Report Seminario Palermo 08.05.13

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1 PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E – Capacità Istituzionale – Obiettivo Specifico 5.1 Linea B.1 – FARE RETE eventi Creazione di reti professionali e promozione di scambi di esperienze REPORT SEMINARIO INTERREGIONALE “Trasparenza e visibilità degli interventi finanziati con il FESR: esperienze, lezioni apprese e nuove regole per il periodo 2014 - 2020” 8 maggio 2013 Palermo

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Report del I seminario interregionale tenutosi a Palermo e organizzato dalla linea FARE RETE eventi di Capacity SUD, Formez PA.

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PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E – Capacità Istituzionale – Obiettivo Specifico 5.1

Linea B.1 – FARE RETE eventi Creazione di reti professionali e promozione di scambi di esperienze

REPORT

SEMINARIO INTERREGIONALE

“Trasparenza e visibilità degli interventi finanziati con il FESR:

esperienze, lezioni apprese e nuove regole per il periodo 2014 - 2020”

8 maggio 2013 Palermo

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SOMMARIO

PREMESSA ............................................................................................................................. 3

1. - ARTICOLAZIONE DELLA GIORNATA ........................................................................... 4

2. - PRINCIPALI INTERVENTI ............................................................................................. 4

Apertura e introduzione ai lavori ............................................................................................ 4

Sessione I ..................................................................................................................................5

Sessione II ................................................................................................................................ 7

Sessione pomeridiana ............................................................................................................ 14

3. - VALUTAZIONE FINALE ................................................................................................. 15

ALLEGATO I – PARTECIPANTI AL SEMINARIO .............................................................. 20

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PREMESSA

Il seminario interregionale Trasparenza e visibilità degli interventi finanziati con il FESR: esperienze, lezioni apprese e nuove regole per il periodo 2014-2020 si inserisce nell’ambito delle attività del progetto Capacity SUD, - Programmazione, progettazione, sviluppo organizzativo e networking di idee e persone per accrescere l’efficacia dei Programmi Operativi regionali.

Il progetto Capacity SUD è realizzato da Formez PA su incarico del Dipartimento della Funzione Pubblica (DFP) e ha l’obiettivo di accrescere la capacità amministrativa e istituzionale della Pubblica Amministrazione nelle quattro regioni dell’Obiettivo Convergenza (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia), in attuazione dell’Asse E Capacità Istituzionale del Programma Operativo Nazionale Governance e azioni di sistema (PON GAS).

Il seminario, realizzato a Palermo l’8 maggio 2013 presso la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura in Via E. Amari 11, è stato organizzato in stretto raccordo con il Dipartimento della programmazione della Regione Siciliana, e ha rappresentato un momento di riflessione sui temi dell'apertura e della trasparenza delle informazioni relative alle politiche di coesione. Apertura e trasparenza figurano, infatti, tra le sette innovazioni generali di metodo proposte dal documento "Metodi e obiettivi per un uso efficace dei fondi comunitari 2014-2020" e contribuiscono alla definizione di un sistema di valutazione pubblica aperta in cui "i risultati da raggiungere siano definiti in modo puntuale e immediatamente percepibili da coloro che sono responsabili dell'attuazione così come da coloro che ne dovrebbero beneficiare".

I destinatari dell'evento sono stati, in particolare, i responsabili e i referenti delle attività di informazione e comunicazione degli interventi strutturali delle Regioni Obiettivo Convergenza.

«Le innovazioni e il progresso si fanno mettendo sul tavolo

convincimento e senso di missione pubblica»

Fabrizio Barca, febbraio 2013

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1. - ARTICOLAZIONE DELLA GIORNATA

Il seminario ha previsto un momento di approfondimento della tematica durante la mattinata e nel pomeriggio un confronto sulle funzionalità e le possibilità di utilizzo dei dati pubblicati sul sito www.opencoesione.gov.it/ per facilitare una più attiva partecipazione dei cittadini nella formazione delle decisioni relative alle scelte di programmazione e nel processo di vigilanza sociale sull’impiego di risorse collettive.

2. - PRINCIPALI INTERVENTI

Si riportano di seguito i principali argomenti trattati durante il seminario e gli spunti di riflessione emersi nell’incontro.

Apertura e introduzione ai lavori

L’incontro è stato moderato e gestito da Domenico Pennone, giornalista esperto di comunicazione pubblica e innovazione che collabora, tra gli altri, con Il Sole 24 Ore e Maggioli Editore.

La giornata si è aperta con i saluti di Marco Di Marco, Assessore allo Sviluppo e Attività Produttive, Mercati del Comune di Palermo.

In seguito è intervenuto Giuseppe Scorciapino, Responsabile dell’Area Coordinamento, Comunicazione, Assistenza Tecnica del Dipartimento della Programmazione della Regione Siciliana, che ha sottolineato come la presenza di programmi finanziati dai diversi Fondi nello stesso territorio implica la stesura e realizzazione di Piani di Comunicazione differenti, spesso poco coordinati tra loro.

