegetonte Luoghi profondamente silenziosi nella notteMi sia concesso riferire ciograve che ho udito Mi sia lecito col vostroconsenso svelare le cose sommerse nella profonda terra e nellacaligine Procedevano nelle tenebre nella solitaria oscuritagrave dellanotte per le vuote dimore di Dite e per i regni privi di vitaraquo (Vir-gilio Eneide VI 264 e sgg)

29 Parte Quarta IX

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Ibant obscuri sola sub nocte per umbramPerque domos Ditis vacuas et inania regna28

VII ndash LA VASTITAgrave

La grandezza29 di dimensione egrave una forte causa delsublime Ciograve egrave troppo evidente e losservazione egrave troppocomune per avere bisogno di spiegazione alcuna manon egrave cosigrave comune il considerare in qual modo la gran-dezza di dimensioni la vastitagrave dellestensione o dellaquantitagrave producano fortissimi effetti Poichegrave certamentevi sono mezzi e modi nei quali la stessa quantitagrave diestensione produrragrave effetti maggiori che in altri Lesten-sione egrave o in lunghezza o in altezza o in profonditagrave Diqueste la lunghezza colpisce meno cento iarde di terre-no uniforme non produrranno mai un effetto simile aquello che produce una torre alta cento iarde appunto ouna rupe o una montagna della medesima altezza Sonopropenso ugualmente a ritenere che laltezza sia meno

28 laquoDei che avete il governo delle anime ed ombre silenti ECaos e Flegetonte Luoghi profondamente silenziosi nella notteMi sia concesso riferire ciograve che ho udito Mi sia lecito col vostroconsenso svelare le cose sommerse nella profonda terra e nellacaligine Procedevano nelle tenebre nella solitaria oscuritagrave dellanotte per le vuote dimore di Dite e per i regni privi di vitaraquo (Vir-gilio Eneide VI 264 e sgg)

29 Parte Quarta IX

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grandiosa della profonditagrave e che noi siamo maggiormen-te impressionati nel guardare giugrave da un precipizio chenel guardare verso lalto un oggetto di uguale altezzama di ciograve non sono sicurissimo Una perpendicolare hamaggior potere di produrre il sublime che un piano in-clinato e leffetto che produce una superficie scabra eaccidentata sembra maggiore di quello suscitato da unaliscia e levigata Ci porterebbe fuori strada il ricercare aquesto punto la causa di quelle apparenze ma egrave certoche esse offrono un vasto e fertile campo di speculazio-ne tuttavia non puograve essere fuor di luogo aggiungere aqueste osservazioni sulla grandezza che come il gradoestremo della dimensione egrave sublime cosigrave il grado estre-mo della piccolezza egrave in una certa misura pure sublimequando noi osserviamo linfinita divisibilitagrave della mate-ria quando seguiamo la vita animale in questi esseripiccolissimi e pure organizzati che sfuggono alla mi-gliore indagine dei sensi quando spingiamo ancor oltrele nostre ricerche e ci mettiamo a considerare quellecreature ancora molto piugrave piccole e la scala dellesisten-za che ancora diminuisce nel percorrer la quale la im-maginazione si perde cosigrave come si perde il senso rima-niamo stupiti e confusi di fronte ai miracoli della picco-lezza e non possiamo distinguere nei suoi effetti questaestrema piccolezza dalla stessa vastitagrave Poichegrave la divi-sione deve essere infinita come laddizione dal momen-to che lidea di ununitagrave perfetta non si puograve concepiremeglio di quello che non si possa concepire un intero acui non si possa aggiungere piugrave nulla

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grandiosa della profonditagrave e che noi siamo maggiormen-te impressionati nel guardare giugrave da un precipizio chenel guardare verso lalto un oggetto di uguale altezzama di ciograve non sono sicurissimo Una perpendicolare hamaggior potere di produrre il sublime che un piano in-clinato e leffetto che produce una superficie scabra eaccidentata sembra maggiore di quello suscitato da unaliscia e levigata Ci porterebbe fuori strada il ricercare aquesto punto la causa di quelle apparenze ma egrave certoche esse offrono un vasto e fertile campo di speculazio-ne tuttavia non puograve essere fuor di luogo aggiungere aqueste osservazioni sulla grandezza che come il gradoestremo della dimensione egrave sublime cosigrave il grado estre-mo della piccolezza egrave in una certa misura pure sublimequando noi osserviamo linfinita divisibilitagrave della mate-ria quando seguiamo la vita animale in questi esseripiccolissimi e pure organizzati che sfuggono alla mi-gliore indagine dei sensi quando spingiamo ancor oltrele nostre ricerche e ci mettiamo a considerare quellecreature ancora molto piugrave piccole e la scala dellesisten-za che ancora diminuisce nel percorrer la quale la im-maginazione si perde cosigrave come si perde il senso rima-niamo stupiti e confusi di fronte ai miracoli della picco-lezza e non possiamo distinguere nei suoi effetti questaestrema piccolezza dalla stessa vastitagrave Poichegrave la divi-sione deve essere infinita come laddizione dal momen-to che lidea di ununitagrave perfetta non si puograve concepiremeglio di quello che non si possa concepire un intero acui non si possa aggiungere piugrave nulla

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VIII ndash LINFINITAgrave

Unaltra causa del sublime egrave linfinitagrave se pur essa nonappartiene piuttosto a questultima Linfinitagrave tende ariempire la mente di quella specie di piacevole orroreche egrave leffetto piugrave genuino e la prova piugrave attendibile delsublime Vi sono pochissime cose realmente e per loronatura infinite che possono diventare oggetto dei nostrisensi Ma non essendo locchio capace di percepire i li-miti di molte cose sembra che esse siano infinite e pro-ducono gli stessi effetti che se realmente lo fossero Sia-mo ingannati nello stesso modo se le parti di un oggettoesteso sono disposte in continuazione per un numero in-definito di volte perchegrave limmaginazione non incontraostacolo che possa impedirle di estendere quelle parti asuo piacere

Ogni volta che nel nostro pensiero ritorna con fre-quenza unidea per una sorta di strano meccanismoessa vien ripetuta ancora molto tempo dopo che la primacausa ha cessato di agire30 Dopo aver girato intorno anoi stessi quando ci fermiamo ci sembra che gli oggettiancora girino intorno a noi Dopo una lunga successionedi rumore come puograve essere una cascata o i colpi del ma-glio i martelli percuotono ancora e lacqua ancora ru-moreggia nella nostra immaginazione molto tempo dopoche i primi rumori hanno cessato di agire ed essi svani-

30 Parte Quarta XII

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VIII ndash LINFINITAgrave

Unaltra causa del sublime egrave linfinitagrave se pur essa nonappartiene piuttosto a questultima Linfinitagrave tende ariempire la mente di quella specie di piacevole orroreche egrave leffetto piugrave genuino e la prova piugrave attendibile delsublime Vi sono pochissime cose realmente e per loronatura infinite che possono diventare oggetto dei nostrisensi Ma non essendo locchio capace di percepire i li-miti di molte cose sembra che esse siano infinite e pro-ducono gli stessi effetti che se realmente lo fossero Sia-mo ingannati nello stesso modo se le parti di un oggettoesteso sono disposte in continuazione per un numero in-definito di volte perchegrave limmaginazione non incontraostacolo che possa impedirle di estendere quelle parti asuo piacere

Ogni volta che nel nostro pensiero ritorna con fre-quenza unidea per una sorta di strano meccanismoessa vien ripetuta ancora molto tempo dopo che la primacausa ha cessato di agire30 Dopo aver girato intorno anoi stessi quando ci fermiamo ci sembra che gli oggettiancora girino intorno a noi Dopo una lunga successionedi rumore come puograve essere una cascata o i colpi del ma-glio i martelli percuotono ancora e lacqua ancora ru-moreggia nella nostra immaginazione molto tempo dopoche i primi rumori hanno cessato di agire ed essi svani-

30 Parte Quarta XII

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scono da ultimo per gradazioni appena percettibili Sesostenete con una mano un palo sottile volgete lo sguar-do ad una delle sue estremitagrave esso sembreragrave estendersi auna lunghezza quasi incredibile31 Fissate un numero dipunti uniformi ed equidistanti su questo palo essi pro-durranno la stessa illusione e sembreragrave che si moltipli-chino senza fine I sensi qualora siano efficacementecolpiti in un dato modo non possono improvvisamentecambiare il loro stato o adattarsi ad altre situazioni maperseverano nel loro orientamento fino a che venga acessare la forza del primo movente Questa egrave la ragionedi un aspetto molto frequente nei pazzi Essi continuanoper giorni interi e per intere notti talvolta anche peranni a ripetere unosservazione un lamento una canzo-ne che avendo fortemente colpito la loro immaginazio-ne sconvolta allinizio della loro pazzia si rafforza sem-pre piugrave a ogni ripetizione e la confusione del loro ani-mo non regolato dal freno della ragione continua sinoal termine della loro vita tale ripetizione

IX ndash LA SUCCESSIONE E LUNIFORMITAgrave

La successione e luniformitagrave delle parti sono gli ele-menti che costituiscono linfinitagrave artificiale La succes-sione egrave necessaria perchegrave le parti si continuino cosigrave a

31 Parte Quarta XIV

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scono da ultimo per gradazioni appena percettibili Sesostenete con una mano un palo sottile volgete lo sguar-do ad una delle sue estremitagrave esso sembreragrave estendersi auna lunghezza quasi incredibile31 Fissate un numero dipunti uniformi ed equidistanti su questo palo essi pro-durranno la stessa illusione e sembreragrave che si moltipli-chino senza fine I sensi qualora siano efficacementecolpiti in un dato modo non possono improvvisamentecambiare il loro stato o adattarsi ad altre situazioni maperseverano nel loro orientamento fino a che venga acessare la forza del primo movente Questa egrave la ragionedi un aspetto molto frequente nei pazzi Essi continuanoper giorni interi e per intere notti talvolta anche peranni a ripetere unosservazione un lamento una canzo-ne che avendo fortemente colpito la loro immaginazio-ne sconvolta allinizio della loro pazzia si rafforza sem-pre piugrave a ogni ripetizione e la confusione del loro ani-mo non regolato dal freno della ragione continua sinoal termine della loro vita tale ripetizione

IX ndash LA SUCCESSIONE E LUNIFORMITAgrave

La successione e luniformitagrave delle parti sono gli ele-menti che costituiscono linfinitagrave artificiale La succes-sione egrave necessaria perchegrave le parti si continuino cosigrave a

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lungo nella stessa direzione che con le loro frequentiimpressioni sui sensi imprimano nellimmaginazioneunidea del loro progredire oltre i loro veri limiti Luni-formitagrave egrave necessaria perchegrave se le figure delle parti cam-biassero limmaginazione ad ogni cambiamento trove-rebbe un ostacolo voi vi trovate infatti in ogni altera-zione di fronte alla fine di unidea e al principio diunaltra per cui dato questo intervallo diventa impossi-bile continuare quella progressione non interrotta chesola puograve imprimere su oggetti limitati lelementodellinfinitagrave32 In questa specie di infinitagrave artificiale cre-do dobbiamo ricercare la causa per cui il cerchio pre-senta un effetto cosigrave nobile Poichegrave in una figura circola-re sia essa un edificio o una piantagione non vi egrave possi-bile in nessun punto fissare un limite mettetevi nellaposizione che preferite e lo stesso oggetto sembreragraveaver sempre una continuazione mentre la vostra imma-ginazione non subiragrave interruzioni Ma perchegrave possanoconferire a questa figura la sua completa forza le partidevono essere uniformi cosigrave come sono disposte in for-ma circolare poichegrave una differenza sia nella disposizio-

32 LAddison nei numeri dello Spectator dove si tratta di pia-ceri dellimmaginazione pensa che avvenga cosigrave perchegrave in unacostruzione a pianta circolare con una sola occhiata se ne puograve co-gliere una metagrave Io penso invece che non sia la causa reale (Notadi Burke)

Joseph Addison (1672-1719) fondograve con Richard Steele il gior-nale Spectator [Losservatore] che uscigrave negli anni 1711-1712 e1714

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lungo nella stessa direzione che con le loro frequentiimpressioni sui sensi imprimano nellimmaginazioneunidea del loro progredire oltre i loro veri limiti Luni-formitagrave egrave necessaria perchegrave se le figure delle parti cam-biassero limmaginazione ad ogni cambiamento trove-rebbe un ostacolo voi vi trovate infatti in ogni altera-zione di fronte alla fine di unidea e al principio diunaltra per cui dato questo intervallo diventa impossi-bile continuare quella progressione non interrotta chesola puograve imprimere su oggetti limitati lelementodellinfinitagrave32 In questa specie di infinitagrave artificiale cre-do dobbiamo ricercare la causa per cui il cerchio pre-senta un effetto cosigrave nobile Poichegrave in una figura circola-re sia essa un edificio o una piantagione non vi egrave possi-bile in nessun punto fissare un limite mettetevi nellaposizione che preferite e lo stesso oggetto sembreragraveaver sempre una continuazione mentre la vostra imma-ginazione non subiragrave interruzioni Ma perchegrave possanoconferire a questa figura la sua completa forza le partidevono essere uniformi cosigrave come sono disposte in for-ma circolare poichegrave una differenza sia nella disposizio-

32 LAddison nei numeri dello Spectator dove si tratta di pia-ceri dellimmaginazione pensa che avvenga cosigrave perchegrave in unacostruzione a pianta circolare con una sola occhiata se ne puograve co-gliere una metagrave Io penso invece che non sia la causa reale (Notadi Burke)

Joseph Addison (1672-1719) fondograve con Richard Steele il gior-nale Spectator [Losservatore] che uscigrave negli anni 1711-1712 e1714

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ne sia nella figura sia anche nel coloredelle parti pre-giudica fortemente lidea dinfinitagrave che ogni cambia-mento ostacola e interrompe quando ad ogni alterazioneinizia una nuova serie In base agli stessi principicirc di suc-cessione e di uniformitagrave ci saragrave possibile valutare il no-bile aspetto degli antichi templi pagani che generalmen-te avevano una forma rettangolare con una fila di co-lonne uniformi su ogni lato Dallo stesso motivo puograve an-che essere derivato leffetto grandioso delle nostre nava-te in parecchie antiche cattedrali Non mi sembra che lapianta a croce usata in certe chiese sia preferibile allapianta a forma di parallelogramma degli antichi per lomeno io credo che non sia molto adatta per lesternoPoichegrave supponendo che i bracci della croce siano ugualiin ogni direzione se vi fermate in una direzione paralle-la a uno dei lati o lungo i colonnati invece di subirelillusione che rende la costruzione piugrave estesa di quelloche egrave voi sarete privati di una considerevole parte (i dueterzi) della sua reale lunghezza e al fine di evitare ognipossibilitagrave di progressione i bracci della croce assu-mendo una nuova direzione formano un angolo rettocon lasse e distraggono cosigrave del tutto limmaginazionedalla possibilitagrave di ripetere la prima idea Supponiamoche un osservatore si ponga in un luogo donde gli siapossibile cogliere una visione diretta di questa costru-zione che ne risulteragrave La necessaria conseguenza saragraveche gran parte della base di ogni angolo formato dalleintersezioni dei bracci della croce saragrave inevitabilmenteperduta e laspetto totale dovragrave per forza essere quello

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ne sia nella figura sia anche nel coloredelle parti pre-giudica fortemente lidea dinfinitagrave che ogni cambia-mento ostacola e interrompe quando ad ogni alterazioneinizia una nuova serie In base agli stessi principicirc di suc-cessione e di uniformitagrave ci saragrave possibile valutare il no-bile aspetto degli antichi templi pagani che generalmen-te avevano una forma rettangolare con una fila di co-lonne uniformi su ogni lato Dallo stesso motivo puograve an-che essere derivato leffetto grandioso delle nostre nava-te in parecchie antiche cattedrali Non mi sembra che lapianta a croce usata in certe chiese sia preferibile allapianta a forma di parallelogramma degli antichi per lomeno io credo che non sia molto adatta per lesternoPoichegrave supponendo che i bracci della croce siano ugualiin ogni direzione se vi fermate in una direzione paralle-la a uno dei lati o lungo i colonnati invece di subirelillusione che rende la costruzione piugrave estesa di quelloche egrave voi sarete privati di una considerevole parte (i dueterzi) della sua reale lunghezza e al fine di evitare ognipossibilitagrave di progressione i bracci della croce assu-mendo una nuova direzione formano un angolo rettocon lasse e distraggono cosigrave del tutto limmaginazionedalla possibilitagrave di ripetere la prima idea Supponiamoche un osservatore si ponga in un luogo donde gli siapossibile cogliere una visione diretta di questa costru-zione che ne risulteragrave La necessaria conseguenza saragraveche gran parte della base di ogni angolo formato dalleintersezioni dei bracci della croce saragrave inevitabilmenteperduta e laspetto totale dovragrave per forza essere quello

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di una figura spezzata non connessa le luci saranno di-suguali qui forti e lagrave deboli senza quella nobile grada-zione che sempre la prospettiva forma sulle parti dispo-ste in linea retta senza interruzione Alcune o anche tut-te queste obbiezioni vanno contro ogni figura di croceda qualsiasi punto sia osservata Io le ho impostate par-lando della croce greca nella quale questi errori appaio-no con la massima evidenza ma essi si ritrovano piugrave omeno in tutti i tipi di croci In realtagrave non vi egrave nulla chemaggiormente pregiudichi la grandezza delle costruzio-ni quanto lesuberanza di angoli egrave un errore ben evi-dente in molte di esse e dovuto a una disordinata sete divarietagrave che se prevarragrave determineragrave sicuramente un cat-tivo gusto

X ndash LA GRANDEZZA NELLE COSTRUZIONI

Sembra che la grandezza delle dimensioni sia richie-sta per ottenere leffetto del sublime nelle costruzionipoichegrave da pochi elementi e per di piugrave piccoli limmagi-nazione non puograve giungere a unidea dinfinitagrave Nessunagrandiositagrave di stile puograve effettivamente compensare lamancanza di appropriate dimensioni Con questa regolanon vegrave pericolo di disegnare figure umane in formastravagante essa egrave una guida sicura Poichegrave una lun-ghezza eccessiva nelle costruzioni distrugge lo scopo di

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di una figura spezzata non connessa le luci saranno di-suguali qui forti e lagrave deboli senza quella nobile grada-zione che sempre la prospettiva forma sulle parti dispo-ste in linea retta senza interruzione Alcune o anche tut-te queste obbiezioni vanno contro ogni figura di croceda qualsiasi punto sia osservata Io le ho impostate par-lando della croce greca nella quale questi errori appaio-no con la massima evidenza ma essi si ritrovano piugrave omeno in tutti i tipi di croci In realtagrave non vi egrave nulla chemaggiormente pregiudichi la grandezza delle costruzio-ni quanto lesuberanza di angoli egrave un errore ben evi-dente in molte di esse e dovuto a una disordinata sete divarietagrave che se prevarragrave determineragrave sicuramente un cat-tivo gusto

X ndash LA GRANDEZZA NELLE COSTRUZIONI

Sembra che la grandezza delle dimensioni sia richie-sta per ottenere leffetto del sublime nelle costruzionipoichegrave da pochi elementi e per di piugrave piccoli limmagi-nazione non puograve giungere a unidea dinfinitagrave Nessunagrandiositagrave di stile puograve effettivamente compensare lamancanza di appropriate dimensioni Con questa regolanon vegrave pericolo di disegnare figure umane in formastravagante essa egrave una guida sicura Poichegrave una lun-ghezza eccessiva nelle costruzioni distrugge lo scopo di

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grandezza che intendeva raggiungere la prospettiva di-minuiragrave in altezza mentre guadagna in lunghezza e daultimo ridurragrave ledificio a un punto trasformando linterafigura in una specie di triangolo che egrave la figura piugrave sem-plice di tutte quelle che si presentano al nostro sguardoHo sempre notato che i colonnati e i viali alberati di mo-derata lunghezza erano senza paragone molto piugrave gran-diosi di quelli che si estendevano per smisurate distanzeUn vero artista dovrebbe generosamente illudere glispettatori realizzando i piugrave nobili disegni con facili me-todi I disegni che siano vasti soltanto per le loro dimen-sioni sono sempre indizio di una immaginazione comu-ne e volgare Nessunopera darte puograve esser grande senon in quanto illude lessere altrimenti egrave solo prerogati-va della natura Un buon occhio fisseragrave la via di mezzofra una lunghezza o unaltezza eccessiva (poichegrave la stes-sa obbiezione puograve essere rivolta ad entrambe) e unamassa breve o interrotta e forse questo rapporto si po-trebbe stabilire con una discreta esattezza se mi fossiproposto di inoltrarmi a fondo nei particolari di qualchearte

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grandezza che intendeva raggiungere la prospettiva di-minuiragrave in altezza mentre guadagna in lunghezza e daultimo ridurragrave ledificio a un punto trasformando linterafigura in una specie di triangolo che egrave la figura piugrave sem-plice di tutte quelle che si presentano al nostro sguardoHo sempre notato che i colonnati e i viali alberati di mo-derata lunghezza erano senza paragone molto piugrave gran-diosi di quelli che si estendevano per smisurate distanzeUn vero artista dovrebbe generosamente illudere glispettatori realizzando i piugrave nobili disegni con facili me-todi I disegni che siano vasti soltanto per le loro dimen-sioni sono sempre indizio di una immaginazione comu-ne e volgare Nessunopera darte puograve esser grande senon in quanto illude lessere altrimenti egrave solo prerogati-va della natura Un buon occhio fisseragrave la via di mezzofra una lunghezza o unaltezza eccessiva (poichegrave la stes-sa obbiezione puograve essere rivolta ad entrambe) e unamassa breve o interrotta e forse questo rapporto si po-trebbe stabilire con una discreta esattezza se mi fossiproposto di inoltrarmi a fondo nei particolari di qualchearte

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XI ndash IL NON-FINITO NEGLI OGGETTIPIACEVOLI

Il non-finito per quanto daltro genere determinagran parte del piacere che proviamo in immagini grade-voli e del diletto che ci danno immagini sublimi La pri-mavera egrave la piugrave piacevole delle stagioni e i piccoli dellamaggior parte degli animali sebbene lungi dallesserecompletamente modellati ci offrono una sensazione piugravepiacevole che non gli animali adulti dal momento chelimmaginazione viene eccitata dalla promessa di qual-cosa che ancora non cegrave e non si ferma sulloggetto chesi presenta al senso Negli schizzi incompleti ho notatosovente qualcosa che mi piaceva di piugrave di ogni migliordisegno finito e la causa di ciograve ritengo sia proprio nelmotivo a cui ora ho accennato

XII ndash LA DIFFICOLTAgrave

Unaltra fonte di grandezza egrave la difficoltagrave33 Quandounopera sembra abbia richiesto un immensa forza e fati-ca per essere compiuta lidea che ne abbiamo egrave grandio-sa Stonehenge non offre quanto a disposizione di masseo a decorazione alcunchegrave di ammirevole ma quegli im-

33 Parte Quarta IV-VI

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XI ndash IL NON-FINITO NEGLI OGGETTIPIACEVOLI

Il non-finito per quanto daltro genere determinagran parte del piacere che proviamo in immagini grade-voli e del diletto che ci danno immagini sublimi La pri-mavera egrave la piugrave piacevole delle stagioni e i piccoli dellamaggior parte degli animali sebbene lungi dallesserecompletamente modellati ci offrono una sensazione piugravepiacevole che non gli animali adulti dal momento chelimmaginazione viene eccitata dalla promessa di qual-cosa che ancora non cegrave e non si ferma sulloggetto chesi presenta al senso Negli schizzi incompleti ho notatosovente qualcosa che mi piaceva di piugrave di ogni migliordisegno finito e la causa di ciograve ritengo sia proprio nelmotivo a cui ora ho accennato

XII ndash LA DIFFICOLTAgrave

Unaltra fonte di grandezza egrave la difficoltagrave33 Quandounopera sembra abbia richiesto un immensa forza e fati-ca per essere compiuta lidea che ne abbiamo egrave grandio-sa Stonehenge non offre quanto a disposizione di masseo a decorazione alcunchegrave di ammirevole ma quegli im-

33 Parte Quarta IV-VI

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mensi e rozzi macigni di pietra posti allestremitagrave emessi luno sullaltro rivolgono il pensiero allimmensaforza necessaria per tale lavoro Anzi la rozzezzadellopera accresce questo motivo di grandiositagrave mentreesclude lidea di arte e di composizione poichegrave labilitagraveproduce un altro genere di effetto che egrave abbastanza di-verso da questo

XIII ndash LA MAGNIFICENZA

Anche la magnificenza egrave una causa del sublime Unagrande profusione di cose splendide o pregevoli in sestesse egrave laquomagnificaraquo Il cielo stellato sebbene cada fre-quentemente sotto il nostro sguardo suscita sempreunidea di grandiositagrave che non puograve essere dovuta a qual-cosa che si trovi nelle stelle stesse considerate separata-mente La causa sta certamente nel loro numero Il di-sordine apparente aumenta la grandiositagrave poichegrave laspet-to dellordine egrave altamente contrario alla nostra idea dellamagnificenza Inoltre le stelle si trovano in tale apparen-te confusione che riesce impossibile contarle nelle cir-costanze ordinarie Questo conferisce loro il vantaggiodi una specie dinfinitagrave Nelle opere darte questo tipo digrandiositagrave che consiste nella moltitudine devessereusato con cautela perchegrave una profusione di cose eccel-lenti o non egrave possibile ottenerla o lo egrave con troppa diffi-

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mensi e rozzi macigni di pietra posti allestremitagrave emessi luno sullaltro rivolgono il pensiero allimmensaforza necessaria per tale lavoro Anzi la rozzezzadellopera accresce questo motivo di grandiositagrave mentreesclude lidea di arte e di composizione poichegrave labilitagraveproduce un altro genere di effetto che egrave abbastanza di-verso da questo

XIII ndash LA MAGNIFICENZA

Anche la magnificenza egrave una causa del sublime Unagrande profusione di cose splendide o pregevoli in sestesse egrave laquomagnificaraquo Il cielo stellato sebbene cada fre-quentemente sotto il nostro sguardo suscita sempreunidea di grandiositagrave che non puograve essere dovuta a qual-cosa che si trovi nelle stelle stesse considerate separata-mente La causa sta certamente nel loro numero Il di-sordine apparente aumenta la grandiositagrave poichegrave laspet-to dellordine egrave altamente contrario alla nostra idea dellamagnificenza Inoltre le stelle si trovano in tale apparen-te confusione che riesce impossibile contarle nelle cir-costanze ordinarie Questo conferisce loro il vantaggiodi una specie dinfinitagrave Nelle opere darte questo tipo digrandiositagrave che consiste nella moltitudine devessereusato con cautela perchegrave una profusione di cose eccel-lenti o non egrave possibile ottenerla o lo egrave con troppa diffi-

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coltagrave e perchegrave in molti casi questa splendida confusionedistruggerebbe il fine che in molte opere darte deve es-sere tenuto presente con la massima cura Inoltre biso-gna notare che a meno di riuscire a ottenere unapparen-za dinfinitagrave mediante il disordine si otterragrave il disordinesoltanto senza magnificenza Vi sono tuttavia dei tipi difuochi dartificio e alcune altre cose che in tal modoriescono bene e sono veramente grandiosi Vi sono an-che molte descrizioni nei poeti e negli oratori che devo-no la loro sublimitagrave a una ricchezza e a una profusionedi immagini dalle quali la mente egrave cosigrave abbagliata chele riesce impossibile seguire quella esatta coerenza equellaccordo delle allusioni che esigeremmo in ogni al-tro caso Non ricordo un esempio piugrave chiaro riguardo aciograve della descrizione dellarmata del re nellEnrico IV

All furnishd all in armsAll plumd like ostriches that with the windBaited like eagles having lately bathedAs full of spirit as the month of MayAnd gorgeous as the sun at midsummerWanton as youthful goats wild as young bullsI saw young Harry ndash with his beaver onRise from the ground like featherd MercuryAnd vaulted with such ease iacutento his seatAs if an angel dropt down from the cloudsTo turn and wind a fiery Pegasus34

34 laquoTutti equipaggiati ed armati piumati come struzzi che colvento battevano lali come aquile di recente bagnatesi pieni divita come il mese di maggio e sontuosi come il sole in piena esta-te allegri come giovani capre selvaggi come tori Vidi il giovane

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coltagrave e perchegrave in molti casi questa splendida confusionedistruggerebbe il fine che in molte opere darte deve es-sere tenuto presente con la massima cura Inoltre biso-gna notare che a meno di riuscire a ottenere unapparen-za dinfinitagrave mediante il disordine si otterragrave il disordinesoltanto senza magnificenza Vi sono tuttavia dei tipi difuochi dartificio e alcune altre cose che in tal modoriescono bene e sono veramente grandiosi Vi sono an-che molte descrizioni nei poeti e negli oratori che devo-no la loro sublimitagrave a una ricchezza e a una profusionedi immagini dalle quali la mente egrave cosigrave abbagliata chele riesce impossibile seguire quella esatta coerenza equellaccordo delle allusioni che esigeremmo in ogni al-tro caso Non ricordo un esempio piugrave chiaro riguardo aciograve della descrizione dellarmata del re nellEnrico IV

All furnishd all in armsAll plumd like ostriches that with the windBaited like eagles having lately bathedAs full of spirit as the month of MayAnd gorgeous as the sun at midsummerWanton as youthful goats wild as young bullsI saw young Harry ndash with his beaver onRise from the ground like featherd MercuryAnd vaulted with such ease iacutento his seatAs if an angel dropt down from the cloudsTo turn and wind a fiery Pegasus34

34 laquoTutti equipaggiati ed armati piumati come struzzi che colvento battevano lali come aquile di recente bagnatesi pieni divita come il mese di maggio e sontuosi come il sole in piena esta-te allegri come giovani capre selvaggi come tori Vidi il giovane

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In un libro meraviglioso la Saggezza del figlio Sira-ch35 cosigrave notevole per la vivacitagrave delle descrizioniquanto per la forza e per la penetrazione delle sue sen-tenze vegrave il nobile panegirico di un alto prete Simonefiglio di Onias ed egrave un esempio adatto al nostro caso

Come fu onorato fra la gente al suo uscire dal santuario Egliera simile alla stella del mattino in mezzo a una nuvola e alla lunapiena era come il sole splendente sul tempio dellAltissimo ecome larcobaleno che getta luce fra le nuvole chiare come il fio-re delle rose in primavera come i gigli lungo i corsi dacquacome un albero dincenso in estate come il fuoco e lincenso nelturibolo come un vaso doro incastonato di pietre preziose comeun bellalbero dulivo che germoglia e come un cipresso che si in-nalza fino alle nuvole Quando egli indossograve la toga dellonore e furivestito della perfezione della gloria quando avanzograve fino al santoaltare rese venerabile la veste della santitagrave Si fermograve vicino al fo-colare dellaltare passeggiograve intorno con i suoi confratelli comeun giovane cedro sul Libano e come alberi di palma essi giraronointorno a lui Cosigrave erano tutti i figli di Aaron nella loro gloria e leoblazioni del Signore nelle loro mani

Enrico avvolto nella pelliccia di castoro sorgere da terra comelalato Mercurio cosigrave agilmente seduto in arcione da sembrareche un angelo disceso dalle nuvole guidasse e facesse volteggiareun fiero Pegasoraquo (Shakespeare Henry IV p I ndash IV 1 98)

35 Nella edizione cattolica della Bibbia porta il nome di laquoEc-clesiasticoraquo

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In un libro meraviglioso la Saggezza del figlio Sira-ch35 cosigrave notevole per la vivacitagrave delle descrizioniquanto per la forza e per la penetrazione delle sue sen-tenze vegrave il nobile panegirico di un alto prete Simonefiglio di Onias ed egrave un esempio adatto al nostro caso

Come fu onorato fra la gente al suo uscire dal santuario Egliera simile alla stella del mattino in mezzo a una nuvola e alla lunapiena era come il sole splendente sul tempio dellAltissimo ecome larcobaleno che getta luce fra le nuvole chiare come il fio-re delle rose in primavera come i gigli lungo i corsi dacquacome un albero dincenso in estate come il fuoco e lincenso nelturibolo come un vaso doro incastonato di pietre preziose comeun bellalbero dulivo che germoglia e come un cipresso che si in-nalza fino alle nuvole Quando egli indossograve la toga dellonore e furivestito della perfezione della gloria quando avanzograve fino al santoaltare rese venerabile la veste della santitagrave Si fermograve vicino al fo-colare dellaltare passeggiograve intorno con i suoi confratelli comeun giovane cedro sul Libano e come alberi di palma essi giraronointorno a lui Cosigrave erano tutti i figli di Aaron nella loro gloria e leoblazioni del Signore nelle loro mani

Enrico avvolto nella pelliccia di castoro sorgere da terra comelalato Mercurio cosigrave agilmente seduto in arcione da sembrareche un angelo disceso dalle nuvole guidasse e facesse volteggiareun fiero Pegasoraquo (Shakespeare Henry IV p I ndash IV 1 98)

35 Nella edizione cattolica della Bibbia porta il nome di laquoEc-clesiasticoraquo

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XIV ndash LA LUCE

Dopo aver considerato lestensione come capace diprodurre idee di grandezza dobbiamo ora occuparci delcolore Tutti i colori dipendono dalla luce Egrave quindi ne-cessario esaminare innanzi tutto la luce e con essa ilsuo contrario cioegrave loscuritagrave Riguardo alla luce perchegravesia una causa capace di produrre il sublime deve essereaccompagnata da alcune condizioni oltre la pura facoltagravedi rendere visibili gli oggetti La luce in segrave egrave cosa trop-po comune perchegrave possa produrre una forte impressionesulla mente e senza una forte impressione non vi puograveessere nulla di sublime Ma una luce come quella delsole qualora colpisca direttamente locchio poichegrave so-praffagrave il senso egrave causa di una grandissima idea La lucedi una forza inferiore a questa se si muove con grandeceleritagrave ha lo stesso potere poichegrave il lampo egrave senzaltrocausa di una grandiositagrave dovuta principalmenteallestrema velocitagrave del suo movimento Un rapido pas-saggio dalla luce alloscuritagrave o dalloscuritagrave alla luceproduce un effetto ancora piugrave grande Ma loscuritagrave egravemaggiormente in grado di suscitare idee sublimi diquanto lo sia la luce Il nostro grande poeta era convintodi questo ed era cosigrave preso da questidea cosigrave completa-mente occupato dal senso della potenza di una oscuritagraveopportunamente usata che nel descrivere la visione del-la Divinitagrave fra quella profusione di magnifiche immagi-ni che la grandezza del suo soggetto lo spinge a prodiga-

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XIV ndash LA LUCE

Dopo aver considerato lestensione come capace diprodurre idee di grandezza dobbiamo ora occuparci delcolore Tutti i colori dipendono dalla luce Egrave quindi ne-cessario esaminare innanzi tutto la luce e con essa ilsuo contrario cioegrave loscuritagrave Riguardo alla luce perchegravesia una causa capace di produrre il sublime deve essereaccompagnata da alcune condizioni oltre la pura facoltagravedi rendere visibili gli oggetti La luce in segrave egrave cosa trop-po comune perchegrave possa produrre una forte impressionesulla mente e senza una forte impressione non vi puograveessere nulla di sublime Ma una luce come quella delsole qualora colpisca direttamente locchio poichegrave so-praffagrave il senso egrave causa di una grandissima idea La lucedi una forza inferiore a questa se si muove con grandeceleritagrave ha lo stesso potere poichegrave il lampo egrave senzaltrocausa di una grandiositagrave dovuta principalmenteallestrema velocitagrave del suo movimento Un rapido pas-saggio dalla luce alloscuritagrave o dalloscuritagrave alla luceproduce un effetto ancora piugrave grande Ma loscuritagrave egravemaggiormente in grado di suscitare idee sublimi diquanto lo sia la luce Il nostro grande poeta era convintodi questo ed era cosigrave preso da questidea cosigrave completa-mente occupato dal senso della potenza di una oscuritagraveopportunamente usata che nel descrivere la visione del-la Divinitagrave fra quella profusione di magnifiche immagi-ni che la grandezza del suo soggetto lo spinge a prodiga-

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re da ogni lato egli non dimentica affatto loscuritagrave checirconda il piugrave incomprensibile di tutti gli esseri ma

With the majesty of darkness roundCircles his throne36

E ciograve che non egrave men degno di nota egrave che il nostro autoreebbe laccortezza di conservare tale idea anche quandosembrava allontanarsene maggiormente quando descri-ve la luce e la gloria che emanano dalla divina presenzauna luce che per la sua eccessiva intensitagrave si trasformain una specie di oscuritagrave

Dark with excessive light thy skirts oppear37

Qui siamo di fronte a unidea non soltanto in sommogrado poetica bensigrave anche strettamente e filosoficamen-te esatta Lestrema luce col sopraffare gli organi dellavista cancella tutti gli oggetti in modo da rassomigliareesattamente nel suo effetto alloscuritagrave Dopo averguardato per un certo tempo il sole due macchie nerelimpressione che esso lascia sembrano danzare innanziai nostri occhi Cosigrave le due idee piugrave contrarie che si pos-sano immaginare si riconciliano nei loro estremi ed en-trambe nonostante i loro caratteri contrari sono tratte aconcorrere alla produzione del sublime Questo poi nonegrave il solo esempio in cui gli estremi opposti agiscano

36 laquoCon la maestagrave delloscuritagrave circonda tuttintorno il suo tro-noraquo

37 laquoScura per leccessiva luce la tua veste appareraquo

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re da ogni lato egli non dimentica affatto loscuritagrave checirconda il piugrave incomprensibile di tutti gli esseri ma

With the majesty of darkness roundCircles his throne36

E ciograve che non egrave men degno di nota egrave che il nostro autoreebbe laccortezza di conservare tale idea anche quandosembrava allontanarsene maggiormente quando descri-ve la luce e la gloria che emanano dalla divina presenzauna luce che per la sua eccessiva intensitagrave si trasformain una specie di oscuritagrave

Dark with excessive light thy skirts oppear37

Qui siamo di fronte a unidea non soltanto in sommogrado poetica bensigrave anche strettamente e filosoficamen-te esatta Lestrema luce col sopraffare gli organi dellavista cancella tutti gli oggetti in modo da rassomigliareesattamente nel suo effetto alloscuritagrave Dopo averguardato per un certo tempo il sole due macchie nerelimpressione che esso lascia sembrano danzare innanziai nostri occhi Cosigrave le due idee piugrave contrarie che si pos-sano immaginare si riconciliano nei loro estremi ed en-trambe nonostante i loro caratteri contrari sono tratte aconcorrere alla produzione del sublime Questo poi nonegrave il solo esempio in cui gli estremi opposti agiscano

36 laquoCon la maestagrave delloscuritagrave circonda tuttintorno il suo tro-noraquo

37 laquoScura per leccessiva luce la tua veste appareraquo

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egualmente in favore del sublime che ovunque rifuggedalla mediocritagrave

XV ndash LA LUCE NELLA COSTRUZIONE

Poichegrave la distribuzione della luce egrave un elemento im-portante nellarchitettura vale la pena di ricercare inquale misura losservazione fatta precedentemente siaapplicabile alle costruzioni Ritengo che tutti gli edificicalcolati in modo da suscitare lidea del sublime dovreb-bero essere oscuri e tetri e questo per due motivi il pri-mo che egrave risaputo per esperienza come loscuritagrave stessain altre occasioni abbia un maggior effetto sulle passio-ni che non la luce Il secondo egrave che per dare a un ogget-to la facoltagrave di destare la sorpresa dovremmo farlo perquanto ci egrave possibile diverso dagli oggetti con cui comu-nemente siamo a contatto Perciograve quando entrate in unedificio non potete passare in una luce piugrave viva di quel-la che vera allaria aperta lentrare in un edificio di po-chi gradi meno luminoso puograve produrre soltanto un muta-mento insignificante ma per rendere il passaggio im-pressionante dovreste passare dalla luce piugrave intensa aunoscuritagrave tanto grande quanto puograve essere compatibilecon lutilitagrave dellarchitettura Di notte varragrave la regolacontraria ma sempre per lo stesso motivo per cui quan-

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egualmente in favore del sublime che ovunque rifuggedalla mediocritagrave

XV ndash LA LUCE NELLA COSTRUZIONE

Poichegrave la distribuzione della luce egrave un elemento im-portante nellarchitettura vale la pena di ricercare inquale misura losservazione fatta precedentemente siaapplicabile alle costruzioni Ritengo che tutti gli edificicalcolati in modo da suscitare lidea del sublime dovreb-bero essere oscuri e tetri e questo per due motivi il pri-mo che egrave risaputo per esperienza come loscuritagrave stessain altre occasioni abbia un maggior effetto sulle passio-ni che non la luce Il secondo egrave che per dare a un ogget-to la facoltagrave di destare la sorpresa dovremmo farlo perquanto ci egrave possibile diverso dagli oggetti con cui comu-nemente siamo a contatto Perciograve quando entrate in unedificio non potete passare in una luce piugrave viva di quel-la che vera allaria aperta lentrare in un edificio di po-chi gradi meno luminoso puograve produrre soltanto un muta-mento insignificante ma per rendere il passaggio im-pressionante dovreste passare dalla luce piugrave intensa aunoscuritagrave tanto grande quanto puograve essere compatibilecon lutilitagrave dellarchitettura Di notte varragrave la regolacontraria ma sempre per lo stesso motivo per cui quan-

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to piugrave allora una stanza saragrave illuminata tanto maggioresaragrave limpressione che desteragrave

XVI ndash IL COLORE CONSIDERATO COMECAUSA DEL SUBLIME

Riguardo ai colori quelli che sono tenui o vivaci(tranne forse un rosso forte che egrave vivace) sono incapacia produrre immagini grandiose Unimmensa montagnaricoperta di erba di un verde smagliante non egrave nulla sot-to questo riguardo rispetto a una oscura e tetra il cielonuvoloso egrave piugrave grandioso di quello azzurro e la nottepiugrave sublime egrave piugrave solenne del giorno Perciograve nella pittu-ra storica un drappeggio gaio o fastoso non puograve maidare un effetto felice e nelle costruzioni quando si miraal piugrave alto grado di sublime i materiali e gli ornamentinon dovrebbero essere bianchi negrave grigi negrave gialli negrave tur-chini negrave di un rosso pallido negrave violacei negrave a macchiema di colori oscuri e foschi come il nero o il bruno o ilcolor porpora cupo e simili Molte indorature mosaicipitture statue contribuiscono ben poco allidea del subli-me Questa regola non deve essere messa in pratica senon quando si tratti di realizzare un grado uniforme del-la massima sublimitagrave e questo in ogni particolare poi-chegrave si deve osservare che questo tipo tetro di grandiosi-tagrave sebbene sia certamente il piugrave nobile non deve essere

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to piugrave allora una stanza saragrave illuminata tanto maggioresaragrave limpressione che desteragrave

XVI ndash IL COLORE CONSIDERATO COMECAUSA DEL SUBLIME

Riguardo ai colori quelli che sono tenui o vivaci(tranne forse un rosso forte che egrave vivace) sono incapacia produrre immagini grandiose Unimmensa montagnaricoperta di erba di un verde smagliante non egrave nulla sot-to questo riguardo rispetto a una oscura e tetra il cielonuvoloso egrave piugrave grandioso di quello azzurro e la nottepiugrave sublime egrave piugrave solenne del giorno Perciograve nella pittu-ra storica un drappeggio gaio o fastoso non puograve maidare un effetto felice e nelle costruzioni quando si miraal piugrave alto grado di sublime i materiali e gli ornamentinon dovrebbero essere bianchi negrave grigi negrave gialli negrave tur-chini negrave di un rosso pallido negrave violacei negrave a macchiema di colori oscuri e foschi come il nero o il bruno o ilcolor porpora cupo e simili Molte indorature mosaicipitture statue contribuiscono ben poco allidea del subli-me Questa regola non deve essere messa in pratica senon quando si tratti di realizzare un grado uniforme del-la massima sublimitagrave e questo in ogni particolare poi-chegrave si deve osservare che questo tipo tetro di grandiosi-tagrave sebbene sia certamente il piugrave nobile non deve essere

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applicato in tutte le specie di edifici dove pure sia da ri-cercarsi la grandiositagrave in tali casi la sublimitagrave deve es-sere tratta da altre fonti con una certa prudenza perogravecontro tutto ciograve che egrave luminoso e ridente poichegrave nullascema cosigrave totalmente ogni effetto del sublime

XVII ndash IL SUONO E LO STREPITO

Locchio non egrave lunico organo di senso per mezzo delquale si puograve suscitare il sentimento del sublime I suonihanno un grande potere in questa come in molte altrepassioni Non intendo riferirmi alle parole perchegrave le pa-role non colpiscono semplicemente per il loro suonoma con mezzi del tutto diversi Solo un fragore eccessi-vo egrave sufficiente a soggiogare lanima a interrompere lasua azione e a riempirla di terrore Il frastuono di vastecateratte di furiosi temporali del tuono o di colpi di ar-tiglieria suscita nella mente una grande e terribile sensa-zione sebbene non possiamo riscontrare nessuna bellez-za o arte in queste specie di musica Il grido della follaproduce un effetto simile e con la sola forza del suonotanto sgomenta e confonde limmaginazione che inquesto stato dincertezza e di disordine dellanimo il piugraveforte temperamento potragrave a stento evitare di essere tra-volto e di unirsi al comune clamore e alla comune riso-luzione della folla

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applicato in tutte le specie di edifici dove pure sia da ri-cercarsi la grandiositagrave in tali casi la sublimitagrave deve es-sere tratta da altre fonti con una certa prudenza perogravecontro tutto ciograve che egrave luminoso e ridente poichegrave nullascema cosigrave totalmente ogni effetto del sublime

XVII ndash IL SUONO E LO STREPITO

Locchio non egrave lunico organo di senso per mezzo delquale si puograve suscitare il sentimento del sublime I suonihanno un grande potere in questa come in molte altrepassioni Non intendo riferirmi alle parole perchegrave le pa-role non colpiscono semplicemente per il loro suonoma con mezzi del tutto diversi Solo un fragore eccessi-vo egrave sufficiente a soggiogare lanima a interrompere lasua azione e a riempirla di terrore Il frastuono di vastecateratte di furiosi temporali del tuono o di colpi di ar-tiglieria suscita nella mente una grande e terribile sensa-zione sebbene non possiamo riscontrare nessuna bellez-za o arte in queste specie di musica Il grido della follaproduce un effetto simile e con la sola forza del suonotanto sgomenta e confonde limmaginazione che inquesto stato dincertezza e di disordine dellanimo il piugraveforte temperamento potragrave a stento evitare di essere tra-volto e di unirsi al comune clamore e alla comune riso-luzione della folla

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XVIII ndash LA SUBITANEITAgrave

Limprovviso inizio o limprovvisa cessazione di unsuono di una considerevole intensitagrave hanno lo stesso po-tere Lattenzione egrave da questo eccitata e le facoltagrave si ten-dono a loro difesa Tutto ciograve che nella vista o nel suonorende facile il passaggio da un estremo allaltro nonprovoca terrore e per conseguenza non puograve essere moti-vo di grandiositagrave

Di fronte a ogni fatto improvviso o inaspettato siamoinclini ad allarmarci cioegrave abbiamo la percezione di unpericolo e la nostra natura ci spinge a metterci in guar-dia Si puograve osservare che un solo suono di una certa for-za anche se di breve durata qualora venga ripetuto adintervalli produce un grande effetto Poche cose sonopiugrave terribili del suono di un grande orologio quando ilsilenzio della notte impedisce allattenzione di esseresviata Lo stesso si puograve dire di un singolo colpo di tam-buro ripetuto ad intervalli e del successivo sparo di uncannone a distanza Tutti gli effetti citati in questo capi-tolo hanno cause pressa poco simili

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XVIII ndash LA SUBITANEITAgrave

Limprovviso inizio o limprovvisa cessazione di unsuono di una considerevole intensitagrave hanno lo stesso po-tere Lattenzione egrave da questo eccitata e le facoltagrave si ten-dono a loro difesa Tutto ciograve che nella vista o nel suonorende facile il passaggio da un estremo allaltro nonprovoca terrore e per conseguenza non puograve essere moti-vo di grandiositagrave

Di fronte a ogni fatto improvviso o inaspettato siamoinclini ad allarmarci cioegrave abbiamo la percezione di unpericolo e la nostra natura ci spinge a metterci in guar-dia Si puograve osservare che un solo suono di una certa for-za anche se di breve durata qualora venga ripetuto adintervalli produce un grande effetto Poche cose sonopiugrave terribili del suono di un grande orologio quando ilsilenzio della notte impedisce allattenzione di esseresviata Lo stesso si puograve dire di un singolo colpo di tam-buro ripetuto ad intervalli e del successivo sparo di uncannone a distanza Tutti gli effetti citati in questo capi-tolo hanno cause pressa poco simili

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XIX ndash LINTERMITTENZA

Un suono basso tremulo intermittente sebbene sem-bri sotto certi rispetti opposto a quello che abbiamo det-to egrave causa del sublime Vale la pena di esaminare un poquesto caso Il fatto stesso deve essere determinatodallesperienza e dalla riflessione di ogni uomo Ho giagravenotato38 che la notte aumenta la nostra paura forse piugrave diogni altra cosa egrave proprio della natura quando non sap-piamo che cosa puograve accaderci temere il peggio dal chederiva che lincertezza egrave cosigrave terribile che spesso cer-chiamo di sbarazzarcene pur correndo il rischio di unmale Ora alcuni suoni bassi confusi incerti ci lascia-no nella stessa timorosa ansietagrave circa le loro cause chela mancanza di luce o una luce incerta determina ri-guardo agli oggetti che ci circondano

Quale per incertam lunam sub luce malignaest iter in silvis39A faint shadow of uncertain light

Like as a lamp whose life doth fade awayOr as the moon clothed with cloudy nightDoth show to him who walks in fear and great affrigt40

38 Parte Seconda III39 laquoQuale egrave il cammino nel bosco sotto la scarsa luce

dellincerta lunaraquo (Virgilio Eneide VI 270 e sgg)40 laquoUna debole ombra dincerta luce come una lampada la cui

vita langue o come la luna ammantata di nuvole appare a coluiche cammina in preda a paura e grande sgomentoraquo Da una poe-

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XIX ndash LINTERMITTENZA

Un suono basso tremulo intermittente sebbene sem-bri sotto certi rispetti opposto a quello che abbiamo det-to egrave causa del sublime Vale la pena di esaminare un poquesto caso Il fatto stesso deve essere determinatodallesperienza e dalla riflessione di ogni uomo Ho giagravenotato38 che la notte aumenta la nostra paura forse piugrave diogni altra cosa egrave proprio della natura quando non sap-piamo che cosa puograve accaderci temere il peggio dal chederiva che lincertezza egrave cosigrave terribile che spesso cer-chiamo di sbarazzarcene pur correndo il rischio di unmale Ora alcuni suoni bassi confusi incerti ci lascia-no nella stessa timorosa ansietagrave circa le loro cause chela mancanza di luce o una luce incerta determina ri-guardo agli oggetti che ci circondano

Quale per incertam lunam sub luce malignaest iter in silvis39A faint shadow of uncertain light

Like as a lamp whose life doth fade awayOr as the moon clothed with cloudy nightDoth show to him who walks in fear and great affrigt40

38 Parte Seconda III39 laquoQuale egrave il cammino nel bosco sotto la scarsa luce

dellincerta lunaraquo (Virgilio Eneide VI 270 e sgg)40 laquoUna debole ombra dincerta luce come una lampada la cui

vita langue o come la luna ammantata di nuvole appare a coluiche cammina in preda a paura e grande sgomentoraquo Da una poe-

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Ma una luce che ora appare ed ora scompare e cosigrave diseguito e anche piugrave terribile di una totale oscuritagrave ecerti suoni indistinti quando concorrono le condizioninecessarie sono piugrave allarmanti di un silenzio totale

XX ndash GLI URLI DEGLI ANIMALI

I suoni che imitino le voci naturali e inarticolate diuomini o di animali che soffrano o che si trovino in peri-colo sono capaci di suscitare grandi idee a meno che siala ben nota voce di qualche essere che siamo soliti con-siderare con disprezzo Gli urli furiosi di bestie selvaggesono ugualmente in grado di suscitare una sensazionegrande e terribile

Hinc exaudiri gemitus iraeque leonumvincla recusantum et sera sub nocte rudentumsetigerique sues atque in praesepibus ursisaevire et formae magnorum ululare luporum41

Puograve sembrare che queste modulazioni di suono abbia-no una connessione con la natura delle cose che esserappresentano e non siano puramente arbitrarie poichegrave

sia di Edmund Spenser (1552-1599)41 laquoDi qui si potevano udire i gemiti irosi dei leoni che si ri-

bellano alle catene ruggenti nella tarda notte e i setolosi cinghia-li e gli orsi infierire nelle stalle e parvenze di enormi lupi ulula-reraquo (Virgilio Eneide VII 15 e sgg)

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Ma una luce che ora appare ed ora scompare e cosigrave diseguito e anche piugrave terribile di una totale oscuritagrave ecerti suoni indistinti quando concorrono le condizioninecessarie sono piugrave allarmanti di un silenzio totale

XX ndash GLI URLI DEGLI ANIMALI

I suoni che imitino le voci naturali e inarticolate diuomini o di animali che soffrano o che si trovino in peri-colo sono capaci di suscitare grandi idee a meno che siala ben nota voce di qualche essere che siamo soliti con-siderare con disprezzo Gli urli furiosi di bestie selvaggesono ugualmente in grado di suscitare una sensazionegrande e terribile

Hinc exaudiri gemitus iraeque leonumvincla recusantum et sera sub nocte rudentumsetigerique sues atque in praesepibus ursisaevire et formae magnorum ululare luporum41

Puograve sembrare che queste modulazioni di suono abbia-no una connessione con la natura delle cose che esserappresentano e non siano puramente arbitrarie poichegrave

sia di Edmund Spenser (1552-1599)41 laquoDi qui si potevano udire i gemiti irosi dei leoni che si ri-

bellano alle catene ruggenti nella tarda notte e i setolosi cinghia-li e gli orsi infierire nelle stalle e parvenze di enormi lupi ulula-reraquo (Virgilio Eneide VII 15 e sgg)

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gli urli naturali di tutti gli animali anche di quelli chenon conosciamo non mancano mai di farsi capire abba-stanza questo non si puograve dire del linguaggio Le modifi-cazioni di suono che possono produrre il sublime sonoquasi infinite Quelle che ho ricordato sono solo pochiesempi per mostrare su quali principicirc siano tutte costrui-te

XXI ndash LODORATO E IL GUSTOCOSE AMARE E ODORI CATTIVI

Anche gli odori e i sapori sono partecipi dellidea digrandezza ma essa egrave piccola debole nella sua natura elimitata nelle sue azioni Osserverograve soltanto che nessunodore o sapore puograve produrre una sensazione di grandio-sitagrave eccetto un amaro eccessivo e un fetore intollerabileEgrave vero che queste impressioni dellodorato e del gustoquando sono nella loro piena forza e poggiano diretta-mente sui sensi sono soltanto penose e non accompa-gnate da alcuna specie di diletto ma quando sono mo-derate come in una descrizione o in una narrazione di-ventano fonti del sublime tanto genuine quanto ogni al-tra e basate sullo stesso principio di un moderato dolo-re laquoUna coppa di amarezzaraquo laquovuotare lamara tazza deldestinoraquo laquogli amari pomi di Sodomaraquo sono tutte ideeadatte a una descrizione sublime E non egrave certo privo di

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gli urli naturali di tutti gli animali anche di quelli chenon conosciamo non mancano mai di farsi capire abba-stanza questo non si puograve dire del linguaggio Le modifi-cazioni di suono che possono produrre il sublime sonoquasi infinite Quelle che ho ricordato sono solo pochiesempi per mostrare su quali principicirc siano tutte costrui-te

XXI ndash LODORATO E IL GUSTOCOSE AMARE E ODORI CATTIVI

Anche gli odori e i sapori sono partecipi dellidea digrandezza ma essa egrave piccola debole nella sua natura elimitata nelle sue azioni Osserverograve soltanto che nessunodore o sapore puograve produrre una sensazione di grandio-sitagrave eccetto un amaro eccessivo e un fetore intollerabileEgrave vero che queste impressioni dellodorato e del gustoquando sono nella loro piena forza e poggiano diretta-mente sui sensi sono soltanto penose e non accompa-gnate da alcuna specie di diletto ma quando sono mo-derate come in una descrizione o in una narrazione di-ventano fonti del sublime tanto genuine quanto ogni al-tra e basate sullo stesso principio di un moderato dolo-re laquoUna coppa di amarezzaraquo laquovuotare lamara tazza deldestinoraquo laquogli amari pomi di Sodomaraquo sono tutte ideeadatte a una descrizione sublime E non egrave certo privo di

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sublimitagrave questo passo di Virgilio in cui il puzzo del va-pore in Albunea si mescola tanto felicemente insieme alsacro orrore e alloscuritagrave di quella profetica foresta

At rex solicitus monstris oracula Faunifatidici genitoris adit lucosque sub altaconsulit Albunea nemorum quae maxima sacrofonte sonat saevamque exhalat opaca Mephitim42

Nel sesto canto in una bellissima descrizione la per-niciosa esalazione dellAcheronte non egrave trascurata e nonegrave affatto sconveniente alle altre immagini fra le qualiviene inserita

Spelunca alta fuit vastoque immanis hiatuscrupea tuta lacu nigro nemorumque tenebrisquam super haud ullae poterant impune volantestendere iter pennis talis sese halitus atrisfaucibus effundens supera ad convexa ferebat43

Ho aggiunto questi esempi per il fatto che alcuni ami-ci il cui giudizio grandemente apprezzo erano dellopi-nione che se questa sensazione fosse considerata di per

42 laquoMa il re inquieto per i prodigi consulta gli oracoli di Fau-no padre suo e indovino e interroga i boschi sotto la profondaAlbunea che la piugrave grande di quante si trovano in quei boschirisuona duna sacra sorgente ed oscura emana unesalazione mefi-ticaraquo (Virgilio Eneide VII 81 e sgg)

43 laquoVera una profonda spelonca enorme per la vasta aperturarocciosa protetta da una nera laguna e dallombra dei boschi sul-la quale nessun uccello poteva impunemente librarsi a volo sulleali tale era il vapore che diffondendosi dalle cupe aperturesinnalzava fino alle stelleraquo (Virgilio Eneide VI 237 e sgg)

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sublimitagrave questo passo di Virgilio in cui il puzzo del va-pore in Albunea si mescola tanto felicemente insieme alsacro orrore e alloscuritagrave di quella profetica foresta

At rex solicitus monstris oracula Faunifatidici genitoris adit lucosque sub altaconsulit Albunea nemorum quae maxima sacrofonte sonat saevamque exhalat opaca Mephitim42

Nel sesto canto in una bellissima descrizione la per-niciosa esalazione dellAcheronte non egrave trascurata e nonegrave affatto sconveniente alle altre immagini fra le qualiviene inserita

Spelunca alta fuit vastoque immanis hiatuscrupea tuta lacu nigro nemorumque tenebrisquam super haud ullae poterant impune volantestendere iter pennis talis sese halitus atrisfaucibus effundens supera ad convexa ferebat43

Ho aggiunto questi esempi per il fatto che alcuni ami-ci il cui giudizio grandemente apprezzo erano dellopi-nione che se questa sensazione fosse considerata di per

42 laquoMa il re inquieto per i prodigi consulta gli oracoli di Fau-no padre suo e indovino e interroga i boschi sotto la profondaAlbunea che la piugrave grande di quante si trovano in quei boschirisuona duna sacra sorgente ed oscura emana unesalazione mefi-ticaraquo (Virgilio Eneide VII 81 e sgg)

43 laquoVera una profonda spelonca enorme per la vasta aperturarocciosa protetta da una nera laguna e dallombra dei boschi sul-la quale nessun uccello poteva impunemente librarsi a volo sulleali tale era il vapore che diffondendosi dalle cupe aperturesinnalzava fino alle stelleraquo (Virgilio Eneide VI 237 e sgg)

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segrave sarebbe soggetta a prima vista a cadere nel burlescoe nel ridicolo ma questo ritengo deriverebbe principal-mente dal fatto di considerare lamarezza e il cattivoodore uniti a idee spregevoli e meschine alle quali biso-gna convenire che sono spesso unite tale unione degra-da il sublime sia in questo come in ogni altro esempioMa per verificare la sublimitagrave di unimmagine non biso-gna osservare se diventi meschina quando egrave associatacon idee meschine bensigrave se quando egrave unita a immaginidi conveniente grandezza lintera composizione si reg-ga dignitosamente Le cose che sono terribili sono sem-pre grandiose ma quando le cose posseggono qualitagravespiacevoli o tali da costituire un certo pericolo un peri-colo perograve facilmente superabile sono semplicementeodiose come i rospi e i ragni

XXII ndash LA SENSIBILITAgrave ndash IL DOLORE

Della sensibilitagrave poco piugrave si puograve dire se non chelidea del dolore fisico in tutti gli aspetti e i gradi dellafatica del dolore dellangoscia del tormento egrave causa disublime e nullaltro in questo senso puograve produrlo Nonoccorre dare qui un altro nuovo esempio poichegrave quellidati nei primi capitoli illustrano abbondantementeunosservazione che in realtagrave per essere fatta da ciascu-no ha bisogno soltanto che si presti attenzione alla natu-

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segrave sarebbe soggetta a prima vista a cadere nel burlescoe nel ridicolo ma questo ritengo deriverebbe principal-mente dal fatto di considerare lamarezza e il cattivoodore uniti a idee spregevoli e meschine alle quali biso-gna convenire che sono spesso unite tale unione degra-da il sublime sia in questo come in ogni altro esempioMa per verificare la sublimitagrave di unimmagine non biso-gna osservare se diventi meschina quando egrave associatacon idee meschine bensigrave se quando egrave unita a immaginidi conveniente grandezza lintera composizione si reg-ga dignitosamente Le cose che sono terribili sono sem-pre grandiose ma quando le cose posseggono qualitagravespiacevoli o tali da costituire un certo pericolo un peri-colo perograve facilmente superabile sono semplicementeodiose come i rospi e i ragni

XXII ndash LA SENSIBILITAgrave ndash IL DOLORE

Della sensibilitagrave poco piugrave si puograve dire se non chelidea del dolore fisico in tutti gli aspetti e i gradi dellafatica del dolore dellangoscia del tormento egrave causa disublime e nullaltro in questo senso puograve produrlo Nonoccorre dare qui un altro nuovo esempio poichegrave quellidati nei primi capitoli illustrano abbondantementeunosservazione che in realtagrave per essere fatta da ciascu-no ha bisogno soltanto che si presti attenzione alla natu-

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ra Dopo aver cosigrave percorso le cause del sublime con ri-ferimento a tutti i sensi la mia prima osservazione (ca-pitolo VIII) saragrave riconosciuta avvicinarsi molto alla ve-ritagrave cioegrave che il sublime egrave unidea riguardante la preser-vazione di se stessi che egrave quindi una di quelle che cicommuovono maggiormente che la sua piugrave forte emo-zione egrave unemozione di angoscia e che non contiene al-cun piacere44 derivato da una causa positiva Infinitiesempi oltre a quelli menzionati possono essere addottia sostenere questa veritagrave e forse molte utili conseguen-ze possono essere tratte da essi

Sed fugit interea fugit irrevocabile tempussingola dum capti circumvectamur amore45

44 Parte Prima VI45 laquoMa frattanto il tempo fugge fugge irrevocabilmente men-

tre presi dallamore noi ci aggiriamo per ciascun particolareraquo(Virgilio Georgiche III 284 e sgg)

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ra Dopo aver cosigrave percorso le cause del sublime con ri-ferimento a tutti i sensi la mia prima osservazione (ca-pitolo VIII) saragrave riconosciuta avvicinarsi molto alla ve-ritagrave cioegrave che il sublime egrave unidea riguardante la preser-vazione di se stessi che egrave quindi una di quelle che cicommuovono maggiormente che la sua piugrave forte emo-zione egrave unemozione di angoscia e che non contiene al-cun piacere44 derivato da una causa positiva Infinitiesempi oltre a quelli menzionati possono essere addottia sostenere questa veritagrave e forse molte utili conseguen-ze possono essere tratte da essi

Sed fugit interea fugit irrevocabile tempussingola dum capti circumvectamur amore45

44 Parte Prima VI45 laquoMa frattanto il tempo fugge fugge irrevocabilmente men-

tre presi dallamore noi ci aggiriamo per ciascun particolareraquo(Virgilio Georgiche III 284 e sgg)

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PARTE TERZA

I ndash LA BELLEZZA

Egrave mia intenzione considerare la bellezza distinta dalsublime ed esaminare nel corso della ricerca quale con-nessione abbia con esso Ma prima di ciograve dobbiamo fareuna breve rassegna delle opinioni comuni riguardo aquesta qualitagrave opinioni che penso possano difficilmenteessere ridotte a principicirc fissi poichegrave gli uomini sonoabituati a parlare della bellezza in un modo figuratocioegrave in un modo estremamente incerto e indeterminatoPer bellezza intendo quella qualitagrave o quelle qualitagrave deicorpi per cui essi destano amore o qualche passione si-mile ad esso Limito questa definizione alle qualitagrave pu-ramente sensibili delle cose allo scopo di conservare lamassima semplicitagrave in un soggetto che puograve sempre di-

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PARTE TERZA

I ndash LA BELLEZZA

Egrave mia intenzione considerare la bellezza distinta dalsublime ed esaminare nel corso della ricerca quale con-nessione abbia con esso Ma prima di ciograve dobbiamo fareuna breve rassegna delle opinioni comuni riguardo aquesta qualitagrave opinioni che penso possano difficilmenteessere ridotte a principicirc fissi poichegrave gli uomini sonoabituati a parlare della bellezza in un modo figuratocioegrave in un modo estremamente incerto e indeterminatoPer bellezza intendo quella qualitagrave o quelle qualitagrave deicorpi per cui essi destano amore o qualche passione si-mile ad esso Limito questa definizione alle qualitagrave pu-ramente sensibili delle cose allo scopo di conservare lamassima semplicitagrave in un soggetto che puograve sempre di-

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strarci ogniqualvolta prendiamo in esame quelle variecause di simpatia che ci legano ad alcune persone ocose in base a considerazioni secondarie e non per laforza diretta che esse esercitano in quanto sono viste

Parimenti distinguo lamore col quale intendo quellasoddisfazione che deriva allanimo dal contemplarequalcosa di bello di qualsiasi natura esso sia dal desi-derio o dalla lussuria la quale egrave unattivitagrave dello spiritoche ci spinge al possesso di certi oggetti che non ci col-piscono perchegrave sono belli ma con mezzi del tutto diver-si Avremo un forte desiderio per una donna di scarsabellezza mentre una grandissima bellezza sia negli uo-mini sia in altri animali sebbene generi amore non su-scita affatto alcun desiderio Il che mostra che la bellez-za e la passione causata dalla bellezza che chiamo amo-re egrave diversa dal desiderio sebbene il desiderio possatalvolta operare accanto ad essa Ma egrave a questultimo chedobbiamo attribuire quelle violente e tempestose passio-ni e le conseguenti emozioni del corpo che accompagna-no quello che egrave chiamato amore nel suo significato co-mune e non per gli effetti della bellezza puramentecome tale

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strarci ogniqualvolta prendiamo in esame quelle variecause di simpatia che ci legano ad alcune persone ocose in base a considerazioni secondarie e non per laforza diretta che esse esercitano in quanto sono viste

Parimenti distinguo lamore col quale intendo quellasoddisfazione che deriva allanimo dal contemplarequalcosa di bello di qualsiasi natura esso sia dal desi-derio o dalla lussuria la quale egrave unattivitagrave dello spiritoche ci spinge al possesso di certi oggetti che non ci col-piscono perchegrave sono belli ma con mezzi del tutto diver-si Avremo un forte desiderio per una donna di scarsabellezza mentre una grandissima bellezza sia negli uo-mini sia in altri animali sebbene generi amore non su-scita affatto alcun desiderio Il che mostra che la bellez-za e la passione causata dalla bellezza che chiamo amo-re egrave diversa dal desiderio sebbene il desiderio possatalvolta operare accanto ad essa Ma egrave a questultimo chedobbiamo attribuire quelle violente e tempestose passio-ni e le conseguenti emozioni del corpo che accompagna-no quello che egrave chiamato amore nel suo significato co-mune e non per gli effetti della bellezza puramentecome tale

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II ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSADELLA BELLEZZA NEI VEGETALI

Si egrave detto generalmente che la bellezza consiste incerte proporzioni di parti Nel trattare largomento hogrande ragione di dubitare che la bellezza sia unideache appartiene alla proporzione La proporzione si rife-risce quasi completamente alla convenienza come ogniidea di ordine sembra fare e deve essere perciograve conside-rata come una creatura dellintelletto piugrave che come laprincipale causa agente sui sensi e sullimmaginazioneNon egrave in seguito a una profonda attenzione e a una lun-ga ricerca che riscontriamo la bellezza di un oggetto labellezza non ha bisogno dellausilio della nostra ragioneanche la volontagrave egrave estranea la visione della bellezza ge-nera un certo grado di amore in noi cosigrave come lapplica-zione del ghiaccio o del fuoco produce le idee di freddoo di caldo Per concludere ora in forma soddisfacentesarebbe bene esaminare che cosegrave la proporzione giac-chegrave parecchi che fanno uso di questa parola non sempresembra comprendano molto chiaramente il valore deltermine negrave abbiano idee molto chiare a questo riguardoProporzione egrave la misura di una quantitagrave relativa Dalmomento che tutta la quantitagrave egrave divisibile egrave evidenteche ogni parte distinta nella quale ogni quantitagrave egrave divi-sa deve avere una relazione con le altre parti e con iltutto Queste relazioni dagravenno origine allidea di propor-zione Esse si scoprono con la misurazione e costitui-

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II ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSADELLA BELLEZZA NEI VEGETALI

Si egrave detto generalmente che la bellezza consiste incerte proporzioni di parti Nel trattare largomento hogrande ragione di dubitare che la bellezza sia unideache appartiene alla proporzione La proporzione si rife-risce quasi completamente alla convenienza come ogniidea di ordine sembra fare e deve essere perciograve conside-rata come una creatura dellintelletto piugrave che come laprincipale causa agente sui sensi e sullimmaginazioneNon egrave in seguito a una profonda attenzione e a una lun-ga ricerca che riscontriamo la bellezza di un oggetto labellezza non ha bisogno dellausilio della nostra ragioneanche la volontagrave egrave estranea la visione della bellezza ge-nera un certo grado di amore in noi cosigrave come lapplica-zione del ghiaccio o del fuoco produce le idee di freddoo di caldo Per concludere ora in forma soddisfacentesarebbe bene esaminare che cosegrave la proporzione giac-chegrave parecchi che fanno uso di questa parola non sempresembra comprendano molto chiaramente il valore deltermine negrave abbiano idee molto chiare a questo riguardoProporzione egrave la misura di una quantitagrave relativa Dalmomento che tutta la quantitagrave egrave divisibile egrave evidenteche ogni parte distinta nella quale ogni quantitagrave egrave divi-sa deve avere una relazione con le altre parti e con iltutto Queste relazioni dagravenno origine allidea di propor-zione Esse si scoprono con la misurazione e costitui-

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scono loggetto della ricerca matematica Ma che unaparte di una determinata quantitagrave sia un quarto unquinto un sesto o una metagrave del tutto o che sia lungaquanto unaltra o il doppio o solo una metagrave egrave una que-stione che non interessa per nulla la mente la quale simantiene neutrale ed egrave da questa assoluta indifferenza etranquillitagrave della mente che le speculazioni matematichetraggono alcuni dei loro piugrave considerevoli vantaggipoichegrave non vegrave nulla che interessi limmaginazione e ilgiudizio diventa libero e imparziale nellesaminare laquestione Ogni proporzione ogni disposizione di quan-titagrave egrave per lintelletto uguale poichegrave la stessa veritagrave essotrae da tutte dalla piugrave grande e dalla piugrave piccoladalleguale e dalla disuguale Ma sicuramente la bellezzanon egrave unidea che riguarda la misurazione e non ha nul-la a che fare col calcolo e con la geometria Se lavessepotremmo allora fissare alcune misure definite che po-tremmo dimostrare belle sia considerate in se stesse siain relazione con le altre e riguardo a quegli oggetti na-turali per la cui bellezza non abbiamo altra prova tranneil senso potremmo ricorrere a questo felice modello econfermare la voce delle nostre passioni col giudiziodella ragione Ma dal momento che non abbiamo taleausilio vediamo se la proporzione puograve in un certo sen-so essere considerata come la causa della bellezzacome egrave stato affermato cosigrave generalmente da alcuni contanta sicurezza Se la proporzione egrave uno degli elementicostitutivi della bellezza essa deve trarla o da certe na-turali proprietagrave inerenti a certe misure che operano

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scono loggetto della ricerca matematica Ma che unaparte di una determinata quantitagrave sia un quarto unquinto un sesto o una metagrave del tutto o che sia lungaquanto unaltra o il doppio o solo una metagrave egrave una que-stione che non interessa per nulla la mente la quale simantiene neutrale ed egrave da questa assoluta indifferenza etranquillitagrave della mente che le speculazioni matematichetraggono alcuni dei loro piugrave considerevoli vantaggipoichegrave non vegrave nulla che interessi limmaginazione e ilgiudizio diventa libero e imparziale nellesaminare laquestione Ogni proporzione ogni disposizione di quan-titagrave egrave per lintelletto uguale poichegrave la stessa veritagrave essotrae da tutte dalla piugrave grande e dalla piugrave piccoladalleguale e dalla disuguale Ma sicuramente la bellezzanon egrave unidea che riguarda la misurazione e non ha nul-la a che fare col calcolo e con la geometria Se lavessepotremmo allora fissare alcune misure definite che po-tremmo dimostrare belle sia considerate in se stesse siain relazione con le altre e riguardo a quegli oggetti na-turali per la cui bellezza non abbiamo altra prova tranneil senso potremmo ricorrere a questo felice modello econfermare la voce delle nostre passioni col giudiziodella ragione Ma dal momento che non abbiamo taleausilio vediamo se la proporzione puograve in un certo sen-so essere considerata come la causa della bellezzacome egrave stato affermato cosigrave generalmente da alcuni contanta sicurezza Se la proporzione egrave uno degli elementicostitutivi della bellezza essa deve trarla o da certe na-turali proprietagrave inerenti a certe misure che operano

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meccanicamente o dalla forza dellabitudine o dalla ca-pacitagrave che certe misure posseggono di rispondere a par-ticolari fini di convenienza Il nostro compito perciograve egrave diricercare se le parti di quegli oggetti che sono giudicatibelli nel regno vegetale o in quello animale siano co-stantemente formate secondo determinate misure cosigraveda persuaderci che la loro bellezza risulta da quelle mi-sure in base al principio di una causa naturale e mecca-nica o dallabitudine o in fine dal loro essere adatti adeterminati scopi

Intendo esaminare la questione punto per punto pro-cedendo per ordine Ma prima di proseguire spero nonmi si accusi se cercherograve di fissare le regole che mi gui-dano in questa ricerca e che mi hanno trattenutodallandare fuori di strada 1deg) Se due corpi produconolo stesso effetto o un effetto simile sulla mente e se ana-lizzandoli si trova che essi si accordano in alcune delleloro proprietagrave e differiscono in altre leffetto comunedeve essere attribuito alle proprietagrave riguardo alle quali siaccordano e non a quelle per cui differiscono 2deg) Nonspiegare leffetto di un oggetto naturale dalleffetto di unoggetto artificiale 3deg) Non spiegare leffetto di un og-getto naturale in base a una nostra concezione della suautilitagrave se si puograve assegnargli una causa naturale 4deg) Nonammettere una determinata quantitagrave o una relazione diquantitagrave come causa di un dato effetto se leffetto egrave pro-dotto da misure e da relazioni differenti e opposte o sequeste misure e relazioni possono esistere e tuttavialeffetto puograve non prodursi Queste sono le regole fonda-

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meccanicamente o dalla forza dellabitudine o dalla ca-pacitagrave che certe misure posseggono di rispondere a par-ticolari fini di convenienza Il nostro compito perciograve egrave diricercare se le parti di quegli oggetti che sono giudicatibelli nel regno vegetale o in quello animale siano co-stantemente formate secondo determinate misure cosigraveda persuaderci che la loro bellezza risulta da quelle mi-sure in base al principio di una causa naturale e mecca-nica o dallabitudine o in fine dal loro essere adatti adeterminati scopi

Intendo esaminare la questione punto per punto pro-cedendo per ordine Ma prima di proseguire spero nonmi si accusi se cercherograve di fissare le regole che mi gui-dano in questa ricerca e che mi hanno trattenutodallandare fuori di strada 1deg) Se due corpi produconolo stesso effetto o un effetto simile sulla mente e se ana-lizzandoli si trova che essi si accordano in alcune delleloro proprietagrave e differiscono in altre leffetto comunedeve essere attribuito alle proprietagrave riguardo alle quali siaccordano e non a quelle per cui differiscono 2deg) Nonspiegare leffetto di un oggetto naturale dalleffetto di unoggetto artificiale 3deg) Non spiegare leffetto di un og-getto naturale in base a una nostra concezione della suautilitagrave se si puograve assegnargli una causa naturale 4deg) Nonammettere una determinata quantitagrave o una relazione diquantitagrave come causa di un dato effetto se leffetto egrave pro-dotto da misure e da relazioni differenti e opposte o sequeste misure e relazioni possono esistere e tuttavialeffetto puograve non prodursi Queste sono le regole fonda-

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mentali a cui mi sono attenuto mentre esaminavo il po-tere della proporzione considerata come causa naturalee se il lettore le ritiene giuste io gli chiedo che le tengapresenti attraverso la seguente dissertazione mentre cer-chiamo in primo luogo in quali cose troviamo questaqualitagrave di bellezza poi che veda se in esse possiamotrovare proporzioni fisse tali da convincerci che la no-stra idea di bellezza risulta da esse Considereremo que-sto piacevole potere nel suo modo di manifestarsi neivegetali negli animali inferiori e nelluomo Se osser-viamo il mondo dei vegetali non vi troviamo nulla dipiugrave bello dei fiori ma i fiori hanno forme diversissime edisposizioni dogni genere sono foggiati e modellati inuninfinita varietagrave di forme e da queste forme i botanicihanno dato loro i nomi che sono quasi altrettanto variQuale proporzione scopriamo fra i gambi e i petali deifiori o fra i petali e i pistilli Come puograve lesile stelo del-la rosa accordarsi con il capo voluminoso sotto cui sicurva Ma la rosa egrave un bel fiore e possiamo dire forseche essa non debba gran parte della sua bellezza proprioa questa sproporzione La rosa egrave un fiore grande eppurecresce su un piccolo arboscello il fiore del melo egrave moltopiccolo eppure cresce su un albero grande Tuttaviatanto i boccioli della rosa che quelli del melo sono bellie le piante che li producono sono rivestite di grazia no-nostante queste sproporzioni Che cosa puograve esservi dipiugrave bello per unanime consenso di un albero di arancioche fiorisce contemporaneamente con foglie boccioli efrutti Ma egrave vano il ricercare qui una proporzione fra

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mentali a cui mi sono attenuto mentre esaminavo il po-tere della proporzione considerata come causa naturalee se il lettore le ritiene giuste io gli chiedo che le tengapresenti attraverso la seguente dissertazione mentre cer-chiamo in primo luogo in quali cose troviamo questaqualitagrave di bellezza poi che veda se in esse possiamotrovare proporzioni fisse tali da convincerci che la no-stra idea di bellezza risulta da esse Considereremo que-sto piacevole potere nel suo modo di manifestarsi neivegetali negli animali inferiori e nelluomo Se osser-viamo il mondo dei vegetali non vi troviamo nulla dipiugrave bello dei fiori ma i fiori hanno forme diversissime edisposizioni dogni genere sono foggiati e modellati inuninfinita varietagrave di forme e da queste forme i botanicihanno dato loro i nomi che sono quasi altrettanto variQuale proporzione scopriamo fra i gambi e i petali deifiori o fra i petali e i pistilli Come puograve lesile stelo del-la rosa accordarsi con il capo voluminoso sotto cui sicurva Ma la rosa egrave un bel fiore e possiamo dire forseche essa non debba gran parte della sua bellezza proprioa questa sproporzione La rosa egrave un fiore grande eppurecresce su un piccolo arboscello il fiore del melo egrave moltopiccolo eppure cresce su un albero grande Tuttaviatanto i boccioli della rosa che quelli del melo sono bellie le piante che li producono sono rivestite di grazia no-nostante queste sproporzioni Che cosa puograve esservi dipiugrave bello per unanime consenso di un albero di arancioche fiorisce contemporaneamente con foglie boccioli efrutti Ma egrave vano il ricercare qui una proporzione fra

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laltezza la ampiezza o qualche altro elemento riguar-dante le dimensioni del tutto o riguardante le relazionidelle singole parti fra loro Ammetto che possiamo os-servare in molti fiori una forma regolare e una disposi-zione metodica dei petali La rosa egrave appunto tale per laforma e per la disposizione dei petali ma se la guardia-mo di sbieco quando questa forma egrave in gran parte per-duta e lordine dei petali confuso tuttavia mantiene lasua bellezza la rosa egrave anche piugrave bella prima di esserecompletamente fiorita e il bocciolo prima di aver rag-giunto la forma perfetta e questo non egrave il solo esempioin cui il metodo e lesattezza che sono lanima della pro-porzione sono piugrave dannose che utili alla causa della bel-lezza

III ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSADELLA BELLEZZA NEGLI ANIMALI

Che la proporzione contribuisca solo in piccola partealla formazione della bellezza egrave altrettanto evidente fragli animali Qui la piugrave grande varietagrave nelle forme e nelladisposizione delle parti suscita facilmente in noi questaidea Il cigno riconosciuto un belluccello ha un collopiugrave lungo del resto del corpo e una coda cortissima egraveforse questa una bella proporzione Dobbiamo ammet-tere che lo sia Ma che cosa diremo allora del pavone

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laltezza la ampiezza o qualche altro elemento riguar-dante le dimensioni del tutto o riguardante le relazionidelle singole parti fra loro Ammetto che possiamo os-servare in molti fiori una forma regolare e una disposi-zione metodica dei petali La rosa egrave appunto tale per laforma e per la disposizione dei petali ma se la guardia-mo di sbieco quando questa forma egrave in gran parte per-duta e lordine dei petali confuso tuttavia mantiene lasua bellezza la rosa egrave anche piugrave bella prima di esserecompletamente fiorita e il bocciolo prima di aver rag-giunto la forma perfetta e questo non egrave il solo esempioin cui il metodo e lesattezza che sono lanima della pro-porzione sono piugrave dannose che utili alla causa della bel-lezza

III ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSADELLA BELLEZZA NEGLI ANIMALI

Che la proporzione contribuisca solo in piccola partealla formazione della bellezza egrave altrettanto evidente fragli animali Qui la piugrave grande varietagrave nelle forme e nelladisposizione delle parti suscita facilmente in noi questaidea Il cigno riconosciuto un belluccello ha un collopiugrave lungo del resto del corpo e una coda cortissima egraveforse questa una bella proporzione Dobbiamo ammet-tere che lo sia Ma che cosa diremo allora del pavone

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che ha al confronto un collo corto e una coda piugrave lungadel collo e di tutto il resto del corpo Quanti uccelli visono che variano infinitamente da questi due tipi e daogni altro tipo che possiamo fissare con proporzioni di-verse e spesso direttamente contrarie luna allaltra Etuttavia molti di questi uccelli sono bellissimi anchequando considerandoli non troviamo niente in nessunaparte che possa indurci a priori a dire che cosa gli altridovrebbero essere negrave invero a congetturare intorno adessi alcuna cosa di cui lesperienza non intervenga in se-guito a mostrare le contraddizioni e gli errori E riguar-do ai colori degli uccelli o dei fiori poichegrave vi egrave qualcosadi simile nella colorazione di entrambi sia che venganoconsiderati nella superficie che occupano o nella grada-zione delle tinte non vegrave alcuna regola di proporzione daosservare Alcuni sono di un solo colore altri hanno tut-ti i colori delliride alcuni sono di colori semplici altricomposti in breve un attento osservatore puograve subitoconcludere che nel loro colore la proporzione egrave tantoscarsa quanto nelle loro forme Rivolgetevi poi alle be-stie esaminate la testa di un bellissimo cavallo trovatequale egrave la proporzione che la lega al corpo e alle mem-bra e quali relazioni queste abbiamo luna con laltra edopo aver fissato queste proporzioni come tipo di bel-lezza prendete un cane o un gatto o un altro animaleed esaminate fin dove siano valide le stesse proporzionifra la testa e il collo e fra questi e il corpo Ritengo dipoter con certezza affermare che esse differiscono inogni specie tuttavia che vi sono in moltissime specie in-

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che ha al confronto un collo corto e una coda piugrave lungadel collo e di tutto il resto del corpo Quanti uccelli visono che variano infinitamente da questi due tipi e daogni altro tipo che possiamo fissare con proporzioni di-verse e spesso direttamente contrarie luna allaltra Etuttavia molti di questi uccelli sono bellissimi anchequando considerandoli non troviamo niente in nessunaparte che possa indurci a priori a dire che cosa gli altridovrebbero essere negrave invero a congetturare intorno adessi alcuna cosa di cui lesperienza non intervenga in se-guito a mostrare le contraddizioni e gli errori E riguar-do ai colori degli uccelli o dei fiori poichegrave vi egrave qualcosadi simile nella colorazione di entrambi sia che venganoconsiderati nella superficie che occupano o nella grada-zione delle tinte non vegrave alcuna regola di proporzione daosservare Alcuni sono di un solo colore altri hanno tut-ti i colori delliride alcuni sono di colori semplici altricomposti in breve un attento osservatore puograve subitoconcludere che nel loro colore la proporzione egrave tantoscarsa quanto nelle loro forme Rivolgetevi poi alle be-stie esaminate la testa di un bellissimo cavallo trovatequale egrave la proporzione che la lega al corpo e alle mem-bra e quali relazioni queste abbiamo luna con laltra edopo aver fissato queste proporzioni come tipo di bel-lezza prendete un cane o un gatto o un altro animaleed esaminate fin dove siano valide le stesse proporzionifra la testa e il collo e fra questi e il corpo Ritengo dipoter con certezza affermare che esse differiscono inogni specie tuttavia che vi sono in moltissime specie in-

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dividui tanto diversi e che posseggono una bellezzamolto notevole Ora se si ammette che forme e disposi-zioni molto differenti ed anche contrarie siano compati-bili con la bellezza si giunge credo ad ammettere chenon egrave necessario che la produca alcuna misura operantein base a un principio naturale almeno per quanto ri-guarda la specie degli animali

IV ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSADELLA BELLEZZA NELLA SPECIE UMANA

Vi sono alcune parti del corpo umano che come siosserva hanno determinate proporzioni fra loro ma pri-ma che possa essere provato che in esse si trovi la causaefficiente della bellezza si deve dimostrare che ogniqualvolta esse vengono riscontrate la persona alla qualeappartengono egrave bella intendo bella nelleffetto prodottoalla vista o di un membro considerato distintamente odi tutto il complesso del corpo Si deve ugualmente di-mostrare che queste parti stanno in tale relazione fraloro che si puograve facilmente fare il confronto fra esse eche limpressione della mente deve naturalmente risulta-re dal confronto stesso Da parte mia ho spesso esamina-to con grande cura molte di queste proporzioni e ho tro-vato che esse erano molto affini o del tutto simili inmolti soggetti non solo assai differenti luno dallaltro

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dividui tanto diversi e che posseggono una bellezzamolto notevole Ora se si ammette che forme e disposi-zioni molto differenti ed anche contrarie siano compati-bili con la bellezza si giunge credo ad ammettere chenon egrave necessario che la produca alcuna misura operantein base a un principio naturale almeno per quanto ri-guarda la specie degli animali

IV ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSADELLA BELLEZZA NELLA SPECIE UMANA

Vi sono alcune parti del corpo umano che come siosserva hanno determinate proporzioni fra loro ma pri-ma che possa essere provato che in esse si trovi la causaefficiente della bellezza si deve dimostrare che ogniqualvolta esse vengono riscontrate la persona alla qualeappartengono egrave bella intendo bella nelleffetto prodottoalla vista o di un membro considerato distintamente odi tutto il complesso del corpo Si deve ugualmente di-mostrare che queste parti stanno in tale relazione fraloro che si puograve facilmente fare il confronto fra esse eche limpressione della mente deve naturalmente risulta-re dal confronto stesso Da parte mia ho spesso esamina-to con grande cura molte di queste proporzioni e ho tro-vato che esse erano molto affini o del tutto simili inmolti soggetti non solo assai differenti luno dallaltro

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ma tali che mentre luno era bellissimo laltro era benlungi dallessere bello Riguardo alle parti che si trovanocosigrave proporzionate esse sono spesso tanto lontane lunadallaltra sia per la posizione che per la loro natura e perla loro funzione che non posso comprendere come esseammettano alcun confronto negrave di conseguenza comepossa risultare da esse un effetto dovuto alla proporzio-ne Il collo si dice nei corpi belli dovrebbe avere lastessa misura del polpaccio della gamba dovrebbe an-che essere il doppio della circonferenza del polso Unainfinitagrave di osservazioni di questo genere si possono tro-vare negli scritti e nei discorsi di molti Ma quale rela-zione ha il polpaccio con il collo o una di queste particon il polso Queste proporzioni certamente si devonoriscontrare nei corpi belli Esse si riscontrano con altret-tanta certezza nei corpi brutti come troveragrave chi si dia lapena di indagarlo Anzi so che esse possono anche nonessere affatto perfette in corpi bellissimi Potete ben as-segnare le proporzioni che volete ad ogni parte del cor-po umano e vi assicuro che un pittore potragrave osservarletutte scrupolosamente e nonostante ciograve riprodurre sevuole una bruttissima figura Lo stesso pittore modifi-cheragrave considerevolmente queste proporzioni e potragraveprodurre una figura bellissima

Invero si puograve notare nei capolavori della statuaria an-tica e moderna che parecchi di essi differiscono moltis-simo dalle proporzioni di altre opere in parti molto evi-denti e importanti e che differiscono non meno dalleproporzioni che si riscontrano in uomini viventi di for-

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ma tali che mentre luno era bellissimo laltro era benlungi dallessere bello Riguardo alle parti che si trovanocosigrave proporzionate esse sono spesso tanto lontane lunadallaltra sia per la posizione che per la loro natura e perla loro funzione che non posso comprendere come esseammettano alcun confronto negrave di conseguenza comepossa risultare da esse un effetto dovuto alla proporzio-ne Il collo si dice nei corpi belli dovrebbe avere lastessa misura del polpaccio della gamba dovrebbe an-che essere il doppio della circonferenza del polso Unainfinitagrave di osservazioni di questo genere si possono tro-vare negli scritti e nei discorsi di molti Ma quale rela-zione ha il polpaccio con il collo o una di queste particon il polso Queste proporzioni certamente si devonoriscontrare nei corpi belli Esse si riscontrano con altret-tanta certezza nei corpi brutti come troveragrave chi si dia lapena di indagarlo Anzi so che esse possono anche nonessere affatto perfette in corpi bellissimi Potete ben as-segnare le proporzioni che volete ad ogni parte del cor-po umano e vi assicuro che un pittore potragrave osservarletutte scrupolosamente e nonostante ciograve riprodurre sevuole una bruttissima figura Lo stesso pittore modifi-cheragrave considerevolmente queste proporzioni e potragraveprodurre una figura bellissima

Invero si puograve notare nei capolavori della statuaria an-tica e moderna che parecchi di essi differiscono moltis-simo dalle proporzioni di altre opere in parti molto evi-denti e importanti e che differiscono non meno dalleproporzioni che si riscontrano in uomini viventi di for-

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me estremamente belle e attraenti E dopo tutto comepossono i sostenitori della bellezza proporzionale esseredaccordo circa le proporzioni del corpo umano Alcunisostengono che esso deve essere sette volte la lunghezzadel capo altri otto e altri ancora persino dieci una taledifferenza in cosigrave piccolo numero di suddivisioni Altriusano metodi diversi per valutare le proporzioni e tutticon esito uguale Ma queste proporzioni sono proprio lestesse in tutti gli uomini belli E sono affatto uguali leproporzioni riscontrate nelle donne belle Nessuno puograveaffermarlo eppure entrambi i sessi sono indubbiamentecapaci di bellezza e la donna soprattutto la quale supe-rioritagrave ritengo si possa difficilmente attribuire a unamaggior perfezione di proporzioni nel bel sesso Fer-miamoci un momento su questo punto e consideriamoquale differenza vi sia fra le misure medie in molte partisimili del corpo nei due sessi di questa singola razza Sevoi assegnate determinate proporzioni alle membra diun uomo e se limitate la bellezza umana a queste pro-porzioni quando trovate una donna che differisce daesso e nella forma e nella misura di quasi ogni parte do-vete concludere che essa non egrave bella nonostante la sug-gestione della vostra immaginazione o per seguirelimpulso dellimmaginazione stessa dovete rinunciarealle vostre regole mettere da parte bilancia e compassoe cercare qualche altra causa di bellezza

Poichegrave se la bellezza egrave dovuta a misure fisse che ope-rano in base a un principio di natura come potrebbe av-venire che parti simili con diverse misure di proporzio-

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me estremamente belle e attraenti E dopo tutto comepossono i sostenitori della bellezza proporzionale esseredaccordo circa le proporzioni del corpo umano Alcunisostengono che esso deve essere sette volte la lunghezzadel capo altri otto e altri ancora persino dieci una taledifferenza in cosigrave piccolo numero di suddivisioni Altriusano metodi diversi per valutare le proporzioni e tutticon esito uguale Ma queste proporzioni sono proprio lestesse in tutti gli uomini belli E sono affatto uguali leproporzioni riscontrate nelle donne belle Nessuno puograveaffermarlo eppure entrambi i sessi sono indubbiamentecapaci di bellezza e la donna soprattutto la quale supe-rioritagrave ritengo si possa difficilmente attribuire a unamaggior perfezione di proporzioni nel bel sesso Fer-miamoci un momento su questo punto e consideriamoquale differenza vi sia fra le misure medie in molte partisimili del corpo nei due sessi di questa singola razza Sevoi assegnate determinate proporzioni alle membra diun uomo e se limitate la bellezza umana a queste pro-porzioni quando trovate una donna che differisce daesso e nella forma e nella misura di quasi ogni parte do-vete concludere che essa non egrave bella nonostante la sug-gestione della vostra immaginazione o per seguirelimpulso dellimmaginazione stessa dovete rinunciarealle vostre regole mettere da parte bilancia e compassoe cercare qualche altra causa di bellezza

Poichegrave se la bellezza egrave dovuta a misure fisse che ope-rano in base a un principio di natura come potrebbe av-venire che parti simili con diverse misure di proporzio-

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ne vengano giudicate belle e questo nella stessa razzaMa per spiegare piugrave chiaramente il nostro punto di vistaegrave bene osservare che quasi tutti gli animali hanno partidi identica natura e destinate agli stessi scopi il capo ilcollo il tronco i piedi gli occhi le orecchie il naso labocca tuttavia la Provvidenza per sovvenire nel miglio-re dei modi ai loro diversi bisogni e per manifestare laricchezza della sua sapienza e della sua bontagrave nella crea-zione ha modellato questi pochi organi simili e questemembra con una diversitagrave quasi illimitata nella loro di-sposizione misura e relazione Ma come abbiamo pri-ma osservato in mezzo a questa diversitagrave infinita vi egraveun particolare comune a molte razze parecchi degli in-dividui che ad esse appartengono hanno il potere di col-pirci per la loro grazia e mentre si accordano nel pro-durre questo effetto differiscono assai nelle misure rela-tive di quelle parti che hanno prodotto

Queste considerazioni sarebbero state sufficienti perindurmi a rifiutare lopinione che sostiene esservi alcuneparticolari proporzioni che naturalmente producono uneffetto piacevole ma quelli che saranno daccordo conme riguardo a una particolare proporzione sono forte-mente prevenuti in favore di una proporzione piugrave indefi-nita Essi sebbene credano che la bellezza in generalenon sia connessa con misure fisse comuni a diversi tipidi piante e di animali piacenti ritengono tuttavia che visia una determinata proporzione in ogni razza assoluta-mente essenziale alla bellezza di quella specie particola-re Se consideriamo il mondo animale in genere trovia-

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ne vengano giudicate belle e questo nella stessa razzaMa per spiegare piugrave chiaramente il nostro punto di vistaegrave bene osservare che quasi tutti gli animali hanno partidi identica natura e destinate agli stessi scopi il capo ilcollo il tronco i piedi gli occhi le orecchie il naso labocca tuttavia la Provvidenza per sovvenire nel miglio-re dei modi ai loro diversi bisogni e per manifestare laricchezza della sua sapienza e della sua bontagrave nella crea-zione ha modellato questi pochi organi simili e questemembra con una diversitagrave quasi illimitata nella loro di-sposizione misura e relazione Ma come abbiamo pri-ma osservato in mezzo a questa diversitagrave infinita vi egraveun particolare comune a molte razze parecchi degli in-dividui che ad esse appartengono hanno il potere di col-pirci per la loro grazia e mentre si accordano nel pro-durre questo effetto differiscono assai nelle misure rela-tive di quelle parti che hanno prodotto

Queste considerazioni sarebbero state sufficienti perindurmi a rifiutare lopinione che sostiene esservi alcuneparticolari proporzioni che naturalmente producono uneffetto piacevole ma quelli che saranno daccordo conme riguardo a una particolare proporzione sono forte-mente prevenuti in favore di una proporzione piugrave indefi-nita Essi sebbene credano che la bellezza in generalenon sia connessa con misure fisse comuni a diversi tipidi piante e di animali piacenti ritengono tuttavia che visia una determinata proporzione in ogni razza assoluta-mente essenziale alla bellezza di quella specie particola-re Se consideriamo il mondo animale in genere trovia-

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mo che la bellezza non egrave limitata a nessuna precisa mi-sura ma poichegrave una misura peculiare e una relazione diparti egrave ciograve che distingue ogni particolare categoria dianimali di necessitagrave ne viene che in ogni tipo la bellez-za consisteragrave nelle misure e nelle proporzioni sue pro-prie poichegrave altrimenti esso si allontanerebbe dalla pro-pria specie e diventerebbe una specie di mostro Tutta-via nessuna specie egrave cosigrave strettamente limitata ad alcuneproporzioni determinate da non ammettere una diversi-tagrave considerevole fra gli individui e come si egrave dimostratoper il genere umano cosigrave puograve essere dimostrato per ibruti cioegrave che la bellezza si trova indifferentemente intutte le proporzioni che ogni tipo puograve ammettere senzaperdere la forma originaria ed egrave questa idea di una for-ma comune che rende affatto valida la proporzione delleparti e non egrave affatto una causa naturale operante inrealtagrave una piccola considerazione potragrave dimostrare chenon egrave la misura ma il modo che crea tutta la bellezzaappartenente alla forma Quale luce possiamo noi trarreda queste tanto vantate proporzioni quando osserviamoil disegno ornamentale Mi sembra davvero sorprenden-te che gli artisti se sono tanto convinti come pretendo-no di essere che la proporzione sia la causa principaledella bellezza non tengano sempre presso di segrave misureprecise di tutte le specie di begli animali onde avere aportata di mano le proporzioni adatte quando debbanocreare un soggetto elegante specialmente per il fattoche spesso essi affermano che egrave da un osservazione delbello in natura che traggono la loro tecnica So che egrave

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mo che la bellezza non egrave limitata a nessuna precisa mi-sura ma poichegrave una misura peculiare e una relazione diparti egrave ciograve che distingue ogni particolare categoria dianimali di necessitagrave ne viene che in ogni tipo la bellez-za consisteragrave nelle misure e nelle proporzioni sue pro-prie poichegrave altrimenti esso si allontanerebbe dalla pro-pria specie e diventerebbe una specie di mostro Tutta-via nessuna specie egrave cosigrave strettamente limitata ad alcuneproporzioni determinate da non ammettere una diversi-tagrave considerevole fra gli individui e come si egrave dimostratoper il genere umano cosigrave puograve essere dimostrato per ibruti cioegrave che la bellezza si trova indifferentemente intutte le proporzioni che ogni tipo puograve ammettere senzaperdere la forma originaria ed egrave questa idea di una for-ma comune che rende affatto valida la proporzione delleparti e non egrave affatto una causa naturale operante inrealtagrave una piccola considerazione potragrave dimostrare chenon egrave la misura ma il modo che crea tutta la bellezzaappartenente alla forma Quale luce possiamo noi trarreda queste tanto vantate proporzioni quando osserviamoil disegno ornamentale Mi sembra davvero sorprenden-te che gli artisti se sono tanto convinti come pretendo-no di essere che la proporzione sia la causa principaledella bellezza non tengano sempre presso di segrave misureprecise di tutte le specie di begli animali onde avere aportata di mano le proporzioni adatte quando debbanocreare un soggetto elegante specialmente per il fattoche spesso essi affermano che egrave da un osservazione delbello in natura che traggono la loro tecnica So che egrave

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stato detto tempo fa e via via spesso ripetuto da unoscrittore allaltro per migliaia di volte che le proporzioniarchitettoniche sono state tratte da quelle del corpo uma-no Per rendere perfetta questa forzata analogia essirappresentano un uomo con le braccia sollevate e distesein tutta la loro lunghezza e formano una specie di qua-drato tracciando linee che passano lungo le estremitagrave diquesta strana figura Ma mi sembra molto chiaro che lafigura umana non ha mai fornito allarchitetto nessuna ditali idee In primo luogo per il fatto che gli uomini benraramente si sono visti in questa strana posizione giac-che essa non egrave per loro naturale ne decorosa Seconda-riamente la vista della figura umana cosigrave disposta nonsuggerisce spontaneamente lidea di un quadrato mapiuttosto quella di una croce poichegrave il largo spazio cheintercorre fra le braccia e il suolo dovrebbe essere riem-pito di qualcosa per poter conferire a un corpo lidea diun quadrato In terzo luogo parecchie costruzioni nonhanno affatto la forma di quel particolare quadrato ep-pure esse sono state ideate dai migliori architetti e pro-ducono un effetto altrettanto buono e forse anche mi-gliore E invero nulla vi puograve essere di piugrave inspiegabile edi piugrave strano del fatto che un architetto modelli la suaopera su una figura umana giacchegrave non vi sono cose fraloro piugrave dissimili e aventi minor analogia di un uomo euna casa o un tempio occorre forse osservare che i loroscopi sono del tutto diversi Quello che io sono propen-so a supporre egrave questo che queste analogie furono in-ventate per dare credito alle opere darte col mostrare

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stato detto tempo fa e via via spesso ripetuto da unoscrittore allaltro per migliaia di volte che le proporzioniarchitettoniche sono state tratte da quelle del corpo uma-no Per rendere perfetta questa forzata analogia essirappresentano un uomo con le braccia sollevate e distesein tutta la loro lunghezza e formano una specie di qua-drato tracciando linee che passano lungo le estremitagrave diquesta strana figura Ma mi sembra molto chiaro che lafigura umana non ha mai fornito allarchitetto nessuna ditali idee In primo luogo per il fatto che gli uomini benraramente si sono visti in questa strana posizione giac-che essa non egrave per loro naturale ne decorosa Seconda-riamente la vista della figura umana cosigrave disposta nonsuggerisce spontaneamente lidea di un quadrato mapiuttosto quella di una croce poichegrave il largo spazio cheintercorre fra le braccia e il suolo dovrebbe essere riem-pito di qualcosa per poter conferire a un corpo lidea diun quadrato In terzo luogo parecchie costruzioni nonhanno affatto la forma di quel particolare quadrato ep-pure esse sono state ideate dai migliori architetti e pro-ducono un effetto altrettanto buono e forse anche mi-gliore E invero nulla vi puograve essere di piugrave inspiegabile edi piugrave strano del fatto che un architetto modelli la suaopera su una figura umana giacchegrave non vi sono cose fraloro piugrave dissimili e aventi minor analogia di un uomo euna casa o un tempio occorre forse osservare che i loroscopi sono del tutto diversi Quello che io sono propen-so a supporre egrave questo che queste analogie furono in-ventate per dare credito alle opere darte col mostrare

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una conformitagrave fra quelle e le opere piugrave nobili della na-tura ma non che questultima abbia servito a offrire unsuggerimento alla perfezione dellarte E sono ancor piugraveconvinto che i sostenitori della proporzione abbiano tra-sferito le loro artificiose idee alla natura e non tratto daessa le proporzioni che applicano alle opere darte per-chegrave in una discussione su tale soggetto esse abbandona-no sempre il piugrave presto possibile il vasto campo dellebellezze naturali il regno animale e quello vegetale e sitrincerano entro le linee e gli angoli artificiali dellarchi-tettura Tutto ciograve dipende dal fatto che lumanitagrave egrave persua disgrazia incline a elevare se stessa i propri punti divista e le proprie opere a misura di perfezione in ognicosa Quindi dopo avere osservato che le loro abitazionierano piugrave comode e piugrave solide quando erano tracciate informa di figure regolari con parti rispondenti lunaallaltra trasferirono queste idee ai loro giardini trasfor-marono le piante in colonne piramidi e obelischi fog-giarono le siepi a guisa di mura verdi e tracciarono i via-li in forma di quadrati triangoli e altre figure geometri-che con precisione e simmetria e ritennero che se nonimitavano la natura almeno la miglioravano e le inse-gnavano a valorizzarsi Ma la natura infine sfuggigrave allaloro disciplina e alle loro imposizioni e i nostri giardinise non altro dimostrano che cominciamo a capire che leidee matematiche non sono le vere misure della bellez-za Esse sono certo cosigrave poco attuate nel mondo animalequanto nel mondo vegetale Poichegrave non egrave strano che inqueste belle opere descrittive in queste innumerevoli

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una conformitagrave fra quelle e le opere piugrave nobili della na-tura ma non che questultima abbia servito a offrire unsuggerimento alla perfezione dellarte E sono ancor piugraveconvinto che i sostenitori della proporzione abbiano tra-sferito le loro artificiose idee alla natura e non tratto daessa le proporzioni che applicano alle opere darte per-chegrave in una discussione su tale soggetto esse abbandona-no sempre il piugrave presto possibile il vasto campo dellebellezze naturali il regno animale e quello vegetale e sitrincerano entro le linee e gli angoli artificiali dellarchi-tettura Tutto ciograve dipende dal fatto che lumanitagrave egrave persua disgrazia incline a elevare se stessa i propri punti divista e le proprie opere a misura di perfezione in ognicosa Quindi dopo avere osservato che le loro abitazionierano piugrave comode e piugrave solide quando erano tracciate informa di figure regolari con parti rispondenti lunaallaltra trasferirono queste idee ai loro giardini trasfor-marono le piante in colonne piramidi e obelischi fog-giarono le siepi a guisa di mura verdi e tracciarono i via-li in forma di quadrati triangoli e altre figure geometri-che con precisione e simmetria e ritennero che se nonimitavano la natura almeno la miglioravano e le inse-gnavano a valorizzarsi Ma la natura infine sfuggigrave allaloro disciplina e alle loro imposizioni e i nostri giardinise non altro dimostrano che cominciamo a capire che leidee matematiche non sono le vere misure della bellez-za Esse sono certo cosigrave poco attuate nel mondo animalequanto nel mondo vegetale Poichegrave non egrave strano che inqueste belle opere descrittive in queste innumerevoli

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odi ed elegie che sono sulle labbra di tutti molte dellequali sono state la ricreazione spirituale di generazioni egenerazioni in questi brani che descrivono lamore contanta passione e rappresentano il loro oggetto sotto unacosigrave molteplice varietagrave di luci nessuna parola sia statamai detta della proporzione se egrave vero che essa costitui-sce lelemento principale della bellezza come alcuni so-stengono mentre invece molte altre qualitagrave si trovanocon calore spesso citate Ma se la proporzione non haquesto potere puograve sembrar inspiegabile come gli uomi-ni inizialmente siano venuti a formarsi un tale pregiudi-zio in suo favore Ritengo che ciograve sia derivato dalla pre-dilezione cosigrave spiccata a cui poco sopra ho fatto cennoche gli uomini hanno per le loro opere e le loro idee ri-tengo sia derivato dai falsi ragionamenti sugli effetti cheproducono le figure abituali degli animali e dalla teoriaplatonica della convenienza e dellattitudine Per questomotivo nel prossimo capitolo considererograve gli effettidellabitudine nella figura degli animali e quindi lidea diconvenienza dal momento che se la proporzione nonopera in virtugrave di un potere naturale riferentesi ad alcunemisure deve dipendere dallabitudine o dallidea di utili-tagrave non vegrave altra via

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odi ed elegie che sono sulle labbra di tutti molte dellequali sono state la ricreazione spirituale di generazioni egenerazioni in questi brani che descrivono lamore contanta passione e rappresentano il loro oggetto sotto unacosigrave molteplice varietagrave di luci nessuna parola sia statamai detta della proporzione se egrave vero che essa costitui-sce lelemento principale della bellezza come alcuni so-stengono mentre invece molte altre qualitagrave si trovanocon calore spesso citate Ma se la proporzione non haquesto potere puograve sembrar inspiegabile come gli uomi-ni inizialmente siano venuti a formarsi un tale pregiudi-zio in suo favore Ritengo che ciograve sia derivato dalla pre-dilezione cosigrave spiccata a cui poco sopra ho fatto cennoche gli uomini hanno per le loro opere e le loro idee ri-tengo sia derivato dai falsi ragionamenti sugli effetti cheproducono le figure abituali degli animali e dalla teoriaplatonica della convenienza e dellattitudine Per questomotivo nel prossimo capitolo considererograve gli effettidellabitudine nella figura degli animali e quindi lidea diconvenienza dal momento che se la proporzione nonopera in virtugrave di un potere naturale riferentesi ad alcunemisure deve dipendere dallabitudine o dallidea di utili-tagrave non vegrave altra via

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V ndash ALTRE CONSIDERAZIONISULLA PROPORZIONE

Se non erro gran parte dei pregiudizi in favore dellaproporzione sono sorti non tanto dallosservazione di al-cune misure fisse riscontrate nei corpi belli quanto daunerrata idea della relazione che la deformitagrave ha con labellezza della quale egrave stata considerata come loppostoin base a questo principio fu concluso che lagrave dove lecause della deformitagrave venissero a mancare doveva natu-ralmente e necessariamente subentrare la bellezza Que-sto io ritengo errato poichegrave la deformitagrave non egrave loppostodella bellezza ma egrave lopposto della forma completa ecomune Se una gamba egrave piugrave corta di unaltra luomo egravedeforme perchegrave manca qualcosa a completare linteraidea che noi ci formiamo di un uomo e i difetti naturalihanno lo stesso risultato che la storpiatura e la mutila-zione prodotte da accidenti Cosigrave se la schiena egrave gobbaluomo egrave deforme poichegrave la sua schiena non ha una for-ma abituale e questo porta con segrave lidea di una sofferen-za o di una disgrazia Cosigrave se il collo egrave considerevol-mente piugrave corto o piugrave lungo del solito noi diciamo chequelluomo egrave deforme in quella parte perchegrave di solito gliuomini non sono fatti a quel modo Ma sicuramentelesperienza di ogni giorno puograve convincerci che un uomopuograve avere le gambe di ugual lunghezza e sotto ogni ri-guardo simili luna allaltra e il collo di esatta misura ela schiena perfettamente diritta senza che si possa per-

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V ndash ALTRE CONSIDERAZIONISULLA PROPORZIONE

Se non erro gran parte dei pregiudizi in favore dellaproporzione sono sorti non tanto dallosservazione di al-cune misure fisse riscontrate nei corpi belli quanto daunerrata idea della relazione che la deformitagrave ha con labellezza della quale egrave stata considerata come loppostoin base a questo principio fu concluso che lagrave dove lecause della deformitagrave venissero a mancare doveva natu-ralmente e necessariamente subentrare la bellezza Que-sto io ritengo errato poichegrave la deformitagrave non egrave loppostodella bellezza ma egrave lopposto della forma completa ecomune Se una gamba egrave piugrave corta di unaltra luomo egravedeforme perchegrave manca qualcosa a completare linteraidea che noi ci formiamo di un uomo e i difetti naturalihanno lo stesso risultato che la storpiatura e la mutila-zione prodotte da accidenti Cosigrave se la schiena egrave gobbaluomo egrave deforme poichegrave la sua schiena non ha una for-ma abituale e questo porta con segrave lidea di una sofferen-za o di una disgrazia Cosigrave se il collo egrave considerevol-mente piugrave corto o piugrave lungo del solito noi diciamo chequelluomo egrave deforme in quella parte perchegrave di solito gliuomini non sono fatti a quel modo Ma sicuramentelesperienza di ogni giorno puograve convincerci che un uomopuograve avere le gambe di ugual lunghezza e sotto ogni ri-guardo simili luna allaltra e il collo di esatta misura ela schiena perfettamente diritta senza che si possa per-

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cepire in lui alcuna bellezza Invero la bellezza egrave cosigravelontana dallessere partecipe dellidea di abitudine chein realtagrave ciograve che ci colpisce in quel senso egrave raro e fuoridel comune La bellezza ci colpisce per la sua novitagravecosigrave come la deformazione Cosigrave accade in quella speciedi animali che ci sono familiari e se un animale di unanuova razza fosse raffigurato noi non aspetteremmo chelabitudine avesse stabilito per esso unidea di proporzio-ne per poter decidere riguardo alla sua bellezza o allasua bruttezza il che dimostra che lidea generale di bel-lezza non puograve essere dovuta piugrave allabitudine che allaproporzione naturale La deformitagrave nasce dalla mancan-za di proporzioni comuni ma il necessario risultato del-la loro presenza in ogni oggetto non egrave la bellezza Sepensiamo che la proporzione nelle cose naturali sia re-lativa allabitudine e alluso la natura delluso e dellabi-tudine mostreranno che la bellezza che egrave una qualitagravepositiva ed efficace non puograve risultare da essi

Siamo formati in modo cosigrave meraviglioso che pureessendo creature avide di novitagrave siamo legati con altret-tanta forza allabitudine e al costume Ma le cose chesono legate a noi dallabitudine hanno la caratteristica diimpressionarci poco mentre le possediamo e moltoquando sono assenti Ricordo di aver frequentato un cer-to luogo ogni giorno per lungo tempo e posso sincera-mente dire che ben lungi dal provare in esso piacereero affetto da una specie di stanchezza e di disgusto an-davo venivo ritornavo senza trovare alcun piacere tut-tavia se per qualunque motivo lasciavo passare il mo-

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cepire in lui alcuna bellezza Invero la bellezza egrave cosigravelontana dallessere partecipe dellidea di abitudine chein realtagrave ciograve che ci colpisce in quel senso egrave raro e fuoridel comune La bellezza ci colpisce per la sua novitagravecosigrave come la deformazione Cosigrave accade in quella speciedi animali che ci sono familiari e se un animale di unanuova razza fosse raffigurato noi non aspetteremmo chelabitudine avesse stabilito per esso unidea di proporzio-ne per poter decidere riguardo alla sua bellezza o allasua bruttezza il che dimostra che lidea generale di bel-lezza non puograve essere dovuta piugrave allabitudine che allaproporzione naturale La deformitagrave nasce dalla mancan-za di proporzioni comuni ma il necessario risultato del-la loro presenza in ogni oggetto non egrave la bellezza Sepensiamo che la proporzione nelle cose naturali sia re-lativa allabitudine e alluso la natura delluso e dellabi-tudine mostreranno che la bellezza che egrave una qualitagravepositiva ed efficace non puograve risultare da essi

Siamo formati in modo cosigrave meraviglioso che pureessendo creature avide di novitagrave siamo legati con altret-tanta forza allabitudine e al costume Ma le cose chesono legate a noi dallabitudine hanno la caratteristica diimpressionarci poco mentre le possediamo e moltoquando sono assenti Ricordo di aver frequentato un cer-to luogo ogni giorno per lungo tempo e posso sincera-mente dire che ben lungi dal provare in esso piacereero affetto da una specie di stanchezza e di disgusto an-davo venivo ritornavo senza trovare alcun piacere tut-tavia se per qualunque motivo lasciavo passare il mo-

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mento di andarvi mi sentivo inquieto e non ero tranquil-lo finchegrave non ero ritornato nel mio vecchio binario Co-loro che fiutano tabacco lo prendono quasi senza accor-gersene e lacuto senso del profumo egrave smorzato tantoche essi sentono a stento qualche cosa pur sotto uno sti-molo cosigrave vivo ma privateli della loro scatola e diven-teranno i piugrave infelici dei mortali In veritagrave luso e labitu-dine sono tanto lontani dallessere cause di piacere pura-mente come tale che leffetto di un uso costante egrave direnderci indifferente ogni cosa di qualunque genereessa sia Poichegrave come luso finisce per annullare leffet-to doloroso di molte cose riduce nello stesso modoleffetto piacevole di altre e conferisce ad entrambe uncarattere di mediocritagrave e di indifferenza Molto giusta-mente labitudine egrave chiamata una seconda natura e il no-stro stato naturale e comune egrave quello di unassoluta in-differenza ugualmente pronta al dolore o al piacere Maquando siamo gettati fuori da questo stato o privati diqualche cosa necessaria a mantenerci in esso se non av-viene per causa di un piacere meccanicamente prodottosempre ne soffriamo Accade cosigrave con la seconda natu-ra labitudine in tutte le cose che si riferiscono ad essaCosigrave la mancanza delle proporzioni abituali negli uomi-ni e negli altri animali disgusta sebbene la loro presenzanon sia affatto la causa di un piacere reale Egrave vero che leproporzioni stabilite come le cause della bellezza nelcorpo umano si riscontrano spesso nei corpi belli per-chegrave si trovano generalmente in tutta lumanitagrave ma se sipuograve dimostrare che esse si trovano anche non accompa-

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mento di andarvi mi sentivo inquieto e non ero tranquil-lo finchegrave non ero ritornato nel mio vecchio binario Co-loro che fiutano tabacco lo prendono quasi senza accor-gersene e lacuto senso del profumo egrave smorzato tantoche essi sentono a stento qualche cosa pur sotto uno sti-molo cosigrave vivo ma privateli della loro scatola e diven-teranno i piugrave infelici dei mortali In veritagrave luso e labitu-dine sono tanto lontani dallessere cause di piacere pura-mente come tale che leffetto di un uso costante egrave direnderci indifferente ogni cosa di qualunque genereessa sia Poichegrave come luso finisce per annullare leffet-to doloroso di molte cose riduce nello stesso modoleffetto piacevole di altre e conferisce ad entrambe uncarattere di mediocritagrave e di indifferenza Molto giusta-mente labitudine egrave chiamata una seconda natura e il no-stro stato naturale e comune egrave quello di unassoluta in-differenza ugualmente pronta al dolore o al piacere Maquando siamo gettati fuori da questo stato o privati diqualche cosa necessaria a mantenerci in esso se non av-viene per causa di un piacere meccanicamente prodottosempre ne soffriamo Accade cosigrave con la seconda natu-ra labitudine in tutte le cose che si riferiscono ad essaCosigrave la mancanza delle proporzioni abituali negli uomi-ni e negli altri animali disgusta sebbene la loro presenzanon sia affatto la causa di un piacere reale Egrave vero che leproporzioni stabilite come le cause della bellezza nelcorpo umano si riscontrano spesso nei corpi belli per-chegrave si trovano generalmente in tutta lumanitagrave ma se sipuograve dimostrare che esse si trovano anche non accompa-

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gnate dalla bellezza che la bellezza esiste spesso senzadi loro e che questa bellezza dove esiste puograve sempreessere attribuita ad altre cause meno dubbie natural-mente potremo concludere che la proporzione e la bel-lezza non sono idee della stessa natura

Il vero contrario della bellezza non egrave la sproporzioneo la deformitagrave ma la bruttezza e poichegrave essa deriva dacause opposte a quelle che producono la bellezza positi-va noi non possiamo considerarla finchegrave non siamogiunti a trattare di quelle Fra la bellezza e la bruttezzavi egrave una specie di via di mezzo nella quale le proporzio-ni stabilite si trovano piugrave comunemente ma non produ-ce effetto sulle passioni

VI ndash LA CONVENIENZA NON Egrave CAUSA DIBELLEZZA

Si dice che lidea di utilitagrave o dellutilitagrave di una partebene adatta a rispondere al suo scopo sia la causa dellabellezza o persino la bellezza stessa Se non fosse pertale principio la teoria della proporzione non avrebbepotuto dominare per tanto tempo il mondo si sarebbepresto stancato di sentir parlare di misure che non si ri-feriscono a niente o di un principio naturale o di unaconvenienza atta ad un certo scopo lidea che piugrave comu-nemente lumanitagrave si forma della proporzione egrave ladatta-

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gnate dalla bellezza che la bellezza esiste spesso senzadi loro e che questa bellezza dove esiste puograve sempreessere attribuita ad altre cause meno dubbie natural-mente potremo concludere che la proporzione e la bel-lezza non sono idee della stessa natura

Il vero contrario della bellezza non egrave la sproporzioneo la deformitagrave ma la bruttezza e poichegrave essa deriva dacause opposte a quelle che producono la bellezza positi-va noi non possiamo considerarla finchegrave non siamogiunti a trattare di quelle Fra la bellezza e la bruttezzavi egrave una specie di via di mezzo nella quale le proporzio-ni stabilite si trovano piugrave comunemente ma non produ-ce effetto sulle passioni

VI ndash LA CONVENIENZA NON Egrave CAUSA DIBELLEZZA

Si dice che lidea di utilitagrave o dellutilitagrave di una partebene adatta a rispondere al suo scopo sia la causa dellabellezza o persino la bellezza stessa Se non fosse pertale principio la teoria della proporzione non avrebbepotuto dominare per tanto tempo il mondo si sarebbepresto stancato di sentir parlare di misure che non si ri-feriscono a niente o di un principio naturale o di unaconvenienza atta ad un certo scopo lidea che piugrave comu-nemente lumanitagrave si forma della proporzione egrave ladatta-

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mento dei mezzi a determinati scopi e dove questo nonsi verifichi ben di rado si preoccupa delleffetto delle di-verse misure delle cose Perciograve era necessario per questateoria sostenere che non soltanto gli oggetti artificialima anche gli oggetti naturali traggono la loro bellezzadalla convenienza delle parti ai loro diversi scopi Matemo che quando si formograve questa teoria lesperienzanon fu sufficientemente consultata Poichegrave in base aquel principio il grugno appuntito di un maiale con ladura cartilagine in punta i piccoli occhi infossati elintera forma del capo cosigrave adatta allo scopo di scavaree grufolare sarebbero bellissimi La grande borsa chepende dal becco di un pellicano molto utile a questoanimale sarebbe ugualmente bella ai nostri occhi Il ric-cio cosigrave ben protetto contro tutti gli assalti dalla suapelle spinosa e il porcospino con i suoi aculei aguzzisarebbero allora considerati come esseri di grande ele-ganza Vi sono pochi animali le cui parti siano meglioconnesse di quelle di una scimmia essa ha le mani di unuomo unite alle membra elastiche di una bestia egrave mira-bilmente adatta a correre a saltare ad aggrapparsi e adarrampicarsi eppure vi sono pochi animali che sembra-no avere minor bellezza agli occhi di tutta lumanitagravePoco mi occorre dire sulla proboscide dellelefante cheserve a usi molteplici e che egrave tanto lontana dal contribui-re alla sua bellezza Come egrave adatto il lupo alla corsa e alsalto Come egrave mirabilmente armato il leone per la lottaMa per questo potragrave forse qualcuno chiamare belli lele-fante il lupo il leone

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mento dei mezzi a determinati scopi e dove questo nonsi verifichi ben di rado si preoccupa delleffetto delle di-verse misure delle cose Perciograve era necessario per questateoria sostenere che non soltanto gli oggetti artificialima anche gli oggetti naturali traggono la loro bellezzadalla convenienza delle parti ai loro diversi scopi Matemo che quando si formograve questa teoria lesperienzanon fu sufficientemente consultata Poichegrave in base aquel principio il grugno appuntito di un maiale con ladura cartilagine in punta i piccoli occhi infossati elintera forma del capo cosigrave adatta allo scopo di scavaree grufolare sarebbero bellissimi La grande borsa chepende dal becco di un pellicano molto utile a questoanimale sarebbe ugualmente bella ai nostri occhi Il ric-cio cosigrave ben protetto contro tutti gli assalti dalla suapelle spinosa e il porcospino con i suoi aculei aguzzisarebbero allora considerati come esseri di grande ele-ganza Vi sono pochi animali le cui parti siano meglioconnesse di quelle di una scimmia essa ha le mani di unuomo unite alle membra elastiche di una bestia egrave mira-bilmente adatta a correre a saltare ad aggrapparsi e adarrampicarsi eppure vi sono pochi animali che sembra-no avere minor bellezza agli occhi di tutta lumanitagravePoco mi occorre dire sulla proboscide dellelefante cheserve a usi molteplici e che egrave tanto lontana dal contribui-re alla sua bellezza Come egrave adatto il lupo alla corsa e alsalto Come egrave mirabilmente armato il leone per la lottaMa per questo potragrave forse qualcuno chiamare belli lele-fante il lupo il leone

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Credo che nessuno pensi che la forma delle gambe diun uomo sia cosigrave adatta alla corsa come la forma diquelle di un cavallo di un cane di un cervo e di moltialtri animali per lo meno esse non ne hanno laspettopure credo si ammetteragrave facilmente che una gambaumana ben modellata supera di gran lunga tutte le altrein bellezza Se la convenienza delle parti fosse lelemen-to che costituisce la grazia della loro forma latto delloro entrare in funzione aumenterebbe senza dubbio laloro bellezza ma sebbene talvolta ciograve si verifichi inbase a un altro principio non accade sempre Un uccellomentre vola non egrave cosigrave bello come quando egrave posato anzivi sono molti uccelli domestici che ben di rado si vedo-no volare e che non sono perciograve meno belli Pure gli uc-celli sono tanto diversi di forma dalle altre bestie e dalgenere umano che non egrave possibile misurare la loro bel-lezza in base al principio della convenienza ma solo te-nendo conto che le loro parti sono state create per scopidel tutto diversi Non mi egrave mai capitato in vita mia divedere un pavone volare eppure ancor prima molto pri-ma di aver considerato nella sua forma la disposizioneal volo fui colpito dallestrema bellezza che innalzaquelluccello su molti dei migliori volatili del mondosebbene per ciograve che vidi il suo modo di vivere fossemolto simile a quello del maiale che mangiava insiemead esso nel cortile

La stessa cosa puograve dirsi dei galli delle galline e simi-li nel loro aspetto appartengono al genere dei volatilinel loro modo di muoversi non sono molto diversi dagli

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Credo che nessuno pensi che la forma delle gambe diun uomo sia cosigrave adatta alla corsa come la forma diquelle di un cavallo di un cane di un cervo e di moltialtri animali per lo meno esse non ne hanno laspettopure credo si ammetteragrave facilmente che una gambaumana ben modellata supera di gran lunga tutte le altrein bellezza Se la convenienza delle parti fosse lelemen-to che costituisce la grazia della loro forma latto delloro entrare in funzione aumenterebbe senza dubbio laloro bellezza ma sebbene talvolta ciograve si verifichi inbase a un altro principio non accade sempre Un uccellomentre vola non egrave cosigrave bello come quando egrave posato anzivi sono molti uccelli domestici che ben di rado si vedo-no volare e che non sono perciograve meno belli Pure gli uc-celli sono tanto diversi di forma dalle altre bestie e dalgenere umano che non egrave possibile misurare la loro bel-lezza in base al principio della convenienza ma solo te-nendo conto che le loro parti sono state create per scopidel tutto diversi Non mi egrave mai capitato in vita mia divedere un pavone volare eppure ancor prima molto pri-ma di aver considerato nella sua forma la disposizioneal volo fui colpito dallestrema bellezza che innalzaquelluccello su molti dei migliori volatili del mondosebbene per ciograve che vidi il suo modo di vivere fossemolto simile a quello del maiale che mangiava insiemead esso nel cortile

La stessa cosa puograve dirsi dei galli delle galline e simi-li nel loro aspetto appartengono al genere dei volatilinel loro modo di muoversi non sono molto diversi dagli

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uomini e dalle altre bestie Per tralasciare questi esempiestranei se nella specie umana la bellezza fosse connes-sa collutilitagrave gli uomini sarebbero molto piugrave belli delledonne e la forza e lagilitagrave sarebbero considerate le uni-che bellezze Ma il chiamare la forza col nome della bel-lezza lavere una sola denominazione per le qualitagrave diuna Venere e per quelle di un Ercole cosigrave totalmente di-versi sotto ogni riguardo egrave certo una strana confusionedidee o un abuso di parole La causa di questa confusio-ne credo deriva dal fatto che spesso le parti del corpodelluomo e di altri animali ci appaiono belle e al tempostesso adatte ai loro scopi e siamo ingannati da un sofi-sma che ci induce a prendere per una causa determinan-te ciograve che egrave soltanto una concomitanza questo egrave il sofi-sma della mosca che si immaginava di sollevare nuvoledi polvere perchegrave stava sul carro che le sollevava

Lo stomaco i polmoni il fegato come altre partisono senza confronto molto adatte ai loro scopi tuttaviason lungi dal possedere una bellezza Inoltre vi sonomolte cose belle nelle quali non egrave possibile scoprireunidea di utilitagrave E mi appello alle prime e piugrave naturaliimpressioni dellumanitagrave per vedere se egrave vero che nelmomento in cui si osserva un occhio bello o una boccaben formata o una gamba ben tornita si presentino maile idee della loro attitudine a vedere a mangiare a cor-rere Quale idea di utilitagrave suscitano i fiori lelemento piugravebello del mondo vegetale Egrave vero che il Creatore infini-tamente saggio e buono ha sovente aggiunto bellezza aciograve che ha creato perchegrave ci fosse utile ma questo non

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uomini e dalle altre bestie Per tralasciare questi esempiestranei se nella specie umana la bellezza fosse connes-sa collutilitagrave gli uomini sarebbero molto piugrave belli delledonne e la forza e lagilitagrave sarebbero considerate le uni-che bellezze Ma il chiamare la forza col nome della bel-lezza lavere una sola denominazione per le qualitagrave diuna Venere e per quelle di un Ercole cosigrave totalmente di-versi sotto ogni riguardo egrave certo una strana confusionedidee o un abuso di parole La causa di questa confusio-ne credo deriva dal fatto che spesso le parti del corpodelluomo e di altri animali ci appaiono belle e al tempostesso adatte ai loro scopi e siamo ingannati da un sofi-sma che ci induce a prendere per una causa determinan-te ciograve che egrave soltanto una concomitanza questo egrave il sofi-sma della mosca che si immaginava di sollevare nuvoledi polvere perchegrave stava sul carro che le sollevava

Lo stomaco i polmoni il fegato come altre partisono senza confronto molto adatte ai loro scopi tuttaviason lungi dal possedere una bellezza Inoltre vi sonomolte cose belle nelle quali non egrave possibile scoprireunidea di utilitagrave E mi appello alle prime e piugrave naturaliimpressioni dellumanitagrave per vedere se egrave vero che nelmomento in cui si osserva un occhio bello o una boccaben formata o una gamba ben tornita si presentino maile idee della loro attitudine a vedere a mangiare a cor-rere Quale idea di utilitagrave suscitano i fiori lelemento piugravebello del mondo vegetale Egrave vero che il Creatore infini-tamente saggio e buono ha sovente aggiunto bellezza aciograve che ha creato perchegrave ci fosse utile ma questo non

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prova che lidea di utilitagrave e quella di bellezza siano lastessa cosa o che dipendano luna dallaltra

VII ndash I VERI EFFETTI DELLA CONVENIENZA

Quando ho escluso che la proporzione e la convenien-za facessero parte della bellezza non ho inteso affattodire che esse non avessero valore e neppure che biso-gnasse non tenerne conto nelle opere darte Le operedarte formano esse il campo naturale in cui si esercita illoro potere ed egrave qui che esse hanno il loro pieno effettoOgni volta che con la sua sapienza il nostro Creatore hastabilito che fossimo impressionati da qualche cosa nonha limitato lesecuzione del suo disegno alle operazionilente e precarie della nostra ragione ma lha dotata difacoltagrave che precedono la conoscenza ed anche la volon-tagrave facoltagrave che dominando i sensi e limmaginazione in-fluiscono sullanima prima che lintelletto sia pronto adunirsi o ad opporsi ad essi Solo dopo una lunga rifles-sione e un lungo studio arriviamo a scoprire la meravi-gliosa sapienza di Dio nelle sue opere e quando la sco-priamo leffetto del sublime e del bello egrave molto diversonon solo nel modo di raggiungerlo ma nella sua proprianatura da quello che ci colpisce senza che siamo prepa-rati Come egrave diversa la soddisfazione di un anatomistache scopre lutilitagrave dei muscoli e della pelle leccellente

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prova che lidea di utilitagrave e quella di bellezza siano lastessa cosa o che dipendano luna dallaltra

VII ndash I VERI EFFETTI DELLA CONVENIENZA

Quando ho escluso che la proporzione e la convenien-za facessero parte della bellezza non ho inteso affattodire che esse non avessero valore e neppure che biso-gnasse non tenerne conto nelle opere darte Le operedarte formano esse il campo naturale in cui si esercita illoro potere ed egrave qui che esse hanno il loro pieno effettoOgni volta che con la sua sapienza il nostro Creatore hastabilito che fossimo impressionati da qualche cosa nonha limitato lesecuzione del suo disegno alle operazionilente e precarie della nostra ragione ma lha dotata difacoltagrave che precedono la conoscenza ed anche la volon-tagrave facoltagrave che dominando i sensi e limmaginazione in-fluiscono sullanima prima che lintelletto sia pronto adunirsi o ad opporsi ad essi Solo dopo una lunga rifles-sione e un lungo studio arriviamo a scoprire la meravi-gliosa sapienza di Dio nelle sue opere e quando la sco-priamo leffetto del sublime e del bello egrave molto diversonon solo nel modo di raggiungerlo ma nella sua proprianatura da quello che ci colpisce senza che siamo prepa-rati Come egrave diversa la soddisfazione di un anatomistache scopre lutilitagrave dei muscoli e della pelle leccellente

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attitudine degli uni per i vari movimenti del corpo e ilmeraviglioso tessuto dellaltra che mentre ricopre tuttoil corpo ha contemporaneamente funzioni escretorie erespiratorie quanto egrave diversa ripeto dallimpressioneche un uomo comune prova alla vista di una pelle lisciae delicata e di tutte le altre parti belle che non richiedo-no alcuna analisi per essere percepite Nel primo casomentre innalziamo a Dio lo sguardo con un senso di am-mirazione e di lode loggetto che le determina puograve esse-re odioso e sgradevole nellultimo caso invece soventesiamo tanto colpiti dal potere che loggetto esercitasullimmaginazione che ben poco indaghiamo sul mec-canismo della sua struttura e dobbiamo compiere ungrande sforzo sulla nostra ragione per distrarre la mentedal fascino delloggetto e costringerla alla meditazionedi quella sapienza che creograve un organismo cosigrave perfettoLa proporzione e la convenienza almeno in quanto deri-vano da una pura considerazione dellopera stessa pro-ducono approvazione soddisfazione dellintelletto manon amore negrave alcunaltra passione del genere Quandoesaminiamo la struttura di un orologio e riusciamo a co-noscere esattamente luso di ogni parte di esso soddi-sfatti come siamo dalla convenienza delloggetto com-pleto siamo lontani dal trovare nellorologio stesso al-cunchegrave di bello ma osserviamo lastuccio opera di unincisore dingegno prescindendo dallidea della sua uti-litagrave e avremo unimpressione molto piugrave viva di bellezzadi quella che avrebbe mai potuto suggerirci lorologiostesso anche se fosse stato il capolavoro di Graham

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attitudine degli uni per i vari movimenti del corpo e ilmeraviglioso tessuto dellaltra che mentre ricopre tuttoil corpo ha contemporaneamente funzioni escretorie erespiratorie quanto egrave diversa ripeto dallimpressioneche un uomo comune prova alla vista di una pelle lisciae delicata e di tutte le altre parti belle che non richiedo-no alcuna analisi per essere percepite Nel primo casomentre innalziamo a Dio lo sguardo con un senso di am-mirazione e di lode loggetto che le determina puograve esse-re odioso e sgradevole nellultimo caso invece soventesiamo tanto colpiti dal potere che loggetto esercitasullimmaginazione che ben poco indaghiamo sul mec-canismo della sua struttura e dobbiamo compiere ungrande sforzo sulla nostra ragione per distrarre la mentedal fascino delloggetto e costringerla alla meditazionedi quella sapienza che creograve un organismo cosigrave perfettoLa proporzione e la convenienza almeno in quanto deri-vano da una pura considerazione dellopera stessa pro-ducono approvazione soddisfazione dellintelletto manon amore negrave alcunaltra passione del genere Quandoesaminiamo la struttura di un orologio e riusciamo a co-noscere esattamente luso di ogni parte di esso soddi-sfatti come siamo dalla convenienza delloggetto com-pleto siamo lontani dal trovare nellorologio stesso al-cunchegrave di bello ma osserviamo lastuccio opera di unincisore dingegno prescindendo dallidea della sua uti-litagrave e avremo unimpressione molto piugrave viva di bellezzadi quella che avrebbe mai potuto suggerirci lorologiostesso anche se fosse stato il capolavoro di Graham

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Nella bellezza come dissi leffetto precede ogni cono-scenza delluso ma per giudicare della proporzionedobbiamo conoscere lo scopo a cui un oggetto egrave destina-to La proporzione varia infatti secondo lo scopo Cosigravele proporzioni di una torre sono diverse da quelle di unacasa quelle di una galleria diverse da quelle di una salao di una camera Per giudicare di queste proporzionidobbiamo innanzi tutto conoscere gli scopi a cui gli og-getti furono destinati Il buon senso e lesperienza agen-do insieme scoprono ciograve che egrave conveniente sia fatto inogni opera darte Noi siamo creature razionali e in tuttele nostre opere dovremmo por mente al loro fine e alloro scopo la soddisfazione delle passioni per quantoinnocenti dovrebbe essere soltanto di secondaria impor-tanza In ciograve consiste il reale potere della convenienza edella proporzione esse operano sullintelletto che leconsidera il quale approva lopera e ne egrave soddisfatto Lepassioni e limmaginazione che ne egrave la causa principalehanno qui ben poco da fare Quando una stanza apparenella sua nuditagrave originaria con pareti spoglie e soffittodisadorno anche se le sue proporzioni sono perfetteessa piace ben poco una fredda approvazione egrave il mas-simo a cui possiamo arrivare Invece una stanza moltopiugrave sproporzionata con eleganti modanature con bei fe-stoni specchi ed altre suppellettili puramente ornamen-tali faragrave sigrave che limmaginazione si ribelli alla ragionequesta stanza piaceragrave molto di piugrave che non le nude pro-porzioni della prima che lintelletto ha tanto approvatoin quanto mirabilmente adatta ai suoi scopi

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Nella bellezza come dissi leffetto precede ogni cono-scenza delluso ma per giudicare della proporzionedobbiamo conoscere lo scopo a cui un oggetto egrave destina-to La proporzione varia infatti secondo lo scopo Cosigravele proporzioni di una torre sono diverse da quelle di unacasa quelle di una galleria diverse da quelle di una salao di una camera Per giudicare di queste proporzionidobbiamo innanzi tutto conoscere gli scopi a cui gli og-getti furono destinati Il buon senso e lesperienza agen-do insieme scoprono ciograve che egrave conveniente sia fatto inogni opera darte Noi siamo creature razionali e in tuttele nostre opere dovremmo por mente al loro fine e alloro scopo la soddisfazione delle passioni per quantoinnocenti dovrebbe essere soltanto di secondaria impor-tanza In ciograve consiste il reale potere della convenienza edella proporzione esse operano sullintelletto che leconsidera il quale approva lopera e ne egrave soddisfatto Lepassioni e limmaginazione che ne egrave la causa principalehanno qui ben poco da fare Quando una stanza apparenella sua nuditagrave originaria con pareti spoglie e soffittodisadorno anche se le sue proporzioni sono perfetteessa piace ben poco una fredda approvazione egrave il mas-simo a cui possiamo arrivare Invece una stanza moltopiugrave sproporzionata con eleganti modanature con bei fe-stoni specchi ed altre suppellettili puramente ornamen-tali faragrave sigrave che limmaginazione si ribelli alla ragionequesta stanza piaceragrave molto di piugrave che non le nude pro-porzioni della prima che lintelletto ha tanto approvatoin quanto mirabilmente adatta ai suoi scopi

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Ciograve che ho detto qui e prima riguardo alla proporzio-ne non lho detto per persuadere la gente in modo assur-do a disprezzare lidea di utilitagrave nelle opere darte bensigravesoltanto per mostrare che questi nobili elementi bellez-za e proporzione non sono la stessa cosa non che lunao laltra debba essere disprezzata

VIII ndash RICAPITOLAZIONE

Per concludere se le parti del corpo umano che sonoproporzionate fossero anche sempre belle cosa che inrealtagrave non sono o se fossero disposte in modo che unpiacere potesse sorgere dal loro confronto il che rara-mente capita o se si trovassero proporzioni fisse nellepiante o negli animali che fossero sempre unite alla bel-lezza il che non capita mai o se dove le parti sonoadatte ai loro scopi esse fossero costantemente belle equando nessuna utilitagrave egrave evidente non vi fosse bellezzail che egrave contrario a ogni esperienza allora potremmoconcludere che la bellezza consiste nella proporzione onella utilitagrave Ma poichegrave sotto ogni riguardo la cosa egraveperfettamente diversa possiamo essere convinti che labellezza non dipende da ciograve e che deve la sua origine aqualcosa daltro

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Ciograve che ho detto qui e prima riguardo alla proporzio-ne non lho detto per persuadere la gente in modo assur-do a disprezzare lidea di utilitagrave nelle opere darte bensigravesoltanto per mostrare che questi nobili elementi bellez-za e proporzione non sono la stessa cosa non che lunao laltra debba essere disprezzata

VIII ndash RICAPITOLAZIONE

Per concludere se le parti del corpo umano che sonoproporzionate fossero anche sempre belle cosa che inrealtagrave non sono o se fossero disposte in modo che unpiacere potesse sorgere dal loro confronto il che rara-mente capita o se si trovassero proporzioni fisse nellepiante o negli animali che fossero sempre unite alla bel-lezza il che non capita mai o se dove le parti sonoadatte ai loro scopi esse fossero costantemente belle equando nessuna utilitagrave egrave evidente non vi fosse bellezzail che egrave contrario a ogni esperienza allora potremmoconcludere che la bellezza consiste nella proporzione onella utilitagrave Ma poichegrave sotto ogni riguardo la cosa egraveperfettamente diversa possiamo essere convinti che labellezza non dipende da ciograve e che deve la sua origine aqualcosa daltro

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IX ndash LA PERFEZIONE NON Egrave CAUSA DIBELLEZZA

Vi egrave unaltra opinione corrente abbastanza affine allaprima che la perfezione sia la causa della bellezza Que-sta opinione egrave stata creata per un campo molto piugrave vastoche non quello degli oggetti sensibili Ma in questi laperfezione considerata come tale egrave cosigrave lungi dallesse-re causa di bellezza che questa qualitagrave lagrave dove egrave piugrave ri-levante cioegrave nel sesso femminile quasi sempre portacon segrave unidea di debolezza e di imperfezione Le donnesi sono rese ben conto di ciograve e per questo motivo esseimparano a balbettare a vacillare a simulare debolezzaed anche malessere In tutto ciograve esse sono guidate dallanatura La bellezza in preda allangoscia e la piugrave com-movente Larrossire ha un potere non inferiore e la mo-destia in generale che egrave un tacito riconoscimento di im-perfezione egrave considerata essa stessa una qualitagrave amabilee certo rafforza ogni altra qualitagrave So che egrave sulla boccadi tutti che noi dobbiamo amare la perfezione Questa egraveper me una prova sufficiente che essa non egrave il vero og-getto dellamore Chi mai disse che dobbiamo amare unabella donna o anche uno di questi begli animali che cipiacciono In questi casi non occorre il concorso dellanostra volontagrave perchegrave siamo colpiti e quindi attratti

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IX ndash LA PERFEZIONE NON Egrave CAUSA DIBELLEZZA

Vi egrave unaltra opinione corrente abbastanza affine allaprima che la perfezione sia la causa della bellezza Que-sta opinione egrave stata creata per un campo molto piugrave vastoche non quello degli oggetti sensibili Ma in questi laperfezione considerata come tale egrave cosigrave lungi dallesse-re causa di bellezza che questa qualitagrave lagrave dove egrave piugrave ri-levante cioegrave nel sesso femminile quasi sempre portacon segrave unidea di debolezza e di imperfezione Le donnesi sono rese ben conto di ciograve e per questo motivo esseimparano a balbettare a vacillare a simulare debolezzaed anche malessere In tutto ciograve esse sono guidate dallanatura La bellezza in preda allangoscia e la piugrave com-movente Larrossire ha un potere non inferiore e la mo-destia in generale che egrave un tacito riconoscimento di im-perfezione egrave considerata essa stessa una qualitagrave amabilee certo rafforza ogni altra qualitagrave So che egrave sulla boccadi tutti che noi dobbiamo amare la perfezione Questa egraveper me una prova sufficiente che essa non egrave il vero og-getto dellamore Chi mai disse che dobbiamo amare unabella donna o anche uno di questi begli animali che cipiacciono In questi casi non occorre il concorso dellanostra volontagrave perchegrave siamo colpiti e quindi attratti

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X ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POSSAESSERE APPLICATA ALLE QUALITAgrave DEL-

LA MENTE

Questa considerazione in generale non egrave meno appli-cabile alle qualitagrave della mente Quelle doti che suscitanoammirazione e sono di un genere piugrave elevato produco-no terrore piugrave che amore tali la forza la giustizia lasaggezza e simili Mai un uomo fu amabile perchegrave dota-to di tali qualitagrave Quelle che soggiogano i nostri cuoriche ci dagravenno un senso di grazia sono doti piugrave dolci af-fabilitagrave naturale compassione bontagrave e generositagrave seb-bene queste riguardino meno da vicino la societagrave sianomeno importanti e abbiano minor dignitagrave Ma appuntoper questo motivo sono cosigrave amabili Le grandi virtugraveemergono soprattutto in occasione di pericoli di puni-zioni di angustie e si esercitano piugrave nel prevenire i malipeggiori che nel procurare vantaggi perciograve non sonoamabili sebbene siano molto apprezzabili Le virtugrave se-condarie si manifestano nel dispensare soccorsi ricom-pense favori e sono perciograve piugrave amabili sebbene inferio-ri per dignitagrave Quelle persone che ottengono la confiden-za di molta gente che sono scelte come compagne delleore piugrave dolci e come lausilio negli affanni e nelle ansie-tagrave non sono mai persone di qualitagrave brillanti o di fortivirtugrave ma piuttosto quando abbiamo bisogno di riposoper la tensione a cui la vita ci sottopone cerchiamo

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X ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POSSAESSERE APPLICATA ALLE QUALITAgrave DEL-

LA MENTE

Questa considerazione in generale non egrave meno appli-cabile alle qualitagrave della mente Quelle doti che suscitanoammirazione e sono di un genere piugrave elevato produco-no terrore piugrave che amore tali la forza la giustizia lasaggezza e simili Mai un uomo fu amabile perchegrave dota-to di tali qualitagrave Quelle che soggiogano i nostri cuoriche ci dagravenno un senso di grazia sono doti piugrave dolci af-fabilitagrave naturale compassione bontagrave e generositagrave seb-bene queste riguardino meno da vicino la societagrave sianomeno importanti e abbiano minor dignitagrave Ma appuntoper questo motivo sono cosigrave amabili Le grandi virtugraveemergono soprattutto in occasione di pericoli di puni-zioni di angustie e si esercitano piugrave nel prevenire i malipeggiori che nel procurare vantaggi perciograve non sonoamabili sebbene siano molto apprezzabili Le virtugrave se-condarie si manifestano nel dispensare soccorsi ricom-pense favori e sono perciograve piugrave amabili sebbene inferio-ri per dignitagrave Quelle persone che ottengono la confiden-za di molta gente che sono scelte come compagne delleore piugrave dolci e come lausilio negli affanni e nelle ansie-tagrave non sono mai persone di qualitagrave brillanti o di fortivirtugrave ma piuttosto quando abbiamo bisogno di riposoper la tensione a cui la vita ci sottopone cerchiamo

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unanima tranquilla allo stesso modo che i nostri occhistanchi di contemplare oggetti abbaglianti si riposanovolentieri sulla verde morbidezza di un prato

Vale la pena di osservare le impressioni che proviamonel leggere la descrizione che ci dagrave Sallustio dei caratte-ri di Cesare e di Catone cosi ben delineati e contrappo-sti luno allaltro46 Nelluno lignoscendo e il largiundonellaltro il nihil largiundo Nelluno il miseris perfu-gium nellaltro il malis pernicies In Catone abbiamomolto da ammirare da onorare e forse qualcosa da te-mere lo rispettiamo ma a distanza Cesare invece cirende a lui familiari lo amiamo ed egli ci porta dovevuole

Per riferirmi a qualcosa che egrave tanto vicino ai nostriprimi e piugrave spontanei sentimenti aggiungerograve una osser-vazione fatta da un amico intelligente alla lettura di que-sto capitolo Lautoritagrave di un padre cosigrave utile al nostrobene e cosigrave giustamente rispettabile sotto ogni riguardoci impedisce di avere per lui tutto quellamore che ab-biamo per nostra madre presso la quale lautoritagrave dei ge-nitori egrave quasi svanita nella tenerezza e nellindulgenzamaterna Ma generalmente abbiamo un grande amoreper i nostri nonni nei quali questa autoritagrave egrave separata diun grado da noi e presso i quali la debolezza delletagrave leconferisce una dolcezza simile a quella femminile

46 Sallustio Bellum Catilinarium LIV 98

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unanima tranquilla allo stesso modo che i nostri occhistanchi di contemplare oggetti abbaglianti si riposanovolentieri sulla verde morbidezza di un prato

Vale la pena di osservare le impressioni che proviamonel leggere la descrizione che ci dagrave Sallustio dei caratte-ri di Cesare e di Catone cosi ben delineati e contrappo-sti luno allaltro46 Nelluno lignoscendo e il largiundonellaltro il nihil largiundo Nelluno il miseris perfu-gium nellaltro il malis pernicies In Catone abbiamomolto da ammirare da onorare e forse qualcosa da te-mere lo rispettiamo ma a distanza Cesare invece cirende a lui familiari lo amiamo ed egli ci porta dovevuole

Per riferirmi a qualcosa che egrave tanto vicino ai nostriprimi e piugrave spontanei sentimenti aggiungerograve una osser-vazione fatta da un amico intelligente alla lettura di que-sto capitolo Lautoritagrave di un padre cosigrave utile al nostrobene e cosigrave giustamente rispettabile sotto ogni riguardoci impedisce di avere per lui tutto quellamore che ab-biamo per nostra madre presso la quale lautoritagrave dei ge-nitori egrave quasi svanita nella tenerezza e nellindulgenzamaterna Ma generalmente abbiamo un grande amoreper i nostri nonni nei quali questa autoritagrave egrave separata diun grado da noi e presso i quali la debolezza delletagrave leconferisce una dolcezza simile a quella femminile

46 Sallustio Bellum Catilinarium LIV 98

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XI ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POS-SA ESSERE APPLICATA ALLA VIRTUgrave

Da quello che egrave stato detto nel precedente capitolopossiamo facilmente comprendere fin dove propriamen-te si possa applicare la bellezza alla virtugrave Lapplicazio-ne che tutti fanno di questa qualitagrave alla virtugrave finisce perconfondere fortemente le nostre idee delle cose e hadato origine a uninfinitagrave di strane teorie come egrave quellache applica il nome di bellezza alla proporzione allaconvenienza alla perfezione e alle qualitagrave di cose anco-ra piugrave lontane dalle nostre naturali idee di bellezza esenza rapporto fra di loro ha mirato a confondere le no-stre idee di bellezza e non ci ha lasciato per giudicaredella bellezza alcuna norma o regola che non fosse an-cora piugrave incerta e fallace della nostra immaginazioneQuesto illogico e trascurato modo di parlare ci ha datouna teoria errata sia riguardo al gusto che riguardo allamorale e ci ha indotto ad allontanare la conoscenza deinostri doveri dalle loro vere basi (la nostra ragione lenostre relazioni e le nostre necessitagrave) per appoggiarla subasi affatto chimeriche e inconsistenti

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XI ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POS-SA ESSERE APPLICATA ALLA VIRTUgrave

Da quello che egrave stato detto nel precedente capitolopossiamo facilmente comprendere fin dove propriamen-te si possa applicare la bellezza alla virtugrave Lapplicazio-ne che tutti fanno di questa qualitagrave alla virtugrave finisce perconfondere fortemente le nostre idee delle cose e hadato origine a uninfinitagrave di strane teorie come egrave quellache applica il nome di bellezza alla proporzione allaconvenienza alla perfezione e alle qualitagrave di cose anco-ra piugrave lontane dalle nostre naturali idee di bellezza esenza rapporto fra di loro ha mirato a confondere le no-stre idee di bellezza e non ci ha lasciato per giudicaredella bellezza alcuna norma o regola che non fosse an-cora piugrave incerta e fallace della nostra immaginazioneQuesto illogico e trascurato modo di parlare ci ha datouna teoria errata sia riguardo al gusto che riguardo allamorale e ci ha indotto ad allontanare la conoscenza deinostri doveri dalle loro vere basi (la nostra ragione lenostre relazioni e le nostre necessitagrave) per appoggiarla subasi affatto chimeriche e inconsistenti

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XII ndash LA CAUSA REALE DELLA BELLEZZA

Dopo aver cercato di mostrare quello che la bellezzanon egrave ci rimane da esaminare almeno con la stessa at-tenzione in che cosa essa realmente consista La bellez-za egrave una cosa troppo impressionante per non dipendereda qualitagrave positive E poichegrave essa non egrave un prodotto del-la nostra ragione poichegrave ci colpisce senza alcun riferi-mento allutilitagrave ed anche quando nessuna utilitagrave egrave visi-bile dal momento che la legge e il metodo della naturasono generalmente molto diversi dalle nostre misure eproporzioni dobbiamo concludere che la bellezza egrave perla maggior parte una qualitagrave dei corpi che agisce mec-canicamente sulla mente umana attraverso i sensi Dob-biamo perciograve considerare attentamente in qual modoqueste qualitagrave sensibili siano disposte in cose che peresperienza troviamo belle o che suscitano in noi il sen-timento dellamore o un altro corrispondente affetto

XIII ndash LE COSE BELLE SONO PICCOLE

Lelemento piugrave ovvio che ci si presenta nellesaminareun oggetto egrave la sua estensione o quantitagrave Quale grado diestensione prevalga nei corpi ritenuti belli si puograve dedur-re dalle espressioni usate abitualmente a tale riguardo

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XII ndash LA CAUSA REALE DELLA BELLEZZA

Dopo aver cercato di mostrare quello che la bellezzanon egrave ci rimane da esaminare almeno con la stessa at-tenzione in che cosa essa realmente consista La bellez-za egrave una cosa troppo impressionante per non dipendereda qualitagrave positive E poichegrave essa non egrave un prodotto del-la nostra ragione poichegrave ci colpisce senza alcun riferi-mento allutilitagrave ed anche quando nessuna utilitagrave egrave visi-bile dal momento che la legge e il metodo della naturasono generalmente molto diversi dalle nostre misure eproporzioni dobbiamo concludere che la bellezza egrave perla maggior parte una qualitagrave dei corpi che agisce mec-canicamente sulla mente umana attraverso i sensi Dob-biamo perciograve considerare attentamente in qual modoqueste qualitagrave sensibili siano disposte in cose che peresperienza troviamo belle o che suscitano in noi il sen-timento dellamore o un altro corrispondente affetto

XIII ndash LE COSE BELLE SONO PICCOLE

Lelemento piugrave ovvio che ci si presenta nellesaminareun oggetto egrave la sua estensione o quantitagrave Quale grado diestensione prevalga nei corpi ritenuti belli si puograve dedur-re dalle espressioni usate abitualmente a tale riguardo

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Mi si dice che nella maggior parte delle lingue gli og-getti dellamore sono espressi con epiteti diminutivi Edegrave cosigrave in tutte le lingue che conosco In greco -ιων ed al-tre desinenze diminutive sono quasi sempre termini diaffetto e di tenerezza Questi diminutivi erano comune-mente aggiunti dai Greci ai nomi delle persone con cuierano in rapporti di amicizia e familiaritagrave Sebbene i Ro-mani fossero un popolo di sentimenti meno vivi e deli-cati tuttavia negli stessi casi scivolavano nei diminutiviAnticamente nella lingua inglese il diminutivo ling eraaggiunto ai nomi di persone e di cose amate Alcuni liconserviamo ancora come darling ossia laquopiccolo caroraquoe pochi altri Ma fino ad oggi nella conversazione dognigiorno siamo soliti aggiungere a ogni cosa che amiamolaffettuoso aggettivo little i Francesi e gli Italiani fannouso di questi diminutivi affettuosi ancor piugrave di noi Nelregno animale al di fuori della nostra specie siamo in-clini ad amare ciograve che egrave piccolo uccellini per esempioed alcune delle razze animali piugrave piccole Una grandecosa bella egrave un modo di espressione che non si usa quasimai ma quello di una gran cosa brutta egrave molto comuneVi egrave una grande differenza fra ammirazione e amore Ilsublime che egrave causa della prima risiede sempre in og-getti grandi e terribili mentre lamore si rivolge a ogget-ti piccoli e piacevoli noi ci sottomettiamo a ciograve che am-miriamo ma amiamo ciograve che si sottomette a noi nelprimo caso siamo costretti nellaltro siamo indotti allacondiscendenza In breve le idee di sublime e di bellopoggiano su basi cosigrave diverse che egrave difficile forse quasi

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Mi si dice che nella maggior parte delle lingue gli og-getti dellamore sono espressi con epiteti diminutivi Edegrave cosigrave in tutte le lingue che conosco In greco -ιων ed al-tre desinenze diminutive sono quasi sempre termini diaffetto e di tenerezza Questi diminutivi erano comune-mente aggiunti dai Greci ai nomi delle persone con cuierano in rapporti di amicizia e familiaritagrave Sebbene i Ro-mani fossero un popolo di sentimenti meno vivi e deli-cati tuttavia negli stessi casi scivolavano nei diminutiviAnticamente nella lingua inglese il diminutivo ling eraaggiunto ai nomi di persone e di cose amate Alcuni liconserviamo ancora come darling ossia laquopiccolo caroraquoe pochi altri Ma fino ad oggi nella conversazione dognigiorno siamo soliti aggiungere a ogni cosa che amiamolaffettuoso aggettivo little i Francesi e gli Italiani fannouso di questi diminutivi affettuosi ancor piugrave di noi Nelregno animale al di fuori della nostra specie siamo in-clini ad amare ciograve che egrave piccolo uccellini per esempioed alcune delle razze animali piugrave piccole Una grandecosa bella egrave un modo di espressione che non si usa quasimai ma quello di una gran cosa brutta egrave molto comuneVi egrave una grande differenza fra ammirazione e amore Ilsublime che egrave causa della prima risiede sempre in og-getti grandi e terribili mentre lamore si rivolge a ogget-ti piccoli e piacevoli noi ci sottomettiamo a ciograve che am-miriamo ma amiamo ciograve che si sottomette a noi nelprimo caso siamo costretti nellaltro siamo indotti allacondiscendenza In breve le idee di sublime e di bellopoggiano su basi cosigrave diverse che egrave difficile forse quasi

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impossibile pensare di conciliarle nello stesso soggettosenza considerevolmente attenuare leffetto delluno odellaltro sulle passioni Cosicchegrave riguardo alla loroquantitagrave gli oggetti belli sono relativamente piccoli

XIV ndash LA LEVIGATEZZA

La proprietagrave che subito dopo si osserva sempre in talioggetti egrave la loro levigatezza47 Egrave una qualitagrave cosigrave essen-ziale alla bellezza che non ricordo alcuna cosa bella chenon sia anche liscia Negli alberi e nei fiori le foglie li-sce sono belle belli i lisci pendii di terreno dei giardinile lisce acque calme di un paesaggio le piume lisce de-gli uccelli il liscio pelo di bestie negli esemplari miglio-ri nelle belle donne pelle liscia e in molti tipi di sup-pellettili ornamentali superfici lisce e levigate Una par-te molto considerevole delleffetto della bellezza egrave dovu-ta a questa qualitagrave anzi la parte principale Infatti pren-dete un belloggetto dategli una superficie spezzata eruvida esso non piace piugrave sebbene sotto altri riguardipossa essere ben fatto Perciograve quandanche mancasseromolti degli altri elementi se non manca questo loggettodiventa piugrave piacevole di quasi tutti gli altri oggetti chene sono privi Questo mi sembra tanto evidente che sonomolto sorpreso nel notare come nessuno di quelli che

47 Parte Quarta XXI

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impossibile pensare di conciliarle nello stesso soggettosenza considerevolmente attenuare leffetto delluno odellaltro sulle passioni Cosicchegrave riguardo alla loroquantitagrave gli oggetti belli sono relativamente piccoli

XIV ndash LA LEVIGATEZZA

La proprietagrave che subito dopo si osserva sempre in talioggetti egrave la loro levigatezza47 Egrave una qualitagrave cosigrave essen-ziale alla bellezza che non ricordo alcuna cosa bella chenon sia anche liscia Negli alberi e nei fiori le foglie li-sce sono belle belli i lisci pendii di terreno dei giardinile lisce acque calme di un paesaggio le piume lisce de-gli uccelli il liscio pelo di bestie negli esemplari miglio-ri nelle belle donne pelle liscia e in molti tipi di sup-pellettili ornamentali superfici lisce e levigate Una par-te molto considerevole delleffetto della bellezza egrave dovu-ta a questa qualitagrave anzi la parte principale Infatti pren-dete un belloggetto dategli una superficie spezzata eruvida esso non piace piugrave sebbene sotto altri riguardipossa essere ben fatto Perciograve quandanche mancasseromolti degli altri elementi se non manca questo loggettodiventa piugrave piacevole di quasi tutti gli altri oggetti chene sono privi Questo mi sembra tanto evidente che sonomolto sorpreso nel notare come nessuno di quelli che

47 Parte Quarta XXI

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hanno trattato questo argomento abbia mai fatto menzio-ne della qualitagrave della levigatezza nellenumerare quelleche servono a costituire la bellezza Poichegrave invero qua-lunque aggetto ruvido o inaspettato qualunque angoloaguzzo egrave al massimo grado contrario alla bellezza

XV ndash LA VARIAZIONE GRADUALE

Ma come i corpi perfettamente belli non sono formatidi parti angolari cosigrave le loro parti non continuano mai alungo nella stessa linea retta48 Esse variano la loro dire-zione ogni momento e mutano al nostro occhio per unadeviazione continua per cui sarebbe difficile determina-re il punto dove comincia o dove finisce La vista di unbelluccello ci aiuteragrave a spiegare questa osservazioneNoi osserviamo che cominciando dal becco il capo cre-sce insensibilmente fino a un punto massimo da doveprende a diminuire gradatamente fino a congiungersi alcollo il collo si perde in una piugrave ampia curva che conti-nua fino a metagrave del corpo dove il tutto decresce ancorafino alla coda la coda prende una nuova direzione mapresto varia di nuovo il suo corso si confonde con le al-tre parti e la linea cambia continuamente sopra sotto eda ogni lato In questa descrizione ho dinnanzi a melidea di una colomba essa concorda benissimo con la

48 Parte Quarta XXIII

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hanno trattato questo argomento abbia mai fatto menzio-ne della qualitagrave della levigatezza nellenumerare quelleche servono a costituire la bellezza Poichegrave invero qua-lunque aggetto ruvido o inaspettato qualunque angoloaguzzo egrave al massimo grado contrario alla bellezza

XV ndash LA VARIAZIONE GRADUALE

Ma come i corpi perfettamente belli non sono formatidi parti angolari cosigrave le loro parti non continuano mai alungo nella stessa linea retta48 Esse variano la loro dire-zione ogni momento e mutano al nostro occhio per unadeviazione continua per cui sarebbe difficile determina-re il punto dove comincia o dove finisce La vista di unbelluccello ci aiuteragrave a spiegare questa osservazioneNoi osserviamo che cominciando dal becco il capo cre-sce insensibilmente fino a un punto massimo da doveprende a diminuire gradatamente fino a congiungersi alcollo il collo si perde in una piugrave ampia curva che conti-nua fino a metagrave del corpo dove il tutto decresce ancorafino alla coda la coda prende una nuova direzione mapresto varia di nuovo il suo corso si confonde con le al-tre parti e la linea cambia continuamente sopra sotto eda ogni lato In questa descrizione ho dinnanzi a melidea di una colomba essa concorda benissimo con la

48 Parte Quarta XXIII

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maggior parte delle condizioni richieste dalla bellezzaEgrave liscia e morbida le sue parti sono se mi egrave concessalespressione fuse luna nellaltra non trovate nessunaimprovvisa protuberanza nella sua forma eppure la suaforma varia continuamente Osservate quella parte diuna bella donna per cui forse egrave piugrave bella intorno al col-lo e al petto la levigatezza la morbidezza la lieve cur-va insensibile la varietagrave della superficie che non egrave maila stessa entro il minimo spazio lingannevole perplessi-tagrave attraverso la quale locchio non fisso scivola vertigi-nosamente senza sapere dove fermarsi negrave dove sia por-tato Non egrave questa una prova di quel mutamento di su-perficie continuo eppure appena percettibile in ogni suopunto che forma uno degli elementi principali della bel-lezza Mi dagrave non poco piacere il trovare che posso raf-forzare la mia teoria su questo punto con lopinione delgenialissimo Hogarth49 la cui idea della linea della bel-lezza ritengo sia in generale esatta Ma lidea di varia-zione senza che egli abbia seguito con molta cura ilmodo della variazione lo ha indotto a considerare bellele figure angolari queste figure egrave vero variano moltis-simo tuttavia variano in modo brusco e spezzato e nontrovo alcun oggetto in natura che sia angolare e nellostesso tempo bello In veritagrave pochi oggetti naturali sonodel tutto angolari ma credo che quelli che si avvicinanomaggiormente a tale forma siano i piugrave brutti Devo ag-

49 William Hogarth (1697-1764) uno dei maggiori pittori in-glesi del sec XVIII famoso caricaturista

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maggior parte delle condizioni richieste dalla bellezzaEgrave liscia e morbida le sue parti sono se mi egrave concessalespressione fuse luna nellaltra non trovate nessunaimprovvisa protuberanza nella sua forma eppure la suaforma varia continuamente Osservate quella parte diuna bella donna per cui forse egrave piugrave bella intorno al col-lo e al petto la levigatezza la morbidezza la lieve cur-va insensibile la varietagrave della superficie che non egrave maila stessa entro il minimo spazio lingannevole perplessi-tagrave attraverso la quale locchio non fisso scivola vertigi-nosamente senza sapere dove fermarsi negrave dove sia por-tato Non egrave questa una prova di quel mutamento di su-perficie continuo eppure appena percettibile in ogni suopunto che forma uno degli elementi principali della bel-lezza Mi dagrave non poco piacere il trovare che posso raf-forzare la mia teoria su questo punto con lopinione delgenialissimo Hogarth49 la cui idea della linea della bel-lezza ritengo sia in generale esatta Ma lidea di varia-zione senza che egli abbia seguito con molta cura ilmodo della variazione lo ha indotto a considerare bellele figure angolari queste figure egrave vero variano moltis-simo tuttavia variano in modo brusco e spezzato e nontrovo alcun oggetto in natura che sia angolare e nellostesso tempo bello In veritagrave pochi oggetti naturali sonodel tutto angolari ma credo che quelli che si avvicinanomaggiormente a tale forma siano i piugrave brutti Devo ag-

49 William Hogarth (1697-1764) uno dei maggiori pittori in-glesi del sec XVIII famoso caricaturista

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giungere pure che per quanto ho potuto osservare dellanatura sebbene la linea varia sia la sola nella quale sitrovi una bellezza perfetta pure non vi egrave una linea parti-colare che si trovi sempre negli oggetti piugrave belli e chesia quindi bella a preferenza di tutte le altre linee Io al-meno non ho mai avuto occasione di notarlo

XVI ndash LA DELICATEZZA

Unaria di robustezza e di forza egrave molto pregiudizie-vole alla bellezza unapparenza di delicatezza ed anchedi fragilitagrave le egrave quasi essenziale Chi esamina la creazio-ne vegetale o animale troveragrave che questosservazione egravefondata sulla natura Non consideriamo belli la querciail frassino o lolmo alcuni degli alberi robusti della fore-sta essi sono terribili e maestosi e ispirano una specie diriverenza Sono il mirto delicato larancio il mandorloil gelsomino la vite che consideriamo bellezze vegetaliEgrave la famiglia dei fiori cosigrave notevole per la sua fragilitagrave ela sua effimera durata che ci dagrave la piugrave viva idea di bel-lezza e di eleganza Fra gli animali il levriero egrave piugrave bellodel mastino e la delicatezza di un cavallo di Spagna diBarberia o dArabia egrave molto piugrave amabile che non la for-za e stabilitagrave dei cavalli da guerra o da tiro Non mi oc-corre spendere molte parole riguardo al bel sesso dovecredo che la mia teoria saragrave facilmente accettata La bel-

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giungere pure che per quanto ho potuto osservare dellanatura sebbene la linea varia sia la sola nella quale sitrovi una bellezza perfetta pure non vi egrave una linea parti-colare che si trovi sempre negli oggetti piugrave belli e chesia quindi bella a preferenza di tutte le altre linee Io al-meno non ho mai avuto occasione di notarlo

XVI ndash LA DELICATEZZA

Unaria di robustezza e di forza egrave molto pregiudizie-vole alla bellezza unapparenza di delicatezza ed anchedi fragilitagrave le egrave quasi essenziale Chi esamina la creazio-ne vegetale o animale troveragrave che questosservazione egravefondata sulla natura Non consideriamo belli la querciail frassino o lolmo alcuni degli alberi robusti della fore-sta essi sono terribili e maestosi e ispirano una specie diriverenza Sono il mirto delicato larancio il mandorloil gelsomino la vite che consideriamo bellezze vegetaliEgrave la famiglia dei fiori cosigrave notevole per la sua fragilitagrave ela sua effimera durata che ci dagrave la piugrave viva idea di bel-lezza e di eleganza Fra gli animali il levriero egrave piugrave bellodel mastino e la delicatezza di un cavallo di Spagna diBarberia o dArabia egrave molto piugrave amabile che non la for-za e stabilitagrave dei cavalli da guerra o da tiro Non mi oc-corre spendere molte parole riguardo al bel sesso dovecredo che la mia teoria saragrave facilmente accettata La bel-

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lezza delle donne egrave considerevolmente dovuta alla lorodebolezza o delicatezza ed egrave perfino accresciuta dallaloro timidezza qualitagrave dellanimo ad esse analoga Nonho qui inteso dire che quella debolezza che rivela unasalute assai malferma contribuisca alla bellezza ma ilsuo cattivo effetto non dipende dal fatto che egrave debolez-za bensigrave del fatto che il cattivo stato di salute che pro-duce tale debolezza altera le altre condizioni della bel-lezza i vari elementi in tal caso si rovinano il lumino-so colore il lumen purpureum iuventae50 se ne egrave andatoe la bella variazione delle superfici si perde in rughe inrotture improvvise e in linee rette

XVII ndash LA BELLEZZA NEL COLORE

Riguardo ai colori che si trovano di solito nei corpibelli puograve essere in un certo senso difficile stabilirli per-chegrave nelle diverse parti della natura vi egrave infinita varietagraveTuttavia anche in questa varietagrave possiamo trovare qual-cosa su cui basarci In primo luogo i colori dei corpi bel-li non devono essere scuri o torbidi ma nitidi e puri Insecondo luogo non devono essere troppo forti Quelliche sembrano i piugrave appropriati alla bellezza sono inogni gamma i piugrave tenui i verdi chiari gli azzurri palli-di i bianchi spenti i rosa e i viola In terzo luogo qua-

50 Virgilio Eneide I 590

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lezza delle donne egrave considerevolmente dovuta alla lorodebolezza o delicatezza ed egrave perfino accresciuta dallaloro timidezza qualitagrave dellanimo ad esse analoga Nonho qui inteso dire che quella debolezza che rivela unasalute assai malferma contribuisca alla bellezza ma ilsuo cattivo effetto non dipende dal fatto che egrave debolez-za bensigrave del fatto che il cattivo stato di salute che pro-duce tale debolezza altera le altre condizioni della bel-lezza i vari elementi in tal caso si rovinano il lumino-so colore il lumen purpureum iuventae50 se ne egrave andatoe la bella variazione delle superfici si perde in rughe inrotture improvvise e in linee rette

XVII ndash LA BELLEZZA NEL COLORE

Riguardo ai colori che si trovano di solito nei corpibelli puograve essere in un certo senso difficile stabilirli per-chegrave nelle diverse parti della natura vi egrave infinita varietagraveTuttavia anche in questa varietagrave possiamo trovare qual-cosa su cui basarci In primo luogo i colori dei corpi bel-li non devono essere scuri o torbidi ma nitidi e puri Insecondo luogo non devono essere troppo forti Quelliche sembrano i piugrave appropriati alla bellezza sono inogni gamma i piugrave tenui i verdi chiari gli azzurri palli-di i bianchi spenti i rosa e i viola In terzo luogo qua-

50 Virgilio Eneide I 590

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lora i colori siano forti e vivaci sono sempre diversi eloggetto non egrave mai di un unico colore forte ve negrave quasisempre in tal numero come nei fiori variopinti che laforza e lintensitagrave di ognuno egrave considerevolmente dimi-nuita In una bella carnagione non cegrave varietagrave soltantonella colorazione ma anche nei colori negrave il rosso negrave ilbianco sono forti e intensi Inoltre essi sono fusi in talmodo e con tali gradazioni che egrave impossibile fissarne icontorni Sullo stesso principio si basa il fatto che i co-lori cangianti nel collo e nella coda dei pavoni e intornoal capo delle anitre sono piacevoli a vedersi In realtagrave labellezza della forma e quella del colore sono in relazio-ne tanto stretta quanto possiamo supporre sia possibileesserlo a cose di natura cosigrave diversa

XVIII ndash RICAPITOLAZIONE

In complesso le qualitagrave della bellezza come quelleche sono qualitagrave puramente sensibili sono le seguentila prima lessere relativamente piccoli la secondalessere lisci la terza lavere una varietagrave nella direzionedelle parti ma in quarto luogo lavere quelle parti nonangolose bensigrave fuse per cosigrave dire luna nellaltra Inquinto luogo lessere di forma delicata senza notevoleapparenza di forza In sesto luogo avere i colori chiari eluminosi ma non troppo forti e intensi In settimo luo-

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lora i colori siano forti e vivaci sono sempre diversi eloggetto non egrave mai di un unico colore forte ve negrave quasisempre in tal numero come nei fiori variopinti che laforza e lintensitagrave di ognuno egrave considerevolmente dimi-nuita In una bella carnagione non cegrave varietagrave soltantonella colorazione ma anche nei colori negrave il rosso negrave ilbianco sono forti e intensi Inoltre essi sono fusi in talmodo e con tali gradazioni che egrave impossibile fissarne icontorni Sullo stesso principio si basa il fatto che i co-lori cangianti nel collo e nella coda dei pavoni e intornoal capo delle anitre sono piacevoli a vedersi In realtagrave labellezza della forma e quella del colore sono in relazio-ne tanto stretta quanto possiamo supporre sia possibileesserlo a cose di natura cosigrave diversa

XVIII ndash RICAPITOLAZIONE

In complesso le qualitagrave della bellezza come quelleche sono qualitagrave puramente sensibili sono le seguentila prima lessere relativamente piccoli la secondalessere lisci la terza lavere una varietagrave nella direzionedelle parti ma in quarto luogo lavere quelle parti nonangolose bensigrave fuse per cosigrave dire luna nellaltra Inquinto luogo lessere di forma delicata senza notevoleapparenza di forza In sesto luogo avere i colori chiari eluminosi ma non troppo forti e intensi In settimo luo-

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go qualora dovesse esservi un colore intenso smorzarlomediante laccostamento daltri colori Queste sono cre-do le proprietagrave dalle quali la bellezza dipende proprietagraveche operano per natura e sono meno soggette dogni al-tra ad essere alterate dal capriccio o confuse dalla diver-sitagrave dei gusti

XIX ndash LA FISONOMIA

La fisionomia ha una parte considerevole nella bel-lezza specialmente in quella della nostra specie Le ma-niere determinano in certo modo il contegno che corri-spondendo come si sa quasi regolarmente ad esse egrave ca-pace di unire gli effetti di certe qualitagrave piacevoli dellospirito a quelli del corpo Cosicchegrave per formare una bel-lezza umana perfetta e per darle il suo completo valoreil volto deve esprimere qualitagrave gentili e amabili che cor-rispondano alla morbidezza alla levigatezza ed alla de-licatezza della forma esteriore

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go qualora dovesse esservi un colore intenso smorzarlomediante laccostamento daltri colori Queste sono cre-do le proprietagrave dalle quali la bellezza dipende proprietagraveche operano per natura e sono meno soggette dogni al-tra ad essere alterate dal capriccio o confuse dalla diver-sitagrave dei gusti

XIX ndash LA FISONOMIA

La fisionomia ha una parte considerevole nella bel-lezza specialmente in quella della nostra specie Le ma-niere determinano in certo modo il contegno che corri-spondendo come si sa quasi regolarmente ad esse egrave ca-pace di unire gli effetti di certe qualitagrave piacevoli dellospirito a quelli del corpo Cosicchegrave per formare una bel-lezza umana perfetta e per darle il suo completo valoreil volto deve esprimere qualitagrave gentili e amabili che cor-rispondano alla morbidezza alla levigatezza ed alla de-licatezza della forma esteriore

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XX ndash LOCCHIO

Fin qui ho tralasciato di proposito di parlaredellocchio che ha una parte cosigrave grande nella bellezzadella creazione animale poichegrave non rientrava tanto fa-cilmente nei precedenti capitoli sebbene di fatto sia ri-ducibile agli stessi principicirc Penso che la bellezzadellocchio consista prima di tutto nella sua chiarezzaquale colore piaccia di piugrave nellocchio dipende in granparte da gusti particolari ma a nessuno piace un occhiola cui acqua (per usare questo termine) sia fosca e torbi-da51 Da questo punto di vista a noi piace un occhio perlo stesso principio per cui ci piacciono i diamantilacqua chiara il vetro e altre sostanze trasparenti In se-condo luogo il movimento dellocchio contribuisce allasua bellezza col continuo cambiamento di direzione maun movimento lento e languido egrave piugrave bello che uno viva-ce questo rallegra quello si fa amare In terzo luogo ri-guardo allunione dellocchio con le parti vicine bisognatenere la stessa regola che egrave data dalle altre cose bellenon deve fare una forte deviazione dalla linea delle partivicine negrave avvicinarsi a una figura esattamente geometri-ca Oltre a tutto questo locchio colpisce in quantoesprime alcune qualitagrave dello spirito e il principale pote-re generalmente nasce da questo cosigrave che quello che ab-

51 Parte Quarta XXV

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XX ndash LOCCHIO

Fin qui ho tralasciato di proposito di parlaredellocchio che ha una parte cosigrave grande nella bellezzadella creazione animale poichegrave non rientrava tanto fa-cilmente nei precedenti capitoli sebbene di fatto sia ri-ducibile agli stessi principicirc Penso che la bellezzadellocchio consista prima di tutto nella sua chiarezzaquale colore piaccia di piugrave nellocchio dipende in granparte da gusti particolari ma a nessuno piace un occhiola cui acqua (per usare questo termine) sia fosca e torbi-da51 Da questo punto di vista a noi piace un occhio perlo stesso principio per cui ci piacciono i diamantilacqua chiara il vetro e altre sostanze trasparenti In se-condo luogo il movimento dellocchio contribuisce allasua bellezza col continuo cambiamento di direzione maun movimento lento e languido egrave piugrave bello che uno viva-ce questo rallegra quello si fa amare In terzo luogo ri-guardo allunione dellocchio con le parti vicine bisognatenere la stessa regola che egrave data dalle altre cose bellenon deve fare una forte deviazione dalla linea delle partivicine negrave avvicinarsi a una figura esattamente geometri-ca Oltre a tutto questo locchio colpisce in quantoesprime alcune qualitagrave dello spirito e il principale pote-re generalmente nasce da questo cosigrave che quello che ab-

51 Parte Quarta XXV

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biamo appena detto della fisonomia si puograve applicare an-che qui

XXI ndash LA BRUTTEZZA

Puograve sembrare una ripetizione di quello che abbiamodetto prima linsistere qui sulla natura della bruttezzapoichegrave credo che sia sotto ogni riguardo lopposto diquelle qualitagrave che abbiamo detto costituire la bellezzaMa sebbene la bruttezza sia lopposto della bellezza nonegrave lopposto della proporzione e della attitudine Poichegrave egravepossibile che una cosa sia molto brutta pur con certeproporzioni e con una perfetta attitudine a determinatiscopi Parimenti ritengo che la bruttezza abbia un certorapporto con lidea di sublime Ma non insinuerei affattoche la bruttezza per se stessa sia unidea di sublime ameno che non sia unita a qualitagrave tali da eccitare un forteterrore

XXII ndash LA GRAZIA

La grazia egrave unidea non molto diversa dalla bellezzaed egrave costituita dagli stessi elementi La grazia egrave unidea

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biamo appena detto della fisonomia si puograve applicare an-che qui

XXI ndash LA BRUTTEZZA

Puograve sembrare una ripetizione di quello che abbiamodetto prima linsistere qui sulla natura della bruttezzapoichegrave credo che sia sotto ogni riguardo lopposto diquelle qualitagrave che abbiamo detto costituire la bellezzaMa sebbene la bruttezza sia lopposto della bellezza nonegrave lopposto della proporzione e della attitudine Poichegrave egravepossibile che una cosa sia molto brutta pur con certeproporzioni e con una perfetta attitudine a determinatiscopi Parimenti ritengo che la bruttezza abbia un certorapporto con lidea di sublime Ma non insinuerei affattoche la bruttezza per se stessa sia unidea di sublime ameno che non sia unita a qualitagrave tali da eccitare un forteterrore

XXII ndash LA GRAZIA

La grazia egrave unidea non molto diversa dalla bellezzaed egrave costituita dagli stessi elementi La grazia egrave unidea

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relativa allatteggiamento e al movimento luno e laltroperchegrave siano graziosi non devono presentare apparenzaalcuna di difficoltagrave basta una lieve flessione del corpo eun accordo delle parti tale che esse non siano lunaallaltra dingombro e che non appaiano divise da bru-schi e improvvisi angoli In questa facilitagrave armonia de-licatezza di atteggiamento e di movimento consiste tuttala magia della grazia e ciograve che si dice il suo je ne saiquoi come saragrave ovvio per ogni osservatore che attenta-mente consideri la Venere dei Medici lAntinoo o qua-lunque statua alle quali comunemente sia riconosciuta lagrazia

XXIII ndash LELEGANZA E LA VISTOSITAgrave

Quando un corpo egrave composto di parti lisce e levigateche non premano luna sullaltra che non mostrino alcu-na ruvidezza o confusione e nello stesso tempo forminouna figura regolare lo chiamo elegante Leleganza egravemolto affine alla bellezza da cui differisce soltanto perquesta regolaritagrave ma comunque poichegrave questo carattereproduce una differenza molto sensibile nel sentimentoche loggetto suscita leleganza puograve ben formare unaspecie a segrave Sotto questo titolo riunisco quelle delicate eregolari opere darte che non imitano alcun determinatooggetto in natura come costruzioni eleganti e mobili

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relativa allatteggiamento e al movimento luno e laltroperchegrave siano graziosi non devono presentare apparenzaalcuna di difficoltagrave basta una lieve flessione del corpo eun accordo delle parti tale che esse non siano lunaallaltra dingombro e che non appaiano divise da bru-schi e improvvisi angoli In questa facilitagrave armonia de-licatezza di atteggiamento e di movimento consiste tuttala magia della grazia e ciograve che si dice il suo je ne saiquoi come saragrave ovvio per ogni osservatore che attenta-mente consideri la Venere dei Medici lAntinoo o qua-lunque statua alle quali comunemente sia riconosciuta lagrazia

XXIII ndash LELEGANZA E LA VISTOSITAgrave

Quando un corpo egrave composto di parti lisce e levigateche non premano luna sullaltra che non mostrino alcu-na ruvidezza o confusione e nello stesso tempo forminouna figura regolare lo chiamo elegante Leleganza egravemolto affine alla bellezza da cui differisce soltanto perquesta regolaritagrave ma comunque poichegrave questo carattereproduce una differenza molto sensibile nel sentimentoche loggetto suscita leleganza puograve ben formare unaspecie a segrave Sotto questo titolo riunisco quelle delicate eregolari opere darte che non imitano alcun determinatooggetto in natura come costruzioni eleganti e mobili

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Quando un oggetto partecipa delle suddette qualitagrave o diquelle di corpi belli ed egrave altresigrave di grandi dimensioniesso egrave del tutto lontano dallidea di pura bellezza e lochiamo elegante o vistoso

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Quando un oggetto partecipa delle suddette qualitagrave o diquelle di corpi belli ed egrave altresigrave di grandi dimensioniesso egrave del tutto lontano dallidea di pura bellezza e lochiamo elegante o vistoso

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XXIV ndash IL BELLO NEL TATTO

La precedente descrizione della bellezza cosigrave come egravepercepita dallocchio puograve essere ben illustrata col de-scrivere la natura di oggetti che producono un effetto si-mile attraverso il tatto Questo io chiamo il bello neltatto Corrisponde esattamente a ciograve che causa la mede-sima specie di piacere alla vista Vi egrave un legame in tuttele nostre sensazioni esse non sono altro che differentispecie di impressioni che si calcola siano suscitate davarie specie di oggetti ma tutte nel medesimo modoTutti i corpi che sono piacevoli al tatto sono tali per latenue resistenza che oppongono La resistenza egrave dovutao a un movimento lungo la superficie o alla pressionedelle parti luna sullaltra se il primo egrave tenue noi chia-miamo il corpo liscio se lo egrave la seconda morbido Ilprincipale piacere che riceviamo dal tatto ci egrave datodalluna o dallaltra di queste qualitagrave e se vi egrave una com-binazione di entrambe il nostro piacere ne egrave accresciu-to Questo egrave cosigrave evidente che egrave piugrave adatto a spiegare al-tre cose piuttosto che ad essere spiegato con un esem-pio La successiva fonte di piacere per questo sensocome per ogni altro egrave ciograve che presenta continuamentequalcosa di nuovo e troviamo che i corpi che varianocontinuamente la loro superficie sono di gran lunga i piugravepiacevoli e belli al tatto come puograve esperimentare chiun-que voglia La terza proprietagrave in tali oggetti egrave che sebbe-ne la superficie muti continuamente direzione non la

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XXIV ndash IL BELLO NEL TATTO

La precedente descrizione della bellezza cosigrave come egravepercepita dallocchio puograve essere ben illustrata col de-scrivere la natura di oggetti che producono un effetto si-mile attraverso il tatto Questo io chiamo il bello neltatto Corrisponde esattamente a ciograve che causa la mede-sima specie di piacere alla vista Vi egrave un legame in tuttele nostre sensazioni esse non sono altro che differentispecie di impressioni che si calcola siano suscitate davarie specie di oggetti ma tutte nel medesimo modoTutti i corpi che sono piacevoli al tatto sono tali per latenue resistenza che oppongono La resistenza egrave dovutao a un movimento lungo la superficie o alla pressionedelle parti luna sullaltra se il primo egrave tenue noi chia-miamo il corpo liscio se lo egrave la seconda morbido Ilprincipale piacere che riceviamo dal tatto ci egrave datodalluna o dallaltra di queste qualitagrave e se vi egrave una com-binazione di entrambe il nostro piacere ne egrave accresciu-to Questo egrave cosigrave evidente che egrave piugrave adatto a spiegare al-tre cose piuttosto che ad essere spiegato con un esem-pio La successiva fonte di piacere per questo sensocome per ogni altro egrave ciograve che presenta continuamentequalcosa di nuovo e troviamo che i corpi che varianocontinuamente la loro superficie sono di gran lunga i piugravepiacevoli e belli al tatto come puograve esperimentare chiun-que voglia La terza proprietagrave in tali oggetti egrave che sebbe-ne la superficie muti continuamente direzione non la

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muta mai improvvisamente Il tocco improvviso di qua-lunque cosa anche se limpressione stessa non sia quasio non sia affatto violenta egrave spiacevole Il tocco improv-viso di un dito un po piugrave caldo o piugrave freddo del solito cifa trasalire un lieve colpo sulla spalla se inatteso pro-duce lo stesso effetto Perciograve avviene che i corpi angolo-si i corpi che improvvisamente cambiano la direzionedel contorno offrano cosigrave scarso piacere al tatto Ognicambiamento del genere egrave una specie di salita o di cadu-ta in miniatura cosicchegrave i quadrati i triangoli e altre fi-gure regolari non sono belle negrave alla vista negrave al tattoChiunque confronti lo stato dellanimo suo quando per-cepisce corpi morbidi lisci dolcemente degradanti nonangolosi con lo stato in cui si trova alla vista di unbelloggetto riscontreragrave una analogia molto notevole ne-gli effetti di entrambi conclusione che potragrave metterlosulla strada della scoperta della loro causa comune Sen-tire e vedere sotto questo riguardo differiscono in po-chi punti Il tatto riceve il piacere della morbidezza chenon egrave originalmente un oggetto della vista la vistadaltro lato afferra il colore che puograve difficilmente esserepercepito dal tatto Il tatto inoltre ha il vantaggio nelpiacere che trae da un moderato grado di calore malocchio trionfa per linfinita estensione e molteplicitagravedei suoi oggetti Ma vi egrave una tale somiglianza nei piaceridi questi sensi che se fosse possibile distinguere i coloricol tatto (come si dice abbia fatto qualche cieco) sonopropenso a immaginare che gli stessi colori e la stessadisposizione dei colori che sono giudicati belli dalla vi-

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muta mai improvvisamente Il tocco improvviso di qua-lunque cosa anche se limpressione stessa non sia quasio non sia affatto violenta egrave spiacevole Il tocco improv-viso di un dito un po piugrave caldo o piugrave freddo del solito cifa trasalire un lieve colpo sulla spalla se inatteso pro-duce lo stesso effetto Perciograve avviene che i corpi angolo-si i corpi che improvvisamente cambiano la direzionedel contorno offrano cosigrave scarso piacere al tatto Ognicambiamento del genere egrave una specie di salita o di cadu-ta in miniatura cosicchegrave i quadrati i triangoli e altre fi-gure regolari non sono belle negrave alla vista negrave al tattoChiunque confronti lo stato dellanimo suo quando per-cepisce corpi morbidi lisci dolcemente degradanti nonangolosi con lo stato in cui si trova alla vista di unbelloggetto riscontreragrave una analogia molto notevole ne-gli effetti di entrambi conclusione che potragrave metterlosulla strada della scoperta della loro causa comune Sen-tire e vedere sotto questo riguardo differiscono in po-chi punti Il tatto riceve il piacere della morbidezza chenon egrave originalmente un oggetto della vista la vistadaltro lato afferra il colore che puograve difficilmente esserepercepito dal tatto Il tatto inoltre ha il vantaggio nelpiacere che trae da un moderato grado di calore malocchio trionfa per linfinita estensione e molteplicitagravedei suoi oggetti Ma vi egrave una tale somiglianza nei piaceridi questi sensi che se fosse possibile distinguere i coloricol tatto (come si dice abbia fatto qualche cieco) sonopropenso a immaginare che gli stessi colori e la stessadisposizione dei colori che sono giudicati belli dalla vi-

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sta sarebbero ritenuti ugualmente piacevoli anche daltatto Ma lasciando da parte le congetture passiamoallaltro senso quello delludito

XXV ndash LA BELLEZZA NEI SUONI

Anche nel senso delludito constatiamo una stessatendenza a lasciarci sedurre da suoni soavi e delicati elesperienza di ognuno puograve affermare quanto suoni dolcie belli si accordino con le nostre descrizioni della bel-lezza percepita da altri sensi Il Milton ha descritto que-sta specie di musica in uno dei suoi poemi giovaniliNon ho bisogno di dire che il Milton era assai ben ver-sato in quellarte e che nessun uomo aveva un orecchiopiugrave fine negrave un modo piugrave felice di esprimere le impres-sioni di un senso mediante metafore prese da un altroLa descrizione egrave la seguente

And ever against eating caresLap me in soft Lydian airsIn notes with many a winding boutOf linked sweetness long drawn outWith wanton head and giddy cunningThe melting voice through mazes runningUntwisting all the chains that tieThe hidden soul of harmony52

52 laquoE sempre contro le preoccupazioni che consumano mi ri-

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sta sarebbero ritenuti ugualmente piacevoli anche daltatto Ma lasciando da parte le congetture passiamoallaltro senso quello delludito

XXV ndash LA BELLEZZA NEI SUONI

Anche nel senso delludito constatiamo una stessatendenza a lasciarci sedurre da suoni soavi e delicati elesperienza di ognuno puograve affermare quanto suoni dolcie belli si accordino con le nostre descrizioni della bel-lezza percepita da altri sensi Il Milton ha descritto que-sta specie di musica in uno dei suoi poemi giovaniliNon ho bisogno di dire che il Milton era assai ben ver-sato in quellarte e che nessun uomo aveva un orecchiopiugrave fine negrave un modo piugrave felice di esprimere le impres-sioni di un senso mediante metafore prese da un altroLa descrizione egrave la seguente

And ever against eating caresLap me in soft Lydian airsIn notes with many a winding boutOf linked sweetness long drawn outWith wanton head and giddy cunningThe melting voice through mazes runningUntwisting all the chains that tieThe hidden soul of harmony52

52 laquoE sempre contro le preoccupazioni che consumano mi ri-

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Paragoniamo questo con la morbidezza la superficiecurva lininterrotta continuitagrave la piana gradazione dellabellezza nelle altre cose e tutte le diversitagrave dei vari sen-si con tutte le loro varie impressioni contribuiranno afarsi reciprocamente luce per raggiungere una chiara econsistente idea dellinsieme piuttosto che oscurarla conla loro intricata varietagrave Alla suddetta descrizione ag-giungerograve una o due note La prima egrave che il bello nellamusica non sopporteragrave quellaltezza e quella intensitagrave disuoni che possono servire a suscitare altre passioni negravenote che siano squillanti aspre o cupe essa si accordameglio con note chiare smorzate e deboli La seconda egraveche la grande varietagrave e il rapido passaggio da una misurao da un tono a un altro sono contrari al bello in musicaTali passaggi53 spesso suscitano allegria o altre improv-vise e tumultuose passioni ma non quel rilassamentoquellintenerimento quel languore che egrave leffetto caratte-ristico del bello quando colpisce ogni senso Il senti-mento suscitato dalla bellezza egrave in realtagrave piugrave vicino auna specie di malinconia che non alla gioia e allalle-grezza Non intendo qui limitare la musica ad una sola

fugio nelle dolci melodie della Lidia fra note di varia modula-zione e di intensa dolcezza a lungo risonanti con la mente folle ela coscienza stordita fra la carezzante voce che corre destandolincanto e districando tutte le catene che stringono locculta ani-ma dellarmoniaraquo (Milton Lallegro 135 e sgg)

53 I ne er am merry when I hear sweet music [Non sono maiallegro quando ascolto una dolce musica] Shakespeare (Nota diBurke) Mercand of Venise V I 69

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Paragoniamo questo con la morbidezza la superficiecurva lininterrotta continuitagrave la piana gradazione dellabellezza nelle altre cose e tutte le diversitagrave dei vari sen-si con tutte le loro varie impressioni contribuiranno afarsi reciprocamente luce per raggiungere una chiara econsistente idea dellinsieme piuttosto che oscurarla conla loro intricata varietagrave Alla suddetta descrizione ag-giungerograve una o due note La prima egrave che il bello nellamusica non sopporteragrave quellaltezza e quella intensitagrave disuoni che possono servire a suscitare altre passioni negravenote che siano squillanti aspre o cupe essa si accordameglio con note chiare smorzate e deboli La seconda egraveche la grande varietagrave e il rapido passaggio da una misurao da un tono a un altro sono contrari al bello in musicaTali passaggi53 spesso suscitano allegria o altre improv-vise e tumultuose passioni ma non quel rilassamentoquellintenerimento quel languore che egrave leffetto caratte-ristico del bello quando colpisce ogni senso Il senti-mento suscitato dalla bellezza egrave in realtagrave piugrave vicino auna specie di malinconia che non alla gioia e allalle-grezza Non intendo qui limitare la musica ad una sola

fugio nelle dolci melodie della Lidia fra note di varia modula-zione e di intensa dolcezza a lungo risonanti con la mente folle ela coscienza stordita fra la carezzante voce che corre destandolincanto e districando tutte le catene che stringono locculta ani-ma dellarmoniaraquo (Milton Lallegro 135 e sgg)

53 I ne er am merry when I hear sweet music [Non sono maiallegro quando ascolto una dolce musica] Shakespeare (Nota diBurke) Mercand of Venise V I 69

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specie di note o toni negrave posso dire di avere una grandecompetenza in questarte Il mio unico compito egrave oraquello di stabilire una congrua idea della bellezzaLinfinita varietagrave degli affetti dellanima suggeriragrave aduna buona intelligenza e a un orecchio esperto una va-rietagrave di suoni atti a destarle Non saragrave inutile chiarire edistinguere pochi particolari riferentisi alla medesimaclasse e collegati luno allaltro dallimmensa folla delleidee diverse e talvolta contradittorie che si riferisconoalla bellezza Di queste egrave mia intenzione notare soltantoquei punti essenziali che mostrano la conformitagrave delsenso delludito con tutti gli altri sensi nel campo deiloro piaceri

XXVI ndash IL GUSTO E LODORATO

Questo generale accordo dei sensi egrave ancora piugrave evi-dente se consideriamo minutamente i sensi del gusto edellodorato Metaforicamente applichiamo lidea di dol-cezza alla vista e al suono ma poichegrave le qualitagrave dei cor-pi per cui essi sono capaci di suscitare piacere o dolorein questi sensi non sono cosigrave ovvie come lo sono quelleche impressionano gli altri sensi rimanderemo la spie-gazione della loro analogia che egrave molto stretta a quelcapitolo in cui considereremo la comune causa efficien-te della bellezza in relazione a tutti i sensi Credo che

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specie di note o toni negrave posso dire di avere una grandecompetenza in questarte Il mio unico compito egrave oraquello di stabilire una congrua idea della bellezzaLinfinita varietagrave degli affetti dellanima suggeriragrave aduna buona intelligenza e a un orecchio esperto una va-rietagrave di suoni atti a destarle Non saragrave inutile chiarire edistinguere pochi particolari riferentisi alla medesimaclasse e collegati luno allaltro dallimmensa folla delleidee diverse e talvolta contradittorie che si riferisconoalla bellezza Di queste egrave mia intenzione notare soltantoquei punti essenziali che mostrano la conformitagrave delsenso delludito con tutti gli altri sensi nel campo deiloro piaceri

XXVI ndash IL GUSTO E LODORATO

Questo generale accordo dei sensi egrave ancora piugrave evi-dente se consideriamo minutamente i sensi del gusto edellodorato Metaforicamente applichiamo lidea di dol-cezza alla vista e al suono ma poichegrave le qualitagrave dei cor-pi per cui essi sono capaci di suscitare piacere o dolorein questi sensi non sono cosigrave ovvie come lo sono quelleche impressionano gli altri sensi rimanderemo la spie-gazione della loro analogia che egrave molto stretta a quelcapitolo in cui considereremo la comune causa efficien-te della bellezza in relazione a tutti i sensi Credo che

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nulla sia piugrave adatto a stabilire una chiara e ben definitaidea di bellezza visiva quanto lesaminare i piaceri similidegli altri sensi poichegrave talvolta in uno di questi sensi egravepiugrave chiaro un dato aspetto che in un altro egrave piugrave oscuroe lagrave dove si trova un evidente concorso di tutti i sensipossiamo con maggior certezza parlare di uno di essiPerciograve i sensi si portano testimonianza reciprocamentela natura viene per cosigrave dire scrutata e non riportiamoda essa se non ciograve che riceviamo dal suo insegnamento

XXVII ndash CONFRONTO TRA IL SUBLIME EIL BELLO

Nel chiudere questa visione dinsieme della bellezzasorge naturale lidea di paragonarla col sublime e inquesto paragone appare notevole il contrasto Poicheacute glioggetti sublimi sono vasti nelle loro dimensioni e quellibelli al confronto sono piccoli se la bellezza deve esse-re liscia e levigata la grandiositagrave egrave ruvida e trascuratala bellezza dovrebbe evitare la linea retta ma deviare daessa insensibilmente la grandiositagrave in molti casi ama lalinea retta e quando se ne allontana compie spesso unaforte deviazione la bellezza non dovrebbe essere oscu-ra la grandiositagrave dovrebbe essere tetra e tenebrosa labellezza dovrebbe essere leggera e delicata la grandio-sitagrave solida e perfino massiccia Il bello e il sublime sono

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nulla sia piugrave adatto a stabilire una chiara e ben definitaidea di bellezza visiva quanto lesaminare i piaceri similidegli altri sensi poichegrave talvolta in uno di questi sensi egravepiugrave chiaro un dato aspetto che in un altro egrave piugrave oscuroe lagrave dove si trova un evidente concorso di tutti i sensipossiamo con maggior certezza parlare di uno di essiPerciograve i sensi si portano testimonianza reciprocamentela natura viene per cosigrave dire scrutata e non riportiamoda essa se non ciograve che riceviamo dal suo insegnamento

XXVII ndash CONFRONTO TRA IL SUBLIME EIL BELLO

Nel chiudere questa visione dinsieme della bellezzasorge naturale lidea di paragonarla col sublime e inquesto paragone appare notevole il contrasto Poicheacute glioggetti sublimi sono vasti nelle loro dimensioni e quellibelli al confronto sono piccoli se la bellezza deve esse-re liscia e levigata la grandiositagrave egrave ruvida e trascuratala bellezza dovrebbe evitare la linea retta ma deviare daessa insensibilmente la grandiositagrave in molti casi ama lalinea retta e quando se ne allontana compie spesso unaforte deviazione la bellezza non dovrebbe essere oscu-ra la grandiositagrave dovrebbe essere tetra e tenebrosa labellezza dovrebbe essere leggera e delicata la grandio-sitagrave solida e perfino massiccia Il bello e il sublime sono

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davvero idee di diversa natura essendo luno fondato suldolore e laltro sul piacere e per quanto possano scostar-si in seguito dalla diretta natura delle loro cause purequeste cause sono sempre distinte fra loro distinzioneche non deve mai dimenticare chi si proponga di susci-tare passioni Nellinfinita varietagrave delle combinazioninaturali dobbiamo aspettarci di trovare le qualitagrave dellecose piugrave lontane luna dallaltra unite nel medesimo og-getto Dobbiamo aspettarci anche di trovare combina-zioni dello stesso genere nelle opere darte Ma quandoconsideriamo il potere di un oggetto sulle nostre passio-ni dobbiamo tener presente che se una cosa colpisce lamente in forza di una proprietagrave predominante limpres-sione prodotta saragrave la piugrave uniforme e perfetta qualoratutte le altre proprietagrave o qualitagrave delloggetto siano dellamedesima natura e tendano allo stesso fine a cui tendela qualitagrave principale

If black and white blend soften and uniteA thousand ways are there no black and white54

Se le qualitagrave del sublime e del bello si trovano talvol-ta unite ciograve prova forse che siano la stessa cosa o cheessi siano in un certo senso affini od anche che non sia-no opposti e contradittori II bianco e il nero si possonomitigare e armonizzare ma non per questo sono la stes-sa cosa E quando sono cosigrave mitigati e fusi lunonellaltro o con diversi colori il potere del nero come

54 laquoSe il nero e il bianco si mischiano si mitigano accostando-si in mille modi non sono ancora nero e biancoraquo

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davvero idee di diversa natura essendo luno fondato suldolore e laltro sul piacere e per quanto possano scostar-si in seguito dalla diretta natura delle loro cause purequeste cause sono sempre distinte fra loro distinzioneche non deve mai dimenticare chi si proponga di susci-tare passioni Nellinfinita varietagrave delle combinazioninaturali dobbiamo aspettarci di trovare le qualitagrave dellecose piugrave lontane luna dallaltra unite nel medesimo og-getto Dobbiamo aspettarci anche di trovare combina-zioni dello stesso genere nelle opere darte Ma quandoconsideriamo il potere di un oggetto sulle nostre passio-ni dobbiamo tener presente che se una cosa colpisce lamente in forza di una proprietagrave predominante limpres-sione prodotta saragrave la piugrave uniforme e perfetta qualoratutte le altre proprietagrave o qualitagrave delloggetto siano dellamedesima natura e tendano allo stesso fine a cui tendela qualitagrave principale

If black and white blend soften and uniteA thousand ways are there no black and white54

Se le qualitagrave del sublime e del bello si trovano talvol-ta unite ciograve prova forse che siano la stessa cosa o cheessi siano in un certo senso affini od anche che non sia-no opposti e contradittori II bianco e il nero si possonomitigare e armonizzare ma non per questo sono la stes-sa cosa E quando sono cosigrave mitigati e fusi lunonellaltro o con diversi colori il potere del nero come

54 laquoSe il nero e il bianco si mischiano si mitigano accostando-si in mille modi non sono ancora nero e biancoraquo

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nero o del bianco come bianco non egrave tanto forte comequando ognuno rimane solo e distinto

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nero o del bianco come bianco non egrave tanto forte comequando ognuno rimane solo e distinto

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PARTE QUARTA

1 ndash LA CAUSA EFFICIENTE DEL SUBLIMEE DEL BELLO

Quando dico che intendo ricercare la causa efficientedel sublime e del bello non vorrei che si credesse cheabbia affermato di poter giungere allultima causa Nonpretendo di poter mai essere in grado di spiegare perchegravecerte impressioni del corpo producano quella determina-ta emozione dellanimo e non altre o perchegrave il corpo siaimpressionato dalla mente o la mente dal corpo Unabreve riflessione mostreragrave che ciograve egrave impossibile Ma ri-tengo che se potremo scoprire quali impressionidellanimo producano certe emozioni nel corpo e qualidistinte sensazioni e qualitagrave del corpo producano deter-minati sentimenti nellanimo e non altri buona parte del

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PARTE QUARTA

1 ndash LA CAUSA EFFICIENTE DEL SUBLIMEE DEL BELLO

Quando dico che intendo ricercare la causa efficientedel sublime e del bello non vorrei che si credesse cheabbia affermato di poter giungere allultima causa Nonpretendo di poter mai essere in grado di spiegare perchegravecerte impressioni del corpo producano quella determina-ta emozione dellanimo e non altre o perchegrave il corpo siaimpressionato dalla mente o la mente dal corpo Unabreve riflessione mostreragrave che ciograve egrave impossibile Ma ri-tengo che se potremo scoprire quali impressionidellanimo producano certe emozioni nel corpo e qualidistinte sensazioni e qualitagrave del corpo producano deter-minati sentimenti nellanimo e non altri buona parte del

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cammino saragrave fatta il che non saragrave inutile a una chiaraconoscenza delle nostre passioni almeno per quanto orale esaminiamo Questo egrave credo tutto ciograve che possiamofare Se potessimo fare un passo piugrave in lagrave rimarrebberoancora difficoltagrave poichegrave ci troveremmo ugualmente lon-tani dalla causa prima Il Newton quando scoprigrave la pro-prietagrave di attrazione e ne stabiligrave le leggi la ritenne assaiutile per spiegare molti dei piugrave notevoli fenomeni in na-tura ma tuttavia in relazione al sistema generale dellecose egli poteva considerare lattrazione soltanto comeun effetto la cui causa in quel tempo non tentograve di rin-tracciare Ma quando piugrave tardi cercograve di spiegarla comeun etere sottile ed elastico questo grande uomo (se inun uomo cosigrave grande non egrave cosa empia scoprireunimperfezione) sembrograve aver abbandonato il suo solitocauto metodo di ricerca giacchegrave ammettendo che tuttociograve che egrave stato trovato su tale soggetto sia sufficiente-mente provato credo che esso ci lasci nelle medesimedifficoltagrave in cui eravamo prima La grande catena dellecause che si legano luna allaltra fino al trono stesso diDio non potragrave mai essere risalita da noi nonostante tuttii nostri sforzi piugrave industriosi Quando procediamo solodi un passo al di lagrave delle qualitagrave immediatamente sensi-bili delle cose ci troviamo imbarazzati Tutto quello chein seguito facciamo egrave un debole sforzo il quale dimostrache ci aggiriamo in un campo che non ci appartieneCosigrave che quando parlo di causa e di causa efficiente in-tendo soltanto determinate impressioni della mente cheproducono determinati cambiamenti nel corpo oppure

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cammino saragrave fatta il che non saragrave inutile a una chiaraconoscenza delle nostre passioni almeno per quanto orale esaminiamo Questo egrave credo tutto ciograve che possiamofare Se potessimo fare un passo piugrave in lagrave rimarrebberoancora difficoltagrave poichegrave ci troveremmo ugualmente lon-tani dalla causa prima Il Newton quando scoprigrave la pro-prietagrave di attrazione e ne stabiligrave le leggi la ritenne assaiutile per spiegare molti dei piugrave notevoli fenomeni in na-tura ma tuttavia in relazione al sistema generale dellecose egli poteva considerare lattrazione soltanto comeun effetto la cui causa in quel tempo non tentograve di rin-tracciare Ma quando piugrave tardi cercograve di spiegarla comeun etere sottile ed elastico questo grande uomo (se inun uomo cosigrave grande non egrave cosa empia scoprireunimperfezione) sembrograve aver abbandonato il suo solitocauto metodo di ricerca giacchegrave ammettendo che tuttociograve che egrave stato trovato su tale soggetto sia sufficiente-mente provato credo che esso ci lasci nelle medesimedifficoltagrave in cui eravamo prima La grande catena dellecause che si legano luna allaltra fino al trono stesso diDio non potragrave mai essere risalita da noi nonostante tuttii nostri sforzi piugrave industriosi Quando procediamo solodi un passo al di lagrave delle qualitagrave immediatamente sensi-bili delle cose ci troviamo imbarazzati Tutto quello chein seguito facciamo egrave un debole sforzo il quale dimostrache ci aggiriamo in un campo che non ci appartieneCosigrave che quando parlo di causa e di causa efficiente in-tendo soltanto determinate impressioni della mente cheproducono determinati cambiamenti nel corpo oppure

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certi poteri e proprietagrave dei corpi che operano un cambia-mento nella mente Cosigrave se dovessi spiegare il movi-mento di un corpo che cade a terra direi che egrave causatodalla forza di gravitagrave e tenterei di mostrare poi in qualmodo questo potere abbia agito senza tentar di mostrareperchegrave esso abbia agito in tal modo o se dovessi spiega-re gli effetti dei corpi che si colpiscono lun laltro se-condo le comuni leggi di percussione non tenterei dispiegare come il moto stesso si comunichi

II ndash LASSOCIAZIONE

Non egrave lieve ostacolo sulla via della nostra ricerca del-la causa delle passioni il fatto che loccasione di molte diesse sia data e le loro principali emozioni comunicatein un momento in cui non abbiamo la capacitagrave di riflet-tere su di esse in un momento in cui ogni sorta di me-moria egrave svanita in noi Poichegrave oltre a tali cose che cicolpiscono in varie maniere secondo i loro poteri natu-rali vi sono associazioni avvenute in un primo tempoche in seguito molto a stento sappiamo distinguere daglieffetti naturali Senza menzionare le inesplicabili antipa-tie che riscontriamo in molte persone a tutti riesce im-possibile ricordare quando un precipizio divenne piugraveterribile di una pianura o il fuoco o lacqua piugrave terribilidi una zolla di terra sebbene tutte queste siano probabil-

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certi poteri e proprietagrave dei corpi che operano un cambia-mento nella mente Cosigrave se dovessi spiegare il movi-mento di un corpo che cade a terra direi che egrave causatodalla forza di gravitagrave e tenterei di mostrare poi in qualmodo questo potere abbia agito senza tentar di mostrareperchegrave esso abbia agito in tal modo o se dovessi spiega-re gli effetti dei corpi che si colpiscono lun laltro se-condo le comuni leggi di percussione non tenterei dispiegare come il moto stesso si comunichi

II ndash LASSOCIAZIONE

Non egrave lieve ostacolo sulla via della nostra ricerca del-la causa delle passioni il fatto che loccasione di molte diesse sia data e le loro principali emozioni comunicatein un momento in cui non abbiamo la capacitagrave di riflet-tere su di esse in un momento in cui ogni sorta di me-moria egrave svanita in noi Poichegrave oltre a tali cose che cicolpiscono in varie maniere secondo i loro poteri natu-rali vi sono associazioni avvenute in un primo tempoche in seguito molto a stento sappiamo distinguere daglieffetti naturali Senza menzionare le inesplicabili antipa-tie che riscontriamo in molte persone a tutti riesce im-possibile ricordare quando un precipizio divenne piugraveterribile di una pianura o il fuoco o lacqua piugrave terribilidi una zolla di terra sebbene tutte queste siano probabil-

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mente conclusioni o tratte dallesperienza o derivate daammonimenti di altri e alcune di esse secondo ogni ap-parenza si siano formate piuttosto tardi Ma come sideve ammettere che molte cose ci impressionino in undato modo non per un naturale potere che abbiano a talescopo ma per associazione cosigrave sarebbe assurdo daltrolato dire che tutte le cose ci impressionano solo per as-sociazione poichegrave alcune cose devono essere state ori-ginariamente e naturalmente piacevoli o spiacevoli e daqueste le altre derivano i loro poteri associati Ritengoche sarebbe inutile ricercare la causa delle nostre passio-ni nellassociazione finchegrave possiamo trovarla nelle natu-rali proprietagrave delle cose

III ndash LA CAUSA DEL DOLORE E DELLAPAURA

Ho prima affermato55 che qualunque cosa sia in gradodi causare terrore egrave un elemento capace di sublime alche aggiungo che non soltanto queste cose ma anchemolte altre dalle quali non possiamo con ogni probabi-litagrave temere alcun danno hanno un effetto simile perchegraveoperano in modo simile Ho osservato anche che qua-lunque cosa produca piacere56 piacere positivo e origi-

55 Parte Prima VIII56 Parte Seconda X

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mente conclusioni o tratte dallesperienza o derivate daammonimenti di altri e alcune di esse secondo ogni ap-parenza si siano formate piuttosto tardi Ma come sideve ammettere che molte cose ci impressionino in undato modo non per un naturale potere che abbiano a talescopo ma per associazione cosigrave sarebbe assurdo daltrolato dire che tutte le cose ci impressionano solo per as-sociazione poichegrave alcune cose devono essere state ori-ginariamente e naturalmente piacevoli o spiacevoli e daqueste le altre derivano i loro poteri associati Ritengoche sarebbe inutile ricercare la causa delle nostre passio-ni nellassociazione finchegrave possiamo trovarla nelle natu-rali proprietagrave delle cose

III ndash LA CAUSA DEL DOLORE E DELLAPAURA

Ho prima affermato55 che qualunque cosa sia in gradodi causare terrore egrave un elemento capace di sublime alche aggiungo che non soltanto queste cose ma anchemolte altre dalle quali non possiamo con ogni probabi-litagrave temere alcun danno hanno un effetto simile perchegraveoperano in modo simile Ho osservato anche che qua-lunque cosa produca piacere56 piacere positivo e origi-

55 Parte Prima VIII56 Parte Seconda X

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nale ha in segrave bellezza Quindi per chiarire la natura diqueste qualitagrave puograve essere necessario spiegare la naturadel dolore e del piacere da cui esse dipendono Unuomo che soffre un violento dolore fisico (lo suppongoviolento perchegrave leffetto possa essere piugrave evidente) ha identi stretti le ciglia fortemente contratte la fronte cor-rugata gli occhi incavati roteanti affannosamente i ca-pelli irti la voce egrave emessa a fatica in brevi urli e rantolitutto lorganismo egrave scosso La paura o il terrore che egraveunapprensione del dolore o della morte produce esatta-mente gli stessi effetti che per violenza si avvicinano aquelli sopra menzionati in proporzione alla vicinanzadella causa e alla debolezza del soggetto Questa non egravesoltanto una manifestazione propria degli uomini ma hopiugrave di una volta notato che i cani sotto la minaccia diuna punizione contorcevano il corpo guaivano e mugo-lavano come se avessero veramente sentito i colpi Per-ciograve concludo che il dolore e il timore agiscono sullestesse parti del corpo e nel medesimo modo sebbenedifferiscano in intensitagrave che il dolore ed il timore consi-stono in una tensione anormale dei nervi accompagnatatalvolta da una forza anormale che a volte improvvisa-mente si tramuta in una straordinaria debolezza che glieffetti spesso si susseguono alternativamente e sono avolte congiunti Questa egrave la natura di tutte le agitazionispecialmente nei soggetti piugrave deboli che sono piugrave facilialle forti impressioni di dolore e di timore Lunica diffe-renza fra il dolore e il timore egrave che le cose che produco-no dolore agiscono sullanimo mediante lintervento del

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nale ha in segrave bellezza Quindi per chiarire la natura diqueste qualitagrave puograve essere necessario spiegare la naturadel dolore e del piacere da cui esse dipendono Unuomo che soffre un violento dolore fisico (lo suppongoviolento perchegrave leffetto possa essere piugrave evidente) ha identi stretti le ciglia fortemente contratte la fronte cor-rugata gli occhi incavati roteanti affannosamente i ca-pelli irti la voce egrave emessa a fatica in brevi urli e rantolitutto lorganismo egrave scosso La paura o il terrore che egraveunapprensione del dolore o della morte produce esatta-mente gli stessi effetti che per violenza si avvicinano aquelli sopra menzionati in proporzione alla vicinanzadella causa e alla debolezza del soggetto Questa non egravesoltanto una manifestazione propria degli uomini ma hopiugrave di una volta notato che i cani sotto la minaccia diuna punizione contorcevano il corpo guaivano e mugo-lavano come se avessero veramente sentito i colpi Per-ciograve concludo che il dolore e il timore agiscono sullestesse parti del corpo e nel medesimo modo sebbenedifferiscano in intensitagrave che il dolore ed il timore consi-stono in una tensione anormale dei nervi accompagnatatalvolta da una forza anormale che a volte improvvisa-mente si tramuta in una straordinaria debolezza che glieffetti spesso si susseguono alternativamente e sono avolte congiunti Questa egrave la natura di tutte le agitazionispecialmente nei soggetti piugrave deboli che sono piugrave facilialle forti impressioni di dolore e di timore Lunica diffe-renza fra il dolore e il timore egrave che le cose che produco-no dolore agiscono sullanimo mediante lintervento del

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corpo mentre le cose che producono timore di solitocolpiscono gli organi del corpo per mezzo dellanimoche prevede il pericolo ma entrambi accordandosi subi-to o in un secondo tempo nel produrre una tensionecontrazione o violenta emozione dei nervi57 si accorda-no ugualmente in tutto il resto Poichegrave mi appare chiaroda questo come da molti altri esempi che quando ilcorpo egrave disposto in qualsiasi modo a ricevere emozioniche riceverebbe da una data passione susciteragrave essostesso nellanimo qualcosa di assai simile a quella pas-sione

IV ndash CONTINUAZIONE

A questo proposito lo Spon58 nelle sue Recherchesdantiquiteacute ci dagrave una curiosa storia del famoso fisiono-mista Campanella Costui come sembra non aveva sol-tanto fatto accurate osservazioni sui volti degli uominima era anche molto esperto nellimitarli nelle loro note-

57 Non entro qui nella questione dibattuta fra i fisiologi se ildolore sia effetto di una contrazione o di una tensione dei nerviEntrambe le opinioni serviranno al mio scopo poichegrave per tensio-ne non intendo altro che un violento tendersi delle fibre che ac-compagnano un muscolo o una membrana in qualunque modociograve avvenga (Nota di Burke)

58 Jacques Spon (1647-1685) archeologo francese fu tra iprimi a recarsi in Grecia per studiarne gli antichi monumenti

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corpo mentre le cose che producono timore di solitocolpiscono gli organi del corpo per mezzo dellanimoche prevede il pericolo ma entrambi accordandosi subi-to o in un secondo tempo nel produrre una tensionecontrazione o violenta emozione dei nervi57 si accorda-no ugualmente in tutto il resto Poichegrave mi appare chiaroda questo come da molti altri esempi che quando ilcorpo egrave disposto in qualsiasi modo a ricevere emozioniche riceverebbe da una data passione susciteragrave essostesso nellanimo qualcosa di assai simile a quella pas-sione

IV ndash CONTINUAZIONE

A questo proposito lo Spon58 nelle sue Recherchesdantiquiteacute ci dagrave una curiosa storia del famoso fisiono-mista Campanella Costui come sembra non aveva sol-tanto fatto accurate osservazioni sui volti degli uominima era anche molto esperto nellimitarli nelle loro note-

57 Non entro qui nella questione dibattuta fra i fisiologi se ildolore sia effetto di una contrazione o di una tensione dei nerviEntrambe le opinioni serviranno al mio scopo poichegrave per tensio-ne non intendo altro che un violento tendersi delle fibre che ac-compagnano un muscolo o una membrana in qualunque modociograve avvenga (Nota di Burke)

58 Jacques Spon (1647-1685) archeologo francese fu tra iprimi a recarsi in Grecia per studiarne gli antichi monumenti

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voli particolaritagrave Quando si proponeva di penetrarenellintimo di coloro con cui trattava atteggiava il suovolto i gesti e tutta la persona quanto piugrave poteva inmodo da assomigliare esattamente a colui che intendevaesaminare e poi con cura osservava quale mutamentodi pensiero gli sembrava di acquistare in seguito a que-sto cambiamento Cosicchegrave dice lo Spon egli sapevaimmedesimarsi nelle inclinazioni e nei pensieri dellepersone come se si fosse cambiato proprio in esse Hoosservato che nellimitare gli sguardi e i gesti di uominiirati o tranquilli o spaventati o coraggiosi mi sono tro-vato involontariamente portato a provare quella passio-ne o quel sentimento la cui espressione mi sforzavo diimitare sono anzi convinto che per quanti sforzi unofaccia egrave difficile separare un sentimento dalle manife-stazioni esteriori che gli corrispondono

Il nostro animo e il nostro corpo sono cosigrave strettamen-te e intimamente connessi che luno senza laltro egrave inca-pace di provare dolore o piacere Il Campanella di cuistavamo parlando sapeva cosigrave astrarre lattenzione daogni sofferenza del corpo che era capace di sopportareil dolore stesso senza grande pena e nei dolori piugrave lie-vi ognuno deve avere osservato che quando riusciamoa rivolgere la nostra attenzione a qualcosaltro il dolorerimane come sospeso per un certo tempo daltro lato seil corpo non egrave disposto a compiere quei gesti o ad esseretrascinato in quelle emozioni che abitualmente una pas-sione determina la passione stessa non puograve mai sorgereanche se la sua causa non abbia mai agito cosigrave fortemen-

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voli particolaritagrave Quando si proponeva di penetrarenellintimo di coloro con cui trattava atteggiava il suovolto i gesti e tutta la persona quanto piugrave poteva inmodo da assomigliare esattamente a colui che intendevaesaminare e poi con cura osservava quale mutamentodi pensiero gli sembrava di acquistare in seguito a que-sto cambiamento Cosicchegrave dice lo Spon egli sapevaimmedesimarsi nelle inclinazioni e nei pensieri dellepersone come se si fosse cambiato proprio in esse Hoosservato che nellimitare gli sguardi e i gesti di uominiirati o tranquilli o spaventati o coraggiosi mi sono tro-vato involontariamente portato a provare quella passio-ne o quel sentimento la cui espressione mi sforzavo diimitare sono anzi convinto che per quanti sforzi unofaccia egrave difficile separare un sentimento dalle manife-stazioni esteriori che gli corrispondono

Il nostro animo e il nostro corpo sono cosigrave strettamen-te e intimamente connessi che luno senza laltro egrave inca-pace di provare dolore o piacere Il Campanella di cuistavamo parlando sapeva cosigrave astrarre lattenzione daogni sofferenza del corpo che era capace di sopportareil dolore stesso senza grande pena e nei dolori piugrave lie-vi ognuno deve avere osservato che quando riusciamoa rivolgere la nostra attenzione a qualcosaltro il dolorerimane come sospeso per un certo tempo daltro lato seil corpo non egrave disposto a compiere quei gesti o ad esseretrascinato in quelle emozioni che abitualmente una pas-sione determina la passione stessa non puograve mai sorgereanche se la sua causa non abbia mai agito cosigrave fortemen-

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te e questa causa sia puramente mentale e non colpiscadirettamente nessun senso Proprio come un liquore op-piato o alcoolico interrompe il processo del dolore dellapaura o della collera nonostante tutti gli sforzi contrarie questo immettendo per cosigrave dire nel corpo una dispo-sizione contraria a quella che riceve da quelle passioni

V ndash COME SI DETERMINA IL SUBLIME

Dopo aver considerato il terrore come la causa di unatensione anormale e di violente emozioni dei nervi se-gue facilmente da ciograve che ora abbiamo detto che tuttociograve che egrave atto a determinare una tale tensione deve pro-durre una passione simile al terrore59 e per conseguenzadeve essere una fonte di sublime pur non essendo con-nesso con alcuna idea di pericolo Cosicchegrave rimane benpoco per mettere in evidenza la causa del sublime tran-ne che mostrare che gli esempi che di esso abbiamo datonella seconda parte si riferiscono a cose per natura adat-te a produrre questa specie di tensione per un influssoimmediato sullanimo o sul corpo Riguardo alle coseche impressionano per essere connesse con unidea dipericolo non cegrave dubbio che esse producono terrore eagiscono modificando quella passione e non si puograve nep-pure dubitare che il terrore quando sia sufficientemente

59 Parte Seconda II

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te e questa causa sia puramente mentale e non colpiscadirettamente nessun senso Proprio come un liquore op-piato o alcoolico interrompe il processo del dolore dellapaura o della collera nonostante tutti gli sforzi contrarie questo immettendo per cosigrave dire nel corpo una dispo-sizione contraria a quella che riceve da quelle passioni

V ndash COME SI DETERMINA IL SUBLIME

Dopo aver considerato il terrore come la causa di unatensione anormale e di violente emozioni dei nervi se-gue facilmente da ciograve che ora abbiamo detto che tuttociograve che egrave atto a determinare una tale tensione deve pro-durre una passione simile al terrore59 e per conseguenzadeve essere una fonte di sublime pur non essendo con-nesso con alcuna idea di pericolo Cosicchegrave rimane benpoco per mettere in evidenza la causa del sublime tran-ne che mostrare che gli esempi che di esso abbiamo datonella seconda parte si riferiscono a cose per natura adat-te a produrre questa specie di tensione per un influssoimmediato sullanimo o sul corpo Riguardo alle coseche impressionano per essere connesse con unidea dipericolo non cegrave dubbio che esse producono terrore eagiscono modificando quella passione e non si puograve nep-pure dubitare che il terrore quando sia sufficientemente

59 Parte Seconda II

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violento desti le suddette emozioni del corpo Ma se ilsublime si basa sul terrore o su qualche passione simileche causa dolore per il suo oggetto bisogna innanzi tut-to indagare come una qualunque specie di diletto possaderivare da una causa cosigrave apparentemente ad esso con-traria Dico diletto perchegrave come sovente ho notato essoegrave evidentemente molto diverso sia nella sua causa sianella sua natura dal piacere reale e positivo

VI ndash COME IL DOLORE PUOgrave ESSERECAUSA DI GODIMENTO

La Provvidenza ha predisposto in modo che uno statodi quiete e di inazione per quanto possa lusingare la no-stra indolenza produca molti inconvenienti e generi taledisordine da indurci a ricorrere a un lavoro come a unacosa assolutamente necessaria a farci trascorrere la vitacon discreta soddisfazione poichegrave il carattere dello statodi quiete egrave permettere che tutte le parti del nostro corpocadano in una rilassatezza che non solo rende le mem-bra incapaci di compiere le loro funzioni ma toglie aogni fibra il vigore indispensabile per continuare a pro-durre le necessarie secrezioni naturali Al tempo stessoin questo stato di languore e di inazione i nervi sonomaggiormente soggetti alle convulsioni piugrave orribili chenon quando sono robusti e forti La malinconia labbat-

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violento desti le suddette emozioni del corpo Ma se ilsublime si basa sul terrore o su qualche passione simileche causa dolore per il suo oggetto bisogna innanzi tut-to indagare come una qualunque specie di diletto possaderivare da una causa cosigrave apparentemente ad esso con-traria Dico diletto perchegrave come sovente ho notato essoegrave evidentemente molto diverso sia nella sua causa sianella sua natura dal piacere reale e positivo

VI ndash COME IL DOLORE PUOgrave ESSERECAUSA DI GODIMENTO

La Provvidenza ha predisposto in modo che uno statodi quiete e di inazione per quanto possa lusingare la no-stra indolenza produca molti inconvenienti e generi taledisordine da indurci a ricorrere a un lavoro come a unacosa assolutamente necessaria a farci trascorrere la vitacon discreta soddisfazione poichegrave il carattere dello statodi quiete egrave permettere che tutte le parti del nostro corpocadano in una rilassatezza che non solo rende le mem-bra incapaci di compiere le loro funzioni ma toglie aogni fibra il vigore indispensabile per continuare a pro-durre le necessarie secrezioni naturali Al tempo stessoin questo stato di languore e di inazione i nervi sonomaggiormente soggetti alle convulsioni piugrave orribili chenon quando sono robusti e forti La malinconia labbat-

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timento la disperazione e spesso il suicidio sono unaconseguenza della tetra visione delle cose che noi abbia-mo quando ci troviamo in questo stato di rilassamentodel corpo Il miglior rimedio per tutti questi mali egravelesercizio o il lavoro e il lavoro egrave un superamento didifficoltagrave egrave uno sforzo del potere di contrazione dei mu-scoli e come tale assomiglia in tutto tranne che nel gra-do al dolore che consiste nella tensione o nella contra-zione Il lavoro non egrave soltanto necessario per manteneregli organi meno delicati in uno stato adatto alle loro fun-zioni ma egrave pure necessario agli organi piugrave fini e piugrave de-licati sui quali e per mezzo dei quali agiscono limmagi-nazione e forse le altre facoltagrave intellettuali Giacchegrave egraveprobabile che non solo la parte inferiore dellanima allaquale si sogliono attribuire le passioni ma lo stesso in-telletto faccia uso nelle sue operazioni di alcuni delica-ti strumenti del corpo sebbene sia piuttosto difficile sta-bilire quali siano e dove siano che lintelletto ne facciauso appare da questo fatto che un lungo esercizio dellefacoltagrave mentali egrave causa di una notevole stanchezza ditutto il corpo e daltro lato un lungo lavoro fisico o undolore indebolisce e talvolta veramente distrugge le fa-coltagrave stesse della mente Ora come un appropriato eser-cizio egrave essenziale alle parti grosse e muscolari del corpoe come senza questo stimolo esse diverrebbero languidee ammalate la stessa regola vale anche per quelle partiche siano eccitate ed esercitate in giusta misura

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timento la disperazione e spesso il suicidio sono unaconseguenza della tetra visione delle cose che noi abbia-mo quando ci troviamo in questo stato di rilassamentodel corpo Il miglior rimedio per tutti questi mali egravelesercizio o il lavoro e il lavoro egrave un superamento didifficoltagrave egrave uno sforzo del potere di contrazione dei mu-scoli e come tale assomiglia in tutto tranne che nel gra-do al dolore che consiste nella tensione o nella contra-zione Il lavoro non egrave soltanto necessario per manteneregli organi meno delicati in uno stato adatto alle loro fun-zioni ma egrave pure necessario agli organi piugrave fini e piugrave de-licati sui quali e per mezzo dei quali agiscono limmagi-nazione e forse le altre facoltagrave intellettuali Giacchegrave egraveprobabile che non solo la parte inferiore dellanima allaquale si sogliono attribuire le passioni ma lo stesso in-telletto faccia uso nelle sue operazioni di alcuni delica-ti strumenti del corpo sebbene sia piuttosto difficile sta-bilire quali siano e dove siano che lintelletto ne facciauso appare da questo fatto che un lungo esercizio dellefacoltagrave mentali egrave causa di una notevole stanchezza ditutto il corpo e daltro lato un lungo lavoro fisico o undolore indebolisce e talvolta veramente distrugge le fa-coltagrave stesse della mente Ora come un appropriato eser-cizio egrave essenziale alle parti grosse e muscolari del corpoe come senza questo stimolo esse diverrebbero languidee ammalate la stessa regola vale anche per quelle partiche siano eccitate ed esercitate in giusta misura

