Reingegnerizzazione : il progetto Fiaso-Lilly Stop a liste ... · Stop agli errori in sala...

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PANORAMA della SANITÀ • n°20 • maggio 2011 42 Aziende “Reingegnerizzazione”: il progetto Fiaso-Lilly Stop a liste d’attesa oncologiche ed errori in sala operatoria L’obiettivo è quello di migliorare le performance delle Aziende coinvolte puntando poi ad “esportare” a tutte le strutture pubbliche le innovazioni sperimentate con successo Abbattere le liste d’at- tesa in radiologia, cominciando da quelle come Tac, Risonanze magnetiche e mammografie per scongiurare il pericolo di tumo- re o consentire di combatterlo in tempo. Ridurre drasticamente gli errori in sala operatoria cau- sati dalla messa a punto del carrello chirurgico secondo il criterio “fai da te”, che ancora prevale in molte sale chirurgi- che e che causa una fetta non indifferente del 30% di errori rilevati annualmente nelle no- stre sale operatorie. Gli obietti- vi, ambiziosi ma già in fase avan- zata di realizzazione, sono quel- li del progetto di Innovazione continua in sanità, presentato l’11 maggio scorso durante il Forum PA da Fiaso (la Federazio- ne che rappresenta oltre il 60% di Asl e Ospedali) e dall’azienda farmaceutica Eli Lilly con sede a Sesto Fiorentino. Un progetto esteso anche ad altri campi della sanità, come l’umanizzazione della medicina o la presa in ca- rico dei pazienti oncologici dopo il ricovero e che vede oggi già impegnate una dozzina di azien- de sanitarie ed ospe- daliere associate a Fiaso che sperimen- teranno le innovazio- ni introdotte per ac- corciare i percorsi diagnostici dei pa- zienti, ottenere dia- gnosi anticipate, ri- durre gli errori chi- rurgici, umanizzare le cure e, fatto non secondario in tempi di crisi, gestire al meglio la spesa sani- taria. Per ora l’obiettivo è quello di migliorare le perfor- mance delle Aziende coinvolte puntando poi ad “esportare” a tutte le strutture pubbliche le innovazioni sperimentate con successo. A cominciare da quel- le per abbattere le liste d’attesa della radiologia oncologica e gli errori in sala operatoria causati dall’uso non corretto del carrel- lo chirurgico. Riduzione liste d’attesa in radiologia oncologica L’obiettivo di abbattere le liste d’attesa della radiologia onco- logica del progetto della Asl 3 di Bassano affronta una delle note dolenti dell’intero Servizio Sa- nitario Nazionale. I tempi di attesa denunciati dai cittadini al PIT salute del Tribunale dei di- ritti del malato parlano di 220 giorni per una Tac, anche se spesso si tratta di prestazioni differibili e non urgenti, se è vero che meno dell’1% delle cause per errori medici intentate dagli assistiti sono attribuibili a ritardata diagnosi. Ma è altret- tanto vero che spesso “ad aspet-

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PANORAMA della SANITÀ • n°20 • maggio 201142

Aziende

“Reingegnerizzazione”: il progetto Fiaso-Lilly

Stop a liste d’attesaoncologiche ed erroriin sala operatoriaL’obiettivo è quello di migliorare le performance delle Aziende coinvolte puntando poiad “esportare” a tutte le strutture pubbliche le innovazioni sperimentate con successo

Abbattere le liste d’at-tesa in radiologia, cominciandoda quelle come Tac, Risonanzemagnetiche e mammografie perscongiurare il pericolo di tumo-re o consentire di combatterloin tempo. Ridurre drasticamentegli errori in sala operatoria cau-sati dalla messa a punto delcarrello chirurgico secondo ilcriterio “fai da te”, che ancoraprevale in molte sale chirurgi-che e che causa una fetta nonindifferente del 30% di erroririlevati annualmente nelle no-stre sale operatorie. Gli obietti-

vi, ambiziosi ma già in fase avan-zata di realizzazione, sono quel-li del progetto di “Innovazionecontinua in sanità”, presentatol’11 maggio scorso durante ilForum PA da Fiaso (la Federazio-ne che rappresenta oltre il 60%di Asl e Ospedali) e dall’aziendafarmaceutica Eli Lilly con sede aSesto Fiorentino. Un progettoesteso anche ad altri campi dellasanità, come l’umanizzazionedella medicina o la presa in ca-rico dei pazienti oncologici dopoil ricovero e che vede oggi giàimpegnate una dozzina di azien-

