Anno IV - Numero 1 / 15 gennaio 2011

Attualità - Politica - Cronaca - Turismo - Cultura - Economia

Nel Lazio più velisti che calciatoriVento e onde conquistano i giovani Banda di rom

alla conquistadell’aeroporto durantele ore notturne

Un record detenuto fino a ieri dalla Nuova Zelanda e forse dall’Australia, mache ora, viene esibito anche dal Lazio, Un risultato del tutto inaspettato, ma cheha trovato riscontro nei numeri. La passione, infatti, quella “vera” per la vela,ha conquistato Roma, ed il Lazio è divenuta la prima regione d'Italia per il nu-mero dei praticanti dello sport velico.

Bianciardi e Bove a pag. 16 e 17

Bruxelles premia chi vuole smettere:vecchi pescherecciaddio. A rischiocentinaia di posti di lavoro

L’emozione di un bacioPensieri d’amore. Parla SimonaSantangeli, una giovanissimaVigile del Fuoco che ha vinto ilconcorso “Piacere d’autore”,bandito dalla Perugina alla ricercadi nuove frasi da inserire nelleconfezioni dei popolari “Baci”

Il personaggioBellezza mozzafiato di quelle chesembrano uscite da un quadrodell’800. Francesca Cavallin si ècalata nel personaggio di unadonna fragile e affascinante,ispirandosi ai quadri di Klimt,nella fiction Rai Rosella

Mare&SpiaggeDa Nettuno a Fiumicino lungo lacosta. Un unico, spettacolare eineguagliabile lungomare. Lecittà del Mare di Roma, poi,stanno anche mettendo in campoprogetti volti a valorizzare lapropria fascia marittima

Ciapetti a pag. 11

Scagnetti a pag. 12

Fiumicino

Politica Ue

L’ultimo rapporto annualepresentato dall’Eurispes par-

la in modo chiaro. L’attuale si-tuazione del Paese è evidente: lacrisi economica sta colpendoprofondamente le famiglie, anchenel Mare di Roma, e la maggiorparte della gente non ce la fa adarrivare alla fine del mese. Il43% delle persone ha finito i ri-sparmi, il 24% non riesce a pa-gare in tempo la rata del mutuo,il 18% ha problemi più che evi-denti con l’affitto: in media unafamiglia su tre non arriva a finemese. La situazione è ai limitidella drammaticità: c’è chi haperso il lavoro, chi è in cassa in-tegrazione, chi un alvoro non loha mai trovato, chi si è indebi-tato. E la soluzione per quasi tut-ti è quella di non entrare più neinegozi per ridurre i consumi e ri-sparmiare quanto più è possibi-le. In attesa di un periodo mi-gliore. Il tutto confermato, nu-meri alla mano, dall’incrociodei dati che emergono dalle in-dagini condotte da tante asso-ciazioni dei consumatori sul cre-dito al consumo (Asca, Istat,Cnel, Federconsumatori o Con-fconsumatori). Chiaro a questopunto che una delle categorie chepiù delle altre sta risentendodella crisi economica che afflig-ge il Paese, è quella dei piccolicommercianti. Sono loro in fon-do l’esempio concreto della pro-testa. Il simbolo di milioni di per-sone, della gente comune chenon ce la fa più a sopportare ilpeso di una crisi che sta attana-gliando l’economia italiana, e cherischia di mettere in mutande piùpersone di quante si potesse pen-sare. Il tutto in attesa di una veraripresa economica, che ad oggi,nonostante le parole tranquilliz-zanti del Governo, tarda ad ar-

rivare. Basta guardarsi intorno,fare un giro per le città del Maredi Roma, da Fiumicino a Net-tuno nessuna esclusa, parlarecon i propri negozianti di fiduciao con i conoscenti per verificar-lo. Quasi nessuno dorme sonni

tranquilli, anzi. «De ‘sti tempidormì è un lusso» ammettonocon un sorriso amaro sulle lab-bra. Al punto che dopo un’espe-rienza di qualche mese, in alcu-ni casi di un anno o due, permolti di loro, spesso, l’unica al-ternativa è chiudere la propriaattività. Con la speranza chequalcuno di questi tempi sia di-sposto a rilevarla. Ipotesi non deltutto scontata dati i risultati.

«Le spese ci tartassano», spie-gano tutti. La lista è sempre lastessa: affitti da pagare, bollette,commercialisti, consulenti del la-voro, banche, contributi. E’ cosìche la crisi si manifesta, con gliincassi che nella maggior parte

dei casi non bastano a coprire lespese sostenute per mantenereviva l’attività. Al punto da esse-re quasi costretti a chiuderla.Chiunque se ne può accorgere.Chi nel suo quartiere non ha vi-sto aprire e chiudere in pochimesi almeno un negozio? I pic-coli commercianti così rischianodi diventare una specie in viad’estinzione, schiacciat dallacrescita e dalla diffusione sem-

pre più massiccia dei grandicolossi, dei centri commerciali,delle multinazionali. A farla dapadroni oggi sono gli outlet,negozi che propongono ognitipo di merce a prezzi più bas-si, attirando in massa i consu-matori che all’esclusività di unprodotto prediligono la conve-nienza del prezzo. E la soprav-vivenza, per chi no riesce adadeguarsi e competere conquantità e prezzi, rischia di di-ventare un incubo. Ed anche gliaiuti potrebbero non bastare. Aicommercianti che chiudono laloro attività a causa della crisi,infatti, viene proposto un in-dennizzo, un assegno mensilepari alla pensione minima del-l’Inps: 460,97 euro al mese. Unassegno destinato, sia chiaro,solo ai commercianti iscritti allagestione separata dell’Inps da al-meno 5 anni e che dimostrino diaver chiuso a causa della crisi. Eindovinate chi è che copre que-ste spese? Da dove vengono i sol-di dell’assegno? Non dalle cas-se dello Stato. L’assegno è fi-nanziato attraverso un contri-buto straordinario imposto aicommercianti stessi e pari allo0,09% del reddito imponibile di-chiarato ai fini previdenziali.E’ anche per questo che molti sisentono abbandonati, non com-pletamente tutelati dallo Stato.E la crisi si fa ancora più dura.

1 5 g e n n a i o 2 0 1 12 Primo Piano

Piccoli commercianti sull’orlodi una crisi... di nervi

La speranza di tutti è semprestata quella di riuscire a supe-rare un periodo che sembra es-sere senza fine. Vuoi o nonvuoi, la crisi economica colpi-sce cittadini e commercianti giàda tre anni, e la situazione staprecipitando. «La morsa dellacrisi tiene prigionieri i piccoliesercizi dal 2008 - ha sostenu-to Mariano Bella, direttoredell'Ufficio studi di Confcom-mercio - tanto che all’epocaabbiamo registrato un saldonegativo di 22.000 unità, alquale si sono aggiunti quelli,sempre negativi, di 16.000 del2009 e 10.000 unità del 2010.Che significa quasi 40.000 pic-coli negozi scomparsi tra il2008 e il 2010. E per il 2011 siprevede un ulteriore saldo ne-gativo tra le 5.000 e le 10.000aziende. Si tratta di tutti i pic-coli esercizi che non hanno ri-sorse da investire in sviluppo népossono permettersi di ridur-re i margini pur di mantenerei volumi di vendita perché nonhanno la struttura economicadelle grandi superfici per reg-gere».

Dal 2008 40milachiusure

La Confesercenti sembra avermesso le mani avanti, in segnodi una resa che rimanenso sta-bili le condizioni attuali delcommercio, appare quasi evi-dente. La previsione fatta è diquelle che lasciano a boccaaperta: nei prossimi dieci anniscompariranno 55.000 picco-li negozi insieme a 135.000 po-sti di lavoro. Una vera e pro-pria catastrofe che interesseràsoprattutto il settore alimentare(- 26% per l’ortofrutta, -23%per le macellerie, -14% per lepanetterie), ma anche quellodei mobili e degli elettrodo-mestici (-22%), fiori e piante (-22%), merceria (-36%). Se-condo la Confcommercio poi,nei primi nove mesi del 2010,le cancellazioni hanno supe-rato le iscrizioni, presso le Ca-mere di Commercio, di circa10.000 unità e tale riduzionedei piccoli esercizi si dovrebbeconfermare anche nel 2011. «Ilclima di incertezza generato dacrisi dei consumi e stagnazio-ne della domanda - ha spiegatoMauro Bussoni, vicedirettoregenerale di Confesercenti –mette in difficoltà i piccoliesercizi. E per il futuro la si-tuazione non migliorerà. I pe-riodi peggiori per la distribu-zione devono ancora arrivare.La domanda è ferma».

Previsioni catastrofiche

di Cosimo Bove(cosimo.bove@reporter-

La situazione finanziariadel Paese pesa sulle attività a gestione familiare.I negozi costretti a lottare contro lo strapotere degli outlet

Piccoli commercianti sull’orlodi una crisi... di nervi

Primo Piano 31 5 g e n n a i o 2 0 1 1

I l 2011 sarà un anno di con-valescenza per le imprese.

Un anno di transizione in at-tesa che la crisi economicapossa definirsi realmente allespalle. A rivelarlo, senza mez-zi termini, è stato in questigiorno il presidente di Con-fcommercio, Carlo Sangalli.«Dopo un 2010 difficile perl'economia e le imprese - si ri-schia che il 2011 sia ancora unanno di convalescenza. E' in-fatti, per il 2012 che le nostreprevisioni segnalano elementidi più robusta ripresa con unacrescita dei consumi dell'1,6%,sorretta dal patrimonio di fi-ducia delle famiglie che, du-rante e dopo la crisi, hannosempre mostrato capacità direazione e vitalità, Per questo,occorre accelerare ed intensi-ficare tutte le azioni, le politi-che, le riforme utili al raffor-zamento della crescita, dellaproduttività, della competiti-vitàed al riassorbimento delladisoccupazione. E' questa, in-somma, la via maestra per ri-dare fiato ai consumi delle fa-miglie ed agli investimenti del-le imprese». L’Ufficio studi diConfcommercio ha diffuso inquesti giorni il Rapporto Con-sumi 2010. Con una riduzionemedia annua del 2,1% nelbiennio 2008-2009, si legge, «iconsumi pro capite tornano ailivelli di dieci anni fa, ma le fa-miglie italiane, nonostante ilperdurare della crisi e la ridu-zione del reddito disponibile, sisono dimostrate vitali e reatti-ve: meno sprechi, più atten-zione al rapporto qualità -prezzo e ricorso anche a quo-te di risparmi è stato, infatti, ilcomportamento di spesa adot-tato per contenere al massimola perdita di benessere patitadurante la crisi». A perderci,più degli altri, sono state le va-canze (-3,2%), i pasti in casa efuori casa (-3,2%), mobilità ecomunicazioni (-3,1%), ed ab-bigliamento (-3,1%), mentrehanno tenuto il passo le speseper la salute (+2,5%), per elet-trodomestici (+2,4%) e quelleper beni e servizi per la telefo-nia (+0,4%). La vera ripresadei consumi è quindi collocatadalla Confcommercio soltantonel 2012 (+1,6%), anno nelquale dovrebbe diventare con-cretamente apprezzabile unafase di crescita. O almeno lasperanza di tutti coloro, trapiccoli commercianti e famigliein difficoltà, che stanno strin-gendo la cinghia, sembra esse-re quella.

I saldi hanno fatto regi-strare un incremento del-le entrate per i commer-cianti. Da Pomezia in giùi risultati non hanno la-sciato l’amaro in bocca. Nèai piccoli commerciantiche ai colossi della grandedistribuzione. «La genteha reagito con entusiamo- spiega Astrid Fragalà,presidente della Con-fcommercio Litorale Sud -affollando le strade delcentro. Abbiamo registra-to un grande entusiamo trai consumatori, che si sono avvicinati in modo esponenziale allegrandi firme, non sottovalutando neanche i piccoli negozi. Be-nissimo sono andati soprattutto i centri commerciali, come i 16Pini e l’Outlet di Castel Romano». I risultati quindi, ad oggi sonostati più che soddisfacenti, in ogni settore del commercio al det-taglio. «Tutti possono ancora recuperare - continua la presidentedella Confcommercio Litorale Sud - considerato che c’è tempofino al 16 febbraio. Con i saldi non si favorisce solo la grande di-stribuzione, anzi. Il trend che deve far rilettere è che la fila è difronte alle grandi marche, non di fronte ai magazzini o a quel-le attività che vendono stock a prezzi ridottissimi per tutto l’an-no. La gente ha ancora voglia di merce di buona qualità». Qual-cosa però potrebbe ancora migliorare, per evitare che certi risultativengano raggiunti solo in periodi di saldi. «Occorre - concludeFragalà - fare una programmazione seria per il commercio». (C.B.)

A rivelarlo l’Ufficio Studi di Confcommercio. «La svolta avverrà solo nel 2012»

di Cosimo Bove(cosimo.bove@reporter-

I commercianti di Anzio eNettuno ancora al palo,nonostante i saldi siano incorso da una decina di gior-ni. A confermare il trendnegativo per le attività del-la zona, è il presidente diConfesercenti e Confarti-gianato di Anzio e Nettuno,Gianni Iona. «Fino ad oggiposiamo dire che non si èancora verificata una verae propria corsa al saldo -spiega - se non all’internodei centri commerciali. Dicerto possiamo dire che lasituazione è peggiorata rispetto allo scorso anno, se consideriamoche anche sotto Natale gran parte dei negozi sono stati vuoti. Lagente ormai, in momenti di crisi, preferisce risparmiare, e sono sem-pre di meno coloro che si mettono alla ricerca degli affari passandoda un piccolo negozio all’altro. La maggior parte dei clienti pre-dilige la comodità dei centri commerciali, non tenendo in consi-derazione che nelle piccole botteghe si può godere di una maggioreospitalità ed attenzione da parte dei proprietari, che sentono la re-sponsabilità di gestire il negozio. C’è un calore diverso». Il problemaprincipale però, è da attribuire alla crisi economica, indipenden-temente dalla buona volontà dei commercianti. «I margini di gua-dagno negli ultimi anni si sono notevolmente ridotti - conclude Iona- e servirebbe qualche incentivo per rilanciare le piccole attività.La verità è che siamo costretti a pagare delle tasse eccessive, e i gua-dagni tardano ad arrivare». (C.B.)

I saldi hanno fatto il loro do-vere, consentendo alla stra-grande maggioranza dei ne-gozi di mantenere gli stan-dard dello scorso anno e inalcuni casi di incrementare iprofitti. Parola di Luca Ca-pobianco, presidente del-l’Ascom di Ostia, che fa ilpunto sulla situazione eco-nomica della attività com-merciali della zona. «I saldi- spiega - sono partiti abba-stanza bene. Il fatto di esse-re partiti di giovedì ha con-tribuito a far affluire il mag-gior numero di persone nei negozi. In sostanza si è trattato di un veroe proprio week end lungo». Un barlume di speranza per le piccole at-tività della zona del Lido, dopo una crisi economica che ha coinvol-to anche loro assieme ai colleghi del litorale sud. «Probabilmente –continua Capobianco – siamo all’inizio della ripresa. Ora però saràimportante forzare un po’ la mano con la Regione Lazio per la crea-zione dei cosiddetti centri commerciali naturali, la vera alternativa aquelli artificiali, che necessitano di parcheggi e spazi che in molti casinon sono neanche disponibili». Molti clienti però, prediligono anco-ra i grandi centri commerciali, ritenuti più comodi e più vantaggio-si per gli acquisti, non solo in periodo di saldi. «La piccola bottega –assicura Capobianco – garantisce un servizio più accurato, un rap-porto diverso tra cliente ed esercente. Il trucco è semplice: bastereb-be mettere a disposizione del piccolo commercio più servizi e più in-centivi, e la battaglia sarebbe vinta senza neanche tante difficoltà». (C.B.)

Il trend è in crescita. Suquesto sembrano essercipochi dubbi rispetto aglianni passati. Il tutto no-nostante manchi ancoracirca un mese alla fine deisaldi la situazione sembraessere sulla via della ri-presa. «Credo che le cosestiano andando piuttostobene - spiega Davide Bor-doni, assessore al Com-mercio del Comune diRoma recentemente con-fermato al suo posto dalsindaco Alemanno dopoil rimpasto di Giunta - perchè la gente ha dimostrato di saperapprezzare il lavoro svolto dai commercianti. Ad influire inmaniera determinante sulla buona riuscita dei saldi è statal’idea di farli partire il 6 gennaio giorno della Befana. Questoci ha consentito di far arrivare in città anche gente provenienteda regioni diverse dalla nostra. E lo shopping l’ha fatta da pa-drone. Poi è chiaro che per avere un quadro più dettagliatodella situazione dovremo aspettare il 16 febbraio, ma la si-tuazione è in netto miglioramento rispetto allo stesso periododello scorso anno». Poche, o almeno non così evidenti, le dif-ferenze tra le grandi attività e le piccole botteghe artigianali.«E’ chiaro che in occasioni come queste - conclude Bordoni -i centri commerciali ed i negozi del centro sono favoriti, ma lepiccole attività si fanno rispettare offrendo ai propri clienti deiservizi di prima qualità». (C.B.)

«I grandi marchi hannofatto il tutto esaurito»

«La ripresa economicaormai è vicina»

«Incassi in netta crescitarispetto al passato»

Astrid Fragalà

Luca Capobianco Davide Bordoni

«Troppe tasse da pagareI saldi non sono serviti»

Gianni Iona

«Il 2011 sarà un anno di convalescenza»

Primo Piano 51 5 g e n n a i o 2 0 1 1

Anche nelle botteghe equosoli-dali ci sono i saldi. La via solidaledello shopping che parte daRoma e arriva fino alla zona co-stiera, dove ci sono diversi negozidel genere, che offrono la possi-bilità di sostenere un modello dicommercio sostenibile e diversoda quello commercializzato, masempre con un nocchio di ri-guardo allo stile e al design. I sal-

di equosolidali, infatti, rappre-sentano una buona occasioneper fare incetta di abbigliamen-to, bijoux, accessori per la casae la persona. E poi, in questo cir-cuito, i prezzi si abbassano per-ché i negozianti riducono esclu-sivamente i margini della loro di-stribuzione, senza intaccare cosìil compenso che arriva poi aiproduttori. (G.C.)

