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RELAZIONI SEMESTRALI SULLA ATTIVITÀ' DELLA

COMMISSIONE

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RELAZIONI SEMESTRALI SULL'ATTIVITÀ' DELLA COMMISSIONE

Indice delle relazioni semestrali sull'attività della Commissione, presentate dal presidente Gualtieri e comunicate al Parlamento ai sensi dell'articolo 2, comma 4, della legge 17 maggio 1988, n. 172.

Per comodità di consultazione i testi delle relazioni che documentano l'attività della Commissione sono qui di seguito ripubblicati.

1 a relazione - 28 febbraio 1989 X Leg. Doc. XXIII n. 5 pag. 728

2 a relazione - 10 ottobre 1989 " " n. 11 " 733

3 a relazione - 10 maggio 1990 " " n. 18 " 737

4 a relazione - 17 aprile 1991 " " n. 32 " 742

5 a relazione - 4 dicembre 1991 " " n. 42 " 754

Nota integrativa relativa al periodo dicembre - aprile 1992 763

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D o c . XXIII n. 5

l a Relazione semestrale

La Commiss ione pa r l amen ta re d ' inchiesta sul t e r ro r i smo in Italia e sulle cause della manca t a individuazione dei responsabil i del le stragi, istituita con legge 17 maggio 1988, n. 172, si è insediata, con la elezione dell'Ufficio di Presidenza, il 28 luglio 1988.

Dopo la sospensione estiva dei lavori par lamentar i , la Commissio­ne , alla ripresa dell 'attività, è stata in p r i m o luogo impegna ta nel la discussione e approvazione del r ego lamento in te rno , s econdo quan to disposto dal l 'ar t icolo 7, c o m m a 1 della legge istitutiva («l'attività e il funzionamento della Commiss ione sono disciplinati da u n r ego lamen to in te rno approvato dalla Commiss ione p r i m a dell ' inizio dei lavori.»). Nel corso di due sedute , contrassegnate da u n vivace confronto, sono state approvate n o r m e regolamentar i , po i coordina te in u n a successiva seduta, che discipl inano, t ra le mater ie di maggiore significato, la pubbl ic i tà dei lavori, la p r o c e d u r a di svolgimento del l ' inchiesta , le audizioni , l 'assunzione di tes t imonianze formali e il r eg ime degli atti formati dalla Commissione.

Posto che la legge istitutiva dà facoltà alla Commiss ione (ar t icolo 7, c o m m a 2) di riunirsi in seduta segreta, si è ritenuto dalla Commiss ione di cons idera re regola genera le la pubbl ic i tà dei lavori, intesa nel senso p iù ampio , assicurata cioè ol t re che dalla redazione di u n r e socon to sommar io , pubbl ica to sul bol let t ino delle Commissioni del Sena to della Repubbl ica e della Camera dei deputat i , anche dalla t rasmiss ione at t raverso impiant i audiovisivi, ana logamente a quan to previsto dall 'ar­t icolo 33 c o m m a 5 del Regolamento del Senato , c o m e r e c e n t e m e n t e modificato.

La Commiss ione si è pera l t ro riservata la facoltà, prevista, c o m e si è ricordato, dalla legge istitutiva, di p r o c e d e r e in seduta segreta a l lorché la discussione abbia ad oggetto atti di inchiesta p e r i quali sia p reva len te l 'esigenza, valutata anche con riferimento alla na tu ra degli atti medes imi , di m a n t e n e r e il segreto.

I po te r i del l 'autori tà giudiziaria di cui è dotata la Commiss ione sono esercitat i - specifica il r ego lamento in te rno - d i re t tamente dal plenum, con ciò in tendendosi garant i re il pr incipio della proporz ional i tà nell 'esercizio dei poter i previsti dalla legge istitutiva, al l 'ar t icolo 2, c o m m a 1, e dall 'ar t icolo 82 della Costituzione. In questa logica si esc lude espl ic i tamente che eventual i gruppi di lavoro, da considerars i s empl i cemen te c o m e art icolazioni in te rne alla Commiss ione e finalizza­te allo svolgimento di attività di s tudio e di ricerca, possano compie re atti aventi rilevanza esterna.

Riservata la p rocedu ra della l ibera audizione, che si svolge secondo le modal i tà delle p r o c e d u r e informative e delle indagini conosci t ive, ai pa r lamenta r i , ai m e m b r i del Governo e ai magistrati , la Commiss ione h a altresì previsto la possibilità di p r o c e d e r e al l 'assunzione di tes t imonian­ze formali, coe ren t emen te alla n o r m a di cui al l 'ar t icolo 4, c o m m a 1

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Senato della Repubblica - 729 - Camera dei deputati

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della legge n. 172 («Ferme le compe tenze del l 'autor i tà giudiziaria, p e r le audizioni a tes t imonianza davanti alla Commiss ione si app l icano le disposizioni degli art icoli 366 e 372 del codice penale») .

Nel presuppos to , pera l t ro , che la Commiss ione , p u r p r o c e d e n d o con i poter i del l 'autor i tà giudiziaria non ne ha i compi t i e qu ind i n o n t ende ad individuare responsabil i tà penal i , sono state espl ic i tamente ritenute inapplicabili dal r ego lamento in te rno le garanzie difensive (comunicazioni giudiziarie, n o m i n a di difensori e diri t to di quest i a in­tervenire) .

Da ul t imo va nota to che la Commiss ione h a richiamato ne l regolamento il conce t to di segreto funzionale che cop re gli atti formati dalla Commiss ione medes ima secondo la no ta sentenza della Corte costi tuzionale n. 231 del 1975. (*)

Considerati i compi t i individuati dalla legge istitutiva, la Commis­sione, con riferimento specifico al pun to b) del l 'ar t icolo 1 (accer ta re le ragioni che h a n n o impedi to l ' individuazione dei responsabi l i delle stragi e dei fatti conness i a fenomeni eversivi verificatisi in Italia a par t i re dal 1969»), ha provveduto ad acquis i re tutti gli atti finali dei p roced imen t i penal i (ordinanze di rinvio a giudizio, sentenze di p r i m o grado e di appel lo) relativi alle v icende di strage che , h a n n o insanguinato il paese dal 1969.

All 'archivio della Commiss ione sono oggi depositat i gli atti t rasmessi dalle diverse autor i tà giudiziarie - che h a n n o corr isposto con prontezza e disponibili tà alle esigenze della Commiss ione - relativi alle stragi avvenute a Piazza Fon tana (1969), a Pe teano (1972), alla ques tu ra di Milano (1973), a Piazza della Loggia (1974), sul t r e n o Italicus (1974), alla stazione di Bologna (1980) e sul t r eno n. 904 (1984). La Commiss ione ha altresì acquisi to gli atti finali dei p roced imen t i giudiziari relativi al caso Peci, ai rappor t i t ra t e r ro r i smo ne r o e Loggia P2, alle Brigate rosse napole tane , al caso Cirillo n o n c h é al l 'evers ione n e r a dal 1971 al 1979.

Tale complesso di atti, integrato da altri specifici d o c u m e n t i o t tenut i da diverse autor i tà , giudiziarie e amminis t ra t ive , c o m u n q u e relativi a fatti e v icende conness i a fenomeni eversivi cost i tuisce il pa t r imonio documen ta l e - che a m m o n t a a c i rca 22.000 pagine - di cui la Commiss ione d ispone in questa fase che si è caratterizzata p e r u n

(*) «Il segreto delle Commissioni d'inchiesta non corrisponde, a rigore, ai vari specifici tipi di segreto previsti dalle norme dei codici di diritto e procedura penale, ma può qualificarsi, piuttosto, più genericamente, come un segreto funzionale, del quale spetta alle Commissioni medesime determinare la necessità di limiti. Le considerazioni... quanto ai particolari metodi di indagine cui una Commissione d'inchiesta può ricorrere, alla natura confidenziale o comunque riservata che possono avere le informazioni ad essa fornite o da essa raccolte, delle quali non sempre la Commissione è in grado di accertare con sufficiente sicurezza la piena conformità al vero, giustificano, infatti, la eventuale segretezza dei risultati in tali forme acquisiti, e di questi soltanto, anche per non esporre quanti forniscono informazioni al rischio di conseguenze dannose. Ed è ovvio che anche la sola prospettiva di con simili rischi costituirebbe una remora non indifferente per gli interessati, minacciando di compromettere il conseguimento, non soltanto delle finalità della singola inchiesta ma altresì, in prospettiva, di ogni possibile inchiesta futura, vanificando in definitiva il potere che l'articolo 82 della Costituzione conferisce alle Camere».

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Senato della Repubblica - 730 - Camera dei deputati

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pr imo approcc io alla ricerca e alla individuazione dei p iù consistent i filoni di indagine.

La Commiss ione n o n ha t rascura to di dotarsi , con riferimento allo specifico compi to ad essa assegnato dalla le t tera c) del l 'a r t icolo 1 della legge istitutiva (accer ta re «i nuovi e lement i c h e possono integrare le conoscenze acquisi te dalla Commiss ione p a r l a m e n t a r e d ' inchiesta sulla strage di via Fani e l 'assassinio di Aldo Moro istituita c o n legge 23 novembre 1979, n. 597»), della documen taz ione racco l ta dalla Commis­sione d ' inchiesta sul caso Moro , o t t enendo dalla Pres idenza del Sena to di acquisire copia di tutt i gli atti versati all 'Archivio s tor ico del Sena to da quella Commiss ione n o n c h é di d isporre degli att i in corso di pubbl icazione esistenti p resso l'ufficio stralcio della Commiss ione me­desima.

La Commiss ione infine h a ritenuto necessar io d isporre è stata formulata apposita richiesta, n o n a n c o r a soddisfatta, alla Presidenza della Camera dei deputat i - degli atti versati all 'Archivio s tor ico della Camera dalla Commiss ione p a r l a m e n t a r e d ' inchies ta sulla Loggia massonica P2 e dalla Commiss ione m o n o c a m e r a l e d ' inchiesta sul t e r ro r i smo e sulla m a n c a t a individuazione dei responsabi l i delle stragi la quale ul t ima, p u r o p e r a n d o p e r poch i mes i nel lo scorc io finale della scorsa legislatura, ha tut tavia formato documen t i di notevole interesse e attualità.

Ai sensi del l 'ar t icolo 8 della legge n. 172 («la Commiss ione p u ò avvalersi del l 'opera di agent i e ufficiali di polizia giudiziaria e delle collaborazioni che ritenga necessarie») , la Commiss ione ha altresì provveduto a cost i tuire u n o staff in terdiscipl inare di co l labora tor i specializzati col compi to di suppor ta re il lavoro dei commissar i con specifiche compe tenze t ecn iche e, inol t re , di p o r r e allo s tudio, in col laborazione con il Servizio p e r lo sviluppo e la gest ione dell ' informa­tica del Senato, la realizzazione, con s t rument i informatici , di u n a b a n c a dei dati trat t i dagli atti acquisit i .

Nella impostazione dei lavori la Commiss ione h a inteso p rocede re , p e r quan to possibile, alla c o n t e m p o r a n e a acquis iz ione di tutt i gli e lement i di valutazione riferiti ai t re pr incipal i filoni d ' inchiesta individuati dalla legge istitutiva: «la sorveglianza» delle res idue possibilità del t e r ro r i smo, la ricerca delle responsabi l i tà inerent i al le stragi compiu te dal 1969 e la chiarificazione degli e lement i di dubbio tu t tora residui nella v icenda della strage di Via Fani e dell 'assassinio di Aldo Moro.

Sul p r imo degli oggetti del l ' inchiesta la Commiss ione ha effettuato u n a necessar ia r icognizione di agg iornamento , con le audizioni del Pres idente del Consiglio dei minis t r i e del Capo della Polizia, sui risultati conseguit i e sullo stato a t tuale della lotta al t e r ro r i smo , secondo quan to dispone alla le t tera a) del l 'ar t icolo 1 la legge istitutiva.

Nel corso di quest i confront i sono stati approfondi t i numeros i , rilevanti t emi quali la consis tenza at tuale del t e r ro r i smo di «sinistra», dopo le più recent i operazioni di polizia, le potenzial i tà di riaggregazio­ne dei terroris t i di «destra» e di «sinistra», la s i tuazione nel le carcer i c o n par t icolare r i fer imento al f enomeno degli i rr iducibil i e dei dissociati , il t e r ro r i smo internazionale e i suoi riflessi sulla s i tuazione in terna , la ripresa del t e r ro r i smo al toatesino, le conness ioni t ra t e r ro r i smo e

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criminal i tà organizzata, la capaci tà di ada t t amento degli appara t i prepost i alla sicurezza nella c o m p r e n s i o n e del l 'evoluzione del fenome­no terror is t ico, il livello di c o o r d i n a m e n t o t ra le diverse forze di polizia.

In u n a serie di audizioni mira te , volte a o t t enere informazioni specifiche, utili alla configurazione di u n quadro complessivo del fenomeno terroris t ico, sa ranno success ivamente ascoltati i responsabi l i dei Servizi e, pe r quanto specif icamente a t t iene alle conness ioni , a n c h e di r ecen te emerse , t ra t e r ro r i smo e cr iminal i tà organizzata, l'Alto Commissar io pe r il coo rd inamen to della lotta con t ro la de l inquenza mafiosa, Domenico Sica.

Raccolt i , p resumib i lmente en t ro t empi contenut i , gli e lement i di informazione, filtrati dalla necessar ia riflessione poli t ica, la Commissio­ne po t rà p resen ta re al Par lamento , p r i m a della scadenza posta dalla legge istitutiva, la relazione sui risultati conseguit i e sullo stato a t tuale della lotta al t e r ror i smo.

Per quanto conce rne l ' inchiesta sulle stragi, la Commiss ione si è p ropos ta di accer ta re se nel pe r iodo dal 1969 al 1984 vi sia stata u n ' u n i c a strategia stragistica volta alla destabilizzazione pol i t ica e istituzionale del Paese e, in tale quadro , quali s iano state le eventual i responsabil i tà e se n o n vi s iano state complici tà , connivenze o interferenze di organi istituzionali deputat i alla sicurezza del paese .

Si tratta, c o m e è evidente, de l l ' impegno di maggiore compless i tà che a t tende la Commissione che sta p rocedendo , avendo già attivato in tal senso lo staff dei col laborator i , a u n a le t tura de l l ' imponen te mater ia le già acquisi to. Rientra in ques to quadro u n a a t ten ta analisi dei dati disponibili allo scopo di p red i spor re le condizioni p e r la audiz ione di Licio Gelli che da due distinti t r ibunal i italiani è stato riconosciuto -success ivamente al diniego di estradizione, p e r i reat i p iù gravi, da pa r te del Governo svizzero - colpevole di gravi reat i conness i alle stragi compiu te in Italia.

Con par t icolare riferimento a u n o dei casi di s trage individuati dalla Commiss ione c o m e oggetto privilegiato di inchiesta, è stata svolta l 'audizione del Comandan te genera le del l 'Arma dei carabinier i , mi ra ta ad approfondire le v icende connesse alla s trage di Pe teano del 31 maggio 1972 in cui pe rde t t e ro la vita t re carabinier i e altr i furono graviss imamente feriti.

Allo scopo di in tegrare le conoscenze acquisi te dalla Commiss ione pa r l amen ta re d ' inchiesta sul caso Moro - terzo oggetto pr inc ipa le del l ' inchiesta - essendo stata dichiara ta la disponibil i tà di a lcuni brigatisti rossi, implicati nel la strage di via Fani e nel seques t ro di Aldo Moro, a voler privilegiare la sede poli t ica piut tosto che quel la giudiziaria pe r a lcuni chiar iment i sostanziali, la Commiss ione , accer ta to p re l imina rmen te se le audizioni p o t r a n n o avere u n a reale base di ser ietà e di correttezza, p rocede rà nei t empi brevi ad acquis i re tali tes t imo­nianze.

Secondo u n o r i en tamen to emer so fin dall 'avvio dei lavori, la Commiss ione, nel quadro dei rappor t i t r a cr iminal i tà c o m u n e e t e r ro r i smo, ha deciso di affrontare, avendo già definito la metodologia del l ' indagine, l ' esame della v icenda connessa al seques t ro del l 'assessore Ciro Cirillo e a l l 'uccis ione della sua scor ta e alle condizioni del suo

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rilascio. Tale indagine sarà volta ad acce r t a re se, ne l la vicenda, vi s iano stati compor t amen t i n o n conformi di o rgani del lo Stato e di al tr i soggetti istituzionali e politici. La Commiss ione h a deciso di occupars i di tutti gli aspetti della vicenda, s iano essi p iù o m e n o noti , e n o n si l imiterà a quell i che sono stati oggetto di d iscuss ione pubbl ica negli ult imi anni . A tal fine sono stati nomina t i t r e re la tor i - il sena tore Silvio Coco, il sena tore Francesco Macis e la sena t r ice Maria Rosar ia Manier i - che, sulla base della documentaz ione disponibi le e dopo adegua ta ricognizione delle tes t imonianze da acquis i re , p r e s e n t e r a n n o alla Commissione, en t ro il 28 febbraio, il p r o g r a m m a del lavoro che , ne l lo specifico set tore di indagine, sarà subito avviato dalla Commiss ione .