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VII ndash LESERCIZIO Egrave NECESSARIO PER GLIORGANI PIUgrave DELICATI

Come il lavoro comune che egrave una forma di dolore egravelesercizio delle parti piugrave robuste una forma di terrore egravelesercizio delle parti piugrave delicate del sistema e se unacerta forma di dolore egrave di tal natura da influire sulla vi-sta o sulludito poichegrave sono gli organi piugrave delicatilimpressione si avvicina di piugrave a quella che ha una cau-sa intellettuale In tutti questi casi se il dolore e il terroresono modificati in modo da non essere realmente nocivise il dolore non giunge alla violenza e il terrore non egraveprovocato dal pericolo reale di distruzione della perso-na poichegrave queste emozioni liberano le parti sia le deli-cate che le robuste da un ingombro pericoloso e danno-so sono capaci di produrre diletto non piacere ma unaspecie di dilettoso orrore una specie di tranquillitagrave tintadi terrore la quale dal momento che dipende dallistintodi conservazione egrave una delle passioni piugrave forti Il suooggetto egrave il sublime60 Il suo piugrave alto grado lo chiamostupore i gradi inferiori sono timore reverenza e ri-spetto che dalletimologia stessa mostrano da qualefonte derivino e come siano distinte dalleffettivo piace-re

60 Parte Seconda II

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VII ndash LESERCIZIO Egrave NECESSARIO PER GLIORGANI PIUgrave DELICATI

Come il lavoro comune che egrave una forma di dolore egravelesercizio delle parti piugrave robuste una forma di terrore egravelesercizio delle parti piugrave delicate del sistema e se unacerta forma di dolore egrave di tal natura da influire sulla vi-sta o sulludito poichegrave sono gli organi piugrave delicatilimpressione si avvicina di piugrave a quella che ha una cau-sa intellettuale In tutti questi casi se il dolore e il terroresono modificati in modo da non essere realmente nocivise il dolore non giunge alla violenza e il terrore non egraveprovocato dal pericolo reale di distruzione della perso-na poichegrave queste emozioni liberano le parti sia le deli-cate che le robuste da un ingombro pericoloso e danno-so sono capaci di produrre diletto non piacere ma unaspecie di dilettoso orrore una specie di tranquillitagrave tintadi terrore la quale dal momento che dipende dallistintodi conservazione egrave una delle passioni piugrave forti Il suooggetto egrave il sublime60 Il suo piugrave alto grado lo chiamostupore i gradi inferiori sono timore reverenza e ri-spetto che dalletimologia stessa mostrano da qualefonte derivino e come siano distinte dalleffettivo piace-re

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VIII ndash PERCHEgrave COSE NON PERICOLOSEPRODUCONO UNA PASSIONE SIMILE AL

TERRORE

Uno spettacolo di terrore61 o di dolore egrave sempre causadi sublime Per il terrore o per il pericolo che egrave affinela precedente spiegazione egrave ritengo sufficiente Richie-deragrave forse uno sforzo maggiore mostrare che quegliesempi che ho dato del sublime nella seconda partesono capaci di produrre uno stato di dolore uno statoperciograve connesso col terrore che deve essere giudicato inbase agli stessi principicirc E innanzi tutto parlerograve di ogget-ti di grandi dimensioni intendo oggetti percepibili dallavista

IX ndash PERCHEgrave GLI OGGETTI VISIVI DIGRANDI DIMENSIONI SONO SUBLIMI

La visione consiste in una immagine formata dai rag-gi di luce che sono riflessi dalloggetto la quale si dipin-ge integralmente e istantaneamente sulla retina o sulleultime terminazioni nervose dellocchio Oppure secon-do altri non vegrave che un solo punto di ogni oggetto che si

61 Parte Prima VII ndash Parte Seconda II

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VIII ndash PERCHEgrave COSE NON PERICOLOSEPRODUCONO UNA PASSIONE SIMILE AL

TERRORE

Uno spettacolo di terrore61 o di dolore egrave sempre causadi sublime Per il terrore o per il pericolo che egrave affinela precedente spiegazione egrave ritengo sufficiente Richie-deragrave forse uno sforzo maggiore mostrare che quegliesempi che ho dato del sublime nella seconda partesono capaci di produrre uno stato di dolore uno statoperciograve connesso col terrore che deve essere giudicato inbase agli stessi principicirc E innanzi tutto parlerograve di ogget-ti di grandi dimensioni intendo oggetti percepibili dallavista

IX ndash PERCHEgrave GLI OGGETTI VISIVI DIGRANDI DIMENSIONI SONO SUBLIMI

La visione consiste in una immagine formata dai rag-gi di luce che sono riflessi dalloggetto la quale si dipin-ge integralmente e istantaneamente sulla retina o sulleultime terminazioni nervose dellocchio Oppure secon-do altri non vegrave che un solo punto di ogni oggetto che si

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imprima nellocchio in modo da essere percepito imme-diatamente ma col movimento dellocchio raccoglia-mo con grande velocitagrave le diverse parti delloggetto inmodo da formarne un tutto uniforme Se si accetta laprima opinione bisogna considerare che62 sebbene tuttala luce riflessa da un corpo grande colpisca locchio inun solo istante tuttavia dobbiamo pensare che il corpostesso egrave formato di un gran numero di punti distintiognuno dei quali o il raggio che da ognuno provieneimpressiona la retina Cosicchegrave sebbene limmagine diun punto causi soltanto una lieve tensione di questamembrana un altro tocco e poi un altro ancora determi-nerebbe successivamente una grande tensione fino almassimo grado e tutte le facoltagrave dellocchio vibrandoin ogni parte si avvicinerebbero alla natura di ciograve cheproduce dolore e per conseguenza produrrebberounidea sublime

Ancora se poniamo che solo un punto di un oggettosia immediatamente distinguibile la cosa saragrave quasi lamedesima o piuttosto appariragrave anche piugrave chiaro che ilsublime trae origine dalla grandezza di dimensione Poi-chegrave se uno solo egrave il punto subito osservato locchio devepercorrere il vasto spazio di tali corpi con grande rapidi-tagrave e per conseguenza i nervi delicati e i muscoli destina-ti al movimento di quella parte devono essere moltosforzati e la loro grande sensibilitagrave deve far sigrave chessisiano molto impressionati a causa di questo sforzo

62 Parte Seconda VII

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imprima nellocchio in modo da essere percepito imme-diatamente ma col movimento dellocchio raccoglia-mo con grande velocitagrave le diverse parti delloggetto inmodo da formarne un tutto uniforme Se si accetta laprima opinione bisogna considerare che62 sebbene tuttala luce riflessa da un corpo grande colpisca locchio inun solo istante tuttavia dobbiamo pensare che il corpostesso egrave formato di un gran numero di punti distintiognuno dei quali o il raggio che da ognuno provieneimpressiona la retina Cosicchegrave sebbene limmagine diun punto causi soltanto una lieve tensione di questamembrana un altro tocco e poi un altro ancora determi-nerebbe successivamente una grande tensione fino almassimo grado e tutte le facoltagrave dellocchio vibrandoin ogni parte si avvicinerebbero alla natura di ciograve cheproduce dolore e per conseguenza produrrebberounidea sublime

Ancora se poniamo che solo un punto di un oggettosia immediatamente distinguibile la cosa saragrave quasi lamedesima o piuttosto appariragrave anche piugrave chiaro che ilsublime trae origine dalla grandezza di dimensione Poi-chegrave se uno solo egrave il punto subito osservato locchio devepercorrere il vasto spazio di tali corpi con grande rapidi-tagrave e per conseguenza i nervi delicati e i muscoli destina-ti al movimento di quella parte devono essere moltosforzati e la loro grande sensibilitagrave deve far sigrave chessisiano molto impressionati a causa di questo sforzo

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Daltronde non ha nessuna importanza per leffetto pro-dotto se le parti di un corpo risultino connesse ed essoproduca subito tutta intera la sua impressione o se pro-ducendo solo limpressione di un punto per volta deter-mini una successione di quello o di altri punti cosigrave velo-cemente da farli sembrare uniti come egrave evidentedalleffetto comune che si ha facendo ruotare una faceaccesa o un pezzo di legno che se egrave mosso con veloci-tagrave sembra un cerchio di fuoco

X ndash PERCHEgrave LUNITAgrave Egrave NECESSARIA PERLA VASTITAgrave

Si puograve obbiettare a questa teoria che locchio gene-ralmente riceve un ugual numero di raggi in ogni mo-mento e che perciograve un oggetto grande non puograve colpirlocon un numero di raggi maggiore che non quella varietagravedi oggetti che locchio deve sempre percepire quando egraveaperto Al che io rispondo che ammettendo che un ugualnumero di raggi o unuguale quantitagrave di particelle lumi-nose colpiscano locchio in ogni momento tuttavia sequesti raggi spesso variano la loro natura ora coloran-dosi di azzurro ora di rosso e cosigrave via e variano la loroterminazione trasformandosi in piccoli quadrati triango-li o simili a ogni cambiamento sia di colore che di for-ma lorgano subisce una specie di rilassamento o di sta-

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Daltronde non ha nessuna importanza per leffetto pro-dotto se le parti di un corpo risultino connesse ed essoproduca subito tutta intera la sua impressione o se pro-ducendo solo limpressione di un punto per volta deter-mini una successione di quello o di altri punti cosigrave velo-cemente da farli sembrare uniti come egrave evidentedalleffetto comune che si ha facendo ruotare una faceaccesa o un pezzo di legno che se egrave mosso con veloci-tagrave sembra un cerchio di fuoco

X ndash PERCHEgrave LUNITAgrave Egrave NECESSARIA PERLA VASTITAgrave

Si puograve obbiettare a questa teoria che locchio gene-ralmente riceve un ugual numero di raggi in ogni mo-mento e che perciograve un oggetto grande non puograve colpirlocon un numero di raggi maggiore che non quella varietagravedi oggetti che locchio deve sempre percepire quando egraveaperto Al che io rispondo che ammettendo che un ugualnumero di raggi o unuguale quantitagrave di particelle lumi-nose colpiscano locchio in ogni momento tuttavia sequesti raggi spesso variano la loro natura ora coloran-dosi di azzurro ora di rosso e cosigrave via e variano la loroterminazione trasformandosi in piccoli quadrati triango-li o simili a ogni cambiamento sia di colore che di for-ma lorgano subisce una specie di rilassamento o di sta-

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si ma questo rilassamento e questo lavoro cosigrave spessointerrotto non producono affatto sollievo negrave hannoleffetto di un lavoro attivo e uniforme

Chiunque ha notato i diversi effetti di un forte eserci-zio o di qualche azione insignificante comprenderagrave per-chegrave un lavoro noioso e irritante che in principio stancae indebolisce il corpo non abbia nulla di grande questitipi di movimenti che sono piugrave irritanti che dolorosi colmutare continuamente e improvvisamente il loro tenoree la loro direzione impediscono quella completa tensio-ne quella specie di lavoro uniforme che egrave connesso a unforte dolore ed egrave causa di sublime

Il complesso degli oggetti di vario genere anche se egraveuguale al numero delle parti uniformi che compongonoun intero oggetto non produce un effetto uguale sugliorgani del nostro corpo Oltre quella giagrave accettata vi egravepoi unaltra forte ragione di differenza La mente inrealtagrave difficilmente puograve osservare con attenzione piugrave diuna cosa per volta se questa cosa egrave piccola leffetto egravepiccolo e una quantitagrave di altri piccoli oggetti non puogravecostringere lattenzione la mente egrave limitata dai limitidelloggetto e quello di cui non si occupa e quello chenon esiste hanno su di lei lo stesso effetto ma locchio ola mente (poichegrave in questo caso non vegrave differenza)quando considerano grandi oggetti uniformi non arriva-no prontamente ai loro confini non hanno posa mentreli contemplano limmagine egrave ovunque la stessa Cosic-chegrave ogni cosa di grandi dimensioni deve necessariamen-te essere una semplice e intera

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si ma questo rilassamento e questo lavoro cosigrave spessointerrotto non producono affatto sollievo negrave hannoleffetto di un lavoro attivo e uniforme

Chiunque ha notato i diversi effetti di un forte eserci-zio o di qualche azione insignificante comprenderagrave per-chegrave un lavoro noioso e irritante che in principio stancae indebolisce il corpo non abbia nulla di grande questitipi di movimenti che sono piugrave irritanti che dolorosi colmutare continuamente e improvvisamente il loro tenoree la loro direzione impediscono quella completa tensio-ne quella specie di lavoro uniforme che egrave connesso a unforte dolore ed egrave causa di sublime

Il complesso degli oggetti di vario genere anche se egraveuguale al numero delle parti uniformi che compongonoun intero oggetto non produce un effetto uguale sugliorgani del nostro corpo Oltre quella giagrave accettata vi egravepoi unaltra forte ragione di differenza La mente inrealtagrave difficilmente puograve osservare con attenzione piugrave diuna cosa per volta se questa cosa egrave piccola leffetto egravepiccolo e una quantitagrave di altri piccoli oggetti non puogravecostringere lattenzione la mente egrave limitata dai limitidelloggetto e quello di cui non si occupa e quello chenon esiste hanno su di lei lo stesso effetto ma locchio ola mente (poichegrave in questo caso non vegrave differenza)quando considerano grandi oggetti uniformi non arriva-no prontamente ai loro confini non hanno posa mentreli contemplano limmagine egrave ovunque la stessa Cosic-chegrave ogni cosa di grandi dimensioni deve necessariamen-te essere una semplice e intera

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XI ndash LINFINITO ARTIFICIALE

Abbiamo osservato che una specie di grandezza nascedallinfinito artificiale e che questo infinito consiste inuna successione uniforme di grandi parti abbiamo an-che osservato che la stessa uniforme successione ha unpotere simile nei suoni Ma poichegrave gli effetti di moltecose sono piugrave chiari per uno dei sensi che per un altro epoichegrave tutti i sensi hanno fra loro analogie e si comple-tano lun con laltro incomincerograve dal potere nei suonipoichegrave la causa della sublimitagrave per via di successione egravedi gran lunga piugrave evidente nel senso delludito Osservoqui una volta per tutte che lanalisi delle cause naturalie meccaniche delle nostre passioni puograve oltre linteressedel soggetto offrire se arriva a scoprirle una maggiorforza e luce da alcune regole che enunciamo su tale ar-gomento Quando lorecchio riceve un suono semplice egravecolpito da una sola onda daria che fa vibrare il timpanoe le altre parti membranose secondo la natura e la speciedel colpo Se il colpo egrave forte lorgano delludito arriva aun considerevole grado di tensione Se il colpo egrave ripetu-to quasi subito la ripetizione causa lattesa di un altrocolpo E bisogna notare che lattesa determina una ten-sione Questo egrave evidente in molti animali che quando sidispongono ad udire un suono si mettono allerta e driz-zano le orecchie cosicchegrave qui leffetto dei suoni egrave consi-derevolmente accresciuto da un nuovo elemento latte-sa Ma sebbene dopo un certo numero di colpi ne aspet-

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XI ndash LINFINITO ARTIFICIALE

Abbiamo osservato che una specie di grandezza nascedallinfinito artificiale e che questo infinito consiste inuna successione uniforme di grandi parti abbiamo an-che osservato che la stessa uniforme successione ha unpotere simile nei suoni Ma poichegrave gli effetti di moltecose sono piugrave chiari per uno dei sensi che per un altro epoichegrave tutti i sensi hanno fra loro analogie e si comple-tano lun con laltro incomincerograve dal potere nei suonipoichegrave la causa della sublimitagrave per via di successione egravedi gran lunga piugrave evidente nel senso delludito Osservoqui una volta per tutte che lanalisi delle cause naturalie meccaniche delle nostre passioni puograve oltre linteressedel soggetto offrire se arriva a scoprirle una maggiorforza e luce da alcune regole che enunciamo su tale ar-gomento Quando lorecchio riceve un suono semplice egravecolpito da una sola onda daria che fa vibrare il timpanoe le altre parti membranose secondo la natura e la speciedel colpo Se il colpo egrave forte lorgano delludito arriva aun considerevole grado di tensione Se il colpo egrave ripetu-to quasi subito la ripetizione causa lattesa di un altrocolpo E bisogna notare che lattesa determina una ten-sione Questo egrave evidente in molti animali che quando sidispongono ad udire un suono si mettono allerta e driz-zano le orecchie cosicchegrave qui leffetto dei suoni egrave consi-derevolmente accresciuto da un nuovo elemento latte-sa Ma sebbene dopo un certo numero di colpi ne aspet-

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tiamo altri non potendo noi calcolare il momento preci-so del loro arrivo quando essi giungono producono unaspecie di sorpresa che intensifica anche maggiormentequesta tensione Ho infatti osservato che quando inqualche momento attesi con ansia qualche suono che ri-tornava a intervalli (come il colpo ripetuto del cannone)sebbene attendessi effettivamente il ripetersi del colpoquando sopravveniva sempre mi faceva trasalire legger-mente il timpano subiva una contrazione e tutto il corposussultava con esso La tensione della parte aumentan-do cosigrave ad ogni colpo per le forze unite del colpo stes-so dellattesa e della sorpresa arriva a tal punto da esse-re capace di unidea sublime e giunge proprio allorlodel dolore Anche quando la causa ha cessato di agiregli organi delludito essendo spesso successivamentecolpiti in modo simile continuano a vibrare in quelmodo per un tempo piugrave lungo questo egrave un elementoche contribuisce alla grandezza delleffetto

XII ndash LE VIBRAZIONI DEVONOESSERE SIMILI

Ma se la vibrazione non egrave simile in ogni impressionenon puograve mai essere trasportata al di lagrave di un certo nume-ro di impressioni infatti mettete in movimento un corpocome un pendolo in una direzione esso continueragrave ad

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tiamo altri non potendo noi calcolare il momento preci-so del loro arrivo quando essi giungono producono unaspecie di sorpresa che intensifica anche maggiormentequesta tensione Ho infatti osservato che quando inqualche momento attesi con ansia qualche suono che ri-tornava a intervalli (come il colpo ripetuto del cannone)sebbene attendessi effettivamente il ripetersi del colpoquando sopravveniva sempre mi faceva trasalire legger-mente il timpano subiva una contrazione e tutto il corposussultava con esso La tensione della parte aumentan-do cosigrave ad ogni colpo per le forze unite del colpo stes-so dellattesa e della sorpresa arriva a tal punto da esse-re capace di unidea sublime e giunge proprio allorlodel dolore Anche quando la causa ha cessato di agiregli organi delludito essendo spesso successivamentecolpiti in modo simile continuano a vibrare in quelmodo per un tempo piugrave lungo questo egrave un elementoche contribuisce alla grandezza delleffetto

XII ndash LE VIBRAZIONI DEVONOESSERE SIMILI

Ma se la vibrazione non egrave simile in ogni impressionenon puograve mai essere trasportata al di lagrave di un certo nume-ro di impressioni infatti mettete in movimento un corpocome un pendolo in una direzione esso continueragrave ad

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oscillare lungo larco della stessa circonferenza finchegravele note cause lo fermeranno ma se dopo averlo messo inmoto in una direzione lo spingete in unaltra esso nonpuograve piugrave riprendere la prima direzione perchegrave non egrave ca-pace di automovimento e per conseguenza non puograve chesentire leffetto di quellultima spinta laddove se ripete-te piugrave volte la spinta nella stessa direzione esso descri-veragrave un arco piugrave grande e si muoveragrave per un tempo piugravelungo

XIII ndash LEFFETTO DELLA SUCCESSIONENEGLI OGGETTI VISIVI

Se possiamo chiaramente comprendere come le coseagiscano su uno dei nostri sensi saragrave facile comprende-re in qual modo esse impressionino gli altri Il dilungar-ci quindi sulle sensazioni relative ad ogni senso finireb-be per affaticarci con uninutile ripetizione piuttosto chegettare una nuova luce sul soggetto mediante unampiaed estesa trattazione Ma dal momento che in questanostra dissertazione ci atteniamo principalmente al su-blime in quanto colpisce locchio considereremo inmodo particolare perchegrave una successiva disposizione diparti uniformi nella medesima linea retta sia sublime ein base a quale principio questa disposizione possa far sigraveche una quantitagrave di materia relativamente piccola pro-

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oscillare lungo larco della stessa circonferenza finchegravele note cause lo fermeranno ma se dopo averlo messo inmoto in una direzione lo spingete in unaltra esso nonpuograve piugrave riprendere la prima direzione perchegrave non egrave ca-pace di automovimento e per conseguenza non puograve chesentire leffetto di quellultima spinta laddove se ripete-te piugrave volte la spinta nella stessa direzione esso descri-veragrave un arco piugrave grande e si muoveragrave per un tempo piugravelungo

XIII ndash LEFFETTO DELLA SUCCESSIONENEGLI OGGETTI VISIVI

Se possiamo chiaramente comprendere come le coseagiscano su uno dei nostri sensi saragrave facile comprende-re in qual modo esse impressionino gli altri Il dilungar-ci quindi sulle sensazioni relative ad ogni senso finireb-be per affaticarci con uninutile ripetizione piuttosto chegettare una nuova luce sul soggetto mediante unampiaed estesa trattazione Ma dal momento che in questanostra dissertazione ci atteniamo principalmente al su-blime in quanto colpisce locchio considereremo inmodo particolare perchegrave una successiva disposizione diparti uniformi nella medesima linea retta sia sublime ein base a quale principio questa disposizione possa far sigraveche una quantitagrave di materia relativamente piccola pro-

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duca un effetto maggiore di una quantitagrave molto piugrave este-sa disposta in un altro modo

Per evitare lincertezza di nozioni generali poniamodinnanzi ai nostri occhi una serie di colonne uniformicollocate in linea retta prendiamo posizione in modoche il nostro occhio possa spingersi lungo questo colon-nato poichegrave da questo punto di vista ne coglie leffettomigliore Nella nostra attuale posizione egrave chiaro che iraggi della prima colonna causeranno al nostro occhiouna vibrazione di quella forma unimmagine della co-lonna stessa La colonna immediatamente successiva laaccresce quella che segue rinnova e rafforza limpres-sione ognuna nellordine della successione aggiungeimpulso a impulso impressione a impressione finchegravelocchio a lungo esercitato in un modo particolare nonpuograve perdere immediatamente quelloggetto ed essendoviolentemente trascinato da questa continua agitazioneoffre alla mente unidea grande e sublime

Ma invece osservare una fila di colonne uniformisupponiamo che si succedano luna allaltra una rotondae una quadrata alternativamente In tal caso la vibrazio-ne suscitata alla prima colonna rotonda si smorza nonappena egrave formata e una vibrazione daltro genere cioegravequadrata occupa immediatamente il suo posto maanchessa tuttavia cede il posto con altrettanta velocitagravead una rotonda e cosigrave locchio procede alternativamentecogliendo unimmagine e abbandonandone unaltra finoal termine delledificio Quindi egrave ovvio che allultima co-lonna limpressione egrave tanto lungi dal continuare quanto

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duca un effetto maggiore di una quantitagrave molto piugrave este-sa disposta in un altro modo

Per evitare lincertezza di nozioni generali poniamodinnanzi ai nostri occhi una serie di colonne uniformicollocate in linea retta prendiamo posizione in modoche il nostro occhio possa spingersi lungo questo colon-nato poichegrave da questo punto di vista ne coglie leffettomigliore Nella nostra attuale posizione egrave chiaro che iraggi della prima colonna causeranno al nostro occhiouna vibrazione di quella forma unimmagine della co-lonna stessa La colonna immediatamente successiva laaccresce quella che segue rinnova e rafforza limpres-sione ognuna nellordine della successione aggiungeimpulso a impulso impressione a impressione finchegravelocchio a lungo esercitato in un modo particolare nonpuograve perdere immediatamente quelloggetto ed essendoviolentemente trascinato da questa continua agitazioneoffre alla mente unidea grande e sublime

Ma invece osservare una fila di colonne uniformisupponiamo che si succedano luna allaltra una rotondae una quadrata alternativamente In tal caso la vibrazio-ne suscitata alla prima colonna rotonda si smorza nonappena egrave formata e una vibrazione daltro genere cioegravequadrata occupa immediatamente il suo posto maanchessa tuttavia cede il posto con altrettanta velocitagravead una rotonda e cosigrave locchio procede alternativamentecogliendo unimmagine e abbandonandone unaltra finoal termine delledificio Quindi egrave ovvio che allultima co-lonna limpressione egrave tanto lungi dal continuare quanto

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lo era alla prima poichegrave in realtagrave i sensi non possono ri-cevere unimpressione distinta se non dallultima edessa non puograve mai riassumere in segrave due impressioni di-verse inoltre ogni variazione delloggetto egrave un riposo eun rilassamento per gli organi della vista e questo sol-lievo impedisce quella forte emozione cosigrave necessaria aprodurre il sublime Per ottenere quindi una perfettagrandezza in quelle cose a cui abbiamo sopra accenna-to vi dovrebbe essere una perfetta semplicitagrave unassolu-ta uniformitagrave nella disposizione nella forma e nel colo-re In base a questo principio di successione e di unifor-mitagrave ci si puograve domandare perchegrave una lunga parete nudanon debba essere un oggetto piugrave sublime di un colonna-to dal momento che la successione non egrave in alcun modointerrotta locchio non incontra ostacoli e nulla di piugraveuniforme si puograve concepire

Una lunga parete nuda non egrave certo cosigrave grandiosacome un colonnato della medesima lunghezza e altezzaNon egrave difficile notare questa differenza Quando osser-viamo una parete nuda data luniformitagrave delloggettolocchio corre per lintero spazio e arriva velocemente alsuo termine non incontra nulla che possa interrompereil suo procedere ma neppure incontra qualche cosa chepossa trattenerlo per un po di tempo col produrre un ef-fetto notevole e duraturo La vista di una parete nudache sia di grande altezza e di grande lunghezza egrave indub-biamente grandiosa ma questa egrave soltanto unidea e nonuna ripetizione di idee simili egrave quindi grande non tantodal punto di vista dellinfinitagrave quanto da quello della va-

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lo era alla prima poichegrave in realtagrave i sensi non possono ri-cevere unimpressione distinta se non dallultima edessa non puograve mai riassumere in segrave due impressioni di-verse inoltre ogni variazione delloggetto egrave un riposo eun rilassamento per gli organi della vista e questo sol-lievo impedisce quella forte emozione cosigrave necessaria aprodurre il sublime Per ottenere quindi una perfettagrandezza in quelle cose a cui abbiamo sopra accenna-to vi dovrebbe essere una perfetta semplicitagrave unassolu-ta uniformitagrave nella disposizione nella forma e nel colo-re In base a questo principio di successione e di unifor-mitagrave ci si puograve domandare perchegrave una lunga parete nudanon debba essere un oggetto piugrave sublime di un colonna-to dal momento che la successione non egrave in alcun modointerrotta locchio non incontra ostacoli e nulla di piugraveuniforme si puograve concepire

Una lunga parete nuda non egrave certo cosigrave grandiosacome un colonnato della medesima lunghezza e altezzaNon egrave difficile notare questa differenza Quando osser-viamo una parete nuda data luniformitagrave delloggettolocchio corre per lintero spazio e arriva velocemente alsuo termine non incontra nulla che possa interrompereil suo procedere ma neppure incontra qualche cosa chepossa trattenerlo per un po di tempo col produrre un ef-fetto notevole e duraturo La vista di una parete nudache sia di grande altezza e di grande lunghezza egrave indub-biamente grandiosa ma questa egrave soltanto unidea e nonuna ripetizione di idee simili egrave quindi grande non tantodal punto di vista dellinfinitagrave quanto da quello della va-

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stitagrave Ma da un impulso di tal genere a meno che nonsia fortissimo non siamo cosigrave intensamente impressio-nati come invece lo siamo da una successione di impul-si simili perchegrave i nervi dei sensi non acquistano (se cosigraveposso esprimermi) labitudine di ripetere la stessa im-pressione in modo da protrarla piugrave a lungo di quanto lasua causa agisca inoltre tutti gli effetti che ho attribuitoallaspettativa e alla sorpresa nel capitolo undecimonon possono trovar posto su una parete nuda

XIV ndash LOPINIONE DEL LOCKE RIGUARDOALLOSCURITAgrave

Il Locke ritiene che loscuritagrave non sia per sua naturaun idea di terrore e che sebbene una luce eccessiva siapenosa al senso il piugrave grande eccesso di oscuritagrave non siain alcun modo conturbante Osserva in un altro puntoche avendo una volta una nutrice o una vecchia associa-to le idee di fantasmi e di demoni con lidea di oscuritagravela notte dallora in poi egrave diventata penosa e orribileallimmaginazione Lautoritagrave di questo granduomo egravesenza dubbio notevole quanto puograve esserlo quella diqualsiasi uomo e sembra vada contro il nostro principiogenerale63

63 Parte Seconda III

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stitagrave Ma da un impulso di tal genere a meno che nonsia fortissimo non siamo cosigrave intensamente impressio-nati come invece lo siamo da una successione di impul-si simili perchegrave i nervi dei sensi non acquistano (se cosigraveposso esprimermi) labitudine di ripetere la stessa im-pressione in modo da protrarla piugrave a lungo di quanto lasua causa agisca inoltre tutti gli effetti che ho attribuitoallaspettativa e alla sorpresa nel capitolo undecimonon possono trovar posto su una parete nuda

XIV ndash LOPINIONE DEL LOCKE RIGUARDOALLOSCURITAgrave

Il Locke ritiene che loscuritagrave non sia per sua naturaun idea di terrore e che sebbene una luce eccessiva siapenosa al senso il piugrave grande eccesso di oscuritagrave non siain alcun modo conturbante Osserva in un altro puntoche avendo una volta una nutrice o una vecchia associa-to le idee di fantasmi e di demoni con lidea di oscuritagravela notte dallora in poi egrave diventata penosa e orribileallimmaginazione Lautoritagrave di questo granduomo egravesenza dubbio notevole quanto puograve esserlo quella diqualsiasi uomo e sembra vada contro il nostro principiogenerale63

63 Parte Seconda III

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Abbiamo considerato loscuritagrave come una causa delsublime e abbiamo finora considerato il sublime comedipendente da una modificazione della sofferenza o delterrore cosicchegrave se loscuritagrave non egrave penosa o terribileper chi non ha avuto nellinfanzia la mente turbata da su-perstizioni non puograve essere causa di sublime Ma contutto lossequio dovuto a tale autoritagrave mi sembra cheunassociazione di idee di una natura piugrave generaleunassociazione che tutta lumanitagrave egrave in grado di farepossa rendere terribile loscuritagrave poichegrave nelloscuritagrave piugraveprofonda egrave impossibile sapere in quale grado di sicurez-za noi ci troviamo ignoriamo gli oggetti che ci circon-dano possiamo in ogni momento urtare contro qualcheostacolo pericoloso possiamo precipitare in un abisso alprimo passo che facciamo e se un nemico si avvicinanon sappiamo da qual parte difenderci In tal caso la for-za non egrave una difesa sicura solo la saggezza puograve agireper via di congetture i piugrave coraggiosi sono titubanti ecolui che non vorrebbe implorare nulla in sua difesa egravecostretto a implorare la luce

Ζεῦ πάτερ ἀλλὰ σὺ ῥῦσαι ὑπἠέρος υἷας Ἀχαιῶνποίησον δαἴϑρην δὸς δὀφϑαλmicroοὶσιν ἱδέσϑαιἐν δὲ φάει ϰαὶ ὄλεσσον64

Riguardo allassociazione delle idee di fantasmi e didemoni egrave certo piugrave logico pensare che loscuritagrave essen-

64 laquoMa tu Giove padre trattieni sotto la luce i figli degliAchei rendi pura laria concedi agli occhi di vedere e nella luceuccidiraquo (Omero Iliade XVII 645 e sgg)

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Abbiamo considerato loscuritagrave come una causa delsublime e abbiamo finora considerato il sublime comedipendente da una modificazione della sofferenza o delterrore cosicchegrave se loscuritagrave non egrave penosa o terribileper chi non ha avuto nellinfanzia la mente turbata da su-perstizioni non puograve essere causa di sublime Ma contutto lossequio dovuto a tale autoritagrave mi sembra cheunassociazione di idee di una natura piugrave generaleunassociazione che tutta lumanitagrave egrave in grado di farepossa rendere terribile loscuritagrave poichegrave nelloscuritagrave piugraveprofonda egrave impossibile sapere in quale grado di sicurez-za noi ci troviamo ignoriamo gli oggetti che ci circon-dano possiamo in ogni momento urtare contro qualcheostacolo pericoloso possiamo precipitare in un abisso alprimo passo che facciamo e se un nemico si avvicinanon sappiamo da qual parte difenderci In tal caso la for-za non egrave una difesa sicura solo la saggezza puograve agireper via di congetture i piugrave coraggiosi sono titubanti ecolui che non vorrebbe implorare nulla in sua difesa egravecostretto a implorare la luce

Ζεῦ πάτερ ἀλλὰ σὺ ῥῦσαι ὑπἠέρος υἷας Ἀχαιῶνποίησον δαἴϑρην δὸς δὀφϑαλmicroοὶσιν ἱδέσϑαιἐν δὲ φάει ϰαὶ ὄλεσσον64

Riguardo allassociazione delle idee di fantasmi e didemoni egrave certo piugrave logico pensare che loscuritagrave essen-

64 laquoMa tu Giove padre trattieni sotto la luce i figli degliAchei rendi pura laria concedi agli occhi di vedere e nella luceuccidiraquo (Omero Iliade XVII 645 e sgg)

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do originariamente unidea di terrore fu scelta comescena adatta per tali terribili rappresentazioni e non chetali rappresentazioni abbiano reso loscuritagrave terribile

La mente umana cade molto facilmente in un erroredi tal genere ma egrave ben difficile immaginare che leffettodi unidea cosigrave universalmente terribile in ogni tempo epresso ogni popolo e in ogni luogo come egrave quelladelloscuritagrave possa essere dovuta a una sequela di storieoziose o ad alcunaltra causa di natura cosigrave insignifican-te e di effetto cosigrave precario

XV ndash LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILEPER PROPRIA NATURA

Potragrave forse risultare in seguito a ricerca che il nero eloscuritagrave sono in un certo senso penosi per la loro natu-rale azione indipendentemente da qualsiasi associazio-ne Devo notare che le idee di oscuritagrave e di nero quasi siidentificano e differiscono soltanto in questo che ilnero egrave unidea piugrave limitata Il Cheselden65 ci ha narratouna curiosissima storia di un bimbo nato cieco rimastotale fino alletagrave di tredici o quattordici anni quandooperato di cataratta potegrave cosigrave acquistare la vista Fra i

65 William Cheselden (1688-1752) celebre chirurgo autoredellAnatomy of human body testo molto diffuso e apprezzatodellepoca

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do originariamente unidea di terrore fu scelta comescena adatta per tali terribili rappresentazioni e non chetali rappresentazioni abbiano reso loscuritagrave terribile

La mente umana cade molto facilmente in un erroredi tal genere ma egrave ben difficile immaginare che leffettodi unidea cosigrave universalmente terribile in ogni tempo epresso ogni popolo e in ogni luogo come egrave quelladelloscuritagrave possa essere dovuta a una sequela di storieoziose o ad alcunaltra causa di natura cosigrave insignifican-te e di effetto cosigrave precario

XV ndash LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILEPER PROPRIA NATURA

Potragrave forse risultare in seguito a ricerca che il nero eloscuritagrave sono in un certo senso penosi per la loro natu-rale azione indipendentemente da qualsiasi associazio-ne Devo notare che le idee di oscuritagrave e di nero quasi siidentificano e differiscono soltanto in questo che ilnero egrave unidea piugrave limitata Il Cheselden65 ci ha narratouna curiosissima storia di un bimbo nato cieco rimastotale fino alletagrave di tredici o quattordici anni quandooperato di cataratta potegrave cosigrave acquistare la vista Fra i

65 William Cheselden (1688-1752) celebre chirurgo autoredellAnatomy of human body testo molto diffuso e apprezzatodellepoca

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diversi particolari degni di nota che accompagnarono lesue prime percezioni e i suoi primi giudizi sugli oggettivisivi il Cheselden ci dice che la prima volta che il ra-gazzo vide un oggetto nero provograve una grande inquietu-dine e che qualche tempo dopo vedendo per caso unanegra egli fu a quella vista colto da un forte orroreLorrore in questo caso difficilmente si puograve pensaresorga da unassociazione Dal racconto sembra che il ra-gazzo fosse molto osservatore e molto sensibile per lasua etagrave ed egrave quindi probabile che se la grande inquietu-dine da lui provata alla prima vista del nero fosse sortadalla sua connessione con qualche altra spiacevole idealavrebbe notata e ricordata Poichegrave unidea spiacevolesoltanto per associazione mostra abbastanza chiaramen-te alla prima impressione la causa del suo cattivo effettosulle passioni invero nei casi ordinari sfugge frequente-mente ma ciograve dipende dal fatto che loriginaria associa-zione avvenne molto prima e limpressione derivata fuspesso ripetuta Nel nostro esempio labitudine non hanulla a che fare e non vegrave motivo di ritenere che i cattivieffetti del nero sullimmaginazione del ragazzo fosserodovuti alla connessione con qualche altra spiacevoleidea piugrave di quanto i buoni effetti dei colori piugrave sma-glianti non derivassero dalla loro connessione con ideepiacevoli Essi probabilmente traevano i loro effettidalla loro naturale azione

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diversi particolari degni di nota che accompagnarono lesue prime percezioni e i suoi primi giudizi sugli oggettivisivi il Cheselden ci dice che la prima volta che il ra-gazzo vide un oggetto nero provograve una grande inquietu-dine e che qualche tempo dopo vedendo per caso unanegra egli fu a quella vista colto da un forte orroreLorrore in questo caso difficilmente si puograve pensaresorga da unassociazione Dal racconto sembra che il ra-gazzo fosse molto osservatore e molto sensibile per lasua etagrave ed egrave quindi probabile che se la grande inquietu-dine da lui provata alla prima vista del nero fosse sortadalla sua connessione con qualche altra spiacevole idealavrebbe notata e ricordata Poichegrave unidea spiacevolesoltanto per associazione mostra abbastanza chiaramen-te alla prima impressione la causa del suo cattivo effettosulle passioni invero nei casi ordinari sfugge frequente-mente ma ciograve dipende dal fatto che loriginaria associa-zione avvenne molto prima e limpressione derivata fuspesso ripetuta Nel nostro esempio labitudine non hanulla a che fare e non vegrave motivo di ritenere che i cattivieffetti del nero sullimmaginazione del ragazzo fosserodovuti alla connessione con qualche altra spiacevoleidea piugrave di quanto i buoni effetti dei colori piugrave sma-glianti non derivassero dalla loro connessione con ideepiacevoli Essi probabilmente traevano i loro effettidalla loro naturale azione

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XVI ndash PERCHEgrave LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILE

Vale la pena di esaminare pertanto come loscuritagravepossa operare in modo tale da causare sofferenza Si puograveosservare che mentre noi ci allontaniamo dalla luce lanatura ha fatto in modo che la pupilla si allarghi col re-stringersi delliride in modo proporzionale al nostro al-lontanamento Ora invece di retrocedere dalla luce soloun poco supponiamo di sottrarci interamente ad essa egravelogico pensare che la contrazione delle fibre radialidelliride sia in proporzione piugrave grande e che questaparte possa per la grande oscuritagrave giungere ad esserecosigrave contratta da costringere i nervi che la compongonoal di lagrave del normale e con ciograve produrre una sensazionepenosa Tale tensione sembra certamente esservi mentrenoi siamo avvolti dalloscuritagrave poichegrave in tale stato ri-manendo locchio aperto vi egrave un continuo sforzo perpercepire la luce questo egrave evidente dai bagliori e dalleluminose visioni che spesso sembrano in tali circostan-ze balenare davanti a noi e non possono dipendere chedallo spasimo prodotto da un sforzo per inseguireloggetto Molti altri forti impulsi produrranno lidea del-la luce nellocchio oltre alla sostanza della luce stessacome riscontriamo in molti casi Quelli che ammettonoche loscuritagrave sia causa di sublime arguirebbero dalladilatazione della pupilla che un rilassamento puograve pro-durre il sublime cosigrave come una contrazione ma non cre-do che essi considerino che sebbene lanello circolare

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XVI ndash PERCHEgrave LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILE

Vale la pena di esaminare pertanto come loscuritagravepossa operare in modo tale da causare sofferenza Si puograveosservare che mentre noi ci allontaniamo dalla luce lanatura ha fatto in modo che la pupilla si allarghi col re-stringersi delliride in modo proporzionale al nostro al-lontanamento Ora invece di retrocedere dalla luce soloun poco supponiamo di sottrarci interamente ad essa egravelogico pensare che la contrazione delle fibre radialidelliride sia in proporzione piugrave grande e che questaparte possa per la grande oscuritagrave giungere ad esserecosigrave contratta da costringere i nervi che la compongonoal di lagrave del normale e con ciograve produrre una sensazionepenosa Tale tensione sembra certamente esservi mentrenoi siamo avvolti dalloscuritagrave poichegrave in tale stato ri-manendo locchio aperto vi egrave un continuo sforzo perpercepire la luce questo egrave evidente dai bagliori e dalleluminose visioni che spesso sembrano in tali circostan-ze balenare davanti a noi e non possono dipendere chedallo spasimo prodotto da un sforzo per inseguireloggetto Molti altri forti impulsi produrranno lidea del-la luce nellocchio oltre alla sostanza della luce stessacome riscontriamo in molti casi Quelli che ammettonoche loscuritagrave sia causa di sublime arguirebbero dalladilatazione della pupilla che un rilassamento puograve pro-durre il sublime cosigrave come una contrazione ma non cre-do che essi considerino che sebbene lanello circolare

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delliride sia in un certo senso uno sfintere che si puogravedilatare con un semplice rilassamento pure da un datopunto di vista differisce dalla maggior parte degli altrisfinteri del corpo poichegrave egrave unito ai muscoli antagonistiche sono le fibre radiali delliride il muscolo circolarenon incomincia a rilassarsi prima che queste fibre man-cando del loro equilibrio siano forzatamente ritratte eallarghino la pupilla sino ad una larghezza considerevo-le Ma per quanto non fossimo informati di ciograve ritengoche ognuno troveragrave che se apre gli occhi e si sforza divedere in un luogo buio ne segue una sofferenza assainotevole Ho udito alcune signore notare che dopo averlavorato per lungo tempo su un fondo nero i loro occhierano cosigrave indolenziti e indeboliti che a stento esse pote-vano vedere Si puograve forse obbiettare a questa teoriadelleffetto meccanico delloscuritagrave che i cattivi effettidelloscuritagrave o del nero sembrano piuttosto agire sullamente che sul fisico e in veritagrave io credo che sia cosigrave ri-tengo inoltre che avvenga la medesima cosa per le im-pressioni percepite dalle parti piugrave delicate del nostro si-stema Gli effetti del cattivo tempo si manifestano spes-so nella malinconia e nellabbattimento dello spiritosebbene senza dubbio in questo caso gli organi del cor-po soffrano per primi e lanimo solo per riflesso di que-sti organi

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delliride sia in un certo senso uno sfintere che si puogravedilatare con un semplice rilassamento pure da un datopunto di vista differisce dalla maggior parte degli altrisfinteri del corpo poichegrave egrave unito ai muscoli antagonistiche sono le fibre radiali delliride il muscolo circolarenon incomincia a rilassarsi prima che queste fibre man-cando del loro equilibrio siano forzatamente ritratte eallarghino la pupilla sino ad una larghezza considerevo-le Ma per quanto non fossimo informati di ciograve ritengoche ognuno troveragrave che se apre gli occhi e si sforza divedere in un luogo buio ne segue una sofferenza assainotevole Ho udito alcune signore notare che dopo averlavorato per lungo tempo su un fondo nero i loro occhierano cosigrave indolenziti e indeboliti che a stento esse pote-vano vedere Si puograve forse obbiettare a questa teoriadelleffetto meccanico delloscuritagrave che i cattivi effettidelloscuritagrave o del nero sembrano piuttosto agire sullamente che sul fisico e in veritagrave io credo che sia cosigrave ri-tengo inoltre che avvenga la medesima cosa per le im-pressioni percepite dalle parti piugrave delicate del nostro si-stema Gli effetti del cattivo tempo si manifestano spes-so nella malinconia e nellabbattimento dello spiritosebbene senza dubbio in questo caso gli organi del cor-po soffrano per primi e lanimo solo per riflesso di que-sti organi

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XVII ndash GLI EFFETTI DEL NERO

Il nero non egrave che una oscuritagrave parziale e quindi traealcuni dei suoi poteri dallessere mescolato a corpi colo-rati e circondato da essi Per sua natura non puograve essereconsiderato un colore I corpi neri non riflettono nessunraggio o pochi riguardo alla vista e non appaiono checome spazi vuoti sparsi fra gli oggetti che noi vediamoQuando locchio giunge su uno di questi spazi vuotidopo essere stato tenuto in un certo grado di tensionenelleffetto dei colori adiacenti ad esso cade improvvi-samente in un rilassamento dal quale subito si riprendecon un moto convulsivo Per spiegare questo conside-riamo che quando intendiamo sederci su una sedia e latroviamo piugrave bassa di quanto ci aspettavamo il colpo egraveassai violento molto piugrave violento di quello che si potevasupporre fosse provocato dalla differenza di altezza frauna sedia e laltra Se dopo aver disceso una serie di gra-dini tentiamo inavvertitamente di fare un altro passo inugual modo il colpo egrave estremamente brusco e spiacevo-le mentre non possiamo affatto provocare tale colpoquando lo aspettiamo e siamo preparati ad esso Quandodico che ciograve egrave dovuto al fatto che il cambiamento avvie-ne contrariamente allaspettativa non intendo solo rife-rirmi alla mente ma anche al fatto che quando un orga-no del senso egrave per un certo tempo impressionato in undato modo qualora venga allimprovviso impressionatoin modo diverso ne segue un moto convulsivo contra-

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XVII ndash GLI EFFETTI DEL NERO

Il nero non egrave che una oscuritagrave parziale e quindi traealcuni dei suoi poteri dallessere mescolato a corpi colo-rati e circondato da essi Per sua natura non puograve essereconsiderato un colore I corpi neri non riflettono nessunraggio o pochi riguardo alla vista e non appaiono checome spazi vuoti sparsi fra gli oggetti che noi vediamoQuando locchio giunge su uno di questi spazi vuotidopo essere stato tenuto in un certo grado di tensionenelleffetto dei colori adiacenti ad esso cade improvvi-samente in un rilassamento dal quale subito si riprendecon un moto convulsivo Per spiegare questo conside-riamo che quando intendiamo sederci su una sedia e latroviamo piugrave bassa di quanto ci aspettavamo il colpo egraveassai violento molto piugrave violento di quello che si potevasupporre fosse provocato dalla differenza di altezza frauna sedia e laltra Se dopo aver disceso una serie di gra-dini tentiamo inavvertitamente di fare un altro passo inugual modo il colpo egrave estremamente brusco e spiacevo-le mentre non possiamo affatto provocare tale colpoquando lo aspettiamo e siamo preparati ad esso Quandodico che ciograve egrave dovuto al fatto che il cambiamento avvie-ne contrariamente allaspettativa non intendo solo rife-rirmi alla mente ma anche al fatto che quando un orga-no del senso egrave per un certo tempo impressionato in undato modo qualora venga allimprovviso impressionatoin modo diverso ne segue un moto convulsivo contra-

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zione simile a quella che si determina quando una cosaaccade contro laspettativa della mente E sebbene possasembrare strano che un cambiamento tale da produrreun rilassamento debba subito determinare unimprovvisacontrazione pure avviene quasi sicuramente cosigrave pertutti i sensi Ognuno sa che il sonno egrave un rilassamento eche il silenzio dove nulla tiene gli organi delludito inazione egrave in generale il piugrave adatto a prolungare questo ri-lassamento pure quando suoni in sordina dispongonoluomo al sonno fate cessare improvvisamente questisuoni e la persona immediatamente si sveglieragrave poichegravele parti del corpo si tendono improvvisamente Io stessosovente lo provai e ne sentii parlare da molti Analoga-mente se una persona si addormentasse alla chiara lucedel giorno lintrodurre unimprovvisa oscuritagrave ostacole-rebbe il suo sonno in quel momento sebbene il silenzioe loscuritagrave in se stessi non introdotti bruscamente sia-no molto favorevoli al sonno Questo dedussi per via dicongetture sullanalogia dei sensi quando per la primavolta mi soffermai su tali osservazioni ma da allora ef-fettivamente lo sperimentai E spesso ho provato comepure molti altri che nel primo abbandono al sonno cisvegliamo improvvisamente con una piugrave brusca scossae che questa scossa egrave generalmente preceduta da unaspecie di sogno in cui ci sembra di cadere a precipiziodonde nasce questa strana emozione se non dal rilassa-mento troppo improvviso del corpo che per qualchemeccanismo naturale si riprende mediante uno sforzoaltrettanto pronto e vigoroso del potere di contrazione

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zione simile a quella che si determina quando una cosaaccade contro laspettativa della mente E sebbene possasembrare strano che un cambiamento tale da produrreun rilassamento debba subito determinare unimprovvisacontrazione pure avviene quasi sicuramente cosigrave pertutti i sensi Ognuno sa che il sonno egrave un rilassamento eche il silenzio dove nulla tiene gli organi delludito inazione egrave in generale il piugrave adatto a prolungare questo ri-lassamento pure quando suoni in sordina dispongonoluomo al sonno fate cessare improvvisamente questisuoni e la persona immediatamente si sveglieragrave poichegravele parti del corpo si tendono improvvisamente Io stessosovente lo provai e ne sentii parlare da molti Analoga-mente se una persona si addormentasse alla chiara lucedel giorno lintrodurre unimprovvisa oscuritagrave ostacole-rebbe il suo sonno in quel momento sebbene il silenzioe loscuritagrave in se stessi non introdotti bruscamente sia-no molto favorevoli al sonno Questo dedussi per via dicongetture sullanalogia dei sensi quando per la primavolta mi soffermai su tali osservazioni ma da allora ef-fettivamente lo sperimentai E spesso ho provato comepure molti altri che nel primo abbandono al sonno cisvegliamo improvvisamente con una piugrave brusca scossae che questa scossa egrave generalmente preceduta da unaspecie di sogno in cui ci sembra di cadere a precipiziodonde nasce questa strana emozione se non dal rilassa-mento troppo improvviso del corpo che per qualchemeccanismo naturale si riprende mediante uno sforzoaltrettanto pronto e vigoroso del potere di contrazione

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dei muscoli Lo stesso sogno egrave causato da questo rilas-samento ed egrave di natura troppo uniforme per essere attri-buito ad alcunaltra causa Le parti del corpo si abbando-nano troppo rapidamente il che avviene quando si cadee questo moto accidentale del corpo suscita nella mentetale immagine Quando ci troviamo in un perfetto statodi salute e di vigore poichegrave tutti i cambiamenti sono al-lora meno bruschi e meno eccessivi di rado possiamolamentarci di una simile spiacevole sensazione

XVIII ndash EFFETTI ATTENUATI DEL NERO

Sebbene gli effetti del nero siano originariamente do-lorosi non dobbiamo pensare che continuino sempre adesserlo Labitudine ci riconcilia con ogni cosa Dopoche ci siamo abituati alla vista di oggetti neri il terrorediminuisce e la levigatezza la lucentezza o altri piace-voli qualitagrave del corpo di tal colore mitigano in una certamisura lorrore e la durezza della loro natura originariatuttavia la natura dellimpressione originaria rimarragravetale Il nero avragrave sempre in segrave qualcosa di malinconicoperchegrave lorgano dei sensi troveragrave sempre troppo violentoil passaggio dagli altri colori ad esso o se occupa linte-ro spazio della visione saragrave allora oscuritagrave e si potragrave quiapplicare ciograve che fu detto delloscuritagrave Non mi sonoproposto di approfondire tutto ciograve che puograve essere detto

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dei muscoli Lo stesso sogno egrave causato da questo rilas-samento ed egrave di natura troppo uniforme per essere attri-buito ad alcunaltra causa Le parti del corpo si abbando-nano troppo rapidamente il che avviene quando si cadee questo moto accidentale del corpo suscita nella mentetale immagine Quando ci troviamo in un perfetto statodi salute e di vigore poichegrave tutti i cambiamenti sono al-lora meno bruschi e meno eccessivi di rado possiamolamentarci di una simile spiacevole sensazione

XVIII ndash EFFETTI ATTENUATI DEL NERO

Sebbene gli effetti del nero siano originariamente do-lorosi non dobbiamo pensare che continuino sempre adesserlo Labitudine ci riconcilia con ogni cosa Dopoche ci siamo abituati alla vista di oggetti neri il terrorediminuisce e la levigatezza la lucentezza o altri piace-voli qualitagrave del corpo di tal colore mitigano in una certamisura lorrore e la durezza della loro natura originariatuttavia la natura dellimpressione originaria rimarragravetale Il nero avragrave sempre in segrave qualcosa di malinconicoperchegrave lorgano dei sensi troveragrave sempre troppo violentoil passaggio dagli altri colori ad esso o se occupa linte-ro spazio della visione saragrave allora oscuritagrave e si potragrave quiapplicare ciograve che fu detto delloscuritagrave Non mi sonoproposto di approfondire tutto ciograve che puograve essere detto

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per spiegare questa teoria degli effetti della luce edelloscuritagrave negrave esaminerograve tutti i diversi effetti prodottidalle varie modificazioni e combinazioni di queste duecause Se le precedenti osservazioni hanno un fonda-mento in natura io le ritengo sufficienti a spiegare ognifenomeno che possa nascere da tutte le combinazionidel nero con gli altri colori Per entrare in ogni partico-lare o per controbattere ogni obbiezione occorrerebbeun lavoro infinito Abbiamo soltanto seguito le vie prin-cipali e manterremo la stessa direttiva nella ricerca dellacausa della bellezza

XIX ndash LA CAUSA FISICA DELLAMORE

Quando abbiamo dinnanzi oggetti capaci di suscitareamore e compiacimento il corpo egrave impressionato perquanto potei osservare circa nel seguente modo il caposi piega un po da un lato le palpebre sono piugrave socchiusedel solito e gli occhi si muovono soavemente volgendo-si alloggetto la bocca egrave un po aperta e il respiro egrave len-to inframezzato di quando in quando da un profondosospiro tutto il corpo egrave composto e le mani scendonooziosamente lungo i fianchi Il tutto egrave accompagnato daun senso interno di intenerimento e di languore Questemanifestazioni sono sempre proporzionate al grado dibellezza delloggetto e al grado di sensibilitagrave di chi le

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per spiegare questa teoria degli effetti della luce edelloscuritagrave negrave esaminerograve tutti i diversi effetti prodottidalle varie modificazioni e combinazioni di queste duecause Se le precedenti osservazioni hanno un fonda-mento in natura io le ritengo sufficienti a spiegare ognifenomeno che possa nascere da tutte le combinazionidel nero con gli altri colori Per entrare in ogni partico-lare o per controbattere ogni obbiezione occorrerebbeun lavoro infinito Abbiamo soltanto seguito le vie prin-cipali e manterremo la stessa direttiva nella ricerca dellacausa della bellezza

XIX ndash LA CAUSA FISICA DELLAMORE

Quando abbiamo dinnanzi oggetti capaci di suscitareamore e compiacimento il corpo egrave impressionato perquanto potei osservare circa nel seguente modo il caposi piega un po da un lato le palpebre sono piugrave socchiusedel solito e gli occhi si muovono soavemente volgendo-si alloggetto la bocca egrave un po aperta e il respiro egrave len-to inframezzato di quando in quando da un profondosospiro tutto il corpo egrave composto e le mani scendonooziosamente lungo i fianchi Il tutto egrave accompagnato daun senso interno di intenerimento e di languore Questemanifestazioni sono sempre proporzionate al grado dibellezza delloggetto e al grado di sensibilitagrave di chi le

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osserva Tale gradazione dal massimo punto di bellezzae di sensibilitagrave fino al minimo di mediocritagrave e di indiffe-renza e i loro relativi effetti dovrebbero essere notati etenuti presenti altrimenti questa descrizione sembreragraveesagerata mentre effettivamente non lo egrave Ma da taledescrizione egrave quasi impossibile non concludere che labellezza agisca rilassando le parti solide di tutto lorga-nismo Vi sono tutte le manifestazioni di un tale rilassa-mento e un rilassamento in un certo senso inferiore altono naturale mi sembra essere la causa di ogni piacerepositivo Chi non conosce il modo di esprimersi cosigrave co-mune in ogni tempo e in ogni luogo lessere ammorbidi-ti rilassati snervati e quasi disciolti e distrutti dal pia-cere La voce universale dellumanitagrave fedele alle pro-prie sensazioni egrave concorde nellaffermare questo effettogenerale uniforme e sebbene si possa trovare qualchecaso particolare in cui si manifesta un notevole grado dipiacere positivo senza tutte le caratteristiche del rilassa-mento non dobbiamo per questo respingere la conclu-sione a cui siamo giunti col concorso di numerose espe-rienze ma dobbiamo mantenerla aggiungendovi le ec-cezioni che possono capitare secondo la saggia regolastabilita da Isacco Newton nel terzo libro della sua Otti-ca La nostra posizione credo sembreragrave rafforzata al dilagrave di ogni dubbio se potremo dimostrare che quelle coseche abbiamo giagrave notato essere i veri elementi costitutividella bellezza hanno ciascuna separatamente conside-rata una naturale tendenza a rilassare le fibre E se pos-siamo ammettere che laspetto del corpo umano quando

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osserva Tale gradazione dal massimo punto di bellezzae di sensibilitagrave fino al minimo di mediocritagrave e di indiffe-renza e i loro relativi effetti dovrebbero essere notati etenuti presenti altrimenti questa descrizione sembreragraveesagerata mentre effettivamente non lo egrave Ma da taledescrizione egrave quasi impossibile non concludere che labellezza agisca rilassando le parti solide di tutto lorga-nismo Vi sono tutte le manifestazioni di un tale rilassa-mento e un rilassamento in un certo senso inferiore altono naturale mi sembra essere la causa di ogni piacerepositivo Chi non conosce il modo di esprimersi cosigrave co-mune in ogni tempo e in ogni luogo lessere ammorbidi-ti rilassati snervati e quasi disciolti e distrutti dal pia-cere La voce universale dellumanitagrave fedele alle pro-prie sensazioni egrave concorde nellaffermare questo effettogenerale uniforme e sebbene si possa trovare qualchecaso particolare in cui si manifesta un notevole grado dipiacere positivo senza tutte le caratteristiche del rilassa-mento non dobbiamo per questo respingere la conclu-sione a cui siamo giunti col concorso di numerose espe-rienze ma dobbiamo mantenerla aggiungendovi le ec-cezioni che possono capitare secondo la saggia regolastabilita da Isacco Newton nel terzo libro della sua Otti-ca La nostra posizione credo sembreragrave rafforzata al dilagrave di ogni dubbio se potremo dimostrare che quelle coseche abbiamo giagrave notato essere i veri elementi costitutividella bellezza hanno ciascuna separatamente conside-rata una naturale tendenza a rilassare le fibre E se pos-siamo ammettere che laspetto del corpo umano quando

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tutti questi elementi sono uniti davanti ai suoi sensiconvalida ancor meglio questa opinione credo che po-tremo osare concludere che la passione chiamata amoreegrave prodotta da questo rilassamento Con lo stesso metododi ragionamento che abbiamo applicato nella ricercadelle cause del sublime possiamo ugualmente conclu-dere che come gli oggetti belli sottoposti alla nostra sen-sazione determinando un rilassamento nel corpo pro-ducono nellanimo la passione dellamore cosigrave se inogni modo la passione avesse prima origine nellanimoun rilassamento delle membra del corpo certamente se-guirebbe in un grado proporzionale alla causa

XX PERCHEgrave LA LEVIGATEZZA Egrave BELLA

Egrave per spiegare la vera causa della bellezza visiva cheio chiamo in aiuto gli altri sensi Se la levigatezza sem-bra che sia una delle principali cause di piacere per iltatto il gusto lodorato e ludito si ammetteragrave facilmen-te che essa sia un elemento della bellezza visiva spe-cialmente come abbiamo prima dimostrato perchegrave que-sta qualitagrave si trova quasi senza eccezione in tutti i corpiche sono per generale consenso ritenuti belli Non vipuograve essere dubbio che i corpi rozzi e angolosi eccitano estuzzicano gli organi del tatto causando unimpressionedi dolore che consiste nella tensione violenta o nella

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tutti questi elementi sono uniti davanti ai suoi sensiconvalida ancor meglio questa opinione credo che po-tremo osare concludere che la passione chiamata amoreegrave prodotta da questo rilassamento Con lo stesso metododi ragionamento che abbiamo applicato nella ricercadelle cause del sublime possiamo ugualmente conclu-dere che come gli oggetti belli sottoposti alla nostra sen-sazione determinando un rilassamento nel corpo pro-ducono nellanimo la passione dellamore cosigrave se inogni modo la passione avesse prima origine nellanimoun rilassamento delle membra del corpo certamente se-guirebbe in un grado proporzionale alla causa

XX PERCHEgrave LA LEVIGATEZZA Egrave BELLA

Egrave per spiegare la vera causa della bellezza visiva cheio chiamo in aiuto gli altri sensi Se la levigatezza sem-bra che sia una delle principali cause di piacere per iltatto il gusto lodorato e ludito si ammetteragrave facilmen-te che essa sia un elemento della bellezza visiva spe-cialmente come abbiamo prima dimostrato perchegrave que-sta qualitagrave si trova quasi senza eccezione in tutti i corpiche sono per generale consenso ritenuti belli Non vipuograve essere dubbio che i corpi rozzi e angolosi eccitano estuzzicano gli organi del tatto causando unimpressionedi dolore che consiste nella tensione violenta o nella

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contrazione delle fibre muscolari Al contrario il contat-to con corpi lisci suscita un rilassamento il gentile toc-co di una morbida mano calma dolori e crampi violentie sospende la tensione anormale delle parti sofferenti eperciograve spesso ha la capacitagrave di mitigare gonfiori e con-gestioni Il senso del tatto molto gode a contatto di corpilisci Un letto preparato in modo che sia liscio e sofficecioegrave un letto in cui la resistenza egrave minima egrave una granderaffinatezza che dispone a un completo abbandono delcorpo e che soprattutto concilia quel rilassamento parti-colare chiamato sonno

XXI IL CARATTERE DELLA DOLCEZZA

Ora non egrave soltanto al tatto che i corpi lisci produconoun piacere positivo mediante il rilassamento Quantoallodorato e al gusto troviamo che tutte le cose ad essipiacevoli e che sono comunemente chiamate dolci sonolisce e tutte evidentemente mirano a produrre un rilassa-mento negli organi sensori che rispettivamente le perce-piscono Consideriamo dapprima il gusto Poichegrave egrave piugravefacile ricercare le proprietagrave dei liquidi e poichegrave sembrache ogni cosa abbia bisogno di un mezzo fluido per po-ter essere gustata intendo considerare i cibi liquidi anzi-chegrave quelli solidi I veicoli di ogni sensazione gustativasono lacqua e lolio E quello che determina il gusto egrave

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contrazione delle fibre muscolari Al contrario il contat-to con corpi lisci suscita un rilassamento il gentile toc-co di una morbida mano calma dolori e crampi violentie sospende la tensione anormale delle parti sofferenti eperciograve spesso ha la capacitagrave di mitigare gonfiori e con-gestioni Il senso del tatto molto gode a contatto di corpilisci Un letto preparato in modo che sia liscio e sofficecioegrave un letto in cui la resistenza egrave minima egrave una granderaffinatezza che dispone a un completo abbandono delcorpo e che soprattutto concilia quel rilassamento parti-colare chiamato sonno

XXI IL CARATTERE DELLA DOLCEZZA

Ora non egrave soltanto al tatto che i corpi lisci produconoun piacere positivo mediante il rilassamento Quantoallodorato e al gusto troviamo che tutte le cose ad essipiacevoli e che sono comunemente chiamate dolci sonolisce e tutte evidentemente mirano a produrre un rilassa-mento negli organi sensori che rispettivamente le perce-piscono Consideriamo dapprima il gusto Poichegrave egrave piugravefacile ricercare le proprietagrave dei liquidi e poichegrave sembrache ogni cosa abbia bisogno di un mezzo fluido per po-ter essere gustata intendo considerare i cibi liquidi anzi-chegrave quelli solidi I veicoli di ogni sensazione gustativasono lacqua e lolio E quello che determina il gusto egrave

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qualche po di sale che ha diversi effetti a seconda dellasua natura o a seconda del modo in cui egrave combinato conaltre sostanze Lacqua e lolio considerati in se stessisono capaci di dare un certo piacere al gusto Lacquaquando egrave pura egrave insipida inodora incolora e liscia ed egravenoto che quando non egrave fredda egrave un lenitivo degli spasi-mi e lubrifica le fibre questo potere egrave probabilmentedovuto alla sua levigatezza Infatti poichegrave la fluiditagrave di-pende secondo lopinione piugrave comune dalla rotonditagravedalla levigatezza e dalla debole coesione delle particomponenti di un corpo e poichegrave lacqua si comportacome un fluido ne segue che la causa della sua fluiditagraveegrave ugualmente causa del suo potere di rilassamento cioegravela levigatezza e la scorrevolezza delle sue molecole

Laltro veicolo fluido del gusto egrave lolio Anche questoquando egrave puro egrave insipido inodoro incolore e morbidoal tatto e al gusto Egrave piugrave morbido dellacqua e in molticasi anche piugrave rilassante Lolio egrave assai piacevoleallocchio al tatto e al gusto per quanto insipidoLacqua non egrave cosigrave piacevole cosa che non so spiegarmise non per il fatto che lacqua non egrave cosigrave morbida e li-scia Supponiamo che a questolio o a questacqua si ag-giunga una certa quantitagrave di un determinato sale dotatodel potere di porre le papille nervose della lingua in unlieve movimento vibratorio sciogliamovi per esempiodello zucchero La levigatezza dellolio e il potere vibra-torio del sale determina la sensazione che chiamiamodolcezza In tutti i corpi dolci si trova sempre lo zucche-ro o una sostanza poco diversa da esso ogni tipo di sale

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qualche po di sale che ha diversi effetti a seconda dellasua natura o a seconda del modo in cui egrave combinato conaltre sostanze Lacqua e lolio considerati in se stessisono capaci di dare un certo piacere al gusto Lacquaquando egrave pura egrave insipida inodora incolora e liscia ed egravenoto che quando non egrave fredda egrave un lenitivo degli spasi-mi e lubrifica le fibre questo potere egrave probabilmentedovuto alla sua levigatezza Infatti poichegrave la fluiditagrave di-pende secondo lopinione piugrave comune dalla rotonditagravedalla levigatezza e dalla debole coesione delle particomponenti di un corpo e poichegrave lacqua si comportacome un fluido ne segue che la causa della sua fluiditagraveegrave ugualmente causa del suo potere di rilassamento cioegravela levigatezza e la scorrevolezza delle sue molecole

Laltro veicolo fluido del gusto egrave lolio Anche questoquando egrave puro egrave insipido inodoro incolore e morbidoal tatto e al gusto Egrave piugrave morbido dellacqua e in molticasi anche piugrave rilassante Lolio egrave assai piacevoleallocchio al tatto e al gusto per quanto insipidoLacqua non egrave cosigrave piacevole cosa che non so spiegarmise non per il fatto che lacqua non egrave cosigrave morbida e li-scia Supponiamo che a questolio o a questacqua si ag-giunga una certa quantitagrave di un determinato sale dotatodel potere di porre le papille nervose della lingua in unlieve movimento vibratorio sciogliamovi per esempiodello zucchero La levigatezza dellolio e il potere vibra-torio del sale determina la sensazione che chiamiamodolcezza In tutti i corpi dolci si trova sempre lo zucche-ro o una sostanza poco diversa da esso ogni tipo di sale

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esaminato al microscopio ha una propria forma distintaregolare e invariabile Quello del nitro egrave un rettangoloappuntito quello del salmarino egrave un cubo esatto quellodello zucchero egrave una sfera perfetta Se avete provatoquale impressione i corpi sferici levigati come le palli-ne di marmo con cui i ragazzi si divertono producano altocco quando si rotolano avanti e indietro e lunasullaltra facilmente comprenderete in qual modo im-pressioni il gusto la dolcezza che ha origine da un saledella stessa forma geometrica poichegrave una singola palli-na sebbene sia abbastanza piacevole al tatto pure per laregolaritagrave della sua forma e per una troppo brusca devia-zione delle sue parti dalla linea retta non egrave cosigrave piace-vole al tocco come parecchie palline quando la manoleggermente scorre dalluna allaltra e questo piacere egraveancora piugrave intenso se le palline sono in movimento escivolano luna sullaltra poichegrave questa dolce mutabilitagravese cosigrave posso esprimermi evita quella stanchevole mo-notonia che altrimenti produrrebbe luniforme disposi-zione delle palline Cosigrave nei liquori dolci le molecole delfluido sebbene molto probabilmente siano rotonde puresono cosigrave minute da nascondere la sagoma delle mole-cole che li compongono al piugrave minuzioso esame micro-scopico e di conseguenza essendo cosigrave eccessivamenteminute danno al gusto la sensazione di una liscia com-pattezza che assomiglia alleffetto che hanno sul tatto icorpi piani levigati poichegrave se un corpo egrave composto diparti rotonde eccessivamente piccole e strettamente rav-vicinate tra loro la superficie sembreragrave sia alla vista

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esaminato al microscopio ha una propria forma distintaregolare e invariabile Quello del nitro egrave un rettangoloappuntito quello del salmarino egrave un cubo esatto quellodello zucchero egrave una sfera perfetta Se avete provatoquale impressione i corpi sferici levigati come le palli-ne di marmo con cui i ragazzi si divertono producano altocco quando si rotolano avanti e indietro e lunasullaltra facilmente comprenderete in qual modo im-pressioni il gusto la dolcezza che ha origine da un saledella stessa forma geometrica poichegrave una singola palli-na sebbene sia abbastanza piacevole al tatto pure per laregolaritagrave della sua forma e per una troppo brusca devia-zione delle sue parti dalla linea retta non egrave cosigrave piace-vole al tocco come parecchie palline quando la manoleggermente scorre dalluna allaltra e questo piacere egraveancora piugrave intenso se le palline sono in movimento escivolano luna sullaltra poichegrave questa dolce mutabilitagravese cosigrave posso esprimermi evita quella stanchevole mo-notonia che altrimenti produrrebbe luniforme disposi-zione delle palline Cosigrave nei liquori dolci le molecole delfluido sebbene molto probabilmente siano rotonde puresono cosigrave minute da nascondere la sagoma delle mole-cole che li compongono al piugrave minuzioso esame micro-scopico e di conseguenza essendo cosigrave eccessivamenteminute danno al gusto la sensazione di una liscia com-pattezza che assomiglia alleffetto che hanno sul tatto icorpi piani levigati poichegrave se un corpo egrave composto diparti rotonde eccessivamente piccole e strettamente rav-vicinate tra loro la superficie sembreragrave sia alla vista

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che al tatto quasi piana e levigata Egrave chiaro dalla loroforma vista al microscopio che le particelle dello zuc-chero sono considerevolmente piugrave grandi di quelledellacqua e dellolio e di conseguenza che leffetto deri-vante dalla loro rotonditagrave saragrave piugrave distinto e palpabileper le papille nervose di quellorgano sensibile che egrave lalingua produrranno quellimpressione chiamata dolcez-za che debolmente riscontriamo nellolio piugrave debolmenteancora nellacqua poichegrave per quanto insipidi essi sianolacqua e lolio sono in certo grado dolci e si puograve osser-vare che le cose insipide di qualsiasi genere si avvicina-no di piugrave al sapore della dolcezza che non a quella diogni altro gusto

XXII ndash LA DOLCEZZA RILASSANTE

Negli altri sensi abbiamo notato che le cose lisce pro-ducono un rilassamento Ora sembra che le cose dolciche sono il liscio del gusto siano pure rilassanti Egrave sin-golare che in alcune lingue laquosofficeraquo e laquodolceraquo hannouna sola voce Doux in francese significa sia soffice chedolce Il latino dulcis e litaliano laquodolce raquo hanno in molticasi lo stesso duplice significato

Che le cose dolci siano generalmente rilassanti egrave evi-dente perchegrave tutte specialmente quelle piugrave oleose pre-se frequentemente o in notevole quantitagrave diminuiscono

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che al tatto quasi piana e levigata Egrave chiaro dalla loroforma vista al microscopio che le particelle dello zuc-chero sono considerevolmente piugrave grandi di quelledellacqua e dellolio e di conseguenza che leffetto deri-vante dalla loro rotonditagrave saragrave piugrave distinto e palpabileper le papille nervose di quellorgano sensibile che egrave lalingua produrranno quellimpressione chiamata dolcez-za che debolmente riscontriamo nellolio piugrave debolmenteancora nellacqua poichegrave per quanto insipidi essi sianolacqua e lolio sono in certo grado dolci e si puograve osser-vare che le cose insipide di qualsiasi genere si avvicina-no di piugrave al sapore della dolcezza che non a quella diogni altro gusto

XXII ndash LA DOLCEZZA RILASSANTE

Negli altri sensi abbiamo notato che le cose lisce pro-ducono un rilassamento Ora sembra che le cose dolciche sono il liscio del gusto siano pure rilassanti Egrave sin-golare che in alcune lingue laquosofficeraquo e laquodolceraquo hannouna sola voce Doux in francese significa sia soffice chedolce Il latino dulcis e litaliano laquodolce raquo hanno in molticasi lo stesso duplice significato

Che le cose dolci siano generalmente rilassanti egrave evi-dente perchegrave tutte specialmente quelle piugrave oleose pre-se frequentemente o in notevole quantitagrave diminuiscono

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moltissimo lelasticitagrave dello stomaco Gli odori dolciche hanno grande affinitagrave con i gusti dolci rilassano as-sai notevolmente Il profumo dei fiori dispone alla son-nolenza e questo effetto rilassante egrave piugrave evidente per ildanno che persone deboli di nervi ricevono dal loro usoVarrebbe la pena di esaminare se i gusti di questo gene-re ossia quelli dolci che sono causati da oli morbidi esali rilassanti non siano i gusti piacevoli originari Poi-chegrave molti che luso ha reso tali non erano affatto piace-voli dapprima Per esaminare ciograve bisogna ricercare checosa la natura abbia per noi originariamente provvedutociograve che essa ha senza dubbio creato piacevole e analiz-zare questi suoi doni Il latte egrave il primo alimento dellanostra infanzia Gli elementi che lo compongono sonolacqua lolio e una specie di sale dolcissimo chiamatolo zucchero del latte Tutte queste cose quando sonomischiate danno al gusto una sensazione di levigatezzae hanno un effetto rilassante sulla pelle Laltro elementoche i bambini desiderano egrave la frutta e tra i frutti soprat-tutto quelli che sono dolci ed ognuno sa che la dolcezzadella frutta egrave dovuta ad un olio sottile e ad un sale similea quello ricordato nellultimo capitolo In seguito lamoda labitudine il desiderio di novitagrave e mille altre cau-se confondono alterano e cambiano il nostro palato inmodo che noi non possiamo piugrave ragionare soddisfacen-temente intorno ad essi Prima di lasciare questo argo-mento dobbiamo osservare che come le cose dolcisono in quanto tali piacevoli al gusto e dotate di un po-tere rilassante cosigrave daltro lato le cose che lesperienza

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moltissimo lelasticitagrave dello stomaco Gli odori dolciche hanno grande affinitagrave con i gusti dolci rilassano as-sai notevolmente Il profumo dei fiori dispone alla son-nolenza e questo effetto rilassante egrave piugrave evidente per ildanno che persone deboli di nervi ricevono dal loro usoVarrebbe la pena di esaminare se i gusti di questo gene-re ossia quelli dolci che sono causati da oli morbidi esali rilassanti non siano i gusti piacevoli originari Poi-chegrave molti che luso ha reso tali non erano affatto piace-voli dapprima Per esaminare ciograve bisogna ricercare checosa la natura abbia per noi originariamente provvedutociograve che essa ha senza dubbio creato piacevole e analiz-zare questi suoi doni Il latte egrave il primo alimento dellanostra infanzia Gli elementi che lo compongono sonolacqua lolio e una specie di sale dolcissimo chiamatolo zucchero del latte Tutte queste cose quando sonomischiate danno al gusto una sensazione di levigatezzae hanno un effetto rilassante sulla pelle Laltro elementoche i bambini desiderano egrave la frutta e tra i frutti soprat-tutto quelli che sono dolci ed ognuno sa che la dolcezzadella frutta egrave dovuta ad un olio sottile e ad un sale similea quello ricordato nellultimo capitolo In seguito lamoda labitudine il desiderio di novitagrave e mille altre cau-se confondono alterano e cambiano il nostro palato inmodo che noi non possiamo piugrave ragionare soddisfacen-temente intorno ad essi Prima di lasciare questo argo-mento dobbiamo osservare che come le cose dolcisono in quanto tali piacevoli al gusto e dotate di un po-tere rilassante cosigrave daltro lato le cose che lesperienza

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dimostra di qualitagrave rinforzanti e adatte a rinvigorire lefibre sono quasi tutte aspre e pungenti al gusto e inmolti casi anche ruvide al tatto Noi spesso applichiamola qualitagrave della dolcezza metaforicamente agli oggettivisivi Per meglio far procedere questa notevole analo-gia dei sensi possiamo qui chiamare dolcezza il bellodel gusto

XXIII ndash PERCHEgrave LA VARIETAgrave Egrave BELLA

Unaltra principale proprietagrave degli oggetti belli egrave chela linea delle loro parti varia continuamente direzionema con una deviazione insensibile e non cosigrave rapida dasorprendere negrave tale che con angoli acuti determini unospasimo o una convulsione del nervo ottico Nessunacosa che continui a lungo nello stesso modo o che variimprovvisamente puograve essere bella poichegrave entrambe sioppongono al rilassamento piacevole che egrave leffetto ca-ratteristico della bellezza Cosigrave accade per tutti i sensiUn movimento in linea retta egrave quel modo di muoversisimile a una lievissima discesa in cui troviamo la minorresistenza pure non egrave quel modo di muoversi che simi-le a una discesa ci stanca meno La quiete certamentetende a rilassare tuttavia vi egrave una specie di movimentoche produce un rilassamento maggiore della quiete unlieve movimento oscillatorio un va e vieni Il cullare i

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dimostra di qualitagrave rinforzanti e adatte a rinvigorire lefibre sono quasi tutte aspre e pungenti al gusto e inmolti casi anche ruvide al tatto Noi spesso applichiamola qualitagrave della dolcezza metaforicamente agli oggettivisivi Per meglio far procedere questa notevole analo-gia dei sensi possiamo qui chiamare dolcezza il bellodel gusto

XXIII ndash PERCHEgrave LA VARIETAgrave Egrave BELLA

Unaltra principale proprietagrave degli oggetti belli egrave chela linea delle loro parti varia continuamente direzionema con una deviazione insensibile e non cosigrave rapida dasorprendere negrave tale che con angoli acuti determini unospasimo o una convulsione del nervo ottico Nessunacosa che continui a lungo nello stesso modo o che variimprovvisamente puograve essere bella poichegrave entrambe sioppongono al rilassamento piacevole che egrave leffetto ca-ratteristico della bellezza Cosigrave accade per tutti i sensiUn movimento in linea retta egrave quel modo di muoversisimile a una lievissima discesa in cui troviamo la minorresistenza pure non egrave quel modo di muoversi che simi-le a una discesa ci stanca meno La quiete certamentetende a rilassare tuttavia vi egrave una specie di movimentoche produce un rilassamento maggiore della quiete unlieve movimento oscillatorio un va e vieni Il cullare i

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bambini li fa dormire meglio dellassoluta quiete visono in veritagrave poche cose a quelletagrave che producono piugravepiacere dellessere cullati in su e in giugrave il vezzo che fan-no le bambinaie coi bambini il palleggiarli e il dondo-larli che poi i bambini stessi usano come uno dei diver-timenti preferiti lo prova sufficientemente Quasi tuttiavranno notato la particolare sensazione provatanellessere rapidamente trasportati da una comoda car-rozza su un terreno liscio con graduali salite e disceseQuesto daragrave unidea piugrave chiara del bello e mostreragrave lasua probabile causa meglio di qualsiasi altra cosa Alcontrario quando uno egrave trascinato a sbalzi precipitosa-mente su una strada aspra e rocciosa la sofferenza cau-sata da queste improvvise disuguaglianze mostra perchegravesimili visioni sensazioni e suoni siano cosigrave contrari allabellezza riguardo al tatto egrave esattamente lo stesso o qua-si nei suoi effetti se per esempio io muovo la manolungo la superficie di un corpo di una data forma o setale corpo si muove sulla mia mano Ma per riferire que-sta analogia dei sensi allocchio se un corpo che si pre-senta alla vista ha una superficie cosigrave ondeggiante che iraggi della luce da essa riflessi sono in una continua in-sensibile deviazione dal piugrave forte al piugrave debole (questoaccade sempre in una superficie gradatamente ineguale)essa deve essere esattamente identica nei suoi effettisullocchio e sul tatto sulluno opera direttamentesullaltro indirettamente

E questo corpo saragrave bello se le linee che compongonola sua superficie non sono continue ma variate in modo

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bambini li fa dormire meglio dellassoluta quiete visono in veritagrave poche cose a quelletagrave che producono piugravepiacere dellessere cullati in su e in giugrave il vezzo che fan-no le bambinaie coi bambini il palleggiarli e il dondo-larli che poi i bambini stessi usano come uno dei diver-timenti preferiti lo prova sufficientemente Quasi tuttiavranno notato la particolare sensazione provatanellessere rapidamente trasportati da una comoda car-rozza su un terreno liscio con graduali salite e disceseQuesto daragrave unidea piugrave chiara del bello e mostreragrave lasua probabile causa meglio di qualsiasi altra cosa Alcontrario quando uno egrave trascinato a sbalzi precipitosa-mente su una strada aspra e rocciosa la sofferenza cau-sata da queste improvvise disuguaglianze mostra perchegravesimili visioni sensazioni e suoni siano cosigrave contrari allabellezza riguardo al tatto egrave esattamente lo stesso o qua-si nei suoi effetti se per esempio io muovo la manolungo la superficie di un corpo di una data forma o setale corpo si muove sulla mia mano Ma per riferire que-sta analogia dei sensi allocchio se un corpo che si pre-senta alla vista ha una superficie cosigrave ondeggiante che iraggi della luce da essa riflessi sono in una continua in-sensibile deviazione dal piugrave forte al piugrave debole (questoaccade sempre in una superficie gradatamente ineguale)essa deve essere esattamente identica nei suoi effettisullocchio e sul tatto sulluno opera direttamentesullaltro indirettamente

E questo corpo saragrave bello se le linee che compongonola sua superficie non sono continue ma variate in modo

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da poter stancare o disperdere lattenzione La variazio-ne stessa deve essere continuamente variata

XXIV ndash INTORNO ALLA PICCOLEZZA

Per evitare una monotonia che puograve nascere dalla ripe-tizione troppo frequente di ragionamenti uguali e dispiegazioni della stessa natura non mi addentrerograve moltominutamente in ogni particolare che riguarda la bellez-za considerata in quanto dipendente dalle dimensioni odalla quantitagrave Nel parlare della grandezza dei corpi vi egraveuna grande incertezza perchegrave le idee di grande e di pic-colo sono termini quasi del tutto relativi alle specie de-gli oggetti che sono infinite Egrave vero che una volta fissa-te le specie degli oggetti e le dimensioni comuni negliindividui di quella specie noi possiamo osservare alcuniche eccedono altri che rimangono al di sotto del tipo or-dinario quelli che eccedono notevolmente sono perquelleccesso a meno che la specie stessa non sia moltopiccola piuttosto grandi e terribili che belli ma poichegravenel mondo animale e in buona misura nel mondo vege-tale le qualitagrave che formano la bellezza possono essereunite alle cose di maggiori dimensioni quando essesono cosigrave unite costituiscono una specie in un certomodo diversa sia dal sublime che da bello che io prima

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da poter stancare o disperdere lattenzione La variazio-ne stessa deve essere continuamente variata

XXIV ndash INTORNO ALLA PICCOLEZZA

Per evitare una monotonia che puograve nascere dalla ripe-tizione troppo frequente di ragionamenti uguali e dispiegazioni della stessa natura non mi addentrerograve moltominutamente in ogni particolare che riguarda la bellez-za considerata in quanto dipendente dalle dimensioni odalla quantitagrave Nel parlare della grandezza dei corpi vi egraveuna grande incertezza perchegrave le idee di grande e di pic-colo sono termini quasi del tutto relativi alle specie de-gli oggetti che sono infinite Egrave vero che una volta fissa-te le specie degli oggetti e le dimensioni comuni negliindividui di quella specie noi possiamo osservare alcuniche eccedono altri che rimangono al di sotto del tipo or-dinario quelli che eccedono notevolmente sono perquelleccesso a meno che la specie stessa non sia moltopiccola piuttosto grandi e terribili che belli ma poichegravenel mondo animale e in buona misura nel mondo vege-tale le qualitagrave che formano la bellezza possono essereunite alle cose di maggiori dimensioni quando essesono cosigrave unite costituiscono una specie in un certomodo diversa sia dal sublime che da bello che io prima

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ho chiamato elegante66 ma questo genere immaginonon ha sulle passioni il potere che hanno i grandi corpidotati delle corrispondenti qualitagrave del sublime o il pote-re che hanno le qualitagrave della bellezza quando si trovinoriunite in un oggetto piccolo Leffetto prodotto dai corpigrandi ornati dagli elementi della bellezza egrave una tensio-ne continuamente mitigata che si avvicina al senso del-la mediocritagrave Ma se dovessi dire quali impressioni ebbiin tali occasioni direi che il sublime soffre meno desse-re unito ad alcune delle qualitagrave della bellezza di quelche la bellezza non soffra dessere unita alla grandezzadelle dimensioni o ad alcunaltra proprietagrave del sublimeIn tutto ciograve che ci ispira amore in tutto ciograve che riguardaanche da lontano il terrore cegrave qualche cosa di cosigrave im-perioso e opprimente che nullaltro puograve stare in sua pre-senza Qui le qualitagrave della bellezza giacciono morte einattive o tuttal piugrave impiegate a mitigare il rigore e ladurezza del terrore che egrave il naturale alleato della gran-dezza Oltre alla straordinaria grandezza di ogni speciebisogna considerare il suo opposto cioegrave la piccolezza ela minutezza La piccolezza in segrave non egrave affatto contrariaallidea della bellezza Il colibrigrave sia nella forma che nelcolore non cede a nessuno dei volatili dei quali egrave il piugravepiccolo e forse la sua bellezza egrave accresciuta dalla picco-lezza Ma vi sono animali che se estremamente piccolisono raramente (per non dire mai) belli Vi egrave una razzanana di uomini e di donne che quasi sempre grossi e

66 Nel testo fine V Parte Terza XXIII

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ho chiamato elegante66 ma questo genere immaginonon ha sulle passioni il potere che hanno i grandi corpidotati delle corrispondenti qualitagrave del sublime o il pote-re che hanno le qualitagrave della bellezza quando si trovinoriunite in un oggetto piccolo Leffetto prodotto dai corpigrandi ornati dagli elementi della bellezza egrave una tensio-ne continuamente mitigata che si avvicina al senso del-la mediocritagrave Ma se dovessi dire quali impressioni ebbiin tali occasioni direi che il sublime soffre meno desse-re unito ad alcune delle qualitagrave della bellezza di quelche la bellezza non soffra dessere unita alla grandezzadelle dimensioni o ad alcunaltra proprietagrave del sublimeIn tutto ciograve che ci ispira amore in tutto ciograve che riguardaanche da lontano il terrore cegrave qualche cosa di cosigrave im-perioso e opprimente che nullaltro puograve stare in sua pre-senza Qui le qualitagrave della bellezza giacciono morte einattive o tuttal piugrave impiegate a mitigare il rigore e ladurezza del terrore che egrave il naturale alleato della gran-dezza Oltre alla straordinaria grandezza di ogni speciebisogna considerare il suo opposto cioegrave la piccolezza ela minutezza La piccolezza in segrave non egrave affatto contrariaallidea della bellezza Il colibrigrave sia nella forma che nelcolore non cede a nessuno dei volatili dei quali egrave il piugravepiccolo e forse la sua bellezza egrave accresciuta dalla picco-lezza Ma vi sono animali che se estremamente piccolisono raramente (per non dire mai) belli Vi egrave una razzanana di uomini e di donne che quasi sempre grossi e

66 Nel testo fine V Parte Terza XXIII

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massicci in confronto alla loro altezza sono assai spia-cevoli a vedersi Ma se si trovasse un uomo non piugrave altodi due o tre piedi che avesse tutte le parti del corpo diuna proporzione adatta alla sua dimensione e daltrolato dotato delle qualitagrave comuni agli altri corpi bellisono fermamente convinto che una persona di tale statu-ra potrebbe essere considerata bella Potrebbe essere og-getto di amore e potrebbe darci unimpressione piacevo-lissima alla vista Lunica cosa che potrebbe forse osta-colare il nostro piacere egrave che tali creature per quantoben formate sono insolite e quindi spesso consideratecome qualche cosa di mostruoso Ciograve che egrave grande e gi-gantesco sebbene sia compatibile col sublime egrave contra-rio al bello Egrave impossibile supporre che un gigante siaoggetto di amore Quando lasciamo che la nostra imma-ginazione spazi nel romanzesco le idee che naturalmen-te connettiamo a quella dimensione sono idee di tiran-nia di crudeltagrave dingiustizia e di ogni cosa orrenda eabbominevole Noi ci raffiguriamo il gigante mentre de-vasta la campagna mentre depreda linnocente viaggia-tore e poi si rimpinza delle sue membra semivive talisono Polifemo Caco ed altri che hanno una parte cosigraveimportante nei poemi romanzeschi ed eroici Leventoche attendiamo con maggior soddisfazione egrave la lorosconfitta e la loro morte Io non ricordo in tutto quelgran numero di morti di cui egrave piena lIliade che la ca-duta di un uomo noto per la sua statura e forza ci abbiamosso a compassione negrave appare che lautore cosigrave pro-fondo conoscitore della natura umana abbia inteso com-

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massicci in confronto alla loro altezza sono assai spia-cevoli a vedersi Ma se si trovasse un uomo non piugrave altodi due o tre piedi che avesse tutte le parti del corpo diuna proporzione adatta alla sua dimensione e daltrolato dotato delle qualitagrave comuni agli altri corpi bellisono fermamente convinto che una persona di tale statu-ra potrebbe essere considerata bella Potrebbe essere og-getto di amore e potrebbe darci unimpressione piacevo-lissima alla vista Lunica cosa che potrebbe forse osta-colare il nostro piacere egrave che tali creature per quantoben formate sono insolite e quindi spesso consideratecome qualche cosa di mostruoso Ciograve che egrave grande e gi-gantesco sebbene sia compatibile col sublime egrave contra-rio al bello Egrave impossibile supporre che un gigante siaoggetto di amore Quando lasciamo che la nostra imma-ginazione spazi nel romanzesco le idee che naturalmen-te connettiamo a quella dimensione sono idee di tiran-nia di crudeltagrave dingiustizia e di ogni cosa orrenda eabbominevole Noi ci raffiguriamo il gigante mentre de-vasta la campagna mentre depreda linnocente viaggia-tore e poi si rimpinza delle sue membra semivive talisono Polifemo Caco ed altri che hanno una parte cosigraveimportante nei poemi romanzeschi ed eroici Leventoche attendiamo con maggior soddisfazione egrave la lorosconfitta e la loro morte Io non ricordo in tutto quelgran numero di morti di cui egrave piena lIliade che la ca-duta di un uomo noto per la sua statura e forza ci abbiamosso a compassione negrave appare che lautore cosigrave pro-fondo conoscitore della natura umana abbia inteso com-

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muoverci Egrave Simoesio nel tenero sbocciare della gio-ventugrave strappato ai genitori che trema per un coraggiocosigrave poco adatto alle sue forze egrave un altro spinto dallaguerra lontano dai primi abbracci della sua sposa giova-ne bello e nuovo alla mischia che ci intenerisce per lasua morte prematura Achille nonostante le molte dotidi bellezza che Omero ha conferito al suo aspetto fisicoe le grandissime virtugrave di cui ha adornato il suo spiritonon puograve mai farsi amare da noi Si puograve osservare cheOmero ha dotato i Troiani il cui fato ha designato a su-scitare la nostra compassione di un numero molto mag-giore di virtugrave socialmente apprezzabili di quello che hadistribuito fra i suoi Greci Riguardo ai Troiani la pas-sione che egli volle suscitare egrave la pietagrave la pietagrave egrave unapassione basata sullamore e queste virtugrave inferiori e do-mestiche se cosigrave posso dire sono certamente le piugraveamabili Ma egli ha reso i Greci di gran lunga superiorinelle virtugrave politiche e militari I consigli di Priamo sonoinefficaci le armi di Ettore relativamente deboli il suocoraggio molto inferiore a quello di Achille Eppureamiamo Priamo piugrave di Agamennone ed Ettore piugrave diAchille suo vincitore Lammirazione egrave la passione cheOmero volle destare in favore dei Greci e ha ottenuto ilsuo scopo attribuendo ad essi le virtugrave che hanno poco ache fare con lamore Questa breve disgressione non egraveforse del tutto estranea al nostro argomento il cui scopoegrave di mostrare che gli oggetti di grandi dimensioni sonoincompatibili con la bellezza tanto piugrave incompatibiliquanto piugrave sono grandi mentre quanto ai piccoli se

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muoverci Egrave Simoesio nel tenero sbocciare della gio-ventugrave strappato ai genitori che trema per un coraggiocosigrave poco adatto alle sue forze egrave un altro spinto dallaguerra lontano dai primi abbracci della sua sposa giova-ne bello e nuovo alla mischia che ci intenerisce per lasua morte prematura Achille nonostante le molte dotidi bellezza che Omero ha conferito al suo aspetto fisicoe le grandissime virtugrave di cui ha adornato il suo spiritonon puograve mai farsi amare da noi Si puograve osservare cheOmero ha dotato i Troiani il cui fato ha designato a su-scitare la nostra compassione di un numero molto mag-giore di virtugrave socialmente apprezzabili di quello che hadistribuito fra i suoi Greci Riguardo ai Troiani la pas-sione che egli volle suscitare egrave la pietagrave la pietagrave egrave unapassione basata sullamore e queste virtugrave inferiori e do-mestiche se cosigrave posso dire sono certamente le piugraveamabili Ma egli ha reso i Greci di gran lunga superiorinelle virtugrave politiche e militari I consigli di Priamo sonoinefficaci le armi di Ettore relativamente deboli il suocoraggio molto inferiore a quello di Achille Eppureamiamo Priamo piugrave di Agamennone ed Ettore piugrave diAchille suo vincitore Lammirazione egrave la passione cheOmero volle destare in favore dei Greci e ha ottenuto ilsuo scopo attribuendo ad essi le virtugrave che hanno poco ache fare con lamore Questa breve disgressione non egraveforse del tutto estranea al nostro argomento il cui scopoegrave di mostrare che gli oggetti di grandi dimensioni sonoincompatibili con la bellezza tanto piugrave incompatibiliquanto piugrave sono grandi mentre quanto ai piccoli se

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mancano di bellezza questa mancanza non egrave da attri-buirsi alle loro dimensioni

XXV ndash IL COLORE

Riguardo al colore la disquisizione egrave quasi infinitama ritengo che i principicirc enunciati allinizio di questaparte siano sufficienti per spiegare tutti i loro effetticome pure gli effetti piacevoli dei corpi trasparenti siafluidi che solidi Supponiamo di guardare in una botti-glia di un liquido torbido di colore azzurro o rosso iraggi azzurri o rossi non possono giungere chiaramentefino allocchio ma sono improvvisamente e irregolar-mente fermati dallinterposizione di piccoli corpi opachiche senza preparazione mutano lidea e la mutano an-che in unidea spiacevole per sua propria natura secon-do i principicirc fissati nel capitolo XXIV Ma quando ilraggio passa senza incontrare tale ostacolo attraverso ilvetro o il liquido quando questi sono completamentetrasparenti la luce viene in un certo senso smorzata nelpassaggio ciograve che la rende piugrave piacevole anche comeluce e riflettendo il liquido tutti i raggi del suo colorela luce ha sullocchio un effetto uguale a quello che icorpi opachi e lisci producono sullocchio e sul tattoCosicchegrave il piacere in questo caso consiste nella morbi-dezza della luce trasmessa e nelluniformitagrave della luce ri-

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mancano di bellezza questa mancanza non egrave da attri-buirsi alle loro dimensioni

XXV ndash IL COLORE

Riguardo al colore la disquisizione egrave quasi infinitama ritengo che i principicirc enunciati allinizio di questaparte siano sufficienti per spiegare tutti i loro effetticome pure gli effetti piacevoli dei corpi trasparenti siafluidi che solidi Supponiamo di guardare in una botti-glia di un liquido torbido di colore azzurro o rosso iraggi azzurri o rossi non possono giungere chiaramentefino allocchio ma sono improvvisamente e irregolar-mente fermati dallinterposizione di piccoli corpi opachiche senza preparazione mutano lidea e la mutano an-che in unidea spiacevole per sua propria natura secon-do i principicirc fissati nel capitolo XXIV Ma quando ilraggio passa senza incontrare tale ostacolo attraverso ilvetro o il liquido quando questi sono completamentetrasparenti la luce viene in un certo senso smorzata nelpassaggio ciograve che la rende piugrave piacevole anche comeluce e riflettendo il liquido tutti i raggi del suo colorela luce ha sullocchio un effetto uguale a quello che icorpi opachi e lisci producono sullocchio e sul tattoCosicchegrave il piacere in questo caso consiste nella morbi-dezza della luce trasmessa e nelluniformitagrave della luce ri-

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flessa Questo piacere puograve essere rafforzato dai principicircche valgono per le altre cose se la forma del vetro checontiene il liquido trasparente egrave variata con tanto criterioda presentare il colore gradatamente e successivamenteindebolito e rafforzato con tutta la varietagrave che il criteriopuograve suggerire in cose di questa natura Nel rivedere tuttociograve che egrave stato detto degli effetti come delle cause dientrambi appariragrave che il sublime e il bello si fondano suprincipicirc molto diversi e che altrettanto diversi sono isentimenti che suscitano la grandezza ha come base ilterrore che quando si modifica genera nellanimoquellemozione che ho chiamato stupore il bello egrave fon-dato puramente su un piacere positivo e suscita nellani-ma quel sentimento che si chiama amore Le loro causecostituiscono il soggetto di questa quarta parte

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flessa Questo piacere puograve essere rafforzato dai principicircche valgono per le altre cose se la forma del vetro checontiene il liquido trasparente egrave variata con tanto criterioda presentare il colore gradatamente e successivamenteindebolito e rafforzato con tutta la varietagrave che il criteriopuograve suggerire in cose di questa natura Nel rivedere tuttociograve che egrave stato detto degli effetti come delle cause dientrambi appariragrave che il sublime e il bello si fondano suprincipicirc molto diversi e che altrettanto diversi sono isentimenti che suscitano la grandezza ha come base ilterrore che quando si modifica genera nellanimoquellemozione che ho chiamato stupore il bello egrave fon-dato puramente su un piacere positivo e suscita nellani-ma quel sentimento che si chiama amore Le loro causecostituiscono il soggetto di questa quarta parte

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PARTE QUINTA

I ndash LE PAROLE

Gli oggetti naturali ci impressionano secondo le leggidi quella connessione che la Provvidenza ha stabilito fracerti movimenti e forme dei corpi e certe conseguentisensazioni dellanimo La pittura ha lo stesso effetto macon in piugrave il piacere dellimitazione Larchitettura im-pressiona secondo le leggi della natura e la legge dellaragione dalla quale ultima risultano le regole della pro-porzione che rendono unopera lodevole o censurabilenel complesso o in alcune parti a seconda che lo scopoal quale egrave destinata egrave o non egrave raggiunto Ma riguardoalle parole mi sembra che esse ci impressionino inmodo molto diverso da quello in cui noi siamo impres-sionati dagli oggetti naturali dalla pittura o dallarchitet-

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PARTE QUINTA

I ndash LE PAROLE

Gli oggetti naturali ci impressionano secondo le leggidi quella connessione che la Provvidenza ha stabilito fracerti movimenti e forme dei corpi e certe conseguentisensazioni dellanimo La pittura ha lo stesso effetto macon in piugrave il piacere dellimitazione Larchitettura im-pressiona secondo le leggi della natura e la legge dellaragione dalla quale ultima risultano le regole della pro-porzione che rendono unopera lodevole o censurabilenel complesso o in alcune parti a seconda che lo scopoal quale egrave destinata egrave o non egrave raggiunto Ma riguardoalle parole mi sembra che esse ci impressionino inmodo molto diverso da quello in cui noi siamo impres-sionati dagli oggetti naturali dalla pittura o dallarchitet-

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tura tuttavia le parole hanno nel suscitare idee di bellez-za e di sublime una parte altrettanto considerevole quan-to qualunque di esse e talvolta molto maggiore perciograveunanalisi sul modo in cui esse suscitano tali emozioni egraveben lungi dallessere inutile in una trattazione di questogenere

II ndash LEFFETTO COMUNE DELLA POESIANON IN QUANTO SUSCITA LE IDEE DELLE

COSE

La comune nozione del potere della poesia e dellelo-quenza come quello delle parole nella conversazionesolita egrave che esse impressionano la mente suscitando inessa idee di quelle cose che labitudine le ha incaricatedi designare Per esaminare la veritagrave di questa opinionepuograve essere utile osservare che le parole possono esseredivise in tre tipi Al primo tipo appartengono quelle cherappresentano molte idee semplici unite per formare unadeterminata idea composta come uomo cavallo alberocastello ecc Queste io le chiamo parole aggregate Alsecondo tipo appartengono quelle che esprimono unideasingola di tali composti e nulla di piugrave come rosso az-zurro cerchio quadrato e simili Queste le chiamo paro-le semplici Al terzo quelle che sono formate dallunio-ne ununione arbitraria degli altri due tipi e delle varie

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tura tuttavia le parole hanno nel suscitare idee di bellez-za e di sublime una parte altrettanto considerevole quan-to qualunque di esse e talvolta molto maggiore perciograveunanalisi sul modo in cui esse suscitano tali emozioni egraveben lungi dallessere inutile in una trattazione di questogenere

II ndash LEFFETTO COMUNE DELLA POESIANON IN QUANTO SUSCITA LE IDEE DELLE

COSE

La comune nozione del potere della poesia e dellelo-quenza come quello delle parole nella conversazionesolita egrave che esse impressionano la mente suscitando inessa idee di quelle cose che labitudine le ha incaricatedi designare Per esaminare la veritagrave di questa opinionepuograve essere utile osservare che le parole possono esseredivise in tre tipi Al primo tipo appartengono quelle cherappresentano molte idee semplici unite per formare unadeterminata idea composta come uomo cavallo alberocastello ecc Queste io le chiamo parole aggregate Alsecondo tipo appartengono quelle che esprimono unideasingola di tali composti e nulla di piugrave come rosso az-zurro cerchio quadrato e simili Queste le chiamo paro-le semplici Al terzo quelle che sono formate dallunio-ne ununione arbitraria degli altri due tipi e delle varie

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relazioni fra essi in gradi di maggiore o minore com-plessitagrave come virtugrave onore persuasione magistrato e si-mili Queste le chiamo parole astratte composte Le pa-role lo ammetto possono essere classificate in distin-zioni piugrave precise ma queste mi pare che siano naturali esufficienti al nostro scopo e sono disposte in quellostesso ordine in cui simparano comunemente e in cui lamente afferra le idee che esse esprimono

Comincerograve col terzo tipo di parole gli astratti compo-sti come virtugrave onore persuasione docilitagrave Di questesono convinto che qualunque potere esse possano averesulle passioni non lo derivano da una rappresentazionesuscitata nella mente delle cose che esprimono In quan-to parole composte non sono sostanze reali e difficil-mente determinano credo idee reali Nessuno ritengonelludire risuonare le parole virtugrave libertagrave onore conce-pisce subito una nozione precisa dei modi particolari diagire e di pensare connessi con le idee composte e sem-plici negrave i vari rapporti fra le idee che queste parole rap-presentano negrave possiede unidea generale da esse deriva-ta poichegrave se la possedesse allora alcune di queste ideeparticolari sebbene forse indistinte e confuse potrebbe-ro diventare subito percepibili Ma a me pare che questonon si verifichi mai Infatti se vi mettete ad analizzareuna di queste parole dovete trasportarla da una serie diparole generiche ad unaltra e poi ridurla in sempliciastrazioni e aggregati con un processo molto piugrave lungodi quanto inizialmente si possa immaginare prima cheunidea reale venga alla luce prima che voi possiate tro-

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relazioni fra essi in gradi di maggiore o minore com-plessitagrave come virtugrave onore persuasione magistrato e si-mili Queste le chiamo parole astratte composte Le pa-role lo ammetto possono essere classificate in distin-zioni piugrave precise ma queste mi pare che siano naturali esufficienti al nostro scopo e sono disposte in quellostesso ordine in cui simparano comunemente e in cui lamente afferra le idee che esse esprimono

Comincerograve col terzo tipo di parole gli astratti compo-sti come virtugrave onore persuasione docilitagrave Di questesono convinto che qualunque potere esse possano averesulle passioni non lo derivano da una rappresentazionesuscitata nella mente delle cose che esprimono In quan-to parole composte non sono sostanze reali e difficil-mente determinano credo idee reali Nessuno ritengonelludire risuonare le parole virtugrave libertagrave onore conce-pisce subito una nozione precisa dei modi particolari diagire e di pensare connessi con le idee composte e sem-plici negrave i vari rapporti fra le idee che queste parole rap-presentano negrave possiede unidea generale da esse deriva-ta poichegrave se la possedesse allora alcune di queste ideeparticolari sebbene forse indistinte e confuse potrebbe-ro diventare subito percepibili Ma a me pare che questonon si verifichi mai Infatti se vi mettete ad analizzareuna di queste parole dovete trasportarla da una serie diparole generiche ad unaltra e poi ridurla in sempliciastrazioni e aggregati con un processo molto piugrave lungodi quanto inizialmente si possa immaginare prima cheunidea reale venga alla luce prima che voi possiate tro-

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vare i primi principicirc di tale composizione e quandoavete fatto tale scoperta dellidea originaria leffetto del-la composizione egrave completamente perduto

Un processo di pensiero di tal genere egrave troppo lungo aseguirsi nella conversazione ordinaria negrave egrave affatto ne-cessario che debba essere adottato Tali parole non sonoin realtagrave che puri suoni ma sono suoni che essendo usatiin particolari occasioni in cui riceviamo del bene o su-biamo del male o vediamo altri toccati dal bene o dalmale e che udiamo applicati ad altre cose o eventi inte-ressanti e che essendo adottati in tale varietagrave di casi chericonosciamo subito per abitudine a quali cose si riferi-scano producono nella mente ogniqualvolta sono in se-guito ripetute effetti simili a quelli delle occasioni chele hanno determinate Questi suoni essendo usati spessosenza riferimento ad alcuna particolare occasione e con-servando ancora le loro prime impressioni e se finisco-no col perdere completamente la connessione con leparticolari occasioni che li hanno originati tuttavia ilsuono pure senza essere collegato ad alcuna nozionecontinua ad operare come prima

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vare i primi principicirc di tale composizione e quandoavete fatto tale scoperta dellidea originaria leffetto del-la composizione egrave completamente perduto

Un processo di pensiero di tal genere egrave troppo lungo aseguirsi nella conversazione ordinaria negrave egrave affatto ne-cessario che debba essere adottato Tali parole non sonoin realtagrave che puri suoni ma sono suoni che essendo usatiin particolari occasioni in cui riceviamo del bene o su-biamo del male o vediamo altri toccati dal bene o dalmale e che udiamo applicati ad altre cose o eventi inte-ressanti e che essendo adottati in tale varietagrave di casi chericonosciamo subito per abitudine a quali cose si riferi-scano producono nella mente ogniqualvolta sono in se-guito ripetute effetti simili a quelli delle occasioni chele hanno determinate Questi suoni essendo usati spessosenza riferimento ad alcuna particolare occasione e con-servando ancora le loro prime impressioni e se finisco-no col perdere completamente la connessione con leparticolari occasioni che li hanno originati tuttavia ilsuono pure senza essere collegato ad alcuna nozionecontinua ad operare come prima

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III ndash LE PAROLE GENERICHE PRECEDONOLE IDEE

Il Locke ha talvolta osservato con la sagacitagrave che glisolita che la maggior parte delle parole generiche spe-cialmente quelle che riguardano la virtugrave ed il vizio ilbene e il male vengono insegnate prima che i particolarimodi di agire che ad esse si riferiscono si siano presen-tati alla mente e con essi lamore per luno lodio perlaltro infatti la mente infantile egrave cosigrave duttile che unaistitutrice o chiunque sia addetto ad un bimbo col mo-strarsi compiaciuto o dispiaciuto di qualche cosa od an-che di qualche parola puograve trasmettere allanimo suo unadeterminata inclinazione Quando poi i diversi casi dellavita vengono ad essere classificati sotto queste parole eciograve che egrave piacevole appare spesso sotto il nome di malee ciograve che egrave sgradevole alla natura viene chiamato buonoe virtuoso una strana confusione di idee e di impressio-ni nasce nella mente di molti e lapparenza di non lievecontradizione fra le loro nozioni e le loro azioni Visono molti che amano la virtugrave e detestano il vizio nonper ipocrisia o affettazione che tuttavia in casi partico-lari molto spesso agiscono male e da persone malvagesenza alcun rimorso perchegrave queste particolari occasioninon arrivano mai ad essere messe in vista quando lepassioni dal lato della virtugrave siano cosigrave fortemente colpiteda certe parole infiammate originalmente con lalito dialtre e per questa ragione egrave difficile ripetere certe serie

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III ndash LE PAROLE GENERICHE PRECEDONOLE IDEE

Il Locke ha talvolta osservato con la sagacitagrave che glisolita che la maggior parte delle parole generiche spe-cialmente quelle che riguardano la virtugrave ed il vizio ilbene e il male vengono insegnate prima che i particolarimodi di agire che ad esse si riferiscono si siano presen-tati alla mente e con essi lamore per luno lodio perlaltro infatti la mente infantile egrave cosigrave duttile che unaistitutrice o chiunque sia addetto ad un bimbo col mo-strarsi compiaciuto o dispiaciuto di qualche cosa od an-che di qualche parola puograve trasmettere allanimo suo unadeterminata inclinazione Quando poi i diversi casi dellavita vengono ad essere classificati sotto queste parole eciograve che egrave piacevole appare spesso sotto il nome di malee ciograve che egrave sgradevole alla natura viene chiamato buonoe virtuoso una strana confusione di idee e di impressio-ni nasce nella mente di molti e lapparenza di non lievecontradizione fra le loro nozioni e le loro azioni Visono molti che amano la virtugrave e detestano il vizio nonper ipocrisia o affettazione che tuttavia in casi partico-lari molto spesso agiscono male e da persone malvagesenza alcun rimorso perchegrave queste particolari occasioninon arrivano mai ad essere messe in vista quando lepassioni dal lato della virtugrave siano cosigrave fortemente colpiteda certe parole infiammate originalmente con lalito dialtre e per questa ragione egrave difficile ripetere certe serie

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di parole sebbene in se stesse riconosciute inattive sen-za ricevere una certa impressione specialmente se sonoaccompagnate da un caldo e commovente tono di vocecome per esempio laquoSaggio valoroso generoso buonoe granderaquo Queste parole dal momento che non hannounapplicazione dovrebbero essere inattive ma quandosi usano parole comunemente adottate per grandi occa-sioni noi siamo colpiti da esse anche se le occasionimancano Quando le parole che di solito sono state ap-plicate in tali occasioni sono messe insieme senza unanecessitagrave logica od in modo tale che esse non si accordi-no bene luna con laltra lo stile si chiama ampollosoSono necessari in parecchi casi molto buon senso e mol-ta esperienza per guardarsi dalla forza eccessiva di talelinguaggio poichegrave quando si trascura la proprietagrave sipuograve usare un numero maggiore di queste parole impres-sionanti e indulgere a una maggiore varietagrave nel combi-narle

IV ndash LEFFETTO DELLE PAROLE

Quando le parole hanno la pienezza del loro poteretre effetti nascono nella mente delluditore Il primo egrave ilsuono il secondo limmagine o rappresentazione dellacosa indicata dal suono il terzo il sentimento dellani-ma prodotta da una o da entrambe le precedenti Le pa-

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di parole sebbene in se stesse riconosciute inattive sen-za ricevere una certa impressione specialmente se sonoaccompagnate da un caldo e commovente tono di vocecome per esempio laquoSaggio valoroso generoso buonoe granderaquo Queste parole dal momento che non hannounapplicazione dovrebbero essere inattive ma quandosi usano parole comunemente adottate per grandi occa-sioni noi siamo colpiti da esse anche se le occasionimancano Quando le parole che di solito sono state ap-plicate in tali occasioni sono messe insieme senza unanecessitagrave logica od in modo tale che esse non si accordi-no bene luna con laltra lo stile si chiama ampollosoSono necessari in parecchi casi molto buon senso e mol-ta esperienza per guardarsi dalla forza eccessiva di talelinguaggio poichegrave quando si trascura la proprietagrave sipuograve usare un numero maggiore di queste parole impres-sionanti e indulgere a una maggiore varietagrave nel combi-narle

IV ndash LEFFETTO DELLE PAROLE

Quando le parole hanno la pienezza del loro poteretre effetti nascono nella mente delluditore Il primo egrave ilsuono il secondo limmagine o rappresentazione dellacosa indicata dal suono il terzo il sentimento dellani-ma prodotta da una o da entrambe le precedenti Le pa-

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role astratte composte di cui abbiamo parlato (onoregiustizia libertagrave e simili) producono il primo e lultimodi questi effetti ma non il secondo Le parole sempliciastratte si usano per indicare unidea semplice senzamolto badare alle altre che possano accompagnarlacome azzurro verde caldo freddo e simili queste sonocapaci di ottenere i tre effetti come lo possono in mag-gior grado le parole aggregate uomo castello cavallo esimili Ma ritengo che il piugrave generale effetto di questeparole non nasca dalle rappresentazioni formali dei di-versi oggetti che essi vorrebbero richiamare allimmagi-nazione perchegrave con un attento esame della mia mente einducendo altri a esaminare le loro io non riesco neppu-re a trovare che una volta su venti si formi tale rappre-sentazione e quando ciograve avviene avviene nella mag-gior parte dei casi per un particolare sforzo dellimmagi-nazione inteso a quello scopo Ma le parole aggregateagiscono come dissi di quelle astratte composte noncol presentare unimmagine alla mente ma col suscitarequando ripetute per forza dabitudine lo stesso effettoche suscita loriginale quando si vede Supponiamo didover leggere un passo di tal genere laquoIl fiume Danubionasce in unumida e montagnosa regione nel cuore dellaGermania dove correndo tortuosamente bagna parec-chi principati finchegrave dopo aver attraversato lAustria ebagnato i bastioni di Vienna entra in Ungheria qui conuna vasta corrente ingrossata dalle acque della Sava edella Drava lascia il mondo cristiano e scorrendo attra-

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role astratte composte di cui abbiamo parlato (onoregiustizia libertagrave e simili) producono il primo e lultimodi questi effetti ma non il secondo Le parole sempliciastratte si usano per indicare unidea semplice senzamolto badare alle altre che possano accompagnarlacome azzurro verde caldo freddo e simili queste sonocapaci di ottenere i tre effetti come lo possono in mag-gior grado le parole aggregate uomo castello cavallo esimili Ma ritengo che il piugrave generale effetto di questeparole non nasca dalle rappresentazioni formali dei di-versi oggetti che essi vorrebbero richiamare allimmagi-nazione perchegrave con un attento esame della mia mente einducendo altri a esaminare le loro io non riesco neppu-re a trovare che una volta su venti si formi tale rappre-sentazione e quando ciograve avviene avviene nella mag-gior parte dei casi per un particolare sforzo dellimmagi-nazione inteso a quello scopo Ma le parole aggregateagiscono come dissi di quelle astratte composte noncol presentare unimmagine alla mente ma col suscitarequando ripetute per forza dabitudine lo stesso effettoche suscita loriginale quando si vede Supponiamo didover leggere un passo di tal genere laquoIl fiume Danubionasce in unumida e montagnosa regione nel cuore dellaGermania dove correndo tortuosamente bagna parec-chi principati finchegrave dopo aver attraversato lAustria ebagnato i bastioni di Vienna entra in Ungheria qui conuna vasta corrente ingrossata dalle acque della Sava edella Drava lascia il mondo cristiano e scorrendo attra-

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verso barbare regioni che sono vicine alla Tartaria sboc-ca con molte ramificazioni nel mar Neroraquo

In questa descrizione sono menzionate molte cosecome monti fiumi cittagrave il mare ecc Ma ognuno esa-mini se stesso e veda se ha nella sua mente percepitolimmagine di un fiume di un monte di un terreno ac-quitrinoso della Germania ecc Invero egrave impossibilenella rapiditagrave e nella veloce successione delle parole du-rante una conversazione che si formino le idee sia delsuono della parola che della cosa rappresentatadaltronde alcune parole che esprimono delle realtagrave sonocosigrave mischiate ad altre di unimportanza generica e no-minale che egrave praticamente impossibile passare dallasensazione al pensiero dalle cose particolari alle gene-rali dalle cose alle parole in modo tale da rispondereagli scopi della vita negrave egrave necessario farlo

V ndash ESEMPI IN CUI LE PAROLE POSSONOCOLPIRE SENZA SUSCITARE IMMAGINI

Trovo assai difficile persuadere parecchie persone chele loro passioni vengono suscitate da parole che daltraparte non suscitano in loro alcuna idea ed egrave anche piugravedifficile convincerle che nel corso ordinario della con-versazione noi siamo sufficientemente compresi senzadestare nessuna immagine delle cose che riguardano ciograve

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verso barbare regioni che sono vicine alla Tartaria sboc-ca con molte ramificazioni nel mar Neroraquo

In questa descrizione sono menzionate molte cosecome monti fiumi cittagrave il mare ecc Ma ognuno esa-mini se stesso e veda se ha nella sua mente percepitolimmagine di un fiume di un monte di un terreno ac-quitrinoso della Germania ecc Invero egrave impossibilenella rapiditagrave e nella veloce successione delle parole du-rante una conversazione che si formino le idee sia delsuono della parola che della cosa rappresentatadaltronde alcune parole che esprimono delle realtagrave sonocosigrave mischiate ad altre di unimportanza generica e no-minale che egrave praticamente impossibile passare dallasensazione al pensiero dalle cose particolari alle gene-rali dalle cose alle parole in modo tale da rispondereagli scopi della vita negrave egrave necessario farlo

V ndash ESEMPI IN CUI LE PAROLE POSSONOCOLPIRE SENZA SUSCITARE IMMAGINI

Trovo assai difficile persuadere parecchie persone chele loro passioni vengono suscitate da parole che daltraparte non suscitano in loro alcuna idea ed egrave anche piugravedifficile convincerle che nel corso ordinario della con-versazione noi siamo sufficientemente compresi senzadestare nessuna immagine delle cose che riguardano ciograve

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di cui parliamo Sembra sia un oggetto superfluo di di-scussione il porre a una persona la questione se abbianella sua mente idee oppure no

Ognuno a prima vista dovrebbe nel suo intimo sa-pere da solo giudicare della cosa Ma per quanto stranopossa apparire noi spesso non sappiamo riconoscerequali idee abbiamo delle cose o se abbiamo idee suqualche cosa Egrave necessaria sempre una grande attenzio-ne per essere pienamente soddisfatti su questo punto Daquando scrissi questopera trovai due esempi molto no-tevoli della possibilitagrave che un uomo oda parole senzaavere unidea delle cose che esse rappresentano eppurein seguito sia capace di rivolgerle ad altri combinate inmodo nuovo e con grande proprietagrave energia e chiarezzaIl primo esempio egrave quello del Blacklock67 un poeta cie-co dalla nascita Pochi uomini dotati della migliore vi-sta possono descrivere oggetti visivi con maggior intel-ligenza ed esattezza di questo cieco il che non puograve af-fatto essere attribuito allavere egli una concezione dellecose che descrive piugrave chiara di quello che egrave comune adaltre persone Lo Spence in una elegante prefazione cheha scritto per le opere di questo poeta ragiona molto in-gegnosamente e per lo piugrave credo molto giustamentesulla causa di questo straordinario fenomeno ma nonposso essere completamente daccordo con lui sul fattoche alcune improprietagrave di linguaggio e di pensiero chericorrono in queste poesie siano sorte dallimpulsivo

67 Thomas Blacklock (1721-1791) poeta scozzese

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di cui parliamo Sembra sia un oggetto superfluo di di-scussione il porre a una persona la questione se abbianella sua mente idee oppure no

Ognuno a prima vista dovrebbe nel suo intimo sa-pere da solo giudicare della cosa Ma per quanto stranopossa apparire noi spesso non sappiamo riconoscerequali idee abbiamo delle cose o se abbiamo idee suqualche cosa Egrave necessaria sempre una grande attenzio-ne per essere pienamente soddisfatti su questo punto Daquando scrissi questopera trovai due esempi molto no-tevoli della possibilitagrave che un uomo oda parole senzaavere unidea delle cose che esse rappresentano eppurein seguito sia capace di rivolgerle ad altri combinate inmodo nuovo e con grande proprietagrave energia e chiarezzaIl primo esempio egrave quello del Blacklock67 un poeta cie-co dalla nascita Pochi uomini dotati della migliore vi-sta possono descrivere oggetti visivi con maggior intel-ligenza ed esattezza di questo cieco il che non puograve af-fatto essere attribuito allavere egli una concezione dellecose che descrive piugrave chiara di quello che egrave comune adaltre persone Lo Spence in una elegante prefazione cheha scritto per le opere di questo poeta ragiona molto in-gegnosamente e per lo piugrave credo molto giustamentesulla causa di questo straordinario fenomeno ma nonposso essere completamente daccordo con lui sul fattoche alcune improprietagrave di linguaggio e di pensiero chericorrono in queste poesie siano sorte dallimpulsivo

67 Thomas Blacklock (1721-1791) poeta scozzese

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concetto degli oggetti visivi che il poeta cieco avevadal momento che tali improprietagrave ed anche molto piugravegrandi si possono trovare in scrittori di una classe anchepiugrave alta di quella del Blacklock nonostante possedesse-ro perfettamente il dono della vista Si tratta di un poetasenza dubbio tanto impressionato dalle sue descrizioniquanto lo puograve essere uno che le legga eppure egli egrave liri-camente esaltato da cose di cui negrave ha negrave puograve avere altraidea oltre a quella di un nudo suono e perchegrave quelli cheleggono le sue opere non possono ricevere la stessa im-pressione che egli ebbe con cosigrave poche idee reali dellecose che descriveva Il secondo esempio egrave di Saunder-son68 professore di matematica allUniversitagrave di Cam-bridge Questo dotto era molto erudito nella filosofia na-turale nellastronomia e in tutte le scienze connesse conla matematica La cosa piugrave straordinaria e di maggioreimportanza per il mio scopo fu che egli tenne belle con-ferenze sulla luce e sul colore ed insegnograve agli altri lateoria delle idee che essi avevano e che egli indubbia-mente non aveva Ma egrave probabile che le parole rossoazzurro verde suscitassero in lui come le idee dei coloristessi poichegrave essendo possibile applicare a queste paro-le le idee di gradi maggiori o minori di rifrangibilitagrave esapendo il cieco sotto quali altri rispetti i colori saccor-dassero o meno era tanto facile per lui ragionare sulleparole come se fosse stato padrone assoluto delle idee

68 Nicholas Saunderson o Sanderson (1682-1739) famosomatematico inglese

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concetto degli oggetti visivi che il poeta cieco avevadal momento che tali improprietagrave ed anche molto piugravegrandi si possono trovare in scrittori di una classe anchepiugrave alta di quella del Blacklock nonostante possedesse-ro perfettamente il dono della vista Si tratta di un poetasenza dubbio tanto impressionato dalle sue descrizioniquanto lo puograve essere uno che le legga eppure egli egrave liri-camente esaltato da cose di cui negrave ha negrave puograve avere altraidea oltre a quella di un nudo suono e perchegrave quelli cheleggono le sue opere non possono ricevere la stessa im-pressione che egli ebbe con cosigrave poche idee reali dellecose che descriveva Il secondo esempio egrave di Saunder-son68 professore di matematica allUniversitagrave di Cam-bridge Questo dotto era molto erudito nella filosofia na-turale nellastronomia e in tutte le scienze connesse conla matematica La cosa piugrave straordinaria e di maggioreimportanza per il mio scopo fu che egli tenne belle con-ferenze sulla luce e sul colore ed insegnograve agli altri lateoria delle idee che essi avevano e che egli indubbia-mente non aveva Ma egrave probabile che le parole rossoazzurro verde suscitassero in lui come le idee dei coloristessi poichegrave essendo possibile applicare a queste paro-le le idee di gradi maggiori o minori di rifrangibilitagrave esapendo il cieco sotto quali altri rispetti i colori saccor-dassero o meno era tanto facile per lui ragionare sulleparole come se fosse stato padrone assoluto delle idee

68 Nicholas Saunderson o Sanderson (1682-1739) famosomatematico inglese

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Invero bisogna ammettere che egli non poteva fare spe-rimentalmente nuove scoperte Egli non faceva altro checiograve che noi facciamo ogni giorno nella comune conver-sazione Quando scrissi questultima frase e usai le paro-le laquoogni giornoraquo e laquocomune conversazioneraquo non avevodinnanzi alla mente limmagine di una successione ditempo negrave di uomini in conversazione fra loro negrave riten-go che il lettore avragrave tali idee nel leggerla e neppurequando parlai di rosso di azzurro e di verde come puredella rifrangibilitagrave avevo dipinti dinnanzi a me a guisadi immagini questi vari colori o i raggi di luce che pas-sano da un mezzo in un altro e cambiano cosigrave direzioneSo molto bene che la mente possiede la facoltagrave di susci-tare tali immagini a piacere ma allora egrave necessario perquesto un atto di volontagrave e nella ordinaria conversazio-ne o lettura accade molto di rado che unimmagine sorganella mente Se dico laquoAndrograve in Italia la prossima esta-teraquo mi sono spiegato bene Ma credo che nessuno conciograve si sia rappresentato nellimmaginazione lesatta figu-ra di colui che parla mentre va per terra o per mare o at-traverso ad entrambi ora a cavallo ora in carrozza contutti i particolari del viaggio Ancor meno egli haunidea dellItalia il paese dove mi proposi dandare odel verde dei campi del maturare dei frutti e del caloredellatmosfera cosigrave trasformatasi dopo la precedente sta-gione che sono le idee contenute dalla parola laquoestateraquoma meno di tutto trae unimmagine dalla parola laquoprossi-maraquo poichegrave questa parola significa lidea di molte esta-ti con lesclusione di tutte eccetto una e certamente co-

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Invero bisogna ammettere che egli non poteva fare spe-rimentalmente nuove scoperte Egli non faceva altro checiograve che noi facciamo ogni giorno nella comune conver-sazione Quando scrissi questultima frase e usai le paro-le laquoogni giornoraquo e laquocomune conversazioneraquo non avevodinnanzi alla mente limmagine di una successione ditempo negrave di uomini in conversazione fra loro negrave riten-go che il lettore avragrave tali idee nel leggerla e neppurequando parlai di rosso di azzurro e di verde come puredella rifrangibilitagrave avevo dipinti dinnanzi a me a guisadi immagini questi vari colori o i raggi di luce che pas-sano da un mezzo in un altro e cambiano cosigrave direzioneSo molto bene che la mente possiede la facoltagrave di susci-tare tali immagini a piacere ma allora egrave necessario perquesto un atto di volontagrave e nella ordinaria conversazio-ne o lettura accade molto di rado che unimmagine sorganella mente Se dico laquoAndrograve in Italia la prossima esta-teraquo mi sono spiegato bene Ma credo che nessuno conciograve si sia rappresentato nellimmaginazione lesatta figu-ra di colui che parla mentre va per terra o per mare o at-traverso ad entrambi ora a cavallo ora in carrozza contutti i particolari del viaggio Ancor meno egli haunidea dellItalia il paese dove mi proposi dandare odel verde dei campi del maturare dei frutti e del caloredellatmosfera cosigrave trasformatasi dopo la precedente sta-gione che sono le idee contenute dalla parola laquoestateraquoma meno di tutto trae unimmagine dalla parola laquoprossi-maraquo poichegrave questa parola significa lidea di molte esta-ti con lesclusione di tutte eccetto una e certamente co-

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lui che dice la laquoprossima estateraquo non ha unimmagine ditale successione e di tale esclusione In breve non sol-tanto di quelle idee che sono comunemente chiamateastratte e delle quali non ci possiamo formare alcunaimmagine ma anche di particolari esseri reali noi par-liamo senza avere nellimmaginazione alcuna idea diessi come certamente appariragrave in seguito a un diligenteesame della nostra mente In realtagrave la poesia dipendecosigrave poco nei suoi effetti dal potere di suscitare imma-gini sensibili che sono convinto che essa perderebbeuna parte molto considerevole della sua forza se questofosse il necessario risultato di ogni descrizione Perchegravequella unione di parole commoventi che egrave il piugrave potentedi tutti gli strumenti poetici perderebbe spesso la sua ef-ficacia insieme con la proprietagrave e la consistenza se leimmagini sensibili fossero sempre suscitate Non vegraveforse in tutta lEneide un passo piugrave grandioso e piugrave ela-borato della descrizione della caverna di VulcanonellEtna e delle opere che quivi vengono eseguite Vir-gilio sindugia in particolar modo sulla forgiatura deltuono che egli descrive modellato dai martelli dei Ci-clopi Ma quali sono gli elementi di questa straordinariacomposizione

Tres imbris torti radios tres nubis aquosaeaddiderant rutili tres ignis et alitis austriFulgores nunc terrificos sonitumque metumquemiscebant operi flammisque sequacibus iras69

69 laquoVi avevano aggiunto tre raggi di obliqua pioggia tre dipiovosa nube tre di rosso fuoco e tre di austro alato Ora mischia-

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lui che dice la laquoprossima estateraquo non ha unimmagine ditale successione e di tale esclusione In breve non sol-tanto di quelle idee che sono comunemente chiamateastratte e delle quali non ci possiamo formare alcunaimmagine ma anche di particolari esseri reali noi par-liamo senza avere nellimmaginazione alcuna idea diessi come certamente appariragrave in seguito a un diligenteesame della nostra mente In realtagrave la poesia dipendecosigrave poco nei suoi effetti dal potere di suscitare imma-gini sensibili che sono convinto che essa perderebbeuna parte molto considerevole della sua forza se questofosse il necessario risultato di ogni descrizione Perchegravequella unione di parole commoventi che egrave il piugrave potentedi tutti gli strumenti poetici perderebbe spesso la sua ef-ficacia insieme con la proprietagrave e la consistenza se leimmagini sensibili fossero sempre suscitate Non vegraveforse in tutta lEneide un passo piugrave grandioso e piugrave ela-borato della descrizione della caverna di VulcanonellEtna e delle opere che quivi vengono eseguite Vir-gilio sindugia in particolar modo sulla forgiatura deltuono che egli descrive modellato dai martelli dei Ci-clopi Ma quali sono gli elementi di questa straordinariacomposizione

Tres imbris torti radios tres nubis aquosaeaddiderant rutili tres ignis et alitis austriFulgores nunc terrificos sonitumque metumquemiscebant operi flammisque sequacibus iras69

69 laquoVi avevano aggiunto tre raggi di obliqua pioggia tre dipiovosa nube tre di rosso fuoco e tre di austro alato Ora mischia-

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Questo mi sembra meravigliosamente sublime tutta-via se osserviamo freddamente quali immagini sensibiliuna combinazione di simili idee debba suscitare le fan-tasie dei pazzi non possono sembrare piugrave selvagge e as-surde di questa descrizione Questa strana combinazioneegrave foggiata in forma di un grosso corpo egrave lavorata daiCiclopi a colpi di martello egrave in parte levigata e in partelasciata rozza La veritagrave egrave che se la poesia ci offre un no-bile insieme di parole corrispondenti a molte nobili ideeconnesse con circostanze di tempo e di spazio o riferiteluna allaltra come causa ed effetto o associate natural-mente esse possono essere modellate insieme in qua-lunque forma e rispondere perfettamente al loro scopoNon si richiede la connessione delle immagini visiveperchegrave non si forma nessuna reale rappresentazione negraveper questo egrave minore leffetto della descrizione Si ritienein genere che quanto Priamo e i vecchi consiglieri dico-no di Elena ci offra la piugrave alta possibile idea di quellafatale bellezza

Οὐ νέmicroεσις Τρῶας ϰαὶ εὐϰνήmicroιδας Ἀχαιοὺςτοιῇδἀmicroφὶ γυναιϰὶ πολὺν χρόνον ἄλγεα πάσχειναἰνῶς ἀϑανάτῃσι ϑεῇς εἰς ὦπα ἔοιϰεν70

vano allopera terribili folgori fragore e paura e ire con fiammeche non danno treguaraquo (Virgilio Eneide VIII 429 e sgg)

70 laquoNon era strano che i Troiani e gli Achei dai begli schinieriper lungo tempo soffrissero per tale donna simile a una dea agliimmortali giustamente sembravaraquo (Omero Iliade III 156 esgg)

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Questo mi sembra meravigliosamente sublime tutta-via se osserviamo freddamente quali immagini sensibiliuna combinazione di simili idee debba suscitare le fan-tasie dei pazzi non possono sembrare piugrave selvagge e as-surde di questa descrizione Questa strana combinazioneegrave foggiata in forma di un grosso corpo egrave lavorata daiCiclopi a colpi di martello egrave in parte levigata e in partelasciata rozza La veritagrave egrave che se la poesia ci offre un no-bile insieme di parole corrispondenti a molte nobili ideeconnesse con circostanze di tempo e di spazio o riferiteluna allaltra come causa ed effetto o associate natural-mente esse possono essere modellate insieme in qua-lunque forma e rispondere perfettamente al loro scopoNon si richiede la connessione delle immagini visiveperchegrave non si forma nessuna reale rappresentazione negraveper questo egrave minore leffetto della descrizione Si ritienein genere che quanto Priamo e i vecchi consiglieri dico-no di Elena ci offra la piugrave alta possibile idea di quellafatale bellezza

Οὐ νέmicroεσις Τρῶας ϰαὶ εὐϰνήmicroιδας Ἀχαιοὺςτοιῇδἀmicroφὶ γυναιϰὶ πολὺν χρόνον ἄλγεα πάσχειναἰνῶς ἀϑανάτῃσι ϑεῇς εἰς ὦπα ἔοιϰεν70

vano allopera terribili folgori fragore e paura e ire con fiammeche non danno treguaraquo (Virgilio Eneide VIII 429 e sgg)

70 laquoNon era strano che i Troiani e gli Achei dai begli schinieriper lungo tempo soffrissero per tale donna simile a una dea agliimmortali giustamente sembravaraquo (Omero Iliade III 156 esgg)

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Non vegrave una parola sui particolari della sua bellezzanulla che possa suggerire unidea precisa della sua per-sona pure siamo molto piugrave colpiti da questo modo di ri-cordarla che da quelle lunghe ed elaborate descrizioni diElena tramandate dalla tradizione o create dalla fanta-sia che sincontrano in alcuni autori Sono convinto cheessa mi colpisce ben di piugrave della minuziosa descrizioneche Spenser ha dato di Belphebe sebbene ritengo che visiano in quella descrizione parti molto belle e altamentepoetiche come ve ne sono in tutte le descrizioni diquelleccellente scrittore Il terribile quadro che Lucre-zio ci ha dato della religione per dar risalto alla magna-nimitagrave del suo eroe filosofico in opposizione ad essa sicrede sia delineato con grande audacia e vivezza

Humana ante oculos foede cum vita iaceretin terris oppressa gravi sub religionequae caput a coeli regionibus ostendebathorribili desuper visu mortalibus instansprimus Graius homo mortales tollere contraest oculos ausus71

Quale idea traete da una rappresentazione cosigrave perfet-ta Nessuna certamente negrave il poeta ha detto una solaparola che possa servire a far risaltare un solo membro ouna sola fattezza del fantasma che egli intendeva rappre-

71 laquoGiacendo la vita umana in ben tristi condizioni soffocatala terra da unopprimente religione che sorgeva dalle regioni delcielo al di sopra dei mortali con terribile aspetto per primo unGreco osograve levar contro i suoi occhi mortaliraquo (Lucrezio De re-rum natura I 63 e sgg)

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Non vegrave una parola sui particolari della sua bellezzanulla che possa suggerire unidea precisa della sua per-sona pure siamo molto piugrave colpiti da questo modo di ri-cordarla che da quelle lunghe ed elaborate descrizioni diElena tramandate dalla tradizione o create dalla fanta-sia che sincontrano in alcuni autori Sono convinto cheessa mi colpisce ben di piugrave della minuziosa descrizioneche Spenser ha dato di Belphebe sebbene ritengo che visiano in quella descrizione parti molto belle e altamentepoetiche come ve ne sono in tutte le descrizioni diquelleccellente scrittore Il terribile quadro che Lucre-zio ci ha dato della religione per dar risalto alla magna-nimitagrave del suo eroe filosofico in opposizione ad essa sicrede sia delineato con grande audacia e vivezza

Humana ante oculos foede cum vita iaceretin terris oppressa gravi sub religionequae caput a coeli regionibus ostendebathorribili desuper visu mortalibus instansprimus Graius homo mortales tollere contraest oculos ausus71

Quale idea traete da una rappresentazione cosigrave perfet-ta Nessuna certamente negrave il poeta ha detto una solaparola che possa servire a far risaltare un solo membro ouna sola fattezza del fantasma che egli intendeva rappre-

71 laquoGiacendo la vita umana in ben tristi condizioni soffocatala terra da unopprimente religione che sorgeva dalle regioni delcielo al di sopra dei mortali con terribile aspetto per primo unGreco osograve levar contro i suoi occhi mortaliraquo (Lucrezio De re-rum natura I 63 e sgg)

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sentare con tutti gli orrori che limmaginazione puograve con-cepire In realtagrave poesia e retorica non raggiungono nelladescrizione unesattezza che possa competere con quelladella pittura il loro compito egrave di far impressione piutto-sto con la simpatia che con limitazione di spiegareleffetto delle cose sulla mente dellautore o di altri piut-tosto che presentare una chiara idea delle cose stesseQuesto egrave il loro campo piugrave vasto e quello in cui meglioriescono

VI ndash LA POESIA NON Egrave STRETTAMENTEUNARTE IMITATIVA

Quindi possiamo osservare che la poesia nel suo sen-so piugrave generale non puograve essere chiamata in senso strettounarte di imitazione Egrave invero imitazione finchegrave descri-ve gli atteggiamenti e le passioni degli uomini che leparole possono esprimere dove animi motus effert inter-prete lingua Qui cegrave una stretta imitazione e tutta lapoesia puramente drammatica egrave di questo genere Ma lapoesia descrittiva opera soprattutto per sostituzione permezzo dei suoni che per labitudine producono leffettodi realtagrave Non vegrave imitazione al di fuori della somiglian-za e le parole indubbiamente non hanno rassomiglianzacon lidea a cui si riferiscono

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sentare con tutti gli orrori che limmaginazione puograve con-cepire In realtagrave poesia e retorica non raggiungono nelladescrizione unesattezza che possa competere con quelladella pittura il loro compito egrave di far impressione piutto-sto con la simpatia che con limitazione di spiegareleffetto delle cose sulla mente dellautore o di altri piut-tosto che presentare una chiara idea delle cose stesseQuesto egrave il loro campo piugrave vasto e quello in cui meglioriescono

VI ndash LA POESIA NON Egrave STRETTAMENTEUNARTE IMITATIVA

Quindi possiamo osservare che la poesia nel suo sen-so piugrave generale non puograve essere chiamata in senso strettounarte di imitazione Egrave invero imitazione finchegrave descri-ve gli atteggiamenti e le passioni degli uomini che leparole possono esprimere dove animi motus effert inter-prete lingua Qui cegrave una stretta imitazione e tutta lapoesia puramente drammatica egrave di questo genere Ma lapoesia descrittiva opera soprattutto per sostituzione permezzo dei suoni che per labitudine producono leffettodi realtagrave Non vegrave imitazione al di fuori della somiglian-za e le parole indubbiamente non hanno rassomiglianzacon lidea a cui si riferiscono

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VII ndash COME LE PAROLE INFLUISCONOSULLE PASSIONI

Ora poichegrave le parole impressionano non per un pote-re originale ma per rappresentazione si potrebbe sup-porre che il loro influsso sulle passioni dovesse essereleggero pure la cosa sta altrimenti poichegrave troviamo peresperienza che leloquenza e la poesia sono altrettantocapaci anzi molto piugrave capaci di produrre impressioniprofonde di quello che non sia ogni altra arte e in mol-tissimi casi perfino la natura stessa E ciograve deriva princi-palmente da queste tre cause In primo luogo prendiamovivamente parte alle passioni degli altri e facilmente sia-mo colpiti e tratti alla simpatia da un indizio che ce le ri-veli e non vi sono segni che possano esprimere piena-mente come le parole tutte le circostanze della maggiorparte delle passioni cosicchegrave se qualcuno parla intornoa un argomento non soltanto puograve comunicarvi il sogget-to ma anche limpressione che ne ha Egrave certo chelinflusso della maggior parte delle cose sulle nostre pas-sioni non deriva tanto dalle cose stesse quanto dalle no-stre opinioni su di esse e queste dipendono moltissimoa loro volta dalle opinioni degli altri uomini comunica-bili per lo piugrave solo attraverso le parole In secondo luogovi sono molte cose in se stesse impressionanti che ricor-rono raramente nella realtagrave mentre si incontrano spessole parole che le rappresentano e cosigrave hanno la possibili-tagrave di produrre una profonda impressione e di radicarsi

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VII ndash COME LE PAROLE INFLUISCONOSULLE PASSIONI

Ora poichegrave le parole impressionano non per un pote-re originale ma per rappresentazione si potrebbe sup-porre che il loro influsso sulle passioni dovesse essereleggero pure la cosa sta altrimenti poichegrave troviamo peresperienza che leloquenza e la poesia sono altrettantocapaci anzi molto piugrave capaci di produrre impressioniprofonde di quello che non sia ogni altra arte e in mol-tissimi casi perfino la natura stessa E ciograve deriva princi-palmente da queste tre cause In primo luogo prendiamovivamente parte alle passioni degli altri e facilmente sia-mo colpiti e tratti alla simpatia da un indizio che ce le ri-veli e non vi sono segni che possano esprimere piena-mente come le parole tutte le circostanze della maggiorparte delle passioni cosicchegrave se qualcuno parla intornoa un argomento non soltanto puograve comunicarvi il sogget-to ma anche limpressione che ne ha Egrave certo chelinflusso della maggior parte delle cose sulle nostre pas-sioni non deriva tanto dalle cose stesse quanto dalle no-stre opinioni su di esse e queste dipendono moltissimoa loro volta dalle opinioni degli altri uomini comunica-bili per lo piugrave solo attraverso le parole In secondo luogovi sono molte cose in se stesse impressionanti che ricor-rono raramente nella realtagrave mentre si incontrano spessole parole che le rappresentano e cosigrave hanno la possibili-tagrave di produrre una profonda impressione e di radicarsi

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nella mente mentre lidea della realtagrave che ad esse corri-sponde era transitoria ed anche per coloro che forse nonla sperimentarono mai sono tuttavia molto impressio-nanti come la guerra la morte la carestia ecc Inoltremolte idee non sono mai state presentate ai sensi degliuomini se non da parole come Dio gli angeli i diavoliil cielo e linferno che pure tutte hanno molto influitosulle passioni In terzo luogo con le parole abbiamo lapossibilitagrave di fare combinazioni tali che non potremmoaltrimenti ottenere Per questo potere di combinazionepossiamo con laggiunta di circostanze ben scelte darenuova vita e una nuova forza ai semplici oggetti Nellapittura possiamo tracciare una bella figura che ci piacema non possiamo mai darle quel tocco animatore chepuograve ricevere dalle parole Per rappresentare un angelo inpittura potete soltanto disegnare un bel giovane alatoma che cosa la pittura puograve offrire di cosigrave grande comelaggiunta di una parola laquolangelo del Signoreraquo Egrave veroqui io non ho unidea chiara ma queste parole colpisco-no la mente piugrave dellimmagine sensibile ed egrave ciograve che so-stengo Un ritratto di Priamo trascinato ai piedi dellalta-re e qui assassinato se fosse ben eseguito sarebbe in-dubbiamente molto commovente ma vi sono circostan-ze molto aggravanti che non si potrebbero rappresenta-re

Sanguine foedantem quos ipse sacraverat ignes72

72 laquoInsozzando di sangue il focolare che egli stesso avevaconsacratoraquo (Virgilio Eneide II 502)

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nella mente mentre lidea della realtagrave che ad esse corri-sponde era transitoria ed anche per coloro che forse nonla sperimentarono mai sono tuttavia molto impressio-nanti come la guerra la morte la carestia ecc Inoltremolte idee non sono mai state presentate ai sensi degliuomini se non da parole come Dio gli angeli i diavoliil cielo e linferno che pure tutte hanno molto influitosulle passioni In terzo luogo con le parole abbiamo lapossibilitagrave di fare combinazioni tali che non potremmoaltrimenti ottenere Per questo potere di combinazionepossiamo con laggiunta di circostanze ben scelte darenuova vita e una nuova forza ai semplici oggetti Nellapittura possiamo tracciare una bella figura che ci piacema non possiamo mai darle quel tocco animatore chepuograve ricevere dalle parole Per rappresentare un angelo inpittura potete soltanto disegnare un bel giovane alatoma che cosa la pittura puograve offrire di cosigrave grande comelaggiunta di una parola laquolangelo del Signoreraquo Egrave veroqui io non ho unidea chiara ma queste parole colpisco-no la mente piugrave dellimmagine sensibile ed egrave ciograve che so-stengo Un ritratto di Priamo trascinato ai piedi dellalta-re e qui assassinato se fosse ben eseguito sarebbe in-dubbiamente molto commovente ma vi sono circostan-ze molto aggravanti che non si potrebbero rappresenta-re

Sanguine foedantem quos ipse sacraverat ignes72

72 laquoInsozzando di sangue il focolare che egli stesso avevaconsacratoraquo (Virgilio Eneide II 502)

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Consideriamo come altro esempio quei versi del Mil-ton dove descrive la caduta degli angeli ribelli nel loroorribile regno

Through many a dark and dreary valeThey passd and many a region dolorousOer many a frozen many a fiery AlpRocks caves lakes fens bogs dens and shades of deathA universe of death73

Qui si spiega la forza dunione inRocks caves lakes fens bogs dens and shades

che pure perderebbe la maggior parte delleffetto se essinon fossero le

Rocks caves lakes fens bogs dens and shades of death

Lidea di questa impressione generata da una parolache nulla se non quella parola puograve annettere ad altregenera in altissimo grado il sublime e questo sublime sieleva anche di piugrave con ciograve che segue a univers of deathSi tratta qui di nuovo di due idee rappresentabili solocon la parola e lunione egrave grandiosa e impressionante aldi lagrave di ogni concezione ammesso che si possano pro-priamente chiamare idee quelle che non presentano allamente unimmagine distinta ma pure saragrave difficile in-tendere come le parole possano eccitare le passioni chesono connesse con oggetti reali senza rappresentare

73 laquoPassarono per tetre e oscure valli per molte regioni dolo-rose per i ghiacciai e per le Alpi impervie per rocce spelonchelaghi stagni lagune antri ed ombre di morte un universo di mor-teraquo (Milton Paradise lost II 618 e sgg)

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Consideriamo come altro esempio quei versi del Mil-ton dove descrive la caduta degli angeli ribelli nel loroorribile regno

Through many a dark and dreary valeThey passd and many a region dolorousOer many a frozen many a fiery AlpRocks caves lakes fens bogs dens and shades of deathA universe of death73

Qui si spiega la forza dunione inRocks caves lakes fens bogs dens and shades

che pure perderebbe la maggior parte delleffetto se essinon fossero le

Rocks caves lakes fens bogs dens and shades of death

Lidea di questa impressione generata da una parolache nulla se non quella parola puograve annettere ad altregenera in altissimo grado il sublime e questo sublime sieleva anche di piugrave con ciograve che segue a univers of deathSi tratta qui di nuovo di due idee rappresentabili solocon la parola e lunione egrave grandiosa e impressionante aldi lagrave di ogni concezione ammesso che si possano pro-priamente chiamare idee quelle che non presentano allamente unimmagine distinta ma pure saragrave difficile in-tendere come le parole possano eccitare le passioni chesono connesse con oggetti reali senza rappresentare

73 laquoPassarono per tetre e oscure valli per molte regioni dolo-rose per i ghiacciai e per le Alpi impervie per rocce spelonchelaghi stagni lagune antri ed ombre di morte un universo di mor-teraquo (Milton Paradise lost II 618 e sgg)

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questi oggetti chiaramente Questo egrave difficile per noiperchegrave non distinguiamo sufficientemente nelle nostreosservazioni circa il linguaggio fra unespressione chia-ra ed una forte Esse sono frequentemente confuse lunacon laltra sebbene siano in realtagrave estremamente diver-se La prima riguarda lintelletto la seconda le passioniLuna descrive una cosa come egrave laltra la descrive comeegrave sentita Ora come vi sono un tono commovente divoce un contegno appassionato un gesto agitato checolpiscono indipendentemente dalle cose che li hannoprovocati cosigrave vi sono parole e determinate disposizionidi parole che essendo particolarmente destinate a sog-getti appassionati e sempre usate da coloro che sono sot-to linflusso di una passione colpiscono e commuovonopiugrave di quelle che molto piugrave chiaramente e distintamenteesprimono il soggetto materiale

Noi cediamo alla simpatia ciograve che neghiamo alla de-scrizione La veritagrave egrave che tutte le descrizioni verbali chesiano puramente descrizioni anche se esattissime dan-no unidea cosigrave povera e insufficiente della cosa descrit-ta che essa a stento potrebbe produrre il minimo effettose colui che parla non chiamasse in aiuto quei modi deldiscorso che rivelano in lui stesso un sentimento vivo eforte Allora per il contagio delle nostre passioni si tra-smette a noi il fuoco giagrave acceso in un altro la cui scintil-la non avrebbe mai potuto sprizzare dalloggetto descrit-to Le parole data la forza con cui trasmettono le pas-sioni con quei mezzi che abbiamo giagrave ricordato com-pensano pienamente la loro debolezza sotto altri riguar-

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questi oggetti chiaramente Questo egrave difficile per noiperchegrave non distinguiamo sufficientemente nelle nostreosservazioni circa il linguaggio fra unespressione chia-ra ed una forte Esse sono frequentemente confuse lunacon laltra sebbene siano in realtagrave estremamente diver-se La prima riguarda lintelletto la seconda le passioniLuna descrive una cosa come egrave laltra la descrive comeegrave sentita Ora come vi sono un tono commovente divoce un contegno appassionato un gesto agitato checolpiscono indipendentemente dalle cose che li hannoprovocati cosigrave vi sono parole e determinate disposizionidi parole che essendo particolarmente destinate a sog-getti appassionati e sempre usate da coloro che sono sot-to linflusso di una passione colpiscono e commuovonopiugrave di quelle che molto piugrave chiaramente e distintamenteesprimono il soggetto materiale

Noi cediamo alla simpatia ciograve che neghiamo alla de-scrizione La veritagrave egrave che tutte le descrizioni verbali chesiano puramente descrizioni anche se esattissime dan-no unidea cosigrave povera e insufficiente della cosa descrit-ta che essa a stento potrebbe produrre il minimo effettose colui che parla non chiamasse in aiuto quei modi deldiscorso che rivelano in lui stesso un sentimento vivo eforte Allora per il contagio delle nostre passioni si tra-smette a noi il fuoco giagrave acceso in un altro la cui scintil-la non avrebbe mai potuto sprizzare dalloggetto descrit-to Le parole data la forza con cui trasmettono le pas-sioni con quei mezzi che abbiamo giagrave ricordato com-pensano pienamente la loro debolezza sotto altri riguar-

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di Si puograve osservare che le lingue evolute e lodate per lasuperioritagrave della loro chiarezza e sottigliezza mancanoin generale di forza La lingua francese ha quella perfe-zione e quel difetto invece le lingue orientali e in gene-rale le lingue dei popoli meno civili hanno una grandeforza e un grande vigore espressivi e questo egrave naturaleI popoli rozzi sono soltanto comuni osservatori dellecose e non critici nel distinguerle ma per questo motivoessi ammirano di piugrave e sono piugrave colpiti da ciograve che vedo-no e quindi si esprimono in una forma piugrave calda e piugraveappassionata Se il sentimento egrave ben trasmesso opereragraveil suo effetto senza unidea chiara spesso del tutto senzaalcuna idea della cosa che gli ha dato origine

Si poteva aspettarsi data la fertilitagrave dei soggetto cheio considerassi la poesia nei riguardi del sublime e delbello piugrave ampiamente ma bisogna osservare che il sog-getto da questo punto di vista e giagrave stato trattato spessoe bene Non era mia intenzione entrare nella critica delsublime e del bello in alcunarte ma tentare di fissare iprincipicirc che possono condurre ad accertare a distingue-re e a formare una specie di canone per essi questo sco-po io penso possa essere meglio raggiunto con una ri-cerca delle proprietagrave di quelle cose esistenti in naturache suscitano in noi amore e stupore e col mostrare inqual modo esse agiscano per produrre queste passioniLe parole dovevano essere considerate solo per mostrarein base a quali principicirc esse potessero rappresentare lecose naturali e per quali poteri sapessero impressionarci

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di Si puograve osservare che le lingue evolute e lodate per lasuperioritagrave della loro chiarezza e sottigliezza mancanoin generale di forza La lingua francese ha quella perfe-zione e quel difetto invece le lingue orientali e in gene-rale le lingue dei popoli meno civili hanno una grandeforza e un grande vigore espressivi e questo egrave naturaleI popoli rozzi sono soltanto comuni osservatori dellecose e non critici nel distinguerle ma per questo motivoessi ammirano di piugrave e sono piugrave colpiti da ciograve che vedo-no e quindi si esprimono in una forma piugrave calda e piugraveappassionata Se il sentimento egrave ben trasmesso opereragraveil suo effetto senza unidea chiara spesso del tutto senzaalcuna idea della cosa che gli ha dato origine

Si poteva aspettarsi data la fertilitagrave dei soggetto cheio considerassi la poesia nei riguardi del sublime e delbello piugrave ampiamente ma bisogna osservare che il sog-getto da questo punto di vista e giagrave stato trattato spessoe bene Non era mia intenzione entrare nella critica delsublime e del bello in alcunarte ma tentare di fissare iprincipicirc che possono condurre ad accertare a distingue-re e a formare una specie di canone per essi questo sco-po io penso possa essere meglio raggiunto con una ri-cerca delle proprietagrave di quelle cose esistenti in naturache suscitano in noi amore e stupore e col mostrare inqual modo esse agiscano per produrre queste passioniLe parole dovevano essere considerate solo per mostrarein base a quali principicirc esse potessero rappresentare lecose naturali e per quali poteri sapessero impressionarci

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spesso con tanta forza quanto le cose rappresentate etalvolta con una forza anche maggiore

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spesso con tanta forza quanto le cose rappresentate etalvolta con una forza anche maggiore

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  • Liber Liber
  • INTRODUZIONE
  • INTRODUZIONE
    • IL GUSTO
      • PARTE PRIMA
        • I ndash LA NOVITAgrave
        • II ndash DOLORE E PIACERE
        • III ndash DIFFERENZA FRA CESSAZIONE DI DOLORE E PIACERE REALE
        • IV ndash DILETTO E PIACERE COME OPPOSTI LUNO ALLALTRO
        • V ndash GIOIA E ANGOSCIA
        • VI ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONO ALLA PRESERVAZIONE DI SE STESSI
        • VII ndash IL SUBLIME
        • VIII ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONO ALLA SOCIETAgrave
        • IX ndash LA CAUSA ULTIMA DELLA DIFFERENZA FRA LE PASSIONI CHE RIGUARDANO LA PRESERVAZIONE DI SE STESSI E QUELLE CHE RIGUARDANO LA SOCIETAgrave DEI SESSI
        • X ndash LA BELLEZZA
        • XI ndash SOCIETAgrave E SOLITUDINE
        • XII ndash SIMPATIA IMITAZIONE E AMBIZIONE
        • XIII ndash LA SIMPATIA
        • XIV ndash GLI EFFETTI DELLA SIMPATIA NELLE DISGRAZIE DEGLI ALTRI
        • XV ndash GLI EFFETTI DELLA TRAGEDIA
        • XVI ndash LIMITAZIONE
        • XVII ndash LAMBIZIONE
        • XVIII ndash RICAPITOLAZIONE
        • XIX ndash CONCLUSIONE
          • PARTE SECONDA
            • I ndash LA PASSIONE CAUSATA DAL SUBLIME
            • II ndash IL TERRORE
            • III ndash LOSCURITAgrave
            • IV ndash DIFFERENZA FRA LA CHIAREZZA E LOSCURITAgrave RIGUARDO ALLE PASSIONI
            • V ndash LA POTENZA
            • VI ndash LA PRIVAZIONE
            • VII ndash LA VASTITAgrave
            • VIII ndash LINFINITAgrave
            • IX ndash LA SUCCESSIONE E LUNIFORMITAgrave
            • X ndash LA GRANDEZZA NELLE COSTRUZIONI
            • XI ndash IL NON-FINITO NEGLI OGGETTI PIACEVOLI
            • XII ndash LA DIFFICOLTAgrave
            • XIII ndash LA MAGNIFICENZA
            • XIV ndash LA LUCE
            • XV ndash LA LUCE NELLA COSTRUZIONE
            • XVI ndash IL COLORE CONSIDERATO COME CAUSA DEL SUBLIME
            • XVII ndash IL SUONO E LO STREPITO
            • XVIII ndash LA SUBITANEITAgrave
            • XIX ndash LINTERMITTENZA
            • XX ndash GLI URLI DEGLI ANIMALI
            • XXI ndash LODORATO E IL GUSTOCOSE AMARE E ODORI CATTIVI
            • XXII ndash LA SENSIBILITAgrave ndash IL DOLORE
              • PARTE TERZA
                • I ndash LA BELLEZZA
                • II ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSA DELLA BELLEZZA NEI VEGETALI
                • III ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSA DELLA BELLEZZA NEGLI ANIMALI
                • IV ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSA DELLA BELLEZZA NELLA SPECIE UMANA
                • V ndash ALTRE CONSIDERAZIONI SULLA PROPORZIONE
                • VI ndash LA CONVENIENZA NON Egrave CAUSA DI BELLEZZA
                • VII ndash I VERI EFFETTI DELLA CONVENIENZA
                • VIII ndash RICAPITOLAZIONE
                • IX ndash LA PERFEZIONE NON Egrave CAUSA DI BELLEZZA
                • X ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POSSA ESSERE APPLICATA ALLE QUALITAgrave DELLA MENTE
                • XI ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POSSA ESSERE APPLICATA ALLA VIRTUgrave
                • XII ndash LA CAUSA REALE DELLA BELLEZZA
                • XIII ndash LE COSE BELLE SONO PICCOLE
                • XIV ndash LA LEVIGATEZZA
                • XV ndash LA VARIAZIONE GRADUALE
                • XVI ndash LA DELICATEZZA
                • XVII ndash LA BELLEZZA NEL COLORE
                • XVIII ndash RICAPITOLAZIONE
                • XIX ndash LA FISONOMIA
                • XX ndash LOCCHIO
                • XXI ndash LA BRUTTEZZA
                • XXII ndash LA GRAZIA
                • XXIII ndash LELEGANZA E LA VISTOSITAgrave
                • XXIV ndash IL BELLO NEL TATTO
                • XXV ndash LA BELLEZZA NEI SUONI
                • XXVI ndash IL GUSTO E LODORATO
                • XXVII ndash CONFRONTO TRA IL SUBLIME E IL BELLO
                  • PARTE QUARTA
                    • 1 ndash LA CAUSA EFFICIENTE DEL SUBLIME E DEL BELLO
                    • II ndash LASSOCIAZIONE
                    • III ndash LA CAUSA DEL DOLORE E DELLA PAURA
                    • IV ndash CONTINUAZIONE
                    • V ndash COME SI DETERMINA IL SUBLIME
                    • VI ndash COME IL DOLORE PUOgrave ESSERE CAUSA DI GODIMENTO
                    • VII ndash LESERCIZIO Egrave NECESSARIO PER GLI ORGANI PIUgrave DELICATI
                    • VIII ndash PERCHEgrave COSE NON PERICOLOSE PRODUCONO UNA PASSIONE SIMILE AL TERRORE
                    • IX ndash PERCHEgrave GLI OGGETTI VISIVI DI GRANDI DIMENSIONI SONO SUBLIMI
                    • X ndash PERCHEgrave LUNITAgrave Egrave NECESSARIA PER LA VASTITAgrave
                    • XI ndash LINFINITO ARTIFICIALE
                    • XII ndash LE VIBRAZIONI DEVONO ESSERE SIMILI
                    • XIII ndash LEFFETTO DELLA SUCCESSIONENEGLI OGGETTI VISIVI
                    • XIV ndash LOPINIONE DEL LOCKE RIGUARDO ALLOSCURITAgrave
                    • XV ndash LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILEPER PROPRIA NATURA
                    • XVI ndash PERCHEgrave LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILE
                    • XVII ndash GLI EFFETTI DEL NERO
                    • XVIII ndash EFFETTI ATTENUATI DEL NERO
                    • XIX ndash LA CAUSA FISICA DELLAMORE
                    • XX PERCHEgrave LA LEVIGATEZZA Egrave BELLA
                    • XXI IL CARATTERE DELLA DOLCEZZA
                    • XXII ndash LA DOLCEZZA RILASSANTE
                    • XXIII ndash PERCHEgrave LA VARIETAgrave Egrave BELLA
                    • XXIV ndash INTORNO ALLA PICCOLEZZA
                    • XXV ndash IL COLORE
                      • PARTE QUINTA
                        • I ndash LE PAROLE
                        • II ndash LEFFETTO COMUNE DELLA POESIA NON IN QUANTO SUSCITA LE IDEE DELLE COSE
                        • III ndash LE PAROLE GENERICHE PRECEDONO LE IDEE
                        • IV ndash LEFFETTO DELLE PAROLE
                        • V ndash ESEMPI IN CUI LE PAROLE POSSONO COLPIRE SENZA SUSCITARE IMMAGINI
                        • VI ndash LA POESIA NON Egrave STRETTAMENTE UNARTE IMITATIVA
                        • VII ndash COME LE PAROLE INFLUISCONO SULLE PASSIONI
Page 2: Ricerca sull'origine delle idee del sublime e del bello...bello e il sublime, che per l'innanzi eran considerati due gradi del medesimo «bello di natura». Oggi, poi, l'este-tica

Questo e-book egrave stato realizzato anche grazie al so-stegno di

E-textWeb design Editoria Multimedia

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QUESTO E-BOOK

TITOLO Ricerca sullorigine delle idee del sublimee del belloAUTORE Burke EdmondTRADUTTORE CURATORE Baratono AdelchiNOTE CODICE ISBN E-BOOK n d

DIRITTI DAUTORE no

LICENZA questo testo egrave distribuito con la licenzaspecificata al seguente indirizzo Internethttpwwwliberliberitonlineoperelibrilicenze

COPERTINA n d

TRATTO DA Ricerca sullorigine delle idee del su-blime e del bello Edmund Burke a cura di AdelchiBaratono - Milano Minuziano 1945 - 306 p 17cm

CODICE ISBN FONTE n d

1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL 21 giugno 2018

2

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TRATTO DA Ricerca sullorigine delle idee del su-blime e del bello Edmund Burke a cura di AdelchiBaratono - Milano Minuziano 1945 - 306 p 17cm

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INDICE DI AFFIDABILITA 1 0 affidabilitagrave bassa 1 affidabilitagrave standard 2 affidabilitagrave buona 3 affidabilitagrave ottima

SOGGETTOPHI001000 FILOSOFIA Estetica

DIGITALIZZAZIONEPaolo Alberti paoloalbertiiolit

REVISIONERaffaele Fantazzini raffaelefantazzinigmailcom

IMPAGINAZIONEPaolo Alberti paoloalbertiiolit

PUBBLICAZIONECatia Righi catia_righitinit

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Indice generale

Liber Liber4INTRODUZIONE12INTRODUZIONE41

IL GUSTO41PARTE PRIMA66

I ndash LA NOVITAgrave66II ndash DOLORE E PIACERE67III ndash DIFFERENZA FRA CESSAZIONE DI DOLO-RE E PIACERE REALE70IV ndash DILETTO E PIACERE COME OPPOSTI LUNO ALLALTRO72V ndash GIOIA E ANGOSCIA74VI ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONOALLA PRESERVAZIONE DI SE STESSI76VII ndash IL SUBLIME77VIII ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONO ALLA SOCIETAgrave78IX ndash LA CAUSA ULTIMA DELLA DIFFERENZA FRA LE PASSIONI CHE RIGUARDANO LA PRE-SERVAZIONE DI SE STESSI E QUELLE CHE RI-GUARDANO LA SOCIETAgrave DEI SESSI80X ndash LA BELLEZZA81XI ndash SOCIETAgrave E SOLITUDINE83XII ndash SIMPATIA IMITAZIONE E AMBIZIONE 84

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Indice generale

Liber Liber4INTRODUZIONE12INTRODUZIONE41

IL GUSTO41PARTE PRIMA66

I ndash LA NOVITAgrave66II ndash DOLORE E PIACERE67III ndash DIFFERENZA FRA CESSAZIONE DI DOLO-RE E PIACERE REALE70IV ndash DILETTO E PIACERE COME OPPOSTI LUNO ALLALTRO72V ndash GIOIA E ANGOSCIA74VI ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONOALLA PRESERVAZIONE DI SE STESSI76VII ndash IL SUBLIME77VIII ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONO ALLA SOCIETAgrave78IX ndash LA CAUSA ULTIMA DELLA DIFFERENZA FRA LE PASSIONI CHE RIGUARDANO LA PRE-SERVAZIONE DI SE STESSI E QUELLE CHE RI-GUARDANO LA SOCIETAgrave DEI SESSI80X ndash LA BELLEZZA81XI ndash SOCIETAgrave E SOLITUDINE83XII ndash SIMPATIA IMITAZIONE E AMBIZIONE 84

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XIII ndash LA SIMPATIA85XIV ndash GLI EFFETTI DELLA SIMPATIANELLE DISGRAZIE DEGLI ALTRI86XV ndash GLI EFFETTI DELLA TRAGEDIA88XVI ndash LIMITAZIONE91XVII ndash LAMBIZIONE93XVIII ndash RICAPITOLAZIONE94XIX ndash CONCLUSIONE96

PARTE SECONDA100I ndash LA PASSIONE CAUSATA DAL SUBLIME 100II ndash IL TERRORE101III ndash LOSCURITAgrave102IV ndash DIFFERENZA FRA LA CHIAREZZA E LOSCURITAgrave RIGUARDO ALLE PASSIONI104V ndash LA POTENZA111VI ndash LA PRIVAZIONE120VII ndash LA VASTITAgrave121VIII ndash LINFINITAgrave123IX ndash LA SUCCESSIONE E LUNIFORMITAgrave124X ndash LA GRANDEZZA NELLE COSTRUZIONI127XI ndash IL NON-FINITO NEGLI OGGETTIPIACEVOLI128XII ndash LA DIFFICOLTAgrave129XIII ndash LA MAGNIFICENZA130XIV ndash LA LUCE132XV ndash LA LUCE NELLA COSTRUZIONE135XVI ndash IL COLORE CONSIDERATO COME CAU-SA DEL SUBLIME136XVII ndash IL SUONO E LO STREPITO137

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XIII ndash LA SIMPATIA85XIV ndash GLI EFFETTI DELLA SIMPATIANELLE DISGRAZIE DEGLI ALTRI86XV ndash GLI EFFETTI DELLA TRAGEDIA88XVI ndash LIMITAZIONE91XVII ndash LAMBIZIONE93XVIII ndash RICAPITOLAZIONE94XIX ndash CONCLUSIONE96

PARTE SECONDA100I ndash LA PASSIONE CAUSATA DAL SUBLIME 100II ndash IL TERRORE101III ndash LOSCURITAgrave102IV ndash DIFFERENZA FRA LA CHIAREZZA E LOSCURITAgrave RIGUARDO ALLE PASSIONI104V ndash LA POTENZA111VI ndash LA PRIVAZIONE120VII ndash LA VASTITAgrave121VIII ndash LINFINITAgrave123IX ndash LA SUCCESSIONE E LUNIFORMITAgrave124X ndash LA GRANDEZZA NELLE COSTRUZIONI127XI ndash IL NON-FINITO NEGLI OGGETTIPIACEVOLI128XII ndash LA DIFFICOLTAgrave129XIII ndash LA MAGNIFICENZA130XIV ndash LA LUCE132XV ndash LA LUCE NELLA COSTRUZIONE135XVI ndash IL COLORE CONSIDERATO COME CAU-SA DEL SUBLIME136XVII ndash IL SUONO E LO STREPITO137

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XVIII ndash LA SUBITANEITAgrave138XIX ndash LINTERMITTENZA139XX ndash GLI URLI DEGLI ANIMALI140XXI ndash LODORATO E IL GUSTOCOSE AMARE E ODORI CATTIVI141XXII ndash LA SENSIBILITAgrave ndash IL DOLORE143

PARTE TERZA145I ndash LA BELLEZZA145II ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSA DEL-LA BELLEZZA NEI VEGETALI147III ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSA DEL-LA BELLEZZA NEGLI ANIMALI151IV ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSA DEL-LA BELLEZZA NELLA SPECIE UMANA153V ndash ALTRE CONSIDERAZIONISULLA PROPORZIONE161VI ndash LA CONVENIENZA NON Egrave CAUSA DI BEL-LEZZA164VII ndash I VERI EFFETTI DELLA CONVENIENZA168VIII ndash RICAPITOLAZIONE171IX ndash LA PERFEZIONE NON Egrave CAUSA DI BEL-LEZZA172X ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POSSA ES-SERE APPLICATA ALLE QUALITAgrave DELLA MENTE173XI ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POSSA ESSERE APPLICATA ALLA VIRTUgrave175XII ndash LA CAUSA REALE DELLA BELLEZZA 176

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XVIII ndash LA SUBITANEITAgrave138XIX ndash LINTERMITTENZA139XX ndash GLI URLI DEGLI ANIMALI140XXI ndash LODORATO E IL GUSTOCOSE AMARE E ODORI CATTIVI141XXII ndash LA SENSIBILITAgrave ndash IL DOLORE143

PARTE TERZA145I ndash LA BELLEZZA145II ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSA DEL-LA BELLEZZA NEI VEGETALI147III ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSA DEL-LA BELLEZZA NEGLI ANIMALI151IV ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSA DEL-LA BELLEZZA NELLA SPECIE UMANA153V ndash ALTRE CONSIDERAZIONISULLA PROPORZIONE161VI ndash LA CONVENIENZA NON Egrave CAUSA DI BEL-LEZZA164VII ndash I VERI EFFETTI DELLA CONVENIENZA168VIII ndash RICAPITOLAZIONE171IX ndash LA PERFEZIONE NON Egrave CAUSA DI BEL-LEZZA172X ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POSSA ES-SERE APPLICATA ALLE QUALITAgrave DELLA MENTE173XI ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POSSA ESSERE APPLICATA ALLA VIRTUgrave175XII ndash LA CAUSA REALE DELLA BELLEZZA 176

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XIII ndash LE COSE BELLE SONO PICCOLE176XIV ndash LA LEVIGATEZZA178XV ndash LA VARIAZIONE GRADUALE179XVI ndash LA DELICATEZZA181XVII ndash LA BELLEZZA NEL COLORE182XVIII ndash RICAPITOLAZIONE183XIX ndash LA FISONOMIA184XX ndash LOCCHIO185XXI ndash LA BRUTTEZZA186XXII ndash LA GRAZIA186XXIII ndash LELEGANZA E LA VISTOSITAgrave187XXIV ndash IL BELLO NEL TATTO188XXV ndash LA BELLEZZA NEI SUONI190XXVI ndash IL GUSTO E LODORATO192XXVII ndash CONFRONTO TRA IL SUBLIME E IL BELLO193

PARTE QUARTA1961 ndash LA CAUSA EFFICIENTE DEL SUBLIME E DEL BELLO196II ndash LASSOCIAZIONE198III ndash LA CAUSA DEL DOLORE E DELLA PAURA199IV ndash CONTINUAZIONE201V ndash COME SI DETERMINA IL SUBLIME203VI ndash COME IL DOLORE PUOgrave ESSERECAUSA DI GODIMENTO204VII ndash LESERCIZIO Egrave NECESSARIO PER GLI OR-GANI PIUgrave DELICATI206VIII ndash PERCHEgrave COSE NON PERICOLOSE PRO-

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XIII ndash LE COSE BELLE SONO PICCOLE176XIV ndash LA LEVIGATEZZA178XV ndash LA VARIAZIONE GRADUALE179XVI ndash LA DELICATEZZA181XVII ndash LA BELLEZZA NEL COLORE182XVIII ndash RICAPITOLAZIONE183XIX ndash LA FISONOMIA184XX ndash LOCCHIO185XXI ndash LA BRUTTEZZA186XXII ndash LA GRAZIA186XXIII ndash LELEGANZA E LA VISTOSITAgrave187XXIV ndash IL BELLO NEL TATTO188XXV ndash LA BELLEZZA NEI SUONI190XXVI ndash IL GUSTO E LODORATO192XXVII ndash CONFRONTO TRA IL SUBLIME E IL BELLO193

PARTE QUARTA1961 ndash LA CAUSA EFFICIENTE DEL SUBLIME E DEL BELLO196II ndash LASSOCIAZIONE198III ndash LA CAUSA DEL DOLORE E DELLA PAURA199IV ndash CONTINUAZIONE201V ndash COME SI DETERMINA IL SUBLIME203VI ndash COME IL DOLORE PUOgrave ESSERECAUSA DI GODIMENTO204VII ndash LESERCIZIO Egrave NECESSARIO PER GLI OR-GANI PIUgrave DELICATI206VIII ndash PERCHEgrave COSE NON PERICOLOSE PRO-

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DUCONO UNA PASSIONE SIMILE AL TERRORE207IX ndash PERCHEgrave GLI OGGETTI VISIVI DI GRANDI DIMENSIONI SONO SUBLIMI207X ndash PERCHEgrave LUNITAgrave Egrave NECESSARIA PER LA VASTITAgrave209XI ndash LINFINITO ARTIFICIALE211XII ndash LE VIBRAZIONI DEVONOESSERE SIMILI212XIII ndash LEFFETTO DELLA SUCCESSIONENEGLI OGGETTI VISIVI213XIV ndash LOPINIONE DEL LOCKE RIGUARDO ALLOSCURITAgrave216XV ndash LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILEPER PROPRIA NATURA218XVI ndash PERCHEgrave LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILE220XVII ndash GLI EFFETTI DEL NERO222XVIII ndash EFFETTI ATTENUATI DEL NERO224XIX ndash LA CAUSA FISICA DELLAMORE225XX PERCHEgrave LA LEVIGATEZZA Egrave BELLA227XXI IL CARATTERE DELLA DOLCEZZA228XXII ndash LA DOLCEZZA RILASSANTE231XXIII ndash PERCHEgrave LA VARIETAgrave Egrave BELLA233XXIV ndash INTORNO ALLA PICCOLEZZA235XXV ndash IL COLORE239

PARTE QUINTA241I ndash LE PAROLE241II ndash LEFFETTO COMUNE DELLA POESIA NON IN QUANTO SUSCITA LE IDEE DELLE COSE 242

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DUCONO UNA PASSIONE SIMILE AL TERRORE207IX ndash PERCHEgrave GLI OGGETTI VISIVI DI GRANDI DIMENSIONI SONO SUBLIMI207X ndash PERCHEgrave LUNITAgrave Egrave NECESSARIA PER LA VASTITAgrave209XI ndash LINFINITO ARTIFICIALE211XII ndash LE VIBRAZIONI DEVONOESSERE SIMILI212XIII ndash LEFFETTO DELLA SUCCESSIONENEGLI OGGETTI VISIVI213XIV ndash LOPINIONE DEL LOCKE RIGUARDO ALLOSCURITAgrave216XV ndash LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILEPER PROPRIA NATURA218XVI ndash PERCHEgrave LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILE220XVII ndash GLI EFFETTI DEL NERO222XVIII ndash EFFETTI ATTENUATI DEL NERO224XIX ndash LA CAUSA FISICA DELLAMORE225XX PERCHEgrave LA LEVIGATEZZA Egrave BELLA227XXI IL CARATTERE DELLA DOLCEZZA228XXII ndash LA DOLCEZZA RILASSANTE231XXIII ndash PERCHEgrave LA VARIETAgrave Egrave BELLA233XXIV ndash INTORNO ALLA PICCOLEZZA235XXV ndash IL COLORE239

PARTE QUINTA241I ndash LE PAROLE241II ndash LEFFETTO COMUNE DELLA POESIA NON IN QUANTO SUSCITA LE IDEE DELLE COSE 242

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III ndash LE PAROLE GENERICHE PRECEDONO LE IDEE245IV ndash LEFFETTO DELLE PAROLE246V ndash ESEMPI IN CUI LE PAROLE POSSONO COL-PIRE SENZA SUSCITARE IMMAGINI248VI ndash LA POESIA NON Egrave STRETTAMENTE UNARTE IMITATIVA255VII ndash COME LE PAROLE INFLUISCONO SULLE PASSIONI256

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III ndash LE PAROLE GENERICHE PRECEDONO LE IDEE245IV ndash LEFFETTO DELLE PAROLE246V ndash ESEMPI IN CUI LE PAROLE POSSONO COL-PIRE SENZA SUSCITARE IMMAGINI248VI ndash LA POESIA NON Egrave STRETTAMENTE UNARTE IMITATIVA255VII ndash COME LE PAROLE INFLUISCONO SULLE PASSIONI256

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EDMUND BURKE

RICERCA SULLORIGINE DELLEIDEE DEL SUBLIME E DEL BELLO

a cura di

Adelchi Baratono

Titolo originaleA PHILOSOPHICAL INQUIRY INTO THE ORIGIN OF

OUR IDEAS OF THE SUBLIME AND BEAUTIFUL1756

Traduzione di E C e R B

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EDMUND BURKE

RICERCA SULLORIGINE DELLEIDEE DEL SUBLIME E DEL BELLO

a cura di

Adelchi Baratono

Titolo originaleA PHILOSOPHICAL INQUIRY INTO THE ORIGIN OF

OUR IDEAS OF THE SUBLIME AND BEAUTIFUL1756

Traduzione di E C e R B

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INTRODUZIONE

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INTRODUZIONE

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Durante la laquogrande guerraraquo venne curata unedizio-ne completa delle Opere e Discorsi di Edmund Burkefilosofo e avvocato del secolo illuminista nato a Dubli-no nel 1729 da madre cattolica e da padre luteranotrasferitosi ventiduenne a Londra per terminare i suoistudi e abbracciar presto la vita politica morto nel1797 a Beaconsfield Sono otto volumi1 ai quali se nedebbon aggiungere altri quattro di Corrispondenza2migliaia di pagine che pochi fra noi cercheranno di co-noscere Forse ai liberali inglesi del 1917 ndash lanno dellaRivoluzione russa ndash interessava far rivivere il Burke po-litico tribuno dei whigs alla Camera dei Comuni maostile al movimento rivoluzionario francese al punto daprovocare infine (1791) la scissione del Partito liberalee la rottura col Fox suo costante amico I suoi scrittiantigiacobini durante e dopo la sua partecipazione allavita parlamentare esprimono molto chiaramente e confoga irlandese i sentimenti del liberalismo ingleseamante dellordine tradizionalista non meno dei tory ein fondo aristocratico messo di fronte agli eccessi del

1 Works and speeches Bohns Standard Library 8 voll 1917Ci sono anche tre volumi di Select Works ed Payne 1897

2 Corrispondence of E B Fitzwilliam and Burke 1844 An-che di questa ci sono le Select letters ed Laski 1922

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Durante la laquogrande guerraraquo venne curata unedizio-ne completa delle Opere e Discorsi di Edmund Burkefilosofo e avvocato del secolo illuminista nato a Dubli-no nel 1729 da madre cattolica e da padre luteranotrasferitosi ventiduenne a Londra per terminare i suoistudi e abbracciar presto la vita politica morto nel1797 a Beaconsfield Sono otto volumi1 ai quali se nedebbon aggiungere altri quattro di Corrispondenza2migliaia di pagine che pochi fra noi cercheranno di co-noscere Forse ai liberali inglesi del 1917 ndash lanno dellaRivoluzione russa ndash interessava far rivivere il Burke po-litico tribuno dei whigs alla Camera dei Comuni maostile al movimento rivoluzionario francese al punto daprovocare infine (1791) la scissione del Partito liberalee la rottura col Fox suo costante amico I suoi scrittiantigiacobini durante e dopo la sua partecipazione allavita parlamentare esprimono molto chiaramente e confoga irlandese i sentimenti del liberalismo ingleseamante dellordine tradizionalista non meno dei tory ein fondo aristocratico messo di fronte agli eccessi del

1 Works and speeches Bohns Standard Library 8 voll 1917Ci sono anche tre volumi di Select Works ed Payne 1897

2 Corrispondence of E B Fitzwilliam and Burke 1844 An-che di questa ci sono le Select letters ed Laski 1922

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Terrore e la preoccupazione delle conseguenze euro-pee3 Oggi del pari il laburismo inglese che si accingea mantenere le promesse fatte ai Domini in questa piugravegrande guerra potragrave consultare le pagine del Burke di-fensore dellIndia per oltre ventanni

Ma per noi il Burke fu ed egrave lautore di questa giova-nile sua Ricerca4 alla quale unicamente egrave legata la suafama E neppure si tratterebbe di unopera di grandeimportanza se fosse giusto il giudizio degli storici dellafilosofia secondo cui il suo maggior pregio consistereb-be nellaver precorso il Kant con la distinzione fra ilbello e il sublime che per linnanzi eran considerati duegradi del medesimo laquobello di naturaraquo Oggi poi leste-tica idealista con la sua faziosa saccenteria ha svalu-tato ancor piugrave il Burke che a suoi occhi ha limperdo-nabile colpa di cercare le cause del piacere estetico (ilbello) e del dolore estetico (il sublime) nella forma sen-sibile delle cose invece che nella spiritualitagrave dellintui-zione sgorgante soltanto dalla laquofantasia creatriceraquo

3 I due scritti piugrave importanti sono Reflexions on the Revolu-tion in France (1790) e Letters on a regicide Peace (1794)

4 Il titolo completo egrave A Philosaphical inquiry into the originof our ideas of the Sublime and Beautiful (1756) Qui dobbiamosubito avvertire il lettore che il termine laquoidearaquo presso i filosofiinglesi egrave usato col significato letterale di laquovisioneraquo ossia primadi tutto sensazione (immagine diretta ciograve che apprendiamo colsenso) in secondo luogo sulle idee semplici (come un colore unsuono ecc) si formano le idee composte e complesse (i laquoconcet-tiraquo) Si noti anche il termine laquomenteraquo che significa animo in ge-nere e non soltanto intelletto o memoria

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Terrore e la preoccupazione delle conseguenze euro-pee3 Oggi del pari il laburismo inglese che si accingea mantenere le promesse fatte ai Domini in questa piugravegrande guerra potragrave consultare le pagine del Burke di-fensore dellIndia per oltre ventanni

Ma per noi il Burke fu ed egrave lautore di questa giova-nile sua Ricerca4 alla quale unicamente egrave legata la suafama E neppure si tratterebbe di unopera di grandeimportanza se fosse giusto il giudizio degli storici dellafilosofia secondo cui il suo maggior pregio consistereb-be nellaver precorso il Kant con la distinzione fra ilbello e il sublime che per linnanzi eran considerati duegradi del medesimo laquobello di naturaraquo Oggi poi leste-tica idealista con la sua faziosa saccenteria ha svalu-tato ancor piugrave il Burke che a suoi occhi ha limperdo-nabile colpa di cercare le cause del piacere estetico (ilbello) e del dolore estetico (il sublime) nella forma sen-sibile delle cose invece che nella spiritualitagrave dellintui-zione sgorgante soltanto dalla laquofantasia creatriceraquo

3 I due scritti piugrave importanti sono Reflexions on the Revolu-tion in France (1790) e Letters on a regicide Peace (1794)

4 Il titolo completo egrave A Philosaphical inquiry into the originof our ideas of the Sublime and Beautiful (1756) Qui dobbiamosubito avvertire il lettore che il termine laquoidearaquo presso i filosofiinglesi egrave usato col significato letterale di laquovisioneraquo ossia primadi tutto sensazione (immagine diretta ciograve che apprendiamo colsenso) in secondo luogo sulle idee semplici (come un colore unsuono ecc) si formano le idee composte e complesse (i laquoconcet-tiraquo) Si noti anche il termine laquomenteraquo che significa animo in ge-nere e non soltanto intelletto o memoria

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Speriamo che questa edizione italiana faccia conoscereanche da noi lopera del Burke nella sua vera luce

Avanti tutto ci dobbiam collocare nel clima culturaleinglese intorno alla metagrave del sec XVIII Il primo e piugraveevidente carattere del tempo egrave lo laquoscientismoraquo di tuttiquesti autori di laquosaggiraquo e di laquoricercheraquo paralleloallenciclopedismo francese Dalla prefazione al Saggiosu lintelligenza umana di Giovanni Locke che apreletagrave dellilluminismo (1690) alla conclusione dei Prole-gomeni ad ogni futura metafisica che voglia presentarsicome scienza di Emanuele Kant che la chiudono(1783) non vha scritto filosofico il quale non tributi unincondizionato elogio al sapere scientifico e non mostridisdegno per le laquoragnatele della metafisicaraquo e per i volidella filosofia dei laquograndi sistemiraquo teologica o laicache fosse Da una parte le scienze matematiche e lameccanica razionale promosse da Cartesio e dallaltrale scienze fisiche e sperimentali promosse da Galileo eda Bacone serano incontrate sulla fine del Seicentonella fisica celeste del grande Newton sposando il rigo-re del calcolo alla scoperta delle leggi naturali mentreche sulla stessa via dellosservazione e dellesperimentosi aprivano i nuovi orizzonti della chimica e della biolo-gia alla conquista dei segreti della natura Tutti gli spi-riti serano orientati verso questa forma di sapere chesembrava la sola capace di una conoscenza certa edanche praticamente utile nelle sue applicazioni allavita ed avevano abbandonato la filosofia pura ossiarazionale ma metafisica per la scienza che oggi chia-

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Speriamo che questa edizione italiana faccia conoscereanche da noi lopera del Burke nella sua vera luce

Avanti tutto ci dobbiam collocare nel clima culturaleinglese intorno alla metagrave del sec XVIII Il primo e piugraveevidente carattere del tempo egrave lo laquoscientismoraquo di tuttiquesti autori di laquosaggiraquo e di laquoricercheraquo paralleloallenciclopedismo francese Dalla prefazione al Saggiosu lintelligenza umana di Giovanni Locke che apreletagrave dellilluminismo (1690) alla conclusione dei Prole-gomeni ad ogni futura metafisica che voglia presentarsicome scienza di Emanuele Kant che la chiudono(1783) non vha scritto filosofico il quale non tributi unincondizionato elogio al sapere scientifico e non mostridisdegno per le laquoragnatele della metafisicaraquo e per i volidella filosofia dei laquograndi sistemiraquo teologica o laicache fosse Da una parte le scienze matematiche e lameccanica razionale promosse da Cartesio e dallaltrale scienze fisiche e sperimentali promosse da Galileo eda Bacone serano incontrate sulla fine del Seicentonella fisica celeste del grande Newton sposando il rigo-re del calcolo alla scoperta delle leggi naturali mentreche sulla stessa via dellosservazione e dellesperimentosi aprivano i nuovi orizzonti della chimica e della biolo-gia alla conquista dei segreti della natura Tutti gli spi-riti serano orientati verso questa forma di sapere chesembrava la sola capace di una conoscenza certa edanche praticamente utile nelle sue applicazioni allavita ed avevano abbandonato la filosofia pura ossiarazionale ma metafisica per la scienza che oggi chia-

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miamo laquopositivaraquo e che allora si chiamava laquophiloso-phia naturalisraquo avente per suo oggetto reale la laquonatu-raraquo sostituita alla ricerca duna causalitagrave dordine spi-rituale dichiarata laquoimpossibileraquo perchegrave irraggiungibi-le dallumano intelletto seguendo perciograve il metodo del-la ricerca obbiettiva comera stato stabilito fino dalSaggiatore di Galilei e dal Novum Organum di Baconee rovesciando lantropocentrismo e lantropomorfismomedievali

Ben presto anche lo studio delluomo chera il campodella filosofia laquomoraleraquo con lintento di definire e dispiegare i valori umani (il vero e il certo il bene e luti-le il giusto e il santo il bello e il sublime) corrispon-denti alle nostre finalitagrave conoscitive e pratiche morali ereligiose scientifiche e artistiche si venne ad allinearesopra lo stesso piano di lavoro per fondare delle vere eproprie scienze morali alla scoperta della laquonaturadelluomoraquo Il maggiore dei filosofi inglesi DavidHume iniziando il suo Trattato della natura umana(1740) si proponeva di trasportare nel mondo dello spi-rito lo stesso metodo dindagine che Newton aveva usa-to nel mondo della natura per raggiungere una speciedi laquogeografia della menteraquo altrettanto chiara quanto lopuograve essere una geografia fisica Il metodo per questaindagine diciam cosigrave obbiettiva del soggetto umanoera giagrave stato teorizzato nel citato Saggio del Lockecome a traverso le sensazioni che ci fanno percepire lequalitagrave degli oggetti noi conosciamo il mondo esternoe sottoponendolo allosservazione e allanalisi ne sco-

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miamo laquopositivaraquo e che allora si chiamava laquophiloso-phia naturalisraquo avente per suo oggetto reale la laquonatu-raraquo sostituita alla ricerca duna causalitagrave dordine spi-rituale dichiarata laquoimpossibileraquo perchegrave irraggiungibi-le dallumano intelletto seguendo perciograve il metodo del-la ricerca obbiettiva comera stato stabilito fino dalSaggiatore di Galilei e dal Novum Organum di Baconee rovesciando lantropocentrismo e lantropomorfismomedievali

Ben presto anche lo studio delluomo chera il campodella filosofia laquomoraleraquo con lintento di definire e dispiegare i valori umani (il vero e il certo il bene e luti-le il giusto e il santo il bello e il sublime) corrispon-denti alle nostre finalitagrave conoscitive e pratiche morali ereligiose scientifiche e artistiche si venne ad allinearesopra lo stesso piano di lavoro per fondare delle vere eproprie scienze morali alla scoperta della laquonaturadelluomoraquo Il maggiore dei filosofi inglesi DavidHume iniziando il suo Trattato della natura umana(1740) si proponeva di trasportare nel mondo dello spi-rito lo stesso metodo dindagine che Newton aveva usa-to nel mondo della natura per raggiungere una speciedi laquogeografia della menteraquo altrettanto chiara quanto lopuograve essere una geografia fisica Il metodo per questaindagine diciam cosigrave obbiettiva del soggetto umanoera giagrave stato teorizzato nel citato Saggio del Lockecome a traverso le sensazioni che ci fanno percepire lequalitagrave degli oggetti noi conosciamo il mondo esternoe sottoponendolo allosservazione e allanalisi ne sco-

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priamo quei rapporti costanti che si chiamano le leggidella natura cosigrave a traverso la laquoriflessioneraquo o perce-zione interna che oggi diremmo lintrospezione possia-mo osservare le nostre attivitagrave subiettive e stabilirne leleggi Egli stesso ne dava lesempio mostrando il modocon cui si formano le idee composte e complesse per as-sociazione delle idee semplici o sensitive

Era cosigrave aperta la via alle scienze psicologiche dicui lassociazionismo fu un risultato riguardante lo stu-dio dellattivitagrave conoscitiva medesima La psicologia delSettecento fu lo studio obbiettivo delluomo in quantolaquoattivitagraveraquo (gli oggetti sono laquopassiviraquo) che per gli Ingle-si significa fondamentalmente volontagrave mossa dal senti-mento eccitato dagli oggetti e diretto dalle idee dellaconoscenza ma derivante a sua volta da impulsi istintiinteressi e laquogustiraquo di natura soggettiva Lo psicologi-smo (specialmente inglese) sperava in tal guisa di sco-prire luomo e le sue leggi come la fisica newtonianaaveva scoperto le leggi che regolano il cosmo visibile

Questa era infatti limpresa dellilluminismo fondareanche i piugrave alti valori umani non piugrave sopra la fede olautoritagrave o la rivelazione o altro qualsiasi principio in-dimostrabile e a priori bensigrave sopra la conoscenza laquodifattoraquo dei bisogni e dei sentimenti che stanno sotto lenostre attivitagrave e ci dirigono a finalitagrave oggettivamentevalide e universali A lor volta le scienze della naturadovevano fornire gli strumenti utili e le conoscenze pra-tiche per raggiungere quei fini inaugurando il periododellindustrialismo e del meccanicismo Il motto del Ri-

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priamo quei rapporti costanti che si chiamano le leggidella natura cosigrave a traverso la laquoriflessioneraquo o perce-zione interna che oggi diremmo lintrospezione possia-mo osservare le nostre attivitagrave subiettive e stabilirne leleggi Egli stesso ne dava lesempio mostrando il modocon cui si formano le idee composte e complesse per as-sociazione delle idee semplici o sensitive

Era cosigrave aperta la via alle scienze psicologiche dicui lassociazionismo fu un risultato riguardante lo stu-dio dellattivitagrave conoscitiva medesima La psicologia delSettecento fu lo studio obbiettivo delluomo in quantolaquoattivitagraveraquo (gli oggetti sono laquopassiviraquo) che per gli Ingle-si significa fondamentalmente volontagrave mossa dal senti-mento eccitato dagli oggetti e diretto dalle idee dellaconoscenza ma derivante a sua volta da impulsi istintiinteressi e laquogustiraquo di natura soggettiva Lo psicologi-smo (specialmente inglese) sperava in tal guisa di sco-prire luomo e le sue leggi come la fisica newtonianaaveva scoperto le leggi che regolano il cosmo visibile

Questa era infatti limpresa dellilluminismo fondareanche i piugrave alti valori umani non piugrave sopra la fede olautoritagrave o la rivelazione o altro qualsiasi principio in-dimostrabile e a priori bensigrave sopra la conoscenza laquodifattoraquo dei bisogni e dei sentimenti che stanno sotto lenostre attivitagrave e ci dirigono a finalitagrave oggettivamentevalide e universali A lor volta le scienze della naturadovevano fornire gli strumenti utili e le conoscenze pra-tiche per raggiungere quei fini inaugurando il periododellindustrialismo e del meccanicismo Il motto del Ri-

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nascimento laquosapere auderaquo (osa conoscere) fu la paro-la dordine di tanti infaticabili ricercatori i quali vede-vano nella scienza il piugrave potente strumento anche pervincere i pregiudizi e i preconcetti che tenevano gli uo-mini nellignoranza e nel servaggio allautoritarismopolitico e religioso e per educarli alla libertagrave di pensie-ro Questo aspetto pedagogico egrave in particolar modo vi-sibile nellilluminismo francese che doveva prepararela Rivoluzione in Inghilterra che la sua rivoluzionelaveva giagrave fatta ed estendeva felice il suo dominio oltremare lamore del sapere egrave piugrave disinteressato e la laquocu-riositagraveraquo di spiriti fini ed acuti quali il Locke il Berke-ley lo Hume (e il Burke con essi) predominando su ra-gioni pratiche e polemiche da un tono piugrave profonda-mente filosofico allopera loro

Perchegrave sottentrando la scienza la filosofia non eramorta Aveva soltanto cambiato il suo punto di vistaCome segrave accennato nel secolo precedente la filosofiadei grandi sistemi volando con le ali della pura ragio-ne al di lagrave del mondo fenomenico sperava di raggiun-gere lessenza (o sostanza) dellEssere partendo daprincipicirc giagrave dati quali la veritagrave (o Ragione) di Carte-sio la causalitagrave (o Natura) di Spinoza la finalitagrave (oSpirito) di Leibniz e deducendo da essi lordine e il di-venire del mondo reale e morale Il Settecento invecelimitando la conoscenza nei confini della nostra possi-bile esperienza e laquoriflettendoraquo sopra le nostre stesse at-tivitagrave per definirne i caratteri e le leggi venne a trattarela filosofia come una laquocriticaraquo di quei valori medesimi

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nascimento laquosapere auderaquo (osa conoscere) fu la paro-la dordine di tanti infaticabili ricercatori i quali vede-vano nella scienza il piugrave potente strumento anche pervincere i pregiudizi e i preconcetti che tenevano gli uo-mini nellignoranza e nel servaggio allautoritarismopolitico e religioso e per educarli alla libertagrave di pensie-ro Questo aspetto pedagogico egrave in particolar modo vi-sibile nellilluminismo francese che doveva prepararela Rivoluzione in Inghilterra che la sua rivoluzionelaveva giagrave fatta ed estendeva felice il suo dominio oltremare lamore del sapere egrave piugrave disinteressato e la laquocu-riositagraveraquo di spiriti fini ed acuti quali il Locke il Berke-ley lo Hume (e il Burke con essi) predominando su ra-gioni pratiche e polemiche da un tono piugrave profonda-mente filosofico allopera loro

Perchegrave sottentrando la scienza la filosofia non eramorta Aveva soltanto cambiato il suo punto di vistaCome segrave accennato nel secolo precedente la filosofiadei grandi sistemi volando con le ali della pura ragio-ne al di lagrave del mondo fenomenico sperava di raggiun-gere lessenza (o sostanza) dellEssere partendo daprincipicirc giagrave dati quali la veritagrave (o Ragione) di Carte-sio la causalitagrave (o Natura) di Spinoza la finalitagrave (oSpirito) di Leibniz e deducendo da essi lordine e il di-venire del mondo reale e morale Il Settecento invecelimitando la conoscenza nei confini della nostra possi-bile esperienza e laquoriflettendoraquo sopra le nostre stesse at-tivitagrave per definirne i caratteri e le leggi venne a trattarela filosofia come una laquocriticaraquo di quei valori medesimi

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scientifici o morali o religiosi che apparvero non piugravepremesse dogmatiche ma risultati ideali di cui luomofosse autore e protagonista In altre parole gli stessiconcetti comuni di laquoragioneraquo laquonaturaraquo e laquospiritoraquolaquoDioraquo venivano criticati mutandosi in altrettanti pro-blemi che cosegrave la veritagrave cegrave una realtagrave materiale inche senso si puograve parlare dellanima e di Dio

Per restringerci al pensiero inglese il problema diDio agitograve i primi decenni del secolo illuministanellurto fra questo nuovo modo di vedere la religionecome religione laquonaturaleraquo nascente spontaneamentedal bisogno comune di trascendere lesperienza per ri-salire a un principio assoluto di valore universale com-prensibile con la nostra ragione (Deismo) e il Teismotradizionale che cercava di dimostrare la veritagrave dellarivelazione e la razionalitagrave dei dogmi della Chiesa Maquesto problema venne poi riassorbito nel problemamorale Moralitagrave e religiositagrave sottoposte allesame psi-cologico di una larga schiera di moralisti inglesi furo-no ricondotte alla loro origine umana e fatte scaturireda un sentimento disinteressato di simpatia e daltrui-smo detto laquosenso moraleraquo regolato ma non causatodallintelletto e dal giudizio Eticitagrave e fede religiosa sa-rebbero dunque dei valori laquopraticiraquo di natura umanapercheacute scaturiti da esigenze e sentimenti e non dallaragione la quale deve soltanto obbedire per assecon-darli costruendo una religione naturale come uneticasecondo natura (il giusnaturalismo) che regolino la so-cietagrave in modo conforme ai bisogni degli individui

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scientifici o morali o religiosi che apparvero non piugravepremesse dogmatiche ma risultati ideali di cui luomofosse autore e protagonista In altre parole gli stessiconcetti comuni di laquoragioneraquo laquonaturaraquo e laquospiritoraquolaquoDioraquo venivano criticati mutandosi in altrettanti pro-blemi che cosegrave la veritagrave cegrave una realtagrave materiale inche senso si puograve parlare dellanima e di Dio

Per restringerci al pensiero inglese il problema diDio agitograve i primi decenni del secolo illuministanellurto fra questo nuovo modo di vedere la religionecome religione laquonaturaleraquo nascente spontaneamentedal bisogno comune di trascendere lesperienza per ri-salire a un principio assoluto di valore universale com-prensibile con la nostra ragione (Deismo) e il Teismotradizionale che cercava di dimostrare la veritagrave dellarivelazione e la razionalitagrave dei dogmi della Chiesa Maquesto problema venne poi riassorbito nel problemamorale Moralitagrave e religiositagrave sottoposte allesame psi-cologico di una larga schiera di moralisti inglesi furo-no ricondotte alla loro origine umana e fatte scaturireda un sentimento disinteressato di simpatia e daltrui-smo detto laquosenso moraleraquo regolato ma non causatodallintelletto e dal giudizio Eticitagrave e fede religiosa sa-rebbero dunque dei valori laquopraticiraquo di natura umanapercheacute scaturiti da esigenze e sentimenti e non dallaragione la quale deve soltanto obbedire per assecon-darli costruendo una religione naturale come uneticasecondo natura (il giusnaturalismo) che regolino la so-cietagrave in modo conforme ai bisogni degli individui

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Analoga e piugrave acuta la critica come filosofia teoreti-ca iniziata dal Locke che si rivolge allattivitagrave conosci-tiva e alla scienza rivedendone tutti i principi e metten-do capo a una ndash oggi diremmo ndash epistemologia (scienzadella scienza) che stabilisce i limiti e il valore delle ve-ritagrave scientifiche e i metodi di una indagine rigorosa esenza ipotesi superflue Giagrave per il Locke le veritagrave mate-matiche come le veritagrave morali sono certe perchegrave le co-struiamo noi stessi ma sono astratte o irreali non cor-rispondendo a nulla di esterno a noi le idee indotte in-vece su lesperienza sensibile sono reali ma soltantolaquoprobabiliraquo non potendo noi controllare se le sostanzee le cause dei fenomeni sian proprio le stesse che ne in-feriamo tanto piugrave che le conoscenze sperimentali sonoindefinitamente aumentabili con sempre nuove espe-rienze La scienza sarebbe dunque una approssimazionecontinua e progressiva alle veritagrave reali limitata dallenostre possibilitagrave e dai mezzi e strumenti dindagineMa un altro filosofo irlandese Giorgio Berkeley di-strugge il concetto di laquomateriaraquo come sostrato dei fattifisici dimostrando che si tratta di un semplice nomeastratto a cui non corrispondono che percezioni relati-ve ai nostri sensi ossia qualitagrave visive uditive tattili eccriferite a quelle fra loro che per essere piugrave costanti(come peso volume ecc) formano le qualitagrave che il Loc-ke aveva chiamato laquoprimarieraquo La realtagrave per il Berke-ley egrave sempre spirituale percheacute percepita e la ricerca diuna sostanza materiale egrave illusoria Per David Humeche prosegue su questo cammino anche il principio di

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Analoga e piugrave acuta la critica come filosofia teoreti-ca iniziata dal Locke che si rivolge allattivitagrave conosci-tiva e alla scienza rivedendone tutti i principi e metten-do capo a una ndash oggi diremmo ndash epistemologia (scienzadella scienza) che stabilisce i limiti e il valore delle ve-ritagrave scientifiche e i metodi di una indagine rigorosa esenza ipotesi superflue Giagrave per il Locke le veritagrave mate-matiche come le veritagrave morali sono certe perchegrave le co-struiamo noi stessi ma sono astratte o irreali non cor-rispondendo a nulla di esterno a noi le idee indotte in-vece su lesperienza sensibile sono reali ma soltantolaquoprobabiliraquo non potendo noi controllare se le sostanzee le cause dei fenomeni sian proprio le stesse che ne in-feriamo tanto piugrave che le conoscenze sperimentali sonoindefinitamente aumentabili con sempre nuove espe-rienze La scienza sarebbe dunque una approssimazionecontinua e progressiva alle veritagrave reali limitata dallenostre possibilitagrave e dai mezzi e strumenti dindagineMa un altro filosofo irlandese Giorgio Berkeley di-strugge il concetto di laquomateriaraquo come sostrato dei fattifisici dimostrando che si tratta di un semplice nomeastratto a cui non corrispondono che percezioni relati-ve ai nostri sensi ossia qualitagrave visive uditive tattili eccriferite a quelle fra loro che per essere piugrave costanti(come peso volume ecc) formano le qualitagrave che il Loc-ke aveva chiamato laquoprimarieraquo La realtagrave per il Berke-ley egrave sempre spirituale percheacute percepita e la ricerca diuna sostanza materiale egrave illusoria Per David Humeche prosegue su questo cammino anche il principio di

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causa naturale sul quale si fondano le scienze per de-terminare le leggi costanti e necessarie della concate-nazione dei fatti dipende da una illusione subiettivadovuta alla costante e abituale associazione dei feno-meni nel tempo Nella pura esperienza nulla ci autoriz-za a credere che un legame necessario esista tra i fattiche noi conosciamo direttamente coi nostri sensi e lavera scienza egrave quella che si contenta di descrivere i fe-nomeni nel loro ordine e di farne la storia cosigrave nelcampo fisico come in quello morale Tutto il resto egrave cre-denza della nostra fantasia

Come si scorge lilluminismo partito con lintenzio-ne di fondare una religione una morale e una scienzatutte laquonaturaliraquo diventando criticismo termina con loscetticismo di Hume corrodente le basi medesime dellareligione della morale e della stessa scienza ricondottea valori umani e subiettivi e partito dal desiderio diconciliare ragione e scienza e scienza e religione fini-sce col dimostrarne linconciliabilitagrave Ma lo scetticismoegrave e sempre fu il sale della filosofia sopra lilluminismoinglese si formograve la critica kantiana che ne chiude leraper aprirne una nuova

In questo quadro succintamente delineato e in parti-colare fra la schiera degli psicologi e moralisti inglesiintenti allanalisi dei sentimenti umani possiamo oracollocare la Ricerca filosofica sullorigine delle nostre

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causa naturale sul quale si fondano le scienze per de-terminare le leggi costanti e necessarie della concate-nazione dei fatti dipende da una illusione subiettivadovuta alla costante e abituale associazione dei feno-meni nel tempo Nella pura esperienza nulla ci autoriz-za a credere che un legame necessario esista tra i fattiche noi conosciamo direttamente coi nostri sensi e lavera scienza egrave quella che si contenta di descrivere i fe-nomeni nel loro ordine e di farne la storia cosigrave nelcampo fisico come in quello morale Tutto il resto egrave cre-denza della nostra fantasia

Come si scorge lilluminismo partito con lintenzio-ne di fondare una religione una morale e una scienzatutte laquonaturaliraquo diventando criticismo termina con loscetticismo di Hume corrodente le basi medesime dellareligione della morale e della stessa scienza ricondottea valori umani e subiettivi e partito dal desiderio diconciliare ragione e scienza e scienza e religione fini-sce col dimostrarne linconciliabilitagrave Ma lo scetticismoegrave e sempre fu il sale della filosofia sopra lilluminismoinglese si formograve la critica kantiana che ne chiude leraper aprirne una nuova

In questo quadro succintamente delineato e in parti-colare fra la schiera degli psicologi e moralisti inglesiintenti allanalisi dei sentimenti umani possiamo oracollocare la Ricerca filosofica sullorigine delle nostre

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idee del sublime e del bello che il Burke ventisettennepubblicograve nel 1756 perfettamente intonata allo spiritodel tempo e agli interessi culturali del mondo intellet-tuale raffinato e curioso spesso ironico e arguto sem-pre nobilmente disinteressato dellilluminismo inglese

Come tutti il Burke procedeva sulla via della rifles-sione psicologica tracciata dal Locke come tutti neaveva ereditato anche quello stile semplice e bonariocomune ai saggisti inglesi irlandesi e scozzesi apparen-temente facile e trascurato quasi in forma di appuntipresi annotando via via le riflessioni suggeritedallesperienza spogli dogni pretesa di dar fondo aiproblemi e di costruire un trattato vero e proprio Piugravedogni altro il Burke ci richiama il suo conterraneoBerkeley quando studente nel medesimo Trinity Colle-ge dondegli usciva aveva scritto quelle sue note ardita-mente vivaci originalissime in cui traspare la soddisfa-zione di pensarla diversamente da tutti col piacere diaccentuare il distacco fino al paradosso Anche nelBurke lindipendenza del pensiero e la novitagrave di vedutesebbene in questioni meno importanti di quelle affronta-te dal Berkeley tengono acceso linteresse del libroqualunque sia la gravitagrave dei problemi qui la filosofia egravesoprattutto il filosofo

Attualissimo era anche largomento della RicercaAbbandonato come per ogni altro problema il cielo delplatonismo estetico-metafisico di cui lo Shaftesbury erastato al principio del secolo il piugrave grande rappresen-tante gli estetisti erano alla ricerca di quel particolare

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idee del sublime e del bello che il Burke ventisettennepubblicograve nel 1756 perfettamente intonata allo spiritodel tempo e agli interessi culturali del mondo intellet-tuale raffinato e curioso spesso ironico e arguto sem-pre nobilmente disinteressato dellilluminismo inglese

Come tutti il Burke procedeva sulla via della rifles-sione psicologica tracciata dal Locke come tutti neaveva ereditato anche quello stile semplice e bonariocomune ai saggisti inglesi irlandesi e scozzesi apparen-temente facile e trascurato quasi in forma di appuntipresi annotando via via le riflessioni suggeritedallesperienza spogli dogni pretesa di dar fondo aiproblemi e di costruire un trattato vero e proprio Piugravedogni altro il Burke ci richiama il suo conterraneoBerkeley quando studente nel medesimo Trinity Colle-ge dondegli usciva aveva scritto quelle sue note ardita-mente vivaci originalissime in cui traspare la soddisfa-zione di pensarla diversamente da tutti col piacere diaccentuare il distacco fino al paradosso Anche nelBurke lindipendenza del pensiero e la novitagrave di vedutesebbene in questioni meno importanti di quelle affronta-te dal Berkeley tengono acceso linteresse del libroqualunque sia la gravitagrave dei problemi qui la filosofia egravesoprattutto il filosofo

Attualissimo era anche largomento della RicercaAbbandonato come per ogni altro problema il cielo delplatonismo estetico-metafisico di cui lo Shaftesbury erastato al principio del secolo il piugrave grande rappresen-tante gli estetisti erano alla ricerca di quel particolare

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sentimento chiamato laquogustoraquo (taste) onde deriverebbeil valore che attribuiamo alla laquoformaraquo chiamato bellez-za Infatti contemporaneamente al Burke lavoravanointorno alla stessa ricerca il Gerard che in quellanno1756 vinceva il premio di Edimburgo col suo Saggio sulgusto e lo Hume che lanno seguente pubblicava le sueQuattro dissertazioni una delle quali sul medesimo ar-gomento Egrave anzi curioso e istruttivo il fatto chenellIntroduzione del Burke alla Ricerca dedicata ap-punto al gusto si trovano giagrave espresse opinioni su diesso formulate dagli altri due e allinsaputa lunodellaltro il concetto del Gerard che nel gusto concor-rano col sentimento anche limmaginazione (intesacome il giuoco delle immagini mnemoniche) e il giudi-zio discriminativo sempre migliorabile (il laquobuon gu-storaquo) e il criterio metodologico dello Hume secondocui si puograve fare una scienza estetica anche se i gusti sonodel tutto subiettivi negrave si lasciano ricondurre a una leg-ge giacchegrave vi si trova ugualmente una laquouniversalitagravepraticaraquo ndash Milton egrave un grande poeta per tutti e Ciceroneun grande oratore anche se muta il giudizio sopra lecose che hanno detto ndash la quale ci permette di fondarcisopra una probabilitagrave diciamo cosigrave statistica in quan-to esiste un laquosenso comuneraquo del sentimento piugrave univer-sale della stessa ragione

Ora lintroduzione di Edmund Burke ugualmente ri-conosce contro la tesi dei relativisti luniformitagrave delgusto in rapporto alle forme sensibili che deve pertantoavere un fondamento comune che ora si tratteragrave di sco-

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sentimento chiamato laquogustoraquo (taste) onde deriverebbeil valore che attribuiamo alla laquoformaraquo chiamato bellez-za Infatti contemporaneamente al Burke lavoravanointorno alla stessa ricerca il Gerard che in quellanno1756 vinceva il premio di Edimburgo col suo Saggio sulgusto e lo Hume che lanno seguente pubblicava le sueQuattro dissertazioni una delle quali sul medesimo ar-gomento Egrave anzi curioso e istruttivo il fatto chenellIntroduzione del Burke alla Ricerca dedicata ap-punto al gusto si trovano giagrave espresse opinioni su diesso formulate dagli altri due e allinsaputa lunodellaltro il concetto del Gerard che nel gusto concor-rano col sentimento anche limmaginazione (intesacome il giuoco delle immagini mnemoniche) e il giudi-zio discriminativo sempre migliorabile (il laquobuon gu-storaquo) e il criterio metodologico dello Hume secondocui si puograve fare una scienza estetica anche se i gusti sonodel tutto subiettivi negrave si lasciano ricondurre a una leg-ge giacchegrave vi si trova ugualmente una laquouniversalitagravepraticaraquo ndash Milton egrave un grande poeta per tutti e Ciceroneun grande oratore anche se muta il giudizio sopra lecose che hanno detto ndash la quale ci permette di fondarcisopra una probabilitagrave diciamo cosigrave statistica in quan-to esiste un laquosenso comuneraquo del sentimento piugrave univer-sale della stessa ragione

Ora lintroduzione di Edmund Burke ugualmente ri-conosce contro la tesi dei relativisti luniformitagrave delgusto in rapporto alle forme sensibili che deve pertantoavere un fondamento comune che ora si tratteragrave di sco-

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prire e linfluenza del criterio estetico sopra la merasensibilitagrave per cui il giudizio estetico (o giudizio di gu-sto) puograve raggiungere una sicurezza obbiettiva Ciograve cheal Kant appariragrave un problema insolubile ndash come mai ilvalore estetico del tutto subiettivo e quindi indeducibi-le da un principio universale dagrave luogo a giudizi altret-tanto universali quanto quelli morali ndash qui nel Burke egravegiagrave risolto poichegrave egli non esita a cercare il fondamen-to obbiettivo del giudizio estetico (di natura subiettivaperchegrave sentimento) nei rapporti fra le qualitagrave sensibilicostituenti le forme delle cose e la nostra stessa realtagrave

Invero loriginalitagrave del Burke sta tutta nella ricchezzadelle osservazioni particolari accumulate nelle cinqueparti di questa Ricerca il suo atteggiamento filosoficorimane in ombra come un sostrato presupposto nonmai portato ad una chiarificazione critica tanto chelautore se ne mostra spesso inconsapevole tuttaviaquesto sostrato cegrave necessariamente come lo sfondo egravenecessario al quadro ed egrave quello che mette in valore leosservazioni particolari alcune delle quali in relazioneappunto alla filosofia del tempo aprono nuovi orizzon-ti visibili unicamente su quello sfondo Vale dunque lapena di chiarire che cosa Burke presuppone per com-prendere che cosa vuol dimostrare

La Parte Prima egrave una breve e parziale analisi delsentimento che deve servire di premessa alle definizionidei sentimenti del sublime e del bello di cui trattano leparti seguenti Essa egrave occasionata dal rilievo di quelparticolare stato danimo destato dalla laquonovitagraveraquo degli

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prire e linfluenza del criterio estetico sopra la merasensibilitagrave per cui il giudizio estetico (o giudizio di gu-sto) puograve raggiungere una sicurezza obbiettiva Ciograve cheal Kant appariragrave un problema insolubile ndash come mai ilvalore estetico del tutto subiettivo e quindi indeducibi-le da un principio universale dagrave luogo a giudizi altret-tanto universali quanto quelli morali ndash qui nel Burke egravegiagrave risolto poichegrave egli non esita a cercare il fondamen-to obbiettivo del giudizio estetico (di natura subiettivaperchegrave sentimento) nei rapporti fra le qualitagrave sensibilicostituenti le forme delle cose e la nostra stessa realtagrave

Invero loriginalitagrave del Burke sta tutta nella ricchezzadelle osservazioni particolari accumulate nelle cinqueparti di questa Ricerca il suo atteggiamento filosoficorimane in ombra come un sostrato presupposto nonmai portato ad una chiarificazione critica tanto chelautore se ne mostra spesso inconsapevole tuttaviaquesto sostrato cegrave necessariamente come lo sfondo egravenecessario al quadro ed egrave quello che mette in valore leosservazioni particolari alcune delle quali in relazioneappunto alla filosofia del tempo aprono nuovi orizzon-ti visibili unicamente su quello sfondo Vale dunque lapena di chiarire che cosa Burke presuppone per com-prendere che cosa vuol dimostrare

La Parte Prima egrave una breve e parziale analisi delsentimento che deve servire di premessa alle definizionidei sentimenti del sublime e del bello di cui trattano leparti seguenti Essa egrave occasionata dal rilievo di quelparticolare stato danimo destato dalla laquonovitagraveraquo degli

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stimoli e che ha per sua conseguenza linteresse elattenzione Mentre che luniformitagrave oggettiva dello sti-molo e labitudine soggettiva ottundono o annullano ilsentimento la novitagrave lo ridesta e vi si aggiunge Infattileconomismo inglese pose poi la novitagrave anche tra i fat-tori del valore economico ma egrave evidente chessa debbagiuocare soprattutto su lefficacia dei sentimenti menofondamentali e piugrave complessi quali sono i sentimentiestetici e la curiositagrave conoscitiva

Ma che significa la parola laquosentimentoraquo Essa indicalaspetto soggettivo dogni esperienza la pura subietti-vitagrave (llaquoioraquo) Dolore e piacere ne sono per cosigrave dire idue poli passivitagrave (passione) rispetto alloggetto senti-to ma principio attivo del soggetto che fugge il dolore ecerca il piacere determinandosi come volere ed azioneOgni sentimento egrave quello che e osserva il Burke ndash eanche lo Hume nella citata dissertazione sul gusto dice-va la stessa cosa (laquoall sentiment is rightraquo) ndash perchegrave ilsentimento egrave lo stesso soggetto psichico e perciograve comeaveva visto anche il Berkeley non si puograve definire per-chegrave definire significa oggettivare partecipare a tutti Inaltre parole il sentimento non egrave mai il suo oggetto esi-ste in me che lo sento cosigrave come lo sento ma non ve neposso parlare che in quanto anche voi lo provate (persuggestione non per dimostrazione) Quando si volessedefinire il soggetto (lanima ciograve che vagamente lingle-se chiama laquomindraquo) bisognerebbe considerarlo nellasua realtagrave oggettiva ossia corporea ciograve che il Burke faarditamente sul principio della Parte Quarta laddove

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stimoli e che ha per sua conseguenza linteresse elattenzione Mentre che luniformitagrave oggettiva dello sti-molo e labitudine soggettiva ottundono o annullano ilsentimento la novitagrave lo ridesta e vi si aggiunge Infattileconomismo inglese pose poi la novitagrave anche tra i fat-tori del valore economico ma egrave evidente chessa debbagiuocare soprattutto su lefficacia dei sentimenti menofondamentali e piugrave complessi quali sono i sentimentiestetici e la curiositagrave conoscitiva

Ma che significa la parola laquosentimentoraquo Essa indicalaspetto soggettivo dogni esperienza la pura subietti-vitagrave (llaquoioraquo) Dolore e piacere ne sono per cosigrave dire idue poli passivitagrave (passione) rispetto alloggetto senti-to ma principio attivo del soggetto che fugge il dolore ecerca il piacere determinandosi come volere ed azioneOgni sentimento egrave quello che e osserva il Burke ndash eanche lo Hume nella citata dissertazione sul gusto dice-va la stessa cosa (laquoall sentiment is rightraquo) ndash perchegrave ilsentimento egrave lo stesso soggetto psichico e perciograve comeaveva visto anche il Berkeley non si puograve definire per-chegrave definire significa oggettivare partecipare a tutti Inaltre parole il sentimento non egrave mai il suo oggetto esi-ste in me che lo sento cosigrave come lo sento ma non ve neposso parlare che in quanto anche voi lo provate (persuggestione non per dimostrazione) Quando si volessedefinire il soggetto (lanima ciograve che vagamente lingle-se chiama laquomindraquo) bisognerebbe considerarlo nellasua realtagrave oggettiva ossia corporea ciograve che il Burke faarditamente sul principio della Parte Quarta laddove

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osserva che anche le emozioni come il timore e il terro-re dovute allopera occulta delle associazioni immagi-native per cui per esempio un oggetto nocivo fa pauraal solo vederlo si attuano con gli stessi caratteri orga-nici delle sensazioni reali e viceversa rimettendocinelle stesse condizioni organiche dun sentimento (peresempio imitando il riso o il pianto) rinasce anche quelsentimento

Secondo lempirismo inglese ogni nostra conoscenzareale si fonda sopra le sensazioni esterne e interne co-stituenti lesperienza in senso stretto Affinchegrave io abbialidea di questo foglio di carta (diceva il Locke) egrave neces-sario che un gruppo di qualitagrave come bianco leggerotiepido liscio ecc sia presente a miei sensi e me nefornisca le idee semplici mentre altre sensazioni inter-ne come lo sforzo dellattenzione laccomodamento deimuscoli dellocchio i movimenti della mano che palpail foglio ecc mi daranno lidea reale (la conoscenza) dime stesso Ma llaquoioraquo che avverte queste sensazioni chesta attento ecc e in una parola la laquocoscienzaraquo ndash ag-giungeva il Berkeley ndash non egrave negrave bianco negrave liscio negrave inmovimento egrave lavvertire il muovere che non si puograve co-noscere oggettivamente perchegrave e laquochiraquo conosce e se nepuograve avere soltanto una laquonozioneraquo subiettiva in quantolo si vive come principio attivo del percepire e dellagi-re A questo punto sopravviene lo Hume che chiarisceancor meglio questo problema essenziale il problemadel rapporto di soggetto a oggetto in cui si attuano laconoscenza e il volere

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osserva che anche le emozioni come il timore e il terro-re dovute allopera occulta delle associazioni immagi-native per cui per esempio un oggetto nocivo fa pauraal solo vederlo si attuano con gli stessi caratteri orga-nici delle sensazioni reali e viceversa rimettendocinelle stesse condizioni organiche dun sentimento (peresempio imitando il riso o il pianto) rinasce anche quelsentimento

Secondo lempirismo inglese ogni nostra conoscenzareale si fonda sopra le sensazioni esterne e interne co-stituenti lesperienza in senso stretto Affinchegrave io abbialidea di questo foglio di carta (diceva il Locke) egrave neces-sario che un gruppo di qualitagrave come bianco leggerotiepido liscio ecc sia presente a miei sensi e me nefornisca le idee semplici mentre altre sensazioni inter-ne come lo sforzo dellattenzione laccomodamento deimuscoli dellocchio i movimenti della mano che palpail foglio ecc mi daranno lidea reale (la conoscenza) dime stesso Ma llaquoioraquo che avverte queste sensazioni chesta attento ecc e in una parola la laquocoscienzaraquo ndash ag-giungeva il Berkeley ndash non egrave negrave bianco negrave liscio negrave inmovimento egrave lavvertire il muovere che non si puograve co-noscere oggettivamente perchegrave e laquochiraquo conosce e se nepuograve avere soltanto una laquonozioneraquo subiettiva in quantolo si vive come principio attivo del percepire e dellagi-re A questo punto sopravviene lo Hume che chiarisceancor meglio questo problema essenziale il problemadel rapporto di soggetto a oggetto in cui si attuano laconoscenza e il volere

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Lesperienza dice lo Hume egrave fondamentalmente laquoim-pressioneraquo cioegrave sensazione sentita realtagrave unitaria disoggetto e oggetto Loggetto egrave dato nelle qualitagrave pre-senti (come bianco e sforzo di guardare) che non dipen-de dallio fare che siano quelle che sono Il soggetto egravesentimento che non egrave qualitagrave o cosa ma oggi direm-mo laquovaloreraquo della cosa che infatti noi valutiamo Lavalutiamo oggettivamente (la conosciamo o riconoscia-mo reale) perchegrave la sentiamo laquocertaraquo nella percezionela valutiamo subiettivamente perchegrave la sentiamo piace-vole o dolorosa Piacere e dolore sono il valore o disva-lore subiettivo dellesperienza (siamo laquonoiraquo) certezza odubbio veritagrave o falsitagrave i valori obbiettivi (sono il mon-do) sempre perograve valori del sentimento ma dipendentidalle esistenze di fatto

Egrave ormai chiara la posizione della filosofia moraleEssa partiragrave dai sentimenti che appariscono la radiceprima dogni valore conoscitivo etico religioso o este-tico chesso sia ma per segrave indefinibili come dice subitoil Burke perchegrave vissuti e attivi Lesistenza subiettiva egravelaquopraticitagraveraquo in senso largo non egrave un essere ma un valu-tare e un volere Per caratterizzare un sentimento equindi per giudicare i valori coi nomi che abbiam lorodato bisogna rimetterlo nel rapporto col suo oggetto esu questo rapporto formulare la teoria dei valori Egravedunque perfettamente legittimo per lempirismo cercarela ragione anche dei valori morali nel loro rapporto og-gettivo sia loggetto il semplice stimolo sensibile sianole idee dellimmaginazione che ne traiamo col processo

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Lesperienza dice lo Hume egrave fondamentalmente laquoim-pressioneraquo cioegrave sensazione sentita realtagrave unitaria disoggetto e oggetto Loggetto egrave dato nelle qualitagrave pre-senti (come bianco e sforzo di guardare) che non dipen-de dallio fare che siano quelle che sono Il soggetto egravesentimento che non egrave qualitagrave o cosa ma oggi direm-mo laquovaloreraquo della cosa che infatti noi valutiamo Lavalutiamo oggettivamente (la conosciamo o riconoscia-mo reale) perchegrave la sentiamo laquocertaraquo nella percezionela valutiamo subiettivamente perchegrave la sentiamo piace-vole o dolorosa Piacere e dolore sono il valore o disva-lore subiettivo dellesperienza (siamo laquonoiraquo) certezza odubbio veritagrave o falsitagrave i valori obbiettivi (sono il mon-do) sempre perograve valori del sentimento ma dipendentidalle esistenze di fatto

Egrave ormai chiara la posizione della filosofia moraleEssa partiragrave dai sentimenti che appariscono la radiceprima dogni valore conoscitivo etico religioso o este-tico chesso sia ma per segrave indefinibili come dice subitoil Burke perchegrave vissuti e attivi Lesistenza subiettiva egravelaquopraticitagraveraquo in senso largo non egrave un essere ma un valu-tare e un volere Per caratterizzare un sentimento equindi per giudicare i valori coi nomi che abbiam lorodato bisogna rimetterlo nel rapporto col suo oggetto esu questo rapporto formulare la teoria dei valori Egravedunque perfettamente legittimo per lempirismo cercarela ragione anche dei valori morali nel loro rapporto og-gettivo sia loggetto il semplice stimolo sensibile sianole idee dellimmaginazione che ne traiamo col processo

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conoscitivo sia la vita naturale sia il rapporto sessua-le sia infine la vita sociale Ciograve appunto fa il nostro au-tore molto sommariamente e alquanto confusamenteistituendo una classificazione delle laquopassioniraquo secondotali rapporti oggettivi e il medesimo faragrave poi in parti-colare circa il gusto

Quello che piugrave importa notare in questa Parte Primadella Ricerca del Burke egrave la sottile distinzione fra pia-cere e laquodilettoraquo (delight=compiacimento) che gli deveservire per specificare il sentimento del sublime Cisono le emozioni semplici i dolori e i piaceri attuali epositivi irrelativi gli uni agli altri e ci sono sentimentirelativi e mescolati (emozioni complesse) che si potreb-bero chiamare laquostati danimoraquo Per segrave la cessazionedun dolore non sarebbe un piacere negrave la interruzione olallontanamento dun piacere sarebbe un dolore giac-chegrave la mancanza di emozione non egrave unemozione ma egravela calma e lindifferenza Tuttavia la mancanza di unpiacere puograve arrecare un sentimento di disappunto e per-fino dangoscia che somiglia al dolore e il venir menodel dolore puograve lasciare una tranquillitagrave adombratadallorrore Per esempio lo stupore egrave un piacere o undolore E il fatto che spesso noi amiamo il nostro cruc-cio la nostra malattia la nostra angoscia e che anzilangoscia consiste nel ricercare e fissare la causa checi produca dolore non implica un compiacimento deldolore E il veder imitato un dolore (come nella trage-dia) non ci puograve dare un piacere Questo piacere relati-vo al dolore si dovrebbe chiamare con un nome diverso

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conoscitivo sia la vita naturale sia il rapporto sessua-le sia infine la vita sociale Ciograve appunto fa il nostro au-tore molto sommariamente e alquanto confusamenteistituendo una classificazione delle laquopassioniraquo secondotali rapporti oggettivi e il medesimo faragrave poi in parti-colare circa il gusto

Quello che piugrave importa notare in questa Parte Primadella Ricerca del Burke egrave la sottile distinzione fra pia-cere e laquodilettoraquo (delight=compiacimento) che gli deveservire per specificare il sentimento del sublime Cisono le emozioni semplici i dolori e i piaceri attuali epositivi irrelativi gli uni agli altri e ci sono sentimentirelativi e mescolati (emozioni complesse) che si potreb-bero chiamare laquostati danimoraquo Per segrave la cessazionedun dolore non sarebbe un piacere negrave la interruzione olallontanamento dun piacere sarebbe un dolore giac-chegrave la mancanza di emozione non egrave unemozione ma egravela calma e lindifferenza Tuttavia la mancanza di unpiacere puograve arrecare un sentimento di disappunto e per-fino dangoscia che somiglia al dolore e il venir menodel dolore puograve lasciare una tranquillitagrave adombratadallorrore Per esempio lo stupore egrave un piacere o undolore E il fatto che spesso noi amiamo il nostro cruc-cio la nostra malattia la nostra angoscia e che anzilangoscia consiste nel ricercare e fissare la causa checi produca dolore non implica un compiacimento deldolore E il veder imitato un dolore (come nella trage-dia) non ci puograve dare un piacere Questo piacere relati-vo al dolore si dovrebbe chiamare con un nome diverso

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come laquodilettoraquo e ci spiega subiettamente il formarsi disentimenti misti come il sublime che non andrebberoconfusi col semplice piacere qualegrave il sentimento delbello

Dei sentimenti estetici il Burke tratta nella Parte Ter-za ritornandovi al termine della Quarta Fu giagrave notatoche lautore si preoccupa di definire il bello secondo ilsuo gusto particolare che del resto corrisponde al gu-sto del tempo raffinato e lezioso Egrave la bellezza godutacon tutti i sensi la bellezza delle cose piccole levigatesoffici colorite che ama e si compiace delle forme cur-ve e delicate dei toni di colore e delle sfumature dellavarietagrave senza urti che cullano i sensi la bellezza chesoprattutto egrave dolcezza e grazia Ma accentuando questicaratteri del bello il Burke intende provare la tesi sot-tostante che la bellezza sia oggettivamente definibilecome qualitagrave laquopositivaraquo degli oggetti e cioegrave come unvalore (perchegrave apprezzato subiettivamente col sentimen-to) laquoesistenteraquo (presente) nelle forme che agiscono sulanimo per mezzo dei sensi (cfr Parte Terza XII)

Giova metter in evidenza questo concetto risultanteda tutta lopera del Burke in contrasto con lestetica in-tellettualista del secolo precedente e col romanticismodi quello seguente Il bello egrave un valore che non riguardalintelletto negrave quindi la veritagrave logica infatti la propor-zione e la perfezione delle forme non sono per il Burkequalitagrave estetiche e il compiacimento che suscitanocome quello suscitato dal ritrovare ciograve che si attendesecondo lordine abituale non egrave un sentimento estetico

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come laquodilettoraquo e ci spiega subiettamente il formarsi disentimenti misti come il sublime che non andrebberoconfusi col semplice piacere qualegrave il sentimento delbello

