Riassunto Impero Britannico - Levine

31
L’IMPERO BRITANNICO 1. L’UNIONE DEL REGNO L’unione della Gran Bretagna è stata sancita da tre Atti di Unione con Scozia, Irlanda e Galles. Il primo caso di colonialismo, infatti, è stato quello svolto dalla GB all’interno del suo stesso territorio, tanto da essere appunto definito “colonialismo interno”. La prima regione ad essere assoggettata al diretto controllo inglese fu il Galles, annesso con l’Atto di Unione nel 1563. Fino a questo momento c’erano sempre stati numerosi scontri, soprattutto sui confini, e l’atto di unione non farà altro che esacerbare le disuguaglianze che già erano presenti tra i vari sudditi della Corona. 1707=>Atto di Unione con la Scozia, con cui i rapporti erano sempre stati piuttosto complessi. La Scozia, attraverso l’Atto, fu privata del suo Parlamento ma, a differenza del Galles mantenne il proprio sistema giudiziario anche dopo l’annessione, mantenne la propria Chiesa (presbiteriana), il proprio sistema scolastico e una generale autonomia rispetto al Galles. Per quanto riguarda l’Irlanda, la situazione fu un po’ più complessa. L’Atto di Unione con l’Irlanda fu stipulato nel 1808 e principalmente per evitare che l’influenza di stati cattolici (Francia e Spagna) causasse altre rivolte. Le prime intrusioni in Irlanda, comunque, risalivano al XII secolo e avevano a mano a mano tolto sempre più libertà agli irlandesi. All’Irlanda fu imposta una politica di decattolicizzazione sempre più forte, e questo causò l’impoverimento di buona parte della popolazione cattolica, che era esclusa da svariate professioni e, in casi estremi, anche confinata in luoghi remoti. A partire dal ‘500 la presenza protestante fu sempre più massiccia e, ai cattolici non fu concesso né il diritto di voto, né la possibilità di assumere cariche pubbliche. Nel 1801 il Regno della GB fu governato come un'unica entità territoriale e politica, unicamente da Londra, attraverso un Governo centralizzato. La GB aveva ora un solo parlamento e una religione di stato (quella protestante) garantitagli dalla successione al trono. Gran parte delle motivazioni iniziali del colonialismo interno britannico vanno ricercate nel tentativo di mantenere questa sovranità protestante. Il presbiterianesimo era accettato in Scozia, ma la sua presenza in Irlanda non faceva altro che esacerbare i conflitti che già erano

description

Riassunto del libro "Impero Britannico" di Philippa Levine

Transcript of Riassunto Impero Britannico - Levine

LIMPERO BRITANNICO1. LUNIONE DEL REGNOLunione della Gran Bretagna stata sancita da tre Atti di Unione con Scozia, Irlanda e Galles. Il primo caso di colonialismo, infatti, stato quello svolto dalla GB allinterno del suo stesso territorio, tanto da essere appunto definito colonialismo interno. La prima regione ad essere assoggettata al diretto controllo inglese fu il Galles, annesso con lAtto di Unione nel 1563. Fino a questo momento cerano sempre stati numerosi scontri, soprattutto sui confini, e latto di unione non far altro che esacerbare le disuguaglianze che gi erano presenti tra i vari sudditi della Corona.1707=>Atto di Unione con la Scozia, con cui i rapporti erano sempre stati piuttosto complessi. La Scozia, attraverso lAtto, fu privata del suo Parlamento ma, a differenza del Galles mantenne il proprio sistema giudiziario anche dopo lannessione, mantenne la propria Chiesa (presbiteriana), il proprio sistema scolastico e una generale autonomia rispetto al Galles. Per quanto riguarda lIrlanda, la situazione fu un po pi complessa. LAtto di Unione con lIrlanda fu stipulato nel 1808 e principalmente per evitare che linfluenza di stati cattolici (Francia e Spagna) causasse altre rivolte. Le prime intrusioni in Irlanda, comunque, risalivano al XII secolo e avevano a mano a mano tolto sempre pi libert agli irlandesi. AllIrlanda fu imposta una politica di decattolicizzazione sempre pi forte, e questo caus limpoverimento di buona parte della popolazione cattolica, che era esclusa da svariate professioni e, in casi estremi, anche confinata in luoghi remoti. A partire dal 500 la presenza protestante fu sempre pi massiccia e, ai cattolici non fu concesso n il diritto di voto, n la possibilit di assumere cariche pubbliche.Nel 1801 il Regno della GB fu governato come un'unica entit territoriale e politica, unicamente da Londra, attraverso un Governo centralizzato. La GB aveva ora un solo parlamento e una religione di stato (quella protestante) garantitagli dalla successione al trono. Gran parte delle motivazioni iniziali del colonialismo interno britannico vanno ricercate nel tentativo di mantenere questa sovranit protestante. Il presbiterianesimo era accettato in Scozia, ma la sua presenza in Irlanda non faceva altro che esacerbare i conflitti che gi erano numerosi. Per quanto riguarda il Galles, la sopravvivenza di religioni diverse da quella protestante era principalmente legata al fatto che le funzioni non si svolgevano in inglese. Tutti i sudditi non protestanti furono esclusi dalle cariche pubbliche da numerose leggi. Ovviamente la stabilit nazionale dipese da molto di pi che dal tentativo di mantenere vivo il protestantesimo: le esigenze dei mercanti e dei banchieri furono di vitale importanza. Negli anni furono emanate numerose leggi volte a regolare il commercio e le tasse doganali e lInghilterra manteneva uno stretto controllo sul commercio con le colonie. Con lAtto di Unione della Scozia, gli scozzesi potevano commerciare direttamente con le altre colonie, ma per Irlanda e Galles, la situazione fu diversa. Mentre lIrlanda dovette aspettare molto pi tempo perch gli fosse concessa una certa libert negli scambi commerciali, il Galles era molto trascurato e teatro di un fiorente contrabbando sia oltremare che tra i confini del Paese. Uno dei moventi principali dellannessione del Galles fu proprio quello di limitare ed eliminare il contrabbando, al fine di attivare un efficiente sistema doganale. Nonostante levidente interesse per gli affari commerciali di questi luoghi, non cera da parte dellInghilterra un analogo interesse nellinvestimento in queste regioni. Non cera una vera volont di fornire assistenza e collaborazione economica. LInghilterra riteneva che le altre civilt (soprattutto quella celtica) fossero molto arretrate e giustificavano in questo modo la loro invasione nei territori.Le principali ragioni per cui lInghilterra annette le regioni celtiche sono quella di fermare il contrabbando e proteggere i confini dalle invasioni straniere (soprattutto per quanto riguarda la Francia). Tutti questi interventi inglesi non fecero altor che aumentare limpazienza delle regioni celtiche nel far parte delle transazioni commerciali dellInghilterra.1720=>Declaratory Act in Irlanda: le leggi emanate in Inghilterra diventano vincolanti anche per lIrlanda (un simile atto sar emanato anche nel 1766 nelle colonie americane), suscitando un ampio malcontento tra la popolazione. Con labrogazione di questo atto nel 1872 (perch lIrlanda si era rifiutata di acquistare merci dallInghilterra) il Parlamento irlandese pot riunirsi, ma questo dur per poco tempo anche perch era per la maggioranza protestante. Nonostante i numerosi scontri con lInghilterra, le regioni celtiche erano loro stesse divise allinterno. In Scozia, ad esempio, cera una profonda divisione tra gli abitanti delle Highlands (molto pi arretrati e rozzi) e quelli delle Lowlands (che si adoperarono al fine di distruggere la societ degli highlanders). In Galles, invece, dove la popolazione era molto pi omogenea, furono gli immigrati inglesi a considerare i gallesi come dei selvaggi ed erano quindi esclusi dalla societ civilizzata.Il giogo dellInghilterra in Irlanda cominci ben prima del 500 (quando divenne in un certo senso formale): diverse leggi limitarono la vita degli abitanti (soprattutto dei cattolici), il matrimonio con un cattolico determinava la perdita dei diritti civili; i cattolici potevano lavorare solo in determinati settori e le loro possibilit allinterno della societ erano molto limitate. I programmi ufficiali di plantation in Irlanda iniziarono nel 500 e crebbero considerevolmente in poco tempo. Dato il malcontento molto diffuso, la presenza militare inglese in Irlanda era molto alta, ma lesercito era pagato dagli stessi contribuenti irlandesi. Per quanto riguarda luso delle lingue nelle regioni celtiche, la loro soppressione port inevitabilmente ad un revival linguistico: solamente le classi pi alte parlavano inglese, gli altri parlavano tutti i veri dialetti. Le classi pi istruite e agiate, infatti, si schierarono sempre dalla parte degli inglesi, cercando di importare i costumi inglesi nelle aree celtiche e creato inevitabilmente numerosi conflitti e separazioni territoriali. Gli interessi inglesi erano, ovviamente, sempre anteposti a quelli celtici. I poveri, per la maggior parte, cercarono di emigrare soprattutto nelle colonie americane attraverso contratti di indenture dove, comunque erano considerati con pi rispetto anche per il solo fatto di essere britannici.