GUALTIERI, presidente

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Doc . XXIII n. 11

2» Relazione semestrale

Nel suo secondo semes t re di attività la Commiss ione , senza ovviamente t r ascura re di acquis i re tutti gli e l ement i di conoscenza connessi alle diverse finalità assegnatele dalla legge 17 maggio 1988 n. 172 e di compie re l ' indispensabile attività is t rut tor ia dei filoni di indagine in cui e impegnata , ha p r inc ipa lmente concen t r a to la sua at tenzione sulle v icende connesse al seques t ro del l 'assessore Ciro Cirillo e alla tragica esplosione del DC-9 dell 'I tavia avvenu t a l i 27 g iugno 1980 nel cielo di Ustica.

Per quanto riguarda il seques t ro Cirillo, il cui e same pr ior i ta r io si e imposto in ragione degli Inquie tant i rappor t i che in que l l ' occas ione si sono evidenziati t r a cr iminal i tà organizzata, evers ione pol i t ica e apparat i dello Stato, la Commiss ione si e impegna ta in u n a p r i m a fase in u n a approfondita e ar t icolata t rat tazione p re l iminare . Ben sei sedute sono state infatti dedicate all ' i l lustrazione e alla discussione delle relazioni e laborate dal sena tore Silvio Coco, dal sena to re F rancesco Macis e dal sena tore Giuseppe Visca sul p r o g r a m m a dell ' inchiesta , il che ha consent i to pera l t ro di affrontare quest ioni di ca ra t te re metodologico e p rocedura l e di rilevanza genera le : si e, ad esempio , approfondito il p r o b l e m a dei rappor t i t r a inchiesta p a r l a m e n t a r e e quella condotta , sulla stessa mater ia , dal l 'autor i tà giudiziaria, conclu­dendo un i ta r i amente la Commiss ione che la c o n t e m p o r a n e i t à di p roced iment i giudiziari in a t to n o n p u ò p rec lude re la sua investigazione dato che essa e stata istituita dal Pa r l amen to a n c h e allo s copo di ch iar i re le ragioni delle difficoltà incont ra te dal corso della giustizia. Ciò n o n significa na tu ra lmen te che la Commiss ione , nel l ' esple tare le indagini affidatele - le quali del res to si p r o p o n g o n o fini b e n differenziati rispetto a quelli che persegue l 'autori tà giudiziaria - n o n debba p r eoccupa r s i di evitare ogni interferenza o turbat iva sull 'attività della magis t ra tura .

È stato quindi approvato il p r o g r a m m a del l ' inchiesta che si e avviata con le audizioni dei responsabi l i polit ici dei Ministeri interessat i e dei responsabil i operativi degli organi di polizia e dei servizi di informazione e di sicurezza in car ica a l l ' epoca del seques t ro Cirillo. In dettaglio, la Commiss ione ha ascoltato e in ter rogato , ne l co rso di sei sedute svoltesi nei mesi di apri le , maggio e giugno, gli onorevol i Adolfo Sarti e Clelio Darida, minis t r i di grazia e giustizia, l 'onorevole Lelio Lagorio, minis t ro della difesa; l 'onorevole Virginio Rognoni , min is t ro del l ' interno; il sena tore F rancesco Mazzola, sot tosegretar io di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega p e r i Servizi; il s ena to re Umber to Cappuzzo, c o m a n d a n t e genera le del l 'Arma dei Carabinier i ; il prefet to Giovanni Rinaldo Coronas , capo della Polizia; il do t to r Ugo Sisti, responsabile della Direzione genera le p e r gli istituti di p revenz ione e p e n a del Ministero di grazia e giustizia; il prefet to Vincenzo Parisi , vice diret tore del Sisde; il genera le Pasquale Notarnicola , d i re t tore del la p r ima divisione del Sismi; il genera le Pietro Musumec i , capo dell'ufficio

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Senato della Repubblica - 734 - Camera dei deputati

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control lo e sicurezza del Sismi; il co lonne l lo Giuseppe Be lmonte , ufficiale addet to all'ufficio cont ro l lo e sicurezza del Sismi; il genera le Abelardo Mei, vice di re t tore del Sismi; il do t tor Giorgio d i s c u o i o , coord ina tore dei centr i Sisde.

Tali deposizioni sono state racco l te nel la forma, disciplinata dall 'ar t icolo 16 del Regolamento in te rno , di l ibere audizioni , ad eccezione di quel la del genera le Mei p e r la quale la Commiss ione , insoddisfatta delle risposte fornite dal l 'audi to , h a deciso di avvalersi della facoltà concessa dal l 'ar t icolo 18 del Rego lamento , passando dalla l ibera audizione all 'acquisizione, in u n a seduta successiva, di u n a tes t imonianza formale, s t rumen to di indagine , ques t 'u l t imo, potenzial­men te più efficace inquan to l 'ar t icolo 4 della legge 17 maggio 1988 n. 172 e l 'art icolo 19 del Regolamento , che n e disciplina l 'applicazione, lo mun i scono delle sanzioni stabilite dal l 'ar t icolo 372 del codice pena le in caso di falsa tes t imonianza.

Conclusa questa p r i m a fase del l ' inchiesta , i cui risultati s a r anno trasfusi in u n a relazione p re l iminare che sarà quan to p r i m a presen ta ta al Par lamento , la Commiss ione ha ripreso l ' approfondimento delle v icende connesse al seques t ro Cirillo alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, già a par t i re dalla terza se t t imana di se t t embre , focalizzando l 'a t tenzione sui mov imen t i dei de tenut i verificatisi all ' inter­no del set tore carcerar io du ran te il seques t ro .

Nei mesi di g iugno e di luglio si sono avviate le indagini sul l ' incidente ae reo di Ustica grazie ad u n a in tensa attività is t rut tor ia condot ta dal g ruppo di lavoro appos i t amente istituito nel mese di apr i le , dopo che , nella seduta del 30 marzo , la Commiss ione aveva affermato a l l 'unanimità la p ropr ia compe tenza ad occupars i della vicenda, a n c h e in forza, a p resc indere da ogni a l t ra cons ideraz ione di mer i to , del l 'ordine del g iorno approvato dalla Camera dei deputa t i 1*11 maggio 1988 ed accol to dal Governo. Tali precisazioni sono doverose pe r che , success ivamente alle date sopraindicate , e r a n o state p resen ta te presso la Camera dei deputat i a l cune p ropos te volte alla ist i tuzione di u n a Commiss ione m o n o c a m e r a l e d ' inchiesta sulla t ragedia di Ustica, s icché la Commiss ione h a dovuto ribadire, nel la seduta del 6 g iugno, la p rop r i a competenza sot tol ineando l ' inoppor tuni tà di iniziative m e r a m e n t e ed inut i lmente duplicative.

Supera to questo scoglio, a t t raverso i necessar i ch ia r iment i interve­nuti con la Presidenza della Camera dei deputat i , l ' esame del caso h a avuto inizio con lo svolgimento, da pa r t e del deputa to Giordano Angelini e del senatore Manfredi Bosco, di due relazioni introdut t ive incent ra te sulla ricognizione del l ' ingente documen taz ione nel frattem­po acquisita e sulla prospet tazione di u n p r o g r a m m a di inchiesta, poi art icolato dal g ruppo di lavoro in u n a p ropos ta approva ta dalla Commissione nel la seduta del 14 giugno.

Il p r o g r a m m a ha avuto u n a p r i m a a t tuazione con le audizioni del minis t ro Rino Formica , minis t ro dei t raspor t i a l l ' epoca del l ' incidente; del l 'onorevole Lelio Lagorio, minis t ro della difesa del l 'epoca; del dot tor Carlo Luzzatti, p res idente della commiss ione tecnico-formale d ' inchie­sta sul l ' incidente di Ustica nomina t a dal Ministro dei t raspor t i il 28 giugno 1980; del l 'ammiragl io Antonino Geraci , responsabi le del Sios Marina del l 'epoca; del genera le Beni to Gavazza, responsabi le del Sios

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Eserci to del l 'epoca; del genera le Giorgio Santucci , addet to ae ronau t i co e p e r la difesa presso l 'ambasciata i taliana a Washington a l l ' epoca del l ' incidente; del generale Zeno Tascio, responsabile del Sios Aeronau­tica del l 'epoca.

Al fine di accer ta re le eventuali conness ioni t ra l ' incidente di Ustica e la caduta del Mig libico rinvenuto in Sila il 18 luglio 1980, la Commiss ione ha anche del iberato che il g ruppo di lavoro p rocedesse ad u n incon t ro informale con i professori Rondanel l i e Zurlo - che esegui rono l 'esame necroscopico del cadavere del pi lota de l l ' aereo libico - e con l'ufficiale sanitario di Castelsilano, dot tor Scalise - che redasse il certificato di inumazione della sa lma - p e r approfondi re la quest ione della datazione della m o r t e del pilota. L ' incont ro si e prof icuamente svolto il 26 luglio, po t endo il g ruppo di lavoro con ta re sulla consulenza tecnica del professor Mario Alberto Dina, o rd inar io di ana tomia e istologia patologica dell 'Università cattolica di Roma , e del professor Giusto Giusti, ordinar io di medic ina legale dell 'Università di Perugia, i quali h a n n o presenta to , alla fine di agosto, u n p a r e r e scri t to che , un i t amen te alla t rascrizione stenografica de l l ' incontro , è stato formalmente acquisi to agli atti dell ' inchiesta.

Anche in o rd ine alle vicende connesse al l ' incidente ae reo di Ustica, sulle quali l ' inchiesta sta p roseguendo p e r essere condot ta a t e r m i n e ne i pross imi mesi , po t ra essere presenta ta u n a relazione p re l imina re che faccia il pun to degli acce r t ament i finora effettuati.

Per quan to at t iene all 'acquisizione di atti e d o c u m e n t i utili all ' inchiesta, la Commiss ione ha po tu to giovarsi della pun tua le disponibilità delle pubbl iche amminis t raz ioni interpel late , s tabi lendo in par t icolare u n rappor to di fattiva col laborazione con varie autor i tà giudiziarie, che in nessun caso si sono avvalse della possibilità, concessa dal l 'ar t icolo 5 della legge 17 maggio 1988 n. 172, di n o n accogl iere , p e r motivate ragioni di na tu ra istruttoria, le richieste della Commiss ione . Quest 'ul t ima, da par te sua, ha ritenuto oppor tuno rispondere positiva­men te alle istanze avanzate, dalla P rocu ra della Repubbl ica presso il Tr ibunale di Venezia e dall'ufficio istruzione presso il Tr ibunale di Roma, di acquis ire copia del testo stenografico di a l cune audizioni svolte dalla Commissione.

Non è stato invece possibile en t ra re in possesso degli atti versati all 'archivio storico della Camera dei deputat i dalla Commiss ione pa r l amen ta re d ' inchiesta sulla loggia massonica P2 e dalla Commiss ione m o n o c a m e r a l e d ' inchiesta sui risultati della lotta al t e r ro r i smo e sulle cause che h a n n o impedi to l ' individuazione dei responsabil i delle stragi. La Presidenza della Camera dei deputat i n o n ha infatti accol to la specifica r ichiesta formulata ai sensi del l 'ar t icolo 5 della legge 17 maggio 1988 n. 172, avendo pera l t ro ammesso i c o m p o n e n t i della Commiss ione alla l ibera consul tazione di tali atti.

Nell 'archivio della Commiss ione sono finora confluiti d o c u m e n t i pe r u n totale di circa 70.000 pagine: p e r la razionale gest ione di ques to rilevante pa t r imonio è stato adot ta to u n sistema di classificazione, in grado di garant i re la precisa individuazione e la immedia ta consultabil i-tà di ogni singolo documen to , ord ina to secondo i seguent i a rgoment i di interesse: Alto Adige, Argo 16, b a n c h e dati su t e r ro r i smo e stragi, s trage alla stazione di Bologna, omicidio Calabresi, seques t ro Cirillo, cr imina-

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Senato della Repubblica - 736 - Camera dei deputati

X LEGISLATURA - INDICE GENERALE ATTI COMMISSIONE TERRORISMO E STRAGI

lità organizzata-droga-terrorismo, evers ione nera , Licio Gelli, s t rage alla stazione di Gioia Tauro , Golpe Borghese-Rosa dei venti-Sid, s t rage sul t r e n o Italicus, massoner ia , omicidio Moro , caso Peci , s t rage a Pe teano , s trage a piazza Fontana, strage a piazza della Loggia, s t rage alla ques tu ra di Milano, episodio di Ronchi dei Legionari , omic id io del sena to re Ruflìlli, Supersismi, t e r ro r i smo di sinistra, a t ten ta to al t r e n o Alpen-Express, strage sul t r eno n. 904, a t tentat i a Tren to , inc idente di Ustica.

Tenuto conto della complessi tà ed ar t icolazione delle ma te r i e di inchiesta assegnatele, la Commiss ione h a provveduto , ese rc i tando la facoltà prevista dall 'ar t icolo 15 del Rego lamento in te rno , alla costi tuzio­ne di dieci gruppi di lavoro, compos t i da commissa r i e da co l labora tor i della Commissione, ad o g n u n o dei qual i sono stati affidati compi t i di cara t te re istruttorio e di s tudio in re lazione a specifici filoni di indagine: le stragi a Piazza Fon tana e Piazza della Loggia, a Gioia Tauro , a Pe teano , sul t r eno Italicus, alla stazione di Bologna, sul t r eno n. 904, l 'attività di Licio Gelli, il caso Cirillo, l ' incidente di Ustica.

Un apposi to g ruppo di lavoro è stato al tresì attivato p e r cu ra r e , con la col laborazione del Servizio p e r lo svi luppo e la gest ione del l ' informa­tica del Senato , l ' impianto di u n a b a n c a dati informatizzata nel la qua le versare , p e r mezzo di u n p r o g r a m m a appos i t amente e labora to , tut t i gli e lement i di conoscenza ricavabili da l l ' imponen te massa di att i giudiziari relativi alle stragi. Tale specifico p r o g r a m m a , la cui e laboraz ione è sostanzialmente ul t imata, utilizza u n s is tema relazionale di archiviazio­ne che prevede l ' immissione dei dati a t t raverso griglie prestabi l i te e consen te la possibilità di forti interrelazioni t r a tut t i i dati inserit i . È o ra in corso u n a fase di conclusiva messa a p u n t o che si p r o t r a r r à fino al p ross imo mese di d icembre , dopo la quale , se ve r rà approva to il proget to definitivo p e r la realizzazione della banca-dat i , si po t r à p rocede re alla immiss ione a p ieno reg ime di tut t i gli atti giudiziari acquisit i dalla Commissione. i

In conclus ione , appare doveroso osservare che l 'attività del la Commiss ione è risultata condizionata dalla difficoltà di individuare spazi t empora l i di lavoro compatibi l i con gli impegni del le Aule e del le Commissioni p e r m a m e n t i dei due r a m i del Pa r l amen to . Tale obiet t iva difficoltà, ins ieme alla complessi tà degli oggetti di inchiesta assegnat i alla Commiss ione, r ende piut tosto difficile ipotizzare che i diversi filoni di indagine, p u r prof icuamente e ope rosamen te avviati e sviluppati , possano essere completa t i en t ro il 28 genna io 1990, t e r m i n e previs to dall 'ar t icolo 2 della legge 17 maggio 1988 n. 172 p e r la conc lus ione dei lavori della Commissione.