Un altro punto di criticità, evidenziato da Giuseppe Scorciapino, è quello relativo al rapporto tra la stampa e la Pubblica Amministrazione che gestisce i diversi Programmi Operativi nel territorio. Spesso, infatti, la stampa mette in evidenza soltanto notizie contenenti dati parziali e/o sbagliati o messaggi negativi. Sarebbe utile attivare un processo di coinvolgimento e formazione dei giornalisti, così come fatto in Sicilia con i referenti del partenariato della Comunicazione, in modo tale che la stampa, pur conservando il ruolo di controllo e “pungolo” dell’amministrazione pubblica, possa intervenire e informare in maniera più precisa i cittadini.

Domenico Pennone, ha preso spunto dall’intervento di Giuseppe Scorciapino e in merito al rapporto tra stampa e Pubblica Amministrazione ha sottolineato come sia importante il ruolo delle istituzioni che devono avere la capacità di veicolare nei tempi giusti e in forma corretta le informazioni. Una soluzione potrebbe essere quella di organizzare una struttura autonoma all’interno della Pubblica Amministrazione, che si occupi della comunicazione e che sia in grado di far circolare l’informazione in modo corretto.

Anna Claudia Abis, Responsabile dell’Ambito B del Progetto Capacity SUD del Formez PA, nel suo intervento ha illustrato il programma della giornata, gli obiettivi dell’incontro e ha presentato il progetto Capacity SUD.

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Sessione I

Garantire la visibilità degli interventi strutturali: la proposta normativa per il periodo 2014-2020. Le reti nazionali e comunitarie di comunicatori dei Fondi Strutturali: per non irretire l’informazione L’incontro è proseguito con la presentazione da parte di Oriana Blasi, Referente network della comunicazione FESR, Ministero dello Sviluppo Economico, del panorama normativo e dei cambiamenti che verranno introdotti. La Commissione Europea, negli articoli da 105 a 107 e nell’allegato VI della proposta di Regolamento generale, propone dei miglioramenti nell’ambito della trasparenza e accessibilità delle informazioni:

introducendo requisiti più chiari per la pubblicazione delle informazioni su progetti e beneficiari che figurano nell’elenco degli interventi;

imponendo la creazione di un sito o un portale web unico dedicato alla politica di coesione in ogni Stato membro.

I principali cambiamenti sono quindi:

strategia di comunicazione settennale (oltre ai piani di azione annuali che il Comitato di Sorveglianza deve adottare ogni anno) per la quale non è più necessaria l’approvazione formale della Commissione.

sito (o portale) web unico per tutti i programmi della politica di coesione dell’UE in un determinato Stato membro.

una più puntuale definizione delle competenze dell’Autorità di gestione (tra le novità obbligo dell’utilizzo di un’altra lingua dell’Unione europea ampiamente diffusa per l’illustrazione di esempi di progetti, fornitura kit di informazione e pubblicità per i beneficiari, pubblicazione elenco interventi, etc.)

maggiore responsabilità dei beneficiari (oltre all’obbligo di rendere noto il sostegno ricevuto dai Fondi esponendo in tutti i materiali e corrispondenza relativi al progetto il simbolo UE con la dicitura del Fondo, inserimento sul sito web del beneficiario di una breve descrizione intervento, indicazione degli interventi di comunicazione al momento della presentazione della domanda, posizionamento poster, ed eventualmente placche etc.)

elenco degli interventi con dati più chiari, dettagliati e facili da raffrontare.

In sintesi vi è una forte semplificazione nelle procedure, un maggior accento sulla trasparenza, con dati “open” e aggiornati almeno ogni 3 anni e la richiesta di un Responsabile unico per Fondo.

La nuova figura del funzionario nazionale incaricato dell’informazione e comunicazione è:

responsabile del mantenimento del sito o del portale web nazionale referente a livello comunitario delle misure intraprese a livello nazionale coordinatore delle attività di comunicazione di uno o più fondi promotore di un maggior coinvolgimento di altri soggetti quali centri di informazione

finanziati dalla commissione, istituzioni della ricerca e educazione

La strategia deve contenere in maniera chiara e dettagliata:

la descrizione dell’approccio e delle principali azioni di comunicazione come assicurare la visibilità e la conoscenza delle politiche di coesione e dell’UE

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i materiali disponibili, con rispetto delle norme sull’accessibilità, quale supporto ai beneficiari

il budget, le risorse umane coinvolte le informazioni relative a come sono stati utilizzati i risultati della precedente

programmazione.

Non si deve poi dimenticare l’importanza degli obiettivi e della valutazione degli interventi.

Nell’attuale periodo di programmazione il Gruppo di lavoro previsto nel Quadro Comunitario di Sostegno viene sostituito da due reti di comunicatori INFORM del FESR e INIO del FSE che iniziano i loro lavori nel 2008 in maniera congiunta per poi procedere autonomamente. Le due reti sono state coinvolte nella stesura della proposta di regolamento per il periodo 2014-2020 per la parte relativa alle norme in materia di informazione e comunicazione.

