RELAZIONE SUL FENOMENO DELLE DIPENDENZE IN … · 4.1 Dati epidemiologici sul Gioco d'Azzardo...

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RELAZIONE SUL FENOMENO DELLE DIPENDENZE IN VALLECAMONICA Periodico n.11/marzo 2013 OSSERVATORIO DELLE DIPENDENZE ASL VALLECAMONICA SEBINO A cura di: Responsabile SERD: Dr.ssa Maura Richini Referente Area Prevenzione-Osservatorio: Dr.ssa Marina Salada Referente Customer Satisfaction: Dr. Renato Poloni Referente Area Prefettura SERT: Dr.ssa Luigia Cotti Referente Area Prefettura SERAL: Dr.ssa Lorena Castellani Referente Area Gioco d'Azzardo Patologico: Dr.ssa Simona Tosini Collaborazione: Dr. Paolo Morandini 1

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RELAZIONE SUL FENOMENO DELLE

DIPENDENZE IN VALLECAMONICA

Periodico n.11/marzo 2013OSSERVATORIO DELLE DIPENDENZE

ASL VALLECAMONICA SEBINO

A cura di:Responsabile SERD: Dr.ssa Maura RichiniReferente Area Prevenzione-Osservatorio: Dr.ssa Marina Salada Referente Customer Satisfaction: Dr. Renato PoloniReferente Area Prefettura SERT: Dr.ssa Luigia CottiReferente Area Prefettura SERAL: Dr.ssa Lorena CastellaniReferente Area Gioco d'Azzardo Patologico: Dr.ssa Simona TosiniCollaborazione: Dr. Paolo Morandini

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INDICE

1 - Osservatorio Regionale sulle dipendenze 31.1 - Attività dell'Osservatorio delle Dipendenze di Vallecamonica 3

2 - Soddisfazione dell’utente del Servizio Dipendenze - anno 2012 42.1 - Conclusioni 7

3 - Aggiornamento dei dati sull’utenza del Servizio Dipendenze 73.1 Utenza Presa in Carico 73.2 Nuova Utenza Presa in Carico 93.3 Utenza trattata e distribuita per sostanze d’uso 113.4 Guida in stato di ebbrezza - soggetti con provvedimenti legati alla sospensione della patente di guida 123.5 Soggetti segnalati dalla Prefettura al SERD in base agli Artt. 75 e 121 del T.U. 309/90 13

4 - Utenza gioco d'azzardo anno 2012 154.1 Dati epidemiologici sul Gioco d'Azzardo Patologico 15

5 - Attività di prevenzione anno 2012 165.1 Rete Regionale Prevenzione 165.2 Azioni in ambito scolastico 165.3 Azioni in ambito territoriale 175.4 Azioni e indirizzi anno 2013 18

6. Appendice A: Le patologie correlate nel paziente dipendente: la sindrome metabolica nel territorio dell'ASL Vallecamonica 21

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1 - OSSERVATORIO REGIONALE SULLE DIPENDENZELa Regione Lombardia con DGR n.1172 del 29.12.2010 11.2.2009 ha deliberato:• l’adesione al “Progetto per l'attivazione e il supporto di una rete nazionale di osservatoriregionali sull'uso di sostanze stupefacenti e psicotrope, in accordo con le indicazioni e glistandard europei” (NIOD) della Presidenza del Consiglio Ministri-Dipartimento PoliticheAntidroga;• la disposizione del Tavolo Tecnico Regionale degli Osservatori (TTRO) per monitorare laqualità del flusso informativo delle ASL e garantire l'uniformità dei dati prodotti.Con DGR n.1173 del 29.12.010 la Regione Lombardia ha deliberato l'adesione al progetto peril supporto dell'implementazione ed avvio del sistema informativo nazionale sulle dipendenze(SIND) della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento Antidroga.Gli Osservatori Territoriali Dipendenze, presenti nelle 15 ASL lombarde, hanno il compito diraccogliere informazioni relative all’evoluzione del fenomeno del consumo di sostanze e deicomportamenti di dipendenza e i dati relativi all’offerta dei Servizi forniti alla popolazione. Inquesto modo gli Osservatori rappresentano un’importante “antenna” del sistema a livellolocale. Le principali aree di analisi sono: controllo di gestione: monitoraggio della domanda e dell’offerta (prestazioni erogate); piano delle ricerche: attività di studio sull’evoluzione del fenomeno e sugli aspetti correlati(anche in collaborazione con altri Osservatori, Università e Centri di Ricerca); piano delle attività sperimentali: applicazione e verifica di protocolli di interventoinnovativi.Ogni Osservatorio è tenuto a produrre dei report relativi alla propria attività ed a pubblicarli nelsito aziendale in modo che siano fruibili gratuitamente ai cittadini. Ciò dovrebbe permettere di orientarsi meglio all’interno del ventaglio delle prestazioni offerte edella rete dei Servizi Pubblici e Accreditati che si occupano di dipendenza, dalla cura alreinserimento e alla prevenzione, di comprendere l’evoluzione di un fenomeno in costantecambiamento e di essere sempre al corrente delle misure più innovative ed efficaci diintervento.La collaborazione di tutti gli Osservatori territoriali permette di poter contare, in Lombardia,su un ampio e variegato patrimonio di informazioni e dati descrittivi delle diverse situazionilocali.

1.1 - ATTIVIT À DELL’OSSERVATORIO DELLE DIPENDENZE DI VALLECAMONICA Il Dipartimento Dipendenze (SERD) è un servizio pubblico che offre alle persone concomportamenti di abuso e dipendenza patologica, prestazioni di cura e di riabilitazione nelleseguenti aree di intervento: Servizio Territoriale Tossicodipendenze (SERT); Servizio Alcologia (SERAL); Gioco d’azzardo patologico Centro Trattamento Tabagismo.Il SERD per le aree d'intervento sopra elencate propone percorsi terapeutici-riabilitatividifferenziati attraverso équipe multiprofessionali composte da Medico, Infermiere, Psicologo,Assistente sociale, Educatore professionale e Personale amministrativo. Il DipartimentoDipendenze oltre a fornire agli utenti prestazioni di tipo clinico, ha tra le proprie funzioniistituzionali il coordinamento dell'Osservatorio delle Dipendenze, che annualmente elabora unReport per fornire un approfondimento epidemiologico del fenomeno delle dipendenze inVallecamonica.Nel presente report sono trattati:• la soddisfazione dell’utente del SERD rispetto al prodotto/servizio ricevuto anno 2012;• i dati relativi alla tipologia di utenza anno 2012;• l'attività di prevenzione in ambito scolastico e territoriale;

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• l'attività di screening rivolto agli utenti in carico al SERD, con uno studio clinico-diagnostico di soggetti tossicodipendenti e alcoldipendenti a rischio di Sindromemetabolica.

2 - LA SODDISFAZIONE DELL'UTENTE NEL SERVIZIO DIPENDENZE - ANNO 2012Questo è il secondo anno di utilizzo all'interno del Servizio Dipendenze del nuovo questionarioredatto alla luce delle nuove normative e delle esperienze condotte in ambiti sanitari pubblicinell'utilizzo dei questionari di gradimento.

L'ELABORAZIONE DEI DATI DEL QUESTIONARIOGli utenti totali trattati dal SERD nel 2012 sono stati 567. Il questionario di gradimento SERD èstato somministrato dal 23.1.2013 al 8.3.2013 in mesi considerati validi per condurre inchiesteperché non condizionati da festività imminenti. In base alle somministrazioni del questionarionegli anni precedenti abbiamo visto che le distribuzioni di frequenza dei dati risultavano avereun andamento normale (Gaussiano), e quindi i risultati del questionario sarebbero stati adatti amanipolazioni matematiche. Sulla base di tale assunto si è deciso di applicare una mediaponderata sui risultati del questionario.Anche quest'anno si è deciso di selezionare un campione casuale semplice della popolazioneoggetto dell'inchiesta prevedendo un livello di confidenza della stima pari al 95% e unaprecisione della stessa pari al 5%. Secondo tali parametri la numerosità di un campionesufficientemente rappresentativo per una popolazione di riferimento di 567 casi può essere di225 casi.Selezionando in tale modo il campione sono stati somministrati 225 questionari, tuttidebitamente compilati dagli utenti nel rispetto dell'anonimato. Il campione era composto da112 tossicodipendenti e 113 alcoldipendenti. La numerosità del campione, rappresentativo perla popolazione di riferimento di fatto ha coperto il 77,54 % dell'utenza in carico nel mese disomministrazione del questionario.Ogni intervistato è stato chiamato a dichiarare il proprio accordo o disaccordo in merito adaffermazioni su una scala 1 (molto insoddisfatto), 2 (insoddisfatto), 3 (soddisfatto), 4 (moltosoddisfatto), con un valore che discrimina soddisfazione da insoddisfazione pari a 2,50.

I RISULTATI DEL QUESTIONARIO RIFERITO ALL'ANNO 2012Di seguito vengono riportate le tabelle con il punteggio rilevato (media ponderata) per ognidomanda, divisa per tipologia di utenza del Servizio Dipendenze.

TAB.1 QUALITÀ DELLA STRUTTURA

Domanda posta all’utenteMedia

tossicodipendenti Media

alcoldipendentiÈ soddisfatto degli orari di apertura delServizio

2,88 3,15

Esprima un giudizio rispetto all'anonimatogarantito dalla posizione del Servizio

2,97 3,20

Esprima un giudizio sull'adeguatezza deilocali

3,11 3,27

4Media tossicodipendenti

Media alcoldipendenti0

0,51

1,52

2,53

3,5

Orari apertura Servizio

Anonimato al Servizio

Adeguatezza locali

TAB.2 ORGANIZZAZIONE SERD

Domanda posta all’utenteMedia

tossicodipendenti Media

alcoldipendentiEsprima un giudizio sulla facilità con cui puòcontattare il suo operatore di riferimento

3,17 3,28

È soddisfatto dei tempi di attesa tra laprenotazione e la prestazione?