2. SCHIAVI, NEGRIERI E MERCANTINel 700, la supremazia navale della GB era indiscussa (sia per quanto riguarda la sua capacit di sconfiggere le altre potenze europee che per quanto riguarda il controllo del commercio e del trasporto di merci e persone sia sulle coste sia oltremare). Piuttosto velocemente, lImpero acquis nuovi possedimenti e il suo punto focale si spost nelle Americhe e nelle Indie Occidentali, che rappresentavano un punto focale per la ricchezza britannica. Buona parte della ricchezza della GB sicuramente da imputare al traffico degli schiavi, che dur per tutto il secolo. Le pratiche schiaviste, ovviamente, erano gi diffuse da molto tempo nel Mediterraneo e nellAfrica subsahariana, ma fu lo sfruttamento da parte delle potenze europee che lo rese un commercio cos redditizio legato al concetto di colonialismo. La tratta degli schiavi riforn di manodopera i Caraibi e lAmerica settentrionale, ma se questa pratica era gi molto diffusa, quello che la contraddistingue fu la sua specificit razziale: le persone che erano trasportate erano di colore e andarono a lavorare praticamente tutte nelle piantagioni fino al 1807=>abolizione del commercio degli schiavi.Una volta arrivati nelle piantagioni, gli schiavi svolgevano numerose mansioni diverse e gradualmente, essi sostituirono la manodopera bianca (soprattutto irlandese) arrivata con i contratti indenture. Ben presto, con laumento dellemigrazione forzata di schiavi, limportanza dei lavoratori bianchi nelle piantagioni and calando. Le condizioni degli schiavi erano terribili, sia a bordo delle navi sia una volta arrivati a terra, ma non ci misero moto a capire che potevano attuare diverse forme di protesta per ottenere delle migliorie. Gli schiavi che riuscivano a fuggire, andavano a infoltire le fila dei Maroon, bande di ex-schiavi (ma non solo) che organizzavano razzie e insurrezioni nelle piantagioni (e la cui base era Nanny Town). Fu anche firmato un trattato con questi Maroon che garantiva loro la libert in cambio della restituzione degli schiavi ai loro padroni. Nel corso dei secoli, la GB aument sempre di pi la sua influenza nelle Indie occidentali, soprattutto per limitare le azioni spagnole. Qui gli schiavi erano usati per le pi svariate mansioni, tutte legate alla coltivazione della canna da zucchero, bene primario di consumo in Inghilterra. Gli schiavi, a differenza dei lavoratori indentured, avevano la possibilit di assicurare un rifornimento praticamente continuo di braccianti attraverso la loro riproduzione. Anche se a volte godevano di qualche privilegio, le donne erano generalmente anche sfruttate sessualmente, per cui furono emanate diverse leggi che sostenevano che lo status di eventuali figli nati da donne di colore e uomini bianchi, assumessero lo status della madre.Le rivolte degli schiavi erano frequenti e spesso represse con la violenza, poich a nessuno interessava la loro condizione. Verso la fine del secolo, cominci a farsi strada un sentimento antischiavista, legato anche alle ideologie illuministe. Se alcuni abolizionisti sostenevano che la schiavit fosse incompatibile con il progresso umano, altri erano pi legati a questioni religiose: cristiani evangelici e protestanti svolsero un ruolo fondamentale nella lotta contro la schiavit. La redenzione degli schiavi verso il cristianesimo inizia ad essere uno dei punti fondamentali delle azioni abolizioniste . questo movimento crebbe velocemente, fino alla creazione nel 1787=>Societ per labolizione del commercio degli schiavi. 1807=>abolizione della tratta degli schiavi.1833/34=>abolizione della schiavit. Gli schiavi rimanevano comunque vincolati agli ex padroni per cui dovevano continuare a svolgere dei lavori per un certo numero di anni, in cambio di sostentamento. Molti schiavi si trasferirono per in altri luoghi dove poterono vivere come uomini liberi. A differenza delle Indie Occidentali, in Africa orientale la schiavit non fu abolita neanche dopo lemanazione delle leggi da parte della GB, soprattutto a causa della separazione tra commercio e possesso di schiavi (che in molte zone fu abolito solamente nel 900). 1787=>creazione di una colonia libera nera.1808=>la Sierra Leone diventa una colonia britannica.La posizione di prestigio che avevano acquisito le colonie delle Indie occidentali, cal dopo lemancipazione degli schiavi e a causa del declino delleconomia di piantagione. Ovviamente, questa posizione di prestigio, comportava la possibilit di ottenere certi privilegi e concessione dal Governo. Erano molte le leggi che governavano gli scambi commerciali tra le diverse colonie, cos come quelle che determinavano le tariffe doganali (che fino allintroduzione del libero scambio erano protezionistiche nei confronti dei beni inglesi). Spesso le compagnie commerciali versavano una certa quota alla Corona, in base alla quale gli era concesso un monopolio commerciale. Attraverso questo sistema mercantilistico, le colonie fornivano alla madrepatria le materie prime in cambio di prodotti finiti: le colonie rimasero sempre subordinate alle esigenze britanniche e ognuna di loro deteneva un certo monopolio. Questo scambio monopolistico fu sempre sostenuto dalla Marina Britannica che acquistava sempre pi potenza. In questo periodo strettamente legato al commercio, i popoli che non se ne interessavano erano inevitabilmente considerati primitivi ed arretrati e questo loro status giustificava in qualche modo lappropriazione di terreni da parte della GB. Tutti concordavano sul fatto che questi popoli arretrati avrebbero solamente tratto un beneficio dallintervento della GB nel loro commercio. I temi importanti in questo periodo furono, quindi, il commercio di esseri umani e di persone, ma divent anche molto importante la gestione della rivalit tra le varie potenze europee che volevano conquistare sempre pi territori a discapito luna dalle altre. Ci furono rapidi scambi di territori in India, America e nei Caraibi, senza mai pensare alle esigenze della popolazione locale. Ci furono diverse guerre anglo-francesi, la pi decisiva delle quali fu quella del 1763 (Guerra dei Sette anni) che prosciug le finanze britanniche e la lasci vulnerabile in America. LImpero, allo stesso tempo si ampli molto, cos come linteresse in Asia meridionale.In America inizia a nascere un certo risentimento nei confronti dei britannici (che porter allindipendenza) a causa delle molte restrizioni e tasse che sono imposte dal governo britannico, e da parte dei francofoni cattolici del Canada che vedevano di cattivo occhio le azioni anti-cattoliche della GB.

3. LA COLONIZZAZIONE DEL NUOVO MONDOLe colonie atlantiche (che in seguito sarebbero diventate lAmerica) si svilupparono parallelamente a quelle caraibiche, ma in maniera piuttosto differente.La realt della colonizzazione americana, ricondotta allemigrazione pi che alla conquista: queste colonie erano caratterizzata da una grande quantit di bianchi che avevano scelto di emigrare volontariamente (oppure attraverso contratti indentured) e avevano un alto livello di libert politica. Gli effetti di questa colonizzazione ebbe comunque terribili conseguenze per gli amerindi.I nativi americani lasciarono piuttosto velocemente il posto ai colonizzatori sia perch morivano per mezzo delle malattie a loro sconosciute e a causa della perdita di terreni che, se a prima vista risultavano desertici e non sfruttati, erano invece usati dai nativi per la caccia. Le popolazioni diventarono quindi sempre pi dipendenti dai coloni a causa dei cambiamenti intervenuti nellagricoltura che divent sempre pi legata al commercio. I primi emigranti erano prevalentemente giovani, maschi e celibi, ed andarono a formare la popolazione delle prime settler colonies. Ci che rendeva le colonie americane cos attraenti era la libert che promettevano: queste colonie nel 700 e 800 diventarono luoghi in cui le piccole sette religiose potevano agire indisturbate e la situazione religiosa era molto diversa rispetto alla GB. Queste colonie offrivano, inoltre, numerose merci che non erano presenti nella madrepatria. Infine, era anche lenorme disponibilit di terre che convinse molte persone ad emigrare. Nonostante la numerosa quantit di persone che sbarcarono con contratti indentured, la maggioranza della societ americana del 700 pu essere considerata middle class, e composta soprattutto da proprietari terrieri e lavoratori della working class: la componente aristocratica era praticamente assente in queste zone. Queste settler colonies godettero di un ampio grado di libert politica (grado che era concesso solamente alle colonie bianche). Il sistema del governo rappresentativo britannico, agiva per mezzo di assemblee elettive; le questioni della difesa e della tassazione rimanevano nelle mani del governo britannico, mentre le assemblee delle colonie avevano la possibilit di approvare leggi che fossero applicate specificatamente per ogni realt locale. Quello che stava a cuore a Londra, era soprattutto la regolazione del commercio, e fu solo quando questo entr in conflitto con la politica che la GB inizi a preoccuparsi delleffettiva governance dellAmerica. La costante crescita della popolazione e delleconomia delle colonie americane, le rese sempre pi insofferenti nei confronti delle limitazioni imposte dalla GB al loro commercio. Durante e dopo la Guerra dei Sette Anni, le tensioni tra America e GB si inasprirono ancora di pi, soprattutto perch i coloni si erano rifiutati di interrompere i loro scambi commerciali con i rivali della GB. Dopo il conflitto, la presenza della GB nelle colonie americane sempre pi massiccia, cos come le loro imposizioni fiscali e politiche, e questo non fa altro che alimentare il malcontento.I coloni americani sentivano che i loro interessi erano sempre subordinati a quelli di Londra e del governo centralizzato, cosa che divent sempre pi evidente dopo lo Stamp Act (che imponeva un'imposta su tutte le transazioni commerciali). 