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RELAZIONI E PROGRAMMI DELLE SINGOLE DISCIPLINE

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RELAZIONI E PROGRAMMI DELLE SINGOLE

DISCIPLINE

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RELAZIONE SULLA CLASSE ARTICOLATA 5C/D IN MERITO A OBIETTIVI

DISCIPLINARI E RISULTATI RAGGIUNTI IN LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

E IN STORIA – CITTADINANZA E COSTITUZIONE

DOCENTE: BARBARA FRANCINI

La classe articolata V C/D, formata dalla V C (indirizzo Sistemi Informativi Aziendali) e

dalla V D (indirizzo Relazioni Internazionali), è composta in totale da 22 studenti : 12 allievi della

V C (8 maschi e 4 femmine), dei quali 3 ripetenti la classe V del nostro Istituto e due fruitori di

sostegno (per i quali è stato stilato un PEI, in quanto fruiscono di una programmazione

differenziata), e 10 allievi della V D (2 maschi e 8 femmine), dei quali nessuno ripetente e nessuno

fruitore di sostegno.

La classe articolata, anche se poco coesa, dimostra un grado di socializzazione ed una

capacità relazionale nel complesso adeguati e ha risposto in maniera molto positiva all’accoglienza

dei due ragazzi diversamente abili, inseriti dal presente anno scolastico. In generale, a fronte di un

gruppo di studenti che ha un comportamento corretto e una frequenza regolare, risulta abbastanza

motivato, interessato, attento, partecipativo e collaborativo, conseguendo un profitto soddisfacente,

si sono rilevati in alcuni allievi, in particolare della classe V C, disattenzione (in parte dovuta anche

ai moduli orari, dislocati tutti alle penultime e ultime ore), impegno di studio insufficiente e/o

discontinuo, scarsa capacità di organizzazione nel far fronte agli impegni scolastici e numerose

assenze, in parte anche strategiche e mirate ad evitare verifiche. L’atteggiamento di questo gruppo

di studenti ha avuto in qualche caso una ricaduta negativa sul rendimento scolastico e ha

comportato innanzitutto una necessaria reiterazione di alcuni argomenti e/o interi moduli e delle

relative attività di recupero con assegnazione di lavoro individuale diversificato e recupero

specifico per piccoli-medi gruppi, quindi un rallentamento nello svolgimento dei programmi

ministeriali di Italiano e Storia e l’oggettiva difficoltà a concludere gli stessi, dovuta in parte anche

alle varie ore spese dagli allievi in Progetti afferenti altre discipline e a quelle perse per festività,

ponti e assenza della docente.

Nella disciplina di Lingua e letteratura italiana il rendimento delle due classi appare

eterogeneo, ma in entrambe sussistono alcuni casi di allievi che presentano carenze pregresse,

acuite da un impegno di studio discontinuo e inadeguato nel corso del triennio e in particolare in

questo anno scolastico.

La classe V D ha conseguito un profitto mediamente buono, mentre la V C generalmente più

modesto. In sostanza, alla data di lunedì 11 Maggio la classe articolata può essere suddivisa in tre

gruppi omogenei per impegno e rendimento.

Un primo gruppo (in prevalenza la C) ha dimostrato, in particolare nel secondo quadrimestre,

interesse e motivazione limitati e scarso impegno di studio, soprattutto nella parte orale della

disciplina, conseguendo un profitto insufficiente (anche se di lieve insufficienza per alcuni allievi),

comunque passibile di essere recuperato con le verifiche scritte e orali da svolgere nei mesi di

Maggio e Giugno.

Un secondo gruppo ha dimostrato interesse, motivazione e impegno di studio adeguati, anche se

non sempre costanti, e ha raggiunto gli obiettivi disciplinari previsti in sede di programmazione,

mentre un terzo gruppo, più interessato alla disciplina e più motivato allo studio, si è distinto per

impegno e regolarità nello studio, conseguendo un profitto da discreto a ottimo.

In Storia, Cittadinanza e Costituzione, in generale, l’interesse e la motivazione allo studio

della disciplina, così come l’impegno profuso da parte degli allievi, sono risultati più costanti e

soddisfacenti e quasi tutta la classe ha pienamente raggiunto gli obiettivi disciplinari previsti in sede

di programmazione. Infatti, solo pochi allievi hanno dimostrato interesse e motivazione discontinui

e inadeguato impegno di studio, conseguendo un profitto insufficiente, ma passibile di recupero nei

mesi di Maggio e Giugno con un impegno di studio più costante, mentre circa metà della classe ha

raggiunto un profitto pienamente sufficiente e per il resto in alcuni casi discreto e buono ed in altri

ottimo ed eccellente.

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PROGRAMMA SVOLTO DI STORIA – CITTADINANZA E COSTITUZIONE

A.S. 2014-2015

CLASSE ARTICOLATA V C ITC (indirizzo Sistemi Informativi Aziendali ) - V D ITC

(indirizzo Relazioni Internazionali)

DOCENTE FRANCINI BARBARA

FINALITA’ 1. acquisizione della consapevolezza che lo studio del passato costituisce un patrimonio

comune ed è fondamento per la comprensione del presente;

2. promozione di una “coscienza storica”, cioè di un interesse per le vicende umane passate e

presenti;

3. accettazione del pluralismo e del confronto costruttivo;

4. consapevolezza del valore sociale della propria attività e partecipazione attiva, cosciente e

responsabile alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario;

5. adesione ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai quali

saper valutare fatti e ispirare i propri comportamenti personali e sociali;

6. stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una

prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;

7. collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-

culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi;

8. analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo

dei saperi e dei valori, al cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione

culturale;

9. riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la

loro dimensione locale / globale;

10. individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti

modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi

contesti, locali e globali.

OBIETTIVI DISCIPLINARI 1. comprensione e conoscenza degli eventi storici principali e delle peculiarità politiche,

sociali, economiche e religiose del periodo storico affrontato;

2. capacità di individuare i cambiamenti culturali, socio-economici e politico istituzionali;

3. capacità di riconoscere la varietà e lo sviluppo storico dei sistemi economici e politici e

individuarne i nessi con i contesti internazionali e gli intrecci con alcune variabili

ambientali, demografiche, sociali e culturali;

4. capacità di analizzare correnti di pensiero, contesti, fattori e strumenti che hanno favorito le

innovazioni scientifiche e tecnologiche;

5. capacità di individuare le connessioni logiche e le relazioni tra storia e altre discipline e tra

storia e contemporaneità;

6. consolidamento della capacità di stabilire relazioni (di causa-effetto, di spazio-tempo, di

analogia-differenza) tra fatti storici e di ricostruire processi di trasformazione individuando

elementi di persistenza e discontinuità;

7. capacità di leggere ed interpretare gli aspetti della storia locale in relazione alla storia

generale e di individuare l’evoluzione sociale, culturale ed ambientale del territorio con

riferimenti ai contesti nazionali e internazionali;

8. capacità di analizzare e utilizzare i vari tipi di fonti storiche per ricavarne informazioni, per

approfondire e rielaborare le conoscenze in maniera critica, autonoma e personale e per

produrre ricerche su tematiche storiche;

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9. capacità di utilizzare ed applicare categorie, metodi e strumenti della ricerca storica in

contesti laboratoriali ed operativi;

10. capacità di esporre concetti e contenuti in modo chiaro, ordinato, corretto e pertinente,

utilizzando il linguaggio specifico della disciplina;

11. capacità di produrre, secondo le corrette norme della lingua italiana, un testo scritto in

conformità con le richieste previste dal Nuovo Esame di Stato, in particolare con le tipologie

B (saggio breve / articolo di giornale) e C (tema storico).

OBIETTIVI MINIMI 1) conoscenza e comprensione degli avvenimenti storici principali;

2) capacità di collocare gli avvenimenti nelle corrette coordinate spazio-temporali e di stabilire tra

di essi relazioni di causa-effetto;

3) capacità di analizzare e utilizzare i vari tipi di fonti storiche per ricavarne informazioni;

4) capacità di leggere grafici, tabelle, mappe, schemi e carte geografiche;

5) capacità di esporre concetti e contenuti in modo chiaro, ordinato, corretto e pertinente,

utilizzando il linguaggio specifico della disciplina, almeno nella sua essenzialità.

ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI

MODULO 1 : L’ETA’ DELL’ IMPERIALISMO ECONOMICO, POLITICO E MILITARE.

UD 1 : La seconda rivoluzione industriale europea. Le cause della crescita economica mondiale.

Nuove fonti di energia : elettricità e petrolio.

Meccanizzazione della fabbrica e razionalizzazione della produzione : Taylorismo e Fordismo.

Espansione dei consumi e nascita del consumatore moderno.

UD 2 : Colonialismo e imperialismo. Dal grande sviluppo economico del 1850-1873 alla “grande depressione” del 1873-1896.

La reazione alla “grande depressione”: protezionismo economico, concentrazione monopolistica e

costruzione dei grandi imperi coloniali.

Cause economiche, politiche e ideologiche dell’imperialismo.

Le direttrici dell’espansionismo.

La spartizione dell’Africa e dell’Asia tra le potenze europee : due differenti modelli di

colonialismo.

L’ideologia della conquista : la “missione civilizzatrice” dell’Occidente e la superiorità dell’uomo

bianco.

UD 3 : La crisi dello Stato liberale. L’ingresso delle masse nella vita civile.

La crisi del sistema politico liberale : affermazione in Europa dei partiti socialisti; diffusione dei

sindacati; movimenti femministi per i diritti di voto; nascita dei partiti cattolici; movimenti

nazionalisti e razzisti.

UD 4 : La politica estera degli Stati europei ed extraeuropei fino al 1914. La Francia della Terza Repubblica tra riforme e spinte autoritarie; l’ “affare Dreyfus” e il

<<J’accuse …!>> di Zola.

La Prussia di Bismarck e l’Impero germanico da Bismark a Guglielmo II : nuovo corso,

autoritarismo e corsa agli armamenti.

La stabilità politica, le riforme e la progressiva democratizzazione della vita politica dell’Inghilterra

vittoriana. La questione irlandese (IN SINTESI). Uno scandalo vittoriano : Oscar Wilde.

La potenza economica e la politica espansionistica e imperialistica degli Stati Uniti d’America

(guerra di secessione e completamento della conquista dei territori dell’Ovest). L’abolizione della

schiavitù e la difficile integrazione dei neri tra intolleranza e razzismo (il Ku Klux Klan).

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La nascita del Giappone moderno (la trasformazione da Paese preindustriale e feudale a potenza

economica, militare e imperialista; l’occidentalizzazione a tappe forzate).

La Russia degli zar : un Impero multinazionale in espansione tra conservatorismo politico-sociale e

rivolte, arretratezza e sviluppo industriale. Il Partito Operaio Socialdemocratico Russo diviso tra

menscevichi e bolscevichi di Lenin.

Il difficile equilibrio europeo. Conflitti e alleanze tra gli Stati europei : l’Europa divisa nei due

blocchi contrapposti della Triplice Alleanza e della Triplice Intesa.

MODULO 2 : L’ ITALIA DA DEPRETIS A GIOLITTI.

UD 1 : La Sinistra storica al potere. Il protezionismo, il programma della Sinistra e le riforme di Depretis.

Il riflusso conservatore e il trasformismo di Depretis (sistema clientelare e corruzione).

La fallimentare avventura coloniale in Africa, l’avvicinamento alla Germania e la Triplice Alleanza.

Gli effetti della crisi economica internazionale, la svolta protezionistica della Sinistra e

l’emigrazione.

UD 2 : La svolta politica autoritaria di Crispi e la crisi di fine secolo. L’alleanza tra proprietari terrieri e industriali e le proteste dei lavoratori.

Politica estera espansionistica e aggressiva : la ripresa della politica coloniale e l’uscita di Crispi

dalla scena politica.

La crisi politica ed economica di fine secolo e sue ripercussioni sociali.

Le elezioni del 1900 e la sconfitta del fronte autoritario.

UD 3 : Il programma liberal-democratico di Giolitti. Una stagione di riformismo sociale : Zanardelli e Giolitti.

Il tentativo di conciliazione interclassista di Giolitti; le convergenze politiche con i socialisti.

UD 4 : Il decollo industriale (1896-1913) e i fenomeni demografici legati

all’industrializzazione.

UD 5 : La politica del “doppio volto” di Giolitti e la “questione meridionale”. Il dualismo economico. Politica democratica e protezionistica a sostegno delle industrie del Nord.

La “questione meridionale” : il Mezzogiorno tra arretratezza ed emigrazione, clientelismo e

corruzione elettorale.

UD 6 : Le spinte al colonialismo e l’impresa di Libia.

UD 7 : La riforma elettorale e il “Patto Gentiloni”.

UD 8 : La svolta conservatrice del governo Salandra. La “settimana rossa” nelle Marche e in

Romagna. Le elezioni del 1913, il tramonto dell’Italia liberale e la svolta conservatrice del governo Salandra.

La “settimana rossa” nelle Marche e in Romagna e la repressione militare del governo.

MODULO 3 : LA PRIMA GUERRA MONDIALE E IL DIFFICILE DOPOGUERRA.

UD 1 : La crisi degli equilibri europei, premesse e cause della “grande guerra”.

UD 2 : L’inizio delle operazioni militari. L’ultimatum dell’Austria alla Serbia e l’inizio del conflitto. Dalla “guerra lampo” alla “guerra di

trincea”.

Guerra di posizione : fronte occidentale e fronte orientale.

Un nuovo fronte : guerra sui mari e guerra sottomarina.

UD 3 : Il dibattito tra neutralisti e interventisti e l’entrata in guerra dell’Italia. Il Patto di Londra e l’inizio delle operazioni dell’esercito italiano.

UD 4 : Lo stallo del 1915-1916 : una logorante guerra di trincea. Dalla guerra europea alla

guerra mondiale.

UD 5 : La svolta del 1917 : la Rivoluzione d’ottobre in Russia e il ritiro della Russia dal

conflitto.

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La rivoluzione di Febbraio del 1917 : la rivolta di Pietrogrado e la caduta del regime zarista (IN

SINTESI) .

Le <<Tesi di aprile>> di Lenin (e la dittatura del proletariato) e il governo Kerenskij.

La rivoluzione d’Ottobre : Lenin al potere.

Le trattative di pace con la Germania e con l’Austria-Ungheria e il ritiro della Russia dal conflitto

mondiale.

La Russia sovietica di Lenin : la guerra civile, il comunismo di guerra, la NEP e la nascita

dell’URSS.

Lettura del documento storiografico <<Il testamento politico di Lenin>>.

UD 6 : L’intervento degli Stati Uniti a fianco dell’Intesa.

UD 7 : La conclusione del conflitto, il nuovo assetto geo-politico europeo e la nascita della

Società delle Nazioni. La Conferenza di pace di Versailles e la pace punitiva imposta alla Germania.

Il nuovo assetto geo-politico europeo, i <<Quattordici punti>> di Wilson e la nascita della Società

delle Nazioni.

UD 8 : Il genocidio degli Armeni in Turchia (IN SINTESI). Visione del film <<La masseria delle allodole>> di Paolo e Vittorio Taviani.

UD 9 : La crisi economica dell’Europa tra le due guerre e la supremazia economica degli stati

Uniti d’America. Il “biennio rosso” in Europa.

UD 10 : La crisi del dopoguerra in Italia. Il mito della “vittoria mutilata”, l’occupazione di Fiume e il Trattato di Rapallo.

Il “biennio rosso” e l’occupazione delle fabbriche.

I Fasci di combattimento, lo squadrismo e la nascita del Partito fascista.

MODULO 4 : I REGIMI TOTALITARI DI MASSA : FASCISMO, NAZISMO,

STALINISMO.

UD 1 : La “grande crisi” e il New Deal (1929-1936). L’America del dopoguerra tra benessere ed emarginazione, criminalità organizzata, intolleranza e

razzismo.

Dal boom economico statunitense alla “grande crisi” europea.

Il crollo della borsa di Wall Street. Gli effetti della crisi : protezionismo economico, imperialismo e

aumento delle tensioni internazionali sul versante politico (rafforzamento di nazionalismo,

militarismo e autoritarismo).

Roosevelt e il New Deal; dal libero mercato all’intervento dello Stato nell’economia.

Il Welfare State negli Stati Uniti e nei Paesi capitalisti.

UD 2 : Il Fascismo dalla fase legalitaria allo Stato totalitario. La marcia su Roma e la fase legalitaria del Fascismo.

L’Italia verso la dittatura : la vittoria del “listone” e il delitto Matteotti. Lettura del documento

storiografico : il discorso parlamentare di Matteotti di denuncia delle irregolarità delle elezioni

politiche del 1924.

Il discorso di Mussolini alla Camera e l’instaurazione del regime dittatoriale fascista (Lettura del

documento storiografico relativo). Le “leggi fascistissime” e la trasformazione dello Stato liberale

in Stato totalitario. I caratteri dello Stato totalitario.

L’organizzazione del consenso e gli strumenti della propaganda. Le organizzazioni di massa.

La riconciliazione con la Chiesa e la stipulazione dei Patti Lateranensi.

La politica economica : dal liberismo dei primi anni Venti al rigido protezionismo e all’autarchia

degli anni Trenta (“battaglia del grano” e bonifica dell’Agro Pontino).

La politica estera : dalla politica di equilibrio dei primi anni Trenta alla politica imperialistica : la

politica coloniale e la guerra d’Etiopia. L’avvicinamento di Mussolini a Hitler : l’Asse Roma -

Berlino e il Patto d’acciaio.

La campagna antisemita e l’approvazione della legislazione razziale.

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L’antifascismo politico e culturale in Italia : l’opposizione intellettuale e culturale (il <<Manifesto

degli intellettuali antifascisti>> di Croce; i liberali e i cattolici popolari di De Gasperi),

l’antifascismo militante (l’esilio e la lotta clandestina del Partito comunista di Togliatti) e il

fenomeno del fuoriuscitismo (il movimento Giustizia e libertà dei fratelli Rosselli e Gobetti).

UD 3 : La Germania tra le due guerre : il Nazismo (1918-1939). La fragile Repubblica democratica di Weimar : l’umiliazione di Versailles, la crisi economica

tedesca, instabilità politica e tensioni sociali, spinte nazionaliste e razziste, la nascita del Partito

Nazionalsocialista di Hitler e delle SA.

Il Piano Dawes per il risanamento economico tedesco, la ripresa economica e la stabilità politica

della Repubblica; antisemitismo, ascesa al potere della destra conservatrice di Hindemburg e

creazione delle SS.

Il crollo di Wall Street, la crisi economica tedesca, l’aumento di antisemitismo e razzismo, l’ascesa

al potere del Partito nazista e la fine della Repubblica democratica di Weimar: Hitler capo

indiscusso del Partito nazista, cancelliere e capo del governo; la dilagante violenza delle SA.

La costruzione della dittatura, le “leggi eccezionali” e l’instaurazione dello Stato totalitario

monopartitico : Hitler fuhrer del Terzo Reich.

Strumenti repressivi, controllo sociale, manipolazione delle coscienze e propaganda per il consenso.

L’ideologia nazista : superiorità della razza ariana, razzismo e antisemitismo; il principio del fuhrer;

nazionalismo, pangermanesimo e teoria della conquista dello spazio vitale a est.

Le “leggi di Norimberga”, la persecuzione antiebraica e i campi di concentramento e di sterminio.

La Giornata della Memoria : l’Olocausto e il Revisionismo.

Autarchia e dirigismo economico.

Una politica estera aggressiva : l’espansionismo politico e l’economia di guerra.

Fascismo e Nazismo a confronto.

UD 4 : Lo Stalinismo (1924-1939). La morte di Lenin e le lotte per la successione tra Stalin e Trockij.

Rivalità tra Stalin (teoria del “socialismo in un solo paese”) e Trockij (teoria della “ rivoluzione

permanente” e della diffusione del comunismo in tutto il mondo).

Stalin alla testa del Partito : l’inizio dell’ “era staliniana”. La dittatura del PCUS e la nascita dello

Stato totalitario a partito unico.

L’abrogazione della NEP e l’industrializzazione forzata dell’Unione Sovietica. I Piani

Quinquennali. La collettivizzazione agraria coatta e lo sterminio dei Kulaki.

Il soffocamento del dissenso e l’inizio del “terrore” di massa contro ogni “deviazionismo”: GPU,

purghe, deportazioni, gulag. I campi di lavoro staliniani : presentazione del’opera <<Arcipelago

Gulag>> di A. Solženicyn.

L’identificazione tra Stato e Partito : un regime autoritario fondato sul culto della personalità. La

propaganda totalitaria.

La politica estera : la politica dei Fronti popolari nella lotta al Fascismo. L’appoggio alla Spagna

repubblicana contro Franco. Il Patto di Monaco e il Patto Molotov-Ribbentrop.

I caratteri generali dei Totalitarismi.

MODULO 5 : LA SECONDA GUERRA MONDIALE E IL DOPOGUERRA.

UD 1 : Cause economiche, politiche e ideologiche del conflitto.

UD 2 : L’aggressività nazista e l’inizio della guerra. La politica estera hitleriana di aperta destabilizzazione dell’ordine europeo costruito a Versailles e il

riarmo tedesco. L’annessione dell’Austria e dei Sudeti. Il Patto d’acciaio con l’Italia e il Patto

Molotov-Ribbentrop con l’URSS. L’invasione della Polonia e lo scoppio della guerra.

UD 3 : Il dominio nazifascista sull’Europa. La strategia della guerra-lampo e l’occupazione della Francia. L’intervento dell’Italia. La battaglia

d’Inghilterra. La guerra nei Balcani e in Africa.

UD 4 : La mondializzazione del conflitto e la “soluzione finale ”.

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L’attacco all’URSS. L’intervento americano nel Pacifico. Gli effetti sociali della guerra e la

“soluzione finale”. I campi di sterminio nazisti.

UD 5 : La controffensiva degli Alleati nel 1943. La svolta militare del 1942-‘43 e lo sbarco alleato in Sicilia. La caduta del Fascismo in Italia e il

governo Badoglio. La Repubblica di Salò e l’opposizione popolare al nazifascismo.

UD 6 : La Resistenza in Europa e la lotta partigiana in Italia. I Comitati di liberazione nazionale e i nuovi partiti politici in Italia.

La lotta partigiana in Italia.

UD 7 : La sconfitta della Germania e del Giappone. Lo sbarco in Normandia e l’alleanza antinazista. Gli accordi di Yalta : verso la spartizione del

mondo. La fine della guerra e il disastro atomico. Il nuovo equilibrio planetario.

PROGETTO ANNUALE <<QUOTIDIANO IN CLASSE>> con l’Osservatorio Giovani

Editori Lettura del quotidiano e discussione collettiva su questioni di attualità.

ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI ESSENZIALI (Per essenziali si intendono i contenuti irrinunciabili che costituiscono il prerequisito per

l’ammissione all’Esame di Stato e per i quali è necessario conseguire la sufficienza)

I due conflitti mondiali, i totalitarismi, ricostruzione e guerra fredda.

PREVISIONE DI COMPLETAMENTO DEL PROGRAMMA NEI MESI DI MAGGIO E

GIUGNO Compatibilmente con la frequenza degli studenti alle lezioni, con lo svolgimento delle

attività di recupero, consolidamento e ripasso degli argomenti svolti e con l’espletamento delle

verifiche previste, nel mese di Maggio e nella settimana di Giugno si tenterà di completare il

programma concludendo la Seconda Guerra mondiale con il dopoguerra in Europa e svolgendo per

sommi capi il secondo dopoguerra in Italia, il nuovo ordine mondiale e la “Guerra fredda”.

PREPARAZIONE ALLA PRIMA E ALLA TERZA PROVA DELL’ ESAME DI STATO E

AL COLLOQUIO Per quanto concerne la preparazione alla prima e alla terza prova dell’Esame di Stato e al

colloquio si rimanda al programma svolto di Lingua e letteratura italiana.

METODI

Nel corso dell’anno sono stati utilizzati i seguenti metodi:

brain storming iniziale per individuare le conoscenze già in possesso degli studenti;

lezione frontale per la presentazione dell’argomento e la sua contestualizzazione rispetto ad

argomenti noti;

lezione interattiva e partecipata; dibattito e discussione collettiva per riflettere su alcune

questioni nodali o su tematiche di largo interesse perché ancora attuali;

feed-back e ricapitolazione interattiva come modalità di verifica dell’ascolto e della

comprensione;

analisi guidate di fonti e documenti storiografici;

schematizzazione e mappe concettuali degli argomenti studiati;

visione di film storici o documentari.

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STRUMENTI Testo in adozione : Antonio Brancati, Trebi Pagliarani, <<Dialogo con la storia e

l’attualità. Volume 3 : L’età contemporanea>>, La Nuova Italia, Edizione mista, corredato

di Atlante geopolitico del mondo attuale;

fotocopie integrative e dispense fornite dall’insegnante;

lettura di brani storiografici e fonti;

lettura di quotidiani;

carte storiche, carte geopolitiche e atlanti storico-geografici;

linee del tempo, schemi di sintesi e mappe concettuali;

sussidi audiovisivi : film, documentari, videocassette;

proposta di lettura di almeno un romanzo storico relativo al periodo studiato tramite prestito

librario presso la biblioteca di Istituto.

VALUTAZIONE

VERIFICA FORMATIVA

Per la verifica formativa sono stati utilizzati i seguenti strumenti : discussione ordinata in

classe di argomenti oggetto di trattazione; brevi verifiche informali e svolgimento di esercizi in

classe per correggere gli errori e rendere più sicuro il metodo di studio.

VERIFICA SOMMATIVA

La valutazione è derivata da verifiche scritte (prove strutturate e semistrutturate : test a

domande chiuse e aperte, tema storico; saggio breve o articolo di giornale) e verifiche orali, volte ad

accertare il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

La valutazione si è attenuta alla scala di valutazione in decimali approvata dal Consiglio di

Classe, che prevede l’utilizzo di tutti i voti della scala (da un minimo di 1 ad un massimo di 10).

La valutazione globale finale ha tenuto conto anche della validità del metodo di studio,

dell’impegno profuso, della partecipazione attiva al dialogo educativo, dei progressi compiuti

rispetto ai livelli di partenza.

Per ogni quadrimestre sono state previste dal Dipartimento due verifiche orali, così come la

possibilità di somministrare una verifica scritta (consistente in una prova strutturata o

semistrutturata o in un questionario o in un tema storico secondo la tipologia C dell’Esame di Stato)

in sostituzione o ad integrazione di quella orale.

Compatibilmente con la frequenza degli allievi alle lezioni, nei mesi di Maggio e Giugno si

procederà a completare le interrogazioni orali in modo da avere per ogni studente in totale almeno

due verifiche, e ad espletare quelle di recupero.

TEMPI DI CORREZIONE DELLE VERIFICHE

L’insegnante si è impegnata a restituire le verifiche corrette entro due settimane dalla data di

svolgimento.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Per la valutazione delle verifiche scritte relative alle tipologie B e C si rimanda ai criteri relativi a

Italiano, mentre per la valutazione delle prove orali sono stati applicati i seguenti descrittori:

- conoscenza degli argomenti;

- capacità di rielaborare, collegare e approfondire le conoscenze;

- capacità di esposizione dell’argomento con padronanza della lingua italiana e del lessico specifico

della disciplina.

Morciano di Romagna, 11 / 05 / 2015

L’insegnante Barbara Francini

Gli studenti

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PROGRAMMA SVOLTO DI LINGUA E LETTERATURA ITALIANA A.S. 2014-2015

CLASSE ARTICOLATA V C ITC (indirizzo Sistemi Informativi Aziendali ) - V D ITC

(indirizzo Relazioni Internazionali)

DOCENTE FRANCINI BARBARA

FINALITA’ 1. acquisizione della consapevolezza della specificità e della complessità della letteratura come

espressione della civiltà e come forma di conoscenza del reale anche attraverso le vie del

simbolico e dell’immaginario;

2. individuazione delle linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura e

delle arti e capacità di orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, con riferimento

soprattutto anche a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico;

3. individuazione di collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali

sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;

4. promozione dell’esperienza estetica mediante la frequentazione delle opere letterarie e la

conoscenza diretta di alcuni testi rappresentativi del patrimonio letterario italiano, nella loro

varietà interna, nel loro costituirsi storico e nelle loro relazioni con le altre letterature,

soprattutto europee;

5. acquisizione dell’abitudine alla lettura come mezzo insostituibile per accedere a più vasti

campi del sapere, per ampliare autonomamente il proprio sapere e per soddisfare nuove

personali esigenze culturali, per arricchire il patrimonio lessicale, per maturare la capacità di

riflessione e stimolare lo spirito critico, per una maggiore e più consapevole partecipazione

alla realtà sociale;

6. riconoscimento del valore e delle potenzialità dei beni artistici e ambientali per una loro

corretta fruizione e valorizzazione;

7. potenziamento e consolidamento delle competenze comunicative, espositive ed espressive

orali e scritte;

8. padronanza del patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze

comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici;

9. individuazione ed utilizzo delle moderne forme di comunicazione visiva e multimediale,

anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione

in rete.

OBIETTIVI DISCIPLINARI 1. capacità di leggere, comprendere, analizzare (nelle sue componenti strutturali, linguistiche,

retoriche e stilistiche) ed interpretare un testo letterario, al fine di formulare un motivato

giudizio critico;

2. capacità di individuare le tematiche e le relazioni del testo con il percorso culturale e

personale dell’autore;

3. capacità di identificare e analizzare temi, argomenti e idee sviluppate dai principali autori

della letteratura italiana ed europea e di collegare i testi letterari con altri ambiti disciplinari;

4. capacità di cogliere, in prospettiva interculturale, gli elementi di identità e di diversità tra la

cultura italiana e le culture di altri Paesi;

5. capacità di comprendere e ricordare i contenuti fondamentali delle opere, la poetica e

l’ideologia degli autori oggetti di studio;

6. capacità di collocare autori e prodotti letterari studiati nel contesto storico-culturale e nel

genere letterario di riferimento;

7. capacità di leggere ed interpretare un’opera d’arte visiva e cinematografica e di identificare

e contestualizzare le problematiche connesse alla conservazione e tutela dei beni culturali

del territorio;

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8. capacità di identificare fasi evolutive della lingua italiana e individuare aspetti linguistici,

stilistici e culturali nei testi letterari più rappresentativi;

9. capacità di individuare le correlazioni tra innovazioni scientifiche e tecnologiche e

trasformazioni linguistiche;

10. capacità di utilizzare termini tecnici e scientifici anche in lingue diverse dall’italiano;

11. capacità di interagire con interlocutori esperti del settore di riferimento anche per negoziare

in contesti professionali e capacità di scegliere la forma multimediale più adatta alla

comunicazione nel settore professionale di riferimento in relazione agli interlocutori e agli

scopi;

12. capacità di esprimere concetti e contenuti in modo corretto, chiaro, ordinato, coerente e

pertinente, utilizzando il linguaggio specifico della disciplina;

13. capacità di produrre, secondo le corrette norme della lingua italiana, un testo scritto in

conformità con le richieste previste dall’Esame di Stato (tipologia A : analisi del testo;

tipologia B : saggio breve / articolo di giornale; tipologia C : tema storico; tipologia D :

tema di ordine generale).

