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REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA (CLS) IN INGEGNERIA CHIMICA /home/website/convert/temp/convert_html/5c6a033409d3f20f7f8c0354/document.doc 1

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REGOLAMENTO DIDATTICODEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA (CLS)

IN INGEGNERIA CHIMICA

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OBIETTIVI FORMATIVI

Il C.L. specialistica in Ingegneria chimica ha l’obiettivo di assicurare agli studenti un adeguato approfondimento e aggiornamento di metodi e contenuti scientifici generali, nonché l’arricchimento di specifiche conoscenze professionali e la padronanza di metodiche progettuali innovative nell’ambito disciplinare delle tecnologie chimiche. La relativa formazione è pertanto orientata alla creazione di figure professionali in possesso di una vasta e approfondita cultura tecnica, anche a livello progettuale, particolarmente sviluppata nell’ambito disciplinare dell’ingegneria chimica, in grado di inserirsi e orientarsi con facilità nel mondo del lavoro e della professione ovvero di affrontare eventuali approfondimenti culturali a livello di dottorato di ricerca.

Scopo del C.L. specialistica in Ingegneria Chimica è fornire ai laureati un percorso formativo che permetta di:

approfondire gli aspetti teorici delle scienze di base ed essere capaci di utilizzare tali conoscenze per interpretare e descrivere problemi dell’ingegneria particolarmente complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare;

approfondire gli aspetti teorici dell’ingegneria, sia in generale sia in modo specifico relativamente a quelli dell’ingegneria chimica, allo scopo di identificare, formulare e risolvere anche in modo innovativo, problemi complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare;

ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi, processi e servizi complessi e/o innovativi;

progettare e gestire esperimenti di elevata complessità;

avere conoscenze nel campo dell’organizzazione aziendale (cultura d’impresa) e dell’etica professionale;

utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, la lingua inglese e, possibilmente, almeno un’altra lingua dell’Unione Europea.

2. INSEGNAMENTI

Gli insegnamenti attivabili, elencati in ordine alfabetico, nel CLS sono:

1. Applicazioni informatiche per l’ingegneria industriale 12. Analisi e gestione del rischio industriale e ambientale 13. Biotecnologie industriali 1 4. Chimica applicata alla tutela dell’ambiente 1 5. Chimica delle risorse e dei cicli produttivi 1 6. Chimica industriale 27. Corrosione, anticorrosione industriali 1

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8. Elettrochimica per l’ambiente e l’energia 1 9. Energetica applicata 1 10. Fisica sperimentale 111. Impianti dell’industria di processo 1 12. Impianti chimici 3 13. Impianti dell’industria alimentare 1 14. Impianti e modellistica per il trattamento degli effluenti inquinanti 1 15. Ingegneria per la protez.amb.116. Meccanica dei fluidi 2 (mutuato da Ingegneria biomedica)17. Metodi matematici per l’ingegneria chimica 1 18. Misure fisico-tecniche e regolazioni 119. Principi di ingegneria biochimica 1 20.Principi di ingegneria chimica 3 21. Progettazione di apparecchiature industriali 122. Reattori chimici 1 23. Reattori chimici eterogenei 124. Seminari di orientamento al lavoro25. Simulazione dei sistemi a celle a combustibile 1 26. Strumenti di progettazione ecosostenibile 1 27. Teoria dello sviluppo dei processi chimici 228. Termodinamica dell’ingegneria chimica 2

I contenuti formativi sono esposti quali argomenti ritenuti essenziali, a prescindere dagli insegnamenti nei quali trovano collocazione nei piani di studio e sono contenuti nell’allegato 1.1.

3. ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE

Sono previste singole attività formative ad elevato contenuto sperimentale o pratico da svolgersi presso laboratori universitari, enti pubblici o privati e società di progettazione e/o produzione specifiche dell’ingegneria chimica. Alcune attività possono essere anche svolte completamente o in parte, in un paese estero, generalmente europeo grazie a una serie di collaborazioni, con possibilità di scambio di personale strutturato e non, che diversi gruppi di ricerca coordinati da docenti afferenti al CLS sono in grado di gestire.

4. PIANO DI STUDIO INDIVIDUALE

In alternativa alla scelta del piano di studio ufficiale lo studente può presentare un piano di studio individuale, purché nel rispetto dei vincoli previsti dall’ordinamento didattico del corso di laurea specialistica.

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L’approvazione di un piano di studio individuale è subordinata ad una valutazione positiva da parte del C.C.S. della congruità del piano di studi predisposto dallo studente con gli obiettivi formativi del corso di laurea specialistica.

5. OBBLIGHI E MODALITÀ DI FREQUENZA

Le disposizioni sugli obblighi e le modalità di frequenza sono specificate nel Manifesto degli Studi dei corsi della Facoltà di Ingegneria. Il Consiglio di Corso di Studio in Ingegneria Chimica demanda ai titolari degli insegnamenti e delle altre attività formative le modalità per la verifica della frequenza alle lezioni e delle esercitazioni. I docenti certificano la frequenza mediante la firma di frequenza sul libretto universitario.

6. VERIFICA DEI CREDITI ACQUISITI E PROVE INTEGRATIVE DI ESAMI SOSTENUTI SU SINGOLI INSEGNAMENTI QUALORA NE SIANO OBSOLETI

I CONTENUTI CULTURALI E PROFESSIONALI

Le forme di verifica dei crediti acquisiti e prove integrative di esami sostenuti su singoli insegnamenti, qualora ne siano obsoleti i contenuti culturali e professionali, sono specificate nel Regolamento Didattico di Facoltà.

7. ORIENTAMENTO E TUTORATO

Le forme di orientamento e tutorato sono coordinate dalla Commissione Orientamento e Tutorato (C.O.T.) di Facoltà, secondo quanto previsto dal Regolamento Didattico di Facoltà art. 2.