12 delle 13 colonie protestarono, la legge fu abrogata, ma il parlamento britannico continu ad ignorare le esigenze dei coloni.1766=>Declaratory Act simile a quello irlandese che permetteva alla GB di imporre quanti dazi volesse. Anche se questo fu abrogato (assieme a molti altri atti), la situazione non miglior. 1773=>Tea Act era un atto volto a favorire lazione della Compagnia delle Indie (che stava andando in crisi) e che permetteva di vendere il the direttamente ai consumatori. Peccato che la Compagnia fosse vista di cattivo occhio in America, in quanto rappresentante dei regimi monopolistici che la GB voleva imporre.16 dicembre 1773=>Boston Tea Party. Come risposta al danneggiamento del carico delle navi ormeggiate, la GB impose ancora pi controllo sulla politica e sul commercio americani attraverso lemanazione di una serie di atti volti anche a cambiare la costituzione dello Stato. I coloni americani si sentono sempre pi minacciati dalla GB, soprattutto temono che la sua influenza possa espandersi anche a sud.1774/1776=>si tengono due congressi continentali, nel secondo dei quali fu firmata la Dichiarazione di Indipendenza americana. I ribelli americani trovarono sostegno nei nemici della GB (francesi e pi tardi anche spagnoli), ma le colonie delle Indie Occidentali continuarono a rimanere fedeli alla madrepatria (dove i piantatori godevano di una certa influenza). 1780=>le truppe britanniche guidate da Cornwallis si arrendono ai coloni. Laccordo di pace fu formalizzato nel 1783 attraverso il Trattato di Versailles, in base al quale la Spagna e la Francia avrebbero restituito alla GB le colonie che avevano conquistato durante la guerra, a patto che questa consegnasse alla Francia le colonie che si era annesse. Nello stesso anno fu anche formalizzato un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti. La perdita dei territori americani non segn una perdita significativa di potere per la GB, che ben presto conquist nuovi territori.La Guerra di Indipendenza americana considerata allo stesso modo importante, proprio perch per la prima volta spost il punto focale di interesse della GB verso altri territori a cui non si era mai interessata. Inoltre, questa sconfitta fu una delle poche subite dalla GB nel 700. Se nelle altre guerra la GB aveva combattuto contro potenze straniere, qui per la prima volta si era trovata a combattere contro i suoi stessi connazionali britannici e protestanti (che ricevettero un importante aiuto dalle potenze cattoliche). Lesito della guerra influenz la direzione della futura espansione della GB, che per la prima volta inizia a focalizzarsi ad est (a causa dellabolizione del commercio degli schiavi e dalla conseguente perdita di interesse per le Indie Occidentali). Non tutte le colonie atlantiche andarono perse nel 1783: molti coloni lealisti si trasferirono in Canada, la prima colonia ad ottenere un autogoverno responsabile. Incoraggiando lemigrazione dei coloni verso il Canada, e assegnando appezzamenti di terra ai coloni che erano rimasti leali alla Corona, la GB sperava di aumentare la sua influenza in questo territorio misto abitato anche da cattolici. Il Canada meridionale rimase prevalentemente francese e tra il 1830 e il 1840 una ribellione minacci di spezzare lequilibrio che era stato trovato tra britannici e francesi.

4. DOPO LAMERICADopo un secolo di guerre con le varie potenze straniere, la Marina Britannica assunse un ruolo strategicamente importante non solo per proteggere le coste delle colonie. Con la perdita delle colonie americane, linteresse della GB inizi a spostarsi nel Pacifico e in Asia, zona fiorente di traffici navali. Furono create nuove settler colonies bianche (Australia e Nuova Zelanda) che nel 1860 disponevano gi di forme di autogoverno responsabile come quella canadese. Le ragioni per le numerose esplorazioni nel Pacifico furono numerose: cera una continua ricerca di nuove risorse e ricchezze, accompagnata anche dalla ricerca di nuovi porti e golfi. Si risveglia inoltre linteresse scientifico per i luoghi esotici e sconosciuti, in cui vivevano culture diverse da quella britannica. 1788=> creazione della prima colonia penale nel Pacifico. Spedire i propri prigionieri oltremare (prima venivano spediti in America) sembrava un gesto ovvio alla GB, e in queste nuove terre avrebbero anche potuto sfruttare il lavoro forzato dei prigionieri ottenendo numerosi vantaggi economici e commerciali. Il progetto di creazione delle nuove colonie penali era molto ambizioso sia perch queste si trovavano molto lontane, sia perch i territori erano totalmente sconosciuti. Il metodo di governo, ovviamente, data la natura dei deportati non poteva essere lo stesso delle colonie americane. La nuova colonia divent un ibrido tra una colonia militare diretta dagli ufficiali di Marina, ma basata sul sistema legale della madrepatria. Lobiettivo era quello di trasformare questi delinquenti in persone modello che avrebbero posto le basi per i futuri insediamenti in questi territori. Per i primi coloni la vita fu durissima, a causa della vastit del territorio, della mancanza di risorse e soprattutto di carestie ed epidemie di malattie sconosciute. Questa nuova presenza sulle coste del Pacifico divenne di fondamentale importanza strategica. Nei primi anni di insediamento, i galeotti erano destinati a lavori pubblici oppure assegnati loro da un padrone; disponevano anche di un certo tempo libero che gli permetteva di dedicarsi ad attivit autonome. Le donne erano si dedicavano solitamente al lavoro in fabbrica oppure al servizio domestico. Per tutti quelli che si ribellavano cerano punizioni corporali molto dure, che servissero da esempio per future proteste. 1800=> molti dei privati che si avvalevano del lavoro dei detenuti erano a loro volta ex detenuti che avevano scontato la pena e avevano scelto di rimanere l per iniziare una nuova vita. A met 800 le condizioni dei lavoratori forzati peggiorarono: non cera pi tempo libero e le persone pi ribelli venivano mandate in insediamenti isolati (prigioni allinterno di altre prigioni). Anche le concessioni di terreni ai detenuti cessarono, creando una manodopera di ex lavoratori forzati da destinare alle nuove colonie. Ci fu allo stesso tempo, una grande crescita demografica: al numero di forzati che venivano deportati sui territori, si aggiungeva quello dei nuovi nati, cos che la popolazione ben presto era composta prevalentemente da giovani, che a loro volta si riproducevano (soprattutto perch la quantit di terra che veniva assegnata variava in base al numero dei figli). Le donne erano molto svantaggiate, in quanto non potevano neanche scegliere che lavoro fare. Solo nel 900 si raggiunger una parit numerica tra uomini e donne. Non solo le donne avevano un trattamento differenziato: questo succedeva anche ai deportati politici (soprattutto se irlandesi) che venivano segregati rispetto ai loro compagni. A questa popolazione bianca, si aggiungeva anche quella degli ex schiavi che erano stati condannati e successivamente deportati.1867=> la deportazione dei condannati giunge al termine. Tutte queste attivit britanniche si svolsero su un territorio che era gi abitato dalla popolazione aborigena, che si vide privata dei territori di caccia, dei mezzi di sostentamento e di un posto dove vivere. Nei primi tempi, i funzionari britannici furono molto cauti nei rapporti con gli aborigeni (anche se non esitarono a rapirli per cercare di inserirli nella societ britannica come mediatori), ma gi alla fine del 700 iniziarono numerose spedizioni punitive volte ad eliminarli completamente, anche se la maggior parte furono uccisi dalle varie epidemie portate dai bianchi. Come in molte altre colonie, questo popolo fu considerato primitivo e arretrato, incapace di adattarsi ai meccanismi occidentali .Uno dei capitoli pi famosi degli scontri con gli aborigeni, fu quello avvenuto nella Van Diemens Land, che costrinse il governatore generale a dichiarare la legge marziale a causa delluccisione di alcuni coloni da parte degli aborigeni. Fu creata una Black Line per spingere gli aborigeni verso sud e rinchiuderla nei territori a loro destinati: il piano fu un fiasco.Lidea della protezione degli aborigeni prese velocemente piede anche in patria, dove furono create diverse associazioni con questo scopo. Nellottica dei britannici, le popolazioni aborigene che abitavano sui territori da loro occupati, non facevano nessun uso produttivo della terra, e questo port alla nascita del concetto di Terra Nullius secondo il quale la terra era di chi la sfruttava. Questo concetto fu alla base di tutti gli insediamenti britannici in queste zone e spinse nellisolamento le trib. Diversamente dalle altre colonie in cui gli insediamenti bianchi erano in minoranza, ben presto lAustralia divent la rappresentante della civilt britannica dal capo opposto del mondo (tanto che, il diritto di voto era concesso tanto ai proprietari terrieri quanto ai loro salariati), e lautogoverno responsabile cre una GB in miniatura. Alla base della creazione di queste settler colonies responsabili, ci fu ovviamente il passaggio da colonie penali a insediamenti coloniali. 