OBIETTIVI MINIMI 1. capacità di leggere, comprendere il significato letterale, riassumere, parafrasare, analizzare

nelle linee essenziali un testo letterario (narrativo e poetico);

2. capacità di contestualizzare a livello storico e culturale un autore, un’opera o un testo

letterario;

3. conoscenza dei contenuti individuati come essenziali (caratteri generali delle opere, poetica

e ideologia degli autori oggetti di studio);

4. capacità di esporre oralmente concetti e contenuti in modo chiaro, corretto, pertinente,

utilizzando almeno in forma essenziale il linguaggio specifico della disciplina;

5. capacità di elaborare testi scritti (informativo-espositivi ed argomentativi), seppur brevi e

semplici, coesi e coerenti, globalmente rispondenti alle caratteristiche della tipologia testuale

e alle norme grammaticali.

ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI

MODULO 1 : L’ ETA’ DEL POSITIVISMO, DEL REALISMO, DEL NATURALISMO

FRANCESE E DEL VERISMO ITALIANO.

U.D. 1 : Il Positivismo. Il Positivismo di Comte, l’evoluzionismo biologico di Darwin e sociale di Spencer, l’estetica

sociologica di Tayne.

U.D. 2 : Il Realismo di Gustave Flaubert. La poetica dell’impersonalità.

U.D. 3 : Il Naturalismo francese. I principi del Naturalismo e cenni sul <<Romanzo Sperimentale>> di Zola.

Èmile Zola : trama de <<L’Assommoir>> e lettura e analisi tematico-formale di <<Gervasia

all’Assommoir>>.

U.D. 4 : Il Verismo italiano. Caratteri del movimento; somiglianze e differenze tra Naturalismo e Verismo.

U.D. 5 : GIOVANNI VERGA. Biografia, formazione culturale e ideologica dell’autore e fasi della produzione letteraria (dalla fase

tardo-romantica e scapigliata all’adesione al Verismo).

La poetica nella <<Dedicatoria a Salvatore Farina>> (il “vero” e l’arte come “documento umano”;

l’impersonalità; il Verismo come puro fatto estetico).

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L’ideologia : Positivismo, Materialismo e Determinismo; lotta per la vita e radicale pessimismo

sull’uomo e sulla società.

Le tecniche narrative : il discorso indiretto libero, il canone dell’impersonalità (l’eclissi dell’autore),

il punto di vista del “narratore popolare”, gli artifici di regressione e straniamento.

<<Vita dei campi>> : caratteri generali e temi della raccolta.

Lettura e analisi tematico-formale delle novelle :

<<Rosso Malpelo>>;

<<La Lupa>>.

<<Novelle rusticane>> : caratteri generali e temi della raccolta.

Lettura e analisi tematico-formale delle novelle :

<<La roba>> ;

<<Libertà>>.

La Lotta per la vita e il “ciclo dei vinti”.

<<I Malavoglia>> : la poetica verista nella prefazione al romanzo, la teoria del “progresso”, il

punto di vista dei “vinti”.

Struttura, trama, sistema oppositivo dei personaggi, ideologia, tecniche narrative, lingua e stile

dell’opera.

Lettura e analisi tematico-formale dei capitoli :

Prefazione : la fiumana del progresso;

I : <<La famiglia Malavoglia>>;

- XV : <<L’addio di ‘Ntoni>>. La conclusione del romanzo nell’interpretazione di Asor Rosa e

Romano Luperini.

<<Mastro-don Gesualdo>> : trama, temi, ideologia, tecniche narrative.

Lettura e analisi tematico-formale di :

Parte IV, cap. V : La morte di Gesualdo.

MODULO 2 : LA REAZIONE ANTIPOSITIVISTICA E L’ ETA’ DEL DECADENTISMO.

U.D. 1 : La rottura filosofica e scientifica di fine secolo : la crisi della ragione, la critica al

Positivismo e l’insorgere di nuove posizioni spiritualistiche e irrazionalistiche. Henri Bergson : il tempo come durata interiore; il vitalismo e il primato dell’intuizione come

strumento di conoscenza.

Sigmund Freud : la scoperta dell’inconscio, la nascita della psicanalisi e la crisi dell’identità

dell’individuo.

Albert Einstein : la teoria della relatività e il rovesciamento delle categorie di spazio e tempo.

L’influenza di Arthur Schopenhauer su Nietzsche, sulla reazione antipositivistica e sulla cultura

del Decadentismo.

Il cambiamento dei modi di guardare la realtà e dei modi di gestire la letteratura, l’arte e la cultura.

Le teorie estetiche di Friedrich Nietzsche (dalla fusione di dionisiaco e apollineo alla proposta di

un’arte dionisiaca), di Walter Pater (l’“arte per l’arte”) e di Benedetto Croce (l’indipendenza

dell’arte dalla biografia e dalla società, la poesia come conoscenza intuitiva e pura).

U.D. 2 : Simbolismo e Decadentismo europeo. Il rapporto fra Simbolismo e Decadentismo in Francia. Caratteri della cultura e della civiltà

artistico-letteraria decadentista : l’idea della decadenza e del tramonto di una civiltà; la rivolta

antipositivistica in filosofia e antinaturalistica in letteratura : irrazionalismo ed Estetismo.

Correnti, figure e tematiche del Decadentismo europeo. Trama dei due romanzi simbolo

dell’Estetismo decadente : <<A ritroso>> di Joris-Karl Huysmans e <<Il ritratto di Dorian Gray>>

di Oscar Wilde; il prototipo dell’eroe decadente (l’esteta e l’inetto), il culto esclusivo della bellezza,

il prevalere dell’arte sulla vita e il fallimento dell’estetismo nei due romanzi.

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Caratteri generali della poesia simbolista francese : l’arte come valore assoluto e la “poesia pura”;

l’intuizione e l’arte come strumenti di conoscenza; la poesia come mezzo di decifrazione della

realtà; la ricerca di nuove tecniche espressive.

Il tema della decadenza nella lirica <<Languore>> e la concezione della poesia come musica nella

lirica <<Arte poetica>> di Paul Verlaine; il disordine dei sensi e la figura del poeta veggente nella

<<Lettera del veggente>> di Arthur Rimbaud; la parola pura ed ermetica di Stephan Mallarmé.

Biografia di Charles Baudelaire, precursore del Simbolismo e primo “poeta maledetto”. La perdita

dell’ “aureola”, la crisi e l’emarginazione del letterato/artista nella nascente società industriale e

borghese.

La poetica, la concezione dell’arte, i temi della poesia di Baudelaire nella raccolta <<I fiori del

male>>. Lettura e analisi tematico-formale di :

<<Corrispondenze>>;

<<L’albatro>>;

<<Spleen>>.

U.D. 3 : Il Decadentismo italiano. Il forte legame con la tradizione classica; il poeta-vate e il ruolo protagonistico della figura del

poeta anche in campo ideologico nel Decadentismo italiano.

GIOVANNI PASCOLI. La vita : tra il “nido” e la poesia.

<<La grande proletaria si è mossa>> : l’ideologia piccolo-borghese, il socialismo umanitario e

utopistico, il nazionalismo proletario.

La visione del mondo e la poetica del “Fanciullino”.

<<Myricae>> : i temi e la poetica della raccolta (il frammentismo e il simbolismo

impressionistico). Le innovazioni formali e stilistiche : uno sperimentalismo metrico dentro la

tradizione; il potere rivelatore della parola e il plurilinguismo; l’onomatopea e il fonosimbolismo.

Lettura e analisi tematico-formale di :

<<X Agosto>>;

<<L’assiuolo>> ;

<<Novembre >>;

<<Il lampo>>>>;

<<Il tuono>>;

<<Temporale>>;

<<Canti di Castelvecchio>> : i temi della raccolta. La ricerca di musicalità e le sperimentazioni

metriche.

Lettura e analisi tematico-formale di :

<<La mia sera>>;

<<Nebbia>>.

U.D. 4 : GABRIELE D’ANNUNZIO. La vita inimitabile di un mito di massa.

La formazione culturale e la produzione letteraria.

L’ideologia : l’avventura parlamentare, la campagna interventista, l’impresa di Fiume e l’appoggio

al Fascismo; il panismo estetizzante del superuomo; l’esaltazione dell’aggressività imperialistica

della nuova borghesia industriale e il disprezzo per le masse.

La poetica : il rifiuto della degradazione sociale dell’artista nella moderna società borghese e la

riproposizione del poeta-vate, l’esaltazione della poesia come pienezza di canto e come esperienza

superiore e privilegiata. L’estetismo; l’esaltazione del valore e del potere della parola : “il verso è

tutto”.

Le <<Laudi>> : caratteri generali e temi della raccolta.

Libro I : il culto degli eroi antichi e il poema <<Laus vitae>> come celebrazione del mondo mitico

dell’Ellade e del mondo del superuomo, incarnato da Ulisse e dal poeta stesso.

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Libro III : i temi, l’ideologia (superomismo e “tregua del Superuomo” : dal vitalismo panico alla

consapevolezza della fine del mito panico), la poetica (la celebrazione dionisiaca della vita e della

natura, della storia gloriosa d’Italia e del suo vate attuale) e la sperimentazione metrica (verso libero

e musicalità) di <<Alcyone>>.

Lettura e analisi tematico-formale di :

<<La sera fiesolana>>;

<<La pioggia nel pineto>>;

<<Meriggio>>.

<<Il piacere>> : l’estetizzazione della vita e l’aridità. La struttura del romanzo tra Naturalismo e

Decadentismo. La trama. Lettura e analisi tematico-formale di :

libro I , cap. II : <<Ritratto di un esteta : Andrea Sperelli; la vita come opera d’arte>>;

libro II, cap. I : <<Il verso è tutto>>.

Trama dei romanzi del superuomo : il superuomo e l’inetto.

MODULO 3 : IL ROMANZO DEL PRIMO NOVECENTO IN ITALIA : LA NASCITA DEL

ROMANZO PSICOLOGICO

U.D. 1 : Il romanzo del primo Novecento in Italia : la nascita del romanzo psicologico. Caratteri generali del romanzo del primo Novecento in Europa e in Italia.

La dissoluzione delle strutture narrative ottocentesche e la creazione di una nuova struttura narrativa

(l’opera aperta); la distruzione delle vecchie verità e l’elaborazione di nuovi temi dell’immaginario

romanzesco e di nuove tecniche narrative (il monologo interiore, il flusso di coscienza, il “tempo

misto”). I personaggi : l’inetto, il malato.

U.D. 2 : LUIGI PIRANDELLO.

Biografia, formazione culturale, letteraria e filosofica, fasi dell’attività artistica e opere.

La posizione politica critica nei confronti della democrazia giolittiana e il rapporto con il Fascismo.

L’ideologia : il vitalismo e il relativismo conoscitivo.

La poetica dell’umorismo; i “personaggi” e le “maschere nude”, la “forma” e la “vita”.

Il saggio <<L’umorismo>> : la differenza tra umorismo e comicità (il sentimento del contrario); la

vecchia imbellettata; la forma e la vita.

<<Il fu Mattia Pascal>> : un romanzo umoristico e un romanzo di formazione alla rovescia. La

trama; i temi, l’ideologia del romanzo (il relativismo filosofico e la “filosofia del lanternino”), la

poetica dell’umorismo.

Lettura e analisi tematico-formale dei capitoli:

I : Premessa : <<Io mi chiamo Mattia Pascal>> ;

II : Premessa seconda : il copernicanesimo all’origine del dramma dell’uomo moderno; il

manifesto programmatico del relativismo pirandelliano e del conseguente umorismo;

V : <<Mi vidi, in quell’istante, attore d’una tragedia>> : la poetica dell’umorismo;

VII : <<Cambio treno>> ;

VIII : <<La costruzione di una nuova vita>>;

XII : <<Lo “strappo nel cielo di carta” del teatrino >>;

XV : <<Adriano Meis e la sua ombra>>;

XVI : <<Il suicidio di Adriano Meis>>;

XVIII : <<Pascal porta fiori alla propria tomba>>.

<<Uno, nessuno e centomila>> come punto di arrivo del relativismo pirandelliano. Sintetica

presentazione di struttura, trama, personaggi, temi; la crisi della poetica dell’umorismo.

Il passaggio dall’umorismo al Surrealismo nelle <<Novelle per un anno>> : caratteri generali.

Visione dell’allestimento teatrale della novella <<La patente>>.

Le innovazioni del teatro pirandelliano : il teatro nel teatro.

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U.D. 3 : ITALO SVEVO e la nascita del romanzo d’avanguardia in Italia : il romanzo

psicologico. Biografia e formazione culturale (il rapporto con Trieste e la cultura mitteleuropea di Svevo;

l’incontro e il vaglio fortemente critico della psicanalisi; l’amicizia con Joyce; Montale e il “caso

Svevo”).

Trama dei romanzi.

La poetica e lo stile di Svevo : la letteratura come analisi degli “autoinganni”; l’intreccio tra vita,

letteratura e malattia nell’opera di Svevo (l’itinerario complessivo di guarigione nell’arco dei primi

tre romanzi); la scelta del realismo e di uno stile neutro e convenzionale.

Il romanzo psicanalitico <<La coscienza di Zeno>> come “opera aperta”; il “tempo misto” (il

tempo della narrazione come tempo interiore della coscienza); scrittura e psicanalisi; il significato

della conclusione del romanzo (la vita come malattia); l’ironia come tratto stilistico costitutivo

dell’opera.

Trama del romanzo e lettura e analisi tematico-formale dei capitoli :

I : <<Prefazione>>:

II : <<Preambolo>>;

III : <<Il fumo>>;

IV : <<La morte di mio padre>>;

V : <<La storia del mio matrimonio>>;

VI : <<La moglie e l’amante>>;

VIII : <<Psico-analisi>>.

MODULO 5 : GIUSEPPE UNGARETTI E LA LINEA “NOVECENTISTA” DELLA

POESIA NUOVA.

U.D. 1 : GIUSEPPE UNGARETTI. La biografia e l’esperienza della guerra come presa di coscienza della condizione umana.

L’ideologia : le ragioni dell’interventismo e dell’adesione al Fascismo.

La formazione culturale e le tre fasi della produzione poetica.

La poetica ungarettiana : il culto della parola (la ricerca della potenzialità espressiva della parola)

come costante di poetica della scrittura ungarettiana dall’espressionismo rivoluzionario

dell’<<Allegria>> al ritorno classicistico di <<Sentimento del tempo>>.

<<L’Allegria>> : composizione, titolo, struttura, temi.

La poetica dell’<<Allegria>> tra Espressionismo e Simbolismo : la parola tra intensificazione

espressionistica e indefinitezza di significato. La rivoluzione formale dell’<<Allegria>>.

Lettura e analisi tematico-formale di :

<<In memoria>>;

<<I fiumi>>;

<<San Martino del Carso>>;

<<Veglia>>;

<<Fratelli>>;

<<Soldati>>.

La poetica di <<Sentimento del tempo>> : il ritorno classicistico e la regolarizzazione formale,

l’influenza del Barocco nei temi e nello stile. La sublimazione della vita nella poesia e la ricerca di

una poesia pura. La conversione al cattolicesimo e l’influenza di Bergson.

<<Il dolore>> : la tragedia della seconda guerra mondiale e le tragedie personali; compostezza

formale e classicismo. Lettura e analisi tematico-formale di <<Non gridate più>>.

L’importanza storica di Ungaretti nel passaggio dalle avanguardie al classicismo restaurativo e

come precursore dell’Ermetismo.

U.D. 2 : La linea “novecentista” : l’Ermetismo.

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Caratteri generali, luoghi, tempi, personalità e tematiche del movimento ermetico.

La poetica dell’Ermetismo : il recupero e l’estremizzazione della “ poesia pura”; il rischio di una

letteratura senza destinatario. Carlo Bo : <<Letteratura come vita>> : il manifesto della poesia

ermetica : la concezione totalizzante della letteratura, lontana dalla Storia ed espressione della realtà

più intima dell’uomo.

Il rapporti dell’Ermetismo con il Fascismo.

MODULO 7 : IL NEOREALISMO (IN SINTESI).

UD 1 : La stagione dell’impegno e il Neorealismo. Il Neorealismo da “corrente involontaria” negli anni 1943-1948 a tendenza organizzata negli anni

1949-1955 (l’adesione ad una posizione ispirata all’ideologia socialista e ad un modello di romanzo

tradizionale con un eroe positivo).

I modelli stilistici e culturali : la letteratura verista e realista italiana degli anni Venti e Trenta e la

letteratura americana del primo Novecento.

Le diverse tendenze della narrativa neorealistica : la tematica resistenziale; la memorialistica; la

descrizione dell’Italia emarginata e sottosviluppata.

Uno stile di “testimonianza” : la ricerca di una parola “nuova” come testimonianza dell’impegno

etico-politico dello scrittore e la scelta dell’antiletterarietà, della freschezza e dell’immediatezza del

“parlato”.

Il cinema neorealista.

U.D. 2 : Primo Levi e la testimonianza del lager. Biografia ed opere.

<<Se questo è un uomo>> : genesi, contenuto e motivi dell’opera. Lo stile analitico, “oggettivo”,

classicamente sobrio e rigoroso. Lettura e analisi tematico-formale di :

Prefazione ed Appendice al libro : <<Perché i lager?>> : l’indagine sulle cause del nazismo

e del razzismo;

cap. I : <<Il viaggio>> : l’arrivo del treno nel campo di sterminio;

cap. II : <<Sul fondo>> : l’abbrutimento fisico e la riduzione dei prigionieri a non-persone;

l’assurda precisione dei regolamenti e delle leggi del lager; i rapporti tra compagni di

sventura;

cap. IX : <<I sommersi e i salvati>> : la condizione di non-vita e di non-morte dei

“mussulmaner” e l’analisi dei comportamenti “vincenti” nel lager : passività, demenza,

crudeltà, calcolo.

Già dall’inizio dell’anno scolastico in corso gli allievi sono stati invitati ad una lettura integrale e

autonoma dell’opera <<Se questo è un uomo>> di Primo Levi, mentre al termine della classe quarta

è stata proposta durante l’estate la lettura integrale e autonoma di almeno tre romanzi o raccolte di

novelle, di racconti e di poesie relative prevalentemente alle opere più importanti della letteratura

italiana ed europea tra fine Ottocento e seconda metà del Novecento.

MODULO ANNUALE : LABORATORIO DI SCRITTURA

PROGETTO ANNUALE <<QUOTIDIANO IN CLASSE>> con l’Osservatorio Giovani

Editori Lettura del quotidiano e discussione collettiva su questioni di attualità.

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ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI ESSENZIALI

(Per essenziali si intendono i contenuti irrinunciabili che costituiscono il prerequisito per

l’ammissione all’Esame di Stato e per i quali è necessario conseguire la sufficienza)

Decadentismo, prosa e poesia del Novecento attraverso esempi significativi (Pirandello, Svevo,

Ungaretti, Montale).

PREVISIONE DI COMPLETAMENTO DEL PROGRAMMA NEI MESI DI MAGGIO E

GIUGNO Compatibilmente con la frequenza degli studenti alle lezioni, con lo svolgimento delle

attività di recupero, consolidamento e ripasso degli argomenti svolti e con l’espletamento delle

verifiche previste, nel mese di Maggio e nella settimana di Giugno si tenterà di completare il

programma svolgendo per sommi capi l’ “Antinovecentismo” degli anni Trenta e la crisi del

Simbolismo in Italia con Saba e Montale.

PREPARAZIONE ALLA PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO Per quanto riguarda le discipline di Italiano e Storia, in preparazione alla prima prova

dell’Esame di Stato, nel corso dell’anno scolastico sono state riprese le caratteristiche delle varie

tipologie della prima prova e poi proposte e svolte in classe esercitazioni individuali e prove di

verifica scritte conformi alle tipologie :

A : Analisi del testo;

B : Saggio breve / Articolo di giornale;

C : Tema di argomento storico;

D : Tema di ordine generale.

Inoltre, nel corso dell’anno scolastico sono state previste due prove di Italiano comuni a tutte

le classi quinte della durata di 5 ore, stabilite dal Dipartimento di Lettere, comprensive di tutte le

tipologie della prima prova scritta e quindi valevoli come simulazioni della prima prova e allegate

al Documento del 15 Maggio. La prima di esse si è svolta nella giornata di mercoledì 10 Dicembre

2014, la seconda sarà somministrata mercoledì 13 Maggio 2015, mentre una ulteriore simulazione

della prima prova, proposta dalla docente e della durata di 5 ore, si è svolta il mercoledì 18 Marzo

2015.

PREPARAZIONE ALLA TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO In preparazione alla terza prova dell’Esame di Stato nel corso dell’anno sono state proposte

e svolte in classe, durante le ore di Italiano e Storia, esercitazioni individuali e prove di verifica

conformi alla tipologia e consistenti in prove strutturate con domande a risposta chiusa (vero-falso,

completamento, scelta multipla) e prove semistrutturate con domande a risposta aperta (quesiti a

trattazione sintetica).

PREPARAZIONE AL COLLOQUIO In preparazione al colloquio d’esame sono stati proposti e concordati con gli studenti alcuni

argomenti da sviluppare attraverso un percorso pluridisciplinare: gli argomenti in questione sono

stati poi elaborati autonomamente dagli studenti e presentati in forma di tesina scritta da discutere in

sede d’esame.

METODI DI INSEGNAMENTO

Nel corso dell’anno sono stati utilizzati i seguenti metodi :

brain storming iniziale per individuare le conoscenze già in possesso degli studenti;

lezione frontale per la presentazione dell’argomento e la sua contestualizzazione rispetto ad

argomenti noti e rispetto al contesto storico, politico, economico, sociale, culturale, letterario

ed ideologico di riferimento;

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lezione interattiva e partecipata; dibattito e discussione collettiva per riflettere su alcune

questioni nodali o su tematiche di largo interesse perché ancora attuali;

feed-back e ricapitolazione interattiva come modalità di verifica dell’ascolto e della

comprensione;

analisi guidate testi letterari, brevi passi critici, articoli di giornale e documenti;

schematizzazione e mappe concettuali degli argomenti studiati;

visione di film o documentari.

STRUMENTI

Testi in adozione : Marta Sambugar – Gabriella Salà, <<Letteratura & oltre>>, volume 3

(Dall’età del Positivismo alla letteratura contemporanea) + openbook + Guida allo studio e

all’esame di Stato, La Nuova Italia;

Sussidi audiovisivi : film, documentari, videocassette;

Fotocopie integrative e dispense fornite dall’insegnante;

Schemi di sintesi e mappe concettuali.

VALUTAZIONE

VERIFICA FORMATIVA

Per la verifica formativa sono stati utilizzati i seguenti strumenti : discussione ordinata in

classe di argomenti oggetto di trattazione; brevi verifiche informali e svolgimento di esercizi in

classe per correggere gli errori e rendere più sicuro il metodo di studio; correzione degli esercizi

svolti in classe e dei compiti svolti a casa.

VERIFICA SOMMATIVA

La valutazione è derivata da verifiche scritte (produzione di testi di diversa tipologia :

informativi, argomentativi; produzione di analisi di testi letterari, poetici e narrativi, di saggi brevi e

articoli di giornale, di temi storici e di ordine generale secondo le tipologie previste dalla prima

prova scritta dell’Esame di Stato; prove strutturate e semistrutturate) e verifiche orali, volte ad

accertare il raggiungimento degli obiettivi prefissati e si è attenuta alla scala di valutazione in

decimali approvata dal Consiglio di Classe, che prevede l’utilizzo di tutti i voti della scala (da un

minimo di 1 ad un massimo di 10).

La valutazione finale ha tenuto conto anche della validità del metodo di studio, dell’impegno

profuso, della partecipazione attiva al dialogo educativo, dei progressi compiuti rispetto ai livelli di

partenza.

Per ogni quadrimestre sono state previste dal Dipartimento almeno due verifiche scritte e

due verifiche orali, così come la possibilità di somministrare una verifica scritta (consistente in una

analisi del testo o in una prova strutturata o semistrutturata o in un questionario) in sostituzione o ad

integrazione di quella orale.

Compatibilmente con la frequenza degli allievi alle lezioni, nei mesi di Maggio e Giugno si

procederà a completare le verifiche scritte e orali, in modo da avere per ogni studente in totale

almeno 4 prove (preferibilmente due scritte e due orali), e ad espletare quelle di recupero.

TEMPI DI CORREZIONE DELLE VERIFICHE

L’insegnante si è impegnata a restituire le verifiche corrette entro due settimane dalla data di

svolgimento.

CRITERI DI VALUTAZIONE Per la correzione e la valutazione delle prove scritte in corso d’anno sono state utilizzate le griglie

relative alle diverse tipologie della prima prova, allegate al documento, facendo riferimento ai

medesimi indicatori e livelli di valutazione, rapportati però in voti decimali.

La valutazione si è infatti attenuta alla scala di valutazione in decimali approvata dal Consiglio di

Classe, che prevede l’utilizzo di tutti i voti della medesima (da un minimo di 1 ad un massimo di

10).

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In sostanza, per la valutazione delle prove scritte sono stati applicati i seguenti descrittori:

- conoscenza degli argomenti e/o dei contenuti proposti dalla traccia;

- rielaborazione critica, interpretazione e creatività;

- coerenza logico-argomentativa;

- aderenza alla traccia e alla tipologia testuale;

- pianificazione e articolazione del testo, coesione testuale;

- padronanza linguistica;

mentre per la valutazione delle prove orali

- conoscenza degli argomenti;

- capacità di rielaborare, collegare e approfondire le conoscenze;

- padronanza della lingua italiana e del lessico specifico della disciplina.

Morciano di Romagna, 11 / 05 / 2015

L’insegnante Barbara Francini

Gli studenti

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I.S.I.S.S. MORCIANO DI ROMAGNA

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE e PROGRAMMA

MATERIA: MATEMATICA

DOCENTE: FORLANI GIOVANNA

CLASSE 5C/D A.S. 2014/2015

1. La classe è composta da 22 studenti, articolata nelle sezioni: 5C, sistemi informativi aziendali (12),

5D, relazioni internazionali per il marketing (10), due studenti in 5C segnalati, seguono una

programmazione differenziata con docente di sostegno ( PEI).

Durante tutto l’anno, il clima di lavoro è stato sereno e cordiale, i rapporti alunni-insegnante e

alunno-alunno improntati alla collaborazione e al rispetto reciproco.

L’approccio alla materia non è stato sempre positivo , la partecipazione al dialogo educativo non

sempre attiva, l’impegno nello studio differenziato da studente a studente. Per evidenziare

l’aspetto applicativo della disciplina, comprenderne il valore strumentale e sollecitare interesse e

attenzione, si sono resi necessari stimoli diversificati e ripetuti, ricercati soprattutto nelle

problematiche concrete delle scelte economiche.

Si sono manifestati ritmi di apprendimento alquanto diversificati e, soprattutto, diverse capacità di

comunicazione attraverso un linguaggio tecnico appropriato e puntuale, in parte per mancanza di

prerequisiti idonei, in parte per impegno superficiale o discontinuo.

La maggior parte degli studenti è in grado di impostare e risolvere con opportuni criteri i vari

problemi affrontati.

Un piccolo gruppo possiede una conoscenza completa e coordinata con discrete capacità di analisi

e valutazioni personali .

Gli obiettivi minimi sono stati complessivamente raggiunti da tutti gli studenti.

2. FINALITÀ :

conoscere e saper utilizzare un linguaggio formale adeguato,

conoscere, saper applicare e utilizzare gli strumenti matematici necessari per impostare e risolvere problemi di scelta anche in ambito non deterministico,

saper utilizzare reti e strumenti informatici nelle attività di studio, di ricerca e di approfondimento,

correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze e della tecnologia.

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3. OBIETTIVI SPECIFICI:

saper applicare l’analisi matematica allo studio delle funzioni economiche (U.D. 2),

saper costruire il modello matematico di problemi economici, dopo aver individuato le variabili d’azione, la funzione obiettivo e i vincoli (U.D. 3 e 4),

saper individuare la funzione interpolante di una serie di dati statistici e saperne valutare il grado di accostamento ai dati sperimentali (U.D. 5).

4. CONTENUTI:

U.D. 1 : funzioni reali di due variabili reali

disequazioni e sistemi di disequazioni lineari in due variabili,

funzioni reali di due variabili reali (lineari),

curve di livello e relativa rappresentazione grafica,

massimi, minimi vincolati di una funzione lineare con vincolo costituito da sistema di disequazioni lineari.

U.D. 2 : applicazioni dell’analisi all’economia

funzione della domanda di un bene,

elasticità della domanda, coefficiente di elasticità,

funzione dell’offerta di un bene,

prezzo di equilibrio fra domanda e offerta,

costi di produzione,

ricavi e profitti: totale, medio e marginale,

ricerca del massimo profitto di una impresa.

U.D. 3 : ricerca operativa

scopi e metodi della ricerca operativa,

problemi di scelta in condizioni di certezza con effetti immediati: problemi di massimo e minimo, problemi di scelta fra alternative qualitative, problema delle scorte,

problemi di scelta in condizioni di certezza con effetti differiti: investimenti industriali, finanziari, commerciali, criterio del valore attuale,

problemi di scelta in condizioni di incertezza con effetti immediati: criterio del pessimista, criterio del valore medio, scelte che tengono conto del rischio.

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U.D. 4: programmazione lineare

massimi e minimi di una funzione lineare in due variabili, con vincoli lineari,

problemi di P.L. in due variabili con metodo grafico,

problemi di P.L. in più variabili riconducibili a due.

U.D. 5 : interpolazione statistica

generalità e scopi dell’interpolazione,

il metodo dei minimi quadrati applicato a funzione lineare,

indici di scostamento,

generalità su regressione e correlazione,

regressione lineare, rette di regressione,

coefficiente di Bravais-Pearson.

