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Psicologia sociale
Ruggieri StefanoUniversità degli Studi di [email protected]
L’aggressività
Definizioni generali
Misurazione dell’aggressività
Teorie del comportamento aggressivo
Lo sviluppo del comportamento aggressivo
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Lo sviluppo del comportamento aggressivo
Aspetti individuali
Aspetti situazionali
Come ridurre l’aggressività
Il bullismo
Definizioni generali
In psicologia sociale, azione aggressiva: qualsiasi comportamento
intenzionale che mira a provocare danno a livello
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provocare danno a livello fisico o psicologico
Si può trattare di una azione verbale o fisica che può raggiungere o meno l’obiettivo
Definizioni generali Tipologie di comportamento aggressivo
2 tipologie di aggressività:
strumentale
emozionale
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emozionale
Ciò che caratterizza le diverse tipologie di aggressività è la percezione della situazione che si sta vivendo
Definizioni generaliTipologie di comportamento aggressivo -L’aggressività strumentale
Si manifesta quando le persone notano la possibilità di realizzare un tornaconto
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un tornaconto personale
Chi è esperto diventa particolarmente bravo ad accorgersi di opportunità adeguate
Definizioni generaliTipologie di comportamento aggressivo -L’aggressività strumentale
La regola con la quale si è formato è che “l’aggressività paga”, e quando paga diventa
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quando paga diventa anche più probabile
Per converso, quando le ricompense cessano l’aggressività strumentale diminuisce
Definizioni generaliTipologie di comportamento aggressivo -L’aggressività strumentale
Se l’aggressività strumentale dipende da costi e benefici potenziali, quali fattori la influenzano?
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influenzano?
Capacità personali
Differenze di genere
Esposizione nel contesto di vita
Definizioni generaliTipologie di comportamento aggressivo -L’aggressività emozionale
Una forma di aggressività fine a se stessa, non motivata dal calcolo dei guadagni e delle perdite
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dei guadagni e delle perdite materiali
Spinte da una furia cieca le persone a volte agiscono aggressivamente senza neppure considerare le probabilità di una punizione immediata
Definizioni generaliTipologie di comportamento aggressivo -L’aggressività emozionale
Sentimenti di rabbia e impulsi diretti all’aggressività emozionale sono di solito provocati da una minaccia all’autostima e allo status, per esempio quando si è insultati, sminuiti, o quando si avverte una mancanza di rispetto
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insultati, sminuiti, o quando si avverte una mancanza di rispetto
Il bisogno di ottenere e preservare affiliazione e rispettomotiva l’aggressività emozionale
come
il desiderio di controllare ricompense materiali motival’aggressività strumentale
Definizioni generaliTipologie di comportamento aggressivo -L’aggressività emozionale Per questa ragione, minacce ad una positiva immagine di sé –
vedersi negare il rispetto, essere ridicolizzati o snobbati – sono provocazioni potenti in grado di condurre ad azioni aggressive
Qualunque colpo inferto all’autostima è peggiore se è pubblico, e
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Qualunque colpo inferto all’autostima è peggiore se è pubblico, e quindi questa presenza rende più probabili le risposte violente
Le azioni aggressive vengono commesse di più da chi ha un’autostima più elevata e con una considerazione di sé fragile o insicura
Misurazione dell’aggressività
Osservazione
Osservazione naturalistica
Esperimenti sul campo
Esperimenti di laboratorio
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Esperimenti di laboratorio
Inchieste
Resoconti del proprio comportamento
Dichiarazione di coetanei o di altri
Resoconti tratti da archivi
Rilevazione dei costrutti della personalità
Misurazione dell’aggressivitàOsservazione
Riduce il problema della reattività della misurazione
Comportamento aggressivo considerato
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Comportamento aggressivo considerato socialmente indesiderabile
L’osservazione consente la rilevazione del comportamento aggressivo all’insaputa delle persone che lo mettono in atto
Misurazione dell’aggressivitàOsservazione – Osservazione naturalistica
Si registra il flusso naturale del comportamento che in seguito viene suddiviso in unità di analisi più
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in unità di analisi più dettagliate ed assegnato a categorie predefinite
Misurazione dell’aggressivitàOsservazione – Esperimenti sul campo
Includono la manipolazione di una VI ed i suoi effetti su una VD
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Misurazione dell’aggressivitàOsservazione – Esperimenti di laboratorio
Caratteristiche fondamentali: possibilità di esporre i
partecipanti ad una manipolazione sperimentale
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manipolazione sperimentale che ha lo scopo di influenzare le tendenze a reagire in modo aggressivo
possibilità di assegnazione casuale dei partecipanti alle situazioni
possibilità di controllare fattori intervenienti
Misurazione dell’aggressivitàOsservazione – Esperimenti di laboratorio
Il paradigma insegnante allievo
Il paradigma di valutazione di un saggio
Il paradigma del tempo di reazione competitiva
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competitiva
Il paradigma “Bobo doll”
Aggressività verbale
Misurazione dell’aggressivitàInchieste
Non sempre l’osservazione è una metodologia possibile
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La natura potenzialmente pericolosa delle azioni aggressive e l’uso imprevedibile di queste azioni sono una spiegazione
Misurazione dell’aggressivitàInchieste – Resoconti del comportamento
Ai soggetti viene richiesto di fornire un resoconto verbale del loro comportamento aggressivo, riportando aspetti generali o specifici del proprio comportamento
Uno strumento è la scala di aggressione fisica e
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Uno strumento è la scala di aggressione fisica e verbale (Buss e Perry, 1992) (es. “una volta ogni tanto non riesco a controllare il bisogno
di colpire un’altra persona”, “non riesco a non litigare con le persone che non sono d’accordo con me”)
Svantaggio principale è la desiderabilità sociale
Misurazione dell’aggressivitàInchieste – Dichiarazioni di coetanei o altri
Genitori, insegnanti, pari, forniscono delle informazioni sul comportamento sociale dell’individuo
Riduce il problema della desiderabilità sociale
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Riduce il problema della desiderabilità sociale
Es. Eron et al., 1972
Misurazione dell’aggressivitàInchieste – Registrazioni di archivio
I ricercatori possono acquisire informazioni sul comportamento aggressivo dai dati contenuti negli archivi raccolti in origine per altri motivi
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altri motivi
Es. le statistiche sul crimine e le documentazioni delle condizioni climatiche sono particolarmente importanti nel contesto della ricerca sull’aggressività
Misurazione dell’aggressivitàInchieste – Scale di personalità
Ai soggetti considerati “più aggressivi” viene chiesto di compilare questionari di personalità
Uno strumento molto utile è rappresentato dall’utilizzo di tecniche proiettive
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dall’utilizzo di tecniche proiettive
Teorie del comportamento aggressivo
Tema della natura umana è vecchio quanto la storia del pensiero occidentale
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Hobbes (1588-1679):homo homini lupus
Rousseau (1712-1778):mito del buon selvaggio
Teorie del comportamento aggressivo
Accordo tra gli scienziati che parlano di una “preprogrammazione genetica” che consta di schemi di condotta stereotipati e ripetitivi
Nell’essere umano questo determinismo biologico si
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Nell’essere umano questo determinismo biologico si compenetra con i valori morali e sociali che la vita in comune esige
Natura e cultura si mischiano al fine di modulare gli istinti
Teorie del comportamento aggressivo
Spiegazioni fisiologiche La ricerca genetica Le strutture anatomiche Gli studi sugli ormoni ed i neurotrasmettitori
Spiegazioni biologiche Etologia
Sociologia
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Sociologia Genetica del comportamento
Spiegazioni psicologiche Psicoanalisi freudiana Ipotesi frustrazione aggressività Neoassociazionismo cognitivo Modello del transfer di eccitazione Approccio sociocognitivo Teoria dell’apprendimento Modello sociointerazionista
Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni fisiologiche
Fino a che punto il comportamento aggressivo può essere spiegato dalle sue caratteristiche fisiologiche?