3,08 3,25

È soddisfatto del tempo dedicatole daglioperatori?

3,15 3,29

TAB.3 RAPPORTO CON GLI OPERATORI

Domanda posta all’utenteMedia

tossicodipendentiMedia

alcoldipendentiRitiene che sia soddisfacente il modo con cui glioperatori la stanno aiutando a risolvere i suoiproblemi?

3,08 3,58

Nei momenti di difficoltà è soddisfatto di come vieneseguito dagli operatori?

3,05 3,58

5

Media tossicodipendenti Media alcoldipendenti

0

0,5

1

1,5

2

2,5

3

3,5

Facilità contattare operatore riferimento

Tempi di attesa

Soddisfazione tempo dedicato dagli operatori

Aiuto situazioni ordinarieAiuto situazioni difficili

0

0,5

1

1,5

2

2,5

3

3,5

Media tossicodipendenti

Media alcoldipendenti

TAB.4 CAPACITÀ DI INTERVENIRE SULLA DIPENDENZA

Domanda posta all’utenteMedia

tossicodipendentiMedia

alcoldipendentiÈ soddisfatto del percorso terapeutico propostole dalServizio?

3,08 3,70

TAB.5 SODDISFAZIONE COMPLESSIVA

Domanda posta all’utente% media

tossicodipendenti% media

alcooldipendentiConsiglierebbe ad un amico che ha problemisimili ai suoi di rivolgersi al Servizio? (dati inpercentuale)

Si80,35

No10,71

n.r.8,82

Si89,38

n.r.10,62

In generale rispetto alle prestazioni che ilServizio le ha erogato si ritiene soddisfatto?

Si 3,16 Si 3,46

6

Valutazione percorso terapeutico0

0,5

1

1,5

2

2,5

3

3,5

4

Media tossicodipendenti

Media alcoldipendenti

Accettazione generale prestazioni Servizio0

0,5

1

1,5

2

2,5

3

3,5

% media tossicodipendenti

% media alcooldipendenti

2.1 - CONCLUSIONIAnche quest'anno gli utenti hanno collaborato per la buona riuscita dell'indagine. I questionarisono stati infatti compilati in modo completo rendendo particolarmente significativi i datiraccolti.Alcuni utenti, specialmente tossicodipendenti hanno riportato anche a voce agli operatori leloro osservazioni sulla qualità del servizio.Complessivamente tutti gli item hanno raggiunto punteggi medi indicativi di un livello disoddisfazione buono: punteggio 3,07 medio riferita al Servizio per le Tossicodipendenze;punteggio 3,3 medio riferito al Servizio Alcologia; con un incremento rispettivo nella mediarispetto al 2011 di 0,17 per il Servizio Dipendenze e 0,10 per il Servizio Alcologia.Volendo semplificare, traducendo i risultati in decimi e richiamando la votazione scolastica chefa parte dell'esperienza di tutti noi, si potrebbe dire che in generale, per l'utenza, il ServizioTossicodipendenze merita un 8 - e il Servizio Alcologia un 8 +.In generale come in tutti questi anni la soddisfazione del paziente tossicodipendente rimaneinferiore rispetto a quella del paziente alcoldipendente. La differenza è comunque relativa(attorno al 5%) e va riducendosi negli anni. Passiamo ora ai risultati delle risposte riferite ad alcuni item del questionario, ritenutiparticolarmente significativi. L’item riferito all’adeguatezza degli orari di apertura del SERDraggiunge un punteggio medio pari a 2,88, il più alto dal 2004 ad oggi.Per venire incontro a chi aveva problemi di lavoro è stato infatti reso più flessibile l'affido delfarmaco agonista, la somministrazione del farmaco è stata resa il più possibile funzionale eveloce utilizzando nuovi strumenti e tecnologie.Il miglioramento del risultato è forse dovuto anche agli interventi che si sono attuati negli ultimianni.Rispetto agli anni precedenti si assiste ad un miglioramento del dato inerente allasoddisfazione rispetto alla domanda: “La posizione del servizio garantisce l’anonimato” con unpunteggio pari a 2,97 per il Servizio Dipendenze e 3,20 per il Servizio Alcologia (l'annoprecedente il punteggio era rispettivamente di 2,8 e 3,1)Nel corso del 2012 questo SERD ha intrapreso come azione correttiva sulla garanzia dianonimato l’oscuramento delle porte a vetri dell’ingresso.Per le domande riferite alle 3 macroaree: (Organizzazione SERD, Rapporto con gli operatori eCapacità di intervenire sulla dipendenza) sia ha una maggiore soddisfazione rispetto all'annoscorso, in tutte le aree, con un incremento di punteggio che va dallo 0,05 allo 0,29.Altri elementi che incidono sul livello di soddisfazione dell’utente sono il progressivoinvecchiamento dell’utenza e la conseguente modificazione dei bisogni e aspettative rispettoal servizio.Sembra che la strategia adottata dal SERD di dare una risposta qualificata alla sempremaggiore diversificazione della domanda, mantenendo alta la qualità dei servizi resi, siapercepita dall'utenza, che manifesta un livello di soddisfazione maggiore rispetto all'annopassato. Anche il minore turn-over del personale dipendente sembra avere inciso su talemiglioramento.

3 - AGGIORNAMENTO DEI DATI SULL’UTENZA DEL SERVIZIO DIPENDENZE: DATISTATISTICI ANNO 2012

3.1 - UTENZA PRESA IN CARICO (Tab.1-2-3)In particolare nell’anno 2012 il Servizio Dipendenze ha trattato 567 soggetti residenti nelterritorio di Vallecamonica-Sebino, di cui 262 per problematiche connesse all’uso di sostanzestupefacenti illegali e 305 per dipendenza da sostanze alcoliche.Presso questo SERD si rivolgono anche soggetti con dipendenza da gioco d’azzardo (31utenti) e da tabagismo (130 utenti). Per tutte le categorie è previsto un iter diagnosticocodificato con percorsi terapeutici individualizzati.

7

Si assiste in generale ad una diminuzione dell’utenza in carico, anche determinatodall’apertura del Servizio Multidisciplinare Integrato collocato su questo territorio da circa dueanni.Si evidenzia una maggior incidenza dell’utenza di sesso maschile sul totale dei soggetti intrattamento, distribuita in fasce d’età che comprendono l'età minorile fino agli over 60 anni. Si assiste progressivamente ad un invecchiamento dell’utenza e ad un innalzamento dell’etàmedia dei soggetti trattati, tale dato rispecchia la realtà del fenomeno dipendenza a livelloRegionale e Nazionale. Gli utenti in carico al servizio hanno prevalentemente un’età oltre i 39anni. Si registra una sostanziale stabilità del dato relativo ai soggetti con provvedimentiamministrativi (invio da Prefettura e da Commissione Medica Locale) inviati al SERD. Di questirimane invariata la distribuzione per età.Con riferimento alla tipologia dell’utenza in carico, si rileva una stabilità numerica di quellafemminile. Nel corso del 2012, rispetto alle sostanze, si evidenzia un aumento di soggettidipendenti da eroina (+ 1,27%), un aumento degli utenti che utilizzano cocaina (+ 2,58%), euna riduzione dei soggetti che presentano dipendenza da cannabinoidi (- 2,87%). Questi datievidenziano un cambiamento della domanda dell'utenza al servizio che non può comunqueessere interpretata come riduzione del consumo di cannabinoidi sul territorio. Sono invece increscita i valori di consumo di eroina e cocaina, droghe quest'ultime il cui prezzo è stabile,dopo un calo importante negli ultimi anni (Osservatorio regionale sulle Dipendenze, areaprevisionale sull'evoluzione del fenomeno dell'abuso, Prevo.Lab, bollettino previsionale 2015).L’atteggiamento delle nuove generazioni verso l’uso e l’abuso di sostanze stupefacenti sipresenta mutato rispetto al passato e sembra polarizzarsi verso nuove tendenze cherichiedono opportune strategie di prevenzione e di intervento.

Tab.1 - UTENTI IN CARICO ANNI 2008-2012

AnnoTossico-

dipendentiAlcolisti Totale

2008 440 287 727

2009 372 385 757

2010 335 443 778

2011 321 339 660

2012 262 305 567

Tab.2 - TREND ANNUO UTENTI DISTRIBUITI PER SESSO IN CARICO AL SERD ANNI2008-2012

8

2008 2009 2010 2011 20120

100

200

300

400

500

600

700

Maschi

Femmine

Anno Maschi Femmine2008 572 1552009 591 1662010 615 1632011 513 1472012 437 130

2008 2009 2010 2011 20120

100

200

300

400

500

600

700

800

Tossicodipendenti

Alcolisti

Totale

Tab.3 - SUDDIVISIONE PER FASCE D’ETÀ DEGLI UTENTI IN CARICO AL SERD (ANNO2008-2012)

3.2 - NUOVA UTENZA PRESA IN CARICO (Tab. 4-5-6-7)La nuova utenza presa in carico costituisce un dato significativo dell’andamento del fenomenonell'ultimo biennio: infatti nel 2011 era di 195 (29,55% del totale utenza), nel 2012 gli utentitrattati sono stati 155 (27,30% del totale utenza). Questi dati evidenziano un trend in calo nelnumero totale di nuovi soggetti presi in carico per problemi di abuso o dipendenza da sostanzestupefacenti e per problemi di abuso o dipendenza da alcol. Il 81,29%, della nuova utenza è rappresentata dal sesso maschile ed il 18,71% da quellafemminile. Nella tabella 6 si può notare che la maggioranza dei soggetti che accedono per laprima volta al servizio hanno un'età compresa tra i 30 e i 39 anni.