U.D. 6: probabilità

elementi di calcolo combinatorio: disposizioni semplici e con ripetizione, permutazioni

semplici e con elementi uguali, combinazioni semplici,

probabilità nella concezione classica, frequentista, assiomatica,

evento contrario,

probabilità somma logica di eventi ( eventi compatibili e incompatibili),

probabilità condizionata,

probabilità del prodotto logico di eventi.

5. METODOLOGIA : Nell’affrontare i vari temi, si è cercato di procedere “per problemi”, evidenziando soprattutto gli

aspetti applicativi della disciplina, favorendo un continuo passaggio dal particolare problema

economico-finanziario al relativo modello matematico e al metodo risolutivo, favorendo la

comprensione dei contenuti teorici e ricorrendo a continui richiami riguardanti argomenti svolti

negli anni precedenti.

Dopo ogni lezione frontale, sono sempre stati proposti numerosi esercizi di crescente difficoltà,

volti all’applicazione dei concetti affrontati e al coordinamento con quelli delle U.D. precedenti.

.

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U.D.

PERIODO

U.D. 2 settembre, ottobre

U.D. 3 ottobre, novembre, dicembre, gennaio

U.D. 1 febbraio

U.D. 4 febbraio

U.D. 6 marzo, aprile

U.D. 5 maggio

6. STRUMENTI :

libro di testo: Gambetto-Manzone-Consolini “Nuovo matematica con applicazioni informatiche” , Tramontana.

7. VERIFICHE :

verifiche orali,

verifiche scritte riguardanti la soluzione di problemi,

prove strutturate e semistrutturate.

I rappresentati degli studenti: L’insegnante:

Giovanna Forlani

Morciano di Romagna 11 maggio 2015

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ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

“P. GOBETTI - A. DE GASPERI”

MORCIANO DI ROMAGNA

MATERIA: RELIGIONE CATTOLICA

ANNO SCOLASTICO 2014-2015

DOCENTE: MARINI LORETTA

RELAZIONE FINALE CLASSE V C/D

La classe appare sufficientemente unita, i sottogruppi formatisi nel corso del triennio

hanno raggiunto un equilibrato rapporto di partecipazione e collaborazione alla vita

scolastica anche se non sembrano essere emerse personalità di rilievo, in grado di

essere veri e propri punti di riferimento per il cammino comune.

Gli alunni hanno seguito il dialogo educativo mostrando interesse e una forte e

sincera sensibilità alle problematiche etiche e morali. Gli argomenti svolti sono stati

ampiamente approfonditi a partire dall’aspetto antropologico-esperienziale per

giungere, attraverso i riferimenti alla Sacra Scrittura, ai documenti conciliari e ad

alcune encicliche, ad una discreta conoscenza delle linee essenziali del cattolicesimo.

Utile all’acquisizione di maggiore sicurezza in sé e, allo stesso tempo, di un

rispettoso ascolto delle idee altrui è stato lo scambio di riflessioni personali tra allievi;

in questo senso positivo è stato l’impegno nel cercare una partecipazione attiva da

parte di ogni singolo. Gli argomenti svolti non hanno subito variazioni rispetto alla

programmazione iniziale e la partecipazione al dialogo educativo, che ha visto un

interesse maggiore per l’aspetto morale-esistenziale rispetto a quello teologico-

sistematico, è stata mediamente più che sufficiente.

I risultati raggiunti sono, nel complesso, pienamente sufficienti.

OBIETTIVI SPECIFICI

Gli obiettivi proposti sono stati raggiunti in modo soddisfacente dalla maggior parte

degli studenti, in particolare sono stati perseguiti i seguenti obiettivi disciplinari:

- saper cogliere la complessità del fenomeno religioso valutandone gli aspetti in

maniera articolata e ponderata, conosce gli elementi costitutivi e le dimensioni del

“fatto religioso”. L’allievo è abilitato a riconoscere e a decifrare la religione quale

dimensione integrante dell’uomo, della cultura e della storia.

- Conoscere le molteplici forme del linguaggio religioso e, specificamente, di quello

cattolico; sapere che il testo biblico, oltre ad essere il documento fondamentale della

tradizione ebraico - cristiana perché Parola di Dio, è fonte di conoscenza della storia

antica e documento rilevante per la comprensione della civiltà e della cultura europea.

- Riflettere sul valore della vita umana e sull’immagine di uomo portata alla luce

dall’evento cristiano.

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- Rispettare le diverse posizioni che le persone assumono in materia etica e religiosa;

essere in grado di effettuare valutazioni autonome e rielaborazioni personali

maturando proprie posizioni ragionate e giustificate.

METODOLOGIE

L’impostazione metodologica adottata ha prediletto la trattazione degli argomenti in

chiave prevalentemente antropologico - esperienziale: una particolare attenzione alle

problematiche esistenziali dei ragazzi ha favorito l’esposizione dei contenuti

consentendone un adeguato approfondimento. Si è cercato di rendere gli allievi

partecipi e protagonisti del processo educativo, favorendone sempre la partecipazione

attiva e incoraggiando la fiducia nelle loro capacità.

Il lavoro è stato organizzato attraverso lezioni frontali, conversazioni guidate, lettura

e approfondimento di alcune parti del testo biblico, nonché di testi storici e culturali,

ricerche individuali e di gruppo intese come metodo di apprendimento e di

approfondimento dell’attività assembleare.

Lo studente è stato inoltre condotto all’acquisizione di concetti chiave attraverso

alternanza di domande, risposte brevi, concise spiegazioni, soluzione di situazioni

problematiche.

STRUMENTI

Testi di approfondimento, dispense, articoli vari, parti di significativi documenti della

Chiesa, supporti audiovisivi.

VERIFICHE

Il raggiungimento degli obiettivi è stato verificato attraverso: brevi colloqui,

compilazione di test, questionari, relazioni, soluzione di situazioni problematiche,

composizioni libere.

Morciano di Romagna, 11.05.2015

L'insegnante, Prof.ssa Loretta Marini

_____________________________________

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ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

“P. GOBETTI - A. DE GASPERI”

MORCIANO DI ROMAGNA

PROGRAMMA DI RELIGIONE CATTOLICA CLASSE V C/D

La ricerca di Dio nell’esistenza umana; l’uomo proteso verso il mistero. Il mistero

dell’Incarnazione; il significato soteriologico della Pasqua di Gesù.

Legge naturale e legge divina. Il problema etico.

Il cristiano e l’impegno socio - politico; l’atteggiamento dei giovani nei confronti

della politica e dei problemi sociali. L’osservanza delle leggi per il perseguimento del

bene comune. I doveri del cittadino: partecipazione, informazione, manifestazione,

contestazione.

Il problema del male; Dio e il male. Il male creatura di Dio? Il libero arbitrio nella

creazione.

Il male nei primi capitoli del libro della Genesi; l’origine del male. Il mistero della

morte. Il dramma della sofferenza umana. L’uomo e la malattia.

Chiesa e società del lavoro; il significato del lavoro, l’ottica del servizio verso l’altro

e verso la società.

L’amore tra l’uomo e la donna e il desiderio di una vita insieme. La sessualità come

dono; morale cristiana e regolazione delle nascite: riferimenti ai principali documenti

del Magistero quali Donum Vitae, Humanae Vitae, Evangelium Vitae. Le

caratteristiche del sacramento del matrimonio. La Chiesa e i separati risposati. I casi

di nullità del matrimonio religioso. I matrimoni misti e la disparità di culto.

Il valore e la dignità della persona umana e il rispetto delle diversità.

La dimensione etica: etica laica e etica religiosa. Le proposte etiche contemporanee:

etica soggettivistica e libertaria, etica utilitaristica, etica tecno-scientifica, etica

ecologista, etica della responsabilità e etica religiosa.

L’etica cristiano-cattolica.

La svolta nella Chiesa apportata dal Concilio Vaticano II. Il dialogo tra la Chiesa e le

altre religioni.

Uscire da se stessi per aiutarsi nel rapporto con gli altri: il volontariato.

I limiti di una concezione di sviluppo legata prevalentemente all’aspetto economico.

Uno sviluppo umano autentico. Prospettive di un’etica sociale cristianamente ispirata:

il perseguimento del bene comune. Libertà e responsabilità. Responsabilità personale

e collettiva. La proprietà privata.

Morciano di R., 11.05.2015

L'insegnante, Prof.ssa Loretta Marini Gli Studenti

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ISISS “P. GOBETTI - A. DE GASPERI”

Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore

Anno scolastico: 2014/2015 Materia: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Classe: 5 C-D Insegnante: Gramaccioni Flavio

Relazione finale

Il programma di Scienze Motorie e Sportive è stato svolto secondo quanto previsto dalla

programmazione disciplinare iniziale. La classe è composta da 22 alunni ,10 di sesso maschile e 12

di sesso femminile. Sono presenti all’interno della classe 2 alunni disabili che , con frequenza

variabile, partecipano ad una parte della lezione compatibilmente con le proprie capacità. Discreto

il lavoro sotto il profilo del controllo dei movimenti attraverso la conoscenza delle proprie qualità

motorie, della propria postura, della propria gestualità abituale. A seguito degli stimoli offerti non

solo hanno lavorato sul proprio corpo e sulla propria motricità ma anche sulla socializzazione

attraverso la proposta di sport di squadra che favoriscono il rafforzamento dell’identità personale

degli e l’acquisizione di una maggior sicurezza personale. La classe si presenta mediamente con

caratteristiche e capacità motorie abbastanza omogenee, con alcuni alunni/e in possesso di qualità

di una certa rilevanza. Discreto l‘affinamento nell’esecuzione dei fondamentali dei grandi giochi di

squadra edil miglioramento della collaborazione ed intesa tra alunni allo scopo di raggiungere un

obiettivo comune. Durante il corso dell’a.s. si sono fornite alcune nozioni teoriche, che avevano

l’obiettivo di dare informazioni fondamentali sulla tutela della salute. La classe nel corso dell’anno

ha avuto un approccio positivo e costruttivo con la materia e con l’insegnante. L’impegno e la

partecipazione sono stati non sempre continui mentre il comportamento della classe è stato nel

complesso soddisfacente.

Morciano, 11.05.2015

Prof. Flavio Gramaccioni

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ISISS Morciano

Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore

Programma svolto anno scolastico 2014/2015

Materia: Scienze Motorie e Sportive. Classe 5 C-D

Conoscenze Competenze e abilità

U. D.

impiegat

e per lo

svolgime

nto

Tipologia delle prove

Esercizi

di

potenziamento

delle capacità

fisiche e

coordinative

Esercizi di potenziamento a carico naturale

Esercizi di coordinazione generale, segmentaria, oculo –manuale, oculo - podalica

Esercizi di sensibilizzazione all'equilibrio statico, dinamico e in volo

Esercizi di orientamento spazio temporale e di destrezza

Esercizi a coppie (opposizione – resistenza, mobilità articolare).

Funicella: salti nelle varie combinazioni ed esercizi di coordinazione.

10

Verifiche pratiche periodiche attraverso test motori, riguardanti sia la tecnica di base dei giochi sportivi che le capacità condizionali

Test scritti Verifiche orali su parti

limitate del lavoro

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Giochi sportivi

Pallavolo: didattica e tecnica dei fondamentali di gioco (la battuta a tennis, il palleggio, il bagher, la schiacciata). Schemi di gioco: la difesa, l'attacco e le regole.

Basket: didattica e tecnica dei fondamentali di gioco (il palleggio, il passaggio, il tiro a canestro, tiro in sospensione, il tiro in terzo tempo). Schemi di gioco: la difesa, l'attacco, le regole.

Calcio a cinque: didattica dei fondamentali di gioco e regole.

Pallamano: fondamentali di base. Smashball : conoscenze delle regole

di gioco e svolgimento del gioco in forma globale.

Ultimate frisbee: lanci di base e regolamento ufficiale.

14

Le basi

anatomiche e

funzionali del

movimento:

l’apparato

circolatorio

Anatomia fisiologia Meccanica del cuore.

1

Le basi

anatomiche e

funzionali del

movimento:

l’apparato

scheletrico e

articolare

Anatomia e fisiologia. I vizi posturali. Le anomalie della colonna

vertebrale

1

Pronto

soccorso

Elementi di primo soccorso

1

Proiezione

film

Visione Film.” A peaceful warrior” 1

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Morciano 11-05-15

Prof. Flavio Gramaccioni

Metodi

prescrittivi-direttivo, misto, assegnazione dei compiti, della risoluzione dei problemi, della

scoperta guidata.

Mezzi e Strumenti

Adottati

cerchi, funicelle, bastoni, palloni vari, palle mediche, coni, tamburelli, ostacolino, coni ,

step, cinesini ecc…

Tempi del percorso

formativo

La programmazione ha seguito nelle sue linee generali le indicazioni ministeriali.

Criteri di valutazione La valutazione si articola in tre momenti:

1. Valutazione dei livelli di partenza, basata sui risultati dei test motori 2. Valutazione sistemica formativa, frutto di ripetute osservazioni condotte

sugli allievi durante lo svolgimento delle varie attività

3. Valutazione sommativi per registrare i miglioramenti conseguiti nelle varie abilità motorie,

nell’impegno dimostrato, nel comportamento, nel rispetto delle regole,

nell’interesse e nella conoscenza degli obiettivi propri dell’educazione fisica.

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ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

“P. GOBETTI A. DE GASPERI” - MORCIANO DI ROMAGNA

LINGUA E CIVILTÀ INGLESE

Prof. M.Macchini A.s. 2014/15

RELAZIONE FINALE VCD

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe VCD è una classe articolata che include un gruppo di 12 studenti

appartenenti all’articolazione SIA (Sistemi Informativi Aziendali) e 10 appartenenti

all’articolazione RIM (Relazioni Internazionali per il Marketing).

I due gruppi hanno mantenuto identità distinte nonostante il percorso comune in

alcune discipline. Il gruppo SIA include 8 studenti e 4 studentesse, di cui tre provenienti

da altri classi dello stesso Istituto.

Due studenti hanno seguito un programma differenziato. Il gruppo SIA,

nonostante la frequenza e il lavoro frammentari di alcuni, ha complessivamente

compiuto un percorso didattico e formativo soddisfacente.

Il gruppo RIM, composto da due studenti e 8 studentesse, è partito da una

situazione di consuetudine con il lavoro strutturato e ha avuto una frequenza più

omogenea, nonostante la presenza di qualche studente meno coinvolto nel percorso

formativo.

In entrambe le articolazioni il programma è stato trattato nelle sue linee

fondamentali e gli approfondimenti svolti in classe hanno consentito di analizzare in

maniera esauriente le varie tematiche affrontate.

Il gruppo classe si è rivelato complessivamente rispettoso e cooperativo,

manifestando in alcuni casi un notevole interesse per la disciplina.

OBIETTIVI GENERALI DELLA DISCIPLINA

Lo studio della lingua straniera è stato affrontato con un metodo integrato,

unendo l’approccio lessicale a quello grammaticale e utilizzando percorsi di CLIL

nell’analisi delle tematiche economiche, di civiltà e di attualità.

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OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA

Nel corso dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado lo studente

deve affrontare un percorso basato sulla metodologia nota come content and language

integrated learning. La lingua straniera, a questo punto del percorso didattico, viene

utilizzata come strumento per veicolare contenuti e informazioni relative a economia,

storia e civiltà.

METODOLOGIA

L’intero percorso didattico è stato fondato sull’ integrazione fra contenuti e

apparati linguistici, proponendo un approccio interdisciplinare ai temi del curricolo. Le

lezioni frontali sono state basate sui libri di testo e integrate con risorse testuali e visive

scaricate dalla rete. I singoli moduli sono stati approfonditi attraverso sintesi fornite dalla

docente.

CONTENUTI

L’approccio ai temi del curricolo è stato strutturato in unità didattiche basate

sull’analisi delle espressioni linguistiche e sulla sintesi dei contenuti specifici.

Oltre allo studio delle tematiche prese in esame, si è tentato di privilegiare sempre

l’aspetto centrale della disciplina, cioè la sua natura di strumento comunicativo.

Gli argomenti sono stati curati sia nell’aspetto sincronico che diacronico,

privilegiando gli agganci alla storia della tecnologia e al suo impatto su ogni aspetto della

vita quotidiana.

ACCERTAMENTO E VERIFICA

Nel corso dell’anno scolastico le consegne sono state controllate nel corso di ogni

lezione.

La sintesi critica degli argomenti trattati è stata verificata in itinere attraverso

colloqui con gli studenti, questionari e documenti di sintesi elaborati con gli studenti.

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VALUTAZIONE

I criteri di valutazione adottati sono stati basati su una serie di elementi, fra cui:

la padronanza del lessico specifico

la conoscenza dei contenuti del curricolo

la capacità di sintetizzare i contenuti del percorso formativo

la capacità di armonizzare le competenze acquisite con quelle provenienti da altre aree disciplinari

il percorso svolto dal singolo studente rispetto alla situazione di partenza

Morciano di R., 09.05.2014

La docente, Margherita Macchini

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ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “P. GOBETTI A. DE GASPERI” - MORCIANO DI ROMAGNA

LINGUA E CIVILTÀ INGLESE

Prof. M.Macchini A.s. 2014/2015

CLASSE VC

PROGRAMMA DI STUDIO SCANDITO TEMPORALMENTE

Testi in uso:Horizons2, P. Radley and D. Simonetti, Oxford La Nuova Italia;

Grammar Files Blue edition with Vocabulary, E. Jordan, P. Fiocchi, Trinity Whitebridge/La Nuova Italia;In Business, F. Bentini, B. Richardson, V.

Vaugham, Pearson Longman

CONTENUTI

I

Quad.

Approfondimento delle principali funzioni comunicative Talking about current events

Talking about the present, the past and the future

Reporting statements

Adding information

Linking ideas

Revisione delle principali tematiche linguistiche Use of English

Use of tenses in context

Modal verbs

Reported speech

Construction of secondary clauses

II Quad. Funzioni comunicative

Talking about economics

Talking about organisations

Talking about causes and effects

Talking about advantages and disadvantages

Talking about warfare Tematiche linguistiche

Vocabulary and collocations linked to the description of business and international organisations

Vocabulary and collocations linked to the description of international trade and commerce

Definition of the words and phrases in the texts studied in class

I e II

Quad.

Tematiche di civiltà, storia, letteratura ed economia

International trade: definition and risk factors

The balance of payments and the balance of trade

Controlling foreign trade: dumping and protectionism

Trading blocs: EU, NAFTA, MERCOSUR and ASEAN

Page 35: RELAZIONI E PROGRAMMI DELLE SINGOLE DISCIPLINE · L’alleanza tra proprietari terrieri e industriali e le proteste dei lavoratori. Politica estera espansionistica e aggressiva :

Organizations promoting international trade: WTO, IMF, WB

Documents in international trade: SAD, certificate of origin; delivery note; commercial invoice

Incoterms: definition

Marketing: definition, research and segmentation

The marketing mix: product, price, place, promotion, positioning, people, politics

Advertising: definition, channels and features

Globalisation: definition, origin and development

The European Union: history, institutions and functions

The United Nations: history, institutions and functions

The first world war in Britain: causes, alliances, main battles, consequences, Peace Treaty

The second world war in Britain: causes, alliances, consequences, Peace Treaty

The Holocaust

Wystan Hugh Auden, Refugee Blues

The Stock Exchange: London and New York

The history of the Internet

News in the classroom: The referendum for Scottish independence, the Syrian conflict, terrorist attack to Charlie Hebdo

Strategie didattiche

Il programma è stato organizzato in base ad un approccio linguistico integrato in cui

la L2 è stata usata come veicolo per parlare di tematiche di economia, storia e civiltà,

curando l’approfondimento delle tematiche semantiche e sintattiche studiate nel

corso degli anni precedenti.

Sono state usate lezioni frontali, percorsi di ascolto, lavori di ricerca in rete, riassunti,

sintesi e lezioni in aula multimediale.

Data _____________________

Firma della docente_____________________________

Firma degli studenti __________________________________________________________

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ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

“P. GOBETTI A. DE GASPERI” - MORCIANO DI ROMAGNA

LINGUA E CIVILTÀ INGLESE

Prof. M.Macchini A.s. 2014/2015

CLASSE VD

PROGRAMMA DI STUDIO SCANDITO TEMPORALMENTE

Testi in uso:Horizons2, P. Radley and D. Simonetti, Oxford La Nuova Italia;

Grammar Files Blue edition with Vocabulary, E. Jordan, P. Fiocchi, Trinity Whitebridge/La Nuova Italia;In Business, F. Bentini, B. Richardson, V.

Vaugham, Pearson Longman

CONTENUTI

I

Quad.

Approfondimento delle principali funzioni comunicative Talking about current events

Talking about the present, the past and the future

Reporting statements

Adding information

Linking ideas

Revisione delle principali tematiche linguistiche Use of English

Use of tenses in context

Modal verbs

Reported speech

Construction of secondary clauses

II Quad. Funzioni comunicative

Talking about economics

Talking about organisations

Talking about causes and effects

Talking about advantages and disadvantages

Talking about warfare Tematiche linguistiche

Vocabulary and collocations linked to the description of business and international organisations

Vocabulary and collocations linked to the description of international trade and commerce

Definition of the words and phrases in the texts studied in class

I e II

Quad.

Tematiche di civiltà, storia, letteratura ed economia

International trade: definition and risk factors

The balance of payments and the balance of trade

Controlling foreign trade: dumping and protectionism

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Trading blocs: EU, NAFTA, MERCOSUR and ASEAN

Organizations promoting international trade: WTO, IMF, WB

Documents in international trade: SAD, certificate of origin; delivery note; commercial invoice

Incoterms: definition

Marketing: definition, research and segmentation

The marketing mix: product, price, place, promotion, positioning, people, politics

Advertising: definition, channels and features

Globalisation: definition, origin and development

The European Union: history, institutions and functions

The United Nations: history, institutions and functions

The first world war in Britain: causes, alliances, main battles, consequences, Peace Treaty

The second world war in Britain: causes, alliances, consequences, Peace Treaty

The Holocaust

Wystan Hugh Auden, Refugee Blues

The Stock Exchange: London and New York

George Orwell, Nineteen-eighty four

Hints at the Age of Revolutions in Britain

William Wordsworth, The Daffodils

William Blake, The Tyger from Songs of Experience

Strategie didattiche

Il programma è stato organizzato in base ad un approccio linguistico integrato in cui

la L2 è stata usata come veicolo per parlare di tematiche di economia, storia e civiltà,

curando l’approfondimento delle tematiche semantiche e sintattiche studiate nel

corso degli anni precedenti.

Sono state usate lezioni frontali, percorsi di ascolto, lavori di ricerca in rete, riassunti,

sintesi e lezioni in aula multimediale.

Data ____________________________________

Firma della docente______________________________

Firma degli studenti ________________________________________________________

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RELAZIONE SULLA CLASSE E INTRODUZIONE AL PROGRAMMA

DI DIRITTO ED ECONOMIA

Classe V C Indirizzo SIA

A.S. 2014/15

Docente Manuela CASADEI

Scienza delle Finanze Diritto pubblico

N. 2 ore di lezione settimanali N. 3 ore di lezione settimanali

Testo adottato Franco Poma P.Monti

“ Corso di finanza pubblica ““ Forum” 3

Edizioni Principato Diritto pubblico

Edizioni Zanichelli

Livelli di partenza

Situazione di partenza della classe

(Continuità di insegnamento dalla classe IV )

Economia pubblica Diritto pubblico

7 alunni di livello sufficiente 8 alunni di livello sufficiente

2 alunni di livello discreto 3 alunni di livello discreto

1 alunno di livello buono 1 alunni di livello buono

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La classe ha mantenuto un comportamento mediamente corretto.

Il gruppo è formato da 12 elementi, 4 femmine e 8 maschi; due alunni sono diversamente abili,

hanno seguito una programmazione differenziata e hanno sostenuto prove specifiche valutate

tenuto conto degli obiettivi indicati in sede PEI. Un alunno si è inserito a partire dall’anno corrente

in quanto ripete e proviene dal corso C del nostro istituto.

Il lavoro è stato svolto in un clima di disponibilità , la collaborazione è stata attiva da parte di alcuni

mentre altri non sono stati costanti nella frequenza e nell’impegno. La lezione teorica è stata

supportata da riferimenti alle vicende dell'attualità socio-economica e politica. I risultati sono

eterogenei sotto il profilo dell’acquisizione dei contenuti, delle abilità specifiche e del profitto.

L’interesse di alcuni ha sollecitato il dibattito con interventi, richieste ed apporti personali che

hanno permesso di arricchire i contenuti; alcuni limitando l’impegno soprattutto nel lavoro

domestico , non si sono applicati per procedere ad ulteriori indagini e la loro preparazione risulta

superficiale.

Dal punto di vista delle conoscenze essenziali, circa la metà degli alunni, ha evidenziato una

preparazione un po’ mnemonica finalizzata alla verifica ed al raggiungimento di momentanei

risultati positivi.

Le competenze raggiunte in termini di sapere e saper fare sono sufficienti ma non sono sempre

articolate anche a causa di alcune assenze mirate che hanno rallentato lo svolgimento delle lezioni

e non hanno favorito l’approfondimento e l’arricchimento di ogni contenuto.

E’ da evidenziare che alcuni studenti, come indicato, sono in grado di organizzarsi in modo

autonomo e personale e ottengono buoni risultati. Complessivamente la preparazione può

definirsi da sufficiente a discreta in Diritto, in soli due casi risulta buona, è sufficiente in Economia

e solo in pochi casi risulta discreta o buona.

L’insegnante

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PROGRAMMA DI DIRITTO

Docente MANUELA CASADEI

Materia DIRITTO PUBBLICO

Classe 5asez. C CORSO SIA

Anno scolastico: 2014/2015

Testo adottato: “ P. MONTI, DIRITTO PUBBLICO ”

ZANICHELLI edizioni

OBIETTIVI DISCIPLINARI

Conoscere approfonditamente la Costituzione Italiana ,il significato del “compromesso costituzionale” ed

attraverso questa conoscenza saper individuare il ruolo svolto dallo stato democratico, confrontandolo con

altre forme di stato .Conoscere le funzioni degli organi costituzionali , il ruolo del nostro Stato all’interno

dell’UE , gli organi dell’UE

Conoscere il ruolo e le finalità delle organizzazioni internazionali.

Conoscere la struttura dell’apparato amministrativo dello Stato centrale e locale.

Sapere collegare le istituzioni del nostro Stato ad analoghe istituzioni in forme di Stato diverse, realizzando

osservazioni critiche e comprendendo i processi di realizzazione compiuta della democrazia e dei suoi

effetti, politici ed economici ,sulla vita dei cittadini.

Saper individuare l’importanza della partecipazione attiva dei cittadini alla vita dello Stato nonché i diritti ed

i doveri che devono caratterizzarla.

Saper individuare i diversi livelli di competenza del governo centrale e locale.

Saper utilizzare un linguaggio tecnico adeguatamente corretto.

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METODOLOGIE : LEZIONE FRONTALE, LEZIONE PARTECIPATA, DISCUSSIONE, ,LETTURA DOCUMENTI E

BRANI DI QUOTIDIANI E RIVISTE SPECIALIZZATE.

STRUMENTI : LIBRO DI TESTO, QUOTIDIANO, RIVISTE SPECIALIZZATE, APPUNTI,

TESTO DELLA COSTITUZIONE .

CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione globale, con riferimento alla situazione della classe, tiene conto dei seguenti elementi:

metodo di studio, partecipazione all’attività didattica, impegno, rispetto delle scadenze, progresso,

conoscenze, competenze, capacità

In particolare è stato richiesto di rispettare :

-possesso delle nozioni

-organizzazione e applicazione dei concetti

-correttezza espositiva nei diversi linguaggi

-approfondimento e rielaborazione critica

-capacità di analisi e di sintesi

Nelle interrogazioni è stata data importanza alla correttezza espositiva e all’uso puntuale del linguaggio

specifico delle discipline, nelle prove scritte si è tenuto conto della coerenza e dell'aderenza alle specifiche

richieste.

TIPOLOGIE VERIFICHE

Sono state utilizzate verifiche orali, brevi e lunghe, almeno due per ogni quadrimestre. Le prove scritte sono

state somministrate ai fini della simulazione di terza prova. In sede di dipartimenti disciplinari è stata

concordata una prova comprensiva di tre quesiti a domanda aperta.

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I QUADRIMESTRE

IL DIRITTO PUBBLICO E LE SUE RIPARTIZIONI

LO STATO E LA COSTITUZIONE

MODULO A

INTRODUZIONE ALLO STATO

CAP 1

LO STATO E LA SUA ORGANIZZAZIONE

CAP 2

I CARATTERI GENERALI DELLO STATO

La sovranità dello stato: l’indipendenza e l’originarietà

Il territorio e la determinazione dei confini

Il popolo: cittadinanza, etnia, nazionalità

CAP 3

FORME DI STATO E DI GOVERNO

La formazione storica della sovranità statale

La monarchia assoluta

Lo stato liberale e la Costituzione

Lo stato di diritto: l’opera della rivoluzione francese

Lo stato di diritto ed i suoi caratteri

Le forme dello stato di diritto

Lo stato democratico

Lo stato sociale

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Comunismo e socialismo

Lo stato dittatoriale

Il fascismo

Forme di governo: tipi di monarchie e tipi di repubblica

MOD B

L’EUROPA E GLI ORGANISMI INTERNAZIONALI

Gli argomenti del modulo sono stati trattati facendo riferimento alla programmazione in sede di

Dipartimenti disciplinari per dare avvio ad un primo approccio al metodo CLIL.

Sono state dedicate n.10 ore complessive impostando con gli alunni un semplice dialogo in lingua in

sinergia con i contenuti della disciplina specifica .