Nelle botteghe dell’altro commercio i negozianti guadagnano meno in favore dei produttori

Sconti equosolidalie sostenibili

Il periodo dei saldi è semprevisto dai commercianti come

una vera manna dal cielo. Unmomento in cui il lavoro au-menta in maniera esponenzialee si possono rimettere in ordinei conti, alcune volte duramenteprovati dalla crisi economicache non accenna ad allentare lamorsa. Non tutti, però, sonodella stessa opinione. Che rea-lizza prodotti artigianali e ven-de pezzi unici alla propria clien-tela, per esempio, in questo pe-riodo non fa assolutamente i sal-ti di gioia. «I saldi per noi sonoun ripiego – spiega Piero Peretti,artigiano che lavora a Nettunoda 33 anni ed è il proprietariodella pelletteria Lo Gnomo –perché non abbiamo merce in-venduta e siamo costretti a pro-porre sconti su creazioni arti-gianali e nuove. Il nostro siste-

ma funziona diversamente daquello degli altri commerciantiche possono comprare già in sal-do dai grossisti oppure propor-re agli acquirenti la merce in-venduta durante i periodi pre-cedenti». Conti alla mano, quin-di, è un periodo in cui gli arti-giani, paradossalmente, gua-

gnano di meno. «Effettivamen-te abbiamo un introito minorein questi giorni – continua il ti-tolare della bottega che da pocosi è trasferito al civico numero20 di via Romana, nel pienocentro dello shopping nettune-se – e siamo penalizzati daisaldi. Anche se i pezzi che rea-

lizzo su misura e su richiestanon sono scontati, mentre losono gli articoli che rientranonella mia produzione quotidia-na. È il mercato che mi co-stringere a vendere la merce insaldo». Come dire che in questoperiodo è impensabile non ap-porre cartelli con percentuali

dal 10% al 50% sulle vetrine sesi vogliono attrarre potenzialiclienti. Quello dell’artigiano,poi, è un lavoro particolare elontano anni luce da quello de-gli imprenditori che scelgono diaprire un’attività commercialein franchising, tanto per citareun esempio. L’artigiano lo si faper tradizione familiare oppureper scelta personale, motivatacomunque da una forte passio-ne, come nel caso di Piero Pe-retti. «Ho scelto da solo di faredell’artigianato il lavoro dellamia vita e ho imparato da au-todidatta». Tornando ai saldi,invece, la clientela principale ècomposta da donne che entra-no nel negozio Lo Gnomo peracquistare qualcosa per lorostesse oppure per regalare unoggetto a una persona cara.«Le donne costituiscono la basedella mia clientela – concludel’artigiano di Nettuno – e gli ar-ticoli che vanno per la maggio-re sono borse, cinte e portafogli.È così per tutto l’anno e non sol-tanto in questo periodo. Ancheda questo punto di vista i saldinon rappresentano un periodod’oro per me. Perché si vendo-no più vestiti che accessori».

Artigiani svantaggiati rispetto alle grandi catene di distribuzione

Pezzi unici e senza prezzodi Mario Scagnetti

(mario.scagnetti@repor-

1 5 g e n n a i o 2 0 1 16 Politica

Varato nei giorni scorsi a Romal’Alemanno bis. Il sindaco capi-

tolino ha infatti nominato i componentidella nuova Giunta che andrà al Go-verno della città. «Sono stati cinquegiorni molto intensi – ha spiegato Gian-ni Alemanno a poche ore dalle nomine- ma la nuova giunta è costruita condue esterni molto qualificati e con for-ze nuove dal Consiglio Comunale».Questi i nomi dei nuovi assessori:Mauro Cutrufo, che mantiene la ca-rica di vicesindaco, Enrico Cavallari,assessore al Personale, Carmine La-manda, assessore al Bilancio, AlfredoAntoniozzi, assessore al Patrimonio ealla Casa, Dino Gasperini, assessore allePolitiche Culturali e Centro Storico,Sveva Belviso, assessore alle Politichesociali, Marco Corsini, assessore al-l'Urbanistica, Antonello Aurigemma,assessore alla Mobilità, Gianluigi DePalo, assessore alla Famiglia e Scuola,Davide Bordoni, assessore al Com-mercio e alle Attività produttive, Mar-co Visconti, assessore all'Ambiente, Fa-brizio Ghera, assessore ai Lavori pub-blici e alle Periferie. Sette i nomi con-fermati dal sindaco Alemanno, con lestesse competenze e le stesse deleghericoperte fino ad oggi: Marco Corsi-ni; Davide Bordoni, Alfredo Anto-niozzi, Enrico Cavallari e Fabrizio Ghe-ra, oltre al vice sindaco Mauro Cutrufo.Tra i nomi nuovi, Carmine Laman-da (ex dirigente della Banca d’Italia, oradirettore generale di Capitalia) che so-stituirà al Bilancio Maurizio Leo, eDino Gasperini (ex delegato al Cen-tro storico) che si occuperà della dele-ga alla Cultura in sostituzione di Um-berto Croppi. Le altre novità riguar-dano invece l’Ambiente, con Fabio De

Lillo che lascerà il posto a Marco Vi-sconti, i Trasporti, dove AntonelloAurigemma sostituirà Sergio Mar-chi, e la Scuola, con Sveva Belviso (finoa ieri alle Politiche sociali) che prenderàla delega di Laura Marsilio. L’ultimanovità proprio alle Politiche sociali, dovefarà il suo ingresso il secondo “tecni-co” (oltre a Lamanda) nominato daAlemanno nella sua Giunta: Gianlui-gi De Palo, attualmente presidente del-le Acli romane, che avrà anche la de-lega alla Famiglia. Il Sindaco comun-que non farà sconti a nessuno. Que-sto è il segnale lanciato chiaramente dalprimo cittadino. L’intenzione è quel-la di introdurre una verifica semestralesul lavoro dei suoi uomini in Giunta.Se i risultati non dovessero essere sod-disfacenti, si vedrà il da farsi. Una pic-cola rivoluzione è poi prevista anchedalla gestione della comunicazione.Alemanno vorrebbe che l’operato deisuoi uomini fosse pubblicizzato conti-nuamente per informare la cittadi-

nanza di quanto si sta facendo. E comeaccade puntualmente di fronte a qual-siasi scelta o taglio, non mancano gliscontenti. Tra questi, Fabio Rampel-li, che ha visto silurare Laura Marsi-

lio, Futuro e Libertà, che con l’uscitadi Croppi dalla Giunta è rimasto conl’amaro in bocca, e Storace, che ha giàpromesso una mobilitazione per lamancata entrata di un esponente de La

Destra tra gli assessori capitolini. L’ariaè di quelle pesanti, ma solo col temposi riuscirà a capire se la scelta di Ale-manno di puntare sui numeri darà deirisultati positivi. Al momento c’è da te-

nere la squadra di Governo unita, di-fendendo quelle stesse scelte che stan-no mettendo il primo cittadino romanoal centro del ciclone. Il resto si potrà ve-dere solo tra qualche mese.

Il sindaco di Roma vara la nuova Giunta: cinque new entry e sette conferme

Alemanno bis al via tra le polemiche

«I Verdi presenteranno ricorso alTar nei confronti della nuovagiunta del sindaco Alemannoperché non solo è una Giunta a“sesso unico” ma è stata anche vio-lata una precisa disposizione del-lo Statuto del Comune di Roma,l’Art. 5 comma 3, che prevede cheil sindaco assicuri una presenzaequilibrata di uomini e donne nel-le nomine». Ad annunciare l’av-vio di una battaglia legale che po-trebbe portare allo scioglimentodella neo Giunta formata daGianni Alemanno, è il Presiden-te dei Verdi Angelo Bonelli. «Esi-stono numerosi precedenti in cuila giustizia amministrativa ha ri-spedito al mittente giunte chenon rispettavano il principio del-le pari opportunità: la giunta pre-sentata oggi da Alemanno è ille-gittima, ed è l’ennesimo pasticciodi un'amministrazione che non go-verna la città». Gli fa eco NandoBonessio, presidente dei Verdidel Lazio. «Oltre a mortificare lacittà con il cattivo governo Ale-manno mortifica anche tutte ledonne della Capitale che devonodare un contributo importante nelgoverno di Roma. Evidentementenel centro destra la considerazio-ne che si ha delle donne è quelladi Berlusconi» Bonessio è stato in-caricato dal Presidente naziona-le del “Sole che ride”, Bonelli, dipresentare e seguire in primapersona il ricorso al Tar.

«Faremoricorso al Tar»

Protesta dei Verdidi Cosimo Bove

(cosimo.bove@reporter-

Carmine Lamanda, ex dirigente della Banca d‘Italia, al Bilancio. Bordoni resta al suo posto

Il Porto della Concordia si farà,perché i lavori vanno avanti e

perché ormai il progetto è in unafase troppo avanzata per esserebloccato. Ma il nuovo bacino tu-ristico di Fiumicino rischia di re-stare un’isola felice completamentescollegata dal resto della città gui-data da Mario Canapini. L’Auto-rità di Bacino, infatti, ha bocciatoil progetto della nuova via MonteCadria, la strada a doppia corsia– con annessa pista ciclabile –che collegherà il Ponte della Sca-fa con il porto. «Siamo preoccupatida questo nuovo stop – sottoli-neano il capogruppo del Pd Pao-lo Calicchio e il collega dell’Italiadei Valori Claudio Cutolo – arri-vato dopo che i lavori hanno già su-bito dei rallentamenti a causa deimancati pagamenti ai trasportatorinegli ultimi giorni del mese di di-cembre. Sapevamo che le proce-dure per la strada sarebbero statedure, ma l’assessore all’Urbanisti-ca Mario Russo evidentementenon si aspettava questa bocciatu-

ra, visto che ricordiamo le sue, or-mai vane, rassicurazioni in consi-glio comunale, quando affermavala scarsa importanza delle opinio-ni dell’Autorità di Bacino e del vin-colo della Protezione Civile. Ilblocco calato dall’alto da Bertola-so ha fermato lo sviluppo urbani-stico dell’area a ridosso del nuovoporto turistico». Ma non è anco-ra finita qui, perché Paolo Calic-chio e Claudio Cutolo si sonoscagliati contro l’amministrazioneCanapini anche per quanto ri-guarda la strada di cantiere, chenon rientra nella bocciatura arri-vata per via Monte Cadria e quin-di attende solo di essere realizza-ta. «Canapini è da un anno – ag-

giungono i due esponenti politicid’opposizione – che assicura la co-struzione della strada, ma poi sipreoccupa di degli intrighi di pa-lazzo che dei cittadini, come in oc-casione del caso che ha portato allacacciata dell’assessore Emilio Scal-farotto. E poi che fine ha fatto lacommissione istituita per valutarel’iter delle procedure relative al Por-to della Concordia, tra cui la rea-lizzazione della strada di cantierecome prescritto dalla Regione La-zio? E il Comune quando si deci-derà a controllare? È sempre e solocolpa del privato?». Tutte do-mande legittime quelle di Calicchioe Cutolo, che però a oggi non han-no ancora trovato una risposta, né

concreta né teorica, da parte di chiguida la città di Fiumicino e si èlanciato nella sfida del nuovo por-to insieme al gruppo Acqua PiaMarcia. Ma la speranza è l’ultimaa morire, anche tra i banchi del-l’opposizione: «Ci auspichiamoche il Sindaco pretenda, comeavrebbe dovuto fare da un anno aquesta parte, la strada di cantiereper i camion, in maniera tale sgra-vare i cittadini dalle conseguenze.E poi speriamo che Canapini in-tervenga in Regione, visto chefino a oggi dalla Polverini abbiamoaccettato soltanto tagli alla sanità,ai trasporti per i diversamenteabili e alla sicurezza, per sblocca-re questo momento di stallo».

Politica 71 5 g e n n a i o 2 0 1 1

Bocciato dall’Autorità di Bacino il progetto di via Monte Cadria

Il porto resta senza stradeAllarme a Fiumicino. Calicchio (Pd) e Cutolo (Idv): «Stop preoccupante»

Il bando per la raccolta dei ri-fiuti solidi urbani di Fiumicinonon piace al Pd e all’Italia deiValori. «La differenziata arri-verà al 70% solo tra sette anni,mentre la legge fissa l’obiettivoal 2012 – spiegano i capigrup-po Caliccio e Cutolo – e nel2013 i cittadini si troveranno afare i conti con l’aumento del-la Tarsu. Il bando, poi, rischiadi essere impugnato da una del-le ditte escluse perché ratifica-to dal Direttore Generale, cheper legge non ha il potere difarlo. E poi il porta a porta èstato fortemente depotenziatocon la riduzione dei passaggi».Più tenero il capogruppo di FliRaffaello Biselli: «Conosco per-sonalmente la bontà del lavo-ro svolto dal Sindaco, dal Di-rettore Generale e dal Segre-tario comunale. Per questochiedo la calendarizzazione diuna Commissione Ambienteche possa illustrare i punti con-tenuti nel bando e dissipare idubbi di Pd e Idv».

I rifiuti

Differenziatalenta e firma

in dubbio

Rilancio dell’azione amministra-tiva attraverso una serie di punticardine del programma. Questal’estrema sintesi della riunioneoperativa tra il sindaco di ArdeaCarlo Eufemi e i gruppi consilia-ri di maggioranza. «Abbiamogià portato a termine molti degliobiettivi previsti dal programmadi mandato– spiega il capogrup-po del Pdl Massimiliano Giorda-ni – e il 2011 servirà a dare ancorapiù forza all’azione amministra-tiva». Tra i punti del documentofirmato dal Sindaco e dai capi-gruppo Pdl (Giordani), Udc (Vo-lante), Lista Eufemi (Marcoccia),Lista Uniti per Ardea (Magliacca),Lista Udeur (Montesi) e GruppoMisto (Iacoangeli) ci sono: variantiurbanistiche, le opere pubbliche2010 e 2011, la delibera per il pro-gramma occupazionale, la solu-zione del caso usi civici ex Sforza-Cesarini, il completamento delledemolizioni abusive e lo sviluppodei progetti di mobilità sostenibi-le (metropolitana, strada del mare,trasporto pubblico su gommaurbano ed extraurbano) e por-tualità.

Il rilancio

Maggioranzacompatta

Avanti tutta

Il Polo della Nazione arriva anchea Nettuno. La strada, come è giu-sto che sia, è stata indicata dai lea-der nazionali, Gianfranco Fini perFuturo e Libertà e Pier FerdinandoCasini per l’Unione di Centro, maa livello locale ci si è subito adeguati.Convinti che la creazione di questanuova piattaforma possa favorire laripresa della politica di Nettuno. ecosì Udc e Fli hanno deciso di por-tare avanti un discorso comune, spe-rando che a seguirli a ruota ci sia-no anche il Movimento per le Au-tonomie e Alleanza per l’Italia,partito che per ora è ancora in quo-ta alla maggioranza nettunese tar-gata Partito Democratico. Da qui aqualche mese, ma anche già dai

prossimi giorni vista la fluidità del pa-norama politico della città del Tri-dente, la situazione potrebbe cam-biare e allora l’amministrazioneChiavetta si troverebbe in seria dif-ficoltà. «La politica di Nettuno è en-trata in un momento topico – spie-ga Mario Esposito, segretario poli-tico di Fli – e stiamo lavorando percostruire una vera alternativa alCentrosinistra e al Centrodestra». Inpoche parole la scelta dei due mo-vimenti nettunesi dà un’altra spal-lata, e pure bella forte, alla giàscricchiolante logica del bipolarismo.«C’è la possibilità di creare una scel-ta diversa per la gente – sottolinea-no Udc e Fli – una scelta che nonnasce dalle vecchie segreterie ma da

sentimenti e idee comuni per ap-prodare alla creazione di una clas-se dirigente scelta per le sue capa-cità etiche e manageriali. Il Polo del-la Nazione nasce per aprire la stra-da a percorsi politici diversi, basatisul confronto in relazione alle scel-te attuali e future e sul modo mi-gliore di affrontare i problemi».Tradotto in termini concreti l’Unio-ne di Centro e Futuro e Libertà,aspettando al decisione del Movi-mento per le Autonomie e di Alle-anza per l’Italia, sono pronti per im-pegnarsi nel loro ruolo di opposi-zione in maniera dura, ma sincerae leale. Il primo terreno di scontrosarà il nuovo Piano Regolatore Ge-nerale di Nettuno. (M.S.)

A Nettuno Fli e Udc inaugurano la terza via

Il Polo della NazioneMario Esposito: «Il momentoè decisivo per creareuna vera alternativa». In consiglio l’opposizione sarà dura e senzaesclusione di colpi

Maria Pia Pagano, unica donnadella Giunta di Ardea, è il nuovovicesindaco. L’avvocato rutuloaveva già in mano le deleghe a Pa-trimonio, Casa, Lavoro, Forma-zione professionale, Ricettivitàportuale, Rapporti intercomu-nali e Beni monumentali. RobertoCatozzi, invece, è una new entryin Giunta, visto che ha preso il po-sto del dimissionario DanieleBosu ed è stato nominato asses-sore ai Lavori pubblici dal sinda-co di Ardea Carlo Eufemi.

