Nuove sfide per la scuola dellinfanzia Quale bambino? Quale scuola? Palermo, 28 febbraio 2009 Sonia...

23
Nuove sfide per la scuola dell’infanzia Quale bambino? Quale scuola? Palermo, 28 febbraio 2009 Sonia Claris AIMC Sicilia – Seminario regionale

Transcript of Nuove sfide per la scuola dellinfanzia Quale bambino? Quale scuola? Palermo, 28 febbraio 2009 Sonia...

Page 1: Nuove sfide per la scuola dellinfanzia Quale bambino? Quale scuola? Palermo, 28 febbraio 2009 Sonia Claris AIMC Sicilia – Seminario regionale.

Nuove sfide per la scuola dell’infanzia

Quale bambino?

Quale scuola?Palermo, 28 febbraio 2009

Sonia Claris

AIMC Sicilia – Seminario regionale

Page 2: Nuove sfide per la scuola dellinfanzia Quale bambino? Quale scuola? Palermo, 28 febbraio 2009 Sonia Claris AIMC Sicilia – Seminario regionale.

La cultura dell’infanzia

• Come è pensata oggi l’infanzia?

• Come è pensata, di conseguenza, la sua educazione oggi?

• OGGI: globalizzazione, migrazioni,società della conoscenza, multimedialità e tecnologie della comunicazione,nuove famiglie, consumi….

Page 3: Nuove sfide per la scuola dellinfanzia Quale bambino? Quale scuola? Palermo, 28 febbraio 2009 Sonia Claris AIMC Sicilia – Seminario regionale.

Si parte da lontano per comprendere meglio l’oggi

• Febbraio 1831: nasce a Cremona, per merito di Ferrante Aporti,il primo asilo di carità, che si inserisce in una serie di iniziative di istruzione popolare.

• Pratiche igienico-sanitarie, disciplina, esercizio dei sensi, giochi, lavoro manuale.

• Tavole sinottiche, concatenazioni di parole, tecniche mnemoniche.

• BAMBINO : portatore di bisogni.• SCUOLA : asilo luogo di assistenza e di carità

Page 4: Nuove sfide per la scuola dellinfanzia Quale bambino? Quale scuola? Palermo, 28 febbraio 2009 Sonia Claris AIMC Sicilia – Seminario regionale.

…..

• 1860: Froebel viene fatto conoscere in Italia da Adolfo Pick.

• BAMBINO: natura e gioco

• SCUOLA: giardino dell’infanzia

Accuse di astrattismo, ‘ geometricismo’, mancanza di educazione religiosa.

Page 5: Nuove sfide per la scuola dellinfanzia Quale bambino? Quale scuola? Palermo, 28 febbraio 2009 Sonia Claris AIMC Sicilia – Seminario regionale.

La scuola materna delle sorelle Agazzi

• 1902: asilo infantile rurale modello a Mompiano ( Brescia)

• BAMBINO: benessere fisico, ordine, cura, gioco spontaneo

• SCUOLA: materna come la propria casa

• Via spiritualistica ed estetica

Page 6: Nuove sfide per la scuola dellinfanzia Quale bambino? Quale scuola? Palermo, 28 febbraio 2009 Sonia Claris AIMC Sicilia – Seminario regionale.

Le ‘Case dei bambini’ di Maria Montessori

• Primi del ‘900: si apre la prima ‘Casa dei bambini’ nel quartiere popolare di S.Lorenzo a Roma.

• BAMBINO: libertà vitale capace di concentrazione ed autoeducazione (ambiente,educatrice, materiale strutturato…)

• SCUOLA : luoghi di vita a misura di bambino,arredi adeguati

• Via più attenta alla dimensione scientifica.

Page 7: Nuove sfide per la scuola dellinfanzia Quale bambino? Quale scuola? Palermo, 28 febbraio 2009 Sonia Claris AIMC Sicilia – Seminario regionale.

Nasce la cultura dell’infanzia

• E’ una scoperta del Novecento.• Aporti: le prime nozioni• Froebel : il gioco• Agazzi : salute, igiene, pulizia, serenità

familiare• Montessori:ambiente a misura di

bambino,arredi e materiali ad hoc• IL BAMBINO SOGGETTO DI DIRITTI

Page 8: Nuove sfide per la scuola dellinfanzia Quale bambino? Quale scuola? Palermo, 28 febbraio 2009 Sonia Claris AIMC Sicilia – Seminario regionale.

Idee di oggi

• Bambino ed infanzia come luoghi sorgivi, generativi e quindi interessanti per studiare la vita della mente.

• Rapporto MENTE-NATURA-CULTURA.LA STESSA CULTURA DELL’INFANZIA,

COME OGNI CULTURA EVOLVE E SI TRASFORMA NEL TEMPO E SECONDO LE ESIGENZE DELLA SOCIETA’.

Page 9: Nuove sfide per la scuola dellinfanzia Quale bambino? Quale scuola? Palermo, 28 febbraio 2009 Sonia Claris AIMC Sicilia – Seminario regionale.