GUALTIERI, presidente

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Senato della Repubblica - 737 - Camera dei deputati

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D o c . XXIII n. 18

3 a Relaz ione semestrale

Nel terzo semes t re di attività la Commiss ione , il cui t e r m i n e di scadenza è stato p ro roga to fino al 28 luglio 1991 dalla legge n. 12 del 1990, è stata p r inc ipa lmente impegna ta nel la p rosecuz ione , a r i tmo assai serra to , del l 'ar t icolata e complessa inchiesta sulle v icende connesse al disastro ae reo di Ustica, già avviata e svi luppata nei p receden t i mesi . A tale inchiesta infatti la Commiss ione ha r i t enu to doveroso assegnare u n a assoluta pr ior i tà r ispet to agli altri filoni di indagine r ient rant i nel la sua competenza , t enu to con to delle fortissime attese di verità present i nel la società civile in re lazione ad u n evento che , a distanza o rmai di quasi dieci ann i dalla t ragica sera del 27 giugno 1980, resta anco ra avvolto nel mis tero . Va pera l t ro osservato che , in l inea con i compit i affidatile dalla legge istitutiva, la Commiss ione n o n si è p ropos ta di appura re , da un p u n t o di vista fattuale, qual i s iano state le cause del l 'esplosione in volo del DC9 Itavia, m a di acce r t a r e le responsabi l i tà pe r le difficoltà r i scont ra te nel la conduz ione delle varie inchieste , di verificare se sia stata fornita, a tutt i i livelli, la col laborazione dovuta agli organi inqui rent i e se vi s iano stati compor t amen t i censurabi l i da par te di organi del lo Stato. Tale impostazione ha anche e l iminato alla radice ogni r ischio di sovrapposi­zione o di interferenza con il p r o c e d i m e n t o pena le p e n d e n t e davanti al giudice is t rut tore di Roma.

Sulla base di u n p r o g r a m m a e labora to dall'Ufficio di pres idenza al largato ai rappresentan t i dei Gruppi pa r l amen ta r i e approva to dal plenum, la Commiss ione ha p r o c e d u t o a l l 'assunzione delle tes t imonian­ze formali dei vertici delle Forze Armate , in par t ico la re del l 'Aeronaut ica mil i tare, dei responsabil i di a lcuni cent r i della difesa ae rea e dei servizi di informazione e di sicurezza. Con tale p r o c e d u r a - che , ai sensi degli articoli 17 e 19 del r ego lamen to in te rno della Commiss ione , p revede , a differenza della l ibera audizione, la possibili tà di a c c o m p a g n a m e n t o coattivo del t es t imone che si rifiuti di c o m p a r i r e e di t rasmiss ione del verbale al l 'autori tà giudiziaria in caso di dichiarazioni m e n d a c i o ret icent i - sono stati ascoltati: il genera le Lamber to Bar to lucc i , capo di Stato Maggiore del l 'Aeronaut ica a l l ' epoca del disastro e success ivamen­te, dal 1983 al 1986, capo di Stato Maggiore della Difesa; il genera le Franco Pisano, capo di Stato Maggiore del l 'Aeronaut ica dal 1986 al 1990; il genera le Zeno Tascio, responsabi le del Sios Aeronaut ica nel 1980; il genera le Basilio Cot tone, capo di Stato Maggiore del l 'Aeronauti­ca dal 1983 al 1986; il genera le F ranco Ferr i , so t tocapo di Stato Maggiore del l 'Aeronaut ica a l l ' epoca del disastro; il genera le Pasquale Notarnicola , d i re t tore della divisione cont rosp ionaggio del Sismi nel 1980; il genera le Giulio Grassini, d i re t tore del Sisde nel 1980; l 'ammiragl io Mario Porta, capo di Stato Maggiore della Difesa dal 1988 al 1989; l ' ammiragl io Giovanni Torrisi , capo di Stato Maggiore della Difesa a l l ' epoca del disastro; il genera le Cesare Fazzino, nel 1980 responsabi le del l ' Ispet torato te lecomunicaz ion i e assistenza al volo

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Senato della Repubblica - 738 - Camera dei deputati

X LEGISLATURA - INDICE GENERALE ATTI COMMISSIONE TERRORISMO E STRAGI

del l 'Aeronaut ica e del Commissar ia to p e r l 'assistenza al volo civile in vista della cost i tuzione dell 'Azienda a u t o n o m a di assistenza al volo; il t enente co lonne l lo Vincenzo De Angelis, a l l ' epoca del disastro capo ufficio operazioni del cen t ro r ada r della difesa ae rea di Licola; il genera le Abelardo Mei, vice d i re t tore del Sismi a l l ' epoca del disastro; il genera le Giuseppe Gullotta, responsabi le nel 1980 del c en t ro tecn ico addestrat ivo della difesa ae rea di Borgo Piave; il maggiore Salvatore Di Natale, nel 1980 in servizio presso il sudde t to c e n t r o c o m e analista p r o g r a m m a t o r e ; il genera le Giancar lo Arati, responsabi le del Sector Operation Center (SOC) di Mart ina F ranca a l l ' epoca del disastro; il maggiore Vito Pat roni Griffi, capo con t ro l lo re del SOC di Mart ina Franca nel 1980; il co lonne l lo Gugl ie lmo Lippolis, responsabi le nel 1980 del soccorso ae reo (Rescue Coordination Center-RCC) di Mart ina Franca.

Va ri levato che la decis ione iniz ia lmente adot ta ta di svolgere in seduta segreta le tes t imonianze dei vertici mili tari è stata revocata dopo che e r ano stati ascoltati i genera l i Bar to lucc i e Pisano, avendo la Commiss ione giudicato preferibile a s sumere in seduta pubbl ica -t rasmessa pe r mezzo del c i rcui to televisivo in t e rno nel la sala s t ampa di palazzo San Macuto , sede della Commiss ione - tu t te le tes t imonianze e le audizioni relative al caso Ustica, in m o d o da megl io r i spondere al dirit to del l 'opinione pubbl ica di conosce re d i r e t t amen te e senza distorsioni quan to l ' inchiesta p a r l a m e n t a r e facesse e m e r g e r e . Natural­m e n t e la Commiss ione si è r iservata di p r o c e d e r e in seduta segreta quando ciò si rendesse necessar io ai fini del r ispet to del v incolo di riservatezza con cui taluni atti le sono stati t rasmessi o, c o m u n q u e , p e r la tutela del segreto mil i tare o is t rut tor io. Conseguen temen te , i resocont i stenografici delle tes t imonianze dei general i Bar to lucc i e Pisano, assunte in seduta segreta, sono stati assoggettati al reg ime dei resocont i stenografici delle sedute pubbl iche .

Il genera le Romolo Mangani e il co lonne l lo Aurelio Mandes , r ispet t ivamente , a l l ' epoca del disastro, responsabi le del 3° Regional Operation Center (ROC) di Mart ina F ranca e responsabi le del c en t r o radar della difesa ae rea di Licola, sono stati invece ascoltat i in l ibera audizione e si è accorda ta loro la facoltà, di cui pe ra l t ro essi n o n h a n n o fatto uso, di non r i spondere ai quesit i posti . È infatti s embra to doveroso alla Commiss ione , in u n o spiri to di mass ima corret tezza e tutela della posizione delle pe r sone in ter rogate , e s tendere ai due ufficiali, a n c o r c h é nei loro confronti fosse stata avanzata solo la r ichiesta di incr iminaz ione ne l l ' ambi to del p r o c e d i m e n t o pena le relativo al disastro di Ustica, le garanzie previste da l l ' o rd inamento a favore degli imputat i , p e r i quali tanto il nuovo codice di p r o c e d u r a pena le quan to quel lo previgente stabil iscono il divieto di a s sumere la veste di t e s t imone nel p roced imen­to pe r lo stesso rea to o pe r un rea to col legato, in virtù del pr inc ip io general iss imo del diri t to secondo il quale nemo tenetur se detegere.

Meno soddisfacente è stato invece l 'esito delle audizioni del t enen te colonnel lo Fulvio Salme e del maggiore Adulio Ballini, r i spet t ivamente , a l l ' epoca del disastro, sosti tuto c o m a n d a n t e e con t ro l lo re del cen t ro radar della difesa ae rea di Marsala, en t r ambi imputa t i nel p r o c e d i m e n t o penale relativo al caso Ustica. Convocat i pe r la seduta del 7 d i c e m b r e 1989, i due ufficiali del l 'Aeronaut ica mil i tare h a n n o . c o m u n i c a t o la loro

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Senato della Repubblica - 739 - Camera dei deputati

X LEGISLATURA - INDICE GENERALE ATTI COMMISSIONE TERRORISMO E STRAGI

decis ione di non presentars i davanti a l l 'o rgano p a r l a m e n t a r e fino alla conclus ione della fase istrut toria del p rocesso . La Commiss ione , p reso at to che la decis ione del t enen te co lonne l lo Sa lme e del maggiore Ballini si basava su ragioni di m e r a oppor tun i t à valutate dal p u n t o di vista degli interessati , ha r i tenuto di convocar l i n u o v a m e n t e , p e r la seduta del 16 gennaio 1990, questa volta in sede di tes t imonianza formale, con la possibilità quindi di d isporre , ai sensi del l 'ar t icolo 17 del rego lamento in te rno , l ' a ccompagnamen to coatt ivo in caso di ingiustifi­cato rifiuto di compar i re , ferma res tando la facoltà loro r iconosc iu ta di non r i spondere ai quesiti .

Presentatisi spon taneamen te i due ufficiali a tale s econda convoca­zione, p r ima di ascoltarl i la Commiss ione ha respinto la r ichiesta del loro legale di fiducia di assistere i suoi clienti nel corso della test imonianza, osservando che l 'esclusione dell 'assistenza del difensore, sancita dal l 'ar t icolo 17 del r ego lamen to in te rno , è confor ta ta dalla conco rde prassi t r en tenna le delle Commiss ioni pa r l amen ta r i di inchie­sta, prassi che ha conosc iu to u n a sola eccezione, da pa r te della Commiss ione d ' inchiesta sul caso Sindona, det tata pera l t ro da ragioni di m e r a oppor tuni tà . A tale proposi to si è inol t re ri levato che alla base del divieto della presenza del difensore alle tes t imonianze assunte dalla Commiss ione vi è la considerazione che l ' inchiesta p a r l a m e n t a r e non persegue l ' accer tamento e la sanzione di singole responsabi l i tà penal i , compi to che è p ropr io esc lus ivamente della Magistratura, e che , c o m e affermato dalla Corte Costituzionale nella no ta sentenza n. 231 del 1975, «le persone dalle Commissioni in ter rogate n o n d e p o n g o n o p rop r i amen­te quali "testimoni", m a forniscono informazioni».

Si è poi deciso di ascol tare i due ufficiali de l l 'Aeronaut ica in sede di l ibera audizione, t enu to con to che la loro spon tanea compar iz ione rendeva superfluo l ' a ccompagnamen to coatt ivo e che , da u n p u n t o di vista sostanziale, la loro posizione di imputat i li avrebbe abilitati, a n c h e se interrogati in tes t imonianza formale, a fornire r isposte m e n d a c i o ret icenti senza che nei loro confronti potesse essere eff icacemente utilizzato lo s t rumento , previsto dal l 'ar t icolo 19 del r ego lamen to in terno, della t rasmissione del verbale a l l 'autor i tà giudiziaria.

Una volta introdott i davanti alla Commiss ione , sia il t enen te colonnel lo Salme che il maggiore Ballini h a n n o r i t enuto di doversi avvalere della facoltà di non r i spondere a qualsiasi domanda ; essi h a n n o pera l t ro r ibadito la loro disponibili tà a co l laborare p i e n a m e n t e con l 'organo pa r l amen ta re al t e rmine della fase is trut toria del p r o c e d i m e n t o penale nel quale sono imputat i .

Giudicate sostanzialmente esaurite le test imonianze e le audizioni riguardanti il settore militare, salva la riconvocazione di a lcuni test imoni ed auditi pe r approfondimenti e chiar imenti , la Commissione ha convenuto sulla utilità di fare il pun to dell ' inchiesta finora condotta , senza con questo voler rinunciare nel prosieguo ad ulteriori indagini. Nella seduta del 14 febbraio 1990 il Presidente ha per tan to illustrato un dettagliato ed articolato documen to in cui ha dato conto degli accer tament i effettuati. Su tale documen to si è aper ta una approfondita discussione prolungatasi , nel mese di marzo, pe r quat t ro sedute: dopo la replica del Presidente, la Commissione deciderà in ordine alla trasmissio­ne al Par lamento di una p r ima relazione sull ' inchiesta svolta.

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Senato della Repubblica - 740 - Camera dei deputati

X LEGISLATURA - INDICE GENERALE ATTI COMMISSIONE TERRORISMO E STRAGI

Benché pr ior i t a r iamente impegna ta sul caso Ustica, la Commissio­ne non ha tralasciato di svi luppare i filoni di inchiesta sulle a l t re stragi, soprat tut to at t raverso u n accura to lavoro is t rut tor io e di acquis iz ione di document i , o rmai compless ivamente a m m o n t a n t i a c i rca cen tomi la fogli.

In occas ione del ventes imo anniversar io della s t rage di Piazza Fontana , la Commiss ione ha dedicato u n a seduta alla d iscuss ione delle iniziative da assumere , dovendosi p r e n d e r e a t to del sostanziale fall imento dei tentativi di perven i re ad u n a soddisfacente veri tà giudiziaria su tale t ragico episodio. L'esito del dibatt i to ha condo t to alla n o m i n a di un commissar io re la tore , a cui ha fatto seguito la n o m i n a di altri t re relatori pe r le stragi di Piazza della Loggia, di Pe teano e sul t r eno Italicus, tutti incaricat i di e saminare , con il suppor to dei col laborator i , la documen taz ione a t t inente alle suddet te v icende e di p ropo r r e u n p r o g r a m m a di acce r t amen t i da compie r e al fine di verificare se, e in che misura , la m a n c a t a individuazione dei responsabi­li - e l emento che p u r t r o p p o caratterizza le pr incipal i stragi - sia stata dovuta anche a disfunzioni, omissioni , c o m p o r t a m e n t i dolosi o colposi di apparat i pubblici .

Nel l 'ambi to di ques to filone di indagine si p o n e a n c h e lo specifico interesse della Commiss ione pe r la figura e l 'attività di Licio Gelli, il quale , c o m e è noto , risulta coinvol to in p roced imen t i relativi a episodi di strage e di eversione. L'audizione del min is t ro di grazia e giustizia, professor Giuliano Vassalli, svoltasi nella seduta del 28 se t t embre 1989, ha consent i to di d isporre di u n prec iso quad ro di r i fer imento c i rca gli aspetti essenziali che carat ter izzano la posizione di Licio Gelli di fronte alla giustizia italiana, sia pe r quan to a t t iene al profilo del l 'es t radizione, concessa dalla Confederazione Elvetica solo p e r a lcuni , i m e n o gravi, dei reati pe r i quali Gelli è imputa to , sia p e r quan to c o n c e r n e la sua situazione di l ibertà persona le . Pochi giorni dopo tale audizione il minis t ro Vassalli ha t empes t ivamente informato la Commiss ione che le autor i tà elvetiche avevano defini t ivamente denega to l 'estradizione di Gelli pe r il rea to di ca lunnia aggravata p e r il quale è stato c o n d a n n a t o dalla Corte di assise di Bologna nel p r o c e d i m e n t o relativo alla s trage del 2 agosto 1980.

Anche in vista di un 'eventuale audizione di Gelli, è sembra to oppor tuno avviare un esame incrociato dei diversi episodi di strage allo scopo di enucleare i possibili punt i di col legamento e di analogia, i quali po t rebbero fornire la base pe r formulare un' ipotesi esplicativa c o m u n e in ordine alle ragioni che h a n n o impedi to l ' individuazione dei responsabili . L'Ufficio di presidenza ha per tan to provveduto a concen t ra re in un un ico gruppo di lavoro, il cui coord inamento è stato affidato ai due vice Presidenti, i collaboratori in precedenza suddivisi nei gruppi di lavoro aventi ad oggetto le singole stragi. Sono stati già allacciati contatt i con le autorità giudiziarie che ha nno in car ico i p roced iment i relativi agli episodi di interesse al fine di individuare e acquisire, ol tre alle sentenze ed ordinanze già disponibili, gli atti istruttori di maggiore rilevanza secondo l'ottica sopra delineata: sulla scorta degli e lement i che emerge ranno dall 'esame di tali atti la Commiss ione po t rà poi compie re quegli accer tament i che si r i te r ranno utili p e r approfondire e possibil­men te pe r verificare le linee interpretative ed esplicative formulate.