Il prossimo incontro della rete INFORM si terrà a Parigi nel dicembre 2013.

Nel novembre 2012 Eurobarometro ha presentato i risultati di un’ indagine condotta per conto della Commissione europea in tutti i 27 Paesi UE per sondare il senso di appartenenza all’UE dei cittadini in vista dell’ Anno del cittadino europeo del 2013. Questi i risultati poco esaltanti per l’Italia:

Media europea 63% Italia 51% Lussemburgo 87% Finlandia 78% Germania e Polonia 74%

Oriana Blasi ha poi illustrato l’indagine condotta da Doxa sul grado di conoscenza degli interventi e della politica di coesione comunitaria in Italia.

In base all’indagine, condotta telefonicamente, solo il 51% degli intervistati si sente cittadino europeo e solo il 45% delle persone conosce la politica di coesione. Manca il “frame” per la costruzione della cittadinanza europea.

L’indice composito del grado di conoscenza della politica di coesione EU (punteggi medi tra 1 e 5) vede per le 4 Regioni Obiettivo Convergenza un punteggio di 3,46.

Se si analizzano i punteggi medi dell’indice composito per caratteristiche socio-demografiche appare che le fasce tra i 18-34 e tra i 35-54 anni risultano quelle meno interessate. La fascia maggiormente coinvolta appare, invece, quella tra i 55-70 anni, che ricomprende i pensionati. Sarebbe importante capirne il motivo.

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Sessione II

Esperienze e lezioni apprese nell’ambito della programmazione 2007-2013 in tema di trasparenza e visibilità degli interventi strutturali Nella sessione dedicata alle esperienze è intervenuto Carlo Amati, Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento per lo sviluppo e la Coesione economica, che ha illustrato il progetto OpenCoesione.

Le politiche di coesione hanno caratteristiche trasversali in quanto si occupano “dall’ago al reattore”, ossia si tratta di progetti ovunque in Italia, in qualsiasi settore, di qualsiasi dimensione. Nel portale OpenCoesione sono presenti dati e informazioni relativi ai fondi strutturali europei del periodo 2000-2006 e 2007-2013; informazioni e dati derivanti dal fondo sviluppo e coesione (fsc, ex fas) e da altre risorse nazionali.

Il progetto OpenCoesione si rivolge a cittadini singoli e organizzati, amministratori, tecnici e imprenditori dell’innovazione, ricercatori e giornalisti per:

garantire trasparenza sull’utilizzo delle risorse pubbliche favorire una più ampia partecipazione della cittadinanza nel controllo e nella

sollecitazione dei risultati migliorare la qualità dell’intervento pubblico e migliorare dati e informazioni che

raccontano la politica di sviluppo

La trasparenza come innovazione di metodo così come riportato nel documento “Metodi e obiettivi per un uso efficace dei fondi comunitari 2014-2020”.

Trasparenza e apertura sono, infatti, condizioni necessarie:

affinché ogni singolo cittadino (sia esso, beneficiario, esponente del partenariato rilevante o altro) possa esercitare una pressione consapevole e correttamente orientata sugli amministratori pubblici e sui propri rappresentanti eletti e spronare questi ultimi a conseguire buoni risultati;

per dare un senso alla stessa attività di monitoraggio e migliorarne la qualità.

Gli strumenti:

disponibilità di tutta l’informazione rilevante in modalità aperta e secondo standard di interoperabilità;

sistema di monitoraggio per progetto, evoluzione ottimizzata dell’attuale banca dati unitaria, che alimenterà OpenCoesione;

sostegno sistematico alla realizzazione dei progetti attraverso sopralluoghi dei cui esiti verrà data informazione pubblica.

La piattaforma di visualizzazione www.opencoesione.gov.it fornisce le principali chiavi di accesso alle informazioni, per vedere meglio le cose che la politica di coesione realizza:

Luoghi Tempi Soggetti (chi decide, chi attua, …) Risorse (quanto si finanzia e si spende)

Si possono scaricare in blocco o per specifiche selezioni i dati elementari sui progetti che vengono raccolti (per obblighi normativi e regolamentari) nei sistemi di monitoraggio dei progetti da parte delle diverse Amministrazioni titolari di fondi.

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Tuttavia, attualmente mancano dati sui risultati dei progetti in termini di qualità di vita dei cittadini (perché la vecchia programmazione non chiedeva agli amministratori di esplicitarlo) né ci sono informazioni su chi beneficia concretamente dei singoli interventi (a eccezione di alcuni casi).

Le fonti che alimentano OpenCoesione sono:

Dati di monitoraggio: Sistema di monitoraggio unitario 2007-2013, gestito da RGS-IGRUE. Set minimo comune di variabili alimentato dai sistemi gestionali delle Amministrazioni che gestiscono i fondi

Dati delle assegnazioni CIPE: dataset aperti sui progetti destinatari di risorse assegnate con delibera CIPE

Dati sul contesto territoriale e finanziario: indicatori territoriali (banca dati DPS-Istat) e Conti Pubblici Territoriali (CPT)

Altre fonti ufficiali: verifiche Uver, dataset aperti delle Amministrazioni sugli interventi delle politiche di coesione

Dati utente: non solo testo ma anche contenuti multimediali.