Le pedagogie del sé

• Frammentazione, liquefazione delle identità,deregolamentazione, polifonia valoriale propri della post-modernità ( Z.Bauman).

• Il significato si attinge a posteriori: è favorito l’apprendimento TERZIARIO di G.Bateson

‘ Apprendimento a violare la conformità alla regole,a liberarsi dalle abitudini e a prevenire la loro formazione, a ricostruire le esperienze frammentarie in modelli precedentemente sconosciuti e nel contempo a considerare accessibili tutti i modelli: apprendimento con grande valenza adattiva’ ( G.Bateson,Verso un’ecologia della mente, Adelphi,Mi, 1976., pag. 207).

Page 10: Nuove sfide per la scuola dellinfanzia Quale bambino? Quale scuola? Palermo, 28 febbraio 2009 Sonia Claris AIMC Sicilia – Seminario regionale.

L’Io modulare tra Ulisse e Robinson Crusoé

• IO MODULARE, formato da singoli frammenti di cui ci si prende cura separatamente, io estetico e consumistico più che etico.

• Pedagogie dell’anima:tecnologie di meditazione, memorizzazione, scrittura autobiografica.

• Modelli educativi improntati al soggettivismo: Klein, Erickson, Winnicott, Dolto, Bion. Le figure simboliche utilizzate da guide per il presente e il futuro sono ULISSE (che naviga nel mar dell’incertezza ) e ROBINSON CRUSOE’(volontà di vita in situazioni estreme).

Page 11: Nuove sfide per la scuola dellinfanzia Quale bambino? Quale scuola? Palermo, 28 febbraio 2009 Sonia Claris AIMC Sicilia – Seminario regionale.

….

Relazione educativa è• intransitiva: il soggetto si forma da sé e l’insegnante deve

semplicemente astenersi;• avalutativa: è una conseguenza logica ed inevitabile

dell’intransitività della relazione educativa;• impudica: ogni pensiero e sentimento che fa parte del

processo educativo può essere espresso e diventare educativo.

• Narcisismo, allusività poetico-letteraria vs cittadino del mondo che sceglie le realtà migliori per costruirsi il suo modello formativo di riferimento ( possibilità della libertà)

• Civis e non civitas per il cittadino della postmodernità.

Page 12: Nuove sfide per la scuola dellinfanzia Quale bambino? Quale scuola? Palermo, 28 febbraio 2009 Sonia Claris AIMC Sicilia – Seminario regionale.

Modelli della contemporaneità

• Modello della MENTE ECOLOGICA

• Modello del PENSIERO CHE INTERCONNETTE

• Modello della CURA DEL SE’ di stampo soggettivistico.

SONO PRESENTI NEL MODO DI VEDERE L’EDUCAZIONE E I BAMBINI.

Page 13: Nuove sfide per la scuola dellinfanzia Quale bambino? Quale scuola? Palermo, 28 febbraio 2009 Sonia Claris AIMC Sicilia – Seminario regionale.

L’attaccamento e la cura

• I comportamenti di attaccamento.• Il sistema comportamentale di attaccamento.Nei piccoli:a) Ricerca di vicinanza fisica alla figura di

attaccamento.b) Effetto ‘base sicura’c) Protesta alla separazione, quando la prossimità

diventa impossibile. Monotropismo controverso.

Page 14: Nuove sfide per la scuola dellinfanzia Quale bambino? Quale scuola? Palermo, 28 febbraio 2009 Sonia Claris AIMC Sicilia – Seminario regionale.

……….

• L’attaccamento non sarebbe un ‘amore interessato’ ( Bolwlby), ma la dipendenza sarebbe sociale ed istintiva, primaria, specie-specifica ed innata. Alcune figure vengono scelte non perché soddisfano bisogni fisiologici, ma per la prontezza della risposta e per l’intensità dell’interazione che riescono a porre in atto.

• Modelli Operativi Interni o madre interiorizzata.

Page 15: Nuove sfide per la scuola dellinfanzia Quale bambino? Quale scuola? Palermo, 28 febbraio 2009 Sonia Claris AIMC Sicilia – Seminario regionale.

……….

• Procedura osservativa della STRANGE SITUATION (Ainsworth)

A ) SICUROB) INSICURO-EVITANTEC) INSICURO-AMBIVALENTE (D) Bambino disorganizzato/disorientatoKohlberg: l’attaccamento è un cambiamento di strutture

cognitive, dovute ad un’interazione sociale stabile e gratificante.

Schaffer: lo sviluppo sociale primario è un fenomeno DIADICO ( alternanza di turni, attenzione condivisa, ritmi interattivi, dialoghi e pseudo-dialoghi…)

Page 16: Nuove sfide per la scuola dellinfanzia Quale bambino? Quale scuola? Palermo, 28 febbraio 2009 Sonia Claris AIMC Sicilia – Seminario regionale.

…..

• Modello del RICONOSCIMENTO del nuovo venuto al mondo da parte della famiglia e del proprio ambiente culturale ( metafora della ‘ pianta’ e del ‘seme’ da far germogliare).

• Anni ’30 del Novecento e studi sulla cultura come variabile negativa ( M.Mead).

