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Comune di Codroipo RELAZIONE AL RENDICONTO DI GESTIONE 2010

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RELAZIONEAL RENDICONTO DI GESTIONE

2010

Comune di CodroipoRELAZIONE AL RENDICONTO DI GESTIONE 2010

INDICE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI

Pag.PARTE PRIMA: REALIZZAZIONE DEI PROGRAMMI E RISORSE ATTIVATELa relazione al rendiconto della gestione 2010Contenuto e logica espositiva 1Il processo di programmazione, gestione e controllo 5Programmazione generale e valutazione dei risultati 6Scelte programmatiche e risultato della gestione 7I mezzi finanziari gestiti nell'esercizio 2010Fonti finanziarie ed utilizzi economici 8Fonti finanziarie: le risorse destinate ai programmi 9Utilizzi economici: le risorse impiegate nei programmi 10Programmazione delle uscite e rendiconto 2010Il consuntivo letto per programmi 11I programmi in sintesi 12Lo stato di realizzazione dei programmi previsti 13Il grado di ultimazione dei programmi attivati 15Lo stato di realizzazione dei singoli programmi 2010Programmazione politica e gestione dei programmi 17Amministrazione, gestione e controllo 18Giustizia 19Polizia locale 20Istruzione pubblica 21Cultura e beni culturali 22Sport e ricreazione 23Turismo 24Viabilità e trasporti 25Territorio e ambiente 26Settore sociale 27Sviluppo economico 28Servizi produttivi 29Programmazione delle entrate e rendiconto 2010Il riepilogo generale delle entrate 30

32Le entrate tributarie 34

35I contributi e trasferimenti correnti 40

41Le entrate extratributarie 44

45I trasferimenti di capitale e riscossione di crediti 48

49Le accensioni di prestiti 52

53

PARTE SECONDA: APPLICAZIONE DEI PRINCIPI CONTABILIIdentità dell'enteQuadro di riferimento normativo, istituzionale e ambientaleRelazione al rendiconto e Principio contabile n.3 55Profilo istituzionale e sistema socio-economico 56Obiettivi generali dell'AmministrazioneDisegno strategico e politiche gestionali 57Politiche fiscali 58Assetto organizzativoFilosofia organizzativa, sistema informativo e cenni statistici 59Fabbisogno di risorse umane 61

Partecipazioni e collaborazioni esternePartecipazioni dell’ente 62Convenzioni con altri enti 63Sezione tecnica della gestioneCriteri contabili per la redazione del rendicontoCriteri di formazione 64Criteri di valutazione 65Risultato finanziarioRisultato finanziario di amministrazione 66Risultato finanziario di gestione 68Scostamenti rispetto al precedente esercizio 69Sintesi della gestione finanziariaScostamento di impegni e accertamenti rispetto le previsioni definitive 70Andamento della liquidità 71Formazione di nuovi residui attivi e passivi 72Smaltimento dei residui attivi e passivi precedenti 73Risultato d'esercizio ed equilibri sostanzialiCrediti di dubbia esigibilità 74Debiti fuori bilancio 75Vincoli e cautele nell'utilizzo dell'avanzo di amministrazione 76Risultati economico-patrimonialiConto del patrimonio 77Conto economico 81Andamento della gestioneProgrammazione iniziale e pianificazione definitivaAnalisi degli scostamenti 82Variazioni di bilancio 83Strumenti di programmazione 84Politiche di investimento, finanziamento, ricerca e sviluppoPolitica di investimento 85Politica di finanziamento 86Politica di indebitamento 87Politiche di autofinanziamento, ricerca e sviluppo 88Prestazioni e servizi offerti alla collettivitàServizi a domanda individuale 89Servizi a rilevanza economica 90Analisi generale per indiciIndicatori finanziari ed economici generali 91Parametri di deficit strutturale 93Andamento delle principali categorie di costi e proventiProventi e costi della gestione caratteristica 94Proventi e costi delle partecipazioni 96Proventi e costi finanziari 97Proventi e costi straordinari 98Considerazioni finaliEvoluzione della gestione 99

Parte prima

REALIZZAZIONE DEI PROGRAMMI

E

RISORSE ATTIVATE

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La relazione al rendiconto della gestione 2010 1

Rendiconto di Gestione Anno 2010

Relazione dell’Assessore al Bilancio ed alla Programmazione Economica per il Consiglio Comunale del 28/04/2011.

BILANCIO CONSUNTIVO 2010

Premessa

Dal Bilancio consuntivo o rendiconto di gestione il Consiglio Comunale trae le motivazioni peresprime, con il voto, la valutazione sull’operato dell’Organo Esecutivo relativamente ai risultati conseguiti inun esercizio rispetto agli obiettivi assegnati dal bilancio di previsione.

Nel bilancio consuntivo vengono evidenziate:Le informazioni sulla gestione finanziaria, gli elenchi dei residui attivi e passivi,i dati patrimonialii dati economici (prospetto di conciliazione)

Ma lo scopo fondamentale è di evidenziare:il risultato di amministrazione che generalmente, se la gestione è ispirata ai principi di efficienza

ed economicità, si concretizza in un risultato positivo (avanzo),eventuali situazioni di criticità che possono portare l’Ente al dissesto finanziario,il rispetto della normativa che riguarda il “patto di stabilità”

(parte prima)Il bilancio consuntivo che oggi viene portato all’attenzione dei Consiglieri per la votazione non è solo il

rendiconto dell’anno 2010, l’ultimo bilancio del secondo mandato della gestione del Sindaco Boem, ma èanche il rendiconto di un ciclo di 5 anni particolarmente impegnativi.

A metà mandato (nel 2008) è scoppiata in America la grande crisi finanziaria provocata dal sistemabancario-finanziario, crisi che agli inizi del 2009 si è trasformata da finanziaria in economica manifestandotutta la sua asprezza e violenza sul sistema produttivo, sull’occupazione e sulle famiglie. Nel 2010, anno diuna possibile e auspicabile ripresa, in Europa la situazione generale non ha dato segnali di inversione ditendenza mentre nel nostro Paese la crisi si è ulteriormente aggravata e complicata a causa di unasituazione politica confusa che ha ingessato l’operatività del Governo. Il 2010 va soprattutto ricordato comel’anno della crisi dei conti pubblici di alcuni paesi della U.E. (Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna). Per il 2011l’O.C.S.E. (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) prevede un andamentodiscontinuo delle economie del G7; secondo il rapporto ”il livello più alto della crisi sembra superatosenza tuttavia aver archiviato definitivamente le preoccupazioni”.

Secondo l’OCSE la riperesa dell’economia nei pesi del G7 segnala una crescita nel primo trimestre2011 del 3.2% ma per l’Italia il tasso si è fermato al 1.1% ad un livello nettamente inferiore agli altri Paesi;causa, secondo l’Organizzazione, “dei problemi strutturali che dipendono da scarsa capacità diinnovare, costi amministrativi troppo elevati, un sistema di imprese troppo piccolo, costo del lavoronon in linea con i paesi industrializzati”

I rischi di breve termine che possono pesare sulla ripresa economica interna sono rappresentati da:incertezza politica, instabilità nel Nord Africa, prezzo del petrolio, disoccupazione, ripresa dell’inflazione. Il 6aprile la BCE ha aumentato il tasso di riferimento di 0.25 punti (1.25%) per raffreddare la febbreinflazionistica in atto inaugurando una stagione di rialzi dei tassi di interesse. Se da un lato questa decisione produce effetti positivi sul versante dell’inflazione dall’altro ha effetti negativi sul costo del credito alleimprese e sui mutui delle famiglie. Non trascurabile l’effetto sul bilancio dello stato (maggiori interessipassivi) già appesantito da un elevato debito pubblico. Per ora l’Italia sembra esclusa dalle manovrespeculative dei “mercati” ma la preoccupazione per la stabilità e la tenuta dei nostri conti pubblici non èdiminuita.

A livello centrale le risorse disponibili diminuiscono, il fabbisogno di cassa del bilancio dello Stato è inaumento e i bisogni sociali seguono lo stesso trend.

In questa delicata situazione con una mano si tagliano i trasferimenti ai Comuni e con l’altra si chiedeagli stessi di farsi carico dei problemi del territorio.

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(seconda parte)

Il rendiconto della gestione 2010 va analizzato essenzialmente nelle due aree che caratterizzano ildocumento contabile:

il bilancio della “gestione corrente”il bilancio della “gestione in c/capitale”

ma l’analisi va riportata anche:alla “gestione di competenza”,e alla “gestione dei residui”.

Ognuna di queste sezioni può ritenersi un’entità autonoma che produce un risultato di gestione (avanzo/disavanzo/pareggio) così che il risultato parziale ha un preciso valore e peso nel risultato finale.

Indubbiamente la sezione più importante è quella riferita alla gestione corrente perché qui si misural’economicità dell’azione amministrativa e l’efficienza della struttura organizzativa nell’esercizio preso inesame.

Sul fronte delle “uscite” il costante coinvolgimento della struttura per l’eliminazione degli sprechi, perun miglior utilizzo delle risorse disponibili e per una gestione virtuosa della spesa ha dato positivi risultatisulla dimensione dell’avanzo. Ma anche una attenta gestione delle entrate tributarie ed extra tributariecontribuisce al buon risultato di amministrazione, alla formazione dell’avanzo e assicura autofinanziamentoper i prossimi esercizi.

Maggiore è l’autofinanziamento, minore è il ricorso all’indebitamento e migliore è la flessibilità delbilancio.

Le entrate di parte corrente (accertamenti) più l’avanzo 2009 ammontano a € 16.157.408,21Le spese correnti (impegni) ammontano a € 15.512.273,09L’avanzo di esercizio generato dalla parte corrente ammonta a € 645.135,12 (competenza 2010)al cui ammontare concorrono maggiori entrate correnti per € 169.319,04 e minori spese correnti per€ 475.816,08.

Questo spaccato mette in evidenza che buona parte dell’avanzo deriva da una gestione virtuosa dellaspesa corrente.

Le entrate di parte capitale (accertamenti) e l’avanzo 2009 applicato ammontano a € 5.752.922,03Le spese di parte capitale (impegni) ammontano a € 4.950.899,71L’avanzo di esercizio generato dalla parte capitale ammonta a € 802.022,32 (competenza 2010)Complessivamente l’avanzo di esercizio ammonta a € 1.447.157,44 (competenza 2010)

Una ulteriore analisi sulla formazione del risultato finale non può prescindere dalla gestione deiresidui e dell’avanzo degli esercizi precedenti:

avanzo dalla gestione dei residui per euro 238.850,43 di cui € 192.432,20 di parte corrente e €47.863,77 di conto capitaleavanzo non applicato degli esercizi precedenti per euro 224.292,78

L’avanzo complessivo (avanzo di amministrazione) dell’esercizio 2010 è di euro 1.910.300,65(2.881.342,86 nel 2009) costituito in parte da fondi vincolati per euro 966.909,96 (1.100.601,10 nel 2009)e da fondi liberi per euro 943.390,69 (1.780.741,28 nel 2009)

In questa voce è compreso l’accantonamento per il rinnovo del contratto dei dipendenti scaduto nel2007 che ammonta a euro 187434,13.

Il programma tracciato con il bilancio di previsione 2010 può ritenersi sostanzialmente raggiunto, ilrisultato conseguito con il concorso di tutti, nel rispetto dei vincoli imposti dal patto di stabilità e delle normecontabili, può ritenersi un buon risultato nonostante il 2010 sia stato un anno particolarmente difficile perle considerazioni che ho evidenziato nella prima parte della relazione.

Lasciamo all’Amministrazione che ci subentrerà un risultato importante da spendere per lacontinuazione dei programmi di spesa avviati e per i nuovi investimenti. E’ un risultato che consente difinanziare opere e investimenti importanti senza ricorrere all’indebitamento.

Lasciamo una situazione finanziaria di assoluta tranquillità suscettibile di ulteriore miglioramento sulfronte della “spesa di funzionamento”. E necessaria una migliore organizzazione della macchinaamministrativa comunale allo scopo di recuperare risorse da destinare agli investimenti funzionali allariduzione della spesa. Bisogna investire nelle energie rinnovabili anche attraverso accordi con privati perridurre il peso della bolletta elettrica e della bolletta energetica che assorbe importanti risorse. Devonoessere esternalizzati, con l’ausilio del “controllo di gestione” i servizi amministrativi che, se gestitiinternamente, sono eccessivamente onerosi e favorire ogni forma di collaborazione con i Comuni contermini

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(associazioni intercomunali) per ridurre il costo dei servizi interni non esternalizzabili. In pratica occorrecreare un circolo virtuoso tra spesa di funzionamento e spesa d’investimento.

Solo una sana gestione delle risorse di bilancio favorisce il raggiungimento degli obiettivi diprogramma.

10/04/2011L’Assessore al Bilancio e Programmazione Economica

Luigino Scodellaro

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La relazione al rendiconto della gestione 2010Contenuto e logica espositiva

La relazione al rendiconto, deliberata dal consiglio comunale nell'apposita sessione annuale dedicata all'approvazionedel consuntivo, è il documento con il quale l'organo esecutivo espone all'assemblea consiliare il rendiconto dell'attivitàsvolta durante l'esercizio precedente. Non si tratta, come nel caso della relazione tecnica che generalmenteaccompagna il consuntivo, di un documento di origine prevalentemente contabile, ma di un atto dal notevole contenutopolitico/finanziario. La relazione al rendiconto mantiene a consuntivo, infatti, un significato simile a quello prodottoall'inizio dell'esercizio dalla relazione previsionale e programmatica, e cioè il principale documento con il quale ilconsiglio comunale indirizza l'attività dell'ente.

La relazione al rendiconto, proprio per esporre i dati e le informazioni sulla gestione con chiarezza espositiva eprecisione documentale, si compone di due parti distinte ma perfettamente coordinate fra di loro, e precisamente: la"Realizzazione dei programmi e risorse attivate" (Parte I), seguito dalla "Applicazione dei princìpi contabili" (ParteII). Se la prima parte tende a privilegiare il rendiconto sotto l'aspetto della programmazione, e cioé lo stato direalizzazione dei programmi e il grado di accertamento delle entrate, la seconda parte amplia l'analisi a tutti i fatti digestione che sono visti, per adeguarsi alle raccomandazioni introdotte dai princìpi contabili degli enti locali, in un'otticache abbraccia l'intera attività dell'ente.

La prima parte, denominata "Realizzazione dei programmi e risorse attivate", si suddivide in diversi capitoli dove i datinumerici sono accostati ad esposizioni grafiche, spesso accompagnate da valutazioni descrittive.

Il primo capitolo ha come titolo "La relazione al rendiconto della gestione". In questa sezione introduttiva sono individuatii principali elementi che caratterizzano il processo di programmazione, gestione e controllo delle risorse umane,strumentali e finanziarie del comune. Accanto a questi elementi metodologici vengono esposti i risultati ottenutigestendo le risorse reperite nell'esercizio appena chiuso. Si tratta esclusivamente di dati di sintesi che forniscono unavisione finanziaria d'insieme e indicano, allo stesso tempo, l'ammontare del risultato della gestione di competenza(avanzo, pareggio o disavanzo).

Il capitolo "I mezzi finanziari gestiti nell'esercizio" si differenzia dal precedente per il livello di analisi delle informazioniche vi sono trattate. L'accostamento sintetico tra entrate ed uscite è sviluppato specificando, con ulteriori prospetti ecommenti, il valore delle risorse di parte corrente, investimento e movimento di fondi che hanno finanziato i programmidi spesa realizzati.

L'acquisizione delle risorse è solo un aspetto del processo che porta alla realizzazione dei programmi. In"Programmazione delle uscite e rendiconto", infatti, sono tratte le prime conclusioni sull'andamento generale dellaspesa, vista in un'ottica che privilegia l'aspetto della programmazione rispetto alla semplice rappresentazionedell'elemento contabile. Le uscite registrate in contabilità sono la rilevazione dei fatti di gestione che hanno permesso ilcompleto, o il parziale, raggiungimento degli obiettivi prefigurati ad inizio esercizio. Il conto consuntivo viene quindiriclassificato per programmi che indicheranno, in una visione di sintesi generale, sia lo stato di realizzazione che ilrispettivo grado di ultimazione.

La relazione programmatica è l'atto con il quale il consiglio approva i programmi d'intervento del comune nei campi incui l'ente detiene una specifica competenza di gestione. Partendo da queste premesse, in "Lo stato di realizzazione deisingoli programmi" sono descritti i risultati conseguiti. Sia l'amministrazione che l'apparato tecnico hanno agito, durantel'anno, per tradurre gli obiettivi generali contenuti negli atti di indirizzo in altrettanti risultati; la relazione al rendiconto èproprio il documento con il quale sono esposti, misurati e valutati, i risultati raggiunti nel medesimo intervallo di tempo.E' in questo contesto che la relazione analizza ogni singolo programma indicandone il contenuto finanziario e il grado direalizzazione finale.

Come in ogni azienda, anche l'attività del comune è condizionata dalla disponibilità di adeguate risorse. I programmi giàesposti nella relazione programmatica di inizio anno, o riportati altri documenti di programmazione politica, si traduconoin atti di gestione solo dopo il reperimento delle corrispondenti entrate. In "Programmazione delle entrate e rendiconto",pertanto, sono riportati i risultati ottenuti da questa ricerca di finanziamento che ha permesso all'ente di incassare leentrate di competenza dell'esercizio o, in alternativa, di accertare nuovi crediti che saranno introitati negli esercizisuccessivi.

La seconda parte della relazione, denominata "Applicazione dei princìpi contabili", si suddivide invece in capitolinumerati progressivamente che corrispondono, in modo pressoché fedele, alla struttura consigliata dai nuovi princìpicontabili degli enti locali, dove la presenza di un determinato princìpio viene accompagnata dalla valutazione suicorrispondenti fatti di gestione.

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La relazione al rendiconto della gestione 2010Il processo di programmazione, gestione e controllo

Il comune è l'ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo. Anche larelazione al rendiconto della gestione, come ogni altro atto collegato con il processo di programmazione, devericondursi al riferimento legislativo stabilito dall'ordinamento generale degli enti locali che indica il preciso significatodell'esistenza del comune: una struttura organizzata che opera continuamente nell'interesse generale della collettivitàservita. Il crescente affermarsi di nuovi principi di gestione, fondati sulla progressiva introduzione di criteri di economiaaziendale, sta spostando l'attenzione di molti operatori degli enti verso più efficaci criteri di pianificazione finanziaria e dicontrollo sulla gestione. Questi criteri, che mirano a migliorare il grado di efficienza, di efficacia e di economicitàdell'attività di gestione intrapresa dal comune, vanno tutti nella medesima direzione: rendere più razionale l'uso dellerisorse disponibili.

Il processo di programmazione, gestione e controllo, direttamente o indirettamente esercitato dal consiglio comunale,permette di dare concreto contenuto ai princìpi generali stabiliti dall'ordinamento degli enti locali. Ad ogni organospettano infatti precise competenze che si traducono, dal punto di vista amministrativo, in diversi atti deliberativisottoposti all'approvazione del consiglio. E' in questo ambito che si manifestano i distinti ruoli dei diversi organi in cui siarticola l'ente: al consiglio compete la definizione delle scelte di ampio respiro mentre alla giunta spetta il compito ditradurre gli obiettivi generali in altrettanti risultati.

Partendo da questo riparto delle competenze, in ogni esercizio ci sono tre distinti momenti nei quali il consiglio e lagiunta si confrontano su temi che riguardano il concreto utilizzo delle risorse:- Prima di iniziare l'esercizio finanziario, quando viene approvato il bilancio di previsione con gli annessi documenti di

carattere programmatorio;- A metà esercizio, quando il consiglio comunale è tenuto a verificare e poi deliberare sullo stato di attuazione dei

programmi;- Ad esercizio finanziario ormai concluso, quando viene deliberato il conto del bilancio con il rendiconto dell'attività di

gestione.

Con l'approvazione del bilancio di previsione, e soprattutto durante la discussione sul contenuto della relazioneprevisionale e programmatica, il consiglio comunale individua quali siano gli obiettivi strategici da raggiungere neltriennio successivo ed approva i programmi di spesa che vincoleranno poi l'amministrazione nello stesso intervallo ditempo.

La giunta, con la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e la verifica degli equilibri di bilancio (30settembre), mette al corrente il consiglio sul grado di avanzamento degli obiettivi a suo tempo programmati. In quellacircostanza l'organo collegiale, qualora sia venuto meno l'equilibrio tra entrate ed uscite su cui si regge il bilancio,interviene approvando il riequilibrio generale della gestione.

L'intervento del consiglio comunale nell'attività programmatoria del comune termina con l'approvazione del rendiconto(30 giugno dell'esercizio successivo) quando il medesimo organo è chiamato a giudicare l'operato della giunta ed avalutare il grado di realizzazione degli obiettivi. La programmazione di inizio esercizio viene dunque confrontata con irisultati raggiunti fornendo una precisa analisi sull'efficienza e l'efficacia dell'azione intrapresa dall'intera strutturacomunale.

La relazione al rendiconto è pertanto l'anello conclusivo di un processo di programmazione che ha avuto origine conl'approvazione del bilancio e con la discussione, in tale circostanza, delle direttive programmatiche politico/finanziarieper il periodo successivo. I princìpi che mirano all'economica gestione delle risorse richiedono infatti un momento finaledi verifica sull'efficacia dei comportamenti adottati durante l'esercizio trascorso. Questo tipo di valutazione costituisce,inoltre, un preciso punto di riferimento per correggere i criteri di gestione del bilancio in corso e per affinare la tecnica diconfigurazione degli obiettivi degli esercizi futuri. Il giudizio critico sui risultati conseguiti, infatti, tenderà ad influenzare lescelte di programmazione che l'amministrazione dovrà adottare negli anni che saranno poi oggetto di programmazionepluriennale.

Esiste quindi un legame economico/finanziario che unisce i diversi esercizi, e questo genere di interconnessioni diventaancora più evidente proprio nel momento in cui il comune procede ad analizzare i risultati conseguiti in un determinatoesercizio.

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La relazione al rendiconto della gestione 2010Programmazione generale e valutazione dei risultati

Il bilancio di previsione è lo strumento finanziario con cui l'Amministrazione è autorizzata ad impiegare le risorsedestinandole al finanziamento di spese correnti e spese d'investimento, accompagnate dalla presenza di eventualimovimenti di fondi. I servizi C/terzi (partite di giro), essendo operazioni effettuate per conto di soggetti esterni, sonoestranei alla gestione economica dell'ente e quindi non influiscono in alcun modo nella programmazione e nelsuccessivo utilizzo delle risorse comunali.

La struttura classica del bilancio di previsione, composta solo da riferimenti contabili, impedisce di individuare quali equanti sono gli obiettivi che l'amministrazione si prefigge di perseguire nell'esercizio. Questo è il motivo per cui albilancio di previsione è allegata la relazione previsionale e programmatica. Con l'approvazione di questo importantedocumento, le dotazioni di bilancio sono ricondotte al loro reale significato di stanziamenti destinati a realizzarepredefiniti programmi. Il programma costituisce quindi la sintesi tra la programmazione di carattere politico e quella diorigine prettamente finanziaria.

Già la semplice esposizione dell'ammontare globale di tutti i programmi di spesa, intesi come complesso di risorseutilizzate per finanziare le spese di gestione (bilancio corrente), gli interventi in conto capitale (bilancio investimenti) e leoperazioni dal puro contenuto finanziario (movimento fondi), mette in condizione l'ente di determinare il risultato finaledella gestione dei programmi.

Il successivo prospetto espone, con una visione particolarmente sintetica, l'andamento generale della programmazionefinanziaria (gestione dei programmi) attuata nell'esercizio. Sia le entrate destinate alla realizzazione dei programmi chele uscite impiegate nei programmi fanno esclusivo riferimento agli stanziamenti della sola competenza.

Mentre la prima colonna indica il volume di risorse complessivamente stanziate (bilancio di previsione e successiviaggiornamenti dello stesso), la seconda riporta le entrate effettivamente accertate e gli impegni registrati in contabilità.La differenza tra i due valori indica il risultato della gestione dei programmi (avanzo, disavanzo, pareggio). L'ultimacolonna, mostra infine lo scostamento intervenuto tra la previsione e l'effettiva gestione dei programmi.

Come andremo meglio a descrivere negli argomenti seguenti della relazione, è il caso di precisare fin d'ora che ilrisultato della gestione (competenza) è solo uno dei criteri che possono portare ad una valutazione complessiva suirisultati dell'ente, in quanto il grado di soddisfacimento della domanda di servizi e di infrastrutture avanzata dal cittadinoe dai suoi gruppi di interesse, infatti, tende ad essere misurata con una serie di indicatori in cui il parametro finanziario,è solo uno dei più importanti, ma non il solo.

RISULTATO FINANZIARIO DELLA GESTIONE DEI PROGRAMMI 2010(Risorse movimentate dai programmi)

CompetenzaStanz. finali Accert./Impegni

Scostamento

Entrate: Totale delle risorse destinate ai programmi (+) 25.389.229,36 19.919.661,08 -5.469.568,28 Uscite: Totale delle risorse impiegate nei programmi (-) 25.389.229,36 18.472.503,64 -6.916.725,72

Avanzo (+) o Disavanzo (-) gestione programmi 0,00 1.447.157,44

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La relazione al rendiconto della gestione 2010Scelte programmatiche e risultato della gestione

Approvando il bilancio di previsione, il consiglio comunale individua gli obiettivi e destina le corrispondenti risorserispettando la norma che impone il pareggio complessivo tra disponibilità e impieghi. In questo ambito, viene pertantoscelta qual è l'effettiva destinazione della spesa e con quali risorse essa viene ad essere, in concreto, finanziata.

L'amministrazione può agire in quattro direzioni ben definite: la gestione corrente, gli interventi negli investimenti,l'utilizzo dei movimenti di fondi e la registrazione dei servizi C/terzi. Ognuno di questi comparti può essere inteso comeun'entità autonoma che produce un risultato di gestione: avanzo, disavanzo, pareggio. Mentre i movimenti di fondi ed iservizi C/terzi (partite di giro) generalmente pareggiano, ciò non si verifica mai nella gestione corrente e solo di rado inquella degli investimenti. Il valore del rispettivo risultato (avanzo/disavanzo) ha un preciso significato nella valutazionedei risultati di fine esercizio.

Il prospetto riporta i risultati delle quattro gestioni, viste come previsioni di bilancio (stanziamenti), come valori finali(accertamenti/impegni) e, infine, come differenza tra questi due valori (scostamento).

VERIFICA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO 2010(Composizione degli equilibri)

CompetenzaStanz. finali Accert./Impegni

Scostamento

Bilancio corrente

Entrate Correnti (+) 15.988.089,17 16.157.408,21 169.319,04Uscite Correnti (-) 15.988.089,17 15.512.273,09 -475.816,08

Avanzo (+) o Disavanzo (-) corrente 0,00 645.135,12

Bilancio investimenti

Entrate Investimenti (+) 9.401.140,19 3.762.252,87 -5.638.887,32Uscite Investimenti (-) 9.401.140,19 2.960.230,55 -6.440.909,64

Avanzo (+) o Disavanzo (-) investimenti 0,00 802.022,32

Bilancio movimento di fondi

Entrate Movimento di Fondi (+) 3.000.000,00 2.000.000,00 -1.000.000,00Uscite Movimento di Fondi (-) 3.000.000,00 2.000.000,00 -1.000.000,00

Avanzo (+) o Disavanzo (-) movimento di fondi 0,00 0,00

Bilancio servizi per conto di terzi

Entrate Servizi per Conto di Terzi (+) 1.618.000,00 1.303.310,85 -314.689,15Uscite Servizi per Conto di Terzi (-) 1.618.000,00 1.303.310,85 -314.689,15

Avanzo (+) o Disavanzo (-) servizi per conto di terzi 0,00 0,00

TOTALE GENERALE

Entrate bilancio (+) 30.007.229,36 23.222.971,93 -6.784.257,43Uscite bilancio (-) 30.007.229,36 21.775.814,49 -8.231.414,87

AVANZO (+) o DISAVANZO (-) di competenza 0,00 1.447.157,44

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I mezzi finanziari gestiti nell'esercizio 2010 8

I mezzi finanziari gestiti nell'esercizio 2010Fonti finanziarie e utilizzi economici

Il bilancio prevede l'aggregazione delle entrate e delle uscite in "Titoli". Le entrate, depurate dai servizi per conto di terzi(partite di giro) ed eventualmente dai movimenti di fondi, indicano l'ammontare complessivo delle risorse destinate alfinanziamento dei programmi di spesa. Allo stesso tempo il totale delle spese, sempre calcolato al netto dei servizi perconto di terzi ed eventualmente depurato anche dai movimenti di fondi, descrive il volume complessivo delle risorseimpiegate nei programmi.

Il bilancio di previsione deve riportare sempre il pareggio tra le entrate previste e le decisioni di spesa che si intendonorealizzare. Questo comporta che l'ente è autorizzato ad intervenire nel proprio territorio con specifici interventi di spesasolo se l'attività posta in essere ha ottenuto il necessario finanziamento. La conseguenza di questa precisa scelta difondo è facilmente intuibile: il bilancio di previsione nasce sempre dalla verifica a priori dell'entità delle risorse disponibili(stima degli accertamenti di entrata) ed è solo sulla scorta di questi importi che l'amministrazione definisce i propriprogrammi di spesa (destinazione delle risorse in uscita).

Fermo restando il principio del pareggio generale di bilancio, la decisione di distribuire le risorse nei diversi programminasce da considerazioni di carattere politico, come la scelta di intervenire in nuovi e determinati campi della realtàsociale, oppure da esigenze ormai prevalentemente tecniche, come l'obiettivo di garantire la medesima erogazione diservizi già decisi ed attivati in anni precedenti.

La tabella di fondo pagina riporta sia le fonti finanziarie che i rispettivi utilizzi economici. Nella prima colonna sonoesposti gli stanziamenti finali di entrata e di uscita che, per precisa regola contabile, devono pareggiare. Infatti, leprevisioni degli accertamenti di entrata non possono superare le previsioni di impegno delle spesa. La seconda e laterza colonna del prospetto indicano, rispettivamente, il volume complessivo degli accertamenti e degli impegni dicompetenza registrati nell'esercizio e lo scostamento di questi valori numerici rispetto alle previsioni definitive di bilancio(previsioni finali assestate).

RISORSE DESTINATE AI PROGRAMMI 2010(Fonti finanziarie)

CompetenzaStanz. finali Accertamenti

Scostamento

Tributi (Tit.1) (+) 4.830.766,60 4.867.586,72 36.820,12 Trasferimenti dello Stato, Regione ed enti (Tit.2) (+) 7.703.994,54 7.796.743,08 92.748,54 Entrate extratributarie (Tit.3) (+) 2.981.286,10 3.021.036,48 39.750,38 Alienazione beni, trasferimento capitali e riscossione di crediti (Tit.4) (+) 5.248.132,04 2.543.244,72 -2.704.887,32 Accensione di prestiti (Tit.5) (+) 4.968.000,00 1.034.000,00 -3.934.000,00 Avanzo di amministrazione (+) 2.657.050,08 2.657.050,08 0,00 Riscossioni di crediti (-) 3.000.000,00 2.000.000,00 -1.000.000,00 Anticipazioni di cassa (-) 0,00 0,00 0,00 Finanziamenti a breve termine (-) 0,00 0,00 0,00

Totale delle risorse destinate ai programmi 25.389.229,36 19.919.661,08 -5.469.568,28

RISORSE IMPIEGATE NEI PROGRAMMI 2010(Utilizzi economici)

CompetenzaStanz. finali Impegni

Scostamento

Spese correnti (Tit.1) (+) 13.642.303,17 13.166.488,86 -475.814,31 Spese in conto capitale (Tit.2) (+) 12.401.140,19 4.960.230,55 -7.440.909,64 Rimborso di prestiti (Tit.3) (+) 2.345.786,00 2.345.784,23 -1,77 Disavanzo di amministrazione (+) 0,00 0,00 0,00 Concessioni di crediti (-) 3.000.000,00 2.000.000,00 -1.000.000,00 Rimborso di anticipazioni di cassa (-) 0,00 0,00 0,00 Rimborso finanziamenti a breve termine (-) 0,00 0,00 0,00

Totale delle risorse impiegate nei programmi 25.389.229,36 18.472.503,64 -6.916.725,72

Comune di Codroipo Relazione al Rendiconto di gestione 2010

I mezzi finanziari gestiti nell'esercizio 2010 9

I mezzi finanziari gestiti nell'esercizio 2010Fonti finanziarie: le risorse destinate ai programmi

L'ammontare della spesa impiegata nei diversi programmi dipende dalla disponibilità reale di risorse che, nellacontabilità comunale, sono classificate in spesa di parte corrente e in uscite in conto capitale. Partendo da questaconstatazione, il prospetto successivo indica quali siano state le risorse complessivamente previste dal comunenell'esercizio appena chiuso (stanziamenti), quante di queste si siano tradotte in effettive disponibilità utilizzabili(accertamenti) e quale, infine, sia stata la loro composizione contabile. Siamo in presenza di risorse di parte corrente(Tributi; Trasferimenti in conto gestione; Entrate extratributarie; Oneri di urbanizzazione destinati a finanziare lemanutenzioni ordinarie; Avanzo applicato al bilancio corrente, ecc.) o di risorse in conto capitale (Alienazione di beni etrasferimenti di capitale; Accensione di prestiti; Avanzo applicato al bilancio degli investimenti; Entrate correnti destinatea finanziare le spese in C/capitale).