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Senato della Repubblica - 741 - Camera dei deputati

X LEGISLATURA - INDICE GENERALE ATTI COMMISSIONE TERRORISMO E STRAGI

Per quan to infine at t iene al proget ta to impian to di u n a banca dati informatizzata nella quale versare , p e r mezzo di un p r o g r a m m a specif icamente e labora to , le informazioni ricavabili dagli atti giudiziari relativi alle stragi, l'Ufficio di presidenza, conc lusa la fase di sper imenta­zione del suddet to p r o g r a m m a , ha del iberato , in cons ideraz ione delle difficoltà tecnico-logist iche, del notevole impegno di r isorse u m a n e e finanziarie e dei non brevi t empi di a t tuazione difficilmente concil iabil i con la dura ta della Commiss ione stessa, di n o n so t topor re al plenum il p roget to di realizzazione. L'Ufficio di pres idenza ha d 'a l t ra pa r t e deciso di verificare la possibilità di acquis i re archivi informatizzati già disponibili presso altri enti . Le autor i tà a tale scopo conta t ta te h a n n o acconsent i to a me t t e re a disposizione della Commiss ione , p e r le par t i di specifico interesse, u n cospicuo mater ia le d o c u m e n t a l e raccol to in b a n c h e dati e costi tui to p r inc ipa lmen te da atti giudiziari pubblici ; si è inol t re verificato che i p rob lemi tecnici conness i alla realizzazione di tale operazione sono r ap idamen te risolvibili. Può quindi formulars i la previs ione che en t ro breve t e rmine la Commiss ione sarà in g rado di d isporre di un pa t r imonio di informazioni assai ag i lmente utilizzabile che , ins ieme al l ' ingente documen taz ione ca r tacea acquisi ta ed in via di acquisizione al l 'archivio della Commiss ione stessa, consen t i rà di prosegui re l ' inchiesta sulle stragi con la comple tezza e l ' incisività necessar ie ad un t ema tanto complesso ed impegnat ivo .

GUALTIERI, presidente

AQ

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Senato della Repubblica - 742 - Camera dei deputati

X LEGISLATURA - INDICE GENERALE ATTI COMMISSIONE TERRORISMO E STRAGI

D o c . XXIII n. 32

4 a Relaz ione semestrale

Dal 10 maggio del 1990, data in cui fu t rasmessa ai Pres ident i del le Camere la terza relazione, prevista dal qua r to c o m m a del l 'a r t icolo 2 della legge istitutiva, la Commiss ione è stata impegna ta su n u m e r o s i fronti; sono stati infatti approfondi t i diversi filoni di indagine di p r imar ia impor tanza e delicatezza: l ' inchiesta sul disastro ae reo di Ustica; gli ul t imi sviluppi della v icenda Moro , originat i dal r i t rovamento di manoscr i t t i in via Monte Nevoso a Milano; il c l a m o r o s o e m e r g e r e della esistenza di u n a s t ru t tura segreta d e n o m i n a t a Gladio ed incardina­ta fin dagli ann i c inquan ta ne l servizio segre to mil i tare ; infine, la t rasmiss ione da par te del Governo alle Pres idenze delle C a m e r e e da queste alla Commiss ione dei d o c u m e n t i relativi al caso Sifar ed al p iano Solo, in u n testo c o m p r e n d e n t e le par t i sulle quali il Governo aveva a suo t e m p o apposto il segreto di Stato.

IL PROSEGUIMENTO DELL'INCHIESTA SUL DISASTRO AEREO DI USTICA

Per quan to c o n c e r n e l ' inchiesta sul disastro ae r eo di Ustica, la Commiss ione ha dato u l te r iore corso a l l 'a t tuazione del nu t r i to p rogram­m a di attività is trut torie, p r o c e d e n d o al l 'acquis izione delle deposizioni dei vertici istituzionali, mili tari e dei servizi segret i responsabi l i della vigilanza o interessati c o m u n q u e alla vicenda. In sede di tes t imonianza formale sono stati ascoltati : l ' ammiragl io Fulvio Mart ini , d i re t tore del Sismi fino allo scorso febbraio; il prefet to Riccardo Malpica, d i re t tore in car ica del Sisde; il do t tor Carlo Luzzatti, p res iden te del la commiss ione tecnico-formale di inchiesta sul disastro di Ustica, n o m i n a t a dal Ministro dei t rasport i il 28 g iugno 1980, già ascol ta to u n a p r i m a volta nel luglio 1989; il prefet to Vincenzo Parisi, Capo della Polizia di Stato.

La Commiss ione ha ascol ta to in l ibera audiz ione: l 'onorevole F e r m o Mino Martinazzoli, min is t ro della difesa fino al 27 luglio 1990; l 'onorevole Giuliano Amato nel la sua quali tà di so t tosegre tar io alla Pres idenza del Consiglio dal l 'agosto 1983 al l 'apri le 1987; l 'onorevole Giulio Andreott i , Pres idente del Consiglio dei Ministri , n o n c h é l 'onore­vole Virginio Rognoni , minis t ro della difesa, suben t ra to al d imiss ionar io onorevole Martinazzoli.

Il Pres idente della Repubbl ica , ne l l ' ambi to di u n a ser ie di incont r i p romoss i in occas ione del decenna le del disastro ae reo , ha invitato i c o m p o n e n t i dell'Ufficio di Presidenza della Commiss ione p e r u n incon t ro svoltosi al Quir inale il 26 g iugno 1990. La Pres idenza della Repubbl ica ha success ivamente p rovveduto a t r a smet te re alla Commis­sione il r e socon to s o m m a r i o delle osservazioni svolte in quel la sede dal Pres idente Cossiga il quale , a l l ' epoca del disastro, e ra Pres idente del Consiglio dei Ministri.

La Commiss ione , nel la seduta del 7 g iugno 1990, a seguito del l ' in tensa attività is trut toria svolta e del lungo dibatt i to sviluppatosi success ivamente alla i l lustrazione di un p r i m o d o c u m e n t o di sintesi da

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Senato della Repubblica - 743 - Camera dei deputati

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par te del Pres idente Gualtieri - c o m e riferito nel la terza re lazione semest ra le - ha dato poi m a n d a t o al Pres idente affinchè venisse e laborata e t rasmessa al Pa r l amen to u n a p r i m a relazione, di ca ra t t e re necessa r iamente non definitivo, sullo stato del l ' inchiesta .

La relazione è stata p resen ta ta alla Commiss ione e discussa nel la seduta del 27 se t t embre 1990, al t e r m i n e della quale , è s tato approva to il seguente o rd ine del g iorno:

«La Commiss ione , al t e rmine della p r i m a fase del p rop r io lavoro di inchiesta relat ivo

alla strage di Ustica,

decide: 1) di inviare al Pa r l amen to la re lazione p ropos ta dal Pres idente

sulle v icende connesse alla s trage di Ustica; 2) di con t inuare la p ropr ia attività di indagine, d a n d o m a n d a t o

all'Ufficio di Presidenza di p r o p o r r e alla Commiss ione u n ca lendar io dei lavori pe r l 'ul ter iore p rosecuz ione del l ' inchies ta p a r l a m e n t a r e su Ustica».

La relazione è stata quindi t rasmessa alle Camere il 1° o t tobre 1990.

Per quan to c o n c e r n e poi la con t inuaz ione del l ' inchiesta , la Commiss ione, ol tre a seguire l 'evolversi del l ' i s t rut tor ia giudiziaria affidata dal 23 luglio 1990 al giudice is t rut tore del Tr ibuna le di R o m a dot tor Pr iore - in ques to ambi to si i nquadra a n c h e la visita, compiu ta il 12 d icembre 1990 dal Pres idente Gualtieri , dai due Vice President i e da numeros i commissar i , ai resti del DC9, e ad a l cune part i del Mig 23 r invenute in Sila, custodit i presso l ' ae ropor to mil i tare di Prat ica di Mare - ha a u t o n o m a m e n t e approfondi to a l cune quest ioni r imaste oscure connesse alla v icenda del Mig libico e all'effettivo svolgimento del l 'eserci tazione Synadex presso il Cent ro r ada r della Difesa ae rea di Marsala la sera in cui avvenne il disastro. Sulla scor ta delle indicazioni fornite nella seduta del 20 marzo 1991 dai commissa r i De Jul io e Zamberlet t i , ai quali l'Ufficio di Pres idenza aveva affidato l ' incar ico di svolgere u n a relazione di agg io rnamento , sono stati ascoltat i in sede di tes t imonianza formale: il genera le Sandro Fer racut i , p res iden te della commiss ione d ' inchiesta italo-libica che indagò sulle cause del l ' inciden­te occorso al Mig libico; il genera le Cherub ino Branca leon i che , ins ieme al genera le Ferracut i e al genera le Tascio (già in p recedenza in te r rogato dalla Commiss ione) visitò p e r p r i m o il reli t to del Mig; il maggiore Andrea Del Zoppo, nel 1980 addet to all'ufficio operazioni del Cent ro radar di Marsala; il co lonne l lo Nicol ino Pugliese, nel 1980 capo dell'ufficio operazioni del Cent ro r ada r di Marsala; il t enen t e co lonne l lo Riccardo Giangrande e il s ignor Antonio Berard i , r i spet t ivamente ufficiale e sottufficiale in servizio presso il Cent ro operat ivo di pace (COP) del l 'Aeronaut ica mil i tare la sera del 27 g iugno 1980.

I MANOSCRITTI DELL'ONOREVOLE MORO RITROVATI IN VIA MONTE NEVOSO A MILANO

In seguito al r i t rovamento , avvenuto il 9 o t tobre 1980, a Milano, in via Monte Nevoso n. 8, di fotocopie di manoscr i t t i de l l 'onorevole Aldo

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Senato della Repubblica - 744 - Camera dei deputati

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Moro e di a l t ro mater ia le , la Commiss ione - alla quale l 'ar t icolo 1, let tera c) della legge istitutiva ha assegnato lo specifico compi to di accer ta re i nuovi e lement i che possono in tegrare i risultati cui pe rvenne la Commiss ione pa r l amen ta re di inchiesta sulla s t rage di via Fani e sul sequest ro e l 'assassinio di Aldo Moro - ha t empes t ivamen te provveduto , pe r il t rami te del Pres idente , a r ich iedere alle compe ten t i autor i tà giudiziarie - p r i m a alla P rocu ra della Repubbl ica presso il Tr ibunale di Milano, poi alla P rocu ra della Repubbl ica presso il Tr ibuna le di R o m a che aveva nel f rat tempo r ivendicato la sua compe tenza in ma te r i a - la t rasmiss ione dei documen t i r invenut i . In at tesa di e n t r a r n e in possesso, nella seduta del 17 o t tobre 1990 - nel corso del la qua le la Commiss ione ha anche raccol to la tes t imonianza del Capo della Polizia, prefet to Vincenzo Parisi, sulle modal i tà del ritrovamento di via Monte Nevoso -ha approvato a l l 'unanimi tà il seguente o rd ine del g iorno:

«La Commiss ione , al fine di ass icurare u n a cor re t t a e comple t a informazione in o rd ine

alle vicende e alle c i rcostanze connesse al r ap imen to e all 'assassinio di Aldo Moro; in attesa di svolgere al più pres to gli a cce r t amen t i che sin d 'ora appa iono necessar i , del ibera:

di inviare alle Presidenze dei due r ami del Pa r l amen to , c o m e allegati ad u n a relazione, i d o c u m e n t i che la P r o c u r a della Repubbl ica di R o m a t rasmet te rà alla Commiss ione sul p resuppos to del loro r i t rovamento il 9 o t tobre scorso a Milano, ne l l ' appa r t amen to di via Monte Nevoso n. 8, n o n appena essi s a r a n n o in possesso della Commiss ione stessa».

Nella medes ima seduta del 17 o t tobre è s tato o p p o r t u n a m e n t e precisa to che la decis ione di t r a smet te re gli atti al P a r l amen to non andava intesa c o m e un r i conosc imen to da par te della Commiss ione della autent ic i tà dei documen t i o della loro integrale co r r i spondenza con quelli ritrovati ne l l ' appa r t amen to di via Monte Nevoso. Il 18 o t tobre 1990 il P rocura to re della repubbl ica p resso il Tr ibunale di Roma , do t to r Giudiceandrea , t rasmet teva al Pres idente Gualt ieri i d o c u m e n t i richiesti con u n a le t tera di a c c o m p a g n a m e n t o in cui si specificava che quel la inviata alla Commiss ione era la copia integrale della documen taz ione in atti e che «dall 'esame dei d o c u m e n t i n o n sono emer se nuove ipotesi di rea to da persegui re in relazione alla v icenda del seques t ro e del l 'omici­dio del l 'onorevole Moro». Non os tando d u n q u e imped imen t i di na tu ra giuridica, l 'ordine del g iorno approva to a l l ' unan imi tà dalla Commissio­ne poteva t rovare immedia ta esecuzione con la t rasmiss ione dei documen t i , lo stesso 18 o t tobre , ai Pres ident i dei due r ami del Pa r l amen to ai fini della loro pubbl icazione .

Il g iorno successivo pera l t ro i President i del Sena to e della Camera dei deputat i - facendosi in terpret i di a l cune esigenze manifestate dai familiari del l 'onorevole Moro - invitavano la Commiss ione , t r ami te il suo Pres idente , a valutare l 'oppor tuni tà di esc ludere dalla pubbl icaz ione quel le par t i delle let tere de l l 'onorevole Moro indirizzate ai suoi familiari che avessero u n con tenu to esc lus ivamente familiare. Tale r ichies ta è stata oggetto di un dibatti to sviluppatosi in più sedute , al t e r m i n e del quale , nel la seduta del 10 genna io 1991, la Commiss ione ha de l ibera to a

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Senato della Repubblica - 745 - Camera dei deputati

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maggioranza, su p ropos ta dell'Ufficio di Pres idenza al largato ai rappresentant i dei Gruppi pa r lamenta r i , di e spungere dalla pubblicazio­ne 13 documen t i - 12 in tegra lmente ed u n o parz ia lmente - in quan to let tere aventi con tenu to p r e c i p u a m e n t e familiare o pr ivato, a n c o r c h é non tut te indirizzate a familiari, o note aventi ca ra t te re di disposizioni tes tamentar ie . Nel caso di al t re le t tere indirizzate da l l 'onorevole Moro ai familiari, la Commiss ione ha r i tenuto o p p o r t u n o pubbl icar le in quan to espressive di aspetti u m a n i e mora l i della personal i tà di Aldo Moro meri tevoli di essere portat i alla conoscenza di tutti .

Con le esclusioni cui si è fatto c e n n o , d u n q u e , i d o c u m e n t i di via Monte Nevoso sono stati t rasmessi alle Pres idenze delle Camere il 10 gennaio 1991 e pubbl icat i negli atti pa r l amen ta r i c o m e Doc. XXIII n. 26, in due volumi con tenen t i r i spet t ivamente la vers ione manoscr i t t a e la t rascrizione datti loscrit ta, redat ta a cu ra degli uffici della Com­missione.

L'Ufficio di Presidenza, nella seduta del 12 d i cembr e 1990, ha incont ra to la senatr ice Maria Fida Moro, la quale aveva chiesto di essere ascoltata in relazione ad episodi conce rnen t i il caso Moro . In quel la circostanza la senatr ice ebbe occas ione , t ra l 'al tro, di r icos t ru i re u n a serie di inquietant i episodi, quali ad esempio a lcuni s t rani furti, p robab i lmente compiut i pe r finalità di in t imidazione nel l 'abi tazione della famiglia Moro success ivamente all 'assassinio del lo statista.

La senatr ice Moro aveva manifestato l 'oppor tuni tà che sulle dichiarazioni oggetto della sua deposizione fosse m a n t e n u t o il riserbo che è dovuto ad a rgoment i di cara t te re s t re t t amente pr ivato, ol t re che di pecul iare delicatezza: da qui la decis ione di de rogare alla p r o c e d u r a ordinar ia - in virtù della quale è il plenum della Commiss ione a p rocede re alla svolgimento degli atti di ca ra t te re is t rut tor io - e di investire del l 'audizione della senat r ice l'Ufficio di Pres idenza nel la sua composiz ione ristretta.

L'«OPERAZIONE GLADIO»

Il 2 agosto 1990 la Camera dei deputat i ha approva to u n o rd ine del giorno, già accol to dal Governo, p resen ta to da l l 'onorevole Querc in i e da altri deputat i , che impegnava il Governo ad informare la Commissio­ne sul t e r ro r i smo e le stragi en t ro 60 giorni in o rd ine all 'esistenza, alle carat ter is t iche e alle finalità di u n a s t ru t tura occu l ta ope ran te a l l ' in terno del servizio segreto mil i tare la cui esistenza emergeva dagli atti della Commiss ione pa r l amen ta r e di inchiesta sugli eventi del giugno-luglio 1964 e della Commiss ione p a r l a m e n t a r e di inchiesta sulla loggia massonica P2. L' indicazione della Commiss ione , in luogo del Par lamento , c o m e dest inatar ia dell ' informativa e ra stata in quel la sede suggeri ta dal Pres idente del Consiglio, e accol ta dai p resen ta tor i del l 'ordine del g iorno, il quale giudicò preferibile, data la na tu ra dei fatti in oggetto, «una sede m e n o pubbl ica».