Nuovi ruolinell’esecutivo

Federazione della Sinistra e Ri-fondazione Comunista sonopronte a tornare in piazza perraccogliere firme contro la leggeTarzia. Il 23 e 30 gennaio e il 6febbraio gli esponenti politici sa-ranno ad Anzio per combatterela legge regionale che vuole tra-sformare i consultori, da luoghiper aiutare una donna nella dif-ficile ed eventuale decisione d’in-terrompere la propria gravidan-za, in strumenti per convincere lastessa a non abortire.

In piazzacontro la Tarzia

di Mario Scagnetti(mario.scagnetti@repor-

1 5 g e n n a i o 2 0 1 18 Cronaca

Attese, speranze, polemiche,lavori a intermittenza, re-

stauri. E poi di nuovo speranzee polemiche. Ci sono volutiquasi 40 anni ma finalmente ilFaina è entrato in funzione. Ilnuovo padiglione di Anzio, cheinsieme all’ospedale Riunitiforma un polo d’eccellenza re-gionale in un momento in cuialla Pisana stanno tagliando apiù non posso, è stato aperto acavallo tra la fine del 2010 el’inizio del 2011, con un colpodi coda che ormai nemmeno ipiù ottimisti si aspettavano più.Il Faina si articola su cinquepiani, ognuno con un colore eun percorso diverso, per una su-perficie totale di ben 17milametri quadrati e può contare suservizi di prima qualità: unampio parcheggio, un elisoc-corso, anche se per questol’Enac sta effettuando gli ultimicollaudi, e uno spazio verde at-trezzato. Al suo interno ci sonosolo ambulatori, con i reparti ei blocchi operatori che sono

rimasti all’interno del Riuniti,dove si trovavano anche prima.Al piano terra, subito all’in-gresso, c’è una confortevolesala riservata al Centro Unicoper le Prenotazioni, quel Cupdove di solito si trascorronoore di fila prima di vedersi as-segnare un appuntamento lon-tano di parecchi mesi. Ma al-

meno adesso sipotrà attenderepiù comodi. Al-l’interno del Fai-na, comunque,ci sono strutturemoderne e dialto livello: emo-dialisi, senologia,day hospital on-

cologico, ambulatori e ricoveri.E poi ancora gli ambulatori diostetricia e ginecologia, in que-sto campo le equipe neronianesono tra le più preparate del La-zio, con aree dedicate alle par-torienti, sale per i corsi e per lapreparazione al parto. L’ala ri-servata alle ecografie, ortope-dia, terapia del dolore com-pletano la struttura. Il centro

trapianti con ambulatori di chi-rurgia, medicina del lavoro,sincope unit e neurologia pe-diatrica, invece, saranno le pros-sime novità. L’apertura del fai-na, infine, garantirà l’ottimiz-zazione del lavoro di medici einfermieri, che si potranno spo-stare dal Riuniti al nuovo Pa-diglione attraverso dei passag-gi interni.

L’apparizione del fantasma FainaStruttura di cinque piani realizzata su un’area complessiva di 17mila quadrati, con tanto di elisoccorso e verde attrezzato. Cup, emodialisi, senologia, day hospital oncologico, ostetricia e ginecologia gli ambulatori

Finalmente operativo il nuovo padiglione dell’ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno

«C’è poco da inaugurare e mol-to da lavorare, visto il ritardo conil quale è stato aperto il nuovopadiglione». Parole del sindacodi Anzio Luciano Bruschini chetestimoniano il buongusto degliamministratori locali che han-no evitato il taglio del nastro ele relative cerimonie.

Le visite di StrisciaNel corso della sua ultradecen-nale storia di scheletro di ce-mento il Faina si è conquistatoanche l’attenzione di Striscia laNotizia. Jimmy Ghione è arri-vato ad Anzio per ben due volte:la prima nel 2007, quando hachiesto numi al vicesindaco Pla-cidi, e poi nel 2010.

Cambia la viabilità intorno al-l’ospedale. Il vecchio ingresso divia Casal di Claudia è statochiuso al pubblico e ora, sia i cit-tadini che i mezzi del 118 ai qualiè stata dedicata un’apposita cor-sia, devono entrano dalla stradache collega via Casal di Claudiacon via Cupa dei Marmi.

di Gianluca Con-

Niente taglio del nastro Rivoluzione viabilità

Cronaca 91 5 g e n n a i o 2 0 1 1

I tagli della Giunta Polverini colpiscono il nosocomio del Lido: stop agli interventi

Oculistica off limits al Grassi

I tagli annunciati dal presi-dente Renata Polverini sono

diventati realtà ad inizio d’an-no. Infatti, dal primo gennaiointerventi chirurgici off limits al”Grassi” per le patologie ocu-lari. Da quella data sono statichiusi i ricoveri in day hospital.Secondo indiscrezioni, la AslRoma D starebbe mettendo apunto una soluzione alternati-va ma, intanto, la lista d’attesaper gli interventi è stata chiusa.Giuseppe Sesa (membro del Pdnell'osservatorio sanitario delXIII municipio) e Andrea Tas-sone (capogruppo del Pd) de-nunciano: «Stiamo perdendouno dei reparti di eccellenzadell'ospedale lidense. Si è trat-tato di una decisione che non hatenuto conto delle esigenze del

territorio. I metodi di governo“partecipato” proposti dalla re-gione Lazio sono una sorta dioptional, anzi, si stanno disat-tendendo anche le aspettativedel Consiglio del XIII munici-pio che, a riguardo, aveva al-

l'unanimità bocciato ordini delgiorno che andavano nella di-rezione opposta, chiedendo latutela sia del CPO e sia del re-parto di oculistica del Grassi.Quello che ci inquieta, - af-fermano i due consiglieri del Pd

– è l’immobilismo della mag-gioranza di centro-destra el'inutilità dimostrata dall'Os-servatorio socio sanitario isti-tuito dal municipio, che non siè mai occupato di questionifondamentali per la raziona-lizzazione che la regione, at-traverso i tagli ingiustificati,vorrebbe compiere in materiasanitaria sul territorio» . Brut-te notizie, dunque, per i mala-ti affetti da patologie oculari. Ildirettore generale della AslRoma D, Ferdinando Roma-no, ha firmato la delibera cherecepisce il decreto regionalen.80 che cancellava i tre postiletto in day hospital di Oculi-stica presso il ”Grassi”, e 12 po-sti letto presso il Cpo. Riguar-do alle patologie oculari, spie-gano al reparto, sono comun-que mantenute le attività am-bulatoriali, che prevedono an-

che piccoli interventi chirurgi-ci, che non hanno bisogno,però, di “osservazione medi-co-sanitaria”. Per evitare uncalo tangibile sulla qualità del-l’assistenza sanitaria, il diretto-re sanitario del ”Grassi” LindoZarelli ha messo a punto un pia-no per la creazione di un’unitàchirurgica polispecialisica percomplessivi otto posti di day ho-spital. Una soluzione condivisaanche dai chirurghi di Oculi-stica, i quali potranno tornarea operare insieme a quelli diOtorino. «Potrebbe essere unasoluzione fattibile. – confermalo stesso Romano - Sono del pa-rere che la sanità si debba ba-sare sul capitale umano e nonvogliamo trascurare o disper-dere le professionalità che si-nora hanno garantito i risulta-ti conseguiti dal Grassi». A ri-guardo, vanno segnalate le sta-tistiche sull’efficienza del ser-vizio al “Grassi”: gli interventichirurgici di oculistica nel 2010hanno raggiunto quota 1.800.Nel 2008 erano stati 1.786 (dicui 402 in day hospital), l’annodopo 1.782 (375 in dh).

Punti chiave

Sono stati circa 1.800 nel 2010gli interventi eseguiti

Cancellati da una deliberatre posti letto in day hospital

Dal 1 gennaio 2011 ad Ostianiente operazioni agli occhi

In pillole

di Enzo Bianciardi

Cronaca 111 5 g e n n a i o 2 0 1 1

L’Udc di Fiumicino si mobilita indifesa dei lavoratori della FlightCare, operante all’aeroporto Leo-nardo da Vinci. «Quanto sta ac-cadendo in Flight Care – spiegaAngelo Caroccia - colosso europeodell’handling che opera all’aero-porto di Fiumicino, è preoccu-pante. L’imminente licenziamentodei 242 operai, ufficializzato dal di-rettore generale dell’azienda Ro-berto Bruni, è intollerabile. Il pro-blema della concorrenza selvaggiae di una eccessiva “deregulation”(Fiumicino è l’unico aeroporto almondo con 7 aziende che opera-no nell’handling) deve essere al piùpresto superato, attraverso l’impe-gno di tutte le parti in causa, entipubblici compresi. In rappresen-tanza del gruppo consiliare Udc-Fiumicino, ho telefonato oggi stes-so al capogruppo Udc Alla Regio-ne Lazio, On. Francesco Carduc-ci, esortandolo a intervenire pres-so il presidente Renata Polverini, echiedendo la sua disponibilità perun incontro pubblico con i lavora-tori di Flight Care».

Licenziamentiin arrivo

L’Udc si mobilitaper i 242 operaidella Flight Care

L’aeroporto cambia padroni.Almeno quelli abusivi, che

animano la notte, le ore buie, i“lavori” illegali e i giacigli im-provvisati. Si. Perché se fino apoco tempo fa al Da Vinci era-no di casa i Mariuccio, distin-to sessantenne capitolino ami-co di tutti gli operatori dei ter-minal, i Michelone, giramondosenza documenti ma onestopiù di ogni regolare, o Rocco, ilpugliese col look alla magoMerlino. Ora per loro non c’èpiù posto. O meglio, il posto gliè stato sottratto con prepoten-za da quella che sembra unagang composta da uomini del-l’est intenti a distribuirsi zone,affarucci illegali, panchine sucui sostare fino a mattina inol-trata e pasti rimediati alla me-glio. Mariuccio non lavora qua-si più, i carrelli in nero ora livendono i rom. Mariuccio nonpuò dirgli niente, è solo e iRomeni sono almeno dieci, gui-dati da “lo sceriffo”, omonedai baffi imponenti almenoquanto la pancia, che passeggia

lentamente tra i terminal in-dossando un vecchio cappottoe un cappello da cow boy e chegestisce i ricavi dei suoi solda-ti. Tutto questo sotto l’occhioattento della vigilanza aero-portuale che non smette di con-trastare questi fenomeni, ma sesi prova ad arginare la venditaabusiva dei carrelli a paga-

mento, scatta il piano b: venditadi sigarette di contrabbando. Oil piano C: cercare i bagagli ab-bandonati per rivenderne ilcontenuto. E i posti per dormiresono sempre meno, le panchinesono tutte “riservate” a loro, ri-

mangono gli angoletti dei Ter-minal e qualche scalinata. Ma-riuccio è rimasto solo, ma adaiutarlo ci sono gli aeropor-tuali: le sigarette per lui ci sonosempre, i caffè anche, e un pa-sto al giorno è sicuro. Mario

ringrazia con la dignità che locontraddistingue, e non fa maimancare una battuta diverten-te nel suo vernacolo romanoche lo caratterizza, e quandopuò contraccambia offrendocaffè sigarette o un cornetto. Irom dell’aeroporto invece stan-no molto sulle loro, non hannoun aspetto rassicurante e spes-so incrociano male i loro sguar-di con quelli di chi lavora neiterminal. Una settimana fa dal-le macchinette automatiche deiparcheggi è stato rubato l’in-casso. Un signor incasso, con ci-fre a tre zeri. Qualcosa inducegli investigatori a pensare aloro. Di sicuro non a Mariuccio,lui certe cose non le farebbemai.

Senzatetto sfrattati dai terminalDieci uomini, guidati dallo “Sceriffo”,si aggirano tra i carrelli e le panchinein cerca di qualche “affare facile” o di bagagli abbandonati da rivendere

Una banda di rom senza scrupoli tenta la conquista dell’aeroporto nelle ore notturne

Soppressa la Squadra Boschiva sempre presente negli ultimi anni al Leonardo da Vinci

Fiumicino perde i pezzi: addio Vigili del FuocoIn caso di incendio i pompieri dovranno arrivare da Roma. Interrogazione urgente alla Polverini

di Marco Ciapetti

Fiumicino ha perso quei pochivigili del fuoco che, in caso diemergenza, uscivano dall’aero-porto per andare a spegnere gliincendi a Maccarese, Fregene,Isola Sacra. «Il 15 dicembrescorso il Dipartimento TerritorioDirezione Regionale della pro-tezione civile del Lazio ha ridottoi fondi per la convenzione coni vigili del fuoco», spiega il ca-pogruppo del Pd Paolo Calicchioche di mestiere fa proprio ilpompiere. «La diminuzione del-le risorse economiche compor-terà la chiusura del reparto an-tiincendi boschivi a Fiumicino,Arce e Sezze». «Senza contareche Fiumicino è il comune piùvasto della provincia dopoRoma, con ventiduemila ettari diestensione”, sottolineano l con-

siglieri comunali Michela Cali-fano, Silvano Zorzi e AlessandraVona hanno presentato, proprioinsieme a Calicchio, una mo-zione che impegna il sindacoMario Canapini e la giunta “adintervenire presso la RegioneLazio per riattivare nei terminidella convenzione regionale il re-parto boschivo ubicato presso di-staccamento aeroportuale deivigili del fuoco al Leonardo daVinci». Richiesta anche l’aper-tura di una caserma autonomadei vigili del fuoco così che Fiu-micino possa provvedere da sé aspegnere gli incendi. «La squa-dra boschiva – scrive Calic-chio - era una squadra di turnodiurno di competenza regiona-le che la Giunta Marrazzo ave-va reso quasi permanente nei co-muni, come Fiumicino, che giàsoffre per lo scarsa presenza dipolizia e carabinieri, senza un

vero coordinamento di prote-zione civile da ormai due anni,e ora senza una squadra di pom-pieri. Basti pensare che a iniziodicembre erano già 860 gli in-terventi effettuati nel 2010; qua-si mille a fine anno». Nel 2009 ilconsiglio comunale si era espres-so a favore della creazione di undistaccamento dei pompieri aFiumicino. Ma non se ne è fat-to nulla, almeno per il momen-to. «Non ci si rende conto che si

potrebbe esporre il territorio e lepopolazioni a gravi pericoli chepotrebbero richiedere risorsecommisurate in maniera espo-nenziale, per ripristinare even-tuali danni dovuti a mancato op-pure tardivo intervento, a causadella riduzione della presenza divigili del fuoco», afferma il con-sigliere regionale Enzo Foschi.«Le esigenze di soccorso tecnicourgente correlate al rischio in-cendi e al rischio idrogeologico

a Fiumicino sono tali da richie-dere una maggiore efficacia d’in-tervento, anche mediante unpotenziamento straordinario delcomando provinciale dei vigilidel fuoco con l’apertura del di-staccamento regionale di Fiu-micino, come previsto dalla con-venzione stipulata dalla RegioneLazio e il Ministero dell’Interno– Dipartimento dei Vigili delFuoco, del Soccorso pubblico edella Difesa del suolo, e sotto-scritta il 3 maggio 2007 presso laprefettura di Roma». A spegne-re incendi a Fiumicino ora do-vranno pensare i pompieri diRoma. Foschi ha così presenta-to un´interrogazione al presi-dente della Regione Renata Pol-verini «per comprendere le mo-tivazioni che hanno spinto lagiunta a tagliare i presidi anti-cendio boschivo nei tre comunidel Lazio».

di Arturo Benetti

1 5 g e n n a i o 2 0 1 112 Cronaca

L’Unione Europea vuole rottama-re i pescherecci. Smembrarli, smon-tarli per pezzo e poi riciclarli, con-segnando ai proprietari un premioche può arrivare fino a 500milaeuro, nel caso in cui l’imbarcazio-ne sia particolarmente vecchia e ilsuo peso superi le 200 tonnellate. Ilbonus medio in arrivo dall’Unionecomunque si aggira sui 200milaeuro. La ratio della decisione è daricercare nella volontà europea di di-minuire lo sfruttamento delle risorsemarine attraverso l’eliminazionedelle barche più vecchie e inade-guate. La situazione riguarda par-ticolarmente da vicino il Lazio,che vanta una flotta di 550 pe-scherecci, con Anzio e Fiumicino afare da traino all’intero movimen-to, ma per il 2013 ci saranno un cen-tinaio di dismissioni con relativa per-dita dei posti di lavoro. D’altrondei pescatori sono sempre più attrat-ti dalla possibilità di chiudere la pro-pria carriera intascando il corposoincentivo dell’Unione Europea, an-che se il loro è un lavoro prezioso:la quantità del pescato fatica a co-prire il consumo interno e l’invasionedi prodotti in arrivo da Vietnam,Cina, Indonesia e Oman è una re-altà in continua crescita. (M.S.)

Rottamazioneeuropea

Maestre assunte senza titolo di stu-dio idoneo nelle scuole comuna-li di Fiumicino: terzo round. Qual-cosa si muove: aperto un fascico-lo d’indagine presso la Procura diCivitavecchia. Ma ricapitoliamobrevemente la vicenda. È l’iniziodi settembre quando Reporteresce con un’esclusiva: sembra chenegli asili e nelle scuole maternecomunali siano state assunte mae-stre senza diploma di indirizzospecificatamente richiesto, ma

con laurea (considerata) non ob-bligatoria. Dunque, laureate si, masenza il diploma considerato ne-cessario. Quindi senza requisiti. Lanotizia corre veloce per le stradedella città e la Guardia di Finan-za inizia le sue indagini, raccogliel’articolo di Reporter, studia le gra-duatorie del concorso pubblico del2004 (quello relativo a queste as-sunzioni) e convoca le maestre so-spettate di essere “non idoneema assunte”. Nel frattempo ru-

mors provenienti dagli uffici co-munali cercano di buttare acquasul fuoco, attaccando il giornale,raccontando che la storia è in-ventata e che non bisogna crede-re a tutto ciò che si legge. La Fi-nanza approfondisce le indagini,e poco prima di Natale porta la vi-cenda in altre sedi: la Procura diCivitavecchia, dove viene apertoun fascicolo dedicato a questastoria. Si attendono sviluppi, Re-porter vi terrà aggiornati. (M.C.)