1831=> si inizia a sponsorizzare lemigrazione nelle colonie del Pacifico, attraverso viaggi marini gratuiti. Con il tempo nuove colonie andarono ad aggiungersi a quelle gi create, sia grazie allo spostamento massiccio della popolazione, che grazie agli interessi politici: le nuove colonie furono create per impedire ai francesi di insediarsi in questi territori. Nonostante si svilupp come economia prevalentemente agricola e pastorale, lAustralia si rivel una societ altamente urbanizzata. Ci fu la creazione di una consistente classe lavoratrice bianca, ma a causa del clima a cui i britannici non erano abituati, spesso i proprietari terrieri ricorsero allaiuto di braccianti aborigeni, oltre allutilizzo di braccianti indentured provenienti dalle zone limitrofe. A sud-est dellAustralia, si estendeva la Nuova Zelanda che sarebbe anchessa diventata una settler colony, ma profondamente diversa dallAustralia. La Nuova Zelanda si dimostr da subito una zona pi facile da colonizzare, sia per il clima che per la composizione dei terreni, era una zona ricca di legname e che permetteva quindi la costruzione di imbarcazioni. Gi prima della colonizzazione lattivit commerciale sullisola era fiorente: sia americani che francesi usavano le sue coste come avamposti per il commercio.1839=>insediamento permanente in Nuova Zelanda, lattivit era svolta da imprenditori privati con il consenso della comunit indigena locale: i maori. Riformatori e soprattutto missionari sostennero che la speculazione economica in Nuova Zelanda stava diventando cos alta ed insostenibile che portava i maori verso una situazione di anarchia, che avrebbe messo loro stessi in pericolo; lazione dei missionari era anche spinta dalla necessit di allontanare ogni possibile rivale dal territorio. 1840=>La Nuova Zelanda diventa un protettorato britannico, attraverso un trattato viene riconosciuta ai maori la propriet della terra, offriva loro la protezione e la sudditanza del Regno Unito in cambio della concessione ai britannici del diritto esclusivo di acquistare le terre che i maori erano disposti a vendere. Ovviamente, attraverso alcuni espedienti, i britannici riuscirono ad ottenere terre a pochissimo prezzo, e le tensioni tra loro e i maori si inasprirono, scatenando una serie di guerre che si propagarono per il Paese. Nonostante la popolazione maori calasse a vista docchio, a questi indigeni furono concessi privilegi che in Australia non erano stati concessi: alle donne maori era permesso di votare e ai maori stessi erano stati concessi dei seggi in Parlamento. A met 800 fu anche concessa loro una costituzione federale e unassemblea generale. Questo modello di settler colony non fu il solo modello di colonizzazione presente sui territori orientali. Linsediamento dei britannici nelle Indie orientali, non fu per niente semplice, anche a causa delle potenze rivali che erano gi presenti sul territorio. Fu grazie alle numerose guerre (tra cui anche quelle Napoleoniche) nel corso del 700 che i britannici riuscirono ad impossessarsi di alcuni importanti territori nella zona, soprattutto per proteggere il territorio dai francesi.1811=>la GB occupa tutte le colonie olandesi, che vennero in seguito restituite a patto che alla GB fosse concessa una base mercantile e la libera navigazione. 1815=>viene introdotto il concetto di Colonia della Corona per denominare tutte le acquisizioni territoriali del periodo. Il parlamento imperiale esercitava un totale controllo su questo tipo di colonie e gli organismi locali dovevano conformarsi a quelli di Westminster. Oltre a questo tipo di colonia si diffusero anche i protettorati che venivano affidati a sovrani locali ma non conferivano nessun diritto di cittadinanza agli abitanti. A met 800 lunica settler colony senza un governo responsabile era la colonia del Capo (che era stata occupata nel 1795 sempre per impedire ai francesi di farlo). Ci furono molte rivendicazioni territoriali, fino a quando i coloni olandesi (boeri) che la abitavano diventarono formalmente cittadini britannici, cambiamento che provoc non poche tensioni. Mentre nella prima parte dell800 linteresse britannico per lAfrica era ancora piuttosto tiepido, la sua espansione continu in altre parti del globo, soprattutto nei confronti delle Isole Falkland (dichiarate colonia della Corona nel 1832). Nonostante le numerose rivalit con la Francia, non sono da dimenticare neanche quelle con la Spagna, soprattutto per quanto riguarda lo stretto di Gibilterra.Tutte queste conquiste oltremare dimostrano quanto la potenza imperiale della GB dipendesse dalla sua superiorit navale. LImpero non soltanto si era espanso nel Pacifico, ma ora aveva in suo possesso anche una serie importante di porti e golfi che gli assicuravano quella preminenza imperiale che ebbe per moltissimi anni.

5. LA GRAN BRETAGNA IN INDIAQuando la GB si trov in India, si accorse che non era un territorio unito: era formato da numerose piccole realt governate in modi diversi e con culture estremamente diversificate. Sul territorio erano inoltre presenti molte grandi potenze che gi da tempo esercitavano i loro commerci per concessione dei sovrani locali. La principale impresa commerciale della GB in India era la Compagnia delle Indie (fondata nel 1600), fondata da privati e che deteneva il monopolio di tutti i traffici britannici in Oriente. Era uno strumento economico e politico che agiva sia a vantaggio dei suoi soci, sia a vantaggio della GB; la Compagnia godeva inoltre del diritto di giurisdizione nei confronti dei cittadini britannici che si trovavano sul territorio.La presenza britannica in India si rafforzo di pari passo con la perdita delle colonie americane e limportanza assunta da questo territorio, ormai non riguarda pi solamente le merci che produce, ma anche un simbolo della potenza britannica oltremare , agendo da scuola per i futuri funzionari coloniali (ruolo che svolger fino al 900). Furono molti i tentativi britannici di proteggere lIndia dalle altre potenze, tra i quali possiamo ricordare le guerre anglo-birmane (tra 1823 e 1826) che porteranno alla fine allannessione di parti del territorio della Birmania. Attraverso lacquisizione di altri territori sottratti alle potenze europee (come Mauritius e Ceylon), la GB riusc a creare un ampio cerchio di protezione attorno allIndia e a permettere alla Compagnia di diventare una transnazionale in cui interessi finanziari e politici erano strettamente legati tra loro. Nel 1700 sul territorio indiano erano gi state create 3 presidenze (Bombay, Madras e Bengala) ed erano state concesse alla GB delle piccole stazioni commerciali: in cambio di queste i sovrani locali si aspettavano che la GB li avrebbe aiutati contro la pirateria e ad organizzare la riscossione delle imposte. Ben presto, infatti, linteresse della Compagnia si spost da interessi meramente commerciali ad interessi fiscali.1757=>la Compagnia sconfigge le forze moghul (dopo un conflitto scatenatosi a causa della fortificazione di Calcutta per difendersi dai francesi) e inizia la vera espansione nel territorio. Le presidenze fondate in India dominavano aree sempre pi vaste di territorio, grazie soprattutto agli eserciti e alle corti di giustizia. Iniziano in questo periodo anche una serie di dissensi attraverso lo sviluppo di alcune figure di spicco allinterno della Compagnia: i nababbi (il pi famoso dei quali fu Robert Clive). Nonostante la ricchezza che si era creata, verso il 1770 la Compagnia inizi ad andare male, costringendo il Governo britannico ad agire attraverso un intervento regolatore. 1773=>Lord North emana il Regulating Act, un provvedimento che cambiava il ruolo della Compagnia, sancendo il principio dellautorit del Governo sulle attivit della Compagnia e istituendo la figura del Governatore Generale che doveva amministrare tutte e 3 le presidenze. Il principale motivo di sdegno da parte dei funzionari della Compagnia fu ovviamente il diritto di intervento governativo: attraverso questa procedura, la Compagnia diventava sempre meno indipendente. La Compagnia non aveva perso n il monopolio commerciale, n il ruolo nella riscossione dei tributi, ma attraverso la creazione di un Board la GB aveva giurisdizione sulle sue attivit civili, militari e fiscali. Ciascuna delle presidenze continuava a mantenere il proprio esercito, formato soprattutto da Sepoys (soldati indiani che facevano parte della casta guerriera) e in minoranza da britannici. Questi eserciti erano necessari per mantenere il controllo sulla popolazione, per controllare il commercio e per lespansione territoriale (che a sua volta finanziava lo stesso esercito). 1857=> Rivolta dei Sepoys. La situazione ritorna a posto un anno dopo, ma la composizione dellesercito non sar pi la stessa. Allinizio dell800 in buona parte dellIndia inizia a svilupparsi un'lite indiana, a cui gli inglesi impartiscono una educazione di stampo occidentale nel tentativo di tenerla sotto controllo e di sviluppare una classe di amministratori, senza la quale lIndia britannica non avrebbe potuto funzionare. Fino al 1858, il numero dei britannici in India rimase molto contenuto, la maggioranza di loro erano funzionari della Compagnia e con la sua trasformazione, questi lasciarono il posto agli emissari e agli amministratori. Per quanto riguarda la presenza delle donne, questa era molto bassa, perch raramente a questi funzionari era concesso di partire con la famiglia al seguito. Solamente durante il corso del secolo questa minoranza cominci a crescere con larrivo nel Paese di missionarie e infermiere. La popolazione indigena divenne sempre pi mobile. Molte delle professioni che prima svolgevano erano ormai scomparse con larrivo dei britannici e di nuove forma di agricoltura che causarono molte carestie. Molti indiani si misero al servizio dei britannici, soprattutto attraverso contratti indenture (dato che con labolizione della schiavit mancava forza lavoro nelle piantagioni). In GB, nel frattempo, il clima politico era molto cambiato, il movimento per il libero scambio (che si opponeva al protezionismo e ai monopoli) stava prendendo sempre pi piede, di pari passo con la perdita di molti monopoli da parte della Compagnia. Le varie amministrazioni indiane iniziarono ad agire su una serie di costumi indiani che per gli occidentali erano inconcepibili e che, secondo loro, frenavano lo sviluppo della societ (tra questi ricordiamo limmolazione delle vedove sul letto di morte del marito). Linglese doveva diventare la lingua di stati indiana e loccidentalizzazione avrebbe sicuramente migliorato la condizione della popolazione, oltre a mantenere la fedelt delle