Tab.4 - TREND ANNUO NUOVI UTENTI IN CARICO AL SERD

9

Anno < 19 anni 20/29 anni 30/39 anni 40/49 anni 50/59 anni Over 60 anni Totale2008 24 135 211 174 66 117 7272009 16 122 204 200 91 124 7572010 26 119 195 189 93 156 7782011 21 101 163 196 99 80 6602012 17 68 138 185 109 50 567

< 19 anni

20/29 anni

30/39 anni

40/49 anni

50/59 anni

Over 60 anni

Anno N. utenti tossicodipendenti N. utenti alcolisti N. utenti totale2008 173 89 2622009 126 161 2872010 109 127 2362011 80 115 1952012 60 95 155

2008 2009 2010 2011 20120

50

100

150

200

250

300

N. utenti tossicodipendenti

N. utenti alcolisti

N. utenti totale

Tab.5 - NUOVI UTENTI DISTRIBUITI PER SESSO IN CARICO AL SERD

Tab.6 - SUDDIVISIONE PER FASCE D’ETÀ NUOVI UTENTI SERD

DISTRIBUZIONE PER FASCE D'ETÀ NUOVI UTENTI 2011

DISTRIBUZIONE PER FASCE D'ETÀ NUOVI UTENTI 2012

Tab.7 - CONFRONTO % CASI NUOVI E CASI IN CARICO NELL'ANNO

10

Anno Maschi Femmine2008 78,60% 21,40%2009 78,10% 21,90%2010 85,30% 14,70%2011 77,70% 22,30%2012 81,29% 18,71%

Anno Nuovi utenti

2008 36,00% 64,00%2009 37,30% 62,70%2010 30,33% 69,67%2011 29,55% 70,45%2012 27,30% 72,70%

Utenti da anno precedente

2008 2009 2010 2011 20120%

20%

40%

60%

80%

Nuovi utenti

Utenti da anno precedente

Anno < 19 anni 20/29 anni 30/39 anni 40/49 anni 50/59 anni > 60 anni Totale2008 19 64 88 43 24 23 2612009 12 69 75 61 35 35 2872010 22 63 73 35 26 17 2362011 6 42 50 47 26 24 1952012 14 29 46 25 24 17 155

2008 2009 2010 2011 2012%

20%

40%

60%

80%

100%

Maschi

Femmine

< 19 anni

20/29 anni

30/39 anni

40/49 anni

50/59 anni

> 60 anni

3.3 - UTENZA TRATTATA DISTRIBUITA PER TIPOLOGIA SOSTANZE D’USO (Tab.8-9-10)Sono state elaborate due tavole distinte per soggetti con abuso o dipendenza da sostanzestupefacenti e soggetti con problemi di abuso o dipendenza da alcol. I dati risultano in lineacon l’evoluzione del fenomeno a livello Regionale, Nazionale ed Europeo.Nonostante la diminuzione dell’utenza afferente al SERD si segnala un aumento dei soggettiche presentano dipendenza da eroina 59,27%, una aumento di assuntori di cocaina, checontinua a rappresentare circa un terzo dell’utenza. Diminuisce il numero di utenti che sipresentano al servizio con problemi legati all’uso di cannabinoidi. Gli alcoldipendenti nel 2012 hanno presentato prevalentemente una dipendenza da vino(74%). L’abuso di birra e di superalcolici è in netta diminuzione rispetto agli anni precedenti,l’abuso di vino è invece in aumento.

Tab. 8 - SUDDIVISIONE PER SOSTANZA PRIMARIA D’ABUSO

Anno Eroina Cocaina Cannabinoidi Crack Altro

2008 52,90 % 24,60 % 18,10 % 0,00 % 3,90 %

2009 51,60 % 30,90 % 17,50 % 0,00 % 0,00 %

2010 53,10 % 27,50 % 19,20 % 0,00 % 0,29 %

2011 58,00 % 20,00 % 19,00 % 0,00 % 2,00 %

2012 59,27 % 22,58 % 16,13 % 0,00 % 2,02 %

Tab.9 - Monitoraggio esami tossicologici di soggetti in trattamento con farmaci oppioidi

11

Buprenorfina%

10%

20%30%

40%50%

60%

70%80%

90%

% esami urina negativi

% esami urina positivi

Metadone%

20%

40%

60%

80%

100%

% esami urina negativi

% esami urina positivi

Sostanza Soggetti trattamento % esami urina negativi % esami urina positiviBuprenorfina 19 84,18% 15,82%

Metadone 125 93,43% 6,57%

2008 2009 2010 2011 2012%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

Eroina

Cocaina

Cannabinoidi

Crack

Altro

Tab.10 - SUDDIVISIONE PER SOSTANZA PRIMARIA D’ABUSO ALCOLICOAnno Superalcolici Aperitivi Vini Birra2008 11,10 % 0,00 % 54,00 % 34,90 %2009 14,30 % 0,00 % 67,30 % 18,40 %2010 11,68 % 0,00 % 68,32 % 20,00 %2011 11,00 % 0,00 % 74,00 % 15,00 %2012 7,21 % 13,45 % 46,56 % 32,78 %

3.4 - GUIDA IN STATO DI EBBREZZA, SOGGETTI CON PROVVEDIMENTI LEGATI ALLASOSPENSIONE DELLA PATENTE DI GUIDA (Tab.11-12)L’alcol e le sostanze stupefacenti sono spesso causa di incidenti stradali: per l'alcol si stimache circa il 40% dei sinistri siano causati dall’alterazione della capacità di guida. Il tasso dialcol consentito per chi è alla guida è fissato a 0,5 grammi per litro, mentre per le sostanzestupefacenti illegali non è prevista alcuna soglia di tollerabilità.Qualora gli organi di Polizia Stradale abbiano motivo di ritenere che il conducente di un veicolosi trovi in stato di alterazione psico-fisica derivante dall’influenza dell’alcol o da sostanzestupefacenti illegali, hanno facoltà di effettuare l’accertamento con strumenti e proceduredeterminanti l’uso alcolico o di sostanze illegali.

Tab.11 - SOGGETTI INVIATI AL SERD DALLA COMMISSIONE MEDICA PATENTI CONPROVVEDIMENTI PATENTE DI GUIDA PER ALCOLGenere 2008 2009 2010 2011 2012

Maschi 35 102 121 81 73

Femmine 2 1 6 3 3

Totale 37 103 127 84 75

Nel corso del 2012 si sono presentati su invio della Commissione Medica Locale 75 soggetticon provvedimenti legati alla sospensione della patente di guida per fermo in stato di ebbrezzaper alcol e per sostanze stupefacenti illegali.

12

2008 2009 2010 2011 2012%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

Superalcolici

Aperitivi

Vini

Birra

Maschi Femmine0

50

100

150

2008

2009

2010

2011

2012

Tab.12 - DISTRIBUZIONE ETÀ SOGGETTI CON PROVVEDIMENTI PATENTE DI GUIDAAnno < 19 anni 20/29 anni 30/39 anni > 39 anni Totale2008 0 10 16 16 422009 2 25 23 54 1022010 1 17 38 72 1272011 0 17 20 47 842012 0 11 39 25 75

Sono prevalentemente maschi di età compresa tra i 20 anni e over 39. I fermi da parte delleForze dell’Ordine, vengono in prevalenza effettuati in orario notturno e di sabato notte. Per lamaggior parte di questi soggetti è stata effettuata una diagnosi di dipendenza da sostanzealcoliche che comporta la presa in carico al SERAL per un trattamento di recupero.

3.5 - SOGGETTI SEGNALATI DALLA PREFETTURA AL SERD IN BASE AGLI ARTT. 75 E121 DEL T.U. 309/90 (Tab.14-15-16)Il numero di soggetti segnalati nel corso del 2012 dalla Prefettura per violazione artt.75 e 121del D.PR. 309/1990 è in aumento rispetto al dato rilevato nel corso degli anni precedenti. La cannabis risulta essere la sostanza consumata dalla maggioranza dei soggetti inviati. Il dato relativo alla casella “Non specificato” è in aumento rispetto all’anno precedente eriguarda segnalazioni (art.121) di soggetti assuntori di sostanze stupefacenti che si presentanoal sevizio con verbale nel quale non viene specificata la sostanza d’abuso.Rispetto all’anno precedente sono più che raddoppiati i soggetti segnalati di età superiore ai25 anni.Presso la Prefettura è costituito un Nucleo Dipendenze Prefettura che, a seguito dellasegnalazione degli Organi di Pubblica Sicurezza, convoca per un colloquio la persona trovatain possesso di sostanza stupefacente, per accertare la ragione della violazione. Se dal colloquio emergono elementi tali da far presumere che la persona si asterrà per il futurodal consumo di stupefacenti e la sostanza sequestratagli è compresa nella II° o IV° tabella, ilPrefetto, per una sola volta, definisce il procedimento con il formale invito a non fare più uso disostanze stupefacenti, omettendo l’applicazione delle sanzioni previste.Nel corso del colloqui con l’Assistente sociale della Prefettura, viene illustrata la possibilità diintraprendere un percorso terapeutico presso il servizio Dipendenze (SERD). In tal caso, il Nucleo Dipendenze Prefettura concorda un ulteriore appuntamento con ilsoggetto durante il quale verifica che lo stesso abbia intrapreso e concluso un programmaterapeutico presso il Servizio Dipendenze.