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Diversi livelli di analisi:
La ricerca genetica
Le strutture anatomiche
Gli studi sugli ormoni ed i neurotrasmettitori
Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni fisiologiche – Basi genetiche
È possibile che i geni influenzino i comportamenti aggressivi? Risultati non univoci
Contributo di Lombroso
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L’idea che le tendenze aggressive siano biologicamente determinate non è però tramontata
Nel corso degli anni ’60 studio sul codice genetico fornisce l’impulso a modelli biologici dell’aggressività
Particolare attenzione alle disfunzioni genetiche legate alla differenziazione di genere sessuale
Teorie del comportamento aggressivo
Spiegazioni fisiologiche – Basi genetiche
Le anomalie dei cromosomi sessuali sono il risultato di un imperfetto sdoppiamento in meiosi delle cellule sessuali (es. 47 XXY sindrome di Klinefelter, 47 XYY sindrome di Jacobs, 47 XXX tripla X)
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I risultati recenti hanno mostrato che non esiste un legame diretto, ma che fattori connessi con lo sviluppo cognitivo (QI, disturbi dell’attenzione) possano mediare la relazione
Teorie del comportamento aggressivo
Spiegazioni fisiologiche – Strutture anatomiche
I sistemi neurali coinvolti sembrano essere il sistema limbico, il tronco dell’encefalo e l’amigdala
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dell’encefalo e l’amigdala
Negli animali stimolazioni elettriche del sistema limbico sollecitano l’attacco nei confronti degli animali vicini
Possibile modulatore dell’aggressività: testosterone (ormone sessuale maschile), che spiegherebbe anche la maggiore aggressività dell’uomo rispetto alla donna
Maggiore testosterone negli aggressivi rispetto ai meno aggressivi
Non è chiara la direzione di questo legame
Teorie del comportamento aggressivo
Spiegazioni fisiologiche – Ormoni
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Non è chiara la direzione di questo legame
L’estradiolo nelle donne avrebbe una funzione inversa
Sebbene in tutte le culture gli uomini manifestino sempre una tendenza maggiore all’aggressività fisica rispetto alle donne, la cultura ha un peso determinante: es. Australia ed in Nuova Zelanda le donne hanno mostrato una maggiore tendenza all’aggressività fisica rispetto agli uomini provenienti da Svezia e Corea
Teorie del comportamento aggressivo
Spiegazioni fisiologiche – Neurotrasmettitori
Tra i neurotrasmettitori, l’aggressività viene favorita da acetilcolina, dopamina e
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dopamina e noradrenalina
La serotonina avrebbe invece funzione inibente
Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni biologiche
L’attenzione è posta sulla biologia e sul concetto dell’aggressività come istinto
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Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni biologiche – Prospettiva etologica
Per Lorenz e gli etologi l’aggressività è un istinto primario ereditariamente trasmissibile il cui compito è quello di fare progredire la specie, e che deve essere considerato nella sua funzione adattiva
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adattiva
Presente: nella lotta per il cibo
nella messa in fuga dell’avversario
per la competizione sessuale
per evitare lo sfruttamento eccessivo del territorio
per il mantenimento della struttura gerarchica e l’ordine
Gli esemplari più aggressivi hanno quindi maggiori probabilità di sopravvivenza e riproduzione
Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni biologiche – Prospettiva etologica
L’organismo produce costantemente energia aggressiva
Il fatto che conduca a manifestazioni di tipo
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manifestazioni di tipo aggressivo dipende: dalla quantità di energia
accumulata
dalla forza degli stimoli interni (es. presenza di un predatore)
Questi due fattori sono inversamente proporzionali
Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni biologiche – Prospettiva etologica
Negli animali si è sviluppata una inibizione selettiva a servirsi delle proprie potenti armi naturali al fine di evitare l’estinzione
qualcuno ha suggerito che agli inizi della storia dell’evoluzione della razza umana l’aggressività era utile a fini adattivi (quando l’uomo era cacciatore e raccoglitore)
altri hanno suggerito che questa ipotesi non sia valida e che piuttosto è con l’avvento del concetto di proprietà che si sviluppa
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piuttosto è con l’avvento del concetto di proprietà che si sviluppa l’aggressività
Le forti inibizioni contro l’uccisione dei membri della stessa specie, ampiamente riscontrata negli animali, erano superflue quando all’inizio della storia dell’umanità pugni e denti erano le uniche armi, relativamente innocue a disposizione per attaccarsi a vicenda
Nell’uomo l’invenzione delle armi ha squilibrato questo rapporto
Eibesfeldt evidenzia la distinzione tra l’aggressività in generale (che è una manifestazione biologica) e la guerra (che è una manifestazione culturale fondata su bisogni)
Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni biologiche – Prospettiva etologica
Secondo Lorenz l’aggressività deve essere considerata un aspetto penetrante e inevitabile della natura umana anche se prevede la possibilità che l’energia aggressiva possa essere liberata in modo
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l’energia aggressiva possa essere liberata in modo controllato e socialmente accettabile, ad esempio partecipando alle manifestazioni sportive
Una delle critiche principali si riferisce alla mancanza di una definizione operativa di energia aggressiva
Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni biologiche – Prospettiva sociobiologica
Teoria evolutiva per la spiegazione del comportamento sociale
La sopravvivenza di una caratteristica
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La sopravvivenza di una caratteristica dipende dall’adattamento
I membri aggressivi avrebbero maggiori probabilità di trasmettere alla propria progenie i propri caratteri aggressivi
Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni biologiche – Genetica del comportamento
I genetisti del comportamento hanno cercato di sviluppare l’ipotesi che gli individui imparentati geneticamente hanno tendenze
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imparentati geneticamente hanno tendenze aggressive più simili dei non imparentati
Rapporto natura-cultura difficile da saggiare
Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni biologiche – Genetica del comportamento
Confronto tra gemelli omozigoti e dizigoti
Presenza di prove che il comportamento aggressivo dei gemelli omozigoti sia più simile a quello dei gemelli
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simile a quello dei gemelli dizigoti avvalorerebbe l’ipotesi secondo la quale l’aggressività è trasmessa geneticamente
Ultime ricerche: il patrimonio genetico condiviso spiega fino al 50% della variabilità
Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni biologiche – Genetica del comportamento
La relativa importanza delle influenze genetiche ed ambientali nel dare origine all’aggressività può variare nel corso dello sviluppo
È stato osservato che geni condivisi influiscono di
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È stato osservato che geni condivisi influiscono di più dell’ambiente negli adulti, mentre per adolescenti e bambini è vero il contrario
Risultati analoghi anche sul comportamento antisociale
Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni biologiche – Psicologia evoluzionistica
(Buss e Kenrick, 1998) Nella maggior parte delle specie animali i maschi
con status più elevato hanno maggiori probabilità di sopravvivenza ed una progenie maggiore
Ma nella specie umana qualunque comportamento che abbia promosso e mantenuto lo status e le
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che abbia promosso e mantenuto lo status e le risorse, fra cui le capacità di formare alleanze con gli altri, di imparare dagli altri anziché dall’esperienza diretta e di cooperare per superare le avversità è diventato parte della nostra eredità genetica
L’aggressività si configura quindi come una strategia tra le tante cui gli esseri umani ricorrono per ottenere affiliazione e beni
Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni psicologiche
Le spiegazioni psicologiche hanno inizialmente affondato le loro spiegazioni su approcci di tipo biologico
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approcci di tipo biologico
Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni psicologiche – Psicanalisi
Istinto di aggressività come innato
2 accezioni di aggressività:
reazione alla frustrazione sperimentata durante la ricerca del piacere
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durante la ricerca del piacere
“pulsione di morte” che deve essere veicolata all’esterno al fine di opporsi all’autodistruzione
Catarsi: possibilità di liberare energia distruttiva attraverso comportamenti espressivi non aggressivi. Effetti solo temporanei
Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni psicologiche – Ipotesi frustrazione aggressività
La frustrazione genera una istigazione ad aggredire
Si tratta di una condizione sufficiente ma non necessaria (se la frustrazione è considerata non
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la frustrazione è considerata non arbitraria o non intenzionale non scatterà alcuna risposta aggressiva)
Non tutte le frustrazioni provocano una risposta aggressiva (es. allontanamento dalla situazione, cadere in depressione)
Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni psicologiche – Ipotesi frustrazione aggressività
Oltre 50 anni di ricerca hanno evidenziato la capacità della frustrazione di innescare manifestazioni di violenza, ma al contempo hanno permesso di rilevare che i nessi
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ma al contempo hanno permesso di rilevare che i nessi tra frustrazione ed aggressione variano a seconda: di variabili che favoriscono lo spostamento dell’aggressività
(es. la paura di essere punito, la mancanza della fonte di frustrazione, la possibilità di ricorrere ad altre reazioni)
da stimoli che tendono ad alimentarla (es. effetto pistola)
dall’aspettativa (maggiore è l’aspettativa, maggiore è la possibilità di frustrazione e quindi di aggressività)
Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni psicologiche – Modello cognitivo neoassociazionista
Frustrazione …
Solo se provoca reazioni negative (es. intenzionali
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…
Aggressività
negative (es. intenzionali rispetto a accidentali)
Altre sensazioni provocano
aggressività (es. paura, dolore fisico,
malessere)
Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni psicologiche – Modello cognitivo neoassociazionista
Esperienze negative
Emozioni negative
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Risposte collegate all’aggressività(reazioni motorie
e fisiologiche, ricordi, pensieri, ecc.)
Risposte collegate alla fuga (reazioni motorie
e fisiologiche, ricordi, pensieri, ecc.)
Primitiva sensazione di rabbia Primitiva sensazione di paura
Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni psicologiche – Transfer eccitazione
AGGRESSIVITA’
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Forza dell’attivazione fisiologica generata dall’evento avverso
Il modo in cui questa eccitazione viene
elaborata e definita
Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni psicologiche – Transfer eccitazione
L’attivazione fisiologica proveniente da una fonte neutrale o irrilevante può essere trasferita ad uno stimolo avverso attraverso un processo di attribuzione errata
La consapevolezza della fonte di attivazione originaria deve essere quasi svanita in modo che l’individuo continui a sentirsi eccitato senza tuttavia essere cosciente delle origini della sua sensazione
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sensazione A conferma di ciò, è stato osservato che gli individui con residui
di attivazione determinati da un’attività fisica che si trovano esposti ad una provocazione, reagivano in modo più aggressivo di coloro che non erano eccitati
Se alle persone viene fatto credere che la loro eccitazione è causata da una pillola più che da una provocazione proveniente da un’altra persona, si sentono meno arrabbiate e reagiscono in modo meno aggressivo di coloro che non ricevono una spiegazione neutrale della loro eccitazione
Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni psicologiche – Approccio sociocognitivo
2 ambiti di ricerca:
Lo sviluppo di schemi cognitivi che guidano l’esecuzione del comportamento aggressivo
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l’esecuzione del comportamento aggressivo
I modi caratteristici di elaborare informazioni sociali che distinguono gli individui aggressivi dai non aggressivi
Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni psicologiche – Approccio sociocognitivo
Script: strutture di conoscenza che descrivono sequenze di eventi appropriate in un contesto particolare
Acquisite attraverso conoscenza di prima mano o rappresentazioni (es. mezzi di comunicazione)
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mezzi di comunicazione) Dalle prime esperienze con l’oggetto si
sviluppano gli script come rappresentazioni cognitive astratte che contengono gli aspetti caratteristici della situazione critica, le aspettative di comportamento dei partecipanti coinvolti e le conseguenze delle diverse alternative di comportamento
Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni psicologiche – Approccio sociocognitivo
Le credenze normative sono intrinseche agli script e guidano le decisioni individuali riguardo alle risposte appropriate specifiche da applicare in determinate circostanze
Che lo script venga attivato o meno dipende dall’elaborazione cognitiva dell’informazione sociale iniziale