CAP 1

LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI

Le fonti del diritto internazionale

L’ONU Struttura e obiettivi

La tutela dei diritti umani

La NATO

CAP 2

L’INTEGRAZIONE EUROPEA

L’organizzazione dell’UE : istituzioni e organi

Le competenze comunitarie

Il Consiglio d’Europa

Gli effetti del processo di integrazione

La cittadinanza europea

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MODULO C

CAP 1

LO STATO ITALIANO E LA COSTITUZIONE

Dallo Statuto albertino alla Costituzione repubblicana

Lo Statuto Albertino e i diritti fondamentali dei cittadini

Il regime fascista

La caduta del fascismo

L’Assemblea Costituente ed il referendum istituzionale

Il compromesso costituzionale

Gli orientamenti generali del compromesso costituzionale

CAP 5

I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA COSTITUZIONE

La scelta repubblicana, democratica,e lavorista

Democrazia. Diretta ed indiretta

Libertà

Uguaglianza: formale e sostanziale

Il diritto al lavoro

L’indivisibilità della Repubblica

Il vecchio e il nuovo Concordato

Lo Stato e le altre Chiese

Internazionalismo

L’Italia e la guerra

CAP 3

DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI

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Rapporti civili ed etico sociali

La tutela della libertà personale

Il legame tra democrazia, diritti ed uguaglianza

I DIRITTI INDIVIDUALI DI LIBERTA’

La libertà fisica

Inviolabilità del domicilio e della corrispondenza

Libertà di circolazione e di soggiorno

Il diritto all’informazione ed il pluralismo

I DIRITTI COLLETTIVI DI LIBERTA’

La libertà di riunione

La libertà di associazione

La libertà di costituire una famiglia

La libertà di religione e la libertà di coscienza

Il diritto alla salute

Il diritto allo studio

CAP 4

I DIRITTI ECONOMICI E POLITICI

La proprietà

I diritti dei lavoratori

La libertà di iniziativa economica privata

I partiti politici e i sindacati

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CAP 3

DOVERI DEI CITTADINI

Il potere dello Stato ed i doveri dei singoli

Il servizio militare

Il dovere tributario

II QUADRIMESTRE

L’ORGANIZZAZIONE COSTITUZIONALE

MOD D

CAP 1

IL CORPO ELETTORALE

Il diritto di voto

I sistemi elettorali nelle moderne democrazie

I sistemi corretti

Il sistema di voto in Italia

Il referendum abrogativo

I PRINCIPI DELLA FORMA DI GOVERNO

La separazione dei poteri

La democrazia rappresentativa

La democrazia diretta

Il sistema parlamentare

Il sistema dei partiti

CAP 2

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IL PARLAMENTO

La composizione del Parlamento

Il bicameralismo perfetto

L’organizzazione delle Camere

La legislatura

Lo status dei parlamentari, rappresentanza politica e garanzie

Le deliberazioni parlamentari

La legislazione ordinaria

La legislazione costituzionale

I poteri parlamentari di indirizzo e di controllo del governo.

L’amnistia e l’indulto

La deliberazione dello stato di guerra

CAP 4

IL GOVERNO

Il Governo e il principio di lagalità

La formazione del Governo

La durata e la composizione

Il rapporto di fiducia

Le crisi di Governo

La struttura ed i poteri del Governo

I poteri legislativi (decreto legge e decreto legislativo delegato)

I poteri regolamentari

La responsabilità penale dei membri del Governo

CAP 5

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Elezioni,durata in carica, supplenza

Poteri di garanzia e di rappresentanza nazionale

Le attribuzioni: atti sostanzialmente presidenziali, atti formalmente presidenziali, atti dovuti

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La responsabilità

Decreti e controfirma

LA CORTE COSTITUZIONALE

La giustizia costituzionale

Struttura e funzionamento della Corte Costituzionale

Il giudizio sulla costituzionalità delle leggi

I procedimenti

Le decisioni

I conflitti istituzionali

Il giudizio penale costituzionale

Il controllo sull’ammissibilità del referendum abrogativo.

MOD E

L’AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA

CAP. 1

LA MAGISTRATURA

Caratteri generali

L’autonomia e l’indipendenza della Magistratutra

L’indipendenza dei g. ed il Consiglio Superiore della Magistratura

I gradi di giudizio

I giudici e l’interpretazione della legge

La responsabilità dei giudici

La giurisdfizione ordinaria e speciale

I principi della giurisdizione

CAP 2

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La giurisdizione civile

Caratteri generali

La competenza, le parti, le prove

Il processo di cognizione

Il processo di esecuzione

Il procedimento per ingiunzione L’arbitrato

CAP 3

La giurisdizione penale

I reati e le pene

I principi della giurisdizione penale e gli organi

L’obbligatorietà dell’azione penale

Il processo penale

I procedimenti penali

MODULO F

CAP 1

LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Gli organi dell’amministrazione centrale e gli organi di controllo

La funzione amministrativa

L’attività amministrativa diretta dello Stato : centrale e periferica

Gli organi consultivi

Gli organi di controllo

La Corte dei Conti

CAP 2

LE AUTONOMIE LOCALI

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Gli enti pubblici territoriali

Autonomia e sovranità nel nuovo Titolo V: il federalismo fiscale

Art.117 della Cost. e ripartizioni di competenze

Le Regioni : a statuto ordinario e a statuto speciale

Gli organi della Regione

La funzione legislativa e regolamentare

La funzione amministrativa e le autonomie locali

Il Comune e l’organizzazione

La Provincia:soppressione

CAP 3

GLI ATTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

LA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA

Gli atti di diritto privato

Gli atti amministrativi : requisiti

I provvedimenti amministrativi : caratteri comuni

I vizi dell’atto amministrativo

La trasparenza e la semplificazione negli atti della Pubblica Amministrazione

I ricorsi amministrativi

La giurisdizione ordinaria

La giurisdizione amministrativa

INTERVENTI INDIVIDUALIZZATI PER RECUPERO E APPROFONDIMENTO

Il recupero è stato effettuato in itinere e coinvolgendo tutta la classe. A tale scopo sono state riesaminate

alcune tematiche organizzando lavori di gruppo o a coppie e sollecitando il confronto e l'interazione.

Per l'approfondimento si è tenuto conto degli interessi emergenti dei ragazzi inerenti i diritti della persona.

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CONTENUTI ESSENZIALI

Riconoscere le forme di stato e di governo.

Conoscere i caratteri e la struttura della Costituzione e i principi fondamentali del nostro ordinamento.

Conoscere il ruolo e le istituzioni delle principali organizzazioni internazionali e sovranazionali: ONU e UE.

Riconoscere l'importanza dei diritti e dei doveri dei cittadini e la loro tutela.

Conoscere la composizione e le funzioni delle principali istituzioni dello Stato e degli enti territoriali minori.

Conoscere i caratteri dell'attività amministrativa.

MORCIANO DI ROMAGNA, 12/05/2015

Prof. Manuela Casadei

Gli alunni ----------------------------------

-----------------------------------------

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PROGRAMMA DI ECONOMIA

Docente: MANUELA CASADEI

Materia: SCIENZA DELLE FINANZE

Classe: 5asez. C CORSO SIA

Anno scolastico: 2014/2015

OBIETTIVI DISCIPLINARI

Conoscenza dei movimenti di pensiero che hanno contribuito alla formazione delle principali teorie

finanziarie; conoscenza delle diverse scelte operate dallo Stato in campo economico, con le conseguenze

sul piano sociale e politico; conoscenza dei contenuti della riforma tributaria e le principali imposte.

Saper leggere ed interpretare le fonti ; saper fare collegamenti tra scelte di carattere economico e

ripercussioni sul piano socio-economico; saper individuare gli effetti della POLITICA di BILANCIO e saper

individuare, in situazioni concrete gli effetti economici delle imposte.. Saper utilizzare un linguaggio tecnico

corretto.

STRUMENTI

Libro di testo

Quotidiani

Appunti

Riviste specializzate

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METODOLOGIA

Lezioni frontali

Lezioni partecipate ed interattive

Lettura di articoli di stampa

Ricerca e soluzioni di casi concreti

VERIFICHE, CRITERI DI VALUTAZIONE E SCALA VALUTATIVA

Interrogazioni approfondite

Interrogazioni brevi

Prove scritte concordate in sede di Dipartimento disciplinare: n.1 prova a domande aperte.

Tenuto conto delle ore curriculari sono state effettuate due prove di verifica per ogni quadrimestre.

I criteri di valutazione tengono conto dell'impegno, della partecipazione, dell'applicazione, degli obiettivi

raggiunti rispetto al livello di partenza.

TESTO ADOTTATO

Franco Poma “Corso di finanza pubblica”. Edizioni Principato.

Seguono i contenuti della disciplina, con scadenze quadrimestrali :

PRIMO QUADRIMESTRE

TEORIA GENERALE DELLA FINANZA PUBBLICA

UD 1 LA FINANZA PUBBLICA

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Che cos’è la finanza pubblica

Il ruolo dello Stato nell’economia

I bisogni pubblici

I servizi pubblici

Le teorie sull’attività finanziaria

UD2 OBIETTIVI E TENDENZE DELLA FINANZA PUBBLICA

La finanza neutrale

La finanza congiunturale

La finanza funzionale

Gli obiettivi della finanza pubblica

Le teorie più recenti

L’aumento tendenziale delle spese pubbliche

Nascita, sviluppo e crisi dello stato sociale

UD3 LA FINANZA DELLA SICUREZZA SOCIALE

L’evoluzione storica della parafiscalità

Il finanziamento della sicurezza sociale

Cenni sui principali enti previdenziali e sul sistema pensionistico

Il servizio sanitario nazionale

Gli infortuni sul lavoro ed il ruolo dell’INAIL

Il sistema pensionistico italiano

LE POLITICHE DELLA SPESA E DELL’ENTRATA

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UD1 LE SPESE PUBBLICHE

Nozione

Classificazione delle spese pubbliche

Effetti economici delle spese redistributive

La spesa pubblica in Italia

UD2 LE ENTRATE PUBBLICHE

Nozione e classificazione

Il patrimonio degli enti pubblici

Prezzi privati, prezzi pubblici e prezzi politici

Imposte, tasse e contributi

Le entrate parafiscali

UD3 LE IMPRESE PUBBLICHE

Finalità delle imprese pubbliche

Breve storia dell’impresa pubblica in Italia

La crisi delle partecipazioni statali

Classificazione delle imprese pubbliche

Le aziende autonome e le municipalizzate

L’IMPOSTA IN GENERALE

UD1 L’IMPOSTA E LE SUE CLASSIFICAZIONI

Gli elementi dell’imposta

Imposte dirette ed indirette

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Imposte reali e personali

Imposte generali e speciali

Imposte proporzionali, progressive e regressive

Forme tecniche di progressività : per classi e per scaglioni

Le imposte dirette sul reddito

Le imposte dirette sul patrimonio

Le imposte indirette

UD2 PRINCIPI GIURIDICI ED AMMINISTRATIVI DELLE IMPOSTE

Il principio di generalità

Il principio di uniformità

I principi amministrativi delle imposte

L’autotassazione

UD3 LA RIPARTIZIONE DELL’ONERE DELLE IMPOSTE

Carico tributario e giustizia sociale

Il principio del sacrificio

La capacità contributiva

La discriminazione quantitativa e qualitativa dei redditi

La pressione fiscale

I valori limite della pressione fiscale

La curva di”Laffer”

Il drenaggio fiscale

UD4 GLI EFFETTI ECONOMICI DELLE IMPOSTE

Gli effetti dell’imposizione fiscale

L’evasione fiscale

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L’erosione

La rimozione, positiva e negativa

L’elusione

La traslazione (generalità)

L’ammortamento

La diffusione

SECONDO QUADRIMESTRE

LA POLITICA DI BILANCIO

UD1 CONCETTI GENERALI SUL BILANCIO

Funzioni del bilancio

Requisiti del bilancio

Tipi di bilancio

Il pareggio del bilancio

La politica fiscale

UD2 IL SISTEMA ITALIANO DI BILANCIO

La riforma del bilancio dello stato

Il bilancio annuale di previsione

Il bilancio pluriennale di previsione

I documenti della programmazione del bilancio

La legge finanziaria

Una legge di stabilità

Fondi di bilancio e assestamento

Classificazione delle entrate e delle spese

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I saldi di bilancio

Esecuzione e controllo del bilancio

Norme costituzionali relative al bilancio

La gestione del bilancio

La Tesoreria dello Stato

UD3 LA FINANZA LOCALE

Finanza centrale e finanza locale

I rapporti tra finanza statale e finanza locale

Federalismo fiscale

I problemi degli enti locali

Le autonomie locali in Italia

Il bilancio delle Regioni e dei Comuni

LA FINANZA STRAORDINARIA E L’EUROPA

UD1 LA FINANZA STRAORDINARIA ED IL DEBITO PUBBLICO

Strumenti della finanza straordinaria

L’emissione di moneta

La vendita di beni patrimoniali dello Stato

L’imposta straordinaria

I prestiti pubblici

Debito fluttuante e debito consolidato

Scelta tra imposta straordinaria e debito pubblico

Il debito pubblico in Italia

Il debito pubblico ed il patto di stabilità UE

UD2 LE FINANZE DELL’UNIONE EUROPEA

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L’unione Europea e le sue istituzioni

La struttura del bilancio comunitario

Le entrate comunitarie

Le spese comunitarie

IL SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO

UD1 L’EVOLUZIONE DEL SISTEMA TRIBUTARIO

Il sistema tributario dopo l’unificazione

La riforma Vanoni (1951)

La riforma tributaria del 1972-1973

UD2 I CARATTERI FONDAMENTALI DEL SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO

La struttura del sistema tributario

L’anagrafe tributaria ed il codice fiscale

L’amministrazione tributaria italiana

I diritti del contribuente

I doveri del legislatore

LE IMPOSTE SUI REDDITI

UD1 L’IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE

Caratteri generali dell’IRPEF

I soggetti passivi

Base imponibile e redditi esclusi

Schema di funzionamento dell’imposta

Cat. A redditi fondiari

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Cat.B redditi da capitale

CATC redditi da lavoro dipendente

Cat D redditi da lavoro autonomo

Cat E redditi d’impresa

Cat F redditi diversi

La determinazione del reddito imponibile

Il calcolo dell’imposta

Dichiarazione e versamento dell’imposta

Tassazione delle rendite finanziarie

Regimi fiscali sostitutivi

UD2 L’IMPOSTA SUL REDDITO DELLE SOCIETA’ (IRES)

Caratteri generali

Soggetti passivi

UD3 GENERALITA’ SULLE IMPOSTE LOCALI

Caratteri, soggetti delle imposte

Determinazione dell’imponibile

Dichiarazione e versamento

MORCIANO DI ROMAGNA, 12.05.2015

Prof. Manuela Casadei

Gli alunni ----------------------------------------

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ISISS “P. GOBETTI – A. DE GASPERI” MORCIANO DI ROMAGNA

PROGRAMMA SVOLTO DI EC. AZIENDALE

CLASSE 5Carticolazione SIA - A.S. 2014/2015

DOCENTE: DE LUCA ROSANNA.

IL BILANCIO D’ESERCIZIO E SUA ANALISI

CONOSCENZE: I profili della comunicazione aziendale . ll sistema informativo di bilancio -

Norme e principi per la redazione del bilancio d'esercizio. La revisione ed il controllo dei bilanci-Le

finalità dell’analisi di bilancio. I criteri di riclassificazione dello Stato patrimoniale ed il Conto

economico. Il sistema degli indici di bilancio. L’analisi di bilancio per flussi- Il rendiconto

finanziario

ABILITA’: Redigere il bilancio d'esercizio tenendo conto delle disposizioni del Codice Civile -

Costruire un bilancio con dati a scelta- Sapere riclassificare lo Stato patrimoniale e il Conto

economico a valore aggiunto e al costo del venduto. Calcolare i principali indici di bilancio -

Interpretare la realtà aziendale attraverso gli indici e redigere una relazione. Redigere il rendiconto

finanziario del patrimonio circolante netto.

IL REDDITO FISCALEDI IMPRESA E LE IMPOSTE DIRETTE

CONOSCENZE: Il reddito fiscale di impresa. L a determinazione del reddito di impresa-Le

variazioni fiscali- I principi generale di reddito fiscale

ABILITA’ Individuare i soggetti a cui sono imputabili redditi di impresa-Cogliere i principali

motivi di divergenza tra reddito di bilancio e reddito di impresa.

LA CONTABILITA’ GESTIONALE

CONOSCENZE: Le fondamentali classificazioni dei costi - Il diagramma di redditività e la break-

even analysis -L’oggetto e gli scopi della contabilità analitica- Conoscere le metodologie

tradizionali e moderne della contabilità analitica

ABILITA’: Sapere rappresentare graficamente i costi-Sapere applicare la break-even analysis .-

Risolvere alcuni semplici problemi di scelta –Saper applicare le metodologie tradizionali e

moderne della contabilità analitica ( direct costing, full costing e l' activity based costing) -

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LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA, LA PROGRAMMAZIONE ED IL REPORTING

AZIENDALE

CONOSCENZE: Il concetto di pianificazione strategica - L’articolazione del sistema di

budgeting .-La rilevazione e l’analisi degli scostamenti

ABILITA’:Redigere i budget operativi e quello economico-Effettuare l’analisi degli scostamenti

con riferimento ai costi variabili e ai ricavi.

L’insegnante

De Luca Rosanna

Firma degli studenti

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RELAZIONE DI ECONOMIA AZIENDALE

CLASSE 5C articolazione S I A - A.S. 2014/2015

DOCENTE: DE LUCA ROSANNA

STORIA DELLA CLASSE

La classe è composta da 12 alunni di cui 2 con una programmazione differenziata riferita al PEI e

non riconducibile ai programmi ministeriali. Nella classe è stato inserito in questo ultimo anno un

alunno proveniente dalla classe VA.

Pur essendo il numero degli alunni limitato non è stato facile sviluppare la programmazione

didattica prevista.

La difficoltà è nata da comportamenti non proprio attinenti alla partecipazione delle lezioni, in

quanto spesso alcuni alunni, a gruppi si sono alternati nelle assenze o entrate posticipate per evitare

interrogazioni o verifiche scritte.

OBIETTIVI E METODOLOGIA

La programmazione è stata effettuata nel rispetto delle linee Guida che individuano come obbiettivo

generale quello di fare acquisire agli studenti competenze e conoscenze in ambiti e processi

essenziali per la competitività del sistema economico e produttivo del Paese, come quelli

amministrativi, finanziari, dei sistemi informativi aziendali di cui vengono approfonditi tecnologie e

metodologie.

Gli argomenti sono stati analizzati nei loro aspetti giuridico, economico, computistico e contabile

evidenziando le interconnessioni.

Si è cercato di fornire una visione globale e non nozionistica della disciplina, aderendo alla realtà

dei nostri tempi e alla pratica operativa aziendale.

Dopo avere accertato la presenza dei presupposti necessari allo sviluppo delle tematiche sono state

svolte lezioni frontali , graduali e partecipate sia sull'aspetto teorico che su quello pratico.

Al fine di fare recepire una completa padronanza operativa dei contenuti sono state svolte numerose

simulazioni ed esercizi, anche con dati a scelta.

Problemi di tempo e l’impossibilità di proporre alla classe ritmi di lavoro più elevati hanno portato

la docente a non approfondire la parte inerente al business plan e marketing plan.

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STRUMENTI

Gli strumenti più utilizzati sono stati:

- Libro di testo “Domani in azienda 3” per il quinto anno di Astolfi, Barale e Ricci; edito da

Tramontana.

- Codice Civile.

- Piano dei conti e schemi operativi.

VERIFICHE E VALUTAZIONI

Tipologie di verifiche utilizzate per accertare il raggiungimento degli obiettivi:

- Colloqui-interrogazioni orali;

- Discussione collettiva dei temi trattati;

- Verifiche scritte sommative.

Per la valutazione si è considerata una scala di valori, in relazione alle difficoltà degli argomenti

proposti, sulla base della quale si sono valutati gli elaborati e le esposizioni orali. La valutazione

finale espressa su ciascun alunno tiene conto non solo degli esiti delle verifiche, ma anche di

parametri riconducibili all’impegno profuso.

RISULTATI RAGGIUNTI- STORIA DELLA CLASSE

L’ atteggiamento poco collaborativo della classe ha prodotto un clima di lavoro non sempre

proficuo e adeguato allo studio della disciplina. L’impegno da parte della docente è stato notevole

pur di ottenere dei risultati. Nel corso dell’anno scolastico alcuni alunni hanno recepito con disagio i

ritmi di studio proposti ottenendo risultati non del tutto sufficienti. Un’altra parte di alunni si è

impegnata per cercare di superare le difficoltà incontrate, legate all’applicazione autonoma delle

regole contabili in situazioni operative nuove. Un altro piccolo gruppo ha dimostrato attitudine

verso la materia, raggiungendo una conoscenza buona delle tematiche affrontate.

Dal punto di vista del rendimento quindi sono stati conseguiti risultati disomogenei, infatti una parte

degli alunni grazie soprattutto ad un maggior impegno nello studio ha raggiunto risultati

complessivamente discreti/buoni, per altri il profitto è stato sufficiente. Infine un piccolo gruppo, a

causa della discontinuità nello studio o delle difficoltà incontrate nella disciplina e non del tutto

superate, ha conseguito esiti appena o non del tutto sufficienti.

L’insegnante

Prof.ssa De Luca Rosanna

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INFORMATICA

Anno scolastico: 2014-2015

Classe: 5C

Prof. : Francesca Antonioli

I.T.P. : Barbara Coscia

Relazione

La classe V C, che ho conosciuto solamente nell’anno scolastico in corso, è composta da 12alunni,

due dei quali certificati in base alla legge 104.

Gli alunni hanno sempre mantenuto un comportamento particolarmente corretto, educato e

rispettoso.

Le motivazioni e l’interesse non sono state sempre adeguate al crescere delle responsabilità e

della maturità.

Una parte della classe ha raggiunto un livello di preparazione più che soddisfacente ed una parte

haconseguito un livello sufficiente.

OBIETTIVI

Conoscenze

Conoscere le logiche insite nelle basi di dati, per poterle utilizzare nel migliore dei modi ed

(eventualmente) adeguarle alle proprie esigenze.

Conoscere tecniche di progettazione di basi di dati di minima ridondanza.

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Competenze

Saper analizzare situazioni e problemi individuandone gli strumenti risolutivi.

Saper presentare e discutere le soluzioni ai problemi in un linguaggio chiaro e appropriato.

Saper realizzare le soluzioni con l'utilizzo degli opportuni strumenti informatici

Capacità:

Saper interrogare il motore di database in linguaggio SQL.

Saper agire nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia alla sua innovazione sia al suo

adeguamento organizzativo e tecnologico

METODI

Lezione frontale.

Lavoro collettivo.

Software per le esercitazioni di laboratorio.

Internet.

VERIFICHE

Esercitazioni pratiche in laboratorio di informatica, questionari arisposta singola emultipla,

verifiche orali e scritte.

Scritte: per evidenziare le capacità di progettazione a tavolino.

Orali: per evidenziare e discutere le nozioni teoriche apprese.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

La classe nel complesso ha raggiunto livelli più che sufficienti.

La docente

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PROGRAMMA SVOLTO DI INFORMATICA A.S. 2014/2015

Prof. Francesca Antonioli ITP: Barbara Coscia

Classe V C

UNITA' 1 : BASI DI DATI

Definizione di archivi

Operazioni sugli archivi

Limiti dell’organizzazione convenzionali degli archivi

Definizione di basi di dati

Progettazione base di dati

Il modello E/R (schema entità relazione)

Entità

Chiavi primarie

Associazioni fra entità, Attributi e Regole di lettura

Il modello logico

Definizione di DB DBMS , linguaggi (DDL, DML, QL).

Linguaggio SQL

UNITA' 2 : SISTEMA OPERATIVO

Caratteristiche generali di un sistema operativo

Sistemi monoprogrammati e multiprogrammati

I processi

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Le interruzioni

Il modello a macchine virtuali

Nucleo

Gestione della memoria

Periferiche virtuali

Il file system

L’interprete dei comandi

UNITA' 3 : RETI DI COMPUTER E INTERNET

Reti paritetiche (peer to peer) e client/server

Classificazione delle reti per estensione

Classificazione topologia e architettura di reti

Tecnologia di trasmissione

Tecniche di commutazione

Topologie di reti

Modello ISO/OSI in generale

Il protocollo TCP/IP e i livelli applicativi

Gli indirizzi IP e classi di indirizzi

Internet , Intranet e Extranet

Definizione di DNS, Server Web e Browser

I principali servizi di Internet

La sicurezza in Internet.

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UNITA' 4 : SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE

Informatica e Azienda

Sistema informativo automatizzato

Le basi di dati aziendali

Applicazioni e metodologie per le aziende:

Il metodo ERP, CRM.

I profili professionali dell’informatica

Intranet e commercio elettronico

Commercio elettronico

Connessione delle azienda alla rete

Le reti intranet

Gli aspetti tecnologici

I servizi finanziari in rete

Crittografia e firme digitali

UNITA' 5 : PAGINE WEB

Caratteristiche generali

Linguaggio HTML (elementi fondamentali: sfondo, immagini, formattazione testo)

I link ipertestuali, tabelle e frame.

Cenni teorici PHP e pagine dinamiche.

LABORATORIO

Installazione Microsoft Access

Creazione di

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Tabelle relazioni fra tabelle Query di selezione

Popolazione database

Morciano di Romagna, 08/05/2015

I docenti Gli alunni

Antonioli Francesca

……………………………….

Coscia Barbara ……………………………….

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ISISS “P. GOBETTI” – “A. DE GASPERI”

Morciano di Romagna

Anno scolastico 2014/2015

RELAZIONE FINALE DI FRANCESE

CLASSE V D

Situazione di partenza e livello finale raggiunto

La classe V D risulta composta da 10 alunni.

Gli alunni hanno subito evidenziato che la loro preparazione (tranne alcuni casi),

presentava alcune carenze grammaticali e sintattiche, ma il livello raggiunto è

complessivamente soddisfacente.

Alla fine dell’anno la situazione appare eterogenea, sia per rendimento sia per

l’applicazione e lo studio.

In generale , però, occorre sottolineare che tutti hanno affrontato lo studio degli

argomenti di civiltà con disinvoltura, mostrando però alcune difficoltà nel

rielaborare ed esporre in modo fluido , dovendo quindi spesso ricorrere ad uno

studio mnemonico.

Per quanto riguarda la disciplina, la classe si è sempre comportata correttamente,

sia con l’insegnante, sia nei rapporti interpersonali tra compagni, ha mostrato

attenzione e interesse nei confronti della materia.

Obiettivi raggiunti

L’insegnamento della lingua francese aveva come finalità lo sviluppo delle abilità

linguistiche (ascolto, lettura, interazione orale, produzione orale, scrittura) e della

competenza comunicativa come suggerito dal quadro comune europeo, oltre alla

conoscenza di alcuni aspetti della cultura francofona.

Come già affermato , gli studenti hanno raggiunto gli obiettivi prefissati riuscendo a

cogliere il significato di messaggi orali prodotti dall’insegnante, presentare

oralmente argomenti diversi, cogliere il significato di messaggi scritti, produrre testi

scritti su vari argomenti.

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In merito alla civiltà, gli alunni per potere esporre in modo fluido, si affidano ad uno

studio quasi esclusivamente mnemonico.

Indicazioni metodologiche

E’ stato adottato un approccio di tipo comunicativo, attività per coinvolgere gli

studenti, spronarli ad esprimersi in lingua per permettere loro di rielaborare gli

argomenti presentati. Si è cercato di usare per quanto possibile la lingua straniera,

utilizzando però la lingua italiana quando indispensabile per la comprensione.

Per quel che concerne la produzione scritta, gli studenti sono stati guidati a svolgere

prevalentemente attività che permettessero loro il consolidamento delle strutture

morfo- sintattiche.

Strumenti

Gli strumenti utilizzati sono stati il libro di testo, fotocopie da altri testi, internet,

lavagna multimediale, film.

Verifiche e valutazione

Durante il corso dell’anno sono state effettuate verifiche formative, in modo di

valutare il processo di apprendimento dei singoli alunni e orientare lo sviluppo

successivo del lavoro.

L’analisi dell’errore è risultata parte essenziale della verifica in quanto rappresenta

uno strumento diagnostico per impostare l’attività di recupero e di auto-valutazione

per gli studenti. Le verifiche sono state classificate attraverso un voto in decimi,

conteggiando la percentuale di risposte esatte.

Attività di recupero

Il recupero è stato svolto itinere, sono state infatti riprese le principali strutture

morfo-sintattiche, perché gli alunni presentavano gravi carenze.

Morciano, 10/05/2015

Il Docente

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PROGRAMMA SVOLTO DI FRANCESE

CLASSE: VD

DOCENTE: SUSANNA DEL VECCHIO

TESTO IN ADOZIONE: COMMERCE ET CIVILISATION DI DOMENICO TRAINA, MINERVA SCUOLA

DOCUMENTI DI VARIO GENERE, VISIVI E SONORI, INTERNET, FOTOCOPIE

CONTENUTI

DOSSER 1 : LA PLANETE JEUNES

Les jeunes fument moins pag.368

Les blues de la rentrée pag.369

Les problèmes avec les parents pag.370

Les ados et le stress pag.372

La violence et l’alcool pag.374

DOSSIER 2: UN SYSTEME PRESQUE PARFAIT?

L’organisation du système éducatif pag.378

Les étapes des études pag.380

Les violences scolaires pag.382

Les grandes écoles pag.386

DOSSIER 5: Des héros universels

La ruse d’une fille amoureuse pag.418

Une vengeance longuement murie pag.420

Une maternité sans joie pag.422

La naissance d’un drole d’artiste pag.423

DOSSIER 6: LES GRANDES ETAPES DE L’HISTOIRE

La France républicainepag.434

DOSSIER 7: VOUS AVEZ DIT HEXAGONE

Les symboles de la République pag.448

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REGIONS FRANCAISES

La Bretagne, La PACA, L’Ile de France, Paris

DOSSIER 9

Une économie aux multiples atouts pag.476

Agriculture et forets pag.477

Recherche, développement et transport pag.480

DOSSIER 10: De l’UE à la mondilisation

L’essentiel sur l’UE pag 486

Les étapes de l’élargissement pag 488

Quels sont les symboles de l’Union Européenne? Pag 489

Les istitutions et les organes de l’UE pag 490

L’Europe et la fraude fiscale pag 492

Les problèmes des délocalisation pag 493

Strutture grammaticali: pronomi personali, relativi. possessivi, dimostrativi, la frase ipotetica, passiva,

accordo participio passato, uso del congiuntivo, gerundio, participio presente.

La docente Gli alunni

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I.S.I.S.S. Gobetti – De Gasperi Morciano di Romagna

Anno Scolastico 2014-2015

Classe 5D

Indirizzo: economia-finanza-marketing-relazioni internazionali

Insegnante: Giungi Gabriele

L.C.S. - TEDESCO

R E L A Z I O N E F I N A L E

La parte di classe, che ha studiato lingua e civiltà straniera tedesca, è costituita da uno studente e da tre

studentesse.

La programmazione di inizio anno è stata nel complesso rispettata.

La lingua professionalizzante è stata presentata in modo progressivo e perfettamente integrato, con

continui approfondimenti e ripasso di strutture e funzioni apprese negli anni precedenti: quindi si è

trattato di una conoscenza, competenza ed abilità, che è stata acquisita di pari passo con il progredire delle

abilità linguistiche generali.