13

2008 2009 2010 2011 20120

10

20

30

40

50

60

70

80

< 19 anni

20/29 anni

30/39 anni

> 39 anni

Tab.13 - NUMERO SOGGETTI SEGNALATI DALLA PREFETTURA

Tab.14 - SUDDIVISIONE PER SOSTANZA SOGGETTI SEGNALATI DALLA PREFETTURA

Tab.15 - SUDDIVISIONE FASCE D'ETÀ SOGGETTI SEGNALATI DALLA PREFETTURAAnno Minori Tra i 18 e i 25 anni Più di 25 anni2008 3 37 562009 3 26 472010 11 26 222011 2 30 202012 4 31 42

14

N. soggetti segnalati dalla Prefettura0

20406080

1002008

2009

2010

2011

2012

Anno 2008 2009 2010 2011 2012

96 76 59 52 77N. soggetti segnalati

dalla Prefettura

Sostanze 2008 2009 2010 2011 2012Cannabis 55 41 44 29 42Cocaina 18 18 9 8 15Eroina 3 5 0 1 3Policonsumo 8 3 6 4 5Non specificato 11 9 0 10 12

2008 2009 2010 2011 20120

10

20

30

40

50

60

Cannabis

Cocaina

Eroina

Policonsumo

Non specificato

2008 2009 2010 2011 20120

10

20

30

40

50

60

Minori

Tra i 18 e i 25 anni

Più di 25 anni

4 - UTENZA GIOCO AZZARDO 2012Ancora scarsa nella popolazione generale è la percezione dei rischi del gioco d'azzardo in uncontesto sociale caratterizzato da messaggi ambivalenti e da una massiccia promozionepubblicitaria. Occorre inoltre notare che la dipendenza da gioco risulta tuttora caratterizzata dauno stigma diffuso in modo trasversale, strettamente correlato alla mancanza di informazionicorrette sul problema: chi perde il controllo nel gioco d'azzardo è in genere giudicato, e spessosi giudica egli stesso, sulla base di criteri moralistici, come una persona irresponsabile,incapace, inetta. Sentimenti di colpa e di vergogna trattengono spesso dal comunicare leproprie difficoltà ai familiari, agli amici, al medico di famiglia. Invece il gioco d'azzardopatologico è, dal punto di vista diagnostico, considerato una malattia mentale, classificatadall'Associazione Psichiatrica Americana (APA) all'interno del DSM IV (manuale statistico-diagnostico dei disturbi mentali) come un "Disturbo del controllo degli impulsi".La dipendenza consiste in un impulso incontrollato che è accompagnato da una forte tensioneemotiva e non si lascia influenzare dal pensiero riflessivo. Quando il soggetto con problemi didipendenza da gioco si abbandona alle sue pulsioni, attraversa un momento di sommo piacereche può raggiungere il livello della sbornia o dell'estasi, il soggetto esce da se stesso perentrare in uno stato di coscienza alterato. Nonostante la generale contrazione dei consumi delle famiglie è in continuo aumento laspesa che gli italiani riservano al gioco d’azzardo, il cui fatturato è stimato attorno agli 80miliardi di euro, quantità cresciuta in maniera esponenziale negli ultimi anni (14,3 miliardi dieuro nel 2000), anche grazie ad un’offerta sempre più variegata (lotterie, lotto, scommessein agenzia, gratta e vinci, slot e videopoker, giochi on-line).

4.1 - DATI EPIDEMIOLOGICI SUL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO Il gioco d’azzardo porta con sé un rischio che, in particolari gruppi di persone ad altavulnerabilità, può sfociare in una vera e propria dipendenza (gambling patologico).Si può stimare una prevalenza nella popolazione generale (15-64 anni) del 1,2-3,0% dipersone affette da Gioco d’Azzardo Patologico, cioè malati di una dipendenzacomportamentale.Secondo stime del Dipartimento delle Politiche Antidroga si rischia di passare dal quadro deglianni 2007-2008, in cui l'incidenza del gioco patologico era pari all'1% e quella del giocoproblematico pari al 5% della popolazione, ad un'incidenza del gioco patologico pari 7-10% edel gioco problematico del 10-18%.

Tab.16 UTENZA DEL SERD PER GIOCO AZZARDO - ANNO 2012

Maschi Femmine

19 13

59 % 41 %

Tab.17 UTENZA GIOCO D'AZZARDO SUDDIVISA PER FASCE ETÀ - ANNO 2012< 20 tra 20 e 29 tra 30 e 39 tra 40 e 49 tra 50 e 59 > 60

0 % 15,50 % 25,00 % 19,00 % 25,00 % 15,50 %

15%

5%

10%

15%

20%

25% < 20

tra 20 e 29

tra 30 e 39

tra 40 e 49

tra 50 e 59

> 60

0

5

10

15

20

Maschi

Femmine

Tab.18 UTENZA GIOCO D'AZZARDO SUDDIVISA PER SCOLARITÀ - ANNO 2012elementari medie inferiori superiori e professionali università

12% 53% 34% 0%

Tab.19 UTENZA GIOCO AZZARDO SUDDIVISA PER ATTIVITÀ LAVORATIVA- ANNO 2012

disoccupati dipendenti

18 % 72 %

5 - ATTIVIT À DI PREVENZIONE ANNO 2012

5.1 - RETE REGIONALE PREVENZIONEIn riferimento alla deliberazione n.3375 del 9 maggio 2012 “Rete Regionale sulla prevenzionedelle Dipendenze” questo SERD ha sviluppato una “RETE” rappresentativa delle realtàterritoriali che intervengono in ambito preventivo.Le attività svolte in rete sono state coordinate dal Referente Prevenzione di questo SERD conazioni differenziate in base alla tipologia degli interlocutori. Vi sono state interazioni e partecipazione attiva con il Tavolo Tecnico Regionale Prevenzione,con il Tavolo D'Area di programmazione zonale, con il Tavolo Stili di Vita e con il Tavolo ScuolaTerritorio per il progetto “Scuole che promuovono salute”.

5.2 - AZIONI AMBITO SCOLASTICO 2012Sono stati avviati in ambito scolastico e in integrazione tra SERD, Dipartimento ASSI eDipartimento Prevenzione Medico i seguenti due progetti preventivi:● “LIFE SKILLS TRAINING PROGRAM”: il progetto implementato in 5 Istituti Comprensivi(Edolo, Cividate Camuno, Esine, Bienno e Darfo 2 ) coinvolge circa 55 insegnanti formati perrealizzare il progetto su 16 classi prime e 14 classi seconde della scuola secondaria di primogrado per un totale di 740 studenti. ● “PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA”: per il primo biennio delle ScuoleMedie d'istruzione Superiore della Valle Camonica, il Progetto è stato realizzato presso laSuola Edile Bresciana di Breno e il Centro di Formazione Professionale di Edolo. Coinvolgecirca 15 insegnanti e intende potenziare nel target studentesco competenze e abilitàpsicosociali.Inoltre, in ambito scolastico è stato realizzato da questo SERD il progetto: “UNPLUGGED”,rivolto agli adolescenti del 1° anno degli Istituti d'Istruzione Superiore.

16

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

elementari

medie inferiori

superiori e professionali

università

%

20%

40%

60%

80%

disoccupati

dipendenti

Nell'anno scolastico 2012/13, gli Istituti d'istruzione superiore che hanno aderito al progetto inVallecamonica sono: l'Istituto Olivelli Putelli di Darfo, la Scuola Edile Bresciana di Breno el'Istituto Tassara di Breno per un totale di 15 insegnanti, 21 classi prime e di 560 studenti.

5.3 - AZIONI AMBITO TERRITORIALE 2012Oltre all'ambito scolastico anche la comunità, la famiglia e l'aggregazionismo giovanilerappresentano contesti fondamentali verso i quali questo SERD ha programmato e realizzatointerventi condivisi e integrati nel raggiungimento di obiettivi legati alla riduzione dell'uso disostanze stupefacenti. Il Servizio Dipendenze ha promosso le seguenti azioni e progetti:● CAMPAGNA INFORMATIVALa campagna Informativa Nazionale “Apri il dialogo, chiudi alla droga”, lanciata dalla DirezioneGenerale Famiglia e Solidarietà Sociale della Regione Lombardia su indicazione delDipartimento Politiche Antidroga è stata indirizzata su target distinti: i giovani, potenzialiconsumatori di sostanze psicoattive, i genitori e le famiglie.Il SERD ha provveduto, previo contatti e incontri informativi con la Scuola, i Servizi Socialidegli Enti Locali, la Cooperativa di Bessimo, il Forum del Terzo Settore, la Direzione Medica diPresidio Ospedale di Esine, la Direzione Medica di Presidio Ospedale di Edolo, le FarmacieTerritoriali, l'Ufficio Comunicazione ASL Vallecamonica e il Dipartimento Cure Primarie alladiffusione capillare del materiale informativo.La diffusione del materiale, rivolto agli abitanti della Vallecamonica di età compresa tra gli 11 egli over 65 anni, è stata realizzata come di seguito riportato: 400 brochure (Scuola), 130locandine di vario formato (Enti locali, Ospedali e ASL) e 1.000 leaflets (Farmacia e TerzoSettore).● SERVIZI INFORMATIVI PER IL TELEGIORNALE, realizzati dalla TV locale e mandati inonda in orario serale su temi legati al fenomeno delle dipendenze, alle nuove droghe e algioco d'azzardo patologico.● INCONTRI SERALI RIVOLTI ALLA POPOLAZIONE prevalentemente organizzati dall'EnteLocale e dalle Parrocchie su argomenti d'interesse generale orientati all'informazione e ainuovi scenari del fenomeno del comportamento d'abuso.● EDU-CARE SPORTIn collaborazione con il Comune di Breno è stato realizzato e concluso il progetto EDU-CARESPORT, un progetto di prevenzione delle dipendenze per la fascia preadolescenziale eadolescenziale della popolazione di Breno distribuita in gruppi sportivi gestiti da allenatorivolontari del territorio.Il Progetto ha proposto una formazione parallela tra destinatari diretti (totale di 300 soggetti dietà compresa tra gli 8 e i 14 anni d'età) e destinatari strategici (15 Allenatori Sportivi)finalizzata a ridurre la probabilità di utilizzo di sostanze d'abuso legali e illegali puntandosull'aumento delle abilità personali in ambito sportivo. ● PROGETTO PREVENZIONE SELETTIVA PER MINORI E SOGGETTI DI ETÀ INFERIOREDI 26 ANNI In integrazione con il Dipartimento ASSI e nello specifico con l'Area Consultoriale è statoemesso il Protocollo PT FAM/SERD “Gestione attività integrate tra Servizio Famiglia eServizio Dipendenze” (DGR n.8243 del 22.10.2008 “Realizzazione di interventi a favore dellefamiglie e dei servizi socio-educativi per la prima infanzia”) che ha permesso di consolidarel'attivazione di un gruppo di lavoro SERD/ Consultorio con compiti di: diffusione e applicazione del protocollo tecnico operativo tra Asl di Brescia, Asl di

Vallecamonica e Prefettura di Brescia “Procedure di collaborazione per la presa in carico digiovani consumatori di sostanze psicotrope segnalati ai sensi degli art. 121e 75 DPR309/90”

programmazione di attività sinergiche, di analisi di contesto e di comunicazione condivisatra i Dipartimenti ASSI, Dipartimento Dipendenze e Ufficio Comunicazione ASL ancheattraverso l'analisi dei dati relativi all'osservatorio sulla famiglia e all'osservatoriodipendenze.