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cognitiva dell’informazione sociale iniziale
Individui che hanno manifestato un comportamento aggressivo in passato selezionano di preferenza interpretazioni che attribuiscono intenzioni ostili al comportamento altrui, specialmente se è ambiguo
Questo bias di attribuzione di ostilità può attivare uno script aggressivo ed aumentare la probabilità che venga selezionata una reazione aggressiva dal repertorio delle risposte dell’individuo
Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni psicologiche – Apprendimento sociale
La teoria dell’apprendimento sociale (Bandura, 1973): attenzione sulle condizioni esterne che regolano la
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esterne che regolano la condotta
Il postulato fondamentale: le persone apprendono anche per imitazione osservando i comportamenti altrui
Esperimento di Bandura, Ross e Ross (1963)
Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni psicologiche – Apprendimento sociale
Sembra ormai chiaro che l’apprendimento di comportamenti aggressivi può avere luogo sia quando il modello viene presentato simbolicamente (filmati, racconti, fumetti, videogiochi), che nelle situazioni di vita reale
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Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni psicologiche – Apprendimento sociale
Analisi recente: Il 58% di tutti i programmi televisivi contengono
scene di violenza
Il 78% dei quali si tratta di violenza per cui chi l’ha compiuta non prova alcun rimorso, critica e che
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compiuta non prova alcun rimorso, critica e che rimane impunita
Il 40% dei casi di violenza vengono commessi da personaggi identificati come eroi e modelli di comportamento attraenti
Un dodicenne medio ha assistito in media a 100.000 episodi di violenza in TV
Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni psicologiche – Apprendimento sociale
Numerose ricerche hanno evidenziato il forte legame tra la quantità di violenza vista in TV ed i comportamenti aggressivi dei bambini che la guardano
Studio classico di Liebert e Baron (1972)
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Studio classico di Liebert e Baron (1972)
Studio di Johnson et al. (2002) 707 bambini e bambine per 17 anni
Relazione tra il numero di ore trascorso a guardare la TV e le condotte aggressive intorno ai 20 anni
Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni psicologiche – Apprendimento sociale
Un eccesso di violenza può anche portare ad una forma di desensibilizzazione nei confronti della violenza vista in TV
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della violenza vista in TV
Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni psicologiche – Apprendimento sociale
Perché la violenza nei media influenza i livelli di aggressività degli spettatori?
Se lo fanno loro posso farlo anch’io
Oh, è così che si fa?
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Oh, è così che si fa?
Quelli che sto provando devono essere sentimenti aggressivi
Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni psicologiche – Modello sociointerazionista
Evidenzia la funzione strumentale delle azioni coercitive, usate per fare del male o costringere a soddisfare i propri desideri
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3 forme di azione coercitiva:
minaccia
punizione
forza fisica
Teorie del comportamento aggressivoSpiegazioni psicologiche – Modello sociointerazionista
La valutazione di costi e benefici gioca qui un ruolo determinante
Aggressività è inserita all’interno di altre forme di
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Aggressività è inserita all’interno di altre forme di comportamento sociale elaborato per imporre la propria volontà
L’aggressività non è che una strategia potenziale che l’individuo decide, mediante scelta razionale, se adottare o meno in quella situazione
Norme che promuovono l’aggressività
Le bande urbane non sono i soli gruppi le cui norme favoriscono l’aggressività
Quando a scuola i ragazzini aggressivi sono più popolari dei meno aggressivi significa che le norme degli scolari promuovono l’aggressività
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degli scolari promuovono l’aggressività
Le norme che promuovono l’aggressività differiscono da una società all’altra Gli USA hanno uno dei più alti tassi di omicidi al mondo per
ragazzi dai 15 ed i 24 anni: 22 ogni 100.000 abitanti (3,7 Israele; 1,5 Europa e Giappone)
Norme che promuovono l’aggressività
Diverse norme promuovono l’utilizzo dell’aggressività:
Diritto di possedere armi e di usarle
La norma della privacy familiare
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La norma della privacy familiare
La cultura dell’onore
Norme che limitano l’aggressività
La maggior parte delle società utilizza dei modelli che limitano l’aggressività Obiettivo è mantenere coesione e conseguire
obiettivi del gruppo “non farmi male, sono uno di noi”
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noi”
Prenditela con quelli della tua stazza
Occhio per occhio dente per dente
Alcune popolazioni (eschimesi, pigmei, ecc.) sconoscono l’aggressività interna ai gruppi; i giapponesi usano l’espressione Mokeru ga kachi (perdere è vincere)
Lo sviluppo del comportamento aggressivo
Aggressività come elemento normativo rispetto all’età tra i bambini e gli adolescenti
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Una certa quantità di loro devia da questo percorso “normale” mostrando livelli alti e persistenti di comportamento aggressivo
Lo sviluppo del comportamento aggressivo I precursori
3° mese: il riconoscimento da parte del neonato della rabbia nelle espressioni facciali degli adulti
6° mese: l’espressione di rabbia del neonato in risposta alla frustrazione
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risposta alla frustrazione
2°-3° anno: modelli di comportamento aggressivo nei conflitti con i coetanei e degli adulti, sotto forma di scatti di collera e di violenza fisica
Lo sviluppo del comportamento aggressivo I precursori
Primi anni di scuola: emergono le differenze di genere riguardo all’aggressività bambini mostrano livelli più alti di aggressività fisica rispetto
alle bambine, le quali manifestano un maggior livello di aggressività verbale e relazionale
Prima-seconda infanzia: comportamento aggressivo
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Prima-seconda infanzia: comportamento aggressivo tende a diminuire grazie allo sviluppo di competenze sociali e di autoregolazione
Adolescenza-prima età adulta: i comportamenti aggressivi si differenziano. Questo comportamento tende a diventare più pericoloso nel corso della prima età adulta a causa della diffusione delle armi
Lo sviluppo del comportamento aggressivo I precursori
Cambiamento importante: dall’infanzia all’adolescenza l’aggressività tende a diventare più organizzata a livello sociale
