Apogeo impero romano

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L'APOGEO DELL'IMPERO L'APOGEO DELL'IMPERO ROMANO ROMANO 96 - 180 96 - 180 d.C. d.C.

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Testo di storia romana di Tiziano Ziglioli

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L'APOGEO DELL'IMPERO L'APOGEO DELL'IMPERO ROMANOROMANO

96 - 180 d.C.96 - 180 d.C.

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Gli imperatori “adottivi”Gli imperatori “adottivi” (gli ultimi tre sono indicati (gli ultimi tre sono indicati

come “Antonini”)come “Antonini”)

COCCEIO NERVA (96-98 d.C.) ULPIO TRAIANO (98-117 d.C.) ELIO ADRIANO (117-138 d.C.) ANTONINO PIO (138-161 d.C.) MARCO AURELIO e Lucio Vero

(161-180 d.C.) COMMODO (180-192 d.C.)

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Ulpio TraianoUlpio Traiano(98-117 d.C.)

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ULPIO TRAIANO: l’ultimo conquistatore. Fu il primo imperatore di origine non italica

(era un romano di Spagna). Fu un militare di carriera e sulle campagne

militari basò il suo prestigio. Conquistò:

la Daciala Dacia (101-106 d.C.), cioè l’attuale Romania;

l’Arabia Petreal’Arabia Petrea (105-106 d.C.), cioè la Giordania;

l’Assiria, la Mesopotamia, l’Armenial’Assiria, la Mesopotamia, l’Armenia (113-116 d.C.), strappandole ai PartiParti, anche se per breve tempo.

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L’impero romano sotto Traianoal momento della sua massima espansione

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ULPIO TRAIANO: un imperatore modello.

Si dimostrò un buon amministratore ed ebbe fama di ottimo principe: mostrò grande rispetto per il senato; finanziò a Roma grandi opere pubbliche

con il bottino delle sue conquiste (il Foro Foro di Traiano, i mercati Traianei, il porto di Traiano, i mercati Traianei, il porto di Ostiadi Ostia ecc.);

prese dei provvedimenti di assistenza pubblica a sostegno degli orfani italici, contro la sempre più acuta crisi economica e demografica dell’Italia.

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Il foro di Traiano

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I mercati traianei

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La colonna traiana

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La colonna traiana

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Elio AdrianoElio Adriano(117-138 d.C.)

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ELIO ADRIANO: l’intellettuale filoellenico. È una delle più affascinanti personalità

dell’antichità classica. Fu un sincero ammiratore della cultura

greca. Si preoccupò soprattutto di consolidare e

fortificare i confini (limes), evitando nuove conquiste.

Passò la maggior parte degli anni del suo regno in lunghi viaggi d'ispezione nelle province dell'impero.

Operò un'ampia riforma dell’amministrazione, creando una vera e propria burocrazia imperiale.

Represse duramente una nuova rivolta ebraica (132-135 d.C.).

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Villa adriana a Tivoli (ricostruzione)

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Villa adriana: particolare del canale “Canopo”

(un ninfeo colonnato ornato di statue)

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Il limes germanico

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Il vallo di Adriano

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Il Pantheon

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Il mausoleo di AdrianoIl mausoleo di Adriano (oggi Castel Sant’Angelo)

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Antonino PioAntonino Pio(138-161 d.C.)

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Antonino Pio: un lungo regno di pace e prosperità.

Proseguì nella politica di difesadifesa dell’impero e di consolidamentoconsolidamento dei confini.

Durante il suo regno fu garantita: la pace dell’impero; la buona amministrazione delle province; la prosperità delle città; lo sviluppo dei commerci; la diffusione della civiltà greco-latina in

tutte terre dell’impero (romanizzazione).

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Elogio di RomaElogio di Roma(Elio Aristide, 144 d.C.)

«Come adunato a festa, tutto il mondo civile ha deposto il peso delle armi, suo antico fardello, e si è volto a farsi bello e a godere le gioie della pace. È scomparsa ogni ragione di contese fra le città; resta per tutte solo una gara, quella di apparire più amabili ed accoglienti che possono.

Tutto l’impero ribocca di ginnasi, di fontane, di templi, di officine, di scuole ...

Le città sono tutte splendenti di luminosa bellezza, la terra si è fatta bella come un giardino incantato...

Oggi è possibile all’elleno e al barbaro viaggiare facilmente in qualunque direzione, con o senza i suoi averi, come se passasse da una patria all’altra...

Per passare incolumi dappertutto basta essere Romani, anzi basta appartenere al vostro impero.»

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Marco AurelioMarco Aurelio(161-180 d.C.)

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MARCO AURELIO: l’imperatore filosofo.

Fu un sincero e profondo seguace delle filosofia stoica (vedi i suoi “Pensieri” scritti in greco).

Proseguì la saggia politica dei suoi predecessori, con la serietà e l’equilibrio di un vero filosofo.

Dovette però affrontare alcune gravi crisi: l’attacco dei PartiParti in Oriente; lo scoppio di una gravissima epidemia di

peste: l’invasione di popolazione germaniche

(QuadiQuadi e MarcomanniMarcomanni) lungo la frontiera del Danubio, fino in Italia.

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Statua equestre di Marco Aurelio sul Campidoglio(copia)

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I fattori che garantirono la prosperità e la stabilità dell’impero durante il II sec. d.C.)

CoesioneCoesione interna fra le varie parti dell’impero.

Consenso e fedeltàConsenso e fedeltà all’impero e ai suoi valori da parte delle aristocrazie provinciali.

Omogeneità culturaleOmogeneità culturale delle élites di tutto l’impero (stessi valori, stessa lingua, stessi gusti, stessi modi di vita).

Fioritura delle cittàFioritura delle città: urbanizzazione, autonomia, “evergetismo”.

Le città come “tessuto connettivo”“tessuto connettivo” dell’impero

Relativa prosperità economicaprosperità economica. PacePace interna e sicurezzasicurezza delle

comunicazioni.

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I PRIMI SINTOMI DELLA CRISI.I PRIMI SINTOMI DELLA CRISI.

Si manifestarono soprattutto durante il regno di Marco Aurelio: La decadenza demograficadecadenza demografica ed

economica dell’Italia. Lo sfruttamento eccessivosfruttamento eccessivo delle

campagne da parte delle città. L’avanzata del latifondolatifondo. L’aumento della pressione fiscalepressione fiscale. La svalutazionesvalutazione della moneta. La pressione dei barbaripressione dei barbari ai confini (Reno

e Danubio). La diffusione di gravi epidemiegravi epidemie.

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I punti nevralgici dell’impero: RenoReno, DanubioDanubio,, EufrateEufrate, , frontiera del desertofrontiera del deserto