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8. PIANO DI STUDIO UFFICIALE

Codice Disciplina SSD CF

U Docente

1° annoI Ciclo Semestrale

37612 APPLICAZIONI INFORMATICHE PER L’INGEGNERIA INDUSTRIALE 1

ING-IND/31 5.0 G. Barabino

27750 ENERGETICA APPLICATA 1 (CH) ING-IND/09 5.0 A.Bosio

27758 FISICA SPERIMENTALE 1 FIS/01 4.0 R.Tatarek

27807 IMPIANTI DELL'INDUSTRIA DI PROCESSO 1 ING-IND/25 6.0 C.Solisio

49468 INGEGNERIA PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE 1 ICAR/03 5.0 M.Rovatti

49477 METODI MATEMATICI PER L'INGEGNERIA CHIMICA 1 ING-IND/35 6.0 F.Parodi

II Ciclo Semestrale

45894 CHIMICA INDUSTRIALE 2 ING-IND/27 5.0 G.Busca

27691 CHIMICA DELLE RISORSE E DEI CICLI PRODUTTIVI 1 CHIM/07 5.0 G.Cerisola

24038 PRINCIPI DI INGEGNERIA CHMICA 3 ING-IND/24 6.0 P.Costa

27906 REATTORI CHIMICI 1 ING-IND/24 6.0 R.DiFelice

21958 TERMODINAMICA DELL'INGEGNERIA CHIMICA 2 ING-IND/24 6.0 E.Arato

2° annoAmbiente e sicurezza

I Ciclo Semestrale

37610  ANALISI E GESTIONE DEL RISCHIO INDUSTRIALE E AMBIENTALE 1

ING-IND/25 5.0 B.Fabiano

49451 ELETTROCHIMICA PER L’AMBIENTE E L’ENERGIA 1 CHIM/07 5.0 A.Barbucci-M.Panizza

37688  SEMINARI DI ORIENTAMENTO AL LAVORO   4.0  G.Ponzano-G.Ramis

40656  IMPIANTI CHIMICI 3 ING-IND/25 6.0 M.Del Borghi

37709  TEORIA DELLO SVILUPPO DEI PROCESSI CHIMICI 2 ING-IND/26 6.0 L.Maga

II Ciclo Semestrale

37621  CHIMICA APPLICATA ALLA TUTELA DELL'AMBIENTE 1 ING-IND/22 6.0 M.Chiarioni

37643 IMP.E MODELL.TRATTAMENTO EFFLUENTI INQ.1 ING-IND/25 5.0 C.Solisio

37704 STRUMENTI DI PROGETTAZIONE ECOSOSTENIBILE 1 ING-IND/25 6.0 A.Del Borghi

2°annoProgettuale-energetico

I Ciclo Semestrale41618 BIOTECNOLOGIE INDUSTRIALI 1 CHIM/11 5.0 A.Converti

37627 CORROSIONE,ANTICORROSIONE INDUSTRIALI 1 ING-IND/23 5.0 G.Cerisola

37688  SEMINARI DI ORIENTAMENTO AL LAVORO   4.0  G.Ponzano-G.Ramis

40656 IMPIANTI CHIMICI 3 ING-IND/25 6.0 M.Del Borghi

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37709  TEORIA DELLO SVILUPPO DEI PROCESSI CHIMICI 2 ING-IND/26 6.0 L.Maga

37688  SEMINARI DI ORIENTAMENTO AL LAVORO   4.0  Docente esterno

II° Ciclo Semestrale

37671 PROGETTAZIONE DI APPARECCHIATURE INDUSTRIALI 1 ING-IND/25 5.0 M.Gaggero

37681 REATTORI CHIMICI ETEROGENEI 1 ING-IND/24 6.0 R. Di Felice

37690 SIMULAZIONE DEI SISTEMI A CELLE A COMBUSTIBILE 1 ING-IND/24 6.0 E.Arato- P.Costa

PER TUTTI GLI INDIRIZZI41683  TESI DI LAUREA SPECIALISTICA   9.041684  TIROCINIO DI LAUREA SPECIALISTICA   4.0

UN CORSO A SCELTA TRA I SEGUENTICORSI A SCELTA

49463 IMPIANTI DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE 1 ING-IND/25 5.0 P.Perego

20385  MECCANICA DEI FLUIDI 2 ICAR/01 5.0

20392  MISURE FISICO-TECNICHE E REGOLAZIONI 1 ING-IND/11 5.0 R.Bartolini

37668  PRINCIPI DI INGEGNERIA BIOCHIMICA 1 ING-IND/24 5.0 L.Maga

Programmidei corsi

(Allegato 1)

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37612 APPLICAZIONI INFORMATICHE PER L’INGEGNERIA INDUSTRIALE 1

Docente: G. BarbinoDIBE; e-mail:Settore Scientifico disciplinare: ING-IND/31Crediti: 5

Obiettivi formativi specificiApprofondimento delle basi informatiche e dei limiti delle rappresentazioni numeriche. Uso di software commerciali per la risoluzione di alcuni problemi tipici dell’ingegneria industriale.

Contenuti essenzialiRappresentazione di numeri interi e reali in virgola mobile. Errori numerici e limiti della rappresentazione. Richiami di programmazione strutturata e orientata agli oggetti. Strutture dati e data base.Trasferimento di dati tra procedure. Introduzione alle reti di calcolatori. Metodi numerici per la soluzione di semplici problemi applicativi. Applicazioni di elaborazione numerica e simulazione di processo mediante l'utilizzo di software commerciali (Mathlab, Aspen Plus, Aspen Dynamics e Aspen Modeler).

Tipologia delle attività didattiche e loro articolazioneLezioni ed esercitazioni in aula

Tipologia e modalità delle prove di verificaL’esame consiste in una prova orale.

PropedeuticitàNon sono richieste particolari propedeuticità.

Riferimenti bibliograficiAppunti a disposizione per ogni lezioneS. CHAPRA – R. CANALE “Metodi numerici per l’ingegneria”Manuali operativi dei software utilizzati

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37610 ANALISI E GESTIONE DEL RISCHIO IND.LE ED AMBIENTALE 1

Docente: B. FabianoDICHEP; e-mailSettore scientifico disciplinare: ING-IND/25Crediti: 5

Obiettivi formativi specifici: Finalità del corso è l’approfondimento delle tecniche di analisi, valutazione e controllo del rischio nell’industria di processo e nell’impiantistica chimica in particolare

Contenuti essenziali: Rischio industriale ed ambientale. Il concetto di General Risk Model. Elementi di affidabilità. Eventi indesiderati: rilasci, incendi, esplosioni. Identificazione e valutazione del rischio incendio e del rischio esplosione. Esplosioni non confinate. Esplosioni confinate. BLEVE Runaway in reattori chimici. Sistemi ibridi.. Protezioni attive e passive. Suono e radiazioni: elementi di base. Identificazione ed analisi di hazard: Check List; Ranking method; Hazard and Operability Study (HAZOP). Fault Tree Analysis (FTA). Quantitative Risk Assessment (QRA). Metodologie di analisi di rischio. Principi di sicurezza intrinseca. Gestione del rischio in impianti fissi e nel trasporto. I piani di emergenza. Elementi di igiene ambientale. Sistema integrato di gestione SHE (Safety-Health-Environment). Case-studies relativi a rischio incidentale ed ambientale. Percezione del rischio.