lite. Labolizione di numerose pratiche indiane, non tenne conto delle differenze tra quelle che erano adottate dalle lite e quella adottate dalla maggioranza della popolazione, assumendo che le tradizioni delle caste pi alte erano per forza anche quelle degli strati pi poveri della societ. Queste riforme non fecero altro che rinforzare il potere delle caste e conferire ai bramini uninfluenza sproporzionata rispetto al ruolo che effettivamente avevano. A causa di tutte queste riforme attuate, lIndia rimase molto arretrata rispetto allEuropa che stava iniziando il suo processo di industrializzazione. Per quanto riguarda la religione indiana, la politica della Compagnia era sempre stata quella del non intervento. Le religioni indiane venivano tollerate, e ai missionari per molto tempo era stato vietato lingresso nel territorio (questo fino al 1813). Il settore che sfugg veramente ad ogni controllo da parte della Compagnia era quello del commercio delloppio con la Cina. Lostilit del governo cinese riguardo allimportazione di questo bene non ne ferm la produzione, e costrinse anche la Compagnia a cercare sistemi illegali per riuscire a mandarlo in Cina. La Compagnia si sforz sempre di nascondere la propria posizione in questo traffico, anche se il fatto che fosse lei a gestire il contrabbando era abbastanza evidente. Ovviamente le continue importazioni illegali di oppio, causarono numerose guerre tra trafficanti britannici e Cina (le famose Guerre dellOppio, con cui lInghilterra riusc anche ad aggiudicarsi la colonia di Hong Kong) che aprirono questo territorio al commercio e alla penetrazione straniera. Dopo la seconda guerra delloppio il suo commercio venne legalizzato attraverso listituzione di dazi. La prima met dell800, fu quindi un periodo di grandi espansioni per la GB: ci furono diverse annessioni territoriali, e il ruolo della Compagnia diventa sempre pi politico. Il Governatore generale dellepoca apr la strada alla costruzione di ferrovie , di navi a vapore e di canali di irrigazione, permise la costruzione delle universit indiane e introdusse la Doctrine Of Lapse, secondo la quale i territori dei principi indiani che morivano senza eredi maschi, sarebbero passati direttamente alla GB.Ci furono molte ribellioni in questi anni, e tutte supportavano lidea che la GB cercasse di imporre in India valori estranei ai suoi cittadini. Il risentimento nellesercito era molto alto, soprattutto a causa dellintroduzione di nuovi regolamenti che furono usati come capro espiatorio per linsurrezione del 1857.1857=>Great Mutiny. Quella che era partita come una ribellione dellesercito, si espanse ben presto in tutte le fasce della societ, e colse i britannici piuttosto di sorpresa. La risposta dei britannici (che ci misero un anno per rimettere a posto la situazione) fu piuttosto violenta. Il risultato fu la perdita dei poteri della Compagnia e il trasferimento delle sue funzioni al Governo diretto britannico. Con labolizione della Compagnia, rimasero comunque diversi piccoli Stati che rimasero in un certo senso indipendenti a patto che assicurassero la lealt alla GB. Il numero di soldati britannici aument, la presenza dei Sepoys era sempre molto alta, ma questo bast a scoraggiare le future rivolte.

6. CRESCITA GLOBALENel corso dell800 lImpero britannico si espanse su moltissimi territori vicini e lontani dalla madrepatria. Per governare tutti questi territori, per, non fu usata una sola forma di governo. Tutte queste annessioni, non furono accidentali, ma furono una conferma dellaggressiva politica imperiale ed espansionistica della GB in questi anni: la missione civilizzatrice and di pari passo con quella affaristica, i territori conquistati non erano scelti a caso. Uno dei principi importanti in questo secolo fu quello di autogoverno responsabile, concesso per primo al Canada, in modo da assicurarsi la sua lealt. Alle colonie che venivano considerate sufficientemente mature veniva concessa la possibilit di legiferare sugli affari interni, mentre la GB si sarebbe occupata di difesa e politica. Questo esperimento riguard solamente le settler colonies bianche, mentre gli indigeni erano considerati troppo arretrati perch gli fosse concessa una minima autonomia. Ovviamente, la GB non concede lautogoverno a caso, ma lo fa perch lo vede come un modo di risparmiare fondi, dato che dora in poi queste colonie avrebbero pagato tutto di tasca loro. Le colonie rimangono sempre legate alla madrepatria dai rapporti commerciali (che vanno praticamente solo a vantaggio della GB).Nella scelta di governo delle varie colonie, la questione della razza diventa di estrema importanza: mentre le settler colonies si muovevano verso lindipendenza, cerano molti altri territori che vedevano una scarsa presenza europea al loro interno: alcune diventarono colonie della Corona, mentre altre si trasformarono in protettorati. Per quanto riguarda lIndia, questa manteneva una forma di governo simile a quella di una colonia della Corona, ma disponeva anche di una propria rappresentanza a Londra e gestiva a sua volta altri territori. Lontanissima dai principi dellautogoverno si trovava invece lIrlanda, le cui faide allinterno tra varie classi sociali, non erano state risolte neanche dallAtto di Unione. Cerano altre aree, inoltre, in cui la GB non era presente direttamente, ma dove influiva in maniera indiretta: questo il caso dellAmerica Latina che era legata alla GB dal commercio. Una delle colonie pi difficili da gestire fu lEgitto. Il ruolo della GB in questo Paese, risaliva a molto prima della sua occupazione militare (nel 1882) ed era strettamente legato alle sorti dellImpero Ottomano. Per buona parte dell800, la GB ebbe una posizione filo-ottomana, mentre questo Impero lottava per bloccare gli impulsi delle altre potenze occidentali e le spinte indipendentiste al suo interno. Mano a mano che la crisi nellImpero si aggravava, la GB mand sempre meno aiuti, mentre i suoi tentativi per occupare lEgitto iniziarono a farsi sentire, soprattutto dopo lapertura del Canale di Suez.1875=>la GB detiene buona parte delle azioni del Canale1878=>Francia e GB intervengono congiuntamente per tenere sotto controllo la situazione in Egitto e proteggere i loro investimenti nel Canale.1882=> aumentano le insurrezioni nel Paese e la GB (a fronte dello scarso interesse della Francia nei confronti di una azione in Egitto) decide di bombardare il porto di Alessandria. Questa si rivel una scelta sbagliata, perch le insurrezioni al posto di calmarsi aumentarono, e la GB fu costretta ad inviare sul territorio forze militari. In questo modo lEgitto passa sotto il diretto controllo della GB.Fino a questo momento, lAfrica si era resa utile solamente per il commercio degli schiavi e la presenza britannica consisteva solamente in squadre antischiaviste che pattugliavano le coste. Con labolizione del traffico degli schiavi, gli interessi commerciali dellAfrica si spostarono verso lolio di palma (il cui commercio non era comunque tanto redditizio quanto quello degli schiavi). Verso la met dell800 lAfrica diventa un luogo di esplorazione di numerosi personaggi e studiosi come David Livingstone. Dopo la scoperta di numerosi giacimenti di diamanti nel Sudafrica, si cerca la sua annessione e questo diventa uno dei punti focali di interesse della GB in questi anni (seconda met dell800). Anche in queste zone, il colonialismo si apr grazie alle compagnie commerciali a cui successivamente si sostitu lo Stato. LAfrica era comunque molto meno redditizia, e anche per questa ragione rimase molto meno sviluppata rispetto agli altri territori. Alcune delle ragioni per questo sottosviluppo africano, sono da ricercare innanzitutto nel fatto che la GB dovette fare i conti con gli indigeni che a loro volta erano interessati allespansione; e poi perch cera una enorme diffusione dellislamismo (che port a diverse ribellioni, la pi famosa delle quali fu quella che port allo scontro contro le truppe del Mahdi e alla morte di Gordon). La GB decise che per evitare gli scontri con le varie popolazioni, era meglio mantenere un basso profilo in Africa, e decide quindi di adottare il sistema del governo indiretto, attraverso numerosi accordi con i sovrani locali. Durante l800 guerre e conflitti locali si susseguirono senza sosta in India, in Irlanda e in Nuova Zelanda.Quali furono le spinte che alimentarono lenorme espansione ottocentesca della GB?In alcuni casi i fattori furono economici o strategici, ma anche il progresso tecnologico ebbe un ruolo importante a supporto dellespansione. Un altro fattore importante fu il riemergere di conflitti con le altre potenze europee, che spinse la GB a conquistare sempre pi territori (soprattutto in Africa e nel Pacifico) per limitare la loro influenza oltre a garantirsi importanti stazioni di sosta per i lunghi viaggi in mare.1884-1885=>Conferenza di Berlino in cui Bismarck stabilisce la divisione dellAfrica tra le potenze europee. La Germania inizia a diventare sempre pi potente e a rappresentare una minaccia per la GB, che capisce di non essere pi la potenza dominante nel mondo, ma continu a rivendicare la sua autorit politica (lasciando in secondo piano la supremazia economica). 1870=>Grande Depressione in GB, con ripercussioni un po in tutto il mondo. I dazi che erano stati imposti dalle potenze europee e dagli Stati Uniti erano molto alti, e appare ben presto chiaro che la GB non ritorner mai ad avere linfluenza che aveva in passato. 1895=>Chamberlain diventa Ministro delle Colonie e lo sviluppo coloniale ritorna ad essere una voce importante per la politica della GB che anche coadiuvata dalle nuove tecnologie (anche se poi queste si rivelarono molto dispendiose). La GB si accorse ben presto che le spese erano molto pi dei guadagni, anche se queste cadevano soprattutto sui colonizzati. Nonostante le preoccupazioni per i costi, un futuro senza Impero era ancora impensabile per la GB.