Competenze, abilità e conoscenze sono state ampliate, consolidate, approfondite ed integrate dagli

studenti, dando ampio risalto alla situazione economica e finanziaria del nostro territorio in confronto a

quella dei paesi di lingua tedesca (e non solo!).

Il percorso didattico è stato finalizzato alla partecipazione attiva degli studenti, avendo come tema di

partenza una “ Vorentlastung “, seguita dalla presentazione di lettere commerciali, località fieristiche e di

servizi (aeroporti, scali navali, trasporto su gomma e su rotaia, ecc. ), al fine di ottenere una buona

comprensione orale, un arricchimento lessicale professionalizzante.

In particolare la conversazione ha guidato gli studenti a riassumere, commentare, rielaborare i contenuti.

Molto spazio è stato dedicato alla corrispondenza, corredata da depliants, e l’ argomento è stato integrato,

laddove possibile, dalla visione di DVD in lingua.

Gli obiettivi proposti sono stati raggiunti in modo più che soddisfacente dalla maggior parte degli studenti,

ed in particolare sono stati seguiti i seguenti obiettivi disciplinari:

- Saper affrontare lo studio dei vari aspetti del commercio e dell’ economia mediante ascolto,

lettura, analisi, interpretazione di linguaggi professionalizzanti;

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- Produrre in modo autonomo un testo scritto di carattere specialistico con riferimento ad una

traccia proposta, essere in grado di interagire autonomamente in lingua a quesiti riferiti all’ ambito

professionalizzante;

- Essere in grado di esporre oralmente in lingua un tema di carattere specialistico e di saperlo

collocare in un determinato contesto;

- Sapersi muovere in opportuni collegamenti interdisciplinari.

Nella valutazione degli studenti si è tenuto conto del grado di partecipazione, della diligenza nell’

esecuzione dei propri doveri, del livello di partenza e di quello raggiunto nell’ acquisizione di contenuti,

abilità e competenze.

Le verifiche sono state periodiche, atte ad accertare la validità del metodo seguito e il grado di conoscenza

degli argomenti proposti; queste si sono basate su tipologie diversificate.

Da tutto questo ne è derivata un’attività produttiva e creativa, e i risultati raggiunti possono essere

considerati molto più che soddisfacenti anche grazie al sentirsi parte integrante del progetto dalla maggior

parte degli studenti.

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I.S.I.S.S. “ Gobetti – De Gasperi “

Anno Scolastico 2014-2015

Classe 5D

Indirizzo Economia-Finanza-Marketing-Relazioni internazionali

Insegnante Gabriele Giungi

L.C.S. - TEDESCO

P R O G R A M M A S V O L T O

Angewandter Text für Handel, Wirtschaft, Landeskunde:

Regine Delor, Marianne Hepp, Marina Foschi Albert

Wirtschaft.online

Valmartina Editore

Abschnitt 4: die Ausführung der Bestellung S. 96

- Güterbeförderung zu Land, Luft und Wasser S. 98

- Wortschatz S. 100-101

- Begleitpapiere S. 102

- Die Versandanzeige S. 104

- Verpackungsarten und Versandbehälter S. 106

- Die Kollo-Markierung S. 107

- ŐKO-nomie, ŐKO-logie S. 112-114

Abschnitt 5: Warenempfang und Zahlung S. 132

- Zahlungsweisen S. 133

- Rechnung und Lieferschein S. 134

- Empfangsbestätigung und Zahlungsanzeige S. 136

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- Wortschatz S. 140-141

- Bargeld und Buchgeld S. 142

- Sprachlehre: Lokalpräpositionen S. 143

Abschnitt 6: Beschwerden S. 158

- Wortschatz S. 160

- Der Lieferverzug S. 161

- Die Ankündigung eines Lieferverzugs S. 162

- Wortschatz S. 163

- Die erste Mahnung S. 164

- Sprachlehre: trotzdem und obwohl S. 165

- Wiederholte Mahnungen wegen Lieferverzugs S. 166

- Sprachlehre: Präpositionen mit Genitiv S. 167

- Die Antwort auf Mahnung S. 168

- Wortschatz S. 170

- Die Mängelrüge S. 172

- Wortschatz S. 173

- Beschwerden S. 174-175

- Die Antwort auf Beschwerde S. 176

- Sprachlehre: die Adjektivendungen auf Kopien geliefert

Abschnitt 8: Auf Geschäftsreise S. 224

- Messen und Ausstellungen S. 226

Abschnitt 11: Idee Europa S. 324-325

- Die Mitgliedsländer S. 326-327

- Zwei deutsche Staaten und Nachkriegsjahre, die Teilung Deutschlands S. 399-403

- Der lange Weg zur Wiedervereinigung S. 405-407

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- Die Wiederaufbau bis zum heutigen Tag (2015)

Il docente

Gli studenti

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ISISS MORCIANO

Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore

ISISS "P.Gobetti-A.De Gasperi"

47833 Morciano di Romagna (RN) - Tel. 0541-988397

A. s. 2014/2015

CLASSE 5D (Terza Lingua)

Docente: Prof.ssa Maria del Mar Viggianiello

MATERIA: LINGUA E CIVILTÁ STRANIERA SPAGNOLO

Presentazione della classe

Il gruppo classe di lingua spagnolo è formato da 6 alunni, 1 di sesso maschile e 5 di sesso femminile. Nel

biennio i ragazzi hanno avuto discontinuità didattica che ha creato serie difficoltà al mio arrivo nel triennio.

Si sono manifestati ritmi di apprendimento diversi, sia per la mancanza di prerequisiti idonei, sia per

l’impegno a volte superficiale e discontinuo da parte di qualche allievo. Nonostante non tutti abbiano

debitamente sfruttato le proprie potenzialità, e, anzi, per alcuni vi sia stato un calo nel rendimento rispetto

all’anno precedente, nel complesso la classe ha raggiunto risultati positivi consentendo di ultimare il

programma preventivato.L’andamento didattico ha risentito, a tratti, della necessità di continue

sollecitazioni e risposte alle esigenze del gruppetto più debole e meno attivo, da un lato, mentre, dall’altro,

nel contempo,si è operato al fine di mantenere vivo l’interesse del gruppo trainante. Nessun problema da

segnalare, invece, dal punto di vista strettamente disciplinare il clima è sempre stato molto collaborativo e

piacevole. E’ una classe collaborativa e dal punto di vista umano molto edificante. La classe ha comunque

raggiunto gli obiettivi prefissati di comprensione, sintesi e produzione in modo più che soddisfacente

rispetto dall’inizio del nostro percorso. Alcuni studenti hanno raggiunto ottimi risultati evidenziando

costanza, serietà, partecipazione, motivazione e maturità altri invece hanno mantenuto un risultato

mediamente discreto.

Obiettivi di apprendimento

L'obiettivo principale è l'apprendimento della lingua straniera come strumento pratico di comunicazione,

inteso come comprensione e uso sia del codice parlato sia di quello scritto. Tale obiettivo è stato raggiunto

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attraverso lo sviluppo delle quattro abilità di base (saper comprendere ascoltando, saper parlare, saper

leggere, saper scrivere).

Il conseguimento di tali abilità ha permesso agli alunni di possedere una buona gamma di funzioni,

strutture, lessico e contenuti; di interagire nelle più frequenti situazioni di vita quotidiana e sociale in modo

comprensibile, corretto ed adeguato al contesto.

Nello studio della lingua è stato privilegiato un approccio comunicativo nel tentativo di favorire

l'acquisizione da parte degli alunni di una sufficiente sicurezza nell'uso della lingua come strumento di

comunicazione. Quando alla grammatica ed alla sintassi è stato affiancato lo studio della civiltà, si è

cercato di mantenere un simile approccio, cercando di disincentivare un'acquisizione piattamente

mnemonica e, al contrario, favorendo piuttosto una libera interpretazione personale dei contenuti.

Il lavoro in classe è stato impostato privilegiando il dibattito tra docente e alunni, stimolati sempre ad

intervenire con contributi ed opinioni personali.

Metodologie didattiche

Lettura, comprensione e sintesi guidata delle letture proposte. Consolidamento della competenza dnella

micro lingua tramite esecuzione di esercizi scritti ed orali. Oltre all’uso del libro di testo abbiamo lavorato

molto sui documenti autentici, stimolando negli alunni la capacità di inferire il significato dei vocaboli dal

contesto; sono stati svolti esercizi di analisi testuale e del contenuto tramite domande a risposta aperta cui

gli alunni erano sollecitati a rispondere in modo personale, servendosi delle proprie conoscenze

linguistiche. La capacità critica e dialogica in lingua ha avuto ruolo fondamentale. la comunicazione,

stimolata attraverso testi orali e scritti atti a sviluppare la comprensione e la produzione; la conversazione e

l’interazione, incoraggiate da attività fortemente motivanti che inducono gli studenti a parlare in spagnolo

con i propri compagni; l’interculturalità, avvicinando lo studente ai modi e costumi del mondo spagnolo; la

grammatica, spesso accompagnata da riflessioni sulla lingua spagnola o da riferimenti alle similitudini o

differenze con la lingua italiana.

Strumenti utilizzati

Il libro di testo adottato “Com.Com comunicación y comercio” Maria d’Ascanio, Antonella Fasoli , CLITT;

per approfondire le conoscenze linguistiche e culturali in ambito commerciale e potenziare le abilità

comunicative nel settore specifico della micro lingua. Oltre a materiale aggiuntivo di approfondimento che

la professoressa ha messo a disposizione in un dossier.

Il Libro di testo è uno strumento sufficientemente valido per le strutture e le funzioni linguistiche, così

come per la pratica, ma è stato affiancato altro materiale aggiuntivo, soprattutto per gli argomenti di

cultura e civiltà. Il libro è stato affiancato al suo relativo CD-rom. Grande uso è stato fatto della lavagna

multimediale e la visione di documenti autentici in lingua estrapolati da utube, documentari della RTVE

española. Molto lavori sono stati realizzati mediante elaborazioni di ricerche in lingua da parte dei ragazzi.

Il programma è stato svolto regolarmente e nei tempi indicati nella programmazione iniziale.

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Strumenti di verifica

Le verifiche orali sono consistite in interrogazioni strutturate come un colloquio tra insegnante ed alunni e

sempre condotte in lingua spagnola

Le verifiche scritte, basate prevalentemente su un testo da analizzare e commentare, sono state

articolate in più esercizi: vero-falso, ricerca di parole ed espressioni, domande a risposta aperta,

redazione di riassunti specie nel corso del primo quadrimestre. Nel secondo quadrimestre, invece, si è

data priorità assoluta alla simulazione delle prove d’esame, sottoponendo alla classe prove di tipologia B

– quesiti a risposta singola.

Criteri per la verifica e la valutazione

.

Sono state effettuate varie verifiche scritte strutturate e semistrutturate, questionari, relazioni secondo

la modalità della terza prova, di cui due simulazioni di terza prova d’esame, nonché svariate prove orali

per l’accertamento delle abilità ricettive e produttive, prove di comprensione audio-video, prove

ortografiche. Per quanto riguarda la misurazione, ci si è attenuti alla tabella di valutazione in decimi

nonché ai criteri di pertinenza, comprensione, conoscenza dei contenuti e del linguaggio specifico,

correttezza morfo-sintattica ed appropriatezza del lessico, espressione (scorrevolezza e capacità di

creare collegamenti nella produzione orale).

Per la valutazione si è tenuto conto dei risultati delle prove sommative svolte in itinere e di indicatori

quali l'impegno, la partecipazione e la progressione rispetto ai livelli di partenza senza tuttavia mai

prescindere dal raggiungimento degli obiettivi minimi prefissati.

Si è preferito dare valore prioritario alla fluenza nel discorso (velocità e/o scorrevolezza della produzione

linguistica, grado di controllo del lessico, livello di interazione tra lingua e contenuto) rispetto

all'accuratezza formale fine a se stessa dell'espressione linguistica . Va comunque rimarcato che, in

alcuni casi da parte di alcuni allievi, tuttora persistono insicurezze a livello espositivo.

Morciano di Romagna, 02 Maggio 2015 La docente

Prof.ssa Maria del Mar Viggianiello

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PROGRAMMA SVOLTO NELLA MATERIA “LINGUA E CULTURA SPAGNOLO”

Classe 5° Sezione D

DOCENTE: Prof.ssa Maria del Mar Viggianiello

Testo: Com.Com Comunicación y Comercio

Modulo 3 – La comunicación comercial

(Ripasso della comunicazione scritta commerciale analizzata nell’anno precedente)

cartas de solicitud de información comercial

cartas de oferta

circulares

el correo electrónico

cartas de pedido

cartas de reclamación y su respuesta

cartas de cobro o reclamación de pago

Modulo 4 – El comercio

La empresa

Las empresas españolas más brillantes

El fenómeno Zara

El Corte Inglés

Leche Pascual

Inditex y su organización

El negociador español

El organigrama de una empresa

Criterios de clasificación de las empresas

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Las cooperativas

Las multinacionales

El negocio de la comida y la especulación alimentar

Las organizaciones no gubernamentales

El comercio justo

La franquicia características y condiciones

Importaciones y exportaciones

Las ferias, razones para ser expositor y visitante

El comercio internacional

Los medios de transporte

Los Incoterms

Las aduanas

Los seguros

El comercio electrónico

El Banco

Operaciones del cajero automático

El sistema europeo de bancos internacionales

La globalización

El Mercado de la bolsa

Modulo 5 – Civilización y cultura

La Unión Europea

Momentos distacados de la historia de la Unión Europea

España y la UE

Hispanoamérica

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La variedad del español de América

Los paises hispanoamericanos problemáticas económicas y sociales

“A la caza del mundo” – las multinacionales de latinoamérica

Historia contemporanea de España

España al principio del siglo XX

Hacia la Guerra Civil

La Guerra Civil

El franquismo y Francisco Franco

La transición

Juan Carlos, rey de todos los españoles

El milagro económico español

La movida española

La crisis economíca española ...causas y efectos

La burbuja inmobiliaria

La nueva política de Rajoy

El movimiento M15, los indignados

La abdicación de Juan Carlos

Picasso y El Guernica

Andalucia y el triangulo andaluz: Ronda, Sevilla, Cordoba, Granada ..viaje di instrucción

Gli studenti L’insegnante

_________________________

_________________________ (Prof. ssa Maria del Mar Viggianiello)

_________________________

ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

“P. GOBETTI - A . DE GASP ERI ”

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Largo Centro Studi 12/14, Morciano di Romagna (RN)

Tel.: 0541-988397 - Fax: 0541-987770 - E-MAIL: [email protected] - PEC [email protected]

RELAZIONI INTERNAZIONALI Classe 5 D

Scheda Analitica Informativa anno scolastico 2014/15

Corso: tecnico relazioni internazionali Ore di insegnamento: 3 ore settimanali Docente: Iannuzzi Teresa

Considerazioni generali sulla classe La classe è composta da 10 alunni, 8 femmine e 2 maschi. La classe appare ben intergrata al suo interno, buone e valide le dinamiche relazionali e le modalità di cooperazione. Gli alunni sono coinvolti nel percorso scolastico, pongono domande e manifestano interesse verso la disciplina;è buono il comportamento in aula e verso la docente e rispettoso delle norme scolastiche. Al termine dell’anno scolastico si constata un livello di apprendimento più che discreto con discreti, per alcuni soggetti i risultati sono ottimi, un clima di lavoro, approfondimento di contenuti, confronto e scambio di opinioni molto vivace, costruttivo e pluridisciplinare. Il programma è stato completamento svolto nei contenuti e sono stati raggiunti gli obiettivi specifici della materia; le valutazioni sono state orali e scritte e una prova simulata.

Obiettivi della disciplina Obiettivo primario è comprendere che nel mondo moderno, economicamente globalizzato, l’attività economica, intesa come ricerca e sfruttamento delle risorse disponibili, non è più esclusiva dei soggetti economici privati, ma richiede l’intervento del soggetto pubblico e comprendere anche la portata dell’attività finanziaria pubblica nei suoi molteplici aspetti. Obiettivo raggiunto in modo efficace. Gli alunni hanno capito che occorre prestare attenzione al problema delle scelte economiche, hanno imparato a distinguere le funzioni assegnate nel corso della storia recente all’attività finanziaria pubblica,a individuare i vari soggetti pubblici che concorrono nello svolgimento dell’attività economica. È stato necessario, pertanto, analizzare le principali teorie economiche utili alle persone e alle imprese e le modalità e gli strumenti che permettono ai soggetti pubblici di applicare tecniche di politica fiscale adeguate al mercato moderno.

Strumenti e Metodologie Strumento principe il libro di testo, fotocopie, appunti, audiovisivi, computer, lezioni frontali, tecnica del role-playing, simulazioni e studio individuale.

Verifiche e Valutazioni Verifiche scritte con domande aperte, due per quadrimestre con votazione espresse in decimi e in quindicesimi per la simulazione della terza prova; verifiche orali, tre per quadrimestre, con votazione espresse in decimi. Le valutazioni sono state mirate a rilevare l’apprendimento dei contenuti, le modalità comunicative, l’impegno, l’attenzione e i progressi dell’alunno.

Morciano di Romagna lì 11 maggio 2015 La docente Teresa Iannuzzi __________________________________

PROGRAMMA DEFINITIVO

Classe 5D rim

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anno scolastico 2014-15

Disciplina: RELAZIONI INTERNAZIONALI

docente: Iannuzzi Teresa

CONTENUTI DISCIPLINARI

RIPASSO Soggetto economico pubblico e sistema economico

MODULO 1INTERVENTOPUBBLICO E REGOLAMENTAZIONE DEL MERCATO

Unità1. La proprietà e l’impresa pubblica

la proprietà pubblica

L’impresa pubblica

Il processo di privatizzazione

L’Autorità garante della concorrenza

Unità 2. Politica economica internazionale

La politica commerciale

I dazi doganali

La politica commerciale dell’Unione Europea

Gli accordi UE con il resto del mondo

L’unione doganale europea

MODULO 2 LA POLITICA FISCALE

Unità 1. Il fenomeno della spesa pubblica

Concetto e classificazione di spesa pubblica

Espansione della spesa pubblica e i suoi effetti negativi

Unità 2. La spesa sociale

Lo Stato sociale

La previdenza sociale

Prestazioni previdenziali, assicurazioni contro infortuni e malattie, assistenza sanitaria

Unità 3. Le entrate pubbliche e le imposte

Classificazione delle entrate pubbliche

I tributi

L’obbligazione tributaria,

Le diverse imposte

Gli effetti microeconomici delle imposte

L’evasione fiscale

La rimozione, traslazione,ammortamento delle imposte

MODULO 3 POLITICA DI BILANCIO

Unità 1. Politica di bilancio

Tipologie, principi, classificazioni e fasi del processo di bilancio

Saldi di bilancio

La Tesoreria Stato

Il disavanzo pubblico

La spending review

Debito pubblico e politiche europee

Centralismo e federalismo fiscale

MODULO 4 IL SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO

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Unità1. Il sistema tributario

Che cos’è il sistema tributario

La dichiarazione dei redditi

L’Irpef

L’Ires e la tassazione del reddito d’impresa

Le imposte indirette e l’Iva

Monopoli

Le imposte locali

L’Irap

Le addizionali regionali e comunali all’Irpef

LETTURE DI APPROFONDIMENTO

Europa «disunita» anche sulla povertà

Figli e carriera: quanto conta l’età

Illuminiamo il futuro dei bambini

I bambini di oggi contribuenti di domani

I compro-oro, miniere di un tempo di crisi

La crisi economica del 2008-2014

La crisi petrolifera del 1973

La fiducia smarrita

L’l’ingiusta progressività dell’irpef

La tempesta europea: come affondare l'economia pubblica per salvare la finanza privata

Mentre l’Europa consolida la ripresa, l’Italia è ferma

Perché l’Italia non è un paese per whistleblower

Precarietà del lavoro, precarietà della vita

No tax area più larga e via l’Irap

Una tassa sull’uso del contante per combattere l’evasione?

Morciano di Romagna 11 maggio 2015

I rappresentanti si classe La docente Teresa Iannuzzi

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SCHEDA INFORMATIVA DI DIRITTO

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per l’articolazione Relazioni Internazionali per il Marketing

ClasseV D a.s. 2014/2015

Docente: Tucci Leda 2 ore di lezione settimanali

Testo adottato Marco Capiluppi, M. Giovanna D’Amelio, Lucia Nazzaro

“Diritto Azienda Mondo 3”

Edizioni: Tramontana

Breve relazione sulla classe:

La classe VD , composta da soli 10 alunni dal comportamento sempre corretto, ha conseguito un profitto globalmente

discreto. L’analisi dei singoli casi vede, però, alcuni alunni costantemente impegnati e molto collaborativi, altri dal

profitto comunque positivo, ma impegnati ben al di sotto delle proprie capacità e due alunni dal profitto non sufficiente

a causa dell’impegno sporadico e poco approfondito, situazione aggravata dal fatto di non aver superato il debito del

primo quadrimestre.

Contenuti obiettivi

MOD. 1 IL DIRITTO COMMERCIALE INTERNAZIONALE

UD 1 I soggetti del diritto commerciale internazionale

Il commercio e il diritto internazionale

Lo Stato e il commercio internazionale

Le organizzazioni internazionali e il commercio internazionale

Le imprese e il commercio internazionale

UD 2 Le fonti del diritto commerciale internazionale

Le fonti interne

Le fonti comunitarie

Le fonti intertestuali

Le fonti non statuali

Obiettivi

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Comprendere l’evoluzione storica del commercio internazionale e collegarle al fenomeno della globalizzazione

economica

Comprendere la funzione del diritto commerciale internazionale

Cogliere la funzione e i compiti dei diversi soggetti che operano nel commercio con l’estero

Distinguere le diverse fonti del diritto internazionale ed evidenziarne le differenze

Definire i criteri per individuare le fonti applicabili ai rapporti giuridici internazionali

MOD. 2 I CONTRATTI COMMERCIALI INTERNAZIONALI

UD 1 Le imprese e le iniziative internazionali

Le importazioni e le esportazioni

I contratti di collaborazione interaziendali: Licensing, Franchising, Piggy back, Joint venture

( Anche in modalità CLIL)

Gli insediamenti produttivi all’estero: acquisizioni e investimenti greenfield

UD 2 Il contratto di compravendita internazionale

Il contratto commerciale internazionale

Il contratto di compravendita internazionale e la legge applicabile

I contenuti del contratto di compravendita internazionale

I termini di consegna della merce

Il credito documentario (pag 158)

Lettura e commento di articoli tratti dal resto del Carlino del 5 e 6 Novembre 2014 su iniziative a favore della

internazionalizzazione delle PMI

( Anche in modalità CLIL)

UD 3 Altri contratti commerciali internazionali

Il contratto di agenzia

Il contratto di franchising

Obiettivi

Riconoscere le interdipendenze tra i sistemi economici

Comprendere i motivi e le conseguenze delle diverse scelte di internazionalizzazione

Riconoscere e interpretare le diverse parti di un contratto di compravendita internazionale

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Individuare la legge applicabile al contratto di compravendita

Comprendere il significato e il contenuto dei contratti accessori al contratto di compravendita internazionale

Comprendere il contenuto degli altri principali contratti commerciali internazionali

Individuare la legge applicabile ai diversi contratti

MOD. 3 LE CONTROVERSIE INTERNAZIONALI

UD 1 La regolamentazione dei rapporti internazionali

Le relazioni tra Stati e l’ordine internazionale

Le controversie internazionali fra Stati

I tribunali internazionali e la Corte di Giustizia

La questione palestinese

La Corte di giustizia europea

( Anche in modalità CLIL)

UD 2 Le controversie internazionali in ambito contrattuale

Gli elementi di un contratto internazionale

I rimedi alle controversie internazionali

L’arbitrato commerciale internazionale

( Anche in modalità CLIL)

Obiettivi

Comprendere i caratteri distintivi dell’ordinamento internazionale rispetto a quello statale

Individuare composizione e funzioni degli organi giudiziari internazionali

Applicare le norme del diritto internazionale ai casi concreti

Riconoscere gli strumenti a disposizione, e valutarne vantaggi e oneri, ai fini della risoluzione delle controversie

internazionali

MOD. 4 LA NORMATIVA A TUTELA DEI CONSUMATORI

UD 1 I diritti dei consumatori

Le fonti normative della tutela dei consumatori

I soggetti del rapporto di consumo

Il diritto all’informazione

Le pratiche commerciali

La pubblicità

Le televendite

ARGOMENTI CHE SI TRATTERANNO DOPO LA RIUNIONE DEL 11 Maggio 2015

UD 2 I contratti del consumatore

Gli accordi contrattuali con il consumatore: principi generali

Il contratto di credito al consumo

I contratti negoziati fuori dai locali commerciali e i contratti a distanza

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e-commerce

Obiettivi

Essere in grado di individuare le fonti in materia di diritti dei consumatori

Comprendere l’evoluzione della normativa a tutela dei consumatori

Riconoscere i propri diritti come consumatore

Saper individuare politiche commerciali scorrette

Saper distinguere tra diverse tipologie contrattuali

Saper individuare i meccanismi di tutela nei contratti del consumatore

Riferire le norme ai molteplici casi concreti di contratti del consumatore

Riconoscere la terminologia contrattuale di riferimento

Metodologia

Lezione frontale, lezione partecipata, , discussioni

Strumenti Libro di testo, articoli di attualità giuridico economica tratti da quotidiani, audio in Inglese,

Attività di recupero Attività di recupero in itinere

Criteri di valutazione Con riferimento alla situazione della classe, la valutazione globale ha tenuto conto dei seguenti elementi:

metodo di studio, partecipazione all’attività didattica, impegno, rispetto delle scadenze, progresso, conoscenze,

competenze, capacità

In particolare si è richiesto di rispettare:

- possesso delle nozioni - organizzazione e applicazione dei concetti - correttezza espositiva nei diversi linguaggi - approfondimento e rielaborazione critica - capacità di analisi e di sintesi

Tipologia verifiche Sono state utilizzate verifiche orali

Nelle interrogazioni si è data molta importanza alla correttezza espositiva e all’uso puntuale del linguaggio specifico

delle discipline.

Obiettivi e risultati raggiunti Gli obiettivi proposti sono stati perseguiti in modo globalmente discreto

L’Insegnante I rappresentanti di classe

RELAZIONE DI ECONOMIA AZIENDALE E GEOPOLITICA

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CLASSE 5D articolazione RIM - A.S. 2014/2015

DOCENTE: GALLUZZI MARIA TERESA

OBIETTIVI E METODOLOGIA

Il programma è stato svolto in conformità a quanto indicato nelle Linee Guida per l’indirizzo

R.I.M. analizzando gli argomenti negli aspetti giuridico,economico, computistico e

contabile ed evidenziando le interconnessioni.

Si è cercato di fornire una visione globale e non nozionistica della disciplina, aderendo

alla realtà dei nostri tempi e alla pratica operativa aziendale.

In particolare, visto che l’ambiente esterno in cui gli alunni dovranno operare è in continua

e rapida evoluzione, si è perseguito l’obiettivo di far acquisire una cultura economica-

aziendale durevole nel tempo, una struttura mentale e un corredo di conoscenze che

fornisca adeguate “chiavi di lettura”, capacità di analisi,di interpretazione ed autonomia

operativa.

Dopo avere accertato la presenza dei presupposti necessari allo sviluppo delle

tematiche sono state svolte lezioni frontali graduali e partecipate sia sull'aspetto teorico

che su quello pratico.

Al fine di fare acquisire una piena padronanza operativa rispetto alle varie tematiche

affrontate, sono state svolte numerose esemplificazioni ed esercizi, anche con dati a

scelta.

Problemi di tempo e l’impossibilità di proporre alla classe ritmi di lavoro più elevati mi

hanno indotto ad non approfondire la parte inerente alla pianificazione e alle strategie.

STRUMENTI

Gli strumenti più utilizzati sono stati:

- Libro di testo “ Impresa e mercati internazionali” per il quinto anno di Astolfi, Barale,

Nazzaro e Ricci; edito da Tramontana.

- Codice Civile.

- Piano dei conti e schemi operativi.

VERIFICHE E VALUTAZIONI

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Tipologie di verifiche utilizzate per accertare il raggiungimento degli obiettivi:

- Colloqui-interrogazioni orali;

- discussione collettiva dei temi trattati;

- Verifiche scritte sommative.

Per la valutazione si è considerata una scala di valori, in relazione alle difficoltà degli

argomenti proposti, sulla base della quale si sono valutati gli elaborati e le esposizioni

orali. La valutazione finale espressa su ciascun alunno tiene conto non solo degli esiti

delle verifiche, ma anche di parametri riconducibili all’impegno profuso.

RISULTATI RAGGIUNTI

La classe si presenta sostanzialmente corretta nei rapporti interpersonali e l’atteggiamento

globale tenuto dagli alunni ha determinato un clima di lavoro abbastanza proficuo.

Nel coso dell’anno scolastico la maggior parte degli studenti sono riusciti a seguire i ritmi

di studio proposti e la maggior parte di loro si è impegnata con regolarità ed è riuscita a

superare le difficoltà incontrate.

Dal punto di vista del rendimento sono stati conseguiti risultati diversificati riconducibili in

alcuni casi alle diverse capacità di apprendimento individuali e in altri casi all’impegno

profuso.

Un piccolo gruppo di studenti che si è applicato costantemente, con tenacia ed interesse,

ha raggiunto una conoscenza approfondita e completa delle tematiche affrontate con

ottimi- buoni risultati.

Quasi la totalità della restante parte degli alunni ha raggiunto comunque risultati

complessivamente più che sufficienti-discreti grazie soprattutto alla tenacia nello studio

avendo incontrato qualche difficoltà legate all’applicazione autonoma delle regole contabili

in situazioni operative nuove.

Solo un piccolo gruppo, a causa di una discontinuità nello studio o di difficoltà incontrate

nella disciplina, non del tutto superate, ha conseguito esiti appena sufficienti.

L’insegnante

Maria Teresa Galluzzi

PROGRAMMA SVOLTO DI EC. AZIENDALE E GEOPOLITICA

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CLASSE 5D articolazione RIM - A.S. 2014/2015

DOCENTE: GALLUZZI MARIA TERESA

IL BILANCIO D’ESERCIZIO

CONOSCENZE: Il sistema informativo aziendale - Il bilancio d'esercizio - Norme e principi

per la redazione del bilancio d'esercizio civilistico - Le componenti del bilancio d’esercizio

civilistico: lo Stato patrimoniale, il Conto economico e la Nota integrativa - Il bilancio in

forma abbreviata - I principi contabili internazionali.

