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‘INDUSTRIA CHIMICA RESPONSIB E CARE E SVI UPPO SOSTENIBI E RISU TATI RAGGIUNTI E PROSPETTIVE FUTURE’ “Requisiti minimi di sicurezza in materia ‘INDUSTRIA CHIMICA, RESPONSIBLE CARE E SVILUPPO SOSTENIBILE: RISUL TATI RAGGIUNTI E PROSPETTIVE FUTURE’ 19 Settembre 2018 di pianificazione urbanistica e territoriale per le zone interessate da stabilimenti a rischio di incidente rilevante”. Il DM LP 9 maggio 2001 Dr. Ing. Gaetano Battistella – Dirigente Ispettore AIA Servizio per i rischi e la sostenibilità ambientale delle tecnologie, delle sostanze chimiche, dei cicli produttivi e dei servizi idrici e per le attività ispettive dei servizi idrici e per le attività ispettive ISPRA RemTech Expo 2018 (19, 20, 21 Settembre) Ferrara Fiere www.remtechexpo.com

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‘INDUSTRIA CHIMICA RESPONSIB E CARE E SVI UPPO SOSTENIBI E RISU TATI RAGGIUNTI E PROSPETTIVE FUTURE’

“Requisiti minimi di sicurezza in materia

‘INDUSTRIA CHIMICA, RESPONSIBLE CARE E SVILUPPO SOSTENIBILE: RISULTATI RAGGIUNTI E PROSPETTIVE FUTURE’ 19 Settembre 2018

di pianificazione urbanistica e territorialeper le zone interessate da stabilimenti 

a rischio di incidente rilevante”.Il DM LP 9 maggio 2001

Dr. Ing. Gaetano Battistella – Dirigente Ispettore AIAServizio per i rischi e la sostenibilità ambientale delle tecnologie, delle sostanze chimiche, dei cicli produttivi e 

dei servizi idrici e per le attività ispettivedei servizi idrici e per le attività ispettiveISPRARemTech Expo 2018 ‐ (19, 20, 21 Settembre) Ferrara Fiere

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INDICE

1 ‐ Il DM 9 maggio 20012 ‐ La Pianificazione territoriale2  La Pianificazione territoriale 3 ‐ La Pianificazione urbanistica 4 ‐ Conclusioni

1 ‐ Il DM 9 maggio 2001

Questo Decreto è stato predisposto in attuazione dell’art. 14 del D.Lgs. 334/99, essoprevede esplicitamente che si tenga conto della necessità di mantenere opportune distanzetra stabilimenti a rischio di incidente rilevante e zone territoriali “sensibili”tra stabilimenti a rischio di incidente rilevante e zone territoriali sensibili .Si applica per:

Insediamenti di stabilimenti nuoviModifiche degli stabilimenti (con aggravio di rischio)Nuovi insediamenti o infrastrutture attorno agli stabilimenti esistenti

Resta in vigore fino all’emanazione di un nuovo decreto, in accordo con le disposizioniResta in vigore fino all emanazione di un nuovo decreto, in accordo con le disposizionidell’art. 22 del nuovo D.Lgs 105/2015

2 ‐ La Pianificazione territoriale 

Le Province e le Città metropolitane devono individuare, nell’ambito dei propristrumenti di pianificazione territoriale, le aree sulle quali ricadono gli effetti prodottidagli stabilimenti a rischio di incidente rilevantedagli stabilimenti a rischio di incidente rilevanteIl Piano Territoriale di Coordinamento, nell’ambito della determinazione degli assettigenerali del territorio, disciplina la relazione degli stabilimenti con gli elementiterritoriali ed ambientali vulnerabiliterritoriali ed ambientali vulnerabili.

3 ‐ La Pianificazione urbanistica 

Gli strumenti urbanistici devono individuare e disciplinare, anche in relazione aicontenuti del Piano territoriale di coordinamento, le aree da sottoporre a specificaregolamentazione, tenuto conto anche di tutte le problematiche territoriali edi f li l i ll’infrastrutturali relative all’area vasta.Gli strumenti urbanistici devono comprendere un Elaborato Tecnico “Rischio diincidenti rilevanti (RIR)” relativo al controllo dell’urbanizzazione.Le informazioni contenute nell’Elaborato Tecnico devono essere trasmesse agli altriEnti locali territoriali interessati dagli scenari incidentali, perché possano a loro voltaattivare le procedure di adeguamento degli strumenti di pianificazione urbanistica eterritoriale di loro competenza.In sede di formazione degli strumenti urbanistici nonché di rilascio delle concessioni eautorizzazioni edilizie si deve in ogni caso tener conto degli elementi territoriali edambientali vulnerabili esistenti e di quelli previsti.

4 ‐ Conclusioni

La predisposizione del DM 9 maggio 2001 risponde ad una precisa indicazione dellaComunità Europea che richiede esplicitamente alle Autorità Competenti dei diversiStati Membri di adottare politiche in materia di controllo dell’urbanizzazione,p ,destinazione e utilizzazione dei suoli e/o altre politiche pertinenti compatibili con laprevenzione e la limitazione delle conseguenze degli incidenti rilevanti.Tale approccio continuerà anche con il Decreto attuativo previsto dal D.Lgs 105/2015.Tale approccio continuerà anche con il Decreto attuativo previsto dal D.Lgs 105/2015.E’ necessario, infatti, mantenere opportune distanze di sicurezza tra gli stabilimenti ele zone residenziali e di governare lo sviluppo del territorio, abbattendo la crescita degliindici urbanistici e dei livelli di insediamentoindici urbanistici e dei livelli di insediamento.

GRAZIE PER L’ATTENZIONEGRAZIE PER L’ATTENZIONE

Dr. Ing. Gaetano Battistella

ISPRA

Telefono  06 50074492

E‐mail [email protected]

URL www.isprambiente.it