In parallelo al lancio di OpenCoesione, nell’ambito del Comitato QSN si è costituito un “Gruppo tecnico per la diffusione e il riutilizzo pubblico di dati e informazioni sugli interventi delle politiche di coesione territoriale” per ampliare e raffinare i contenuti e le caratteristiche della base di dati messa a disposizione del pubblico.

Il Gruppo tecnico è presieduto congiuntamente dal DPS e IGRUE ed è composto dai referenti per il monitoraggio unitario di tutte le Autorità nazionali responsabili della gestione dei Fondi comunitari e nazionali e da rappresentanti dei responsabili della comunicazione dei Programmi Operativi.

Si è, inoltre, attivato un processo per il monitoraggio civico per:

Favorire l’avvicinamento al mondo delle politiche di coesione Trovare risposte a domande su come vengono spese le (nostre!) risorse attraverso

l’esplorazione dei progetti, che possono spesso ricollegarsi a esperienze comuni Aumentare la consapevolezza sui risultati Stimolare un’interazione tra cittadini e amministratori sia con iniziative di

sollecitazione sul territorio sia, in prospettiva, attraverso il portale OpenCoesione. Gli strumenti di partecipazione finora utilizzati sono le sezioni presenti sul sito OpenCoesione: Sezione “Idee, consigli, segnalazioni” e Sezione “Racconta un progetto”.

Un’iniziativa interessante è Moni–thon che, prendendo spunto dalla disponibilità di dati aperti di OpenCoesione, vuole favorire un avvicinamento al mondo delle politiche di coesione, aiutando a trovare risposte alla domanda su come vengono spese le risorse pubbliche, attraverso un’esplorazione reale di progetti che possono spesso essere ricollegati a esperienze comuni.

Sono stati realizzati i Data Journalism Days a:

Roma, novembre 2012 Milano, dicembre 2012 (DJ School) Salerno, febbraio 2013

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Che hanno avuto l’obiettivo di favorire la comprensione e l’interpretazione dei dati, oltre che l’utilizzo dei dati di OpenCoesione, anche in collegamento con altre fonti facilmente integrabili, per effettuare analisi, predisporre infografiche e mappe, raccontare storie.

In seguito è intervenuto Giovanni Meli, Responsabile dell’Unità Operativa Comunicazione del Dipartimento della Programmazione della Regione Siciliana, che ha illustrato l’esperienza realizzata dalla Sicilia sul geotag dei progetti cofinanziati, sistema di rilevazione delle buone pratiche e partenariato.

Una criticità evidenziata da Giovanni Meli è quella relativa all’invecchiamento della Pubblica Amministrazione e la conseguente mancanza di giovani in grado di utilizzare I nuovi strumenti informatici.

L’esperienza della Regione Siciliana ha continuamente costretto il gruppo di lavoro a confrontarsi e a trovare un equilibrio tra l’ambizione e la realtà, sia per quanto riguarda la piattaforma, il geotag e la sperimentazione per l’individuazione di buone prassi.

Un punto di forza dell’azione che si sta realizzando è la costituzione del Partenariato della Comunicazione, che supporta la Regione anche dal punto di vista operativo. L’indagine demoscopica realizzata è, invece, importante come indicazione per il futuro.

Un altro punto importante è la Rete della comunicazione interna alla Regione Siciliana, con cui è indispensabile interagire per attivare un buon flusso delle informazioni.

La Regione ha, inoltre, realizzato una ricerca sulle attività innovative svolte nel territorio e ha avviato con il seminario “La Sicilia verso la specializzazione intelligente. Il ruolo dell’innovazione nello scenario 2014-2020”, svoltosi a Palermo, un percorso partenariale di costruzione e condivisione della strategia con tutti gli attori che svolgono un ruolo significativo nei processi di innovazione.

Marco Tornambé, Referente del Piano di Comunicazione del Programma Operativo FESR 2007-2013 del Dipartimento Regionale della Programmazione della Regione Siciliana, ha presentato i contenuti del sito http://www.euroinfosicilia.it/ in relazione alla trasparenza dei progetti georeferenziati presenti.

Il sistema di apertura e trasparenza dei dati relativi ai progetti finanziati dai Fondi Strutturali in Sicilia è in via di realizzazione e ha margini di miglioramento. La fonte dei dati sui progetti è il sistema di monitoraggio e le informazioni presenti sono relative anche al periodo di programmazione precedente.

La modalità di presentazione è georeferenziale, in formato “pdf” o “csv”, ovvero in “open data” con i dati liberamente accessibili e in formato “aperto”.