ABILITA’: Redigere il bilancio d'esercizio tenendo conto delle disposizioni del Codice

Civile - Redigere il bilancio con dati a scelta.

ANALISI DI BILANCIO PER INDICI E PER FLUSSI

CONOSCENZE: Le analisi di bilancio - La riclassificazione dello Stato patrimoniale e del

Conto economico - Il sistema degli indici di bilancio - L’analisi per flussi - Il Rendiconto

finanziario delle variazioni del PCN.

ABILITA’: Sapere riclassificare lo Stato patrimoniale e il Conto economico a valore

aggiunto e al costo del venduto - Calcolare i principali indici di bilancio - Interpretare la

realtà aziendale attraverso gli indici e redigere una relazione - Redigere il rendiconto

finanziario del patrimonio circolante netto.

LA CONTABILITA’ GESTIONALE

CONOSCENZE: L'oggetto e gli scopi della contabilità gestionale - Le fondamentali

classificazioni dei costi - La contabilità a costi diretti - La contabilità a costi pieni: calcolo

dei costi basato sui volumi e sulle attività (ABC) - La break-even analysis .

ABILITA’: Sapere applicare le metodologie di calcolo dei costi della contabilità gestionale (

direct costing, full costing e l' activity based costing) - Risolvere alcuni semplici problemi di

scelta aziendali di breve termine : accettazione di un nuovo ordine, il make or buy,

applicare la break-even analysis.

LA PIANIFICAZIONE AZIENDALE

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CONOSCENZE: Concetto di strategia aziendale e di pianificazione - Le fasi del processo

di pianificazione: analisi dell'ambiente esterno, individuazione dei punti di forza e di

debolezza, definizione degli obiettivi, formulazione delle strategie e redazione dei piani - Il

piano di marketing - Il business plan.

ABILITA’: Leggere e comprendere le scelte aziendali con riferimento ai casi esaminati.

IL CONTROLLO DI GESTIONE

CONOSCENZE: Il concetto di controllo di gestione e di budget - Le fasi e gli strumenti del

controllo di gestione - L'articolazione del sistema di budgeting - La rilevazione e l'analisi

degli scostamenti – Il reporting.

ABILITA’: Redigere i budgets operativi e quello economico - Effettuare l'analisi degli

scostamenti con riferimento ai costi variabili e ai ricavi.

Gli Alunni L’insegnante

Maria Teresa Galluzzi

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SIMULAZIONI DELLE PROVE SCRITTE

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PRIMA SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO di mercoledì 10

Dicembre 2014 durata 6 ore CLASSE ARTICOLATA V C - D

ALLIEVO CLASSE DATA

VERIFICA SCRITTA DI ITALIANO : TIPOLOGIE A, B, C, D

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A (ANALISI DEL TESTO)

Leggi la poesia<<L’assiuolo>>di Giovanni Pascoli e,dopo aver introdotto l’argomento parlando dei

più importanti aspetti della vita del poeta in relazione alle sue opere, rispondi alle seguenti domande:

1. Quali sono i tipici stilemi pascoliani presenti nella lirica?

2. In quali differenti modi viene definito nel testo il verso dell’Assiuolo, e perché?

3. In quali versi Pascoli usa un linguaggio fonosimbolico?

4. Dove puoi rintracciare nel testo l’uso dell’enjambement e dell’anafora?

5. Come puoi parafrasare le espressioni figurate alba di perla, nebbia di latte, sospiro di vento?

6. Qual è il significato dell’analogia presente nei versi 21-22?

7. Perché diciamo che l’Assiuolo è un simbolo baudelairiano?

8. Qual è quindi la relazione tra il Simbolismo francese e il Fanciullino di Pascoli?

L’ASSIUOLO

Dov’era la luna? ché il cielo

notava in un’alba di perla,

ed ergersi il mandorlo e il melo

parevano a meglio vederla.

Venivano soffi di lampi

da un nero di nubi laggiù;

veniva una voce dai campi:

chiù…

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Le stelle lucevano rare

tra mezzo alla nebbia di latte:

sentivo il cullare del mare,

sentivo un fru fru tra le fratte;

sentivo nel cuore un sussulto,

com’eco d’un grido che fu.

Sonava lontano il singulto:

chiù…

Su tutte le lucide vette

tremava un sospiro di vento:

squassavano le cavallette

finissimi sistri d'argento

(tintinni a invisibili porte 21

che forse non s’aprono più?); 22

e c’era quel pianto di morte

chiù…

TIPOLOGIA B ( REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE )

Puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti.

CONSEGNE

1. Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando i documenti e i

dati che lo corredano e facendo riferimento alle tue conoscenze ed esperienze di studio.

2. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue

conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Indica

la destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di

argomento culturale, altro) del tuo saggio.

3. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale ipotizzi la

pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro).

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4. Per attualizzare l’argomento puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi

di rilievo).

5. Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO

ARGOMENTO : AFFETTI FAMILIARI

DOCUMENTI

<<In morte del fratello Giovanni>>

Un dì, s’io non andrò sempre fuggendo

di gente in gente, me vedrai seduto

su la tua pietra, o fratel mio, gemendo

il fior de’ tuoi gentili anni caduto.

La Madre or sol, suo dì tardo traendo,

parla di me col tuo cenere muto;

ma io deluse a voi le palme tendo,

e sol da lunge i miei tetti saluto.

Sento gli avversi Numi, e le secrete

cure che al viver tuo furon tempesta,

e prego anch’io nel tuo porto quïete.

Questo di tanta speme oggi mi resta!

Straniere genti, l’ossa mie rendete

allora al petto della madre mesta.

U. FOSCOLO, <<Sonetti>>, 1802

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<<A mia moglie, in montagna>>

Dal fondo del vasto catino,

supini presso un’acqua impaziente

d’allontanarsi dal vecchio ghiacciaio,

ora che i viandanti dalle braccia tatuate

han ripreso il cammino verso il passo,

possiamo guardare le vacche.

Poche sono salite in cima all’erta e pendono

senza fame né sete,

l’altre indugiano a mezza costa

dov’è certezza d’erba

e senza urtarsi, con industri strappi,

brucano; finché una

leva la testa a ciocco verso il cielo,

muggisce ad una nube ferma come un battello.

E giungono fanciulli con frasche che non usano,

angeli del trambusto inevitabile,

e subito due vacche si mettono a correre

con tutto il triste languore degli occhi

che ci crescono incontro.

Ma tu di fuorivia, non spaventarti,

non spaventare il figlio che maturi.

G. ORELLI, <<L’ora del tempo>> , 1962

Ed amai nuovamente; e fu di Lina

dal rosso scialle il più della mia vita.

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Quella che cresce accanto a noi, bambina

dagli occhi azzurri è dal suo grembo uscita

Trieste è la città, la donna è Lina,

per cui scrissi il mio libro di più ardita

sincerità; né dalla sua fu fin

ad oggi mai l’anima mia partita.

Ogni altro conobbi umano amore;

ma per Lina torrei di nuovo un’altra

vita, di nuovo vorrei cominciare.

Per l’altezze l’amai del suo dolore,

perché tutto fu al mondo, e non mai scaltra,

e tutto seppe, e non se stessa, amare.

U. SABA, <<Autobiografia>>, 1924

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale

e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.

Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.

Il mio dura tuttora, né più mi occorrono

le coincidenze, le prenotazioni,

le trappole, gli scorni di chi crede

che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio

non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.

Con te le ho scese perché sapevo che di noi due

le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,

erano le tue.

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E. MONTALE, <<Satura>>, 1971

<<Il compleanno di mia figlia. 1966>>

Siano con selvaggia compunzione accese

le tre candele.

Saltino sui coperchi con fragore i due

compari di spada compiuti uno

sei anni e mezzo, l’altro cinque

e io trentaquattro e la mamma trentadue

e la nonna, se non sbaglio, sessantotto.

Questa scena non verrà ripetuta.

La scena non viene diversamente effigiata. E chi

si sentisse esule o in qualche

percentuale risulta ingrugnato

parli prima o domani.

Accogli, streghina di marzapane, la nostra sospettosa tenerezza.

Seguano come a caso stridi

di vagoni piombati, raffiche di mitragliatrice …

G. RABONI, <<Cadenza d’inganno>>, 1975

<<La madre>>

E il cuore quando d’un ultimo battito

Avrà fatto cadere il muro d’ombra

Per condurmi, Madre, sino al Signore,

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Come una volta mi darai la mano.

In ginocchio, decisa,

Sarai una statua davanti all’Eterno,

Come già ti vedeva

Quando eri ancora in vita.

Alzerai tremante le vecchie braccia,

Come quando spirasti

Dicendo: Mio Dio, eccomi.

E solo quando m’avrà perdonato,

Ti verrà desiderio di guardarmi.

Ricorderai d’avermi atteso tanto,

E avrai negli occhi un rapido sospiro.

G. UNGARETTI, 1930

2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO

ARGOMENTO : IL LAVORO TRA SICUREZZA E PRODUTTIVITA’

DOCUMENTI

<<Il lavoro nell’antichità non aveva il valore morale che gli è stato attribuito da venti secoli di cristianesimo

e dalla nascita del movimento operaio. Il disprezzo per il lavoro manuale è apparso a molti come

contropartita della schiavitù e, nel contempo, causa del ristagno delle tecniche. Dell’esistenza di questo

disprezzo si potrebbero dare molteplici prove. Nella Politica Aristotele esalta il fatto che i cittadini abbiano

tutto il tempo libero «per far nascere la virtù nella loro anima e perché possano adempiere i loro doveri

civici». È la stessa nozione dell’otium cum dignitate che appare come l’ideale di vita degli scrittori romani

alla fine della Repubblica e all’inizio dell’Impero. Ciò significa affermare anche che il lavoro è un ostacolo a

questo tipo di vita e, quindi, una degradazione.>>

C. MOSSE, <<Il lavoro in Grecia e a Roma>>, trad. it. di F. Giani Cecchini, Firenze, 1973

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<<Nella produzione moderna il lavoro ha assunto un’importanza crescente tanto da essere considerato il

soggetto e non più l’oggetto di qualsiasi attività produttiva. Per il codice civile (libro V, artt. 2060 e sgg.),

che regola il lavoro nell’impresa come elemento soggettivo e dinamico, oltre che fattore primario della

produzione, il lavoro consiste nella prestazione di energie lavorative effettuata, contro il corrispettivo di una

retribuzione, da una persona fisica (lavoratore) a favore di un’altra persona fisica o giuridica (datore di

lavoro). Il lavoro può concorrere alla produzione in modo subordinato o autonomo.>>

ENCICLOPEDIA UNIVERSALE, vol. 13°, a cura di G. Ceccuti-S. Calzini-R. Guizzetti, Ed. “IL SOLE 24

ORE”, Milano, 2006

<<L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro (art. 1).

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo

questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta,

un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società (art. 4)>>.

COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

<<Dal Rapporto [ISFOL 2007] emerge una discrasia tra domanda e offerta di lavoro, soprattutto in quei

segmenti della popolazione - donne e over 55 anni in primis – per i quali, anche in linea con gli obiettivi di

Lisbona, si auspicherebbe un incremento dei tassi di attività. Sul fronte della qualità della crescita economica

del Belpaese, il rapporto sottolinea come i lavori siano sempre più meno conformi alle aspettative degli

individui, sia per la qualità del lavoro disponibile per i nuovi entrati sia per le prassi selettive. Le scarse

prospettive di carriera rappresentano il principale fattore di scoraggiamento sul fronte lavorativo. … Fa

riflettere il dato che quasi il 20% degli occupati ritenga di svolgere mansioni che utilizzano solo parzialmente

le loro competenze professionali. … Tra le iniziative da intraprendere per contrastare le criticità del nostro

mercato del lavoro, la ricetta dell’Isfol è migliorare la coerenza e l’adattabilità reciproca tra domanda e

offerta di lavoro. Soprattutto sfruttando al meglio le potenzialità del sistema dei servizi per l’impiego.

Inoltre, un funzionamento più fluido e trasparente del nostro mercato del lavoro passa anche attraverso la

conciliazione fra competitività e meriti e l’equità dell’accesso alle opportunità. Ma su tutti, prioritario, è

investire nella sicurezza del lavoro e nel contrasto del lavoro irregolare.>>

C. TUCCI, <<Rapporto Isfol: lavoro precario per 10 lavoratori su 100>>, 20 novembre 2007

<<L’ambiente di lavoro non rappresenta soltanto un’accezione più ristretta della nozione di ambiente, ma si

caratterizza in termini assai diversi. Anche esso costituisce infatti l’oggetto di una normativa amministrativa

e penale diretta a garantire la salute dei lavoratori addetti ad attività particolarmente rischiose, e che in taluni

ordinamenti impone alle imprese l’adozione di sistemi generali di controlli preventivi; … ma sovente è dato

riscontrare disposizioni che, attraverso la garanzia della salute a livello di rapporto individuale, attuano una

vera e propria tutela dell’ambiente di lavoro come oggetto di una situazione soggettiva specifica del

prestatore di lavoro, autonomamente tutelabile. … Così delineata, la tutela dell’ambiente di lavoro si

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prospetta, più che come tutela di un luogo (e cioè dell’ambiente in genere), come garanzia della salute (e

quindi della persona) del lavoratore.>>

L. RICCA, <<La tutela dell’ambiente di lavoro nel quadro del sistema dei diritti sociali>>, in <<Protezione

dei diritti sociali e prevenzione degli incidenti sul lavoro nel quadro dei diritti dell’uomo lavoratore>>, Ed.

Giuffrè, Milano, 1988

<<Il fattore tecnologico è stato nelle ricerche più recenti piuttosto trascurato a vantaggio di una impostazione

che accentuava l’influenza delle variabili psico-sociologiche nel complesso fenomeno dell’infortunio. Non si

può negare però che un processo produttivo deve essere analizzato sotto l’aspetto tecnologico per poter

rilevare di quanto il comportamento umano venga condizionato dalla velocità e dalle caratteristiche della

produzione. L’infortunio nella sua apparente obiettività si è rilevato quale fenomeno la cui ricostruzione

fotogenica non è riconducibile a un meccanismo casualistico.>>

C. DI NARO - M. NOVAGA - G. COLETTI - S. COLLI, <<Sicurezza e produttività: influenza delle

variabili tecnologiche sul comportamento lavorativo>>, in <<Securitas>>, n° 7, anno 58, 1973

<<Tutto il tempo perduto a causa degli infortuni rappresenta ore-lavoro e ore-macchina aggiunte al tempo

richiesto per produrre una data quantità di beni o di servizi e, di conseguenza, riduce la produttività

aziendale. … A parte le perdite dirette di tempo, allorché il lavoro viene interrotto a causa di un infortunio,

condizioni pericolose di lavoro comportano un rallentamento delle lavorazioni stesse, poiché gli operai

devono stare in guardia e muoversi e lavorare con maggiore attenzione e prudenza di ciò che sarebbe invece

necessario se non esistesse il pericolo stesso. Di particolare importanza, a questo riguardo, sono ad esempio,

le trasmissioni dei motori, le cinghie di trasmissione e le parti mobili delle macchine nelle cui vicinanze gli

operai sono costretti a lavorare oppure a passare.>>

A. BERRA - T. PRESTIPINO, <<Lo studio del lavoro e la psicologia della sicurezza lavorativa>>, Ed.

Angeli, Milano 1983

<<A tale principio del rischio professionale si ispirò, fin dall’inizio, la nostra legislazione per gli infortuni sul

lavoro; la quale per la protezione del rischio stesso impose al datore d’opera l’obbligo dell’assicurazione.

Con ciò, da un lato, si volle meglio garantire agli infortunati il pagamento delle indennità sostituendo

l’Istituto assicuratore (ente finanziariamente più solido) all’imprenditore, soggetto all’insolvibilità; dall’altro

lato si volle salvare l’imprenditore da oneri eccessivi rispetto alla sua potenzialità economica, pei casi di

infortuni gravi, ripetuti o collettivi.>>

G. MIRALDI, <<Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali>>, Cedam, Padova, 1979

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3. AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO : LA MEMORIA STORICA TRA CUSTODIA DEL PASSATO E PROGETTO

PER IL FUTURO.

DOCUMENTI

<<Osserva il gregge che pascola davanti a te: non sa che cosa sia ieri, che cosa sia oggi: salta intorno,

mangia, digerisce, salta di nuovo. E’ così dal mattino alla sera e giorno dopo giorno, legato brevemente con

il suo piacere ed il suo dispiacere, attaccato cioè al piolo dell’attimo e perciò né triste né annoiato …

L’uomo chiese una volta all’animale: Perché mi guardi soltanto senza parlarmi della felicità? L’animale

voleva rispondere e dice: Ciò avviene perché dimentico subito quello che volevo dire – ma dimenticò subito

anche questa risposta e tacque: così l’uomo se ne meravigliò. Ma egli si meravigliò anche di se stesso, di non

poter imparare a dimenticare e di essere sempre accanto al passato: per quanto lontano egli vada e per quanto

velocemente, la catena lo accompagna. E’ un prodigio: l’attimo, in un lampo è presente, in un lampo è

passato, prima un niente, dopo un niente, ma tuttavia torna come fantasma e turba la pace di un istante

successivo. Continuamente si stacca un foglio dal rotolo del tempo, cade, vola via - e improvvisamente rivola

indietro, in grembo all’uomo. Allora l’uomo dice ‘mi ricordo’.>>

F. NIETZSCHE, <<Considerazioni inattuali – Sull’utilità e il danno della storia per la vita>>, 1884

<<La distruzione del passato, o meglio la distruzione dei meccanismi sociali che connettono l’esperienza dei

contemporanei a quello delle generazioni precedenti, è uno dei fenomeni più tipici e insieme più strani degli

ultimi anni del Novecento. La maggior parte dei giovani alla fine del secolo è cresciuta in una sorta di

presente permanente, nel quale manca ogni rapporto organico con il passato storico del tempo in cui essi

vivono. Questo fenomeno fa sì che la presenza e l’attività degli storici, il cui compito è ricordare ciò che gli

altri dimenticano, siano ancor più essenziali alla fine del secondo millennio di quanto mai lo siano state nei

secoli scorsi. Ma proprio per questo motivo gli storici devono essere più che semplici cronisti e compilatori

di memorie, sebbene anche questa sia la loro necessaria funzione>>.

E. J. HOBSBAWM, <<Il secolo breve>>, Milano, 1997

<<Mai si è parlato tanto di memoria storica da quando è caduto il muro di Berlino nell’autunno ’89, e

tuttavia questo discorrere concitato restava ingabbiato nel nominalismo: i fatti riesumati non erano che flatus

vocis, il cui significato sembrava essere destinato a sperdersi […]. La storia recente dell’uomo europeo si

riassume in questa incapacità di cadere nel tempo e di conoscerlo. Di lavorare sulla memoria, ma anche di

oltrepassarla per estendere i confini e costruire su di essa […]. Quel che ci salva, che ci dà il senso del

tempo, è il nostro “esser nani che camminano sulle spalle dei giganti”. I giganti sono le nostre storie, i

successivi e contraddittori volti che abbiamo avuto in passato, e in quanto tali personificano il vissuto

personale e collettivo che ci portiamo dietro come bagagli. Dalle loro alte spalle possiamo vedere un certo

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numero di cose in più, e un po’ più lontano. Pur avendola vista assai debole possiamo, col loro aiuto, andare

al di là della memoria e dell’oblio>>.

B. SPINELLI, <<Il sonno della memoria>>, Milano, 2001

<<La memoria è il rombo sordo del tempo, scandisce il distacco dal passato per tentare di capire quel che è

accaduto.>>

E. LOEWENTHAL, <<La Stampa>>, 25/1/2002

4. AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO

ARGOMENTO : L’ACQUA, RISORSA E FONTE DI VITA

DOCUMENTI

<<H²O UNA BIOGRAFIA DELL’ACQUA : H²O è l’unica formula chimica che tutti conoscono. Ed è

giusto che sia così: l’acqua non è solo la sostanza più diffusa sulla terra, ma è la condizione necessaria, la

fonte, la matrice della vita. In tutti gli antichi miti della creazione, in principio era l’acqua: nella Bibbia “lo

spirito di Dio aleggiava sulle acque”; nel Regveda, tutto “era acqua indistinta”. Quando la spogliamo dei suoi

abbellimenti simbolici, della sua associazione con la purezza, l’anima, la maternità, la vita e la giovinezza;

anche quando la riduciamo ad un fenomeno da laboratorio, chimico o geologico che sia, l’acqua continua ad

affascinarci. Molecola a prima vista molto semplice, nondimeno l’acqua lancia alla scienza sfide sempre

difficili.>>

PH. BALL,<<H²O una biografia dell’acqua>>, Rizzoli, 2000

USI E SPRECHI : <<Destino veramente strano quello dell’acqua: se un essere umano ne è privato solo per

pochi giorni, muore. Se una zona attraversa un lungo periodo di siccità, migliaia o addirittura milioni di

persone muoiono di fame. Senza di essa, niente può vivere, crescere, produrre. E tutto questo si riflette nelle

idee che ci facciamo sull’acqua e nella sacralità che spesso ancora la circonda. Allo stesso tempo, però,

l’acqua è sprecata, sporcata, ignorata e dimenticata forse più di qualunque altra risorsa naturale.>>

M. FONTANA, <<L’acqua, natura, uso, consumo, inquinamento e sprechi>>, Editori riuniti, 1984

ACQUA, FONTE DI SICUREZZA ALIMENTARE: <<Affinché vi sia cibo occorre che vi sia acqua. É

quindi fondamentale investire per garantire la disponibilità e l’uso efficiente delle risorse idriche, in un

indispensabile contesto di salvaguardia ambientale. Acqua e cibo rappresentano il motore di quello sviluppo

autosostenibile cui tutti dobbiamo dare priorità assoluta.>>

Introduzione a <<Celebrazioni Ufficiali Italiane per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2002>> da

parte del presidente del Consiglio dei Ministri

PROSPETTIVE FUTURE: <<La società contemporanea si è abituata all’idea che risorse essenziali per la

vita e per le attività economiche e produttive, come l’acqua, siano inesauribili, a portata di mano, sempre

disponibili. Non tutti sanno, tuttavia, che questa fondamentale risorsa è limitata e, in alcune situazioni,

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comincia anche a scarseggiare. Occorre, quindi, migliorare la conoscenza e la tutela dell’acqua come

elemento fondamentale esistente in natura e dell’acqua come risorsa per lo sviluppo, necessaria per la vita,

per la salute, per le città e per le campagne, e in particolare per l’agricoltura e per una sana alimentazione. ...

In futuro ? É ormai evidente ? L’acqua diventerà sempre più un bene prezioso ed insostituibile, anche raro.

Le difficoltà di approvvigionamento, il declino della qualità, la penuria, il consumo disattento, gli sprechi

dell’acqua sono già motivo di preoccupazione. … L’acqua non dovrà essere un fattore di incertezza o, nel

caso delle catastrofi, minaccia per la popolazione del mondo, anche nei luoghi dove il clima favorevole, le

piogge, l’innevamento, l’alternarsi delle stagioni l’hanno resa abbondante.>>

<<Atti della Giornata mondiale per l’alimentazione 2002>>

È L’ANNO DELLA VITA: <<É certamente una coincidenza che il 2003, atteso da tempo per celebrare i

cinquant’anni dalla scoperta della struttura a doppia elica del Dna, sia stato dedicato anche all’acqua.

L’accostamento non poteva essere, comunque, più pertinente. Il Dna è, soprattutto nell’immaginario

collettivo, il simbolo biologico della vita, ed è un luogo non meno comune che l’acqua è una condizione

indispensabile per la vita. Nonché un ambiente che offre straordinarie opportunità evolutive. Con

conseguenze non sempre benefiche per l’uomo: nel passaggio a una civiltà più sedentaria l’acqua ha infatti

cominciato a rappresentare un grave rischio di morte per l’umanità, veicolando gli agenti di malattie come il

tifo e il colera o favorendo lo sviluppo di artropodi in grado di trasmettere virus, o parassiti come la malaria.

Il rapporto fra acqua e vita è stato intuito da molti miti della creazione, in particolare presso quelle civiltà che

si svilupparono sulle sponde dei grandi fiumi e fatto proprio addirittura dal primo filosofo naturalista,

Talete.>>

G. CORBELLINI, <<Una molecola nell’oceano>>, in <<Il Sole 24 Ore>>, 5 gennaio 2003

<<La molecola è sempre H2O ma in molte parti del mondo è marrone, sporca di fango e portatrice di funghi

e batteri e quindi di malattie e di morte: oppure è assente del tutto. Per l’Organizzazione mondiale della

Sanità la situazione peggiora: nel 2025 l’oro blu potrebbe essere insufficiente per due persone su tre. Urgono

nuovi accordi internazionali. L’acqua è un problema globale, ma a differenza del riscaldamento del clima, è

affrontabile su scala locale. Lo stress idrico è, per esempio, spesso causato da sprechi locali: in primo luogo

dalle inefficienze in agricoltura (attività per la quale utilizziamo il 70% dell’acqua), ma anche da semplici,

stupide perdite delle tubature o contaminazioni evitabili. … Ma ciò che in Italia è un problema, in Bangla

Desh può diventare un dramma. Fino a una trentina di anni fa, tutti bevevano acqua contaminata dalle

fognature. Ascoltando i geologi, però, si scopre che basterebbe scavare i pozzi a una profondità di 80 metri,

anziché di 50 circa per eliminare il problema alle radici nel 99% dei casi.>>

M. MERZAGORA, <<Un patto sul colore dell’acqua>>, in <<Il Sole 24 Ore>>, 5 gennaio 2003

L’EMERGENZA IDRICA E LA STIMOLAZIONE DELLA PIOGGIA : <<L’agricoltura italiana può

contare sempre meno sulle piogge. … Una situazione che provocherà pesanti ripercussioni economiche se si

considera che più del 50% del valore lordo della produzione agricola italiana dipende dall’irrigazione e che i

due terzi del valore delle esportazioni è costituito da prodotti che provengono da territori irrigati. Alla

stimolazione delle piogge si lavora nei Paesi più avanzati al mondo, come gli Stati Uniti, e in nazioni, come

Israele, che hanno adottato la tecnologia italiana e si avvalgono della consulenza dei nostri esperti. Non solo.

Il convegno dell’Organizzazione meteorologica mondiale ha riaffermato, lo scorso anno a Ginevra, il grande

interesse per la stimolazione della pioggia riprendendo l’indicazione data dalla Conferenza di Rio de Janeiro

che cita questa tecnologia quale sistema di lotta alla desertificazione della terra. Cos’è la stimolazione della

pioggia? La tecnologia messa a punto da un’associazione italiana riproduce in sostanza il processo naturale

di formazione delle precipitazioni. Ci si avvale di piccoli aerei che volano alla base dei sistemi nuvolosi,

rilasciando microscopiche particelle di ioduro di argento in grado di accelerare il processo di condensazione

trasformando il vapore in pioggia che cade al suolo.>>

AGRICOLTURA, marzo / aprile 2002

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TIPOLOGIA C : TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Il candidato si soffermi sulle vicende della prima guerra mondiale in riferimento soprattutto alle cause e alle

conseguenze determinate dal conflitto.

TIPOLOGIA D : TEMA DI ORDINE GENERALE

«Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti».

Il candidato, prendendo spunto da questa “previsione” di Andy Warhol, analizzi il valore assegnato alla

“fama” (effimera o meno) nella società odierna e rifletta sul concetto di “fama” proposto dall’industria

televisiva (Reality e Talent show) o diffuso dai social media (Twitter, Facebook, YouTube, Weblog, ecc.).

_______________________________________________________________________________________

Durata massima della prova: 6 ore.É consentito soltanto l’uso del dizionario di Italiano.

Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

SECONDA SIMULAZIONE DELLLA PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO di Mercoledì 13

Maggio 2015 durata 6 ore CLASSE V C/D

ALLIEVO CLASSE DATA

VERIFICA SCRITTA DI ITALIANO : TIPOLOGIE A, B, C, D DELL’ESAME DI STATO

( SECONDA PROVA COMUNE PER CLASSI QUINTE E SECONDA SIMULAZIONE DELLA

PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO )

TIPOLOGIA A (ANALISI DEL TESTO)

Salvatore Quasimodo, <<Ride la gazza, nera sugli aranci>>, in <<Ed è subito sera>>.

(Edizione : S. Quasimodo, <<Poesie e discorsi sulla poesia>>, a cura di G. Finzi, Mondadori, Milano1996)

1 Forse è un segno vero della vita:

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intorno a me fanciulli con leggeri

moti del capo danzano in un gioco

di cadenze e di voci lungo il prato

5 della chiesa. Pietà della sera, ombre

riaccese sopra l’erba così verde,

bellissime nel fuoco della luna!

Memoria vi concede breve sonno;

ora, destatevi. Ecco, scroscia il pozzo

10 per la prima marea. Questa è l’ora:

non più mia, arsi, remoti simulacri.

E tu vento del sud forte di zàgare,

spingi la luna dove nudi dormono

fanciulli, forza il puledro sui campi

15 umidi d’orme di cavalle, apri

il mare, alza le nuvole dagli alberi:

già l’airone s’avanza verso l’acqua

e fiuta lento il fango tra le spine,

ride la gazza, nera sugli aranci.

Salvatore Quasimodo. Nato a Modica (Ragusa) nel 1901, morto nel 1968, consegue il premio Nobel per la

letteratura nel 1959. L’evoluzione della sua poesia riflette la storia della poesia contemporanea italiana,

dall’Ermetismo ad un discorso poetico più ampio. Le raccolte poetiche degli anni Trenta confluiscono in

<<Ed è subito sera>> (1942). Le sue traduzioni dei poeti greci dell’antichità sono spesso poesia originale

(<<Lirici greci>>, 1940). Nelle raccolte <<Giorno dopo giorno>> (1947), <<La vita non è sogno>> (1949),

<<Il falso e vero verde>> (1954 e 1956), <<La terra impareggiabile>> (1958), <<Dare e avere>> (1966) si

avverte l’esigenza del poeta di volgersi ad un colloquio aperto con gli uomini.

Nella lirica <<Ride la gazza, nera sugli aranci>>, la rievocazione della Sicilia si fonde con quella

dell’infanzia e della comunione con la natura, in contrasto con il dolore presente della vita.

1. Comprensione del testo

Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo.