Pervenuto il 18 o t tobre 1990 da par te del Pres idente del Consiglio il dossier inti tolato «Il e d . Sid paral le lo-operazione Gladio», - d o c u m e n t o che la Commiss ione su r ichiesta de l l 'onorevole Andreot t i ha del iberato , nella seduta del 15 n o v e m b r e 1990, di n o n divulgare, ai sensi

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Senato della Repubblica - 746 - Camera dei deputati

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del l 'ar t icolo 5, c o m m a 3, della legge istitutiva - la Commiss ione ha avviato u n a nuova inchiesta volta ad acce r t a re l ' eventuale conness ione tra l 'attività della s t ru t tura segreta, ovvero di sue singole par t i e episodi di s trage. Tale specifico profilo di indagine persegui to a n c h e ne l l ' ambi to delle inchieste giudiziarie condo t t e dai giudici is t rut tor i del Tr ibunale di Venezia, Casson e Mastelloni, nei p roced imen t i c o n c e r n e n t i rispettiva­m e n t e la s trage di Pe teano e l ' incidente occo r so a l l ' ae reo Argo 16, non p u ò ce r to giudicarsi es t raneo ai compi t i affidati alla Commiss ione dalla legge istitutiva; è pera l t ro a l l ' esame della Camera dei deputa t i un disegno di legge, già approva to dal Senato , che p revede l 'es tensione delle compe tenze della Commiss ione a n c h e allo scopo di a t t r ibuir le la possibilità di compie re un ' inch ies ta a più a m p i o spe t t ro sulla v icenda Gladio.

Sulla base di u n p r o g r a m m a dei lavori e labora to dall'Ufficio di Presidenza al largato ai r appresen tan t i dei Gruppi pa r l amen ta r i e approvato a l l 'unanimi tà dalla Commiss ione nel la seduta del 15 novembre 1990, sono stati in terrogat i i responsabi l i dei servizi e degli uffici che h a n n o gestito la s t ru t tura segreta a par t i re dalla fine degli ann i sessanta.

In sede di tes t imonianza formale sono stati ascoltat i : il genera le Be rna rdo De Bernard i Bern in i Buri , capo dell'Ufficio R del Sid dal l 'o t tobre 1969 a l l 'o t tobre 1971; il genera le Fausto For tuna to , capo dell'Ufficio R del Sid dal l 'o t tobre 1971 a l l 'o t tobre 1974; il genera le Gerardo Serravalle, capo della V Sezione SAD dell'Ufficio R del Sid dal se t t embre 1971 al g iugno 1974; il genera le Giovanni R o m e o , capo della V Sezione SAD dell'Ufficio R del Sid dal n o v e m b r e 1966 al s e t t embre 1970; il genera le Paolo Inzerilli , capo della V Sezione SAD dell'Ufficio R del Sid dal l 'o t tobre del 1974 al maggio del 1980, n o n c h é d i re t tore della VII Divisione del Sid dal g iugno 1980 al d i c e m b r e 1986; il genera le Arnaldo Ferrara , capo di Stato Maggiore del l 'Arma dei Carabinier i dal 1967 al 1977 e success ivamente , p e r un a n n o , vice C o m a n d a n t e dell 'Arma; il genera le Giuseppe Cismondi , capo zona della s t ru t tu ra Gladio nel le t re Venezie dal 1973 al 1978; l 'onorevole Luigi Gui, minis t ro della difesa dal g iugno 1978 al marzo 1970; l 'onorevole Mario Tanassi, minis t ro della difesa dal marzo 1970 al febbraio 1972 e dal g iugno 1972 al marzo 1974.

In l ibera audizione sono state invece racco l te le deposizioni de l l ' ammiragl io Fulvio Martini , d i re t tore in car ica del Sismi a l l ' epoca del l 'audizione e dal 1° o t tobre 1976 al 27 se t t embre 1978 capo repar to RS dell'Ufficio R della V Sezione del Sismi; del sena to re Paolo Emilio Taviani, p iù volte minis t ro della difesa negli ann i c inquan ta e più volte minis t ro de l l ' in terno negli ann i sessanta e set tanta .

C o n t e m p o r a n e a m e n t e la Commiss ione - ol t re a r icevere utile mater ia le is trut torio dai giudici Casson e Mastel loni - ha p rovveduto a r ich iedere al Sismi - dal quale la s t ru t tura segreta Gladio dipendeva, p r i m a di essere sciolta il 27 n o v e m b r e 1990 - i d o c u m e n t i relativi alla cost i tuzione e all 'attività del l 'organizzazione. Solo parz ia lmente tali r ichieste sono state soddisfatte, essendo nel f ra t tempo stato emesso dalla P rocu ra della Repubbl ica presso il Tr ibunale di R o m a - che ha aper to u n p roced imen to sulla v icenda Gladio - dec re to di seques t ro di tut ta la documen taz ione in mater ia in possesso del Sismi. Successiva-

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Senato della Repubblica - 747 - Camera dei deputati

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m e n t e in ord ine alla medes ima documen taz ione a n c h e la P r o c u r a mili tare di Padova ha emana to decre to di seques t ro m e n t r e il g iudice Casson ha sequest ra to a lcuni degli atti in oggetto.

In virtù pera l t ro del r appor to di col laborazione ins taura to t ra la P rocura della Repubbl ica di Roma, c o m e del res to con altri uffici giudiziari, la Commiss ione ha acquisi to, a n c h e dopo l ' emanaz ione del decre to di sequest ro , a lcuni impor tan t i d o c u m e n t i - in par t ico lare l 'e lenco degli appar tenent i al l 'organizzazione Gladio con a l cune annotazioni t rat te dai fascicoli personal i . A tale propos i to va prec isa to che l 'e lenco è stato fo rmalmente t rasmesso alla Commiss ione su suppor to magnet ico dalla P rocu ra della Repubbl ica , m a tale suppor to era già stato predisposto dal Sismi p r i m a del seques t ro ; anzi, il compi la tore mater ia le del floppy disk, u n al to ufficiale del servizio, ha dichiarato che le informazioni in esso con tenu te t ra t te dai fascicoli personal i sono incomple te po iché il seques t ro giudiziario ha in ter ro t to il lavoro mater ia le della compi lazione. La P rocu ra di Roma , che ha avviato l ' informatizzazione di tutti gli atti sequestrat i , si è inol t re dichiarata disponibile a t rasmet te re i relativi suppor t i magnet ic i alla Commiss ione che ha per tan to del iberato , nella seduta del 20 febbraio 1991, di acquis tare le apparecch ia tu re necessar ie a gestire tale docu­mentaz ione .

Va in proposi to rilevato che su a lcuni degli atti sequestra t i dalla Magistratura e specif icamente richiesti dalla Commiss ione - si t ra t ta de l l ' accordo Sifar-Cia del 28 novembre 1956 relativo ad u n a r ielabora­zione degli accordi t ra i due Servizi relativi alla organizzazione e alla attività della rete c landest ina post -occupazione (Stay behind) italo-statunitense e di a lcuni documen t i di organi della Nato, t ra cui i verbali delle r iunioni del Comitato di pianificazione e c o o r d i n a m e n t o e del Comitato c landest ino alleato - il d i re t tore del Sismi ha oppos to il segreto di Stato con t ro il quale le autor i tà giudiziarie p roceden t i h a n n o propos to interpel lo al Pres idente del Consiglio.

Il 28 febbraio 1991 l 'onorevole Andreott i ha t rasmesso alla Commiss ione il testo del suddet to a c c o r d o i m p o n e n d o pera l t ro il divieto di divulgazione ai sensi degli art icoli 256, terzo c o m m a , e 262 del codice penale , n o n c h é 114, quin to c o m m a , e 472, p r i m o c o m m a , del codice di p r o c e d u r a penale , art icoli il cui testo con a l cune evidenziazio­ni ha r i tenuto oppo r tuno al legare alla le t tera di t rasmiss ione. Con gli stessi vincoli il Pres idente del Consiglio ha reso disponibi le l ' accordo Sifar-Cia del 1956 alla P rocura di R o m a e a quel la mil i tare di Padova, men t r e ha sostanzialmente confermato il segreto di Stato p e r quan to r iguarda i documen t i degli organismi Nato, in o rd ine ai quali si è r ich iamato al reg ime di inviolabilità sanci to dal l 'ar t icolo 7 della Convenzione di Ottawa del 20 se t t embre 1951 p e r tutti i d o c u m e n t i che appar tengono alla Nato, ovunque essi si t rovino.

LA RIMOZIONE DEGLI «OMISSIS» DAI DOCUMENTI RELATIVI AL CASO SLFAR E AL PIANO SOLO

Un ul ter iore filone di inchiesta si è aper to in seguito alla a u t o n o m a decis ione del Governo di r imuovere il segreto di Stato a suo t e m p o apposto su a lcune part i dei documen t i relativi al cos iddet to p iano Solo e

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Senato della Repubblica - 748 - Camera dei deputati

X LEGISLATURA - INDICE GENERALE ATTI COMMISSIONE TERRORISMO E STRAGI

alle inchieste amminis t ra t ive svolte su tale v icenda e sul caso Sifar da diverse Commissioni appos i t amente istituite. La vers ione integrale di tale documentaz ione è stata inol t rata il 28 d i c e m b r e 1990 dal Pres idente del Consiglio alle Presidenze della Camera e del Sena to che , a loro volta, l ' hanno t rasmessa alla Commiss ione e al Comita to p a r l a m e n t a r e pe r i servizi. In par t icolare sono così stati acquisit i : 3 documen t i , con allegati, conce rnen t i il p iano Solo; il r appor to , con 7 dichiarazioni al legate, redat to dal genera le Manes, incar ica to il 18 maggio 1967 di indagare sulle fonti di informazione di cui si e ra avvalso l 'Espresso p e r pubb l i ca re rivelazioni sul p iano Solo; la re lazione conclus iva con 23 allegati e 68 in ter rogator i e dichiarazioni , della Commiss ione pres ieduta dal genera­le Beolchini , istituita il 4 genna io 1967 pe r indagare sulle deviazioni del Sifar; la t rascr izione del col loquio t ra il genera le De Lorenzo e il consigl iere di Stato Lugo, svoltosi il 14 apri le 1967; la relazione conclusiva, con 39 allegati e 22 trascrizioni di registrazioni di in terrogator i , della Commiss ione pres ieduta dal genera le Lombardi , istituita il 12 gennaio 1968 allo scopo di indagare sul p i ano Solo.

Tale documentaz ione è stata t rasmessa alla Commiss ione dai President i delle Camere con l 'invito a valutare l ' oppor tun i tà di n o n divulgare quel le part i di documen t i che avessero cara t te re esclusiva­m e n t e privato o familiare, ininfluenti ai fini del l ' indagine. La Commis­sione, nella seduta del 10 genna io 1991, ha del ibera to di t r a sme t t e re al Par lamento , pe r la loro pubbl icazione, gli atti r icevuti , ad eccez ione di a l cune part i che si è r i t enuto o p p o r t u n o m a n t e n e r e r iservate in appl icazione del cr i ter io suggeri to dai President i del Sena to e della Camera .

I documen t i in oggetto, preziosi pe r la migl iore c o m p r e n s i o n e di a lcuni episodi delle storia poli t ica del Paese s ino ad oggi n o n del tut to chiariti , sono quindi stati pubbl icat i in c inque volumi c o m e atti pa r lamentar i , Doc. XXIII n. 25.

Come allegati alla sopraci ta ta documen taz ione inviata dal Governo il 28 d i cembre 1990 la Presidenza del Sena to ha altresì consegna to l'8 genna io 1991 cong iun tamen te al Pres idente della Commiss ione e al Pres idente del Comitato pa r l amen ta r e pe r i servizi vent idue bob ine con tenen t i p resumib i lmen te le registrazioni degli in te r rogator i effettua­ti dalla Commiss ione Beolchini , undic i bob ine con tenen t i presumibi l ­m e n t e le registrazioni degli in ter rogator i effettuati dalla Commiss ione Lombardi e u n a bob ina con t enen t e p re sumib i lmen te la registrazione del col loquio t ra il genera le De Lorenzo e il consigl iere di Stato Lugo. In ord ine a tali nastri magnetofonici - depositat i , in condizioni di par t ico lare sorveglianza, in u n apposi to locale del palazzo di San Macuto accessibile solo cong iun t amen te dal Comita to e dalla Commis­sione - l'Ufficio di Presidenza al largato ai r appresen tan t i dei Gruppi , nella seduta del 3-4 gennaio 1991, ha nomina to , in forza del l 'ar t icolo 24 del r ego lamento in te rno , u n collegio per i ta le c o m p o s t o dal professor Giuseppe Righini, d i re t tore del r epar to acus t ica del l ' Is t i tuto Galileo Ferrar is di Tor ino, dal dot tor F ranco Fer re rò , p r i m o r i ce rca to re presso il Cent ro di Studio pe r le ricerche di fonetica di Padova, dal do t to r Giovanni Ibba e dal dot tor Andrea Paoloni , della Fondazione Bordon i di Roma, e dal professor Paolo Giua, dell ' Is t i tuto di Acustica Corb ino di Roma.

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Senato della Repubblica - 749 - Camera dei deputati

X LEGISLATURA - INDICE GENERALE ATTI COMMISSIONE TERRORISMO E STRAGI

L'8 genna io 1991, nel corso di u n a seduta dell'Ufficio di Pres idenza al largato, il Pres idente ha affidato ufficialmente ai peri t i i seguent i compit i , definiti d ' intesa con il Comita to p a r l a m e n t a r e p e r i servizi:

1) effettuare la dupl icazione dei nastr i qua lo ra ciò non sia pregiudizievole al l ' integri tà degli originali;

2) fornire r isposte ai seguent i quesit i : a) se vi s iano segni cert i di manipolaz ione dei nastr i ; b) qua lora la r isposta al quesi to a) sia positiva, individuare i tipi

di manipolazione; c) qua lora la r isposta al quesi to a) sia positiva, stabil ire se sia

t ecn icamen te possibile in via genera le esc ludere l 'esistenza di manipo­lazioni su nastr i magnet ic i e se ciò sia possibile in ques to caso par t icolare ;

3) stabilire se ci s iano par t i di conversazioni che r isul t ino incomprens ib i l i a causa di eccessivo r u m o r e . In caso affermativo, quale sia la causa del r u m o r e e se possa essere effettuata u n a operaz ione di filtraggio p e r r ende re comprens ib i le la regis t razione vocale .

Il collegio per i ta le - success ivamente in tegra to , su r ichiesta e indicazione dei peri t i da qua t t ro tecnic i ausil iari - ha espresso pa r e r e negativo sulla possibilità che la dupl icazione potesse a r r eca r e dann i percepibi l i agli originali , ed e ra quindi in p roc in to - essendo state nel f ra t tempo acquisi te le necessar ie appa recch ia tu re t ecn iche - di avviare le operazioni di dupl icazione dei nastr i originali q u a n d o , il 12 febbraio 1991, è pe rvenu ta alla Commiss ione da par te del P rocu ra to re della Repubbl ica presso il Tr ibunale di Roma , do t to r Giudiceandrea , la richiesta di t rasmiss ione - ai sensi del l 'a r t icolo 256 del c.p.p. che stabilisce p e r i pubbl ic i ufficiali, i pubbl ic i impiegat i e gli incar icat i del pubbl ico servizio l 'obbligo di consegnare i m m e d i a t a m e n t e a l l 'autor i tà giudiziaria r ich iedente gli atti e i d o c u m e n t i in loro possesso p e r ragioni di ufficio - dei nastr i magnetofonici originali con tenen t i le registrazioni delle deposizioni raccol te dalla Commiss ione Lombard i , in quan to cost i tuenti co rpo di rea to ne l l ' ambi to del p r o c e d i m e n t o nel f ra t tempo aper to con t ro Alessi ed altri c o n c e r n e n t e eventual i manipolaz ioni subi te dai nastri medes imi . Va r icorda to che tale p r o c e d i m e n t o ha t ra t to origine da a lcune dichiarazioni rese dal cap i tano Labruna , in servizio presso il Sid dal 1966 al 1976, al giudice Mastel loni ed è stato trasferito p e r compe tenza dalla P rocu ra della Repubbl ica di Venezia a quel la di Roma.