La Finanza indaga ancora sui requisiti delle maestre assunte nelle scuole di Fiumicino

La flotta peschereccia di Net-tuno molla gli ormeggi. Ma

non per uscire in mare, bensìper abbandonare il bacino por-tuale della città del Tridente.All’interno del palazzo comu-nale, infatti, hanno preparatoun’ordinanza per tornare inpossesso delle banchine P e Q ,che si trovano nell’area delporto turistico Marina di Net-tuno ma che sono di proprietàdell’Ente. I due moli ospitano12 pescherecci, che sono or-meggiati lì praticamente dasempre, da quando è stato rea-lizzato il porto turistico, e cherappresentano l’ultimo avam-posto di una tradizione mari-nara che ai piedi del BorgoMedievale non ha mai attec-chito più di tanto, ma si tra-manda comunque di padre infiglio da diverse generazioni.Alla base della decisione delComune di Nettuno c’è la lun-

ghezza delle stesse imbarca-zioni: quella parte del bacinodel Tridente, infatti, può ospi-tare natanti della lunghezzamassima di otto metri, mentre ipescherecci hanno dimensioniche vanno da 12 ai 15 metri.Stesso discorso per l’imbarca-zione della società dedita alla

lavorazione di frutti di marenello specchio d’acqua dellìap-prodo nettunese, che rientranell’ordinanza preparata dal-l’Ufficio Demanio. Mentre laregola sembra non valere per idiportisti e i loro yacth, che pos-sono tranquillamente sostare inquesta zona nonostante i metri

di troppo. In ballo, comunque,non c’è solo il futuro della pescama soprattutto quello delle fa-miglie di Nettuno impegnate inquesto settore. Quantificare iposti di lavoro in meno è sem-plice: su ogni peschereccio sonoimpegnate mediamente tre per-sone e quindi i nuclei che ri-schiano di trovarsi di colposenza reddito sono circa 36, aiquali vanno aggiunti quelli chelavorano per la società che si oc-cupa della depurazione e dellapesca di molluschi all’interno delbacino portuale del Marina diNettuno. In totale, quindi, circa40 famiglie rischiano di trovarsisenza lavoro da un giorno all’al-tro. Chi prenderà il loro postonelle banchine P e Q ancoranon è dato saperlo, anche sesembra che i candidati principalisia i componenti dell’associa-zione dei pescatori sportivi, chedispongono di natanti più pic-coli. Ma il vero motivo della de-cisione sarà proprio legato allalunghezza delle imbarcazioni?

Il Comune di Nettuno pronto a tornare in possesso della banchine P e Q

Pescherecci a rischio estinzioneBarche troppo lunghe. Ma 40 famiglie potrebbero restare senza lavoro

Fascicolo apertoin ProcuraFascicolo apertoin Procura

di Mario Scagnetti(mario.scagnetti@repor-

Cronaca 131 5 g e n n a i o 2 0 1 1

Una volta erano ville e appar-tamenti dove i boss si riuni-

vano per prendere le decisioni piùimportanti, oppure dove i grandicapi delle organizzazioni criminalitrascorrevano qualche giorno divacanza prima di tornare a “la-voro”. Oggi sono immobili al ser-vizio della comunità. Confiscati eripuliti ospiteranno centri di ag-gregazione giovanile, case famiglia,centi diurni riabilitativi e polimultifunzionali. Ad Ardea i beniconfiscati alla mafia sono al ser-vizio dell’intera collettività rutula.«L’amministrazione comunale –spiega l’assessore al PatrimonioMaria Pia Pagano e il collega aiServizi sociali Massimiliano Gob-bi – sta lavorando su tutti i progettirelativi ai beni confiscati alla cri-minalità organizzata. Stiamo por-tando a soluzione tutte le situazioniche riguardano questi immobili at-traverso una seri di atti concreti etangibili. Si tratta di importantiprogetti che saranno destinati a

scopi sociali di grandissima utili-tà per l’intera città di Ardea». Perora gli immobili sui quali sta la-vorando l’amministrazione co-munale guidata dal sindaco Car-lo Eufemi sono quattro, ma sitratta soltanto di quelli per i qua-li è già stata scelta la destinazioned’suo, visto chenessun beneconfiscato allamafia verrà di-menticato dal-la maggioran-za rutula, chevuole lanciareun messaggioforte e chiaro:«Questa casesono a disposi-zione dei cit-tadini». Maecco nel detta-glio le funzioniche abndranno a ricoprire ap-partamenti e ville che in passatosono appartenuti alla criminalitàorganizzata, a spiegarlo è l’asses-sore di Ardea Massimiliano Gob-bi. «L’appartamento di via Bolo-

gna, nella zona di Marina di Ar-dea, è già stato assegnato in co-modato d’uso gratuito ad unacooperativa sociale per un progettoche prevede un centro di aggre-gazione giovanile. La villa di via

Terni, anche questa già affidata,sarà destinata a casa famiglia perminori. Mentre nell’immobiledi via Corona Australe, dopo averottenuto un finanziamento regio-nale di 100mila euro, sono incorso i lavori di ristrutturazione:nella struttura ci sarà un centrodiurno per malati di alzheimer. E’in via di affidamento anche il ter-reno che si trova nella zona dellaBanditella Banditella. E infinestiamo lavorando anche sulla vil-la di via Modena, dove si andrà arealizzare un centro multifunzio-nale dei servizi sociali. Ci siamo giàattività per la richiesta di finan-ziamenti».

A occuparsi delle dimore dei bosse dei loro subalterni è il consigliodirettivo dell'Agenzia Nazionaleper l'Amministrazione e la De-stinazione dei beni sequestrati econfiscati alla criminalità orga-nizzata. I numeri sono da capo-giro e danno la perfetta dimen-sione della ricchezza che, in cer-ti casi, si riesce ad accumularemettendosi contro la legge. Allafine dello scorso anno, infatti,erano sono 11.195 i beni confiscatidefinitivamente alla criminalità or-ganizzata, di cui 499 nel Lazio. Aguidare la classifica è la Sicilia, con4.972 beni, seguita da Campania(1.697), Calabria (1.152), Lom-bardia (958) e Puglia (922). In Pie-monte, che insieme al quarto po-sto della Lombardia testimoniacome le organizzazioni crimina-li non siano un fenomeno eclusi-vo del Sud Italia, invece sono sta-ti confiscati 135 beni. A seguirel’Emilia Romagna con 107 e le al-tre Regioni dello Stivale, che nonraggiungono quota 100.

Numerida capogiro

Nel Laziotolti alla

criminalità499 beninel 2010

Sfrattati i boss della malavitaVille e appartamenti ospiteranno un centro di aggregazione giovanile, uno per i malati di alzheimer e una casa famiglia per minori

Ad Ardea gli immobili confiscati alla mafia saranno utilizzati in campo sociale

di Gianluca Con-tiero

Cronaca 151 5 g e n n a i o 2 0 1 1

Cambio di guardia all’interno delcommissariato di Pubblica Si-

curezza di Anzio. Il vicequestore ag-giunto Antongiulio Cassandra, in-fatti, ha lasciato il posto al primo di-rigente Fabrizio Mancini, arrivatonel suo nuovo ufficio neroniano al-l’inizio della scorsa settimana. L’av-vicindamento, e il fatto che a guidaregli agenti sia arrivato un funziona-rio di più alto grado, rientra nel-l’ambito della promozione ottenu-ta dal commissariato, che il Questoredi Roma Francesco Tagliente hapromosso a rango dirigenziale al-l’inizio di dicembre. Nello stesso pro-getto rientra anche il potenzia-mento di uomini e mezzi messo inprogramma per la prossima stagio-

ne estiva. D’altronde il territorio dicompetenza del commissariato diAnzio comprende anche Nettuno eArdea, territori piuttosto difficilidal punto di vista della criminalità.«Conosco le problematiche del ter-ritorio – esordisce il primo dirigen-te Fabrizio Mancini – anche senon ho mai lavorato in queste zone.Zone che risentono dell’influenza delbasso Lazio. A oggi la situazione èpiuttosto tranquilla ma non dob-biamo abbassare la guardia». Tra leprincipali novità introdotte da Man-cini c’è la volontà d’instaurare unrapporto di stretta collaborazionecon tutti i cittadini: «La gente nondeve vederci solo come coloro sem-pre e solo pronti a multarli. Negli ul-timi anni il concetto di sicurezza siè allargato e oggi è possibile parla-re di sicurezza partecipata, parten-do proprio dai residenti. Il com-

missariato non è un fortino, bensì unufficio pubblico aperto a tutti, cosìcome lo è la mia stanza». Tradu-cendo le parole di Fabrizio Manci-ni in azioni concrete, chiunqueavrà la possibilità di segnalare pro-blemi oppure richiedere informa-zioni agli agenti di Polizia di Anzio.

E per farlo basterà inviare unasemplice mail all’indirizzo comm.an-zionettuno.rm@pecps.poliziadista-to.it e la risposta sarà in tempo rea-le. «Ho lanciato quest’iniziativa al-l’Ufficio Immigrazione di Roma –continua il Primo Dirigente nero-niano, che ha lavorato anche nei

commissariati romani di San Gio-vanni, Prati e Monte Mario – ab-biamo ottenuto buoni risultati e oravoglio continuare su questa strada».In questi primi giorni di lavoroMancini sta facendo la conoscenzadei suoi collaboratori, dei coman-danti delle altre forze dell’ordine pre-senti sul territorio e dei sindaci di An-zio, Ardea e Nettuno. «Ho trovatoun personale (90 poliziotti in totalendr) di primo livello e una strutturagestita nel migliore dei modi dal miopredecessore – conclude lo stessoMancini – per quanto riguarda le al-tre forze dell’ordine e le istituzioni,invece, l’obiettivo è quello di in-staurare ottimi rapporti con tutti».

Il primo dirigente Fabrizio Mancini chiamato a guidare il commissariato di Anzio

Passaggi pedonali e acces-sibilità. Queste le due areesu cui si sono concentrati gliultimi lavori pubblici volu-ti dall’amministrazione co-munale di Nettuno. Gliinterventi hanno riguar-dato diverse parti del ter-ritorio della città del Tri-dente, dal lungomafre nelpieno centro storico, fino alcimitero civile. In via Mat-teotti, di fronte a una del-le entrate al Borgo Medie-vale, è stata realizzata unarampa che consente l’accesso a negozi, uf-fici e abitazioni anche da parte dei diver-samenti abili. Mentre prima questo era im-possibile a causa della presenza di alcuni gra-dini che rappresentavano un ostacolo im-possibile da aggirare. All’interno del cimi-tero comunale, invece, gli operai sono an-cora al lavoro sul nuovo ingresso, realizza-to con un piano inclinato per semplificareil passaggio e con un cancello a scorrimentolaterale per la chiusura notturna della strut-

tura. «Siamo soddisfatti dicome è stata realizzata larampa in via Matteotti –spiega Catia Baldetti, As-sessore nettunese ai Lavo-ri pubblici – e guardando-la non si ha la percezionedi un’aggiunta successiva,ma sembra costruita insie-me alla scalinata originale.Il lavoro è stato realizzatosu segnalazione diretta deinostri concittadini». Di-versa la ratio dell’inter-vento all’interno del cimi-

tero civile: «Ci siamo accorti – conclude Ca-tia Baldetti – che l’ingresso laterale è mol-to utilizzato dai residenti e siamo al lavoroper renderlo ancora più funzionale. La pe-dana verrà allargata, saranno costruite del-le scale per consentire di raggiungere i pia-ni superiori senza dover ricorrere ai gradi-ni più lontani, ci saranno un marciapiede edelle barriere salvapedoni, che dalla piaz-zola di sosta di fronte alla cappella arrive-ranno direttamente sulla strada». (G.C.)

Nettuno

Centinaia di famiglie vi-vono in case sprovviste diallaccio alla rete fogna-ria. E ciò avviene a Mac-carese, zona Nord di Fiu-micino che si trova a pochichilometri dall’aeroportoLeonardo da Vinci e dalfuturo Porto della Con-cordia. Ma qui sembraproprio di essere in un al-tro mondo. A lanciare l’al-larme è il circolo locale diGenerazione Italia: «AMaccarese la tubaturacentrale è stata realizzata appena quattromesi fa, ma sono stati costruiti soltanto duetronchetti di 800 metri ciascuno. Ci sonochilometri e chilometri sprovvisti di rete fo-gnaria e i cittadini sono costretti a occuparsia proprie spese delle operazioni di smalti-mento, sostenendo dei costi che si aggira-no tra i 500 e i 600 euro». In particolaresono costretti a vivere questa situazione tut-ti i residenti di Fiumicino che vivono nel-le località di Palidoro, Borgata di Castel

Campanile, in via Montedell’Aria e in viale Maria.Stessa situazione ancheper chi possiede una casain viale di Porto, via Plu-tone, via Marte e via Ta-merici, dove è stata si rea-lizzata la condotta princi-pale ma non ci sono an-cora gli allacci. Quelloche Generazione Italiacontesta all’amministra-zione comunale, guidatadal sindaco Mario Cana-pini, è anche la mancanza

di attenzione per la zona Nord di Fiumi-cino. «Ci sono state tante richieste ma nonè mai arrivata nessuna riposto – continuanoi rappresentanti del circolo locale – e piùsi sale verso Nord meno sono le risorse fi-nanziarie messe a disposizione dalla Giun-ta. Giunta che sembra essersi dimentica-ta di questa zona e aver abbandonato i re-sidenti al proprio destino. La gente è stan-ca di ascoltare sempre e solo delle promesseelettorali senza nessun seguito concreto».

Fiumicino

Centinaia di famiglie senza fogneZona Nord in stato di abbandono

Restyling per lungomare e cimiteroL’accessibilità prima di tutto

Punti chiave

Ha lavorato nei commissariati diMonte Mario, Prati e San Giovanni

E’ Primo Dirigente dal gennaio dello scorso anno

Fabrizio Mancini è nato il 27 febbraio del 1962

Il curriculum

di Mario Scagnetti(mario.scagnetti@repor-

«Non lavoriamo all’interno di un fortinoe il nostro ufficio è sempre aperto a tutti. Per le segnalazioni basta una mail»

«Una telefonata risolve i problemi»

1 5 g e n n a i o 2 0 1 116 L’Inchiesta

La Coppa America, il più importante ap-puntamento per gli appassionati dellavela in tutto il mondo, fa il suo ritornoin America. Sarà infatti San Francisco adospitare la 34esima edizione delle fina-li di un'America's Cup molto diversa dalsolito e tutta da scoprire con una nuovavisione, nuove imbarcazioni, nuovi for-mati e in un scenario spettacolare. Conl’obiettivo dichiarato di arricchire l’espe-rienza complessiva offerta dall’evento,sono stati apportati sostanziali miglio-ramenti ai suoi elementi, dentro e fuo-ri l’acqua. Con l’intento di stupire ilmondo. «San Francisco ospiterà alcunetra le regate più spettacolari che il mon-do abbia mai visto. - ha dichiarato il sin-daco Gavin Newsom durante la pre-sentazione - La 34esima edizione del-l'America's Cup rappresenterà un nuo-vo standard per il futuro dello sport del-la vela a livello mondiale». Per la prima

volta nella storia dell’America’s Cupsaranno impiegati catamarani da 72piedi (circa 22 metri) con vela alare ri-gida che potranno raggiungere i 30nodi di velocità. La sfida tra questi nuo-vissimi giganti del mare classe AC72 siterrà nel 2013, ma già dal 2011 si ter-ranno le “America’s Cup World Series”,una sorta di campionato di selezione an-nuale, oltre a una Coppa America de-dicata ai giovani. Un modo come un al-tro per dare una maggiore esposizionemediatica all’evento e per sostenerecommercialmente i club e i loro finan-ziatori. E l’aspetto economico dellacompetizione non può certo essere mes-so in secondo piano. Secondo un recentestudio sulle ricadute della Coppa Ame-rica per San Francisco, la sfida delle sfi-de porterebbe introiti per 1,4 miliardi didollari e circa 8 mila nuovi posti di lavoroin tutta la regione.

Il sogno dell’America’s CupNel 2013 tutti a San Francisco

Uno strumento semplicequanto indispensabile perquanti vogliono migliorare leprestazioni della propria bar-ca. Sostanzialmente il bom-presso altro non è che l'astache si prolunga oltre la pruaper consentire di issare levele più avanti rispetto allaprua stessa, migliorandonein questo modo le prestazio-ni della barca con il vento algran lasco, e consentendo diraggiungere una maggiorevelocità in regata.

Avere le Mure a dritta signi-fica ricevere il vento sul latodestro della propria imbar-cazione. E non si tratta di unparticolare di poco conto,considerato che tutto ciòcomporta il diritto di prece-denza di rotta rispetto al-l’imbarcazione che riceve ilvento sul lato sinistro. Unvantaggio da fruttare a do-vere. Avere le Mure a sinistrainvece vuol dire ricevere ilvento sul lato sinistro, e doverdare la precedenza.

Il Gennaker, spesso citatodurante le telecronachedelle regate, altro non è chela vela asimettrica leggeraper andature con vento inpoppa. Esiste poi il Genoa,una delle vele di prua, piùgrande del fiocco e utiliz-zato solitamente con ventoleggero, ed il Fiocco, la piùpiccola delle vele di prua,usata nella navigazione dibolina, che si ammaina inpoppa quando viene issatolo spinnaker.