• Psicologia culturale di J.Bruner: artefatti scaffolding (coinvolgimento dei bambini,riduzione della difficoltà dei

compiti, il mantenere l’attività orientata allo scopo il segnalare e rimarcare le caratteristiche più specifiche dell’attività, il controllo della frustrazione, la dimostrazione dello scopo da raggiungere,comprensibile al bambino)

Page 17: Nuove sfide per la scuola dellinfanzia Quale bambino? Quale scuola? Palermo, 28 febbraio 2009 Sonia Claris AIMC Sicilia – Seminario regionale.

Il corpo e le emozioni

• Il corpo come strumento di relazione con il mondo e come strumento di conoscenza.

• Parallelismo tra movimenti visti e movimenti prodotti ( ‘ neuroni a specchio’)

• La comprensione di un’azione avviene attraverso l’automatica simulazione dell’azione stessa, non attraverso schemi cognitivi o immagini mentali.

• Le emozioni sono STATI DELLA MENTE.• Damasio e l’errore di Cartesio.

Page 18: Nuove sfide per la scuola dellinfanzia Quale bambino? Quale scuola? Palermo, 28 febbraio 2009 Sonia Claris AIMC Sicilia – Seminario regionale.

Esperienza, educazione e contesti culturali

• Esperienza è vita ( J-Dewey): la dinamica della vita e della morte, la fragilità del piccolo d’uomo sono le molle dell’educazione.

• I bambini crescono ed imparano accompagnati dagli adulti in attività culturali ( Pensatore di Rodin; Finn)

• Reciprocità tra individuo e contesto (B.Rogoff): il pensiero è un evento (azione) in cui l’animale cerca un’informazione pertinente per funzionare con efficacia nell’ambiente e trasforma se stesso per adattarsi meglio alla nicchia in cui è inserito.

Page 19: Nuove sfide per la scuola dellinfanzia Quale bambino? Quale scuola? Palermo, 28 febbraio 2009 Sonia Claris AIMC Sicilia – Seminario regionale.

…….

• - Culturalmente definita è la stessa intelligenza come i vari fattori che entrano in gioco

• Cinesi: memoria di fatti• Uganda: sapere cosa fare e quando fare la cosa

socialmente più appropriata.• Maya: i bambini non devono entrare in

competizione con gli adulti nel racconto.• Occidente : attività e ambienti solo per bambini vs

partecipazione alle attività sociali adulte.

Page 20: Nuove sfide per la scuola dellinfanzia Quale bambino? Quale scuola? Palermo, 28 febbraio 2009 Sonia Claris AIMC Sicilia – Seminario regionale.

Apprendistato

• L’attività complessa viene gestita ed organizzata in sotto-obiettivi per il principiante:

• Attirare l’attenzione del bambino sul compito (definito dal tutor)• Ridurre il numero dei passaggi per risolvere un problema• Mantenere la motivazione e la direzione dell’attività.• Evidenziare la discrepanza tra la produzione e la soluzione ideale.• Mostrare la versione ideale della performance.

• Sostegno da parte degli adulti: domande-suggerimento; completamento di frasi e/o riformulazioni da parte del tutor.

• Apprendimento deduttivo e meccanico / apprendimento induttivo, per scoperta, critico, metacognitivo ( approccio socio-costruttivista).

-

Page 21: Nuove sfide per la scuola dellinfanzia Quale bambino? Quale scuola? Palermo, 28 febbraio 2009 Sonia Claris AIMC Sicilia – Seminario regionale.

Confronto

Interagente famiglia

scuola

In interazione con l’ambiente

Potenzialità in via di sviluppo

Costruttore di significati

bambino

2007 2004 1991 …

Ambiente educativo di apprendimento

Ambiente diapprendimento

Cooperante Alleata

Luogo di vitaordinata per crescere

Page 22: Nuove sfide per la scuola dellinfanzia Quale bambino? Quale scuola? Palermo, 28 febbraio 2009 Sonia Claris AIMC Sicilia – Seminario regionale.

Confronto

molto alto medio alto rilievo

utilizza con creatività i materiali

…varietà creativa di materiali

creatività

ordinata e produttiva

creatività

artista esteta erme

neuta

bambino

2007 2004 1991 …

Page 23: Nuove sfide per la scuola dellinfanzia Quale bambino? Quale scuola? Palermo, 28 febbraio 2009 Sonia Claris AIMC Sicilia – Seminario regionale.

1991 2004 2007 attività

espressive

linguaggi di espressione e comunicazio

ne

gusto estetico arte che educa al senso del bello

patrimonio

artistico …

ambiente e esperienza

scoprire le arti e la loro corrisponden

za al nostro gusto

avvicinarsi alle produzioni artistiche

ambiente valido esteticamente, luogo di esperienza

strumenti e materiali

luogo di fruizione e esplorazione.

materiali a

disposizione, da esplorare

per lasciare traccia di sé, vari

da esplorare e manipolare

multimedialità rischi di omologazione

rientra nella molteplicità di strumenti e materiali

forma di espressione