E' la configurazione attribuita dall'ente al singolo programma a determinare quali e quante di queste risorse siano poiconfluite in uno o più programmi; non esiste, a tale riguardo, una regola precisa: la scelta della denominazione e delcontenuto di ogni programma è libera ed ogni comune può, in questo ambito, agire in piena e totale autonomia.

La tabella successiva riporta le disponibilità destinate al finanziamento dei programmi di spesa dell'ultimo esercizioraggruppate in risorse di parte corrente e in conto capitale. Le colonne indicano le previsioni definitive, gli accertamentidi competenza e la misura dello scostamento che si è verificato tra questi due valori.

ENTRATE CORRENTI: COMPETENZA 2010 Stanz.finali Accertamenti Scostamento

Tributi (Tit.1) (+) 4.830.766,60 4.867.586,72 36.820,12 Trasferimenti dello Stato, Regione ed enti (Tit.2) (+) 7.703.994,54 7.796.743,08 92.748,54 Entrate extratributarie (Tit.3) (+) 2.981.286,10 3.021.036,48 39.750,38 Entrate correnti specifiche che finanziano investimenti (da Tit.1-2-3/E) (-) 7.400,00 7.400,00 0,00 Entrate correnti generiche che finanziano investimenti (da Tit.1-2-3/E) (-) 1.930,84 1.930,84 0,00

Risorse ordinarie 15.506.716,40 15.676.035,44 169.319,04

Avanzo applicato a bilancio corrente (+) 481.372,77 481.372,77 0,00 Entrate C/capitale che finanziano spese correnti (da Tit.4/E) (+) 0,00 0,00 0,00 Entrate Accensione di prestiti che finanziano spese correnti (da Tit.5/E) (+) 0,00 0,00 0,00

Risorse straordinarie 481.372,77 481.372,77 0,00

Entrate correnti destinate ai programmi (a) 15.988.089,17 16.157.408,21 169.319,04

ENTRATE INVESTIMENTI: COMPETENZA 2010 Stanz.finali Accertamenti Scostamento

Alienazione beni, trasferimento capitali e riscossione di crediti (Tit.4) (+) 5.248.132,04 2.543.244,72 -2.704.887,32 Entrate C/capitale che finanziano spese correnti (da Tit.4/E) (-) 0,00 0,00 0,00 Riscossione di crediti (-) 3.000.000,00 2.000.000,00 -1.000.000,00 Entrate correnti specifiche che finanziano investimenti (da Tit.1-2-3/E) (+) 7.400,00 7.400,00 0,00 Entrate correnti generiche che finanziano investimenti (da Tit.1-2-3/E) (+) 1.930,84 1.930,84 0,00 Avanzo applicato a bilancio investimenti (+) 2.175.677,31 2.175.677,31 0,00

Risorse non onerose 4.433.140,19 2.728.252,87 -1.704.887,32

Accensione di prestiti (Tit.5) (+) 4.968.000,00 1.034.000,00 -3.934.000,00 Entrate Accensione di prestiti che finanziano spese correnti (da Tit.5/E) (-) 0,00 0,00 0,00 Anticipazioni di cassa (-) 0,00 0,00 0,00 Finanziamenti a breve termine (-) 0,00 0,00 0,00

Risorse onerose 4.968.000,00 1.034.000,00 -3.934.000,00

Entrate investimenti destinate ai programmi (b) 9.401.140,19 3.762.252,87 -5.638.887,32

Totale risorse destinate ai programmi (a+b) 25.389.229,36 19.919.661,08 -5.469.568,28

ALTRE ENTRATE NON DESTINATE AI PROGRAMMI Stanz.finali Accertamenti Scostamento

Riscossione di crediti (+) 3.000.000,00 2.000.000,00 -1.000.000,00 Anticipazioni di cassa (+) 0,00 0,00 0,00 Finanziamenti a breve termine (+) 0,00 0,00 0,00 Servizi conto terzi (+) 1.618.000,00 1.303.310,85 -314.689,15

Totale entrate non destinate ai programmi (c) 4.618.000,00 3.303.310,85 -1.314.689,15

Totale entrate bilancio (a+b+c) 30.007.229,36 23.222.971,93 -6.784.257,43

Comune di Codroipo Relazione al Rendiconto di gestione 2010

I mezzi finanziari gestiti nell'esercizio 2010 10

I mezzi finanziari gestiti nell'esercizio 2010Utilizzi economici: le risorse impiegate nei programmi

Gli importi contenuti nella precedente tabella indicavano il volume complessivo delle risorse di entrata che si sono resedisponibili nel corso dell'esercizio e che sono state, di conseguenza, destinate a finanziare i vari programmi di spesadeliberati dall'amministrazione.

Ma il programma, a sua volta, può essere composto esclusivamente da interventi di parte corrente (è il caso, adesempio, di un programma che si occupa solo degli interventi nel campo delle manifestazioni culturali), da spese delsolo comparto in C/capitale (è il caso, ad esempio, di un programma che definisce tutti gli interventi della manutenzionestraordinaria del patrimonio disponibile ed indisponibile) o da spese di origine sia corrente che in conto capitale (è ilcaso di un programma che abbia per oggetto il finanziamento di tutte le spese che rientrano tra i servizi riconducibiliall'amministrazione generale o alla gestione del territorio e dell'ambiente).

Partendo da ciò, il quadro riportato in questa pagina mostra come queste risorse sono state utilizzate per finanziarespese correnti, interventi in conto capitale ed eventualmente movimenti di fondi. Il totale generale indica perciò il valorecomplessivo dei programmi di spesa gestiti durante questo esercizio.

Le tre colonne rappresentano, per la sola gestione della competenza, le previsioni definitive di uscita, gli impegniassunti durante l'esercizio e la differenza algebrica tra questi due valori finanziari. La dimensione di questo divariodipende direttamente dallo scostamento che si è verificato tra le previsioni definitive ed i rispettivi accertamenticomplessivi di entrata.

USCITE CORRENTI: COMPETENZA 2010 Stanz.finali Impegni Scostamento

Spese correnti (Tit.1) (+) 13.642.303,17 13.166.488,86 -475.814,31 Rimborso di prestiti (Tit.3) (+) 2.345.786,00 2.345.784,23 -1,77 Rimborso di anticipazioni di cassa (-) 0,00 0,00 0,00 Rimborso di finanziamenti a breve termine (-) 0,00 0,00 0,00

Impieghi ordinari 15.988.089,17 15.512.273,09 -475.816,08

Disavanzo applicato al bilancio (+) 0,00 0,00 0,00

Impieghi straordinari 0,00 0,00 0,00

Uscite correnti impiegate nei programmi (a) 15.988.089,17 15.512.273,09 -475.816,08

USCITE INVESTIMENTI: COMPETENZA 2010 Stanz.finali Impegni Scostamento

Spese in conto capitale (Tit.2) (+) 12.401.140,19 4.960.230,55 -7.440.909,64 Concessione di crediti (-) 3.000.000,00 2.000.000,00 -1.000.000,00

Uscite investimenti impiegate nei programmi (b) 9.401.140,19 2.960.230,55 -6.440.909,64

Totale delle risorse impiegate nei programmi (a+b) 25.389.229,36 18.472.503,64 -6.916.725,72

ALTRE USCITE NON IMPIEGATE NEI PROGRAMMI Stanz.finali Impegni Scostamento

Concessione di crediti (+) 3.000.000,00 2.000.000,00 -1.000.000,00 Rimborso di anticipazioni di cassa (+) 0,00 0,00 0,00 Servizi conto terzi (+) 1.618.000,00 1.303.310,85 -314.689,15 Rimborso di finanziamenti a breve termine (+) 0,00 0,00 0,00

Totale uscite non impiegate nei programmi (c) 4.618.000,00 3.303.310,85 -1.314.689,15

Totale uscite bilancio (a+b+c) 30.007.229,36 21.775.814,49 -8.231.414,87

Comune di Codroipo Relazione al Rendiconto di gestione 2010

Programmazione delle uscite e rendiconto 2010 11

Programmazione delle uscite e rendiconto 2010Il consuntivo letto per programmi

La relazione previsionale e programmatica, o qualunque altro analogo documento di indirizzo generale, è lo strumentodi orientamento politico e programmatorio mediante il quale il consiglio, organo rappresentativo della collettività locale,individua e specifica quali saranno gli obiettivi generali da perseguire nel successivo triennio.

Questa attività di indirizzo tende ad assicurare un ragionevole grado di coerenza tra le scelte di programmazione e lareale disponibilità di risorse certe o prevedibili. La lettura del bilancio "per programmi" permette quindi di associarel'obiettivo strategico alla rispettiva dotazione finanziaria: è il quadro sintetico che riconduce la creatività politica allarigida legge degli equilibri di bilancio; il desiderio di soddisfare le molteplici esigenze della collettività con la necessità diselezionare le diverse aree e modalità d'intervento.

I programmi di spesa sono quindi i punti di riferimento con i quali misurare, una volta ultimato l'esercizio, l'efficaciadell'azione intrapresa dall'azienda Comune. Ogni programma può essere costituito da interventi di funzionamento (Tit.1- Spesa corrente), da investimenti (Tit.2 - Spese in C/capitale), e può essere inoltre integrato includendovi purel'ammontare corrispondente alla restituzione dei mezzi finanziari di terzi (Tit.3 - Rimborso di prestiti). E' l'ente ascegliere, liberamente e con elevati margini di flessibilità, il contenuto dei vari programmi.

Partendo da questa premessa, la tabella riporta l'elenco sintetico dei vari programmi di spesa gestiti nell'anno appenachiuso, mentre nei capitoli che seguono l'argomento sarà nuovamente ripreso per concentrare l'analisi su due aspettiimportanti della gestione:- Lo stato di realizzazione dei programmi, visto come lo scostamento che si è verificato nel corso dell'esercizio tra la

previsione e l'impegno della spesa;- Il grado di ultimazione dei programmi, inteso come lo scostamento tra l'impegno di spesa ed il pagamento della

relativa obbligazione.

Si passerà, pertanto, da un'approccio di tipo sintetico ad un'analisi dal contenuto più dettagliato e analitico; da unavisione della programmazione nel suo insieme ad un riscontro sul contenuto e sull'efficacia dell'azione intrapresa dallamacchina comunale. Se nella fase di programmazione la responsabilità delle scelte è prettamente politica, nellasuccessiva attività di gestione il peso dell'apparato tecnico diventa particolarmente rilevante.

STATO DI REALIZZAZIONE DEI PROGRAMMI 2010 IN SINTESI(Denominazione dei programmi)

CompetenzaStanz. finali Impegni

% Impegnato

Amministrazione, gestione e controllo 6.767.271,76 6.215.686,58 91,85 % Giustizia 78.856,80 77.007,71 97,66 % Polizia locale 1.175.318,15 1.121.499,64 95,42 % Istruzione pubblica 1.975.709,39 1.638.368,85 82,93 % Cultura e beni culturali 1.784.325,77 1.168.713,75 65,50 % Sport e ricreazione 1.521.481,36 437.278,69 28,74 % Turismo 28.650,58 28.650,58 100,00 % Viabilità e trasporti 3.220.470,22 1.948.424,57 60,50 % Territorio e ambiente 4.687.539,62 2.826.575,80 60,30 % Settore sociale 2.601.868,28 2.341.152,92 89,98 % Sviluppo economico 1.547.737,43 669.144,55 43,23 % Servizi produttivi 0,00 0,00 0,00 %

Programmi effettivi di spesa 25.389.229,36 18.472.503,64 72,76 %

Disavanzo di amministrazione 0,00 0,00

Totale delle risorse impiegate nei programmi 25.389.229,36 18.472.503,64

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Programmazione delle uscite e rendiconto 2010 12

COMPOSIZIONE DEI PROGRAMMI 2010 IMPEGNI DI COMPETENZA

(Denominazione) Titolo 1(Correnti)

Titolo 2(In C/capitale)

Titolo 3(Rimb. prestiti)

TOTALE

1 Amministrazione, gestione e controllo 3.646.938,02 222.964,33 2.345.784,23 6.215.686,582 Giustizia 77.007,71 0,00 0,00 77.007,713 Polizia locale 594.203,21 527.296,43 0,00 1.121.499,644 Istruzione pubblica 1.482.425,44 155.943,41 0,00 1.638.368,855 Cultura e beni culturali 1.107.677,75 61.036,00 0,00 1.168.713,756 Sport e ricreazione 356.330,19 80.948,50 0,00 437.278,697 Turismo 28.650,58 0,00 0,00 28.650,588 Viabilità e trasporti 881.950,17 1.066.474,40 0,00 1.948.424,579 Territorio e ambiente 2.543.271,17 283.304,63 0,00 2.826.575,80

10 Settore sociale 2.327.581,66 13.571,26 0,00 2.341.152,9211 Sviluppo economico 120.452,96 548.691,59 0,00 669.144,5512 Servizi produttivi 0,00 0,00 0,00 0,00

Programmi effettivi di spesa 13.166.488,86 2.960.230,55 2.345.784,23 18.472.503,64

Disavanzo di amministrazione 0,00

Totale impieghi 18.472.503,64

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Programmazione delle uscite e rendiconto 2010 13

Programmazione delle uscite e rendiconto 2010Lo stato di realizzazione dei programmi previsti

L'esito finanziario della programmazione annuale è influenzato dai risultati conseguiti dalle componenti elementari diogni singolo programma: la spesa corrente (Tit.1), la spesa in conto capitale (Tit.2), unitamente all'eventuale rimborso diprestiti (Tit.3). Qualunque tipo di verifica sull'andamento della gestione di competenza che si fondi, come in questocaso, sull'osservazione del grado di realizzo di ogni singolo programma, non può ignorare l'importanza di questi singolielementi.

La percentuale di realizzo degli investimenti (% impegnato) dipende spesso dal verificarsi di fattori esterni che possonoessere stati indotti dal comune solo in minima parte. E' il caso dei lavori pubblici che l'ente intendeva finanziarericorrendo ai contributi in conto capitale concessi dalla regione, dalla provincia o dallo Stato. Un basso grado direalizzazione degli investimenti rilevato in alcuni programmi, infatti, può dipendere proprio dalla mancata concessione diuno o più contributi di questo genere. La percentuale di realizzazione non è quindi l'unico elemento che deve essereconsiderato per poter esprimere un giudizio sull'andamento nella gestione delle opere pubbliche.

A differenza della componente d'investimento, l'impegno delle risorse in parte corrente dipende spesso dalla capacitàdell'ente di attivare rapidamente le procedure amministrative di acquisto dei fattori produttivi. Si tratta, in questo caso, dispese destinate alla gestione ordinaria del comune. All'interno di ogni programma, la percentuale di realizzazione dellacomponente "spesa corrente" diventa quindi un elemento sufficientemente rappresentativo del grado di efficienza dellamacchina comunale. In questo caso, però, come per gli investimenti, si verificano alcune eccezioni che vannoattentamente considerate:

- All'interno delle spese correnti sono collocati gli stanziamenti finanziati con entrate "a specifica destinazione". Lamancata concessione di questi contributi produce sia una minore entrata (stanziamento non accertato) che unaeconomia di spesa (minore uscita). La carenza di impegno può quindi essere solo apparente.

- Una gestione tesa alla costante ricerca dell'economicità produce sicuramente un risparmio di risorse che, seimmediatamente utilizzate, aumentano il volume della spesa corrente di quell'esercizio. Lo stesso fenomeno, marilevato solo a consuntivo, genera invece un'economia di spesa che influisce nella dimensione dell'avanzo diamministrazione. In questo caso, il mancato impegno ha avuto origine da un uso economico delle risorse che, nontempestivamente rilevato, ha prodotto invece a consuntivo un'economia di spesa.

- La strategia del comune può essere finalizzata al contenimento continuo della spesa corrente. Quello che nelprecedente punto era un fenomeno occasionale si trasforma, in questa seconda ipotesi, in una sistematica ricerca dicontenimento della spesa. I risultati di questo comportamento saranno visibili a consuntivo quando l'avanzo digestione raggiungerà valori consistenti. Questa strategia è tesa a garantire nell'esercizio successivo un elevato gradodi autofinanziamento degli investimenti che potranno così essere finanziati con mezzi propri, e precisamente nellaforma di avanzo della gestione.

L'elemento residuale di quest'analisi è costituito dalla spesa per rimborso di prestiti che, se presente nel programma,può incidere nel suo risultato finale. Il titolo terzo delle spese è composto da due elementi ben distinti: il rimborso dellequote di capitale per l'ammortamento dei mutui e la resa delle anticipazioni di cassa. La restituzione dei prestiti contrattinei precedenti esercizi incide nel risultato del programma solo dal punto di vista finanziario. E' infatti un'operazione privadi margine di discrezionalità, essendo la diretta conseguenza economico/patrimoniale di precedenti operazionicreditizie.

Anche il giudizio sull'efficacia di questa eventuale componente del programma deve tenere conto di un'eccezionecostituita dalla possibile presenza all'interno del titolo 3 di taluni movimenti, privi di significato economico, come leanticipazioni di cassa.

Il quadro riporta lo stato di realizzazione generale dei programmi fornendo le seguenti informazioni:- La denominazione dei programmi;- Il valore di ogni programma (totale programma);- Le risorse previste in bilancio (stanziamenti finali) distinte da quelle effettivamente attivate (impegni di competenza);- La destinazione delle risorse al finanziamento di spese correnti, spese in C/capitale e l'eventuale rimborso di prestiti;- La percentuale di realizzazione (% impegnato) sia generale che per singole componenti (Corrente, in C/capitale,

Rimborso di prestiti).

Tutti gli importi sono sempre espressi in euro, e rispecchiano fedelmente gli analoghi dati finanziari riportati nellacontabilità ufficiale del comune.

____________________

Dalle risultanze del conto consuntivo emerge che gli impegni complessivamente assunti nel 2010, considerandole spese correnti (titolo I°), le spese in conto capitale (titolo II°) e le spese per il rimborso di prestiti (titolo III°), destinatialla realizzazione dei dodici programmi individuati dall’amministrazione, ammontano ad Euro 18.472.503,64 erappresentano il 72,76 % delle previsioni definitive approvate dal Consiglio Comunale.

Per le spese correnti sono stati utilizzati Euro 13.166.488,86, per le spese in conto capitale Euro 2.960.230,55e per il rimborso delle quota capitale per prestiti Euro 2.345.784,23.

Particolarmente significativa è l'alta percentuale di realizzazione che si registra nella spesa corrente, che èprossima al 98% in quasi tutte le funzioni (ad eccezione dei settori amministrazione, gestione e controllo, cultura e beniculturali e servizi sociali) e che rappresenta un positivo indice di efficacia ed efficienza della gestione e della capacitàdi realizzare i programmi previsti.

Comune di Codroipo Relazione al Rendiconto di gestione 2010

Programmazione delle uscite e rendiconto 2010 14

STATO DI REALIZZAZIONE GENERALE DEI PROGRAMMI 2010(Denominazione dei programmi)

CompetenzaStanz. finali Impegni

% Impegnato

Amministrazione, gestione e controlloSpesa Corrente (Tit.1) 3.848.511,10 3.646.938,02 94,76 % Spesa in C/Capitale (Tit.2) 572.974,66 222.964,33 38,91 % Rimborso di prestiti (Tit.3) 2.345.786,00 2.345.784,23 100,00 %

Totale programma 6.767.271,76 6.215.686,58 91,85 % Giustizia

Spesa Corrente (Tit.1) 78.856,80 77.007,71 97,66 % Spesa in C/Capitale (Tit.2) 0,00 0,00 0,00 % Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00 %

Totale programma 78.856,80 77.007,71 97,66 % Polizia locale

Spesa Corrente (Tit.1) 607.597,21 594.203,21 97,80 % Spesa in C/Capitale (Tit.2) 567.720,94 527.296,43 92,88 % Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00 %

Totale programma 1.175.318,15 1.121.499,64 95,42 % Istruzione pubblica

Spesa Corrente (Tit.1) 1.511.181,39 1.482.425,44 98,10 % Spesa in C/Capitale (Tit.2) 464.528,00 155.943,41 33,57 % Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00 %

Totale programma 1.975.709,39 1.638.368,85 82,93 % Cultura e beni culturali

Spesa Corrente (Tit.1) 1.161.059,77 1.107.677,75 95,40 % Spesa in C/Capitale (Tit.2) 623.266,00 61.036,00 9,79 % Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00 %

Totale programma 1.784.325,77 1.168.713,75 65,50 % Sport e ricreazione

Spesa Corrente (Tit.1) 362.189,36 356.330,19 98,38 % Spesa in C/Capitale (Tit.2) 1.159.292,00 80.948,50 6,98 % Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00 %

Totale programma 1.521.481,36 437.278,69 28,74 % Turismo

Spesa Corrente (Tit.1) 28.650,58 28.650,58 100,00 % Spesa in C/Capitale (Tit.2) 0,00 0,00 0,00 % Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00 %

Totale programma 28.650,58 28.650,58 100,00 % Viabilità e trasporti

Spesa Corrente (Tit.1) 889.570,22 881.950,17 99,14 % Spesa in C/Capitale (Tit.2) 2.330.900,00 1.066.474,40 45,75 % Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00 %

Totale programma 3.220.470,22 1.948.424,57 60,50 % Territorio e ambiente

Spesa Corrente (Tit.1) 2.582.800,09 2.543.271,17 98,47 % Spesa in C/Capitale (Tit.2) 2.104.739,53 283.304,63 13,46 % Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00 %

Totale programma 4.687.539,62 2.826.575,80 60,30 % Settore sociale

Spesa Corrente (Tit.1) 2.450.950,68 2.327.581,66 94,97 % Spesa in C/Capitale (Tit.2) 150.917,60 13.571,26 8,99 % Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00 %

Totale programma 2.601.868,28 2.341.152,92 89,98 % Sviluppo economico

Spesa Corrente (Tit.1) 120.935,97 120.452,96 99,60 % Spesa in C/Capitale (Tit.2) 1.426.801,46 548.691,59 38,46 % Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00 %

Totale programma 1.547.737,43 669.144,55 43,23 % Servizi produttivi

Spesa Corrente (Tit.1) 0,00 0,00 0,00 % Spesa in C/Capitale (Tit.2) 0,00 0,00 0,00 % Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00 %

Totale programma 0,00 0,00 0,00 %

Totale generale 25.389.229,36 18.472.503,64 72,76 %

Disavanzo di amministrazione 0,00 0,00

Totale delle risorse impiegate nei programmi 25.389.229,36 18.472.503,64

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Programmazione delle uscite e rendiconto 2010 15

Programmazione delle uscite e rendiconto 2010Il grado di ultimazione dei programmi attivati

Lo stato di realizzazione dei programmi rappresenta di certo l'indice più semplice per valutare il grado di efficacia dellaprogrammazione attuata nell'esercizio. La tabella precedente forniva infatti un'immediata immagine del volume dirisorse attivate nell'esercizio per finanziare i singoli programmi. I dati indicati nella colonna degli impegni offrivanoadeguate informazioni sul valore degli interventi assunti nel bilancio corrente ed investimenti. Ma la contabilità esponeun altro dato, seppure di minore importanza, per valutare l'andamento della gestione: il grado di ultimazione deiprogrammi attivati, inteso come rapporto tra gli impegni di spesa ed i corrispondenti pagamenti effettuati nel medesimoesercizio.La capacità di ultimare il procedimento di spesa fino al completo pagamento delle obbligazioni assunte può diventare,solo per quanto riguarda la spesa corrente, uno degli indici da prendere in considerazione per valutare l'efficienzadell'apparato comunale. La velocità media con cui il comune paga i propri fornitori può influire sulla qualità dei serviziresi, ma soprattutto sul prezzo di aggiudicazione praticato dai fornitori. Il giudizio di efficienza nella gestione deiprogrammi andrà però limitato alla sola componente "spesa corrente". Le spese in C/capitale hanno di solito tempi direalizzo pluriennali ed il volume dei pagamenti che si verificano nell'anno in cui viene attivato l'investimento è privo diparticolare significatività.

Bisogna comunque sottolineare che nei comuni con più di 5.000 abitanti esiste un fattore di distorsione che limitafortemente la velocità di pagamento delle spese correnti. Questi comuni, infatti, sono soggetti al regime particolare del"patto di stabilità interno" che porta, come conseguenza indiretta, ad un forte rallentamento nel pagamento deimovimenti di spesa corrente.

GRADO DI ULTIMAZIONE GENERALE DEI PROGRAMMI 2010(Descrizione programmi)

CompetenzaImpegni Pagamenti

% Pagato

Amministrazione, gestione e controlloSpesa Corrente (Tit.1) 3.646.938,02 3.105.058,26 85,14 % Spesa in C/Capitale (Tit.2) 222.964,33 22.810,92 10,23 % Rimborso di prestiti (Tit.3) 2.345.784,23 2.345.784,23 100,00 %

Totale programma 6.215.686,58 5.473.653,41 88,06 %

GiustiziaSpesa Corrente (Tit.1) 77.007,71 74.465,71 96,70 % Spesa in C/Capitale (Tit.2) 0,00 0,00 0,00 % Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00 %

Totale programma 77.007,71 74.465,71 96,70 %

Polizia localeSpesa Corrente (Tit.1) 594.203,21 532.172,19 89,56 % Spesa in C/Capitale (Tit.2) 527.296,43 213.426,88 40,48 % Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00 %

Totale programma 1.121.499,64 745.599,07 66,48 %

Istruzione pubblicaSpesa Corrente (Tit.1) 1.482.425,44 1.296.993,85 87,49 % Spesa in C/Capitale (Tit.2) 155.943,41 106.811,04 68,49 % Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00 %

Totale programma 1.638.368,85 1.403.804,89 85,68 %

Cultura e beni culturaliSpesa Corrente (Tit.1) 1.107.677,75 936.669,95 84,56 % Spesa in C/Capitale (Tit.2) 61.036,00 9.036,00 14,80 % Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00 %

Totale programma 1.168.713,75 945.705,95 80,92 %

Sport e ricreazioneSpesa Corrente (Tit.1) 356.330,19 260.712,65 73,17 % Spesa in C/Capitale (Tit.2) 80.948,50 36.792,34 45,45 % Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00 %

Totale programma 437.278,69 297.504,99 68,04 %

TurismoSpesa Corrente (Tit.1) 28.650,58 16.620,00 58,01 % Spesa in C/Capitale (Tit.2) 0,00 0,00 0,00 % Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00 %

Totale programma 28.650,58 16.620,00 58,01 %

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Programmazione delle uscite e rendiconto 2010 16

GRADO DI ULTIMAZIONE GENERALE DEI PROGRAMMI 2010(Descrizione programmi)

CompetenzaImpegni Pagamenti

% Pagato

Viabilità e trasportiSpesa Corrente (Tit.1) 881.950,17 760.393,64 86,22 % Spesa in C/Capitale (Tit.2) 1.066.474,40 56.463,65 5,29 % Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00 %

Totale programma 1.948.424,57 816.857,29 41,92 %

Territorio e ambienteSpesa Corrente (Tit.1) 2.543.271,17 1.543.079,39 60,67 % Spesa in C/Capitale (Tit.2) 283.304,63 157.839,30 55,71 % Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00 %

Totale programma 2.826.575,80 1.700.918,69 60,18 %

Settore socialeSpesa Corrente (Tit.1) 2.327.581,66 1.864.394,57 80,10 % Spesa in C/Capitale (Tit.2) 13.571,26 8.592,00 63,31 % Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00 %

Totale programma 2.341.152,92 1.872.986,57 80,00 %

Sviluppo economicoSpesa Corrente (Tit.1) 120.452,96 108.881,84 90,39 % Spesa in C/Capitale (Tit.2) 548.691,59 548.691,59 100,00 % Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00 %

Totale programma 669.144,55 657.573,43 98,27 %

Servizi produttiviSpesa Corrente (Tit.1) 0,00 0,00 0,00 % Spesa in C/Capitale (Tit.2) 0,00 0,00 0,00 % Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00 %

Totale programma 0,00 0,00 0,00 %

Totale generale 18.472.503,64 14.005.690,00 75,82 %

Disavanzo di amministrazione 0,00 -

Totale delle risorse impiegate nei programmi 18.472.503,64 14.005.690,00

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Lo stato di realizzazione dei singoli programmi 2010 17

Lo stato di realizzazione dei singoli programmi 2010Programmazione politica e gestione dei programmi

Le scelte in materia programmatoria traggono origine da una valutazione realistica sulle disponibilità finanziarie e dallasuccessiva destinazione delle stesse, secondo un preciso grado di priorità, al finanziamento di programmi cheinteressano la gestione corrente ed in conto capitale. La normativa finanziaria e contabile obbliga ogni ente locale astrutturare il bilancio di previsione in modo da permetterne la lettura per programmi. Quest'ultimo elemento, sempresecondo le prescrizioni contabili, viene definito come un "complesso coordinato di attività, anche normative, relative alleopere da realizzare e di interventi diretti ed indiretti, non necessariamente solo finanziari, per il raggiungimento di un fineprestabilito, nel più vasto piano generale di sviluppo dell'ente".

La relazione programmatica di inizio esercizio cerca di coniugare la capacità politica di prefigurare fini ambiziosi con lanecessità di dimensionare, quegli stessi obiettivi, al volume di risorse realmente disponibili. Come conseguenza di ciò,la relazione al rendiconto di fine esercizio va ad esporre i risultati raggiunti indicando il grado di realizzazione deiprogrammi che erano stati ipotizzati nella programmazione iniziale. Non si è in presenza, pertanto, di una sintesiesclusivamente economica e finanziaria ma di un documento di più ampio respiro dove la componente politica, che hagestito nell'anno le risorse disponibili, espone al consiglio i risultati raggiunti.

Nel corso dell'esercizio, la sensibilità politica di prefigurare obiettivi ambiziosi si è misurata con la complessa realtà incui operano tutti gli enti locali. Le difficoltà di ordine finanziario si sono sommate a quelle di origine legislativa ed irisultati raggiunti sono la conseguenza dell'effetto congiunto di questi due elementi. Come nel caso della relazioneprogrammatica, anche la relazione al rendiconto mira a rappresentare in sintesi l'attitudine politica dell'amministrazionedi agire con comportamenti e finalità chiare ed evidenti. Il consigliere comunale nell'ambito delle sue funzioni, comed'altra parte il cittadino che è l'utente finale dei servizi erogati dall'ente, devono poter ritrovare in questo documento ilineamenti di un'amministrazione che ha agito traducendo gli obiettivi in altrettanti risultati.

Nelle pagine seguenti saranno analizzati i singoli programmi in cui si è articolata l'attività finanziaria del comune duranteil trascorso esercizio e indicando, per ognuno di essi, i risultati finanziari conseguiti. I dati numerici saranno riportatisotto forma di stanziamenti finali, impegni e pagamenti della sola gestione di competenza. Come premessa a tutto ciò,la tabella di fine pagina riporta la denominazione sintetica attribuita ad ogni programma di spesa deliberato a iniziodell'esercizio, insieme con il richiamo all'eventuale responsabile del programma (facoltativo) ed alla generica area in cuisi è poi sviluppato, in prevalenza, quello specifico intervento.