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Attraverso queste basi teoriche è stato avviato, in riferimento all'utenza segnalata ai sensidegli art.75 e 121 del DPR 309/90 un progetto di prevenzione selettiva per minori e soggetti dietà inferiore ai 26 anni in integrazione con il Consultorio. Questo Progetto prevede azioni chetendono a prevenire il passaggio dall'uso sperimentale di sostanze stupefacenti all'usoconclamato.I soggetti adulti che presentano situazioni multiproblematiche nell'ambito dell'uso di sostanze ein quello familiare-relazionale effettueranno percorsi integrati a cura dei due servizi.Si è stimato di aver annualmente 60 soggetti con segnalazione Prefettura.● PROGETTO STATALE 42La “RETE” ha consolidato i propri legami nel terzo settore e nello specifico con la Cooperativadi Bessimo che realizzando azioni preventive di tipo selettivo sul territorio ha assicurato unlavoro in rete anche con le Forze dell'Ordine con i Servizi Sanitari, Socio Sanitari e Sociali delterritorio.Il Progetto sviluppa azioni per facilitare un aggancio precoce e l'accompagnamento ai servizidelle persone con problemi d'uso/abuso di sostanze stupefacenti. Sono stati effettuati da agosto 2012 numerosi contatti e per 419 soggetti sono stati effettuatitest di misurazione dell'alcolemia, seguiti da colloqui di orientamento alla rete dei serviziterritoriali per 196 soggetti che presentavano un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l.● TEMPERANZA ISTITUTO COMPRENSIVO DI BIENNONel corso del 2012 l'Istituto Comprensivo di Bienno ha attivato un tavolo in rete tra soggetti delterritorio (Dipartimento Dipendenze, Dipartimento Prevenzione Medico, Istituto Comprensivo diEsine, Unità Pastorale di Esine, Prestine, Bienno, Berzo Inferiore, Consultorio “GiuseppeTovini” di Breno, Comuni e Oratori di Bienno, di Berzo e Esine, Associazione Alleanza per laSalute Mentale della Valle Camonica, Gruppi Sportivi, Ufficio Scolastico Regionale, Universitàdegli Studi di Bergamo e di Milano, Università Cattolica di Brescia, Polizia Provinciale,Comando Vigili del Fuoco di Darfo Boario Terme, Protezione Civile), che ha concorso allaprogrammazione di interventi dedicati alla popolazione distinta per target e ambiente diriferimento.Nello specifico il SERD ha contribuito alla realizzazione di azioni di tipo informativo/formativorivolte alla popolazione della Val Grigna, allo sviluppo di competenze individuali (Life SkillsTraining), alla qualificazione dell'ambiente sociale attraverso la promozione di relazioni positivee il miglioramento collaborativo tra le realtà territoriali nella costruzione di una rete comunitaria.

5.4 - AZIONI E INDIRIZZI ANNO 2013In linea con il modello di scuole che promuovono salute sono previste azioni di tipoinformativo/formativo rivolte al mondo giovanile e adulto e legate alla più ampiaprogrammazione degli interventi di promozione alla salute; si intende procedere in un'ottica dicollaborazione con le realtà del territorio e dei tavoli di lavoro istituiti e consolidati, estendendol'attività preventiva su temi già evidenziati dal Piano Integrato Locale 2013 di questa ASLquali:● PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI STRADALI: In integrazione con il Dipartimento Prevenzione Medico è previsto l'avvio di un TavoloSicurezza che coinvolga in rete le Associazioni del Territorio, i Servizi e i Dipartimenti ASL, leFF.OO, l'ACI, le Agenzie Assicurative, le Autoscuola e l'Ufficio Scolastico Territoriale con lafinalità di promuovere azioni preventive capaci di aumentare nei diversi soggetti d'interventole competenze legate alla tutela della salute ● PREVENZIONE DEL GIOCO D'AZZARDO PATOLOGICOOggi le dipendenze patologiche includono, oltre alla dipendenza da sostanze stupefacenti e daalcol, anche la dipendenza da fumo e le dipendenze comportamentali, in particolare laludopatia e la dipendenza da internet. Si prevede pertanto di promuovere attività diinformazione e orientamento rivolta alla popolazione in generale sui rischi correlati alcomportamento del gioco d'azzardo e sull'accessibilità alla rete dei servizi presenti sul territorio● SVILUPPO DI COMPETENZE INDIVIDUALI (LIFE SKILLS)

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In ambito scolastico è prevista la continuità dei progetti Life Skills Training Program eUnplugged validati scientificamente e dimostratisi capaci di ridurre il rischio a lungo terminedell'uso/abuso di alcol, tabacco e droghe (ma anche violenza e bullismo).● QUALIFICAZIONE DELL'AMBIENTE SOCIALE ATTRAVERSO LA PROMOZIONE DICLIMA E RELAZIONI POSITIVIOffrire maggiori conoscenze circa l'entità e la gestione del fenomeno specifico dell'uso eabuso di sostanze tra i giovani creando spazi di riflessione e confronto sui fattori di rischio e ifattori protettivi relativi alle esperienze personali, alla famiglia, alla scuola ed alla comunitàeducante più in generale.● MIGLIORAMENTO COLLABORATIVO TRA LE REALTÀ TERRITORIALI NELLACOSTRUZIONE DI UNA RETE COMUNITARIAoffrire conoscenze relative ai cambiamenti adolescenziali, alle capacità di ascolto e dicomunicazione, rafforzando negli adulti (genitori, educatori) competenze educative,comunicative relazionali e sociali in tema di alcol e droghe● PROGETTO SPERIMENTALE “REVISIONE MODELLO OFFERTA SERD”In riferimento al quadro normativo Nazionale sulle dipendenze, al Piano Regionale Sanitario(PRS) della IX legislatura e al Piano Sociosanitario Regionale 2010-2014: “Da un Welfare deidiritti a un Welfare delle responsabilità”, questo SERD ha partecipato alla prima fase dellasperimentazione del nuovo modello di offerta dei servizi per le dipendenze.La sperimentazione ha, anzitutto, proceduto con la definizione di percorsi di cura eriabilitazione personalizzati, appropriati e coerenti con i bisogni della persona, proponendol'adozione di strumenti di valutazione del bisogno che consentano di definire, in modo univocoin tutto il territorio regionale, il livello di gravità complessivo correlato ai comportamenti diuso/abuso/dipendenza, mediante una valutazione multidimensionale integrata. Gli obiettivi del cambiamento non possono che essere pertanto indirizzati a: • realizzare un processo che garantisca sul territorio un elevato livello di integrazione tra i

diversi servizi sanitari e sociali teso a fornire l'unitarietà tra le diverse tipologie diprestazioni, la continuità tra le diverse azioni di cura ed assistenza, la realizzazione dipercorsi integrati;

• riqualificare la rete d'offerta territoriale esistente, nell'ottica di una nuova e più razionaleofferta di prestazioni sul territorio;

• individuare un modello unico regionale in grado di garantire un'omogenea valutazione deibisogni ed una presa in carico globale integrata e continuativa nelle fasi di accoglienza,cura e reinserimento.

La modalità più appropriata con cui perseguire questi obiettivi, è oggi rappresentata da unapresa in carico personalizzata all'interno di una rete di servizi adeguata a garantire unarisposta flessibile e dinamica rispetto a bisogni in continua evoluzione, potenziando laterritorialità dell'intervento secondo una logica di integrazione e multidisciplinarietà. In questa logica assume fondamentale importanza la definizione di "condizione di bisognoprevalente". Il bisogno prevalente viene individuato utilizzando strumenti riconosciuti e validatia livello nazionale ed internazionale, che permettono una diagnosi codificata da sisteminosografici internazionali e che consentono di avere anche una valutazione multidimensionaledelle diverse aree personali (salute fisica e mentale, lavoro, relazioni familiari, ecc.). Una condizione di bisogno prevalente non può che essere definita attraverso la valutazionemultidimensionale dei bisogni e concretizzarsi mediante un'offerta integrata di servizi,caratterizzati per fase e intensità di cura ed assistenza, in modo unitario ed omogeneo su tuttoil territorio regionale.Tutto questo richiede, necessariamente, che venga adottata la multidimensionalità dellavalutazione dei bisogni, l'impostazione multiprofessionale dei processi, oltre alla coerenza econtinuità del percorso di cura e di assistenza, al fine di sostenere la persona e la sua famiglianei diversi passaggi. Il processo di valutazione multi dimensionale del bisogno si inserisce inun più complesso processo che ha come obiettivo prioritario quello di facilitare l'accesso delcittadino alle diverse unità d'offerta, anche attraverso l'informazione, l'orientamento e

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l'accompagnamento della persona in condizioni di bisogno, e di garantire risposte appropriateai bisogni espressi. Il modello proposto in questo documento si basa su strumenti diagnostici scientificamentevalidati e corredati da indagini cliniche. Sono previste due fasi: • la prima fase ha il compito di avviare una modalità omogenea tra i servizi di valutazione

multidimensionale del bisogno dell'utente e di definirne un livello complessivo di gravità; • la seconda fase permette di definire per ogni utente oggetto di valutazione il profilo

assistenziale quale elemento base per la successiva costruzione del Piano Terapeutico-Assistenziale.