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Le bande giovanili accolgono gli adolescenti rifiutati dai loro coetanei meno aggressivi e attraggono individui altamente inclini alla violenza, risultando responsabili di un’elevata proporzione di aggressività giovanile, che si manifesta anche attraverso le lotte tra bande rivali
Lo sviluppo del comportamento aggressivo
Aspetto importante: la stabilità del comportamento aggressivo nel corso del tempo
Comportamento aggressivo stabile nel corso del tempo (r=.76 in un anno; r=.69 in 5 anni; r=.60 in 10
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tempo (r=.76 in un anno; r=.69 in 5 anni; r=.60 in 10 anni) a meno di interventi specifici
È più probabile che questi tratti siano più stabili per coloro che rappresentano gli estremi opposti
Lo sviluppo del comportamento aggressivo
Costanti prove di un declino dell’aggressività in funzione dell’età
Primi comportamenti aggressivi: forme minori
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Primi comportamenti aggressivi: forme minori di aggressività (infastidire gli altri, fare il prepotente)
Successivamente: risse e scontri tra gruppi
Infine: comportamento aggressivo vero e proprio
Lo sviluppo del comportamento aggressivoAntecedenti emotivi e cognitivi
Bambini che mostrano un basso livello di controllo degli impulsi e nella regolazione emotiva sviluppano e mantengono livelli più alti di aggressività
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alti di aggressività
Questi bambini indicati generalmente come “difficili” hanno difficoltà a controllare i loro impulsi aggressivi in modo appropriato alla loro età
Lo sviluppo del comportamento aggressivoAntecedenti emotivi e cognitivi
I bambini che ritengono l’aggressività una forma legittima di comportamento sociale mostrano livelli più alti di comportamento aggressivo
Un altro script è la percezione di intenzioni ostili
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Un altro script è la percezione di intenzioni ostili negli altri. Questi bambini interpretano il comportamento dei coetanei alla luce delle strutture di conoscenza preesistenti che favoriscono attribuzioni di ostilità e reagiscono in modo aggressivo a questa percezione
Lo sviluppo del comportamento aggressivoInfluenze sociali nello sviluppo dell’aggressività
È stato rilevato un collegamento tra l’educazione rigida ricevuta dai genitori e livelli elevati di aggressività nei bambini,
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livelli elevati di aggressività nei bambini, anche perché il messaggio recepito dal bambino è che l’aggressività è un modo accettabile di risoluzione dei conflitti
Lo sviluppo del comportamento aggressivo
I rapporti tra coetanei sono un’altra possibile fonte di influenza sociale verso l’aggressività
I bambini aggressivi sono respinti dai coetanei fin dall’età di 6 anni e questo rifiuto alimenta l’aggressività. Più il comportamento è dominato dall’aggressività più è
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Più il comportamento è dominato dall’aggressività più è unanime il rifiuto che incontra e, di conseguenza più viene socialmente isolato, al punto che, respinti dai coetanei non aggressivi, questi bambini tendono ad isolarsi tra loro, dando luogo a gruppi sociali, come bande violente, che stimolano ulteriormente il comportamento aggressivo
Personalità ed aggressività
Alcuni costrutti sono stati ritenuti importanti fattori in grado di rendere ragione del comportamento aggressivo:
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aggressivo: Irritabilità
Dissipazione-ruminazione mentale
Bias di attribuzione di ostilità
Assunzione di prospettiva
Differenze di genere
Convinzione del senso comune che gli uomini siano più aggressivi delle donne
Le statistiche confermano
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Le statistiche confermano questo fatto (rapporto 3-4:1)
Le differenze di genere sul comportamento aggressivo si manifestano sin dal 3°anno di vita
Differenza nello sviluppo dell’aggressività
Differenze di genere
Prove chiare: gli uomini sono più aggressivi delle donne, ma la differenza non è esagerata
Precisazione: le differenze variano in
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Precisazione: le differenze variano in funzione del comportamento aggressivo analizzato
Differenze di genere
Diverse spiegazioni possibili:
Spiegazione ormonale
Modello evolutivo o sociobiologico
Modello del ruolo sociale
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Modello del ruolo sociale
Influenze situazionali
Berkowitz e LePage: importanza dei segnali aggressivi presenti nell’ambiente nel provocare reazioni aggressive
La loro presenza attiva schemi cognitivi (prime) collegati all’aggressività che aumentano la salienza di una risposta aggressiva anche in assenza di una
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aggressiva anche in assenza di una attivazione emotiva negativa
• Anche in assenza di situazioni frustranti precedenti aumenta anche l’accessibilità alle informazioni collegate all’aggressività anche in soggetti in precedenza non frustrati o arrabbiati• Studio di Anderson, Benjamin e Bartholow (1998)• L’effetto arma è così stato esteso anche ad altri stimoli aggressivi (persone associate ad eventi aggressivi o film aggressivi possono aumentare pensieri aggressivi con la loro sola presenza)
Influenze situazionaliL’alcol
La gente tende ad essere più aggressiva quando agisce sotto l’influenza dell’alcol
Fattore di rischio per la violenza domestica ed in condizioni di violenza di gruppo
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violenza di gruppo
Non è però la causa diretta dei comportamenti aggressivi
Potrebbe influenzare la mancanza di controllo, o il comportamento aggressivo in modo indiretto (es. abbassando la tolleranza alle frustrazioni)
Influenze situazionaliL’alcol
Variabile importante è rappresentata dall’aspettativa di ricevere una bevanda alcolica
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Influenze situazionaliL’alcol - Moderatori
I moderatori più studiati:
Provocazione
Frustrazione
Attenzione concentrata su se stessi
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Attenzione concentrata su se stessi
Presenza di segnali aggressivi vs. non aggressivi
Influenze situazionaliL’alcol - Spiegazioni
3 spiegazioni principali:
Effetti farmacologici
Ipotesi delle aspettative
Ipotesi dell’attenzione
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Ipotesi dell’attenzione
Influenze situazionaliTemperatura
Ipotesi del calore: temperature troppo elevate aumentano la motivazione e il comportamento aggressivo
3 approcci:
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3 approcci: Effetti geografici regionali
Effetti di periodo
Effetti concomitanti della calura
Perché? Teoria delle attività di routine
Teoria della fuga dalle esperienze negative
Influenze situazionaliAltri fattori
Affollamento
Rumore
Inquinamento atmosferico
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Come ridurre la violenza
Il ricorso alla ragione
Le punizioni
Le punizioni dei modelli aggressivi
La ricompensa dei modelli di comportamento