Dei sentimenti estetici il Burke tratta nella Parte Ter-za ritornandovi al termine della Quarta Fu giagrave notatoche lautore si preoccupa di definire il bello secondo ilsuo gusto particolare che del resto corrisponde al gu-sto del tempo raffinato e lezioso Egrave la bellezza godutacon tutti i sensi la bellezza delle cose piccole levigatesoffici colorite che ama e si compiace delle forme cur-ve e delicate dei toni di colore e delle sfumature dellavarietagrave senza urti che cullano i sensi la bellezza chesoprattutto egrave dolcezza e grazia Ma accentuando questicaratteri del bello il Burke intende provare la tesi sot-tostante che la bellezza sia oggettivamente definibilecome qualitagrave laquopositivaraquo degli oggetti e cioegrave come unvalore (perchegrave apprezzato subiettivamente col sentimen-to) laquoesistenteraquo (presente) nelle forme che agiscono sulanimo per mezzo dei sensi (cfr Parte Terza XII)

Giova metter in evidenza questo concetto risultanteda tutta lopera del Burke in contrasto con lestetica in-tellettualista del secolo precedente e col romanticismodi quello seguente Il bello egrave un valore che non riguardalintelletto negrave quindi la veritagrave logica infatti la propor-zione e la perfezione delle forme non sono per il Burkequalitagrave estetiche e il compiacimento che suscitanocome quello suscitato dal ritrovare ciograve che si attendesecondo lordine abituale non egrave un sentimento estetico

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ma se mai logico e intellettivo Lammirazione delleproporzioni geometriche e della perfezione formale puograveaccompagnare il sentimento estetico ma non egrave necessa-rio a caratterizzarlo Del pari ladeguamentodelloggetto al suo scopo e ogni carattere riguardantelutilitagrave di una cosa ai fini pratici oppure morali non co-stituisce un fattore della bellezza In tali distinzionilautore veniva a stabilire lautonomia del valore esteti-co rispetto alla veritagrave e alla scienza come rispetto allavita pratica e alla moralitagrave Egrave giagrave questo un gran passoche oggi tutti dovrebbero riconoscere

In secondo luogo il bello egrave intuitivo Oggi per intui-zione estetica si vuole intendere limmagine creata fan-tasticamente dal soggetto piugrave giustamente per il Burkeintuizione significa rapporto immediato di soggetto eoggetto apprensione delloggetto secondo la sua pre-senza ossia secondo la sua forma sensibile Il senti-mento estetico egrave amore della forma direttamente intuitaindipendentemente dallatto conoscitivo (percezione)come dai valori pratici per cui amiamo quelloggetto olodiamo lo cerchiamo o fuggiamo interessatamenteEsso in questo somiglia allamore dei sessi e vi si fondenel sentimento della bellezza feminea Ne discende cheil bello egrave un valore presente esistente come dicevamonellintuizione medesima diversamente da tutti gli altrivalori i quali esistono soltanto come nostre idee (saragravela critica di Kant)

Quanto infine allaver delimitato i valori estetici nelleforme piugrave strettamente legate al gusto per la laquograziaraquo

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ma se mai logico e intellettivo Lammirazione delleproporzioni geometriche e della perfezione formale puograveaccompagnare il sentimento estetico ma non egrave necessa-rio a caratterizzarlo Del pari ladeguamentodelloggetto al suo scopo e ogni carattere riguardantelutilitagrave di una cosa ai fini pratici oppure morali non co-stituisce un fattore della bellezza In tali distinzionilautore veniva a stabilire lautonomia del valore esteti-co rispetto alla veritagrave e alla scienza come rispetto allavita pratica e alla moralitagrave Egrave giagrave questo un gran passoche oggi tutti dovrebbero riconoscere

In secondo luogo il bello egrave intuitivo Oggi per intui-zione estetica si vuole intendere limmagine creata fan-tasticamente dal soggetto piugrave giustamente per il Burkeintuizione significa rapporto immediato di soggetto eoggetto apprensione delloggetto secondo la sua pre-senza ossia secondo la sua forma sensibile Il senti-mento estetico egrave amore della forma direttamente intuitaindipendentemente dallatto conoscitivo (percezione)come dai valori pratici per cui amiamo quelloggetto olodiamo lo cerchiamo o fuggiamo interessatamenteEsso in questo somiglia allamore dei sessi e vi si fondenel sentimento della bellezza feminea Ne discende cheil bello egrave un valore presente esistente come dicevamonellintuizione medesima diversamente da tutti gli altrivalori i quali esistono soltanto come nostre idee (saragravela critica di Kant)

Quanto infine allaver delimitato i valori estetici nelleforme piugrave strettamente legate al gusto per la laquograziaraquo

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sottospecie della bellezza il Burke lha fatto anche permeglio distinguere il bello dal sublime che della graziae amabilitagrave delloggetto egrave proprio il contrario Volendoescludere il sublime dalla categoria estetica si doveva-no cogliere gli estremi opposti la elegante delicatezzadun ninnolo squisito e lorrore sublime dellinfinito edella morte

Nella Parte Seconda ripreso nella Quarta il concet-to di sublime egrave la grande scoperta del Burke Qui la ri-cerca si fa acutissima e diviene un modello danalisipsicologica Il bello e il sublime vi appariscono valoridi natura diversa ed opposta luno fondato sul piacerelaltro sul dolore luno intuitivo e sensibile laltro fan-tastico per associazioni didee e derivanti da cause og-gettive distinte laquoche non deve dimenticare chi si propo-ne (nellarte) di suscitare emozioniraquo Subiettivamente ilsentimento del sublime egrave unemozione complessa asfondo doloroso perchegrave relativa al timore e al terroreoppure allo stupore e alla reverenza o ad altri similisentimenti che insorgono di fronte alle cose piugrave grandidi noi come la morte le forze scatenate della natura lapotenza il vuoto e la solitudine e uno per tuttiquellinfinito nello spazio e nel tempo che ci sovrasta eci sgomenta Si tratta dunque dun sentimento che sca-turisce dal rapporto fra quelle emozioni risuscitate dal-la grandiositagrave degli oggetti e dalla violenza dei fenome-

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sottospecie della bellezza il Burke lha fatto anche permeglio distinguere il bello dal sublime che della graziae amabilitagrave delloggetto egrave proprio il contrario Volendoescludere il sublime dalla categoria estetica si doveva-no cogliere gli estremi opposti la elegante delicatezzadun ninnolo squisito e lorrore sublime dellinfinito edella morte

Nella Parte Seconda ripreso nella Quarta il concet-to di sublime egrave la grande scoperta del Burke Qui la ri-cerca si fa acutissima e diviene un modello danalisipsicologica Il bello e il sublime vi appariscono valoridi natura diversa ed opposta luno fondato sul piacerelaltro sul dolore luno intuitivo e sensibile laltro fan-tastico per associazioni didee e derivanti da cause og-gettive distinte laquoche non deve dimenticare chi si propo-ne (nellarte) di suscitare emozioniraquo Subiettivamente ilsentimento del sublime egrave unemozione complessa asfondo doloroso perchegrave relativa al timore e al terroreoppure allo stupore e alla reverenza o ad altri similisentimenti che insorgono di fronte alle cose piugrave grandidi noi come la morte le forze scatenate della natura lapotenza il vuoto e la solitudine e uno per tuttiquellinfinito nello spazio e nel tempo che ci sovrasta eci sgomenta Si tratta dunque dun sentimento che sca-turisce dal rapporto fra quelle emozioni risuscitate dal-la grandiositagrave degli oggetti e dalla violenza dei fenome-

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ni e lo stato attuale di sicurezza o immunitagrave dal doloreche ci permette di contemplare queste medesime causecompiacendoci aggiungeragrave il Kant di poterle dominarecol nostro spirito

Nella contemplazione del sublime la nostra immuni-tagrave e il sentirci sicuri dal pericolo (contemplando peresempio il mare in tempesta dalla sponda) egrave una laquocon-dizioneraquo (non una causa) del sentimento di laquodilettosoorroreraquo (laquodeligthful horrorraquo) che ne caratterizza lemo-zione Lesser noi in calma ci libera dagli interessi pra-tici e ci permette di contemplare disinteressatamenteloggetto entrando cosigrave nella sfera dei sentimenti esteti-ci in senso largo Ma questo disinteresse egrave relativo per-chegrave il dolore egrave presente e tinge di segrave la nostra calmaquantunque perciograve moderato e mescolato di sentimentiquali lo stupore la reverenza lammirazione prodottidalla grandiositagrave statica o dalla forza dinamica dellostimolo Questultimo inoltre non agisce immediata-mente per solo effetto della sua forma sensibile comeavveniva nel sentimento estetico puro (il bello) ma atraverso idee connessevi per i tramiti profondi dei lega-mi mnemonici e dellimmaginazione evocativa

Cegrave dunque nel sublime un valore ancora caldo deisentimenti pratici che ci trattiene dentro la vita Il com-piacimento estetico ossia il diletto della forma non egravepuro come il piacere del bello egrave un piacere commossoagitato quantunque meno intenso delle emozioni realidi terrore e di dolore Il dolore vi egrave divenuto una sor-gente di godimento esercitando (perchegrave esenti dal vero

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ni e lo stato attuale di sicurezza o immunitagrave dal doloreche ci permette di contemplare queste medesime causecompiacendoci aggiungeragrave il Kant di poterle dominarecol nostro spirito

Nella contemplazione del sublime la nostra immuni-tagrave e il sentirci sicuri dal pericolo (contemplando peresempio il mare in tempesta dalla sponda) egrave una laquocon-dizioneraquo (non una causa) del sentimento di laquodilettosoorroreraquo (laquodeligthful horrorraquo) che ne caratterizza lemo-zione Lesser noi in calma ci libera dagli interessi pra-tici e ci permette di contemplare disinteressatamenteloggetto entrando cosigrave nella sfera dei sentimenti esteti-ci in senso largo Ma questo disinteresse egrave relativo per-chegrave il dolore egrave presente e tinge di segrave la nostra calmaquantunque perciograve moderato e mescolato di sentimentiquali lo stupore la reverenza lammirazione prodottidalla grandiositagrave statica o dalla forza dinamica dellostimolo Questultimo inoltre non agisce immediata-mente per solo effetto della sua forma sensibile comeavveniva nel sentimento estetico puro (il bello) ma atraverso idee connessevi per i tramiti profondi dei lega-mi mnemonici e dellimmaginazione evocativa

Cegrave dunque nel sublime un valore ancora caldo deisentimenti pratici che ci trattiene dentro la vita Il com-piacimento estetico ossia il diletto della forma non egravepuro come il piacere del bello egrave un piacere commossoagitato quantunque meno intenso delle emozioni realidi terrore e di dolore Il dolore vi egrave divenuto una sor-gente di godimento esercitando (perchegrave esenti dal vero

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pericolo) le nostre facoltagrave piugrave delicate piugrave spirituali eperciograve piugrave feconde come il lavoro (osservazione pro-fonda) egrave un dolore moderato in cui si esercitano le fa-coltagrave piugrave istintive e vi si fecondano

Il nostro Irlandese passa quindi a descrivere comeper il bello le forme e qualitagrave degli oggetti che a tra-verso ogni senso ci appariscono nelle condizioni su-biettive sopra stabilite ora un sublime matematico (perconservare la distinzione kantiana) ora un sublime di-namico Cosigrave la magnificenza e la luce espansa come laripugnanza di certe sensazioni e loscuritagrave misteriosa epaurosa cosigrave limmensitagrave e linfinitezza delle forme spa-ziali come lintensitagrave del colore e del suono o la succes-sione di forme intercalate e ripetute sono esempi delprimo genere ogni stimolo forte e istantaneo ognigrande ostacolo ogni strepito intermittente urlo bellui-no o spettacolo di dolore e di terrore insomma ogniespressione di forza senza legge puograve fornire esempi delsecondo genere Sintende perograve che il Kant non avrebbemai detto che un fischio lacerante sia una cosa sublimeo che il colore nero sia piugrave sublime del bianco Rileg-gendo queste pagine che accumulano esempi tanto di-sparati ci si accorge finalmente che il sublime burkianoe quello kantiano appartengono a due cerchi didee di-versi che sintersecano soltanto per un segmento masono oppostamente orientati

Per il Kant mentre il piacere estetico sta nellaccor-do fra la spiritualitagrave del soggetto (rivolto al sovrasensi-bile) e le forme sensibili lo stupore o sgomento del su-

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pericolo) le nostre facoltagrave piugrave delicate piugrave spirituali eperciograve piugrave feconde come il lavoro (osservazione pro-fonda) egrave un dolore moderato in cui si esercitano le fa-coltagrave piugrave istintive e vi si fecondano

Il nostro Irlandese passa quindi a descrivere comeper il bello le forme e qualitagrave degli oggetti che a tra-verso ogni senso ci appariscono nelle condizioni su-biettive sopra stabilite ora un sublime matematico (perconservare la distinzione kantiana) ora un sublime di-namico Cosigrave la magnificenza e la luce espansa come laripugnanza di certe sensazioni e loscuritagrave misteriosa epaurosa cosigrave limmensitagrave e linfinitezza delle forme spa-ziali come lintensitagrave del colore e del suono o la succes-sione di forme intercalate e ripetute sono esempi delprimo genere ogni stimolo forte e istantaneo ognigrande ostacolo ogni strepito intermittente urlo bellui-no o spettacolo di dolore e di terrore insomma ogniespressione di forza senza legge puograve fornire esempi delsecondo genere Sintende perograve che il Kant non avrebbemai detto che un fischio lacerante sia una cosa sublimeo che il colore nero sia piugrave sublime del bianco Rileg-gendo queste pagine che accumulano esempi tanto di-sparati ci si accorge finalmente che il sublime burkianoe quello kantiano appartengono a due cerchi didee di-versi che sintersecano soltanto per un segmento masono oppostamente orientati

Per il Kant mentre il piacere estetico sta nellaccor-do fra la spiritualitagrave del soggetto (rivolto al sovrasensi-bile) e le forme sensibili lo stupore o sgomento del su-

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blime vi si aggiunge nel dislivello fra la nostra immagi-nazione e la vastitagrave o la potenza dei fenomeni che sol-tanto la ragione (per esempio nellidea dinfinito) puograve inun secondo tempo abbracciare Perciograve anche llaquoorridoraquopuograve parere duna bellezza sublime quando appunto ilnostro spirito riesce a dominarlo traducendo la paurain contemplazione Ma per il Burke egrave il contenuto dolo-roso che rende sublime una forma o qualitagrave sensibile laquale esteticamente sarebbe brutta ed egrave qui che siapre un orizzonte allestetica e in particolare alla filo-sofia dellarte che negrave il Kant negrave altri fino ai nostrigiorni hanno mai intravveduto

laquoRitengo dice il Burke (Parte Terza XXI) che labruttezza abbia un certo rapporto con lidea di sublimeMa non insinuerei affatto che la bruttezza per se stessasia unidea di sublime a meno che non sia unita a qua-litagrave tali da eccitare un forte terroreraquo Allantico e mai ri-solto problema come mai larte puograve far bello anche ilbrutto il Burke risponderebbe non lo puograve far bello inquanto egrave brutto ma lo puograve far sublime Nella Ricercasembra che manchi la teoria dellarte ma a traverso leosservazioni intorno al sublime opposto al bello se nepuograve costruire una piugrave profonda di quante altre se nesiano tentate Eccola

Se chiamiamo laquoformaraquo lunitagrave sensibile vale a dire ilrapporto puramente intuitivo fra le qualitagrave presenti inunimmagine visiva in una figura musicale o altra cosaqualsiasi la bellezza negrave il valore formale misurato dalpiacere disinteressato di essa forma La sensibilitagrave este-

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blime vi si aggiunge nel dislivello fra la nostra immagi-nazione e la vastitagrave o la potenza dei fenomeni che sol-tanto la ragione (per esempio nellidea dinfinito) puograve inun secondo tempo abbracciare Perciograve anche llaquoorridoraquopuograve parere duna bellezza sublime quando appunto ilnostro spirito riesce a dominarlo traducendo la paurain contemplazione Ma per il Burke egrave il contenuto dolo-roso che rende sublime una forma o qualitagrave sensibile laquale esteticamente sarebbe brutta ed egrave qui che siapre un orizzonte allestetica e in particolare alla filo-sofia dellarte che negrave il Kant negrave altri fino ai nostrigiorni hanno mai intravveduto

laquoRitengo dice il Burke (Parte Terza XXI) che labruttezza abbia un certo rapporto con lidea di sublimeMa non insinuerei affatto che la bruttezza per se stessasia unidea di sublime a meno che non sia unita a qua-litagrave tali da eccitare un forte terroreraquo Allantico e mai ri-solto problema come mai larte puograve far bello anche ilbrutto il Burke risponderebbe non lo puograve far bello inquanto egrave brutto ma lo puograve far sublime Nella Ricercasembra che manchi la teoria dellarte ma a traverso leosservazioni intorno al sublime opposto al bello se nepuograve costruire una piugrave profonda di quante altre se nesiano tentate Eccola

Se chiamiamo laquoformaraquo lunitagrave sensibile vale a dire ilrapporto puramente intuitivo fra le qualitagrave presenti inunimmagine visiva in una figura musicale o altra cosaqualsiasi la bellezza negrave il valore formale misurato dalpiacere disinteressato di essa forma La sensibilitagrave este-

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tica (il gusto) egrave dunque la capacitagrave di apprezzare la for-ma delle cose condizionata dal fatto che se nabbia lacalma La bellezza egrave un valore che esiste nella pura for-ma in quanto questa egrave unificazione (accordo armonia)di rapporti fra colori suoni ecc il suo disvalore ilbrutto saragrave dovuto alla disarmonia allurto di elementiche resistono alla forma (come un rumore rispetto a unsuono un poliedro scabroso di fronte a una sfera levi-gata ecc)

Ora quantunque il valore estetico venga sentito indi-pendentemente dagli altri valori delloggetto essendoindifferente che questa sfera levigata per piacere sia diquesta o quella materia e serva a questo o quello sco-po ndash che cioegrave significhi (rappresenti) qualcosaltro(qualche idea) che ne diviene il laquocontenutoraquo reale omorale ndash ci saragrave una relazione tra la forma e i suoi con-tenuti e quindi tra il valore formale e quelli conoscitivio pratici Lunificazione formale che appare come bel-lezza corrisponderagrave ad una unitagrave e individuazione rea-le delloggetto e brutto saragrave invece ciograve che non giungead essere o che si distrugge comegrave degli stimoli piugrave di-namici e violenti Avevano quindi la loro ragione ancheglintellettualisti quando dicevano che il bello egrave il veroUn laquobelraquo frutto egrave anche un frutto sano un laquobruttoraquo al-bero egrave anche un albero malato Ma soprattutto il bruttoegrave quellinforme che rimane uno stimolo pratico comesarebbero specialmente gli stimoli dei sensi interni oquelli esterni piugrave dolorosi e non riesce a prender for-ma a unificare questi stimoli con le altre qualitagrave

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tica (il gusto) egrave dunque la capacitagrave di apprezzare la for-ma delle cose condizionata dal fatto che se nabbia lacalma La bellezza egrave un valore che esiste nella pura for-ma in quanto questa egrave unificazione (accordo armonia)di rapporti fra colori suoni ecc il suo disvalore ilbrutto saragrave dovuto alla disarmonia allurto di elementiche resistono alla forma (come un rumore rispetto a unsuono un poliedro scabroso di fronte a una sfera levi-gata ecc)

Ora quantunque il valore estetico venga sentito indi-pendentemente dagli altri valori delloggetto essendoindifferente che questa sfera levigata per piacere sia diquesta o quella materia e serva a questo o quello sco-po ndash che cioegrave significhi (rappresenti) qualcosaltro(qualche idea) che ne diviene il laquocontenutoraquo reale omorale ndash ci saragrave una relazione tra la forma e i suoi con-tenuti e quindi tra il valore formale e quelli conoscitivio pratici Lunificazione formale che appare come bel-lezza corrisponderagrave ad una unitagrave e individuazione rea-le delloggetto e brutto saragrave invece ciograve che non giungead essere o che si distrugge comegrave degli stimoli piugrave di-namici e violenti Avevano quindi la loro ragione ancheglintellettualisti quando dicevano che il bello egrave il veroUn laquobelraquo frutto egrave anche un frutto sano un laquobruttoraquo al-bero egrave anche un albero malato Ma soprattutto il bruttoegrave quellinforme che rimane uno stimolo pratico comesarebbero specialmente gli stimoli dei sensi interni oquelli esterni piugrave dolorosi e non riesce a prender for-ma a unificare questi stimoli con le altre qualitagrave

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dellessere (il brutto insomma resta subiettivo comesentimento pratico)

Cegrave dunque una parentela intravista dal Burke frabrutto e doloroso E siccome gli stimoli che rappresen-tano emozioni (le forme emotive si potrebbero chiama-re) sono le forme laquoespressiveraquo del soggetto che ne di-viene il contenuto il brutto egrave quella forma che nel suodisvalore formale (per esempio un grido rauco un fi-schio acuto) esprime un contenuto emotivo Se standonoi al sicuro apprezziamo tale forma sensibile insiemecol sentimento che simpateticamente ci suggerisce pro-viamo quel sentimento di dolore estetico o laquodilettoraquo deldolore perchegrave contemplato e non piugrave vissuto che ilBurke chiama sublime Questo termine implica allora lasubiettivitagrave o emotivitagrave della forma sensibile implicainsieme con la forma obbiettiva il contenuto subiettivoe morale

Ma non egrave proprio questo il campo dellarteLarte egrave quellartificio che serve a dar forma a un

contenuto morale ad attuare lo spirito in una formaEssa trova nel brutto di natura nel dolore nel terrorenella morte il suo laquosoggettoraquo e a tutti quegli stimoli na-turali per segrave brutti e riluttanti alla forma impone tutta-via una struttura formale chiamata lo laquostileraquo che pia-cendo per se stessa rende bello il brutto e dilettoso ildolore Di qui si puograve meglio scorgere il nuovo orizzonteaperto dallestetica burkiana e megrave sembrato che lori-ginalitagrave di certe osservazioni meritasse di accentuarnela portata

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dellessere (il brutto insomma resta subiettivo comesentimento pratico)

Cegrave dunque una parentela intravista dal Burke frabrutto e doloroso E siccome gli stimoli che rappresen-tano emozioni (le forme emotive si potrebbero chiama-re) sono le forme laquoespressiveraquo del soggetto che ne di-viene il contenuto il brutto egrave quella forma che nel suodisvalore formale (per esempio un grido rauco un fi-schio acuto) esprime un contenuto emotivo Se standonoi al sicuro apprezziamo tale forma sensibile insiemecol sentimento che simpateticamente ci suggerisce pro-viamo quel sentimento di dolore estetico o laquodilettoraquo deldolore perchegrave contemplato e non piugrave vissuto che ilBurke chiama sublime Questo termine implica allora lasubiettivitagrave o emotivitagrave della forma sensibile implicainsieme con la forma obbiettiva il contenuto subiettivoe morale

Ma non egrave proprio questo il campo dellarteLarte egrave quellartificio che serve a dar forma a un

contenuto morale ad attuare lo spirito in una formaEssa trova nel brutto di natura nel dolore nel terrorenella morte il suo laquosoggettoraquo e a tutti quegli stimoli na-turali per segrave brutti e riluttanti alla forma impone tutta-via una struttura formale chiamata lo laquostileraquo che pia-cendo per se stessa rende bello il brutto e dilettoso ildolore Di qui si puograve meglio scorgere il nuovo orizzonteaperto dallestetica burkiana e megrave sembrato che lori-ginalitagrave di certe osservazioni meritasse di accentuarnela portata

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Negrave si pensi che con questo cenno troppo rapido a unpossibile sviluppo del pensiero del Burke lo si sia volu-to forzare oltre le sue intenzioni La piugrave chiara dimo-strazione egrave la Parte Quinta ed ultima dellopera doveimprovvisamente si entra a trattare della parola e dellapoesia Egrave la parte della ricerca di gran lunga piugrave inte-ressante che purtroppo gli estetisti hanno trascurata e iglottologi ignorata

Il linguaggio egrave forma espressiva per eccellenza Undiscorso egrave come un disegno di suoni che significano og-getti (li rappresentano) ed esprimono sentimenti Glioggetti rappresentati e i sentimenti suggeriti dalla for-ma del discorso ne sono dunque i contenuti una parolarappresenta una cosa in quanto ne rievoca limmaginementale ed esprime un sentimento facendolo rivivereper suggestione ma osserva il Burke con la solita per-spicacia la parola puograve commuovere senza bisogno dievocare nessuna immagine (per esempio unesclama-zione di dolore un comando ecc) e si puograve sostituirealla cosa rappresentata Il linguaggio ha pertanto treeffetti uno come semplice suono ed egrave il suo valore laquofo-neticoraquo dato dal timbro dal tono (accenti cadenzeecc) e dallintensitagrave dei suoni un secondo del signifi-cato ed egrave il valore laquosemanticoraquo (conoscitivo) contenu-to obbiettivo della sua forma e un terzo valore laquoespres-sivoraquo che negrave il contenuto subiettivo In altri termini laparola egrave una forma sonora che tesaurizza lesperienzaobbiettiva in quanto egrave un nome aggettivo verbo ecced esprime tanto il soggetto conoscente (per esempio

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Negrave si pensi che con questo cenno troppo rapido a unpossibile sviluppo del pensiero del Burke lo si sia volu-to forzare oltre le sue intenzioni La piugrave chiara dimo-strazione egrave la Parte Quinta ed ultima dellopera doveimprovvisamente si entra a trattare della parola e dellapoesia Egrave la parte della ricerca di gran lunga piugrave inte-ressante che purtroppo gli estetisti hanno trascurata e iglottologi ignorata

Il linguaggio egrave forma espressiva per eccellenza Undiscorso egrave come un disegno di suoni che significano og-getti (li rappresentano) ed esprimono sentimenti Glioggetti rappresentati e i sentimenti suggeriti dalla for-ma del discorso ne sono dunque i contenuti una parolarappresenta una cosa in quanto ne rievoca limmaginementale ed esprime un sentimento facendolo rivivereper suggestione ma osserva il Burke con la solita per-spicacia la parola puograve commuovere senza bisogno dievocare nessuna immagine (per esempio unesclama-zione di dolore un comando ecc) e si puograve sostituirealla cosa rappresentata Il linguaggio ha pertanto treeffetti uno come semplice suono ed egrave il suo valore laquofo-neticoraquo dato dal timbro dal tono (accenti cadenzeecc) e dallintensitagrave dei suoni un secondo del signifi-cato ed egrave il valore laquosemanticoraquo (conoscitivo) contenu-to obbiettivo della sua forma e un terzo valore laquoespres-sivoraquo che negrave il contenuto subiettivo In altri termini laparola egrave una forma sonora che tesaurizza lesperienzaobbiettiva in quanto egrave un nome aggettivo verbo ecced esprime tanto il soggetto conoscente (per esempio

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con le desinenze le preposizioni i nessi logici del di-scorso) quanto il soggetto sentimentale col tono istessoe laccento del discorso col significato emotivo dei vo-caboli e con tutte le laquofigureraquo chiamate laquoretoricheraquo (tra-slati figure di parola come la forma esclamativa ecc)destinate ad accentuarne leffetto

Orbene larte che si serve della parola come mezzo egravela poesia essa costruisce coi vocaboli delle forme este-tiche cioegrave piacevoli per la forma stessa poetica In chequesta consiste Se il poeta si servisse delle parole uni-camente per il loro valore sonoro farebbe come il musi-co se se ne servisse per il loro valore semantico e rap-presentativo farebbe come il pittore che lavora sulleimmagini Ma osserva il Burke il poeta non puograve com-petere col pittore nella chiarezza delle immagini rievo-candole come se fossero reali negrave questo importa per-chegrave la poesia non egrave unarte imitativa (salvo che neldramma) e del resto quello che importa non egrave la chia-rezza (che interessa la scienza) ma la forza (che interes-sa la morale) il linguaggio piugrave chiaro egrave quello che hameno forza La poesia anche quando descrive sostitui-sce col suono il senso delle parole perchegrave il suono por-ta seco per abitudine il senso Ma piugrave in generale laforma poetica riesce a impressionare per effetto di sim-patia o suggestione in quanto il suono delle parole con-serva lespressivitagrave subiettiva (il sentimento) delle coseche significa Quella parola che per segrave egrave unespressionedellanimo ma in quanto suono non avrebbe alcunabellezza ed anzi sarebbe quanto piugrave espressiva tanto

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con le desinenze le preposizioni i nessi logici del di-scorso) quanto il soggetto sentimentale col tono istessoe laccento del discorso col significato emotivo dei vo-caboli e con tutte le laquofigureraquo chiamate laquoretoricheraquo (tra-slati figure di parola come la forma esclamativa ecc)destinate ad accentuarne leffetto

Orbene larte che si serve della parola come mezzo egravela poesia essa costruisce coi vocaboli delle forme este-tiche cioegrave piacevoli per la forma stessa poetica In chequesta consiste Se il poeta si servisse delle parole uni-camente per il loro valore sonoro farebbe come il musi-co se se ne servisse per il loro valore semantico e rap-presentativo farebbe come il pittore che lavora sulleimmagini Ma osserva il Burke il poeta non puograve com-petere col pittore nella chiarezza delle immagini rievo-candole come se fossero reali negrave questo importa per-chegrave la poesia non egrave unarte imitativa (salvo che neldramma) e del resto quello che importa non egrave la chia-rezza (che interessa la scienza) ma la forza (che interes-sa la morale) il linguaggio piugrave chiaro egrave quello che hameno forza La poesia anche quando descrive sostitui-sce col suono il senso delle parole perchegrave il suono por-ta seco per abitudine il senso Ma piugrave in generale laforma poetica riesce a impressionare per effetto di sim-patia o suggestione in quanto il suono delle parole con-serva lespressivitagrave subiettiva (il sentimento) delle coseche significa Quella parola che per segrave egrave unespressionedellanimo ma in quanto suono non avrebbe alcunabellezza ed anzi sarebbe quanto piugrave espressiva tanto

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piugrave breve e sgradita unificata in poesia dalla formamusicale produce la bellezza del dolore e dellamorechessa esprime Egrave qui nellarte che si ottiene il subli-me ogni volta che la passione umana restando qualcontenuto della forma artistica si estetizza nello stileche attua sensibilmente i piugrave profondi valori delluomo

Sono questi gli scorci e gli orizzonti che la lettura delBurke puograve aprire allestetica doggi

La Ricerca appare forse nulla piugrave che una fenomeno-logia estetica alquanto disordinata ma ancor una voltaquesta filosofia empirica ci offre una ricca problemati-ca che lidealismo ha poi livellata nella sua sistematicama generica laquofilosofia dello spiritoraquo

ADELCHI BARATONO

NB ndash Tutte le citazioni contenute nel presente volume sonoconformi ai testi usati dal Burke eccettuate le citazioni in grecoper le quali abbiamo seguito il testo e la grafia delledizione criti-ca della Bibliotheca scriptorum Romanorum et Graecorum Teub-neriana Homerus Ilias ediderunt W Dindorf G Hentze Lipsia1921 Homerus Odyssea ediderunt W Dindorf G Hentze Lip-sia 1918

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piugrave breve e sgradita unificata in poesia dalla formamusicale produce la bellezza del dolore e dellamorechessa esprime Egrave qui nellarte che si ottiene il subli-me ogni volta che la passione umana restando qualcontenuto della forma artistica si estetizza nello stileche attua sensibilmente i piugrave profondi valori delluomo

Sono questi gli scorci e gli orizzonti che la lettura delBurke puograve aprire allestetica doggi

La Ricerca appare forse nulla piugrave che una fenomeno-logia estetica alquanto disordinata ma ancor una voltaquesta filosofia empirica ci offre una ricca problemati-ca che lidealismo ha poi livellata nella sua sistematicama generica laquofilosofia dello spiritoraquo

ADELCHI BARATONO

NB ndash Tutte le citazioni contenute nel presente volume sonoconformi ai testi usati dal Burke eccettuate le citazioni in grecoper le quali abbiamo seguito il testo e la grafia delledizione criti-ca della Bibliotheca scriptorum Romanorum et Graecorum Teub-neriana Homerus Ilias ediderunt W Dindorf G Hentze Lipsia1921 Homerus Odyssea ediderunt W Dindorf G Hentze Lip-sia 1918

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RICERCA FILOSOFICASULLORIGINE DELLE NOSTRE IDEE

DEL SUBLIME E DEL BELLO

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RICERCA FILOSOFICASULLORIGINE DELLE NOSTRE IDEE

DEL SUBLIME E DEL BELLO

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INTRODUZIONE

IL GUSTO

Da un punto di vista superficiale puograve sembrare chedifferiamo molto considerevolmente luno dallaltro neinostri ragionamenti e non meno nei nostri piaceri manonostante questa differenza che ritengo piugrave apparenteche reale egrave probabile che la ragione e il gusto abbianoin tutte le creature umane le stesse caratteristiche Poi-chegrave se non vi fossero principicirc di giudizio cosigrave come disentimento comuni a tutti gli uomini non si potrebbefare nessun affidamento sulla loro ragione o sulle loropassioni tale da permettere lordinario rapporto di vitaAppare infatti generalmente ammesso che riguardo allaveritagrave e alla falsitagrave vi sono alcuni principicirc stabiliti Tro-viamo che le persone nelle loro discussioni continua-

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INTRODUZIONE

IL GUSTO

Da un punto di vista superficiale puograve sembrare chedifferiamo molto considerevolmente luno dallaltro neinostri ragionamenti e non meno nei nostri piaceri manonostante questa differenza che ritengo piugrave apparenteche reale egrave probabile che la ragione e il gusto abbianoin tutte le creature umane le stesse caratteristiche Poi-chegrave se non vi fossero principicirc di giudizio cosigrave come disentimento comuni a tutti gli uomini non si potrebbefare nessun affidamento sulla loro ragione o sulle loropassioni tale da permettere lordinario rapporto di vitaAppare infatti generalmente ammesso che riguardo allaveritagrave e alla falsitagrave vi sono alcuni principicirc stabiliti Tro-viamo che le persone nelle loro discussioni continua-

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mente si appellano a forme di giudizio sotto ogni aspet-to accettate il cui fondamento si suppone sia nella no-stra natura comune Ma non vegrave lo stesso chiaro accordonello stabilire principicirc costanti e fissi che si riferiscanoal gusto si suppone anzi comunemente che questa fa-coltagrave delicata ed aerea che sembra troppo sfuggente pertollerare anche solo il vincolo di una definizione nonpossa essere propriamente verificata mediante alcunmodello negrave regolata su alcun tipo Vi egrave un cosigrave inces-sante appello allesercizio della facoltagrave razionale ed essaegrave tanto rafforzata da una continua controversia che al-cune massime della vera ragione sembrano essere tacita-mente stabilite tra i piugrave ignoranti I dotti hanno fattoprogredire questa scienza rozza e ridotto quelle massimea sistema Se il gusto non egrave stato cosigrave felicemente colti-vato non era che il soggetto fosse sterile ma che coloroche vi si applicavano erano pochi o negligenti poichegrave adire il vero a indurci a definire un gusto non vi sono glistessi interessanti motivi che ci sollecitano a ricercare ea stabilire ciograve che egrave vero e ciograve che egrave falso E insommase gli uomini differiscono nelle loro opinioni circa taliargomenti questa divergenza non determina le stessegravi conseguenze daltronde io non ho alcun dubbioche la logica del gusto se mi egrave concessa lespressionepossa molto probabilmente essere altrettanto ben co-struita e si possa discutere su argomenti di questo generecon tanta sicurezza come di quelli che sembrano piugrave im-mediatamente rientrare nel campo della pura ragione Inveritagrave egrave assolutamente necessario allinizio di una ricer-

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mente si appellano a forme di giudizio sotto ogni aspet-to accettate il cui fondamento si suppone sia nella no-stra natura comune Ma non vegrave lo stesso chiaro accordonello stabilire principicirc costanti e fissi che si riferiscanoal gusto si suppone anzi comunemente che questa fa-coltagrave delicata ed aerea che sembra troppo sfuggente pertollerare anche solo il vincolo di una definizione nonpossa essere propriamente verificata mediante alcunmodello negrave regolata su alcun tipo Vi egrave un cosigrave inces-sante appello allesercizio della facoltagrave razionale ed essaegrave tanto rafforzata da una continua controversia che al-cune massime della vera ragione sembrano essere tacita-mente stabilite tra i piugrave ignoranti I dotti hanno fattoprogredire questa scienza rozza e ridotto quelle massimea sistema Se il gusto non egrave stato cosigrave felicemente colti-vato non era che il soggetto fosse sterile ma che coloroche vi si applicavano erano pochi o negligenti poichegrave adire il vero a indurci a definire un gusto non vi sono glistessi interessanti motivi che ci sollecitano a ricercare ea stabilire ciograve che egrave vero e ciograve che egrave falso E insommase gli uomini differiscono nelle loro opinioni circa taliargomenti questa divergenza non determina le stessegravi conseguenze daltronde io non ho alcun dubbioche la logica del gusto se mi egrave concessa lespressionepossa molto probabilmente essere altrettanto ben co-struita e si possa discutere su argomenti di questo generecon tanta sicurezza come di quelli che sembrano piugrave im-mediatamente rientrare nel campo della pura ragione Inveritagrave egrave assolutamente necessario allinizio di una ricer-

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ca come la nostra rendere questo punto il piugrave chiaropossibile poichegrave se il gusto non ha principicirc stabiliti selimmaginazione non egrave impressionata secondo leggi in-variabili e certe la nostra fatica sembra debba essereimpiegata per uno scopo molto esiguo dal momento chedeve essere giudicata impresa inutile se non assurda lostabilire norme a capriccio e spacciarsi per un legislato-re di fantasie e di immaginazioni

Il termine gusto come ogni altro termine figuratonon egrave estremamente esatto ciograve che noi intendiamo conquesta parola egrave ben lontano dallessere unidea semplicee determinata nella mente dei piugrave ed egrave perciograve soggetto aincertezza e confusione Io non ho grande stima di unadefinizione il celebrato rimedio contro tale confusionePoichegrave quando diamo una definizione sembra che cor-riamo il rischio di circoscrivere la natura entro i limitidelle nostre nozioni che spesso assumiamo a caso o ab-bracciamo in piena fiducia o ci formiamo traendole dauna considerazione limitata e parziale delloggetto che cista dinnanzi anzichegrave estendere le nostre idee a com-prendere tutto ciograve che la natura abbraccia secondo lasua legge di associazione Siamo limitati nella nostra ri-cerca dalle severe leggi alle quali ci siamo sottomessifin da principio

Circa vilem patulumque morabimur orbemunde pudor proferre pedem vetat aut operis lex5

5 laquoIndugeremo nel mondo vile e comune donde il pudore o lalegge del lavoro ci vieta di uscireraquo (Orazio Epistulae II 3 De

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ca come la nostra rendere questo punto il piugrave chiaropossibile poichegrave se il gusto non ha principicirc stabiliti selimmaginazione non egrave impressionata secondo leggi in-variabili e certe la nostra fatica sembra debba essereimpiegata per uno scopo molto esiguo dal momento chedeve essere giudicata impresa inutile se non assurda lostabilire norme a capriccio e spacciarsi per un legislato-re di fantasie e di immaginazioni

Il termine gusto come ogni altro termine figuratonon egrave estremamente esatto ciograve che noi intendiamo conquesta parola egrave ben lontano dallessere unidea semplicee determinata nella mente dei piugrave ed egrave perciograve soggetto aincertezza e confusione Io non ho grande stima di unadefinizione il celebrato rimedio contro tale confusionePoichegrave quando diamo una definizione sembra che cor-riamo il rischio di circoscrivere la natura entro i limitidelle nostre nozioni che spesso assumiamo a caso o ab-bracciamo in piena fiducia o ci formiamo traendole dauna considerazione limitata e parziale delloggetto che cista dinnanzi anzichegrave estendere le nostre idee a com-prendere tutto ciograve che la natura abbraccia secondo lasua legge di associazione Siamo limitati nella nostra ri-cerca dalle severe leggi alle quali ci siamo sottomessifin da principio

Circa vilem patulumque morabimur orbemunde pudor proferre pedem vetat aut operis lex5

5 laquoIndugeremo nel mondo vile e comune donde il pudore o lalegge del lavoro ci vieta di uscireraquo (Orazio Epistulae II 3 De

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Una definizione puograve essere esattissima eppure espri-mere solo approssimativamente la natura della cosa de-finita ma ammesso che il valore di una definizione siaquello che si propone di essere nellordine delle cosesembra piuttosto seguire che precedere la nostra ricercadella quale anzi deve essere considerata come il risulta-to Bisogna riconoscere che i metodi di ricerca e di inse-gnamento possono essere talvolta diversi e indubbia-mente con buona ragione ma da parte mia sono con-vinto che il metodo di insegnamento che piugrave strettamen-te si avvicina al metodo di ricerca egrave incomparabilmenteil migliore dal momento che insoddisfatto di dare po-che veritagrave aride e prive di vita esso conduce alla lorogenesi e tende a porre lo stesso lettore sulla tracciadellinvenzione e a dirigerlo verso quei sentieri chelautore ha percorso per giungere alle sue scoperte sequesti egrave tanto fortunato da aver compiuto scoperte cheabbiano valore

Ma per tagliar corto a ogni sofisticheria con la parolagusto non intendo altro che quella facoltagrave o quelle facol-tagrave della mente che sono impressionate dalle operedellimmaginazione e dalle belle arti o che formulano ungiudizio su di esse Questa egrave ritengo lidea piugrave generaledi detta parola e quella che meno ha relazione con alcu-na particolare teoria Il mio scopo in questa ricerca egrave ditrovare se vi siano dei principicirc in base ai quali limmagi-nazione egrave colpita cosigrave generali cosigrave fondati e certi da

arte poetica 132 e 135)

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Una definizione puograve essere esattissima eppure espri-mere solo approssimativamente la natura della cosa de-finita ma ammesso che il valore di una definizione siaquello che si propone di essere nellordine delle cosesembra piuttosto seguire che precedere la nostra ricercadella quale anzi deve essere considerata come il risulta-to Bisogna riconoscere che i metodi di ricerca e di inse-gnamento possono essere talvolta diversi e indubbia-mente con buona ragione ma da parte mia sono con-vinto che il metodo di insegnamento che piugrave strettamen-te si avvicina al metodo di ricerca egrave incomparabilmenteil migliore dal momento che insoddisfatto di dare po-che veritagrave aride e prive di vita esso conduce alla lorogenesi e tende a porre lo stesso lettore sulla tracciadellinvenzione e a dirigerlo verso quei sentieri chelautore ha percorso per giungere alle sue scoperte sequesti egrave tanto fortunato da aver compiuto scoperte cheabbiano valore

Ma per tagliar corto a ogni sofisticheria con la parolagusto non intendo altro che quella facoltagrave o quelle facol-tagrave della mente che sono impressionate dalle operedellimmaginazione e dalle belle arti o che formulano ungiudizio su di esse Questa egrave ritengo lidea piugrave generaledi detta parola e quella che meno ha relazione con alcu-na particolare teoria Il mio scopo in questa ricerca egrave ditrovare se vi siano dei principicirc in base ai quali limmagi-nazione egrave colpita cosigrave generali cosigrave fondati e certi da

arte poetica 132 e 135)

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fornire i mezzi per ragionare in modo soddisfacente in-torno ad essi E tali principicirc del gusto io ritengo vi sia-no per quanto paradossale ciograve possa sembrare a coloroche da un punto di vista superficiale ritengono che visia tanta diversitagrave di gusti sia nel genere che nel gradoche nulla possa esservi di piugrave indeterminato

I poteri naturali nelluomo a me noti che sono in rap-porto con gli oggetti esterni sono i sensi limmagina-zione e il giudizio E prima di tutto i sensi Noi credia-mo e dobbiamo credere che come la conformazionedei vari organi egrave del tutto o quasi la medesima in tutti gliuomini cosigrave il modo di percepire gli oggetti esterni egrave intutti gli uomini lo stesso o lievemente diverso Noi sia-mo convinti che ciograve che appare luminoso a un occhioappare luminoso allaltro che ciograve che sembra dolce a unpalato egrave dolce per laltro che ciograve che egrave oscuro e amaroper questuomo egrave ugualmente oscuro e amaro per quelloe cosigrave per il grande e il piccolo il duro e il molle il cal-do e il freddo il ruvido e il liscio e insomma per tutte lequalitagrave naturali e gli attributi dei corpi Se permettiamoa noi stessi dimmaginare che i sensi offrano ai diversiuomini immagini diverse delle cose questo scetticismorenderagrave vano e insignificante ogni sorta di ragionamentosu ogni soggetto persino quello stesso ragionamentoscettico che ci ha indotto a formulare un dubbio circalaccordo delle nostre percezioni Ma poichegrave saragrave benlieve il dubbio che i corpi non presentino allintera spe-cie umana immagini simili si deve necessariamente ri-conoscere che i piaceri e i dolori che ogni oggetto eccita

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fornire i mezzi per ragionare in modo soddisfacente in-torno ad essi E tali principicirc del gusto io ritengo vi sia-no per quanto paradossale ciograve possa sembrare a coloroche da un punto di vista superficiale ritengono che visia tanta diversitagrave di gusti sia nel genere che nel gradoche nulla possa esservi di piugrave indeterminato

I poteri naturali nelluomo a me noti che sono in rap-porto con gli oggetti esterni sono i sensi limmagina-zione e il giudizio E prima di tutto i sensi Noi credia-mo e dobbiamo credere che come la conformazionedei vari organi egrave del tutto o quasi la medesima in tutti gliuomini cosigrave il modo di percepire gli oggetti esterni egrave intutti gli uomini lo stesso o lievemente diverso Noi sia-mo convinti che ciograve che appare luminoso a un occhioappare luminoso allaltro che ciograve che sembra dolce a unpalato egrave dolce per laltro che ciograve che egrave oscuro e amaroper questuomo egrave ugualmente oscuro e amaro per quelloe cosigrave per il grande e il piccolo il duro e il molle il cal-do e il freddo il ruvido e il liscio e insomma per tutte lequalitagrave naturali e gli attributi dei corpi Se permettiamoa noi stessi dimmaginare che i sensi offrano ai diversiuomini immagini diverse delle cose questo scetticismorenderagrave vano e insignificante ogni sorta di ragionamentosu ogni soggetto persino quello stesso ragionamentoscettico che ci ha indotto a formulare un dubbio circalaccordo delle nostre percezioni Ma poichegrave saragrave benlieve il dubbio che i corpi non presentino allintera spe-cie umana immagini simili si deve necessariamente ri-conoscere che i piaceri e i dolori che ogni oggetto eccita

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in un uomo deve suscitarli in tutta lumanitagrave quandoagisca in forma naturale semplice e solo in base ai suoiprecisi poteri poichegrave se neghiamo questo dobbiamoimmaginare che la stessa causa operante nello stessomodo e su soggetti dello stesso genere produca effettidiversi il che sarebbe assolutamente assurdo Conside-riamo innanzi tutto questo punto nellambito del gustodal momento che la facoltagrave suddetta ha preso il suonome da quel senso Tutti gli uomini sono daccordo neldefinire laceto acido il miele dolce e laloe amara ecome sono tutti daccordo nel riscontrare queste qualitagravein quegli oggetti cosigrave non differiscono affatto circa glieffetti di piacere e di dolore Tutti concordano nel chia-mare la dolcezza piacevole e lasprezza e lamarezzaspiacevoli Non vegrave diversitagrave in tali impressioni e cheessa non vi sia appare chiaramente dallaccordo genera-le riguardo le metafore che sono prese dal senso del gu-sto Un temperamento acido espressioni amare amareimprecazioni un amaro destino sono termini da tuttibene intesi Daltra parte siamo altrettanto bene compre-si quando diciamo una dolce disposizione un caratteredolce una dolce condizione e cose simili Egrave noto chelabitudine ed altre cause hanno determinato molte de-viazioni dai piaceri o dai dolori naturali che apparten-gono a questi gusti ma allora la capacitagrave di distinguerefra linclinazione naturale e quella acquisita rimane finoallultimo Un uomo spesso giunge a preferire il gustodel tabacco a quello dello zucchero e il sapore dellacetoa quello del latte ma questo non porta confusione nei

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in un uomo deve suscitarli in tutta lumanitagrave quandoagisca in forma naturale semplice e solo in base ai suoiprecisi poteri poichegrave se neghiamo questo dobbiamoimmaginare che la stessa causa operante nello stessomodo e su soggetti dello stesso genere produca effettidiversi il che sarebbe assolutamente assurdo Conside-riamo innanzi tutto questo punto nellambito del gustodal momento che la facoltagrave suddetta ha preso il suonome da quel senso Tutti gli uomini sono daccordo neldefinire laceto acido il miele dolce e laloe amara ecome sono tutti daccordo nel riscontrare queste qualitagravein quegli oggetti cosigrave non differiscono affatto circa glieffetti di piacere e di dolore Tutti concordano nel chia-mare la dolcezza piacevole e lasprezza e lamarezzaspiacevoli Non vegrave diversitagrave in tali impressioni e cheessa non vi sia appare chiaramente dallaccordo genera-le riguardo le metafore che sono prese dal senso del gu-sto Un temperamento acido espressioni amare amareimprecazioni un amaro destino sono termini da tuttibene intesi Daltra parte siamo altrettanto bene compre-si quando diciamo una dolce disposizione un caratteredolce una dolce condizione e cose simili Egrave noto chelabitudine ed altre cause hanno determinato molte de-viazioni dai piaceri o dai dolori naturali che apparten-gono a questi gusti ma allora la capacitagrave di distinguerefra linclinazione naturale e quella acquisita rimane finoallultimo Un uomo spesso giunge a preferire il gustodel tabacco a quello dello zucchero e il sapore dellacetoa quello del latte ma questo non porta confusione nei

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gusti poichegrave egli sente che il tabacco e laceto non sonodolci e sa che soltanto labitudine ha conciliato il suopalato con questi strani piaceri Anche con tale personanoi possiamo parlare e con sufficiente precisione ri-guardo ai gusti Se si dovesse trovare perograve un uomo chedichiari che per lui il tabacco ha lo stesso sapore dellozucchero e che non puograve distinguere fra il latte e lacetoe che il tabacco e laceto sono dolci il latte amaro e lozucchero acido immediatamente concluderemmo chegli organi di questuomo sono in disordine e che il suopalato egrave profondamente viziato Siamo tanto lontanidallessere daccordo con tale persona riguardo ai gustiquanto lo siamo dal ragionare circa i rapporti di quantitagravecon chi negasse che tutte le parti messe insieme sonouguali allintero Non diciamo che uomo di tal genere haconcetti errati ma che egrave un pazzo Eccezioni simili inogni modo non infirmano affatto la nostra regola gene-rale negrave ci fanno concludere che gli uomini hanno diver-si principicirc riguardo ai rapporti della quantitagrave o al gustodelle cose Cosicchegrave quando si dice che il gusto nonpuograve essere discusso possiamo soltanto intendere chenessuno puograve esattamente rispondere quale piacere o do-lore particolare un uomo trovi nel gusto di una partico-lare cosa Questo in veritagrave non puograve essere discusso mapossiamo discutere ed anche con sufficiente chiarezzariguardo alle cose che sono naturalmente piacevoli ospiacevoli al senso Quando perograve parliamo di uninclina-zione peculiare o acquisita dobbiamo conoscere le abi-tudini i pregiudizi o le alterazioni del gusto di quella

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gusti poichegrave egli sente che il tabacco e laceto non sonodolci e sa che soltanto labitudine ha conciliato il suopalato con questi strani piaceri Anche con tale personanoi possiamo parlare e con sufficiente precisione ri-guardo ai gusti Se si dovesse trovare perograve un uomo chedichiari che per lui il tabacco ha lo stesso sapore dellozucchero e che non puograve distinguere fra il latte e lacetoe che il tabacco e laceto sono dolci il latte amaro e lozucchero acido immediatamente concluderemmo chegli organi di questuomo sono in disordine e che il suopalato egrave profondamente viziato Siamo tanto lontanidallessere daccordo con tale persona riguardo ai gustiquanto lo siamo dal ragionare circa i rapporti di quantitagravecon chi negasse che tutte le parti messe insieme sonouguali allintero Non diciamo che uomo di tal genere haconcetti errati ma che egrave un pazzo Eccezioni simili inogni modo non infirmano affatto la nostra regola gene-rale negrave ci fanno concludere che gli uomini hanno diver-si principicirc riguardo ai rapporti della quantitagrave o al gustodelle cose Cosicchegrave quando si dice che il gusto nonpuograve essere discusso possiamo soltanto intendere chenessuno puograve esattamente rispondere quale piacere o do-lore particolare un uomo trovi nel gusto di una partico-lare cosa Questo in veritagrave non puograve essere discusso mapossiamo discutere ed anche con sufficiente chiarezzariguardo alle cose che sono naturalmente piacevoli ospiacevoli al senso Quando perograve parliamo di uninclina-zione peculiare o acquisita dobbiamo conoscere le abi-tudini i pregiudizi o le alterazioni del gusto di quella

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determinata persona e da questi trarre la nostra conclu-sione Il principio del piacere tratto dalla vista egrave lo stes-so in tutti La luce egrave piugrave piacevole del buio Lestatequando la terra egrave ricoperta di verde quando il cielo egrave se-reno e luminoso egrave piugrave piacevole dellinverno quandoogni cosa assume un diverso aspetto Non ricordo cheuna cosa bella sia un uomo una bestia un uccello o unapianta sia mai stata mostrata fosse anche a un centinaiodi persone senza che immediatamente esse non fosserodaccordo sulla sua bellezza sebbene alcuni potesseroaver pensato che aveva deluso la loro aspettativa o chealtre cose erano ancora piugrave belle

Credo che nessun uomo pensi che unoca sia piugrave belladi un cigno o immagini che una gallina di Frisia superiun pavone Si deve anche osservare che i piaceri dellavista non sono cosigrave complicati e confusi e alterati daabitudini e associazioni non naturali come lo sono i pia-ceri del gusto perchegrave i piaceri della vista sono di solitotali per se stessi e non sono cosigrave sovente alterati da con-siderazioni indipendenti dalla vista stessa Ma le cosenon si presentano spontaneamente al palato come allavista con esso vengono generalmente a contatto comecibo o come medicina e in conseguenza delle qualitagraveche posseggono per scopi nutritivi o medicinali spessoabituano il palato gradatamente e in forza di quelle asso-ciazioni Cosigrave loppio piace ai Turchi per la gradevoleestasi che produce Il tabacco egrave la delizia degli Olandesipoichegrave diffonde uno speciale torpore e una piacevole in-sensibilitagrave Le bevande alcooliche piacciono in genere al

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determinata persona e da questi trarre la nostra conclu-sione Il principio del piacere tratto dalla vista egrave lo stes-so in tutti La luce egrave piugrave piacevole del buio Lestatequando la terra egrave ricoperta di verde quando il cielo egrave se-reno e luminoso egrave piugrave piacevole dellinverno quandoogni cosa assume un diverso aspetto Non ricordo cheuna cosa bella sia un uomo una bestia un uccello o unapianta sia mai stata mostrata fosse anche a un centinaiodi persone senza che immediatamente esse non fosserodaccordo sulla sua bellezza sebbene alcuni potesseroaver pensato che aveva deluso la loro aspettativa o chealtre cose erano ancora piugrave belle

Credo che nessun uomo pensi che unoca sia piugrave belladi un cigno o immagini che una gallina di Frisia superiun pavone Si deve anche osservare che i piaceri dellavista non sono cosigrave complicati e confusi e alterati daabitudini e associazioni non naturali come lo sono i pia-ceri del gusto perchegrave i piaceri della vista sono di solitotali per se stessi e non sono cosigrave sovente alterati da con-siderazioni indipendenti dalla vista stessa Ma le cosenon si presentano spontaneamente al palato come allavista con esso vengono generalmente a contatto comecibo o come medicina e in conseguenza delle qualitagraveche posseggono per scopi nutritivi o medicinali spessoabituano il palato gradatamente e in forza di quelle asso-ciazioni Cosigrave loppio piace ai Turchi per la gradevoleestasi che produce Il tabacco egrave la delizia degli Olandesipoichegrave diffonde uno speciale torpore e una piacevole in-sensibilitagrave Le bevande alcooliche piacciono in genere al

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nostro popolo perchegrave cancellano le preoccupazioni etutte le considerazioni dei mali futuri e presenti Tuttequeste cose sarebbero completamente trascurate se leloro proprietagrave non fossero andate fin da principio piugrave inlagrave del gusto ma tutte assieme al tegrave e al caffegrave e ad alcunealtre sono passate dal negozio del farmacista alle nostretavole e furono prese in vista della salute molto primache si pensasse ad esse in vista di un piacere Leffettodella droga ha fatto sigrave che noi lusassimo frequentemen-te e luso frequente unito al piacevole effetto ha reso in-fine piacevole il gusto stesso Ma questo non rende af-fatto difficile il nostro ragionamento perchegrave distinguia-mo fino allultimo il gusto acquisito da quello naturaleNel descrivere il gusto di un frutto sconosciuto difficil-mente direste che esso abbia un sapore dolce e piacevo-le come quello del tabacco delloppio o dellaglio an-che se parlaste a quelli che fanno uso abituale di questedroghe e trovano un grande piacere in esse Tutti gli uo-mini ricordano le cause originali del piacere abbastanzada essere in grado di riportare tutte le cose offerte ai lorosensi a quel tipo e di regolare le loro impressioni e leloro opinioni in base ad esso Supponiamo che uno ab-bia il palato cosigrave viziato da provare maggior piacere nelgusto delloppio che non in quello del burro o del mielee che gli si regali una pillola di scilla difficilmente sipuograve dubitare che egli preferisca il burro o il miele a que-sto nauseante boccone o a qualche altra droga alla qualenon sia stato abituato il che prova che il suo palato eranaturalmente simile a quello degli altri uomini in ogni

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nostro popolo perchegrave cancellano le preoccupazioni etutte le considerazioni dei mali futuri e presenti Tuttequeste cose sarebbero completamente trascurate se leloro proprietagrave non fossero andate fin da principio piugrave inlagrave del gusto ma tutte assieme al tegrave e al caffegrave e ad alcunealtre sono passate dal negozio del farmacista alle nostretavole e furono prese in vista della salute molto primache si pensasse ad esse in vista di un piacere Leffettodella droga ha fatto sigrave che noi lusassimo frequentemen-te e luso frequente unito al piacevole effetto ha reso in-fine piacevole il gusto stesso Ma questo non rende af-fatto difficile il nostro ragionamento perchegrave distinguia-mo fino allultimo il gusto acquisito da quello naturaleNel descrivere il gusto di un frutto sconosciuto difficil-mente direste che esso abbia un sapore dolce e piacevo-le come quello del tabacco delloppio o dellaglio an-che se parlaste a quelli che fanno uso abituale di questedroghe e trovano un grande piacere in esse Tutti gli uo-mini ricordano le cause originali del piacere abbastanzada essere in grado di riportare tutte le cose offerte ai lorosensi a quel tipo e di regolare le loro impressioni e leloro opinioni in base ad esso Supponiamo che uno ab-bia il palato cosigrave viziato da provare maggior piacere nelgusto delloppio che non in quello del burro o del mielee che gli si regali una pillola di scilla difficilmente sipuograve dubitare che egli preferisca il burro o il miele a que-sto nauseante boccone o a qualche altra droga alla qualenon sia stato abituato il che prova che il suo palato eranaturalmente simile a quello degli altri uomini in ogni

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cosa che egrave ancora simile al palato degli altri uomini inmolte cose e soltanto viziato in alcuni punti particolariPoichegrave nel giudicare una cosa nuova anche di un gustosimile a quello che labitudine lha assuefatto a predili-gere il suo palato saragrave colpito in maniera naturale e inbase a principicirc generali Cosigrave il piacere di tutti i sensidella vista e anche del gusto che egrave il piugrave ambiguo deisensi egrave lo stesso in tutti nobili e plebei eruditi e igno-ranti

Oltre alle idee che sono offerte dal senso con i dolorie piaceri connessi la mente umana possiede una speciedi potere creatore suo proprio o nel rappresentare a pia-cere le immagini delle cose nellordine e nel modo in cuifurono percepite dai sensi o nel combinare quelle im-magini in un nuovo modo e secondo un ordine diversoQuesto potere egrave chiamato immaginazione e ad esso ap-partiene tutto ciograve che si chiama intelletto fantasia in-venzione e simili Ma si deve osservare che il poteredellimmaginazione egrave incapace di creare una cosa deltutto nuova puograve soltanto variare la disposizione di quel-le idee che ha ricevuto dai sensi Ora limmaginazione egraveil piugrave esteso campo del piacere e del dolore poichegrave egrave ilcampo dei nostri timori e delle nostre speranze e di tuttele passioni ad essi connesse E qualsiasi cosa si ritienepossa suscitare nellimmaginazione queste idee fonda-mentali per virtugrave di una originale e naturale impressio-ne deve avere lo stesso potere quasi ugualmente su tuttigli uomini Poichegrave dal momento che limmaginazione egravesoltanto la rappresentazione dei sensi puograve soltanto esse-

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cosa che egrave ancora simile al palato degli altri uomini inmolte cose e soltanto viziato in alcuni punti particolariPoichegrave nel giudicare una cosa nuova anche di un gustosimile a quello che labitudine lha assuefatto a predili-gere il suo palato saragrave colpito in maniera naturale e inbase a principicirc generali Cosigrave il piacere di tutti i sensidella vista e anche del gusto che egrave il piugrave ambiguo deisensi egrave lo stesso in tutti nobili e plebei eruditi e igno-ranti

Oltre alle idee che sono offerte dal senso con i dolorie piaceri connessi la mente umana possiede una speciedi potere creatore suo proprio o nel rappresentare a pia-cere le immagini delle cose nellordine e nel modo in cuifurono percepite dai sensi o nel combinare quelle im-magini in un nuovo modo e secondo un ordine diversoQuesto potere egrave chiamato immaginazione e ad esso ap-partiene tutto ciograve che si chiama intelletto fantasia in-venzione e simili Ma si deve osservare che il poteredellimmaginazione egrave incapace di creare una cosa deltutto nuova puograve soltanto variare la disposizione di quel-le idee che ha ricevuto dai sensi Ora limmaginazione egraveil piugrave esteso campo del piacere e del dolore poichegrave egrave ilcampo dei nostri timori e delle nostre speranze e di tuttele passioni ad essi connesse E qualsiasi cosa si ritienepossa suscitare nellimmaginazione queste idee fonda-mentali per virtugrave di una originale e naturale impressio-ne deve avere lo stesso potere quasi ugualmente su tuttigli uomini Poichegrave dal momento che limmaginazione egravesoltanto la rappresentazione dei sensi puograve soltanto esse-

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re o non essere soddisfatta dalle immagini per lo stessoprincipio per cui il senso egrave o non egrave soddisfatto dallarealtagrave e di conseguenza vi deve essere un accordo nelleimmaginazioni altrettanto stretto che quello esistente neisensi Una breve riflessione ci convinceragrave che cosigrave devedi necessitagrave accadere Ma nellimmaginazione oltre aldolore o al piacere che deriva dalle proprietagrave di un og-getto naturale si puograve percepire un piacere dalla somi-glianza che limitazione ha con loriginale limmagina-zione credo non puograve aver altro piacere che quello cherisulta dalluna o dallaltra di queste cause E queste cau-se agiscono quasi uniformemente su tutti gli uomini per-chegrave agiscono in base a principicirc esistenti in natura e nonderivati da abitudini o interessi Il Locke molto giusta-mente e acutamente osserva che lintelletto egrave principal-mente versato nel tracciare rassomiglianze e nota nellostesso tempo che il compito del giudizio egrave piuttostoquello di trovare le differenze Puograve forse sembrare inbase a questa ipotesi che non vi sia una sostanziale di-stinzione fra intelletto e giudizio poichegrave sembrano risul-tare entrambi da differenti attivitagrave della medesima facol-tagrave di confronto Ma in realtagrave siano o no dipendenti dallostesso potere della mente differiscono tanto sostanzial-mente sotto molti aspetti che una perfetta unione di in-telletto e di giudizio egrave una delle cose piugrave rare che vi sia-no al mondo Quando due oggetti distinti sono dissimililuno dallaltro ciograve non ci stupisce le cose stanno comesono solite stare e quindi non impressionano limmagi-nazione ma quando due oggetti distinti presentano una

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re o non essere soddisfatta dalle immagini per lo stessoprincipio per cui il senso egrave o non egrave soddisfatto dallarealtagrave e di conseguenza vi deve essere un accordo nelleimmaginazioni altrettanto stretto che quello esistente neisensi Una breve riflessione ci convinceragrave che cosigrave devedi necessitagrave accadere Ma nellimmaginazione oltre aldolore o al piacere che deriva dalle proprietagrave di un og-getto naturale si puograve percepire un piacere dalla somi-glianza che limitazione ha con loriginale limmagina-zione credo non puograve aver altro piacere che quello cherisulta dalluna o dallaltra di queste cause E queste cau-se agiscono quasi uniformemente su tutti gli uomini per-chegrave agiscono in base a principicirc esistenti in natura e nonderivati da abitudini o interessi Il Locke molto giusta-mente e acutamente osserva che lintelletto egrave principal-mente versato nel tracciare rassomiglianze e nota nellostesso tempo che il compito del giudizio egrave piuttostoquello di trovare le differenze Puograve forse sembrare inbase a questa ipotesi che non vi sia una sostanziale di-stinzione fra intelletto e giudizio poichegrave sembrano risul-tare entrambi da differenti attivitagrave della medesima facol-tagrave di confronto Ma in realtagrave siano o no dipendenti dallostesso potere della mente differiscono tanto sostanzial-mente sotto molti aspetti che una perfetta unione di in-telletto e di giudizio egrave una delle cose piugrave rare che vi sia-no al mondo Quando due oggetti distinti sono dissimililuno dallaltro ciograve non ci stupisce le cose stanno comesono solite stare e quindi non impressionano limmagi-nazione ma quando due oggetti distinti presentano una

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rassomiglianza ne siamo colpiti prestiamo loro atten-zione e ne proviamo piacere La mente delluomo ha pernatura una alacritagrave maggiore e prova una soddisfazionedi gran lunga superiore nel tracciare le somiglianze piut-tosto che nel cercare le differenze poichegrave rilevando lesomiglianze noi produciamo nuove immagini coordi-niamo creiamo allarghiamo la nostra esperienza manel fare distinzioni non offriamo alcun elementoallimmaginazione il compito stesso egrave piugrave severo e no-ioso e il piacere che ne abbiamo egrave di natura negativa eindiretta Una notizia egrave riferita al mattino questo mi dagraveun certo piacere in quanto notizia in quanto egrave un fattoche si aggiunge alla mia esperienza Alla sera scoproche non era vera Che cosa ci guadagno se non il dispia-cere di trovare che sono stato ingannato Donde derivache gli uomini sono molto piugrave inclini per natura allafede che non allincredulitagrave Ed egrave in base a questo princi-pio che le piugrave ignoranti e barbare nazioni che sono statedeboli e retrograde nel distinguere e nellordinare le loroidee spesso hanno facilitagrave nelle similitudini nei parago-ni nelle metafore e nelle allegorie Ed egrave in base a questoprincipio che Omero e gli scrittori orientali sebbeneamino le similitudini e spesso ne inventino di ammire-voli ben di rado si curano che siano esatte cioegrave essisono colpiti da una rassomiglianza generale la ritraggo-no con forza e non osservano invece la differenza che sipuograve trovare fra le cose paragonate Ora dal momentoche egrave il piacere della rassomiglianza quello che princi-palmente lusinga la nostra immaginazione tutti gli uo-

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rassomiglianza ne siamo colpiti prestiamo loro atten-zione e ne proviamo piacere La mente delluomo ha pernatura una alacritagrave maggiore e prova una soddisfazionedi gran lunga superiore nel tracciare le somiglianze piut-tosto che nel cercare le differenze poichegrave rilevando lesomiglianze noi produciamo nuove immagini coordi-niamo creiamo allarghiamo la nostra esperienza manel fare distinzioni non offriamo alcun elementoallimmaginazione il compito stesso egrave piugrave severo e no-ioso e il piacere che ne abbiamo egrave di natura negativa eindiretta Una notizia egrave riferita al mattino questo mi dagraveun certo piacere in quanto notizia in quanto egrave un fattoche si aggiunge alla mia esperienza Alla sera scoproche non era vera Che cosa ci guadagno se non il dispia-cere di trovare che sono stato ingannato Donde derivache gli uomini sono molto piugrave inclini per natura allafede che non allincredulitagrave Ed egrave in base a questo princi-pio che le piugrave ignoranti e barbare nazioni che sono statedeboli e retrograde nel distinguere e nellordinare le loroidee spesso hanno facilitagrave nelle similitudini nei parago-ni nelle metafore e nelle allegorie Ed egrave in base a questoprincipio che Omero e gli scrittori orientali sebbeneamino le similitudini e spesso ne inventino di ammire-voli ben di rado si curano che siano esatte cioegrave essisono colpiti da una rassomiglianza generale la ritraggo-no con forza e non osservano invece la differenza che sipuograve trovare fra le cose paragonate Ora dal momentoche egrave il piacere della rassomiglianza quello che princi-palmente lusinga la nostra immaginazione tutti gli uo-

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mini sono pressochegrave simili in questo fin dove si estendela loro conoscenza delle cose rappresentate e paragona-te Il principio di questa conoscenza egrave assai accidentalepoichegrave dipende dallesperienza e dallosservazione enon dalla forza o dalla debolezza di alcuna facoltagrave natu-rale ed egrave da questa differenza nella conoscenza che de-riva ciograve che noi comunemente sebbene non con grandeesattezza chiamiamo una differenza di gusto Un uomoa cui la scultura riesce nuova se vede il manichino di unbarbiere o un comune pezzo di statuaria ne egrave immedia-tamente colpito e soddisfatto perchegrave vede qualcosa disimile alla figura umana e interamente preso dalla ras-somiglianza non bada affatto ai suoi difetti Nessunocredo vedendo per la prima volta unimitazione dal verose ne occupograve Immaginiamo che qualche tempo dopoquesto inesperto si imbatta in unopera piugrave artistica dellamedesima natura egli incomincia allora a considerarecon disprezzo ciograve che prima ammirava non che lo am-mirasse per la sua scarsa rassomiglianza con luomo maper quella somiglianza generica sebbene poco esattache esso presentava con la figura umana Ciograve che egliammirograve in momenti diversi in queste figure cosigrave diverseegrave esattamente la stessa cosa e sebbene la sua conoscen-za sia migliorata il suo gusto non egrave mutato Prima il suoerrore era dovuto a una mancanza di conoscenza in artederivante dalla sua inesperienza ma egli puograve essere tut-tora deficiente per una mancanza di conoscenza in natu-ra Poichegrave egrave possibile che luomo in questione si fermi aquesto punto e che il capolavoro di una mano geniale

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mini sono pressochegrave simili in questo fin dove si estendela loro conoscenza delle cose rappresentate e paragona-te Il principio di questa conoscenza egrave assai accidentalepoichegrave dipende dallesperienza e dallosservazione enon dalla forza o dalla debolezza di alcuna facoltagrave natu-rale ed egrave da questa differenza nella conoscenza che de-riva ciograve che noi comunemente sebbene non con grandeesattezza chiamiamo una differenza di gusto Un uomoa cui la scultura riesce nuova se vede il manichino di unbarbiere o un comune pezzo di statuaria ne egrave immedia-tamente colpito e soddisfatto perchegrave vede qualcosa disimile alla figura umana e interamente preso dalla ras-somiglianza non bada affatto ai suoi difetti Nessunocredo vedendo per la prima volta unimitazione dal verose ne occupograve Immaginiamo che qualche tempo dopoquesto inesperto si imbatta in unopera piugrave artistica dellamedesima natura egli incomincia allora a considerarecon disprezzo ciograve che prima ammirava non che lo am-mirasse per la sua scarsa rassomiglianza con luomo maper quella somiglianza generica sebbene poco esattache esso presentava con la figura umana Ciograve che egliammirograve in momenti diversi in queste figure cosigrave diverseegrave esattamente la stessa cosa e sebbene la sua conoscen-za sia migliorata il suo gusto non egrave mutato Prima il suoerrore era dovuto a una mancanza di conoscenza in artederivante dalla sua inesperienza ma egli puograve essere tut-tora deficiente per una mancanza di conoscenza in natu-ra Poichegrave egrave possibile che luomo in questione si fermi aquesto punto e che il capolavoro di una mano geniale

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non gli piaccia di piugrave dellopera mediocre di un artistavolgare e questo non per la mancanza di un gusto mi-gliore o piugrave elevato ma perchegrave tutti gli uomini non os-servano con attenzione sufficiente la figura umana sigrave damettersi in grado di giudicare acconciamente unimita-zione di essa Che il gusto critico non dipenda da unprincipio superiore negli uomini ma da una superioreconoscenza appare evidente da parecchi esempi Egrave assainota la storia dellantico pittore e del calzolaio Il calzo-laio corresse il pittore per qualche errore che gli erasfuggito nella scarpa di una delle figure e che il pittoreil quale non aveva mai osservato altrettanto attentamen-te le scarpe e si accontentava di una somiglianza generi-ca non aveva mai notato Ma questo non era un difettodel gusto del pittore mostrava piuttosto solo una man-canza di conoscenza nellarte di fare le scarpe Immagi-niamo ora che un anatomista si rechi nello studio delpittore il suo quadro egrave in complesso ben fatto la figurain questione egrave posta in un buon atteggiamento e le partiben accordate ai vari movimenti tuttavia lanatomistacritico nella sua arte puograve criticare laggetto di qualchemuscolo come non perfettamente adattantesi al partico-lare gesto della figura Qui lanatomista osserva ciograve cheil pittore non ha osservato e trascura quello che il calzo-laio aveva notato Ma una mancanza di profonda cono-scenza critica in anatomia non ha influito sul buon gustonaturale del pittore o di qualsiasi comune osservatore diquestopera piugrave che la mancanza di una esatta cono-scenza nella fabbricazione di una scarpa Un bel quadro

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non gli piaccia di piugrave dellopera mediocre di un artistavolgare e questo non per la mancanza di un gusto mi-gliore o piugrave elevato ma perchegrave tutti gli uomini non os-servano con attenzione sufficiente la figura umana sigrave damettersi in grado di giudicare acconciamente unimita-zione di essa Che il gusto critico non dipenda da unprincipio superiore negli uomini ma da una superioreconoscenza appare evidente da parecchi esempi Egrave assainota la storia dellantico pittore e del calzolaio Il calzo-laio corresse il pittore per qualche errore che gli erasfuggito nella scarpa di una delle figure e che il pittoreil quale non aveva mai osservato altrettanto attentamen-te le scarpe e si accontentava di una somiglianza generi-ca non aveva mai notato Ma questo non era un difettodel gusto del pittore mostrava piuttosto solo una man-canza di conoscenza nellarte di fare le scarpe Immagi-niamo ora che un anatomista si rechi nello studio delpittore il suo quadro egrave in complesso ben fatto la figurain questione egrave posta in un buon atteggiamento e le partiben accordate ai vari movimenti tuttavia lanatomistacritico nella sua arte puograve criticare laggetto di qualchemuscolo come non perfettamente adattantesi al partico-lare gesto della figura Qui lanatomista osserva ciograve cheil pittore non ha osservato e trascura quello che il calzo-laio aveva notato Ma una mancanza di profonda cono-scenza critica in anatomia non ha influito sul buon gustonaturale del pittore o di qualsiasi comune osservatore diquestopera piugrave che la mancanza di una esatta cono-scenza nella fabbricazione di una scarpa Un bel quadro

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rappresentante S Giovanni Battista decollato fu mostra-to a un imperatore turco egli lodograve molti pregi ma os-servograve un difetto cioegrave che la pelle non era raggrinzatanella parte del collo che era stata colpita Il sultano inquestoccasione sebbene la sua osservazione fosse piugraveche esatta non rivelograve un gusto naturale migliore di quel-lo del pittore che aveva eseguito lopera o di quello diun gran numero di critici europei che probabilmentenon avrebbero mai fatto la stessa osservazione Il sulta-no invero aveva una perfetta conoscenza di quel terribilespettacolo che gli altri potevano soltanto raffigurarsicolla loro immaginazione Fra le critiche che queste trepersone muovono vi egrave una differenza derivata dal diver-so genere e dalla diversa profonditagrave delle loro cognizio-ni ma vegrave qualcosa di comune al pittore al calzolaioallanatomista allimperatore turco ed egrave il piacere chenasce da un oggetto naturale fin dove ognuno lo vedeimitato con esattezza la soddisfazione di vedere una fi-gura piacevole la simpatia destata da un caso strano ecommovente Finchegrave si tratta di gusto naturale esso egravecomune a quasi tutti gli uomini

Nella poesia e in altre opere dimmaginazione pos-siamo osservare la medesima analogia Egrave vero che unuomo puograve essere attratto da Don Bellianis e leggeresenza entusiasmo Virgilio mentre un altro si esalta allalettura dellEneide e lascia Don Bellianis ai fanciulliSembra che questi due uomini abbiano gusti molto di-versi ma in realtagrave essi differiscono ben poco In questedue opere che suscitano cosigrave opposti sentimenti si svol-

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rappresentante S Giovanni Battista decollato fu mostra-to a un imperatore turco egli lodograve molti pregi ma os-servograve un difetto cioegrave che la pelle non era raggrinzatanella parte del collo che era stata colpita Il sultano inquestoccasione sebbene la sua osservazione fosse piugraveche esatta non rivelograve un gusto naturale migliore di quel-lo del pittore che aveva eseguito lopera o di quello diun gran numero di critici europei che probabilmentenon avrebbero mai fatto la stessa osservazione Il sulta-no invero aveva una perfetta conoscenza di quel terribilespettacolo che gli altri potevano soltanto raffigurarsicolla loro immaginazione Fra le critiche che queste trepersone muovono vi egrave una differenza derivata dal diver-so genere e dalla diversa profonditagrave delle loro cognizio-ni ma vegrave qualcosa di comune al pittore al calzolaioallanatomista allimperatore turco ed egrave il piacere chenasce da un oggetto naturale fin dove ognuno lo vedeimitato con esattezza la soddisfazione di vedere una fi-gura piacevole la simpatia destata da un caso strano ecommovente Finchegrave si tratta di gusto naturale esso egravecomune a quasi tutti gli uomini

Nella poesia e in altre opere dimmaginazione pos-siamo osservare la medesima analogia Egrave vero che unuomo puograve essere attratto da Don Bellianis e leggeresenza entusiasmo Virgilio mentre un altro si esalta allalettura dellEneide e lascia Don Bellianis ai fanciulliSembra che questi due uomini abbiano gusti molto di-versi ma in realtagrave essi differiscono ben poco In questedue opere che suscitano cosigrave opposti sentimenti si svol-

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ge un racconto che desta meraviglia entrambe sono ric-che di avvenimenti sono appassionate descrivono viag-gi lotte trionfi e continui cambiamenti di fortuna Chiammira Don Bellianis forse non comprende il linguag-gio elegante dellEneide eppure se questo fosse abbas-sato allo stile del Viaggio del pellegrino6 egli ne senti-rebbe forse tutta la forza per lo stesso principio per cuiammira Don Bellianis

Nel suo autore preferito egli non egrave urtato dalle conti-nue violazioni alla verosimiglianza dalla confusione deitempi dalle offese contro gli usi dal disprezzo dellageografia poichegrave non conosce nulla di geografia e dicronologia e non ha mai esaminato i fondamenti dellaverosimiglianza Legge per caso di un naufragio sullecoste della Boemia del tutto assorto in un fatto cosigrave in-teressante e unicamente preoccupato della sorte del suoeroe non egrave minimamente turbato da questo stravaganteerrore Infatti per quale motivo dovrebbe essere sorpresodi un naufragio sulle coste della Boemia egli che non sase la Boemia sia o no unisola dellOceano Atlantico Edopo tutto quale riflesso puograve avere tutto ciograve sul buongusto naturale della persona in questione

Il gusto dunque per ciograve che riguarda limmaginazio-ne si basa su un principio uguale in tutti gli uomini nonvegrave nessuna diversitagrave nel modo in cui essi sono commos-si negrave nelle cause della loro commozione ma vegrave una

6 The Pilgrims progress opera allegorica di John Bunyan(1628-1688) ispirata alla fede puritana

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ge un racconto che desta meraviglia entrambe sono ric-che di avvenimenti sono appassionate descrivono viag-gi lotte trionfi e continui cambiamenti di fortuna Chiammira Don Bellianis forse non comprende il linguag-gio elegante dellEneide eppure se questo fosse abbas-sato allo stile del Viaggio del pellegrino6 egli ne senti-rebbe forse tutta la forza per lo stesso principio per cuiammira Don Bellianis

Nel suo autore preferito egli non egrave urtato dalle conti-nue violazioni alla verosimiglianza dalla confusione deitempi dalle offese contro gli usi dal disprezzo dellageografia poichegrave non conosce nulla di geografia e dicronologia e non ha mai esaminato i fondamenti dellaverosimiglianza Legge per caso di un naufragio sullecoste della Boemia del tutto assorto in un fatto cosigrave in-teressante e unicamente preoccupato della sorte del suoeroe non egrave minimamente turbato da questo stravaganteerrore Infatti per quale motivo dovrebbe essere sorpresodi un naufragio sulle coste della Boemia egli che non sase la Boemia sia o no unisola dellOceano Atlantico Edopo tutto quale riflesso puograve avere tutto ciograve sul buongusto naturale della persona in questione

Il gusto dunque per ciograve che riguarda limmaginazio-ne si basa su un principio uguale in tutti gli uomini nonvegrave nessuna diversitagrave nel modo in cui essi sono commos-si negrave nelle cause della loro commozione ma vegrave una

6 The Pilgrims progress opera allegorica di John Bunyan(1628-1688) ispirata alla fede puritana

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differenza nel grado che deriva da due principali moti-vi o da un piugrave intenso grado di sensibilitagrave naturale o dauna piugrave vicina e prolungata attenzione per loggetto Perspiegare ciograve secondo il procedimento dei sensi in cui sitrova la stessa differenza supponiamo che una tavola dimarmo ben levigata sia posta dinnanzi a due uomini en-trambi notano che egrave levigata ed entrambi si compiaccio-no di tale qualitagrave Fin qui essi sono daccordo Ma sup-poniamo che unaltra tavola e poi unaltra ancora la se-conda piugrave levigata della prima siano loro poste dinnan-zi Egrave molto probabile che questi uomini perfettamentedaccordo su ciograve che egrave levigatezza e sul piacere che nederiva siano discordi quando vengano a stabilire qualesia la tavola che presenta la levigatura migliore

La grande differenza fra i gusti appare quando si con-frontano leccesso o il difetto di caratteristiche giudicatesecondo il loro grado e non secondo la qualitagrave Non egrave fa-cile quando si riscontri una simile differenza stabilire ilgrado se leccesso o il difetto non sono evidenti Se sia-mo di diversa opinione riguardo a due quantitagrave possia-mo ricorrere a una misura comune sigrave da risolvere laquestione con la massima esattezza e ciograve egrave quello chedagrave alla conoscenza matematica una certezza maggioreche ad ogni altra scienza Ma riguardo a quelle cose lacui variazione non si giudica in base a differenze diquantitagrave la levigatezza e la ruvidezza la durezza e lamorbidezza loscuritagrave e la luce le gradazioni dei varicolori egrave possibile fare una distinzione quando la diffe-renza egrave in un certo senso considerevole non quando egrave

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differenza nel grado che deriva da due principali moti-vi o da un piugrave intenso grado di sensibilitagrave naturale o dauna piugrave vicina e prolungata attenzione per loggetto Perspiegare ciograve secondo il procedimento dei sensi in cui sitrova la stessa differenza supponiamo che una tavola dimarmo ben levigata sia posta dinnanzi a due uomini en-trambi notano che egrave levigata ed entrambi si compiaccio-no di tale qualitagrave Fin qui essi sono daccordo Ma sup-poniamo che unaltra tavola e poi unaltra ancora la se-conda piugrave levigata della prima siano loro poste dinnan-zi Egrave molto probabile che questi uomini perfettamentedaccordo su ciograve che egrave levigatezza e sul piacere che nederiva siano discordi quando vengano a stabilire qualesia la tavola che presenta la levigatura migliore

La grande differenza fra i gusti appare quando si con-frontano leccesso o il difetto di caratteristiche giudicatesecondo il loro grado e non secondo la qualitagrave Non egrave fa-cile quando si riscontri una simile differenza stabilire ilgrado se leccesso o il difetto non sono evidenti Se sia-mo di diversa opinione riguardo a due quantitagrave possia-mo ricorrere a una misura comune sigrave da risolvere laquestione con la massima esattezza e ciograve egrave quello chedagrave alla conoscenza matematica una certezza maggioreche ad ogni altra scienza Ma riguardo a quelle cose lacui variazione non si giudica in base a differenze diquantitagrave la levigatezza e la ruvidezza la durezza e lamorbidezza loscuritagrave e la luce le gradazioni dei varicolori egrave possibile fare una distinzione quando la diffe-renza egrave in un certo senso considerevole non quando egrave

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piccola poichegrave mancano misure comuni che forse nonsi potranno mai scoprire In questi casi particolari sup-ponendo che lacutezza del senso sia uguale riuscirannomeglio allo scopo lattenzione piugrave accurata e labitudineRitornando allargomento delle tavole il levigatore delmarmo indubbiamente potragrave dire la sua parola con lamaggior competenza Ma nonostante vi sia la suddettamancanza di una misura comune per risolvere molte di-scussioni relative ai sensi e relative allimmaginazioneche li rappresenta notiamo che i principicirc sono uguali intutti e che non vegrave disaccordo almeno fino a quando ciponiamo ad esaminare la superioritagrave o la differenza del-le cose allora entriamo nel campo del giudizio

Finchegrave siamo a conoscenza delle qualitagrave sensibili del-le cose ben difficilmente sembra che sia impegnatoqualche cosa di piugrave dellimmaginazione qualcosa di piugravedellimmaginazione sembra esserlo invece quando ven-gono rappresentate le passioni perchegrave per virtugrave di unasimpatia naturale esse vengono sentite da tutti senza ilconcorso della ragione e la loro efficacia egrave riconosciutada ognuno Amore dolore timore ira gioia tutte que-ste passioni hanno a turno colpito lanimo dognuno enon in modo arbitrario o casuale ma secondo principicirccerti naturali e costanti

Ma poichegrave molte delle opere dellimmaginazione nonsi limitano alla rappresentazione degli oggetti sensibilinegrave allo sforzo della volontagrave sulle passioni ma si esten-dono ai modi ai caratteri alle azioni e alle intenzionidegli uomini ai loro rapporti alle virtugrave e ai vizi entrano

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piccola poichegrave mancano misure comuni che forse nonsi potranno mai scoprire In questi casi particolari sup-ponendo che lacutezza del senso sia uguale riuscirannomeglio allo scopo lattenzione piugrave accurata e labitudineRitornando allargomento delle tavole il levigatore delmarmo indubbiamente potragrave dire la sua parola con lamaggior competenza Ma nonostante vi sia la suddettamancanza di una misura comune per risolvere molte di-scussioni relative ai sensi e relative allimmaginazioneche li rappresenta notiamo che i principicirc sono uguali intutti e che non vegrave disaccordo almeno fino a quando ciponiamo ad esaminare la superioritagrave o la differenza del-le cose allora entriamo nel campo del giudizio

Finchegrave siamo a conoscenza delle qualitagrave sensibili del-le cose ben difficilmente sembra che sia impegnatoqualche cosa di piugrave dellimmaginazione qualcosa di piugravedellimmaginazione sembra esserlo invece quando ven-gono rappresentate le passioni perchegrave per virtugrave di unasimpatia naturale esse vengono sentite da tutti senza ilconcorso della ragione e la loro efficacia egrave riconosciutada ognuno Amore dolore timore ira gioia tutte que-ste passioni hanno a turno colpito lanimo dognuno enon in modo arbitrario o casuale ma secondo principicirccerti naturali e costanti

Ma poichegrave molte delle opere dellimmaginazione nonsi limitano alla rappresentazione degli oggetti sensibilinegrave allo sforzo della volontagrave sulle passioni ma si esten-dono ai modi ai caratteri alle azioni e alle intenzionidegli uomini ai loro rapporti alle virtugrave e ai vizi entrano

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nel campo della ragione Tutto ciograve costituisce una parteconsiderevole di quelli che sono gli oggetti del gusto eOrazio ci manda alle scuole di filosofia e in mezzo almondo affinchegrave possiamo istruirci in essi Lo stessogrado di certezza che si deve acquistare nella moralitagrave enella scienza della vita noi lo dobbiamo acquisire in ciograveche si riferisce ad esse nelle opere di imitazione Inveroper lo piugrave nella intelligenza dei costumi nella osserva-zione del tempo e del luogo e in generale della conve-nienza (che si deve soltanto imparare in quelle scuolealle quali Orazio ci trae) consiste quello che egrave chiamatogusto diciamo cosigrave per distinguerlo e che in realtagrave nonegrave altro che un giudizio piugrave raffinato Da tutto ciograve a mesembra che quello che chiamiamo gusto nella sua piugravegenerica accezione non egrave una semplice idea ma egrave inparte prodotto in primo luogo da una percezione dei pia-ceri del senso in secondo luogo dai piaceri dellimmagi-nazione e dalle conclusioni della ragione la quale con-sidera i vari rapporti di questi piaceri considera le pas-sioni delluomo gli usi le azioni Tutto ciograve egrave richiestoper formare il gusto la cui base egrave la medesima in ognimente umana poichegrave come i sensi sono le grandi sor-genti originali di tutte le nostre idee e per conseguenzadi tutti i nostri piaceri che non siano incerti e arbitrariil fondamento del gusto egrave comune a tutti ed abbiamoperciograve un elemento sufficiente onde trarre logiche con-clusioni su tale argomento

Mentre consideriamo il gusto soltanto per ciograve che ri-guarda la sua natura e i suoi aspetti riscontriamo che i

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nel campo della ragione Tutto ciograve costituisce una parteconsiderevole di quelli che sono gli oggetti del gusto eOrazio ci manda alle scuole di filosofia e in mezzo almondo affinchegrave possiamo istruirci in essi Lo stessogrado di certezza che si deve acquistare nella moralitagrave enella scienza della vita noi lo dobbiamo acquisire in ciograveche si riferisce ad esse nelle opere di imitazione Inveroper lo piugrave nella intelligenza dei costumi nella osserva-zione del tempo e del luogo e in generale della conve-nienza (che si deve soltanto imparare in quelle scuolealle quali Orazio ci trae) consiste quello che egrave chiamatogusto diciamo cosigrave per distinguerlo e che in realtagrave nonegrave altro che un giudizio piugrave raffinato Da tutto ciograve a mesembra che quello che chiamiamo gusto nella sua piugravegenerica accezione non egrave una semplice idea ma egrave inparte prodotto in primo luogo da una percezione dei pia-ceri del senso in secondo luogo dai piaceri dellimmagi-nazione e dalle conclusioni della ragione la quale con-sidera i vari rapporti di questi piaceri considera le pas-sioni delluomo gli usi le azioni Tutto ciograve egrave richiestoper formare il gusto la cui base egrave la medesima in ognimente umana poichegrave come i sensi sono le grandi sor-genti originali di tutte le nostre idee e per conseguenzadi tutti i nostri piaceri che non siano incerti e arbitrariil fondamento del gusto egrave comune a tutti ed abbiamoperciograve un elemento sufficiente onde trarre logiche con-clusioni su tale argomento

Mentre consideriamo il gusto soltanto per ciograve che ri-guarda la sua natura e i suoi aspetti riscontriamo che i

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suoi principicirc sono del tutto uniformi ma che il grado incui essi prevalgono nei singoli individui egrave tanto diversoquanto simili sono i principicirc stessi Poichegrave sensibilitagrave egiudizio le qualitagrave cioegrave che costituiscono ciograve che comu-nemente si chiama gusto mutano notevolmente da per-sona a persona Da un difetto nella prima di queste qua-litagrave deriva una mancanza di gusto una debolezza nellaseconda rende il gusto falso o cattivo Vi sono uomini lacui sensibilitagrave egrave cosigrave ottusa il cui temperamento egrave cosigravefreddo e flemmatico che difficilmente si puograve dire sianodesti durante lintero corso della loro vita Su tali perso-ne gli oggetti piugrave notevoli producono soltantounimpressione debole e oscura Vi sono altri semprecosigrave agitati da piaceri volgari e puramente sensuali ocosigrave asserviti alle basse cure dellavarizia o cosigrave infiam-mati alla caccia di onori e di gloria che le loro menticontinuamente abituate alla bufera di queste passioniviolente e tempestose difficilmente possono essere im-pressionate dal gioco delicato e raffinato dellimmagina-zione Questi ultimi sebbene per un motivo ben diversodiventano stupidi e insensibili quanto i primi ma gli unio gli altri ogni volta che siano colpiti da un oggetto ele-gante o grandioso o da queste stesse qualitagrave in unoperadarte sono mossi dallo stesso principio

La causa di un gusto falso egrave un difetto del giudizioche puograve nascere da una innata debolezza di comprensio-ne (in qualsiasi cosa possa consistere la forza di questafacoltagrave) o e questultimo caso egrave molto piugrave comune puograve

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suoi principicirc sono del tutto uniformi ma che il grado incui essi prevalgono nei singoli individui egrave tanto diversoquanto simili sono i principicirc stessi Poichegrave sensibilitagrave egiudizio le qualitagrave cioegrave che costituiscono ciograve che comu-nemente si chiama gusto mutano notevolmente da per-sona a persona Da un difetto nella prima di queste qua-litagrave deriva una mancanza di gusto una debolezza nellaseconda rende il gusto falso o cattivo Vi sono uomini lacui sensibilitagrave egrave cosigrave ottusa il cui temperamento egrave cosigravefreddo e flemmatico che difficilmente si puograve dire sianodesti durante lintero corso della loro vita Su tali perso-ne gli oggetti piugrave notevoli producono soltantounimpressione debole e oscura Vi sono altri semprecosigrave agitati da piaceri volgari e puramente sensuali ocosigrave asserviti alle basse cure dellavarizia o cosigrave infiam-mati alla caccia di onori e di gloria che le loro menticontinuamente abituate alla bufera di queste passioniviolente e tempestose difficilmente possono essere im-pressionate dal gioco delicato e raffinato dellimmagina-zione Questi ultimi sebbene per un motivo ben diversodiventano stupidi e insensibili quanto i primi ma gli unio gli altri ogni volta che siano colpiti da un oggetto ele-gante o grandioso o da queste stesse qualitagrave in unoperadarte sono mossi dallo stesso principio

La causa di un gusto falso egrave un difetto del giudizioche puograve nascere da una innata debolezza di comprensio-ne (in qualsiasi cosa possa consistere la forza di questafacoltagrave) o e questultimo caso egrave molto piugrave comune puograve

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derivare da una mancanza di esercizio appropriato e bendiretto che solo puograve rendere il gusto attivo e vivace

Inoltre lignoranza o la disattenzione il pregiudiziola sconsideratezza la leggerezza lostinazione in brevetutte le passioni e tutti i vizi che sviano il giudizio in al-tri campi lo pregiudicano pure e in forma non minorein questa che egrave la sua sfera piugrave raffinata ed elegante

Queste cause producono opinioni diverse su tutto ciograveche egrave oggetto di conoscenza senza indurci a supporreche la ragione non abbia dei principicirc ben determinati Einvero si puograve osservare che fra gli uomini riguardo allequestioni di gusto vegrave una discordia minore piugrave che nonriguardo alla maggior parte di quelle cose che dipendo-no dalla pura ragione e che gli uomini si trovano moltopiugrave facilmente daccordo nel giudicare pregevole unadescrizione di Virgilio che nel discutere sulla veritagrave osulla falsitagrave di una teoria di Aristotele

Una rettitudine di giudizio in arte che si puograve chiama-re buon gusto dipende in gran parte dalla sensibilitagravepoichegrave se la mente non egrave portata a gustare i piaceridellimmaginazione non si applicheragrave mai a lavori di talgenere abbastanza da acquistarne unadeguata cono-scenza Ma sebbene per formare un buon giudizio si ri-chieda un certo grado di sensibilitagrave pure un buon giudi-zio non sorge di necessitagrave da una sensibilitagrave vivace so-vente accade che un modestissimo giudice solo in forzadi una piugrave acuta sensibilitagrave sia colpito da unopera me-diocre piugrave di quello che non sia colpito il miglior giudi-ce dellopera piugrave perfetta poichegrave dal momento che un

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derivare da una mancanza di esercizio appropriato e bendiretto che solo puograve rendere il gusto attivo e vivace

Inoltre lignoranza o la disattenzione il pregiudiziola sconsideratezza la leggerezza lostinazione in brevetutte le passioni e tutti i vizi che sviano il giudizio in al-tri campi lo pregiudicano pure e in forma non minorein questa che egrave la sua sfera piugrave raffinata ed elegante

Queste cause producono opinioni diverse su tutto ciograveche egrave oggetto di conoscenza senza indurci a supporreche la ragione non abbia dei principicirc ben determinati Einvero si puograve osservare che fra gli uomini riguardo allequestioni di gusto vegrave una discordia minore piugrave che nonriguardo alla maggior parte di quelle cose che dipendo-no dalla pura ragione e che gli uomini si trovano moltopiugrave facilmente daccordo nel giudicare pregevole unadescrizione di Virgilio che nel discutere sulla veritagrave osulla falsitagrave di una teoria di Aristotele

Una rettitudine di giudizio in arte che si puograve chiama-re buon gusto dipende in gran parte dalla sensibilitagravepoichegrave se la mente non egrave portata a gustare i piaceridellimmaginazione non si applicheragrave mai a lavori di talgenere abbastanza da acquistarne unadeguata cono-scenza Ma sebbene per formare un buon giudizio si ri-chieda un certo grado di sensibilitagrave pure un buon giudi-zio non sorge di necessitagrave da una sensibilitagrave vivace so-vente accade che un modestissimo giudice solo in forzadi una piugrave acuta sensibilitagrave sia colpito da unopera me-diocre piugrave di quello che non sia colpito il miglior giudi-ce dellopera piugrave perfetta poichegrave dal momento che un

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oggetto nuovo straordinario commovente puograve colpirequesta persona mentre non lo colpiscono gli errori cheesso presenta il suo piacere egrave piugrave puro e piugrave schietto epoichegrave un piacere che deriva dalla pura immaginazioneegrave molto piugrave intenso di quello che puograve derivare da ungiudizio retto il giudizio egrave in gran parte occupato nel ri-scontrare motivi di errore sulla via dellimmaginazionenel dissipare le scene del suo incanto e nellavvincerci algiogo molesto della nostra ragione perchegrave quasi lunicopiacere che gli uomini hanno nella coscienza di avere ungiudizio migliore degli altri consiste in una specie diconsapevole orgoglio e di superioritagrave derivante dal benpensare ma allora questo egrave un piacere indiretto un pia-cere che non risulta immediatamente dalloggetto con-templato Allalba dei nostri giorni quando i sensi sonoancora teneri e non logori quando lattenzionedelluomo egrave piugrave acuta e una apparenza di novitagrave alita sututti gli oggetti che ci circondano quanto vive in quelmomento sono le nostre sensazioni ma come falsi e tra-scurati i giudizi sulle cose Io non credo che osservandole piugrave nobili opere di genio proverograve mai piugrave lo stessogrado di piacere che conobbi in quelletagrave osservandoopere che il mio attuale giudizio considera come insi-gnificanti e spregevoli Ogni motivo triviale di piacere egraveadatto a colpire un uomo dal temperamento troppo ar-dente il suo appetito egrave troppo acuto per sopportare ungusto delicato Egli egrave sotto ogni riguardo ciograve che Ovidiodice di se stesso in amore

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oggetto nuovo straordinario commovente puograve colpirequesta persona mentre non lo colpiscono gli errori cheesso presenta il suo piacere egrave piugrave puro e piugrave schietto epoichegrave un piacere che deriva dalla pura immaginazioneegrave molto piugrave intenso di quello che puograve derivare da ungiudizio retto il giudizio egrave in gran parte occupato nel ri-scontrare motivi di errore sulla via dellimmaginazionenel dissipare le scene del suo incanto e nellavvincerci algiogo molesto della nostra ragione perchegrave quasi lunicopiacere che gli uomini hanno nella coscienza di avere ungiudizio migliore degli altri consiste in una specie diconsapevole orgoglio e di superioritagrave derivante dal benpensare ma allora questo egrave un piacere indiretto un pia-cere che non risulta immediatamente dalloggetto con-templato Allalba dei nostri giorni quando i sensi sonoancora teneri e non logori quando lattenzionedelluomo egrave piugrave acuta e una apparenza di novitagrave alita sututti gli oggetti che ci circondano quanto vive in quelmomento sono le nostre sensazioni ma come falsi e tra-scurati i giudizi sulle cose Io non credo che osservandole piugrave nobili opere di genio proverograve mai piugrave lo stessogrado di piacere che conobbi in quelletagrave osservandoopere che il mio attuale giudizio considera come insi-gnificanti e spregevoli Ogni motivo triviale di piacere egraveadatto a colpire un uomo dal temperamento troppo ar-dente il suo appetito egrave troppo acuto per sopportare ungusto delicato Egli egrave sotto ogni riguardo ciograve che Ovidiodice di se stesso in amore

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Molle meum levibus cor est violabile teliset semper causa est cur ego semper amem7

Una persona di questo carattere non puograve mai essereun giudice raffinato negrave ciograve che il poeta comico chiamaun elegans formarurm spectator La nobiltagrave e la forza diuna composizione non devono sempre essere giudicatesolo in base agli effetti che producono sulla mente diqualcuno a meno che non siano noti lindole e i caratteridei suoi pensieri I maggiori effetti della poesia e dellamusica sono stati svolti e forse tuttora si svolgono lagravedove le arti non sono che in uno stato assai vile e imper-fetto Luditore rozzo egrave colpito dai principicirc che operanoin queste arti anche nel loro stato primitivo e non egrave ingrado di percepirne i difetti Ma quando le arti procedo-no verso la loro perfezione la scienza della critica avan-za di pari passo e il piacere dei giudici egrave sovente inter-rotto dagli errori scoperti nelle opere piugrave finite

Prima di abbandonare questo argomento non possofare a meno di rilevare unopinione che molte personehanno che il gusto cioegrave sia una facoltagrave della mente se-parata e distinta dal giudizio e dallimmaginazione unaspecie distinto per cui siamo naturalmente colpiti e alprimo sguardo senza alcun precedente ragionamentodai pregi o dai difetti di unopera Finchegrave sono impegna-te limmaginazione e le passioni credo sia vero che la

7 laquoIl mio cuore sensibile egrave aperto ai colpi di ogni leggero stra-le ed egrave la causa perpetua del mio perpetuo amareraquo (Ovidio He-roides XV 79 e sg)

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Molle meum levibus cor est violabile teliset semper causa est cur ego semper amem7

Una persona di questo carattere non puograve mai essereun giudice raffinato negrave ciograve che il poeta comico chiamaun elegans formarurm spectator La nobiltagrave e la forza diuna composizione non devono sempre essere giudicatesolo in base agli effetti che producono sulla mente diqualcuno a meno che non siano noti lindole e i caratteridei suoi pensieri I maggiori effetti della poesia e dellamusica sono stati svolti e forse tuttora si svolgono lagravedove le arti non sono che in uno stato assai vile e imper-fetto Luditore rozzo egrave colpito dai principicirc che operanoin queste arti anche nel loro stato primitivo e non egrave ingrado di percepirne i difetti Ma quando le arti procedo-no verso la loro perfezione la scienza della critica avan-za di pari passo e il piacere dei giudici egrave sovente inter-rotto dagli errori scoperti nelle opere piugrave finite

Prima di abbandonare questo argomento non possofare a meno di rilevare unopinione che molte personehanno che il gusto cioegrave sia una facoltagrave della mente se-parata e distinta dal giudizio e dallimmaginazione unaspecie distinto per cui siamo naturalmente colpiti e alprimo sguardo senza alcun precedente ragionamentodai pregi o dai difetti di unopera Finchegrave sono impegna-te limmaginazione e le passioni credo sia vero che la

7 laquoIl mio cuore sensibile egrave aperto ai colpi di ogni leggero stra-le ed egrave la causa perpetua del mio perpetuo amareraquo (Ovidio He-roides XV 79 e sg)

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ragione sia poco consultata ma quando entrano in cam-po la disposizione il decoro la convenienza in brevedovunque il gusto migliore differisce da quello peggio-re sono convinto che solo la conoscenza opera enullaltro e la sua azione egrave in realtagrave lungi dallesseresempre improvvisa e spesso lungi dallessere esattaUomini del miglior gusto giungono sovente per mezzodella riflessione a mutare quei giudizi avventati e preci-pitosi che la mente data la sua avversione alla neutralitagravee al dubbio ama formulare Si sa che il gusto (qualun-que esso sia) viene perfezionato esattamente come vieneperfezionato il nostro giudizio estendendo cioegrave la cono-scenza mediante una sempre maggiore attenzionealloggetto e un maggiore esercizio Quanto a coloro chenon hanno adottato questi metodi se il loro gusto for-mula un giudizio rapido questo giudizio egrave perograve sempreincerto e la loro rapiditagrave egrave dovuta a presunzione e av-ventatezza non a unimprovvisa luce capace di disper-dere in un momento ogni tenebra dalla mente Ma colo-ro che hanno coltivato quel tipo di conoscenza che egraveloggetto del gusto per gradi e attraverso labitudinenon solo raggiungono una fondatezza bensigrave anche unaprontezza di giudizio come tutti fanno con gli stessimetodi in tutte le altre occasioni In un primo temposono obbligati a scandire ma infine leggono con facilitagravee velocitagrave pure tale velocitagrave non prova che il gusto siauna facoltagrave diversa Nessuno credo ha seguito il corsodi una discussione che si svolge intorno ad argomentinella sfera della pura e nuda ragione senza osservare

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ragione sia poco consultata ma quando entrano in cam-po la disposizione il decoro la convenienza in brevedovunque il gusto migliore differisce da quello peggio-re sono convinto che solo la conoscenza opera enullaltro e la sua azione egrave in realtagrave lungi dallesseresempre improvvisa e spesso lungi dallessere esattaUomini del miglior gusto giungono sovente per mezzodella riflessione a mutare quei giudizi avventati e preci-pitosi che la mente data la sua avversione alla neutralitagravee al dubbio ama formulare Si sa che il gusto (qualun-que esso sia) viene perfezionato esattamente come vieneperfezionato il nostro giudizio estendendo cioegrave la cono-scenza mediante una sempre maggiore attenzionealloggetto e un maggiore esercizio Quanto a coloro chenon hanno adottato questi metodi se il loro gusto for-mula un giudizio rapido questo giudizio egrave perograve sempreincerto e la loro rapiditagrave egrave dovuta a presunzione e av-ventatezza non a unimprovvisa luce capace di disper-dere in un momento ogni tenebra dalla mente Ma colo-ro che hanno coltivato quel tipo di conoscenza che egraveloggetto del gusto per gradi e attraverso labitudinenon solo raggiungono una fondatezza bensigrave anche unaprontezza di giudizio come tutti fanno con gli stessimetodi in tutte le altre occasioni In un primo temposono obbligati a scandire ma infine leggono con facilitagravee velocitagrave pure tale velocitagrave non prova che il gusto siauna facoltagrave diversa Nessuno credo ha seguito il corsodi una discussione che si svolge intorno ad argomentinella sfera della pura e nuda ragione senza osservare

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lestrema prontezza con cui lintero processo dellargo-mento egrave condotto i terreni scoperti le obbiezioni solle-vate e controbattute e le conclusioni tratte dalle premes-se con una velocitagrave grande quanto quella con cui si puogravesupporre operi il gusto eppure in un campo dove nullatranne la pura ragione agisce o si puograve supporre che agi-sca Moltiplicare i principicirc per ogni diversa apparenza egraveinutile e del tutto irrazionale

Questo argomento poteva essere portato molto piugrave inlagrave ma non egrave lestensione del soggetto che deve fissare inostri limiti perchegrave quale soggetto non si estenderebbeallinfinito Ciograve che deve mettere fine alle nostre ricer-che sono la natura del nostro particolare schema e il sin-golo punto di vista da cui lo consideriamo

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lestrema prontezza con cui lintero processo dellargo-mento egrave condotto i terreni scoperti le obbiezioni solle-vate e controbattute e le conclusioni tratte dalle premes-se con una velocitagrave grande quanto quella con cui si puogravesupporre operi il gusto eppure in un campo dove nullatranne la pura ragione agisce o si puograve supporre che agi-sca Moltiplicare i principicirc per ogni diversa apparenza egraveinutile e del tutto irrazionale

Questo argomento poteva essere portato molto piugrave inlagrave ma non egrave lestensione del soggetto che deve fissare inostri limiti perchegrave quale soggetto non si estenderebbeallinfinito Ciograve che deve mettere fine alle nostre ricer-che sono la natura del nostro particolare schema e il sin-golo punto di vista da cui lo consideriamo

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PARTE PRIMA

I ndash LA NOVITAgrave

La prima e la piugrave semplice emozione che scopriamonellanima nostra egrave la curiositagrave Per curiositagrave intendoqualunque desiderio abbiamo per ciograve che egrave nuovo oqualunque piacere troviamo in esso Vediamo che ibambini corrono continuamente da un posto allaltro perscoprire qualcosa di nuovo afferrano con grande slancioe senza esitare nella scelta tutto ciograve che cade dinnanzi ailoro occhi la loro attenzione egrave attratta da qualunquecosa poichegrave ogni cosa ha in questo periodo della vita ilfascino della novitagrave Ma poichegrave quelle cose che ci attira-no soltanto per la loro novitagrave non possono dominarci permolto tempo la curiositagrave egrave il piugrave superficiale di tutti isentimenti e muta continuamente oggetto la sua aviditagrave

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PARTE PRIMA

I ndash LA NOVITAgrave

La prima e la piugrave semplice emozione che scopriamonellanima nostra egrave la curiositagrave Per curiositagrave intendoqualunque desiderio abbiamo per ciograve che egrave nuovo oqualunque piacere troviamo in esso Vediamo che ibambini corrono continuamente da un posto allaltro perscoprire qualcosa di nuovo afferrano con grande slancioe senza esitare nella scelta tutto ciograve che cade dinnanzi ailoro occhi la loro attenzione egrave attratta da qualunquecosa poichegrave ogni cosa ha in questo periodo della vita ilfascino della novitagrave Ma poichegrave quelle cose che ci attira-no soltanto per la loro novitagrave non possono dominarci permolto tempo la curiositagrave egrave il piugrave superficiale di tutti isentimenti e muta continuamente oggetto la sua aviditagrave

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egrave molto viva ma assai facilmente soddisfatta e presentasempre laspetto di vertigine di irrequietezza e di ansie-tagrave La curiositagrave egrave per sua natura una fonte attivissimascorre con rapiditagrave su gran parte dei suoi oggetti e subitoesaurisce la varietagrave che generalmente si riscontra nellanatura le stesse cose frequentemente ritornano e ritor-nano con un effetto sempre meno piacevole In breve icasi della vita dal tempo in cui ha inizio la nostra cono-scenza non sarebbero in grado di colpire la nostra men-te con altre sensazioni che quelle di disgusto e di noiase molte cose non fossero atte a colpire lanimo median-te altri poteri che non il potere della novitagrave e risveglian-do altre passioni oltre quella della curiositagrave Questi pote-ri e queste passioni saranno considerati al momento op-portuno Ma di qualunque natura siano questi elementi oin base a qualunque principio colpiscano la mente egrave as-solutamente necessario che essi non vengano applicati aquelle cose che luso quotidiano ha invilito e reso fami-liari e banali Un certo grado di novitagrave egrave uno degli ele-menti indispensabili di ciograve che agisce e la curiositagrave siunisce piugrave o meno a tutte le nostre passioni

II ndash DOLORE E PIACERE

Sembra quindi necessario che per eccitare le passionidelle persone giagrave adulte gli oggetti destinati a quello

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egrave molto viva ma assai facilmente soddisfatta e presentasempre laspetto di vertigine di irrequietezza e di ansie-tagrave La curiositagrave egrave per sua natura una fonte attivissimascorre con rapiditagrave su gran parte dei suoi oggetti e subitoesaurisce la varietagrave che generalmente si riscontra nellanatura le stesse cose frequentemente ritornano e ritor-nano con un effetto sempre meno piacevole In breve icasi della vita dal tempo in cui ha inizio la nostra cono-scenza non sarebbero in grado di colpire la nostra men-te con altre sensazioni che quelle di disgusto e di noiase molte cose non fossero atte a colpire lanimo median-te altri poteri che non il potere della novitagrave e risveglian-do altre passioni oltre quella della curiositagrave Questi pote-ri e queste passioni saranno considerati al momento op-portuno Ma di qualunque natura siano questi elementi oin base a qualunque principio colpiscano la mente egrave as-solutamente necessario che essi non vengano applicati aquelle cose che luso quotidiano ha invilito e reso fami-liari e banali Un certo grado di novitagrave egrave uno degli ele-menti indispensabili di ciograve che agisce e la curiositagrave siunisce piugrave o meno a tutte le nostre passioni

II ndash DOLORE E PIACERE

Sembra quindi necessario che per eccitare le passionidelle persone giagrave adulte gli oggetti destinati a quello

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scopo oltre ad essere in certo grado nuovi debbano es-sere capaci di suscitare dolore o piacere per altre causeIl dolore e il piacere sono semplici idee non suscettibilidi definizione La gente egrave soggetta a sbagliarsi nei suoisentimenti ma sbaglia molto spesso nei nomi che dagraveloro e nel ragionare intorno ad essi Molti sono dellopi-nione che il dolore nasca di necessitagrave dallallontanamen-to di un piacere poichegrave ritengono che il piacere sorgadalla cessazione o diminuzione di un dolore Da partemia sono piuttosto propenso a ritenere che il dolore e ilpiacere nel loro piugrave semplice e naturale modo di im-pressionare abbiano ciascuno una natura positiva e nondebbano affatto dipendere luno dallaltro La menteumana egrave spesso e credo che lo sia per la maggior partedel tempo in uno stato non di dolore e non di piacereche chiamo stato di indifferenza Quando passo da que-sto stato di indifferenza a uno stato di piacere effettivonon sembra necessario che debba passare attraverso unostato intermedio di dolore Se in tale stato di indifferen-za di quiete di tranquillitagrave chiamatela come volete voidoveste essere improvvisamente rallegrati da un concer-to di musica o supponiamo che un oggetto di belle for-me o di colori vivamente brillanti dovesse apparire din-nanzi a voi o immaginate che il vostro odorato fossedeliziato dalla fragranza di una rosa o che senza aversete voi doveste assaggiare un buon vino o gustare undelicato pezzo di carne senza essere affamati in tutti idiversi sensi delludito dellodorato e del gusto senzadubbio trovereste un piacere Pure se indagassi in che

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scopo oltre ad essere in certo grado nuovi debbano es-sere capaci di suscitare dolore o piacere per altre causeIl dolore e il piacere sono semplici idee non suscettibilidi definizione La gente egrave soggetta a sbagliarsi nei suoisentimenti ma sbaglia molto spesso nei nomi che dagraveloro e nel ragionare intorno ad essi Molti sono dellopi-nione che il dolore nasca di necessitagrave dallallontanamen-to di un piacere poichegrave ritengono che il piacere sorgadalla cessazione o diminuzione di un dolore Da partemia sono piuttosto propenso a ritenere che il dolore e ilpiacere nel loro piugrave semplice e naturale modo di im-pressionare abbiano ciascuno una natura positiva e nondebbano affatto dipendere luno dallaltro La menteumana egrave spesso e credo che lo sia per la maggior partedel tempo in uno stato non di dolore e non di piacereche chiamo stato di indifferenza Quando passo da que-sto stato di indifferenza a uno stato di piacere effettivonon sembra necessario che debba passare attraverso unostato intermedio di dolore Se in tale stato di indifferen-za di quiete di tranquillitagrave chiamatela come volete voidoveste essere improvvisamente rallegrati da un concer-to di musica o supponiamo che un oggetto di belle for-me o di colori vivamente brillanti dovesse apparire din-nanzi a voi o immaginate che il vostro odorato fossedeliziato dalla fragranza di una rosa o che senza aversete voi doveste assaggiare un buon vino o gustare undelicato pezzo di carne senza essere affamati in tutti idiversi sensi delludito dellodorato e del gusto senzadubbio trovereste un piacere Pure se indagassi in che

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stato fosse la vostra mente prima di questi piaceri bendifficilmente mi direste che si si trovavano in uno statodi dolore o dopo aver soddisfatto questi diversi sensicon diversi piaceri direste che sia poi subentrato un do-lore sebbene il piacere sia del tutto finito Supponetedaltro lato che qualcuno che si trovi in questo stato diindifferenza riceva un colpo violento o beva una bevan-da amara o che il suo orecchio venga colpito da un suo-no aspro e stridente in tutti questi casi non vegrave una dimi-nuzione di piacere eppure si avverte in ogni senso col-pito un dolore molto ben riconoscibile Si potrebbe for-se dire che il dolore in tal caso traeva la sua origine dal-la diminuzione del piacere di cui prima si godeva seb-bene questo piacere fosse cosigrave poco vivo da essere per-cepito solo nel momento in cui egrave scomparso Ma talesottigliezza non mi sembra riscontrabile in natura Poi-chegrave se prima del dolore io non sento alcun piacere effet-tivo non ho ragione di ritenere che tale piacere esistadal momento che il piacere egrave tale solo quando egrave percepi-to Analogamente e con ragione si puograve dire avvengadel dolore Non posso convincermi che piacere e doloresiano semplici relazioni che possono esistere solo comecontrari ma ritengo di poter chiaramente distinguerelesistenza di dolori e piaceri positivi del tutto indipen-denti luno dallaltro Nessuna percezione egrave per me piugravecerta di questa Non vegrave nulla che appaia al mio pensieropiugrave chiaro dei tre stati di indifferenza di piacere e di do-lore Posso percepirne ciascuno senza avere alcuna ideadella sua relazione con gli altri due Se uno dolorante

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stato fosse la vostra mente prima di questi piaceri bendifficilmente mi direste che si si trovavano in uno statodi dolore o dopo aver soddisfatto questi diversi sensicon diversi piaceri direste che sia poi subentrato un do-lore sebbene il piacere sia del tutto finito Supponetedaltro lato che qualcuno che si trovi in questo stato diindifferenza riceva un colpo violento o beva una bevan-da amara o che il suo orecchio venga colpito da un suo-no aspro e stridente in tutti questi casi non vegrave una dimi-nuzione di piacere eppure si avverte in ogni senso col-pito un dolore molto ben riconoscibile Si potrebbe for-se dire che il dolore in tal caso traeva la sua origine dal-la diminuzione del piacere di cui prima si godeva seb-bene questo piacere fosse cosigrave poco vivo da essere per-cepito solo nel momento in cui egrave scomparso Ma talesottigliezza non mi sembra riscontrabile in natura Poi-chegrave se prima del dolore io non sento alcun piacere effet-tivo non ho ragione di ritenere che tale piacere esistadal momento che il piacere egrave tale solo quando egrave percepi-to Analogamente e con ragione si puograve dire avvengadel dolore Non posso convincermi che piacere e doloresiano semplici relazioni che possono esistere solo comecontrari ma ritengo di poter chiaramente distinguerelesistenza di dolori e piaceri positivi del tutto indipen-denti luno dallaltro Nessuna percezione egrave per me piugravecerta di questa Non vegrave nulla che appaia al mio pensieropiugrave chiaro dei tre stati di indifferenza di piacere e di do-lore Posso percepirne ciascuno senza avere alcuna ideadella sua relazione con gli altri due Se uno dolorante

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per una colica per cui prova un dolore reale viene stesosulla ruota di tortura sentiragrave un dolore molto maggiorema questo dolore determinato dalla ruota deriva forse dauna diminuzione di piacere Lattacco di colica puograve es-sere un piacere o un dolore a seconda di come ci piaceconsiderarlo

III ndash DIFFERENZA FRA CESSAZIONE DIDOLORE E PIACERE REALE

Porteremo il problema ancora un passo piugrave in lagrave e cer-cheremo di stabilire che il dolore e il piacere non soltan-to non sono dipendenti necessariamente dalla loro reci-proca diminuzione o scomparsa ma che in realtagrave la di-minuzione o la cessazione di piacere non agisce comeun dolore positivo e che la scomparsa o la diminuzionedi dolore nei suoi effetti ha pochissima rassomiglianzacol piacere positivo8

La prima di queste affermazioni saragrave credo moltopiugrave facilmente accettata perchegrave egrave ben evidente che ilpiacere quando ha compiuto il suo corso ci lascia nello

8 Il Locke (Saggio sullintelletto umano II 20 16) ritiene chela cessazione o la diminuzione di un dolore sia considerata comeun piacere e agisca come tale e che la scomparsa o la diminuzio-ne di un piacere sia considerata e agisca come un dolore Egrave taleopinione che qui consideriamo (Nota di Burke)

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per una colica per cui prova un dolore reale viene stesosulla ruota di tortura sentiragrave un dolore molto maggiorema questo dolore determinato dalla ruota deriva forse dauna diminuzione di piacere Lattacco di colica puograve es-sere un piacere o un dolore a seconda di come ci piaceconsiderarlo

III ndash DIFFERENZA FRA CESSAZIONE DIDOLORE E PIACERE REALE

Porteremo il problema ancora un passo piugrave in lagrave e cer-cheremo di stabilire che il dolore e il piacere non soltan-to non sono dipendenti necessariamente dalla loro reci-proca diminuzione o scomparsa ma che in realtagrave la di-minuzione o la cessazione di piacere non agisce comeun dolore positivo e che la scomparsa o la diminuzionedi dolore nei suoi effetti ha pochissima rassomiglianzacol piacere positivo8

La prima di queste affermazioni saragrave credo moltopiugrave facilmente accettata perchegrave egrave ben evidente che ilpiacere quando ha compiuto il suo corso ci lascia nello

8 Il Locke (Saggio sullintelletto umano II 20 16) ritiene chela cessazione o la diminuzione di un dolore sia considerata comeun piacere e agisca come tale e che la scomparsa o la diminuzio-ne di un piacere sia considerata e agisca come un dolore Egrave taleopinione che qui consideriamo (Nota di Burke)

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stato in cui ci ha trovato Il piacere dogni genere soddi-sfa prontamente e quando egrave finito ricadiamo nellindif-ferenza o piuttosto in una dolce tranquillitagrave che ha in segraveil piacevole colore della sensazione precedente Ammet-to che a prima vista non sia cosigrave evidente che la cessa-zione di un grande dolore non assomigli a un piacerereale ma ricordiamoci della condizione in cui si trovavala nostra mente nello sfuggire a un pericolo imminente onel momento in cui ci liberavamo dalla crudezza di unatroce dolore In tali occasioni abbiamo trovato se nonmi sbaglio lanimo nostro ben lontano dal piacere effet-tivo ossia in uno stato di grande sobrietagrave improntata aun senso di terrore in una specie di tranquillitagrave adom-brata dallorrore In tali occasioni il contegno e latteg-giamento della persona sono cosigrave corrispondenti a que-sto stato danimo che chiunque pur essendo ignaro delmotivo che influisce sul nostro aspetto ci giudicherebbepiuttosto in preda a costernazione che intenti al godi-mento di un piacere positivo

Ὡς δ ὃτ ἄν ἄνδρ ἄτη πυϰινὴ λάβῃ ὃς τἐνὶ πάτρῃφῶτα ϰαταϰτείνας ἄλλων ἐξίϰετο δῆmicroονἀνδρὸς ἐς ἀφνειοῦ ϑάmicroβος δἒχει εἰσορόωντας9

Questa sorprendente manifestazione delluomo cheOmero suppone sia appena sfuggito a un pericolo sovra-

9 laquoCome quando una tremenda sventura colpisce colui cheomicida in patria giunge presso un popolo straniero alla casa diun potente lo stupore assale chiunque lo vedaraquo (Omero IliadeXXIV 480 e sgg)

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stato in cui ci ha trovato Il piacere dogni genere soddi-sfa prontamente e quando egrave finito ricadiamo nellindif-ferenza o piuttosto in una dolce tranquillitagrave che ha in segraveil piacevole colore della sensazione precedente Ammet-to che a prima vista non sia cosigrave evidente che la cessa-zione di un grande dolore non assomigli a un piacerereale ma ricordiamoci della condizione in cui si trovavala nostra mente nello sfuggire a un pericolo imminente onel momento in cui ci liberavamo dalla crudezza di unatroce dolore In tali occasioni abbiamo trovato se nonmi sbaglio lanimo nostro ben lontano dal piacere effet-tivo ossia in uno stato di grande sobrietagrave improntata aun senso di terrore in una specie di tranquillitagrave adom-brata dallorrore In tali occasioni il contegno e latteg-giamento della persona sono cosigrave corrispondenti a que-sto stato danimo che chiunque pur essendo ignaro delmotivo che influisce sul nostro aspetto ci giudicherebbepiuttosto in preda a costernazione che intenti al godi-mento di un piacere positivo

Ὡς δ ὃτ ἄν ἄνδρ ἄτη πυϰινὴ λάβῃ ὃς τἐνὶ πάτρῃφῶτα ϰαταϰτείνας ἄλλων ἐξίϰετο δῆmicroονἀνδρὸς ἐς ἀφνειοῦ ϑάmicroβος δἒχει εἰσορόωντας9

Questa sorprendente manifestazione delluomo cheOmero suppone sia appena sfuggito a un pericolo sovra-

9 laquoCome quando una tremenda sventura colpisce colui cheomicida in patria giunge presso un popolo straniero alla casa diun potente lo stupore assale chiunque lo vedaraquo (Omero IliadeXXIV 480 e sgg)

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stante quella specie di passione mista di terrore e di sor-presa che egli attribuisce agli spettatori dipinge a tintemolto forti il modo in cui ci troviamo colpiti in occasio-ni comunque simili Poichegrave quando abbiamo soffertouna violenta emozione la mente naturalmente permanenella stessa condizione dopo che la causa che primalha prodotta ha cessato di agire Lagitazione del marerimane anche dopo la tempesta e quando questo residuodi orrore egrave del tutto cessato limpressione che il casoaveva destato scompare con esso e la mente ritorna nelsuo abituale stato di indifferenza In breve il piacere (in-tendo dire qualunque cosa che o nella sensazione inter-na o nella manifestazione esterna sia simile al piacerederivante da una causa reale) non ha mai ritengo la suaorigine nella scomparsa del dolore o del pericolo

IV ndash DILETTO E PIACERE COME OPPOSTILUNO ALLALTRO

Ma diremo allora che la scomparsa del dolore o la suadiminuzione sia sempre semplicemente dolorosa O af-fermeremo che la cessazione o la diminuzione del piace-re sia sempre accompagnata da un piacere Niente affat-to Ciograve che intendo stabilire non egrave altro che questo inprimo luogo che vi sono piaceri e dolori di una naturareale e indipendente in secondo luogo che il sentimen-

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stante quella specie di passione mista di terrore e di sor-presa che egli attribuisce agli spettatori dipinge a tintemolto forti il modo in cui ci troviamo colpiti in occasio-ni comunque simili Poichegrave quando abbiamo soffertouna violenta emozione la mente naturalmente permanenella stessa condizione dopo che la causa che primalha prodotta ha cessato di agire Lagitazione del marerimane anche dopo la tempesta e quando questo residuodi orrore egrave del tutto cessato limpressione che il casoaveva destato scompare con esso e la mente ritorna nelsuo abituale stato di indifferenza In breve il piacere (in-tendo dire qualunque cosa che o nella sensazione inter-na o nella manifestazione esterna sia simile al piacerederivante da una causa reale) non ha mai ritengo la suaorigine nella scomparsa del dolore o del pericolo

IV ndash DILETTO E PIACERE COME OPPOSTILUNO ALLALTRO

Ma diremo allora che la scomparsa del dolore o la suadiminuzione sia sempre semplicemente dolorosa O af-fermeremo che la cessazione o la diminuzione del piace-re sia sempre accompagnata da un piacere Niente affat-to Ciograve che intendo stabilire non egrave altro che questo inprimo luogo che vi sono piaceri e dolori di una naturareale e indipendente in secondo luogo che il sentimen-

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to che proviene dalla cessazione o diminuzione di dolo-re non rassomiglia a un piacere reale abbastanza per es-sere considerato della medesima natura o indicato colmedesimo nome in terzo luogo che in base allo stessoprincipio lallontanamento o linterruzione di un piacerenon ha somiglianza alcuna con un dolore reale Egrave certoche la prima sensazione (lallontanamento o la diminu-zione del dolore) ha in segrave qualcosa che egrave lontanodallessere penoso o spiacevole per sua natura Questasensazione sovente cosigrave piacevole ma in ogni caso cosigravediversa da un piacere reale non ha nome chio sappiama ciograve non vieta che sia veramente reale e molto diversada tutte le altre Egrave certo che ogni specie di soddisfazioneo di piacere per quanto diversi siano nel loro modo diimpressionare egrave di natura positiva nellanimo di chi laprova Limpressione egrave senza dubbio reale ma la causapuograve essere come in questo caso egrave senzaltro una speciedi laquoprivazioneraquo Ed egrave logico che distinguiamo con ter-mini diversi due cose cosigrave distinte in natura come unpiacere che sia semplicemente tale senza relazione al-cuna e quel piacere che non puograve esistere senza una rela-zione e tanto piugrave senza la relazione col dolore Sareb-be molto strano che queste impressioni cosigrave diverse nel-le loro cause e nei loro effetti dovessero essere confuseluna con laltra perchegrave luso comune le ha riunite sottola stessa denominazione generica Ogni volta che ho oc-casione di parlare di questa specie di piacere relativo lo

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to che proviene dalla cessazione o diminuzione di dolo-re non rassomiglia a un piacere reale abbastanza per es-sere considerato della medesima natura o indicato colmedesimo nome in terzo luogo che in base allo stessoprincipio lallontanamento o linterruzione di un piacerenon ha somiglianza alcuna con un dolore reale Egrave certoche la prima sensazione (lallontanamento o la diminu-zione del dolore) ha in segrave qualcosa che egrave lontanodallessere penoso o spiacevole per sua natura Questasensazione sovente cosigrave piacevole ma in ogni caso cosigravediversa da un piacere reale non ha nome chio sappiama ciograve non vieta che sia veramente reale e molto diversada tutte le altre Egrave certo che ogni specie di soddisfazioneo di piacere per quanto diversi siano nel loro modo diimpressionare egrave di natura positiva nellanimo di chi laprova Limpressione egrave senza dubbio reale ma la causapuograve essere come in questo caso egrave senzaltro una speciedi laquoprivazioneraquo Ed egrave logico che distinguiamo con ter-mini diversi due cose cosigrave distinte in natura come unpiacere che sia semplicemente tale senza relazione al-cuna e quel piacere che non puograve esistere senza una rela-zione e tanto piugrave senza la relazione col dolore Sareb-be molto strano che queste impressioni cosigrave diverse nel-le loro cause e nei loro effetti dovessero essere confuseluna con laltra perchegrave luso comune le ha riunite sottola stessa denominazione generica Ogni volta che ho oc-casione di parlare di questa specie di piacere relativo lo

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chiamo laquodilettoraquo10 e cercherograve con la massima attenzio-ne di non usare questa parola in altri significati Ricono-sco che tale parola non egrave comunemente usata in questosenso ma ho ritenuto preferibile adottare una parola bennota e limitare il suo significato piuttosto che introdurneuna nuova che forse non potrebbe entrare con altrettan-ta facilitagrave nella lingua Non avrei mai osato fare la ben-chegrave minima alterazione nelle nostre parole se la naturadella lingua creata per luso degli affari piuttosto cheper luso della filosofia e la natura del mio soggetto chemi trae fuori dalla comune direttiva dei discorsi non mivi obbligasse in un certo senso Farograve uso di questa li-bertagrave con la massima prudenza possibile Come uso laparola laquodilettoraquo per esprimere la sensazione che accom-pagna lallontanarsi del dolore o del pericolo cosigrave quan-do parlerograve di un piacere reale lo chiamerograve per lo piugravesemplicemente laquopiacereraquo

V ndash GIOIA E ANGOSCIA

Si deve osservare che la cessazione del piacere colpi-sce la mente in tre modi Se finisce semplicementedopo esser continuato per un certo tempo leffetto egravellaquoindifferenzaraquo se si interrompe bruscamente ne derivaun senso di disagio che viene chiamato laquodisappuntoraquo

10 Nel testo laquodelightraquo

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chiamo laquodilettoraquo10 e cercherograve con la massima attenzio-ne di non usare questa parola in altri significati Ricono-sco che tale parola non egrave comunemente usata in questosenso ma ho ritenuto preferibile adottare una parola bennota e limitare il suo significato piuttosto che introdurneuna nuova che forse non potrebbe entrare con altrettan-ta facilitagrave nella lingua Non avrei mai osato fare la ben-chegrave minima alterazione nelle nostre parole se la naturadella lingua creata per luso degli affari piuttosto cheper luso della filosofia e la natura del mio soggetto chemi trae fuori dalla comune direttiva dei discorsi non mivi obbligasse in un certo senso Farograve uso di questa li-bertagrave con la massima prudenza possibile Come uso laparola laquodilettoraquo per esprimere la sensazione che accom-pagna lallontanarsi del dolore o del pericolo cosigrave quan-do parlerograve di un piacere reale lo chiamerograve per lo piugravesemplicemente laquopiacereraquo

V ndash GIOIA E ANGOSCIA

Si deve osservare che la cessazione del piacere colpi-sce la mente in tre modi Se finisce semplicementedopo esser continuato per un certo tempo leffetto egravellaquoindifferenzaraquo se si interrompe bruscamente ne derivaun senso di disagio che viene chiamato laquodisappuntoraquo

10 Nel testo laquodelightraquo

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se loggetto egrave cosigrave totalmente perduto che non rimanepossibilitagrave alcuna di goderlo ancora nasce nellanimouna passione che si chiama laquoangosciaraquo Ora nessuno ditutti questi sentimenti neppure langoscia che egrave il piugraveviolento io ritengo abbia somiglianza alcuna con un do-lore reale Una persona che si cruccia lascia che la suapassione aumenti e in fondo lama ma questo non capi-ta mai nel caso di un reale dolore che nessun uomo maisopportograve volentieri per un tempo prolungato Chelangoscia possa esser volentieri sopportata sebbene sialontana da una semplice sensazione piacevole non egravetanto difficile a comprendersi Egrave proprio dellangoscia iltenere il suo oggetto sempre dinnanzi agli occhi presen-tarlo nei suoi aspetti piugrave piacevoli ricordare tutte le cir-costanze che lo riguardano fino ai minimi particolaririassaporare ogni singolo godimento soffermarsi suognuno e scoprire in tutti infinite nuove perfezioni cheprima non erano state abbastanza notate nellangoscia ilpiacere egrave ancora predominante e lafflizione che soppor-tiamo non ha somiglianza col vero dolore che egrave sempreodioso e che cerchiamo di allontanare il piugrave presto pos-sibile LOdissea di Omero che abbonda di tante imma-gini naturali e commoventi non ne ha nessuna piugrave effi-cace di quelle che Menelao evoca riguardo al triste de-stino dei suoi compagni e al suo modo di sentirlo Egliinvero ammette di concedersi spesso una sosta nel corsodi tali riflessioni malinconiche ma osserva anche cheper quanto malinconiche gli fanno piacere

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se loggetto egrave cosigrave totalmente perduto che non rimanepossibilitagrave alcuna di goderlo ancora nasce nellanimouna passione che si chiama laquoangosciaraquo Ora nessuno ditutti questi sentimenti neppure langoscia che egrave il piugraveviolento io ritengo abbia somiglianza alcuna con un do-lore reale Una persona che si cruccia lascia che la suapassione aumenti e in fondo lama ma questo non capi-ta mai nel caso di un reale dolore che nessun uomo maisopportograve volentieri per un tempo prolungato Chelangoscia possa esser volentieri sopportata sebbene sialontana da una semplice sensazione piacevole non egravetanto difficile a comprendersi Egrave proprio dellangoscia iltenere il suo oggetto sempre dinnanzi agli occhi presen-tarlo nei suoi aspetti piugrave piacevoli ricordare tutte le cir-costanze che lo riguardano fino ai minimi particolaririassaporare ogni singolo godimento soffermarsi suognuno e scoprire in tutti infinite nuove perfezioni cheprima non erano state abbastanza notate nellangoscia ilpiacere egrave ancora predominante e lafflizione che soppor-tiamo non ha somiglianza col vero dolore che egrave sempreodioso e che cerchiamo di allontanare il piugrave presto pos-sibile LOdissea di Omero che abbonda di tante imma-gini naturali e commoventi non ne ha nessuna piugrave effi-cace di quelle che Menelao evoca riguardo al triste de-stino dei suoi compagni e al suo modo di sentirlo Egliinvero ammette di concedersi spesso una sosta nel corsodi tali riflessioni malinconiche ma osserva anche cheper quanto malinconiche gli fanno piacere

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Ἀλλ ἔmicroπης πάντας microὲν ὀδυρόmicroενος ϰαὶ ἀχεύωνπολλάϰις ἐν microεγάροισι ϰαϑήmicroενος ἡmicroετέροισινἄλλοτε microέν τε γόῳ φρένα τέρποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηρὸς δὲ ϰόρος ϰρυεροῖο γόοιο11

Daltro lato quando riacquistiamo la salute o quandoci sottraiamo a un pericolo sovrastante egrave dalla gioia chesiamo colpiti In tal caso limpressione egrave ben lungi dallamorbida e voluttuosa soddisfazione che la prospettivacerta di un piacere concede Il diletto che nasce dallamodificazione di un dolore rivela la propria origine perla sua natura solida forte e severa

VI ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONOALLA PRESERVAZIONE DI SE STESSI

La maggior parte delle idee capaci di produrre unaforte impressione sulla mente siano semplicemente ideedi dolore o di piacere o idee delle modificazioni di que-sti puograve essere ridotta con una certa approssimazione aqueste due principali idee la preservazione di se stessi ela societagrave ai fini delluna o dellaltra delle quali si calco-la rispondano tutte le nostre passioni Le passioni che ri-

11 laquoMa rimpiangendo tutti e lamentandomi sovente assisonelle mie stanze mi ristoro ora col pianto ora interrompo inveceil rapido sfogo delle tristi lagrimeraquo (Omero Odissea IV 100 esgg)

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Ἀλλ ἔmicroπης πάντας microὲν ὀδυρόmicroενος ϰαὶ ἀχεύωνπολλάϰις ἐν microεγάροισι ϰαϑήmicroενος ἡmicroετέροισινἄλλοτε microέν τε γόῳ φρένα τέρποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηρὸς δὲ ϰόρος ϰρυεροῖο γόοιο11

Daltro lato quando riacquistiamo la salute o quandoci sottraiamo a un pericolo sovrastante egrave dalla gioia chesiamo colpiti In tal caso limpressione egrave ben lungi dallamorbida e voluttuosa soddisfazione che la prospettivacerta di un piacere concede Il diletto che nasce dallamodificazione di un dolore rivela la propria origine perla sua natura solida forte e severa

VI ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONOALLA PRESERVAZIONE DI SE STESSI

La maggior parte delle idee capaci di produrre unaforte impressione sulla mente siano semplicemente ideedi dolore o di piacere o idee delle modificazioni di que-sti puograve essere ridotta con una certa approssimazione aqueste due principali idee la preservazione di se stessi ela societagrave ai fini delluna o dellaltra delle quali si calco-la rispondano tutte le nostre passioni Le passioni che ri-

11 laquoMa rimpiangendo tutti e lamentandomi sovente assisonelle mie stanze mi ristoro ora col pianto ora interrompo inveceil rapido sfogo delle tristi lagrimeraquo (Omero Odissea IV 100 esgg)

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guardano la preservazione di se stessi si riferiscono perlo piugrave al dolore o al pericolo Le idee di dolore malattiamorte riempiono la mente di forti emozioni di orrorema le idee di vita e di salute sebbene ci mettano in gra-do di provare un certo piacere non producono collasemplice gioia altrettanta impressione Le passioni quin-di che riguardano la preservazione dellindividuo si rife-riscono principalmente al dolore o al pericolo e sono lepiugrave forti di tutte le passioni

VII ndash IL SUBLIME

Tutto ciograve che puograve destare idee di dolore e di pericoloossia tutto ciograve che egrave in certo senso terribile o che riguar-da oggetti terribili o che agisce in modo analogo al ter-rore egrave una causa del laquosublimeraquo ossia egrave ciograve che producela piugrave forte emozione che lanimo sia capace di sentireDico lemozione piugrave forte perchegrave sono convinto che leidee di dolore sono molto piugrave forti di quelle che riguar-dano il piacere Senza dubbio i tormenti che siamo capa-ci di sopportare sono molto piugrave forti nei loro effetti sulcorpo e sulla mente che non qualsiasi piacere che il piugraveraffinato epicureo possa suggerire o che la piugrave viva im-maginazione e il corpo piugrave sano e piugrave squisitamente sen-sibile possa godere Anzi io dubito assai che si possatrovare un uomo disposto ad accettare una vita piena di

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guardano la preservazione di se stessi si riferiscono perlo piugrave al dolore o al pericolo Le idee di dolore malattiamorte riempiono la mente di forti emozioni di orrorema le idee di vita e di salute sebbene ci mettano in gra-do di provare un certo piacere non producono collasemplice gioia altrettanta impressione Le passioni quin-di che riguardano la preservazione dellindividuo si rife-riscono principalmente al dolore o al pericolo e sono lepiugrave forti di tutte le passioni

VII ndash IL SUBLIME

Tutto ciograve che puograve destare idee di dolore e di pericoloossia tutto ciograve che egrave in certo senso terribile o che riguar-da oggetti terribili o che agisce in modo analogo al ter-rore egrave una causa del laquosublimeraquo ossia egrave ciograve che producela piugrave forte emozione che lanimo sia capace di sentireDico lemozione piugrave forte perchegrave sono convinto che leidee di dolore sono molto piugrave forti di quelle che riguar-dano il piacere Senza dubbio i tormenti che siamo capa-ci di sopportare sono molto piugrave forti nei loro effetti sulcorpo e sulla mente che non qualsiasi piacere che il piugraveraffinato epicureo possa suggerire o che la piugrave viva im-maginazione e il corpo piugrave sano e piugrave squisitamente sen-sibile possa godere Anzi io dubito assai che si possatrovare un uomo disposto ad accettare una vita piena di

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ogni soddisfazione al prezzo di terminarla poi nei tor-menti che la giustizia inflisse in poche ore nellultimosciagurato regicidio in Francia Ma come il dolore nellasua azione egrave piugrave forte del piacere cosigrave la morte egrave in ge-nerale unidea molto piugrave impressionante del dolore poi-chegrave vi sono pochissimi dolori per quanto intensi chenon siano preferibili alla morte anzi ciograve che rende lostesso dolore piugrave doloroso se cosigrave posso esprimermi egraveil fatto che esso venga considerato come un emissario diquesta regina dei terrori Quando il pericolo o il doloreincalzano troppo da vicino non sono in grado di offrirealcun diletto e sono soltanto terribili ma considerati auna certa distanza e con alcune modificazioni possonoessere e sono piacevoli come ogni giorno riscontriamoIn seguito mi proverograve a ricercare la causa di tale fatto

VIII ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONOALLA SOCIETAgrave

Laltro punto sotto il quale classifico le nostre passio-ni egrave quello della laquosocietagraveraquo che puograve essere divisa in duecategorie prima la laquosocietagrave dei sessiraquo che risponde alloscopo della propagazione della specie e poi quella piugravelaquogenerale societagraveraquo che si unisce agli uomini e agli altrianimali e che possiamo in un certo senso dire ci uniscaanche col mondo inanimato Le passioni riguardanti la

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ogni soddisfazione al prezzo di terminarla poi nei tor-menti che la giustizia inflisse in poche ore nellultimosciagurato regicidio in Francia Ma come il dolore nellasua azione egrave piugrave forte del piacere cosigrave la morte egrave in ge-nerale unidea molto piugrave impressionante del dolore poi-chegrave vi sono pochissimi dolori per quanto intensi chenon siano preferibili alla morte anzi ciograve che rende lostesso dolore piugrave doloroso se cosigrave posso esprimermi egraveil fatto che esso venga considerato come un emissario diquesta regina dei terrori Quando il pericolo o il doloreincalzano troppo da vicino non sono in grado di offrirealcun diletto e sono soltanto terribili ma considerati auna certa distanza e con alcune modificazioni possonoessere e sono piacevoli come ogni giorno riscontriamoIn seguito mi proverograve a ricercare la causa di tale fatto

VIII ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONOALLA SOCIETAgrave

Laltro punto sotto il quale classifico le nostre passio-ni egrave quello della laquosocietagraveraquo che puograve essere divisa in duecategorie prima la laquosocietagrave dei sessiraquo che risponde alloscopo della propagazione della specie e poi quella piugravelaquogenerale societagraveraquo che si unisce agli uomini e agli altrianimali e che possiamo in un certo senso dire ci uniscaanche col mondo inanimato Le passioni riguardanti la

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preservazione dellindividuo si riferiscono esclusiva-mente al dolore e al pericolo mentre quelle che riguar-dano la generazione hanno la loro origine nel godimentoe nel piacere il piacere piugrave direttamente connesso aquesto scopo egrave di un carattere vivo estatico e violentoe indubbiamente egrave il piugrave intenso piacere del senso ep-pure la mancanza di questo godimento cosigrave forte di radodetermina uno stato di inquietudine e tranne in mo-menti particolari non penso affatto che debba affligge-re

Quando gli uomini descrivono in qual modo sianocolpiti da un dolore o da un pericolo non si soffermanosul godimento della salute e sul conforto della tranquilli-tagrave per lamentarsi poi della perdita di queste soddisfazio-ni ma parlano solo dei dolori e orrori concreti che sof-frono Ma se voi ascoltate le lamentele di un amante ab-bandonato osservate che egli insiste soprattutto sui pia-ceri che godette o che sperograve di godere e sulla perfezio-ne delloggetto del suo desiderio la laquoperditaraquo egrave lideache predomina nellanimo suo Gli effetti violenti pro-dotti dallamore che talvolta egrave giunto sino alla follianon costituiscono unobbiezione alla regola che cerchia-mo di stabilire Quando gli uomini hanno lasciato che laloro immaginazione fosse a lungo impressionata daqualche idea essa li occupa cosigrave interamente da scaccia-re a poco a poco quasi tutte le altre idee e da abbattereogni ostacolo del pensiero che potrebbe porle un limite

Ogni idea egrave sufficiente allo scopo come egrave evidentedallinfinita varietagrave delle cause che determinano la fol-

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preservazione dellindividuo si riferiscono esclusiva-mente al dolore e al pericolo mentre quelle che riguar-dano la generazione hanno la loro origine nel godimentoe nel piacere il piacere piugrave direttamente connesso aquesto scopo egrave di un carattere vivo estatico e violentoe indubbiamente egrave il piugrave intenso piacere del senso ep-pure la mancanza di questo godimento cosigrave forte di radodetermina uno stato di inquietudine e tranne in mo-menti particolari non penso affatto che debba affligge-re

Quando gli uomini descrivono in qual modo sianocolpiti da un dolore o da un pericolo non si soffermanosul godimento della salute e sul conforto della tranquilli-tagrave per lamentarsi poi della perdita di queste soddisfazio-ni ma parlano solo dei dolori e orrori concreti che sof-frono Ma se voi ascoltate le lamentele di un amante ab-bandonato osservate che egli insiste soprattutto sui pia-ceri che godette o che sperograve di godere e sulla perfezio-ne delloggetto del suo desiderio la laquoperditaraquo egrave lideache predomina nellanimo suo Gli effetti violenti pro-dotti dallamore che talvolta egrave giunto sino alla follianon costituiscono unobbiezione alla regola che cerchia-mo di stabilire Quando gli uomini hanno lasciato che laloro immaginazione fosse a lungo impressionata daqualche idea essa li occupa cosigrave interamente da scaccia-re a poco a poco quasi tutte le altre idee e da abbattereogni ostacolo del pensiero che potrebbe porle un limite

Ogni idea egrave sufficiente allo scopo come egrave evidentedallinfinita varietagrave delle cause che determinano la fol-

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lia ma questo tuttal piugrave puograve soltanto provare che la pas-sione damore egrave capace di produrre effetti molto straor-dinari non che le sue straordinarie emozioni abbiano al-cuna connessione con leffettivo dolore

IX ndash LA CAUSA ULTIMA DELLA DIFFEREN-ZA FRA LE PASSIONI CHE RIGUARDANO

LA PRESERVAZIONE DI SE STESSI E QUEL-LE CHE RIGUARDANO LA SOCIETAgrave DEI

SESSI

La causa ultima della differenza di carattere fra lepassioni che si riferiscono alla preservazione di se stessie quelle che sono dirette alla riproduzione della specieillustreragrave ulteriormente le precedenti osservazioni ed egraveritengo degna di osservazione anche per proprio contoPoichegrave ladempimento dei nostri doveri di qualunquegenere siano dipende dalla vita e ladempierli con forzaed efficacia dipende dalla salute noi siamo fortementecolpiti da tutto ciograve che minaccia di distruggere luna olaltra ma poichegrave non siamo fatti per accontentarci dellavita e della salute il semplice godimento di esse non egraveaccompagnato da alcun reale piacere e ciograve avviene perimpedire che soddisfatti di quelle noi ci abbandoniamoallindolenza e allinazione Daltro lato la generazione

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lia ma questo tuttal piugrave puograve soltanto provare che la pas-sione damore egrave capace di produrre effetti molto straor-dinari non che le sue straordinarie emozioni abbiano al-cuna connessione con leffettivo dolore

IX ndash LA CAUSA ULTIMA DELLA DIFFEREN-ZA FRA LE PASSIONI CHE RIGUARDANO

LA PRESERVAZIONE DI SE STESSI E QUEL-LE CHE RIGUARDANO LA SOCIETAgrave DEI

SESSI

La causa ultima della differenza di carattere fra lepassioni che si riferiscono alla preservazione di se stessie quelle che sono dirette alla riproduzione della specieillustreragrave ulteriormente le precedenti osservazioni ed egraveritengo degna di osservazione anche per proprio contoPoichegrave ladempimento dei nostri doveri di qualunquegenere siano dipende dalla vita e ladempierli con forzaed efficacia dipende dalla salute noi siamo fortementecolpiti da tutto ciograve che minaccia di distruggere luna olaltra ma poichegrave non siamo fatti per accontentarci dellavita e della salute il semplice godimento di esse non egraveaccompagnato da alcun reale piacere e ciograve avviene perimpedire che soddisfatti di quelle noi ci abbandoniamoallindolenza e allinazione Daltro lato la generazione

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della specie umana egrave un grande scopo ed egrave indispensa-bile che gli uomini siano spinti a perseguirla da un gran-de incentivo Perciograve essa egrave accompagnata da un piaceremolto intenso ma poichegrave non egrave affatto detto che sia lanostra costante preoccupazione non egrave logico che lamancanza di questo piacere debba essere accompagnatada un dolore Gli uomini sono in ogni momento quasiugualmente disposti ai piaceri dellamore perchegrave egrave la ra-gione che li guida circa il tempo e il modo di indulgeread essi Se un grande dolore fosse sorto per la mancanzadi questa soddisfazione la ragione temo troverebbegrandi difficoltagrave nelladempimento del suo compito Mai bruti che obbediscono a leggi nellattenersi alle qualila ragione non ha che una minima parte hanno le lorostagioni fissate in tali momenti egrave probabile che la sen-sazione derivante dalla mancanza sia molto tormentosaperchegrave il fine o deve essere raggiunto allora o da moltinon potragrave forse mai piugrave essere conseguito dal momentoche la disposizione ritorneragrave solo a suo tempo

X ndash LA BELLEZZA

La passione che riguarda la generazione solamentecome tale egrave pura concupiscenza Ciograve egrave evidente nei bru-ti le cui passioni sono piugrave semplici e che perseguono iloro scopi piugrave direttamente di noi La sola distinzione

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della specie umana egrave un grande scopo ed egrave indispensa-bile che gli uomini siano spinti a perseguirla da un gran-de incentivo Perciograve essa egrave accompagnata da un piaceremolto intenso ma poichegrave non egrave affatto detto che sia lanostra costante preoccupazione non egrave logico che lamancanza di questo piacere debba essere accompagnatada un dolore Gli uomini sono in ogni momento quasiugualmente disposti ai piaceri dellamore perchegrave egrave la ra-gione che li guida circa il tempo e il modo di indulgeread essi Se un grande dolore fosse sorto per la mancanzadi questa soddisfazione la ragione temo troverebbegrandi difficoltagrave nelladempimento del suo compito Mai bruti che obbediscono a leggi nellattenersi alle qualila ragione non ha che una minima parte hanno le lorostagioni fissate in tali momenti egrave probabile che la sen-sazione derivante dalla mancanza sia molto tormentosaperchegrave il fine o deve essere raggiunto allora o da moltinon potragrave forse mai piugrave essere conseguito dal momentoche la disposizione ritorneragrave solo a suo tempo

X ndash LA BELLEZZA

La passione che riguarda la generazione solamentecome tale egrave pura concupiscenza Ciograve egrave evidente nei bru-ti le cui passioni sono piugrave semplici e che perseguono iloro scopi piugrave direttamente di noi La sola distinzione

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che osservano nellaccoppiamento egrave quella del sesso Egravevero che essi si attengono alla propria razza a preferen-za che alle altre ma questa preferenza credo non derivida alcun senso di bellezza che trovano nella loro razzacome suppone Addison ma da una legge di qualche al-tro genere alla quale sono soggetti e questo lo possia-mo dedurre dal fatto che almeno in apparenza non fan-no alcuna scelta fra gli individui della loro razza

Ma luomo che egrave una creatura capace di una maggio-re varietagrave e complicazione di relazioni connette con lapassione in genere lidea di alcune qualitagrave sociali cheguidano e rendono piugrave acuto listinto che egli ha in co-mune con tutti gli altri animali e poichegrave non egrave destinatocome quelli a vivere in libertagrave egrave conveniente che debbaavere qualcosa che susciti in lui una preferenza e deter-mini la sua scelta e questa in linea generale egrave una quali-tagrave sensibile dal momento che nessunaltra puograve cosigraveprontamente ed efficacemente produrre tale effetto Per-ciograve loggetto di questa passione complessa che chiamia-mo amore egrave la laquobellezza del sessoraquo Gli uomini sono at-tratti dal sesso in genere come tale e in base alla leggecomune della natura ma sono attratti verso individui-particolari per la loro bellezza personale Chiamo la bel-lezza una qualitagrave sociale perchegrave quando gli uomini e ledonne e non solo essi ma anche altri animali ci dannoun senso di gioia e di piacere nel guardarli (e vi sonomolti che sono in grado di darlo) ci ispirano sentimentidi tenerezza e di affetto verso le loro persone ci piaceallora averli vicini ed entriamo volentieri in rapporto

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che osservano nellaccoppiamento egrave quella del sesso Egravevero che essi si attengono alla propria razza a preferen-za che alle altre ma questa preferenza credo non derivida alcun senso di bellezza che trovano nella loro razzacome suppone Addison ma da una legge di qualche al-tro genere alla quale sono soggetti e questo lo possia-mo dedurre dal fatto che almeno in apparenza non fan-no alcuna scelta fra gli individui della loro razza

Ma luomo che egrave una creatura capace di una maggio-re varietagrave e complicazione di relazioni connette con lapassione in genere lidea di alcune qualitagrave sociali cheguidano e rendono piugrave acuto listinto che egli ha in co-mune con tutti gli altri animali e poichegrave non egrave destinatocome quelli a vivere in libertagrave egrave conveniente che debbaavere qualcosa che susciti in lui una preferenza e deter-mini la sua scelta e questa in linea generale egrave una quali-tagrave sensibile dal momento che nessunaltra puograve cosigraveprontamente ed efficacemente produrre tale effetto Per-ciograve loggetto di questa passione complessa che chiamia-mo amore egrave la laquobellezza del sessoraquo Gli uomini sono at-tratti dal sesso in genere come tale e in base alla leggecomune della natura ma sono attratti verso individui-particolari per la loro bellezza personale Chiamo la bel-lezza una qualitagrave sociale perchegrave quando gli uomini e ledonne e non solo essi ma anche altri animali ci dannoun senso di gioia e di piacere nel guardarli (e vi sonomolti che sono in grado di darlo) ci ispirano sentimentidi tenerezza e di affetto verso le loro persone ci piaceallora averli vicini ed entriamo volentieri in rapporto

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con loro a meno che non abbiamo forti ragioni per fareil contrario Ma a qual fine in molti casi sia stato stabi-lito che debba essere cosigrave non sono capace di compren-dere poichegrave non vedo vi sia nessun maggior motivo perfare una connessione fra luomo e vari altri animali chesono attratti in modo cosigrave forte piuttosto che fra luomoed altri animali che sono completamente incapaci diquesta attrazione o la possiedono in grado molto mino-re Ma egrave probabile che la Provvidenza non abbia fattotale distinzione se non in vista di un fine piugrave alto seb-bene a noi sia vietato di penetrarlo chiaramente dal mo-mento che la sua sapienza non egrave la nostra e le nostre vienon sono le sue

XI ndash SOCIETAgrave E SOLITUDINE

Il secondo aspetto delle passioni sociali egrave quello chesi riferisce alla laquosocietagrave in generaleraquo Riguardo ad essaosservo che la compagnia dei nostri simili di per se stes-sa senza laggiunta di un interesse particolare non ci dagraveun reale piacere nel godimento ma lassoluta e completalaquosolitudineraquo cioegrave la totale e continua esclusione da ognisocietagrave egrave un dolore tanto grande che a stento possiamoimmaginarlo Quindi confrontando il piacere della co-mune societagrave e il dolore dellassoluta solitudine il dolo-re egrave lidea predominante Ma il piacere di qualsiasi parti-

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con loro a meno che non abbiamo forti ragioni per fareil contrario Ma a qual fine in molti casi sia stato stabi-lito che debba essere cosigrave non sono capace di compren-dere poichegrave non vedo vi sia nessun maggior motivo perfare una connessione fra luomo e vari altri animali chesono attratti in modo cosigrave forte piuttosto che fra luomoed altri animali che sono completamente incapaci diquesta attrazione o la possiedono in grado molto mino-re Ma egrave probabile che la Provvidenza non abbia fattotale distinzione se non in vista di un fine piugrave alto seb-bene a noi sia vietato di penetrarlo chiaramente dal mo-mento che la sua sapienza non egrave la nostra e le nostre vienon sono le sue

XI ndash SOCIETAgrave E SOLITUDINE

Il secondo aspetto delle passioni sociali egrave quello chesi riferisce alla laquosocietagrave in generaleraquo Riguardo ad essaosservo che la compagnia dei nostri simili di per se stes-sa senza laggiunta di un interesse particolare non ci dagraveun reale piacere nel godimento ma lassoluta e completalaquosolitudineraquo cioegrave la totale e continua esclusione da ognisocietagrave egrave un dolore tanto grande che a stento possiamoimmaginarlo Quindi confrontando il piacere della co-mune societagrave e il dolore dellassoluta solitudine il dolo-re egrave lidea predominante Ma il piacere di qualsiasi parti-

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colare godimento sociale supera molto considerevol-mente linquietudine causata dalla mancanza di quel par-ticolare godimento cosicchegrave le piugrave forti sensazioni circale abitudini di una laquoparticolare societagraveraquo sono sensazionidi piacere Una buona compagnia una conversazioneanimata e laffetto di unamicizia riempiono lanimo digrande piacere un temporaneo isolamento daltro latoegrave per se stesso piacevole Questo puograve forse provare chenoi siamo creature nate tanto per la contemplazione cheper lazione dal momento che lisolamento ha i suoi pia-ceri cosigrave come li ha la societagrave mentre dalla prima os-servazione noi possiamo dedurre che unintera vita disolitudine contraddice gli scopi del nostro essere perchegravela stessa morte egrave unidea di poco piugrave terribile

XII ndash SIMPATIA IMITAZIONE E AMBIZIONE

Sotto questa denominazione di societagrave rientrano pas-sioni di un genere complicato che si suddividono in va-rie forme adatte a quella varietagrave di fini a cui devonoservire nella lunga catena della societagrave I tre principalianelli di questa catena sono la laquosimpatiaraquo laquolimitazio-neraquo e laquola ambizioneraquo

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colare godimento sociale supera molto considerevol-mente linquietudine causata dalla mancanza di quel par-ticolare godimento cosicchegrave le piugrave forti sensazioni circale abitudini di una laquoparticolare societagraveraquo sono sensazionidi piacere Una buona compagnia una conversazioneanimata e laffetto di unamicizia riempiono lanimo digrande piacere un temporaneo isolamento daltro latoegrave per se stesso piacevole Questo puograve forse provare chenoi siamo creature nate tanto per la contemplazione cheper lazione dal momento che lisolamento ha i suoi pia-ceri cosigrave come li ha la societagrave mentre dalla prima os-servazione noi possiamo dedurre che unintera vita disolitudine contraddice gli scopi del nostro essere perchegravela stessa morte egrave unidea di poco piugrave terribile

XII ndash SIMPATIA IMITAZIONE E AMBIZIONE

Sotto questa denominazione di societagrave rientrano pas-sioni di un genere complicato che si suddividono in va-rie forme adatte a quella varietagrave di fini a cui devonoservire nella lunga catena della societagrave I tre principalianelli di questa catena sono la laquosimpatiaraquo laquolimitazio-neraquo e laquola ambizioneraquo

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XIII ndash LA SIMPATIA

Sotto limpulso della prima di queste passioni siamoportati a interessarci degli altri siamo toccati da ciograve cheli tocca e non possiamo piugrave rimanere spettatori indiffe-renti di alcuna cosa che gli uomini possono fare o subi-re Infatti la simpatia deve essere considerata come unaspecie di sostituzione per cui ci mettiamo al posto di unaltro uomo e siamo colpiti sotto molti aspetti da ciograveche colpisce lui cosicchegrave questa passione puograve o parteci-pare della natura di quelle che si riferiscono alla preser-vazione di se stessi e improntandosi al dolore puograve es-sere una causa del sublime oppure rivolgersi a idee dipiacere e allora tutto ciograve che egrave stato detto degli affettisociali sia che essi si riferiscano alla societagrave in genera-le o soltanto ad alcune forme di essa puograve essere qui ap-plicato Egrave per questo principio fondamentale che la poe-sia la pittura e le altre arti che destano commozionetrasmettono la loro passionalitagrave da un animo allaltro esono spesso capaci di un godimento nella disgrazia nel-la miseria e nella stessa morte Egrave unosservazione comu-ne che oggetti che nella realtagrave urterebbero sono spessocapaci di offrire un piacere molto elevato nelle rappre-sentazioni della sventura e di cose simili Questo fattoha dato adito a molti ragionamenti La soddisfazioneche ne deriva egrave stata comunemente attribuita prima ditutto al conforto che traiamo dal considerare che unastoria cosigrave malinconica egrave una pura invenzione e in se-

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XIII ndash LA SIMPATIA

Sotto limpulso della prima di queste passioni siamoportati a interessarci degli altri siamo toccati da ciograve cheli tocca e non possiamo piugrave rimanere spettatori indiffe-renti di alcuna cosa che gli uomini possono fare o subi-re Infatti la simpatia deve essere considerata come unaspecie di sostituzione per cui ci mettiamo al posto di unaltro uomo e siamo colpiti sotto molti aspetti da ciograveche colpisce lui cosicchegrave questa passione puograve o parteci-pare della natura di quelle che si riferiscono alla preser-vazione di se stessi e improntandosi al dolore puograve es-sere una causa del sublime oppure rivolgersi a idee dipiacere e allora tutto ciograve che egrave stato detto degli affettisociali sia che essi si riferiscano alla societagrave in genera-le o soltanto ad alcune forme di essa puograve essere qui ap-plicato Egrave per questo principio fondamentale che la poe-sia la pittura e le altre arti che destano commozionetrasmettono la loro passionalitagrave da un animo allaltro esono spesso capaci di un godimento nella disgrazia nel-la miseria e nella stessa morte Egrave unosservazione comu-ne che oggetti che nella realtagrave urterebbero sono spessocapaci di offrire un piacere molto elevato nelle rappre-sentazioni della sventura e di cose simili Questo fattoha dato adito a molti ragionamenti La soddisfazioneche ne deriva egrave stata comunemente attribuita prima ditutto al conforto che traiamo dal considerare che unastoria cosigrave malinconica egrave una pura invenzione e in se-

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condo luogo dal pensare che siamo liberi dai mali chevediamo rappresentati Temo che sia un metodo troppocomune nelle ricerche di questo genere attribuire lacausa di sentimenti che nascono semplicemente dallastruttura meccanica dei nostri corpi o dalla naturale co-stituzione delle anime nostre a certe conclusioni dellaragione sugli oggetti che ci vengono presentati poichegravesono propenso a credere che linflusso della ragione neldestare le nostre passioni non sia affatto cosigrave estesocome comunemente si crede

XIV ndash GLI EFFETTI DELLA SIMPATIANELLE DISGRAZIE DEGLI ALTRI

Per esaminare questo punto concernente gli effettidella tragedia in un modo appropriato dobbiamo primaconsiderare come siamo colpiti dai sentimenti del nostroprossimo nelle circostanze di una reale disgrazia Sonoconvinto che proviamo un certo diletto e non piccolonelle reali disgrazie e nei dolori degli altri poichegrave am-messo che laffetto sia ciograve che vuole essere in apparenzase non ci fa evitare alcuni oggetti se al contrario ci in-duce ad avvicinarli se ci fa soffermare su di essi riten-go che in tal caso noi dobbiamo provare un diletto o unpiacere di qualsiasi genere nel contemplarli Non leggia-mo forse le storie autentiche di simili scene con lo stes-

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condo luogo dal pensare che siamo liberi dai mali chevediamo rappresentati Temo che sia un metodo troppocomune nelle ricerche di questo genere attribuire lacausa di sentimenti che nascono semplicemente dallastruttura meccanica dei nostri corpi o dalla naturale co-stituzione delle anime nostre a certe conclusioni dellaragione sugli oggetti che ci vengono presentati poichegravesono propenso a credere che linflusso della ragione neldestare le nostre passioni non sia affatto cosigrave estesocome comunemente si crede

XIV ndash GLI EFFETTI DELLA SIMPATIANELLE DISGRAZIE DEGLI ALTRI

Per esaminare questo punto concernente gli effettidella tragedia in un modo appropriato dobbiamo primaconsiderare come siamo colpiti dai sentimenti del nostroprossimo nelle circostanze di una reale disgrazia Sonoconvinto che proviamo un certo diletto e non piccolonelle reali disgrazie e nei dolori degli altri poichegrave am-messo che laffetto sia ciograve che vuole essere in apparenzase non ci fa evitare alcuni oggetti se al contrario ci in-duce ad avvicinarli se ci fa soffermare su di essi riten-go che in tal caso noi dobbiamo provare un diletto o unpiacere di qualsiasi genere nel contemplarli Non leggia-mo forse le storie autentiche di simili scene con lo stes-

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so piacere con cui leggiamo romanzi o poemi ove tuttoegrave pura finzione Nessuna lettura che ci narri della pro-speritagrave di un impero o della grandezza di un re puogravecosigrave piacevolmente impressionare come la rovina delloStato di Macedonia e le calamitagrave del suo sovrano sven-turato Tale catastrofe ci impressiona nella storia cosigravecome la distruzione di Troia nella leggenda Il nostro di-letto in casi di questo genere risulta accresciuto se co-lui che soffre egrave una nobile persona che cade sotto i colpidi unindegna sorte Scipione e Catone sono entrambipersonalitagrave altamente dotate ma noi siamo piugrave profon-damente impressionati dalla morte violenta delluno edalla rovina della grande causa alla quale egli aderigrave chenon dai meritati trionfi e dalla ininterrotta prosperitagravedellaltro poichegrave il terrore egrave una passione che producesempre diletto quando non incalza troppo da vicino e lapietagrave egrave una passione accompagnata dal piacere poichegravenasce dallamore e dallaffetto sociale Ogni volta che lanostra naturale conformazione ci fa rivolgere a un datoscopo la passione che ci anima egrave accompagnata da undiletto o da un piacere qualunque sia lo scopo

Iddio poichegrave ha voluto che noi fossimo uniti dal lega-me della simpatia lo ha rafforzato con un piacere ade-guato e soprattutto lagrave dove piugrave occorre la nostra simpa-tia cioegrave negli affanni altrui Se questo sentimento fossesemplicemente doloroso noi eviteremmo con la mag-gior sollecitudine tutte le persone e i luoghi che susci-tassero una tale passione come fanno coloro che sonotanto impigriti nellindolenza da non tollerare piugrave alcu-

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so piacere con cui leggiamo romanzi o poemi ove tuttoegrave pura finzione Nessuna lettura che ci narri della pro-speritagrave di un impero o della grandezza di un re puogravecosigrave piacevolmente impressionare come la rovina delloStato di Macedonia e le calamitagrave del suo sovrano sven-turato Tale catastrofe ci impressiona nella storia cosigravecome la distruzione di Troia nella leggenda Il nostro di-letto in casi di questo genere risulta accresciuto se co-lui che soffre egrave una nobile persona che cade sotto i colpidi unindegna sorte Scipione e Catone sono entrambipersonalitagrave altamente dotate ma noi siamo piugrave profon-damente impressionati dalla morte violenta delluno edalla rovina della grande causa alla quale egli aderigrave chenon dai meritati trionfi e dalla ininterrotta prosperitagravedellaltro poichegrave il terrore egrave una passione che producesempre diletto quando non incalza troppo da vicino e lapietagrave egrave una passione accompagnata dal piacere poichegravenasce dallamore e dallaffetto sociale Ogni volta che lanostra naturale conformazione ci fa rivolgere a un datoscopo la passione che ci anima egrave accompagnata da undiletto o da un piacere qualunque sia lo scopo

Iddio poichegrave ha voluto che noi fossimo uniti dal lega-me della simpatia lo ha rafforzato con un piacere ade-guato e soprattutto lagrave dove piugrave occorre la nostra simpa-tia cioegrave negli affanni altrui Se questo sentimento fossesemplicemente doloroso noi eviteremmo con la mag-gior sollecitudine tutte le persone e i luoghi che susci-tassero una tale passione come fanno coloro che sonotanto impigriti nellindolenza da non tollerare piugrave alcu-

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na impressione forte Ma per la maggior parte degli uo-mini non egrave cosigrave non vegrave nessuno spettacolo che ricer-chiamo con tanto interesse quanto quello di una disgra-zia insolita e dolorosa cosicchegrave se tale disgrazia egrave din-nanzi ai nostri occhi o se ne veniamo a conoscenza at-traverso la storia essa ci procura sempre diletto Questonon egrave un diletto puro ma va unito ad una certa inquietu-dine Il diletto che proviamo in tali casi egrave quello che civieta di fuggire scene di miseria e il dolore che noi pro-viamo ci incita a confortarci nel consolare chi soffretutto ciograve previene qualsiasi ragionamento in forza di unistinto che ci porta ai suoi fini senza la nostra adesionerazionale

XV ndash GLI EFFETTI DELLA TRAGEDIA

Cosigrave avviene nelle calamitagrave reali Nella rappresenta-zione delle disgrazie invece la sola differenza sta nelpiacere che risulta dagli effetti dellimitazione essa nonegrave mai tanto perfetta da non lasciarci comprendere che egraveunimitazione e procurarcene di conseguenza un certopiacere In taluni casi invero traiamo altrettanto o mag-gior piacere da quella fonte che non dalla cosa stessaRitengo perograve che sbaglieremmo molto se attribuissimouna notevole parte della soddisfazione che proviamonella tragedia alla considerazione che la tragedia egrave un

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na impressione forte Ma per la maggior parte degli uo-mini non egrave cosigrave non vegrave nessuno spettacolo che ricer-chiamo con tanto interesse quanto quello di una disgra-zia insolita e dolorosa cosicchegrave se tale disgrazia egrave din-nanzi ai nostri occhi o se ne veniamo a conoscenza at-traverso la storia essa ci procura sempre diletto Questonon egrave un diletto puro ma va unito ad una certa inquietu-dine Il diletto che proviamo in tali casi egrave quello che civieta di fuggire scene di miseria e il dolore che noi pro-viamo ci incita a confortarci nel consolare chi soffretutto ciograve previene qualsiasi ragionamento in forza di unistinto che ci porta ai suoi fini senza la nostra adesionerazionale

XV ndash GLI EFFETTI DELLA TRAGEDIA

Cosigrave avviene nelle calamitagrave reali Nella rappresenta-zione delle disgrazie invece la sola differenza sta nelpiacere che risulta dagli effetti dellimitazione essa nonegrave mai tanto perfetta da non lasciarci comprendere che egraveunimitazione e procurarcene di conseguenza un certopiacere In taluni casi invero traiamo altrettanto o mag-gior piacere da quella fonte che non dalla cosa stessaRitengo perograve che sbaglieremmo molto se attribuissimouna notevole parte della soddisfazione che proviamonella tragedia alla considerazione che la tragedia egrave un

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artificio e che le sue rappresentazioni non sono realtagraveQuanto piugrave si avvicina alla realtagrave e quanto piugrave ci allonta-na da ogni idea di finzione tanto maggiore egrave il suo pote-re Ma sia esso di qual sorta si voglia non si avvicinamai a ciograve che rappresenta Scegli un giorno in cui rap-presentare la piugrave sublime e commovente tragedia chepossediamo impegna gli attori piugrave famosi non rispar-miare spese nello scenario e nelle decorazioni aggiungi-vi i piugrave grandi sforzi della poesia della pittura e dellamusica e quando avrai raccolto il tuo uditorio proprionel momento in cui gli animi sono intenti nellattesa faannunciare che un criminale politico dalto rango sta peressere decapitato nella vicina piazza il vuoto del teatroche si formerebbe in un attimo dimostrerebbe la debo-lezza delle arti imitative al confronto e proclamerebbeil trionfo della preferenza per la realtagrave

Ritengo che lopinione che abbiamo riguardo al fattodi provare un semplice dolore nella realtagrave e invece undiletto nella rappresentazione derivi dal fatto che nonfacciamo una distinzione sufficiente fra ciograve che non sce-glieremmo assolutamente di fare e ciograve che saremmo de-siderosi di vedere se mai si facesse Noi ci dilettiamonel vedere cose a cui ben lungi dal parteciparvi deside-reremmo ardentemente porre rimedio Questa nobile ca-pitale orgoglio dellInghilterra e dellEuropa credo chenon vi sia uomo cosigrave empio da desiderare di vederla di-strutta da una conflagrazione o da un terremoto perquanto egli possa trovarsi lontanissimo dal pericolo Masupponiamo che questo fatale incidente si sia verificato

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artificio e che le sue rappresentazioni non sono realtagraveQuanto piugrave si avvicina alla realtagrave e quanto piugrave ci allonta-na da ogni idea di finzione tanto maggiore egrave il suo pote-re Ma sia esso di qual sorta si voglia non si avvicinamai a ciograve che rappresenta Scegli un giorno in cui rap-presentare la piugrave sublime e commovente tragedia chepossediamo impegna gli attori piugrave famosi non rispar-miare spese nello scenario e nelle decorazioni aggiungi-vi i piugrave grandi sforzi della poesia della pittura e dellamusica e quando avrai raccolto il tuo uditorio proprionel momento in cui gli animi sono intenti nellattesa faannunciare che un criminale politico dalto rango sta peressere decapitato nella vicina piazza il vuoto del teatroche si formerebbe in un attimo dimostrerebbe la debo-lezza delle arti imitative al confronto e proclamerebbeil trionfo della preferenza per la realtagrave

Ritengo che lopinione che abbiamo riguardo al fattodi provare un semplice dolore nella realtagrave e invece undiletto nella rappresentazione derivi dal fatto che nonfacciamo una distinzione sufficiente fra ciograve che non sce-glieremmo assolutamente di fare e ciograve che saremmo de-siderosi di vedere se mai si facesse Noi ci dilettiamonel vedere cose a cui ben lungi dal parteciparvi deside-reremmo ardentemente porre rimedio Questa nobile ca-pitale orgoglio dellInghilterra e dellEuropa credo chenon vi sia uomo cosigrave empio da desiderare di vederla di-strutta da una conflagrazione o da un terremoto perquanto egli possa trovarsi lontanissimo dal pericolo Masupponiamo che questo fatale incidente si sia verificato

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Quanta gente da ogni parte si affollerebbe a contemplarele rovine e fra essi quanti che sarebbero stati lieti di nonaver mai visto Londra nella sua gloria

Nelle disgrazie reali o in quelle immaginarie non egrave lanostra immunitagrave che desta il diletto non riscontro in menulla di simile So che questo errore egrave dovuto a una spe-cie di sofisma a cui siamo soggetti esso nasce dal fattoche non distinguiamo fra ciograve che egrave realmente una condi-zione necessaria al nostro operare o al nostro subire unacosa in generale e ciograve che egrave la causa di un atto partico-lare Se un uomo mi uccide con una spada condizionenecessaria egrave che noi fossimo prima entrambi vivi edaltronde sarebbe assurdo affermare che lessere en-trambi creature vive fu la causa del suo delitto e dellamia morte Cosigrave pure egrave certo che egrave assolutamente neces-sario che la mia persona si trovi al riparo da qualunquepericolo prima che io possa provare un diletto per le sof-ferenze altrui reali o immaginarie o per altra cosa deri-vante da una qualsiasi causa Ma allora egrave un sofisma de-durre che questa immunitagrave sia la causa del mio diletto intali o in altre occasioni Credo che nessuno possa dimo-strare che questa egrave la causa di quel senso di soddisfazio-ne che percepisce lanimo suo anzi quando non soffria-mo nessun dolore acuto e non siamo esposti ad un peri-colo che minacci la nostra vita possiamo commuoverciper gli altri mentre noi stessi partecipiamo alla sofferen-za e spesso ancora di piugrave quando ci sentiamo inteneriredavanti a spettacoli di miseria noi osserviamo con com-

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Quanta gente da ogni parte si affollerebbe a contemplarele rovine e fra essi quanti che sarebbero stati lieti di nonaver mai visto Londra nella sua gloria

Nelle disgrazie reali o in quelle immaginarie non egrave lanostra immunitagrave che desta il diletto non riscontro in menulla di simile So che questo errore egrave dovuto a una spe-cie di sofisma a cui siamo soggetti esso nasce dal fattoche non distinguiamo fra ciograve che egrave realmente una condi-zione necessaria al nostro operare o al nostro subire unacosa in generale e ciograve che egrave la causa di un atto partico-lare Se un uomo mi uccide con una spada condizionenecessaria egrave che noi fossimo prima entrambi vivi edaltronde sarebbe assurdo affermare che lessere en-trambi creature vive fu la causa del suo delitto e dellamia morte Cosigrave pure egrave certo che egrave assolutamente neces-sario che la mia persona si trovi al riparo da qualunquepericolo prima che io possa provare un diletto per le sof-ferenze altrui reali o immaginarie o per altra cosa deri-vante da una qualsiasi causa Ma allora egrave un sofisma de-durre che questa immunitagrave sia la causa del mio diletto intali o in altre occasioni Credo che nessuno possa dimo-strare che questa egrave la causa di quel senso di soddisfazio-ne che percepisce lanimo suo anzi quando non soffria-mo nessun dolore acuto e non siamo esposti ad un peri-colo che minacci la nostra vita possiamo commuoverciper gli altri mentre noi stessi partecipiamo alla sofferen-za e spesso ancora di piugrave quando ci sentiamo inteneriredavanti a spettacoli di miseria noi osserviamo con com-

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miserazione le disgrazie al punto che le accetteremmoal posto delle nostre

XVI ndash LIMITAZIONE

Il secondo sentimento che riguarda la societagrave egrave limi-tazione o se volete un desiderio di imitare e per con-seguenza un piacere nellimitare Questo sentimento na-sce per lo piugrave dalla stessa causa da cui proviene la sim-patia Poichegrave come la simpatia ci fa provare un interes-se per tutto quello che gli uomini sentono cosigrave questosentimento ci induce a copiare tutto ciograve che essi fanno eper conseguenza noi proviamo un piacere sia nellimita-re sia in qualsiasi cosa riguardi limitazione cosigrave comeegrave senza alcun intervento della facoltagrave razionale esclusi-vamente in base alla costituzione della nostra naturache la Provvidenza ha disposto in modo che possa tro-vare piacere o diletto secondo la natura delloggetto pertutto ciograve che riguarda gli scopi del nostro essere

Egrave per via dellimitazione molto piugrave che per linsegna-mento che noi impariamo e ciograve che apprendiamo contale mezzo non solo lo apprendiamo in una forma piugravepratica ma anche piugrave piacevole Cosigrave si formano le no-stre abitudini le nostre opinioni le nostre vite Limita-zione egrave uno dei piugrave forti vincoli della societagrave egrave una spe-cie di reciproca condiscendenza che gli uomini hanno

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miserazione le disgrazie al punto che le accetteremmoal posto delle nostre

XVI ndash LIMITAZIONE

Il secondo sentimento che riguarda la societagrave egrave limi-tazione o se volete un desiderio di imitare e per con-seguenza un piacere nellimitare Questo sentimento na-sce per lo piugrave dalla stessa causa da cui proviene la sim-patia Poichegrave come la simpatia ci fa provare un interes-se per tutto quello che gli uomini sentono cosigrave questosentimento ci induce a copiare tutto ciograve che essi fanno eper conseguenza noi proviamo un piacere sia nellimita-re sia in qualsiasi cosa riguardi limitazione cosigrave comeegrave senza alcun intervento della facoltagrave razionale esclusi-vamente in base alla costituzione della nostra naturache la Provvidenza ha disposto in modo che possa tro-vare piacere o diletto secondo la natura delloggetto pertutto ciograve che riguarda gli scopi del nostro essere

Egrave per via dellimitazione molto piugrave che per linsegna-mento che noi impariamo e ciograve che apprendiamo contale mezzo non solo lo apprendiamo in una forma piugravepratica ma anche piugrave piacevole Cosigrave si formano le no-stre abitudini le nostre opinioni le nostre vite Limita-zione egrave uno dei piugrave forti vincoli della societagrave egrave una spe-cie di reciproca condiscendenza che gli uomini hanno

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luno per laltro spontaneamente e che egrave lusinghiera pertutti In essa la pittura e molte delle belle arti hanno po-sto una delle principali basi del loro potere E dal mo-mento che per linflusso sulle nostre passioni e sui no-stri costumi essa egrave di tanta importanza mi arrischierograve aesporre a questo punto una regola che puograve essermi vali-da guida per distinguere quando dobbiamo attribuire ilpotere delle arti allimitazione o solamente al nostrocompiacimento per la genialitagrave dellimitatore e quandodobbiamo attribuirlo alla simpatia o a qualche altra cau-sa attinente ad essa Quando loggetto rappresentato inpoesia o in pittura egrave tale che noi non potremmo aver de-siderio di vederlo nella realtagrave allora si puograve essere certiche la sua forza nella rappresentazione poetica o pittori-ca egrave dovuta al potere dellimitazione e non ad una ragio-ne inerente alla cosa stessa Cosigrave avviene nella maggiorparte delle opere che i pittori chiamano laquonatura mortaraquoIn esse una piccola villa un letamaio il piugrave modesto eordinario utensile da cucina possono destare in noi unsenso di piacere Ma quando loggetto della pittura odella poesia egrave tale che se fosse reale accorreremmo su-bito a vederlo anche se destasse in noi unimpressionestrana possiamo essere ben certi che lefficacia dellapoesia o della pittura egrave dovuta piugrave alla natura della cosastessa che al puro effetto dellimitazione a un apprezza-mento della capacitagrave dellimitatore per quanto eccellen-te Aristotele nella sua Poetica ha parlato in forma cosigraveestesa e precisa sulla forza dellimitazione da rendereinutile ogni ulteriore trattazione di questo argomento

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luno per laltro spontaneamente e che egrave lusinghiera pertutti In essa la pittura e molte delle belle arti hanno po-sto una delle principali basi del loro potere E dal mo-mento che per linflusso sulle nostre passioni e sui no-stri costumi essa egrave di tanta importanza mi arrischierograve aesporre a questo punto una regola che puograve essermi vali-da guida per distinguere quando dobbiamo attribuire ilpotere delle arti allimitazione o solamente al nostrocompiacimento per la genialitagrave dellimitatore e quandodobbiamo attribuirlo alla simpatia o a qualche altra cau-sa attinente ad essa Quando loggetto rappresentato inpoesia o in pittura egrave tale che noi non potremmo aver de-siderio di vederlo nella realtagrave allora si puograve essere certiche la sua forza nella rappresentazione poetica o pittori-ca egrave dovuta al potere dellimitazione e non ad una ragio-ne inerente alla cosa stessa Cosigrave avviene nella maggiorparte delle opere che i pittori chiamano laquonatura mortaraquoIn esse una piccola villa un letamaio il piugrave modesto eordinario utensile da cucina possono destare in noi unsenso di piacere Ma quando loggetto della pittura odella poesia egrave tale che se fosse reale accorreremmo su-bito a vederlo anche se destasse in noi unimpressionestrana possiamo essere ben certi che lefficacia dellapoesia o della pittura egrave dovuta piugrave alla natura della cosastessa che al puro effetto dellimitazione a un apprezza-mento della capacitagrave dellimitatore per quanto eccellen-te Aristotele nella sua Poetica ha parlato in forma cosigraveestesa e precisa sulla forza dellimitazione da rendereinutile ogni ulteriore trattazione di questo argomento

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XVII ndash LAMBIZIONE

Sebbene limitazione sia uno dei piugrave validi strumentiusati dalla Provvidenza per portare la nostra natura ver-so la sua perfezione tuttavia se gli uomini si dessero in-teramente allimitazione e ognuno seguisse laltro e cosigravevia in ciclo continuo egrave facile osservare come non po-trebbe mai esservi un progresso fra di loro Gli uominicome i bruti rimarrebbero alla fine identici a quello chesono oggi e che erano allinizio del mondo Per impedireciograve Dio ha posto nelluomo un senso di ambizione e unasoddisfazione che nasce dalla vista della sua superioritagravesui propri simili in qualcosa a cui essi attribuiscono va-lore Egrave questa passione che trascina gli uomini a tutti gliatteggiamenti che riscontriamo dovuti allo scopo di se-gnalarsi e che tende a rendere cosigrave piacevole tutto ciograveche suscita lidea di questa distinzione Ne venne cheuomini miseri traessero conforto dal fatto di vedersi inestrema miseria ed egrave certo che quando non possiamodistinguerci per qualche superioritagrave cominciamo a trar-re compiacimento da alcune singolari debolezze follie odifetti dogni genere Egrave in base a questo principio cheladulazione egrave tanto efficace poichegrave ladulazione altronon egrave se non ciograve che desta nella mente di un uomo lideadi una preminenza che egli non possiede Ora tutto quel-lo che con maggiore o minor fondamento tende a innal-zare luomo nella sua stessa opinione produce quasi unsenso di orgoglioso trionfo estremamente gradito

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XVII ndash LAMBIZIONE

Sebbene limitazione sia uno dei piugrave validi strumentiusati dalla Provvidenza per portare la nostra natura ver-so la sua perfezione tuttavia se gli uomini si dessero in-teramente allimitazione e ognuno seguisse laltro e cosigravevia in ciclo continuo egrave facile osservare come non po-trebbe mai esservi un progresso fra di loro Gli uominicome i bruti rimarrebbero alla fine identici a quello chesono oggi e che erano allinizio del mondo Per impedireciograve Dio ha posto nelluomo un senso di ambizione e unasoddisfazione che nasce dalla vista della sua superioritagravesui propri simili in qualcosa a cui essi attribuiscono va-lore Egrave questa passione che trascina gli uomini a tutti gliatteggiamenti che riscontriamo dovuti allo scopo di se-gnalarsi e che tende a rendere cosigrave piacevole tutto ciograveche suscita lidea di questa distinzione Ne venne cheuomini miseri traessero conforto dal fatto di vedersi inestrema miseria ed egrave certo che quando non possiamodistinguerci per qualche superioritagrave cominciamo a trar-re compiacimento da alcune singolari debolezze follie odifetti dogni genere Egrave in base a questo principio cheladulazione egrave tanto efficace poichegrave ladulazione altronon egrave se non ciograve che desta nella mente di un uomo lideadi una preminenza che egli non possiede Ora tutto quel-lo che con maggiore o minor fondamento tende a innal-zare luomo nella sua stessa opinione produce quasi unsenso di orgoglioso trionfo estremamente gradito

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allanimo umano e questa superbia non egrave mai percepitamaggiormente negrave opera con maggior forza di quandosenza pericolo noi ci troviamo in rapporto con oggettiterribili poichegrave lanima reclama sempre per segrave una partedella dignitagrave e dellimportanza delle cose che contemplaDi qui deriva ciograve che Longino ha osservato cioegrave quelsenso di gloria e di intima grandezza che invade lanimoalla lettura di passi di poeti e oratori sublimi ogni uomodeve averlo sentito in se stesso in tali occasioni

XVIII ndash RICAPITOLAZIONE

Per riassumere ciograve che egrave stato detto in pochi punti di-stinti le passioni che riguardano la preservazione di sestessi si fondano sul dolore e sul pericolo esse sono pe-nose quando le loro cause ci colpiscono direttamentesono invece dilettevoli quando abbiamo unidea del do-lore e del pericolo senza trovarci a contatto con essiquesto diletto non lho chiamato piacere perchegrave riguardail dolore e perchegrave egrave abbastanza diverso da unidea di rea-le piacere Tutto ciograve che suscita tale diletto lo chiamosublime Le passioni che riguardano la preservazione dise stessi sono le piugrave forti di tutte

Il secondo punto al quale le passioni si riferiscono inrelazione alla loro causa finale egrave la societagrave Vi sono duetipi di societagrave la prima egrave la societagrave del sesso La passio-

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allanimo umano e questa superbia non egrave mai percepitamaggiormente negrave opera con maggior forza di quandosenza pericolo noi ci troviamo in rapporto con oggettiterribili poichegrave lanima reclama sempre per segrave una partedella dignitagrave e dellimportanza delle cose che contemplaDi qui deriva ciograve che Longino ha osservato cioegrave quelsenso di gloria e di intima grandezza che invade lanimoalla lettura di passi di poeti e oratori sublimi ogni uomodeve averlo sentito in se stesso in tali occasioni

XVIII ndash RICAPITOLAZIONE

Per riassumere ciograve che egrave stato detto in pochi punti di-stinti le passioni che riguardano la preservazione di sestessi si fondano sul dolore e sul pericolo esse sono pe-nose quando le loro cause ci colpiscono direttamentesono invece dilettevoli quando abbiamo unidea del do-lore e del pericolo senza trovarci a contatto con essiquesto diletto non lho chiamato piacere perchegrave riguardail dolore e perchegrave egrave abbastanza diverso da unidea di rea-le piacere Tutto ciograve che suscita tale diletto lo chiamosublime Le passioni che riguardano la preservazione dise stessi sono le piugrave forti di tutte

Il secondo punto al quale le passioni si riferiscono inrelazione alla loro causa finale egrave la societagrave Vi sono duetipi di societagrave la prima egrave la societagrave del sesso La passio-

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ne che la riguarda si chiama amore e ha in segrave un elemen-to di lussuria il suo oggetto egrave la bellezza femminileLaltra egrave la vasta societagrave fra luomo e tutti gli altri anima-li la passione di cui essa si serve si chiama ugualmenteamore ma non egrave mista di lussuria e il suo oggetto egrave labellezza questo egrave il nome che io applicherograve a tutte quel-le qualitagrave nelle cose tali da destare in noi un senso di af-fezione e di tenerezza o qualche altra passione che aqueste si avvicini La passione dellamore ha la sua ori-gine nel reale piacere essa egrave come tutte le cose che na-scono dal piacere soggetta ad essere unita ad una formadi ansia il che si verifica quando unidea del suo oggettoegrave eccitata nella mente contemporaneamente allidea diaverlo irrimediabilmente perduto Questo sentimentomisto di piacere non lho chiamato dolore perchegrave ri-guarda il piacere attuale e perchegrave egrave sia nelle sue causeche nella maggior parte dei suoi effetti di una natura af-fatto diversa

Subito dopo il sentimento comune che proviamonellunione con loggetto alla cui scelta siamo guidatidal piacere il posto piugrave importante egrave occupato da quellapassione particolare chiamata simpatia La natura diquesta passione egrave tale che noi ci mettiamo al posto di unaltro in qualunque circostanza egli si trovi e proviamo lesue stesse emozioni Cosicchegrave questa passione puograve se-condo come richiede loccasione riguardare il dolore oil piacere con le modificazioni perograve ricordate nel capi-tolo XI Riguardo allimitazione e alla preferenza nonoccorre dire piugrave nulla

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ne che la riguarda si chiama amore e ha in segrave un elemen-to di lussuria il suo oggetto egrave la bellezza femminileLaltra egrave la vasta societagrave fra luomo e tutti gli altri anima-li la passione di cui essa si serve si chiama ugualmenteamore ma non egrave mista di lussuria e il suo oggetto egrave labellezza questo egrave il nome che io applicherograve a tutte quel-le qualitagrave nelle cose tali da destare in noi un senso di af-fezione e di tenerezza o qualche altra passione che aqueste si avvicini La passione dellamore ha la sua ori-gine nel reale piacere essa egrave come tutte le cose che na-scono dal piacere soggetta ad essere unita ad una formadi ansia il che si verifica quando unidea del suo oggettoegrave eccitata nella mente contemporaneamente allidea diaverlo irrimediabilmente perduto Questo sentimentomisto di piacere non lho chiamato dolore perchegrave ri-guarda il piacere attuale e perchegrave egrave sia nelle sue causeche nella maggior parte dei suoi effetti di una natura af-fatto diversa

Subito dopo il sentimento comune che proviamonellunione con loggetto alla cui scelta siamo guidatidal piacere il posto piugrave importante egrave occupato da quellapassione particolare chiamata simpatia La natura diquesta passione egrave tale che noi ci mettiamo al posto di unaltro in qualunque circostanza egli si trovi e proviamo lesue stesse emozioni Cosicchegrave questa passione puograve se-condo come richiede loccasione riguardare il dolore oil piacere con le modificazioni perograve ricordate nel capi-tolo XI Riguardo allimitazione e alla preferenza nonoccorre dire piugrave nulla

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XIX ndash CONCLUSIONE

Ritengo che un tentativo di ordinare e di distinguerealcune delle nostre piugrave importanti passioni sarebbe unabuona preparazione a una ricerca come quella che stoper fare nella seguente dissertazione Le passioni che horicordato sono quasi le sole che puograve esser necessarioconsiderare nel nostro presente schema sebbene la va-rietagrave delle passioni sia grande e degna di uno studio ac-curato in ogni suo ramo Con quanta maggior cura os-serviamo la mente umana piugrave forti piugrave vive tracce tro-viamo ovunque della saggezza di Colui che la creograve Seuna dissertazione sullutilitagrave delle parti del corpo si puograveconsiderare come un inno al Creatore lutilitagrave delle pas-sioni che sono gli organi della mente non puograve esserepriva di lodi a Lui negrave incapace di destare in noi quellanobile e singolare unione di scienza e di ammirazioneche solo una contemplazione delle opere dellinfinita sa-pienza puograve dare a una mente razionale mentre riferendoa Dio tutto ciograve che troviamo di giusto di buono o di bel-lo in noi stessi scoprendo la sua forza e la sua sapienzaanche nella nostra debolezza e imperfezione onorandoquelle lagrave dove noi chiaramente le scopriamo e adorandola loro profonditagrave lagrave dove ci perdiamo nella nostra ricer-ca noi possiamo essere indagatori senza impertinenzaed elevarci senza inorgoglirci possiamo essere ammes-si se cosigrave posso dire nel consesso dellOnnipotente at-traverso una meditazione delle sue opere Lelevazione

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XIX ndash CONCLUSIONE

Ritengo che un tentativo di ordinare e di distinguerealcune delle nostre piugrave importanti passioni sarebbe unabuona preparazione a una ricerca come quella che stoper fare nella seguente dissertazione Le passioni che horicordato sono quasi le sole che puograve esser necessarioconsiderare nel nostro presente schema sebbene la va-rietagrave delle passioni sia grande e degna di uno studio ac-curato in ogni suo ramo Con quanta maggior cura os-serviamo la mente umana piugrave forti piugrave vive tracce tro-viamo ovunque della saggezza di Colui che la creograve Seuna dissertazione sullutilitagrave delle parti del corpo si puograveconsiderare come un inno al Creatore lutilitagrave delle pas-sioni che sono gli organi della mente non puograve esserepriva di lodi a Lui negrave incapace di destare in noi quellanobile e singolare unione di scienza e di ammirazioneche solo una contemplazione delle opere dellinfinita sa-pienza puograve dare a una mente razionale mentre riferendoa Dio tutto ciograve che troviamo di giusto di buono o di bel-lo in noi stessi scoprendo la sua forza e la sua sapienzaanche nella nostra debolezza e imperfezione onorandoquelle lagrave dove noi chiaramente le scopriamo e adorandola loro profonditagrave lagrave dove ci perdiamo nella nostra ricer-ca noi possiamo essere indagatori senza impertinenzaed elevarci senza inorgoglirci possiamo essere ammes-si se cosigrave posso dire nel consesso dellOnnipotente at-traverso una meditazione delle sue opere Lelevazione

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della mente deve essere il principale scopo di tutti i no-stri studi poichegrave se essi non la conseguono in qualchemisura sono di scarsissima utilitagrave per noi Ma oltre aquesto grande scopo una considerazione di unanalisirazionale delle nostre passioni mi sembra necessaria pertutti coloro che vogliono comprenderle in base a princi-picirc solidi e sicuri Non egrave sufficiente conoscerle in genera-le per penetrarle sottilmente o per giudicare con pro-prietagrave di unopera intesa a penetrarle dovremmo cono-scere i limiti esatti del campo in cui agisce ciascuna diesse seguirle nella varietagrave di tutti i loro aspetti e pene-trare in profondo in quelle parti della nostra natura chepossono sembrare inaccessibili

Quod latet arcana non enarrabile fibra12

Anche senza tutto questo egrave possibile che un uomopur con un sistema confuso arrivi talvolta a illudersi diaver raggiunto la veritagrave della sua opera ma non puograve maiavere una regola determinata e sicura da seguire negrave puogravemai rendere le sue proposizioni sufficientemente chiareagli altri I poeti gli oratori i pittori e coloro che colti-vano altri rami delle arti liberali hanno avuto un buonsuccesso nei loro diversi campi e lo avranno anche sen-za questa conoscenza critica cosigrave come vi sono moltemacchine fabbricate da artefici e anche inventate senzauna esatta conoscenza dei principicirc su cui si basano Ri-

12 laquoCiograve che di inesprimibile si nasconde sotto unarcana fibraraquo(Persio Saturae V 29)

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della mente deve essere il principale scopo di tutti i no-stri studi poichegrave se essi non la conseguono in qualchemisura sono di scarsissima utilitagrave per noi Ma oltre aquesto grande scopo una considerazione di unanalisirazionale delle nostre passioni mi sembra necessaria pertutti coloro che vogliono comprenderle in base a princi-picirc solidi e sicuri Non egrave sufficiente conoscerle in genera-le per penetrarle sottilmente o per giudicare con pro-prietagrave di unopera intesa a penetrarle dovremmo cono-scere i limiti esatti del campo in cui agisce ciascuna diesse seguirle nella varietagrave di tutti i loro aspetti e pene-trare in profondo in quelle parti della nostra natura chepossono sembrare inaccessibili

Quod latet arcana non enarrabile fibra12

Anche senza tutto questo egrave possibile che un uomopur con un sistema confuso arrivi talvolta a illudersi diaver raggiunto la veritagrave della sua opera ma non puograve maiavere una regola determinata e sicura da seguire negrave puogravemai rendere le sue proposizioni sufficientemente chiareagli altri I poeti gli oratori i pittori e coloro che colti-vano altri rami delle arti liberali hanno avuto un buonsuccesso nei loro diversi campi e lo avranno anche sen-za questa conoscenza critica cosigrave come vi sono moltemacchine fabbricate da artefici e anche inventate senzauna esatta conoscenza dei principicirc su cui si basano Ri-

12 laquoCiograve che di inesprimibile si nasconde sotto unarcana fibraraquo(Persio Saturae V 29)

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tengo sia comune laver torto in teoria e ragione in prati-ca e siamo ben lieti che sia cosigrave Gli uomini soventeagiscono bene se seguono il loro sentimento ma ragio-nano poi male su di esso per i loro principicirc ma dal mo-mento che egrave impossibile evitare un tentativo di ragiona-mento ed egrave ugualmente impossibile prevenire il fattoche esso eserciti un influsso sulla pratica vale certo lapena affrontando pure qualche sofferenza di averloesatto e fondato sulla base di una sicura esperienza Po-tremmo aspettarci che gli artisti stessi ci fossero di gui-da ma essi si sono troppo occupati della pratica i filo-sofi hanno fatto poco e quello che hanno fatto egrave per lopiugrave improntato al punto di vista dei loro schemi e deiloro sistemi e quanto ai cosiddetti critici essi hanno ge-neralmente cercato la regola delle arti lagrave dove era sba-gliato cercarla la cercarono fra i poemi i quadri le inci-sioni le statue le costruzioni Ma larte non puograve maidare le regole che formano unarte Questa egrave io ritengola ragione per cui gli artisti in generale e principalmentei poeti si sono chiusi in un circolo ristretto sono statipiuttosto imitatori luno dellaltro che non della natura equesto con una fedeltagrave cosigrave uniforme e da tempi cosigrave re-moti che egrave difficile dire chi abbia dato il primo model-lo I critici li seguono e quindi valgono poco come gui-da Io non posso giudicare che in una forma molto im-perfetta una cosa qualsiasi finchegrave la misuro con la suastessa misura La vera misura delle arti egrave nel potere diogni uomo e una facile osservazione delle cose piugrave co-muni talvolta delle piugrave insignificanti in natura ci daragrave

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tengo sia comune laver torto in teoria e ragione in prati-ca e siamo ben lieti che sia cosigrave Gli uomini soventeagiscono bene se seguono il loro sentimento ma ragio-nano poi male su di esso per i loro principicirc ma dal mo-mento che egrave impossibile evitare un tentativo di ragiona-mento ed egrave ugualmente impossibile prevenire il fattoche esso eserciti un influsso sulla pratica vale certo lapena affrontando pure qualche sofferenza di averloesatto e fondato sulla base di una sicura esperienza Po-tremmo aspettarci che gli artisti stessi ci fossero di gui-da ma essi si sono troppo occupati della pratica i filo-sofi hanno fatto poco e quello che hanno fatto egrave per lopiugrave improntato al punto di vista dei loro schemi e deiloro sistemi e quanto ai cosiddetti critici essi hanno ge-neralmente cercato la regola delle arti lagrave dove era sba-gliato cercarla la cercarono fra i poemi i quadri le inci-sioni le statue le costruzioni Ma larte non puograve maidare le regole che formano unarte Questa egrave io ritengola ragione per cui gli artisti in generale e principalmentei poeti si sono chiusi in un circolo ristretto sono statipiuttosto imitatori luno dellaltro che non della natura equesto con una fedeltagrave cosigrave uniforme e da tempi cosigrave re-moti che egrave difficile dire chi abbia dato il primo model-lo I critici li seguono e quindi valgono poco come gui-da Io non posso giudicare che in una forma molto im-perfetta una cosa qualsiasi finchegrave la misuro con la suastessa misura La vera misura delle arti egrave nel potere diogni uomo e una facile osservazione delle cose piugrave co-muni talvolta delle piugrave insignificanti in natura ci daragrave

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la luce piugrave chiara lagrave dove la piugrave grande acutezza e attivi-tagrave che trascura questa osservazione ci lascia nelloscu-ritagrave o ciograve che egrave peggio ci diverte e ci inganna al ba-gliore di una luce falsa In ogni ricerca ogni cosadevessere posta sulla giusta strada Sono persuaso diaver fatto ben poco con quelle osservazioni consideratein se stesse ma non mi sarei preso la pena di svolgerlee tanto meno mi sarei arrischiato a pubblicarle se nonfossi stato convinto che nulla maggiormente contribui-sce alla corruzione della scienza quanto il permettereche essa ristagni Queste acque devono essere rimosseprima che possano esercitare il loro influsso Un uomoche opera al di lagrave della superficie delle cose per quantopossa cadere in errore chiarifica perograve la via agli altri epuograve capitare che i suoi errori servano alla causa dellaveritagrave

Nelle parti seguenti ricercherograve quali siano le cose chedestano in noi il sentimento del sublime e del bello cosigravecome in questa parte ho considerato i sentimenti stessiChiedo soltanto un favore che nessuna parte di questadissertazione venga giudicata per se stessa e indipen-dentemente dal resto poichegrave io so di aver disposto ilmateriale non in modo da affrontare una obbiezione ca-villosa ma un sobrio e indulgente esame poichegrave largo-mento non egrave dotato in nessun punto di armi per affronta-re una battaglia ma di elementi per avvicinarsi a coloroche sono disposti a concedere un pacifico adito alla ve-ritagrave

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la luce piugrave chiara lagrave dove la piugrave grande acutezza e attivi-tagrave che trascura questa osservazione ci lascia nelloscu-ritagrave o ciograve che egrave peggio ci diverte e ci inganna al ba-gliore di una luce falsa In ogni ricerca ogni cosadevessere posta sulla giusta strada Sono persuaso diaver fatto ben poco con quelle osservazioni consideratein se stesse ma non mi sarei preso la pena di svolgerlee tanto meno mi sarei arrischiato a pubblicarle se nonfossi stato convinto che nulla maggiormente contribui-sce alla corruzione della scienza quanto il permettereche essa ristagni Queste acque devono essere rimosseprima che possano esercitare il loro influsso Un uomoche opera al di lagrave della superficie delle cose per quantopossa cadere in errore chiarifica perograve la via agli altri epuograve capitare che i suoi errori servano alla causa dellaveritagrave

Nelle parti seguenti ricercherograve quali siano le cose chedestano in noi il sentimento del sublime e del bello cosigravecome in questa parte ho considerato i sentimenti stessiChiedo soltanto un favore che nessuna parte di questadissertazione venga giudicata per se stessa e indipen-dentemente dal resto poichegrave io so di aver disposto ilmateriale non in modo da affrontare una obbiezione ca-villosa ma un sobrio e indulgente esame poichegrave largo-mento non egrave dotato in nessun punto di armi per affronta-re una battaglia ma di elementi per avvicinarsi a coloroche sono disposti a concedere un pacifico adito alla ve-ritagrave

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PARTE SECONDA

I ndash LA PASSIONE CAUSATA DAL SUBLIME

La passione causata da ciograve che egrave grande e sublime innatura quando le cause operano con il loro maggiorepotere egrave lo stupore e lo stupore egrave quello stato danimoin cui ogni moto sospeso regna un certo grado di orro-re13 In questo caso lanima egrave cosigrave assorta nel suo ogget-to che non puograve pensarne un altro e per conseguenzanon puograve ragionare sulloggetto che la occupa Di qui na-sce il grande potere del sublime che lungi dallessereprodotto dai nostri ragionamenti li previene e ci spingeinnanzi con una forza irresistibile Lo stupore come hodetto egrave leffetto del sublime nel suo piugrave alto grado gli

13 Parte Prima III IV e VII

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PARTE SECONDA

I ndash LA PASSIONE CAUSATA DAL SUBLIME

La passione causata da ciograve che egrave grande e sublime innatura quando le cause operano con il loro maggiorepotere egrave lo stupore e lo stupore egrave quello stato danimoin cui ogni moto sospeso regna un certo grado di orro-re13 In questo caso lanima egrave cosigrave assorta nel suo ogget-to che non puograve pensarne un altro e per conseguenzanon puograve ragionare sulloggetto che la occupa Di qui na-sce il grande potere del sublime che lungi dallessereprodotto dai nostri ragionamenti li previene e ci spingeinnanzi con una forza irresistibile Lo stupore come hodetto egrave leffetto del sublime nel suo piugrave alto grado gli

13 Parte Prima III IV e VII

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effetti inferiori sono lammirazione la reverenza e il ri-spetto

II ndash IL TERRORE

Nessuna passione come la paura priva con tanta effi-cacia la mente di tutto il suo potere di agire e di ragiona-re14 Poichegrave essendo il timore lapprensione di un doloreo della morte agisce in modo da sembrare un dolorereale Tutto ciograve quindi che egrave terribile alla vista egrave puresublime sia che la causa della paura sia dovuta allagrandezza delle dimensioni oppure no poichegrave egrave impos-sibile considerare insignificante o disprezzabile unacosa che puograve essere pericolosa Vi sono molti animaliche sebbene non siano affatto grossi sono tuttavia ca-paci di suscitare lidea del sublime perchegrave sono conside-rati come oggetti di terrore come ad esempio i serpentie gli animali velenosi dogni genere E riguardo alle cosedi grandi dimensioni se non uniamo ad esse unidea ac-cidentale di terrore divengono senza paragone piugrave gran-di Una pianura orizzontale di vasta estensione non offrecerto unidea di mediocritagrave la veduta di tale pianura puograveessere tanto estesa quanto la veduta di un oceano mapuograve fare sulla mente un impressione cosigrave grandiosacome loceano

14 Parte Quarta III-VI

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effetti inferiori sono lammirazione la reverenza e il ri-spetto

II ndash IL TERRORE

Nessuna passione come la paura priva con tanta effi-cacia la mente di tutto il suo potere di agire e di ragiona-re14 Poichegrave essendo il timore lapprensione di un doloreo della morte agisce in modo da sembrare un dolorereale Tutto ciograve quindi che egrave terribile alla vista egrave puresublime sia che la causa della paura sia dovuta allagrandezza delle dimensioni oppure no poichegrave egrave impos-sibile considerare insignificante o disprezzabile unacosa che puograve essere pericolosa Vi sono molti animaliche sebbene non siano affatto grossi sono tuttavia ca-paci di suscitare lidea del sublime perchegrave sono conside-rati come oggetti di terrore come ad esempio i serpentie gli animali velenosi dogni genere E riguardo alle cosedi grandi dimensioni se non uniamo ad esse unidea ac-cidentale di terrore divengono senza paragone piugrave gran-di Una pianura orizzontale di vasta estensione non offrecerto unidea di mediocritagrave la veduta di tale pianura puograveessere tanto estesa quanto la veduta di un oceano mapuograve fare sulla mente un impressione cosigrave grandiosacome loceano

14 Parte Quarta III-VI

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Ciograve egrave dovuto a diverse cause ma soprattutto al fattoche questo oceano egrave un oggetto di non lieve terrore Inveritagrave il terrore egrave in ogni caso piugrave o meno manifesta-mente la principale causa del sublime Varie lingue pos-sono essere testimoni dellaffinitagrave di tali idee Esse spes-so usano la stessa parola per indicare indifferentementegli aspetti dello stupore dellammirazione e del terroreΘάmicroβος egrave in greco timore o stupore δεινός significa ter-ribile o rispettabile αἰδέω significa venerare o temereVereor egrave in latino quello che egrave αἰδέω in greco I Romaniusavano il verbo stupeo un termine che indica con forzalo stato di una mente stupita per esprimere leffetto o diun semplice timore o dello stupore la parola attonitus(colpito dal tuono) esprime anchessa laffinitagrave di taliidee e il francese eacutetonnement e linglese astonishment eamazement non indicano forse chiaramente le affiniemozioni che accompagnano timore e stupore Coloroche hanno una piugrave vasta conoscenza delle lingue po-trebbero portare non ne dubito molti altri esempiugualmente probativi

III ndash LOSCURITAgrave

Per rendere un oggetto molto terribile sembra in ge-nerale necessaria loscuritagrave15 Quando conosciamo linte-

15 Parte Quarta XIV-XVI

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Ciograve egrave dovuto a diverse cause ma soprattutto al fattoche questo oceano egrave un oggetto di non lieve terrore Inveritagrave il terrore egrave in ogni caso piugrave o meno manifesta-mente la principale causa del sublime Varie lingue pos-sono essere testimoni dellaffinitagrave di tali idee Esse spes-so usano la stessa parola per indicare indifferentementegli aspetti dello stupore dellammirazione e del terroreΘάmicroβος egrave in greco timore o stupore δεινός significa ter-ribile o rispettabile αἰδέω significa venerare o temereVereor egrave in latino quello che egrave αἰδέω in greco I Romaniusavano il verbo stupeo un termine che indica con forzalo stato di una mente stupita per esprimere leffetto o diun semplice timore o dello stupore la parola attonitus(colpito dal tuono) esprime anchessa laffinitagrave di taliidee e il francese eacutetonnement e linglese astonishment eamazement non indicano forse chiaramente le affiniemozioni che accompagnano timore e stupore Coloroche hanno una piugrave vasta conoscenza delle lingue po-trebbero portare non ne dubito molti altri esempiugualmente probativi

III ndash LOSCURITAgrave

Per rendere un oggetto molto terribile sembra in ge-nerale necessaria loscuritagrave15 Quando conosciamo linte-

15 Parte Quarta XIV-XVI

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ra estensione di un pericolo quando possiamo ad essaabituare il nostro sguardo gran parte del timore svani-sce Comprenderagrave ciograve chi considera quanto la notte au-menti il nostro terrore in tutti i casi di pericolo e comele nozioni di spettri e di fantasmi sui quali nessuno puograveformulare idee chiare impressionino gli animi che cre-dono alle favole popolari circa tali specie di esseri

Quei governi dispotici che si basano sulle passionidegli uomini e principalmente sul timore mantengonola loro autoritagrave per quanto egrave possibile influendo sulsenso della vista La linea di condotta egrave stata la stessa inmolti casi in cui si trattava di religione Quasi tutti itempli pagani erano oscuri anche nei templi barbari de-gli Americani del giorno doggi si conserva lidolo inuna parte oscura della costruzione consacrata al cultoPer tale motivo anche i Druidi compivano tutte le lorocerimonie nel cuore di oscurissimi boschi e allombradelle querce piugrave annose e piugrave maestose per ampiezzaNessuno meglio di Milton sembra aver compreso il se-greto di dar risalto a cose terribili o di porle se cosigrave pos-so esprimermi nella luce piugrave viva circondandole conuna sapiente oscuritagrave La sua descrizione della mortenel secondo libro egrave studiata in modo ammirevole ed egravesorprendente con quale tetro fasto con quale significati-va ed espressiva incertezza di tocchi e di colori egli ab-bia delineato il ritratto del re del terrore

The other shapeIf shape it might be calld that shape had none

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ra estensione di un pericolo quando possiamo ad essaabituare il nostro sguardo gran parte del timore svani-sce Comprenderagrave ciograve chi considera quanto la notte au-menti il nostro terrore in tutti i casi di pericolo e comele nozioni di spettri e di fantasmi sui quali nessuno puograveformulare idee chiare impressionino gli animi che cre-dono alle favole popolari circa tali specie di esseri

Quei governi dispotici che si basano sulle passionidegli uomini e principalmente sul timore mantengonola loro autoritagrave per quanto egrave possibile influendo sulsenso della vista La linea di condotta egrave stata la stessa inmolti casi in cui si trattava di religione Quasi tutti itempli pagani erano oscuri anche nei templi barbari de-gli Americani del giorno doggi si conserva lidolo inuna parte oscura della costruzione consacrata al cultoPer tale motivo anche i Druidi compivano tutte le lorocerimonie nel cuore di oscurissimi boschi e allombradelle querce piugrave annose e piugrave maestose per ampiezzaNessuno meglio di Milton sembra aver compreso il se-greto di dar risalto a cose terribili o di porle se cosigrave pos-so esprimermi nella luce piugrave viva circondandole conuna sapiente oscuritagrave La sua descrizione della mortenel secondo libro egrave studiata in modo ammirevole ed egravesorprendente con quale tetro fasto con quale significati-va ed espressiva incertezza di tocchi e di colori egli ab-bia delineato il ritratto del re del terrore

The other shapeIf shape it might be calld that shape had none

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Distinguishable in member joint or limbOr substance might be calld that shadow seemdFor each seemd either black it stood as nightFierce as ten furies terrible as hellAnd shook a deadly dart what seemd his headThe likeness of a kingly crown had on16

In questa descrizione tutto egrave oscuro incerto confusoterribile e sublime al massimo grado

IV ndash DIFFERENZA FRA LA CHIAREZZA ELOSCURITAgrave RIGUARDO ALLE PASSIONI

Una cosa egrave rendere chiara unidea e unaltra egrave far sigraveche colpisca limmaginazione Se io faccio il disegno diun palazzo di un tempio o di un paesaggio presento diquesti oggetti unidea ben chiara ma allora (aggiungen-do pure leffetto dellimitazione che vale qualcosa) lamia pittura puograve tuttal piugrave fare soltanto leffetto che unpalazzo un tempio o un paesaggio avrebbero fatto nella

16 laquoLalta figura se figura si puograve chiamare quella che non hadistinzione nelle membra nelle giunture o negli arti o se si puogravechiamare sostanza quella che sembrava ombra poichegrave ognuna pa-reva entrambe le cose stava immobile nera come la notte ferocecome dieci Furie terribile come linferno e scuoteva una frecciamortale qualcosa di simile a una corona regale posava su ciograve chepoteva sembrare una testaraquo (Milton Paradise lost II 666 esgg)

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Distinguishable in member joint or limbOr substance might be calld that shadow seemdFor each seemd either black it stood as nightFierce as ten furies terrible as hellAnd shook a deadly dart what seemd his headThe likeness of a kingly crown had on16

In questa descrizione tutto egrave oscuro incerto confusoterribile e sublime al massimo grado

IV ndash DIFFERENZA FRA LA CHIAREZZA ELOSCURITAgrave RIGUARDO ALLE PASSIONI

Una cosa egrave rendere chiara unidea e unaltra egrave far sigraveche colpisca limmaginazione Se io faccio il disegno diun palazzo di un tempio o di un paesaggio presento diquesti oggetti unidea ben chiara ma allora (aggiungen-do pure leffetto dellimitazione che vale qualcosa) lamia pittura puograve tuttal piugrave fare soltanto leffetto che unpalazzo un tempio o un paesaggio avrebbero fatto nella

16 laquoLalta figura se figura si puograve chiamare quella che non hadistinzione nelle membra nelle giunture o negli arti o se si puogravechiamare sostanza quella che sembrava ombra poichegrave ognuna pa-reva entrambe le cose stava immobile nera come la notte ferocecome dieci Furie terribile come linferno e scuoteva una frecciamortale qualcosa di simile a una corona regale posava su ciograve chepoteva sembrare una testaraquo (Milton Paradise lost II 666 esgg)

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realtagrave Daltro lato la piugrave viva e animata descrizioneverbale che io possa dare desta una idea molto oscura eimperfetta di tali oggetti ma egrave in mio potere suscitarecon una descrizione una emozione piugrave forte di quellache potrei suscitare con la migliore pittura Lesperienzaogni giorno lo prova Il modo piugrave appropriato per tra-smettere i sentimenti da unanima allaltra egrave quello delleparole tutti gli altri mezzi di espressione sono molto in-sufficienti e la chiarezza di unimmagine egrave tanto lungidallessere assolutamente necessaria per esercitare un in-flusso sulle passioni che esse possono venir notevol-mente eccitate da certi principicirc adatti a quello scoposenza il concorso di alcuna immagine del che abbiamouna sufficiente prova nei potenti effetti che sono bennoti della musica strumentale In realtagrave una grandechiarezza influisce ben poco sulle passioni poichegrave egrave inun certo senso nemica di qualsiasi entusiasmo

Vi sono due versi nella Poetica di Orazio che sembra-no contraddire a questa opinione per cui cercherograve dichiarirla meglio

Segnius irritant animos demissa per auresquam quae sunt oculis subiecta fidelibus17

17 laquoCiograve che egrave percepito per mezzo delludito eccita piugrave tardi-vamente lanimo di ciograve che cade sotto la vista che meno singan-naraquo (Orazio Epistulae II 3 De arte poetica 180-181)

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realtagrave Daltro lato la piugrave viva e animata descrizioneverbale che io possa dare desta una idea molto oscura eimperfetta di tali oggetti ma egrave in mio potere suscitarecon una descrizione una emozione piugrave forte di quellache potrei suscitare con la migliore pittura Lesperienzaogni giorno lo prova Il modo piugrave appropriato per tra-smettere i sentimenti da unanima allaltra egrave quello delleparole tutti gli altri mezzi di espressione sono molto in-sufficienti e la chiarezza di unimmagine egrave tanto lungidallessere assolutamente necessaria per esercitare un in-flusso sulle passioni che esse possono venir notevol-mente eccitate da certi principicirc adatti a quello scoposenza il concorso di alcuna immagine del che abbiamouna sufficiente prova nei potenti effetti che sono bennoti della musica strumentale In realtagrave una grandechiarezza influisce ben poco sulle passioni poichegrave egrave inun certo senso nemica di qualsiasi entusiasmo

Vi sono due versi nella Poetica di Orazio che sembra-no contraddire a questa opinione per cui cercherograve dichiarirla meglio

Segnius irritant animos demissa per auresquam quae sunt oculis subiecta fidelibus17

17 laquoCiograve che egrave percepito per mezzo delludito eccita piugrave tardi-vamente lanimo di ciograve che cade sotto la vista che meno singan-naraquo (Orazio Epistulae II 3 De arte poetica 180-181)

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Su questo lAbate Dubos18 fonda una critica nella qua-le antepone la pittura alla poesia quanto alla facoltagrave disuscitare le passioni soprattutto riguardo alla maggiorchiarezza delle idee che essa rappresenta ritengo chequesto eccellente giudice sia stato tratto in errore (se er-rore si puograve chiamare) dal suo sistema al quale egli latrovograve piugrave conforme di quello che io penso saragrave provatocon lesperienza Conosco parecchi che ammirano eamano la pittura e che pure considerano gli oggetti del-la loro ammirazione in quellarte abbastanza freddamen-te in confronto a quellardore da cui sono animati difronte a brani commoventi di poesia o di retorica Fra lagente comune non potei mai notare che la pittura avessegrande influsso sulle passioni Egrave vero che il piugrave elevatogenere di pittura come il piugrave elevato genere di poesianon egrave mai molto compreso in quellambiente Ma egrave an-cora piugrave certo che le loro passioni sono eccitate assaifortemente da un predicatore fanatico o dalle ballate diChevy chase19 o dei ragazzi nel bosco e da altri poemet-ti popolari e leggende note e diffuse in quel ceto Nonconosco nessuna pittura buona o cattiva che produca lo

18 Jean-Baptiste Dubos (1670-1742) dopo aver partecipatoalla vita politica del suo paese si dedicograve a studi storici e letterariSi allude qui alle Reacuteflexions critiques sur la poeacutesie et sur la pein-ture (1719 2 voll) che fu uno degli studi dellepoca in cui la teo-ria dellarte egrave trattata con maggior sagacitagrave e discernimento

19 Chevy chase [La caccia negli Cheviots] egrave la piugrave famosa trale ballate popolari inglesi a soggetto epico del XV e XVI secolofu come molte altre scoperta e pubblicata nel 1765 dal Percy

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Su questo lAbate Dubos18 fonda una critica nella qua-le antepone la pittura alla poesia quanto alla facoltagrave disuscitare le passioni soprattutto riguardo alla maggiorchiarezza delle idee che essa rappresenta ritengo chequesto eccellente giudice sia stato tratto in errore (se er-rore si puograve chiamare) dal suo sistema al quale egli latrovograve piugrave conforme di quello che io penso saragrave provatocon lesperienza Conosco parecchi che ammirano eamano la pittura e che pure considerano gli oggetti del-la loro ammirazione in quellarte abbastanza freddamen-te in confronto a quellardore da cui sono animati difronte a brani commoventi di poesia o di retorica Fra lagente comune non potei mai notare che la pittura avessegrande influsso sulle passioni Egrave vero che il piugrave elevatogenere di pittura come il piugrave elevato genere di poesianon egrave mai molto compreso in quellambiente Ma egrave an-cora piugrave certo che le loro passioni sono eccitate assaifortemente da un predicatore fanatico o dalle ballate diChevy chase19 o dei ragazzi nel bosco e da altri poemet-ti popolari e leggende note e diffuse in quel ceto Nonconosco nessuna pittura buona o cattiva che produca lo

18 Jean-Baptiste Dubos (1670-1742) dopo aver partecipatoalla vita politica del suo paese si dedicograve a studi storici e letterariSi allude qui alle Reacuteflexions critiques sur la poeacutesie et sur la pein-ture (1719 2 voll) che fu uno degli studi dellepoca in cui la teo-ria dellarte egrave trattata con maggior sagacitagrave e discernimento

19 Chevy chase [La caccia negli Cheviots] egrave la piugrave famosa trale ballate popolari inglesi a soggetto epico del XV e XVI secolofu come molte altre scoperta e pubblicata nel 1765 dal Percy

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stesso effetto Cosicchegrave la poesia con tutta la sua oscu-ritagrave ha un dominio piugrave generale e insieme piugrave forte sullepassioni che non laltra arte E ritengo che vi siano deimotivi in natura per cui lidea oscura quando sia pro-priamente adattata dovrebbe essere piugrave commovente diquella chiara

Egrave la nostra ignoranza delle cose che genera la nostraammirazione e principalmente suscita le nostre passioniLa conoscenza e la famigliaritagrave fa sigrave che le cause piugravecommoventi commuovano ben poco Cosigrave egrave per il vol-go e tutti gli uomini sono come il volgo in ciograve che noncomprendono Le idee delleternitagrave e dellinfinito sonotra le piugrave commoventi che noi possediamo e forse nonvegrave nulla da noi cosigrave poco compreso come linfinito eleternitagrave In nessun luogo incontriamo una descrizionepiugrave sublime di questa giustamente rinomata del Miltonin cui viene descritto Satana con una dignitagrave cosigrave adattaal soggetto

He above the restIn shape and gesture proudly eminentStood like a tower his form had yet not lostAll her original brightness nor appeardLess than archangel ruind and thexcessOf glory obscurd as when the sun new risenLooks through the horizontal misty airShorn of his beams or from behind the moonIn dim eclipse disastrous twilight sheds

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stesso effetto Cosicchegrave la poesia con tutta la sua oscu-ritagrave ha un dominio piugrave generale e insieme piugrave forte sullepassioni che non laltra arte E ritengo che vi siano deimotivi in natura per cui lidea oscura quando sia pro-priamente adattata dovrebbe essere piugrave commovente diquella chiara

Egrave la nostra ignoranza delle cose che genera la nostraammirazione e principalmente suscita le nostre passioniLa conoscenza e la famigliaritagrave fa sigrave che le cause piugravecommoventi commuovano ben poco Cosigrave egrave per il vol-go e tutti gli uomini sono come il volgo in ciograve che noncomprendono Le idee delleternitagrave e dellinfinito sonotra le piugrave commoventi che noi possediamo e forse nonvegrave nulla da noi cosigrave poco compreso come linfinito eleternitagrave In nessun luogo incontriamo una descrizionepiugrave sublime di questa giustamente rinomata del Miltonin cui viene descritto Satana con una dignitagrave cosigrave adattaal soggetto

He above the restIn shape and gesture proudly eminentStood like a tower his form had yet not lostAll her original brightness nor appeardLess than archangel ruind and thexcessOf glory obscurd as when the sun new risenLooks through the horizontal misty airShorn of his beams or from behind the moonIn dim eclipse disastrous twilight sheds

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On half the nations and with fear of changePerplexes monarchs20

Ecco una nobilissima pittura in che consiste questapittura poetica Nelle immagini di una torre di un ar-cangelo del sole che sorge tra la nebbia o in un eclissenella rovina di monarchi e nella rivoluzione di regni Lamente egrave come portata fuori di segrave da un insieme di grandie confuse immagini che colpiscono perchegrave sono agglo-merate e confuse infatti se vi provate a separarle perde-te molto della loro grandezza unitele e infallibilmentene perdete la chiarezza Le immagini che nascono dallapoesia sono sempre di questo genere oscuro sebbeneper lo piugrave gli effetti della poesia non debbano affatto es-sere attribuiti alle immagini che essa desta questo puntolo esamineremo piugrave largamente in seguito21 Ma la pittu-ra una volta che siamo daccordo circa il piaceredellimitazione puograve soltanto colpire con le immaginiche rappresenta anche qui una misurata oscuritagrave in al-cune cose contribuisce alleffetto poichegrave le immagini

20 laquoSugli altri superbamente sovrastante per la figura e per ilgesto stava egli come una torre la sua forma non aveva ancoraperso tutta loriginale luminositagrave e sembrava un arcangelo deca-duto ed era lespressione massima di una gloria oscurata comequando il nuovo sole allalba scruta attraverso laria nebbiosadellorizzonte privo dei suoi raggi o da dietro alla luna in unafosca eclissi totale spande un tetro crepuscolo su metagrave della terrae cruccia i monarchi con il timore di novitagraveraquo (Milton ParadiselostI 589 e sgg)

21 V Parte Quinta

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On half the nations and with fear of changePerplexes monarchs20

Ecco una nobilissima pittura in che consiste questapittura poetica Nelle immagini di una torre di un ar-cangelo del sole che sorge tra la nebbia o in un eclissenella rovina di monarchi e nella rivoluzione di regni Lamente egrave come portata fuori di segrave da un insieme di grandie confuse immagini che colpiscono perchegrave sono agglo-merate e confuse infatti se vi provate a separarle perde-te molto della loro grandezza unitele e infallibilmentene perdete la chiarezza Le immagini che nascono dallapoesia sono sempre di questo genere oscuro sebbeneper lo piugrave gli effetti della poesia non debbano affatto es-sere attribuiti alle immagini che essa desta questo puntolo esamineremo piugrave largamente in seguito21 Ma la pittu-ra una volta che siamo daccordo circa il piaceredellimitazione puograve soltanto colpire con le immaginiche rappresenta anche qui una misurata oscuritagrave in al-cune cose contribuisce alleffetto poichegrave le immagini

20 laquoSugli altri superbamente sovrastante per la figura e per ilgesto stava egli come una torre la sua forma non aveva ancoraperso tutta loriginale luminositagrave e sembrava un arcangelo deca-duto ed era lespressione massima di una gloria oscurata comequando il nuovo sole allalba scruta attraverso laria nebbiosadellorizzonte privo dei suoi raggi o da dietro alla luna in unafosca eclissi totale spande un tetro crepuscolo su metagrave della terrae cruccia i monarchi con il timore di novitagraveraquo (Milton ParadiselostI 589 e sgg)

21 V Parte Quinta

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nella pittura sono esattamente simili a quelle in natura ein natura immagini scure confuse incerte hanno sullafantasia un potere emotivo maggiore di quello che nonabbiano quelle immagini che sono piugrave chiare e delinea-te Ma dove e quando questa osservazione possa esserein pratica applicata e fin dove essa possa essere estesasaragrave meglio suggerito dalla natura del soggetto edalloccasione che non definito da alcuna regola chepossa venir dettata Sono convinto che questa idea ha in-contrato opposizioni e probabilmente saragrave ancora rifiu-tata da parecchi Ma lasciatemi dire che a stento unacosa puograve colpire la mente con la sua grandezza se nonsi avvicina in un certo senso allinfinito che nulla puogravefare quando noi possiamo percepirne i limiti ma il ve-dere un oggetto distintamente e il percepirne i limiti egrave lastessa e identica cosa

Unlaquoidea chiararaquo egrave quindi un altro modo di dire unalaquopiccola idearaquo Vi egrave un passo nel Libro di Giobbe stu-pendamente sublime e questa sublimitagrave egrave dovuta princi-palmente alla terribile incertezza della cosa descritta

Nei pensieri derivati dalle visioni della notte quando il sonnoprofondo cade sugli uomini un timore mi assaligrave e un fremito miscosse tutte le ossa Allora uno spirito passograve dinnanzi al mio visoI peli del mio corpo si rizzarono Rimasi fermo ma non potei di-scernerne la forma unimmagine era davanti ai miei occhi verasilenzio e io udii una voce ndash Deve un mortale essere piugrave giusto diDio

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nella pittura sono esattamente simili a quelle in natura ein natura immagini scure confuse incerte hanno sullafantasia un potere emotivo maggiore di quello che nonabbiano quelle immagini che sono piugrave chiare e delinea-te Ma dove e quando questa osservazione possa esserein pratica applicata e fin dove essa possa essere estesasaragrave meglio suggerito dalla natura del soggetto edalloccasione che non definito da alcuna regola chepossa venir dettata Sono convinto che questa idea ha in-contrato opposizioni e probabilmente saragrave ancora rifiu-tata da parecchi Ma lasciatemi dire che a stento unacosa puograve colpire la mente con la sua grandezza se nonsi avvicina in un certo senso allinfinito che nulla puogravefare quando noi possiamo percepirne i limiti ma il ve-dere un oggetto distintamente e il percepirne i limiti egrave lastessa e identica cosa