E’ importante stabilire il modo in cui debbano essere alimentate le schede dei progetti georeferenziati. Le informazioni che arrivano da sistema di monitoraggio, infatti, non sempre sono esaustive. E’ necessario rendere obbligatoria la compilazione di alcuni campi della scheda di progetto e in modo condiviso e corretto.

Il livello dei dati presenti è quello comunale, si apre una lista e con l’utilizzo di filtri si arriva alle informazioni desiderate.

Per quanto riguarda l’individuazione di buone prassi, con il Formez PA, si è cercato di individuare un elenco di criteri che possa definire in maniera univoca una buona prassi.

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Il coinvolgimento del territorio è importante e la Regione è in stretto contatto con 42 Sportelli che forniscono informazioni ai potenziali beneficiari, cittadini, ecc.

Il Partenariato della Comunicazione è di supporto alla Regione nella divulgazione delle informazioni. Il link del sito Euroinfosicilia è presente nei siti del Partenariato.

Nel momento in cui si realizza una campagna di comunicazione è fondamentale spendere bene i soldi. Si deve effettuare preventivamente una buona analisi costi/benefici per essere sicuri di avere un vero impatto sul territorio. Una campagna che utilizzi cartellonistica ha un costo elevato e incide per l’1%. Quando si esegue un’indagine demoscopica si vedono gli effetti reali della campagna pubblicitaria.

Il problema è avere piena consapevolezza delle risorse usate e degli effetti ottenuti. La parte politica in questo modo si assume le responsabilità delle scelte effettuate.

Claudia Onnis, Formez PA, ha presentato il percorso realizzato con il Dipartimento di Programmazione della Regione Siciliana, nell’ambito del Progetto ETICA pubblica nel Sud per identificare e valutare una buona pratica.

Il percorso ha avuto gli obiettivi di:

individuare un modello da seguire per identificare e valutare come buona una determinata pratica riferita al PO FESR 2007-2013

innescare un processo di apprendimento tra pari e contribuire a migliorare la conoscenza dei risultati raggiunti, attraverso la selezione e pubblicazione su web di esempi positivi di utilizzo dei fondi.

La metodologia adottata è stata di affiancamento in presenza e a distanza e la costituzione di un Gruppo di lavoro misto esperti Formez PA/Regione Siciliana.

Una criticità riscontrata è che le raccolte di buone pratiche si collocano solitamente al termine della realizzazione degli interventi previsti dal programma operativo, mentre sono attività che andrebbero previste e pianificate già nella fase di programmazione degli interventi, in modo da prevedere un sistema di raccolta dati (qualitativi e quantitativi) funzionali all’analisi e all’individuazione delle buone pratiche.

Le attività svolte sono state considerate come l’inizio di un processo di medio-lungo periodo che consentirà, per la prossima programmazione, di mettere a regime il sistema e renderlo parte integrante delle azioni di trasparenza ed apprendimento che sono state avviate. Il ragionamento è stato guidato dalla disponibilità di una serie di strumenti di disseminazione già esistenti (EuroInfoSicilia) o in corso di sviluppo presso la Regione Siciliana con il supporto del Progetto Etica pubblica nel Sud (ad esempio l’applicazione per la georeferenziazione dei progetti) dai quali ricavare le informazioni necessarie alla fase di selezione dei progetti.

Le fasi di lavoro sono state la costruzione di un modello attraverso la:

definizione condivisa di buona pratica; identificazione dimensioni di analisi; predisposizione scheda descrittiva progetti

e la validazione del modello attraverso:

selezione dei progetti validazione di un modello

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linee guida condivise

Dalla sperimentazione realizzata emerge un modello in 3 fasi (individuazione dei progetti, applicazione della griglia di valutazione, interviste) replicabile solo in un contesto organizzativo in cui i flussi informativi siano gestiti il più possibile attraverso procedure digitalizzate.

Avviare una procedura regolare di identificazione, comunicazione e disseminazione delle buone pratiche richiede all’amministrazione regionale un duplice investimento:

nella formazione dei soggetti coinvolti, perché forniscano i dati in maniera corretta;

nel modificare il sistema attualmente in uso per il monitoraggio dei progetti perchè tenga necessariamente conto delle dimensioni di analisi più idonee a identificare i progetti di successo all’interno degli interventi del Programma Operativo.

E’ fondamentale, inoltre, avviare un processo di standardizzazione dei dati raccolti dai Dipartimenti regionali, sia per quanto riguarda le modalità di inserimento che le tipologie di informazioni da inserire, in modo da uniformare le informazioni disponibili e renderle così più facilmente confrontabili e fruibili anche centralmente.

Così come è importante predisporre documentazione e reportistica standard, utilizzabile da parte di tutti gli attuatori di progetto, che consenta sia la presentazione delle domande di finanziamento su formulari standardizzati (che includano informazioni chiave utili per la successiva compilazione della scheda progetto), sia la presentazione dei risultati intermedi e finali dell’azione attraverso una descrizione qualitativa del processo di implementazione e dei risultati/prodotti sviluppati;

Si deve interagire in maniera più sistematica con i soggetti attuatori dei progetti, in modo da poter aver un quadro completo del processo di attuazione ed implementazione, come anche degli step successivi di raggiungimento degli obiettivi.