Capacità operative: Impostazione ed approfondimento di problemi di sicurezza nell’industria di processo, con riferimento al rischio ambientale ed incidentale ed alla sua prevenzione e gestione.

Tipologia delle attività didattiche e numero di ore dedicate alle stesse: Il corso è articolato in lezioni frontali ed esercitazioni applicative svolte in aula.

Tipologia e modalità d'esame: L’esame consiste in una prova orale.

Propedeuticità: Per un proficuo apprendimento risulta fondamentale il corso “Affidabilità e sicurezza nell’industria di processo 1”; sono richiesti altresì elementi di “Impianti chimici 1 e 2”, “Chimica Industriale 1 e 2”. Non è tuttavia prevista alcuna propedeuticità formale.

Riferimenti bibliografici:F.P. Lees “Loss Prevention in the Process Industries” vol. 1-3 Butterworth ed.J.Burton, R. Rogers  “Chemical Reaction Hazards. A Guide” ICHEME Ed. U.K:G.G. Brown “Unit Operations” Hoepli ed. I. Pasquon “Rischi potenziali, sicurezza e protezione ambientale nell’industria chimica” CLUP ed.

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41618 BIOTECNOLOGIE INDUSTRIALI 1

Docente: A. ConvertiDICHEP; e-mail:Settore scientifico disciplinare: CHIM/11Crediti: 5

Obiettivi formativi specifici: Il Corso si propone di fornire i concetti necessari per una buona conoscenza dei processi e degli impianti biotecnologici, con specifico riferimento alle applicazioni industriali. Particolare attenzione viene posta ai principi ed agli aspetti tecnologici delle nuove bioproduzioni industriali.

Contenuti essenziali: Codice genetico e sintesi proteica: DNA e RNA. Duplicazione, trascrizione e traduzione. Repressione ed induzione: l’operone lattosio. Attenuazione: l’operone triptofano. Cinetiche enzimatiche: inibizioni. Bioprocessi continui: bilanci di massa in CSTR con ricircolo. Confronto fra bioprocessi continui e discontinui: funzione guadagno. Vie di biodegradazione degli idrocarburi alifatici ed aromatici. Mutazioni. Microrganismi di interesse industriale. Impianti e processi di fermentazione. Le biotecnologie industriali: bioproduzioni di etanolo, acetone/butanolo, glicerolo, acidi organici, aminoacidi, enzimi e antibiotici. Popolazioni microbiche della digestione anaerobica. Metabolismo degli archeobatteri metanigeni. Realizzazione di un bioprocesso in laboratorio.

Capacità operative: Capacità di gestire processi biotecnologici industriali e sistemi biotecnologici per la protezione ambientale.

Tipologia delle attività didattiche e numero di ore dedicate alle stesse: Il Corso è articolato in circa 50 ore di lezioni teoriche e 10 ore di esercitazioni in laboratorio.

Tipologia e modalità d'esame: La verifica è basata su una prova orale.

Propedeuticità:Per poter seguire proficuamente il corso è necessario che gli allievi abbiano una sufficiente familiarità con i concetti basilari di chimica organica e biologia.

Riferimenti bibliografici:1. A.L. Lehninger, D.L. Nelson, M.M. Cox “Principi di Biochimica”, Volume 1, 2a edizione,

Zanichelli, Bologna, 1994.2. M.T. Madigan, J.M. Martinko, J. Parker, “Brock, Biologia dei Microrganismi”, Volumi 1 e 2,

Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2003.3. S. Aiba, A.E. Humphrey, N.F. Millis, “Biochemical Engineering”, 2nd edition, New York,

Academic Press, 1973.4. M. Marzona, “Chimica delle Fermentazioni & Microbiologia Industriale”, 2a edizione,

Piccin Nuova Libraria S.p.A., Padova, 1996.

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37621 CHIMICA APPLICATA ALLA TUTELA DELL’AMBIENTE 1

Docente: M. ChiarioniDICHEP; e-mail:Settore scientifico disciplinare: CHIM/22Crediti: 6

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27691 CHIMICA DELLE RISORSE E DEI CICLI PRODUTTIVI 1

Docente: G. CerisolaDICHEP; e-mailSettore Scientifico disciplinare: CHIM-07Crediti: 5

Obiettivi formativi specificiFinalità del corso è l’approfondimento di aspetti inerenti l'utilizzo razionale delle risorse impiegate nelle tecnologie e nei cicli produttivi tradizionali e innovativi dell'industria chimica.

Contenuti essenzialiFondamenti chimici e merceologici delle tecnologie di trasformazione delle risorse. Materie prime (risorse) e loro distribuzione in natura - Limite di economicità e risorse utilizzabili - Principî della trasformazione delle risorse e tecnologie di produzione industriale - Valutazione economica dei processi di trasformazione e del loro impatto ambientale. Tecnologie di produzione. Materiali inorganici Tecnologie di trattamento dei minerali. Tecnologie di produzione e raffinazione dei metalli ferrosi e non ferrosi. Tecnologie ceramiche. Tecnologie del vetro. Principali industrie della Chimica inorganica industriale. Materiali organici Tecnologie organiche estrattive. Combustibili e lubrificanti. Tecnologie dei polimeri. Tecnologie petrolchimiche. Tecnologie del legno, della cellulosa e della carta. Esempi di evoluzione di alcune tecnologie di produzione Prodotti della petrolchimica e dell’industria elettrochimica. Processi di produzione e inquinamento ambientale

Tipologia delle attività didattiche e loro articolazioneLezioni ed esercitazioni in aula

Tipologia e modalità delle prove di verificaL’esame consiste in una prova orale.

PropedeuticitàCultura chimica generale derivante dai corsi dello stesso settore disciplinare.

Riferimenti bibliograficiAppunti a disposizione per ogni lezione. G. Querini, Risorse naturali, ambiente e crescita industriale, Edizioni Kappa. E. Chiaccherini, Materie prime trasformazione ed impatto ambientale, Edizioni Kappa.

V. Lorenzelli, Elementi di Chimica, Ed. Univ.

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45894 CHIMICA INDUSTRIALE 2

Docente: G. BuscaDICHEP; e-mailSettore scientifico disciplinare: CHIM/07Crediti: 5

Obiettivi formativi specificiIl corso si prefigge di fornire una approfondita conoscenza dei principali processi della petrolchimica e della raffineria, un’analisi critica delle motivazioni delle soluzioni utilizzate nella produzione dei principali prodotti ed i criteri per un corretto approccio alla progettazione di un processo chimico in termini di produttività, sicurezza e salvaguardia dell’ambiente.