PROGRAMMI 2010Denominazione Responsabile

1 Amministrazione, gestione e controllo TARASCO, SARTORE, COMUZZI, ZANELLO, BRAIDOTTI,COMMISSO

2 Giustizia ZANELLO Edi3 Polizia locale FANTINATO Franco4 Istruzione pubblica BRESSANUTTI Sandro5 Cultura e beni culturali BRESSANUTTI Sandro6 Sport e ricreazione BRESSANUTTI Sandro7 Turismo BRESSANUTTI Sandro8 Viabilità e trasporti ZANELLO Edi9 Territorio e ambiente BRAIDOTTI Tiziana10 Settore sociale TARASCO Anna, COMMISSO Silvana e BRESSANUTTI Sandro11 Sviluppo economico FANTINATO Franco12 Servizi produttivi FANTINATO Franco

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Lo stato di realizzazione dei singoli programmi 2010 18

Lo stato di realizzazione dei singoli programmi 2010Programma: Amministrazione, gestione e controllo

SINTESI FINANZIARIA DEL SINGOLO PROGRAMMA Competenza

(Denominazione e contenuto) Stanz. finali Impegni Pagamenti

AMMINISTRAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO Spesa Corrente (Tit.1) 3.848.511,10 3.646.938,02 3.105.058,26 Spesa in C/Capitale (Tit.2) 572.974,66 222.964,33 22.810,92 Rimborso di prestiti (Tit.3) 2.345.786,00 2.345.784,23 2.345.784,23

Totale programma 6.767.271,76 6.215.686,58 5.473.653,41

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Lo stato di realizzazione dei singoli programmi 2010 19

Lo stato di realizzazione dei singoli programmi 2010Programma: Giustizia

SINTESI FINANZIARIA DEL SINGOLO PROGRAMMA Competenza

(Denominazione e contenuto) Stanz. finali Impegni Pagamenti

GIUSTIZIA Spesa Corrente (Tit.1) 78.856,80 77.007,71 74.465,71 Spesa in C/Capitale (Tit.2) 0,00 0,00 0,00 Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00

Totale programma 78.856,80 77.007,71 74.465,71

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Lo stato di realizzazione dei singoli programmi 2010 20

Lo stato di realizzazione dei singoli programmi 2010Programma: Polizia locale

SINTESI FINANZIARIA DEL SINGOLO PROGRAMMA Competenza

(Denominazione e contenuto) Stanz. finali Impegni Pagamenti

POLIZIA LOCALE Spesa Corrente (Tit.1) 607.597,21 594.203,21 532.172,19 Spesa in C/Capitale (Tit.2) 567.720,94 527.296,43 213.426,88 Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00

Totale programma 1.175.318,15 1.121.499,64 745.599,07

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Lo stato di realizzazione dei singoli programmi 2010 21

Lo stato di realizzazione dei singoli programmi 2010Programma: Istruzione pubblica

SINTESI FINANZIARIA DEL SINGOLO PROGRAMMA Competenza

(Denominazione e contenuto) Stanz. finali Impegni Pagamenti

ISTRUZIONE PUBBLICA Spesa Corrente (Tit.1) 1.511.181,39 1.482.425,44 1.296.993,85 Spesa in C/Capitale (Tit.2) 464.528,00 155.943,41 106.811,04 Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00

Totale programma 1.975.709,39 1.638.368,85 1.403.804,89

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Lo stato di realizzazione dei singoli programmi 2010 22

Lo stato di realizzazione dei singoli programmi 2010Programma: Cultura e beni culturali

SINTESI FINANZIARIA DEL SINGOLO PROGRAMMA Competenza

(Denominazione e contenuto) Stanz. finali Impegni Pagamenti

CULTURA E BENI CULTURALI Spesa Corrente (Tit.1) 1.161.059,77 1.107.677,75 936.669,95 Spesa in C/Capitale (Tit.2) 623.266,00 61.036,00 9.036,00 Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00

Totale programma 1.784.325,77 1.168.713,75 945.705,95

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Lo stato di realizzazione dei singoli programmi 2010 23

Lo stato di realizzazione dei singoli programmi 2010Programma: Sport e ricreazione

SINTESI FINANZIARIA DEL SINGOLO PROGRAMMA Competenza

(Denominazione e contenuto) Stanz. finali Impegni Pagamenti

SPORT E RICREAZIONE Spesa Corrente (Tit.1) 362.189,36 356.330,19 260.712,65 Spesa in C/Capitale (Tit.2) 1.159.292,00 80.948,50 36.792,34 Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00

Totale programma 1.521.481,36 437.278,69 297.504,99

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Lo stato di realizzazione dei singoli programmi 2010 24

Lo stato di realizzazione dei singoli programmi 2010Programma: Turismo

SINTESI FINANZIARIA DEL SINGOLO PROGRAMMA Competenza

(Denominazione e contenuto) Stanz. finali Impegni Pagamenti

TURISMO Spesa Corrente (Tit.1) 28.650,58 28.650,58 16.620,00 Spesa in C/Capitale (Tit.2) 0,00 0,00 0,00 Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00

Totale programma 28.650,58 28.650,58 16.620,00

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Lo stato di realizzazione dei singoli programmi 2010 25

Lo stato di realizzazione dei singoli programmi 2010Programma: Viabilità e trasporti

SINTESI FINANZIARIA DEL SINGOLO PROGRAMMA Competenza

(Denominazione e contenuto) Stanz. finali Impegni Pagamenti

VIABILITÀ E TRASPORTI Spesa Corrente (Tit.1) 889.570,22 881.950,17 760.393,64 Spesa in C/Capitale (Tit.2) 2.330.900,00 1.066.474,40 56.463,65 Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00

Totale programma 3.220.470,22 1.948.424,57 816.857,29

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Lo stato di realizzazione dei singoli programmi 2010 26

Lo stato di realizzazione dei singoli programmi 2010Programma: Territorio e ambiente

SINTESI FINANZIARIA DEL SINGOLO PROGRAMMA Competenza

(Denominazione e contenuto) Stanz. finali Impegni Pagamenti

TERRITORIO E AMBIENTE Spesa Corrente (Tit.1) 2.582.800,09 2.543.271,17 1.543.079,39 Spesa in C/Capitale (Tit.2) 2.104.739,53 283.304,63 157.839,30 Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00

Totale programma 4.687.539,62 2.826.575,80 1.700.918,69

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Lo stato di realizzazione dei singoli programmi 2010 27

Lo stato di realizzazione dei singoli programmi 2010Programma: Settore sociale

SINTESI FINANZIARIA DEL SINGOLO PROGRAMMA Competenza

(Denominazione e contenuto) Stanz. finali Impegni Pagamenti

SETTORE SOCIALE Spesa Corrente (Tit.1) 2.450.950,68 2.327.581,66 1.864.394,57 Spesa in C/Capitale (Tit.2) 150.917,60 13.571,26 8.592,00 Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00

Totale programma 2.601.868,28 2.341.152,92 1.872.986,57

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Lo stato di realizzazione dei singoli programmi 2010 28

Lo stato di realizzazione dei singoli programmi 2010Programma: Sviluppo economico

SINTESI FINANZIARIA DEL SINGOLO PROGRAMMA Competenza

(Denominazione e contenuto) Stanz. finali Impegni Pagamenti

SVILUPPO ECONOMICO Spesa Corrente (Tit.1) 120.935,97 120.452,96 108.881,84 Spesa in C/Capitale (Tit.2) 1.426.801,46 548.691,59 548.691,59 Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00

Totale programma 1.547.737,43 669.144,55 657.573,43

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Lo stato di realizzazione dei singoli programmi 2010 29

Lo stato di realizzazione dei singoli programmi 2010Programma: Servizi produttivi

SINTESI FINANZIARIA DEL SINGOLO PROGRAMMA Competenza

(Denominazione e contenuto) Stanz. finali Impegni Pagamenti

SERVIZI PRODUTTIVI Spesa Corrente (Tit.1) 0,00 0,00 0,00 Spesa in C/Capitale (Tit.2) 0,00 0,00 0,00 Rimborso di prestiti (Tit.3) 0,00 0,00 0,00

Totale programma 0,00 0,00 0,00

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Programmazione delle entrate e rendiconto 2010 30

Programmazione delle entrate e rendiconto 2010Il riepilogo generale delle entrate

La relazione al rendiconto non si limita a fornire gli elementi utili per valutare l'andamento della gestione dei programmi,intesi come l'attività di spesa destinata al raggiungimento di predeterminati obiettivi. Lo stato di realizzazione deiprogrammi, e soprattutto la percentuale di impegno della spesa in essi prevista, dipende infatti dalla possibilità delcomune di acquisire le corrispondenti risorse. Ed è proprio in questa direzione che l'analisi sull'attività di accertamentodelle entrate, intrapresa dagli uffici comunali nel corso dell'anno, può rintracciare alcuni degli elementi che hanno poiinfluenzato l'andamento complessivo dell'esercizio.

Un soddisfacente indice di accertamento delle entrate correnti (tributi; contributi e trasferimenti correnti; entrate extratributarie) è la condizione indispensabile per garantire il pareggio della gestione ordinaria. Le spese di funzionamento(spese correnti; rimborso di prestiti) sono infatti finanziate da questo genere di entrate. Questo si verifica nel caso in cuil'entrata sia accertata e riscossa nel medesimo esercizio, ma anche quando l'accredito si realizzi in anni successivi. Lacircostanza che la riscossione si verifichi solo l'anno dopo, influisce sulle disponibilità di cassa ma non nell'equilibrio delbilancio di competenza.

Nelle spese in conto capitale (contributi in C/capitale, accensione di prestiti) l'accertamento del credito è invece lacondizione iniziale per attivare l'investimento. Ad un basso tasso di accertamento di queste entrate, pertanto,corrisponderà un basso stato di impegno delle spese d'investimento riportate nei programmi. Il grado di riscossionedelle entrate in conto capitale assume generalmente valori contenuti perchè è fortemente condizionato dal lungoperiodo di ultimazione delle opere pubbliche.

STATO DI ACCERTAMENTO GENERALE DELLE ENTRATE 2010(Riepilogo delle entrate)

CompetenzaStanz. finali Accertamenti

% Accertato

Tit.1 - Tributarie 4.830.766,60 4.867.586,72 100,76 % Tit.2 - Contributi e trasferimenti correnti 7.703.994,54 7.796.743,08 101,20 % Tit.3 - Extratributarie 2.981.286,10 3.021.036,48 101,33 % Tit.4 - Trasferimenti di capitale e riscossione di crediti 5.248.132,04 2.543.244,72 48,46 % Tit.5 - Accensione di prestiti 4.968.000,00 1.034.000,00 20,81 % Tit.6 - Servizi per conto di terzi 1.618.000,00 1.303.310,85 80,55 %

Totale 27.350.179,28 20.565.921,85 75,19 %

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Programmazione delle entrate e rendiconto 2010 31

GRADO DI RISCOSSIONE GENERALE DELLE ENTRATE 2010(Riepilogo delle entrate)

CompetenzaAccertamenti Riscossioni

% Riscosso

Tit.1 - Tributarie 4.867.586,72 3.338.933,63 68,60 % Tit.2 - Contributi e trasferimenti correnti 7.796.743,08 7.450.549,08 95,56 % Tit.3 - Extratributarie 3.021.036,48 2.203.870,67 72,95 % Tit.4 - Trasferimenti di capitale e riscossione di crediti 2.543.244,72 455.789,59 17,92 % Tit.5 - Accensione di prestiti 1.034.000,00 0,00 0,00 % Tit.6 - Servizi per conto di terzi 1.303.310,85 1.288.076,88 98,83 %

Totale 20.565.921,85 14.737.219,85 71,66 %

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Programmazione delle entrate e rendiconto 2010 32

ANALISI - RIEPILOGO DELLE ENTRATE

Le risorse di cui l’Ente può disporre sono costituite da poste di diversa natura, come le entratetributarie, i trasferimenti correnti, le entrate extratributarie, le alienazioni di beni ed i contributi in contocapitale, le accensioni di prestiti, e infine le entrate dei servizi per conto di terzi.

Le entrate di competenza di un esercizio sono l’asse portante dell’intero bilancio comunale. L’importanza che assume la gestione economica e finanziaria dell’ente dipende dal volume di risorse chevengono reperite, utilizzandole successivamente nella gestione delle spese e degli investimenti. L’attività diricerca delle fonti di finanziamento, sia per la copertura della spesa corrente che di quella investimentocostituisce il primo momento dell’attività di programmazione.

Per programmare correttamente l’attività di spesa il Comune, deve conoscere quali sono i mezzifinanziari a disposizione, al fine di garantire un margine di manovra nel versante delle entrate. A tal propositola Legge Regionale 9 gennaio 2006 n. 1 riconosce, agli Enti Locali, all’ articolo 42 commi 1 e 2 “autonomiafinanziaria, fondata su certezza di risorse proprie e trasferite”.

Allo stesso tempo l’articolo 43 comma 1 della Legge Regionale n. 1/2006 assicura “potestà impositivaautonoma nel campo delle imposte, delle tasse e delle tariffe. A tal fine gli enti locali disciplinano conregolamento le proprie entrate, anche tributarie, salvo per quanto attiene all’individuazione e definizione dellefattispecie imponibili, dei soggetti passivi e dell’aliquota massima dei singoli tributi, nel rispetto delle esigenzedi semplificazione degli adempimenti dei contribuenti”.

Confronto tra previsioni iniziali, definitive ed accertamenti

L’ analisi della parte Entrata che segue parte da una ricognizione sui titoli “aggregazioni di massimolivello” per poi passare, nei paragrafi successivi, ad approfondire i contenuti di ciascuno di essi, attraversouna disarticolazione degli importi complessivi nelle "categorie".

La valutazione condotta confrontando i titoli di entrata costituisce, dunque, un primo livello di verificache permette di determinare la capacità dell'ente di acquisire risorse da destinare alla realizzazione deiprogrammi proposti. Un secondo livello di verifica può essere ottenuto confrontando tra loro le categorie dientrata e cercando di trarre conclusioni più approfondite sulla dinamica delle entrate all'interno di ciascuntitolo.

In tal modo si potrà sia controllare a posteriori il rispetto degli equilibri di bilancio già verificati in sedepreventiva, sia valutare il grado di monetizzazione delle entrate e cioè la capacità, in particolare per quantoconcerne le entrate proprie, di giungere in tempi brevi alla fase della riscossione.

Per quanto concerne le entrate correnti, vale a dire le entrate dei Titoli I, II e III, relative rispettivamentea risorse tributarie, risorse da trasferimenti da altri Enti (Stato, Regione, Provincia, Comuni, ecc.), risorse daproventi di servizi che complessivamente finanziano le spese correnti ed il rimborso di capitale derivantedall’indebitamento, si registrano accertamenti superiori rispetto alle previsioni relative alle entrate tributarie edalle entrate da trasferimenti correnti, mentre risultano leggermente inferiori rispetto agli stanziamenti previstigli accertamenti del Titolo III delle entrate correnti predette.

Nel complesso le entrate correnti nell’ anno 2010 inizialmente previste in € 13.566.111,30 erideterminate in € 15.516.047,24 sono state accertate a consuntivo in € 15.685.366,28. La percentuale diaccertamento delle entrate correnti è alta ed indica un alto grado di realizzazione delle entrate previste.

Attraverso un analisi più dettagliata si evidenzia che le entrate proprie accertate (entrate tributarie edextratributarie) costituiscono il 50,29% delle entrate correnti a fronte del 49,71% delle entrate datrasferimenti.

Per quanto concerne le entrate patrimoniali, vale a dire le risorse del Titolo IV, che complessivamentepossono finanziare soltanto spese d’investimento, si registra un accertamento complessivo inferiore rispettoalle previsioni assestate derivante da minori contributi in conto capitale per opere pubbliche: incorrispondenza di tali minori entrate non sono state attivate le spese ad esse finalizzate, con la conseguenzache non sono risultate determinanti per il risultato di amministrazione.

Il Titolo V, relativo alle entrate derivanti da accensioni prestiti e allo stanziamento per l’anticipazione dicassa, ha un accertamento inferiore rispetto allo stanziamento previsto: l’importo dell’entrata non accertatanon riduce il risultato di amministrazione, in quanto a detto importo corrispondono spese non impegnate.

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Programmazione delle entrate e rendiconto 2010 33

Confronto entrate ed analisi scostamenti rispetto all’esercizio precedente

Il confronto con il precedente esercizio 2009 evidenzia, un incremento delle entrate proprie accertate(€ 7.888.623,20 dell' anno 2010 contro € 5.758.995,59 dell' anno 2009) pari al +36,98% generatoprincipalmente dall’ introito della tariffa di igiene ambientale accertata complessivamente per l’importo di Euro2.022.483,00. L’incremento delle entrate proprie accertate, calcolato e raffrontato con l’anno 2009 al nettodell’ammontare della Tariffa di Igiene Ambientale, risulta pari al 1,86% e proviene dal maggior gettito perimposta comunale sugli immobili e dai diritti sulla pubblicità nonché dai più alti proventi dei servizi pubblici(refezione mense scolastiche e proventi per centri estivi) e proventi dei beni dell’Ente (Rimborso oneri sumutui Serv. Idrico Integrato, fitti “Corte Agnola” , canone piscina Comunale e canone parcheggi apagamento).

A fronte di tale incrementi sono da segnalare riduzioni sulle entrate relative all’attività di accertamentodell’ I.C.I. Violazioni, diritti di segreteria e diritti su atti Ufficio Tecnico nonché da minori introiti per sanzioniamministrative al .C.D.S . e per Canone Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche.

L’analisi delle entrate del Titolo III rileva una contrazione delle entrate accertate per contributi etrasferimenti nell’ Anno 2010 ammontante a complessivi € 695.988,86 prodotto sia da minori trasferimentiRegionali (in particolare dai trasferimenti correnti dalla Regione) che da minori trasferimenti e contributi daaltri Enti del settore pubblico. A tutto ciò si aggiungono le diminuzioni dei contributi Provinciali in contointeressi su ammortamento mutui relativi ad opere Pubbliche diverse le cui annualità sono scadute al31.12.2009.

Le entrate straordinarie per alienazioni di beni patrimoniali, trasferimenti di capitale e riscossioni dicrediti (Titolo IV delle entrate), in molti casi strettamente connesse con le rispettive spese che vanno afinanziare, riscontrano accertamenti per l’importo complessivo di € 2.543.244,72 pari al 48,46% dellaprevisione assestata e sono costituiti principalmente da € 267.931,76 derivanti da alienazione di benipatrimoniali (di cui € 120.733,61 da alienazione beni immobili e per € 100.800,00 da alienazione aree zonaartigianale) da contributi in conto capitale, dalla Regione o da altri Enti del settore pubblico, finalizzati allarealizzazione di opere pubbliche o altri interventi infrastrutturali per complessivi € 139.533,12, ed infineammontano ad € 135.779,84 i trasferimenti di capitale da altri da altri soggetti di cui € 77.749,78 costituiti daintroiti per concessioni edilizie.

Il raffronto con il precedente esercizio 2009, valutato al netto dell’alienazione di titoli (€ 2.000.000,00),fa emergere un decremento delle entrate del Titolo IV per effetto della conclusione dell’alienazione degliimmobili appartenenti al complesso edilizio di “Corte Agnola” nonché da una restringimento dei trasferimentidi capitale dalla regione e da altri enti del settore pubblico finalizzati alla realizzazione di opere pubbliche o dialtri interventi di natura infrastrutturale.

Complessivamente si possono riscontrare alti tassi di accertamento nella parte corrente con un buongrado riscossione.Il Titolo 2° presenta invece un indice di accertamento pari al 101,20% ed un indice diriscossione pari al 95,56%, comunque elevato trattandosi di entrate derivanti da trasferimenti di altri Enti epertanto non proprie dell’Ente.

ANDAMENTO DELLE ENTRATE

Il quadro che segue evidenzia il trend avuto dalle entrate nel corso del quinquennio 2006/2010.

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Programmazione delle entrate e rendiconto 2010Le entrate tributarie

STATO DI ACCERTAMENTO DELLE ENTRATE TRIBUTARIE 2010(Tit.1 : Tributarie)

CompetenzaStanz. finali Accertamenti

% Accertato

Categoria 1 - Imposte 2.811.600,00 2.832.183,89 100,73 % Categoria 2 - Tasse 0,00 0,00 0,00 % Categoria 3 - Tributi speciali ed altre entrate tributarie 2.019.166,60 2.035.402,83 100,80 %

Totale 4.830.766,60 4.867.586,72 100,76 %

GRADO DI RISCOSSIONE DELLE ENTRATE TRIBUTARIE 2010(Tit.1 : Tributarie)

CompetenzaAccertamenti Riscossioni

% Riscosso

Categoria 1 - Imposte 2.832.183,89 2.470.019,90 87,21 % Categoria 2 - Tasse 0,00 0,00 0,00 % Categoria 3 - Tributi speciali ed altre entrate tributarie 2.035.402,83 868.913,73 42,69 %

Totale 4.867.586,72 3.338.933,63 68,60 %

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ENTRATE TRIBUTARIE

Le entrate tributarie rappresentato la parte del bilancio nella quale l’ente esprime la potestà impositivaautonoma nel campo delle imposte e delle tasse, quale aspetto della propria autonomia. Dette entrate cherappresentano una voce particolarmente importante nell'intera politica di reperimento delle risorse posta inessere dagli enti locali, sono suddivise dal legislatore in tre principali "categorie" che misurano le diverseforme di contribuzione dei cittadini alla gestione dell'ente.

La categoria 01 "Imposte" raggruppa tutte quelle forme di prelievo coattivo effettuate direttamentedall'ente nei limiti della propria capacità impositiva, senza alcuna controprestazione da partedell'amministrazione. La normativa relativa a tale voce risulta in continua evoluzione. Attualmente in essatrovano allocazione:

- l'imposta comunale sugli immobili (ICI);- l'imposta sulla pubblicità;- l'addizionale sul consumo dell'energia elettrica;- l'addizionale comunale sull'imposta relativa al reddito delle persone fisiche (I.R.P.E.F.).

La categoria 02 "Tasse" ripropone i corrispettivi versati dai cittadini contribuenti a fronte di specificiservizi o controprestazioni dell'ente anche se in alcuni casi non direttamente richiesti.

Relativamente a questa voce di bilancio è da segnalare come si sia verificata negli anni più recentiuna evoluzione, con parziale trasformazione del sistema di acquisizione delle risorse verso il sistematariffario.

La categoria 03 "Tributi speciali" costituisce una voce residuale in cui sono iscritte tutte quelle formeimpositive dell'ente non direttamente ricomprese nelle precedenti. Appartengono a questo aggregato laTariffa di Igiene Ambientale, i diritti sulle pubbliche affissioni e diritti di coltivazione cava.

Analisi delle entrate tributarie:

Per una lettura più completa dei dati aggregati, sono necessarie ulteriori indicazioni in merito allemodalità con cui l'ente procede all'accertamento ed alla riscossione delle entrate indicate.

Occorre, a tal proposito, chiarire che per le entrate tributarie le modalità di incasso non sono sempreautonome ma, in molti casi, come meglio specificato in seguito trattando delle singole imposte, dipendono dadisposizioni di legge e da soggetti terzi che possono ritardare la velocità di riscossione. A tal fine, occorreeffettuare alcune precisazioni sulle principali imposte che nel complesso determinano l'intero programma dientrate dell'ente.

Esaminiamo le tipologie più importanti:

Cat. 1 – IMPOSTE

I.C.I. - Imposta comunale immobili

L'ICI è un'imposta comunale istituita con D.lgs. 30.12.92 N. 504 ed applicata a partire dall'anno 1993.Presupposto dell’imposta è il possesso di fabbricati, aree fabbricabili e di terreni agricoli, siti nel

territorio del Comune, a qualsiasi uso destinati. L'Imposta Comunale sugli Immobili costituisce la risorsa dinatura tributaria più consistente per l'Ente.

Ai sensi dall’art. 3 della L. 662/96, l’aliquota deve essere deliberata in misura non inferiore al quattroper mille né superiore al sette per mille e può essere diversificata entro tale limite, con riferimento ai casi diimmobili diversi dalle abitazioni o posseduti in aggiunta all’abitazione principale, o di alloggi non locati.

Esclusione dall’ICI delle abitazioni principali.

A decorrere dall’anno 2008 sono escluse dall’imposta le unità immobiliari adibite ad abitazioneprincipale del soggetto passivo, ad eccezione delle case di lusso (A1) delle ville (A8) e dei palazzi storici (A9)come previsto dall’art. 1, commi 1 e 2, D.Lgs. 93/2008, convertito dalla legge 126/2008. La minore impostaaccertata sia nell’ anno 2008 che nell’anno 2009 dai comuni per effetto dell’esenzione dall’ICI delle unità

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immobiliari adibite ad abitazione principale viene compensata da trasferimento Statale. (Art. 1, c. 1, D.L. 27maggio 2008, n. 93, convertito dalla legge 24 luglio 2008, n. 126).

Il contributo compensativo corrisposto dal Ministero dell' Interno, attraverso la Regione F.V.G., è statoinserito nella parte trasferimenti del bilancio (titolo 2°). A tal riguardo occorre precisare che il riparto deltrasferimento compensativo è effettuato secondo particolari principi che tengono conto dell'efficienza nellariscossione dell'imposta ICI, del rispetto del patto di stabilità interno e della tutela dei piccoli comuni.

Il versamento dell’ I.C.I. da parte dei contribuenti, in assenza di specifiche norme regolamentari daparte dell'ente, è disciplinato dalla legge e prevede un frazionamento dell' importo annuale in due rate: unaprima da effettuare entro il 16 giugno ed una seconda entro il 16 dicembre.

Proprio su quest' ultima scadenza, prossima al termine dell'esercizio, intendiamo soffermarci per farnotare che, il mancato introito di queste somme nella Tesoreria dell' Ente entro il 31 dicembre, influisce sulloscostamento tra somme accertate e riscosse relative alla categoria 01.

Passando ad un esame di natura finanziaria del cespite, si osserva che i dati a consuntivo fannoregistrare un gettito annuo complessivo di € 1.881.907,20 a cui si aggiunge l’importo dei trasferimenticompensativi pari ad € 657.853,74 per il totale complessivo di € 2.539.760,94.

Nella tabella di seguito riportata è evidenziato, accanto al gettito dell’imposta I.C.I. riscossa nelperiodo 2004 – 2010, l’importo del trasferimento compensativo assegnato dal Ministero dell'Interno inrelazione all’entrata in vigore della legge che ha reso esenti le abitazioni principali (DL. 93/08);

Lo scostamento negativo tra la previsione iniziale, previsione definitiva e l’importo accertato (-€11.092,80) è da addebitare alle ripercussioni prodotte dalla legge 126/2008 relativa all’abolizione dell’ICI sulleabitazioni principali.

L'ADDIZIONALE SUL CONSUMO DI ENERGIA

L' Addizionale sul consumo di energia elettrica si applica ad ogni Kwh di consumo di energiaelettrica.

Le riscossioni sono state effettuate direttamente dall' ENEL o dagli altri "grossisti distributori" che, neimodi e termini di legge, hanno provveduto a trasferire l'imposta al comune. Pertanto gli scostamenti rilevatiappaiono del tutto fisiologici.

La previsione definitiva nel bilancio 2010 è pari a € 166.000,00 ed è stata accertata per € 169.396,78interamente riscossi.

L’ importo riscosso conferisce alle previsioni, una elevata attendibilità ed indica prudenza nellaformulazione iniziale degli stanziamenti.

E’ doveroso evidenziare che l’addizionale comunale sul consumo di energia elettrica viene stanziata abilancio di previsione in base alle rate determinate dal consuntivo delle fatturazioni dell’anno precedente.

Pertanto nell’Anno 2010, lo stanziamento è stato contabilizzato sulla base delle singole ratedeterminate sul consuntivo fatturazioni Anno 2009.

ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF

Nel corso del 2005 è stata istituita l’addizionale comunale all’IRPEF disciplinata dal D. Lgs28/09/1998 n. 360 poi modificato dall'art. 12, legge n. 133/1999, dall'art. 6, comma 12, legge n. 488/1999 e

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Programmazione delle entrate e rendiconto 2010 37

dall'art. 28, legge n. 342/2000, nell'ambito del processo di decentramento fiscale. I comuni, ai sensi dell’art. 1comma 3 del D. Lgs n. 360/1998, possono deliberare la variazione dell’aliquota di compartecipazionedell’addizionale da applicare a partire dall’anno successivo.

A decorrere dall’anno 2007 la percentuale dell’aliquota dell’addizionale comunale è stata fissata nellamisura dello 0,2% allo scopo di assicurare idonee fonti di finanziamento per le spese a carattere ricorrente enel periodo 2008- 2010 tale aliquota è stata riconfermata.

La previsione di entrata per detta voce di bilancio relativa all'anno 2010 è stata calcolata sulla basedegli imponibili forniti dal Ministero delle Finanze proiettati al 2010 con riferimento ad una aliquota dello 0,2%.

La tabella sotto riportata sintetizza come la capacità di riscossione dell’Addizionale Comunaleall’IRPEF dipende da disposizioni legislative estranee alla volontà dell’Ente.

IMPOSTA COMUNALE SULLA PUBBLICITA’ E DIRITTI PUBBLICHE AFFISSIONI:

L’imposta comunale sulla pubblicità si applica sulla diffusione di messaggi pubblicitari effettuataattraverso le varie forme di comunicazione visive o acustiche. Qualora il messaggio venga diffuso attraversomanifesti, locandine o simili sugli appositi spazi comunali, viene corrisposto un diritto sulle pubblicheaffissioni.

L’evoluzione nel tempo del gettito dei tributi in questione dipende, come è facilmente intuibile,dall’andamento dell’economia, trattandosi di imposizioni che vanno a colpire in modo esclusivo chi svolgeun’attività economica.

L'imposta comunale sulla pubblicità ha prodotto nell’ Anno 2010 un gettito complessivo di €333.347,91 mentre i diritti sulle pubbliche affissioni hanno generato un gettito pari ad € 12.763,23sostanzialmente in linea con le previsioni assestate di bilancio.

Cat. 3 – TRIBUTI SPECIALI ED ALTRE ENTRATE TRIBUTARIE PROPRIE

TARIFFA DI IGIENE AMBIENTALE

Il Comune di Codroipo a partire dall’anno 2003 ha trasformato la Tassa Rifiuti in Tariffa di IgieneAmbientale (T.I.A.), ai sensi del D.Lgs.22/97 e del Decreto del Presidente della Repubblica n. 158 del 27aprile1998 affidando nel contempo all’ A&T 2000 S.p.A. la gestione del servizio di igiene urbana e lagestione della tariffa nelle sue fasi di accertamento e riscossione, al fine di migliorare ed ottimizzare il serviziostesso nonché per il raggiungimento degli obiettivi ambientali previsti dal Decreto Legislativo n° 152/2006 edalla Legge finanziaria 2007.

La TIA prevede che la copertura totale dei costi del servizio avvenga utilizzando esclusivamente ilgettito che scaturisce dalle entrate tariffarie.

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La Tariffa è dovuta per l’occupazione, conduzione o detenzione di locali ed aree scoperte, a qualsiasiuso adibiti, che possono produrre rifiuti urbani o ad essi assimilati esistenti nelle zone del territorio Comunale.

La TIA presenta una struttura binomia composta da:• una parte fissa, determinata in base agli elementi essenziali del costo del servizio (costi fissi), ovvero il

costo di spazzamento e lavaggio strade, i costi amministrativi, per l’accertamento e la riscossione, ilcontenzioso, i costi generali di gestione, i costi comuni, i costi di capitale, gli investimenti per le opere ed irelativi ammortamenti;

• una parte variabile rapportata ai rifiuti conferiti, al servizio fornito e all’entità dei costi variabili di gestione,ovvero oneri per il personale, beni di consumo, servizi, costi di raccolta, trattamento, smaltimento e riciclaggiodei rifiuti solidi urbani ed assimilati.

La TIA è dunque modulata in base alla potenziale capacità di produrre rifiuti da parte delle diversetipologie di utenza, domestica e non domestica, in modo da premiare i comportamenti ambientali accorti epenalizzare la produzione di rifiuti.

Con atto di Consiglio Comunale viene approvato il piano finanziario relativo alla tariffa di igieneambientale, integrato con i costi sostenuti dal Comune per lo spazzamento delle strade, costi amministratividel personale e gli ammortamenti, mentre i valori della tariffa per ogni singola categoria di utenza, sia per laquota fissa che per la quota variabile, sono definiti annualmente con deliberazione della Giunta Comunale edhanno decorrenza dal primo gennaio.

Il gettito accertato per la T.I.A. nell’anno 2010 ammonta a complessivi Euro 2.022.483,00.=.

Entrate tributarie - confronto 2009/2010:

Le entrate tributarie, riferite all’ Anno 2010, risultano accertate per l'importo complessivo di €4.867.586,72 rispetto ad una previsione iniziale di € 2.802.000,00 e di una previsione definitiva di €4.830.766,60.

La variazione positiva tra previsione definitiva ed accertato di € 36.820,22 è originata principalmentedall' I.C.I. derivante da accertamento su annualità pregresse il cui gettito accertato è stato di € 72.532,00 (+€ 12.532,00) e dal gettito dell’ imposta comunale sulla pubblicità di € 333.347,91 (+ € 18.747,91). A frontedi tali incrementi si segnala una variazione negativa di € 11.092,80 generata dal minor gettito dell’I.C.I.Ordinaria.

Il confronto con il precedente esercizio 2009, evidenzia un netto aumento delle entrate tributariecomplessivamente accertate di € 2.041.690,28 ed è per lo più ascrivibile alla Tariffa di Igiene Ambientaleaccertata € 2.022.483,00.=, al maggior gettito dell’I.C.I. Ordinaria pari ad € 33.519,39 ed alla maggioreimposta sulla pubblicità riscossa pari ad € 27.608,50 rispetto all’Anno 2009.

E’ da sottolineare che l’importante lavoro di riequilibrio dell’equità fiscale prodotto dall’attività diaccertamento dell’ I.C.I., effettuata dall’ Ufficio Tributi, su anni pregressi, ha prodotto nell‘ arco del periodo2005/2010 risorse per complessivi € 414.123,19.