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2. Analisi del testo

2.1 Chiarisci il primo verso della poesia.

2.2 Spiega l’espressione “Pietà della sera” (v. 5).

2.3 Qual è il significato dell’espressione “ombre / riaccese” (vv. 5-6)?

2.4 Soffermati sul motivo della memoria (v. 8).

2.5 Spiega l’espressione arsi, remoti simulacri (v. 11).

2.6 In quali scene si fa evidente l’atmosfera mitica e con quali espressioni?

2.7 Soffermati sul motivo della natura, presente nella seconda parte della poesia.

3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti

Le tematiche della fanciullezza, della memoria e della comunione con la natura si fondono nella poesia,

accentuate da sapienti scelte stilistiche. Riflettendo su questa lirica commenta nell’insieme il testo dal punto

di vista del contenuto e della forma. Approfondisci poi l’interpretazione complessiva della poesia con

opportuni collegamenti ad altri testi di Quasimodo e/o a testi di altri autori del Novecento.

TIPOLOGIA B ( REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE )

Puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti.

CONSEGNE

6. Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando i documenti e i

dati che lo corredano.

7. Se scegli la forma del «saggio breve», sulla base dell’interpretazione e del confronto dei documenti e dei dati

forniti, argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Indica la destinazione editoriale (rivista

specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro) del tuo

saggio.

8. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti

sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo “pezzo”. Dai all’articolo un titolo coerente e appropriato e indica il

tipo di giornale sul quale ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro).

9. Per attualizzare l’argomento puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi

di rilievo).

10. Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: Il dono.

DOCUMENTI

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«La madre aveva steso una tovaglia di lino, per terra, su una stuoia di giunco, e altre stuoie attorno. E,

secondo l’uso antico, aveva messo fuori, sotto la tettoia del cortile, un piatto di carne e un vaso di vino cotto

dove galleggiavano fette di buccia d’arancio, perché l’anima del marito, se mai tornava in questo mondo,

avesse da sfamarsi. Felle andò a vedere: collocò il piatto ed il vaso più in alto, sopra un’asse della tettoia,

perché i cani randagi non li toccassero; poi guardò ancora verso la casa dei vicini. Si vedeva sempre luce alla

finestra, ma tutto era silenzio; il padre non doveva essere ancora tornato col suo regalo misterioso. Felle

rientrò in casa, e prese parte attiva alla cena. In mezzo alla mensa sorgeva una piccola torre di focacce tonde

e lucide che parevano d’avorio: ciascuno dei commensali ogni tanto si sporgeva in avanti e ne tirava una a

sé: anche l’arrosto, tagliato a grosse fette, stava in certi larghi vassoi di legno e di creta: e ognuno si serviva

da sé, a sua volontà. […] Ma quando fu sazio e sentì bisogno di muoversi, ripensò ai suoi vicini di casa: che

mai accadeva da loro? E il padre era tornato col dono? Una curiosità invincibile lo spinse ad uscire ancora

nel cortile, ad avvicinarsi e spiare. Del resto la porticina era socchiusa: dentro la cucina le bambine stavano

ancora intorno al focolare ed il padre, arrivato tardi ma sempre in tempo, arrostiva allo spiedo la coscia del

porchetto donato dai vicini di casa. Ma il regalo comprato da lui, dal padre, dov’era? – Vieni avanti, e vai su

a vedere – gli disse l’uomo, indovinando il pensiero di lui. Felle entrò, salì la scaletta di legno, e nella

cameretta su, vide la madre di Lia assopita nel letto di legno, e Lia inginocchiata davanti ad un canestro. E

dentro il canestro, fra pannolini caldi, stava un bambino appena nato, un bel bambino rosso, con due riccioli

sulle tempie e gli occhi già aperti. – È il nostro primo fratellino – mormorò Lia. – Mio padre l’ha comprato a

mezzanotte precisa, mentre le campane suonavano il “Gloria”. Le sue ossa, quindi, non si disgiungeranno

mai, ed egli le ritroverà intatte, il giorno del Giudizio Universale. Ecco il dono che Gesù ci ha fatto questa

notte.» Grazia DELEDDA, <<Il dono di Natale>>, 1930, in G. D., <<Le novelle>>, 4, La Biblioteca

dell’identità de L’Unione Sarda, Cagliari 2012

«Gli uomini disapprendono l’arte del dono. C’è qualcosa di assurdo e di incredibile nella violazione del

principio di scambio; spesso anche i bambini squadrano diffidenti il donatore, come se il regalo non fosse

che un trucco per vendere loro spazzole o sapone. In compenso si esercita la charity, la beneficenza

amministrata, che tampona programmaticamente le ferite visibili della società. Nel suo esercizio organizzato

l’impulso umano non ha più il minimo posto: anzi la donazione è necessariamente congiunta all’umiliazione,

attraverso la distribuzione, il calcolo esatto dei bisogni, in cui il beneficato viene trattato come un oggetto.

Anche il dono privato è sceso al livello di una funzione sociale, a cui si destina una certa somma del proprio

bilancio, e che si adempie di mala voglia, con una scettica valutazione dell’altro e con la minor fatica

possibile. La vera felicità del dono è tutta nell’immaginazione della felicità del destinatario: e ciò significa

scegliere, impiegare tempo, uscire dai propri binari, pensare l’altro come un soggetto: il contrario della

smemoratezza. Di tutto ciò quasi nessuno è più capace. Nel migliore dei casi uno regala ciò che

desidererebbe per sé, ma di qualità leggermente inferiore. La decadenza del dono si esprime nella penosa

invenzione degli articoli da regalo, che presuppongono già che non si sappia che cosa regalare, perché, in

realtà, non si ha nessuna voglia di farlo. Queste merci sono irrelate come i loro acquirenti: fondi di

magazzino fin dal primo giorno.» Theodor W. ADORNO, <<Minima moralia. Meditazioni della vita

offesa>>, trad. it., Einaudi, Torino 1994 (ed. originale 1951)

«La Rete di certo promuove la diffusione di una nuova cultura del dono, dello scambio reciproco (o quasi).

Possiamo percorrere strade aperte, sconfinate, che offrono nuove possibilità di stabilire contatti e anche di

dare vita a forme di aggregazione fondate sostanzialmente sul dono, ma che rimangono racchiuse in piccole

nicchie, microcosmi con cui giocare o dove si può apprendere, nei quali ci si mostra, si costruiscono e si

modificano identità, si condividono interessi, si elaborano linguaggi. Un dono costretto quindi dentro piccole

mura fatte di specchi, trasparenti, che riflettono e amplificano la luce e i legami, ma che non sempre riescono

a sopravvivere alle intemperie, agli improvvisi venti del mondo contemporaneo. E quando si spezzano, non

si può fare altro che costruire qualcosa di simile, un po’ più in là. Una delle caratteristiche della Rete è quella

di dare vita a comunità immaginate, che non sempre necessitano di relazioni tra gli individui.»

Marco AIME e Anna COSSETTA, <<Il dono al tempo di Internet>>, Einaudi, Torino 2010

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«Difficilmente si diventa una persona generosa da soli: la generosità è una cosa che si impara. […] Quando

un dono s’inserisce in una catena di reciprocità generalizzata, si lascia meno facilmente interpretare come un

fenomeno puramente individualistico e interessato. Nel caso di una reciprocità diretta, invece, la tentazione è

forte di assimilare lo scambio di doni a una variante dello scambio mercantile. […] È così che, in un

mercoledì del mese di luglio 2007, Barbara Bunnell diventa la prima paziente nella storia a ricevere un rene

all’interno di una catena di reciprocità generalizzata. Dopo che il primo donatore regala il suo rene a Barb,

Ron Bunnell, il marito di Barb, darà un suo rene ad Angela Heckman; poi la madre di Angela darà un suo

rene a qualcun altro ancora, e così via, in una catena continua che aiuterà altre sette persone. All’inizio di

questa catena c’è un giovane uomo, Matt Jones, che accetta di donare un rene “senza perché”; cioè non per

salvare dalla dialisi una persona cara, ma solo per la gioia di aiutare sconosciuti.»

Mark ANSPACH, <<Cosa significa ricambiare? Dono e reciprocità>>, in AA.VV., <<Cosa significa

donare?>>, Guida, Napoli 2011

«Da una lettura sommaria e superficiale si può concludere che oggi non c’è più posto per il dono ma solo per

il mercato, lo scambio utilitaristico, addirittura possiamo dire che il dono è solo un modo per simulare

gratuità e disinteresse là dove regna invece la legge del tornaconto. In un’epoca di abbondanza e di opulenza

si può addirittura praticare l’atto del dono per comprare l’altro, per neutralizzarlo e togliergli la sua piena

libertà. Si può perfino usare il dono - pensate agli «aiuti umanitari» - per nascondere il male operante in una

realtà che è la guerra. […] Ma c’è pure una forte banalizzazione del dono che viene depotenziato e stravolto

anche se lo si chiama «carità»: oggi si «dona» con un sms una briciola a quelli che i mass media ci indicano

come soggetti - lontani! - per i quali vale la pena provare emozioni... Dei rischi e delle possibili perversioni

del dono noi siamo avvertiti: il dono può essere rifiutato con atteggiamenti di violenza o nell’indifferenza

distratta; il dono può essere ricevuto senza destare gratitudine; il dono può essere sperperato: donare, infatti,

è azione che richiede di assumere un rischio. Ma il dono può anche essere pervertito, può diventare uno

strumento di pressione che incide sul destinatario, può trasformarsi in strumento di controllo, può incatenare

la libertà dell’altro invece di suscitarla. I cristiani sanno come nella storia perfino il dono di Dio, la grazia,

abbia potuto e possa essere presentato come una cattura dell’uomo, un’azione di un Dio perverso, crudele,

che incute paura e infonde sensi di colpa. Situazione dunque disperata, la nostra oggi? No! Donare è un’arte

che è sempre stata difficile: l’essere umano ne è capace perché è capace di rapporto con l’altro, ma resta vero

che questo «donare se stessi» - perché di questo si tratta, non solo di dare ciò che si ha, ciò che si possiede,

ma di dare ciò che si è - richiede una convinzione profonda nei confronti dell’altro. Donare significa per

definizione consegnare un bene nelle mani di un altro senza ricevere in cambio alcunché. Bastano queste

poche parole per distinguere il «donare» dal «dare», perché nel dare c’è la vendita, lo scambio, il prestito.

Nel donare c’è un soggetto, il donatore, che nella libertà, non costretto, e per generosità, per amore, fa un

dono all’altro, indipendentemente dalla risposta di questo. Potrà darsi che il destinatario risponda al donatore

e si inneschi un rapporto reciproco, ma può anche darsi che il dono non sia accolto o non susciti alcuna

reazione di gratitudine. Donare appare dunque un movimento asimmetrico che nasce da spontaneità e

libertà.»

Enzo BIANCHI, <<Dono. Senza reciprocità>> – Festival filosofia – Carpi, 16/09/2012 –

http://www.vita.it/non-profit/volontariato

2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO

ARGOMENTO : Le nuove responsabilità.

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DOCUMENTI

«Tanto la storiografia quanto la climatologia hanno tratto un grande impulso dall’atterraggio sulla Luna del

1969. Fu allora, infatti, che la fragilità della terra divenne visibile. Da quel momento la protezione della

natura e dell’ambiente ha acquistato un’importanza sempre maggiore, assumendo anzi il carattere di una vera

e propria industria. Le associazioni e le istituzioni ambientaliste lavorano sulla base di campagne di

sensibilizzazione che, quanto a professionalità, non sono seconde a quelle delle multinazionali. In

particolare, a partire dagli anni Novanta il timore del Riscaldamento globale ha rimpiazzato i precedenti,

come quello per la Moria dei boschi o quello per il Buco nell’ozono. Ora, per la prima volta, alla sbarra non

è più solo l’industria, ma ogni consumatore finale. In pratica ogni abitante della Terra è colpevole: il

boscimano sudafricano, che incendia la savana per cacciare o per guadagnare terreno coltivabile, e il

fazendero argentino, i cui manzi producono metano, il coltivatore di riso a Bali e il banchiere cinese, che fa i

suoi affari in uno studio dotato di aria condizionata.»

Wolfgang BEHRINGER, <<Storia culturale del clima>>, Bollati Boringhieri, Torino 2013 (prima ed.

originale 2007)

«Crescita demografica e scelta coercitiva.

Anche se le paure maltusiane di lungo periodo per la produzione alimentare sono infondate, o almeno

premature, ci sono però buone ragioni per preoccuparsi, in generale, per il tasso di crescita della popolazione

mondiale. Non si può dubitare che, nell’ultimo secolo, questo tasso abbia notevolmente accelerato: la

popolazione mondiale ha impiegato milioni di anni per raggiungere il primo miliardo, poi in 123 è arrivata al

secondo, al terzo in 33, al quarto in 14, al quinto in 13, e secondo le proiezioni delle Nazioni Unite il sesto

promette di arrivare in altri 11. Il numero degli abitanti del pianeta è cresciuto di 923 milioni solo nel

decennio 1980-90, e questo aumento corrisponde quasi alla popolazione complessiva di tutto il mondo

all’epoca di Malthus. Quanto agli anni Novanta, al loro termine pare non abbiano registrato un’espansione

molto inferiore. Se un simile andamento proseguisse, la terra, sicuramente, sarebbe sovraffollata in modo

spaventoso prima ancora della fine del ventunesimo secolo. Molti segni indicano in modo chiaro, tuttavia,

che il tasso di crescita della popolazione mondiale sta cominciando a rallentare, per cui dobbiamo chiederci:

si rafforzeranno le ragioni della frenata? E, in caso affermativo, a quale ritmo? E non meno importante è

un’altra domanda: è necessario un intervento pubblico per agevolare il rallentamento?»

Amartya SEN, <<Lo sviluppo è libertà. Perché non c’è crescita senza democrazia>>, Mondadori, Milano

2012 (ed. originale 1999)

«L’apprendistato della coesistenza con l’altro, l’escluso dalla costruzione della nostra tradizione, ci inizia a

una coesistenza mondiale che corrisponde a una delle sfide della nostra epoca. Aprire uno spazio all’altro, a

un mondo differente dal nostro, all’interno stesso della nostra propria tradizione, è il primo, e il più difficile,

gesto multiculturale. Incontrare lo straniero fuori dalle nostre frontiere è relativamente facile, e soddisfa

anche le nostre aspirazioni, finché possiamo rientrare da noi e appropriarci fra noi ciò che abbiamo così

scoperto. Essere costretti a restringere e modificare questo «da noi», il nostro modo di essere «a casa», è

molto più difficile, soprattutto senza che ciò provochi un’infedeltà a noi stessi. […] Finché l’altro non sarà

riconosciuto e rispettato come ponte fra natura e cultura, com’è, prima, il caso per l’altro genere, ogni

tentativo di mondializzazione democratica resterà un imperativo morale senza realizzazione concreta. Finché

l’universale non sarà considerato essere due, e l’umanità un luogo di coesistenza culturalmente feconda fra

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due generi irriducibilmente differenti, sempre una cultura vorrà imporre il suo colore ed i suoi valori

all’altro, anche mediante la sua morale e la sua religione.»

Luce IRIGARAY, <<Condividere il mondo>>, Bollati Boringhieri, Torino 2009 (ed. originale 2008)

«Ogni essere umano deve disporre di una “cittadinanza mondiale”. Nessuno deve essere più “apolide”.

Ciascuno deve sentirsi a casa propria sulla terra. Chiunque deve avere il diritto di lasciare il proprio paese

d’origine e di essere accolto, almeno temporaneamente, in qualsiasi altro luogo. […] Reciprocamente, ogni

essere umano ha dei doveri nei confronti degli altri essere umani, delle generazioni che verranno, delle altre

specie viventi e del pianeta. L’umanità ha in particolare il dovere di mostrare empatia verso le generazioni

future e verso le altre specie necessarie alla sua sopravvivenza. Deve quindi considerare come suo dovere

creare le condizioni perché le prossime generazioni e le altre specie possano esercitare i loro diritti. Deve

disporre di un accesso a tutte le sue risorse e, in particolare, alla ricchezza accumulata.» Jacques

ATTALI, <<Domani, chi governerà il mondo?>>, Fazi Editore, Roma 2012 (ed. originale 2011)

3. AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO : Violenza e non-violenza: due volti del Novecento.

DOCUMENTI

«Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell’Esperienza della Guerra aveva dato al conflitto

una nuova dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolungarsi degli

atteggiamenti degli anni di guerra in tempo di pace incoraggiò una certa brutalizzazione della politica,

un’accentuata indifferenza per la vita umana. Non erano soltanto la perdurante visibilità e lo status elevato

dell’istituzione militare in Paesi come la Germania a stimolare una certa spietatezza. Si trattava soprattutto di

un atteggiamento mentale derivato dalla guerra, e dall’accettazione della guerra stessa. L’effetto del processo

di brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra le due guerre fu di eccitare gli uomini, di spingerli all’azione

contro il nemico politico, oppure di ottundere la sensibilità di uomini e donne di fronte allo spettacolo della

crudeltà umana e alla morte. […] Dopo il 1918, nessuna nazione poté sfuggire completamente al processo di

brutalizzazione; in buona parte dell’Europa, gli anni dell’immediato dopoguerra videro una crescita della

criminalità e dell’attivismo politico. Da un capo all’altro dell’Europa, parve a molti che la Grande Guerra

non fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel periodo tra il primo e il secondo conflitto mondiale. Il

vocabolario della battaglia politica, il desiderio di distruggere totalmente il nemico politico, e il modo in cui

questi avversari venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima guerra mondiale, anche se stavolta

perlopiù contro nemici diversi (e interni).» George L. MOSSE, <<Le guerre mondiali. Dalla tragedia al

mito dei caduti>>, trad. it., Roma-Bari 1990

«Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa essere tanto

temuta da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di manifestarsi secondo

l’attuale ordinamento giuridico. È questo il caso della lotta di classe nella forma del diritto di sciopero

garantito ai lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui

spetti un diritto alla violenza. Contro questo modo di vedere si può certamente obiettare che l’omissione di

azioni, un non-agire, come in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto essere definita come violenza.

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Questa considerazione ha certamente facilitato al potere statale la concessione del diritto di sciopero, quando

ormai non si poteva più evitare. Ma poiché non è incondizionata, essa non vale illimitatamente.»

Walter BENJAMIN, <<Per la critica della violenza>>, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010

«Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell’aggressività nel regno

animale, la violenza era esaltata come una manifestazione della forza della vita e segnatamente della sua

creatività. Sorel, ispirato dall’élan vital di Bergson, mirava a una filosofia della creatività destinata ai

«produttori» e polemicamente rivolta contro la società dei consumi e i suoi intellettuali; tutti e due, a suo

avviso, gruppi parassitari. […] Nel bene e nel male – e credo che non manchino ragioni per essere

preoccupati come per nutrire speranze – la classe veramente nuova e potenzialmente rivoluzionaria della

società sarà composta di intellettuali, e il loro potere virtuale, non ancora materializzato, è molto grande,

forse troppo grande per il bene dell’umanità. Ma queste sono considerazioni che lasciano il tempo che

trovano. Comunque sia, in questo contesto ci interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie vitalistiche

di Bergson e di Nietzsche nella loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa combinazione

di violenza, vita e creatività sia presente nell’inquieta situazione mentale della generazione odierna. Non c’è

dubbio che l’accento posto sulla pura fattualità del vivere, e quindi sul fare l’amore inteso come la più

gloriosa manifestazione della vita, sia una reazione alla possibilità reale che venga costruita una macchina

infernale capace di mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in cui i nuovi glorificatori della vita

riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la produttività della società nell’immagine della “creatività”

della vita è cosa vecchia almeno quanto Marx, credere nella violenza come forza vitale è cosa vecchia

almeno quanto Bergson.»

Hannah ARENDT, <<Sulla violenza>>, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969)

«Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non violenza non è fatta

solo per i Rishi [saggi] e i santi. È fatta anche per la gente comune. La non violenza è la legge della nostra

specie, come la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito resta dormiente nel bruto, ed egli non conosce altra

legge che quella della forza fisica. La dignità dell’uomo esige ubbidienza a una legge più alta, alla forza

dello spirito. […] Nella sua condizione dinamica, non violenza significa sofferenza consapevole. Non vuol

dire sottomettersi docilmente alla volontà del malvagio, ma opporsi con tutta l’anima alla volontà del tiranno.

Agendo secondo questa legge del nostro essere, è possibile al singolo individuo sfidare tutta la potenza di un

impero ingiusto per salvare il proprio onore, la religione, l’anima, e porre le basi della caduta di questo

impero o della sua rigenerazione. E così non propugno che l’India pratichi la non violenza perché è debole.

Voglio che pratichi la non violenza essendo consapevole della propria forza e del proprio potere. […] La mia

missione è di convertire ogni indiano, ogni inglese e infine il mondo alla non violenza nel regolare i reciproci

rapporti, siano essi politici, economici, sociali o religiosi. Se mi si accusa di essere troppo ambizioso, mi

confesserò colpevole. Se mi si dice che il mio sogno non potrà mai attuarsi, risponderò che “è possibile” e

proseguirò per la mia strada.» Mohandas K. GANDHI, <<Antiche come le montagne>>, Edizioni di

Comunità, Milano 1975

«Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà

nella storia del nostro Paese. […] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all’America l’urgenza

appassionata dell’adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o

che si trangugi il tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della

democrazia; questo è il momento di levarsi dall’oscura e desolata valle della segregazione al sentiero radioso

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della giustizia; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell’ingiustizia razziale

alla solida roccia della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. […]

Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino a quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di

cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della nostra nazione fino a quando

non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c’è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si trova

qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la giusta meta

non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo

alla coppa dell’odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della

dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica.

Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza

dell’anima.»

Martin Luther KING - http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin_luther-king-discorso-

65443575/

4. AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO

ARGOMENTO : Tecnologia pervasiva.

DOCUMENTI

«Anche la Silicon Valley ha la sua religione. E potrebbe presto diventare il paradigma dominante tra i vertici

e gli addetti ai lavori della culla dell’innovazione contemporanea. È il «transumanismo» e si può definire,

scrive il saggista Roberto Manzocco in <<Esseri Umani 2.0>> (Springer, pp. 354), come «un sistema

coerente di fantasie razionali parascientifiche», su cui la scienza cioè non può ancora pronunciarsi, «che

fungono da risposta laica alle aspirazioni escatologiche delle religioni tradizionali». Per convincersene basta

scorrerne i capisaldi: il potenziamento delle nostre capacità fisiche e psichiche; l’eliminazione di ogni forma

di sofferenza; la sconfitta dell’invecchiamento e della morte. Ciò che piace ai geek della Valley è che questi

grandiosi progetti di superamento dell’umano nel “post-umano” si devono, e possono, realizzare tramite la

tecnologia. E tecniche, la cui fattibilità è ancora tutta da scoprire, come il “mind uploading”, ossia il

trasferimento della coscienza su supporti non biologici, e le “nano macchine”, robot grandi come virus in

grado di riparare le cellule cancerose o i danni da malattia degenerativa direttamente a livello molecolare.»

Fabio CHIUSI, <<TRANS UMANO la trionferà>>, <<L’Espresso>>, 6 febbraio 2014

«Lord Martin Rees, docente di Astrofisica all’Università di Cambridge e astronomo della Regina, la vede un

po’ diversamente: i robot sono utili per lavorare in ambienti proibitivi per l’uomo – piattaforme petrolifere in

fiamme, miniere semidistrutte da un crollo, centrali in avaria che perdono sostanze radioattive – oltre che per

svolgere mestieri ripetitivi. Ma devono restare al livello di «utili idioti: la loro intelligenza artificiale va

limitata, non devono poter svolgere mestieri intellettuali complessi». L’astronomo della Corte d’Inghilterra,

occhi rivolti più alle glorie del passato che alle speranze e alle incognite di un futuro comunque

problematico, propone una ricetta che sa di luddismo. Una ricetta anacronistica ed estrema che si spiega con

l’angoscia che prende molti di noi davanti alla rapidità con la quale la civiltà dei robot – della quale abbiamo

favoleggiato per decenni e che sembrava destinata a restare nei libri di fantascienza – sta entrando nelle

nostre vite. Che i robot stiano uscendo dalle fabbriche lo sappiamo da tempo: il bancomat è un bancario

trasformato in macchina, in servizio notte e giorno. In molti supermercati il cassiere non c’è più, sostituito da

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sensori, lettori di codici a barre, sistemi di pagamento automatizzati. In Giappone e Francia si moltiplicano

treni e metropolitane guidate da un computer (è così la nuova Linea 5 della metropolitana di Milano), così

come tutti i convogli che si muovono all’interno dei grandi aeroporti del mondo sono, ormai, senza

conducente.»

Massimo GAGGI, <<E il robot prepara cocktail e fa la guerra>>, <<Corriere della Sera. La Lettura>>, 26

gennaio 2014

«Per molto tempo al centro dell’attenzione sono state le tecnologie e gli interrogativi che si portano dietro:

«Meglio i tablet o i netbook?», «Android, iOs o Windows?», seguiti da domande sempre più dettagliate

«Quanto costano, come si usano, quali app…». Intanto i docenti hanno visto le classi invase da Lim,

proiettori interattivi, pc, registri elettronici o tablet, senza riuscire a comprendere quale ruolo avrebbero

dovuto assumere, soprattutto di fronte a ragazzi tecnologicamente avanzati che li guardavano con grandi

speranze e aspettative. Per gli studenti si apre una grande opportunità: finalmente nessuno proibisce più di

andare in internet, di comunicare tramite chat, di prendere appunti in quaderni digitali o leggere libri

elettronici.»

Dianora BARDI, <<La tecnologia da sola non fa scuola>>, <<Il Sole 24 ORE. Nòva>>, 12 gennaio 2014

«Passando dal tempo che ritorna al tempo che invecchia, dal tempo ciclico della natura regolato dal sigillo

della necessità al tempo progettuale della tecnica percorso dal desiderio e dall’intenzione dell’uomo, la storia

subisce un sussulto. Non più decadenza da una mitica età dell’oro, ma progresso verso un avvenire senza

meta. La progettualità tecnica, infatti, dice avanzamento ma non senso della storia. La contrazione tra

“recente passato” e “immediato futuro”, in cui si raccoglie il suo operare, non concede di scorgere fini ultimi,

ma solo progressi nell’ordine del proprio potenziamento. Null’altro, infatti, vuole la tecnica se non la propria

crescita, un semplice “sì” a se stessa. L’orizzonte si spoglia dei suoi confini. Inizio e fine non si congiungono

più come nel ciclo del tempo, e neppure si dilatano come nel senso del tempo. Le mitologie perdono la loro

forza persuasiva. Tecnica vuol dire, da subito, congedo dagli dèi.»

Umberto GALIMBERTI, <<Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica>>, Feltrinelli, Milano 2002

TIPOLOGIA C : TEMA DI ARGOMENTO STORICO

L’Europa del 1914 e l’Europa del 2014: quali le differenze?

Il candidato esamini la questione sotto almeno tre dei seguenti profili: forme istituzionali degli Stati

principali; stratificazione sociale; rapporti fra cittadini e istituzioni; sistemi di alleanze; rapporti fra gli Stati

europei; rapporti fra l’Europa e il resto del mondo.

TIPOLOGIA D : TEMA DI ORDINE GENERALE

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«Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. É fragile il paesaggio e sono

fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione. Ma

sono proprio le periferie la città del futuro, quella dove si concentra l’energia umana e quella che lasceremo

in eredità ai nostri figli. C’è bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci vogliono delle idee. […] Le

periferie sono la città del futuro, non fotogeniche d’accordo, anzi spesso un deserto o un dormitorio, ma

ricche di umanità e quindi il destino delle città sono le periferie. […] Spesso alla parola “periferia” si associa

il termine degrado. Mi chiedo: questo vogliamo lasciare in eredità? Le periferie sono la grande scommessa

urbana dei prossimi decenni. Diventeranno o no pezzi di città?»

Renzo PIANO, <<Il rammendo delle periferie>>, <<Il Sole 24 ORE>> del 26 gennaio 2014

Rifletti criticamente su questa posizione di Renzo Piano, articolando in modo motivato le tue considerazioni

e convinzioni al riguardo.

_______________________________________________________________________

Durata massima della prova: 6 ore.É consentito soltanto l’uso del dizionario di Italiano.

Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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MATEMATICA 04/03/2015

1. Una pescheria deve decidere, al mattino, quante scatole di gamberetti

scongelare per la vendita quotidiana. Da indagini effettuate nei periodi

precedenti ha rilevato le seguenti probabilità di vendita:

n° scatole

vendute

2 3 4 5 6

probabilità 0,10 0,25 0,3 0,2 0,15

Il costo di ogni scatola è di € 7, venduta in giornata produce un ricavo di € 14,

quelle invendute sono svendute a fine giornata a € 6. Determinare il numero

ottimo di scatole da scongelare per ottenere il massimo utile.

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2. Un agricoltore deve decidere quali prodotti coltivare nel suo terreno. Ogni

ettaro di pomodori produce un utile di € 450, un ettaro ad aglio un utile di €

320. Per la coltivazione dei pomodori deve assumere 2 lavoratori stagionali e

due fissi, per l’aglio 3 stagionali e 1 fisso. Per problemi di costo non può

assumere più di 12 lavoratori stagionali e 6 fissi. Vorrebbe coltivare a

pomodori o ad aglio non meno di 2 ettari e gli ettari a pomodori non inferiori

di quelli ad aglio. Determinare la ripartizione delle colture più conveniente.

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3. Indicare le caratteristiche distintive e il criterio risolutivo di un problema di

scelta in condizioni di certezza con effetti differiti. ( circa 10-12 righe)

COGNOME E NOME: ……………………………………………CLASSE: ………………. DATA: ……..

QUESITO 1 QUESITO 2 QUESITO 3

36% 36% 28%

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MATEMATICA 06/05/2015

1. Definire la domanda di un bene e le relativa elasticità, indicandone i caratteri distintivi e fornendo

un esempio di funzione di domanda e di elasticità per un valore a scelta (circa 10-15 righe).

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2. Una persona necessita di un finanziamento di € 100000, per il risarcimento del prestito tre diversi

istituti di credito gli offrono le seguenti possibilità:

A. € 65000 fra 3 anni e successivamente, a partire dalla fine del quarto anno 3 rate ciascuna da €

25500,

B. sette rate annue anticipate di € 24500,

C. € 39000 fra un anno, € 45000 fra 4 anni e € 48000 fra 7 anni.

Quale è la scelta più conveniente se la valutazione viene effettuata al tasso annuo del 3% ?