Unlaquoidea chiararaquo egrave quindi un altro modo di dire unalaquopiccola idearaquo Vi egrave un passo nel Libro di Giobbe stu-pendamente sublime e questa sublimitagrave egrave dovuta princi-palmente alla terribile incertezza della cosa descritta

Nei pensieri derivati dalle visioni della notte quando il sonnoprofondo cade sugli uomini un timore mi assaligrave e un fremito miscosse tutte le ossa Allora uno spirito passograve dinnanzi al mio visoI peli del mio corpo si rizzarono Rimasi fermo ma non potei di-scernerne la forma unimmagine era davanti ai miei occhi verasilenzio e io udii una voce ndash Deve un mortale essere piugrave giusto diDio

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Noi siamo innanzi tutto preparati con la massima so-lennitagrave alla rappresentazione e siamo terrificati primaancora di essere introdotti nelloscura visione che deter-mineragrave la nostra emozione ma quando questa grandecausa di terrore fa la sua apparizione che cosa accadeNon egrave avvolta nelle ombre della sua incomprensibileoscuritagrave piugrave solenne piugrave commovente piugrave terribile diquello che la piugrave viva descrizione la piugrave chiara pitturapotessero rappresentare Quando i pittori hanno tentatodi darci chiare rappresentazioni di idee assai fantastichee terribili hanno credo quasi sempre fallito tanto chemi sono domandato in tutte le pitture che ho vistodellinferno se il pittore non intendesse forse esprimerequalcosa di ridicolo Parecchi pittori hanno trattato unsoggetto di questo genere con la mira di riunire tanti or-ribili fantasmi quanti la loro immaginazione poteva sug-gerire ma tutti i disegni che ho avuto occasione di vede-re delle tentazioni di S Antonio erano piuttosto una spe-cie di strano e selvaggio grottesco che non qualcosa ca-pace di produrre una seria passione In tutti questi sog-getti la poesia riesce in modo piugrave che felice Le sue ap-parizioni le sue chimere i suoi mostri le sue figure al-legoriche sono grandi e commoventi e sebbene la Famadi Virgilio e la Discordia di Omero siano oscure sonofigure magnifiche Nella pittura sarebbero abbastanzachiare ma temo che potrebbero diventare ridicole

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Noi siamo innanzi tutto preparati con la massima so-lennitagrave alla rappresentazione e siamo terrificati primaancora di essere introdotti nelloscura visione che deter-mineragrave la nostra emozione ma quando questa grandecausa di terrore fa la sua apparizione che cosa accadeNon egrave avvolta nelle ombre della sua incomprensibileoscuritagrave piugrave solenne piugrave commovente piugrave terribile diquello che la piugrave viva descrizione la piugrave chiara pitturapotessero rappresentare Quando i pittori hanno tentatodi darci chiare rappresentazioni di idee assai fantastichee terribili hanno credo quasi sempre fallito tanto chemi sono domandato in tutte le pitture che ho vistodellinferno se il pittore non intendesse forse esprimerequalcosa di ridicolo Parecchi pittori hanno trattato unsoggetto di questo genere con la mira di riunire tanti or-ribili fantasmi quanti la loro immaginazione poteva sug-gerire ma tutti i disegni che ho avuto occasione di vede-re delle tentazioni di S Antonio erano piuttosto una spe-cie di strano e selvaggio grottesco che non qualcosa ca-pace di produrre una seria passione In tutti questi sog-getti la poesia riesce in modo piugrave che felice Le sue ap-parizioni le sue chimere i suoi mostri le sue figure al-legoriche sono grandi e commoventi e sebbene la Famadi Virgilio e la Discordia di Omero siano oscure sonofigure magnifiche Nella pittura sarebbero abbastanzachiare ma temo che potrebbero diventare ridicole

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V ndash LA POTENZA

Oltre a quelle cose che direttamente suscitano lideadel pericolo e a quelle che producono un effetto simileper una causa meccanica non conosco nulla di sublimeche non sia connesso con il senso di potenza E talegruppo egrave determinato naturalmente come gli altri duedal terrore origine comune di tutto ciograve che egrave sublime Ilsenso di potenza a prima vista sembra appartenere allacategoria di quelle cose indifferenti che possono ugual-mente riferirsi al dolore o al piacere Ma in realtagrave lacommozione che nasce dallidea di unampia potenza egraveben lungi dallavere quel carattere neutro Innanzi tuttodobbiamo ricordare22 che lidea di dolore nel suo piugravealto grado egrave molto piugrave forte del piugrave alto grado di piace-re e che conserva la stessa superioritagrave attraverso tutte legradazioni inferiori Di qui deriva che lagrave dove sonouguali le occasioni di uguali gradi di sofferenza e di gio-ia lidea della sofferenza deve sempre essere prevalenteE invero le idee del dolore e soprattutto quella dellamorte sono cosigrave impressionanti che finchegrave ci troviamoin presenza di qualsiasi cosa si supponga abbia il poteredi suscitare in noi luna o laltra egrave impossibile che siamocompletamente liberi dal terrore Inoltre sappiamo peresperienza che per godere il piacere non egrave necessarioalcun grande sforzo sappiamo anzi che tali sforzi con-

22 V Parte Prima VII

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V ndash LA POTENZA

Oltre a quelle cose che direttamente suscitano lideadel pericolo e a quelle che producono un effetto simileper una causa meccanica non conosco nulla di sublimeche non sia connesso con il senso di potenza E talegruppo egrave determinato naturalmente come gli altri duedal terrore origine comune di tutto ciograve che egrave sublime Ilsenso di potenza a prima vista sembra appartenere allacategoria di quelle cose indifferenti che possono ugual-mente riferirsi al dolore o al piacere Ma in realtagrave lacommozione che nasce dallidea di unampia potenza egraveben lungi dallavere quel carattere neutro Innanzi tuttodobbiamo ricordare22 che lidea di dolore nel suo piugravealto grado egrave molto piugrave forte del piugrave alto grado di piace-re e che conserva la stessa superioritagrave attraverso tutte legradazioni inferiori Di qui deriva che lagrave dove sonouguali le occasioni di uguali gradi di sofferenza e di gio-ia lidea della sofferenza deve sempre essere prevalenteE invero le idee del dolore e soprattutto quella dellamorte sono cosigrave impressionanti che finchegrave ci troviamoin presenza di qualsiasi cosa si supponga abbia il poteredi suscitare in noi luna o laltra egrave impossibile che siamocompletamente liberi dal terrore Inoltre sappiamo peresperienza che per godere il piacere non egrave necessarioalcun grande sforzo sappiamo anzi che tali sforzi con-

22 V Parte Prima VII

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tribuirebbero molto a distruggere la nostra soddisfazio-ne poichegrave il piacere deve essere carpito e non impostoforzatamente a se stessi il piacere segue la volontagrave eperciograve generalmente proviamo piacere in molte cose do-tate di una forza assai inferiore alla nostra Ma il doloreegrave sempre inflitto da un potere in un certo modo superio-re poichegrave non ci sottomettiamo mai al dolore sponta-neamente Cosicchegrave la forza la violenza il dolore ilterrore sono idee che incalzano contemporaneamente ilnostro pensiero Osservate un uomo o un altro animaleche abbia una forza prodigiosa quale idea nasce in voiprima di ogni riflessione Lidea che questa forza saragraveutile a voi alla vostra tranquillitagrave al vostro piacere alvostro interesse in ogni senso No lemozione che senti-te nasce dal timore che questa enorme forza debba esse-re impiegata a scopi di rapina e di distruzione23 Che lapotenza tragga tutta la sua sublimitagrave dal terrore a cui ge-neralmente va unita appariragrave evidente dal suo effetto neipochissimi casi nei quali egrave possibile attenuare la sua ca-pacitagrave di nuocere Quando fate questo la private di ogniaspetto sublime ed essa diviene subito disprezzabileUn bue egrave un essere di grande forza ma egrave una creaturainnocente estremamente servizievole e per nulla peri-colosa per questa ragione lidea di un bue non egrave affattosublime Un toro egrave pure forte ma la sua forza egrave di altrogenere sovente capace di distruggere di rado per lomeno fra noi egrave di qualche utilitagrave per i lavori degli uomi-

23 V Parte Terza XXI

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tribuirebbero molto a distruggere la nostra soddisfazio-ne poichegrave il piacere deve essere carpito e non impostoforzatamente a se stessi il piacere segue la volontagrave eperciograve generalmente proviamo piacere in molte cose do-tate di una forza assai inferiore alla nostra Ma il doloreegrave sempre inflitto da un potere in un certo modo superio-re poichegrave non ci sottomettiamo mai al dolore sponta-neamente Cosicchegrave la forza la violenza il dolore ilterrore sono idee che incalzano contemporaneamente ilnostro pensiero Osservate un uomo o un altro animaleche abbia una forza prodigiosa quale idea nasce in voiprima di ogni riflessione Lidea che questa forza saragraveutile a voi alla vostra tranquillitagrave al vostro piacere alvostro interesse in ogni senso No lemozione che senti-te nasce dal timore che questa enorme forza debba esse-re impiegata a scopi di rapina e di distruzione23 Che lapotenza tragga tutta la sua sublimitagrave dal terrore a cui ge-neralmente va unita appariragrave evidente dal suo effetto neipochissimi casi nei quali egrave possibile attenuare la sua ca-pacitagrave di nuocere Quando fate questo la private di ogniaspetto sublime ed essa diviene subito disprezzabileUn bue egrave un essere di grande forza ma egrave una creaturainnocente estremamente servizievole e per nulla peri-colosa per questa ragione lidea di un bue non egrave affattosublime Un toro egrave pure forte ma la sua forza egrave di altrogenere sovente capace di distruggere di rado per lomeno fra noi egrave di qualche utilitagrave per i lavori degli uomi-

23 V Parte Terza XXI

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ni perciograve lidea di un toro egrave grandiosa ed esso trova so-vente posto in descrizioni sublimi e in nobili paragoniOsserviamo un altro forte animale sotto le due diverseluci nelle quali possiamo considerarlo Il cavallo sottolaspetto di un animale utile egrave adatto per laratro per lacarrozza per il tiro da ogni punto di vista di utilitagrave so-ciale il cavallo non ha nulla di sublime ma come avvie-ne che noi siamo impressionati da esso laquoil cui collo egravepieno di vigore le cui narici sono terribili a vedersiesso che pare trangugi la terra con foga e frenesia negravemai riconosce il suono della trombaraquo In questa descri-zione il senso dellutilitagrave del cavallo scompare del tuttoe balza evidente quello del terribile e del sublime Noisiamo continuamente a contatto con animali di una forzache egrave considerevole ma non dannosa Tra di essi noncerchiamo mai il senso del sublime questo senso ci co-glie nelloscura foresta e nellululante deserto alla vistadel leone della tigre della pantera o del rinoceronteOgni volta che la forza egrave soltanto utile e viene usata anostro beneficio o per il nostro piacere non egrave mai subli-me poichegrave nulla puograve agire in modo gradito a noi se nonagisce conformemente alla nostra volontagrave ma per agirein modo gradito alla nostra volontagrave deve dipendere danoi e quindi non puograve mai essere la causa didea grandio-sa che ci domini La descrizione dellasino selvatico nellibro di Giobbe egrave condotta in modo da raggiungere lasublimitagrave con linsistere sulla sua libertagrave e sulla sua sfidaallumanitagrave altrimenti la descrizione di tale animale nonavrebbe potuto avere nulla di nobile in segrave

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ni perciograve lidea di un toro egrave grandiosa ed esso trova so-vente posto in descrizioni sublimi e in nobili paragoniOsserviamo un altro forte animale sotto le due diverseluci nelle quali possiamo considerarlo Il cavallo sottolaspetto di un animale utile egrave adatto per laratro per lacarrozza per il tiro da ogni punto di vista di utilitagrave so-ciale il cavallo non ha nulla di sublime ma come avvie-ne che noi siamo impressionati da esso laquoil cui collo egravepieno di vigore le cui narici sono terribili a vedersiesso che pare trangugi la terra con foga e frenesia negravemai riconosce il suono della trombaraquo In questa descri-zione il senso dellutilitagrave del cavallo scompare del tuttoe balza evidente quello del terribile e del sublime Noisiamo continuamente a contatto con animali di una forzache egrave considerevole ma non dannosa Tra di essi noncerchiamo mai il senso del sublime questo senso ci co-glie nelloscura foresta e nellululante deserto alla vistadel leone della tigre della pantera o del rinoceronteOgni volta che la forza egrave soltanto utile e viene usata anostro beneficio o per il nostro piacere non egrave mai subli-me poichegrave nulla puograve agire in modo gradito a noi se nonagisce conformemente alla nostra volontagrave ma per agirein modo gradito alla nostra volontagrave deve dipendere danoi e quindi non puograve mai essere la causa didea grandio-sa che ci domini La descrizione dellasino selvatico nellibro di Giobbe egrave condotta in modo da raggiungere lasublimitagrave con linsistere sulla sua libertagrave e sulla sua sfidaallumanitagrave altrimenti la descrizione di tale animale nonavrebbe potuto avere nulla di nobile in segrave

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Chi ha allentato le briglie dellasino selvatico Io gli ho datocome casa il deserto per dimora la sterile landa Egli disprezza lamoltitudine della cittagrave e non rispetta la voce del carrettiere Lacerchia delle montagne egrave il suo pascolo

La magnifica descrizione del liocorno e del leviatanoin quel libro egrave ricca degli stessi particolari nobilitanti

Il liocorno ti vorragrave servire Legherai il liocorno con la suafune per farlo arare al solco Ti fiderai di lui perchegrave la sua forza egravegrande Puoi pescare un leviatano con un amo Verragrave egli a pat-ti con te Lo prenderai come servo per sempre Un uomo nonsaragrave abbattuto al solo vederlo24

In breve dovunque noi troviamo forza e da qualun-que punto di vista consideriamo il senso di potenza no-tiamo che il sublime egrave sempre concomitante con il terro-re e disprezziamo chi offre una forza servile ed innocuaLa razza dei cani in molte delle sue specie egrave dotata ge-neralmente di un certo grado di forza e di velocitagrave edessi esercitano queste e altre pregevoli qualitagrave per la no-stra convenienza e per il nostro piacere I cani inverosono gli animali piugrave socievoli piugrave affezionati e piugrave ama-bili di tutta la creazione bruta ma lamore si avvicina dipiugrave al disprezzo di quanto comunemente si pensi Ecosigrave per quanto noi accarezziamo i cani ci serviamo delloro nome come dellappellativo piugrave spregevole quandousiamo termini di rimprovero e questo appellativo egrave ilsegno comune dellestrema viltagrave e del massimo disprez-zo in ogni lingua I lupi non hanno una forza maggiore

24 Antico Testamento Giobbe 39 12 e sgg

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Chi ha allentato le briglie dellasino selvatico Io gli ho datocome casa il deserto per dimora la sterile landa Egli disprezza lamoltitudine della cittagrave e non rispetta la voce del carrettiere Lacerchia delle montagne egrave il suo pascolo

La magnifica descrizione del liocorno e del leviatanoin quel libro egrave ricca degli stessi particolari nobilitanti

Il liocorno ti vorragrave servire Legherai il liocorno con la suafune per farlo arare al solco Ti fiderai di lui perchegrave la sua forza egravegrande Puoi pescare un leviatano con un amo Verragrave egli a pat-ti con te Lo prenderai come servo per sempre Un uomo nonsaragrave abbattuto al solo vederlo24

In breve dovunque noi troviamo forza e da qualun-que punto di vista consideriamo il senso di potenza no-tiamo che il sublime egrave sempre concomitante con il terro-re e disprezziamo chi offre una forza servile ed innocuaLa razza dei cani in molte delle sue specie egrave dotata ge-neralmente di un certo grado di forza e di velocitagrave edessi esercitano queste e altre pregevoli qualitagrave per la no-stra convenienza e per il nostro piacere I cani inverosono gli animali piugrave socievoli piugrave affezionati e piugrave ama-bili di tutta la creazione bruta ma lamore si avvicina dipiugrave al disprezzo di quanto comunemente si pensi Ecosigrave per quanto noi accarezziamo i cani ci serviamo delloro nome come dellappellativo piugrave spregevole quandousiamo termini di rimprovero e questo appellativo egrave ilsegno comune dellestrema viltagrave e del massimo disprez-zo in ogni lingua I lupi non hanno una forza maggiore

24 Antico Testamento Giobbe 39 12 e sgg

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di quella che posseggono parecchie razze di cani magrazie alla loro indomabile ferocia lidea di un lupo nonegrave spregevole esso non viene escluso dalle nobili descri-zioni e dai nobili paragoni In tal modo siamo colpitidalla forza che egrave un potere laquonaturaleraquo

Il potere che in base a una legge costituita detengonoi re e i comandanti ha la stessa connessione col terrore Isovrani sono spesso designati col titolo di terribile mae-stagrave25 E si puograve notare che persone giovani poco a contat-to col mondo e non abituate ad avvicinare uomini al po-tere sono di solito colpite da un timore che toglie loro illibero uso dogni facoltagrave laquoQuando io preparai la mia di-mora sulla strada ndash dice Giobbe ndash i giovani mi videro esi nascoseroraquo In realtagrave egrave cosigrave naturale questa timidezzanei riguardi del potere ed egrave cosigrave fortemente connaturatain noi che pochissimi sono capaci di vincerla se noncol mischiarsi molto negli affari del gran mondo o conlusare non poca violenza alle loro naturali disposizioniSo che alcune persone sono dellopinione che nessun ti-more nessun grado di terrore accompagni lidea del po-tere e hanno osato affermare che noi possiamo contem-plare lidea stessa di Dio senza provare tale emozioneHo espressamente evitato allinizio di questa mia tratta-zione di introdurre lidea di quel grande e terribile Esse-re come esempio in un argomento cosigrave chiaro comequesto per quanto frequentemente mi sia ricordato dellemie nozioni in tale argomento non come di unobbiezio-

25 Nel testo laquodread majestyraquo

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di quella che posseggono parecchie razze di cani magrazie alla loro indomabile ferocia lidea di un lupo nonegrave spregevole esso non viene escluso dalle nobili descri-zioni e dai nobili paragoni In tal modo siamo colpitidalla forza che egrave un potere laquonaturaleraquo

Il potere che in base a una legge costituita detengonoi re e i comandanti ha la stessa connessione col terrore Isovrani sono spesso designati col titolo di terribile mae-stagrave25 E si puograve notare che persone giovani poco a contat-to col mondo e non abituate ad avvicinare uomini al po-tere sono di solito colpite da un timore che toglie loro illibero uso dogni facoltagrave laquoQuando io preparai la mia di-mora sulla strada ndash dice Giobbe ndash i giovani mi videro esi nascoseroraquo In realtagrave egrave cosigrave naturale questa timidezzanei riguardi del potere ed egrave cosigrave fortemente connaturatain noi che pochissimi sono capaci di vincerla se noncol mischiarsi molto negli affari del gran mondo o conlusare non poca violenza alle loro naturali disposizioniSo che alcune persone sono dellopinione che nessun ti-more nessun grado di terrore accompagni lidea del po-tere e hanno osato affermare che noi possiamo contem-plare lidea stessa di Dio senza provare tale emozioneHo espressamente evitato allinizio di questa mia tratta-zione di introdurre lidea di quel grande e terribile Esse-re come esempio in un argomento cosigrave chiaro comequesto per quanto frequentemente mi sia ricordato dellemie nozioni in tale argomento non come di unobbiezio-

25 Nel testo laquodread majestyraquo

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ne ma anzi come di una valida conferma Spero in ciograveche dirograve di evitare ogni presunzione lagrave dove egrave quasiimpossibile per ogni mortale parlare con stretta proprie-tagrave Affermo quindi che mentre consideriamo la Divinitagravepuramente come oggetto di conoscenza in quanto costi-tuisce unidea complessa di potere sapienza giustiziabontagrave qualitagrave tutte elevate a un grado che va molto al dilagrave dei limiti della nostra comprensione mentre conside-riamo la Divinitagrave sotto questo aspetto raffinato e astrat-to limmaginazione e le passioni sono poco o per nullaaffatto impressionate Ma poichegrave siamo costretti dallacondizione della nostra natura ad ascendere a questepure idee intellettuali mediante immagini sensibili e agiudicare queste divine qualitagrave dai loro aspetti e dalleloro manifestazioni evidenti diventa cosa estremamentedifficile districare la nostra idea della causa dalleffettodal quale siano indotti a conoscerla Cosigrave quando con-templiamo la Divinitagrave i suoi attributi e gli effetti di que-sti presentandosi insieme alla nostra mente formanouna specie di immagine sensibile e come tale possonocolpire limmaginazione Ora sebbene in unesatta ideadella Divinitagrave nessuno dei suoi attributi sia forse predo-minante pure per la nostra immaginazione la sua poten-za egrave di gran lunga il piugrave notevole Una riflessione unconfronto egrave necessario per convincerci della sua sapien-za giustizia bontagrave Per essere colpiti dal suo potere egravesolo necessario che noi apriamo gli occhi ma mentrecontempliamo un oggetto cosigrave vasto come se fossimosotto il braccio della sua onnipotenza e avvolti da ogni

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ne ma anzi come di una valida conferma Spero in ciograveche dirograve di evitare ogni presunzione lagrave dove egrave quasiimpossibile per ogni mortale parlare con stretta proprie-tagrave Affermo quindi che mentre consideriamo la Divinitagravepuramente come oggetto di conoscenza in quanto costi-tuisce unidea complessa di potere sapienza giustiziabontagrave qualitagrave tutte elevate a un grado che va molto al dilagrave dei limiti della nostra comprensione mentre conside-riamo la Divinitagrave sotto questo aspetto raffinato e astrat-to limmaginazione e le passioni sono poco o per nullaaffatto impressionate Ma poichegrave siamo costretti dallacondizione della nostra natura ad ascendere a questepure idee intellettuali mediante immagini sensibili e agiudicare queste divine qualitagrave dai loro aspetti e dalleloro manifestazioni evidenti diventa cosa estremamentedifficile districare la nostra idea della causa dalleffettodal quale siano indotti a conoscerla Cosigrave quando con-templiamo la Divinitagrave i suoi attributi e gli effetti di que-sti presentandosi insieme alla nostra mente formanouna specie di immagine sensibile e come tale possonocolpire limmaginazione Ora sebbene in unesatta ideadella Divinitagrave nessuno dei suoi attributi sia forse predo-minante pure per la nostra immaginazione la sua poten-za egrave di gran lunga il piugrave notevole Una riflessione unconfronto egrave necessario per convincerci della sua sapien-za giustizia bontagrave Per essere colpiti dal suo potere egravesolo necessario che noi apriamo gli occhi ma mentrecontempliamo un oggetto cosigrave vasto come se fossimosotto il braccio della sua onnipotenza e avvolti da ogni

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lato dalla sua onnipresenza ci rannicchiamo nella picco-lezza della nostra natura e ci sentiamo in un certo sensoannichiliti dinnanzi a lui E sebbene una considerazionedegli altri suoi attributi possa alleviare in certo senso lenostre apprensioni pure nessuna convinzione della giu-stizia con cui egrave esercitata negrave dalla misericordia da cui egravemitigata puograve completamente allontanare il terrore chenasce naturalmente dalla considerazione di una forza acui nulla puograve resistere Se noi gioiamo gioiamo con tre-more e persino nel momento in cui riceviamo un bene-ficio non possiamo fare a meno di rabbrividire dinnanzia una potenza che puograve distribuire benefici di tanta im-portanza Quando il profeta Davide contempla i miracolidi saggezza e di potenza che sono evidenti nella costitu-zione delluomo sembra essere colpito da una specie diorrore divino e grida laquoIn modo terribile e meravigliososono stato creatoraquo Un poeta pagano ha un sentimentodi analoga natura Orazio considera come ultimo sforzodi fortezza filosofica il guardare senza terrore e senzastupore questa immensa e stupenda struttura delluniver-so

Hunc solem et stellas et decedentia certistempora momentis sunt qui formidine nullaimbuti spectant26

26 laquoVi sono di quelli che senza alcun timore guardano questosole e le stelle e lattimo fuggenteraquo (Orazio Epistulae I 6 3 esgg)

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lato dalla sua onnipresenza ci rannicchiamo nella picco-lezza della nostra natura e ci sentiamo in un certo sensoannichiliti dinnanzi a lui E sebbene una considerazionedegli altri suoi attributi possa alleviare in certo senso lenostre apprensioni pure nessuna convinzione della giu-stizia con cui egrave esercitata negrave dalla misericordia da cui egravemitigata puograve completamente allontanare il terrore chenasce naturalmente dalla considerazione di una forza acui nulla puograve resistere Se noi gioiamo gioiamo con tre-more e persino nel momento in cui riceviamo un bene-ficio non possiamo fare a meno di rabbrividire dinnanzia una potenza che puograve distribuire benefici di tanta im-portanza Quando il profeta Davide contempla i miracolidi saggezza e di potenza che sono evidenti nella costitu-zione delluomo sembra essere colpito da una specie diorrore divino e grida laquoIn modo terribile e meravigliososono stato creatoraquo Un poeta pagano ha un sentimentodi analoga natura Orazio considera come ultimo sforzodi fortezza filosofica il guardare senza terrore e senzastupore questa immensa e stupenda struttura delluniver-so

Hunc solem et stellas et decedentia certistempora momentis sunt qui formidine nullaimbuti spectant26

26 laquoVi sono di quelli che senza alcun timore guardano questosole e le stelle e lattimo fuggenteraquo (Orazio Epistulae I 6 3 esgg)

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Lucrezio egrave un poeta di cui non si puograve sospettare chedia adito a terrori superstiziosi pure quando egli raffi-gura lintero meccanismo della natura svelato dal mae-stro della sua filosofia il suo rapimento a questa vistameravigliosa che egli ha rappresentato coi colori di unapoesia cosigrave ardita e viva egrave sovrastato da unombra di se-greto timore ed orrore

His tibi me rebus quaedam divina voluptaspercipit atque horror quod sic Natura tua vitam manifesta patet ex omni parte retecta27

Ma solo la Sacra Scrittura puograve offrire idee conformialla maestagrave di questo soggetto Nella Sacra Scrittura do-vunque Dio egrave rappresentato mentre appare o parla tuttociograve che vegrave di terribile in natura egrave chiamato a raccoltaper rafforzare il senso di timoroso rispetto e di solennitagraveche la divina presenza suscita I salmi e i libri dei profetisono densi di esempi di questo genere laquoLa terra tremograve ndashdice il salmista ndash il cielo pure si riversograve alla presenza delSignoreraquo Ciograve che egrave notevole egrave che la pittura conserva lostesso carattere non solo quando si suppone che Egliscenda a far vendetta dei cattivi ma anche quando eser-cita una simile alta potenza nel beneficare i mortali

Trema o terra alla presenza del Signore alla presenza del Diodi Giacobbe che cambiograve la roccia in acqua stagnante e la pietrain una fonte di acque

27 laquoPer questo verso di te mi attrae un piacere quasi divino elorrore poichegrave la Natura tua mercegrave cosigrave manifestamente apparevisibile ovunqueraquo (Lucrezio De rerum natura III 28 e sgg)

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Lucrezio egrave un poeta di cui non si puograve sospettare chedia adito a terrori superstiziosi pure quando egli raffi-gura lintero meccanismo della natura svelato dal mae-stro della sua filosofia il suo rapimento a questa vistameravigliosa che egli ha rappresentato coi colori di unapoesia cosigrave ardita e viva egrave sovrastato da unombra di se-greto timore ed orrore

His tibi me rebus quaedam divina voluptaspercipit atque horror quod sic Natura tua vitam manifesta patet ex omni parte retecta27

Ma solo la Sacra Scrittura puograve offrire idee conformialla maestagrave di questo soggetto Nella Sacra Scrittura do-vunque Dio egrave rappresentato mentre appare o parla tuttociograve che vegrave di terribile in natura egrave chiamato a raccoltaper rafforzare il senso di timoroso rispetto e di solennitagraveche la divina presenza suscita I salmi e i libri dei profetisono densi di esempi di questo genere laquoLa terra tremograve ndashdice il salmista ndash il cielo pure si riversograve alla presenza delSignoreraquo Ciograve che egrave notevole egrave che la pittura conserva lostesso carattere non solo quando si suppone che Egliscenda a far vendetta dei cattivi ma anche quando eser-cita una simile alta potenza nel beneficare i mortali

Trema o terra alla presenza del Signore alla presenza del Diodi Giacobbe che cambiograve la roccia in acqua stagnante e la pietrain una fonte di acque

27 laquoPer questo verso di te mi attrae un piacere quasi divino elorrore poichegrave la Natura tua mercegrave cosigrave manifestamente apparevisibile ovunqueraquo (Lucrezio De rerum natura III 28 e sgg)

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Sarebbe infinita lenumerazione di tutti i passi sia ne-gli scrittori sacri che in quelli profani che fissano il sen-timento generale dellumanitagrave circa linseparabile unio-ne di un timore sacro e rispettoso con le nostre idee del-la Divinitagrave Di qui la massima comune Primos in orbedeos fecit timor Questa massima riguardo alloriginedella religione puograve essere falsa ed io lo credo Lautoredella massima comprese come fossero inseparabili que-ste idee senza considerare che la conoscenza di ungrande potere doveva sempre essere precedente al no-stro timore riguardo ad esso Ma questo timore deve dinecessitagrave seguire lidea di tale potenza una volta cheessa egrave suscitata nella mente Egrave in base a questo principioche la vera religione ha e deve avere un cosigrave largo mi-scuglio di salutare timore e che le religioni false nonhanno di solito nullaltro tranne la paura per reggersiPrima che la religione cristiana avesse come avvenneumanizzato lidea della Divinitagrave e prima che lavesseportata per cosigrave dire piugrave vicina a noi si parlava ben pocodellamore di Dio I seguaci di Platone ne fanno un cen-no ma soltanto un cenno gli altri scrittori dellantichitagravepagana poeti o filosofi non ne parlano mai E coloroche considerano con quale infinita attenzione con qualenoncuranza di ogni oggetto mortale attraverso qualilunghe pratiche di pietagrave e di contemplazione un uomoarrivi a concepire un amore completo e una completadevozione verso la Divinitagrave facilmente comprenderan-no che non egrave quello il primo il piugrave naturale e il piugrave im-pressionante effetto che procede da quellidea Cosigrave noi

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Sarebbe infinita lenumerazione di tutti i passi sia ne-gli scrittori sacri che in quelli profani che fissano il sen-timento generale dellumanitagrave circa linseparabile unio-ne di un timore sacro e rispettoso con le nostre idee del-la Divinitagrave Di qui la massima comune Primos in orbedeos fecit timor Questa massima riguardo alloriginedella religione puograve essere falsa ed io lo credo Lautoredella massima comprese come fossero inseparabili que-ste idee senza considerare che la conoscenza di ungrande potere doveva sempre essere precedente al no-stro timore riguardo ad esso Ma questo timore deve dinecessitagrave seguire lidea di tale potenza una volta cheessa egrave suscitata nella mente Egrave in base a questo principioche la vera religione ha e deve avere un cosigrave largo mi-scuglio di salutare timore e che le religioni false nonhanno di solito nullaltro tranne la paura per reggersiPrima che la religione cristiana avesse come avvenneumanizzato lidea della Divinitagrave e prima che lavesseportata per cosigrave dire piugrave vicina a noi si parlava ben pocodellamore di Dio I seguaci di Platone ne fanno un cen-no ma soltanto un cenno gli altri scrittori dellantichitagravepagana poeti o filosofi non ne parlano mai E coloroche considerano con quale infinita attenzione con qualenoncuranza di ogni oggetto mortale attraverso qualilunghe pratiche di pietagrave e di contemplazione un uomoarrivi a concepire un amore completo e una completadevozione verso la Divinitagrave facilmente comprenderan-no che non egrave quello il primo il piugrave naturale e il piugrave im-pressionante effetto che procede da quellidea Cosigrave noi

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abbiamo delineato il senso di potenza attraverso le suediverse gradazioni fino alla piugrave alta di tutte dove la no-stra immaginazione si perde e troviamo che il terrore loaccompagna inseparabilmente per tutta la scala delle suegradazioni e cresce con esso fin dove possiamo seguirliOra poichegrave il senso di potenza egrave senza dubbio una delleprincipali fonti del sublime ciograve indicheragrave evidentementedonde deriva la sua energia e in quali categorie di ideedobbiamo inserirlo

VI ndash LA PRIVAZIONE

Tutte le privazioni laquogeneraliraquo sono grandi perchegravesono tutte terribili il vuoto loscuritagrave la solitudine e ilsilenzio Con quale vigore dimmaginazione ed anchecon quale austeritagrave di giudizio Virgilio ha radunato tuttiquesti aspetti lagrave dove sa che tutte le immagini di unameravigliosa dignitagrave devono essere unite davanti allaporta dellInferno Dove prima che egli apra i segretidel grande abisso sembra che si lasci prendere da un or-rore religioso e che si ritiri sbigottito dinnanzi allauda-cia stessa del suo disegno

Di quibus imperium est animarum umbraeque silentesEt Chaos et Phlegethon Loca nocte silentia lateSit mihi fas audita loqui Sit numine vestroPandere res alta terra et caligine mersas

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abbiamo delineato il senso di potenza attraverso le suediverse gradazioni fino alla piugrave alta di tutte dove la no-stra immaginazione si perde e troviamo che il terrore loaccompagna inseparabilmente per tutta la scala delle suegradazioni e cresce con esso fin dove possiamo seguirliOra poichegrave il senso di potenza egrave senza dubbio una delleprincipali fonti del sublime ciograve indicheragrave evidentementedonde deriva la sua energia e in quali categorie di ideedobbiamo inserirlo

VI ndash LA PRIVAZIONE

Tutte le privazioni laquogeneraliraquo sono grandi perchegravesono tutte terribili il vuoto loscuritagrave la solitudine e ilsilenzio Con quale vigore dimmaginazione ed anchecon quale austeritagrave di giudizio Virgilio ha radunato tuttiquesti aspetti lagrave dove sa che tutte le immagini di unameravigliosa dignitagrave devono essere unite davanti allaporta dellInferno Dove prima che egli apra i segretidel grande abisso sembra che si lasci prendere da un or-rore religioso e che si ritiri sbigottito dinnanzi allauda-cia stessa del suo disegno

Di quibus imperium est animarum umbraeque silentesEt Chaos et Phlegethon Loca nocte silentia lateSit mihi fas audita loqui Sit numine vestroPandere res alta terra et caligine mersas

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Ibant obscuri sola sub nocte per umbramPerque domos Ditis vacuas et inania regna28

VII ndash LA VASTITAgrave

La grandezza29 di dimensione egrave una forte causa delsublime Ciograve egrave troppo evidente e losservazione egrave troppocomune per avere bisogno di spiegazione alcuna manon egrave cosigrave comune il considerare in qual modo la gran-dezza di dimensioni la vastitagrave dellestensione o dellaquantitagrave producano fortissimi effetti Poichegrave certamentevi sono mezzi e modi nei quali la stessa quantitagrave diestensione produrragrave effetti maggiori che in altri Lesten-sione egrave o in lunghezza o in altezza o in profonditagrave Diqueste la lunghezza colpisce meno cento iarde di terre-no uniforme non produrranno mai un effetto simile aquello che produce una torre alta cento iarde appunto ouna rupe o una montagna della medesima altezza Sonopropenso ugualmente a ritenere che laltezza sia meno

28 laquoDei che avete il governo delle anime ed ombre silenti ECaos e Flegetonte Luoghi profondamente silenziosi nella notteMi sia concesso riferire ciograve che ho udito Mi sia lecito col vostroconsenso svelare le cose sommerse nella profonda terra e nellacaligine Procedevano nelle tenebre nella solitaria oscuritagrave dellanotte per le vuote dimore di Dite e per i regni privi di vitaraquo (Vir-gilio Eneide VI 264 e sgg)

29 Parte Quarta IX

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Ibant obscuri sola sub nocte per umbramPerque domos Ditis vacuas et inania regna28

VII ndash LA VASTITAgrave

La grandezza29 di dimensione egrave una forte causa delsublime Ciograve egrave troppo evidente e losservazione egrave troppocomune per avere bisogno di spiegazione alcuna manon egrave cosigrave comune il considerare in qual modo la gran-dezza di dimensioni la vastitagrave dellestensione o dellaquantitagrave producano fortissimi effetti Poichegrave certamentevi sono mezzi e modi nei quali la stessa quantitagrave diestensione produrragrave effetti maggiori che in altri Lesten-sione egrave o in lunghezza o in altezza o in profonditagrave Diqueste la lunghezza colpisce meno cento iarde di terre-no uniforme non produrranno mai un effetto simile aquello che produce una torre alta cento iarde appunto ouna rupe o una montagna della medesima altezza Sonopropenso ugualmente a ritenere che laltezza sia meno

28 laquoDei che avete il governo delle anime ed ombre silenti ECaos e Flegetonte Luoghi profondamente silenziosi nella notteMi sia concesso riferire ciograve che ho udito Mi sia lecito col vostroconsenso svelare le cose sommerse nella profonda terra e nellacaligine Procedevano nelle tenebre nella solitaria oscuritagrave dellanotte per le vuote dimore di Dite e per i regni privi di vitaraquo (Vir-gilio Eneide VI 264 e sgg)

29 Parte Quarta IX

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grandiosa della profonditagrave e che noi siamo maggiormen-te impressionati nel guardare giugrave da un precipizio chenel guardare verso lalto un oggetto di uguale altezzama di ciograve non sono sicurissimo Una perpendicolare hamaggior potere di produrre il sublime che un piano in-clinato e leffetto che produce una superficie scabra eaccidentata sembra maggiore di quello suscitato da unaliscia e levigata Ci porterebbe fuori strada il ricercare aquesto punto la causa di quelle apparenze ma egrave certoche esse offrono un vasto e fertile campo di speculazio-ne tuttavia non puograve essere fuor di luogo aggiungere aqueste osservazioni sulla grandezza che come il gradoestremo della dimensione egrave sublime cosigrave il grado estre-mo della piccolezza egrave in una certa misura pure sublimequando noi osserviamo linfinita divisibilitagrave della mate-ria quando seguiamo la vita animale in questi esseripiccolissimi e pure organizzati che sfuggono alla mi-gliore indagine dei sensi quando spingiamo ancor oltrele nostre ricerche e ci mettiamo a considerare quellecreature ancora molto piugrave piccole e la scala dellesisten-za che ancora diminuisce nel percorrer la quale la im-maginazione si perde cosigrave come si perde il senso rima-niamo stupiti e confusi di fronte ai miracoli della picco-lezza e non possiamo distinguere nei suoi effetti questaestrema piccolezza dalla stessa vastitagrave Poichegrave la divi-sione deve essere infinita come laddizione dal momen-to che lidea di ununitagrave perfetta non si puograve concepiremeglio di quello che non si possa concepire un intero acui non si possa aggiungere piugrave nulla

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grandiosa della profonditagrave e che noi siamo maggiormen-te impressionati nel guardare giugrave da un precipizio chenel guardare verso lalto un oggetto di uguale altezzama di ciograve non sono sicurissimo Una perpendicolare hamaggior potere di produrre il sublime che un piano in-clinato e leffetto che produce una superficie scabra eaccidentata sembra maggiore di quello suscitato da unaliscia e levigata Ci porterebbe fuori strada il ricercare aquesto punto la causa di quelle apparenze ma egrave certoche esse offrono un vasto e fertile campo di speculazio-ne tuttavia non puograve essere fuor di luogo aggiungere aqueste osservazioni sulla grandezza che come il gradoestremo della dimensione egrave sublime cosigrave il grado estre-mo della piccolezza egrave in una certa misura pure sublimequando noi osserviamo linfinita divisibilitagrave della mate-ria quando seguiamo la vita animale in questi esseripiccolissimi e pure organizzati che sfuggono alla mi-gliore indagine dei sensi quando spingiamo ancor oltrele nostre ricerche e ci mettiamo a considerare quellecreature ancora molto piugrave piccole e la scala dellesisten-za che ancora diminuisce nel percorrer la quale la im-maginazione si perde cosigrave come si perde il senso rima-niamo stupiti e confusi di fronte ai miracoli della picco-lezza e non possiamo distinguere nei suoi effetti questaestrema piccolezza dalla stessa vastitagrave Poichegrave la divi-sione deve essere infinita come laddizione dal momen-to che lidea di ununitagrave perfetta non si puograve concepiremeglio di quello che non si possa concepire un intero acui non si possa aggiungere piugrave nulla

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VIII ndash LINFINITAgrave

Unaltra causa del sublime egrave linfinitagrave se pur essa nonappartiene piuttosto a questultima Linfinitagrave tende ariempire la mente di quella specie di piacevole orroreche egrave leffetto piugrave genuino e la prova piugrave attendibile delsublime Vi sono pochissime cose realmente e per loronatura infinite che possono diventare oggetto dei nostrisensi Ma non essendo locchio capace di percepire i li-miti di molte cose sembra che esse siano infinite e pro-ducono gli stessi effetti che se realmente lo fossero Sia-mo ingannati nello stesso modo se le parti di un oggettoesteso sono disposte in continuazione per un numero in-definito di volte perchegrave limmaginazione non incontraostacolo che possa impedirle di estendere quelle parti asuo piacere

Ogni volta che nel nostro pensiero ritorna con fre-quenza unidea per una sorta di strano meccanismoessa vien ripetuta ancora molto tempo dopo che la primacausa ha cessato di agire30 Dopo aver girato intorno anoi stessi quando ci fermiamo ci sembra che gli oggettiancora girino intorno a noi Dopo una lunga successionedi rumore come puograve essere una cascata o i colpi del ma-glio i martelli percuotono ancora e lacqua ancora ru-moreggia nella nostra immaginazione molto tempo dopoche i primi rumori hanno cessato di agire ed essi svani-

30 Parte Quarta XII

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VIII ndash LINFINITAgrave

Unaltra causa del sublime egrave linfinitagrave se pur essa nonappartiene piuttosto a questultima Linfinitagrave tende ariempire la mente di quella specie di piacevole orroreche egrave leffetto piugrave genuino e la prova piugrave attendibile delsublime Vi sono pochissime cose realmente e per loronatura infinite che possono diventare oggetto dei nostrisensi Ma non essendo locchio capace di percepire i li-miti di molte cose sembra che esse siano infinite e pro-ducono gli stessi effetti che se realmente lo fossero Sia-mo ingannati nello stesso modo se le parti di un oggettoesteso sono disposte in continuazione per un numero in-definito di volte perchegrave limmaginazione non incontraostacolo che possa impedirle di estendere quelle parti asuo piacere

Ogni volta che nel nostro pensiero ritorna con fre-quenza unidea per una sorta di strano meccanismoessa vien ripetuta ancora molto tempo dopo che la primacausa ha cessato di agire30 Dopo aver girato intorno anoi stessi quando ci fermiamo ci sembra che gli oggettiancora girino intorno a noi Dopo una lunga successionedi rumore come puograve essere una cascata o i colpi del ma-glio i martelli percuotono ancora e lacqua ancora ru-moreggia nella nostra immaginazione molto tempo dopoche i primi rumori hanno cessato di agire ed essi svani-

30 Parte Quarta XII

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scono da ultimo per gradazioni appena percettibili Sesostenete con una mano un palo sottile volgete lo sguar-do ad una delle sue estremitagrave esso sembreragrave estendersi auna lunghezza quasi incredibile31 Fissate un numero dipunti uniformi ed equidistanti su questo palo essi pro-durranno la stessa illusione e sembreragrave che si moltipli-chino senza fine I sensi qualora siano efficacementecolpiti in un dato modo non possono improvvisamentecambiare il loro stato o adattarsi ad altre situazioni maperseverano nel loro orientamento fino a che venga acessare la forza del primo movente Questa egrave la ragionedi un aspetto molto frequente nei pazzi Essi continuanoper giorni interi e per intere notti talvolta anche peranni a ripetere unosservazione un lamento una canzo-ne che avendo fortemente colpito la loro immaginazio-ne sconvolta allinizio della loro pazzia si rafforza sem-pre piugrave a ogni ripetizione e la confusione del loro ani-mo non regolato dal freno della ragione continua sinoal termine della loro vita tale ripetizione

IX ndash LA SUCCESSIONE E LUNIFORMITAgrave

La successione e luniformitagrave delle parti sono gli ele-menti che costituiscono linfinitagrave artificiale La succes-sione egrave necessaria perchegrave le parti si continuino cosigrave a

31 Parte Quarta XIV

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scono da ultimo per gradazioni appena percettibili Sesostenete con una mano un palo sottile volgete lo sguar-do ad una delle sue estremitagrave esso sembreragrave estendersi auna lunghezza quasi incredibile31 Fissate un numero dipunti uniformi ed equidistanti su questo palo essi pro-durranno la stessa illusione e sembreragrave che si moltipli-chino senza fine I sensi qualora siano efficacementecolpiti in un dato modo non possono improvvisamentecambiare il loro stato o adattarsi ad altre situazioni maperseverano nel loro orientamento fino a che venga acessare la forza del primo movente Questa egrave la ragionedi un aspetto molto frequente nei pazzi Essi continuanoper giorni interi e per intere notti talvolta anche peranni a ripetere unosservazione un lamento una canzo-ne che avendo fortemente colpito la loro immaginazio-ne sconvolta allinizio della loro pazzia si rafforza sem-pre piugrave a ogni ripetizione e la confusione del loro ani-mo non regolato dal freno della ragione continua sinoal termine della loro vita tale ripetizione

IX ndash LA SUCCESSIONE E LUNIFORMITAgrave

La successione e luniformitagrave delle parti sono gli ele-menti che costituiscono linfinitagrave artificiale La succes-sione egrave necessaria perchegrave le parti si continuino cosigrave a

31 Parte Quarta XIV

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lungo nella stessa direzione che con le loro frequentiimpressioni sui sensi imprimano nellimmaginazioneunidea del loro progredire oltre i loro veri limiti Luni-formitagrave egrave necessaria perchegrave se le figure delle parti cam-biassero limmaginazione ad ogni cambiamento trove-rebbe un ostacolo voi vi trovate infatti in ogni altera-zione di fronte alla fine di unidea e al principio diunaltra per cui dato questo intervallo diventa impossi-bile continuare quella progressione non interrotta chesola puograve imprimere su oggetti limitati lelementodellinfinitagrave32 In questa specie di infinitagrave artificiale cre-do dobbiamo ricercare la causa per cui il cerchio pre-senta un effetto cosigrave nobile Poichegrave in una figura circola-re sia essa un edificio o una piantagione non vi egrave possi-bile in nessun punto fissare un limite mettetevi nellaposizione che preferite e lo stesso oggetto sembreragraveaver sempre una continuazione mentre la vostra imma-ginazione non subiragrave interruzioni Ma perchegrave possanoconferire a questa figura la sua completa forza le partidevono essere uniformi cosigrave come sono disposte in for-ma circolare poichegrave una differenza sia nella disposizio-

32 LAddison nei numeri dello Spectator dove si tratta di pia-ceri dellimmaginazione pensa che avvenga cosigrave perchegrave in unacostruzione a pianta circolare con una sola occhiata se ne puograve co-gliere una metagrave Io penso invece che non sia la causa reale (Notadi Burke)

Joseph Addison (1672-1719) fondograve con Richard Steele il gior-nale Spectator [Losservatore] che uscigrave negli anni 1711-1712 e1714

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lungo nella stessa direzione che con le loro frequentiimpressioni sui sensi imprimano nellimmaginazioneunidea del loro progredire oltre i loro veri limiti Luni-formitagrave egrave necessaria perchegrave se le figure delle parti cam-biassero limmaginazione ad ogni cambiamento trove-rebbe un ostacolo voi vi trovate infatti in ogni altera-zione di fronte alla fine di unidea e al principio diunaltra per cui dato questo intervallo diventa impossi-bile continuare quella progressione non interrotta chesola puograve imprimere su oggetti limitati lelementodellinfinitagrave32 In questa specie di infinitagrave artificiale cre-do dobbiamo ricercare la causa per cui il cerchio pre-senta un effetto cosigrave nobile Poichegrave in una figura circola-re sia essa un edificio o una piantagione non vi egrave possi-bile in nessun punto fissare un limite mettetevi nellaposizione che preferite e lo stesso oggetto sembreragraveaver sempre una continuazione mentre la vostra imma-ginazione non subiragrave interruzioni Ma perchegrave possanoconferire a questa figura la sua completa forza le partidevono essere uniformi cosigrave come sono disposte in for-ma circolare poichegrave una differenza sia nella disposizio-

32 LAddison nei numeri dello Spectator dove si tratta di pia-ceri dellimmaginazione pensa che avvenga cosigrave perchegrave in unacostruzione a pianta circolare con una sola occhiata se ne puograve co-gliere una metagrave Io penso invece che non sia la causa reale (Notadi Burke)

Joseph Addison (1672-1719) fondograve con Richard Steele il gior-nale Spectator [Losservatore] che uscigrave negli anni 1711-1712 e1714

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ne sia nella figura sia anche nel coloredelle parti pre-giudica fortemente lidea dinfinitagrave che ogni cambia-mento ostacola e interrompe quando ad ogni alterazioneinizia una nuova serie In base agli stessi principicirc di suc-cessione e di uniformitagrave ci saragrave possibile valutare il no-bile aspetto degli antichi templi pagani che generalmen-te avevano una forma rettangolare con una fila di co-lonne uniformi su ogni lato Dallo stesso motivo puograve an-che essere derivato leffetto grandioso delle nostre nava-te in parecchie antiche cattedrali Non mi sembra che lapianta a croce usata in certe chiese sia preferibile allapianta a forma di parallelogramma degli antichi per lomeno io credo che non sia molto adatta per lesternoPoichegrave supponendo che i bracci della croce siano ugualiin ogni direzione se vi fermate in una direzione paralle-la a uno dei lati o lungo i colonnati invece di subirelillusione che rende la costruzione piugrave estesa di quelloche egrave voi sarete privati di una considerevole parte (i dueterzi) della sua reale lunghezza e al fine di evitare ognipossibilitagrave di progressione i bracci della croce assu-mendo una nuova direzione formano un angolo rettocon lasse e distraggono cosigrave del tutto limmaginazionedalla possibilitagrave di ripetere la prima idea Supponiamoche un osservatore si ponga in un luogo donde gli siapossibile cogliere una visione diretta di questa costru-zione che ne risulteragrave La necessaria conseguenza saragraveche gran parte della base di ogni angolo formato dalleintersezioni dei bracci della croce saragrave inevitabilmenteperduta e laspetto totale dovragrave per forza essere quello

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ne sia nella figura sia anche nel coloredelle parti pre-giudica fortemente lidea dinfinitagrave che ogni cambia-mento ostacola e interrompe quando ad ogni alterazioneinizia una nuova serie In base agli stessi principicirc di suc-cessione e di uniformitagrave ci saragrave possibile valutare il no-bile aspetto degli antichi templi pagani che generalmen-te avevano una forma rettangolare con una fila di co-lonne uniformi su ogni lato Dallo stesso motivo puograve an-che essere derivato leffetto grandioso delle nostre nava-te in parecchie antiche cattedrali Non mi sembra che lapianta a croce usata in certe chiese sia preferibile allapianta a forma di parallelogramma degli antichi per lomeno io credo che non sia molto adatta per lesternoPoichegrave supponendo che i bracci della croce siano ugualiin ogni direzione se vi fermate in una direzione paralle-la a uno dei lati o lungo i colonnati invece di subirelillusione che rende la costruzione piugrave estesa di quelloche egrave voi sarete privati di una considerevole parte (i dueterzi) della sua reale lunghezza e al fine di evitare ognipossibilitagrave di progressione i bracci della croce assu-mendo una nuova direzione formano un angolo rettocon lasse e distraggono cosigrave del tutto limmaginazionedalla possibilitagrave di ripetere la prima idea Supponiamoche un osservatore si ponga in un luogo donde gli siapossibile cogliere una visione diretta di questa costru-zione che ne risulteragrave La necessaria conseguenza saragraveche gran parte della base di ogni angolo formato dalleintersezioni dei bracci della croce saragrave inevitabilmenteperduta e laspetto totale dovragrave per forza essere quello

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di una figura spezzata non connessa le luci saranno di-suguali qui forti e lagrave deboli senza quella nobile grada-zione che sempre la prospettiva forma sulle parti dispo-ste in linea retta senza interruzione Alcune o anche tut-te queste obbiezioni vanno contro ogni figura di croceda qualsiasi punto sia osservata Io le ho impostate par-lando della croce greca nella quale questi errori appaio-no con la massima evidenza ma essi si ritrovano piugrave omeno in tutti i tipi di croci In realtagrave non vi egrave nulla chemaggiormente pregiudichi la grandezza delle costruzio-ni quanto lesuberanza di angoli egrave un errore ben evi-dente in molte di esse e dovuto a una disordinata sete divarietagrave che se prevarragrave determineragrave sicuramente un cat-tivo gusto

X ndash LA GRANDEZZA NELLE COSTRUZIONI

Sembra che la grandezza delle dimensioni sia richie-sta per ottenere leffetto del sublime nelle costruzionipoichegrave da pochi elementi e per di piugrave piccoli limmagi-nazione non puograve giungere a unidea dinfinitagrave Nessunagrandiositagrave di stile puograve effettivamente compensare lamancanza di appropriate dimensioni Con questa regolanon vegrave pericolo di disegnare figure umane in formastravagante essa egrave una guida sicura Poichegrave una lun-ghezza eccessiva nelle costruzioni distrugge lo scopo di

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di una figura spezzata non connessa le luci saranno di-suguali qui forti e lagrave deboli senza quella nobile grada-zione che sempre la prospettiva forma sulle parti dispo-ste in linea retta senza interruzione Alcune o anche tut-te queste obbiezioni vanno contro ogni figura di croceda qualsiasi punto sia osservata Io le ho impostate par-lando della croce greca nella quale questi errori appaio-no con la massima evidenza ma essi si ritrovano piugrave omeno in tutti i tipi di croci In realtagrave non vi egrave nulla chemaggiormente pregiudichi la grandezza delle costruzio-ni quanto lesuberanza di angoli egrave un errore ben evi-dente in molte di esse e dovuto a una disordinata sete divarietagrave che se prevarragrave determineragrave sicuramente un cat-tivo gusto

X ndash LA GRANDEZZA NELLE COSTRUZIONI

Sembra che la grandezza delle dimensioni sia richie-sta per ottenere leffetto del sublime nelle costruzionipoichegrave da pochi elementi e per di piugrave piccoli limmagi-nazione non puograve giungere a unidea dinfinitagrave Nessunagrandiositagrave di stile puograve effettivamente compensare lamancanza di appropriate dimensioni Con questa regolanon vegrave pericolo di disegnare figure umane in formastravagante essa egrave una guida sicura Poichegrave una lun-ghezza eccessiva nelle costruzioni distrugge lo scopo di

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grandezza che intendeva raggiungere la prospettiva di-minuiragrave in altezza mentre guadagna in lunghezza e daultimo ridurragrave ledificio a un punto trasformando linterafigura in una specie di triangolo che egrave la figura piugrave sem-plice di tutte quelle che si presentano al nostro sguardoHo sempre notato che i colonnati e i viali alberati di mo-derata lunghezza erano senza paragone molto piugrave gran-diosi di quelli che si estendevano per smisurate distanzeUn vero artista dovrebbe generosamente illudere glispettatori realizzando i piugrave nobili disegni con facili me-todi I disegni che siano vasti soltanto per le loro dimen-sioni sono sempre indizio di una immaginazione comu-ne e volgare Nessunopera darte puograve esser grande senon in quanto illude lessere altrimenti egrave solo prerogati-va della natura Un buon occhio fisseragrave la via di mezzofra una lunghezza o unaltezza eccessiva (poichegrave la stes-sa obbiezione puograve essere rivolta ad entrambe) e unamassa breve o interrotta e forse questo rapporto si po-trebbe stabilire con una discreta esattezza se mi fossiproposto di inoltrarmi a fondo nei particolari di qualchearte

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grandezza che intendeva raggiungere la prospettiva di-minuiragrave in altezza mentre guadagna in lunghezza e daultimo ridurragrave ledificio a un punto trasformando linterafigura in una specie di triangolo che egrave la figura piugrave sem-plice di tutte quelle che si presentano al nostro sguardoHo sempre notato che i colonnati e i viali alberati di mo-derata lunghezza erano senza paragone molto piugrave gran-diosi di quelli che si estendevano per smisurate distanzeUn vero artista dovrebbe generosamente illudere glispettatori realizzando i piugrave nobili disegni con facili me-todi I disegni che siano vasti soltanto per le loro dimen-sioni sono sempre indizio di una immaginazione comu-ne e volgare Nessunopera darte puograve esser grande senon in quanto illude lessere altrimenti egrave solo prerogati-va della natura Un buon occhio fisseragrave la via di mezzofra una lunghezza o unaltezza eccessiva (poichegrave la stes-sa obbiezione puograve essere rivolta ad entrambe) e unamassa breve o interrotta e forse questo rapporto si po-trebbe stabilire con una discreta esattezza se mi fossiproposto di inoltrarmi a fondo nei particolari di qualchearte

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XI ndash IL NON-FINITO NEGLI OGGETTIPIACEVOLI

Il non-finito per quanto daltro genere determinagran parte del piacere che proviamo in immagini grade-voli e del diletto che ci danno immagini sublimi La pri-mavera egrave la piugrave piacevole delle stagioni e i piccoli dellamaggior parte degli animali sebbene lungi dallesserecompletamente modellati ci offrono una sensazione piugravepiacevole che non gli animali adulti dal momento chelimmaginazione viene eccitata dalla promessa di qual-cosa che ancora non cegrave e non si ferma sulloggetto chesi presenta al senso Negli schizzi incompleti ho notatosovente qualcosa che mi piaceva di piugrave di ogni migliordisegno finito e la causa di ciograve ritengo sia proprio nelmotivo a cui ora ho accennato

XII ndash LA DIFFICOLTAgrave

Unaltra fonte di grandezza egrave la difficoltagrave33 Quandounopera sembra abbia richiesto un immensa forza e fati-ca per essere compiuta lidea che ne abbiamo egrave grandio-sa Stonehenge non offre quanto a disposizione di masseo a decorazione alcunchegrave di ammirevole ma quegli im-

33 Parte Quarta IV-VI

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XI ndash IL NON-FINITO NEGLI OGGETTIPIACEVOLI

Il non-finito per quanto daltro genere determinagran parte del piacere che proviamo in immagini grade-voli e del diletto che ci danno immagini sublimi La pri-mavera egrave la piugrave piacevole delle stagioni e i piccoli dellamaggior parte degli animali sebbene lungi dallesserecompletamente modellati ci offrono una sensazione piugravepiacevole che non gli animali adulti dal momento chelimmaginazione viene eccitata dalla promessa di qual-cosa che ancora non cegrave e non si ferma sulloggetto chesi presenta al senso Negli schizzi incompleti ho notatosovente qualcosa che mi piaceva di piugrave di ogni migliordisegno finito e la causa di ciograve ritengo sia proprio nelmotivo a cui ora ho accennato

XII ndash LA DIFFICOLTAgrave

Unaltra fonte di grandezza egrave la difficoltagrave33 Quandounopera sembra abbia richiesto un immensa forza e fati-ca per essere compiuta lidea che ne abbiamo egrave grandio-sa Stonehenge non offre quanto a disposizione di masseo a decorazione alcunchegrave di ammirevole ma quegli im-

33 Parte Quarta IV-VI

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mensi e rozzi macigni di pietra posti allestremitagrave emessi luno sullaltro rivolgono il pensiero allimmensaforza necessaria per tale lavoro Anzi la rozzezzadellopera accresce questo motivo di grandiositagrave mentreesclude lidea di arte e di composizione poichegrave labilitagraveproduce un altro genere di effetto che egrave abbastanza di-verso da questo

XIII ndash LA MAGNIFICENZA

Anche la magnificenza egrave una causa del sublime Unagrande profusione di cose splendide o pregevoli in sestesse egrave laquomagnificaraquo Il cielo stellato sebbene cada fre-quentemente sotto il nostro sguardo suscita sempreunidea di grandiositagrave che non puograve essere dovuta a qual-cosa che si trovi nelle stelle stesse considerate separata-mente La causa sta certamente nel loro numero Il di-sordine apparente aumenta la grandiositagrave poichegrave laspet-to dellordine egrave altamente contrario alla nostra idea dellamagnificenza Inoltre le stelle si trovano in tale apparen-te confusione che riesce impossibile contarle nelle cir-costanze ordinarie Questo conferisce loro il vantaggiodi una specie dinfinitagrave Nelle opere darte questo tipo digrandiositagrave che consiste nella moltitudine devessereusato con cautela perchegrave una profusione di cose eccel-lenti o non egrave possibile ottenerla o lo egrave con troppa diffi-

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mensi e rozzi macigni di pietra posti allestremitagrave emessi luno sullaltro rivolgono il pensiero allimmensaforza necessaria per tale lavoro Anzi la rozzezzadellopera accresce questo motivo di grandiositagrave mentreesclude lidea di arte e di composizione poichegrave labilitagraveproduce un altro genere di effetto che egrave abbastanza di-verso da questo

XIII ndash LA MAGNIFICENZA

Anche la magnificenza egrave una causa del sublime Unagrande profusione di cose splendide o pregevoli in sestesse egrave laquomagnificaraquo Il cielo stellato sebbene cada fre-quentemente sotto il nostro sguardo suscita sempreunidea di grandiositagrave che non puograve essere dovuta a qual-cosa che si trovi nelle stelle stesse considerate separata-mente La causa sta certamente nel loro numero Il di-sordine apparente aumenta la grandiositagrave poichegrave laspet-to dellordine egrave altamente contrario alla nostra idea dellamagnificenza Inoltre le stelle si trovano in tale apparen-te confusione che riesce impossibile contarle nelle cir-costanze ordinarie Questo conferisce loro il vantaggiodi una specie dinfinitagrave Nelle opere darte questo tipo digrandiositagrave che consiste nella moltitudine devessereusato con cautela perchegrave una profusione di cose eccel-lenti o non egrave possibile ottenerla o lo egrave con troppa diffi-

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coltagrave e perchegrave in molti casi questa splendida confusionedistruggerebbe il fine che in molte opere darte deve es-sere tenuto presente con la massima cura Inoltre biso-gna notare che a meno di riuscire a ottenere unapparen-za dinfinitagrave mediante il disordine si otterragrave il disordinesoltanto senza magnificenza Vi sono tuttavia dei tipi difuochi dartificio e alcune altre cose che in tal modoriescono bene e sono veramente grandiosi Vi sono an-che molte descrizioni nei poeti e negli oratori che devo-no la loro sublimitagrave a una ricchezza e a una profusionedi immagini dalle quali la mente egrave cosigrave abbagliata chele riesce impossibile seguire quella esatta coerenza equellaccordo delle allusioni che esigeremmo in ogni al-tro caso Non ricordo un esempio piugrave chiaro riguardo aciograve della descrizione dellarmata del re nellEnrico IV

All furnishd all in armsAll plumd like ostriches that with the windBaited like eagles having lately bathedAs full of spirit as the month of MayAnd gorgeous as the sun at midsummerWanton as youthful goats wild as young bullsI saw young Harry ndash with his beaver onRise from the ground like featherd MercuryAnd vaulted with such ease iacutento his seatAs if an angel dropt down from the cloudsTo turn and wind a fiery Pegasus34

34 laquoTutti equipaggiati ed armati piumati come struzzi che colvento battevano lali come aquile di recente bagnatesi pieni divita come il mese di maggio e sontuosi come il sole in piena esta-te allegri come giovani capre selvaggi come tori Vidi il giovane

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coltagrave e perchegrave in molti casi questa splendida confusionedistruggerebbe il fine che in molte opere darte deve es-sere tenuto presente con la massima cura Inoltre biso-gna notare che a meno di riuscire a ottenere unapparen-za dinfinitagrave mediante il disordine si otterragrave il disordinesoltanto senza magnificenza Vi sono tuttavia dei tipi difuochi dartificio e alcune altre cose che in tal modoriescono bene e sono veramente grandiosi Vi sono an-che molte descrizioni nei poeti e negli oratori che devo-no la loro sublimitagrave a una ricchezza e a una profusionedi immagini dalle quali la mente egrave cosigrave abbagliata chele riesce impossibile seguire quella esatta coerenza equellaccordo delle allusioni che esigeremmo in ogni al-tro caso Non ricordo un esempio piugrave chiaro riguardo aciograve della descrizione dellarmata del re nellEnrico IV

All furnishd all in armsAll plumd like ostriches that with the windBaited like eagles having lately bathedAs full of spirit as the month of MayAnd gorgeous as the sun at midsummerWanton as youthful goats wild as young bullsI saw young Harry ndash with his beaver onRise from the ground like featherd MercuryAnd vaulted with such ease iacutento his seatAs if an angel dropt down from the cloudsTo turn and wind a fiery Pegasus34

34 laquoTutti equipaggiati ed armati piumati come struzzi che colvento battevano lali come aquile di recente bagnatesi pieni divita come il mese di maggio e sontuosi come il sole in piena esta-te allegri come giovani capre selvaggi come tori Vidi il giovane

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In un libro meraviglioso la Saggezza del figlio Sira-ch35 cosigrave notevole per la vivacitagrave delle descrizioniquanto per la forza e per la penetrazione delle sue sen-tenze vegrave il nobile panegirico di un alto prete Simonefiglio di Onias ed egrave un esempio adatto al nostro caso

Come fu onorato fra la gente al suo uscire dal santuario Egliera simile alla stella del mattino in mezzo a una nuvola e alla lunapiena era come il sole splendente sul tempio dellAltissimo ecome larcobaleno che getta luce fra le nuvole chiare come il fio-re delle rose in primavera come i gigli lungo i corsi dacquacome un albero dincenso in estate come il fuoco e lincenso nelturibolo come un vaso doro incastonato di pietre preziose comeun bellalbero dulivo che germoglia e come un cipresso che si in-nalza fino alle nuvole Quando egli indossograve la toga dellonore e furivestito della perfezione della gloria quando avanzograve fino al santoaltare rese venerabile la veste della santitagrave Si fermograve vicino al fo-colare dellaltare passeggiograve intorno con i suoi confratelli comeun giovane cedro sul Libano e come alberi di palma essi giraronointorno a lui Cosigrave erano tutti i figli di Aaron nella loro gloria e leoblazioni del Signore nelle loro mani

Enrico avvolto nella pelliccia di castoro sorgere da terra comelalato Mercurio cosigrave agilmente seduto in arcione da sembrareche un angelo disceso dalle nuvole guidasse e facesse volteggiareun fiero Pegasoraquo (Shakespeare Henry IV p I ndash IV 1 98)

35 Nella edizione cattolica della Bibbia porta il nome di laquoEc-clesiasticoraquo

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In un libro meraviglioso la Saggezza del figlio Sira-ch35 cosigrave notevole per la vivacitagrave delle descrizioniquanto per la forza e per la penetrazione delle sue sen-tenze vegrave il nobile panegirico di un alto prete Simonefiglio di Onias ed egrave un esempio adatto al nostro caso

Come fu onorato fra la gente al suo uscire dal santuario Egliera simile alla stella del mattino in mezzo a una nuvola e alla lunapiena era come il sole splendente sul tempio dellAltissimo ecome larcobaleno che getta luce fra le nuvole chiare come il fio-re delle rose in primavera come i gigli lungo i corsi dacquacome un albero dincenso in estate come il fuoco e lincenso nelturibolo come un vaso doro incastonato di pietre preziose comeun bellalbero dulivo che germoglia e come un cipresso che si in-nalza fino alle nuvole Quando egli indossograve la toga dellonore e furivestito della perfezione della gloria quando avanzograve fino al santoaltare rese venerabile la veste della santitagrave Si fermograve vicino al fo-colare dellaltare passeggiograve intorno con i suoi confratelli comeun giovane cedro sul Libano e come alberi di palma essi giraronointorno a lui Cosigrave erano tutti i figli di Aaron nella loro gloria e leoblazioni del Signore nelle loro mani

Enrico avvolto nella pelliccia di castoro sorgere da terra comelalato Mercurio cosigrave agilmente seduto in arcione da sembrareche un angelo disceso dalle nuvole guidasse e facesse volteggiareun fiero Pegasoraquo (Shakespeare Henry IV p I ndash IV 1 98)

35 Nella edizione cattolica della Bibbia porta il nome di laquoEc-clesiasticoraquo

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XIV ndash LA LUCE

Dopo aver considerato lestensione come capace diprodurre idee di grandezza dobbiamo ora occuparci delcolore Tutti i colori dipendono dalla luce Egrave quindi ne-cessario esaminare innanzi tutto la luce e con essa ilsuo contrario cioegrave loscuritagrave Riguardo alla luce perchegravesia una causa capace di produrre il sublime deve essereaccompagnata da alcune condizioni oltre la pura facoltagravedi rendere visibili gli oggetti La luce in segrave egrave cosa trop-po comune perchegrave possa produrre una forte impressionesulla mente e senza una forte impressione non vi puograveessere nulla di sublime Ma una luce come quella delsole qualora colpisca direttamente locchio poichegrave so-praffagrave il senso egrave causa di una grandissima idea La lucedi una forza inferiore a questa se si muove con grandeceleritagrave ha lo stesso potere poichegrave il lampo egrave senzaltrocausa di una grandiositagrave dovuta principalmenteallestrema velocitagrave del suo movimento Un rapido pas-saggio dalla luce alloscuritagrave o dalloscuritagrave alla luceproduce un effetto ancora piugrave grande Ma loscuritagrave egravemaggiormente in grado di suscitare idee sublimi diquanto lo sia la luce Il nostro grande poeta era convintodi questo ed era cosigrave preso da questidea cosigrave completa-mente occupato dal senso della potenza di una oscuritagraveopportunamente usata che nel descrivere la visione del-la Divinitagrave fra quella profusione di magnifiche immagi-ni che la grandezza del suo soggetto lo spinge a prodiga-

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XIV ndash LA LUCE

Dopo aver considerato lestensione come capace diprodurre idee di grandezza dobbiamo ora occuparci delcolore Tutti i colori dipendono dalla luce Egrave quindi ne-cessario esaminare innanzi tutto la luce e con essa ilsuo contrario cioegrave loscuritagrave Riguardo alla luce perchegravesia una causa capace di produrre il sublime deve essereaccompagnata da alcune condizioni oltre la pura facoltagravedi rendere visibili gli oggetti La luce in segrave egrave cosa trop-po comune perchegrave possa produrre una forte impressionesulla mente e senza una forte impressione non vi puograveessere nulla di sublime Ma una luce come quella delsole qualora colpisca direttamente locchio poichegrave so-praffagrave il senso egrave causa di una grandissima idea La lucedi una forza inferiore a questa se si muove con grandeceleritagrave ha lo stesso potere poichegrave il lampo egrave senzaltrocausa di una grandiositagrave dovuta principalmenteallestrema velocitagrave del suo movimento Un rapido pas-saggio dalla luce alloscuritagrave o dalloscuritagrave alla luceproduce un effetto ancora piugrave grande Ma loscuritagrave egravemaggiormente in grado di suscitare idee sublimi diquanto lo sia la luce Il nostro grande poeta era convintodi questo ed era cosigrave preso da questidea cosigrave completa-mente occupato dal senso della potenza di una oscuritagraveopportunamente usata che nel descrivere la visione del-la Divinitagrave fra quella profusione di magnifiche immagi-ni che la grandezza del suo soggetto lo spinge a prodiga-

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re da ogni lato egli non dimentica affatto loscuritagrave checirconda il piugrave incomprensibile di tutti gli esseri ma

With the majesty of darkness roundCircles his throne36

E ciograve che non egrave men degno di nota egrave che il nostro autoreebbe laccortezza di conservare tale idea anche quandosembrava allontanarsene maggiormente quando descri-ve la luce e la gloria che emanano dalla divina presenzauna luce che per la sua eccessiva intensitagrave si trasformain una specie di oscuritagrave

Dark with excessive light thy skirts oppear37

Qui siamo di fronte a unidea non soltanto in sommogrado poetica bensigrave anche strettamente e filosoficamen-te esatta Lestrema luce col sopraffare gli organi dellavista cancella tutti gli oggetti in modo da rassomigliareesattamente nel suo effetto alloscuritagrave Dopo averguardato per un certo tempo il sole due macchie nerelimpressione che esso lascia sembrano danzare innanziai nostri occhi Cosigrave le due idee piugrave contrarie che si pos-sano immaginare si riconciliano nei loro estremi ed en-trambe nonostante i loro caratteri contrari sono tratte aconcorrere alla produzione del sublime Questo poi nonegrave il solo esempio in cui gli estremi opposti agiscano

36 laquoCon la maestagrave delloscuritagrave circonda tuttintorno il suo tro-noraquo

37 laquoScura per leccessiva luce la tua veste appareraquo

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re da ogni lato egli non dimentica affatto loscuritagrave checirconda il piugrave incomprensibile di tutti gli esseri ma

With the majesty of darkness roundCircles his throne36

E ciograve che non egrave men degno di nota egrave che il nostro autoreebbe laccortezza di conservare tale idea anche quandosembrava allontanarsene maggiormente quando descri-ve la luce e la gloria che emanano dalla divina presenzauna luce che per la sua eccessiva intensitagrave si trasformain una specie di oscuritagrave

Dark with excessive light thy skirts oppear37

Qui siamo di fronte a unidea non soltanto in sommogrado poetica bensigrave anche strettamente e filosoficamen-te esatta Lestrema luce col sopraffare gli organi dellavista cancella tutti gli oggetti in modo da rassomigliareesattamente nel suo effetto alloscuritagrave Dopo averguardato per un certo tempo il sole due macchie nerelimpressione che esso lascia sembrano danzare innanziai nostri occhi Cosigrave le due idee piugrave contrarie che si pos-sano immaginare si riconciliano nei loro estremi ed en-trambe nonostante i loro caratteri contrari sono tratte aconcorrere alla produzione del sublime Questo poi nonegrave il solo esempio in cui gli estremi opposti agiscano

36 laquoCon la maestagrave delloscuritagrave circonda tuttintorno il suo tro-noraquo

37 laquoScura per leccessiva luce la tua veste appareraquo

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egualmente in favore del sublime che ovunque rifuggedalla mediocritagrave

XV ndash LA LUCE NELLA COSTRUZIONE

Poichegrave la distribuzione della luce egrave un elemento im-portante nellarchitettura vale la pena di ricercare inquale misura losservazione fatta precedentemente siaapplicabile alle costruzioni Ritengo che tutti gli edificicalcolati in modo da suscitare lidea del sublime dovreb-bero essere oscuri e tetri e questo per due motivi il pri-mo che egrave risaputo per esperienza come loscuritagrave stessain altre occasioni abbia un maggior effetto sulle passio-ni che non la luce Il secondo egrave che per dare a un ogget-to la facoltagrave di destare la sorpresa dovremmo farlo perquanto ci egrave possibile diverso dagli oggetti con cui comu-nemente siamo a contatto Perciograve quando entrate in unedificio non potete passare in una luce piugrave viva di quel-la che vera allaria aperta lentrare in un edificio di po-chi gradi meno luminoso puograve produrre soltanto un muta-mento insignificante ma per rendere il passaggio im-pressionante dovreste passare dalla luce piugrave intensa aunoscuritagrave tanto grande quanto puograve essere compatibilecon lutilitagrave dellarchitettura Di notte varragrave la regolacontraria ma sempre per lo stesso motivo per cui quan-

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egualmente in favore del sublime che ovunque rifuggedalla mediocritagrave

XV ndash LA LUCE NELLA COSTRUZIONE

Poichegrave la distribuzione della luce egrave un elemento im-portante nellarchitettura vale la pena di ricercare inquale misura losservazione fatta precedentemente siaapplicabile alle costruzioni Ritengo che tutti gli edificicalcolati in modo da suscitare lidea del sublime dovreb-bero essere oscuri e tetri e questo per due motivi il pri-mo che egrave risaputo per esperienza come loscuritagrave stessain altre occasioni abbia un maggior effetto sulle passio-ni che non la luce Il secondo egrave che per dare a un ogget-to la facoltagrave di destare la sorpresa dovremmo farlo perquanto ci egrave possibile diverso dagli oggetti con cui comu-nemente siamo a contatto Perciograve quando entrate in unedificio non potete passare in una luce piugrave viva di quel-la che vera allaria aperta lentrare in un edificio di po-chi gradi meno luminoso puograve produrre soltanto un muta-mento insignificante ma per rendere il passaggio im-pressionante dovreste passare dalla luce piugrave intensa aunoscuritagrave tanto grande quanto puograve essere compatibilecon lutilitagrave dellarchitettura Di notte varragrave la regolacontraria ma sempre per lo stesso motivo per cui quan-

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to piugrave allora una stanza saragrave illuminata tanto maggioresaragrave limpressione che desteragrave

XVI ndash IL COLORE CONSIDERATO COMECAUSA DEL SUBLIME

Riguardo ai colori quelli che sono tenui o vivaci(tranne forse un rosso forte che egrave vivace) sono incapacia produrre immagini grandiose Unimmensa montagnaricoperta di erba di un verde smagliante non egrave nulla sot-to questo riguardo rispetto a una oscura e tetra il cielonuvoloso egrave piugrave grandioso di quello azzurro e la nottepiugrave sublime egrave piugrave solenne del giorno Perciograve nella pittu-ra storica un drappeggio gaio o fastoso non puograve maidare un effetto felice e nelle costruzioni quando si miraal piugrave alto grado di sublime i materiali e gli ornamentinon dovrebbero essere bianchi negrave grigi negrave gialli negrave tur-chini negrave di un rosso pallido negrave violacei negrave a macchiema di colori oscuri e foschi come il nero o il bruno o ilcolor porpora cupo e simili Molte indorature mosaicipitture statue contribuiscono ben poco allidea del subli-me Questa regola non deve essere messa in pratica senon quando si tratti di realizzare un grado uniforme del-la massima sublimitagrave e questo in ogni particolare poi-chegrave si deve osservare che questo tipo tetro di grandiosi-tagrave sebbene sia certamente il piugrave nobile non deve essere

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to piugrave allora una stanza saragrave illuminata tanto maggioresaragrave limpressione che desteragrave

XVI ndash IL COLORE CONSIDERATO COMECAUSA DEL SUBLIME

Riguardo ai colori quelli che sono tenui o vivaci(tranne forse un rosso forte che egrave vivace) sono incapacia produrre immagini grandiose Unimmensa montagnaricoperta di erba di un verde smagliante non egrave nulla sot-to questo riguardo rispetto a una oscura e tetra il cielonuvoloso egrave piugrave grandioso di quello azzurro e la nottepiugrave sublime egrave piugrave solenne del giorno Perciograve nella pittu-ra storica un drappeggio gaio o fastoso non puograve maidare un effetto felice e nelle costruzioni quando si miraal piugrave alto grado di sublime i materiali e gli ornamentinon dovrebbero essere bianchi negrave grigi negrave gialli negrave tur-chini negrave di un rosso pallido negrave violacei negrave a macchiema di colori oscuri e foschi come il nero o il bruno o ilcolor porpora cupo e simili Molte indorature mosaicipitture statue contribuiscono ben poco allidea del subli-me Questa regola non deve essere messa in pratica senon quando si tratti di realizzare un grado uniforme del-la massima sublimitagrave e questo in ogni particolare poi-chegrave si deve osservare che questo tipo tetro di grandiosi-tagrave sebbene sia certamente il piugrave nobile non deve essere

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applicato in tutte le specie di edifici dove pure sia da ri-cercarsi la grandiositagrave in tali casi la sublimitagrave deve es-sere tratta da altre fonti con una certa prudenza perogravecontro tutto ciograve che egrave luminoso e ridente poichegrave nullascema cosigrave totalmente ogni effetto del sublime

XVII ndash IL SUONO E LO STREPITO

Locchio non egrave lunico organo di senso per mezzo delquale si puograve suscitare il sentimento del sublime I suonihanno un grande potere in questa come in molte altrepassioni Non intendo riferirmi alle parole perchegrave le pa-role non colpiscono semplicemente per il loro suonoma con mezzi del tutto diversi Solo un fragore eccessi-vo egrave sufficiente a soggiogare lanima a interrompere lasua azione e a riempirla di terrore Il frastuono di vastecateratte di furiosi temporali del tuono o di colpi di ar-tiglieria suscita nella mente una grande e terribile sensa-zione sebbene non possiamo riscontrare nessuna bellez-za o arte in queste specie di musica Il grido della follaproduce un effetto simile e con la sola forza del suonotanto sgomenta e confonde limmaginazione che inquesto stato dincertezza e di disordine dellanimo il piugraveforte temperamento potragrave a stento evitare di essere tra-volto e di unirsi al comune clamore e alla comune riso-luzione della folla

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applicato in tutte le specie di edifici dove pure sia da ri-cercarsi la grandiositagrave in tali casi la sublimitagrave deve es-sere tratta da altre fonti con una certa prudenza perogravecontro tutto ciograve che egrave luminoso e ridente poichegrave nullascema cosigrave totalmente ogni effetto del sublime

XVII ndash IL SUONO E LO STREPITO

Locchio non egrave lunico organo di senso per mezzo delquale si puograve suscitare il sentimento del sublime I suonihanno un grande potere in questa come in molte altrepassioni Non intendo riferirmi alle parole perchegrave le pa-role non colpiscono semplicemente per il loro suonoma con mezzi del tutto diversi Solo un fragore eccessi-vo egrave sufficiente a soggiogare lanima a interrompere lasua azione e a riempirla di terrore Il frastuono di vastecateratte di furiosi temporali del tuono o di colpi di ar-tiglieria suscita nella mente una grande e terribile sensa-zione sebbene non possiamo riscontrare nessuna bellez-za o arte in queste specie di musica Il grido della follaproduce un effetto simile e con la sola forza del suonotanto sgomenta e confonde limmaginazione che inquesto stato dincertezza e di disordine dellanimo il piugraveforte temperamento potragrave a stento evitare di essere tra-volto e di unirsi al comune clamore e alla comune riso-luzione della folla

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XVIII ndash LA SUBITANEITAgrave

Limprovviso inizio o limprovvisa cessazione di unsuono di una considerevole intensitagrave hanno lo stesso po-tere Lattenzione egrave da questo eccitata e le facoltagrave si ten-dono a loro difesa Tutto ciograve che nella vista o nel suonorende facile il passaggio da un estremo allaltro nonprovoca terrore e per conseguenza non puograve essere moti-vo di grandiositagrave

Di fronte a ogni fatto improvviso o inaspettato siamoinclini ad allarmarci cioegrave abbiamo la percezione di unpericolo e la nostra natura ci spinge a metterci in guar-dia Si puograve osservare che un solo suono di una certa for-za anche se di breve durata qualora venga ripetuto adintervalli produce un grande effetto Poche cose sonopiugrave terribili del suono di un grande orologio quando ilsilenzio della notte impedisce allattenzione di esseresviata Lo stesso si puograve dire di un singolo colpo di tam-buro ripetuto ad intervalli e del successivo sparo di uncannone a distanza Tutti gli effetti citati in questo capi-tolo hanno cause pressa poco simili

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XVIII ndash LA SUBITANEITAgrave

Limprovviso inizio o limprovvisa cessazione di unsuono di una considerevole intensitagrave hanno lo stesso po-tere Lattenzione egrave da questo eccitata e le facoltagrave si ten-dono a loro difesa Tutto ciograve che nella vista o nel suonorende facile il passaggio da un estremo allaltro nonprovoca terrore e per conseguenza non puograve essere moti-vo di grandiositagrave

Di fronte a ogni fatto improvviso o inaspettato siamoinclini ad allarmarci cioegrave abbiamo la percezione di unpericolo e la nostra natura ci spinge a metterci in guar-dia Si puograve osservare che un solo suono di una certa for-za anche se di breve durata qualora venga ripetuto adintervalli produce un grande effetto Poche cose sonopiugrave terribili del suono di un grande orologio quando ilsilenzio della notte impedisce allattenzione di esseresviata Lo stesso si puograve dire di un singolo colpo di tam-buro ripetuto ad intervalli e del successivo sparo di uncannone a distanza Tutti gli effetti citati in questo capi-tolo hanno cause pressa poco simili

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XIX ndash LINTERMITTENZA

Un suono basso tremulo intermittente sebbene sem-bri sotto certi rispetti opposto a quello che abbiamo det-to egrave causa del sublime Vale la pena di esaminare un poquesto caso Il fatto stesso deve essere determinatodallesperienza e dalla riflessione di ogni uomo Ho giagravenotato38 che la notte aumenta la nostra paura forse piugrave diogni altra cosa egrave proprio della natura quando non sap-piamo che cosa puograve accaderci temere il peggio dal chederiva che lincertezza egrave cosigrave terribile che spesso cer-chiamo di sbarazzarcene pur correndo il rischio di unmale Ora alcuni suoni bassi confusi incerti ci lascia-no nella stessa timorosa ansietagrave circa le loro cause chela mancanza di luce o una luce incerta determina ri-guardo agli oggetti che ci circondano

Quale per incertam lunam sub luce malignaest iter in silvis39A faint shadow of uncertain light

Like as a lamp whose life doth fade awayOr as the moon clothed with cloudy nightDoth show to him who walks in fear and great affrigt40

38 Parte Seconda III39 laquoQuale egrave il cammino nel bosco sotto la scarsa luce

dellincerta lunaraquo (Virgilio Eneide VI 270 e sgg)40 laquoUna debole ombra dincerta luce come una lampada la cui

vita langue o come la luna ammantata di nuvole appare a coluiche cammina in preda a paura e grande sgomentoraquo Da una poe-

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XIX ndash LINTERMITTENZA

Un suono basso tremulo intermittente sebbene sem-bri sotto certi rispetti opposto a quello che abbiamo det-to egrave causa del sublime Vale la pena di esaminare un poquesto caso Il fatto stesso deve essere determinatodallesperienza e dalla riflessione di ogni uomo Ho giagravenotato38 che la notte aumenta la nostra paura forse piugrave diogni altra cosa egrave proprio della natura quando non sap-piamo che cosa puograve accaderci temere il peggio dal chederiva che lincertezza egrave cosigrave terribile che spesso cer-chiamo di sbarazzarcene pur correndo il rischio di unmale Ora alcuni suoni bassi confusi incerti ci lascia-no nella stessa timorosa ansietagrave circa le loro cause chela mancanza di luce o una luce incerta determina ri-guardo agli oggetti che ci circondano

Quale per incertam lunam sub luce malignaest iter in silvis39A faint shadow of uncertain light

Like as a lamp whose life doth fade awayOr as the moon clothed with cloudy nightDoth show to him who walks in fear and great affrigt40

38 Parte Seconda III39 laquoQuale egrave il cammino nel bosco sotto la scarsa luce

dellincerta lunaraquo (Virgilio Eneide VI 270 e sgg)40 laquoUna debole ombra dincerta luce come una lampada la cui

vita langue o come la luna ammantata di nuvole appare a coluiche cammina in preda a paura e grande sgomentoraquo Da una poe-

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Ma una luce che ora appare ed ora scompare e cosigrave diseguito e anche piugrave terribile di una totale oscuritagrave ecerti suoni indistinti quando concorrono le condizioninecessarie sono piugrave allarmanti di un silenzio totale

XX ndash GLI URLI DEGLI ANIMALI

I suoni che imitino le voci naturali e inarticolate diuomini o di animali che soffrano o che si trovino in peri-colo sono capaci di suscitare grandi idee a meno che siala ben nota voce di qualche essere che siamo soliti con-siderare con disprezzo Gli urli furiosi di bestie selvaggesono ugualmente in grado di suscitare una sensazionegrande e terribile

Hinc exaudiri gemitus iraeque leonumvincla recusantum et sera sub nocte rudentumsetigerique sues atque in praesepibus ursisaevire et formae magnorum ululare luporum41

Puograve sembrare che queste modulazioni di suono abbia-no una connessione con la natura delle cose che esserappresentano e non siano puramente arbitrarie poichegrave

sia di Edmund Spenser (1552-1599)41 laquoDi qui si potevano udire i gemiti irosi dei leoni che si ri-

bellano alle catene ruggenti nella tarda notte e i setolosi cinghia-li e gli orsi infierire nelle stalle e parvenze di enormi lupi ulula-reraquo (Virgilio Eneide VII 15 e sgg)

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Ma una luce che ora appare ed ora scompare e cosigrave diseguito e anche piugrave terribile di una totale oscuritagrave ecerti suoni indistinti quando concorrono le condizioninecessarie sono piugrave allarmanti di un silenzio totale

XX ndash GLI URLI DEGLI ANIMALI

I suoni che imitino le voci naturali e inarticolate diuomini o di animali che soffrano o che si trovino in peri-colo sono capaci di suscitare grandi idee a meno che siala ben nota voce di qualche essere che siamo soliti con-siderare con disprezzo Gli urli furiosi di bestie selvaggesono ugualmente in grado di suscitare una sensazionegrande e terribile

Hinc exaudiri gemitus iraeque leonumvincla recusantum et sera sub nocte rudentumsetigerique sues atque in praesepibus ursisaevire et formae magnorum ululare luporum41

Puograve sembrare che queste modulazioni di suono abbia-no una connessione con la natura delle cose che esserappresentano e non siano puramente arbitrarie poichegrave

sia di Edmund Spenser (1552-1599)41 laquoDi qui si potevano udire i gemiti irosi dei leoni che si ri-

bellano alle catene ruggenti nella tarda notte e i setolosi cinghia-li e gli orsi infierire nelle stalle e parvenze di enormi lupi ulula-reraquo (Virgilio Eneide VII 15 e sgg)

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gli urli naturali di tutti gli animali anche di quelli chenon conosciamo non mancano mai di farsi capire abba-stanza questo non si puograve dire del linguaggio Le modifi-cazioni di suono che possono produrre il sublime sonoquasi infinite Quelle che ho ricordato sono solo pochiesempi per mostrare su quali principicirc siano tutte costrui-te

XXI ndash LODORATO E IL GUSTOCOSE AMARE E ODORI CATTIVI

Anche gli odori e i sapori sono partecipi dellidea digrandezza ma essa egrave piccola debole nella sua natura elimitata nelle sue azioni Osserverograve soltanto che nessunodore o sapore puograve produrre una sensazione di grandio-sitagrave eccetto un amaro eccessivo e un fetore intollerabileEgrave vero che queste impressioni dellodorato e del gustoquando sono nella loro piena forza e poggiano diretta-mente sui sensi sono soltanto penose e non accompa-gnate da alcuna specie di diletto ma quando sono mo-derate come in una descrizione o in una narrazione di-ventano fonti del sublime tanto genuine quanto ogni al-tra e basate sullo stesso principio di un moderato dolo-re laquoUna coppa di amarezzaraquo laquovuotare lamara tazza deldestinoraquo laquogli amari pomi di Sodomaraquo sono tutte ideeadatte a una descrizione sublime E non egrave certo privo di

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gli urli naturali di tutti gli animali anche di quelli chenon conosciamo non mancano mai di farsi capire abba-stanza questo non si puograve dire del linguaggio Le modifi-cazioni di suono che possono produrre il sublime sonoquasi infinite Quelle che ho ricordato sono solo pochiesempi per mostrare su quali principicirc siano tutte costrui-te

XXI ndash LODORATO E IL GUSTOCOSE AMARE E ODORI CATTIVI

Anche gli odori e i sapori sono partecipi dellidea digrandezza ma essa egrave piccola debole nella sua natura elimitata nelle sue azioni Osserverograve soltanto che nessunodore o sapore puograve produrre una sensazione di grandio-sitagrave eccetto un amaro eccessivo e un fetore intollerabileEgrave vero che queste impressioni dellodorato e del gustoquando sono nella loro piena forza e poggiano diretta-mente sui sensi sono soltanto penose e non accompa-gnate da alcuna specie di diletto ma quando sono mo-derate come in una descrizione o in una narrazione di-ventano fonti del sublime tanto genuine quanto ogni al-tra e basate sullo stesso principio di un moderato dolo-re laquoUna coppa di amarezzaraquo laquovuotare lamara tazza deldestinoraquo laquogli amari pomi di Sodomaraquo sono tutte ideeadatte a una descrizione sublime E non egrave certo privo di

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sublimitagrave questo passo di Virgilio in cui il puzzo del va-pore in Albunea si mescola tanto felicemente insieme alsacro orrore e alloscuritagrave di quella profetica foresta

At rex solicitus monstris oracula Faunifatidici genitoris adit lucosque sub altaconsulit Albunea nemorum quae maxima sacrofonte sonat saevamque exhalat opaca Mephitim42

Nel sesto canto in una bellissima descrizione la per-niciosa esalazione dellAcheronte non egrave trascurata e nonegrave affatto sconveniente alle altre immagini fra le qualiviene inserita

Spelunca alta fuit vastoque immanis hiatuscrupea tuta lacu nigro nemorumque tenebrisquam super haud ullae poterant impune volantestendere iter pennis talis sese halitus atrisfaucibus effundens supera ad convexa ferebat43

Ho aggiunto questi esempi per il fatto che alcuni ami-ci il cui giudizio grandemente apprezzo erano dellopi-nione che se questa sensazione fosse considerata di per

42 laquoMa il re inquieto per i prodigi consulta gli oracoli di Fau-no padre suo e indovino e interroga i boschi sotto la profondaAlbunea che la piugrave grande di quante si trovano in quei boschirisuona duna sacra sorgente ed oscura emana unesalazione mefi-ticaraquo (Virgilio Eneide VII 81 e sgg)

43 laquoVera una profonda spelonca enorme per la vasta aperturarocciosa protetta da una nera laguna e dallombra dei boschi sul-la quale nessun uccello poteva impunemente librarsi a volo sulleali tale era il vapore che diffondendosi dalle cupe aperturesinnalzava fino alle stelleraquo (Virgilio Eneide VI 237 e sgg)

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sublimitagrave questo passo di Virgilio in cui il puzzo del va-pore in Albunea si mescola tanto felicemente insieme alsacro orrore e alloscuritagrave di quella profetica foresta

At rex solicitus monstris oracula Faunifatidici genitoris adit lucosque sub altaconsulit Albunea nemorum quae maxima sacrofonte sonat saevamque exhalat opaca Mephitim42

Nel sesto canto in una bellissima descrizione la per-niciosa esalazione dellAcheronte non egrave trascurata e nonegrave affatto sconveniente alle altre immagini fra le qualiviene inserita

Spelunca alta fuit vastoque immanis hiatuscrupea tuta lacu nigro nemorumque tenebrisquam super haud ullae poterant impune volantestendere iter pennis talis sese halitus atrisfaucibus effundens supera ad convexa ferebat43

Ho aggiunto questi esempi per il fatto che alcuni ami-ci il cui giudizio grandemente apprezzo erano dellopi-nione che se questa sensazione fosse considerata di per

42 laquoMa il re inquieto per i prodigi consulta gli oracoli di Fau-no padre suo e indovino e interroga i boschi sotto la profondaAlbunea che la piugrave grande di quante si trovano in quei boschirisuona duna sacra sorgente ed oscura emana unesalazione mefi-ticaraquo (Virgilio Eneide VII 81 e sgg)

43 laquoVera una profonda spelonca enorme per la vasta aperturarocciosa protetta da una nera laguna e dallombra dei boschi sul-la quale nessun uccello poteva impunemente librarsi a volo sulleali tale era il vapore che diffondendosi dalle cupe aperturesinnalzava fino alle stelleraquo (Virgilio Eneide VI 237 e sgg)

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segrave sarebbe soggetta a prima vista a cadere nel burlescoe nel ridicolo ma questo ritengo deriverebbe principal-mente dal fatto di considerare lamarezza e il cattivoodore uniti a idee spregevoli e meschine alle quali biso-gna convenire che sono spesso unite tale unione degra-da il sublime sia in questo come in ogni altro esempioMa per verificare la sublimitagrave di unimmagine non biso-gna osservare se diventi meschina quando egrave associatacon idee meschine bensigrave se quando egrave unita a immaginidi conveniente grandezza lintera composizione si reg-ga dignitosamente Le cose che sono terribili sono sem-pre grandiose ma quando le cose posseggono qualitagravespiacevoli o tali da costituire un certo pericolo un peri-colo perograve facilmente superabile sono semplicementeodiose come i rospi e i ragni

XXII ndash LA SENSIBILITAgrave ndash IL DOLORE

Della sensibilitagrave poco piugrave si puograve dire se non chelidea del dolore fisico in tutti gli aspetti e i gradi dellafatica del dolore dellangoscia del tormento egrave causa disublime e nullaltro in questo senso puograve produrlo Nonoccorre dare qui un altro nuovo esempio poichegrave quellidati nei primi capitoli illustrano abbondantementeunosservazione che in realtagrave per essere fatta da ciascu-no ha bisogno soltanto che si presti attenzione alla natu-

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segrave sarebbe soggetta a prima vista a cadere nel burlescoe nel ridicolo ma questo ritengo deriverebbe principal-mente dal fatto di considerare lamarezza e il cattivoodore uniti a idee spregevoli e meschine alle quali biso-gna convenire che sono spesso unite tale unione degra-da il sublime sia in questo come in ogni altro esempioMa per verificare la sublimitagrave di unimmagine non biso-gna osservare se diventi meschina quando egrave associatacon idee meschine bensigrave se quando egrave unita a immaginidi conveniente grandezza lintera composizione si reg-ga dignitosamente Le cose che sono terribili sono sem-pre grandiose ma quando le cose posseggono qualitagravespiacevoli o tali da costituire un certo pericolo un peri-colo perograve facilmente superabile sono semplicementeodiose come i rospi e i ragni

XXII ndash LA SENSIBILITAgrave ndash IL DOLORE

Della sensibilitagrave poco piugrave si puograve dire se non chelidea del dolore fisico in tutti gli aspetti e i gradi dellafatica del dolore dellangoscia del tormento egrave causa disublime e nullaltro in questo senso puograve produrlo Nonoccorre dare qui un altro nuovo esempio poichegrave quellidati nei primi capitoli illustrano abbondantementeunosservazione che in realtagrave per essere fatta da ciascu-no ha bisogno soltanto che si presti attenzione alla natu-

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ra Dopo aver cosigrave percorso le cause del sublime con ri-ferimento a tutti i sensi la mia prima osservazione (ca-pitolo VIII) saragrave riconosciuta avvicinarsi molto alla ve-ritagrave cioegrave che il sublime egrave unidea riguardante la preser-vazione di se stessi che egrave quindi una di quelle che cicommuovono maggiormente che la sua piugrave forte emo-zione egrave unemozione di angoscia e che non contiene al-cun piacere44 derivato da una causa positiva Infinitiesempi oltre a quelli menzionati possono essere addottia sostenere questa veritagrave e forse molte utili conseguen-ze possono essere tratte da essi

Sed fugit interea fugit irrevocabile tempussingola dum capti circumvectamur amore45

44 Parte Prima VI45 laquoMa frattanto il tempo fugge fugge irrevocabilmente men-

tre presi dallamore noi ci aggiriamo per ciascun particolareraquo(Virgilio Georgiche III 284 e sgg)

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ra Dopo aver cosigrave percorso le cause del sublime con ri-ferimento a tutti i sensi la mia prima osservazione (ca-pitolo VIII) saragrave riconosciuta avvicinarsi molto alla ve-ritagrave cioegrave che il sublime egrave unidea riguardante la preser-vazione di se stessi che egrave quindi una di quelle che cicommuovono maggiormente che la sua piugrave forte emo-zione egrave unemozione di angoscia e che non contiene al-cun piacere44 derivato da una causa positiva Infinitiesempi oltre a quelli menzionati possono essere addottia sostenere questa veritagrave e forse molte utili conseguen-ze possono essere tratte da essi

Sed fugit interea fugit irrevocabile tempussingola dum capti circumvectamur amore45

44 Parte Prima VI45 laquoMa frattanto il tempo fugge fugge irrevocabilmente men-

tre presi dallamore noi ci aggiriamo per ciascun particolareraquo(Virgilio Georgiche III 284 e sgg)

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PARTE TERZA

I ndash LA BELLEZZA

Egrave mia intenzione considerare la bellezza distinta dalsublime ed esaminare nel corso della ricerca quale con-nessione abbia con esso Ma prima di ciograve dobbiamo fareuna breve rassegna delle opinioni comuni riguardo aquesta qualitagrave opinioni che penso possano difficilmenteessere ridotte a principicirc fissi poichegrave gli uomini sonoabituati a parlare della bellezza in un modo figuratocioegrave in un modo estremamente incerto e indeterminatoPer bellezza intendo quella qualitagrave o quelle qualitagrave deicorpi per cui essi destano amore o qualche passione si-mile ad esso Limito questa definizione alle qualitagrave pu-ramente sensibili delle cose allo scopo di conservare lamassima semplicitagrave in un soggetto che puograve sempre di-

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PARTE TERZA

I ndash LA BELLEZZA

Egrave mia intenzione considerare la bellezza distinta dalsublime ed esaminare nel corso della ricerca quale con-nessione abbia con esso Ma prima di ciograve dobbiamo fareuna breve rassegna delle opinioni comuni riguardo aquesta qualitagrave opinioni che penso possano difficilmenteessere ridotte a principicirc fissi poichegrave gli uomini sonoabituati a parlare della bellezza in un modo figuratocioegrave in un modo estremamente incerto e indeterminatoPer bellezza intendo quella qualitagrave o quelle qualitagrave deicorpi per cui essi destano amore o qualche passione si-mile ad esso Limito questa definizione alle qualitagrave pu-ramente sensibili delle cose allo scopo di conservare lamassima semplicitagrave in un soggetto che puograve sempre di-

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strarci ogniqualvolta prendiamo in esame quelle variecause di simpatia che ci legano ad alcune persone ocose in base a considerazioni secondarie e non per laforza diretta che esse esercitano in quanto sono viste

Parimenti distinguo lamore col quale intendo quellasoddisfazione che deriva allanimo dal contemplarequalcosa di bello di qualsiasi natura esso sia dal desi-derio o dalla lussuria la quale egrave unattivitagrave dello spiritoche ci spinge al possesso di certi oggetti che non ci col-piscono perchegrave sono belli ma con mezzi del tutto diver-si Avremo un forte desiderio per una donna di scarsabellezza mentre una grandissima bellezza sia negli uo-mini sia in altri animali sebbene generi amore non su-scita affatto alcun desiderio Il che mostra che la bellez-za e la passione causata dalla bellezza che chiamo amo-re egrave diversa dal desiderio sebbene il desiderio possatalvolta operare accanto ad essa Ma egrave a questultimo chedobbiamo attribuire quelle violente e tempestose passio-ni e le conseguenti emozioni del corpo che accompagna-no quello che egrave chiamato amore nel suo significato co-mune e non per gli effetti della bellezza puramentecome tale

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strarci ogniqualvolta prendiamo in esame quelle variecause di simpatia che ci legano ad alcune persone ocose in base a considerazioni secondarie e non per laforza diretta che esse esercitano in quanto sono viste

Parimenti distinguo lamore col quale intendo quellasoddisfazione che deriva allanimo dal contemplarequalcosa di bello di qualsiasi natura esso sia dal desi-derio o dalla lussuria la quale egrave unattivitagrave dello spiritoche ci spinge al possesso di certi oggetti che non ci col-piscono perchegrave sono belli ma con mezzi del tutto diver-si Avremo un forte desiderio per una donna di scarsabellezza mentre una grandissima bellezza sia negli uo-mini sia in altri animali sebbene generi amore non su-scita affatto alcun desiderio Il che mostra che la bellez-za e la passione causata dalla bellezza che chiamo amo-re egrave diversa dal desiderio sebbene il desiderio possatalvolta operare accanto ad essa Ma egrave a questultimo chedobbiamo attribuire quelle violente e tempestose passio-ni e le conseguenti emozioni del corpo che accompagna-no quello che egrave chiamato amore nel suo significato co-mune e non per gli effetti della bellezza puramentecome tale

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II ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSADELLA BELLEZZA NEI VEGETALI

Si egrave detto generalmente che la bellezza consiste incerte proporzioni di parti Nel trattare largomento hogrande ragione di dubitare che la bellezza sia unideache appartiene alla proporzione La proporzione si rife-risce quasi completamente alla convenienza come ogniidea di ordine sembra fare e deve essere perciograve conside-rata come una creatura dellintelletto piugrave che come laprincipale causa agente sui sensi e sullimmaginazioneNon egrave in seguito a una profonda attenzione e a una lun-ga ricerca che riscontriamo la bellezza di un oggetto labellezza non ha bisogno dellausilio della nostra ragioneanche la volontagrave egrave estranea la visione della bellezza ge-nera un certo grado di amore in noi cosigrave come lapplica-zione del ghiaccio o del fuoco produce le idee di freddoo di caldo Per concludere ora in forma soddisfacentesarebbe bene esaminare che cosegrave la proporzione giac-chegrave parecchi che fanno uso di questa parola non sempresembra comprendano molto chiaramente il valore deltermine negrave abbiano idee molto chiare a questo riguardoProporzione egrave la misura di una quantitagrave relativa Dalmomento che tutta la quantitagrave egrave divisibile egrave evidenteche ogni parte distinta nella quale ogni quantitagrave egrave divi-sa deve avere una relazione con le altre parti e con iltutto Queste relazioni dagravenno origine allidea di propor-zione Esse si scoprono con la misurazione e costitui-

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II ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSADELLA BELLEZZA NEI VEGETALI

Si egrave detto generalmente che la bellezza consiste incerte proporzioni di parti Nel trattare largomento hogrande ragione di dubitare che la bellezza sia unideache appartiene alla proporzione La proporzione si rife-risce quasi completamente alla convenienza come ogniidea di ordine sembra fare e deve essere perciograve conside-rata come una creatura dellintelletto piugrave che come laprincipale causa agente sui sensi e sullimmaginazioneNon egrave in seguito a una profonda attenzione e a una lun-ga ricerca che riscontriamo la bellezza di un oggetto labellezza non ha bisogno dellausilio della nostra ragioneanche la volontagrave egrave estranea la visione della bellezza ge-nera un certo grado di amore in noi cosigrave come lapplica-zione del ghiaccio o del fuoco produce le idee di freddoo di caldo Per concludere ora in forma soddisfacentesarebbe bene esaminare che cosegrave la proporzione giac-chegrave parecchi che fanno uso di questa parola non sempresembra comprendano molto chiaramente il valore deltermine negrave abbiano idee molto chiare a questo riguardoProporzione egrave la misura di una quantitagrave relativa Dalmomento che tutta la quantitagrave egrave divisibile egrave evidenteche ogni parte distinta nella quale ogni quantitagrave egrave divi-sa deve avere una relazione con le altre parti e con iltutto Queste relazioni dagravenno origine allidea di propor-zione Esse si scoprono con la misurazione e costitui-

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scono loggetto della ricerca matematica Ma che unaparte di una determinata quantitagrave sia un quarto unquinto un sesto o una metagrave del tutto o che sia lungaquanto unaltra o il doppio o solo una metagrave egrave una que-stione che non interessa per nulla la mente la quale simantiene neutrale ed egrave da questa assoluta indifferenza etranquillitagrave della mente che le speculazioni matematichetraggono alcuni dei loro piugrave considerevoli vantaggipoichegrave non vegrave nulla che interessi limmaginazione e ilgiudizio diventa libero e imparziale nellesaminare laquestione Ogni proporzione ogni disposizione di quan-titagrave egrave per lintelletto uguale poichegrave la stessa veritagrave essotrae da tutte dalla piugrave grande e dalla piugrave piccoladalleguale e dalla disuguale Ma sicuramente la bellezzanon egrave unidea che riguarda la misurazione e non ha nul-la a che fare col calcolo e con la geometria Se lavessepotremmo allora fissare alcune misure definite che po-tremmo dimostrare belle sia considerate in se stesse siain relazione con le altre e riguardo a quegli oggetti na-turali per la cui bellezza non abbiamo altra prova tranneil senso potremmo ricorrere a questo felice modello econfermare la voce delle nostre passioni col giudiziodella ragione Ma dal momento che non abbiamo taleausilio vediamo se la proporzione puograve in un certo sen-so essere considerata come la causa della bellezzacome egrave stato affermato cosigrave generalmente da alcuni contanta sicurezza Se la proporzione egrave uno degli elementicostitutivi della bellezza essa deve trarla o da certe na-turali proprietagrave inerenti a certe misure che operano

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scono loggetto della ricerca matematica Ma che unaparte di una determinata quantitagrave sia un quarto unquinto un sesto o una metagrave del tutto o che sia lungaquanto unaltra o il doppio o solo una metagrave egrave una que-stione che non interessa per nulla la mente la quale simantiene neutrale ed egrave da questa assoluta indifferenza etranquillitagrave della mente che le speculazioni matematichetraggono alcuni dei loro piugrave considerevoli vantaggipoichegrave non vegrave nulla che interessi limmaginazione e ilgiudizio diventa libero e imparziale nellesaminare laquestione Ogni proporzione ogni disposizione di quan-titagrave egrave per lintelletto uguale poichegrave la stessa veritagrave essotrae da tutte dalla piugrave grande e dalla piugrave piccoladalleguale e dalla disuguale Ma sicuramente la bellezzanon egrave unidea che riguarda la misurazione e non ha nul-la a che fare col calcolo e con la geometria Se lavessepotremmo allora fissare alcune misure definite che po-tremmo dimostrare belle sia considerate in se stesse siain relazione con le altre e riguardo a quegli oggetti na-turali per la cui bellezza non abbiamo altra prova tranneil senso potremmo ricorrere a questo felice modello econfermare la voce delle nostre passioni col giudiziodella ragione Ma dal momento che non abbiamo taleausilio vediamo se la proporzione puograve in un certo sen-so essere considerata come la causa della bellezzacome egrave stato affermato cosigrave generalmente da alcuni contanta sicurezza Se la proporzione egrave uno degli elementicostitutivi della bellezza essa deve trarla o da certe na-turali proprietagrave inerenti a certe misure che operano

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meccanicamente o dalla forza dellabitudine o dalla ca-pacitagrave che certe misure posseggono di rispondere a par-ticolari fini di convenienza Il nostro compito perciograve egrave diricercare se le parti di quegli oggetti che sono giudicatibelli nel regno vegetale o in quello animale siano co-stantemente formate secondo determinate misure cosigraveda persuaderci che la loro bellezza risulta da quelle mi-sure in base al principio di una causa naturale e mecca-nica o dallabitudine o in fine dal loro essere adatti adeterminati scopi

Intendo esaminare la questione punto per punto pro-cedendo per ordine Ma prima di proseguire spero nonmi si accusi se cercherograve di fissare le regole che mi gui-dano in questa ricerca e che mi hanno trattenutodallandare fuori di strada 1deg) Se due corpi produconolo stesso effetto o un effetto simile sulla mente e se ana-lizzandoli si trova che essi si accordano in alcune delleloro proprietagrave e differiscono in altre leffetto comunedeve essere attribuito alle proprietagrave riguardo alle quali siaccordano e non a quelle per cui differiscono 2deg) Nonspiegare leffetto di un oggetto naturale dalleffetto di unoggetto artificiale 3deg) Non spiegare leffetto di un og-getto naturale in base a una nostra concezione della suautilitagrave se si puograve assegnargli una causa naturale 4deg) Nonammettere una determinata quantitagrave o una relazione diquantitagrave come causa di un dato effetto se leffetto egrave pro-dotto da misure e da relazioni differenti e opposte o sequeste misure e relazioni possono esistere e tuttavialeffetto puograve non prodursi Queste sono le regole fonda-

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meccanicamente o dalla forza dellabitudine o dalla ca-pacitagrave che certe misure posseggono di rispondere a par-ticolari fini di convenienza Il nostro compito perciograve egrave diricercare se le parti di quegli oggetti che sono giudicatibelli nel regno vegetale o in quello animale siano co-stantemente formate secondo determinate misure cosigraveda persuaderci che la loro bellezza risulta da quelle mi-sure in base al principio di una causa naturale e mecca-nica o dallabitudine o in fine dal loro essere adatti adeterminati scopi

Intendo esaminare la questione punto per punto pro-cedendo per ordine Ma prima di proseguire spero nonmi si accusi se cercherograve di fissare le regole che mi gui-dano in questa ricerca e che mi hanno trattenutodallandare fuori di strada 1deg) Se due corpi produconolo stesso effetto o un effetto simile sulla mente e se ana-lizzandoli si trova che essi si accordano in alcune delleloro proprietagrave e differiscono in altre leffetto comunedeve essere attribuito alle proprietagrave riguardo alle quali siaccordano e non a quelle per cui differiscono 2deg) Nonspiegare leffetto di un oggetto naturale dalleffetto di unoggetto artificiale 3deg) Non spiegare leffetto di un og-getto naturale in base a una nostra concezione della suautilitagrave se si puograve assegnargli una causa naturale 4deg) Nonammettere una determinata quantitagrave o una relazione diquantitagrave come causa di un dato effetto se leffetto egrave pro-dotto da misure e da relazioni differenti e opposte o sequeste misure e relazioni possono esistere e tuttavialeffetto puograve non prodursi Queste sono le regole fonda-

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mentali a cui mi sono attenuto mentre esaminavo il po-tere della proporzione considerata come causa naturalee se il lettore le ritiene giuste io gli chiedo che le tengapresenti attraverso la seguente dissertazione mentre cer-chiamo in primo luogo in quali cose troviamo questaqualitagrave di bellezza poi che veda se in esse possiamotrovare proporzioni fisse tali da convincerci che la no-stra idea di bellezza risulta da esse Considereremo que-sto piacevole potere nel suo modo di manifestarsi neivegetali negli animali inferiori e nelluomo Se osser-viamo il mondo dei vegetali non vi troviamo nulla dipiugrave bello dei fiori ma i fiori hanno forme diversissime edisposizioni dogni genere sono foggiati e modellati inuninfinita varietagrave di forme e da queste forme i botanicihanno dato loro i nomi che sono quasi altrettanto variQuale proporzione scopriamo fra i gambi e i petali deifiori o fra i petali e i pistilli Come puograve lesile stelo del-la rosa accordarsi con il capo voluminoso sotto cui sicurva Ma la rosa egrave un bel fiore e possiamo dire forseche essa non debba gran parte della sua bellezza proprioa questa sproporzione La rosa egrave un fiore grande eppurecresce su un piccolo arboscello il fiore del melo egrave moltopiccolo eppure cresce su un albero grande Tuttaviatanto i boccioli della rosa che quelli del melo sono bellie le piante che li producono sono rivestite di grazia no-nostante queste sproporzioni Che cosa puograve esservi dipiugrave bello per unanime consenso di un albero di arancioche fiorisce contemporaneamente con foglie boccioli efrutti Ma egrave vano il ricercare qui una proporzione fra

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mentali a cui mi sono attenuto mentre esaminavo il po-tere della proporzione considerata come causa naturalee se il lettore le ritiene giuste io gli chiedo che le tengapresenti attraverso la seguente dissertazione mentre cer-chiamo in primo luogo in quali cose troviamo questaqualitagrave di bellezza poi che veda se in esse possiamotrovare proporzioni fisse tali da convincerci che la no-stra idea di bellezza risulta da esse Considereremo que-sto piacevole potere nel suo modo di manifestarsi neivegetali negli animali inferiori e nelluomo Se osser-viamo il mondo dei vegetali non vi troviamo nulla dipiugrave bello dei fiori ma i fiori hanno forme diversissime edisposizioni dogni genere sono foggiati e modellati inuninfinita varietagrave di forme e da queste forme i botanicihanno dato loro i nomi che sono quasi altrettanto variQuale proporzione scopriamo fra i gambi e i petali deifiori o fra i petali e i pistilli Come puograve lesile stelo del-la rosa accordarsi con il capo voluminoso sotto cui sicurva Ma la rosa egrave un bel fiore e possiamo dire forseche essa non debba gran parte della sua bellezza proprioa questa sproporzione La rosa egrave un fiore grande eppurecresce su un piccolo arboscello il fiore del melo egrave moltopiccolo eppure cresce su un albero grande Tuttaviatanto i boccioli della rosa che quelli del melo sono bellie le piante che li producono sono rivestite di grazia no-nostante queste sproporzioni Che cosa puograve esservi dipiugrave bello per unanime consenso di un albero di arancioche fiorisce contemporaneamente con foglie boccioli efrutti Ma egrave vano il ricercare qui una proporzione fra

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laltezza la ampiezza o qualche altro elemento riguar-dante le dimensioni del tutto o riguardante le relazionidelle singole parti fra loro Ammetto che possiamo os-servare in molti fiori una forma regolare e una disposi-zione metodica dei petali La rosa egrave appunto tale per laforma e per la disposizione dei petali ma se la guardia-mo di sbieco quando questa forma egrave in gran parte per-duta e lordine dei petali confuso tuttavia mantiene lasua bellezza la rosa egrave anche piugrave bella prima di esserecompletamente fiorita e il bocciolo prima di aver rag-giunto la forma perfetta e questo non egrave il solo esempioin cui il metodo e lesattezza che sono lanima della pro-porzione sono piugrave dannose che utili alla causa della bel-lezza

III ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSADELLA BELLEZZA NEGLI ANIMALI

Che la proporzione contribuisca solo in piccola partealla formazione della bellezza egrave altrettanto evidente fragli animali Qui la piugrave grande varietagrave nelle forme e nelladisposizione delle parti suscita facilmente in noi questaidea Il cigno riconosciuto un belluccello ha un collopiugrave lungo del resto del corpo e una coda cortissima egraveforse questa una bella proporzione Dobbiamo ammet-tere che lo sia Ma che cosa diremo allora del pavone

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laltezza la ampiezza o qualche altro elemento riguar-dante le dimensioni del tutto o riguardante le relazionidelle singole parti fra loro Ammetto che possiamo os-servare in molti fiori una forma regolare e una disposi-zione metodica dei petali La rosa egrave appunto tale per laforma e per la disposizione dei petali ma se la guardia-mo di sbieco quando questa forma egrave in gran parte per-duta e lordine dei petali confuso tuttavia mantiene lasua bellezza la rosa egrave anche piugrave bella prima di esserecompletamente fiorita e il bocciolo prima di aver rag-giunto la forma perfetta e questo non egrave il solo esempioin cui il metodo e lesattezza che sono lanima della pro-porzione sono piugrave dannose che utili alla causa della bel-lezza

III ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSADELLA BELLEZZA NEGLI ANIMALI

Che la proporzione contribuisca solo in piccola partealla formazione della bellezza egrave altrettanto evidente fragli animali Qui la piugrave grande varietagrave nelle forme e nelladisposizione delle parti suscita facilmente in noi questaidea Il cigno riconosciuto un belluccello ha un collopiugrave lungo del resto del corpo e una coda cortissima egraveforse questa una bella proporzione Dobbiamo ammet-tere che lo sia Ma che cosa diremo allora del pavone

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che ha al confronto un collo corto e una coda piugrave lungadel collo e di tutto il resto del corpo Quanti uccelli visono che variano infinitamente da questi due tipi e daogni altro tipo che possiamo fissare con proporzioni di-verse e spesso direttamente contrarie luna allaltra Etuttavia molti di questi uccelli sono bellissimi anchequando considerandoli non troviamo niente in nessunaparte che possa indurci a priori a dire che cosa gli altridovrebbero essere negrave invero a congetturare intorno adessi alcuna cosa di cui lesperienza non intervenga in se-guito a mostrare le contraddizioni e gli errori E riguar-do ai colori degli uccelli o dei fiori poichegrave vi egrave qualcosadi simile nella colorazione di entrambi sia che venganoconsiderati nella superficie che occupano o nella grada-zione delle tinte non vegrave alcuna regola di proporzione daosservare Alcuni sono di un solo colore altri hanno tut-ti i colori delliride alcuni sono di colori semplici altricomposti in breve un attento osservatore puograve subitoconcludere che nel loro colore la proporzione egrave tantoscarsa quanto nelle loro forme Rivolgetevi poi alle be-stie esaminate la testa di un bellissimo cavallo trovatequale egrave la proporzione che la lega al corpo e alle mem-bra e quali relazioni queste abbiamo luna con laltra edopo aver fissato queste proporzioni come tipo di bel-lezza prendete un cane o un gatto o un altro animaleed esaminate fin dove siano valide le stesse proporzionifra la testa e il collo e fra questi e il corpo Ritengo dipoter con certezza affermare che esse differiscono inogni specie tuttavia che vi sono in moltissime specie in-

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che ha al confronto un collo corto e una coda piugrave lungadel collo e di tutto il resto del corpo Quanti uccelli visono che variano infinitamente da questi due tipi e daogni altro tipo che possiamo fissare con proporzioni di-verse e spesso direttamente contrarie luna allaltra Etuttavia molti di questi uccelli sono bellissimi anchequando considerandoli non troviamo niente in nessunaparte che possa indurci a priori a dire che cosa gli altridovrebbero essere negrave invero a congetturare intorno adessi alcuna cosa di cui lesperienza non intervenga in se-guito a mostrare le contraddizioni e gli errori E riguar-do ai colori degli uccelli o dei fiori poichegrave vi egrave qualcosadi simile nella colorazione di entrambi sia che venganoconsiderati nella superficie che occupano o nella grada-zione delle tinte non vegrave alcuna regola di proporzione daosservare Alcuni sono di un solo colore altri hanno tut-ti i colori delliride alcuni sono di colori semplici altricomposti in breve un attento osservatore puograve subitoconcludere che nel loro colore la proporzione egrave tantoscarsa quanto nelle loro forme Rivolgetevi poi alle be-stie esaminate la testa di un bellissimo cavallo trovatequale egrave la proporzione che la lega al corpo e alle mem-bra e quali relazioni queste abbiamo luna con laltra edopo aver fissato queste proporzioni come tipo di bel-lezza prendete un cane o un gatto o un altro animaleed esaminate fin dove siano valide le stesse proporzionifra la testa e il collo e fra questi e il corpo Ritengo dipoter con certezza affermare che esse differiscono inogni specie tuttavia che vi sono in moltissime specie in-

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dividui tanto diversi e che posseggono una bellezzamolto notevole Ora se si ammette che forme e disposi-zioni molto differenti ed anche contrarie siano compati-bili con la bellezza si giunge credo ad ammettere chenon egrave necessario che la produca alcuna misura operantein base a un principio naturale almeno per quanto ri-guarda la specie degli animali

IV ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSADELLA BELLEZZA NELLA SPECIE UMANA

Vi sono alcune parti del corpo umano che come siosserva hanno determinate proporzioni fra loro ma pri-ma che possa essere provato che in esse si trovi la causaefficiente della bellezza si deve dimostrare che ogniqualvolta esse vengono riscontrate la persona alla qualeappartengono egrave bella intendo bella nelleffetto prodottoalla vista o di un membro considerato distintamente odi tutto il complesso del corpo Si deve ugualmente di-mostrare che queste parti stanno in tale relazione fraloro che si puograve facilmente fare il confronto fra esse eche limpressione della mente deve naturalmente risulta-re dal confronto stesso Da parte mia ho spesso esamina-to con grande cura molte di queste proporzioni e ho tro-vato che esse erano molto affini o del tutto simili inmolti soggetti non solo assai differenti luno dallaltro

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dividui tanto diversi e che posseggono una bellezzamolto notevole Ora se si ammette che forme e disposi-zioni molto differenti ed anche contrarie siano compati-bili con la bellezza si giunge credo ad ammettere chenon egrave necessario che la produca alcuna misura operantein base a un principio naturale almeno per quanto ri-guarda la specie degli animali

IV ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSADELLA BELLEZZA NELLA SPECIE UMANA

Vi sono alcune parti del corpo umano che come siosserva hanno determinate proporzioni fra loro ma pri-ma che possa essere provato che in esse si trovi la causaefficiente della bellezza si deve dimostrare che ogniqualvolta esse vengono riscontrate la persona alla qualeappartengono egrave bella intendo bella nelleffetto prodottoalla vista o di un membro considerato distintamente odi tutto il complesso del corpo Si deve ugualmente di-mostrare che queste parti stanno in tale relazione fraloro che si puograve facilmente fare il confronto fra esse eche limpressione della mente deve naturalmente risulta-re dal confronto stesso Da parte mia ho spesso esamina-to con grande cura molte di queste proporzioni e ho tro-vato che esse erano molto affini o del tutto simili inmolti soggetti non solo assai differenti luno dallaltro

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ma tali che mentre luno era bellissimo laltro era benlungi dallessere bello Riguardo alle parti che si trovanocosigrave proporzionate esse sono spesso tanto lontane lunadallaltra sia per la posizione che per la loro natura e perla loro funzione che non posso comprendere come esseammettano alcun confronto negrave di conseguenza comepossa risultare da esse un effetto dovuto alla proporzio-ne Il collo si dice nei corpi belli dovrebbe avere lastessa misura del polpaccio della gamba dovrebbe an-che essere il doppio della circonferenza del polso Unainfinitagrave di osservazioni di questo genere si possono tro-vare negli scritti e nei discorsi di molti Ma quale rela-zione ha il polpaccio con il collo o una di queste particon il polso Queste proporzioni certamente si devonoriscontrare nei corpi belli Esse si riscontrano con altret-tanta certezza nei corpi brutti come troveragrave chi si dia lapena di indagarlo Anzi so che esse possono anche nonessere affatto perfette in corpi bellissimi Potete ben as-segnare le proporzioni che volete ad ogni parte del cor-po umano e vi assicuro che un pittore potragrave osservarletutte scrupolosamente e nonostante ciograve riprodurre sevuole una bruttissima figura Lo stesso pittore modifi-cheragrave considerevolmente queste proporzioni e potragraveprodurre una figura bellissima

Invero si puograve notare nei capolavori della statuaria an-tica e moderna che parecchi di essi differiscono moltis-simo dalle proporzioni di altre opere in parti molto evi-denti e importanti e che differiscono non meno dalleproporzioni che si riscontrano in uomini viventi di for-

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ma tali che mentre luno era bellissimo laltro era benlungi dallessere bello Riguardo alle parti che si trovanocosigrave proporzionate esse sono spesso tanto lontane lunadallaltra sia per la posizione che per la loro natura e perla loro funzione che non posso comprendere come esseammettano alcun confronto negrave di conseguenza comepossa risultare da esse un effetto dovuto alla proporzio-ne Il collo si dice nei corpi belli dovrebbe avere lastessa misura del polpaccio della gamba dovrebbe an-che essere il doppio della circonferenza del polso Unainfinitagrave di osservazioni di questo genere si possono tro-vare negli scritti e nei discorsi di molti Ma quale rela-zione ha il polpaccio con il collo o una di queste particon il polso Queste proporzioni certamente si devonoriscontrare nei corpi belli Esse si riscontrano con altret-tanta certezza nei corpi brutti come troveragrave chi si dia lapena di indagarlo Anzi so che esse possono anche nonessere affatto perfette in corpi bellissimi Potete ben as-segnare le proporzioni che volete ad ogni parte del cor-po umano e vi assicuro che un pittore potragrave osservarletutte scrupolosamente e nonostante ciograve riprodurre sevuole una bruttissima figura Lo stesso pittore modifi-cheragrave considerevolmente queste proporzioni e potragraveprodurre una figura bellissima

Invero si puograve notare nei capolavori della statuaria an-tica e moderna che parecchi di essi differiscono moltis-simo dalle proporzioni di altre opere in parti molto evi-denti e importanti e che differiscono non meno dalleproporzioni che si riscontrano in uomini viventi di for-

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me estremamente belle e attraenti E dopo tutto comepossono i sostenitori della bellezza proporzionale esseredaccordo circa le proporzioni del corpo umano Alcunisostengono che esso deve essere sette volte la lunghezzadel capo altri otto e altri ancora persino dieci una taledifferenza in cosigrave piccolo numero di suddivisioni Altriusano metodi diversi per valutare le proporzioni e tutticon esito uguale Ma queste proporzioni sono proprio lestesse in tutti gli uomini belli E sono affatto uguali leproporzioni riscontrate nelle donne belle Nessuno puograveaffermarlo eppure entrambi i sessi sono indubbiamentecapaci di bellezza e la donna soprattutto la quale supe-rioritagrave ritengo si possa difficilmente attribuire a unamaggior perfezione di proporzioni nel bel sesso Fer-miamoci un momento su questo punto e consideriamoquale differenza vi sia fra le misure medie in molte partisimili del corpo nei due sessi di questa singola razza Sevoi assegnate determinate proporzioni alle membra diun uomo e se limitate la bellezza umana a queste pro-porzioni quando trovate una donna che differisce daesso e nella forma e nella misura di quasi ogni parte do-vete concludere che essa non egrave bella nonostante la sug-gestione della vostra immaginazione o per seguirelimpulso dellimmaginazione stessa dovete rinunciarealle vostre regole mettere da parte bilancia e compassoe cercare qualche altra causa di bellezza

Poichegrave se la bellezza egrave dovuta a misure fisse che ope-rano in base a un principio di natura come potrebbe av-venire che parti simili con diverse misure di proporzio-

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me estremamente belle e attraenti E dopo tutto comepossono i sostenitori della bellezza proporzionale esseredaccordo circa le proporzioni del corpo umano Alcunisostengono che esso deve essere sette volte la lunghezzadel capo altri otto e altri ancora persino dieci una taledifferenza in cosigrave piccolo numero di suddivisioni Altriusano metodi diversi per valutare le proporzioni e tutticon esito uguale Ma queste proporzioni sono proprio lestesse in tutti gli uomini belli E sono affatto uguali leproporzioni riscontrate nelle donne belle Nessuno puograveaffermarlo eppure entrambi i sessi sono indubbiamentecapaci di bellezza e la donna soprattutto la quale supe-rioritagrave ritengo si possa difficilmente attribuire a unamaggior perfezione di proporzioni nel bel sesso Fer-miamoci un momento su questo punto e consideriamoquale differenza vi sia fra le misure medie in molte partisimili del corpo nei due sessi di questa singola razza Sevoi assegnate determinate proporzioni alle membra diun uomo e se limitate la bellezza umana a queste pro-porzioni quando trovate una donna che differisce daesso e nella forma e nella misura di quasi ogni parte do-vete concludere che essa non egrave bella nonostante la sug-gestione della vostra immaginazione o per seguirelimpulso dellimmaginazione stessa dovete rinunciarealle vostre regole mettere da parte bilancia e compassoe cercare qualche altra causa di bellezza

Poichegrave se la bellezza egrave dovuta a misure fisse che ope-rano in base a un principio di natura come potrebbe av-venire che parti simili con diverse misure di proporzio-

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ne vengano giudicate belle e questo nella stessa razzaMa per spiegare piugrave chiaramente il nostro punto di vistaegrave bene osservare che quasi tutti gli animali hanno partidi identica natura e destinate agli stessi scopi il capo ilcollo il tronco i piedi gli occhi le orecchie il naso labocca tuttavia la Provvidenza per sovvenire nel miglio-re dei modi ai loro diversi bisogni e per manifestare laricchezza della sua sapienza e della sua bontagrave nella crea-zione ha modellato questi pochi organi simili e questemembra con una diversitagrave quasi illimitata nella loro di-sposizione misura e relazione Ma come abbiamo pri-ma osservato in mezzo a questa diversitagrave infinita vi egraveun particolare comune a molte razze parecchi degli in-dividui che ad esse appartengono hanno il potere di col-pirci per la loro grazia e mentre si accordano nel pro-durre questo effetto differiscono assai nelle misure rela-tive di quelle parti che hanno prodotto

Queste considerazioni sarebbero state sufficienti perindurmi a rifiutare lopinione che sostiene esservi alcuneparticolari proporzioni che naturalmente producono uneffetto piacevole ma quelli che saranno daccordo conme riguardo a una particolare proporzione sono forte-mente prevenuti in favore di una proporzione piugrave indefi-nita Essi sebbene credano che la bellezza in generalenon sia connessa con misure fisse comuni a diversi tipidi piante e di animali piacenti ritengono tuttavia che visia una determinata proporzione in ogni razza assoluta-mente essenziale alla bellezza di quella specie particola-re Se consideriamo il mondo animale in genere trovia-

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ne vengano giudicate belle e questo nella stessa razzaMa per spiegare piugrave chiaramente il nostro punto di vistaegrave bene osservare che quasi tutti gli animali hanno partidi identica natura e destinate agli stessi scopi il capo ilcollo il tronco i piedi gli occhi le orecchie il naso labocca tuttavia la Provvidenza per sovvenire nel miglio-re dei modi ai loro diversi bisogni e per manifestare laricchezza della sua sapienza e della sua bontagrave nella crea-zione ha modellato questi pochi organi simili e questemembra con una diversitagrave quasi illimitata nella loro di-sposizione misura e relazione Ma come abbiamo pri-ma osservato in mezzo a questa diversitagrave infinita vi egraveun particolare comune a molte razze parecchi degli in-dividui che ad esse appartengono hanno il potere di col-pirci per la loro grazia e mentre si accordano nel pro-durre questo effetto differiscono assai nelle misure rela-tive di quelle parti che hanno prodotto

Queste considerazioni sarebbero state sufficienti perindurmi a rifiutare lopinione che sostiene esservi alcuneparticolari proporzioni che naturalmente producono uneffetto piacevole ma quelli che saranno daccordo conme riguardo a una particolare proporzione sono forte-mente prevenuti in favore di una proporzione piugrave indefi-nita Essi sebbene credano che la bellezza in generalenon sia connessa con misure fisse comuni a diversi tipidi piante e di animali piacenti ritengono tuttavia che visia una determinata proporzione in ogni razza assoluta-mente essenziale alla bellezza di quella specie particola-re Se consideriamo il mondo animale in genere trovia-

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mo che la bellezza non egrave limitata a nessuna precisa mi-sura ma poichegrave una misura peculiare e una relazione diparti egrave ciograve che distingue ogni particolare categoria dianimali di necessitagrave ne viene che in ogni tipo la bellez-za consisteragrave nelle misure e nelle proporzioni sue pro-prie poichegrave altrimenti esso si allontanerebbe dalla pro-pria specie e diventerebbe una specie di mostro Tutta-via nessuna specie egrave cosigrave strettamente limitata ad alcuneproporzioni determinate da non ammettere una diversi-tagrave considerevole fra gli individui e come si egrave dimostratoper il genere umano cosigrave puograve essere dimostrato per ibruti cioegrave che la bellezza si trova indifferentemente intutte le proporzioni che ogni tipo puograve ammettere senzaperdere la forma originaria ed egrave questa idea di una for-ma comune che rende affatto valida la proporzione delleparti e non egrave affatto una causa naturale operante inrealtagrave una piccola considerazione potragrave dimostrare chenon egrave la misura ma il modo che crea tutta la bellezzaappartenente alla forma Quale luce possiamo noi trarreda queste tanto vantate proporzioni quando osserviamoil disegno ornamentale Mi sembra davvero sorprenden-te che gli artisti se sono tanto convinti come pretendo-no di essere che la proporzione sia la causa principaledella bellezza non tengano sempre presso di segrave misureprecise di tutte le specie di begli animali onde avere aportata di mano le proporzioni adatte quando debbanocreare un soggetto elegante specialmente per il fattoche spesso essi affermano che egrave da un osservazione delbello in natura che traggono la loro tecnica So che egrave

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mo che la bellezza non egrave limitata a nessuna precisa mi-sura ma poichegrave una misura peculiare e una relazione diparti egrave ciograve che distingue ogni particolare categoria dianimali di necessitagrave ne viene che in ogni tipo la bellez-za consisteragrave nelle misure e nelle proporzioni sue pro-prie poichegrave altrimenti esso si allontanerebbe dalla pro-pria specie e diventerebbe una specie di mostro Tutta-via nessuna specie egrave cosigrave strettamente limitata ad alcuneproporzioni determinate da non ammettere una diversi-tagrave considerevole fra gli individui e come si egrave dimostratoper il genere umano cosigrave puograve essere dimostrato per ibruti cioegrave che la bellezza si trova indifferentemente intutte le proporzioni che ogni tipo puograve ammettere senzaperdere la forma originaria ed egrave questa idea di una for-ma comune che rende affatto valida la proporzione delleparti e non egrave affatto una causa naturale operante inrealtagrave una piccola considerazione potragrave dimostrare chenon egrave la misura ma il modo che crea tutta la bellezzaappartenente alla forma Quale luce possiamo noi trarreda queste tanto vantate proporzioni quando osserviamoil disegno ornamentale Mi sembra davvero sorprenden-te che gli artisti se sono tanto convinti come pretendo-no di essere che la proporzione sia la causa principaledella bellezza non tengano sempre presso di segrave misureprecise di tutte le specie di begli animali onde avere aportata di mano le proporzioni adatte quando debbanocreare un soggetto elegante specialmente per il fattoche spesso essi affermano che egrave da un osservazione delbello in natura che traggono la loro tecnica So che egrave

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stato detto tempo fa e via via spesso ripetuto da unoscrittore allaltro per migliaia di volte che le proporzioniarchitettoniche sono state tratte da quelle del corpo uma-no Per rendere perfetta questa forzata analogia essirappresentano un uomo con le braccia sollevate e distesein tutta la loro lunghezza e formano una specie di qua-drato tracciando linee che passano lungo le estremitagrave diquesta strana figura Ma mi sembra molto chiaro che lafigura umana non ha mai fornito allarchitetto nessuna ditali idee In primo luogo per il fatto che gli uomini benraramente si sono visti in questa strana posizione giac-che essa non egrave per loro naturale ne decorosa Seconda-riamente la vista della figura umana cosigrave disposta nonsuggerisce spontaneamente lidea di un quadrato mapiuttosto quella di una croce poichegrave il largo spazio cheintercorre fra le braccia e il suolo dovrebbe essere riem-pito di qualcosa per poter conferire a un corpo lidea diun quadrato In terzo luogo parecchie costruzioni nonhanno affatto la forma di quel particolare quadrato ep-pure esse sono state ideate dai migliori architetti e pro-ducono un effetto altrettanto buono e forse anche mi-gliore E invero nulla vi puograve essere di piugrave inspiegabile edi piugrave strano del fatto che un architetto modelli la suaopera su una figura umana giacchegrave non vi sono cose fraloro piugrave dissimili e aventi minor analogia di un uomo euna casa o un tempio occorre forse osservare che i loroscopi sono del tutto diversi Quello che io sono propen-so a supporre egrave questo che queste analogie furono in-ventate per dare credito alle opere darte col mostrare

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stato detto tempo fa e via via spesso ripetuto da unoscrittore allaltro per migliaia di volte che le proporzioniarchitettoniche sono state tratte da quelle del corpo uma-no Per rendere perfetta questa forzata analogia essirappresentano un uomo con le braccia sollevate e distesein tutta la loro lunghezza e formano una specie di qua-drato tracciando linee che passano lungo le estremitagrave diquesta strana figura Ma mi sembra molto chiaro che lafigura umana non ha mai fornito allarchitetto nessuna ditali idee In primo luogo per il fatto che gli uomini benraramente si sono visti in questa strana posizione giac-che essa non egrave per loro naturale ne decorosa Seconda-riamente la vista della figura umana cosigrave disposta nonsuggerisce spontaneamente lidea di un quadrato mapiuttosto quella di una croce poichegrave il largo spazio cheintercorre fra le braccia e il suolo dovrebbe essere riem-pito di qualcosa per poter conferire a un corpo lidea diun quadrato In terzo luogo parecchie costruzioni nonhanno affatto la forma di quel particolare quadrato ep-pure esse sono state ideate dai migliori architetti e pro-ducono un effetto altrettanto buono e forse anche mi-gliore E invero nulla vi puograve essere di piugrave inspiegabile edi piugrave strano del fatto che un architetto modelli la suaopera su una figura umana giacchegrave non vi sono cose fraloro piugrave dissimili e aventi minor analogia di un uomo euna casa o un tempio occorre forse osservare che i loroscopi sono del tutto diversi Quello che io sono propen-so a supporre egrave questo che queste analogie furono in-ventate per dare credito alle opere darte col mostrare

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una conformitagrave fra quelle e le opere piugrave nobili della na-tura ma non che questultima abbia servito a offrire unsuggerimento alla perfezione dellarte E sono ancor piugraveconvinto che i sostenitori della proporzione abbiano tra-sferito le loro artificiose idee alla natura e non tratto daessa le proporzioni che applicano alle opere darte per-chegrave in una discussione su tale soggetto esse abbandona-no sempre il piugrave presto possibile il vasto campo dellebellezze naturali il regno animale e quello vegetale e sitrincerano entro le linee e gli angoli artificiali dellarchi-tettura Tutto ciograve dipende dal fatto che lumanitagrave egrave persua disgrazia incline a elevare se stessa i propri punti divista e le proprie opere a misura di perfezione in ognicosa Quindi dopo avere osservato che le loro abitazionierano piugrave comode e piugrave solide quando erano tracciate informa di figure regolari con parti rispondenti lunaallaltra trasferirono queste idee ai loro giardini trasfor-marono le piante in colonne piramidi e obelischi fog-giarono le siepi a guisa di mura verdi e tracciarono i via-li in forma di quadrati triangoli e altre figure geometri-che con precisione e simmetria e ritennero che se nonimitavano la natura almeno la miglioravano e le inse-gnavano a valorizzarsi Ma la natura infine sfuggigrave allaloro disciplina e alle loro imposizioni e i nostri giardinise non altro dimostrano che cominciamo a capire che leidee matematiche non sono le vere misure della bellez-za Esse sono certo cosigrave poco attuate nel mondo animalequanto nel mondo vegetale Poichegrave non egrave strano che inqueste belle opere descrittive in queste innumerevoli

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una conformitagrave fra quelle e le opere piugrave nobili della na-tura ma non che questultima abbia servito a offrire unsuggerimento alla perfezione dellarte E sono ancor piugraveconvinto che i sostenitori della proporzione abbiano tra-sferito le loro artificiose idee alla natura e non tratto daessa le proporzioni che applicano alle opere darte per-chegrave in una discussione su tale soggetto esse abbandona-no sempre il piugrave presto possibile il vasto campo dellebellezze naturali il regno animale e quello vegetale e sitrincerano entro le linee e gli angoli artificiali dellarchi-tettura Tutto ciograve dipende dal fatto che lumanitagrave egrave persua disgrazia incline a elevare se stessa i propri punti divista e le proprie opere a misura di perfezione in ognicosa Quindi dopo avere osservato che le loro abitazionierano piugrave comode e piugrave solide quando erano tracciate informa di figure regolari con parti rispondenti lunaallaltra trasferirono queste idee ai loro giardini trasfor-marono le piante in colonne piramidi e obelischi fog-giarono le siepi a guisa di mura verdi e tracciarono i via-li in forma di quadrati triangoli e altre figure geometri-che con precisione e simmetria e ritennero che se nonimitavano la natura almeno la miglioravano e le inse-gnavano a valorizzarsi Ma la natura infine sfuggigrave allaloro disciplina e alle loro imposizioni e i nostri giardinise non altro dimostrano che cominciamo a capire che leidee matematiche non sono le vere misure della bellez-za Esse sono certo cosigrave poco attuate nel mondo animalequanto nel mondo vegetale Poichegrave non egrave strano che inqueste belle opere descrittive in queste innumerevoli

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odi ed elegie che sono sulle labbra di tutti molte dellequali sono state la ricreazione spirituale di generazioni egenerazioni in questi brani che descrivono lamore contanta passione e rappresentano il loro oggetto sotto unacosigrave molteplice varietagrave di luci nessuna parola sia statamai detta della proporzione se egrave vero che essa costitui-sce lelemento principale della bellezza come alcuni so-stengono mentre invece molte altre qualitagrave si trovanocon calore spesso citate Ma se la proporzione non haquesto potere puograve sembrar inspiegabile come gli uomi-ni inizialmente siano venuti a formarsi un tale pregiudi-zio in suo favore Ritengo che ciograve sia derivato dalla pre-dilezione cosigrave spiccata a cui poco sopra ho fatto cennoche gli uomini hanno per le loro opere e le loro idee ri-tengo sia derivato dai falsi ragionamenti sugli effetti cheproducono le figure abituali degli animali e dalla teoriaplatonica della convenienza e dellattitudine Per questomotivo nel prossimo capitolo considererograve gli effettidellabitudine nella figura degli animali e quindi lidea diconvenienza dal momento che se la proporzione nonopera in virtugrave di un potere naturale riferentesi ad alcunemisure deve dipendere dallabitudine o dallidea di utili-tagrave non vegrave altra via

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odi ed elegie che sono sulle labbra di tutti molte dellequali sono state la ricreazione spirituale di generazioni egenerazioni in questi brani che descrivono lamore contanta passione e rappresentano il loro oggetto sotto unacosigrave molteplice varietagrave di luci nessuna parola sia statamai detta della proporzione se egrave vero che essa costitui-sce lelemento principale della bellezza come alcuni so-stengono mentre invece molte altre qualitagrave si trovanocon calore spesso citate Ma se la proporzione non haquesto potere puograve sembrar inspiegabile come gli uomi-ni inizialmente siano venuti a formarsi un tale pregiudi-zio in suo favore Ritengo che ciograve sia derivato dalla pre-dilezione cosigrave spiccata a cui poco sopra ho fatto cennoche gli uomini hanno per le loro opere e le loro idee ri-tengo sia derivato dai falsi ragionamenti sugli effetti cheproducono le figure abituali degli animali e dalla teoriaplatonica della convenienza e dellattitudine Per questomotivo nel prossimo capitolo considererograve gli effettidellabitudine nella figura degli animali e quindi lidea diconvenienza dal momento che se la proporzione nonopera in virtugrave di un potere naturale riferentesi ad alcunemisure deve dipendere dallabitudine o dallidea di utili-tagrave non vegrave altra via

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V ndash ALTRE CONSIDERAZIONISULLA PROPORZIONE

Se non erro gran parte dei pregiudizi in favore dellaproporzione sono sorti non tanto dallosservazione di al-cune misure fisse riscontrate nei corpi belli quanto daunerrata idea della relazione che la deformitagrave ha con labellezza della quale egrave stata considerata come loppostoin base a questo principio fu concluso che lagrave dove lecause della deformitagrave venissero a mancare doveva natu-ralmente e necessariamente subentrare la bellezza Que-sto io ritengo errato poichegrave la deformitagrave non egrave loppostodella bellezza ma egrave lopposto della forma completa ecomune Se una gamba egrave piugrave corta di unaltra luomo egravedeforme perchegrave manca qualcosa a completare linteraidea che noi ci formiamo di un uomo e i difetti naturalihanno lo stesso risultato che la storpiatura e la mutila-zione prodotte da accidenti Cosigrave se la schiena egrave gobbaluomo egrave deforme poichegrave la sua schiena non ha una for-ma abituale e questo porta con segrave lidea di una sofferen-za o di una disgrazia Cosigrave se il collo egrave considerevol-mente piugrave corto o piugrave lungo del solito noi diciamo chequelluomo egrave deforme in quella parte perchegrave di solito gliuomini non sono fatti a quel modo Ma sicuramentelesperienza di ogni giorno puograve convincerci che un uomopuograve avere le gambe di ugual lunghezza e sotto ogni ri-guardo simili luna allaltra e il collo di esatta misura ela schiena perfettamente diritta senza che si possa per-

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V ndash ALTRE CONSIDERAZIONISULLA PROPORZIONE

Se non erro gran parte dei pregiudizi in favore dellaproporzione sono sorti non tanto dallosservazione di al-cune misure fisse riscontrate nei corpi belli quanto daunerrata idea della relazione che la deformitagrave ha con labellezza della quale egrave stata considerata come loppostoin base a questo principio fu concluso che lagrave dove lecause della deformitagrave venissero a mancare doveva natu-ralmente e necessariamente subentrare la bellezza Que-sto io ritengo errato poichegrave la deformitagrave non egrave loppostodella bellezza ma egrave lopposto della forma completa ecomune Se una gamba egrave piugrave corta di unaltra luomo egravedeforme perchegrave manca qualcosa a completare linteraidea che noi ci formiamo di un uomo e i difetti naturalihanno lo stesso risultato che la storpiatura e la mutila-zione prodotte da accidenti Cosigrave se la schiena egrave gobbaluomo egrave deforme poichegrave la sua schiena non ha una for-ma abituale e questo porta con segrave lidea di una sofferen-za o di una disgrazia Cosigrave se il collo egrave considerevol-mente piugrave corto o piugrave lungo del solito noi diciamo chequelluomo egrave deforme in quella parte perchegrave di solito gliuomini non sono fatti a quel modo Ma sicuramentelesperienza di ogni giorno puograve convincerci che un uomopuograve avere le gambe di ugual lunghezza e sotto ogni ri-guardo simili luna allaltra e il collo di esatta misura ela schiena perfettamente diritta senza che si possa per-

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cepire in lui alcuna bellezza Invero la bellezza egrave cosigravelontana dallessere partecipe dellidea di abitudine chein realtagrave ciograve che ci colpisce in quel senso egrave raro e fuoridel comune La bellezza ci colpisce per la sua novitagravecosigrave come la deformazione Cosigrave accade in quella speciedi animali che ci sono familiari e se un animale di unanuova razza fosse raffigurato noi non aspetteremmo chelabitudine avesse stabilito per esso unidea di proporzio-ne per poter decidere riguardo alla sua bellezza o allasua bruttezza il che dimostra che lidea generale di bel-lezza non puograve essere dovuta piugrave allabitudine che allaproporzione naturale La deformitagrave nasce dalla mancan-za di proporzioni comuni ma il necessario risultato del-la loro presenza in ogni oggetto non egrave la bellezza Sepensiamo che la proporzione nelle cose naturali sia re-lativa allabitudine e alluso la natura delluso e dellabi-tudine mostreranno che la bellezza che egrave una qualitagravepositiva ed efficace non puograve risultare da essi

Siamo formati in modo cosigrave meraviglioso che pureessendo creature avide di novitagrave siamo legati con altret-tanta forza allabitudine e al costume Ma le cose chesono legate a noi dallabitudine hanno la caratteristica diimpressionarci poco mentre le possediamo e moltoquando sono assenti Ricordo di aver frequentato un cer-to luogo ogni giorno per lungo tempo e posso sincera-mente dire che ben lungi dal provare in esso piacereero affetto da una specie di stanchezza e di disgusto an-davo venivo ritornavo senza trovare alcun piacere tut-tavia se per qualunque motivo lasciavo passare il mo-

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cepire in lui alcuna bellezza Invero la bellezza egrave cosigravelontana dallessere partecipe dellidea di abitudine chein realtagrave ciograve che ci colpisce in quel senso egrave raro e fuoridel comune La bellezza ci colpisce per la sua novitagravecosigrave come la deformazione Cosigrave accade in quella speciedi animali che ci sono familiari e se un animale di unanuova razza fosse raffigurato noi non aspetteremmo chelabitudine avesse stabilito per esso unidea di proporzio-ne per poter decidere riguardo alla sua bellezza o allasua bruttezza il che dimostra che lidea generale di bel-lezza non puograve essere dovuta piugrave allabitudine che allaproporzione naturale La deformitagrave nasce dalla mancan-za di proporzioni comuni ma il necessario risultato del-la loro presenza in ogni oggetto non egrave la bellezza Sepensiamo che la proporzione nelle cose naturali sia re-lativa allabitudine e alluso la natura delluso e dellabi-tudine mostreranno che la bellezza che egrave una qualitagravepositiva ed efficace non puograve risultare da essi

Siamo formati in modo cosigrave meraviglioso che pureessendo creature avide di novitagrave siamo legati con altret-tanta forza allabitudine e al costume Ma le cose chesono legate a noi dallabitudine hanno la caratteristica diimpressionarci poco mentre le possediamo e moltoquando sono assenti Ricordo di aver frequentato un cer-to luogo ogni giorno per lungo tempo e posso sincera-mente dire che ben lungi dal provare in esso piacereero affetto da una specie di stanchezza e di disgusto an-davo venivo ritornavo senza trovare alcun piacere tut-tavia se per qualunque motivo lasciavo passare il mo-

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mento di andarvi mi sentivo inquieto e non ero tranquil-lo finchegrave non ero ritornato nel mio vecchio binario Co-loro che fiutano tabacco lo prendono quasi senza accor-gersene e lacuto senso del profumo egrave smorzato tantoche essi sentono a stento qualche cosa pur sotto uno sti-molo cosigrave vivo ma privateli della loro scatola e diven-teranno i piugrave infelici dei mortali In veritagrave luso e labitu-dine sono tanto lontani dallessere cause di piacere pura-mente come tale che leffetto di un uso costante egrave direnderci indifferente ogni cosa di qualunque genereessa sia Poichegrave come luso finisce per annullare leffet-to doloroso di molte cose riduce nello stesso modoleffetto piacevole di altre e conferisce ad entrambe uncarattere di mediocritagrave e di indifferenza Molto giusta-mente labitudine egrave chiamata una seconda natura e il no-stro stato naturale e comune egrave quello di unassoluta in-differenza ugualmente pronta al dolore o al piacere Maquando siamo gettati fuori da questo stato o privati diqualche cosa necessaria a mantenerci in esso se non av-viene per causa di un piacere meccanicamente prodottosempre ne soffriamo Accade cosigrave con la seconda natu-ra labitudine in tutte le cose che si riferiscono ad essaCosigrave la mancanza delle proporzioni abituali negli uomi-ni e negli altri animali disgusta sebbene la loro presenzanon sia affatto la causa di un piacere reale Egrave vero che leproporzioni stabilite come le cause della bellezza nelcorpo umano si riscontrano spesso nei corpi belli per-chegrave si trovano generalmente in tutta lumanitagrave ma se sipuograve dimostrare che esse si trovano anche non accompa-

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mento di andarvi mi sentivo inquieto e non ero tranquil-lo finchegrave non ero ritornato nel mio vecchio binario Co-loro che fiutano tabacco lo prendono quasi senza accor-gersene e lacuto senso del profumo egrave smorzato tantoche essi sentono a stento qualche cosa pur sotto uno sti-molo cosigrave vivo ma privateli della loro scatola e diven-teranno i piugrave infelici dei mortali In veritagrave luso e labitu-dine sono tanto lontani dallessere cause di piacere pura-mente come tale che leffetto di un uso costante egrave direnderci indifferente ogni cosa di qualunque genereessa sia Poichegrave come luso finisce per annullare leffet-to doloroso di molte cose riduce nello stesso modoleffetto piacevole di altre e conferisce ad entrambe uncarattere di mediocritagrave e di indifferenza Molto giusta-mente labitudine egrave chiamata una seconda natura e il no-stro stato naturale e comune egrave quello di unassoluta in-differenza ugualmente pronta al dolore o al piacere Maquando siamo gettati fuori da questo stato o privati diqualche cosa necessaria a mantenerci in esso se non av-viene per causa di un piacere meccanicamente prodottosempre ne soffriamo Accade cosigrave con la seconda natu-ra labitudine in tutte le cose che si riferiscono ad essaCosigrave la mancanza delle proporzioni abituali negli uomi-ni e negli altri animali disgusta sebbene la loro presenzanon sia affatto la causa di un piacere reale Egrave vero che leproporzioni stabilite come le cause della bellezza nelcorpo umano si riscontrano spesso nei corpi belli per-chegrave si trovano generalmente in tutta lumanitagrave ma se sipuograve dimostrare che esse si trovano anche non accompa-

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gnate dalla bellezza che la bellezza esiste spesso senzadi loro e che questa bellezza dove esiste puograve sempreessere attribuita ad altre cause meno dubbie natural-mente potremo concludere che la proporzione e la bel-lezza non sono idee della stessa natura

Il vero contrario della bellezza non egrave la sproporzioneo la deformitagrave ma la bruttezza e poichegrave essa deriva dacause opposte a quelle che producono la bellezza positi-va noi non possiamo considerarla finchegrave non siamogiunti a trattare di quelle Fra la bellezza e la bruttezzavi egrave una specie di via di mezzo nella quale le proporzio-ni stabilite si trovano piugrave comunemente ma non produ-ce effetto sulle passioni

VI ndash LA CONVENIENZA NON Egrave CAUSA DIBELLEZZA

Si dice che lidea di utilitagrave o dellutilitagrave di una partebene adatta a rispondere al suo scopo sia la causa dellabellezza o persino la bellezza stessa Se non fosse pertale principio la teoria della proporzione non avrebbepotuto dominare per tanto tempo il mondo si sarebbepresto stancato di sentir parlare di misure che non si ri-feriscono a niente o di un principio naturale o di unaconvenienza atta ad un certo scopo lidea che piugrave comu-nemente lumanitagrave si forma della proporzione egrave ladatta-

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gnate dalla bellezza che la bellezza esiste spesso senzadi loro e che questa bellezza dove esiste puograve sempreessere attribuita ad altre cause meno dubbie natural-mente potremo concludere che la proporzione e la bel-lezza non sono idee della stessa natura

Il vero contrario della bellezza non egrave la sproporzioneo la deformitagrave ma la bruttezza e poichegrave essa deriva dacause opposte a quelle che producono la bellezza positi-va noi non possiamo considerarla finchegrave non siamogiunti a trattare di quelle Fra la bellezza e la bruttezzavi egrave una specie di via di mezzo nella quale le proporzio-ni stabilite si trovano piugrave comunemente ma non produ-ce effetto sulle passioni

VI ndash LA CONVENIENZA NON Egrave CAUSA DIBELLEZZA

Si dice che lidea di utilitagrave o dellutilitagrave di una partebene adatta a rispondere al suo scopo sia la causa dellabellezza o persino la bellezza stessa Se non fosse pertale principio la teoria della proporzione non avrebbepotuto dominare per tanto tempo il mondo si sarebbepresto stancato di sentir parlare di misure che non si ri-feriscono a niente o di un principio naturale o di unaconvenienza atta ad un certo scopo lidea che piugrave comu-nemente lumanitagrave si forma della proporzione egrave ladatta-

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mento dei mezzi a determinati scopi e dove questo nonsi verifichi ben di rado si preoccupa delleffetto delle di-verse misure delle cose Perciograve era necessario per questateoria sostenere che non soltanto gli oggetti artificialima anche gli oggetti naturali traggono la loro bellezzadalla convenienza delle parti ai loro diversi scopi Matemo che quando si formograve questa teoria lesperienzanon fu sufficientemente consultata Poichegrave in base aquel principio il grugno appuntito di un maiale con ladura cartilagine in punta i piccoli occhi infossati elintera forma del capo cosigrave adatta allo scopo di scavaree grufolare sarebbero bellissimi La grande borsa chepende dal becco di un pellicano molto utile a questoanimale sarebbe ugualmente bella ai nostri occhi Il ric-cio cosigrave ben protetto contro tutti gli assalti dalla suapelle spinosa e il porcospino con i suoi aculei aguzzisarebbero allora considerati come esseri di grande ele-ganza Vi sono pochi animali le cui parti siano meglioconnesse di quelle di una scimmia essa ha le mani di unuomo unite alle membra elastiche di una bestia egrave mira-bilmente adatta a correre a saltare ad aggrapparsi e adarrampicarsi eppure vi sono pochi animali che sembra-no avere minor bellezza agli occhi di tutta lumanitagravePoco mi occorre dire sulla proboscide dellelefante cheserve a usi molteplici e che egrave tanto lontana dal contribui-re alla sua bellezza Come egrave adatto il lupo alla corsa e alsalto Come egrave mirabilmente armato il leone per la lottaMa per questo potragrave forse qualcuno chiamare belli lele-fante il lupo il leone

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mento dei mezzi a determinati scopi e dove questo nonsi verifichi ben di rado si preoccupa delleffetto delle di-verse misure delle cose Perciograve era necessario per questateoria sostenere che non soltanto gli oggetti artificialima anche gli oggetti naturali traggono la loro bellezzadalla convenienza delle parti ai loro diversi scopi Matemo che quando si formograve questa teoria lesperienzanon fu sufficientemente consultata Poichegrave in base aquel principio il grugno appuntito di un maiale con ladura cartilagine in punta i piccoli occhi infossati elintera forma del capo cosigrave adatta allo scopo di scavaree grufolare sarebbero bellissimi La grande borsa chepende dal becco di un pellicano molto utile a questoanimale sarebbe ugualmente bella ai nostri occhi Il ric-cio cosigrave ben protetto contro tutti gli assalti dalla suapelle spinosa e il porcospino con i suoi aculei aguzzisarebbero allora considerati come esseri di grande ele-ganza Vi sono pochi animali le cui parti siano meglioconnesse di quelle di una scimmia essa ha le mani di unuomo unite alle membra elastiche di una bestia egrave mira-bilmente adatta a correre a saltare ad aggrapparsi e adarrampicarsi eppure vi sono pochi animali che sembra-no avere minor bellezza agli occhi di tutta lumanitagravePoco mi occorre dire sulla proboscide dellelefante cheserve a usi molteplici e che egrave tanto lontana dal contribui-re alla sua bellezza Come egrave adatto il lupo alla corsa e alsalto Come egrave mirabilmente armato il leone per la lottaMa per questo potragrave forse qualcuno chiamare belli lele-fante il lupo il leone

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Credo che nessuno pensi che la forma delle gambe diun uomo sia cosigrave adatta alla corsa come la forma diquelle di un cavallo di un cane di un cervo e di moltialtri animali per lo meno esse non ne hanno laspettopure credo si ammetteragrave facilmente che una gambaumana ben modellata supera di gran lunga tutte le altrein bellezza Se la convenienza delle parti fosse lelemen-to che costituisce la grazia della loro forma latto delloro entrare in funzione aumenterebbe senza dubbio laloro bellezza ma sebbene talvolta ciograve si verifichi inbase a un altro principio non accade sempre Un uccellomentre vola non egrave cosigrave bello come quando egrave posato anzivi sono molti uccelli domestici che ben di rado si vedo-no volare e che non sono perciograve meno belli Pure gli uc-celli sono tanto diversi di forma dalle altre bestie e dalgenere umano che non egrave possibile misurare la loro bel-lezza in base al principio della convenienza ma solo te-nendo conto che le loro parti sono state create per scopidel tutto diversi Non mi egrave mai capitato in vita mia divedere un pavone volare eppure ancor prima molto pri-ma di aver considerato nella sua forma la disposizioneal volo fui colpito dallestrema bellezza che innalzaquelluccello su molti dei migliori volatili del mondosebbene per ciograve che vidi il suo modo di vivere fossemolto simile a quello del maiale che mangiava insiemead esso nel cortile

La stessa cosa puograve dirsi dei galli delle galline e simi-li nel loro aspetto appartengono al genere dei volatilinel loro modo di muoversi non sono molto diversi dagli

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Credo che nessuno pensi che la forma delle gambe diun uomo sia cosigrave adatta alla corsa come la forma diquelle di un cavallo di un cane di un cervo e di moltialtri animali per lo meno esse non ne hanno laspettopure credo si ammetteragrave facilmente che una gambaumana ben modellata supera di gran lunga tutte le altrein bellezza Se la convenienza delle parti fosse lelemen-to che costituisce la grazia della loro forma latto delloro entrare in funzione aumenterebbe senza dubbio laloro bellezza ma sebbene talvolta ciograve si verifichi inbase a un altro principio non accade sempre Un uccellomentre vola non egrave cosigrave bello come quando egrave posato anzivi sono molti uccelli domestici che ben di rado si vedo-no volare e che non sono perciograve meno belli Pure gli uc-celli sono tanto diversi di forma dalle altre bestie e dalgenere umano che non egrave possibile misurare la loro bel-lezza in base al principio della convenienza ma solo te-nendo conto che le loro parti sono state create per scopidel tutto diversi Non mi egrave mai capitato in vita mia divedere un pavone volare eppure ancor prima molto pri-ma di aver considerato nella sua forma la disposizioneal volo fui colpito dallestrema bellezza che innalzaquelluccello su molti dei migliori volatili del mondosebbene per ciograve che vidi il suo modo di vivere fossemolto simile a quello del maiale che mangiava insiemead esso nel cortile

La stessa cosa puograve dirsi dei galli delle galline e simi-li nel loro aspetto appartengono al genere dei volatilinel loro modo di muoversi non sono molto diversi dagli

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uomini e dalle altre bestie Per tralasciare questi esempiestranei se nella specie umana la bellezza fosse connes-sa collutilitagrave gli uomini sarebbero molto piugrave belli delledonne e la forza e lagilitagrave sarebbero considerate le uni-che bellezze Ma il chiamare la forza col nome della bel-lezza lavere una sola denominazione per le qualitagrave diuna Venere e per quelle di un Ercole cosigrave totalmente di-versi sotto ogni riguardo egrave certo una strana confusionedidee o un abuso di parole La causa di questa confusio-ne credo deriva dal fatto che spesso le parti del corpodelluomo e di altri animali ci appaiono belle e al tempostesso adatte ai loro scopi e siamo ingannati da un sofi-sma che ci induce a prendere per una causa determinan-te ciograve che egrave soltanto una concomitanza questo egrave il sofi-sma della mosca che si immaginava di sollevare nuvoledi polvere perchegrave stava sul carro che le sollevava

Lo stomaco i polmoni il fegato come altre partisono senza confronto molto adatte ai loro scopi tuttaviason lungi dal possedere una bellezza Inoltre vi sonomolte cose belle nelle quali non egrave possibile scoprireunidea di utilitagrave E mi appello alle prime e piugrave naturaliimpressioni dellumanitagrave per vedere se egrave vero che nelmomento in cui si osserva un occhio bello o una boccaben formata o una gamba ben tornita si presentino maile idee della loro attitudine a vedere a mangiare a cor-rere Quale idea di utilitagrave suscitano i fiori lelemento piugravebello del mondo vegetale Egrave vero che il Creatore infini-tamente saggio e buono ha sovente aggiunto bellezza aciograve che ha creato perchegrave ci fosse utile ma questo non

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uomini e dalle altre bestie Per tralasciare questi esempiestranei se nella specie umana la bellezza fosse connes-sa collutilitagrave gli uomini sarebbero molto piugrave belli delledonne e la forza e lagilitagrave sarebbero considerate le uni-che bellezze Ma il chiamare la forza col nome della bel-lezza lavere una sola denominazione per le qualitagrave diuna Venere e per quelle di un Ercole cosigrave totalmente di-versi sotto ogni riguardo egrave certo una strana confusionedidee o un abuso di parole La causa di questa confusio-ne credo deriva dal fatto che spesso le parti del corpodelluomo e di altri animali ci appaiono belle e al tempostesso adatte ai loro scopi e siamo ingannati da un sofi-sma che ci induce a prendere per una causa determinan-te ciograve che egrave soltanto una concomitanza questo egrave il sofi-sma della mosca che si immaginava di sollevare nuvoledi polvere perchegrave stava sul carro che le sollevava

Lo stomaco i polmoni il fegato come altre partisono senza confronto molto adatte ai loro scopi tuttaviason lungi dal possedere una bellezza Inoltre vi sonomolte cose belle nelle quali non egrave possibile scoprireunidea di utilitagrave E mi appello alle prime e piugrave naturaliimpressioni dellumanitagrave per vedere se egrave vero che nelmomento in cui si osserva un occhio bello o una boccaben formata o una gamba ben tornita si presentino maile idee della loro attitudine a vedere a mangiare a cor-rere Quale idea di utilitagrave suscitano i fiori lelemento piugravebello del mondo vegetale Egrave vero che il Creatore infini-tamente saggio e buono ha sovente aggiunto bellezza aciograve che ha creato perchegrave ci fosse utile ma questo non

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prova che lidea di utilitagrave e quella di bellezza siano lastessa cosa o che dipendano luna dallaltra

VII ndash I VERI EFFETTI DELLA CONVENIENZA

Quando ho escluso che la proporzione e la convenien-za facessero parte della bellezza non ho inteso affattodire che esse non avessero valore e neppure che biso-gnasse non tenerne conto nelle opere darte Le operedarte formano esse il campo naturale in cui si esercita illoro potere ed egrave qui che esse hanno il loro pieno effettoOgni volta che con la sua sapienza il nostro Creatore hastabilito che fossimo impressionati da qualche cosa nonha limitato lesecuzione del suo disegno alle operazionilente e precarie della nostra ragione ma lha dotata difacoltagrave che precedono la conoscenza ed anche la volon-tagrave facoltagrave che dominando i sensi e limmaginazione in-fluiscono sullanima prima che lintelletto sia pronto adunirsi o ad opporsi ad essi Solo dopo una lunga rifles-sione e un lungo studio arriviamo a scoprire la meravi-gliosa sapienza di Dio nelle sue opere e quando la sco-priamo leffetto del sublime e del bello egrave molto diversonon solo nel modo di raggiungerlo ma nella sua proprianatura da quello che ci colpisce senza che siamo prepa-rati Come egrave diversa la soddisfazione di un anatomistache scopre lutilitagrave dei muscoli e della pelle leccellente

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prova che lidea di utilitagrave e quella di bellezza siano lastessa cosa o che dipendano luna dallaltra

VII ndash I VERI EFFETTI DELLA CONVENIENZA

Quando ho escluso che la proporzione e la convenien-za facessero parte della bellezza non ho inteso affattodire che esse non avessero valore e neppure che biso-gnasse non tenerne conto nelle opere darte Le operedarte formano esse il campo naturale in cui si esercita illoro potere ed egrave qui che esse hanno il loro pieno effettoOgni volta che con la sua sapienza il nostro Creatore hastabilito che fossimo impressionati da qualche cosa nonha limitato lesecuzione del suo disegno alle operazionilente e precarie della nostra ragione ma lha dotata difacoltagrave che precedono la conoscenza ed anche la volon-tagrave facoltagrave che dominando i sensi e limmaginazione in-fluiscono sullanima prima che lintelletto sia pronto adunirsi o ad opporsi ad essi Solo dopo una lunga rifles-sione e un lungo studio arriviamo a scoprire la meravi-gliosa sapienza di Dio nelle sue opere e quando la sco-priamo leffetto del sublime e del bello egrave molto diversonon solo nel modo di raggiungerlo ma nella sua proprianatura da quello che ci colpisce senza che siamo prepa-rati Come egrave diversa la soddisfazione di un anatomistache scopre lutilitagrave dei muscoli e della pelle leccellente

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attitudine degli uni per i vari movimenti del corpo e ilmeraviglioso tessuto dellaltra che mentre ricopre tuttoil corpo ha contemporaneamente funzioni escretorie erespiratorie quanto egrave diversa ripeto dallimpressioneche un uomo comune prova alla vista di una pelle lisciae delicata e di tutte le altre parti belle che non richiedo-no alcuna analisi per essere percepite Nel primo casomentre innalziamo a Dio lo sguardo con un senso di am-mirazione e di lode loggetto che le determina puograve esse-re odioso e sgradevole nellultimo caso invece soventesiamo tanto colpiti dal potere che loggetto esercitasullimmaginazione che ben poco indaghiamo sul mec-canismo della sua struttura e dobbiamo compiere ungrande sforzo sulla nostra ragione per distrarre la mentedal fascino delloggetto e costringerla alla meditazionedi quella sapienza che creograve un organismo cosigrave perfettoLa proporzione e la convenienza almeno in quanto deri-vano da una pura considerazione dellopera stessa pro-ducono approvazione soddisfazione dellintelletto manon amore negrave alcunaltra passione del genere Quandoesaminiamo la struttura di un orologio e riusciamo a co-noscere esattamente luso di ogni parte di esso soddi-sfatti come siamo dalla convenienza delloggetto com-pleto siamo lontani dal trovare nellorologio stesso al-cunchegrave di bello ma osserviamo lastuccio opera di unincisore dingegno prescindendo dallidea della sua uti-litagrave e avremo unimpressione molto piugrave viva di bellezzadi quella che avrebbe mai potuto suggerirci lorologiostesso anche se fosse stato il capolavoro di Graham

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attitudine degli uni per i vari movimenti del corpo e ilmeraviglioso tessuto dellaltra che mentre ricopre tuttoil corpo ha contemporaneamente funzioni escretorie erespiratorie quanto egrave diversa ripeto dallimpressioneche un uomo comune prova alla vista di una pelle lisciae delicata e di tutte le altre parti belle che non richiedo-no alcuna analisi per essere percepite Nel primo casomentre innalziamo a Dio lo sguardo con un senso di am-mirazione e di lode loggetto che le determina puograve esse-re odioso e sgradevole nellultimo caso invece soventesiamo tanto colpiti dal potere che loggetto esercitasullimmaginazione che ben poco indaghiamo sul mec-canismo della sua struttura e dobbiamo compiere ungrande sforzo sulla nostra ragione per distrarre la mentedal fascino delloggetto e costringerla alla meditazionedi quella sapienza che creograve un organismo cosigrave perfettoLa proporzione e la convenienza almeno in quanto deri-vano da una pura considerazione dellopera stessa pro-ducono approvazione soddisfazione dellintelletto manon amore negrave alcunaltra passione del genere Quandoesaminiamo la struttura di un orologio e riusciamo a co-noscere esattamente luso di ogni parte di esso soddi-sfatti come siamo dalla convenienza delloggetto com-pleto siamo lontani dal trovare nellorologio stesso al-cunchegrave di bello ma osserviamo lastuccio opera di unincisore dingegno prescindendo dallidea della sua uti-litagrave e avremo unimpressione molto piugrave viva di bellezzadi quella che avrebbe mai potuto suggerirci lorologiostesso anche se fosse stato il capolavoro di Graham

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Nella bellezza come dissi leffetto precede ogni cono-scenza delluso ma per giudicare della proporzionedobbiamo conoscere lo scopo a cui un oggetto egrave destina-to La proporzione varia infatti secondo lo scopo Cosigravele proporzioni di una torre sono diverse da quelle di unacasa quelle di una galleria diverse da quelle di una salao di una camera Per giudicare di queste proporzionidobbiamo innanzi tutto conoscere gli scopi a cui gli og-getti furono destinati Il buon senso e lesperienza agen-do insieme scoprono ciograve che egrave conveniente sia fatto inogni opera darte Noi siamo creature razionali e in tuttele nostre opere dovremmo por mente al loro fine e alloro scopo la soddisfazione delle passioni per quantoinnocenti dovrebbe essere soltanto di secondaria impor-tanza In ciograve consiste il reale potere della convenienza edella proporzione esse operano sullintelletto che leconsidera il quale approva lopera e ne egrave soddisfatto Lepassioni e limmaginazione che ne egrave la causa principalehanno qui ben poco da fare Quando una stanza apparenella sua nuditagrave originaria con pareti spoglie e soffittodisadorno anche se le sue proporzioni sono perfetteessa piace ben poco una fredda approvazione egrave il mas-simo a cui possiamo arrivare Invece una stanza moltopiugrave sproporzionata con eleganti modanature con bei fe-stoni specchi ed altre suppellettili puramente ornamen-tali faragrave sigrave che limmaginazione si ribelli alla ragionequesta stanza piaceragrave molto di piugrave che non le nude pro-porzioni della prima che lintelletto ha tanto approvatoin quanto mirabilmente adatta ai suoi scopi

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Nella bellezza come dissi leffetto precede ogni cono-scenza delluso ma per giudicare della proporzionedobbiamo conoscere lo scopo a cui un oggetto egrave destina-to La proporzione varia infatti secondo lo scopo Cosigravele proporzioni di una torre sono diverse da quelle di unacasa quelle di una galleria diverse da quelle di una salao di una camera Per giudicare di queste proporzionidobbiamo innanzi tutto conoscere gli scopi a cui gli og-getti furono destinati Il buon senso e lesperienza agen-do insieme scoprono ciograve che egrave conveniente sia fatto inogni opera darte Noi siamo creature razionali e in tuttele nostre opere dovremmo por mente al loro fine e alloro scopo la soddisfazione delle passioni per quantoinnocenti dovrebbe essere soltanto di secondaria impor-tanza In ciograve consiste il reale potere della convenienza edella proporzione esse operano sullintelletto che leconsidera il quale approva lopera e ne egrave soddisfatto Lepassioni e limmaginazione che ne egrave la causa principalehanno qui ben poco da fare Quando una stanza apparenella sua nuditagrave originaria con pareti spoglie e soffittodisadorno anche se le sue proporzioni sono perfetteessa piace ben poco una fredda approvazione egrave il mas-simo a cui possiamo arrivare Invece una stanza moltopiugrave sproporzionata con eleganti modanature con bei fe-stoni specchi ed altre suppellettili puramente ornamen-tali faragrave sigrave che limmaginazione si ribelli alla ragionequesta stanza piaceragrave molto di piugrave che non le nude pro-porzioni della prima che lintelletto ha tanto approvatoin quanto mirabilmente adatta ai suoi scopi

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Ciograve che ho detto qui e prima riguardo alla proporzio-ne non lho detto per persuadere la gente in modo assur-do a disprezzare lidea di utilitagrave nelle opere darte bensigravesoltanto per mostrare che questi nobili elementi bellez-za e proporzione non sono la stessa cosa non che lunao laltra debba essere disprezzata

VIII ndash RICAPITOLAZIONE

Per concludere se le parti del corpo umano che sonoproporzionate fossero anche sempre belle cosa che inrealtagrave non sono o se fossero disposte in modo che unpiacere potesse sorgere dal loro confronto il che rara-mente capita o se si trovassero proporzioni fisse nellepiante o negli animali che fossero sempre unite alla bel-lezza il che non capita mai o se dove le parti sonoadatte ai loro scopi esse fossero costantemente belle equando nessuna utilitagrave egrave evidente non vi fosse bellezzail che egrave contrario a ogni esperienza allora potremmoconcludere che la bellezza consiste nella proporzione onella utilitagrave Ma poichegrave sotto ogni riguardo la cosa egraveperfettamente diversa possiamo essere convinti che labellezza non dipende da ciograve e che deve la sua origine aqualcosa daltro

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Ciograve che ho detto qui e prima riguardo alla proporzio-ne non lho detto per persuadere la gente in modo assur-do a disprezzare lidea di utilitagrave nelle opere darte bensigravesoltanto per mostrare che questi nobili elementi bellez-za e proporzione non sono la stessa cosa non che lunao laltra debba essere disprezzata

VIII ndash RICAPITOLAZIONE

Per concludere se le parti del corpo umano che sonoproporzionate fossero anche sempre belle cosa che inrealtagrave non sono o se fossero disposte in modo che unpiacere potesse sorgere dal loro confronto il che rara-mente capita o se si trovassero proporzioni fisse nellepiante o negli animali che fossero sempre unite alla bel-lezza il che non capita mai o se dove le parti sonoadatte ai loro scopi esse fossero costantemente belle equando nessuna utilitagrave egrave evidente non vi fosse bellezzail che egrave contrario a ogni esperienza allora potremmoconcludere che la bellezza consiste nella proporzione onella utilitagrave Ma poichegrave sotto ogni riguardo la cosa egraveperfettamente diversa possiamo essere convinti che labellezza non dipende da ciograve e che deve la sua origine aqualcosa daltro

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IX ndash LA PERFEZIONE NON Egrave CAUSA DIBELLEZZA

Vi egrave unaltra opinione corrente abbastanza affine allaprima che la perfezione sia la causa della bellezza Que-sta opinione egrave stata creata per un campo molto piugrave vastoche non quello degli oggetti sensibili Ma in questi laperfezione considerata come tale egrave cosigrave lungi dallesse-re causa di bellezza che questa qualitagrave lagrave dove egrave piugrave ri-levante cioegrave nel sesso femminile quasi sempre portacon segrave unidea di debolezza e di imperfezione Le donnesi sono rese ben conto di ciograve e per questo motivo esseimparano a balbettare a vacillare a simulare debolezzaed anche malessere In tutto ciograve esse sono guidate dallanatura La bellezza in preda allangoscia e la piugrave com-movente Larrossire ha un potere non inferiore e la mo-destia in generale che egrave un tacito riconoscimento di im-perfezione egrave considerata essa stessa una qualitagrave amabilee certo rafforza ogni altra qualitagrave So che egrave sulla boccadi tutti che noi dobbiamo amare la perfezione Questa egraveper me una prova sufficiente che essa non egrave il vero og-getto dellamore Chi mai disse che dobbiamo amare unabella donna o anche uno di questi begli animali che cipiacciono In questi casi non occorre il concorso dellanostra volontagrave perchegrave siamo colpiti e quindi attratti

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IX ndash LA PERFEZIONE NON Egrave CAUSA DIBELLEZZA

Vi egrave unaltra opinione corrente abbastanza affine allaprima che la perfezione sia la causa della bellezza Que-sta opinione egrave stata creata per un campo molto piugrave vastoche non quello degli oggetti sensibili Ma in questi laperfezione considerata come tale egrave cosigrave lungi dallesse-re causa di bellezza che questa qualitagrave lagrave dove egrave piugrave ri-levante cioegrave nel sesso femminile quasi sempre portacon segrave unidea di debolezza e di imperfezione Le donnesi sono rese ben conto di ciograve e per questo motivo esseimparano a balbettare a vacillare a simulare debolezzaed anche malessere In tutto ciograve esse sono guidate dallanatura La bellezza in preda allangoscia e la piugrave com-movente Larrossire ha un potere non inferiore e la mo-destia in generale che egrave un tacito riconoscimento di im-perfezione egrave considerata essa stessa una qualitagrave amabilee certo rafforza ogni altra qualitagrave So che egrave sulla boccadi tutti che noi dobbiamo amare la perfezione Questa egraveper me una prova sufficiente che essa non egrave il vero og-getto dellamore Chi mai disse che dobbiamo amare unabella donna o anche uno di questi begli animali che cipiacciono In questi casi non occorre il concorso dellanostra volontagrave perchegrave siamo colpiti e quindi attratti

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X ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POSSAESSERE APPLICATA ALLE QUALITAgrave DEL-

LA MENTE

Questa considerazione in generale non egrave meno appli-cabile alle qualitagrave della mente Quelle doti che suscitanoammirazione e sono di un genere piugrave elevato produco-no terrore piugrave che amore tali la forza la giustizia lasaggezza e simili Mai un uomo fu amabile perchegrave dota-to di tali qualitagrave Quelle che soggiogano i nostri cuoriche ci dagravenno un senso di grazia sono doti piugrave dolci af-fabilitagrave naturale compassione bontagrave e generositagrave seb-bene queste riguardino meno da vicino la societagrave sianomeno importanti e abbiano minor dignitagrave Ma appuntoper questo motivo sono cosigrave amabili Le grandi virtugraveemergono soprattutto in occasione di pericoli di puni-zioni di angustie e si esercitano piugrave nel prevenire i malipeggiori che nel procurare vantaggi perciograve non sonoamabili sebbene siano molto apprezzabili Le virtugrave se-condarie si manifestano nel dispensare soccorsi ricom-pense favori e sono perciograve piugrave amabili sebbene inferio-ri per dignitagrave Quelle persone che ottengono la confiden-za di molta gente che sono scelte come compagne delleore piugrave dolci e come lausilio negli affanni e nelle ansie-tagrave non sono mai persone di qualitagrave brillanti o di fortivirtugrave ma piuttosto quando abbiamo bisogno di riposoper la tensione a cui la vita ci sottopone cerchiamo

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X ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POSSAESSERE APPLICATA ALLE QUALITAgrave DEL-

LA MENTE

Questa considerazione in generale non egrave meno appli-cabile alle qualitagrave della mente Quelle doti che suscitanoammirazione e sono di un genere piugrave elevato produco-no terrore piugrave che amore tali la forza la giustizia lasaggezza e simili Mai un uomo fu amabile perchegrave dota-to di tali qualitagrave Quelle che soggiogano i nostri cuoriche ci dagravenno un senso di grazia sono doti piugrave dolci af-fabilitagrave naturale compassione bontagrave e generositagrave seb-bene queste riguardino meno da vicino la societagrave sianomeno importanti e abbiano minor dignitagrave Ma appuntoper questo motivo sono cosigrave amabili Le grandi virtugraveemergono soprattutto in occasione di pericoli di puni-zioni di angustie e si esercitano piugrave nel prevenire i malipeggiori che nel procurare vantaggi perciograve non sonoamabili sebbene siano molto apprezzabili Le virtugrave se-condarie si manifestano nel dispensare soccorsi ricom-pense favori e sono perciograve piugrave amabili sebbene inferio-ri per dignitagrave Quelle persone che ottengono la confiden-za di molta gente che sono scelte come compagne delleore piugrave dolci e come lausilio negli affanni e nelle ansie-tagrave non sono mai persone di qualitagrave brillanti o di fortivirtugrave ma piuttosto quando abbiamo bisogno di riposoper la tensione a cui la vita ci sottopone cerchiamo

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unanima tranquilla allo stesso modo che i nostri occhistanchi di contemplare oggetti abbaglianti si riposanovolentieri sulla verde morbidezza di un prato

Vale la pena di osservare le impressioni che proviamonel leggere la descrizione che ci dagrave Sallustio dei caratte-ri di Cesare e di Catone cosi ben delineati e contrappo-sti luno allaltro46 Nelluno lignoscendo e il largiundonellaltro il nihil largiundo Nelluno il miseris perfu-gium nellaltro il malis pernicies In Catone abbiamomolto da ammirare da onorare e forse qualcosa da te-mere lo rispettiamo ma a distanza Cesare invece cirende a lui familiari lo amiamo ed egli ci porta dovevuole

Per riferirmi a qualcosa che egrave tanto vicino ai nostriprimi e piugrave spontanei sentimenti aggiungerograve una osser-vazione fatta da un amico intelligente alla lettura di que-sto capitolo Lautoritagrave di un padre cosigrave utile al nostrobene e cosigrave giustamente rispettabile sotto ogni riguardoci impedisce di avere per lui tutto quellamore che ab-biamo per nostra madre presso la quale lautoritagrave dei ge-nitori egrave quasi svanita nella tenerezza e nellindulgenzamaterna Ma generalmente abbiamo un grande amoreper i nostri nonni nei quali questa autoritagrave egrave separata diun grado da noi e presso i quali la debolezza delletagrave leconferisce una dolcezza simile a quella femminile

46 Sallustio Bellum Catilinarium LIV 98

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unanima tranquilla allo stesso modo che i nostri occhistanchi di contemplare oggetti abbaglianti si riposanovolentieri sulla verde morbidezza di un prato

Vale la pena di osservare le impressioni che proviamonel leggere la descrizione che ci dagrave Sallustio dei caratte-ri di Cesare e di Catone cosi ben delineati e contrappo-sti luno allaltro46 Nelluno lignoscendo e il largiundonellaltro il nihil largiundo Nelluno il miseris perfu-gium nellaltro il malis pernicies In Catone abbiamomolto da ammirare da onorare e forse qualcosa da te-mere lo rispettiamo ma a distanza Cesare invece cirende a lui familiari lo amiamo ed egli ci porta dovevuole

Per riferirmi a qualcosa che egrave tanto vicino ai nostriprimi e piugrave spontanei sentimenti aggiungerograve una osser-vazione fatta da un amico intelligente alla lettura di que-sto capitolo Lautoritagrave di un padre cosigrave utile al nostrobene e cosigrave giustamente rispettabile sotto ogni riguardoci impedisce di avere per lui tutto quellamore che ab-biamo per nostra madre presso la quale lautoritagrave dei ge-nitori egrave quasi svanita nella tenerezza e nellindulgenzamaterna Ma generalmente abbiamo un grande amoreper i nostri nonni nei quali questa autoritagrave egrave separata diun grado da noi e presso i quali la debolezza delletagrave leconferisce una dolcezza simile a quella femminile

46 Sallustio Bellum Catilinarium LIV 98

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XI ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POS-SA ESSERE APPLICATA ALLA VIRTUgrave

Da quello che egrave stato detto nel precedente capitolopossiamo facilmente comprendere fin dove propriamen-te si possa applicare la bellezza alla virtugrave Lapplicazio-ne che tutti fanno di questa qualitagrave alla virtugrave finisce perconfondere fortemente le nostre idee delle cose e hadato origine a uninfinitagrave di strane teorie come egrave quellache applica il nome di bellezza alla proporzione allaconvenienza alla perfezione e alle qualitagrave di cose anco-ra piugrave lontane dalle nostre naturali idee di bellezza esenza rapporto fra di loro ha mirato a confondere le no-stre idee di bellezza e non ci ha lasciato per giudicaredella bellezza alcuna norma o regola che non fosse an-cora piugrave incerta e fallace della nostra immaginazioneQuesto illogico e trascurato modo di parlare ci ha datouna teoria errata sia riguardo al gusto che riguardo allamorale e ci ha indotto ad allontanare la conoscenza deinostri doveri dalle loro vere basi (la nostra ragione lenostre relazioni e le nostre necessitagrave) per appoggiarla subasi affatto chimeriche e inconsistenti

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XI ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POS-SA ESSERE APPLICATA ALLA VIRTUgrave

Da quello che egrave stato detto nel precedente capitolopossiamo facilmente comprendere fin dove propriamen-te si possa applicare la bellezza alla virtugrave Lapplicazio-ne che tutti fanno di questa qualitagrave alla virtugrave finisce perconfondere fortemente le nostre idee delle cose e hadato origine a uninfinitagrave di strane teorie come egrave quellache applica il nome di bellezza alla proporzione allaconvenienza alla perfezione e alle qualitagrave di cose anco-ra piugrave lontane dalle nostre naturali idee di bellezza esenza rapporto fra di loro ha mirato a confondere le no-stre idee di bellezza e non ci ha lasciato per giudicaredella bellezza alcuna norma o regola che non fosse an-cora piugrave incerta e fallace della nostra immaginazioneQuesto illogico e trascurato modo di parlare ci ha datouna teoria errata sia riguardo al gusto che riguardo allamorale e ci ha indotto ad allontanare la conoscenza deinostri doveri dalle loro vere basi (la nostra ragione lenostre relazioni e le nostre necessitagrave) per appoggiarla subasi affatto chimeriche e inconsistenti

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XII ndash LA CAUSA REALE DELLA BELLEZZA

Dopo aver cercato di mostrare quello che la bellezzanon egrave ci rimane da esaminare almeno con la stessa at-tenzione in che cosa essa realmente consista La bellez-za egrave una cosa troppo impressionante per non dipendereda qualitagrave positive E poichegrave essa non egrave un prodotto del-la nostra ragione poichegrave ci colpisce senza alcun riferi-mento allutilitagrave ed anche quando nessuna utilitagrave egrave visi-bile dal momento che la legge e il metodo della naturasono generalmente molto diversi dalle nostre misure eproporzioni dobbiamo concludere che la bellezza egrave perla maggior parte una qualitagrave dei corpi che agisce mec-canicamente sulla mente umana attraverso i sensi Dob-biamo perciograve considerare attentamente in qual modoqueste qualitagrave sensibili siano disposte in cose che peresperienza troviamo belle o che suscitano in noi il sen-timento dellamore o un altro corrispondente affetto

XIII ndash LE COSE BELLE SONO PICCOLE

Lelemento piugrave ovvio che ci si presenta nellesaminareun oggetto egrave la sua estensione o quantitagrave Quale grado diestensione prevalga nei corpi ritenuti belli si puograve dedur-re dalle espressioni usate abitualmente a tale riguardo

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XII ndash LA CAUSA REALE DELLA BELLEZZA

Dopo aver cercato di mostrare quello che la bellezzanon egrave ci rimane da esaminare almeno con la stessa at-tenzione in che cosa essa realmente consista La bellez-za egrave una cosa troppo impressionante per non dipendereda qualitagrave positive E poichegrave essa non egrave un prodotto del-la nostra ragione poichegrave ci colpisce senza alcun riferi-mento allutilitagrave ed anche quando nessuna utilitagrave egrave visi-bile dal momento che la legge e il metodo della naturasono generalmente molto diversi dalle nostre misure eproporzioni dobbiamo concludere che la bellezza egrave perla maggior parte una qualitagrave dei corpi che agisce mec-canicamente sulla mente umana attraverso i sensi Dob-biamo perciograve considerare attentamente in qual modoqueste qualitagrave sensibili siano disposte in cose che peresperienza troviamo belle o che suscitano in noi il sen-timento dellamore o un altro corrispondente affetto

XIII ndash LE COSE BELLE SONO PICCOLE

Lelemento piugrave ovvio che ci si presenta nellesaminareun oggetto egrave la sua estensione o quantitagrave Quale grado diestensione prevalga nei corpi ritenuti belli si puograve dedur-re dalle espressioni usate abitualmente a tale riguardo

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Mi si dice che nella maggior parte delle lingue gli og-getti dellamore sono espressi con epiteti diminutivi Edegrave cosigrave in tutte le lingue che conosco In greco -ιων ed al-tre desinenze diminutive sono quasi sempre termini diaffetto e di tenerezza Questi diminutivi erano comune-mente aggiunti dai Greci ai nomi delle persone con cuierano in rapporti di amicizia e familiaritagrave Sebbene i Ro-mani fossero un popolo di sentimenti meno vivi e deli-cati tuttavia negli stessi casi scivolavano nei diminutiviAnticamente nella lingua inglese il diminutivo ling eraaggiunto ai nomi di persone e di cose amate Alcuni liconserviamo ancora come darling ossia laquopiccolo caroraquoe pochi altri Ma fino ad oggi nella conversazione dognigiorno siamo soliti aggiungere a ogni cosa che amiamolaffettuoso aggettivo little i Francesi e gli Italiani fannouso di questi diminutivi affettuosi ancor piugrave di noi Nelregno animale al di fuori della nostra specie siamo in-clini ad amare ciograve che egrave piccolo uccellini per esempioed alcune delle razze animali piugrave piccole Una grandecosa bella egrave un modo di espressione che non si usa quasimai ma quello di una gran cosa brutta egrave molto comuneVi egrave una grande differenza fra ammirazione e amore Ilsublime che egrave causa della prima risiede sempre in og-getti grandi e terribili mentre lamore si rivolge a ogget-ti piccoli e piacevoli noi ci sottomettiamo a ciograve che am-miriamo ma amiamo ciograve che si sottomette a noi nelprimo caso siamo costretti nellaltro siamo indotti allacondiscendenza In breve le idee di sublime e di bellopoggiano su basi cosigrave diverse che egrave difficile forse quasi

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Mi si dice che nella maggior parte delle lingue gli og-getti dellamore sono espressi con epiteti diminutivi Edegrave cosigrave in tutte le lingue che conosco In greco -ιων ed al-tre desinenze diminutive sono quasi sempre termini diaffetto e di tenerezza Questi diminutivi erano comune-mente aggiunti dai Greci ai nomi delle persone con cuierano in rapporti di amicizia e familiaritagrave Sebbene i Ro-mani fossero un popolo di sentimenti meno vivi e deli-cati tuttavia negli stessi casi scivolavano nei diminutiviAnticamente nella lingua inglese il diminutivo ling eraaggiunto ai nomi di persone e di cose amate Alcuni liconserviamo ancora come darling ossia laquopiccolo caroraquoe pochi altri Ma fino ad oggi nella conversazione dognigiorno siamo soliti aggiungere a ogni cosa che amiamolaffettuoso aggettivo little i Francesi e gli Italiani fannouso di questi diminutivi affettuosi ancor piugrave di noi Nelregno animale al di fuori della nostra specie siamo in-clini ad amare ciograve che egrave piccolo uccellini per esempioed alcune delle razze animali piugrave piccole Una grandecosa bella egrave un modo di espressione che non si usa quasimai ma quello di una gran cosa brutta egrave molto comuneVi egrave una grande differenza fra ammirazione e amore Ilsublime che egrave causa della prima risiede sempre in og-getti grandi e terribili mentre lamore si rivolge a ogget-ti piccoli e piacevoli noi ci sottomettiamo a ciograve che am-miriamo ma amiamo ciograve che si sottomette a noi nelprimo caso siamo costretti nellaltro siamo indotti allacondiscendenza In breve le idee di sublime e di bellopoggiano su basi cosigrave diverse che egrave difficile forse quasi

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impossibile pensare di conciliarle nello stesso soggettosenza considerevolmente attenuare leffetto delluno odellaltro sulle passioni Cosicchegrave riguardo alla loroquantitagrave gli oggetti belli sono relativamente piccoli

XIV ndash LA LEVIGATEZZA

La proprietagrave che subito dopo si osserva sempre in talioggetti egrave la loro levigatezza47 Egrave una qualitagrave cosigrave essen-ziale alla bellezza che non ricordo alcuna cosa bella chenon sia anche liscia Negli alberi e nei fiori le foglie li-sce sono belle belli i lisci pendii di terreno dei giardinile lisce acque calme di un paesaggio le piume lisce de-gli uccelli il liscio pelo di bestie negli esemplari miglio-ri nelle belle donne pelle liscia e in molti tipi di sup-pellettili ornamentali superfici lisce e levigate Una par-te molto considerevole delleffetto della bellezza egrave dovu-ta a questa qualitagrave anzi la parte principale Infatti pren-dete un belloggetto dategli una superficie spezzata eruvida esso non piace piugrave sebbene sotto altri riguardipossa essere ben fatto Perciograve quandanche mancasseromolti degli altri elementi se non manca questo loggettodiventa piugrave piacevole di quasi tutti gli altri oggetti chene sono privi Questo mi sembra tanto evidente che sonomolto sorpreso nel notare come nessuno di quelli che

47 Parte Quarta XXI

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impossibile pensare di conciliarle nello stesso soggettosenza considerevolmente attenuare leffetto delluno odellaltro sulle passioni Cosicchegrave riguardo alla loroquantitagrave gli oggetti belli sono relativamente piccoli

XIV ndash LA LEVIGATEZZA

La proprietagrave che subito dopo si osserva sempre in talioggetti egrave la loro levigatezza47 Egrave una qualitagrave cosigrave essen-ziale alla bellezza che non ricordo alcuna cosa bella chenon sia anche liscia Negli alberi e nei fiori le foglie li-sce sono belle belli i lisci pendii di terreno dei giardinile lisce acque calme di un paesaggio le piume lisce de-gli uccelli il liscio pelo di bestie negli esemplari miglio-ri nelle belle donne pelle liscia e in molti tipi di sup-pellettili ornamentali superfici lisce e levigate Una par-te molto considerevole delleffetto della bellezza egrave dovu-ta a questa qualitagrave anzi la parte principale Infatti pren-dete un belloggetto dategli una superficie spezzata eruvida esso non piace piugrave sebbene sotto altri riguardipossa essere ben fatto Perciograve quandanche mancasseromolti degli altri elementi se non manca questo loggettodiventa piugrave piacevole di quasi tutti gli altri oggetti chene sono privi Questo mi sembra tanto evidente che sonomolto sorpreso nel notare come nessuno di quelli che

47 Parte Quarta XXI

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hanno trattato questo argomento abbia mai fatto menzio-ne della qualitagrave della levigatezza nellenumerare quelleche servono a costituire la bellezza Poichegrave invero qua-lunque aggetto ruvido o inaspettato qualunque angoloaguzzo egrave al massimo grado contrario alla bellezza

XV ndash LA VARIAZIONE GRADUALE

Ma come i corpi perfettamente belli non sono formatidi parti angolari cosigrave le loro parti non continuano mai alungo nella stessa linea retta48 Esse variano la loro dire-zione ogni momento e mutano al nostro occhio per unadeviazione continua per cui sarebbe difficile determina-re il punto dove comincia o dove finisce La vista di unbelluccello ci aiuteragrave a spiegare questa osservazioneNoi osserviamo che cominciando dal becco il capo cre-sce insensibilmente fino a un punto massimo da doveprende a diminuire gradatamente fino a congiungersi alcollo il collo si perde in una piugrave ampia curva che conti-nua fino a metagrave del corpo dove il tutto decresce ancorafino alla coda la coda prende una nuova direzione mapresto varia di nuovo il suo corso si confonde con le al-tre parti e la linea cambia continuamente sopra sotto eda ogni lato In questa descrizione ho dinnanzi a melidea di una colomba essa concorda benissimo con la

48 Parte Quarta XXIII

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hanno trattato questo argomento abbia mai fatto menzio-ne della qualitagrave della levigatezza nellenumerare quelleche servono a costituire la bellezza Poichegrave invero qua-lunque aggetto ruvido o inaspettato qualunque angoloaguzzo egrave al massimo grado contrario alla bellezza

XV ndash LA VARIAZIONE GRADUALE

Ma come i corpi perfettamente belli non sono formatidi parti angolari cosigrave le loro parti non continuano mai alungo nella stessa linea retta48 Esse variano la loro dire-zione ogni momento e mutano al nostro occhio per unadeviazione continua per cui sarebbe difficile determina-re il punto dove comincia o dove finisce La vista di unbelluccello ci aiuteragrave a spiegare questa osservazioneNoi osserviamo che cominciando dal becco il capo cre-sce insensibilmente fino a un punto massimo da doveprende a diminuire gradatamente fino a congiungersi alcollo il collo si perde in una piugrave ampia curva che conti-nua fino a metagrave del corpo dove il tutto decresce ancorafino alla coda la coda prende una nuova direzione mapresto varia di nuovo il suo corso si confonde con le al-tre parti e la linea cambia continuamente sopra sotto eda ogni lato In questa descrizione ho dinnanzi a melidea di una colomba essa concorda benissimo con la

48 Parte Quarta XXIII

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maggior parte delle condizioni richieste dalla bellezzaEgrave liscia e morbida le sue parti sono se mi egrave concessalespressione fuse luna nellaltra non trovate nessunaimprovvisa protuberanza nella sua forma eppure la suaforma varia continuamente Osservate quella parte diuna bella donna per cui forse egrave piugrave bella intorno al col-lo e al petto la levigatezza la morbidezza la lieve cur-va insensibile la varietagrave della superficie che non egrave maila stessa entro il minimo spazio lingannevole perplessi-tagrave attraverso la quale locchio non fisso scivola vertigi-nosamente senza sapere dove fermarsi negrave dove sia por-tato Non egrave questa una prova di quel mutamento di su-perficie continuo eppure appena percettibile in ogni suopunto che forma uno degli elementi principali della bel-lezza Mi dagrave non poco piacere il trovare che posso raf-forzare la mia teoria su questo punto con lopinione delgenialissimo Hogarth49 la cui idea della linea della bel-lezza ritengo sia in generale esatta Ma lidea di varia-zione senza che egli abbia seguito con molta cura ilmodo della variazione lo ha indotto a considerare bellele figure angolari queste figure egrave vero variano moltis-simo tuttavia variano in modo brusco e spezzato e nontrovo alcun oggetto in natura che sia angolare e nellostesso tempo bello In veritagrave pochi oggetti naturali sonodel tutto angolari ma credo che quelli che si avvicinanomaggiormente a tale forma siano i piugrave brutti Devo ag-

49 William Hogarth (1697-1764) uno dei maggiori pittori in-glesi del sec XVIII famoso caricaturista

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maggior parte delle condizioni richieste dalla bellezzaEgrave liscia e morbida le sue parti sono se mi egrave concessalespressione fuse luna nellaltra non trovate nessunaimprovvisa protuberanza nella sua forma eppure la suaforma varia continuamente Osservate quella parte diuna bella donna per cui forse egrave piugrave bella intorno al col-lo e al petto la levigatezza la morbidezza la lieve cur-va insensibile la varietagrave della superficie che non egrave maila stessa entro il minimo spazio lingannevole perplessi-tagrave attraverso la quale locchio non fisso scivola vertigi-nosamente senza sapere dove fermarsi negrave dove sia por-tato Non egrave questa una prova di quel mutamento di su-perficie continuo eppure appena percettibile in ogni suopunto che forma uno degli elementi principali della bel-lezza Mi dagrave non poco piacere il trovare che posso raf-forzare la mia teoria su questo punto con lopinione delgenialissimo Hogarth49 la cui idea della linea della bel-lezza ritengo sia in generale esatta Ma lidea di varia-zione senza che egli abbia seguito con molta cura ilmodo della variazione lo ha indotto a considerare bellele figure angolari queste figure egrave vero variano moltis-simo tuttavia variano in modo brusco e spezzato e nontrovo alcun oggetto in natura che sia angolare e nellostesso tempo bello In veritagrave pochi oggetti naturali sonodel tutto angolari ma credo che quelli che si avvicinanomaggiormente a tale forma siano i piugrave brutti Devo ag-

49 William Hogarth (1697-1764) uno dei maggiori pittori in-glesi del sec XVIII famoso caricaturista

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giungere pure che per quanto ho potuto osservare dellanatura sebbene la linea varia sia la sola nella quale sitrovi una bellezza perfetta pure non vi egrave una linea parti-colare che si trovi sempre negli oggetti piugrave belli e chesia quindi bella a preferenza di tutte le altre linee Io al-meno non ho mai avuto occasione di notarlo

XVI ndash LA DELICATEZZA

Unaria di robustezza e di forza egrave molto pregiudizie-vole alla bellezza unapparenza di delicatezza ed anchedi fragilitagrave le egrave quasi essenziale Chi esamina la creazio-ne vegetale o animale troveragrave che questosservazione egravefondata sulla natura Non consideriamo belli la querciail frassino o lolmo alcuni degli alberi robusti della fore-sta essi sono terribili e maestosi e ispirano una specie diriverenza Sono il mirto delicato larancio il mandorloil gelsomino la vite che consideriamo bellezze vegetaliEgrave la famiglia dei fiori cosigrave notevole per la sua fragilitagrave ela sua effimera durata che ci dagrave la piugrave viva idea di bel-lezza e di eleganza Fra gli animali il levriero egrave piugrave bellodel mastino e la delicatezza di un cavallo di Spagna diBarberia o dArabia egrave molto piugrave amabile che non la for-za e stabilitagrave dei cavalli da guerra o da tiro Non mi oc-corre spendere molte parole riguardo al bel sesso dovecredo che la mia teoria saragrave facilmente accettata La bel-

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giungere pure che per quanto ho potuto osservare dellanatura sebbene la linea varia sia la sola nella quale sitrovi una bellezza perfetta pure non vi egrave una linea parti-colare che si trovi sempre negli oggetti piugrave belli e chesia quindi bella a preferenza di tutte le altre linee Io al-meno non ho mai avuto occasione di notarlo

XVI ndash LA DELICATEZZA

Unaria di robustezza e di forza egrave molto pregiudizie-vole alla bellezza unapparenza di delicatezza ed anchedi fragilitagrave le egrave quasi essenziale Chi esamina la creazio-ne vegetale o animale troveragrave che questosservazione egravefondata sulla natura Non consideriamo belli la querciail frassino o lolmo alcuni degli alberi robusti della fore-sta essi sono terribili e maestosi e ispirano una specie diriverenza Sono il mirto delicato larancio il mandorloil gelsomino la vite che consideriamo bellezze vegetaliEgrave la famiglia dei fiori cosigrave notevole per la sua fragilitagrave ela sua effimera durata che ci dagrave la piugrave viva idea di bel-lezza e di eleganza Fra gli animali il levriero egrave piugrave bellodel mastino e la delicatezza di un cavallo di Spagna diBarberia o dArabia egrave molto piugrave amabile che non la for-za e stabilitagrave dei cavalli da guerra o da tiro Non mi oc-corre spendere molte parole riguardo al bel sesso dovecredo che la mia teoria saragrave facilmente accettata La bel-

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lezza delle donne egrave considerevolmente dovuta alla lorodebolezza o delicatezza ed egrave perfino accresciuta dallaloro timidezza qualitagrave dellanimo ad esse analoga Nonho qui inteso dire che quella debolezza che rivela unasalute assai malferma contribuisca alla bellezza ma ilsuo cattivo effetto non dipende dal fatto che egrave debolez-za bensigrave del fatto che il cattivo stato di salute che pro-duce tale debolezza altera le altre condizioni della bel-lezza i vari elementi in tal caso si rovinano il lumino-so colore il lumen purpureum iuventae50 se ne egrave andatoe la bella variazione delle superfici si perde in rughe inrotture improvvise e in linee rette

XVII ndash LA BELLEZZA NEL COLORE

Riguardo ai colori che si trovano di solito nei corpibelli puograve essere in un certo senso difficile stabilirli per-chegrave nelle diverse parti della natura vi egrave infinita varietagraveTuttavia anche in questa varietagrave possiamo trovare qual-cosa su cui basarci In primo luogo i colori dei corpi bel-li non devono essere scuri o torbidi ma nitidi e puri Insecondo luogo non devono essere troppo forti Quelliche sembrano i piugrave appropriati alla bellezza sono inogni gamma i piugrave tenui i verdi chiari gli azzurri palli-di i bianchi spenti i rosa e i viola In terzo luogo qua-

50 Virgilio Eneide I 590

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lezza delle donne egrave considerevolmente dovuta alla lorodebolezza o delicatezza ed egrave perfino accresciuta dallaloro timidezza qualitagrave dellanimo ad esse analoga Nonho qui inteso dire che quella debolezza che rivela unasalute assai malferma contribuisca alla bellezza ma ilsuo cattivo effetto non dipende dal fatto che egrave debolez-za bensigrave del fatto che il cattivo stato di salute che pro-duce tale debolezza altera le altre condizioni della bel-lezza i vari elementi in tal caso si rovinano il lumino-so colore il lumen purpureum iuventae50 se ne egrave andatoe la bella variazione delle superfici si perde in rughe inrotture improvvise e in linee rette

XVII ndash LA BELLEZZA NEL COLORE

Riguardo ai colori che si trovano di solito nei corpibelli puograve essere in un certo senso difficile stabilirli per-chegrave nelle diverse parti della natura vi egrave infinita varietagraveTuttavia anche in questa varietagrave possiamo trovare qual-cosa su cui basarci In primo luogo i colori dei corpi bel-li non devono essere scuri o torbidi ma nitidi e puri Insecondo luogo non devono essere troppo forti Quelliche sembrano i piugrave appropriati alla bellezza sono inogni gamma i piugrave tenui i verdi chiari gli azzurri palli-di i bianchi spenti i rosa e i viola In terzo luogo qua-

50 Virgilio Eneide I 590

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lora i colori siano forti e vivaci sono sempre diversi eloggetto non egrave mai di un unico colore forte ve negrave quasisempre in tal numero come nei fiori variopinti che laforza e lintensitagrave di ognuno egrave considerevolmente dimi-nuita In una bella carnagione non cegrave varietagrave soltantonella colorazione ma anche nei colori negrave il rosso negrave ilbianco sono forti e intensi Inoltre essi sono fusi in talmodo e con tali gradazioni che egrave impossibile fissarne icontorni Sullo stesso principio si basa il fatto che i co-lori cangianti nel collo e nella coda dei pavoni e intornoal capo delle anitre sono piacevoli a vedersi In realtagrave labellezza della forma e quella del colore sono in relazio-ne tanto stretta quanto possiamo supporre sia possibileesserlo a cose di natura cosigrave diversa

XVIII ndash RICAPITOLAZIONE

In complesso le qualitagrave della bellezza come quelleche sono qualitagrave puramente sensibili sono le seguentila prima lessere relativamente piccoli la secondalessere lisci la terza lavere una varietagrave nella direzionedelle parti ma in quarto luogo lavere quelle parti nonangolose bensigrave fuse per cosigrave dire luna nellaltra Inquinto luogo lessere di forma delicata senza notevoleapparenza di forza In sesto luogo avere i colori chiari eluminosi ma non troppo forti e intensi In settimo luo-

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lora i colori siano forti e vivaci sono sempre diversi eloggetto non egrave mai di un unico colore forte ve negrave quasisempre in tal numero come nei fiori variopinti che laforza e lintensitagrave di ognuno egrave considerevolmente dimi-nuita In una bella carnagione non cegrave varietagrave soltantonella colorazione ma anche nei colori negrave il rosso negrave ilbianco sono forti e intensi Inoltre essi sono fusi in talmodo e con tali gradazioni che egrave impossibile fissarne icontorni Sullo stesso principio si basa il fatto che i co-lori cangianti nel collo e nella coda dei pavoni e intornoal capo delle anitre sono piacevoli a vedersi In realtagrave labellezza della forma e quella del colore sono in relazio-ne tanto stretta quanto possiamo supporre sia possibileesserlo a cose di natura cosigrave diversa

XVIII ndash RICAPITOLAZIONE

In complesso le qualitagrave della bellezza come quelleche sono qualitagrave puramente sensibili sono le seguentila prima lessere relativamente piccoli la secondalessere lisci la terza lavere una varietagrave nella direzionedelle parti ma in quarto luogo lavere quelle parti nonangolose bensigrave fuse per cosigrave dire luna nellaltra Inquinto luogo lessere di forma delicata senza notevoleapparenza di forza In sesto luogo avere i colori chiari eluminosi ma non troppo forti e intensi In settimo luo-

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go qualora dovesse esservi un colore intenso smorzarlomediante laccostamento daltri colori Queste sono cre-do le proprietagrave dalle quali la bellezza dipende proprietagraveche operano per natura e sono meno soggette dogni al-tra ad essere alterate dal capriccio o confuse dalla diver-sitagrave dei gusti

XIX ndash LA FISONOMIA

La fisionomia ha una parte considerevole nella bel-lezza specialmente in quella della nostra specie Le ma-niere determinano in certo modo il contegno che corri-spondendo come si sa quasi regolarmente ad esse egrave ca-pace di unire gli effetti di certe qualitagrave piacevoli dellospirito a quelli del corpo Cosicchegrave per formare una bel-lezza umana perfetta e per darle il suo completo valoreil volto deve esprimere qualitagrave gentili e amabili che cor-rispondano alla morbidezza alla levigatezza ed alla de-licatezza della forma esteriore

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go qualora dovesse esservi un colore intenso smorzarlomediante laccostamento daltri colori Queste sono cre-do le proprietagrave dalle quali la bellezza dipende proprietagraveche operano per natura e sono meno soggette dogni al-tra ad essere alterate dal capriccio o confuse dalla diver-sitagrave dei gusti

XIX ndash LA FISONOMIA

La fisionomia ha una parte considerevole nella bel-lezza specialmente in quella della nostra specie Le ma-niere determinano in certo modo il contegno che corri-spondendo come si sa quasi regolarmente ad esse egrave ca-pace di unire gli effetti di certe qualitagrave piacevoli dellospirito a quelli del corpo Cosicchegrave per formare una bel-lezza umana perfetta e per darle il suo completo valoreil volto deve esprimere qualitagrave gentili e amabili che cor-rispondano alla morbidezza alla levigatezza ed alla de-licatezza della forma esteriore

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XX ndash LOCCHIO

Fin qui ho tralasciato di proposito di parlaredellocchio che ha una parte cosigrave grande nella bellezzadella creazione animale poichegrave non rientrava tanto fa-cilmente nei precedenti capitoli sebbene di fatto sia ri-ducibile agli stessi principicirc Penso che la bellezzadellocchio consista prima di tutto nella sua chiarezzaquale colore piaccia di piugrave nellocchio dipende in granparte da gusti particolari ma a nessuno piace un occhiola cui acqua (per usare questo termine) sia fosca e torbi-da51 Da questo punto di vista a noi piace un occhio perlo stesso principio per cui ci piacciono i diamantilacqua chiara il vetro e altre sostanze trasparenti In se-condo luogo il movimento dellocchio contribuisce allasua bellezza col continuo cambiamento di direzione maun movimento lento e languido egrave piugrave bello che uno viva-ce questo rallegra quello si fa amare In terzo luogo ri-guardo allunione dellocchio con le parti vicine bisognatenere la stessa regola che egrave data dalle altre cose bellenon deve fare una forte deviazione dalla linea delle partivicine negrave avvicinarsi a una figura esattamente geometri-ca Oltre a tutto questo locchio colpisce in quantoesprime alcune qualitagrave dello spirito e il principale pote-re generalmente nasce da questo cosigrave che quello che ab-

51 Parte Quarta XXV

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XX ndash LOCCHIO

Fin qui ho tralasciato di proposito di parlaredellocchio che ha una parte cosigrave grande nella bellezzadella creazione animale poichegrave non rientrava tanto fa-cilmente nei precedenti capitoli sebbene di fatto sia ri-ducibile agli stessi principicirc Penso che la bellezzadellocchio consista prima di tutto nella sua chiarezzaquale colore piaccia di piugrave nellocchio dipende in granparte da gusti particolari ma a nessuno piace un occhiola cui acqua (per usare questo termine) sia fosca e torbi-da51 Da questo punto di vista a noi piace un occhio perlo stesso principio per cui ci piacciono i diamantilacqua chiara il vetro e altre sostanze trasparenti In se-condo luogo il movimento dellocchio contribuisce allasua bellezza col continuo cambiamento di direzione maun movimento lento e languido egrave piugrave bello che uno viva-ce questo rallegra quello si fa amare In terzo luogo ri-guardo allunione dellocchio con le parti vicine bisognatenere la stessa regola che egrave data dalle altre cose bellenon deve fare una forte deviazione dalla linea delle partivicine negrave avvicinarsi a una figura esattamente geometri-ca Oltre a tutto questo locchio colpisce in quantoesprime alcune qualitagrave dello spirito e il principale pote-re generalmente nasce da questo cosigrave che quello che ab-

51 Parte Quarta XXV

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biamo appena detto della fisonomia si puograve applicare an-che qui

XXI ndash LA BRUTTEZZA

Puograve sembrare una ripetizione di quello che abbiamodetto prima linsistere qui sulla natura della bruttezzapoichegrave credo che sia sotto ogni riguardo lopposto diquelle qualitagrave che abbiamo detto costituire la bellezzaMa sebbene la bruttezza sia lopposto della bellezza nonegrave lopposto della proporzione e della attitudine Poichegrave egravepossibile che una cosa sia molto brutta pur con certeproporzioni e con una perfetta attitudine a determinatiscopi Parimenti ritengo che la bruttezza abbia un certorapporto con lidea di sublime Ma non insinuerei affattoche la bruttezza per se stessa sia unidea di sublime ameno che non sia unita a qualitagrave tali da eccitare un forteterrore

XXII ndash LA GRAZIA

La grazia egrave unidea non molto diversa dalla bellezzaed egrave costituita dagli stessi elementi La grazia egrave unidea

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biamo appena detto della fisonomia si puograve applicare an-che qui

XXI ndash LA BRUTTEZZA

Puograve sembrare una ripetizione di quello che abbiamodetto prima linsistere qui sulla natura della bruttezzapoichegrave credo che sia sotto ogni riguardo lopposto diquelle qualitagrave che abbiamo detto costituire la bellezzaMa sebbene la bruttezza sia lopposto della bellezza nonegrave lopposto della proporzione e della attitudine Poichegrave egravepossibile che una cosa sia molto brutta pur con certeproporzioni e con una perfetta attitudine a determinatiscopi Parimenti ritengo che la bruttezza abbia un certorapporto con lidea di sublime Ma non insinuerei affattoche la bruttezza per se stessa sia unidea di sublime ameno che non sia unita a qualitagrave tali da eccitare un forteterrore

XXII ndash LA GRAZIA

La grazia egrave unidea non molto diversa dalla bellezzaed egrave costituita dagli stessi elementi La grazia egrave unidea

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relativa allatteggiamento e al movimento luno e laltroperchegrave siano graziosi non devono presentare apparenzaalcuna di difficoltagrave basta una lieve flessione del corpo eun accordo delle parti tale che esse non siano lunaallaltra dingombro e che non appaiano divise da bru-schi e improvvisi angoli In questa facilitagrave armonia de-licatezza di atteggiamento e di movimento consiste tuttala magia della grazia e ciograve che si dice il suo je ne saiquoi come saragrave ovvio per ogni osservatore che attenta-mente consideri la Venere dei Medici lAntinoo o qua-lunque statua alle quali comunemente sia riconosciuta lagrazia

XXIII ndash LELEGANZA E LA VISTOSITAgrave

Quando un corpo egrave composto di parti lisce e levigateche non premano luna sullaltra che non mostrino alcu-na ruvidezza o confusione e nello stesso tempo forminouna figura regolare lo chiamo elegante Leleganza egravemolto affine alla bellezza da cui differisce soltanto perquesta regolaritagrave ma comunque poichegrave questo carattereproduce una differenza molto sensibile nel sentimentoche loggetto suscita leleganza puograve ben formare unaspecie a segrave Sotto questo titolo riunisco quelle delicate eregolari opere darte che non imitano alcun determinatooggetto in natura come costruzioni eleganti e mobili

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relativa allatteggiamento e al movimento luno e laltroperchegrave siano graziosi non devono presentare apparenzaalcuna di difficoltagrave basta una lieve flessione del corpo eun accordo delle parti tale che esse non siano lunaallaltra dingombro e che non appaiano divise da bru-schi e improvvisi angoli In questa facilitagrave armonia de-licatezza di atteggiamento e di movimento consiste tuttala magia della grazia e ciograve che si dice il suo je ne saiquoi come saragrave ovvio per ogni osservatore che attenta-mente consideri la Venere dei Medici lAntinoo o qua-lunque statua alle quali comunemente sia riconosciuta lagrazia

XXIII ndash LELEGANZA E LA VISTOSITAgrave

Quando un corpo egrave composto di parti lisce e levigateche non premano luna sullaltra che non mostrino alcu-na ruvidezza o confusione e nello stesso tempo forminouna figura regolare lo chiamo elegante Leleganza egravemolto affine alla bellezza da cui differisce soltanto perquesta regolaritagrave ma comunque poichegrave questo carattereproduce una differenza molto sensibile nel sentimentoche loggetto suscita leleganza puograve ben formare unaspecie a segrave Sotto questo titolo riunisco quelle delicate eregolari opere darte che non imitano alcun determinatooggetto in natura come costruzioni eleganti e mobili

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Quando un oggetto partecipa delle suddette qualitagrave o diquelle di corpi belli ed egrave altresigrave di grandi dimensioniesso egrave del tutto lontano dallidea di pura bellezza e lochiamo elegante o vistoso

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Quando un oggetto partecipa delle suddette qualitagrave o diquelle di corpi belli ed egrave altresigrave di grandi dimensioniesso egrave del tutto lontano dallidea di pura bellezza e lochiamo elegante o vistoso

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XXIV ndash IL BELLO NEL TATTO

La precedente descrizione della bellezza cosigrave come egravepercepita dallocchio puograve essere ben illustrata col de-scrivere la natura di oggetti che producono un effetto si-mile attraverso il tatto Questo io chiamo il bello neltatto Corrisponde esattamente a ciograve che causa la mede-sima specie di piacere alla vista Vi egrave un legame in tuttele nostre sensazioni esse non sono altro che differentispecie di impressioni che si calcola siano suscitate davarie specie di oggetti ma tutte nel medesimo modoTutti i corpi che sono piacevoli al tatto sono tali per latenue resistenza che oppongono La resistenza egrave dovutao a un movimento lungo la superficie o alla pressionedelle parti luna sullaltra se il primo egrave tenue noi chia-miamo il corpo liscio se lo egrave la seconda morbido Ilprincipale piacere che riceviamo dal tatto ci egrave datodalluna o dallaltra di queste qualitagrave e se vi egrave una com-binazione di entrambe il nostro piacere ne egrave accresciu-to Questo egrave cosigrave evidente che egrave piugrave adatto a spiegare al-tre cose piuttosto che ad essere spiegato con un esem-pio La successiva fonte di piacere per questo sensocome per ogni altro egrave ciograve che presenta continuamentequalcosa di nuovo e troviamo che i corpi che varianocontinuamente la loro superficie sono di gran lunga i piugravepiacevoli e belli al tatto come puograve esperimentare chiun-que voglia La terza proprietagrave in tali oggetti egrave che sebbe-ne la superficie muti continuamente direzione non la

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XXIV ndash IL BELLO NEL TATTO

La precedente descrizione della bellezza cosigrave come egravepercepita dallocchio puograve essere ben illustrata col de-scrivere la natura di oggetti che producono un effetto si-mile attraverso il tatto Questo io chiamo il bello neltatto Corrisponde esattamente a ciograve che causa la mede-sima specie di piacere alla vista Vi egrave un legame in tuttele nostre sensazioni esse non sono altro che differentispecie di impressioni che si calcola siano suscitate davarie specie di oggetti ma tutte nel medesimo modoTutti i corpi che sono piacevoli al tatto sono tali per latenue resistenza che oppongono La resistenza egrave dovutao a un movimento lungo la superficie o alla pressionedelle parti luna sullaltra se il primo egrave tenue noi chia-miamo il corpo liscio se lo egrave la seconda morbido Ilprincipale piacere che riceviamo dal tatto ci egrave datodalluna o dallaltra di queste qualitagrave e se vi egrave una com-binazione di entrambe il nostro piacere ne egrave accresciu-to Questo egrave cosigrave evidente che egrave piugrave adatto a spiegare al-tre cose piuttosto che ad essere spiegato con un esem-pio La successiva fonte di piacere per questo sensocome per ogni altro egrave ciograve che presenta continuamentequalcosa di nuovo e troviamo che i corpi che varianocontinuamente la loro superficie sono di gran lunga i piugravepiacevoli e belli al tatto come puograve esperimentare chiun-que voglia La terza proprietagrave in tali oggetti egrave che sebbe-ne la superficie muti continuamente direzione non la

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muta mai improvvisamente Il tocco improvviso di qua-lunque cosa anche se limpressione stessa non sia quasio non sia affatto violenta egrave spiacevole Il tocco improv-viso di un dito un po piugrave caldo o piugrave freddo del solito cifa trasalire un lieve colpo sulla spalla se inatteso pro-duce lo stesso effetto Perciograve avviene che i corpi angolo-si i corpi che improvvisamente cambiano la direzionedel contorno offrano cosigrave scarso piacere al tatto Ognicambiamento del genere egrave una specie di salita o di cadu-ta in miniatura cosicchegrave i quadrati i triangoli e altre fi-gure regolari non sono belle negrave alla vista negrave al tattoChiunque confronti lo stato dellanimo suo quando per-cepisce corpi morbidi lisci dolcemente degradanti nonangolosi con lo stato in cui si trova alla vista di unbelloggetto riscontreragrave una analogia molto notevole ne-gli effetti di entrambi conclusione che potragrave metterlosulla strada della scoperta della loro causa comune Sen-tire e vedere sotto questo riguardo differiscono in po-chi punti Il tatto riceve il piacere della morbidezza chenon egrave originalmente un oggetto della vista la vistadaltro lato afferra il colore che puograve difficilmente esserepercepito dal tatto Il tatto inoltre ha il vantaggio nelpiacere che trae da un moderato grado di calore malocchio trionfa per linfinita estensione e molteplicitagravedei suoi oggetti Ma vi egrave una tale somiglianza nei piaceridi questi sensi che se fosse possibile distinguere i coloricol tatto (come si dice abbia fatto qualche cieco) sonopropenso a immaginare che gli stessi colori e la stessadisposizione dei colori che sono giudicati belli dalla vi-

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muta mai improvvisamente Il tocco improvviso di qua-lunque cosa anche se limpressione stessa non sia quasio non sia affatto violenta egrave spiacevole Il tocco improv-viso di un dito un po piugrave caldo o piugrave freddo del solito cifa trasalire un lieve colpo sulla spalla se inatteso pro-duce lo stesso effetto Perciograve avviene che i corpi angolo-si i corpi che improvvisamente cambiano la direzionedel contorno offrano cosigrave scarso piacere al tatto Ognicambiamento del genere egrave una specie di salita o di cadu-ta in miniatura cosicchegrave i quadrati i triangoli e altre fi-gure regolari non sono belle negrave alla vista negrave al tattoChiunque confronti lo stato dellanimo suo quando per-cepisce corpi morbidi lisci dolcemente degradanti nonangolosi con lo stato in cui si trova alla vista di unbelloggetto riscontreragrave una analogia molto notevole ne-gli effetti di entrambi conclusione che potragrave metterlosulla strada della scoperta della loro causa comune Sen-tire e vedere sotto questo riguardo differiscono in po-chi punti Il tatto riceve il piacere della morbidezza chenon egrave originalmente un oggetto della vista la vistadaltro lato afferra il colore che puograve difficilmente esserepercepito dal tatto Il tatto inoltre ha il vantaggio nelpiacere che trae da un moderato grado di calore malocchio trionfa per linfinita estensione e molteplicitagravedei suoi oggetti Ma vi egrave una tale somiglianza nei piaceridi questi sensi che se fosse possibile distinguere i coloricol tatto (come si dice abbia fatto qualche cieco) sonopropenso a immaginare che gli stessi colori e la stessadisposizione dei colori che sono giudicati belli dalla vi-

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sta sarebbero ritenuti ugualmente piacevoli anche daltatto Ma lasciando da parte le congetture passiamoallaltro senso quello delludito

XXV ndash LA BELLEZZA NEI SUONI

Anche nel senso delludito constatiamo una stessatendenza a lasciarci sedurre da suoni soavi e delicati elesperienza di ognuno puograve affermare quanto suoni dolcie belli si accordino con le nostre descrizioni della bel-lezza percepita da altri sensi Il Milton ha descritto que-sta specie di musica in uno dei suoi poemi giovaniliNon ho bisogno di dire che il Milton era assai ben ver-sato in quellarte e che nessun uomo aveva un orecchiopiugrave fine negrave un modo piugrave felice di esprimere le impres-sioni di un senso mediante metafore prese da un altroLa descrizione egrave la seguente

And ever against eating caresLap me in soft Lydian airsIn notes with many a winding boutOf linked sweetness long drawn outWith wanton head and giddy cunningThe melting voice through mazes runningUntwisting all the chains that tieThe hidden soul of harmony52

52 laquoE sempre contro le preoccupazioni che consumano mi ri-

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sta sarebbero ritenuti ugualmente piacevoli anche daltatto Ma lasciando da parte le congetture passiamoallaltro senso quello delludito

XXV ndash LA BELLEZZA NEI SUONI

Anche nel senso delludito constatiamo una stessatendenza a lasciarci sedurre da suoni soavi e delicati elesperienza di ognuno puograve affermare quanto suoni dolcie belli si accordino con le nostre descrizioni della bel-lezza percepita da altri sensi Il Milton ha descritto que-sta specie di musica in uno dei suoi poemi giovaniliNon ho bisogno di dire che il Milton era assai ben ver-sato in quellarte e che nessun uomo aveva un orecchiopiugrave fine negrave un modo piugrave felice di esprimere le impres-sioni di un senso mediante metafore prese da un altroLa descrizione egrave la seguente

And ever against eating caresLap me in soft Lydian airsIn notes with many a winding boutOf linked sweetness long drawn outWith wanton head and giddy cunningThe melting voice through mazes runningUntwisting all the chains that tieThe hidden soul of harmony52

52 laquoE sempre contro le preoccupazioni che consumano mi ri-

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Paragoniamo questo con la morbidezza la superficiecurva lininterrotta continuitagrave la piana gradazione dellabellezza nelle altre cose e tutte le diversitagrave dei vari sen-si con tutte le loro varie impressioni contribuiranno afarsi reciprocamente luce per raggiungere una chiara econsistente idea dellinsieme piuttosto che oscurarla conla loro intricata varietagrave Alla suddetta descrizione ag-giungerograve una o due note La prima egrave che il bello nellamusica non sopporteragrave quellaltezza e quella intensitagrave disuoni che possono servire a suscitare altre passioni negravenote che siano squillanti aspre o cupe essa si accordameglio con note chiare smorzate e deboli La seconda egraveche la grande varietagrave e il rapido passaggio da una misurao da un tono a un altro sono contrari al bello in musicaTali passaggi53 spesso suscitano allegria o altre improv-vise e tumultuose passioni ma non quel rilassamentoquellintenerimento quel languore che egrave leffetto caratte-ristico del bello quando colpisce ogni senso Il senti-mento suscitato dalla bellezza egrave in realtagrave piugrave vicino auna specie di malinconia che non alla gioia e allalle-grezza Non intendo qui limitare la musica ad una sola

fugio nelle dolci melodie della Lidia fra note di varia modula-zione e di intensa dolcezza a lungo risonanti con la mente folle ela coscienza stordita fra la carezzante voce che corre destandolincanto e districando tutte le catene che stringono locculta ani-ma dellarmoniaraquo (Milton Lallegro 135 e sgg)

53 I ne er am merry when I hear sweet music [Non sono maiallegro quando ascolto una dolce musica] Shakespeare (Nota diBurke) Mercand of Venise V I 69

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Paragoniamo questo con la morbidezza la superficiecurva lininterrotta continuitagrave la piana gradazione dellabellezza nelle altre cose e tutte le diversitagrave dei vari sen-si con tutte le loro varie impressioni contribuiranno afarsi reciprocamente luce per raggiungere una chiara econsistente idea dellinsieme piuttosto che oscurarla conla loro intricata varietagrave Alla suddetta descrizione ag-giungerograve una o due note La prima egrave che il bello nellamusica non sopporteragrave quellaltezza e quella intensitagrave disuoni che possono servire a suscitare altre passioni negravenote che siano squillanti aspre o cupe essa si accordameglio con note chiare smorzate e deboli La seconda egraveche la grande varietagrave e il rapido passaggio da una misurao da un tono a un altro sono contrari al bello in musicaTali passaggi53 spesso suscitano allegria o altre improv-vise e tumultuose passioni ma non quel rilassamentoquellintenerimento quel languore che egrave leffetto caratte-ristico del bello quando colpisce ogni senso Il senti-mento suscitato dalla bellezza egrave in realtagrave piugrave vicino auna specie di malinconia che non alla gioia e allalle-grezza Non intendo qui limitare la musica ad una sola

fugio nelle dolci melodie della Lidia fra note di varia modula-zione e di intensa dolcezza a lungo risonanti con la mente folle ela coscienza stordita fra la carezzante voce che corre destandolincanto e districando tutte le catene che stringono locculta ani-ma dellarmoniaraquo (Milton Lallegro 135 e sgg)

53 I ne er am merry when I hear sweet music [Non sono maiallegro quando ascolto una dolce musica] Shakespeare (Nota diBurke) Mercand of Venise V I 69