Osservando più dettagliatamente le altre entrate tributarie si riscontra, sempre rispetto all’esercizio2009, nell’ambito della categoria dei tributi speciali ed altre entrate tributarie proprie una contenutadiminuzione degli introiti per diritti coltivazione cava (- € 102,60) nonché una flessione delle tasse, perpartecipazione a pubblici concorsi (-€ 900,00).

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ANDAMENTO DELLE ENTRATE TRIBUTARIE

Per rendere ancora più completo il panorama di informazioni, nel quadro che segue si evidenzia iltrend avuto dalle entrate tributarie nel corso del quinquennio 2006/2010.

Nella tabella riepilogativa si osserva, a partire dall’Anno 2008, l’evidente calo dell’importo accertato aconsuntivo nella categoria “Imposte”, in particolare alla risorsa "Imposta Comunale sugli Immobili", per effettodell’entrata in vigore della normativa di esenzione delle abitazioni principali dall’ICI. Tale riduzione vacomunque posta in relazione con il trasferimento compensativo erogato dallo Stato, per il tramite dellaRegione F.V.G. sottoforma di contributo.

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Programmazione delle entrate e rendiconto 2010 40

Programmazione delle entrate e rendiconto 2010I contributi e trasferimenti correnti

STATO DI ACCERTAMENTO DEI TRASFERIMENTI CORRENTI 2010(Tit.2 : Trasferimenti correnti)

CompetenzaStanz. finali Accertamenti

% Accertato

Categoria 1 - Contributi e trasferimenti correnti dallo Stato 393.856,96 373.065,72 94,72 % Categoria 2 - Contributi e trasferimenti correnti dalla Regione 7.136.015,71 7.250.923,28 101,61 % Categoria 3 - Contributi e trasferimenti Regione per funzioni delegate 0,00 0,00 0,00 % Categoria 4 - Contributi e trasferimenti comunitari e internazionali 0,00 0,00 0,00 % Categoria 5 - Contributi e trasferimenti da altri enti pubblici 174.121,87 172.754,08 99,21 %

Totale 7.703.994,54 7.796.743,08 101,20 %

GRADO DI RISCOSSIONE DEI TRASFERIMENTI CORRENTI 2010(Tit.2 : Trasferimenti correnti)

CompetenzaAccertamenti Riscossioni

% Riscosso

Categoria 1 - Contributi e trasferimenti correnti dallo Stato 373.065,72 247.828,94 66,43 % Categoria 2 - Contributi e trasferimenti correnti dalla Regione 7.250.923,28 7.085.187,35 97,71 % Categoria 3 - Contributi e trasferimenti Regione per funzioni delegate 0,00 0,00 0,00 % Categoria 4 - Contributi e trasferimenti comunitari e internazionali 0,00 0,00 0,00 % Categoria 5 - Contributi e trasferimenti da altri enti pubblici 172.754,08 117.532,79 68,03 %

Totale 7.796.743,08 7.450.549,08 95,56 %

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Programmazione delle entrate e rendiconto 2010 41

ENTRATE DA TRASFERIMENTI

Il titolo II delle entrate è classificato secondo categorie che misurano la contribuzione da parte delloStato e di altri enti del settore pubblico, ed in particolare della Regione e della Provincia, all'ordinaria gestionedell'ente anche in rapporto all’esercizio di funzioni delegate dalla Regione.

Nella logica del legislatore,” i trasferimenti erariali sono ripartiti in base a criteri ed obiettivi che tenganoconto della popolazione, del territorio e delle condizioni socio-economiche, nonché in base ad una perequatadistribuzione delle risorse che tenga conto degli squilibri di fiscalità locale” (D.Lgs 267/2000, Art. 149 Comma5).

Nella Regione Friuli Venezia Giulia come è noto, ai sensi della L.R. 10/1997 e della L.R. 1/2006 Art. 43commi 3 e 5, tali trasferimenti ordinari derivanti dalla compartecipazione al gettito erariale sono dicompetenza della Regione e non dello Stato. La categoria 1 è pertanto residuale rispetto alle categorie 2 e 3dove sono allocate anche le risorse destinate all’ambito socio-assistenziale.

Andamento delle entrate da trasferimenti:

Le entrate da trasferimenti pubblici sono state accertate per complessivi € 7.796.743,08 a fronte di unaprevisione iniziale di € 7.541.365,08 e di una previsione definitiva di € 7.703.994,54.

Lo scostamento positivo sia tra accertato e previsione iniziale (€ 255.378,00) che tra previsionedefinitiva ed accertato ( € 92.748,54) ed è originato, essenzialmente dalle maggiori e minori entrate relativealla categoria “Contributi e trasferimenti correnti dalla Regione” (+ € 269.014,90 rispetto alle previsioni inizialidi bilancio) e possono così essere evidenziate:

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Programmazione delle entrate e rendiconto 2010 42

Riguardo ai trasferimenti Regionali, come si può facilmente notare, la fonte di gettito più consistente èquella erogata a copertura dell’attività amministrativa dell’ Ente. Dal 1997 è l’Ente Regionale, in quanto dotatodi autonomia speciale, a determinare autonomamente i criteri di riparto dei fondi provenienti dalla fiscalitàgenerale tenendo conto delle caratteristiche di tipo fisico, economico, sociale ed organizzativo degli enti localidel proprio territorio.

Tale trasferimento, per l’anno 2010, ha fatto registrare, rispetto all’ Anno 2009, una forte contrazionequantificabile in € 482.014,94 derivante dalla diminuzione del gettito fiscale regionale che ha risentito dellacrisi economica generale.

Si rammenta che all’interno della categoria “Contributi e trasferimenti correnti dalla Regione” è statoiscritto il trasferimento per il minor gettito dell’imposta I.C.I., su unità immobiliare adibita ad abitazioneprincipale, rimborsato dallo Stato, per il tramite della Regione Friuli Venezia Giulia, accertato per l’Anno 2010in € 657.853,74.

A tal proposito si ricorda che nel corso del 2009, più precisamene entro il 30/04/2009, il Comune diCodroipo ha trasmesso al Ministero dell’ Interno una certificazione, effettuata ai sensi dell’art. 77 bis, c. 32,D.L. 25 giugno 2008, n. 112 convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 ed asseverata dal Collegio deiRevisori, attestante il minor gettito “I.C.I. 1^ Abitazione” per l’anno 2008, ammontante ad Euro 657.948,54.

Le entrate relative alla categoria trasferimenti correnti da altri enti del settore pubblico, corrisposte avario titolo, sono finalizzate alla realizzazione di specifiche iniziative. Il mancato accertamento delle sommetrova immediato riflesso nei minori impegni di spesa corrente e, quantunque sintomatico di una previsionenon corretta, non produce effetti sul bilancio dei programmi.

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Programmazione delle entrate e rendiconto 2010 43

Per quanto riguarda la capacità di riscossione delle entrate iscritte al Titolo II si riscontra che loscostamento tra accertamenti e riscossioni ( -€ 346.194,00) è attribuibile, generalmente, alla non ancoraavvenuta rendicontazione delle somme o alla mancata conclusione del programma correlato.

Entrate da trasferimenti - confronto 2009/2010:

Se si effettua un confronto con l'esercizio 2009 si rileva, che le entrate accertate per trasferimentiammonta a complessivi € 8.485.276,03 a fronte di una previsione iniziale di € 7.828.700,58 e di unaprevisione definitiva di € 8.492.731,94 con un scostamento positivo tra la previsione assestata ed il totaleaccertato esercizio 2009 pari al 0,09% contro l'attuale scostamento positivo pari al 1,20%.

Analizzando il dato disaggregato per singole categorie si possono trarre conclusioni più approfonditesulla dinamica degli scostamenti rispetto all'esercizio 2009 come segue:

- i contributi e trasferimenti dallo Stato (importo accertato -€ 85.735,04.=), che al netto del perrimborso elezioni Europee ( € 38.211,94) e Referendum nazionali ed Elezioni Europee ( € 23.891,99) Anno2009 derivano sostanzialmente dal minor trasferimento Statale per “Iniz. Ambito Vs. Rifugiati e richiedentiAsilo”” a cui è correlata una minore spesa.

- i contributi e trasferimenti Regionali (importo accertato - € 477.881,17.=) provengono principalmenteda minori trasferimenti relativi correnti dalla Regione F.V.G., da una diminuzione dei trasferimenti perConvenzioni Intercomunali ex L.R. 1/2006 – Comuni Capofila e da una contrazione dei trasferimenti perFunzioni trasferite ai sensi della L.R. 24/2006, e da una flessione registrata sia relativamente al trasferimentoa favore della maternità – L.R. 11/2006 che al trasferimento per lo “Sviluppo della rete bibliotecaria”.

A parziale copertura delle suddette riduzioni hanno registrato una crescita i contributi Regionali pergestione dei Servizi Socio-Assistenziali – Quota Comune – L.R. 6/06 Art. 39 ( € 4.173,78) e per “CartaFamiglia” di cui alla L.R. 11/2006 Art.10 (€ 131.153,17) ed i contributi Regionali in c/interessi suammortamento mutui relativi ad Opere Pubbliche (€ 244.435,94).

- i contributi e trasferimenti correnti da altri enti del settore pubblico hanno registrato rispetto all’ Anno2009 un decremento pari ad € 132.372,65 originato da minori entrate finalizzate alle realizzazione dispecifiche iniziative e da minori contributi in c/interessi per la realizzazione di opere pubbliche con scadenzaal 31.12.2009.

ANDAMENTO DELLE ENTRATE DA CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI

La tabella che segue rileva il trend avuto dalle entrate da trasferimenti nel corso del quinquennio2006/2010

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Programmazione delle entrate e rendiconto 2010Le entrate extratributarie

STATO DI ACCERTAMENTO DELLE ENTRATE EXTRATRIBUTARIE 2010(Tit.3 : Extratributarie)

CompetenzaStanz. finali Accertamenti

% Accertato

Categoria 1 – Proventi dei servizi pubblici 1.037.594,93 1.038.101,57 100,05 % Categoria 2 – Proventi dei beni dell’ente 1.014.069,93 1.060.555,53 104,58 % Categoria 3 – Interessi su anticipazioni e crediti 154.218,75 147.503,49 95,65 % Categoria 4 – Utili netti aziende, dividendi 0,00 34,23 0,00 % Categoria 5 – Proventi diversi 775.402,49 774.841,66 99,93 %

Totale 2.981.286,10 3.021.036,48 101,33 %

GRADO DI RISCOSSIONE DELLE ENTRATE EXTRATRIBUTARIE 2010(Tit.3 : Extratributarie)

CompetenzaAccertamenti Riscossioni

% Riscosso

Categoria 1 – Proventi dei servizi pubblici 1.038.101,57 986.676,22 95,05 % Categoria 2 – Proventi dei beni dell’ente 1.060.555,53 525.983,65 49,60 % Categoria 3 – Interessi su anticipazioni e crediti 147.503,49 102.050,08 69,18 % Categoria 4 – Utili netti aziende, dividendi 34,23 34,23 100,00 % Categoria 5 – Proventi diversi 774.841,66 589.126,49 76,03 %

Totale 3.021.036,48 2.203.870,67 72,95 %

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Programmazione delle entrate e rendiconto 2010 45

ENTRATE EXTRATRIBUTARIE

Le Entrate extratributarie (titolo III) costituiscono il terzo componente nella definizione dell'ammontarecomplessivo delle risorse destinate al finanziamento della spesa corrente. Sono compresi in questo titolo iproventi dei servizi pubblici, i proventi dei beni dell'ente, gli interessi sulle anticipazioni e crediti, i dividendi disocietà e altre poste residuali come i proventi diversi nonché gli utili netti delle aziende speciali e partecipate,una casistica, quest’ultima, in forte espansione nel mondo degli enti locali.

In particolare nella categoria 1 “Proventi dei servizi pubblici” vengono accertate e riscosse le sommedei servizi pubblici nel rispetto delle tariffe approvate con apposita deliberazione allegata al bilancio diprevisione.

La categoria 2 “Proventi dei beni comunali” comprende tutte le entrate accertate derivanti dallagestione del patrimonio disponibile ed indisponibile dell'ente locale; in particolare in essa trovano allocazionele entrate relative alla gestione dei fabbricati ed i canoni demaniali.

Il valore sociale e finanziario di queste entrate è notevole perché abbraccia tutte le prestazioni resealla cittadinanza sotto forma di servizi istituzionali, servizi a domanda individuale e servizi produttivi.

E’ opportuno far presente che l’analisi in termini percentuali non sempre fornisce delle informazioniomogenee per una corretta analisi spazio-temporale e necessita, quindi, di adeguate precisazioni.

La categoria 01, ad esempio, riassume l’insieme dei servizi istituzionali, a domanda individuale eproduttivi erogati dall’ente nei confronti della collettività amministrata. Tali servizi, che non sempre vengonogestiti direttamente dall’ente, possono nel corso degli anni avvalersi di una differente modalità di gestione delservizio stesso.

Ne consegue che il rapporto di partecipazione della categoria 01 al totale del titolo III deve essereoggetto di approfondimenti, in caso di scostamenti sensibili, al fine di accertare se si sono verificati:

a) incrementi o decrementi del numero dei servizi offerti;b) modifiche nella forma di gestione dei servizi;c) variazioni della qualità e quantità in ciascun servizio offerto.

Andamento delle entrate extratributarie

Inferiore rispetto alle previsioni iniziali ( -€ 201.709,74) superiore rispetto alle previsioni definitive ( €39.750,38) risulta il dato delle entrate extratributarie accertate in € 3.021.036.48.

Passando ora all’analisi delle singole voci delle entrate extratributarie si osserva:

Proventi dei servizi pubblici

Nell’ ambito dei proventi dei servizi pubblici sono state complessivamente accertate entrate perl’importo € 1.038.101,57 a fronte di una previsione assestata di € 1.037.594,93 ed una previsione iniziale dibilancio di € 1.224.392,01. Lo scostamento negativo (- € 186.290,44) tra previsione iniziale ed accertatoderiva, essenzialmente, da minori introiti per diritti di segreteria, per rette frequenza asilo nido e per sanzioniamministrative al CDS sia per il Servizio Associato Polizia Municipale che per la quota relativa al Comune diCodroipo. Tali riduzioni sono solo parzialmente compensate dall’incremento delle sanzioni amministrative alCodice della Strada iscritte a ruolo, dai diritti per il rilascio di carte d’identità e dai proventi del Museo delleCarrozze nonché dai proventi da accordo di programma per il servizio RAEE.

Inoltre i corrispettivi per i servizi di spazzamento e lavaggio strade e smaltimento dei rifiuti solidi urbani(previsti i € 144.492,01) sono stati iscritti al Titolo I in quanto, la Corte Costituzionale, con propria sentenza,ha stabilito che il prelievo della TIA ha tutte le caratteristiche del tributo e che pertanto non è inquadrabile trale entrate non tributarie. La TIA è una mera variante della TARSU e conserva la qualifica di tributo diquest’ultima; di conseguenza, l’entrata è stata correttamente iscritta al titolo I come la spesa per il servizioeffettuato dal gestore.

Proventi dei beni comunali:

I proventi dei beni comunali sono costituiti dagli affitti addebitati agli utilizzatori dei beni del patrimoniodisponibile concessi dal Comune in locazione a titolo oneroso, mentre il valore storico di questi beni èriportato nell’attivo del conto del patrimonio. All’interno di questa categoria sono collocati altresì i proventi dei“canoni diversi” formati principalmente dai canoni per occupazione spazi ed aree pubbliche, canoni demanialiper telefonia mobile e dai canoni per il servizio dei parcheggi a pagamento.

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Le entrate da beni comunali sono state accertate in complessivi € 1.060.555,53 contro unaprevisione assestata di € 1.014.069,93 ed una previsione iniziale di € 1.054.608,17. L’incremento dei proventidei beni Comunali nell’ Anno 2010 è dovuto principalmente dal rimborso spese per uso di immobili comunalie dai fitti del complesso edilizio di “Corte Agnola” iscritti a ruolo, per somme dovute per anni pregressi,ammontanti a complessivi Euro 31.709,22.

Interessi su anticipazioni e crediti:

La categoria degli interessi attivi è stata complessivamente accertata in Euro 147.503,49, ecomprende sia gli interessi attivi relativi a depositi e conti correnti, sia gli interessi attivi sulle somme permutui depositati presso la Cassa Depositi e Prestiti in attesa di somministrazione, che gli interessi attivioriginati dall’impiego temporaneo delle somme depositate fuori tesoreria e comunque finalizzate allarealizzazione di opere pubbliche.

La variazione negativa, sia rispetto alle previsioni iniziali di bilancio, sia rispetto alla previsioneassestata è stata generata sia dai minori interessi attivi diversi realizzati a seguito della riduzione dei tassi diinteresse (-€ 891,12) che dai minori interessi attivi su somme non erogate su mutui depositati presso laCassa Depositi e Prestiti (-€ 8.364,14).

La gestione della liquiditàLa gestione della liquidità condotta nell’ anno 2010 ha consentito di abbattere parzialmente il costo

dell’indebitamento mettendo a disposizione risorse di parte corrente nel bilancio dell’Ente sebbene in modoassai più contenuto rispetto agli esercizi precedenti per via del regime dei tassi di interesse bassi ed allariduzione dello stock di liquidità disponibile erosa dai pagamenti soprattutto in conto capitale per stati diavanzamento lavori per opere pubbliche.

Nel corso dell’Anno 2010, tendendo conto dei vincoli normativi e della garanzia del capitale impiegatoè stato sottoscritto un prestito obbligazionario di nominali € 2.000.000,00 con la NORD EST BANCA di Udineal tasso fisso anno del 2,57% con scadenza 01.04.2013.

Utili e dividendi societari:

Gli utili di aziende speciali, invece, devono di norma essere destinati all'autofinanziamento delleimprese stesse, e questo mediante la costituzione o l'incremento del fondo di riserva, del fondo per il rinnovodegli impianti o per il finanziamento degli investimenti. I dividendi, a loro volta, rappresentano laremunerazione del capitale investito dal comune in imprese aventi una rilevanza strategica per l'erogazionedei servizi al cittadino, costituite sotto forma di società per azioni o, più raramente, come società aresponsabilità limitata.

Le entrate della categoria sono state accertate in complessivi € 34,23 e sono costituite dai dividendidistribuiti nell'anno 2009 dall' A.M.G.A. - Azienda Multiservizi S.p.A.

Proventi diversi:

L'ultima categoria di entrate collocata in questo stesso titolo è di natura residuale ed è costituita daiproventi diversi, intendendosi per tali tutte quelle risorse che, per la loro natura o il loro contenuto, non sonocollocabili nelle altre categorie delle entrate extratributarie e che in una logica di corretta programmazione,dovrebbe non influenzare eccessivamente il totale del titolo.

La categoria ha registrato accertamenti per l'importo di € 774.841,66 a fronte di un assestato di €775.402,49. La lieve diminuzione dei proventi diversi è prodotta da minori entrate a specifica destinazione,cui hanno corrisposto minori spese correlate.

Entrate extratributarie - confronto 2009/2010:

Ulteriori spunti di riflessione, in particolare per comprendere se alcuni scostamenti rispetto al trendmedio siano connessi con accadimenti di natura straordinaria, possono essere ottenuti confrontando lerisultanze dell’anno 2010 con quelle dell’anno 2009.

Il confronto con il precedente esercizio 2009, rappresentato nella tavola seguente, evidenziacomplessivamente, un aumento generale delle entrate extratributarie accertate dell’ importo di € 87.937,33.

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Programmazione delle entrate e rendiconto 2010 47

Raffrontando il dato disaggregato per categoria lo scostamento positivo è attribuibile, principalmente,sia alla categoria “Proventi dei beni dell’Ente ” (€ 338.913,31) che da un indagine più minuziosa rilevamaggiori introiti per canone servizi parcheggi a pagamento (€ 11.839,19), un maggiore rimborso per onerisu mutui servizio idrico integrato (€ 109.795,45) nonché dai canoni per concessioni cimiteriali, accertaticomplessivamente per l’importo di € 163.650,00, ed iscritti all’interno della categoria 02. A fronte di taliaumenti sono da segnalare diminuzioni sulle entrate relative ai “Proventi dei servizi pubblici” che depurate daiproventi del Servizio Gestione Rifiuti Urbani (-€ 101.306,85), la cui entrata è stata correttamente iscritta altitolo I, ammontano ad (-€ 32.187,86) derivanti da minori introiti per diritti di segreteria su atti Ufficio Tecnico,per rette frequenza asilo nido e per sanzioni amministrative al CDS sia per il Servizio Associato PoliziaMunicipale che per la quota relativa al Comune di Codroipo.

Si distingue inoltre il netto calo degli introiti appartenenti alla categoria “interessi su anticipazione ecrediti” (-€ 156.794,34) che paragonata all’ esercizio 2009 delinea un ribasso percentuale del 51,53%determinato dalla diminuzione degli interessi attivi diversi sia sul conto corrente bancario di Tesoreria che suiconti correnti Postali ma soprattutto dalla diminuzione gli interessi attivi sulle somme per mutui depositatipresso la Cassa Depositi e Prestiti in attesa di somministrazione in quanto non è sempre stato possibileposticipare la richiesta di somministrazione della rata dei mutui alla Cassa Depositi e Prestiti anticipando ilpagamento per stati di avanzamento lavori, delle opere in corso di realizzazione, mediante utilizzo del fondodi cassa allo scopo di render maggiormente remunerative le somme in attesa di somministrazione.

ANDAMENTO DELLE ENTRATE EXTRATRIBUTARIE

La tabella che segue mette in luce il trend avuto dalle entrate da extratributarie nel corso delquinquennio 2006/2010

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Programmazione delle entrate e rendiconto 2010I trasferimenti di capitale e riscossione di crediti

STATO DI ACCERTAMENTO DEI TRASFERIMENTI DI CAPITALE 2010(Tit.4: Trasferimenti di capitale)

CompetenzaStanz. finali Accertamenti

% Accertato

Categoria 1 - Alienazione di beni patrimoniali 1.720.906,76 267.931,76 15,57 % Categoria 2 - Trasferimenti di capitale dallo Stato 0,00 0,00 0,00 % Categoria 3 - Trasferimenti di capitale dalla Regione 425.091,12 123.091,12 28,96 % Categoria 4 - Trasferimenti di capitale da altri enti pubblici 16.442,00 16.442,00 100,00 % Categoria 5 - Trasferimenti di capitale da altri soggetti 85.692,16 135.779,84 158,45 % Categoria 6 - Riscossione di crediti 3.000.000,00 2.000.000,00 66,67 %

Totale 5.248.132,04 2.543.244,72 48,46 %

GRADO DI RISCOSSIONE DEI TRASFERIMENTI DI CAPITALE 2010(Tit.4 : Trasferimenti di capitale)

CompetenzaAccertamenti Riscossioni

% Riscosso

Categoria 1 - Alienazione di beni patrimoniali 267.931,76 217.531,76 81,19 % Categoria 2 - Trasferimenti di capitale dallo Stato 0,00 0,00 0,00 % Categoria 3 - Trasferimenti di capitale dalla Regione 123.091,12 123.091,12 100,00 % Categoria 4 - Trasferimenti di capitale da altri enti pubblici 16.442,00 16.442,00 100,00 % Categoria 5 - Trasferimenti di capitale da altri soggetti 135.779,84 98.724,71 72,71 % Categoria 6 - Riscossione di crediti 2.000.000,00 0,00 0,00 %

Totale 2.543.244,72 455.789,59 17,92 %

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Programmazione delle entrate e rendiconto 2010 49

TRASFERIMENTI DI CAPITALE

Il Titolo IV delle entrate contiene poste di varia natura, contenuto e destinazione. Appartengono aquesto gruppo le alienazioni dei beni patrimoniali, i trasferimenti di capitale dallo Stato, regione ed altri enti oprogetti, unitamente alle riscossioni di crediti.

Le alienazioni di beni patrimoniali sono una fonte di autofinanziamento per l'Ente, ottenuta mediante lacessione a titolo oneroso di fabbricati, terreni, diritti patrimoniali ed altri valori mobiliari. Salvo eccezioniespressamente previste dal legislatore, il ricavato dallo smobilizzo di queste attività deve essere prontamentereinvestito in altre spese d’investimento.

La regola appena riportata impone al Comune di mantenere il vincolo originario di destinazionedell’intervento in conto capitale. Ciò che è nato come investimento deve rimanere nel tempo un investimento,a prescindere dalla sua eventuale dismissione.

I contributi in conto capitale sono costituiti dai finanziamenti a titolo gratuito ottenuti dal Comune ederogati da altri enti, come dallo Stato, dalla Regione o dalla Provincia o da altri soggetti pubblici, ma semprefinalizzati alla realizzazione di opere pubbliche o di altri interventi di natura infrastrutturale.

L’accertamento di tali trasferimenti in conto capitale avviene a seguito di emanazione da partedell’Ente erogante di opportuni atti o decreti attestanti la concessione del finanziamento stesso.

Nella categoria 5 "Trasferimenti di capitale da altri soggetti", trovano accertamento le erogazioni disomme quali contributi in conto capitale da parte di soggetti non classificabili come enti pubblici. Inparticolare, rientrano in questa voce i proventi delle concessioni edilizie, le sanzioni urbanistiche, nonché itrasferimenti straordinari di capitali da altri soggetti.

Le riscossioni di crediti sono infine delle semplici operazioni finanziarie prive di significato economicoche sono la contropartita contabile alle concessioni di crediti. Per questo motivo, e dato che i rispettivi valorisi compensano a vicenda, dette poste non sono da considerarsi come risorse di parte investimento ma comesemplici movimenti di fondi.

Andamento delle entrate trasferimenti di capitale

Le entrate del titolo IV sono state accertate in € 2.543.244,72 e derivano principalmente dallealienazione di beni patrimoniali (€ 267.931,76) e dai trasferimenti di capitale dalla Regione (€ 123.091,12).

Le alienazioni di beni patrimoniali sono state realizzate essenzialmente attraverso l’alienazione diimmobili, a destinazione commerciale, appartenenti al complesso edilizio di “Borgo Cav. Moro” (€120.733,61) e in parte mediante la cessione di aree per insediamenti produttivi sito nella zona artigianale“Piccola di Moro 2” per l’importo complessivo di € 100.800,00.=.

I contributi in conto capitale (Cat. II, III e IV) nel corso dell' esercizio 2010 sono stati accertati incomplessivi € 139.533,12 ed il dettaglio delle risorse acquisite per investimenti può essere cosìrappresentato:

All’interno della categoria “trasferimenti di capitale da altri soggetti” (Cat. V) trovano allocazione iproventi per oneri di urbanizzazione accertati complessivamente per € 77.749,78.

Anche nel 2010 una quota delle somme accertate per contributi relativi ai permessi di costruzione(oneri di urbanizzazione) è stata utilizzata nella parte corrente del Bilancio per finanziare spese dimanutenzione ordinaria.

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Programmazione delle entrate e rendiconto 2010 50

Il trend dei proventi per concessioni edilizie rappresentato nella tabella sotto riportata mostra un gettitopiuttosto mutevole nel corso degli anni.

Il grafico sotto rappresentato raffigura il trend delle entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti dicapitale nel quinquennio 2006 – 2010.

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Programmazione delle entrate e rendiconto 2010 52

Programmazione delle entrate e rendiconto 2010Le accensioni di prestiti

STATO DI ACCERTAMENTO DELLE ACCENSIONI DI PRESTITI 2010(Tit.5: Accensioni prestiti)

CompetenzaStanz. finali Accertamenti

% Accertato

Categoria 1 - Anticipazioni di cassa 0,00 0,00 0,00 % Categoria 2 - Finanziamenti a breve termine 0,00 0,00 0,00 % Categoria 3 - Assunzione di mutui e prestiti 4.968.000,00 1.034.000,00 20,81 % Categoria 4 - Emissione prestiti obbligazionari 0,00 0,00 0,00 %

Totale 4.968.000,00 1.034.000,00 20,81 %

GRADO DI RISCOSSIONE DELLE ACCENSIONI DI PRESTITI 2010(Tit.5: Accensione prestiti)

CompetenzaAccertamenti Riscossioni

% Riscosso

Categoria 1 - Anticipazioni di cassa 0,00 0,00 0,00 % Categoria 2 - Finanziamenti a breve termine 0,00 0,00 0,00 % Categoria 3 - Assunzione di mutui e prestiti 1.034.000,00 0,00 0,00 % Categoria 4 - Emissione prestiti obbligazionari 0,00 0,00 0,00 %

Totale 1.034.000,00 0,00 0,00 %

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Programmazione delle entrate e rendiconto 2010 53

ACCENSIONE DI PRESTITI

Le risorse del titolo V sono costituite dalle accensioni di prestiti, nelle diverse tipologie difinanziamento, e dalle anticipazioni di cassa.

L'importanza di queste poste sul totale di bilancio varia di anno in anno, anche perché dipendestrettamente dalla politica finanziaria perseguita dall'Amministrazione. Un ricorso frequente, e per importirilevanti, ai mezzi erogati dal sistema creditizio, infatti, accentuerà il peso di queste poste sull'economiagenerale dell'ente.

Le risorse proprie di parte investimento (proventi per alienazione di beni, proventi per concessioniedilizie ed avanzo di amministrazione), i finanziamenti concessi da terzi (contributi in conto capitale) e leeccedenze di risorse di parte corrente (situazione economico/finanziaria attiva) possono non essereinteramente sufficienti a finanziare il piano d’investimento dell’Ente. In tale circostanza, il ricorso al creditoesterno, sia di natura agevolata che ai tassi ai tassi correnti di mercato, diventa l’unico mezzo a cui l’Ente puòaccedere per realizzare l’opera programmata.

Le accensioni di prestiti costituite dall’assunzione di mutui per il finanziamento degli investimenti (Cat.III), pur essendo risorse aggiuntive ottenibili in modo relativamente agevole, generano però effetti negativiindotti sul comparto della spesa corrente. La contrazione di mutui decennali o ventennali, infatti, richiederà ilsuccessivo rimborso delle quote capitale e interesse (spesa corrente) per un intervallo di pari durata.

Le anticipazioni di cassa, infine, sono semplici operazioni finanziarie prive di significato economico,dato che le riscossioni di anticipazioni (accertamento) sono immediatamente compensate dalla concessionedi pari quota di anticipazioni di cassa (impegno). Come nel caso delle riscossioni di crediti, queste poste nonsono finalizzate alla realizzazione di investimenti, ma sono rivolte esclusivamente a garantire gli equilibrifinanziari di cassa. Esse, quindi, non partecipano alla costruzione dell’equilibrio del Bilancio investimenti maa quelli movimento fondi.

La politica degli investimenti posta in essere da questo Ente non può essere finanziata esclusivamenteda contributi pubblici e privati.

Sebbene l’intera attività di acquisizione delle fonti di finanziamento sia stata posta in essere cercandodi minimizzare la spesa futura in alcuni casi è risultato indispensabile il ricorso all’indebitamento.

Nel corso dell'anno 2010 sono stati contratti nuovi mutui con la Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. perun volume finanziario pari ad € 1.034.000,00.

In particolare sono stati assunti n. 5 mutui alle seguenti condizioni:

- Mutuo per “nuovo centro di raccolta differenziata dei rifiuti urbani” (Integrazione) € 121.000,00(tasso 4,241% ammortamento anni diciannove)

Mutuo per lavori di manutenzione straordinaria Strade e marciapiedi € 375.000,00(tasso 3,946% ammortamento anni quindici)

Mutuo per lavori adeguamento impianto termico presso il Museo Archeologico € 52.000,00(tasso 4,524% ammortamento anni diciannove)

Mutuo per lavori di manutenzione straordinaria Strade e marciapiedi € 136.000,00(tasso 4,394% ammortamento anni venti)

- Mutuo adeguamento impianti illuminazione capoluogo € 350.000,00(tasso 4,574% ammortamento anni venti).

Come si può notare l’assunzione dei suddetti mutui, in un contesto economico caratterizzato dairiflessi della crisi economica sulle entrate correnti, è stata effettuata con ammortamento differenziato alloscopo di evitare di irrigidire, negli anni, con gli oneri di ammortamento l’equilibrio economico-finanziario.

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Programmazione delle entrate e rendiconto 2010 54

ACCENSIONI DI PRESTITI – CONFRONTO ANNI 2006 - 2010

Analizzando l'andamento quinquennale delle accensioni di prestiti si denota un trend non costanteche deve essere parallelamente raffrontato i trasferimenti di capitale. E' infatti evidente che, laddove siregistra la crescita dell’uno si registra il decremento dell’altro a conferma che, per mantenere costante illivello degli investimenti, la carenza di mezzi di terzi o di mezzi propri viene compensata con il reperimento dicapitale oneroso e quindi mediante la contrazione di mutui.