7. GOVERNARE UN IMPEROCome fecero i britannici a mantenere lordine sui numerosi territori e popoli diversi che avevano conquistato?La maggior parte dei britannici erano convinti che il destino della GB fosse proprio quello di governare tutti i popoli, che loro erano stati creati per quello, e che gli altri popoli fossero inevitabilmente arretrati e lunico modo per sopravvivere era quello di essere civilizzati dalla GB. Via via che la supremazia della GB andava in crisi, verso la met dell800, molti iniziarono a vedere lImpero solamente come un mezzo di sopravvivenza economica e politica, piuttosto che come un mezzo per portare alla civilt i popoli pi arretrati e inferiori, e per aiutarli a sfruttare al meglio le loro risorse. I rapporti con le popolazioni autoctone furono diversi da colonia a colonia. Nelle colonie americane, i primi colonizzatori commerciarono con le popolazioni locali, impararono da loro e cercarono in qualche modo una convivenza pacifica (almeno allinizio), ma ben presto questo si trasform in conquista e dominio, oltre che in espropriazione dei loro territori. Il senso della superiorit britannica divenne ben presto percepibile. I britannici ebbero sempre in qualche modo contatti con le popolazioni autoctone che assoggettavano, ma se quando un indigeno assumeva i costumi britannici era considerato un fatto positivo, quando succedeva il contrario queste persone erano malviste: i costumi indigeni andavano eliminati.Se il 700 fu caratterizzato dagli spostamenti forzati e dalla schiavit, l800 un periodo di grandi migrazioni volontarie in direzione delle colonie bianche. Al di fuori di queste settler colonies, i britannici nelle colonie erano pochi e molto disseminati sul territorio: questi erano soprattutto funzionari e militari, oltre ad una piccola percentuale di medici e di missionari. La ragione principale per questa scarsa presenza era che si credeva che questi luoghi fossero malsani e una culla per tutti i tipi di malattia mortale (anche se in realt in molte zone dellInghilterra la situazione era molto simile). La maggioranza dei britannici abitava nelle citt, dove ben presto sorsero zone divise per tenere a distanza i colonizzatori dai colonizzati. Per quanto riguarda le zone di frontiera (soprattutto nel Canada), la condizione dei bianchi era molto austera, la manodopera bianca veniva separata dagli stessi connazionali di classe pi alta, e spesso ricadeva nellalcolismo e nei vizi. Nonostante la GB non lasciasse mai grandi contingenti militari nei territori che conquistava (forse perch pensava in questo modo di assicurarsi il consenso delle popolazioni locali), non esit ad usare la violenza quando lo riteneva necessario. Il successo della GB non si dovette solamente alla forza, ma anche al sapere: tutti gli abitanti delle colonie (ma anche quelli della madrepatria) furono sottoposti a sondaggi e inchieste, e tutti furono ritenuti inferiori alla GB, attraverso una rigida gerarchia razziale. Nell800 nascono molte societ che si occupano di evitare i contatti tra i britannici e le razze inferiori, intento che viene esasperato dalla creazione di vere e proprie riserve, in cui gli indigeni erano confinati in condizioni terribili e da cui spesso non potevano neanche uscire, e se necessario venivano che minacciati con le armi da cui non potevano difendersi. (per quanto riguarda lIndia, la situazione un po diversa, perch la GB tenta la creazione di una lite indiana che assuma costumi occidentali e che rimanga fedele alla madrepatria) Per tenere sotto controllo la popolazione venivano anche impiegate forze di polizia molto pi militarizzate rispetto a quelle presenti nella GB, e spesso provenienti da altri luoghi (e spesso divise a loro volta in base alla superiorit razziale).Una figura importante allinterno delle colonie era quella del missionario che nelle zone pi povere e degradate si occupava di portare sulla retta via gli indigeni, mentre nelle zone abitate da bianchi, cercava di non farli ricadere nel vizio in cui sicuramente sarebbero precipitati a causa del contatto con le popolazioni locali. Spesso il lavoro dei missionari fu visto con sospetto (dato che avevano sostenuto labolizione della schiavit), ma presto furono accettati per la promozione delle pratiche occidentali (e quindi imperialiste, dato che anche loro consideravano gli indigeni come inferiori).

8. ESSERE GOVERNATII popoli colonizzati conobbero forme di governo ben diverse da quelle presenti in GB negli stessi anni. Le amministrazioni delle colonie non erano elettive, e le maggiori cariche erano ricoperte dai cittadini britannici. Questo tipo di governo era antidemocratico, e fu in buona parte responsabile per la nascita dei movimenti nazionalisti nelle colonie. Escludendo la Nuova Zelanda e la Colonia del Capo, i diritti di partecipazione politica furono sempre negati agli indigeni. Le amministrazioni britanniche cercarono di stabilire un certo grado di collaborazione con le lite locali, ma questa tattica permise solo la sopravvivenza delle tradizioni pi conservatrici e questi non rappresentavano di certo le masse. In India e in Africa principi e sovrani collaborarono con la GB in cambio di alcune concessioni. Le esigenze economiche del colonialismo influirono pesantemente sul paesaggio: lurbanizzazione modific completamente i territori che prima erano rurali, sottraendo ancora pi terre agli abitanti. Ci furono migrazioni di massa nelle nuove citt, ma le aree residenziali indigene rimanevano sempre separate da quelle europee. I quartieri popolari erano visti come luoghi malsani e pieni di criminalit, i movimenti degli indigeni erano spesso regolati dal coprifuoco (quando questi non furono costretti a trasferirsi nelle riserve). Le trasformazioni della conformazione e delluso della terra portarono allimpoverimento di buona parte della popolazione, anche a causa dellimprovvisa mancanza di lavoro. I lavori erano ora svolti soprattutto dagli uomini (soprattutto quelli domestici), mentre le donne furono quasi sempre discriminate. I rapporti tra datore di lavoro e braccianti indigeni erano regolati da norme molto severe che andavano a vantaggio solamente del padrone, che poteva usare la violenza come e quando voleva.Le condizioni di lavoro erano molto spesso dure e pericolose e gli operai erano costretti a vivere in luoghi malsani e sovraffollati, molto spesso lontani dalle loro famiglie. Ci accadde in Africa e in India, ma anche in Australia ci furono diversi problemi, in quanto gli aborigeni furono sempre pi rilegati ai margini della societ e senza terre da coltivare, mentre le lite locali pi collaboravano con la GB e pi ci guadagnavano. Nelle prime fasi del colonialismo, le popolazioni autoctone avevano spesso tratto vantaggio dal commercio con i colonizzatori, attraverso uno scambio reciproco. Le opportunit dei colonizzati di trarre vantaggio da questi scambi commerciali finirono ben presto, con laffermarsi delleconomia capitalistica e dellindustrializzazione. Via via che le forme di lavoro forzato andavano scomparendo, lindenture conobbe una nuova rinascita, dato che i proprietari delle piantagioni cercavano braccianti che andassero a sostituire gli schiavi liberati. La maggior parte di questi lavoratori erano indiani, ma ci fu anche una buona parte di cinesi e di abitanti delle isole del Pacifico. I lavoratori indentured, essendo vincolati da contratti, erano spesso preda della violenza dei commercianti, e le loro condizioni non erano molto positive; inoltre erano spesso mal visti dalla popolazione locale perch rubavano il lavoro. Per quanto riguarda le condizioni igieniche generali delle colonie, queste erano terribili: ovunque cerano epidemie che si diffondevano velocemente anche tra la popolazione bianca a causa della