Il 19 febbraio, dopo che il Pres idente Gualtieri lo aveva informato che i nastr i r ichiesti n o n si t rovavano nel l 'esclusivo domin io della Commiss ione , la quale ne aveva invece la disponibil i tà c o n g i u n t a m e n t e al Comitato pa r l amen ta re p e r i servizi, il do t to r Giud iceandrea indirizzava al Pres idente del Consiglio, ai Pres ident i del Sena to e della Camera e ai President i del Comita to e della Commiss ione , la richiesta di t rasmiss ione dei medes imi nastr i originali , so t to l ineando l 'oppor tun i tà che sugli stessi n o n venissero effettuati a cce r t amen t i tecnic i o p roced imen t i di r iproduzione o dupl icazione.

Investiti della ques t ione , il Comita to e la Commiss ione h a n n o c o n c o r d e m e n t e r i tenuto che essi n o n po tevano essere dest inatar i di ord ine di esibizione e m a n a t o ai sensi del l 'ar t icolo 256 del c.p.p.; che le

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Senato della Repubblica - 750 - Camera dei deputati

X LEGISLATURA - INDICE GENERALE ATTI COMMISSIONE TERRORISMO E STRAGI

duplicazioni già p r o g r a m m a t e dei nastri in ogget to po tevano svolgersi nei t e rmin i stabiliti dal m o m e n t o che il collegio per i ta le , r i spondendo al p r i m o dei quesiti posti , aveva ass icurato p e r iscri t to che l 'operaz ione di r iversamento non avrebbe p rodo t to al terazioni avvertibili o misurabi l i sul nas t ro originale in dupl icazione; che , ga r an t endo le copie digitali o t tenute dalla dupl icazione u n a assoluta fedeltà r ispet to al l 'or iginale e res tando a disposizione della Commiss ione e del Comita to , ol t re a diverse copie analogiche, due copie digitali integrali p e r ogni nas t ro originale, essi non avevano a lcun interesse , u n a volta effettuata la dupl icazione, a t ra t t enere i nastr i originali r ichiesti , i quali av rebbe ro pe r t an to po tu to essere posti a disposizione del l ' autor i tà giudiziaria.

Debi tamente informati di tali de te rminaz ioni , i Pres ident i del Senato e della Camera c o n c o r d a v a n o sulle p r o c e d u r e individuate, r i t enendole equi l ibrate ed idonee a conci l ia re le prerogat ive degli organi pa r l amenta r i e l 'assolvimento dei loro compi t i con le esigenze del l 'autor i tà giudiziaria.

Il collegio per i ta le poteva quindi da r corso alle operazioni di dupl icazione che , pe r quan to c o n c e r n e i nastr i della Commiss ione Lombard i , si conc ludevano il 19 marzo 1991, di ta lché il g iorno successivo - previa comunicaz ione ai President i del le due Camere - i quali di nuovo manifes tarono il loro consenso - i Pres ident i della Commiss ione e del Comita to consegnavano ufficialmente al Procura to­re della Repubbl ica presso il Tr ibunale di R o m a i nastr i originali della Commiss ione Lombard i a suo t e m p o richiesti .

Una volta comple ta te tut te le dupl icazioni , il col legio per i ta le p r o c e d e r à ad effettuare gli a cce r t amen t i tecnic i necessar i p e r da re r isposta ai quesiti postigli.

La Commiss ione ha nel f ra t tempo svolto sul caso Sifar-piano Solo e sulle relative inchieste amminis t ra t ive e p a r l a m e n t a r e specifici accer ta­ment i . Sono state raccol te le audizioni de l l 'onorevole Giuseppe Alessi, p res idente della Commiss ione p a r l a m e n t a r e d ' inchies ta sugli eventi del giugno-luglio 1964 e del cap i tano Antonio Lab runa , in servizio presso il Sid dal 1966 al 1976; in sede di tes t imonianza formale sono stati poi ascoltati il genera le Antonio Podda, vice capo del Sid dal 1966 al 1970; il genera le Giovanni Battista Russo, capo della segreter ia del d i re t tore del Sid nel pe r iodo in cui il servizio fu dire t to da l l ' ammiragl io H e n k e e dal genera le Miceli; l 'onorevole Luigi Gui, min is t ro della difesa dal g iugno 1968 al marzo 1970; l 'onorevole Mario Tanassi , min is t ro della difesa dal marzo 1970 al febbraio 1971 e dal g iugno 1972 al marzo 1974.

La Commiss ione ha rivolto alle autor i tà governat ive u n a specifica richiesta, finora senza esito, p e r acquis i re la cosiddet ta «lista degli enucleandi» , prevista dal p iano Solo m a non c o m p r e s a t ra gli atti inviati dalla Presidenza del Consiglio al Pa r l amen to .

ALTRI PROFILI DELLA ATTIVITÀ DELLA COMMISSIONE

Per quan to c o n c e r n e l'attività di conoscenza e moni to ragg io di fenomeni cr iminal i in qua lche misura conness i o cont igui al t e r ro r i smo , l'Ufficio di Presidenza al largato ha svolto nel la seduta del 9 genna io 1991, l 'audizione del capo della Polizia, prefet to Parisi, in o rd ine ai casi

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Senato della Repubblica - 751 - Camera dei deputati

X LEGISLATURA - INDICE GENERALE ATTI COMMISSIONE TERRORISMO E STRAGI

di in t rus ione, furto e m inacce subite da personal i tà pubb l i che nel corso del 1990. Tale p rocedura , in deroga alla regola s e c o n d o la quale le audizioni sono svolte dalla Commiss ione , è stata adot ta ta a l l 'unanimi tà dall'Ufficio di Presidenza al largato nel r i conosc imen to de l l 'oppor tuni tà , nel caso di specie, di u n a sede più ristretta. La dovuta informazione dei contenut i del l 'audizione del prefet to Parisi è stata pera l t ro ass icurata dalla redazione di un resocon to stenografico disponibi le pe r tutti i commissar i .

Per quan to c o n c e r n e , infine, l ' inchiesta sulle v icende connesse al seques t ro dell 'assessore Ciro Cirillo, l'Ufficio di Pres idenza al largato ai rappresentant i dei Gruppi , nel la seduta del 13 marzo 1991, ha dato incar ico al sena tore Toth e a l l 'onorevole Bel locchio di p red i spor re u n a relazione in ord ine alle indagini fin qui condo t t e dalla Commiss ione .

In at tuazione di un incar ico p r e c e d e n t e m e n t e conferi to loro dall'Ufficio di Presidenza al largato, a lcuni col labora tor i della Commis­sione h a n n o prosegui to u n a accura t a selezione, presso varie sedi giudiziarie, volta al l 'acquisizione di un ' i ngen te mole di atti is trut tori relativi a tutti i p roced imen t i giudiziari pe r le stragi di Pe teano , dell ' I tal icus, della stazione di Bologna, del t r eno 904 e p e r gli a t tentat i ai t ren i in Toscana negli ann i set tanta.

Nell 'archivio della Commiss ione sono p e r il m o m e n t o confluiti atti e documen t i conce rnen t i le n u m e r o s e mate r ie ogget to di inchiesta pe r la Commiss ione p e r un totale di c i rca 150.000 pagine (oltre a 50 videocassette) , un pa t r imonio la cui razionale gest ione aveva suggeri to in un p r i m o m o m e n t o - c o m e risulta a n c h e dalla terza relazione semest ra le - l 'oppor tuni tà di impian ta re u n a b a n c a dati informatizzata nella quale versare , p e r mezzo di un p r o g r a m m a appos i t amente e laborato , tutti gli e lement i di conoscenza ricavabili da l l ' imponen te massa documenta le , p reva len temen te costi tui ta da atti giudiziari relativi ai vari fatti di s trage. Peral t ro , in cons ideraz ione delle difficoltà tecnico-logist iche e del notevole impegno di r isorse u m a n e e finanziarie n o n c h é dei t empi non brevi di realizzazione richiesti , l'Ufficio di Presidenza della Commiss ione aveva del ibera to di n o n formalizzare tale ambizioso proget to in u n a propos ta da so t topor re al plenum.

Success ivamente la Commiss ione ha p rovveduto ad acquis i re , pe r le part i di specifico interesse, la gratui ta disponibil i tà di archivi informatizzati, u n o del Ministero de l l ' in te rno , c o n t e n e n t e sentenze di vari p roced imen t i pe r strage, un al t ro del Tr ibunale di Bologna c o n c e r n e n t e gli atti del p rocesso pe r la s trage del 2 agosto 1980; sono stati poi instaurat i oppor tun i contat t i con la P r o c u r a della Repubbl ica presso il Tr ibunale di R o m a pe r o t t enere copia di u n a b a n c a dati p e r i p roced imen t i giudiziari conce rnen t i il t e r ro r i smo di des t ra e n u m e r o s i episodi di strage.

La Commiss ione ha in seguito del ibera to , nel la seduta del 20 febbraio 1991, di avviare l 'operazione di immiss ione in personal computer del l ' ingente documen taz ione raccol ta , affidando tale incar ico , sotto il cont ro l lo degli uffici e dei col labora tor i , al Consorzio Cooperative Informatica, che ha già realizzato archivi informatizzati

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Senato della Repubblica - 752 - Camera dei deputati

X LEGISLATURA - INDICE GENERALE ATTI COMMISSIONE TERRORISMO E STRAGI

presso numeros i uffici giudiziari. Tale soluzione consent i rà , r ispetto al p roget to originario al quale n o n si è da to corso , di realizzare notevoli e c o n o m i e di t e m p o e di r isorse finanziarie e di da r vita ad u n a b a n c a dati organizzata - quan to alle p r o c e d u r e informat iche impiegate - sulla base di p r o g r a m m i compat ibi l i con quelli in uso presso i soggetti pubbl ic i sopra richiamati.

La Commiss ione ha con t inua to a svolgere i suoi compi t i istituziona­li in m o d o da non interferire indeb i tamente con l 'o rd inar io svolgimento delle indagini tu t tora in corso presso n u m e r o s e autor i tà giudiziarie con le quali ha saputo colt ivare e conservare rappor t i ispirati alla mass ima col laborazione rec iproca .

In più circostanze tale m u t u a col laborazione si è t radot ta nel la rec iproca t rasmiss ione di e lement i di documen taz ione ri levanti pe r le inchieste di rispettivo interesse, nel l 'osservanza scrupolosa , c o m u n q u e , dei vincoli imposti dalla legislazione vigente, pa r t i co l a rmen te pe r quan to c o n c e r n e il segreto is t rut tor io. Quan to poi al segreto funzionale, - che in base al l 'ar t icolo 20 del r ego lamen to in te rno della Commiss ione copre i documen t i formati a seguito di acce r t amen t i dirett i o c o m u n q u e disposti dalla Commiss ione - i limiti concre t i della sua opponibi l i tà a terzi - in specie alle varie autor i tà giudiziarie che h a n n o in car ico p roced imen t i pe r fatti di s trage - sono stati ogget to di specifiche decisioni della Commiss ione nelle sedute del 20 e del 27 febbraio 1991.

Nel p r i m o caso, a l cune autor i tà giudiziarie avevano avanzato r ichiesta di t rasmissione delle trascrizioni integrali - c o m p r e n d e n t i c ioè anche i passaggi svolti in seduta segreta - di a l cune deposizioni racco l te dalla Commiss ione ne l l ' ambi to del l ' inchiesta su l l 'operaz ione Gladio. La Commiss ione ha r i tenuto pe r evidenti ragioni di coe renza di non dover oppor re alle autor i tà giudiziarie r ichiedent i il segreto funzionale p ropr io nel m o m e n t o in cui la Commiss ione stessa solleci ta a l l ' es terno l 'abolizione del segreto, t an to più che gli atti in ques t ione n o n rivestivano obie t t ivamente cara t te re di riservatezza ai fini del l ' inchies ta pa r l amen ta re . Inol t re non po tevano dirsi sussistenti , nel caso di specie , le conc re te ragioni di affidamento dei tes t imoni , la tu te la delle qual i è r imessa, fra l 'altro, al p r u d e n t e apprezzamento della Commiss ione dalla no ta sentenza della Corte cost i tuzionale n. 231 del 1975.

Ad opposte conclus ioni la Commiss ione è pe rvenu ta in re lazione alla fattispecie oggetto della s econda decis ione richiamata, quel la assunta il 27 febbraio 1991; in quel la sede si è r i t enu to che ragioni connesse alla tutela del segreto funzionale p rec ludesse ro la trasmissio­ne dei resocont i stenografici di passaggi di deposizioni assunte in seduta segreta al l 'autori tà giudiziaria richiedente.

La compless i tà e la plur idirezional i tà delle inchies te r iservate alla Commiss ione h a n n o suggeri to l 'oppor tuni tà di e l abora re nuovi modul i di organizzazione del lavoro, dotati di pecu l ia re agilità.

È stata quindi dibat tuta ed approvata il 31 o t tobre 1990 u n a modifica del l 'ar t icolo 15, s econdo c o m m a , del r ego lamen to in te rno ; la disposizione, nel testo e m e n d a t o , p revede o ra che compi t i par t icolar i su oggetti e p e r t empi de terminat i il cui svolgimento p resc inda dal l 'eserci­zio dei poter i del l 'autor i tà giudiziaria - poter i r iconosciu t i al plenum

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Senato della Repubblica - 753 - Camera dei deputati

X LEGISLATURA - INDICE GENERALE ATTI COMMISSIONE TERRORISMO E STRAGI

dall 'ar t icolo 82 della Costi tuzione - possano essere delegati dalla Commiss ione a gruppi di lavoro la cui compos iz ione po t r ebbe pe r t an to non dover riflettere necessa r iamente la consis tenza effettiva delle forze poli t iche rappresen ta te in Pa r l amen to .

Nella r iun ione del 22 gennaio 1991 l'Ufficio di Pres idenza al largato ha del iberato di sosti tuire a lcuni col labora tor i con altri , fra i quali a lcuni magistrati; è anco ra in corso presso il Consiglio Super io re della Magistratura la relativa p r o c e d u r a di autorizzazione.

GUALTIERI, presidente

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Senato della Repubblica - 754 - Camera dei deputati

X LEGISLATURA - INDICE GENERALE ATTI COMMISSIONE TERRORISMO E STRAGI

D o c . XXIII n. 42

5 a Relaz ione semestrale

Dopo il 17 apri le 1991, data in cui fu t rasmessa ai President i delle Camere la p r eceden te relazione semes t ra le sullo stato dei lavori , la Commiss ione ha a l ac remen te prosegui to le sue attività di inchiesta conce rnen t i p r inc ipa lmen te il disastro ae reo di Ustica, l 'operazione Gladio e il caso Moro. La p rosecuz ione dei lavori è stata disposta dalla legge n. 215 del 28 giugno 1991 che ha p ro roga to al 31 d i c e m b r e 1991 il t e rmine di scadenza della Commiss ione , modif icando nel c o n t e m p o l 'ar t icolo 1 della legge n. 172 del 17 maggio 1988, istitutiva della Commiss ione , al fine di in tegrarne le compe tenze . Le modifiche in t rodot te - consis tent i ne l l ' es tens ione de l l ' ambi to t empora l e dei fatti oggetto del l ' inchiesta anche a quell i p receden t i il 1969 e nell 'affidamen­to del compi to di acce r t a re altresì «le attività connesse a fatti di s trage o a fenomeni eversivi de l l ' o rd inamen to cost i tuzionale e le relative responsabi l i tà riconducibili ad apparat i , s t ru t ture ed organizzazioni c o m u n q u e denomina t i o a pe r sone ad essi appar tenen t i o appar tenute» - h a n n o formalmente abil i tato la Commiss ione ad indagare sul l 'opera­zione Gladio/Stay-Behind. Ciò in l inea con l 'ordine del g iorno , p resen ta to dal l 'onorevole Querc in i ed altri , che il Governo aveva accol to e la Camera dei deputa t i aveva approva to nel la seduta del 2 agosto 1990, in esecuzione del quale la C o m m i s s i o n e e ra stata di fatto investita della compe tenza su tale v icenda ,d ivenendo dest inatar ia di relazioni e documen t i t rasmessi dal Governo e, success ivamente , dalle autor i tà giudiziarie che avevano avviato p roced imen t i in mater ia .

In considerazione della r i levanza e della compless i tà del lavoro svolto dalla Commiss ione , e della conseguen te oppor tun i t à di p r evede re u n u l ter iore congruo marg ine t empora l e p e r consen t i re la conc lus ione delle inchieste aper te e la t rasmiss ione alle Camere delle relazioni, il Pa r l amen to ha p roroga to al 2 luglio 1992 (data di scadenza na tura le della legislatura) il t e rmine p e r la conc lus ione dei lavori della Commiss ione: si è o ra in at tesa che la legge di p roroga , approva ta il 13 novembre scorso , s ia p romulga ta dal Pres idente della Repubbl ica .