Il livello di indebitamento costituito dal ricorso al credito, per ottenere mutui destinati al finanziamentodegli investimenti costituisce, assieme al costo del personale, la componente più rilevante della rigidità delbilancio; quindi ogni reperimento di finanziamento producendo effetti positivi nel campo degli investimenti(aumento delle infrastrutture e dell’occupazione), produce di fatto anche un aumento della spesa corrente equindi riduce il livello di elasticità delle spese a disposizione dell’Amministrazione.

La valutazione costante del livello di indebitamento a medio e lungo termine è stato sempre oggetto diparticolare attenzione, sia per evitare un eccessivo irrigidimento della spesa corrente conseguente all’impattofinanziario degli oneri di ammortamento dei mutui sui bilanci futuri sia per mantenerlo ad un livello coerentecon il dettato normativo previsto dalle norme sul patto di stabilità, secondo cui occorre operare in termini dicontenimento della dinamica di crescita del proprio stock di debito.

Parte seconda

APPLICAZIONE DEI PRINCIPI CONTABILI

IDENTITA' DELL'ENTE

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Identità dell'ente 55

Quadro di riferimento normativo, istituzionale e ambientale (1)Relazione al rendiconto e Principio contabile n.3 (1.1)

Principi contabili richiamati (1.1.1)8. Il rendiconto deve soddisfare le esigenze degli utilizzatori del sistema di bilancio: cittadini, consiglieri ed

amministratori, organi di controllo e altri enti pubblici, dipendenti, finanziatori, fornitori e altri creditori. Il rendiconto,oltre a fornire informazioni di carattere economico, finanziario e patrimoniale, deve evidenziare anche i risultatisocialmente rilevanti prodotti dall’ente. A questo riguardo assume un ruolo fondamentale la relazione al rendicontodella gestione che, oltre a fornire le informazioni sull’andamento economico-finanziario dell’ente, deve consentiredi valutare l’impatto delle politiche locali e dei servizi dell’ente sul benessere sociale e sull’economia insediata. Ilrendiconto deve fornire agli utilizzatori le informazioni sulle risorse e sugli obblighi dell'ente locale alla data del 31dicembre dell’esercizio di riferimento (..).

10. Il rendiconto della gestione e in particolare la relazione della Giunta, si inseriscono nel processo di comunicazionedi cui l’ente locale è soggetto attivo (..).

12. Il rendiconto della gestione nel sistema del bilancio deve essere corredato da un’informativa supplementare chefaciliti la comprensione della struttura contabile. Tale informativa deve essere contenuta nella relazione alrendiconto di gestione. In tale relazione si darà atto dell’osservanza dei postulati del sistema di bilancio secondo iprincipi contabili e, in particolare, dell’attendibilità dell’informazione fornita quale rappresentazione fedele delleoperazioni e degli eventi che si intendono rappresentare e dimostrare nel rendiconto della gestione. Nel contemposarà attestata l’attendibilità e “congruità” delle entrate e delle spese, anche in riferimento all’esigibilità dei residuiattivi e all’attendibilità dei residui passivi (..).

162. Le informazioni richieste dall’art.231 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, sono strutturate erappresentate secondo schemi prescelti dall’ente.

163. La relazione, fornisce informazioni integrative, esplicative e complementari al rendiconto. Essa, per consentirel’effettiva comprensibilità del rendiconto deve rispettare in particolare il postulato della chiarezza ma non deveessere tanto ampia da disperdere e frammentare l’informazione.

164. Il documento deve almeno:a) Esprimere le valutazioni in ordine all’efficacia dell’azione condotta sulla base dei risultati conseguiti in rapporto

ai programmi ed ai costi sostenuti;b) Analizzare gli scostamenti principali intervenuti rispetto alle previsioni;c) Motivare le cause che li hanno determinati;d) Evidenziare i criteri di valutazione del patrimonio e delle componenti economiche.

165. La relazione contiene informazioni principali sulla natura e sulla modalità di determinazione dei valori contabili efornisce elementi anche di natura non strettamente contabile per una rappresentazione chiara, veritiera e correttadella situazione finanziaria, economica, patrimoniale e per la valutazione dei principali aspetti della gestione.Eventuali vizi riguardanti il contenuto informativo della relazione, danno luogo alle stesse conseguenze derivantidai vizi contenuti nei prospetti contabili, in quanto il documento è parte integrante del rendiconto, seppure in vestedi allegato.

166. Il documento, essendo dal legislatore non previsto l’obbligo di redazione di una nota integrativa, devecomprendere tutte le informazioni di natura tecnico-contabile, che altrimenti sarebbero collocabili in notaintegrativa.

167. Considerate le finalità del documento, è opportuno che la relazione, secondo corretti principi contabili, sia redattasecondo il seguente schema (..).

Questa relazione si compone di due parti ben distinte, dove la prima (Realizzazione dei programmi e risorse attivate) èdedicata all'analisi dei dati più significativi di rendiconto, con particolare riguardo all'analisi dello stato di attuazione deiprogrammi e alla verifica del grado di accertamento dei corrispondenti finanziamenti, mentre la seconda (Applicazionedei princìpi contabili) è espressamente strutturata per soddisfare i requisiti richiesti dai nuovi principi contabili, ed inparticolare modo, da quanto stabilito dal principio num.3 - Rendiconto degli enti locali. Salvo rare eccezioni, ognicapitolo di questa seconda parte della relazione si compone di tre distinte sezioni, e precisamente: i "Principi contabilirichiamati"; il "Commento tecnico dell'ente"; le "Informazioni e dati di bilancio". La prima sezione riporta i princìpicontabili che individuano il contenuto del capitolo; la seconda descrive espressamente la situazione dell'enteconfrontata con le raccomandazioni dei princìpi contabili; la terza parte, infine, riporta le informazioni di natura generaleed i dati contabili direttamente riconducibili ai princìpi contabili sviluppati nel capitolo.Premesso ciò, questa seconda parte della relazione rispecchia fedelmente i dati contenuti nei principali documenti delrendiconto ed è predisposta nell'osservanza dei postulati del sistema di bilancio secondo i princìpi contabili, e inparticolare, le informazioni di seguito fornite rappresentano in modo fedele le operazioni finanziarie e gli eventi che sisono verificati nell'esercizio chiuso.

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Identità dell'ente 56

Quadro di riferimento normativo, istituzionale e ambientale (1)Profilo istituzionale e sistema socio-economico (1.2)

Il testo unico sull'ordinamento degli enti locali delimita il profilo istituzionale di ogni tipo di ente e stabilisce che lecomunità locali, ordinate in comuni e province, sono autonome. Il comune è l'ente locale che rappresenta la propriacomunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo. La provincia, ossia ente locale intermedio tra comune eregione, rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi, ne promuove e ne coordina lo sviluppo. I comuni e leprovince hanno autonomia statutaria, normativa, organizzativa e amministrativa, nonché autonomia impositiva efinanziaria nell'ambito dei propri statuti e regolamenti, e nel rispetto delle leggi di coordinamento della finanza pubblica. Icomuni e le province sono titolari di funzioni proprie e di quelle conferite loro con legge dello Stato e della regione,secondo il principio di sussidiarietà. I comuni e le province svolgono le loro funzioni anche attraverso le attività chepossono essere adeguatamente esercitate dall'autonoma iniziativa dei cittadini e delle loro formazioni sociali.

Partendo da questo profilo istituzionale, l'ente locale interagisce direttamente con il proprio territorio ed il sistemasocio-economico presente nella realtà circostante influenza direttamente sia la domanda che l'offerta di servizi pubblici.I tipi e le modalità di erogazione delle prestazioni, infatti, dipendono dalla domanda di prestazioni pubbliche - siaespresse che inespresse - presenti nel contesto ambientale. Anche l'utente, a sua volta, è influenzato dalla quantità deiservizi resi dall'ente ed il tessuto socio-economico circostante, di conseguenza, ne trae sicuro beneficio: la qualità dellavita diffusa nel territorio di riferimento, pertanto, dipende anche dal grado di interazione e di integrazione che si instauratra la domanda di servizi del cittadino-utente e la capacità della struttura pubblica di soddisfare proprio queste esigenze.

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Identità dell'ente 57

Obiettivi generali dell'Amministrazione (2)Disegno strategico e politiche gestionali (2.1)

Il testo unico sull'ordinamento degli enti locali (art.71) obbliga l'aspirante sindaco a presentare, unitamente alla lista deicandidati al consiglio comunale, anche il proprio programma amministrativo. Una volta eletto, poi, la stessa normativa(art.46) prevede che il sindaco, entro il termine stabilito dallo statuto e sentita la giunta, presenti al consiglio le lineeprogrammatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato. Il disegno strategico, pertanto,rappresenta il punto di riferimento a cui l'amministrazione si riconduce per pianificare le linee guida del propriointervento nel medio e lungo periodo, e le corrispondenti politiche gestionali si ritrovano, poi, nelle scelte annualiriportate nella relazione previsionale e programmatica (art.170), dove per ciascun programma è data specificazionedella finalità che si intende conseguire e delle risorse umane e strumentali ad esso destinate. Spetta poi al controllostrategico (D.Lgs. 286/99) - con l'impiego di tecniche di rilevazione sofisticate o mediante il più generico uso di semplicistrumenti e modalità di controllo di gestione - valutare l’adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione deipiani, dei programmi e degli altri strumenti di indirizzo politico. Il tutto, naturalmente, per garantire un soddisfacentegrado di coerenza tra risultati conseguiti e gli obiettivi predefiniti.

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Identità dell'ente 58

Obiettivi generali dell'Amministrazione (2)Politiche fiscali (2.2)

Il testo unico sull'ordinamento degli enti locali (art.149) precisa che i comuni e le province, nell'ambito della finanzapubblica, sono dotati di autonomia finanziaria fondata su certezza di risorse proprie e trasferite, compresa la potestàimpositiva autonoma nel campo delle imposte, delle tasse e delle tariffe, con conseguente adeguamento dellalegislazione tributaria vigente. La tabella espone l'andamento complessivo degli accertamenti di imposte, tasse ed altritributi speciali effettuati nell'esercizio, mostrando in sintesi gli effetti della politica fiscale perseguita dal comune sulfinanziamento del bilancio di parte corrente.

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Informazioni e dati di bilancio (2.2.3)

POLITICA FISCALE ED ENTRATE TRIBUTARIE(Competenza)

EntrateStanz. finali Accertamenti

Scostamento % Accertato

Cat.1 - Imposte 2.811.600,00 2.832.183,89 20.583,89 100,73 % Cat.2 - Tasse 0,00 0,00 0,00 0,00 % Cat.3 - Tributi speciali e altre entrate proprie 2.019.166,60 2.035.402,83 16.236,23 100,80 %

Totale 4.830.766,60 4.867.586,72 36.820,12 100,76 %

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Identità dell'ente 59

Assetto organizzativo (3)Filosofia organizzativa, sistema informativo e cenni statistici (3.1)

I quadri riportano taluni elementi che consentono di individuare alcuni importanti aspetti dell’assetto organizzativo.La prima tabella, seppure in massima sintesi, espone i dati statistici sulla gestione del personale utilizzato nell'esercizio,elementi che mettono in risalto le modalità di reperimento della forza lavoro ottenuta tramite il ricorso a personale diruolo e non di ruolo. Questa ripartizione è un primo elemento che contraddistingue la filosofia organizzativa adottatadall’ente, scelta che è spesso fortemente condizionata dal rispetto delle norme che disciplinano, di anno in anno, lemodalità e le possibilità di ricorso a nuove assunzioni ed alla copertura del turn-over.La seconda tabella precisa invece l’entità delle competenze professionali esistenti ed il riparto di queste ultime tra levarie qualifiche funzionali. Queste informazioni sono molto importanti per valutare, di fronte a specifiche esigenze dilavoro, se sia necessario, oppure opportuno, ricorrere ad eventuali competenze professionali non disponibili all’interno.

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Informazioni e dati di bilancio (3.1.3)

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Identità dell'ente 60

MODALITA' DI REPERIMENTO DELLA FORZA LAVORO Consistenza al 31-12-2010

(cenni statistici sul personale) In servizio Distribuzione

Personale di ruolo 87 98,86 % Personale non di ruolo 1 1,14 %

Totale generale 88 100,00 %

COMPETENZE PROFESSIONALI ESISTENTI Consistenza al 31-12-2010

Cat./Posiz. Descrizione qualifica funzionale In servizio Distribuzione

A POSTI DI CATEGORIA "A" - OPERATORE - IN DOTAZIONE ORGANICA 8 9,20 % A1 Operatore - Personale in servizio - Nessuno 0 - A2 Operatore - Personale in servizio - Nessuno 0 - A3 Operatore - Personale in servizio N. 6 0 - A4 Operatore - Personale in servizio - N. 2 0 - B POSTI DI CATEGORIA "B" - COLLABORATORE - IN DOTAZIONE ORGANICA 19 21,84 % B1 Collaboratore - Personale in servizio N. 3 0 - B2 Collaboratore - Personale in servizio - Nessuno 0 - B3 Collaboratore - Personale in servizio Nessuno 0 - B4 Collaboratore - Personale in servizio - N. 2 0 - B5 Collaboratore - Personale in servizio N. 1 0 - B6 Collaboratore - Personale in servizio N. 2 0 - B7 Collaboratore - Personale in servizio - N. 11 0 - C POSTI DI CATEGORIA "C" - ISTRUTTORE - IN DOTAZIONE ORGANICA 28 32,17 %

C1 Istruttore - Personale in servizio N. 4 0 - C2 Istruttore - Personale in servizio N. 4 0 - C3 Istruttore - Personale in servizio N. 2 0 - C4 Istruttore - Personale in servizio N. 15 0 - C5 Istruttore - Personale in servizio N. 3 0 -

PLA POSTI DI CATEGORIA "PLA" - IN DOTAZIONE ORGANICA 8 9,20 % PLA 1 PLA 1 (Sottufficiale di Polizia Locale) -Personale in Servizio N. 1 0 - PLA 2 PLA 2 (Sottufficiale di Polizia Locale) -Personale in Servizio N. 1 0 - PLA 3 PLA 1 (Sottufficiale di Polizia Locale) -Personale in Servizio N. 2 0 - PLA 4 PLA 4 (Sottufficiale di Polizia Locale) -Personale in Servizio N. 1 0 - PLA 5 PLA 5 (Sottufficiale di Polizia Locale) -Personale in Servizio N. 3 0 -

D-PLB-PLC POSTI DI CATEGORIA "D" - ISTRUTTORE DIRETTIVO - IN DOTAZIONE ORGANICA 24 27,59 % D1 Istruttore Direttivo - Personale in servizio N. 5 0 - D2 Istruttore Direttivo - Personale in servizio N. 3 0 - D3 Istruttore Direttivo - Personale in servizio N. 7 0 - D4 Istruttore Direttivo - Personale in servizio N. 4 0 - D5 Istruttore Direttivo - Personale in servizio N. 2 0 - D6 Istruttore Direttivo - Personale in servizio - N. 1 0 -

PLC 1 PLC1 (Ufficiale Capitano di Polizia Locale)- Personale in servizio N.1 0 - PLB 3 PLB 3 (Ufficiale Tenente di Polizia Locale)- Personale in servizio N.1 0 - PLB 4 PLB 4 (Ufficiale Tenente di Polizia Locale)-Person.in servizio Nessuno 0 -

Dir Dirigenti 0 -

Totale personale di ruolo 87 100,00 %

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Identità dell'ente 61

Assetto organizzativo (3)Fabbisogno di risorse umane (3.2)

La tabella accosta il massimo fabbisogno di personale, dato dalle previsioni previste nella pianta organica (o nelladotazione organica) con la forza lavoro effettivamente in servizio. Lo scostamento tra questi due entità individua ilfabbisogno complessivo di personale, un dato che però deve fare i conti con le limitazioni alla possibilità di assunzionepreviste, di volta in volta, dalle leggi finanziarie annuali. A fronte della previsione teorica di assunzione, infatti, il piano difabbisogno annuale del personale subisce il forte condizionamento dei vincoli imposti dal legislatore che limitano lapossibilità concreta di adeguare costantemente le previsioni della dotazione organica della forza lavoro alle realinecessità operative.

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Informazioni e dati di bilancio (3.2.3)

FABBISOGNO DI RISORSE UMANECat./Posiz. Descrizione qualifica funzionale

Consistenza al 31-12-2010In pianta organica In servizio

Differenza

A POSTI DI CATEGORIA "A" - OPERATORE - IN DOTAZIONEORGANICA 9 8 -1

A1 Operatore - Personale in servizio - Nessuno 0 0 0A2 Operatore - Personale in servizio - Nessuno 0 0 0A3 Operatore - Personale in servizio N. 6 0 0 0A4 Operatore - Personale in servizio - N. 2 0 0 0

B POSTI DI CATEGORIA "B" - COLLABORATORE - IN DOTAZIONEORGANICA 19 19 0

B1 Collaboratore - Personale in servizio N. 3 0 0 0B2 Collaboratore - Personale in servizio - Nessuno 0 0 0B3 Collaboratore - Personale in servizio Nessuno 0 0 0B4 Collaboratore - Personale in servizio - N. 2 0 0 0B5 Collaboratore - Personale in servizio N. 1 0 0 0B6 Collaboratore - Personale in servizio N. 2 0 0 0B7 Collaboratore - Personale in servizio - N. 11 0 0 0

C POSTI DI CATEGORIA "C" - ISTRUTTORE - IN DOTAZIONEORGANICA 30 28 -2

C1 Istruttore - Personale in servizio N. 4 0 0 0C2 Istruttore - Personale in servizio N. 4 0 0 0C3 Istruttore - Personale in servizio N. 2 0 0 0C4 Istruttore - Personale in servizio N. 15 0 0 0C5 Istruttore - Personale in servizio N. 3 0 0 0

PLA POSTI DI CATEGORIA "PLA" - IN DOTAZIONE ORGANICA 9 8 -1PLA 1 PLA 1 (Sottufficiale di Polizia Locale) -Personale in Servizio N. 1 0 0 0PLA 2 PLA 2 (Sottufficiale di Polizia Locale) -Personale in Servizio N. 1 0 0 0PLA 3 PLA 1 (Sottufficiale di Polizia Locale) -Personale in Servizio N. 2 0 0 0PLA 4 PLA 4 (Sottufficiale di Polizia Locale) -Personale in Servizio N. 1 0 0 0PLA 5 PLA 5 (Sottufficiale di Polizia Locale) -Personale in Servizio N. 3 0 0 0

D-PLB-PLC POSTI DI CATEGORIA "D" - ISTRUTTORE DIRETTIVO - IN DOTAZIONEORGANICA 25 24 -1

D1 Istruttore Direttivo - Personale in servizio N. 5 0 0 0D2 Istruttore Direttivo - Personale in servizio N. 3 0 0 0D3 Istruttore Direttivo - Personale in servizio N. 7 0 0 0D4 Istruttore Direttivo - Personale in servizio N. 4 0 0 0D5 Istruttore Direttivo - Personale in servizio N. 2 0 0 0D6 Istruttore Direttivo - Personale in servizio - N. 1 0 0 0

PLC 1 PLC1 (Ufficiale Capitano di Polizia Locale)- Personale in servizio N.1 0 0 0PLB 3 PLB 3 (Ufficiale Tenente di Polizia Locale)- Personale in servizio N.1 0 0 0PLB 4 PLB 4 (Ufficiale Tenente di Polizia Locale)-Person.in servizio Nessuno 0 0 0

Dir Dirigenti 0 0 0

Totale personale di ruolo 92 87 -5

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Identità dell'ente 62

Partecipazioni e collaborazioni esterne (4)Partecipazioni dell’ente (4.1)

Il quadro riporta le principali partecipazioni possedute dall’ente, individuando la quantità ed il valore delle singole quotenominali, accostato infine queste ultime al corrispondente valore complessivo della partecipazione. Le due colonne finaliindividuano, rispettivamente, il capitale sociale dell’azienda e la quota percentuale di capitale di proprietà dell’ente.Quest’ultima informazione contribuisce a precisare la capacità dell’ente di influire nelle scelte di programmazionedell’azienda partecipata.

Il settore delle aziende partecipate, che comprende sia le società di capitali, sia i consorzi e le fondazioni haassunto una rilevanza strategica, su cui c’è la massima consapevolezza ad ogni livello di governo.

Il Comune, infatti, fornisce servizi ai cittadini sia direttamente tramite cioè i propri uffici, sia indirettamenteattraverso società, consorzi e fondazioni.

Le principali partecipazioni possedute dall’Ente sono:

CONSORZIO AUTORITA’ D’AMBITO ATO CENTRALE FRIULI – SERVIZIO IDRICO INTEGRATOIl Consorzio Autorità d’Ambito ATO Centrale Friuli – Servizio Idrico Integrato ha lo scopo di organizzare il servizioidrico integrato, nonché di svolgere le funzioni di programmazione e di controllo della gestione del serviziomedesimo.

CONSORZIO ACQUEDOTTO FRIULI CENTRALE S.p.A., COSTITUITO DA COMUNI;Il Consorzio Acquedotto Friuli Centrale S.P.A. provvede alla gestione, esercizio e costruzione di adduttrici per ladistribuzione dell’acqua potabile, nonché di reti interne comunali di distribuzione oltre alla gestione del servizio difognatura compresa la manutenzione delle strutture .

FRIULENERGIE S.r.l. (già CAFC Energia S.p.A. dal 15/06/2007 al 10/7/2008)FRIULENERGIE S.r.l. Ha per oggetto attività di gestione di pubblici servizi in genere: distribuzione gas metano,distribuzione di acqua, gestione di servizi ecologici, costruzione impianti di riscaldamento e di raffreddamento perconto terzi anche lo sfruttamento di energie alternative, gestione di reti telefoniche informatiche, gestione impianti diilluminazione, progettazione, installazione ed esercizio di impianti gas combustibili etcc…

A&T 2000 S.p.A. – SERVIZI COMUNALI ASSOCIATI, COSTIUTITO DA 29 COMUNI;L’ A&T 2000 S.P.A. gestisce attività ed interventi in materia di rifiuti in tutte le forme, fasi e processi che a livellointercomunale possono conseguire migliori condizioni di economicità, efficienza ed efficacia.

AMGA – AZIENDA MULTISERVIZI S.p.A..AMGA – Azienda Multiservizi S.p.A. progetta e gestisce i servizi di :ciclo integrato dell'acqua (captazione edistribuzione acqua potabile, raccolta e depurazione acque reflue), distribuzione del gas metano, gestione calore ecogenerazione, illuminazione pubblica, impianti semaforici, produzione energia idroelettrica.

COMET DISTRETTO DELLA COMPONENTISTICA E TERMOELETTROMECCANICA - SOCIETA’ CONSORTILE ARESPONSABILITA’ LIMITATAIl Consorzio svolge ogni attività e cura ogni progetto in conformità alla legge regionale FVG n. 27/1999 “per losviluppo di distretti industriali”.

Informazioni e dati di bilancio (4.1.3)

PRINCIPALI PARTECIPAZIONI Azioni / Quote Valore nomin. Valore totale Cap. sociale Quota %POSSEDUTE DALL'ENTE possedute singola quota partecipazione partecipata dell'Ente

Totale

PRINCIPALI PARTECIPAZIONI Azioni / Quote Valore nomin. Valore totale Cap. sociale Quota %POSSEDUTE DALL'ENTE possedute singola quota partecipazione partecipata dell'Ente

1 A&T 2000 S.p.A. - SERVIZIO COMUNALI ASSOCIATI 76.832 1,00 76.832,00 614.970,00 12,49 % 2 AMGA - AZIENDA MULTISERVIZI S.p.A. 1 500,00 500,00 65.737.000,00 - 3 CONSORZIO ACQUEDOTTO FRIULI CENTRALE S.p.A. 19.123 51,65 987.702,95 32.212.710,45 3,07 % 4 A.T.O. AUTORITA' D'AMBITO ATO CENTRALE FRIULI 1 4.537,00 4.537,00 200.000,00 2,27 % 5 FRIULENERGIA S.R.L. 1 1.912,30 1.912,30 97.367,30 1,96 % 6 COMET S.C.R.L. 1 3.000,00 3.000,00 146.000,00 2,05 %

Totale 1.074.484,25

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Identità dell'ente 63

Partecipazioni e collaborazioni esterne (4)Convenzioni con altri enti (4.2)

Il testo unico sull'ordinamento degli enti locali (art.30) prevede che i comuni, al fine di svolgere in modo coordinatofunzioni e servizi determinati, possono stipulare tra loro apposite convenzioni. Per quanto riguarda la normativa dicarattere generale, queste convenzioni devono stabilire il fine, la durata, le forme di consultazione degli enti contraenti, iloro rapporti finanziari ed i reciproci obblighi e garanzie. Oltre a questi accordi volontari, solo per la gestione a tempodeterminato di uno specifico servizio o per la realizzazione di un'opera, lo Stato e la regione - limitatamente allosvolgimento delle materie di propria competenza - possono prevedere forme di convenzione obbligatoria fra enti locali,previa statuizione di un disciplinare-tipo. Le convenzioni, sia quelle volontarie che le obbligatorie, possono prevedereanche la costituzione di uffici comuni, che operano con personale distaccato dagli enti partecipanti, ai quali affidarel'esercizio delle funzioni pubbliche in luogo degli enti partecipanti all'accordo, ovvero, la delega di funzioni da parte deglienti partecipanti all'accordo a favore di uno di essi, che pertanto verrà ad operare in luogo e per conto degli entideleganti.

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ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE MEDIO FRIULI

A seguito dell’entrata in vigore della Legge Regionale 9 gennaio 2006 n. 1 è stata introdotta la figura delle associazioniintercomunali, finalizzate alla gestione associata di una pluralità di funzioni e servizi, costituite da Comuni conterminiinseriti in contesti omogenei dal punto di vista territoriale e socio-economico, non ricompresi nel territorio di altraassociazione, e dotate di uffici comuni. Tali associazioni, qualora raggiungano soglie dimensionali e popolative definitedivengono Ambiti per lo sviluppo territoriale (ASTER), qualificazione che permette all’associazione di perseguire laduplice finalità della programmazione di interventi territoriali integrati e della interlocuzione strategica con la Regioneottenendo la possibilià di fare accordi quadro per il finanziamento di interventi integrati.Questo nuovo strumento associazionistico necessita, per il suo funzionamento, di due essenziali strumenti: dellaconvenzione quadro, da approvarsi con deliberazione del Consiglio Comunale, e delle successive convenzioni attuativeda approvarsi con deliberazione della Giunta Comunale.Ai sensi dell’art. 22 della L.R. 1/2006, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 34 del 24.05.2006 modificata edintegrata con deliberazioni consiliari n. 22/2007, 96/2008, 45/2009, 103/2009, 93/2010, è stata approvata laConvenzione Quadro dell’Associazione intercomunale del “Medio Friuli” tra i Comuni di Codroipo, Sedegliano,Varmo, Basiliano, Mortegliano, Talmassons, Lestizza, Mereto di Tomba, Bertiolo, Castions di Strada e Camino alTagliamento per lo svolgimento di servizi e funzioni comunali associate di dimensioni di popolazione tali da rientrarenella categoria degli Aster “volontari”.La convenzione attuativa per lo svolgimento di servizi e funzioni comunali mediante ufficio comune, nell’ambito delServizio Vigilanza con scadenza 31.12.2012 è stata approvata dalla Giunta Comunale con deliberazione n. 257 del19/10/2006 e successivamente modificata con deliberazioni n. 128/2007, 323/.2007, 330/2008 e 363/2009.La convenzione attuativa per lo svolgimento di servizi e funzioni comunali mediante ufficio comune, nell’ambito delServizio Informatico con scadenza 31.12.2012 è stata approvata dalla Giunta Comunale con deliberazione n. 259 del19/10/2006 e successivamente modificata con deliberazioni di giunta n. 42/2008 e 363/2009.Si evidenzia inoltre che, con deliberazione della Giunta Comunale n. 10 del 18.01.2007, è stato approvato lo schema diconvenzione attuativa per lo svolgimento di servizi e funzioni associate nell’ambito del Servizio Personale condecorrenza 01.02.2007 e con scadenza 31.01.2013, successivamente modificata con deliberazioni G.C. n. 363/2009 e305/2010.La convenzione attuativa per lo svolgimento di servizi e funzioni comunali mediante ufficio comune per la gestione dellaprogrammazione comunitaria con scadenza 31.12.2012 è stata approvata con deliberazione giuntale n. 85 del26.03.2009 successivamente modificata con delibera n. 363/2009.

Informazioni e dati di bilancio (4.2.3)

PRINCIPALI CONVENZIONI Estremi Num. EntiSTIPULATE CON ALTRI ENTI DEL SETTORE PUBBLICO identificativi convenzionati

1 ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE DEL "MEDIO FRIULI" - (11 COMUNI CONVENZIONATI)Delib. C.C. n. 34/2006 11

SEZIONE TECNICA DELLA GESTIONE

Comune di Codroipo Relazione al Rendiconto di gestione 2010

Sezione tecnica della gestione 64

Criteri contabili per la redazione del rendiconto (5)Criteri di formazione (5.1)

Il testo unico sull'ordinamento degli enti locali (art.151) prescrive che al rendiconto deve essere allegata una relazioneillustrativa della Giunta che esponga le valutazioni di efficacia dell'azione condotta, sulla base dei risultati conseguiti inrapporto ai programmi ed ai costi sostenuti. La medesima legge (art.231), poi, precisa che nella stessa relazionel'organo esecutivo dell'ente deve esprimere le valutazioni di efficacia dell'azione condotta sulla base dei risultaticonseguiti in rapporto ai programmi ed ai costi sostenuti; in tale sede si evidenziano anche i criteri di valutazione delpatrimonio e delle componenti economiche, gli scostamenti principali intervenuti rispetto alle previsioni e si motivano,infine, le cause che li hanno determinati .Con riferimento alle citate prescrizioni generali di legge si precisa che il rendiconto di questo esercizio - di cui questarelazione ne costituisce la parte esplicativa e descrittiva - è stato predisposto rispettando i princìpi contabili vigenti e,nella fattispecie, il principio contabile n.3 “Il rendiconto degli enti locali”. Per quanto riguarda il contenuto numerico ed icriteri descrittivi utilizzati nel predisporre la parte della relazione che segue - sezione che riguarda il commento deirisultati di esercizio analizzati sia nell’ottica finanziaria che in quella economico-patrimoniale - ogni qualvolta unargomento richiama un determinato principio, il corrispondente contenuto è riportato nella prima parte del medesimocapitolo.