mancanza di strutture mediche. I rapporti tra medici britannici e colonizzati erano visti con sospetto da questi ultimi, dato che molto spesso intere famiglie venivano separate e isolate a causa delle malattie.Listruzione in generale era molto scarsa nell800 e lunica possibile per una minima parte della popolazione indigena era quella impartita dai missionari. Non tutti vedevano positivamente listruzione per gli abitanti delle colonie, e molto spesso si decise di anglicizzare solamente le lite, per assicurarsi una certa fedelt da parte di queste. La lingua inglese venne modificata e adattata, cos come la cultura stessa e la religione. I missionari sperarono sempre in una effettiva cristianizzazione della popolazione, ma questa si mescol sempre con le pratiche indigene e, almeno inizialmente, in ben pochi casi ebbe successo. Gli abitanti delle colonie erano considerati primitivi, e ben presto capirono di poter trarre vantaggio da questa generalizzazione che veniva fatta loro. I britannici modificarono molte societ che non avevano un leader, in quanto a loro servisse qualcuno che gli assicurasse fedelt e che tenesse la situazione sotto controllo. Questa situazione non fece altro che deteriorare la stabilit sociale di questi gruppi. Il colonialismo, era in generale visto di cattivo occhio dai colonizzati e lesasperazione del divario tra ricchi e poveri non fece altro che alimentare la nascita di movimenti e di gruppi anticolonialisti. 9. GENERE E SESSUALITAPer tutta la sua durata, lImpero fu dominato da interessi maschili: lImpero era una realt irta di difficolt, e solamente gli uomini pi forti erano in grado di affrontarle.Con limportazione della manodopera indentured si iniziano a creare diversi squilibri tra la popolazione maschile e quella femminile in netta minoranza. Questo riguard ovviamente solo le societ create artificialmente perch nelle societ indigene il rapporto era piuttosto paritario. Nelle settler colonies, la popolazione femminile fu per moltissimi anni in minoranza, questo principalmente perch le donne venivano considerate troppo deboli e fragili per poter affrontare una simile situazione. Gli uomini e le donne facevano parte di due sfere separate: i primi si occupavano della sfera pubblica, mentre le seconde di quella privata=luomo affermava la propria mascolinit attraverso la domesticit della moglie. Quando andarono in altre societ, per, spesso i colonizzatori si trovarono ad avere a che fare con norme sociali e sessuali molto diverse dalle loro e, anzich vederli come possibili alternative, non facevano altro che condannarli. Ci che accomunava tutte queste situazioni, era che veniva sempre messo in evidenza come le donne fossero sfruttate e brutalizzate dagli indigeni (senza ovviamente pensare che la stessa cosa bene o male capitava anche in GB con le donne britanniche). Agli inizi dell800 il Governo britannico inizi ad intervenire per cercare di abolire alcune delle pratiche pi disumane a cui venivano sottoposte le donne.Allo stesso tempo, si inizia a porsi delle comande e a chiedersi se loccidentalizzazione die costumi delle popolazioni indigene sia il metodo adatto per il futuro delle colonie. Le riforme britanniche in questi campi erano considerate ad un livello superiore rispetto alla cultura dei paesi colonizzati, e per questa ragione i colonizzatori davano per scontato che i colonizzati avrebbero accettato tutto quello che gli sarebbe stato imposto. La GB non ebbe mai una percezione realistica della cultura degli indigeni, principalmente perch a lei interessava solamente assicurarsi la collaborazione delle lite, e dava per scontato che la loro cultura fosse anche quella delle masse. Mentre da un lato la donna colonizzata stata presa come simbolo di tutto quello che cera di negativo nelle colonie, dallaltro la donna britannica era lesemplificazione della gerarchia e dellintolleranza del colonialismo. Larrivo in alcune parti dellImpero di un certo numero di donne cambi la conformazione sociale della societ: a causa dei cambiamenti e della necessit di un maggiore controllo statale, molti funzionari dovettero stabilirsi definitivamente nelle colonie e con loro tutta la famiglia. Questo comport anche la presenza di numerosi bambini e questo implic un cambiamento delle condizioni abitative con la creazione di zone residenziali che esclusero ancora di pi gli indigeni. I funzionari governativi ritennero inoltre che una maggiore presenza femminile nelle colonie le rendesse pi stabili e produttive. Nonostante la presenza femminile sempre pi alta, la mascolinit era un valore fondamentale, anche se spesso fondato sullincertezza: era inevitabile che in ambienti completamente maschili nascessero voci sulla presunta omosessualit di ufficiali dellesercito e di funzionari. Di pari passo con laumento dellimportanza della mascolinit, ci furono molte leggi per regolare il traffico e il commercio sessuale, sia dal punto di vista economico, sia da quello sanitario. La posizione britannica nei confronti della sessualit rimase molto spesso contraddittoria: se da un lato condannavano le societ con troppa libert sessuale, dallaltro ne approfittavano. Le leggi emanate non regolamentavano solamente i rapporti sessuali, ma anche i matrimoni, la vita di coppia, laborto e molto altro ancora. Anche nel settore lavorativo le differenze di genere furono molto importanti. Gran parte del lavoro manuale era svolto dagli uomini, mentre lagricoltura divenne sempre pi un settore destinato alle donne. Lemancipazione dai lavori pesanti per le donne giunse molto tardi nelle colonie, e il suo effetto fu quello di ridurre lindipendenza economica che queste potevano avere. Le donne cominciarono quindi a partire alla ricerca di lavoro verso piantagioni e citt dove lavorarono come venditrici ambulanti, domestiche o prostitute. Anche le donne bianche trovarono lavoro nelle colonie britanniche pi o meno con le stesse occupazioni che avevano in madrepatria, per quanto riguarda le dependent colonies, si trovarono a svolgere lavori molto pi umili. Per le donne indigene che andavano in GB la situazione era molto difficile, e non sempre trovavano lavoro. La parte delle donne bianche nelle colonie fu principalmente quella di allevare i futuri colonizzatori e di offrire un esempio di civilt, mantenendo ordine e pulizia. Le missioni in particolare, si assicurarono di diffondere il modello di famiglia cristiana, partendo prima di tutto dal ruolo della donna che veniva istruita per il mantenimento della casa gi da bambina. In alcuni casi, la presenza delle donne permise la creazione di diverse leggi punitive contro gli eventuali abusi da parte degli indigeni e della loro sessualit incontenibile. Furono molti gli sforzi delle donne per raggiungere la parit dei sessi in madrepatria quanto nelle colonie. In Nuova Zelanda e in Australia le donne conquistarono ben presto il diritto di voto (1839 e 1908) con la convinzione che la maggior parte di loro avrebbero votato come i propri mariti. Nel 1927 ci fu la prima donna indiana ad entrare nel consiglio legislativo di Madras. Molte donne furono attive nella lotta contro il colonialismo, soprattutto nel 900 quando offrirono sostegno a molti movimenti nazionalisti. Nonostante tutti questi tentativi di emancipazione, la posizione pi diffusa tra le femministe britanniche era che la donna delle colonie era debole e indifesa, oppressa e schiavizzata e soprattutto bisognosa di aiuto. Non era vista come una possibile alleata nel tentativo di raggiungere la parit dei sessi. Molte femministe, furono anche convinte imperialiste, e le loro critiche furono mosse soprattutto contro lincapacit britannica di migliorare la condizione delle donne, proprio perch queste non erano in grado di far sentire la loro voce.