Proseguimento dell'inchiesta sul disastro aereo di Ustica

Con r i fer imento al pros ieguo del l ' indagine sul disastro di Ustica, la Commiss ione ha a t tuato u n in tenso p r o g r a m m a di attività is t rut tor ie e di audizioni.

In data 8 maggio 1991 i deputa t i De Jul io e Zamberle t t i , il s ena to re Boato e due col laborator i - in accog l imen to di u n invito formula to dal giudice is t rut tore Pr iore , incar ica to del l ' inchiesta giudiziaria - h a n n o presenzia to ad u n espe r imen to giudiziale svoltosi p resso l ' ae ropor to di Ciampino, e spe r imen to volto a verificare il r i l evamento r ada r del volo s imula to di due aere i ravvicinati: c iò al fine di u n a adegua ta «lettura» dei plots registrati dal r ada r di Ciampino in riferimento al volo del DC9.

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Senato della Repubblica - 755 - Camera dei deputati

X LEGISLATURA - INDICE GENERALE ATTI COMMISSIONE TERRORISMO E STRAGI

Di tale e spe r imen to giudiziale ha informato la Commiss ione , nella seduta del 9.5.91, il deputa to De Jul io, il quale ha altresì riferito sul con tenu to di u n incon t ro da lui avuto, ins ieme al deputa to Zamberle t t i e a due col laborator i , con il so t tocapo di Stato Maggiore del l 'Aeronaut ica genera le Alpino e con il genera le Triches: in tale occas ione sono state acquisi te notizie sull 'organizzazione e sul s is tema di c o m a n d o e di cont ro l lo del l 'Aeronaut ica mil i tare e sulle compe tenze del Cent ro operat ivo di pace (Cop) e del Cent ro operat ivo dello Stato Maggiore (Cosma). Una delegazione della Commiss ione - compos ta dai deputat i De Julio e Zamberle t t i e dal sena tore Bosco - ha inol t re presenzia to alla i l lustrazione, presso la sede del l 'Aeronaut ica mil i tare , della rappresenta­zione visiva e laborata dalla stessa Aeronaut ica delle t racce , ri levate dai siti r adar della difesa aerea , degli aerei in volo la sera del 27.6.80 nella zona di Ustica: della suddet ta r icost ruzione la Commiss ione ha acquisi to copia su videonastro .

La Commiss ione ha poi approfondi to u l t e r io rmen te il caso del Mig libico r invenuto in Sila a t t raverso tes t imonianze di a lcuni ufficiali del l 'Aeronaut ica mil i tare che si o c c u p a r o n o della vicenda, e ha quindi ascol tato, nella seduta del l ' I 1.7.91, due ampie relazioni di aggiornamen­to sullo stato del l ' inchiesta svolte dai deputat i De Jul io e Zamberle t t i . Success ivamente sono state esaminate - in cor re laz ione con l'effettua­zione della seconda campagna di r e c u p e r o del rel i t to del DC9 Itavia, avviata il 5 apri le scorso dalla società Wimpol su incar ico del giudice is t rut tore Pr iore - le modal i tà con le quali fu realizzata, negli ann i 1987-88, la p r ima campagna di r ecupe ro . A tal fine la Commiss ione ha ascoltato i responsabil i della società Ifremer, incar ica ta dal giudice Bucarel l i di tale p r ima campagna di r ecupe ro , e della società Tecnospamec , che ope rò in veste di ausiliaria del collegio per i ta le nomina to dal giudice Bucarel l i , n o n c h é il coord ina to re dello stesso collegio peri tale , ingegner Blasi.

Il 17.9.91, inol tre , i componen t i dell'Ufficio di Pres idenza al largato h a n n o effettuato un sopra l luogo presso l ' ae ropor to di Prat ica di Mare pe r verificare lo stato di avanzamento delle attività di r e c u p e r o dei relitti del DC9.

La Commiss ione ha s e m p r e m a n t e n u t o u n proficuo rappor to di col laborazione con l 'autori tà giudiziaria p roceden te , col laborazione concretizzatasi sopra t tu t to nel r ec ip roco scambio di documen t i . Significativa, a tale proposi to , è stata la decis ione, adot ta ta dalla Commiss ione nella seduta del 23.5.91 (e confermata success ivamente nella seduta del 12.6.91) di t rasmet te re al giudice Pr iore , che ne aveva fatto richiesta, numeros i documen t i acquisit i dalla Commiss ione stessa, fra i quali a n c h e a lcuni riservati e coper t i da segreto, con la sola eccezione di quelli aventi cara t te re r iservato in te rno e di quell i inerent i alle inchieste giudiziarie anco ra in fase istruttoria. Ciò al fine di abbreviare i t empi del l ' indagine giudiziaria in corso e in cons ideraz ione del fatto che il p rede t to giudice is t rut tore avrebbe c o m u n q u e avuto il dirit to di acquis i re tali d o c u m e n t i dagli apparat i pubbl ic i di rispettiva provenienza.

Con par t icolare r i fer imento al l ' inchiesta giudiziaria sul disastro di Ustica, la Commiss ione ha poi espresso, quasi a l l 'unanimi tà , appoggio polit ico alla iniziativa governat iva volta a p ro rogare , ol t re la data

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Senato della Repubblica - 756 - Camera dei deputati

X LEGISLATURA - INDICE GENERALE ATTI COMMISSIONE TERRORISMO E STRAGI

prevista del 31.12.91, il t e rmine di appl icazione del vecchio r i to pe r quan to c o n c e r n e le is trut torie giudiziarie a n c o r a in corso relative a gravi fatti di strage.

La Commiss ione ha infine del ibera to e in gran par te a t tuato , a par t i re dalla seduta del 15 o t tobre 1991, u n fitto p r o g r a m m a di audizioni di personal i tà pol i t iche che a par t i re dal g iugno 1980 h a n n o ricoperto incar ichi di Governo compor t an t i responsabi l i tà a t t inent i alle v icende connesse al disastro di Ustica, ed ha esteso tale p r o g r a m m a a n c h e ai magistrat i che hanno , nel passato, avuto incar ichi inqui rent i o is trut tori nel relativo p r o c e d i m e n t o pena le n o n c h é ai responsabi l i mili tari .

In o rd ine c ronologico la Commiss ione ha acquis i to le seguent i tes t imonianze formali e l ibere audizioni:

9.5.91 testimonianza formale

del t enen te co lonnel lo in congedo Olinto Cecconel lo , il quale par tec ipò in quali tà di ufficiale del cen t ro sper imenta le di volo del l 'Aeronaut ica ad u n a ispezione del reli t to del Mig libico; del t enen te co lonnel lo in congedo Gianluca Evangelisti , il quale par tec ipò in quali tà di ufficiale del cen t ro sper imenta le di volo del l 'Aeronaut ica ad u n a ispezione del reli t to del Mig libico; del t enen te co lonnel lo Umber to Nobili, il quale nel 1980 era addet to al s econdo ufficio del 2° r epar to dello Stato Maggiore del l 'Aeronaut ica con l ' incar ico di seguire i paesi del Nord Africa;

19.7.91 testimonianza formale

dei signori Pier re Papon, Jean Roux e Michel Sthalberger , dirigenti dell ' Ifremer;

1.8.91 testimonianza formale

dei signori Francesco Matteucci , Galileo Lovaglio e Enr ico Visentin d ipendent i della Società Tecnospamec ;

9.10.91 libera audizione

del professor ingegner Massimo Blasi, coord ina to re del collegio per i ta le a suo t e m p o n o m i n a t o dal giudice Bucarel l i ;

15.10.91 libera audizione

del l 'onorevole Lelio Lagorio, minis t ro della difesa dal 4.4.80 al 4.8.83; del sena tore Francesco Mazzola, sot tosegretar io di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega p e r i Servizi dal 20.3.79 al 28.6.81;

23.10.91 libera audizione

del l 'onorevole Arnaldo Forlani , p res idente del Consiglio dei Ministri dal 18.10.80 al 28.6.81; del sena tore Giovanni Spadolini , - p res idente del Senato nel la sua residenza di Palazzo Giustiniani - il quale r icopr ì la car ica di p res idente del Consiglio dei Ministri dal 28.6.81 all '1.12.82 e que l la di minis t ro della difesa dal 4.8.83 al 17.4.87;

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Senato della Repubblica - 757 - Camera dei deputati

X LEGISLATURA - INDICE GENERALE ATTI COMMISSIONE TERRORISMO E STRAGI

24.10.91 libera audizione

del l 'onorevole Rino Formica , che r icoprì la car ica eli minis t ro dei t rasport i dal 4.4.80 al 28.6.81; del l 'onorevole Emil io Colombo, che r icopr ì la car ica di minis t ro degli affari esteri dal 4.4.80 al 4.8.83;

13.11.91 libera audizione

del l 'onorevole Valerio Zanone , che r icopr ì la car ica di min is t ro della difesa dal 28.7.87 al 21.7.89; del l 'onorevole Giovanni Goria, che r icoprì la car ica di p res idente del Consiglio dei Ministri dal 28.7.87 al 12.4.88;

14.11.91 libera audizione

del l 'onorevole Ciriaco De Mita, che r icoprì la car ica di p res idente del Consiglio dei Ministri dal 13.4.88 al 21.7.89;

15.11.91 libera audizione

del senatore Amintore Fanfani, che r icoprì la car ica di pres idente del Consiglio dei Ministri da l l ' I . 12.82 al 4.8.83 n o n c h é dal 17.4.87 al 28.7.87;

3.12.91 libera audizione

dei sostituti p rocura to r i della Repubbl ica de l l ' epoca Aldo Guar ino di Pa le rmo e Giorgio San tacroce di Roma, i quali h a n n o avuto l ' incarico di inquisire sul disastro di Ustica, r i spet t ivamente , dal 27.6.80 al 10.7.80 e dall ' I 1.7.80 al 31.12.83;

// proseguimento dell'inchiesta sulla «Operazione Gladio»

Nell 'ambito del l ' inchiesta che la Commiss ione sta c o n d u c e n d o sul l 'operazione Gladio, il p r o g r a m m a delle tes t imonianze e delle audizioni già acquisi te dalla Commiss ione è stato integrato con u n a seconda audizione - svoltasi il 19 giugno scorso - del sena tore Paolo Emilio Taviani, più volte minis t ro della difesa negli ann i '50 e minis t ro del l ' in terno nei successivi ann i '60 e '70. Tale integrazione si è reputa ta necessar ia a l l ' indomani delle dichiarazioni ri lasciate alla s t ampa dal sena tore Taviani in ord ine alle ragioni storico-poli t iche che avrebbero giustificato l ' istituzione della re te Stay-Behind nel paese .

Sulla base degli e lement i di conoscenza fino a quel m o m e n t o acquisiti dalla Commiss ione sulle v icende connesse a l l 'operazione Gladio, il Pres idente ha e labora to u n a p r i m a relazione, di cara t te re non definitivo, che è stata oggetto di u n lungo ed ar t icolato dibatt i to in seno alla Commiss ione . La discussione ha condo t to a l l 'approvazione di a lcune puntual i modifiche, pera l t ro di cara t te re non sostanziale, al testo della relazione che in quan to tale non è stata sot toposta al voto della Commiss ione. Nella seduta del 20 giugno scorso, infatti, dopo u n

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Senato della Repubblica - 758 - Camera dei deputati

X LEGISLATURA - INDICE GENERALE ATTI COMMISSIONE TERRORISMO E STRAGI

dibatt i to prot ra t tos i p e r qua t t ro sedute , la Commiss ione ha del ibera to di t r a smet te re alle Camere tan to il d o c u m e n t o pres idenziale quan to i resocont i stenografici della discussione medes ima , così che fossero evidenziati gli o r i en tament i emers i in quel la sede presso le varie part i pol i t iche. La prere laz ione con gli anness i atti del dibatt i to è stata pe r t an to t rasmessa alle Pres idenze delle Camere il 9 luglio scorso -pubbl ica ta c o m e at to pa r l amen ta r e Doc. XXIII n. 36 - in a t tuazione del seguente o rd ine del g iorno, sot toscr i t to dai rappresen tan t i di tutt i i Gruppi ed approva to a l l ' unan imi tà dalla Commiss ione :

«La Commiss ione , uditi la prere laz ione del p res iden te Gualtieri sulla v icenda Gladio e il dibatt i to che ne è seguito, del ibera di t r asmet te re gli atti di cui sopra al Pa r l amen to e di con t inua re l ' indagine al fine di perveni re ad u n a rapida conclus ione».

È prosegui ta , a n c h e dopo l ' inol tro al Pa r l amen to della prere laz ione , l 'attività della Commiss ione volta al l 'acquisizione e all 'analisi dei documen t i conce rnen t i la fase costi tutiva e l 'attività, prot ra t tas i nel t empo , dell 'organizzazione Gladio.

Con let tera del 15 apri le scorso il p res iden te Gualtieri manifestava ai President i delle Camere le difficoltà fino a quel m o m e n t o incon t ra te presso il Governo nel l 'acquisizione del mater ia le d o c u m e n t a l e indispen­sabile p e r c h è la Commiss ione potesse riferire c o m p i u t a m e n t e al Pa r l amen to sulla v icenda Gladio. In r isposta a tale sol leci tazione, i pres ident i lot t i e Spadolini h a n n o t rasmesso u n a no ta del Pres idente del Consiglio, datata 23 apri le , nel la quale - o l t re a r i ch iamare il seques t ro giudiziale opera to sulla documen taz ione Gladio esistente nel l 'a rchivio del Sismi - si puntual izzavano i t e rmin i del reg ime di pubbl ic i tà di a lcuni atti di par t icolare interesse present i nel l 'archivio stesso.

Come è no to e risulta d o c u m e n t a t o nel la p r e c e d e n t e relazione semest ra le , il Pres idente del Consiglio dei Ministri aveva deciso di r imuovere il segreto di Stato - a suo t e m p o oppos to dal Diret tore del Sismi - dal cosiddet to at to costi tutivo di Gladio data to 28.11.56, a t to che r imaneva c o m u n q u e sot toposto al reg ime di vietata divulgazione; l 'onorevole Andreott i aveva invece r i ch iamato il pecu l ia re r eg ime di inviolabilità ex ar t icolo 7 della Convenzione di Ottawa - inderogabi le da par te governat iva i taliana - p e r quan to conce rneva i d o c u m e n t i di organismi di ambi to Nato, quali l'ACC (Comitato Clandest ino Alleato) e il CPC (Comitato di Pianificazione e Coord inamento ) .

Success ivamente - a seguito di u n a r ichiesta del P rocu ra to re della Repubbl ica di Roma, volta ad o t t enere dal Governo la pun tua le indicazione dei documen t i soggetti al r i corda to reg ime di inviolabilità -il Pres idente del Consiglio, dopo gli oppor tun i contat t i con gli organi dell 'Alleanza Atlantica, ha r i t enu to applicabi le tale reg ime ai soli atti relativi al CPC e non invece a quell i relativi all'ACC sui quali , fe rmo res tando il co l legamento fra ACC e Shape {Supreme headquarter allied powers Europe), è stato pos to sol tanto il divieto di divulgazione.

Tale posizione è stata i l lustrata dal Pres idente del Consiglio al Sena to nel la seduta del 25 luglio scorso , du ran t e la d iscuss ione di mozioni relative alla v icenda Gladio. Nella successiva seduta del 1° agosto, il Sena to ha approvato il seguente o rd ine del g iorno , p resen ta to

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Senato della Repubblica - 759 - Camera dei deputati

X LEGISLATURA - INDICE GENERALE ATTI COMMISSIONE TERRORISMO E STRAGI

dai senator i Mancino , Pecchiol i , Guizzi, Covi, B o n o P a n i n o , Fiocchi, Riva:

«Il Senato , p reso at to che sulla «operazione Gladio», che forma oggetto di

indagine pa r l amen ta re da par te della Commiss ione b icamera le d ' inchie­sta sul t e r ro r i smo in Italia, il Pres idente del Consiglio, nella seduta del 25 luglio 1991, ha manifestato in man ie r a inequivoca la volontà del Governo di esc ludere ogni apposizione diret ta o indire t ta del segreto in siffatta mater ia ; r ibadi to che , alla s t regua della legge n. 801 del 24 o t tobre 1977, "fatti eversivi de l l 'o rd ine cost i tuzionale n o n possono essere oggetto di segreto di Stato",

impegna il Governo: 1) a dare seguito alle dichiarazioni rese dal Pres idente del

Consiglio, ga ran tendo il pun tua le inol t ro di tutt i gli atti e d o c u m e n t i relativi alla operaz ione Gladio alla Commiss ione p a r l a m e n t a r e d ' inchie­sta n o n c h é ai magistrat i che ne h a n n o fatto richiesta;

2) a svolgere ogni utile iniziativa p e r la rimozione in ambi to in ternazionale della inviolabilità di atti d i re t t amente collegati a esigenze di tutela de l l 'o rd ine democra t i co costi tuzionale».