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Sezione tecnica della gestione 65

Criteri contabili per la redazione del rendiconto (5)Criteri di valutazione (5.2)

I criteri di valutazione adottati per quantificare l'importo delle poste iscritte nel patrimonio sono molteplici e variano infunzione della natura della singola voce. Questi criteri sono applicati ai seguenti raggruppamenti dell’attivo e del passivopatrimoniale:Immobilizzazioni immateriali (Attivo) - Sono costi ad utilizzo pluriennale che possono essere economicamente sospesi inquanto correlabili a ricavi e proventi futuri. Si tratta di spese straordinarie su beni di terzi, spese finanziarie, oneri peremissione di prestiti obbligazionari, spese per P.R.G, spese per elezioni amministrative, software applicativo, spese dipubblicità e spese di ricerca. Il valore iscritto è dato dal costo, sostenuto o di acquisizione, inclusi gli oneri accessori e diproduzione direttamente imputabili. Detto valore è annualmente rettificato dagli ammortamenti.Immobilizzazioni materiali (Attivo ) - Si tratta di beni tangibili che sono destinati a permanere nell’ente per più esercizi. Ilvalore attribuito è costituito dal costo di acquisto, e cioè dal prezzo effettivo comprensivo degli oneri accessori di direttaimputazione. L’IVA dei beni impiegati in servizi non rilevanti ai fini IVA è capitalizzata. Se il bene è costruito in economiail valore comprende tutti quei costi diretti che l’ente ha sostenuto per la realizzazione del bene. Il valore originariamenteiscritto è incrementato dalle manutenzioni straordinarie effettuate sul bene stesso. Il costo storico del bene è rettificatoin ogni esercizio attraverso le quote di ammortamento che decorrono dall’esercizio di effettivo utilizzo del bene.Immobilizzazioni finanziarie (Attivo) - Sono gli investimenti finanziari destinati a permanere durevolmente nel patrimoniodell’ente. Appartengono a questa voce le partecipazioni, i crediti e gli investimenti finanziari a medio e lungo termine epiù in generale, tutti i crediti dell’ente diversi da quelli risultanti nei residui attivi. Le partecipazioni in impresecontrollate/collegate che costituiscono un investimento durevole sono valutate con il metodo del costo di acquisto,eventualmente svalutato se il valore è durevolmente inferiore al costo, oppure con il metodo del patrimonio netto, e cioèin ragione del valore del patrimonio netto che essi rappresentano. I titoli sono valutati al prezzo di acquistoeventualmente rettificato dalle perdite durevoli di valore, mentre i crediti per depositi cauzionali relativi alle sommedepositate a garanzia di obbligazioni giuridiche stipulate con terzi sono valutati al valore nominale. I crediti di dubbiaesigibilità ed i crediti inesigibili, infine, sono stralciati dal conto del bilancio e trattati alla stregua dei crediti inesigibilioppure mantenuti nel conto del bilancio presentando però il relativo fondo svalutazione crediti a detrazione.Rimanenze (Attivo) - Si tratta di beni mobili, come prodotti finiti, materie prime, semilavorati e prodotti in corso dilavorazione, che risultano presenti nell’ente sulla base delle rilevazioni inventariali di fine esercizio. Le rimanenze sonovalutate secondo le norme del codice civile.Crediti (Attivo) - Sono le somme vantate dall’ente nei confronti di terzi per effetto dell’esercizio di attività commerciali oistituzionali. Sono valutati al valore nominale.Attività finanziarie non immobilizzate (Attivo) - Si tratta di titoli che l’ente detiene per finalità provvisorie e non destinate,pertanto, a costituire un investimento finanziario durevole. I crediti per investimenti momentanei in titoli sono riportati alvalore nominale.Disponibilità liquide (Attivo) - Si tratta del fondo di cassa, comprensivo dell’importo depositato presso il tesoriere, e deidepositi bancari e postali. Questi elementi dell’attivo sono valutati al valore nominale.Ratei e risconti attivi (Attivo) - Sono quote di costi o di proventi comuni a due o più esercizi. In particolare, i ratei attivimisurano quote di proventi la cui integrale liquidazione avverrà in un successivo esercizio ma che sono di competenza,per la parte già misurata, dell'esercizio a cui si riferisce il bilancio. I risconti attivi esprimono invece quote di costi rilevatiintegralmente nell'esercizio in corso o in precedenti esercizi, e rappresentano la quota parte rinviata ad uno o piùesercizi successivi.Patrimonio netto (Passivo) - Si tratta della differenza aritmetica tra l’attivo ed il passivo. E’ impossibile calcolarel’ammontare del patrimonio netto in modo indipendente dalle attività e dalle passività del patrimonio, con laconseguenza che tale posta non è suscettibile di autonoma valutazione.Conferimenti (Passivo) - Sono i contributi in conto capitale ricevuti dall’ente, e vengono iscritti nel passivo per ripartire ilrelativo ricavo nei medesimi esercizi in cui si imputa il costo di ammortamento dei beni immobili da essi finanziati. Sonovalutati al valore nominale,Debiti (Passivo) - Si tratta delle obbligazioni a pagare una somma certa in scadenze prestabilite, come i debiti difinanziamento e di funzionamento, unitamente ai debiti verso imprese controllate, collegate ed altre. Sono valutati alvalore residuo.Ratei e risconti passivi (Passivo) - Sono costi o proventi comuni a due o più esercizi. In particolare, i ratei passivimisurano quote di costi la cui integrale liquidazione avverrà in un successivo esercizio ma che sono di competenza, perla parte già fornita, dell'esercizio a cui si riferisce il bilancio. I risconti passivi esprimono quote di ricavi rilevatiintegralmente nell'esercizio in corso od in precedenti esercizi e rappresentano la quota di essi rinviata ad uno o piùesercizi successivi.

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Sezione tecnica della gestione 66

Risultato finanziario (6)Risultato finanziario di amministrazione (6.1)

La tabella riporta il risultato di amministrazione dell’esercizio, indica la quota di esso riconducibile alla gestione deiresidui ed a quella della competenza e mostra, infine, la variazione intervenuta nella giacenze di cassa. Le duecomponenti del risultato (Residui e Competenza) sono state rettificate imputando alla gestione della competenza laquota di avanzo del precedente esercizio applicata per finanziare parzialmente questo bilancio.

-------L'avanzo riportato nell'omonima riga (€ 1.910.300,65) è composto da due distinte componenti: il

risultato della gestione 2010 ed anni precedenti (colonna Residui - pari ad € 463.143,21) e quello dellagestione 2010 (colonna Competenza - pari ad € 1.447.157,44).

Un esito finale positivo (avanzo) della gestione di competenza sta ad indicare che il comune haaccertato, durante l'anno preso in esame, un volume di entrate superiore all'ammontare complessivo dellespese impegnate. Si è pertanto prodotto un risparmio.

Il risultato derivante dalla eliminazione di residui attivi e passivi (€ 463.143,21 fa riferimento all'attivitàobbligatoria e propedeutica di verifica del mantenimento in Bilancio di somme rimaste da riscuotere o dapagare.

L'attività di riaccertamento dei residui può portare ad un risparmio (come in questo caso) da utilizzaregià con l'approvazione del Rendiconto o ad una perdita, nel caso in cui siano stati eliminati più residui attiviche passivi.

Nel 2010, è stata avviata una revisione dei residui, finalizzata:- allo smaltimento di quelli che provengono dagli esercizi meno recenti;- alla eliminazione di residui attivi di dubbia esigibilità, in quanto mantenerli migliora in modo fittizio il risultatodi amministrazione;- al recupero di risorse per investimenti. Anche in termini di priorità delle esigenze. La presenza di un residuopassivo dormiente, specie se non giustificata, può infatti provocare l’immobilizzazione di risorse da usufruireper raggiungere altri fini istituzionali;

Tale operazione è stata effettuata in collaborazione con i vari Responsabili dei Servizi titolari di debiti ecrediti.

Il grafico sottostante evidenzia il trend storico relativo al risultato della gestione di competenza.

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Sezione tecnica della gestione 67

Informazioni e dati di bilancio (6.1.3)

RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE 2010(risultato dei residui, della competenza e risultato amministrazione)

Rendiconto 2010Residui Competenza

Totale

Fondo di cassa iniziale (01-01-2010) (+) 2.046.315,93 - 2.046.315,93 Riscossioni (+) 7.941.137,75 14.737.219,85 22.678.357,60 Pagamenti (-) 7.310.038,33 17.051.271,51 24.361.309,84

Fondo cassa finale (31-12-2010) 2.677.415,35 -2.314.051,66 363.363,69

Residui attivi (+) 8.847.043,05 5.828.702,00 14.675.745,05 Residui passivi (-) 8.404.265,11 4.724.542,98 13.128.808,09

Risultato contabile 3.120.193,29 -1.209.892,64 1.910.300,65

Avanzo/Disavanzo esercizio precedente applicato (+/-) -2.657.050,08 2.657.050,08 -

Composizione del risultato (Residui e Competenza) 463.143,21 1.447.157,44 1.910.300,65

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Sezione tecnica della gestione 68

Risultato finanziario (6)Risultato finanziario di gestione (6.2)

La prima tabella mostra l’equilibrio tra le varie componenti di bilancio, dove gli stanziamenti di entrata finanziano leprevisioni di spesa, mentre la seconda riporta il risultato della sola gestione di competenza, visto come differenza traaccertamenti e impegni del medesimo esercizio. I dati contabili sono riclassificati in modo da evidenziare il risultato dellagestione corrente, degli investimenti, dei movimenti di fondi e dei servizi per conto di terzi. Il saldo di chiusura(Avanzo/Disavanzo competenza) mostra il risultato riportato nella sola gestione di competenza e con l’esclusione,pertanto, della componente riconducibile alla gestione dei residui.

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Informazioni e dati di bilancio (6.2.3)

EQUILIBRI DI BILANCIO 2010(Competenza)

Stanziamenti finaliEntrate Uscite

Equilibri

Corrente 15.988.089,17 15.988.089,17 0,00 Investimenti 9.401.140,19 9.401.140,19 0,00 Movimento fondi 3.000.000,00 3.000.000,00 0,00 Servizi conto terzi 1.618.000,00 1.618.000,00 0,00

Equilibrio generale competenza 30.007.229,36 30.007.229,36 0,00

RISULTATI DELLA GESTIONE 2010(Competenza)

Operazioni di gestioneAccertamenti Impegni

Risultato

Corrente 16.157.408,21 15.512.273,09 645.135,12 Investimenti 3.762.252,87 2.960.230,55 802.022,32 Movimento fondi 2.000.000,00 2.000.000,00 0,00 Servizi conto terzi 1.303.310,85 1.303.310,85 0,00

Risultato di gestione (Avanzo/Disavanzo competenza) 23.222.971,93 21.775.814,49 1.447.157,44

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Sezione tecnica della gestione 69

Risultato finanziario (6)Scostamenti rispetto al precedente esercizio (6.3)

Il prospetto accosta i risultati conseguiti nell’esercizio confrontandoli con gli analoghi dati dell’anno immediatamenteprecedente, ma limitatamente alla sola gestione della competenza. La gestione dei residui, pur influenzando il risultatocomplessivo di amministrazione, non rappresenta infatti un utile elemento per valutare la possibilità dell’ente difinanziare interamente il fabbisogno di spesa di un esercizio con le risorse di pertinenza del medesimo anno.

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Informazioni e dati di bilancio (6.3.3)

ANDAMENTO DELLA GESTIONE DI COMPETENZA(Valutazione trend storico)

Rendiconto2009 2010

Variazionebiennio

Riscossioni (competenza) (+) 14.932.980,69 14.737.219,85 Pagamenti (competenza) (-) 13.964.238,43 17.051.271,51

Saldo movimenti cassa (solo competenza) 968.742,26 -2.314.051,66 -3.282.793,92

Residui attivi (competenza) (+) 6.775.068,55 5.828.702,00 Residui passivi (competenza) (-) 7.735.819,04 4.724.542,98

Risultato contabile (solo competenza) 7.991,77 -1.209.892,64

Avanzo/Disavanzo esercizio precedente applicato (+/-) 1.789.958,49 2.657.050,08

Risultato competenza 1.797.950,26 1.447.157,44 -350.792,82

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Sezione tecnica della gestione 70

Sintesi della gestione finanziaria (7)Scostamento di impegni e accertamenti rispetto le previsioni definitive (7.1)

Le due tabelle riportano lo scostamento che si è verificato tra le previsione definitive (stanziamenti iniziali modificatidalle variazioni di bilancio) ed i relativi atti dispositivi di natura contabile, e cioè gli accertamenti di entrata e gli impegnidi spesa. Tutti gli importi si riferiscono alla sola gestione della competenza, mentre le informazioni relative alla gestionedei residui sono riportate e commentate in uno specifico capitolo.

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Informazioni e dati di bilancio (7.1.3)

ACCERTAMENTO DELLE ENTRATE(Competenza)

EntrateStanz. finali Accertamenti

Scostamento % Accertato

Tit.1 - Tributarie 4.830.766,60 4.867.586,72 36.820,12 100,76 % Tit.2 - Contributi e trasferimenti correnti 7.703.994,54 7.796.743,08 92.748,54 101,20 % Tit.3 - Extratributarie 2.981.286,10 3.021.036,48 39.750,38 101,33 % Tit.4 - Trasferimenti di capitale e riscossione di crediti 5.248.132,04 2.543.244,72 -2.704.887,32 48,46 % Tit.5 - Accensione di prestiti 4.968.000,00 1.034.000,00 -3.934.000,00 20,81 % Tit.6 - Servizi per conto di terzi 1.618.000,00 1.303.310,85 -314.689,15 80,55 %

Totale 27.350.179,28 20.565.921,85 -6.784.257,43 75,19 %

IMPEGNO DELLE USCITE(Competenza)

UsciteStanz. finali Impegni

Scostamento % Impegnato

Tit.1 - Correnti 13.642.303,17 13.166.488,86 -475.814,31 96,51 % Tit.2 - In conto capitale 12.401.140,19 4.960.230,55 -7.440.909,64 40,00 % Tit.3 - Rimborso di prestiti 2.345.786,00 2.345.784,23 -1,77 100,00 % Tit.4 - Servizi per conto di terzi 1.618.000,00 1.303.310,85 -314.689,15 80,55 %

Totale 30.007.229,36 21.775.814,49 -8.231.414,87 72,57 %

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Sezione tecnica della gestione 71

Sintesi della gestione finanziaria (7)Andamento della liquidità (7.2)

Il testo unico sull'ordinamento degli enti locali (art.222) autorizza il comune a utilizzare il fido bancario per la copertura dimomentanee eccedenze di fabbisogno di cassa (pagamenti), introducendo però al riguardo precisi vincoli quantitativi.Su richiesta dell'ente corredata dalla deliberazione della giunta, infatti, il tesoriere concede un'anticipazione di tesoreriaentro il limite massimo dei tre dodicesimi delle entrate accertate nel penultimo anno precedente, afferenti - per i comuni,le province, le città metropolitane e le unioni di comuni - ai primi tre titoli di entrata del bilancio, e per le comunitàmontane, ai primi due titoli. Il ricorso al fido di tesoreria ha un onere che grava sulle uscite del bilancio finanziario (contodi bilancio) e nei costi del corrispondente prospetto economico (conto economico).Il prospetto quantifica il limite massimo di tesoreria che si è reso disponibile nell'esercizio, riporta le informazioniessenziali sull'entità del fenomeno e mostra, infine, il volume complessivo di riscossioni e pagamenti che hannocontraddistinto la gestione. Il giudizio generale sull'andamento della liquidità si basa sull'accostamento del fondo dicassa iniziale con quello finale, unitamente alla valutazione economico-finanziaria sull'impatto che gli eventuali interessipassivi per il ricorso all'anticipazione hanno avuto sugli equilibri di bilancio.

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Informazioni e dati di bilancio (7.2.3)

ANTICIPAZIONE TESORERIA E GESTIONE Elementi rilevanti

DELLA LIQUIDITA' Analisi Sintesi

Esposizione massima per anticipazione Tesoreria (accertamenti 2008) Tit.1 - Tributarie (+) 2.795.742,50 Tit.2 - Contributi e trasferimenti correnti (+) 8.876.729,08 Tit.3 - Extratributarie (+) 3.070.720,58

Somma 14.743.192,16

Percentuale massima di esposizione delle entrate 25,00 % Limite teorico anticipazione (25% entrate) 3.685.798,04 3.685.798,04

Anticipazione di Tesoreria effettiva Anticipazione più elevata usufruita nel 2010 0,00 Interessi passivi pagati per l'anticipazione 0,00 0,00

Gestione della liquidità Fondo di cassa iniziale (01-01-2010) (+) 2.046.315,93 Riscossioni (+) 22.678.357,60 Pagamenti (-) 24.361.309,84

Fondo di cassa finale (31-12-2010) 363.363,69 363.363,69

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Sezione tecnica della gestione 72

Sintesi della gestione finanziaria (7)Formazione di nuovi residui attivi e passivi (7.3)

Le previsioni di entrata tendono a tradursi durante l'esercizio in accertamenti, ossia in crediti che il comune vanta neiconfronti di soggetti esterni. La velocità con cui questi crediti vanno a buon fine, e cioè si trasformano in riscossioni,influisce direttamente nelle disponibilità di cassa. L'accertamento di competenza che non si è interamente tradotto inriscossione durante l'anno ha comportato la formazione di un nuovo residuo attivo; la prima tabella, pertanto, mostranella penultima colonna lo scostamento tra gli accertamenti e le riscossioni, e cioè i nuovi residui attivi, mentre l'ultimacolonna riporta il grado di riscossione degli accertamenti, e quindi la capacità dell'ente di incassare con una sufficientetempestività i crediti che progressivamente si vanno a formare.Analogamente alle entrate, il secondo prospetto mostra la situazione speculare presente nelle uscite, dove loscostamento indica il valore dei nuovi residui passivi che si sono formati in questo esercizio, mentre l'ultima colonnariporta la percentuale di pagamento di questi impegni che si sono formati nell'anno. Anche la velocità di pagamento diqueste poste influenza la giacenza di cassa ed il conseguente possibile ricorso all'anticipazione di tesoreria.

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Informazioni e dati di bilancio (7.3.3)

RISCOSSIONE DELLE ENTRATE(Competenza)

EntrateAccertamenti Riscossioni

Scostamento % Riscosso

Tit.1 - Tributarie 4.867.586,72 3.338.933,63 -1.528.653,09 68,60 % Tit.2 - Contributi e trasferimenti correnti 7.796.743,08 7.450.549,08 -346.194,00 95,56 % Tit.3 - Extratributarie 3.021.036,48 2.203.870,67 -817.165,81 72,95 % Tit.4 - Trasferimenti di capitale e riscossione di crediti 2.543.244,72 455.789,59 -2.087.455,13 17,92 % Tit.5 - Accensione di prestiti 1.034.000,00 0,00 -1.034.000,00 0,00 % Tit.6 - Servizi per conto di terzi 1.303.310,85 1.288.076,88 -15.233,97 98,83 %

Totale 20.565.921,85 14.737.219,85 -5.828.702,00 71,66 %

PAGAMENTO DELLE USCITE(Competenza)

UsciteImpegni Pagamenti

Scostamento % Pagato

Tit.1 - Correnti 13.166.488,86 10.499.442,05 -2.667.046,81 79,74 % Tit.2 - In conto capitale 4.960.230,55 3.160.463,72 -1.799.766,83 63,72 % Tit.3 - Rimborso di prestiti 2.345.784,23 2.345.784,23 0,00 100,00 % Tit.4 - Servizi per conto di terzi 1.303.310,85 1.045.581,51 -257.729,34 80,23 %

Totale 21.775.814,49 17.051.271,51 -4.724.542,98 78,30 %

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Sezione tecnica della gestione 73

Sintesi della gestione finanziaria (7)Smaltimento dei residui attivi e passivi precedenti (7.4)

I due prospetti mostrano il tasso di smaltimento dei residui attivi e passivi riportati dal precedente esercizio. La velocitàdi incasso dei crediti pregressi influisce direttamente sulla situazione complessiva di cassa, circostanza che si verificaanche nel versante delle uscite dove il pagamento di debiti pregressi estingue il residuo passivo ma si traduce in unesborso monetario. La capacità dell'ente di incassare rapidamente i propri crediti, come evidenziata dall'ultima colonnadel primo prospetto, va pure confrontata con il contenuto della tabella presente nell'argomento "Crediti in sofferenza oinesigibili", dove il prolungato ritardo nell'estinzione di talune posizioni è messo in diretta relazione con la possibileinsorgenza di situazioni di dubbia esigibilità del credito.

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Informazioni e dati di bilancio (7.4.3)

RISCOSSIONE DEI RESIDUI ATTIVI(Gestione 2010 residui attivi 2009 e precedenti)

Residui attiviIniziali (31-12-09) Riscossi

% Riscosso

Tit.1 - Tributarie 576.751,16 406.593,69 70,50 % Tit.2 - Contributi e trasferimenti correnti 1.077.271,91 723.625,67 67,17 % Tit.3 - Extratributarie 858.391,70 768.778,59 89,56 % Tit.4 - Trasferimenti di capitale e riscossione di crediti 3.661.478,32 1.736.182,88 47,42 % Tit.5 - Accensione di prestiti 10.802.395,73 4.290.445,22 39,72 % Tit.6 - Servizi per conto di terzi 23.620,96 15.511,70 65,67 %

Totale 16.999.909,78 7.941.137,75 46,71 %

PAGAMENTO DEI RESIDUI PASSIVI(Gestione 2010 residui passivi 2009 e precedenti)

Residui passiviIniziali (31-12-09) Pagati

% Pagato

Tit.1 - Correnti 2.688.286,84 1.839.920,79 68,44 % Tit.2 - In conto capitale 13.347.507,61 5.386.183,61 40,35 % Tit.3 - Rimborso di prestiti 0,00 0,00 0,00 % Tit.4 - Servizi per conto di terzi 129.088,40 83.933,93 65,02 %

Totale 16.164.882,85 7.310.038,33 45,22 %

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Sezione tecnica della gestione 74

Risultato d'esercizio ed equilibri sostanziali (8)Crediti di dubbia esigibilità (8.1)

L’avanzo di amministrazione conseguito in un esercizio ha un grado di esigibilità che dipende dalla facilità con cui l’entepuò trasformare, sulla base di stime prudenziali ma ragionevoli, i crediti esistenti in altrettante riscossioni; questavalutazione condiziona direttamente la possibilità concreta di applicare l’avanzo di amministrazione in bilancio,trasformando questa posta di pura entità contabile in una effettiva fonte di finanziamento di ulteriori spese.I crediti di difficile esazione possono essere conservati nel conto del bilancio (prima colonna) a condizione che una pariquota di avanzo di amministrazione sia poi accantonata per il loro rifinanziamento, e ciò al fine di mantenere l’equilibriosostanziale di bilancio; possono, inoltre, essere stralciati dal conto di bilancio (seconda colonna) per essere conservati,come evidenza giuridica e contabile, nel conto del patrimonio.

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In base ai principi contabili sono crediti di dubbia esigibilità quelli per i quali vi siano elementi che faccianopresupporre un difficile realizzo degli stessi. Per tale categoria, in base agli elementi in possesso, l’ente deve, ostralciarli dal conto del bilancio, trattandoli alla stregua dei crediti inesigibili; o tenerli nel conto del bilancio, presentandoperò il relativo fondo svalutazione crediti a detrazione. Sono crediti di dubbia esigibilità i crediti per i qualicontestualmente si verificano le seguenti circostanze: incapacità di riscuotere e mancata scadenza dei termini diprescrizione.

Nell’Anno 2010 non sono stati riscontrati “crediti in sofferenza con condizione di dubbia esigibilità”.

Informazioni e dati di bilancio (8.1.3)

CREDITI IN SOFFERENZA 2010CON CONDIZIONE DI DUBBIA ESIGIBILITA'

Conservati nelC/Bilancio

Conservati nelsolo C/Patrimonio Totale

Tributi (Tit.1) 0,00 0,00 0,00 Contributi e trasferimenti correnti (Tit.2) 0,00 0,00 0,00 Entrate extratributarie (Tit.3) 0,00 0,00 0,00 Trasferimenti C/capitale (Tit.4) 0,00 0,00 0,00 Mutui e prestiti (Tit.5) 0,00 0,00 0,00 Servizi conto terzi (Tit.6) 0,00 0,00 0,00

Totale 0,00 0,00 0,00

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Sezione tecnica della gestione 75

Risultato d'esercizio ed equilibri sostanziali (8)Debiti fuori bilancio (8.2)

Il testo unico sull'ordinamento degli enti locali (art.194) fornisce una definizione dei debiti fuori bilancio precisando che sitratta di situazioni debitorie riconducibili ad attività di gestione intraprese in precedenti esercizi. Le casistiche sono varie,come l'esito di sentenze esecutive, la necessità di coprire disavanzi di consorzi, aziende speciali, istituzioni, o l'esigenzadi finanziare convenzioni, atti costitutivi, ricapitalizzazioni di società, oppure la necessità di ultimare procedureespropriative ed occupazioni d'urgenza. Ma un debito fuori bilancio può nascere anche dall'avvenuta acquisizione dibeni e servizi in violazione degli obblighi di preventivo impegno della spesa, con la conseguenza che l'amministrazionedeve poi dimostrare la pertinenza di questo ulteriore fabbisogno di risorse con le competenze giuridiche e gestionaliriconducibili all'ente. Tutte queste casistiche, in modo diretto o indiretto, influiscono nella formazione dell'avanzo o deldisavanzo finale.Il risultato dell’esercizio, ottenuto come sintesi delle scritture contabili registrate nell’anno, non può tenere conto diqueste situazioni debitorie che, proprio per la presenza di particolari circostanze, non sono state tempestivamenteriportate in contabilità. I debiti fuori bilancio eventualmente emersi prima dell’approvazione formale del rendiconto, comeriportati nella successiva tabella, vanno a rettificare in diminuzione il risultato di amministrazione dell’esercizio, e ciò alfine di mantenere un più rigoroso rispetto del criterio di competenza finanziaria, dove le entrate di un eserciziofinanziano le spese sostenute, o comunque decise, nel medesimo intervallo temporale.

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Il Comune di Codroipo ha provveduto nel corso del 2010 al riconoscimento di debiti fuori bilancio percomplessivi Euro 599.192,46 secondo quanto previsto dall’articolo 194 del Tuel.

I suddetti debiti fuori bilancio derivano da:

-oneri di cui alla sentenza emessa dalla Corte d’appello di Trieste in data 28 settembre 2010 registrata al nr. 326/10SENT, dell’importo di Euro 593.867,84 riconosciuto con delibera di Consiglio n. 81 del 11/11/2010.Il suddetto debito fuori bilancio è stato finanziato mediante l’utilizzo di € 539.713,13 di avanzo di amministrazionederivante dal rendiconto per l’esercizio finanziario 2009 (dei quali 77.196,08 vincolati per interventi in conto capitaleed € 462.517,05 a destinazione libera), per € 27.458,61 mediante i proventi da alienazione di immobili e per €26.696,10 mediante i proventi da concessioni cimiteriali;

- oneri di cui alla sentenza n.158/05 emessa dal Tribunale del Lavoro di Udine nei confronti della ricorrente “I.N.P.S.” dell’ importo di Euro 1.314,62;

- oneri di cui alla sentenza esecutiva del TAR per il Friuli Venezia Giulia n. 270/REG.SEN. e n. 33/2007 REG.RIC. del14.04.2010 nei confronti del Sig. CESSELLI Paolo dell’importo di Euro 4.010,00;

Informazioni e dati di bilancio (8.2.3)

DEBITI FUORI BILANCIO 2010(Art.194 TUEL)

Già riconosciuti efinanziati nel 2010

Ancora da ricon.o finanziare Totale

Sentenze (a) 599.192,46 0,00 599.192,46 Disavanzi (b) 0,00 0,00 0,00 Ricapitalizzazioni (c) 0,00 0,00 0,00 Espropri (d) 0,00 0,00 0,00 Altro (e) 0,00 0,00 0,00

Totale 599.192,46 0,00 599.192,46

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Risultato d'esercizio ed equilibri sostanziali (8)Vincoli e cautele nell'utilizzo dell'avanzo di amministrazione (8.3)

Il risultato positivo di amministrazione, e cioè l’avanzo, diventa una risorsa effettivamente “spendibile” dall’ente solo se amonte di questo valore esiste una situazione di effettivo equilibrio generale, con la conseguenza che l’ammontaredell’avanzo realmente applicabile al bilancio in corso dipende proprio dall’esito di questa verifica. Il seguente prospetto,pertanto, mette in risalto gli elementi che possono impedire l’applicazione dell’avanzo (fondi vincolati), le poste che necondizionano l’impiego (azioni esecutive non regolarizzate; debiti fuori bilancio ancora da riconoscere e finanziare),oppure i fenomeni che suggeriscono l’adozione di particolari cautele (crediti di dubbia esigibilità conservati in bilancio).L'impiego di un avanzo di amministrazione non realizzato, e cioè l'utilizzo concreto di una fonte di finanziamentoaddizionale che esiste "solo sulla carta", porterebbe ad un immediato peggioramento dell'equilibrio sostanziale delbilancio in corso.

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Informazioni e dati di bilancio (8.3.3)

VINCOLI E CAUTELE Importo

NELL'UTILIZZO DELL'AVANZO DI AMMINISTRAZIONE Parziale Totale

Risultato contabile Risultato di amministrazione complessivo (+) 1.910.300,65

Vincoli Fondi vincolati per Spese correnti 117.023,87 Fondi vincolati per Investimenti 583.419,24 Fondi vincolati per Ammortamenti 0,00

Totale vincoli (-) 700.443,11 700.443,11

Risultato dopo il ripristino dei vincoli Quota di avanzo non vincolato 1.209.857,54 Ulteriore fabbisogno di risorse per ripristinare i vincoli -

Cautele Azioni esecutive non regolarizzate 0,00 Debiti fuori bilancio ancora da riconoscere o finanziare 0,00 Crediti di dubbia esigibilità (conservati nel C/Bilancio) 0,00

Totale cautele (-) 0,00 0,00

Quota di avanzo disponibile (=) 1.209.857,54

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Risultati economico-patrimoniali (9)Conto del patrimonio (9.1)

La prima tabella riporta il conto del patrimonio redatto secondo lo schema ufficiale, e pertanto a sezioni contrapposte,dove l'attivo viene accostato al passivo per ottenere, come differenza, il patrimonio netto. Le voci utilizzate sono quellerichieste dalla modulistica ufficiale e si riferiscono ai grandi aggregati in cui è scomposto il patrimonio comunale. Laseconda tabella, invece, mostra l'evoluzione del patrimonio nell'ultimo biennio e riporta la variazione intervenuta neisingoli raggruppamenti, intesa come sintesi complessiva delle diverse movimentazioni intervenute durante l'esercizio.

----------Nel corso dell’anno 2010 si e’ provveduto ad una ricognizione straordinaria dei beni mobili ed immobilidell’ente mediante affidamento a ditta esterna.

L’attivita’ e’ stata organizzata con le seguenti modalita’ operative e tecniche;

1 - L'inventario dei beni immobili

1 GLI OBIETTIVI E L’ATTIVITÀ DI RICERCA

Lo svolgimento dell'attività di rilevazione, classificazione e valutazione del patrimonio immobiliaredell'Ente, propedeutica alla predisposizione degli inventari, ha avuto come punto di riferimento, secondoquanto più volte ribadito dalla Sezione della Corte dei Conti, “un sistema di rilevazione unitario e complessoche completi il Bilancio Finanziario con inventari continuativi, descrittivi e valutativi dell'intera consistenzaattiva e passiva del patrimonio generale dell'Ente”.

L’attività di ricerca e aggiornamento e’ stata effettuata attraverso un’indagine materiale dei documenticartacei, delle stampe e delle scritture contabili.

Tali attività erano volte ad ottenere una classificazione avente come primo obiettivo unraggruppamento omogeneo degli elementi, che sono stati quindi suddivisi in classi o categorie, procedendopoi ad individuare dettagliatamente ciascun bene ed ad attribuirgli un valore monetario, al fine di determinarela consistenza dell’intero patrimonio.

2 L'OGGETTO DEL RILIEVO

Sono stati oggetto di rilevazione i beni immobili di proprietà del Comune suddivisi e classificati inconformità a quanto previsto dalla normativa vigente e dal regolamento di contabilità, nonché raggruppati aseconda delle categorie di cui alla modulistica ufficiale per la redazione del Conto del patrimonio (D.P.R. n.194/96).

L’Ufficio Tecnico Comunale ha fonrito la documentazione in suo possesso, atta ad individuare erilevare:

Beni immobili demaniali(strade, piazze, cimiteri, mercati pubblici, acquedotti, fognature , aree verdi, nonché tutti i beni vincolati dallalegge n. 1089/39 a tutela del patrimonio storico artistico degli enti pubblici).

Beni immobili patrimoniali indisponibili - Fabbricati e Terreni(ad es. palazzo municipale, edifici scolastici, sedi di pubblici uffici, impianti sportivi, fossati, nonchè quant'altrosia assoggettabile civilisticamente al patrimonio indisponibile dell'Ente).

Beni immobili patrimoniali disponibili - Fabbricati e Terreni(depositi, magazzini, appartamenti, e tutti gli immobili non rientranti nelle categorie precedenti).

In particolar modo, la rete stradale, l’illuminazione pubblica, la fognatura, il gasdotto/metanodotto e/ol’acquedotto, e le altre reti tecnologiche saranno sono state inserite e registrate ognuna, come entità unicasenza dettaglio (elenco vie e piazze, ecc….).

3 RILEVAZIONE DEL PATRIMONIO

La rilevazione del patrimonio immobiliare e’ stata efettuata da un gruppo operativo costituito eorganizzato dalla ditta incaricata. L'intervento ha previsto la presenza di tecnici che hanno maturato unaimportante esperienza nel campo delle attività di gestione patrimoniali. Al fine di agevolare e accelerare leoperazioni inventariali si e’ avvalsa del materiale già in possesso dell'Amministrazione Comunale quale:

le vecchie scritture inventariali in possesso dell’Ente;piano Regolatore Generale (1:5000) o scala (1:2000) per zone significative;rilievo Aerofotogrammetrico (1:5000) o C.T.R.;elenco dei nomi delle strade comunali e delle piazze con relativo stradario;

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stralcio del foglio catastale relativo alle aree di pertinenza degli immobili di proprietà;fotocopie del modello fornito dal Ministero delle finanze - Direzione Generale del Catasto e deiSS.TT.EE. - Catasto terreni relative a:

1. elenco identificativo delle particelle;2. elenco per partita, indicante le particelle e i relativi dati (superficie, classamento e redditi).

Per ciascun fabbricato, che non risulti censito al N.C.E.U o che risulti accatastato, l’ufficio tecnico hafornito la rendita catastale presunta, al fine di determinare il valore legale dei bene ai sensi dell'art. 229 delDecreto Legislativo n. 267/00.

I beni immobili dei quali non sono stati trascritti presso la Conservatoria dei Registri immobiliari i relativiatti di acquisizione della proprietà da parte dell'Amministrazione Comunale, o che sono solo di fatto e non daun punto di vista giuridico di proprietà, sono stati inseriti, inseriti nei relativi modelli d'inventario, indicandochiaramente la loro posizione giuridica.

4 VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO

Per la valutazione del patrimonio immobiliare e per la determinazione delle quote d'ammortamentod'esercizio, sono stati adottati i criteri vigenti ai sensi dell'art. del 230 Decreto Legislativo n. 267/00.