La virata di prua è il cambiodi direzione imposto ad unabarca in movimento. E’ insostanza la manovra di cam-bio di direzione (necessaria-mente a dritta con mure adritta e a sinistra con mure asinistra, ndr) che si effettuaportando la prua in dire-zione del vento, stringendol’angolo di bolina fino ad ar-rivare al cambio delle mure.Manovra opposta alla virata,è la strambata, eseguita conuna manovra da poppa.

Nel Lazio ci sono più velistiche calciatori. Un record

detenuto fino a ieri dalla Nuo-va Zelanda e forse dall’Austra-lia, ma che ora, viene esibito an-che dal Lazio, Un risultato deltutto inaspettat, ma che ha tro-vato riscontro nei numeri. Lapassione, infatti, quella “vera”per la vela, ha conquistatoRoma, ed il Lazio è divenuta laprima regione d'Italia per il nu-mero dei praticanti dello sportvelico. Un successo che premia

il grande impegno promozionalesvolto dalla Fiv negli ultimianni, e che fa rima con le ini-ziative promosse di recente pergli sport velici. In primo luogo,ai fini del successo, va ricorda-ta la partecipazione del ClubNautico di Roma alla LouisVuitton Trophy, attraverso l’im-barcazione del nuovo socio Vin-cenzo Onorato, il patron diMascalzone Latino Audi Team«Il ruolo di Challenger of Re-cord svolto dal nostro team - haricordato Claudio Gorelli, pre-sidente del Club Nautico Roma- ha rappresentato una grande

occasione di sviluppo e crescita,anche sportiva, per tutte le re-altà veliche del Lazio». La con-ferma arriva infatti dai dati sultesseramento FIV che confermacome l’anno scorso nel Laziosiano state tesserate alla FIV13.501 persone, pari al 13% deitesserati sul territorio naziona-le (104.821), segnalandola qua-le prima regione italiana per nu-mero di praticanti. Un primatoche per lunghi anni è stato ap-pannaggio della Liguria (I ZonaFIV). Il territorio del Lazio,circa 360 chilometri di coste, re-gistra la presenza di ben 79 so-

cietà affiliate e 6 Scuole di VelaAutorizzate FIV. In particolare,il numero di tesserati nel Lazioè passato da 11.313 del 2009 a13.501 del 2010 con una cre-scita del 19,34% e un incre-mento negli ultimi due annipari al 31,08%. Un dato di as-soluto rilievo, se confrontato aquello nazionale, dove l’incre-mento dei tesserati dal 2009 al2010 è stato del 5,39% con unacrescita dalla fine 2008 a oggidell'8,49%. Ad influire mag-giormente sulla crescita del tes-seramento FIV nella nostra re-gione è stata l'attività sportiva

Il Grinder è uno degli stru-menti più inquadrati durantele regate trasmesse in televi-sione. In pratica si trattra diuna campana con manovellelaterali, che permette di caz-zare (tirare, ndr) le scotte dellevele di prua. Chiamato spessoanche coffee-grinder, ovveromacinacaffè, perchè vieneazionato con un movimentosimile alle bracciate dello stilelibero di nuoto. Più veloce è ilmovimento, minore sarà iltempo d’esecuzione.

di Enzo Bianciardie Cosimo Bove

Gennaker Grinder VirataMure a drittaBompresso

Dizionario dei termini “impossibili” utilizzati dagli skipper

L’Inchiesta 171 5 g e n n a i o 2 0 1 1

Ostia conferma la voglia di vela del Mare diRoma. E’ stato un successo oltre ogni aspet-tativa nei giorni scorsi, la quarta giornata delTrofeo Città di Fiumicino, con 122 barcheche hanno affollato lo specchio d’acqua an-tistante il Lido. Due bastoni paralleli, il pri-mo "long" di 2,2 miglia per i raggruppamentiregata e crociera veloce, il secondo "short"di 1,5 miglia riservato ai raggruppamenti cro-ciera, Ior e minialtura. A favorire la buona

riuscita della regata, anche le condizioni me-teo, con un vento di scirocco che è passatodai 14 nodi iniziali a circa 20 nodi già a metàdel percorso di gara, con raffiche improvvi-se a 25 nodi che hanno alimentato lo spet-tacolo per la gente assiepata sulla riva a guar-dare le imbarcazioni in gara. Positivo il giu-dizio si da parte degli organizzatori che de-gli equipaggi intervenuti, che hanno con-statato come l’introduzione del campo uni-

co di regata abbia reso l’evento più spetta-colare ed interessante per il pubblico. Per lacronaca, al termine del percorso “long”, dicirca 9 miglia, a vincere è stata Kalima, diFranco Quadrana, seguita da Nautilus Wavedi Pino Stillitano, e da Solaria di Enrico Mon-terastelli. Sul percorso “short” di 6 miglia in-vece ha vinto Pepe di Pier Mario Bozzuffi,seguita da Flama di Miraglia Ceroni e Ca-narino Feroce del Quadrante Capitolino.

svolta nell'ambito del program-ma “VelaScuola”, un'iniziativanata da un accordo fra la Fede-razione Italiana Vela e il Mini-stero dell'Istruzione, dell'Uni-versità e Ricerca Scientifica(MIUR) che ha avuto e man-tiene, quale obiettivo finale, ladiffusione della cultura del marenelle scuole. E sembra che il suc-cesso ottenuto da questo pro-getto tra i giovani del Lazio (lafascia d’età tra i 6 ed i 18 anniè quella che ha avuto l’incre-mento maggiore nel tessera-mento Fiv) sia andato ben oltrele più rosee previsioni. Tant’èvero che dai 1.109 tesserati Ve-laScuola del 2009 si è passati ai2.676 del 2010. E gli eventipromozionali per la divulga-zione di una passione sempre

più frequente anche tra i gio-vani, non sono ancora termi-nati. Dal 19 al 27 febbraio diquest’anno, alla Nuova Fiera diRoma, andrà in scena il Big Blu,il Salone del mare e della nau-tica di Roma, dove la Federa-zione Italiana Vela sarà pre-sente con uno spazio espostivodi circa 2000 metri quadratiche rappresenterà per tutti gliappassionati una vera e pro-pria casa della vela all'internodell'evento fieristico. E c’è dascommettere che al termine del-l’evento gli appassionati di velaaumenteranno ancora, trasfor-mando il Lazio, ed il Mare diRoma, in una vera e propriaroccaforte degli amanti del ge-nere. Ostia, Fiumicino, Anzio eNettuno, sono già pronte a rac-cogliere la sfida. Non resta chesalire in barca e pronunciare leparole magiche: «Buon vento».

Show di 122 barche al largo di Ostia per tutti gli appassionati

La Lega Navale chiede aiutoUna violenta mareggiata distrugge la sede di Nettuno

A volte la passione viene contrastata dalla natura, così com’è accaduto negli ul-timi tempi alla sede della Lega Navale Italiana, sezione di Nettuno. Il centro in-fatti è stato letteralmente devastato da due violente mareggiate, che hanno dan-neggiato le imbarcazioni e le strutture presenti sulla riva, con danni che ammontanoa diverse decine di migliaia di euro. E con buona pace delle persone che alla sededella Lega Navale stavano tentando di imparare ad andare a vela. Ad oggi l’area,dopo il crollo del terrapieno, è stata interdetta da Polizia municipale e Vigili delFuoco, ed il presidente della sezione nettunese della Lega Navale, Angelo An-nunziata, ha deciso di chiedere l’aiuto delle istituzioni affinchè episodi come que-sto possano non ripetersi più in futuro. E gli appassionati di vela possano gode-re di strutture come quella di Nettuno senza grosse difficoltà. L’appello di An-nunziata, attraverso una lettera inviata alla Regione Lazio, all’Ardis, al Comu-ne di Nettuno ed alla Capitaneria di Porto di Anzio. «Abbiamo avuto danni in-genti - si legge - e si fa appello a tutte le Autorità affinché nell’ambito delle ri-spettive competenze, e in attesa di interventi definitivi, possano essere attuate tut-te quelle misure urgenti e in-dispensabili per tutelare l’in-columità delle persone, dellacosta e delle strutture esistenti.Siamo molto preoccupati - con-tinua Annunziata - e chiediamoun aiuto alle Istituzioni, affin-chè si possa consentire a que-sta struttura di proseguire le sueattività istituzionali rivolte so-prattutto ai giovani e agli ap-partenenti ad Associazioni didisabili che puntualmente, ognianno, vengono da noi ospitatia titolo gratuito».C

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Aveva l’abitudine di picchiare bru-talmente gli anziani genitori, finoa quando questi ultimi, esaspera-ti dai comportamenti del figlio,hanno deciso di denunciarlo ai Ca-rabinieri. Una storia triste quella didue coniugi ultraottantenni diFiumicino, costretti da tempo im-memore a subire le angherie del fi-glio, un 46enne disoccupato che vi-veva in casa con loro. Pochi gior-ni fa, al termine dell’ennesimo so-pruso da parte dell’uomo, i due an-ziani hanno deciso di sporgere de-nuncia ai Carabinieri di via AncoMarzio. E’ stato allora che sonopartite le indagini dei militari, chedopo aver raccolto le testimo-nianze dei coniugi, ed accertato chequesti ultimi avevano già dovuto ri-correre più volte alle medicazionial pronto soccorso dell’ospedale,hanno notificato al 46enne unordine di custodia cautelare incarcere per maltrattamenti e vio-lenza privata. L’uomo, F.A., è sta-to quindi tradotto al carcere di Ci-vitavecchia a disposizione dell’au-torità giudiziaria.

Fiumicino

Ha tentato il suicidio per due vol-te con scarsa fortuna, ed alla fineè stato salvato dagli agenti di Po-lizia del Commissariato di Anzio.Questa la disavventura capitata inprossimità dell’Epifania a G.M.,34enne di Anzio che dopo una litecon la propria fidanzata si era bar-ricato in casa con l’obiettivo di far-la finita. Ad aggravare il suo statod’animo anche il recente licenzia-mento dalla ditta per la quale la-vorava, tanto che il giovane avevatentato il suicidio prima tagliandosile vene con una lametta e poi sa-turando l’ambiente della sua abi-tazione con il gas. Sul posto però,allertati dal’ex fidanzata dell’uomo,sono intervenuti i Vigili del Fuocoe gli agenti di Polizia del Com-missariato di Anzio, che dopo es-sere riusciti ad arrampicarsi sul bal-cone di casa sua, sono entrati tro-vandolo riverso in terra e già pri-vo di sensi. G.M., portato all’ariaaperta, è stato quindi trasportatoin ambulanza all’ospedale Riuni-ti di Anzio, dove i medici gli han-no prestato le cure del caso.

Anzio

Operai sequestrati, legati epicchiati da uomini con il vol-

to coperto e armati di pistola.Quelli vissuti dagli operai dellaCafi Srl sono stati attimi di vero eproprio terrore. Sette malviventi,tutti originari della Campania,lo scorso 12 gennaio si sono pre-sentati improvvisamente all’in-terno del deposito di elettrodo-mestici di via Pontina Vecchia, sulterritorio di Ardea, e hanno mes-so a segno un colpo da 100mila traelettrodomestici e caldaie. Du-rante la fuga, però, qualcosa è an-dato storto e cinque di loro sonostati subito arrestati dai Carabi-nieri di Pomezia mentre cercava-no di fuggire a bordo di due uti-litarie. Gennaro Mirabile, 57ennevecchia conoscenza delle forze eprobabilmente il capo del sodali-zio, invece, è stato arrestato dopotre giorni dalla Squadra Mobiledella Questura di Ancona: la ban-da infatti ha messo a segno un col-po, stesso modus operandi, nella

sede marchigiana della Mtn, ru-bando televisori di ultima gene-razione per un valore di 500milaeuro. All’appello manca, quindi,solo il settimo e ultimo malviven-te, che probabilmente il 12 gen-naio si trovava sul tir con Genna-ro Mirabile. Nel frattempo i Ca-rabinieri pometini hanno trovatoanche l’autoarticolato usato per la

rapina, abbandonato dai malvi-venti in un’area di servizio delGrande Raccordo Anulare diRoma. Al suo interno tutta la re-furtiva del colpo di Ardea, alcunepistole e numerosi indumenti e og-getti, che sono stati subito spedi-ti ai Ris per gli esami tecnici escientifici da portare a termine neilaboratori.

Rapina con sequestroSette malviventi hanno fatto irruzione alla Cafi di Ardea

I dipendenti sono stati legati e picchiati per un bottinodi 100mila euro. Ma la banda è stata sgominata

A volte gli impulsi possono es-sere irrefrenabili, anche quan-do ci si rende conto che po-trebbero costare cari. Ha del-l’incredibile quanto accadutopochi giorni all’interno dellaStazione dei Carabinieri diOstia. Erano da poco passate le19 quando G.M., 24enne ma-rocchino con alle spalle picco-li precedenti per furto, si pre-senta in caserma, così come faogni giorno da qualche tempo.

L’appuntamento con i militariè di quelli che non si possono ri-mandare: obbligo di firma quo-tidiano. Stavolta però qualcosava storto. L’uomo, in evidentestato di alterazione psicofisicada abuso di alcool, si accomo-da in sala di attesa. E’ lì che ac-cade l’incredibile. Alla vista diuna bella ragazza in attesa conlui, G.M. non riesce a resistere,e le palpa il sedere. Un lato bche evidentemente lo ha ipno-

tizzato a tal punto da rischiarel’arresto. E così è stato. La don-na ha iniziato a urlare, richia-mando l’attenzione dei Cara-binieri, ed ha immediatamentesporto denuncia contro il ma-grebino per molestie. L’uomo aquel punto è stato immediata-mente arrestato e tradotto alcarcere di Regina Coeli, dovesarà a disposizione dell’Autori-tà giudiziaria competente inmateria.

In caserma per l’obbligo di firma non resiste alla tentazione di toccare il sedere di una donnaAveva appiccato il fuoco ad un can-

neto il 36enne di Fiumicino arresta-to nei giorni scorsi dai Carabinieri.L’uomo, S.M., operaio, è stato sor-preso dai militari accucciato a terraancora con l’accendino in mano inprossimità di via Trincea delle Fra-sche, nelle immediate vicinanze di unascuola. Incerti i motivi del suo gesto.

Isola Sacra

Piromane preso nel sacco

Tenta di fuggire ai suoi estorsorisaltando in corsa dalla sua auto.Questa la disavventura capita-ta nei giorni scorsi ad un im-prenditore di Ostia, che al ter-mine di un’operazione immo-biliare non andata a buon fine,è stato raggiunto e costretto a sa-lire sulla sua Bmw dai suoi aguz-zini con lo scopo di portarlo inun’agenzia per firmare il pas-saggio di proprietà dell’auto inloro favore. E’ stato allora chel’uomo, al quale era stato sot-tratto anche il cellulare per evi-tare che potesse chiedere aiuto,si è gettato dall’auto in corsa, at-

tirando così l’attenzione di unavolante della Polizia. Gli agen-ti del Lido, dopo aver soccorsol’uomo, si sono lanciati all’inse-guimento dei due, bloccandolipochi chilometri più avanti. E’stato allora che l’imprenditore haraccontato agli agenti la suastoria, ripercorrendo i momen-ti appena trascorsi. A quel pun-to i due presunti aguzzini, S.S.ed S.F., di 22 e 23 anni, sonostati arrestati per estorsione,ed il telefono cellulare dellavittima, ancora in loro possesso,è stato restituito al legittimoproprietario.

E’ stato arrestato dopo essere sfug-gito alla giusizia per anni, perchèdurante il periodo delle festività na-talizie non ha resistito all’impulsodi rivedere i suoi cari. E’ finita cosìa Nettuno la fuga di R.P., di 51anni, condannato per idetenzionee ricettazione di armi da sparo, de-tenzione e spaccio.

Nettuno

Arsenio Lupin è algerino

Anzianimalmenatidal figlio

Aspirantesuicida

per amore

Arrestato nei giorni scorsi dallaPolaria all’aeroporto di Fiumi-cino, H.H., 44 anni, di nazio-nalità algerina. L’uomo, re-sponsabile di una serie di furti intutti gli aeroporti europei, di-straeva la sue vittime con deimodi affabili, salvo poi allegge-rirli del bagaglio a mano.

Imprenditore si getta dall’auto in corsa per sfuggire alle minacce dei suoi estorsori

Latitante dal cuore d’oro

Pillole di Nera 191 5 g e n n a i o 2 0 1 1

Leonardo Da Vinci

1 5 g e n n a i o 2 0 1 120 Turismo

Tre anni da vivere tutti di un fia-to. Tre anni decisivi per lo svi-

luppo turistico del Lazio e del Maredi Roma, che ha bisogno di com-piere il decisivo salto di qualità.Ora o mai più. E la Giunta regionaleha deciso di non lasciarsi scapparequest’opportunità, mettendo a pun-to due strumenti che favoriranno ilrilancio e il salto di qualità del com-parto turistico laziale, all’internodel quale i territori di Fiumicino,Ostia, Torvaianica, Ardea, Anzio eNettuno reciteranno un ruolo di pri-ma fascia. Stefano Zappalà, Asses-sore al Tursimo e al Made in Lazio,infatti, ha consegnato nella mani del-la Polverini il piano turistico triennaleche va dal 2011 al 2013, appena en-trato quindi nel vivo, all’interno delquale è stata inserita anche la Car-ta del Turista. Si tratta di un’idea lan-ciata dalla Viaggiare Spa, una del-le maggiori società italiane nel cam-po dei servizi di settore, che hacome obiettivi il rilancio dei prodottiregionali di qualità, la valorizzazio-ne del patrimonio di prodotti e ser-vizi presenti nel Lazio e l’accessosemplificato alle eccellenze tricolo-ri. Il piano turistico messo a puntodall’assessore Zappalà, invece, èstrutturato su quattro traguardi ge-

nerali: migliorare la competitività; svi-luppare il turismo sostenibile, re-sponsabile e di qualità; promuoveree rafforzare l’immagine e la visibili-tà del Lazio; integrare il turismo nel-le politiche regionali. Il piano 2011-2013 della Pisana, inoltre, è stato sot-toposto all’esame di 500 operatori disettore e istituzioni locali prima di es-sere approvato, con il chiaro inten-to di coinvolgere tutti i soggetti in-

teressati al comparto per non lasciarenulla al caso e diventare una delle Re-gioni più ambite d’Italia e del mon-do. L’ecoturismo, il turismo delmare, dei laghi e dei fiumi, quello re-ligioso, il turismo montano, sporti-vo, sociale, della salute e del benes-sere, quello congressuale e fieristicoe il turismo culturale, sono invece isettori che faranno da traino all’in-tero movimento.