Va pera l t ro osservato che a tut t 'oggi gli atti relativi al Comita to Alleato Clandest ino n o n sono pervenut i nel la disponibil i tà della Com­missione.

La Commiss ione ha acquis i to dalla P r o c u r a della Repubbl ica presso il Tr ibunale di R o m a l ' intera documen taz ione c o n c e r n e n t e l 'operazione Gladio esistente presso il Sismi - ad eccez ione di quel la in o rd ine alla quale e ra stato dichiara to applicabile il r i ch iamato reg ime di inviolabili­tà - e posta sotto seques t ro dal l 'autor i tà giudiziaria r omana . Tale documentaz ione , pe rvenu ta sot to forma di nastr i magnet ic i in seguito riversati a c u r a della Segreter ia della Commiss ione su disco ot t ico, è stata comple t amen te visionata dagli uffici che h a n n o altresì p rovveduto alla s t ampa selettiva e alla scheda tu ra dei d o c u m e n t i di maggiore inte­resse.

Accanto al l 'archivio informatizzato reso così disponibi le , la Com­missione ha altresì acquisi to, su suppor to ca r taceo , n u m e r o s i atti formati dalle autor i tà giudiziarie che c o n d u c o n o inchieste sui vari profili della operaz ione Gladio: i giudici is trut tori di Venezia Casson e Mastelioni, il giudice is t rut tore di Bologna Grassi, i sostituti p rocu ra to r i militari della Repubbl ica di Padova Dini e Rober t i , il sost i tuto p rocu ra to r e della Repubbl ica presso il Tr ibunale di Bolzano Tarfusser n o n c h é la stessa p r o c u r a della Repubbl ica presso il Tr ibunale di Roma.

Gli accertamenti peritali su alcuni documenti relativi al caso Sifar e al piano Solo

Come già d o c u m e n t a t o nella p r eceden t e re lazione semest ra le , 1*8.1.91 l'Inficio di Presidenza della Commiss ione , d ' intesa con il Comitato pa r l amen ta r e pe r i Servizi, aveva affidato ad u n collegio

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Camera dei deputati Senato della Repubblica - 760 -

X LEGISLATURA - INDICE GENERALE ATTI COMMISSIONE TERRORISMO E STRAGI

peri ta le appos i tamente nomina to il compi to di svolgere a lcuni specifici acce r t amen t i sulle bob ine magnetofoniche allegate alla relazione Beolchini , alla relazione Lombard i n o n c h é alla t rascr iz ione del col loquio De Lorenzo-Lugo. Ciò allo scopo di verificare sui ricordati nastri la presenza o m e n o di manipolazioni alle qual i aveva fatto r i fer imento il capi tano La Br una in u n a sua deposizione tes t imonia le resa al giudice is t rut tore di Venezia Mastelloni.

Il collegio peri ta le ha deposi tato, in data 2 agosto, u n a p r i m a relazione tecnica sulle carat ter is t iche tecn iche , sull 'originali tà e sulla integrità dei nastri magnetofonici a t t inent i ai lavori della Commiss ione Lombardi ed al col loquio De Lorenzo-Lugo, relazione con la quale si afferma l ' impossibilità di individuare segni cert i di manipolaz ione , anche se a l cune delle bob ine esamina te p re sen tano al terazioni che n o n consen tono di esc ludere in m o d o a l t re t tanto cer to intervent i manipola­tori di sorta.

At tualmente il medes imo collegio va c o m p i e n d o analoghi riscontri ed acce r tament i sui nastr i conce rnen t i i lavori della Commiss ione Beolchini e si p revede che la perizia conclusiva po t rà essere deposi tata en t ro la fine de l l ' anno in corso .

Anche ne l l ' ambi to di tale inchiesta, la Commiss ione ha d u n q u e sviluppato ott imi rappor t i di col laborazione con la magis t ra tura , s e m p r e nel p ieno r ispet to delle distinte compe tenze . Comple ta disponibil i tà a col laborare , in par t icolare a t t raverso la t rasmiss ione di documen t i , la Commiss ione ha altresì d imos t ra to nei confronti del Comita to parla­men ta r e pe r i servizi d ' informazione e sicurezza, o rgano che si è occupa to del l 'operazione Gladio sot to i profili di sua competenza .

L'attività dei gruppi di lavoro sul caso Moro e sul terrorismo in Alto Adige

La complessi tà e la pluridirezional i tà delle diret tr ici di indagine avviate presso la Commiss ione da t e m p o avevano suggeri to l 'opportuni­tà di adot tare model l i di organizzazione in te rna tali da ass icurare celeri tà e snellezza alle varie attività di inchiesta. In tale prospett iva, sulla base di u n a propos ta p r e c e d e n t e m e n t e vagliata ne l l ' ambi to dell'Ufficio di Presidenza, la Commiss ione ha del iberato , nel la seduta del 24 se t t embre scorso, la cost i tuzione di due gruppi di lavoro, incaricat i di approfondire: il p r imo , a l cune v icende connesse ad episodi di t e r ro r i smo in Alto Adige e il loro eventuale co l legamento ad attività dei Servizi di informazione e sicurezza; il s econdo , i nuovi e lement i di conoscenza emers i sul caso Moro, in a t tuazione di u n o specifico compi to assegnato alla Commiss ione dalla legge istitutiva.

Va pera l t ro ricordato che i gruppi così costituiti , aper t i alla par tec ipazione di tutti i commissar i interessati , possono svolgere, ai sensi del l 'ar t icolo 15 del r ego lamento in te rno , acce r t amen t i specifici c o m u n q u e non compor tan t i l 'esercizio dei poter i del l 'autor i tà giudizia­ria, poter i esercitabili sol tanto dal plenum.

Per quan to conce rne , in par t icolare , il g ruppo sul t e r ro r i smo in Alto Adige - acquisi ta l ' ipotesi di lavoro a suo t e m p o c o m m e s s a dall'Ufficio di Presidenza al sena tore Boato - si è p rovveduto al

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Senato della Repubblica - 761 - Camera dei deputati

X LEGISLATURA - INDICE GENERALE ATTI COMMISSIONE TERRORISMO E STRAGI

r epe r imen to di u n a cospicua mole di atti in mater ia , pe r lo più di fonte giudiziaria, ed ha avuto luogo un incon t ro del g ruppo con il dot tor Cuno Tarfusser, sosti tuto p rocu ra to r e della Repubbl ica presso il Tr ibunale di Bolzano, il quale ha fornito u n a r icostruzione s o m m a r i a delle inchieste che sta c o n d u c e n d o tanto in o rd ine ad at tentat i di par te tedesca quan to ad episodi terrorist ici di mat r ice italiana. Di tale g ruppo sono stati nomina t i m e m b r i pe rmanen t i i senator i Toth, Boato, Rastrelli e Bertoldi e il deputa to Pietrini.

Il g ruppo di lavoro sul caso Moro, del quale sono m e m b r i pe rmanen t i i senator i Macis e Granell i e il deputa to Cicciomessere , ha svolto la sua attività sulla base di l inee di r icerca e labora te dai citati commissar i ed approvate dalla Commiss ione nel la seduta del 24 se t tembre scorso. Si è così p rocedu to alla acquisizione e r icognizione della documentaz ione necessaria , t ra t ta p reva len temen te dai procedi­ment i penal i cosiddetti Moro-ter e Movo-quater n o n c h é dal p roced imen­to relativo al r i t rovamento delle le t tere e di a l t ro mater ia le in Via Monte Nevoso, a Milano. Ha inol t re avuto luogo u n a serie di incont r i informali fra il g ruppo di lavoro ed a l cune personal i tà che , a vario t i tolo, h a n n o fornito un utile con t r ibu to agli approfondiment i in corso . In par t ico lare , sono stati ascoltati: il sena tore Mario Valiante, già pres idente della Commiss ione pa r l amen ta re d ' inchiesta sulla s trage di via Fani, sul seques t ro e l 'assassinio di Aldo Moro e sul t e r ro r i smo in Italia; l 'onorevole Tina Anselmi, già pres idente della Commiss ione par lamen­tare d ' inchiesta sulla Loggia Massonica P2; il sena tore Sergio Flamigni, già m e m b r o della Commiss ione pa r l amen ta r e d ' inchiesta sul caso Moro; il dot tor Alfredo Carlo Moro, fratello dello s compar so statista; l 'onorevole Flaminio Piccoli .

Sono stati inol t re avviati oppor tun i contat t i p e r acquis i re la disponibilità ad u n incon t ro con il g ruppo di lavoro di a lcuni brigatisti implicati a vario livello nel delit to Moro ed a t tua lmente ristretti in varie sedi carcerar ie .

Altri profili dell'attività della Commissione

Nella r iun ione del 22 genna io 1991, l'Ufficio di Presidenza al largato aveva del iberato l ' avvicendamento di a lcuni col labora tor i della Com­missione; t ra i nuovi col laborator i venne ro nomina t i a n c h e a lcuni magistrati , p e r i quali p rese p u n t u a l m e n t e avvio presso il Consiglio Super iore della Magistratura la p r o c e d u r a ord ina ta al rilascio delle prescr i t te autorizzazioni. Il medes imo Consiglio doveva p ronunc ia r s i altresì sul r innovo dei provvediment i autorizzativi relativi alle col labora­zioni m a n t e n u t e in vita, p e r l ' anno in corso , dalla Commiss ione .

L'iter autorizzativo si è poi l ungamen te p ro t ra t to al p u n t o che i magistrati col laborator i confermat i ne l l ' incar ico dalla Commiss ione h a n n o reputa to necessar io , nel le m o r e del p r o c e d i m e n t o di autorizza­zione, sospendere le prestazioni svolte a beneficio e a suppor to delle inchieste in corso .

P reoccupa to p e r i riflessi negativi sul lavoro della Commiss ione connessi inevi tabi lmente al p ro lunga to m a n c a t o appor to dei magistrat i a suo t e m p o nomina t i col laborator i , il p res idente Gualtieri , in data 5

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Senato della Repubblica - 762 - Camera dei deputati

X LEGISLATURA - INDICE GENERALE ATTI COMMISSIONE TERRORISMO E STRAGI

giugno 1991, ha t rasmesso ai President i dei due rami del Pa r l amen to u n a lettera, con la quale manifestava loro il disagio della Commiss ione pe r u n a si tuazione che met teva a r ischio il proficuo svolgimento delle indagini in corso e sollecitava l ' in tervento delle due alte car iche presso l 'organo di au togoverno della magis t ra tura , ciò che p u n t u a l m e n t e è avvenuto con let tera dei pres ident i Spadolini e lott i al Vice pres idente del Consiglio Galloni, in data 14 giugno 1991.

Nel frat tempo, c o m u n q u e , andava esaurendos i fisiologicamente la laboriosa e complessa p r o c e d u r a autorizzativa, così che il 22 giugno l 'onorevole Galloni poteva c o m u n i c a r e tan to l 'avvenuto ri lascio del­l 'autorizzazione alle nuove col laborazioni , quan to il rinnovo delle p recedent i , s econdo l 'originaria r ichiesta della Commiss ione .

Nell 'apri le scorso, dando esecuzione alla del iberazione a suo t e m p o assunta dalla Commiss ione , il Sena to ha st ipulato con il Consorzio Cooperat ive pe r l ' informatica un cont ra t to p e r la realizzazione di un archivio informatizzato c o m p r e n d e n t e la r icca documen taz ione giu­diziaria ( ammon tan t e a c i rca 300.000 pagine) selezionata dai collabora­tori della Commiss ione e relativa a diversi p roced imen t i p e r gravi episodi di strage: Pe teano (procediment i cosiddett i 1, bis e ter), I tal icus (procediment i cosiddett i 1 e bis), s tazione di Bologna (proced iment i cosiddetti 1 e bis), t r eno 904, at tentat i in Toscana negli ann i set tanta. Tale cont ra t to prevede che nel t e rmine di u n a n n o il Consorzio realizzi -con impiego di persona le e macch ina r i p ropr i m a in locali messi a disposizione dal Senato - l ' indicizzazione e l ' inser imento del testo integrale di tut te le deposizioni test imonial i e la indicizzazione e l ' inser imento dei soli nominat ivi citati negli atti di diverso t ipo, p e r il t ramite di un p r o g r a m m a , già spe r imenta to nella cost i tuzione di a l t re b a n c h e dati presso diverse autor i tà giudiziarie, che pe rme t t e la rapida effettuazione di r ice rche mira te a t t raverso l ' indicazione di qualsiasi e l emento informativo r iversato nel l 'archivio stesso.

L 'esecuzione del cont ra t to ha avuto inizio il 22.5.91: alla data od ierna r isul tano acquisiti alla cos t i tuenda b a n c a dati gli atti relativi ai p roced iment i cosiddett i Italicus-fc¿5 e Pe teano 1.

Con nota del 6 novembre scorso , pera l t ro , il Consorzio dava at to del r i tardo con il quale p rocedeva la formazione della b a n c a dati, r i ta rdo già tempes t ivamente contes ta to dalla segreter ia della Commiss ione e che veniva r icondot to ad u n a inesat ta valutazione, di cui il Consorzio si assumeva l ' intera responsabil i tà , della na tu ra e della compless i tà della documentaz ione presen te nel l 'archivio ca r taceo della Commiss ione . Sono a t tua lmente in esame le possibili soluzioni che consen tano di raggiungere l 'obiettivo più p ross imo a quel lo or iginar io en t ro margin i tempora l i compatibi l i con la prevista dura ta della Commiss ione , avendo c o m u n q u e presen te che il proget ta to archivio informatizzato, con tenen­te atti giudiziari di g rande interesse p e r la storia del paese , me t t e r ebbe a disposizione del Par lamento , ed even tua lmente a n c h e di a l t re istituzio­ni, un prezioso pa t r imonio di conoscenze .

GUALTIERI, presidente

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Senato della Repubblica - 763 - Camera dei deputati

X LEGISLATURA - INDICE GENERALE ATTI COMMISSIONE TERRORISMO E STRAGI

Nota integrativa sull'attività svolta dalla commissione nel periodo dicembre 1991 - aprile 1992

Caso Ustica. Conclusione delle attività istruttorie con le libere audizioni del ministro Rognoni (24.1.92), del giudice Bucarelli (24.1.92) e del generale Ramponi (28.1.92).

Caso Moro. Incontro, presso il Ministero dell'interno, con il ministro Scotti e il capo della Polizia Parisi (28.1.92).

Varie. Incontro, presso la casa circondariale di Parma, con il detenuto Vinciguerra condannato per la strage di Peteano (27.1.92).

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Con legge 13 dicembre 1991, n. 397, è stato prorogato al 2 luglio 1992 il termine, precedentemente fissato al 31 dicembre 1991, utile per la conclusione dei lavori della Commissione.

Intervenuto il 2 febbraio 1992 lo scioglimento anticipato della X Legislatura, la Commissione, nella persona del Presidente Gualtieri, interpellò (con nota del 5.2.92, Prot. 3687/CS) le presidenze dei due rami del Parlamento per acquisirne l'assenso in ordine alla convocazione - in regime di prorogatio - di alcune sedute, destinate all'esame delle relazioni conclusive previste dall'art. 2, comma 2, della legge istitutiva della Commissione.

D'intesa con la Presidenza della Camera, il Presidente del Senato rispose con nota del 12.2.92, Prot. 14014/S, subordinando la possibilità di convocare nuove sedute della Commissione (per il compimento di soli atti interni orientati alla conclusione delle inchieste) alla condizione che tale obiettivo fosse condiviso e ritenuto realizzabile dalla gran parte delle forze politiche rappresentate. Tale consenso fu accertato nella successiva seduta del 26 febbraio, allorché fu approvato l'ordine del giorno Toth e altri, con il quale la Commissione deliberava di riferire al Parlamento, con relazioni conclusive, sull'attività svolta; stabiliva altresì - ai fini della più opportuna organizzazione dei propri lavori - che gli emendamenti al testo delle proposte di relazione dovessero essere presentati entro l'8 aprile, mentre discussione e voto finale avrebbero dovuto svolgersi entro la data del 22 aprile (si ricordi che il 5 aprile si erano svolte le elezioni per il rinnovo delle Camere, che si insediarono poi il successivo 23 aprile).

La Commissione fu quindi convocata per la 1 0 2 a e ultima seduta, che si protrasse dal 14 al 15 aprile 1992, nel corso della quale vennero approvate le relazioni conclusive, specificate alla lettera F del presente volume di indici.

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