Valore degli immobili.In generale il valore dei beni immobili è stato dedotto dagli atti di compravendita o costruzione degli

immobili, dagli atti relativi alle manutenzioni straordinarie effettuate e dagli atti di costituzione vincoli; inmancanza degli atti citati, il relativo valore è stato dedotto dalla rendita catastale aggiornata.

Valutazione di stima delle reti tecnologiche presenti nel territorio.

In particolare:

a) valutazione beni demaniali

I beni demaniali acquisiti all'ente prima del 17.05.1995 (data di entrata in vigore del decreto legislativon. 77/95) sono stati valutati in misura pari all'ammontare del residuo debito dei mutui ancora in estinzione perlo stesso titolo; quelli acquisiti successivamente sono stati valutati al costo, così come dispone lo stessodecreto.

Gli interventi di manutenzione straordinaria eseguiti sulle stesse opere successivamente al17.05.1995, sono stati valutati in conformità a quanto previsto dall'art. 230 Decreto Legislativo n. 267/00 inbase al criterio del costo. La capitalizzazione di tali interventi, risulta infatti fondamentale per l'aggiornamentocostante dei dati estimativi dei cespiti immobiliari inseriti in inventario, essendo tali spese in conto capitaleammortizzabili ai sensi dell'art. 229 del Decreto Legislativo n. 267/00.

b) valutazione terreni

I terreni, come previsto dal Decreto Legislativo n. 267/00, acquisiti anteriormente alla data del 17maggio 1995 sono stati valutati al valore catastale, rivalutato secondo le norme fiscali, ovvero con le modalitàdei beni demaniali già acquisiti, nel caso in cui non sia sia stato possibile attribuire la rendita catastale.

I terreni acquisiti successivamente sono stati valutati al valore di costo.

c) valutazione fabbricati patrimoniali

I fabbricati, come previsto dal Decreto Legislativo n. 267/00, acquisiti anteriormente alla data del 17maggio 1995 sono stati valutati al valore catastale, rivalutato secondo le norme fiscali, ovvero con il valorerisultante dalla determinazione della rendita presunta calcolata in base a rilievi geometrici che hannoconsentito l'individuazione dell'esatta consistenza catastale.

I fabbricati acquisiti successivamente sono stati valutati al costo. Gli interventi di manutenzione straordinaria eseguiti sugli stessi beni successivamente al 17.05.1995,

sono stati valutati in conformità a quanto previsto dall'art. 230 del Decreto Legislativo n. 267/00 in base alcriterio del costo. La capitalizzazione di tali interventi, risulta infatti fondamentale per l'aggiornamentocostante dei dati estimativi dei cespiti immobiliari inseriti in inventario, essendo tali spese in conto capitaleammortizzabili ai sensi dell'art. 229 dello stesso decreto.

d) determinazione quote di ammortamento

I fabbricati e i beni di demanio Comunale, come previsto dall'art. 229 del Decreto Legislativo n. 267/00,sono soggetti ad ammortamento annuo tecnico patrimoniale, secondo i coefficienti previsti dallo stessoarticolo (3% per i fabbricati e 2% beni demaniali). La determinazione delle quote di ammortamento relative a

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Sezione tecnica della gestione 79

ciascun cespite risultano fondamentali per un corretto aggiornamento dei valori economico patrimoniali e perla predisposizione del raccordo con il documento di bilancio.

A partire dal valore di acquisto o iniziale del bene ed alle successive variazioni, ed in base allaspecifica categoria di ammortamento di cui all'art. 229 del Decreto Legislativo n. 267/00, e’ stata determinatala quota di ammortamento economico patrimoniale di competenza di ogni anno, al fine di ottenere il valoreresiduo al 31/12 dell’anno di osservazione.

2 - L'inventario dei beni mobili

1 L'OGGETTO DEL RILIEVO

Sono stati oggetto di rilevazione i beni mobili di proprietà del Comune suddivisi e classificati in settecategorie in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente, e raggruppati a seconda delle categorie dicui alla modulistica ufficiale per la redazione del Conto del patrimonio (D.P.R. n. 194/96).

In particolare:1. mobili e macchine d'ufficio (scaffali, tavoli, sedie, fotocopiatrici, ecc.);2. macchinari, attrezzature e impianti ( arredi delle palestre, materiale audiovisivo, ecc.);3. attrezzature e sistemi informatici (personal computer, stampanti, ecc.);4. automezzi e motomezzi, macchine operatrici;5. universalità di beni - patrimonio indisponibile (pluralità di beni che hanno una destinazione unitaria e

che sono vincolati all'uso pubblico, come, ad esempio, gli arredi scolastici);6. universalità di beni - patrimonio disponibile (pluralità di beni che hanno una destinazione unitaria non

vincolati all'uso pubblico come, ad esempio, le raccolte numismatiche e filateliche);7. costi pluriennali capitalizzati.

2 LA RILEVAZIONE

L'attività di rilievo si e’ concrettizzata nelle seguenti puntuali e dettagliate fasi:a) ricerca e catalogazione dei beni;b) numerazione di ogni singolo bene con apposite etichette adesive prestampate (ad eccezione dei

banchi delle scuole, delle sedie scolastiche e di altre “universalità” di beni che verranno individuatecon un numero figurativo unico);

c) compilazione dei registri secondo le modalità previste dalle normative vigenti.

a) catalogazione dei beni

L'attività di catalogazione e’ avvenuta attraverso il sopralluogo da parte del personale preposto pressotutti gli immobili di proprietà dell'ente. Ogni bene mobile e’ stato oggetto di rilievo. Per ciascuno di essi sonostati individuati dati significativi quali:

la categoria merceologica e di ammortamento (Decreto Legislativo n. 267/00, D.P.R. n. 194/96);la natura del bene;la composizione del materiale;il modello ed eventualmente la marca commerciale;le dimensioni, se necessarie alla individuazione del bene;l'ubicazione dell'immobile in cui il bene è collocato e l’area o il settore di appartenenza;il valore reale o presunto d'acquisto (o valore zero se completamente ammortizzato);il residuo da ammortizzare;il tipo di provenienza;numero e data della fattura d'acquisto (ove reperibili);il fornitore (ove reperibile);la quantità e il numero per ciascuna specie;lo stato di conservazione.

b) numerazione con etichette adesive prestampate

Ciascun bene mobile oggetto del rilievo (ad eccezione dei banchi, delle sedie scolastiche e altreuniversalità di beni) e’ stato opportunamente etichettato, con etichetta adesiva ad elevata resistenza eaderenza.

Le etichette sono state applicate in posizioni confacenti la natura specifica dei bene in maniera dagarantirne la sicura permanenza e prestando comunque particolare cura anche all'impatto esteticodell'operazione.

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Sezione tecnica della gestione 80

Assoluta attenzione e’ stata, inoltre, posta nelle operazioni di etichettatura di quei beni dotati diparticolare pregio storico artistico, applicando l'etichetta in posizioni che non ne pregiudichino la natura el'impiego.

c) compilazione dei reg¡stri

Tutti i dati raccolti durante la fase di catalogazione ed etichettatura, sono stati articolati in maniera taleda ottenere in automatico la stampa dei registri inventariali secondo la modulistica vigente.

3 VALORIZZAZIONE

Per la valutazione dei beni mobili, si e’ proceduto, in conformità a quanto previsto dall'art. 230 delDecreto Legislativo n. 267/00, utilizzando il valore d'acquisto, ove reperibile.

Si e’ provveduto inoltre ad applicare quanto concordato con il Servizio Finanziario in fase dipianificazione, in merito alle tipologie di beni da considerarsi pienamente ammortizzati in fase di primo rilievo,in conformità a quanto previsto dall'art. 117, comma 2., del Decreto Legislativo n. 77/95 e dal Regolamento dicontabilità dell'Ente.

L'attribuzione del valore d'acquisto, e l’attribuzione della specifica categoria di ammortamento di cuiall'art. 229 del Decreto Legislativo n. 267/00, ha permesso di determinare la quota di ammortamentoeconomico patrimoniale di competenza di ogni anno, al fine di determinare il valore residuo dei beni al 31/12dell’anno di osservazione.

In considerazione di questa importante attivita’ ricostruttiva del patrimonio, sono emersi rilevantiscostamenti tra la consistenza iniziale del patrimonio e quella finale che sono state evidenziate con le dovuterettifiche.

Informazioni e dati di bilancio (9.1.3)

CONTO DEL PATRIMONIO 2010 IN SINTESI

Attivo Importo Passivo Importo

Immobilizzazioni immateriali 70.012,45 Patrimonio netto 31.187.357,09 Immobilizzazioni materiali 49.228.124,10 Immobilizzazioni finanziarie 3.670.164,83 Rimanenze 0,00 Crediti 12.083.741,47 Attività finanziarie non immobilizzate 0,00 Conferimenti 2.636.820,08 Disponibilità liquide 363.363,69 Debiti 31.591.229,37 Ratei e risconti attivi 0,00 Ratei e risconti passivi 0,00

Attivo 65.415.406,54 Passivo 65.415.406,54

VARIAZIONE DEL PATRIMONIO NEL BIENNIO 2009-2010(Denominazione aggregati)

Importi2009 2010

Variazione

Immobilizzazioni immateriali 91.018,61 70.012,45 -21.006,16 Immobilizzazioni materiali 72.458.477,30 49.228.124,10 -23.230.353,20 Immobilizzazioni finanziarie 3.170.163,47 3.670.164,83 500.001,36 Rimanenze 0,00 0,00 0,00 Crediti 14.911.827,56 12.083.741,47 -2.828.086,09 Attività finanziarie non immobilizzate 0,00 0,00 0,00 Disponibilità liquide 2.046.315,93 363.363,69 -1.682.952,24 Ratei e risconti attivi 0,00 0,00 0,00

Attivo 92.677.802,87 65.415.406,54

Patrimonio netto 46.275.734,34 31.187.357,09 -15.088.377,25 Conferimenti 14.231.977,33 2.636.820,08 -11.595.157,25 Debiti 32.170.091,20 31.591.229,37 -578.861,83 Ratei e risconti passivi 0,00 0,00 0,00

Passivo 92.677.802,87 65.415.406,54

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Risultati economico-patrimoniali (9)Conto economico (9.2)

La prima tabella mostra il risultato economico conseguito nell'esercizio, mentre la seconda accosta i dati degli ultimi dueanni per evidenziare la variazione intervenuta nei saldi nelle diverse ramificazioni dell'attività economica dell'ente, e cioèla gestione caratteristica, le partecipazioni in aziende speciali, la gestione finanziaria e quella straordinaria. La sommadei risultati conseguiti nei primi due aggregati (gestione caratteristica e partecipazioni) determina il risultato dellagestione operativa mentre l'insieme di tutti i costi e ricavi di competenza del medesimo intervallo temporale determina ilrisultato economico dell'esercizio. I criteri di imputazione dei movimenti finanziari (competenza finanziaria) differisconoda quelli economici (competenza economica) con la conseguenza che il risultato di amministrazione (gestionefinanziaria) non coincide mai con il risultato economico (gestione economica) del medesimo esercizio. Si tratta, infatti, divalori che seguono regole e criteri di imputazione profondamente diversi.

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Informazioni e dati di bilancio (9.2.3)

CONTO ECONOMICO 2010 IN SINTESI(Denominazione aggregati)

ImportiRicavi Costi

Risultato

Gestione caratteristica (+) 15.454.023,17 13.518.625,25 1.935.397,92 Partecipazione in aziende speciali (+) 34,23 0,00 34,23

Risultato della gestione operativa 15.454.057,40 13.518.625,25 1.935.432,15 Gestione finanziaria (+) 147.503,49 1.225.000,25 -1.077.496,76 Gestione straordinaria (+) 31.325.001,87 47.271.314,51 -15.946.312,64

Risultato economico dell'esercizio 46.926.562,76 62.014.940,01 -15.088.377,25

VARIAZIONE DEL CONTO ECONOMICO NEL BIENNIO(Denominazione aggregati)

Importi2009 2010

Variazione

Gestione caratteristica (+) 2.377.743,49 1.935.397,92 -442.345,57 Partecipazione in aziende speciali (+) 18,60 34,23 15,63

Risultato della gestione operativa 2.377.762,09 1.935.432,15 Gestione finanziaria (+) -859.171,81 -1.077.496,76 -218.324,95 Gestione straordinaria (+) 234.681,06 -15.946.312,64 -16.180.993,70

Risultato economico dell'esercizio 1.753.271,34 -15.088.377,25

ANDAMENTO DELLA GESTIONE

Comune di Codroipo Relazione al Rendiconto di gestione 2010

Andamento della gestione 82

Programmazione iniziale e pianificazione definitiva (10)Analisi degli scostamenti (10.1)

Le decisioni riportate nella programmazione iniziale approvata con il bilancio di previsione subiscono, nel corsodell'esercizio, gli adattamenti ed i perfezionamenti conseguenti al normale sviluppo della gestione, un'attività che implicaanche la revisione delle ipotesi di pianificazione del reperimento di risorse e della loro successiva destinazione. Il gradodi attendibilità degli stanziamenti di bilancio, inteso come lo scostamento tra le previsioni finali e quelle iniziali (terzacolonna dei due prospetti) o come il valore percentuale di variazione delle previsioni iniziali (ultima colonna dei dueprospetti), rappresenta un indice per misurare il grado di coerenza della programmazione di inizio esercizio con glieventi modificativi che sono stati affrontati dall'amministrazione nel corso dell'anno. Questi adattamenti delle previsioniiniziali si sono tradotti in altrettante variazioni di bilancio, la cui elencazione ed eventuale commento è riportato in undistinto e specifico argomento della relazione.

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Informazioni e dati di bilancio (10.1.3)

AGGIORNAMENTI NELLE PREVISIONI DI ENTRATA INIZIALI(Competenza)

Previsioni entrataIniziali Finali

Scostamento % Variato

Tit.1 - Tributarie 2.802.000,00 4.830.766,60 2.028.766,60 72,40 % Tit.2 - Contributi e trasferimenti correnti 7.541.365,08 7.703.994,54 162.629,46 2,16 % Tit.3 - Extratributarie 3.222.746,22 2.981.286,10 -241.460,12 -7,49 % Tit.4 - Trasferimenti di capitale e riscossione di crediti 5.270.851,72 5.248.132,04 -22.719,68 -0,43 % Tit.5 - Accensione di prestiti 5.073.000,00 4.968.000,00 -105.000,00 -2,07 % Tit.6 - Servizi per conto di terzi 1.428.000,00 1.618.000,00 190.000,00 13,31 %

Totale 25.337.963,02 27.350.179,28 2.012.216,26 7,94 %

AGGIORNAMENTI NELLE PREVISIONI DI SPESA INIZIALI(Competenza)

Previsioni uscitaIniziali Finali

Scostamento % Variato

Tit.1 - Correnti 11.369.479,41 13.642.303,17 2.272.823,76 19,99 % Tit.2 - In conto capitale 10.776.910,00 12.401.140,19 1.624.230,19 15,07 % Tit.3 - Rimborso di prestiti 2.345.786,00 2.345.786,00 0,00 0,00 % Tit.4 - Servizi per conto di terzi 1.428.000,00 1.618.000,00 190.000,00 13,31 %

Totale 25.920.175,41 30.007.229,36 4.087.053,95 15,77 %

Comune di Codroipo Relazione al Rendiconto di gestione 2010

Andamento della gestione 83

Programmazione iniziale e pianificazione definitiva (10)Variazioni di bilancio (10.2)

Il testo unico sull'ordinamento degli enti locali (art.175) definisce gli ambiti ed i limiti entro i quali può legittimamenteesprimersi l'esigenza dell'amministrazione di perfezionare la programmazione delle risorse e degli interventi riportatanella relazione previsionale di inizio anno, adattando conseguentemente queste decisioni alle mutate disponibilità oesigenze che si manifestano durante la successiva gestione. Il bilancio di previsione, infatti, può subire variazioni nelcorso dell'esercizio sia nella parte prima relativa alle entrate che nella parte seconda relativa alle spese, e gli atti cheautorizzano queste modificazioni (variazioni di bilancio) sono di competenza dell'organo consiliare. Oltre a ciò, l'organoconsiliare delibera entro il mese di novembre anche la variazione di assestamento generale, ossia la ricognizione finaledi tutte le previsioni di entrata e di uscita, al fine di assicurare il mantenimento del pareggio di bilancio fino al terminedell'esercizio. Il prospetto riporta, in massima sintesi, gli estremi delle principali variazioni di bilancio adottate nel corsodi questo esercizio, deliberazioni che sono state direttamente approvate dal consiglio oppure, nei casi previsti dallalegge, deliberate dalla giunta ma poi sottoposte in ogni caso alla successiva ratifica dell'organo consiliare.

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Informazioni e dati di bilancio (10.2.3)

PRINCIPALI VARIAZIONI DI BILANCIO Estremi di riconoscimento

EFFETTUATE NELL'ESERCIZIO Tipo Numero Data

1 PRIMA VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE ANNO 2010 C.C. 37 30-04-20102 SECONDA VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE ANNO 2010 C.C. 48 18-06-20103 TERZA VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE ANNO 2010 G.M. 159 17-06-20104 QUARTA VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE ANNO 2010 G.M. 161 24-06-20105 QUINTA VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE ANNO 2010 C.C. 58 16-07-20106 SESTA VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE ANNO 2010 C.C. 66 10-09-20107 SETTIMA VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE ANNO 2010 G.M. 253 15-10-2010

8 OTTAVA VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREV. ANNO 2010-RICONOSCIM. DEBITOFUORI BIL. C.C. 81 11-11-2010

9 NONA VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE ANNO 2010- ASSESTAMENTOAL BILANCIO C.C. 92 30-11-2010

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Andamento della gestione 84

Programmazione iniziale e pianificazione definitiva (10)Strumenti di programmazione (10.3)

Il testo unico sull'ordinamento degli enti locali (art.231) prevede che l'organo esecutivo, unitamente all'approvazione delrendiconto, esprima le valutazioni di efficacia dell'azione condotta sulla base dei risultati conseguiti in rapporto aiprogrammi ed ai costi sostenuti. Il quadro successivo mostra lo stato di realizzazione dei programmi visti nella solaottica finanziaria: si tratta di un tipo di valutazione che mira ad esporre e valutare la capacità dell'ente a trasformare glistanziamenti di spesa previsti in bilancio in altrettanti interventi realmente impegnati, e cioè di un primo approccio allavalutazione dei risultati. L'analisi dettagliata dello stato di realizzazione del piano programmatico, con l'annessavalutazione del contenuto e del risultato conseguito nei singoli programmi di spesa, è sviluppato in modo specifico nellaprima parte della relazione. La tabella successiva, pertanto, è presente anche in questa seconda parte della relazionesolo per esigenze di coerenza e di completezza con le raccomandazioni riportate nel principio contabile n.3 -Rendiconto di esercizio, ed indica comunque una sintesi generale sul grado di impegno dei singoli programmi.

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Informazioni e dati di bilancio (10.3.3)

STATO DI REALIZZAZIONE DEI PROGRAMMI 2010 IN SINTESI(Denominazione dei programmi)

CompetenzaStanz. finali Impegni

% Impegnato

Amministrazione, gestione e controllo 6.767.271,76 6.215.686,58 91,85 % Giustizia 78.856,80 77.007,71 97,66 % Polizia locale 1.175.318,15 1.121.499,64 95,42 % Istruzione pubblica 1.975.709,39 1.638.368,85 82,93 % Cultura e beni culturali 1.784.325,77 1.168.713,75 65,50 % Sport e ricreazione 1.521.481,36 437.278,69 28,74 % Turismo 28.650,58 28.650,58 100,00 % Viabilità e trasporti 3.220.470,22 1.948.424,57 60,50 % Territorio e ambiente 4.687.539,62 2.826.575,80 60,30 % Settore sociale 2.601.868,28 2.341.152,92 89,98 % Sviluppo economico 1.547.737,43 669.144,55 43,23 % Servizi produttivi 0,00 0,00 0,00 %

Programmi effettivi di spesa 25.389.229,36 18.472.503,64 72,76 %

Disavanzo di amministrazione 0,00 0,00

Totale delle risorse impiegate nei programmi 25.389.229,36 18.472.503,64

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Andamento della gestione 85

Politiche di investimento, finanziamento, ricerca e sviluppo (11)Politica di investimento (11.1)

La tabella riporta i principali investimenti attivati nell'esercizio ed indica la denominazione dell'intervento ed ilcorrispondente importo; l'ultima colonna, inoltre, mette in risalto il peso specifico di ogni intervento rispetto il totale dellerisorse movimentate nell'anno. Il contenuto del prospetto va accostato alla tabella successiva dove, per i medesimiinvestimenti, è messa in risalto la fonte di finanziamento: si tratta, infatti, di due dimensioni (investimento efinanziamento) strettamente collegate fra di loro, dove la concreta realizzazione di un intervento in conto capitale èdirettamente connessa con il concreto reperimento delle necessarie risorse .

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Informazioni e dati di bilancio (11.1.3)

POLITICA DI INVESTIMENTO: Investimenti attivati

I PRINCIPALI INVESTIMENTI ATTIVATI NEL 2010 Importo Peso %

1 MANUT. STRAORD. IMMOBILI ADIBITI AD UFFICI COM.LI 55.469,21 2,03 %2 INCARICHI PROFESSIONALI ESTERNI 131.451,46 4,82 %3 ACQ. ATTREZ. INTERV. SUL TERRITORIO PER SICUREZZA 527.296,43 19,34 %4 COMPLETAM. RISTRUTT. SC. MATERNA DI VIA INVALIDI 60.000,00 2,20 %5 ACQ.ARREDI ED ATTREZZ. SC. ELEM. DI VIA FRIULI 32.976,47 1,21 %6 MANUT. STAROD. SC. ELEMENTARI 27.081,00 0,99 %7 MANUT. STRAORD. SC. MEDIA 18.710,52 0,69 %8 REALIZZ. IMPIANTO RAFFRESCAMENTO MUSEO ARCHEOL. 52.000,00 1,91 %9 REALIZZ. ECOPIAZZOLA - AREA PIP 3 (INTEGRAZIONE) 133.665,13 4,90 %10 REALIZZ. ECOPIAZZOLA - AREA PIP 3 (PESA PUBBLICA) 18.000,00 0,66 %11 MANUT. STRAORD. MAXI PALESTRA 43.460,50 1,59 %12 RIFACIM. GABBIA ATLETICA C/O POLISPORTIVO 15.852,00 0,58 %13 ADEGUAM.IMPIANTI ILLUMINAZ. CAPOLUOGO E FRAZIONI 350.000,00 12,84 %14 ESPROPRI AREE VIA VENETO 84.000,00 3,08 %15 MANUT. STRAOD. STRADE E MARCIAPIEDI 578.500,00 21,25 %16 INTERV.CENTRO PASSARIANO - AMBITO L.R. 2/83 56.542,34 2,07 %17 REAL. ZONA INDUSTR. "PANNELLIA"-IINDENN. ESPROPRIO 540.801,46 19,84 %

Totale 2.725.806,52 100,00 %

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Andamento della gestione 86

Politiche di investimento, finanziamento, ricerca e sviluppo (11)Politica di finanziamento (11.2)

A completamento di quanto evidenziato nel precedente argomento, la tabella mostra le fonti di entrata che sono stateattivate per finanziare i principali investimenti intrapresi nell'esercizio. Per ciascun intervento, il cui importo complessivoè riportato nella tabella precedente, viene specificato se l'entrata è costituita da avanzo di amministrazione, da risorse diparte corrente, da contributi in conto capitale o da altri tipi di finanziamento. Investimento e finanziamento, infatti,rappresentano le dimensioni finanziarie della medesima opera pubblica, dove la materiale attivazione di un operapubblica non può che dipendere, ed essere successiva, al reperimento della corrispondente risorsa di entrata.

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Informazioni e dati di bilancio (11.2.3)

POLITICA DI FINANZIAMENTO: Fonti di finanziamento degli investimentiI PRINCIPALI INVESTIMENTI ATTIVATI NEL 2010 Avanzo Ris. correnti Contr. C/cap. Mutuo Altro

1 MANUT. STRAORD. IMMOBILI ADIBITI AD UFFICICOM.LI

43.379,21 0,00 0,00 0,00 12.090,00

2 INCARICHI PROFESSIONALI ESTERNI 128.561,30 0,00 0,00 0,00 2.890,163 ACQ. ATTREZ. INTERV. SUL TERRITORIO PER

SICUREZZA527.296,43 0,00 0,00 0,00 0,00

4 COMPLETAM. RISTRUTT. SC. MATERNA DI VIAINVALIDI

0,00 0,00 0,00 0,00 60.000,00

5 ACQ.ARREDI ED ATTREZZ. SC. ELEM. DI VIA FRIULI 32.976,47 0,00 0,00 0,00 0,006 MANUT. STAROD. SC. ELEMENTARI 4.799,50 0,00 0,00 0,00 22.281,507 MANUT. STRAORD. SC. MEDIA 4.910,52 0,00 0,00 0,00 13.800,008 REALIZZ. IMPIANTO RAFFRESCAMENTO MUSEO

ARCHEOL.0,00 0,00 0,00 52.000,00 0,00

9 REALIZZ. ECOPIAZZOLA - AREA PIP 3(INTEGRAZIONE)

12.665,13 0,00 0,00 121.000,00 0,00

10 REALIZZ. ECOPIAZZOLA - AREA PIP 3 (PESAPUBBLICA)

2.558,00 0,00 15.442,00 0,00 0,00

11 MANUT. STRAORD. MAXI PALESTRA 43.460,50 0,00 0,00 0,00 0,0012 RIFACIM. GABBIA ATLETICA C/O POLISPORTIVO 250,00 0,00 0,00 0,00 15.602,0013 ADEGUAM.IMPIANTI ILLUMINAZ. CAPOLUOGO E

FRAZIONI0,00 0,00 0,00 350.000,00 0,00

14 ESPROPRI AREE VIA VENETO 54.000,00 0,00 0,00 0,00 30.000,0015 MANUT. STRAOD. STRADE E MARCIAPIEDI 58.340,52 0,00 0,00 511.000,00 9.159,4816 INTERV.CENTRO PASSARIANO - AMBITO L.R. 2/83 56.542,34 0,00 0,00 0,00 0,0017 REAL. ZONA INDUSTR. "PANNELLIA"-IINDENN.

ESPROPRIO486.646,75 0,00 0,00 0,00 54.154,71

Totale finanziamenti 1.456.386,67 0,00 15.442,00 1.034.000,00 219.977,85

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Andamento della gestione 87

Politiche di investimento, finanziamento, ricerca e sviluppo (11)Politica di indebitamento (11.3)

L'ente locale può assumere nuovi mutui o accedere ad altre forme di finanziamento reperibili sul mercato solo serispetta preventivamente i limiti imposti dal legislatore. Infatti, l'importo annuale degli interessi - sommato a quello deimutui precedentemente contratti, a quello dei prestiti obbligazionari emessi ed a quello derivante da garanzie prestate -non supera il 15% delle risorse relative ai primi tre titoli delle entrate del rendiconto del penultimo anno precedentequello in cui viene prevista l'assunzione dei mutui. Il valore degli interessi passivi è conteggiato al netto dei contributistatali e regionali in conto interessi ottenuti. La prima tabella elenca i nuovi mutui eventualmente contratti nell'eserciziomentre il secondo prospetto verifica l'avvenuto rispetto del limite vigente nell'esercizio a cui si riferisce il Rendiconto.

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Informazioni e dati di bilancio (11.3.3)

POLITICA DI INDEBITAMENTO Importo

PRINCIPALI MUTUI E PRESTITI CONTRATTI NEL 2010 (Capitale)

1 NUOVO CENTRO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI (Integrazione) 121.000,002 LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADE E MARCIAPIEDI 375.000,003 LAVORI DI ADEGUAMENTO IMPIANTO TERMICO PRESSO IL MUSEO ARCHEOLOGICO 52.000,004 LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADE E MARCIAPIEDI 136.000,005 ADEGUAMENTO IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE CAPOLUOGO 350.000,00

Totale 1.034.000,00

VERIFICA LIMITE INDEBITAMENTO ANNUALE Importo

(Situazione al 31-12-2010) Parziale Totale

Esposizione massima per interessi passivi (accertamenti 2008) Tit.1 - Tributarie 2.795.742,50 Tit.2 - Contributi e trasferimenti correnti 8.876.729,08 Tit.3 - Extratributarie 3.070.720,58

Somma 14.743.192,16

Percentuale massima di impegnabilità delle entrate 15,00 % Limite teorico interessi (15% entrate) (+) 2.211.478,82 2.211.478,82

Esposizione effettiva per interessi passivi Interessi su mutui pregressi (2009 e precedenti) 1.225.000,25 Interessi su nuovi mutui (2010) 43.846,96 Interessi per prestiti obbligazionari 0,00 Interessi per debiti garantiti da fideiussione prestata dall'Ente 0,00

Interessi passivi 1.268.847,21

Contributi in C/interesse su mutui pregressi (2009 e precedenti) 1.600.222,47 Contributi in C/interesse su nuovi mutui (2010) 3.360,00

Contributi C/interesse 1.603.582,47

Esposizione effettiva (interessi passivi al netto contributi in C/interesse) (-) -334.735,26 -334.735,26

Verifica prescrizione di legge (norma vigente nel 2010) Disponibilità residua al 31-12-10 per ulteriori interessi passivi 2.546.214,08

RIspetto del limite 2010 Rispettato

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Andamento della gestione 88

Politiche di investimento, finanziamento, ricerca e sviluppo (11)Politiche di autofinanziamento, ricerca e sviluppo (11.4)

Il contratto di sponsorizzazione è stato introdotto nella pubblica amministrazione, per la prima volta, con la leggefinanziaria per il 1997 che prevedeva (art.43) la possibilità di stipulare contratti di sponsorizzazione e accordi dicollaborazione con soggetti privati ed associazioni senza fini di lucro. Con questa nuova disciplina, il legislatoreintendeva fornire un riferimento normativo ad una serie di comportamenti, procedure ed atti che - sotto la genericadefinizione di sponsorizzazione - legittimavano comportamenti eterogenei degli enti pubblici. In tale ambito, il ricorso allesponsorizzazioni era subordinato al rispetto di talune condizioni, come il perseguimento di interessi pubblici, l'esclusionedi forme di conflitto di interesse tra attività pubblica e privata, ed infine, la presenza di significativi risparmi di spesarispetto agli stanziamenti previsti. Nell'ambito più specifico della finanza territoriale, anche il testo unico sull'ordinamentodegli enti locali (art.119) cita i contratti di sponsorizzazione, gli accordi di collaborazione e le convenzioni, e colloca lamateria nell’ambito della disciplina dei servizi pubblici locali, e più precisamente, tra le prestazioni accessorie dirette afornire consulenze o servizi aggiuntivi finalizzati a favorire una migliore qualità dei servizi prestati.Questi interventi legislativi, pertanto, tendono a incentivare, ove ritenuta vantaggiosa, la diffusione del contratto disponsorizzazione, visto come ulteriore strumento a disposizione degli enti per soddisfare i bisogni della comunitàamministrata, e soprattutto, come mezzo idoneo a reperire ulteriori risorse messe in campo da privati invogliati adinvestire i propri fondi e le proprie potenzialità nello sviluppo dei soggetti pubblici.

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Andamento della gestione 89

Prestazioni e servizi offerti alla collettività (12)Servizi a domanda individuale (12.1)

La tabella riporta il bilancio economico dei servizi a domanda individuale con la percentuale di copertura dei costisostenuti per l’erogazione della relativa prestazione, intesa come il rapporto tra le spese complessivamente sostenuteper distribuire questi servizi e le entrate che finanziano tali attività. L’eccedenza degli oneri rispetto ai proventirappresenta il costo che la collettività paga per tenere in vita l’importante servizio e consentire ai diretti utilizzatori diottenere le corrispondenti prestazioni ad un prezzo ritenuto “socialmente equo”, e quindi inferiore ai costi correnti dimercato.