Eccellenze Made in LazioIl settore turistico è chiamato a compiere il decisivo salto in avanti. La Pisana scommette sui prodotti di qualità, sullavalorizzazione del marchio e sul Mare di Roma

di Lorella Di Carlo

Nel trienno 2011-2013 la Regione punta al rilancio

Il triennio 2011-2013 rappresen-ta un periodo decisivo per il turi-

smo del Lazio. Il salto di qualità tan-to atteso e la creazione di un movi-mento parallelo a quello generato daRoma dovrà nascere in questi treanni.

Sostenibilità, responsabilità e qua-lità. Sono queste le parole chiave

su cui ha scommesso Renata Polve-rini per il settore turistico regionale.

Rafforzare l’immagine del Lazioe promuovere la visibilità della Re-

gione, intesa come marchio. Il mar-keting è uno strumento al quale il set-tore turistico non può assolutamen-te rinunciare.

Questi i settori che dovrannotrainare il movimento laziale:

ecoturismo, mare, laghi e fiumi, tu-rismo montano, turismo sportivo, so-ciale, della salute e del benessere, con-gressuale e fieristico, turismo cultu-rale ed enogastronomico e turismoreligioso.

La Carta del Turista è uno stru-mento inserito nel piano trienna-

le e realizzato dalla società Viaggia-re Spa. Gli obiettivi sono la facilita-re l’accesso ai prodotti di eccellenzaa marchio Made in Lazio, la valo-rizzazione dei prodotti e dei servizi di-sponibili nel territorio e una miglio-re promozione del marchio Lazio.

La guida

Gastronomiasalute e cultura

in prima fila

La villa di Nerone di Anzio, il sitoCastrum Inui di Ardea, il guer-riero Nello ritrovato a Nettuno, ilporto di Traiano di Fiumicino e gliscavi archeologici di Ostia Antica.Dal punto di vista, storico e cultu-rale il Mare di Roma non ha pro-prio nulla da invidiare a nessuno,anzi la costa alza di parecchio il li-vello dell’intera Regione Lazio.

Arte&Storia

Da Nettuno a Fiumicino lungo lacosta. Un unico, spettacolare e ine-guagliabile lungomare. Le città delMare di Roma, poi, stanno anchemettendo in campo progetti voltia valorizzare la propria fascia ma-rittima, come il Porto della Con-cordia di Fiumicino e il nuovoapprodo turistico di Anzio. Il turi-smo balneare e di qualità è servito.

Mare&Spiagge

Turismo 211 5 g e n n a i o 2 0 1 1

La spiaggia di Råbjerg Mile Le falesie di Møn Il centro storico di Odense

Da Copenaghen a Odense, la città di Hans Christian Andersen, lungo le strade vichinghe

Danimarca, il paese delle favole

Fiabe&BorghiFiabe&Borghi

Copenaghen è l’ideale punto dipartenza per un viaggio alla

scoperta della Danimarca. Un ot-timo metodo per vedere buonaparte della città in breve tempo, èquello di un tour in battello lungoi canali fino al palazzo reale. A duepassi, la statua in bronzo dedicataalla Sirenetta, protagonista della ce-lebre favola i Hans Christian An-dersen. Per poi scoprire la movidaa Kødbyen, il vecchio distrettodel confezionamento carni rinatograzie alla trasformazione dellevecchie botteghe in pub e disco-teche.Copenaghen è, però, solo la primatappa, il viaggio nel paese dei vi-chinghi prosegue alla scoperta diSelandia, l’isola più grande dellaDanimarca, quella dove si trovaCopenaghen, appunto. E dovespuntano tra le verdissime bru-ghiere inattesi panorami mozza-fiato, borghi medioevali, chiesegotiche e antichi castelli comequello di Elsinore che WilliamShakespeare elesse a dimora diAmleto. A sud le bianche falesie diMøn guardano dall’alto il Mare delNord, azzurrissimo e profondo. Al-l’estremo opposto dell’isola c’èOdsherred, dove è possibile seguirel’itinerario gastronomico per as-

saggiare la caratteristica cucina da-nese dove il pesce la fa da padro-ne. Poco lontano il castello diDragsholm, il più antico manierodel paese dove si può dormire, apatto di non venir destati dai nu-merosi fantasmi che, pare, si di-vertano a tener svegli gli ospiti. Cir-condata dalle baie di Isefjord,Kattegat e Sejerø, Odsherred puòvantare le più belle spiagge della

Selandia con ben ottobandiere blu e acqua nonproprio calda come quel-la mediterranea ma co-munque pulitissima.Gli appassionati di storiapotranno ripercorrere aSejerø e Vig le radici da-nesi descritte con enig-matiche rune sui monoli-ti che spuntano dalla cam-

pagna. Per vedere navi vichingheancora perfette, di quelle che por-tarono gli uomini del Nord a do-minare la Scandinavia, occorrespingersi fino a Roskilde. Nel Duo-mo tra l’altro sono sepolti tutti imonarchi danesi. Attraversando lospettacolare ponte di Storebælt, so-speso sul mare e lungo diciotto chi-lometri, si raggiunge la Fionia, laseconda isola del paese. Qui, aOdense, è nato, il 2 aprile 1805,Hans Christian Andersen. E qui hatrovato l’ispirazione per le sue pri-me novelle. Non è difficile capir-ne i motivi. L’isola avvolge i visi-tatori in un’atmosfera fiabesca,paesaggi incantati costellati daborghi in legno e pietra e boschimisteriosi. Partendo da Odense èpossibile scoprire la Fionia se-guendo le orme del grande scrit-tore danese Hans Christian An-dersen, che visitò la maggior par-te dei 123 castelli e manieri del-l’isola. Tappa obbligatoria a Ege-skov Slot: circondato da un placi-do lago e un grande roseto, il ca-stello sembra saltar fuori da una fia-ba. Il viaggio continua verso Ska-gen, villaggio dei pescatori im-merso tra le dune di sabbia bian-ca e la brughiera verdissima. E, al-l’estremità dello Jutland, una verasorpresa: il deserto di RåbjergMile, con le dune sospinte daiventi che si spostano di quindici

di Cinzia Pagliaroli

Anzio: Bellissime ville a schiera di nuo-va costruzione composte da: Sog-giorno con cucina a vista/angolo cot-tura, doppi servizi, due/tre camere,vano tecnico su uno o due livelli a se-condo della tipologia. Veranda con tet-toia rifinita in legno pregiato. A partire da € 220.000,00

Lido Marechiaro: Porzioni di bi/tri-familiari di ampia metratura composteda: sala hobby con due camere, a/c,servizio con doccia al P.S. Soggiorno,cucina, camera e servizio al P.T. Ca-mera, servizio con doccia e terrazzoal P.P. e lastrico solare con splendidavista mare! A partire da € 280.000,00

Lavinio Mare: Graziosa porzionedi quadrifamiliare bilivello compo-sta da soggiorno con a/c, servizio,ripostiglio e vano tecnico di 18 mqal P.T. Due camere, servizio e sop-palco al P.P. Ampio giardino di130 mq, veranda e posto auto. € 270.000,00

Lavinio Mare: Splendide ville aschiera di ampia metratura com-poste da: Sala hobby con servizioestanza e box di 12 mq al P.S. Sog-giorno, cucina ab., veranda al P.T.Due camere, doppi servizi e terrazzial P.P. Piccolo giardino di 50 mq eposto auto privato. Tratt. in sede

Lavinio: Ville bilivello di nuova costruzio-ne con varie tipologie composte da; Ga-rage di 45 mq con doppia entrata acces-sibili sia dal giardino e sia dalla rampa al P.S.Soggiorno, cucina ab., servizio, ripostiglioe veranda al P.T. Tre camere, servizio e bal-coni di 60 mq. Ampio giardino di 150 mqe posto auto. A partire da € 330.000,00

Anzio e Nettuno ricordano lo Sbarco del 22 gennaio 1944

1 5 g e n n a i o 2 0 1 122 Cultura

Il Mare di Roma si è iscritto al-l’università. E il suo percorso ac-

cademico è stato netto e davverorapido, tanto che venerdì 21 gen-naio diventerà dottore e potrà fe-steggiare il titolo con la tanto ago-gnata coroncina d’alloro. Il meri-to è di Ida Scagnetti e la sua tesi halanciato al centro del settore turi-stico italiano proprio la zona com-presa tra Fiumicino e Nettuno.“Roma e il suo mare. Interventi estrategie per lo sviluppo turistico”è il titolo dell’opera che consenti-rà alla venticinquenne di Anzio dilaurearsi in Analisi e Gestionedelle Attività Turistiche e delleRisorse, corso di laurea della fa-coltà di Economia della Sapienzadi Roma. «L’idea d’incentrare lamia tesi sul Mare di Roma – spie-

ga la futura dottoressa – è nata dalfatto che vivo ad Anzio e ho notatoche il territorio costiero, analizza-to nella sua completezza, necessi-ta di un’attenta e adeguata piani-ficazione turistica. I territori di Net-tuno, Anzio, Ardea, Pomezia,Ostia e Fiumicino hanno tutte lepotenzialità per emergere a livel-lo turistico ma devono fare rete traloro, collaborare in maniera seriae concreta e offrire ognuno unaspecificità diverse ai loro ospiti».Specificità che tradotte in terminitecnici significano turismo reli-gioso, culturale, enogastronomico,ricreativo, balneare e turismo le-

gato ai grandi parchi divertimen-ti. Tutte peculiarità che non man-cano di certo al Mare di Roma.«La valorizzazione del waterfronte la riqualificazione delle areeportuali – continua Ida Scagnetti– sono due aspetti fondamentalidella sfida. Gli esempi di Barcel-lona, che messo mano al suo lun-gomare in occasione delle Olim-piadi del 1992, e di Genova, i la-vori sono iniziati nello stesso annoin occasione delle celebrazioni delquinto centenario della scopertadell’America, dimostrano comesia possibile compiere un definiti-vo salto di qualità puntando pro-

prio sul waterfront». E questo lohanno capito anche le città delMare di Roma: A Fiumicino sonogià cominciati i lavori per la co-struzione del Porto della Concor-dia; Ostia, oltre all’ampliamentodel bacino turistico, ha riqualifi-cato, e sta riqualificando, il lun-gomare per i Mondiali di Nuotodel 2010 e in vista della candida-tura di Roma alle Olimpiadi 2020;Torvaianica ha scommesso, az-zeccando la scelta, sullo Zooma-rine, il parco marino ed educativoche vinto l’Oscar di settore nel2010 e che in Italia è terzo solo aGardaland e Mirabilandia; Anzio

ha firmato l’accordo di program-ma con la Regione per il nuovo ap-prodo; Nettuno può contare sulMarina. «I progetti del Mare diRoma – conclude Ida Scagnetti –sono in linea con le tendenze eu-ropee di incremento della compe-titività e di sviluppo di una nuovaimmagine delle aree costiere. Il ri-torno, in termini economici, saràimpressionante, basti pensare cheogni barca attraccata porta tra i300mila e i 350mila euro al terri-torio. Quello che le amministra-zioni comunali non devono fare, in-vece, è abbandonare le periferie,perché altrimenti continuerebbe-ro a esistere zone dei degrado,mentre i turisti devono essere liberidi muoversi e conoscere la città nel-la sua completezza».

Ida Scagnetti, 25enne neroniana, ha realizzato un lavoro sul litorale romano

La discussione nelle aule della Sapienza.«Le potenzialitàsono enormi ma bisogna fare rete.Ottimi gli interventisul waterfront»

Navi da guerra all’orizzonte. Primasoltanto un puntino poi sempre piùgrandi e vicine alla costa. È il 22 gen-naio del 1944 e gli abitanti di Anzioe Nettuno non riescono a staccare gliocchi dal mare, anche perché in quel-li che all’epoca erano solo dei piccolicentri abitati, quasi dei villagii, tuttiguardano sempre il mare. È la lorofonte di sostentamento principale eneanche questa volta li ha traditi. Lavita arriva proprio dal mare, ma sta-volta sotto le sembianze di navi an-gloamericane e di soldati pronti acombattere, e purtroppo anche mo-rire, per liberare l’Italia dall’occu-

pazione tedesca. Sessantasette annidopo, il 22 gennaio del 2011, le cit-tà di Anzio e Nettuno ricorderannodi nuovo quel giorno: in tutti questianni non hanno saltato l’appunta-mento con la loro storia neppure perun solo anno. Reduci, studenti, am-ministratori locali, rappresentantidelle forze dell’ordine e semplicicittadini, tutti vengono coinvolti nel-le celebrazioni organizzate per nondimenticare lo Sbarco Alleato. Que-st’anno si comincia il 20 gennaio al-l’interno del Forte Sangallo, conl’incontro pubblico dal titolo “Net-tuno nei giorni dello sbarco alleato:

storia e memoria del 1944, e il 21 nelCinema Astoria di Anzio, dove i re-duci incontreranno gli studenti e cisarà il collegamento in videoconfe-renza del Maggiore del regno Uni-to Geoffry Smith. Per poi prosegui-re con l’inaugurazione della mostrafotografica di immagine inedite,modellismo e uniformi della Se-conda Guerra Mondiale allestita aVilla Adele. Il momento clou delle ce-lebrazioni, però, è in programma il22 gennaio. La mattina sarà dedicataalla deposizione di corone di fiori alBeach Head Commonwealth Ce-metery di Falasche, al War Com-monwealth Cemetry di Santa Te-resa, al Cimitero Americano, al mo-numento dedicato ai Caduti e alCampo della Memoria di Nettuno.E poi ancora al monumento ai Ca-duti e alla targa dedicata all’equi-paggio dello Spartan di Anzio. Duecorone di fiori saranno anche lanciatenel mare anziate e nettunese. Nel po-meriggio, invece, sono in program-ma le manifestazioni “Lo sbarco del-la pace”, sulla spiaggia dello stabili-mento nettunese Vittoria, e “Ap-puntamento con la storia”, all’internodell’anziate Villa Sarsina. Domeni-

Il futuro parte dalla storia

ca 23 gennaio, invece, sono in pro-gramma l’inaugurazione del mo-numento “Il graffio della vita”, rea-lizzato dal maestro Claudio Cottigaper la località Campo di Carne(Aprilia), e il convegno “Sbarco di

Anzio”. All’organizzazione delle ce-lebrazioni hanno collaborato i dueComuni di Anzio e Nettuno, il Mu-seo dello Sbarco, la Croce Rossa, laProtezione Civile, i Lions e l’HigwaySix Club. (G.C.)

L’analisiIl Mare di Roma è pronto per compiereil definitivo salto di qualità. E a trar-ne benefici saranno soprattutto i residentidi Fiumicino, Ostia, Pomezia, Ardea,Anzio e Nettuno, che nei prossimianni vedranno cambiare radicalmenteil volto delle loro città e ripartire la cre-scita economica. Questi cambiamenti,dovuti in particolare al riqualificazio-ne del lungomare, dovranno comunqueavvenire in stretta coordinazione tra i di-versi territori interessati. E attenzionea non dimenticare le periferie.

Il Mare di Roma si laurea con 110 e lode

di Gianluca Con-

Il 23 gennaio i veicoli militari sfi-leranno per il centro storico di An-zio e lungo la Riviera Zanardelli.Lo stesso giorno ci saranno anchela ricostruzione e la simulazionedello Sbraco Alleato con mezzi an-fibi sulla spiaggia del Tirrena.

Guerra simulata sulla spiaggia

Fino al 23 gennaio tutti i ristorantidi Anzio aderenti all’iniziativa of-friranno le specialità culinarie ne-roniane a prezzi scontati. Con il“Menù dello Sbarco” è possibilegustare i piatti tipici della cucinaanziate, dall’antipasto al dolce.

Prezzi stracciati al ristorante

“Bandiere sul Mare” è arrivata allaterza edizione. La mostra, inaugu-rata il 15 gennaio e allestita nellasede della Capitaneria di Porto diAnzio, espone documenti, oggetti-stica e uniformi storiche, tutte ori-ginali, degli eserciti della SecondaGuerra Mondiale.