Per concludere, si deve accompagnare questo sistema con azioni di trasparenza e comunicazione quali la pubblicazione, ad esempio sul sito web EuroInfoSicilia, dell’elenco dei progetti che comprenda la descrizione dettagliata di tutti gli interventi finanziati indipendentemente dalla loro potenzialità di divenire buone pratiche, in formato aperto.

Durante il suo intervento Nicola Olivieri, Responsabile del Portale, Unità per l'Attuazione del Piano di Comunicazione FESR della Regione Campania, ha presentato il portale del Programma Operativo FESR della Campania.

Il Piano di Comunicazione del PO FESR Campania, prevede la realizzazione di diverse attività tra le quali:

partecipazione a fiere e manifestazioni di rilevanza nazionale cartellonistica e targhe coordinamento con altre Regioni europee (Open Days) Festival dell’Europa sistema di comunicazione con i beneficiari ecc.

La Regione ha deciso che il principale strumento di attuazione delle attività di comunicazione è il sito internet: www.porfesr.regione.campania.it

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Il Portale è caratterizzato da un linguaggio semplice e comprensibile anche ai non esperti, da un layout ottimizzato per una migliore esperienza di navigazione; newsletter la presenza di sezioni dedicate a:

Programma Operativo Progetti e Beneficiari Georeferenziazione dei progetti Grandi Progetti Bandi (regionali/UE) Download documenti Infografica

Per quanto riguarda la sezione dedicata Progetti e Beneficiari è presente una scheda dettagliata che descrive il progetto. Un problema che ancora deve essere risolto è il fatto che alcuni campi della scheda risultano vuoti o compilati in maniera parziale, perché ci sono difficoltà oggettive nell’acquisizione delle informazioni.

Nel Portale si sta procedendo alla geolocalizzazione dei progetti con schede dettagliate sincronizzate con il sistema di monitoraggio per un report in tempo reale. Si tratta di un sistema che si sta realizzando con il Formez PA ed è in fase di attuazione.

Nella sezione dedicata all’infografica, si trova, appunto, un’informazione visiva che utilizza grafici, istogrammi e strumenti per il data visualization. Per ora si sta utilizzando un’infografica statica scaricabile per l’utilizzo su carta stampata, ma è in fase di implementazione un’infografica dinamica, animata e interattiva.

Per il momento le informazioni e i dati presenti sul sito sono per la maggior parte in formato PDF, ma si sta provvedendo alla conversione di questi documenti anche in altri formati aperti come il CSV e SVG per la grafica vettoriale.

Le attività per il futuro, in previsione della programmazione 2014-2020, sono diverse. Tra queste:

l’attivazione di una stretta collaborazione con Università di Fisciano (SA) per il Progetto Open Lab

Festival dell’Europa: I nostri studenti nelle istituzioni europee cntest per PMI: Idee e soluzioni per il riutilizzo dei dati aperti strumenti per una comunicazione più efficace: comunicazione visiva con strumenti

open source

L’esperienza del Festival dell’Europa è stata di successo e si ha in programma di ripeterla. Si sono coinvolti ragazzi dai 13 ai 18 anni attraverso un concorso in cui si potevano realizzare storyboard, video, campagna fotografica, manifesti, ecc. I materiali prodotti sono stati di alto livello ed inventiva. Sono stati selezionati i lavori di 40 ragazzi che hanno vinto un viaggio a Bruxelles per 3 giorni per visitare il Parlamento Europeo.

Successivamente è intervenuta Valeria Covarelli, Responsabile del Piano di comunicazione FESR della Regione Umbria, che ha illustrato Sorridi sei in Europa, un’esperienza di comunicazione integrata FESR/FSE.

Il Piano di Comunicazione del POR FESR della Regione Umbria è stato approvato nel 2008 ed è partito con l’evento di lancio del settembre /novembre 2008. Si compone di:

Misure di Marketing,

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Misure informative

Misure di accompagnamento (eventi annuali)

Nel 2011 è stato realizzato un unico evento, sfruttando le sinergie del POR FESR e del POR FSE. Sono state individuate 10 locations utilizzando centri commerciali, che rappresentano i punti di aggregazione e di passaggio di estrema rilevanza, soprattutto nel periodo invernale; Università e discoteche (solo per il FSE).

L’evento si è svolto in maniera itinerante dal 24 novembre al 17 dicembre 2011 con l’obiettivo di valorizzare e divulgare i risultati dei programmi operativi del FESR e del FSE, oltre che comunicare i bandi in essere.

Nelle diverse locations è stato allestito uno stand della Regione con 3 lati. Il primo lato dedicato al POR FESR (con loghi e immagini coordinate); il secondo lato al POR FSE e il terzo lato (comune) che ha consentito la proiezione dello spot cinematografico.