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La ricompensa dei modelli di comportamento alternativi
La presenza di modelli non aggressivi
La costruzione dell’empatia verso gli altri
Come ridurre la violenzaIl ricorso alla ragione
È sicuramente possibile riuscire a costruire un insieme di argomentazioni logiche e ragionevoli sui pericoli dell’aggressività e la sofferenza che questa provoca sia alle vittime che agli individui che vi ricorrono
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Non sempre il ricorso alla ragione funziona
Continueranno a comportarsi in modo aggressivo a meno che non arrivino a credere fermamente che per loro l’aggressività è negativa
Come ridurre la violenzaLe punizioni
Per buona parte di noi il modo più ovvio di ridurre l’aggressività e la violenza è il ricorso alle punizioni Più severa sarà la punizione, più positivi saranno i suoi
effetti
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La questione non è così semplice: punizioni severe hanno un effetto temporaneo ed a lungo termine possono anche produrre l’effetto opposto
Osservazione frequente: bambini aggressivi e genitori che esercitano violenza nei loro confronti
Come ridurre la violenzaLe punizioni
Altre osservazioni: se un bambino viene fisicamente punito da un adulto che in
precedenza l’ha trattato con calore ed affetto tenderà a rispettare le richieste dell’adulto anche in sua assenza
se viene punito da un adulto che lo tratta in modo freddo ed
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se viene punito da un adulto che lo tratta in modo freddo ed impersonale avrà meno probabilità di rispettarne le richieste in sua assenza
Molti esperimenti dimostrano come le punizioni possono anche essere utili se usate con giudizio ed all’interno di una relazione affettuosa
Come ridurre la violenzaLe punizioni
Una punizione restrittiva è tipicamente frustrante Studio di Hambling et al. (1969)
Opportuno evitare di ricorrere a tali tattiche se si vuole ridurre l’aggressività
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Anche se intuitivamente può sembrare corretto incarcerare i colpevoli in modo duro, esistono poche prove che questo possa rappresentare un deterrente
È stato dimostrato come con i bambini, minacce lievi siano più efficaci di minacce pesanti
Come ridurre la violenzaLe punizioni
Per indurre modelli di comportamento non aggressivi durino nel tempo: importante portare gli individui sin dall’infanzia a
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portare gli individui sin dall’infanzia a interiorizzare valori che screditino i comportamenti aggressivi
Come ridurre la violenzaLe punizioni dei modelli aggressivi
Si può ridurre l’aggressività mostrando ai bambini un modello aggressivo che subisce una punizione?
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Le “punizioni in pubblica piazza” di un tempo rispondevano a questa logica
I dati confermano il contrario
Come ridurre la violenzaLa ricompensa di modelli di comportamento alternativi
Ignorare il bambino quando si comporta in modo aggressivo e premiarlo quando si comporta in modo non aggressivo
Fondata sull’ipotesi che bambini ed adulti si comportano in modo aggressivi per attrarre
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Fondata sull’ipotesi che bambini ed adulti si comportano in modo aggressivi per attrarre l’attenzione (meglio puniti che ignorati)
Molti altri studi confermano questa tendenza
Nella nostra società, molti bambini non sono in grado di contemplare la presenza di soluzioni alternative rispetto a quelle violente
Come ridurre la violenzaLa presenza di modelli non aggressivi
Un fattore che tende a ridurre l’aggressività è la chiara indicazione che i comportamenti aggressivi sono inappropriati
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aggressivi sono inappropriati
In determinate circostanze ci sono individui che si comportano in modo appropriato e non aggressivo
Come ridurre la violenzaLa costruzione dell’empatia verso gli altri
L’empatia è un sentimento molto importante
La maggior parte delle persone ha difficoltà a infliggere dolore agli altri di proposito a meno che non si riesca a trovare il modo di disumanizzarli
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disumanizzarli
Questo, altro non è che un modo per giustificare gli atti di crudeltà, poiché risulta più facile commettere un atto di crudeltà verso un “disumanizzato” piuttosto che verso un altro essere umano
Come ridurre la violenzaLa costruzione dell’empatia verso gli altri
È stata riscontrata una correlazione negativa tra empatia ed aggressività nei bambini
Un metodo:insegnare ai bambini a mettersi nei panni degli altri, allenandoli ad identificare le diverse
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panni degli altri, allenandoli ad identificare le diverse emozioni provate dalle persone, facendo loro interpretare dei ruoli in diverse situazioni ad alto contenuto emotivo e chiedendo loro di analizzare in gruppo i sentimenti che avevano provato. Diminuzione dei comportamenti aggressivi
Il bullismo
Olweus (1994): una persona è vittima del bullismo “quando viene esposta ripetutamente e nel tempo ad azioni negative da parte di una o più persone”
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parte di una o più persone”
Caratteristiche fondamentali: intenzionalità
asimmetria
persistenza
Il bullismo
Sbilanciamento di forze e potere che lascia la vittima incapace di difendersi in modo efficace
Contrariamente ad altre azioni che si attuano con un solo o vari attacchi a breve termine, il bullismo si
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solo o vari attacchi a breve termine, il bullismo si manifesta lasciando la vittima in uno stato prolungato di ansia ed intimidazione
Carnefice: un singolo individuo o un gruppo
Vittima: un singolo individuo o un gruppo
Il bullismo
Si manifesta in forme: dirette (esplicite, con molestie
fisiche verso le vittime) indirette (strategie volte
all’esclusione ed all’isolamento sociale)
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Indicatori diagnostici Primari – connessi con
l’esistenza del fenomeno in modo chiaro (umiliazioni, sottrazioni di oggetti, aggressioni fisiche)
Secondari – capaci do confermare l’esistenza del fenomeno (l’apparire depressi, l’isolamento dal gruppo dei pari)
Il bullismo
Altra classificazione (Rigby, 1996):
bullismo malevolo – quando vi è l’intenzione di fare del male nel corso del tempo
bullismo non malevolo – in cui manca la
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bullismo non malevolo – in cui manca la consapevolezza e l’intenzionalità di fare del male
Il bullismoLe figure chiave
6 figure chiave:
il bullo
l' aiutante, o spalla
il sostenitore, o gregario
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il sostenitore, o gregario
la vittima
il difensore della vittima
lo spettatore
Il bullismoLe figure chiave – Il bullo
Bambini forti e determinati dal carattere dominante e che agiscono in modo aggressivo non solo con le loro vittime, ma anche con genitori, insegnanti ed adulti