Contenuti essenzialiLinee di produzione. Aspetti termodinamici, cinetici, economici e della sicurezza. Gas naturale, benzine, gasoli e oli combustibili, coke, e relativi aspetti industriali e ambientali. Raffineria, frazionamento del petrolio, idrotrattamenti, cracking catalitico, reforming, alchilazione, oligomerizzazione. Petrolchimica: cracking termico, chimica delle olefine e degli aromatici. Ossidazioni parziali. Polimerizzazioni e polimeri industriali. Lubrificanti, coloranti, pesticidi, solventi.

Capacità operativeCapacità di una visione integrata degli aspetti chimici, termodinamici, cinetici e ingegneristici relativi alle linee di produzione dei prodotti chimici-

Tipologia delle attività didattiche e loro articolazione Lezioni in aula, 40 ore, esercitazioni numeriche 15 ore, visite a impianti.

Tipologia e modalità della prova di verificaEsame scritto e orale.

PropedeuticitàChimica 1, Chimica Organica 1, Chimica Industriale 1, Chimica Fisica Applicata 1, Principi di ingegneria chimica 1, Impianti chimici 1.

Riferimenti bibliograficiG. Busca, Copie dei lucidi proiettati durante il corso.C. Giavarini, Guida allo studio dei processi di raffinazione e petrolchimici.J.H. Gary and G.E. Handwerk, Petroleum refining, 4 ed., Dekker, New York.G.M. Wells, Handbook of Petrochemicals and Processes, Ashgate, Aldershot.

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37627 CORROSIONE,ANTICORROSIONE INDUSTRIALI 1

Docente: G. CerisolaDICHEP; e-mailSettore scientifico disciplinare: ING-IND/23Crediti: 5

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49451 ELETTROCHIMICA PER L’AMBIENTE E L’ENERGIA 1

Docente: A. Barbucci/M. Panizza Dichep- email: [email protected]; [email protected] Scientifico Disciplinare: CHIM07

Crediti: 6

Obiettivi formativi e specifici: fornire una cultura elettrochimica di base e applicata indispensabile per descrivere il comportamento delle celle elettrochimiche utilizzate in campo energetico (batterie e fuel cell) e ambientale (celle di elettrolisi).

Contenuti essenziali: Reazioni elettrochimiche Componenti delle celle elettrochimiche Velocità delle reazioni elettrochimiche Fenomeni di trasporto Reattori elettrochimici e loro prestazioni Disegno di reattori elettrochimici Applicazioni delle tecnologie elettrochimiche Esempi di laboratorio: voltammetria ciclica, elettrodo rotante, fuel cell

Capacità operative:La verifica dell'apprendimento e delle capacità operative durante il corso avverrà attraverso il monitoraggio svolto durante le esercitazioni.

Tipologia delle attività didattiche:Lezioni in aula, esercitazioni di laboratorio.

Tipologia e modalità d’esame:Prova scritta e colloquio orale.

PropedeuticitàFondamenti di chimica generale ed organica.

Riferimenti bibliografici:F. Walsh: A first course in Electrochemical Engineering. ECC editionD. Pletcher: A first course in electrode Process, ECC editions

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27750 ENERGETICA APPLICATA 1

Docente: A. BosioDIMSET; e-mai:Settore scientifico-discipinare: ING-IND 09Crediti:5

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire allo studente i principali approfondimenti “macchinistici” per una corretta e maggiormente dettagliata partecipazione all’aspetto chimico della progettazione e/o costruzione e/o esercizio di impianti (o componenti di questi) destinati a elaborare significative quantità di energia.

Contenuti essenzialiFabbisogno energetico, risorse e consumiValutazione del fabbisogno mondiale e italiano. Modalità di utilizzazione dell'energia.

Elementi di termodinamica applicata alle macchine, fluido dinamica, combustione e trasmissione del caloreRichiami dei principali elementi di termodinamica applicata alle macchine,fluidodinamica, combustione e trasmissione del calore già esaminati nel corso di MACCHINE UNO.Rendimenti; frazione utilizzabile e utilizzata; molteplicità delle sorgenti termiche; espansione (recupero) e compressione (controrecupero).

Conversione meccanica da energia potenziale a cinetica con l'uso dell'acqua: impianti e turbine idraulicheGestione delle risorse idrauliche. Gli impianti idraulici ad acqua fluente e a bacino. Tubo di aspirazione. La cavitazione. Le turbine Pelton, Francis, ad elica e Kaplan: caratteristiche principali e loro regolazione. Impianti di pompaggio.

Conversione da energia chimica a energia cinetica: gli impianti e le turbine a vaporeGeneralità. Il circuito elementare. I generatori di vapore. La turbina: statore e rotore, macchina assiale o radiale, equazioni di Eulero e Hugoniot, soluzioni monostadio e pluristadio. La turbina ad azione e a reazione e relativo confronto. Condizioni di massimo rendimento. Il condensatore. Il principio informatore e la rigenerazione della turbina a vapore.

Conversione da energia chimica a energia cinetica: gli impianti e le turbine a gasIl circuito elementare. Rendimento e lavoro utile. Lavoro di compressione e lavoro di espansione. La rigenerazione. Elementi di confronto tra turbine a gas e turbine a vapore. Cogenerazione, impianti combinati e ibridi con fuel cells.

Le principali fonti energetiche rinnovabili: l'energia geotermica, l'energia solare e quella eolicaL’energia geotermica e i problemi di impatto ambientale.La radiazione solare. La conversione a bassa, media ed alta temperatura. La conversione fotovoltaica.Lo sfruttamento del vento. Campi di applicazione.

Aspetti ambientali della generazione di energia, interazioni ambiente - sistema energeticoEmissione ed abbattimento del particolato. L'effetto serra. Gli ossidi di zolfo. La desolforazione. Gli ossidi di azoto. Il contenimento delle emissioni di NOx. Il monossido di carbonio. Gli idrocarburi incombusti. L'inquinamento termico.

Applicazioni praticheSono inoltre previste durante il corso alcune ore di esercitazioni in laboratorio relative alla misura delle grandezze termodinamiche principali ed una visita ad un impianto.

Capacità operativesi intende fornire all’Allievo le nozioni di base che permettano una corretta gestione delle innumerevoli e disparate applicazioni professionali dei contenuti del corso.

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Tipologia delle attività didattiche e loro articolazioneIl corso sarà articolato in circa 50 ore di lezioni frontali (comprensive di alcune ore di esercitazioni in laboratorio relative alla misura delle grandezze termodinamiche principali) ed una approfondita visita esemplificativa ad un grande impianto.