Allo stand, personale regionale e hostess e steward qualificati hanno distribuito delle brochure predisposte allo scopo. La brochure del POR FESR contenente informazioni generali sul Programma, nonché informazioni specifiche sul pacchetto “innovazione ed economia della conoscenze” e sulle misure “energia”, i cui bandi sono usciti nel corso del mese di dicembre. Alla brochure era attaccata una cedolina che consentiva la partecipazione al concorso Sorridi sei in Europa. Inoltre c’erano 4 figure cartonate per farsi fotografare e partecipare al concorso a premi.

La finalità delle figure cartonate e del concorso a premi era quella di stimolare gli accessi al canale tematico regionale riservato al POR FESR e al POR FSE, consentendo a tutti gli utenti di accedere alle informazioni relative ai Programmi comunitari. Il canale tematico del PO FESR è sepolto dentro il sito e si intendeva stimolare i partecipanti ad accedere e guardare il canale.

Il maggior afflusso è stato registrato nei centri commerciali, mentre nelle piazze si è avuto il minor numero di interessati, forse il freddo è stato un elemento deterrente oppure il ruolo istituzionale viene percepito in maniera negativa.

I risultati sono stati confortanti. Gli accessi rispetto al mese precedente sono stati di +230,73%; rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente sono stati di + 377%. Nel periodo 24 novembre 2011 - 27 gennaio 2012 si è registrato il 66,80% di nuovi visitatori. I costi per realizzazione del concorso sono stati molto contenuti, rispetto ai risultati ottenuti.

Giuseppe Siino, Ricercatore di Marketing Management, ha presentato l’indagine demoscopica sulla conoscenza del ruolo dell’UE nell’ambito della Politica regionale e sulla conoscenza degli ambiti di intervento del PO FESR Sicilia 2007 – 2013.

Nell’ambito delle attività del Piano di comunicazione del PO FESR Sicilia 2007-2013 sono previste indagini demoscopiche atte a monitorare il livello di conoscenza del ruolo svolto dall’UE attraverso l’attuazione del PO FESR.

A seguito di selezione pubblica tra aziende del settore iscritte all’ASSIRM la realizzazione dell’indagine è stata affidata alla Marketing Management di Milano-Palermo. Si è sfruttato il lancio della Campagna pubblicitaria di promozione del Programma per misurare l’efficacia della comunicazione del PO e il ruolo dell’UE prima e dopo la realizzazione dell’iniziativa.

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Obiettivi dell’indagine sono stati:

verificare il livello di diffusione della conoscenza del ruolo svolto dall’UE nell’ambito delle politiche di sviluppo locale

individuare i principali ambiti di intervento e i migliori canali per informare cittadini ed aziende

valutare l’efficacia della comunicazione, individuando ambiti e modalità di miglioramento utili all’impostazione della nuova campagna di comunicazione integrata del PO FESR

La tecnica di rilevazione utilizzata è stata C.A.T.I. (Computer Assisted Telephone Interview). Il campionamento stratificato proporzionale su 2.800 casi è stato effettuato in due wave di rilevazione da 1.400 interviste (1.000 rivolte a Cittadini e 400 ad Aziende siciliane).

In generale si registra una consapevolezza miope del cittadino nei confronti dell’Unione Europea, del suo ruolo e delle sue attività. L’Unione Europea è conosciuta maggiormente nel ruolo di finanziatore. Nell’ambito delle aziende il campione è meglio informato sul tema e risulta più sensibile alla comunicazione realizzata. Una buona parte dei cittadini non conosce i Fondi Strutturali. I cittadini, inoltre, colgono con difficoltà una comunicazione tecnica e specifica, si hanno risultati migliori nelle aziende.

I canali di comunicazione attraverso cui si viene a conoscenza dei bandi, spesso non sono quelli istituzionali. La televisione risulta essere il canale considerato dagli intervistati migliore per comunicare la realizzazione delle attività del PO.

Il sito Euroinfosicilia ha avuto un giudizio medio di 7 su 10 punti di valutazione.

Sessione pomeridiana

Laboratorio con navigazione guidata di OpenCoesione e focus su progetti in attuazione nel territorio siciliano

Nel pomeriggio Carlo Amati, Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento per lo sviluppo e la Coesione economica, ha illustrato in maniera dettagliata il sito OpenCoesione attraverso una navigazione guidata.

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3. - VALUTAZIONE FINALE

Al termine del seminario è stato distribuito un questionario di gradimento contenente 8 domande a risposte chiuse a scelta multipla con una scala che va da 1 = poco a 5 = molto e una domanda aperta per la raccolta dei suggerimenti. Si riportano di seguito le elaborazioni dei risultati:

Secondo il suo parere, in che misura gli

obiettivi dell'incontro sono stati raggiunti?

78

2000123456789

1011121314151617

N° partecipanti 0 0 2 8 7

POCO SUFFICIE DISCRETA ABBASTA MOLTO

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Secondo il suo parere, in che misura le tematiche affrontate

durante l’incontro sono state trattate in modo esaustivo?