L’applicazione del sistema sperimentale permetterà di effettuare diagnosi scientificamentevalide, multidimensionali e uniformi a livello regionale.Questo SERD partecipa al progetto da ottobre 2011, sia con la presenza attiva di un proprioreferente al Tavolo di Regia Regionale, che applicando il modello di valutazione sperimentale.Nel corso del 2013 è prevista dalla Regione Lombardia la conclusione della fase sperimentale.

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Appendice A

LE PATOLOGIE CORRELATE NEL

PAZIENTE CON DIPENDENZA DA

SOSTANZE NEL TERRITORIO DELL'ASL

VALLECAMONICA SEBINO: MALATTIE

INFETTIVE E SINDROME METABOLICA

Novembre 2012OSSERVATORIO DELLE DIPENDENZE

ASL VALLECAMONICA-SEBINO

A cura di Dr.ssa Richini Maura, Dr.ssa Baisini OrnellaDr.ssa Bertoletti Germana, Dr. Morandini PaoloGalli Francesca, Gasparini Caterina, Serini Giacomina, ChiaroliniAugusta, Pogna Lorena

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INDICE

1. PREMESSA

2. MALATTIE INFETTIVE E SINDROME METABOLICA NELLE PATOLOGIE DADIPENDENZA DA SOSTANZE: NECESSITÀ DI UN INTERVENTO INTEGRATO

2.1 OSSERVATORIO PER MALATTIE INFETTIVE

2.2 OSSERVATORIO PER SINDROME METABOLICA

3. SCOPO DEL PROGETTO

4. METODOLOGIA DELLO STUDIO PRESSO IL SERD DELL’ASL VALLECAMONICA-SEBINO

5. FASI DEL PROGETTO

6. CRITERI DI INCLUSIONE ED ESCLUSIONE

7. RISULTATI

7.1 MALATTIE INFETTIVE: POSITIVITÀ SIEROLOGICHE

7.2 SINDROME METABOLICA

8. ANALISI DEI RISULTATI

9. CONCLUSIONI

MODELLO SCHEDA RILEVAZIONE PATOLOGIE CORRELATE ALLA DIPENDENZADA SOSTANZE STUPEFACENTI E DA ALCOOLE

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1. PREMESSALe attività di prevenzione rientrano tra i compiti istituzionali del Dipartimento Dipendenze. Taliattività sono prioritarie e fondamentali in quanto dirette non solo a curare, ma a prevenire ildisagio sanitario e sociale, non riferibile solo al singolo soggetto, ma alla collettività in genere.Le attività di riduzione del danno ed educazione alla salute devono anche raccordarsitrasversalmente con gli interventi preventivi promossi degli altri servizi e dalle organizzazionidel privato sociale operanti sul territorio.Il problema delle dipendenze è caratterizzato da molteplici e innumerevoli fattori e variabili eda una realtà in rapido mutamento.Il progetto di osservazione portato a termine il 31 maggio 2012 ha permesso di monitorare ipazienti in carico al SERD dell’ASL Vallecamonica-Sebino, affetti da dipendenza o abuso disostanze, per valutare la presenza di patologie correlate, a seguito delle indicazioni contenutenelle “Linee di indirizzo: misure ed azioni concrete per la prevenzione delle patologie correlateall’uso di sostanza stupefacenti” emanate nel giugno 2009 dal Dipartimento PoliticheAntidroga.In particolare si è posta l’attenzione al monitoraggio delle malattie infettive e alla sindromemetabolica al fine di attuare prevenzione primaria e secondaria.

2. MALATTIE INFETTIVE E SINDROME METABOLICA NELLE PATOLOGIE DADIPENDENZA DA SOSTANZE

2.1 OSSERVATORIO PER MALATTIE INFETTIVEIl rischio di sviluppare malattie infettive nelle patologie di dipendenza da sostanze rientra siain attività di prevenzione primaria che secondaria; quest’ultima non può prescindere dallapresenza di un’adeguata attività di Osservatorio specifica nei soggetti in carico al SERD, checonsenta l’adozione di misure di tutela della salute pubblica per evitare l’acquisizione e ladiffusione delle infezioni. Le malattie infettive in osservazione sono principalmente: epatite B,epatite C, HIV e MTS.

2.2 OSSERVATORIO PER SINDROME METABOLICALa presenza di sindrome metabolica nell’utilizzatore di sostanze deve a nostro parere esserevalutata per importanti motivi: È scientificamente dimostrato il danno cardiovascolare diretto da uso di sostanze. Adesempio la cocaina ha come organi bersaglio cuore e apparato cardio-circolatorio, accentual’aterosclerosi ed il suo uso è stato associato alla formazione di trombi ed a crisi ipertensive; alivello cardiaco possono insorgere aritmie, ischemia coronarica cronica e infarto del miocardiocorrelati agli effetti vasocostrittori della sostanza. Molti utilizzatori di cocaina sono anchefumatori di sigarette, concomitanza che esacerba gli effetti deleteri della sostanza. La cocainaè oggi una delle sostanze più utilizzate dai soggetti in cura nei SERD. Nel poliabuso di sostanze una combinazione molto comune è quella costituita da alcol ecocaina. L’assunzione concomitante di queste due sostanze è associata con un maggior tassodi esiti di morte improvvisa rispetto all’uso disgiunto; si stima infatti che questo rischio sia 20volte maggiore ipotizzando che vi sia un effetto sinergico o additivo tra le due sostanze che siriflette in maniera grave sul sistema cardiovascolare, dovuto anche alla presenza di metabolitidella cocaina biologicamente attivi, come il cocaetilene (Zerococa, Linee operative per ladiagnosi, il trattamento e la riabilitazione delle persone dipendenti dalla cocaina, 2012. DPA). La Sindrome Metabolica è caratterizzata dall’aggregazione di più alterazioni metabolicheognuna delle quali è di per sé un noto fattore di rischio cardiovascolare.Ciò premesso risulta evidente che il rischio cardiovascolare complessivo è molto elevato.Già di per sé la Sindrome Metabolica è un’unica entità complessa con un comune fattoreetiopatogenetico fondamentale (l’insulino-resistenza legata all’eccesso ponderale) e richiedepertanto un approccio terapeutico unitario. La Sindrome metabolica è una situazione

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predisponente e predittiva di aterosclerosi e in particolare di malattia coronarica, cherappresenta il prodotto finale dell’effetto aterogeno delle singole alterazioni bio-mediche. Ad esse si associano fattori aggiuntivi di rischio come il fumo, la sedentarietà e la dipendenzada sostanze, in particolare cocaina e alcol come sopra esposto. Il principale problema neltrattamento della Sindrome Metabolica sta nel fatto che spesso essa viene scomposta dalclinico in una serie di disordini apparentemente non legati fra loro.Nel caso specifico del soggetto dipendente da sostanze inoltre il problema principale è ildifficile approccio terapeutico alla dipendenza: i contatti con il Medico Curante di MedicinaGenerale sono scarsi e spesso centrati sulla richiesta di farmaci psicotropi; si determina cosìinvolontariamente una mancanza di attenzione alle patologie associate e tanto meno a quellecomplesse come la sindrome metabolica.In questo studio, per la definizione di sindrome metabolica, sono stati adottati i criteri stabilitinel 2005 dall’International Diabetes Federation riportati nella seguente tabella:

3. OBIETTIVO DEL PROGETTOQuesto progetto di ricerca ha avuto lo scopo di monitorare e identificare le patologie associatealla dipendenza nel paziente in carico al SERD, ponendo le basi per interveniresuccessivamente sulla modificazione degli stili di vita sia per le malattie metaboliche che perquelle infettive secondo le raccomandazioni vigenti di prevenzione sanitaria attraverso anchela collaborazione dei Medici di Medicina Generale. Durante il rilievo dei parametri necessari, individuati i soggetti a rischio, vi è già stato un primointervento di tipo tradizionale, caratterizzato da colloquio motivazionale e da raccomandazionicon proposte di stili di vita sani da parte di infermieri e medici del Servizio.

4. METODOLOGIA DELLO STUDIO PRESSO IL SERD DELL’ASL VALLECAMONICA-SEBINOIl progetto sperimentale ha preso in esame i soggetti in cura presso il ServizioDipendenze Patologiche alla data del 1 gennaio 2012.In totale sono risultati eleggibili n.363 pazienti di cui n.182 in carico per abuso odipendenza da sostanze stupefacenti e n.181 in carico per abuso o dipendenza daalcool.Al momento della valutazione dei dati in nostro possesso, nel marzo 2012, i soggettiinizialmente arruolati sono stati ricontrollati e ne sono stati esclusi n.82 (n.24 pazientitossicodipendenti e n.58 pazienti alcoldipendenti) poiché il percorso terapeutico nelfrattempo era terminato. Il totale effettivo dei soggetti reclutati è stato di n.281 (di cuin.158 tossicodipendenti e n.123 alcoldipendenti); di questi n.6 pazientitossicodipendenti e n.9 pazienti alcoldipendenti hanno abbandonato il percorsoterapeutico e non sono stati campionati. Il totale delle schede nominative predisposteper lo studio è stato quindi n.266: n.152 per i tossicodipendenti e n.114 per glialcoldipendenti.