Tipologia e modalità delle prove di verificaL’esame finale prevede la sola prova orale.

PropedeuticitàMacchine Uno

Riferimenti bibliograficiAssieme al programma viene fornita a tutti gli Allievi un’ampia e dettagliata bibliografia (testi preferibilmente scritti in italiano e reperibili in biblioteca). Inoltre è disponibile uno specifico libro di testo, anch’esso reperibile nelle biblioteche centrale e di dipartimento.

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27758 FISICA SPERIMENTALE 1Docente: R. TatarekDIFI; e-mail: [email protected] scientifico disciplinare: FIS/01Crediti: 4

Obiettivi formativi specifici L’insegnamento fornisce le basi metodologiche per la misura delle grandezze fisiche attraverso un’introduzione all’analisi degli errori e lo svolgimento di significative esperienze in laboratorio.

Contenuti essenzialiSignificato della misura di una grandezza fisica: errore assoluto e relativo. Cifre significative. Errori casuali e sistematici. Propagazione degli errori in misure indirette. Verifica di relazioni con grafici. Tabelle e istogrammi. Errori casuali: la distribuzione normale. Il significato di media, deviazione standard e deviazione standard della media. Accettabilità di una risposta misurata. Elementi circuitali passivi ed attivi. Il generatore di segnali. Strumenti di misura: sensibilità, tempo di risposta e portata. L’oscilloscopio. Il multimetro digitale. Taratura di uno strumento di misura e suo utilizzo. Caratterizzazione di elementi non lineari. Studio della risposta di elementi attivi e passivi ad un segnale alternato. Simulazione di circuiti elettrici con Pspice: confronto fra risultati sperimentali e risultati di una simulazione.

Capacità operative Capacità di utilizzare correttamente gli strumenti di misura.Capacità di determinare il procedimento di misura di una grandezza derivata e di valutare criticamente il risultato ottenuto.

Tipologia delle attività didattiche e numero di ore dedicate alle stesse Lezioni frontali (12 ore), seguite da un approccio guidato ( 6 ore) alle esercitazioni di laboratorio ( circa 30 ore).

Tipologia e modalità d’esame Lo studente è valutato sulla base delle relazioni svolte al termine delle esercitazioni di laboratorio.

Riferimenti bibliografici R. Tatarek, Dispense del corso. J.R. Taylor, Introduzione all’analisi degli errori, Zanichelli Ed (BO).

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27807 IMPIANTI DELL’INDUSTRIA DI PROCESSO 1Docente: C. SolisioDICHEP; e-mail:Settore scientifico disciplinare: ING-IND/25Crediti: 6

Obiettivi formativi specificiFornire criteri per il progetto e la verifica di funzionamento di apparati di corrente impiego nell’industria chimica.

Contenuti essenzialiIl progetto degli impianti: dall’idea alla realizzazione. Combustione. Stechiometria e controllo. Acque per uso industriale. Impianti per la refrigerazione delle acque. Apparecchiature per lo scambio termico. I vari tipi di scambiatori industriali. Dimensionamento di scambiatori a fascio tubiero. Bollitori kettle. Condensatori a fascio tubiero. Forni tubolari per raffineria petrolifera. Dimensionamento della sezione di irraggiamento. L’operazione di estrazione con solvente. Sistemi ternari. Rappresentazioni grafiche. Processi a stadio singolo e processi a stadi multipli. Processi con riflusso. Determinazione del numero di stadi. Colonne di estrazione a piatti. Impianti a contatto continuo. Hold-up. Dimensionamento del packing. Processi di assorbimento gas-liquido. Apparecchiature sperimentali. Colonne con riempimento. Wetting rate. Scelta del packing. Determinazione della sezione e dell’altezza dell’apparato. Flooding criteri di sicurezza. Automazione e controllo negli impianti dell’industria di processo.

Capacità operative Realizzazione e comprensione di schemi d’impianto (schemi di processo, tecnologici, disegni costruttivi et.). Sviluppo di linee impiantistiche in funzione delle esigenze di processo e dell’ottimazione tecnico-economica.Dimensionamento di apparecchiature/impianti trattati nel corso.

Tipologia delle attività didattiche e loro articolazioneIl corso comprende un’ampia parte applicativa in cui sono sviluppati e risolti numerosi problemi tecnici.

Tipologia e modalità delle prove di verifica L’esame si svolge oralmente e riguarda prevalentemente tematiche inerenti i suddetti problemi tecnici.

Propedeuticità Il corso richiede la conoscenza di elementi fondamentali delle materie Chimica, Chimica Applicata, Fisica Tecnica e Principi di Ingegneria Chimica

Riferimenti bibliograficiW.L. Badger, J.T. W.L.Badger, J.T. Banchero “Introduction to Chemical Engineering”D. Q. Kern, “Process Heat Transfer”R. E. Treybal “Mass Transfer Operations”

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T. K. Sherwood, R. L. Pigford “Absorption and Extraction”G. A. Morris, J. Jackson “Absorption Towers”

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40656 IMPIANTI CHIMICI 3

Docente: M. Del BorghiDICHEP; e-mailSettore scientifico disciplinare: ING-IND/25Crediti: 6

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49463 IMPIANTI DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE 1

Docente: P. PeregoDICHEP; e-mailSettore scientifico disciplinare: ING-IND/25Crediti: 6

Obiettivi formativi specifici:

Il corso si propone di fornire agli allievi ingegneri chimici le nozioni relative alle tecnologie e agli impianti dell’industria alimentare

Contenuti essenziali:

- Tecnologie di conservazione dei prodotti alimentari e relative unit operations- Pastorizzazione e sterilizzazione- Trattamenti criogenici e surgelamento- Evaporazione- Liofilizzazione- Tecnologie innovative e processi a basso impatto ambientale – Mild technologies- Cristallizzazione

Capacità operative:

Il corso mira a fornire gli elementi essenziali per la gestione degli impianti alimentari con particolare riferimento alla qualità del prodotto.

Tipologia delle attività didattiche e numero di ore dedicate alle stesse:

Il corso si articola in lezioni, esercitazioni e visite presso industrie alimentari.

Tipologia e modalità d'esame:

L’esame consiste in una prova orale.

Propedeuticità:

Nozioni di base di chimica, chimica organica e impianti chimici.