10

6

1000123456789

1011121314151617

N° partecipanti 0 0 1 6 10

POCO

esaustivo

SUFFICIENTEM

ENTE

DISCRETAMEN

TE esaustivo

ABBASTANZA

esaustivo

MOLTO

esaustivo

Secondo il suo parere, in che misura l'articolazione ed il

tempo dedicato a ciascuna attività sono stati adeguati?

0 05

11

10123456789

1011121314151617

N° partecipanti 0 0 1 11 5

POCO

adeguati

SUFFICIENTE

MENTE

DISCRETAME

NTE adeguati

ABBASTANZA

adeguati

MOLTO

adeguati

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17

Secondo il suo parere, in che misura le metodologie di

lavoro adottate sono state funzionali al raggiungimento

degli obiettivi previsti?

79

0010123456789

1011121314151617

N° partecipanti 1 0 0 9 7

POCO

funzionali

SUFFICIENTE

MENTE

DISCRETAME

NTE funzionali

ABBASTANZA

funzionali

MOLTO

funzionali

Secondo il suo parere, in che misura la sede, la logistica e

i servizi hanno contribuito a una partecipazione facile,

accessibile e confortevole?

97

1000123456789

1011121314151617

N° partecipanti 0 0 1 7 9

POCOSUFFICIENTE

MENTE

DISCRETAME

NTEABBASTANZA MOLTO

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18

Secondo il suo parere, in che misura l'assistenza

organizzativa è stata funzionale alla buona riuscita

dell'evento?

14

30000123456789

1011121314151617

N° partecipanti 0 0 0 3 14

POCO

funzionale

SUFFICIENTE

MENTE

DISCRETAME

NTE

ABBASTANZA

funzionale

MOLTO

funzionale

Secondo il suo parere, in che misura il contributo degli

esperti in termini di esposizione dei contenuti,

comunicazione e interazione è stato adeguato?

10

6010

0123456789

1011121314151617

N° partecipanti 0 1 0 6 10

POCO

adeguato

SUFFICIENTE

MENTE

DISCRETAME

NTE

ABBASTANZA

adeguato

MOLTO

adeguato

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19

In che misura ritiene di essere soddisfatto di aver partecipato

all'incontro?

10

6

0100123456789

1011121314151617

N° partecipanti 0 1 0 6 10

POCO

soddisfatto

SUFFICIENTE

MENTE

DISCRETAME

NTE

ABBASTANZA

soddisfatto

MOLTO

soddisfatto

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ALLEGATO I – PARTECIPANTI AL SEMINARIO

NOME COGNOME ENTE Marco Alfano Comitato Bene Collettivo Carlo Amati MISE Luigi Amodeo Federazione Siciliana delle BCC Patrizia Barberi Dipartimento regionale della Famiglia Bohuslav Basile Comune di Palermo Claudio Biondi COMPIT Oriana Blasi MISE DPS Giuseppe Danilo Buggea URP – Comune Caltanisetta Salvatore Calvagna Comune di Caltagirone Alfonso Castellano Marketing Management Vincenza Conigliaro Comune di Palermo Patrizia Contino Dipartimento regionale della programmazione Maria Angela Corvitto Comune di Montelepre Lucia Coscarella Dipartimento regionale della programmazione Valeria Covarelli Regione Umbria Giada Cuticchio Banca Don rizzo Lavinia Daniele Formez Michele Daparo Comune di Caltagirone Chiara Di Bella Dipartimento regionale della programmazione Franco Fidelio Dipartimento regionale Beni Culturali Michele Giuranna Emanuela Guccione Dipartimento regionale della programmazione Giovanna Maria Gueli Caterina Guercio Comune di Palermo Maria Pia Iovino Associazione culturale Archikromie Maria Mandalà Comune di Palermo Antonio Meli Dipartimento regionale della programmazione Patrizia Milisenda Comune di Palermo Ignazio Mineo Dipartimento Urbanistica - URP Antonina Monte Dipartimento BB.CC.AA e IS Nicola Olivieri Regione Campania Caterina Pantaleo Maria Rosa Patellaro Dipartimento regionale della programmazione Domenico Pennone Provincia di napoli Antonio Piceno Dipartimento regionale della programmazione Giovanni Pizzo Dipartimento regionale della Funzione Pubblica Salvatore Randazzo Dipartimento regionale attività produttive Roberto Rizzo Dipartimento regionale Vito Rizzo Spazio Comune Maria Rita Rocca Dipartimento regionale della programmazione Saveria Sarcinelli Comune di Caccamo Michele Scarpulla Comune di Ragusa Giuseppe Schininà Comune di Ragusa Giuseppa Sciurba Dipartimento Regionale Funzione Pubblica Giuseppe Siino Marketing Management Michele Spinoso Dipartimento regionale della programmazione Caterina Tardibuono Comune di Palermo Marco Tornambè Dipartimento regionale della programmazione Maria Concetta Valenti Dipartimento regionale della programmazione