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specie di note o toni negrave posso dire di avere una grandecompetenza in questarte Il mio unico compito egrave oraquello di stabilire una congrua idea della bellezzaLinfinita varietagrave degli affetti dellanima suggeriragrave aduna buona intelligenza e a un orecchio esperto una va-rietagrave di suoni atti a destarle Non saragrave inutile chiarire edistinguere pochi particolari riferentisi alla medesimaclasse e collegati luno allaltro dallimmensa folla delleidee diverse e talvolta contradittorie che si riferisconoalla bellezza Di queste egrave mia intenzione notare soltantoquei punti essenziali che mostrano la conformitagrave delsenso delludito con tutti gli altri sensi nel campo deiloro piaceri

XXVI ndash IL GUSTO E LODORATO

Questo generale accordo dei sensi egrave ancora piugrave evi-dente se consideriamo minutamente i sensi del gusto edellodorato Metaforicamente applichiamo lidea di dol-cezza alla vista e al suono ma poichegrave le qualitagrave dei cor-pi per cui essi sono capaci di suscitare piacere o dolorein questi sensi non sono cosigrave ovvie come lo sono quelleche impressionano gli altri sensi rimanderemo la spie-gazione della loro analogia che egrave molto stretta a quelcapitolo in cui considereremo la comune causa efficien-te della bellezza in relazione a tutti i sensi Credo che

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specie di note o toni negrave posso dire di avere una grandecompetenza in questarte Il mio unico compito egrave oraquello di stabilire una congrua idea della bellezzaLinfinita varietagrave degli affetti dellanima suggeriragrave aduna buona intelligenza e a un orecchio esperto una va-rietagrave di suoni atti a destarle Non saragrave inutile chiarire edistinguere pochi particolari riferentisi alla medesimaclasse e collegati luno allaltro dallimmensa folla delleidee diverse e talvolta contradittorie che si riferisconoalla bellezza Di queste egrave mia intenzione notare soltantoquei punti essenziali che mostrano la conformitagrave delsenso delludito con tutti gli altri sensi nel campo deiloro piaceri

XXVI ndash IL GUSTO E LODORATO

Questo generale accordo dei sensi egrave ancora piugrave evi-dente se consideriamo minutamente i sensi del gusto edellodorato Metaforicamente applichiamo lidea di dol-cezza alla vista e al suono ma poichegrave le qualitagrave dei cor-pi per cui essi sono capaci di suscitare piacere o dolorein questi sensi non sono cosigrave ovvie come lo sono quelleche impressionano gli altri sensi rimanderemo la spie-gazione della loro analogia che egrave molto stretta a quelcapitolo in cui considereremo la comune causa efficien-te della bellezza in relazione a tutti i sensi Credo che

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nulla sia piugrave adatto a stabilire una chiara e ben definitaidea di bellezza visiva quanto lesaminare i piaceri similidegli altri sensi poichegrave talvolta in uno di questi sensi egravepiugrave chiaro un dato aspetto che in un altro egrave piugrave oscuroe lagrave dove si trova un evidente concorso di tutti i sensipossiamo con maggior certezza parlare di uno di essiPerciograve i sensi si portano testimonianza reciprocamentela natura viene per cosigrave dire scrutata e non riportiamoda essa se non ciograve che riceviamo dal suo insegnamento

XXVII ndash CONFRONTO TRA IL SUBLIME EIL BELLO

Nel chiudere questa visione dinsieme della bellezzasorge naturale lidea di paragonarla col sublime e inquesto paragone appare notevole il contrasto Poicheacute glioggetti sublimi sono vasti nelle loro dimensioni e quellibelli al confronto sono piccoli se la bellezza deve esse-re liscia e levigata la grandiositagrave egrave ruvida e trascuratala bellezza dovrebbe evitare la linea retta ma deviare daessa insensibilmente la grandiositagrave in molti casi ama lalinea retta e quando se ne allontana compie spesso unaforte deviazione la bellezza non dovrebbe essere oscu-ra la grandiositagrave dovrebbe essere tetra e tenebrosa labellezza dovrebbe essere leggera e delicata la grandio-sitagrave solida e perfino massiccia Il bello e il sublime sono

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nulla sia piugrave adatto a stabilire una chiara e ben definitaidea di bellezza visiva quanto lesaminare i piaceri similidegli altri sensi poichegrave talvolta in uno di questi sensi egravepiugrave chiaro un dato aspetto che in un altro egrave piugrave oscuroe lagrave dove si trova un evidente concorso di tutti i sensipossiamo con maggior certezza parlare di uno di essiPerciograve i sensi si portano testimonianza reciprocamentela natura viene per cosigrave dire scrutata e non riportiamoda essa se non ciograve che riceviamo dal suo insegnamento

XXVII ndash CONFRONTO TRA IL SUBLIME EIL BELLO

Nel chiudere questa visione dinsieme della bellezzasorge naturale lidea di paragonarla col sublime e inquesto paragone appare notevole il contrasto Poicheacute glioggetti sublimi sono vasti nelle loro dimensioni e quellibelli al confronto sono piccoli se la bellezza deve esse-re liscia e levigata la grandiositagrave egrave ruvida e trascuratala bellezza dovrebbe evitare la linea retta ma deviare daessa insensibilmente la grandiositagrave in molti casi ama lalinea retta e quando se ne allontana compie spesso unaforte deviazione la bellezza non dovrebbe essere oscu-ra la grandiositagrave dovrebbe essere tetra e tenebrosa labellezza dovrebbe essere leggera e delicata la grandio-sitagrave solida e perfino massiccia Il bello e il sublime sono

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davvero idee di diversa natura essendo luno fondato suldolore e laltro sul piacere e per quanto possano scostar-si in seguito dalla diretta natura delle loro cause purequeste cause sono sempre distinte fra loro distinzioneche non deve mai dimenticare chi si proponga di susci-tare passioni Nellinfinita varietagrave delle combinazioninaturali dobbiamo aspettarci di trovare le qualitagrave dellecose piugrave lontane luna dallaltra unite nel medesimo og-getto Dobbiamo aspettarci anche di trovare combina-zioni dello stesso genere nelle opere darte Ma quandoconsideriamo il potere di un oggetto sulle nostre passio-ni dobbiamo tener presente che se una cosa colpisce lamente in forza di una proprietagrave predominante limpres-sione prodotta saragrave la piugrave uniforme e perfetta qualoratutte le altre proprietagrave o qualitagrave delloggetto siano dellamedesima natura e tendano allo stesso fine a cui tendela qualitagrave principale

If black and white blend soften and uniteA thousand ways are there no black and white54

Se le qualitagrave del sublime e del bello si trovano talvol-ta unite ciograve prova forse che siano la stessa cosa o cheessi siano in un certo senso affini od anche che non sia-no opposti e contradittori II bianco e il nero si possonomitigare e armonizzare ma non per questo sono la stes-sa cosa E quando sono cosigrave mitigati e fusi lunonellaltro o con diversi colori il potere del nero come

54 laquoSe il nero e il bianco si mischiano si mitigano accostando-si in mille modi non sono ancora nero e biancoraquo

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davvero idee di diversa natura essendo luno fondato suldolore e laltro sul piacere e per quanto possano scostar-si in seguito dalla diretta natura delle loro cause purequeste cause sono sempre distinte fra loro distinzioneche non deve mai dimenticare chi si proponga di susci-tare passioni Nellinfinita varietagrave delle combinazioninaturali dobbiamo aspettarci di trovare le qualitagrave dellecose piugrave lontane luna dallaltra unite nel medesimo og-getto Dobbiamo aspettarci anche di trovare combina-zioni dello stesso genere nelle opere darte Ma quandoconsideriamo il potere di un oggetto sulle nostre passio-ni dobbiamo tener presente che se una cosa colpisce lamente in forza di una proprietagrave predominante limpres-sione prodotta saragrave la piugrave uniforme e perfetta qualoratutte le altre proprietagrave o qualitagrave delloggetto siano dellamedesima natura e tendano allo stesso fine a cui tendela qualitagrave principale

If black and white blend soften and uniteA thousand ways are there no black and white54

Se le qualitagrave del sublime e del bello si trovano talvol-ta unite ciograve prova forse che siano la stessa cosa o cheessi siano in un certo senso affini od anche che non sia-no opposti e contradittori II bianco e il nero si possonomitigare e armonizzare ma non per questo sono la stes-sa cosa E quando sono cosigrave mitigati e fusi lunonellaltro o con diversi colori il potere del nero come

54 laquoSe il nero e il bianco si mischiano si mitigano accostando-si in mille modi non sono ancora nero e biancoraquo

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nero o del bianco come bianco non egrave tanto forte comequando ognuno rimane solo e distinto

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nero o del bianco come bianco non egrave tanto forte comequando ognuno rimane solo e distinto

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PARTE QUARTA

1 ndash LA CAUSA EFFICIENTE DEL SUBLIMEE DEL BELLO

Quando dico che intendo ricercare la causa efficientedel sublime e del bello non vorrei che si credesse cheabbia affermato di poter giungere allultima causa Nonpretendo di poter mai essere in grado di spiegare perchegravecerte impressioni del corpo producano quella determina-ta emozione dellanimo e non altre o perchegrave il corpo siaimpressionato dalla mente o la mente dal corpo Unabreve riflessione mostreragrave che ciograve egrave impossibile Ma ri-tengo che se potremo scoprire quali impressionidellanimo producano certe emozioni nel corpo e qualidistinte sensazioni e qualitagrave del corpo producano deter-minati sentimenti nellanimo e non altri buona parte del

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PARTE QUARTA

1 ndash LA CAUSA EFFICIENTE DEL SUBLIMEE DEL BELLO

Quando dico che intendo ricercare la causa efficientedel sublime e del bello non vorrei che si credesse cheabbia affermato di poter giungere allultima causa Nonpretendo di poter mai essere in grado di spiegare perchegravecerte impressioni del corpo producano quella determina-ta emozione dellanimo e non altre o perchegrave il corpo siaimpressionato dalla mente o la mente dal corpo Unabreve riflessione mostreragrave che ciograve egrave impossibile Ma ri-tengo che se potremo scoprire quali impressionidellanimo producano certe emozioni nel corpo e qualidistinte sensazioni e qualitagrave del corpo producano deter-minati sentimenti nellanimo e non altri buona parte del

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cammino saragrave fatta il che non saragrave inutile a una chiaraconoscenza delle nostre passioni almeno per quanto orale esaminiamo Questo egrave credo tutto ciograve che possiamofare Se potessimo fare un passo piugrave in lagrave rimarrebberoancora difficoltagrave poichegrave ci troveremmo ugualmente lon-tani dalla causa prima Il Newton quando scoprigrave la pro-prietagrave di attrazione e ne stabiligrave le leggi la ritenne assaiutile per spiegare molti dei piugrave notevoli fenomeni in na-tura ma tuttavia in relazione al sistema generale dellecose egli poteva considerare lattrazione soltanto comeun effetto la cui causa in quel tempo non tentograve di rin-tracciare Ma quando piugrave tardi cercograve di spiegarla comeun etere sottile ed elastico questo grande uomo (se inun uomo cosigrave grande non egrave cosa empia scoprireunimperfezione) sembrograve aver abbandonato il suo solitocauto metodo di ricerca giacchegrave ammettendo che tuttociograve che egrave stato trovato su tale soggetto sia sufficiente-mente provato credo che esso ci lasci nelle medesimedifficoltagrave in cui eravamo prima La grande catena dellecause che si legano luna allaltra fino al trono stesso diDio non potragrave mai essere risalita da noi nonostante tuttii nostri sforzi piugrave industriosi Quando procediamo solodi un passo al di lagrave delle qualitagrave immediatamente sensi-bili delle cose ci troviamo imbarazzati Tutto quello chein seguito facciamo egrave un debole sforzo il quale dimostrache ci aggiriamo in un campo che non ci appartieneCosigrave che quando parlo di causa e di causa efficiente in-tendo soltanto determinate impressioni della mente cheproducono determinati cambiamenti nel corpo oppure

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cammino saragrave fatta il che non saragrave inutile a una chiaraconoscenza delle nostre passioni almeno per quanto orale esaminiamo Questo egrave credo tutto ciograve che possiamofare Se potessimo fare un passo piugrave in lagrave rimarrebberoancora difficoltagrave poichegrave ci troveremmo ugualmente lon-tani dalla causa prima Il Newton quando scoprigrave la pro-prietagrave di attrazione e ne stabiligrave le leggi la ritenne assaiutile per spiegare molti dei piugrave notevoli fenomeni in na-tura ma tuttavia in relazione al sistema generale dellecose egli poteva considerare lattrazione soltanto comeun effetto la cui causa in quel tempo non tentograve di rin-tracciare Ma quando piugrave tardi cercograve di spiegarla comeun etere sottile ed elastico questo grande uomo (se inun uomo cosigrave grande non egrave cosa empia scoprireunimperfezione) sembrograve aver abbandonato il suo solitocauto metodo di ricerca giacchegrave ammettendo che tuttociograve che egrave stato trovato su tale soggetto sia sufficiente-mente provato credo che esso ci lasci nelle medesimedifficoltagrave in cui eravamo prima La grande catena dellecause che si legano luna allaltra fino al trono stesso diDio non potragrave mai essere risalita da noi nonostante tuttii nostri sforzi piugrave industriosi Quando procediamo solodi un passo al di lagrave delle qualitagrave immediatamente sensi-bili delle cose ci troviamo imbarazzati Tutto quello chein seguito facciamo egrave un debole sforzo il quale dimostrache ci aggiriamo in un campo che non ci appartieneCosigrave che quando parlo di causa e di causa efficiente in-tendo soltanto determinate impressioni della mente cheproducono determinati cambiamenti nel corpo oppure

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certi poteri e proprietagrave dei corpi che operano un cambia-mento nella mente Cosigrave se dovessi spiegare il movi-mento di un corpo che cade a terra direi che egrave causatodalla forza di gravitagrave e tenterei di mostrare poi in qualmodo questo potere abbia agito senza tentar di mostrareperchegrave esso abbia agito in tal modo o se dovessi spiega-re gli effetti dei corpi che si colpiscono lun laltro se-condo le comuni leggi di percussione non tenterei dispiegare come il moto stesso si comunichi

II ndash LASSOCIAZIONE

Non egrave lieve ostacolo sulla via della nostra ricerca del-la causa delle passioni il fatto che loccasione di molte diesse sia data e le loro principali emozioni comunicatein un momento in cui non abbiamo la capacitagrave di riflet-tere su di esse in un momento in cui ogni sorta di me-moria egrave svanita in noi Poichegrave oltre a tali cose che cicolpiscono in varie maniere secondo i loro poteri natu-rali vi sono associazioni avvenute in un primo tempoche in seguito molto a stento sappiamo distinguere daglieffetti naturali Senza menzionare le inesplicabili antipa-tie che riscontriamo in molte persone a tutti riesce im-possibile ricordare quando un precipizio divenne piugraveterribile di una pianura o il fuoco o lacqua piugrave terribilidi una zolla di terra sebbene tutte queste siano probabil-

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certi poteri e proprietagrave dei corpi che operano un cambia-mento nella mente Cosigrave se dovessi spiegare il movi-mento di un corpo che cade a terra direi che egrave causatodalla forza di gravitagrave e tenterei di mostrare poi in qualmodo questo potere abbia agito senza tentar di mostrareperchegrave esso abbia agito in tal modo o se dovessi spiega-re gli effetti dei corpi che si colpiscono lun laltro se-condo le comuni leggi di percussione non tenterei dispiegare come il moto stesso si comunichi

II ndash LASSOCIAZIONE

Non egrave lieve ostacolo sulla via della nostra ricerca del-la causa delle passioni il fatto che loccasione di molte diesse sia data e le loro principali emozioni comunicatein un momento in cui non abbiamo la capacitagrave di riflet-tere su di esse in un momento in cui ogni sorta di me-moria egrave svanita in noi Poichegrave oltre a tali cose che cicolpiscono in varie maniere secondo i loro poteri natu-rali vi sono associazioni avvenute in un primo tempoche in seguito molto a stento sappiamo distinguere daglieffetti naturali Senza menzionare le inesplicabili antipa-tie che riscontriamo in molte persone a tutti riesce im-possibile ricordare quando un precipizio divenne piugraveterribile di una pianura o il fuoco o lacqua piugrave terribilidi una zolla di terra sebbene tutte queste siano probabil-

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mente conclusioni o tratte dallesperienza o derivate daammonimenti di altri e alcune di esse secondo ogni ap-parenza si siano formate piuttosto tardi Ma come sideve ammettere che molte cose ci impressionino in undato modo non per un naturale potere che abbiano a talescopo ma per associazione cosigrave sarebbe assurdo daltrolato dire che tutte le cose ci impressionano solo per as-sociazione poichegrave alcune cose devono essere state ori-ginariamente e naturalmente piacevoli o spiacevoli e daqueste le altre derivano i loro poteri associati Ritengoche sarebbe inutile ricercare la causa delle nostre passio-ni nellassociazione finchegrave possiamo trovarla nelle natu-rali proprietagrave delle cose

III ndash LA CAUSA DEL DOLORE E DELLAPAURA

Ho prima affermato55 che qualunque cosa sia in gradodi causare terrore egrave un elemento capace di sublime alche aggiungo che non soltanto queste cose ma anchemolte altre dalle quali non possiamo con ogni probabi-litagrave temere alcun danno hanno un effetto simile perchegraveoperano in modo simile Ho osservato anche che qua-lunque cosa produca piacere56 piacere positivo e origi-

55 Parte Prima VIII56 Parte Seconda X

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mente conclusioni o tratte dallesperienza o derivate daammonimenti di altri e alcune di esse secondo ogni ap-parenza si siano formate piuttosto tardi Ma come sideve ammettere che molte cose ci impressionino in undato modo non per un naturale potere che abbiano a talescopo ma per associazione cosigrave sarebbe assurdo daltrolato dire che tutte le cose ci impressionano solo per as-sociazione poichegrave alcune cose devono essere state ori-ginariamente e naturalmente piacevoli o spiacevoli e daqueste le altre derivano i loro poteri associati Ritengoche sarebbe inutile ricercare la causa delle nostre passio-ni nellassociazione finchegrave possiamo trovarla nelle natu-rali proprietagrave delle cose

III ndash LA CAUSA DEL DOLORE E DELLAPAURA

Ho prima affermato55 che qualunque cosa sia in gradodi causare terrore egrave un elemento capace di sublime alche aggiungo che non soltanto queste cose ma anchemolte altre dalle quali non possiamo con ogni probabi-litagrave temere alcun danno hanno un effetto simile perchegraveoperano in modo simile Ho osservato anche che qua-lunque cosa produca piacere56 piacere positivo e origi-

55 Parte Prima VIII56 Parte Seconda X

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nale ha in segrave bellezza Quindi per chiarire la natura diqueste qualitagrave puograve essere necessario spiegare la naturadel dolore e del piacere da cui esse dipendono Unuomo che soffre un violento dolore fisico (lo suppongoviolento perchegrave leffetto possa essere piugrave evidente) ha identi stretti le ciglia fortemente contratte la fronte cor-rugata gli occhi incavati roteanti affannosamente i ca-pelli irti la voce egrave emessa a fatica in brevi urli e rantolitutto lorganismo egrave scosso La paura o il terrore che egraveunapprensione del dolore o della morte produce esatta-mente gli stessi effetti che per violenza si avvicinano aquelli sopra menzionati in proporzione alla vicinanzadella causa e alla debolezza del soggetto Questa non egravesoltanto una manifestazione propria degli uomini ma hopiugrave di una volta notato che i cani sotto la minaccia diuna punizione contorcevano il corpo guaivano e mugo-lavano come se avessero veramente sentito i colpi Per-ciograve concludo che il dolore e il timore agiscono sullestesse parti del corpo e nel medesimo modo sebbenedifferiscano in intensitagrave che il dolore ed il timore consi-stono in una tensione anormale dei nervi accompagnatatalvolta da una forza anormale che a volte improvvisa-mente si tramuta in una straordinaria debolezza che glieffetti spesso si susseguono alternativamente e sono avolte congiunti Questa egrave la natura di tutte le agitazionispecialmente nei soggetti piugrave deboli che sono piugrave facilialle forti impressioni di dolore e di timore Lunica diffe-renza fra il dolore e il timore egrave che le cose che produco-no dolore agiscono sullanimo mediante lintervento del

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nale ha in segrave bellezza Quindi per chiarire la natura diqueste qualitagrave puograve essere necessario spiegare la naturadel dolore e del piacere da cui esse dipendono Unuomo che soffre un violento dolore fisico (lo suppongoviolento perchegrave leffetto possa essere piugrave evidente) ha identi stretti le ciglia fortemente contratte la fronte cor-rugata gli occhi incavati roteanti affannosamente i ca-pelli irti la voce egrave emessa a fatica in brevi urli e rantolitutto lorganismo egrave scosso La paura o il terrore che egraveunapprensione del dolore o della morte produce esatta-mente gli stessi effetti che per violenza si avvicinano aquelli sopra menzionati in proporzione alla vicinanzadella causa e alla debolezza del soggetto Questa non egravesoltanto una manifestazione propria degli uomini ma hopiugrave di una volta notato che i cani sotto la minaccia diuna punizione contorcevano il corpo guaivano e mugo-lavano come se avessero veramente sentito i colpi Per-ciograve concludo che il dolore e il timore agiscono sullestesse parti del corpo e nel medesimo modo sebbenedifferiscano in intensitagrave che il dolore ed il timore consi-stono in una tensione anormale dei nervi accompagnatatalvolta da una forza anormale che a volte improvvisa-mente si tramuta in una straordinaria debolezza che glieffetti spesso si susseguono alternativamente e sono avolte congiunti Questa egrave la natura di tutte le agitazionispecialmente nei soggetti piugrave deboli che sono piugrave facilialle forti impressioni di dolore e di timore Lunica diffe-renza fra il dolore e il timore egrave che le cose che produco-no dolore agiscono sullanimo mediante lintervento del

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corpo mentre le cose che producono timore di solitocolpiscono gli organi del corpo per mezzo dellanimoche prevede il pericolo ma entrambi accordandosi subi-to o in un secondo tempo nel produrre una tensionecontrazione o violenta emozione dei nervi57 si accorda-no ugualmente in tutto il resto Poichegrave mi appare chiaroda questo come da molti altri esempi che quando ilcorpo egrave disposto in qualsiasi modo a ricevere emozioniche riceverebbe da una data passione susciteragrave essostesso nellanimo qualcosa di assai simile a quella pas-sione

IV ndash CONTINUAZIONE

A questo proposito lo Spon58 nelle sue Recherchesdantiquiteacute ci dagrave una curiosa storia del famoso fisiono-mista Campanella Costui come sembra non aveva sol-tanto fatto accurate osservazioni sui volti degli uominima era anche molto esperto nellimitarli nelle loro note-

57 Non entro qui nella questione dibattuta fra i fisiologi se ildolore sia effetto di una contrazione o di una tensione dei nerviEntrambe le opinioni serviranno al mio scopo poichegrave per tensio-ne non intendo altro che un violento tendersi delle fibre che ac-compagnano un muscolo o una membrana in qualunque modociograve avvenga (Nota di Burke)

58 Jacques Spon (1647-1685) archeologo francese fu tra iprimi a recarsi in Grecia per studiarne gli antichi monumenti

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corpo mentre le cose che producono timore di solitocolpiscono gli organi del corpo per mezzo dellanimoche prevede il pericolo ma entrambi accordandosi subi-to o in un secondo tempo nel produrre una tensionecontrazione o violenta emozione dei nervi57 si accorda-no ugualmente in tutto il resto Poichegrave mi appare chiaroda questo come da molti altri esempi che quando ilcorpo egrave disposto in qualsiasi modo a ricevere emozioniche riceverebbe da una data passione susciteragrave essostesso nellanimo qualcosa di assai simile a quella pas-sione

IV ndash CONTINUAZIONE

A questo proposito lo Spon58 nelle sue Recherchesdantiquiteacute ci dagrave una curiosa storia del famoso fisiono-mista Campanella Costui come sembra non aveva sol-tanto fatto accurate osservazioni sui volti degli uominima era anche molto esperto nellimitarli nelle loro note-

57 Non entro qui nella questione dibattuta fra i fisiologi se ildolore sia effetto di una contrazione o di una tensione dei nerviEntrambe le opinioni serviranno al mio scopo poichegrave per tensio-ne non intendo altro che un violento tendersi delle fibre che ac-compagnano un muscolo o una membrana in qualunque modociograve avvenga (Nota di Burke)

58 Jacques Spon (1647-1685) archeologo francese fu tra iprimi a recarsi in Grecia per studiarne gli antichi monumenti

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voli particolaritagrave Quando si proponeva di penetrarenellintimo di coloro con cui trattava atteggiava il suovolto i gesti e tutta la persona quanto piugrave poteva inmodo da assomigliare esattamente a colui che intendevaesaminare e poi con cura osservava quale mutamentodi pensiero gli sembrava di acquistare in seguito a que-sto cambiamento Cosicchegrave dice lo Spon egli sapevaimmedesimarsi nelle inclinazioni e nei pensieri dellepersone come se si fosse cambiato proprio in esse Hoosservato che nellimitare gli sguardi e i gesti di uominiirati o tranquilli o spaventati o coraggiosi mi sono tro-vato involontariamente portato a provare quella passio-ne o quel sentimento la cui espressione mi sforzavo diimitare sono anzi convinto che per quanti sforzi unofaccia egrave difficile separare un sentimento dalle manife-stazioni esteriori che gli corrispondono

Il nostro animo e il nostro corpo sono cosigrave strettamen-te e intimamente connessi che luno senza laltro egrave inca-pace di provare dolore o piacere Il Campanella di cuistavamo parlando sapeva cosigrave astrarre lattenzione daogni sofferenza del corpo che era capace di sopportareil dolore stesso senza grande pena e nei dolori piugrave lie-vi ognuno deve avere osservato che quando riusciamoa rivolgere la nostra attenzione a qualcosaltro il dolorerimane come sospeso per un certo tempo daltro lato seil corpo non egrave disposto a compiere quei gesti o ad esseretrascinato in quelle emozioni che abitualmente una pas-sione determina la passione stessa non puograve mai sorgereanche se la sua causa non abbia mai agito cosigrave fortemen-

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voli particolaritagrave Quando si proponeva di penetrarenellintimo di coloro con cui trattava atteggiava il suovolto i gesti e tutta la persona quanto piugrave poteva inmodo da assomigliare esattamente a colui che intendevaesaminare e poi con cura osservava quale mutamentodi pensiero gli sembrava di acquistare in seguito a que-sto cambiamento Cosicchegrave dice lo Spon egli sapevaimmedesimarsi nelle inclinazioni e nei pensieri dellepersone come se si fosse cambiato proprio in esse Hoosservato che nellimitare gli sguardi e i gesti di uominiirati o tranquilli o spaventati o coraggiosi mi sono tro-vato involontariamente portato a provare quella passio-ne o quel sentimento la cui espressione mi sforzavo diimitare sono anzi convinto che per quanti sforzi unofaccia egrave difficile separare un sentimento dalle manife-stazioni esteriori che gli corrispondono

Il nostro animo e il nostro corpo sono cosigrave strettamen-te e intimamente connessi che luno senza laltro egrave inca-pace di provare dolore o piacere Il Campanella di cuistavamo parlando sapeva cosigrave astrarre lattenzione daogni sofferenza del corpo che era capace di sopportareil dolore stesso senza grande pena e nei dolori piugrave lie-vi ognuno deve avere osservato che quando riusciamoa rivolgere la nostra attenzione a qualcosaltro il dolorerimane come sospeso per un certo tempo daltro lato seil corpo non egrave disposto a compiere quei gesti o ad esseretrascinato in quelle emozioni che abitualmente una pas-sione determina la passione stessa non puograve mai sorgereanche se la sua causa non abbia mai agito cosigrave fortemen-

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te e questa causa sia puramente mentale e non colpiscadirettamente nessun senso Proprio come un liquore op-piato o alcoolico interrompe il processo del dolore dellapaura o della collera nonostante tutti gli sforzi contrarie questo immettendo per cosigrave dire nel corpo una dispo-sizione contraria a quella che riceve da quelle passioni

V ndash COME SI DETERMINA IL SUBLIME

Dopo aver considerato il terrore come la causa di unatensione anormale e di violente emozioni dei nervi se-gue facilmente da ciograve che ora abbiamo detto che tuttociograve che egrave atto a determinare una tale tensione deve pro-durre una passione simile al terrore59 e per conseguenzadeve essere una fonte di sublime pur non essendo con-nesso con alcuna idea di pericolo Cosicchegrave rimane benpoco per mettere in evidenza la causa del sublime tran-ne che mostrare che gli esempi che di esso abbiamo datonella seconda parte si riferiscono a cose per natura adat-te a produrre questa specie di tensione per un influssoimmediato sullanimo o sul corpo Riguardo alle coseche impressionano per essere connesse con unidea dipericolo non cegrave dubbio che esse producono terrore eagiscono modificando quella passione e non si puograve nep-pure dubitare che il terrore quando sia sufficientemente

59 Parte Seconda II

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te e questa causa sia puramente mentale e non colpiscadirettamente nessun senso Proprio come un liquore op-piato o alcoolico interrompe il processo del dolore dellapaura o della collera nonostante tutti gli sforzi contrarie questo immettendo per cosigrave dire nel corpo una dispo-sizione contraria a quella che riceve da quelle passioni

V ndash COME SI DETERMINA IL SUBLIME

Dopo aver considerato il terrore come la causa di unatensione anormale e di violente emozioni dei nervi se-gue facilmente da ciograve che ora abbiamo detto che tuttociograve che egrave atto a determinare una tale tensione deve pro-durre una passione simile al terrore59 e per conseguenzadeve essere una fonte di sublime pur non essendo con-nesso con alcuna idea di pericolo Cosicchegrave rimane benpoco per mettere in evidenza la causa del sublime tran-ne che mostrare che gli esempi che di esso abbiamo datonella seconda parte si riferiscono a cose per natura adat-te a produrre questa specie di tensione per un influssoimmediato sullanimo o sul corpo Riguardo alle coseche impressionano per essere connesse con unidea dipericolo non cegrave dubbio che esse producono terrore eagiscono modificando quella passione e non si puograve nep-pure dubitare che il terrore quando sia sufficientemente

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violento desti le suddette emozioni del corpo Ma se ilsublime si basa sul terrore o su qualche passione simileche causa dolore per il suo oggetto bisogna innanzi tut-to indagare come una qualunque specie di diletto possaderivare da una causa cosigrave apparentemente ad esso con-traria Dico diletto perchegrave come sovente ho notato essoegrave evidentemente molto diverso sia nella sua causa sianella sua natura dal piacere reale e positivo

VI ndash COME IL DOLORE PUOgrave ESSERECAUSA DI GODIMENTO

La Provvidenza ha predisposto in modo che uno statodi quiete e di inazione per quanto possa lusingare la no-stra indolenza produca molti inconvenienti e generi taledisordine da indurci a ricorrere a un lavoro come a unacosa assolutamente necessaria a farci trascorrere la vitacon discreta soddisfazione poichegrave il carattere dello statodi quiete egrave permettere che tutte le parti del nostro corpocadano in una rilassatezza che non solo rende le mem-bra incapaci di compiere le loro funzioni ma toglie aogni fibra il vigore indispensabile per continuare a pro-durre le necessarie secrezioni naturali Al tempo stessoin questo stato di languore e di inazione i nervi sonomaggiormente soggetti alle convulsioni piugrave orribili chenon quando sono robusti e forti La malinconia labbat-

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violento desti le suddette emozioni del corpo Ma se ilsublime si basa sul terrore o su qualche passione simileche causa dolore per il suo oggetto bisogna innanzi tut-to indagare come una qualunque specie di diletto possaderivare da una causa cosigrave apparentemente ad esso con-traria Dico diletto perchegrave come sovente ho notato essoegrave evidentemente molto diverso sia nella sua causa sianella sua natura dal piacere reale e positivo

VI ndash COME IL DOLORE PUOgrave ESSERECAUSA DI GODIMENTO

La Provvidenza ha predisposto in modo che uno statodi quiete e di inazione per quanto possa lusingare la no-stra indolenza produca molti inconvenienti e generi taledisordine da indurci a ricorrere a un lavoro come a unacosa assolutamente necessaria a farci trascorrere la vitacon discreta soddisfazione poichegrave il carattere dello statodi quiete egrave permettere che tutte le parti del nostro corpocadano in una rilassatezza che non solo rende le mem-bra incapaci di compiere le loro funzioni ma toglie aogni fibra il vigore indispensabile per continuare a pro-durre le necessarie secrezioni naturali Al tempo stessoin questo stato di languore e di inazione i nervi sonomaggiormente soggetti alle convulsioni piugrave orribili chenon quando sono robusti e forti La malinconia labbat-

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timento la disperazione e spesso il suicidio sono unaconseguenza della tetra visione delle cose che noi abbia-mo quando ci troviamo in questo stato di rilassamentodel corpo Il miglior rimedio per tutti questi mali egravelesercizio o il lavoro e il lavoro egrave un superamento didifficoltagrave egrave uno sforzo del potere di contrazione dei mu-scoli e come tale assomiglia in tutto tranne che nel gra-do al dolore che consiste nella tensione o nella contra-zione Il lavoro non egrave soltanto necessario per manteneregli organi meno delicati in uno stato adatto alle loro fun-zioni ma egrave pure necessario agli organi piugrave fini e piugrave de-licati sui quali e per mezzo dei quali agiscono limmagi-nazione e forse le altre facoltagrave intellettuali Giacchegrave egraveprobabile che non solo la parte inferiore dellanima allaquale si sogliono attribuire le passioni ma lo stesso in-telletto faccia uso nelle sue operazioni di alcuni delica-ti strumenti del corpo sebbene sia piuttosto difficile sta-bilire quali siano e dove siano che lintelletto ne facciauso appare da questo fatto che un lungo esercizio dellefacoltagrave mentali egrave causa di una notevole stanchezza ditutto il corpo e daltro lato un lungo lavoro fisico o undolore indebolisce e talvolta veramente distrugge le fa-coltagrave stesse della mente Ora come un appropriato eser-cizio egrave essenziale alle parti grosse e muscolari del corpoe come senza questo stimolo esse diverrebbero languidee ammalate la stessa regola vale anche per quelle partiche siano eccitate ed esercitate in giusta misura

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timento la disperazione e spesso il suicidio sono unaconseguenza della tetra visione delle cose che noi abbia-mo quando ci troviamo in questo stato di rilassamentodel corpo Il miglior rimedio per tutti questi mali egravelesercizio o il lavoro e il lavoro egrave un superamento didifficoltagrave egrave uno sforzo del potere di contrazione dei mu-scoli e come tale assomiglia in tutto tranne che nel gra-do al dolore che consiste nella tensione o nella contra-zione Il lavoro non egrave soltanto necessario per manteneregli organi meno delicati in uno stato adatto alle loro fun-zioni ma egrave pure necessario agli organi piugrave fini e piugrave de-licati sui quali e per mezzo dei quali agiscono limmagi-nazione e forse le altre facoltagrave intellettuali Giacchegrave egraveprobabile che non solo la parte inferiore dellanima allaquale si sogliono attribuire le passioni ma lo stesso in-telletto faccia uso nelle sue operazioni di alcuni delica-ti strumenti del corpo sebbene sia piuttosto difficile sta-bilire quali siano e dove siano che lintelletto ne facciauso appare da questo fatto che un lungo esercizio dellefacoltagrave mentali egrave causa di una notevole stanchezza ditutto il corpo e daltro lato un lungo lavoro fisico o undolore indebolisce e talvolta veramente distrugge le fa-coltagrave stesse della mente Ora come un appropriato eser-cizio egrave essenziale alle parti grosse e muscolari del corpoe come senza questo stimolo esse diverrebbero languidee ammalate la stessa regola vale anche per quelle partiche siano eccitate ed esercitate in giusta misura

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VII ndash LESERCIZIO Egrave NECESSARIO PER GLIORGANI PIUgrave DELICATI

Come il lavoro comune che egrave una forma di dolore egravelesercizio delle parti piugrave robuste una forma di terrore egravelesercizio delle parti piugrave delicate del sistema e se unacerta forma di dolore egrave di tal natura da influire sulla vi-sta o sulludito poichegrave sono gli organi piugrave delicatilimpressione si avvicina di piugrave a quella che ha una cau-sa intellettuale In tutti questi casi se il dolore e il terroresono modificati in modo da non essere realmente nocivise il dolore non giunge alla violenza e il terrore non egraveprovocato dal pericolo reale di distruzione della perso-na poichegrave queste emozioni liberano le parti sia le deli-cate che le robuste da un ingombro pericoloso e danno-so sono capaci di produrre diletto non piacere ma unaspecie di dilettoso orrore una specie di tranquillitagrave tintadi terrore la quale dal momento che dipende dallistintodi conservazione egrave una delle passioni piugrave forti Il suooggetto egrave il sublime60 Il suo piugrave alto grado lo chiamostupore i gradi inferiori sono timore reverenza e ri-spetto che dalletimologia stessa mostrano da qualefonte derivino e come siano distinte dalleffettivo piace-re

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VII ndash LESERCIZIO Egrave NECESSARIO PER GLIORGANI PIUgrave DELICATI

Come il lavoro comune che egrave una forma di dolore egravelesercizio delle parti piugrave robuste una forma di terrore egravelesercizio delle parti piugrave delicate del sistema e se unacerta forma di dolore egrave di tal natura da influire sulla vi-sta o sulludito poichegrave sono gli organi piugrave delicatilimpressione si avvicina di piugrave a quella che ha una cau-sa intellettuale In tutti questi casi se il dolore e il terroresono modificati in modo da non essere realmente nocivise il dolore non giunge alla violenza e il terrore non egraveprovocato dal pericolo reale di distruzione della perso-na poichegrave queste emozioni liberano le parti sia le deli-cate che le robuste da un ingombro pericoloso e danno-so sono capaci di produrre diletto non piacere ma unaspecie di dilettoso orrore una specie di tranquillitagrave tintadi terrore la quale dal momento che dipende dallistintodi conservazione egrave una delle passioni piugrave forti Il suooggetto egrave il sublime60 Il suo piugrave alto grado lo chiamostupore i gradi inferiori sono timore reverenza e ri-spetto che dalletimologia stessa mostrano da qualefonte derivino e come siano distinte dalleffettivo piace-re

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VIII ndash PERCHEgrave COSE NON PERICOLOSEPRODUCONO UNA PASSIONE SIMILE AL

TERRORE

Uno spettacolo di terrore61 o di dolore egrave sempre causadi sublime Per il terrore o per il pericolo che egrave affinela precedente spiegazione egrave ritengo sufficiente Richie-deragrave forse uno sforzo maggiore mostrare che quegliesempi che ho dato del sublime nella seconda partesono capaci di produrre uno stato di dolore uno statoperciograve connesso col terrore che deve essere giudicato inbase agli stessi principicirc E innanzi tutto parlerograve di ogget-ti di grandi dimensioni intendo oggetti percepibili dallavista

IX ndash PERCHEgrave GLI OGGETTI VISIVI DIGRANDI DIMENSIONI SONO SUBLIMI

La visione consiste in una immagine formata dai rag-gi di luce che sono riflessi dalloggetto la quale si dipin-ge integralmente e istantaneamente sulla retina o sulleultime terminazioni nervose dellocchio Oppure secon-do altri non vegrave che un solo punto di ogni oggetto che si

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VIII ndash PERCHEgrave COSE NON PERICOLOSEPRODUCONO UNA PASSIONE SIMILE AL

TERRORE

Uno spettacolo di terrore61 o di dolore egrave sempre causadi sublime Per il terrore o per il pericolo che egrave affinela precedente spiegazione egrave ritengo sufficiente Richie-deragrave forse uno sforzo maggiore mostrare che quegliesempi che ho dato del sublime nella seconda partesono capaci di produrre uno stato di dolore uno statoperciograve connesso col terrore che deve essere giudicato inbase agli stessi principicirc E innanzi tutto parlerograve di ogget-ti di grandi dimensioni intendo oggetti percepibili dallavista

IX ndash PERCHEgrave GLI OGGETTI VISIVI DIGRANDI DIMENSIONI SONO SUBLIMI

La visione consiste in una immagine formata dai rag-gi di luce che sono riflessi dalloggetto la quale si dipin-ge integralmente e istantaneamente sulla retina o sulleultime terminazioni nervose dellocchio Oppure secon-do altri non vegrave che un solo punto di ogni oggetto che si

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imprima nellocchio in modo da essere percepito imme-diatamente ma col movimento dellocchio raccoglia-mo con grande velocitagrave le diverse parti delloggetto inmodo da formarne un tutto uniforme Se si accetta laprima opinione bisogna considerare che62 sebbene tuttala luce riflessa da un corpo grande colpisca locchio inun solo istante tuttavia dobbiamo pensare che il corpostesso egrave formato di un gran numero di punti distintiognuno dei quali o il raggio che da ognuno provieneimpressiona la retina Cosicchegrave sebbene limmagine diun punto causi soltanto una lieve tensione di questamembrana un altro tocco e poi un altro ancora determi-nerebbe successivamente una grande tensione fino almassimo grado e tutte le facoltagrave dellocchio vibrandoin ogni parte si avvicinerebbero alla natura di ciograve cheproduce dolore e per conseguenza produrrebberounidea sublime

Ancora se poniamo che solo un punto di un oggettosia immediatamente distinguibile la cosa saragrave quasi lamedesima o piuttosto appariragrave anche piugrave chiaro che ilsublime trae origine dalla grandezza di dimensione Poi-chegrave se uno solo egrave il punto subito osservato locchio devepercorrere il vasto spazio di tali corpi con grande rapidi-tagrave e per conseguenza i nervi delicati e i muscoli destina-ti al movimento di quella parte devono essere moltosforzati e la loro grande sensibilitagrave deve far sigrave chessisiano molto impressionati a causa di questo sforzo

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imprima nellocchio in modo da essere percepito imme-diatamente ma col movimento dellocchio raccoglia-mo con grande velocitagrave le diverse parti delloggetto inmodo da formarne un tutto uniforme Se si accetta laprima opinione bisogna considerare che62 sebbene tuttala luce riflessa da un corpo grande colpisca locchio inun solo istante tuttavia dobbiamo pensare che il corpostesso egrave formato di un gran numero di punti distintiognuno dei quali o il raggio che da ognuno provieneimpressiona la retina Cosicchegrave sebbene limmagine diun punto causi soltanto una lieve tensione di questamembrana un altro tocco e poi un altro ancora determi-nerebbe successivamente una grande tensione fino almassimo grado e tutte le facoltagrave dellocchio vibrandoin ogni parte si avvicinerebbero alla natura di ciograve cheproduce dolore e per conseguenza produrrebberounidea sublime

Ancora se poniamo che solo un punto di un oggettosia immediatamente distinguibile la cosa saragrave quasi lamedesima o piuttosto appariragrave anche piugrave chiaro che ilsublime trae origine dalla grandezza di dimensione Poi-chegrave se uno solo egrave il punto subito osservato locchio devepercorrere il vasto spazio di tali corpi con grande rapidi-tagrave e per conseguenza i nervi delicati e i muscoli destina-ti al movimento di quella parte devono essere moltosforzati e la loro grande sensibilitagrave deve far sigrave chessisiano molto impressionati a causa di questo sforzo

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Daltronde non ha nessuna importanza per leffetto pro-dotto se le parti di un corpo risultino connesse ed essoproduca subito tutta intera la sua impressione o se pro-ducendo solo limpressione di un punto per volta deter-mini una successione di quello o di altri punti cosigrave velo-cemente da farli sembrare uniti come egrave evidentedalleffetto comune che si ha facendo ruotare una faceaccesa o un pezzo di legno che se egrave mosso con veloci-tagrave sembra un cerchio di fuoco

X ndash PERCHEgrave LUNITAgrave Egrave NECESSARIA PERLA VASTITAgrave

Si puograve obbiettare a questa teoria che locchio gene-ralmente riceve un ugual numero di raggi in ogni mo-mento e che perciograve un oggetto grande non puograve colpirlocon un numero di raggi maggiore che non quella varietagravedi oggetti che locchio deve sempre percepire quando egraveaperto Al che io rispondo che ammettendo che un ugualnumero di raggi o unuguale quantitagrave di particelle lumi-nose colpiscano locchio in ogni momento tuttavia sequesti raggi spesso variano la loro natura ora coloran-dosi di azzurro ora di rosso e cosigrave via e variano la loroterminazione trasformandosi in piccoli quadrati triango-li o simili a ogni cambiamento sia di colore che di for-ma lorgano subisce una specie di rilassamento o di sta-

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Daltronde non ha nessuna importanza per leffetto pro-dotto se le parti di un corpo risultino connesse ed essoproduca subito tutta intera la sua impressione o se pro-ducendo solo limpressione di un punto per volta deter-mini una successione di quello o di altri punti cosigrave velo-cemente da farli sembrare uniti come egrave evidentedalleffetto comune che si ha facendo ruotare una faceaccesa o un pezzo di legno che se egrave mosso con veloci-tagrave sembra un cerchio di fuoco

X ndash PERCHEgrave LUNITAgrave Egrave NECESSARIA PERLA VASTITAgrave

Si puograve obbiettare a questa teoria che locchio gene-ralmente riceve un ugual numero di raggi in ogni mo-mento e che perciograve un oggetto grande non puograve colpirlocon un numero di raggi maggiore che non quella varietagravedi oggetti che locchio deve sempre percepire quando egraveaperto Al che io rispondo che ammettendo che un ugualnumero di raggi o unuguale quantitagrave di particelle lumi-nose colpiscano locchio in ogni momento tuttavia sequesti raggi spesso variano la loro natura ora coloran-dosi di azzurro ora di rosso e cosigrave via e variano la loroterminazione trasformandosi in piccoli quadrati triango-li o simili a ogni cambiamento sia di colore che di for-ma lorgano subisce una specie di rilassamento o di sta-

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si ma questo rilassamento e questo lavoro cosigrave spessointerrotto non producono affatto sollievo negrave hannoleffetto di un lavoro attivo e uniforme

Chiunque ha notato i diversi effetti di un forte eserci-zio o di qualche azione insignificante comprenderagrave per-chegrave un lavoro noioso e irritante che in principio stancae indebolisce il corpo non abbia nulla di grande questitipi di movimenti che sono piugrave irritanti che dolorosi colmutare continuamente e improvvisamente il loro tenoree la loro direzione impediscono quella completa tensio-ne quella specie di lavoro uniforme che egrave connesso a unforte dolore ed egrave causa di sublime

Il complesso degli oggetti di vario genere anche se egraveuguale al numero delle parti uniformi che compongonoun intero oggetto non produce un effetto uguale sugliorgani del nostro corpo Oltre quella giagrave accettata vi egravepoi unaltra forte ragione di differenza La mente inrealtagrave difficilmente puograve osservare con attenzione piugrave diuna cosa per volta se questa cosa egrave piccola leffetto egravepiccolo e una quantitagrave di altri piccoli oggetti non puogravecostringere lattenzione la mente egrave limitata dai limitidelloggetto e quello di cui non si occupa e quello chenon esiste hanno su di lei lo stesso effetto ma locchio ola mente (poichegrave in questo caso non vegrave differenza)quando considerano grandi oggetti uniformi non arriva-no prontamente ai loro confini non hanno posa mentreli contemplano limmagine egrave ovunque la stessa Cosic-chegrave ogni cosa di grandi dimensioni deve necessariamen-te essere una semplice e intera

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si ma questo rilassamento e questo lavoro cosigrave spessointerrotto non producono affatto sollievo negrave hannoleffetto di un lavoro attivo e uniforme

Chiunque ha notato i diversi effetti di un forte eserci-zio o di qualche azione insignificante comprenderagrave per-chegrave un lavoro noioso e irritante che in principio stancae indebolisce il corpo non abbia nulla di grande questitipi di movimenti che sono piugrave irritanti che dolorosi colmutare continuamente e improvvisamente il loro tenoree la loro direzione impediscono quella completa tensio-ne quella specie di lavoro uniforme che egrave connesso a unforte dolore ed egrave causa di sublime

Il complesso degli oggetti di vario genere anche se egraveuguale al numero delle parti uniformi che compongonoun intero oggetto non produce un effetto uguale sugliorgani del nostro corpo Oltre quella giagrave accettata vi egravepoi unaltra forte ragione di differenza La mente inrealtagrave difficilmente puograve osservare con attenzione piugrave diuna cosa per volta se questa cosa egrave piccola leffetto egravepiccolo e una quantitagrave di altri piccoli oggetti non puogravecostringere lattenzione la mente egrave limitata dai limitidelloggetto e quello di cui non si occupa e quello chenon esiste hanno su di lei lo stesso effetto ma locchio ola mente (poichegrave in questo caso non vegrave differenza)quando considerano grandi oggetti uniformi non arriva-no prontamente ai loro confini non hanno posa mentreli contemplano limmagine egrave ovunque la stessa Cosic-chegrave ogni cosa di grandi dimensioni deve necessariamen-te essere una semplice e intera

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XI ndash LINFINITO ARTIFICIALE

Abbiamo osservato che una specie di grandezza nascedallinfinito artificiale e che questo infinito consiste inuna successione uniforme di grandi parti abbiamo an-che osservato che la stessa uniforme successione ha unpotere simile nei suoni Ma poichegrave gli effetti di moltecose sono piugrave chiari per uno dei sensi che per un altro epoichegrave tutti i sensi hanno fra loro analogie e si comple-tano lun con laltro incomincerograve dal potere nei suonipoichegrave la causa della sublimitagrave per via di successione egravedi gran lunga piugrave evidente nel senso delludito Osservoqui una volta per tutte che lanalisi delle cause naturalie meccaniche delle nostre passioni puograve oltre linteressedel soggetto offrire se arriva a scoprirle una maggiorforza e luce da alcune regole che enunciamo su tale ar-gomento Quando lorecchio riceve un suono semplice egravecolpito da una sola onda daria che fa vibrare il timpanoe le altre parti membranose secondo la natura e la speciedel colpo Se il colpo egrave forte lorgano delludito arriva aun considerevole grado di tensione Se il colpo egrave ripetu-to quasi subito la ripetizione causa lattesa di un altrocolpo E bisogna notare che lattesa determina una ten-sione Questo egrave evidente in molti animali che quando sidispongono ad udire un suono si mettono allerta e driz-zano le orecchie cosicchegrave qui leffetto dei suoni egrave consi-derevolmente accresciuto da un nuovo elemento latte-sa Ma sebbene dopo un certo numero di colpi ne aspet-

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XI ndash LINFINITO ARTIFICIALE

Abbiamo osservato che una specie di grandezza nascedallinfinito artificiale e che questo infinito consiste inuna successione uniforme di grandi parti abbiamo an-che osservato che la stessa uniforme successione ha unpotere simile nei suoni Ma poichegrave gli effetti di moltecose sono piugrave chiari per uno dei sensi che per un altro epoichegrave tutti i sensi hanno fra loro analogie e si comple-tano lun con laltro incomincerograve dal potere nei suonipoichegrave la causa della sublimitagrave per via di successione egravedi gran lunga piugrave evidente nel senso delludito Osservoqui una volta per tutte che lanalisi delle cause naturalie meccaniche delle nostre passioni puograve oltre linteressedel soggetto offrire se arriva a scoprirle una maggiorforza e luce da alcune regole che enunciamo su tale ar-gomento Quando lorecchio riceve un suono semplice egravecolpito da una sola onda daria che fa vibrare il timpanoe le altre parti membranose secondo la natura e la speciedel colpo Se il colpo egrave forte lorgano delludito arriva aun considerevole grado di tensione Se il colpo egrave ripetu-to quasi subito la ripetizione causa lattesa di un altrocolpo E bisogna notare che lattesa determina una ten-sione Questo egrave evidente in molti animali che quando sidispongono ad udire un suono si mettono allerta e driz-zano le orecchie cosicchegrave qui leffetto dei suoni egrave consi-derevolmente accresciuto da un nuovo elemento latte-sa Ma sebbene dopo un certo numero di colpi ne aspet-

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tiamo altri non potendo noi calcolare il momento preci-so del loro arrivo quando essi giungono producono unaspecie di sorpresa che intensifica anche maggiormentequesta tensione Ho infatti osservato che quando inqualche momento attesi con ansia qualche suono che ri-tornava a intervalli (come il colpo ripetuto del cannone)sebbene attendessi effettivamente il ripetersi del colpoquando sopravveniva sempre mi faceva trasalire legger-mente il timpano subiva una contrazione e tutto il corposussultava con esso La tensione della parte aumentan-do cosigrave ad ogni colpo per le forze unite del colpo stes-so dellattesa e della sorpresa arriva a tal punto da esse-re capace di unidea sublime e giunge proprio allorlodel dolore Anche quando la causa ha cessato di agiregli organi delludito essendo spesso successivamentecolpiti in modo simile continuano a vibrare in quelmodo per un tempo piugrave lungo questo egrave un elementoche contribuisce alla grandezza delleffetto

XII ndash LE VIBRAZIONI DEVONOESSERE SIMILI

Ma se la vibrazione non egrave simile in ogni impressionenon puograve mai essere trasportata al di lagrave di un certo nume-ro di impressioni infatti mettete in movimento un corpocome un pendolo in una direzione esso continueragrave ad

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tiamo altri non potendo noi calcolare il momento preci-so del loro arrivo quando essi giungono producono unaspecie di sorpresa che intensifica anche maggiormentequesta tensione Ho infatti osservato che quando inqualche momento attesi con ansia qualche suono che ri-tornava a intervalli (come il colpo ripetuto del cannone)sebbene attendessi effettivamente il ripetersi del colpoquando sopravveniva sempre mi faceva trasalire legger-mente il timpano subiva una contrazione e tutto il corposussultava con esso La tensione della parte aumentan-do cosigrave ad ogni colpo per le forze unite del colpo stes-so dellattesa e della sorpresa arriva a tal punto da esse-re capace di unidea sublime e giunge proprio allorlodel dolore Anche quando la causa ha cessato di agiregli organi delludito essendo spesso successivamentecolpiti in modo simile continuano a vibrare in quelmodo per un tempo piugrave lungo questo egrave un elementoche contribuisce alla grandezza delleffetto

XII ndash LE VIBRAZIONI DEVONOESSERE SIMILI

Ma se la vibrazione non egrave simile in ogni impressionenon puograve mai essere trasportata al di lagrave di un certo nume-ro di impressioni infatti mettete in movimento un corpocome un pendolo in una direzione esso continueragrave ad

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oscillare lungo larco della stessa circonferenza finchegravele note cause lo fermeranno ma se dopo averlo messo inmoto in una direzione lo spingete in unaltra esso nonpuograve piugrave riprendere la prima direzione perchegrave non egrave ca-pace di automovimento e per conseguenza non puograve chesentire leffetto di quellultima spinta laddove se ripete-te piugrave volte la spinta nella stessa direzione esso descri-veragrave un arco piugrave grande e si muoveragrave per un tempo piugravelungo

XIII ndash LEFFETTO DELLA SUCCESSIONENEGLI OGGETTI VISIVI

Se possiamo chiaramente comprendere come le coseagiscano su uno dei nostri sensi saragrave facile comprende-re in qual modo esse impressionino gli altri Il dilungar-ci quindi sulle sensazioni relative ad ogni senso finireb-be per affaticarci con uninutile ripetizione piuttosto chegettare una nuova luce sul soggetto mediante unampiaed estesa trattazione Ma dal momento che in questanostra dissertazione ci atteniamo principalmente al su-blime in quanto colpisce locchio considereremo inmodo particolare perchegrave una successiva disposizione diparti uniformi nella medesima linea retta sia sublime ein base a quale principio questa disposizione possa far sigraveche una quantitagrave di materia relativamente piccola pro-

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oscillare lungo larco della stessa circonferenza finchegravele note cause lo fermeranno ma se dopo averlo messo inmoto in una direzione lo spingete in unaltra esso nonpuograve piugrave riprendere la prima direzione perchegrave non egrave ca-pace di automovimento e per conseguenza non puograve chesentire leffetto di quellultima spinta laddove se ripete-te piugrave volte la spinta nella stessa direzione esso descri-veragrave un arco piugrave grande e si muoveragrave per un tempo piugravelungo

XIII ndash LEFFETTO DELLA SUCCESSIONENEGLI OGGETTI VISIVI

Se possiamo chiaramente comprendere come le coseagiscano su uno dei nostri sensi saragrave facile comprende-re in qual modo esse impressionino gli altri Il dilungar-ci quindi sulle sensazioni relative ad ogni senso finireb-be per affaticarci con uninutile ripetizione piuttosto chegettare una nuova luce sul soggetto mediante unampiaed estesa trattazione Ma dal momento che in questanostra dissertazione ci atteniamo principalmente al su-blime in quanto colpisce locchio considereremo inmodo particolare perchegrave una successiva disposizione diparti uniformi nella medesima linea retta sia sublime ein base a quale principio questa disposizione possa far sigraveche una quantitagrave di materia relativamente piccola pro-

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duca un effetto maggiore di una quantitagrave molto piugrave este-sa disposta in un altro modo

Per evitare lincertezza di nozioni generali poniamodinnanzi ai nostri occhi una serie di colonne uniformicollocate in linea retta prendiamo posizione in modoche il nostro occhio possa spingersi lungo questo colon-nato poichegrave da questo punto di vista ne coglie leffettomigliore Nella nostra attuale posizione egrave chiaro che iraggi della prima colonna causeranno al nostro occhiouna vibrazione di quella forma unimmagine della co-lonna stessa La colonna immediatamente successiva laaccresce quella che segue rinnova e rafforza limpres-sione ognuna nellordine della successione aggiungeimpulso a impulso impressione a impressione finchegravelocchio a lungo esercitato in un modo particolare nonpuograve perdere immediatamente quelloggetto ed essendoviolentemente trascinato da questa continua agitazioneoffre alla mente unidea grande e sublime

Ma invece osservare una fila di colonne uniformisupponiamo che si succedano luna allaltra una rotondae una quadrata alternativamente In tal caso la vibrazio-ne suscitata alla prima colonna rotonda si smorza nonappena egrave formata e una vibrazione daltro genere cioegravequadrata occupa immediatamente il suo posto maanchessa tuttavia cede il posto con altrettanta velocitagravead una rotonda e cosigrave locchio procede alternativamentecogliendo unimmagine e abbandonandone unaltra finoal termine delledificio Quindi egrave ovvio che allultima co-lonna limpressione egrave tanto lungi dal continuare quanto

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duca un effetto maggiore di una quantitagrave molto piugrave este-sa disposta in un altro modo

Per evitare lincertezza di nozioni generali poniamodinnanzi ai nostri occhi una serie di colonne uniformicollocate in linea retta prendiamo posizione in modoche il nostro occhio possa spingersi lungo questo colon-nato poichegrave da questo punto di vista ne coglie leffettomigliore Nella nostra attuale posizione egrave chiaro che iraggi della prima colonna causeranno al nostro occhiouna vibrazione di quella forma unimmagine della co-lonna stessa La colonna immediatamente successiva laaccresce quella che segue rinnova e rafforza limpres-sione ognuna nellordine della successione aggiungeimpulso a impulso impressione a impressione finchegravelocchio a lungo esercitato in un modo particolare nonpuograve perdere immediatamente quelloggetto ed essendoviolentemente trascinato da questa continua agitazioneoffre alla mente unidea grande e sublime

Ma invece osservare una fila di colonne uniformisupponiamo che si succedano luna allaltra una rotondae una quadrata alternativamente In tal caso la vibrazio-ne suscitata alla prima colonna rotonda si smorza nonappena egrave formata e una vibrazione daltro genere cioegravequadrata occupa immediatamente il suo posto maanchessa tuttavia cede il posto con altrettanta velocitagravead una rotonda e cosigrave locchio procede alternativamentecogliendo unimmagine e abbandonandone unaltra finoal termine delledificio Quindi egrave ovvio che allultima co-lonna limpressione egrave tanto lungi dal continuare quanto

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lo era alla prima poichegrave in realtagrave i sensi non possono ri-cevere unimpressione distinta se non dallultima edessa non puograve mai riassumere in segrave due impressioni di-verse inoltre ogni variazione delloggetto egrave un riposo eun rilassamento per gli organi della vista e questo sol-lievo impedisce quella forte emozione cosigrave necessaria aprodurre il sublime Per ottenere quindi una perfettagrandezza in quelle cose a cui abbiamo sopra accenna-to vi dovrebbe essere una perfetta semplicitagrave unassolu-ta uniformitagrave nella disposizione nella forma e nel colo-re In base a questo principio di successione e di unifor-mitagrave ci si puograve domandare perchegrave una lunga parete nudanon debba essere un oggetto piugrave sublime di un colonna-to dal momento che la successione non egrave in alcun modointerrotta locchio non incontra ostacoli e nulla di piugraveuniforme si puograve concepire

Una lunga parete nuda non egrave certo cosigrave grandiosacome un colonnato della medesima lunghezza e altezzaNon egrave difficile notare questa differenza Quando osser-viamo una parete nuda data luniformitagrave delloggettolocchio corre per lintero spazio e arriva velocemente alsuo termine non incontra nulla che possa interrompereil suo procedere ma neppure incontra qualche cosa chepossa trattenerlo per un po di tempo col produrre un ef-fetto notevole e duraturo La vista di una parete nudache sia di grande altezza e di grande lunghezza egrave indub-biamente grandiosa ma questa egrave soltanto unidea e nonuna ripetizione di idee simili egrave quindi grande non tantodal punto di vista dellinfinitagrave quanto da quello della va-

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lo era alla prima poichegrave in realtagrave i sensi non possono ri-cevere unimpressione distinta se non dallultima edessa non puograve mai riassumere in segrave due impressioni di-verse inoltre ogni variazione delloggetto egrave un riposo eun rilassamento per gli organi della vista e questo sol-lievo impedisce quella forte emozione cosigrave necessaria aprodurre il sublime Per ottenere quindi una perfettagrandezza in quelle cose a cui abbiamo sopra accenna-to vi dovrebbe essere una perfetta semplicitagrave unassolu-ta uniformitagrave nella disposizione nella forma e nel colo-re In base a questo principio di successione e di unifor-mitagrave ci si puograve domandare perchegrave una lunga parete nudanon debba essere un oggetto piugrave sublime di un colonna-to dal momento che la successione non egrave in alcun modointerrotta locchio non incontra ostacoli e nulla di piugraveuniforme si puograve concepire

Una lunga parete nuda non egrave certo cosigrave grandiosacome un colonnato della medesima lunghezza e altezzaNon egrave difficile notare questa differenza Quando osser-viamo una parete nuda data luniformitagrave delloggettolocchio corre per lintero spazio e arriva velocemente alsuo termine non incontra nulla che possa interrompereil suo procedere ma neppure incontra qualche cosa chepossa trattenerlo per un po di tempo col produrre un ef-fetto notevole e duraturo La vista di una parete nudache sia di grande altezza e di grande lunghezza egrave indub-biamente grandiosa ma questa egrave soltanto unidea e nonuna ripetizione di idee simili egrave quindi grande non tantodal punto di vista dellinfinitagrave quanto da quello della va-

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stitagrave Ma da un impulso di tal genere a meno che nonsia fortissimo non siamo cosigrave intensamente impressio-nati come invece lo siamo da una successione di impul-si simili perchegrave i nervi dei sensi non acquistano (se cosigraveposso esprimermi) labitudine di ripetere la stessa im-pressione in modo da protrarla piugrave a lungo di quanto lasua causa agisca inoltre tutti gli effetti che ho attribuitoallaspettativa e alla sorpresa nel capitolo undecimonon possono trovar posto su una parete nuda

XIV ndash LOPINIONE DEL LOCKE RIGUARDOALLOSCURITAgrave

Il Locke ritiene che loscuritagrave non sia per sua naturaun idea di terrore e che sebbene una luce eccessiva siapenosa al senso il piugrave grande eccesso di oscuritagrave non siain alcun modo conturbante Osserva in un altro puntoche avendo una volta una nutrice o una vecchia associa-to le idee di fantasmi e di demoni con lidea di oscuritagravela notte dallora in poi egrave diventata penosa e orribileallimmaginazione Lautoritagrave di questo granduomo egravesenza dubbio notevole quanto puograve esserlo quella diqualsiasi uomo e sembra vada contro il nostro principiogenerale63

63 Parte Seconda III

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stitagrave Ma da un impulso di tal genere a meno che nonsia fortissimo non siamo cosigrave intensamente impressio-nati come invece lo siamo da una successione di impul-si simili perchegrave i nervi dei sensi non acquistano (se cosigraveposso esprimermi) labitudine di ripetere la stessa im-pressione in modo da protrarla piugrave a lungo di quanto lasua causa agisca inoltre tutti gli effetti che ho attribuitoallaspettativa e alla sorpresa nel capitolo undecimonon possono trovar posto su una parete nuda

XIV ndash LOPINIONE DEL LOCKE RIGUARDOALLOSCURITAgrave

Il Locke ritiene che loscuritagrave non sia per sua naturaun idea di terrore e che sebbene una luce eccessiva siapenosa al senso il piugrave grande eccesso di oscuritagrave non siain alcun modo conturbante Osserva in un altro puntoche avendo una volta una nutrice o una vecchia associa-to le idee di fantasmi e di demoni con lidea di oscuritagravela notte dallora in poi egrave diventata penosa e orribileallimmaginazione Lautoritagrave di questo granduomo egravesenza dubbio notevole quanto puograve esserlo quella diqualsiasi uomo e sembra vada contro il nostro principiogenerale63

63 Parte Seconda III

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Abbiamo considerato loscuritagrave come una causa delsublime e abbiamo finora considerato il sublime comedipendente da una modificazione della sofferenza o delterrore cosicchegrave se loscuritagrave non egrave penosa o terribileper chi non ha avuto nellinfanzia la mente turbata da su-perstizioni non puograve essere causa di sublime Ma contutto lossequio dovuto a tale autoritagrave mi sembra cheunassociazione di idee di una natura piugrave generaleunassociazione che tutta lumanitagrave egrave in grado di farepossa rendere terribile loscuritagrave poichegrave nelloscuritagrave piugraveprofonda egrave impossibile sapere in quale grado di sicurez-za noi ci troviamo ignoriamo gli oggetti che ci circon-dano possiamo in ogni momento urtare contro qualcheostacolo pericoloso possiamo precipitare in un abisso alprimo passo che facciamo e se un nemico si avvicinanon sappiamo da qual parte difenderci In tal caso la for-za non egrave una difesa sicura solo la saggezza puograve agireper via di congetture i piugrave coraggiosi sono titubanti ecolui che non vorrebbe implorare nulla in sua difesa egravecostretto a implorare la luce

Ζεῦ πάτερ ἀλλὰ σὺ ῥῦσαι ὑπἠέρος υἷας Ἀχαιῶνποίησον δαἴϑρην δὸς δὀφϑαλmicroοὶσιν ἱδέσϑαιἐν δὲ φάει ϰαὶ ὄλεσσον64

Riguardo allassociazione delle idee di fantasmi e didemoni egrave certo piugrave logico pensare che loscuritagrave essen-

64 laquoMa tu Giove padre trattieni sotto la luce i figli degliAchei rendi pura laria concedi agli occhi di vedere e nella luceuccidiraquo (Omero Iliade XVII 645 e sgg)

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Abbiamo considerato loscuritagrave come una causa delsublime e abbiamo finora considerato il sublime comedipendente da una modificazione della sofferenza o delterrore cosicchegrave se loscuritagrave non egrave penosa o terribileper chi non ha avuto nellinfanzia la mente turbata da su-perstizioni non puograve essere causa di sublime Ma contutto lossequio dovuto a tale autoritagrave mi sembra cheunassociazione di idee di una natura piugrave generaleunassociazione che tutta lumanitagrave egrave in grado di farepossa rendere terribile loscuritagrave poichegrave nelloscuritagrave piugraveprofonda egrave impossibile sapere in quale grado di sicurez-za noi ci troviamo ignoriamo gli oggetti che ci circon-dano possiamo in ogni momento urtare contro qualcheostacolo pericoloso possiamo precipitare in un abisso alprimo passo che facciamo e se un nemico si avvicinanon sappiamo da qual parte difenderci In tal caso la for-za non egrave una difesa sicura solo la saggezza puograve agireper via di congetture i piugrave coraggiosi sono titubanti ecolui che non vorrebbe implorare nulla in sua difesa egravecostretto a implorare la luce

Ζεῦ πάτερ ἀλλὰ σὺ ῥῦσαι ὑπἠέρος υἷας Ἀχαιῶνποίησον δαἴϑρην δὸς δὀφϑαλmicroοὶσιν ἱδέσϑαιἐν δὲ φάει ϰαὶ ὄλεσσον64

Riguardo allassociazione delle idee di fantasmi e didemoni egrave certo piugrave logico pensare che loscuritagrave essen-

64 laquoMa tu Giove padre trattieni sotto la luce i figli degliAchei rendi pura laria concedi agli occhi di vedere e nella luceuccidiraquo (Omero Iliade XVII 645 e sgg)

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do originariamente unidea di terrore fu scelta comescena adatta per tali terribili rappresentazioni e non chetali rappresentazioni abbiano reso loscuritagrave terribile

La mente umana cade molto facilmente in un erroredi tal genere ma egrave ben difficile immaginare che leffettodi unidea cosigrave universalmente terribile in ogni tempo epresso ogni popolo e in ogni luogo come egrave quelladelloscuritagrave possa essere dovuta a una sequela di storieoziose o ad alcunaltra causa di natura cosigrave insignifican-te e di effetto cosigrave precario

XV ndash LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILEPER PROPRIA NATURA

Potragrave forse risultare in seguito a ricerca che il nero eloscuritagrave sono in un certo senso penosi per la loro natu-rale azione indipendentemente da qualsiasi associazio-ne Devo notare che le idee di oscuritagrave e di nero quasi siidentificano e differiscono soltanto in questo che ilnero egrave unidea piugrave limitata Il Cheselden65 ci ha narratouna curiosissima storia di un bimbo nato cieco rimastotale fino alletagrave di tredici o quattordici anni quandooperato di cataratta potegrave cosigrave acquistare la vista Fra i

65 William Cheselden (1688-1752) celebre chirurgo autoredellAnatomy of human body testo molto diffuso e apprezzatodellepoca

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do originariamente unidea di terrore fu scelta comescena adatta per tali terribili rappresentazioni e non chetali rappresentazioni abbiano reso loscuritagrave terribile

La mente umana cade molto facilmente in un erroredi tal genere ma egrave ben difficile immaginare che leffettodi unidea cosigrave universalmente terribile in ogni tempo epresso ogni popolo e in ogni luogo come egrave quelladelloscuritagrave possa essere dovuta a una sequela di storieoziose o ad alcunaltra causa di natura cosigrave insignifican-te e di effetto cosigrave precario

XV ndash LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILEPER PROPRIA NATURA

Potragrave forse risultare in seguito a ricerca che il nero eloscuritagrave sono in un certo senso penosi per la loro natu-rale azione indipendentemente da qualsiasi associazio-ne Devo notare che le idee di oscuritagrave e di nero quasi siidentificano e differiscono soltanto in questo che ilnero egrave unidea piugrave limitata Il Cheselden65 ci ha narratouna curiosissima storia di un bimbo nato cieco rimastotale fino alletagrave di tredici o quattordici anni quandooperato di cataratta potegrave cosigrave acquistare la vista Fra i

65 William Cheselden (1688-1752) celebre chirurgo autoredellAnatomy of human body testo molto diffuso e apprezzatodellepoca

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diversi particolari degni di nota che accompagnarono lesue prime percezioni e i suoi primi giudizi sugli oggettivisivi il Cheselden ci dice che la prima volta che il ra-gazzo vide un oggetto nero provograve una grande inquietu-dine e che qualche tempo dopo vedendo per caso unanegra egli fu a quella vista colto da un forte orroreLorrore in questo caso difficilmente si puograve pensaresorga da unassociazione Dal racconto sembra che il ra-gazzo fosse molto osservatore e molto sensibile per lasua etagrave ed egrave quindi probabile che se la grande inquietu-dine da lui provata alla prima vista del nero fosse sortadalla sua connessione con qualche altra spiacevole idealavrebbe notata e ricordata Poichegrave unidea spiacevolesoltanto per associazione mostra abbastanza chiaramen-te alla prima impressione la causa del suo cattivo effettosulle passioni invero nei casi ordinari sfugge frequente-mente ma ciograve dipende dal fatto che loriginaria associa-zione avvenne molto prima e limpressione derivata fuspesso ripetuta Nel nostro esempio labitudine non hanulla a che fare e non vegrave motivo di ritenere che i cattivieffetti del nero sullimmaginazione del ragazzo fosserodovuti alla connessione con qualche altra spiacevoleidea piugrave di quanto i buoni effetti dei colori piugrave sma-glianti non derivassero dalla loro connessione con ideepiacevoli Essi probabilmente traevano i loro effettidalla loro naturale azione

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diversi particolari degni di nota che accompagnarono lesue prime percezioni e i suoi primi giudizi sugli oggettivisivi il Cheselden ci dice che la prima volta che il ra-gazzo vide un oggetto nero provograve una grande inquietu-dine e che qualche tempo dopo vedendo per caso unanegra egli fu a quella vista colto da un forte orroreLorrore in questo caso difficilmente si puograve pensaresorga da unassociazione Dal racconto sembra che il ra-gazzo fosse molto osservatore e molto sensibile per lasua etagrave ed egrave quindi probabile che se la grande inquietu-dine da lui provata alla prima vista del nero fosse sortadalla sua connessione con qualche altra spiacevole idealavrebbe notata e ricordata Poichegrave unidea spiacevolesoltanto per associazione mostra abbastanza chiaramen-te alla prima impressione la causa del suo cattivo effettosulle passioni invero nei casi ordinari sfugge frequente-mente ma ciograve dipende dal fatto che loriginaria associa-zione avvenne molto prima e limpressione derivata fuspesso ripetuta Nel nostro esempio labitudine non hanulla a che fare e non vegrave motivo di ritenere che i cattivieffetti del nero sullimmaginazione del ragazzo fosserodovuti alla connessione con qualche altra spiacevoleidea piugrave di quanto i buoni effetti dei colori piugrave sma-glianti non derivassero dalla loro connessione con ideepiacevoli Essi probabilmente traevano i loro effettidalla loro naturale azione

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XVI ndash PERCHEgrave LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILE

Vale la pena di esaminare pertanto come loscuritagravepossa operare in modo tale da causare sofferenza Si puograveosservare che mentre noi ci allontaniamo dalla luce lanatura ha fatto in modo che la pupilla si allarghi col re-stringersi delliride in modo proporzionale al nostro al-lontanamento Ora invece di retrocedere dalla luce soloun poco supponiamo di sottrarci interamente ad essa egravelogico pensare che la contrazione delle fibre radialidelliride sia in proporzione piugrave grande e che questaparte possa per la grande oscuritagrave giungere ad esserecosigrave contratta da costringere i nervi che la compongonoal di lagrave del normale e con ciograve produrre una sensazionepenosa Tale tensione sembra certamente esservi mentrenoi siamo avvolti dalloscuritagrave poichegrave in tale stato ri-manendo locchio aperto vi egrave un continuo sforzo perpercepire la luce questo egrave evidente dai bagliori e dalleluminose visioni che spesso sembrano in tali circostan-ze balenare davanti a noi e non possono dipendere chedallo spasimo prodotto da un sforzo per inseguireloggetto Molti altri forti impulsi produrranno lidea del-la luce nellocchio oltre alla sostanza della luce stessacome riscontriamo in molti casi Quelli che ammettonoche loscuritagrave sia causa di sublime arguirebbero dalladilatazione della pupilla che un rilassamento puograve pro-durre il sublime cosigrave come una contrazione ma non cre-do che essi considerino che sebbene lanello circolare

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XVI ndash PERCHEgrave LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILE

Vale la pena di esaminare pertanto come loscuritagravepossa operare in modo tale da causare sofferenza Si puograveosservare che mentre noi ci allontaniamo dalla luce lanatura ha fatto in modo che la pupilla si allarghi col re-stringersi delliride in modo proporzionale al nostro al-lontanamento Ora invece di retrocedere dalla luce soloun poco supponiamo di sottrarci interamente ad essa egravelogico pensare che la contrazione delle fibre radialidelliride sia in proporzione piugrave grande e che questaparte possa per la grande oscuritagrave giungere ad esserecosigrave contratta da costringere i nervi che la compongonoal di lagrave del normale e con ciograve produrre una sensazionepenosa Tale tensione sembra certamente esservi mentrenoi siamo avvolti dalloscuritagrave poichegrave in tale stato ri-manendo locchio aperto vi egrave un continuo sforzo perpercepire la luce questo egrave evidente dai bagliori e dalleluminose visioni che spesso sembrano in tali circostan-ze balenare davanti a noi e non possono dipendere chedallo spasimo prodotto da un sforzo per inseguireloggetto Molti altri forti impulsi produrranno lidea del-la luce nellocchio oltre alla sostanza della luce stessacome riscontriamo in molti casi Quelli che ammettonoche loscuritagrave sia causa di sublime arguirebbero dalladilatazione della pupilla che un rilassamento puograve pro-durre il sublime cosigrave come una contrazione ma non cre-do che essi considerino che sebbene lanello circolare

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delliride sia in un certo senso uno sfintere che si puogravedilatare con un semplice rilassamento pure da un datopunto di vista differisce dalla maggior parte degli altrisfinteri del corpo poichegrave egrave unito ai muscoli antagonistiche sono le fibre radiali delliride il muscolo circolarenon incomincia a rilassarsi prima che queste fibre man-cando del loro equilibrio siano forzatamente ritratte eallarghino la pupilla sino ad una larghezza considerevo-le Ma per quanto non fossimo informati di ciograve ritengoche ognuno troveragrave che se apre gli occhi e si sforza divedere in un luogo buio ne segue una sofferenza assainotevole Ho udito alcune signore notare che dopo averlavorato per lungo tempo su un fondo nero i loro occhierano cosigrave indolenziti e indeboliti che a stento esse pote-vano vedere Si puograve forse obbiettare a questa teoriadelleffetto meccanico delloscuritagrave che i cattivi effettidelloscuritagrave o del nero sembrano piuttosto agire sullamente che sul fisico e in veritagrave io credo che sia cosigrave ri-tengo inoltre che avvenga la medesima cosa per le im-pressioni percepite dalle parti piugrave delicate del nostro si-stema Gli effetti del cattivo tempo si manifestano spes-so nella malinconia e nellabbattimento dello spiritosebbene senza dubbio in questo caso gli organi del cor-po soffrano per primi e lanimo solo per riflesso di que-sti organi

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delliride sia in un certo senso uno sfintere che si puogravedilatare con un semplice rilassamento pure da un datopunto di vista differisce dalla maggior parte degli altrisfinteri del corpo poichegrave egrave unito ai muscoli antagonistiche sono le fibre radiali delliride il muscolo circolarenon incomincia a rilassarsi prima che queste fibre man-cando del loro equilibrio siano forzatamente ritratte eallarghino la pupilla sino ad una larghezza considerevo-le Ma per quanto non fossimo informati di ciograve ritengoche ognuno troveragrave che se apre gli occhi e si sforza divedere in un luogo buio ne segue una sofferenza assainotevole Ho udito alcune signore notare che dopo averlavorato per lungo tempo su un fondo nero i loro occhierano cosigrave indolenziti e indeboliti che a stento esse pote-vano vedere Si puograve forse obbiettare a questa teoriadelleffetto meccanico delloscuritagrave che i cattivi effettidelloscuritagrave o del nero sembrano piuttosto agire sullamente che sul fisico e in veritagrave io credo che sia cosigrave ri-tengo inoltre che avvenga la medesima cosa per le im-pressioni percepite dalle parti piugrave delicate del nostro si-stema Gli effetti del cattivo tempo si manifestano spes-so nella malinconia e nellabbattimento dello spiritosebbene senza dubbio in questo caso gli organi del cor-po soffrano per primi e lanimo solo per riflesso di que-sti organi

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XVII ndash GLI EFFETTI DEL NERO

Il nero non egrave che una oscuritagrave parziale e quindi traealcuni dei suoi poteri dallessere mescolato a corpi colo-rati e circondato da essi Per sua natura non puograve essereconsiderato un colore I corpi neri non riflettono nessunraggio o pochi riguardo alla vista e non appaiono checome spazi vuoti sparsi fra gli oggetti che noi vediamoQuando locchio giunge su uno di questi spazi vuotidopo essere stato tenuto in un certo grado di tensionenelleffetto dei colori adiacenti ad esso cade improvvi-samente in un rilassamento dal quale subito si riprendecon un moto convulsivo Per spiegare questo conside-riamo che quando intendiamo sederci su una sedia e latroviamo piugrave bassa di quanto ci aspettavamo il colpo egraveassai violento molto piugrave violento di quello che si potevasupporre fosse provocato dalla differenza di altezza frauna sedia e laltra Se dopo aver disceso una serie di gra-dini tentiamo inavvertitamente di fare un altro passo inugual modo il colpo egrave estremamente brusco e spiacevo-le mentre non possiamo affatto provocare tale colpoquando lo aspettiamo e siamo preparati ad esso Quandodico che ciograve egrave dovuto al fatto che il cambiamento avvie-ne contrariamente allaspettativa non intendo solo rife-rirmi alla mente ma anche al fatto che quando un orga-no del senso egrave per un certo tempo impressionato in undato modo qualora venga allimprovviso impressionatoin modo diverso ne segue un moto convulsivo contra-

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XVII ndash GLI EFFETTI DEL NERO

Il nero non egrave che una oscuritagrave parziale e quindi traealcuni dei suoi poteri dallessere mescolato a corpi colo-rati e circondato da essi Per sua natura non puograve essereconsiderato un colore I corpi neri non riflettono nessunraggio o pochi riguardo alla vista e non appaiono checome spazi vuoti sparsi fra gli oggetti che noi vediamoQuando locchio giunge su uno di questi spazi vuotidopo essere stato tenuto in un certo grado di tensionenelleffetto dei colori adiacenti ad esso cade improvvi-samente in un rilassamento dal quale subito si riprendecon un moto convulsivo Per spiegare questo conside-riamo che quando intendiamo sederci su una sedia e latroviamo piugrave bassa di quanto ci aspettavamo il colpo egraveassai violento molto piugrave violento di quello che si potevasupporre fosse provocato dalla differenza di altezza frauna sedia e laltra Se dopo aver disceso una serie di gra-dini tentiamo inavvertitamente di fare un altro passo inugual modo il colpo egrave estremamente brusco e spiacevo-le mentre non possiamo affatto provocare tale colpoquando lo aspettiamo e siamo preparati ad esso Quandodico che ciograve egrave dovuto al fatto che il cambiamento avvie-ne contrariamente allaspettativa non intendo solo rife-rirmi alla mente ma anche al fatto che quando un orga-no del senso egrave per un certo tempo impressionato in undato modo qualora venga allimprovviso impressionatoin modo diverso ne segue un moto convulsivo contra-

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zione simile a quella che si determina quando una cosaaccade contro laspettativa della mente E sebbene possasembrare strano che un cambiamento tale da produrreun rilassamento debba subito determinare unimprovvisacontrazione pure avviene quasi sicuramente cosigrave pertutti i sensi Ognuno sa che il sonno egrave un rilassamento eche il silenzio dove nulla tiene gli organi delludito inazione egrave in generale il piugrave adatto a prolungare questo ri-lassamento pure quando suoni in sordina dispongonoluomo al sonno fate cessare improvvisamente questisuoni e la persona immediatamente si sveglieragrave poichegravele parti del corpo si tendono improvvisamente Io stessosovente lo provai e ne sentii parlare da molti Analoga-mente se una persona si addormentasse alla chiara lucedel giorno lintrodurre unimprovvisa oscuritagrave ostacole-rebbe il suo sonno in quel momento sebbene il silenzioe loscuritagrave in se stessi non introdotti bruscamente sia-no molto favorevoli al sonno Questo dedussi per via dicongetture sullanalogia dei sensi quando per la primavolta mi soffermai su tali osservazioni ma da allora ef-fettivamente lo sperimentai E spesso ho provato comepure molti altri che nel primo abbandono al sonno cisvegliamo improvvisamente con una piugrave brusca scossae che questa scossa egrave generalmente preceduta da unaspecie di sogno in cui ci sembra di cadere a precipiziodonde nasce questa strana emozione se non dal rilassa-mento troppo improvviso del corpo che per qualchemeccanismo naturale si riprende mediante uno sforzoaltrettanto pronto e vigoroso del potere di contrazione

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zione simile a quella che si determina quando una cosaaccade contro laspettativa della mente E sebbene possasembrare strano che un cambiamento tale da produrreun rilassamento debba subito determinare unimprovvisacontrazione pure avviene quasi sicuramente cosigrave pertutti i sensi Ognuno sa che il sonno egrave un rilassamento eche il silenzio dove nulla tiene gli organi delludito inazione egrave in generale il piugrave adatto a prolungare questo ri-lassamento pure quando suoni in sordina dispongonoluomo al sonno fate cessare improvvisamente questisuoni e la persona immediatamente si sveglieragrave poichegravele parti del corpo si tendono improvvisamente Io stessosovente lo provai e ne sentii parlare da molti Analoga-mente se una persona si addormentasse alla chiara lucedel giorno lintrodurre unimprovvisa oscuritagrave ostacole-rebbe il suo sonno in quel momento sebbene il silenzioe loscuritagrave in se stessi non introdotti bruscamente sia-no molto favorevoli al sonno Questo dedussi per via dicongetture sullanalogia dei sensi quando per la primavolta mi soffermai su tali osservazioni ma da allora ef-fettivamente lo sperimentai E spesso ho provato comepure molti altri che nel primo abbandono al sonno cisvegliamo improvvisamente con una piugrave brusca scossae che questa scossa egrave generalmente preceduta da unaspecie di sogno in cui ci sembra di cadere a precipiziodonde nasce questa strana emozione se non dal rilassa-mento troppo improvviso del corpo che per qualchemeccanismo naturale si riprende mediante uno sforzoaltrettanto pronto e vigoroso del potere di contrazione

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dei muscoli Lo stesso sogno egrave causato da questo rilas-samento ed egrave di natura troppo uniforme per essere attri-buito ad alcunaltra causa Le parti del corpo si abbando-nano troppo rapidamente il che avviene quando si cadee questo moto accidentale del corpo suscita nella mentetale immagine Quando ci troviamo in un perfetto statodi salute e di vigore poichegrave tutti i cambiamenti sono al-lora meno bruschi e meno eccessivi di rado possiamolamentarci di una simile spiacevole sensazione

XVIII ndash EFFETTI ATTENUATI DEL NERO

Sebbene gli effetti del nero siano originariamente do-lorosi non dobbiamo pensare che continuino sempre adesserlo Labitudine ci riconcilia con ogni cosa Dopoche ci siamo abituati alla vista di oggetti neri il terrorediminuisce e la levigatezza la lucentezza o altri piace-voli qualitagrave del corpo di tal colore mitigano in una certamisura lorrore e la durezza della loro natura originariatuttavia la natura dellimpressione originaria rimarragravetale Il nero avragrave sempre in segrave qualcosa di malinconicoperchegrave lorgano dei sensi troveragrave sempre troppo violentoil passaggio dagli altri colori ad esso o se occupa linte-ro spazio della visione saragrave allora oscuritagrave e si potragrave quiapplicare ciograve che fu detto delloscuritagrave Non mi sonoproposto di approfondire tutto ciograve che puograve essere detto

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dei muscoli Lo stesso sogno egrave causato da questo rilas-samento ed egrave di natura troppo uniforme per essere attri-buito ad alcunaltra causa Le parti del corpo si abbando-nano troppo rapidamente il che avviene quando si cadee questo moto accidentale del corpo suscita nella mentetale immagine Quando ci troviamo in un perfetto statodi salute e di vigore poichegrave tutti i cambiamenti sono al-lora meno bruschi e meno eccessivi di rado possiamolamentarci di una simile spiacevole sensazione

XVIII ndash EFFETTI ATTENUATI DEL NERO

Sebbene gli effetti del nero siano originariamente do-lorosi non dobbiamo pensare che continuino sempre adesserlo Labitudine ci riconcilia con ogni cosa Dopoche ci siamo abituati alla vista di oggetti neri il terrorediminuisce e la levigatezza la lucentezza o altri piace-voli qualitagrave del corpo di tal colore mitigano in una certamisura lorrore e la durezza della loro natura originariatuttavia la natura dellimpressione originaria rimarragravetale Il nero avragrave sempre in segrave qualcosa di malinconicoperchegrave lorgano dei sensi troveragrave sempre troppo violentoil passaggio dagli altri colori ad esso o se occupa linte-ro spazio della visione saragrave allora oscuritagrave e si potragrave quiapplicare ciograve che fu detto delloscuritagrave Non mi sonoproposto di approfondire tutto ciograve che puograve essere detto

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per spiegare questa teoria degli effetti della luce edelloscuritagrave negrave esaminerograve tutti i diversi effetti prodottidalle varie modificazioni e combinazioni di queste duecause Se le precedenti osservazioni hanno un fonda-mento in natura io le ritengo sufficienti a spiegare ognifenomeno che possa nascere da tutte le combinazionidel nero con gli altri colori Per entrare in ogni partico-lare o per controbattere ogni obbiezione occorrerebbeun lavoro infinito Abbiamo soltanto seguito le vie prin-cipali e manterremo la stessa direttiva nella ricerca dellacausa della bellezza

XIX ndash LA CAUSA FISICA DELLAMORE

Quando abbiamo dinnanzi oggetti capaci di suscitareamore e compiacimento il corpo egrave impressionato perquanto potei osservare circa nel seguente modo il caposi piega un po da un lato le palpebre sono piugrave socchiusedel solito e gli occhi si muovono soavemente volgendo-si alloggetto la bocca egrave un po aperta e il respiro egrave len-to inframezzato di quando in quando da un profondosospiro tutto il corpo egrave composto e le mani scendonooziosamente lungo i fianchi Il tutto egrave accompagnato daun senso interno di intenerimento e di languore Questemanifestazioni sono sempre proporzionate al grado dibellezza delloggetto e al grado di sensibilitagrave di chi le

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per spiegare questa teoria degli effetti della luce edelloscuritagrave negrave esaminerograve tutti i diversi effetti prodottidalle varie modificazioni e combinazioni di queste duecause Se le precedenti osservazioni hanno un fonda-mento in natura io le ritengo sufficienti a spiegare ognifenomeno che possa nascere da tutte le combinazionidel nero con gli altri colori Per entrare in ogni partico-lare o per controbattere ogni obbiezione occorrerebbeun lavoro infinito Abbiamo soltanto seguito le vie prin-cipali e manterremo la stessa direttiva nella ricerca dellacausa della bellezza

XIX ndash LA CAUSA FISICA DELLAMORE

Quando abbiamo dinnanzi oggetti capaci di suscitareamore e compiacimento il corpo egrave impressionato perquanto potei osservare circa nel seguente modo il caposi piega un po da un lato le palpebre sono piugrave socchiusedel solito e gli occhi si muovono soavemente volgendo-si alloggetto la bocca egrave un po aperta e il respiro egrave len-to inframezzato di quando in quando da un profondosospiro tutto il corpo egrave composto e le mani scendonooziosamente lungo i fianchi Il tutto egrave accompagnato daun senso interno di intenerimento e di languore Questemanifestazioni sono sempre proporzionate al grado dibellezza delloggetto e al grado di sensibilitagrave di chi le

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osserva Tale gradazione dal massimo punto di bellezzae di sensibilitagrave fino al minimo di mediocritagrave e di indiffe-renza e i loro relativi effetti dovrebbero essere notati etenuti presenti altrimenti questa descrizione sembreragraveesagerata mentre effettivamente non lo egrave Ma da taledescrizione egrave quasi impossibile non concludere che labellezza agisca rilassando le parti solide di tutto lorga-nismo Vi sono tutte le manifestazioni di un tale rilassa-mento e un rilassamento in un certo senso inferiore altono naturale mi sembra essere la causa di ogni piacerepositivo Chi non conosce il modo di esprimersi cosigrave co-mune in ogni tempo e in ogni luogo lessere ammorbidi-ti rilassati snervati e quasi disciolti e distrutti dal pia-cere La voce universale dellumanitagrave fedele alle pro-prie sensazioni egrave concorde nellaffermare questo effettogenerale uniforme e sebbene si possa trovare qualchecaso particolare in cui si manifesta un notevole grado dipiacere positivo senza tutte le caratteristiche del rilassa-mento non dobbiamo per questo respingere la conclu-sione a cui siamo giunti col concorso di numerose espe-rienze ma dobbiamo mantenerla aggiungendovi le ec-cezioni che possono capitare secondo la saggia regolastabilita da Isacco Newton nel terzo libro della sua Otti-ca La nostra posizione credo sembreragrave rafforzata al dilagrave di ogni dubbio se potremo dimostrare che quelle coseche abbiamo giagrave notato essere i veri elementi costitutividella bellezza hanno ciascuna separatamente conside-rata una naturale tendenza a rilassare le fibre E se pos-siamo ammettere che laspetto del corpo umano quando

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osserva Tale gradazione dal massimo punto di bellezzae di sensibilitagrave fino al minimo di mediocritagrave e di indiffe-renza e i loro relativi effetti dovrebbero essere notati etenuti presenti altrimenti questa descrizione sembreragraveesagerata mentre effettivamente non lo egrave Ma da taledescrizione egrave quasi impossibile non concludere che labellezza agisca rilassando le parti solide di tutto lorga-nismo Vi sono tutte le manifestazioni di un tale rilassa-mento e un rilassamento in un certo senso inferiore altono naturale mi sembra essere la causa di ogni piacerepositivo Chi non conosce il modo di esprimersi cosigrave co-mune in ogni tempo e in ogni luogo lessere ammorbidi-ti rilassati snervati e quasi disciolti e distrutti dal pia-cere La voce universale dellumanitagrave fedele alle pro-prie sensazioni egrave concorde nellaffermare questo effettogenerale uniforme e sebbene si possa trovare qualchecaso particolare in cui si manifesta un notevole grado dipiacere positivo senza tutte le caratteristiche del rilassa-mento non dobbiamo per questo respingere la conclu-sione a cui siamo giunti col concorso di numerose espe-rienze ma dobbiamo mantenerla aggiungendovi le ec-cezioni che possono capitare secondo la saggia regolastabilita da Isacco Newton nel terzo libro della sua Otti-ca La nostra posizione credo sembreragrave rafforzata al dilagrave di ogni dubbio se potremo dimostrare che quelle coseche abbiamo giagrave notato essere i veri elementi costitutividella bellezza hanno ciascuna separatamente conside-rata una naturale tendenza a rilassare le fibre E se pos-siamo ammettere che laspetto del corpo umano quando

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tutti questi elementi sono uniti davanti ai suoi sensiconvalida ancor meglio questa opinione credo che po-tremo osare concludere che la passione chiamata amoreegrave prodotta da questo rilassamento Con lo stesso metododi ragionamento che abbiamo applicato nella ricercadelle cause del sublime possiamo ugualmente conclu-dere che come gli oggetti belli sottoposti alla nostra sen-sazione determinando un rilassamento nel corpo pro-ducono nellanimo la passione dellamore cosigrave se inogni modo la passione avesse prima origine nellanimoun rilassamento delle membra del corpo certamente se-guirebbe in un grado proporzionale alla causa

XX PERCHEgrave LA LEVIGATEZZA Egrave BELLA

Egrave per spiegare la vera causa della bellezza visiva cheio chiamo in aiuto gli altri sensi Se la levigatezza sem-bra che sia una delle principali cause di piacere per iltatto il gusto lodorato e ludito si ammetteragrave facilmen-te che essa sia un elemento della bellezza visiva spe-cialmente come abbiamo prima dimostrato perchegrave que-sta qualitagrave si trova quasi senza eccezione in tutti i corpiche sono per generale consenso ritenuti belli Non vipuograve essere dubbio che i corpi rozzi e angolosi eccitano estuzzicano gli organi del tatto causando unimpressionedi dolore che consiste nella tensione violenta o nella

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tutti questi elementi sono uniti davanti ai suoi sensiconvalida ancor meglio questa opinione credo che po-tremo osare concludere che la passione chiamata amoreegrave prodotta da questo rilassamento Con lo stesso metododi ragionamento che abbiamo applicato nella ricercadelle cause del sublime possiamo ugualmente conclu-dere che come gli oggetti belli sottoposti alla nostra sen-sazione determinando un rilassamento nel corpo pro-ducono nellanimo la passione dellamore cosigrave se inogni modo la passione avesse prima origine nellanimoun rilassamento delle membra del corpo certamente se-guirebbe in un grado proporzionale alla causa

XX PERCHEgrave LA LEVIGATEZZA Egrave BELLA

Egrave per spiegare la vera causa della bellezza visiva cheio chiamo in aiuto gli altri sensi Se la levigatezza sem-bra che sia una delle principali cause di piacere per iltatto il gusto lodorato e ludito si ammetteragrave facilmen-te che essa sia un elemento della bellezza visiva spe-cialmente come abbiamo prima dimostrato perchegrave que-sta qualitagrave si trova quasi senza eccezione in tutti i corpiche sono per generale consenso ritenuti belli Non vipuograve essere dubbio che i corpi rozzi e angolosi eccitano estuzzicano gli organi del tatto causando unimpressionedi dolore che consiste nella tensione violenta o nella

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contrazione delle fibre muscolari Al contrario il contat-to con corpi lisci suscita un rilassamento il gentile toc-co di una morbida mano calma dolori e crampi violentie sospende la tensione anormale delle parti sofferenti eperciograve spesso ha la capacitagrave di mitigare gonfiori e con-gestioni Il senso del tatto molto gode a contatto di corpilisci Un letto preparato in modo che sia liscio e sofficecioegrave un letto in cui la resistenza egrave minima egrave una granderaffinatezza che dispone a un completo abbandono delcorpo e che soprattutto concilia quel rilassamento parti-colare chiamato sonno

XXI IL CARATTERE DELLA DOLCEZZA

Ora non egrave soltanto al tatto che i corpi lisci produconoun piacere positivo mediante il rilassamento Quantoallodorato e al gusto troviamo che tutte le cose ad essipiacevoli e che sono comunemente chiamate dolci sonolisce e tutte evidentemente mirano a produrre un rilassa-mento negli organi sensori che rispettivamente le perce-piscono Consideriamo dapprima il gusto Poichegrave egrave piugravefacile ricercare le proprietagrave dei liquidi e poichegrave sembrache ogni cosa abbia bisogno di un mezzo fluido per po-ter essere gustata intendo considerare i cibi liquidi anzi-chegrave quelli solidi I veicoli di ogni sensazione gustativasono lacqua e lolio E quello che determina il gusto egrave

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contrazione delle fibre muscolari Al contrario il contat-to con corpi lisci suscita un rilassamento il gentile toc-co di una morbida mano calma dolori e crampi violentie sospende la tensione anormale delle parti sofferenti eperciograve spesso ha la capacitagrave di mitigare gonfiori e con-gestioni Il senso del tatto molto gode a contatto di corpilisci Un letto preparato in modo che sia liscio e sofficecioegrave un letto in cui la resistenza egrave minima egrave una granderaffinatezza che dispone a un completo abbandono delcorpo e che soprattutto concilia quel rilassamento parti-colare chiamato sonno

XXI IL CARATTERE DELLA DOLCEZZA

Ora non egrave soltanto al tatto che i corpi lisci produconoun piacere positivo mediante il rilassamento Quantoallodorato e al gusto troviamo che tutte le cose ad essipiacevoli e che sono comunemente chiamate dolci sonolisce e tutte evidentemente mirano a produrre un rilassa-mento negli organi sensori che rispettivamente le perce-piscono Consideriamo dapprima il gusto Poichegrave egrave piugravefacile ricercare le proprietagrave dei liquidi e poichegrave sembrache ogni cosa abbia bisogno di un mezzo fluido per po-ter essere gustata intendo considerare i cibi liquidi anzi-chegrave quelli solidi I veicoli di ogni sensazione gustativasono lacqua e lolio E quello che determina il gusto egrave

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qualche po di sale che ha diversi effetti a seconda dellasua natura o a seconda del modo in cui egrave combinato conaltre sostanze Lacqua e lolio considerati in se stessisono capaci di dare un certo piacere al gusto Lacquaquando egrave pura egrave insipida inodora incolora e liscia ed egravenoto che quando non egrave fredda egrave un lenitivo degli spasi-mi e lubrifica le fibre questo potere egrave probabilmentedovuto alla sua levigatezza Infatti poichegrave la fluiditagrave di-pende secondo lopinione piugrave comune dalla rotonditagravedalla levigatezza e dalla debole coesione delle particomponenti di un corpo e poichegrave lacqua si comportacome un fluido ne segue che la causa della sua fluiditagraveegrave ugualmente causa del suo potere di rilassamento cioegravela levigatezza e la scorrevolezza delle sue molecole

Laltro veicolo fluido del gusto egrave lolio Anche questoquando egrave puro egrave insipido inodoro incolore e morbidoal tatto e al gusto Egrave piugrave morbido dellacqua e in molticasi anche piugrave rilassante Lolio egrave assai piacevoleallocchio al tatto e al gusto per quanto insipidoLacqua non egrave cosigrave piacevole cosa che non so spiegarmise non per il fatto che lacqua non egrave cosigrave morbida e li-scia Supponiamo che a questolio o a questacqua si ag-giunga una certa quantitagrave di un determinato sale dotatodel potere di porre le papille nervose della lingua in unlieve movimento vibratorio sciogliamovi per esempiodello zucchero La levigatezza dellolio e il potere vibra-torio del sale determina la sensazione che chiamiamodolcezza In tutti i corpi dolci si trova sempre lo zucche-ro o una sostanza poco diversa da esso ogni tipo di sale

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qualche po di sale che ha diversi effetti a seconda dellasua natura o a seconda del modo in cui egrave combinato conaltre sostanze Lacqua e lolio considerati in se stessisono capaci di dare un certo piacere al gusto Lacquaquando egrave pura egrave insipida inodora incolora e liscia ed egravenoto che quando non egrave fredda egrave un lenitivo degli spasi-mi e lubrifica le fibre questo potere egrave probabilmentedovuto alla sua levigatezza Infatti poichegrave la fluiditagrave di-pende secondo lopinione piugrave comune dalla rotonditagravedalla levigatezza e dalla debole coesione delle particomponenti di un corpo e poichegrave lacqua si comportacome un fluido ne segue che la causa della sua fluiditagraveegrave ugualmente causa del suo potere di rilassamento cioegravela levigatezza e la scorrevolezza delle sue molecole

Laltro veicolo fluido del gusto egrave lolio Anche questoquando egrave puro egrave insipido inodoro incolore e morbidoal tatto e al gusto Egrave piugrave morbido dellacqua e in molticasi anche piugrave rilassante Lolio egrave assai piacevoleallocchio al tatto e al gusto per quanto insipidoLacqua non egrave cosigrave piacevole cosa che non so spiegarmise non per il fatto che lacqua non egrave cosigrave morbida e li-scia Supponiamo che a questolio o a questacqua si ag-giunga una certa quantitagrave di un determinato sale dotatodel potere di porre le papille nervose della lingua in unlieve movimento vibratorio sciogliamovi per esempiodello zucchero La levigatezza dellolio e il potere vibra-torio del sale determina la sensazione che chiamiamodolcezza In tutti i corpi dolci si trova sempre lo zucche-ro o una sostanza poco diversa da esso ogni tipo di sale

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esaminato al microscopio ha una propria forma distintaregolare e invariabile Quello del nitro egrave un rettangoloappuntito quello del salmarino egrave un cubo esatto quellodello zucchero egrave una sfera perfetta Se avete provatoquale impressione i corpi sferici levigati come le palli-ne di marmo con cui i ragazzi si divertono producano altocco quando si rotolano avanti e indietro e lunasullaltra facilmente comprenderete in qual modo im-pressioni il gusto la dolcezza che ha origine da un saledella stessa forma geometrica poichegrave una singola palli-na sebbene sia abbastanza piacevole al tatto pure per laregolaritagrave della sua forma e per una troppo brusca devia-zione delle sue parti dalla linea retta non egrave cosigrave piace-vole al tocco come parecchie palline quando la manoleggermente scorre dalluna allaltra e questo piacere egraveancora piugrave intenso se le palline sono in movimento escivolano luna sullaltra poichegrave questa dolce mutabilitagravese cosigrave posso esprimermi evita quella stanchevole mo-notonia che altrimenti produrrebbe luniforme disposi-zione delle palline Cosigrave nei liquori dolci le molecole delfluido sebbene molto probabilmente siano rotonde puresono cosigrave minute da nascondere la sagoma delle mole-cole che li compongono al piugrave minuzioso esame micro-scopico e di conseguenza essendo cosigrave eccessivamenteminute danno al gusto la sensazione di una liscia com-pattezza che assomiglia alleffetto che hanno sul tatto icorpi piani levigati poichegrave se un corpo egrave composto diparti rotonde eccessivamente piccole e strettamente rav-vicinate tra loro la superficie sembreragrave sia alla vista

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esaminato al microscopio ha una propria forma distintaregolare e invariabile Quello del nitro egrave un rettangoloappuntito quello del salmarino egrave un cubo esatto quellodello zucchero egrave una sfera perfetta Se avete provatoquale impressione i corpi sferici levigati come le palli-ne di marmo con cui i ragazzi si divertono producano altocco quando si rotolano avanti e indietro e lunasullaltra facilmente comprenderete in qual modo im-pressioni il gusto la dolcezza che ha origine da un saledella stessa forma geometrica poichegrave una singola palli-na sebbene sia abbastanza piacevole al tatto pure per laregolaritagrave della sua forma e per una troppo brusca devia-zione delle sue parti dalla linea retta non egrave cosigrave piace-vole al tocco come parecchie palline quando la manoleggermente scorre dalluna allaltra e questo piacere egraveancora piugrave intenso se le palline sono in movimento escivolano luna sullaltra poichegrave questa dolce mutabilitagravese cosigrave posso esprimermi evita quella stanchevole mo-notonia che altrimenti produrrebbe luniforme disposi-zione delle palline Cosigrave nei liquori dolci le molecole delfluido sebbene molto probabilmente siano rotonde puresono cosigrave minute da nascondere la sagoma delle mole-cole che li compongono al piugrave minuzioso esame micro-scopico e di conseguenza essendo cosigrave eccessivamenteminute danno al gusto la sensazione di una liscia com-pattezza che assomiglia alleffetto che hanno sul tatto icorpi piani levigati poichegrave se un corpo egrave composto diparti rotonde eccessivamente piccole e strettamente rav-vicinate tra loro la superficie sembreragrave sia alla vista

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che al tatto quasi piana e levigata Egrave chiaro dalla loroforma vista al microscopio che le particelle dello zuc-chero sono considerevolmente piugrave grandi di quelledellacqua e dellolio e di conseguenza che leffetto deri-vante dalla loro rotonditagrave saragrave piugrave distinto e palpabileper le papille nervose di quellorgano sensibile che egrave lalingua produrranno quellimpressione chiamata dolcez-za che debolmente riscontriamo nellolio piugrave debolmenteancora nellacqua poichegrave per quanto insipidi essi sianolacqua e lolio sono in certo grado dolci e si puograve osser-vare che le cose insipide di qualsiasi genere si avvicina-no di piugrave al sapore della dolcezza che non a quella diogni altro gusto

XXII ndash LA DOLCEZZA RILASSANTE

Negli altri sensi abbiamo notato che le cose lisce pro-ducono un rilassamento Ora sembra che le cose dolciche sono il liscio del gusto siano pure rilassanti Egrave sin-golare che in alcune lingue laquosofficeraquo e laquodolceraquo hannouna sola voce Doux in francese significa sia soffice chedolce Il latino dulcis e litaliano laquodolce raquo hanno in molticasi lo stesso duplice significato

Che le cose dolci siano generalmente rilassanti egrave evi-dente perchegrave tutte specialmente quelle piugrave oleose pre-se frequentemente o in notevole quantitagrave diminuiscono

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che al tatto quasi piana e levigata Egrave chiaro dalla loroforma vista al microscopio che le particelle dello zuc-chero sono considerevolmente piugrave grandi di quelledellacqua e dellolio e di conseguenza che leffetto deri-vante dalla loro rotonditagrave saragrave piugrave distinto e palpabileper le papille nervose di quellorgano sensibile che egrave lalingua produrranno quellimpressione chiamata dolcez-za che debolmente riscontriamo nellolio piugrave debolmenteancora nellacqua poichegrave per quanto insipidi essi sianolacqua e lolio sono in certo grado dolci e si puograve osser-vare che le cose insipide di qualsiasi genere si avvicina-no di piugrave al sapore della dolcezza che non a quella diogni altro gusto

XXII ndash LA DOLCEZZA RILASSANTE

Negli altri sensi abbiamo notato che le cose lisce pro-ducono un rilassamento Ora sembra che le cose dolciche sono il liscio del gusto siano pure rilassanti Egrave sin-golare che in alcune lingue laquosofficeraquo e laquodolceraquo hannouna sola voce Doux in francese significa sia soffice chedolce Il latino dulcis e litaliano laquodolce raquo hanno in molticasi lo stesso duplice significato

Che le cose dolci siano generalmente rilassanti egrave evi-dente perchegrave tutte specialmente quelle piugrave oleose pre-se frequentemente o in notevole quantitagrave diminuiscono

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moltissimo lelasticitagrave dello stomaco Gli odori dolciche hanno grande affinitagrave con i gusti dolci rilassano as-sai notevolmente Il profumo dei fiori dispone alla son-nolenza e questo effetto rilassante egrave piugrave evidente per ildanno che persone deboli di nervi ricevono dal loro usoVarrebbe la pena di esaminare se i gusti di questo gene-re ossia quelli dolci che sono causati da oli morbidi esali rilassanti non siano i gusti piacevoli originari Poi-chegrave molti che luso ha reso tali non erano affatto piace-voli dapprima Per esaminare ciograve bisogna ricercare checosa la natura abbia per noi originariamente provvedutociograve che essa ha senza dubbio creato piacevole e analiz-zare questi suoi doni Il latte egrave il primo alimento dellanostra infanzia Gli elementi che lo compongono sonolacqua lolio e una specie di sale dolcissimo chiamatolo zucchero del latte Tutte queste cose quando sonomischiate danno al gusto una sensazione di levigatezzae hanno un effetto rilassante sulla pelle Laltro elementoche i bambini desiderano egrave la frutta e tra i frutti soprat-tutto quelli che sono dolci ed ognuno sa che la dolcezzadella frutta egrave dovuta ad un olio sottile e ad un sale similea quello ricordato nellultimo capitolo In seguito lamoda labitudine il desiderio di novitagrave e mille altre cau-se confondono alterano e cambiano il nostro palato inmodo che noi non possiamo piugrave ragionare soddisfacen-temente intorno ad essi Prima di lasciare questo argo-mento dobbiamo osservare che come le cose dolcisono in quanto tali piacevoli al gusto e dotate di un po-tere rilassante cosigrave daltro lato le cose che lesperienza

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moltissimo lelasticitagrave dello stomaco Gli odori dolciche hanno grande affinitagrave con i gusti dolci rilassano as-sai notevolmente Il profumo dei fiori dispone alla son-nolenza e questo effetto rilassante egrave piugrave evidente per ildanno che persone deboli di nervi ricevono dal loro usoVarrebbe la pena di esaminare se i gusti di questo gene-re ossia quelli dolci che sono causati da oli morbidi esali rilassanti non siano i gusti piacevoli originari Poi-chegrave molti che luso ha reso tali non erano affatto piace-voli dapprima Per esaminare ciograve bisogna ricercare checosa la natura abbia per noi originariamente provvedutociograve che essa ha senza dubbio creato piacevole e analiz-zare questi suoi doni Il latte egrave il primo alimento dellanostra infanzia Gli elementi che lo compongono sonolacqua lolio e una specie di sale dolcissimo chiamatolo zucchero del latte Tutte queste cose quando sonomischiate danno al gusto una sensazione di levigatezzae hanno un effetto rilassante sulla pelle Laltro elementoche i bambini desiderano egrave la frutta e tra i frutti soprat-tutto quelli che sono dolci ed ognuno sa che la dolcezzadella frutta egrave dovuta ad un olio sottile e ad un sale similea quello ricordato nellultimo capitolo In seguito lamoda labitudine il desiderio di novitagrave e mille altre cau-se confondono alterano e cambiano il nostro palato inmodo che noi non possiamo piugrave ragionare soddisfacen-temente intorno ad essi Prima di lasciare questo argo-mento dobbiamo osservare che come le cose dolcisono in quanto tali piacevoli al gusto e dotate di un po-tere rilassante cosigrave daltro lato le cose che lesperienza

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dimostra di qualitagrave rinforzanti e adatte a rinvigorire lefibre sono quasi tutte aspre e pungenti al gusto e inmolti casi anche ruvide al tatto Noi spesso applichiamola qualitagrave della dolcezza metaforicamente agli oggettivisivi Per meglio far procedere questa notevole analo-gia dei sensi possiamo qui chiamare dolcezza il bellodel gusto

XXIII ndash PERCHEgrave LA VARIETAgrave Egrave BELLA

Unaltra principale proprietagrave degli oggetti belli egrave chela linea delle loro parti varia continuamente direzionema con una deviazione insensibile e non cosigrave rapida dasorprendere negrave tale che con angoli acuti determini unospasimo o una convulsione del nervo ottico Nessunacosa che continui a lungo nello stesso modo o che variimprovvisamente puograve essere bella poichegrave entrambe sioppongono al rilassamento piacevole che egrave leffetto ca-ratteristico della bellezza Cosigrave accade per tutti i sensiUn movimento in linea retta egrave quel modo di muoversisimile a una lievissima discesa in cui troviamo la minorresistenza pure non egrave quel modo di muoversi che simi-le a una discesa ci stanca meno La quiete certamentetende a rilassare tuttavia vi egrave una specie di movimentoche produce un rilassamento maggiore della quiete unlieve movimento oscillatorio un va e vieni Il cullare i

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dimostra di qualitagrave rinforzanti e adatte a rinvigorire lefibre sono quasi tutte aspre e pungenti al gusto e inmolti casi anche ruvide al tatto Noi spesso applichiamola qualitagrave della dolcezza metaforicamente agli oggettivisivi Per meglio far procedere questa notevole analo-gia dei sensi possiamo qui chiamare dolcezza il bellodel gusto

XXIII ndash PERCHEgrave LA VARIETAgrave Egrave BELLA

Unaltra principale proprietagrave degli oggetti belli egrave chela linea delle loro parti varia continuamente direzionema con una deviazione insensibile e non cosigrave rapida dasorprendere negrave tale che con angoli acuti determini unospasimo o una convulsione del nervo ottico Nessunacosa che continui a lungo nello stesso modo o che variimprovvisamente puograve essere bella poichegrave entrambe sioppongono al rilassamento piacevole che egrave leffetto ca-ratteristico della bellezza Cosigrave accade per tutti i sensiUn movimento in linea retta egrave quel modo di muoversisimile a una lievissima discesa in cui troviamo la minorresistenza pure non egrave quel modo di muoversi che simi-le a una discesa ci stanca meno La quiete certamentetende a rilassare tuttavia vi egrave una specie di movimentoche produce un rilassamento maggiore della quiete unlieve movimento oscillatorio un va e vieni Il cullare i

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bambini li fa dormire meglio dellassoluta quiete visono in veritagrave poche cose a quelletagrave che producono piugravepiacere dellessere cullati in su e in giugrave il vezzo che fan-no le bambinaie coi bambini il palleggiarli e il dondo-larli che poi i bambini stessi usano come uno dei diver-timenti preferiti lo prova sufficientemente Quasi tuttiavranno notato la particolare sensazione provatanellessere rapidamente trasportati da una comoda car-rozza su un terreno liscio con graduali salite e disceseQuesto daragrave unidea piugrave chiara del bello e mostreragrave lasua probabile causa meglio di qualsiasi altra cosa Alcontrario quando uno egrave trascinato a sbalzi precipitosa-mente su una strada aspra e rocciosa la sofferenza cau-sata da queste improvvise disuguaglianze mostra perchegravesimili visioni sensazioni e suoni siano cosigrave contrari allabellezza riguardo al tatto egrave esattamente lo stesso o qua-si nei suoi effetti se per esempio io muovo la manolungo la superficie di un corpo di una data forma o setale corpo si muove sulla mia mano Ma per riferire que-sta analogia dei sensi allocchio se un corpo che si pre-senta alla vista ha una superficie cosigrave ondeggiante che iraggi della luce da essa riflessi sono in una continua in-sensibile deviazione dal piugrave forte al piugrave debole (questoaccade sempre in una superficie gradatamente ineguale)essa deve essere esattamente identica nei suoi effettisullocchio e sul tatto sulluno opera direttamentesullaltro indirettamente

E questo corpo saragrave bello se le linee che compongonola sua superficie non sono continue ma variate in modo

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bambini li fa dormire meglio dellassoluta quiete visono in veritagrave poche cose a quelletagrave che producono piugravepiacere dellessere cullati in su e in giugrave il vezzo che fan-no le bambinaie coi bambini il palleggiarli e il dondo-larli che poi i bambini stessi usano come uno dei diver-timenti preferiti lo prova sufficientemente Quasi tuttiavranno notato la particolare sensazione provatanellessere rapidamente trasportati da una comoda car-rozza su un terreno liscio con graduali salite e disceseQuesto daragrave unidea piugrave chiara del bello e mostreragrave lasua probabile causa meglio di qualsiasi altra cosa Alcontrario quando uno egrave trascinato a sbalzi precipitosa-mente su una strada aspra e rocciosa la sofferenza cau-sata da queste improvvise disuguaglianze mostra perchegravesimili visioni sensazioni e suoni siano cosigrave contrari allabellezza riguardo al tatto egrave esattamente lo stesso o qua-si nei suoi effetti se per esempio io muovo la manolungo la superficie di un corpo di una data forma o setale corpo si muove sulla mia mano Ma per riferire que-sta analogia dei sensi allocchio se un corpo che si pre-senta alla vista ha una superficie cosigrave ondeggiante che iraggi della luce da essa riflessi sono in una continua in-sensibile deviazione dal piugrave forte al piugrave debole (questoaccade sempre in una superficie gradatamente ineguale)essa deve essere esattamente identica nei suoi effettisullocchio e sul tatto sulluno opera direttamentesullaltro indirettamente

E questo corpo saragrave bello se le linee che compongonola sua superficie non sono continue ma variate in modo

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da poter stancare o disperdere lattenzione La variazio-ne stessa deve essere continuamente variata

XXIV ndash INTORNO ALLA PICCOLEZZA

Per evitare una monotonia che puograve nascere dalla ripe-tizione troppo frequente di ragionamenti uguali e dispiegazioni della stessa natura non mi addentrerograve moltominutamente in ogni particolare che riguarda la bellez-za considerata in quanto dipendente dalle dimensioni odalla quantitagrave Nel parlare della grandezza dei corpi vi egraveuna grande incertezza perchegrave le idee di grande e di pic-colo sono termini quasi del tutto relativi alle specie de-gli oggetti che sono infinite Egrave vero che una volta fissa-te le specie degli oggetti e le dimensioni comuni negliindividui di quella specie noi possiamo osservare alcuniche eccedono altri che rimangono al di sotto del tipo or-dinario quelli che eccedono notevolmente sono perquelleccesso a meno che la specie stessa non sia moltopiccola piuttosto grandi e terribili che belli ma poichegravenel mondo animale e in buona misura nel mondo vege-tale le qualitagrave che formano la bellezza possono essereunite alle cose di maggiori dimensioni quando essesono cosigrave unite costituiscono una specie in un certomodo diversa sia dal sublime che da bello che io prima

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da poter stancare o disperdere lattenzione La variazio-ne stessa deve essere continuamente variata

XXIV ndash INTORNO ALLA PICCOLEZZA

Per evitare una monotonia che puograve nascere dalla ripe-tizione troppo frequente di ragionamenti uguali e dispiegazioni della stessa natura non mi addentrerograve moltominutamente in ogni particolare che riguarda la bellez-za considerata in quanto dipendente dalle dimensioni odalla quantitagrave Nel parlare della grandezza dei corpi vi egraveuna grande incertezza perchegrave le idee di grande e di pic-colo sono termini quasi del tutto relativi alle specie de-gli oggetti che sono infinite Egrave vero che una volta fissa-te le specie degli oggetti e le dimensioni comuni negliindividui di quella specie noi possiamo osservare alcuniche eccedono altri che rimangono al di sotto del tipo or-dinario quelli che eccedono notevolmente sono perquelleccesso a meno che la specie stessa non sia moltopiccola piuttosto grandi e terribili che belli ma poichegravenel mondo animale e in buona misura nel mondo vege-tale le qualitagrave che formano la bellezza possono essereunite alle cose di maggiori dimensioni quando essesono cosigrave unite costituiscono una specie in un certomodo diversa sia dal sublime che da bello che io prima

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ho chiamato elegante66 ma questo genere immaginonon ha sulle passioni il potere che hanno i grandi corpidotati delle corrispondenti qualitagrave del sublime o il pote-re che hanno le qualitagrave della bellezza quando si trovinoriunite in un oggetto piccolo Leffetto prodotto dai corpigrandi ornati dagli elementi della bellezza egrave una tensio-ne continuamente mitigata che si avvicina al senso del-la mediocritagrave Ma se dovessi dire quali impressioni ebbiin tali occasioni direi che il sublime soffre meno desse-re unito ad alcune delle qualitagrave della bellezza di quelche la bellezza non soffra dessere unita alla grandezzadelle dimensioni o ad alcunaltra proprietagrave del sublimeIn tutto ciograve che ci ispira amore in tutto ciograve che riguardaanche da lontano il terrore cegrave qualche cosa di cosigrave im-perioso e opprimente che nullaltro puograve stare in sua pre-senza Qui le qualitagrave della bellezza giacciono morte einattive o tuttal piugrave impiegate a mitigare il rigore e ladurezza del terrore che egrave il naturale alleato della gran-dezza Oltre alla straordinaria grandezza di ogni speciebisogna considerare il suo opposto cioegrave la piccolezza ela minutezza La piccolezza in segrave non egrave affatto contrariaallidea della bellezza Il colibrigrave sia nella forma che nelcolore non cede a nessuno dei volatili dei quali egrave il piugravepiccolo e forse la sua bellezza egrave accresciuta dalla picco-lezza Ma vi sono animali che se estremamente piccolisono raramente (per non dire mai) belli Vi egrave una razzanana di uomini e di donne che quasi sempre grossi e

66 Nel testo fine V Parte Terza XXIII

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ho chiamato elegante66 ma questo genere immaginonon ha sulle passioni il potere che hanno i grandi corpidotati delle corrispondenti qualitagrave del sublime o il pote-re che hanno le qualitagrave della bellezza quando si trovinoriunite in un oggetto piccolo Leffetto prodotto dai corpigrandi ornati dagli elementi della bellezza egrave una tensio-ne continuamente mitigata che si avvicina al senso del-la mediocritagrave Ma se dovessi dire quali impressioni ebbiin tali occasioni direi che il sublime soffre meno desse-re unito ad alcune delle qualitagrave della bellezza di quelche la bellezza non soffra dessere unita alla grandezzadelle dimensioni o ad alcunaltra proprietagrave del sublimeIn tutto ciograve che ci ispira amore in tutto ciograve che riguardaanche da lontano il terrore cegrave qualche cosa di cosigrave im-perioso e opprimente che nullaltro puograve stare in sua pre-senza Qui le qualitagrave della bellezza giacciono morte einattive o tuttal piugrave impiegate a mitigare il rigore e ladurezza del terrore che egrave il naturale alleato della gran-dezza Oltre alla straordinaria grandezza di ogni speciebisogna considerare il suo opposto cioegrave la piccolezza ela minutezza La piccolezza in segrave non egrave affatto contrariaallidea della bellezza Il colibrigrave sia nella forma che nelcolore non cede a nessuno dei volatili dei quali egrave il piugravepiccolo e forse la sua bellezza egrave accresciuta dalla picco-lezza Ma vi sono animali che se estremamente piccolisono raramente (per non dire mai) belli Vi egrave una razzanana di uomini e di donne che quasi sempre grossi e

66 Nel testo fine V Parte Terza XXIII

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massicci in confronto alla loro altezza sono assai spia-cevoli a vedersi Ma se si trovasse un uomo non piugrave altodi due o tre piedi che avesse tutte le parti del corpo diuna proporzione adatta alla sua dimensione e daltrolato dotato delle qualitagrave comuni agli altri corpi bellisono fermamente convinto che una persona di tale statu-ra potrebbe essere considerata bella Potrebbe essere og-getto di amore e potrebbe darci unimpressione piacevo-lissima alla vista Lunica cosa che potrebbe forse osta-colare il nostro piacere egrave che tali creature per quantoben formate sono insolite e quindi spesso consideratecome qualche cosa di mostruoso Ciograve che egrave grande e gi-gantesco sebbene sia compatibile col sublime egrave contra-rio al bello Egrave impossibile supporre che un gigante siaoggetto di amore Quando lasciamo che la nostra imma-ginazione spazi nel romanzesco le idee che naturalmen-te connettiamo a quella dimensione sono idee di tiran-nia di crudeltagrave dingiustizia e di ogni cosa orrenda eabbominevole Noi ci raffiguriamo il gigante mentre de-vasta la campagna mentre depreda linnocente viaggia-tore e poi si rimpinza delle sue membra semivive talisono Polifemo Caco ed altri che hanno una parte cosigraveimportante nei poemi romanzeschi ed eroici Leventoche attendiamo con maggior soddisfazione egrave la lorosconfitta e la loro morte Io non ricordo in tutto quelgran numero di morti di cui egrave piena lIliade che la ca-duta di un uomo noto per la sua statura e forza ci abbiamosso a compassione negrave appare che lautore cosigrave pro-fondo conoscitore della natura umana abbia inteso com-

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massicci in confronto alla loro altezza sono assai spia-cevoli a vedersi Ma se si trovasse un uomo non piugrave altodi due o tre piedi che avesse tutte le parti del corpo diuna proporzione adatta alla sua dimensione e daltrolato dotato delle qualitagrave comuni agli altri corpi bellisono fermamente convinto che una persona di tale statu-ra potrebbe essere considerata bella Potrebbe essere og-getto di amore e potrebbe darci unimpressione piacevo-lissima alla vista Lunica cosa che potrebbe forse osta-colare il nostro piacere egrave che tali creature per quantoben formate sono insolite e quindi spesso consideratecome qualche cosa di mostruoso Ciograve che egrave grande e gi-gantesco sebbene sia compatibile col sublime egrave contra-rio al bello Egrave impossibile supporre che un gigante siaoggetto di amore Quando lasciamo che la nostra imma-ginazione spazi nel romanzesco le idee che naturalmen-te connettiamo a quella dimensione sono idee di tiran-nia di crudeltagrave dingiustizia e di ogni cosa orrenda eabbominevole Noi ci raffiguriamo il gigante mentre de-vasta la campagna mentre depreda linnocente viaggia-tore e poi si rimpinza delle sue membra semivive talisono Polifemo Caco ed altri che hanno una parte cosigraveimportante nei poemi romanzeschi ed eroici Leventoche attendiamo con maggior soddisfazione egrave la lorosconfitta e la loro morte Io non ricordo in tutto quelgran numero di morti di cui egrave piena lIliade che la ca-duta di un uomo noto per la sua statura e forza ci abbiamosso a compassione negrave appare che lautore cosigrave pro-fondo conoscitore della natura umana abbia inteso com-

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muoverci Egrave Simoesio nel tenero sbocciare della gio-ventugrave strappato ai genitori che trema per un coraggiocosigrave poco adatto alle sue forze egrave un altro spinto dallaguerra lontano dai primi abbracci della sua sposa giova-ne bello e nuovo alla mischia che ci intenerisce per lasua morte prematura Achille nonostante le molte dotidi bellezza che Omero ha conferito al suo aspetto fisicoe le grandissime virtugrave di cui ha adornato il suo spiritonon puograve mai farsi amare da noi Si puograve osservare cheOmero ha dotato i Troiani il cui fato ha designato a su-scitare la nostra compassione di un numero molto mag-giore di virtugrave socialmente apprezzabili di quello che hadistribuito fra i suoi Greci Riguardo ai Troiani la pas-sione che egli volle suscitare egrave la pietagrave la pietagrave egrave unapassione basata sullamore e queste virtugrave inferiori e do-mestiche se cosigrave posso dire sono certamente le piugraveamabili Ma egli ha reso i Greci di gran lunga superiorinelle virtugrave politiche e militari I consigli di Priamo sonoinefficaci le armi di Ettore relativamente deboli il suocoraggio molto inferiore a quello di Achille Eppureamiamo Priamo piugrave di Agamennone ed Ettore piugrave diAchille suo vincitore Lammirazione egrave la passione cheOmero volle destare in favore dei Greci e ha ottenuto ilsuo scopo attribuendo ad essi le virtugrave che hanno poco ache fare con lamore Questa breve disgressione non egraveforse del tutto estranea al nostro argomento il cui scopoegrave di mostrare che gli oggetti di grandi dimensioni sonoincompatibili con la bellezza tanto piugrave incompatibiliquanto piugrave sono grandi mentre quanto ai piccoli se

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muoverci Egrave Simoesio nel tenero sbocciare della gio-ventugrave strappato ai genitori che trema per un coraggiocosigrave poco adatto alle sue forze egrave un altro spinto dallaguerra lontano dai primi abbracci della sua sposa giova-ne bello e nuovo alla mischia che ci intenerisce per lasua morte prematura Achille nonostante le molte dotidi bellezza che Omero ha conferito al suo aspetto fisicoe le grandissime virtugrave di cui ha adornato il suo spiritonon puograve mai farsi amare da noi Si puograve osservare cheOmero ha dotato i Troiani il cui fato ha designato a su-scitare la nostra compassione di un numero molto mag-giore di virtugrave socialmente apprezzabili di quello che hadistribuito fra i suoi Greci Riguardo ai Troiani la pas-sione che egli volle suscitare egrave la pietagrave la pietagrave egrave unapassione basata sullamore e queste virtugrave inferiori e do-mestiche se cosigrave posso dire sono certamente le piugraveamabili Ma egli ha reso i Greci di gran lunga superiorinelle virtugrave politiche e militari I consigli di Priamo sonoinefficaci le armi di Ettore relativamente deboli il suocoraggio molto inferiore a quello di Achille Eppureamiamo Priamo piugrave di Agamennone ed Ettore piugrave diAchille suo vincitore Lammirazione egrave la passione cheOmero volle destare in favore dei Greci e ha ottenuto ilsuo scopo attribuendo ad essi le virtugrave che hanno poco ache fare con lamore Questa breve disgressione non egraveforse del tutto estranea al nostro argomento il cui scopoegrave di mostrare che gli oggetti di grandi dimensioni sonoincompatibili con la bellezza tanto piugrave incompatibiliquanto piugrave sono grandi mentre quanto ai piccoli se

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mancano di bellezza questa mancanza non egrave da attri-buirsi alle loro dimensioni

XXV ndash IL COLORE

Riguardo al colore la disquisizione egrave quasi infinitama ritengo che i principicirc enunciati allinizio di questaparte siano sufficienti per spiegare tutti i loro effetticome pure gli effetti piacevoli dei corpi trasparenti siafluidi che solidi Supponiamo di guardare in una botti-glia di un liquido torbido di colore azzurro o rosso iraggi azzurri o rossi non possono giungere chiaramentefino allocchio ma sono improvvisamente e irregolar-mente fermati dallinterposizione di piccoli corpi opachiche senza preparazione mutano lidea e la mutano an-che in unidea spiacevole per sua propria natura secon-do i principicirc fissati nel capitolo XXIV Ma quando ilraggio passa senza incontrare tale ostacolo attraverso ilvetro o il liquido quando questi sono completamentetrasparenti la luce viene in un certo senso smorzata nelpassaggio ciograve che la rende piugrave piacevole anche comeluce e riflettendo il liquido tutti i raggi del suo colorela luce ha sullocchio un effetto uguale a quello che icorpi opachi e lisci producono sullocchio e sul tattoCosicchegrave il piacere in questo caso consiste nella morbi-dezza della luce trasmessa e nelluniformitagrave della luce ri-

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mancano di bellezza questa mancanza non egrave da attri-buirsi alle loro dimensioni

XXV ndash IL COLORE

Riguardo al colore la disquisizione egrave quasi infinitama ritengo che i principicirc enunciati allinizio di questaparte siano sufficienti per spiegare tutti i loro effetticome pure gli effetti piacevoli dei corpi trasparenti siafluidi che solidi Supponiamo di guardare in una botti-glia di un liquido torbido di colore azzurro o rosso iraggi azzurri o rossi non possono giungere chiaramentefino allocchio ma sono improvvisamente e irregolar-mente fermati dallinterposizione di piccoli corpi opachiche senza preparazione mutano lidea e la mutano an-che in unidea spiacevole per sua propria natura secon-do i principicirc fissati nel capitolo XXIV Ma quando ilraggio passa senza incontrare tale ostacolo attraverso ilvetro o il liquido quando questi sono completamentetrasparenti la luce viene in un certo senso smorzata nelpassaggio ciograve che la rende piugrave piacevole anche comeluce e riflettendo il liquido tutti i raggi del suo colorela luce ha sullocchio un effetto uguale a quello che icorpi opachi e lisci producono sullocchio e sul tattoCosicchegrave il piacere in questo caso consiste nella morbi-dezza della luce trasmessa e nelluniformitagrave della luce ri-

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flessa Questo piacere puograve essere rafforzato dai principicircche valgono per le altre cose se la forma del vetro checontiene il liquido trasparente egrave variata con tanto criterioda presentare il colore gradatamente e successivamenteindebolito e rafforzato con tutta la varietagrave che il criteriopuograve suggerire in cose di questa natura Nel rivedere tuttociograve che egrave stato detto degli effetti come delle cause dientrambi appariragrave che il sublime e il bello si fondano suprincipicirc molto diversi e che altrettanto diversi sono isentimenti che suscitano la grandezza ha come base ilterrore che quando si modifica genera nellanimoquellemozione che ho chiamato stupore il bello egrave fon-dato puramente su un piacere positivo e suscita nellani-ma quel sentimento che si chiama amore Le loro causecostituiscono il soggetto di questa quarta parte

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flessa Questo piacere puograve essere rafforzato dai principicircche valgono per le altre cose se la forma del vetro checontiene il liquido trasparente egrave variata con tanto criterioda presentare il colore gradatamente e successivamenteindebolito e rafforzato con tutta la varietagrave che il criteriopuograve suggerire in cose di questa natura Nel rivedere tuttociograve che egrave stato detto degli effetti come delle cause dientrambi appariragrave che il sublime e il bello si fondano suprincipicirc molto diversi e che altrettanto diversi sono isentimenti che suscitano la grandezza ha come base ilterrore che quando si modifica genera nellanimoquellemozione che ho chiamato stupore il bello egrave fon-dato puramente su un piacere positivo e suscita nellani-ma quel sentimento che si chiama amore Le loro causecostituiscono il soggetto di questa quarta parte

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PARTE QUINTA

I ndash LE PAROLE

Gli oggetti naturali ci impressionano secondo le leggidi quella connessione che la Provvidenza ha stabilito fracerti movimenti e forme dei corpi e certe conseguentisensazioni dellanimo La pittura ha lo stesso effetto macon in piugrave il piacere dellimitazione Larchitettura im-pressiona secondo le leggi della natura e la legge dellaragione dalla quale ultima risultano le regole della pro-porzione che rendono unopera lodevole o censurabilenel complesso o in alcune parti a seconda che lo scopoal quale egrave destinata egrave o non egrave raggiunto Ma riguardoalle parole mi sembra che esse ci impressionino inmodo molto diverso da quello in cui noi siamo impres-sionati dagli oggetti naturali dalla pittura o dallarchitet-

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PARTE QUINTA

I ndash LE PAROLE

Gli oggetti naturali ci impressionano secondo le leggidi quella connessione che la Provvidenza ha stabilito fracerti movimenti e forme dei corpi e certe conseguentisensazioni dellanimo La pittura ha lo stesso effetto macon in piugrave il piacere dellimitazione Larchitettura im-pressiona secondo le leggi della natura e la legge dellaragione dalla quale ultima risultano le regole della pro-porzione che rendono unopera lodevole o censurabilenel complesso o in alcune parti a seconda che lo scopoal quale egrave destinata egrave o non egrave raggiunto Ma riguardoalle parole mi sembra che esse ci impressionino inmodo molto diverso da quello in cui noi siamo impres-sionati dagli oggetti naturali dalla pittura o dallarchitet-

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tura tuttavia le parole hanno nel suscitare idee di bellez-za e di sublime una parte altrettanto considerevole quan-to qualunque di esse e talvolta molto maggiore perciograveunanalisi sul modo in cui esse suscitano tali emozioni egraveben lungi dallessere inutile in una trattazione di questogenere

II ndash LEFFETTO COMUNE DELLA POESIANON IN QUANTO SUSCITA LE IDEE DELLE

COSE

La comune nozione del potere della poesia e dellelo-quenza come quello delle parole nella conversazionesolita egrave che esse impressionano la mente suscitando inessa idee di quelle cose che labitudine le ha incaricatedi designare Per esaminare la veritagrave di questa opinionepuograve essere utile osservare che le parole possono esseredivise in tre tipi Al primo tipo appartengono quelle cherappresentano molte idee semplici unite per formare unadeterminata idea composta come uomo cavallo alberocastello ecc Queste io le chiamo parole aggregate Alsecondo tipo appartengono quelle che esprimono unideasingola di tali composti e nulla di piugrave come rosso az-zurro cerchio quadrato e simili Queste le chiamo paro-le semplici Al terzo quelle che sono formate dallunio-ne ununione arbitraria degli altri due tipi e delle varie

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tura tuttavia le parole hanno nel suscitare idee di bellez-za e di sublime una parte altrettanto considerevole quan-to qualunque di esse e talvolta molto maggiore perciograveunanalisi sul modo in cui esse suscitano tali emozioni egraveben lungi dallessere inutile in una trattazione di questogenere

II ndash LEFFETTO COMUNE DELLA POESIANON IN QUANTO SUSCITA LE IDEE DELLE

COSE

La comune nozione del potere della poesia e dellelo-quenza come quello delle parole nella conversazionesolita egrave che esse impressionano la mente suscitando inessa idee di quelle cose che labitudine le ha incaricatedi designare Per esaminare la veritagrave di questa opinionepuograve essere utile osservare che le parole possono esseredivise in tre tipi Al primo tipo appartengono quelle cherappresentano molte idee semplici unite per formare unadeterminata idea composta come uomo cavallo alberocastello ecc Queste io le chiamo parole aggregate Alsecondo tipo appartengono quelle che esprimono unideasingola di tali composti e nulla di piugrave come rosso az-zurro cerchio quadrato e simili Queste le chiamo paro-le semplici Al terzo quelle che sono formate dallunio-ne ununione arbitraria degli altri due tipi e delle varie

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relazioni fra essi in gradi di maggiore o minore com-plessitagrave come virtugrave onore persuasione magistrato e si-mili Queste le chiamo parole astratte composte Le pa-role lo ammetto possono essere classificate in distin-zioni piugrave precise ma queste mi pare che siano naturali esufficienti al nostro scopo e sono disposte in quellostesso ordine in cui simparano comunemente e in cui lamente afferra le idee che esse esprimono

Comincerograve col terzo tipo di parole gli astratti compo-sti come virtugrave onore persuasione docilitagrave Di questesono convinto che qualunque potere esse possano averesulle passioni non lo derivano da una rappresentazionesuscitata nella mente delle cose che esprimono In quan-to parole composte non sono sostanze reali e difficil-mente determinano credo idee reali Nessuno ritengonelludire risuonare le parole virtugrave libertagrave onore conce-pisce subito una nozione precisa dei modi particolari diagire e di pensare connessi con le idee composte e sem-plici negrave i vari rapporti fra le idee che queste parole rap-presentano negrave possiede unidea generale da esse deriva-ta poichegrave se la possedesse allora alcune di queste ideeparticolari sebbene forse indistinte e confuse potrebbe-ro diventare subito percepibili Ma a me pare che questonon si verifichi mai Infatti se vi mettete ad analizzareuna di queste parole dovete trasportarla da una serie diparole generiche ad unaltra e poi ridurla in sempliciastrazioni e aggregati con un processo molto piugrave lungodi quanto inizialmente si possa immaginare prima cheunidea reale venga alla luce prima che voi possiate tro-

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relazioni fra essi in gradi di maggiore o minore com-plessitagrave come virtugrave onore persuasione magistrato e si-mili Queste le chiamo parole astratte composte Le pa-role lo ammetto possono essere classificate in distin-zioni piugrave precise ma queste mi pare che siano naturali esufficienti al nostro scopo e sono disposte in quellostesso ordine in cui simparano comunemente e in cui lamente afferra le idee che esse esprimono

Comincerograve col terzo tipo di parole gli astratti compo-sti come virtugrave onore persuasione docilitagrave Di questesono convinto che qualunque potere esse possano averesulle passioni non lo derivano da una rappresentazionesuscitata nella mente delle cose che esprimono In quan-to parole composte non sono sostanze reali e difficil-mente determinano credo idee reali Nessuno ritengonelludire risuonare le parole virtugrave libertagrave onore conce-pisce subito una nozione precisa dei modi particolari diagire e di pensare connessi con le idee composte e sem-plici negrave i vari rapporti fra le idee che queste parole rap-presentano negrave possiede unidea generale da esse deriva-ta poichegrave se la possedesse allora alcune di queste ideeparticolari sebbene forse indistinte e confuse potrebbe-ro diventare subito percepibili Ma a me pare che questonon si verifichi mai Infatti se vi mettete ad analizzareuna di queste parole dovete trasportarla da una serie diparole generiche ad unaltra e poi ridurla in sempliciastrazioni e aggregati con un processo molto piugrave lungodi quanto inizialmente si possa immaginare prima cheunidea reale venga alla luce prima che voi possiate tro-

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vare i primi principicirc di tale composizione e quandoavete fatto tale scoperta dellidea originaria leffetto del-la composizione egrave completamente perduto

Un processo di pensiero di tal genere egrave troppo lungo aseguirsi nella conversazione ordinaria negrave egrave affatto ne-cessario che debba essere adottato Tali parole non sonoin realtagrave che puri suoni ma sono suoni che essendo usatiin particolari occasioni in cui riceviamo del bene o su-biamo del male o vediamo altri toccati dal bene o dalmale e che udiamo applicati ad altre cose o eventi inte-ressanti e che essendo adottati in tale varietagrave di casi chericonosciamo subito per abitudine a quali cose si riferi-scano producono nella mente ogniqualvolta sono in se-guito ripetute effetti simili a quelli delle occasioni chele hanno determinate Questi suoni essendo usati spessosenza riferimento ad alcuna particolare occasione e con-servando ancora le loro prime impressioni e se finisco-no col perdere completamente la connessione con leparticolari occasioni che li hanno originati tuttavia ilsuono pure senza essere collegato ad alcuna nozionecontinua ad operare come prima

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vare i primi principicirc di tale composizione e quandoavete fatto tale scoperta dellidea originaria leffetto del-la composizione egrave completamente perduto

Un processo di pensiero di tal genere egrave troppo lungo aseguirsi nella conversazione ordinaria negrave egrave affatto ne-cessario che debba essere adottato Tali parole non sonoin realtagrave che puri suoni ma sono suoni che essendo usatiin particolari occasioni in cui riceviamo del bene o su-biamo del male o vediamo altri toccati dal bene o dalmale e che udiamo applicati ad altre cose o eventi inte-ressanti e che essendo adottati in tale varietagrave di casi chericonosciamo subito per abitudine a quali cose si riferi-scano producono nella mente ogniqualvolta sono in se-guito ripetute effetti simili a quelli delle occasioni chele hanno determinate Questi suoni essendo usati spessosenza riferimento ad alcuna particolare occasione e con-servando ancora le loro prime impressioni e se finisco-no col perdere completamente la connessione con leparticolari occasioni che li hanno originati tuttavia ilsuono pure senza essere collegato ad alcuna nozionecontinua ad operare come prima

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III ndash LE PAROLE GENERICHE PRECEDONOLE IDEE

Il Locke ha talvolta osservato con la sagacitagrave che glisolita che la maggior parte delle parole generiche spe-cialmente quelle che riguardano la virtugrave ed il vizio ilbene e il male vengono insegnate prima che i particolarimodi di agire che ad esse si riferiscono si siano presen-tati alla mente e con essi lamore per luno lodio perlaltro infatti la mente infantile egrave cosigrave duttile che unaistitutrice o chiunque sia addetto ad un bimbo col mo-strarsi compiaciuto o dispiaciuto di qualche cosa od an-che di qualche parola puograve trasmettere allanimo suo unadeterminata inclinazione Quando poi i diversi casi dellavita vengono ad essere classificati sotto queste parole eciograve che egrave piacevole appare spesso sotto il nome di malee ciograve che egrave sgradevole alla natura viene chiamato buonoe virtuoso una strana confusione di idee e di impressio-ni nasce nella mente di molti e lapparenza di non lievecontradizione fra le loro nozioni e le loro azioni Visono molti che amano la virtugrave e detestano il vizio nonper ipocrisia o affettazione che tuttavia in casi partico-lari molto spesso agiscono male e da persone malvagesenza alcun rimorso perchegrave queste particolari occasioninon arrivano mai ad essere messe in vista quando lepassioni dal lato della virtugrave siano cosigrave fortemente colpiteda certe parole infiammate originalmente con lalito dialtre e per questa ragione egrave difficile ripetere certe serie

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III ndash LE PAROLE GENERICHE PRECEDONOLE IDEE

Il Locke ha talvolta osservato con la sagacitagrave che glisolita che la maggior parte delle parole generiche spe-cialmente quelle che riguardano la virtugrave ed il vizio ilbene e il male vengono insegnate prima che i particolarimodi di agire che ad esse si riferiscono si siano presen-tati alla mente e con essi lamore per luno lodio perlaltro infatti la mente infantile egrave cosigrave duttile che unaistitutrice o chiunque sia addetto ad un bimbo col mo-strarsi compiaciuto o dispiaciuto di qualche cosa od an-che di qualche parola puograve trasmettere allanimo suo unadeterminata inclinazione Quando poi i diversi casi dellavita vengono ad essere classificati sotto queste parole eciograve che egrave piacevole appare spesso sotto il nome di malee ciograve che egrave sgradevole alla natura viene chiamato buonoe virtuoso una strana confusione di idee e di impressio-ni nasce nella mente di molti e lapparenza di non lievecontradizione fra le loro nozioni e le loro azioni Visono molti che amano la virtugrave e detestano il vizio nonper ipocrisia o affettazione che tuttavia in casi partico-lari molto spesso agiscono male e da persone malvagesenza alcun rimorso perchegrave queste particolari occasioninon arrivano mai ad essere messe in vista quando lepassioni dal lato della virtugrave siano cosigrave fortemente colpiteda certe parole infiammate originalmente con lalito dialtre e per questa ragione egrave difficile ripetere certe serie

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di parole sebbene in se stesse riconosciute inattive sen-za ricevere una certa impressione specialmente se sonoaccompagnate da un caldo e commovente tono di vocecome per esempio laquoSaggio valoroso generoso buonoe granderaquo Queste parole dal momento che non hannounapplicazione dovrebbero essere inattive ma quandosi usano parole comunemente adottate per grandi occa-sioni noi siamo colpiti da esse anche se le occasionimancano Quando le parole che di solito sono state ap-plicate in tali occasioni sono messe insieme senza unanecessitagrave logica od in modo tale che esse non si accordi-no bene luna con laltra lo stile si chiama ampollosoSono necessari in parecchi casi molto buon senso e mol-ta esperienza per guardarsi dalla forza eccessiva di talelinguaggio poichegrave quando si trascura la proprietagrave sipuograve usare un numero maggiore di queste parole impres-sionanti e indulgere a una maggiore varietagrave nel combi-narle

IV ndash LEFFETTO DELLE PAROLE

Quando le parole hanno la pienezza del loro poteretre effetti nascono nella mente delluditore Il primo egrave ilsuono il secondo limmagine o rappresentazione dellacosa indicata dal suono il terzo il sentimento dellani-ma prodotta da una o da entrambe le precedenti Le pa-

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di parole sebbene in se stesse riconosciute inattive sen-za ricevere una certa impressione specialmente se sonoaccompagnate da un caldo e commovente tono di vocecome per esempio laquoSaggio valoroso generoso buonoe granderaquo Queste parole dal momento che non hannounapplicazione dovrebbero essere inattive ma quandosi usano parole comunemente adottate per grandi occa-sioni noi siamo colpiti da esse anche se le occasionimancano Quando le parole che di solito sono state ap-plicate in tali occasioni sono messe insieme senza unanecessitagrave logica od in modo tale che esse non si accordi-no bene luna con laltra lo stile si chiama ampollosoSono necessari in parecchi casi molto buon senso e mol-ta esperienza per guardarsi dalla forza eccessiva di talelinguaggio poichegrave quando si trascura la proprietagrave sipuograve usare un numero maggiore di queste parole impres-sionanti e indulgere a una maggiore varietagrave nel combi-narle

IV ndash LEFFETTO DELLE PAROLE

Quando le parole hanno la pienezza del loro poteretre effetti nascono nella mente delluditore Il primo egrave ilsuono il secondo limmagine o rappresentazione dellacosa indicata dal suono il terzo il sentimento dellani-ma prodotta da una o da entrambe le precedenti Le pa-

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role astratte composte di cui abbiamo parlato (onoregiustizia libertagrave e simili) producono il primo e lultimodi questi effetti ma non il secondo Le parole sempliciastratte si usano per indicare unidea semplice senzamolto badare alle altre che possano accompagnarlacome azzurro verde caldo freddo e simili queste sonocapaci di ottenere i tre effetti come lo possono in mag-gior grado le parole aggregate uomo castello cavallo esimili Ma ritengo che il piugrave generale effetto di questeparole non nasca dalle rappresentazioni formali dei di-versi oggetti che essi vorrebbero richiamare allimmagi-nazione perchegrave con un attento esame della mia mente einducendo altri a esaminare le loro io non riesco neppu-re a trovare che una volta su venti si formi tale rappre-sentazione e quando ciograve avviene avviene nella mag-gior parte dei casi per un particolare sforzo dellimmagi-nazione inteso a quello scopo Ma le parole aggregateagiscono come dissi di quelle astratte composte noncol presentare unimmagine alla mente ma col suscitarequando ripetute per forza dabitudine lo stesso effettoche suscita loriginale quando si vede Supponiamo didover leggere un passo di tal genere laquoIl fiume Danubionasce in unumida e montagnosa regione nel cuore dellaGermania dove correndo tortuosamente bagna parec-chi principati finchegrave dopo aver attraversato lAustria ebagnato i bastioni di Vienna entra in Ungheria qui conuna vasta corrente ingrossata dalle acque della Sava edella Drava lascia il mondo cristiano e scorrendo attra-

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role astratte composte di cui abbiamo parlato (onoregiustizia libertagrave e simili) producono il primo e lultimodi questi effetti ma non il secondo Le parole sempliciastratte si usano per indicare unidea semplice senzamolto badare alle altre che possano accompagnarlacome azzurro verde caldo freddo e simili queste sonocapaci di ottenere i tre effetti come lo possono in mag-gior grado le parole aggregate uomo castello cavallo esimili Ma ritengo che il piugrave generale effetto di questeparole non nasca dalle rappresentazioni formali dei di-versi oggetti che essi vorrebbero richiamare allimmagi-nazione perchegrave con un attento esame della mia mente einducendo altri a esaminare le loro io non riesco neppu-re a trovare che una volta su venti si formi tale rappre-sentazione e quando ciograve avviene avviene nella mag-gior parte dei casi per un particolare sforzo dellimmagi-nazione inteso a quello scopo Ma le parole aggregateagiscono come dissi di quelle astratte composte noncol presentare unimmagine alla mente ma col suscitarequando ripetute per forza dabitudine lo stesso effettoche suscita loriginale quando si vede Supponiamo didover leggere un passo di tal genere laquoIl fiume Danubionasce in unumida e montagnosa regione nel cuore dellaGermania dove correndo tortuosamente bagna parec-chi principati finchegrave dopo aver attraversato lAustria ebagnato i bastioni di Vienna entra in Ungheria qui conuna vasta corrente ingrossata dalle acque della Sava edella Drava lascia il mondo cristiano e scorrendo attra-

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verso barbare regioni che sono vicine alla Tartaria sboc-ca con molte ramificazioni nel mar Neroraquo

In questa descrizione sono menzionate molte cosecome monti fiumi cittagrave il mare ecc Ma ognuno esa-mini se stesso e veda se ha nella sua mente percepitolimmagine di un fiume di un monte di un terreno ac-quitrinoso della Germania ecc Invero egrave impossibilenella rapiditagrave e nella veloce successione delle parole du-rante una conversazione che si formino le idee sia delsuono della parola che della cosa rappresentatadaltronde alcune parole che esprimono delle realtagrave sonocosigrave mischiate ad altre di unimportanza generica e no-minale che egrave praticamente impossibile passare dallasensazione al pensiero dalle cose particolari alle gene-rali dalle cose alle parole in modo tale da rispondereagli scopi della vita negrave egrave necessario farlo

V ndash ESEMPI IN CUI LE PAROLE POSSONOCOLPIRE SENZA SUSCITARE IMMAGINI

Trovo assai difficile persuadere parecchie persone chele loro passioni vengono suscitate da parole che daltraparte non suscitano in loro alcuna idea ed egrave anche piugravedifficile convincerle che nel corso ordinario della con-versazione noi siamo sufficientemente compresi senzadestare nessuna immagine delle cose che riguardano ciograve

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verso barbare regioni che sono vicine alla Tartaria sboc-ca con molte ramificazioni nel mar Neroraquo

In questa descrizione sono menzionate molte cosecome monti fiumi cittagrave il mare ecc Ma ognuno esa-mini se stesso e veda se ha nella sua mente percepitolimmagine di un fiume di un monte di un terreno ac-quitrinoso della Germania ecc Invero egrave impossibilenella rapiditagrave e nella veloce successione delle parole du-rante una conversazione che si formino le idee sia delsuono della parola che della cosa rappresentatadaltronde alcune parole che esprimono delle realtagrave sonocosigrave mischiate ad altre di unimportanza generica e no-minale che egrave praticamente impossibile passare dallasensazione al pensiero dalle cose particolari alle gene-rali dalle cose alle parole in modo tale da rispondereagli scopi della vita negrave egrave necessario farlo

V ndash ESEMPI IN CUI LE PAROLE POSSONOCOLPIRE SENZA SUSCITARE IMMAGINI

Trovo assai difficile persuadere parecchie persone chele loro passioni vengono suscitate da parole che daltraparte non suscitano in loro alcuna idea ed egrave anche piugravedifficile convincerle che nel corso ordinario della con-versazione noi siamo sufficientemente compresi senzadestare nessuna immagine delle cose che riguardano ciograve

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di cui parliamo Sembra sia un oggetto superfluo di di-scussione il porre a una persona la questione se abbianella sua mente idee oppure no

Ognuno a prima vista dovrebbe nel suo intimo sa-pere da solo giudicare della cosa Ma per quanto stranopossa apparire noi spesso non sappiamo riconoscerequali idee abbiamo delle cose o se abbiamo idee suqualche cosa Egrave necessaria sempre una grande attenzio-ne per essere pienamente soddisfatti su questo punto Daquando scrissi questopera trovai due esempi molto no-tevoli della possibilitagrave che un uomo oda parole senzaavere unidea delle cose che esse rappresentano eppurein seguito sia capace di rivolgerle ad altri combinate inmodo nuovo e con grande proprietagrave energia e chiarezzaIl primo esempio egrave quello del Blacklock67 un poeta cie-co dalla nascita Pochi uomini dotati della migliore vi-sta possono descrivere oggetti visivi con maggior intel-ligenza ed esattezza di questo cieco il che non puograve af-fatto essere attribuito allavere egli una concezione dellecose che descrive piugrave chiara di quello che egrave comune adaltre persone Lo Spence in una elegante prefazione cheha scritto per le opere di questo poeta ragiona molto in-gegnosamente e per lo piugrave credo molto giustamentesulla causa di questo straordinario fenomeno ma nonposso essere completamente daccordo con lui sul fattoche alcune improprietagrave di linguaggio e di pensiero chericorrono in queste poesie siano sorte dallimpulsivo

67 Thomas Blacklock (1721-1791) poeta scozzese

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di cui parliamo Sembra sia un oggetto superfluo di di-scussione il porre a una persona la questione se abbianella sua mente idee oppure no

Ognuno a prima vista dovrebbe nel suo intimo sa-pere da solo giudicare della cosa Ma per quanto stranopossa apparire noi spesso non sappiamo riconoscerequali idee abbiamo delle cose o se abbiamo idee suqualche cosa Egrave necessaria sempre una grande attenzio-ne per essere pienamente soddisfatti su questo punto Daquando scrissi questopera trovai due esempi molto no-tevoli della possibilitagrave che un uomo oda parole senzaavere unidea delle cose che esse rappresentano eppurein seguito sia capace di rivolgerle ad altri combinate inmodo nuovo e con grande proprietagrave energia e chiarezzaIl primo esempio egrave quello del Blacklock67 un poeta cie-co dalla nascita Pochi uomini dotati della migliore vi-sta possono descrivere oggetti visivi con maggior intel-ligenza ed esattezza di questo cieco il che non puograve af-fatto essere attribuito allavere egli una concezione dellecose che descrive piugrave chiara di quello che egrave comune adaltre persone Lo Spence in una elegante prefazione cheha scritto per le opere di questo poeta ragiona molto in-gegnosamente e per lo piugrave credo molto giustamentesulla causa di questo straordinario fenomeno ma nonposso essere completamente daccordo con lui sul fattoche alcune improprietagrave di linguaggio e di pensiero chericorrono in queste poesie siano sorte dallimpulsivo

67 Thomas Blacklock (1721-1791) poeta scozzese

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concetto degli oggetti visivi che il poeta cieco avevadal momento che tali improprietagrave ed anche molto piugravegrandi si possono trovare in scrittori di una classe anchepiugrave alta di quella del Blacklock nonostante possedesse-ro perfettamente il dono della vista Si tratta di un poetasenza dubbio tanto impressionato dalle sue descrizioniquanto lo puograve essere uno che le legga eppure egli egrave liri-camente esaltato da cose di cui negrave ha negrave puograve avere altraidea oltre a quella di un nudo suono e perchegrave quelli cheleggono le sue opere non possono ricevere la stessa im-pressione che egli ebbe con cosigrave poche idee reali dellecose che descriveva Il secondo esempio egrave di Saunder-son68 professore di matematica allUniversitagrave di Cam-bridge Questo dotto era molto erudito nella filosofia na-turale nellastronomia e in tutte le scienze connesse conla matematica La cosa piugrave straordinaria e di maggioreimportanza per il mio scopo fu che egli tenne belle con-ferenze sulla luce e sul colore ed insegnograve agli altri lateoria delle idee che essi avevano e che egli indubbia-mente non aveva Ma egrave probabile che le parole rossoazzurro verde suscitassero in lui come le idee dei coloristessi poichegrave essendo possibile applicare a queste paro-le le idee di gradi maggiori o minori di rifrangibilitagrave esapendo il cieco sotto quali altri rispetti i colori saccor-dassero o meno era tanto facile per lui ragionare sulleparole come se fosse stato padrone assoluto delle idee

68 Nicholas Saunderson o Sanderson (1682-1739) famosomatematico inglese

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concetto degli oggetti visivi che il poeta cieco avevadal momento che tali improprietagrave ed anche molto piugravegrandi si possono trovare in scrittori di una classe anchepiugrave alta di quella del Blacklock nonostante possedesse-ro perfettamente il dono della vista Si tratta di un poetasenza dubbio tanto impressionato dalle sue descrizioniquanto lo puograve essere uno che le legga eppure egli egrave liri-camente esaltato da cose di cui negrave ha negrave puograve avere altraidea oltre a quella di un nudo suono e perchegrave quelli cheleggono le sue opere non possono ricevere la stessa im-pressione che egli ebbe con cosigrave poche idee reali dellecose che descriveva Il secondo esempio egrave di Saunder-son68 professore di matematica allUniversitagrave di Cam-bridge Questo dotto era molto erudito nella filosofia na-turale nellastronomia e in tutte le scienze connesse conla matematica La cosa piugrave straordinaria e di maggioreimportanza per il mio scopo fu che egli tenne belle con-ferenze sulla luce e sul colore ed insegnograve agli altri lateoria delle idee che essi avevano e che egli indubbia-mente non aveva Ma egrave probabile che le parole rossoazzurro verde suscitassero in lui come le idee dei coloristessi poichegrave essendo possibile applicare a queste paro-le le idee di gradi maggiori o minori di rifrangibilitagrave esapendo il cieco sotto quali altri rispetti i colori saccor-dassero o meno era tanto facile per lui ragionare sulleparole come se fosse stato padrone assoluto delle idee

68 Nicholas Saunderson o Sanderson (1682-1739) famosomatematico inglese

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Invero bisogna ammettere che egli non poteva fare spe-rimentalmente nuove scoperte Egli non faceva altro checiograve che noi facciamo ogni giorno nella comune conver-sazione Quando scrissi questultima frase e usai le paro-le laquoogni giornoraquo e laquocomune conversazioneraquo non avevodinnanzi alla mente limmagine di una successione ditempo negrave di uomini in conversazione fra loro negrave riten-go che il lettore avragrave tali idee nel leggerla e neppurequando parlai di rosso di azzurro e di verde come puredella rifrangibilitagrave avevo dipinti dinnanzi a me a guisadi immagini questi vari colori o i raggi di luce che pas-sano da un mezzo in un altro e cambiano cosigrave direzioneSo molto bene che la mente possiede la facoltagrave di susci-tare tali immagini a piacere ma allora egrave necessario perquesto un atto di volontagrave e nella ordinaria conversazio-ne o lettura accade molto di rado che unimmagine sorganella mente Se dico laquoAndrograve in Italia la prossima esta-teraquo mi sono spiegato bene Ma credo che nessuno conciograve si sia rappresentato nellimmaginazione lesatta figu-ra di colui che parla mentre va per terra o per mare o at-traverso ad entrambi ora a cavallo ora in carrozza contutti i particolari del viaggio Ancor meno egli haunidea dellItalia il paese dove mi proposi dandare odel verde dei campi del maturare dei frutti e del caloredellatmosfera cosigrave trasformatasi dopo la precedente sta-gione che sono le idee contenute dalla parola laquoestateraquoma meno di tutto trae unimmagine dalla parola laquoprossi-maraquo poichegrave questa parola significa lidea di molte esta-ti con lesclusione di tutte eccetto una e certamente co-

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Invero bisogna ammettere che egli non poteva fare spe-rimentalmente nuove scoperte Egli non faceva altro checiograve che noi facciamo ogni giorno nella comune conver-sazione Quando scrissi questultima frase e usai le paro-le laquoogni giornoraquo e laquocomune conversazioneraquo non avevodinnanzi alla mente limmagine di una successione ditempo negrave di uomini in conversazione fra loro negrave riten-go che il lettore avragrave tali idee nel leggerla e neppurequando parlai di rosso di azzurro e di verde come puredella rifrangibilitagrave avevo dipinti dinnanzi a me a guisadi immagini questi vari colori o i raggi di luce che pas-sano da un mezzo in un altro e cambiano cosigrave direzioneSo molto bene che la mente possiede la facoltagrave di susci-tare tali immagini a piacere ma allora egrave necessario perquesto un atto di volontagrave e nella ordinaria conversazio-ne o lettura accade molto di rado che unimmagine sorganella mente Se dico laquoAndrograve in Italia la prossima esta-teraquo mi sono spiegato bene Ma credo che nessuno conciograve si sia rappresentato nellimmaginazione lesatta figu-ra di colui che parla mentre va per terra o per mare o at-traverso ad entrambi ora a cavallo ora in carrozza contutti i particolari del viaggio Ancor meno egli haunidea dellItalia il paese dove mi proposi dandare odel verde dei campi del maturare dei frutti e del caloredellatmosfera cosigrave trasformatasi dopo la precedente sta-gione che sono le idee contenute dalla parola laquoestateraquoma meno di tutto trae unimmagine dalla parola laquoprossi-maraquo poichegrave questa parola significa lidea di molte esta-ti con lesclusione di tutte eccetto una e certamente co-

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lui che dice la laquoprossima estateraquo non ha unimmagine ditale successione e di tale esclusione In breve non sol-tanto di quelle idee che sono comunemente chiamateastratte e delle quali non ci possiamo formare alcunaimmagine ma anche di particolari esseri reali noi par-liamo senza avere nellimmaginazione alcuna idea diessi come certamente appariragrave in seguito a un diligenteesame della nostra mente In realtagrave la poesia dipendecosigrave poco nei suoi effetti dal potere di suscitare imma-gini sensibili che sono convinto che essa perderebbeuna parte molto considerevole della sua forza se questofosse il necessario risultato di ogni descrizione Perchegravequella unione di parole commoventi che egrave il piugrave potentedi tutti gli strumenti poetici perderebbe spesso la sua ef-ficacia insieme con la proprietagrave e la consistenza se leimmagini sensibili fossero sempre suscitate Non vegraveforse in tutta lEneide un passo piugrave grandioso e piugrave ela-borato della descrizione della caverna di VulcanonellEtna e delle opere che quivi vengono eseguite Vir-gilio sindugia in particolar modo sulla forgiatura deltuono che egli descrive modellato dai martelli dei Ci-clopi Ma quali sono gli elementi di questa straordinariacomposizione

Tres imbris torti radios tres nubis aquosaeaddiderant rutili tres ignis et alitis austriFulgores nunc terrificos sonitumque metumquemiscebant operi flammisque sequacibus iras69

69 laquoVi avevano aggiunto tre raggi di obliqua pioggia tre dipiovosa nube tre di rosso fuoco e tre di austro alato Ora mischia-

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lui che dice la laquoprossima estateraquo non ha unimmagine ditale successione e di tale esclusione In breve non sol-tanto di quelle idee che sono comunemente chiamateastratte e delle quali non ci possiamo formare alcunaimmagine ma anche di particolari esseri reali noi par-liamo senza avere nellimmaginazione alcuna idea diessi come certamente appariragrave in seguito a un diligenteesame della nostra mente In realtagrave la poesia dipendecosigrave poco nei suoi effetti dal potere di suscitare imma-gini sensibili che sono convinto che essa perderebbeuna parte molto considerevole della sua forza se questofosse il necessario risultato di ogni descrizione Perchegravequella unione di parole commoventi che egrave il piugrave potentedi tutti gli strumenti poetici perderebbe spesso la sua ef-ficacia insieme con la proprietagrave e la consistenza se leimmagini sensibili fossero sempre suscitate Non vegraveforse in tutta lEneide un passo piugrave grandioso e piugrave ela-borato della descrizione della caverna di VulcanonellEtna e delle opere che quivi vengono eseguite Vir-gilio sindugia in particolar modo sulla forgiatura deltuono che egli descrive modellato dai martelli dei Ci-clopi Ma quali sono gli elementi di questa straordinariacomposizione

Tres imbris torti radios tres nubis aquosaeaddiderant rutili tres ignis et alitis austriFulgores nunc terrificos sonitumque metumquemiscebant operi flammisque sequacibus iras69

69 laquoVi avevano aggiunto tre raggi di obliqua pioggia tre dipiovosa nube tre di rosso fuoco e tre di austro alato Ora mischia-

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Questo mi sembra meravigliosamente sublime tutta-via se osserviamo freddamente quali immagini sensibiliuna combinazione di simili idee debba suscitare le fan-tasie dei pazzi non possono sembrare piugrave selvagge e as-surde di questa descrizione Questa strana combinazioneegrave foggiata in forma di un grosso corpo egrave lavorata daiCiclopi a colpi di martello egrave in parte levigata e in partelasciata rozza La veritagrave egrave che se la poesia ci offre un no-bile insieme di parole corrispondenti a molte nobili ideeconnesse con circostanze di tempo e di spazio o riferiteluna allaltra come causa ed effetto o associate natural-mente esse possono essere modellate insieme in qua-lunque forma e rispondere perfettamente al loro scopoNon si richiede la connessione delle immagini visiveperchegrave non si forma nessuna reale rappresentazione negraveper questo egrave minore leffetto della descrizione Si ritienein genere che quanto Priamo e i vecchi consiglieri dico-no di Elena ci offra la piugrave alta possibile idea di quellafatale bellezza

Οὐ νέmicroεσις Τρῶας ϰαὶ εὐϰνήmicroιδας Ἀχαιοὺςτοιῇδἀmicroφὶ γυναιϰὶ πολὺν χρόνον ἄλγεα πάσχειναἰνῶς ἀϑανάτῃσι ϑεῇς εἰς ὦπα ἔοιϰεν70

vano allopera terribili folgori fragore e paura e ire con fiammeche non danno treguaraquo (Virgilio Eneide VIII 429 e sgg)

70 laquoNon era strano che i Troiani e gli Achei dai begli schinieriper lungo tempo soffrissero per tale donna simile a una dea agliimmortali giustamente sembravaraquo (Omero Iliade III 156 esgg)

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Questo mi sembra meravigliosamente sublime tutta-via se osserviamo freddamente quali immagini sensibiliuna combinazione di simili idee debba suscitare le fan-tasie dei pazzi non possono sembrare piugrave selvagge e as-surde di questa descrizione Questa strana combinazioneegrave foggiata in forma di un grosso corpo egrave lavorata daiCiclopi a colpi di martello egrave in parte levigata e in partelasciata rozza La veritagrave egrave che se la poesia ci offre un no-bile insieme di parole corrispondenti a molte nobili ideeconnesse con circostanze di tempo e di spazio o riferiteluna allaltra come causa ed effetto o associate natural-mente esse possono essere modellate insieme in qua-lunque forma e rispondere perfettamente al loro scopoNon si richiede la connessione delle immagini visiveperchegrave non si forma nessuna reale rappresentazione negraveper questo egrave minore leffetto della descrizione Si ritienein genere che quanto Priamo e i vecchi consiglieri dico-no di Elena ci offra la piugrave alta possibile idea di quellafatale bellezza

Οὐ νέmicroεσις Τρῶας ϰαὶ εὐϰνήmicroιδας Ἀχαιοὺςτοιῇδἀmicroφὶ γυναιϰὶ πολὺν χρόνον ἄλγεα πάσχειναἰνῶς ἀϑανάτῃσι ϑεῇς εἰς ὦπα ἔοιϰεν70

vano allopera terribili folgori fragore e paura e ire con fiammeche non danno treguaraquo (Virgilio Eneide VIII 429 e sgg)

70 laquoNon era strano che i Troiani e gli Achei dai begli schinieriper lungo tempo soffrissero per tale donna simile a una dea agliimmortali giustamente sembravaraquo (Omero Iliade III 156 esgg)

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Non vegrave una parola sui particolari della sua bellezzanulla che possa suggerire unidea precisa della sua per-sona pure siamo molto piugrave colpiti da questo modo di ri-cordarla che da quelle lunghe ed elaborate descrizioni diElena tramandate dalla tradizione o create dalla fanta-sia che sincontrano in alcuni autori Sono convinto cheessa mi colpisce ben di piugrave della minuziosa descrizioneche Spenser ha dato di Belphebe sebbene ritengo che visiano in quella descrizione parti molto belle e altamentepoetiche come ve ne sono in tutte le descrizioni diquelleccellente scrittore Il terribile quadro che Lucre-zio ci ha dato della religione per dar risalto alla magna-nimitagrave del suo eroe filosofico in opposizione ad essa sicrede sia delineato con grande audacia e vivezza

Humana ante oculos foede cum vita iaceretin terris oppressa gravi sub religionequae caput a coeli regionibus ostendebathorribili desuper visu mortalibus instansprimus Graius homo mortales tollere contraest oculos ausus71

Quale idea traete da una rappresentazione cosigrave perfet-ta Nessuna certamente negrave il poeta ha detto una solaparola che possa servire a far risaltare un solo membro ouna sola fattezza del fantasma che egli intendeva rappre-

71 laquoGiacendo la vita umana in ben tristi condizioni soffocatala terra da unopprimente religione che sorgeva dalle regioni delcielo al di sopra dei mortali con terribile aspetto per primo unGreco osograve levar contro i suoi occhi mortaliraquo (Lucrezio De re-rum natura I 63 e sgg)

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Non vegrave una parola sui particolari della sua bellezzanulla che possa suggerire unidea precisa della sua per-sona pure siamo molto piugrave colpiti da questo modo di ri-cordarla che da quelle lunghe ed elaborate descrizioni diElena tramandate dalla tradizione o create dalla fanta-sia che sincontrano in alcuni autori Sono convinto cheessa mi colpisce ben di piugrave della minuziosa descrizioneche Spenser ha dato di Belphebe sebbene ritengo che visiano in quella descrizione parti molto belle e altamentepoetiche come ve ne sono in tutte le descrizioni diquelleccellente scrittore Il terribile quadro che Lucre-zio ci ha dato della religione per dar risalto alla magna-nimitagrave del suo eroe filosofico in opposizione ad essa sicrede sia delineato con grande audacia e vivezza

Humana ante oculos foede cum vita iaceretin terris oppressa gravi sub religionequae caput a coeli regionibus ostendebathorribili desuper visu mortalibus instansprimus Graius homo mortales tollere contraest oculos ausus71

Quale idea traete da una rappresentazione cosigrave perfet-ta Nessuna certamente negrave il poeta ha detto una solaparola che possa servire a far risaltare un solo membro ouna sola fattezza del fantasma che egli intendeva rappre-

71 laquoGiacendo la vita umana in ben tristi condizioni soffocatala terra da unopprimente religione che sorgeva dalle regioni delcielo al di sopra dei mortali con terribile aspetto per primo unGreco osograve levar contro i suoi occhi mortaliraquo (Lucrezio De re-rum natura I 63 e sgg)

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sentare con tutti gli orrori che limmaginazione puograve con-cepire In realtagrave poesia e retorica non raggiungono nelladescrizione unesattezza che possa competere con quelladella pittura il loro compito egrave di far impressione piutto-sto con la simpatia che con limitazione di spiegareleffetto delle cose sulla mente dellautore o di altri piut-tosto che presentare una chiara idea delle cose stesseQuesto egrave il loro campo piugrave vasto e quello in cui meglioriescono

VI ndash LA POESIA NON Egrave STRETTAMENTEUNARTE IMITATIVA

Quindi possiamo osservare che la poesia nel suo sen-so piugrave generale non puograve essere chiamata in senso strettounarte di imitazione Egrave invero imitazione finchegrave descri-ve gli atteggiamenti e le passioni degli uomini che leparole possono esprimere dove animi motus effert inter-prete lingua Qui cegrave una stretta imitazione e tutta lapoesia puramente drammatica egrave di questo genere Ma lapoesia descrittiva opera soprattutto per sostituzione permezzo dei suoni che per labitudine producono leffettodi realtagrave Non vegrave imitazione al di fuori della somiglian-za e le parole indubbiamente non hanno rassomiglianzacon lidea a cui si riferiscono

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sentare con tutti gli orrori che limmaginazione puograve con-cepire In realtagrave poesia e retorica non raggiungono nelladescrizione unesattezza che possa competere con quelladella pittura il loro compito egrave di far impressione piutto-sto con la simpatia che con limitazione di spiegareleffetto delle cose sulla mente dellautore o di altri piut-tosto che presentare una chiara idea delle cose stesseQuesto egrave il loro campo piugrave vasto e quello in cui meglioriescono

VI ndash LA POESIA NON Egrave STRETTAMENTEUNARTE IMITATIVA

Quindi possiamo osservare che la poesia nel suo sen-so piugrave generale non puograve essere chiamata in senso strettounarte di imitazione Egrave invero imitazione finchegrave descri-ve gli atteggiamenti e le passioni degli uomini che leparole possono esprimere dove animi motus effert inter-prete lingua Qui cegrave una stretta imitazione e tutta lapoesia puramente drammatica egrave di questo genere Ma lapoesia descrittiva opera soprattutto per sostituzione permezzo dei suoni che per labitudine producono leffettodi realtagrave Non vegrave imitazione al di fuori della somiglian-za e le parole indubbiamente non hanno rassomiglianzacon lidea a cui si riferiscono

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VII ndash COME LE PAROLE INFLUISCONOSULLE PASSIONI

Ora poichegrave le parole impressionano non per un pote-re originale ma per rappresentazione si potrebbe sup-porre che il loro influsso sulle passioni dovesse essereleggero pure la cosa sta altrimenti poichegrave troviamo peresperienza che leloquenza e la poesia sono altrettantocapaci anzi molto piugrave capaci di produrre impressioniprofonde di quello che non sia ogni altra arte e in mol-tissimi casi perfino la natura stessa E ciograve deriva princi-palmente da queste tre cause In primo luogo prendiamovivamente parte alle passioni degli altri e facilmente sia-mo colpiti e tratti alla simpatia da un indizio che ce le ri-veli e non vi sono segni che possano esprimere piena-mente come le parole tutte le circostanze della maggiorparte delle passioni cosicchegrave se qualcuno parla intornoa un argomento non soltanto puograve comunicarvi il sogget-to ma anche limpressione che ne ha Egrave certo chelinflusso della maggior parte delle cose sulle nostre pas-sioni non deriva tanto dalle cose stesse quanto dalle no-stre opinioni su di esse e queste dipendono moltissimoa loro volta dalle opinioni degli altri uomini comunica-bili per lo piugrave solo attraverso le parole In secondo luogovi sono molte cose in se stesse impressionanti che ricor-rono raramente nella realtagrave mentre si incontrano spessole parole che le rappresentano e cosigrave hanno la possibili-tagrave di produrre una profonda impressione e di radicarsi

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VII ndash COME LE PAROLE INFLUISCONOSULLE PASSIONI

Ora poichegrave le parole impressionano non per un pote-re originale ma per rappresentazione si potrebbe sup-porre che il loro influsso sulle passioni dovesse essereleggero pure la cosa sta altrimenti poichegrave troviamo peresperienza che leloquenza e la poesia sono altrettantocapaci anzi molto piugrave capaci di produrre impressioniprofonde di quello che non sia ogni altra arte e in mol-tissimi casi perfino la natura stessa E ciograve deriva princi-palmente da queste tre cause In primo luogo prendiamovivamente parte alle passioni degli altri e facilmente sia-mo colpiti e tratti alla simpatia da un indizio che ce le ri-veli e non vi sono segni che possano esprimere piena-mente come le parole tutte le circostanze della maggiorparte delle passioni cosicchegrave se qualcuno parla intornoa un argomento non soltanto puograve comunicarvi il sogget-to ma anche limpressione che ne ha Egrave certo chelinflusso della maggior parte delle cose sulle nostre pas-sioni non deriva tanto dalle cose stesse quanto dalle no-stre opinioni su di esse e queste dipendono moltissimoa loro volta dalle opinioni degli altri uomini comunica-bili per lo piugrave solo attraverso le parole In secondo luogovi sono molte cose in se stesse impressionanti che ricor-rono raramente nella realtagrave mentre si incontrano spessole parole che le rappresentano e cosigrave hanno la possibili-tagrave di produrre una profonda impressione e di radicarsi

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nella mente mentre lidea della realtagrave che ad esse corri-sponde era transitoria ed anche per coloro che forse nonla sperimentarono mai sono tuttavia molto impressio-nanti come la guerra la morte la carestia ecc Inoltremolte idee non sono mai state presentate ai sensi degliuomini se non da parole come Dio gli angeli i diavoliil cielo e linferno che pure tutte hanno molto influitosulle passioni In terzo luogo con le parole abbiamo lapossibilitagrave di fare combinazioni tali che non potremmoaltrimenti ottenere Per questo potere di combinazionepossiamo con laggiunta di circostanze ben scelte darenuova vita e una nuova forza ai semplici oggetti Nellapittura possiamo tracciare una bella figura che ci piacema non possiamo mai darle quel tocco animatore chepuograve ricevere dalle parole Per rappresentare un angelo inpittura potete soltanto disegnare un bel giovane alatoma che cosa la pittura puograve offrire di cosigrave grande comelaggiunta di una parola laquolangelo del Signoreraquo Egrave veroqui io non ho unidea chiara ma queste parole colpisco-no la mente piugrave dellimmagine sensibile ed egrave ciograve che so-stengo Un ritratto di Priamo trascinato ai piedi dellalta-re e qui assassinato se fosse ben eseguito sarebbe in-dubbiamente molto commovente ma vi sono circostan-ze molto aggravanti che non si potrebbero rappresenta-re

Sanguine foedantem quos ipse sacraverat ignes72

72 laquoInsozzando di sangue il focolare che egli stesso avevaconsacratoraquo (Virgilio Eneide II 502)

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nella mente mentre lidea della realtagrave che ad esse corri-sponde era transitoria ed anche per coloro che forse nonla sperimentarono mai sono tuttavia molto impressio-nanti come la guerra la morte la carestia ecc Inoltremolte idee non sono mai state presentate ai sensi degliuomini se non da parole come Dio gli angeli i diavoliil cielo e linferno che pure tutte hanno molto influitosulle passioni In terzo luogo con le parole abbiamo lapossibilitagrave di fare combinazioni tali che non potremmoaltrimenti ottenere Per questo potere di combinazionepossiamo con laggiunta di circostanze ben scelte darenuova vita e una nuova forza ai semplici oggetti Nellapittura possiamo tracciare una bella figura che ci piacema non possiamo mai darle quel tocco animatore chepuograve ricevere dalle parole Per rappresentare un angelo inpittura potete soltanto disegnare un bel giovane alatoma che cosa la pittura puograve offrire di cosigrave grande comelaggiunta di una parola laquolangelo del Signoreraquo Egrave veroqui io non ho unidea chiara ma queste parole colpisco-no la mente piugrave dellimmagine sensibile ed egrave ciograve che so-stengo Un ritratto di Priamo trascinato ai piedi dellalta-re e qui assassinato se fosse ben eseguito sarebbe in-dubbiamente molto commovente ma vi sono circostan-ze molto aggravanti che non si potrebbero rappresenta-re

Sanguine foedantem quos ipse sacraverat ignes72

72 laquoInsozzando di sangue il focolare che egli stesso avevaconsacratoraquo (Virgilio Eneide II 502)

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Consideriamo come altro esempio quei versi del Mil-ton dove descrive la caduta degli angeli ribelli nel loroorribile regno

Through many a dark and dreary valeThey passd and many a region dolorousOer many a frozen many a fiery AlpRocks caves lakes fens bogs dens and shades of deathA universe of death73

Qui si spiega la forza dunione inRocks caves lakes fens bogs dens and shades

che pure perderebbe la maggior parte delleffetto se essinon fossero le

Rocks caves lakes fens bogs dens and shades of death

Lidea di questa impressione generata da una parolache nulla se non quella parola puograve annettere ad altregenera in altissimo grado il sublime e questo sublime sieleva anche di piugrave con ciograve che segue a univers of deathSi tratta qui di nuovo di due idee rappresentabili solocon la parola e lunione egrave grandiosa e impressionante aldi lagrave di ogni concezione ammesso che si possano pro-priamente chiamare idee quelle che non presentano allamente unimmagine distinta ma pure saragrave difficile in-tendere come le parole possano eccitare le passioni chesono connesse con oggetti reali senza rappresentare

73 laquoPassarono per tetre e oscure valli per molte regioni dolo-rose per i ghiacciai e per le Alpi impervie per rocce spelonchelaghi stagni lagune antri ed ombre di morte un universo di mor-teraquo (Milton Paradise lost II 618 e sgg)

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Consideriamo come altro esempio quei versi del Mil-ton dove descrive la caduta degli angeli ribelli nel loroorribile regno

Through many a dark and dreary valeThey passd and many a region dolorousOer many a frozen many a fiery AlpRocks caves lakes fens bogs dens and shades of deathA universe of death73

Qui si spiega la forza dunione inRocks caves lakes fens bogs dens and shades

che pure perderebbe la maggior parte delleffetto se essinon fossero le

Rocks caves lakes fens bogs dens and shades of death

Lidea di questa impressione generata da una parolache nulla se non quella parola puograve annettere ad altregenera in altissimo grado il sublime e questo sublime sieleva anche di piugrave con ciograve che segue a univers of deathSi tratta qui di nuovo di due idee rappresentabili solocon la parola e lunione egrave grandiosa e impressionante aldi lagrave di ogni concezione ammesso che si possano pro-priamente chiamare idee quelle che non presentano allamente unimmagine distinta ma pure saragrave difficile in-tendere come le parole possano eccitare le passioni chesono connesse con oggetti reali senza rappresentare

73 laquoPassarono per tetre e oscure valli per molte regioni dolo-rose per i ghiacciai e per le Alpi impervie per rocce spelonchelaghi stagni lagune antri ed ombre di morte un universo di mor-teraquo (Milton Paradise lost II 618 e sgg)

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questi oggetti chiaramente Questo egrave difficile per noiperchegrave non distinguiamo sufficientemente nelle nostreosservazioni circa il linguaggio fra unespressione chia-ra ed una forte Esse sono frequentemente confuse lunacon laltra sebbene siano in realtagrave estremamente diver-se La prima riguarda lintelletto la seconda le passioniLuna descrive una cosa come egrave laltra la descrive comeegrave sentita Ora come vi sono un tono commovente divoce un contegno appassionato un gesto agitato checolpiscono indipendentemente dalle cose che li hannoprovocati cosigrave vi sono parole e determinate disposizionidi parole che essendo particolarmente destinate a sog-getti appassionati e sempre usate da coloro che sono sot-to linflusso di una passione colpiscono e commuovonopiugrave di quelle che molto piugrave chiaramente e distintamenteesprimono il soggetto materiale

Noi cediamo alla simpatia ciograve che neghiamo alla de-scrizione La veritagrave egrave che tutte le descrizioni verbali chesiano puramente descrizioni anche se esattissime dan-no unidea cosigrave povera e insufficiente della cosa descrit-ta che essa a stento potrebbe produrre il minimo effettose colui che parla non chiamasse in aiuto quei modi deldiscorso che rivelano in lui stesso un sentimento vivo eforte Allora per il contagio delle nostre passioni si tra-smette a noi il fuoco giagrave acceso in un altro la cui scintil-la non avrebbe mai potuto sprizzare dalloggetto descrit-to Le parole data la forza con cui trasmettono le pas-sioni con quei mezzi che abbiamo giagrave ricordato com-pensano pienamente la loro debolezza sotto altri riguar-

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questi oggetti chiaramente Questo egrave difficile per noiperchegrave non distinguiamo sufficientemente nelle nostreosservazioni circa il linguaggio fra unespressione chia-ra ed una forte Esse sono frequentemente confuse lunacon laltra sebbene siano in realtagrave estremamente diver-se La prima riguarda lintelletto la seconda le passioniLuna descrive una cosa come egrave laltra la descrive comeegrave sentita Ora come vi sono un tono commovente divoce un contegno appassionato un gesto agitato checolpiscono indipendentemente dalle cose che li hannoprovocati cosigrave vi sono parole e determinate disposizionidi parole che essendo particolarmente destinate a sog-getti appassionati e sempre usate da coloro che sono sot-to linflusso di una passione colpiscono e commuovonopiugrave di quelle che molto piugrave chiaramente e distintamenteesprimono il soggetto materiale

Noi cediamo alla simpatia ciograve che neghiamo alla de-scrizione La veritagrave egrave che tutte le descrizioni verbali chesiano puramente descrizioni anche se esattissime dan-no unidea cosigrave povera e insufficiente della cosa descrit-ta che essa a stento potrebbe produrre il minimo effettose colui che parla non chiamasse in aiuto quei modi deldiscorso che rivelano in lui stesso un sentimento vivo eforte Allora per il contagio delle nostre passioni si tra-smette a noi il fuoco giagrave acceso in un altro la cui scintil-la non avrebbe mai potuto sprizzare dalloggetto descrit-to Le parole data la forza con cui trasmettono le pas-sioni con quei mezzi che abbiamo giagrave ricordato com-pensano pienamente la loro debolezza sotto altri riguar-

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di Si puograve osservare che le lingue evolute e lodate per lasuperioritagrave della loro chiarezza e sottigliezza mancanoin generale di forza La lingua francese ha quella perfe-zione e quel difetto invece le lingue orientali e in gene-rale le lingue dei popoli meno civili hanno una grandeforza e un grande vigore espressivi e questo egrave naturaleI popoli rozzi sono soltanto comuni osservatori dellecose e non critici nel distinguerle ma per questo motivoessi ammirano di piugrave e sono piugrave colpiti da ciograve che vedo-no e quindi si esprimono in una forma piugrave calda e piugraveappassionata Se il sentimento egrave ben trasmesso opereragraveil suo effetto senza unidea chiara spesso del tutto senzaalcuna idea della cosa che gli ha dato origine

Si poteva aspettarsi data la fertilitagrave dei soggetto cheio considerassi la poesia nei riguardi del sublime e delbello piugrave ampiamente ma bisogna osservare che il sog-getto da questo punto di vista e giagrave stato trattato spessoe bene Non era mia intenzione entrare nella critica delsublime e del bello in alcunarte ma tentare di fissare iprincipicirc che possono condurre ad accertare a distingue-re e a formare una specie di canone per essi questo sco-po io penso possa essere meglio raggiunto con una ri-cerca delle proprietagrave di quelle cose esistenti in naturache suscitano in noi amore e stupore e col mostrare inqual modo esse agiscano per produrre queste passioniLe parole dovevano essere considerate solo per mostrarein base a quali principicirc esse potessero rappresentare lecose naturali e per quali poteri sapessero impressionarci

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di Si puograve osservare che le lingue evolute e lodate per lasuperioritagrave della loro chiarezza e sottigliezza mancanoin generale di forza La lingua francese ha quella perfe-zione e quel difetto invece le lingue orientali e in gene-rale le lingue dei popoli meno civili hanno una grandeforza e un grande vigore espressivi e questo egrave naturaleI popoli rozzi sono soltanto comuni osservatori dellecose e non critici nel distinguerle ma per questo motivoessi ammirano di piugrave e sono piugrave colpiti da ciograve che vedo-no e quindi si esprimono in una forma piugrave calda e piugraveappassionata Se il sentimento egrave ben trasmesso opereragraveil suo effetto senza unidea chiara spesso del tutto senzaalcuna idea della cosa che gli ha dato origine

Si poteva aspettarsi data la fertilitagrave dei soggetto cheio considerassi la poesia nei riguardi del sublime e delbello piugrave ampiamente ma bisogna osservare che il sog-getto da questo punto di vista e giagrave stato trattato spessoe bene Non era mia intenzione entrare nella critica delsublime e del bello in alcunarte ma tentare di fissare iprincipicirc che possono condurre ad accertare a distingue-re e a formare una specie di canone per essi questo sco-po io penso possa essere meglio raggiunto con una ri-cerca delle proprietagrave di quelle cose esistenti in naturache suscitano in noi amore e stupore e col mostrare inqual modo esse agiscano per produrre queste passioniLe parole dovevano essere considerate solo per mostrarein base a quali principicirc esse potessero rappresentare lecose naturali e per quali poteri sapessero impressionarci

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spesso con tanta forza quanto le cose rappresentate etalvolta con una forza anche maggiore

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spesso con tanta forza quanto le cose rappresentate etalvolta con una forza anche maggiore

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  • Liber Liber
  • INTRODUZIONE
  • INTRODUZIONE
    • IL GUSTO
      • PARTE PRIMA
        • I ndash LA NOVITAgrave
        • II ndash DOLORE E PIACERE
        • III ndash DIFFERENZA FRA CESSAZIONE DI DOLORE E PIACERE REALE
        • IV ndash DILETTO E PIACERE COME OPPOSTI LUNO ALLALTRO
        • V ndash GIOIA E ANGOSCIA
        • VI ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONO ALLA PRESERVAZIONE DI SE STESSI
        • VII ndash IL SUBLIME
        • VIII ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONO ALLA SOCIETAgrave
        • IX ndash LA CAUSA ULTIMA DELLA DIFFERENZA FRA LE PASSIONI CHE RIGUARDANO LA PRESERVAZIONE DI SE STESSI E QUELLE CHE RIGUARDANO LA SOCIETAgrave DEI SESSI
        • X ndash LA BELLEZZA
        • XI ndash SOCIETAgrave E SOLITUDINE
        • XII ndash SIMPATIA IMITAZIONE E AMBIZIONE
        • XIII ndash LA SIMPATIA
        • XIV ndash GLI EFFETTI DELLA SIMPATIA NELLE DISGRAZIE DEGLI ALTRI
        • XV ndash GLI EFFETTI DELLA TRAGEDIA
        • XVI ndash LIMITAZIONE
        • XVII ndash LAMBIZIONE
        • XVIII ndash RICAPITOLAZIONE
        • XIX ndash CONCLUSIONE
          • PARTE SECONDA
            • I ndash LA PASSIONE CAUSATA DAL SUBLIME
            • II ndash IL TERRORE
            • III ndash LOSCURITAgrave
            • IV ndash DIFFERENZA FRA LA CHIAREZZA E LOSCURITAgrave RIGUARDO ALLE PASSIONI
            • V ndash LA POTENZA
            • VI ndash LA PRIVAZIONE
            • VII ndash LA VASTITAgrave
            • VIII ndash LINFINITAgrave
            • IX ndash LA SUCCESSIONE E LUNIFORMITAgrave
            • X ndash LA GRANDEZZA NELLE COSTRUZIONI
            • XI ndash IL NON-FINITO NEGLI OGGETTI PIACEVOLI
            • XII ndash LA DIFFICOLTAgrave
            • XIII ndash LA MAGNIFICENZA
            • XIV ndash LA LUCE
            • XV ndash LA LUCE NELLA COSTRUZIONE
            • XVI ndash IL COLORE CONSIDERATO COME CAUSA DEL SUBLIME
            • XVII ndash IL SUONO E LO STREPITO
            • XVIII ndash LA SUBITANEITAgrave
            • XIX ndash LINTERMITTENZA
            • XX ndash GLI URLI DEGLI ANIMALI
            • XXI ndash LODORATO E IL GUSTOCOSE AMARE E ODORI CATTIVI
            • XXII ndash LA SENSIBILITAgrave ndash IL DOLORE
              • PARTE TERZA
                • I ndash LA BELLEZZA
                • II ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSA DELLA BELLEZZA NEI VEGETALI
                • III ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSA DELLA BELLEZZA NEGLI ANIMALI
                • IV ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSA DELLA BELLEZZA NELLA SPECIE UMANA
                • V ndash ALTRE CONSIDERAZIONI SULLA PROPORZIONE
                • VI ndash LA CONVENIENZA NON Egrave CAUSA DI BELLEZZA
                • VII ndash I VERI EFFETTI DELLA CONVENIENZA
                • VIII ndash RICAPITOLAZIONE
                • IX ndash LA PERFEZIONE NON Egrave CAUSA DI BELLEZZA
                • X ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POSSA ESSERE APPLICATA ALLE QUALITAgrave DELLA MENTE
                • XI ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POSSA ESSERE APPLICATA ALLA VIRTUgrave
                • XII ndash LA CAUSA REALE DELLA BELLEZZA
                • XIII ndash LE COSE BELLE SONO PICCOLE
                • XIV ndash LA LEVIGATEZZA
                • XV ndash LA VARIAZIONE GRADUALE
                • XVI ndash LA DELICATEZZA
                • XVII ndash LA BELLEZZA NEL COLORE
                • XVIII ndash RICAPITOLAZIONE
                • XIX ndash LA FISONOMIA
                • XX ndash LOCCHIO
                • XXI ndash LA BRUTTEZZA
                • XXII ndash LA GRAZIA
                • XXIII ndash LELEGANZA E LA VISTOSITAgrave
                • XXIV ndash IL BELLO NEL TATTO
                • XXV ndash LA BELLEZZA NEI SUONI
                • XXVI ndash IL GUSTO E LODORATO
                • XXVII ndash CONFRONTO TRA IL SUBLIME E IL BELLO
                  • PARTE QUARTA
                    • 1 ndash LA CAUSA EFFICIENTE DEL SUBLIME E DEL BELLO
                    • II ndash LASSOCIAZIONE
                    • III ndash LA CAUSA DEL DOLORE E DELLA PAURA
                    • IV ndash CONTINUAZIONE
                    • V ndash COME SI DETERMINA IL SUBLIME
                    • VI ndash COME IL DOLORE PUOgrave ESSERE CAUSA DI GODIMENTO
                    • VII ndash LESERCIZIO Egrave NECESSARIO PER GLI ORGANI PIUgrave DELICATI
                    • VIII ndash PERCHEgrave COSE NON PERICOLOSE PRODUCONO UNA PASSIONE SIMILE AL TERRORE
                    • IX ndash PERCHEgrave GLI OGGETTI VISIVI DI GRANDI DIMENSIONI SONO SUBLIMI
                    • X ndash PERCHEgrave LUNITAgrave Egrave NECESSARIA PER LA VASTITAgrave
                    • XI ndash LINFINITO ARTIFICIALE
                    • XII ndash LE VIBRAZIONI DEVONO ESSERE SIMILI
                    • XIII ndash LEFFETTO DELLA SUCCESSIONENEGLI OGGETTI VISIVI
                    • XIV ndash LOPINIONE DEL LOCKE RIGUARDO ALLOSCURITAgrave
                    • XV ndash LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILEPER PROPRIA NATURA
                    • XVI ndash PERCHEgrave LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILE
                    • XVII ndash GLI EFFETTI DEL NERO
                    • XVIII ndash EFFETTI ATTENUATI DEL NERO
                    • XIX ndash LA CAUSA FISICA DELLAMORE
                    • XX PERCHEgrave LA LEVIGATEZZA Egrave BELLA
                    • XXI IL CARATTERE DELLA DOLCEZZA
                    • XXII ndash LA DOLCEZZA RILASSANTE
                    • XXIII ndash PERCHEgrave LA VARIETAgrave Egrave BELLA
                    • XXIV ndash INTORNO ALLA PICCOLEZZA
                    • XXV ndash IL COLORE
                      • PARTE QUINTA
                        • I ndash LE PAROLE
                        • II ndash LEFFETTO COMUNE DELLA POESIA NON IN QUANTO SUSCITA LE IDEE DELLE COSE
                        • III ndash LE PAROLE GENERICHE PRECEDONO LE IDEE
                        • IV ndash LEFFETTO DELLE PAROLE
                        • V ndash ESEMPI IN CUI LE PAROLE POSSONO COLPIRE SENZA SUSCITARE IMMAGINI
                        • VI ndash LA POESIA NON Egrave STRETTAMENTE UNARTE IMITATIVA
                        • VII ndash COME LE PAROLE INFLUISCONO SULLE PASSIONI
Page 3: Ricerca sull'origine delle idee del sublime e del bello...bello e il sublime, che per l'innanzi eran considerati due gradi del medesimo «bello di natura». Oggi, poi, l'este-tica

INDICE DI AFFIDABILITA 1 0 affidabilitagrave bassa 1 affidabilitagrave standard 2 affidabilitagrave buona 3 affidabilitagrave ottima

SOGGETTOPHI001000 FILOSOFIA Estetica

DIGITALIZZAZIONEPaolo Alberti paoloalbertiiolit

REVISIONERaffaele Fantazzini raffaelefantazzinigmailcom

IMPAGINAZIONEPaolo Alberti paoloalbertiiolit

PUBBLICAZIONECatia Righi catia_righitinit

3

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4

Indice generale

Liber Liber4INTRODUZIONE12INTRODUZIONE41

IL GUSTO41PARTE PRIMA66

I ndash LA NOVITAgrave66II ndash DOLORE E PIACERE67III ndash DIFFERENZA FRA CESSAZIONE DI DOLO-RE E PIACERE REALE70IV ndash DILETTO E PIACERE COME OPPOSTI LUNO ALLALTRO72V ndash GIOIA E ANGOSCIA74VI ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONOALLA PRESERVAZIONE DI SE STESSI76VII ndash IL SUBLIME77VIII ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONO ALLA SOCIETAgrave78IX ndash LA CAUSA ULTIMA DELLA DIFFERENZA FRA LE PASSIONI CHE RIGUARDANO LA PRE-SERVAZIONE DI SE STESSI E QUELLE CHE RI-GUARDANO LA SOCIETAgrave DEI SESSI80X ndash LA BELLEZZA81XI ndash SOCIETAgrave E SOLITUDINE83XII ndash SIMPATIA IMITAZIONE E AMBIZIONE 84

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Indice generale

Liber Liber4INTRODUZIONE12INTRODUZIONE41

IL GUSTO41PARTE PRIMA66

I ndash LA NOVITAgrave66II ndash DOLORE E PIACERE67III ndash DIFFERENZA FRA CESSAZIONE DI DOLO-RE E PIACERE REALE70IV ndash DILETTO E PIACERE COME OPPOSTI LUNO ALLALTRO72V ndash GIOIA E ANGOSCIA74VI ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONOALLA PRESERVAZIONE DI SE STESSI76VII ndash IL SUBLIME77VIII ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONO ALLA SOCIETAgrave78IX ndash LA CAUSA ULTIMA DELLA DIFFERENZA FRA LE PASSIONI CHE RIGUARDANO LA PRE-SERVAZIONE DI SE STESSI E QUELLE CHE RI-GUARDANO LA SOCIETAgrave DEI SESSI80X ndash LA BELLEZZA81XI ndash SOCIETAgrave E SOLITUDINE83XII ndash SIMPATIA IMITAZIONE E AMBIZIONE 84

5

XIII ndash LA SIMPATIA85XIV ndash GLI EFFETTI DELLA SIMPATIANELLE DISGRAZIE DEGLI ALTRI86XV ndash GLI EFFETTI DELLA TRAGEDIA88XVI ndash LIMITAZIONE91XVII ndash LAMBIZIONE93XVIII ndash RICAPITOLAZIONE94XIX ndash CONCLUSIONE96

PARTE SECONDA100I ndash LA PASSIONE CAUSATA DAL SUBLIME 100II ndash IL TERRORE101III ndash LOSCURITAgrave102IV ndash DIFFERENZA FRA LA CHIAREZZA E LOSCURITAgrave RIGUARDO ALLE PASSIONI104V ndash LA POTENZA111VI ndash LA PRIVAZIONE120VII ndash LA VASTITAgrave121VIII ndash LINFINITAgrave123IX ndash LA SUCCESSIONE E LUNIFORMITAgrave124X ndash LA GRANDEZZA NELLE COSTRUZIONI127XI ndash IL NON-FINITO NEGLI OGGETTIPIACEVOLI128XII ndash LA DIFFICOLTAgrave129XIII ndash LA MAGNIFICENZA130XIV ndash LA LUCE132XV ndash LA LUCE NELLA COSTRUZIONE135XVI ndash IL COLORE CONSIDERATO COME CAU-SA DEL SUBLIME136XVII ndash IL SUONO E LO STREPITO137

6

XIII ndash LA SIMPATIA85XIV ndash GLI EFFETTI DELLA SIMPATIANELLE DISGRAZIE DEGLI ALTRI86XV ndash GLI EFFETTI DELLA TRAGEDIA88XVI ndash LIMITAZIONE91XVII ndash LAMBIZIONE93XVIII ndash RICAPITOLAZIONE94XIX ndash CONCLUSIONE96

PARTE SECONDA100I ndash LA PASSIONE CAUSATA DAL SUBLIME 100II ndash IL TERRORE101III ndash LOSCURITAgrave102IV ndash DIFFERENZA FRA LA CHIAREZZA E LOSCURITAgrave RIGUARDO ALLE PASSIONI104V ndash LA POTENZA111VI ndash LA PRIVAZIONE120VII ndash LA VASTITAgrave121VIII ndash LINFINITAgrave123IX ndash LA SUCCESSIONE E LUNIFORMITAgrave124X ndash LA GRANDEZZA NELLE COSTRUZIONI127XI ndash IL NON-FINITO NEGLI OGGETTIPIACEVOLI128XII ndash LA DIFFICOLTAgrave129XIII ndash LA MAGNIFICENZA130XIV ndash LA LUCE132XV ndash LA LUCE NELLA COSTRUZIONE135XVI ndash IL COLORE CONSIDERATO COME CAU-SA DEL SUBLIME136XVII ndash IL SUONO E LO STREPITO137

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XVIII ndash LA SUBITANEITAgrave138XIX ndash LINTERMITTENZA139XX ndash GLI URLI DEGLI ANIMALI140XXI ndash LODORATO E IL GUSTOCOSE AMARE E ODORI CATTIVI141XXII ndash LA SENSIBILITAgrave ndash IL DOLORE143

PARTE TERZA145I ndash LA BELLEZZA145II ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSA DEL-LA BELLEZZA NEI VEGETALI147III ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSA DEL-LA BELLEZZA NEGLI ANIMALI151IV ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSA DEL-LA BELLEZZA NELLA SPECIE UMANA153V ndash ALTRE CONSIDERAZIONISULLA PROPORZIONE161VI ndash LA CONVENIENZA NON Egrave CAUSA DI BEL-LEZZA164VII ndash I VERI EFFETTI DELLA CONVENIENZA168VIII ndash RICAPITOLAZIONE171IX ndash LA PERFEZIONE NON Egrave CAUSA DI BEL-LEZZA172X ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POSSA ES-SERE APPLICATA ALLE QUALITAgrave DELLA MENTE173XI ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POSSA ESSERE APPLICATA ALLA VIRTUgrave175XII ndash LA CAUSA REALE DELLA BELLEZZA 176

7

XVIII ndash LA SUBITANEITAgrave138XIX ndash LINTERMITTENZA139XX ndash GLI URLI DEGLI ANIMALI140XXI ndash LODORATO E IL GUSTOCOSE AMARE E ODORI CATTIVI141XXII ndash LA SENSIBILITAgrave ndash IL DOLORE143

PARTE TERZA145I ndash LA BELLEZZA145II ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSA DEL-LA BELLEZZA NEI VEGETALI147III ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSA DEL-LA BELLEZZA NEGLI ANIMALI151IV ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSA DEL-LA BELLEZZA NELLA SPECIE UMANA153V ndash ALTRE CONSIDERAZIONISULLA PROPORZIONE161VI ndash LA CONVENIENZA NON Egrave CAUSA DI BEL-LEZZA164VII ndash I VERI EFFETTI DELLA CONVENIENZA168VIII ndash RICAPITOLAZIONE171IX ndash LA PERFEZIONE NON Egrave CAUSA DI BEL-LEZZA172X ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POSSA ES-SERE APPLICATA ALLE QUALITAgrave DELLA MENTE173XI ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POSSA ESSERE APPLICATA ALLA VIRTUgrave175XII ndash LA CAUSA REALE DELLA BELLEZZA 176

7

XIII ndash LE COSE BELLE SONO PICCOLE176XIV ndash LA LEVIGATEZZA178XV ndash LA VARIAZIONE GRADUALE179XVI ndash LA DELICATEZZA181XVII ndash LA BELLEZZA NEL COLORE182XVIII ndash RICAPITOLAZIONE183XIX ndash LA FISONOMIA184XX ndash LOCCHIO185XXI ndash LA BRUTTEZZA186XXII ndash LA GRAZIA186XXIII ndash LELEGANZA E LA VISTOSITAgrave187XXIV ndash IL BELLO NEL TATTO188XXV ndash LA BELLEZZA NEI SUONI190XXVI ndash IL GUSTO E LODORATO192XXVII ndash CONFRONTO TRA IL SUBLIME E IL BELLO193

PARTE QUARTA1961 ndash LA CAUSA EFFICIENTE DEL SUBLIME E DEL BELLO196II ndash LASSOCIAZIONE198III ndash LA CAUSA DEL DOLORE E DELLA PAURA199IV ndash CONTINUAZIONE201V ndash COME SI DETERMINA IL SUBLIME203VI ndash COME IL DOLORE PUOgrave ESSERECAUSA DI GODIMENTO204VII ndash LESERCIZIO Egrave NECESSARIO PER GLI OR-GANI PIUgrave DELICATI206VIII ndash PERCHEgrave COSE NON PERICOLOSE PRO-

8

XIII ndash LE COSE BELLE SONO PICCOLE176XIV ndash LA LEVIGATEZZA178XV ndash LA VARIAZIONE GRADUALE179XVI ndash LA DELICATEZZA181XVII ndash LA BELLEZZA NEL COLORE182XVIII ndash RICAPITOLAZIONE183XIX ndash LA FISONOMIA184XX ndash LOCCHIO185XXI ndash LA BRUTTEZZA186XXII ndash LA GRAZIA186XXIII ndash LELEGANZA E LA VISTOSITAgrave187XXIV ndash IL BELLO NEL TATTO188XXV ndash LA BELLEZZA NEI SUONI190XXVI ndash IL GUSTO E LODORATO192XXVII ndash CONFRONTO TRA IL SUBLIME E IL BELLO193

PARTE QUARTA1961 ndash LA CAUSA EFFICIENTE DEL SUBLIME E DEL BELLO196II ndash LASSOCIAZIONE198III ndash LA CAUSA DEL DOLORE E DELLA PAURA199IV ndash CONTINUAZIONE201V ndash COME SI DETERMINA IL SUBLIME203VI ndash COME IL DOLORE PUOgrave ESSERECAUSA DI GODIMENTO204VII ndash LESERCIZIO Egrave NECESSARIO PER GLI OR-GANI PIUgrave DELICATI206VIII ndash PERCHEgrave COSE NON PERICOLOSE PRO-

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DUCONO UNA PASSIONE SIMILE AL TERRORE207IX ndash PERCHEgrave GLI OGGETTI VISIVI DI GRANDI DIMENSIONI SONO SUBLIMI207X ndash PERCHEgrave LUNITAgrave Egrave NECESSARIA PER LA VASTITAgrave209XI ndash LINFINITO ARTIFICIALE211XII ndash LE VIBRAZIONI DEVONOESSERE SIMILI212XIII ndash LEFFETTO DELLA SUCCESSIONENEGLI OGGETTI VISIVI213XIV ndash LOPINIONE DEL LOCKE RIGUARDO ALLOSCURITAgrave216XV ndash LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILEPER PROPRIA NATURA218XVI ndash PERCHEgrave LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILE220XVII ndash GLI EFFETTI DEL NERO222XVIII ndash EFFETTI ATTENUATI DEL NERO224XIX ndash LA CAUSA FISICA DELLAMORE225XX PERCHEgrave LA LEVIGATEZZA Egrave BELLA227XXI IL CARATTERE DELLA DOLCEZZA228XXII ndash LA DOLCEZZA RILASSANTE231XXIII ndash PERCHEgrave LA VARIETAgrave Egrave BELLA233XXIV ndash INTORNO ALLA PICCOLEZZA235XXV ndash IL COLORE239

PARTE QUINTA241I ndash LE PAROLE241II ndash LEFFETTO COMUNE DELLA POESIA NON IN QUANTO SUSCITA LE IDEE DELLE COSE 242

9

DUCONO UNA PASSIONE SIMILE AL TERRORE207IX ndash PERCHEgrave GLI OGGETTI VISIVI DI GRANDI DIMENSIONI SONO SUBLIMI207X ndash PERCHEgrave LUNITAgrave Egrave NECESSARIA PER LA VASTITAgrave209XI ndash LINFINITO ARTIFICIALE211XII ndash LE VIBRAZIONI DEVONOESSERE SIMILI212XIII ndash LEFFETTO DELLA SUCCESSIONENEGLI OGGETTI VISIVI213XIV ndash LOPINIONE DEL LOCKE RIGUARDO ALLOSCURITAgrave216XV ndash LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILEPER PROPRIA NATURA218XVI ndash PERCHEgrave LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILE220XVII ndash GLI EFFETTI DEL NERO222XVIII ndash EFFETTI ATTENUATI DEL NERO224XIX ndash LA CAUSA FISICA DELLAMORE225XX PERCHEgrave LA LEVIGATEZZA Egrave BELLA227XXI IL CARATTERE DELLA DOLCEZZA228XXII ndash LA DOLCEZZA RILASSANTE231XXIII ndash PERCHEgrave LA VARIETAgrave Egrave BELLA233XXIV ndash INTORNO ALLA PICCOLEZZA235XXV ndash IL COLORE239

PARTE QUINTA241I ndash LE PAROLE241II ndash LEFFETTO COMUNE DELLA POESIA NON IN QUANTO SUSCITA LE IDEE DELLE COSE 242

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III ndash LE PAROLE GENERICHE PRECEDONO LE IDEE245IV ndash LEFFETTO DELLE PAROLE246V ndash ESEMPI IN CUI LE PAROLE POSSONO COL-PIRE SENZA SUSCITARE IMMAGINI248VI ndash LA POESIA NON Egrave STRETTAMENTE UNARTE IMITATIVA255VII ndash COME LE PAROLE INFLUISCONO SULLE PASSIONI256

10

III ndash LE PAROLE GENERICHE PRECEDONO LE IDEE245IV ndash LEFFETTO DELLE PAROLE246V ndash ESEMPI IN CUI LE PAROLE POSSONO COL-PIRE SENZA SUSCITARE IMMAGINI248VI ndash LA POESIA NON Egrave STRETTAMENTE UNARTE IMITATIVA255VII ndash COME LE PAROLE INFLUISCONO SULLE PASSIONI256

10

EDMUND BURKE

RICERCA SULLORIGINE DELLEIDEE DEL SUBLIME E DEL BELLO

a cura di

Adelchi Baratono

Titolo originaleA PHILOSOPHICAL INQUIRY INTO THE ORIGIN OF

OUR IDEAS OF THE SUBLIME AND BEAUTIFUL1756

Traduzione di E C e R B

11

EDMUND BURKE

RICERCA SULLORIGINE DELLEIDEE DEL SUBLIME E DEL BELLO

a cura di

Adelchi Baratono

Titolo originaleA PHILOSOPHICAL INQUIRY INTO THE ORIGIN OF

OUR IDEAS OF THE SUBLIME AND BEAUTIFUL1756

Traduzione di E C e R B

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INTRODUZIONE

12

INTRODUZIONE

12

Durante la laquogrande guerraraquo venne curata unedizio-ne completa delle Opere e Discorsi di Edmund Burkefilosofo e avvocato del secolo illuminista nato a Dubli-no nel 1729 da madre cattolica e da padre luteranotrasferitosi ventiduenne a Londra per terminare i suoistudi e abbracciar presto la vita politica morto nel1797 a Beaconsfield Sono otto volumi1 ai quali se nedebbon aggiungere altri quattro di Corrispondenza2migliaia di pagine che pochi fra noi cercheranno di co-noscere Forse ai liberali inglesi del 1917 ndash lanno dellaRivoluzione russa ndash interessava far rivivere il Burke po-litico tribuno dei whigs alla Camera dei Comuni maostile al movimento rivoluzionario francese al punto daprovocare infine (1791) la scissione del Partito liberalee la rottura col Fox suo costante amico I suoi scrittiantigiacobini durante e dopo la sua partecipazione allavita parlamentare esprimono molto chiaramente e confoga irlandese i sentimenti del liberalismo ingleseamante dellordine tradizionalista non meno dei tory ein fondo aristocratico messo di fronte agli eccessi del

1 Works and speeches Bohns Standard Library 8 voll 1917Ci sono anche tre volumi di Select Works ed Payne 1897

2 Corrispondence of E B Fitzwilliam and Burke 1844 An-che di questa ci sono le Select letters ed Laski 1922

13

Durante la laquogrande guerraraquo venne curata unedizio-ne completa delle Opere e Discorsi di Edmund Burkefilosofo e avvocato del secolo illuminista nato a Dubli-no nel 1729 da madre cattolica e da padre luteranotrasferitosi ventiduenne a Londra per terminare i suoistudi e abbracciar presto la vita politica morto nel1797 a Beaconsfield Sono otto volumi1 ai quali se nedebbon aggiungere altri quattro di Corrispondenza2migliaia di pagine che pochi fra noi cercheranno di co-noscere Forse ai liberali inglesi del 1917 ndash lanno dellaRivoluzione russa ndash interessava far rivivere il Burke po-litico tribuno dei whigs alla Camera dei Comuni maostile al movimento rivoluzionario francese al punto daprovocare infine (1791) la scissione del Partito liberalee la rottura col Fox suo costante amico I suoi scrittiantigiacobini durante e dopo la sua partecipazione allavita parlamentare esprimono molto chiaramente e confoga irlandese i sentimenti del liberalismo ingleseamante dellordine tradizionalista non meno dei tory ein fondo aristocratico messo di fronte agli eccessi del

1 Works and speeches Bohns Standard Library 8 voll 1917Ci sono anche tre volumi di Select Works ed Payne 1897

2 Corrispondence of E B Fitzwilliam and Burke 1844 An-che di questa ci sono le Select letters ed Laski 1922

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Terrore e la preoccupazione delle conseguenze euro-pee3 Oggi del pari il laburismo inglese che si accingea mantenere le promesse fatte ai Domini in questa piugravegrande guerra potragrave consultare le pagine del Burke di-fensore dellIndia per oltre ventanni

Ma per noi il Burke fu ed egrave lautore di questa giova-nile sua Ricerca4 alla quale unicamente egrave legata la suafama E neppure si tratterebbe di unopera di grandeimportanza se fosse giusto il giudizio degli storici dellafilosofia secondo cui il suo maggior pregio consistereb-be nellaver precorso il Kant con la distinzione fra ilbello e il sublime che per linnanzi eran considerati duegradi del medesimo laquobello di naturaraquo Oggi poi leste-tica idealista con la sua faziosa saccenteria ha svalu-tato ancor piugrave il Burke che a suoi occhi ha limperdo-nabile colpa di cercare le cause del piacere estetico (ilbello) e del dolore estetico (il sublime) nella forma sen-sibile delle cose invece che nella spiritualitagrave dellintui-zione sgorgante soltanto dalla laquofantasia creatriceraquo

3 I due scritti piugrave importanti sono Reflexions on the Revolu-tion in France (1790) e Letters on a regicide Peace (1794)

4 Il titolo completo egrave A Philosaphical inquiry into the originof our ideas of the Sublime and Beautiful (1756) Qui dobbiamosubito avvertire il lettore che il termine laquoidearaquo presso i filosofiinglesi egrave usato col significato letterale di laquovisioneraquo ossia primadi tutto sensazione (immagine diretta ciograve che apprendiamo colsenso) in secondo luogo sulle idee semplici (come un colore unsuono ecc) si formano le idee composte e complesse (i laquoconcet-tiraquo) Si noti anche il termine laquomenteraquo che significa animo in ge-nere e non soltanto intelletto o memoria

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Terrore e la preoccupazione delle conseguenze euro-pee3 Oggi del pari il laburismo inglese che si accingea mantenere le promesse fatte ai Domini in questa piugravegrande guerra potragrave consultare le pagine del Burke di-fensore dellIndia per oltre ventanni

Ma per noi il Burke fu ed egrave lautore di questa giova-nile sua Ricerca4 alla quale unicamente egrave legata la suafama E neppure si tratterebbe di unopera di grandeimportanza se fosse giusto il giudizio degli storici dellafilosofia secondo cui il suo maggior pregio consistereb-be nellaver precorso il Kant con la distinzione fra ilbello e il sublime che per linnanzi eran considerati duegradi del medesimo laquobello di naturaraquo Oggi poi leste-tica idealista con la sua faziosa saccenteria ha svalu-tato ancor piugrave il Burke che a suoi occhi ha limperdo-nabile colpa di cercare le cause del piacere estetico (ilbello) e del dolore estetico (il sublime) nella forma sen-sibile delle cose invece che nella spiritualitagrave dellintui-zione sgorgante soltanto dalla laquofantasia creatriceraquo

3 I due scritti piugrave importanti sono Reflexions on the Revolu-tion in France (1790) e Letters on a regicide Peace (1794)

4 Il titolo completo egrave A Philosaphical inquiry into the originof our ideas of the Sublime and Beautiful (1756) Qui dobbiamosubito avvertire il lettore che il termine laquoidearaquo presso i filosofiinglesi egrave usato col significato letterale di laquovisioneraquo ossia primadi tutto sensazione (immagine diretta ciograve che apprendiamo colsenso) in secondo luogo sulle idee semplici (come un colore unsuono ecc) si formano le idee composte e complesse (i laquoconcet-tiraquo) Si noti anche il termine laquomenteraquo che significa animo in ge-nere e non soltanto intelletto o memoria

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Speriamo che questa edizione italiana faccia conoscereanche da noi lopera del Burke nella sua vera luce

Avanti tutto ci dobbiam collocare nel clima culturaleinglese intorno alla metagrave del sec XVIII Il primo e piugraveevidente carattere del tempo egrave lo laquoscientismoraquo di tuttiquesti autori di laquosaggiraquo e di laquoricercheraquo paralleloallenciclopedismo francese Dalla prefazione al Saggiosu lintelligenza umana di Giovanni Locke che apreletagrave dellilluminismo (1690) alla conclusione dei Prole-gomeni ad ogni futura metafisica che voglia presentarsicome scienza di Emanuele Kant che la chiudono(1783) non vha scritto filosofico il quale non tributi unincondizionato elogio al sapere scientifico e non mostridisdegno per le laquoragnatele della metafisicaraquo e per i volidella filosofia dei laquograndi sistemiraquo teologica o laicache fosse Da una parte le scienze matematiche e lameccanica razionale promosse da Cartesio e dallaltrale scienze fisiche e sperimentali promosse da Galileo eda Bacone serano incontrate sulla fine del Seicentonella fisica celeste del grande Newton sposando il rigo-re del calcolo alla scoperta delle leggi naturali mentreche sulla stessa via dellosservazione e dellesperimentosi aprivano i nuovi orizzonti della chimica e della biolo-gia alla conquista dei segreti della natura Tutti gli spi-riti serano orientati verso questa forma di sapere chesembrava la sola capace di una conoscenza certa edanche praticamente utile nelle sue applicazioni allavita ed avevano abbandonato la filosofia pura ossiarazionale ma metafisica per la scienza che oggi chia-

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Speriamo che questa edizione italiana faccia conoscereanche da noi lopera del Burke nella sua vera luce

Avanti tutto ci dobbiam collocare nel clima culturaleinglese intorno alla metagrave del sec XVIII Il primo e piugraveevidente carattere del tempo egrave lo laquoscientismoraquo di tuttiquesti autori di laquosaggiraquo e di laquoricercheraquo paralleloallenciclopedismo francese Dalla prefazione al Saggiosu lintelligenza umana di Giovanni Locke che apreletagrave dellilluminismo (1690) alla conclusione dei Prole-gomeni ad ogni futura metafisica che voglia presentarsicome scienza di Emanuele Kant che la chiudono(1783) non vha scritto filosofico il quale non tributi unincondizionato elogio al sapere scientifico e non mostridisdegno per le laquoragnatele della metafisicaraquo e per i volidella filosofia dei laquograndi sistemiraquo teologica o laicache fosse Da una parte le scienze matematiche e lameccanica razionale promosse da Cartesio e dallaltrale scienze fisiche e sperimentali promosse da Galileo eda Bacone serano incontrate sulla fine del Seicentonella fisica celeste del grande Newton sposando il rigo-re del calcolo alla scoperta delle leggi naturali mentreche sulla stessa via dellosservazione e dellesperimentosi aprivano i nuovi orizzonti della chimica e della biolo-gia alla conquista dei segreti della natura Tutti gli spi-riti serano orientati verso questa forma di sapere chesembrava la sola capace di una conoscenza certa edanche praticamente utile nelle sue applicazioni allavita ed avevano abbandonato la filosofia pura ossiarazionale ma metafisica per la scienza che oggi chia-

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miamo laquopositivaraquo e che allora si chiamava laquophiloso-phia naturalisraquo avente per suo oggetto reale la laquonatu-raraquo sostituita alla ricerca duna causalitagrave dordine spi-rituale dichiarata laquoimpossibileraquo perchegrave irraggiungibi-le dallumano intelletto seguendo perciograve il metodo del-la ricerca obbiettiva comera stato stabilito fino dalSaggiatore di Galilei e dal Novum Organum di Baconee rovesciando lantropocentrismo e lantropomorfismomedievali

Ben presto anche lo studio delluomo chera il campodella filosofia laquomoraleraquo con lintento di definire e dispiegare i valori umani (il vero e il certo il bene e luti-le il giusto e il santo il bello e il sublime) corrispon-denti alle nostre finalitagrave conoscitive e pratiche morali ereligiose scientifiche e artistiche si venne ad allinearesopra lo stesso piano di lavoro per fondare delle vere eproprie scienze morali alla scoperta della laquonaturadelluomoraquo Il maggiore dei filosofi inglesi DavidHume iniziando il suo Trattato della natura umana(1740) si proponeva di trasportare nel mondo dello spi-rito lo stesso metodo dindagine che Newton aveva usa-to nel mondo della natura per raggiungere una speciedi laquogeografia della menteraquo altrettanto chiara quanto lopuograve essere una geografia fisica Il metodo per questaindagine diciam cosigrave obbiettiva del soggetto umanoera giagrave stato teorizzato nel citato Saggio del Lockecome a traverso le sensazioni che ci fanno percepire lequalitagrave degli oggetti noi conosciamo il mondo esternoe sottoponendolo allosservazione e allanalisi ne sco-

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miamo laquopositivaraquo e che allora si chiamava laquophiloso-phia naturalisraquo avente per suo oggetto reale la laquonatu-raraquo sostituita alla ricerca duna causalitagrave dordine spi-rituale dichiarata laquoimpossibileraquo perchegrave irraggiungibi-le dallumano intelletto seguendo perciograve il metodo del-la ricerca obbiettiva comera stato stabilito fino dalSaggiatore di Galilei e dal Novum Organum di Baconee rovesciando lantropocentrismo e lantropomorfismomedievali

Ben presto anche lo studio delluomo chera il campodella filosofia laquomoraleraquo con lintento di definire e dispiegare i valori umani (il vero e il certo il bene e luti-le il giusto e il santo il bello e il sublime) corrispon-denti alle nostre finalitagrave conoscitive e pratiche morali ereligiose scientifiche e artistiche si venne ad allinearesopra lo stesso piano di lavoro per fondare delle vere eproprie scienze morali alla scoperta della laquonaturadelluomoraquo Il maggiore dei filosofi inglesi DavidHume iniziando il suo Trattato della natura umana(1740) si proponeva di trasportare nel mondo dello spi-rito lo stesso metodo dindagine che Newton aveva usa-to nel mondo della natura per raggiungere una speciedi laquogeografia della menteraquo altrettanto chiara quanto lopuograve essere una geografia fisica Il metodo per questaindagine diciam cosigrave obbiettiva del soggetto umanoera giagrave stato teorizzato nel citato Saggio del Lockecome a traverso le sensazioni che ci fanno percepire lequalitagrave degli oggetti noi conosciamo il mondo esternoe sottoponendolo allosservazione e allanalisi ne sco-

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priamo quei rapporti costanti che si chiamano le leggidella natura cosigrave a traverso la laquoriflessioneraquo o perce-zione interna che oggi diremmo lintrospezione possia-mo osservare le nostre attivitagrave subiettive e stabilirne leleggi Egli stesso ne dava lesempio mostrando il modocon cui si formano le idee composte e complesse per as-sociazione delle idee semplici o sensitive

Era cosigrave aperta la via alle scienze psicologiche dicui lassociazionismo fu un risultato riguardante lo stu-dio dellattivitagrave conoscitiva medesima La psicologia delSettecento fu lo studio obbiettivo delluomo in quantolaquoattivitagraveraquo (gli oggetti sono laquopassiviraquo) che per gli Ingle-si significa fondamentalmente volontagrave mossa dal senti-mento eccitato dagli oggetti e diretto dalle idee dellaconoscenza ma derivante a sua volta da impulsi istintiinteressi e laquogustiraquo di natura soggettiva Lo psicologi-smo (specialmente inglese) sperava in tal guisa di sco-prire luomo e le sue leggi come la fisica newtonianaaveva scoperto le leggi che regolano il cosmo visibile

Questa era infatti limpresa dellilluminismo fondareanche i piugrave alti valori umani non piugrave sopra la fede olautoritagrave o la rivelazione o altro qualsiasi principio in-dimostrabile e a priori bensigrave sopra la conoscenza laquodifattoraquo dei bisogni e dei sentimenti che stanno sotto lenostre attivitagrave e ci dirigono a finalitagrave oggettivamentevalide e universali A lor volta le scienze della naturadovevano fornire gli strumenti utili e le conoscenze pra-tiche per raggiungere quei fini inaugurando il periododellindustrialismo e del meccanicismo Il motto del Ri-

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priamo quei rapporti costanti che si chiamano le leggidella natura cosigrave a traverso la laquoriflessioneraquo o perce-zione interna che oggi diremmo lintrospezione possia-mo osservare le nostre attivitagrave subiettive e stabilirne leleggi Egli stesso ne dava lesempio mostrando il modocon cui si formano le idee composte e complesse per as-sociazione delle idee semplici o sensitive

Era cosigrave aperta la via alle scienze psicologiche dicui lassociazionismo fu un risultato riguardante lo stu-dio dellattivitagrave conoscitiva medesima La psicologia delSettecento fu lo studio obbiettivo delluomo in quantolaquoattivitagraveraquo (gli oggetti sono laquopassiviraquo) che per gli Ingle-si significa fondamentalmente volontagrave mossa dal senti-mento eccitato dagli oggetti e diretto dalle idee dellaconoscenza ma derivante a sua volta da impulsi istintiinteressi e laquogustiraquo di natura soggettiva Lo psicologi-smo (specialmente inglese) sperava in tal guisa di sco-prire luomo e le sue leggi come la fisica newtonianaaveva scoperto le leggi che regolano il cosmo visibile

Questa era infatti limpresa dellilluminismo fondareanche i piugrave alti valori umani non piugrave sopra la fede olautoritagrave o la rivelazione o altro qualsiasi principio in-dimostrabile e a priori bensigrave sopra la conoscenza laquodifattoraquo dei bisogni e dei sentimenti che stanno sotto lenostre attivitagrave e ci dirigono a finalitagrave oggettivamentevalide e universali A lor volta le scienze della naturadovevano fornire gli strumenti utili e le conoscenze pra-tiche per raggiungere quei fini inaugurando il periododellindustrialismo e del meccanicismo Il motto del Ri-

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nascimento laquosapere auderaquo (osa conoscere) fu la paro-la dordine di tanti infaticabili ricercatori i quali vede-vano nella scienza il piugrave potente strumento anche pervincere i pregiudizi e i preconcetti che tenevano gli uo-mini nellignoranza e nel servaggio allautoritarismopolitico e religioso e per educarli alla libertagrave di pensie-ro Questo aspetto pedagogico egrave in particolar modo vi-sibile nellilluminismo francese che doveva prepararela Rivoluzione in Inghilterra che la sua rivoluzionelaveva giagrave fatta ed estendeva felice il suo dominio oltremare lamore del sapere egrave piugrave disinteressato e la laquocu-riositagraveraquo di spiriti fini ed acuti quali il Locke il Berke-ley lo Hume (e il Burke con essi) predominando su ra-gioni pratiche e polemiche da un tono piugrave profonda-mente filosofico allopera loro

Perchegrave sottentrando la scienza la filosofia non eramorta Aveva soltanto cambiato il suo punto di vistaCome segrave accennato nel secolo precedente la filosofiadei grandi sistemi volando con le ali della pura ragio-ne al di lagrave del mondo fenomenico sperava di raggiun-gere lessenza (o sostanza) dellEssere partendo daprincipicirc giagrave dati quali la veritagrave (o Ragione) di Carte-sio la causalitagrave (o Natura) di Spinoza la finalitagrave (oSpirito) di Leibniz e deducendo da essi lordine e il di-venire del mondo reale e morale Il Settecento invecelimitando la conoscenza nei confini della nostra possi-bile esperienza e laquoriflettendoraquo sopra le nostre stesse at-tivitagrave per definirne i caratteri e le leggi venne a trattarela filosofia come una laquocriticaraquo di quei valori medesimi

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nascimento laquosapere auderaquo (osa conoscere) fu la paro-la dordine di tanti infaticabili ricercatori i quali vede-vano nella scienza il piugrave potente strumento anche pervincere i pregiudizi e i preconcetti che tenevano gli uo-mini nellignoranza e nel servaggio allautoritarismopolitico e religioso e per educarli alla libertagrave di pensie-ro Questo aspetto pedagogico egrave in particolar modo vi-sibile nellilluminismo francese che doveva prepararela Rivoluzione in Inghilterra che la sua rivoluzionelaveva giagrave fatta ed estendeva felice il suo dominio oltremare lamore del sapere egrave piugrave disinteressato e la laquocu-riositagraveraquo di spiriti fini ed acuti quali il Locke il Berke-ley lo Hume (e il Burke con essi) predominando su ra-gioni pratiche e polemiche da un tono piugrave profonda-mente filosofico allopera loro

Perchegrave sottentrando la scienza la filosofia non eramorta Aveva soltanto cambiato il suo punto di vistaCome segrave accennato nel secolo precedente la filosofiadei grandi sistemi volando con le ali della pura ragio-ne al di lagrave del mondo fenomenico sperava di raggiun-gere lessenza (o sostanza) dellEssere partendo daprincipicirc giagrave dati quali la veritagrave (o Ragione) di Carte-sio la causalitagrave (o Natura) di Spinoza la finalitagrave (oSpirito) di Leibniz e deducendo da essi lordine e il di-venire del mondo reale e morale Il Settecento invecelimitando la conoscenza nei confini della nostra possi-bile esperienza e laquoriflettendoraquo sopra le nostre stesse at-tivitagrave per definirne i caratteri e le leggi venne a trattarela filosofia come una laquocriticaraquo di quei valori medesimi