Riferimenti bibliografici:

P.J. Fellows, Food processing technology, Ellis Horwood, New York, 1988R.T. Toledo, Fundamentals of food process engineering, AVI Publ. Com., Westport, 1980C. Peri, B. Zanoni, Manuale di tecnologie alimentari 1, CUSL

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37643 IMPIANTI E MODELLISTICA PER IL TRATT. DEGLI EFFLUENTI INQ. 1

Docente: C. SolisioDICHEP; e-mailSettore scientifico disciplinare: ING-IND/25Crediti: 5

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49468 Ingegneria per la protez.ambientale 1Docente: M. RovatiDICHEP; e-mailSettore scientifico disciplinare: ING-IND/25Crediti: 6

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41661 METODI MATEMATICI PER L’INGEGNERIA CHIMICA 1

Docente: F. ParodiDIPTEM; e-mail:Settore scientifico disciplinare: ING-IND/35Crediti: 5

Obiettivi formativi specificiConseguimento di una ragionata operatività su problemi di ottimizzazione matematica. Risoluzione formale o numerica di qualche equazione differenziale alle derivate parziali. Introduzione degli elementi essenziali di calcolo delle probabilità e statistica descrittiva.

Contenuti essenzialiOttimizzazione libera e vincolata in più variabili, minimi quadrati. Sviluppi in serie di Fourier. Un esempio di risoluzione numerica di un problema al contorno per l'equazione della diffusione mediante differenze finite. Elementi di statistica, distribuzioni fondamentali. Applicazioni al trattamento dei dati sperimentali.

Capacità operative Approccio qualitativo ai problemi loro risoluzione formale e numerica.

Tipologia delle attività didattiche e loro articolazioneLezioni frontali per l’impostazione dei problemi e degli strumenti per risolverli. Sperimentazione in aula informatica

Tipologia e modalità delle prove di verifica Compiti in itinere validi come parziale scritto d’esame. Esame scritto, e orale con valutazione di eventuali attività sperimentali.

Propedeuticità Analisi Matematica 1, Geometria 1, Analisi Matematica 2.

Riferimenti bibliograficiGrant B. Gustafson, Calvin H. Wilcox: Analytical and Computational Methods of Advanced engineering Mathematics. Spinger.G.C. Barozzi: Matematica per l’Ingegneria dell’Informazione, Zanichelli.Seymour Lipschtz: Calcolo delle Probabilità. Collana Schaum, Etas Libri.Murray R. Spiegel: Statistica. Collana Schaum, Etas Libri.

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20392 MISURE FISICO-TECNICHE E REGOLAZIONI 1

Docente: R. BartoliniDIPTEM; e-mail:Settore scientifico disciplinare: ING-IND/11Crediti: 5Obiettivi formativi specificiIl corso si propone di fornire all’allievo ingegnere i fondamenti relativi alla metodologia delle misure riguardanti in particolare le grandezze fisico tecniche da valutarsi nella progettazione e nella gestione di impianti in generale e di componenti termotecnici in particolare.

Contenuti essenzialiMetodologia delle misure - Errori di misura e teoria degli errori - Caratteristiche degli strumenti di misura - Metrologia e sistemi di unità di misura - Scale di temperatura - Strumenti ed equazioni di interpolazione - Termometria - Termometri a resistenza elettrica - Termocoppie - Pirometri a radiazione integrale e specifica - Termografia infrarossa – Strumentazione digitale - Convertitori analogico/digitale, voltmetri digitali, scanners, multiplexer, data loggers e sistemi di acquisizione dati - Trasmissione digitale dei dati - Strumentazione virtuale - Misure di pressione, di velocità e di portata di fluidi – Misuratori a strozzamento della vena – tubine – rotametri – misuratori elettromagnetici ed ad effetto Coriolis – Sistemi bifase – determinazione della frazione di vuoto. Misure acustiche: generalità - Acustica fisica. Livello di pressione, di intensità e di potenza acustica. Propagazione del suono - Sensazione sonora - Audiogramma. Fonometria. Livello acustico equivalente. Analisi spettrale. Analizzatori di spettro. Criteri ed indici di rumorosità - Dosimetria acustica - Misure di potenza acustica - Acustica degli ambienti confinati - Misura del coefficiente di assorbimento acustico.

Capacità operativeCapacità di analisi critica dei sistemi e delle metodologie di misura industriali e di laboratorio relative in particolare ai componenti di impianti termotecnici.

Tipologia delle forme didattiche e loro articolazioneLezioni in aula ed esercitazioni pratiche e di laboratorio.

Tipologia e modalità delle prove di verificaProva orale.

Riferimenti bibliografici

F.CASCETTA, P.VIGO : Introduzione alla metrologiaM.FAZIO : Manuale delle unità di misuraE.O. DOEBELIN : Measurement SystemsP.G.PETERSON : Handbook of Noise Measurement

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37668 PRINCIPI DI INGEGNERIA BIOCHIMICA 1

Docente: L. MagaDICHEP; e-mail Settore scientifico disciplinare: ING-IND/24 Crediti : 5

Obiettivi formativi specificiIl Corso combina le tecnologie dell’ingegneria con le scienze biologiche al fine di fornire una base fondamentale per la produzione industriale di sostanze di origine biologica

Contenuti essenziali Introduzione alla microbiologia. Richiami alla chimica organica delle sostanze coinvolte nell’attivita’ delle cellule. Cinetica delle reazioni catalizzate dagli enzimi. Principali attivita’ metaboliche delle cellule ed aspetti energetici collegati. Genetica cellulare. Fenomeni di trasporto nei sistemi microbiologici. Analisi e progetto dei reattori biologici. Reattori biochimici impieganti una sola specie microbiologica: tecnologia della fermentazione, reattori per la produzione di biomassa.

Capacita' operative Comprendere ed analizzare i processi biotecnologici per progettarli ed utilizzarli in modo razionale

Tipologia delle attivita'didatticheIl corso si articola in lezioni teoriche per un totale di 50 ore

Tipologia e modalita' d'esame L'esame consiste in una prova orale.

PropedeuticitàPer un proficuo apprendimento viene richiesta una sufficiente familiarità con i concetti basilari di chimica organica e biologia Riferimenti bibliografici

1. J.E. BAILEY , D.F. OLLIS, Biochemical Engineering Fundamentals, Mc Graw-Hill2. A.L.LEHNINGER, D.L.NELSON, M.M.COX, Principi di Biochimica, vol.1, 2˚ edizione,

Zanichelli, Bologna,1994.