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anche con genitori, insegnanti ed adulti
Spesso caratterizzati da:
impulsività e forte bisogno di dominare gli altri
scarsa empatia verso le vittime
spesso un'opinione positiva di se stessi
Il bullismoLe figure chiave – Il bullo
4 tipologie di bullo
aggressivo; circondato da amici e riscuote grande popolarità nel gruppo dei pari. Sicuro di sè, spavaldo ed insensibile nei confronti dei sentimenti altrui;
passivo; meno sicuro e popolare. Non prevarica in prima persona, dato il suo ruolo gregario. Non è interessato a
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persona, dato il suo ruolo gregario. Non è interessato a sopraffare, ma si aggrega al gruppo per paura di esserne vittima;
ansioso; è a tempo stesso sia vittima che bullo; non è popolare tra i compagni ed ha un andamento negativo a scuola. Commettere atti di bullismo gli permette di attrarre su di sé l'attenzione anche se ciò gli procura paura;
temporaneo; ha subito uno più eventi traumatici tali da comportare una reazione che si traduce con un atteggiamento aggressivo. Si tratta di un bullismo temporaneo, poiché tende a scomparire nel momento in cui vengono meno quelle emozioni che lo hanno provocato
Il bullismoLe figure chiave – Il bullo
cause possibili (Olweus, 1973): i bulli hanno un forte bisogno di potere e di dominio, e
sembrano godere nel controllare e nel sottomettere gli altri; considerando le condizioni familiari inadeguate, nelle quali
molti sono cresciuti, è possibile ipotizzare che abbiano sviluppato un certo grado di ostilità verso l'ambiente; questo potrebbe spiegare la soddisfazione che essi
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sviluppato un certo grado di ostilità verso l'ambiente; questo potrebbe spiegare la soddisfazione che essi provano nell'infliggere danno e sofferenza agli altri messi sotto accusa ,’”l’educazione coercitiva” ed il
“permissivismo”, colpevoli di determinare nel bambino confusione e disagio
presenza di una “componente strumentale”: i bulli spesso costringono le vittime a procurare loro denaro, sigarette, birra e altri oggetti di valore
richiesta di attenzione e di visibilità
Il bullismoLe figure chiave – Il bullo
Cause connesse con l’ambiente familiare una carenza, se non addirittura una mancanza di calore e
di interesse
un forte attaccamento alla figura materna, giudicata iperprotettiva, può essere causa del bullismo
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iperprotettiva, può essere causa del bullismo
anche eventi sconvolgenti quali conflitti tra i genitori, i divorzi, l’alcolismo, sono precursori di episodi di bullismo
Il bullismo è attuato anche in seguito a sollecitazioni provenienti dalla famiglia, poiché motivo di orgoglio per la stessa. L’opinione dei suoi componenti è che “la vita è dura”, per cui compiere atti di bullismo è considerato un modo per prepararsi a saper sopravvivere nella società
Il bullismoLe figure chiave – Il bullo
Cause connesse con l’ambiente scolastico Il fallimento nel rendimento scolastico, o l’aver ricevuto una
punizione severa dagli insegnanti, può determinare una reazione inadeguata nello studente, timoroso di deludere le aspettative dei genitori
Lo stesso stile educativo dagli insegnanti può essere fonte di
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Lo stesso stile educativo dagli insegnanti può essere fonte di manifestazione di bullismo, così come una frustrazione dovuta all’insuccesso scolastico, o al mancato rispetto ed accettazione nel gruppo classe, poiché suscita, come risposta un comportamento aggressivo
Il bullismoLe figure chiave – Il bullo
Cause connesse con l’ambiente sociale Secondo Lazar (1982), non sono esenti da colpe anche la
tv,o il cinema, con le scene di violenza che trasmettono ripetutamente nei programmi e nei film destinati alla fascia dei bambini, così come nei new media, con i giochi violenti
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dei bambini, così come nei new media, con i giochi violenti che propongono loro
Olweus ha affermato che spesso è la società stessa a favorire gli episodi di bullismo, perché mostra un atteggiamento di tolleranza verso la violenza e l’oppressione, contrastando l’opinione comune che la “giustizia trionfa sempre”
Il bullismoLe figure chiave – La vittima
Le vittime sono generalmente più ansiose e insicure dei coetanei
sono spesso caute, sensibili e calme
se attaccati, in genere, reagiscono piangendo (nelle prime classi) e chiudendosi in se stessi
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classi) e chiudendosi in se stessi
soffrono di scarsa autostima. Spesso si considerano fallite e si sentono stupide, timide e poco attraenti
solitamente vivono a scuola una condizione di solitudine e di abbandono
hanno spesso un atteggiamento negativo verso la violenza e l’uso di mezzi violenti
Il bullismoLe figure chiave – La vittima
3 tipologie di vittime passiva. Caratterizzata da scarsa autostima, debolezza,
ansietà, incapacità di difendersi. Facile preda del bullo, poiché le manca la capacità di affermare con decisione i propri bisogni e desideri
provocatrice. Caratterizzata da uno stato di iperattività derivante dalla necessità di essere al centro dell’attenzione
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provocatrice. Caratterizzata da uno stato di iperattività derivante dalla necessità di essere al centro dell’attenzione e di essere ripetutamente elogiata. Irrequieta ed irascibile tanto da creare situazioni conflittuali ed infastidire il bullo istigandolo ad una reazione
collusiva. Preferisce assumere tale ruolo pur di attrarre l’attenzione degli altri. Disposta per questo a rendersi ridicola agli occhi dei compagni, o a nascondere le proprie qualità per essere parte di un gruppo
Il bullismoIl bullismo maschile e femminile
Quando si usa il termine “bullismo” ci si riferisce,solitamente, alla figura del bullo cioè ad un maschio robusto, alto e robusto che aggredisce un bambino indifeso
Non sempre vero I maschi adottano comportamenti più plateali, con
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I maschi adottano comportamenti più plateali, con l’intendo di coinvolgere i compagni, di attirare la loro attenzione e di vantarsi dei risultati ottenuti
Distinzione tra: bullismo diretto (che si manifesta tramite
prevaricazioni fisiche – prevalentemente maschi – che verbali – sia maschi che femmine)
bullismo indiretto (difficilmente riscontrabile e più sottile, attraverso la calunnia, il disprezzo -prevalentemente femminile)
Il bullismoIl bullismo maschile e femminile
Rapporto tra il bullo e la vittima: i maschi attuano le prepotenze nei confronti di altri
maschi e delle femmine,
Le femmine fanno prepotenze quasi solamente contro le compagne
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contro le compagne
Distribuzione dei ruoli in base al sesso: maschi per lo più, i bulli, i sostenitori e i suoi
aiutanti
femmine soprattutto spettatori
Vittime: non emergono differenze significative
Il bullismoL’evoluzione con l’età