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Obesità addominale (circonferenza vita)> 94 cm per i maschi> 80 cm per le femmine Associata ad almeno due dei seguenti fattori:Trigliceridemia: >150 mg/dl o terapia per dislipidemia in corso per pregresso riscontro divalori > 150 mg/dlColesterolo HDL basso: < 40 mg/dl (Maschi) e < 50 mg/dl (Femmine)Ipertensione arteriosa: PA > 130/85 mmHg o terapia antiipertensiva in corsoIperglicemia: glicemia a digiuno > 100 mg/dl o terapia ipoglicemizzante in corso

La compilazione della scheda per ogni soggetto è stata effettuata dal personaleinfermieristico attraverso intervista diretta e rilievo ambulatoriale dei parametri previsti. Idati biochimici sono stati estratti dal personale infermieristico e amministrativo dallapiattaforma informatica utilizzata nel Servizio (mFp - Ciditech).La tabella 1 mostra la percentuale delle schede compilate con i dati dei pazienti rispettoalle schede inizialmente predisposte.

Tab.1

5. FASI DEL PROGETTO

FASI RESPONSABILI AZIONI

Primafase

AmministrativoIndividuazione dei pazienti da includere nellostudio: soggetti in carico al SERD in data 1 gennaio2012, ancora in carico nel marzo 2012.

InfermiereRichiesta al paziente del consenso informato perla raccolta dei dati clinico-laboratoristici e per lapartecipazione al programma di intervento.

SecondaFase

AmministrativoControllo compilazione consenso informato (sepresente: proseguire, in caso contrario il soggettoviene escluso dallo studio).

Infermiere

Raccolta dati e inserimento nella schedarilevazione:1. registrazione dati anagrafici del paziente 2. raccolta dati clinici e anamnestici e relativoinserimento nella parte clinica della schedapaziente3. in caso di assenza di referti di esami cliniciavvisare il medico

TerzaFase

Medico e/o Infermiere

1. Completamento della scheda di rilevazioneinserendo dati clinici e di laboratorio chemancavano2. Rilevazione indicatori antropometrici

Attività di Counselling e consegna al paziente dimateriale educativo finalizzato a sensibilizzarlosulla necessità di un intervento terapeutico sullostile di vita secondo il modello educativotradizionale (se necessario).

Quartafase

Responsabile di progetto,Medico e Amministrativo

• Elaborazione dati• Predisposizione e pubblicazione Report

6. CRITERI DI INCLUSIONE ED ESCLUSIONE È stato deciso di stabilire i seguenti criteri di inclusione e di esclusione di arruolamento deisoggetti nello studio:

25

Tipologia UtenzaN. schede

predisposte Schede compilate

n. %

Servizio Tossicodipendenze 152 121 79,6

Servizio Alcologia 114 63 55,26

Criteri di inclusioneCriteri di esclusione

(presenza di almeno un criterio)

Soggetti in carico al serviziodipendenze per abuso o dipendenza dasostanze illegali e/o da alcool nel gennaio2012, ancora presenti nel Servizio nelmarzo 2012. Maschi e femmine. Età tra 18 e 65 anni.

• Età < 18 o > 65 anni.• Presenza di condizioni che richiedanoun’immediata intensificazione della terapiafarmacologia quali:- diabete non compensato con Hb glicata > 10;- ipertensione arteriosa con valori >180/110 mm Hg;- dislipidemia severa ( Colesterolo totale > 300mg/dL).• Mancata sottoscrizione del ConsensoInformato.

7. RISULTATI

● Fasce d’età e sesso degli utenti con abuso o dipendenza da stupefacenti inclusi nello studioSESSO < 19 anni 20/29 anni 30/39 anni over 39 anni TotaleMaschi 3 5 29 53 90

Femmine 1 3 13 14 31Totale 4 8 42 67 121

● Fasce d’età e sesso degli utenti con abuso o dipendenza da alcool inclusi nello studio:SESSO < 19 anni 20/29 anni 30/39 anni over 39 anni Totale

Maschi 0 2 4 31 37Femmine 0 0 1 25 26Totale 0 2 5 56 63

26

< 19 anni 20/29 anni 30/39 anni over 39 anni0

10

20

30

40

50

60

Caratteristiche utenti con abuso o dipendezada sostanze inclusi nello studio

Maschi

Femmine

7.1 MALATTIE INFETTIVE: POSITIVIT À SIEROLOGICHE ● Utenti con abuso o dipendenza da stupefacenti, inclusi nello studio, risultati positivi aimarkers ematici per malattie infettive:

Malattieinfettive

< 19 anni 20/29 anni 30/39 anni over 39 anniTotale

n. Pos/neg %HIV Ab 0 1 0 6 7 6HCVAb 0 0 11 45 56 46HBsAg 0 0 0 4 4 3HBsAb 0 2 7 24 33 27HBcAb 0 0 3 20 23 19

● Utenti con abuso o dipendenza da alcool, inclusi nello studio, risultati positivi ai markersematici per malattie infettive:

Malattieinfettive

< 19 anni 20/29 anni 30/39 anni over 39 anniTotale

n. Pos/neg %HIV Ab 0 0 0 0 0 0HCVAb 0 0 1 6 7 11HBsAg 0 0 1 2 3 5HBsAb 0 0 0 7 7 11HBcAb 0 0 0 7 7 11

27

< 19 anni 20/29 anni 30/39 anni over 39 anni0

5

10

15

20

25

30

35

Caratteristiche utenti con abuso o dipendenzada alcool inclusi nello studio

Maschi

Femmine

HIV Ab HCVAb HBsAg HBsAb HBcAb0

20

40

60

Positivià ai markers per malattie infettive degli utenti con abusoo dipendenza da stupefacenti espressa in % rispetto al totale dei

tossicodipendenti inclusi nello studio

Totale n.

Pos/neg %

7.2 SINDROME METABOLICA● Utenti con abuso o dipendenza da sostanze stupefacenti, a rischio di sviluppare sindromemetabolica per obesità addominale (presenza di circonferenza addominale > 94 cm per imaschi e > 80cm per le femmine), distribuiti per sesso e età.

SESSO < 19 anni 20/29 anni 30/39 anni over 39 anni TotaleMaschi 0 2 8 20 30

Femmine 1 2 6 11 20Totale 3 4 14 31 50

● Utenti con abuso o dipendenza da alcool, a rischio di sviluppare sindrome metabolica perobesità addominale (presenza di circonferenza addominale > 94 cm per i maschi e > 80cm perle femmine), distribuiti per sesso e età.

SESSO < 19 anni 20/29 anni 30/39 anni over 39 anni TotaleMaschi 0 0 2 22 24

Femmine 0 0 1 12 13Totale 0 0 3 34 37

28

Utenti con dipendenza da stupefacenti e obesità addominale

Utenti a rischio 41%

Utenti non a rischio 59%

HIV Ab HCVAb HBsAg HBsAb HBcAb0

2

4

6

8

10

12

Positività ai markers per malattie infettive negli utenti con abuso o dipendenzada alcol epressa in % rispetto al totale degli alcolisti inclusi nello studio

Totale n.

Pos/neg %

● Utenti con abuso o dipendenza da sostanze stupefacenti, con obesità addominale epresenza di 1 fattore di rischio, distribuiti per sesso e età.

SESSO < 19 anni 20/29 anni 30/39 anni over 39 anni TotaleMaschi 0 0 0 9 9

Femmine 0 0 2 5 7Totale 0 0 2 14 16

● Utenti con abuso o dipendenza da alcool, con obesità addominale e con presenza di unfattore di rischio per sindrome metabolica, distribuiti per sesso e età.

SESSO < 19 anni 20/29 anni 30/39 anni over 39 anni TotaleMaschi 0 0 1 8 9

Femmine 0 0 0 3 3Totale 0 0 1 11 12

29

Utenti con abuso o dipendenza da stupefacenti e obesità addominalecon associato un fattore di rischio per sindrome metabolica

Utenti non a rischio 87%

Utenti a rischio 13%

Utenti con dipendenza da alcol e obesità addominale

Utenti non a rischio 41%

Utenti a rischio 59%

● Utenti con abuso o dipendenza da sostanze stupefacenti, con riscontro di sindromemetabolica, distribuiti per sesso e età (presenza di almeno due fattori di rischio associati adobesità addominale)

SESSO < 19 anni 20/29 anni 30/39 anni over 39 anni TotaleMaschi 0 1 4 7 12

Femmine 0 0 0 2 2Totale 0 1 4 9 14

● Utenti con abuso o dipendenza da alcool, con riscontro di sindrome metabolica, distribuitiper sesso e età (presenza di almeno due fattori di rischio associati ad obesità addominale)

SESSO < 19 anni 20/29 anni 30/39 anni over 39 anni TotaleMaschi 0 0 0 9 9

Femmine 0 0 0 5 5Totale 0 0 0 14 14

30

Utenti con dipendenza da alcol e obesità addominalecon associato un fattore di rischio per sindrome metabolica

Utenti non a rischio 81%

Utenti a rischio 19%

Utenti con abuso o dipendenza da sostanzestupefacenti e sindrome metabolica

Utenti non a rischio 88%

Utenti a rischio 12%

8. ANALISI DEI RISULTATI

8.1 MALATTIE INFETTIVE

HIVA livello nazionale, l’andamento delle diagnosi per AIDS è monitorato dal Centro operativoAIDS dell’Istituto Superiore di Sanità; dai dati pubblicati è possibile osservare che i casi diAIDS per modalità di trasmissione in Italia hanno subito una certa variazione. In particolare,l’acquisizione per modalità iniettiva, che rappresentava il 62,3% dei casi prima del 1999, nel2010 si è ridotta al 21,1%, mentre la trasmissione per via sessuale è in progressivo e costanteaumento nello stesso periodo temporale (omo/bisessuali da 15,6% a 24,4%; eterosessuali da15,9% a 45,1%).Il tasso di prevalenza dell'infezione nella popolazione tossicodipendente afferente ai servizi dal2000 al 2011, si è ridotto passando dal 15,8% circa del 2000 al valore stimato per il 2011 pariall’8,3%. Il valore rilevato nel presente studio è minore, con una prevalenza del 6%. Non sisono rilevati casi di HIV positivo tra gli alcoldipendenti inclusi nello studio.