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scientifici o morali o religiosi che apparvero non piugravepremesse dogmatiche ma risultati ideali di cui luomofosse autore e protagonista In altre parole gli stessiconcetti comuni di laquoragioneraquo laquonaturaraquo e laquospiritoraquolaquoDioraquo venivano criticati mutandosi in altrettanti pro-blemi che cosegrave la veritagrave cegrave una realtagrave materiale inche senso si puograve parlare dellanima e di Dio

Per restringerci al pensiero inglese il problema diDio agitograve i primi decenni del secolo illuministanellurto fra questo nuovo modo di vedere la religionecome religione laquonaturaleraquo nascente spontaneamentedal bisogno comune di trascendere lesperienza per ri-salire a un principio assoluto di valore universale com-prensibile con la nostra ragione (Deismo) e il Teismotradizionale che cercava di dimostrare la veritagrave dellarivelazione e la razionalitagrave dei dogmi della Chiesa Maquesto problema venne poi riassorbito nel problemamorale Moralitagrave e religiositagrave sottoposte allesame psi-cologico di una larga schiera di moralisti inglesi furo-no ricondotte alla loro origine umana e fatte scaturireda un sentimento disinteressato di simpatia e daltrui-smo detto laquosenso moraleraquo regolato ma non causatodallintelletto e dal giudizio Eticitagrave e fede religiosa sa-rebbero dunque dei valori laquopraticiraquo di natura umanapercheacute scaturiti da esigenze e sentimenti e non dallaragione la quale deve soltanto obbedire per assecon-darli costruendo una religione naturale come uneticasecondo natura (il giusnaturalismo) che regolino la so-cietagrave in modo conforme ai bisogni degli individui

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scientifici o morali o religiosi che apparvero non piugravepremesse dogmatiche ma risultati ideali di cui luomofosse autore e protagonista In altre parole gli stessiconcetti comuni di laquoragioneraquo laquonaturaraquo e laquospiritoraquolaquoDioraquo venivano criticati mutandosi in altrettanti pro-blemi che cosegrave la veritagrave cegrave una realtagrave materiale inche senso si puograve parlare dellanima e di Dio

Per restringerci al pensiero inglese il problema diDio agitograve i primi decenni del secolo illuministanellurto fra questo nuovo modo di vedere la religionecome religione laquonaturaleraquo nascente spontaneamentedal bisogno comune di trascendere lesperienza per ri-salire a un principio assoluto di valore universale com-prensibile con la nostra ragione (Deismo) e il Teismotradizionale che cercava di dimostrare la veritagrave dellarivelazione e la razionalitagrave dei dogmi della Chiesa Maquesto problema venne poi riassorbito nel problemamorale Moralitagrave e religiositagrave sottoposte allesame psi-cologico di una larga schiera di moralisti inglesi furo-no ricondotte alla loro origine umana e fatte scaturireda un sentimento disinteressato di simpatia e daltrui-smo detto laquosenso moraleraquo regolato ma non causatodallintelletto e dal giudizio Eticitagrave e fede religiosa sa-rebbero dunque dei valori laquopraticiraquo di natura umanapercheacute scaturiti da esigenze e sentimenti e non dallaragione la quale deve soltanto obbedire per assecon-darli costruendo una religione naturale come uneticasecondo natura (il giusnaturalismo) che regolino la so-cietagrave in modo conforme ai bisogni degli individui

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Analoga e piugrave acuta la critica come filosofia teoreti-ca iniziata dal Locke che si rivolge allattivitagrave conosci-tiva e alla scienza rivedendone tutti i principi e metten-do capo a una ndash oggi diremmo ndash epistemologia (scienzadella scienza) che stabilisce i limiti e il valore delle ve-ritagrave scientifiche e i metodi di una indagine rigorosa esenza ipotesi superflue Giagrave per il Locke le veritagrave mate-matiche come le veritagrave morali sono certe perchegrave le co-struiamo noi stessi ma sono astratte o irreali non cor-rispondendo a nulla di esterno a noi le idee indotte in-vece su lesperienza sensibile sono reali ma soltantolaquoprobabiliraquo non potendo noi controllare se le sostanzee le cause dei fenomeni sian proprio le stesse che ne in-feriamo tanto piugrave che le conoscenze sperimentali sonoindefinitamente aumentabili con sempre nuove espe-rienze La scienza sarebbe dunque una approssimazionecontinua e progressiva alle veritagrave reali limitata dallenostre possibilitagrave e dai mezzi e strumenti dindagineMa un altro filosofo irlandese Giorgio Berkeley di-strugge il concetto di laquomateriaraquo come sostrato dei fattifisici dimostrando che si tratta di un semplice nomeastratto a cui non corrispondono che percezioni relati-ve ai nostri sensi ossia qualitagrave visive uditive tattili eccriferite a quelle fra loro che per essere piugrave costanti(come peso volume ecc) formano le qualitagrave che il Loc-ke aveva chiamato laquoprimarieraquo La realtagrave per il Berke-ley egrave sempre spirituale percheacute percepita e la ricerca diuna sostanza materiale egrave illusoria Per David Humeche prosegue su questo cammino anche il principio di

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Analoga e piugrave acuta la critica come filosofia teoreti-ca iniziata dal Locke che si rivolge allattivitagrave conosci-tiva e alla scienza rivedendone tutti i principi e metten-do capo a una ndash oggi diremmo ndash epistemologia (scienzadella scienza) che stabilisce i limiti e il valore delle ve-ritagrave scientifiche e i metodi di una indagine rigorosa esenza ipotesi superflue Giagrave per il Locke le veritagrave mate-matiche come le veritagrave morali sono certe perchegrave le co-struiamo noi stessi ma sono astratte o irreali non cor-rispondendo a nulla di esterno a noi le idee indotte in-vece su lesperienza sensibile sono reali ma soltantolaquoprobabiliraquo non potendo noi controllare se le sostanzee le cause dei fenomeni sian proprio le stesse che ne in-feriamo tanto piugrave che le conoscenze sperimentali sonoindefinitamente aumentabili con sempre nuove espe-rienze La scienza sarebbe dunque una approssimazionecontinua e progressiva alle veritagrave reali limitata dallenostre possibilitagrave e dai mezzi e strumenti dindagineMa un altro filosofo irlandese Giorgio Berkeley di-strugge il concetto di laquomateriaraquo come sostrato dei fattifisici dimostrando che si tratta di un semplice nomeastratto a cui non corrispondono che percezioni relati-ve ai nostri sensi ossia qualitagrave visive uditive tattili eccriferite a quelle fra loro che per essere piugrave costanti(come peso volume ecc) formano le qualitagrave che il Loc-ke aveva chiamato laquoprimarieraquo La realtagrave per il Berke-ley egrave sempre spirituale percheacute percepita e la ricerca diuna sostanza materiale egrave illusoria Per David Humeche prosegue su questo cammino anche il principio di

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causa naturale sul quale si fondano le scienze per de-terminare le leggi costanti e necessarie della concate-nazione dei fatti dipende da una illusione subiettivadovuta alla costante e abituale associazione dei feno-meni nel tempo Nella pura esperienza nulla ci autoriz-za a credere che un legame necessario esista tra i fattiche noi conosciamo direttamente coi nostri sensi e lavera scienza egrave quella che si contenta di descrivere i fe-nomeni nel loro ordine e di farne la storia cosigrave nelcampo fisico come in quello morale Tutto il resto egrave cre-denza della nostra fantasia

Come si scorge lilluminismo partito con lintenzio-ne di fondare una religione una morale e una scienzatutte laquonaturaliraquo diventando criticismo termina con loscetticismo di Hume corrodente le basi medesime dellareligione della morale e della stessa scienza ricondottea valori umani e subiettivi e partito dal desiderio diconciliare ragione e scienza e scienza e religione fini-sce col dimostrarne linconciliabilitagrave Ma lo scetticismoegrave e sempre fu il sale della filosofia sopra lilluminismoinglese si formograve la critica kantiana che ne chiude leraper aprirne una nuova

In questo quadro succintamente delineato e in parti-colare fra la schiera degli psicologi e moralisti inglesiintenti allanalisi dei sentimenti umani possiamo oracollocare la Ricerca filosofica sullorigine delle nostre

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causa naturale sul quale si fondano le scienze per de-terminare le leggi costanti e necessarie della concate-nazione dei fatti dipende da una illusione subiettivadovuta alla costante e abituale associazione dei feno-meni nel tempo Nella pura esperienza nulla ci autoriz-za a credere che un legame necessario esista tra i fattiche noi conosciamo direttamente coi nostri sensi e lavera scienza egrave quella che si contenta di descrivere i fe-nomeni nel loro ordine e di farne la storia cosigrave nelcampo fisico come in quello morale Tutto il resto egrave cre-denza della nostra fantasia

Come si scorge lilluminismo partito con lintenzio-ne di fondare una religione una morale e una scienzatutte laquonaturaliraquo diventando criticismo termina con loscetticismo di Hume corrodente le basi medesime dellareligione della morale e della stessa scienza ricondottea valori umani e subiettivi e partito dal desiderio diconciliare ragione e scienza e scienza e religione fini-sce col dimostrarne linconciliabilitagrave Ma lo scetticismoegrave e sempre fu il sale della filosofia sopra lilluminismoinglese si formograve la critica kantiana che ne chiude leraper aprirne una nuova

In questo quadro succintamente delineato e in parti-colare fra la schiera degli psicologi e moralisti inglesiintenti allanalisi dei sentimenti umani possiamo oracollocare la Ricerca filosofica sullorigine delle nostre

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idee del sublime e del bello che il Burke ventisettennepubblicograve nel 1756 perfettamente intonata allo spiritodel tempo e agli interessi culturali del mondo intellet-tuale raffinato e curioso spesso ironico e arguto sem-pre nobilmente disinteressato dellilluminismo inglese

Come tutti il Burke procedeva sulla via della rifles-sione psicologica tracciata dal Locke come tutti neaveva ereditato anche quello stile semplice e bonariocomune ai saggisti inglesi irlandesi e scozzesi apparen-temente facile e trascurato quasi in forma di appuntipresi annotando via via le riflessioni suggeritedallesperienza spogli dogni pretesa di dar fondo aiproblemi e di costruire un trattato vero e proprio Piugravedogni altro il Burke ci richiama il suo conterraneoBerkeley quando studente nel medesimo Trinity Colle-ge dondegli usciva aveva scritto quelle sue note ardita-mente vivaci originalissime in cui traspare la soddisfa-zione di pensarla diversamente da tutti col piacere diaccentuare il distacco fino al paradosso Anche nelBurke lindipendenza del pensiero e la novitagrave di vedutesebbene in questioni meno importanti di quelle affronta-te dal Berkeley tengono acceso linteresse del libroqualunque sia la gravitagrave dei problemi qui la filosofia egravesoprattutto il filosofo

Attualissimo era anche largomento della RicercaAbbandonato come per ogni altro problema il cielo delplatonismo estetico-metafisico di cui lo Shaftesbury erastato al principio del secolo il piugrave grande rappresen-tante gli estetisti erano alla ricerca di quel particolare

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idee del sublime e del bello che il Burke ventisettennepubblicograve nel 1756 perfettamente intonata allo spiritodel tempo e agli interessi culturali del mondo intellet-tuale raffinato e curioso spesso ironico e arguto sem-pre nobilmente disinteressato dellilluminismo inglese

Come tutti il Burke procedeva sulla via della rifles-sione psicologica tracciata dal Locke come tutti neaveva ereditato anche quello stile semplice e bonariocomune ai saggisti inglesi irlandesi e scozzesi apparen-temente facile e trascurato quasi in forma di appuntipresi annotando via via le riflessioni suggeritedallesperienza spogli dogni pretesa di dar fondo aiproblemi e di costruire un trattato vero e proprio Piugravedogni altro il Burke ci richiama il suo conterraneoBerkeley quando studente nel medesimo Trinity Colle-ge dondegli usciva aveva scritto quelle sue note ardita-mente vivaci originalissime in cui traspare la soddisfa-zione di pensarla diversamente da tutti col piacere diaccentuare il distacco fino al paradosso Anche nelBurke lindipendenza del pensiero e la novitagrave di vedutesebbene in questioni meno importanti di quelle affronta-te dal Berkeley tengono acceso linteresse del libroqualunque sia la gravitagrave dei problemi qui la filosofia egravesoprattutto il filosofo

Attualissimo era anche largomento della RicercaAbbandonato come per ogni altro problema il cielo delplatonismo estetico-metafisico di cui lo Shaftesbury erastato al principio del secolo il piugrave grande rappresen-tante gli estetisti erano alla ricerca di quel particolare

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sentimento chiamato laquogustoraquo (taste) onde deriverebbeil valore che attribuiamo alla laquoformaraquo chiamato bellez-za Infatti contemporaneamente al Burke lavoravanointorno alla stessa ricerca il Gerard che in quellanno1756 vinceva il premio di Edimburgo col suo Saggio sulgusto e lo Hume che lanno seguente pubblicava le sueQuattro dissertazioni una delle quali sul medesimo ar-gomento Egrave anzi curioso e istruttivo il fatto chenellIntroduzione del Burke alla Ricerca dedicata ap-punto al gusto si trovano giagrave espresse opinioni su diesso formulate dagli altri due e allinsaputa lunodellaltro il concetto del Gerard che nel gusto concor-rano col sentimento anche limmaginazione (intesacome il giuoco delle immagini mnemoniche) e il giudi-zio discriminativo sempre migliorabile (il laquobuon gu-storaquo) e il criterio metodologico dello Hume secondocui si puograve fare una scienza estetica anche se i gusti sonodel tutto subiettivi negrave si lasciano ricondurre a una leg-ge giacchegrave vi si trova ugualmente una laquouniversalitagravepraticaraquo ndash Milton egrave un grande poeta per tutti e Ciceroneun grande oratore anche se muta il giudizio sopra lecose che hanno detto ndash la quale ci permette di fondarcisopra una probabilitagrave diciamo cosigrave statistica in quan-to esiste un laquosenso comuneraquo del sentimento piugrave univer-sale della stessa ragione

Ora lintroduzione di Edmund Burke ugualmente ri-conosce contro la tesi dei relativisti luniformitagrave delgusto in rapporto alle forme sensibili che deve pertantoavere un fondamento comune che ora si tratteragrave di sco-

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sentimento chiamato laquogustoraquo (taste) onde deriverebbeil valore che attribuiamo alla laquoformaraquo chiamato bellez-za Infatti contemporaneamente al Burke lavoravanointorno alla stessa ricerca il Gerard che in quellanno1756 vinceva il premio di Edimburgo col suo Saggio sulgusto e lo Hume che lanno seguente pubblicava le sueQuattro dissertazioni una delle quali sul medesimo ar-gomento Egrave anzi curioso e istruttivo il fatto chenellIntroduzione del Burke alla Ricerca dedicata ap-punto al gusto si trovano giagrave espresse opinioni su diesso formulate dagli altri due e allinsaputa lunodellaltro il concetto del Gerard che nel gusto concor-rano col sentimento anche limmaginazione (intesacome il giuoco delle immagini mnemoniche) e il giudi-zio discriminativo sempre migliorabile (il laquobuon gu-storaquo) e il criterio metodologico dello Hume secondocui si puograve fare una scienza estetica anche se i gusti sonodel tutto subiettivi negrave si lasciano ricondurre a una leg-ge giacchegrave vi si trova ugualmente una laquouniversalitagravepraticaraquo ndash Milton egrave un grande poeta per tutti e Ciceroneun grande oratore anche se muta il giudizio sopra lecose che hanno detto ndash la quale ci permette di fondarcisopra una probabilitagrave diciamo cosigrave statistica in quan-to esiste un laquosenso comuneraquo del sentimento piugrave univer-sale della stessa ragione

Ora lintroduzione di Edmund Burke ugualmente ri-conosce contro la tesi dei relativisti luniformitagrave delgusto in rapporto alle forme sensibili che deve pertantoavere un fondamento comune che ora si tratteragrave di sco-

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prire e linfluenza del criterio estetico sopra la merasensibilitagrave per cui il giudizio estetico (o giudizio di gu-sto) puograve raggiungere una sicurezza obbiettiva Ciograve cheal Kant appariragrave un problema insolubile ndash come mai ilvalore estetico del tutto subiettivo e quindi indeducibi-le da un principio universale dagrave luogo a giudizi altret-tanto universali quanto quelli morali ndash qui nel Burke egravegiagrave risolto poichegrave egli non esita a cercare il fondamen-to obbiettivo del giudizio estetico (di natura subiettivaperchegrave sentimento) nei rapporti fra le qualitagrave sensibilicostituenti le forme delle cose e la nostra stessa realtagrave

Invero loriginalitagrave del Burke sta tutta nella ricchezzadelle osservazioni particolari accumulate nelle cinqueparti di questa Ricerca il suo atteggiamento filosoficorimane in ombra come un sostrato presupposto nonmai portato ad una chiarificazione critica tanto chelautore se ne mostra spesso inconsapevole tuttaviaquesto sostrato cegrave necessariamente come lo sfondo egravenecessario al quadro ed egrave quello che mette in valore leosservazioni particolari alcune delle quali in relazioneappunto alla filosofia del tempo aprono nuovi orizzon-ti visibili unicamente su quello sfondo Vale dunque lapena di chiarire che cosa Burke presuppone per com-prendere che cosa vuol dimostrare

La Parte Prima egrave una breve e parziale analisi delsentimento che deve servire di premessa alle definizionidei sentimenti del sublime e del bello di cui trattano leparti seguenti Essa egrave occasionata dal rilievo di quelparticolare stato danimo destato dalla laquonovitagraveraquo degli

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prire e linfluenza del criterio estetico sopra la merasensibilitagrave per cui il giudizio estetico (o giudizio di gu-sto) puograve raggiungere una sicurezza obbiettiva Ciograve cheal Kant appariragrave un problema insolubile ndash come mai ilvalore estetico del tutto subiettivo e quindi indeducibi-le da un principio universale dagrave luogo a giudizi altret-tanto universali quanto quelli morali ndash qui nel Burke egravegiagrave risolto poichegrave egli non esita a cercare il fondamen-to obbiettivo del giudizio estetico (di natura subiettivaperchegrave sentimento) nei rapporti fra le qualitagrave sensibilicostituenti le forme delle cose e la nostra stessa realtagrave

Invero loriginalitagrave del Burke sta tutta nella ricchezzadelle osservazioni particolari accumulate nelle cinqueparti di questa Ricerca il suo atteggiamento filosoficorimane in ombra come un sostrato presupposto nonmai portato ad una chiarificazione critica tanto chelautore se ne mostra spesso inconsapevole tuttaviaquesto sostrato cegrave necessariamente come lo sfondo egravenecessario al quadro ed egrave quello che mette in valore leosservazioni particolari alcune delle quali in relazioneappunto alla filosofia del tempo aprono nuovi orizzon-ti visibili unicamente su quello sfondo Vale dunque lapena di chiarire che cosa Burke presuppone per com-prendere che cosa vuol dimostrare

La Parte Prima egrave una breve e parziale analisi delsentimento che deve servire di premessa alle definizionidei sentimenti del sublime e del bello di cui trattano leparti seguenti Essa egrave occasionata dal rilievo di quelparticolare stato danimo destato dalla laquonovitagraveraquo degli

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stimoli e che ha per sua conseguenza linteresse elattenzione Mentre che luniformitagrave oggettiva dello sti-molo e labitudine soggettiva ottundono o annullano ilsentimento la novitagrave lo ridesta e vi si aggiunge Infattileconomismo inglese pose poi la novitagrave anche tra i fat-tori del valore economico ma egrave evidente chessa debbagiuocare soprattutto su lefficacia dei sentimenti menofondamentali e piugrave complessi quali sono i sentimentiestetici e la curiositagrave conoscitiva

Ma che significa la parola laquosentimentoraquo Essa indicalaspetto soggettivo dogni esperienza la pura subietti-vitagrave (llaquoioraquo) Dolore e piacere ne sono per cosigrave dire idue poli passivitagrave (passione) rispetto alloggetto senti-to ma principio attivo del soggetto che fugge il dolore ecerca il piacere determinandosi come volere ed azioneOgni sentimento egrave quello che e osserva il Burke ndash eanche lo Hume nella citata dissertazione sul gusto dice-va la stessa cosa (laquoall sentiment is rightraquo) ndash perchegrave ilsentimento egrave lo stesso soggetto psichico e perciograve comeaveva visto anche il Berkeley non si puograve definire per-chegrave definire significa oggettivare partecipare a tutti Inaltre parole il sentimento non egrave mai il suo oggetto esi-ste in me che lo sento cosigrave come lo sento ma non ve neposso parlare che in quanto anche voi lo provate (persuggestione non per dimostrazione) Quando si volessedefinire il soggetto (lanima ciograve che vagamente lingle-se chiama laquomindraquo) bisognerebbe considerarlo nellasua realtagrave oggettiva ossia corporea ciograve che il Burke faarditamente sul principio della Parte Quarta laddove

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stimoli e che ha per sua conseguenza linteresse elattenzione Mentre che luniformitagrave oggettiva dello sti-molo e labitudine soggettiva ottundono o annullano ilsentimento la novitagrave lo ridesta e vi si aggiunge Infattileconomismo inglese pose poi la novitagrave anche tra i fat-tori del valore economico ma egrave evidente chessa debbagiuocare soprattutto su lefficacia dei sentimenti menofondamentali e piugrave complessi quali sono i sentimentiestetici e la curiositagrave conoscitiva

Ma che significa la parola laquosentimentoraquo Essa indicalaspetto soggettivo dogni esperienza la pura subietti-vitagrave (llaquoioraquo) Dolore e piacere ne sono per cosigrave dire idue poli passivitagrave (passione) rispetto alloggetto senti-to ma principio attivo del soggetto che fugge il dolore ecerca il piacere determinandosi come volere ed azioneOgni sentimento egrave quello che e osserva il Burke ndash eanche lo Hume nella citata dissertazione sul gusto dice-va la stessa cosa (laquoall sentiment is rightraquo) ndash perchegrave ilsentimento egrave lo stesso soggetto psichico e perciograve comeaveva visto anche il Berkeley non si puograve definire per-chegrave definire significa oggettivare partecipare a tutti Inaltre parole il sentimento non egrave mai il suo oggetto esi-ste in me che lo sento cosigrave come lo sento ma non ve neposso parlare che in quanto anche voi lo provate (persuggestione non per dimostrazione) Quando si volessedefinire il soggetto (lanima ciograve che vagamente lingle-se chiama laquomindraquo) bisognerebbe considerarlo nellasua realtagrave oggettiva ossia corporea ciograve che il Burke faarditamente sul principio della Parte Quarta laddove

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osserva che anche le emozioni come il timore e il terro-re dovute allopera occulta delle associazioni immagi-native per cui per esempio un oggetto nocivo fa pauraal solo vederlo si attuano con gli stessi caratteri orga-nici delle sensazioni reali e viceversa rimettendocinelle stesse condizioni organiche dun sentimento (peresempio imitando il riso o il pianto) rinasce anche quelsentimento

Secondo lempirismo inglese ogni nostra conoscenzareale si fonda sopra le sensazioni esterne e interne co-stituenti lesperienza in senso stretto Affinchegrave io abbialidea di questo foglio di carta (diceva il Locke) egrave neces-sario che un gruppo di qualitagrave come bianco leggerotiepido liscio ecc sia presente a miei sensi e me nefornisca le idee semplici mentre altre sensazioni inter-ne come lo sforzo dellattenzione laccomodamento deimuscoli dellocchio i movimenti della mano che palpail foglio ecc mi daranno lidea reale (la conoscenza) dime stesso Ma llaquoioraquo che avverte queste sensazioni chesta attento ecc e in una parola la laquocoscienzaraquo ndash ag-giungeva il Berkeley ndash non egrave negrave bianco negrave liscio negrave inmovimento egrave lavvertire il muovere che non si puograve co-noscere oggettivamente perchegrave e laquochiraquo conosce e se nepuograve avere soltanto una laquonozioneraquo subiettiva in quantolo si vive come principio attivo del percepire e dellagi-re A questo punto sopravviene lo Hume che chiarisceancor meglio questo problema essenziale il problemadel rapporto di soggetto a oggetto in cui si attuano laconoscenza e il volere

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osserva che anche le emozioni come il timore e il terro-re dovute allopera occulta delle associazioni immagi-native per cui per esempio un oggetto nocivo fa pauraal solo vederlo si attuano con gli stessi caratteri orga-nici delle sensazioni reali e viceversa rimettendocinelle stesse condizioni organiche dun sentimento (peresempio imitando il riso o il pianto) rinasce anche quelsentimento

Secondo lempirismo inglese ogni nostra conoscenzareale si fonda sopra le sensazioni esterne e interne co-stituenti lesperienza in senso stretto Affinchegrave io abbialidea di questo foglio di carta (diceva il Locke) egrave neces-sario che un gruppo di qualitagrave come bianco leggerotiepido liscio ecc sia presente a miei sensi e me nefornisca le idee semplici mentre altre sensazioni inter-ne come lo sforzo dellattenzione laccomodamento deimuscoli dellocchio i movimenti della mano che palpail foglio ecc mi daranno lidea reale (la conoscenza) dime stesso Ma llaquoioraquo che avverte queste sensazioni chesta attento ecc e in una parola la laquocoscienzaraquo ndash ag-giungeva il Berkeley ndash non egrave negrave bianco negrave liscio negrave inmovimento egrave lavvertire il muovere che non si puograve co-noscere oggettivamente perchegrave e laquochiraquo conosce e se nepuograve avere soltanto una laquonozioneraquo subiettiva in quantolo si vive come principio attivo del percepire e dellagi-re A questo punto sopravviene lo Hume che chiarisceancor meglio questo problema essenziale il problemadel rapporto di soggetto a oggetto in cui si attuano laconoscenza e il volere

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Lesperienza dice lo Hume egrave fondamentalmente laquoim-pressioneraquo cioegrave sensazione sentita realtagrave unitaria disoggetto e oggetto Loggetto egrave dato nelle qualitagrave pre-senti (come bianco e sforzo di guardare) che non dipen-de dallio fare che siano quelle che sono Il soggetto egravesentimento che non egrave qualitagrave o cosa ma oggi direm-mo laquovaloreraquo della cosa che infatti noi valutiamo Lavalutiamo oggettivamente (la conosciamo o riconoscia-mo reale) perchegrave la sentiamo laquocertaraquo nella percezionela valutiamo subiettivamente perchegrave la sentiamo piace-vole o dolorosa Piacere e dolore sono il valore o disva-lore subiettivo dellesperienza (siamo laquonoiraquo) certezza odubbio veritagrave o falsitagrave i valori obbiettivi (sono il mon-do) sempre perograve valori del sentimento ma dipendentidalle esistenze di fatto

Egrave ormai chiara la posizione della filosofia moraleEssa partiragrave dai sentimenti che appariscono la radiceprima dogni valore conoscitivo etico religioso o este-tico chesso sia ma per segrave indefinibili come dice subitoil Burke perchegrave vissuti e attivi Lesistenza subiettiva egravelaquopraticitagraveraquo in senso largo non egrave un essere ma un valu-tare e un volere Per caratterizzare un sentimento equindi per giudicare i valori coi nomi che abbiam lorodato bisogna rimetterlo nel rapporto col suo oggetto esu questo rapporto formulare la teoria dei valori Egravedunque perfettamente legittimo per lempirismo cercarela ragione anche dei valori morali nel loro rapporto og-gettivo sia loggetto il semplice stimolo sensibile sianole idee dellimmaginazione che ne traiamo col processo

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Lesperienza dice lo Hume egrave fondamentalmente laquoim-pressioneraquo cioegrave sensazione sentita realtagrave unitaria disoggetto e oggetto Loggetto egrave dato nelle qualitagrave pre-senti (come bianco e sforzo di guardare) che non dipen-de dallio fare che siano quelle che sono Il soggetto egravesentimento che non egrave qualitagrave o cosa ma oggi direm-mo laquovaloreraquo della cosa che infatti noi valutiamo Lavalutiamo oggettivamente (la conosciamo o riconoscia-mo reale) perchegrave la sentiamo laquocertaraquo nella percezionela valutiamo subiettivamente perchegrave la sentiamo piace-vole o dolorosa Piacere e dolore sono il valore o disva-lore subiettivo dellesperienza (siamo laquonoiraquo) certezza odubbio veritagrave o falsitagrave i valori obbiettivi (sono il mon-do) sempre perograve valori del sentimento ma dipendentidalle esistenze di fatto

Egrave ormai chiara la posizione della filosofia moraleEssa partiragrave dai sentimenti che appariscono la radiceprima dogni valore conoscitivo etico religioso o este-tico chesso sia ma per segrave indefinibili come dice subitoil Burke perchegrave vissuti e attivi Lesistenza subiettiva egravelaquopraticitagraveraquo in senso largo non egrave un essere ma un valu-tare e un volere Per caratterizzare un sentimento equindi per giudicare i valori coi nomi che abbiam lorodato bisogna rimetterlo nel rapporto col suo oggetto esu questo rapporto formulare la teoria dei valori Egravedunque perfettamente legittimo per lempirismo cercarela ragione anche dei valori morali nel loro rapporto og-gettivo sia loggetto il semplice stimolo sensibile sianole idee dellimmaginazione che ne traiamo col processo

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conoscitivo sia la vita naturale sia il rapporto sessua-le sia infine la vita sociale Ciograve appunto fa il nostro au-tore molto sommariamente e alquanto confusamenteistituendo una classificazione delle laquopassioniraquo secondotali rapporti oggettivi e il medesimo faragrave poi in parti-colare circa il gusto

Quello che piugrave importa notare in questa Parte Primadella Ricerca del Burke egrave la sottile distinzione fra pia-cere e laquodilettoraquo (delight=compiacimento) che gli deveservire per specificare il sentimento del sublime Cisono le emozioni semplici i dolori e i piaceri attuali epositivi irrelativi gli uni agli altri e ci sono sentimentirelativi e mescolati (emozioni complesse) che si potreb-bero chiamare laquostati danimoraquo Per segrave la cessazionedun dolore non sarebbe un piacere negrave la interruzione olallontanamento dun piacere sarebbe un dolore giac-chegrave la mancanza di emozione non egrave unemozione ma egravela calma e lindifferenza Tuttavia la mancanza di unpiacere puograve arrecare un sentimento di disappunto e per-fino dangoscia che somiglia al dolore e il venir menodel dolore puograve lasciare una tranquillitagrave adombratadallorrore Per esempio lo stupore egrave un piacere o undolore E il fatto che spesso noi amiamo il nostro cruc-cio la nostra malattia la nostra angoscia e che anzilangoscia consiste nel ricercare e fissare la causa checi produca dolore non implica un compiacimento deldolore E il veder imitato un dolore (come nella trage-dia) non ci puograve dare un piacere Questo piacere relati-vo al dolore si dovrebbe chiamare con un nome diverso

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conoscitivo sia la vita naturale sia il rapporto sessua-le sia infine la vita sociale Ciograve appunto fa il nostro au-tore molto sommariamente e alquanto confusamenteistituendo una classificazione delle laquopassioniraquo secondotali rapporti oggettivi e il medesimo faragrave poi in parti-colare circa il gusto

Quello che piugrave importa notare in questa Parte Primadella Ricerca del Burke egrave la sottile distinzione fra pia-cere e laquodilettoraquo (delight=compiacimento) che gli deveservire per specificare il sentimento del sublime Cisono le emozioni semplici i dolori e i piaceri attuali epositivi irrelativi gli uni agli altri e ci sono sentimentirelativi e mescolati (emozioni complesse) che si potreb-bero chiamare laquostati danimoraquo Per segrave la cessazionedun dolore non sarebbe un piacere negrave la interruzione olallontanamento dun piacere sarebbe un dolore giac-chegrave la mancanza di emozione non egrave unemozione ma egravela calma e lindifferenza Tuttavia la mancanza di unpiacere puograve arrecare un sentimento di disappunto e per-fino dangoscia che somiglia al dolore e il venir menodel dolore puograve lasciare una tranquillitagrave adombratadallorrore Per esempio lo stupore egrave un piacere o undolore E il fatto che spesso noi amiamo il nostro cruc-cio la nostra malattia la nostra angoscia e che anzilangoscia consiste nel ricercare e fissare la causa checi produca dolore non implica un compiacimento deldolore E il veder imitato un dolore (come nella trage-dia) non ci puograve dare un piacere Questo piacere relati-vo al dolore si dovrebbe chiamare con un nome diverso

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come laquodilettoraquo e ci spiega subiettamente il formarsi disentimenti misti come il sublime che non andrebberoconfusi col semplice piacere qualegrave il sentimento delbello

Dei sentimenti estetici il Burke tratta nella Parte Ter-za ritornandovi al termine della Quarta Fu giagrave notatoche lautore si preoccupa di definire il bello secondo ilsuo gusto particolare che del resto corrisponde al gu-sto del tempo raffinato e lezioso Egrave la bellezza godutacon tutti i sensi la bellezza delle cose piccole levigatesoffici colorite che ama e si compiace delle forme cur-ve e delicate dei toni di colore e delle sfumature dellavarietagrave senza urti che cullano i sensi la bellezza chesoprattutto egrave dolcezza e grazia Ma accentuando questicaratteri del bello il Burke intende provare la tesi sot-tostante che la bellezza sia oggettivamente definibilecome qualitagrave laquopositivaraquo degli oggetti e cioegrave come unvalore (perchegrave apprezzato subiettivamente col sentimen-to) laquoesistenteraquo (presente) nelle forme che agiscono sulanimo per mezzo dei sensi (cfr Parte Terza XII)

Giova metter in evidenza questo concetto risultanteda tutta lopera del Burke in contrasto con lestetica in-tellettualista del secolo precedente e col romanticismodi quello seguente Il bello egrave un valore che non riguardalintelletto negrave quindi la veritagrave logica infatti la propor-zione e la perfezione delle forme non sono per il Burkequalitagrave estetiche e il compiacimento che suscitanocome quello suscitato dal ritrovare ciograve che si attendesecondo lordine abituale non egrave un sentimento estetico

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come laquodilettoraquo e ci spiega subiettamente il formarsi disentimenti misti come il sublime che non andrebberoconfusi col semplice piacere qualegrave il sentimento delbello

Dei sentimenti estetici il Burke tratta nella Parte Ter-za ritornandovi al termine della Quarta Fu giagrave notatoche lautore si preoccupa di definire il bello secondo ilsuo gusto particolare che del resto corrisponde al gu-sto del tempo raffinato e lezioso Egrave la bellezza godutacon tutti i sensi la bellezza delle cose piccole levigatesoffici colorite che ama e si compiace delle forme cur-ve e delicate dei toni di colore e delle sfumature dellavarietagrave senza urti che cullano i sensi la bellezza chesoprattutto egrave dolcezza e grazia Ma accentuando questicaratteri del bello il Burke intende provare la tesi sot-tostante che la bellezza sia oggettivamente definibilecome qualitagrave laquopositivaraquo degli oggetti e cioegrave come unvalore (perchegrave apprezzato subiettivamente col sentimen-to) laquoesistenteraquo (presente) nelle forme che agiscono sulanimo per mezzo dei sensi (cfr Parte Terza XII)

Giova metter in evidenza questo concetto risultanteda tutta lopera del Burke in contrasto con lestetica in-tellettualista del secolo precedente e col romanticismodi quello seguente Il bello egrave un valore che non riguardalintelletto negrave quindi la veritagrave logica infatti la propor-zione e la perfezione delle forme non sono per il Burkequalitagrave estetiche e il compiacimento che suscitanocome quello suscitato dal ritrovare ciograve che si attendesecondo lordine abituale non egrave un sentimento estetico

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ma se mai logico e intellettivo Lammirazione delleproporzioni geometriche e della perfezione formale puograveaccompagnare il sentimento estetico ma non egrave necessa-rio a caratterizzarlo Del pari ladeguamentodelloggetto al suo scopo e ogni carattere riguardantelutilitagrave di una cosa ai fini pratici oppure morali non co-stituisce un fattore della bellezza In tali distinzionilautore veniva a stabilire lautonomia del valore esteti-co rispetto alla veritagrave e alla scienza come rispetto allavita pratica e alla moralitagrave Egrave giagrave questo un gran passoche oggi tutti dovrebbero riconoscere

In secondo luogo il bello egrave intuitivo Oggi per intui-zione estetica si vuole intendere limmagine creata fan-tasticamente dal soggetto piugrave giustamente per il Burkeintuizione significa rapporto immediato di soggetto eoggetto apprensione delloggetto secondo la sua pre-senza ossia secondo la sua forma sensibile Il senti-mento estetico egrave amore della forma direttamente intuitaindipendentemente dallatto conoscitivo (percezione)come dai valori pratici per cui amiamo quelloggetto olodiamo lo cerchiamo o fuggiamo interessatamenteEsso in questo somiglia allamore dei sessi e vi si fondenel sentimento della bellezza feminea Ne discende cheil bello egrave un valore presente esistente come dicevamonellintuizione medesima diversamente da tutti gli altrivalori i quali esistono soltanto come nostre idee (saragravela critica di Kant)

Quanto infine allaver delimitato i valori estetici nelleforme piugrave strettamente legate al gusto per la laquograziaraquo

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ma se mai logico e intellettivo Lammirazione delleproporzioni geometriche e della perfezione formale puograveaccompagnare il sentimento estetico ma non egrave necessa-rio a caratterizzarlo Del pari ladeguamentodelloggetto al suo scopo e ogni carattere riguardantelutilitagrave di una cosa ai fini pratici oppure morali non co-stituisce un fattore della bellezza In tali distinzionilautore veniva a stabilire lautonomia del valore esteti-co rispetto alla veritagrave e alla scienza come rispetto allavita pratica e alla moralitagrave Egrave giagrave questo un gran passoche oggi tutti dovrebbero riconoscere

In secondo luogo il bello egrave intuitivo Oggi per intui-zione estetica si vuole intendere limmagine creata fan-tasticamente dal soggetto piugrave giustamente per il Burkeintuizione significa rapporto immediato di soggetto eoggetto apprensione delloggetto secondo la sua pre-senza ossia secondo la sua forma sensibile Il senti-mento estetico egrave amore della forma direttamente intuitaindipendentemente dallatto conoscitivo (percezione)come dai valori pratici per cui amiamo quelloggetto olodiamo lo cerchiamo o fuggiamo interessatamenteEsso in questo somiglia allamore dei sessi e vi si fondenel sentimento della bellezza feminea Ne discende cheil bello egrave un valore presente esistente come dicevamonellintuizione medesima diversamente da tutti gli altrivalori i quali esistono soltanto come nostre idee (saragravela critica di Kant)

Quanto infine allaver delimitato i valori estetici nelleforme piugrave strettamente legate al gusto per la laquograziaraquo

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sottospecie della bellezza il Burke lha fatto anche permeglio distinguere il bello dal sublime che della graziae amabilitagrave delloggetto egrave proprio il contrario Volendoescludere il sublime dalla categoria estetica si doveva-no cogliere gli estremi opposti la elegante delicatezzadun ninnolo squisito e lorrore sublime dellinfinito edella morte

Nella Parte Seconda ripreso nella Quarta il concet-to di sublime egrave la grande scoperta del Burke Qui la ri-cerca si fa acutissima e diviene un modello danalisipsicologica Il bello e il sublime vi appariscono valoridi natura diversa ed opposta luno fondato sul piacerelaltro sul dolore luno intuitivo e sensibile laltro fan-tastico per associazioni didee e derivanti da cause og-gettive distinte laquoche non deve dimenticare chi si propo-ne (nellarte) di suscitare emozioniraquo Subiettivamente ilsentimento del sublime egrave unemozione complessa asfondo doloroso perchegrave relativa al timore e al terroreoppure allo stupore e alla reverenza o ad altri similisentimenti che insorgono di fronte alle cose piugrave grandidi noi come la morte le forze scatenate della natura lapotenza il vuoto e la solitudine e uno per tuttiquellinfinito nello spazio e nel tempo che ci sovrasta eci sgomenta Si tratta dunque dun sentimento che sca-turisce dal rapporto fra quelle emozioni risuscitate dal-la grandiositagrave degli oggetti e dalla violenza dei fenome-

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sottospecie della bellezza il Burke lha fatto anche permeglio distinguere il bello dal sublime che della graziae amabilitagrave delloggetto egrave proprio il contrario Volendoescludere il sublime dalla categoria estetica si doveva-no cogliere gli estremi opposti la elegante delicatezzadun ninnolo squisito e lorrore sublime dellinfinito edella morte

Nella Parte Seconda ripreso nella Quarta il concet-to di sublime egrave la grande scoperta del Burke Qui la ri-cerca si fa acutissima e diviene un modello danalisipsicologica Il bello e il sublime vi appariscono valoridi natura diversa ed opposta luno fondato sul piacerelaltro sul dolore luno intuitivo e sensibile laltro fan-tastico per associazioni didee e derivanti da cause og-gettive distinte laquoche non deve dimenticare chi si propo-ne (nellarte) di suscitare emozioniraquo Subiettivamente ilsentimento del sublime egrave unemozione complessa asfondo doloroso perchegrave relativa al timore e al terroreoppure allo stupore e alla reverenza o ad altri similisentimenti che insorgono di fronte alle cose piugrave grandidi noi come la morte le forze scatenate della natura lapotenza il vuoto e la solitudine e uno per tuttiquellinfinito nello spazio e nel tempo che ci sovrasta eci sgomenta Si tratta dunque dun sentimento che sca-turisce dal rapporto fra quelle emozioni risuscitate dal-la grandiositagrave degli oggetti e dalla violenza dei fenome-

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ni e lo stato attuale di sicurezza o immunitagrave dal doloreche ci permette di contemplare queste medesime causecompiacendoci aggiungeragrave il Kant di poterle dominarecol nostro spirito

Nella contemplazione del sublime la nostra immuni-tagrave e il sentirci sicuri dal pericolo (contemplando peresempio il mare in tempesta dalla sponda) egrave una laquocon-dizioneraquo (non una causa) del sentimento di laquodilettosoorroreraquo (laquodeligthful horrorraquo) che ne caratterizza lemo-zione Lesser noi in calma ci libera dagli interessi pra-tici e ci permette di contemplare disinteressatamenteloggetto entrando cosigrave nella sfera dei sentimenti esteti-ci in senso largo Ma questo disinteresse egrave relativo per-chegrave il dolore egrave presente e tinge di segrave la nostra calmaquantunque perciograve moderato e mescolato di sentimentiquali lo stupore la reverenza lammirazione prodottidalla grandiositagrave statica o dalla forza dinamica dellostimolo Questultimo inoltre non agisce immediata-mente per solo effetto della sua forma sensibile comeavveniva nel sentimento estetico puro (il bello) ma atraverso idee connessevi per i tramiti profondi dei lega-mi mnemonici e dellimmaginazione evocativa

Cegrave dunque nel sublime un valore ancora caldo deisentimenti pratici che ci trattiene dentro la vita Il com-piacimento estetico ossia il diletto della forma non egravepuro come il piacere del bello egrave un piacere commossoagitato quantunque meno intenso delle emozioni realidi terrore e di dolore Il dolore vi egrave divenuto una sor-gente di godimento esercitando (perchegrave esenti dal vero

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ni e lo stato attuale di sicurezza o immunitagrave dal doloreche ci permette di contemplare queste medesime causecompiacendoci aggiungeragrave il Kant di poterle dominarecol nostro spirito

Nella contemplazione del sublime la nostra immuni-tagrave e il sentirci sicuri dal pericolo (contemplando peresempio il mare in tempesta dalla sponda) egrave una laquocon-dizioneraquo (non una causa) del sentimento di laquodilettosoorroreraquo (laquodeligthful horrorraquo) che ne caratterizza lemo-zione Lesser noi in calma ci libera dagli interessi pra-tici e ci permette di contemplare disinteressatamenteloggetto entrando cosigrave nella sfera dei sentimenti esteti-ci in senso largo Ma questo disinteresse egrave relativo per-chegrave il dolore egrave presente e tinge di segrave la nostra calmaquantunque perciograve moderato e mescolato di sentimentiquali lo stupore la reverenza lammirazione prodottidalla grandiositagrave statica o dalla forza dinamica dellostimolo Questultimo inoltre non agisce immediata-mente per solo effetto della sua forma sensibile comeavveniva nel sentimento estetico puro (il bello) ma atraverso idee connessevi per i tramiti profondi dei lega-mi mnemonici e dellimmaginazione evocativa

Cegrave dunque nel sublime un valore ancora caldo deisentimenti pratici che ci trattiene dentro la vita Il com-piacimento estetico ossia il diletto della forma non egravepuro come il piacere del bello egrave un piacere commossoagitato quantunque meno intenso delle emozioni realidi terrore e di dolore Il dolore vi egrave divenuto una sor-gente di godimento esercitando (perchegrave esenti dal vero

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pericolo) le nostre facoltagrave piugrave delicate piugrave spirituali eperciograve piugrave feconde come il lavoro (osservazione pro-fonda) egrave un dolore moderato in cui si esercitano le fa-coltagrave piugrave istintive e vi si fecondano

Il nostro Irlandese passa quindi a descrivere comeper il bello le forme e qualitagrave degli oggetti che a tra-verso ogni senso ci appariscono nelle condizioni su-biettive sopra stabilite ora un sublime matematico (perconservare la distinzione kantiana) ora un sublime di-namico Cosigrave la magnificenza e la luce espansa come laripugnanza di certe sensazioni e loscuritagrave misteriosa epaurosa cosigrave limmensitagrave e linfinitezza delle forme spa-ziali come lintensitagrave del colore e del suono o la succes-sione di forme intercalate e ripetute sono esempi delprimo genere ogni stimolo forte e istantaneo ognigrande ostacolo ogni strepito intermittente urlo bellui-no o spettacolo di dolore e di terrore insomma ogniespressione di forza senza legge puograve fornire esempi delsecondo genere Sintende perograve che il Kant non avrebbemai detto che un fischio lacerante sia una cosa sublimeo che il colore nero sia piugrave sublime del bianco Rileg-gendo queste pagine che accumulano esempi tanto di-sparati ci si accorge finalmente che il sublime burkianoe quello kantiano appartengono a due cerchi didee di-versi che sintersecano soltanto per un segmento masono oppostamente orientati

Per il Kant mentre il piacere estetico sta nellaccor-do fra la spiritualitagrave del soggetto (rivolto al sovrasensi-bile) e le forme sensibili lo stupore o sgomento del su-

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pericolo) le nostre facoltagrave piugrave delicate piugrave spirituali eperciograve piugrave feconde come il lavoro (osservazione pro-fonda) egrave un dolore moderato in cui si esercitano le fa-coltagrave piugrave istintive e vi si fecondano

Il nostro Irlandese passa quindi a descrivere comeper il bello le forme e qualitagrave degli oggetti che a tra-verso ogni senso ci appariscono nelle condizioni su-biettive sopra stabilite ora un sublime matematico (perconservare la distinzione kantiana) ora un sublime di-namico Cosigrave la magnificenza e la luce espansa come laripugnanza di certe sensazioni e loscuritagrave misteriosa epaurosa cosigrave limmensitagrave e linfinitezza delle forme spa-ziali come lintensitagrave del colore e del suono o la succes-sione di forme intercalate e ripetute sono esempi delprimo genere ogni stimolo forte e istantaneo ognigrande ostacolo ogni strepito intermittente urlo bellui-no o spettacolo di dolore e di terrore insomma ogniespressione di forza senza legge puograve fornire esempi delsecondo genere Sintende perograve che il Kant non avrebbemai detto che un fischio lacerante sia una cosa sublimeo che il colore nero sia piugrave sublime del bianco Rileg-gendo queste pagine che accumulano esempi tanto di-sparati ci si accorge finalmente che il sublime burkianoe quello kantiano appartengono a due cerchi didee di-versi che sintersecano soltanto per un segmento masono oppostamente orientati

Per il Kant mentre il piacere estetico sta nellaccor-do fra la spiritualitagrave del soggetto (rivolto al sovrasensi-bile) e le forme sensibili lo stupore o sgomento del su-

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blime vi si aggiunge nel dislivello fra la nostra immagi-nazione e la vastitagrave o la potenza dei fenomeni che sol-tanto la ragione (per esempio nellidea dinfinito) puograve inun secondo tempo abbracciare Perciograve anche llaquoorridoraquopuograve parere duna bellezza sublime quando appunto ilnostro spirito riesce a dominarlo traducendo la paurain contemplazione Ma per il Burke egrave il contenuto dolo-roso che rende sublime una forma o qualitagrave sensibile laquale esteticamente sarebbe brutta ed egrave qui che siapre un orizzonte allestetica e in particolare alla filo-sofia dellarte che negrave il Kant negrave altri fino ai nostrigiorni hanno mai intravveduto

laquoRitengo dice il Burke (Parte Terza XXI) che labruttezza abbia un certo rapporto con lidea di sublimeMa non insinuerei affatto che la bruttezza per se stessasia unidea di sublime a meno che non sia unita a qua-litagrave tali da eccitare un forte terroreraquo Allantico e mai ri-solto problema come mai larte puograve far bello anche ilbrutto il Burke risponderebbe non lo puograve far bello inquanto egrave brutto ma lo puograve far sublime Nella Ricercasembra che manchi la teoria dellarte ma a traverso leosservazioni intorno al sublime opposto al bello se nepuograve costruire una piugrave profonda di quante altre se nesiano tentate Eccola

Se chiamiamo laquoformaraquo lunitagrave sensibile vale a dire ilrapporto puramente intuitivo fra le qualitagrave presenti inunimmagine visiva in una figura musicale o altra cosaqualsiasi la bellezza negrave il valore formale misurato dalpiacere disinteressato di essa forma La sensibilitagrave este-

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blime vi si aggiunge nel dislivello fra la nostra immagi-nazione e la vastitagrave o la potenza dei fenomeni che sol-tanto la ragione (per esempio nellidea dinfinito) puograve inun secondo tempo abbracciare Perciograve anche llaquoorridoraquopuograve parere duna bellezza sublime quando appunto ilnostro spirito riesce a dominarlo traducendo la paurain contemplazione Ma per il Burke egrave il contenuto dolo-roso che rende sublime una forma o qualitagrave sensibile laquale esteticamente sarebbe brutta ed egrave qui che siapre un orizzonte allestetica e in particolare alla filo-sofia dellarte che negrave il Kant negrave altri fino ai nostrigiorni hanno mai intravveduto

laquoRitengo dice il Burke (Parte Terza XXI) che labruttezza abbia un certo rapporto con lidea di sublimeMa non insinuerei affatto che la bruttezza per se stessasia unidea di sublime a meno che non sia unita a qua-litagrave tali da eccitare un forte terroreraquo Allantico e mai ri-solto problema come mai larte puograve far bello anche ilbrutto il Burke risponderebbe non lo puograve far bello inquanto egrave brutto ma lo puograve far sublime Nella Ricercasembra che manchi la teoria dellarte ma a traverso leosservazioni intorno al sublime opposto al bello se nepuograve costruire una piugrave profonda di quante altre se nesiano tentate Eccola

Se chiamiamo laquoformaraquo lunitagrave sensibile vale a dire ilrapporto puramente intuitivo fra le qualitagrave presenti inunimmagine visiva in una figura musicale o altra cosaqualsiasi la bellezza negrave il valore formale misurato dalpiacere disinteressato di essa forma La sensibilitagrave este-

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tica (il gusto) egrave dunque la capacitagrave di apprezzare la for-ma delle cose condizionata dal fatto che se nabbia lacalma La bellezza egrave un valore che esiste nella pura for-ma in quanto questa egrave unificazione (accordo armonia)di rapporti fra colori suoni ecc il suo disvalore ilbrutto saragrave dovuto alla disarmonia allurto di elementiche resistono alla forma (come un rumore rispetto a unsuono un poliedro scabroso di fronte a una sfera levi-gata ecc)

Ora quantunque il valore estetico venga sentito indi-pendentemente dagli altri valori delloggetto essendoindifferente che questa sfera levigata per piacere sia diquesta o quella materia e serva a questo o quello sco-po ndash che cioegrave significhi (rappresenti) qualcosaltro(qualche idea) che ne diviene il laquocontenutoraquo reale omorale ndash ci saragrave una relazione tra la forma e i suoi con-tenuti e quindi tra il valore formale e quelli conoscitivio pratici Lunificazione formale che appare come bel-lezza corrisponderagrave ad una unitagrave e individuazione rea-le delloggetto e brutto saragrave invece ciograve che non giungead essere o che si distrugge comegrave degli stimoli piugrave di-namici e violenti Avevano quindi la loro ragione ancheglintellettualisti quando dicevano che il bello egrave il veroUn laquobelraquo frutto egrave anche un frutto sano un laquobruttoraquo al-bero egrave anche un albero malato Ma soprattutto il bruttoegrave quellinforme che rimane uno stimolo pratico comesarebbero specialmente gli stimoli dei sensi interni oquelli esterni piugrave dolorosi e non riesce a prender for-ma a unificare questi stimoli con le altre qualitagrave

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tica (il gusto) egrave dunque la capacitagrave di apprezzare la for-ma delle cose condizionata dal fatto che se nabbia lacalma La bellezza egrave un valore che esiste nella pura for-ma in quanto questa egrave unificazione (accordo armonia)di rapporti fra colori suoni ecc il suo disvalore ilbrutto saragrave dovuto alla disarmonia allurto di elementiche resistono alla forma (come un rumore rispetto a unsuono un poliedro scabroso di fronte a una sfera levi-gata ecc)

Ora quantunque il valore estetico venga sentito indi-pendentemente dagli altri valori delloggetto essendoindifferente che questa sfera levigata per piacere sia diquesta o quella materia e serva a questo o quello sco-po ndash che cioegrave significhi (rappresenti) qualcosaltro(qualche idea) che ne diviene il laquocontenutoraquo reale omorale ndash ci saragrave una relazione tra la forma e i suoi con-tenuti e quindi tra il valore formale e quelli conoscitivio pratici Lunificazione formale che appare come bel-lezza corrisponderagrave ad una unitagrave e individuazione rea-le delloggetto e brutto saragrave invece ciograve che non giungead essere o che si distrugge comegrave degli stimoli piugrave di-namici e violenti Avevano quindi la loro ragione ancheglintellettualisti quando dicevano che il bello egrave il veroUn laquobelraquo frutto egrave anche un frutto sano un laquobruttoraquo al-bero egrave anche un albero malato Ma soprattutto il bruttoegrave quellinforme che rimane uno stimolo pratico comesarebbero specialmente gli stimoli dei sensi interni oquelli esterni piugrave dolorosi e non riesce a prender for-ma a unificare questi stimoli con le altre qualitagrave

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dellessere (il brutto insomma resta subiettivo comesentimento pratico)

Cegrave dunque una parentela intravista dal Burke frabrutto e doloroso E siccome gli stimoli che rappresen-tano emozioni (le forme emotive si potrebbero chiama-re) sono le forme laquoespressiveraquo del soggetto che ne di-viene il contenuto il brutto egrave quella forma che nel suodisvalore formale (per esempio un grido rauco un fi-schio acuto) esprime un contenuto emotivo Se standonoi al sicuro apprezziamo tale forma sensibile insiemecol sentimento che simpateticamente ci suggerisce pro-viamo quel sentimento di dolore estetico o laquodilettoraquo deldolore perchegrave contemplato e non piugrave vissuto che ilBurke chiama sublime Questo termine implica allora lasubiettivitagrave o emotivitagrave della forma sensibile implicainsieme con la forma obbiettiva il contenuto subiettivoe morale

Ma non egrave proprio questo il campo dellarteLarte egrave quellartificio che serve a dar forma a un

contenuto morale ad attuare lo spirito in una formaEssa trova nel brutto di natura nel dolore nel terrorenella morte il suo laquosoggettoraquo e a tutti quegli stimoli na-turali per segrave brutti e riluttanti alla forma impone tutta-via una struttura formale chiamata lo laquostileraquo che pia-cendo per se stessa rende bello il brutto e dilettoso ildolore Di qui si puograve meglio scorgere il nuovo orizzonteaperto dallestetica burkiana e megrave sembrato che lori-ginalitagrave di certe osservazioni meritasse di accentuarnela portata

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dellessere (il brutto insomma resta subiettivo comesentimento pratico)

Cegrave dunque una parentela intravista dal Burke frabrutto e doloroso E siccome gli stimoli che rappresen-tano emozioni (le forme emotive si potrebbero chiama-re) sono le forme laquoespressiveraquo del soggetto che ne di-viene il contenuto il brutto egrave quella forma che nel suodisvalore formale (per esempio un grido rauco un fi-schio acuto) esprime un contenuto emotivo Se standonoi al sicuro apprezziamo tale forma sensibile insiemecol sentimento che simpateticamente ci suggerisce pro-viamo quel sentimento di dolore estetico o laquodilettoraquo deldolore perchegrave contemplato e non piugrave vissuto che ilBurke chiama sublime Questo termine implica allora lasubiettivitagrave o emotivitagrave della forma sensibile implicainsieme con la forma obbiettiva il contenuto subiettivoe morale

Ma non egrave proprio questo il campo dellarteLarte egrave quellartificio che serve a dar forma a un

contenuto morale ad attuare lo spirito in una formaEssa trova nel brutto di natura nel dolore nel terrorenella morte il suo laquosoggettoraquo e a tutti quegli stimoli na-turali per segrave brutti e riluttanti alla forma impone tutta-via una struttura formale chiamata lo laquostileraquo che pia-cendo per se stessa rende bello il brutto e dilettoso ildolore Di qui si puograve meglio scorgere il nuovo orizzonteaperto dallestetica burkiana e megrave sembrato che lori-ginalitagrave di certe osservazioni meritasse di accentuarnela portata

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Negrave si pensi che con questo cenno troppo rapido a unpossibile sviluppo del pensiero del Burke lo si sia volu-to forzare oltre le sue intenzioni La piugrave chiara dimo-strazione egrave la Parte Quinta ed ultima dellopera doveimprovvisamente si entra a trattare della parola e dellapoesia Egrave la parte della ricerca di gran lunga piugrave inte-ressante che purtroppo gli estetisti hanno trascurata e iglottologi ignorata

Il linguaggio egrave forma espressiva per eccellenza Undiscorso egrave come un disegno di suoni che significano og-getti (li rappresentano) ed esprimono sentimenti Glioggetti rappresentati e i sentimenti suggeriti dalla for-ma del discorso ne sono dunque i contenuti una parolarappresenta una cosa in quanto ne rievoca limmaginementale ed esprime un sentimento facendolo rivivereper suggestione ma osserva il Burke con la solita per-spicacia la parola puograve commuovere senza bisogno dievocare nessuna immagine (per esempio unesclama-zione di dolore un comando ecc) e si puograve sostituirealla cosa rappresentata Il linguaggio ha pertanto treeffetti uno come semplice suono ed egrave il suo valore laquofo-neticoraquo dato dal timbro dal tono (accenti cadenzeecc) e dallintensitagrave dei suoni un secondo del signifi-cato ed egrave il valore laquosemanticoraquo (conoscitivo) contenu-to obbiettivo della sua forma e un terzo valore laquoespres-sivoraquo che negrave il contenuto subiettivo In altri termini laparola egrave una forma sonora che tesaurizza lesperienzaobbiettiva in quanto egrave un nome aggettivo verbo ecced esprime tanto il soggetto conoscente (per esempio

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Negrave si pensi che con questo cenno troppo rapido a unpossibile sviluppo del pensiero del Burke lo si sia volu-to forzare oltre le sue intenzioni La piugrave chiara dimo-strazione egrave la Parte Quinta ed ultima dellopera doveimprovvisamente si entra a trattare della parola e dellapoesia Egrave la parte della ricerca di gran lunga piugrave inte-ressante che purtroppo gli estetisti hanno trascurata e iglottologi ignorata

Il linguaggio egrave forma espressiva per eccellenza Undiscorso egrave come un disegno di suoni che significano og-getti (li rappresentano) ed esprimono sentimenti Glioggetti rappresentati e i sentimenti suggeriti dalla for-ma del discorso ne sono dunque i contenuti una parolarappresenta una cosa in quanto ne rievoca limmaginementale ed esprime un sentimento facendolo rivivereper suggestione ma osserva il Burke con la solita per-spicacia la parola puograve commuovere senza bisogno dievocare nessuna immagine (per esempio unesclama-zione di dolore un comando ecc) e si puograve sostituirealla cosa rappresentata Il linguaggio ha pertanto treeffetti uno come semplice suono ed egrave il suo valore laquofo-neticoraquo dato dal timbro dal tono (accenti cadenzeecc) e dallintensitagrave dei suoni un secondo del signifi-cato ed egrave il valore laquosemanticoraquo (conoscitivo) contenu-to obbiettivo della sua forma e un terzo valore laquoespres-sivoraquo che negrave il contenuto subiettivo In altri termini laparola egrave una forma sonora che tesaurizza lesperienzaobbiettiva in quanto egrave un nome aggettivo verbo ecced esprime tanto il soggetto conoscente (per esempio

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con le desinenze le preposizioni i nessi logici del di-scorso) quanto il soggetto sentimentale col tono istessoe laccento del discorso col significato emotivo dei vo-caboli e con tutte le laquofigureraquo chiamate laquoretoricheraquo (tra-slati figure di parola come la forma esclamativa ecc)destinate ad accentuarne leffetto

Orbene larte che si serve della parola come mezzo egravela poesia essa costruisce coi vocaboli delle forme este-tiche cioegrave piacevoli per la forma stessa poetica In chequesta consiste Se il poeta si servisse delle parole uni-camente per il loro valore sonoro farebbe come il musi-co se se ne servisse per il loro valore semantico e rap-presentativo farebbe come il pittore che lavora sulleimmagini Ma osserva il Burke il poeta non puograve com-petere col pittore nella chiarezza delle immagini rievo-candole come se fossero reali negrave questo importa per-chegrave la poesia non egrave unarte imitativa (salvo che neldramma) e del resto quello che importa non egrave la chia-rezza (che interessa la scienza) ma la forza (che interes-sa la morale) il linguaggio piugrave chiaro egrave quello che hameno forza La poesia anche quando descrive sostitui-sce col suono il senso delle parole perchegrave il suono por-ta seco per abitudine il senso Ma piugrave in generale laforma poetica riesce a impressionare per effetto di sim-patia o suggestione in quanto il suono delle parole con-serva lespressivitagrave subiettiva (il sentimento) delle coseche significa Quella parola che per segrave egrave unespressionedellanimo ma in quanto suono non avrebbe alcunabellezza ed anzi sarebbe quanto piugrave espressiva tanto

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con le desinenze le preposizioni i nessi logici del di-scorso) quanto il soggetto sentimentale col tono istessoe laccento del discorso col significato emotivo dei vo-caboli e con tutte le laquofigureraquo chiamate laquoretoricheraquo (tra-slati figure di parola come la forma esclamativa ecc)destinate ad accentuarne leffetto

Orbene larte che si serve della parola come mezzo egravela poesia essa costruisce coi vocaboli delle forme este-tiche cioegrave piacevoli per la forma stessa poetica In chequesta consiste Se il poeta si servisse delle parole uni-camente per il loro valore sonoro farebbe come il musi-co se se ne servisse per il loro valore semantico e rap-presentativo farebbe come il pittore che lavora sulleimmagini Ma osserva il Burke il poeta non puograve com-petere col pittore nella chiarezza delle immagini rievo-candole come se fossero reali negrave questo importa per-chegrave la poesia non egrave unarte imitativa (salvo che neldramma) e del resto quello che importa non egrave la chia-rezza (che interessa la scienza) ma la forza (che interes-sa la morale) il linguaggio piugrave chiaro egrave quello che hameno forza La poesia anche quando descrive sostitui-sce col suono il senso delle parole perchegrave il suono por-ta seco per abitudine il senso Ma piugrave in generale laforma poetica riesce a impressionare per effetto di sim-patia o suggestione in quanto il suono delle parole con-serva lespressivitagrave subiettiva (il sentimento) delle coseche significa Quella parola che per segrave egrave unespressionedellanimo ma in quanto suono non avrebbe alcunabellezza ed anzi sarebbe quanto piugrave espressiva tanto

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piugrave breve e sgradita unificata in poesia dalla formamusicale produce la bellezza del dolore e dellamorechessa esprime Egrave qui nellarte che si ottiene il subli-me ogni volta che la passione umana restando qualcontenuto della forma artistica si estetizza nello stileche attua sensibilmente i piugrave profondi valori delluomo

Sono questi gli scorci e gli orizzonti che la lettura delBurke puograve aprire allestetica doggi

La Ricerca appare forse nulla piugrave che una fenomeno-logia estetica alquanto disordinata ma ancor una voltaquesta filosofia empirica ci offre una ricca problemati-ca che lidealismo ha poi livellata nella sua sistematicama generica laquofilosofia dello spiritoraquo

ADELCHI BARATONO

NB ndash Tutte le citazioni contenute nel presente volume sonoconformi ai testi usati dal Burke eccettuate le citazioni in grecoper le quali abbiamo seguito il testo e la grafia delledizione criti-ca della Bibliotheca scriptorum Romanorum et Graecorum Teub-neriana Homerus Ilias ediderunt W Dindorf G Hentze Lipsia1921 Homerus Odyssea ediderunt W Dindorf G Hentze Lip-sia 1918

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piugrave breve e sgradita unificata in poesia dalla formamusicale produce la bellezza del dolore e dellamorechessa esprime Egrave qui nellarte che si ottiene il subli-me ogni volta che la passione umana restando qualcontenuto della forma artistica si estetizza nello stileche attua sensibilmente i piugrave profondi valori delluomo

Sono questi gli scorci e gli orizzonti che la lettura delBurke puograve aprire allestetica doggi

La Ricerca appare forse nulla piugrave che una fenomeno-logia estetica alquanto disordinata ma ancor una voltaquesta filosofia empirica ci offre una ricca problemati-ca che lidealismo ha poi livellata nella sua sistematicama generica laquofilosofia dello spiritoraquo

ADELCHI BARATONO

NB ndash Tutte le citazioni contenute nel presente volume sonoconformi ai testi usati dal Burke eccettuate le citazioni in grecoper le quali abbiamo seguito il testo e la grafia delledizione criti-ca della Bibliotheca scriptorum Romanorum et Graecorum Teub-neriana Homerus Ilias ediderunt W Dindorf G Hentze Lipsia1921 Homerus Odyssea ediderunt W Dindorf G Hentze Lip-sia 1918

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RICERCA FILOSOFICASULLORIGINE DELLE NOSTRE IDEE

DEL SUBLIME E DEL BELLO

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RICERCA FILOSOFICASULLORIGINE DELLE NOSTRE IDEE

DEL SUBLIME E DEL BELLO

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INTRODUZIONE

IL GUSTO

Da un punto di vista superficiale puograve sembrare chedifferiamo molto considerevolmente luno dallaltro neinostri ragionamenti e non meno nei nostri piaceri manonostante questa differenza che ritengo piugrave apparenteche reale egrave probabile che la ragione e il gusto abbianoin tutte le creature umane le stesse caratteristiche Poi-chegrave se non vi fossero principicirc di giudizio cosigrave come disentimento comuni a tutti gli uomini non si potrebbefare nessun affidamento sulla loro ragione o sulle loropassioni tale da permettere lordinario rapporto di vitaAppare infatti generalmente ammesso che riguardo allaveritagrave e alla falsitagrave vi sono alcuni principicirc stabiliti Tro-viamo che le persone nelle loro discussioni continua-

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INTRODUZIONE

IL GUSTO

Da un punto di vista superficiale puograve sembrare chedifferiamo molto considerevolmente luno dallaltro neinostri ragionamenti e non meno nei nostri piaceri manonostante questa differenza che ritengo piugrave apparenteche reale egrave probabile che la ragione e il gusto abbianoin tutte le creature umane le stesse caratteristiche Poi-chegrave se non vi fossero principicirc di giudizio cosigrave come disentimento comuni a tutti gli uomini non si potrebbefare nessun affidamento sulla loro ragione o sulle loropassioni tale da permettere lordinario rapporto di vitaAppare infatti generalmente ammesso che riguardo allaveritagrave e alla falsitagrave vi sono alcuni principicirc stabiliti Tro-viamo che le persone nelle loro discussioni continua-

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mente si appellano a forme di giudizio sotto ogni aspet-to accettate il cui fondamento si suppone sia nella no-stra natura comune Ma non vegrave lo stesso chiaro accordonello stabilire principicirc costanti e fissi che si riferiscanoal gusto si suppone anzi comunemente che questa fa-coltagrave delicata ed aerea che sembra troppo sfuggente pertollerare anche solo il vincolo di una definizione nonpossa essere propriamente verificata mediante alcunmodello negrave regolata su alcun tipo Vi egrave un cosigrave inces-sante appello allesercizio della facoltagrave razionale ed essaegrave tanto rafforzata da una continua controversia che al-cune massime della vera ragione sembrano essere tacita-mente stabilite tra i piugrave ignoranti I dotti hanno fattoprogredire questa scienza rozza e ridotto quelle massimea sistema Se il gusto non egrave stato cosigrave felicemente colti-vato non era che il soggetto fosse sterile ma che coloroche vi si applicavano erano pochi o negligenti poichegrave adire il vero a indurci a definire un gusto non vi sono glistessi interessanti motivi che ci sollecitano a ricercare ea stabilire ciograve che egrave vero e ciograve che egrave falso E insommase gli uomini differiscono nelle loro opinioni circa taliargomenti questa divergenza non determina le stessegravi conseguenze daltronde io non ho alcun dubbioche la logica del gusto se mi egrave concessa lespressionepossa molto probabilmente essere altrettanto ben co-struita e si possa discutere su argomenti di questo generecon tanta sicurezza come di quelli che sembrano piugrave im-mediatamente rientrare nel campo della pura ragione Inveritagrave egrave assolutamente necessario allinizio di una ricer-

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mente si appellano a forme di giudizio sotto ogni aspet-to accettate il cui fondamento si suppone sia nella no-stra natura comune Ma non vegrave lo stesso chiaro accordonello stabilire principicirc costanti e fissi che si riferiscanoal gusto si suppone anzi comunemente che questa fa-coltagrave delicata ed aerea che sembra troppo sfuggente pertollerare anche solo il vincolo di una definizione nonpossa essere propriamente verificata mediante alcunmodello negrave regolata su alcun tipo Vi egrave un cosigrave inces-sante appello allesercizio della facoltagrave razionale ed essaegrave tanto rafforzata da una continua controversia che al-cune massime della vera ragione sembrano essere tacita-mente stabilite tra i piugrave ignoranti I dotti hanno fattoprogredire questa scienza rozza e ridotto quelle massimea sistema Se il gusto non egrave stato cosigrave felicemente colti-vato non era che il soggetto fosse sterile ma che coloroche vi si applicavano erano pochi o negligenti poichegrave adire il vero a indurci a definire un gusto non vi sono glistessi interessanti motivi che ci sollecitano a ricercare ea stabilire ciograve che egrave vero e ciograve che egrave falso E insommase gli uomini differiscono nelle loro opinioni circa taliargomenti questa divergenza non determina le stessegravi conseguenze daltronde io non ho alcun dubbioche la logica del gusto se mi egrave concessa lespressionepossa molto probabilmente essere altrettanto ben co-struita e si possa discutere su argomenti di questo generecon tanta sicurezza come di quelli che sembrano piugrave im-mediatamente rientrare nel campo della pura ragione Inveritagrave egrave assolutamente necessario allinizio di una ricer-

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ca come la nostra rendere questo punto il piugrave chiaropossibile poichegrave se il gusto non ha principicirc stabiliti selimmaginazione non egrave impressionata secondo leggi in-variabili e certe la nostra fatica sembra debba essereimpiegata per uno scopo molto esiguo dal momento chedeve essere giudicata impresa inutile se non assurda lostabilire norme a capriccio e spacciarsi per un legislato-re di fantasie e di immaginazioni

Il termine gusto come ogni altro termine figuratonon egrave estremamente esatto ciograve che noi intendiamo conquesta parola egrave ben lontano dallessere unidea semplicee determinata nella mente dei piugrave ed egrave perciograve soggetto aincertezza e confusione Io non ho grande stima di unadefinizione il celebrato rimedio contro tale confusionePoichegrave quando diamo una definizione sembra che cor-riamo il rischio di circoscrivere la natura entro i limitidelle nostre nozioni che spesso assumiamo a caso o ab-bracciamo in piena fiducia o ci formiamo traendole dauna considerazione limitata e parziale delloggetto che cista dinnanzi anzichegrave estendere le nostre idee a com-prendere tutto ciograve che la natura abbraccia secondo lasua legge di associazione Siamo limitati nella nostra ri-cerca dalle severe leggi alle quali ci siamo sottomessifin da principio

Circa vilem patulumque morabimur orbemunde pudor proferre pedem vetat aut operis lex5

5 laquoIndugeremo nel mondo vile e comune donde il pudore o lalegge del lavoro ci vieta di uscireraquo (Orazio Epistulae II 3 De

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ca come la nostra rendere questo punto il piugrave chiaropossibile poichegrave se il gusto non ha principicirc stabiliti selimmaginazione non egrave impressionata secondo leggi in-variabili e certe la nostra fatica sembra debba essereimpiegata per uno scopo molto esiguo dal momento chedeve essere giudicata impresa inutile se non assurda lostabilire norme a capriccio e spacciarsi per un legislato-re di fantasie e di immaginazioni

Il termine gusto come ogni altro termine figuratonon egrave estremamente esatto ciograve che noi intendiamo conquesta parola egrave ben lontano dallessere unidea semplicee determinata nella mente dei piugrave ed egrave perciograve soggetto aincertezza e confusione Io non ho grande stima di unadefinizione il celebrato rimedio contro tale confusionePoichegrave quando diamo una definizione sembra che cor-riamo il rischio di circoscrivere la natura entro i limitidelle nostre nozioni che spesso assumiamo a caso o ab-bracciamo in piena fiducia o ci formiamo traendole dauna considerazione limitata e parziale delloggetto che cista dinnanzi anzichegrave estendere le nostre idee a com-prendere tutto ciograve che la natura abbraccia secondo lasua legge di associazione Siamo limitati nella nostra ri-cerca dalle severe leggi alle quali ci siamo sottomessifin da principio

Circa vilem patulumque morabimur orbemunde pudor proferre pedem vetat aut operis lex5

5 laquoIndugeremo nel mondo vile e comune donde il pudore o lalegge del lavoro ci vieta di uscireraquo (Orazio Epistulae II 3 De

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Una definizione puograve essere esattissima eppure espri-mere solo approssimativamente la natura della cosa de-finita ma ammesso che il valore di una definizione siaquello che si propone di essere nellordine delle cosesembra piuttosto seguire che precedere la nostra ricercadella quale anzi deve essere considerata come il risulta-to Bisogna riconoscere che i metodi di ricerca e di inse-gnamento possono essere talvolta diversi e indubbia-mente con buona ragione ma da parte mia sono con-vinto che il metodo di insegnamento che piugrave strettamen-te si avvicina al metodo di ricerca egrave incomparabilmenteil migliore dal momento che insoddisfatto di dare po-che veritagrave aride e prive di vita esso conduce alla lorogenesi e tende a porre lo stesso lettore sulla tracciadellinvenzione e a dirigerlo verso quei sentieri chelautore ha percorso per giungere alle sue scoperte sequesti egrave tanto fortunato da aver compiuto scoperte cheabbiano valore

Ma per tagliar corto a ogni sofisticheria con la parolagusto non intendo altro che quella facoltagrave o quelle facol-tagrave della mente che sono impressionate dalle operedellimmaginazione e dalle belle arti o che formulano ungiudizio su di esse Questa egrave ritengo lidea piugrave generaledi detta parola e quella che meno ha relazione con alcu-na particolare teoria Il mio scopo in questa ricerca egrave ditrovare se vi siano dei principicirc in base ai quali limmagi-nazione egrave colpita cosigrave generali cosigrave fondati e certi da

arte poetica 132 e 135)

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Una definizione puograve essere esattissima eppure espri-mere solo approssimativamente la natura della cosa de-finita ma ammesso che il valore di una definizione siaquello che si propone di essere nellordine delle cosesembra piuttosto seguire che precedere la nostra ricercadella quale anzi deve essere considerata come il risulta-to Bisogna riconoscere che i metodi di ricerca e di inse-gnamento possono essere talvolta diversi e indubbia-mente con buona ragione ma da parte mia sono con-vinto che il metodo di insegnamento che piugrave strettamen-te si avvicina al metodo di ricerca egrave incomparabilmenteil migliore dal momento che insoddisfatto di dare po-che veritagrave aride e prive di vita esso conduce alla lorogenesi e tende a porre lo stesso lettore sulla tracciadellinvenzione e a dirigerlo verso quei sentieri chelautore ha percorso per giungere alle sue scoperte sequesti egrave tanto fortunato da aver compiuto scoperte cheabbiano valore

Ma per tagliar corto a ogni sofisticheria con la parolagusto non intendo altro che quella facoltagrave o quelle facol-tagrave della mente che sono impressionate dalle operedellimmaginazione e dalle belle arti o che formulano ungiudizio su di esse Questa egrave ritengo lidea piugrave generaledi detta parola e quella che meno ha relazione con alcu-na particolare teoria Il mio scopo in questa ricerca egrave ditrovare se vi siano dei principicirc in base ai quali limmagi-nazione egrave colpita cosigrave generali cosigrave fondati e certi da

arte poetica 132 e 135)

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fornire i mezzi per ragionare in modo soddisfacente in-torno ad essi E tali principicirc del gusto io ritengo vi sia-no per quanto paradossale ciograve possa sembrare a coloroche da un punto di vista superficiale ritengono che visia tanta diversitagrave di gusti sia nel genere che nel gradoche nulla possa esservi di piugrave indeterminato

I poteri naturali nelluomo a me noti che sono in rap-porto con gli oggetti esterni sono i sensi limmagina-zione e il giudizio E prima di tutto i sensi Noi credia-mo e dobbiamo credere che come la conformazionedei vari organi egrave del tutto o quasi la medesima in tutti gliuomini cosigrave il modo di percepire gli oggetti esterni egrave intutti gli uomini lo stesso o lievemente diverso Noi sia-mo convinti che ciograve che appare luminoso a un occhioappare luminoso allaltro che ciograve che sembra dolce a unpalato egrave dolce per laltro che ciograve che egrave oscuro e amaroper questuomo egrave ugualmente oscuro e amaro per quelloe cosigrave per il grande e il piccolo il duro e il molle il cal-do e il freddo il ruvido e il liscio e insomma per tutte lequalitagrave naturali e gli attributi dei corpi Se permettiamoa noi stessi dimmaginare che i sensi offrano ai diversiuomini immagini diverse delle cose questo scetticismorenderagrave vano e insignificante ogni sorta di ragionamentosu ogni soggetto persino quello stesso ragionamentoscettico che ci ha indotto a formulare un dubbio circalaccordo delle nostre percezioni Ma poichegrave saragrave benlieve il dubbio che i corpi non presentino allintera spe-cie umana immagini simili si deve necessariamente ri-conoscere che i piaceri e i dolori che ogni oggetto eccita

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fornire i mezzi per ragionare in modo soddisfacente in-torno ad essi E tali principicirc del gusto io ritengo vi sia-no per quanto paradossale ciograve possa sembrare a coloroche da un punto di vista superficiale ritengono che visia tanta diversitagrave di gusti sia nel genere che nel gradoche nulla possa esservi di piugrave indeterminato

I poteri naturali nelluomo a me noti che sono in rap-porto con gli oggetti esterni sono i sensi limmagina-zione e il giudizio E prima di tutto i sensi Noi credia-mo e dobbiamo credere che come la conformazionedei vari organi egrave del tutto o quasi la medesima in tutti gliuomini cosigrave il modo di percepire gli oggetti esterni egrave intutti gli uomini lo stesso o lievemente diverso Noi sia-mo convinti che ciograve che appare luminoso a un occhioappare luminoso allaltro che ciograve che sembra dolce a unpalato egrave dolce per laltro che ciograve che egrave oscuro e amaroper questuomo egrave ugualmente oscuro e amaro per quelloe cosigrave per il grande e il piccolo il duro e il molle il cal-do e il freddo il ruvido e il liscio e insomma per tutte lequalitagrave naturali e gli attributi dei corpi Se permettiamoa noi stessi dimmaginare che i sensi offrano ai diversiuomini immagini diverse delle cose questo scetticismorenderagrave vano e insignificante ogni sorta di ragionamentosu ogni soggetto persino quello stesso ragionamentoscettico che ci ha indotto a formulare un dubbio circalaccordo delle nostre percezioni Ma poichegrave saragrave benlieve il dubbio che i corpi non presentino allintera spe-cie umana immagini simili si deve necessariamente ri-conoscere che i piaceri e i dolori che ogni oggetto eccita

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in un uomo deve suscitarli in tutta lumanitagrave quandoagisca in forma naturale semplice e solo in base ai suoiprecisi poteri poichegrave se neghiamo questo dobbiamoimmaginare che la stessa causa operante nello stessomodo e su soggetti dello stesso genere produca effettidiversi il che sarebbe assolutamente assurdo Conside-riamo innanzi tutto questo punto nellambito del gustodal momento che la facoltagrave suddetta ha preso il suonome da quel senso Tutti gli uomini sono daccordo neldefinire laceto acido il miele dolce e laloe amara ecome sono tutti daccordo nel riscontrare queste qualitagravein quegli oggetti cosigrave non differiscono affatto circa glieffetti di piacere e di dolore Tutti concordano nel chia-mare la dolcezza piacevole e lasprezza e lamarezzaspiacevoli Non vegrave diversitagrave in tali impressioni e cheessa non vi sia appare chiaramente dallaccordo genera-le riguardo le metafore che sono prese dal senso del gu-sto Un temperamento acido espressioni amare amareimprecazioni un amaro destino sono termini da tuttibene intesi Daltra parte siamo altrettanto bene compre-si quando diciamo una dolce disposizione un caratteredolce una dolce condizione e cose simili Egrave noto chelabitudine ed altre cause hanno determinato molte de-viazioni dai piaceri o dai dolori naturali che apparten-gono a questi gusti ma allora la capacitagrave di distinguerefra linclinazione naturale e quella acquisita rimane finoallultimo Un uomo spesso giunge a preferire il gustodel tabacco a quello dello zucchero e il sapore dellacetoa quello del latte ma questo non porta confusione nei

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in un uomo deve suscitarli in tutta lumanitagrave quandoagisca in forma naturale semplice e solo in base ai suoiprecisi poteri poichegrave se neghiamo questo dobbiamoimmaginare che la stessa causa operante nello stessomodo e su soggetti dello stesso genere produca effettidiversi il che sarebbe assolutamente assurdo Conside-riamo innanzi tutto questo punto nellambito del gustodal momento che la facoltagrave suddetta ha preso il suonome da quel senso Tutti gli uomini sono daccordo neldefinire laceto acido il miele dolce e laloe amara ecome sono tutti daccordo nel riscontrare queste qualitagravein quegli oggetti cosigrave non differiscono affatto circa glieffetti di piacere e di dolore Tutti concordano nel chia-mare la dolcezza piacevole e lasprezza e lamarezzaspiacevoli Non vegrave diversitagrave in tali impressioni e cheessa non vi sia appare chiaramente dallaccordo genera-le riguardo le metafore che sono prese dal senso del gu-sto Un temperamento acido espressioni amare amareimprecazioni un amaro destino sono termini da tuttibene intesi Daltra parte siamo altrettanto bene compre-si quando diciamo una dolce disposizione un caratteredolce una dolce condizione e cose simili Egrave noto chelabitudine ed altre cause hanno determinato molte de-viazioni dai piaceri o dai dolori naturali che apparten-gono a questi gusti ma allora la capacitagrave di distinguerefra linclinazione naturale e quella acquisita rimane finoallultimo Un uomo spesso giunge a preferire il gustodel tabacco a quello dello zucchero e il sapore dellacetoa quello del latte ma questo non porta confusione nei

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gusti poichegrave egli sente che il tabacco e laceto non sonodolci e sa che soltanto labitudine ha conciliato il suopalato con questi strani piaceri Anche con tale personanoi possiamo parlare e con sufficiente precisione ri-guardo ai gusti Se si dovesse trovare perograve un uomo chedichiari che per lui il tabacco ha lo stesso sapore dellozucchero e che non puograve distinguere fra il latte e lacetoe che il tabacco e laceto sono dolci il latte amaro e lozucchero acido immediatamente concluderemmo chegli organi di questuomo sono in disordine e che il suopalato egrave profondamente viziato Siamo tanto lontanidallessere daccordo con tale persona riguardo ai gustiquanto lo siamo dal ragionare circa i rapporti di quantitagravecon chi negasse che tutte le parti messe insieme sonouguali allintero Non diciamo che uomo di tal genere haconcetti errati ma che egrave un pazzo Eccezioni simili inogni modo non infirmano affatto la nostra regola gene-rale negrave ci fanno concludere che gli uomini hanno diver-si principicirc riguardo ai rapporti della quantitagrave o al gustodelle cose Cosicchegrave quando si dice che il gusto nonpuograve essere discusso possiamo soltanto intendere chenessuno puograve esattamente rispondere quale piacere o do-lore particolare un uomo trovi nel gusto di una partico-lare cosa Questo in veritagrave non puograve essere discusso mapossiamo discutere ed anche con sufficiente chiarezzariguardo alle cose che sono naturalmente piacevoli ospiacevoli al senso Quando perograve parliamo di uninclina-zione peculiare o acquisita dobbiamo conoscere le abi-tudini i pregiudizi o le alterazioni del gusto di quella

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gusti poichegrave egli sente che il tabacco e laceto non sonodolci e sa che soltanto labitudine ha conciliato il suopalato con questi strani piaceri Anche con tale personanoi possiamo parlare e con sufficiente precisione ri-guardo ai gusti Se si dovesse trovare perograve un uomo chedichiari che per lui il tabacco ha lo stesso sapore dellozucchero e che non puograve distinguere fra il latte e lacetoe che il tabacco e laceto sono dolci il latte amaro e lozucchero acido immediatamente concluderemmo chegli organi di questuomo sono in disordine e che il suopalato egrave profondamente viziato Siamo tanto lontanidallessere daccordo con tale persona riguardo ai gustiquanto lo siamo dal ragionare circa i rapporti di quantitagravecon chi negasse che tutte le parti messe insieme sonouguali allintero Non diciamo che uomo di tal genere haconcetti errati ma che egrave un pazzo Eccezioni simili inogni modo non infirmano affatto la nostra regola gene-rale negrave ci fanno concludere che gli uomini hanno diver-si principicirc riguardo ai rapporti della quantitagrave o al gustodelle cose Cosicchegrave quando si dice che il gusto nonpuograve essere discusso possiamo soltanto intendere chenessuno puograve esattamente rispondere quale piacere o do-lore particolare un uomo trovi nel gusto di una partico-lare cosa Questo in veritagrave non puograve essere discusso mapossiamo discutere ed anche con sufficiente chiarezzariguardo alle cose che sono naturalmente piacevoli ospiacevoli al senso Quando perograve parliamo di uninclina-zione peculiare o acquisita dobbiamo conoscere le abi-tudini i pregiudizi o le alterazioni del gusto di quella

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determinata persona e da questi trarre la nostra conclu-sione Il principio del piacere tratto dalla vista egrave lo stes-so in tutti La luce egrave piugrave piacevole del buio Lestatequando la terra egrave ricoperta di verde quando il cielo egrave se-reno e luminoso egrave piugrave piacevole dellinverno quandoogni cosa assume un diverso aspetto Non ricordo cheuna cosa bella sia un uomo una bestia un uccello o unapianta sia mai stata mostrata fosse anche a un centinaiodi persone senza che immediatamente esse non fosserodaccordo sulla sua bellezza sebbene alcuni potesseroaver pensato che aveva deluso la loro aspettativa o chealtre cose erano ancora piugrave belle

Credo che nessun uomo pensi che unoca sia piugrave belladi un cigno o immagini che una gallina di Frisia superiun pavone Si deve anche osservare che i piaceri dellavista non sono cosigrave complicati e confusi e alterati daabitudini e associazioni non naturali come lo sono i pia-ceri del gusto perchegrave i piaceri della vista sono di solitotali per se stessi e non sono cosigrave sovente alterati da con-siderazioni indipendenti dalla vista stessa Ma le cosenon si presentano spontaneamente al palato come allavista con esso vengono generalmente a contatto comecibo o come medicina e in conseguenza delle qualitagraveche posseggono per scopi nutritivi o medicinali spessoabituano il palato gradatamente e in forza di quelle asso-ciazioni Cosigrave loppio piace ai Turchi per la gradevoleestasi che produce Il tabacco egrave la delizia degli Olandesipoichegrave diffonde uno speciale torpore e una piacevole in-sensibilitagrave Le bevande alcooliche piacciono in genere al

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determinata persona e da questi trarre la nostra conclu-sione Il principio del piacere tratto dalla vista egrave lo stes-so in tutti La luce egrave piugrave piacevole del buio Lestatequando la terra egrave ricoperta di verde quando il cielo egrave se-reno e luminoso egrave piugrave piacevole dellinverno quandoogni cosa assume un diverso aspetto Non ricordo cheuna cosa bella sia un uomo una bestia un uccello o unapianta sia mai stata mostrata fosse anche a un centinaiodi persone senza che immediatamente esse non fosserodaccordo sulla sua bellezza sebbene alcuni potesseroaver pensato che aveva deluso la loro aspettativa o chealtre cose erano ancora piugrave belle

Credo che nessun uomo pensi che unoca sia piugrave belladi un cigno o immagini che una gallina di Frisia superiun pavone Si deve anche osservare che i piaceri dellavista non sono cosigrave complicati e confusi e alterati daabitudini e associazioni non naturali come lo sono i pia-ceri del gusto perchegrave i piaceri della vista sono di solitotali per se stessi e non sono cosigrave sovente alterati da con-siderazioni indipendenti dalla vista stessa Ma le cosenon si presentano spontaneamente al palato come allavista con esso vengono generalmente a contatto comecibo o come medicina e in conseguenza delle qualitagraveche posseggono per scopi nutritivi o medicinali spessoabituano il palato gradatamente e in forza di quelle asso-ciazioni Cosigrave loppio piace ai Turchi per la gradevoleestasi che produce Il tabacco egrave la delizia degli Olandesipoichegrave diffonde uno speciale torpore e una piacevole in-sensibilitagrave Le bevande alcooliche piacciono in genere al

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nostro popolo perchegrave cancellano le preoccupazioni etutte le considerazioni dei mali futuri e presenti Tuttequeste cose sarebbero completamente trascurate se leloro proprietagrave non fossero andate fin da principio piugrave inlagrave del gusto ma tutte assieme al tegrave e al caffegrave e ad alcunealtre sono passate dal negozio del farmacista alle nostretavole e furono prese in vista della salute molto primache si pensasse ad esse in vista di un piacere Leffettodella droga ha fatto sigrave che noi lusassimo frequentemen-te e luso frequente unito al piacevole effetto ha reso in-fine piacevole il gusto stesso Ma questo non rende af-fatto difficile il nostro ragionamento perchegrave distinguia-mo fino allultimo il gusto acquisito da quello naturaleNel descrivere il gusto di un frutto sconosciuto difficil-mente direste che esso abbia un sapore dolce e piacevo-le come quello del tabacco delloppio o dellaglio an-che se parlaste a quelli che fanno uso abituale di questedroghe e trovano un grande piacere in esse Tutti gli uo-mini ricordano le cause originali del piacere abbastanzada essere in grado di riportare tutte le cose offerte ai lorosensi a quel tipo e di regolare le loro impressioni e leloro opinioni in base ad esso Supponiamo che uno ab-bia il palato cosigrave viziato da provare maggior piacere nelgusto delloppio che non in quello del burro o del mielee che gli si regali una pillola di scilla difficilmente sipuograve dubitare che egli preferisca il burro o il miele a que-sto nauseante boccone o a qualche altra droga alla qualenon sia stato abituato il che prova che il suo palato eranaturalmente simile a quello degli altri uomini in ogni

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nostro popolo perchegrave cancellano le preoccupazioni etutte le considerazioni dei mali futuri e presenti Tuttequeste cose sarebbero completamente trascurate se leloro proprietagrave non fossero andate fin da principio piugrave inlagrave del gusto ma tutte assieme al tegrave e al caffegrave e ad alcunealtre sono passate dal negozio del farmacista alle nostretavole e furono prese in vista della salute molto primache si pensasse ad esse in vista di un piacere Leffettodella droga ha fatto sigrave che noi lusassimo frequentemen-te e luso frequente unito al piacevole effetto ha reso in-fine piacevole il gusto stesso Ma questo non rende af-fatto difficile il nostro ragionamento perchegrave distinguia-mo fino allultimo il gusto acquisito da quello naturaleNel descrivere il gusto di un frutto sconosciuto difficil-mente direste che esso abbia un sapore dolce e piacevo-le come quello del tabacco delloppio o dellaglio an-che se parlaste a quelli che fanno uso abituale di questedroghe e trovano un grande piacere in esse Tutti gli uo-mini ricordano le cause originali del piacere abbastanzada essere in grado di riportare tutte le cose offerte ai lorosensi a quel tipo e di regolare le loro impressioni e leloro opinioni in base ad esso Supponiamo che uno ab-bia il palato cosigrave viziato da provare maggior piacere nelgusto delloppio che non in quello del burro o del mielee che gli si regali una pillola di scilla difficilmente sipuograve dubitare che egli preferisca il burro o il miele a que-sto nauseante boccone o a qualche altra droga alla qualenon sia stato abituato il che prova che il suo palato eranaturalmente simile a quello degli altri uomini in ogni

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cosa che egrave ancora simile al palato degli altri uomini inmolte cose e soltanto viziato in alcuni punti particolariPoichegrave nel giudicare una cosa nuova anche di un gustosimile a quello che labitudine lha assuefatto a predili-gere il suo palato saragrave colpito in maniera naturale e inbase a principicirc generali Cosigrave il piacere di tutti i sensidella vista e anche del gusto che egrave il piugrave ambiguo deisensi egrave lo stesso in tutti nobili e plebei eruditi e igno-ranti

Oltre alle idee che sono offerte dal senso con i dolorie piaceri connessi la mente umana possiede una speciedi potere creatore suo proprio o nel rappresentare a pia-cere le immagini delle cose nellordine e nel modo in cuifurono percepite dai sensi o nel combinare quelle im-magini in un nuovo modo e secondo un ordine diversoQuesto potere egrave chiamato immaginazione e ad esso ap-partiene tutto ciograve che si chiama intelletto fantasia in-venzione e simili Ma si deve osservare che il poteredellimmaginazione egrave incapace di creare una cosa deltutto nuova puograve soltanto variare la disposizione di quel-le idee che ha ricevuto dai sensi Ora limmaginazione egraveil piugrave esteso campo del piacere e del dolore poichegrave egrave ilcampo dei nostri timori e delle nostre speranze e di tuttele passioni ad essi connesse E qualsiasi cosa si ritienepossa suscitare nellimmaginazione queste idee fonda-mentali per virtugrave di una originale e naturale impressio-ne deve avere lo stesso potere quasi ugualmente su tuttigli uomini Poichegrave dal momento che limmaginazione egravesoltanto la rappresentazione dei sensi puograve soltanto esse-

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cosa che egrave ancora simile al palato degli altri uomini inmolte cose e soltanto viziato in alcuni punti particolariPoichegrave nel giudicare una cosa nuova anche di un gustosimile a quello che labitudine lha assuefatto a predili-gere il suo palato saragrave colpito in maniera naturale e inbase a principicirc generali Cosigrave il piacere di tutti i sensidella vista e anche del gusto che egrave il piugrave ambiguo deisensi egrave lo stesso in tutti nobili e plebei eruditi e igno-ranti

Oltre alle idee che sono offerte dal senso con i dolorie piaceri connessi la mente umana possiede una speciedi potere creatore suo proprio o nel rappresentare a pia-cere le immagini delle cose nellordine e nel modo in cuifurono percepite dai sensi o nel combinare quelle im-magini in un nuovo modo e secondo un ordine diversoQuesto potere egrave chiamato immaginazione e ad esso ap-partiene tutto ciograve che si chiama intelletto fantasia in-venzione e simili Ma si deve osservare che il poteredellimmaginazione egrave incapace di creare una cosa deltutto nuova puograve soltanto variare la disposizione di quel-le idee che ha ricevuto dai sensi Ora limmaginazione egraveil piugrave esteso campo del piacere e del dolore poichegrave egrave ilcampo dei nostri timori e delle nostre speranze e di tuttele passioni ad essi connesse E qualsiasi cosa si ritienepossa suscitare nellimmaginazione queste idee fonda-mentali per virtugrave di una originale e naturale impressio-ne deve avere lo stesso potere quasi ugualmente su tuttigli uomini Poichegrave dal momento che limmaginazione egravesoltanto la rappresentazione dei sensi puograve soltanto esse-

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re o non essere soddisfatta dalle immagini per lo stessoprincipio per cui il senso egrave o non egrave soddisfatto dallarealtagrave e di conseguenza vi deve essere un accordo nelleimmaginazioni altrettanto stretto che quello esistente neisensi Una breve riflessione ci convinceragrave che cosigrave devedi necessitagrave accadere Ma nellimmaginazione oltre aldolore o al piacere che deriva dalle proprietagrave di un og-getto naturale si puograve percepire un piacere dalla somi-glianza che limitazione ha con loriginale limmagina-zione credo non puograve aver altro piacere che quello cherisulta dalluna o dallaltra di queste cause E queste cau-se agiscono quasi uniformemente su tutti gli uomini per-chegrave agiscono in base a principicirc esistenti in natura e nonderivati da abitudini o interessi Il Locke molto giusta-mente e acutamente osserva che lintelletto egrave principal-mente versato nel tracciare rassomiglianze e nota nellostesso tempo che il compito del giudizio egrave piuttostoquello di trovare le differenze Puograve forse sembrare inbase a questa ipotesi che non vi sia una sostanziale di-stinzione fra intelletto e giudizio poichegrave sembrano risul-tare entrambi da differenti attivitagrave della medesima facol-tagrave di confronto Ma in realtagrave siano o no dipendenti dallostesso potere della mente differiscono tanto sostanzial-mente sotto molti aspetti che una perfetta unione di in-telletto e di giudizio egrave una delle cose piugrave rare che vi sia-no al mondo Quando due oggetti distinti sono dissimililuno dallaltro ciograve non ci stupisce le cose stanno comesono solite stare e quindi non impressionano limmagi-nazione ma quando due oggetti distinti presentano una

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re o non essere soddisfatta dalle immagini per lo stessoprincipio per cui il senso egrave o non egrave soddisfatto dallarealtagrave e di conseguenza vi deve essere un accordo nelleimmaginazioni altrettanto stretto che quello esistente neisensi Una breve riflessione ci convinceragrave che cosigrave devedi necessitagrave accadere Ma nellimmaginazione oltre aldolore o al piacere che deriva dalle proprietagrave di un og-getto naturale si puograve percepire un piacere dalla somi-glianza che limitazione ha con loriginale limmagina-zione credo non puograve aver altro piacere che quello cherisulta dalluna o dallaltra di queste cause E queste cau-se agiscono quasi uniformemente su tutti gli uomini per-chegrave agiscono in base a principicirc esistenti in natura e nonderivati da abitudini o interessi Il Locke molto giusta-mente e acutamente osserva che lintelletto egrave principal-mente versato nel tracciare rassomiglianze e nota nellostesso tempo che il compito del giudizio egrave piuttostoquello di trovare le differenze Puograve forse sembrare inbase a questa ipotesi che non vi sia una sostanziale di-stinzione fra intelletto e giudizio poichegrave sembrano risul-tare entrambi da differenti attivitagrave della medesima facol-tagrave di confronto Ma in realtagrave siano o no dipendenti dallostesso potere della mente differiscono tanto sostanzial-mente sotto molti aspetti che una perfetta unione di in-telletto e di giudizio egrave una delle cose piugrave rare che vi sia-no al mondo Quando due oggetti distinti sono dissimililuno dallaltro ciograve non ci stupisce le cose stanno comesono solite stare e quindi non impressionano limmagi-nazione ma quando due oggetti distinti presentano una

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rassomiglianza ne siamo colpiti prestiamo loro atten-zione e ne proviamo piacere La mente delluomo ha pernatura una alacritagrave maggiore e prova una soddisfazionedi gran lunga superiore nel tracciare le somiglianze piut-tosto che nel cercare le differenze poichegrave rilevando lesomiglianze noi produciamo nuove immagini coordi-niamo creiamo allarghiamo la nostra esperienza manel fare distinzioni non offriamo alcun elementoallimmaginazione il compito stesso egrave piugrave severo e no-ioso e il piacere che ne abbiamo egrave di natura negativa eindiretta Una notizia egrave riferita al mattino questo mi dagraveun certo piacere in quanto notizia in quanto egrave un fattoche si aggiunge alla mia esperienza Alla sera scoproche non era vera Che cosa ci guadagno se non il dispia-cere di trovare che sono stato ingannato Donde derivache gli uomini sono molto piugrave inclini per natura allafede che non allincredulitagrave Ed egrave in base a questo princi-pio che le piugrave ignoranti e barbare nazioni che sono statedeboli e retrograde nel distinguere e nellordinare le loroidee spesso hanno facilitagrave nelle similitudini nei parago-ni nelle metafore e nelle allegorie Ed egrave in base a questoprincipio che Omero e gli scrittori orientali sebbeneamino le similitudini e spesso ne inventino di ammire-voli ben di rado si curano che siano esatte cioegrave essisono colpiti da una rassomiglianza generale la ritraggo-no con forza e non osservano invece la differenza che sipuograve trovare fra le cose paragonate Ora dal momentoche egrave il piacere della rassomiglianza quello che princi-palmente lusinga la nostra immaginazione tutti gli uo-

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rassomiglianza ne siamo colpiti prestiamo loro atten-zione e ne proviamo piacere La mente delluomo ha pernatura una alacritagrave maggiore e prova una soddisfazionedi gran lunga superiore nel tracciare le somiglianze piut-tosto che nel cercare le differenze poichegrave rilevando lesomiglianze noi produciamo nuove immagini coordi-niamo creiamo allarghiamo la nostra esperienza manel fare distinzioni non offriamo alcun elementoallimmaginazione il compito stesso egrave piugrave severo e no-ioso e il piacere che ne abbiamo egrave di natura negativa eindiretta Una notizia egrave riferita al mattino questo mi dagraveun certo piacere in quanto notizia in quanto egrave un fattoche si aggiunge alla mia esperienza Alla sera scoproche non era vera Che cosa ci guadagno se non il dispia-cere di trovare che sono stato ingannato Donde derivache gli uomini sono molto piugrave inclini per natura allafede che non allincredulitagrave Ed egrave in base a questo princi-pio che le piugrave ignoranti e barbare nazioni che sono statedeboli e retrograde nel distinguere e nellordinare le loroidee spesso hanno facilitagrave nelle similitudini nei parago-ni nelle metafore e nelle allegorie Ed egrave in base a questoprincipio che Omero e gli scrittori orientali sebbeneamino le similitudini e spesso ne inventino di ammire-voli ben di rado si curano che siano esatte cioegrave essisono colpiti da una rassomiglianza generale la ritraggo-no con forza e non osservano invece la differenza che sipuograve trovare fra le cose paragonate Ora dal momentoche egrave il piacere della rassomiglianza quello che princi-palmente lusinga la nostra immaginazione tutti gli uo-

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mini sono pressochegrave simili in questo fin dove si estendela loro conoscenza delle cose rappresentate e paragona-te Il principio di questa conoscenza egrave assai accidentalepoichegrave dipende dallesperienza e dallosservazione enon dalla forza o dalla debolezza di alcuna facoltagrave natu-rale ed egrave da questa differenza nella conoscenza che de-riva ciograve che noi comunemente sebbene non con grandeesattezza chiamiamo una differenza di gusto Un uomoa cui la scultura riesce nuova se vede il manichino di unbarbiere o un comune pezzo di statuaria ne egrave immedia-tamente colpito e soddisfatto perchegrave vede qualcosa disimile alla figura umana e interamente preso dalla ras-somiglianza non bada affatto ai suoi difetti Nessunocredo vedendo per la prima volta unimitazione dal verose ne occupograve Immaginiamo che qualche tempo dopoquesto inesperto si imbatta in unopera piugrave artistica dellamedesima natura egli incomincia allora a considerarecon disprezzo ciograve che prima ammirava non che lo am-mirasse per la sua scarsa rassomiglianza con luomo maper quella somiglianza generica sebbene poco esattache esso presentava con la figura umana Ciograve che egliammirograve in momenti diversi in queste figure cosigrave diverseegrave esattamente la stessa cosa e sebbene la sua conoscen-za sia migliorata il suo gusto non egrave mutato Prima il suoerrore era dovuto a una mancanza di conoscenza in artederivante dalla sua inesperienza ma egli puograve essere tut-tora deficiente per una mancanza di conoscenza in natu-ra Poichegrave egrave possibile che luomo in questione si fermi aquesto punto e che il capolavoro di una mano geniale

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mini sono pressochegrave simili in questo fin dove si estendela loro conoscenza delle cose rappresentate e paragona-te Il principio di questa conoscenza egrave assai accidentalepoichegrave dipende dallesperienza e dallosservazione enon dalla forza o dalla debolezza di alcuna facoltagrave natu-rale ed egrave da questa differenza nella conoscenza che de-riva ciograve che noi comunemente sebbene non con grandeesattezza chiamiamo una differenza di gusto Un uomoa cui la scultura riesce nuova se vede il manichino di unbarbiere o un comune pezzo di statuaria ne egrave immedia-tamente colpito e soddisfatto perchegrave vede qualcosa disimile alla figura umana e interamente preso dalla ras-somiglianza non bada affatto ai suoi difetti Nessunocredo vedendo per la prima volta unimitazione dal verose ne occupograve Immaginiamo che qualche tempo dopoquesto inesperto si imbatta in unopera piugrave artistica dellamedesima natura egli incomincia allora a considerarecon disprezzo ciograve che prima ammirava non che lo am-mirasse per la sua scarsa rassomiglianza con luomo maper quella somiglianza generica sebbene poco esattache esso presentava con la figura umana Ciograve che egliammirograve in momenti diversi in queste figure cosigrave diverseegrave esattamente la stessa cosa e sebbene la sua conoscen-za sia migliorata il suo gusto non egrave mutato Prima il suoerrore era dovuto a una mancanza di conoscenza in artederivante dalla sua inesperienza ma egli puograve essere tut-tora deficiente per una mancanza di conoscenza in natu-ra Poichegrave egrave possibile che luomo in questione si fermi aquesto punto e che il capolavoro di una mano geniale

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non gli piaccia di piugrave dellopera mediocre di un artistavolgare e questo non per la mancanza di un gusto mi-gliore o piugrave elevato ma perchegrave tutti gli uomini non os-servano con attenzione sufficiente la figura umana sigrave damettersi in grado di giudicare acconciamente unimita-zione di essa Che il gusto critico non dipenda da unprincipio superiore negli uomini ma da una superioreconoscenza appare evidente da parecchi esempi Egrave assainota la storia dellantico pittore e del calzolaio Il calzo-laio corresse il pittore per qualche errore che gli erasfuggito nella scarpa di una delle figure e che il pittoreil quale non aveva mai osservato altrettanto attentamen-te le scarpe e si accontentava di una somiglianza generi-ca non aveva mai notato Ma questo non era un difettodel gusto del pittore mostrava piuttosto solo una man-canza di conoscenza nellarte di fare le scarpe Immagi-niamo ora che un anatomista si rechi nello studio delpittore il suo quadro egrave in complesso ben fatto la figurain questione egrave posta in un buon atteggiamento e le partiben accordate ai vari movimenti tuttavia lanatomistacritico nella sua arte puograve criticare laggetto di qualchemuscolo come non perfettamente adattantesi al partico-lare gesto della figura Qui lanatomista osserva ciograve cheil pittore non ha osservato e trascura quello che il calzo-laio aveva notato Ma una mancanza di profonda cono-scenza critica in anatomia non ha influito sul buon gustonaturale del pittore o di qualsiasi comune osservatore diquestopera piugrave che la mancanza di una esatta cono-scenza nella fabbricazione di una scarpa Un bel quadro

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non gli piaccia di piugrave dellopera mediocre di un artistavolgare e questo non per la mancanza di un gusto mi-gliore o piugrave elevato ma perchegrave tutti gli uomini non os-servano con attenzione sufficiente la figura umana sigrave damettersi in grado di giudicare acconciamente unimita-zione di essa Che il gusto critico non dipenda da unprincipio superiore negli uomini ma da una superioreconoscenza appare evidente da parecchi esempi Egrave assainota la storia dellantico pittore e del calzolaio Il calzo-laio corresse il pittore per qualche errore che gli erasfuggito nella scarpa di una delle figure e che il pittoreil quale non aveva mai osservato altrettanto attentamen-te le scarpe e si accontentava di una somiglianza generi-ca non aveva mai notato Ma questo non era un difettodel gusto del pittore mostrava piuttosto solo una man-canza di conoscenza nellarte di fare le scarpe Immagi-niamo ora che un anatomista si rechi nello studio delpittore il suo quadro egrave in complesso ben fatto la figurain questione egrave posta in un buon atteggiamento e le partiben accordate ai vari movimenti tuttavia lanatomistacritico nella sua arte puograve criticare laggetto di qualchemuscolo come non perfettamente adattantesi al partico-lare gesto della figura Qui lanatomista osserva ciograve cheil pittore non ha osservato e trascura quello che il calzo-laio aveva notato Ma una mancanza di profonda cono-scenza critica in anatomia non ha influito sul buon gustonaturale del pittore o di qualsiasi comune osservatore diquestopera piugrave che la mancanza di una esatta cono-scenza nella fabbricazione di una scarpa Un bel quadro

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rappresentante S Giovanni Battista decollato fu mostra-to a un imperatore turco egli lodograve molti pregi ma os-servograve un difetto cioegrave che la pelle non era raggrinzatanella parte del collo che era stata colpita Il sultano inquestoccasione sebbene la sua osservazione fosse piugraveche esatta non rivelograve un gusto naturale migliore di quel-lo del pittore che aveva eseguito lopera o di quello diun gran numero di critici europei che probabilmentenon avrebbero mai fatto la stessa osservazione Il sulta-no invero aveva una perfetta conoscenza di quel terribilespettacolo che gli altri potevano soltanto raffigurarsicolla loro immaginazione Fra le critiche che queste trepersone muovono vi egrave una differenza derivata dal diver-so genere e dalla diversa profonditagrave delle loro cognizio-ni ma vegrave qualcosa di comune al pittore al calzolaioallanatomista allimperatore turco ed egrave il piacere chenasce da un oggetto naturale fin dove ognuno lo vedeimitato con esattezza la soddisfazione di vedere una fi-gura piacevole la simpatia destata da un caso strano ecommovente Finchegrave si tratta di gusto naturale esso egravecomune a quasi tutti gli uomini

Nella poesia e in altre opere dimmaginazione pos-siamo osservare la medesima analogia Egrave vero che unuomo puograve essere attratto da Don Bellianis e leggeresenza entusiasmo Virgilio mentre un altro si esalta allalettura dellEneide e lascia Don Bellianis ai fanciulliSembra che questi due uomini abbiano gusti molto di-versi ma in realtagrave essi differiscono ben poco In questedue opere che suscitano cosigrave opposti sentimenti si svol-

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rappresentante S Giovanni Battista decollato fu mostra-to a un imperatore turco egli lodograve molti pregi ma os-servograve un difetto cioegrave che la pelle non era raggrinzatanella parte del collo che era stata colpita Il sultano inquestoccasione sebbene la sua osservazione fosse piugraveche esatta non rivelograve un gusto naturale migliore di quel-lo del pittore che aveva eseguito lopera o di quello diun gran numero di critici europei che probabilmentenon avrebbero mai fatto la stessa osservazione Il sulta-no invero aveva una perfetta conoscenza di quel terribilespettacolo che gli altri potevano soltanto raffigurarsicolla loro immaginazione Fra le critiche che queste trepersone muovono vi egrave una differenza derivata dal diver-so genere e dalla diversa profonditagrave delle loro cognizio-ni ma vegrave qualcosa di comune al pittore al calzolaioallanatomista allimperatore turco ed egrave il piacere chenasce da un oggetto naturale fin dove ognuno lo vedeimitato con esattezza la soddisfazione di vedere una fi-gura piacevole la simpatia destata da un caso strano ecommovente Finchegrave si tratta di gusto naturale esso egravecomune a quasi tutti gli uomini

Nella poesia e in altre opere dimmaginazione pos-siamo osservare la medesima analogia Egrave vero che unuomo puograve essere attratto da Don Bellianis e leggeresenza entusiasmo Virgilio mentre un altro si esalta allalettura dellEneide e lascia Don Bellianis ai fanciulliSembra che questi due uomini abbiano gusti molto di-versi ma in realtagrave essi differiscono ben poco In questedue opere che suscitano cosigrave opposti sentimenti si svol-

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ge un racconto che desta meraviglia entrambe sono ric-che di avvenimenti sono appassionate descrivono viag-gi lotte trionfi e continui cambiamenti di fortuna Chiammira Don Bellianis forse non comprende il linguag-gio elegante dellEneide eppure se questo fosse abbas-sato allo stile del Viaggio del pellegrino6 egli ne senti-rebbe forse tutta la forza per lo stesso principio per cuiammira Don Bellianis

Nel suo autore preferito egli non egrave urtato dalle conti-nue violazioni alla verosimiglianza dalla confusione deitempi dalle offese contro gli usi dal disprezzo dellageografia poichegrave non conosce nulla di geografia e dicronologia e non ha mai esaminato i fondamenti dellaverosimiglianza Legge per caso di un naufragio sullecoste della Boemia del tutto assorto in un fatto cosigrave in-teressante e unicamente preoccupato della sorte del suoeroe non egrave minimamente turbato da questo stravaganteerrore Infatti per quale motivo dovrebbe essere sorpresodi un naufragio sulle coste della Boemia egli che non sase la Boemia sia o no unisola dellOceano Atlantico Edopo tutto quale riflesso puograve avere tutto ciograve sul buongusto naturale della persona in questione

Il gusto dunque per ciograve che riguarda limmaginazio-ne si basa su un principio uguale in tutti gli uomini nonvegrave nessuna diversitagrave nel modo in cui essi sono commos-si negrave nelle cause della loro commozione ma vegrave una

6 The Pilgrims progress opera allegorica di John Bunyan(1628-1688) ispirata alla fede puritana

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ge un racconto che desta meraviglia entrambe sono ric-che di avvenimenti sono appassionate descrivono viag-gi lotte trionfi e continui cambiamenti di fortuna Chiammira Don Bellianis forse non comprende il linguag-gio elegante dellEneide eppure se questo fosse abbas-sato allo stile del Viaggio del pellegrino6 egli ne senti-rebbe forse tutta la forza per lo stesso principio per cuiammira Don Bellianis

Nel suo autore preferito egli non egrave urtato dalle conti-nue violazioni alla verosimiglianza dalla confusione deitempi dalle offese contro gli usi dal disprezzo dellageografia poichegrave non conosce nulla di geografia e dicronologia e non ha mai esaminato i fondamenti dellaverosimiglianza Legge per caso di un naufragio sullecoste della Boemia del tutto assorto in un fatto cosigrave in-teressante e unicamente preoccupato della sorte del suoeroe non egrave minimamente turbato da questo stravaganteerrore Infatti per quale motivo dovrebbe essere sorpresodi un naufragio sulle coste della Boemia egli che non sase la Boemia sia o no unisola dellOceano Atlantico Edopo tutto quale riflesso puograve avere tutto ciograve sul buongusto naturale della persona in questione

Il gusto dunque per ciograve che riguarda limmaginazio-ne si basa su un principio uguale in tutti gli uomini nonvegrave nessuna diversitagrave nel modo in cui essi sono commos-si negrave nelle cause della loro commozione ma vegrave una

6 The Pilgrims progress opera allegorica di John Bunyan(1628-1688) ispirata alla fede puritana

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differenza nel grado che deriva da due principali moti-vi o da un piugrave intenso grado di sensibilitagrave naturale o dauna piugrave vicina e prolungata attenzione per loggetto Perspiegare ciograve secondo il procedimento dei sensi in cui sitrova la stessa differenza supponiamo che una tavola dimarmo ben levigata sia posta dinnanzi a due uomini en-trambi notano che egrave levigata ed entrambi si compiaccio-no di tale qualitagrave Fin qui essi sono daccordo Ma sup-poniamo che unaltra tavola e poi unaltra ancora la se-conda piugrave levigata della prima siano loro poste dinnan-zi Egrave molto probabile che questi uomini perfettamentedaccordo su ciograve che egrave levigatezza e sul piacere che nederiva siano discordi quando vengano a stabilire qualesia la tavola che presenta la levigatura migliore

La grande differenza fra i gusti appare quando si con-frontano leccesso o il difetto di caratteristiche giudicatesecondo il loro grado e non secondo la qualitagrave Non egrave fa-cile quando si riscontri una simile differenza stabilire ilgrado se leccesso o il difetto non sono evidenti Se sia-mo di diversa opinione riguardo a due quantitagrave possia-mo ricorrere a una misura comune sigrave da risolvere laquestione con la massima esattezza e ciograve egrave quello chedagrave alla conoscenza matematica una certezza maggioreche ad ogni altra scienza Ma riguardo a quelle cose lacui variazione non si giudica in base a differenze diquantitagrave la levigatezza e la ruvidezza la durezza e lamorbidezza loscuritagrave e la luce le gradazioni dei varicolori egrave possibile fare una distinzione quando la diffe-renza egrave in un certo senso considerevole non quando egrave

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differenza nel grado che deriva da due principali moti-vi o da un piugrave intenso grado di sensibilitagrave naturale o dauna piugrave vicina e prolungata attenzione per loggetto Perspiegare ciograve secondo il procedimento dei sensi in cui sitrova la stessa differenza supponiamo che una tavola dimarmo ben levigata sia posta dinnanzi a due uomini en-trambi notano che egrave levigata ed entrambi si compiaccio-no di tale qualitagrave Fin qui essi sono daccordo Ma sup-poniamo che unaltra tavola e poi unaltra ancora la se-conda piugrave levigata della prima siano loro poste dinnan-zi Egrave molto probabile che questi uomini perfettamentedaccordo su ciograve che egrave levigatezza e sul piacere che nederiva siano discordi quando vengano a stabilire qualesia la tavola che presenta la levigatura migliore

La grande differenza fra i gusti appare quando si con-frontano leccesso o il difetto di caratteristiche giudicatesecondo il loro grado e non secondo la qualitagrave Non egrave fa-cile quando si riscontri una simile differenza stabilire ilgrado se leccesso o il difetto non sono evidenti Se sia-mo di diversa opinione riguardo a due quantitagrave possia-mo ricorrere a una misura comune sigrave da risolvere laquestione con la massima esattezza e ciograve egrave quello chedagrave alla conoscenza matematica una certezza maggioreche ad ogni altra scienza Ma riguardo a quelle cose lacui variazione non si giudica in base a differenze diquantitagrave la levigatezza e la ruvidezza la durezza e lamorbidezza loscuritagrave e la luce le gradazioni dei varicolori egrave possibile fare una distinzione quando la diffe-renza egrave in un certo senso considerevole non quando egrave

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piccola poichegrave mancano misure comuni che forse nonsi potranno mai scoprire In questi casi particolari sup-ponendo che lacutezza del senso sia uguale riuscirannomeglio allo scopo lattenzione piugrave accurata e labitudineRitornando allargomento delle tavole il levigatore delmarmo indubbiamente potragrave dire la sua parola con lamaggior competenza Ma nonostante vi sia la suddettamancanza di una misura comune per risolvere molte di-scussioni relative ai sensi e relative allimmaginazioneche li rappresenta notiamo che i principicirc sono uguali intutti e che non vegrave disaccordo almeno fino a quando ciponiamo ad esaminare la superioritagrave o la differenza del-le cose allora entriamo nel campo del giudizio

Finchegrave siamo a conoscenza delle qualitagrave sensibili del-le cose ben difficilmente sembra che sia impegnatoqualche cosa di piugrave dellimmaginazione qualcosa di piugravedellimmaginazione sembra esserlo invece quando ven-gono rappresentate le passioni perchegrave per virtugrave di unasimpatia naturale esse vengono sentite da tutti senza ilconcorso della ragione e la loro efficacia egrave riconosciutada ognuno Amore dolore timore ira gioia tutte que-ste passioni hanno a turno colpito lanimo dognuno enon in modo arbitrario o casuale ma secondo principicirccerti naturali e costanti

Ma poichegrave molte delle opere dellimmaginazione nonsi limitano alla rappresentazione degli oggetti sensibilinegrave allo sforzo della volontagrave sulle passioni ma si esten-dono ai modi ai caratteri alle azioni e alle intenzionidegli uomini ai loro rapporti alle virtugrave e ai vizi entrano

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piccola poichegrave mancano misure comuni che forse nonsi potranno mai scoprire In questi casi particolari sup-ponendo che lacutezza del senso sia uguale riuscirannomeglio allo scopo lattenzione piugrave accurata e labitudineRitornando allargomento delle tavole il levigatore delmarmo indubbiamente potragrave dire la sua parola con lamaggior competenza Ma nonostante vi sia la suddettamancanza di una misura comune per risolvere molte di-scussioni relative ai sensi e relative allimmaginazioneche li rappresenta notiamo che i principicirc sono uguali intutti e che non vegrave disaccordo almeno fino a quando ciponiamo ad esaminare la superioritagrave o la differenza del-le cose allora entriamo nel campo del giudizio

Finchegrave siamo a conoscenza delle qualitagrave sensibili del-le cose ben difficilmente sembra che sia impegnatoqualche cosa di piugrave dellimmaginazione qualcosa di piugravedellimmaginazione sembra esserlo invece quando ven-gono rappresentate le passioni perchegrave per virtugrave di unasimpatia naturale esse vengono sentite da tutti senza ilconcorso della ragione e la loro efficacia egrave riconosciutada ognuno Amore dolore timore ira gioia tutte que-ste passioni hanno a turno colpito lanimo dognuno enon in modo arbitrario o casuale ma secondo principicirccerti naturali e costanti

Ma poichegrave molte delle opere dellimmaginazione nonsi limitano alla rappresentazione degli oggetti sensibilinegrave allo sforzo della volontagrave sulle passioni ma si esten-dono ai modi ai caratteri alle azioni e alle intenzionidegli uomini ai loro rapporti alle virtugrave e ai vizi entrano

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nel campo della ragione Tutto ciograve costituisce una parteconsiderevole di quelli che sono gli oggetti del gusto eOrazio ci manda alle scuole di filosofia e in mezzo almondo affinchegrave possiamo istruirci in essi Lo stessogrado di certezza che si deve acquistare nella moralitagrave enella scienza della vita noi lo dobbiamo acquisire in ciograveche si riferisce ad esse nelle opere di imitazione Inveroper lo piugrave nella intelligenza dei costumi nella osserva-zione del tempo e del luogo e in generale della conve-nienza (che si deve soltanto imparare in quelle scuolealle quali Orazio ci trae) consiste quello che egrave chiamatogusto diciamo cosigrave per distinguerlo e che in realtagrave nonegrave altro che un giudizio piugrave raffinato Da tutto ciograve a mesembra che quello che chiamiamo gusto nella sua piugravegenerica accezione non egrave una semplice idea ma egrave inparte prodotto in primo luogo da una percezione dei pia-ceri del senso in secondo luogo dai piaceri dellimmagi-nazione e dalle conclusioni della ragione la quale con-sidera i vari rapporti di questi piaceri considera le pas-sioni delluomo gli usi le azioni Tutto ciograve egrave richiestoper formare il gusto la cui base egrave la medesima in ognimente umana poichegrave come i sensi sono le grandi sor-genti originali di tutte le nostre idee e per conseguenzadi tutti i nostri piaceri che non siano incerti e arbitrariil fondamento del gusto egrave comune a tutti ed abbiamoperciograve un elemento sufficiente onde trarre logiche con-clusioni su tale argomento

Mentre consideriamo il gusto soltanto per ciograve che ri-guarda la sua natura e i suoi aspetti riscontriamo che i

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nel campo della ragione Tutto ciograve costituisce una parteconsiderevole di quelli che sono gli oggetti del gusto eOrazio ci manda alle scuole di filosofia e in mezzo almondo affinchegrave possiamo istruirci in essi Lo stessogrado di certezza che si deve acquistare nella moralitagrave enella scienza della vita noi lo dobbiamo acquisire in ciograveche si riferisce ad esse nelle opere di imitazione Inveroper lo piugrave nella intelligenza dei costumi nella osserva-zione del tempo e del luogo e in generale della conve-nienza (che si deve soltanto imparare in quelle scuolealle quali Orazio ci trae) consiste quello che egrave chiamatogusto diciamo cosigrave per distinguerlo e che in realtagrave nonegrave altro che un giudizio piugrave raffinato Da tutto ciograve a mesembra che quello che chiamiamo gusto nella sua piugravegenerica accezione non egrave una semplice idea ma egrave inparte prodotto in primo luogo da una percezione dei pia-ceri del senso in secondo luogo dai piaceri dellimmagi-nazione e dalle conclusioni della ragione la quale con-sidera i vari rapporti di questi piaceri considera le pas-sioni delluomo gli usi le azioni Tutto ciograve egrave richiestoper formare il gusto la cui base egrave la medesima in ognimente umana poichegrave come i sensi sono le grandi sor-genti originali di tutte le nostre idee e per conseguenzadi tutti i nostri piaceri che non siano incerti e arbitrariil fondamento del gusto egrave comune a tutti ed abbiamoperciograve un elemento sufficiente onde trarre logiche con-clusioni su tale argomento

Mentre consideriamo il gusto soltanto per ciograve che ri-guarda la sua natura e i suoi aspetti riscontriamo che i

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suoi principicirc sono del tutto uniformi ma che il grado incui essi prevalgono nei singoli individui egrave tanto diversoquanto simili sono i principicirc stessi Poichegrave sensibilitagrave egiudizio le qualitagrave cioegrave che costituiscono ciograve che comu-nemente si chiama gusto mutano notevolmente da per-sona a persona Da un difetto nella prima di queste qua-litagrave deriva una mancanza di gusto una debolezza nellaseconda rende il gusto falso o cattivo Vi sono uomini lacui sensibilitagrave egrave cosigrave ottusa il cui temperamento egrave cosigravefreddo e flemmatico che difficilmente si puograve dire sianodesti durante lintero corso della loro vita Su tali perso-ne gli oggetti piugrave notevoli producono soltantounimpressione debole e oscura Vi sono altri semprecosigrave agitati da piaceri volgari e puramente sensuali ocosigrave asserviti alle basse cure dellavarizia o cosigrave infiam-mati alla caccia di onori e di gloria che le loro menticontinuamente abituate alla bufera di queste passioniviolente e tempestose difficilmente possono essere im-pressionate dal gioco delicato e raffinato dellimmagina-zione Questi ultimi sebbene per un motivo ben diversodiventano stupidi e insensibili quanto i primi ma gli unio gli altri ogni volta che siano colpiti da un oggetto ele-gante o grandioso o da queste stesse qualitagrave in unoperadarte sono mossi dallo stesso principio

La causa di un gusto falso egrave un difetto del giudizioche puograve nascere da una innata debolezza di comprensio-ne (in qualsiasi cosa possa consistere la forza di questafacoltagrave) o e questultimo caso egrave molto piugrave comune puograve

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suoi principicirc sono del tutto uniformi ma che il grado incui essi prevalgono nei singoli individui egrave tanto diversoquanto simili sono i principicirc stessi Poichegrave sensibilitagrave egiudizio le qualitagrave cioegrave che costituiscono ciograve che comu-nemente si chiama gusto mutano notevolmente da per-sona a persona Da un difetto nella prima di queste qua-litagrave deriva una mancanza di gusto una debolezza nellaseconda rende il gusto falso o cattivo Vi sono uomini lacui sensibilitagrave egrave cosigrave ottusa il cui temperamento egrave cosigravefreddo e flemmatico che difficilmente si puograve dire sianodesti durante lintero corso della loro vita Su tali perso-ne gli oggetti piugrave notevoli producono soltantounimpressione debole e oscura Vi sono altri semprecosigrave agitati da piaceri volgari e puramente sensuali ocosigrave asserviti alle basse cure dellavarizia o cosigrave infiam-mati alla caccia di onori e di gloria che le loro menticontinuamente abituate alla bufera di queste passioniviolente e tempestose difficilmente possono essere im-pressionate dal gioco delicato e raffinato dellimmagina-zione Questi ultimi sebbene per un motivo ben diversodiventano stupidi e insensibili quanto i primi ma gli unio gli altri ogni volta che siano colpiti da un oggetto ele-gante o grandioso o da queste stesse qualitagrave in unoperadarte sono mossi dallo stesso principio

La causa di un gusto falso egrave un difetto del giudizioche puograve nascere da una innata debolezza di comprensio-ne (in qualsiasi cosa possa consistere la forza di questafacoltagrave) o e questultimo caso egrave molto piugrave comune puograve

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derivare da una mancanza di esercizio appropriato e bendiretto che solo puograve rendere il gusto attivo e vivace

Inoltre lignoranza o la disattenzione il pregiudiziola sconsideratezza la leggerezza lostinazione in brevetutte le passioni e tutti i vizi che sviano il giudizio in al-tri campi lo pregiudicano pure e in forma non minorein questa che egrave la sua sfera piugrave raffinata ed elegante

Queste cause producono opinioni diverse su tutto ciograveche egrave oggetto di conoscenza senza indurci a supporreche la ragione non abbia dei principicirc ben determinati Einvero si puograve osservare che fra gli uomini riguardo allequestioni di gusto vegrave una discordia minore piugrave che nonriguardo alla maggior parte di quelle cose che dipendo-no dalla pura ragione e che gli uomini si trovano moltopiugrave facilmente daccordo nel giudicare pregevole unadescrizione di Virgilio che nel discutere sulla veritagrave osulla falsitagrave di una teoria di Aristotele

Una rettitudine di giudizio in arte che si puograve chiama-re buon gusto dipende in gran parte dalla sensibilitagravepoichegrave se la mente non egrave portata a gustare i piaceridellimmaginazione non si applicheragrave mai a lavori di talgenere abbastanza da acquistarne unadeguata cono-scenza Ma sebbene per formare un buon giudizio si ri-chieda un certo grado di sensibilitagrave pure un buon giudi-zio non sorge di necessitagrave da una sensibilitagrave vivace so-vente accade che un modestissimo giudice solo in forzadi una piugrave acuta sensibilitagrave sia colpito da unopera me-diocre piugrave di quello che non sia colpito il miglior giudi-ce dellopera piugrave perfetta poichegrave dal momento che un

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derivare da una mancanza di esercizio appropriato e bendiretto che solo puograve rendere il gusto attivo e vivace

Inoltre lignoranza o la disattenzione il pregiudiziola sconsideratezza la leggerezza lostinazione in brevetutte le passioni e tutti i vizi che sviano il giudizio in al-tri campi lo pregiudicano pure e in forma non minorein questa che egrave la sua sfera piugrave raffinata ed elegante

Queste cause producono opinioni diverse su tutto ciograveche egrave oggetto di conoscenza senza indurci a supporreche la ragione non abbia dei principicirc ben determinati Einvero si puograve osservare che fra gli uomini riguardo allequestioni di gusto vegrave una discordia minore piugrave che nonriguardo alla maggior parte di quelle cose che dipendo-no dalla pura ragione e che gli uomini si trovano moltopiugrave facilmente daccordo nel giudicare pregevole unadescrizione di Virgilio che nel discutere sulla veritagrave osulla falsitagrave di una teoria di Aristotele

Una rettitudine di giudizio in arte che si puograve chiama-re buon gusto dipende in gran parte dalla sensibilitagravepoichegrave se la mente non egrave portata a gustare i piaceridellimmaginazione non si applicheragrave mai a lavori di talgenere abbastanza da acquistarne unadeguata cono-scenza Ma sebbene per formare un buon giudizio si ri-chieda un certo grado di sensibilitagrave pure un buon giudi-zio non sorge di necessitagrave da una sensibilitagrave vivace so-vente accade che un modestissimo giudice solo in forzadi una piugrave acuta sensibilitagrave sia colpito da unopera me-diocre piugrave di quello che non sia colpito il miglior giudi-ce dellopera piugrave perfetta poichegrave dal momento che un

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oggetto nuovo straordinario commovente puograve colpirequesta persona mentre non lo colpiscono gli errori cheesso presenta il suo piacere egrave piugrave puro e piugrave schietto epoichegrave un piacere che deriva dalla pura immaginazioneegrave molto piugrave intenso di quello che puograve derivare da ungiudizio retto il giudizio egrave in gran parte occupato nel ri-scontrare motivi di errore sulla via dellimmaginazionenel dissipare le scene del suo incanto e nellavvincerci algiogo molesto della nostra ragione perchegrave quasi lunicopiacere che gli uomini hanno nella coscienza di avere ungiudizio migliore degli altri consiste in una specie diconsapevole orgoglio e di superioritagrave derivante dal benpensare ma allora questo egrave un piacere indiretto un pia-cere che non risulta immediatamente dalloggetto con-templato Allalba dei nostri giorni quando i sensi sonoancora teneri e non logori quando lattenzionedelluomo egrave piugrave acuta e una apparenza di novitagrave alita sututti gli oggetti che ci circondano quanto vive in quelmomento sono le nostre sensazioni ma come falsi e tra-scurati i giudizi sulle cose Io non credo che osservandole piugrave nobili opere di genio proverograve mai piugrave lo stessogrado di piacere che conobbi in quelletagrave osservandoopere che il mio attuale giudizio considera come insi-gnificanti e spregevoli Ogni motivo triviale di piacere egraveadatto a colpire un uomo dal temperamento troppo ar-dente il suo appetito egrave troppo acuto per sopportare ungusto delicato Egli egrave sotto ogni riguardo ciograve che Ovidiodice di se stesso in amore

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oggetto nuovo straordinario commovente puograve colpirequesta persona mentre non lo colpiscono gli errori cheesso presenta il suo piacere egrave piugrave puro e piugrave schietto epoichegrave un piacere che deriva dalla pura immaginazioneegrave molto piugrave intenso di quello che puograve derivare da ungiudizio retto il giudizio egrave in gran parte occupato nel ri-scontrare motivi di errore sulla via dellimmaginazionenel dissipare le scene del suo incanto e nellavvincerci algiogo molesto della nostra ragione perchegrave quasi lunicopiacere che gli uomini hanno nella coscienza di avere ungiudizio migliore degli altri consiste in una specie diconsapevole orgoglio e di superioritagrave derivante dal benpensare ma allora questo egrave un piacere indiretto un pia-cere che non risulta immediatamente dalloggetto con-templato Allalba dei nostri giorni quando i sensi sonoancora teneri e non logori quando lattenzionedelluomo egrave piugrave acuta e una apparenza di novitagrave alita sututti gli oggetti che ci circondano quanto vive in quelmomento sono le nostre sensazioni ma come falsi e tra-scurati i giudizi sulle cose Io non credo che osservandole piugrave nobili opere di genio proverograve mai piugrave lo stessogrado di piacere che conobbi in quelletagrave osservandoopere che il mio attuale giudizio considera come insi-gnificanti e spregevoli Ogni motivo triviale di piacere egraveadatto a colpire un uomo dal temperamento troppo ar-dente il suo appetito egrave troppo acuto per sopportare ungusto delicato Egli egrave sotto ogni riguardo ciograve che Ovidiodice di se stesso in amore

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Molle meum levibus cor est violabile teliset semper causa est cur ego semper amem7

Una persona di questo carattere non puograve mai essereun giudice raffinato negrave ciograve che il poeta comico chiamaun elegans formarurm spectator La nobiltagrave e la forza diuna composizione non devono sempre essere giudicatesolo in base agli effetti che producono sulla mente diqualcuno a meno che non siano noti lindole e i caratteridei suoi pensieri I maggiori effetti della poesia e dellamusica sono stati svolti e forse tuttora si svolgono lagravedove le arti non sono che in uno stato assai vile e imper-fetto Luditore rozzo egrave colpito dai principicirc che operanoin queste arti anche nel loro stato primitivo e non egrave ingrado di percepirne i difetti Ma quando le arti procedo-no verso la loro perfezione la scienza della critica avan-za di pari passo e il piacere dei giudici egrave sovente inter-rotto dagli errori scoperti nelle opere piugrave finite

Prima di abbandonare questo argomento non possofare a meno di rilevare unopinione che molte personehanno che il gusto cioegrave sia una facoltagrave della mente se-parata e distinta dal giudizio e dallimmaginazione unaspecie distinto per cui siamo naturalmente colpiti e alprimo sguardo senza alcun precedente ragionamentodai pregi o dai difetti di unopera Finchegrave sono impegna-te limmaginazione e le passioni credo sia vero che la

7 laquoIl mio cuore sensibile egrave aperto ai colpi di ogni leggero stra-le ed egrave la causa perpetua del mio perpetuo amareraquo (Ovidio He-roides XV 79 e sg)

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Molle meum levibus cor est violabile teliset semper causa est cur ego semper amem7

Una persona di questo carattere non puograve mai essereun giudice raffinato negrave ciograve che il poeta comico chiamaun elegans formarurm spectator La nobiltagrave e la forza diuna composizione non devono sempre essere giudicatesolo in base agli effetti che producono sulla mente diqualcuno a meno che non siano noti lindole e i caratteridei suoi pensieri I maggiori effetti della poesia e dellamusica sono stati svolti e forse tuttora si svolgono lagravedove le arti non sono che in uno stato assai vile e imper-fetto Luditore rozzo egrave colpito dai principicirc che operanoin queste arti anche nel loro stato primitivo e non egrave ingrado di percepirne i difetti Ma quando le arti procedo-no verso la loro perfezione la scienza della critica avan-za di pari passo e il piacere dei giudici egrave sovente inter-rotto dagli errori scoperti nelle opere piugrave finite

Prima di abbandonare questo argomento non possofare a meno di rilevare unopinione che molte personehanno che il gusto cioegrave sia una facoltagrave della mente se-parata e distinta dal giudizio e dallimmaginazione unaspecie distinto per cui siamo naturalmente colpiti e alprimo sguardo senza alcun precedente ragionamentodai pregi o dai difetti di unopera Finchegrave sono impegna-te limmaginazione e le passioni credo sia vero che la

7 laquoIl mio cuore sensibile egrave aperto ai colpi di ogni leggero stra-le ed egrave la causa perpetua del mio perpetuo amareraquo (Ovidio He-roides XV 79 e sg)

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ragione sia poco consultata ma quando entrano in cam-po la disposizione il decoro la convenienza in brevedovunque il gusto migliore differisce da quello peggio-re sono convinto che solo la conoscenza opera enullaltro e la sua azione egrave in realtagrave lungi dallesseresempre improvvisa e spesso lungi dallessere esattaUomini del miglior gusto giungono sovente per mezzodella riflessione a mutare quei giudizi avventati e preci-pitosi che la mente data la sua avversione alla neutralitagravee al dubbio ama formulare Si sa che il gusto (qualun-que esso sia) viene perfezionato esattamente come vieneperfezionato il nostro giudizio estendendo cioegrave la cono-scenza mediante una sempre maggiore attenzionealloggetto e un maggiore esercizio Quanto a coloro chenon hanno adottato questi metodi se il loro gusto for-mula un giudizio rapido questo giudizio egrave perograve sempreincerto e la loro rapiditagrave egrave dovuta a presunzione e av-ventatezza non a unimprovvisa luce capace di disper-dere in un momento ogni tenebra dalla mente Ma colo-ro che hanno coltivato quel tipo di conoscenza che egraveloggetto del gusto per gradi e attraverso labitudinenon solo raggiungono una fondatezza bensigrave anche unaprontezza di giudizio come tutti fanno con gli stessimetodi in tutte le altre occasioni In un primo temposono obbligati a scandire ma infine leggono con facilitagravee velocitagrave pure tale velocitagrave non prova che il gusto siauna facoltagrave diversa Nessuno credo ha seguito il corsodi una discussione che si svolge intorno ad argomentinella sfera della pura e nuda ragione senza osservare

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ragione sia poco consultata ma quando entrano in cam-po la disposizione il decoro la convenienza in brevedovunque il gusto migliore differisce da quello peggio-re sono convinto che solo la conoscenza opera enullaltro e la sua azione egrave in realtagrave lungi dallesseresempre improvvisa e spesso lungi dallessere esattaUomini del miglior gusto giungono sovente per mezzodella riflessione a mutare quei giudizi avventati e preci-pitosi che la mente data la sua avversione alla neutralitagravee al dubbio ama formulare Si sa che il gusto (qualun-que esso sia) viene perfezionato esattamente come vieneperfezionato il nostro giudizio estendendo cioegrave la cono-scenza mediante una sempre maggiore attenzionealloggetto e un maggiore esercizio Quanto a coloro chenon hanno adottato questi metodi se il loro gusto for-mula un giudizio rapido questo giudizio egrave perograve sempreincerto e la loro rapiditagrave egrave dovuta a presunzione e av-ventatezza non a unimprovvisa luce capace di disper-dere in un momento ogni tenebra dalla mente Ma colo-ro che hanno coltivato quel tipo di conoscenza che egraveloggetto del gusto per gradi e attraverso labitudinenon solo raggiungono una fondatezza bensigrave anche unaprontezza di giudizio come tutti fanno con gli stessimetodi in tutte le altre occasioni In un primo temposono obbligati a scandire ma infine leggono con facilitagravee velocitagrave pure tale velocitagrave non prova che il gusto siauna facoltagrave diversa Nessuno credo ha seguito il corsodi una discussione che si svolge intorno ad argomentinella sfera della pura e nuda ragione senza osservare

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lestrema prontezza con cui lintero processo dellargo-mento egrave condotto i terreni scoperti le obbiezioni solle-vate e controbattute e le conclusioni tratte dalle premes-se con una velocitagrave grande quanto quella con cui si puogravesupporre operi il gusto eppure in un campo dove nullatranne la pura ragione agisce o si puograve supporre che agi-sca Moltiplicare i principicirc per ogni diversa apparenza egraveinutile e del tutto irrazionale

Questo argomento poteva essere portato molto piugrave inlagrave ma non egrave lestensione del soggetto che deve fissare inostri limiti perchegrave quale soggetto non si estenderebbeallinfinito Ciograve che deve mettere fine alle nostre ricer-che sono la natura del nostro particolare schema e il sin-golo punto di vista da cui lo consideriamo

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lestrema prontezza con cui lintero processo dellargo-mento egrave condotto i terreni scoperti le obbiezioni solle-vate e controbattute e le conclusioni tratte dalle premes-se con una velocitagrave grande quanto quella con cui si puogravesupporre operi il gusto eppure in un campo dove nullatranne la pura ragione agisce o si puograve supporre che agi-sca Moltiplicare i principicirc per ogni diversa apparenza egraveinutile e del tutto irrazionale

Questo argomento poteva essere portato molto piugrave inlagrave ma non egrave lestensione del soggetto che deve fissare inostri limiti perchegrave quale soggetto non si estenderebbeallinfinito Ciograve che deve mettere fine alle nostre ricer-che sono la natura del nostro particolare schema e il sin-golo punto di vista da cui lo consideriamo

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PARTE PRIMA

I ndash LA NOVITAgrave

La prima e la piugrave semplice emozione che scopriamonellanima nostra egrave la curiositagrave Per curiositagrave intendoqualunque desiderio abbiamo per ciograve che egrave nuovo oqualunque piacere troviamo in esso Vediamo che ibambini corrono continuamente da un posto allaltro perscoprire qualcosa di nuovo afferrano con grande slancioe senza esitare nella scelta tutto ciograve che cade dinnanzi ailoro occhi la loro attenzione egrave attratta da qualunquecosa poichegrave ogni cosa ha in questo periodo della vita ilfascino della novitagrave Ma poichegrave quelle cose che ci attira-no soltanto per la loro novitagrave non possono dominarci permolto tempo la curiositagrave egrave il piugrave superficiale di tutti isentimenti e muta continuamente oggetto la sua aviditagrave

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PARTE PRIMA

I ndash LA NOVITAgrave

La prima e la piugrave semplice emozione che scopriamonellanima nostra egrave la curiositagrave Per curiositagrave intendoqualunque desiderio abbiamo per ciograve che egrave nuovo oqualunque piacere troviamo in esso Vediamo che ibambini corrono continuamente da un posto allaltro perscoprire qualcosa di nuovo afferrano con grande slancioe senza esitare nella scelta tutto ciograve che cade dinnanzi ailoro occhi la loro attenzione egrave attratta da qualunquecosa poichegrave ogni cosa ha in questo periodo della vita ilfascino della novitagrave Ma poichegrave quelle cose che ci attira-no soltanto per la loro novitagrave non possono dominarci permolto tempo la curiositagrave egrave il piugrave superficiale di tutti isentimenti e muta continuamente oggetto la sua aviditagrave

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egrave molto viva ma assai facilmente soddisfatta e presentasempre laspetto di vertigine di irrequietezza e di ansie-tagrave La curiositagrave egrave per sua natura una fonte attivissimascorre con rapiditagrave su gran parte dei suoi oggetti e subitoesaurisce la varietagrave che generalmente si riscontra nellanatura le stesse cose frequentemente ritornano e ritor-nano con un effetto sempre meno piacevole In breve icasi della vita dal tempo in cui ha inizio la nostra cono-scenza non sarebbero in grado di colpire la nostra men-te con altre sensazioni che quelle di disgusto e di noiase molte cose non fossero atte a colpire lanimo median-te altri poteri che non il potere della novitagrave e risveglian-do altre passioni oltre quella della curiositagrave Questi pote-ri e queste passioni saranno considerati al momento op-portuno Ma di qualunque natura siano questi elementi oin base a qualunque principio colpiscano la mente egrave as-solutamente necessario che essi non vengano applicati aquelle cose che luso quotidiano ha invilito e reso fami-liari e banali Un certo grado di novitagrave egrave uno degli ele-menti indispensabili di ciograve che agisce e la curiositagrave siunisce piugrave o meno a tutte le nostre passioni

II ndash DOLORE E PIACERE

Sembra quindi necessario che per eccitare le passionidelle persone giagrave adulte gli oggetti destinati a quello

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egrave molto viva ma assai facilmente soddisfatta e presentasempre laspetto di vertigine di irrequietezza e di ansie-tagrave La curiositagrave egrave per sua natura una fonte attivissimascorre con rapiditagrave su gran parte dei suoi oggetti e subitoesaurisce la varietagrave che generalmente si riscontra nellanatura le stesse cose frequentemente ritornano e ritor-nano con un effetto sempre meno piacevole In breve icasi della vita dal tempo in cui ha inizio la nostra cono-scenza non sarebbero in grado di colpire la nostra men-te con altre sensazioni che quelle di disgusto e di noiase molte cose non fossero atte a colpire lanimo median-te altri poteri che non il potere della novitagrave e risveglian-do altre passioni oltre quella della curiositagrave Questi pote-ri e queste passioni saranno considerati al momento op-portuno Ma di qualunque natura siano questi elementi oin base a qualunque principio colpiscano la mente egrave as-solutamente necessario che essi non vengano applicati aquelle cose che luso quotidiano ha invilito e reso fami-liari e banali Un certo grado di novitagrave egrave uno degli ele-menti indispensabili di ciograve che agisce e la curiositagrave siunisce piugrave o meno a tutte le nostre passioni

II ndash DOLORE E PIACERE

Sembra quindi necessario che per eccitare le passionidelle persone giagrave adulte gli oggetti destinati a quello

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scopo oltre ad essere in certo grado nuovi debbano es-sere capaci di suscitare dolore o piacere per altre causeIl dolore e il piacere sono semplici idee non suscettibilidi definizione La gente egrave soggetta a sbagliarsi nei suoisentimenti ma sbaglia molto spesso nei nomi che dagraveloro e nel ragionare intorno ad essi Molti sono dellopi-nione che il dolore nasca di necessitagrave dallallontanamen-to di un piacere poichegrave ritengono che il piacere sorgadalla cessazione o diminuzione di un dolore Da partemia sono piuttosto propenso a ritenere che il dolore e ilpiacere nel loro piugrave semplice e naturale modo di im-pressionare abbiano ciascuno una natura positiva e nondebbano affatto dipendere luno dallaltro La menteumana egrave spesso e credo che lo sia per la maggior partedel tempo in uno stato non di dolore e non di piacereche chiamo stato di indifferenza Quando passo da que-sto stato di indifferenza a uno stato di piacere effettivonon sembra necessario che debba passare attraverso unostato intermedio di dolore Se in tale stato di indifferen-za di quiete di tranquillitagrave chiamatela come volete voidoveste essere improvvisamente rallegrati da un concer-to di musica o supponiamo che un oggetto di belle for-me o di colori vivamente brillanti dovesse apparire din-nanzi a voi o immaginate che il vostro odorato fossedeliziato dalla fragranza di una rosa o che senza aversete voi doveste assaggiare un buon vino o gustare undelicato pezzo di carne senza essere affamati in tutti idiversi sensi delludito dellodorato e del gusto senzadubbio trovereste un piacere Pure se indagassi in che

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scopo oltre ad essere in certo grado nuovi debbano es-sere capaci di suscitare dolore o piacere per altre causeIl dolore e il piacere sono semplici idee non suscettibilidi definizione La gente egrave soggetta a sbagliarsi nei suoisentimenti ma sbaglia molto spesso nei nomi che dagraveloro e nel ragionare intorno ad essi Molti sono dellopi-nione che il dolore nasca di necessitagrave dallallontanamen-to di un piacere poichegrave ritengono che il piacere sorgadalla cessazione o diminuzione di un dolore Da partemia sono piuttosto propenso a ritenere che il dolore e ilpiacere nel loro piugrave semplice e naturale modo di im-pressionare abbiano ciascuno una natura positiva e nondebbano affatto dipendere luno dallaltro La menteumana egrave spesso e credo che lo sia per la maggior partedel tempo in uno stato non di dolore e non di piacereche chiamo stato di indifferenza Quando passo da que-sto stato di indifferenza a uno stato di piacere effettivonon sembra necessario che debba passare attraverso unostato intermedio di dolore Se in tale stato di indifferen-za di quiete di tranquillitagrave chiamatela come volete voidoveste essere improvvisamente rallegrati da un concer-to di musica o supponiamo che un oggetto di belle for-me o di colori vivamente brillanti dovesse apparire din-nanzi a voi o immaginate che il vostro odorato fossedeliziato dalla fragranza di una rosa o che senza aversete voi doveste assaggiare un buon vino o gustare undelicato pezzo di carne senza essere affamati in tutti idiversi sensi delludito dellodorato e del gusto senzadubbio trovereste un piacere Pure se indagassi in che

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stato fosse la vostra mente prima di questi piaceri bendifficilmente mi direste che si si trovavano in uno statodi dolore o dopo aver soddisfatto questi diversi sensicon diversi piaceri direste che sia poi subentrato un do-lore sebbene il piacere sia del tutto finito Supponetedaltro lato che qualcuno che si trovi in questo stato diindifferenza riceva un colpo violento o beva una bevan-da amara o che il suo orecchio venga colpito da un suo-no aspro e stridente in tutti questi casi non vegrave una dimi-nuzione di piacere eppure si avverte in ogni senso col-pito un dolore molto ben riconoscibile Si potrebbe for-se dire che il dolore in tal caso traeva la sua origine dal-la diminuzione del piacere di cui prima si godeva seb-bene questo piacere fosse cosigrave poco vivo da essere per-cepito solo nel momento in cui egrave scomparso Ma talesottigliezza non mi sembra riscontrabile in natura Poi-chegrave se prima del dolore io non sento alcun piacere effet-tivo non ho ragione di ritenere che tale piacere esistadal momento che il piacere egrave tale solo quando egrave percepi-to Analogamente e con ragione si puograve dire avvengadel dolore Non posso convincermi che piacere e doloresiano semplici relazioni che possono esistere solo comecontrari ma ritengo di poter chiaramente distinguerelesistenza di dolori e piaceri positivi del tutto indipen-denti luno dallaltro Nessuna percezione egrave per me piugravecerta di questa Non vegrave nulla che appaia al mio pensieropiugrave chiaro dei tre stati di indifferenza di piacere e di do-lore Posso percepirne ciascuno senza avere alcuna ideadella sua relazione con gli altri due Se uno dolorante

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stato fosse la vostra mente prima di questi piaceri bendifficilmente mi direste che si si trovavano in uno statodi dolore o dopo aver soddisfatto questi diversi sensicon diversi piaceri direste che sia poi subentrato un do-lore sebbene il piacere sia del tutto finito Supponetedaltro lato che qualcuno che si trovi in questo stato diindifferenza riceva un colpo violento o beva una bevan-da amara o che il suo orecchio venga colpito da un suo-no aspro e stridente in tutti questi casi non vegrave una dimi-nuzione di piacere eppure si avverte in ogni senso col-pito un dolore molto ben riconoscibile Si potrebbe for-se dire che il dolore in tal caso traeva la sua origine dal-la diminuzione del piacere di cui prima si godeva seb-bene questo piacere fosse cosigrave poco vivo da essere per-cepito solo nel momento in cui egrave scomparso Ma talesottigliezza non mi sembra riscontrabile in natura Poi-chegrave se prima del dolore io non sento alcun piacere effet-tivo non ho ragione di ritenere che tale piacere esistadal momento che il piacere egrave tale solo quando egrave percepi-to Analogamente e con ragione si puograve dire avvengadel dolore Non posso convincermi che piacere e doloresiano semplici relazioni che possono esistere solo comecontrari ma ritengo di poter chiaramente distinguerelesistenza di dolori e piaceri positivi del tutto indipen-denti luno dallaltro Nessuna percezione egrave per me piugravecerta di questa Non vegrave nulla che appaia al mio pensieropiugrave chiaro dei tre stati di indifferenza di piacere e di do-lore Posso percepirne ciascuno senza avere alcuna ideadella sua relazione con gli altri due Se uno dolorante

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per una colica per cui prova un dolore reale viene stesosulla ruota di tortura sentiragrave un dolore molto maggiorema questo dolore determinato dalla ruota deriva forse dauna diminuzione di piacere Lattacco di colica puograve es-sere un piacere o un dolore a seconda di come ci piaceconsiderarlo

III ndash DIFFERENZA FRA CESSAZIONE DIDOLORE E PIACERE REALE

Porteremo il problema ancora un passo piugrave in lagrave e cer-cheremo di stabilire che il dolore e il piacere non soltan-to non sono dipendenti necessariamente dalla loro reci-proca diminuzione o scomparsa ma che in realtagrave la di-minuzione o la cessazione di piacere non agisce comeun dolore positivo e che la scomparsa o la diminuzionedi dolore nei suoi effetti ha pochissima rassomiglianzacol piacere positivo8

La prima di queste affermazioni saragrave credo moltopiugrave facilmente accettata perchegrave egrave ben evidente che ilpiacere quando ha compiuto il suo corso ci lascia nello

8 Il Locke (Saggio sullintelletto umano II 20 16) ritiene chela cessazione o la diminuzione di un dolore sia considerata comeun piacere e agisca come tale e che la scomparsa o la diminuzio-ne di un piacere sia considerata e agisca come un dolore Egrave taleopinione che qui consideriamo (Nota di Burke)

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per una colica per cui prova un dolore reale viene stesosulla ruota di tortura sentiragrave un dolore molto maggiorema questo dolore determinato dalla ruota deriva forse dauna diminuzione di piacere Lattacco di colica puograve es-sere un piacere o un dolore a seconda di come ci piaceconsiderarlo

III ndash DIFFERENZA FRA CESSAZIONE DIDOLORE E PIACERE REALE

Porteremo il problema ancora un passo piugrave in lagrave e cer-cheremo di stabilire che il dolore e il piacere non soltan-to non sono dipendenti necessariamente dalla loro reci-proca diminuzione o scomparsa ma che in realtagrave la di-minuzione o la cessazione di piacere non agisce comeun dolore positivo e che la scomparsa o la diminuzionedi dolore nei suoi effetti ha pochissima rassomiglianzacol piacere positivo8

La prima di queste affermazioni saragrave credo moltopiugrave facilmente accettata perchegrave egrave ben evidente che ilpiacere quando ha compiuto il suo corso ci lascia nello

8 Il Locke (Saggio sullintelletto umano II 20 16) ritiene chela cessazione o la diminuzione di un dolore sia considerata comeun piacere e agisca come tale e che la scomparsa o la diminuzio-ne di un piacere sia considerata e agisca come un dolore Egrave taleopinione che qui consideriamo (Nota di Burke)

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stato in cui ci ha trovato Il piacere dogni genere soddi-sfa prontamente e quando egrave finito ricadiamo nellindif-ferenza o piuttosto in una dolce tranquillitagrave che ha in segraveil piacevole colore della sensazione precedente Ammet-to che a prima vista non sia cosigrave evidente che la cessa-zione di un grande dolore non assomigli a un piacerereale ma ricordiamoci della condizione in cui si trovavala nostra mente nello sfuggire a un pericolo imminente onel momento in cui ci liberavamo dalla crudezza di unatroce dolore In tali occasioni abbiamo trovato se nonmi sbaglio lanimo nostro ben lontano dal piacere effet-tivo ossia in uno stato di grande sobrietagrave improntata aun senso di terrore in una specie di tranquillitagrave adom-brata dallorrore In tali occasioni il contegno e latteg-giamento della persona sono cosigrave corrispondenti a que-sto stato danimo che chiunque pur essendo ignaro delmotivo che influisce sul nostro aspetto ci giudicherebbepiuttosto in preda a costernazione che intenti al godi-mento di un piacere positivo

Ὡς δ ὃτ ἄν ἄνδρ ἄτη πυϰινὴ λάβῃ ὃς τἐνὶ πάτρῃφῶτα ϰαταϰτείνας ἄλλων ἐξίϰετο δῆmicroονἀνδρὸς ἐς ἀφνειοῦ ϑάmicroβος δἒχει εἰσορόωντας9

Questa sorprendente manifestazione delluomo cheOmero suppone sia appena sfuggito a un pericolo sovra-

9 laquoCome quando una tremenda sventura colpisce colui cheomicida in patria giunge presso un popolo straniero alla casa diun potente lo stupore assale chiunque lo vedaraquo (Omero IliadeXXIV 480 e sgg)

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stato in cui ci ha trovato Il piacere dogni genere soddi-sfa prontamente e quando egrave finito ricadiamo nellindif-ferenza o piuttosto in una dolce tranquillitagrave che ha in segraveil piacevole colore della sensazione precedente Ammet-to che a prima vista non sia cosigrave evidente che la cessa-zione di un grande dolore non assomigli a un piacerereale ma ricordiamoci della condizione in cui si trovavala nostra mente nello sfuggire a un pericolo imminente onel momento in cui ci liberavamo dalla crudezza di unatroce dolore In tali occasioni abbiamo trovato se nonmi sbaglio lanimo nostro ben lontano dal piacere effet-tivo ossia in uno stato di grande sobrietagrave improntata aun senso di terrore in una specie di tranquillitagrave adom-brata dallorrore In tali occasioni il contegno e latteg-giamento della persona sono cosigrave corrispondenti a que-sto stato danimo che chiunque pur essendo ignaro delmotivo che influisce sul nostro aspetto ci giudicherebbepiuttosto in preda a costernazione che intenti al godi-mento di un piacere positivo

Ὡς δ ὃτ ἄν ἄνδρ ἄτη πυϰινὴ λάβῃ ὃς τἐνὶ πάτρῃφῶτα ϰαταϰτείνας ἄλλων ἐξίϰετο δῆmicroονἀνδρὸς ἐς ἀφνειοῦ ϑάmicroβος δἒχει εἰσορόωντας9

Questa sorprendente manifestazione delluomo cheOmero suppone sia appena sfuggito a un pericolo sovra-

9 laquoCome quando una tremenda sventura colpisce colui cheomicida in patria giunge presso un popolo straniero alla casa diun potente lo stupore assale chiunque lo vedaraquo (Omero IliadeXXIV 480 e sgg)

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stante quella specie di passione mista di terrore e di sor-presa che egli attribuisce agli spettatori dipinge a tintemolto forti il modo in cui ci troviamo colpiti in occasio-ni comunque simili Poichegrave quando abbiamo soffertouna violenta emozione la mente naturalmente permanenella stessa condizione dopo che la causa che primalha prodotta ha cessato di agire Lagitazione del marerimane anche dopo la tempesta e quando questo residuodi orrore egrave del tutto cessato limpressione che il casoaveva destato scompare con esso e la mente ritorna nelsuo abituale stato di indifferenza In breve il piacere (in-tendo dire qualunque cosa che o nella sensazione inter-na o nella manifestazione esterna sia simile al piacerederivante da una causa reale) non ha mai ritengo la suaorigine nella scomparsa del dolore o del pericolo

IV ndash DILETTO E PIACERE COME OPPOSTILUNO ALLALTRO

Ma diremo allora che la scomparsa del dolore o la suadiminuzione sia sempre semplicemente dolorosa O af-fermeremo che la cessazione o la diminuzione del piace-re sia sempre accompagnata da un piacere Niente affat-to Ciograve che intendo stabilire non egrave altro che questo inprimo luogo che vi sono piaceri e dolori di una naturareale e indipendente in secondo luogo che il sentimen-

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stante quella specie di passione mista di terrore e di sor-presa che egli attribuisce agli spettatori dipinge a tintemolto forti il modo in cui ci troviamo colpiti in occasio-ni comunque simili Poichegrave quando abbiamo soffertouna violenta emozione la mente naturalmente permanenella stessa condizione dopo che la causa che primalha prodotta ha cessato di agire Lagitazione del marerimane anche dopo la tempesta e quando questo residuodi orrore egrave del tutto cessato limpressione che il casoaveva destato scompare con esso e la mente ritorna nelsuo abituale stato di indifferenza In breve il piacere (in-tendo dire qualunque cosa che o nella sensazione inter-na o nella manifestazione esterna sia simile al piacerederivante da una causa reale) non ha mai ritengo la suaorigine nella scomparsa del dolore o del pericolo

IV ndash DILETTO E PIACERE COME OPPOSTILUNO ALLALTRO

Ma diremo allora che la scomparsa del dolore o la suadiminuzione sia sempre semplicemente dolorosa O af-fermeremo che la cessazione o la diminuzione del piace-re sia sempre accompagnata da un piacere Niente affat-to Ciograve che intendo stabilire non egrave altro che questo inprimo luogo che vi sono piaceri e dolori di una naturareale e indipendente in secondo luogo che il sentimen-

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to che proviene dalla cessazione o diminuzione di dolo-re non rassomiglia a un piacere reale abbastanza per es-sere considerato della medesima natura o indicato colmedesimo nome in terzo luogo che in base allo stessoprincipio lallontanamento o linterruzione di un piacerenon ha somiglianza alcuna con un dolore reale Egrave certoche la prima sensazione (lallontanamento o la diminu-zione del dolore) ha in segrave qualcosa che egrave lontanodallessere penoso o spiacevole per sua natura Questasensazione sovente cosigrave piacevole ma in ogni caso cosigravediversa da un piacere reale non ha nome chio sappiama ciograve non vieta che sia veramente reale e molto diversada tutte le altre Egrave certo che ogni specie di soddisfazioneo di piacere per quanto diversi siano nel loro modo diimpressionare egrave di natura positiva nellanimo di chi laprova Limpressione egrave senza dubbio reale ma la causapuograve essere come in questo caso egrave senzaltro una speciedi laquoprivazioneraquo Ed egrave logico che distinguiamo con ter-mini diversi due cose cosigrave distinte in natura come unpiacere che sia semplicemente tale senza relazione al-cuna e quel piacere che non puograve esistere senza una rela-zione e tanto piugrave senza la relazione col dolore Sareb-be molto strano che queste impressioni cosigrave diverse nel-le loro cause e nei loro effetti dovessero essere confuseluna con laltra perchegrave luso comune le ha riunite sottola stessa denominazione generica Ogni volta che ho oc-casione di parlare di questa specie di piacere relativo lo

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to che proviene dalla cessazione o diminuzione di dolo-re non rassomiglia a un piacere reale abbastanza per es-sere considerato della medesima natura o indicato colmedesimo nome in terzo luogo che in base allo stessoprincipio lallontanamento o linterruzione di un piacerenon ha somiglianza alcuna con un dolore reale Egrave certoche la prima sensazione (lallontanamento o la diminu-zione del dolore) ha in segrave qualcosa che egrave lontanodallessere penoso o spiacevole per sua natura Questasensazione sovente cosigrave piacevole ma in ogni caso cosigravediversa da un piacere reale non ha nome chio sappiama ciograve non vieta che sia veramente reale e molto diversada tutte le altre Egrave certo che ogni specie di soddisfazioneo di piacere per quanto diversi siano nel loro modo diimpressionare egrave di natura positiva nellanimo di chi laprova Limpressione egrave senza dubbio reale ma la causapuograve essere come in questo caso egrave senzaltro una speciedi laquoprivazioneraquo Ed egrave logico che distinguiamo con ter-mini diversi due cose cosigrave distinte in natura come unpiacere che sia semplicemente tale senza relazione al-cuna e quel piacere che non puograve esistere senza una rela-zione e tanto piugrave senza la relazione col dolore Sareb-be molto strano che queste impressioni cosigrave diverse nel-le loro cause e nei loro effetti dovessero essere confuseluna con laltra perchegrave luso comune le ha riunite sottola stessa denominazione generica Ogni volta che ho oc-casione di parlare di questa specie di piacere relativo lo

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chiamo laquodilettoraquo10 e cercherograve con la massima attenzio-ne di non usare questa parola in altri significati Ricono-sco che tale parola non egrave comunemente usata in questosenso ma ho ritenuto preferibile adottare una parola bennota e limitare il suo significato piuttosto che introdurneuna nuova che forse non potrebbe entrare con altrettan-ta facilitagrave nella lingua Non avrei mai osato fare la ben-chegrave minima alterazione nelle nostre parole se la naturadella lingua creata per luso degli affari piuttosto cheper luso della filosofia e la natura del mio soggetto chemi trae fuori dalla comune direttiva dei discorsi non mivi obbligasse in un certo senso Farograve uso di questa li-bertagrave con la massima prudenza possibile Come uso laparola laquodilettoraquo per esprimere la sensazione che accom-pagna lallontanarsi del dolore o del pericolo cosigrave quan-do parlerograve di un piacere reale lo chiamerograve per lo piugravesemplicemente laquopiacereraquo

V ndash GIOIA E ANGOSCIA

Si deve osservare che la cessazione del piacere colpi-sce la mente in tre modi Se finisce semplicementedopo esser continuato per un certo tempo leffetto egravellaquoindifferenzaraquo se si interrompe bruscamente ne derivaun senso di disagio che viene chiamato laquodisappuntoraquo

10 Nel testo laquodelightraquo

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chiamo laquodilettoraquo10 e cercherograve con la massima attenzio-ne di non usare questa parola in altri significati Ricono-sco che tale parola non egrave comunemente usata in questosenso ma ho ritenuto preferibile adottare una parola bennota e limitare il suo significato piuttosto che introdurneuna nuova che forse non potrebbe entrare con altrettan-ta facilitagrave nella lingua Non avrei mai osato fare la ben-chegrave minima alterazione nelle nostre parole se la naturadella lingua creata per luso degli affari piuttosto cheper luso della filosofia e la natura del mio soggetto chemi trae fuori dalla comune direttiva dei discorsi non mivi obbligasse in un certo senso Farograve uso di questa li-bertagrave con la massima prudenza possibile Come uso laparola laquodilettoraquo per esprimere la sensazione che accom-pagna lallontanarsi del dolore o del pericolo cosigrave quan-do parlerograve di un piacere reale lo chiamerograve per lo piugravesemplicemente laquopiacereraquo

V ndash GIOIA E ANGOSCIA

Si deve osservare che la cessazione del piacere colpi-sce la mente in tre modi Se finisce semplicementedopo esser continuato per un certo tempo leffetto egravellaquoindifferenzaraquo se si interrompe bruscamente ne derivaun senso di disagio che viene chiamato laquodisappuntoraquo

10 Nel testo laquodelightraquo

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se loggetto egrave cosigrave totalmente perduto che non rimanepossibilitagrave alcuna di goderlo ancora nasce nellanimouna passione che si chiama laquoangosciaraquo Ora nessuno ditutti questi sentimenti neppure langoscia che egrave il piugraveviolento io ritengo abbia somiglianza alcuna con un do-lore reale Una persona che si cruccia lascia che la suapassione aumenti e in fondo lama ma questo non capi-ta mai nel caso di un reale dolore che nessun uomo maisopportograve volentieri per un tempo prolungato Chelangoscia possa esser volentieri sopportata sebbene sialontana da una semplice sensazione piacevole non egravetanto difficile a comprendersi Egrave proprio dellangoscia iltenere il suo oggetto sempre dinnanzi agli occhi presen-tarlo nei suoi aspetti piugrave piacevoli ricordare tutte le cir-costanze che lo riguardano fino ai minimi particolaririassaporare ogni singolo godimento soffermarsi suognuno e scoprire in tutti infinite nuove perfezioni cheprima non erano state abbastanza notate nellangoscia ilpiacere egrave ancora predominante e lafflizione che soppor-tiamo non ha somiglianza col vero dolore che egrave sempreodioso e che cerchiamo di allontanare il piugrave presto pos-sibile LOdissea di Omero che abbonda di tante imma-gini naturali e commoventi non ne ha nessuna piugrave effi-cace di quelle che Menelao evoca riguardo al triste de-stino dei suoi compagni e al suo modo di sentirlo Egliinvero ammette di concedersi spesso una sosta nel corsodi tali riflessioni malinconiche ma osserva anche cheper quanto malinconiche gli fanno piacere

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se loggetto egrave cosigrave totalmente perduto che non rimanepossibilitagrave alcuna di goderlo ancora nasce nellanimouna passione che si chiama laquoangosciaraquo Ora nessuno ditutti questi sentimenti neppure langoscia che egrave il piugraveviolento io ritengo abbia somiglianza alcuna con un do-lore reale Una persona che si cruccia lascia che la suapassione aumenti e in fondo lama ma questo non capi-ta mai nel caso di un reale dolore che nessun uomo maisopportograve volentieri per un tempo prolungato Chelangoscia possa esser volentieri sopportata sebbene sialontana da una semplice sensazione piacevole non egravetanto difficile a comprendersi Egrave proprio dellangoscia iltenere il suo oggetto sempre dinnanzi agli occhi presen-tarlo nei suoi aspetti piugrave piacevoli ricordare tutte le cir-costanze che lo riguardano fino ai minimi particolaririassaporare ogni singolo godimento soffermarsi suognuno e scoprire in tutti infinite nuove perfezioni cheprima non erano state abbastanza notate nellangoscia ilpiacere egrave ancora predominante e lafflizione che soppor-tiamo non ha somiglianza col vero dolore che egrave sempreodioso e che cerchiamo di allontanare il piugrave presto pos-sibile LOdissea di Omero che abbonda di tante imma-gini naturali e commoventi non ne ha nessuna piugrave effi-cace di quelle che Menelao evoca riguardo al triste de-stino dei suoi compagni e al suo modo di sentirlo Egliinvero ammette di concedersi spesso una sosta nel corsodi tali riflessioni malinconiche ma osserva anche cheper quanto malinconiche gli fanno piacere

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Ἀλλ ἔmicroπης πάντας microὲν ὀδυρόmicroενος ϰαὶ ἀχεύωνπολλάϰις ἐν microεγάροισι ϰαϑήmicroενος ἡmicroετέροισινἄλλοτε microέν τε γόῳ φρένα τέρποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηρὸς δὲ ϰόρος ϰρυεροῖο γόοιο11

Daltro lato quando riacquistiamo la salute o quandoci sottraiamo a un pericolo sovrastante egrave dalla gioia chesiamo colpiti In tal caso limpressione egrave ben lungi dallamorbida e voluttuosa soddisfazione che la prospettivacerta di un piacere concede Il diletto che nasce dallamodificazione di un dolore rivela la propria origine perla sua natura solida forte e severa

VI ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONOALLA PRESERVAZIONE DI SE STESSI

La maggior parte delle idee capaci di produrre unaforte impressione sulla mente siano semplicemente ideedi dolore o di piacere o idee delle modificazioni di que-sti puograve essere ridotta con una certa approssimazione aqueste due principali idee la preservazione di se stessi ela societagrave ai fini delluna o dellaltra delle quali si calco-la rispondano tutte le nostre passioni Le passioni che ri-

11 laquoMa rimpiangendo tutti e lamentandomi sovente assisonelle mie stanze mi ristoro ora col pianto ora interrompo inveceil rapido sfogo delle tristi lagrimeraquo (Omero Odissea IV 100 esgg)

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Ἀλλ ἔmicroπης πάντας microὲν ὀδυρόmicroενος ϰαὶ ἀχεύωνπολλάϰις ἐν microεγάροισι ϰαϑήmicroενος ἡmicroετέροισινἄλλοτε microέν τε γόῳ φρένα τέρποmicroαι ἄλλοτε δαὖτεπαύοmicroαι αἰψηρὸς δὲ ϰόρος ϰρυεροῖο γόοιο11

Daltro lato quando riacquistiamo la salute o quandoci sottraiamo a un pericolo sovrastante egrave dalla gioia chesiamo colpiti In tal caso limpressione egrave ben lungi dallamorbida e voluttuosa soddisfazione che la prospettivacerta di un piacere concede Il diletto che nasce dallamodificazione di un dolore rivela la propria origine perla sua natura solida forte e severa

VI ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONOALLA PRESERVAZIONE DI SE STESSI

La maggior parte delle idee capaci di produrre unaforte impressione sulla mente siano semplicemente ideedi dolore o di piacere o idee delle modificazioni di que-sti puograve essere ridotta con una certa approssimazione aqueste due principali idee la preservazione di se stessi ela societagrave ai fini delluna o dellaltra delle quali si calco-la rispondano tutte le nostre passioni Le passioni che ri-

11 laquoMa rimpiangendo tutti e lamentandomi sovente assisonelle mie stanze mi ristoro ora col pianto ora interrompo inveceil rapido sfogo delle tristi lagrimeraquo (Omero Odissea IV 100 esgg)

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guardano la preservazione di se stessi si riferiscono perlo piugrave al dolore o al pericolo Le idee di dolore malattiamorte riempiono la mente di forti emozioni di orrorema le idee di vita e di salute sebbene ci mettano in gra-do di provare un certo piacere non producono collasemplice gioia altrettanta impressione Le passioni quin-di che riguardano la preservazione dellindividuo si rife-riscono principalmente al dolore o al pericolo e sono lepiugrave forti di tutte le passioni

VII ndash IL SUBLIME

Tutto ciograve che puograve destare idee di dolore e di pericoloossia tutto ciograve che egrave in certo senso terribile o che riguar-da oggetti terribili o che agisce in modo analogo al ter-rore egrave una causa del laquosublimeraquo ossia egrave ciograve che producela piugrave forte emozione che lanimo sia capace di sentireDico lemozione piugrave forte perchegrave sono convinto che leidee di dolore sono molto piugrave forti di quelle che riguar-dano il piacere Senza dubbio i tormenti che siamo capa-ci di sopportare sono molto piugrave forti nei loro effetti sulcorpo e sulla mente che non qualsiasi piacere che il piugraveraffinato epicureo possa suggerire o che la piugrave viva im-maginazione e il corpo piugrave sano e piugrave squisitamente sen-sibile possa godere Anzi io dubito assai che si possatrovare un uomo disposto ad accettare una vita piena di

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guardano la preservazione di se stessi si riferiscono perlo piugrave al dolore o al pericolo Le idee di dolore malattiamorte riempiono la mente di forti emozioni di orrorema le idee di vita e di salute sebbene ci mettano in gra-do di provare un certo piacere non producono collasemplice gioia altrettanta impressione Le passioni quin-di che riguardano la preservazione dellindividuo si rife-riscono principalmente al dolore o al pericolo e sono lepiugrave forti di tutte le passioni

VII ndash IL SUBLIME

Tutto ciograve che puograve destare idee di dolore e di pericoloossia tutto ciograve che egrave in certo senso terribile o che riguar-da oggetti terribili o che agisce in modo analogo al ter-rore egrave una causa del laquosublimeraquo ossia egrave ciograve che producela piugrave forte emozione che lanimo sia capace di sentireDico lemozione piugrave forte perchegrave sono convinto che leidee di dolore sono molto piugrave forti di quelle che riguar-dano il piacere Senza dubbio i tormenti che siamo capa-ci di sopportare sono molto piugrave forti nei loro effetti sulcorpo e sulla mente che non qualsiasi piacere che il piugraveraffinato epicureo possa suggerire o che la piugrave viva im-maginazione e il corpo piugrave sano e piugrave squisitamente sen-sibile possa godere Anzi io dubito assai che si possatrovare un uomo disposto ad accettare una vita piena di

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ogni soddisfazione al prezzo di terminarla poi nei tor-menti che la giustizia inflisse in poche ore nellultimosciagurato regicidio in Francia Ma come il dolore nellasua azione egrave piugrave forte del piacere cosigrave la morte egrave in ge-nerale unidea molto piugrave impressionante del dolore poi-chegrave vi sono pochissimi dolori per quanto intensi chenon siano preferibili alla morte anzi ciograve che rende lostesso dolore piugrave doloroso se cosigrave posso esprimermi egraveil fatto che esso venga considerato come un emissario diquesta regina dei terrori Quando il pericolo o il doloreincalzano troppo da vicino non sono in grado di offrirealcun diletto e sono soltanto terribili ma considerati auna certa distanza e con alcune modificazioni possonoessere e sono piacevoli come ogni giorno riscontriamoIn seguito mi proverograve a ricercare la causa di tale fatto

VIII ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONOALLA SOCIETAgrave

Laltro punto sotto il quale classifico le nostre passio-ni egrave quello della laquosocietagraveraquo che puograve essere divisa in duecategorie prima la laquosocietagrave dei sessiraquo che risponde alloscopo della propagazione della specie e poi quella piugravelaquogenerale societagraveraquo che si unisce agli uomini e agli altrianimali e che possiamo in un certo senso dire ci uniscaanche col mondo inanimato Le passioni riguardanti la

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ogni soddisfazione al prezzo di terminarla poi nei tor-menti che la giustizia inflisse in poche ore nellultimosciagurato regicidio in Francia Ma come il dolore nellasua azione egrave piugrave forte del piacere cosigrave la morte egrave in ge-nerale unidea molto piugrave impressionante del dolore poi-chegrave vi sono pochissimi dolori per quanto intensi chenon siano preferibili alla morte anzi ciograve che rende lostesso dolore piugrave doloroso se cosigrave posso esprimermi egraveil fatto che esso venga considerato come un emissario diquesta regina dei terrori Quando il pericolo o il doloreincalzano troppo da vicino non sono in grado di offrirealcun diletto e sono soltanto terribili ma considerati auna certa distanza e con alcune modificazioni possonoessere e sono piacevoli come ogni giorno riscontriamoIn seguito mi proverograve a ricercare la causa di tale fatto

VIII ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONOALLA SOCIETAgrave

Laltro punto sotto il quale classifico le nostre passio-ni egrave quello della laquosocietagraveraquo che puograve essere divisa in duecategorie prima la laquosocietagrave dei sessiraquo che risponde alloscopo della propagazione della specie e poi quella piugravelaquogenerale societagraveraquo che si unisce agli uomini e agli altrianimali e che possiamo in un certo senso dire ci uniscaanche col mondo inanimato Le passioni riguardanti la

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preservazione dellindividuo si riferiscono esclusiva-mente al dolore e al pericolo mentre quelle che riguar-dano la generazione hanno la loro origine nel godimentoe nel piacere il piacere piugrave direttamente connesso aquesto scopo egrave di un carattere vivo estatico e violentoe indubbiamente egrave il piugrave intenso piacere del senso ep-pure la mancanza di questo godimento cosigrave forte di radodetermina uno stato di inquietudine e tranne in mo-menti particolari non penso affatto che debba affligge-re

Quando gli uomini descrivono in qual modo sianocolpiti da un dolore o da un pericolo non si soffermanosul godimento della salute e sul conforto della tranquilli-tagrave per lamentarsi poi della perdita di queste soddisfazio-ni ma parlano solo dei dolori e orrori concreti che sof-frono Ma se voi ascoltate le lamentele di un amante ab-bandonato osservate che egli insiste soprattutto sui pia-ceri che godette o che sperograve di godere e sulla perfezio-ne delloggetto del suo desiderio la laquoperditaraquo egrave lideache predomina nellanimo suo Gli effetti violenti pro-dotti dallamore che talvolta egrave giunto sino alla follianon costituiscono unobbiezione alla regola che cerchia-mo di stabilire Quando gli uomini hanno lasciato che laloro immaginazione fosse a lungo impressionata daqualche idea essa li occupa cosigrave interamente da scaccia-re a poco a poco quasi tutte le altre idee e da abbattereogni ostacolo del pensiero che potrebbe porle un limite

Ogni idea egrave sufficiente allo scopo come egrave evidentedallinfinita varietagrave delle cause che determinano la fol-

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preservazione dellindividuo si riferiscono esclusiva-mente al dolore e al pericolo mentre quelle che riguar-dano la generazione hanno la loro origine nel godimentoe nel piacere il piacere piugrave direttamente connesso aquesto scopo egrave di un carattere vivo estatico e violentoe indubbiamente egrave il piugrave intenso piacere del senso ep-pure la mancanza di questo godimento cosigrave forte di radodetermina uno stato di inquietudine e tranne in mo-menti particolari non penso affatto che debba affligge-re

Quando gli uomini descrivono in qual modo sianocolpiti da un dolore o da un pericolo non si soffermanosul godimento della salute e sul conforto della tranquilli-tagrave per lamentarsi poi della perdita di queste soddisfazio-ni ma parlano solo dei dolori e orrori concreti che sof-frono Ma se voi ascoltate le lamentele di un amante ab-bandonato osservate che egli insiste soprattutto sui pia-ceri che godette o che sperograve di godere e sulla perfezio-ne delloggetto del suo desiderio la laquoperditaraquo egrave lideache predomina nellanimo suo Gli effetti violenti pro-dotti dallamore che talvolta egrave giunto sino alla follianon costituiscono unobbiezione alla regola che cerchia-mo di stabilire Quando gli uomini hanno lasciato che laloro immaginazione fosse a lungo impressionata daqualche idea essa li occupa cosigrave interamente da scaccia-re a poco a poco quasi tutte le altre idee e da abbattereogni ostacolo del pensiero che potrebbe porle un limite

Ogni idea egrave sufficiente allo scopo come egrave evidentedallinfinita varietagrave delle cause che determinano la fol-

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lia ma questo tuttal piugrave puograve soltanto provare che la pas-sione damore egrave capace di produrre effetti molto straor-dinari non che le sue straordinarie emozioni abbiano al-cuna connessione con leffettivo dolore

IX ndash LA CAUSA ULTIMA DELLA DIFFEREN-ZA FRA LE PASSIONI CHE RIGUARDANO

LA PRESERVAZIONE DI SE STESSI E QUEL-LE CHE RIGUARDANO LA SOCIETAgrave DEI

SESSI

La causa ultima della differenza di carattere fra lepassioni che si riferiscono alla preservazione di se stessie quelle che sono dirette alla riproduzione della specieillustreragrave ulteriormente le precedenti osservazioni ed egraveritengo degna di osservazione anche per proprio contoPoichegrave ladempimento dei nostri doveri di qualunquegenere siano dipende dalla vita e ladempierli con forzaed efficacia dipende dalla salute noi siamo fortementecolpiti da tutto ciograve che minaccia di distruggere luna olaltra ma poichegrave non siamo fatti per accontentarci dellavita e della salute il semplice godimento di esse non egraveaccompagnato da alcun reale piacere e ciograve avviene perimpedire che soddisfatti di quelle noi ci abbandoniamoallindolenza e allinazione Daltro lato la generazione

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lia ma questo tuttal piugrave puograve soltanto provare che la pas-sione damore egrave capace di produrre effetti molto straor-dinari non che le sue straordinarie emozioni abbiano al-cuna connessione con leffettivo dolore

IX ndash LA CAUSA ULTIMA DELLA DIFFEREN-ZA FRA LE PASSIONI CHE RIGUARDANO

LA PRESERVAZIONE DI SE STESSI E QUEL-LE CHE RIGUARDANO LA SOCIETAgrave DEI

SESSI

La causa ultima della differenza di carattere fra lepassioni che si riferiscono alla preservazione di se stessie quelle che sono dirette alla riproduzione della specieillustreragrave ulteriormente le precedenti osservazioni ed egraveritengo degna di osservazione anche per proprio contoPoichegrave ladempimento dei nostri doveri di qualunquegenere siano dipende dalla vita e ladempierli con forzaed efficacia dipende dalla salute noi siamo fortementecolpiti da tutto ciograve che minaccia di distruggere luna olaltra ma poichegrave non siamo fatti per accontentarci dellavita e della salute il semplice godimento di esse non egraveaccompagnato da alcun reale piacere e ciograve avviene perimpedire che soddisfatti di quelle noi ci abbandoniamoallindolenza e allinazione Daltro lato la generazione

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della specie umana egrave un grande scopo ed egrave indispensa-bile che gli uomini siano spinti a perseguirla da un gran-de incentivo Perciograve essa egrave accompagnata da un piaceremolto intenso ma poichegrave non egrave affatto detto che sia lanostra costante preoccupazione non egrave logico che lamancanza di questo piacere debba essere accompagnatada un dolore Gli uomini sono in ogni momento quasiugualmente disposti ai piaceri dellamore perchegrave egrave la ra-gione che li guida circa il tempo e il modo di indulgeread essi Se un grande dolore fosse sorto per la mancanzadi questa soddisfazione la ragione temo troverebbegrandi difficoltagrave nelladempimento del suo compito Mai bruti che obbediscono a leggi nellattenersi alle qualila ragione non ha che una minima parte hanno le lorostagioni fissate in tali momenti egrave probabile che la sen-sazione derivante dalla mancanza sia molto tormentosaperchegrave il fine o deve essere raggiunto allora o da moltinon potragrave forse mai piugrave essere conseguito dal momentoche la disposizione ritorneragrave solo a suo tempo

X ndash LA BELLEZZA

La passione che riguarda la generazione solamentecome tale egrave pura concupiscenza Ciograve egrave evidente nei bru-ti le cui passioni sono piugrave semplici e che perseguono iloro scopi piugrave direttamente di noi La sola distinzione

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della specie umana egrave un grande scopo ed egrave indispensa-bile che gli uomini siano spinti a perseguirla da un gran-de incentivo Perciograve essa egrave accompagnata da un piaceremolto intenso ma poichegrave non egrave affatto detto che sia lanostra costante preoccupazione non egrave logico che lamancanza di questo piacere debba essere accompagnatada un dolore Gli uomini sono in ogni momento quasiugualmente disposti ai piaceri dellamore perchegrave egrave la ra-gione che li guida circa il tempo e il modo di indulgeread essi Se un grande dolore fosse sorto per la mancanzadi questa soddisfazione la ragione temo troverebbegrandi difficoltagrave nelladempimento del suo compito Mai bruti che obbediscono a leggi nellattenersi alle qualila ragione non ha che una minima parte hanno le lorostagioni fissate in tali momenti egrave probabile che la sen-sazione derivante dalla mancanza sia molto tormentosaperchegrave il fine o deve essere raggiunto allora o da moltinon potragrave forse mai piugrave essere conseguito dal momentoche la disposizione ritorneragrave solo a suo tempo

X ndash LA BELLEZZA

La passione che riguarda la generazione solamentecome tale egrave pura concupiscenza Ciograve egrave evidente nei bru-ti le cui passioni sono piugrave semplici e che perseguono iloro scopi piugrave direttamente di noi La sola distinzione

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che osservano nellaccoppiamento egrave quella del sesso Egravevero che essi si attengono alla propria razza a preferen-za che alle altre ma questa preferenza credo non derivida alcun senso di bellezza che trovano nella loro razzacome suppone Addison ma da una legge di qualche al-tro genere alla quale sono soggetti e questo lo possia-mo dedurre dal fatto che almeno in apparenza non fan-no alcuna scelta fra gli individui della loro razza

Ma luomo che egrave una creatura capace di una maggio-re varietagrave e complicazione di relazioni connette con lapassione in genere lidea di alcune qualitagrave sociali cheguidano e rendono piugrave acuto listinto che egli ha in co-mune con tutti gli altri animali e poichegrave non egrave destinatocome quelli a vivere in libertagrave egrave conveniente che debbaavere qualcosa che susciti in lui una preferenza e deter-mini la sua scelta e questa in linea generale egrave una quali-tagrave sensibile dal momento che nessunaltra puograve cosigraveprontamente ed efficacemente produrre tale effetto Per-ciograve loggetto di questa passione complessa che chiamia-mo amore egrave la laquobellezza del sessoraquo Gli uomini sono at-tratti dal sesso in genere come tale e in base alla leggecomune della natura ma sono attratti verso individui-particolari per la loro bellezza personale Chiamo la bel-lezza una qualitagrave sociale perchegrave quando gli uomini e ledonne e non solo essi ma anche altri animali ci dannoun senso di gioia e di piacere nel guardarli (e vi sonomolti che sono in grado di darlo) ci ispirano sentimentidi tenerezza e di affetto verso le loro persone ci piaceallora averli vicini ed entriamo volentieri in rapporto

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che osservano nellaccoppiamento egrave quella del sesso Egravevero che essi si attengono alla propria razza a preferen-za che alle altre ma questa preferenza credo non derivida alcun senso di bellezza che trovano nella loro razzacome suppone Addison ma da una legge di qualche al-tro genere alla quale sono soggetti e questo lo possia-mo dedurre dal fatto che almeno in apparenza non fan-no alcuna scelta fra gli individui della loro razza

Ma luomo che egrave una creatura capace di una maggio-re varietagrave e complicazione di relazioni connette con lapassione in genere lidea di alcune qualitagrave sociali cheguidano e rendono piugrave acuto listinto che egli ha in co-mune con tutti gli altri animali e poichegrave non egrave destinatocome quelli a vivere in libertagrave egrave conveniente che debbaavere qualcosa che susciti in lui una preferenza e deter-mini la sua scelta e questa in linea generale egrave una quali-tagrave sensibile dal momento che nessunaltra puograve cosigraveprontamente ed efficacemente produrre tale effetto Per-ciograve loggetto di questa passione complessa che chiamia-mo amore egrave la laquobellezza del sessoraquo Gli uomini sono at-tratti dal sesso in genere come tale e in base alla leggecomune della natura ma sono attratti verso individui-particolari per la loro bellezza personale Chiamo la bel-lezza una qualitagrave sociale perchegrave quando gli uomini e ledonne e non solo essi ma anche altri animali ci dannoun senso di gioia e di piacere nel guardarli (e vi sonomolti che sono in grado di darlo) ci ispirano sentimentidi tenerezza e di affetto verso le loro persone ci piaceallora averli vicini ed entriamo volentieri in rapporto

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con loro a meno che non abbiamo forti ragioni per fareil contrario Ma a qual fine in molti casi sia stato stabi-lito che debba essere cosigrave non sono capace di compren-dere poichegrave non vedo vi sia nessun maggior motivo perfare una connessione fra luomo e vari altri animali chesono attratti in modo cosigrave forte piuttosto che fra luomoed altri animali che sono completamente incapaci diquesta attrazione o la possiedono in grado molto mino-re Ma egrave probabile che la Provvidenza non abbia fattotale distinzione se non in vista di un fine piugrave alto seb-bene a noi sia vietato di penetrarlo chiaramente dal mo-mento che la sua sapienza non egrave la nostra e le nostre vienon sono le sue

XI ndash SOCIETAgrave E SOLITUDINE

Il secondo aspetto delle passioni sociali egrave quello chesi riferisce alla laquosocietagrave in generaleraquo Riguardo ad essaosservo che la compagnia dei nostri simili di per se stes-sa senza laggiunta di un interesse particolare non ci dagraveun reale piacere nel godimento ma lassoluta e completalaquosolitudineraquo cioegrave la totale e continua esclusione da ognisocietagrave egrave un dolore tanto grande che a stento possiamoimmaginarlo Quindi confrontando il piacere della co-mune societagrave e il dolore dellassoluta solitudine il dolo-re egrave lidea predominante Ma il piacere di qualsiasi parti-

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con loro a meno che non abbiamo forti ragioni per fareil contrario Ma a qual fine in molti casi sia stato stabi-lito che debba essere cosigrave non sono capace di compren-dere poichegrave non vedo vi sia nessun maggior motivo perfare una connessione fra luomo e vari altri animali chesono attratti in modo cosigrave forte piuttosto che fra luomoed altri animali che sono completamente incapaci diquesta attrazione o la possiedono in grado molto mino-re Ma egrave probabile che la Provvidenza non abbia fattotale distinzione se non in vista di un fine piugrave alto seb-bene a noi sia vietato di penetrarlo chiaramente dal mo-mento che la sua sapienza non egrave la nostra e le nostre vienon sono le sue

XI ndash SOCIETAgrave E SOLITUDINE

Il secondo aspetto delle passioni sociali egrave quello chesi riferisce alla laquosocietagrave in generaleraquo Riguardo ad essaosservo che la compagnia dei nostri simili di per se stes-sa senza laggiunta di un interesse particolare non ci dagraveun reale piacere nel godimento ma lassoluta e completalaquosolitudineraquo cioegrave la totale e continua esclusione da ognisocietagrave egrave un dolore tanto grande che a stento possiamoimmaginarlo Quindi confrontando il piacere della co-mune societagrave e il dolore dellassoluta solitudine il dolo-re egrave lidea predominante Ma il piacere di qualsiasi parti-

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colare godimento sociale supera molto considerevol-mente linquietudine causata dalla mancanza di quel par-ticolare godimento cosicchegrave le piugrave forti sensazioni circale abitudini di una laquoparticolare societagraveraquo sono sensazionidi piacere Una buona compagnia una conversazioneanimata e laffetto di unamicizia riempiono lanimo digrande piacere un temporaneo isolamento daltro latoegrave per se stesso piacevole Questo puograve forse provare chenoi siamo creature nate tanto per la contemplazione cheper lazione dal momento che lisolamento ha i suoi pia-ceri cosigrave come li ha la societagrave mentre dalla prima os-servazione noi possiamo dedurre che unintera vita disolitudine contraddice gli scopi del nostro essere perchegravela stessa morte egrave unidea di poco piugrave terribile

XII ndash SIMPATIA IMITAZIONE E AMBIZIONE

Sotto questa denominazione di societagrave rientrano pas-sioni di un genere complicato che si suddividono in va-rie forme adatte a quella varietagrave di fini a cui devonoservire nella lunga catena della societagrave I tre principalianelli di questa catena sono la laquosimpatiaraquo laquolimitazio-neraquo e laquola ambizioneraquo

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colare godimento sociale supera molto considerevol-mente linquietudine causata dalla mancanza di quel par-ticolare godimento cosicchegrave le piugrave forti sensazioni circale abitudini di una laquoparticolare societagraveraquo sono sensazionidi piacere Una buona compagnia una conversazioneanimata e laffetto di unamicizia riempiono lanimo digrande piacere un temporaneo isolamento daltro latoegrave per se stesso piacevole Questo puograve forse provare chenoi siamo creature nate tanto per la contemplazione cheper lazione dal momento che lisolamento ha i suoi pia-ceri cosigrave come li ha la societagrave mentre dalla prima os-servazione noi possiamo dedurre che unintera vita disolitudine contraddice gli scopi del nostro essere perchegravela stessa morte egrave unidea di poco piugrave terribile

XII ndash SIMPATIA IMITAZIONE E AMBIZIONE

Sotto questa denominazione di societagrave rientrano pas-sioni di un genere complicato che si suddividono in va-rie forme adatte a quella varietagrave di fini a cui devonoservire nella lunga catena della societagrave I tre principalianelli di questa catena sono la laquosimpatiaraquo laquolimitazio-neraquo e laquola ambizioneraquo

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XIII ndash LA SIMPATIA

Sotto limpulso della prima di queste passioni siamoportati a interessarci degli altri siamo toccati da ciograve cheli tocca e non possiamo piugrave rimanere spettatori indiffe-renti di alcuna cosa che gli uomini possono fare o subi-re Infatti la simpatia deve essere considerata come unaspecie di sostituzione per cui ci mettiamo al posto di unaltro uomo e siamo colpiti sotto molti aspetti da ciograveche colpisce lui cosicchegrave questa passione puograve o parteci-pare della natura di quelle che si riferiscono alla preser-vazione di se stessi e improntandosi al dolore puograve es-sere una causa del sublime oppure rivolgersi a idee dipiacere e allora tutto ciograve che egrave stato detto degli affettisociali sia che essi si riferiscano alla societagrave in genera-le o soltanto ad alcune forme di essa puograve essere qui ap-plicato Egrave per questo principio fondamentale che la poe-sia la pittura e le altre arti che destano commozionetrasmettono la loro passionalitagrave da un animo allaltro esono spesso capaci di un godimento nella disgrazia nel-la miseria e nella stessa morte Egrave unosservazione comu-ne che oggetti che nella realtagrave urterebbero sono spessocapaci di offrire un piacere molto elevato nelle rappre-sentazioni della sventura e di cose simili Questo fattoha dato adito a molti ragionamenti La soddisfazioneche ne deriva egrave stata comunemente attribuita prima ditutto al conforto che traiamo dal considerare che unastoria cosigrave malinconica egrave una pura invenzione e in se-

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XIII ndash LA SIMPATIA

Sotto limpulso della prima di queste passioni siamoportati a interessarci degli altri siamo toccati da ciograve cheli tocca e non possiamo piugrave rimanere spettatori indiffe-renti di alcuna cosa che gli uomini possono fare o subi-re Infatti la simpatia deve essere considerata come unaspecie di sostituzione per cui ci mettiamo al posto di unaltro uomo e siamo colpiti sotto molti aspetti da ciograveche colpisce lui cosicchegrave questa passione puograve o parteci-pare della natura di quelle che si riferiscono alla preser-vazione di se stessi e improntandosi al dolore puograve es-sere una causa del sublime oppure rivolgersi a idee dipiacere e allora tutto ciograve che egrave stato detto degli affettisociali sia che essi si riferiscano alla societagrave in genera-le o soltanto ad alcune forme di essa puograve essere qui ap-plicato Egrave per questo principio fondamentale che la poe-sia la pittura e le altre arti che destano commozionetrasmettono la loro passionalitagrave da un animo allaltro esono spesso capaci di un godimento nella disgrazia nel-la miseria e nella stessa morte Egrave unosservazione comu-ne che oggetti che nella realtagrave urterebbero sono spessocapaci di offrire un piacere molto elevato nelle rappre-sentazioni della sventura e di cose simili Questo fattoha dato adito a molti ragionamenti La soddisfazioneche ne deriva egrave stata comunemente attribuita prima ditutto al conforto che traiamo dal considerare che unastoria cosigrave malinconica egrave una pura invenzione e in se-

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condo luogo dal pensare che siamo liberi dai mali chevediamo rappresentati Temo che sia un metodo troppocomune nelle ricerche di questo genere attribuire lacausa di sentimenti che nascono semplicemente dallastruttura meccanica dei nostri corpi o dalla naturale co-stituzione delle anime nostre a certe conclusioni dellaragione sugli oggetti che ci vengono presentati poichegravesono propenso a credere che linflusso della ragione neldestare le nostre passioni non sia affatto cosigrave estesocome comunemente si crede

XIV ndash GLI EFFETTI DELLA SIMPATIANELLE DISGRAZIE DEGLI ALTRI

Per esaminare questo punto concernente gli effettidella tragedia in un modo appropriato dobbiamo primaconsiderare come siamo colpiti dai sentimenti del nostroprossimo nelle circostanze di una reale disgrazia Sonoconvinto che proviamo un certo diletto e non piccolonelle reali disgrazie e nei dolori degli altri poichegrave am-messo che laffetto sia ciograve che vuole essere in apparenzase non ci fa evitare alcuni oggetti se al contrario ci in-duce ad avvicinarli se ci fa soffermare su di essi riten-go che in tal caso noi dobbiamo provare un diletto o unpiacere di qualsiasi genere nel contemplarli Non leggia-mo forse le storie autentiche di simili scene con lo stes-

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condo luogo dal pensare che siamo liberi dai mali chevediamo rappresentati Temo che sia un metodo troppocomune nelle ricerche di questo genere attribuire lacausa di sentimenti che nascono semplicemente dallastruttura meccanica dei nostri corpi o dalla naturale co-stituzione delle anime nostre a certe conclusioni dellaragione sugli oggetti che ci vengono presentati poichegravesono propenso a credere che linflusso della ragione neldestare le nostre passioni non sia affatto cosigrave estesocome comunemente si crede

XIV ndash GLI EFFETTI DELLA SIMPATIANELLE DISGRAZIE DEGLI ALTRI

Per esaminare questo punto concernente gli effettidella tragedia in un modo appropriato dobbiamo primaconsiderare come siamo colpiti dai sentimenti del nostroprossimo nelle circostanze di una reale disgrazia Sonoconvinto che proviamo un certo diletto e non piccolonelle reali disgrazie e nei dolori degli altri poichegrave am-messo che laffetto sia ciograve che vuole essere in apparenzase non ci fa evitare alcuni oggetti se al contrario ci in-duce ad avvicinarli se ci fa soffermare su di essi riten-go che in tal caso noi dobbiamo provare un diletto o unpiacere di qualsiasi genere nel contemplarli Non leggia-mo forse le storie autentiche di simili scene con lo stes-

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so piacere con cui leggiamo romanzi o poemi ove tuttoegrave pura finzione Nessuna lettura che ci narri della pro-speritagrave di un impero o della grandezza di un re puogravecosigrave piacevolmente impressionare come la rovina delloStato di Macedonia e le calamitagrave del suo sovrano sven-turato Tale catastrofe ci impressiona nella storia cosigravecome la distruzione di Troia nella leggenda Il nostro di-letto in casi di questo genere risulta accresciuto se co-lui che soffre egrave una nobile persona che cade sotto i colpidi unindegna sorte Scipione e Catone sono entrambipersonalitagrave altamente dotate ma noi siamo piugrave profon-damente impressionati dalla morte violenta delluno edalla rovina della grande causa alla quale egli aderigrave chenon dai meritati trionfi e dalla ininterrotta prosperitagravedellaltro poichegrave il terrore egrave una passione che producesempre diletto quando non incalza troppo da vicino e lapietagrave egrave una passione accompagnata dal piacere poichegravenasce dallamore e dallaffetto sociale Ogni volta che lanostra naturale conformazione ci fa rivolgere a un datoscopo la passione che ci anima egrave accompagnata da undiletto o da un piacere qualunque sia lo scopo

Iddio poichegrave ha voluto che noi fossimo uniti dal lega-me della simpatia lo ha rafforzato con un piacere ade-guato e soprattutto lagrave dove piugrave occorre la nostra simpa-tia cioegrave negli affanni altrui Se questo sentimento fossesemplicemente doloroso noi eviteremmo con la mag-gior sollecitudine tutte le persone e i luoghi che susci-tassero una tale passione come fanno coloro che sonotanto impigriti nellindolenza da non tollerare piugrave alcu-

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so piacere con cui leggiamo romanzi o poemi ove tuttoegrave pura finzione Nessuna lettura che ci narri della pro-speritagrave di un impero o della grandezza di un re puogravecosigrave piacevolmente impressionare come la rovina delloStato di Macedonia e le calamitagrave del suo sovrano sven-turato Tale catastrofe ci impressiona nella storia cosigravecome la distruzione di Troia nella leggenda Il nostro di-letto in casi di questo genere risulta accresciuto se co-lui che soffre egrave una nobile persona che cade sotto i colpidi unindegna sorte Scipione e Catone sono entrambipersonalitagrave altamente dotate ma noi siamo piugrave profon-damente impressionati dalla morte violenta delluno edalla rovina della grande causa alla quale egli aderigrave chenon dai meritati trionfi e dalla ininterrotta prosperitagravedellaltro poichegrave il terrore egrave una passione che producesempre diletto quando non incalza troppo da vicino e lapietagrave egrave una passione accompagnata dal piacere poichegravenasce dallamore e dallaffetto sociale Ogni volta che lanostra naturale conformazione ci fa rivolgere a un datoscopo la passione che ci anima egrave accompagnata da undiletto o da un piacere qualunque sia lo scopo

Iddio poichegrave ha voluto che noi fossimo uniti dal lega-me della simpatia lo ha rafforzato con un piacere ade-guato e soprattutto lagrave dove piugrave occorre la nostra simpa-tia cioegrave negli affanni altrui Se questo sentimento fossesemplicemente doloroso noi eviteremmo con la mag-gior sollecitudine tutte le persone e i luoghi che susci-tassero una tale passione come fanno coloro che sonotanto impigriti nellindolenza da non tollerare piugrave alcu-

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na impressione forte Ma per la maggior parte degli uo-mini non egrave cosigrave non vegrave nessuno spettacolo che ricer-chiamo con tanto interesse quanto quello di una disgra-zia insolita e dolorosa cosicchegrave se tale disgrazia egrave din-nanzi ai nostri occhi o se ne veniamo a conoscenza at-traverso la storia essa ci procura sempre diletto Questonon egrave un diletto puro ma va unito ad una certa inquietu-dine Il diletto che proviamo in tali casi egrave quello che civieta di fuggire scene di miseria e il dolore che noi pro-viamo ci incita a confortarci nel consolare chi soffretutto ciograve previene qualsiasi ragionamento in forza di unistinto che ci porta ai suoi fini senza la nostra adesionerazionale

XV ndash GLI EFFETTI DELLA TRAGEDIA

Cosigrave avviene nelle calamitagrave reali Nella rappresenta-zione delle disgrazie invece la sola differenza sta nelpiacere che risulta dagli effetti dellimitazione essa nonegrave mai tanto perfetta da non lasciarci comprendere che egraveunimitazione e procurarcene di conseguenza un certopiacere In taluni casi invero traiamo altrettanto o mag-gior piacere da quella fonte che non dalla cosa stessaRitengo perograve che sbaglieremmo molto se attribuissimouna notevole parte della soddisfazione che proviamonella tragedia alla considerazione che la tragedia egrave un

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na impressione forte Ma per la maggior parte degli uo-mini non egrave cosigrave non vegrave nessuno spettacolo che ricer-chiamo con tanto interesse quanto quello di una disgra-zia insolita e dolorosa cosicchegrave se tale disgrazia egrave din-nanzi ai nostri occhi o se ne veniamo a conoscenza at-traverso la storia essa ci procura sempre diletto Questonon egrave un diletto puro ma va unito ad una certa inquietu-dine Il diletto che proviamo in tali casi egrave quello che civieta di fuggire scene di miseria e il dolore che noi pro-viamo ci incita a confortarci nel consolare chi soffretutto ciograve previene qualsiasi ragionamento in forza di unistinto che ci porta ai suoi fini senza la nostra adesionerazionale

XV ndash GLI EFFETTI DELLA TRAGEDIA

Cosigrave avviene nelle calamitagrave reali Nella rappresenta-zione delle disgrazie invece la sola differenza sta nelpiacere che risulta dagli effetti dellimitazione essa nonegrave mai tanto perfetta da non lasciarci comprendere che egraveunimitazione e procurarcene di conseguenza un certopiacere In taluni casi invero traiamo altrettanto o mag-gior piacere da quella fonte che non dalla cosa stessaRitengo perograve che sbaglieremmo molto se attribuissimouna notevole parte della soddisfazione che proviamonella tragedia alla considerazione che la tragedia egrave un

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artificio e che le sue rappresentazioni non sono realtagraveQuanto piugrave si avvicina alla realtagrave e quanto piugrave ci allonta-na da ogni idea di finzione tanto maggiore egrave il suo pote-re Ma sia esso di qual sorta si voglia non si avvicinamai a ciograve che rappresenta Scegli un giorno in cui rap-presentare la piugrave sublime e commovente tragedia chepossediamo impegna gli attori piugrave famosi non rispar-miare spese nello scenario e nelle decorazioni aggiungi-vi i piugrave grandi sforzi della poesia della pittura e dellamusica e quando avrai raccolto il tuo uditorio proprionel momento in cui gli animi sono intenti nellattesa faannunciare che un criminale politico dalto rango sta peressere decapitato nella vicina piazza il vuoto del teatroche si formerebbe in un attimo dimostrerebbe la debo-lezza delle arti imitative al confronto e proclamerebbeil trionfo della preferenza per la realtagrave

Ritengo che lopinione che abbiamo riguardo al fattodi provare un semplice dolore nella realtagrave e invece undiletto nella rappresentazione derivi dal fatto che nonfacciamo una distinzione sufficiente fra ciograve che non sce-glieremmo assolutamente di fare e ciograve che saremmo de-siderosi di vedere se mai si facesse Noi ci dilettiamonel vedere cose a cui ben lungi dal parteciparvi deside-reremmo ardentemente porre rimedio Questa nobile ca-pitale orgoglio dellInghilterra e dellEuropa credo chenon vi sia uomo cosigrave empio da desiderare di vederla di-strutta da una conflagrazione o da un terremoto perquanto egli possa trovarsi lontanissimo dal pericolo Masupponiamo che questo fatale incidente si sia verificato

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artificio e che le sue rappresentazioni non sono realtagraveQuanto piugrave si avvicina alla realtagrave e quanto piugrave ci allonta-na da ogni idea di finzione tanto maggiore egrave il suo pote-re Ma sia esso di qual sorta si voglia non si avvicinamai a ciograve che rappresenta Scegli un giorno in cui rap-presentare la piugrave sublime e commovente tragedia chepossediamo impegna gli attori piugrave famosi non rispar-miare spese nello scenario e nelle decorazioni aggiungi-vi i piugrave grandi sforzi della poesia della pittura e dellamusica e quando avrai raccolto il tuo uditorio proprionel momento in cui gli animi sono intenti nellattesa faannunciare che un criminale politico dalto rango sta peressere decapitato nella vicina piazza il vuoto del teatroche si formerebbe in un attimo dimostrerebbe la debo-lezza delle arti imitative al confronto e proclamerebbeil trionfo della preferenza per la realtagrave

Ritengo che lopinione che abbiamo riguardo al fattodi provare un semplice dolore nella realtagrave e invece undiletto nella rappresentazione derivi dal fatto che nonfacciamo una distinzione sufficiente fra ciograve che non sce-glieremmo assolutamente di fare e ciograve che saremmo de-siderosi di vedere se mai si facesse Noi ci dilettiamonel vedere cose a cui ben lungi dal parteciparvi deside-reremmo ardentemente porre rimedio Questa nobile ca-pitale orgoglio dellInghilterra e dellEuropa credo chenon vi sia uomo cosigrave empio da desiderare di vederla di-strutta da una conflagrazione o da un terremoto perquanto egli possa trovarsi lontanissimo dal pericolo Masupponiamo che questo fatale incidente si sia verificato

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Quanta gente da ogni parte si affollerebbe a contemplarele rovine e fra essi quanti che sarebbero stati lieti di nonaver mai visto Londra nella sua gloria

Nelle disgrazie reali o in quelle immaginarie non egrave lanostra immunitagrave che desta il diletto non riscontro in menulla di simile So che questo errore egrave dovuto a una spe-cie di sofisma a cui siamo soggetti esso nasce dal fattoche non distinguiamo fra ciograve che egrave realmente una condi-zione necessaria al nostro operare o al nostro subire unacosa in generale e ciograve che egrave la causa di un atto partico-lare Se un uomo mi uccide con una spada condizionenecessaria egrave che noi fossimo prima entrambi vivi edaltronde sarebbe assurdo affermare che lessere en-trambi creature vive fu la causa del suo delitto e dellamia morte Cosigrave pure egrave certo che egrave assolutamente neces-sario che la mia persona si trovi al riparo da qualunquepericolo prima che io possa provare un diletto per le sof-ferenze altrui reali o immaginarie o per altra cosa deri-vante da una qualsiasi causa Ma allora egrave un sofisma de-durre che questa immunitagrave sia la causa del mio diletto intali o in altre occasioni Credo che nessuno possa dimo-strare che questa egrave la causa di quel senso di soddisfazio-ne che percepisce lanimo suo anzi quando non soffria-mo nessun dolore acuto e non siamo esposti ad un peri-colo che minacci la nostra vita possiamo commuoverciper gli altri mentre noi stessi partecipiamo alla sofferen-za e spesso ancora di piugrave quando ci sentiamo inteneriredavanti a spettacoli di miseria noi osserviamo con com-

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Quanta gente da ogni parte si affollerebbe a contemplarele rovine e fra essi quanti che sarebbero stati lieti di nonaver mai visto Londra nella sua gloria

Nelle disgrazie reali o in quelle immaginarie non egrave lanostra immunitagrave che desta il diletto non riscontro in menulla di simile So che questo errore egrave dovuto a una spe-cie di sofisma a cui siamo soggetti esso nasce dal fattoche non distinguiamo fra ciograve che egrave realmente una condi-zione necessaria al nostro operare o al nostro subire unacosa in generale e ciograve che egrave la causa di un atto partico-lare Se un uomo mi uccide con una spada condizionenecessaria egrave che noi fossimo prima entrambi vivi edaltronde sarebbe assurdo affermare che lessere en-trambi creature vive fu la causa del suo delitto e dellamia morte Cosigrave pure egrave certo che egrave assolutamente neces-sario che la mia persona si trovi al riparo da qualunquepericolo prima che io possa provare un diletto per le sof-ferenze altrui reali o immaginarie o per altra cosa deri-vante da una qualsiasi causa Ma allora egrave un sofisma de-durre che questa immunitagrave sia la causa del mio diletto intali o in altre occasioni Credo che nessuno possa dimo-strare che questa egrave la causa di quel senso di soddisfazio-ne che percepisce lanimo suo anzi quando non soffria-mo nessun dolore acuto e non siamo esposti ad un peri-colo che minacci la nostra vita possiamo commuoverciper gli altri mentre noi stessi partecipiamo alla sofferen-za e spesso ancora di piugrave quando ci sentiamo inteneriredavanti a spettacoli di miseria noi osserviamo con com-

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miserazione le disgrazie al punto che le accetteremmoal posto delle nostre

XVI ndash LIMITAZIONE

Il secondo sentimento che riguarda la societagrave egrave limi-tazione o se volete un desiderio di imitare e per con-seguenza un piacere nellimitare Questo sentimento na-sce per lo piugrave dalla stessa causa da cui proviene la sim-patia Poichegrave come la simpatia ci fa provare un interes-se per tutto quello che gli uomini sentono cosigrave questosentimento ci induce a copiare tutto ciograve che essi fanno eper conseguenza noi proviamo un piacere sia nellimita-re sia in qualsiasi cosa riguardi limitazione cosigrave comeegrave senza alcun intervento della facoltagrave razionale esclusi-vamente in base alla costituzione della nostra naturache la Provvidenza ha disposto in modo che possa tro-vare piacere o diletto secondo la natura delloggetto pertutto ciograve che riguarda gli scopi del nostro essere

Egrave per via dellimitazione molto piugrave che per linsegna-mento che noi impariamo e ciograve che apprendiamo contale mezzo non solo lo apprendiamo in una forma piugravepratica ma anche piugrave piacevole Cosigrave si formano le no-stre abitudini le nostre opinioni le nostre vite Limita-zione egrave uno dei piugrave forti vincoli della societagrave egrave una spe-cie di reciproca condiscendenza che gli uomini hanno

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miserazione le disgrazie al punto che le accetteremmoal posto delle nostre

XVI ndash LIMITAZIONE

Il secondo sentimento che riguarda la societagrave egrave limi-tazione o se volete un desiderio di imitare e per con-seguenza un piacere nellimitare Questo sentimento na-sce per lo piugrave dalla stessa causa da cui proviene la sim-patia Poichegrave come la simpatia ci fa provare un interes-se per tutto quello che gli uomini sentono cosigrave questosentimento ci induce a copiare tutto ciograve che essi fanno eper conseguenza noi proviamo un piacere sia nellimita-re sia in qualsiasi cosa riguardi limitazione cosigrave comeegrave senza alcun intervento della facoltagrave razionale esclusi-vamente in base alla costituzione della nostra naturache la Provvidenza ha disposto in modo che possa tro-vare piacere o diletto secondo la natura delloggetto pertutto ciograve che riguarda gli scopi del nostro essere

Egrave per via dellimitazione molto piugrave che per linsegna-mento che noi impariamo e ciograve che apprendiamo contale mezzo non solo lo apprendiamo in una forma piugravepratica ma anche piugrave piacevole Cosigrave si formano le no-stre abitudini le nostre opinioni le nostre vite Limita-zione egrave uno dei piugrave forti vincoli della societagrave egrave una spe-cie di reciproca condiscendenza che gli uomini hanno

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luno per laltro spontaneamente e che egrave lusinghiera pertutti In essa la pittura e molte delle belle arti hanno po-sto una delle principali basi del loro potere E dal mo-mento che per linflusso sulle nostre passioni e sui no-stri costumi essa egrave di tanta importanza mi arrischierograve aesporre a questo punto una regola che puograve essermi vali-da guida per distinguere quando dobbiamo attribuire ilpotere delle arti allimitazione o solamente al nostrocompiacimento per la genialitagrave dellimitatore e quandodobbiamo attribuirlo alla simpatia o a qualche altra cau-sa attinente ad essa Quando loggetto rappresentato inpoesia o in pittura egrave tale che noi non potremmo aver de-siderio di vederlo nella realtagrave allora si puograve essere certiche la sua forza nella rappresentazione poetica o pittori-ca egrave dovuta al potere dellimitazione e non ad una ragio-ne inerente alla cosa stessa Cosigrave avviene nella maggiorparte delle opere che i pittori chiamano laquonatura mortaraquoIn esse una piccola villa un letamaio il piugrave modesto eordinario utensile da cucina possono destare in noi unsenso di piacere Ma quando loggetto della pittura odella poesia egrave tale che se fosse reale accorreremmo su-bito a vederlo anche se destasse in noi unimpressionestrana possiamo essere ben certi che lefficacia dellapoesia o della pittura egrave dovuta piugrave alla natura della cosastessa che al puro effetto dellimitazione a un apprezza-mento della capacitagrave dellimitatore per quanto eccellen-te Aristotele nella sua Poetica ha parlato in forma cosigraveestesa e precisa sulla forza dellimitazione da rendereinutile ogni ulteriore trattazione di questo argomento

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luno per laltro spontaneamente e che egrave lusinghiera pertutti In essa la pittura e molte delle belle arti hanno po-sto una delle principali basi del loro potere E dal mo-mento che per linflusso sulle nostre passioni e sui no-stri costumi essa egrave di tanta importanza mi arrischierograve aesporre a questo punto una regola che puograve essermi vali-da guida per distinguere quando dobbiamo attribuire ilpotere delle arti allimitazione o solamente al nostrocompiacimento per la genialitagrave dellimitatore e quandodobbiamo attribuirlo alla simpatia o a qualche altra cau-sa attinente ad essa Quando loggetto rappresentato inpoesia o in pittura egrave tale che noi non potremmo aver de-siderio di vederlo nella realtagrave allora si puograve essere certiche la sua forza nella rappresentazione poetica o pittori-ca egrave dovuta al potere dellimitazione e non ad una ragio-ne inerente alla cosa stessa Cosigrave avviene nella maggiorparte delle opere che i pittori chiamano laquonatura mortaraquoIn esse una piccola villa un letamaio il piugrave modesto eordinario utensile da cucina possono destare in noi unsenso di piacere Ma quando loggetto della pittura odella poesia egrave tale che se fosse reale accorreremmo su-bito a vederlo anche se destasse in noi unimpressionestrana possiamo essere ben certi che lefficacia dellapoesia o della pittura egrave dovuta piugrave alla natura della cosastessa che al puro effetto dellimitazione a un apprezza-mento della capacitagrave dellimitatore per quanto eccellen-te Aristotele nella sua Poetica ha parlato in forma cosigraveestesa e precisa sulla forza dellimitazione da rendereinutile ogni ulteriore trattazione di questo argomento

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XVII ndash LAMBIZIONE

Sebbene limitazione sia uno dei piugrave validi strumentiusati dalla Provvidenza per portare la nostra natura ver-so la sua perfezione tuttavia se gli uomini si dessero in-teramente allimitazione e ognuno seguisse laltro e cosigravevia in ciclo continuo egrave facile osservare come non po-trebbe mai esservi un progresso fra di loro Gli uominicome i bruti rimarrebbero alla fine identici a quello chesono oggi e che erano allinizio del mondo Per impedireciograve Dio ha posto nelluomo un senso di ambizione e unasoddisfazione che nasce dalla vista della sua superioritagravesui propri simili in qualcosa a cui essi attribuiscono va-lore Egrave questa passione che trascina gli uomini a tutti gliatteggiamenti che riscontriamo dovuti allo scopo di se-gnalarsi e che tende a rendere cosigrave piacevole tutto ciograveche suscita lidea di questa distinzione Ne venne cheuomini miseri traessero conforto dal fatto di vedersi inestrema miseria ed egrave certo che quando non possiamodistinguerci per qualche superioritagrave cominciamo a trar-re compiacimento da alcune singolari debolezze follie odifetti dogni genere Egrave in base a questo principio cheladulazione egrave tanto efficace poichegrave ladulazione altronon egrave se non ciograve che desta nella mente di un uomo lideadi una preminenza che egli non possiede Ora tutto quel-lo che con maggiore o minor fondamento tende a innal-zare luomo nella sua stessa opinione produce quasi unsenso di orgoglioso trionfo estremamente gradito

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XVII ndash LAMBIZIONE

Sebbene limitazione sia uno dei piugrave validi strumentiusati dalla Provvidenza per portare la nostra natura ver-so la sua perfezione tuttavia se gli uomini si dessero in-teramente allimitazione e ognuno seguisse laltro e cosigravevia in ciclo continuo egrave facile osservare come non po-trebbe mai esservi un progresso fra di loro Gli uominicome i bruti rimarrebbero alla fine identici a quello chesono oggi e che erano allinizio del mondo Per impedireciograve Dio ha posto nelluomo un senso di ambizione e unasoddisfazione che nasce dalla vista della sua superioritagravesui propri simili in qualcosa a cui essi attribuiscono va-lore Egrave questa passione che trascina gli uomini a tutti gliatteggiamenti che riscontriamo dovuti allo scopo di se-gnalarsi e che tende a rendere cosigrave piacevole tutto ciograveche suscita lidea di questa distinzione Ne venne cheuomini miseri traessero conforto dal fatto di vedersi inestrema miseria ed egrave certo che quando non possiamodistinguerci per qualche superioritagrave cominciamo a trar-re compiacimento da alcune singolari debolezze follie odifetti dogni genere Egrave in base a questo principio cheladulazione egrave tanto efficace poichegrave ladulazione altronon egrave se non ciograve che desta nella mente di un uomo lideadi una preminenza che egli non possiede Ora tutto quel-lo che con maggiore o minor fondamento tende a innal-zare luomo nella sua stessa opinione produce quasi unsenso di orgoglioso trionfo estremamente gradito

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allanimo umano e questa superbia non egrave mai percepitamaggiormente negrave opera con maggior forza di quandosenza pericolo noi ci troviamo in rapporto con oggettiterribili poichegrave lanima reclama sempre per segrave una partedella dignitagrave e dellimportanza delle cose che contemplaDi qui deriva ciograve che Longino ha osservato cioegrave quelsenso di gloria e di intima grandezza che invade lanimoalla lettura di passi di poeti e oratori sublimi ogni uomodeve averlo sentito in se stesso in tali occasioni

XVIII ndash RICAPITOLAZIONE

Per riassumere ciograve che egrave stato detto in pochi punti di-stinti le passioni che riguardano la preservazione di sestessi si fondano sul dolore e sul pericolo esse sono pe-nose quando le loro cause ci colpiscono direttamentesono invece dilettevoli quando abbiamo unidea del do-lore e del pericolo senza trovarci a contatto con essiquesto diletto non lho chiamato piacere perchegrave riguardail dolore e perchegrave egrave abbastanza diverso da unidea di rea-le piacere Tutto ciograve che suscita tale diletto lo chiamosublime Le passioni che riguardano la preservazione dise stessi sono le piugrave forti di tutte

Il secondo punto al quale le passioni si riferiscono inrelazione alla loro causa finale egrave la societagrave Vi sono duetipi di societagrave la prima egrave la societagrave del sesso La passio-

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allanimo umano e questa superbia non egrave mai percepitamaggiormente negrave opera con maggior forza di quandosenza pericolo noi ci troviamo in rapporto con oggettiterribili poichegrave lanima reclama sempre per segrave una partedella dignitagrave e dellimportanza delle cose che contemplaDi qui deriva ciograve che Longino ha osservato cioegrave quelsenso di gloria e di intima grandezza che invade lanimoalla lettura di passi di poeti e oratori sublimi ogni uomodeve averlo sentito in se stesso in tali occasioni

XVIII ndash RICAPITOLAZIONE

Per riassumere ciograve che egrave stato detto in pochi punti di-stinti le passioni che riguardano la preservazione di sestessi si fondano sul dolore e sul pericolo esse sono pe-nose quando le loro cause ci colpiscono direttamentesono invece dilettevoli quando abbiamo unidea del do-lore e del pericolo senza trovarci a contatto con essiquesto diletto non lho chiamato piacere perchegrave riguardail dolore e perchegrave egrave abbastanza diverso da unidea di rea-le piacere Tutto ciograve che suscita tale diletto lo chiamosublime Le passioni che riguardano la preservazione dise stessi sono le piugrave forti di tutte

Il secondo punto al quale le passioni si riferiscono inrelazione alla loro causa finale egrave la societagrave Vi sono duetipi di societagrave la prima egrave la societagrave del sesso La passio-

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ne che la riguarda si chiama amore e ha in segrave un elemen-to di lussuria il suo oggetto egrave la bellezza femminileLaltra egrave la vasta societagrave fra luomo e tutti gli altri anima-li la passione di cui essa si serve si chiama ugualmenteamore ma non egrave mista di lussuria e il suo oggetto egrave labellezza questo egrave il nome che io applicherograve a tutte quel-le qualitagrave nelle cose tali da destare in noi un senso di af-fezione e di tenerezza o qualche altra passione che aqueste si avvicini La passione dellamore ha la sua ori-gine nel reale piacere essa egrave come tutte le cose che na-scono dal piacere soggetta ad essere unita ad una formadi ansia il che si verifica quando unidea del suo oggettoegrave eccitata nella mente contemporaneamente allidea diaverlo irrimediabilmente perduto Questo sentimentomisto di piacere non lho chiamato dolore perchegrave ri-guarda il piacere attuale e perchegrave egrave sia nelle sue causeche nella maggior parte dei suoi effetti di una natura af-fatto diversa

Subito dopo il sentimento comune che proviamonellunione con loggetto alla cui scelta siamo guidatidal piacere il posto piugrave importante egrave occupato da quellapassione particolare chiamata simpatia La natura diquesta passione egrave tale che noi ci mettiamo al posto di unaltro in qualunque circostanza egli si trovi e proviamo lesue stesse emozioni Cosicchegrave questa passione puograve se-condo come richiede loccasione riguardare il dolore oil piacere con le modificazioni perograve ricordate nel capi-tolo XI Riguardo allimitazione e alla preferenza nonoccorre dire piugrave nulla

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ne che la riguarda si chiama amore e ha in segrave un elemen-to di lussuria il suo oggetto egrave la bellezza femminileLaltra egrave la vasta societagrave fra luomo e tutti gli altri anima-li la passione di cui essa si serve si chiama ugualmenteamore ma non egrave mista di lussuria e il suo oggetto egrave labellezza questo egrave il nome che io applicherograve a tutte quel-le qualitagrave nelle cose tali da destare in noi un senso di af-fezione e di tenerezza o qualche altra passione che aqueste si avvicini La passione dellamore ha la sua ori-gine nel reale piacere essa egrave come tutte le cose che na-scono dal piacere soggetta ad essere unita ad una formadi ansia il che si verifica quando unidea del suo oggettoegrave eccitata nella mente contemporaneamente allidea diaverlo irrimediabilmente perduto Questo sentimentomisto di piacere non lho chiamato dolore perchegrave ri-guarda il piacere attuale e perchegrave egrave sia nelle sue causeche nella maggior parte dei suoi effetti di una natura af-fatto diversa

Subito dopo il sentimento comune che proviamonellunione con loggetto alla cui scelta siamo guidatidal piacere il posto piugrave importante egrave occupato da quellapassione particolare chiamata simpatia La natura diquesta passione egrave tale che noi ci mettiamo al posto di unaltro in qualunque circostanza egli si trovi e proviamo lesue stesse emozioni Cosicchegrave questa passione puograve se-condo come richiede loccasione riguardare il dolore oil piacere con le modificazioni perograve ricordate nel capi-tolo XI Riguardo allimitazione e alla preferenza nonoccorre dire piugrave nulla

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XIX ndash CONCLUSIONE

Ritengo che un tentativo di ordinare e di distinguerealcune delle nostre piugrave importanti passioni sarebbe unabuona preparazione a una ricerca come quella che stoper fare nella seguente dissertazione Le passioni che horicordato sono quasi le sole che puograve esser necessarioconsiderare nel nostro presente schema sebbene la va-rietagrave delle passioni sia grande e degna di uno studio ac-curato in ogni suo ramo Con quanta maggior cura os-serviamo la mente umana piugrave forti piugrave vive tracce tro-viamo ovunque della saggezza di Colui che la creograve Seuna dissertazione sullutilitagrave delle parti del corpo si puograveconsiderare come un inno al Creatore lutilitagrave delle pas-sioni che sono gli organi della mente non puograve esserepriva di lodi a Lui negrave incapace di destare in noi quellanobile e singolare unione di scienza e di ammirazioneche solo una contemplazione delle opere dellinfinita sa-pienza puograve dare a una mente razionale mentre riferendoa Dio tutto ciograve che troviamo di giusto di buono o di bel-lo in noi stessi scoprendo la sua forza e la sua sapienzaanche nella nostra debolezza e imperfezione onorandoquelle lagrave dove noi chiaramente le scopriamo e adorandola loro profonditagrave lagrave dove ci perdiamo nella nostra ricer-ca noi possiamo essere indagatori senza impertinenzaed elevarci senza inorgoglirci possiamo essere ammes-si se cosigrave posso dire nel consesso dellOnnipotente at-traverso una meditazione delle sue opere Lelevazione

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XIX ndash CONCLUSIONE

Ritengo che un tentativo di ordinare e di distinguerealcune delle nostre piugrave importanti passioni sarebbe unabuona preparazione a una ricerca come quella che stoper fare nella seguente dissertazione Le passioni che horicordato sono quasi le sole che puograve esser necessarioconsiderare nel nostro presente schema sebbene la va-rietagrave delle passioni sia grande e degna di uno studio ac-curato in ogni suo ramo Con quanta maggior cura os-serviamo la mente umana piugrave forti piugrave vive tracce tro-viamo ovunque della saggezza di Colui che la creograve Seuna dissertazione sullutilitagrave delle parti del corpo si puograveconsiderare come un inno al Creatore lutilitagrave delle pas-sioni che sono gli organi della mente non puograve esserepriva di lodi a Lui negrave incapace di destare in noi quellanobile e singolare unione di scienza e di ammirazioneche solo una contemplazione delle opere dellinfinita sa-pienza puograve dare a una mente razionale mentre riferendoa Dio tutto ciograve che troviamo di giusto di buono o di bel-lo in noi stessi scoprendo la sua forza e la sua sapienzaanche nella nostra debolezza e imperfezione onorandoquelle lagrave dove noi chiaramente le scopriamo e adorandola loro profonditagrave lagrave dove ci perdiamo nella nostra ricer-ca noi possiamo essere indagatori senza impertinenzaed elevarci senza inorgoglirci possiamo essere ammes-si se cosigrave posso dire nel consesso dellOnnipotente at-traverso una meditazione delle sue opere Lelevazione

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della mente deve essere il principale scopo di tutti i no-stri studi poichegrave se essi non la conseguono in qualchemisura sono di scarsissima utilitagrave per noi Ma oltre aquesto grande scopo una considerazione di unanalisirazionale delle nostre passioni mi sembra necessaria pertutti coloro che vogliono comprenderle in base a princi-picirc solidi e sicuri Non egrave sufficiente conoscerle in genera-le per penetrarle sottilmente o per giudicare con pro-prietagrave di unopera intesa a penetrarle dovremmo cono-scere i limiti esatti del campo in cui agisce ciascuna diesse seguirle nella varietagrave di tutti i loro aspetti e pene-trare in profondo in quelle parti della nostra natura chepossono sembrare inaccessibili

Quod latet arcana non enarrabile fibra12

Anche senza tutto questo egrave possibile che un uomopur con un sistema confuso arrivi talvolta a illudersi diaver raggiunto la veritagrave della sua opera ma non puograve maiavere una regola determinata e sicura da seguire negrave puogravemai rendere le sue proposizioni sufficientemente chiareagli altri I poeti gli oratori i pittori e coloro che colti-vano altri rami delle arti liberali hanno avuto un buonsuccesso nei loro diversi campi e lo avranno anche sen-za questa conoscenza critica cosigrave come vi sono moltemacchine fabbricate da artefici e anche inventate senzauna esatta conoscenza dei principicirc su cui si basano Ri-