10. CONTESTARE LIMPEROLImpero britannico, raggiunse la sua massima espansione alla fine della WWI, grazie ai territori conferitigli dalla Societ delle Nazioni. La concezione di Nazione aveva gi una lunga storia alle sue spalle quando inizi a farsi seriamente strada tra i popoli colonizzati dalla GB. I nazionalismi erano fortemente influenzati dalla cultura della nazione in cui nascevano, ma praticamente tutti erano caratterizzati dalla necessit di fare distinzione tra dominio legittimo e illegittimo. Il nazionalismo anticoloniale fu una forma di protesta che scaturiva dalla critica al colonialismo. Fu nel Novecento che la protesta si diffuse seriamente e che ampi settori dellImpero dovettero affrontare numerose ribellioni. I vari conflitti che la GB aveva dovuto affrontare (prima su tutti la WWI) avevano destabilizzato i rapporti allinterno dellImpero: questa fu una guerra che richiese la partecipazione di moltissimi uomini, i dominions e le colonie inviarono contingenti di lavoratori x sostenere lo sforzo bellico, peccato che questi furono costretti a svolgere lavori marginali. Tutte le dependent colonies ad esclusione dellIndia furono escluse dai processi decisionali del periodo bellico. La situazione in India, gi allo scoppio della guerra, non era delle migliori: il nazionalismo era gi molto diffusi e molte persone iniziarono a vedere questa partecipazione alla guerra come una strada verso lindipendenza. Per quanto riguarda lIrlanda, i nazionalisti al suo interno approfittarono della situazione per perseguire i loro obiettivi di autogoverno.1916=>Insurrezione di Pasqua: i nazionalisti irlandesi, a causa della sospensione dei progetti per la Home Rule, decidono di proclamare un governo provvisorio a Dublino. Furono inviate delle truppe dalla GB che riportarono lordine con molte perdite da parte irlandese. Questa reazione cos violenta scaten una nuova ondata di indignazione in Irlanda, spingendo ancora pi persone ad avvicinarsi alle cause nazionaliste.Il nazionalismo nelle settler colonies, era mirato al raggiungimento di parit culturale con la GB: i nazionalisti volevano che la loro cultura fosse distinta da quella della madrepatria, ma messa sullo stesso piano, non inferiore (e non avevano nessuna intenzione di tagliare i rapporti con la GB). Lunico dominion che voleva tagliare i ponti con la GB era lIrlanda: vista limpossibilit dellapplicazione della Home Rule, la GB si trovava molto combattuta sul da farsi perch la sua secessione avrebbe sicuramente portato ad una destabilizzazione dellImpero. 1920=>Government Of Ireland Act che cre due parlamenti irlandesi: uno repubblicano per il Nord protestante, e uno unionista per il Sud cattolico.1921=>nasce a Sud lo Stato Libero dIrlanda.I leader dei dominions iniziarono a porsi diverse domande sulla loro effettiva partecipazione alle scelte fatte dalla GB e nel 1931 fu creato il moderno Commonwealth che riconosceva i dominions come stati indipendenti non pi vincolati (se non per scelta) dalle norme britanniche. Bench la partecipazione dellIndia alle decisioni della GB fosse stata maggiore delle altre colonie, la sua situazione post-bellica fu diversa da quella dei dominions. Il nazionalismo era portato avanti da diverse associazioni e partiti politici come lIndian National Congress (INC) che svolgeva la sua azione soprattutto a Calcutta. A scontrarsi con questo movimento prevalentemente induista, furono i musulmani che criticavano il ruolo dellOccidente in India e volevano riaffermare i valori tradizionali.Gli attacchi nazionalisti al potere britannico furono moltissimi, cos come il boicottaggio delle merci e, in alcuni casi, violente azioni terroristiche. Di fronte a queste minacce, il Governo indiano decise di offrire alla popolazione un suffragio limitato. Lo scoppio della guerra non fece altro che alimentare il malcontento viste anche le numerose tasse che lIndia doveva pagare per finanziare le azioni della GB.1917=> nasce il movimento di protesta guidato da Gandhi, che sosteneva come lIndia fosse pronta allautogoverno attraverso forme di resistenza non violenta.Al termine della guerra, lIndia si aspettava di essere ripagata dalla GB per gli aiuti dati attraverso lautogoverno, ma non fu cos , le proteste dilagarono e nel 1919 durante una manifestazione pacifica, il comandante delle truppe della GB fece disperdere la folla riunitasi in piazza: fu un massacro. Ci furono opinioni discordanti sulla azione di Dyer, ma tra gli indiani non fece altro che infondere nuova forza al nazionalismo, facendo crescere i disordini tra gli anni 20 e 30. Con lo scoppio della WWII, i ministri del Congresso di dimisero perch, ancora una volta la GB aveva deciso di entrare in guerra senza consultare nessuno. 1942=>sotto la guida di Bose viene creato lIndian National Army che dichiara guerra agli alleati e questo dimostr come le spinte nazionaliste prevalessero ormai sulla realt allImpero.Lindipendenza dellIndia inizia ad essere vista come lunica soluzione per fermare le numerose insurrezioni e nel 1947=>indipendenza e divisione dellIndia in Unione Indiana e Repubblica Islamica del Pakistan, entrambi come dominions.In questi anni nascono molti movimenti nazionalisti anche nelle Indie occidentali e in Africa, al fine di ottenere un autogoverno. Soprattutto in Africa, le ideologie anticoloniali erano esacerbate anche dal fatto che cera una grave crisi economica unita a numerose migrazioni interne in cerca di lavoro. NellAfrica subsahariana nasce lAfrican National Congress che si ispira al nazionalismo indiano. La popolazione era profondamente indignata soprattutto a causa delle enormi differenze tra loro e la popolazione bianche che abitava in queste colonie (che, anche se non era ricca, viveva sicuramente in condizioni migliori rispetto alle persone di colore). Attorno agli anni 50 e 60, buona parte dellAfrica reclama la propria indipendenza e questa viene concessa. La GB dovette fare i conti un po ovunque con questo nazionalismo anticoloniale: in Egitto, x es, il nazionalismo fu duramente represso, ma quando sorsero i primi disordini (attorno al 1919) la GB si vide costretta a fare alcune concessioni e a dichiararne lindipendenza nel 1922, mantenendo sempre il controllo sul Canale di Suez.Anche in Palestina la GB si ritrov a fare i conti con numerose insurrezioni, principalmente a causa dellimmigrazione degli ebrei che scappavano dalle persecuzioni in Europa. Ci furono numerosi disordini negli anni 20 e 30 soprattutto degli arabi ai danni degli ebrei. Da un lato i palestinesi volevano mantenere la maggioranza araba nel Paese, e dallaltro gli ebrei cercarono di imporre sempre pi la creazione di uno stato ebraico. Solo dopo nel 1947 questo territorio raggiunge lindipendenza diviso in uno stato arabo e uno ebreo.Entrambe le guerre mondiali ebbero importanti ripercussioni sulla struttura politica delle colonie, soprattutto perch buona parte delle guerre furono combattute in scenari coloniali. Per i popoli soggetti al dominio imperiale, nazionalismo significava ottenere lindipendenza e lautogoverno, ma molti di loro speravano anche in una effettiva fine dellImpero. Il divario tra i ricchi e i poveri era enorme, cos come le discriminazioni razziali (soprattutto nelle settler colonies). Furono molte anche le donne che iniziarono a partecipare alla vita politica, anche se venivano sempre relegate in secondo piano per privilegiare gli ideali maschili. Inoltre, ci che contribu a favorire i nazionalismi, fu che questi si diffusero anche nelle campagne.

11. LA DECOLONIZZAZIONEI fattori che contribuirono alla decolonizzazione furono molteplici, e il nazionalismo solo uno di questi. La decolonizzazione fu un fenomeno globale che si divise essenzialmente in 3 fasi: anni 40=la conquista dellindipendenza riguarda solo i Paesi dellAsia meridionale; fine anni 50/primi anni 60=buona parte dellAfrica diventa indipendente; anni 60/70=la GB rinuncia alle altre sue colonie a causa della sua debolezza economica. Quale fu la ragione che spinse la GB a liquidare i suoi possedimenti?La posizione della GB durante le due guerre era declinata sempre di pi, fino a passare lo scettro di potenza mondiale agli Stati Uniti che elargiscono numerosi aiuti economici alla GB e a buona parte dellEuropa. La posizione degli USA per quanto riguarda il colonialismo era piuttosto ambivalente: se da un lato lasciarono libere le loro colonie, dallaltro non esitarono a preservare il colonialismo quando questo si rendeva utile per fermare lavanzata sovietica (allo stesso modo, i sovietici favorirono e diedero supporto ai diversi movimenti nazionalisti che sorgevano nelle colonie), soprattutto durante la Guerra Fredda.1961=>la GB chiede di entrare nella Cee, ma la Francia si oppone, sostenendo che questa, essendo legata agli USA non fosse abbastanza europea. Ottiene ladesione nel 1973. Le difficolt economiche della GB la misero in una posizione molto difficile: sempre pi dipendenti dagli aiuti americani, i politici dellepoca iniziarono a chiedersi se valeva davvero la pensa mantenere in vita limpero o se i suoi costi fossero pi alti degli effettivi guadagni. Al fine di irrobustire la sterlina, la GB sfrutt in questi anni i Paesi africani e quelli dellAsia, aumentando solamente il numero dei poveri. Questo era un piano volto ad avvantaggiare solo la GB, senza pensare che anche le colonie negli anni della guerra avevano avuto molti problemi economici. Anche lAustralia si indigna perch sostiene di essere stata lasciata mal difesa dalla GB e a dimostrazione di questo, viene invasa dal Giappone. La crisi di Suez per cui la GB fu costretta a lasciare lEgitto, aument sempre di pi i timori che questa zona ricca di petrolio venisse inglobata nella sfera sovietica. Il Canale fu nazionalizzato da Nasser, e gli USA non di dimostrarono disponibili ad intervenire per aiutare la GB, che costretta a negoziare laiuto di francesi e israeliani: gli israeliani avrebbero attaccato lEgitto, la GB e la Francia sarebbero intervenute con questo pretesto per riprendersi il territorio. Questo evento, non fece altro che indebolire sempre di pi la Sterlina e di conseguenza la GB stessa.1965=>crisi nella Rodhesia del Sud. Cera una minoranza di bianchi che si opponevano al governo nero e dichiararono la loro indipendenza sotto la guida di Ian Smith, sostenuti dal Sudafrica. Fu un duro colpo per la GB, lONU stesso condann la mossa di Smith che aveva un chiaro intento razzista, ma neanche questo riusc ad aiutare la GB. La GB era riluttante ad usare la forza contro una comunit bianca e lunica soluzione che si trov ad adottare fu imporre una serie di sanzioni economiche che non ebbero leffetto sperato. 1931=>fondazione del Commonwealth che molto spess si dimostr solamente un meccanismo di facciata (dato che la GB non era comunque costretta a consultarsi con i partecipante per prendere decisioni). La partecipazione fu concessa alle settler colonies gi dotate di autogoverno e solo successivamente fu concessa una minima partecipazione alle dependent colonies asiatiche e africane. La GB inizia a capire che lunica soluzione quella di disgregare limpero, anche se i suoi residui li possiamo notare ancora oggi, e sono stati causati pi che altro dalla velocit con cui la GB ha ritirato le truppe (lasciando spesso persone di una religione nel territorio in cui la religione prevalente era unaltra, costringendole spesso ad una emigrazione forzata). Limmagine della potenza e della gloria britannica rimarr sempre una forte componente dellidentit nazionale britannica (soprattutto questo quello che emerso dopo la difesa delle Falkland nel 1982).