de sanitarie ed ospe-daliere associate aFiaso che sperimen-teranno le innovazio-ni introdotte per ac-corciare i percorsidiagnostici dei pa-zienti, ottenere dia-gnosi anticipate, ri-durre gli errori chi-rurgici, umanizzarele cure e, fatto nonsecondario in tempidi crisi, gestire almeglio la spesa sani-taria.Per ora l’obiettivo è

quello di migliorare le perfor-mance delle Aziende coinvoltepuntando poi ad “esportare” atutte le strutture pubbliche leinnovazioni sperimentate consuccesso. A cominciare da quel-le per abbattere le liste d’attesadella radiologia oncologica e glierrori in sala operatoria causatidall’uso non corretto del carrel-lo chirurgico.

Riduzione listed’attesa in radiologiaoncologicaL’obiettivo di abbattere le listed’attesa della radiologia onco-logica del progetto della Asl 3 diBassano affronta una delle notedolenti dell’intero Servizio Sa-nitario Nazionale. I tempi diattesa denunciati dai cittadini alPIT salute del Tribunale dei di-ritti del malato parlano di 220giorni per una Tac, anche sespesso si tratta di prestazionidifferibili e non urgenti, se èvero che meno dell’1% dellecause per errori medici intentatedagli assistiti sono attribuibili aritardata diagnosi. Ma è altret-tanto vero che spesso “ad aspet-

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tare” sono anche i tumori. Nel-lo stesso ospedale di Bassanoall’avvio della sperimentazioneper una Tac urgente nel 73% deicasi occorreva attendere tra i 60e i 220 giorni. L’obiettivo, già infase di raggiungimento, è quellodi abbattere i tempi entro i 60giorni previsti dalla normativaregionale per quasi tutti i pa-zienti. Un miracolo? No, piùsemplicemente il frutto di unattento lavoro per individuare lecause dell’allungamento dei tem-pi d’attesa e delle innovazioniintrodotte per far funzionare almeglio il servizio. Prima di tuttocreando una sorta di “cruscotto”in grado di prevedere la doman-da e programmare conseguente-mente l’offerta. Poi introducen-do carte di controllo sullo statodelle apparecchiature in mododa ridurre al minimo i fermi perguasto e, non da ultimo, unaattenta classificazione delle ur-genze per aiutare il medico difamiglia a prescrivere gli accer-

tamenti nel modo più appro-priato. Insomma per richiedereuna Tac o una Risonanza quan-do è effettivamente necessario.

Stop agli erroriin sala operatoriaNonostante l’innovazione tec-nologica numerosi studi inter-nazionali dicono che oltre il 30%degli “errori clinici” avviene insala operatoria, dove parte diquesti sono attribuibili a un usonon ottimale del carrello chirur-gico, troppo spesso predispostoseguendo il modello “fai da te”,realizzato intervento per inter-vento. Come quello che ancoraspinge qualche chirurgo a com-missionare i “ferri” al propriofabbro di fiducia. Al Policlini-co di Modena dove si sta speri-mentando il “carrello chirurgi-co mono-intervento”, il 70%dell’attività chirurgica è in on-cologia e ogni dispositivo èdotato del proprio bar-code. Ma

questo non è sufficiente a trac-ciare completamente tutto l’in-tervento chirurgico e raggiunge-re così i massimi livelli di qua-lità e sicurezza. Livelli raggiun-gibili con l’utilizzo appunto del“carrello mono-intervento”, pre-disposto per ogni singola tipo-logia di operazione chirurgicaanziché in base all’equipe me-dica impegnata. Una innova-zione che consente di ridurre aiminimi termini i rischi di erroriprovocati dal cattivo uso delcarrello riducendo nello stessotempo di quasi il 60% i tempidi preparazione della sala ope-ratoria, con relativo aumentodegli interventi realizzabili inuna giornata e conseguente ri-duzione dei tempi di attesa peri pazienti. Il tutto con vantaggianche di natura economica do-vuti alla riduzione dei costi digestione del magazzino. Unesempio di come in sanità qua-lità ed economicità possanoavanzare di pari passo.