HBVI dati a livello nazionale, pubblicati nella “Relazione al Parlamento 2012” rilevano le seguentiprevalenze nei soggetti totali tossicodipendenti in carico ai SERT:Anno 2010Non Positivi a Test HBV66,1% Positivi a Test HBV33,9%Anno 2011Positivi a Test HBV (Stima) 33,4%Non Positivi a Test HBV 66,6%.(Fonte: Elaborazione su dati Ministero della Salute inviate dalle Regioni e PP.AA).La distribuzione della prevalenza di utenti tossicodipendenti HBV positivi per Regione eviden-zia una sensibile contrazione per la Regione Lombardia di16,9 punti percentuali (50,7% nel2010 vs. 33,8% nel 2011). Il valore percentuale rilevato nel presente studio è maggiore, con una prevalenza del 49%. Vaperò precisato che tale valore si riduce al 3% se viene considerata positività ad HbsAg, mentreil 27% è costituito da soggetti con presenza di anticorpi HbsAb, analoghi agli anticorpi che sisviluppano con la vaccinazione e quindi non si tratta di soggetti né affetti da patologia infettivané infettivi in alcun modo per HBV.La prevalenza riscontrata nel gruppo di soggetti alcoldipendenti nel presente studio è del 27%,con HbsAg 5% e HbsAb 11%.

31

Utenti con abuso o dipendenza da alcol e sindrome metabolica

Utenti non a rischio 78%

Utenti a rischio 22%

HCVI dati a livello nazionale, pubblicati nella “Relazione al Parlamento 2012” rilevano le seguentiprevalenze nei soggetti totali tossicodipendenti in carico ai SERT:Anno 2010Non Positivi aTest HCV 37,5%Positivi a Test HCV 62,5%Anno 2011Non Positivi aTest HCV 46,0%Positivi a Test HCV (Stima) 54,0%(Fonte: Elaborazione su dati Ministero della Salute inviate dalle Regioni e PP.AA).Rispetto al 2010 la prevalenza di positivi a test HCV in Lombardia diminuisce di 33,7 puntipercentuali (80,5% nel 2010 vs. 46,8% nel 2011).Nel presente studio il valore è del 46%, allineato con la prevalenza riscontrata nei SERT dellaRegione Lombardia.La prevalenza riscontrata nel gruppo di soggetti alcoldipendenti nel presente studio è 11%,nettamente inferiore a quella del gruppo dei soggetti tossicodipendenti.

8.2 SINDROME METABOLICAIn Italia dati recenti si riferiscono all’Osservatorio epidemiologico cardiovascolare italiano(Italian Heart Journal 2004; S3: 49S-92S), un’indagine che ha preso in esame 4.908 maschi e4.804 donne fra i 35 e i 74 anni. Dallo studio emerge che globalmente un uomo adulto su duee una donna su tre sono in sovrappeso, con una prevalenza di obesità del 18 per cento tra imaschi e del 22 per cento tra le femmine. L’obesità addominale raggiunge il 24 % tra gliuomini e il 37 % tra le donne, per una prevalenza nella popolazione generale del 31,5 %.Questi dati collocano l’Italia in una sorta di “centro classifica” nell’ambito dei paesiindustrializzati in cui sono state condotte analisi epidemiologiche simili.Nel nostro studio preoccupano molto le percentuali relative all’obesità addominale in quanto isoggetti maschi tossicodipendenti hanno raggiunto il 24% e alcoldipendenti ben il 65% e lefemmine tossicodipendenti il 65% e quelle alcoldipendenti il 50%, con una prevalenza neltotale del campione esaminato del 41% per i tossicodipendenti e del 59% per glialcoldipendenti. A spiegazione della diversa percentuale tra soggetti tossicodipendenti ealcoldipendenti si deve tener presente che negli studi condotti nella popolazione generale laprevalenza di obesità addominale aumenta nettamente per età >50 anni e che nel campione dialcoldipendenti prevalgono soggetti con età >39 anni.Il nostro secolo è quello della Sindrome Metabolica, come testimoniano recenti studi che ladanno in ascesa nei paesi industrializzati con una prevalenza del 24% negli adulti sopra i 20anni e oltre il 30% nei soggetti con più di 50 anni. Nel nostro studio per i soggetti tossicodipendenti la prevalenza è stata inferiore: 12% per itossicodipendenti (di cui il 64% >39 anni) e 22% per gli alcoldipendenti (di cui 100% >39 anni).

9. CONCLUSIONIConcludendo, le malattie infettive restano anche per la popolazione con dipendenza dasostanze sul territorio dell’ASL Vallecamonica-Sebino una patologia su cui non è possibileabbassare la guardia, anche se alcuni fattori hanno sicuramente contribuito a ottenere unariduzione della percentuale di diffusione rispetto ad altre zone. Tra questi fattori si ipotizzanoprincipalmente l’attività di prevenzione e di educazione alla salute dell’ultimo decennio conconseguente riduzione dei comportamenti additivi per via parenterale. In particolare va rilevato che sul territorio dell’ASL Vallecamonica-Sebino, nel campioneesaminato di soggetti in carico al SERD, vi è minore prevalenza di positività per HIV e perHbsAg, mentre analoga al resto della Regione Lombardia è la presenza di positività per HCV.Questo dato necessita di particolare attenzione in quanto in tali soggetti, soprattutto se vi èassociazione con alcol, è elevata la probabilità di sviluppo di epatite cronica attiva, ma anchedi cirrosi epatica e HCC.

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A fronte di una percentuale di obesità addominale superiore a quella della popolazionegenerale, nel campione esaminato abbiamo rilevato una ridotta percentuale di sindromemetabolica. Questo ci indica che vi è spazio per effettuare una attività di prevenzione anchenella popolazione tossicodipendente, non solo per allontanare gli individui dall’uso di sostanze,ma anche per insegnare loro contemporaneamente la pratica di uno stile di vita sano in sensopiù esteso, al fine di evitare il passaggio da obesità addominale a sindrome metabolica con lerelative patologie associate.

BIBLIOGRAFIA1) P.G. Corbetta “Metodologia e tecniche della ricerca sociale”, Editore il Mulino 20022) M. Cardano “Tecniche di ricerca Qualitativa”, Carocci Editore 20033) Rapporto all'Unesco della commissione internazionale sull'educazione per il VentunesimoSecolo, Jacques Delors “Nell'Educazione un Tesoro”4) D. Duccio “Manuale di educazione degli adulti”, La Terza Editore 20035) M. Ceccanti “Alcol e dintorni”, Salerno Editore 19896) M. Cardano “Un'introduzione alla metodologia delle scienze sociali”, Carocci Editore: 2011,Ristampa: 1ª (2012)7) A. Cunti “Le competenze relazionali in ambito sanitario”, Carocci Editore 20108) P. Lemma “Promuovere salute nell'era della globalizzazione”, Unicopoli Edizione 2005

33

MODELLO SCHEDA RILEVAZIONE PATOLOGIE CORRELATE ALLA DIPENDENZA DA SOSTANZE STUPEFACENTI E DA ALCOOL

NOME E COGNOME PAZIENTE __________________________ ETÀ ______ SESSO ____

TIPO DI USO: □ ABUSO □ DIPENDENZA

ETÀ INIZIAZIONE _____ SOSTANZA DI INIZIAZIONE ______________________________

ESITO ESAMI EMATICI PER MALATTIE INFETTIVETIPO ESAME DATA ULTIMA ESECUZIONE RISULTATO

HIV

HBSAG

HBSAB

HBCAB

HCVAB

VDRL

TPHA

FATTORI DI RISCHIO SINDROME METABOLICA

USO DI TABACCO□ NO□ EX-FUMATORE (SI INTENDE IL PAZIENTE CHE HA SMESSO DA ALMENO 5 ANNI)□ SÌ (N° SIGARETTE FUMATE AL GIORNO) _____

ATTIVITÀ FISICA□ NO□ SÌ, SPECIFICARE TIPO E NUMERO ORE ALLA SETTIMANA

________________________________________________________________

SEDENTARIETÀ□ NO□ SÌ SPECIFICARE NUMERO ORE TRASCORSE SEDUTI AL GIORNO

_______________________________________________________________

ASSUNZIONE DI ALCOL□ NO□ SÌ SPECIFICARE PREVALENZA□ ALCOLICI BICCHIERI AL GIORNO ______ N.VOLTE LA SETTIMANA ______

□ SUPERALCOLICI BICCHIERI AL GIORNO ______ N.VOLTE LA SETTIMANA ______

□ ENTRAMBE BICCHIERI AL GIORNO ______ N.VOLTE LA SETTIMANA ______

34

ASSUNZIONE FRUTTA□ NO□ SÌ SPECIFICARE NUMERO PORZIONI AL GIORNO _______________________

ASSUNZIONE VERDURA□ NO□ SÌ SPECIFICARE NUMERO PORZIONI AL GIORNO ________________________

ANAMNESI PATOLOGICA MIRATA

PATOLOGIA PRESENTE

DALNON

PRESENTETERAPIA

APPLICATADOSAGGIO AL

GIORNO

DIABETE

IPERTENSIONE

DISLIPIDEMIA

FATTORI DI RISCHIO RILEVATI

ALTEZZA _____________ cm PESO ______________ Kg

INDICE DI MASSA CORPOREA (Kg/m2) __________□ NORMOPESO□ SOTTOPESO□ SOVRAPPESO□ OBESITÀ

CIRCONFERENZA VITA _______ cm PRESSIONE ARTERIOSA ____/____ mm Hg

ESITO ESAMI EMATICI PER MALATTIE INFETTIVEDATO VALORE DATA ESAME

GLICEMIA

COLESTEROLO TOTALE

COLESTEROLO HDL

TRIGLICERIDI

Data e ora della rilevazione ________________

FIRMA OPERATORE ____________________________

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