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24038 PRINCIPI DI INGEGNERIA CHIMICA 3

Docente: P. CostaDIAM; e-mailSettore scientifico-disciplinare: ING-IND/24 Crediti: 6

Obiettivi formativi specifici: Si intende fornire un approfondimento sugli strumenti logici e metodologici per arrivare alla comprensione dei rapporti fra fenomenologia locale e comportamento macroscopico dei processi industriali di trasformazione.

Contenuti essenzialiEquazioni di bilancio e di trasporto in forma locale. Leggi locali del trasporto di materia in

relazione col trasporto di calore e di quantità di moto; meccanismi molecolari e stima dei coefficienti di diffusività; esempi significativi di combinazione di equazioni di bilancio ed equazioni di trasporto; cenni di cinetica eterogenea.

I coefficienti di trasporto. Trasporto in regime laminare ed in regime turbolento; diffusività turbolente; esempi significativi di calcolo di coefficienti di trasporto a partire da descrizioni locali; analogie; trasporto interfase, coefficienti parziali e globali, gradino controllante; teorie del rinnovamento superficiale.

Analisi di processo. Principi di funzionamento a livello locale dei processi di separazione e dei processi di reazione; modelli di processo: i diversi livelli di descrizione (locale, degli aggregati, macroscopico) e le relazioni che li collegano; alcuni esempi.

Capacità operative Comprensione dei meccanismi molecolari insiti nei processi di trasformazione; impostazione di coerenti descrizioni fisico-matematiche di processo e loro uso in operazioni di verifica, progetto, ottimazione e controllo.

PropedeuticitàSono da considerarsi prerequisiti elementi di calcolo integro-differenziale, fisica matematica, ingegneria di processo; non è prevista nessuna propedeuticità formale.

Tipologia delle attività didattiche e loro articolazione Il corso si articola in lezioni ed esercitazioni applicative in aula.

Tipologia e modalità della prova di verificaE’ prevista una prova scritta ed una prova orale.

Riferimenti bibliografici

1. R.B BIRD, W.E.STEWART, E.N. LIGHFOOT, Fenomeni di trasporto, Casa Editrice Ambrosiana, 1970.

DENBIGH, I principi dell'equilibrio chimico, Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 1977.2. M. DENTE, E. RANZI, Principi di ingegneria chimica, Edizioni CLUP, Milano, 19783. REID, J.M. PRAUSNITZ, B.E. POLING, The properties of gases and liquids, McGraw-Hill, New

York, 1987.4. PERRY, D. GREEN, Perry's chemical engineers' handbook, VI edizione, Mc. Graw Hill, 1984.

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37671 PROGETTAZIONE DI APPARECCHIATURE INDUSTRIALI 1

Docente: M. GaggeroDICHEP; e-mailSettore scientifico disciplinare: ING-IND/25Crediti: 5

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27906 REATTORI CHIMICI 1Docente: R. Di FeliceDICHEP; e-mail:Settore scientifico-disciplinare: ING-IND/24 Crediti: 6

Obiettivi formativi specificiObiettivo del corso è l’applicazione di concetti base dell’ingegneria chimica (bilanci di massa, leggi cinetiche, stechiometria, bilanci di energia, ecc.) al dimensionamento di reattori chimici.

Contenuti essenziali I bilanci di materia: definizione della velocità di reazione, il bilancio di materia per un reattore chimico, reattori chimici discontinui e continui, reattori chimici ideali e reali. Definizione di grado di conversione, dimensionamento di reattori chimici ideali. Le leggi cinetiche. Tabelle stechiometriche per i vari tipi di reattori. Perdite di carico nei reattori chimici e loro influenza sul dimensionamento degli stessi. Reattori chimici in regime non stazionario. Determinazione della legge cinetica da dati di laboratorio: metodo integrale, differenziale, delle velocità iniziali. Reattori non isotermi in regime stazionario ed in regime dinamico.

Tipologia delle attività didattiche e loro articolazioneIl corso si articola in lezioni teoriche (30 ore) ed esercitazioni numeriche (20 ore) che prevedono l’uso estensivo di tecniche di calcolo computerizzate.

Tipologia e modalità della prova di verificaL’esame consiste in una prova orale durante la quale, fra l’altro, viene discusso un argomento approfondito indipendentemente dallo studente durante il corso.

Propedeuticità

Riferimenti bibliograficiQualunque testo di reattoristica chimica

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37681 REATTORI CHIMICI ETEROGENEI 1Settore Scientifico disciplinare. ING-IND/24 Principi di Ingegneria ChimicaCrediti 6

Obiettivi formativi Obiettivo del corso è l’applicazione di concetti base dell’ingegneria chimica (bilanci di massa, leggi cinetiche, stechiometria, fluidodinamica, ecc.) al dimensionamento di reattori chimici eterogenei.

Programma del corso Caratteristiche generali di reattori a due o tre fasi. Correlazioni per reattori gas-liquido: colonne a bolle, gaslift, colonne a piatti, colonne impaccate, reattori a film cadente, reattori agitati meccanicamente. Correlazioni per reattori liquido-liquido: colonne spray, colonne perforate, mixer statici, mixer-settler. Reattori solido-fluido catalizzati: reattori a letto fisso, reattori a letto mobile, reattori fluidizzati. Reattori trifase gas-liquido-solido. Reattori multifunzionali: classificazione di reattori multifunzionali (con trasferimento di massa, di calore o di quantità di moto).

Tipologia delle attività didatticheIl corso si articola in lezioni teoriche (30 ore) ed esercitazioni numeriche (20 ore) che prevedono l’uso estensivo di tecniche di calcolo computerizzate.

Tipologia e modalità d’esameL’esame consiste in una prova orale dove, fra l’altro, viene discusso un argomento approfondito indipendentemente dallo studente durante il corso.

Riferimenti bibliograficiQualunque testo di reattoristica chimica.

37688 SEMINARI DI ORIENTAMENTO AL LAVORO

Docente: esternoDICHEP;Settore scientifico disciplinare:Crediti: 4

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37690 SIMULAZIONE DEI SISTEMI A CELLE A COMBUSTIBILE 1Docente: E. AratoDIAM; e-mail:Settore scientifico disciplinare: ING-IND/24 Crediti: 6

Obiettivi formativi specificiFinalità del corso è quella di diffondere la conoscenza dei sistemi di produzione di energia a basso impatto ambientale alimentati con gas ricco di idrogeno e di fornire gli strumenti per lo studio e la simulazione di sistemi a celle a combustibile a diversi gradi di dettaglio (dalla scala di elettrodo a quella di impianto).