Uniformi e documenti in mostra

Cultura 231 5 g e n n a i o 2 0 1 1

Una ragazza di Ostia vince il concorso della Perugina: la sua frase d’amore scelta tra migliaia

Simona e l’emozione di un Bacio

Pensieri d’amore. Parla Si-mona Santangeli, una gio-

vanissima Vigile del Fuoco, cheha vinto il concorso “Piacered’autore”, bandito dalla Peru-gina alla ricerca di nuove frasida inserire nelle confezioni deipopolari “Baci”. Così, tutti gliinnamorati d’Italia si scambie-ranno le loro promesse di amo-re eterno scartando uno dei fa-mosi cioccolatini e trovando alsuo interno il messaggio di Si-mona Santangeli. Simona, ro-mana, grandi occhi neri, risie-de ad Ostia. E’ emozionataquando scarta la prima confe-zione di cioccolatini che dif-fonde il suo messaggio d’amore:«Il nostro sguardo sincero, men-tiva agli altri». Una frase cherappresenta una delle qualitàfondamentali dell’amore: la ca-pacità di riaccendere le sensa-zioni di quel battito di cuore cheha unito, di rievocare una sen-sazione, forte, immediata, uni-ca, profonda. Tutti gli innamo-rati ci provano ad esprimerlo insenso compiuto, ma pochi ci rie-scono. Eppure, in quelle pocheparole, la giovanissima del Lidoè riuscita ad esprimere quellesensazioni, tanto che la giuriaformata dalla Perugina ha scel-to proprio lei tra migliaia dicandidati. «Lo sguardo è ungesto naturale. – spiega Simona- L’amore è una scintilla cheunisce due persone e per questo,lo sguardo diviene un messaggiod’amore. Che intriga, che svelaverità sottaciute». Al concorsodella Perugina hanno parteci-

pato a migliaia, la frase di Si-mona è quella che ha attiratol’attenzione di Federico Moccia,scrittore e giornalista presiden-te di Giuria: «Il concorso chie-deva che fosse inviata una fra-se dove fosse concentrato il con-cetto di amore. – ricorda Moc-cia – Doveva essere un pensie-ro indimenticabile. Come quel-le frasi che possiamo scoprireaprendo i cartigli che racchiu-dono i Baci. La voglia di una

piccola sorpresa che ci stupisca.Parole da dedicare, da attacca-re con la colla sul diario, da te-nere nel portafoglio, da dedi-care. Scartare un Bacio è unpo’ come spalancare il librodelle risposte». E a volte non esi-ste frase migliore di quella usci-ta dal cuore in un determinatomomento della propria vita.Quelle frasi scritte di getto cheracchiudono in sè emozioni dif-ficili da spiegare, ma che rilet-te servono a riassaporare de-terminati momenti della propriaesistenza. Simona non vuoleentrare nel merito della sceltafatta dai resposanbili del con-

corso Perugina. Il suo successoin fondo è nato quasi per caso.«Una grande prova d’amore. –afferma – questa frase mi ènata da sola. Faceva parte del-la mia anima». E adesso, in uncerto senso, l’anima di Simonasarà anche quella di migliaiad’innamorati d’Italia. E chissàquanti, a San Valentino, scar-tando un Bacio, non si trove-ranno faccia a faccia con leemozioni più profonde dellagiovane di Ostia.

Un ricordo d’amore rcchiusoin poche semplici parole. Lastoria dei Baci Perugina risaleal 1922, quando Luisa Spa-gnoli, moglie di Giovanni Bui-toni, uno dei soci fondatori del-la Perugina, creò per il suoamato un cioccolatino del tut-to particolare, dalla forma diun pugno chiuso dove la noc-ca più sporgente era rappre-sentata da una nocciola inte-ra. Tanto che inizialmentequel dolce fu chiamato Caz-zotto. E per conquistare ilcuore del suo amato Luisa av-volgeva i cioccolatini in alcu-ni messaggi d’amore. Una tro-vata romantica, che GiovanniBuitoni, alla morte di sua mo-glie, ha voluto associare intutto e per tutto ai Baci, inse-rendo tra la carta argentata edil cioccolatino un pensierod’amore scritto in diverse lin-gue. Tante le frasi che hannofatto la storia dei Baci Perugi-na. Ne ricordiamo alcune: «Altoco dell’amore tutti diventa-no poeti» (Platone), «Amore èrivelazione improvvisa: il bacioè sempre una scoperta» (Ano-nimo), «Chi ora fugge, prestoinseguirà, chi non accetta doni,ne offrirà, e se non ama, pre-sto comunque amerà» (Saffo).«Eravamo insieme, tutto il re-sto del tempo l'ho scordato».(Walt Whitman). (C.B.)

Romantiche attenzioni

La nascita di un mitodi Enzo Bianciardi

La giuria, presieduta da Federico Moccia, ha premiato la giovane lidense

Avederla sprizza un’eleganzad’altri tempi, stile recitativo e fa-

scino da attrice francese difficile daaccostare a colleghi del panorama na-zionale italiano. Bellezza mozzafia-to di quelle che sembrano uscite daun quadro dell’800. Francesca Ca-vallin, comunque, una relazione conl’arte di quel periodo l’ha stabilita dav-vero, quando si è calata nel perso-naggio di una donna fragile e affa-scinante, ispirandosi ai quadri diKlimt, per la fiction in costumeRossella, in onda in prima serata suRaiuno.

Hai definito il tuo personaggio- quello di Sophie - come «unafemme fatale autolesionista».E per l’interpretazione ha pre-so spunto anche dalla tua tesidi laurea, incentrata propriosulla figura della femme fata-le. A quali figure femminili ti seiispirata? Mi viene naturale ispirarmi ai qua-dri avendo sviluppato un percorsoumanistico. In realtà la relazione tracinema e arte è quasi banale, il ci-nema si ispira all’arte. Basta pensa-re a Kubrick. Partendo dalla donna fatale della finedell’800 ho costruito questa figura, inparticolare ho fatto un’analisi di pit-tori come Giovanni Boldini Corcos,Sargent, Klimt, potessero restituirmiqualcosa di quel periodo. Mi lascioispirare visivamente e vado, non vo-levo inquinare il personaggio di So-phie. C’è una scena in cui esercito unasorta di gioco di seduzione: inclino latesta all’indietro per togliermi un col-

lier e lì pensavo a “La giuditta I” diKlimt.

Prossimamente ti vedremonella nuova stagione di “Unmedico in famiglia” e nellafiction “Una musica silenzio-sa”. Parlando della serie conGiulio Scarpati, puoi antici-parci qualche novità sul tuopersonaggio? Bianca è entrata in scena con il suocarattere forte e dolce e con la suafemminilità; a me piace definirlauna donna contemporanea. Ri-marrà sempre lei, ma ovviamentesuccederanno delle cose nella rela-zione con Lele che dura da tre anni.L’arrivo di due persone compliche-rà la storia. In particolare il mio exmarito interpretato da Paolo Con-

ticini cercherà di riavvicinarsi per tor-nare insieme a me.

Il 2011 sarà tutto sul piccoloschermo, ma a livello perso-nale cosa ti aspetti? Hai pro-positi per quest'anno?Il proposito numero uno è passaremolto più tempo con la mia famiglia,con mio figlio e con il mio compagno.Mi capita di non avere la possibilitàper motivi di lavoro di essere presentealle feste scolastiche o ai complean-ni dei compagni di mio figlio. Negliscorsi anni ho seminato e ora ne storaccogliendo i frutti, quindi spero an-che che sia un anno di raccolta. Que-sti progetti del 2011 ne sono la pro-va. Ho lavorato moltissimo e voglioavere la pazienza per capire cosa rie-sco a coglier da questa semina. Vor-

rei distaccarmi, guar-dare a distanza percapire se riesco a rac-cogliere bene.

Che rapporto hacon il mare? Co-nosce il litoraleromano?Assolutamente in-coerente, sebbene loabbia sempre fre-quentato fin da pic-cola. Amandolo così

tanto ho co-

«Sul set mi ispiro ai quadri di Klimt»

«Amo il mare ma con l’acqua ho un rapporto incoerente: nuoto tra gli squalima ho paura del blu. Il castello di Giulio II a Ostia Antica è il posto più bello che ho visto»

Francesca Cavallin è Sophie, femme fatale autolesionista, nella fiction Rai Rosella

minciato a fare immersioni a 22 annie da allora non ho problemi a nuotareintorno agli squali, esperienza bellis-sima che ho vissuto alle Maldive, maho paura del blu se sono in barca nonriesco tuffarmi perché non vedo il fon-do. Vivo a Roma da pochi anni e nonconosco molto bene il litorale roma-no ma ho dei bellissimi ricordi legatia quella zona. Durante la lavorazio-ne di “Un medico in famiglia” por-tavo mio figlio ad Ostia, anche fuori

stagione se ce n’èl’occasione. Men-tre il castello di

Giulio II, adOstia Antica,è uno dei po-sti più belliche mi sia

mai capitato divedere nelle

mia vita.

di Lorella Di Carlo

Il Personaggio 251 5 g e n n a i o 2 0 1 1

1 5 g e n n a i o 2 0 1 126 Economia

L’Istat fa il punto dellasituazione: prezzi

in rialzo ma il redditodisponibile resta al palo

Brutte notizie in arrivo per gliautomobilisti. Proseguono

infatti gli aumenti sulla rete car-buranti, con la benzina arriva-ta ormai a sfondare quota 1,50euro al litro. Le prime compa-gnie a muoversi, che sarannopresto seguite dalle altre presentisulla rete, sono state IP e Q8.Questo almeno è quanto emer-ge dal monitoraggio di Quoti-diano energia, precisando cheoggi la media nazionale deiprezzi praticati della benzina (inmodalità servito) va dall'1,488euro/litro degli impianti Eniall'1,5 di Tamoil (no-logo a1,419 euro/litro). E gli aumen-ti sembrano essere destinati acontinuare senza interruzioni. Adicembre i prezzi della benzinasono saliti del 9,9% (6,1% no-

vembre) su base annua e del2,5% su base mensile. Lo hareso noto nei giorni scorsi l’Isti-tuto di Statistica, che ha diffu-so i dati sull'inflazione: legger-mente al rialzo il dato tenden-ziale per la verde (al 9,9% dal

+9,8%), mentre i prezzi del ga-solio per auto sono cresciutidel 14,5% (+10% a novembre)in termini tendenziali e del 3%sul piano congiunturale. Perquanto riguarda il gpl l'indice haregistrato un rialzo del 21,3%

(+20,2% novembre) su base an-nua e del 6,5% su base mensile.Quanto al gasolio da riscalda-mento a dicembre ha segnato unaumento del 14,3% e del 3,2%sul piano congiunturale. I con-sumatori lanciano l’allarme. Se-condo loro il prezzo della ben-zina rischia di raggiungere quo-ta 1,80 euro al litro entro l’esta-te se non ci saranno interventiper bloccare le speculazioni suilistini, e la situazione rischie-rebbe di farsi pesante oltremi-sura per gli automobilisti. IlCodacons sostiene che l’unicasoluzione è quella di rifornirsidai distributori indipendenti,che praticano listini fino a 10centesimi in meno al litro ri-spetto ai gestori tradizionali.L’elenco completo e aggiornatodelle pompe bianche presenti inItalia è disponibile gratuita-mente sul sito www.codacons.it.

La verde sfiora ormai quota 1,50 euro. Stangata per gli automobilisti

Nuovi aumenti: benzina alle stelleLe associazioni dei consumatorilanciano l’allarme: «Senza interventiseri per bloccare le speculazioni in atto sui listini,il rischio concreto è quello di esserecostretti a pagare1,80 euro al litroentro l’estate».

di Francesco Pasto-ressa

Il Ministro Romani: «Incrementi in linea con quelli dell’Unione Europea»

Gli incrementi della benzina in Italia sono in linea con quanto avvie-ne nel resto d'Europa. Lo ha spiegato il ministro dello Sviluppo Eco-nomico, Paolo Romani, a margine di un incontro con le associazionidi categoria dei benzinai a Milano. «Gli aumenti della benzina sono inlinea con quello che avviene negli altri paesi europei», ha detto Romani,ricordando come «la quota della componente fiscale sia la più bassa ditutti i grandi paesi europei, eccetto la Spagna». Se in Italia, «il prezzoè poco superiore alla medie dell'Ue», parte della colpa è del prezzo in-dustriale, «che è superiore alla media», su cui dal 2011 «c'è da fare un'ana-lisi da fare già a partire dai primi giorni dell'anno prossimo» con i rap-presentanti di categoria. In questo momento, tuttavia, secondo il mi-nistro «subiamo l'incremento della componente primaria». (F.P.)

Aumenti a raffica nel paniere,nonostante nel terzo trimestre del2010 il reddito disponibile dellefamiglie italiane sia rimasto alpalo, con una variazione nulla ri-spetto al trimestre precedente,mentre su base annua è cresciutodell'1,4% (+0,4% nei primi novemesi 2010). E pensare che ilpotere d’acquisto nello stessoperiodo ha segnato un calo del-lo 0,5% sia su base congiunturaleche anxqnua (-1,2% nei priminove mesi del 2010). La spesadelle famiglie per consumi fina-li ha segnato un aumento dello0,8% (+2,4% annuo). La pro-pensione al risparmio (definitadal rapporto tra il risparmiolordo delle famiglie e il loro red-dito disponibile entrambi de-purati dalla componente stagio-nale) è stata pari al 12,1%, incalo di 0,7 punti percentuali ri-spetto al trimestre precedente edi 0,9 punti percentuali rispettoal terzo trimestre del 2009. I datidiffusi dall’Istat non lascianospazio a dubbi sulle disponibili-tà economiche degli italiani difronte all’ondata di aumenti inarrivo nelle loro case.Da genna-io a settembre 2010 le famigliehanno subito una riduzione delpotere d'acquisto dell'1,2% ri-spetto al medesimo periodo del-l'anno precedente. E a quantopare la situazione non sembra es-sere destinata a cambiare intempi brevi. Nonostante gli au-menti e le stangate in arrivo inogni settore.

Potere d’acquistosotto i tacchi

per le famiglie

Curiosità dal mondo 271 5 g e n n a i o 2 0 1 1

WikileaksDal sito di Assange arrivano nuove rivelazioni che ri-guardano l’Italia. Su Wikileaks, infatti, sono stati pub-blicati alcuni dispacci inviati al Governo americanoda Patrick Truhn, console generale degli Statio Uni-ti a Napoli, che riguardano in particolare la lotta allamafia e il pointe sullo stretto. I dispacci sono classifi-cati come “confidenziali” e in uno, datato giugno del 2008, il corrispondentestatunitense ha scritto «Che miliardi di dollari stanziati dai Governi del-l’Unione Europea finiscono nelle tasche delle organizzazioni criminali.Anche se le associazioni di cittadini, la Chiesa e i gruppi imprenditoria-li, almeno in alcune aree, stanno dimostrando un promettente impegnonella lotta alle mafie. Ma lo stesso non può dirsi per i politici italiani».

Scuola hi-techIl Regno Unito può vantarsi di un record davvero me-ritevole di lode: sette classi su dieci dispongono di unalavagna digitale. Negli Stati Uniti e in Canada, tan-to per citare un paio di esempi, la media è di quattroe tre su dieci. Il dato, però, ha una spiegazione mol-to semplice e riguarda la programmazione lanciataotto anni fa dal Governo londinese, che nel 2003 hainvestito 50 milioni di sterline in favore delle amministrazioni locali perl’acquisto di nuove tecnologie educative e per l’avvio della digitalizzazionescolastica. E ora, nonostante le difficoltà dovute ai conti statali in rosso,Cameron ha deciso di non rinunciare alla scomessa sul rinnovamento del-la scuola. Anche perché alcuni studi hanno dimostrato come la tecnologia(l’azienda leader nel settore è la canadese Smart che copre il 48% del mer-cato internazionale) sia un supporto straordinario per il sapere scientifi-co e letterario. Leggere, studiare, imparare, quindi, diventa anche divertente.Oltre che 3D.

Sin pagarNelle birrerie, nei ristoranti, nei pub e nei caffè del-la Spagna si respira sicuramente un’aria più pulita, magli affari non vanno certo a gonfie vele. Tutta colpadel nuovo divieto di fumare nei locali pubblici, a cau-sa del quale negli ultimi quindici giorni è triplicato ilnumero dei sinpa (sin pagar e cioè senza pagare), chefuggono con la scusa di uscire un attimo a fumare unasigaretta. Solo che non rientrano più per saldare il con-to. Un fenomeno simile si è verificato anche in Italia quando è entratain vigore la stessa legge antibacco che oggi terrorizza ogni barista di Ma-drid. Scrocconi a parte, comunque, la federazione di categoria ha segnalatouna contrazione generale con il divieto di fumare nei locali pubblici: menofrequentatori, minore permanenza ai tavoli e numero di consumazioniche scende. Gli intervalli sui marciapiedi, quindi, danno sollievo ai fumatorima mettono ansia ai baristi, al punto che alcuni di loro hanno cominciatoad appendere cartelli che invitano i loro clienti a saldare il conto primadi concedersi una boccata di nicotina e catrame.

Tregua bascaL’organizzazione separatista basca Eta ha annunciatodi volere una tregua generale, permanente e verificabiledalla comunità internazionale. Il videomessaggio è sta-to trasmesso in tre differenti lingue – basco, spagno-lo e inglese – e rappresenta una svolta storica nel-l’annosa vicenda spagnola. L’Eta, infatti, ha spiega-to di volere un procedimento definitivo che porti allafine del confronto armato. Gli obiettivi finali sembranoessere le prossime elezioni amministrative basce di maggio, da portare atermine in un clima di serenità, e un possibile referendum tuto basco sul-l’indipendenza, ma quest’ultima ipotesi in passato è già stata respinta dalParlamento spagnolo. Da 17 mesi, comunque, l’Eta non compie atten-tati.

Polli vaccinatiIn Gran Bretagna sono stati “creati” dei polli geneti-camente modificati che non trasmettono l’influenza avia-ria ai vicini di pollaio. E di conseguenza scendono an-che i rischi di contagio per l’uomo. Lo studio è stato rea-lizzato dagli scienziati dell’università di Cambridge edEdimburgo e secondo gli studiosi i polli ogm, creati soloper favorire la ricerca e non per la filiera alimentare, apro-no la strada ad altri esemplari ogm resistenti all’influenza.Influenza, quella Aviaria, che dal 2003 ha ucciso oltre 240 persone in tut-to il mondo. Per ora gli animali – barriera limitano i contagi e quindi im-pediscono al virus di diventare più aggressivo. Ma la realizzazione di pol-li completamente immuni è ancora un traguardo lontano.

La pista principale dell'aeroportodi Tampa in Florida è rimasta chiu-sa perché colpita da uno sposta-mento del polo magnetico e i re-sponsabili sono dovuti intervenireperché la longitudine e la latitudi-ne non corrispondevano più.