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3. Un’urna contiene 40 biglie rosse , 50 biglie nere e 10 biglie bianche. Determinare la probabilità che:

estraendone contemporaneamente tre esse siano tutte rosse,

estraendone contemporaneamente tre esse siano dello stesso colore.

COGNOME E NOME: ………………………………………………………………… CLASSE: ……………….

1 2 3

36% 36% 28%

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I.S.I.S.S. “ Gobetti – De Gasperi “

Prima simulazione terza prova classe 5D in data 4 marzo 2015

Deutsch-deutsche Dolmetscher

Der Ossi ist einen Zentimeter kleiner, dicker und stirbt zwei Jahre früher als der Wessi. Ossis gehen eine

Stunde eher ins Bett, stehen eine Stunde eher auf – und haben mehr Spass am Sex.

Beim Konsum verweigern sich Ossis den westlichen Verlockungen. Westprodukte gelten als verfälscht und

künstlich: sie symbolisieren einen Lebensstil ohne Tiefe und Ernsthaftigkeit.

Die Ostdeutschen schätzen altruistische Verhaltensweisen, ignorieren westliche Statussymbole und finden

es gut, wenn in den Spots realistische Ziele dargestellt werden.

Der Ossi prüft Qualität genau, vergleicht Preise und ist jederzeit bereit, die Marke zu wechseln. Deshalb

braucht man im Osten rationale Kaufargumente.

Beantworte bitte folgende Fragen!

1. Worin unterscheidet sich der Ostdeutsche von den Westdeutschen?

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…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

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2. Was halten viele Ostdeutsche von den Westprodukten?

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………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

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3. Welche Verhaltensweisen schätzen die Ossis?

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

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I.S.I.S.S. “ Gobetti - De Gasperi “

Anno Scolastico 2014-2015

Simulazione terza prova in lingua tedesca

Classe 5D

Kinder als “ Kaufmotor “ der Familie

Die Industrie bietet immer mehr kindgerechte Produkte an, um die kleinen “ Kaufmotoren “ der Familie auf

dem Laufenden zu halten. Im Supermarkt sind viele Dinge, die für Kinder geeignet sind. Die Form und Farbe

der Verpackung ist genauso wichtig für den Erfolg des Produkts wie die Verpackungsmenge: Kinder lieben

kleine Portionen, weil sie die nicht mit Geschwistern teilen müssen. Das Kind an der Hand, der beim Einkauf

mit Macht zum Regal strebt, wird von der Werbung geleitet. Wer den Geschmack der Kids trifft, kann mit

grossem Umsatzwachsen rechnen. Kids und Teenies sind Trendsetter: wenn sie ein Produkt kaugen, dann

geht die Ware gut. Marktforscher interessieren sich deshalb für ihr Konsumverhalten, denn Kinder sind oft

Entscheider, Eltern nur Besorger. In vielen Familien übernehmen die Kinder die Regie, wenn es um die

Wahl eines Produkts geht.

Erkläre bitte diese Ausdrücke und schreibe jeweils einen Satz!

1. Trendsetter

2. Marktforschung

3. Konsumverhalten

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Esami di Stato a.s. 2014/2015

Simulazione terza prova scritta: lingua e civiltà inglese

Morciano di Romagna04.03.2015

Classe VCD

Docente: Margherita Macchini

ITC

Name and surname_________________________________ Score________/15

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Read the following questions carefully and answer them using your answer sheet only.

Which elements have to be taken into account when setting the price of a product?

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Why is packaging an important choice for marketers?

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Page 131: RELAZIONI E PROGRAMMI DELLE SINGOLE DISCIPLINE · L’alleanza tra proprietari terrieri e industriali e le proteste dei lavoratori. Politica estera espansionistica e aggressiva :

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Which of the four Ps loses relevance in a virtual environment such as the Internet and why?

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Esami di Stato a.s. 2014/2015

Simulazione terza prova scritta: lingua e civiltà inglese

Morciano di Romagna06.05.2015

Classe VCD

Docente: Margherita Macchini

ITC

Name and surname_________________________________ Score________/15

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Outline the peace process which closed the first world war, highlighting the content of the Peace Treaty

and its consequences.

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Which alliances were involved in the second world war? Why did Britain enter the conflict? Outline the

most significant consequences of the conflict in social terms.

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Which indicator shows the slot occupied by a product in the market?

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Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore

ISISS "P.Gobetti-A.De Gasperi"- 47833 Morciano di Romagna (RN)

ESAME MATURITA’ TERZA PROVA

Materia: Lingua e civiltà spagnola A.S. 2014/2015

Tipologia B: quesito a risposta singola

Rispondi ai quesiti, contenendo l'estensione della risposta a dieci righe al massimo.

Nombre y apellido: …………………………………………………………………………………………Clase:

5D

1) Inditex... el fenómeno mundial español

La empresa Inditex, con sus ocho enseñas, es la compañía de distribución textil más importante de España y

la mayor del mundo. ¿ A qué se debe su éxito? Cuál son las estrategias empresariales y sus fortalezas?

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________________________________________________________________________________

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________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

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2) Del Milagro a la Gran Recesión económica española..................

Comenta la crisis económica , orígenes, causas, efectos, que sigue durando hasta la actualidad no

sólo en el plano económico sino también en el político y el social.

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_________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

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3) los indignados de España….cuando los ciudadanos toman conciencia ¿quién son, qué piden….. ?

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Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore

ISISS "P.Gobetti-A.De Gasperi"- 47833 Morciano di Romagna (RN)

ESAME MATURITA’ TERZA PROVA

Materia: Lingua e civiltà spagnola A.S. 2014/2015

Tipologia B: quesito a risposta singola

Rispondi ai quesiti, contenendo l'estensione della risposta a dieci righe al massimo.

Nombre y apellido: …………………………………………………………………………………………

Clase: 5D

1) “Las Ferias” heramienta útil del marketing moderno.

________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

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2) La Guerra Civil Española fue un conflicto social, político y bélico —que más tarde repercutiría también

en un conflicto económico

________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

__________________________________________________

_______________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________

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3)Desde la transición hasta la democrazia gracias al Rey de todos los españoles……………..

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TERZA PROVA

DIRITTO PUBBLICO

Classe V Sez.C Alunno ………………………………………………………..

Rispondi ai quesiti (max 10 righe) :

Primo quesito:

Il candidato illustri il funzionamento dei principali sistemi elettorali confrontandone vantaggi e svantaggi

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

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________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

Secondo quesito:

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Il candidato illustri le prerogative del Capo dello Stato distinguendo tra atti formalmente presidenziali e atti

sostanzialmente presidenziali

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________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

Terzo quesito:

Il candidato illustri il percorso previsto per richiedere il giudizio di costituzionalità delle leggi e degli atti

aventi forza di legge affidato alla Corte Costituzionale

________________________________________________________________________________

Page 142: RELAZIONI E PROGRAMMI DELLE SINGOLE DISCIPLINE · L’alleanza tra proprietari terrieri e industriali e le proteste dei lavoratori. Politica estera espansionistica e aggressiva :

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

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Punteggio……………………

Morciano di R. 04/03/2015

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SIMULAZIONE TERZA PROVA

ECONOMIA PUBBLICA

Classe V Sez.C Alunno ………………………………………………………..

Rispondi ai quesiti (max 10 righe) :

Primo quesito:

Il candidato illustri i documenti della programmazione economico-finanziaria del Governo

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

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________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

Secondo quesito:

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Il candidato illustri il percorso di formazione ed approvazione del progetto di legge di bilancio

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

Terzo quesito:

Il candidato illustri i principi di redazione del bilancio dello Stato

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

Page 145: RELAZIONI E PROGRAMMI DELLE SINGOLE DISCIPLINE · L’alleanza tra proprietari terrieri e industriali e le proteste dei lavoratori. Politica estera espansionistica e aggressiva :

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

Punteggio……………………

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ALUNNO _________________________ CLASSE VD DATA 4.3.2015

SIMULAZIONE 3° PROVA DI DIRITTO INTERNAZIONALE

1° QUESITO

Spiega in cosa consiste la clausola di force majeure e quella di hardship (Max 15 righe) Punteggio ottenuto _______ / 5

punti

2° QUESITO

What law applies to international sales agreements ?

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(Max 11 righe) Punteggio ottenuto _______ / 5

punti

3° QUESITO

Is it important to define the goods shipping methods ?

(Max 15 righe) Punteggio ottenuto _______ / 5

punti

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ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

“P. GOBETTI - A. DE GASPERI”

Largo Centro Studi 12/14, Morciano di Romagna (RN)

Tel.: 0541-988397 - Fax: 0541-987770 - E-MAIL: [email protected] - PEC [email protected]

Codice Fiscale 91064440406

SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO

materia: RELAZIONI INTERNAZIONALI

Alunno/a ……………………………..……….…………. classe V D data 06.05.2015

1. Negli ultimi anni il mondo del lavoro è notevolmente cambiato, richiede sempre più competenze

e professionalità.

Il candidato/a si esprima in merito a tali cambiamenti.

….……………………………………………………………..………………………….……………………

….……………………………………………………………..………………………….……………………

….……………………………………………………………..………………………….……………………

….……………………………………………………………..………………………….……………………

….……………………………………………………………..………………………….……………………

….……………………………………………………………..………………………….……………………

….……………………………………………………………..………………………….…………………

….……………………………………………………………..………………………….……………………

max 15 righe

ISISS

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2. In questi ultimi anni si è assistito ad una progressiva ritirata dello Stato dal mercato, lasciando il mercato

ai privati e attuando il processo di privatizzazione. Il candidato illustri le ragioni, strettamente connesse

all’adeguamento delle normative europee, alla base del processo di privatizzazione.

….……………………………………………………………..………………………….……………………

….……………………………………………………………..………………………….……………………

….……………………………………………………………..………………………….……………………

….……………………………………………………………..………………………….……………………

….……………………………………………………………..………………………….……………………

….……………………………………………………………..………………………….……………………

….……………………………………………………………..………………………….……………………

….……………………………………………………………..………………………….……………………

…….…………………………………..………………...

max 15 righe

3. Con il termine politica fiscale ci si riferisce agli interventi di politica attuati dalle istituzioni

pubbliche. Il candidato illustri le cause dell’eccessiva espansione della spesa pubblica .

….……………………………………………………………..………………………….……………………

….……………………………………………………………..………………………….……………………

….……………………………………………………………..………………………….……………………

….……………………………………………………………..………………………….……………………

….……………………………………………………………..………………………….……………………

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….……………………………………………………………..………………………….……………………

….……………………………………………………………..………………………….……………………

….……………………………………………………………..………………………….……………………

…….…………………………………..………………...

max 15 righe

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TERZA PROVA

INFORMATICA

CLASSE: 5C DATA:04/03/2015 ALUNNO:__________________

1) Spiega che cosa si intende per Database e per DBMS e illustra i principali

vantaggi:

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

____________________________________________________________

2) Spiega perché le WAN hanno generalmente IP-address di classe A, mentre le

LAN hanno IP-address di classe B o C ed individua a quale classe

appartengono i seguenti indirizzi IP: 192.168.20.3; 72.16.11.23

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

____________________________________________________________

3) Spiega il modello E/R e rappresentalo graficamente con un esempio a tua

scelta.

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

___________________________________________________________________

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SIMULAZIONE TERZA PROVA

INFORMATICA

CLASSE: 5C DATA:06/05/2015 ALUNNO:__________________

1) In che cosa si differenzia il modello client/serverdal modello peer to peer?

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

____________________________________________________________

2) Elenca i livelli del modello ISO-OSI e per ciascun livello spiega che cosa

descrive

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

____________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

____________________________________________________________

Page 154: RELAZIONI E PROGRAMMI DELLE SINGOLE DISCIPLINE · L’alleanza tra proprietari terrieri e industriali e le proteste dei lavoratori. Politica estera espansionistica e aggressiva :

3) Che cosa si intende per rete Intranet? Elenca alcuni vantaggi.

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

____________________________________________________________

Page 155: RELAZIONI E PROGRAMMI DELLE SINGOLE DISCIPLINE · L’alleanza tra proprietari terrieri e industriali e le proteste dei lavoratori. Politica estera espansionistica e aggressiva :

GRIGLIE DI VALUTAZIONE

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO

A.S. ____________________ CLASSE 5 _______________

CANDIDATO _________________________________________

TIPOLOGIA A (ANALISI DEL TESTO)

INDICATORI Livelli di valore /

Valutazione

Punteggio

relativo ai

diversi livelli

in base 15

Punteggio

conseguito

in base 15

COMPRENSIONEDEL TESTO

(Individuazione di temi e informazioni essenziali per la comprensione del

testo; divisione in sequenze, riassunto, parafrasi del testo)

Nulla

Scarsa

Parziale / insufficiente

Accettabile / sufficiente

Discreta / buona

Ottima / eccellente

0,5

1

1,5

2

2,5

3

ANALISI E INTERPRETAZIONE DEL TESTO

(Analisi tematica e formale del testo; individuazione di temi e motivi utili per

operare un’interpretazione del testo)

Nulla

Scarsa

Parziale / insufficiente

Accettabile / sufficiente

Discreta / buona

Ottima / eccellente

0,5

1

1,5

2

2,5

3

CONOSCENZA, CONTESTUALIZZAZIONE E APPROFONDIMENTO

CRITICO

(Conoscenza del testo, dell’autore e del quadro di riferimento;

approfondimento critico e contestualizzazione del testo all’interno della

produzione letteraria, dell’ideologia e della poetica dell’autore,

Nulla

Scarsa

Parziale / insufficiente

0,5

1

1,5

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contestualizzazione del testo e dell’autore all’interno del contesto storico-

culturale di riferimento; confronto e messa in relazione del testo con altre

opere dell’autore o con opere di altri autori e individuazione di analogie e

differenze)

Accettabile / sufficiente

Discreta / buona

Ottima / eccellente

2

2,5

3

COESIONE TESTUALE E COERENZA LOGICO-ARGOMENTATIVA

(Articolazione del testo in parti; coesione testuale tra le frasi e le parti più

ampie di testo; coerente e lineare organizzazione dell’esposizione e delle

argomentazioni)

Nulla

Scarsa

Parziale / insufficiente

Accettabile / sufficiente

Discreta / buona

Ottima / eccellente

0,5

1

1,5

2

2,5

3

PADRONANZA DELLA LINGUA

(Correttezza ortografica e morfosintattica; precisione e ricchezza lessicale;

precisione nella punteggiatura; uso di linguaggio specifico e di registro

adeguati alla forma testuale, al destinatario, al contesto e allo scopo)

Nulla

Scarsa

Parziale / insufficiente

Accettabile / sufficiente

Discreta / buona

Ottima / eccellente

0,5

1

1,5

2

2,5

3

PUNTEGGIO TOTALE CONSEGUITO

/

15

PUNTEGGIO TOTALE CONSEGUITO

/

10

Morciano di Romagna, il …………………..

VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA _______________ / 15

N.B. : Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri

decimali, viene approssimato all’unità superiore. La sufficienza corrisponde al voto 10/15.

La Commissione Il Presidente

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO

A.S. _____________________ CLASSE 5 _______________

CANDIDATO _________________________________________

TIPOLOGIA B (SAGGIO BREVE / ARTICOLO DI GIORNALE)

INDICATORI Livelli di valore /

Valutazione

Punteggio

relativo ai

diversi livelli

in base 15

Punteggio

conseguito in

base 15

CONOSCENZA DELLA TIPOLOGIA TESTUALE,

STRUTTURAZIONE DEL TESTO E COESIONE

TESTUALE

(Rispetto delle consegne nella strutturazione del testo :

scelta tra saggio e articolo, titolo, destinatario,

attualizzazione, limite di stesura, citazioni;

articolazione del testo in parti; coesione testuale tra le

frasi e le parti più ampie di testo)

Nulla

Scarsa

Parziale / insufficiente

Accettabile / sufficiente

Discreta / buona

Ottima / eccellente

0,5

1

1,5

2

2,5

3

CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO E DEL

QUADRO DI RIFERIMENTO

(Informazioni generali sull’argomento e sul quadro di

riferimento)

Nulla

Scarsa

Parziale / insufficiente

Accettabile / sufficiente

Discreta / buona

Ottima / eccellente

0,5

1

1,5

2

2,5

3

SVILUPPO CRITICO DELLE QUESTIONI

Nulla

0,5

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PROPOSTE E ADERENZA ALLA TRACCIA

(Approfondimento critico delle questioni proposte e

originalità delle idee; comprensione ed utilizzo

pertinente ed efficace dei materiali forniti; aderenza

alla traccia)

Scarsa

Parziale / insufficiente

Accettabile / sufficiente

Discreta / buona

Ottima / eccellente

1

1,5

2

2,5

3

COERENZA LOGICO-ARGOMENTATIVA

(Coerente e lineare organizzazione dell’esposizione e

delle argomentazioni)

Nulla

Scarsa

Parziale / insufficiente

Accettabile / sufficiente

Discreta / buona

Ottima / eccellente

0,5

1

1,5

2

2,5

3

PADRONANZA DELLA LINGUA

(Correttezza ortografica e morfosintattica; precisione e

ricchezza lessicale; precisione nella punteggiatura; uso

di linguaggio specifico e di registro adeguati alla forma

testuale, al destinatario, al contesto e allo scopo)

Nulla

Scarsa

Parziale / insufficiente

Accettabile / sufficiente

Discreta / buona

Ottima / eccellente

0,5

1

1,5

2

2,5

3

PUNTEGGIO TOTALE CONSEGUITO

/ 15

PUNTEGGIO TOTALE CONSEGUITO

/ 10

Morciano di Romagna, il …………………..

VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA _______________ / 15

N.B. : Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri

decimali, viene approssimato all’unità superiore. La sufficienza corrisponde al voto 10/15.

La Commissione Il Presidente

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO

A.S. ________________________ CLASSE 5 _______________

CANDIDATO _________________________________________

TIPOLOGIA C (TEMA DI ARGOMENTO STORICO) - D (TEMA DI ORDINE GENERALE)

INDICATORI Livelli di valore /

Valutazione

Punteggio

relativo ai diversi

livelli

in base 15

Punteggio

conseguito in

base 15

CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO E DEL

QUADRO DI RIFERIMENTO

(Informazioni generali sull’argomento e

collocazione del tema proposto nel relativo

contesto culturale)

Nulla

Scarsa

Parziale / insufficiente

Accettabile / sufficiente

Discreta / buona

Ottima / eccellente

0,5

1

1,5

2

2,5

3

ADERENZA ALLA TRACCIA E SVILUPPO

CRITICO DELLE QUESTIONI PROPOSTE

(Aderenza alla traccia; approfondimento critico

delle questioni proposte e originalità delle idee

Nulla

Scarsa

Parziale / insufficiente

Accettabile / sufficiente

Discreta / buona

Ottima / eccellente

0,5

1

1,5

2

2,5

3

STRUTTURAZIONE DEL TESTO E COESIONE

TESTUALE

(Articolazione del testo in parti; coesione

testuale tra le frasi e le parti più ampie di testo)

Nulla

Scarsa

Parziale / insufficiente

Accettabile / sufficiente

0,5

1

1,5

2

Page 161: RELAZIONI E PROGRAMMI DELLE SINGOLE DISCIPLINE · L’alleanza tra proprietari terrieri e industriali e le proteste dei lavoratori. Politica estera espansionistica e aggressiva :

Discreta / buona

Ottima / eccellente

2,5

3

COERENZA LOGICO-ARGOMENTATIVA

(Coerente e lineare organizzazione

dell’esposizione e delle argomentazioni)

Nulla

Scarsa

Parziale / insufficiente

Accettabile / sufficiente

Discreta / buona

Ottima / eccellente

0,5

1

1,5

2

2,5

3

PADRONANZA DELLA LINGUA

(Correttezza ortografica e morfosintattica;

precisione e ricchezza lessicale; precisione

nella punteggiatura; uso di linguaggio specifico

e di registro adeguati alla forma testuale, al

destinatario, al contesto e allo scopo)

Nulla

Scarsa

Parziale / insufficiente

Accettabile / sufficiente

Discreta / buona

Ottima / eccellente

0,5

1

1,5

2

2,5

3

PUNTEGGIO TOTALE CONSEGUITO

/ 15

PUNTEGGIO TOTALE CONSEGUITO

/ 10

Morciano di Romagna, il …………………..

VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA _______________ / 15

N.B. : Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri

decimali, viene approssimato all’unità superiore. La sufficienza corrisponde al voto 10/15.

La Commissione Il Presidente

ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

P. Gobetti – A. De Gasperi

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MORCIANO DI ROMAGNA (RN) - Via Largo Centro Studi, 12

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI ECONOMIA AZIENDALE

SECONDA PROVA DELL’ESAME DI STATO

Classe 5…………. Anno scolastico …………

CANDIDATO………………………………………….. VOTO……………………/15

INDICATORI LIVELLI DI VALUTAZIONE: 1° gravemente insuff;

2° insuff; 3° suff-più che suff; 4° discreto-buono; 5°ottimo.

PUNTEGGIO

PREVISTO

PUNTEGGIO

ASSEGNATO

Conoscenza

degli argomenti

richiesti.

1° Livello:Le tematiche richieste sono state esaminate in

minima parte.

1≤ p <2,5

2° Livello:Non sono stati esaminati tutti gli aspetti richiesti.

2,5≤ p <3,5

3° Livello:L’analisi è adeguatamente articolata e corretta ma

nessun aspetto è stato approfondito.

3,5≤ p <4,5

4° Livello: Tutti gli aspetti sono stati esaminati e trattati in

modo corretto.

4,5≤ p <5

5° Livello: tutti gli aspetti sono stati sviluppati e approfonditi.

5

Rispetto dei vincoli

della traccia.

Competenza

nell’applicazione

delle procedure

contabili e

congruenza dei dati.

1°Livello:Non sono stati rispettati i vincoli del testo, le

procedure contabili risultano per lo più errate e i dati

presentati incoerenti.

1,5≤ p <3

2° Livello: Sono stati rispettati solo alcuni dei vincoli del testo

e sono stati commessi alcuni gravi errori nelle procedure

contabili e nella scelta dei dati.

3≤ p <4,5

3° Livello: Sono stati rispettati tutti i vincoli del testo e sono

stati commessi solo alcuni errori non gravi nelle procedure

contabili e nella scelta dei dati .

4,5≤ p <6

4° Livello: Tutti i vincoli sono stati esaminati e sviluppati in

modo corretto, eventuali errori nelle procedure contabili e

nella scelta dei dati risultano trascurabili.

6≤ p <7

5° Livello: tutti i vincoli della traccia sono stati sviluppati

correttamente e approfonditi; notevole la padronanza delle

7

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procedure contabili; sceglie i dati in modo logico e completo.

Competenza

espressiva.

Qualità della

comunicazione

1° Livello: L’esposizione e la presentazione sono molto

trascurate .

1≤ p <1,5

2° Livello: L’esposizione e la presentazione risultano in parte

trascurate; l’argomentazione è spesso incoerente.

1,5≤ p <2

3° Livello: L’esposizione e la presentazione solo a tratti non

risultano chiare.

2≤ p <2,5

4° Livello: L’esposizione e la presentazione risultano chiare e

ordinate.

2,5≤ p <3

5° Livello: L’esposizione e la presentazione risultano molto

efficaci e organizzate in modo logico.

3

IL PRESIDENTE……………………………………………

I COMMISSARI……………………………… ………………………………………………………

………………………………………………………… …………………………………………………………

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ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

P. Gobetti – A. De Gasperi MORCIANO DI ROMAGNA (RN) - Via Largo Centro Studi, 12

TERZA PROVA ESAME DI STATO

Griglia di Valutazione

Classe VCD Anno scolastico 2014/15

Studente:....................................................

Tipologia B: (quesiti a risposta singola)

INDICATORI

DESCRITTORI

PUNTEGGIO PREVISTO PUNTEGGIO

ASSEGNATO

Pertinenza e

completezza delle

risposte/degli elaborati

rispetto ai quesiti

Comprensione del quesito,

conformità dello sviluppo rispetto

alla consegna e capacità di

utilizzare le conoscenze acquisite

per rispondere ai quesiti e/o

risolvere i problemi

1-5

Correttezza espressiva e

capacità di utilizzare il

lessico specifico di ogni

disciplina

Capacità di utilizzare il linguaggio

specifico: correttezza espressiva e

abilità nell’utilizzo del lessico

specifico per rispondere ai quesiti

1-5

Capacità di

rielaborazione e

approfondimento dei

contenuti

Capacità di sintetizzare e

approfondire contenuti e risultati:

originalità e completezza nello

sviluppo e nella rielaborazione

delle risposte e/o nella soluzione

dei problemi

1-5

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TOTALE PUNTI

................/15

IL PRESIDENTE

.........................………..

I COMMISSARI

.................................. .…………............….

.................................. .…………............….

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ESAME DI STATO 2015 Commissione Classe 5__

Candidato: _________________________________________

Scheda di osservazione/misurazione del colloquio

Fasi Indicatori Punteggi

1 - suff, 2 - alto

Argomento Padronanza linguistica linguaggio appropriato 1

a scelta del registro adeguato 1

candidato Presentazione dei esposizione chiara e 1

contenuti organica

efficacia comunicativa 1

Organizzazione dei strutturazione per punti 1 2

contenuti essenziali

coerenza interna 1

Chiarimenti e esplicitazione dei processi 1 2

collegamenti collegamenti indotti 1 2

collegamenti autonomi 1 2

Totale sezione (max. 13 punti):

Argomenti Padronanza linguistica proprietà di linguaggio 1

proposti dalla microlingue settoriali 1

commissione Capacità di operare collegamenti indotti 1

collegamenti collegamenti autonomi 1 2

intra e pluridisciplinari

Capacità di argomentare discussione 1 2

valutazione 1 2

Capacità di approfondire analisi 1 2

sintesi 1 2

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Totale sezione (max. 13 punti):

Discussione Approfondimenti (1 sufficiente, 2 alto) 1 2

elaborati Chiarimenti (1 sufficiente, 2 alto) 1 2

Totale sezione (max. 4 punti):

PUNTEGGIO COLLOQUIO /30

Il Presidente

Prof.

Prof.

Prof.

Prof.

Prof.

Prof.

Prof.

Morciano di Romagna, _____ / _____ / 2015

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TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA I VOTI ED I GIUDIZI CONCORDATA ALL’INTERNO DEL CONSIGLIO DI

CLASSE

COLLOQUIO

VOTO / 30

PROVE

SCRITTE

VOTO / 15

VOTO

/ 10

CONOSCENZE

COMPETENZE

CAPACITÀ

1 - 2 1 - 2 1- 2 Nulle

Nulle Nulle

3 - 4 3 2,5 Quasi nulle Quasi nulle Quasi nulle

5 - 6 4 3 Quasi nulle Quasi nulle Quasi nulle

7 - 8 5 3,5 Lacune gravissime e

diffuse ed errori

Incapacità di applicare le

conoscenze minime

Analisi errate

9 - 11 6 4 Lacune gravissime ed

errori, conoscenza molto

frammentaria e

superficiale degli

argomenti

Applicazione erronea delle

conoscenze minime, se

guidato

Svolgimento di analisi

stentate e assai lacunose

e incapacità di

rielaborazione delle

conoscenze

12 - 13 7 4,5 Lacune gravi e diffuse Difficoltà di applicazione

delle conoscenze minime,

se guidato

Svolgimento di analisi

assai lacunose e

incapacità di

rielaborazione delle

conoscenze

14 - 16 8 5 Conoscenze

frammentarie e

superficiali

Applicazione autonoma

delle conoscenze minime,

ma approssimativa,

parziale e /o con errori

Svolgimento di analisi

lacunose o con errori e

non piena autonomia

nell’ elaborazione

17 - 18 9 5,5 Conoscenze generiche e

non sempre corrette

Applicazione autonoma

delle conoscenze minime

Svolgimento di analisi

corrette, ma parziali o

frammentarie

19 - 20 10 6 Conoscenze corrette, ma

non articolate

Applicazione autonoma

delle conoscenze di base

Interpretazione del

compito semplice, ma

corretta

21 - 22 11 6,5 Conoscenze corrette e

sufficientemente

articolate

Applicazione autonoma

delle conoscenze anche a

problemi più complessi,

ma con errori

Interpretazione esatta di

un compito e capacità di

ridefinizione di un

concetto; sufficiente

precisione di analisi e

sintesi

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23 - 24 12 7 - 7,5 Conoscenze corrette ed

abbastanza approfondite

Applicazione autonoma

delle conoscenze anche a

problemi complessi, senza

errori di rilievo;

organizzazione pertinente

dei contenuti

Interpretazione esatta di

un compito anche più

articolato e capacità di

ridefinirne i concetti;

discreta precisione di

analisi e sintesi

25 - 26 13 8 - 8,5 Conoscenze articolate,

sicure e approfondite

Applicazione autonoma e

corretta delle conoscenze

anche a problemi

complessi

Interpretazione esatta di

un compito e capacità di

correlazione tra concetti

e contesti diversi; buona

capacità di analisi e

sintesi

27 - 28 14 9 Conoscenze ampie,

articolate, approfondite

ed esposte con un

linguaggio fluido e

specifico

Applicazione autonoma,

rapida e sicura di tutte le

conoscenze ad ogni tipo di

problema affrontato

Capacità di compiere

analisi approfondite

rielaborando in modo

veloce e autonomo

29 - 30 15 9,5 - 10 Conoscenze eccellenti ed

esposte in modo

articolato e con un

lessico sempre adeguato

Ricerca autonoma e rapida

delle soluzioni più

adeguate ai problemi

affrontati

Capacità di rielaborare

anche tematiche

complesse in modo

corretto, critico e

autonomo

COLLOQUIO

Per la valutazione del colloquio il Consiglio di Classe ritiene che debbano essere tenuti in considerazione i

seguenti punti, sintetizzati alla voce descrittori nella griglia alla pagina successiva, anche in considerazione

di quanto richiesto agli alunni durante il loro percorso scolastico, in particolare per quanto riguarda

naturalmente l’esposizione orale.

Inoltre, per quel che concerne il colloquio d’Esame, gli studenti, coadiuvati dai loro insegnanti, hanno

preparato delle tesine multidisciplinari costruite spesso a partire da un tema centrale che fungeranno

appunto da base per la prova orale.

padronanza della lingua e della terminologia specifica;

capacità di utilizzare le conoscenze acquisite;

capacità di collegare le conoscenze nell'argomentazione;

capacità di discutere e di approfondire anche operando collegamenti interdisciplinari;

capacità di formulare opinioni adeguate al tema trattato.