Contenuti essenzialiIntroduzione: produzione di energia elettrica in sistemi alimentati con gas ricco di idrogeno. Caratteristiche delle celle a combustibile. Cenni di elettrochimica. Principi di funzionamento delle celle: aspetti termodinamici, cinetici e di trasporto. Differenti tipologie di celle (PEMFC, DMFC, PAFC, MCFC, SOFC). Simulazione dei sistemi a celle a diversi gradi di dettaglio: elettrodo, cella, pila e impianto. Utilizzo dei modelli per la ottimizzazione e lo scale-up. Simulazione di apparecchiature ausiliarie. Applicazioni: esempi di simulazione di celle a carbonati fusi e a membrana polimerica.

Capacità operativeImpostazione e soluzione di problemi di studio e simulazione di reattori elettrochimici. Impostazione di problemi di ottimazione di configurazione e di condizioni operative di processo. Studio delle fasi di scale-up di processo.

Tipologia delle attività didattiche e loro articolazioneIl corso è articolato in lezioni (circa 35 ore) e esercitazioni applicative (circa 15 ore) svolte in aula (di tipo numerico) o presso laboratori di ricerca e industriali.

Tipologia e modalità della prova di verificaL’esame consiste in una prova orale.

PropedeuticitàPer un proficuo apprendimento viene richiesta la conoscenza della termodinamica chimica, dei fenomeni di trasporto e dei fondamenti dell’ingegneria dei processi chimici.

Riferimenti bibliografici- J. H. Hirschenhofer, D. B. Stauffer, R. R. Engleman, Fuel Cells. A Handbook (Rev. 3),

DOE/METC-94/1006(DE94004072), US Departmemnt of Fossil Energy, Morgantown Energy Technology Center, Morgantown, WV, 1994.

- J. O’. M. Bockris, S. Srinivasan, Fuel Cells: their Electrochemistry, Mc-Graw Hill, New York, 1969.

- J. Newman, Electrochemical Systems, Prentice-Hall, Englewood Cliffs, NJ, 1973. E. Fontes, C. Oloman, G. Lindbergh, Handbook of Fuel cell modelling, Elsevier, 2004.

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37704 STRUMENTI DI PROGETTAZIONE ECOSOSTENIBILE 1

Docente: A. Del BorghiDICHEP; e-mailSettore scientifico disciplinare: ING-IND/25Crediti: 6

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37709 TEORIA DELLO SVILUPPO DEI PROCESSI CHIMICI 2

Docente: L. MagaDICHEP; e-mailSettore scientifico disciplinare: ING-IND/26Crediti: 6Docente : L. MagaSettore scientifico disciplinare: ING-IND/26Crediti: 6

Obiettivi formativi specifici

Il Corso si prefigge lo sviluppo di metodologie che consentano di individuare il migliore schema di processo chimico selezionando le unità di processo e le loro interconnessioni nonchè le condizioni ottimali di progetto. Contenuti essenziali

Definizione e sviluppo del progetto ottimale Il processo batch e quello continuo. Struttura del flowsheet di impianto e sua classificazione, diagrammi di flusso . Definizione del potenziale economico e strutturazione secondo livelli gerarchici. Correnti di input output. Struttura dei ricicli e metodologie di decomposizione e risoluzione del modello numerico. Sistemi di separazione. Sistemi reattivi. Reti di scambio termico e loro integrazione. Panoramica dei programmi di progettazione e simulazione di impianti chimici: capacita' e caratteristiche. Valutazione Economica. Costi di investimento e costi di esercizio. Investimento di capitale. Indici di costo. Finanziamenti ed interessi. Valutazione economica complessiva dei progetti.

Tipologia dell’attività didattica

Corso articolato in lezioni ed esercitazioni applicative in aula .

Tipologia e modalità della prova di verifica

La verifica è basata su una prova orale

Riferimenti Bibliografici

1. J. M. Douglas “Conceptual Design of Chemical Processes”, McGraw-Hill (1988)2. T. F. Edgar, D. M. Himmelblau “Optimization of Chemical Processes”, McGraw-Hill, (1989)3. M. S. Peters, K. D. Timmerhaus “Plant Design and Economics for Chemical Engineers”, McGraw-Hill

(1991)

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21958 TERMODINAMICA DELL'INGEGNERIA CHIMICA 2

Docente: E. AratoDIAM; e-mail:Settore scientifico disciplinare: ING-IND/24 Crediti: 6

Obiettivi formativi specificiFinalità del corso è quella di fornire gli strumenti per la stima delle proprietà termodinamiche a partire da dati volumetrici e per il calcolo dell’equilibrio chimico di fase e di reazione per sistemi che presentano deviazioni dal comportamento ideale .

Contenuti essenzialiFugacità generalizzata. Grandezze di eccesso e coefficienti di attività. Calcolo dei coefficienti di attività per sistemi binari e multicomponenti. Equazione di Duhem Margules. Criteri di consistenza termodinamica. Coefficienti di fugacità per componenti puri e in miscela.Equazioni di stato. Principio degli stati corrispondenti: correlazioni a due e tre parametri. Calcolo delle proprietà termodinamiche da dati volumetrici. Calcolo dei coefficienti di fugacità. Funzioni residue. Esempi numerici applicativi.Equilibrio di fase in sistemi binari e multicomponenti non ideali. Sistemi a immiscibilità totale o parziale. Rappresentazione grafica dell’equilibrio per sistemi non ideali. Esempi applicativi.Equilibrio di reazione per sistemi non ideali.

Capacità operativeImpostazione e soluzione di problemi per il calcolo dell’equilibrio di fase e di reazione per sistemi binari o multicomponenti non ideali. Stima delle proprietà termodinamiche di componenti puri o miscele non ideali.

Tipologia delle attività didattiche e loro articolazioneIl corso è articolato in lezioni (circa 30 ore) e esercitazioni applicative (circa 20 ore) svolte in aula.

Tipologia e modalità della prova di verificaL’esame consiste in una prova orale e nella discussione e valutazione delle esercitazioni numeriche svolte autonomamente dallo studente.

PropedeuticitàPer un proficuo apprendimento viene richiesta la conoscenza della termodinamica chimica dei sistemi ideali, ma non è prevista nessuna propedeuticità formale.

Riferimenti bibliografici

1. REID, J.M. PRAUSNITZ, B.E. POLING, The properties of gases and liquids, McGraw-Hill, New York, 1987.

2. PRAUSNITZ, R.N. LICHTENTHALER, E.G. de AZEVEDO, Molecular Thermodynamics of fluid-phase equilibria, Prentice-Hall, New Jersey, 1986.

3. PERRY, D. GREEN, Perry's chemical engineers' handbook, VII edizione, Mc. Graw Hill, 1997.

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