Polo magnetico impazzitoStati Uniti

Boom di vendite in Cina per le re-pliche dell'anello di fidanzamentoregalato a Londra dal Principe Wil-liam alla sua promessa sposa KateMiddleton d appartenuto a Diana.I modelli cinesi contengono piccolevariazioni rispetto all’originale.

L’anello di DianaCina

Deciso a essere protagonista di unacerimonia, l’australiano Joe Guisio,20 anni, ha sposato il suo cane, unafemmina di labrador di nome Ho-ney. La cerimonia si è tenuta nelQueensland e la sposa indossava unmantello bianco.

Sposa il suo caneAustralia

Un vitello a due teste è nato a Tbli-si, in Georgia. L'animale è ingrado di bere il latte da entram-be le teste e, al di là di questo par-ticolare degno di nota, è un vitel-lino come gli altri che non sembraaccorgersi della sua condizione.

Un vitello a due testeGeorgia

«Ci sarà un giorno in cui gliuccelli cadranno dal cie-

lo, gli animali che popolano i bo-schi moriranno, il mare divente-rà nero e i fiumi scorrerannoavvelenati». Questo cita una pro-fezia degli Hopi, antico popolo dinativi americani, e questo staaccadendo in molte parti del pia-neta, in modo inesorabile e in-spiegabile. Sono stati circa un mi-gliaio, i merli in Arkansas che neiprimi giorni dell’anno si sonoletteralmente schiantati controle case, le automobili e il suolo.Poi, qualche giorno dopo, 300 mi-glia più a Sud, anche se in nu-mero minore, lo stesso fenomenosi è ripetuto in Louisiana e poi an-cora più lontano, in Svezia e inItalia. Parlano di coincidenza gliesperti che si stanno occupandodell’accaduto, così come di unsemplice segno dell’imminentefine i più superstiziosi. Perché nonsi può dimenticare o far finta di

niente: tutto ciò gli Hopi l’hannoprevisto già da tempo, e per chicrede, «Arriverà, quel giorno, incui uomini di ogni razza si uni-ranno come guerrieri dell’arco-baleno per lottare contro la di-struzione della Terra». Molti deisegni previsti da questo enigma-tico e antico ceppo di pellerossasi sono avverati nell’arco di mol-tissimo tempo e pochi devono an-cora manifestarsi. Secondo que-sta profezia finirà presto questoQuarto Mondo, ma arriverà l’au-rora del Quinto, perché «MadreTerra è eterna e non moriràmai». Così in questi giorni non sifa altro che parlare della miste-riosa morte di tutti questi uccel-li, prendendo in considerazione lecause più assurde, dal capo stor-mo confuso che ha portato ilgruppo a fare il tuffo fatale, al-l’ipotesi di un suicidio di massa,fino a arrivare ai sostenitori del-le scie chimiche e a quelli del-l’Apocalisse del 2012. Sarà che illato profetico del mondo fa pau-ra ma allo stesso tempo attrae,

sarà che a volte la scienza con lesue spiegazioni non riesce a scon-figgere l’angoscia di subire quan-to accade, così si ascoltano oracolie presagi per dare una risposta afenomeni come questi. Gli uccellida sempre sono associati con latransazione tra la vita e la mor-te, animali antichi onorati, ado-rati e detentori dei segreti dellamagia. Intanto per tutti quelli chetemono, ma credono, non sono dipoco conto anche le notizie cheriguardano la morte, alla finedel 2010, di più di 100mila pesci,che sono stati ritrovati in un trat-to di circa 20 miglia del fiume Ar-kansas, così come quelli rivenutinel bacino del lago Michigan, vi-cino Chicago. La natura non ri-sparmia i suoi figli, e ovunque siapprende di catastrofi e morti in-spiegabili. E’ notizia recente an-che la strana moria di grilli d’al-levamento nel Nord dell’Ameri-ca, dove un virus ha decimato mi-lioni di questi insetti allevati percibare i rettili domestici e in cat-tività.

La scienza non si spiega la moria di animali. Ma i pellerossa sì

di Cinzia Pagliaroli

Mondo in subbuglioL’antica profezia degli Hopi

Brevi dall’Europa

1 5 g e n n a i o 2 0 1 128 Cucina

Il periodo delle grandi abbuffateè finito. Natale, Capodanno e

la Befana sono solo un lontano ri-cordo; ora è tempo di sacrifici eprivazioni. È tempo di mettersi adieta per smaltire i chili di trop-po messi sù durante le feste, op-pure semplicemente per purifi-care il proprio organismo, nelcaso in cui si ha avuto la fortunadi mangiare senza ingrassare. Ecosi stanno facendo un milione didonne italiane d’età compresa trai 25 e i 64 anni. Perché rinunciarea pandoro, panettone, cotechino,torrone e molto altro è difficile,e allora è meglio abbandonarsi aipiaceri della tavola e poi rimet-tersi in careggiata con tanta buo-na volontà. Non tutte le donneperò, secondo una recente inda-gine statistica, si rivolgeranno aldietologo, tanto che il 40% del

gentil sesso tra i 35 e i 44 annifarà una dieta fai da te, aiutan-dosi con riviste, consigli procac-ciati online e con le diete già se-guite da amiche e parenti. La ca-tegoria di donne che cercherà direcuperare prima la forma fisicaè composta da coloro che lavo-rano fuori casa, mentre le casa-linghe sono meno assillate dalpensiero di rientrare nelle propriecurve e linee. La prima ondata dirinuncia al cibo del 2011, co-munque, non sarà solo in rosa.Ad abbuffarsi durante le feste diNatale sono stati anche gli uo-mini e pure loro vogliono rien-

trare nei propria pantaloni, an-che perché oggi la cura del cor-po e il controllo del peso sonodue fattori validi per entrambi isessi. E allora ecco cosa mangiareper smaltire: legumi e frutti di sta-gione. Fagioli, ceci, piselli e len-ticchie sono ricchi di ferro e fibree aiutano l’organismo a smaltirei sovraccarichi. Inoltre migliora-no anche le funzionalità intesti-nali, sono un’inesauribile fonte dienergia e combattono il freddo.Mele, arance, kiwi e pere, però,sono il vero alimento indispen-sabile. Le arance sono un potenteantiossidante e un ottimo sup-

porto per prevenire influenze eraffreddori, grazie alla vitaminaC, mentre i semi neri dei kiwi fa-voriscono le contrazioni intesti-nali. Per chi avesse ancora fame,poi, c’è sempre una buona insa-lata, ricca di sali minerali e vita-mine. Olio d’oliva e succo di li-mone i condimenti consigliatiper favorire la pulizia del sanguee l’eliminazione di scorie e tossi-ne dall’organismo. Infine spazioalle verdure: radicchio, cicoria,zucchine, finocchi, spinaci e ca-riote sono l’ideale per recupera-re dai cenoni infiniti di Natale eCapodanno.

A tavola è tempo di rinunce e sacrificiDonnein carrierale più agguerrite.Ma gli uominiseguonoa ruota.Pastia basedi verdure,legumi,e fruttadi stagione

Dopo i bagordi delle feste tutti a dieta per eliminare i chili di troppo e recuperare la forma

di Paola Bernieri

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FIUMICINO

Aeroporto Leonardoda VinciTutti i terminal partenze a arriviStazione ferroviaria Bar torre uffici Via PortuenseSupermercato Eurospin Andreucci Gomme Edicola Bar Mach 2 Comune di Fiumicino Bar benzinaio AgipVia delle OmbrineSupermercato Emmepiù Studio commercialista Michie-lettoJe.Ga. Bar TabaccheriaBar Il Peperoncino Gran Caffè Conti Ristorante – tavola calda GioiaDue Via Torre ClementinaSupermario Bar Farmacia Santa Maria della Sa-lute Pizza a taglio Ge.Pa.Gi. Tabaccheria Bar Edicola Pizzeria Sancho Mini Bar Porchetta da ToninoProfumidea Tabaccheria Bar paninoteca I Gabbiani Bar Fronte del Porto Pizza Rustica Marina Bar Torre Clementina Bar Sonia Edicola Pizza Al Porto Bar pasticceria Noccioli Via del CanaleBar del Canale Laura Via della Foce MicinaTabacchi… e non solo Taxi Bar Bar Carlo Supermercato Todis Supermercato Risparmio Casa Erboristeria Hair Space Edicola Bar gastronomia della Foce Grafik Team Via Orbetello – TorreClementinaBar caffetteria Patrizi Viale TraianoGelateria Rustichelli Bar Bandiera Blu Via delle GomeneBar Cristal Via FiumaraHollywood Bar Pizza rustica Nonno Carlo

Via Giorgio GiorgisBar Rustichelli Regali tabacchi profumi Bar 7.000 Caffè Edicola Bar gelateria Marcellino Zanzi Bar A Tutta Pizza M&D parrucchieri Bar Bazzana Via delle MeduseBar L’Aliante Non Solo Bar Non ci resta che pizza Via del FaroAlimar Conad Via Coni ZugnaCaffè et Cafè Gianni Supermercato Todis Via della ScafaCross Conad Bar Carlo Il signor 15 palle Via Antonio AngeloniSupermercato Gros Lungomare della SaluteBar Bellavista Bar Baffo Bar Hemingway Via Trincea delle FrascheBar La Dolce Sosta Bar Riccio Bar – ristorante La Lanterna Parco LeonardoAttività commerciali della partenotturna del centro commerciale Stazione ferroviaria

LIDO DI OSTIA

Corso Duca di GenovaBar Remondi Duca Bar Bar L’Angoletto Bar Amigos Caffè del Mare Tabacchi Selvi King Bar Tavola calda Venturi Sport Bar Centro Anziani SommergibileChicco Bar Via dei PanfiliCaffè Luna Forno Causio Via delle AleutineArlecchino Bar Via degli AldobrandiniEdicola Tabacchi SmokeGelateria Frullalà Bar Raffaele Via della Stazione VecchiaBar Maffei Piazza Anco MarzioEdicola Bar Sisto Bar Casina Fiorita

Piazzale della Stazione del LidoBar Europa Ingresso stazione ferroviaria Central Bar Piazza di CastelfusanoBar Al DollaroVia Cardinal GinnasiBar Polo Nord Via Vasco De GamaRingo Bar Caffetteria Millenium Bar Scacco Matto Tabacchi Regalomania Bar – tabacchi Raphael Derby Bar Via Capitan ConsalvoSnack Bar BudapestVia delle GondoleSupermercato Pam Bar Big Bar Forno Briciole di Pane Supermercato Eurospar Bar Prestige Via dell’IdroscaloCaffè Il Castoro Via Pucci BoncambiForno Causio Bar La Parigina Via dell’AppagliatoreSupermercato Panorama Multistore Gli AquiloniCaffè CavalieriVia delle EbridiSupermercato IperfrescoVia della MartinicaCaffè MartinicaPorto TuristicoNabil GelateriaBar Focacceria ToscanaBar Mare MossoVia delle AzzorreBar delle AzzorreVia Isole del CapoverdeAndrew’s BarBar Il GirasoleVia Piola CaselliBar ParadiseSupermercato Carrefour ExpressBar DanyVia Capo SpartiventoDual CaffèBar SpartiventoVia Cesare LaurentiBar dello SportVia Ermanno CarlottoSupermercato ConadBar JollyVia Pietro RosaBar Scala ParadisoCorso Regina Maria PiaProfili CaffèCasa Kebab IstanbulPiazza Stazione VecchiaXIII MunicipioVia ClaudioBar GrecoUfficio Anagrafe XIII municipioViale della Marina

RossoPizzaBar DiamanteLungomare ToscanelliVicereBar OlivieriLungomare VespucciBar Venezia

OSTIA ANTICA

Viale dei RomagnoliBar Tharro’sDolce caffèBar Il GelataioTabacchi Di MequioAmbulatorio AslPiazza RavennaRistorante BistròViale Charles LenormantDpmViale Enrico OrtolaniCaffè d’Arte

ACILIA

Via di Macchia SaponaraAle&Johnny barBar DominoSma SupermercatoIl mio fornaio GiacintiSaluini tabacchiBar PiersantiFratelli di pizzaDream’s pizzaBlockbusterSupermercato Conad Supermercato Maxisidis Piazza San Leonardoda Porto MaurizioGran caffè LauraVia AciliaPizza BiagioBar MarikaBar MartinaBar CianfarelliGas Caffè

CASALPALOCCO

Via di CasapaloccoCentro commerciale VecchioSupermercato Di per DiEdicolaLa bottega del fornaioCentro commerciale Le TerrazzeBar EliteForno La bottega del fornaioBar bisteccheria GolaRistorante La LocandaBar Paradiso

INFERNETTO

Supermercato Map CraiBottega del Fornaio

TORVAJANICA

Lungomare delle SireneSolymar barFerramenta Articoli da RegaloBar NicoParanà GelateriaBar La dolce vitaPane pizza rosticceriaBar Luna RossaViale SpagnaRosticceria VivarelliPlacet cafèPasticceria MartinojaViale DanimarcaBar da PinoCaffè centraleViale FranciaBar SayonaraGelateria Cuore di pannaForno Antica PanetteriaBar ErmesCafè del MarLungomare delle MeduseBar Ragno d’oroLungomare degli ArdeatiniBar Bleu MarineBar la Veranda

TOR SAN LORENZO

Lungomare di TS LorenzoBar Me Ce PortiBar ValeriaCentro commerciale ValeriaViale San LorenzoCrazy barSupermercato ConadCaffè degli artistiSupermercato TodisOrange BarSupermercato EurospinSupermercato Sisa Bar TrovatoEdicolaMail barParrucchiere Orlando e Luca

ARDEA

Piazza del PopoloComuneBar dei RutuliGolden barVia NisoBar AlbachiaraSupermercato ConadLargo GenovaBar L’incontroLargo UdineConad&Polo supermercatiBarVia Pratica di MareBar Ramses

APRILIA

Centro Commerciale Aprilia DueStazione ferroviaria

ANZIO

Santa TeresaEdicolaViale MencacciStazione ferroviariaEdicola stazione ferroviariaPiazza Cesare BattistiComune di AnzioVia AmbrosiniVilla SarsinaVia FilibeckBar MarottaMarcatissimoVia Giacomo MatteottiCinema AstoriaBar AstoriaFootball FansPiazza PiaEdicolaBar Grand’ItaliaBar L’ImbarcaderoTabacchiBar GraziosiMucho MachoRiviera MallozziBar Lido di NeroneTabacchi BiondiTrattoria Diavoletto 25Zazà kebabGelateria TreccioniPizzeria La RivieraBar Dea FortunaVia Porto InnocenzianoCornetto notteTabaccheria MingiacchiBar del PortoCapitaneria di PortoBar...AondaCorso del PopoloBar CaravellaTeorema HouseGelateria MennellaGelateria MiramarePizzeria La LocandaRiviera ZanardelliBar MalagaVia GramsciEdicola Via RomaMix CafèViale MarconiEdicolaSupermercato SidisBar NolfiCompagnia CarabinieriBar Chicco e BriccoBar SportEdicola Anzio ColoniaPausa CaffèVia ArdeatinaPizzeria Le SireneTutto x Tutti TabacchiBar Machiavelli 2

Parrucchiere Immagine&bel-lezzaGreen barHotel Beauty RaphaelEdicolaBar dei PiniGelateria Las VegasBombe caldeForno CameliBar PortioliPiazza LaviniaPizzeria BoccioneGarden barBarVia di Valle SchioiaCaffè LatinoBar MachiavelliBar ScarcellaSupermercato One PriceTabacchiBar stazione ferroviariaVia NettunenseNew Effetto BellezzaBar Sun FlowerMc Donald’sPasticceria StampeggioniBar Il Papero RosaTweety caffèBar Lavinio StazioneEdicola FalascheVia della CannucciaCentro commerciale TontiniViale AntiumCentro commerciale AnteoBar FashionGolosità e tabacchiBar lotto e tabacchiSupermercato Gusto DiVia GoldoniSupermercato PamEuroplanetBarVia Villa ClaudiaEdicola Bar Gemma

NETTUNO

Via delle SterlizieEdicolaBar delle SterlizieVia Santa BarbaraEdicolaSupermercato TodisBar Las VegasSupermercato MercatissimoPiazza Cavalieri diVittorio VenetoChiosco barLungomare MatteottiCaffè del MarBar della PostaNanarìGran caffè ItalianoSerendipity barBanca di Credito CooperativoLungomare GiovanniPaolo IIPorto turistico Marina di Net-tuno

Via CavourEdicolaCentro spesaGec BarStazione ferroviariaCaffè LatinoPizzeria della stazioneTabacchiVia de GasperiMaster cafèVia Santa MariaEdicolaPiazza BerlinguerChiosco barVia RomanaFantasy barEdicola GiulianaCaffè New GardenFantasy on the roadOlivettiVia San GiacomoL’angolo del PaneCaffè CelaniAntica HosteriaPasticceria AdamoForno civico n°40Via DiazDelizie del fornoPlanet Baseball trattoriaBar AmapolaVia Vittorio VenetoL’angolo del PaneTabacchi Non solo fumo Contro-ventooligataBar dei MilleVenere SpaVia della VittoriaComando Polizia MunicipaleVia Don Temistocle Si-gnoriBar 7 BelloVia Aldo MoroSupermercato CraiBar De FeliciVia della LiberazioneBar BadiniBar MarcuccioAntico Forno dell’ArchettoBar BluesTabacchi Lotto ed EnalottoEdicolaBar ScacciapensieriDeposito CotralBar La Dolce VitaVia TraunreutSupermercato ConadStrada provincialeNettuno-CisternaSupermercato RossanaEdicolaCantina BaccoBanca di Credito CooperativoCentro commerciale LeVeleIpersidisKaribù Cafè

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