12 laquoCiograve che di inesprimibile si nasconde sotto unarcana fibraraquo(Persio Saturae V 29)

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della mente deve essere il principale scopo di tutti i no-stri studi poichegrave se essi non la conseguono in qualchemisura sono di scarsissima utilitagrave per noi Ma oltre aquesto grande scopo una considerazione di unanalisirazionale delle nostre passioni mi sembra necessaria pertutti coloro che vogliono comprenderle in base a princi-picirc solidi e sicuri Non egrave sufficiente conoscerle in genera-le per penetrarle sottilmente o per giudicare con pro-prietagrave di unopera intesa a penetrarle dovremmo cono-scere i limiti esatti del campo in cui agisce ciascuna diesse seguirle nella varietagrave di tutti i loro aspetti e pene-trare in profondo in quelle parti della nostra natura chepossono sembrare inaccessibili

Quod latet arcana non enarrabile fibra12

Anche senza tutto questo egrave possibile che un uomopur con un sistema confuso arrivi talvolta a illudersi diaver raggiunto la veritagrave della sua opera ma non puograve maiavere una regola determinata e sicura da seguire negrave puogravemai rendere le sue proposizioni sufficientemente chiareagli altri I poeti gli oratori i pittori e coloro che colti-vano altri rami delle arti liberali hanno avuto un buonsuccesso nei loro diversi campi e lo avranno anche sen-za questa conoscenza critica cosigrave come vi sono moltemacchine fabbricate da artefici e anche inventate senzauna esatta conoscenza dei principicirc su cui si basano Ri-

12 laquoCiograve che di inesprimibile si nasconde sotto unarcana fibraraquo(Persio Saturae V 29)

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tengo sia comune laver torto in teoria e ragione in prati-ca e siamo ben lieti che sia cosigrave Gli uomini soventeagiscono bene se seguono il loro sentimento ma ragio-nano poi male su di esso per i loro principicirc ma dal mo-mento che egrave impossibile evitare un tentativo di ragiona-mento ed egrave ugualmente impossibile prevenire il fattoche esso eserciti un influsso sulla pratica vale certo lapena affrontando pure qualche sofferenza di averloesatto e fondato sulla base di una sicura esperienza Po-tremmo aspettarci che gli artisti stessi ci fossero di gui-da ma essi si sono troppo occupati della pratica i filo-sofi hanno fatto poco e quello che hanno fatto egrave per lopiugrave improntato al punto di vista dei loro schemi e deiloro sistemi e quanto ai cosiddetti critici essi hanno ge-neralmente cercato la regola delle arti lagrave dove era sba-gliato cercarla la cercarono fra i poemi i quadri le inci-sioni le statue le costruzioni Ma larte non puograve maidare le regole che formano unarte Questa egrave io ritengola ragione per cui gli artisti in generale e principalmentei poeti si sono chiusi in un circolo ristretto sono statipiuttosto imitatori luno dellaltro che non della natura equesto con una fedeltagrave cosigrave uniforme e da tempi cosigrave re-moti che egrave difficile dire chi abbia dato il primo model-lo I critici li seguono e quindi valgono poco come gui-da Io non posso giudicare che in una forma molto im-perfetta una cosa qualsiasi finchegrave la misuro con la suastessa misura La vera misura delle arti egrave nel potere diogni uomo e una facile osservazione delle cose piugrave co-muni talvolta delle piugrave insignificanti in natura ci daragrave

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tengo sia comune laver torto in teoria e ragione in prati-ca e siamo ben lieti che sia cosigrave Gli uomini soventeagiscono bene se seguono il loro sentimento ma ragio-nano poi male su di esso per i loro principicirc ma dal mo-mento che egrave impossibile evitare un tentativo di ragiona-mento ed egrave ugualmente impossibile prevenire il fattoche esso eserciti un influsso sulla pratica vale certo lapena affrontando pure qualche sofferenza di averloesatto e fondato sulla base di una sicura esperienza Po-tremmo aspettarci che gli artisti stessi ci fossero di gui-da ma essi si sono troppo occupati della pratica i filo-sofi hanno fatto poco e quello che hanno fatto egrave per lopiugrave improntato al punto di vista dei loro schemi e deiloro sistemi e quanto ai cosiddetti critici essi hanno ge-neralmente cercato la regola delle arti lagrave dove era sba-gliato cercarla la cercarono fra i poemi i quadri le inci-sioni le statue le costruzioni Ma larte non puograve maidare le regole che formano unarte Questa egrave io ritengola ragione per cui gli artisti in generale e principalmentei poeti si sono chiusi in un circolo ristretto sono statipiuttosto imitatori luno dellaltro che non della natura equesto con una fedeltagrave cosigrave uniforme e da tempi cosigrave re-moti che egrave difficile dire chi abbia dato il primo model-lo I critici li seguono e quindi valgono poco come gui-da Io non posso giudicare che in una forma molto im-perfetta una cosa qualsiasi finchegrave la misuro con la suastessa misura La vera misura delle arti egrave nel potere diogni uomo e una facile osservazione delle cose piugrave co-muni talvolta delle piugrave insignificanti in natura ci daragrave

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la luce piugrave chiara lagrave dove la piugrave grande acutezza e attivi-tagrave che trascura questa osservazione ci lascia nelloscu-ritagrave o ciograve che egrave peggio ci diverte e ci inganna al ba-gliore di una luce falsa In ogni ricerca ogni cosadevessere posta sulla giusta strada Sono persuaso diaver fatto ben poco con quelle osservazioni consideratein se stesse ma non mi sarei preso la pena di svolgerlee tanto meno mi sarei arrischiato a pubblicarle se nonfossi stato convinto che nulla maggiormente contribui-sce alla corruzione della scienza quanto il permettereche essa ristagni Queste acque devono essere rimosseprima che possano esercitare il loro influsso Un uomoche opera al di lagrave della superficie delle cose per quantopossa cadere in errore chiarifica perograve la via agli altri epuograve capitare che i suoi errori servano alla causa dellaveritagrave

Nelle parti seguenti ricercherograve quali siano le cose chedestano in noi il sentimento del sublime e del bello cosigravecome in questa parte ho considerato i sentimenti stessiChiedo soltanto un favore che nessuna parte di questadissertazione venga giudicata per se stessa e indipen-dentemente dal resto poichegrave io so di aver disposto ilmateriale non in modo da affrontare una obbiezione ca-villosa ma un sobrio e indulgente esame poichegrave largo-mento non egrave dotato in nessun punto di armi per affronta-re una battaglia ma di elementi per avvicinarsi a coloroche sono disposti a concedere un pacifico adito alla ve-ritagrave

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la luce piugrave chiara lagrave dove la piugrave grande acutezza e attivi-tagrave che trascura questa osservazione ci lascia nelloscu-ritagrave o ciograve che egrave peggio ci diverte e ci inganna al ba-gliore di una luce falsa In ogni ricerca ogni cosadevessere posta sulla giusta strada Sono persuaso diaver fatto ben poco con quelle osservazioni consideratein se stesse ma non mi sarei preso la pena di svolgerlee tanto meno mi sarei arrischiato a pubblicarle se nonfossi stato convinto che nulla maggiormente contribui-sce alla corruzione della scienza quanto il permettereche essa ristagni Queste acque devono essere rimosseprima che possano esercitare il loro influsso Un uomoche opera al di lagrave della superficie delle cose per quantopossa cadere in errore chiarifica perograve la via agli altri epuograve capitare che i suoi errori servano alla causa dellaveritagrave

Nelle parti seguenti ricercherograve quali siano le cose chedestano in noi il sentimento del sublime e del bello cosigravecome in questa parte ho considerato i sentimenti stessiChiedo soltanto un favore che nessuna parte di questadissertazione venga giudicata per se stessa e indipen-dentemente dal resto poichegrave io so di aver disposto ilmateriale non in modo da affrontare una obbiezione ca-villosa ma un sobrio e indulgente esame poichegrave largo-mento non egrave dotato in nessun punto di armi per affronta-re una battaglia ma di elementi per avvicinarsi a coloroche sono disposti a concedere un pacifico adito alla ve-ritagrave

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PARTE SECONDA

I ndash LA PASSIONE CAUSATA DAL SUBLIME

La passione causata da ciograve che egrave grande e sublime innatura quando le cause operano con il loro maggiorepotere egrave lo stupore e lo stupore egrave quello stato danimoin cui ogni moto sospeso regna un certo grado di orro-re13 In questo caso lanima egrave cosigrave assorta nel suo ogget-to che non puograve pensarne un altro e per conseguenzanon puograve ragionare sulloggetto che la occupa Di qui na-sce il grande potere del sublime che lungi dallessereprodotto dai nostri ragionamenti li previene e ci spingeinnanzi con una forza irresistibile Lo stupore come hodetto egrave leffetto del sublime nel suo piugrave alto grado gli

13 Parte Prima III IV e VII

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PARTE SECONDA

I ndash LA PASSIONE CAUSATA DAL SUBLIME

La passione causata da ciograve che egrave grande e sublime innatura quando le cause operano con il loro maggiorepotere egrave lo stupore e lo stupore egrave quello stato danimoin cui ogni moto sospeso regna un certo grado di orro-re13 In questo caso lanima egrave cosigrave assorta nel suo ogget-to che non puograve pensarne un altro e per conseguenzanon puograve ragionare sulloggetto che la occupa Di qui na-sce il grande potere del sublime che lungi dallessereprodotto dai nostri ragionamenti li previene e ci spingeinnanzi con una forza irresistibile Lo stupore come hodetto egrave leffetto del sublime nel suo piugrave alto grado gli

13 Parte Prima III IV e VII

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effetti inferiori sono lammirazione la reverenza e il ri-spetto

II ndash IL TERRORE

Nessuna passione come la paura priva con tanta effi-cacia la mente di tutto il suo potere di agire e di ragiona-re14 Poichegrave essendo il timore lapprensione di un doloreo della morte agisce in modo da sembrare un dolorereale Tutto ciograve quindi che egrave terribile alla vista egrave puresublime sia che la causa della paura sia dovuta allagrandezza delle dimensioni oppure no poichegrave egrave impos-sibile considerare insignificante o disprezzabile unacosa che puograve essere pericolosa Vi sono molti animaliche sebbene non siano affatto grossi sono tuttavia ca-paci di suscitare lidea del sublime perchegrave sono conside-rati come oggetti di terrore come ad esempio i serpentie gli animali velenosi dogni genere E riguardo alle cosedi grandi dimensioni se non uniamo ad esse unidea ac-cidentale di terrore divengono senza paragone piugrave gran-di Una pianura orizzontale di vasta estensione non offrecerto unidea di mediocritagrave la veduta di tale pianura puograveessere tanto estesa quanto la veduta di un oceano mapuograve fare sulla mente un impressione cosigrave grandiosacome loceano

14 Parte Quarta III-VI

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effetti inferiori sono lammirazione la reverenza e il ri-spetto

II ndash IL TERRORE

Nessuna passione come la paura priva con tanta effi-cacia la mente di tutto il suo potere di agire e di ragiona-re14 Poichegrave essendo il timore lapprensione di un doloreo della morte agisce in modo da sembrare un dolorereale Tutto ciograve quindi che egrave terribile alla vista egrave puresublime sia che la causa della paura sia dovuta allagrandezza delle dimensioni oppure no poichegrave egrave impos-sibile considerare insignificante o disprezzabile unacosa che puograve essere pericolosa Vi sono molti animaliche sebbene non siano affatto grossi sono tuttavia ca-paci di suscitare lidea del sublime perchegrave sono conside-rati come oggetti di terrore come ad esempio i serpentie gli animali velenosi dogni genere E riguardo alle cosedi grandi dimensioni se non uniamo ad esse unidea ac-cidentale di terrore divengono senza paragone piugrave gran-di Una pianura orizzontale di vasta estensione non offrecerto unidea di mediocritagrave la veduta di tale pianura puograveessere tanto estesa quanto la veduta di un oceano mapuograve fare sulla mente un impressione cosigrave grandiosacome loceano

14 Parte Quarta III-VI

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Ciograve egrave dovuto a diverse cause ma soprattutto al fattoche questo oceano egrave un oggetto di non lieve terrore Inveritagrave il terrore egrave in ogni caso piugrave o meno manifesta-mente la principale causa del sublime Varie lingue pos-sono essere testimoni dellaffinitagrave di tali idee Esse spes-so usano la stessa parola per indicare indifferentementegli aspetti dello stupore dellammirazione e del terroreΘάmicroβος egrave in greco timore o stupore δεινός significa ter-ribile o rispettabile αἰδέω significa venerare o temereVereor egrave in latino quello che egrave αἰδέω in greco I Romaniusavano il verbo stupeo un termine che indica con forzalo stato di una mente stupita per esprimere leffetto o diun semplice timore o dello stupore la parola attonitus(colpito dal tuono) esprime anchessa laffinitagrave di taliidee e il francese eacutetonnement e linglese astonishment eamazement non indicano forse chiaramente le affiniemozioni che accompagnano timore e stupore Coloroche hanno una piugrave vasta conoscenza delle lingue po-trebbero portare non ne dubito molti altri esempiugualmente probativi

III ndash LOSCURITAgrave

Per rendere un oggetto molto terribile sembra in ge-nerale necessaria loscuritagrave15 Quando conosciamo linte-

15 Parte Quarta XIV-XVI

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Ciograve egrave dovuto a diverse cause ma soprattutto al fattoche questo oceano egrave un oggetto di non lieve terrore Inveritagrave il terrore egrave in ogni caso piugrave o meno manifesta-mente la principale causa del sublime Varie lingue pos-sono essere testimoni dellaffinitagrave di tali idee Esse spes-so usano la stessa parola per indicare indifferentementegli aspetti dello stupore dellammirazione e del terroreΘάmicroβος egrave in greco timore o stupore δεινός significa ter-ribile o rispettabile αἰδέω significa venerare o temereVereor egrave in latino quello che egrave αἰδέω in greco I Romaniusavano il verbo stupeo un termine che indica con forzalo stato di una mente stupita per esprimere leffetto o diun semplice timore o dello stupore la parola attonitus(colpito dal tuono) esprime anchessa laffinitagrave di taliidee e il francese eacutetonnement e linglese astonishment eamazement non indicano forse chiaramente le affiniemozioni che accompagnano timore e stupore Coloroche hanno una piugrave vasta conoscenza delle lingue po-trebbero portare non ne dubito molti altri esempiugualmente probativi

III ndash LOSCURITAgrave

Per rendere un oggetto molto terribile sembra in ge-nerale necessaria loscuritagrave15 Quando conosciamo linte-

15 Parte Quarta XIV-XVI

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ra estensione di un pericolo quando possiamo ad essaabituare il nostro sguardo gran parte del timore svani-sce Comprenderagrave ciograve chi considera quanto la notte au-menti il nostro terrore in tutti i casi di pericolo e comele nozioni di spettri e di fantasmi sui quali nessuno puograveformulare idee chiare impressionino gli animi che cre-dono alle favole popolari circa tali specie di esseri

Quei governi dispotici che si basano sulle passionidegli uomini e principalmente sul timore mantengonola loro autoritagrave per quanto egrave possibile influendo sulsenso della vista La linea di condotta egrave stata la stessa inmolti casi in cui si trattava di religione Quasi tutti itempli pagani erano oscuri anche nei templi barbari de-gli Americani del giorno doggi si conserva lidolo inuna parte oscura della costruzione consacrata al cultoPer tale motivo anche i Druidi compivano tutte le lorocerimonie nel cuore di oscurissimi boschi e allombradelle querce piugrave annose e piugrave maestose per ampiezzaNessuno meglio di Milton sembra aver compreso il se-greto di dar risalto a cose terribili o di porle se cosigrave pos-so esprimermi nella luce piugrave viva circondandole conuna sapiente oscuritagrave La sua descrizione della mortenel secondo libro egrave studiata in modo ammirevole ed egravesorprendente con quale tetro fasto con quale significati-va ed espressiva incertezza di tocchi e di colori egli ab-bia delineato il ritratto del re del terrore

The other shapeIf shape it might be calld that shape had none

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ra estensione di un pericolo quando possiamo ad essaabituare il nostro sguardo gran parte del timore svani-sce Comprenderagrave ciograve chi considera quanto la notte au-menti il nostro terrore in tutti i casi di pericolo e comele nozioni di spettri e di fantasmi sui quali nessuno puograveformulare idee chiare impressionino gli animi che cre-dono alle favole popolari circa tali specie di esseri

Quei governi dispotici che si basano sulle passionidegli uomini e principalmente sul timore mantengonola loro autoritagrave per quanto egrave possibile influendo sulsenso della vista La linea di condotta egrave stata la stessa inmolti casi in cui si trattava di religione Quasi tutti itempli pagani erano oscuri anche nei templi barbari de-gli Americani del giorno doggi si conserva lidolo inuna parte oscura della costruzione consacrata al cultoPer tale motivo anche i Druidi compivano tutte le lorocerimonie nel cuore di oscurissimi boschi e allombradelle querce piugrave annose e piugrave maestose per ampiezzaNessuno meglio di Milton sembra aver compreso il se-greto di dar risalto a cose terribili o di porle se cosigrave pos-so esprimermi nella luce piugrave viva circondandole conuna sapiente oscuritagrave La sua descrizione della mortenel secondo libro egrave studiata in modo ammirevole ed egravesorprendente con quale tetro fasto con quale significati-va ed espressiva incertezza di tocchi e di colori egli ab-bia delineato il ritratto del re del terrore

The other shapeIf shape it might be calld that shape had none

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Distinguishable in member joint or limbOr substance might be calld that shadow seemdFor each seemd either black it stood as nightFierce as ten furies terrible as hellAnd shook a deadly dart what seemd his headThe likeness of a kingly crown had on16

In questa descrizione tutto egrave oscuro incerto confusoterribile e sublime al massimo grado

IV ndash DIFFERENZA FRA LA CHIAREZZA ELOSCURITAgrave RIGUARDO ALLE PASSIONI

Una cosa egrave rendere chiara unidea e unaltra egrave far sigraveche colpisca limmaginazione Se io faccio il disegno diun palazzo di un tempio o di un paesaggio presento diquesti oggetti unidea ben chiara ma allora (aggiungen-do pure leffetto dellimitazione che vale qualcosa) lamia pittura puograve tuttal piugrave fare soltanto leffetto che unpalazzo un tempio o un paesaggio avrebbero fatto nella

16 laquoLalta figura se figura si puograve chiamare quella che non hadistinzione nelle membra nelle giunture o negli arti o se si puogravechiamare sostanza quella che sembrava ombra poichegrave ognuna pa-reva entrambe le cose stava immobile nera come la notte ferocecome dieci Furie terribile come linferno e scuoteva una frecciamortale qualcosa di simile a una corona regale posava su ciograve chepoteva sembrare una testaraquo (Milton Paradise lost II 666 esgg)

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Distinguishable in member joint or limbOr substance might be calld that shadow seemdFor each seemd either black it stood as nightFierce as ten furies terrible as hellAnd shook a deadly dart what seemd his headThe likeness of a kingly crown had on16

In questa descrizione tutto egrave oscuro incerto confusoterribile e sublime al massimo grado

IV ndash DIFFERENZA FRA LA CHIAREZZA ELOSCURITAgrave RIGUARDO ALLE PASSIONI

Una cosa egrave rendere chiara unidea e unaltra egrave far sigraveche colpisca limmaginazione Se io faccio il disegno diun palazzo di un tempio o di un paesaggio presento diquesti oggetti unidea ben chiara ma allora (aggiungen-do pure leffetto dellimitazione che vale qualcosa) lamia pittura puograve tuttal piugrave fare soltanto leffetto che unpalazzo un tempio o un paesaggio avrebbero fatto nella

16 laquoLalta figura se figura si puograve chiamare quella che non hadistinzione nelle membra nelle giunture o negli arti o se si puogravechiamare sostanza quella che sembrava ombra poichegrave ognuna pa-reva entrambe le cose stava immobile nera come la notte ferocecome dieci Furie terribile come linferno e scuoteva una frecciamortale qualcosa di simile a una corona regale posava su ciograve chepoteva sembrare una testaraquo (Milton Paradise lost II 666 esgg)

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realtagrave Daltro lato la piugrave viva e animata descrizioneverbale che io possa dare desta una idea molto oscura eimperfetta di tali oggetti ma egrave in mio potere suscitarecon una descrizione una emozione piugrave forte di quellache potrei suscitare con la migliore pittura Lesperienzaogni giorno lo prova Il modo piugrave appropriato per tra-smettere i sentimenti da unanima allaltra egrave quello delleparole tutti gli altri mezzi di espressione sono molto in-sufficienti e la chiarezza di unimmagine egrave tanto lungidallessere assolutamente necessaria per esercitare un in-flusso sulle passioni che esse possono venir notevol-mente eccitate da certi principicirc adatti a quello scoposenza il concorso di alcuna immagine del che abbiamouna sufficiente prova nei potenti effetti che sono bennoti della musica strumentale In realtagrave una grandechiarezza influisce ben poco sulle passioni poichegrave egrave inun certo senso nemica di qualsiasi entusiasmo

Vi sono due versi nella Poetica di Orazio che sembra-no contraddire a questa opinione per cui cercherograve dichiarirla meglio

Segnius irritant animos demissa per auresquam quae sunt oculis subiecta fidelibus17

17 laquoCiograve che egrave percepito per mezzo delludito eccita piugrave tardi-vamente lanimo di ciograve che cade sotto la vista che meno singan-naraquo (Orazio Epistulae II 3 De arte poetica 180-181)

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realtagrave Daltro lato la piugrave viva e animata descrizioneverbale che io possa dare desta una idea molto oscura eimperfetta di tali oggetti ma egrave in mio potere suscitarecon una descrizione una emozione piugrave forte di quellache potrei suscitare con la migliore pittura Lesperienzaogni giorno lo prova Il modo piugrave appropriato per tra-smettere i sentimenti da unanima allaltra egrave quello delleparole tutti gli altri mezzi di espressione sono molto in-sufficienti e la chiarezza di unimmagine egrave tanto lungidallessere assolutamente necessaria per esercitare un in-flusso sulle passioni che esse possono venir notevol-mente eccitate da certi principicirc adatti a quello scoposenza il concorso di alcuna immagine del che abbiamouna sufficiente prova nei potenti effetti che sono bennoti della musica strumentale In realtagrave una grandechiarezza influisce ben poco sulle passioni poichegrave egrave inun certo senso nemica di qualsiasi entusiasmo

Vi sono due versi nella Poetica di Orazio che sembra-no contraddire a questa opinione per cui cercherograve dichiarirla meglio

Segnius irritant animos demissa per auresquam quae sunt oculis subiecta fidelibus17

17 laquoCiograve che egrave percepito per mezzo delludito eccita piugrave tardi-vamente lanimo di ciograve che cade sotto la vista che meno singan-naraquo (Orazio Epistulae II 3 De arte poetica 180-181)

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Su questo lAbate Dubos18 fonda una critica nella qua-le antepone la pittura alla poesia quanto alla facoltagrave disuscitare le passioni soprattutto riguardo alla maggiorchiarezza delle idee che essa rappresenta ritengo chequesto eccellente giudice sia stato tratto in errore (se er-rore si puograve chiamare) dal suo sistema al quale egli latrovograve piugrave conforme di quello che io penso saragrave provatocon lesperienza Conosco parecchi che ammirano eamano la pittura e che pure considerano gli oggetti del-la loro ammirazione in quellarte abbastanza freddamen-te in confronto a quellardore da cui sono animati difronte a brani commoventi di poesia o di retorica Fra lagente comune non potei mai notare che la pittura avessegrande influsso sulle passioni Egrave vero che il piugrave elevatogenere di pittura come il piugrave elevato genere di poesianon egrave mai molto compreso in quellambiente Ma egrave an-cora piugrave certo che le loro passioni sono eccitate assaifortemente da un predicatore fanatico o dalle ballate diChevy chase19 o dei ragazzi nel bosco e da altri poemet-ti popolari e leggende note e diffuse in quel ceto Nonconosco nessuna pittura buona o cattiva che produca lo

18 Jean-Baptiste Dubos (1670-1742) dopo aver partecipatoalla vita politica del suo paese si dedicograve a studi storici e letterariSi allude qui alle Reacuteflexions critiques sur la poeacutesie et sur la pein-ture (1719 2 voll) che fu uno degli studi dellepoca in cui la teo-ria dellarte egrave trattata con maggior sagacitagrave e discernimento

19 Chevy chase [La caccia negli Cheviots] egrave la piugrave famosa trale ballate popolari inglesi a soggetto epico del XV e XVI secolofu come molte altre scoperta e pubblicata nel 1765 dal Percy

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Su questo lAbate Dubos18 fonda una critica nella qua-le antepone la pittura alla poesia quanto alla facoltagrave disuscitare le passioni soprattutto riguardo alla maggiorchiarezza delle idee che essa rappresenta ritengo chequesto eccellente giudice sia stato tratto in errore (se er-rore si puograve chiamare) dal suo sistema al quale egli latrovograve piugrave conforme di quello che io penso saragrave provatocon lesperienza Conosco parecchi che ammirano eamano la pittura e che pure considerano gli oggetti del-la loro ammirazione in quellarte abbastanza freddamen-te in confronto a quellardore da cui sono animati difronte a brani commoventi di poesia o di retorica Fra lagente comune non potei mai notare che la pittura avessegrande influsso sulle passioni Egrave vero che il piugrave elevatogenere di pittura come il piugrave elevato genere di poesianon egrave mai molto compreso in quellambiente Ma egrave an-cora piugrave certo che le loro passioni sono eccitate assaifortemente da un predicatore fanatico o dalle ballate diChevy chase19 o dei ragazzi nel bosco e da altri poemet-ti popolari e leggende note e diffuse in quel ceto Nonconosco nessuna pittura buona o cattiva che produca lo

18 Jean-Baptiste Dubos (1670-1742) dopo aver partecipatoalla vita politica del suo paese si dedicograve a studi storici e letterariSi allude qui alle Reacuteflexions critiques sur la poeacutesie et sur la pein-ture (1719 2 voll) che fu uno degli studi dellepoca in cui la teo-ria dellarte egrave trattata con maggior sagacitagrave e discernimento

19 Chevy chase [La caccia negli Cheviots] egrave la piugrave famosa trale ballate popolari inglesi a soggetto epico del XV e XVI secolofu come molte altre scoperta e pubblicata nel 1765 dal Percy

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stesso effetto Cosicchegrave la poesia con tutta la sua oscu-ritagrave ha un dominio piugrave generale e insieme piugrave forte sullepassioni che non laltra arte E ritengo che vi siano deimotivi in natura per cui lidea oscura quando sia pro-priamente adattata dovrebbe essere piugrave commovente diquella chiara

Egrave la nostra ignoranza delle cose che genera la nostraammirazione e principalmente suscita le nostre passioniLa conoscenza e la famigliaritagrave fa sigrave che le cause piugravecommoventi commuovano ben poco Cosigrave egrave per il vol-go e tutti gli uomini sono come il volgo in ciograve che noncomprendono Le idee delleternitagrave e dellinfinito sonotra le piugrave commoventi che noi possediamo e forse nonvegrave nulla da noi cosigrave poco compreso come linfinito eleternitagrave In nessun luogo incontriamo una descrizionepiugrave sublime di questa giustamente rinomata del Miltonin cui viene descritto Satana con una dignitagrave cosigrave adattaal soggetto

He above the restIn shape and gesture proudly eminentStood like a tower his form had yet not lostAll her original brightness nor appeardLess than archangel ruind and thexcessOf glory obscurd as when the sun new risenLooks through the horizontal misty airShorn of his beams or from behind the moonIn dim eclipse disastrous twilight sheds

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stesso effetto Cosicchegrave la poesia con tutta la sua oscu-ritagrave ha un dominio piugrave generale e insieme piugrave forte sullepassioni che non laltra arte E ritengo che vi siano deimotivi in natura per cui lidea oscura quando sia pro-priamente adattata dovrebbe essere piugrave commovente diquella chiara

Egrave la nostra ignoranza delle cose che genera la nostraammirazione e principalmente suscita le nostre passioniLa conoscenza e la famigliaritagrave fa sigrave che le cause piugravecommoventi commuovano ben poco Cosigrave egrave per il vol-go e tutti gli uomini sono come il volgo in ciograve che noncomprendono Le idee delleternitagrave e dellinfinito sonotra le piugrave commoventi che noi possediamo e forse nonvegrave nulla da noi cosigrave poco compreso come linfinito eleternitagrave In nessun luogo incontriamo una descrizionepiugrave sublime di questa giustamente rinomata del Miltonin cui viene descritto Satana con una dignitagrave cosigrave adattaal soggetto

He above the restIn shape and gesture proudly eminentStood like a tower his form had yet not lostAll her original brightness nor appeardLess than archangel ruind and thexcessOf glory obscurd as when the sun new risenLooks through the horizontal misty airShorn of his beams or from behind the moonIn dim eclipse disastrous twilight sheds

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On half the nations and with fear of changePerplexes monarchs20

Ecco una nobilissima pittura in che consiste questapittura poetica Nelle immagini di una torre di un ar-cangelo del sole che sorge tra la nebbia o in un eclissenella rovina di monarchi e nella rivoluzione di regni Lamente egrave come portata fuori di segrave da un insieme di grandie confuse immagini che colpiscono perchegrave sono agglo-merate e confuse infatti se vi provate a separarle perde-te molto della loro grandezza unitele e infallibilmentene perdete la chiarezza Le immagini che nascono dallapoesia sono sempre di questo genere oscuro sebbeneper lo piugrave gli effetti della poesia non debbano affatto es-sere attribuiti alle immagini che essa desta questo puntolo esamineremo piugrave largamente in seguito21 Ma la pittu-ra una volta che siamo daccordo circa il piaceredellimitazione puograve soltanto colpire con le immaginiche rappresenta anche qui una misurata oscuritagrave in al-cune cose contribuisce alleffetto poichegrave le immagini

20 laquoSugli altri superbamente sovrastante per la figura e per ilgesto stava egli come una torre la sua forma non aveva ancoraperso tutta loriginale luminositagrave e sembrava un arcangelo deca-duto ed era lespressione massima di una gloria oscurata comequando il nuovo sole allalba scruta attraverso laria nebbiosadellorizzonte privo dei suoi raggi o da dietro alla luna in unafosca eclissi totale spande un tetro crepuscolo su metagrave della terrae cruccia i monarchi con il timore di novitagraveraquo (Milton ParadiselostI 589 e sgg)

21 V Parte Quinta

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On half the nations and with fear of changePerplexes monarchs20

Ecco una nobilissima pittura in che consiste questapittura poetica Nelle immagini di una torre di un ar-cangelo del sole che sorge tra la nebbia o in un eclissenella rovina di monarchi e nella rivoluzione di regni Lamente egrave come portata fuori di segrave da un insieme di grandie confuse immagini che colpiscono perchegrave sono agglo-merate e confuse infatti se vi provate a separarle perde-te molto della loro grandezza unitele e infallibilmentene perdete la chiarezza Le immagini che nascono dallapoesia sono sempre di questo genere oscuro sebbeneper lo piugrave gli effetti della poesia non debbano affatto es-sere attribuiti alle immagini che essa desta questo puntolo esamineremo piugrave largamente in seguito21 Ma la pittu-ra una volta che siamo daccordo circa il piaceredellimitazione puograve soltanto colpire con le immaginiche rappresenta anche qui una misurata oscuritagrave in al-cune cose contribuisce alleffetto poichegrave le immagini

20 laquoSugli altri superbamente sovrastante per la figura e per ilgesto stava egli come una torre la sua forma non aveva ancoraperso tutta loriginale luminositagrave e sembrava un arcangelo deca-duto ed era lespressione massima di una gloria oscurata comequando il nuovo sole allalba scruta attraverso laria nebbiosadellorizzonte privo dei suoi raggi o da dietro alla luna in unafosca eclissi totale spande un tetro crepuscolo su metagrave della terrae cruccia i monarchi con il timore di novitagraveraquo (Milton ParadiselostI 589 e sgg)

21 V Parte Quinta

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nella pittura sono esattamente simili a quelle in natura ein natura immagini scure confuse incerte hanno sullafantasia un potere emotivo maggiore di quello che nonabbiano quelle immagini che sono piugrave chiare e delinea-te Ma dove e quando questa osservazione possa esserein pratica applicata e fin dove essa possa essere estesasaragrave meglio suggerito dalla natura del soggetto edalloccasione che non definito da alcuna regola chepossa venir dettata Sono convinto che questa idea ha in-contrato opposizioni e probabilmente saragrave ancora rifiu-tata da parecchi Ma lasciatemi dire che a stento unacosa puograve colpire la mente con la sua grandezza se nonsi avvicina in un certo senso allinfinito che nulla puogravefare quando noi possiamo percepirne i limiti ma il ve-dere un oggetto distintamente e il percepirne i limiti egrave lastessa e identica cosa

Unlaquoidea chiararaquo egrave quindi un altro modo di dire unalaquopiccola idearaquo Vi egrave un passo nel Libro di Giobbe stu-pendamente sublime e questa sublimitagrave egrave dovuta princi-palmente alla terribile incertezza della cosa descritta

Nei pensieri derivati dalle visioni della notte quando il sonnoprofondo cade sugli uomini un timore mi assaligrave e un fremito miscosse tutte le ossa Allora uno spirito passograve dinnanzi al mio visoI peli del mio corpo si rizzarono Rimasi fermo ma non potei di-scernerne la forma unimmagine era davanti ai miei occhi verasilenzio e io udii una voce ndash Deve un mortale essere piugrave giusto diDio

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nella pittura sono esattamente simili a quelle in natura ein natura immagini scure confuse incerte hanno sullafantasia un potere emotivo maggiore di quello che nonabbiano quelle immagini che sono piugrave chiare e delinea-te Ma dove e quando questa osservazione possa esserein pratica applicata e fin dove essa possa essere estesasaragrave meglio suggerito dalla natura del soggetto edalloccasione che non definito da alcuna regola chepossa venir dettata Sono convinto che questa idea ha in-contrato opposizioni e probabilmente saragrave ancora rifiu-tata da parecchi Ma lasciatemi dire che a stento unacosa puograve colpire la mente con la sua grandezza se nonsi avvicina in un certo senso allinfinito che nulla puogravefare quando noi possiamo percepirne i limiti ma il ve-dere un oggetto distintamente e il percepirne i limiti egrave lastessa e identica cosa

Unlaquoidea chiararaquo egrave quindi un altro modo di dire unalaquopiccola idearaquo Vi egrave un passo nel Libro di Giobbe stu-pendamente sublime e questa sublimitagrave egrave dovuta princi-palmente alla terribile incertezza della cosa descritta

Nei pensieri derivati dalle visioni della notte quando il sonnoprofondo cade sugli uomini un timore mi assaligrave e un fremito miscosse tutte le ossa Allora uno spirito passograve dinnanzi al mio visoI peli del mio corpo si rizzarono Rimasi fermo ma non potei di-scernerne la forma unimmagine era davanti ai miei occhi verasilenzio e io udii una voce ndash Deve un mortale essere piugrave giusto diDio

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Noi siamo innanzi tutto preparati con la massima so-lennitagrave alla rappresentazione e siamo terrificati primaancora di essere introdotti nelloscura visione che deter-mineragrave la nostra emozione ma quando questa grandecausa di terrore fa la sua apparizione che cosa accadeNon egrave avvolta nelle ombre della sua incomprensibileoscuritagrave piugrave solenne piugrave commovente piugrave terribile diquello che la piugrave viva descrizione la piugrave chiara pitturapotessero rappresentare Quando i pittori hanno tentatodi darci chiare rappresentazioni di idee assai fantastichee terribili hanno credo quasi sempre fallito tanto chemi sono domandato in tutte le pitture che ho vistodellinferno se il pittore non intendesse forse esprimerequalcosa di ridicolo Parecchi pittori hanno trattato unsoggetto di questo genere con la mira di riunire tanti or-ribili fantasmi quanti la loro immaginazione poteva sug-gerire ma tutti i disegni che ho avuto occasione di vede-re delle tentazioni di S Antonio erano piuttosto una spe-cie di strano e selvaggio grottesco che non qualcosa ca-pace di produrre una seria passione In tutti questi sog-getti la poesia riesce in modo piugrave che felice Le sue ap-parizioni le sue chimere i suoi mostri le sue figure al-legoriche sono grandi e commoventi e sebbene la Famadi Virgilio e la Discordia di Omero siano oscure sonofigure magnifiche Nella pittura sarebbero abbastanzachiare ma temo che potrebbero diventare ridicole

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Noi siamo innanzi tutto preparati con la massima so-lennitagrave alla rappresentazione e siamo terrificati primaancora di essere introdotti nelloscura visione che deter-mineragrave la nostra emozione ma quando questa grandecausa di terrore fa la sua apparizione che cosa accadeNon egrave avvolta nelle ombre della sua incomprensibileoscuritagrave piugrave solenne piugrave commovente piugrave terribile diquello che la piugrave viva descrizione la piugrave chiara pitturapotessero rappresentare Quando i pittori hanno tentatodi darci chiare rappresentazioni di idee assai fantastichee terribili hanno credo quasi sempre fallito tanto chemi sono domandato in tutte le pitture che ho vistodellinferno se il pittore non intendesse forse esprimerequalcosa di ridicolo Parecchi pittori hanno trattato unsoggetto di questo genere con la mira di riunire tanti or-ribili fantasmi quanti la loro immaginazione poteva sug-gerire ma tutti i disegni che ho avuto occasione di vede-re delle tentazioni di S Antonio erano piuttosto una spe-cie di strano e selvaggio grottesco che non qualcosa ca-pace di produrre una seria passione In tutti questi sog-getti la poesia riesce in modo piugrave che felice Le sue ap-parizioni le sue chimere i suoi mostri le sue figure al-legoriche sono grandi e commoventi e sebbene la Famadi Virgilio e la Discordia di Omero siano oscure sonofigure magnifiche Nella pittura sarebbero abbastanzachiare ma temo che potrebbero diventare ridicole

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V ndash LA POTENZA

Oltre a quelle cose che direttamente suscitano lideadel pericolo e a quelle che producono un effetto simileper una causa meccanica non conosco nulla di sublimeche non sia connesso con il senso di potenza E talegruppo egrave determinato naturalmente come gli altri duedal terrore origine comune di tutto ciograve che egrave sublime Ilsenso di potenza a prima vista sembra appartenere allacategoria di quelle cose indifferenti che possono ugual-mente riferirsi al dolore o al piacere Ma in realtagrave lacommozione che nasce dallidea di unampia potenza egraveben lungi dallavere quel carattere neutro Innanzi tuttodobbiamo ricordare22 che lidea di dolore nel suo piugravealto grado egrave molto piugrave forte del piugrave alto grado di piace-re e che conserva la stessa superioritagrave attraverso tutte legradazioni inferiori Di qui deriva che lagrave dove sonouguali le occasioni di uguali gradi di sofferenza e di gio-ia lidea della sofferenza deve sempre essere prevalenteE invero le idee del dolore e soprattutto quella dellamorte sono cosigrave impressionanti che finchegrave ci troviamoin presenza di qualsiasi cosa si supponga abbia il poteredi suscitare in noi luna o laltra egrave impossibile che siamocompletamente liberi dal terrore Inoltre sappiamo peresperienza che per godere il piacere non egrave necessarioalcun grande sforzo sappiamo anzi che tali sforzi con-

22 V Parte Prima VII

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V ndash LA POTENZA

Oltre a quelle cose che direttamente suscitano lideadel pericolo e a quelle che producono un effetto simileper una causa meccanica non conosco nulla di sublimeche non sia connesso con il senso di potenza E talegruppo egrave determinato naturalmente come gli altri duedal terrore origine comune di tutto ciograve che egrave sublime Ilsenso di potenza a prima vista sembra appartenere allacategoria di quelle cose indifferenti che possono ugual-mente riferirsi al dolore o al piacere Ma in realtagrave lacommozione che nasce dallidea di unampia potenza egraveben lungi dallavere quel carattere neutro Innanzi tuttodobbiamo ricordare22 che lidea di dolore nel suo piugravealto grado egrave molto piugrave forte del piugrave alto grado di piace-re e che conserva la stessa superioritagrave attraverso tutte legradazioni inferiori Di qui deriva che lagrave dove sonouguali le occasioni di uguali gradi di sofferenza e di gio-ia lidea della sofferenza deve sempre essere prevalenteE invero le idee del dolore e soprattutto quella dellamorte sono cosigrave impressionanti che finchegrave ci troviamoin presenza di qualsiasi cosa si supponga abbia il poteredi suscitare in noi luna o laltra egrave impossibile che siamocompletamente liberi dal terrore Inoltre sappiamo peresperienza che per godere il piacere non egrave necessarioalcun grande sforzo sappiamo anzi che tali sforzi con-

22 V Parte Prima VII

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tribuirebbero molto a distruggere la nostra soddisfazio-ne poichegrave il piacere deve essere carpito e non impostoforzatamente a se stessi il piacere segue la volontagrave eperciograve generalmente proviamo piacere in molte cose do-tate di una forza assai inferiore alla nostra Ma il doloreegrave sempre inflitto da un potere in un certo modo superio-re poichegrave non ci sottomettiamo mai al dolore sponta-neamente Cosicchegrave la forza la violenza il dolore ilterrore sono idee che incalzano contemporaneamente ilnostro pensiero Osservate un uomo o un altro animaleche abbia una forza prodigiosa quale idea nasce in voiprima di ogni riflessione Lidea che questa forza saragraveutile a voi alla vostra tranquillitagrave al vostro piacere alvostro interesse in ogni senso No lemozione che senti-te nasce dal timore che questa enorme forza debba esse-re impiegata a scopi di rapina e di distruzione23 Che lapotenza tragga tutta la sua sublimitagrave dal terrore a cui ge-neralmente va unita appariragrave evidente dal suo effetto neipochissimi casi nei quali egrave possibile attenuare la sua ca-pacitagrave di nuocere Quando fate questo la private di ogniaspetto sublime ed essa diviene subito disprezzabileUn bue egrave un essere di grande forza ma egrave una creaturainnocente estremamente servizievole e per nulla peri-colosa per questa ragione lidea di un bue non egrave affattosublime Un toro egrave pure forte ma la sua forza egrave di altrogenere sovente capace di distruggere di rado per lomeno fra noi egrave di qualche utilitagrave per i lavori degli uomi-

23 V Parte Terza XXI

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tribuirebbero molto a distruggere la nostra soddisfazio-ne poichegrave il piacere deve essere carpito e non impostoforzatamente a se stessi il piacere segue la volontagrave eperciograve generalmente proviamo piacere in molte cose do-tate di una forza assai inferiore alla nostra Ma il doloreegrave sempre inflitto da un potere in un certo modo superio-re poichegrave non ci sottomettiamo mai al dolore sponta-neamente Cosicchegrave la forza la violenza il dolore ilterrore sono idee che incalzano contemporaneamente ilnostro pensiero Osservate un uomo o un altro animaleche abbia una forza prodigiosa quale idea nasce in voiprima di ogni riflessione Lidea che questa forza saragraveutile a voi alla vostra tranquillitagrave al vostro piacere alvostro interesse in ogni senso No lemozione che senti-te nasce dal timore che questa enorme forza debba esse-re impiegata a scopi di rapina e di distruzione23 Che lapotenza tragga tutta la sua sublimitagrave dal terrore a cui ge-neralmente va unita appariragrave evidente dal suo effetto neipochissimi casi nei quali egrave possibile attenuare la sua ca-pacitagrave di nuocere Quando fate questo la private di ogniaspetto sublime ed essa diviene subito disprezzabileUn bue egrave un essere di grande forza ma egrave una creaturainnocente estremamente servizievole e per nulla peri-colosa per questa ragione lidea di un bue non egrave affattosublime Un toro egrave pure forte ma la sua forza egrave di altrogenere sovente capace di distruggere di rado per lomeno fra noi egrave di qualche utilitagrave per i lavori degli uomi-

23 V Parte Terza XXI

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ni perciograve lidea di un toro egrave grandiosa ed esso trova so-vente posto in descrizioni sublimi e in nobili paragoniOsserviamo un altro forte animale sotto le due diverseluci nelle quali possiamo considerarlo Il cavallo sottolaspetto di un animale utile egrave adatto per laratro per lacarrozza per il tiro da ogni punto di vista di utilitagrave so-ciale il cavallo non ha nulla di sublime ma come avvie-ne che noi siamo impressionati da esso laquoil cui collo egravepieno di vigore le cui narici sono terribili a vedersiesso che pare trangugi la terra con foga e frenesia negravemai riconosce il suono della trombaraquo In questa descri-zione il senso dellutilitagrave del cavallo scompare del tuttoe balza evidente quello del terribile e del sublime Noisiamo continuamente a contatto con animali di una forzache egrave considerevole ma non dannosa Tra di essi noncerchiamo mai il senso del sublime questo senso ci co-glie nelloscura foresta e nellululante deserto alla vistadel leone della tigre della pantera o del rinoceronteOgni volta che la forza egrave soltanto utile e viene usata anostro beneficio o per il nostro piacere non egrave mai subli-me poichegrave nulla puograve agire in modo gradito a noi se nonagisce conformemente alla nostra volontagrave ma per agirein modo gradito alla nostra volontagrave deve dipendere danoi e quindi non puograve mai essere la causa didea grandio-sa che ci domini La descrizione dellasino selvatico nellibro di Giobbe egrave condotta in modo da raggiungere lasublimitagrave con linsistere sulla sua libertagrave e sulla sua sfidaallumanitagrave altrimenti la descrizione di tale animale nonavrebbe potuto avere nulla di nobile in segrave

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ni perciograve lidea di un toro egrave grandiosa ed esso trova so-vente posto in descrizioni sublimi e in nobili paragoniOsserviamo un altro forte animale sotto le due diverseluci nelle quali possiamo considerarlo Il cavallo sottolaspetto di un animale utile egrave adatto per laratro per lacarrozza per il tiro da ogni punto di vista di utilitagrave so-ciale il cavallo non ha nulla di sublime ma come avvie-ne che noi siamo impressionati da esso laquoil cui collo egravepieno di vigore le cui narici sono terribili a vedersiesso che pare trangugi la terra con foga e frenesia negravemai riconosce il suono della trombaraquo In questa descri-zione il senso dellutilitagrave del cavallo scompare del tuttoe balza evidente quello del terribile e del sublime Noisiamo continuamente a contatto con animali di una forzache egrave considerevole ma non dannosa Tra di essi noncerchiamo mai il senso del sublime questo senso ci co-glie nelloscura foresta e nellululante deserto alla vistadel leone della tigre della pantera o del rinoceronteOgni volta che la forza egrave soltanto utile e viene usata anostro beneficio o per il nostro piacere non egrave mai subli-me poichegrave nulla puograve agire in modo gradito a noi se nonagisce conformemente alla nostra volontagrave ma per agirein modo gradito alla nostra volontagrave deve dipendere danoi e quindi non puograve mai essere la causa didea grandio-sa che ci domini La descrizione dellasino selvatico nellibro di Giobbe egrave condotta in modo da raggiungere lasublimitagrave con linsistere sulla sua libertagrave e sulla sua sfidaallumanitagrave altrimenti la descrizione di tale animale nonavrebbe potuto avere nulla di nobile in segrave

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Chi ha allentato le briglie dellasino selvatico Io gli ho datocome casa il deserto per dimora la sterile landa Egli disprezza lamoltitudine della cittagrave e non rispetta la voce del carrettiere Lacerchia delle montagne egrave il suo pascolo

La magnifica descrizione del liocorno e del leviatanoin quel libro egrave ricca degli stessi particolari nobilitanti

Il liocorno ti vorragrave servire Legherai il liocorno con la suafune per farlo arare al solco Ti fiderai di lui perchegrave la sua forza egravegrande Puoi pescare un leviatano con un amo Verragrave egli a pat-ti con te Lo prenderai come servo per sempre Un uomo nonsaragrave abbattuto al solo vederlo24

In breve dovunque noi troviamo forza e da qualun-que punto di vista consideriamo il senso di potenza no-tiamo che il sublime egrave sempre concomitante con il terro-re e disprezziamo chi offre una forza servile ed innocuaLa razza dei cani in molte delle sue specie egrave dotata ge-neralmente di un certo grado di forza e di velocitagrave edessi esercitano queste e altre pregevoli qualitagrave per la no-stra convenienza e per il nostro piacere I cani inverosono gli animali piugrave socievoli piugrave affezionati e piugrave ama-bili di tutta la creazione bruta ma lamore si avvicina dipiugrave al disprezzo di quanto comunemente si pensi Ecosigrave per quanto noi accarezziamo i cani ci serviamo delloro nome come dellappellativo piugrave spregevole quandousiamo termini di rimprovero e questo appellativo egrave ilsegno comune dellestrema viltagrave e del massimo disprez-zo in ogni lingua I lupi non hanno una forza maggiore

24 Antico Testamento Giobbe 39 12 e sgg

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Chi ha allentato le briglie dellasino selvatico Io gli ho datocome casa il deserto per dimora la sterile landa Egli disprezza lamoltitudine della cittagrave e non rispetta la voce del carrettiere Lacerchia delle montagne egrave il suo pascolo

La magnifica descrizione del liocorno e del leviatanoin quel libro egrave ricca degli stessi particolari nobilitanti

Il liocorno ti vorragrave servire Legherai il liocorno con la suafune per farlo arare al solco Ti fiderai di lui perchegrave la sua forza egravegrande Puoi pescare un leviatano con un amo Verragrave egli a pat-ti con te Lo prenderai come servo per sempre Un uomo nonsaragrave abbattuto al solo vederlo24

In breve dovunque noi troviamo forza e da qualun-que punto di vista consideriamo il senso di potenza no-tiamo che il sublime egrave sempre concomitante con il terro-re e disprezziamo chi offre una forza servile ed innocuaLa razza dei cani in molte delle sue specie egrave dotata ge-neralmente di un certo grado di forza e di velocitagrave edessi esercitano queste e altre pregevoli qualitagrave per la no-stra convenienza e per il nostro piacere I cani inverosono gli animali piugrave socievoli piugrave affezionati e piugrave ama-bili di tutta la creazione bruta ma lamore si avvicina dipiugrave al disprezzo di quanto comunemente si pensi Ecosigrave per quanto noi accarezziamo i cani ci serviamo delloro nome come dellappellativo piugrave spregevole quandousiamo termini di rimprovero e questo appellativo egrave ilsegno comune dellestrema viltagrave e del massimo disprez-zo in ogni lingua I lupi non hanno una forza maggiore

24 Antico Testamento Giobbe 39 12 e sgg

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di quella che posseggono parecchie razze di cani magrazie alla loro indomabile ferocia lidea di un lupo nonegrave spregevole esso non viene escluso dalle nobili descri-zioni e dai nobili paragoni In tal modo siamo colpitidalla forza che egrave un potere laquonaturaleraquo

Il potere che in base a una legge costituita detengonoi re e i comandanti ha la stessa connessione col terrore Isovrani sono spesso designati col titolo di terribile mae-stagrave25 E si puograve notare che persone giovani poco a contat-to col mondo e non abituate ad avvicinare uomini al po-tere sono di solito colpite da un timore che toglie loro illibero uso dogni facoltagrave laquoQuando io preparai la mia di-mora sulla strada ndash dice Giobbe ndash i giovani mi videro esi nascoseroraquo In realtagrave egrave cosigrave naturale questa timidezzanei riguardi del potere ed egrave cosigrave fortemente connaturatain noi che pochissimi sono capaci di vincerla se noncol mischiarsi molto negli affari del gran mondo o conlusare non poca violenza alle loro naturali disposizioniSo che alcune persone sono dellopinione che nessun ti-more nessun grado di terrore accompagni lidea del po-tere e hanno osato affermare che noi possiamo contem-plare lidea stessa di Dio senza provare tale emozioneHo espressamente evitato allinizio di questa mia tratta-zione di introdurre lidea di quel grande e terribile Esse-re come esempio in un argomento cosigrave chiaro comequesto per quanto frequentemente mi sia ricordato dellemie nozioni in tale argomento non come di unobbiezio-

25 Nel testo laquodread majestyraquo

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di quella che posseggono parecchie razze di cani magrazie alla loro indomabile ferocia lidea di un lupo nonegrave spregevole esso non viene escluso dalle nobili descri-zioni e dai nobili paragoni In tal modo siamo colpitidalla forza che egrave un potere laquonaturaleraquo

Il potere che in base a una legge costituita detengonoi re e i comandanti ha la stessa connessione col terrore Isovrani sono spesso designati col titolo di terribile mae-stagrave25 E si puograve notare che persone giovani poco a contat-to col mondo e non abituate ad avvicinare uomini al po-tere sono di solito colpite da un timore che toglie loro illibero uso dogni facoltagrave laquoQuando io preparai la mia di-mora sulla strada ndash dice Giobbe ndash i giovani mi videro esi nascoseroraquo In realtagrave egrave cosigrave naturale questa timidezzanei riguardi del potere ed egrave cosigrave fortemente connaturatain noi che pochissimi sono capaci di vincerla se noncol mischiarsi molto negli affari del gran mondo o conlusare non poca violenza alle loro naturali disposizioniSo che alcune persone sono dellopinione che nessun ti-more nessun grado di terrore accompagni lidea del po-tere e hanno osato affermare che noi possiamo contem-plare lidea stessa di Dio senza provare tale emozioneHo espressamente evitato allinizio di questa mia tratta-zione di introdurre lidea di quel grande e terribile Esse-re come esempio in un argomento cosigrave chiaro comequesto per quanto frequentemente mi sia ricordato dellemie nozioni in tale argomento non come di unobbiezio-

25 Nel testo laquodread majestyraquo

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ne ma anzi come di una valida conferma Spero in ciograveche dirograve di evitare ogni presunzione lagrave dove egrave quasiimpossibile per ogni mortale parlare con stretta proprie-tagrave Affermo quindi che mentre consideriamo la Divinitagravepuramente come oggetto di conoscenza in quanto costi-tuisce unidea complessa di potere sapienza giustiziabontagrave qualitagrave tutte elevate a un grado che va molto al dilagrave dei limiti della nostra comprensione mentre conside-riamo la Divinitagrave sotto questo aspetto raffinato e astrat-to limmaginazione e le passioni sono poco o per nullaaffatto impressionate Ma poichegrave siamo costretti dallacondizione della nostra natura ad ascendere a questepure idee intellettuali mediante immagini sensibili e agiudicare queste divine qualitagrave dai loro aspetti e dalleloro manifestazioni evidenti diventa cosa estremamentedifficile districare la nostra idea della causa dalleffettodal quale siano indotti a conoscerla Cosigrave quando con-templiamo la Divinitagrave i suoi attributi e gli effetti di que-sti presentandosi insieme alla nostra mente formanouna specie di immagine sensibile e come tale possonocolpire limmaginazione Ora sebbene in unesatta ideadella Divinitagrave nessuno dei suoi attributi sia forse predo-minante pure per la nostra immaginazione la sua poten-za egrave di gran lunga il piugrave notevole Una riflessione unconfronto egrave necessario per convincerci della sua sapien-za giustizia bontagrave Per essere colpiti dal suo potere egravesolo necessario che noi apriamo gli occhi ma mentrecontempliamo un oggetto cosigrave vasto come se fossimosotto il braccio della sua onnipotenza e avvolti da ogni

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ne ma anzi come di una valida conferma Spero in ciograveche dirograve di evitare ogni presunzione lagrave dove egrave quasiimpossibile per ogni mortale parlare con stretta proprie-tagrave Affermo quindi che mentre consideriamo la Divinitagravepuramente come oggetto di conoscenza in quanto costi-tuisce unidea complessa di potere sapienza giustiziabontagrave qualitagrave tutte elevate a un grado che va molto al dilagrave dei limiti della nostra comprensione mentre conside-riamo la Divinitagrave sotto questo aspetto raffinato e astrat-to limmaginazione e le passioni sono poco o per nullaaffatto impressionate Ma poichegrave siamo costretti dallacondizione della nostra natura ad ascendere a questepure idee intellettuali mediante immagini sensibili e agiudicare queste divine qualitagrave dai loro aspetti e dalleloro manifestazioni evidenti diventa cosa estremamentedifficile districare la nostra idea della causa dalleffettodal quale siano indotti a conoscerla Cosigrave quando con-templiamo la Divinitagrave i suoi attributi e gli effetti di que-sti presentandosi insieme alla nostra mente formanouna specie di immagine sensibile e come tale possonocolpire limmaginazione Ora sebbene in unesatta ideadella Divinitagrave nessuno dei suoi attributi sia forse predo-minante pure per la nostra immaginazione la sua poten-za egrave di gran lunga il piugrave notevole Una riflessione unconfronto egrave necessario per convincerci della sua sapien-za giustizia bontagrave Per essere colpiti dal suo potere egravesolo necessario che noi apriamo gli occhi ma mentrecontempliamo un oggetto cosigrave vasto come se fossimosotto il braccio della sua onnipotenza e avvolti da ogni

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lato dalla sua onnipresenza ci rannicchiamo nella picco-lezza della nostra natura e ci sentiamo in un certo sensoannichiliti dinnanzi a lui E sebbene una considerazionedegli altri suoi attributi possa alleviare in certo senso lenostre apprensioni pure nessuna convinzione della giu-stizia con cui egrave esercitata negrave dalla misericordia da cui egravemitigata puograve completamente allontanare il terrore chenasce naturalmente dalla considerazione di una forza acui nulla puograve resistere Se noi gioiamo gioiamo con tre-more e persino nel momento in cui riceviamo un bene-ficio non possiamo fare a meno di rabbrividire dinnanzia una potenza che puograve distribuire benefici di tanta im-portanza Quando il profeta Davide contempla i miracolidi saggezza e di potenza che sono evidenti nella costitu-zione delluomo sembra essere colpito da una specie diorrore divino e grida laquoIn modo terribile e meravigliososono stato creatoraquo Un poeta pagano ha un sentimentodi analoga natura Orazio considera come ultimo sforzodi fortezza filosofica il guardare senza terrore e senzastupore questa immensa e stupenda struttura delluniver-so

Hunc solem et stellas et decedentia certistempora momentis sunt qui formidine nullaimbuti spectant26

26 laquoVi sono di quelli che senza alcun timore guardano questosole e le stelle e lattimo fuggenteraquo (Orazio Epistulae I 6 3 esgg)

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lato dalla sua onnipresenza ci rannicchiamo nella picco-lezza della nostra natura e ci sentiamo in un certo sensoannichiliti dinnanzi a lui E sebbene una considerazionedegli altri suoi attributi possa alleviare in certo senso lenostre apprensioni pure nessuna convinzione della giu-stizia con cui egrave esercitata negrave dalla misericordia da cui egravemitigata puograve completamente allontanare il terrore chenasce naturalmente dalla considerazione di una forza acui nulla puograve resistere Se noi gioiamo gioiamo con tre-more e persino nel momento in cui riceviamo un bene-ficio non possiamo fare a meno di rabbrividire dinnanzia una potenza che puograve distribuire benefici di tanta im-portanza Quando il profeta Davide contempla i miracolidi saggezza e di potenza che sono evidenti nella costitu-zione delluomo sembra essere colpito da una specie diorrore divino e grida laquoIn modo terribile e meravigliososono stato creatoraquo Un poeta pagano ha un sentimentodi analoga natura Orazio considera come ultimo sforzodi fortezza filosofica il guardare senza terrore e senzastupore questa immensa e stupenda struttura delluniver-so

Hunc solem et stellas et decedentia certistempora momentis sunt qui formidine nullaimbuti spectant26

26 laquoVi sono di quelli che senza alcun timore guardano questosole e le stelle e lattimo fuggenteraquo (Orazio Epistulae I 6 3 esgg)

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Lucrezio egrave un poeta di cui non si puograve sospettare chedia adito a terrori superstiziosi pure quando egli raffi-gura lintero meccanismo della natura svelato dal mae-stro della sua filosofia il suo rapimento a questa vistameravigliosa che egli ha rappresentato coi colori di unapoesia cosigrave ardita e viva egrave sovrastato da unombra di se-greto timore ed orrore

His tibi me rebus quaedam divina voluptaspercipit atque horror quod sic Natura tua vitam manifesta patet ex omni parte retecta27

Ma solo la Sacra Scrittura puograve offrire idee conformialla maestagrave di questo soggetto Nella Sacra Scrittura do-vunque Dio egrave rappresentato mentre appare o parla tuttociograve che vegrave di terribile in natura egrave chiamato a raccoltaper rafforzare il senso di timoroso rispetto e di solennitagraveche la divina presenza suscita I salmi e i libri dei profetisono densi di esempi di questo genere laquoLa terra tremograve ndashdice il salmista ndash il cielo pure si riversograve alla presenza delSignoreraquo Ciograve che egrave notevole egrave che la pittura conserva lostesso carattere non solo quando si suppone che Egliscenda a far vendetta dei cattivi ma anche quando eser-cita una simile alta potenza nel beneficare i mortali

Trema o terra alla presenza del Signore alla presenza del Diodi Giacobbe che cambiograve la roccia in acqua stagnante e la pietrain una fonte di acque

27 laquoPer questo verso di te mi attrae un piacere quasi divino elorrore poichegrave la Natura tua mercegrave cosigrave manifestamente apparevisibile ovunqueraquo (Lucrezio De rerum natura III 28 e sgg)

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Lucrezio egrave un poeta di cui non si puograve sospettare chedia adito a terrori superstiziosi pure quando egli raffi-gura lintero meccanismo della natura svelato dal mae-stro della sua filosofia il suo rapimento a questa vistameravigliosa che egli ha rappresentato coi colori di unapoesia cosigrave ardita e viva egrave sovrastato da unombra di se-greto timore ed orrore

His tibi me rebus quaedam divina voluptaspercipit atque horror quod sic Natura tua vitam manifesta patet ex omni parte retecta27

Ma solo la Sacra Scrittura puograve offrire idee conformialla maestagrave di questo soggetto Nella Sacra Scrittura do-vunque Dio egrave rappresentato mentre appare o parla tuttociograve che vegrave di terribile in natura egrave chiamato a raccoltaper rafforzare il senso di timoroso rispetto e di solennitagraveche la divina presenza suscita I salmi e i libri dei profetisono densi di esempi di questo genere laquoLa terra tremograve ndashdice il salmista ndash il cielo pure si riversograve alla presenza delSignoreraquo Ciograve che egrave notevole egrave che la pittura conserva lostesso carattere non solo quando si suppone che Egliscenda a far vendetta dei cattivi ma anche quando eser-cita una simile alta potenza nel beneficare i mortali

Trema o terra alla presenza del Signore alla presenza del Diodi Giacobbe che cambiograve la roccia in acqua stagnante e la pietrain una fonte di acque

27 laquoPer questo verso di te mi attrae un piacere quasi divino elorrore poichegrave la Natura tua mercegrave cosigrave manifestamente apparevisibile ovunqueraquo (Lucrezio De rerum natura III 28 e sgg)

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Sarebbe infinita lenumerazione di tutti i passi sia ne-gli scrittori sacri che in quelli profani che fissano il sen-timento generale dellumanitagrave circa linseparabile unio-ne di un timore sacro e rispettoso con le nostre idee del-la Divinitagrave Di qui la massima comune Primos in orbedeos fecit timor Questa massima riguardo alloriginedella religione puograve essere falsa ed io lo credo Lautoredella massima comprese come fossero inseparabili que-ste idee senza considerare che la conoscenza di ungrande potere doveva sempre essere precedente al no-stro timore riguardo ad esso Ma questo timore deve dinecessitagrave seguire lidea di tale potenza una volta cheessa egrave suscitata nella mente Egrave in base a questo principioche la vera religione ha e deve avere un cosigrave largo mi-scuglio di salutare timore e che le religioni false nonhanno di solito nullaltro tranne la paura per reggersiPrima che la religione cristiana avesse come avvenneumanizzato lidea della Divinitagrave e prima che lavesseportata per cosigrave dire piugrave vicina a noi si parlava ben pocodellamore di Dio I seguaci di Platone ne fanno un cen-no ma soltanto un cenno gli altri scrittori dellantichitagravepagana poeti o filosofi non ne parlano mai E coloroche considerano con quale infinita attenzione con qualenoncuranza di ogni oggetto mortale attraverso qualilunghe pratiche di pietagrave e di contemplazione un uomoarrivi a concepire un amore completo e una completadevozione verso la Divinitagrave facilmente comprenderan-no che non egrave quello il primo il piugrave naturale e il piugrave im-pressionante effetto che procede da quellidea Cosigrave noi

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Sarebbe infinita lenumerazione di tutti i passi sia ne-gli scrittori sacri che in quelli profani che fissano il sen-timento generale dellumanitagrave circa linseparabile unio-ne di un timore sacro e rispettoso con le nostre idee del-la Divinitagrave Di qui la massima comune Primos in orbedeos fecit timor Questa massima riguardo alloriginedella religione puograve essere falsa ed io lo credo Lautoredella massima comprese come fossero inseparabili que-ste idee senza considerare che la conoscenza di ungrande potere doveva sempre essere precedente al no-stro timore riguardo ad esso Ma questo timore deve dinecessitagrave seguire lidea di tale potenza una volta cheessa egrave suscitata nella mente Egrave in base a questo principioche la vera religione ha e deve avere un cosigrave largo mi-scuglio di salutare timore e che le religioni false nonhanno di solito nullaltro tranne la paura per reggersiPrima che la religione cristiana avesse come avvenneumanizzato lidea della Divinitagrave e prima che lavesseportata per cosigrave dire piugrave vicina a noi si parlava ben pocodellamore di Dio I seguaci di Platone ne fanno un cen-no ma soltanto un cenno gli altri scrittori dellantichitagravepagana poeti o filosofi non ne parlano mai E coloroche considerano con quale infinita attenzione con qualenoncuranza di ogni oggetto mortale attraverso qualilunghe pratiche di pietagrave e di contemplazione un uomoarrivi a concepire un amore completo e una completadevozione verso la Divinitagrave facilmente comprenderan-no che non egrave quello il primo il piugrave naturale e il piugrave im-pressionante effetto che procede da quellidea Cosigrave noi

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abbiamo delineato il senso di potenza attraverso le suediverse gradazioni fino alla piugrave alta di tutte dove la no-stra immaginazione si perde e troviamo che il terrore loaccompagna inseparabilmente per tutta la scala delle suegradazioni e cresce con esso fin dove possiamo seguirliOra poichegrave il senso di potenza egrave senza dubbio una delleprincipali fonti del sublime ciograve indicheragrave evidentementedonde deriva la sua energia e in quali categorie di ideedobbiamo inserirlo

VI ndash LA PRIVAZIONE

Tutte le privazioni laquogeneraliraquo sono grandi perchegravesono tutte terribili il vuoto loscuritagrave la solitudine e ilsilenzio Con quale vigore dimmaginazione ed anchecon quale austeritagrave di giudizio Virgilio ha radunato tuttiquesti aspetti lagrave dove sa che tutte le immagini di unameravigliosa dignitagrave devono essere unite davanti allaporta dellInferno Dove prima che egli apra i segretidel grande abisso sembra che si lasci prendere da un or-rore religioso e che si ritiri sbigottito dinnanzi allauda-cia stessa del suo disegno

Di quibus imperium est animarum umbraeque silentesEt Chaos et Phlegethon Loca nocte silentia lateSit mihi fas audita loqui Sit numine vestroPandere res alta terra et caligine mersas

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abbiamo delineato il senso di potenza attraverso le suediverse gradazioni fino alla piugrave alta di tutte dove la no-stra immaginazione si perde e troviamo che il terrore loaccompagna inseparabilmente per tutta la scala delle suegradazioni e cresce con esso fin dove possiamo seguirliOra poichegrave il senso di potenza egrave senza dubbio una delleprincipali fonti del sublime ciograve indicheragrave evidentementedonde deriva la sua energia e in quali categorie di ideedobbiamo inserirlo

VI ndash LA PRIVAZIONE

Tutte le privazioni laquogeneraliraquo sono grandi perchegravesono tutte terribili il vuoto loscuritagrave la solitudine e ilsilenzio Con quale vigore dimmaginazione ed anchecon quale austeritagrave di giudizio Virgilio ha radunato tuttiquesti aspetti lagrave dove sa che tutte le immagini di unameravigliosa dignitagrave devono essere unite davanti allaporta dellInferno Dove prima che egli apra i segretidel grande abisso sembra che si lasci prendere da un or-rore religioso e che si ritiri sbigottito dinnanzi allauda-cia stessa del suo disegno

Di quibus imperium est animarum umbraeque silentesEt Chaos et Phlegethon Loca nocte silentia lateSit mihi fas audita loqui Sit numine vestroPandere res alta terra et caligine mersas

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Ibant obscuri sola sub nocte per umbramPerque domos Ditis vacuas et inania regna28

VII ndash LA VASTITAgrave

La grandezza29 di dimensione egrave una forte causa delsublime Ciograve egrave troppo evidente e losservazione egrave troppocomune per avere bisogno di spiegazione alcuna manon egrave cosigrave comune il considerare in qual modo la gran-dezza di dimensioni la vastitagrave dellestensione o dellaquantitagrave producano fortissimi effetti Poichegrave certamentevi sono mezzi e modi nei quali la stessa quantitagrave diestensione produrragrave effetti maggiori che in altri Lesten-sione egrave o in lunghezza o in altezza o in profonditagrave Diqueste la lunghezza colpisce meno cento iarde di terre-no uniforme non produrranno mai un effetto simile aquello che produce una torre alta cento iarde appunto ouna rupe o una montagna della medesima altezza Sonopropenso ugualmente a ritenere che laltezza sia meno

28 laquoDei che avete il governo delle anime ed ombre silenti ECaos e Flegetonte Luoghi profondamente silenziosi nella notteMi sia concesso riferire ciograve che ho udito Mi sia lecito col vostroconsenso svelare le cose sommerse nella profonda terra e nellacaligine Procedevano nelle tenebre nella solitaria oscuritagrave dellanotte per le vuote dimore di Dite e per i regni privi di vitaraquo (Vir-gilio Eneide VI 264 e sgg)

29 Parte Quarta IX

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Ibant obscuri sola sub nocte per umbramPerque domos Ditis vacuas et inania regna28

VII ndash LA VASTITAgrave

La grandezza29 di dimensione egrave una forte causa delsublime Ciograve egrave troppo evidente e losservazione egrave troppocomune per avere bisogno di spiegazione alcuna manon egrave cosigrave comune il considerare in qual modo la gran-dezza di dimensioni la vastitagrave dellestensione o dellaquantitagrave producano fortissimi effetti Poichegrave certamentevi sono mezzi e modi nei quali la stessa quantitagrave diestensione produrragrave effetti maggiori che in altri Lesten-sione egrave o in lunghezza o in altezza o in profonditagrave Diqueste la lunghezza colpisce meno cento iarde di terre-no uniforme non produrranno mai un effetto simile aquello che produce una torre alta cento iarde appunto ouna rupe o una montagna della medesima altezza Sonopropenso ugualmente a ritenere che laltezza sia meno

28 laquoDei che avete il governo delle anime ed ombre silenti ECaos e Flegetonte Luoghi profondamente silenziosi nella notteMi sia concesso riferire ciograve che ho udito Mi sia lecito col vostroconsenso svelare le cose sommerse nella profonda terra e nellacaligine Procedevano nelle tenebre nella solitaria oscuritagrave dellanotte per le vuote dimore di Dite e per i regni privi di vitaraquo (Vir-gilio Eneide VI 264 e sgg)

29 Parte Quarta IX

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grandiosa della profonditagrave e che noi siamo maggiormen-te impressionati nel guardare giugrave da un precipizio chenel guardare verso lalto un oggetto di uguale altezzama di ciograve non sono sicurissimo Una perpendicolare hamaggior potere di produrre il sublime che un piano in-clinato e leffetto che produce una superficie scabra eaccidentata sembra maggiore di quello suscitato da unaliscia e levigata Ci porterebbe fuori strada il ricercare aquesto punto la causa di quelle apparenze ma egrave certoche esse offrono un vasto e fertile campo di speculazio-ne tuttavia non puograve essere fuor di luogo aggiungere aqueste osservazioni sulla grandezza che come il gradoestremo della dimensione egrave sublime cosigrave il grado estre-mo della piccolezza egrave in una certa misura pure sublimequando noi osserviamo linfinita divisibilitagrave della mate-ria quando seguiamo la vita animale in questi esseripiccolissimi e pure organizzati che sfuggono alla mi-gliore indagine dei sensi quando spingiamo ancor oltrele nostre ricerche e ci mettiamo a considerare quellecreature ancora molto piugrave piccole e la scala dellesisten-za che ancora diminuisce nel percorrer la quale la im-maginazione si perde cosigrave come si perde il senso rima-niamo stupiti e confusi di fronte ai miracoli della picco-lezza e non possiamo distinguere nei suoi effetti questaestrema piccolezza dalla stessa vastitagrave Poichegrave la divi-sione deve essere infinita come laddizione dal momen-to che lidea di ununitagrave perfetta non si puograve concepiremeglio di quello che non si possa concepire un intero acui non si possa aggiungere piugrave nulla

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grandiosa della profonditagrave e che noi siamo maggiormen-te impressionati nel guardare giugrave da un precipizio chenel guardare verso lalto un oggetto di uguale altezzama di ciograve non sono sicurissimo Una perpendicolare hamaggior potere di produrre il sublime che un piano in-clinato e leffetto che produce una superficie scabra eaccidentata sembra maggiore di quello suscitato da unaliscia e levigata Ci porterebbe fuori strada il ricercare aquesto punto la causa di quelle apparenze ma egrave certoche esse offrono un vasto e fertile campo di speculazio-ne tuttavia non puograve essere fuor di luogo aggiungere aqueste osservazioni sulla grandezza che come il gradoestremo della dimensione egrave sublime cosigrave il grado estre-mo della piccolezza egrave in una certa misura pure sublimequando noi osserviamo linfinita divisibilitagrave della mate-ria quando seguiamo la vita animale in questi esseripiccolissimi e pure organizzati che sfuggono alla mi-gliore indagine dei sensi quando spingiamo ancor oltrele nostre ricerche e ci mettiamo a considerare quellecreature ancora molto piugrave piccole e la scala dellesisten-za che ancora diminuisce nel percorrer la quale la im-maginazione si perde cosigrave come si perde il senso rima-niamo stupiti e confusi di fronte ai miracoli della picco-lezza e non possiamo distinguere nei suoi effetti questaestrema piccolezza dalla stessa vastitagrave Poichegrave la divi-sione deve essere infinita come laddizione dal momen-to che lidea di ununitagrave perfetta non si puograve concepiremeglio di quello che non si possa concepire un intero acui non si possa aggiungere piugrave nulla

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VIII ndash LINFINITAgrave

Unaltra causa del sublime egrave linfinitagrave se pur essa nonappartiene piuttosto a questultima Linfinitagrave tende ariempire la mente di quella specie di piacevole orroreche egrave leffetto piugrave genuino e la prova piugrave attendibile delsublime Vi sono pochissime cose realmente e per loronatura infinite che possono diventare oggetto dei nostrisensi Ma non essendo locchio capace di percepire i li-miti di molte cose sembra che esse siano infinite e pro-ducono gli stessi effetti che se realmente lo fossero Sia-mo ingannati nello stesso modo se le parti di un oggettoesteso sono disposte in continuazione per un numero in-definito di volte perchegrave limmaginazione non incontraostacolo che possa impedirle di estendere quelle parti asuo piacere

Ogni volta che nel nostro pensiero ritorna con fre-quenza unidea per una sorta di strano meccanismoessa vien ripetuta ancora molto tempo dopo che la primacausa ha cessato di agire30 Dopo aver girato intorno anoi stessi quando ci fermiamo ci sembra che gli oggettiancora girino intorno a noi Dopo una lunga successionedi rumore come puograve essere una cascata o i colpi del ma-glio i martelli percuotono ancora e lacqua ancora ru-moreggia nella nostra immaginazione molto tempo dopoche i primi rumori hanno cessato di agire ed essi svani-

30 Parte Quarta XII

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VIII ndash LINFINITAgrave

Unaltra causa del sublime egrave linfinitagrave se pur essa nonappartiene piuttosto a questultima Linfinitagrave tende ariempire la mente di quella specie di piacevole orroreche egrave leffetto piugrave genuino e la prova piugrave attendibile delsublime Vi sono pochissime cose realmente e per loronatura infinite che possono diventare oggetto dei nostrisensi Ma non essendo locchio capace di percepire i li-miti di molte cose sembra che esse siano infinite e pro-ducono gli stessi effetti che se realmente lo fossero Sia-mo ingannati nello stesso modo se le parti di un oggettoesteso sono disposte in continuazione per un numero in-definito di volte perchegrave limmaginazione non incontraostacolo che possa impedirle di estendere quelle parti asuo piacere

Ogni volta che nel nostro pensiero ritorna con fre-quenza unidea per una sorta di strano meccanismoessa vien ripetuta ancora molto tempo dopo che la primacausa ha cessato di agire30 Dopo aver girato intorno anoi stessi quando ci fermiamo ci sembra che gli oggettiancora girino intorno a noi Dopo una lunga successionedi rumore come puograve essere una cascata o i colpi del ma-glio i martelli percuotono ancora e lacqua ancora ru-moreggia nella nostra immaginazione molto tempo dopoche i primi rumori hanno cessato di agire ed essi svani-

30 Parte Quarta XII

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scono da ultimo per gradazioni appena percettibili Sesostenete con una mano un palo sottile volgete lo sguar-do ad una delle sue estremitagrave esso sembreragrave estendersi auna lunghezza quasi incredibile31 Fissate un numero dipunti uniformi ed equidistanti su questo palo essi pro-durranno la stessa illusione e sembreragrave che si moltipli-chino senza fine I sensi qualora siano efficacementecolpiti in un dato modo non possono improvvisamentecambiare il loro stato o adattarsi ad altre situazioni maperseverano nel loro orientamento fino a che venga acessare la forza del primo movente Questa egrave la ragionedi un aspetto molto frequente nei pazzi Essi continuanoper giorni interi e per intere notti talvolta anche peranni a ripetere unosservazione un lamento una canzo-ne che avendo fortemente colpito la loro immaginazio-ne sconvolta allinizio della loro pazzia si rafforza sem-pre piugrave a ogni ripetizione e la confusione del loro ani-mo non regolato dal freno della ragione continua sinoal termine della loro vita tale ripetizione

IX ndash LA SUCCESSIONE E LUNIFORMITAgrave

La successione e luniformitagrave delle parti sono gli ele-menti che costituiscono linfinitagrave artificiale La succes-sione egrave necessaria perchegrave le parti si continuino cosigrave a

31 Parte Quarta XIV

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scono da ultimo per gradazioni appena percettibili Sesostenete con una mano un palo sottile volgete lo sguar-do ad una delle sue estremitagrave esso sembreragrave estendersi auna lunghezza quasi incredibile31 Fissate un numero dipunti uniformi ed equidistanti su questo palo essi pro-durranno la stessa illusione e sembreragrave che si moltipli-chino senza fine I sensi qualora siano efficacementecolpiti in un dato modo non possono improvvisamentecambiare il loro stato o adattarsi ad altre situazioni maperseverano nel loro orientamento fino a che venga acessare la forza del primo movente Questa egrave la ragionedi un aspetto molto frequente nei pazzi Essi continuanoper giorni interi e per intere notti talvolta anche peranni a ripetere unosservazione un lamento una canzo-ne che avendo fortemente colpito la loro immaginazio-ne sconvolta allinizio della loro pazzia si rafforza sem-pre piugrave a ogni ripetizione e la confusione del loro ani-mo non regolato dal freno della ragione continua sinoal termine della loro vita tale ripetizione

IX ndash LA SUCCESSIONE E LUNIFORMITAgrave

La successione e luniformitagrave delle parti sono gli ele-menti che costituiscono linfinitagrave artificiale La succes-sione egrave necessaria perchegrave le parti si continuino cosigrave a

31 Parte Quarta XIV

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lungo nella stessa direzione che con le loro frequentiimpressioni sui sensi imprimano nellimmaginazioneunidea del loro progredire oltre i loro veri limiti Luni-formitagrave egrave necessaria perchegrave se le figure delle parti cam-biassero limmaginazione ad ogni cambiamento trove-rebbe un ostacolo voi vi trovate infatti in ogni altera-zione di fronte alla fine di unidea e al principio diunaltra per cui dato questo intervallo diventa impossi-bile continuare quella progressione non interrotta chesola puograve imprimere su oggetti limitati lelementodellinfinitagrave32 In questa specie di infinitagrave artificiale cre-do dobbiamo ricercare la causa per cui il cerchio pre-senta un effetto cosigrave nobile Poichegrave in una figura circola-re sia essa un edificio o una piantagione non vi egrave possi-bile in nessun punto fissare un limite mettetevi nellaposizione che preferite e lo stesso oggetto sembreragraveaver sempre una continuazione mentre la vostra imma-ginazione non subiragrave interruzioni Ma perchegrave possanoconferire a questa figura la sua completa forza le partidevono essere uniformi cosigrave come sono disposte in for-ma circolare poichegrave una differenza sia nella disposizio-

32 LAddison nei numeri dello Spectator dove si tratta di pia-ceri dellimmaginazione pensa che avvenga cosigrave perchegrave in unacostruzione a pianta circolare con una sola occhiata se ne puograve co-gliere una metagrave Io penso invece che non sia la causa reale (Notadi Burke)

Joseph Addison (1672-1719) fondograve con Richard Steele il gior-nale Spectator [Losservatore] che uscigrave negli anni 1711-1712 e1714

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lungo nella stessa direzione che con le loro frequentiimpressioni sui sensi imprimano nellimmaginazioneunidea del loro progredire oltre i loro veri limiti Luni-formitagrave egrave necessaria perchegrave se le figure delle parti cam-biassero limmaginazione ad ogni cambiamento trove-rebbe un ostacolo voi vi trovate infatti in ogni altera-zione di fronte alla fine di unidea e al principio diunaltra per cui dato questo intervallo diventa impossi-bile continuare quella progressione non interrotta chesola puograve imprimere su oggetti limitati lelementodellinfinitagrave32 In questa specie di infinitagrave artificiale cre-do dobbiamo ricercare la causa per cui il cerchio pre-senta un effetto cosigrave nobile Poichegrave in una figura circola-re sia essa un edificio o una piantagione non vi egrave possi-bile in nessun punto fissare un limite mettetevi nellaposizione che preferite e lo stesso oggetto sembreragraveaver sempre una continuazione mentre la vostra imma-ginazione non subiragrave interruzioni Ma perchegrave possanoconferire a questa figura la sua completa forza le partidevono essere uniformi cosigrave come sono disposte in for-ma circolare poichegrave una differenza sia nella disposizio-

32 LAddison nei numeri dello Spectator dove si tratta di pia-ceri dellimmaginazione pensa che avvenga cosigrave perchegrave in unacostruzione a pianta circolare con una sola occhiata se ne puograve co-gliere una metagrave Io penso invece che non sia la causa reale (Notadi Burke)

Joseph Addison (1672-1719) fondograve con Richard Steele il gior-nale Spectator [Losservatore] che uscigrave negli anni 1711-1712 e1714

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ne sia nella figura sia anche nel coloredelle parti pre-giudica fortemente lidea dinfinitagrave che ogni cambia-mento ostacola e interrompe quando ad ogni alterazioneinizia una nuova serie In base agli stessi principicirc di suc-cessione e di uniformitagrave ci saragrave possibile valutare il no-bile aspetto degli antichi templi pagani che generalmen-te avevano una forma rettangolare con una fila di co-lonne uniformi su ogni lato Dallo stesso motivo puograve an-che essere derivato leffetto grandioso delle nostre nava-te in parecchie antiche cattedrali Non mi sembra che lapianta a croce usata in certe chiese sia preferibile allapianta a forma di parallelogramma degli antichi per lomeno io credo che non sia molto adatta per lesternoPoichegrave supponendo che i bracci della croce siano ugualiin ogni direzione se vi fermate in una direzione paralle-la a uno dei lati o lungo i colonnati invece di subirelillusione che rende la costruzione piugrave estesa di quelloche egrave voi sarete privati di una considerevole parte (i dueterzi) della sua reale lunghezza e al fine di evitare ognipossibilitagrave di progressione i bracci della croce assu-mendo una nuova direzione formano un angolo rettocon lasse e distraggono cosigrave del tutto limmaginazionedalla possibilitagrave di ripetere la prima idea Supponiamoche un osservatore si ponga in un luogo donde gli siapossibile cogliere una visione diretta di questa costru-zione che ne risulteragrave La necessaria conseguenza saragraveche gran parte della base di ogni angolo formato dalleintersezioni dei bracci della croce saragrave inevitabilmenteperduta e laspetto totale dovragrave per forza essere quello

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ne sia nella figura sia anche nel coloredelle parti pre-giudica fortemente lidea dinfinitagrave che ogni cambia-mento ostacola e interrompe quando ad ogni alterazioneinizia una nuova serie In base agli stessi principicirc di suc-cessione e di uniformitagrave ci saragrave possibile valutare il no-bile aspetto degli antichi templi pagani che generalmen-te avevano una forma rettangolare con una fila di co-lonne uniformi su ogni lato Dallo stesso motivo puograve an-che essere derivato leffetto grandioso delle nostre nava-te in parecchie antiche cattedrali Non mi sembra che lapianta a croce usata in certe chiese sia preferibile allapianta a forma di parallelogramma degli antichi per lomeno io credo che non sia molto adatta per lesternoPoichegrave supponendo che i bracci della croce siano ugualiin ogni direzione se vi fermate in una direzione paralle-la a uno dei lati o lungo i colonnati invece di subirelillusione che rende la costruzione piugrave estesa di quelloche egrave voi sarete privati di una considerevole parte (i dueterzi) della sua reale lunghezza e al fine di evitare ognipossibilitagrave di progressione i bracci della croce assu-mendo una nuova direzione formano un angolo rettocon lasse e distraggono cosigrave del tutto limmaginazionedalla possibilitagrave di ripetere la prima idea Supponiamoche un osservatore si ponga in un luogo donde gli siapossibile cogliere una visione diretta di questa costru-zione che ne risulteragrave La necessaria conseguenza saragraveche gran parte della base di ogni angolo formato dalleintersezioni dei bracci della croce saragrave inevitabilmenteperduta e laspetto totale dovragrave per forza essere quello

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di una figura spezzata non connessa le luci saranno di-suguali qui forti e lagrave deboli senza quella nobile grada-zione che sempre la prospettiva forma sulle parti dispo-ste in linea retta senza interruzione Alcune o anche tut-te queste obbiezioni vanno contro ogni figura di croceda qualsiasi punto sia osservata Io le ho impostate par-lando della croce greca nella quale questi errori appaio-no con la massima evidenza ma essi si ritrovano piugrave omeno in tutti i tipi di croci In realtagrave non vi egrave nulla chemaggiormente pregiudichi la grandezza delle costruzio-ni quanto lesuberanza di angoli egrave un errore ben evi-dente in molte di esse e dovuto a una disordinata sete divarietagrave che se prevarragrave determineragrave sicuramente un cat-tivo gusto

X ndash LA GRANDEZZA NELLE COSTRUZIONI

Sembra che la grandezza delle dimensioni sia richie-sta per ottenere leffetto del sublime nelle costruzionipoichegrave da pochi elementi e per di piugrave piccoli limmagi-nazione non puograve giungere a unidea dinfinitagrave Nessunagrandiositagrave di stile puograve effettivamente compensare lamancanza di appropriate dimensioni Con questa regolanon vegrave pericolo di disegnare figure umane in formastravagante essa egrave una guida sicura Poichegrave una lun-ghezza eccessiva nelle costruzioni distrugge lo scopo di

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di una figura spezzata non connessa le luci saranno di-suguali qui forti e lagrave deboli senza quella nobile grada-zione che sempre la prospettiva forma sulle parti dispo-ste in linea retta senza interruzione Alcune o anche tut-te queste obbiezioni vanno contro ogni figura di croceda qualsiasi punto sia osservata Io le ho impostate par-lando della croce greca nella quale questi errori appaio-no con la massima evidenza ma essi si ritrovano piugrave omeno in tutti i tipi di croci In realtagrave non vi egrave nulla chemaggiormente pregiudichi la grandezza delle costruzio-ni quanto lesuberanza di angoli egrave un errore ben evi-dente in molte di esse e dovuto a una disordinata sete divarietagrave che se prevarragrave determineragrave sicuramente un cat-tivo gusto

X ndash LA GRANDEZZA NELLE COSTRUZIONI

Sembra che la grandezza delle dimensioni sia richie-sta per ottenere leffetto del sublime nelle costruzionipoichegrave da pochi elementi e per di piugrave piccoli limmagi-nazione non puograve giungere a unidea dinfinitagrave Nessunagrandiositagrave di stile puograve effettivamente compensare lamancanza di appropriate dimensioni Con questa regolanon vegrave pericolo di disegnare figure umane in formastravagante essa egrave una guida sicura Poichegrave una lun-ghezza eccessiva nelle costruzioni distrugge lo scopo di

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grandezza che intendeva raggiungere la prospettiva di-minuiragrave in altezza mentre guadagna in lunghezza e daultimo ridurragrave ledificio a un punto trasformando linterafigura in una specie di triangolo che egrave la figura piugrave sem-plice di tutte quelle che si presentano al nostro sguardoHo sempre notato che i colonnati e i viali alberati di mo-derata lunghezza erano senza paragone molto piugrave gran-diosi di quelli che si estendevano per smisurate distanzeUn vero artista dovrebbe generosamente illudere glispettatori realizzando i piugrave nobili disegni con facili me-todi I disegni che siano vasti soltanto per le loro dimen-sioni sono sempre indizio di una immaginazione comu-ne e volgare Nessunopera darte puograve esser grande senon in quanto illude lessere altrimenti egrave solo prerogati-va della natura Un buon occhio fisseragrave la via di mezzofra una lunghezza o unaltezza eccessiva (poichegrave la stes-sa obbiezione puograve essere rivolta ad entrambe) e unamassa breve o interrotta e forse questo rapporto si po-trebbe stabilire con una discreta esattezza se mi fossiproposto di inoltrarmi a fondo nei particolari di qualchearte

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grandezza che intendeva raggiungere la prospettiva di-minuiragrave in altezza mentre guadagna in lunghezza e daultimo ridurragrave ledificio a un punto trasformando linterafigura in una specie di triangolo che egrave la figura piugrave sem-plice di tutte quelle che si presentano al nostro sguardoHo sempre notato che i colonnati e i viali alberati di mo-derata lunghezza erano senza paragone molto piugrave gran-diosi di quelli che si estendevano per smisurate distanzeUn vero artista dovrebbe generosamente illudere glispettatori realizzando i piugrave nobili disegni con facili me-todi I disegni che siano vasti soltanto per le loro dimen-sioni sono sempre indizio di una immaginazione comu-ne e volgare Nessunopera darte puograve esser grande senon in quanto illude lessere altrimenti egrave solo prerogati-va della natura Un buon occhio fisseragrave la via di mezzofra una lunghezza o unaltezza eccessiva (poichegrave la stes-sa obbiezione puograve essere rivolta ad entrambe) e unamassa breve o interrotta e forse questo rapporto si po-trebbe stabilire con una discreta esattezza se mi fossiproposto di inoltrarmi a fondo nei particolari di qualchearte

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XI ndash IL NON-FINITO NEGLI OGGETTIPIACEVOLI

Il non-finito per quanto daltro genere determinagran parte del piacere che proviamo in immagini grade-voli e del diletto che ci danno immagini sublimi La pri-mavera egrave la piugrave piacevole delle stagioni e i piccoli dellamaggior parte degli animali sebbene lungi dallesserecompletamente modellati ci offrono una sensazione piugravepiacevole che non gli animali adulti dal momento chelimmaginazione viene eccitata dalla promessa di qual-cosa che ancora non cegrave e non si ferma sulloggetto chesi presenta al senso Negli schizzi incompleti ho notatosovente qualcosa che mi piaceva di piugrave di ogni migliordisegno finito e la causa di ciograve ritengo sia proprio nelmotivo a cui ora ho accennato

XII ndash LA DIFFICOLTAgrave

Unaltra fonte di grandezza egrave la difficoltagrave33 Quandounopera sembra abbia richiesto un immensa forza e fati-ca per essere compiuta lidea che ne abbiamo egrave grandio-sa Stonehenge non offre quanto a disposizione di masseo a decorazione alcunchegrave di ammirevole ma quegli im-

33 Parte Quarta IV-VI

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XI ndash IL NON-FINITO NEGLI OGGETTIPIACEVOLI

Il non-finito per quanto daltro genere determinagran parte del piacere che proviamo in immagini grade-voli e del diletto che ci danno immagini sublimi La pri-mavera egrave la piugrave piacevole delle stagioni e i piccoli dellamaggior parte degli animali sebbene lungi dallesserecompletamente modellati ci offrono una sensazione piugravepiacevole che non gli animali adulti dal momento chelimmaginazione viene eccitata dalla promessa di qual-cosa che ancora non cegrave e non si ferma sulloggetto chesi presenta al senso Negli schizzi incompleti ho notatosovente qualcosa che mi piaceva di piugrave di ogni migliordisegno finito e la causa di ciograve ritengo sia proprio nelmotivo a cui ora ho accennato

XII ndash LA DIFFICOLTAgrave

Unaltra fonte di grandezza egrave la difficoltagrave33 Quandounopera sembra abbia richiesto un immensa forza e fati-ca per essere compiuta lidea che ne abbiamo egrave grandio-sa Stonehenge non offre quanto a disposizione di masseo a decorazione alcunchegrave di ammirevole ma quegli im-

33 Parte Quarta IV-VI

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mensi e rozzi macigni di pietra posti allestremitagrave emessi luno sullaltro rivolgono il pensiero allimmensaforza necessaria per tale lavoro Anzi la rozzezzadellopera accresce questo motivo di grandiositagrave mentreesclude lidea di arte e di composizione poichegrave labilitagraveproduce un altro genere di effetto che egrave abbastanza di-verso da questo

XIII ndash LA MAGNIFICENZA

Anche la magnificenza egrave una causa del sublime Unagrande profusione di cose splendide o pregevoli in sestesse egrave laquomagnificaraquo Il cielo stellato sebbene cada fre-quentemente sotto il nostro sguardo suscita sempreunidea di grandiositagrave che non puograve essere dovuta a qual-cosa che si trovi nelle stelle stesse considerate separata-mente La causa sta certamente nel loro numero Il di-sordine apparente aumenta la grandiositagrave poichegrave laspet-to dellordine egrave altamente contrario alla nostra idea dellamagnificenza Inoltre le stelle si trovano in tale apparen-te confusione che riesce impossibile contarle nelle cir-costanze ordinarie Questo conferisce loro il vantaggiodi una specie dinfinitagrave Nelle opere darte questo tipo digrandiositagrave che consiste nella moltitudine devessereusato con cautela perchegrave una profusione di cose eccel-lenti o non egrave possibile ottenerla o lo egrave con troppa diffi-

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mensi e rozzi macigni di pietra posti allestremitagrave emessi luno sullaltro rivolgono il pensiero allimmensaforza necessaria per tale lavoro Anzi la rozzezzadellopera accresce questo motivo di grandiositagrave mentreesclude lidea di arte e di composizione poichegrave labilitagraveproduce un altro genere di effetto che egrave abbastanza di-verso da questo

XIII ndash LA MAGNIFICENZA

Anche la magnificenza egrave una causa del sublime Unagrande profusione di cose splendide o pregevoli in sestesse egrave laquomagnificaraquo Il cielo stellato sebbene cada fre-quentemente sotto il nostro sguardo suscita sempreunidea di grandiositagrave che non puograve essere dovuta a qual-cosa che si trovi nelle stelle stesse considerate separata-mente La causa sta certamente nel loro numero Il di-sordine apparente aumenta la grandiositagrave poichegrave laspet-to dellordine egrave altamente contrario alla nostra idea dellamagnificenza Inoltre le stelle si trovano in tale apparen-te confusione che riesce impossibile contarle nelle cir-costanze ordinarie Questo conferisce loro il vantaggiodi una specie dinfinitagrave Nelle opere darte questo tipo digrandiositagrave che consiste nella moltitudine devessereusato con cautela perchegrave una profusione di cose eccel-lenti o non egrave possibile ottenerla o lo egrave con troppa diffi-

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coltagrave e perchegrave in molti casi questa splendida confusionedistruggerebbe il fine che in molte opere darte deve es-sere tenuto presente con la massima cura Inoltre biso-gna notare che a meno di riuscire a ottenere unapparen-za dinfinitagrave mediante il disordine si otterragrave il disordinesoltanto senza magnificenza Vi sono tuttavia dei tipi difuochi dartificio e alcune altre cose che in tal modoriescono bene e sono veramente grandiosi Vi sono an-che molte descrizioni nei poeti e negli oratori che devo-no la loro sublimitagrave a una ricchezza e a una profusionedi immagini dalle quali la mente egrave cosigrave abbagliata chele riesce impossibile seguire quella esatta coerenza equellaccordo delle allusioni che esigeremmo in ogni al-tro caso Non ricordo un esempio piugrave chiaro riguardo aciograve della descrizione dellarmata del re nellEnrico IV

All furnishd all in armsAll plumd like ostriches that with the windBaited like eagles having lately bathedAs full of spirit as the month of MayAnd gorgeous as the sun at midsummerWanton as youthful goats wild as young bullsI saw young Harry ndash with his beaver onRise from the ground like featherd MercuryAnd vaulted with such ease iacutento his seatAs if an angel dropt down from the cloudsTo turn and wind a fiery Pegasus34

34 laquoTutti equipaggiati ed armati piumati come struzzi che colvento battevano lali come aquile di recente bagnatesi pieni divita come il mese di maggio e sontuosi come il sole in piena esta-te allegri come giovani capre selvaggi come tori Vidi il giovane

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coltagrave e perchegrave in molti casi questa splendida confusionedistruggerebbe il fine che in molte opere darte deve es-sere tenuto presente con la massima cura Inoltre biso-gna notare che a meno di riuscire a ottenere unapparen-za dinfinitagrave mediante il disordine si otterragrave il disordinesoltanto senza magnificenza Vi sono tuttavia dei tipi difuochi dartificio e alcune altre cose che in tal modoriescono bene e sono veramente grandiosi Vi sono an-che molte descrizioni nei poeti e negli oratori che devo-no la loro sublimitagrave a una ricchezza e a una profusionedi immagini dalle quali la mente egrave cosigrave abbagliata chele riesce impossibile seguire quella esatta coerenza equellaccordo delle allusioni che esigeremmo in ogni al-tro caso Non ricordo un esempio piugrave chiaro riguardo aciograve della descrizione dellarmata del re nellEnrico IV

All furnishd all in armsAll plumd like ostriches that with the windBaited like eagles having lately bathedAs full of spirit as the month of MayAnd gorgeous as the sun at midsummerWanton as youthful goats wild as young bullsI saw young Harry ndash with his beaver onRise from the ground like featherd MercuryAnd vaulted with such ease iacutento his seatAs if an angel dropt down from the cloudsTo turn and wind a fiery Pegasus34

34 laquoTutti equipaggiati ed armati piumati come struzzi che colvento battevano lali come aquile di recente bagnatesi pieni divita come il mese di maggio e sontuosi come il sole in piena esta-te allegri come giovani capre selvaggi come tori Vidi il giovane

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In un libro meraviglioso la Saggezza del figlio Sira-ch35 cosigrave notevole per la vivacitagrave delle descrizioniquanto per la forza e per la penetrazione delle sue sen-tenze vegrave il nobile panegirico di un alto prete Simonefiglio di Onias ed egrave un esempio adatto al nostro caso

Come fu onorato fra la gente al suo uscire dal santuario Egliera simile alla stella del mattino in mezzo a una nuvola e alla lunapiena era come il sole splendente sul tempio dellAltissimo ecome larcobaleno che getta luce fra le nuvole chiare come il fio-re delle rose in primavera come i gigli lungo i corsi dacquacome un albero dincenso in estate come il fuoco e lincenso nelturibolo come un vaso doro incastonato di pietre preziose comeun bellalbero dulivo che germoglia e come un cipresso che si in-nalza fino alle nuvole Quando egli indossograve la toga dellonore e furivestito della perfezione della gloria quando avanzograve fino al santoaltare rese venerabile la veste della santitagrave Si fermograve vicino al fo-colare dellaltare passeggiograve intorno con i suoi confratelli comeun giovane cedro sul Libano e come alberi di palma essi giraronointorno a lui Cosigrave erano tutti i figli di Aaron nella loro gloria e leoblazioni del Signore nelle loro mani

Enrico avvolto nella pelliccia di castoro sorgere da terra comelalato Mercurio cosigrave agilmente seduto in arcione da sembrareche un angelo disceso dalle nuvole guidasse e facesse volteggiareun fiero Pegasoraquo (Shakespeare Henry IV p I ndash IV 1 98)

35 Nella edizione cattolica della Bibbia porta il nome di laquoEc-clesiasticoraquo

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In un libro meraviglioso la Saggezza del figlio Sira-ch35 cosigrave notevole per la vivacitagrave delle descrizioniquanto per la forza e per la penetrazione delle sue sen-tenze vegrave il nobile panegirico di un alto prete Simonefiglio di Onias ed egrave un esempio adatto al nostro caso

Come fu onorato fra la gente al suo uscire dal santuario Egliera simile alla stella del mattino in mezzo a una nuvola e alla lunapiena era come il sole splendente sul tempio dellAltissimo ecome larcobaleno che getta luce fra le nuvole chiare come il fio-re delle rose in primavera come i gigli lungo i corsi dacquacome un albero dincenso in estate come il fuoco e lincenso nelturibolo come un vaso doro incastonato di pietre preziose comeun bellalbero dulivo che germoglia e come un cipresso che si in-nalza fino alle nuvole Quando egli indossograve la toga dellonore e furivestito della perfezione della gloria quando avanzograve fino al santoaltare rese venerabile la veste della santitagrave Si fermograve vicino al fo-colare dellaltare passeggiograve intorno con i suoi confratelli comeun giovane cedro sul Libano e come alberi di palma essi giraronointorno a lui Cosigrave erano tutti i figli di Aaron nella loro gloria e leoblazioni del Signore nelle loro mani

Enrico avvolto nella pelliccia di castoro sorgere da terra comelalato Mercurio cosigrave agilmente seduto in arcione da sembrareche un angelo disceso dalle nuvole guidasse e facesse volteggiareun fiero Pegasoraquo (Shakespeare Henry IV p I ndash IV 1 98)

35 Nella edizione cattolica della Bibbia porta il nome di laquoEc-clesiasticoraquo

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XIV ndash LA LUCE

Dopo aver considerato lestensione come capace diprodurre idee di grandezza dobbiamo ora occuparci delcolore Tutti i colori dipendono dalla luce Egrave quindi ne-cessario esaminare innanzi tutto la luce e con essa ilsuo contrario cioegrave loscuritagrave Riguardo alla luce perchegravesia una causa capace di produrre il sublime deve essereaccompagnata da alcune condizioni oltre la pura facoltagravedi rendere visibili gli oggetti La luce in segrave egrave cosa trop-po comune perchegrave possa produrre una forte impressionesulla mente e senza una forte impressione non vi puograveessere nulla di sublime Ma una luce come quella delsole qualora colpisca direttamente locchio poichegrave so-praffagrave il senso egrave causa di una grandissima idea La lucedi una forza inferiore a questa se si muove con grandeceleritagrave ha lo stesso potere poichegrave il lampo egrave senzaltrocausa di una grandiositagrave dovuta principalmenteallestrema velocitagrave del suo movimento Un rapido pas-saggio dalla luce alloscuritagrave o dalloscuritagrave alla luceproduce un effetto ancora piugrave grande Ma loscuritagrave egravemaggiormente in grado di suscitare idee sublimi diquanto lo sia la luce Il nostro grande poeta era convintodi questo ed era cosigrave preso da questidea cosigrave completa-mente occupato dal senso della potenza di una oscuritagraveopportunamente usata che nel descrivere la visione del-la Divinitagrave fra quella profusione di magnifiche immagi-ni che la grandezza del suo soggetto lo spinge a prodiga-

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XIV ndash LA LUCE

Dopo aver considerato lestensione come capace diprodurre idee di grandezza dobbiamo ora occuparci delcolore Tutti i colori dipendono dalla luce Egrave quindi ne-cessario esaminare innanzi tutto la luce e con essa ilsuo contrario cioegrave loscuritagrave Riguardo alla luce perchegravesia una causa capace di produrre il sublime deve essereaccompagnata da alcune condizioni oltre la pura facoltagravedi rendere visibili gli oggetti La luce in segrave egrave cosa trop-po comune perchegrave possa produrre una forte impressionesulla mente e senza una forte impressione non vi puograveessere nulla di sublime Ma una luce come quella delsole qualora colpisca direttamente locchio poichegrave so-praffagrave il senso egrave causa di una grandissima idea La lucedi una forza inferiore a questa se si muove con grandeceleritagrave ha lo stesso potere poichegrave il lampo egrave senzaltrocausa di una grandiositagrave dovuta principalmenteallestrema velocitagrave del suo movimento Un rapido pas-saggio dalla luce alloscuritagrave o dalloscuritagrave alla luceproduce un effetto ancora piugrave grande Ma loscuritagrave egravemaggiormente in grado di suscitare idee sublimi diquanto lo sia la luce Il nostro grande poeta era convintodi questo ed era cosigrave preso da questidea cosigrave completa-mente occupato dal senso della potenza di una oscuritagraveopportunamente usata che nel descrivere la visione del-la Divinitagrave fra quella profusione di magnifiche immagi-ni che la grandezza del suo soggetto lo spinge a prodiga-

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re da ogni lato egli non dimentica affatto loscuritagrave checirconda il piugrave incomprensibile di tutti gli esseri ma

With the majesty of darkness roundCircles his throne36

E ciograve che non egrave men degno di nota egrave che il nostro autoreebbe laccortezza di conservare tale idea anche quandosembrava allontanarsene maggiormente quando descri-ve la luce e la gloria che emanano dalla divina presenzauna luce che per la sua eccessiva intensitagrave si trasformain una specie di oscuritagrave

Dark with excessive light thy skirts oppear37

Qui siamo di fronte a unidea non soltanto in sommogrado poetica bensigrave anche strettamente e filosoficamen-te esatta Lestrema luce col sopraffare gli organi dellavista cancella tutti gli oggetti in modo da rassomigliareesattamente nel suo effetto alloscuritagrave Dopo averguardato per un certo tempo il sole due macchie nerelimpressione che esso lascia sembrano danzare innanziai nostri occhi Cosigrave le due idee piugrave contrarie che si pos-sano immaginare si riconciliano nei loro estremi ed en-trambe nonostante i loro caratteri contrari sono tratte aconcorrere alla produzione del sublime Questo poi nonegrave il solo esempio in cui gli estremi opposti agiscano

36 laquoCon la maestagrave delloscuritagrave circonda tuttintorno il suo tro-noraquo

37 laquoScura per leccessiva luce la tua veste appareraquo

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re da ogni lato egli non dimentica affatto loscuritagrave checirconda il piugrave incomprensibile di tutti gli esseri ma

With the majesty of darkness roundCircles his throne36

E ciograve che non egrave men degno di nota egrave che il nostro autoreebbe laccortezza di conservare tale idea anche quandosembrava allontanarsene maggiormente quando descri-ve la luce e la gloria che emanano dalla divina presenzauna luce che per la sua eccessiva intensitagrave si trasformain una specie di oscuritagrave

Dark with excessive light thy skirts oppear37

Qui siamo di fronte a unidea non soltanto in sommogrado poetica bensigrave anche strettamente e filosoficamen-te esatta Lestrema luce col sopraffare gli organi dellavista cancella tutti gli oggetti in modo da rassomigliareesattamente nel suo effetto alloscuritagrave Dopo averguardato per un certo tempo il sole due macchie nerelimpressione che esso lascia sembrano danzare innanziai nostri occhi Cosigrave le due idee piugrave contrarie che si pos-sano immaginare si riconciliano nei loro estremi ed en-trambe nonostante i loro caratteri contrari sono tratte aconcorrere alla produzione del sublime Questo poi nonegrave il solo esempio in cui gli estremi opposti agiscano

36 laquoCon la maestagrave delloscuritagrave circonda tuttintorno il suo tro-noraquo

37 laquoScura per leccessiva luce la tua veste appareraquo

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egualmente in favore del sublime che ovunque rifuggedalla mediocritagrave

XV ndash LA LUCE NELLA COSTRUZIONE

Poichegrave la distribuzione della luce egrave un elemento im-portante nellarchitettura vale la pena di ricercare inquale misura losservazione fatta precedentemente siaapplicabile alle costruzioni Ritengo che tutti gli edificicalcolati in modo da suscitare lidea del sublime dovreb-bero essere oscuri e tetri e questo per due motivi il pri-mo che egrave risaputo per esperienza come loscuritagrave stessain altre occasioni abbia un maggior effetto sulle passio-ni che non la luce Il secondo egrave che per dare a un ogget-to la facoltagrave di destare la sorpresa dovremmo farlo perquanto ci egrave possibile diverso dagli oggetti con cui comu-nemente siamo a contatto Perciograve quando entrate in unedificio non potete passare in una luce piugrave viva di quel-la che vera allaria aperta lentrare in un edificio di po-chi gradi meno luminoso puograve produrre soltanto un muta-mento insignificante ma per rendere il passaggio im-pressionante dovreste passare dalla luce piugrave intensa aunoscuritagrave tanto grande quanto puograve essere compatibilecon lutilitagrave dellarchitettura Di notte varragrave la regolacontraria ma sempre per lo stesso motivo per cui quan-

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egualmente in favore del sublime che ovunque rifuggedalla mediocritagrave

XV ndash LA LUCE NELLA COSTRUZIONE

Poichegrave la distribuzione della luce egrave un elemento im-portante nellarchitettura vale la pena di ricercare inquale misura losservazione fatta precedentemente siaapplicabile alle costruzioni Ritengo che tutti gli edificicalcolati in modo da suscitare lidea del sublime dovreb-bero essere oscuri e tetri e questo per due motivi il pri-mo che egrave risaputo per esperienza come loscuritagrave stessain altre occasioni abbia un maggior effetto sulle passio-ni che non la luce Il secondo egrave che per dare a un ogget-to la facoltagrave di destare la sorpresa dovremmo farlo perquanto ci egrave possibile diverso dagli oggetti con cui comu-nemente siamo a contatto Perciograve quando entrate in unedificio non potete passare in una luce piugrave viva di quel-la che vera allaria aperta lentrare in un edificio di po-chi gradi meno luminoso puograve produrre soltanto un muta-mento insignificante ma per rendere il passaggio im-pressionante dovreste passare dalla luce piugrave intensa aunoscuritagrave tanto grande quanto puograve essere compatibilecon lutilitagrave dellarchitettura Di notte varragrave la regolacontraria ma sempre per lo stesso motivo per cui quan-

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to piugrave allora una stanza saragrave illuminata tanto maggioresaragrave limpressione che desteragrave

XVI ndash IL COLORE CONSIDERATO COMECAUSA DEL SUBLIME

Riguardo ai colori quelli che sono tenui o vivaci(tranne forse un rosso forte che egrave vivace) sono incapacia produrre immagini grandiose Unimmensa montagnaricoperta di erba di un verde smagliante non egrave nulla sot-to questo riguardo rispetto a una oscura e tetra il cielonuvoloso egrave piugrave grandioso di quello azzurro e la nottepiugrave sublime egrave piugrave solenne del giorno Perciograve nella pittu-ra storica un drappeggio gaio o fastoso non puograve maidare un effetto felice e nelle costruzioni quando si miraal piugrave alto grado di sublime i materiali e gli ornamentinon dovrebbero essere bianchi negrave grigi negrave gialli negrave tur-chini negrave di un rosso pallido negrave violacei negrave a macchiema di colori oscuri e foschi come il nero o il bruno o ilcolor porpora cupo e simili Molte indorature mosaicipitture statue contribuiscono ben poco allidea del subli-me Questa regola non deve essere messa in pratica senon quando si tratti di realizzare un grado uniforme del-la massima sublimitagrave e questo in ogni particolare poi-chegrave si deve osservare che questo tipo tetro di grandiosi-tagrave sebbene sia certamente il piugrave nobile non deve essere

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to piugrave allora una stanza saragrave illuminata tanto maggioresaragrave limpressione che desteragrave

XVI ndash IL COLORE CONSIDERATO COMECAUSA DEL SUBLIME

Riguardo ai colori quelli che sono tenui o vivaci(tranne forse un rosso forte che egrave vivace) sono incapacia produrre immagini grandiose Unimmensa montagnaricoperta di erba di un verde smagliante non egrave nulla sot-to questo riguardo rispetto a una oscura e tetra il cielonuvoloso egrave piugrave grandioso di quello azzurro e la nottepiugrave sublime egrave piugrave solenne del giorno Perciograve nella pittu-ra storica un drappeggio gaio o fastoso non puograve maidare un effetto felice e nelle costruzioni quando si miraal piugrave alto grado di sublime i materiali e gli ornamentinon dovrebbero essere bianchi negrave grigi negrave gialli negrave tur-chini negrave di un rosso pallido negrave violacei negrave a macchiema di colori oscuri e foschi come il nero o il bruno o ilcolor porpora cupo e simili Molte indorature mosaicipitture statue contribuiscono ben poco allidea del subli-me Questa regola non deve essere messa in pratica senon quando si tratti di realizzare un grado uniforme del-la massima sublimitagrave e questo in ogni particolare poi-chegrave si deve osservare che questo tipo tetro di grandiosi-tagrave sebbene sia certamente il piugrave nobile non deve essere

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applicato in tutte le specie di edifici dove pure sia da ri-cercarsi la grandiositagrave in tali casi la sublimitagrave deve es-sere tratta da altre fonti con una certa prudenza perogravecontro tutto ciograve che egrave luminoso e ridente poichegrave nullascema cosigrave totalmente ogni effetto del sublime

XVII ndash IL SUONO E LO STREPITO

Locchio non egrave lunico organo di senso per mezzo delquale si puograve suscitare il sentimento del sublime I suonihanno un grande potere in questa come in molte altrepassioni Non intendo riferirmi alle parole perchegrave le pa-role non colpiscono semplicemente per il loro suonoma con mezzi del tutto diversi Solo un fragore eccessi-vo egrave sufficiente a soggiogare lanima a interrompere lasua azione e a riempirla di terrore Il frastuono di vastecateratte di furiosi temporali del tuono o di colpi di ar-tiglieria suscita nella mente una grande e terribile sensa-zione sebbene non possiamo riscontrare nessuna bellez-za o arte in queste specie di musica Il grido della follaproduce un effetto simile e con la sola forza del suonotanto sgomenta e confonde limmaginazione che inquesto stato dincertezza e di disordine dellanimo il piugraveforte temperamento potragrave a stento evitare di essere tra-volto e di unirsi al comune clamore e alla comune riso-luzione della folla

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applicato in tutte le specie di edifici dove pure sia da ri-cercarsi la grandiositagrave in tali casi la sublimitagrave deve es-sere tratta da altre fonti con una certa prudenza perogravecontro tutto ciograve che egrave luminoso e ridente poichegrave nullascema cosigrave totalmente ogni effetto del sublime

XVII ndash IL SUONO E LO STREPITO

Locchio non egrave lunico organo di senso per mezzo delquale si puograve suscitare il sentimento del sublime I suonihanno un grande potere in questa come in molte altrepassioni Non intendo riferirmi alle parole perchegrave le pa-role non colpiscono semplicemente per il loro suonoma con mezzi del tutto diversi Solo un fragore eccessi-vo egrave sufficiente a soggiogare lanima a interrompere lasua azione e a riempirla di terrore Il frastuono di vastecateratte di furiosi temporali del tuono o di colpi di ar-tiglieria suscita nella mente una grande e terribile sensa-zione sebbene non possiamo riscontrare nessuna bellez-za o arte in queste specie di musica Il grido della follaproduce un effetto simile e con la sola forza del suonotanto sgomenta e confonde limmaginazione che inquesto stato dincertezza e di disordine dellanimo il piugraveforte temperamento potragrave a stento evitare di essere tra-volto e di unirsi al comune clamore e alla comune riso-luzione della folla

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XVIII ndash LA SUBITANEITAgrave

Limprovviso inizio o limprovvisa cessazione di unsuono di una considerevole intensitagrave hanno lo stesso po-tere Lattenzione egrave da questo eccitata e le facoltagrave si ten-dono a loro difesa Tutto ciograve che nella vista o nel suonorende facile il passaggio da un estremo allaltro nonprovoca terrore e per conseguenza non puograve essere moti-vo di grandiositagrave

Di fronte a ogni fatto improvviso o inaspettato siamoinclini ad allarmarci cioegrave abbiamo la percezione di unpericolo e la nostra natura ci spinge a metterci in guar-dia Si puograve osservare che un solo suono di una certa for-za anche se di breve durata qualora venga ripetuto adintervalli produce un grande effetto Poche cose sonopiugrave terribili del suono di un grande orologio quando ilsilenzio della notte impedisce allattenzione di esseresviata Lo stesso si puograve dire di un singolo colpo di tam-buro ripetuto ad intervalli e del successivo sparo di uncannone a distanza Tutti gli effetti citati in questo capi-tolo hanno cause pressa poco simili

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XVIII ndash LA SUBITANEITAgrave

Limprovviso inizio o limprovvisa cessazione di unsuono di una considerevole intensitagrave hanno lo stesso po-tere Lattenzione egrave da questo eccitata e le facoltagrave si ten-dono a loro difesa Tutto ciograve che nella vista o nel suonorende facile il passaggio da un estremo allaltro nonprovoca terrore e per conseguenza non puograve essere moti-vo di grandiositagrave

Di fronte a ogni fatto improvviso o inaspettato siamoinclini ad allarmarci cioegrave abbiamo la percezione di unpericolo e la nostra natura ci spinge a metterci in guar-dia Si puograve osservare che un solo suono di una certa for-za anche se di breve durata qualora venga ripetuto adintervalli produce un grande effetto Poche cose sonopiugrave terribili del suono di un grande orologio quando ilsilenzio della notte impedisce allattenzione di esseresviata Lo stesso si puograve dire di un singolo colpo di tam-buro ripetuto ad intervalli e del successivo sparo di uncannone a distanza Tutti gli effetti citati in questo capi-tolo hanno cause pressa poco simili

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XIX ndash LINTERMITTENZA

Un suono basso tremulo intermittente sebbene sem-bri sotto certi rispetti opposto a quello che abbiamo det-to egrave causa del sublime Vale la pena di esaminare un poquesto caso Il fatto stesso deve essere determinatodallesperienza e dalla riflessione di ogni uomo Ho giagravenotato38 che la notte aumenta la nostra paura forse piugrave diogni altra cosa egrave proprio della natura quando non sap-piamo che cosa puograve accaderci temere il peggio dal chederiva che lincertezza egrave cosigrave terribile che spesso cer-chiamo di sbarazzarcene pur correndo il rischio di unmale Ora alcuni suoni bassi confusi incerti ci lascia-no nella stessa timorosa ansietagrave circa le loro cause chela mancanza di luce o una luce incerta determina ri-guardo agli oggetti che ci circondano

Quale per incertam lunam sub luce malignaest iter in silvis39A faint shadow of uncertain light

Like as a lamp whose life doth fade awayOr as the moon clothed with cloudy nightDoth show to him who walks in fear and great affrigt40

38 Parte Seconda III39 laquoQuale egrave il cammino nel bosco sotto la scarsa luce

dellincerta lunaraquo (Virgilio Eneide VI 270 e sgg)40 laquoUna debole ombra dincerta luce come una lampada la cui

vita langue o come la luna ammantata di nuvole appare a coluiche cammina in preda a paura e grande sgomentoraquo Da una poe-

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XIX ndash LINTERMITTENZA

Un suono basso tremulo intermittente sebbene sem-bri sotto certi rispetti opposto a quello che abbiamo det-to egrave causa del sublime Vale la pena di esaminare un poquesto caso Il fatto stesso deve essere determinatodallesperienza e dalla riflessione di ogni uomo Ho giagravenotato38 che la notte aumenta la nostra paura forse piugrave diogni altra cosa egrave proprio della natura quando non sap-piamo che cosa puograve accaderci temere il peggio dal chederiva che lincertezza egrave cosigrave terribile che spesso cer-chiamo di sbarazzarcene pur correndo il rischio di unmale Ora alcuni suoni bassi confusi incerti ci lascia-no nella stessa timorosa ansietagrave circa le loro cause chela mancanza di luce o una luce incerta determina ri-guardo agli oggetti che ci circondano

Quale per incertam lunam sub luce malignaest iter in silvis39A faint shadow of uncertain light

Like as a lamp whose life doth fade awayOr as the moon clothed with cloudy nightDoth show to him who walks in fear and great affrigt40

38 Parte Seconda III39 laquoQuale egrave il cammino nel bosco sotto la scarsa luce

dellincerta lunaraquo (Virgilio Eneide VI 270 e sgg)40 laquoUna debole ombra dincerta luce come una lampada la cui

vita langue o come la luna ammantata di nuvole appare a coluiche cammina in preda a paura e grande sgomentoraquo Da una poe-

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Ma una luce che ora appare ed ora scompare e cosigrave diseguito e anche piugrave terribile di una totale oscuritagrave ecerti suoni indistinti quando concorrono le condizioninecessarie sono piugrave allarmanti di un silenzio totale

XX ndash GLI URLI DEGLI ANIMALI

I suoni che imitino le voci naturali e inarticolate diuomini o di animali che soffrano o che si trovino in peri-colo sono capaci di suscitare grandi idee a meno che siala ben nota voce di qualche essere che siamo soliti con-siderare con disprezzo Gli urli furiosi di bestie selvaggesono ugualmente in grado di suscitare una sensazionegrande e terribile

Hinc exaudiri gemitus iraeque leonumvincla recusantum et sera sub nocte rudentumsetigerique sues atque in praesepibus ursisaevire et formae magnorum ululare luporum41

Puograve sembrare che queste modulazioni di suono abbia-no una connessione con la natura delle cose che esserappresentano e non siano puramente arbitrarie poichegrave

sia di Edmund Spenser (1552-1599)41 laquoDi qui si potevano udire i gemiti irosi dei leoni che si ri-

bellano alle catene ruggenti nella tarda notte e i setolosi cinghia-li e gli orsi infierire nelle stalle e parvenze di enormi lupi ulula-reraquo (Virgilio Eneide VII 15 e sgg)

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Ma una luce che ora appare ed ora scompare e cosigrave diseguito e anche piugrave terribile di una totale oscuritagrave ecerti suoni indistinti quando concorrono le condizioninecessarie sono piugrave allarmanti di un silenzio totale

XX ndash GLI URLI DEGLI ANIMALI

I suoni che imitino le voci naturali e inarticolate diuomini o di animali che soffrano o che si trovino in peri-colo sono capaci di suscitare grandi idee a meno che siala ben nota voce di qualche essere che siamo soliti con-siderare con disprezzo Gli urli furiosi di bestie selvaggesono ugualmente in grado di suscitare una sensazionegrande e terribile

Hinc exaudiri gemitus iraeque leonumvincla recusantum et sera sub nocte rudentumsetigerique sues atque in praesepibus ursisaevire et formae magnorum ululare luporum41

Puograve sembrare che queste modulazioni di suono abbia-no una connessione con la natura delle cose che esserappresentano e non siano puramente arbitrarie poichegrave

sia di Edmund Spenser (1552-1599)41 laquoDi qui si potevano udire i gemiti irosi dei leoni che si ri-

bellano alle catene ruggenti nella tarda notte e i setolosi cinghia-li e gli orsi infierire nelle stalle e parvenze di enormi lupi ulula-reraquo (Virgilio Eneide VII 15 e sgg)

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gli urli naturali di tutti gli animali anche di quelli chenon conosciamo non mancano mai di farsi capire abba-stanza questo non si puograve dire del linguaggio Le modifi-cazioni di suono che possono produrre il sublime sonoquasi infinite Quelle che ho ricordato sono solo pochiesempi per mostrare su quali principicirc siano tutte costrui-te

XXI ndash LODORATO E IL GUSTOCOSE AMARE E ODORI CATTIVI

Anche gli odori e i sapori sono partecipi dellidea digrandezza ma essa egrave piccola debole nella sua natura elimitata nelle sue azioni Osserverograve soltanto che nessunodore o sapore puograve produrre una sensazione di grandio-sitagrave eccetto un amaro eccessivo e un fetore intollerabileEgrave vero che queste impressioni dellodorato e del gustoquando sono nella loro piena forza e poggiano diretta-mente sui sensi sono soltanto penose e non accompa-gnate da alcuna specie di diletto ma quando sono mo-derate come in una descrizione o in una narrazione di-ventano fonti del sublime tanto genuine quanto ogni al-tra e basate sullo stesso principio di un moderato dolo-re laquoUna coppa di amarezzaraquo laquovuotare lamara tazza deldestinoraquo laquogli amari pomi di Sodomaraquo sono tutte ideeadatte a una descrizione sublime E non egrave certo privo di

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gli urli naturali di tutti gli animali anche di quelli chenon conosciamo non mancano mai di farsi capire abba-stanza questo non si puograve dire del linguaggio Le modifi-cazioni di suono che possono produrre il sublime sonoquasi infinite Quelle che ho ricordato sono solo pochiesempi per mostrare su quali principicirc siano tutte costrui-te

XXI ndash LODORATO E IL GUSTOCOSE AMARE E ODORI CATTIVI

Anche gli odori e i sapori sono partecipi dellidea digrandezza ma essa egrave piccola debole nella sua natura elimitata nelle sue azioni Osserverograve soltanto che nessunodore o sapore puograve produrre una sensazione di grandio-sitagrave eccetto un amaro eccessivo e un fetore intollerabileEgrave vero che queste impressioni dellodorato e del gustoquando sono nella loro piena forza e poggiano diretta-mente sui sensi sono soltanto penose e non accompa-gnate da alcuna specie di diletto ma quando sono mo-derate come in una descrizione o in una narrazione di-ventano fonti del sublime tanto genuine quanto ogni al-tra e basate sullo stesso principio di un moderato dolo-re laquoUna coppa di amarezzaraquo laquovuotare lamara tazza deldestinoraquo laquogli amari pomi di Sodomaraquo sono tutte ideeadatte a una descrizione sublime E non egrave certo privo di

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sublimitagrave questo passo di Virgilio in cui il puzzo del va-pore in Albunea si mescola tanto felicemente insieme alsacro orrore e alloscuritagrave di quella profetica foresta

At rex solicitus monstris oracula Faunifatidici genitoris adit lucosque sub altaconsulit Albunea nemorum quae maxima sacrofonte sonat saevamque exhalat opaca Mephitim42

Nel sesto canto in una bellissima descrizione la per-niciosa esalazione dellAcheronte non egrave trascurata e nonegrave affatto sconveniente alle altre immagini fra le qualiviene inserita

Spelunca alta fuit vastoque immanis hiatuscrupea tuta lacu nigro nemorumque tenebrisquam super haud ullae poterant impune volantestendere iter pennis talis sese halitus atrisfaucibus effundens supera ad convexa ferebat43

Ho aggiunto questi esempi per il fatto che alcuni ami-ci il cui giudizio grandemente apprezzo erano dellopi-nione che se questa sensazione fosse considerata di per

42 laquoMa il re inquieto per i prodigi consulta gli oracoli di Fau-no padre suo e indovino e interroga i boschi sotto la profondaAlbunea che la piugrave grande di quante si trovano in quei boschirisuona duna sacra sorgente ed oscura emana unesalazione mefi-ticaraquo (Virgilio Eneide VII 81 e sgg)

43 laquoVera una profonda spelonca enorme per la vasta aperturarocciosa protetta da una nera laguna e dallombra dei boschi sul-la quale nessun uccello poteva impunemente librarsi a volo sulleali tale era il vapore che diffondendosi dalle cupe aperturesinnalzava fino alle stelleraquo (Virgilio Eneide VI 237 e sgg)

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sublimitagrave questo passo di Virgilio in cui il puzzo del va-pore in Albunea si mescola tanto felicemente insieme alsacro orrore e alloscuritagrave di quella profetica foresta

At rex solicitus monstris oracula Faunifatidici genitoris adit lucosque sub altaconsulit Albunea nemorum quae maxima sacrofonte sonat saevamque exhalat opaca Mephitim42

Nel sesto canto in una bellissima descrizione la per-niciosa esalazione dellAcheronte non egrave trascurata e nonegrave affatto sconveniente alle altre immagini fra le qualiviene inserita

Spelunca alta fuit vastoque immanis hiatuscrupea tuta lacu nigro nemorumque tenebrisquam super haud ullae poterant impune volantestendere iter pennis talis sese halitus atrisfaucibus effundens supera ad convexa ferebat43

Ho aggiunto questi esempi per il fatto che alcuni ami-ci il cui giudizio grandemente apprezzo erano dellopi-nione che se questa sensazione fosse considerata di per

42 laquoMa il re inquieto per i prodigi consulta gli oracoli di Fau-no padre suo e indovino e interroga i boschi sotto la profondaAlbunea che la piugrave grande di quante si trovano in quei boschirisuona duna sacra sorgente ed oscura emana unesalazione mefi-ticaraquo (Virgilio Eneide VII 81 e sgg)

43 laquoVera una profonda spelonca enorme per la vasta aperturarocciosa protetta da una nera laguna e dallombra dei boschi sul-la quale nessun uccello poteva impunemente librarsi a volo sulleali tale era il vapore che diffondendosi dalle cupe aperturesinnalzava fino alle stelleraquo (Virgilio Eneide VI 237 e sgg)

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segrave sarebbe soggetta a prima vista a cadere nel burlescoe nel ridicolo ma questo ritengo deriverebbe principal-mente dal fatto di considerare lamarezza e il cattivoodore uniti a idee spregevoli e meschine alle quali biso-gna convenire che sono spesso unite tale unione degra-da il sublime sia in questo come in ogni altro esempioMa per verificare la sublimitagrave di unimmagine non biso-gna osservare se diventi meschina quando egrave associatacon idee meschine bensigrave se quando egrave unita a immaginidi conveniente grandezza lintera composizione si reg-ga dignitosamente Le cose che sono terribili sono sem-pre grandiose ma quando le cose posseggono qualitagravespiacevoli o tali da costituire un certo pericolo un peri-colo perograve facilmente superabile sono semplicementeodiose come i rospi e i ragni

XXII ndash LA SENSIBILITAgrave ndash IL DOLORE

Della sensibilitagrave poco piugrave si puograve dire se non chelidea del dolore fisico in tutti gli aspetti e i gradi dellafatica del dolore dellangoscia del tormento egrave causa disublime e nullaltro in questo senso puograve produrlo Nonoccorre dare qui un altro nuovo esempio poichegrave quellidati nei primi capitoli illustrano abbondantementeunosservazione che in realtagrave per essere fatta da ciascu-no ha bisogno soltanto che si presti attenzione alla natu-

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segrave sarebbe soggetta a prima vista a cadere nel burlescoe nel ridicolo ma questo ritengo deriverebbe principal-mente dal fatto di considerare lamarezza e il cattivoodore uniti a idee spregevoli e meschine alle quali biso-gna convenire che sono spesso unite tale unione degra-da il sublime sia in questo come in ogni altro esempioMa per verificare la sublimitagrave di unimmagine non biso-gna osservare se diventi meschina quando egrave associatacon idee meschine bensigrave se quando egrave unita a immaginidi conveniente grandezza lintera composizione si reg-ga dignitosamente Le cose che sono terribili sono sem-pre grandiose ma quando le cose posseggono qualitagravespiacevoli o tali da costituire un certo pericolo un peri-colo perograve facilmente superabile sono semplicementeodiose come i rospi e i ragni

XXII ndash LA SENSIBILITAgrave ndash IL DOLORE

Della sensibilitagrave poco piugrave si puograve dire se non chelidea del dolore fisico in tutti gli aspetti e i gradi dellafatica del dolore dellangoscia del tormento egrave causa disublime e nullaltro in questo senso puograve produrlo Nonoccorre dare qui un altro nuovo esempio poichegrave quellidati nei primi capitoli illustrano abbondantementeunosservazione che in realtagrave per essere fatta da ciascu-no ha bisogno soltanto che si presti attenzione alla natu-

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ra Dopo aver cosigrave percorso le cause del sublime con ri-ferimento a tutti i sensi la mia prima osservazione (ca-pitolo VIII) saragrave riconosciuta avvicinarsi molto alla ve-ritagrave cioegrave che il sublime egrave unidea riguardante la preser-vazione di se stessi che egrave quindi una di quelle che cicommuovono maggiormente che la sua piugrave forte emo-zione egrave unemozione di angoscia e che non contiene al-cun piacere44 derivato da una causa positiva Infinitiesempi oltre a quelli menzionati possono essere addottia sostenere questa veritagrave e forse molte utili conseguen-ze possono essere tratte da essi

Sed fugit interea fugit irrevocabile tempussingola dum capti circumvectamur amore45

44 Parte Prima VI45 laquoMa frattanto il tempo fugge fugge irrevocabilmente men-

tre presi dallamore noi ci aggiriamo per ciascun particolareraquo(Virgilio Georgiche III 284 e sgg)

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ra Dopo aver cosigrave percorso le cause del sublime con ri-ferimento a tutti i sensi la mia prima osservazione (ca-pitolo VIII) saragrave riconosciuta avvicinarsi molto alla ve-ritagrave cioegrave che il sublime egrave unidea riguardante la preser-vazione di se stessi che egrave quindi una di quelle che cicommuovono maggiormente che la sua piugrave forte emo-zione egrave unemozione di angoscia e che non contiene al-cun piacere44 derivato da una causa positiva Infinitiesempi oltre a quelli menzionati possono essere addottia sostenere questa veritagrave e forse molte utili conseguen-ze possono essere tratte da essi

Sed fugit interea fugit irrevocabile tempussingola dum capti circumvectamur amore45

44 Parte Prima VI45 laquoMa frattanto il tempo fugge fugge irrevocabilmente men-

tre presi dallamore noi ci aggiriamo per ciascun particolareraquo(Virgilio Georgiche III 284 e sgg)

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PARTE TERZA

I ndash LA BELLEZZA

Egrave mia intenzione considerare la bellezza distinta dalsublime ed esaminare nel corso della ricerca quale con-nessione abbia con esso Ma prima di ciograve dobbiamo fareuna breve rassegna delle opinioni comuni riguardo aquesta qualitagrave opinioni che penso possano difficilmenteessere ridotte a principicirc fissi poichegrave gli uomini sonoabituati a parlare della bellezza in un modo figuratocioegrave in un modo estremamente incerto e indeterminatoPer bellezza intendo quella qualitagrave o quelle qualitagrave deicorpi per cui essi destano amore o qualche passione si-mile ad esso Limito questa definizione alle qualitagrave pu-ramente sensibili delle cose allo scopo di conservare lamassima semplicitagrave in un soggetto che puograve sempre di-

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PARTE TERZA

I ndash LA BELLEZZA

Egrave mia intenzione considerare la bellezza distinta dalsublime ed esaminare nel corso della ricerca quale con-nessione abbia con esso Ma prima di ciograve dobbiamo fareuna breve rassegna delle opinioni comuni riguardo aquesta qualitagrave opinioni che penso possano difficilmenteessere ridotte a principicirc fissi poichegrave gli uomini sonoabituati a parlare della bellezza in un modo figuratocioegrave in un modo estremamente incerto e indeterminatoPer bellezza intendo quella qualitagrave o quelle qualitagrave deicorpi per cui essi destano amore o qualche passione si-mile ad esso Limito questa definizione alle qualitagrave pu-ramente sensibili delle cose allo scopo di conservare lamassima semplicitagrave in un soggetto che puograve sempre di-

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strarci ogniqualvolta prendiamo in esame quelle variecause di simpatia che ci legano ad alcune persone ocose in base a considerazioni secondarie e non per laforza diretta che esse esercitano in quanto sono viste

Parimenti distinguo lamore col quale intendo quellasoddisfazione che deriva allanimo dal contemplarequalcosa di bello di qualsiasi natura esso sia dal desi-derio o dalla lussuria la quale egrave unattivitagrave dello spiritoche ci spinge al possesso di certi oggetti che non ci col-piscono perchegrave sono belli ma con mezzi del tutto diver-si Avremo un forte desiderio per una donna di scarsabellezza mentre una grandissima bellezza sia negli uo-mini sia in altri animali sebbene generi amore non su-scita affatto alcun desiderio Il che mostra che la bellez-za e la passione causata dalla bellezza che chiamo amo-re egrave diversa dal desiderio sebbene il desiderio possatalvolta operare accanto ad essa Ma egrave a questultimo chedobbiamo attribuire quelle violente e tempestose passio-ni e le conseguenti emozioni del corpo che accompagna-no quello che egrave chiamato amore nel suo significato co-mune e non per gli effetti della bellezza puramentecome tale

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strarci ogniqualvolta prendiamo in esame quelle variecause di simpatia che ci legano ad alcune persone ocose in base a considerazioni secondarie e non per laforza diretta che esse esercitano in quanto sono viste

Parimenti distinguo lamore col quale intendo quellasoddisfazione che deriva allanimo dal contemplarequalcosa di bello di qualsiasi natura esso sia dal desi-derio o dalla lussuria la quale egrave unattivitagrave dello spiritoche ci spinge al possesso di certi oggetti che non ci col-piscono perchegrave sono belli ma con mezzi del tutto diver-si Avremo un forte desiderio per una donna di scarsabellezza mentre una grandissima bellezza sia negli uo-mini sia in altri animali sebbene generi amore non su-scita affatto alcun desiderio Il che mostra che la bellez-za e la passione causata dalla bellezza che chiamo amo-re egrave diversa dal desiderio sebbene il desiderio possatalvolta operare accanto ad essa Ma egrave a questultimo chedobbiamo attribuire quelle violente e tempestose passio-ni e le conseguenti emozioni del corpo che accompagna-no quello che egrave chiamato amore nel suo significato co-mune e non per gli effetti della bellezza puramentecome tale

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II ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSADELLA BELLEZZA NEI VEGETALI

Si egrave detto generalmente che la bellezza consiste incerte proporzioni di parti Nel trattare largomento hogrande ragione di dubitare che la bellezza sia unideache appartiene alla proporzione La proporzione si rife-risce quasi completamente alla convenienza come ogniidea di ordine sembra fare e deve essere perciograve conside-rata come una creatura dellintelletto piugrave che come laprincipale causa agente sui sensi e sullimmaginazioneNon egrave in seguito a una profonda attenzione e a una lun-ga ricerca che riscontriamo la bellezza di un oggetto labellezza non ha bisogno dellausilio della nostra ragioneanche la volontagrave egrave estranea la visione della bellezza ge-nera un certo grado di amore in noi cosigrave come lapplica-zione del ghiaccio o del fuoco produce le idee di freddoo di caldo Per concludere ora in forma soddisfacentesarebbe bene esaminare che cosegrave la proporzione giac-chegrave parecchi che fanno uso di questa parola non sempresembra comprendano molto chiaramente il valore deltermine negrave abbiano idee molto chiare a questo riguardoProporzione egrave la misura di una quantitagrave relativa Dalmomento che tutta la quantitagrave egrave divisibile egrave evidenteche ogni parte distinta nella quale ogni quantitagrave egrave divi-sa deve avere una relazione con le altre parti e con iltutto Queste relazioni dagravenno origine allidea di propor-zione Esse si scoprono con la misurazione e costitui-

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II ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSADELLA BELLEZZA NEI VEGETALI

Si egrave detto generalmente che la bellezza consiste incerte proporzioni di parti Nel trattare largomento hogrande ragione di dubitare che la bellezza sia unideache appartiene alla proporzione La proporzione si rife-risce quasi completamente alla convenienza come ogniidea di ordine sembra fare e deve essere perciograve conside-rata come una creatura dellintelletto piugrave che come laprincipale causa agente sui sensi e sullimmaginazioneNon egrave in seguito a una profonda attenzione e a una lun-ga ricerca che riscontriamo la bellezza di un oggetto labellezza non ha bisogno dellausilio della nostra ragioneanche la volontagrave egrave estranea la visione della bellezza ge-nera un certo grado di amore in noi cosigrave come lapplica-zione del ghiaccio o del fuoco produce le idee di freddoo di caldo Per concludere ora in forma soddisfacentesarebbe bene esaminare che cosegrave la proporzione giac-chegrave parecchi che fanno uso di questa parola non sempresembra comprendano molto chiaramente il valore deltermine negrave abbiano idee molto chiare a questo riguardoProporzione egrave la misura di una quantitagrave relativa Dalmomento che tutta la quantitagrave egrave divisibile egrave evidenteche ogni parte distinta nella quale ogni quantitagrave egrave divi-sa deve avere una relazione con le altre parti e con iltutto Queste relazioni dagravenno origine allidea di propor-zione Esse si scoprono con la misurazione e costitui-

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scono loggetto della ricerca matematica Ma che unaparte di una determinata quantitagrave sia un quarto unquinto un sesto o una metagrave del tutto o che sia lungaquanto unaltra o il doppio o solo una metagrave egrave una que-stione che non interessa per nulla la mente la quale simantiene neutrale ed egrave da questa assoluta indifferenza etranquillitagrave della mente che le speculazioni matematichetraggono alcuni dei loro piugrave considerevoli vantaggipoichegrave non vegrave nulla che interessi limmaginazione e ilgiudizio diventa libero e imparziale nellesaminare laquestione Ogni proporzione ogni disposizione di quan-titagrave egrave per lintelletto uguale poichegrave la stessa veritagrave essotrae da tutte dalla piugrave grande e dalla piugrave piccoladalleguale e dalla disuguale Ma sicuramente la bellezzanon egrave unidea che riguarda la misurazione e non ha nul-la a che fare col calcolo e con la geometria Se lavessepotremmo allora fissare alcune misure definite che po-tremmo dimostrare belle sia considerate in se stesse siain relazione con le altre e riguardo a quegli oggetti na-turali per la cui bellezza non abbiamo altra prova tranneil senso potremmo ricorrere a questo felice modello econfermare la voce delle nostre passioni col giudiziodella ragione Ma dal momento che non abbiamo taleausilio vediamo se la proporzione puograve in un certo sen-so essere considerata come la causa della bellezzacome egrave stato affermato cosigrave generalmente da alcuni contanta sicurezza Se la proporzione egrave uno degli elementicostitutivi della bellezza essa deve trarla o da certe na-turali proprietagrave inerenti a certe misure che operano

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scono loggetto della ricerca matematica Ma che unaparte di una determinata quantitagrave sia un quarto unquinto un sesto o una metagrave del tutto o che sia lungaquanto unaltra o il doppio o solo una metagrave egrave una que-stione che non interessa per nulla la mente la quale simantiene neutrale ed egrave da questa assoluta indifferenza etranquillitagrave della mente che le speculazioni matematichetraggono alcuni dei loro piugrave considerevoli vantaggipoichegrave non vegrave nulla che interessi limmaginazione e ilgiudizio diventa libero e imparziale nellesaminare laquestione Ogni proporzione ogni disposizione di quan-titagrave egrave per lintelletto uguale poichegrave la stessa veritagrave essotrae da tutte dalla piugrave grande e dalla piugrave piccoladalleguale e dalla disuguale Ma sicuramente la bellezzanon egrave unidea che riguarda la misurazione e non ha nul-la a che fare col calcolo e con la geometria Se lavessepotremmo allora fissare alcune misure definite che po-tremmo dimostrare belle sia considerate in se stesse siain relazione con le altre e riguardo a quegli oggetti na-turali per la cui bellezza non abbiamo altra prova tranneil senso potremmo ricorrere a questo felice modello econfermare la voce delle nostre passioni col giudiziodella ragione Ma dal momento che non abbiamo taleausilio vediamo se la proporzione puograve in un certo sen-so essere considerata come la causa della bellezzacome egrave stato affermato cosigrave generalmente da alcuni contanta sicurezza Se la proporzione egrave uno degli elementicostitutivi della bellezza essa deve trarla o da certe na-turali proprietagrave inerenti a certe misure che operano

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meccanicamente o dalla forza dellabitudine o dalla ca-pacitagrave che certe misure posseggono di rispondere a par-ticolari fini di convenienza Il nostro compito perciograve egrave diricercare se le parti di quegli oggetti che sono giudicatibelli nel regno vegetale o in quello animale siano co-stantemente formate secondo determinate misure cosigraveda persuaderci che la loro bellezza risulta da quelle mi-sure in base al principio di una causa naturale e mecca-nica o dallabitudine o in fine dal loro essere adatti adeterminati scopi

Intendo esaminare la questione punto per punto pro-cedendo per ordine Ma prima di proseguire spero nonmi si accusi se cercherograve di fissare le regole che mi gui-dano in questa ricerca e che mi hanno trattenutodallandare fuori di strada 1deg) Se due corpi produconolo stesso effetto o un effetto simile sulla mente e se ana-lizzandoli si trova che essi si accordano in alcune delleloro proprietagrave e differiscono in altre leffetto comunedeve essere attribuito alle proprietagrave riguardo alle quali siaccordano e non a quelle per cui differiscono 2deg) Nonspiegare leffetto di un oggetto naturale dalleffetto di unoggetto artificiale 3deg) Non spiegare leffetto di un og-getto naturale in base a una nostra concezione della suautilitagrave se si puograve assegnargli una causa naturale 4deg) Nonammettere una determinata quantitagrave o una relazione diquantitagrave come causa di un dato effetto se leffetto egrave pro-dotto da misure e da relazioni differenti e opposte o sequeste misure e relazioni possono esistere e tuttavialeffetto puograve non prodursi Queste sono le regole fonda-

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meccanicamente o dalla forza dellabitudine o dalla ca-pacitagrave che certe misure posseggono di rispondere a par-ticolari fini di convenienza Il nostro compito perciograve egrave diricercare se le parti di quegli oggetti che sono giudicatibelli nel regno vegetale o in quello animale siano co-stantemente formate secondo determinate misure cosigraveda persuaderci che la loro bellezza risulta da quelle mi-sure in base al principio di una causa naturale e mecca-nica o dallabitudine o in fine dal loro essere adatti adeterminati scopi

Intendo esaminare la questione punto per punto pro-cedendo per ordine Ma prima di proseguire spero nonmi si accusi se cercherograve di fissare le regole che mi gui-dano in questa ricerca e che mi hanno trattenutodallandare fuori di strada 1deg) Se due corpi produconolo stesso effetto o un effetto simile sulla mente e se ana-lizzandoli si trova che essi si accordano in alcune delleloro proprietagrave e differiscono in altre leffetto comunedeve essere attribuito alle proprietagrave riguardo alle quali siaccordano e non a quelle per cui differiscono 2deg) Nonspiegare leffetto di un oggetto naturale dalleffetto di unoggetto artificiale 3deg) Non spiegare leffetto di un og-getto naturale in base a una nostra concezione della suautilitagrave se si puograve assegnargli una causa naturale 4deg) Nonammettere una determinata quantitagrave o una relazione diquantitagrave come causa di un dato effetto se leffetto egrave pro-dotto da misure e da relazioni differenti e opposte o sequeste misure e relazioni possono esistere e tuttavialeffetto puograve non prodursi Queste sono le regole fonda-

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mentali a cui mi sono attenuto mentre esaminavo il po-tere della proporzione considerata come causa naturalee se il lettore le ritiene giuste io gli chiedo che le tengapresenti attraverso la seguente dissertazione mentre cer-chiamo in primo luogo in quali cose troviamo questaqualitagrave di bellezza poi che veda se in esse possiamotrovare proporzioni fisse tali da convincerci che la no-stra idea di bellezza risulta da esse Considereremo que-sto piacevole potere nel suo modo di manifestarsi neivegetali negli animali inferiori e nelluomo Se osser-viamo il mondo dei vegetali non vi troviamo nulla dipiugrave bello dei fiori ma i fiori hanno forme diversissime edisposizioni dogni genere sono foggiati e modellati inuninfinita varietagrave di forme e da queste forme i botanicihanno dato loro i nomi che sono quasi altrettanto variQuale proporzione scopriamo fra i gambi e i petali deifiori o fra i petali e i pistilli Come puograve lesile stelo del-la rosa accordarsi con il capo voluminoso sotto cui sicurva Ma la rosa egrave un bel fiore e possiamo dire forseche essa non debba gran parte della sua bellezza proprioa questa sproporzione La rosa egrave un fiore grande eppurecresce su un piccolo arboscello il fiore del melo egrave moltopiccolo eppure cresce su un albero grande Tuttaviatanto i boccioli della rosa che quelli del melo sono bellie le piante che li producono sono rivestite di grazia no-nostante queste sproporzioni Che cosa puograve esservi dipiugrave bello per unanime consenso di un albero di arancioche fiorisce contemporaneamente con foglie boccioli efrutti Ma egrave vano il ricercare qui una proporzione fra

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mentali a cui mi sono attenuto mentre esaminavo il po-tere della proporzione considerata come causa naturalee se il lettore le ritiene giuste io gli chiedo che le tengapresenti attraverso la seguente dissertazione mentre cer-chiamo in primo luogo in quali cose troviamo questaqualitagrave di bellezza poi che veda se in esse possiamotrovare proporzioni fisse tali da convincerci che la no-stra idea di bellezza risulta da esse Considereremo que-sto piacevole potere nel suo modo di manifestarsi neivegetali negli animali inferiori e nelluomo Se osser-viamo il mondo dei vegetali non vi troviamo nulla dipiugrave bello dei fiori ma i fiori hanno forme diversissime edisposizioni dogni genere sono foggiati e modellati inuninfinita varietagrave di forme e da queste forme i botanicihanno dato loro i nomi che sono quasi altrettanto variQuale proporzione scopriamo fra i gambi e i petali deifiori o fra i petali e i pistilli Come puograve lesile stelo del-la rosa accordarsi con il capo voluminoso sotto cui sicurva Ma la rosa egrave un bel fiore e possiamo dire forseche essa non debba gran parte della sua bellezza proprioa questa sproporzione La rosa egrave un fiore grande eppurecresce su un piccolo arboscello il fiore del melo egrave moltopiccolo eppure cresce su un albero grande Tuttaviatanto i boccioli della rosa che quelli del melo sono bellie le piante che li producono sono rivestite di grazia no-nostante queste sproporzioni Che cosa puograve esservi dipiugrave bello per unanime consenso di un albero di arancioche fiorisce contemporaneamente con foglie boccioli efrutti Ma egrave vano il ricercare qui una proporzione fra

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laltezza la ampiezza o qualche altro elemento riguar-dante le dimensioni del tutto o riguardante le relazionidelle singole parti fra loro Ammetto che possiamo os-servare in molti fiori una forma regolare e una disposi-zione metodica dei petali La rosa egrave appunto tale per laforma e per la disposizione dei petali ma se la guardia-mo di sbieco quando questa forma egrave in gran parte per-duta e lordine dei petali confuso tuttavia mantiene lasua bellezza la rosa egrave anche piugrave bella prima di esserecompletamente fiorita e il bocciolo prima di aver rag-giunto la forma perfetta e questo non egrave il solo esempioin cui il metodo e lesattezza che sono lanima della pro-porzione sono piugrave dannose che utili alla causa della bel-lezza

III ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSADELLA BELLEZZA NEGLI ANIMALI

Che la proporzione contribuisca solo in piccola partealla formazione della bellezza egrave altrettanto evidente fragli animali Qui la piugrave grande varietagrave nelle forme e nelladisposizione delle parti suscita facilmente in noi questaidea Il cigno riconosciuto un belluccello ha un collopiugrave lungo del resto del corpo e una coda cortissima egraveforse questa una bella proporzione Dobbiamo ammet-tere che lo sia Ma che cosa diremo allora del pavone

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laltezza la ampiezza o qualche altro elemento riguar-dante le dimensioni del tutto o riguardante le relazionidelle singole parti fra loro Ammetto che possiamo os-servare in molti fiori una forma regolare e una disposi-zione metodica dei petali La rosa egrave appunto tale per laforma e per la disposizione dei petali ma se la guardia-mo di sbieco quando questa forma egrave in gran parte per-duta e lordine dei petali confuso tuttavia mantiene lasua bellezza la rosa egrave anche piugrave bella prima di esserecompletamente fiorita e il bocciolo prima di aver rag-giunto la forma perfetta e questo non egrave il solo esempioin cui il metodo e lesattezza che sono lanima della pro-porzione sono piugrave dannose che utili alla causa della bel-lezza

III ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSADELLA BELLEZZA NEGLI ANIMALI

Che la proporzione contribuisca solo in piccola partealla formazione della bellezza egrave altrettanto evidente fragli animali Qui la piugrave grande varietagrave nelle forme e nelladisposizione delle parti suscita facilmente in noi questaidea Il cigno riconosciuto un belluccello ha un collopiugrave lungo del resto del corpo e una coda cortissima egraveforse questa una bella proporzione Dobbiamo ammet-tere che lo sia Ma che cosa diremo allora del pavone

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che ha al confronto un collo corto e una coda piugrave lungadel collo e di tutto il resto del corpo Quanti uccelli visono che variano infinitamente da questi due tipi e daogni altro tipo che possiamo fissare con proporzioni di-verse e spesso direttamente contrarie luna allaltra Etuttavia molti di questi uccelli sono bellissimi anchequando considerandoli non troviamo niente in nessunaparte che possa indurci a priori a dire che cosa gli altridovrebbero essere negrave invero a congetturare intorno adessi alcuna cosa di cui lesperienza non intervenga in se-guito a mostrare le contraddizioni e gli errori E riguar-do ai colori degli uccelli o dei fiori poichegrave vi egrave qualcosadi simile nella colorazione di entrambi sia che venganoconsiderati nella superficie che occupano o nella grada-zione delle tinte non vegrave alcuna regola di proporzione daosservare Alcuni sono di un solo colore altri hanno tut-ti i colori delliride alcuni sono di colori semplici altricomposti in breve un attento osservatore puograve subitoconcludere che nel loro colore la proporzione egrave tantoscarsa quanto nelle loro forme Rivolgetevi poi alle be-stie esaminate la testa di un bellissimo cavallo trovatequale egrave la proporzione che la lega al corpo e alle mem-bra e quali relazioni queste abbiamo luna con laltra edopo aver fissato queste proporzioni come tipo di bel-lezza prendete un cane o un gatto o un altro animaleed esaminate fin dove siano valide le stesse proporzionifra la testa e il collo e fra questi e il corpo Ritengo dipoter con certezza affermare che esse differiscono inogni specie tuttavia che vi sono in moltissime specie in-

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che ha al confronto un collo corto e una coda piugrave lungadel collo e di tutto il resto del corpo Quanti uccelli visono che variano infinitamente da questi due tipi e daogni altro tipo che possiamo fissare con proporzioni di-verse e spesso direttamente contrarie luna allaltra Etuttavia molti di questi uccelli sono bellissimi anchequando considerandoli non troviamo niente in nessunaparte che possa indurci a priori a dire che cosa gli altridovrebbero essere negrave invero a congetturare intorno adessi alcuna cosa di cui lesperienza non intervenga in se-guito a mostrare le contraddizioni e gli errori E riguar-do ai colori degli uccelli o dei fiori poichegrave vi egrave qualcosadi simile nella colorazione di entrambi sia che venganoconsiderati nella superficie che occupano o nella grada-zione delle tinte non vegrave alcuna regola di proporzione daosservare Alcuni sono di un solo colore altri hanno tut-ti i colori delliride alcuni sono di colori semplici altricomposti in breve un attento osservatore puograve subitoconcludere che nel loro colore la proporzione egrave tantoscarsa quanto nelle loro forme Rivolgetevi poi alle be-stie esaminate la testa di un bellissimo cavallo trovatequale egrave la proporzione che la lega al corpo e alle mem-bra e quali relazioni queste abbiamo luna con laltra edopo aver fissato queste proporzioni come tipo di bel-lezza prendete un cane o un gatto o un altro animaleed esaminate fin dove siano valide le stesse proporzionifra la testa e il collo e fra questi e il corpo Ritengo dipoter con certezza affermare che esse differiscono inogni specie tuttavia che vi sono in moltissime specie in-

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dividui tanto diversi e che posseggono una bellezzamolto notevole Ora se si ammette che forme e disposi-zioni molto differenti ed anche contrarie siano compati-bili con la bellezza si giunge credo ad ammettere chenon egrave necessario che la produca alcuna misura operantein base a un principio naturale almeno per quanto ri-guarda la specie degli animali

IV ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSADELLA BELLEZZA NELLA SPECIE UMANA

Vi sono alcune parti del corpo umano che come siosserva hanno determinate proporzioni fra loro ma pri-ma che possa essere provato che in esse si trovi la causaefficiente della bellezza si deve dimostrare che ogniqualvolta esse vengono riscontrate la persona alla qualeappartengono egrave bella intendo bella nelleffetto prodottoalla vista o di un membro considerato distintamente odi tutto il complesso del corpo Si deve ugualmente di-mostrare che queste parti stanno in tale relazione fraloro che si puograve facilmente fare il confronto fra esse eche limpressione della mente deve naturalmente risulta-re dal confronto stesso Da parte mia ho spesso esamina-to con grande cura molte di queste proporzioni e ho tro-vato che esse erano molto affini o del tutto simili inmolti soggetti non solo assai differenti luno dallaltro

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dividui tanto diversi e che posseggono una bellezzamolto notevole Ora se si ammette che forme e disposi-zioni molto differenti ed anche contrarie siano compati-bili con la bellezza si giunge credo ad ammettere chenon egrave necessario che la produca alcuna misura operantein base a un principio naturale almeno per quanto ri-guarda la specie degli animali

IV ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSADELLA BELLEZZA NELLA SPECIE UMANA

Vi sono alcune parti del corpo umano che come siosserva hanno determinate proporzioni fra loro ma pri-ma che possa essere provato che in esse si trovi la causaefficiente della bellezza si deve dimostrare che ogniqualvolta esse vengono riscontrate la persona alla qualeappartengono egrave bella intendo bella nelleffetto prodottoalla vista o di un membro considerato distintamente odi tutto il complesso del corpo Si deve ugualmente di-mostrare che queste parti stanno in tale relazione fraloro che si puograve facilmente fare il confronto fra esse eche limpressione della mente deve naturalmente risulta-re dal confronto stesso Da parte mia ho spesso esamina-to con grande cura molte di queste proporzioni e ho tro-vato che esse erano molto affini o del tutto simili inmolti soggetti non solo assai differenti luno dallaltro

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ma tali che mentre luno era bellissimo laltro era benlungi dallessere bello Riguardo alle parti che si trovanocosigrave proporzionate esse sono spesso tanto lontane lunadallaltra sia per la posizione che per la loro natura e perla loro funzione che non posso comprendere come esseammettano alcun confronto negrave di conseguenza comepossa risultare da esse un effetto dovuto alla proporzio-ne Il collo si dice nei corpi belli dovrebbe avere lastessa misura del polpaccio della gamba dovrebbe an-che essere il doppio della circonferenza del polso Unainfinitagrave di osservazioni di questo genere si possono tro-vare negli scritti e nei discorsi di molti Ma quale rela-zione ha il polpaccio con il collo o una di queste particon il polso Queste proporzioni certamente si devonoriscontrare nei corpi belli Esse si riscontrano con altret-tanta certezza nei corpi brutti come troveragrave chi si dia lapena di indagarlo Anzi so che esse possono anche nonessere affatto perfette in corpi bellissimi Potete ben as-segnare le proporzioni che volete ad ogni parte del cor-po umano e vi assicuro che un pittore potragrave osservarletutte scrupolosamente e nonostante ciograve riprodurre sevuole una bruttissima figura Lo stesso pittore modifi-cheragrave considerevolmente queste proporzioni e potragraveprodurre una figura bellissima

Invero si puograve notare nei capolavori della statuaria an-tica e moderna che parecchi di essi differiscono moltis-simo dalle proporzioni di altre opere in parti molto evi-denti e importanti e che differiscono non meno dalleproporzioni che si riscontrano in uomini viventi di for-

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ma tali che mentre luno era bellissimo laltro era benlungi dallessere bello Riguardo alle parti che si trovanocosigrave proporzionate esse sono spesso tanto lontane lunadallaltra sia per la posizione che per la loro natura e perla loro funzione che non posso comprendere come esseammettano alcun confronto negrave di conseguenza comepossa risultare da esse un effetto dovuto alla proporzio-ne Il collo si dice nei corpi belli dovrebbe avere lastessa misura del polpaccio della gamba dovrebbe an-che essere il doppio della circonferenza del polso Unainfinitagrave di osservazioni di questo genere si possono tro-vare negli scritti e nei discorsi di molti Ma quale rela-zione ha il polpaccio con il collo o una di queste particon il polso Queste proporzioni certamente si devonoriscontrare nei corpi belli Esse si riscontrano con altret-tanta certezza nei corpi brutti come troveragrave chi si dia lapena di indagarlo Anzi so che esse possono anche nonessere affatto perfette in corpi bellissimi Potete ben as-segnare le proporzioni che volete ad ogni parte del cor-po umano e vi assicuro che un pittore potragrave osservarletutte scrupolosamente e nonostante ciograve riprodurre sevuole una bruttissima figura Lo stesso pittore modifi-cheragrave considerevolmente queste proporzioni e potragraveprodurre una figura bellissima

Invero si puograve notare nei capolavori della statuaria an-tica e moderna che parecchi di essi differiscono moltis-simo dalle proporzioni di altre opere in parti molto evi-denti e importanti e che differiscono non meno dalleproporzioni che si riscontrano in uomini viventi di for-

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me estremamente belle e attraenti E dopo tutto comepossono i sostenitori della bellezza proporzionale esseredaccordo circa le proporzioni del corpo umano Alcunisostengono che esso deve essere sette volte la lunghezzadel capo altri otto e altri ancora persino dieci una taledifferenza in cosigrave piccolo numero di suddivisioni Altriusano metodi diversi per valutare le proporzioni e tutticon esito uguale Ma queste proporzioni sono proprio lestesse in tutti gli uomini belli E sono affatto uguali leproporzioni riscontrate nelle donne belle Nessuno puograveaffermarlo eppure entrambi i sessi sono indubbiamentecapaci di bellezza e la donna soprattutto la quale supe-rioritagrave ritengo si possa difficilmente attribuire a unamaggior perfezione di proporzioni nel bel sesso Fer-miamoci un momento su questo punto e consideriamoquale differenza vi sia fra le misure medie in molte partisimili del corpo nei due sessi di questa singola razza Sevoi assegnate determinate proporzioni alle membra diun uomo e se limitate la bellezza umana a queste pro-porzioni quando trovate una donna che differisce daesso e nella forma e nella misura di quasi ogni parte do-vete concludere che essa non egrave bella nonostante la sug-gestione della vostra immaginazione o per seguirelimpulso dellimmaginazione stessa dovete rinunciarealle vostre regole mettere da parte bilancia e compassoe cercare qualche altra causa di bellezza

Poichegrave se la bellezza egrave dovuta a misure fisse che ope-rano in base a un principio di natura come potrebbe av-venire che parti simili con diverse misure di proporzio-

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me estremamente belle e attraenti E dopo tutto comepossono i sostenitori della bellezza proporzionale esseredaccordo circa le proporzioni del corpo umano Alcunisostengono che esso deve essere sette volte la lunghezzadel capo altri otto e altri ancora persino dieci una taledifferenza in cosigrave piccolo numero di suddivisioni Altriusano metodi diversi per valutare le proporzioni e tutticon esito uguale Ma queste proporzioni sono proprio lestesse in tutti gli uomini belli E sono affatto uguali leproporzioni riscontrate nelle donne belle Nessuno puograveaffermarlo eppure entrambi i sessi sono indubbiamentecapaci di bellezza e la donna soprattutto la quale supe-rioritagrave ritengo si possa difficilmente attribuire a unamaggior perfezione di proporzioni nel bel sesso Fer-miamoci un momento su questo punto e consideriamoquale differenza vi sia fra le misure medie in molte partisimili del corpo nei due sessi di questa singola razza Sevoi assegnate determinate proporzioni alle membra diun uomo e se limitate la bellezza umana a queste pro-porzioni quando trovate una donna che differisce daesso e nella forma e nella misura di quasi ogni parte do-vete concludere che essa non egrave bella nonostante la sug-gestione della vostra immaginazione o per seguirelimpulso dellimmaginazione stessa dovete rinunciarealle vostre regole mettere da parte bilancia e compassoe cercare qualche altra causa di bellezza

Poichegrave se la bellezza egrave dovuta a misure fisse che ope-rano in base a un principio di natura come potrebbe av-venire che parti simili con diverse misure di proporzio-

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ne vengano giudicate belle e questo nella stessa razzaMa per spiegare piugrave chiaramente il nostro punto di vistaegrave bene osservare che quasi tutti gli animali hanno partidi identica natura e destinate agli stessi scopi il capo ilcollo il tronco i piedi gli occhi le orecchie il naso labocca tuttavia la Provvidenza per sovvenire nel miglio-re dei modi ai loro diversi bisogni e per manifestare laricchezza della sua sapienza e della sua bontagrave nella crea-zione ha modellato questi pochi organi simili e questemembra con una diversitagrave quasi illimitata nella loro di-sposizione misura e relazione Ma come abbiamo pri-ma osservato in mezzo a questa diversitagrave infinita vi egraveun particolare comune a molte razze parecchi degli in-dividui che ad esse appartengono hanno il potere di col-pirci per la loro grazia e mentre si accordano nel pro-durre questo effetto differiscono assai nelle misure rela-tive di quelle parti che hanno prodotto

Queste considerazioni sarebbero state sufficienti perindurmi a rifiutare lopinione che sostiene esservi alcuneparticolari proporzioni che naturalmente producono uneffetto piacevole ma quelli che saranno daccordo conme riguardo a una particolare proporzione sono forte-mente prevenuti in favore di una proporzione piugrave indefi-nita Essi sebbene credano che la bellezza in generalenon sia connessa con misure fisse comuni a diversi tipidi piante e di animali piacenti ritengono tuttavia che visia una determinata proporzione in ogni razza assoluta-mente essenziale alla bellezza di quella specie particola-re Se consideriamo il mondo animale in genere trovia-

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ne vengano giudicate belle e questo nella stessa razzaMa per spiegare piugrave chiaramente il nostro punto di vistaegrave bene osservare che quasi tutti gli animali hanno partidi identica natura e destinate agli stessi scopi il capo ilcollo il tronco i piedi gli occhi le orecchie il naso labocca tuttavia la Provvidenza per sovvenire nel miglio-re dei modi ai loro diversi bisogni e per manifestare laricchezza della sua sapienza e della sua bontagrave nella crea-zione ha modellato questi pochi organi simili e questemembra con una diversitagrave quasi illimitata nella loro di-sposizione misura e relazione Ma come abbiamo pri-ma osservato in mezzo a questa diversitagrave infinita vi egraveun particolare comune a molte razze parecchi degli in-dividui che ad esse appartengono hanno il potere di col-pirci per la loro grazia e mentre si accordano nel pro-durre questo effetto differiscono assai nelle misure rela-tive di quelle parti che hanno prodotto

Queste considerazioni sarebbero state sufficienti perindurmi a rifiutare lopinione che sostiene esservi alcuneparticolari proporzioni che naturalmente producono uneffetto piacevole ma quelli che saranno daccordo conme riguardo a una particolare proporzione sono forte-mente prevenuti in favore di una proporzione piugrave indefi-nita Essi sebbene credano che la bellezza in generalenon sia connessa con misure fisse comuni a diversi tipidi piante e di animali piacenti ritengono tuttavia che visia una determinata proporzione in ogni razza assoluta-mente essenziale alla bellezza di quella specie particola-re Se consideriamo il mondo animale in genere trovia-

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mo che la bellezza non egrave limitata a nessuna precisa mi-sura ma poichegrave una misura peculiare e una relazione diparti egrave ciograve che distingue ogni particolare categoria dianimali di necessitagrave ne viene che in ogni tipo la bellez-za consisteragrave nelle misure e nelle proporzioni sue pro-prie poichegrave altrimenti esso si allontanerebbe dalla pro-pria specie e diventerebbe una specie di mostro Tutta-via nessuna specie egrave cosigrave strettamente limitata ad alcuneproporzioni determinate da non ammettere una diversi-tagrave considerevole fra gli individui e come si egrave dimostratoper il genere umano cosigrave puograve essere dimostrato per ibruti cioegrave che la bellezza si trova indifferentemente intutte le proporzioni che ogni tipo puograve ammettere senzaperdere la forma originaria ed egrave questa idea di una for-ma comune che rende affatto valida la proporzione delleparti e non egrave affatto una causa naturale operante inrealtagrave una piccola considerazione potragrave dimostrare chenon egrave la misura ma il modo che crea tutta la bellezzaappartenente alla forma Quale luce possiamo noi trarreda queste tanto vantate proporzioni quando osserviamoil disegno ornamentale Mi sembra davvero sorprenden-te che gli artisti se sono tanto convinti come pretendo-no di essere che la proporzione sia la causa principaledella bellezza non tengano sempre presso di segrave misureprecise di tutte le specie di begli animali onde avere aportata di mano le proporzioni adatte quando debbanocreare un soggetto elegante specialmente per il fattoche spesso essi affermano che egrave da un osservazione delbello in natura che traggono la loro tecnica So che egrave

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mo che la bellezza non egrave limitata a nessuna precisa mi-sura ma poichegrave una misura peculiare e una relazione diparti egrave ciograve che distingue ogni particolare categoria dianimali di necessitagrave ne viene che in ogni tipo la bellez-za consisteragrave nelle misure e nelle proporzioni sue pro-prie poichegrave altrimenti esso si allontanerebbe dalla pro-pria specie e diventerebbe una specie di mostro Tutta-via nessuna specie egrave cosigrave strettamente limitata ad alcuneproporzioni determinate da non ammettere una diversi-tagrave considerevole fra gli individui e come si egrave dimostratoper il genere umano cosigrave puograve essere dimostrato per ibruti cioegrave che la bellezza si trova indifferentemente intutte le proporzioni che ogni tipo puograve ammettere senzaperdere la forma originaria ed egrave questa idea di una for-ma comune che rende affatto valida la proporzione delleparti e non egrave affatto una causa naturale operante inrealtagrave una piccola considerazione potragrave dimostrare chenon egrave la misura ma il modo che crea tutta la bellezzaappartenente alla forma Quale luce possiamo noi trarreda queste tanto vantate proporzioni quando osserviamoil disegno ornamentale Mi sembra davvero sorprenden-te che gli artisti se sono tanto convinti come pretendo-no di essere che la proporzione sia la causa principaledella bellezza non tengano sempre presso di segrave misureprecise di tutte le specie di begli animali onde avere aportata di mano le proporzioni adatte quando debbanocreare un soggetto elegante specialmente per il fattoche spesso essi affermano che egrave da un osservazione delbello in natura che traggono la loro tecnica So che egrave

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stato detto tempo fa e via via spesso ripetuto da unoscrittore allaltro per migliaia di volte che le proporzioniarchitettoniche sono state tratte da quelle del corpo uma-no Per rendere perfetta questa forzata analogia essirappresentano un uomo con le braccia sollevate e distesein tutta la loro lunghezza e formano una specie di qua-drato tracciando linee che passano lungo le estremitagrave diquesta strana figura Ma mi sembra molto chiaro che lafigura umana non ha mai fornito allarchitetto nessuna ditali idee In primo luogo per il fatto che gli uomini benraramente si sono visti in questa strana posizione giac-che essa non egrave per loro naturale ne decorosa Seconda-riamente la vista della figura umana cosigrave disposta nonsuggerisce spontaneamente lidea di un quadrato mapiuttosto quella di una croce poichegrave il largo spazio cheintercorre fra le braccia e il suolo dovrebbe essere riem-pito di qualcosa per poter conferire a un corpo lidea diun quadrato In terzo luogo parecchie costruzioni nonhanno affatto la forma di quel particolare quadrato ep-pure esse sono state ideate dai migliori architetti e pro-ducono un effetto altrettanto buono e forse anche mi-gliore E invero nulla vi puograve essere di piugrave inspiegabile edi piugrave strano del fatto che un architetto modelli la suaopera su una figura umana giacchegrave non vi sono cose fraloro piugrave dissimili e aventi minor analogia di un uomo euna casa o un tempio occorre forse osservare che i loroscopi sono del tutto diversi Quello che io sono propen-so a supporre egrave questo che queste analogie furono in-ventate per dare credito alle opere darte col mostrare

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stato detto tempo fa e via via spesso ripetuto da unoscrittore allaltro per migliaia di volte che le proporzioniarchitettoniche sono state tratte da quelle del corpo uma-no Per rendere perfetta questa forzata analogia essirappresentano un uomo con le braccia sollevate e distesein tutta la loro lunghezza e formano una specie di qua-drato tracciando linee che passano lungo le estremitagrave diquesta strana figura Ma mi sembra molto chiaro che lafigura umana non ha mai fornito allarchitetto nessuna ditali idee In primo luogo per il fatto che gli uomini benraramente si sono visti in questa strana posizione giac-che essa non egrave per loro naturale ne decorosa Seconda-riamente la vista della figura umana cosigrave disposta nonsuggerisce spontaneamente lidea di un quadrato mapiuttosto quella di una croce poichegrave il largo spazio cheintercorre fra le braccia e il suolo dovrebbe essere riem-pito di qualcosa per poter conferire a un corpo lidea diun quadrato In terzo luogo parecchie costruzioni nonhanno affatto la forma di quel particolare quadrato ep-pure esse sono state ideate dai migliori architetti e pro-ducono un effetto altrettanto buono e forse anche mi-gliore E invero nulla vi puograve essere di piugrave inspiegabile edi piugrave strano del fatto che un architetto modelli la suaopera su una figura umana giacchegrave non vi sono cose fraloro piugrave dissimili e aventi minor analogia di un uomo euna casa o un tempio occorre forse osservare che i loroscopi sono del tutto diversi Quello che io sono propen-so a supporre egrave questo che queste analogie furono in-ventate per dare credito alle opere darte col mostrare

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una conformitagrave fra quelle e le opere piugrave nobili della na-tura ma non che questultima abbia servito a offrire unsuggerimento alla perfezione dellarte E sono ancor piugraveconvinto che i sostenitori della proporzione abbiano tra-sferito le loro artificiose idee alla natura e non tratto daessa le proporzioni che applicano alle opere darte per-chegrave in una discussione su tale soggetto esse abbandona-no sempre il piugrave presto possibile il vasto campo dellebellezze naturali il regno animale e quello vegetale e sitrincerano entro le linee e gli angoli artificiali dellarchi-tettura Tutto ciograve dipende dal fatto che lumanitagrave egrave persua disgrazia incline a elevare se stessa i propri punti divista e le proprie opere a misura di perfezione in ognicosa Quindi dopo avere osservato che le loro abitazionierano piugrave comode e piugrave solide quando erano tracciate informa di figure regolari con parti rispondenti lunaallaltra trasferirono queste idee ai loro giardini trasfor-marono le piante in colonne piramidi e obelischi fog-giarono le siepi a guisa di mura verdi e tracciarono i via-li in forma di quadrati triangoli e altre figure geometri-che con precisione e simmetria e ritennero che se nonimitavano la natura almeno la miglioravano e le inse-gnavano a valorizzarsi Ma la natura infine sfuggigrave allaloro disciplina e alle loro imposizioni e i nostri giardinise non altro dimostrano che cominciamo a capire che leidee matematiche non sono le vere misure della bellez-za Esse sono certo cosigrave poco attuate nel mondo animalequanto nel mondo vegetale Poichegrave non egrave strano che inqueste belle opere descrittive in queste innumerevoli

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una conformitagrave fra quelle e le opere piugrave nobili della na-tura ma non che questultima abbia servito a offrire unsuggerimento alla perfezione dellarte E sono ancor piugraveconvinto che i sostenitori della proporzione abbiano tra-sferito le loro artificiose idee alla natura e non tratto daessa le proporzioni che applicano alle opere darte per-chegrave in una discussione su tale soggetto esse abbandona-no sempre il piugrave presto possibile il vasto campo dellebellezze naturali il regno animale e quello vegetale e sitrincerano entro le linee e gli angoli artificiali dellarchi-tettura Tutto ciograve dipende dal fatto che lumanitagrave egrave persua disgrazia incline a elevare se stessa i propri punti divista e le proprie opere a misura di perfezione in ognicosa Quindi dopo avere osservato che le loro abitazionierano piugrave comode e piugrave solide quando erano tracciate informa di figure regolari con parti rispondenti lunaallaltra trasferirono queste idee ai loro giardini trasfor-marono le piante in colonne piramidi e obelischi fog-giarono le siepi a guisa di mura verdi e tracciarono i via-li in forma di quadrati triangoli e altre figure geometri-che con precisione e simmetria e ritennero che se nonimitavano la natura almeno la miglioravano e le inse-gnavano a valorizzarsi Ma la natura infine sfuggigrave allaloro disciplina e alle loro imposizioni e i nostri giardinise non altro dimostrano che cominciamo a capire che leidee matematiche non sono le vere misure della bellez-za Esse sono certo cosigrave poco attuate nel mondo animalequanto nel mondo vegetale Poichegrave non egrave strano che inqueste belle opere descrittive in queste innumerevoli

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odi ed elegie che sono sulle labbra di tutti molte dellequali sono state la ricreazione spirituale di generazioni egenerazioni in questi brani che descrivono lamore contanta passione e rappresentano il loro oggetto sotto unacosigrave molteplice varietagrave di luci nessuna parola sia statamai detta della proporzione se egrave vero che essa costitui-sce lelemento principale della bellezza come alcuni so-stengono mentre invece molte altre qualitagrave si trovanocon calore spesso citate Ma se la proporzione non haquesto potere puograve sembrar inspiegabile come gli uomi-ni inizialmente siano venuti a formarsi un tale pregiudi-zio in suo favore Ritengo che ciograve sia derivato dalla pre-dilezione cosigrave spiccata a cui poco sopra ho fatto cennoche gli uomini hanno per le loro opere e le loro idee ri-tengo sia derivato dai falsi ragionamenti sugli effetti cheproducono le figure abituali degli animali e dalla teoriaplatonica della convenienza e dellattitudine Per questomotivo nel prossimo capitolo considererograve gli effettidellabitudine nella figura degli animali e quindi lidea diconvenienza dal momento che se la proporzione nonopera in virtugrave di un potere naturale riferentesi ad alcunemisure deve dipendere dallabitudine o dallidea di utili-tagrave non vegrave altra via

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odi ed elegie che sono sulle labbra di tutti molte dellequali sono state la ricreazione spirituale di generazioni egenerazioni in questi brani che descrivono lamore contanta passione e rappresentano il loro oggetto sotto unacosigrave molteplice varietagrave di luci nessuna parola sia statamai detta della proporzione se egrave vero che essa costitui-sce lelemento principale della bellezza come alcuni so-stengono mentre invece molte altre qualitagrave si trovanocon calore spesso citate Ma se la proporzione non haquesto potere puograve sembrar inspiegabile come gli uomi-ni inizialmente siano venuti a formarsi un tale pregiudi-zio in suo favore Ritengo che ciograve sia derivato dalla pre-dilezione cosigrave spiccata a cui poco sopra ho fatto cennoche gli uomini hanno per le loro opere e le loro idee ri-tengo sia derivato dai falsi ragionamenti sugli effetti cheproducono le figure abituali degli animali e dalla teoriaplatonica della convenienza e dellattitudine Per questomotivo nel prossimo capitolo considererograve gli effettidellabitudine nella figura degli animali e quindi lidea diconvenienza dal momento che se la proporzione nonopera in virtugrave di un potere naturale riferentesi ad alcunemisure deve dipendere dallabitudine o dallidea di utili-tagrave non vegrave altra via

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V ndash ALTRE CONSIDERAZIONISULLA PROPORZIONE

Se non erro gran parte dei pregiudizi in favore dellaproporzione sono sorti non tanto dallosservazione di al-cune misure fisse riscontrate nei corpi belli quanto daunerrata idea della relazione che la deformitagrave ha con labellezza della quale egrave stata considerata come loppostoin base a questo principio fu concluso che lagrave dove lecause della deformitagrave venissero a mancare doveva natu-ralmente e necessariamente subentrare la bellezza Que-sto io ritengo errato poichegrave la deformitagrave non egrave loppostodella bellezza ma egrave lopposto della forma completa ecomune Se una gamba egrave piugrave corta di unaltra luomo egravedeforme perchegrave manca qualcosa a completare linteraidea che noi ci formiamo di un uomo e i difetti naturalihanno lo stesso risultato che la storpiatura e la mutila-zione prodotte da accidenti Cosigrave se la schiena egrave gobbaluomo egrave deforme poichegrave la sua schiena non ha una for-ma abituale e questo porta con segrave lidea di una sofferen-za o di una disgrazia Cosigrave se il collo egrave considerevol-mente piugrave corto o piugrave lungo del solito noi diciamo chequelluomo egrave deforme in quella parte perchegrave di solito gliuomini non sono fatti a quel modo Ma sicuramentelesperienza di ogni giorno puograve convincerci che un uomopuograve avere le gambe di ugual lunghezza e sotto ogni ri-guardo simili luna allaltra e il collo di esatta misura ela schiena perfettamente diritta senza che si possa per-

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V ndash ALTRE CONSIDERAZIONISULLA PROPORZIONE

Se non erro gran parte dei pregiudizi in favore dellaproporzione sono sorti non tanto dallosservazione di al-cune misure fisse riscontrate nei corpi belli quanto daunerrata idea della relazione che la deformitagrave ha con labellezza della quale egrave stata considerata come loppostoin base a questo principio fu concluso che lagrave dove lecause della deformitagrave venissero a mancare doveva natu-ralmente e necessariamente subentrare la bellezza Que-sto io ritengo errato poichegrave la deformitagrave non egrave loppostodella bellezza ma egrave lopposto della forma completa ecomune Se una gamba egrave piugrave corta di unaltra luomo egravedeforme perchegrave manca qualcosa a completare linteraidea che noi ci formiamo di un uomo e i difetti naturalihanno lo stesso risultato che la storpiatura e la mutila-zione prodotte da accidenti Cosigrave se la schiena egrave gobbaluomo egrave deforme poichegrave la sua schiena non ha una for-ma abituale e questo porta con segrave lidea di una sofferen-za o di una disgrazia Cosigrave se il collo egrave considerevol-mente piugrave corto o piugrave lungo del solito noi diciamo chequelluomo egrave deforme in quella parte perchegrave di solito gliuomini non sono fatti a quel modo Ma sicuramentelesperienza di ogni giorno puograve convincerci che un uomopuograve avere le gambe di ugual lunghezza e sotto ogni ri-guardo simili luna allaltra e il collo di esatta misura ela schiena perfettamente diritta senza che si possa per-

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cepire in lui alcuna bellezza Invero la bellezza egrave cosigravelontana dallessere partecipe dellidea di abitudine chein realtagrave ciograve che ci colpisce in quel senso egrave raro e fuoridel comune La bellezza ci colpisce per la sua novitagravecosigrave come la deformazione Cosigrave accade in quella speciedi animali che ci sono familiari e se un animale di unanuova razza fosse raffigurato noi non aspetteremmo chelabitudine avesse stabilito per esso unidea di proporzio-ne per poter decidere riguardo alla sua bellezza o allasua bruttezza il che dimostra che lidea generale di bel-lezza non puograve essere dovuta piugrave allabitudine che allaproporzione naturale La deformitagrave nasce dalla mancan-za di proporzioni comuni ma il necessario risultato del-la loro presenza in ogni oggetto non egrave la bellezza Sepensiamo che la proporzione nelle cose naturali sia re-lativa allabitudine e alluso la natura delluso e dellabi-tudine mostreranno che la bellezza che egrave una qualitagravepositiva ed efficace non puograve risultare da essi

Siamo formati in modo cosigrave meraviglioso che pureessendo creature avide di novitagrave siamo legati con altret-tanta forza allabitudine e al costume Ma le cose chesono legate a noi dallabitudine hanno la caratteristica diimpressionarci poco mentre le possediamo e moltoquando sono assenti Ricordo di aver frequentato un cer-to luogo ogni giorno per lungo tempo e posso sincera-mente dire che ben lungi dal provare in esso piacereero affetto da una specie di stanchezza e di disgusto an-davo venivo ritornavo senza trovare alcun piacere tut-tavia se per qualunque motivo lasciavo passare il mo-

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cepire in lui alcuna bellezza Invero la bellezza egrave cosigravelontana dallessere partecipe dellidea di abitudine chein realtagrave ciograve che ci colpisce in quel senso egrave raro e fuoridel comune La bellezza ci colpisce per la sua novitagravecosigrave come la deformazione Cosigrave accade in quella speciedi animali che ci sono familiari e se un animale di unanuova razza fosse raffigurato noi non aspetteremmo chelabitudine avesse stabilito per esso unidea di proporzio-ne per poter decidere riguardo alla sua bellezza o allasua bruttezza il che dimostra che lidea generale di bel-lezza non puograve essere dovuta piugrave allabitudine che allaproporzione naturale La deformitagrave nasce dalla mancan-za di proporzioni comuni ma il necessario risultato del-la loro presenza in ogni oggetto non egrave la bellezza Sepensiamo che la proporzione nelle cose naturali sia re-lativa allabitudine e alluso la natura delluso e dellabi-tudine mostreranno che la bellezza che egrave una qualitagravepositiva ed efficace non puograve risultare da essi

Siamo formati in modo cosigrave meraviglioso che pureessendo creature avide di novitagrave siamo legati con altret-tanta forza allabitudine e al costume Ma le cose chesono legate a noi dallabitudine hanno la caratteristica diimpressionarci poco mentre le possediamo e moltoquando sono assenti Ricordo di aver frequentato un cer-to luogo ogni giorno per lungo tempo e posso sincera-mente dire che ben lungi dal provare in esso piacereero affetto da una specie di stanchezza e di disgusto an-davo venivo ritornavo senza trovare alcun piacere tut-tavia se per qualunque motivo lasciavo passare il mo-

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mento di andarvi mi sentivo inquieto e non ero tranquil-lo finchegrave non ero ritornato nel mio vecchio binario Co-loro che fiutano tabacco lo prendono quasi senza accor-gersene e lacuto senso del profumo egrave smorzato tantoche essi sentono a stento qualche cosa pur sotto uno sti-molo cosigrave vivo ma privateli della loro scatola e diven-teranno i piugrave infelici dei mortali In veritagrave luso e labitu-dine sono tanto lontani dallessere cause di piacere pura-mente come tale che leffetto di un uso costante egrave direnderci indifferente ogni cosa di qualunque genereessa sia Poichegrave come luso finisce per annullare leffet-to doloroso di molte cose riduce nello stesso modoleffetto piacevole di altre e conferisce ad entrambe uncarattere di mediocritagrave e di indifferenza Molto giusta-mente labitudine egrave chiamata una seconda natura e il no-stro stato naturale e comune egrave quello di unassoluta in-differenza ugualmente pronta al dolore o al piacere Maquando siamo gettati fuori da questo stato o privati diqualche cosa necessaria a mantenerci in esso se non av-viene per causa di un piacere meccanicamente prodottosempre ne soffriamo Accade cosigrave con la seconda natu-ra labitudine in tutte le cose che si riferiscono ad essaCosigrave la mancanza delle proporzioni abituali negli uomi-ni e negli altri animali disgusta sebbene la loro presenzanon sia affatto la causa di un piacere reale Egrave vero che leproporzioni stabilite come le cause della bellezza nelcorpo umano si riscontrano spesso nei corpi belli per-chegrave si trovano generalmente in tutta lumanitagrave ma se sipuograve dimostrare che esse si trovano anche non accompa-

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mento di andarvi mi sentivo inquieto e non ero tranquil-lo finchegrave non ero ritornato nel mio vecchio binario Co-loro che fiutano tabacco lo prendono quasi senza accor-gersene e lacuto senso del profumo egrave smorzato tantoche essi sentono a stento qualche cosa pur sotto uno sti-molo cosigrave vivo ma privateli della loro scatola e diven-teranno i piugrave infelici dei mortali In veritagrave luso e labitu-dine sono tanto lontani dallessere cause di piacere pura-mente come tale che leffetto di un uso costante egrave direnderci indifferente ogni cosa di qualunque genereessa sia Poichegrave come luso finisce per annullare leffet-to doloroso di molte cose riduce nello stesso modoleffetto piacevole di altre e conferisce ad entrambe uncarattere di mediocritagrave e di indifferenza Molto giusta-mente labitudine egrave chiamata una seconda natura e il no-stro stato naturale e comune egrave quello di unassoluta in-differenza ugualmente pronta al dolore o al piacere Maquando siamo gettati fuori da questo stato o privati diqualche cosa necessaria a mantenerci in esso se non av-viene per causa di un piacere meccanicamente prodottosempre ne soffriamo Accade cosigrave con la seconda natu-ra labitudine in tutte le cose che si riferiscono ad essaCosigrave la mancanza delle proporzioni abituali negli uomi-ni e negli altri animali disgusta sebbene la loro presenzanon sia affatto la causa di un piacere reale Egrave vero che leproporzioni stabilite come le cause della bellezza nelcorpo umano si riscontrano spesso nei corpi belli per-chegrave si trovano generalmente in tutta lumanitagrave ma se sipuograve dimostrare che esse si trovano anche non accompa-

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gnate dalla bellezza che la bellezza esiste spesso senzadi loro e che questa bellezza dove esiste puograve sempreessere attribuita ad altre cause meno dubbie natural-mente potremo concludere che la proporzione e la bel-lezza non sono idee della stessa natura

Il vero contrario della bellezza non egrave la sproporzioneo la deformitagrave ma la bruttezza e poichegrave essa deriva dacause opposte a quelle che producono la bellezza positi-va noi non possiamo considerarla finchegrave non siamogiunti a trattare di quelle Fra la bellezza e la bruttezzavi egrave una specie di via di mezzo nella quale le proporzio-ni stabilite si trovano piugrave comunemente ma non produ-ce effetto sulle passioni

VI ndash LA CONVENIENZA NON Egrave CAUSA DIBELLEZZA

Si dice che lidea di utilitagrave o dellutilitagrave di una partebene adatta a rispondere al suo scopo sia la causa dellabellezza o persino la bellezza stessa Se non fosse pertale principio la teoria della proporzione non avrebbepotuto dominare per tanto tempo il mondo si sarebbepresto stancato di sentir parlare di misure che non si ri-feriscono a niente o di un principio naturale o di unaconvenienza atta ad un certo scopo lidea che piugrave comu-nemente lumanitagrave si forma della proporzione egrave ladatta-

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gnate dalla bellezza che la bellezza esiste spesso senzadi loro e che questa bellezza dove esiste puograve sempreessere attribuita ad altre cause meno dubbie natural-mente potremo concludere che la proporzione e la bel-lezza non sono idee della stessa natura

Il vero contrario della bellezza non egrave la sproporzioneo la deformitagrave ma la bruttezza e poichegrave essa deriva dacause opposte a quelle che producono la bellezza positi-va noi non possiamo considerarla finchegrave non siamogiunti a trattare di quelle Fra la bellezza e la bruttezzavi egrave una specie di via di mezzo nella quale le proporzio-ni stabilite si trovano piugrave comunemente ma non produ-ce effetto sulle passioni

VI ndash LA CONVENIENZA NON Egrave CAUSA DIBELLEZZA

Si dice che lidea di utilitagrave o dellutilitagrave di una partebene adatta a rispondere al suo scopo sia la causa dellabellezza o persino la bellezza stessa Se non fosse pertale principio la teoria della proporzione non avrebbepotuto dominare per tanto tempo il mondo si sarebbepresto stancato di sentir parlare di misure che non si ri-feriscono a niente o di un principio naturale o di unaconvenienza atta ad un certo scopo lidea che piugrave comu-nemente lumanitagrave si forma della proporzione egrave ladatta-

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mento dei mezzi a determinati scopi e dove questo nonsi verifichi ben di rado si preoccupa delleffetto delle di-verse misure delle cose Perciograve era necessario per questateoria sostenere che non soltanto gli oggetti artificialima anche gli oggetti naturali traggono la loro bellezzadalla convenienza delle parti ai loro diversi scopi Matemo che quando si formograve questa teoria lesperienzanon fu sufficientemente consultata Poichegrave in base aquel principio il grugno appuntito di un maiale con ladura cartilagine in punta i piccoli occhi infossati elintera forma del capo cosigrave adatta allo scopo di scavaree grufolare sarebbero bellissimi La grande borsa chepende dal becco di un pellicano molto utile a questoanimale sarebbe ugualmente bella ai nostri occhi Il ric-cio cosigrave ben protetto contro tutti gli assalti dalla suapelle spinosa e il porcospino con i suoi aculei aguzzisarebbero allora considerati come esseri di grande ele-ganza Vi sono pochi animali le cui parti siano meglioconnesse di quelle di una scimmia essa ha le mani di unuomo unite alle membra elastiche di una bestia egrave mira-bilmente adatta a correre a saltare ad aggrapparsi e adarrampicarsi eppure vi sono pochi animali che sembra-no avere minor bellezza agli occhi di tutta lumanitagravePoco mi occorre dire sulla proboscide dellelefante cheserve a usi molteplici e che egrave tanto lontana dal contribui-re alla sua bellezza Come egrave adatto il lupo alla corsa e alsalto Come egrave mirabilmente armato il leone per la lottaMa per questo potragrave forse qualcuno chiamare belli lele-fante il lupo il leone

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mento dei mezzi a determinati scopi e dove questo nonsi verifichi ben di rado si preoccupa delleffetto delle di-verse misure delle cose Perciograve era necessario per questateoria sostenere che non soltanto gli oggetti artificialima anche gli oggetti naturali traggono la loro bellezzadalla convenienza delle parti ai loro diversi scopi Matemo che quando si formograve questa teoria lesperienzanon fu sufficientemente consultata Poichegrave in base aquel principio il grugno appuntito di un maiale con ladura cartilagine in punta i piccoli occhi infossati elintera forma del capo cosigrave adatta allo scopo di scavaree grufolare sarebbero bellissimi La grande borsa chepende dal becco di un pellicano molto utile a questoanimale sarebbe ugualmente bella ai nostri occhi Il ric-cio cosigrave ben protetto contro tutti gli assalti dalla suapelle spinosa e il porcospino con i suoi aculei aguzzisarebbero allora considerati come esseri di grande ele-ganza Vi sono pochi animali le cui parti siano meglioconnesse di quelle di una scimmia essa ha le mani di unuomo unite alle membra elastiche di una bestia egrave mira-bilmente adatta a correre a saltare ad aggrapparsi e adarrampicarsi eppure vi sono pochi animali che sembra-no avere minor bellezza agli occhi di tutta lumanitagravePoco mi occorre dire sulla proboscide dellelefante cheserve a usi molteplici e che egrave tanto lontana dal contribui-re alla sua bellezza Come egrave adatto il lupo alla corsa e alsalto Come egrave mirabilmente armato il leone per la lottaMa per questo potragrave forse qualcuno chiamare belli lele-fante il lupo il leone

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Credo che nessuno pensi che la forma delle gambe diun uomo sia cosigrave adatta alla corsa come la forma diquelle di un cavallo di un cane di un cervo e di moltialtri animali per lo meno esse non ne hanno laspettopure credo si ammetteragrave facilmente che una gambaumana ben modellata supera di gran lunga tutte le altrein bellezza Se la convenienza delle parti fosse lelemen-to che costituisce la grazia della loro forma latto delloro entrare in funzione aumenterebbe senza dubbio laloro bellezza ma sebbene talvolta ciograve si verifichi inbase a un altro principio non accade sempre Un uccellomentre vola non egrave cosigrave bello come quando egrave posato anzivi sono molti uccelli domestici che ben di rado si vedo-no volare e che non sono perciograve meno belli Pure gli uc-celli sono tanto diversi di forma dalle altre bestie e dalgenere umano che non egrave possibile misurare la loro bel-lezza in base al principio della convenienza ma solo te-nendo conto che le loro parti sono state create per scopidel tutto diversi Non mi egrave mai capitato in vita mia divedere un pavone volare eppure ancor prima molto pri-ma di aver considerato nella sua forma la disposizioneal volo fui colpito dallestrema bellezza che innalzaquelluccello su molti dei migliori volatili del mondosebbene per ciograve che vidi il suo modo di vivere fossemolto simile a quello del maiale che mangiava insiemead esso nel cortile

La stessa cosa puograve dirsi dei galli delle galline e simi-li nel loro aspetto appartengono al genere dei volatilinel loro modo di muoversi non sono molto diversi dagli

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Credo che nessuno pensi che la forma delle gambe diun uomo sia cosigrave adatta alla corsa come la forma diquelle di un cavallo di un cane di un cervo e di moltialtri animali per lo meno esse non ne hanno laspettopure credo si ammetteragrave facilmente che una gambaumana ben modellata supera di gran lunga tutte le altrein bellezza Se la convenienza delle parti fosse lelemen-to che costituisce la grazia della loro forma latto delloro entrare in funzione aumenterebbe senza dubbio laloro bellezza ma sebbene talvolta ciograve si verifichi inbase a un altro principio non accade sempre Un uccellomentre vola non egrave cosigrave bello come quando egrave posato anzivi sono molti uccelli domestici che ben di rado si vedo-no volare e che non sono perciograve meno belli Pure gli uc-celli sono tanto diversi di forma dalle altre bestie e dalgenere umano che non egrave possibile misurare la loro bel-lezza in base al principio della convenienza ma solo te-nendo conto che le loro parti sono state create per scopidel tutto diversi Non mi egrave mai capitato in vita mia divedere un pavone volare eppure ancor prima molto pri-ma di aver considerato nella sua forma la disposizioneal volo fui colpito dallestrema bellezza che innalzaquelluccello su molti dei migliori volatili del mondosebbene per ciograve che vidi il suo modo di vivere fossemolto simile a quello del maiale che mangiava insiemead esso nel cortile

La stessa cosa puograve dirsi dei galli delle galline e simi-li nel loro aspetto appartengono al genere dei volatilinel loro modo di muoversi non sono molto diversi dagli

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uomini e dalle altre bestie Per tralasciare questi esempiestranei se nella specie umana la bellezza fosse connes-sa collutilitagrave gli uomini sarebbero molto piugrave belli delledonne e la forza e lagilitagrave sarebbero considerate le uni-che bellezze Ma il chiamare la forza col nome della bel-lezza lavere una sola denominazione per le qualitagrave diuna Venere e per quelle di un Ercole cosigrave totalmente di-versi sotto ogni riguardo egrave certo una strana confusionedidee o un abuso di parole La causa di questa confusio-ne credo deriva dal fatto che spesso le parti del corpodelluomo e di altri animali ci appaiono belle e al tempostesso adatte ai loro scopi e siamo ingannati da un sofi-sma che ci induce a prendere per una causa determinan-te ciograve che egrave soltanto una concomitanza questo egrave il sofi-sma della mosca che si immaginava di sollevare nuvoledi polvere perchegrave stava sul carro che le sollevava

Lo stomaco i polmoni il fegato come altre partisono senza confronto molto adatte ai loro scopi tuttaviason lungi dal possedere una bellezza Inoltre vi sonomolte cose belle nelle quali non egrave possibile scoprireunidea di utilitagrave E mi appello alle prime e piugrave naturaliimpressioni dellumanitagrave per vedere se egrave vero che nelmomento in cui si osserva un occhio bello o una boccaben formata o una gamba ben tornita si presentino maile idee della loro attitudine a vedere a mangiare a cor-rere Quale idea di utilitagrave suscitano i fiori lelemento piugravebello del mondo vegetale Egrave vero che il Creatore infini-tamente saggio e buono ha sovente aggiunto bellezza aciograve che ha creato perchegrave ci fosse utile ma questo non

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uomini e dalle altre bestie Per tralasciare questi esempiestranei se nella specie umana la bellezza fosse connes-sa collutilitagrave gli uomini sarebbero molto piugrave belli delledonne e la forza e lagilitagrave sarebbero considerate le uni-che bellezze Ma il chiamare la forza col nome della bel-lezza lavere una sola denominazione per le qualitagrave diuna Venere e per quelle di un Ercole cosigrave totalmente di-versi sotto ogni riguardo egrave certo una strana confusionedidee o un abuso di parole La causa di questa confusio-ne credo deriva dal fatto che spesso le parti del corpodelluomo e di altri animali ci appaiono belle e al tempostesso adatte ai loro scopi e siamo ingannati da un sofi-sma che ci induce a prendere per una causa determinan-te ciograve che egrave soltanto una concomitanza questo egrave il sofi-sma della mosca che si immaginava di sollevare nuvoledi polvere perchegrave stava sul carro che le sollevava

Lo stomaco i polmoni il fegato come altre partisono senza confronto molto adatte ai loro scopi tuttaviason lungi dal possedere una bellezza Inoltre vi sonomolte cose belle nelle quali non egrave possibile scoprireunidea di utilitagrave E mi appello alle prime e piugrave naturaliimpressioni dellumanitagrave per vedere se egrave vero che nelmomento in cui si osserva un occhio bello o una boccaben formata o una gamba ben tornita si presentino maile idee della loro attitudine a vedere a mangiare a cor-rere Quale idea di utilitagrave suscitano i fiori lelemento piugravebello del mondo vegetale Egrave vero che il Creatore infini-tamente saggio e buono ha sovente aggiunto bellezza aciograve che ha creato perchegrave ci fosse utile ma questo non

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prova che lidea di utilitagrave e quella di bellezza siano lastessa cosa o che dipendano luna dallaltra

VII ndash I VERI EFFETTI DELLA CONVENIENZA

Quando ho escluso che la proporzione e la convenien-za facessero parte della bellezza non ho inteso affattodire che esse non avessero valore e neppure che biso-gnasse non tenerne conto nelle opere darte Le operedarte formano esse il campo naturale in cui si esercita illoro potere ed egrave qui che esse hanno il loro pieno effettoOgni volta che con la sua sapienza il nostro Creatore hastabilito che fossimo impressionati da qualche cosa nonha limitato lesecuzione del suo disegno alle operazionilente e precarie della nostra ragione ma lha dotata difacoltagrave che precedono la conoscenza ed anche la volon-tagrave facoltagrave che dominando i sensi e limmaginazione in-fluiscono sullanima prima che lintelletto sia pronto adunirsi o ad opporsi ad essi Solo dopo una lunga rifles-sione e un lungo studio arriviamo a scoprire la meravi-gliosa sapienza di Dio nelle sue opere e quando la sco-priamo leffetto del sublime e del bello egrave molto diversonon solo nel modo di raggiungerlo ma nella sua proprianatura da quello che ci colpisce senza che siamo prepa-rati Come egrave diversa la soddisfazione di un anatomistache scopre lutilitagrave dei muscoli e della pelle leccellente

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prova che lidea di utilitagrave e quella di bellezza siano lastessa cosa o che dipendano luna dallaltra

VII ndash I VERI EFFETTI DELLA CONVENIENZA

Quando ho escluso che la proporzione e la convenien-za facessero parte della bellezza non ho inteso affattodire che esse non avessero valore e neppure che biso-gnasse non tenerne conto nelle opere darte Le operedarte formano esse il campo naturale in cui si esercita illoro potere ed egrave qui che esse hanno il loro pieno effettoOgni volta che con la sua sapienza il nostro Creatore hastabilito che fossimo impressionati da qualche cosa nonha limitato lesecuzione del suo disegno alle operazionilente e precarie della nostra ragione ma lha dotata difacoltagrave che precedono la conoscenza ed anche la volon-tagrave facoltagrave che dominando i sensi e limmaginazione in-fluiscono sullanima prima che lintelletto sia pronto adunirsi o ad opporsi ad essi Solo dopo una lunga rifles-sione e un lungo studio arriviamo a scoprire la meravi-gliosa sapienza di Dio nelle sue opere e quando la sco-priamo leffetto del sublime e del bello egrave molto diversonon solo nel modo di raggiungerlo ma nella sua proprianatura da quello che ci colpisce senza che siamo prepa-rati Come egrave diversa la soddisfazione di un anatomistache scopre lutilitagrave dei muscoli e della pelle leccellente

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attitudine degli uni per i vari movimenti del corpo e ilmeraviglioso tessuto dellaltra che mentre ricopre tuttoil corpo ha contemporaneamente funzioni escretorie erespiratorie quanto egrave diversa ripeto dallimpressioneche un uomo comune prova alla vista di una pelle lisciae delicata e di tutte le altre parti belle che non richiedo-no alcuna analisi per essere percepite Nel primo casomentre innalziamo a Dio lo sguardo con un senso di am-mirazione e di lode loggetto che le determina puograve esse-re odioso e sgradevole nellultimo caso invece soventesiamo tanto colpiti dal potere che loggetto esercitasullimmaginazione che ben poco indaghiamo sul mec-canismo della sua struttura e dobbiamo compiere ungrande sforzo sulla nostra ragione per distrarre la mentedal fascino delloggetto e costringerla alla meditazionedi quella sapienza che creograve un organismo cosigrave perfettoLa proporzione e la convenienza almeno in quanto deri-vano da una pura considerazione dellopera stessa pro-ducono approvazione soddisfazione dellintelletto manon amore negrave alcunaltra passione del genere Quandoesaminiamo la struttura di un orologio e riusciamo a co-noscere esattamente luso di ogni parte di esso soddi-sfatti come siamo dalla convenienza delloggetto com-pleto siamo lontani dal trovare nellorologio stesso al-cunchegrave di bello ma osserviamo lastuccio opera di unincisore dingegno prescindendo dallidea della sua uti-litagrave e avremo unimpressione molto piugrave viva di bellezzadi quella che avrebbe mai potuto suggerirci lorologiostesso anche se fosse stato il capolavoro di Graham

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attitudine degli uni per i vari movimenti del corpo e ilmeraviglioso tessuto dellaltra che mentre ricopre tuttoil corpo ha contemporaneamente funzioni escretorie erespiratorie quanto egrave diversa ripeto dallimpressioneche un uomo comune prova alla vista di una pelle lisciae delicata e di tutte le altre parti belle che non richiedo-no alcuna analisi per essere percepite Nel primo casomentre innalziamo a Dio lo sguardo con un senso di am-mirazione e di lode loggetto che le determina puograve esse-re odioso e sgradevole nellultimo caso invece soventesiamo tanto colpiti dal potere che loggetto esercitasullimmaginazione che ben poco indaghiamo sul mec-canismo della sua struttura e dobbiamo compiere ungrande sforzo sulla nostra ragione per distrarre la mentedal fascino delloggetto e costringerla alla meditazionedi quella sapienza che creograve un organismo cosigrave perfettoLa proporzione e la convenienza almeno in quanto deri-vano da una pura considerazione dellopera stessa pro-ducono approvazione soddisfazione dellintelletto manon amore negrave alcunaltra passione del genere Quandoesaminiamo la struttura di un orologio e riusciamo a co-noscere esattamente luso di ogni parte di esso soddi-sfatti come siamo dalla convenienza delloggetto com-pleto siamo lontani dal trovare nellorologio stesso al-cunchegrave di bello ma osserviamo lastuccio opera di unincisore dingegno prescindendo dallidea della sua uti-litagrave e avremo unimpressione molto piugrave viva di bellezzadi quella che avrebbe mai potuto suggerirci lorologiostesso anche se fosse stato il capolavoro di Graham

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Nella bellezza come dissi leffetto precede ogni cono-scenza delluso ma per giudicare della proporzionedobbiamo conoscere lo scopo a cui un oggetto egrave destina-to La proporzione varia infatti secondo lo scopo Cosigravele proporzioni di una torre sono diverse da quelle di unacasa quelle di una galleria diverse da quelle di una salao di una camera Per giudicare di queste proporzionidobbiamo innanzi tutto conoscere gli scopi a cui gli og-getti furono destinati Il buon senso e lesperienza agen-do insieme scoprono ciograve che egrave conveniente sia fatto inogni opera darte Noi siamo creature razionali e in tuttele nostre opere dovremmo por mente al loro fine e alloro scopo la soddisfazione delle passioni per quantoinnocenti dovrebbe essere soltanto di secondaria impor-tanza In ciograve consiste il reale potere della convenienza edella proporzione esse operano sullintelletto che leconsidera il quale approva lopera e ne egrave soddisfatto Lepassioni e limmaginazione che ne egrave la causa principalehanno qui ben poco da fare Quando una stanza apparenella sua nuditagrave originaria con pareti spoglie e soffittodisadorno anche se le sue proporzioni sono perfetteessa piace ben poco una fredda approvazione egrave il mas-simo a cui possiamo arrivare Invece una stanza moltopiugrave sproporzionata con eleganti modanature con bei fe-stoni specchi ed altre suppellettili puramente ornamen-tali faragrave sigrave che limmaginazione si ribelli alla ragionequesta stanza piaceragrave molto di piugrave che non le nude pro-porzioni della prima che lintelletto ha tanto approvatoin quanto mirabilmente adatta ai suoi scopi

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Nella bellezza come dissi leffetto precede ogni cono-scenza delluso ma per giudicare della proporzionedobbiamo conoscere lo scopo a cui un oggetto egrave destina-to La proporzione varia infatti secondo lo scopo Cosigravele proporzioni di una torre sono diverse da quelle di unacasa quelle di una galleria diverse da quelle di una salao di una camera Per giudicare di queste proporzionidobbiamo innanzi tutto conoscere gli scopi a cui gli og-getti furono destinati Il buon senso e lesperienza agen-do insieme scoprono ciograve che egrave conveniente sia fatto inogni opera darte Noi siamo creature razionali e in tuttele nostre opere dovremmo por mente al loro fine e alloro scopo la soddisfazione delle passioni per quantoinnocenti dovrebbe essere soltanto di secondaria impor-tanza In ciograve consiste il reale potere della convenienza edella proporzione esse operano sullintelletto che leconsidera il quale approva lopera e ne egrave soddisfatto Lepassioni e limmaginazione che ne egrave la causa principalehanno qui ben poco da fare Quando una stanza apparenella sua nuditagrave originaria con pareti spoglie e soffittodisadorno anche se le sue proporzioni sono perfetteessa piace ben poco una fredda approvazione egrave il mas-simo a cui possiamo arrivare Invece una stanza moltopiugrave sproporzionata con eleganti modanature con bei fe-stoni specchi ed altre suppellettili puramente ornamen-tali faragrave sigrave che limmaginazione si ribelli alla ragionequesta stanza piaceragrave molto di piugrave che non le nude pro-porzioni della prima che lintelletto ha tanto approvatoin quanto mirabilmente adatta ai suoi scopi

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Ciograve che ho detto qui e prima riguardo alla proporzio-ne non lho detto per persuadere la gente in modo assur-do a disprezzare lidea di utilitagrave nelle opere darte bensigravesoltanto per mostrare che questi nobili elementi bellez-za e proporzione non sono la stessa cosa non che lunao laltra debba essere disprezzata

VIII ndash RICAPITOLAZIONE

Per concludere se le parti del corpo umano che sonoproporzionate fossero anche sempre belle cosa che inrealtagrave non sono o se fossero disposte in modo che unpiacere potesse sorgere dal loro confronto il che rara-mente capita o se si trovassero proporzioni fisse nellepiante o negli animali che fossero sempre unite alla bel-lezza il che non capita mai o se dove le parti sonoadatte ai loro scopi esse fossero costantemente belle equando nessuna utilitagrave egrave evidente non vi fosse bellezzail che egrave contrario a ogni esperienza allora potremmoconcludere che la bellezza consiste nella proporzione onella utilitagrave Ma poichegrave sotto ogni riguardo la cosa egraveperfettamente diversa possiamo essere convinti che labellezza non dipende da ciograve e che deve la sua origine aqualcosa daltro

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Ciograve che ho detto qui e prima riguardo alla proporzio-ne non lho detto per persuadere la gente in modo assur-do a disprezzare lidea di utilitagrave nelle opere darte bensigravesoltanto per mostrare che questi nobili elementi bellez-za e proporzione non sono la stessa cosa non che lunao laltra debba essere disprezzata

VIII ndash RICAPITOLAZIONE

Per concludere se le parti del corpo umano che sonoproporzionate fossero anche sempre belle cosa che inrealtagrave non sono o se fossero disposte in modo che unpiacere potesse sorgere dal loro confronto il che rara-mente capita o se si trovassero proporzioni fisse nellepiante o negli animali che fossero sempre unite alla bel-lezza il che non capita mai o se dove le parti sonoadatte ai loro scopi esse fossero costantemente belle equando nessuna utilitagrave egrave evidente non vi fosse bellezzail che egrave contrario a ogni esperienza allora potremmoconcludere che la bellezza consiste nella proporzione onella utilitagrave Ma poichegrave sotto ogni riguardo la cosa egraveperfettamente diversa possiamo essere convinti che labellezza non dipende da ciograve e che deve la sua origine aqualcosa daltro

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IX ndash LA PERFEZIONE NON Egrave CAUSA DIBELLEZZA

Vi egrave unaltra opinione corrente abbastanza affine allaprima che la perfezione sia la causa della bellezza Que-sta opinione egrave stata creata per un campo molto piugrave vastoche non quello degli oggetti sensibili Ma in questi laperfezione considerata come tale egrave cosigrave lungi dallesse-re causa di bellezza che questa qualitagrave lagrave dove egrave piugrave ri-levante cioegrave nel sesso femminile quasi sempre portacon segrave unidea di debolezza e di imperfezione Le donnesi sono rese ben conto di ciograve e per questo motivo esseimparano a balbettare a vacillare a simulare debolezzaed anche malessere In tutto ciograve esse sono guidate dallanatura La bellezza in preda allangoscia e la piugrave com-movente Larrossire ha un potere non inferiore e la mo-destia in generale che egrave un tacito riconoscimento di im-perfezione egrave considerata essa stessa una qualitagrave amabilee certo rafforza ogni altra qualitagrave So che egrave sulla boccadi tutti che noi dobbiamo amare la perfezione Questa egraveper me una prova sufficiente che essa non egrave il vero og-getto dellamore Chi mai disse che dobbiamo amare unabella donna o anche uno di questi begli animali che cipiacciono In questi casi non occorre il concorso dellanostra volontagrave perchegrave siamo colpiti e quindi attratti

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IX ndash LA PERFEZIONE NON Egrave CAUSA DIBELLEZZA

Vi egrave unaltra opinione corrente abbastanza affine allaprima che la perfezione sia la causa della bellezza Que-sta opinione egrave stata creata per un campo molto piugrave vastoche non quello degli oggetti sensibili Ma in questi laperfezione considerata come tale egrave cosigrave lungi dallesse-re causa di bellezza che questa qualitagrave lagrave dove egrave piugrave ri-levante cioegrave nel sesso femminile quasi sempre portacon segrave unidea di debolezza e di imperfezione Le donnesi sono rese ben conto di ciograve e per questo motivo esseimparano a balbettare a vacillare a simulare debolezzaed anche malessere In tutto ciograve esse sono guidate dallanatura La bellezza in preda allangoscia e la piugrave com-movente Larrossire ha un potere non inferiore e la mo-destia in generale che egrave un tacito riconoscimento di im-perfezione egrave considerata essa stessa una qualitagrave amabilee certo rafforza ogni altra qualitagrave So che egrave sulla boccadi tutti che noi dobbiamo amare la perfezione Questa egraveper me una prova sufficiente che essa non egrave il vero og-getto dellamore Chi mai disse che dobbiamo amare unabella donna o anche uno di questi begli animali che cipiacciono In questi casi non occorre il concorso dellanostra volontagrave perchegrave siamo colpiti e quindi attratti

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X ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POSSAESSERE APPLICATA ALLE QUALITAgrave DEL-

LA MENTE

Questa considerazione in generale non egrave meno appli-cabile alle qualitagrave della mente Quelle doti che suscitanoammirazione e sono di un genere piugrave elevato produco-no terrore piugrave che amore tali la forza la giustizia lasaggezza e simili Mai un uomo fu amabile perchegrave dota-to di tali qualitagrave Quelle che soggiogano i nostri cuoriche ci dagravenno un senso di grazia sono doti piugrave dolci af-fabilitagrave naturale compassione bontagrave e generositagrave seb-bene queste riguardino meno da vicino la societagrave sianomeno importanti e abbiano minor dignitagrave Ma appuntoper questo motivo sono cosigrave amabili Le grandi virtugraveemergono soprattutto in occasione di pericoli di puni-zioni di angustie e si esercitano piugrave nel prevenire i malipeggiori che nel procurare vantaggi perciograve non sonoamabili sebbene siano molto apprezzabili Le virtugrave se-condarie si manifestano nel dispensare soccorsi ricom-pense favori e sono perciograve piugrave amabili sebbene inferio-ri per dignitagrave Quelle persone che ottengono la confiden-za di molta gente che sono scelte come compagne delleore piugrave dolci e come lausilio negli affanni e nelle ansie-tagrave non sono mai persone di qualitagrave brillanti o di fortivirtugrave ma piuttosto quando abbiamo bisogno di riposoper la tensione a cui la vita ci sottopone cerchiamo

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X ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POSSAESSERE APPLICATA ALLE QUALITAgrave DEL-

LA MENTE

Questa considerazione in generale non egrave meno appli-cabile alle qualitagrave della mente Quelle doti che suscitanoammirazione e sono di un genere piugrave elevato produco-no terrore piugrave che amore tali la forza la giustizia lasaggezza e simili Mai un uomo fu amabile perchegrave dota-to di tali qualitagrave Quelle che soggiogano i nostri cuoriche ci dagravenno un senso di grazia sono doti piugrave dolci af-fabilitagrave naturale compassione bontagrave e generositagrave seb-bene queste riguardino meno da vicino la societagrave sianomeno importanti e abbiano minor dignitagrave Ma appuntoper questo motivo sono cosigrave amabili Le grandi virtugraveemergono soprattutto in occasione di pericoli di puni-zioni di angustie e si esercitano piugrave nel prevenire i malipeggiori che nel procurare vantaggi perciograve non sonoamabili sebbene siano molto apprezzabili Le virtugrave se-condarie si manifestano nel dispensare soccorsi ricom-pense favori e sono perciograve piugrave amabili sebbene inferio-ri per dignitagrave Quelle persone che ottengono la confiden-za di molta gente che sono scelte come compagne delleore piugrave dolci e come lausilio negli affanni e nelle ansie-tagrave non sono mai persone di qualitagrave brillanti o di fortivirtugrave ma piuttosto quando abbiamo bisogno di riposoper la tensione a cui la vita ci sottopone cerchiamo

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unanima tranquilla allo stesso modo che i nostri occhistanchi di contemplare oggetti abbaglianti si riposanovolentieri sulla verde morbidezza di un prato

Vale la pena di osservare le impressioni che proviamonel leggere la descrizione che ci dagrave Sallustio dei caratte-ri di Cesare e di Catone cosi ben delineati e contrappo-sti luno allaltro46 Nelluno lignoscendo e il largiundonellaltro il nihil largiundo Nelluno il miseris perfu-gium nellaltro il malis pernicies In Catone abbiamomolto da ammirare da onorare e forse qualcosa da te-mere lo rispettiamo ma a distanza Cesare invece cirende a lui familiari lo amiamo ed egli ci porta dovevuole

Per riferirmi a qualcosa che egrave tanto vicino ai nostriprimi e piugrave spontanei sentimenti aggiungerograve una osser-vazione fatta da un amico intelligente alla lettura di que-sto capitolo Lautoritagrave di un padre cosigrave utile al nostrobene e cosigrave giustamente rispettabile sotto ogni riguardoci impedisce di avere per lui tutto quellamore che ab-biamo per nostra madre presso la quale lautoritagrave dei ge-nitori egrave quasi svanita nella tenerezza e nellindulgenzamaterna Ma generalmente abbiamo un grande amoreper i nostri nonni nei quali questa autoritagrave egrave separata diun grado da noi e presso i quali la debolezza delletagrave leconferisce una dolcezza simile a quella femminile

46 Sallustio Bellum Catilinarium LIV 98

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unanima tranquilla allo stesso modo che i nostri occhistanchi di contemplare oggetti abbaglianti si riposanovolentieri sulla verde morbidezza di un prato

Vale la pena di osservare le impressioni che proviamonel leggere la descrizione che ci dagrave Sallustio dei caratte-ri di Cesare e di Catone cosi ben delineati e contrappo-sti luno allaltro46 Nelluno lignoscendo e il largiundonellaltro il nihil largiundo Nelluno il miseris perfu-gium nellaltro il malis pernicies In Catone abbiamomolto da ammirare da onorare e forse qualcosa da te-mere lo rispettiamo ma a distanza Cesare invece cirende a lui familiari lo amiamo ed egli ci porta dovevuole

Per riferirmi a qualcosa che egrave tanto vicino ai nostriprimi e piugrave spontanei sentimenti aggiungerograve una osser-vazione fatta da un amico intelligente alla lettura di que-sto capitolo Lautoritagrave di un padre cosigrave utile al nostrobene e cosigrave giustamente rispettabile sotto ogni riguardoci impedisce di avere per lui tutto quellamore che ab-biamo per nostra madre presso la quale lautoritagrave dei ge-nitori egrave quasi svanita nella tenerezza e nellindulgenzamaterna Ma generalmente abbiamo un grande amoreper i nostri nonni nei quali questa autoritagrave egrave separata diun grado da noi e presso i quali la debolezza delletagrave leconferisce una dolcezza simile a quella femminile

46 Sallustio Bellum Catilinarium LIV 98

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XI ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POS-SA ESSERE APPLICATA ALLA VIRTUgrave

Da quello che egrave stato detto nel precedente capitolopossiamo facilmente comprendere fin dove propriamen-te si possa applicare la bellezza alla virtugrave Lapplicazio-ne che tutti fanno di questa qualitagrave alla virtugrave finisce perconfondere fortemente le nostre idee delle cose e hadato origine a uninfinitagrave di strane teorie come egrave quellache applica il nome di bellezza alla proporzione allaconvenienza alla perfezione e alle qualitagrave di cose anco-ra piugrave lontane dalle nostre naturali idee di bellezza esenza rapporto fra di loro ha mirato a confondere le no-stre idee di bellezza e non ci ha lasciato per giudicaredella bellezza alcuna norma o regola che non fosse an-cora piugrave incerta e fallace della nostra immaginazioneQuesto illogico e trascurato modo di parlare ci ha datouna teoria errata sia riguardo al gusto che riguardo allamorale e ci ha indotto ad allontanare la conoscenza deinostri doveri dalle loro vere basi (la nostra ragione lenostre relazioni e le nostre necessitagrave) per appoggiarla subasi affatto chimeriche e inconsistenti

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XI ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POS-SA ESSERE APPLICATA ALLA VIRTUgrave

Da quello che egrave stato detto nel precedente capitolopossiamo facilmente comprendere fin dove propriamen-te si possa applicare la bellezza alla virtugrave Lapplicazio-ne che tutti fanno di questa qualitagrave alla virtugrave finisce perconfondere fortemente le nostre idee delle cose e hadato origine a uninfinitagrave di strane teorie come egrave quellache applica il nome di bellezza alla proporzione allaconvenienza alla perfezione e alle qualitagrave di cose anco-ra piugrave lontane dalle nostre naturali idee di bellezza esenza rapporto fra di loro ha mirato a confondere le no-stre idee di bellezza e non ci ha lasciato per giudicaredella bellezza alcuna norma o regola che non fosse an-cora piugrave incerta e fallace della nostra immaginazioneQuesto illogico e trascurato modo di parlare ci ha datouna teoria errata sia riguardo al gusto che riguardo allamorale e ci ha indotto ad allontanare la conoscenza deinostri doveri dalle loro vere basi (la nostra ragione lenostre relazioni e le nostre necessitagrave) per appoggiarla subasi affatto chimeriche e inconsistenti

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XII ndash LA CAUSA REALE DELLA BELLEZZA

Dopo aver cercato di mostrare quello che la bellezzanon egrave ci rimane da esaminare almeno con la stessa at-tenzione in che cosa essa realmente consista La bellez-za egrave una cosa troppo impressionante per non dipendereda qualitagrave positive E poichegrave essa non egrave un prodotto del-la nostra ragione poichegrave ci colpisce senza alcun riferi-mento allutilitagrave ed anche quando nessuna utilitagrave egrave visi-bile dal momento che la legge e il metodo della naturasono generalmente molto diversi dalle nostre misure eproporzioni dobbiamo concludere che la bellezza egrave perla maggior parte una qualitagrave dei corpi che agisce mec-canicamente sulla mente umana attraverso i sensi Dob-biamo perciograve considerare attentamente in qual modoqueste qualitagrave sensibili siano disposte in cose che peresperienza troviamo belle o che suscitano in noi il sen-timento dellamore o un altro corrispondente affetto

XIII ndash LE COSE BELLE SONO PICCOLE

Lelemento piugrave ovvio che ci si presenta nellesaminareun oggetto egrave la sua estensione o quantitagrave Quale grado diestensione prevalga nei corpi ritenuti belli si puograve dedur-re dalle espressioni usate abitualmente a tale riguardo

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XII ndash LA CAUSA REALE DELLA BELLEZZA

Dopo aver cercato di mostrare quello che la bellezzanon egrave ci rimane da esaminare almeno con la stessa at-tenzione in che cosa essa realmente consista La bellez-za egrave una cosa troppo impressionante per non dipendereda qualitagrave positive E poichegrave essa non egrave un prodotto del-la nostra ragione poichegrave ci colpisce senza alcun riferi-mento allutilitagrave ed anche quando nessuna utilitagrave egrave visi-bile dal momento che la legge e il metodo della naturasono generalmente molto diversi dalle nostre misure eproporzioni dobbiamo concludere che la bellezza egrave perla maggior parte una qualitagrave dei corpi che agisce mec-canicamente sulla mente umana attraverso i sensi Dob-biamo perciograve considerare attentamente in qual modoqueste qualitagrave sensibili siano disposte in cose che peresperienza troviamo belle o che suscitano in noi il sen-timento dellamore o un altro corrispondente affetto

XIII ndash LE COSE BELLE SONO PICCOLE

Lelemento piugrave ovvio che ci si presenta nellesaminareun oggetto egrave la sua estensione o quantitagrave Quale grado diestensione prevalga nei corpi ritenuti belli si puograve dedur-re dalle espressioni usate abitualmente a tale riguardo

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Mi si dice che nella maggior parte delle lingue gli og-getti dellamore sono espressi con epiteti diminutivi Edegrave cosigrave in tutte le lingue che conosco In greco -ιων ed al-tre desinenze diminutive sono quasi sempre termini diaffetto e di tenerezza Questi diminutivi erano comune-mente aggiunti dai Greci ai nomi delle persone con cuierano in rapporti di amicizia e familiaritagrave Sebbene i Ro-mani fossero un popolo di sentimenti meno vivi e deli-cati tuttavia negli stessi casi scivolavano nei diminutiviAnticamente nella lingua inglese il diminutivo ling eraaggiunto ai nomi di persone e di cose amate Alcuni liconserviamo ancora come darling ossia laquopiccolo caroraquoe pochi altri Ma fino ad oggi nella conversazione dognigiorno siamo soliti aggiungere a ogni cosa che amiamolaffettuoso aggettivo little i Francesi e gli Italiani fannouso di questi diminutivi affettuosi ancor piugrave di noi Nelregno animale al di fuori della nostra specie siamo in-clini ad amare ciograve che egrave piccolo uccellini per esempioed alcune delle razze animali piugrave piccole Una grandecosa bella egrave un modo di espressione che non si usa quasimai ma quello di una gran cosa brutta egrave molto comuneVi egrave una grande differenza fra ammirazione e amore Ilsublime che egrave causa della prima risiede sempre in og-getti grandi e terribili mentre lamore si rivolge a ogget-ti piccoli e piacevoli noi ci sottomettiamo a ciograve che am-miriamo ma amiamo ciograve che si sottomette a noi nelprimo caso siamo costretti nellaltro siamo indotti allacondiscendenza In breve le idee di sublime e di bellopoggiano su basi cosigrave diverse che egrave difficile forse quasi

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Mi si dice che nella maggior parte delle lingue gli og-getti dellamore sono espressi con epiteti diminutivi Edegrave cosigrave in tutte le lingue che conosco In greco -ιων ed al-tre desinenze diminutive sono quasi sempre termini diaffetto e di tenerezza Questi diminutivi erano comune-mente aggiunti dai Greci ai nomi delle persone con cuierano in rapporti di amicizia e familiaritagrave Sebbene i Ro-mani fossero un popolo di sentimenti meno vivi e deli-cati tuttavia negli stessi casi scivolavano nei diminutiviAnticamente nella lingua inglese il diminutivo ling eraaggiunto ai nomi di persone e di cose amate Alcuni liconserviamo ancora come darling ossia laquopiccolo caroraquoe pochi altri Ma fino ad oggi nella conversazione dognigiorno siamo soliti aggiungere a ogni cosa che amiamolaffettuoso aggettivo little i Francesi e gli Italiani fannouso di questi diminutivi affettuosi ancor piugrave di noi Nelregno animale al di fuori della nostra specie siamo in-clini ad amare ciograve che egrave piccolo uccellini per esempioed alcune delle razze animali piugrave piccole Una grandecosa bella egrave un modo di espressione che non si usa quasimai ma quello di una gran cosa brutta egrave molto comuneVi egrave una grande differenza fra ammirazione e amore Ilsublime che egrave causa della prima risiede sempre in og-getti grandi e terribili mentre lamore si rivolge a ogget-ti piccoli e piacevoli noi ci sottomettiamo a ciograve che am-miriamo ma amiamo ciograve che si sottomette a noi nelprimo caso siamo costretti nellaltro siamo indotti allacondiscendenza In breve le idee di sublime e di bellopoggiano su basi cosigrave diverse che egrave difficile forse quasi

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impossibile pensare di conciliarle nello stesso soggettosenza considerevolmente attenuare leffetto delluno odellaltro sulle passioni Cosicchegrave riguardo alla loroquantitagrave gli oggetti belli sono relativamente piccoli

XIV ndash LA LEVIGATEZZA

La proprietagrave che subito dopo si osserva sempre in talioggetti egrave la loro levigatezza47 Egrave una qualitagrave cosigrave essen-ziale alla bellezza che non ricordo alcuna cosa bella chenon sia anche liscia Negli alberi e nei fiori le foglie li-sce sono belle belli i lisci pendii di terreno dei giardinile lisce acque calme di un paesaggio le piume lisce de-gli uccelli il liscio pelo di bestie negli esemplari miglio-ri nelle belle donne pelle liscia e in molti tipi di sup-pellettili ornamentali superfici lisce e levigate Una par-te molto considerevole delleffetto della bellezza egrave dovu-ta a questa qualitagrave anzi la parte principale Infatti pren-dete un belloggetto dategli una superficie spezzata eruvida esso non piace piugrave sebbene sotto altri riguardipossa essere ben fatto Perciograve quandanche mancasseromolti degli altri elementi se non manca questo loggettodiventa piugrave piacevole di quasi tutti gli altri oggetti chene sono privi Questo mi sembra tanto evidente che sonomolto sorpreso nel notare come nessuno di quelli che

47 Parte Quarta XXI

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impossibile pensare di conciliarle nello stesso soggettosenza considerevolmente attenuare leffetto delluno odellaltro sulle passioni Cosicchegrave riguardo alla loroquantitagrave gli oggetti belli sono relativamente piccoli

XIV ndash LA LEVIGATEZZA

La proprietagrave che subito dopo si osserva sempre in talioggetti egrave la loro levigatezza47 Egrave una qualitagrave cosigrave essen-ziale alla bellezza che non ricordo alcuna cosa bella chenon sia anche liscia Negli alberi e nei fiori le foglie li-sce sono belle belli i lisci pendii di terreno dei giardinile lisce acque calme di un paesaggio le piume lisce de-gli uccelli il liscio pelo di bestie negli esemplari miglio-ri nelle belle donne pelle liscia e in molti tipi di sup-pellettili ornamentali superfici lisce e levigate Una par-te molto considerevole delleffetto della bellezza egrave dovu-ta a questa qualitagrave anzi la parte principale Infatti pren-dete un belloggetto dategli una superficie spezzata eruvida esso non piace piugrave sebbene sotto altri riguardipossa essere ben fatto Perciograve quandanche mancasseromolti degli altri elementi se non manca questo loggettodiventa piugrave piacevole di quasi tutti gli altri oggetti chene sono privi Questo mi sembra tanto evidente che sonomolto sorpreso nel notare come nessuno di quelli che

47 Parte Quarta XXI

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hanno trattato questo argomento abbia mai fatto menzio-ne della qualitagrave della levigatezza nellenumerare quelleche servono a costituire la bellezza Poichegrave invero qua-lunque aggetto ruvido o inaspettato qualunque angoloaguzzo egrave al massimo grado contrario alla bellezza

XV ndash LA VARIAZIONE GRADUALE

Ma come i corpi perfettamente belli non sono formatidi parti angolari cosigrave le loro parti non continuano mai alungo nella stessa linea retta48 Esse variano la loro dire-zione ogni momento e mutano al nostro occhio per unadeviazione continua per cui sarebbe difficile determina-re il punto dove comincia o dove finisce La vista di unbelluccello ci aiuteragrave a spiegare questa osservazioneNoi osserviamo che cominciando dal becco il capo cre-sce insensibilmente fino a un punto massimo da doveprende a diminuire gradatamente fino a congiungersi alcollo il collo si perde in una piugrave ampia curva che conti-nua fino a metagrave del corpo dove il tutto decresce ancorafino alla coda la coda prende una nuova direzione mapresto varia di nuovo il suo corso si confonde con le al-tre parti e la linea cambia continuamente sopra sotto eda ogni lato In questa descrizione ho dinnanzi a melidea di una colomba essa concorda benissimo con la