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Informazioni e dati di bilancio (12.1.3)

Servizi a domanda individualeRENDICONTO 2010

BilancioEntrate Uscite

Risultato Percentualedi copertura

1 Asili nido 305.389,74 342.131,87 -36.742,13 89,26 %2 Impianti sportivi 53.302,61 358.442,71 -305.140,10 14,87 %3 Mense scolastiche 445.218,81 570.264,96 -125.046,15 78,07 %4 Museo Archeologico 11.088,30 47.772,38 -36.684,08 23,21 %5 Museo delle Carrozze 7.790,30 55.298,15 -47.507,85 14,09 %6 Uso di locali non istituzionali 8.720,25 13.309,40 -4.589,15 65,52 %7 Centri estivi - - - 8 Trasporto scolastico 59.909,41 282.005,36 -222.095,95 21,24 %9 Lampade votive 62.026,79 57.480,03 4.546,76 107,91 %

Totale 953.446,21 1.726.704,86 -773.258,65 55,22 %

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Andamento della gestione 90

Prestazioni e servizi offerti alla collettività (12)Servizi a rilevanza economica (12.2)

La tabella riporta il bilancio economico dei servizi a rilevanza commerciale o industriale, unitamente alla percentuale dicopertura dei costi sostenuti per l’erogazione della relativa prestazione. Quest'ultima è intesa come il rapporto tra lespese complessivamente sostenute per erogare questi servizi e le entrate che finanziano tali attività. In questo generedi gestione aziendale - dove maggiore è l’incentivo statale alla privatizzazione del servizio - la rilevanza economica dellaprestazione svolta e la presenza di professionalità assimilabili a quelle operanti nel mercato sono elementi checaratterizzano fortemente l’organizzazione del servizio. Questi elementi presuppongono la gestione di risorse umane edi mezzi strumentali con modalità tipicamente private, dove la tendenza al raggiungimento del pareggio economico e laprospettiva del conseguimento di un adeguato volume di utili sono caratteristiche difficilmente prescindibili. La gestioneeconomica del servizio, infatti, è un requisito necessario per garantire nel tempo lo sviluppo e l’aggiornamentotecnologico della struttura produttiva.

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Informazioni e dati di bilancio (12.2.3)

Servizi a rilevanza economicaRENDICONTO 2010

BilancioEntrate Uscite

Risultato Percentualedi copertura

1 Lampade votive - - - 2 Trasporto scolastico - - - 3 Centri estivi - - -

Totale 0,00 0,00 0,00

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Andamento della gestione 91

Analisi generale per indici (13)Indicatori finanziari ed economici generali (13.1)

Il prospetto riporta gli indicatori finanziari, economici e generali relativi al rendiconto. Si tratta di una batteria di indiciprevista obbligatoriamente dal legislatore che consente di individuare taluni parametri idonei a definire, seppure intermini molto generici, il grado di solidità generale del bilancio finanziario. Il rapporto tra il numeratore ed ilcorrispondente denominatore, espresso in valori numerici o percentuali, fornisce inoltre un utile metro di paragone perconfrontare la situazione reale di questo comune con quella degli enti di dimensione anagrafica e socio-economicasimilare.Come nelle relazioni al consuntivo degli esercizi precedenti, conformerete a quanto previsto dall’ordinamento finanziarioe contabile degli Enti, al fine di fornire ulteriori specificazioni, per una riflessione più approfondita e completa, vengonodi seguito rappresentati alcuni indicatori generali che permettono di valutare, in modo sintetico ma efficacie, lo stato disalute finanziaria dell’ Ente.

La popolazione presa a riferimento per la costruzione degli indici è quella corrispondente al 31.12.2010, ammontantecomplessivamente a 15.887 abitanti.

Gli indici più significativi sono i seguenti:

GRADO DI AUTONOMIA – (Grado di autonomia finanziaria, e Autonomia impositiva )

E' un indicatore che denota la capacità del Comune di reperire le risorse (entrate correnti) necessarie al finanziamentodi tutte le spese di funzionamento dell'apparato comunale. Le entrate correnti costituiscono le risorse destinate allagestione dei servizi comunali: di questo importo complessivo, le entrate tributarie ed extratributarie indicano la partedirettamente o indirettamente reperita dall'ente. I trasferimenti correnti dello Stato, Regione ed altri enti, costituisconoinvece le entrate derivate, in quanto risorse fornite da terzi e destinate a finanziare una parte della gestione corrente.

PRESSIONE FISCALE E RESTITUZIONE ERARIALE PRO CAPITE – (Pressione finanziaria, Pressione Tributaria,Trasferimento erariale e Intervento Regionale)

E' importante conoscere qual è il prezzo pagato dal cittadino per usufruire dei servizi forniti dallo stato sociale. Allostesso tempo, è interessante individuare la somma media erogata dallo Stato o dalla Regione Friuli Venezia Giulia all’Ente locale per ogni cittadino residente e destinata a spese strutturali e a servizi pubblici.

GRADO DI RIGIDITA' DEL BILANCIO (Rigidità spesa corrente)

L'amministrazione può scegliere come utilizzare le risorse comunali nella misura in cui il bilancio non è già statoprevalentemente vincolato da impegni di spesa a lungo termine assunti in precedenti esercizi. Conoscere il grado dirigidità del bilancio consente di individuare quale sia il margine di operatività a disposizione per assumere nuove sceltedi gestione o intraprendere ulteriori iniziative economico/finanziarie.

INCIDENZA RESIDUI ATTIVI

L' indice esprime il rapporto tra i residui complessivi esistenti al 31 dicembre di ogni anno (entrate non riscosse) e leentrate accertate per lo stesso esercizio.

INCIDENZA RESIDUI PASSIVI

L' indice esprime il rapporto tra i residui complessivi esistenti al 31 dicembre di ogni anno (pagamenti non effettuati) e lespese impegnate per lo stesso esercizio.

GRADO DI RIGIDITA' PRO CAPITE (Indebitamento locale pro capite)

I principali fattori di rigidità a lungo termine sono il costo del personale e il livello d'indebitamento. Questi fattoriindividuano, in termini negativi, il riflesso sul bilancio delle scelte strutturali già adottate dal Comune.

VELOCITA’ DI RISCOSSIONE DELLE ENTRATE PROPRIE

Questo indice, ottenuto dal rapporto tra riscossione delle entrate proprie rispetto a quanto accertato esprime lamaggiore o minore capacità dell’Ente nella riscossione dei crediti.

VELOCITA’ DI GESTIONE DELLA SPESA CORRENTEQuesto indice fornisce un’ immediata rappresentazione della velocità di pagamento, ottenuta dal rapporto fra ipagamenti e gli impegni inerenti le spese correnti, effettuati nell’esercizio in corso.

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Andamento della gestione 92

REDDITIVITA’ DEL PATRIMONIORendimento della gestione dei beni patrimoniali disponibili. L’indice è calcolato sulla base del gettito dei fitti attivi deibeni di proprietà.

PATRIMONIO PRO CAPITEValore per ogni abitante, riferito ad ogni abitante rispettivamente dei beni patrimoniali disponibili, indisponibili edemaniali. Gli indici relativi al patrimonio dei beni patrimoniali disponibili, indisponibili e dei beni demaniali sonocalcolati al netto dell’ammortamento economico.

RAPPORTO DIPENDENTI/POPOLAZIONEL’indice è l’ espressione sintetica della congruenza delle dimensioni dell’organico dell’ente rispetto alla popolazioneamministrata.

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Informazioni e dati di bilancio (13.1.3)

INDICATORI FINANZIARI ED ECONOMICI GENERALI

Denominazione e contenuto Valore Denominazione e contenuto Valore

Autonomia finanziaria (%) 50,29 Velocità riscossione entrate proprie (%) 32,231 Entrate proprie (acc. comp.)

––––––––––––––––––––––––Entrate correnti (acc. comp.)

10 Entrate proprie (risc. comp.)–––––––––––––––––––––––Entrate proprie (acc. comp.)

Autonomia impositiva (%) 31,03 Rigidità spesa corrente (%) 35,192 Tributi (acc. comp.)

––––––––––––––––––––––––Entrate correnti (acc. comp.)

11 Spese personale + Rimb.mutui (imp. comp.)––––––––––––––––––––––––––––––––––––Entrate correnti (acc. comp.)

Pressione finanziaria 797,15 Velocità gestione spese correnti (%) 79,743 Tributi + Trasferimenti (acc. comp.)

––––––––––––––––––––––––––––––Popolazione (abitanti)

12 Spese correnti (pag. comp.)–––––––––––––––––––––––Spese correnti (imp. comp.)

Pressione tributaria pro-capite 306,39 Redditività del patrimonio (%) 9,634 Tributi ( acc.comp.)

––––––––––––––––––Popolazione (abitanti)

13 Entrate patrimoniali (valore)––––––––––––––––––––––––––––Valore beni patrimoniali disponibili

Trasferimento erariale pro-capite 23,48 Patrimonio indisponibile pro-capite 775,215 Trasferimenti correnti Stato (acc. comp.)

–––––––––––––––––––––––––––––––––Popolazione (abitanti)

14 Valore beni patrimoniali indisponibili–––––––––––––––––––––––––––––Popolazione (abitanti)

Intervento regionale pro-capite 456,41 Patrimonio disponibile pro-capite 693,396 Trasferimenti correnti Regione (acc. comp.)

––––––––––––––––––––––––––––––––––––Popolazione (abitanti)

15 Valore beni patrimoniali disponibili–––––––––––––––––––––––Popolazione (abitanti)

Incidenza residui attivi (%) 71,35 Patrimonio demaniale pro-capite 1.606,947 Residui attivi complessivi (C+R)

––––––––––––––––––––––––––Entrate (acc.comp.)

16 Valore beni demaniali––––––––––––––––––Popolazione (abitanti)

Incidenza residui passivi (%) 60,29 Rapporto dipendenti su popolazione 0,00548 Residui passivi complessivi (C+R)

––––––––––––––––––––––––––––Uscite (imp. comp.)

17 Dipendenti––––––––––––––––––Popolazione (abitanti)

Indebitamento locale pro-capite 1.760,609 Residui debiti mutui (quota capitale)

–––––––––––––––––––––––––––––Popolazione (abitanti)

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Andamento della gestione 93

Analisi generale per indici (13)Parametri di deficit strutturale (13.2)

I parametri di deficit strutturale sono dei particolari tipi di indicatori previsti obbligatoriamente dal legislatore per tutti glienti locali, e la tabella seguente riporta il dato di questo comune riscontrato nell’ultimo biennio. Lo scopo di questi indiciè quello di fornire al Ministero dell’Interno un indizio, sufficientemente obiettivo, che riveli il grado di solidità dellasituazione finanziaria dell’ente, o per meglio dire, l’assenza di una condizione di dissesto strutturale. Secondo il testounico sull’ordinamento degli enti locali (art.242), infatti, sono considerati in condizioni strutturalmente deficitarie gli entilocali che presentano gravi e incontrovertibili condizioni di squilibrio, individuate dalla presenza di almeno la metà degliindicatori con un valore dell’indice non coerente (fuori media) con il corrispondente dato di riferimento nazionale.I parametri considerati per accertare l’eventuale presenza di una condizione di deficitarietà strutturale sono i seguenti:

1) Valore negativo del risultato di gestione superiore in termini di valore assoluto al 5% rispetto alle entrate correnti;2) Volume dei residui attivi di nuova formazione provenienti dalla gestione di competenza e relative ai titoli I e III, con

l'esclusione dell'addizionale lrpef, superiori al 42% dei valori di accertamento delle entrate dei medesimi titoli I e IIIesclusi i valori dell'addizionale lrpef;

3) Ammontare dei residui attivi di cui al titolo I e al titolo III superiore al 65% (provenienti dalla gestione dei residuiattivi) rapportata agli accertamenti della gestione di competenza delle entrate dei medesimi titoli I e III;

4) Volume dei residui passivi provenienti dal titolo I superiore al 40% degli impegni della medesima spesa corrente;5) Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata superiore allo 0,5% delle spese correnti;6) Volume complessivo delle spese di personale a vario titolo rapportato al volume complessivo delle entrate correnti

desumibili dai titoli I, II e III superiore al 40% per i comuni inferiori a 5.000 abitanti, superiore al 39% per i comuni da5.000 a 29.999 abitanti e superiore al 38% per i comuni oltre i 29.999 abitanti (al netto dei contributi regionali nonchédi altri enti pubblici finalizzati a finanziare spese di personale);

7) Consistenza dei debiti di finanziamento non assistiti da contribuzioni superiore al 150% rispetto alle entrate correntiper gli enti che presentano un risultato contabile di gestione positivo e superiore al 120% per gli enti che presentanoun risultato contabile di gestione negativo;

8) Consistenza dei debiti fuori bilancio formatisi nel corso dell'esercizio superiore al 1% rispetto ai valori diaccertamento delle entrate correnti (l'indice si considera negativo ove tale soglia sia superata in tutti gli ultimi 3anni);

9) Esistenza al 31/12 di anticipazioni di tesoreria non rimborsate superiori al 5% rispetto alle entrate correnti;10) Ripiano squilibri in sede di provvedimento di salvaguardia degli equilibri riferito allo stesso esercizio con misure di

alienazione di beni patrimoniali e/o avanzo di amministrazione superiore al 5% dei valori della spesa corrente.

Il prospetto indica, secondo i parametri di riferimento ministeriali prima riportati, se l'ente rientra o meno nella mediaprevista da tale norma.

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Informazioni e dati di bilancio (13.2.3)

PARAMETRI DI DEFICIT STRUTTURALE Parametri 2009 Parametri 2010 Andamento(Coerenza dell'indice con il valore di riferimento nazionale) Nella media Fuori media Nella media Fuori media nel biennio

1 Risultato contabile di gestione rispetto entrate correnti (a) Positivo2 Residui entrate correnti rispetto entrate proprie (b) Positivo3 Residui entrate proprie rispetto entrate proprie (c) Positivo4 Residui spese correnti rispetto spese correnti (d) Positivo5 Procedimenti di esecuzione forzata rispetto spese correnti (e) Positivo6 Spese personale rispetto entrate correnti (f) Positivo7 Debiti di finanziamento non assistiti rispetto entrate correnti (g) Positivo8 Debiti fuori bilancio rispetto entrate correnti (h) Positivo9 Anticipazioni tesoreria non rimborsate rispetto entrate correnti (i) Positivo10 Misure di ripiano squilibri rispetto spese correnti (l) Positivo

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Andamento della gestione 94

Andamento delle principali categorie di costi e proventi (14)Proventi e costi della gestione caratteristica (14.1)

Il prospetto riporta il risultato della gestione caratteristica, ottenuto dalla differenza tra i seguenti ricavi e costiriconducibili all’attività istituzionale dell’ente:

Proventi tributari (Ricavo) - Comprende i proventi di natura tributaria (imposte, tasse, tributi speciali ed altre entrate dinatura tributaria) di competenza economica dell’esercizio. Eventuali proventi di tale natura riferiti ad esercizi precedentisono rilevati tra i componenti straordinari della gestione. I proventi rilevati nella voce trovano conciliazione con gliaccertamenti del titolo I dell’entrata categorie 1, 2 e 3 (al netto della parte riferita ad esercizi precedenti) integrati erettificati nel rispetto del principio della competenza economica.Proventi da trasferimenti (Ricavo) - Riporta i proventi relativi ai trasferimenti correnti concessi all’ente dallo Stato, dallaregione, da organismi comunitari e internazionali e da altri enti del settore pubblico. Eventuali proventi di tale naturariferiti ad esercizi precedenti sono invece componenti straordinari della gestione.Proventi da servizi pubblici (Ricavo) - Indica i proventi che derivano dall’erogazione del servizio pubblico, sia essoistituzionale, a domanda individuale o produttivo, di competenza economica dell’esercizio. I proventi rilevati nella vocetrovano conciliazione con gli accertamenti relativi alla categoria 1 del Titolo III dell’entrata, rettificati ed integrati nelrispetto del principio della competenza economica.Proventi da gestione patrimoniale (Ricavo) - Rileva i proventi relativi all’attività di gestione dei beni iscritti tra leimmobilizzazioni del conto del patrimonio, quali locazioni e concessioni, nel rispetto del principio della competenzaeconomica. Eventuali concessioni pluriennali di beni demaniali o patrimoniali sono riscontate per la parte di competenzaeconomica di successivi esercizi. I proventi rilevati nella voce trovano conciliazione con gli accertamenti della categoria2 del Titolo III dell’entrata, rettificati ed integrati nel rispetto del principio della competenza economica.Proventi diversi (Ricavo) - Si tratta di una categoria residuale relativa a proventi di competenza economica dell’esercizioche non sono riconducibili ad altre voci del conto economico e che non rivestono carattere straordinario. In questa voceaffluisce anche la quota annuale di ricavi pluriennali per l’importo corrispondente alla diminuzione dei risconti passivi, edin particolare, l’utilizzo di conferimenti (contributi in conto impianti) per l’importo corrispondente alla quota diammortamento del bene con essi finanziato. I proventi rilevati nella voce trovano, in generale, conciliazione con gliaccertamenti della categoria 5 del Titolo III dell’entrata, rettificati ed integrati nel rispetto del principio della competenzaeconomica.Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni (Ricavo) - Sono indicati in tale voce i costi ( personale, acquisto beni,servizi ecc) che danno luogo ad iscrizioni tra le immobilizzazioni del conto del patrimonio.Variazioni nelle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione (Ricavo) - In tale voce è riportata la variazione tra il valoredelle rimanenze finali e iniziali relative a prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti. La valutazione dellerimanenze dei prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti è effettuata secondo i criteri del codice civile.Personale (Costo) - Riporta i costi sostenuti nell’esercizio per il personale dipendente (retribuzione, straordinari,indennità, oneri previdenziali ed assicurativi, trattamento di fine rapporto e simili) di competenza economicadell’esercizio. I costi rilevati in questa voce trovano conciliazione negli impegni del conto del bilancio rilevatinell’intervento n.1, integrati e rettificati nel rispetto del principio della competenza economica.Acquisti di materie prime e/o beni di consumo (Costo) - Indica i costi per l’acquisto di materie prime, merci e beni diconsumo necessari al funzionamento dell’attività ordinaria dell’ente, in base al principio della competenza economica. Icosti rilevati in questa voce trovano conciliazione negli impegni del conto del bilancio rilevati nell’intervento n.2, rettificatied integrati nel rispetto del principio della competenza economica.Variazioni delle rimanenze di materie prime e/o beni di consumo (Costo) - Mostra la variazione delle rimanenze dimaterie prime, merci e beni di consumo acquistate e non utilizzate alla chiusura dell’esercizio. Le rimanenze, di solito,sono valutate al minore tra costo storico e il valore di mercato. Il costo storico è costituito dai costi sostenuti per ottenerela proprietà delle rimanenze nella loro attuale condizione. Per i beni fungibili, la valutazione può essere fatta sulla basedel costo medio ponderato, Fifo o Lifo.

Prestazioni di servizi (Costo) - Si tratta dei costi per l’acquisizione di servizi connessi alla gestione operativa. I costirilevati in questa voce trovano conciliazione con gli impegni del conto del bilancio rilevati nell’intervento n.3, rettificati edintegrati nel rispetto del principio della competenza economica.Utilizzo di beni di terzi (Costo) - Indica i corrispettivi per l'utilizzo di beni di terzi, sia materiali che immateriali. I costirilevati in questa voce trovano conciliazione con gli impegni del conto del bilancio rilevati nell’intervento n.4, rettificati edintegrati nel rispetto del principio della competenza economica.Trasferimenti (Costo) - Comprende gli oneri per le risorse finanziarie correnti trasferite dall’ente a terzi che solo pressogli stessi se effettivamente impiegate assumono la valenza di costi. Devono essere rilevati i trasferimenti in denaro a cuinon corrisponde alcuna controprestazione, quali ad esempio le semplici movimentazioni finanziarie ed i contributi afondo perduto o in conto esercizio per l’attività svolta da enti che operano per la popolazione e il territorio. I costi rilevatiin questa voce trovano, in generale, conciliazione con gli impegni relativi all’intervento 5) del Titolo I della spesa.Imposte e tasse (Costo) - Si tratta degli importi riferiti a imposte e tasse corrisposte dall’ente durante l’esercizio. I costirilevati in questa voce trovano conciliazione con gli impegni relativi all’ intervento n.6 della spesa corrente, rettificati edintegrati.Quote di ammortamento dell’esercizio (Costo) - Comprendono gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali emateriali iscrivibili nel conto del patrimonio. Trova allocazione in tale voce anche la quota di costo relativa ai costipluriennali che, nel rispetto del principio della competenza, sono ripartiti su più esercizi. La procedura di ammortamentoè necessaria per le immobilizzazioni la cui utilizzazione è limitata nel tempo in quanto soggette a deperimento oconsumo. L’ammortamento inizia dal momento in cui il bene è pronto per l’uso, ossia quando è nel luogo e nellecondizioni necessarie per funzionare secondo le aspettative dell’ente. Le aliquote di ammortamento indicate nell’art.229 del Tuel possono essere considerate come “ aliquote ordinarie”, assumendo carattere residuale le aliquote diammortamento imposte da norme speciali..

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Andamento della gestione 95

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Informazioni e dati di bilancio (14.1.3)

PROVENTI E COSTI DELLA GESTIONE CARATTERISTICAAndamento nel biennio 2009-2010

Importi2009 2010

Variazione

Proventi tributari 2.825.896,44 4.867.586,72 2.041.690,28 Proventi da trasferimenti 8.492.731,94 7.796.743,08 -695.988,86 Proventi da servizi pubblici 1.100.032,02 954.296,18 -145.735,84 Proventi da gestione patrimoniale 721.642,22 1.060.555,53 338.913,31 Proventi diversi 637.874,98 549.041,66 -88.833,32 Proventi da concessioni da edificare 229.519,24 225.800,00 -3.719,24 Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 0,00 0,00 0,00 Variazione nelle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, ecc. (+/-) 0,00 0,00 0,00

Proventi 14.007.696,84 15.454.023,17

Personale 3.273.625,01 3.174.724,75 -98.900,26 Acquisto di materie prime e/o beni di consumo 205.851,06 212.224,64 6.373,58 Variazioni nelle rimanenze di materie prime e/o beni di consumo (+/-) 0,00 0,00 0,00 Prestazioni di servizi 4.622.116,40 6.043.032,85 1.420.916,45 Utilizzo beni di terzi 106.516,09 110.574,09 4.058,00 Trasferimenti 1.711.980,15 1.922.151,00 210.170,85 Imposte e tasse 255.378,73 293.995,59 38.616,86 Quote di ammortamento d'esercizio 1.454.485,91 1.761.922,33 307.436,42

Costi 11.629.953,35 13.518.625,25

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Andamento della gestione 96

Andamento principali categorie di costi e proventi (14)Proventi e costi delle partecipazioni (14.2)

Il prospetto riporta il risultato della gestione delle partecipazioni, ottenuto dalla differenza tra i seguenti ricavi e costiriconducibili all’attività di partecipazione del comune in qualsiasi società ed ente di varia natura ed oggetto sociale, eprecisamente:Utili (Ricavo) - In tale voce si collocano gli importi relativi a distribuzione di utili e dividendi deliberati nell’esercizio dalleaziende speciali, consorzi e società partecipate dall’ente. I proventi rilevati in questa voce trovano conciliazione con gliimporti relativi agli accertamenti di cui alla categoria 4) del Titolo III dell’entrata integrati e rettificati in ragione delprincipio di competenza.Interessi su capitale di dotazione (Ricavo) - Indica il valore degli interessi attivi di competenza dell’esercizio chel’azienda speciale versa all’ente come corrispettivo per la disponibilità del fondo di dotazione. I proventi rilevati in questavoce trovano conciliazione con gli accertamenti di cui alla categoria 3) del Titolo III dell’entrata, integrati e rettificati nelrispetto della competenza economica.Trasferimenti ad aziende speciali e partecipate (Costo) - Rappresenta costo annuo di competenza delle erogazioniconcesse dall’ente alle aziende speciali, consorzi, istituzioni e società partecipate per contributi in conto esercizio. Icosti rilevati in tale voce trovano conciliazione con gli impegni relativi all’intervento 5) del Titolo I della spesa.

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Informazioni e dati di bilancio (14.2.3)

PROVENTI E COSTI DELLE PARTECIPAZIONIAndamento nel biennio 2009-2010

Importi2009 2010

Variazione

Utili 18,60 34,23 15,63 Interessi su capitale di dotazione 0,00 0,00 0,00

Proventi 18,60 34,23

Trasferimenti ad aziende speciali e partecipate 0,00 0,00 0,00

Costi 0,00 0,00

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Andamento della gestione 97

Andamento principali categorie di costi e proventi (14)Proventi e costi finanziari (14.3)

Il prospetto riporta il risultato della gestione finanziaria, ottenuto dalla differenza tra i ricavi ed i costi riconducibili adattività di natura esclusivamente finanziaria, e precisamente:Interessi attivi (Ricavo) - Accoglie i proventi di competenza dell’esercizio connessi con l’area finanziaria della gestionedell’ente. Sono inseriti in tale voce, con specificazione nella relazione illustrativa anche i proventi finanziari diversi dagliinteressi attivi. I proventi rilevati in tale voce trovano conciliazione con gli accertamenti relativi alla categoria 3) del TitoloIII dell’entrata, integrati e rettificati secondo competenza economica.Interessi passivi (Costo) - Riporta gli oneri finanziari di competenza economica dell’esercizio.

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Informazioni e dati di bilancio (14.3.3)

PROVENTI E COSTI FINANZIARIAndamento nel biennio 2009-2010

Importi2009 2010

Variazione

Interessi attivi 304.297,83 147.503,49 -156.794,34

Proventi 304.297,83 147.503,49

Interessi passivi su mutui e prestiti 1.163.469,64 1.225.000,25 61.530,61 Interessi passivi su obbligazioni 0,00 0,00 0,00 Interessi passivi su anticipazioni 0,00 0,00 0,00 Interessi passivi per altre cause 0,00 0,00 0,00

Costi 1.163.469,64 1.225.000,25

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Andamento della gestione 98

Andamento principali categorie di costi e proventi (14)Proventi e costi straordinari (14.4)

Il prospetto riporta il risultato della gestione straordinaria, ottenuto dalla differenza tra i ricavi ed i costi riconducibili adattività dell’ente non ricorrenti, e precisamente:Insussistenze del passivo (Ricavo) - Comprende gli importi relativi alla riduzione di debiti esposti nel passivo delpatrimonio, il cui costo originario è transitato nel conto economico in esercizi precedenti. La principale fonte diconoscenza è l’atto di riaccertamento dei residui passivi.Sopravvenienze attive (Ricavo) - Indica i proventi di competenza economica di esercizi precedenti che determinanoincrementi dell’attivo. Trovano allocazione in questa voce i maggiori crediti derivanti dal riaccertamento dei residui attivie le altre variazioni positive del patrimonio non derivanti dal conto di bilancio.Plusvalenze patrimoniali (Ricavo) - Corrisponde alla differenza positiva tra il corrispettivo ed indennizzo conseguito, alnetto degli oneri accessori di diretta imputazione ed il valore non ammortizzato dei beni (..).Insussistenze dell’attivo (Costo) - Sono costituite dagli importi relativi alla riduzione di crediti o alla riduzione di valore diimmobilizzazioni. La principale fonte per la rilevazione delle insussistenze dell’attivo è l’atto di riaccertamento dei residuiattivi. Le insussistenze possono derivare anche da minori valori dell’attivo per perdite, dismissione o danneggiamento dibeni e da rettifiche per errori di rilevazione e valutazione nei precedenti esercizi.Minusvalenze patrimoniali (Costo) - Hanno significato simmetrico rispetto alle plusvalenze ed accolgono la differenza,ove negativa, tra il valore di scambio del bene e il corrispondente valore netto iscritto nell’attivo del patrimonio.Accantonamento per svalutazione crediti (Costo) - Sono indicate in tale voce le quote di accantonamento perinesigibilità che devono gravare sull’esercizio in cui le stesse si possono ragionevolmente prevedere relative a creditiiscritti nel conto del patrimonio.I crediti di dubbia esigibilità devono essere stralciati dal conto del bilancio, salvo che nonsussista un avanzo vincolato tale da consentire la copertura della relativa perdita.Oneri straordinari (Costo) - Comprende gli altri costi di carattere straordinario di competenza economica dell’esercizio.Vi trovano allocazione gli importi impegnati all’intervento 8) del Titolo I della spesa, riconducibili ad eventi straordinari (..)ed i trasferimenti in conto capitale concessi a terzi e finanziati con mezzi propri. La voce riveste carattere residuale,trovando allocazione in essa tutti i valori economici negativi non allocabili in altra voce di natura straordinaria.

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Informazioni e dati di bilancio (14.4.3)

PROVENTI E COSTI STRAORDINARIAndamento nel biennio 2009-2010

Importi2009 2010

Variazione

Insussistenze del passivo 226.376,31 10.690.549,76 10.464.173,45 Sopravvenienze attive 140.240,07 20.633.462,11 20.493.222,04 Plusvalenze patrimoniali 6.272,19 990,00 -5.282,19

Proventi 372.888,57 31.325.001,87

Insussistenze dell'attivo 8.161,75 47.165.401,46 47.157.239,71 Minusvalenze patrimoniali 0,00 0,00 0,00 Accantonamento per svalutazione crediti 0,00 0,00 0,00 Oneri straordinari 130.045,76 105.913,05 -24.132,71

Costi 138.207,51 47.271.314,51

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Andamento della gestione 99

Considerazioni finali (15)Evoluzione della gestione (15.1)

La crisi economica che ha colpito l’economia mondiale, innescata dalla crisi finanziaria del settembre 2008, si èrapidamente propagata al sistema economico di tutti i paesi, percorrendo il complesso sistema di comunicazione tramercati cresciuto con l’integrazione finanziaria globale. Le maggiori economie del mondo sono entrate in recessione ele prospettive della ripresa sono ancora incerte ed è per questo motivo che i singoli governi sono stati costretti, edancora lo sono, ad intervenire tempestivamente per modificare con prontezza le decisioni di politica di bilancio delineatenegli atti di programmazione. La crisi internazionale che ha coinvolto anche l’Italia, nel 2009 ha toccato il picconegativo, mentre nel 2010 si sono evidenziati i primi timidi segnali di ripresa, già peraltro minacciati dal rialzo del prezzodelle materie prime energetiche.

In sintonia con questo mutamento di regole e comportamenti, che ha interessato le nazioni ma anche lacollettività dell'intera Unione europea, diventa indispensabile per qualsiasi amministrazione affinare la capacità diessere flessibili nella programmazione degli interventi, e soprattutto rapidi nelle scelte di azione cogliendo le possibilitàdi aggiornare le proprie linee di azione man mano si presentano.

Diventa pertanto fondamentale sapersi destreggiare con precisione tra i vincoli e le opportunità che spesso sipresentano in modo inaspettato o repentino.

L’azione politica perseguita in questi anni dall’Amministrazione ha messo al centro delle proprie scelte lepersone e i loro diritti, senza distinzioni, sia come singoli sia nelle formazioni sociali che esprimono le loro sensibilità. Aquesta esigenza è stata coniugata, tuttavia, la consapevolezza del momento problematico a livello economico, con lavolontà di non incrementare la pressione fiscale nei confronti della comunità.

Si è quindi operato, con sempre maggior rigore, per il contenimento della spesa mediante la riduzione ed iltaglio dei costi al fine di destinare le risorse così risparmiate alle attività tipiche di mantenimento ed aumento dei servizi,unitamente all’individuazione di nuove risorse riuscendo a rispondere con puntualità ed efficienza, sia alle situazioni diprecarietà sia a quelle ordinarie.

Si fa constatare come la gestione amministrativa, improntata a criteri di correttezza ed oculatezza, con impegnoprudenziale delle risorse finanziarie disponibili abbia condotto ad un risultato complessivamente positivo, costituitodall'avanzo di amministrazione.

Nell’anno 2010 attraverso un’ accorta ed efficiente programmazione finanziaria, è stato possibile mantenere ilivelli qualitativi e quantitativi delle prestazioni e dei servizi comunali nonostante la contrazione della spesa corrente ed inotevoli sacrifici sopportati in ordine a cospicui esborsi per contenziosi rivenienti da esercizi precedenti.

Anche per l’anno 2010 l’amministrazione riesce nell’obiettivo, sempre più difficile, del rispetto del patto distabilità, un impegno questo imprescindibile dalla volontà di una amministrazione, come più volte ribadito, che comportaun’attenzione quotidiana ed un monitoraggio costante dei fatti della gestione amministrativa.

La Relazione al Conto Consuntivo ripercorrendo tutte le fasi dell’esercizio vuole evidenziare argomenti e dati,inerenti sia l’azione amministrativa sia dati prettamente tecnici, che mostrano come nei mesi scorsi l’Amministrazionenon ha tirato i remi in barca nell’attesa dei cambiamenti ma, compatibilmente con un difficile quadro generale, ha postoin essere molte iniziative per far fronte alle esigenze delle famiglie e nell’ambito delle linee operativedell’Amministrazione relative al programma “opere pubbliche” è intervenuta dando priorità ad interventi che hannomigliorato la viabilità nel territorio, la vivibilità dell’ambiente nonché la manutenzione delle scuole ed il rifacimento diimpianti sportivi.

Si ritiene, pertanto, che l'azione amministrativa condotta nell'esercizio 2010, tenuto conto dello stato diattuazione dei programmi, dei costi sostenuti e degli obiettivi raggiunti, con i limiti e le difficoltà dovute alla scarsadisponibilità di risorse finanziarie, sia stata efficace ed efficiente e che l’Amministrazione abbia adottato tutti iprovvedimenti necessari per il loro miglioramento o potenziamento.