Ètà: sembra che il bullismo diminuisca con l’avanzare dell’età, ma tutto dipende dall’accezione con cui lo si interpreta (risposte dirette dei soggetti vs. altre rilevazioni). Bambini più piccoli compiono soprattutto atti di aggressione fisica, i più grandi forme verbali ed indirette di aggressività
Nella fase scolare elementare, i bambini aggressivi
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Nella fase scolare elementare, i bambini aggressivi sono tra coloro che vengono allontanati,
Tale rifiuto può accrescere la loro ostilità e la loro irruenza attraverso un aumento della violenza e la formazione di un gruppo alternativo, in cui i membri condividono lo stesso tipo di comportamento
Il bullismoL’evoluzione con l’età
Coloro che compiono le prepotenze a scuola risulta che commettono devianti anche fuori dall’istituzione, attraverso gesti vandalici o l’abuso di sostanze alcoliche o stupefacenti
Dalla scuola materna sino ai prima anni delle superiori
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Dalla scuola materna sino ai prima anni delle superiori il bullismo è presente in forma altalenante Nell’età preadolescenziale (7-11 anni), il bullismo si inserisce
in una fase delicata in cui il soggetto necessita di figure adulte su cui poter contare affettivamente e psicologicamente
Nell’età adolescenziale (12-15 anni), il bullismo si trasforma nel bisogno di primeggiare, di avere una vita sociale ed il suo decremento può essere valutato anche come conseguenza dello sviluppo delle capacità empiriche nei ragazzi più grandi
Il bullismoModalità di intervento
2 tipologie principali di intervento:
a livello individuale
a livello scolastico
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Il bullismoModalità di intervento – Individuale
Diretti al singolo individuo: Modello norvegese
Separa bulli e vittime con colloqui separati
Con i bulli: messaggio chiaro di non accettazione della violenza
Con le vittime: fornire sostegno ed aiuto mediante la
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Con le vittime: fornire sostegno ed aiuto mediante la protezione
Importante il coinvolgimento delle famiglie di bulli e vittime in modo da renderli capaci di instaurare il cambiamento I genitori dei bulli indicando che non sono disponibili ad accettare
una simile situazione
I genitori delle vittime devono aiutare il ragazzo ad aumentare la propria autostima, incoraggiando il ragazzo ad incrementare le proprie abilità positive
Il bullismoModalità di intervento – Individuale
Diretti al singolo individuo: Modello inglese
Obiettivo: stabilire delle regole di convivenza Interesse condiviso
3 fasi:
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3 fasi: Colloqui individuali (con bullo e vittima) Colloqui con tutti gli alunni Incontri di gruppo con l’obiettivo di mantenere quanto
raggiunto
Training dell’assertività Fornire un ambiente di sostegno e protetto alle vittime, in cui poter
parlare delle proprie esperienze negative senza aver paura di peggiorare la situazione
la condotta assertiva aiuta ad eliminare gli impedimenti che ostacolano il contatto con i coetanei e riduce al minimo i rischi di incomprensione
Il bullismoModalità di intervento – Di scuola
Definizione di obiettivi o linee guida da perseguire all’interno della programmazione
Importanza di alcuni valori fondamentali trasmessi dal corpo docente: il rispetto,
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trasmessi dal corpo docente: il rispetto, l’uguaglianza e la dignità
Il bullismoModalità di intervento – Di scuola
Interventi a livello di classe
Il campo d’azione è costituito dal gruppo classe
La scuola può: sviluppare tra gli alunni la consapevolezza delle
prepotenze perpetrate
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prepotenze perpetrate
scoraggiare atteggiamenti da bullo, aumentare la comprensione per gli alunni vittime di tali comportamenti e aiutare a costruire una morale contro il bullismo nella scuola
La scuola dovrebbe potenziare l’empatia ed il senso di responsabilità
Il bullismoModalità di intervento – Di scuola
L’approccio curriculare: cinema, teatro e giochi di ruolo
Obiettivo: accrescere negli alunni una consapevolezza sul fenomeno
Acquisire conoscenze specifiche relative alla natura del problema per poter comprendere le motivazioni sottostanti le prepotenze e le conseguenze di tali azioni
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prepotenze e le conseguenze di tali azioni
letteratura e cinematografia, laddove consentono di rintracciare episodi o situazioni riconducibili alla problematica del bullismo
rappresentazione teatrale e role-playing: facilitano lo sviluppo dell’empatia e della consapevolezza degli altri. Strumenti per la trasmissione di valori quali: tolleranza, diversità,
assunzione di responsabilità. Possibile far emergere la competitività, la cooperazione, il rispetto dell’avversario. Forniscono ai partecipanti l’opportunità di identificarsi con ruoli diversi da quelli solitamente assunti e di vivere l’esperienza altrui attraverso una rielaborazione empatica della situazione
Il bullismoModalità di intervento – Di scuola
Il potenziamento delle abilità sociali Importanza della dimensione interpersonale
Promuove lo sviluppo delle capacità sociali quali lo sviluppo della creatività e la promozione dell’autostima
Obiettivo: accrescere la conoscenza che il giovane ha di sé al fine di migliorare la comunicazione tra i singoli membri del gruppo classe. Il
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migliorare la comunicazione tra i singoli membri del gruppo classe. Il lavoro con i giovani consiste in strategie della peer education
Una delle più importanti tematiche è il senso di appartenenza al gruppo e l’assunzione di impegno e di responsabilità. La principale funzione dell’educazione tra pari è quella di cambiare il contesto individuale e collettivo attraverso una trasmissione di valori che non avviene da parte degli adulti, ma attraverso il confronto e lo scambio di opinioni tra gli stessi giovani
curriculum centrato sull’empatia e sulla comunicazione emotiva. Le attività vengono presentate sotto forma di poemi, giochi, video
Il bullismoModalità di intervento – Di scuola
Promuovere la cooperazione
I bambini cooperativi sono meno prepotenti e quindi maggiormente accettati dai compagni
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quindi maggiormente accettati dai compagni
Questi hanno anche minori difficoltà a relazionarsi con gli altri
Il bullismoModalità di intervento – Di scuola
Interventi basati sul supporto dei coetanei
Mirati a potenziare le abilita degli studenti, affinché imparino a consolare, aiutare e a dare un sostegno a i pari.
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a i pari. Consente ai ragazzi di capire che aiutare non fa
bene solo a chi lo riceve, ma anche a chi o fa Menesigni (2002) ha individuato delle tecniche di
supporto tra i coetanei: L’operatore amico, in cui vengono selezionati dei bambini
per le loro qualità personali o per il desiderio di aiutare. La consulenza dei pari La mediazione dei conflitti tra pari