48 Parte Quarta XXIII

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hanno trattato questo argomento abbia mai fatto menzio-ne della qualitagrave della levigatezza nellenumerare quelleche servono a costituire la bellezza Poichegrave invero qua-lunque aggetto ruvido o inaspettato qualunque angoloaguzzo egrave al massimo grado contrario alla bellezza

XV ndash LA VARIAZIONE GRADUALE

Ma come i corpi perfettamente belli non sono formatidi parti angolari cosigrave le loro parti non continuano mai alungo nella stessa linea retta48 Esse variano la loro dire-zione ogni momento e mutano al nostro occhio per unadeviazione continua per cui sarebbe difficile determina-re il punto dove comincia o dove finisce La vista di unbelluccello ci aiuteragrave a spiegare questa osservazioneNoi osserviamo che cominciando dal becco il capo cre-sce insensibilmente fino a un punto massimo da doveprende a diminuire gradatamente fino a congiungersi alcollo il collo si perde in una piugrave ampia curva che conti-nua fino a metagrave del corpo dove il tutto decresce ancorafino alla coda la coda prende una nuova direzione mapresto varia di nuovo il suo corso si confonde con le al-tre parti e la linea cambia continuamente sopra sotto eda ogni lato In questa descrizione ho dinnanzi a melidea di una colomba essa concorda benissimo con la

48 Parte Quarta XXIII

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maggior parte delle condizioni richieste dalla bellezzaEgrave liscia e morbida le sue parti sono se mi egrave concessalespressione fuse luna nellaltra non trovate nessunaimprovvisa protuberanza nella sua forma eppure la suaforma varia continuamente Osservate quella parte diuna bella donna per cui forse egrave piugrave bella intorno al col-lo e al petto la levigatezza la morbidezza la lieve cur-va insensibile la varietagrave della superficie che non egrave maila stessa entro il minimo spazio lingannevole perplessi-tagrave attraverso la quale locchio non fisso scivola vertigi-nosamente senza sapere dove fermarsi negrave dove sia por-tato Non egrave questa una prova di quel mutamento di su-perficie continuo eppure appena percettibile in ogni suopunto che forma uno degli elementi principali della bel-lezza Mi dagrave non poco piacere il trovare che posso raf-forzare la mia teoria su questo punto con lopinione delgenialissimo Hogarth49 la cui idea della linea della bel-lezza ritengo sia in generale esatta Ma lidea di varia-zione senza che egli abbia seguito con molta cura ilmodo della variazione lo ha indotto a considerare bellele figure angolari queste figure egrave vero variano moltis-simo tuttavia variano in modo brusco e spezzato e nontrovo alcun oggetto in natura che sia angolare e nellostesso tempo bello In veritagrave pochi oggetti naturali sonodel tutto angolari ma credo che quelli che si avvicinanomaggiormente a tale forma siano i piugrave brutti Devo ag-

49 William Hogarth (1697-1764) uno dei maggiori pittori in-glesi del sec XVIII famoso caricaturista

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maggior parte delle condizioni richieste dalla bellezzaEgrave liscia e morbida le sue parti sono se mi egrave concessalespressione fuse luna nellaltra non trovate nessunaimprovvisa protuberanza nella sua forma eppure la suaforma varia continuamente Osservate quella parte diuna bella donna per cui forse egrave piugrave bella intorno al col-lo e al petto la levigatezza la morbidezza la lieve cur-va insensibile la varietagrave della superficie che non egrave maila stessa entro il minimo spazio lingannevole perplessi-tagrave attraverso la quale locchio non fisso scivola vertigi-nosamente senza sapere dove fermarsi negrave dove sia por-tato Non egrave questa una prova di quel mutamento di su-perficie continuo eppure appena percettibile in ogni suopunto che forma uno degli elementi principali della bel-lezza Mi dagrave non poco piacere il trovare che posso raf-forzare la mia teoria su questo punto con lopinione delgenialissimo Hogarth49 la cui idea della linea della bel-lezza ritengo sia in generale esatta Ma lidea di varia-zione senza che egli abbia seguito con molta cura ilmodo della variazione lo ha indotto a considerare bellele figure angolari queste figure egrave vero variano moltis-simo tuttavia variano in modo brusco e spezzato e nontrovo alcun oggetto in natura che sia angolare e nellostesso tempo bello In veritagrave pochi oggetti naturali sonodel tutto angolari ma credo che quelli che si avvicinanomaggiormente a tale forma siano i piugrave brutti Devo ag-

49 William Hogarth (1697-1764) uno dei maggiori pittori in-glesi del sec XVIII famoso caricaturista

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giungere pure che per quanto ho potuto osservare dellanatura sebbene la linea varia sia la sola nella quale sitrovi una bellezza perfetta pure non vi egrave una linea parti-colare che si trovi sempre negli oggetti piugrave belli e chesia quindi bella a preferenza di tutte le altre linee Io al-meno non ho mai avuto occasione di notarlo

XVI ndash LA DELICATEZZA

Unaria di robustezza e di forza egrave molto pregiudizie-vole alla bellezza unapparenza di delicatezza ed anchedi fragilitagrave le egrave quasi essenziale Chi esamina la creazio-ne vegetale o animale troveragrave che questosservazione egravefondata sulla natura Non consideriamo belli la querciail frassino o lolmo alcuni degli alberi robusti della fore-sta essi sono terribili e maestosi e ispirano una specie diriverenza Sono il mirto delicato larancio il mandorloil gelsomino la vite che consideriamo bellezze vegetaliEgrave la famiglia dei fiori cosigrave notevole per la sua fragilitagrave ela sua effimera durata che ci dagrave la piugrave viva idea di bel-lezza e di eleganza Fra gli animali il levriero egrave piugrave bellodel mastino e la delicatezza di un cavallo di Spagna diBarberia o dArabia egrave molto piugrave amabile che non la for-za e stabilitagrave dei cavalli da guerra o da tiro Non mi oc-corre spendere molte parole riguardo al bel sesso dovecredo che la mia teoria saragrave facilmente accettata La bel-

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giungere pure che per quanto ho potuto osservare dellanatura sebbene la linea varia sia la sola nella quale sitrovi una bellezza perfetta pure non vi egrave una linea parti-colare che si trovi sempre negli oggetti piugrave belli e chesia quindi bella a preferenza di tutte le altre linee Io al-meno non ho mai avuto occasione di notarlo

XVI ndash LA DELICATEZZA

Unaria di robustezza e di forza egrave molto pregiudizie-vole alla bellezza unapparenza di delicatezza ed anchedi fragilitagrave le egrave quasi essenziale Chi esamina la creazio-ne vegetale o animale troveragrave che questosservazione egravefondata sulla natura Non consideriamo belli la querciail frassino o lolmo alcuni degli alberi robusti della fore-sta essi sono terribili e maestosi e ispirano una specie diriverenza Sono il mirto delicato larancio il mandorloil gelsomino la vite che consideriamo bellezze vegetaliEgrave la famiglia dei fiori cosigrave notevole per la sua fragilitagrave ela sua effimera durata che ci dagrave la piugrave viva idea di bel-lezza e di eleganza Fra gli animali il levriero egrave piugrave bellodel mastino e la delicatezza di un cavallo di Spagna diBarberia o dArabia egrave molto piugrave amabile che non la for-za e stabilitagrave dei cavalli da guerra o da tiro Non mi oc-corre spendere molte parole riguardo al bel sesso dovecredo che la mia teoria saragrave facilmente accettata La bel-

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lezza delle donne egrave considerevolmente dovuta alla lorodebolezza o delicatezza ed egrave perfino accresciuta dallaloro timidezza qualitagrave dellanimo ad esse analoga Nonho qui inteso dire che quella debolezza che rivela unasalute assai malferma contribuisca alla bellezza ma ilsuo cattivo effetto non dipende dal fatto che egrave debolez-za bensigrave del fatto che il cattivo stato di salute che pro-duce tale debolezza altera le altre condizioni della bel-lezza i vari elementi in tal caso si rovinano il lumino-so colore il lumen purpureum iuventae50 se ne egrave andatoe la bella variazione delle superfici si perde in rughe inrotture improvvise e in linee rette

XVII ndash LA BELLEZZA NEL COLORE

Riguardo ai colori che si trovano di solito nei corpibelli puograve essere in un certo senso difficile stabilirli per-chegrave nelle diverse parti della natura vi egrave infinita varietagraveTuttavia anche in questa varietagrave possiamo trovare qual-cosa su cui basarci In primo luogo i colori dei corpi bel-li non devono essere scuri o torbidi ma nitidi e puri Insecondo luogo non devono essere troppo forti Quelliche sembrano i piugrave appropriati alla bellezza sono inogni gamma i piugrave tenui i verdi chiari gli azzurri palli-di i bianchi spenti i rosa e i viola In terzo luogo qua-

50 Virgilio Eneide I 590

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lezza delle donne egrave considerevolmente dovuta alla lorodebolezza o delicatezza ed egrave perfino accresciuta dallaloro timidezza qualitagrave dellanimo ad esse analoga Nonho qui inteso dire che quella debolezza che rivela unasalute assai malferma contribuisca alla bellezza ma ilsuo cattivo effetto non dipende dal fatto che egrave debolez-za bensigrave del fatto che il cattivo stato di salute che pro-duce tale debolezza altera le altre condizioni della bel-lezza i vari elementi in tal caso si rovinano il lumino-so colore il lumen purpureum iuventae50 se ne egrave andatoe la bella variazione delle superfici si perde in rughe inrotture improvvise e in linee rette

XVII ndash LA BELLEZZA NEL COLORE

Riguardo ai colori che si trovano di solito nei corpibelli puograve essere in un certo senso difficile stabilirli per-chegrave nelle diverse parti della natura vi egrave infinita varietagraveTuttavia anche in questa varietagrave possiamo trovare qual-cosa su cui basarci In primo luogo i colori dei corpi bel-li non devono essere scuri o torbidi ma nitidi e puri Insecondo luogo non devono essere troppo forti Quelliche sembrano i piugrave appropriati alla bellezza sono inogni gamma i piugrave tenui i verdi chiari gli azzurri palli-di i bianchi spenti i rosa e i viola In terzo luogo qua-

50 Virgilio Eneide I 590

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lora i colori siano forti e vivaci sono sempre diversi eloggetto non egrave mai di un unico colore forte ve negrave quasisempre in tal numero come nei fiori variopinti che laforza e lintensitagrave di ognuno egrave considerevolmente dimi-nuita In una bella carnagione non cegrave varietagrave soltantonella colorazione ma anche nei colori negrave il rosso negrave ilbianco sono forti e intensi Inoltre essi sono fusi in talmodo e con tali gradazioni che egrave impossibile fissarne icontorni Sullo stesso principio si basa il fatto che i co-lori cangianti nel collo e nella coda dei pavoni e intornoal capo delle anitre sono piacevoli a vedersi In realtagrave labellezza della forma e quella del colore sono in relazio-ne tanto stretta quanto possiamo supporre sia possibileesserlo a cose di natura cosigrave diversa

XVIII ndash RICAPITOLAZIONE

In complesso le qualitagrave della bellezza come quelleche sono qualitagrave puramente sensibili sono le seguentila prima lessere relativamente piccoli la secondalessere lisci la terza lavere una varietagrave nella direzionedelle parti ma in quarto luogo lavere quelle parti nonangolose bensigrave fuse per cosigrave dire luna nellaltra Inquinto luogo lessere di forma delicata senza notevoleapparenza di forza In sesto luogo avere i colori chiari eluminosi ma non troppo forti e intensi In settimo luo-

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lora i colori siano forti e vivaci sono sempre diversi eloggetto non egrave mai di un unico colore forte ve negrave quasisempre in tal numero come nei fiori variopinti che laforza e lintensitagrave di ognuno egrave considerevolmente dimi-nuita In una bella carnagione non cegrave varietagrave soltantonella colorazione ma anche nei colori negrave il rosso negrave ilbianco sono forti e intensi Inoltre essi sono fusi in talmodo e con tali gradazioni che egrave impossibile fissarne icontorni Sullo stesso principio si basa il fatto che i co-lori cangianti nel collo e nella coda dei pavoni e intornoal capo delle anitre sono piacevoli a vedersi In realtagrave labellezza della forma e quella del colore sono in relazio-ne tanto stretta quanto possiamo supporre sia possibileesserlo a cose di natura cosigrave diversa

XVIII ndash RICAPITOLAZIONE

In complesso le qualitagrave della bellezza come quelleche sono qualitagrave puramente sensibili sono le seguentila prima lessere relativamente piccoli la secondalessere lisci la terza lavere una varietagrave nella direzionedelle parti ma in quarto luogo lavere quelle parti nonangolose bensigrave fuse per cosigrave dire luna nellaltra Inquinto luogo lessere di forma delicata senza notevoleapparenza di forza In sesto luogo avere i colori chiari eluminosi ma non troppo forti e intensi In settimo luo-

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go qualora dovesse esservi un colore intenso smorzarlomediante laccostamento daltri colori Queste sono cre-do le proprietagrave dalle quali la bellezza dipende proprietagraveche operano per natura e sono meno soggette dogni al-tra ad essere alterate dal capriccio o confuse dalla diver-sitagrave dei gusti

XIX ndash LA FISONOMIA

La fisionomia ha una parte considerevole nella bel-lezza specialmente in quella della nostra specie Le ma-niere determinano in certo modo il contegno che corri-spondendo come si sa quasi regolarmente ad esse egrave ca-pace di unire gli effetti di certe qualitagrave piacevoli dellospirito a quelli del corpo Cosicchegrave per formare una bel-lezza umana perfetta e per darle il suo completo valoreil volto deve esprimere qualitagrave gentili e amabili che cor-rispondano alla morbidezza alla levigatezza ed alla de-licatezza della forma esteriore

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go qualora dovesse esservi un colore intenso smorzarlomediante laccostamento daltri colori Queste sono cre-do le proprietagrave dalle quali la bellezza dipende proprietagraveche operano per natura e sono meno soggette dogni al-tra ad essere alterate dal capriccio o confuse dalla diver-sitagrave dei gusti

XIX ndash LA FISONOMIA

La fisionomia ha una parte considerevole nella bel-lezza specialmente in quella della nostra specie Le ma-niere determinano in certo modo il contegno che corri-spondendo come si sa quasi regolarmente ad esse egrave ca-pace di unire gli effetti di certe qualitagrave piacevoli dellospirito a quelli del corpo Cosicchegrave per formare una bel-lezza umana perfetta e per darle il suo completo valoreil volto deve esprimere qualitagrave gentili e amabili che cor-rispondano alla morbidezza alla levigatezza ed alla de-licatezza della forma esteriore

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XX ndash LOCCHIO

Fin qui ho tralasciato di proposito di parlaredellocchio che ha una parte cosigrave grande nella bellezzadella creazione animale poichegrave non rientrava tanto fa-cilmente nei precedenti capitoli sebbene di fatto sia ri-ducibile agli stessi principicirc Penso che la bellezzadellocchio consista prima di tutto nella sua chiarezzaquale colore piaccia di piugrave nellocchio dipende in granparte da gusti particolari ma a nessuno piace un occhiola cui acqua (per usare questo termine) sia fosca e torbi-da51 Da questo punto di vista a noi piace un occhio perlo stesso principio per cui ci piacciono i diamantilacqua chiara il vetro e altre sostanze trasparenti In se-condo luogo il movimento dellocchio contribuisce allasua bellezza col continuo cambiamento di direzione maun movimento lento e languido egrave piugrave bello che uno viva-ce questo rallegra quello si fa amare In terzo luogo ri-guardo allunione dellocchio con le parti vicine bisognatenere la stessa regola che egrave data dalle altre cose bellenon deve fare una forte deviazione dalla linea delle partivicine negrave avvicinarsi a una figura esattamente geometri-ca Oltre a tutto questo locchio colpisce in quantoesprime alcune qualitagrave dello spirito e il principale pote-re generalmente nasce da questo cosigrave che quello che ab-

51 Parte Quarta XXV

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XX ndash LOCCHIO

Fin qui ho tralasciato di proposito di parlaredellocchio che ha una parte cosigrave grande nella bellezzadella creazione animale poichegrave non rientrava tanto fa-cilmente nei precedenti capitoli sebbene di fatto sia ri-ducibile agli stessi principicirc Penso che la bellezzadellocchio consista prima di tutto nella sua chiarezzaquale colore piaccia di piugrave nellocchio dipende in granparte da gusti particolari ma a nessuno piace un occhiola cui acqua (per usare questo termine) sia fosca e torbi-da51 Da questo punto di vista a noi piace un occhio perlo stesso principio per cui ci piacciono i diamantilacqua chiara il vetro e altre sostanze trasparenti In se-condo luogo il movimento dellocchio contribuisce allasua bellezza col continuo cambiamento di direzione maun movimento lento e languido egrave piugrave bello che uno viva-ce questo rallegra quello si fa amare In terzo luogo ri-guardo allunione dellocchio con le parti vicine bisognatenere la stessa regola che egrave data dalle altre cose bellenon deve fare una forte deviazione dalla linea delle partivicine negrave avvicinarsi a una figura esattamente geometri-ca Oltre a tutto questo locchio colpisce in quantoesprime alcune qualitagrave dello spirito e il principale pote-re generalmente nasce da questo cosigrave che quello che ab-

51 Parte Quarta XXV

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biamo appena detto della fisonomia si puograve applicare an-che qui

XXI ndash LA BRUTTEZZA

Puograve sembrare una ripetizione di quello che abbiamodetto prima linsistere qui sulla natura della bruttezzapoichegrave credo che sia sotto ogni riguardo lopposto diquelle qualitagrave che abbiamo detto costituire la bellezzaMa sebbene la bruttezza sia lopposto della bellezza nonegrave lopposto della proporzione e della attitudine Poichegrave egravepossibile che una cosa sia molto brutta pur con certeproporzioni e con una perfetta attitudine a determinatiscopi Parimenti ritengo che la bruttezza abbia un certorapporto con lidea di sublime Ma non insinuerei affattoche la bruttezza per se stessa sia unidea di sublime ameno che non sia unita a qualitagrave tali da eccitare un forteterrore

XXII ndash LA GRAZIA

La grazia egrave unidea non molto diversa dalla bellezzaed egrave costituita dagli stessi elementi La grazia egrave unidea

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biamo appena detto della fisonomia si puograve applicare an-che qui

XXI ndash LA BRUTTEZZA

Puograve sembrare una ripetizione di quello che abbiamodetto prima linsistere qui sulla natura della bruttezzapoichegrave credo che sia sotto ogni riguardo lopposto diquelle qualitagrave che abbiamo detto costituire la bellezzaMa sebbene la bruttezza sia lopposto della bellezza nonegrave lopposto della proporzione e della attitudine Poichegrave egravepossibile che una cosa sia molto brutta pur con certeproporzioni e con una perfetta attitudine a determinatiscopi Parimenti ritengo che la bruttezza abbia un certorapporto con lidea di sublime Ma non insinuerei affattoche la bruttezza per se stessa sia unidea di sublime ameno che non sia unita a qualitagrave tali da eccitare un forteterrore

XXII ndash LA GRAZIA

La grazia egrave unidea non molto diversa dalla bellezzaed egrave costituita dagli stessi elementi La grazia egrave unidea

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relativa allatteggiamento e al movimento luno e laltroperchegrave siano graziosi non devono presentare apparenzaalcuna di difficoltagrave basta una lieve flessione del corpo eun accordo delle parti tale che esse non siano lunaallaltra dingombro e che non appaiano divise da bru-schi e improvvisi angoli In questa facilitagrave armonia de-licatezza di atteggiamento e di movimento consiste tuttala magia della grazia e ciograve che si dice il suo je ne saiquoi come saragrave ovvio per ogni osservatore che attenta-mente consideri la Venere dei Medici lAntinoo o qua-lunque statua alle quali comunemente sia riconosciuta lagrazia

XXIII ndash LELEGANZA E LA VISTOSITAgrave

Quando un corpo egrave composto di parti lisce e levigateche non premano luna sullaltra che non mostrino alcu-na ruvidezza o confusione e nello stesso tempo forminouna figura regolare lo chiamo elegante Leleganza egravemolto affine alla bellezza da cui differisce soltanto perquesta regolaritagrave ma comunque poichegrave questo carattereproduce una differenza molto sensibile nel sentimentoche loggetto suscita leleganza puograve ben formare unaspecie a segrave Sotto questo titolo riunisco quelle delicate eregolari opere darte che non imitano alcun determinatooggetto in natura come costruzioni eleganti e mobili

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relativa allatteggiamento e al movimento luno e laltroperchegrave siano graziosi non devono presentare apparenzaalcuna di difficoltagrave basta una lieve flessione del corpo eun accordo delle parti tale che esse non siano lunaallaltra dingombro e che non appaiano divise da bru-schi e improvvisi angoli In questa facilitagrave armonia de-licatezza di atteggiamento e di movimento consiste tuttala magia della grazia e ciograve che si dice il suo je ne saiquoi come saragrave ovvio per ogni osservatore che attenta-mente consideri la Venere dei Medici lAntinoo o qua-lunque statua alle quali comunemente sia riconosciuta lagrazia

XXIII ndash LELEGANZA E LA VISTOSITAgrave

Quando un corpo egrave composto di parti lisce e levigateche non premano luna sullaltra che non mostrino alcu-na ruvidezza o confusione e nello stesso tempo forminouna figura regolare lo chiamo elegante Leleganza egravemolto affine alla bellezza da cui differisce soltanto perquesta regolaritagrave ma comunque poichegrave questo carattereproduce una differenza molto sensibile nel sentimentoche loggetto suscita leleganza puograve ben formare unaspecie a segrave Sotto questo titolo riunisco quelle delicate eregolari opere darte che non imitano alcun determinatooggetto in natura come costruzioni eleganti e mobili

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Quando un oggetto partecipa delle suddette qualitagrave o diquelle di corpi belli ed egrave altresigrave di grandi dimensioniesso egrave del tutto lontano dallidea di pura bellezza e lochiamo elegante o vistoso

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Quando un oggetto partecipa delle suddette qualitagrave o diquelle di corpi belli ed egrave altresigrave di grandi dimensioniesso egrave del tutto lontano dallidea di pura bellezza e lochiamo elegante o vistoso

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XXIV ndash IL BELLO NEL TATTO

La precedente descrizione della bellezza cosigrave come egravepercepita dallocchio puograve essere ben illustrata col de-scrivere la natura di oggetti che producono un effetto si-mile attraverso il tatto Questo io chiamo il bello neltatto Corrisponde esattamente a ciograve che causa la mede-sima specie di piacere alla vista Vi egrave un legame in tuttele nostre sensazioni esse non sono altro che differentispecie di impressioni che si calcola siano suscitate davarie specie di oggetti ma tutte nel medesimo modoTutti i corpi che sono piacevoli al tatto sono tali per latenue resistenza che oppongono La resistenza egrave dovutao a un movimento lungo la superficie o alla pressionedelle parti luna sullaltra se il primo egrave tenue noi chia-miamo il corpo liscio se lo egrave la seconda morbido Ilprincipale piacere che riceviamo dal tatto ci egrave datodalluna o dallaltra di queste qualitagrave e se vi egrave una com-binazione di entrambe il nostro piacere ne egrave accresciu-to Questo egrave cosigrave evidente che egrave piugrave adatto a spiegare al-tre cose piuttosto che ad essere spiegato con un esem-pio La successiva fonte di piacere per questo sensocome per ogni altro egrave ciograve che presenta continuamentequalcosa di nuovo e troviamo che i corpi che varianocontinuamente la loro superficie sono di gran lunga i piugravepiacevoli e belli al tatto come puograve esperimentare chiun-que voglia La terza proprietagrave in tali oggetti egrave che sebbe-ne la superficie muti continuamente direzione non la

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XXIV ndash IL BELLO NEL TATTO

La precedente descrizione della bellezza cosigrave come egravepercepita dallocchio puograve essere ben illustrata col de-scrivere la natura di oggetti che producono un effetto si-mile attraverso il tatto Questo io chiamo il bello neltatto Corrisponde esattamente a ciograve che causa la mede-sima specie di piacere alla vista Vi egrave un legame in tuttele nostre sensazioni esse non sono altro che differentispecie di impressioni che si calcola siano suscitate davarie specie di oggetti ma tutte nel medesimo modoTutti i corpi che sono piacevoli al tatto sono tali per latenue resistenza che oppongono La resistenza egrave dovutao a un movimento lungo la superficie o alla pressionedelle parti luna sullaltra se il primo egrave tenue noi chia-miamo il corpo liscio se lo egrave la seconda morbido Ilprincipale piacere che riceviamo dal tatto ci egrave datodalluna o dallaltra di queste qualitagrave e se vi egrave una com-binazione di entrambe il nostro piacere ne egrave accresciu-to Questo egrave cosigrave evidente che egrave piugrave adatto a spiegare al-tre cose piuttosto che ad essere spiegato con un esem-pio La successiva fonte di piacere per questo sensocome per ogni altro egrave ciograve che presenta continuamentequalcosa di nuovo e troviamo che i corpi che varianocontinuamente la loro superficie sono di gran lunga i piugravepiacevoli e belli al tatto come puograve esperimentare chiun-que voglia La terza proprietagrave in tali oggetti egrave che sebbe-ne la superficie muti continuamente direzione non la

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muta mai improvvisamente Il tocco improvviso di qua-lunque cosa anche se limpressione stessa non sia quasio non sia affatto violenta egrave spiacevole Il tocco improv-viso di un dito un po piugrave caldo o piugrave freddo del solito cifa trasalire un lieve colpo sulla spalla se inatteso pro-duce lo stesso effetto Perciograve avviene che i corpi angolo-si i corpi che improvvisamente cambiano la direzionedel contorno offrano cosigrave scarso piacere al tatto Ognicambiamento del genere egrave una specie di salita o di cadu-ta in miniatura cosicchegrave i quadrati i triangoli e altre fi-gure regolari non sono belle negrave alla vista negrave al tattoChiunque confronti lo stato dellanimo suo quando per-cepisce corpi morbidi lisci dolcemente degradanti nonangolosi con lo stato in cui si trova alla vista di unbelloggetto riscontreragrave una analogia molto notevole ne-gli effetti di entrambi conclusione che potragrave metterlosulla strada della scoperta della loro causa comune Sen-tire e vedere sotto questo riguardo differiscono in po-chi punti Il tatto riceve il piacere della morbidezza chenon egrave originalmente un oggetto della vista la vistadaltro lato afferra il colore che puograve difficilmente esserepercepito dal tatto Il tatto inoltre ha il vantaggio nelpiacere che trae da un moderato grado di calore malocchio trionfa per linfinita estensione e molteplicitagravedei suoi oggetti Ma vi egrave una tale somiglianza nei piaceridi questi sensi che se fosse possibile distinguere i coloricol tatto (come si dice abbia fatto qualche cieco) sonopropenso a immaginare che gli stessi colori e la stessadisposizione dei colori che sono giudicati belli dalla vi-

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muta mai improvvisamente Il tocco improvviso di qua-lunque cosa anche se limpressione stessa non sia quasio non sia affatto violenta egrave spiacevole Il tocco improv-viso di un dito un po piugrave caldo o piugrave freddo del solito cifa trasalire un lieve colpo sulla spalla se inatteso pro-duce lo stesso effetto Perciograve avviene che i corpi angolo-si i corpi che improvvisamente cambiano la direzionedel contorno offrano cosigrave scarso piacere al tatto Ognicambiamento del genere egrave una specie di salita o di cadu-ta in miniatura cosicchegrave i quadrati i triangoli e altre fi-gure regolari non sono belle negrave alla vista negrave al tattoChiunque confronti lo stato dellanimo suo quando per-cepisce corpi morbidi lisci dolcemente degradanti nonangolosi con lo stato in cui si trova alla vista di unbelloggetto riscontreragrave una analogia molto notevole ne-gli effetti di entrambi conclusione che potragrave metterlosulla strada della scoperta della loro causa comune Sen-tire e vedere sotto questo riguardo differiscono in po-chi punti Il tatto riceve il piacere della morbidezza chenon egrave originalmente un oggetto della vista la vistadaltro lato afferra il colore che puograve difficilmente esserepercepito dal tatto Il tatto inoltre ha il vantaggio nelpiacere che trae da un moderato grado di calore malocchio trionfa per linfinita estensione e molteplicitagravedei suoi oggetti Ma vi egrave una tale somiglianza nei piaceridi questi sensi che se fosse possibile distinguere i coloricol tatto (come si dice abbia fatto qualche cieco) sonopropenso a immaginare che gli stessi colori e la stessadisposizione dei colori che sono giudicati belli dalla vi-

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sta sarebbero ritenuti ugualmente piacevoli anche daltatto Ma lasciando da parte le congetture passiamoallaltro senso quello delludito

XXV ndash LA BELLEZZA NEI SUONI

Anche nel senso delludito constatiamo una stessatendenza a lasciarci sedurre da suoni soavi e delicati elesperienza di ognuno puograve affermare quanto suoni dolcie belli si accordino con le nostre descrizioni della bel-lezza percepita da altri sensi Il Milton ha descritto que-sta specie di musica in uno dei suoi poemi giovaniliNon ho bisogno di dire che il Milton era assai ben ver-sato in quellarte e che nessun uomo aveva un orecchiopiugrave fine negrave un modo piugrave felice di esprimere le impres-sioni di un senso mediante metafore prese da un altroLa descrizione egrave la seguente

And ever against eating caresLap me in soft Lydian airsIn notes with many a winding boutOf linked sweetness long drawn outWith wanton head and giddy cunningThe melting voice through mazes runningUntwisting all the chains that tieThe hidden soul of harmony52

52 laquoE sempre contro le preoccupazioni che consumano mi ri-

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sta sarebbero ritenuti ugualmente piacevoli anche daltatto Ma lasciando da parte le congetture passiamoallaltro senso quello delludito

XXV ndash LA BELLEZZA NEI SUONI

Anche nel senso delludito constatiamo una stessatendenza a lasciarci sedurre da suoni soavi e delicati elesperienza di ognuno puograve affermare quanto suoni dolcie belli si accordino con le nostre descrizioni della bel-lezza percepita da altri sensi Il Milton ha descritto que-sta specie di musica in uno dei suoi poemi giovaniliNon ho bisogno di dire che il Milton era assai ben ver-sato in quellarte e che nessun uomo aveva un orecchiopiugrave fine negrave un modo piugrave felice di esprimere le impres-sioni di un senso mediante metafore prese da un altroLa descrizione egrave la seguente

And ever against eating caresLap me in soft Lydian airsIn notes with many a winding boutOf linked sweetness long drawn outWith wanton head and giddy cunningThe melting voice through mazes runningUntwisting all the chains that tieThe hidden soul of harmony52

52 laquoE sempre contro le preoccupazioni che consumano mi ri-

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Paragoniamo questo con la morbidezza la superficiecurva lininterrotta continuitagrave la piana gradazione dellabellezza nelle altre cose e tutte le diversitagrave dei vari sen-si con tutte le loro varie impressioni contribuiranno afarsi reciprocamente luce per raggiungere una chiara econsistente idea dellinsieme piuttosto che oscurarla conla loro intricata varietagrave Alla suddetta descrizione ag-giungerograve una o due note La prima egrave che il bello nellamusica non sopporteragrave quellaltezza e quella intensitagrave disuoni che possono servire a suscitare altre passioni negravenote che siano squillanti aspre o cupe essa si accordameglio con note chiare smorzate e deboli La seconda egraveche la grande varietagrave e il rapido passaggio da una misurao da un tono a un altro sono contrari al bello in musicaTali passaggi53 spesso suscitano allegria o altre improv-vise e tumultuose passioni ma non quel rilassamentoquellintenerimento quel languore che egrave leffetto caratte-ristico del bello quando colpisce ogni senso Il senti-mento suscitato dalla bellezza egrave in realtagrave piugrave vicino auna specie di malinconia che non alla gioia e allalle-grezza Non intendo qui limitare la musica ad una sola

fugio nelle dolci melodie della Lidia fra note di varia modula-zione e di intensa dolcezza a lungo risonanti con la mente folle ela coscienza stordita fra la carezzante voce che corre destandolincanto e districando tutte le catene che stringono locculta ani-ma dellarmoniaraquo (Milton Lallegro 135 e sgg)

53 I ne er am merry when I hear sweet music [Non sono maiallegro quando ascolto una dolce musica] Shakespeare (Nota diBurke) Mercand of Venise V I 69

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Paragoniamo questo con la morbidezza la superficiecurva lininterrotta continuitagrave la piana gradazione dellabellezza nelle altre cose e tutte le diversitagrave dei vari sen-si con tutte le loro varie impressioni contribuiranno afarsi reciprocamente luce per raggiungere una chiara econsistente idea dellinsieme piuttosto che oscurarla conla loro intricata varietagrave Alla suddetta descrizione ag-giungerograve una o due note La prima egrave che il bello nellamusica non sopporteragrave quellaltezza e quella intensitagrave disuoni che possono servire a suscitare altre passioni negravenote che siano squillanti aspre o cupe essa si accordameglio con note chiare smorzate e deboli La seconda egraveche la grande varietagrave e il rapido passaggio da una misurao da un tono a un altro sono contrari al bello in musicaTali passaggi53 spesso suscitano allegria o altre improv-vise e tumultuose passioni ma non quel rilassamentoquellintenerimento quel languore che egrave leffetto caratte-ristico del bello quando colpisce ogni senso Il senti-mento suscitato dalla bellezza egrave in realtagrave piugrave vicino auna specie di malinconia che non alla gioia e allalle-grezza Non intendo qui limitare la musica ad una sola

fugio nelle dolci melodie della Lidia fra note di varia modula-zione e di intensa dolcezza a lungo risonanti con la mente folle ela coscienza stordita fra la carezzante voce che corre destandolincanto e districando tutte le catene che stringono locculta ani-ma dellarmoniaraquo (Milton Lallegro 135 e sgg)

53 I ne er am merry when I hear sweet music [Non sono maiallegro quando ascolto una dolce musica] Shakespeare (Nota diBurke) Mercand of Venise V I 69

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specie di note o toni negrave posso dire di avere una grandecompetenza in questarte Il mio unico compito egrave oraquello di stabilire una congrua idea della bellezzaLinfinita varietagrave degli affetti dellanima suggeriragrave aduna buona intelligenza e a un orecchio esperto una va-rietagrave di suoni atti a destarle Non saragrave inutile chiarire edistinguere pochi particolari riferentisi alla medesimaclasse e collegati luno allaltro dallimmensa folla delleidee diverse e talvolta contradittorie che si riferisconoalla bellezza Di queste egrave mia intenzione notare soltantoquei punti essenziali che mostrano la conformitagrave delsenso delludito con tutti gli altri sensi nel campo deiloro piaceri

XXVI ndash IL GUSTO E LODORATO

Questo generale accordo dei sensi egrave ancora piugrave evi-dente se consideriamo minutamente i sensi del gusto edellodorato Metaforicamente applichiamo lidea di dol-cezza alla vista e al suono ma poichegrave le qualitagrave dei cor-pi per cui essi sono capaci di suscitare piacere o dolorein questi sensi non sono cosigrave ovvie come lo sono quelleche impressionano gli altri sensi rimanderemo la spie-gazione della loro analogia che egrave molto stretta a quelcapitolo in cui considereremo la comune causa efficien-te della bellezza in relazione a tutti i sensi Credo che

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specie di note o toni negrave posso dire di avere una grandecompetenza in questarte Il mio unico compito egrave oraquello di stabilire una congrua idea della bellezzaLinfinita varietagrave degli affetti dellanima suggeriragrave aduna buona intelligenza e a un orecchio esperto una va-rietagrave di suoni atti a destarle Non saragrave inutile chiarire edistinguere pochi particolari riferentisi alla medesimaclasse e collegati luno allaltro dallimmensa folla delleidee diverse e talvolta contradittorie che si riferisconoalla bellezza Di queste egrave mia intenzione notare soltantoquei punti essenziali che mostrano la conformitagrave delsenso delludito con tutti gli altri sensi nel campo deiloro piaceri

XXVI ndash IL GUSTO E LODORATO

Questo generale accordo dei sensi egrave ancora piugrave evi-dente se consideriamo minutamente i sensi del gusto edellodorato Metaforicamente applichiamo lidea di dol-cezza alla vista e al suono ma poichegrave le qualitagrave dei cor-pi per cui essi sono capaci di suscitare piacere o dolorein questi sensi non sono cosigrave ovvie come lo sono quelleche impressionano gli altri sensi rimanderemo la spie-gazione della loro analogia che egrave molto stretta a quelcapitolo in cui considereremo la comune causa efficien-te della bellezza in relazione a tutti i sensi Credo che

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nulla sia piugrave adatto a stabilire una chiara e ben definitaidea di bellezza visiva quanto lesaminare i piaceri similidegli altri sensi poichegrave talvolta in uno di questi sensi egravepiugrave chiaro un dato aspetto che in un altro egrave piugrave oscuroe lagrave dove si trova un evidente concorso di tutti i sensipossiamo con maggior certezza parlare di uno di essiPerciograve i sensi si portano testimonianza reciprocamentela natura viene per cosigrave dire scrutata e non riportiamoda essa se non ciograve che riceviamo dal suo insegnamento

XXVII ndash CONFRONTO TRA IL SUBLIME EIL BELLO

Nel chiudere questa visione dinsieme della bellezzasorge naturale lidea di paragonarla col sublime e inquesto paragone appare notevole il contrasto Poicheacute glioggetti sublimi sono vasti nelle loro dimensioni e quellibelli al confronto sono piccoli se la bellezza deve esse-re liscia e levigata la grandiositagrave egrave ruvida e trascuratala bellezza dovrebbe evitare la linea retta ma deviare daessa insensibilmente la grandiositagrave in molti casi ama lalinea retta e quando se ne allontana compie spesso unaforte deviazione la bellezza non dovrebbe essere oscu-ra la grandiositagrave dovrebbe essere tetra e tenebrosa labellezza dovrebbe essere leggera e delicata la grandio-sitagrave solida e perfino massiccia Il bello e il sublime sono

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nulla sia piugrave adatto a stabilire una chiara e ben definitaidea di bellezza visiva quanto lesaminare i piaceri similidegli altri sensi poichegrave talvolta in uno di questi sensi egravepiugrave chiaro un dato aspetto che in un altro egrave piugrave oscuroe lagrave dove si trova un evidente concorso di tutti i sensipossiamo con maggior certezza parlare di uno di essiPerciograve i sensi si portano testimonianza reciprocamentela natura viene per cosigrave dire scrutata e non riportiamoda essa se non ciograve che riceviamo dal suo insegnamento

XXVII ndash CONFRONTO TRA IL SUBLIME EIL BELLO

Nel chiudere questa visione dinsieme della bellezzasorge naturale lidea di paragonarla col sublime e inquesto paragone appare notevole il contrasto Poicheacute glioggetti sublimi sono vasti nelle loro dimensioni e quellibelli al confronto sono piccoli se la bellezza deve esse-re liscia e levigata la grandiositagrave egrave ruvida e trascuratala bellezza dovrebbe evitare la linea retta ma deviare daessa insensibilmente la grandiositagrave in molti casi ama lalinea retta e quando se ne allontana compie spesso unaforte deviazione la bellezza non dovrebbe essere oscu-ra la grandiositagrave dovrebbe essere tetra e tenebrosa labellezza dovrebbe essere leggera e delicata la grandio-sitagrave solida e perfino massiccia Il bello e il sublime sono

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davvero idee di diversa natura essendo luno fondato suldolore e laltro sul piacere e per quanto possano scostar-si in seguito dalla diretta natura delle loro cause purequeste cause sono sempre distinte fra loro distinzioneche non deve mai dimenticare chi si proponga di susci-tare passioni Nellinfinita varietagrave delle combinazioninaturali dobbiamo aspettarci di trovare le qualitagrave dellecose piugrave lontane luna dallaltra unite nel medesimo og-getto Dobbiamo aspettarci anche di trovare combina-zioni dello stesso genere nelle opere darte Ma quandoconsideriamo il potere di un oggetto sulle nostre passio-ni dobbiamo tener presente che se una cosa colpisce lamente in forza di una proprietagrave predominante limpres-sione prodotta saragrave la piugrave uniforme e perfetta qualoratutte le altre proprietagrave o qualitagrave delloggetto siano dellamedesima natura e tendano allo stesso fine a cui tendela qualitagrave principale

If black and white blend soften and uniteA thousand ways are there no black and white54

Se le qualitagrave del sublime e del bello si trovano talvol-ta unite ciograve prova forse che siano la stessa cosa o cheessi siano in un certo senso affini od anche che non sia-no opposti e contradittori II bianco e il nero si possonomitigare e armonizzare ma non per questo sono la stes-sa cosa E quando sono cosigrave mitigati e fusi lunonellaltro o con diversi colori il potere del nero come

54 laquoSe il nero e il bianco si mischiano si mitigano accostando-si in mille modi non sono ancora nero e biancoraquo

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davvero idee di diversa natura essendo luno fondato suldolore e laltro sul piacere e per quanto possano scostar-si in seguito dalla diretta natura delle loro cause purequeste cause sono sempre distinte fra loro distinzioneche non deve mai dimenticare chi si proponga di susci-tare passioni Nellinfinita varietagrave delle combinazioninaturali dobbiamo aspettarci di trovare le qualitagrave dellecose piugrave lontane luna dallaltra unite nel medesimo og-getto Dobbiamo aspettarci anche di trovare combina-zioni dello stesso genere nelle opere darte Ma quandoconsideriamo il potere di un oggetto sulle nostre passio-ni dobbiamo tener presente che se una cosa colpisce lamente in forza di una proprietagrave predominante limpres-sione prodotta saragrave la piugrave uniforme e perfetta qualoratutte le altre proprietagrave o qualitagrave delloggetto siano dellamedesima natura e tendano allo stesso fine a cui tendela qualitagrave principale

If black and white blend soften and uniteA thousand ways are there no black and white54

Se le qualitagrave del sublime e del bello si trovano talvol-ta unite ciograve prova forse che siano la stessa cosa o cheessi siano in un certo senso affini od anche che non sia-no opposti e contradittori II bianco e il nero si possonomitigare e armonizzare ma non per questo sono la stes-sa cosa E quando sono cosigrave mitigati e fusi lunonellaltro o con diversi colori il potere del nero come

54 laquoSe il nero e il bianco si mischiano si mitigano accostando-si in mille modi non sono ancora nero e biancoraquo

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nero o del bianco come bianco non egrave tanto forte comequando ognuno rimane solo e distinto

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nero o del bianco come bianco non egrave tanto forte comequando ognuno rimane solo e distinto

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PARTE QUARTA

1 ndash LA CAUSA EFFICIENTE DEL SUBLIMEE DEL BELLO

Quando dico che intendo ricercare la causa efficientedel sublime e del bello non vorrei che si credesse cheabbia affermato di poter giungere allultima causa Nonpretendo di poter mai essere in grado di spiegare perchegravecerte impressioni del corpo producano quella determina-ta emozione dellanimo e non altre o perchegrave il corpo siaimpressionato dalla mente o la mente dal corpo Unabreve riflessione mostreragrave che ciograve egrave impossibile Ma ri-tengo che se potremo scoprire quali impressionidellanimo producano certe emozioni nel corpo e qualidistinte sensazioni e qualitagrave del corpo producano deter-minati sentimenti nellanimo e non altri buona parte del

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PARTE QUARTA

1 ndash LA CAUSA EFFICIENTE DEL SUBLIMEE DEL BELLO

Quando dico che intendo ricercare la causa efficientedel sublime e del bello non vorrei che si credesse cheabbia affermato di poter giungere allultima causa Nonpretendo di poter mai essere in grado di spiegare perchegravecerte impressioni del corpo producano quella determina-ta emozione dellanimo e non altre o perchegrave il corpo siaimpressionato dalla mente o la mente dal corpo Unabreve riflessione mostreragrave che ciograve egrave impossibile Ma ri-tengo che se potremo scoprire quali impressionidellanimo producano certe emozioni nel corpo e qualidistinte sensazioni e qualitagrave del corpo producano deter-minati sentimenti nellanimo e non altri buona parte del

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cammino saragrave fatta il che non saragrave inutile a una chiaraconoscenza delle nostre passioni almeno per quanto orale esaminiamo Questo egrave credo tutto ciograve che possiamofare Se potessimo fare un passo piugrave in lagrave rimarrebberoancora difficoltagrave poichegrave ci troveremmo ugualmente lon-tani dalla causa prima Il Newton quando scoprigrave la pro-prietagrave di attrazione e ne stabiligrave le leggi la ritenne assaiutile per spiegare molti dei piugrave notevoli fenomeni in na-tura ma tuttavia in relazione al sistema generale dellecose egli poteva considerare lattrazione soltanto comeun effetto la cui causa in quel tempo non tentograve di rin-tracciare Ma quando piugrave tardi cercograve di spiegarla comeun etere sottile ed elastico questo grande uomo (se inun uomo cosigrave grande non egrave cosa empia scoprireunimperfezione) sembrograve aver abbandonato il suo solitocauto metodo di ricerca giacchegrave ammettendo che tuttociograve che egrave stato trovato su tale soggetto sia sufficiente-mente provato credo che esso ci lasci nelle medesimedifficoltagrave in cui eravamo prima La grande catena dellecause che si legano luna allaltra fino al trono stesso diDio non potragrave mai essere risalita da noi nonostante tuttii nostri sforzi piugrave industriosi Quando procediamo solodi un passo al di lagrave delle qualitagrave immediatamente sensi-bili delle cose ci troviamo imbarazzati Tutto quello chein seguito facciamo egrave un debole sforzo il quale dimostrache ci aggiriamo in un campo che non ci appartieneCosigrave che quando parlo di causa e di causa efficiente in-tendo soltanto determinate impressioni della mente cheproducono determinati cambiamenti nel corpo oppure

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cammino saragrave fatta il che non saragrave inutile a una chiaraconoscenza delle nostre passioni almeno per quanto orale esaminiamo Questo egrave credo tutto ciograve che possiamofare Se potessimo fare un passo piugrave in lagrave rimarrebberoancora difficoltagrave poichegrave ci troveremmo ugualmente lon-tani dalla causa prima Il Newton quando scoprigrave la pro-prietagrave di attrazione e ne stabiligrave le leggi la ritenne assaiutile per spiegare molti dei piugrave notevoli fenomeni in na-tura ma tuttavia in relazione al sistema generale dellecose egli poteva considerare lattrazione soltanto comeun effetto la cui causa in quel tempo non tentograve di rin-tracciare Ma quando piugrave tardi cercograve di spiegarla comeun etere sottile ed elastico questo grande uomo (se inun uomo cosigrave grande non egrave cosa empia scoprireunimperfezione) sembrograve aver abbandonato il suo solitocauto metodo di ricerca giacchegrave ammettendo che tuttociograve che egrave stato trovato su tale soggetto sia sufficiente-mente provato credo che esso ci lasci nelle medesimedifficoltagrave in cui eravamo prima La grande catena dellecause che si legano luna allaltra fino al trono stesso diDio non potragrave mai essere risalita da noi nonostante tuttii nostri sforzi piugrave industriosi Quando procediamo solodi un passo al di lagrave delle qualitagrave immediatamente sensi-bili delle cose ci troviamo imbarazzati Tutto quello chein seguito facciamo egrave un debole sforzo il quale dimostrache ci aggiriamo in un campo che non ci appartieneCosigrave che quando parlo di causa e di causa efficiente in-tendo soltanto determinate impressioni della mente cheproducono determinati cambiamenti nel corpo oppure

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certi poteri e proprietagrave dei corpi che operano un cambia-mento nella mente Cosigrave se dovessi spiegare il movi-mento di un corpo che cade a terra direi che egrave causatodalla forza di gravitagrave e tenterei di mostrare poi in qualmodo questo potere abbia agito senza tentar di mostrareperchegrave esso abbia agito in tal modo o se dovessi spiega-re gli effetti dei corpi che si colpiscono lun laltro se-condo le comuni leggi di percussione non tenterei dispiegare come il moto stesso si comunichi

II ndash LASSOCIAZIONE

Non egrave lieve ostacolo sulla via della nostra ricerca del-la causa delle passioni il fatto che loccasione di molte diesse sia data e le loro principali emozioni comunicatein un momento in cui non abbiamo la capacitagrave di riflet-tere su di esse in un momento in cui ogni sorta di me-moria egrave svanita in noi Poichegrave oltre a tali cose che cicolpiscono in varie maniere secondo i loro poteri natu-rali vi sono associazioni avvenute in un primo tempoche in seguito molto a stento sappiamo distinguere daglieffetti naturali Senza menzionare le inesplicabili antipa-tie che riscontriamo in molte persone a tutti riesce im-possibile ricordare quando un precipizio divenne piugraveterribile di una pianura o il fuoco o lacqua piugrave terribilidi una zolla di terra sebbene tutte queste siano probabil-

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certi poteri e proprietagrave dei corpi che operano un cambia-mento nella mente Cosigrave se dovessi spiegare il movi-mento di un corpo che cade a terra direi che egrave causatodalla forza di gravitagrave e tenterei di mostrare poi in qualmodo questo potere abbia agito senza tentar di mostrareperchegrave esso abbia agito in tal modo o se dovessi spiega-re gli effetti dei corpi che si colpiscono lun laltro se-condo le comuni leggi di percussione non tenterei dispiegare come il moto stesso si comunichi

II ndash LASSOCIAZIONE

Non egrave lieve ostacolo sulla via della nostra ricerca del-la causa delle passioni il fatto che loccasione di molte diesse sia data e le loro principali emozioni comunicatein un momento in cui non abbiamo la capacitagrave di riflet-tere su di esse in un momento in cui ogni sorta di me-moria egrave svanita in noi Poichegrave oltre a tali cose che cicolpiscono in varie maniere secondo i loro poteri natu-rali vi sono associazioni avvenute in un primo tempoche in seguito molto a stento sappiamo distinguere daglieffetti naturali Senza menzionare le inesplicabili antipa-tie che riscontriamo in molte persone a tutti riesce im-possibile ricordare quando un precipizio divenne piugraveterribile di una pianura o il fuoco o lacqua piugrave terribilidi una zolla di terra sebbene tutte queste siano probabil-

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mente conclusioni o tratte dallesperienza o derivate daammonimenti di altri e alcune di esse secondo ogni ap-parenza si siano formate piuttosto tardi Ma come sideve ammettere che molte cose ci impressionino in undato modo non per un naturale potere che abbiano a talescopo ma per associazione cosigrave sarebbe assurdo daltrolato dire che tutte le cose ci impressionano solo per as-sociazione poichegrave alcune cose devono essere state ori-ginariamente e naturalmente piacevoli o spiacevoli e daqueste le altre derivano i loro poteri associati Ritengoche sarebbe inutile ricercare la causa delle nostre passio-ni nellassociazione finchegrave possiamo trovarla nelle natu-rali proprietagrave delle cose

III ndash LA CAUSA DEL DOLORE E DELLAPAURA

Ho prima affermato55 che qualunque cosa sia in gradodi causare terrore egrave un elemento capace di sublime alche aggiungo che non soltanto queste cose ma anchemolte altre dalle quali non possiamo con ogni probabi-litagrave temere alcun danno hanno un effetto simile perchegraveoperano in modo simile Ho osservato anche che qua-lunque cosa produca piacere56 piacere positivo e origi-

55 Parte Prima VIII56 Parte Seconda X

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mente conclusioni o tratte dallesperienza o derivate daammonimenti di altri e alcune di esse secondo ogni ap-parenza si siano formate piuttosto tardi Ma come sideve ammettere che molte cose ci impressionino in undato modo non per un naturale potere che abbiano a talescopo ma per associazione cosigrave sarebbe assurdo daltrolato dire che tutte le cose ci impressionano solo per as-sociazione poichegrave alcune cose devono essere state ori-ginariamente e naturalmente piacevoli o spiacevoli e daqueste le altre derivano i loro poteri associati Ritengoche sarebbe inutile ricercare la causa delle nostre passio-ni nellassociazione finchegrave possiamo trovarla nelle natu-rali proprietagrave delle cose

III ndash LA CAUSA DEL DOLORE E DELLAPAURA

Ho prima affermato55 che qualunque cosa sia in gradodi causare terrore egrave un elemento capace di sublime alche aggiungo che non soltanto queste cose ma anchemolte altre dalle quali non possiamo con ogni probabi-litagrave temere alcun danno hanno un effetto simile perchegraveoperano in modo simile Ho osservato anche che qua-lunque cosa produca piacere56 piacere positivo e origi-

55 Parte Prima VIII56 Parte Seconda X

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nale ha in segrave bellezza Quindi per chiarire la natura diqueste qualitagrave puograve essere necessario spiegare la naturadel dolore e del piacere da cui esse dipendono Unuomo che soffre un violento dolore fisico (lo suppongoviolento perchegrave leffetto possa essere piugrave evidente) ha identi stretti le ciglia fortemente contratte la fronte cor-rugata gli occhi incavati roteanti affannosamente i ca-pelli irti la voce egrave emessa a fatica in brevi urli e rantolitutto lorganismo egrave scosso La paura o il terrore che egraveunapprensione del dolore o della morte produce esatta-mente gli stessi effetti che per violenza si avvicinano aquelli sopra menzionati in proporzione alla vicinanzadella causa e alla debolezza del soggetto Questa non egravesoltanto una manifestazione propria degli uomini ma hopiugrave di una volta notato che i cani sotto la minaccia diuna punizione contorcevano il corpo guaivano e mugo-lavano come se avessero veramente sentito i colpi Per-ciograve concludo che il dolore e il timore agiscono sullestesse parti del corpo e nel medesimo modo sebbenedifferiscano in intensitagrave che il dolore ed il timore consi-stono in una tensione anormale dei nervi accompagnatatalvolta da una forza anormale che a volte improvvisa-mente si tramuta in una straordinaria debolezza che glieffetti spesso si susseguono alternativamente e sono avolte congiunti Questa egrave la natura di tutte le agitazionispecialmente nei soggetti piugrave deboli che sono piugrave facilialle forti impressioni di dolore e di timore Lunica diffe-renza fra il dolore e il timore egrave che le cose che produco-no dolore agiscono sullanimo mediante lintervento del

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nale ha in segrave bellezza Quindi per chiarire la natura diqueste qualitagrave puograve essere necessario spiegare la naturadel dolore e del piacere da cui esse dipendono Unuomo che soffre un violento dolore fisico (lo suppongoviolento perchegrave leffetto possa essere piugrave evidente) ha identi stretti le ciglia fortemente contratte la fronte cor-rugata gli occhi incavati roteanti affannosamente i ca-pelli irti la voce egrave emessa a fatica in brevi urli e rantolitutto lorganismo egrave scosso La paura o il terrore che egraveunapprensione del dolore o della morte produce esatta-mente gli stessi effetti che per violenza si avvicinano aquelli sopra menzionati in proporzione alla vicinanzadella causa e alla debolezza del soggetto Questa non egravesoltanto una manifestazione propria degli uomini ma hopiugrave di una volta notato che i cani sotto la minaccia diuna punizione contorcevano il corpo guaivano e mugo-lavano come se avessero veramente sentito i colpi Per-ciograve concludo che il dolore e il timore agiscono sullestesse parti del corpo e nel medesimo modo sebbenedifferiscano in intensitagrave che il dolore ed il timore consi-stono in una tensione anormale dei nervi accompagnatatalvolta da una forza anormale che a volte improvvisa-mente si tramuta in una straordinaria debolezza che glieffetti spesso si susseguono alternativamente e sono avolte congiunti Questa egrave la natura di tutte le agitazionispecialmente nei soggetti piugrave deboli che sono piugrave facilialle forti impressioni di dolore e di timore Lunica diffe-renza fra il dolore e il timore egrave che le cose che produco-no dolore agiscono sullanimo mediante lintervento del

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corpo mentre le cose che producono timore di solitocolpiscono gli organi del corpo per mezzo dellanimoche prevede il pericolo ma entrambi accordandosi subi-to o in un secondo tempo nel produrre una tensionecontrazione o violenta emozione dei nervi57 si accorda-no ugualmente in tutto il resto Poichegrave mi appare chiaroda questo come da molti altri esempi che quando ilcorpo egrave disposto in qualsiasi modo a ricevere emozioniche riceverebbe da una data passione susciteragrave essostesso nellanimo qualcosa di assai simile a quella pas-sione

IV ndash CONTINUAZIONE

A questo proposito lo Spon58 nelle sue Recherchesdantiquiteacute ci dagrave una curiosa storia del famoso fisiono-mista Campanella Costui come sembra non aveva sol-tanto fatto accurate osservazioni sui volti degli uominima era anche molto esperto nellimitarli nelle loro note-

57 Non entro qui nella questione dibattuta fra i fisiologi se ildolore sia effetto di una contrazione o di una tensione dei nerviEntrambe le opinioni serviranno al mio scopo poichegrave per tensio-ne non intendo altro che un violento tendersi delle fibre che ac-compagnano un muscolo o una membrana in qualunque modociograve avvenga (Nota di Burke)

58 Jacques Spon (1647-1685) archeologo francese fu tra iprimi a recarsi in Grecia per studiarne gli antichi monumenti

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corpo mentre le cose che producono timore di solitocolpiscono gli organi del corpo per mezzo dellanimoche prevede il pericolo ma entrambi accordandosi subi-to o in un secondo tempo nel produrre una tensionecontrazione o violenta emozione dei nervi57 si accorda-no ugualmente in tutto il resto Poichegrave mi appare chiaroda questo come da molti altri esempi che quando ilcorpo egrave disposto in qualsiasi modo a ricevere emozioniche riceverebbe da una data passione susciteragrave essostesso nellanimo qualcosa di assai simile a quella pas-sione

IV ndash CONTINUAZIONE

A questo proposito lo Spon58 nelle sue Recherchesdantiquiteacute ci dagrave una curiosa storia del famoso fisiono-mista Campanella Costui come sembra non aveva sol-tanto fatto accurate osservazioni sui volti degli uominima era anche molto esperto nellimitarli nelle loro note-

57 Non entro qui nella questione dibattuta fra i fisiologi se ildolore sia effetto di una contrazione o di una tensione dei nerviEntrambe le opinioni serviranno al mio scopo poichegrave per tensio-ne non intendo altro che un violento tendersi delle fibre che ac-compagnano un muscolo o una membrana in qualunque modociograve avvenga (Nota di Burke)

58 Jacques Spon (1647-1685) archeologo francese fu tra iprimi a recarsi in Grecia per studiarne gli antichi monumenti

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voli particolaritagrave Quando si proponeva di penetrarenellintimo di coloro con cui trattava atteggiava il suovolto i gesti e tutta la persona quanto piugrave poteva inmodo da assomigliare esattamente a colui che intendevaesaminare e poi con cura osservava quale mutamentodi pensiero gli sembrava di acquistare in seguito a que-sto cambiamento Cosicchegrave dice lo Spon egli sapevaimmedesimarsi nelle inclinazioni e nei pensieri dellepersone come se si fosse cambiato proprio in esse Hoosservato che nellimitare gli sguardi e i gesti di uominiirati o tranquilli o spaventati o coraggiosi mi sono tro-vato involontariamente portato a provare quella passio-ne o quel sentimento la cui espressione mi sforzavo diimitare sono anzi convinto che per quanti sforzi unofaccia egrave difficile separare un sentimento dalle manife-stazioni esteriori che gli corrispondono

Il nostro animo e il nostro corpo sono cosigrave strettamen-te e intimamente connessi che luno senza laltro egrave inca-pace di provare dolore o piacere Il Campanella di cuistavamo parlando sapeva cosigrave astrarre lattenzione daogni sofferenza del corpo che era capace di sopportareil dolore stesso senza grande pena e nei dolori piugrave lie-vi ognuno deve avere osservato che quando riusciamoa rivolgere la nostra attenzione a qualcosaltro il dolorerimane come sospeso per un certo tempo daltro lato seil corpo non egrave disposto a compiere quei gesti o ad esseretrascinato in quelle emozioni che abitualmente una pas-sione determina la passione stessa non puograve mai sorgereanche se la sua causa non abbia mai agito cosigrave fortemen-

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voli particolaritagrave Quando si proponeva di penetrarenellintimo di coloro con cui trattava atteggiava il suovolto i gesti e tutta la persona quanto piugrave poteva inmodo da assomigliare esattamente a colui che intendevaesaminare e poi con cura osservava quale mutamentodi pensiero gli sembrava di acquistare in seguito a que-sto cambiamento Cosicchegrave dice lo Spon egli sapevaimmedesimarsi nelle inclinazioni e nei pensieri dellepersone come se si fosse cambiato proprio in esse Hoosservato che nellimitare gli sguardi e i gesti di uominiirati o tranquilli o spaventati o coraggiosi mi sono tro-vato involontariamente portato a provare quella passio-ne o quel sentimento la cui espressione mi sforzavo diimitare sono anzi convinto che per quanti sforzi unofaccia egrave difficile separare un sentimento dalle manife-stazioni esteriori che gli corrispondono

Il nostro animo e il nostro corpo sono cosigrave strettamen-te e intimamente connessi che luno senza laltro egrave inca-pace di provare dolore o piacere Il Campanella di cuistavamo parlando sapeva cosigrave astrarre lattenzione daogni sofferenza del corpo che era capace di sopportareil dolore stesso senza grande pena e nei dolori piugrave lie-vi ognuno deve avere osservato che quando riusciamoa rivolgere la nostra attenzione a qualcosaltro il dolorerimane come sospeso per un certo tempo daltro lato seil corpo non egrave disposto a compiere quei gesti o ad esseretrascinato in quelle emozioni che abitualmente una pas-sione determina la passione stessa non puograve mai sorgereanche se la sua causa non abbia mai agito cosigrave fortemen-

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te e questa causa sia puramente mentale e non colpiscadirettamente nessun senso Proprio come un liquore op-piato o alcoolico interrompe il processo del dolore dellapaura o della collera nonostante tutti gli sforzi contrarie questo immettendo per cosigrave dire nel corpo una dispo-sizione contraria a quella che riceve da quelle passioni

V ndash COME SI DETERMINA IL SUBLIME

Dopo aver considerato il terrore come la causa di unatensione anormale e di violente emozioni dei nervi se-gue facilmente da ciograve che ora abbiamo detto che tuttociograve che egrave atto a determinare una tale tensione deve pro-durre una passione simile al terrore59 e per conseguenzadeve essere una fonte di sublime pur non essendo con-nesso con alcuna idea di pericolo Cosicchegrave rimane benpoco per mettere in evidenza la causa del sublime tran-ne che mostrare che gli esempi che di esso abbiamo datonella seconda parte si riferiscono a cose per natura adat-te a produrre questa specie di tensione per un influssoimmediato sullanimo o sul corpo Riguardo alle coseche impressionano per essere connesse con unidea dipericolo non cegrave dubbio che esse producono terrore eagiscono modificando quella passione e non si puograve nep-pure dubitare che il terrore quando sia sufficientemente

59 Parte Seconda II

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te e questa causa sia puramente mentale e non colpiscadirettamente nessun senso Proprio come un liquore op-piato o alcoolico interrompe il processo del dolore dellapaura o della collera nonostante tutti gli sforzi contrarie questo immettendo per cosigrave dire nel corpo una dispo-sizione contraria a quella che riceve da quelle passioni

V ndash COME SI DETERMINA IL SUBLIME

Dopo aver considerato il terrore come la causa di unatensione anormale e di violente emozioni dei nervi se-gue facilmente da ciograve che ora abbiamo detto che tuttociograve che egrave atto a determinare una tale tensione deve pro-durre una passione simile al terrore59 e per conseguenzadeve essere una fonte di sublime pur non essendo con-nesso con alcuna idea di pericolo Cosicchegrave rimane benpoco per mettere in evidenza la causa del sublime tran-ne che mostrare che gli esempi che di esso abbiamo datonella seconda parte si riferiscono a cose per natura adat-te a produrre questa specie di tensione per un influssoimmediato sullanimo o sul corpo Riguardo alle coseche impressionano per essere connesse con unidea dipericolo non cegrave dubbio che esse producono terrore eagiscono modificando quella passione e non si puograve nep-pure dubitare che il terrore quando sia sufficientemente

59 Parte Seconda II

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violento desti le suddette emozioni del corpo Ma se ilsublime si basa sul terrore o su qualche passione simileche causa dolore per il suo oggetto bisogna innanzi tut-to indagare come una qualunque specie di diletto possaderivare da una causa cosigrave apparentemente ad esso con-traria Dico diletto perchegrave come sovente ho notato essoegrave evidentemente molto diverso sia nella sua causa sianella sua natura dal piacere reale e positivo

VI ndash COME IL DOLORE PUOgrave ESSERECAUSA DI GODIMENTO

La Provvidenza ha predisposto in modo che uno statodi quiete e di inazione per quanto possa lusingare la no-stra indolenza produca molti inconvenienti e generi taledisordine da indurci a ricorrere a un lavoro come a unacosa assolutamente necessaria a farci trascorrere la vitacon discreta soddisfazione poichegrave il carattere dello statodi quiete egrave permettere che tutte le parti del nostro corpocadano in una rilassatezza che non solo rende le mem-bra incapaci di compiere le loro funzioni ma toglie aogni fibra il vigore indispensabile per continuare a pro-durre le necessarie secrezioni naturali Al tempo stessoin questo stato di languore e di inazione i nervi sonomaggiormente soggetti alle convulsioni piugrave orribili chenon quando sono robusti e forti La malinconia labbat-

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violento desti le suddette emozioni del corpo Ma se ilsublime si basa sul terrore o su qualche passione simileche causa dolore per il suo oggetto bisogna innanzi tut-to indagare come una qualunque specie di diletto possaderivare da una causa cosigrave apparentemente ad esso con-traria Dico diletto perchegrave come sovente ho notato essoegrave evidentemente molto diverso sia nella sua causa sianella sua natura dal piacere reale e positivo

VI ndash COME IL DOLORE PUOgrave ESSERECAUSA DI GODIMENTO

La Provvidenza ha predisposto in modo che uno statodi quiete e di inazione per quanto possa lusingare la no-stra indolenza produca molti inconvenienti e generi taledisordine da indurci a ricorrere a un lavoro come a unacosa assolutamente necessaria a farci trascorrere la vitacon discreta soddisfazione poichegrave il carattere dello statodi quiete egrave permettere che tutte le parti del nostro corpocadano in una rilassatezza che non solo rende le mem-bra incapaci di compiere le loro funzioni ma toglie aogni fibra il vigore indispensabile per continuare a pro-durre le necessarie secrezioni naturali Al tempo stessoin questo stato di languore e di inazione i nervi sonomaggiormente soggetti alle convulsioni piugrave orribili chenon quando sono robusti e forti La malinconia labbat-

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timento la disperazione e spesso il suicidio sono unaconseguenza della tetra visione delle cose che noi abbia-mo quando ci troviamo in questo stato di rilassamentodel corpo Il miglior rimedio per tutti questi mali egravelesercizio o il lavoro e il lavoro egrave un superamento didifficoltagrave egrave uno sforzo del potere di contrazione dei mu-scoli e come tale assomiglia in tutto tranne che nel gra-do al dolore che consiste nella tensione o nella contra-zione Il lavoro non egrave soltanto necessario per manteneregli organi meno delicati in uno stato adatto alle loro fun-zioni ma egrave pure necessario agli organi piugrave fini e piugrave de-licati sui quali e per mezzo dei quali agiscono limmagi-nazione e forse le altre facoltagrave intellettuali Giacchegrave egraveprobabile che non solo la parte inferiore dellanima allaquale si sogliono attribuire le passioni ma lo stesso in-telletto faccia uso nelle sue operazioni di alcuni delica-ti strumenti del corpo sebbene sia piuttosto difficile sta-bilire quali siano e dove siano che lintelletto ne facciauso appare da questo fatto che un lungo esercizio dellefacoltagrave mentali egrave causa di una notevole stanchezza ditutto il corpo e daltro lato un lungo lavoro fisico o undolore indebolisce e talvolta veramente distrugge le fa-coltagrave stesse della mente Ora come un appropriato eser-cizio egrave essenziale alle parti grosse e muscolari del corpoe come senza questo stimolo esse diverrebbero languidee ammalate la stessa regola vale anche per quelle partiche siano eccitate ed esercitate in giusta misura

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timento la disperazione e spesso il suicidio sono unaconseguenza della tetra visione delle cose che noi abbia-mo quando ci troviamo in questo stato di rilassamentodel corpo Il miglior rimedio per tutti questi mali egravelesercizio o il lavoro e il lavoro egrave un superamento didifficoltagrave egrave uno sforzo del potere di contrazione dei mu-scoli e come tale assomiglia in tutto tranne che nel gra-do al dolore che consiste nella tensione o nella contra-zione Il lavoro non egrave soltanto necessario per manteneregli organi meno delicati in uno stato adatto alle loro fun-zioni ma egrave pure necessario agli organi piugrave fini e piugrave de-licati sui quali e per mezzo dei quali agiscono limmagi-nazione e forse le altre facoltagrave intellettuali Giacchegrave egraveprobabile che non solo la parte inferiore dellanima allaquale si sogliono attribuire le passioni ma lo stesso in-telletto faccia uso nelle sue operazioni di alcuni delica-ti strumenti del corpo sebbene sia piuttosto difficile sta-bilire quali siano e dove siano che lintelletto ne facciauso appare da questo fatto che un lungo esercizio dellefacoltagrave mentali egrave causa di una notevole stanchezza ditutto il corpo e daltro lato un lungo lavoro fisico o undolore indebolisce e talvolta veramente distrugge le fa-coltagrave stesse della mente Ora come un appropriato eser-cizio egrave essenziale alle parti grosse e muscolari del corpoe come senza questo stimolo esse diverrebbero languidee ammalate la stessa regola vale anche per quelle partiche siano eccitate ed esercitate in giusta misura

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VII ndash LESERCIZIO Egrave NECESSARIO PER GLIORGANI PIUgrave DELICATI

Come il lavoro comune che egrave una forma di dolore egravelesercizio delle parti piugrave robuste una forma di terrore egravelesercizio delle parti piugrave delicate del sistema e se unacerta forma di dolore egrave di tal natura da influire sulla vi-sta o sulludito poichegrave sono gli organi piugrave delicatilimpressione si avvicina di piugrave a quella che ha una cau-sa intellettuale In tutti questi casi se il dolore e il terroresono modificati in modo da non essere realmente nocivise il dolore non giunge alla violenza e il terrore non egraveprovocato dal pericolo reale di distruzione della perso-na poichegrave queste emozioni liberano le parti sia le deli-cate che le robuste da un ingombro pericoloso e danno-so sono capaci di produrre diletto non piacere ma unaspecie di dilettoso orrore una specie di tranquillitagrave tintadi terrore la quale dal momento che dipende dallistintodi conservazione egrave una delle passioni piugrave forti Il suooggetto egrave il sublime60 Il suo piugrave alto grado lo chiamostupore i gradi inferiori sono timore reverenza e ri-spetto che dalletimologia stessa mostrano da qualefonte derivino e come siano distinte dalleffettivo piace-re

60 Parte Seconda II

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VII ndash LESERCIZIO Egrave NECESSARIO PER GLIORGANI PIUgrave DELICATI

Come il lavoro comune che egrave una forma di dolore egravelesercizio delle parti piugrave robuste una forma di terrore egravelesercizio delle parti piugrave delicate del sistema e se unacerta forma di dolore egrave di tal natura da influire sulla vi-sta o sulludito poichegrave sono gli organi piugrave delicatilimpressione si avvicina di piugrave a quella che ha una cau-sa intellettuale In tutti questi casi se il dolore e il terroresono modificati in modo da non essere realmente nocivise il dolore non giunge alla violenza e il terrore non egraveprovocato dal pericolo reale di distruzione della perso-na poichegrave queste emozioni liberano le parti sia le deli-cate che le robuste da un ingombro pericoloso e danno-so sono capaci di produrre diletto non piacere ma unaspecie di dilettoso orrore una specie di tranquillitagrave tintadi terrore la quale dal momento che dipende dallistintodi conservazione egrave una delle passioni piugrave forti Il suooggetto egrave il sublime60 Il suo piugrave alto grado lo chiamostupore i gradi inferiori sono timore reverenza e ri-spetto che dalletimologia stessa mostrano da qualefonte derivino e come siano distinte dalleffettivo piace-re

60 Parte Seconda II

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VIII ndash PERCHEgrave COSE NON PERICOLOSEPRODUCONO UNA PASSIONE SIMILE AL

TERRORE

Uno spettacolo di terrore61 o di dolore egrave sempre causadi sublime Per il terrore o per il pericolo che egrave affinela precedente spiegazione egrave ritengo sufficiente Richie-deragrave forse uno sforzo maggiore mostrare che quegliesempi che ho dato del sublime nella seconda partesono capaci di produrre uno stato di dolore uno statoperciograve connesso col terrore che deve essere giudicato inbase agli stessi principicirc E innanzi tutto parlerograve di ogget-ti di grandi dimensioni intendo oggetti percepibili dallavista

IX ndash PERCHEgrave GLI OGGETTI VISIVI DIGRANDI DIMENSIONI SONO SUBLIMI

La visione consiste in una immagine formata dai rag-gi di luce che sono riflessi dalloggetto la quale si dipin-ge integralmente e istantaneamente sulla retina o sulleultime terminazioni nervose dellocchio Oppure secon-do altri non vegrave che un solo punto di ogni oggetto che si

61 Parte Prima VII ndash Parte Seconda II

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VIII ndash PERCHEgrave COSE NON PERICOLOSEPRODUCONO UNA PASSIONE SIMILE AL

TERRORE

Uno spettacolo di terrore61 o di dolore egrave sempre causadi sublime Per il terrore o per il pericolo che egrave affinela precedente spiegazione egrave ritengo sufficiente Richie-deragrave forse uno sforzo maggiore mostrare che quegliesempi che ho dato del sublime nella seconda partesono capaci di produrre uno stato di dolore uno statoperciograve connesso col terrore che deve essere giudicato inbase agli stessi principicirc E innanzi tutto parlerograve di ogget-ti di grandi dimensioni intendo oggetti percepibili dallavista

IX ndash PERCHEgrave GLI OGGETTI VISIVI DIGRANDI DIMENSIONI SONO SUBLIMI

La visione consiste in una immagine formata dai rag-gi di luce che sono riflessi dalloggetto la quale si dipin-ge integralmente e istantaneamente sulla retina o sulleultime terminazioni nervose dellocchio Oppure secon-do altri non vegrave che un solo punto di ogni oggetto che si

61 Parte Prima VII ndash Parte Seconda II

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imprima nellocchio in modo da essere percepito imme-diatamente ma col movimento dellocchio raccoglia-mo con grande velocitagrave le diverse parti delloggetto inmodo da formarne un tutto uniforme Se si accetta laprima opinione bisogna considerare che62 sebbene tuttala luce riflessa da un corpo grande colpisca locchio inun solo istante tuttavia dobbiamo pensare che il corpostesso egrave formato di un gran numero di punti distintiognuno dei quali o il raggio che da ognuno provieneimpressiona la retina Cosicchegrave sebbene limmagine diun punto causi soltanto una lieve tensione di questamembrana un altro tocco e poi un altro ancora determi-nerebbe successivamente una grande tensione fino almassimo grado e tutte le facoltagrave dellocchio vibrandoin ogni parte si avvicinerebbero alla natura di ciograve cheproduce dolore e per conseguenza produrrebberounidea sublime

Ancora se poniamo che solo un punto di un oggettosia immediatamente distinguibile la cosa saragrave quasi lamedesima o piuttosto appariragrave anche piugrave chiaro che ilsublime trae origine dalla grandezza di dimensione Poi-chegrave se uno solo egrave il punto subito osservato locchio devepercorrere il vasto spazio di tali corpi con grande rapidi-tagrave e per conseguenza i nervi delicati e i muscoli destina-ti al movimento di quella parte devono essere moltosforzati e la loro grande sensibilitagrave deve far sigrave chessisiano molto impressionati a causa di questo sforzo

62 Parte Seconda VII

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imprima nellocchio in modo da essere percepito imme-diatamente ma col movimento dellocchio raccoglia-mo con grande velocitagrave le diverse parti delloggetto inmodo da formarne un tutto uniforme Se si accetta laprima opinione bisogna considerare che62 sebbene tuttala luce riflessa da un corpo grande colpisca locchio inun solo istante tuttavia dobbiamo pensare che il corpostesso egrave formato di un gran numero di punti distintiognuno dei quali o il raggio che da ognuno provieneimpressiona la retina Cosicchegrave sebbene limmagine diun punto causi soltanto una lieve tensione di questamembrana un altro tocco e poi un altro ancora determi-nerebbe successivamente una grande tensione fino almassimo grado e tutte le facoltagrave dellocchio vibrandoin ogni parte si avvicinerebbero alla natura di ciograve cheproduce dolore e per conseguenza produrrebberounidea sublime

Ancora se poniamo che solo un punto di un oggettosia immediatamente distinguibile la cosa saragrave quasi lamedesima o piuttosto appariragrave anche piugrave chiaro che ilsublime trae origine dalla grandezza di dimensione Poi-chegrave se uno solo egrave il punto subito osservato locchio devepercorrere il vasto spazio di tali corpi con grande rapidi-tagrave e per conseguenza i nervi delicati e i muscoli destina-ti al movimento di quella parte devono essere moltosforzati e la loro grande sensibilitagrave deve far sigrave chessisiano molto impressionati a causa di questo sforzo

62 Parte Seconda VII

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Daltronde non ha nessuna importanza per leffetto pro-dotto se le parti di un corpo risultino connesse ed essoproduca subito tutta intera la sua impressione o se pro-ducendo solo limpressione di un punto per volta deter-mini una successione di quello o di altri punti cosigrave velo-cemente da farli sembrare uniti come egrave evidentedalleffetto comune che si ha facendo ruotare una faceaccesa o un pezzo di legno che se egrave mosso con veloci-tagrave sembra un cerchio di fuoco

X ndash PERCHEgrave LUNITAgrave Egrave NECESSARIA PERLA VASTITAgrave

Si puograve obbiettare a questa teoria che locchio gene-ralmente riceve un ugual numero di raggi in ogni mo-mento e che perciograve un oggetto grande non puograve colpirlocon un numero di raggi maggiore che non quella varietagravedi oggetti che locchio deve sempre percepire quando egraveaperto Al che io rispondo che ammettendo che un ugualnumero di raggi o unuguale quantitagrave di particelle lumi-nose colpiscano locchio in ogni momento tuttavia sequesti raggi spesso variano la loro natura ora coloran-dosi di azzurro ora di rosso e cosigrave via e variano la loroterminazione trasformandosi in piccoli quadrati triango-li o simili a ogni cambiamento sia di colore che di for-ma lorgano subisce una specie di rilassamento o di sta-

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Daltronde non ha nessuna importanza per leffetto pro-dotto se le parti di un corpo risultino connesse ed essoproduca subito tutta intera la sua impressione o se pro-ducendo solo limpressione di un punto per volta deter-mini una successione di quello o di altri punti cosigrave velo-cemente da farli sembrare uniti come egrave evidentedalleffetto comune che si ha facendo ruotare una faceaccesa o un pezzo di legno che se egrave mosso con veloci-tagrave sembra un cerchio di fuoco

X ndash PERCHEgrave LUNITAgrave Egrave NECESSARIA PERLA VASTITAgrave

Si puograve obbiettare a questa teoria che locchio gene-ralmente riceve un ugual numero di raggi in ogni mo-mento e che perciograve un oggetto grande non puograve colpirlocon un numero di raggi maggiore che non quella varietagravedi oggetti che locchio deve sempre percepire quando egraveaperto Al che io rispondo che ammettendo che un ugualnumero di raggi o unuguale quantitagrave di particelle lumi-nose colpiscano locchio in ogni momento tuttavia sequesti raggi spesso variano la loro natura ora coloran-dosi di azzurro ora di rosso e cosigrave via e variano la loroterminazione trasformandosi in piccoli quadrati triango-li o simili a ogni cambiamento sia di colore che di for-ma lorgano subisce una specie di rilassamento o di sta-

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si ma questo rilassamento e questo lavoro cosigrave spessointerrotto non producono affatto sollievo negrave hannoleffetto di un lavoro attivo e uniforme

Chiunque ha notato i diversi effetti di un forte eserci-zio o di qualche azione insignificante comprenderagrave per-chegrave un lavoro noioso e irritante che in principio stancae indebolisce il corpo non abbia nulla di grande questitipi di movimenti che sono piugrave irritanti che dolorosi colmutare continuamente e improvvisamente il loro tenoree la loro direzione impediscono quella completa tensio-ne quella specie di lavoro uniforme che egrave connesso a unforte dolore ed egrave causa di sublime

Il complesso degli oggetti di vario genere anche se egraveuguale al numero delle parti uniformi che compongonoun intero oggetto non produce un effetto uguale sugliorgani del nostro corpo Oltre quella giagrave accettata vi egravepoi unaltra forte ragione di differenza La mente inrealtagrave difficilmente puograve osservare con attenzione piugrave diuna cosa per volta se questa cosa egrave piccola leffetto egravepiccolo e una quantitagrave di altri piccoli oggetti non puogravecostringere lattenzione la mente egrave limitata dai limitidelloggetto e quello di cui non si occupa e quello chenon esiste hanno su di lei lo stesso effetto ma locchio ola mente (poichegrave in questo caso non vegrave differenza)quando considerano grandi oggetti uniformi non arriva-no prontamente ai loro confini non hanno posa mentreli contemplano limmagine egrave ovunque la stessa Cosic-chegrave ogni cosa di grandi dimensioni deve necessariamen-te essere una semplice e intera

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si ma questo rilassamento e questo lavoro cosigrave spessointerrotto non producono affatto sollievo negrave hannoleffetto di un lavoro attivo e uniforme

Chiunque ha notato i diversi effetti di un forte eserci-zio o di qualche azione insignificante comprenderagrave per-chegrave un lavoro noioso e irritante che in principio stancae indebolisce il corpo non abbia nulla di grande questitipi di movimenti che sono piugrave irritanti che dolorosi colmutare continuamente e improvvisamente il loro tenoree la loro direzione impediscono quella completa tensio-ne quella specie di lavoro uniforme che egrave connesso a unforte dolore ed egrave causa di sublime

Il complesso degli oggetti di vario genere anche se egraveuguale al numero delle parti uniformi che compongonoun intero oggetto non produce un effetto uguale sugliorgani del nostro corpo Oltre quella giagrave accettata vi egravepoi unaltra forte ragione di differenza La mente inrealtagrave difficilmente puograve osservare con attenzione piugrave diuna cosa per volta se questa cosa egrave piccola leffetto egravepiccolo e una quantitagrave di altri piccoli oggetti non puogravecostringere lattenzione la mente egrave limitata dai limitidelloggetto e quello di cui non si occupa e quello chenon esiste hanno su di lei lo stesso effetto ma locchio ola mente (poichegrave in questo caso non vegrave differenza)quando considerano grandi oggetti uniformi non arriva-no prontamente ai loro confini non hanno posa mentreli contemplano limmagine egrave ovunque la stessa Cosic-chegrave ogni cosa di grandi dimensioni deve necessariamen-te essere una semplice e intera

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XI ndash LINFINITO ARTIFICIALE

Abbiamo osservato che una specie di grandezza nascedallinfinito artificiale e che questo infinito consiste inuna successione uniforme di grandi parti abbiamo an-che osservato che la stessa uniforme successione ha unpotere simile nei suoni Ma poichegrave gli effetti di moltecose sono piugrave chiari per uno dei sensi che per un altro epoichegrave tutti i sensi hanno fra loro analogie e si comple-tano lun con laltro incomincerograve dal potere nei suonipoichegrave la causa della sublimitagrave per via di successione egravedi gran lunga piugrave evidente nel senso delludito Osservoqui una volta per tutte che lanalisi delle cause naturalie meccaniche delle nostre passioni puograve oltre linteressedel soggetto offrire se arriva a scoprirle una maggiorforza e luce da alcune regole che enunciamo su tale ar-gomento Quando lorecchio riceve un suono semplice egravecolpito da una sola onda daria che fa vibrare il timpanoe le altre parti membranose secondo la natura e la speciedel colpo Se il colpo egrave forte lorgano delludito arriva aun considerevole grado di tensione Se il colpo egrave ripetu-to quasi subito la ripetizione causa lattesa di un altrocolpo E bisogna notare che lattesa determina una ten-sione Questo egrave evidente in molti animali che quando sidispongono ad udire un suono si mettono allerta e driz-zano le orecchie cosicchegrave qui leffetto dei suoni egrave consi-derevolmente accresciuto da un nuovo elemento latte-sa Ma sebbene dopo un certo numero di colpi ne aspet-

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XI ndash LINFINITO ARTIFICIALE

Abbiamo osservato che una specie di grandezza nascedallinfinito artificiale e che questo infinito consiste inuna successione uniforme di grandi parti abbiamo an-che osservato che la stessa uniforme successione ha unpotere simile nei suoni Ma poichegrave gli effetti di moltecose sono piugrave chiari per uno dei sensi che per un altro epoichegrave tutti i sensi hanno fra loro analogie e si comple-tano lun con laltro incomincerograve dal potere nei suonipoichegrave la causa della sublimitagrave per via di successione egravedi gran lunga piugrave evidente nel senso delludito Osservoqui una volta per tutte che lanalisi delle cause naturalie meccaniche delle nostre passioni puograve oltre linteressedel soggetto offrire se arriva a scoprirle una maggiorforza e luce da alcune regole che enunciamo su tale ar-gomento Quando lorecchio riceve un suono semplice egravecolpito da una sola onda daria che fa vibrare il timpanoe le altre parti membranose secondo la natura e la speciedel colpo Se il colpo egrave forte lorgano delludito arriva aun considerevole grado di tensione Se il colpo egrave ripetu-to quasi subito la ripetizione causa lattesa di un altrocolpo E bisogna notare che lattesa determina una ten-sione Questo egrave evidente in molti animali che quando sidispongono ad udire un suono si mettono allerta e driz-zano le orecchie cosicchegrave qui leffetto dei suoni egrave consi-derevolmente accresciuto da un nuovo elemento latte-sa Ma sebbene dopo un certo numero di colpi ne aspet-

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tiamo altri non potendo noi calcolare il momento preci-so del loro arrivo quando essi giungono producono unaspecie di sorpresa che intensifica anche maggiormentequesta tensione Ho infatti osservato che quando inqualche momento attesi con ansia qualche suono che ri-tornava a intervalli (come il colpo ripetuto del cannone)sebbene attendessi effettivamente il ripetersi del colpoquando sopravveniva sempre mi faceva trasalire legger-mente il timpano subiva una contrazione e tutto il corposussultava con esso La tensione della parte aumentan-do cosigrave ad ogni colpo per le forze unite del colpo stes-so dellattesa e della sorpresa arriva a tal punto da esse-re capace di unidea sublime e giunge proprio allorlodel dolore Anche quando la causa ha cessato di agiregli organi delludito essendo spesso successivamentecolpiti in modo simile continuano a vibrare in quelmodo per un tempo piugrave lungo questo egrave un elementoche contribuisce alla grandezza delleffetto

XII ndash LE VIBRAZIONI DEVONOESSERE SIMILI

Ma se la vibrazione non egrave simile in ogni impressionenon puograve mai essere trasportata al di lagrave di un certo nume-ro di impressioni infatti mettete in movimento un corpocome un pendolo in una direzione esso continueragrave ad

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tiamo altri non potendo noi calcolare il momento preci-so del loro arrivo quando essi giungono producono unaspecie di sorpresa che intensifica anche maggiormentequesta tensione Ho infatti osservato che quando inqualche momento attesi con ansia qualche suono che ri-tornava a intervalli (come il colpo ripetuto del cannone)sebbene attendessi effettivamente il ripetersi del colpoquando sopravveniva sempre mi faceva trasalire legger-mente il timpano subiva una contrazione e tutto il corposussultava con esso La tensione della parte aumentan-do cosigrave ad ogni colpo per le forze unite del colpo stes-so dellattesa e della sorpresa arriva a tal punto da esse-re capace di unidea sublime e giunge proprio allorlodel dolore Anche quando la causa ha cessato di agiregli organi delludito essendo spesso successivamentecolpiti in modo simile continuano a vibrare in quelmodo per un tempo piugrave lungo questo egrave un elementoche contribuisce alla grandezza delleffetto

XII ndash LE VIBRAZIONI DEVONOESSERE SIMILI

Ma se la vibrazione non egrave simile in ogni impressionenon puograve mai essere trasportata al di lagrave di un certo nume-ro di impressioni infatti mettete in movimento un corpocome un pendolo in una direzione esso continueragrave ad

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oscillare lungo larco della stessa circonferenza finchegravele note cause lo fermeranno ma se dopo averlo messo inmoto in una direzione lo spingete in unaltra esso nonpuograve piugrave riprendere la prima direzione perchegrave non egrave ca-pace di automovimento e per conseguenza non puograve chesentire leffetto di quellultima spinta laddove se ripete-te piugrave volte la spinta nella stessa direzione esso descri-veragrave un arco piugrave grande e si muoveragrave per un tempo piugravelungo

XIII ndash LEFFETTO DELLA SUCCESSIONENEGLI OGGETTI VISIVI

Se possiamo chiaramente comprendere come le coseagiscano su uno dei nostri sensi saragrave facile comprende-re in qual modo esse impressionino gli altri Il dilungar-ci quindi sulle sensazioni relative ad ogni senso finireb-be per affaticarci con uninutile ripetizione piuttosto chegettare una nuova luce sul soggetto mediante unampiaed estesa trattazione Ma dal momento che in questanostra dissertazione ci atteniamo principalmente al su-blime in quanto colpisce locchio considereremo inmodo particolare perchegrave una successiva disposizione diparti uniformi nella medesima linea retta sia sublime ein base a quale principio questa disposizione possa far sigraveche una quantitagrave di materia relativamente piccola pro-

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oscillare lungo larco della stessa circonferenza finchegravele note cause lo fermeranno ma se dopo averlo messo inmoto in una direzione lo spingete in unaltra esso nonpuograve piugrave riprendere la prima direzione perchegrave non egrave ca-pace di automovimento e per conseguenza non puograve chesentire leffetto di quellultima spinta laddove se ripete-te piugrave volte la spinta nella stessa direzione esso descri-veragrave un arco piugrave grande e si muoveragrave per un tempo piugravelungo

XIII ndash LEFFETTO DELLA SUCCESSIONENEGLI OGGETTI VISIVI

Se possiamo chiaramente comprendere come le coseagiscano su uno dei nostri sensi saragrave facile comprende-re in qual modo esse impressionino gli altri Il dilungar-ci quindi sulle sensazioni relative ad ogni senso finireb-be per affaticarci con uninutile ripetizione piuttosto chegettare una nuova luce sul soggetto mediante unampiaed estesa trattazione Ma dal momento che in questanostra dissertazione ci atteniamo principalmente al su-blime in quanto colpisce locchio considereremo inmodo particolare perchegrave una successiva disposizione diparti uniformi nella medesima linea retta sia sublime ein base a quale principio questa disposizione possa far sigraveche una quantitagrave di materia relativamente piccola pro-

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duca un effetto maggiore di una quantitagrave molto piugrave este-sa disposta in un altro modo

Per evitare lincertezza di nozioni generali poniamodinnanzi ai nostri occhi una serie di colonne uniformicollocate in linea retta prendiamo posizione in modoche il nostro occhio possa spingersi lungo questo colon-nato poichegrave da questo punto di vista ne coglie leffettomigliore Nella nostra attuale posizione egrave chiaro che iraggi della prima colonna causeranno al nostro occhiouna vibrazione di quella forma unimmagine della co-lonna stessa La colonna immediatamente successiva laaccresce quella che segue rinnova e rafforza limpres-sione ognuna nellordine della successione aggiungeimpulso a impulso impressione a impressione finchegravelocchio a lungo esercitato in un modo particolare nonpuograve perdere immediatamente quelloggetto ed essendoviolentemente trascinato da questa continua agitazioneoffre alla mente unidea grande e sublime

Ma invece osservare una fila di colonne uniformisupponiamo che si succedano luna allaltra una rotondae una quadrata alternativamente In tal caso la vibrazio-ne suscitata alla prima colonna rotonda si smorza nonappena egrave formata e una vibrazione daltro genere cioegravequadrata occupa immediatamente il suo posto maanchessa tuttavia cede il posto con altrettanta velocitagravead una rotonda e cosigrave locchio procede alternativamentecogliendo unimmagine e abbandonandone unaltra finoal termine delledificio Quindi egrave ovvio che allultima co-lonna limpressione egrave tanto lungi dal continuare quanto

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duca un effetto maggiore di una quantitagrave molto piugrave este-sa disposta in un altro modo

Per evitare lincertezza di nozioni generali poniamodinnanzi ai nostri occhi una serie di colonne uniformicollocate in linea retta prendiamo posizione in modoche il nostro occhio possa spingersi lungo questo colon-nato poichegrave da questo punto di vista ne coglie leffettomigliore Nella nostra attuale posizione egrave chiaro che iraggi della prima colonna causeranno al nostro occhiouna vibrazione di quella forma unimmagine della co-lonna stessa La colonna immediatamente successiva laaccresce quella che segue rinnova e rafforza limpres-sione ognuna nellordine della successione aggiungeimpulso a impulso impressione a impressione finchegravelocchio a lungo esercitato in un modo particolare nonpuograve perdere immediatamente quelloggetto ed essendoviolentemente trascinato da questa continua agitazioneoffre alla mente unidea grande e sublime

Ma invece osservare una fila di colonne uniformisupponiamo che si succedano luna allaltra una rotondae una quadrata alternativamente In tal caso la vibrazio-ne suscitata alla prima colonna rotonda si smorza nonappena egrave formata e una vibrazione daltro genere cioegravequadrata occupa immediatamente il suo posto maanchessa tuttavia cede il posto con altrettanta velocitagravead una rotonda e cosigrave locchio procede alternativamentecogliendo unimmagine e abbandonandone unaltra finoal termine delledificio Quindi egrave ovvio che allultima co-lonna limpressione egrave tanto lungi dal continuare quanto

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lo era alla prima poichegrave in realtagrave i sensi non possono ri-cevere unimpressione distinta se non dallultima edessa non puograve mai riassumere in segrave due impressioni di-verse inoltre ogni variazione delloggetto egrave un riposo eun rilassamento per gli organi della vista e questo sol-lievo impedisce quella forte emozione cosigrave necessaria aprodurre il sublime Per ottenere quindi una perfettagrandezza in quelle cose a cui abbiamo sopra accenna-to vi dovrebbe essere una perfetta semplicitagrave unassolu-ta uniformitagrave nella disposizione nella forma e nel colo-re In base a questo principio di successione e di unifor-mitagrave ci si puograve domandare perchegrave una lunga parete nudanon debba essere un oggetto piugrave sublime di un colonna-to dal momento che la successione non egrave in alcun modointerrotta locchio non incontra ostacoli e nulla di piugraveuniforme si puograve concepire

Una lunga parete nuda non egrave certo cosigrave grandiosacome un colonnato della medesima lunghezza e altezzaNon egrave difficile notare questa differenza Quando osser-viamo una parete nuda data luniformitagrave delloggettolocchio corre per lintero spazio e arriva velocemente alsuo termine non incontra nulla che possa interrompereil suo procedere ma neppure incontra qualche cosa chepossa trattenerlo per un po di tempo col produrre un ef-fetto notevole e duraturo La vista di una parete nudache sia di grande altezza e di grande lunghezza egrave indub-biamente grandiosa ma questa egrave soltanto unidea e nonuna ripetizione di idee simili egrave quindi grande non tantodal punto di vista dellinfinitagrave quanto da quello della va-

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lo era alla prima poichegrave in realtagrave i sensi non possono ri-cevere unimpressione distinta se non dallultima edessa non puograve mai riassumere in segrave due impressioni di-verse inoltre ogni variazione delloggetto egrave un riposo eun rilassamento per gli organi della vista e questo sol-lievo impedisce quella forte emozione cosigrave necessaria aprodurre il sublime Per ottenere quindi una perfettagrandezza in quelle cose a cui abbiamo sopra accenna-to vi dovrebbe essere una perfetta semplicitagrave unassolu-ta uniformitagrave nella disposizione nella forma e nel colo-re In base a questo principio di successione e di unifor-mitagrave ci si puograve domandare perchegrave una lunga parete nudanon debba essere un oggetto piugrave sublime di un colonna-to dal momento che la successione non egrave in alcun modointerrotta locchio non incontra ostacoli e nulla di piugraveuniforme si puograve concepire

Una lunga parete nuda non egrave certo cosigrave grandiosacome un colonnato della medesima lunghezza e altezzaNon egrave difficile notare questa differenza Quando osser-viamo una parete nuda data luniformitagrave delloggettolocchio corre per lintero spazio e arriva velocemente alsuo termine non incontra nulla che possa interrompereil suo procedere ma neppure incontra qualche cosa chepossa trattenerlo per un po di tempo col produrre un ef-fetto notevole e duraturo La vista di una parete nudache sia di grande altezza e di grande lunghezza egrave indub-biamente grandiosa ma questa egrave soltanto unidea e nonuna ripetizione di idee simili egrave quindi grande non tantodal punto di vista dellinfinitagrave quanto da quello della va-

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stitagrave Ma da un impulso di tal genere a meno che nonsia fortissimo non siamo cosigrave intensamente impressio-nati come invece lo siamo da una successione di impul-si simili perchegrave i nervi dei sensi non acquistano (se cosigraveposso esprimermi) labitudine di ripetere la stessa im-pressione in modo da protrarla piugrave a lungo di quanto lasua causa agisca inoltre tutti gli effetti che ho attribuitoallaspettativa e alla sorpresa nel capitolo undecimonon possono trovar posto su una parete nuda

XIV ndash LOPINIONE DEL LOCKE RIGUARDOALLOSCURITAgrave

Il Locke ritiene che loscuritagrave non sia per sua naturaun idea di terrore e che sebbene una luce eccessiva siapenosa al senso il piugrave grande eccesso di oscuritagrave non siain alcun modo conturbante Osserva in un altro puntoche avendo una volta una nutrice o una vecchia associa-to le idee di fantasmi e di demoni con lidea di oscuritagravela notte dallora in poi egrave diventata penosa e orribileallimmaginazione Lautoritagrave di questo granduomo egravesenza dubbio notevole quanto puograve esserlo quella diqualsiasi uomo e sembra vada contro il nostro principiogenerale63

63 Parte Seconda III

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stitagrave Ma da un impulso di tal genere a meno che nonsia fortissimo non siamo cosigrave intensamente impressio-nati come invece lo siamo da una successione di impul-si simili perchegrave i nervi dei sensi non acquistano (se cosigraveposso esprimermi) labitudine di ripetere la stessa im-pressione in modo da protrarla piugrave a lungo di quanto lasua causa agisca inoltre tutti gli effetti che ho attribuitoallaspettativa e alla sorpresa nel capitolo undecimonon possono trovar posto su una parete nuda

XIV ndash LOPINIONE DEL LOCKE RIGUARDOALLOSCURITAgrave

Il Locke ritiene che loscuritagrave non sia per sua naturaun idea di terrore e che sebbene una luce eccessiva siapenosa al senso il piugrave grande eccesso di oscuritagrave non siain alcun modo conturbante Osserva in un altro puntoche avendo una volta una nutrice o una vecchia associa-to le idee di fantasmi e di demoni con lidea di oscuritagravela notte dallora in poi egrave diventata penosa e orribileallimmaginazione Lautoritagrave di questo granduomo egravesenza dubbio notevole quanto puograve esserlo quella diqualsiasi uomo e sembra vada contro il nostro principiogenerale63

63 Parte Seconda III

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Abbiamo considerato loscuritagrave come una causa delsublime e abbiamo finora considerato il sublime comedipendente da una modificazione della sofferenza o delterrore cosicchegrave se loscuritagrave non egrave penosa o terribileper chi non ha avuto nellinfanzia la mente turbata da su-perstizioni non puograve essere causa di sublime Ma contutto lossequio dovuto a tale autoritagrave mi sembra cheunassociazione di idee di una natura piugrave generaleunassociazione che tutta lumanitagrave egrave in grado di farepossa rendere terribile loscuritagrave poichegrave nelloscuritagrave piugraveprofonda egrave impossibile sapere in quale grado di sicurez-za noi ci troviamo ignoriamo gli oggetti che ci circon-dano possiamo in ogni momento urtare contro qualcheostacolo pericoloso possiamo precipitare in un abisso alprimo passo che facciamo e se un nemico si avvicinanon sappiamo da qual parte difenderci In tal caso la for-za non egrave una difesa sicura solo la saggezza puograve agireper via di congetture i piugrave coraggiosi sono titubanti ecolui che non vorrebbe implorare nulla in sua difesa egravecostretto a implorare la luce

Ζεῦ πάτερ ἀλλὰ σὺ ῥῦσαι ὑπἠέρος υἷας Ἀχαιῶνποίησον δαἴϑρην δὸς δὀφϑαλmicroοὶσιν ἱδέσϑαιἐν δὲ φάει ϰαὶ ὄλεσσον64

Riguardo allassociazione delle idee di fantasmi e didemoni egrave certo piugrave logico pensare che loscuritagrave essen-

64 laquoMa tu Giove padre trattieni sotto la luce i figli degliAchei rendi pura laria concedi agli occhi di vedere e nella luceuccidiraquo (Omero Iliade XVII 645 e sgg)

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Abbiamo considerato loscuritagrave come una causa delsublime e abbiamo finora considerato il sublime comedipendente da una modificazione della sofferenza o delterrore cosicchegrave se loscuritagrave non egrave penosa o terribileper chi non ha avuto nellinfanzia la mente turbata da su-perstizioni non puograve essere causa di sublime Ma contutto lossequio dovuto a tale autoritagrave mi sembra cheunassociazione di idee di una natura piugrave generaleunassociazione che tutta lumanitagrave egrave in grado di farepossa rendere terribile loscuritagrave poichegrave nelloscuritagrave piugraveprofonda egrave impossibile sapere in quale grado di sicurez-za noi ci troviamo ignoriamo gli oggetti che ci circon-dano possiamo in ogni momento urtare contro qualcheostacolo pericoloso possiamo precipitare in un abisso alprimo passo che facciamo e se un nemico si avvicinanon sappiamo da qual parte difenderci In tal caso la for-za non egrave una difesa sicura solo la saggezza puograve agireper via di congetture i piugrave coraggiosi sono titubanti ecolui che non vorrebbe implorare nulla in sua difesa egravecostretto a implorare la luce

Ζεῦ πάτερ ἀλλὰ σὺ ῥῦσαι ὑπἠέρος υἷας Ἀχαιῶνποίησον δαἴϑρην δὸς δὀφϑαλmicroοὶσιν ἱδέσϑαιἐν δὲ φάει ϰαὶ ὄλεσσον64

Riguardo allassociazione delle idee di fantasmi e didemoni egrave certo piugrave logico pensare che loscuritagrave essen-

64 laquoMa tu Giove padre trattieni sotto la luce i figli degliAchei rendi pura laria concedi agli occhi di vedere e nella luceuccidiraquo (Omero Iliade XVII 645 e sgg)

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do originariamente unidea di terrore fu scelta comescena adatta per tali terribili rappresentazioni e non chetali rappresentazioni abbiano reso loscuritagrave terribile

La mente umana cade molto facilmente in un erroredi tal genere ma egrave ben difficile immaginare che leffettodi unidea cosigrave universalmente terribile in ogni tempo epresso ogni popolo e in ogni luogo come egrave quelladelloscuritagrave possa essere dovuta a una sequela di storieoziose o ad alcunaltra causa di natura cosigrave insignifican-te e di effetto cosigrave precario

XV ndash LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILEPER PROPRIA NATURA

Potragrave forse risultare in seguito a ricerca che il nero eloscuritagrave sono in un certo senso penosi per la loro natu-rale azione indipendentemente da qualsiasi associazio-ne Devo notare che le idee di oscuritagrave e di nero quasi siidentificano e differiscono soltanto in questo che ilnero egrave unidea piugrave limitata Il Cheselden65 ci ha narratouna curiosissima storia di un bimbo nato cieco rimastotale fino alletagrave di tredici o quattordici anni quandooperato di cataratta potegrave cosigrave acquistare la vista Fra i

65 William Cheselden (1688-1752) celebre chirurgo autoredellAnatomy of human body testo molto diffuso e apprezzatodellepoca

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do originariamente unidea di terrore fu scelta comescena adatta per tali terribili rappresentazioni e non chetali rappresentazioni abbiano reso loscuritagrave terribile

La mente umana cade molto facilmente in un erroredi tal genere ma egrave ben difficile immaginare che leffettodi unidea cosigrave universalmente terribile in ogni tempo epresso ogni popolo e in ogni luogo come egrave quelladelloscuritagrave possa essere dovuta a una sequela di storieoziose o ad alcunaltra causa di natura cosigrave insignifican-te e di effetto cosigrave precario

XV ndash LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILEPER PROPRIA NATURA

Potragrave forse risultare in seguito a ricerca che il nero eloscuritagrave sono in un certo senso penosi per la loro natu-rale azione indipendentemente da qualsiasi associazio-ne Devo notare che le idee di oscuritagrave e di nero quasi siidentificano e differiscono soltanto in questo che ilnero egrave unidea piugrave limitata Il Cheselden65 ci ha narratouna curiosissima storia di un bimbo nato cieco rimastotale fino alletagrave di tredici o quattordici anni quandooperato di cataratta potegrave cosigrave acquistare la vista Fra i

65 William Cheselden (1688-1752) celebre chirurgo autoredellAnatomy of human body testo molto diffuso e apprezzatodellepoca

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diversi particolari degni di nota che accompagnarono lesue prime percezioni e i suoi primi giudizi sugli oggettivisivi il Cheselden ci dice che la prima volta che il ra-gazzo vide un oggetto nero provograve una grande inquietu-dine e che qualche tempo dopo vedendo per caso unanegra egli fu a quella vista colto da un forte orroreLorrore in questo caso difficilmente si puograve pensaresorga da unassociazione Dal racconto sembra che il ra-gazzo fosse molto osservatore e molto sensibile per lasua etagrave ed egrave quindi probabile che se la grande inquietu-dine da lui provata alla prima vista del nero fosse sortadalla sua connessione con qualche altra spiacevole idealavrebbe notata e ricordata Poichegrave unidea spiacevolesoltanto per associazione mostra abbastanza chiaramen-te alla prima impressione la causa del suo cattivo effettosulle passioni invero nei casi ordinari sfugge frequente-mente ma ciograve dipende dal fatto che loriginaria associa-zione avvenne molto prima e limpressione derivata fuspesso ripetuta Nel nostro esempio labitudine non hanulla a che fare e non vegrave motivo di ritenere che i cattivieffetti del nero sullimmaginazione del ragazzo fosserodovuti alla connessione con qualche altra spiacevoleidea piugrave di quanto i buoni effetti dei colori piugrave sma-glianti non derivassero dalla loro connessione con ideepiacevoli Essi probabilmente traevano i loro effettidalla loro naturale azione

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diversi particolari degni di nota che accompagnarono lesue prime percezioni e i suoi primi giudizi sugli oggettivisivi il Cheselden ci dice che la prima volta che il ra-gazzo vide un oggetto nero provograve una grande inquietu-dine e che qualche tempo dopo vedendo per caso unanegra egli fu a quella vista colto da un forte orroreLorrore in questo caso difficilmente si puograve pensaresorga da unassociazione Dal racconto sembra che il ra-gazzo fosse molto osservatore e molto sensibile per lasua etagrave ed egrave quindi probabile che se la grande inquietu-dine da lui provata alla prima vista del nero fosse sortadalla sua connessione con qualche altra spiacevole idealavrebbe notata e ricordata Poichegrave unidea spiacevolesoltanto per associazione mostra abbastanza chiaramen-te alla prima impressione la causa del suo cattivo effettosulle passioni invero nei casi ordinari sfugge frequente-mente ma ciograve dipende dal fatto che loriginaria associa-zione avvenne molto prima e limpressione derivata fuspesso ripetuta Nel nostro esempio labitudine non hanulla a che fare e non vegrave motivo di ritenere che i cattivieffetti del nero sullimmaginazione del ragazzo fosserodovuti alla connessione con qualche altra spiacevoleidea piugrave di quanto i buoni effetti dei colori piugrave sma-glianti non derivassero dalla loro connessione con ideepiacevoli Essi probabilmente traevano i loro effettidalla loro naturale azione

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XVI ndash PERCHEgrave LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILE

Vale la pena di esaminare pertanto come loscuritagravepossa operare in modo tale da causare sofferenza Si puograveosservare che mentre noi ci allontaniamo dalla luce lanatura ha fatto in modo che la pupilla si allarghi col re-stringersi delliride in modo proporzionale al nostro al-lontanamento Ora invece di retrocedere dalla luce soloun poco supponiamo di sottrarci interamente ad essa egravelogico pensare che la contrazione delle fibre radialidelliride sia in proporzione piugrave grande e che questaparte possa per la grande oscuritagrave giungere ad esserecosigrave contratta da costringere i nervi che la compongonoal di lagrave del normale e con ciograve produrre una sensazionepenosa Tale tensione sembra certamente esservi mentrenoi siamo avvolti dalloscuritagrave poichegrave in tale stato ri-manendo locchio aperto vi egrave un continuo sforzo perpercepire la luce questo egrave evidente dai bagliori e dalleluminose visioni che spesso sembrano in tali circostan-ze balenare davanti a noi e non possono dipendere chedallo spasimo prodotto da un sforzo per inseguireloggetto Molti altri forti impulsi produrranno lidea del-la luce nellocchio oltre alla sostanza della luce stessacome riscontriamo in molti casi Quelli che ammettonoche loscuritagrave sia causa di sublime arguirebbero dalladilatazione della pupilla che un rilassamento puograve pro-durre il sublime cosigrave come una contrazione ma non cre-do che essi considerino che sebbene lanello circolare

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XVI ndash PERCHEgrave LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILE

Vale la pena di esaminare pertanto come loscuritagravepossa operare in modo tale da causare sofferenza Si puograveosservare che mentre noi ci allontaniamo dalla luce lanatura ha fatto in modo che la pupilla si allarghi col re-stringersi delliride in modo proporzionale al nostro al-lontanamento Ora invece di retrocedere dalla luce soloun poco supponiamo di sottrarci interamente ad essa egravelogico pensare che la contrazione delle fibre radialidelliride sia in proporzione piugrave grande e che questaparte possa per la grande oscuritagrave giungere ad esserecosigrave contratta da costringere i nervi che la compongonoal di lagrave del normale e con ciograve produrre una sensazionepenosa Tale tensione sembra certamente esservi mentrenoi siamo avvolti dalloscuritagrave poichegrave in tale stato ri-manendo locchio aperto vi egrave un continuo sforzo perpercepire la luce questo egrave evidente dai bagliori e dalleluminose visioni che spesso sembrano in tali circostan-ze balenare davanti a noi e non possono dipendere chedallo spasimo prodotto da un sforzo per inseguireloggetto Molti altri forti impulsi produrranno lidea del-la luce nellocchio oltre alla sostanza della luce stessacome riscontriamo in molti casi Quelli che ammettonoche loscuritagrave sia causa di sublime arguirebbero dalladilatazione della pupilla che un rilassamento puograve pro-durre il sublime cosigrave come una contrazione ma non cre-do che essi considerino che sebbene lanello circolare

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delliride sia in un certo senso uno sfintere che si puogravedilatare con un semplice rilassamento pure da un datopunto di vista differisce dalla maggior parte degli altrisfinteri del corpo poichegrave egrave unito ai muscoli antagonistiche sono le fibre radiali delliride il muscolo circolarenon incomincia a rilassarsi prima che queste fibre man-cando del loro equilibrio siano forzatamente ritratte eallarghino la pupilla sino ad una larghezza considerevo-le Ma per quanto non fossimo informati di ciograve ritengoche ognuno troveragrave che se apre gli occhi e si sforza divedere in un luogo buio ne segue una sofferenza assainotevole Ho udito alcune signore notare che dopo averlavorato per lungo tempo su un fondo nero i loro occhierano cosigrave indolenziti e indeboliti che a stento esse pote-vano vedere Si puograve forse obbiettare a questa teoriadelleffetto meccanico delloscuritagrave che i cattivi effettidelloscuritagrave o del nero sembrano piuttosto agire sullamente che sul fisico e in veritagrave io credo che sia cosigrave ri-tengo inoltre che avvenga la medesima cosa per le im-pressioni percepite dalle parti piugrave delicate del nostro si-stema Gli effetti del cattivo tempo si manifestano spes-so nella malinconia e nellabbattimento dello spiritosebbene senza dubbio in questo caso gli organi del cor-po soffrano per primi e lanimo solo per riflesso di que-sti organi

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delliride sia in un certo senso uno sfintere che si puogravedilatare con un semplice rilassamento pure da un datopunto di vista differisce dalla maggior parte degli altrisfinteri del corpo poichegrave egrave unito ai muscoli antagonistiche sono le fibre radiali delliride il muscolo circolarenon incomincia a rilassarsi prima che queste fibre man-cando del loro equilibrio siano forzatamente ritratte eallarghino la pupilla sino ad una larghezza considerevo-le Ma per quanto non fossimo informati di ciograve ritengoche ognuno troveragrave che se apre gli occhi e si sforza divedere in un luogo buio ne segue una sofferenza assainotevole Ho udito alcune signore notare che dopo averlavorato per lungo tempo su un fondo nero i loro occhierano cosigrave indolenziti e indeboliti che a stento esse pote-vano vedere Si puograve forse obbiettare a questa teoriadelleffetto meccanico delloscuritagrave che i cattivi effettidelloscuritagrave o del nero sembrano piuttosto agire sullamente che sul fisico e in veritagrave io credo che sia cosigrave ri-tengo inoltre che avvenga la medesima cosa per le im-pressioni percepite dalle parti piugrave delicate del nostro si-stema Gli effetti del cattivo tempo si manifestano spes-so nella malinconia e nellabbattimento dello spiritosebbene senza dubbio in questo caso gli organi del cor-po soffrano per primi e lanimo solo per riflesso di que-sti organi

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XVII ndash GLI EFFETTI DEL NERO

Il nero non egrave che una oscuritagrave parziale e quindi traealcuni dei suoi poteri dallessere mescolato a corpi colo-rati e circondato da essi Per sua natura non puograve essereconsiderato un colore I corpi neri non riflettono nessunraggio o pochi riguardo alla vista e non appaiono checome spazi vuoti sparsi fra gli oggetti che noi vediamoQuando locchio giunge su uno di questi spazi vuotidopo essere stato tenuto in un certo grado di tensionenelleffetto dei colori adiacenti ad esso cade improvvi-samente in un rilassamento dal quale subito si riprendecon un moto convulsivo Per spiegare questo conside-riamo che quando intendiamo sederci su una sedia e latroviamo piugrave bassa di quanto ci aspettavamo il colpo egraveassai violento molto piugrave violento di quello che si potevasupporre fosse provocato dalla differenza di altezza frauna sedia e laltra Se dopo aver disceso una serie di gra-dini tentiamo inavvertitamente di fare un altro passo inugual modo il colpo egrave estremamente brusco e spiacevo-le mentre non possiamo affatto provocare tale colpoquando lo aspettiamo e siamo preparati ad esso Quandodico che ciograve egrave dovuto al fatto che il cambiamento avvie-ne contrariamente allaspettativa non intendo solo rife-rirmi alla mente ma anche al fatto che quando un orga-no del senso egrave per un certo tempo impressionato in undato modo qualora venga allimprovviso impressionatoin modo diverso ne segue un moto convulsivo contra-

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XVII ndash GLI EFFETTI DEL NERO

Il nero non egrave che una oscuritagrave parziale e quindi traealcuni dei suoi poteri dallessere mescolato a corpi colo-rati e circondato da essi Per sua natura non puograve essereconsiderato un colore I corpi neri non riflettono nessunraggio o pochi riguardo alla vista e non appaiono checome spazi vuoti sparsi fra gli oggetti che noi vediamoQuando locchio giunge su uno di questi spazi vuotidopo essere stato tenuto in un certo grado di tensionenelleffetto dei colori adiacenti ad esso cade improvvi-samente in un rilassamento dal quale subito si riprendecon un moto convulsivo Per spiegare questo conside-riamo che quando intendiamo sederci su una sedia e latroviamo piugrave bassa di quanto ci aspettavamo il colpo egraveassai violento molto piugrave violento di quello che si potevasupporre fosse provocato dalla differenza di altezza frauna sedia e laltra Se dopo aver disceso una serie di gra-dini tentiamo inavvertitamente di fare un altro passo inugual modo il colpo egrave estremamente brusco e spiacevo-le mentre non possiamo affatto provocare tale colpoquando lo aspettiamo e siamo preparati ad esso Quandodico che ciograve egrave dovuto al fatto che il cambiamento avvie-ne contrariamente allaspettativa non intendo solo rife-rirmi alla mente ma anche al fatto che quando un orga-no del senso egrave per un certo tempo impressionato in undato modo qualora venga allimprovviso impressionatoin modo diverso ne segue un moto convulsivo contra-

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zione simile a quella che si determina quando una cosaaccade contro laspettativa della mente E sebbene possasembrare strano che un cambiamento tale da produrreun rilassamento debba subito determinare unimprovvisacontrazione pure avviene quasi sicuramente cosigrave pertutti i sensi Ognuno sa che il sonno egrave un rilassamento eche il silenzio dove nulla tiene gli organi delludito inazione egrave in generale il piugrave adatto a prolungare questo ri-lassamento pure quando suoni in sordina dispongonoluomo al sonno fate cessare improvvisamente questisuoni e la persona immediatamente si sveglieragrave poichegravele parti del corpo si tendono improvvisamente Io stessosovente lo provai e ne sentii parlare da molti Analoga-mente se una persona si addormentasse alla chiara lucedel giorno lintrodurre unimprovvisa oscuritagrave ostacole-rebbe il suo sonno in quel momento sebbene il silenzioe loscuritagrave in se stessi non introdotti bruscamente sia-no molto favorevoli al sonno Questo dedussi per via dicongetture sullanalogia dei sensi quando per la primavolta mi soffermai su tali osservazioni ma da allora ef-fettivamente lo sperimentai E spesso ho provato comepure molti altri che nel primo abbandono al sonno cisvegliamo improvvisamente con una piugrave brusca scossae che questa scossa egrave generalmente preceduta da unaspecie di sogno in cui ci sembra di cadere a precipiziodonde nasce questa strana emozione se non dal rilassa-mento troppo improvviso del corpo che per qualchemeccanismo naturale si riprende mediante uno sforzoaltrettanto pronto e vigoroso del potere di contrazione

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zione simile a quella che si determina quando una cosaaccade contro laspettativa della mente E sebbene possasembrare strano che un cambiamento tale da produrreun rilassamento debba subito determinare unimprovvisacontrazione pure avviene quasi sicuramente cosigrave pertutti i sensi Ognuno sa che il sonno egrave un rilassamento eche il silenzio dove nulla tiene gli organi delludito inazione egrave in generale il piugrave adatto a prolungare questo ri-lassamento pure quando suoni in sordina dispongonoluomo al sonno fate cessare improvvisamente questisuoni e la persona immediatamente si sveglieragrave poichegravele parti del corpo si tendono improvvisamente Io stessosovente lo provai e ne sentii parlare da molti Analoga-mente se una persona si addormentasse alla chiara lucedel giorno lintrodurre unimprovvisa oscuritagrave ostacole-rebbe il suo sonno in quel momento sebbene il silenzioe loscuritagrave in se stessi non introdotti bruscamente sia-no molto favorevoli al sonno Questo dedussi per via dicongetture sullanalogia dei sensi quando per la primavolta mi soffermai su tali osservazioni ma da allora ef-fettivamente lo sperimentai E spesso ho provato comepure molti altri che nel primo abbandono al sonno cisvegliamo improvvisamente con una piugrave brusca scossae che questa scossa egrave generalmente preceduta da unaspecie di sogno in cui ci sembra di cadere a precipiziodonde nasce questa strana emozione se non dal rilassa-mento troppo improvviso del corpo che per qualchemeccanismo naturale si riprende mediante uno sforzoaltrettanto pronto e vigoroso del potere di contrazione

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dei muscoli Lo stesso sogno egrave causato da questo rilas-samento ed egrave di natura troppo uniforme per essere attri-buito ad alcunaltra causa Le parti del corpo si abbando-nano troppo rapidamente il che avviene quando si cadee questo moto accidentale del corpo suscita nella mentetale immagine Quando ci troviamo in un perfetto statodi salute e di vigore poichegrave tutti i cambiamenti sono al-lora meno bruschi e meno eccessivi di rado possiamolamentarci di una simile spiacevole sensazione

XVIII ndash EFFETTI ATTENUATI DEL NERO

Sebbene gli effetti del nero siano originariamente do-lorosi non dobbiamo pensare che continuino sempre adesserlo Labitudine ci riconcilia con ogni cosa Dopoche ci siamo abituati alla vista di oggetti neri il terrorediminuisce e la levigatezza la lucentezza o altri piace-voli qualitagrave del corpo di tal colore mitigano in una certamisura lorrore e la durezza della loro natura originariatuttavia la natura dellimpressione originaria rimarragravetale Il nero avragrave sempre in segrave qualcosa di malinconicoperchegrave lorgano dei sensi troveragrave sempre troppo violentoil passaggio dagli altri colori ad esso o se occupa linte-ro spazio della visione saragrave allora oscuritagrave e si potragrave quiapplicare ciograve che fu detto delloscuritagrave Non mi sonoproposto di approfondire tutto ciograve che puograve essere detto

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dei muscoli Lo stesso sogno egrave causato da questo rilas-samento ed egrave di natura troppo uniforme per essere attri-buito ad alcunaltra causa Le parti del corpo si abbando-nano troppo rapidamente il che avviene quando si cadee questo moto accidentale del corpo suscita nella mentetale immagine Quando ci troviamo in un perfetto statodi salute e di vigore poichegrave tutti i cambiamenti sono al-lora meno bruschi e meno eccessivi di rado possiamolamentarci di una simile spiacevole sensazione

XVIII ndash EFFETTI ATTENUATI DEL NERO

Sebbene gli effetti del nero siano originariamente do-lorosi non dobbiamo pensare che continuino sempre adesserlo Labitudine ci riconcilia con ogni cosa Dopoche ci siamo abituati alla vista di oggetti neri il terrorediminuisce e la levigatezza la lucentezza o altri piace-voli qualitagrave del corpo di tal colore mitigano in una certamisura lorrore e la durezza della loro natura originariatuttavia la natura dellimpressione originaria rimarragravetale Il nero avragrave sempre in segrave qualcosa di malinconicoperchegrave lorgano dei sensi troveragrave sempre troppo violentoil passaggio dagli altri colori ad esso o se occupa linte-ro spazio della visione saragrave allora oscuritagrave e si potragrave quiapplicare ciograve che fu detto delloscuritagrave Non mi sonoproposto di approfondire tutto ciograve che puograve essere detto

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per spiegare questa teoria degli effetti della luce edelloscuritagrave negrave esaminerograve tutti i diversi effetti prodottidalle varie modificazioni e combinazioni di queste duecause Se le precedenti osservazioni hanno un fonda-mento in natura io le ritengo sufficienti a spiegare ognifenomeno che possa nascere da tutte le combinazionidel nero con gli altri colori Per entrare in ogni partico-lare o per controbattere ogni obbiezione occorrerebbeun lavoro infinito Abbiamo soltanto seguito le vie prin-cipali e manterremo la stessa direttiva nella ricerca dellacausa della bellezza

XIX ndash LA CAUSA FISICA DELLAMORE

Quando abbiamo dinnanzi oggetti capaci di suscitareamore e compiacimento il corpo egrave impressionato perquanto potei osservare circa nel seguente modo il caposi piega un po da un lato le palpebre sono piugrave socchiusedel solito e gli occhi si muovono soavemente volgendo-si alloggetto la bocca egrave un po aperta e il respiro egrave len-to inframezzato di quando in quando da un profondosospiro tutto il corpo egrave composto e le mani scendonooziosamente lungo i fianchi Il tutto egrave accompagnato daun senso interno di intenerimento e di languore Questemanifestazioni sono sempre proporzionate al grado dibellezza delloggetto e al grado di sensibilitagrave di chi le

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per spiegare questa teoria degli effetti della luce edelloscuritagrave negrave esaminerograve tutti i diversi effetti prodottidalle varie modificazioni e combinazioni di queste duecause Se le precedenti osservazioni hanno un fonda-mento in natura io le ritengo sufficienti a spiegare ognifenomeno che possa nascere da tutte le combinazionidel nero con gli altri colori Per entrare in ogni partico-lare o per controbattere ogni obbiezione occorrerebbeun lavoro infinito Abbiamo soltanto seguito le vie prin-cipali e manterremo la stessa direttiva nella ricerca dellacausa della bellezza

XIX ndash LA CAUSA FISICA DELLAMORE

Quando abbiamo dinnanzi oggetti capaci di suscitareamore e compiacimento il corpo egrave impressionato perquanto potei osservare circa nel seguente modo il caposi piega un po da un lato le palpebre sono piugrave socchiusedel solito e gli occhi si muovono soavemente volgendo-si alloggetto la bocca egrave un po aperta e il respiro egrave len-to inframezzato di quando in quando da un profondosospiro tutto il corpo egrave composto e le mani scendonooziosamente lungo i fianchi Il tutto egrave accompagnato daun senso interno di intenerimento e di languore Questemanifestazioni sono sempre proporzionate al grado dibellezza delloggetto e al grado di sensibilitagrave di chi le

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osserva Tale gradazione dal massimo punto di bellezzae di sensibilitagrave fino al minimo di mediocritagrave e di indiffe-renza e i loro relativi effetti dovrebbero essere notati etenuti presenti altrimenti questa descrizione sembreragraveesagerata mentre effettivamente non lo egrave Ma da taledescrizione egrave quasi impossibile non concludere che labellezza agisca rilassando le parti solide di tutto lorga-nismo Vi sono tutte le manifestazioni di un tale rilassa-mento e un rilassamento in un certo senso inferiore altono naturale mi sembra essere la causa di ogni piacerepositivo Chi non conosce il modo di esprimersi cosigrave co-mune in ogni tempo e in ogni luogo lessere ammorbidi-ti rilassati snervati e quasi disciolti e distrutti dal pia-cere La voce universale dellumanitagrave fedele alle pro-prie sensazioni egrave concorde nellaffermare questo effettogenerale uniforme e sebbene si possa trovare qualchecaso particolare in cui si manifesta un notevole grado dipiacere positivo senza tutte le caratteristiche del rilassa-mento non dobbiamo per questo respingere la conclu-sione a cui siamo giunti col concorso di numerose espe-rienze ma dobbiamo mantenerla aggiungendovi le ec-cezioni che possono capitare secondo la saggia regolastabilita da Isacco Newton nel terzo libro della sua Otti-ca La nostra posizione credo sembreragrave rafforzata al dilagrave di ogni dubbio se potremo dimostrare che quelle coseche abbiamo giagrave notato essere i veri elementi costitutividella bellezza hanno ciascuna separatamente conside-rata una naturale tendenza a rilassare le fibre E se pos-siamo ammettere che laspetto del corpo umano quando

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osserva Tale gradazione dal massimo punto di bellezzae di sensibilitagrave fino al minimo di mediocritagrave e di indiffe-renza e i loro relativi effetti dovrebbero essere notati etenuti presenti altrimenti questa descrizione sembreragraveesagerata mentre effettivamente non lo egrave Ma da taledescrizione egrave quasi impossibile non concludere che labellezza agisca rilassando le parti solide di tutto lorga-nismo Vi sono tutte le manifestazioni di un tale rilassa-mento e un rilassamento in un certo senso inferiore altono naturale mi sembra essere la causa di ogni piacerepositivo Chi non conosce il modo di esprimersi cosigrave co-mune in ogni tempo e in ogni luogo lessere ammorbidi-ti rilassati snervati e quasi disciolti e distrutti dal pia-cere La voce universale dellumanitagrave fedele alle pro-prie sensazioni egrave concorde nellaffermare questo effettogenerale uniforme e sebbene si possa trovare qualchecaso particolare in cui si manifesta un notevole grado dipiacere positivo senza tutte le caratteristiche del rilassa-mento non dobbiamo per questo respingere la conclu-sione a cui siamo giunti col concorso di numerose espe-rienze ma dobbiamo mantenerla aggiungendovi le ec-cezioni che possono capitare secondo la saggia regolastabilita da Isacco Newton nel terzo libro della sua Otti-ca La nostra posizione credo sembreragrave rafforzata al dilagrave di ogni dubbio se potremo dimostrare che quelle coseche abbiamo giagrave notato essere i veri elementi costitutividella bellezza hanno ciascuna separatamente conside-rata una naturale tendenza a rilassare le fibre E se pos-siamo ammettere che laspetto del corpo umano quando

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tutti questi elementi sono uniti davanti ai suoi sensiconvalida ancor meglio questa opinione credo che po-tremo osare concludere che la passione chiamata amoreegrave prodotta da questo rilassamento Con lo stesso metododi ragionamento che abbiamo applicato nella ricercadelle cause del sublime possiamo ugualmente conclu-dere che come gli oggetti belli sottoposti alla nostra sen-sazione determinando un rilassamento nel corpo pro-ducono nellanimo la passione dellamore cosigrave se inogni modo la passione avesse prima origine nellanimoun rilassamento delle membra del corpo certamente se-guirebbe in un grado proporzionale alla causa

XX PERCHEgrave LA LEVIGATEZZA Egrave BELLA

Egrave per spiegare la vera causa della bellezza visiva cheio chiamo in aiuto gli altri sensi Se la levigatezza sem-bra che sia una delle principali cause di piacere per iltatto il gusto lodorato e ludito si ammetteragrave facilmen-te che essa sia un elemento della bellezza visiva spe-cialmente come abbiamo prima dimostrato perchegrave que-sta qualitagrave si trova quasi senza eccezione in tutti i corpiche sono per generale consenso ritenuti belli Non vipuograve essere dubbio che i corpi rozzi e angolosi eccitano estuzzicano gli organi del tatto causando unimpressionedi dolore che consiste nella tensione violenta o nella

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tutti questi elementi sono uniti davanti ai suoi sensiconvalida ancor meglio questa opinione credo che po-tremo osare concludere che la passione chiamata amoreegrave prodotta da questo rilassamento Con lo stesso metododi ragionamento che abbiamo applicato nella ricercadelle cause del sublime possiamo ugualmente conclu-dere che come gli oggetti belli sottoposti alla nostra sen-sazione determinando un rilassamento nel corpo pro-ducono nellanimo la passione dellamore cosigrave se inogni modo la passione avesse prima origine nellanimoun rilassamento delle membra del corpo certamente se-guirebbe in un grado proporzionale alla causa

XX PERCHEgrave LA LEVIGATEZZA Egrave BELLA

Egrave per spiegare la vera causa della bellezza visiva cheio chiamo in aiuto gli altri sensi Se la levigatezza sem-bra che sia una delle principali cause di piacere per iltatto il gusto lodorato e ludito si ammetteragrave facilmen-te che essa sia un elemento della bellezza visiva spe-cialmente come abbiamo prima dimostrato perchegrave que-sta qualitagrave si trova quasi senza eccezione in tutti i corpiche sono per generale consenso ritenuti belli Non vipuograve essere dubbio che i corpi rozzi e angolosi eccitano estuzzicano gli organi del tatto causando unimpressionedi dolore che consiste nella tensione violenta o nella

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contrazione delle fibre muscolari Al contrario il contat-to con corpi lisci suscita un rilassamento il gentile toc-co di una morbida mano calma dolori e crampi violentie sospende la tensione anormale delle parti sofferenti eperciograve spesso ha la capacitagrave di mitigare gonfiori e con-gestioni Il senso del tatto molto gode a contatto di corpilisci Un letto preparato in modo che sia liscio e sofficecioegrave un letto in cui la resistenza egrave minima egrave una granderaffinatezza che dispone a un completo abbandono delcorpo e che soprattutto concilia quel rilassamento parti-colare chiamato sonno

XXI IL CARATTERE DELLA DOLCEZZA

Ora non egrave soltanto al tatto che i corpi lisci produconoun piacere positivo mediante il rilassamento Quantoallodorato e al gusto troviamo che tutte le cose ad essipiacevoli e che sono comunemente chiamate dolci sonolisce e tutte evidentemente mirano a produrre un rilassa-mento negli organi sensori che rispettivamente le perce-piscono Consideriamo dapprima il gusto Poichegrave egrave piugravefacile ricercare le proprietagrave dei liquidi e poichegrave sembrache ogni cosa abbia bisogno di un mezzo fluido per po-ter essere gustata intendo considerare i cibi liquidi anzi-chegrave quelli solidi I veicoli di ogni sensazione gustativasono lacqua e lolio E quello che determina il gusto egrave

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contrazione delle fibre muscolari Al contrario il contat-to con corpi lisci suscita un rilassamento il gentile toc-co di una morbida mano calma dolori e crampi violentie sospende la tensione anormale delle parti sofferenti eperciograve spesso ha la capacitagrave di mitigare gonfiori e con-gestioni Il senso del tatto molto gode a contatto di corpilisci Un letto preparato in modo che sia liscio e sofficecioegrave un letto in cui la resistenza egrave minima egrave una granderaffinatezza che dispone a un completo abbandono delcorpo e che soprattutto concilia quel rilassamento parti-colare chiamato sonno

XXI IL CARATTERE DELLA DOLCEZZA

Ora non egrave soltanto al tatto che i corpi lisci produconoun piacere positivo mediante il rilassamento Quantoallodorato e al gusto troviamo che tutte le cose ad essipiacevoli e che sono comunemente chiamate dolci sonolisce e tutte evidentemente mirano a produrre un rilassa-mento negli organi sensori che rispettivamente le perce-piscono Consideriamo dapprima il gusto Poichegrave egrave piugravefacile ricercare le proprietagrave dei liquidi e poichegrave sembrache ogni cosa abbia bisogno di un mezzo fluido per po-ter essere gustata intendo considerare i cibi liquidi anzi-chegrave quelli solidi I veicoli di ogni sensazione gustativasono lacqua e lolio E quello che determina il gusto egrave

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qualche po di sale che ha diversi effetti a seconda dellasua natura o a seconda del modo in cui egrave combinato conaltre sostanze Lacqua e lolio considerati in se stessisono capaci di dare un certo piacere al gusto Lacquaquando egrave pura egrave insipida inodora incolora e liscia ed egravenoto che quando non egrave fredda egrave un lenitivo degli spasi-mi e lubrifica le fibre questo potere egrave probabilmentedovuto alla sua levigatezza Infatti poichegrave la fluiditagrave di-pende secondo lopinione piugrave comune dalla rotonditagravedalla levigatezza e dalla debole coesione delle particomponenti di un corpo e poichegrave lacqua si comportacome un fluido ne segue che la causa della sua fluiditagraveegrave ugualmente causa del suo potere di rilassamento cioegravela levigatezza e la scorrevolezza delle sue molecole

Laltro veicolo fluido del gusto egrave lolio Anche questoquando egrave puro egrave insipido inodoro incolore e morbidoal tatto e al gusto Egrave piugrave morbido dellacqua e in molticasi anche piugrave rilassante Lolio egrave assai piacevoleallocchio al tatto e al gusto per quanto insipidoLacqua non egrave cosigrave piacevole cosa che non so spiegarmise non per il fatto che lacqua non egrave cosigrave morbida e li-scia Supponiamo che a questolio o a questacqua si ag-giunga una certa quantitagrave di un determinato sale dotatodel potere di porre le papille nervose della lingua in unlieve movimento vibratorio sciogliamovi per esempiodello zucchero La levigatezza dellolio e il potere vibra-torio del sale determina la sensazione che chiamiamodolcezza In tutti i corpi dolci si trova sempre lo zucche-ro o una sostanza poco diversa da esso ogni tipo di sale

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qualche po di sale che ha diversi effetti a seconda dellasua natura o a seconda del modo in cui egrave combinato conaltre sostanze Lacqua e lolio considerati in se stessisono capaci di dare un certo piacere al gusto Lacquaquando egrave pura egrave insipida inodora incolora e liscia ed egravenoto che quando non egrave fredda egrave un lenitivo degli spasi-mi e lubrifica le fibre questo potere egrave probabilmentedovuto alla sua levigatezza Infatti poichegrave la fluiditagrave di-pende secondo lopinione piugrave comune dalla rotonditagravedalla levigatezza e dalla debole coesione delle particomponenti di un corpo e poichegrave lacqua si comportacome un fluido ne segue che la causa della sua fluiditagraveegrave ugualmente causa del suo potere di rilassamento cioegravela levigatezza e la scorrevolezza delle sue molecole

Laltro veicolo fluido del gusto egrave lolio Anche questoquando egrave puro egrave insipido inodoro incolore e morbidoal tatto e al gusto Egrave piugrave morbido dellacqua e in molticasi anche piugrave rilassante Lolio egrave assai piacevoleallocchio al tatto e al gusto per quanto insipidoLacqua non egrave cosigrave piacevole cosa che non so spiegarmise non per il fatto che lacqua non egrave cosigrave morbida e li-scia Supponiamo che a questolio o a questacqua si ag-giunga una certa quantitagrave di un determinato sale dotatodel potere di porre le papille nervose della lingua in unlieve movimento vibratorio sciogliamovi per esempiodello zucchero La levigatezza dellolio e il potere vibra-torio del sale determina la sensazione che chiamiamodolcezza In tutti i corpi dolci si trova sempre lo zucche-ro o una sostanza poco diversa da esso ogni tipo di sale

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esaminato al microscopio ha una propria forma distintaregolare e invariabile Quello del nitro egrave un rettangoloappuntito quello del salmarino egrave un cubo esatto quellodello zucchero egrave una sfera perfetta Se avete provatoquale impressione i corpi sferici levigati come le palli-ne di marmo con cui i ragazzi si divertono producano altocco quando si rotolano avanti e indietro e lunasullaltra facilmente comprenderete in qual modo im-pressioni il gusto la dolcezza che ha origine da un saledella stessa forma geometrica poichegrave una singola palli-na sebbene sia abbastanza piacevole al tatto pure per laregolaritagrave della sua forma e per una troppo brusca devia-zione delle sue parti dalla linea retta non egrave cosigrave piace-vole al tocco come parecchie palline quando la manoleggermente scorre dalluna allaltra e questo piacere egraveancora piugrave intenso se le palline sono in movimento escivolano luna sullaltra poichegrave questa dolce mutabilitagravese cosigrave posso esprimermi evita quella stanchevole mo-notonia che altrimenti produrrebbe luniforme disposi-zione delle palline Cosigrave nei liquori dolci le molecole delfluido sebbene molto probabilmente siano rotonde puresono cosigrave minute da nascondere la sagoma delle mole-cole che li compongono al piugrave minuzioso esame micro-scopico e di conseguenza essendo cosigrave eccessivamenteminute danno al gusto la sensazione di una liscia com-pattezza che assomiglia alleffetto che hanno sul tatto icorpi piani levigati poichegrave se un corpo egrave composto diparti rotonde eccessivamente piccole e strettamente rav-vicinate tra loro la superficie sembreragrave sia alla vista

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esaminato al microscopio ha una propria forma distintaregolare e invariabile Quello del nitro egrave un rettangoloappuntito quello del salmarino egrave un cubo esatto quellodello zucchero egrave una sfera perfetta Se avete provatoquale impressione i corpi sferici levigati come le palli-ne di marmo con cui i ragazzi si divertono producano altocco quando si rotolano avanti e indietro e lunasullaltra facilmente comprenderete in qual modo im-pressioni il gusto la dolcezza che ha origine da un saledella stessa forma geometrica poichegrave una singola palli-na sebbene sia abbastanza piacevole al tatto pure per laregolaritagrave della sua forma e per una troppo brusca devia-zione delle sue parti dalla linea retta non egrave cosigrave piace-vole al tocco come parecchie palline quando la manoleggermente scorre dalluna allaltra e questo piacere egraveancora piugrave intenso se le palline sono in movimento escivolano luna sullaltra poichegrave questa dolce mutabilitagravese cosigrave posso esprimermi evita quella stanchevole mo-notonia che altrimenti produrrebbe luniforme disposi-zione delle palline Cosigrave nei liquori dolci le molecole delfluido sebbene molto probabilmente siano rotonde puresono cosigrave minute da nascondere la sagoma delle mole-cole che li compongono al piugrave minuzioso esame micro-scopico e di conseguenza essendo cosigrave eccessivamenteminute danno al gusto la sensazione di una liscia com-pattezza che assomiglia alleffetto che hanno sul tatto icorpi piani levigati poichegrave se un corpo egrave composto diparti rotonde eccessivamente piccole e strettamente rav-vicinate tra loro la superficie sembreragrave sia alla vista

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che al tatto quasi piana e levigata Egrave chiaro dalla loroforma vista al microscopio che le particelle dello zuc-chero sono considerevolmente piugrave grandi di quelledellacqua e dellolio e di conseguenza che leffetto deri-vante dalla loro rotonditagrave saragrave piugrave distinto e palpabileper le papille nervose di quellorgano sensibile che egrave lalingua produrranno quellimpressione chiamata dolcez-za che debolmente riscontriamo nellolio piugrave debolmenteancora nellacqua poichegrave per quanto insipidi essi sianolacqua e lolio sono in certo grado dolci e si puograve osser-vare che le cose insipide di qualsiasi genere si avvicina-no di piugrave al sapore della dolcezza che non a quella diogni altro gusto

XXII ndash LA DOLCEZZA RILASSANTE

Negli altri sensi abbiamo notato che le cose lisce pro-ducono un rilassamento Ora sembra che le cose dolciche sono il liscio del gusto siano pure rilassanti Egrave sin-golare che in alcune lingue laquosofficeraquo e laquodolceraquo hannouna sola voce Doux in francese significa sia soffice chedolce Il latino dulcis e litaliano laquodolce raquo hanno in molticasi lo stesso duplice significato

Che le cose dolci siano generalmente rilassanti egrave evi-dente perchegrave tutte specialmente quelle piugrave oleose pre-se frequentemente o in notevole quantitagrave diminuiscono

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che al tatto quasi piana e levigata Egrave chiaro dalla loroforma vista al microscopio che le particelle dello zuc-chero sono considerevolmente piugrave grandi di quelledellacqua e dellolio e di conseguenza che leffetto deri-vante dalla loro rotonditagrave saragrave piugrave distinto e palpabileper le papille nervose di quellorgano sensibile che egrave lalingua produrranno quellimpressione chiamata dolcez-za che debolmente riscontriamo nellolio piugrave debolmenteancora nellacqua poichegrave per quanto insipidi essi sianolacqua e lolio sono in certo grado dolci e si puograve osser-vare che le cose insipide di qualsiasi genere si avvicina-no di piugrave al sapore della dolcezza che non a quella diogni altro gusto

XXII ndash LA DOLCEZZA RILASSANTE

Negli altri sensi abbiamo notato che le cose lisce pro-ducono un rilassamento Ora sembra che le cose dolciche sono il liscio del gusto siano pure rilassanti Egrave sin-golare che in alcune lingue laquosofficeraquo e laquodolceraquo hannouna sola voce Doux in francese significa sia soffice chedolce Il latino dulcis e litaliano laquodolce raquo hanno in molticasi lo stesso duplice significato

Che le cose dolci siano generalmente rilassanti egrave evi-dente perchegrave tutte specialmente quelle piugrave oleose pre-se frequentemente o in notevole quantitagrave diminuiscono

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moltissimo lelasticitagrave dello stomaco Gli odori dolciche hanno grande affinitagrave con i gusti dolci rilassano as-sai notevolmente Il profumo dei fiori dispone alla son-nolenza e questo effetto rilassante egrave piugrave evidente per ildanno che persone deboli di nervi ricevono dal loro usoVarrebbe la pena di esaminare se i gusti di questo gene-re ossia quelli dolci che sono causati da oli morbidi esali rilassanti non siano i gusti piacevoli originari Poi-chegrave molti che luso ha reso tali non erano affatto piace-voli dapprima Per esaminare ciograve bisogna ricercare checosa la natura abbia per noi originariamente provvedutociograve che essa ha senza dubbio creato piacevole e analiz-zare questi suoi doni Il latte egrave il primo alimento dellanostra infanzia Gli elementi che lo compongono sonolacqua lolio e una specie di sale dolcissimo chiamatolo zucchero del latte Tutte queste cose quando sonomischiate danno al gusto una sensazione di levigatezzae hanno un effetto rilassante sulla pelle Laltro elementoche i bambini desiderano egrave la frutta e tra i frutti soprat-tutto quelli che sono dolci ed ognuno sa che la dolcezzadella frutta egrave dovuta ad un olio sottile e ad un sale similea quello ricordato nellultimo capitolo In seguito lamoda labitudine il desiderio di novitagrave e mille altre cau-se confondono alterano e cambiano il nostro palato inmodo che noi non possiamo piugrave ragionare soddisfacen-temente intorno ad essi Prima di lasciare questo argo-mento dobbiamo osservare che come le cose dolcisono in quanto tali piacevoli al gusto e dotate di un po-tere rilassante cosigrave daltro lato le cose che lesperienza

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moltissimo lelasticitagrave dello stomaco Gli odori dolciche hanno grande affinitagrave con i gusti dolci rilassano as-sai notevolmente Il profumo dei fiori dispone alla son-nolenza e questo effetto rilassante egrave piugrave evidente per ildanno che persone deboli di nervi ricevono dal loro usoVarrebbe la pena di esaminare se i gusti di questo gene-re ossia quelli dolci che sono causati da oli morbidi esali rilassanti non siano i gusti piacevoli originari Poi-chegrave molti che luso ha reso tali non erano affatto piace-voli dapprima Per esaminare ciograve bisogna ricercare checosa la natura abbia per noi originariamente provvedutociograve che essa ha senza dubbio creato piacevole e analiz-zare questi suoi doni Il latte egrave il primo alimento dellanostra infanzia Gli elementi che lo compongono sonolacqua lolio e una specie di sale dolcissimo chiamatolo zucchero del latte Tutte queste cose quando sonomischiate danno al gusto una sensazione di levigatezzae hanno un effetto rilassante sulla pelle Laltro elementoche i bambini desiderano egrave la frutta e tra i frutti soprat-tutto quelli che sono dolci ed ognuno sa che la dolcezzadella frutta egrave dovuta ad un olio sottile e ad un sale similea quello ricordato nellultimo capitolo In seguito lamoda labitudine il desiderio di novitagrave e mille altre cau-se confondono alterano e cambiano il nostro palato inmodo che noi non possiamo piugrave ragionare soddisfacen-temente intorno ad essi Prima di lasciare questo argo-mento dobbiamo osservare che come le cose dolcisono in quanto tali piacevoli al gusto e dotate di un po-tere rilassante cosigrave daltro lato le cose che lesperienza

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dimostra di qualitagrave rinforzanti e adatte a rinvigorire lefibre sono quasi tutte aspre e pungenti al gusto e inmolti casi anche ruvide al tatto Noi spesso applichiamola qualitagrave della dolcezza metaforicamente agli oggettivisivi Per meglio far procedere questa notevole analo-gia dei sensi possiamo qui chiamare dolcezza il bellodel gusto

XXIII ndash PERCHEgrave LA VARIETAgrave Egrave BELLA

Unaltra principale proprietagrave degli oggetti belli egrave chela linea delle loro parti varia continuamente direzionema con una deviazione insensibile e non cosigrave rapida dasorprendere negrave tale che con angoli acuti determini unospasimo o una convulsione del nervo ottico Nessunacosa che continui a lungo nello stesso modo o che variimprovvisamente puograve essere bella poichegrave entrambe sioppongono al rilassamento piacevole che egrave leffetto ca-ratteristico della bellezza Cosigrave accade per tutti i sensiUn movimento in linea retta egrave quel modo di muoversisimile a una lievissima discesa in cui troviamo la minorresistenza pure non egrave quel modo di muoversi che simi-le a una discesa ci stanca meno La quiete certamentetende a rilassare tuttavia vi egrave una specie di movimentoche produce un rilassamento maggiore della quiete unlieve movimento oscillatorio un va e vieni Il cullare i

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dimostra di qualitagrave rinforzanti e adatte a rinvigorire lefibre sono quasi tutte aspre e pungenti al gusto e inmolti casi anche ruvide al tatto Noi spesso applichiamola qualitagrave della dolcezza metaforicamente agli oggettivisivi Per meglio far procedere questa notevole analo-gia dei sensi possiamo qui chiamare dolcezza il bellodel gusto

XXIII ndash PERCHEgrave LA VARIETAgrave Egrave BELLA

Unaltra principale proprietagrave degli oggetti belli egrave chela linea delle loro parti varia continuamente direzionema con una deviazione insensibile e non cosigrave rapida dasorprendere negrave tale che con angoli acuti determini unospasimo o una convulsione del nervo ottico Nessunacosa che continui a lungo nello stesso modo o che variimprovvisamente puograve essere bella poichegrave entrambe sioppongono al rilassamento piacevole che egrave leffetto ca-ratteristico della bellezza Cosigrave accade per tutti i sensiUn movimento in linea retta egrave quel modo di muoversisimile a una lievissima discesa in cui troviamo la minorresistenza pure non egrave quel modo di muoversi che simi-le a una discesa ci stanca meno La quiete certamentetende a rilassare tuttavia vi egrave una specie di movimentoche produce un rilassamento maggiore della quiete unlieve movimento oscillatorio un va e vieni Il cullare i

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bambini li fa dormire meglio dellassoluta quiete visono in veritagrave poche cose a quelletagrave che producono piugravepiacere dellessere cullati in su e in giugrave il vezzo che fan-no le bambinaie coi bambini il palleggiarli e il dondo-larli che poi i bambini stessi usano come uno dei diver-timenti preferiti lo prova sufficientemente Quasi tuttiavranno notato la particolare sensazione provatanellessere rapidamente trasportati da una comoda car-rozza su un terreno liscio con graduali salite e disceseQuesto daragrave unidea piugrave chiara del bello e mostreragrave lasua probabile causa meglio di qualsiasi altra cosa Alcontrario quando uno egrave trascinato a sbalzi precipitosa-mente su una strada aspra e rocciosa la sofferenza cau-sata da queste improvvise disuguaglianze mostra perchegravesimili visioni sensazioni e suoni siano cosigrave contrari allabellezza riguardo al tatto egrave esattamente lo stesso o qua-si nei suoi effetti se per esempio io muovo la manolungo la superficie di un corpo di una data forma o setale corpo si muove sulla mia mano Ma per riferire que-sta analogia dei sensi allocchio se un corpo che si pre-senta alla vista ha una superficie cosigrave ondeggiante che iraggi della luce da essa riflessi sono in una continua in-sensibile deviazione dal piugrave forte al piugrave debole (questoaccade sempre in una superficie gradatamente ineguale)essa deve essere esattamente identica nei suoi effettisullocchio e sul tatto sulluno opera direttamentesullaltro indirettamente

E questo corpo saragrave bello se le linee che compongonola sua superficie non sono continue ma variate in modo

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bambini li fa dormire meglio dellassoluta quiete visono in veritagrave poche cose a quelletagrave che producono piugravepiacere dellessere cullati in su e in giugrave il vezzo che fan-no le bambinaie coi bambini il palleggiarli e il dondo-larli che poi i bambini stessi usano come uno dei diver-timenti preferiti lo prova sufficientemente Quasi tuttiavranno notato la particolare sensazione provatanellessere rapidamente trasportati da una comoda car-rozza su un terreno liscio con graduali salite e disceseQuesto daragrave unidea piugrave chiara del bello e mostreragrave lasua probabile causa meglio di qualsiasi altra cosa Alcontrario quando uno egrave trascinato a sbalzi precipitosa-mente su una strada aspra e rocciosa la sofferenza cau-sata da queste improvvise disuguaglianze mostra perchegravesimili visioni sensazioni e suoni siano cosigrave contrari allabellezza riguardo al tatto egrave esattamente lo stesso o qua-si nei suoi effetti se per esempio io muovo la manolungo la superficie di un corpo di una data forma o setale corpo si muove sulla mia mano Ma per riferire que-sta analogia dei sensi allocchio se un corpo che si pre-senta alla vista ha una superficie cosigrave ondeggiante che iraggi della luce da essa riflessi sono in una continua in-sensibile deviazione dal piugrave forte al piugrave debole (questoaccade sempre in una superficie gradatamente ineguale)essa deve essere esattamente identica nei suoi effettisullocchio e sul tatto sulluno opera direttamentesullaltro indirettamente

E questo corpo saragrave bello se le linee che compongonola sua superficie non sono continue ma variate in modo

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da poter stancare o disperdere lattenzione La variazio-ne stessa deve essere continuamente variata

XXIV ndash INTORNO ALLA PICCOLEZZA

Per evitare una monotonia che puograve nascere dalla ripe-tizione troppo frequente di ragionamenti uguali e dispiegazioni della stessa natura non mi addentrerograve moltominutamente in ogni particolare che riguarda la bellez-za considerata in quanto dipendente dalle dimensioni odalla quantitagrave Nel parlare della grandezza dei corpi vi egraveuna grande incertezza perchegrave le idee di grande e di pic-colo sono termini quasi del tutto relativi alle specie de-gli oggetti che sono infinite Egrave vero che una volta fissa-te le specie degli oggetti e le dimensioni comuni negliindividui di quella specie noi possiamo osservare alcuniche eccedono altri che rimangono al di sotto del tipo or-dinario quelli che eccedono notevolmente sono perquelleccesso a meno che la specie stessa non sia moltopiccola piuttosto grandi e terribili che belli ma poichegravenel mondo animale e in buona misura nel mondo vege-tale le qualitagrave che formano la bellezza possono essereunite alle cose di maggiori dimensioni quando essesono cosigrave unite costituiscono una specie in un certomodo diversa sia dal sublime che da bello che io prima

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da poter stancare o disperdere lattenzione La variazio-ne stessa deve essere continuamente variata

XXIV ndash INTORNO ALLA PICCOLEZZA

Per evitare una monotonia che puograve nascere dalla ripe-tizione troppo frequente di ragionamenti uguali e dispiegazioni della stessa natura non mi addentrerograve moltominutamente in ogni particolare che riguarda la bellez-za considerata in quanto dipendente dalle dimensioni odalla quantitagrave Nel parlare della grandezza dei corpi vi egraveuna grande incertezza perchegrave le idee di grande e di pic-colo sono termini quasi del tutto relativi alle specie de-gli oggetti che sono infinite Egrave vero che una volta fissa-te le specie degli oggetti e le dimensioni comuni negliindividui di quella specie noi possiamo osservare alcuniche eccedono altri che rimangono al di sotto del tipo or-dinario quelli che eccedono notevolmente sono perquelleccesso a meno che la specie stessa non sia moltopiccola piuttosto grandi e terribili che belli ma poichegravenel mondo animale e in buona misura nel mondo vege-tale le qualitagrave che formano la bellezza possono essereunite alle cose di maggiori dimensioni quando essesono cosigrave unite costituiscono una specie in un certomodo diversa sia dal sublime che da bello che io prima

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ho chiamato elegante66 ma questo genere immaginonon ha sulle passioni il potere che hanno i grandi corpidotati delle corrispondenti qualitagrave del sublime o il pote-re che hanno le qualitagrave della bellezza quando si trovinoriunite in un oggetto piccolo Leffetto prodotto dai corpigrandi ornati dagli elementi della bellezza egrave una tensio-ne continuamente mitigata che si avvicina al senso del-la mediocritagrave Ma se dovessi dire quali impressioni ebbiin tali occasioni direi che il sublime soffre meno desse-re unito ad alcune delle qualitagrave della bellezza di quelche la bellezza non soffra dessere unita alla grandezzadelle dimensioni o ad alcunaltra proprietagrave del sublimeIn tutto ciograve che ci ispira amore in tutto ciograve che riguardaanche da lontano il terrore cegrave qualche cosa di cosigrave im-perioso e opprimente che nullaltro puograve stare in sua pre-senza Qui le qualitagrave della bellezza giacciono morte einattive o tuttal piugrave impiegate a mitigare il rigore e ladurezza del terrore che egrave il naturale alleato della gran-dezza Oltre alla straordinaria grandezza di ogni speciebisogna considerare il suo opposto cioegrave la piccolezza ela minutezza La piccolezza in segrave non egrave affatto contrariaallidea della bellezza Il colibrigrave sia nella forma che nelcolore non cede a nessuno dei volatili dei quali egrave il piugravepiccolo e forse la sua bellezza egrave accresciuta dalla picco-lezza Ma vi sono animali che se estremamente piccolisono raramente (per non dire mai) belli Vi egrave una razzanana di uomini e di donne che quasi sempre grossi e

66 Nel testo fine V Parte Terza XXIII

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ho chiamato elegante66 ma questo genere immaginonon ha sulle passioni il potere che hanno i grandi corpidotati delle corrispondenti qualitagrave del sublime o il pote-re che hanno le qualitagrave della bellezza quando si trovinoriunite in un oggetto piccolo Leffetto prodotto dai corpigrandi ornati dagli elementi della bellezza egrave una tensio-ne continuamente mitigata che si avvicina al senso del-la mediocritagrave Ma se dovessi dire quali impressioni ebbiin tali occasioni direi che il sublime soffre meno desse-re unito ad alcune delle qualitagrave della bellezza di quelche la bellezza non soffra dessere unita alla grandezzadelle dimensioni o ad alcunaltra proprietagrave del sublimeIn tutto ciograve che ci ispira amore in tutto ciograve che riguardaanche da lontano il terrore cegrave qualche cosa di cosigrave im-perioso e opprimente che nullaltro puograve stare in sua pre-senza Qui le qualitagrave della bellezza giacciono morte einattive o tuttal piugrave impiegate a mitigare il rigore e ladurezza del terrore che egrave il naturale alleato della gran-dezza Oltre alla straordinaria grandezza di ogni speciebisogna considerare il suo opposto cioegrave la piccolezza ela minutezza La piccolezza in segrave non egrave affatto contrariaallidea della bellezza Il colibrigrave sia nella forma che nelcolore non cede a nessuno dei volatili dei quali egrave il piugravepiccolo e forse la sua bellezza egrave accresciuta dalla picco-lezza Ma vi sono animali che se estremamente piccolisono raramente (per non dire mai) belli Vi egrave una razzanana di uomini e di donne che quasi sempre grossi e

66 Nel testo fine V Parte Terza XXIII

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massicci in confronto alla loro altezza sono assai spia-cevoli a vedersi Ma se si trovasse un uomo non piugrave altodi due o tre piedi che avesse tutte le parti del corpo diuna proporzione adatta alla sua dimensione e daltrolato dotato delle qualitagrave comuni agli altri corpi bellisono fermamente convinto che una persona di tale statu-ra potrebbe essere considerata bella Potrebbe essere og-getto di amore e potrebbe darci unimpressione piacevo-lissima alla vista Lunica cosa che potrebbe forse osta-colare il nostro piacere egrave che tali creature per quantoben formate sono insolite e quindi spesso consideratecome qualche cosa di mostruoso Ciograve che egrave grande e gi-gantesco sebbene sia compatibile col sublime egrave contra-rio al bello Egrave impossibile supporre che un gigante siaoggetto di amore Quando lasciamo che la nostra imma-ginazione spazi nel romanzesco le idee che naturalmen-te connettiamo a quella dimensione sono idee di tiran-nia di crudeltagrave dingiustizia e di ogni cosa orrenda eabbominevole Noi ci raffiguriamo il gigante mentre de-vasta la campagna mentre depreda linnocente viaggia-tore e poi si rimpinza delle sue membra semivive talisono Polifemo Caco ed altri che hanno una parte cosigraveimportante nei poemi romanzeschi ed eroici Leventoche attendiamo con maggior soddisfazione egrave la lorosconfitta e la loro morte Io non ricordo in tutto quelgran numero di morti di cui egrave piena lIliade che la ca-duta di un uomo noto per la sua statura e forza ci abbiamosso a compassione negrave appare che lautore cosigrave pro-fondo conoscitore della natura umana abbia inteso com-

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massicci in confronto alla loro altezza sono assai spia-cevoli a vedersi Ma se si trovasse un uomo non piugrave altodi due o tre piedi che avesse tutte le parti del corpo diuna proporzione adatta alla sua dimensione e daltrolato dotato delle qualitagrave comuni agli altri corpi bellisono fermamente convinto che una persona di tale statu-ra potrebbe essere considerata bella Potrebbe essere og-getto di amore e potrebbe darci unimpressione piacevo-lissima alla vista Lunica cosa che potrebbe forse osta-colare il nostro piacere egrave che tali creature per quantoben formate sono insolite e quindi spesso consideratecome qualche cosa di mostruoso Ciograve che egrave grande e gi-gantesco sebbene sia compatibile col sublime egrave contra-rio al bello Egrave impossibile supporre che un gigante siaoggetto di amore Quando lasciamo che la nostra imma-ginazione spazi nel romanzesco le idee che naturalmen-te connettiamo a quella dimensione sono idee di tiran-nia di crudeltagrave dingiustizia e di ogni cosa orrenda eabbominevole Noi ci raffiguriamo il gigante mentre de-vasta la campagna mentre depreda linnocente viaggia-tore e poi si rimpinza delle sue membra semivive talisono Polifemo Caco ed altri che hanno una parte cosigraveimportante nei poemi romanzeschi ed eroici Leventoche attendiamo con maggior soddisfazione egrave la lorosconfitta e la loro morte Io non ricordo in tutto quelgran numero di morti di cui egrave piena lIliade che la ca-duta di un uomo noto per la sua statura e forza ci abbiamosso a compassione negrave appare che lautore cosigrave pro-fondo conoscitore della natura umana abbia inteso com-

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muoverci Egrave Simoesio nel tenero sbocciare della gio-ventugrave strappato ai genitori che trema per un coraggiocosigrave poco adatto alle sue forze egrave un altro spinto dallaguerra lontano dai primi abbracci della sua sposa giova-ne bello e nuovo alla mischia che ci intenerisce per lasua morte prematura Achille nonostante le molte dotidi bellezza che Omero ha conferito al suo aspetto fisicoe le grandissime virtugrave di cui ha adornato il suo spiritonon puograve mai farsi amare da noi Si puograve osservare cheOmero ha dotato i Troiani il cui fato ha designato a su-scitare la nostra compassione di un numero molto mag-giore di virtugrave socialmente apprezzabili di quello che hadistribuito fra i suoi Greci Riguardo ai Troiani la pas-sione che egli volle suscitare egrave la pietagrave la pietagrave egrave unapassione basata sullamore e queste virtugrave inferiori e do-mestiche se cosigrave posso dire sono certamente le piugraveamabili Ma egli ha reso i Greci di gran lunga superiorinelle virtugrave politiche e militari I consigli di Priamo sonoinefficaci le armi di Ettore relativamente deboli il suocoraggio molto inferiore a quello di Achille Eppureamiamo Priamo piugrave di Agamennone ed Ettore piugrave diAchille suo vincitore Lammirazione egrave la passione cheOmero volle destare in favore dei Greci e ha ottenuto ilsuo scopo attribuendo ad essi le virtugrave che hanno poco ache fare con lamore Questa breve disgressione non egraveforse del tutto estranea al nostro argomento il cui scopoegrave di mostrare che gli oggetti di grandi dimensioni sonoincompatibili con la bellezza tanto piugrave incompatibiliquanto piugrave sono grandi mentre quanto ai piccoli se

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muoverci Egrave Simoesio nel tenero sbocciare della gio-ventugrave strappato ai genitori che trema per un coraggiocosigrave poco adatto alle sue forze egrave un altro spinto dallaguerra lontano dai primi abbracci della sua sposa giova-ne bello e nuovo alla mischia che ci intenerisce per lasua morte prematura Achille nonostante le molte dotidi bellezza che Omero ha conferito al suo aspetto fisicoe le grandissime virtugrave di cui ha adornato il suo spiritonon puograve mai farsi amare da noi Si puograve osservare cheOmero ha dotato i Troiani il cui fato ha designato a su-scitare la nostra compassione di un numero molto mag-giore di virtugrave socialmente apprezzabili di quello che hadistribuito fra i suoi Greci Riguardo ai Troiani la pas-sione che egli volle suscitare egrave la pietagrave la pietagrave egrave unapassione basata sullamore e queste virtugrave inferiori e do-mestiche se cosigrave posso dire sono certamente le piugraveamabili Ma egli ha reso i Greci di gran lunga superiorinelle virtugrave politiche e militari I consigli di Priamo sonoinefficaci le armi di Ettore relativamente deboli il suocoraggio molto inferiore a quello di Achille Eppureamiamo Priamo piugrave di Agamennone ed Ettore piugrave diAchille suo vincitore Lammirazione egrave la passione cheOmero volle destare in favore dei Greci e ha ottenuto ilsuo scopo attribuendo ad essi le virtugrave che hanno poco ache fare con lamore Questa breve disgressione non egraveforse del tutto estranea al nostro argomento il cui scopoegrave di mostrare che gli oggetti di grandi dimensioni sonoincompatibili con la bellezza tanto piugrave incompatibiliquanto piugrave sono grandi mentre quanto ai piccoli se

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mancano di bellezza questa mancanza non egrave da attri-buirsi alle loro dimensioni

XXV ndash IL COLORE

Riguardo al colore la disquisizione egrave quasi infinitama ritengo che i principicirc enunciati allinizio di questaparte siano sufficienti per spiegare tutti i loro effetticome pure gli effetti piacevoli dei corpi trasparenti siafluidi che solidi Supponiamo di guardare in una botti-glia di un liquido torbido di colore azzurro o rosso iraggi azzurri o rossi non possono giungere chiaramentefino allocchio ma sono improvvisamente e irregolar-mente fermati dallinterposizione di piccoli corpi opachiche senza preparazione mutano lidea e la mutano an-che in unidea spiacevole per sua propria natura secon-do i principicirc fissati nel capitolo XXIV Ma quando ilraggio passa senza incontrare tale ostacolo attraverso ilvetro o il liquido quando questi sono completamentetrasparenti la luce viene in un certo senso smorzata nelpassaggio ciograve che la rende piugrave piacevole anche comeluce e riflettendo il liquido tutti i raggi del suo colorela luce ha sullocchio un effetto uguale a quello che icorpi opachi e lisci producono sullocchio e sul tattoCosicchegrave il piacere in questo caso consiste nella morbi-dezza della luce trasmessa e nelluniformitagrave della luce ri-

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mancano di bellezza questa mancanza non egrave da attri-buirsi alle loro dimensioni

XXV ndash IL COLORE

Riguardo al colore la disquisizione egrave quasi infinitama ritengo che i principicirc enunciati allinizio di questaparte siano sufficienti per spiegare tutti i loro effetticome pure gli effetti piacevoli dei corpi trasparenti siafluidi che solidi Supponiamo di guardare in una botti-glia di un liquido torbido di colore azzurro o rosso iraggi azzurri o rossi non possono giungere chiaramentefino allocchio ma sono improvvisamente e irregolar-mente fermati dallinterposizione di piccoli corpi opachiche senza preparazione mutano lidea e la mutano an-che in unidea spiacevole per sua propria natura secon-do i principicirc fissati nel capitolo XXIV Ma quando ilraggio passa senza incontrare tale ostacolo attraverso ilvetro o il liquido quando questi sono completamentetrasparenti la luce viene in un certo senso smorzata nelpassaggio ciograve che la rende piugrave piacevole anche comeluce e riflettendo il liquido tutti i raggi del suo colorela luce ha sullocchio un effetto uguale a quello che icorpi opachi e lisci producono sullocchio e sul tattoCosicchegrave il piacere in questo caso consiste nella morbi-dezza della luce trasmessa e nelluniformitagrave della luce ri-

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flessa Questo piacere puograve essere rafforzato dai principicircche valgono per le altre cose se la forma del vetro checontiene il liquido trasparente egrave variata con tanto criterioda presentare il colore gradatamente e successivamenteindebolito e rafforzato con tutta la varietagrave che il criteriopuograve suggerire in cose di questa natura Nel rivedere tuttociograve che egrave stato detto degli effetti come delle cause dientrambi appariragrave che il sublime e il bello si fondano suprincipicirc molto diversi e che altrettanto diversi sono isentimenti che suscitano la grandezza ha come base ilterrore che quando si modifica genera nellanimoquellemozione che ho chiamato stupore il bello egrave fon-dato puramente su un piacere positivo e suscita nellani-ma quel sentimento che si chiama amore Le loro causecostituiscono il soggetto di questa quarta parte

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flessa Questo piacere puograve essere rafforzato dai principicircche valgono per le altre cose se la forma del vetro checontiene il liquido trasparente egrave variata con tanto criterioda presentare il colore gradatamente e successivamenteindebolito e rafforzato con tutta la varietagrave che il criteriopuograve suggerire in cose di questa natura Nel rivedere tuttociograve che egrave stato detto degli effetti come delle cause dientrambi appariragrave che il sublime e il bello si fondano suprincipicirc molto diversi e che altrettanto diversi sono isentimenti che suscitano la grandezza ha come base ilterrore che quando si modifica genera nellanimoquellemozione che ho chiamato stupore il bello egrave fon-dato puramente su un piacere positivo e suscita nellani-ma quel sentimento che si chiama amore Le loro causecostituiscono il soggetto di questa quarta parte

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PARTE QUINTA

I ndash LE PAROLE

Gli oggetti naturali ci impressionano secondo le leggidi quella connessione che la Provvidenza ha stabilito fracerti movimenti e forme dei corpi e certe conseguentisensazioni dellanimo La pittura ha lo stesso effetto macon in piugrave il piacere dellimitazione Larchitettura im-pressiona secondo le leggi della natura e la legge dellaragione dalla quale ultima risultano le regole della pro-porzione che rendono unopera lodevole o censurabilenel complesso o in alcune parti a seconda che lo scopoal quale egrave destinata egrave o non egrave raggiunto Ma riguardoalle parole mi sembra che esse ci impressionino inmodo molto diverso da quello in cui noi siamo impres-sionati dagli oggetti naturali dalla pittura o dallarchitet-

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PARTE QUINTA

I ndash LE PAROLE

Gli oggetti naturali ci impressionano secondo le leggidi quella connessione che la Provvidenza ha stabilito fracerti movimenti e forme dei corpi e certe conseguentisensazioni dellanimo La pittura ha lo stesso effetto macon in piugrave il piacere dellimitazione Larchitettura im-pressiona secondo le leggi della natura e la legge dellaragione dalla quale ultima risultano le regole della pro-porzione che rendono unopera lodevole o censurabilenel complesso o in alcune parti a seconda che lo scopoal quale egrave destinata egrave o non egrave raggiunto Ma riguardoalle parole mi sembra che esse ci impressionino inmodo molto diverso da quello in cui noi siamo impres-sionati dagli oggetti naturali dalla pittura o dallarchitet-

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tura tuttavia le parole hanno nel suscitare idee di bellez-za e di sublime una parte altrettanto considerevole quan-to qualunque di esse e talvolta molto maggiore perciograveunanalisi sul modo in cui esse suscitano tali emozioni egraveben lungi dallessere inutile in una trattazione di questogenere

II ndash LEFFETTO COMUNE DELLA POESIANON IN QUANTO SUSCITA LE IDEE DELLE

COSE

La comune nozione del potere della poesia e dellelo-quenza come quello delle parole nella conversazionesolita egrave che esse impressionano la mente suscitando inessa idee di quelle cose che labitudine le ha incaricatedi designare Per esaminare la veritagrave di questa opinionepuograve essere utile osservare che le parole possono esseredivise in tre tipi Al primo tipo appartengono quelle cherappresentano molte idee semplici unite per formare unadeterminata idea composta come uomo cavallo alberocastello ecc Queste io le chiamo parole aggregate Alsecondo tipo appartengono quelle che esprimono unideasingola di tali composti e nulla di piugrave come rosso az-zurro cerchio quadrato e simili Queste le chiamo paro-le semplici Al terzo quelle che sono formate dallunio-ne ununione arbitraria degli altri due tipi e delle varie

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tura tuttavia le parole hanno nel suscitare idee di bellez-za e di sublime una parte altrettanto considerevole quan-to qualunque di esse e talvolta molto maggiore perciograveunanalisi sul modo in cui esse suscitano tali emozioni egraveben lungi dallessere inutile in una trattazione di questogenere

II ndash LEFFETTO COMUNE DELLA POESIANON IN QUANTO SUSCITA LE IDEE DELLE

COSE

La comune nozione del potere della poesia e dellelo-quenza come quello delle parole nella conversazionesolita egrave che esse impressionano la mente suscitando inessa idee di quelle cose che labitudine le ha incaricatedi designare Per esaminare la veritagrave di questa opinionepuograve essere utile osservare che le parole possono esseredivise in tre tipi Al primo tipo appartengono quelle cherappresentano molte idee semplici unite per formare unadeterminata idea composta come uomo cavallo alberocastello ecc Queste io le chiamo parole aggregate Alsecondo tipo appartengono quelle che esprimono unideasingola di tali composti e nulla di piugrave come rosso az-zurro cerchio quadrato e simili Queste le chiamo paro-le semplici Al terzo quelle che sono formate dallunio-ne ununione arbitraria degli altri due tipi e delle varie

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relazioni fra essi in gradi di maggiore o minore com-plessitagrave come virtugrave onore persuasione magistrato e si-mili Queste le chiamo parole astratte composte Le pa-role lo ammetto possono essere classificate in distin-zioni piugrave precise ma queste mi pare che siano naturali esufficienti al nostro scopo e sono disposte in quellostesso ordine in cui simparano comunemente e in cui lamente afferra le idee che esse esprimono

Comincerograve col terzo tipo di parole gli astratti compo-sti come virtugrave onore persuasione docilitagrave Di questesono convinto che qualunque potere esse possano averesulle passioni non lo derivano da una rappresentazionesuscitata nella mente delle cose che esprimono In quan-to parole composte non sono sostanze reali e difficil-mente determinano credo idee reali Nessuno ritengonelludire risuonare le parole virtugrave libertagrave onore conce-pisce subito una nozione precisa dei modi particolari diagire e di pensare connessi con le idee composte e sem-plici negrave i vari rapporti fra le idee che queste parole rap-presentano negrave possiede unidea generale da esse deriva-ta poichegrave se la possedesse allora alcune di queste ideeparticolari sebbene forse indistinte e confuse potrebbe-ro diventare subito percepibili Ma a me pare che questonon si verifichi mai Infatti se vi mettete ad analizzareuna di queste parole dovete trasportarla da una serie diparole generiche ad unaltra e poi ridurla in sempliciastrazioni e aggregati con un processo molto piugrave lungodi quanto inizialmente si possa immaginare prima cheunidea reale venga alla luce prima che voi possiate tro-

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relazioni fra essi in gradi di maggiore o minore com-plessitagrave come virtugrave onore persuasione magistrato e si-mili Queste le chiamo parole astratte composte Le pa-role lo ammetto possono essere classificate in distin-zioni piugrave precise ma queste mi pare che siano naturali esufficienti al nostro scopo e sono disposte in quellostesso ordine in cui simparano comunemente e in cui lamente afferra le idee che esse esprimono

Comincerograve col terzo tipo di parole gli astratti compo-sti come virtugrave onore persuasione docilitagrave Di questesono convinto che qualunque potere esse possano averesulle passioni non lo derivano da una rappresentazionesuscitata nella mente delle cose che esprimono In quan-to parole composte non sono sostanze reali e difficil-mente determinano credo idee reali Nessuno ritengonelludire risuonare le parole virtugrave libertagrave onore conce-pisce subito una nozione precisa dei modi particolari diagire e di pensare connessi con le idee composte e sem-plici negrave i vari rapporti fra le idee che queste parole rap-presentano negrave possiede unidea generale da esse deriva-ta poichegrave se la possedesse allora alcune di queste ideeparticolari sebbene forse indistinte e confuse potrebbe-ro diventare subito percepibili Ma a me pare che questonon si verifichi mai Infatti se vi mettete ad analizzareuna di queste parole dovete trasportarla da una serie diparole generiche ad unaltra e poi ridurla in sempliciastrazioni e aggregati con un processo molto piugrave lungodi quanto inizialmente si possa immaginare prima cheunidea reale venga alla luce prima che voi possiate tro-

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vare i primi principicirc di tale composizione e quandoavete fatto tale scoperta dellidea originaria leffetto del-la composizione egrave completamente perduto

Un processo di pensiero di tal genere egrave troppo lungo aseguirsi nella conversazione ordinaria negrave egrave affatto ne-cessario che debba essere adottato Tali parole non sonoin realtagrave che puri suoni ma sono suoni che essendo usatiin particolari occasioni in cui riceviamo del bene o su-biamo del male o vediamo altri toccati dal bene o dalmale e che udiamo applicati ad altre cose o eventi inte-ressanti e che essendo adottati in tale varietagrave di casi chericonosciamo subito per abitudine a quali cose si riferi-scano producono nella mente ogniqualvolta sono in se-guito ripetute effetti simili a quelli delle occasioni chele hanno determinate Questi suoni essendo usati spessosenza riferimento ad alcuna particolare occasione e con-servando ancora le loro prime impressioni e se finisco-no col perdere completamente la connessione con leparticolari occasioni che li hanno originati tuttavia ilsuono pure senza essere collegato ad alcuna nozionecontinua ad operare come prima

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vare i primi principicirc di tale composizione e quandoavete fatto tale scoperta dellidea originaria leffetto del-la composizione egrave completamente perduto

Un processo di pensiero di tal genere egrave troppo lungo aseguirsi nella conversazione ordinaria negrave egrave affatto ne-cessario che debba essere adottato Tali parole non sonoin realtagrave che puri suoni ma sono suoni che essendo usatiin particolari occasioni in cui riceviamo del bene o su-biamo del male o vediamo altri toccati dal bene o dalmale e che udiamo applicati ad altre cose o eventi inte-ressanti e che essendo adottati in tale varietagrave di casi chericonosciamo subito per abitudine a quali cose si riferi-scano producono nella mente ogniqualvolta sono in se-guito ripetute effetti simili a quelli delle occasioni chele hanno determinate Questi suoni essendo usati spessosenza riferimento ad alcuna particolare occasione e con-servando ancora le loro prime impressioni e se finisco-no col perdere completamente la connessione con leparticolari occasioni che li hanno originati tuttavia ilsuono pure senza essere collegato ad alcuna nozionecontinua ad operare come prima

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III ndash LE PAROLE GENERICHE PRECEDONOLE IDEE

Il Locke ha talvolta osservato con la sagacitagrave che glisolita che la maggior parte delle parole generiche spe-cialmente quelle che riguardano la virtugrave ed il vizio ilbene e il male vengono insegnate prima che i particolarimodi di agire che ad esse si riferiscono si siano presen-tati alla mente e con essi lamore per luno lodio perlaltro infatti la mente infantile egrave cosigrave duttile che unaistitutrice o chiunque sia addetto ad un bimbo col mo-strarsi compiaciuto o dispiaciuto di qualche cosa od an-che di qualche parola puograve trasmettere allanimo suo unadeterminata inclinazione Quando poi i diversi casi dellavita vengono ad essere classificati sotto queste parole eciograve che egrave piacevole appare spesso sotto il nome di malee ciograve che egrave sgradevole alla natura viene chiamato buonoe virtuoso una strana confusione di idee e di impressio-ni nasce nella mente di molti e lapparenza di non lievecontradizione fra le loro nozioni e le loro azioni Visono molti che amano la virtugrave e detestano il vizio nonper ipocrisia o affettazione che tuttavia in casi partico-lari molto spesso agiscono male e da persone malvagesenza alcun rimorso perchegrave queste particolari occasioninon arrivano mai ad essere messe in vista quando lepassioni dal lato della virtugrave siano cosigrave fortemente colpiteda certe parole infiammate originalmente con lalito dialtre e per questa ragione egrave difficile ripetere certe serie

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III ndash LE PAROLE GENERICHE PRECEDONOLE IDEE

Il Locke ha talvolta osservato con la sagacitagrave che glisolita che la maggior parte delle parole generiche spe-cialmente quelle che riguardano la virtugrave ed il vizio ilbene e il male vengono insegnate prima che i particolarimodi di agire che ad esse si riferiscono si siano presen-tati alla mente e con essi lamore per luno lodio perlaltro infatti la mente infantile egrave cosigrave duttile che unaistitutrice o chiunque sia addetto ad un bimbo col mo-strarsi compiaciuto o dispiaciuto di qualche cosa od an-che di qualche parola puograve trasmettere allanimo suo unadeterminata inclinazione Quando poi i diversi casi dellavita vengono ad essere classificati sotto queste parole eciograve che egrave piacevole appare spesso sotto il nome di malee ciograve che egrave sgradevole alla natura viene chiamato buonoe virtuoso una strana confusione di idee e di impressio-ni nasce nella mente di molti e lapparenza di non lievecontradizione fra le loro nozioni e le loro azioni Visono molti che amano la virtugrave e detestano il vizio nonper ipocrisia o affettazione che tuttavia in casi partico-lari molto spesso agiscono male e da persone malvagesenza alcun rimorso perchegrave queste particolari occasioninon arrivano mai ad essere messe in vista quando lepassioni dal lato della virtugrave siano cosigrave fortemente colpiteda certe parole infiammate originalmente con lalito dialtre e per questa ragione egrave difficile ripetere certe serie

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di parole sebbene in se stesse riconosciute inattive sen-za ricevere una certa impressione specialmente se sonoaccompagnate da un caldo e commovente tono di vocecome per esempio laquoSaggio valoroso generoso buonoe granderaquo Queste parole dal momento che non hannounapplicazione dovrebbero essere inattive ma quandosi usano parole comunemente adottate per grandi occa-sioni noi siamo colpiti da esse anche se le occasionimancano Quando le parole che di solito sono state ap-plicate in tali occasioni sono messe insieme senza unanecessitagrave logica od in modo tale che esse non si accordi-no bene luna con laltra lo stile si chiama ampollosoSono necessari in parecchi casi molto buon senso e mol-ta esperienza per guardarsi dalla forza eccessiva di talelinguaggio poichegrave quando si trascura la proprietagrave sipuograve usare un numero maggiore di queste parole impres-sionanti e indulgere a una maggiore varietagrave nel combi-narle

IV ndash LEFFETTO DELLE PAROLE

Quando le parole hanno la pienezza del loro poteretre effetti nascono nella mente delluditore Il primo egrave ilsuono il secondo limmagine o rappresentazione dellacosa indicata dal suono il terzo il sentimento dellani-ma prodotta da una o da entrambe le precedenti Le pa-

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di parole sebbene in se stesse riconosciute inattive sen-za ricevere una certa impressione specialmente se sonoaccompagnate da un caldo e commovente tono di vocecome per esempio laquoSaggio valoroso generoso buonoe granderaquo Queste parole dal momento che non hannounapplicazione dovrebbero essere inattive ma quandosi usano parole comunemente adottate per grandi occa-sioni noi siamo colpiti da esse anche se le occasionimancano Quando le parole che di solito sono state ap-plicate in tali occasioni sono messe insieme senza unanecessitagrave logica od in modo tale che esse non si accordi-no bene luna con laltra lo stile si chiama ampollosoSono necessari in parecchi casi molto buon senso e mol-ta esperienza per guardarsi dalla forza eccessiva di talelinguaggio poichegrave quando si trascura la proprietagrave sipuograve usare un numero maggiore di queste parole impres-sionanti e indulgere a una maggiore varietagrave nel combi-narle

IV ndash LEFFETTO DELLE PAROLE

Quando le parole hanno la pienezza del loro poteretre effetti nascono nella mente delluditore Il primo egrave ilsuono il secondo limmagine o rappresentazione dellacosa indicata dal suono il terzo il sentimento dellani-ma prodotta da una o da entrambe le precedenti Le pa-

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role astratte composte di cui abbiamo parlato (onoregiustizia libertagrave e simili) producono il primo e lultimodi questi effetti ma non il secondo Le parole sempliciastratte si usano per indicare unidea semplice senzamolto badare alle altre che possano accompagnarlacome azzurro verde caldo freddo e simili queste sonocapaci di ottenere i tre effetti come lo possono in mag-gior grado le parole aggregate uomo castello cavallo esimili Ma ritengo che il piugrave generale effetto di questeparole non nasca dalle rappresentazioni formali dei di-versi oggetti che essi vorrebbero richiamare allimmagi-nazione perchegrave con un attento esame della mia mente einducendo altri a esaminare le loro io non riesco neppu-re a trovare che una volta su venti si formi tale rappre-sentazione e quando ciograve avviene avviene nella mag-gior parte dei casi per un particolare sforzo dellimmagi-nazione inteso a quello scopo Ma le parole aggregateagiscono come dissi di quelle astratte composte noncol presentare unimmagine alla mente ma col suscitarequando ripetute per forza dabitudine lo stesso effettoche suscita loriginale quando si vede Supponiamo didover leggere un passo di tal genere laquoIl fiume Danubionasce in unumida e montagnosa regione nel cuore dellaGermania dove correndo tortuosamente bagna parec-chi principati finchegrave dopo aver attraversato lAustria ebagnato i bastioni di Vienna entra in Ungheria qui conuna vasta corrente ingrossata dalle acque della Sava edella Drava lascia il mondo cristiano e scorrendo attra-

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role astratte composte di cui abbiamo parlato (onoregiustizia libertagrave e simili) producono il primo e lultimodi questi effetti ma non il secondo Le parole sempliciastratte si usano per indicare unidea semplice senzamolto badare alle altre che possano accompagnarlacome azzurro verde caldo freddo e simili queste sonocapaci di ottenere i tre effetti come lo possono in mag-gior grado le parole aggregate uomo castello cavallo esimili Ma ritengo che il piugrave generale effetto di questeparole non nasca dalle rappresentazioni formali dei di-versi oggetti che essi vorrebbero richiamare allimmagi-nazione perchegrave con un attento esame della mia mente einducendo altri a esaminare le loro io non riesco neppu-re a trovare che una volta su venti si formi tale rappre-sentazione e quando ciograve avviene avviene nella mag-gior parte dei casi per un particolare sforzo dellimmagi-nazione inteso a quello scopo Ma le parole aggregateagiscono come dissi di quelle astratte composte noncol presentare unimmagine alla mente ma col suscitarequando ripetute per forza dabitudine lo stesso effettoche suscita loriginale quando si vede Supponiamo didover leggere un passo di tal genere laquoIl fiume Danubionasce in unumida e montagnosa regione nel cuore dellaGermania dove correndo tortuosamente bagna parec-chi principati finchegrave dopo aver attraversato lAustria ebagnato i bastioni di Vienna entra in Ungheria qui conuna vasta corrente ingrossata dalle acque della Sava edella Drava lascia il mondo cristiano e scorrendo attra-

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verso barbare regioni che sono vicine alla Tartaria sboc-ca con molte ramificazioni nel mar Neroraquo

In questa descrizione sono menzionate molte cosecome monti fiumi cittagrave il mare ecc Ma ognuno esa-mini se stesso e veda se ha nella sua mente percepitolimmagine di un fiume di un monte di un terreno ac-quitrinoso della Germania ecc Invero egrave impossibilenella rapiditagrave e nella veloce successione delle parole du-rante una conversazione che si formino le idee sia delsuono della parola che della cosa rappresentatadaltronde alcune parole che esprimono delle realtagrave sonocosigrave mischiate ad altre di unimportanza generica e no-minale che egrave praticamente impossibile passare dallasensazione al pensiero dalle cose particolari alle gene-rali dalle cose alle parole in modo tale da rispondereagli scopi della vita negrave egrave necessario farlo

V ndash ESEMPI IN CUI LE PAROLE POSSONOCOLPIRE SENZA SUSCITARE IMMAGINI

Trovo assai difficile persuadere parecchie persone chele loro passioni vengono suscitate da parole che daltraparte non suscitano in loro alcuna idea ed egrave anche piugravedifficile convincerle che nel corso ordinario della con-versazione noi siamo sufficientemente compresi senzadestare nessuna immagine delle cose che riguardano ciograve

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verso barbare regioni che sono vicine alla Tartaria sboc-ca con molte ramificazioni nel mar Neroraquo

In questa descrizione sono menzionate molte cosecome monti fiumi cittagrave il mare ecc Ma ognuno esa-mini se stesso e veda se ha nella sua mente percepitolimmagine di un fiume di un monte di un terreno ac-quitrinoso della Germania ecc Invero egrave impossibilenella rapiditagrave e nella veloce successione delle parole du-rante una conversazione che si formino le idee sia delsuono della parola che della cosa rappresentatadaltronde alcune parole che esprimono delle realtagrave sonocosigrave mischiate ad altre di unimportanza generica e no-minale che egrave praticamente impossibile passare dallasensazione al pensiero dalle cose particolari alle gene-rali dalle cose alle parole in modo tale da rispondereagli scopi della vita negrave egrave necessario farlo

V ndash ESEMPI IN CUI LE PAROLE POSSONOCOLPIRE SENZA SUSCITARE IMMAGINI

Trovo assai difficile persuadere parecchie persone chele loro passioni vengono suscitate da parole che daltraparte non suscitano in loro alcuna idea ed egrave anche piugravedifficile convincerle che nel corso ordinario della con-versazione noi siamo sufficientemente compresi senzadestare nessuna immagine delle cose che riguardano ciograve

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di cui parliamo Sembra sia un oggetto superfluo di di-scussione il porre a una persona la questione se abbianella sua mente idee oppure no

Ognuno a prima vista dovrebbe nel suo intimo sa-pere da solo giudicare della cosa Ma per quanto stranopossa apparire noi spesso non sappiamo riconoscerequali idee abbiamo delle cose o se abbiamo idee suqualche cosa Egrave necessaria sempre una grande attenzio-ne per essere pienamente soddisfatti su questo punto Daquando scrissi questopera trovai due esempi molto no-tevoli della possibilitagrave che un uomo oda parole senzaavere unidea delle cose che esse rappresentano eppurein seguito sia capace di rivolgerle ad altri combinate inmodo nuovo e con grande proprietagrave energia e chiarezzaIl primo esempio egrave quello del Blacklock67 un poeta cie-co dalla nascita Pochi uomini dotati della migliore vi-sta possono descrivere oggetti visivi con maggior intel-ligenza ed esattezza di questo cieco il che non puograve af-fatto essere attribuito allavere egli una concezione dellecose che descrive piugrave chiara di quello che egrave comune adaltre persone Lo Spence in una elegante prefazione cheha scritto per le opere di questo poeta ragiona molto in-gegnosamente e per lo piugrave credo molto giustamentesulla causa di questo straordinario fenomeno ma nonposso essere completamente daccordo con lui sul fattoche alcune improprietagrave di linguaggio e di pensiero chericorrono in queste poesie siano sorte dallimpulsivo

67 Thomas Blacklock (1721-1791) poeta scozzese

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di cui parliamo Sembra sia un oggetto superfluo di di-scussione il porre a una persona la questione se abbianella sua mente idee oppure no

Ognuno a prima vista dovrebbe nel suo intimo sa-pere da solo giudicare della cosa Ma per quanto stranopossa apparire noi spesso non sappiamo riconoscerequali idee abbiamo delle cose o se abbiamo idee suqualche cosa Egrave necessaria sempre una grande attenzio-ne per essere pienamente soddisfatti su questo punto Daquando scrissi questopera trovai due esempi molto no-tevoli della possibilitagrave che un uomo oda parole senzaavere unidea delle cose che esse rappresentano eppurein seguito sia capace di rivolgerle ad altri combinate inmodo nuovo e con grande proprietagrave energia e chiarezzaIl primo esempio egrave quello del Blacklock67 un poeta cie-co dalla nascita Pochi uomini dotati della migliore vi-sta possono descrivere oggetti visivi con maggior intel-ligenza ed esattezza di questo cieco il che non puograve af-fatto essere attribuito allavere egli una concezione dellecose che descrive piugrave chiara di quello che egrave comune adaltre persone Lo Spence in una elegante prefazione cheha scritto per le opere di questo poeta ragiona molto in-gegnosamente e per lo piugrave credo molto giustamentesulla causa di questo straordinario fenomeno ma nonposso essere completamente daccordo con lui sul fattoche alcune improprietagrave di linguaggio e di pensiero chericorrono in queste poesie siano sorte dallimpulsivo

67 Thomas Blacklock (1721-1791) poeta scozzese

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concetto degli oggetti visivi che il poeta cieco avevadal momento che tali improprietagrave ed anche molto piugravegrandi si possono trovare in scrittori di una classe anchepiugrave alta di quella del Blacklock nonostante possedesse-ro perfettamente il dono della vista Si tratta di un poetasenza dubbio tanto impressionato dalle sue descrizioniquanto lo puograve essere uno che le legga eppure egli egrave liri-camente esaltato da cose di cui negrave ha negrave puograve avere altraidea oltre a quella di un nudo suono e perchegrave quelli cheleggono le sue opere non possono ricevere la stessa im-pressione che egli ebbe con cosigrave poche idee reali dellecose che descriveva Il secondo esempio egrave di Saunder-son68 professore di matematica allUniversitagrave di Cam-bridge Questo dotto era molto erudito nella filosofia na-turale nellastronomia e in tutte le scienze connesse conla matematica La cosa piugrave straordinaria e di maggioreimportanza per il mio scopo fu che egli tenne belle con-ferenze sulla luce e sul colore ed insegnograve agli altri lateoria delle idee che essi avevano e che egli indubbia-mente non aveva Ma egrave probabile che le parole rossoazzurro verde suscitassero in lui come le idee dei coloristessi poichegrave essendo possibile applicare a queste paro-le le idee di gradi maggiori o minori di rifrangibilitagrave esapendo il cieco sotto quali altri rispetti i colori saccor-dassero o meno era tanto facile per lui ragionare sulleparole come se fosse stato padrone assoluto delle idee

68 Nicholas Saunderson o Sanderson (1682-1739) famosomatematico inglese

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concetto degli oggetti visivi che il poeta cieco avevadal momento che tali improprietagrave ed anche molto piugravegrandi si possono trovare in scrittori di una classe anchepiugrave alta di quella del Blacklock nonostante possedesse-ro perfettamente il dono della vista Si tratta di un poetasenza dubbio tanto impressionato dalle sue descrizioniquanto lo puograve essere uno che le legga eppure egli egrave liri-camente esaltato da cose di cui negrave ha negrave puograve avere altraidea oltre a quella di un nudo suono e perchegrave quelli cheleggono le sue opere non possono ricevere la stessa im-pressione che egli ebbe con cosigrave poche idee reali dellecose che descriveva Il secondo esempio egrave di Saunder-son68 professore di matematica allUniversitagrave di Cam-bridge Questo dotto era molto erudito nella filosofia na-turale nellastronomia e in tutte le scienze connesse conla matematica La cosa piugrave straordinaria e di maggioreimportanza per il mio scopo fu che egli tenne belle con-ferenze sulla luce e sul colore ed insegnograve agli altri lateoria delle idee che essi avevano e che egli indubbia-mente non aveva Ma egrave probabile che le parole rossoazzurro verde suscitassero in lui come le idee dei coloristessi poichegrave essendo possibile applicare a queste paro-le le idee di gradi maggiori o minori di rifrangibilitagrave esapendo il cieco sotto quali altri rispetti i colori saccor-dassero o meno era tanto facile per lui ragionare sulleparole come se fosse stato padrone assoluto delle idee

68 Nicholas Saunderson o Sanderson (1682-1739) famosomatematico inglese

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Invero bisogna ammettere che egli non poteva fare spe-rimentalmente nuove scoperte Egli non faceva altro checiograve che noi facciamo ogni giorno nella comune conver-sazione Quando scrissi questultima frase e usai le paro-le laquoogni giornoraquo e laquocomune conversazioneraquo non avevodinnanzi alla mente limmagine di una successione ditempo negrave di uomini in conversazione fra loro negrave riten-go che il lettore avragrave tali idee nel leggerla e neppurequando parlai di rosso di azzurro e di verde come puredella rifrangibilitagrave avevo dipinti dinnanzi a me a guisadi immagini questi vari colori o i raggi di luce che pas-sano da un mezzo in un altro e cambiano cosigrave direzioneSo molto bene che la mente possiede la facoltagrave di susci-tare tali immagini a piacere ma allora egrave necessario perquesto un atto di volontagrave e nella ordinaria conversazio-ne o lettura accade molto di rado che unimmagine sorganella mente Se dico laquoAndrograve in Italia la prossima esta-teraquo mi sono spiegato bene Ma credo che nessuno conciograve si sia rappresentato nellimmaginazione lesatta figu-ra di colui che parla mentre va per terra o per mare o at-traverso ad entrambi ora a cavallo ora in carrozza contutti i particolari del viaggio Ancor meno egli haunidea dellItalia il paese dove mi proposi dandare odel verde dei campi del maturare dei frutti e del caloredellatmosfera cosigrave trasformatasi dopo la precedente sta-gione che sono le idee contenute dalla parola laquoestateraquoma meno di tutto trae unimmagine dalla parola laquoprossi-maraquo poichegrave questa parola significa lidea di molte esta-ti con lesclusione di tutte eccetto una e certamente co-

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Invero bisogna ammettere che egli non poteva fare spe-rimentalmente nuove scoperte Egli non faceva altro checiograve che noi facciamo ogni giorno nella comune conver-sazione Quando scrissi questultima frase e usai le paro-le laquoogni giornoraquo e laquocomune conversazioneraquo non avevodinnanzi alla mente limmagine di una successione ditempo negrave di uomini in conversazione fra loro negrave riten-go che il lettore avragrave tali idee nel leggerla e neppurequando parlai di rosso di azzurro e di verde come puredella rifrangibilitagrave avevo dipinti dinnanzi a me a guisadi immagini questi vari colori o i raggi di luce che pas-sano da un mezzo in un altro e cambiano cosigrave direzioneSo molto bene che la mente possiede la facoltagrave di susci-tare tali immagini a piacere ma allora egrave necessario perquesto un atto di volontagrave e nella ordinaria conversazio-ne o lettura accade molto di rado che unimmagine sorganella mente Se dico laquoAndrograve in Italia la prossima esta-teraquo mi sono spiegato bene Ma credo che nessuno conciograve si sia rappresentato nellimmaginazione lesatta figu-ra di colui che parla mentre va per terra o per mare o at-traverso ad entrambi ora a cavallo ora in carrozza contutti i particolari del viaggio Ancor meno egli haunidea dellItalia il paese dove mi proposi dandare odel verde dei campi del maturare dei frutti e del caloredellatmosfera cosigrave trasformatasi dopo la precedente sta-gione che sono le idee contenute dalla parola laquoestateraquoma meno di tutto trae unimmagine dalla parola laquoprossi-maraquo poichegrave questa parola significa lidea di molte esta-ti con lesclusione di tutte eccetto una e certamente co-

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lui che dice la laquoprossima estateraquo non ha unimmagine ditale successione e di tale esclusione In breve non sol-tanto di quelle idee che sono comunemente chiamateastratte e delle quali non ci possiamo formare alcunaimmagine ma anche di particolari esseri reali noi par-liamo senza avere nellimmaginazione alcuna idea diessi come certamente appariragrave in seguito a un diligenteesame della nostra mente In realtagrave la poesia dipendecosigrave poco nei suoi effetti dal potere di suscitare imma-gini sensibili che sono convinto che essa perderebbeuna parte molto considerevole della sua forza se questofosse il necessario risultato di ogni descrizione Perchegravequella unione di parole commoventi che egrave il piugrave potentedi tutti gli strumenti poetici perderebbe spesso la sua ef-ficacia insieme con la proprietagrave e la consistenza se leimmagini sensibili fossero sempre suscitate Non vegraveforse in tutta lEneide un passo piugrave grandioso e piugrave ela-borato della descrizione della caverna di VulcanonellEtna e delle opere che quivi vengono eseguite Vir-gilio sindugia in particolar modo sulla forgiatura deltuono che egli descrive modellato dai martelli dei Ci-clopi Ma quali sono gli elementi di questa straordinariacomposizione

Tres imbris torti radios tres nubis aquosaeaddiderant rutili tres ignis et alitis austriFulgores nunc terrificos sonitumque metumquemiscebant operi flammisque sequacibus iras69

69 laquoVi avevano aggiunto tre raggi di obliqua pioggia tre dipiovosa nube tre di rosso fuoco e tre di austro alato Ora mischia-

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lui che dice la laquoprossima estateraquo non ha unimmagine ditale successione e di tale esclusione In breve non sol-tanto di quelle idee che sono comunemente chiamateastratte e delle quali non ci possiamo formare alcunaimmagine ma anche di particolari esseri reali noi par-liamo senza avere nellimmaginazione alcuna idea diessi come certamente appariragrave in seguito a un diligenteesame della nostra mente In realtagrave la poesia dipendecosigrave poco nei suoi effetti dal potere di suscitare imma-gini sensibili che sono convinto che essa perderebbeuna parte molto considerevole della sua forza se questofosse il necessario risultato di ogni descrizione Perchegravequella unione di parole commoventi che egrave il piugrave potentedi tutti gli strumenti poetici perderebbe spesso la sua ef-ficacia insieme con la proprietagrave e la consistenza se leimmagini sensibili fossero sempre suscitate Non vegraveforse in tutta lEneide un passo piugrave grandioso e piugrave ela-borato della descrizione della caverna di VulcanonellEtna e delle opere che quivi vengono eseguite Vir-gilio sindugia in particolar modo sulla forgiatura deltuono che egli descrive modellato dai martelli dei Ci-clopi Ma quali sono gli elementi di questa straordinariacomposizione

Tres imbris torti radios tres nubis aquosaeaddiderant rutili tres ignis et alitis austriFulgores nunc terrificos sonitumque metumquemiscebant operi flammisque sequacibus iras69

69 laquoVi avevano aggiunto tre raggi di obliqua pioggia tre dipiovosa nube tre di rosso fuoco e tre di austro alato Ora mischia-

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Questo mi sembra meravigliosamente sublime tutta-via se osserviamo freddamente quali immagini sensibiliuna combinazione di simili idee debba suscitare le fan-tasie dei pazzi non possono sembrare piugrave selvagge e as-surde di questa descrizione Questa strana combinazioneegrave foggiata in forma di un grosso corpo egrave lavorata daiCiclopi a colpi di martello egrave in parte levigata e in partelasciata rozza La veritagrave egrave che se la poesia ci offre un no-bile insieme di parole corrispondenti a molte nobili ideeconnesse con circostanze di tempo e di spazio o riferiteluna allaltra come causa ed effetto o associate natural-mente esse possono essere modellate insieme in qua-lunque forma e rispondere perfettamente al loro scopoNon si richiede la connessione delle immagini visiveperchegrave non si forma nessuna reale rappresentazione negraveper questo egrave minore leffetto della descrizione Si ritienein genere che quanto Priamo e i vecchi consiglieri dico-no di Elena ci offra la piugrave alta possibile idea di quellafatale bellezza

Οὐ νέmicroεσις Τρῶας ϰαὶ εὐϰνήmicroιδας Ἀχαιοὺςτοιῇδἀmicroφὶ γυναιϰὶ πολὺν χρόνον ἄλγεα πάσχειναἰνῶς ἀϑανάτῃσι ϑεῇς εἰς ὦπα ἔοιϰεν70

vano allopera terribili folgori fragore e paura e ire con fiammeche non danno treguaraquo (Virgilio Eneide VIII 429 e sgg)

70 laquoNon era strano che i Troiani e gli Achei dai begli schinieriper lungo tempo soffrissero per tale donna simile a una dea agliimmortali giustamente sembravaraquo (Omero Iliade III 156 esgg)

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Questo mi sembra meravigliosamente sublime tutta-via se osserviamo freddamente quali immagini sensibiliuna combinazione di simili idee debba suscitare le fan-tasie dei pazzi non possono sembrare piugrave selvagge e as-surde di questa descrizione Questa strana combinazioneegrave foggiata in forma di un grosso corpo egrave lavorata daiCiclopi a colpi di martello egrave in parte levigata e in partelasciata rozza La veritagrave egrave che se la poesia ci offre un no-bile insieme di parole corrispondenti a molte nobili ideeconnesse con circostanze di tempo e di spazio o riferiteluna allaltra come causa ed effetto o associate natural-mente esse possono essere modellate insieme in qua-lunque forma e rispondere perfettamente al loro scopoNon si richiede la connessione delle immagini visiveperchegrave non si forma nessuna reale rappresentazione negraveper questo egrave minore leffetto della descrizione Si ritienein genere che quanto Priamo e i vecchi consiglieri dico-no di Elena ci offra la piugrave alta possibile idea di quellafatale bellezza

Οὐ νέmicroεσις Τρῶας ϰαὶ εὐϰνήmicroιδας Ἀχαιοὺςτοιῇδἀmicroφὶ γυναιϰὶ πολὺν χρόνον ἄλγεα πάσχειναἰνῶς ἀϑανάτῃσι ϑεῇς εἰς ὦπα ἔοιϰεν70

vano allopera terribili folgori fragore e paura e ire con fiammeche non danno treguaraquo (Virgilio Eneide VIII 429 e sgg)

70 laquoNon era strano che i Troiani e gli Achei dai begli schinieriper lungo tempo soffrissero per tale donna simile a una dea agliimmortali giustamente sembravaraquo (Omero Iliade III 156 esgg)

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Non vegrave una parola sui particolari della sua bellezzanulla che possa suggerire unidea precisa della sua per-sona pure siamo molto piugrave colpiti da questo modo di ri-cordarla che da quelle lunghe ed elaborate descrizioni diElena tramandate dalla tradizione o create dalla fanta-sia che sincontrano in alcuni autori Sono convinto cheessa mi colpisce ben di piugrave della minuziosa descrizioneche Spenser ha dato di Belphebe sebbene ritengo che visiano in quella descrizione parti molto belle e altamentepoetiche come ve ne sono in tutte le descrizioni diquelleccellente scrittore Il terribile quadro che Lucre-zio ci ha dato della religione per dar risalto alla magna-nimitagrave del suo eroe filosofico in opposizione ad essa sicrede sia delineato con grande audacia e vivezza

Humana ante oculos foede cum vita iaceretin terris oppressa gravi sub religionequae caput a coeli regionibus ostendebathorribili desuper visu mortalibus instansprimus Graius homo mortales tollere contraest oculos ausus71

Quale idea traete da una rappresentazione cosigrave perfet-ta Nessuna certamente negrave il poeta ha detto una solaparola che possa servire a far risaltare un solo membro ouna sola fattezza del fantasma che egli intendeva rappre-

71 laquoGiacendo la vita umana in ben tristi condizioni soffocatala terra da unopprimente religione che sorgeva dalle regioni delcielo al di sopra dei mortali con terribile aspetto per primo unGreco osograve levar contro i suoi occhi mortaliraquo (Lucrezio De re-rum natura I 63 e sgg)

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Non vegrave una parola sui particolari della sua bellezzanulla che possa suggerire unidea precisa della sua per-sona pure siamo molto piugrave colpiti da questo modo di ri-cordarla che da quelle lunghe ed elaborate descrizioni diElena tramandate dalla tradizione o create dalla fanta-sia che sincontrano in alcuni autori Sono convinto cheessa mi colpisce ben di piugrave della minuziosa descrizioneche Spenser ha dato di Belphebe sebbene ritengo che visiano in quella descrizione parti molto belle e altamentepoetiche come ve ne sono in tutte le descrizioni diquelleccellente scrittore Il terribile quadro che Lucre-zio ci ha dato della religione per dar risalto alla magna-nimitagrave del suo eroe filosofico in opposizione ad essa sicrede sia delineato con grande audacia e vivezza

Humana ante oculos foede cum vita iaceretin terris oppressa gravi sub religionequae caput a coeli regionibus ostendebathorribili desuper visu mortalibus instansprimus Graius homo mortales tollere contraest oculos ausus71

Quale idea traete da una rappresentazione cosigrave perfet-ta Nessuna certamente negrave il poeta ha detto una solaparola che possa servire a far risaltare un solo membro ouna sola fattezza del fantasma che egli intendeva rappre-

71 laquoGiacendo la vita umana in ben tristi condizioni soffocatala terra da unopprimente religione che sorgeva dalle regioni delcielo al di sopra dei mortali con terribile aspetto per primo unGreco osograve levar contro i suoi occhi mortaliraquo (Lucrezio De re-rum natura I 63 e sgg)

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sentare con tutti gli orrori che limmaginazione puograve con-cepire In realtagrave poesia e retorica non raggiungono nelladescrizione unesattezza che possa competere con quelladella pittura il loro compito egrave di far impressione piutto-sto con la simpatia che con limitazione di spiegareleffetto delle cose sulla mente dellautore o di altri piut-tosto che presentare una chiara idea delle cose stesseQuesto egrave il loro campo piugrave vasto e quello in cui meglioriescono

VI ndash LA POESIA NON Egrave STRETTAMENTEUNARTE IMITATIVA

Quindi possiamo osservare che la poesia nel suo sen-so piugrave generale non puograve essere chiamata in senso strettounarte di imitazione Egrave invero imitazione finchegrave descri-ve gli atteggiamenti e le passioni degli uomini che leparole possono esprimere dove animi motus effert inter-prete lingua Qui cegrave una stretta imitazione e tutta lapoesia puramente drammatica egrave di questo genere Ma lapoesia descrittiva opera soprattutto per sostituzione permezzo dei suoni che per labitudine producono leffettodi realtagrave Non vegrave imitazione al di fuori della somiglian-za e le parole indubbiamente non hanno rassomiglianzacon lidea a cui si riferiscono

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sentare con tutti gli orrori che limmaginazione puograve con-cepire In realtagrave poesia e retorica non raggiungono nelladescrizione unesattezza che possa competere con quelladella pittura il loro compito egrave di far impressione piutto-sto con la simpatia che con limitazione di spiegareleffetto delle cose sulla mente dellautore o di altri piut-tosto che presentare una chiara idea delle cose stesseQuesto egrave il loro campo piugrave vasto e quello in cui meglioriescono

VI ndash LA POESIA NON Egrave STRETTAMENTEUNARTE IMITATIVA

Quindi possiamo osservare che la poesia nel suo sen-so piugrave generale non puograve essere chiamata in senso strettounarte di imitazione Egrave invero imitazione finchegrave descri-ve gli atteggiamenti e le passioni degli uomini che leparole possono esprimere dove animi motus effert inter-prete lingua Qui cegrave una stretta imitazione e tutta lapoesia puramente drammatica egrave di questo genere Ma lapoesia descrittiva opera soprattutto per sostituzione permezzo dei suoni che per labitudine producono leffettodi realtagrave Non vegrave imitazione al di fuori della somiglian-za e le parole indubbiamente non hanno rassomiglianzacon lidea a cui si riferiscono

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VII ndash COME LE PAROLE INFLUISCONOSULLE PASSIONI

Ora poichegrave le parole impressionano non per un pote-re originale ma per rappresentazione si potrebbe sup-porre che il loro influsso sulle passioni dovesse essereleggero pure la cosa sta altrimenti poichegrave troviamo peresperienza che leloquenza e la poesia sono altrettantocapaci anzi molto piugrave capaci di produrre impressioniprofonde di quello che non sia ogni altra arte e in mol-tissimi casi perfino la natura stessa E ciograve deriva princi-palmente da queste tre cause In primo luogo prendiamovivamente parte alle passioni degli altri e facilmente sia-mo colpiti e tratti alla simpatia da un indizio che ce le ri-veli e non vi sono segni che possano esprimere piena-mente come le parole tutte le circostanze della maggiorparte delle passioni cosicchegrave se qualcuno parla intornoa un argomento non soltanto puograve comunicarvi il sogget-to ma anche limpressione che ne ha Egrave certo chelinflusso della maggior parte delle cose sulle nostre pas-sioni non deriva tanto dalle cose stesse quanto dalle no-stre opinioni su di esse e queste dipendono moltissimoa loro volta dalle opinioni degli altri uomini comunica-bili per lo piugrave solo attraverso le parole In secondo luogovi sono molte cose in se stesse impressionanti che ricor-rono raramente nella realtagrave mentre si incontrano spessole parole che le rappresentano e cosigrave hanno la possibili-tagrave di produrre una profonda impressione e di radicarsi

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VII ndash COME LE PAROLE INFLUISCONOSULLE PASSIONI

Ora poichegrave le parole impressionano non per un pote-re originale ma per rappresentazione si potrebbe sup-porre che il loro influsso sulle passioni dovesse essereleggero pure la cosa sta altrimenti poichegrave troviamo peresperienza che leloquenza e la poesia sono altrettantocapaci anzi molto piugrave capaci di produrre impressioniprofonde di quello che non sia ogni altra arte e in mol-tissimi casi perfino la natura stessa E ciograve deriva princi-palmente da queste tre cause In primo luogo prendiamovivamente parte alle passioni degli altri e facilmente sia-mo colpiti e tratti alla simpatia da un indizio che ce le ri-veli e non vi sono segni che possano esprimere piena-mente come le parole tutte le circostanze della maggiorparte delle passioni cosicchegrave se qualcuno parla intornoa un argomento non soltanto puograve comunicarvi il sogget-to ma anche limpressione che ne ha Egrave certo chelinflusso della maggior parte delle cose sulle nostre pas-sioni non deriva tanto dalle cose stesse quanto dalle no-stre opinioni su di esse e queste dipendono moltissimoa loro volta dalle opinioni degli altri uomini comunica-bili per lo piugrave solo attraverso le parole In secondo luogovi sono molte cose in se stesse impressionanti che ricor-rono raramente nella realtagrave mentre si incontrano spessole parole che le rappresentano e cosigrave hanno la possibili-tagrave di produrre una profonda impressione e di radicarsi

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nella mente mentre lidea della realtagrave che ad esse corri-sponde era transitoria ed anche per coloro che forse nonla sperimentarono mai sono tuttavia molto impressio-nanti come la guerra la morte la carestia ecc Inoltremolte idee non sono mai state presentate ai sensi degliuomini se non da parole come Dio gli angeli i diavoliil cielo e linferno che pure tutte hanno molto influitosulle passioni In terzo luogo con le parole abbiamo lapossibilitagrave di fare combinazioni tali che non potremmoaltrimenti ottenere Per questo potere di combinazionepossiamo con laggiunta di circostanze ben scelte darenuova vita e una nuova forza ai semplici oggetti Nellapittura possiamo tracciare una bella figura che ci piacema non possiamo mai darle quel tocco animatore chepuograve ricevere dalle parole Per rappresentare un angelo inpittura potete soltanto disegnare un bel giovane alatoma che cosa la pittura puograve offrire di cosigrave grande comelaggiunta di una parola laquolangelo del Signoreraquo Egrave veroqui io non ho unidea chiara ma queste parole colpisco-no la mente piugrave dellimmagine sensibile ed egrave ciograve che so-stengo Un ritratto di Priamo trascinato ai piedi dellalta-re e qui assassinato se fosse ben eseguito sarebbe in-dubbiamente molto commovente ma vi sono circostan-ze molto aggravanti che non si potrebbero rappresenta-re

Sanguine foedantem quos ipse sacraverat ignes72

72 laquoInsozzando di sangue il focolare che egli stesso avevaconsacratoraquo (Virgilio Eneide II 502)

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nella mente mentre lidea della realtagrave che ad esse corri-sponde era transitoria ed anche per coloro che forse nonla sperimentarono mai sono tuttavia molto impressio-nanti come la guerra la morte la carestia ecc Inoltremolte idee non sono mai state presentate ai sensi degliuomini se non da parole come Dio gli angeli i diavoliil cielo e linferno che pure tutte hanno molto influitosulle passioni In terzo luogo con le parole abbiamo lapossibilitagrave di fare combinazioni tali che non potremmoaltrimenti ottenere Per questo potere di combinazionepossiamo con laggiunta di circostanze ben scelte darenuova vita e una nuova forza ai semplici oggetti Nellapittura possiamo tracciare una bella figura che ci piacema non possiamo mai darle quel tocco animatore chepuograve ricevere dalle parole Per rappresentare un angelo inpittura potete soltanto disegnare un bel giovane alatoma che cosa la pittura puograve offrire di cosigrave grande comelaggiunta di una parola laquolangelo del Signoreraquo Egrave veroqui io non ho unidea chiara ma queste parole colpisco-no la mente piugrave dellimmagine sensibile ed egrave ciograve che so-stengo Un ritratto di Priamo trascinato ai piedi dellalta-re e qui assassinato se fosse ben eseguito sarebbe in-dubbiamente molto commovente ma vi sono circostan-ze molto aggravanti che non si potrebbero rappresenta-re

Sanguine foedantem quos ipse sacraverat ignes72

72 laquoInsozzando di sangue il focolare che egli stesso avevaconsacratoraquo (Virgilio Eneide II 502)

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Consideriamo come altro esempio quei versi del Mil-ton dove descrive la caduta degli angeli ribelli nel loroorribile regno

Through many a dark and dreary valeThey passd and many a region dolorousOer many a frozen many a fiery AlpRocks caves lakes fens bogs dens and shades of deathA universe of death73

Qui si spiega la forza dunione inRocks caves lakes fens bogs dens and shades

che pure perderebbe la maggior parte delleffetto se essinon fossero le

Rocks caves lakes fens bogs dens and shades of death

Lidea di questa impressione generata da una parolache nulla se non quella parola puograve annettere ad altregenera in altissimo grado il sublime e questo sublime sieleva anche di piugrave con ciograve che segue a univers of deathSi tratta qui di nuovo di due idee rappresentabili solocon la parola e lunione egrave grandiosa e impressionante aldi lagrave di ogni concezione ammesso che si possano pro-priamente chiamare idee quelle che non presentano allamente unimmagine distinta ma pure saragrave difficile in-tendere come le parole possano eccitare le passioni chesono connesse con oggetti reali senza rappresentare

73 laquoPassarono per tetre e oscure valli per molte regioni dolo-rose per i ghiacciai e per le Alpi impervie per rocce spelonchelaghi stagni lagune antri ed ombre di morte un universo di mor-teraquo (Milton Paradise lost II 618 e sgg)

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Consideriamo come altro esempio quei versi del Mil-ton dove descrive la caduta degli angeli ribelli nel loroorribile regno

Through many a dark and dreary valeThey passd and many a region dolorousOer many a frozen many a fiery AlpRocks caves lakes fens bogs dens and shades of deathA universe of death73

Qui si spiega la forza dunione inRocks caves lakes fens bogs dens and shades

che pure perderebbe la maggior parte delleffetto se essinon fossero le

Rocks caves lakes fens bogs dens and shades of death

Lidea di questa impressione generata da una parolache nulla se non quella parola puograve annettere ad altregenera in altissimo grado il sublime e questo sublime sieleva anche di piugrave con ciograve che segue a univers of deathSi tratta qui di nuovo di due idee rappresentabili solocon la parola e lunione egrave grandiosa e impressionante aldi lagrave di ogni concezione ammesso che si possano pro-priamente chiamare idee quelle che non presentano allamente unimmagine distinta ma pure saragrave difficile in-tendere come le parole possano eccitare le passioni chesono connesse con oggetti reali senza rappresentare

73 laquoPassarono per tetre e oscure valli per molte regioni dolo-rose per i ghiacciai e per le Alpi impervie per rocce spelonchelaghi stagni lagune antri ed ombre di morte un universo di mor-teraquo (Milton Paradise lost II 618 e sgg)

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questi oggetti chiaramente Questo egrave difficile per noiperchegrave non distinguiamo sufficientemente nelle nostreosservazioni circa il linguaggio fra unespressione chia-ra ed una forte Esse sono frequentemente confuse lunacon laltra sebbene siano in realtagrave estremamente diver-se La prima riguarda lintelletto la seconda le passioniLuna descrive una cosa come egrave laltra la descrive comeegrave sentita Ora come vi sono un tono commovente divoce un contegno appassionato un gesto agitato checolpiscono indipendentemente dalle cose che li hannoprovocati cosigrave vi sono parole e determinate disposizionidi parole che essendo particolarmente destinate a sog-getti appassionati e sempre usate da coloro che sono sot-to linflusso di una passione colpiscono e commuovonopiugrave di quelle che molto piugrave chiaramente e distintamenteesprimono il soggetto materiale

Noi cediamo alla simpatia ciograve che neghiamo alla de-scrizione La veritagrave egrave che tutte le descrizioni verbali chesiano puramente descrizioni anche se esattissime dan-no unidea cosigrave povera e insufficiente della cosa descrit-ta che essa a stento potrebbe produrre il minimo effettose colui che parla non chiamasse in aiuto quei modi deldiscorso che rivelano in lui stesso un sentimento vivo eforte Allora per il contagio delle nostre passioni si tra-smette a noi il fuoco giagrave acceso in un altro la cui scintil-la non avrebbe mai potuto sprizzare dalloggetto descrit-to Le parole data la forza con cui trasmettono le pas-sioni con quei mezzi che abbiamo giagrave ricordato com-pensano pienamente la loro debolezza sotto altri riguar-

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questi oggetti chiaramente Questo egrave difficile per noiperchegrave non distinguiamo sufficientemente nelle nostreosservazioni circa il linguaggio fra unespressione chia-ra ed una forte Esse sono frequentemente confuse lunacon laltra sebbene siano in realtagrave estremamente diver-se La prima riguarda lintelletto la seconda le passioniLuna descrive una cosa come egrave laltra la descrive comeegrave sentita Ora come vi sono un tono commovente divoce un contegno appassionato un gesto agitato checolpiscono indipendentemente dalle cose che li hannoprovocati cosigrave vi sono parole e determinate disposizionidi parole che essendo particolarmente destinate a sog-getti appassionati e sempre usate da coloro che sono sot-to linflusso di una passione colpiscono e commuovonopiugrave di quelle che molto piugrave chiaramente e distintamenteesprimono il soggetto materiale

Noi cediamo alla simpatia ciograve che neghiamo alla de-scrizione La veritagrave egrave che tutte le descrizioni verbali chesiano puramente descrizioni anche se esattissime dan-no unidea cosigrave povera e insufficiente della cosa descrit-ta che essa a stento potrebbe produrre il minimo effettose colui che parla non chiamasse in aiuto quei modi deldiscorso che rivelano in lui stesso un sentimento vivo eforte Allora per il contagio delle nostre passioni si tra-smette a noi il fuoco giagrave acceso in un altro la cui scintil-la non avrebbe mai potuto sprizzare dalloggetto descrit-to Le parole data la forza con cui trasmettono le pas-sioni con quei mezzi che abbiamo giagrave ricordato com-pensano pienamente la loro debolezza sotto altri riguar-

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di Si puograve osservare che le lingue evolute e lodate per lasuperioritagrave della loro chiarezza e sottigliezza mancanoin generale di forza La lingua francese ha quella perfe-zione e quel difetto invece le lingue orientali e in gene-rale le lingue dei popoli meno civili hanno una grandeforza e un grande vigore espressivi e questo egrave naturaleI popoli rozzi sono soltanto comuni osservatori dellecose e non critici nel distinguerle ma per questo motivoessi ammirano di piugrave e sono piugrave colpiti da ciograve che vedo-no e quindi si esprimono in una forma piugrave calda e piugraveappassionata Se il sentimento egrave ben trasmesso opereragraveil suo effetto senza unidea chiara spesso del tutto senzaalcuna idea della cosa che gli ha dato origine

Si poteva aspettarsi data la fertilitagrave dei soggetto cheio considerassi la poesia nei riguardi del sublime e delbello piugrave ampiamente ma bisogna osservare che il sog-getto da questo punto di vista e giagrave stato trattato spessoe bene Non era mia intenzione entrare nella critica delsublime e del bello in alcunarte ma tentare di fissare iprincipicirc che possono condurre ad accertare a distingue-re e a formare una specie di canone per essi questo sco-po io penso possa essere meglio raggiunto con una ri-cerca delle proprietagrave di quelle cose esistenti in naturache suscitano in noi amore e stupore e col mostrare inqual modo esse agiscano per produrre queste passioniLe parole dovevano essere considerate solo per mostrarein base a quali principicirc esse potessero rappresentare lecose naturali e per quali poteri sapessero impressionarci

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di Si puograve osservare che le lingue evolute e lodate per lasuperioritagrave della loro chiarezza e sottigliezza mancanoin generale di forza La lingua francese ha quella perfe-zione e quel difetto invece le lingue orientali e in gene-rale le lingue dei popoli meno civili hanno una grandeforza e un grande vigore espressivi e questo egrave naturaleI popoli rozzi sono soltanto comuni osservatori dellecose e non critici nel distinguerle ma per questo motivoessi ammirano di piugrave e sono piugrave colpiti da ciograve che vedo-no e quindi si esprimono in una forma piugrave calda e piugraveappassionata Se il sentimento egrave ben trasmesso opereragraveil suo effetto senza unidea chiara spesso del tutto senzaalcuna idea della cosa che gli ha dato origine

Si poteva aspettarsi data la fertilitagrave dei soggetto cheio considerassi la poesia nei riguardi del sublime e delbello piugrave ampiamente ma bisogna osservare che il sog-getto da questo punto di vista e giagrave stato trattato spessoe bene Non era mia intenzione entrare nella critica delsublime e del bello in alcunarte ma tentare di fissare iprincipicirc che possono condurre ad accertare a distingue-re e a formare una specie di canone per essi questo sco-po io penso possa essere meglio raggiunto con una ri-cerca delle proprietagrave di quelle cose esistenti in naturache suscitano in noi amore e stupore e col mostrare inqual modo esse agiscano per produrre queste passioniLe parole dovevano essere considerate solo per mostrarein base a quali principicirc esse potessero rappresentare lecose naturali e per quali poteri sapessero impressionarci

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spesso con tanta forza quanto le cose rappresentate etalvolta con una forza anche maggiore

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spesso con tanta forza quanto le cose rappresentate etalvolta con una forza anche maggiore

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  • Liber Liber
  • INTRODUZIONE
  • INTRODUZIONE
    • IL GUSTO
      • PARTE PRIMA
        • I ndash LA NOVITAgrave
        • II ndash DOLORE E PIACERE
        • III ndash DIFFERENZA FRA CESSAZIONE DI DOLORE E PIACERE REALE
        • IV ndash DILETTO E PIACERE COME OPPOSTI LUNO ALLALTRO
        • V ndash GIOIA E ANGOSCIA
        • VI ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONO ALLA PRESERVAZIONE DI SE STESSI
        • VII ndash IL SUBLIME
        • VIII ndash LE PASSIONI CHE APPARTENGONO ALLA SOCIETAgrave
        • IX ndash LA CAUSA ULTIMA DELLA DIFFERENZA FRA LE PASSIONI CHE RIGUARDANO LA PRESERVAZIONE DI SE STESSI E QUELLE CHE RIGUARDANO LA SOCIETAgrave DEI SESSI
        • X ndash LA BELLEZZA
        • XI ndash SOCIETAgrave E SOLITUDINE
        • XII ndash SIMPATIA IMITAZIONE E AMBIZIONE
        • XIII ndash LA SIMPATIA
        • XIV ndash GLI EFFETTI DELLA SIMPATIA NELLE DISGRAZIE DEGLI ALTRI
        • XV ndash GLI EFFETTI DELLA TRAGEDIA
        • XVI ndash LIMITAZIONE
        • XVII ndash LAMBIZIONE
        • XVIII ndash RICAPITOLAZIONE
        • XIX ndash CONCLUSIONE
          • PARTE SECONDA
            • I ndash LA PASSIONE CAUSATA DAL SUBLIME
            • II ndash IL TERRORE
            • III ndash LOSCURITAgrave
            • IV ndash DIFFERENZA FRA LA CHIAREZZA E LOSCURITAgrave RIGUARDO ALLE PASSIONI
            • V ndash LA POTENZA
            • VI ndash LA PRIVAZIONE
            • VII ndash LA VASTITAgrave
            • VIII ndash LINFINITAgrave
            • IX ndash LA SUCCESSIONE E LUNIFORMITAgrave
            • X ndash LA GRANDEZZA NELLE COSTRUZIONI
            • XI ndash IL NON-FINITO NEGLI OGGETTI PIACEVOLI
            • XII ndash LA DIFFICOLTAgrave
            • XIII ndash LA MAGNIFICENZA
            • XIV ndash LA LUCE
            • XV ndash LA LUCE NELLA COSTRUZIONE
            • XVI ndash IL COLORE CONSIDERATO COME CAUSA DEL SUBLIME
            • XVII ndash IL SUONO E LO STREPITO
            • XVIII ndash LA SUBITANEITAgrave
            • XIX ndash LINTERMITTENZA
            • XX ndash GLI URLI DEGLI ANIMALI
            • XXI ndash LODORATO E IL GUSTOCOSE AMARE E ODORI CATTIVI
            • XXII ndash LA SENSIBILITAgrave ndash IL DOLORE
              • PARTE TERZA
                • I ndash LA BELLEZZA
                • II ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSA DELLA BELLEZZA NEI VEGETALI
                • III ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSA DELLA BELLEZZA NEGLI ANIMALI
                • IV ndash LA PROPORZIONE NON Egrave LA CAUSA DELLA BELLEZZA NELLA SPECIE UMANA
                • V ndash ALTRE CONSIDERAZIONI SULLA PROPORZIONE
                • VI ndash LA CONVENIENZA NON Egrave CAUSA DI BELLEZZA
                • VII ndash I VERI EFFETTI DELLA CONVENIENZA
                • VIII ndash RICAPITOLAZIONE
                • IX ndash LA PERFEZIONE NON Egrave CAUSA DI BELLEZZA
                • X ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POSSA ESSERE APPLICATA ALLE QUALITAgrave DELLA MENTE
                • XI ndash FIN DOVE LIDEA DI BELLEZZA POSSA ESSERE APPLICATA ALLA VIRTUgrave
                • XII ndash LA CAUSA REALE DELLA BELLEZZA
                • XIII ndash LE COSE BELLE SONO PICCOLE
                • XIV ndash LA LEVIGATEZZA
                • XV ndash LA VARIAZIONE GRADUALE
                • XVI ndash LA DELICATEZZA
                • XVII ndash LA BELLEZZA NEL COLORE
                • XVIII ndash RICAPITOLAZIONE
                • XIX ndash LA FISONOMIA
                • XX ndash LOCCHIO
                • XXI ndash LA BRUTTEZZA
                • XXII ndash LA GRAZIA
                • XXIII ndash LELEGANZA E LA VISTOSITAgrave
                • XXIV ndash IL BELLO NEL TATTO
                • XXV ndash LA BELLEZZA NEI SUONI
                • XXVI ndash IL GUSTO E LODORATO
                • XXVII ndash CONFRONTO TRA IL SUBLIME E IL BELLO
                  • PARTE QUARTA
                    • 1 ndash LA CAUSA EFFICIENTE DEL SUBLIME E DEL BELLO
                    • II ndash LASSOCIAZIONE
                    • III ndash LA CAUSA DEL DOLORE E DELLA PAURA
                    • IV ndash CONTINUAZIONE
                    • V ndash COME SI DETERMINA IL SUBLIME
                    • VI ndash COME IL DOLORE PUOgrave ESSERE CAUSA DI GODIMENTO
                    • VII ndash LESERCIZIO Egrave NECESSARIO PER GLI ORGANI PIUgrave DELICATI
                    • VIII ndash PERCHEgrave COSE NON PERICOLOSE PRODUCONO UNA PASSIONE SIMILE AL TERRORE
                    • IX ndash PERCHEgrave GLI OGGETTI VISIVI DI GRANDI DIMENSIONI SONO SUBLIMI
                    • X ndash PERCHEgrave LUNITAgrave Egrave NECESSARIA PER LA VASTITAgrave
                    • XI ndash LINFINITO ARTIFICIALE
                    • XII ndash LE VIBRAZIONI DEVONO ESSERE SIMILI
                    • XIII ndash LEFFETTO DELLA SUCCESSIONENEGLI OGGETTI VISIVI
                    • XIV ndash LOPINIONE DEL LOCKE RIGUARDO ALLOSCURITAgrave
                    • XV ndash LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILEPER PROPRIA NATURA
                    • XVI ndash PERCHEgrave LOSCURITAgrave Egrave TERRIBILE
                    • XVII ndash GLI EFFETTI DEL NERO
                    • XVIII ndash EFFETTI ATTENUATI DEL NERO
                    • XIX ndash LA CAUSA FISICA DELLAMORE
                    • XX PERCHEgrave LA LEVIGATEZZA Egrave BELLA
                    • XXI IL CARATTERE DELLA DOLCEZZA
                    • XXII ndash LA DOLCEZZA RILASSANTE
                    • XXIII ndash PERCHEgrave LA VARIETAgrave Egrave BELLA
                    • XXIV ndash INTORNO ALLA PICCOLEZZA
                    • XXV ndash IL COLORE
                      • PARTE QUINTA
                        • I ndash LE PAROLE
                        • II ndash LEFFETTO COMUNE DELLA POESIA NON IN QUANTO SUSCITA LE IDEE DELLE COSE
                        • III ndash LE PAROLE GENERICHE PRECEDONO LE IDEE
                        • IV ndash LEFFETTO DELLE PAROLE
                        • V ndash ESEMPI IN CUI LE PAROLE POSSONO COLPIRE SENZA SUSCITARE IMMAGINI
                        • VI ndash LA POESIA NON Egrave STRETTAMENTE UNARTE IMITATIVA
                        • VII ndash COME LE PAROLE INFLUISCONO SULLE PASSIONI
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